Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.16 - Da DANNUNZIEGGIARE a DANTISTA (18 risultati)

: quel che tu hai, o fu di padre o madre o marito,

che tu hai, o fu di padre o madre o marito, o altro parente

hai, o fu di padre o madre o marito, o altro parente o

fu di padre o madre o marito, o altro parente o vero amico;

o marito, o altro parente o vero amico; e posto non ti sia

, che mi pari un bufalo o barbagianni; tu, con questa fionda stai

se alcuno cavasse la testa fuori dalla finestra o tetto, ferisci con essa e togli

pelle conciata di daino per fare abiti o calzature; l'abito stesso fatto con

scarpe di casa: scarponi di panno o di dante di un vecchio zio cavalier di

lo patirebbe, ma come a nome o cognome del libro. a. f.

1-59: sicché il vostro dante da uno o due in fuori ha contro tutti gli

: abl. assoluto latino: colui o il fatto di colui, che dà origine

, come il petrarcheggiare di un trappista o di un certosino. tommaseo [s.

costituita da un sedile di legno, stoffa o cuoio sostenuto da un intreccio di strisce

: endecasillabo con l'accento sulla settima o nona sillaba. de sanctis, 11-183

; e quando è trasposto sulla settima o nona sillaba, nasce un'armonia innaturale

e dannoso, i dantisti 0 danteschi o dantofili avrebber finito con riuscire a farlo.

. 2. elemento lessicale coniato o introdotto da dante. dantista,

vol. IV Pag.17 - Da DANTOFILO a DANZA (11 risultati)

, 1-5: poi se non se'teologo o autista / non mi dei del salmista

diventar noioso e dannoso, i dantisti o danteschi o dantofili avrebber finito con riuscire

noioso e dannoso, i dantisti o danteschi o dantofili avrebber finito con riuscire a farlo

pascoli, ii-1575: voi voi voi, o autori di migliaia di saggi e studii

coreografico ed eseguiti da un solo ballerino o da una coppia o da un complesso

un solo ballerino o da una coppia o da un complesso sul ritmo di una

sul ritmo di una musica composta appositamente o convenientemente scelta, di cui l'azione

al suono del ciembalo, de pifferi o del lauto e d'altri instromenti, per

che dubbioso non sai s'è volo o salto. gemelli careri 2-i-50: le vegghie

danza. 2. rappresentazione scolpita o dipinta di una danza. pascoli

gagliarda. d'annunzio, i-648: o danze, arie di tempi assai lontani,

vol. IV Pag.18 - Da DANZANTE a DANZARE (6 risultati)

: hocci avuto notizia di due scalzanibbi o più tosto scal- zafatappi di studianti;

lettere avesse d'importanza / d'anunzio o gaudio più che di sinestro. /

ad intonare su la viola canzone o ballata o a comporre un sonetto. buffonerie

su la viola canzone o ballata o a comporre un sonetto. buffonerie gentilesche

'festa di ballo data la mattina o la sera ', per lo più in

danza come arte sia ai balli di società o folkloristici, ecc., ma con

vol. IV Pag.19 - Da DANZARE a DANZATORE (12 risultati)

le piante vibra, / chi sceglie o gemma in sabbia o perla in conca,

/ chi sceglie o gemma in sabbia o perla in conca, / chi fila

1-310: sei tutta veneri se ridi, o clori: / se canti o danzi,

ridi, o clori: / se canti o danzi, sei tutta veneri, /

ho insegnato io. -in senso mistico o con riferimento agli spiriti celesti.

che hanno vissuto in riva al mare o ai laghi. il vento le rapisce,

e danzerò la danza di vittoria, / o gràtico, per te, davanti a

arrampicatori che quando affrontano un'impegnativa salita o in pianura si trovano particolarmente impegnati oppure

se veduto / un lanzano vi avesse o riccanata? / anzi d'un laido stormo

quella che si dedica alla danza classica o, meno comunemente, quella che balla

voi, deh! lo serbate, o grazie) / tento ritrar ne'versi miei

in una specie di ruota, o di corteggiamento cadenzato. sinisgalli, 6-176:

vol. IV Pag.20 - Da DANZERINA a DAPPOCAGGINE (7 risultati)

però le dapi i gustar le piacque o rubicondo vino. berchet, 326: a

lazzaro, marta e maddalena, 63: o anima mia, contempla un poco,

monti: le quali si transmutano, o muoiono del tutto o vivono quasi triste

quali si transmutano, o muoiono del tutto o vivono quasi triste, sì come cose

piattel di que'medesimi: non vi scandalizzate o là ch'i'non favello a vanvera

pensando che questi appunto l'abbiano offeso o trascurato. settembrini [luciano],

insufficienza (di capacità intellettuali o virtù pratiche); imperizia; debolezza di

vol. IV Pag.21 - Da DAPPOCAMENTE a DAPPOI (17 risultati)

occasione di mostrar la mia negligenza, o l'infelicità, o la dapocaggine, perché

mia negligenza, o l'infelicità, o la dapocaggine, perché ad un suo

è perduto in mare per la dappocaggine o per l'inesperienza del pilotto. pagano

da essa ha il rimorso del delitto o la codardia dello spavento, o la dappocaggine

delitto o la codardia dello spavento, o la dappocaggine dell'inerzia nell'animo!

ancora di più. 2. azione o atto da persona inetta; segno,

cellini, 1-89 (209): o isciocconi, io sono un povero orefice,

1-390: e se lui dicessi: o gli uomini forti s'amazzano lor medesimi

vii-95: perché bisogna che si creda o che quegli cittadini siano dapochi, o

o che quegli cittadini siano dapochi, o che ve ne siano molti cattivi poi

ne siano molti cattivi poi che tollerano o favoriscano che la patria a dispetto suo

perché quando il fiotto batteva, dappoco o valente, nuovo o pratico, sorte

batteva, dappoco o valente, nuovo o pratico, sorte o consiglio tanto si era

valente, nuovo o pratico, sorte o consiglio tanto si era, facendo quella

ch'ella ti corra in braccio? / o làsciati almen prendere. su, dammi

d'istruirla; perché composti di precetti o di sentenze scientemente e volutamente false,

egli non è un giovane inesperto, o un dappoco. gioberti, 1-iv-489:

vol. IV Pag.217 - Da DEPRESSORE a DEPRIMERE (13 risultati)

antica sede, / che per onte depressa o per oltraggi / divinità non perde,

, scoraggiamento; che ne è causa o effetto. cecco d'ascoli, 1300

cantoni, 449: la mia stanchezza, o per dir meglio la mia irritazione morale

de'ceti depressi ne acquistava le ragioni o le ricchezze. periodici popolari, ii-391

quelli che oggi si usa chiamar depressi o sottosviluppati, vi è fame, scarsità

dopo cortina, sotto i monti, o nelle valli più modeste, s'incontra il

supera, può vivere ancora qualche giorno, o qualche mese ». moravia, 12-277

', detto di forze, polso o simili, è termine di medicina, e

meno; disprezzare i diamanti, torbidi o minuscoli o tagliati male 0 difettosi;

disprezzare i diamanti, torbidi o minuscoli o tagliati male 0 difettosi; e le

di una creatura pensante, la loda o la deprezza secondo il merito, la

deprezza secondo il merito, la odia o la ama, come una bestia velenosa od

, avvilimento, disorientamento, stanchezza fìsica o morale. carducci, ii-8-109

vol. IV Pag.218 - Da DEPRIMIBILE a DEPROTEINIZZAZIONE (17 risultati)

, per cose da nulla, suscita o deprime le masse, le quali restano poi

li multiplicava. boccaccio, iv-87: o fortuna,... non contenta

0 in uno caso l'esalti, o in uno altro il deprimi. idem,

vita nostra è somigliante a la comedia o pur a la tragedia, piena di

e voltaire sono stati i due ammiragli o marescialli che in questa rivalità han militato

sanza speziale grazia, li possa rifrenare o depremere. savonarola, 8-ii-126: li

fisiche che la commuovono e scuotono, o l'assopiscono e intorpidiscono, la sollevano

l'assopiscono e intorpidiscono, la sollevano o la deprimono, l'eccitano o la

la sollevano o la deprimono, l'eccitano o la raffrenano, la scaldano o l'

eccitano o la raffrenano, la scaldano o l'agghiacciano. de sanctis, ii-15-138

contrario sollevarsi nella canna da i in o. leopardi, 975: sappiamo che

del prossimo non si perda onore e fama o grazia: allora s'hae appetito di

luogo di quello il 'dirupisti ', o la ''ntemerata ', o il

', o la ''ntemerata ', o il * deprof undi ',

perdere il posto, la carica, o di cosa destinata a finire presto,

fondo dell'abisso ho invocato te, o signore ', ecc. deproteini ^

contenuto di proteine (a scopo diagnostico o nella preparazione di sieri terapeutici).

vol. IV Pag.219 - Da DEPSIDE a DEPURAZIONE (20 risultati)

di un ossiacido con un altro uguale o diverso (e sono depsidi molti tannini)

, eliminare con apposite cure, termali o medicinali, le sostanze nocive presenti in

ben pigiato, / sia rossiccio, o sia biondiccio, / mesci 'n vaso nominato

la soma dell'arena della terra, o del limo, che seco ha portato.

lasciamo stare quel che puoi aver detto o meno: e aiutaci a depurare la verità

cacciarne, quelle persone che lo disonorano o che sono indegne di appartenervi.

a guarirlo, la ricetta d'un depurativo o d'un ricostituente. moravia, iii-61

si servisse per bevere, se di pozzi o di cisterne o del fiume,

se di pozzi o di cisterne o del fiume, depurata con artifizio, o

o del fiume, depurata con artifizio, o se di fonte, trasportata d'altronde

-figur. giusti, 2-135: o futura adolescenza, /... /

. fr. colonna, 1-874: o depurato col, schietto e sinciero. napoli

. figur. libero (da vincoli spirituali o morali, da pregiudizi, da false

, e depurata da ogni lega di finzione o d'abbellimenti. s. maffei,

infinitamente più e meglio d'ima sofistica depurata o d'una morale civica fondata sulla giustizia

tecn. apparecchio usato per liberare liquidi o gas da sostanze nocive. carena,

che ha lo scopo di rendere utilizzabile o innocua un'acqua che non sia naturalmente

, eliminando da essa ogni sostanza nociva o capace di impedirne l'uso (ed

depurazione di esso da ogni altro metallo o materia straniera. p. verri,

; eliminazione, distruzione di cose nocive o considerate tali; epurazione.

vol. IV Pag.220 - Da DEPURO a DEPUTATO (8 risultati)

barberino, 14: e s'alcun cavaliere o balio è diputato a lei portare o

o balio è diputato a lei portare o poi raddurre a corte,...

rappresentare quella provincia di zelanda nel consiglio o collegio delli stati generali. d.

ti deputarono alla salute della patria furono o stolti, o ebbri. carducci,

alla salute della patria furono o stolti, o ebbri. carducci, iii-7-156: fu

tanto utili e necessari alla chiesa; o accrescere gli spedali; o deputar doti

alla chiesa; o accrescere gli spedali; o deputar doti annue alle povere fanciulle per

molti pisani, in numero di 300 o più, ed era diputato si rassegnassono ogni

vol. IV Pag.221 - Da DEPUTATO a DEPUTATO (14 risultati)

abitanti della detta città, che recentemente o in antico avessero fatto qualche lodevole invenzione

qualche lodevole invenzione, a proporla, o effettualmente o in figura o per iscritto

lodevole invenzione, a proporla, o effettualmente o in figura o per iscritto, ad

proporla, o effettualmente o in figura o per iscritto, ad alcuni giudici deputati da

il guanto dello sparviere non mostrava, o che loro per battaglia vincesse. 4

là onde il vino esca in vasi, o canaletti ivi a'piedi deputati a ciò

umide e secche: questo corre come nunzio o messaggier della lingua al cuore, è

che avremo se non a soldare due o tre migliaia di fanti,...

deputato2, sm. (femm. -a o -essa). membro di un'assemblea

). membro di un'assemblea legislativa o costituente eletto dai cittadini. -in italia

26-375: non più qualche deputatessa o ministressa ma tutti i parlamenti e tutti i

. -per estens.: consigliere provinciale o regionale. manzoni, 384: una

quando venne il tempo della fiera o mercato che si fa in canton, dove

per ciò sono eletti e nominati quattro o cinque mercanti delli cittadini di macao,

vol. IV Pag.222 - Da DEPUTAZIONE a DERATIZZARE (20 risultati)

con ispecial commissione è mandato dal principe o da un corpo di persone a trattare

chi esamina le opere, specialmente religiose o teatrali, e ne permette oppure ne

ne permette oppure ne proibisce la pubblicazione o la rappresentazione; esaminatore, inquisitore.

lecito in questo regno far alcun'arte o professione pubblica, o aprir bottega,

far alcun'arte o professione pubblica, o aprir bottega, se non è prima

deputatati 'chiamavano gli antichi alcuni armaiuoli o operai che lavoravano alla fabbrica delle armi

. missione, incarico che si affida o si riceve (individualmente o collegialmente)

si affida o si riceve (individualmente o collegialmente) per trattare con terzi determinate

con terzi determinate que stioni o riferire messaggi e interpellanze (perlo più su

l'incarico che viene assegnato. -andare o venire in deputazione: essere mandato (

deputazione: essere mandato (da solo o più spesso con altri), a

svolgere una determinata missione. -accettare o rifiutare una deputazione: acconsentire o ricusare

-accettare o rifiutare una deputazione: acconsentire o ricusare di prendervi parte. rinaldo degli

fanno una deputazione particolare d'uno, o di più di loro per appurar il

: un clamoroso processo politico e tre o quattro mesi di carcere inaffiati collo champagne

detergerle, deradere que'viscidumi che forse o senza forse vi sono. =

. -si temeva anzi di un deragliamento, o di uno scontro ferroviario. =

deviazione laterale di un apparecchio su acqua o terra prima di levarsi a volo, per

traiettoria curvilinea (in seguito a virata o ad altra manovra).

. panzini, iv-189: 'deratizzare'o 'derattizzare': guarda che parola! la

vol. IV Pag.223 - Da DERATIZZAZIONE a DERETANAMENTE (11 risultati)

, sf. disinfestazione di un ambiente o di un luogo dai topi (con

posteriormente ed allargate in forma di bacino o di guscio. = voce dotta,

. degli arienti, 119: o crudo annello, crediamo veramente ne l'abisso

piangea la casa. foscolo, iv-405: o mie speranze! si dileguano tutte;

che non conosce tristezze né stenti? o quella più profonda e sacra dell'uomo derelitto

ostaggi, dei soldati italiani anelanti alla diserzione o alla rivolta, e delli altri diversi

magalotti, 6-241: derelitta in siepe o in macchia / sì sta fitta e

vuole. l. salviati, 11-65: o che pietà è egli a volger gli

occhio solo et alle men deboli due o tre. davila, 254: alienati con

/ derelitta beltà della natura, / o nell'astro di splendidi tramonti, /

nell'astro di splendidi tramonti, / o nell'azzurra maestà de'cieli, / malinconia

vol. IV Pag.224 - Da DERETANO a DERIDERE (10 risultati)

inferiore e deretana della corazza di maglia o di piastre, articolata per consentire di stare

pena, / quanto cede a pavon pica o fagiano. = deriv. dal

modo beffardo, con tono di superiorità o di acrimonia); burlare, canzonare

. -figur.: di animali o di cose inanimate. a.

piangi. 2. dimostrare poca stima o dispregio (per usanze, tradizioni,

volte li abbiamo derisi e conosciuti essere successi o dalla natura, o dal caso.

conosciuti essere successi o dalla natura, o dal caso. sarpi, iii-208: il

difficilmente possono perdonare a chi deride o il metodo, o i dogmi delle loro

chi deride o il metodo, o i dogmi delle loro barbare filosofiche scuole.

verbo, / che plauda al vizio, o la virtù derida. idem, pr

vol. IV Pag.225 - Da DERIDITORE a DERISO (14 risultati)

pecchio, ii-1-119: quei che ammirano o deridono la freddezza inglese credono che sia

, i-230: i malvagi vi deridono [o dei], voi tacete: i

in fare beffe d'alcuno atto, o costume altrui. bencivenni, 4-40: molto

. galileo, 3-4-319: che io o il sig. mario ci siamo risi e

vedere quelli della macchina sorpassata guardarci impermaliti o meravigliati. 3. in senso

3. in senso concreto: discorso o scritto ingiurioso; insulto, scherno.

, scherno. cavalca, iii-34: o anima qual cosa ti può esser più

cosa ti può esser più dura, o aspra, se tu ti ricordi delle fatiche

. savonarola, 8-ii-281: bisogna, o cristiani, se volete esser veri cristiani

4. cosa vana, irrisoria, o ritenuta tale. alfieri, v-2-921:

, mettere, porre qualcuno in derisione o alla derisione: farne oggetto di disprezzo,

[fonte d'acutezza] il derisivo o puntura: perciò che già si è inteso

non pesi tanto che possa la compassione o l'indegnazione commuovere, toccato con alcuna destrezza

a me sol ti mostri ingrato, / o vago e forte pastorello, amato /

vol. IV Pag.226 - Da DERISO a DERIVA (26 risultati)

decisamente prendevano la difesa della persona accusata o derisa, e cercando il pretesto di scusarla

derisa, e cercando il pretesto di scusarla o sul fatto o sull'intenzione, facevano

il pretesto di scusarla o sul fatto o sull'intenzione, facevano l'apologià dell'assente

la republica, del prenderne i consoli o qualcuno il governo; non gli fu creduto

e l'onesto. chiabrera, 321: o pindo, o van permesso, /

. chiabrera, 321: o pindo, o van permesso, / o lusinghier parnaso

pindo, o van permesso, / o lusinghier parnaso, / e lor fonte derisa

turba ria / con più sereno, o men turbato viso? paleotti, l-n-

] che, per rozzezza del disegno o lineamenti storti, o altra inezzia del pittore

rozzezza del disegno o lineamenti storti, o altra inezzia del pittore, eccitano il

derisione. savonarola, 7-ii-287: o signore, non vedi tu che..

-avere, mettere in deriso: fare qualcuno o qualcosa oggetto di derisione. lacopone

altri; chi si burla di qualcuno o di qualcosa; dileggiatore, motteggiatore,

elezione. 2. chi biasima o critica in modo mordace e sprezzante (

perpetuo. esse attraversano delle generazioni ribelli o noncuranti, rimangono immobili in mezzo a

immobili in mezzo a un popolo dimentico o derisore, aspettando le generazioni ubbidienti e

sentimento eccitato da questi è stato o gaio, o derisorio, o anche

eccitato da questi è stato o gaio, o derisorio, o anche penoso.

è stato o gaio, o derisorio, o anche penoso. leopardi, i-164

colomba, allorché solca di fianco o in banda. carena, 2-340: *

in deriva: in balìa del vento o di una corrente marina. -al figur.

verticale posta in coda a un aeroplano o a un missile per mantenerne più stabile

-velocità di deriva: quella di una nave o di un aeromobile durante lo spostamento di

che l'asse longitudinale di una nave o di un aeromobile deve conservare rispetto alla

seguire anche in presenza di correnti marine o aeree. -carte di deriva, carte

che indicavano la presenza di correnti marine o di venti in una determinata zona.

vol. IV Pag.227 - Da DERIVABILE a DERIVARE (11 risultati)

per il mondo dove il caso o l'istinto mi porta, a cervello chiuso

con che s'argomenta ò per derivamento o per essempro. = deriv. da

dall'ebraico * abach * che significa polvere o polviglio. svevo, 1-93: gli

in casa era brontolone con la servitù o scuro nel viso, per ragioni derivanti

iddio di diversa qualità compose i corpi o l'una anima creò più nobile e signorile

, il chiamano lo stretto di sibilla o vero di secta. cieco, 1-41:

detto anche in oggi brasile, perciocché o sia l'erba, o la concia,

, perciocché o sia l'erba, o la concia, deriva da tal provincia

dei quali scrivono, ma gli dimostrano o con que'nomi che sono detti dai

siano derivati dai nomi de'padri; o gli fanno noti per circonlocuzione. d

voci che possono incominciarsi dalla sillaba 'di'o 'de 'indifferentemente: e v'

vol. IV Pag.228 - Da DERIVARE a DERIVATO (28 risultati)

direzione naturale (soprattutto per necessità agricole o belliche), servendosi di mezzi artificiali;

umorale,... ed il rivellere o allontanare dalle parti troppo piene e il

sia stato formato per derivarlo finalmente, o tutto o in parte, in germania

stato formato per derivarlo finalmente, o tutto o in parte, in germania.

ii. figur. rivolgere verso di sé o verso altri; far pervenire (favori

istinti. 13. considerare (cose o persone) come discendenti da una determinata

e per adietro dal popolo non udite, o ne dicono molte usate, ma tuttavia

tuttavia le pongono con nuovo sentimento, o ancora da altre lingue ne pigliano,

quali tuttavia sono dal popolo intese, o perché essi le dirivano da alcuna usata

essi le dirivano da alcuna usata, o perché la catena delle voci, tra

nessuna in veruna lingua, la quale o aggiungendovi, o levandone, o mutandovi,

lingua, la quale o aggiungendovi, o levandone, o mutandovi, o trasponendovi

quale o aggiungendovi, o levandone, o mutandovi, o trasponendovi lettere, come

aggiungendovi, o levandone, o mutandovi, o trasponendovi lettere, come fanno, non

e ciò per forza del vento, o dell'agitazione del mare o delle correnti

del vento, o dell'agitazione del mare o delle correnti. panzini, i-71:

vengono da cose, si dicon primi o primitivi; que'che vengon da voci,

da voci, s'ap- pellan derivati o derivativi. magalotti, 20-228: prima

. sm. medie. ciascuno dei farmaci o dei mezzi terapeutici che, assunti come

che, assunti come irritanti sulla cute o sull'intestino, servono a far espellere

far espellere umori cattivi stagnanti nel sangue o negli organi interni. tramater [

assedio di pavia, e si fermasse o al monasterio della certosa o a binasco,

e si fermasse o al monasterio della certosa o a binasco, alloggiamenti forti..

, 5-1-274: egli è di necessità che o i nervi o tarterie medesime o qualche

è di necessità che o i nervi o tarterie medesime o qualche canale derivato dall'une

che o i nervi o tarterie medesime o qualche canale derivato dall'une e dagli

che niuno... fosse preservato o riguardato. caro, 2-2-39: queste cose

dell'animo prossime e derivate dalla allegrezza o da! dolore, due capi e fonti

vol. IV Pag.229 - Da DERIVATORE a DERMA (22 risultati)

per tanti un uomo del mio carattere o a consumarsi affatto in istudi micidiali o

o a consumarsi affatto in istudi micidiali o a seppellirsi nella più terribile noia e

dirivata dalla setta de'donati e cerchi o vuoi guelfi e ghibellini. caro,

avviene ancora che da un nome gentilizio o altro derivato, si propaghi, con l'

io, adoperato se non in questa o simili significazioni, così esso come i

grandezza fisica, risultato di una misurazione o unità di misura la cui definizione viene

un'operazione matematica fra grandezze (misure o unità) di altre specie. derivatóre

ricavare da un corso d'acqua naturale o da un lago una portata, più

da un lago una portata, più o meno costante nel tempo, che viene

l'acqua altrove, dette pescaie, o chiuse. = deriv. da

tra le varie opere circa la materia o circa la forma astratta e materializzata.

tendenza. carducci, iii-20-226: correnti o derivazioni idilliche nella poesia europea. piovene

della storia italiana consista nelle origini troiane o romane delle città e nella derivazione delle

significazione d'un vocabulo, la etimologia o la derivazione d'esso. magalotti,

... che queste sillabe indicanti o derivazione, o diminuzione, o blandizia,

che queste sillabe indicanti o derivazione, o diminuzione, o blandizia, si compongono

indicanti o derivazione, o diminuzione, o blandizia, si compongono variamente, appunto

lettere a pronunziare secondo la derivazione grammaticale o l'uso antico e le antiche radicali

il quale si forma un nuovo tema o una nuova parola da una radice o

o una nuova parola da una radice o da un vocabolo preesistente. b.

navigabile, ecc., a scopo industriale o agricolo. -chiusa di derivazione: v

derivieni intorno che v'intrat- terà o vi darà ad intendere ch'io l'abbia

vol. IV Pag.230 - Da DERMALGIA a DERMATOZOI (20 risultati)

modo da rendere possibili movimenti più o meno ampi (asteroidi, ofìuroidi,

, ora in forma di spi- cole o piccole piastre isolate sparse nei tessuti

. dolore cutaneo di carattere nevralgico, o altra molesta sensazione (bruciore, prurito

fuori di ogni lesione apprezzabile della pelle o del sistema nervoso, talora in concomitanza

dermatica '. specie di atrofia purulenta o di ftisi della pelle. =

si trova in masse reniformi, botriodali, o in incrostazioni sul serpentino.

generalmente dovuta a cause meccaniche, fisiche o chimiche (pressioni o sfregamenti; bruciature

meccaniche, fisiche o chimiche (pressioni o sfregamenti; bruciature, freddo, radiazioni

malattia che si sviluppa nell'età giovane o media, interessando di preferenza la cute

la pelle è di un rosso più o meno violaceo, sottile, sollevabile in

dovuta ad agenti esterni. -dermatite erpetiforme o dermatite polimorfa dolorosa: malattia cutanea di

e da una serie indefinita di esacerbazioni o di recidive che si susseguono a intervalli

recidive che si susseguono a intervalli più o meno lunghi; talvolta può provocare lesioni

talvolta può provocare lesioni del sistema nervoso o dei reni. -dermatite esfoliativa: forma

panzini, iv-190: 'dermatite'. 'infiammazione'o * malattia della pelle ':

ditteri brachiceri della serie miodari superiori o calitteri, famiglia cuterebridae; hanno il capo

medie. che ha la natura o la consistenza della pelle. = voce

da fibre muscolari lisce a rete o a fasci incrociati, frammiste a tessuto connettivo

atrofia); può avere decorso acuto o cronico e spesso provoca la morte.

di un'alterazione del sistema nervoso centrale o periferico. = voce dotta, comp

vol. IV Pag.231 - Da DERMATTERI a DEROGANTE (12 risultati)

o parzialmente, la loro vita sulla cute,

quanto vivono in tutte le materie secche o putrescenti e divorano e rovinano tappeti,

. processo infiammatorio a carico del derma o, più genericamente, della pelle.

si manifesta con una striscia rossa più o meno marcata e persistente, dovuta a

costituito da un supporto fatto di tessuto o di feltro, sul quale vengono applicati

. medie. tumore benigno, solido o cistico, a struttura complessa, risultante

presenza di un tessuto simile alla cute o alle sue appendici (unghie, peli

coccige, il retto, ecc.) o si trova incapsulato in una cisti.

bandiera in derno: bandiera nazionale annodata o stroz zata nella sua parte

bandiera a mezz'asta in segno di lutto o di pericolo '(docum. nel

della prima, e a questa contemporanea o successiva. -in senso improprio:

derogare), agg. che concede o determina una deroga. bembo, 7-3-12

vol. IV Pag.232 - Da DEROGARE a DEROGAZIONE (25 risultati)

della prima, e a questa contemporanea o successiva. b. cavalcanti,

se ad alcuna è stato in tutto o in parte derogato, qual appartenga a dio

in parte derogato, qual appartenga a dio o a gli uomini. varchi, 18-3-264

a questo a qualunque privilegio di naturalizzazione o d'immunità. foscolo, xiv-201:

, sospendere (le leggi di dio o della natura). segneri, iv-476

2. non attenersi, legittimamente o illegittimamente, a quanto è stabilito da

trattasse di alienare qualche porzione di se stesso o di sottomettersi ad un altro sovrano.

spavento, per la paura di ammalarsi o di derogare alle proprie abitudini alimentari.

. 4. disus. togliere o scemare una parte di dignità, onore

, xviii3- 752: qual privato cavaliere o signore potrà mai dubitare che tal commercio

, agg. abrogato (una legge o le disposizioni da essa derivanti);

il fratei tuo ', ma limitato o derogato. 2. che non

in quanto non sieno contradi, derogatori o vero detrattivi agli ordinamenti della iustizia.

scritti, i quali in tutto o in parte... tossono derogatorii ad

parte... tossono derogatorii ad alcuno o alcuni statuti overo capitoli di qualunque altra

il testatore rinuncia al potere di modificare o revocare il proprio testamento. de luca

, quando questo non contenga alcune parole o cifre: come, per esempio,

per esempio, qualche versicolo de'salmi, o qualche sentenza ovvero motto, dichiarandosi che

0 non le contenesse verso il suo mezzo o nel suo fine. = voce

), sf. revoca (parziale o provvisoria); abrogazione (di una

di dio e del proximo... o contro agli ordinamenti della giustizia, o

o contro agli ordinamenti della giustizia, o di quegli, o alcuna parte di

ordinamenti della giustizia, o di quegli, o alcuna parte di quegli dirogazione, o

o alcuna parte di quegli dirogazione, o che in alcuno modo favoreggias- sono usura

: volendo che più presto sia limitazione o derogazione di legge: le quali ragioni ancora

vol. IV Pag.233 - Da DEROTOMIA a DERRATA (19 risultati)

, 3-198: che alcuno abbia fatto o venuto, per sé o per altri,

alcuno abbia fatto o venuto, per sé o per altri, contra le predette cose

altri, contra le predette cose, o alcuna di quelle, o in derogazione o

predette cose, o alcuna di quelle, o in derogazione o diminuzione delle predette opere

o alcuna di quelle, o in derogazione o diminuzione delle predette opere o spedale,

in derogazione o diminuzione delle predette opere o spedale,... si pruovi [

mille d'esse [pietre false]? o non istimerebbe grande e util derrata,

. g. morelli, 296: o tu piglia un gherofano o un poco di

296: o tu piglia un gherofano o un poco di cennamo o uno gughiaio

piglia un gherofano o un poco di cennamo o uno gughiaio di treggea o quattro derrate

di cennamo o uno gughiaio di treggea o quattro derrate di zafferano o due o

gughiaio di treggea o quattro derrate di zafferano o due o tre noci cotte e due

o quattro derrate di zafferano o due o tre noci cotte e due o tre fichi

due o tre noci cotte e due o tre fichi sanza pane o qualche cosetta

cotte e due o tre fichi sanza pane o qualche cosetta, secondo che se'consigliato

alunno, 1-102: si dice una o due derrate di salata, intendendo quanto

di salata, intendendo quanto vagliono una o due simili monete. -figur.

, / che di pagar dieci ducati o venti. michelangelo, v-82: sapi come

: vendere la merce a metà prezzo o a prezzo ancor più basso. g

vol. IV Pag.234 - Da DERUBA a DERVISCIO (20 risultati)

più importante della principale. -è migliore o peggiore la giunta della derrata: la

giunta della derrata: la parte accessoria o successiva è migliore o peggiore, più vantaggiosa

la parte accessoria o successiva è migliore o peggiore, più vantaggiosa o più dannosa

è migliore o peggiore, più vantaggiosa o più dannosa della sostanza. fra giordano

dire tutto quello che si potea, o che pur ci era richiesto, 0

ne'dì solenni quello stile. / o forse il campanaio in quella fiata,

chieggono che appartenga all'altra vita; o se 'l chieggono, il vogliono,

secondo i più, viene da denaio o denaro, quasi denaiata o denarata, cioè

viene da denaio o denaro, quasi denaiata o denarata, cioè quel che si compra

quel che si compra per un denaio o per denaro, la quale voce denarata

; sottrazione di beni (con violenza o con frode). bandello, 4-1

sottrazione di beni attuata sorprendendo con tinganno o la frode la buona fede e la

/ come che 'l don si sia piccolo o grande, / che que'che vanno

lasciata la sua redità, e 'l gigante o vero tiranno gliele aveva dirubata. marnioni

altrui è né mio quello che perdere o torre o rapire si può te, e

né mio quello che perdere o torre o rapire si può te, e già di

-a). fagiuoli, 3-1-57: o novigildo, dove se'tu fitto?.

più noti sono gli urlanti e i danzanti o giranti, che cercano testasi attraverso l'

gemelli careri, i-175: i dervis o religiosi turchi, quantunque grand'ipocriti,

a'preti / di qualunque sia rito o religione, / sian dervicchi, fachiri,

vol. IV Pag.235 - Da DESACCOLLERE a DESCO (12 risultati)

di sorbo, overo altro aconcio a giuoco o da giuocare, fare comandamento a quello

comandamento a quello cotale che vende, o fa vendere, che quello, overo quegli

/ perché dentro non son deschetti, o panche. grazzini, 2-206: furono

, che era un ruzzolone di pietra o di metallo, che gli antichi per

antichi per esercizio di forza giocando gittavano o scagliavano in aria. rolli, 546

chiedo / vino al mio desco, o i tuoi plausi al mio verso. carducci

si consuma per il lusso del desco, o altri consimili usi. monti, 19-178

, sopra una tavola non apparecchiata, o consumati all'aria aperta, su un

vi sedete a desco molle in seggiola o in panca per badialmente bere.

de'dipintori, in su una tavola, o desco lunghissimo, in una sua bottega

all'osteria meglio di compare naso, o di padron cipolla; si mettevano a

vietato... overo lasci giucare, o giucare faccia, in alcuno luogo dove

vol. IV Pag.236 - Da DESCOGNOSCENTE a DESCRITTO (15 risultati)

pubblici ufficiali, governatori di compagnie o di confraternite, ecc. testi fiorentini

s. mi ha fatto dubitare o che le siano rimaste costì su'deschi,

che le siano rimaste costì su'deschi, o che le sieno cadute per la via

si dice anche di chi riscuote danari o provvisione da banco o luogo pubblico: '

chi riscuote danari o provvisione da banco o luogo pubblico: 'egli accosta il

a descrivere, che ha la funzione o la capacità di descrivere gli oggetti.

boccaccio, viii-1-113: la forma, o vero il modo del trattare, è

. rajberti, 2-146: alcuni atti o di contestabile bellezza o essenzialmente brevi sono

: alcuni atti o di contestabile bellezza o essenzialmente brevi sono più confacenti all'arte

usurpazioni che sopra lei tenta la filosofia, o piuttosto i filosofi, e mostrare che

descrittiva: che largamente spiega la parola o l'idea, non attenendosi agli stretti

cosa in queste tre maniere di definizioni o in due di esse, può raccogliersi

discritto). rappresentato con parole (scritte o parlate); narrato (un fatto

: la rivoluzione di francia descritta o individuata nelle sue epoche principali è un'idea

ogni estranio clima / poscia raccolse, o prima, / quasi caro tesor s'aduna

vol. IV Pag.237 - Da DESCRITTORE a DESCRIVERE (13 risultati)

quegli che possedevano beni immobili nella città o nel contado, e erano allibrati, che

inhno a tren- tasei, poco più o meno di tremila. nannini [olao magno

della siria antioco epifane a dichiararsi amico o nemico prima di uscirne. piazzi, 1-5

e in genere questi poeti descrittivi francesi o inglesi. carducci, iii6- 56:

conseguente... a questa diffinitiva, o sia descrizione, cioè diffinizione descrittoria

). rappresentare con parole (scritte o parlate) cose reali o astratte (

parole (scritte o parlate) cose reali o astratte (luoghi, persone, oggetti

/ né da lingua che chiami mamma o babbo. cavalca, ii-220: le

più singulare / che mai fusse descritta o in verso o in prosa. b.

che mai fusse descritta o in verso o in prosa. b. cavalcanti, 2-50

1-91: il gran orbe del sole, o se più ti piaccia, quello,

... la terra, o 'l mare, o grosso fiume. boccaccio

la terra, o 'l mare, o grosso fiume. boccaccio, iii-3: la

vol. IV Pag.238 - Da DESCRIVIBILE a DESERTICO (11 risultati)

463): l'informa, con più o meno ordine e chiarezza, degli antecedenti

coloro, contro a quali si cognoscesse o procedesse o sentenziasse per essi consoli,

contro a quali si cognoscesse o procedesse o sentenziasse per essi consoli, non fosse

essere favolose, quando s'ignora la verità o manca la nobiltà. pallavicino, 7-24

.. le descrizioni raccolte dagli effetti o più minuti o più risentiti, e finalmente

descrizioni raccolte dagli effetti o più minuti o più risentiti, e finalmente per gli

dell'individuo e del colloquio, fosse o diventasse misteriosa, fece fantasticar le cose

. carducci, ii-3-298: e tu o il carlino porco fate una descrizioncinétta di

rispetto a una cosa (di persone o di oggetti). 2.

si fa nei desinari comuni, il chiamarlo o * deserre 'o * seconda mensa

comuni, il chiamarlo o * deserre 'o * seconda mensa 'è troppo;

vol. IV Pag.239 - Da DESERTICOLO a DESERTO (13 risultati)

, ii-175: ma dimmi, o cara, / per la deserta vetta /

deserticolo, agg. che abita o cresce nei deserti. p

1-iv-397: né sono aifatto * bedàvi 'o 'bedùvi ', cioè deserticoli,

spopolato, disabitato; non percorso (o raramente percorso) da passanti, da

lito) / che tonde fenda o che le gonfi il vento. serdonati,

se son le stelle / deserti regni, o se abitati mondi. cesarotti, ii-206

deserte, io me ne andassi a pascolare o a far erba sui rivali e lungo

di lode. cammelli, 13: o ludovico, / fa'pace seco a guerra

volgar., vi-586: dà laude, o tu sterile la quale non partorisci;

alle donne diserte de'vinti / il marito o l'amante rapì. leopardi, 22-85

e trasognata. sbarbaro, 6-115: aspri o soavi, effimeri od eterni, /

deserta notte / a te ricorre, o luna, dalle insonni / piume ratto mi

molto eccede, / sì che non può o non vuol render merto, / si

vol. IV Pag.240 - Da DESERTO a DESERTO (14 risultati)

12. dir. di atto giuridico o processuale (causa, udienza, appello

reno arido, disabitato, privo o quasi di vegeta zione per

di vegeta zione per insufficienza o mancanza di precipi tazioni atmosferiche

volta truova l'uomo diserti di cinquanta o di sessanta miglia, ne'quali non

passare per un deserto arenoso di tre o quattro giornate, per il quale fa de

mi trovo? / nella reggia d'assiria o fra i deserti / dell'inospita libia

paese sterile, vuoto di abitanti, o anche desolato, devastato, squallido (

umi- litade. petrarca, 128-29: o diluvio raccolto / di che deserti strani

anche il vuoto, lo squallore intellettuale o morale. guittone, i-14-154: o

o morale. guittone, i-14-154: o che dolci e delettozi e savorevili frutti

boine, i-39: e che deserto, o amico, de'suoi deserti senza

aperto il teatro, e per dieci o dodici recite non fu che un vero

cino, iv-269 (158-1): o voi che siete voce nel diserto,

una persona: isolarla dalla compagnia altrui o, anche, allontanarla dalla vita della

vol. IV Pag.241 - Da DESERVENTE a DESIATO (6 risultati)

se'tu, che per le rupi, o desiabile, / ne vieni all'

di questa sua moglie al principe: o malaccorto per troppo amore, o per

: o malaccorto per troppo amore, o per famelo innamorare e godere, e con

contentarsi del possesso di una cosa misera o cattiva. boccaccio, i-343:

son d'altr'amato, / o disiato; / ben l'ò provato /

quelle è ritrovare qualche perso parente, o conseguire un disiato amore. g.

vol. IV Pag.242 - Da DESICCATO a DESIDERARE (19 risultati)

t'udrò narrarmi / i tuoi fatti, o fratei? te vedrò mai, /

fratei? te vedrò mai, / o della vita mia più desiato? leopardi,

, la morte. carducci, 903: o desiata verde solitudine / lungi al rumor

, come elemento di un ordine naturale o spirituale, un bisogno di sé nell'

signorie,... tra cose buone o desiderabili essere dissi. maestro alberto,

e chiara potenza? non considerate voi, o terreni animali, a cui voi soprastare

le altre. perché tutte le necessità o desiderabilità hanno la loro ragione nella vita

la quale, massime priva delle cose o necessarie o desiderabili, non ha la ragione

, massime priva delle cose o necessarie o desiderabili, non ha la ragione della

non ha la ragione della sua necessità o desiderabilità in nessuna cosa. desiderabilménte

desiderantìssimo). che tende ad avere o possedere, che sente un bisogno;

si ammetteranno i desideranti, i domandanti, o gli abbi- sognosi d'altro che di

. avvertire (fisica- mente, sentimentalmente o intellettualmente) la mancanza di un oggetto

di una persona e ricercarne la presenza o la compagnia o l'amore (spirituale

e ricercarne la presenza o la compagnia o l'amore (spirituale o dei sensi)

la compagnia o l'amore (spirituale o dei sensi); sperare in un

solo con l'immaginazione) di attuarlo o adoperarsi perché si realizzi; volere,

lapo gianni, iv-112 (16-51): o morte, fiume di lagrim'e pianto

fiume di lagrim'e pianto, / o nemica di canto, / desidro che

vol. IV Pag.243 - Da DESIDERARE a DESIDERARE (17 risultati)

sé, peggio di quella che lei o gli altri avrebbero potuto imaginare e desiderare

5-312: solo per ragioni contingenti o a fine di esercitazione (che sarà

desidera talvolta l'esperienza della virtuosità oratoria o rettorica. serra, ii-148: vero

si dee fare, se a noi, o vero a'nemici è più acconcio,

disperato da'medici, anche moribondo, o vero non solo desiderarla ma non dolersene

tendere, aspirare (per attrazione naturale o per affinità spirituale, o per necessità metafisica

attrazione naturale o per affinità spirituale, o per necessità metafisica). dante,

più forte, un animo più deliberato, o un augurio più sincero).

imperfetto, non soddisfare compiutamente i desideri o le esigenze di qualcuno. -usato anche

anche assolutamente nella forma lasciare a desiderare o lasciar che desiderare. tasso, n-ii-340

. -non restare, non lasciare nulla o niente a desiderare o a desiderarsi in

non lasciare nulla o niente a desiderare o a desiderarsi in una cosa o a

desiderare o a desiderarsi in una cosa o a una persona: non mancare di

, 1-6: più ci diletterebbe una pianta o un animale veduto nel vero che dipinto

un animale veduto nel vero che dipinto o in altro modo imitato, perché non

di aspetto non bello e simpatico, o mancasse di quelle doti del cuore e dello

assidera: chi desidera troppo intensamente, o tende a più

vol. IV Pag.244 - Da DESIDERATA a DESIDERATO (26 risultati)

g. m. cecchi, 5-8: o felice voi! -felice, non tanto

. in partic.: opere letterarie rare o poco note, che i bibliofili richiedono

è un modo nostro di dire deprecativamente o desiderativamente. = comp. di desiderativo

nella prima ragione: egli è forza, o platone, che per l'anima del

tutte le potenze dell'anima nostra ragionevoli o irragionevoli, conoscitive o desiderative, la

anima nostra ragionevoli o irragionevoli, conoscitive o desiderative, la più nobile e più

posto nella parte dell'animo appetitiva, o desiderativa che vogliam dire. leopardi,

e desiderative, che innanzi al presente o passato prossimo hanno la loro ragione,

186: ottativo [modo] o desiderativo, è quando s'accenna un certo

è quando s'accenna un certo desiderio o voglia, come 'consiglierei '..

della cosa fatta, che si fa, o che ha da farsi per lo advenire

esigenza, un bisogno, una necessità o un piacere, è ricercato dall'uomo

), che si sforza di ottenerlo o averlo con sé o recarlo a effetto

sforza di ottenerlo o averlo con sé o recarlo a effetto o farlo attuare, o

averlo con sé o recarlo a effetto o farlo attuare, o di goderne anche

o recarlo a effetto o farlo attuare, o di goderne anche solo vagheggiandolo nella sua

, v-507-34: sopra ogni fiore, o rosa, desiderata /... /

, 136: peccato è ogni detto o fatto, e ogni cosa desiderata contro la

ne disperiate. della porta, xxi-11-454: o terreno desiderato del paese! o aria

: o terreno desiderato del paese! o aria, quanto mi sei più cara dì

oggetto a cui si tende con trepidazione o fervore; che si considera come meta necessaria

; che si considera come meta necessaria o scopo piacevole. dante, par.

de la fiamma del sol, che pioggia o fiume / lago non fece mai tanto

e con voce confusa li disse: « o luce di troia, o speranza fidatissima

disse: « o luce di troia, o speranza fidatissima de'troiani, quanto se'

ima lettera. dopo un'azione, o dopo certi lunghi periodi d'inerzia in linea

vol. IV Pag.245 - Da DESIDERATORE a DESIDERIO (13 risultati)

da s. c., 27-2-5: o grandezza, croce de'tuoi disideratori,

intellettuale) e fa sperare nel conseguimento o nel possesso o nella solidarietà affettiva di

fa sperare nel conseguimento o nel possesso o nella solidarietà affettiva di cose, persone

, e il desiderio è d'averla o acquistarla; né pare possino stare insieme

ancor che la speranza si mostri o diffìcile, o lunga, ferma nondimeno

speranza si mostri o diffìcile, o lunga, ferma nondimeno l'animo contra

braman di sapere e, per pigrizia / o vanità, raffreddano il desidero.

da quegli che men sapevano di lui o da'suoi discepoli era cupidamente usurpato.

bisogno (di un bene ritenuto necessario o perduto); nostalgia, aspirazione,

rimpianto; compianto (per l'assenza o la dipartita di una persona).

, e se sarà prolungata, o vero per fame macerato, o per desiderio

o vero per fame macerato, o per desiderio de'suoi se tornerà il

, gioia. ugurgieri, 4: o reina, la fatiga è tua di diliberare

vol. IV Pag.246 - Da DESIDEROSAMENTE a DESIGNARE (15 risultati)

moto del sentimento, che nascono o sono segno del desiderio). - anche

dante, par., 2-2: o voi che siete in piccioletta barca,

gola è ima disiderosa volontà di mangiare o bere di soperchio. 3.

(56-14): e se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io

e le scienze, senza delle quali o in una inerte desidia intorpidisce, o dietro

o in una inerte desidia intorpidisce, o dietro rovinosi pregiudizi è trascinata la facile

più i meridionali al tipo feudale, o piuttosto all'asiatico. pascoli, ii-417:

senza dubbio non lascerà d'esservi, o d'esservi in qualità di membro,

designabile, del suo immenso generata o come individuo d'una delle infinite spezie della

, d, senza possibilità di arresto o di tregua, e in cui ciascuno,

e in cui ciascuno, sia a, o b, o c, 0 d

ciascuno, sia a, o b, o c, 0 d, pur non

. indicare, proporre per l'elezione o la nomina a una carica, per l'

, richiamare l'attenzione su una persona o su una cosa. guerrazzi, 5-66

designati dieci volte da una comare femmina o maschio. bocchelli, 1-iii-463: è troppo

vol. IV Pag.247 - Da DESIGNATO a DESINARE (17 risultati)

distinguere, precisare secondo una particolare qualità o funzione o condizione o attività; definire

precisare secondo una particolare qualità o funzione o condizione o attività; definire, qualificare

una particolare qualità o funzione o condizione o attività; definire, qualificare, chiamare

designando il contenuto dell'arte come sentimento o stato di animo, lo qualifica fuori

un contenuto, che non sia sentimento o stato d'animo, non si presti

per la nomina a un dato ufficio o l'assunzione a una carica determinata);

troppo spesso succede, da un'anticamera o da una cassaforte. bilenchi,

: tatto con cui un'autorità (o, talora, anche un privato) sceglie

autorità sarà investito di una data carica o ufficio pubblico. 2. segno,

7-78: il termine 0 linguaggio », o « esperienza », o « tradizione

», o « esperienza », o « tradizione linguistica » è tuttavia così vasta

sento parlare dell'» umile fante », o ne leggo, subito ho l'occhio

usanza del nemico se nella notte, o nell'apparente del die, o quando

notte, o nell'apparente del die, o quando si cena, o si desina

die, o quando si cena, o si desina è usato d'assalire. angiolieri

e da'funghi, non ne mangiare, o poco e di rado. cammelli,

bene d'appetito. / fra un'ora o un'ora

vol. IV Pag.248 - Da DESINARE a DESINENZA (17 risultati)

domani / qualche reliquia a desinare, o sciolvere, / che ancor i'non

ne dan più, tu te li ceni o desini. grazzini, 4-128: -e

g. m. cecchi, 1-iii-504: o povertà / santa! chi ti vuol

di quei che vanno, / (o son mandati) a desinar con gli agnoli

: serberowi alcuna cosa per desinare, o piuttosto per merenda. carducci, iii-6-278:

'in contado è ordinariamente il banchetto o la desinata nella nascita d'un figliuolo.

e determina nel verbo la persona (o la diatesi o talora il tempo)

verbo la persona (o la diatesi o talora il tempo) e nel nome

opera come vi sono di questi vocaboli o forestieri o trovati da te o latini

come vi sono di questi vocaboli o forestieri o trovati da te o latini? -nelle

vocaboli o forestieri o trovati da te o latini? -nelle prime due cantiche ve ne

di mutare in italiano le voci dalla desinenza o forma latina che maschera ingenuamente quel volgare

più delle volte veggio le rime in arbitrio o de'grossieri cortigiani, o di vane

in arbitrio o de'grossieri cortigiani, o di vane donne, o d'altri temerari

cortigiani, o di vane donne, o d'altri temerari ignoranti, che per

che per sapere concordare due desinenze, o dire stramotto nel liuto, con dante

dire stramotto nel liuto, con dante o col petrarca non si affratelleriano? dolce

vol. IV Pag.249 - Da DESINENZIALE a DESIO (10 risultati)

. desinenziale, agg. che appartiene o che costituisce la desinenza. arila

'di desi nenza ', o 'desinente ', o 'di terminazione

nenza ', o 'desinente ', o 'di terminazione 'o 'termi

desinente ', o 'di terminazione 'o 'termi nante ';

i figli / lacerate, disperse, o galleggianti / le dolcissime spighe, e l'

e da più parti, l'idea, o si effuse il van desìo che entrassero

aguzzi brillavano ferinamente, come per mordere o per baciare. negri, 1-387:

mi ripetean: -tu taci, o patrio vate? pascoli, ii-90: quelli

asconde. campanella, i-38: illustra, o primo senno, il senno mio,

non è cosa / ch'io vegga o senta, onde un'immagin dentro / non

vol. IV Pag.250 - Da DESIORE a DESIOSO (8 risultati)

-essere un desio: esser cosa, fenomeno o evento piacevole a riscontrarsi, a osservarsi

tuo bravo desinare che me n'impipo, o un bel tombolo di polenta incaciata,

un bel tombolo di polenta incaciata, o la zuppa coi suoi cavolini teneri teneri

intenso. iacopone, 68-18: o iesù cristo, co 'l pòi sofferire,

. boccaccio, 1-8: adunque, o giovani, i quali avete la vela della

si sa nulla. gagnoli, vi-343: o èva! e allora che cadenti fochi

, 13-29: or potess'eo, / o amore meo, / come romeo /

addormentassi. tasso, torrismondo, 179: o figlia, i segni / narrate voi

vol. IV Pag.251 - Da DESIPIENTE a DESIRE (15 risultati)

poi ch'io non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'

non trovo pietanza / o per paura o per dottare, / s'io perdo

la mia donna, che men fredda o ria / o fugace di lui non mi

, che men fredda o ria / o fugace di lui non mi si mostra.

desipienza 'per 'sciocchezza, stoltezza 'o simili è latinismo non accettato dalla lingua

sol ama, e cerca, o desir vano e fiero! / che de

testi, i-144: voi cui forza o destin rende suggetti / a sovrane potenze

tanta fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta / siami nel

bacia e abbraccia. parini, 453: o beato colui che può innocente / nel

saluto santo. ariosto, 185: o dolce sonno, i miei desiri aita!

de le due cose ne segua, cioè o che io viva tua o ch'io

segua, cioè o che io viva tua o ch'io mora. tasso, 4-62

quinci a pregarla supplice sen gìo, / o ch'almen per virtù d'erbe e

proprio mal porre in oblìo, / o che tornata a la sembianza antica /

ornai discendi / a questi prati, o caro mio disire. cicerchia, 1-200:

vol. IV Pag.252 - Da DESIROSO a DESMODIO (17 risultati)

desisténza, sf. l'atto o il comportamento (anche omissivo) di chi

processo per far valere un suo diritto o interesse, rinuncia poi a farlo proseguire

atto col quale uno rinuncia ad un diritto o a una cosa. dizionario del commercio

al compito intrapreso (regge un complemento o una proposizione implicita retti dalla prep.

e già per alcun tempo continuate, o che pareva doversi continuare. tommasco-rigutini,

d'ogni altro, e consigliarmi di continuare o di desistere. [sostituito da]

: quelle che indicano che una cosa o un modo di essere ha cessato di

tronco; comprende due generi: miogale o desman, e miogalina. =

desmectasìa, sf. medie. distensione o estensione dei legamenti. = voce

risulta di due valve, spesso verrucose o porose; le cellule, isolate o

verrucose o porose; le cellule, isolate o in colonia non ramificata o in gruppi

, isolate o in colonia non ramificata o in gruppi, sono legate da filamenti

articolati come gli anelli d'una catena o una corona; appartengono alla decandria mono-

sm. anat. il primo stadio, o stadio membranoso, della formazione del cranio

a foglie stipolate, formate da tre o cinque foglioline, con fiori rossi o

o cinque foglioline, con fiori rossi o bianchi, in racemi terminali o ascellari,

rossi o bianchi, in racemi terminali o ascellari, frutti a lomento. il

vol. IV Pag.253 - Da DESMODO a DESOLARE (4 risultati)

costituito (un sistema meccanico) da uno o più capi rigidi vincolati in modo che

dovuta a un cambiamento di legamefra atomi o gruppi atomici per cambiamento di posto di

abbandono, decadenza; che è causa o effetto di profonda afflizione; doloroso,

poteva parere superfluo un ateneo oltre quindici o sedici altri; poteva anzi parere dannoso

vol. IV Pag.254 - Da DESOLARE a DESOLATO (10 risultati)

essere state inghiottite dal mare; altre o inondate dalle acque o desolate dalla furia

dal mare; altre o inondate dalle acque o desolate dalla furia de'venti. carducci

distruggere qualche città, l'eruzione vulcanica o l'inondazione potrà desolare qualche piccola porzione

3. disus. spopolare, rendere disabitato o inabitabile (un luogo, una città

, ii-316: trucidarono bravamente dieci o venti migliaia di nemici, e desolarono cento

si troverebbe regno, provincia, repubblica o altro stato, che in breve non si

. ungaretti, viii-18: prepari [o sonno] gli attimi con cruda lama,

: * disolare '. tagliare o levar via il suolo, cioè la parte

la tristezza che viene dal trovarsi o dal credersi solo. linati, 30-219:

, a farlo men solo... o più solo. cardarelli, 1-43

vol. IV Pag.255 - Da DESOLATO a DESOLATO (10 risultati)

più delle volte solo, per contrade desolate o inondate da vagabondi, da disertori,

amore. d'annunzio, iii-2-56: o genti della patria nova, udite / non

. scala del paradiso, 439: o monaco desolato e solitario, ponti a

accennerò a v. s. acciocché, o, conosciuto il mio errore, possa

errore, possa emendarmi e mutar pensiero, o, satisfacendo alla ragione di v.

: a stanza / più queta, o padre, entro tua reggia, in breve

7. che prova nel suo intimo o manifesta al di fuori rincrescimento e amarezza

cucire. d'annunzio, iii-1-948: o gigliola, mio cuore, tenerezza / e

spina del cuor mio / desolato, o gigliola / o tu piccola sempre / pe'

mio / desolato, o gigliola / o tu piccola sempre / pe'capelli miei

vol. IV Pag.256 - Da DESOLATO a DESOLAZIONE (7 risultati)

grandezza. 2. che dirada o distrugge la popolazione di un luogo;

fame desolatrice che spazza i più deboli o i più improvidi, succede in poche

conseguirla non si richieggono imprese violente, o pericoli desolatori, bensì una pratica inalterabile

3. solitudine e squallore di luoghi o di cose lasciate in abbandono, di

, simili a fragili scheletri congelati. o desolazione, desolazione senza bellezza! pirandello

effetto deprimente che produce una sventura (o anche una persona antipatica, un fatto

l'idea di'solitudine nel dolore, o di sospetto almeno di essere solo a patire

vol. IV Pag.257 - Da DESOLFORANTE a DESPONSATO (11 risultati)

, /... / proteggili, o signore. 7. profanazione (

si convengano intendere l'insegne militari, o l'aquile de'romani, popolo profano

la quale si elimina, in tutto o in parte, mediante l'impiego

la pulce dei ghiacciai (desoria glacialis o isotoma saltans), piccola, nera,

un monosaccaride per sostituzione di uno o più gruppi ossidrilici con altrettanti atomi

biol. - acido desossiribonucleico (o cromonucleico, o deossiribonucleico, o

acido desossiribonucleico (o cromonucleico, o deossiribonucleico, o nucleico animale o

o cromonucleico, o deossiribonucleico, o nucleico animale o ribodesos-iacopone, 45-23: amore

o deossiribonucleico, o nucleico animale o ribodesos-iacopone, 45-23: amore menarne ad esser

amore menarne ad esser desponsata, sinucleico o timonucleico): sostanza che si trova /

voce dotta, lat. desponsare 4 promettere o dare in matrimonio '.

vol. IV Pag.258 - Da DESPONSAZIONE a DESSO (15 risultati)

', deriv. da dèsponsàre * promettere o dare in matri monio '

, xviii-3-1059: solo un despota imbecille o malvagio può credersi superiore alla legge.

gli uomini lavoreranno meccanicamente, parlando, o a dir meglio tacendo, in ima

figur. chi abusa della sua autorità o si arroga un'autorità tirannica; chi

il palpitante cuore, / io riconosco, o despota dolore, / su me

i polsi eran di buone tempre. / o magnanimo despota, concedi / al buon

stabilire se quel despotùccio sarebbe stato capace o no di trascendere a tanto, perché

erano despoteggiati da un uomo solo o da una fazione. = deriv.

onde, ridonando poi quella intorno alle viscere o dentro al sangue, viene utilmente deposta

a galla dei liquidi posti a bollire, o a fermentare, od in tal altra

per irritamento e copia che per sollievo o per despumazióne o separazione del puro dall'

copia che per sollievo o per despumazióne o separazione del puro dall'impuro che suole

togliere le tuniche a certe radici bulbose o nello scortecciare un tronco o un ramo

radici bulbose o nello scortecciare un tronco o un ramo. = deriv. da

, sembrare ', quale predicato nominale o complemento predicativo (e non si usa

vol. IV Pag.259 - Da DESSUDAZIONE a DESTARE (13 risultati)

verbo essere, ma col verbo parere o simili trovansi accompagnati. pallavicino, 8-185

parlato. manzoni, 36: o sopiti in aspettando, / è finito il

? ». -anche riferito ad animali o a esseri inanimati. fra giordano,

egli con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì simile a

. non sostituisce ma accompagna un nome o un altro pronome per dare ai medesimi

morir per cristo. e dicendogli: o! tu non muori per cristo! e

, come l'eroina d'una ballata o l'ofelia di shakespeare. svevo,

, in genere, una sfumatura più o meno accentuata di ironia). pulci

non sembrare più quel desso: essere o apparire profondamente cambiato. bibbiena,

forse uscito di voi stesso, / o son mancate in voi tutte le voglie?

somministrato dall'occorso di qualch'altro concetto o parola o diciamo fantasmo destante ed eccitante

occorso di qualch'altro concetto o parola o diciamo fantasmo destante ed eccitante.

destare, tr. { désto o désto; part. pass, destato,

vol. IV Pag.260 - Da DESTARE a DESTARE (15 risultati)

-per estens.: anche di animali o di esseri inanimati. crescenzi volgar

mira / se vede nube in cielo o in mar procelle. varchi, v-51:

: dicesi ancora: 1 egli desta o sveglia il can che dorme '.

è desto. ugurgieri, i-603: o figliuolo, qual sì forte dolore ti muove

cui sepolti / tutti giacete, o neghittosi schiavi, / spero destarvi. carducci

, e disse / tutto ciò ch'o pietate o sdegno desta. testi,

e disse / tutto ciò ch'o pietate o sdegno desta. testi, i-85:

il mio furor; / tu solo, o traditor, / mi fai tiranno.

hanno sempre destato sospetto e ritrosia, o addirittura ribrezzo e scandalo negli spiriti ascetici

negli spiriti ascetici, che vi vedevano o v'intravedevano il mondo, il demonio

piacevoli, oppure ingrati e dannosi, o anche indifferenti: di natura fisica (

eco, la malattia e simili) o morale (la lode, il disprezzo)

(la lode, il disprezzo), o sociale (le guerre, i tumulti

piagge, e i colli, / o per gli aperti pian destar intorno / con

ruote al ciel la polve, / o la treggia condur. tasso, 6-iii-103

vol. IV Pag.261 - Da DESTARE a DESTARE (15 risultati)

del vento a lacerar le nubi, / o sui campi a destar dell'ampio mare

a lei quanto più sai / desta [o zanzara] il suono, arma gli

quella fanciulla / destò corde di lira, o all'aure sciolse / l'amabil canto

.]: 'destare'. smuovere un peso o sollevarlo un poco, perché ceda alla

: il destarsi a bocca asciutta, o amara, o tra gli sbadigli. pascoli

a bocca asciutta, o amara, o tra gli sbadigli. pascoli, 415:

dormono poi [i bachi] da tre o quattro giorni, che non mangiano niente

si destano e mangiano per altri otto o dieci giorni...; e dopo

accorgo, dissi, d'esser desto o almeno vicino al destarmi, e d'

momento del risveglio, di essere, o non essere, mutati in qualche cosa.

la dazione del cuore nascerà dentro, o vero l'appetito dell'umana laude verrà

giuocatore 0 l'animo del rischio, o il sevo del non arrischiarsi. tasso

modi, e per essa agevolmente si destavano o si calmavano 1 differenti affetti di chi

parini, giorno, ii-628: vedi, o signor, quanto magnanim'ira / nell'

, quando è tocca, si dirizza o è sospinta. baretti, 1-53: non

vol. IV Pag.262 - Da DESTATO a DESTINARE (21 risultati)

cielo intorno, / se pure è notte o giorno. baldi, xxx-13-46: il

/ ver gli alberghi di borea o d'euro o d'ostro / subiti accende

alberghi di borea o d'euro o d'ostro / subiti accende. leopardi,

festa: / chi siegue il vizio o altro piacer vano / dopo la morte

ci dà nutrimento come pane, / o suolo immemorabile, o ricordo / tutto-

come pane, / o suolo immemorabile, o ricordo / tutto- fecondità del voler santo

rara / desterità nel trar d'arco o di fionda, / o nel vibrar fulminea

d'arco o di fionda, / o nel vibrar fulminea lancia o spada.

fionda, / o nel vibrar fulminea lancia o spada. periodici popolari, i-54:

scopo bramato converrebbe usare una desterità, o sia, a parlare grossolanamente, una

di volontà di potenze superiori e divine o del fato, o conseguenza delle

e divine o del fato, o conseguenza delle leggi immutabili della natura e

si destina? varchi, 18-1-87: o per l'innata miseria e per avarizia sua

miseria e per avarizia sua, o pure perché i fati così destinassero, egli

pure perché i fati così destinassero, egli o non sapeva o non poteva sopra queste

così destinassero, egli o non sapeva o non poteva sopra queste cose alcun compenso che

di una persona investita di autorità dispotica o di illimitato potere). cicerone

per suo detto / fosse alcun destinato o spinto a morte. botta, 4-364:

2-16 (i-39): ed ei destina o vincere o morire, / o aver

i-39): ed ei destina o vincere o morire, / o aver la dama

ei destina o vincere o morire, / o aver la dama dal viso fiorito.

vol. IV Pag.263 - Da DESTINATARIO a DESTINATO (12 risultati)

, xxiii-170: i soldati comuni sono o canaglia, che invece della galera è

giurato fedeltà. manzoni, 293: o donne, alle sue stanze / la

napoli. soffici, iv-460: uno o due giorni dopo furon vestiti di grigioverde e

paese, non sapeva se per due o tre mesi, dipendeva da come si

. equicola, 56: questo o farà con immortai gloria passar gli scritti

del proprio tempo a una particolare occupazione o attività che meglio soddisfaccia le personali esigenze

. monti, iii-341: fra due o tre giorni partirà soranzo per parigi, e

una lettera, un pacco; persona o categoria di persone a cui è rivolto

'destinatario': voce tratta da 'destino'o 'destinazione ', comunissima specialmente nel linguaggio

consegnata una bolla, un carico, o altra cosa. soffici, iii- 249

dal destino; preordinato dal destino (o anche dalla provvidenza) a un fine

eterno destinato, / che in meglio o in peggio non pón far mutanza,

vol. IV Pag.264 - Da DESTINATO a DESTINAZIONE (13 risultati)

; scelto (in seguito a più o meno ponderata decisione). livio volgar

la vittoria e la morte stanno, o vincere, ovvero, se la fortuna

continua quanto lo consentono le nazioni o regioni destinate a raccoglierla. 3.

elia, destinato sempre a medicare, o palliar le mie pieghe, mi riporta

solcar le piagge e i colli, / o per gli aperti pian destar intorno /

ruote al ciel la polve, / o la treggia condur. p. fortini,

ve ne venne una la quale (o che la sanguinità si confacesse, o vero

(o che la sanguinità si confacesse, o vero che quella per lui fussi

educare un giovane destinato ad essere medico o chirurgo, non è tanto fuor di

gli spazi de'campi, destinati a seme o a piante per l'autunno. sannazaro

stato è nelle mani della provvidenza, o, per lo meno, ne è influenzata

finalità a cui è ordinata una cosa o che giustifica l'esistenza di un essere o

o che giustifica l'esistenza di un essere o di un'istituzione. -per estens.

vol. IV Pag.265 - Da DESTINAZIONE a DESTINO (19 risultati)

3. in senso concreto: uso o ufficio a cui si destina una persona

destinazione. le provò, le riprovò qua o là, inutilmente. moravia, v-144

ufficio assegnato dalla competente autorità amministrativa (o anche militare) ai propri dipendenti.

fece scherzosamente il saluto militare. -contento o no poco importa: bisogna ubbidire ai

tutte intere. 6. luogo o persona a cui viene spedita la corrispondenza

, fossero stati vescovi, preti, diaconi o laici. = voce dotta,

particolarmente: la personificazione di un essere o potenza superiore che opera secondo leggi immutabili

in opposizione a * caso 'o 'fortuna '. dante, 57-77

mi tegno: / ché, se giudizio o forza di destino / vuol pur che

, 32-76: se voler fu o destino o fortuna / non so; ma

: se voler fu o destino o fortuna / non so; ma passeggiando

, i-815: 'se voler fu, o destino, o fortuna ': qui tocca

'se voler fu, o destino, o fortuna ': qui tocca tre cagioni

cioè da volontà di proprio arbitrio, o da giudicio universale delle costellazioni che si

delle costellazioni che si chiama destino, o da giudicio particulare di alcuna costellazione che

/ non per vista, per atti o per parole; / ma per le sue

virtù, ch'udì'per fama, / o ver che 'l mio destin pur così

/ in vita e 'n morte. o bel numero eletto, / nuovo di fede

e qual ti attende / sorte, o colombo, poi che 'l sommo iddio /

vol. IV Pag.266 - Da DESTITUENDO a DESTITUZIONE (15 risultati)

spedita una lettera, inviato un pacco o un oggetto; destinazione. -anche al

spagnoletto gli ordinava di ritoccargli in questo o in quel luogo; e, senza

, come quando diciamo che una persona o una lettera va al suo * destino '

', cioè alla sua * destinazione o * ricapito \ rigatini-cappuccini, 57:

noi due; far deggio in modo, o veglio, / ch'io quel non

,... debbano finire prima o poi col trasformarsi in tanti piccoli somari

-segnare il destino di qualcuno o di qualcosa: decretare, assegnare la

decretare, assegnare la sorte di qualcuno o di qualcosa. baldini, 3-124

e forte abesognare che recivissi aiuto. / o cari cenciarelli, potendo sì fasciare /

sospendere dall'uffizio professori e destituirli, o, come dice egli stesso con eufemismo

d'annunzio, iv-2-378: ebbi due o tre ammonizioni; poi fui sospeso dall'

. lorenzo de'medici, ii-78: o dio, il qual non lasci destituto /

un impiego, da un ufficio o da una carica, attuata come

malattia od assenza, di morte o destituzione o rinunzia; aiuterebbero nelle scuole troppo

assenza, di morte o destituzione o rinunzia; aiuterebbero nelle scuole troppo numerose

vol. IV Pag.267 - Da DESTO a DESTO (14 risultati)

proporsi qui seriamente l'abolizione di due o tre ministeri, ed io credo che,

mi estinse / allora la gioia, o poscia / che desto io fui, la

anche di animali, svegliati dal sonno o dal letargo. leopardi, 202:

come breve è la notte, o bella mia! / desto nel bosco l'

cielo oscuro. canti carnascialeschi, 1-11: o donne, state deste, / sempre

sotto tarmi. testi, ii-60: o come spesso allor che tace il mondo /

che dubbioso non sai s'è volo o salto. algarotti, 3-426: quando gli

con la impassibilità di un tegolo o di un albero, ed è desto ed

cosa sarà domani, che cosa tenterà o scoprirà nel mondo delle idee e in

desto chi ha fanciulle in casa, o moglie giovane. tasso, 8-7-565: sì

, 8: e le trasposizioni messe o per allettare l'udito dando alle parole un

che s'avvicini a quello del verso, o per tener desta l'attenzione invertendo l'

l'inveterato sospetto che quelli di là o quelli a monte meditino di liberar le loro

una breccia negli argini a valle o di fronte. alvaro, 9-390: una

vol. IV Pag.268 - Da DESTRA a DESTRA (24 risultati)

. locuz. non sapere se si sogna o si è desti: non capire,

incredibile, se si tratti di illusione o di realtà; non riuscire a raccapezzarsi

; / domandai s'egli è desto o pur se sogna, / ché molto

: e egli di dì, o di notte? son io desto, o

o di notte? son io desto, o sogno? ariosto, 3-13: ha sì

/ che non sa s'ella dorme, o s'ella è desta. collodi,

drammatico: -numi del firmamento! sogno o son desto? eppure quello laggiù è

sberta in questa destra / tagliarli tutti, o saltin la fenestra. leonardo, 3-56

, sulla guancia di un lenone o d'altro ribaldo. alvaro, 2-33:

due destre unite, simbolo di pace o di alleanza. b. davanzati,

268: ad incontrarlo / meco uscite, o compagne. i suoni e i canti

qualche volta supplica a gli iddii, o contra allo accusatore, o in favore

gli iddii, o contra allo accusatore, o in favore del reo. -congiungere

/ speme dei nostri dì, concedi, o cara, / che la tua destra

modo della lingua scritta. stringere amicizia o alleanza; è proprio a questa voce

rimembrar vi può senza sospiri, / o primo entrar di giovinezza, o giorni /

/ o primo entrar di giovinezza, o giorni / vezzosi, inenarrabili, allor

v-566: se mi dismenticarò di te, o ierusalem, sia dimenticata la destra mia

altri lochi, in cui s'accoglie o versa [l'acqua]. allegri,

/ e su i monti insensati, o ne'deserti / l'awenta, e noi

chi va secondo la direzione della strada, o secondo la corrente del fiume).

dinanzi, e nel volgere a destra o a sinistra zoppica più, avrà dolor

qualche monte alpestre, / in torre o rocca van correndo a porsi, /

1-569: ad annullar tiranni / o popoli empi, ai sacerdoti santi / il

vol. IV Pag.269 - Da DESTRALE a DESTRAMENTE (10 risultati)

illuminata (destra moderata, destra classica, o, semplicemente, destra) ',

. -per estens.: l'ala o corrente, che, nell'interno di

interno di ogni partito, movimento politico o organizzazione sociale, ha (o è

politico o organizzazione sociale, ha (o è dagli avversari accusata di avere)

avere) una tendenza più modesta o conservatrice. - destra economica: il complesso

quelle del presidente rivolto all'assemblea, o degli onorevoli rivolti alla presidenza. cardarelli

iii-9-302: gli ortodossi tra costoro, o, come si disse, gli hegeliani di

con abilità, con prontezza di mano o di mente, con agevole perizia;

degli skie] alla metà del monte, o dove gli pare; il che si

dire come carlo alberto facesse ricusare apertamente o destramente eludere le molte esibizioni dei volontarii

vol. IV Pag.270 - Da DESTRANA a DESTREZZA (6 risultati)

prontezza fisica e intellettuale, per superare o fronteggiare con avvedutezza e abilità situazioni

con avvedutezza e abilità situazioni difficili o complesse, per sfuggire a rischi e

dal fato e riscontro di nascite: o pur possiamo alcuna cosa noi destreggiando,

in situazioni difficili, di evitare pericoli o di superare ostacoli. -gioco di destrezza

è tanto comodo parar gli appunti d'ignoranza o di mala destrezza, dicendo di fare

forza, ma gli aveva ingegno, / o, come dicon certi, avea destrezza

vol. IV Pag.271 - Da DESTRIERO a DESTRO (21 risultati)

comportamento abile e accorto, modo avveduto o astuto di condurre un'impresa; atto

terremmo anche la destrezza della temperanza, o vero la continenza, se questa commozione

-a). letter. cavallo da battaglia o da giostra. -per estens.:

anche semplicemente: cavallo (da sella o da tiro). ritmo lucchese

in suon feroce. manzoni, 90: o campi aperti! / o sol diffuso

90: o campi aperti! / o sol diffuso! o strepito dell'armi!

aperti! / o sol diffuso! o strepito dell'armi! / o gioia de'

diffuso! o strepito dell'armi! / o gioia de'perigli! 0 trombe!

gioia de'perigli! 0 trombe! o grida / de'combattenti! o mio destrier

trombe! o grida / de'combattenti! o mio destrier! tra voi / era

nelle rappresentazioni mitologiche servono come cavalcature o tirano il cocchio degli dèi. bembo

, 64: come vi è parso, o ninfe, il sonno ameno? /

eieusi onora. filicaia, 2-1-29: o dove l'aere imbruna, / o dove

: o dove l'aere imbruna, / o dove sirio latra, o dove scuote

, / o dove sirio latra, o dove scuote / il pigro dorso a'suoi

veder s'a costor dà delle zampe / o in epa, 0 in testa,

in epa, 0 in testa, o in più notabil vaso. m. c

: ov'è l'aureo tuo carro, o maestoso / por- tator della luce,

amilodestrina: che dà reazione blu o violetta con l'iodio e non riduce il

culturale, letterario, artistico) conservatore o reazionario. = deriv. da destra

può riferire a tutta la parte, o ai singoli organi e membri che la

vol. IV Pag.272 - Da DESTRO a DESTRO (19 risultati)

bandello, 1-47 (i-563): o per debolezza del braccio o che si

i-563): o per debolezza del braccio o che si fosse cagione, la piaga

i-62: similmente, quando in tali o in altri casi si piglia giuramento alcuno

modo. ogni altra parentela, o meglio affinità, restandogli permessa morganaticamente al

guarda (e trattandosi di una strada o di un fiume, s'intende alla

chi va secondo la direzione della strada o secondo la corrente del fiume).

. -dare, concedere la mano o la parte destra a qualcuno; mettere

per destro sentero. arrighetto, 238: o tu, guarda di seguitare li comi

che sta dalla parte orientale della terra o del cielo. boccaccio, vii-59:

petrarca, 210-5: qual destro corvo o qual manca cornice / canti 'l mio

'l mio fato? boccaccio, vii-10: o orecchi felici, o cuor beati

vii-10: o orecchi felici, o cuor beati / a'quali è la fortuna

, 15-6: entrate,... o fortunati, in questa / nave ond'

amiche e destre. stigliani, iii-292: o maga egizia che sì audace e franca

passavanti, 152: beni naturali sono o nel corpo, o nell'anima, o

beni naturali sono o nel corpo, o nell'anima, o comune all'uno

o nel corpo, o nell'anima, o comune all'uno e all'altro.

il signore quando non correvano bene, o quando nel pigliare non erano destri,

per fargli forti a trarre il palo o a fare alle braccia. ariosto,

vol. IV Pag.273 - Da DESTRO a DESTRO (9 risultati)

mio, che non l'ha guasta o tocca? tasso, 18-45: per le

richiesto / tra le ninfe di palla o di diana, / che si facessi allora

ancor più destra, che, piacesse o non piacesse, la cosa doveva essere

di dote / dieci mila ducati, o da vantaggio. 5. caterina de'ricci

di tarsia, ix-646: in limpido vetro o in onda pura, / se il

non s'assicura. marino, vii-101: o sole, occhio destro, anzi pupilla

, entrare col piede destro: intraprendere o portare a termine un'impresa fortunata.

14. sm. sport. destro (o diretto destro): colpo di offesa

seco celatamente il coltello e vegghiando, o dormendo, come prima tempo se ne

vol. IV Pag.274 - Da DESTRO a DESUETUDINE (19 risultati)

congedasti a tempo, prima che il destro o la necessità le consigliasse baronate.

baronate. -aspettare, cercare, o avere, trovare, cogliere, prendere

cogliere, prendere il destro: prepararsi o risolversi ad approfittare di un'occasione,

occasione, approfittarne senz'altro; cercare o avere la possibilità. cavalca, 11-27

occhi a terra quando tu vai, o siedi in presenza d'altrui, e niente

ciò che, se ti vien mai caso o destro, / lo sappi ragionar sì

, nel tempo de la state andare o in valtellina a goder que'freschi di

di caspano e dei bagni del masino, o vero mi riduceva a castelnuovo ne le

in questo mondo aver tesoro, i o diletto e piacere, onore e stato,

favorir me, doveva io confessarmi colpevole; o non piuttosto approfittar della mia ventura,

, e così movendosi, alcuno caso o alcuna correria gli facesse destro della battaglia

* destro '. usato anche per necessario o privato, nel quale si depongono gli

d'un anello, d'un destrocherio, o d'alcuno di quei tanti arnesi

. e sm. scherz. chi tende o inclina a idee politiche di destra.

di una consuetudine, di un comportamento o atteggiamento abituale; raffievolirsi di una dimestichezza

, di una familiarità (con persone o cose). caro [tommaseo

specificazione di attività produce una correlativa inettitudine o desuetudine in altri modi di attività.

2. il venir meno della validità o vigenza di una norma (specie di

a poco cadessero per via di tacita abrogazione o desuetudine certe minute prescrizioni disadatte ai tempi

vol. IV Pag.275 - Da DESULTORE a DETENUTO (10 risultati)

caduto in desuetudine in questa soltanto, o in quell'altra parte del bel paese.

i romani a certi saltatori che sbalzavano o saltavano correndo da un cavallo all'altro

vanno gloriose, e che, eccetuatine cinque o sei, non uscirono mai dal loro

solo non deve ricercarsi unicamente nei filosofi o nei grandi filosofi, e deve invece

sappiano non è una cosa che giova o non giova loro, ma messa sotto la

questo si facesse, non salterebber fuori nascoste o murate o sepolte delle armi? e

, non salterebber fuori nascoste o murate o sepolte delle armi? e la sapete bene

detto titolo ed acquisto al prefato condottore o detentore [di una bottega].

sovente toccano la temporalità de'sudditi, o conturbano i privilegi ed i costumi delle

: col ribellarsi della classe degli operai o salariati contro quella dei detentori del capitale,

vol. IV Pag.276 - Da DETENZIONE a DETERIORARE (25 risultati)

naturali, non se n'è detrito o smussato un atomo. = voce dotta

si dànno... molti casi, o che la vipera abbia forse poco prima

la vipera abbia forse poco prima mangiato o bevuto qualche cosa aspra, ruvida e

detergendo la cute apre le minime aperture o pori esalanti arteriosi, e gli assorbenti venosi

: d'intorno araldi e presti servi o l'acqua / mesceano e il vin

mesceano e il vin nell'ume, o con ispugne / piene di fori detergean le

di fori detergean le mense, / o le coprian di cibi, e larga copia

tristezza dello spirito (anche da rozzezza o grossolanità). s. degli arienti

: così il deterioramento delle lettere, o il loro scopo affatto scambiato, o tanto

, o il loro scopo affatto scambiato, o tanto più debolmente ricercato nelle moderne servitù

non solamente esse non abbisognano di protezione o favore, ma che immenso danno ne

deterioramenti della lingua dipenderanno sempre dal più o meno d'ingegno o di studio,

sempre dal più o meno d'ingegno o di studio, e soprattutto di liberale e

luogo il pozzo si cavi, per perfezionare o deteriorare l'acqua che n'ha a

: finalmente il corpo s'ingrossa, o smagrisce; non ha più proporzione,

azione della forza. -danneggiare cose o animali (o lasciare che subiscano danno

. -danneggiare cose o animali (o lasciare che subiscano danno in seguito a

danno in seguito a una cattiva custodia o a una poco accurata conservazione),

conservazione), così da renderli completamente o parzialmente inutilizzabili. statuto dei cavalieri

tutti coloro i quali per loro colpa o negligenza aranno deteriorate e fatte peggiore le

fatte peggiore le commende, le magioni o altri beni alla loro cura e amministrazione

amministrazione commessi, subito che detta deteriorazione o peggioramento sarà chiaro, siano privati delle

decadere; recar danno all'esistenza fisica o alla dignità morale di una persona.

appresso introdurvisi, in guisa che l'alterarle o poco o molto sia un deteriorare

guisa che l'alterarle o poco o molto sia un deteriorare la lingua, e

vol. IV Pag.277 - Da DETERIORATO a DETERMINARE (23 risultati)

seguito restino queste [le piante] o deteriorate, o estinte. tarchetti,

queste [le piante] o deteriorate, o estinte. tarchetti, iv-34: egli

tutti coloro i quali per loro colpa o negligenza aranno deteriorate e fatte peggiore le

e fatte peggiore le commende, le magioni o altri beni alla loro cura e amministrazione

commessi, subito che detta deteriorazione o peggioramento sarà chiaro, siano privati delle

. beccaria, i-634: un terzo principio o elemento del prezzo del cambio sarà la

del prezzo del cambio sarà la consumazione o deteriorazione della moneta, la quale non

migliore dottrina, contrapponendo alla filosofia inferiore o deteriore la filosofia superiore. alvaro,

non faceva sorgere il problema se fosse o meno in concorrenza con loro. 2

loro. 2. che ha minore o minima autorità o importanza ai fini della

2. che ha minore o minima autorità o importanza ai fini della costituzione di un

paiono tanti non so che ineffabili, o cose da lasciarsi all'arbitrio. b.

nostri fenomeni. 2. sm. o f. elemento fondamentale più importante,

. la stessa educazione, diciamo, o esplorazione della vita sessuale è divenuta una

per lo più attraverso un'apposita ricerca o studio) la natura, la qualità,

in determinare s'alcuna sia invenzione nuova o vecchia. l. salviati, ii-n-57:

è parola declinabile, che aggiunta a nome o pronome ha forza di determinar e distinguer

la barella. vico, 209: uomini o fatti romo- rosissimi, determinati in certi

romo- rosissimi, determinati in certi tempi o in certi luoghi dalla comune de'dotti

dalla comune de'dotti... o non furono ne tempi o ne'luoghi

... o non furono ne tempi o ne'luoghi ne'quali sono stati comunemente

ne'quali sono stati comunemente determinati, o non furon affatto nel mondo. muratori,

) de i gradi delle longitudini, o a determinar la vera

vol. IV Pag.278 - Da DETERMINARE a DETERMINARE (1 risultato)

situazione di tanti paesi, o noti, o ignoti, che finor non