maledizione. negri, 1-57: o grasso mondo d'oche e di serpenti,
1-48: « chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, / uscendo
le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in ciel novo consiglio,
spirti ». beicari, 5-65: o predicate anime dannate, / che convertisti,
anime dannate, / che convertisti, o giona, ogni persona / conta come le
ma anche gli spuri adulterini sacrileghi incestuosi o qualunque altro nato di dannato coito.
vizio, si potrebbe dipingere un cane o legato o scorticato. 5.
, si potrebbe dipingere un cane o legato o scorticato. 5. costretto a
alcun da furia d'irritato nervo, / o da grave ciprigna, o da loquace
, / o da grave ciprigna, o da loquace / tosse dannato a l'odiosa
a giudicar se vera / d'aristippo o di plato è la sentenza. mazzini
, la scarsa bravura di una persona o la poco importanza di un'opera)
tutto a vedere quel dannato paese, o darglisi a vedere. l'aria è posatura
le la vallière figliuoli di borghesi zoppe o guerce e dannate strimpel- latrici di pianoforti
era particolarmente per una bestiola tanto distratta o noncurante. 7. ant.
agitazione; chi sopporta una sofferenza fisica o morale particolarmente acuta (quale si pensa
ne'nostri paesi, ove nullo barone o milite non è in questa isola che te
, 23-4-4: quale cosa più orribile dire o pensare si può, che ricevere le
l'antica dannazione d'incappare nella bestia o nell'albero, e diventare bue che
un'opinione, di una dottrina politica o religiosa, ecc.). cavalca
seguitar tanto la causa, che ne succedesse o l'assoluzione o la dannazione. tasso
, che ne succedesse o l'assoluzione o la dannazione. tasso, i-122: gli
di chi fa danno a cose altrui (o anche proprie) o danneggia altri nei
cose altrui (o anche proprie) o danneggia altri nei suoi interessi e nelle
primo anno alle piantate viti che periscono o rimangono quasi morte, la qual cosa
di chi distrugge, disperde, deteriora o rende del tutto o in parte inservibile
disperde, deteriora o rende del tutto o in parte inservibile cose altrui, mobili
qualora s'ìn- contrino piante rotte, o in altra forma offese, senza potersi
alcuno de'cittadini per mottivi di culto o sia di religione. verga, i-18
deteriorare una cosa, rendendola in parte o del tutto inservibile; rovinare, saccheggiare
cuoprinsi gli innesti bassi e turinsi bene, o si faccino tanto alti che non possino
idem, iii-491: piantati attorno a vigne o nei campi di grano [i mori
numerose radici, che non vi profitta o poco. chiabrera, 462: senz'alcun
noi danneggi / l'invemal bruma, o de le belve il morso. proverbi
potrebbe qui tener conto delle fortezze danneggiate o dalle età o dalle guerre, e che
conto delle fortezze danneggiate o dalle età o dalle guerre, e che giganteggiano bizzarramente
costantemente, con buia accidia, come danneggiato o ingiuriato. -figur. maestro
le peccata minori puniscono in tanti cavalli o bestiami. vanno mezi al comune, e
comune, e mezi al danneggiato, o a'suoi. cattaneo, ii-1-44: si
danneggia, chi reca danno (a persone o a cose). fra
; ma gran peccato fa chi la vende o chi la compra. se vuoi
, 18-308: la bontà... o dannevolezza delle azioni volontarie dei viventi
ovvero da cagione, della quale noi o voi, o qualunque altri nostri diletti o
, della quale noi o voi, o qualunque altri nostri diletti o fedeli, potessimo
o voi, o qualunque altri nostri diletti o fedeli, potessimo essere dannificati, molestati
fedeli, potessimo essere dannificati, molestati o perturbati in alcun modo. fiore di
notare che a chi si chiamava dannificato o leso da'vescovi si concedeva jussio regis.
innanzi ad alcuno ufficio, per giusto o ingiusto, o per utile o danni-
alcuno ufficio, per giusto o ingiusto, o per utile o danni- fico, che
per giusto o ingiusto, o per utile o danni- fico, che da'cittadini in
e passiva, cioè di chi faccia o riceve danno. 'luogo dannìo '
qualcuno: recandogli perdite, disastri (o con l'intento di recarglieli). -dar
s'egli hanno danno di loro biade, o per diffalta di tempo, 0 di
diffalta di tempo, 0 di grilli o per altra pistolenza. torini, 248:
, ingiurie ed onte / non sofferse, o quali affanni, / o quai danni
sofferse, o quali affanni, / o quai danni / il famoso antonio in guerra
navi scontrate delle navi nemiche furono prese o disperse. foscolo, iv-298: mi
216: certo se un suol germanico o britanno / queste ruine nostre ricoprisse, /
ricchezze, di denaro; perdita finanziaria o commerciale. -restare in danni: rimanere
300: se pietà di zelo o di valore / l'armi vostre non move
8. dir. distruzione, diminuzione o deterioramento arrecati al patrimonio economico o mo
diminuzione o deterioramento arrecati al patrimonio economico o mo rale di un soggetto
per effetto di un atto ingiusto doloso o colposo (in casi tassativi, anche
cessante: le due componenti che presenta o può presentare il danno, consistenti rispettivamente
refezione dell'interesse, del lucro cessante o del danno emergente. muratori, 7-i-261
consegnato ad altri affinché se ne vaglia o per mercatura, o per cambio, o
se ne vaglia o per mercatura, o per cambio, o per altri suoi
o per mercatura, o per cambio, o per altri suoi bisogni, spezialmente valendosi
danno emergente. -danno contrattuale o da inadempimento e danno extracontrattuale o aquiliano
contrattuale o da inadempimento e danno extracontrattuale o aquiliano o da illecito: quello che
da inadempimento e danno extracontrattuale o aquiliano o da illecito: quello che deriva rispettivamente
seconda che la norma violata è civile o penale, si distingue anche fra danno
penale). -danno materiale (o patrimoniale) e danno morale (o
o patrimoniale) e danno morale (o non patrimoniale): secondo che esso
di un interesse patrimoniale (economico) o di un interesse non patrimoniale. -danni
e del lucro cessante. - causa (o azione) per danni, o
o azione) per danni, o per danni e interessi: azione civile intentata
casa bruciata. -danno futuro o eventuale: quello non ancora verificatosi,
possa derivare da un'azione futura, o dagli effetti futuri di un'azione già
opera nuova intrapresa da altri sul proprio o sull'altrui fondo. -danno temuto:
di guerra: quelli subiti da soggetti o enti pubblici o privati di uno stato belligerante
quelli subiti da soggetti o enti pubblici o privati di uno stato belligerante in dipendenza
dispone apposite forme di indennizzi, riparazioni o contributi per le ricostruzioni. -assicurazione
cagionato dall'assicurato stesso con dolo o per colpa grave. 9. medie
del danno, la restituzione del danaro, o roba stata indebitamente escussa. carducci,
beffa e col danno; subire (o portare) il danno e la vergogna:
il danno e la vergogna: subire (o infliggere), oltre alla perdita,
bel sesso: deve essere stato inventato o da un ipocrita o da un amante
essere stato inventato o da un ipocrita o da un amante disgraziato o da un
un ipocrita o da un amante disgraziato o da un marito malcontento. = lat
principii che professano: ma la bontà, o la minore dannosità, de'loro atti
considera d'alcuna cosa s'ella è utile o s'ell'è dannosa, non nominando
che quella [pestifera mortalità] vide o altramente conobbe, dannosa e lagrimevole molto
quale sia dampnosa senza premio di fama o d'amistà, ma biasimo troppo ogni
morando, iii-224: dannoso cambio, o bella: ahi quelle brine / avrai tosto
credevano poeti se non rimbombavano dannunzieggiando o non panneggiavano pascoleggiando.
(un'opera let teraria o d'arte, uno stile architettonico o de
teraria o d'arte, uno stile architettonico o de corativo, anche un
altro soggetto (come un figlio minorenne o un domestico del cui comportamento il primo
legge stabilisce la pena detentiva dell'ergastolo o della reclusione o la pena pecuniaria della
pena detentiva dell'ergastolo o della reclusione o la pena pecuniaria della multa. -delitto
dalla legge come delitto. -delitto comune (o di diritto comune): quello che
quello che offende un interesse del privato o della società civile o dell'organizzazione amministrativa
interesse del privato o della società civile o dell'organizzazione amministrativa dello stato. -delitto
che offende un interesse politico dello stato o un diritto politico del cittadino o è
stato o un diritto politico del cittadino o è stato commesso per motivi politici.
linguaggio comune: atto anche moralmente lecito o addirittura meritorio, che viola una legge
escet- tate le condannagioni de'delitti, o quasi delitti. sarpi, i-1-130:
lacrimevole nome. -delitto di lesa o offesa maestà: v. maestà.
-delitto capitale: punito con la morte, o con la confisca dei beni e l'
erano carcerati per delitto capitale, o vero condannati in pecunia. tolomei, 2-82
del valore di più di sei lire, o talvolta pure di una sola lira,
talvolta pure di una sola lira, o il furto di galline in un cortile chiuso
mie ignoranze. canigiani, 1-119: o lucentissima stella, dimostraci la tua carità
le toma in piacere: e pure o il gran defitto, che ciò farebbe in
. muratori, 5-iv-193: defitto bensì, o almen difetto potrà essere il disgustar sul
fine i lettori con languidezza, oscurità o altro vizio de'pensieri; poiché essi
d'accusat politici:... due o tre cardinali còlti in delitto flagrante di
libera, anche dinanzi alla tentazione divina o demoniaca. baldini, 4-103: ci sono
. ciò che produce un intenso piacere o cagiona un godimento squisito di qualsiasi natura
, avvincendo vanimo, eccitando l'immaginazione o lusingando i sensi, con l'incanto
, con l'incanto della sua bellezza o dolcezza; attrattiva, allettamento, lusinga
ben chi non piange ha dur core / o ver che mattezza el dimina),
nari. monti, x-3-161: questo, o madre, è il tuo figlio?
. /... quanto adorata, o numi, e quale un giorno /
villa, ecc., di delizia o di delizie (anche, semplicemente,
non so s'io debba chiamarlo villa o dilizie di napoli. lemene, xxx-5-211
pollastro; e la minestra di lattuca o di zucca, quando ho potuto averne
perché nuove così venner delizie, / o gemma de gli eroi, al tuo palato
, 5-iii-195: le metafore continuate, o sieno le allegorie, da noi s'adoperano
1-309: talvolta colla chitarra cantavo tarantelle o canzoncine che mi resero presto la delizia
in sollazzi, avendo i mariti infermi, o in prigione, o in altre fortune
mariti infermi, o in prigione, o in altre fortune o sciagure. s.
in prigione, o in altre fortune o sciagure. s. caterina da siena,
e in tante delizie, faccendo poco o nulla di bene, e ogni dì
, beatitudine (e designa una sensazione o un sentimento graditi, i vari effetti
il giorno. d'annunzio, i-225: o antico sogno di deliziale / morte,
gli afeetti suscitati dalle cose alte e beatificanti o letificanti o delizianti. deliziare (
dalle cose alte e beatificanti o letificanti o delizianti. deliziare (ant. delezzare
e che cosa è l'uomo, o gran dio, che così grande lo
un pugno di riso abbrustiato, o macerato nell'acqua. e se talvolta ne'
trovavano ad avere un uovo di testuggine, o alcun poco di pesce, allora deliziavano
2. in modo da procurare intenso o sottile piacere, o per la nuova
da procurare intenso o sottile piacere, o per la nuova grazia con cui si desta
con cui si desta l'immaginazione, o per la dolcezza con la quale si
la quale si lusingano i sensi, o per la forza con cui si avvince
. che, appartenendo all'ordine naturale o spirituale, o al novero delle creazioni
appartenendo all'ordine naturale o spirituale, o al novero delle creazioni deltuomo, o
o al novero delle creazioni deltuomo, o all'àmbito della sua attività o delle
deltuomo, o all'àmbito della sua attività o delle sue condizioni, infonde in lui
i sensi, sollecitandone il gusto estetico o ispirandogli sentimenti nobili e delicati; attraente
immerso nella idea deliziosa del bello addormenta o mitiga almeno tutte le altre passioni.
velia, fosse pietà di lui o fosse piuttosto il non voler turbare col
si scrive 'endelechia 'per delta, o 'entelechia 'per tita. baldinucci
ricchi di portata solida, sboccanti in laghi o in mari chiusi, con maree poco
ha la forma di un triangolo più o meno regolare col vertice a monte, percorso
antichissimi tra storici e favolosi, iddii o semidei, o eroi o uomini divini.
e favolosi, iddii o semidei, o eroi o uomini divini...
favolosi, iddii o semidei, o eroi o uomini divini... che diboscavano
d'infinita dolcezza, / che prosa o verso altrui mai non espose, / con
deluder ogni espettazione. marino, 6-90: o volesse fuggir con questa scusa / quell'
, ch'egli le diede, / o forse per non esserne delusa / esperienza
far de la sua fede, / o perché pur la femina è sempr'usa
alfieri, i-181: rompi, stritola, o abbrucia le tue corde / se da
, sconvolgere (le facoltà spirituali, o lo stato fisico di una persona)
si dormo, s'io me vegio o sogno: ecco ch'io vedo qu jpur
io vedo qu jpur cosa palpabile. o sarei mai dilusa da cosa fantastica? caro
suggerisce. parini, giorno, ii-1133: o propizio agli amanti, o buon figliuolo
ii-1133: o propizio agli amanti, o buon figliuolo / de la candida maia,
buon figliuolo / de la candida maia, o tu che l'argo / deludesti i
e la tardità della nazione invasa, o sperare di deluderla con finte mosse.
: questa che deludete / misera prole, o perfidi, / quanto ha di voi
dall'ira, non avesse 0 delusa o schernita quanto avrebbe potuto quella che mostravano
: allettarcelo con l'inganno. o. rucellai, ii-203: dalla bellezza de'
proprie aspirazioni e ai propri desideri, o essere troppo diversa e lontana (peggiore
tal significato non userà mai chi abbia tanto o quanto fatto l'orecchio a'buoni scrittori
aveva segnato, a vedere se vero spirito o falsa delusione questo gli avesse disegnato.
mente dormente; fantasia si è eccesso o levamento di mente nel corpo vegghiante;
/ sì che tocca la bocca a loro o quasi; / poi si ritrànno,
promesso a quei forti / sarebbe, o delusi, rivolger le sorti, / por
, 26-144: giudicate, se rigore, o debito dopo una sì lunga, sempre
proprio mortificato, i suoi desideri frustrati, o contrariati, le sue speranze deluse,
sgomenta. dottori, 210: o mia pietà delusa, / o prudenza schernita
210: o mia pietà delusa, / o prudenza schernita! ah, fosse almeno
, i-238: nel vagone tutti risero o sorrisero, anche la bella signora,
nostra repubblica non furono già dottrine eccelse o leggi sapienti quelle che le consigliavano,
corrotta e mistificata di democrazia, o una vera e propria dittatura)
: non si sfugge al dilemma: o sotto l'elmo a chiodo o sotto la
dilemma: o sotto l'elmo a chiodo o sotto la demagogia proletaria. gramsci,
. che è proprio della demagogia o di demagogo; che è fondato
; che è fondato sulla lusinga o sul dominio delle masse con i
. demagogismo, sm. dottrina o azione politica demagogica. b
: il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non
non isterico, non maestro, non tribuno o dema gogo, non uom
gogo, non uom di stato o di corte. d'annunzio, iv-2-
l'appoggio delle masse per la conquista o la conservazione del potere eccitandone le passioni
deputare; commettere un giudizio alla magistratura o a un ufficio competente.
gadda, 7-243: a cinque giudici o commissari è stato demandato il carico,
si riferisce al demanio, proprio del demanio o dei beni appartenenti al demanio.
beni immobili) di proprietà dello stato o di altra istituzione pubblica (la corona
complesso dei beni appartenenti allo stato (o al sovrano) come persona giuridica pubblica
come persona giuridica pubblica. -demanio privato o fiscale: il complesso di beni appartenenti
complesso di beni appartenenti allo stato (o al sovrano) come persona privata;
tutti gli appartenenti a un dato comune o ad altra collettività. -nel linguaggio giuridico
inalienabile allo stato (demanio pubblico) o ad altri enti pubblici territoriali (demanio
loro i terreni appartenenti al demanio, o a proprietari che se n'erano già
che delimita le varie zone del campo o della pista. compagnoni,
, su queirorribile capo raso, quattro o cinque linee di demarcazione, ognuna di
materia differente: onice su basalto nero, o corniola su porfido. da tale diversità
classi che diretta- mente si erano rivalse o s'imponevano l'uno all'altra,
una nave ha dematato, quando ha perduti o rotti i suoi alberi per ima burrasca
i suoi alberi per ima burrasca, o pe'colpi di palle in un com
in un com battimento, o per una cattiva manovra. = dal
di colore scuro (oliva, bruno o nero), raramente ialine, ma in
ma talvolta ialini, possono essere uni- o pluricellulari, singoli o in catene.
possono essere uni- o pluricellulari, singoli o in catene. = voce dotta
demente. iacopone, 79-22: o savia ignoranza, 'n alto loco menata,
demente /... erro o dritto non sente. dante, conv.
, li quali noi chiamiamo « mentecatti » o vero « dementi », li quali
, / se questo è il mio o se gli è un altro albergo? domenichi
la nostr'ira / con tra giove, o celesti, e il faticarci / con
e il faticarci / con parole a frenarlo o con la forza, / e vana
. lorenzo de'medici, ii-67: o prima mente, ch'è sanza demenzia,
ch'è sanza demenzia, / o prima sapienza alta e profonda, / non
vedere alcuni pazzi gioire, stimandosi re o imperadori, si rammaricasse di non poter
mai clemenza per la quale conoscessino guastare o mettere in pericolo lo effetto della sua
io demeritato il tuo amore, o il tuo cuore si va cangiando per me
né il solo corpo ha meritato o demeritato in questa vita...
io non so che abbia demeritato o in che sia mutato da quello che
servo] che il padrone lo licenzi, o gli neghi il salario demeritato dal
comportamento che merita biasimo, castigo o non è degno di lode; misfatto,
potrai vedere perché ti riesce buono o rio, vano o vero mode
perché ti riesce buono o rio, vano o vero mode rato. collenuccio
arrogo più di distribuire agli altri demeriti o meriti. -voto di demerito: insufficienza
questi libri, quando il merito o demerito d'essi dipenda dalla buona grazia di
quella lirica, a parte ogni merito o demerito d'arte, rappresenta seriamente e
maggiori serafini avanzarono tutti gli altri angeli o nella pravità o nella probità dell'
gli altri angeli o nella pravità o nella probità dell'atto meritorio o demeritorio.
o nella probità dell'atto meritorio o demeritorio. segneri, ii-590: [
: in tutte le opere umane meritorie o demeritorie vi ha parte eguale non meno
alza neu'immergere un prisma... o che s'abbassa nell'estrarlo, è
è minore della mole di esso solido demersa o estratta. guglielmini, 2-35: questo
un trattato, da stati vittoriosi o più forti a uno stato sconfitto o
o più forti a uno stato sconfitto o politicamente e militarmente debole per un periodo
debole per un periodo di tempo determinato o illimitato. = fr. démilitarisation (
fisico-chimico per eliminare dall'acqua sostanze sciolte o sospese e renderla pura. =
apparenze, dell'immagine ufficiale, comunemente o tradizionalmente acquisita. = comp.
di essere creatore, ordinatore del mondo o della società, di compiere opera demiurgica
demiurgo, sm. (plur. -ghi o -gi). stor. nell'antica
2. stor. magistratura municipale o federale, per lo più collegiale,
pratica rientra anche la teoria dei personaggi o individui storici o eroi, che fu
anche la teoria dei personaggi o individui storici o eroi, che fu svolta dallo hegel
e come gli ateniesi parlavano, demi o popoli, alcuni cominciamenti della drammatica poesia
certificati in-folio dello stato civile, demo o parrocchia. = voce dotta, gr
qual sorta di governo elle sieno, o democratico, o aristocratico, o di
di governo elle sieno, o democratico, o aristocratico, o di monarchia,.
, o democratico, o aristocratico, o di monarchia,... la giustizia
fiorentina] reggevasi a governo democratico, o popolare che dir vogliamo. bettinelli,
moderata monarchia; ma se il dispotismo o l'anarchia vi s'introducono, la
con la riforma elettorale è quasi raggiunto, o si può agevolmente finir di raggiungere,
. democratico cristiano: che è iscritto o simpatizza o si ispira al partito della
cristiano: che è iscritto o simpatizza o si ispira al partito della democrazia cristiana
croce, iii-22-243: anche i democratici cristiani o sarebbero passati senz'altro al socialismo o
o sarebbero passati senz'altro al socialismo o sarebbero diventati strumenti nelle mani della chiesa
, 3-168: quando parlava un comunista o un socialista, la piazza era piena;
casi d'idioti portati a votare, o vecchie moribonde. 3. agg.
so se dai promontorii del classicismo o dalle secche della filologia romanza, poteano aver
senza complimenti, senza pretesa di eleganza o di lusso ', e, alle volte
l'eterno studente di bologna, quattro o cinque altri proprietari, e magari,
per far numero, la guardia comunale, o il barbiere americano. 5
de'circoli in una stessa città, o dipartimento, è tanto necessaria, che senza
finirla col sistema della grande coltura, o coltura aristo cratica, un
'democratizzatori ', senza facoltà o stipendii, col carico di persuadere e ridurre
e allora che sarebbe di ferrara o di mantova? cuoco, 1-19: si
mezzo di rappresentanti elettivi. -democrazia formale o politica: quando il principio di uguaglianza
giuridiche e politiche. -democrazia sostanziale o sociale: quando il principio di uguaglianza
soprattutto sul piano economico-sociale. -democrazia liberale o occidentale: quella che fonde i principi
un'organizzazione della società di tipo socialistico o collettivistico (in partic.: l'
dello stato sovietico). -democrazia popolare o progressiva: l'organizzazione politico-sociale degli
tratti da tutti gli ordini senza distinzione o esclusione d'alcuna classe, partecipi,
esclusione d'alcuna classe, partecipi, o possa partecipare a vicenda per un certo
... sovranità può essere esercitata o da tutti insieme, o almeno dalla mas
essere esercitata o da tutti insieme, o almeno dalla mas sima parte
come sinonimo di dittatura e di totalitarismo o avviamento a queste cose. gramsci,
necessaria industrializzazione, di colonizzazione interna, o si riferivano ai vecchi programmi socialisti «
democrazia e della sua organizzazione politica ricollegano o hanno ricollegato a questo termine: governo
con la riforma elettorale è quasi raggiunto, o, si può agevolmente finir di raggiungere
della forza; e riuscirete in pochi, o prima o poi, a riprendere le
; e riuscirete in pochi, o prima o poi, a riprendere le redini per
agli oggetti di comodo e d'uso, o addirittura superflui. gobetti, ii-337:
della lettera, restate in dubbio se sia o non sia mia. è mia e
detto dei cattolici con tendenza socialista, o modernista, ma ossequienti alla volontà del
dice: « perché votare per un liberale o per un repubblicano quando costoro mi dicono
son più democritico, che platonico, o peripatetico, o stoico, o
democritico, che platonico, o peripatetico, o stoico, o di qualunque altra
o peripatetico, o stoico, o di qualunque altra setta di antichi, o
o di qualunque altra setta di antichi, o di moderni filosofi. io son ateo
.]: 'democriticismo', dottrina o qualità della filosofia di democrito. democritista
4 demon 'esposto per 4 sapere 'o per 4 scienza '). b.
duoi principi, cioè il caos o demogorgone, parve allo autore molto meglio appigliarsi
le cose cambiano mentre il villaggio o la borgata a poco a poco s'
azione svolta dal governo attraverso le leggi o norme per incrementare le nascite o arrestarne
leggi o norme per incrementare le nascite o arrestarne il regresso o anche per migliorare
incrementare le nascite o arrestarne il regresso o anche per migliorare la specie.
gr. 8? 3 [i, o <; 4 popolo 'e xaxpeta
preoccuparono di segnare come demo- libili o affettabili le case ancora rimaste intatte.
molti giorni vi stenti prima col cannone o co'picconi. davila, 769:
fu demolita per invidia ed emulazione, o malignità, né c'entrò tanta politica
di riedificare. carducci, iii-24-384: o panciuti zoliani, che ora vi credete demolire
. palazzeschi, 7-222: noi costruiamo o demoliamo il nostro bene e il nostro male
volere mi sentivo tratto a cercar d'esaurire o demolire quella ragazza, che pure m'
nevrastenia. tutto era per lui ombra o tortura. il grammofono « gli demoliva
di fregi e di ornamenti modellati in gesso o in calcina, allora il ragazzo non
quel corpo si sprigionavano onde d'amarezza o di allegria demolitrice. = voce dotta
alle esplosioni provocate nelle opere di predii o del forte di hensel, lo lasciavano
al tutto di demolirmi. e cinque o sei anni sono accintosi all'opera condusse
così stupenda espressione nella tela del cardellino o della seggiola o nella chiusura della quarta
nella tela del cardellino o della seggiola o nella chiusura della quarta ecloga, la cosiddetta
, comp. da 8r5 [i. o <; * popolo 'e xóyoc
. e sm. elettron. dispositivo o circuito col quale si ottengono le demoltiplicazioni
2. genio tutelare, spirito buono o cattivo. varchi, 7-349: i
, / dolce è il tuo canto, o cuculo dei boschi, / dove gli
(e anche di uno stato fisico o morale). foscolo, iv-300:
xi-ii-261: non istimo che tu sii angelo o demone, ma anima umana che per
nella mia vita? / un demone o un dio?
del demonio; che partecipa della natura o dell'aspetto del demonio.
, che si dimanda prestigio demoniaco essercitato o dal demonio istesso, o da magi operanti
demoniaco essercitato o dal demonio istesso, o da magi operanti per virtù di quello
iddio. b. corsini, 15-47: o gran nume degli eterei scanni, /
libera, anche dinanzi alla tentazione divina o demoniaca. -sm. il complesso
tua dipartita; / non oggi, o primavera, ché il dolore / come tarlo
scala del paradiso, 439: o monaco desolato e solitario, ponti a
stenda la potenza de l'arte maga, o sia naturale o demonica. pascoli,
de l'arte maga, o sia naturale o demonica. pascoli, ii-1687: cerbero
non concorra l'intelligenza, questo potere divino o demonico dell'uomo. pecchi, 9-108
america... tanto che rida o che pianga, che venga dal « rancho
dal « rancho », dal presbiterio o di dove vuole, è sempre a fondo
: unde vile è via piò che fango o sterco, / poi conculcano lui vizi
attanagliavano. d'annunzio, iii-1-863: o cosma, questo giovine ha i demonii
(e può avere un'influenza benefica o malefica); genio; spirito
. ariosto, 42-66: ma buono o rio demonio, o quel che sia,
42-66: ma buono o rio demonio, o quel che sia, / che gli
siano eroi i figliuoli degli dei, o pur l'anime separate dal corpo che
malvagia, priva di freni morali (o pervasa da un sentimento violento: furore,
, 1-52 (i- 604): o dèi buoni, non vedete voi come il
necessario così al governo di qualche imperio o persona. d. bartóli, 21-188:
xv-123: se io non mi moveva, o non mi moveva con tanta forza,
. monti, ii-281: la fortuna o altro demonio che sia, mi attraversa
possiede forza eccezionale, impeto straordinario, o scatenata nel compiere un'azione (soprattutto
animale a modo d'uno satiro, o come un gatto mammone, che va
? -sei / apparita! — o dimònia! -o leonessa! / -ell'è
demonio incarnato: una persona molto malvagia o dotata di grande forza fisica e vitalità
centro della realtà del mondo come demone o genio che ne domina e modifica le
]: 'demonografia'. descrizione dei demoni o genii malefici. panzini, iv-187: 'demonografia'
. panzini, iv-187: 'demonografia'o 'demonologia ', scienza che tratta della
: 'demonomachiabattaglia fra gli angeli o genii buoni, ed i demonii o genii
angeli o genii buoni, ed i demonii o genii cattivi. = voce dotta
di esser posseduta dal demonio, o che crede in modo ossessivo nella
, per la forma in cui furono serbate o ravvivate dal narratore, hanno vita,
dal gr. 87) { ì. o <; 'popolo 'e psicologia
arila, 150: per i latini 'mordere'o 'demordere'avevano lo stesso significato, se
plur. zool. classe di poriferi o spugne che raggruppa tutte le specie prive
tutte le specie prive di scheletro, o fornite di scheletro corneo, o
o fornite di scheletro corneo, o corneo e siliceo a un tempo, oppure
elementi dell'impalcatura scheletrica a un solo o a quattro assi. = voce dotta
. dal gr. 8ri p, o <; 4 popolo, moltitudine 'e
nelle assemblee, a chiacchiere prolisse o chi con sussiego e retorica affetta di
di difendere i supremi princìpi della libertà o della patria anche nelle questioni più semplici
re d'europa ricorrevano a'suoi banchieri o li rubavano. denaro (danàio
(in argento) equivalente a io assi o due sesterzi e mezzo. -in seguito
dodicesima parte del soldo. -denaro grosso o d'argento: coniato in argento;
: coniato in argento; denaro piccolo o di rame: coniato in rame.
nave, e che prima fondò ariento o metallo per fare moneta, e che prima
il censo è giusto e degno, / o se non è -. ed esso
servivano d'un'altra minore moneta immaginaria, o di banco, cioè della lira '
ma in quanto per quella guadagnano denari o dignitate. cecco d'ascoli, 1540:
21-131: ché solea sempre dar bastoni o spade / all'oste, quando
se medesimi, che possono, o per abundanzia di uomini o di danari,
che possono, o per abundanzia di uomini o di danari, mettere insieme uno
cellini, 1-3 (31): o mio padre, quella fanciulla ho desi
ne riceve alcun commodo nella vita privata o civile, ma in quanto aguagliator della
oltre l'arroganza del denaro che dànno o promettono in mercede, hanno per giunta
di denaro, armata d'armi fiacche o inutili, travagliata dal tifo e dalla
viziare. e niuno panno si debbia o possa misurare se prima non è dato
camaiolo... vende... o vero faccia vendere alcuna carne a credenzia
vero faccia vendere alcuna carne a credenzia o vero dia o vero vende, se
vendere alcuna carne a credenzia o vero dia o vero vende, se non ricevesse denari
siena, 293: voi farete cosa, o donne, voi farete cosa, che
è quello dove v'è la sua insegna o la sua impronta. savonarola, 8-ii-103
redi, 16-iv-n: grandi, o picciole che elle [pietre] sieno,
battono i danari a chiamarla zecca, o che goffo trovato, sarebbe pure una
si paga col denaro del duca, o per dir meglio dei veneziani che ne somministrano
impedire. -cosa da quattro denari o da pochi denari: di modesto valore
ricchezze. -anche: vendere un oggetto o un altro bene per affrontare una spesa
-lasciare andare dodici denari al soldo o per un soldo; lasciare andare,
lasciare andare due pani per coppia, o dodici danari al soldo. g
rara (a causa di una carestia o per essere molto pregevole).
: vi domando, quale sana mente o quale bene edificato ingegno si persuaderà, o
o quale bene edificato ingegno si persuaderà, o che pagolo vitelli ci abbi prestati danari
pagolo vitelli ci abbi prestati danari, o che la cagione dello averlo presosia per
[gli esuli]... prestando o guarentigia o danaro perché si procacciassero loro
]... prestando o guarentigia o danaro perché si procacciassero loro gli strumenti
zia. -che v'importa riscuoterli oggi o dimani? -rispondere per via di
e risponder per via di banco denari o altri ori e argenti non coniati,
argenti non coniati, per materie beneficiali o altre grazie e dispense. -sciupare
tempo e le proprie sostanze al gioco o in altri vizi. -al figur.
un risultato che si rivela troppo difficile o faticoso. serra, iii-15: ora
: ora se bene io abbia giocato, o abbia sciupato tempo e denari, non
la zuppa e il pane nel brodo; o come un paio di sonetti del petrarca
, 1-228: quanti maestri furono mai, o vero ferri, non averiano quella torre
-i denari non si trovano per strada o non si scavano: bisogna tener nel
denaiuolo il cognosciarete se sónno de'miei o no. caro, 14-95: giovanni che
delle nascite (con conseguente riduzione o scomparsa dell'eccedenza delle nascite sulle morti
ogni elemento nazista; abolire qualsiasi presenza o influenza di idee naziste. = deriv
nei sottili crepacci di alcune rocce calcaree o sui piani di stratificazione. vallisneri
altri oggetti, sono pietre arborizzate più o meno profondamente, composte di marmo o carbonato
più o meno profondamente, composte di marmo o carbonato di calce, mentre le pietre
(ed è l'impronta di felci o di alcune piante formatasi su di esse
dendriti, cioè macchie simili ad alberini o pianticine di musco. -agg.
stato liquido, quando vengono bagnate, o sotto forma di vapore, dall'umidità
(vuol dire dio bacco) o portar tirso o dendroforare, cioè portar maio
dio bacco) o portar tirso o dendroforare, cioè portar maio, o qualche
tirso o dendroforare, cioè portar maio, o qualche altra cosa fare di quelle che
tosto di rapportarla alle sacre cose dionisiache, o vogliam dire, cerimonie di bacco;
io non fallo, alla dendroforia, o festa di portare gli alberi e i mai
dendroforie in onore di dioniso e demetra o, durante l'età imperiale di roma
dei e di cerere leggiamo sacerdoti dendrofori o arboriferi. d'annunzio, v-1-338: veggo
delle dendriti che ne rappresentano solamente impressa o dipinta la forma. = voce
buonafede, x-i-17: la dendrologia in fine o sia la storia degli alberi è lavoro
), tr. (dinego, dineghi o denégo, ecc.). non
a quella medesima tecnica, posizione che o ne riemendi i risultati, o li riassuma
che o ne riemendi i risultati, o li riassuma nello scorcio della prospettiva,
li riassuma nello scorcio della prospettiva, o li releghi nell'indistinto, o loro
prospettiva, o li releghi nell'indistinto, o loro deneghi validità neltaffermazione di contrastanti valori
pascoli, ii-601: non vollero vedere o si diniega- rono a vedere dio,
presentatore d'una lettera di cambio, o sia timmediato creditore del cambio..
timmediato creditore del cambio... o giratario, sempre è tenuto a notificare
sempre è tenuto a notificare allo scrivente o remittente la denegata accettazione o pagamento.
allo scrivente o remittente la denegata accettazione o pagamento. muratori, 7-iv-526: quantunque
, se vogliasi, cantate dal popolo o meglio dalla più grassa cittadinanza: ma
di rivelare prette falsità a danno suo o d'altrui. de amicis, i-716
. privare il tabacco, in parte o totalmente, della nicotina. rigutini-cappuccini
). che è stato privato, parzialmente o totalmente, della nicotina (il tabacco
tr. cercare di danneggiare la reputazione o l'onore di qualcuno parlandone male;
vanni / corre più lieve assai che pardo o tigre, / par che non solo
; sottovalutarsi; offuscare la propria fama o i propri meriti con un comportamento riprovevole
fuochi fatui... mi denigro o più umile è l'atteggiamento, maggiore
denigra, chi cerca di screditare qualcuno o qualcosa; chi, per abitudine,
lo contraddiceva; sfidava per una soprano o per una mima con ugual calore con
, agg. e sm. sostanza o soluzione che compie, o con cui
sm. sostanza o soluzione che compie, o con cui si compie, il processo
il composto con soluzioni di solfuro ammonico o solfidrati alcalini, ecc.).
processo di nitrazione mediante riscaldamento in presenza o in assenza di una corrente d'aria,
la derivazione del nome da altro nome o da particolari caratteristiche). dante
. 2. chiamare una persona o una cosa in un modo particolare,
1-75: onde addiven che 'n pessimo o fellone / vizio s'involgon, che è
classe a modo suo, denominandole erbacce o qualcosa di simile. mamiani, 1-7
: nel lavoro poetico dei tre o quattro scrittori recenti che amici e nemici denominano
forma di pseudoconcetti che abbiamo denominati empirici o rappresentativi. soldati, 52: io
carducci, ii-10-191: come denominerebbe, o come qualificherebbe, ella, una tale
chiama xicoco e contiene quattro signorie, o regni senza più, ed in più
materia, si chiamano termini concreti, o vero denominativi. rosmini, xxii-18:
medesima nello stato di milano senza aggravio o pagamento di dazio. 3.
2. matem. il numero, o l'espressione numerica, posta sotto il
qualunque multiplo comune dei denominatori di due o più frazioni. -minimo denominatore comune:
minimo multiplo comune dei denominatori di due o più frazioni. -ridurre due o più
due o più frazioni. -ridurre due o più frazioni al minimo comune denominatore:
minimo comune denominatore: dare a due o più frazioni, aventi diverso denominatore,
, 1-21: il io, 100 o 1000, ecc., sarà il denominatore
dalla specie, dalle qualità della persona o della cosa designata); nome;
può giudicare se sono di buona sorte o cattiva, seguendo quella regola generale che
spinse poi al più alto grado dell'arte o del- l'artifizio con arnaldo daniello.
denota qualche inganno, come ho detto o veramente fa testimonio che voi volete quello
sopra telmo una fenice porta; / o sia per sua superbia, dinotando /
unica al mondo in esser forte, / o più: sua casta intenzion lodando /
che niuno dei proprietarii possa fare scolpire o dipingere nemmeno in cifra le armi del suo
armi del suo casato nel palco, o altro contrassegno che dinoti impresa dello stemma
veg- giamo, cioè sole, luna o simili, ha posto idio nella scrittura
leopardi, ii-349: la qual lingua o maniera di segni non avrebbe a rappresentar
verbi), ma piuttosto come inflessioni o modificazioni delle idee che delle parole,
fuoco largamente spie gato, o s'altro i fulmini che un fuoco densamente
l'altra non fecondata ovaia, o che almeno non avea la materia preparata per
costitutive di un corpo, soprattutto liquido o aeriforme; consistenza. buti,
poco a poco ascendano, finché, o sminuendosi l'azione del calore, o
o sminuendosi l'azione del calore, o conglomerandosi, ed unendosi a forza di un
ogni altro corpo ridotto in sottilissime falde o schegge, ad essere alquanto trasparenti, e
secondo le condizioni particolari, di maggiore o minore densità. -per estens. l'
impeti in tre modi si provvedeva: o si sostentavano con la densità degli ordini
sostentavano con la densità degli ordini, o si ricevevano dentro nelle schiere come i botanti
dentro nelle schiere come i botanti, o e'si faceva con arte alcuna resistenza gagliarda
fugitivi lo appiattarsi nelle siepi e cespugli o tra la densitade degli arbori.
il grado di annerimento di una pellicola o lastra fotografica esposta alla luce, tenendo
fango, ma ne'radi e deboli o aridi sono rattenute. pallavicino, 7-365
camera da prima è denso per umidità o per fumo e poi divien raro, allora
si fa [l'aria] più rara o più densa. cuoco, 2-ii-71: uno
galea e smontato in terra non per ruina o per fuoco o per cosa che avesse
in terra non per ruina o per fuoco o per cosa che avesse, ma per
securo, ancor che febo, / o delle nubi il denso vel ricopra / quelle
se i capezzoli delle poppe gonfiano, o si mutano di colore;...
densa / qui dove a macchie dondolanti o ferme / filtra oro ed il vino matura
leggieri e la più parte forcuti di tre o al più quattro rami, sicché i
'herth 'era un'aspirazione densa o aspra... simile all'j spagnuolo
mescolamento del raro e del denso, o da quel del caldo e del secco,
da quel del caldo e del secco, o da quello del freddo e dell'umido
mobili e che cosa sia il denso o spesso. campailla, 6-88: e pure
vantavano il piè veloce di achille, o andavano soggetti a flussioni dentali periodiche,
michele giglio? dove siete, o miei ceppi e dentali e nervi d'aratro
/ avviticchiato sua difesa attende; / o col tridente io toglio / la cara vita
il puro tergo rosseggiando splende; / o con ami inescati io traggo fuore /
come di sarco, orata, dentale, o dentato, e simili. =
ha la forma di un piccolo corno o dente di elefante, aguzzo e leggermente
presso le coste, immersi nella sabbia o nel fango, con la punta rivolta
denti, detti anche denti lattaiuoli, o denti di latte. = denominale da
dentaria: in odontotecnica, apparecchio fisso o mobile che sostituisce uno 0 più denti
sm. piccolo oggetto di gomma o di altra sostanza, di varia forma,
appicco di dargli una graffiatura, una dentata o di strappargli un ricetto, ma,
di dura luce indistruttibilmente / dentato, o drosis, per tritare il nulla. e
sega, un tridente, ecc.) o d'altra materia (un pettine)
. fornito di dentatura (una ruota o un altro organo dotato di moto di rotazione
questa /... ch'uomo, o giumento, / o chiusa onda
uomo, o giumento, / o chiusa onda corrente in doccia o in fiume
o chiusa onda corrente in doccia o in fiume / faccia intorno girar dentata
dentate, imboccanti le une nelle altre, o in appositi pignoni, la prima delle
, simili a quelle del cinquefoglio, o più presto del canape, divise in
dentato 'dentatus ': con denti più o meno prominenti. 6.
dentato (disus. anche dentellato) o muscolo dentato anteriore: riveste a forma
della gabbia toracica, derivando con nove o dieci digitazioni carnose dalle otto prime coste
spinale dell'omoplata. -muscoli piccoli dentati o muscolo dentato posteriore: il primo si
s. v.]: muscolo dentellato o dentato maggiore; muscolo dentellato o dentato
dentellato o dentato maggiore; muscolo dentellato o dentato minore posteriore e superiore; muscolo
minore posteriore e superiore; muscolo dentellato o dentato posteriore ed inferiore (lombo costale
. v.]: legamento dentellato o dentato: fascetta sottile, biancastra, trasparente
come di sarco, orata, dentale o dentato e simili. = cfr
primaticcia suol esser già venuta ai due, o tre anni, e parte ai sette
, lamina di metallo, d'avorio o simile che porta denti artificiali destinati a
destinati a fare le veci di tutti o parte de'naturali mancanti. 4
dentata in guisa di una sega o di una ruota da carro, e che
in modo nissuno può una simile dentatura o scabrosità esser veduta da noi. milizia
, 1-367: 'dentatura', l'ordine, o la fila dei denti del pettine.
dentatura, ad altri carezzava i fianchi o il lucido groppone. 5.
grande, i due ruotoni verticali, o lubecchi, ingranavano la salda dentatura di
anat. ciascuno degli organi di dentina o avorio, ricoperti nella parte esterna da
soglion talor dui can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi,
dui can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi, / avvicinarsi
bocca qualche dente guasto / da neo o buco, ha caro spesso spesso /
metalli vari, che sostituiscono denti caduti o ricoprono denti cariati o ammalati.
sostituiscono denti caduti o ricoprono denti cariati o ammalati. nievo, 1-572: se
dente / facilmente / in figura ovale o sferica. conciliatore, ii-393: la
e ingiusta, perché dettata da rancore o invidia) o la malignità di sentimenti
perché dettata da rancore o invidia) o la malignità di sentimenti bassi, abietti
nutrimento spirituale. simintendi, 3-217: o tempo consumatore delle cose, e o
o tempo consumatore delle cose, e o invidiose antichità, voi distruggete tutte le
vi rode / ambiziòn di fama, / o non mai sazia avidità d'imperi,
né chi, pensate voi, vi palpi o piagge, / e poi lontan vi
denti impudichi. 3. parte o elemento prominente a guisa di dente in
più disposto in fila con altri, o appartenente a una serie); cuspide
abbi un cerchio di ferro largo un dito o due, con alcun dente di sopra
soderini, i-261: si ripareggi affatto o con un curro tondato a tornio o con
affatto o con un curro tondato a tornio o con uno erpice senza denti. baldinucci
tigre. -strumento d'osso (o anche di metallo) usato per brunire
tornio piccolo, e quivi le brunisci o vuoi con un dente o vuoi con un
quivi le brunisci o vuoi con un dente o vuoi con un brunitoio di cristallo.
quando il dente dell'una ruota piccola o grande non vada nel vacuo dell'altra
lotta, convien che l'una ceda o soccomba. 6. sport.
delle punte del congegno delle macchine cardatrici o tessitrici, attraverso le quali si fanno
si fanno passare le fibre da cardare o da tessere. anguillara, 6-21:
ali. carena, 1-97: 'naso'o 'dente', quella parte della forca che
della forma, come in una guida o canale. 9. ciascuna delle
punto la mordace conca, / che tanaglia o coltel forte e tagliente / men gagliardo
tagliente / men gagliardo e men ratto afferra o tronca. 10. bot
disopra con i suoi parapetti alla reale, o poco più sottili; facendo una cannoniera
che usavano gli antichi, certi denti o baluardelli, facendoli molto più distanti, che
sito non fosse capace di baloardi, o d'altri corpi di difesa reali e
eminente all'intorno con trinciere a denti o a punte. magalotti, 24-5:
concludere nulla. fazio, v-28-1: o mondo, tu ci tieni a denti secchi
non sentirne nemmeno il rumore, o chiudendo la finestra da far cadere i vetri
, / non una volta, ma diciotto o venti. rosa, 1-71: ond'
egli sotto silenzio, e queste, o col aggiungervi, o col levarne, o
e queste, o col aggiungervi, o col levarne, o col torcerle in
o col aggiungervi, o col levarne, o col torcerle in altro senso da quello
f. d'ambra, xxi-n-19: o traditori micidiali! se gli avessi tra
-avere un dente contro qualcuno: sentire o dimostrare avversione verso di esso.
le unghie e coi denti per scuoterlo o per spezzarlo, è il segno certo
l'una incontro all'altra fassi / o con cenni o con parole: / certo
all'altra fassi / o con cenni o con parole: / certo che a costui
nuova; già uomo, la commedia o satira ch'ella si sia, in
del magistrato fosse breve, di due mesi o poco più, non solo a fine
che sentono i bambini nel metter i denti o gli augelletti quando s'impiumano di novelle
non mi sovviene se foste voi, o il saracinelli, che disse queste formali parole
. -mostrare i denti: rivelare o fingere aggressività, ferocia, prontezza nel
, e a chi mostra 'l dente / o ver la borsa, com'agnel si
insufficiente a sfamare (un cibo) o inadeguato al bisogno. manzoni, pr
con be'motti e con risposte pronte o con avvedimenti presti molti hanno già saputo
debito morso rintuzzare gli altrui denti o i sopravegnenti pericoli cacciar via. -ritenere
una mette la testa sotto perché fa necessità o virtù, e comincia a stringere i
stiracchiarli per concludere secondo una propria tesi o ridurli a una forma voluta.
, insin che fore / usciam del bosco o troviamo altra gente. bartólini, 15-17
dente duole: si parla volentieri (o si è portati irresistibilmente a parlare)
anco un bufalo! / quelli? o dente o ganascia. nieri, 170:
un bufalo! / quelli? o dente o ganascia. nieri, 170: ora
ora si sente ripetere... - o dente o ganascia! -occhio per
sente ripetere... - o dente o ganascia! -occhio per occhio,
unico, lungamente peduncolato, roseo chiaro o violetto, a sei tepali arrovesciati.
dente, fibrosa; lo scapo alto sei o sette dita, nudo; le foglie
di cavallo, sm. bot. giusquiamo o cassilagine (anche: dente cavallino)
un'erba, che si chiama cassilagine, o vero dente cavallino. soderini, ii-176
volte per tutti 1 campi, pratelli o luoghi domestichi e ciglioni delle fosse;
una rosetta di foglie roncinate e uno o più scapi cavi, eretti o ascendenti,
e uno o più scapi cavi, eretti o ascendenti, ciascuno dei quali reca alla
a guisa dell'impalcato d'una fabbrica o di catafalco, o di telaio o
d'una fabbrica o di catafalco, o di telaio o di gabbia di bastimento
fabbrica o di catafalco, o di telaio o di gabbia di bastimento, piena zeppa
che s'appiattava tra le quattro o cinque dentellature del monte e la tiburtina.
* dentelliere sottile e piccol fuscello, o cosa simile, col quale si cava il
, sm. tacca, piccola punta, o risalto a guisa di dente (in
peso. 4. strumento d'osso o di metallo, a forma di dente
densità e dalla piccolezza di essi, o assumono forme più vistose e prominenti a
di ollanda sopra fine e mezzane e dentelli o merletti di fiandra d'ogni qualità
, 1-137: corfal, non camarlingo, o bargel- luzzo, / che in te
reti, ecco... un ragno o un dentice polposo che si dibatteva a
profferte in amo, in gancio, o in forcina per agguantare secondo la ingordigia o
o in forcina per agguantare secondo la ingordigia o ghiozzo o dentice in quel giorno facile
per agguantare secondo la ingordigia o ghiozzo o dentice in quel giorno facile di favori.
le cui branche sono rette ed uguali o curve ed ineguali. si fa uso
tuita da denti, di porcellana o di resina, e da un supporto
statuto che ogni dentiera arrabbiata di fame o d'invidia possa impunemente esercitarsi sulla riputazione
impunemente esercitarsi sulla riputazione di chi scrivendo o stampando del suo o col suo non
di chi scrivendo o stampando del suo o col suo non porta né spesa né danno
è formata a guisa di denti o di punte che sorgono dal quarzo o dallo
o di punte che sorgono dal quarzo o dallo spato. tramater [s.
l'igiene della bocca, in polvere o in pasta, a base di carbonato
dal cemento (ed è detta anche avorio o sostanza eburnea). =
dei denti per con servarli o cavarli. l'uso generale ha sostituita questa
dente ne sradi cano sei o otto con qualche pezzo di mascella. carena
. carena, 2-60: mettere o rimettere i denti, dicesi anche nel senso
bambini è gravissimo, e tutti più o meno lo soffrono. de marchi, i-708
uno cerca refrigerio succiando il nottolino, o pallino, della spalliera. = voce
parte interna, profonda, di un luogo o di un oggetto (e introduce
un'indicazione di stato in luogo o di moto a luogo, sia in senso
seguito da una preposizione con valore rafforzativo o anche solo pleonastico. -dentro di (
qualunque sforzo noi si faccia per pensare o immaginare altre cose o coscienze al
per pensare o immaginare altre cose o coscienze al di là della nostra coscienza,
là della nostra coscienza, queste cose o coscienze rimangono dentro di essa, per ciò
alberto, 58: perché dunque, o mortali, cercate di fuori la felicitade
simintendi, 3-23: prima fece te, o fidatissima alcione, certa del suo consiglio
giocare un pezzo. -regge, precedendoli o seguendoli, pronomi personali in funzione di
1-127: da dentro le baracche, o tra i mucchi di rottami di depositi,
sentiva qualche fischio tranquillo di operai, o qualche voce che chiamava o che rispondeva
operai, o qualche voce che chiamava o che rispondeva.
sverza, e quinci la fava, o il finocchio,... e via
si placa dentro i venti, o al massimo, i trent'anni.
, / secondo ch'è percossa fuori o dentro. testi fiorentini, 89: tucta
vi siete nato dentro forse, o non siete voi da modena? vasari,
dunque, la novità nuova, seminata o germinata che fosse là dentro, era che
corrisponde al complemento di moto a luogo o di moto per luogo).
in verun modo di ricevere dentro aiuto o somministrazion di cosa niuna da quelli de'
dentro, come da dentro del seme o radice manda ed esplica il stipe; da
gozzi, 3-2-216: que'poveri vasi o si trovano sempre asciutti, o con pochissimo
poveri vasi o si trovano sempre asciutti, o con pochissimo umor dentro. manzoni,
e stettevi uno anno, e tutte o la maggiore parte compose;...
qui non è cosa / ch'io vegga o senta, onde un'immagin dentro /
è fatto dentro, ed essere rifiutato o accettato è un giudizio che si porta sul
narrazione e l'altre parti della diceria o della pistola, cioè d'una lettera
chi sul palco si trastulla / rappresentando o zanni o cospettone, / che nel
palco si trastulla / rappresentando o zanni o cospettone, / che nel suo dentro
cessò la carestia: la mortalità, epidemica o contagiosa, decrescendo di dì in dì
rimando tommaso; e presto intenderò dentro o fuora. g. m. cecchi,
quattro giorni / ha esser questa cosa o dentro o fuori. tommaseo [s.
/ ha esser questa cosa o dentro o fuori. tommaseo [s. v.
s. v.]: * o dentro o fuori '... l'
v.]: * o dentro o fuori '... l'una delle
, ii-639: l'han messo dentro due o tre volte per le sue prepotenze,
la disciplina non si scherza. vestito o no, alla prima « grana » che
che la passione, soverchiando, prima o poi non mi facesse fare qualche cretineria
e fiumi, per passare e portar fuora o metter dentro robe. d. bartoli
due ben dentuti cani / cacciatori o lepre o capriuolo / serran dietro via via
dentuti cani / cacciatori o lepre o capriuolo / serran dietro via via per lo
e indumenti, dello scoprire il corpo o le parti di esso normalmente coperte.
ricopre, che riveste (il corpo, o una parte di esso); spogliare
parte di esso); spogliare delle vesti o di altri indumenti, svestire.
alzando. carducci, 314: denuda, o vereconda, il casto petto; /
, il casto petto; / dischiudi, o bella, il tuo più santo riso
. impoverire, privare di beni materiali o spirituali; orbare, rapinare, depauperare,
colui che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico, e poscia,
, svestirsi; scoprire il proprio corpo o parti di esso. l. a
buttarsi sui prati in mezzo ai fiori, o per aderire a una liscia parete di
espressiva da snudare con cambio di prefisso o da dis-con valore privat. e *
nudo. guittone, xxxv-61: o bon gesù, te, tal barone,
muro). guittone, i-14-56: o reina delle città,... la
); gettato nella miseria (materiale o spirituale). s. caterina da
, acciocché a chi rimaneva beni immobili o eredità fosse costretto per far le taglie a
humus (e provoca modificazioni, più o meno vaste e profonde, dei rilievi
meno vaste e profonde, dei rilievi o del paesaggio). = voce dotta
di un'autorità politica, religiosa, sociale o familiare, o della stessa persona offesa
, religiosa, sociale o familiare, o della stessa persona offesa, che qualcuno
ha commesso un atto illecito, riprovevole o dannoso; delazione, accusa.
802: quelle nuove denunzie in aria, o que'tentativi di denunzie volevan dire apertamente
2. per estens. rivelazione palese o segreta (anche mediante lettere anonime)
di colpe e vizi altrui, reali o immaginari; diffamazione, calunnia.
indiretti, dimenticandosi che la giustizia presto o tardi colpisce gli scellerati, e ch'
si richiama l'attenzione di determinate persone o, più spesso, della pubblica opinione
, più spesso, della pubblica opinione o della coscienza collettiva su un fatto giudicato
e dei difetti di un organismo politico o sociale. foscolo, viii-170: ora
che di più dannoso della sconfitta militare o deh'imperizia e presunzione e imprevidenza. brancoli
piu: ardua, non consentiva compromessi o mezzi termini. 4. dir.
un soggetto privato, di propria iniziativa, o in adempimento di un dovere legale,
opera nuova intrapresa da taluno sul proprio o sull'altrui fondo, oppure dalle condizioni
688: la denuncia di nuova opera o di danno temuto... si propone
di un'imposta a suo carico, o la modifica di un'imposta già applicata
iniziativa (ma in certi ordinamenti, o per certi reati, per obbligo imposto
alcuno de'compagni dell'arte predetta accuserà o vero dinunzierà veruno di questa arte.
arte...; e quella accusa o vero denunzia non proverà secondo la forma
.; sia tenuto quello cotale accusatore o dinunziatore di pagare... soldi diece
, tamburazioni, notificazioni, denunzie o querele, le quali a'loro magistrati per
a'loro magistrati per lo tempo avvenire o palesemente o segretamente fatte fossero [ecc.
magistrati per lo tempo avvenire o palesemente o segretamente fatte fossero [ecc.].
: il cittadino, sul quale cade o l'accusa della parte, o la denunzia
quale cade o l'accusa della parte, o la denunzia del denunziatore, o il
, o la denunzia del denunziatore, o il sospetto del giudice, ignora ciò che
di decadenza (di trattati, convenzioni o accordi giuridicamente non vincolanti, o stipulati
convenzioni o accordi giuridicamente non vincolanti, o stipulati da soggetti o enti per i
non vincolanti, o stipulati da soggetti o enti per i quali non esiste un
. denuncia di un trattato, convenzione o accordo: atto con cui uno stato porta
stato porta formalmente a conoscenza dell'altro o degli altri stati contraenti la sua decisione
più vincolante, un trattato, accordo o convenzione internazionale. = deverb. da
dichiarazione all'autorità competente, su atti o fatti giuridicamente rilevanti; accusatore, delatore
zianti, purché non sieno già carcerati, o inquisiti per tal fatto. legge generale
si proibisce a qualunque bargello, guardia o esecutore, e a qualunque altro denunziante
, per cui sia successa la proscrizione o la morte del reo, il denunciante
, e pare sia il denunziante, o il capo de'denunzianti. pisacane, iv-177
sanitaria, reddito, merci sottoposte a dazio o dogana, ecc.).
, 1-285: un contribuente italiano professionista o commerciante, con seimila dollari di reddito
, additare (specialmente con fini polemici o scandalistici) fatti, abusi, situazioni
iii-24-312: nel lavoro poetico dei tre o quattro scrittori recenti, che amici e
tassoni, 12-23: pace vi manda; o vi dinunzia guerra, / se voi
parte di uno stato a un altro o ad altri stati contraenti, che si
più vincolante, un trattato, accordo o convenzione intemazionale; disdire un'alleanza,
l'osservanza di un patto, politico o sociale, giuridicamente non vincolante. -
partic., all'autorità giudiziaria), o alla parte interessata od offesa (un
pubblica con tono polemico (un abuso o un fatto contrario alla moralità, al
impresa per denunziazione,... o no: nel primo caso è licito d'
lo addomandare le sue cose perdute, o difendersi dalla ingiuria che li vuole esser
fatta al creditore negligente alcuna denunziazione, o intimazione. 8. preavviso, predizione
denutrire, tr. (denutro o denutrisco, denutrisci). non alimentare
così per un'infanzia denutrita e malcurata o perché discendenti dai pompeiani che sembra siano
sm. sostanza chimica adoperata per correggere o eliminare cattivi odori (e a questo
speciale materia assorbente, montato in metallo o in plastica, che contiene la sostanza
deodorizzazióne, sf. il correggere o annullare l'odore sgradevole di una sostanza
, gas inerte, vapore d'acqua o mediante aerazione). = comp
si vede alfine sollevato da noiosa preoccupazione o liberato da grave pericolo.
! '. vale ringraziare dio di cosa o che non s'aspettava, o aspettavasi
cosa o che non s'aspettava, o aspettavasi peggio. 2. formula
della deontologia è l'etica, o diocesina, od osiologia o con altro nome
, o diocesina, od osiologia o con altro nome si chiami, perocché
segno che l'utero è mal affetto o grommoso, ed è necessario che il medicante
come se d'un feroce toro o del cinghiai d'erimanto, avesse avuto
aggiungete la inquietudine perpetua che dal marito o dai parenti venga a scoprirsi il proprio
eredi; la vergogna di esser presto o tardi abbandonata. a. lamberti,
in tutti i paesi andate in depauperazione, o trovarsi oberate. beccaria, ii-505:
penale a illecito amministrativo (un'infrazione o violazione di legge).
a illecito amministrativo (di un'infrazione o violazione di legge, di una contravvenzione
un cardinale della compagnia l'averla, o stesse meglio il non averla, e
togliere con un tratto di penna una o più parole, lasciandole però leggibili.
: ciò che è per apparenza o lusso, tutto dipenna. = voce
iii-497: finalmente il corpo s'ingrossa, o smagrisce; non ha più proporzione,
venirsi lentamente rendendo poco atto agli usi o esercizi di prima, ma sa ormai di
d'annunzio, v-3-40: le torpediniere disarmate o in posizione di riserva, negli arsenali
cattaneo, ii-1-240: l'investimento in cambiali o in viveri è temporario, cosicché quella
da che egli prese a interpretarlo, o deperito o svanito affatto: ma in molti
egli prese a interpretarlo, o deperito o svanito affatto: ma in molti luoghi
era senza acquedotto; i cimiteri deperiti o mancanti. 2. medie.
perdita della pigmentazione dovuta a cause patologiche o fisiologiche. = comp.
acque arsenicali, ferrate, solforate più ricostituenti o, a meglio dire, più depilatorie
, sf. il depilare; caduta o rasatura dei peli; il risultato che
ma quando gl'imperatori dell'esercito romano o non seppero o disprezzarono l'arte
dell'esercito romano o non seppero o disprezzarono l'arte del fortificarsi, mostrarono che
. foscolo, xvii-370: se voi, o per una passione infelice eccitata da me
eccitata da me nell'anima vostra, o per una propensione al disprezzo della vita insinuatasi
g. rondinelli, xxvii-1-30: o felicissimo giorno, se sole fossero oggi
poi piangendo, dixe: -o ingrata, o crudele, o adversa fortuna. boccalini
dixe: -o ingrata, o crudele, o adversa fortuna. boccalini, i-265:
la sfacciataggine vien glorificata qual brio. o cecità deploranda! = voce dotta,
. verri, ii-54: tu poi, o m. tullio, credevi così oppressa
di femmine, ogni famiglia deplorando morti o prigionieri uno o più dei suoi. leopardi
ogni famiglia deplorando morti o prigionieri uno o più dei suoi. leopardi, 815
e ghibellini per ogni luogo, città o castello ridusse l'italia ad estrema miseria
[i mali] lievi e benigni o anco salutari o sanabili,...
] lievi e benigni o anco salutari o sanabili,... o sono insanabili
anco salutari o sanabili,... o sono insanabili e deplorati. deploratóre
, introdotta nelle pile elettriche, evita o diminuisce gli effetti della polarizzazione fissando o
o diminuisce gli effetti della polarizzazione fissando o trasformando le sostanze polarizzanti (e si
depolarizzare, tr. fis. limitare o annullare il fenomeno della polarizzazione in una
fenomeno della polarizzazione in una cella elettrolitica o in un elemento galvanico (e si
mediante riscalda mento della sostanza o delle sue soluzioni, per l'azione
ai piedi dell'occhio di altra lettera o di altro numero a cui si
latina, il verbo di forma passiva o medio-passiva con valore attivo.
= voce dotta, lat. depopulare o dépopuldrì, comp. di populdre o
o dépopuldrì, comp. di populdre o populàri 'devastare '. depopolato
dépópùlàtor -óris, deriv. da dèpòpulàri o dépopulàre 'saccheggiare '. depopolazióne
devastazione, distruzione deriv. da depopulare o dépopuldrì 'saccheggiare '.
da ima banda, disse: « o chi diavolo lo saprebbe, mai leggere,
col becco, e il furto / o lasci a caso cadere o deponi / -come
il furto / o lasci a caso cadere o deponi / -come per farti un nuovo
depone / e su i monti insensati, o ne'deserti / l'avventa, e
non depone / ei medesmo gli arnesi o la lorica. marino, 2-125:
, / e la cetra ripigli, o pur la tromba. carducci, iii-18-178:
errar per l'erba, / ma trova o ceppo o sasso o dove a
, / ma trova o ceppo o sasso o dove a forza / sottentrando depon
ma trova o ceppo o sasso o dove a forza / sottentrando depon l'antica
di contadini, in distanza di quaranta o cinquanta miglia da tome. cesarotti, ii-394
e sulle gradinate quelle dei minori, o forse soltanto dei familiari e gregari.
del re quantunque / fa prigionieri, o spoglie. g. bentivoglio, 5-i-191:
cioè per machinare con tra lo stato o per altre cose criminali meriti essere punito
per altre cose criminali meriti essere punito o deposto, voglio che oltre alla via di
vii-141: e'governi buoni si introducono o con la forza o con la persuasione
buoni si introducono o con la forza o con la persuasione: la forza sarebbe quando
vento a lacerar le nubi, / o sui campi a destar dell'ampio mare
, iii-225: poi le insegna [o ruscello] a deporre il fasto e
. -anche assol. -deporre a favore o a carico: testimoniare prò o contro
favore o a carico: testimoniare prò o contro qualcuno (cfr. deposizione, n
il bisogno, che alcuni deponessero, o vero falso ch'ei si sia,
. morelli, 219: dove giuoca pecunia o alcuno bene propio, né parente né
come deponi / pecunia a garzoni / o a gente novella / per ch'abbia stazion
landolfi, 8-96: in capo a una o due settimane parecchi milioni si erano deposti
-figur. trissino, xxx-4-87: o letto mio, / ove deposi il fior
opera e fatica per distorsene, a fine o di soddisfare alle sue necessarie cure,
di soddisfare alle sue necessarie cure, o di ricrearsi col sonno. carducci,
più non fia / ch'adopri indegnamente arme o destriero, / o 'l nome usurpi
adopri indegnamente arme o destriero, / o 'l nome usurpi mai di cavaliere. forteguerri
, 4-23: quanto meglio fareste, o sventurati, / a depor tarmi,
-deporre nelvurna il voto, il nome (o ciò che serve a esprimere il voto
ecc., a persona (fisica o morale) degna di fiducia, affinché
degna di fiducia, affinché li custodisca o li usi in conformità delle intenzioni del
trovato modo di affidare a qualche complice o di depositare a napoli in luogo sicuro la
al mandarin d'amacao, il quale o li fermi in quell'isola fuori del regno
fermi in quell'isola fuori del regno, o li rimandi alle lor patrie. segneri
6. finanz. versare denari o titoli presso un istituto di credito,
e la condanna poteano costar la vita o l'interdetto o la deportazione. lampredi,
poteano costar la vita o l'interdetto o la deportazione. lampredi, lv-449:
, e l'inferno da succursale all'ergastolo o alla deportazione di bomeo. barilli,
con le garanzie del caso, oggetti o valori di sua proprietà. -in partic
. -in partic.: chi versa denari o titoli a un istituto di credito affinché
depositario deve restituire la cosa al depositante o alla persona indicata per riceverla, e non
i sorteggi per l'attribuzione dei premi o per il rimborso di capitale, curare
. serao, i-17: gruppetti di due o tre persone si agitavano intorno alle pietre
, qual d'essi errava nel tempo o nel modo d'imitare il mestiero commessogli
dir. consegnare un atto, un documento o altro oggetto presso un pubblico ufficiale (
altro oggetto presso un pubblico ufficiale (o un privato che esercita una pubblica funzione
mano: cedere temporaneamente fortificazioni, città o regioni al nemico vittorioso, a suoi
al nemico vittorioso, a suoi rappresentanti o a un arbitro neutrale (durante le
i pisani ne'termini che si trovavano, o veramente depositare la città in mano al
, ecc.) le materie solide o dense che vi stanno in sospensione.
uso: dall'altro il frasario di lontana o rinnovata discendenza illustre, che coglie l'
). chi riceve in consegna denaro o cose mobili (v. deposito,
guerra. 2. il pubblico ufficiale o il privato che esercita una pubblica funzione
cui ufficio sono consegnati atti, documenti o altri oggetti, affinché ne conseguano determinati
gelosamente che è come dire al fisco, o depositaria, né alla dogana,
2. consegnato a persona (fisica o morale) l'usciere di pretura.
che si naviga è dipositato in per fas o per nefas mirano ad arrampicarsi alla deposi-
paese si conoscono depositari di studi o d'esperienze. a. boito, 25
far qualche uso del denaro depositato o almeno del e apprestava occhi della
si conclude al momento monio morale o determinati principi e idee (e,
. vano, ch'appena si sanno, o si possono intendere: e chi d'
con la somma depositata per garanzia gli ricuopre o scusa con nome di cambio, chi d'
4. consegnato presso un pubblico ufficio o un pera e vendita, o guadagnare per
pubblico ufficio o un pera e vendita, o guadagnare per lo rischio e a provdepositaria
volontà di nostra madre sono depositate o depositi è buona limosina a prestargli a questo
scuole italiane avverse sempre alle tirannidi straniere o del deposito a la donna le
, 8. figur. persona (o, anche, oggetto personiposto in mano
potevano celatamente, e vendévagli, o manda vagli a una creden- 1-i-504
, decantato. getto una somma di denaro o altro bene fun ogni favorito
con l'obbligo di restituire una somma o quantità sue massime. algarotti,
200. 000 scudi più tua sigurezza, o vero per modo de diposito. mascardi,
scarpe nuove. -disus. banca o banco di deposito (anche deposito)
un giro di pagamenti per semplice trasporto o inscrizione nel libro della banca. cuoco
2. consegna di una somma di denaro o di altro bene a titolo di garanzia
di altro bene a titolo di garanzia o cauzione per l'adempimento di obblighi presenti
cauzione per l'adempimento di obblighi presenti o eventuali. statuti del tribunale della mercanzia
avere; e se pure ne dessono, o pigliassonne, che sieno tutti tenuti a
. monti, vi-78: e questo sborso o deposito vi sarà cauzione del denaro che
, un documento presso un pubblico ufficio o un notaio, affinché conseguano determinati effetti
orfani. 5. materia solida o densa che si raccoglie al fondo dei
v.]: 'deposito'. la posatura o precipitato che si fa nei liquidi torbidi
. 6. geol. accumulo o precipitazione di materiali che si forma per
, meccanica, organogena di sostanze disciolte o in sospensione nell'aria o nell'acqua
sostanze disciolte o in sospensione nell'aria o nell'acqua. depositi chimici: dovuti
dovuti a precipitazione per evaporazione del solvente o per reazioni chimiche. -depositi clastici o
o per reazioni chimiche. -depositi clastici o detritici: dovuti ad accumulo (determinato
per accumulo di spoglie di organismi animali o vegetali. - depositi conglomerati oppure sciolti:
sciolti: se gli elementi costitutivi sono o non sono cementati da sostanza calcarea,
degli ascessi. quasi deposito di pus o marcia. landolfi, 8-121: se
un custode). -anche: uno o più oggetti particolarmente cari. filicaia,
, in certi casi, venduti merci o materiali vari; magazzino, ripostiglio;
reggimentali, enti pubblici e privati più o meno utili in ogni caso a loro.
in attesa della conclusione dei trattati, o a garanzia dell'osservanza dei patti.
. bibbia volgar., x-323: o timoteo, guarda il deposito della grazia
padri, disprezzato, non si perda, o si dimentichi in alcuna sua parte,
e alle cure di altra persona (o essere personificato). s. giovanni
, / s'elene fosson tutte, o fosson veneri. varchi, 18-i-326: a
: depositarla, consegnarla (come garanzia o cauzione). -anche al figur.
deposizióne, sf. il deporre una cosa o una persona, generalmente con un movimento
ov'era esposto il santissimo sacramento, o alcuna devota immagine. -la rimozione
redentore dalla croce; pittura, scultura o azione drammatica che ne riproduce la scena
fondo di un liquido di parti solide o dense tenute prima in sospensione, decantazione
vagando quando venti gagliardi la sollevano, o altra agitazione di aria la commuove: il
di quella gabella con quella sicurtà o diposizione di pecunia, o altro qualumque
con quella sicurtà o diposizione di pecunia, o altro qualumque modo, overo ordine.
di un sovrano, di un pontefice o di un capo di stato dalla sua carica
(a opera di una potenza straniera o di una forza rivoluzionaria). collenuccio
si perdeva 0 il consiglio popolare, o la libertà publica. davila, 402:
, ii-186: mandò in esilio senza esame o giudizio cinque notai che avevano rogato tatto
di un grave delitto contro la fede o la morale, e comportante la privazione
la morale, e comportante la privazione o la sospensione dell'ecclesiastico dall'ufficio posseduto
la sospensione dell'ecclesiastico dall'ufficio posseduto o la sua inabilità a ricevere qualsiasi altro
sua inabilità a ricevere qualsiasi altro ufficio o beneficio ecclesiastico. pallavicino, ii-290
, ii-290: il vescovo, per sé o per mezzo del suo vicario generale,
7. il rendere testimonianza in un processo o davanti a un'autorità; le cose
allora io così tullio interrogai: dimmi, o maestro, perché sono solleciti costoro della
medici, i-81: chi sente alcuno dolore o torsione nel corpo, desidera la sanità
/ della deposta, son tre giorni o quattro, / barbarie, il russo più
12. sm. la cosa o la persona deposta. ariosto, 7-71
oggetti, a corrispondere, almeno con essi o ad essi, quelle parole, cioè
i maestri... possono depravarci o per mancanza di arte, o per ignoranza
depravarci o per mancanza di arte, o per ignoranza di scienza. a.
tale che dà vita ed associa, o estingue, o deprava anche gli interessi
vita ed associa, o estingue, o deprava anche gli interessi morali. periodici
però, se la destra ha più degnità o forza, è più tosto per consuetudine
loro, cospirano anticamente a perfezionare o a conservare il corpo, e oggi cospirano
queste cose non perché tu facci o non facci, ma ti ho discorso così
muratori, 7-i-212: corti di mente o depravati dai vizi, divenivano gli arbitri della
che manifesta depravazione; che è causa o effetto di depravazione. pallavicino, iii-64
dalla natura una deformità ereditaria di colorito o di fattezze, non possono aver idea
idea del bello di questa specie, o debbono averla depravata. lanzi, v-177
, v-177: ma i loro esempi, o negletti, o depravati da'successori,
ma i loro esempi, o negletti, o depravati da'successori, non produssero all'
ecc.; anche i sensi alterati o divenuti imperfetti). petrarca volgar.
quali, se erano depravati e corrutti, o se pure mi portavano il vero,
c. mei, 141: poco o nulla affatto se ne risentirà rammalato rispetto
grand'uomo oppure un triste depravato, o infine un uomo comunissimo. bontempelli,
bontempelli, 19-34: se le leggi, o il costume, considerassero come immorale la
de'caratteri sensibili, delle propensioni naturali o regolari della cosa... ciò che
rassegnatamente, danno per cosa fatta, o in ogni caso non deprecabile, l'
rinunziano, si rendono colpevoli di una modestia o di un'umiltà illecita, come chi
evitare. dossi, 739: o deprecabile fedeltà! o malaugurata fortuna!
dossi, 739: o deprecabile fedeltà! o malaugurata fortuna! e. cecchi,
cose rimenano li figliuoli all'ereditade loro. o mes sere, non hoe
pregare che un male non ci accada o che cessi,.. dice breve e
cose: 'deprecando', chiedesi pietà o grazia; ma in forma di preghiera
protese braccia / te deprecanti, o dea, dal reclinato / capo de i
a la riva; e te, o padre fiume, / deprecaron, se mai
prima avean cento bianchi / cavalli, o fiume padre, immolato a 'l
è un modo nostro di dire deprecativamente o desiderativamente. ed è il medesimo che se
che ad esprimere una precisa qualifica razziale o religiosa. c. e. gadda
non lasciarsi prendere dalla pru- rigine deprecatoria o eulogica. dessi, 7-129: mi ricordo
a lui: ciascuna spingeva la vicina o l'amica a portare per prima la
è la deprecazione del perdono per noi o per altrui. segneri, i-476: due
. preghiera che si fa per rimuovere o far cessare qualche pericolo o danno:
per rimuovere o far cessare qualche pericolo o danno: ma si usò anche semplicemente per
propiziare la pietà dei giudici e scongiurare o mitigare la condanna. b. cavalcanti
e qualche volta supplica a gli iddii, o contra allo accusatore o in favore del
gli iddii, o contra allo accusatore o in favore del reo. a. a
: esordio. contiene la deprecazione, o il voto alla ninfa camarina, perché
chiabrera, 163: la tua bellezza, o man di rose, / il cor
che bismark. -disus. appropriarsi o servirsi illegalmente del denaro pubblico, rendersi
animali); rodere, brucare (erbe o frutti); succhiare (il nettare
d'impetuosa / grandine non l'abbatta, o la depredi, i...
cittadino, e cinti / di sgherri o di mal compre armi straniere, /
visitavano spesso, s'era dovuto nascondere o sotterrare fin gli orologi, che anzi
ella va piangendo. manfredi, 75: o fiume, o de l'erbose.
. manfredi, 75: o fiume, o de l'erbose... /
192: quanto alla dedizione forzata, o tale forza nasce da una lunga ossidione,
, come di sopra è detto; o la nasce da ima continova oppressione di
tutte tre queste qualità; cioè, lunghezza o brevità, cras- situdine o tenuità,
, lunghezza o brevità, cras- situdine o tenuità, elevazione o depressione.
, cras- situdine o tenuità, elevazione o depressione. 2. figur.
scordata de la nostra antica amicizia, o avesse animo diverso da quello che soleva mostrarmi
vediamo oziosi i mendici, lo sono o per esser fisicamente impotenti a sollevarsi dalla
fisicamente impotenti a sollevarsi dalla depressione, o perché ovunque si volgano vedono spenta ogni
. neanche più parole avevo la forza o la voglia di inventare. 4.
più mezzo fra la depressione di questa o la servitù di quello. cattaneo, iii-3-288
regione con altitudine minore delle regioni circostanti o con livello inferiore a quello del mare
di pressione nell'atmosfera { depressione atmosferica o barometrica). bicchierai, 17:
inopinate catastrofi non sono mai la conseguenza o l'effetto che dir si voglia d'un
millimetri d'acqua [piccole depressioni) o di millimetri di mercurio { forti depressioni)
astron. angolo formato dall'orizzonte razionale o matematico e dall'orizzonte sensibile o visibile
o matematico e dall'orizzonte sensibile o visibile (depressione sull'orizzonte).
essendo essa l'aggregato della elevazione o depressione dell'equatore e della declinazione australe
ciò però s'intende per l'altezza o depressione meridiana nel parallelo, che sia
, che sia tagliato dall'orizonte, o che lo tocca, e per l'altezza
l'altezza maggiore nel sempre apparente, o depressione maggiore nel sempre occulto, le
dal ristagno degli affari, dalla discesa o dal rialzo incontrollato dei prezzi, da
cui sintomatologia è costituita esclusivamente, o quasi, da un fenomeno soggettivo al quale
pluricostale: retrazione sistolica estesa a tutta o a parte dell'area cardiaca in caso
che aveva nei momenti di depressione fisica o morale, se gli era accaduto, fin
dice depressione massima la quantità in gradi o « millesimi » di cui può inclinarsi
trova al di sotto del livello del mare o dei territori circostanti. viviani,
non si sollevasse punto sopra 'l piano o fondo naturale del letto d'arno,
io troppo affaticato e depresso in quistioni o tumulti d'alquanti secolari...
depresso: le speranze non erano morte o cominciavano a risorgere. 8.
sarà il dolersi di vedere dalla fortuna o esaltati i rei, ovvero i buoni