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vol. IV Pag.4 - Da DAMA a DAMASCHINATO (18 risultati)

dame in ogni luogo, / ricco o povero, a dame, / sfortunato o

o povero, a dame, / sfortunato o felice, a dame ognora, /

nel vivo, la perde per cadere o nella sguaiataggine o nell'ingenuità. moravia,

la perde per cadere o nella sguaiataggine o nell'ingenuità. moravia, i-126:

, damerèlla: giovane dama, giovanetta o fanciulla di nobile condizione o di modi

, giovanetta o fanciulla di nobile condizione o di modi gentili, delicati e aggraziati.

, che non sono nella propria natura o condizione. g. bentivoglio, 5-ii-395

sono stese su quei materassi a ciarlare o a fingere di far la siesta.

dalmazo degli re, e dusi o conti. testi fiorentini, 149: in

; sono tutti africani e più o meno rari; particolarmente nota è la

damasco; arabescato (stoffe, lame o impugnature di armi, ecc.).

: credo che, rosa canina o rosa damascena, fosse d'oro o di

canina o rosa damascena, fosse d'oro o di ferro o di bronzo dorato

damascena, fosse d'oro o di ferro o di bronzo dorato.

acciaio, alle lame di punta o taglio e ad altre armi l'apparenza delle

: 'damaschinare', incastrare filuzzi d'oro o d'argento nell'acciaio o nel ferro tagliato

filuzzi d'oro o d'argento nell'acciaio o nel ferro tagliato e preparato per ricevere

al figur. allegri, 242: o stando al sol rimettere un taccone /

vol. IV Pag.5 - Da DAMASCHINATORE a DAMERINO (18 risultati)

armi) mediante fregi od ondulazioni intrecciate o figure bizzarre o arabeschi prodotti per via

fregi od ondulazioni intrecciate o figure bizzarre o arabeschi prodotti per via di intarsio leggerissimo

intarsio leggerissimo d'argento, d'oro o di altri metalli preziosi (e l'

di certi rabeschi in croce d'argento o di metallo bianco, di quel lavoro

di quel lavoro che dal vasari chiamasi tausia o damaschino, e da altri taunà,

li succia. soderini, ii-274: o siano eglino [i poponi] cometani,

i poponi] cometani, dommaschini, o turcheschi. magazzini, 25: l'altra

è de'poponi che noi diciamo qua dommaschini o cor- netani, o rancini, o

diciamo qua dommaschini o cor- netani, o rancini, o cotignuoli. lettere inedite,

o cor- netani, o rancini, o cotignuoli. lettere inedite, 143: se

in levante, io potessi avere 20 o 30 semi di poponi damaschini, me

. -rosa damaschina: rosa bianca o rossa, molto profumata, dai cui

commettendo ne'metalli intagliati, argento, o oro, formandosi piani, bassi rilievi

1 schino 'o * damasceno '(cfr. n.

che si dà alle lame di sciabola o d'altre armi a punta e taglio

ottengono avvolgendo un filo d'acciaio semplice o a più capi intorno a un'anima

soliman detto argalia, / garbato damerino o dameggiante. dameggiare, intr. (

). letter. frequentare i salotti o i ritrovi in cui si riuniscono le

vol. IV Pag.6 - Da DAMESCAMENTE a DAMIGELLO (19 risultati)

ma ecco qua quell'altro damerino. / o questo sì mi mettere'paura, /

senza correr risico di commettere un damicidio o un prelaticidio, giacché non ho per

ambra, senza patire anche voi, o almeno fingere, un deliquio in sentirla.

giovane donna appartenente a famiglia nobile o di agiata condizione (anticamente poteva indicare

nobile città. magalotti, 24-333: o felice e ben avventurata damosèlla s'ella fos-

calvino, 2-167: le ragazze ortolane o pescivendole passavano per la piazza d'ombrosa

nobile casato che fa parte della corte o è al servizio di regine, di principesse

al servizio di regine, di principesse o di gran dame. novellino, 60

, 3-61: erano generalmente due, amiche o sorelle, o dama e damigella di

generalmente due, amiche o sorelle, o dama e damigella di compagnia, zitelle quasi

damigella di compagnia, zitelle quasi sempre o in là con gli anni.

non dee essere in luogo dove dama o damigella sia disconsigliata. giotto, i-348:

damigelle maritate. firenzuola, 183: o la gentil signora madonna damigella trivulzia,

, facesse dei segreti della natura o di quale altra vi vogliate cosa ragionare.

licenza e per troppo fasto, secretarie o cameriere o damigelle domandano. baldelli,

e per troppo fasto, secretarie o cameriere o damigelle domandano. baldelli, 4-98:

; / nulla pietà d'imo assetato? o lente / lente di damigella e mani

funèbre bara. marino, 5-15: o damigel, che sotto umano velo / di

2. giovane paggio al servizio di re o principi. andrea da barberino, 1-254

vol. IV Pag.7 - Da DAMIGIANA a DANDA (27 risultati)

, a collo breve, vestito di sala o di vinchi, a uso di tenervi

di vinchi, a uso di tenervi o di trasportare vino o altro liquido. deledda

uso di tenervi o di trasportare vino o altro liquido. deledda, ii-378:

paresse della presente bisogna, cioè o di dovere la compagnia de'roanmi accettare o

o di dovere la compagnia de'roanmi accettare o rifiutare, e quello se ne osserverebbe

mature, a ogni rete, cane o strale avvisate. pulci, 14-78: poi

: ed io sempre qual damma o legger pardo / la sequitava per caverne e

. ariosto, 1-34: qual pargoletta o damma o capriuola, / che tra le

, 1-34: qual pargoletta o damma o capriuola, / che tra le fronde

la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto, /

stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto, / di selva in

è più veloce assai, che damma o pardo. l. martelli, 1-67:

senza timor; / né temon fronda o sussurrante auretta, / ché lungi è 'l

un cornuto cervo / inseguono, o una damma, a cui fa schermo /

, a cui fa schermo / alto dirupo o densa ombra di bosco. perticari,

leone, / né le colombe l'aquila o il falcone. = voce dotta

valica): è friabile, incolore o leggermente colorata di giallo o di bruno

, incolore o leggermente colorata di giallo o di bruno, rivestita di una patina

, per capacità; poco dotato intellettualmente o professionalmente. baretti, 1-307

g. m. cecchi, 21-11 i o vè razza di damo. buonarroti il

incontro 'dami ', cioè loro signori o donni; e che di poi la

quale mi crede 0 un gran dappoco o un gran damólto, se li sia appro

presenta in cristalli di colore grigio o rosso, translucidi, di lucentezza vetrosa.

). ciascuna delle due strisce o cinghie (di lana, di tela,

strisce di panno, di gallone o d'altro, fermate una per parte dietro

1-ii-227: eran poi le falde o le dande per sostenerlo ai primi passi,

spesso cammi nando nel girello o tenuto, per le dande, sorretto a

vol. IV Pag.8 - Da DAN-DAN a DANNARE (7 risultati)

è riesumata da qualche raro buongustaio inglese o danese. 3. sm.

dico, ai giudici stessi: imperocché, o i giudici rendono ragione del loro divieto

detto non fosse insulso, sarebbe dannabile o perverso. 2. ant. dannoso

no li cale, s'egli hane onore o disnore: ché l'onore no li

, come il negare la provvidenza divina o l'istesso iddio. — voce

pena chi ha commesso una colpa (o ne è accusato); punire secondo

io sogno! io sogno, o muto autor del male! / ma se

vol. IV Pag.9 - Da DANNARE a DANNARE (10 risultati)

causa di dannazione eterna (una persona o un vizio); condurre alla perdizione

cruda / ch'usan, se fanno predica o sermone: / tengon, dicendo,

: / -la legge a morte o a tributo condanna / qual d'obbedir

/ ciascun che 'l parlar lor dispregia o danna. boccaccio, 1-525: e

anni pur defesso, / di freddo o luoghi diffidi selvaggi. savonarola, 7-i-249:

si comprende, che essi ciò fanno o per invidia, o per ignoranza. garzoni

che essi ciò fanno o per invidia, o per ignoranza. garzoni, 1-24:

giudice dannato / di star di lingua o di parole senza, / in fin

sieno gli scrobi, ovvero fosse, o solchi cavati egualmente da bocca infine al

. perdersi disperatamente dietro a una persona o a una cosa; affaticarsi, affannarsi,

vol. IV Pag.99 - Da DECOTTORE a DECREPITEZZA (18 risultati)

* può dire la poca quantità o qualità piacevole del decotto. pirandello, 7-695

, che comunemente sono ordinati da'medici o per ignoranza, ovvero per ostentazione.

che, per rovina / disventurata, o per governo storto, / caddero,

cui sugo, cavato per decozione, o, come altri vogliono, per semplice

allegri, 131: egli pane asciutto / o ver biscotto in decozion di schegge.

fa in due modi: ovvero con guscio o sanza guscio: e quelle che cotte

e amara decozione, riso nero senza conditura o consolazione veruna. 3. ant

2-6: il pagamento fatto al decotto, o dal decotto, quando non vi era

era in chi respettivamente l'ha fatto, o ricevuto, la scienza della decozione,

', decozione, da cottura, o scottatura, e poiché se scotti, voi

decrede / alcun om de sua donna, o n'ha temenza? = comp

l'incremento e il decremento della tardità o velocità non avessero altro rispetto che alla

, scenderebbe anche per l'acqua. o. rucellai, 2-2-9-27: alteransi pure [

: è cosa evidente che l'incremento o il decremento della forza viva sarà proporzionale

nella sostanza infinita non à luogo aumento o decremento, dilatazione o rimutazione d'alcuna

à luogo aumento o decremento, dilatazione o rimutazione d'alcuna forma. leopardi,

quando i figliuoli fossero ancor nella infanzia o nella prima fanciulezza. sarpi, i-117:

dimostrano l'età certa sino in sette o otto anni, ma come hanno pareggiato

vol. IV Pag.100 - Da DECREPITEZZA a DECREPITO (19 risultati)

e di meno, secondo la robustezza o debolezza delle complessioni. muratori, 10-i-43

i rovinosi fianchi, sembrano voler nascondere o abbigliare la sua decrepitezza. di giacomo

4-iii-342: i partiti estremi che vivono unicamente o delle infanzie o delle decrepitezze de'popoli

estremi che vivono unicamente o delle infanzie o delle decrepitezze de'popoli, sono fuor

modi ed altri mille vocaboli i quali o per decrepitezza, o per essere niente

mille vocaboli i quali o per decrepitezza, o per essere niente altro che stroppi d'

di sbratto, spedale degl'invalidi, o museo di fossili. de sanctis, i-53

europea tornava ella al tenerume per decrepitezza o voleva far la fine di sibari e

d'un'esperienza che non è decadenza o cinismo. decrèpito, agg.

diodati [bibbia], 3-90: o morte, la tua sentenza è piacevole all'

morto decrepito e povero, del quale o non mi disse il nome,

non mi disse il nome, o mi passò di mente. tommaseo, i-479

memorie, che il tempo vecchio decrepito o vi perdé come smemorato o vi sepellì

vecchio decrepito o vi perdé come smemorato o vi sepellì come avaro. jovine, 5-302

la più cadente vecchiaia; che rivela o imita i segni di un'età estremamente

segni di un'età estremamente avanzata (o ricorda, evoca un'immagine di decadimento

ii-150: uso de'popoli in decadenza, o che tornano a vita dopo lunga schiavitù

sembra grandioso e nuovo alla loro decrepita o infantile immaginazione. nievo, 457:

vedere come attraverso un velo di ebrezza o di meraviglia. 4. di cose

vol. IV Pag.101 - Da DECREPITUDINE a DECRETALE (20 risultati)

una consuetudine, un modo di comportarsi o di dire). lancellotti

ii-124: resta a sapere se sia bene o male il conservar le decrepitudini, e

se conservandole si conservino gli stati, o non anzi si precipitino. bocchelli, i-46

; aboasar la differenza del lume molto o poco crescente o decrescente. v

differenza del lume molto o poco crescente o decrescente. v. riccati,

applicarsi a qualunque altra ipotesi di gravità o crescente o decrescente. colletta, 2-i-351

qualunque altra ipotesi di gravità o crescente o decrescente. colletta, 2-i-351: restano designate

riverberi tremolanti si ravvisano in cinque o sei componimenti giovanili del redi. 3

3. matem. di una progressione o serie i cui termini successivi hanno sempre

... con la differenza crescente o decrescente in ogni cento. v. riccati

. atto e stato di cosa o forza che decresce. decrescenza delle acque.

l'accrescimento eccessivo della quantità posseduta o per l'uso troppo frequentemente ripetuto.

: l'immaginazione, la facoltà d'inventare o inventiva, la vena e la fecondità

: evitava di guardare la luna, o lo faceva con disprezzo, e con

agricoltori pigliano augurio da'lor nidi, o basso o alto fabricati, si abbiano a

augurio da'lor nidi, o basso o alto fabricati, si abbiano a seminar

fabricati, si abbiano a seminar o nelle valli o ne'colli e ne'monti

abbiano a seminar o nelle valli o ne'colli e ne'monti, per l'

e ne'monti, per l'accrescimento o decrescimento de tacque. tassoni, x-39:

lo più semplicemente decretale, sf. o sm.): costituzione pontificia redatta

vol. IV Pag.102 - Da DECRETALISTA a DECRETATO (10 risultati)

: se tu vorrai trattare di legge o di decretali, inprima proporrai la lettera

alla pari con lui sopra le decretali, o egli con loro non sopra i precetti

vita di s. petronio, 49: o orto romano..., tu ài

ecclesiastico, / né dottor di decreto, o alchimista, / né medico, o

o alchimista, / né medico, o uom decretalista / che mi contenti il mio

il cibarsi di sangue e suffocato, o decretanti immondi altri cibi. cesarotti,

i protetti all'ordinario in cause criminali o miste. manzoni, pr. sp.

a giudicar fra toro e toro, / o decretar fra l'una e l'altra

dal destino. boccaccio, 5-159: o inferno, eterna prigione decretata alla nocente

ad ora argomento umano a deviarlo, o impedirlo. 2. per estens

vol. IV Pag.103 - Da DECRETAZIONE a DECRETO (30 risultati)

invadente, e dall'inerzia vostra, o italiani. 3. attribuito,

emanato da un'autorità pubblica (statale o ecclesiastica) nell'esercizio di una funzione

valore inferiore alle leggi vere e proprie) o amministrativa, o giudiziaria (e in

vere e proprie) o amministrativa, o giudiziaria (e in questo caso ha

), e contenente norme giuridiche generali o comandi particolari; le norme o i

generali o comandi particolari; le norme o i comandi contenuti in tali atti;

era comandamento di capitani di guerra, o vero imperadori ch'erano chiamati. collenuccio

tra quelli, che si chiamano statuti, o vero decreti, li quali tutto che

giurisdizione sopra un altro, mostrando citazione o decreto o sentenza, ma solo quando

un altro, mostrando citazione o decreto o sentenza, ma solo quando mostrarà che

, che il decreto sii ubidito, o che la sentenzia sii mandata in esecuzione.

i decreti, ovvero ammenda, / o col peccato scherza, / o di quel

, / o col peccato scherza, / o di quel gode, o per la

, / o di quel gode, o per la prima sferza / da errar non

fugge più che dal colùbro, / o l'occulta giustizia non gli è orrenda;

161: per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie e

per voler d'un nume o cieco o sciocco / conferir grazie e fabbricar decreti

di una potestà discrezionale amministrativa, normativa o legislativa. a seconda dell'organo che

costituzionale; e si chiama decreto presidenziale o regio decreto, a seconda che lo stato

che lo stato ha forma di repubblica o di monarchia, e decreto luogotenenziale quando

), decreto del capo del governo o del presidente del consiglio, decreto ministeriale

quello emanato dal capo dello stato o da altro organo superiore del potere

vii-187: il ministro consulta gl'ispettori o per le leggi di massima, o per

o per le leggi di massima, o per que'decreti d'occasione e d'

se il governo mi avesse interpellato, o mi avesse dato un sentore di quel che

ingiuntivo che conclude il procedimento monitorio, o i decreti che concludono i procedimenti di

di istruttoria preventiva, ecc.) o penali (come il decreto di archiviazione

penale di condanna emesso dal pretore, o, per particolari reati, anche da

: il decreto è pronunciato d'ufficio o su istanza anche verbale della parte..

di natura dogmatica, legislativa, amministrativa o giudiziaria emesso da organi ecclesiastici sia individuali

vol. IV Pag.104 - Da DECRETORIO a DECUMANO (12 risultati)

meglio che un fenomeno fisico a cambrigia o a osforda. quanti decreti quante cautele

e1 par che tu mi nieghi, / o luce mia, espresso in alcun testo

legge della carità. pulci, 25-67: o traditor ribaldo e maladetto, / che

sorte, / che m'assorba nettuno o tronchi marte; / fa, prego,

. galileo, 4-3-42: alzando l'istesso o, e continuando di muoverlo con l'

primiero / quello a forza ne vada o bianco o nero. 8.

/ quello a forza ne vada o bianco o nero. 8. patto,

autore a ragione chiamò * decretoria 'o sia decisiva, si vide manifestamente il

più così felici: da due o tre giorni, l'appetito si è spento

: col nome di 'decubito 'o di 'decubitus acutus 'e * chronicus

'decubitus acutus 'e * chronicus 'o di 'piaghe da decubito ',

decubito della materia morbosa ad una sola o ad ambedue le parotidi. 3

vol. IV Pag.105 - Da DECUMANO a DECURIA (17 risultati)

d'una missione, non comprendo se celeste o terrena o decumana. = voce

, non comprendo se celeste o terrena o decumana. = voce dotta (riesumata

, da dccimus 1 decimo, appartenente o concernente il numero dieci ').

giordani, ii-41: perché a tante o lascivie o favole l'ozioso luogo non

ii-41: perché a tante o lascivie o favole l'ozioso luogo non toglie qualche

e potente come il flutto decumano, o marinai, come quell'onda che sorge con

-ditemi se la corpulenza dell'acqua, o quel che si sia che ritarda il moto

de luca, 1-15-2-172: pena reale o pecuniaria del de cuplo,

non si partirebbero per cagione di fuga o di paura, né anderebbero fuora degli

non per cagione di pigliar l'arme o di lanciare o di ferire il nemico o

di pigliar l'arme o di lanciare o di ferire il nemico o di salvare

o di lanciare o di ferire il nemico o di salvare il cittadino romano.

i° in decurie, che sono otto o dieci uomini, più o meno

otto o dieci uomini, più o meno sotto un capo detto decurione; 20

popolo delle ville fu diviso in centene o centurie di famiglie, e che le

di famiglie, e che le decene o decurie o decanie si formavano di dieci

, e che le decene o decurie o decanie si formavano di dieci famiglie.

vol. IV Pag.106 - Da DECURTARE a DEDALEO (17 risultati)

stor. dividere i soldati in decurie o squadre di dieci. carani, 1-15

non si partirebbero per cagione di fuga o di paura. decuriazióne, ant.

]: decurtazione è divisione di squadre o bande di dieci uomini ciascuna.

sparsi per le ville e per le castella o per le regioni, andavano riscotendo el

che sotto nome d'ordini, di eletti o decurioni ovvero consoli venivano designati. beccaria

, capo di un gruppo di persone o di famiglie (nell'ordinamento amministrativo di

invisibile loro compagno; si chiami egli prefetto o decurione o soprastante o maestro, o

; si chiami egli prefetto o decurione o soprastante o maestro, o checché altro si

chiami egli prefetto o decurione o soprastante o maestro, o checché altro si voglia:

o decurione o soprastante o maestro, o checché altro si voglia: è quegli

di cavalieri) compivano armati per esercizio o per parata in occasioni solenni (in

ancora la semplice decursióne de'cavalli, o fossero ignudi, o avessero uomo sopra

de'cavalli, o fossero ignudi, o avessero uomo sopra. tramater [s.

. liberare un terreno dalla cuscuta (o le sementi dai semi della cuscuta)

dalla cuscuta per mezzo di sostanze chimiche o eliminazione meccanica dalle sementi agrarie dei semi

1-2-180: pigliassero, non la decusse, o vogliam dire la figura del diece,

inquartato in croce di s. andrea o decussata. = voce dotta, lat

vol. IV Pag.107 - Da DEDALICO a DEDICARE (18 risultati)

/ con dedaleo favor di ruota, o tromba, / o girevole al vento esposta

di ruota, o tromba, / o girevole al vento esposta vela. pindemonte

su cerate penne / si libra, o giulo, ed a 'l ceruleo mare /

i il magnanimo spirto unqua non posa. o. rinuccini, 5-159: ma se

più che carbonchio lucida e vermiglia. / o stupenda opra, o dedalo architetto!

vermiglia. / o stupenda opra, o dedalo architetto! tasso, 12-94: e

una persona in segno di stima o di affetto. -in partic.: le

: le parole con cui l'autore o l'editore offre un libro, generalmente

libro, generalmente contenute in una lettera o in un'epigrafe che segue il frontespizio

antonino. 2. frase riverente o affettuosa scritta personalmente dall'autore o dall'

riverente o affettuosa scritta personalmente dall'autore o dall'editore sulle copie dell'opera destinate

critici, ad amici, ecc. (o, anche, su quadri, ritratti

sul tavolo, colla dedica a te, o lettere aperte contenenti il tuo elogio.

farla cadere a regalare con donativi, o a promuovere il dedicante a qualche dignità

saprei affermare se glicone fosse l'artefice o il dedicante. salvini, 31-183: dedicarono

magine, ecc.) alla divinità o ai santi. -anche assol.

ecc.) in segno di venerazione o di omaggio. collenuccio, 20:

in segno di omaggio, di stima o di affetto, il risultato della propria

vol. IV Pag.108 - Da DEDICATARIO a DEDICATO (11 risultati)

usanza dei mercenari dedicatori, alcun premio o ricompensa. marcello, 25: dedicando

» articoli critici, storici, esaltativi o deplorativi; e spedirono i più astuti

proprio tempo per uno scopo particolarmente importante o gradito: lavoro, studio, meditazione

divertimento; spendere la propria vita, o parte di essa, nello svolgimento di

e con passione a un'attività artistica o allo studio di materie interessanti, consacrarsi

di materie interessanti, consacrarsi per amore o per fede a una persona o a

amore o per fede a una persona o a un ideale. macinghi strozzi,

al giuoco del tiro col disco, o ruzzolone, e specialmente con le forme di

quando scrutava l'orizzonte che minacciava pioggia o vento. — non dedicare un

); reso sacro in onore della divinità o dei santi. boccaccio

macellazione. -dato come offerta votiva o sacrificio alle divinità. p.

vol. IV Pag.109 - Da DEDICATORE a DEDITO (15 risultati)

e semplice dedicazione voglio commemorare i pregi o del vostro sangue o della vostra dottrina

commemorare i pregi o del vostro sangue o della vostra dottrina. roberti, iv-232

. il darsi senza riserve a una persona o a un'attività; dedizione.

si è arreso per forza d'armi o per timore; che si è sottomesso

..., dediti alle industrie mercantili o rustiche, commettevano il carico della guerra

tutto, almeno in parte ai popoli deditizii o conquistati. 2. figur.

. fr. colonna, 1-208: o stato di mia vita aspra inquieta:

occupa con cura e sollecitudine di qualcuno o di qualcosa; che si dà con passione

chi offre un'opera in segno di stima o di amicizia; chi compone o scrive

stima o di amicizia; chi compone o scrive una dedica per affetto (o

o scrive una dedica per affetto (o anche per lucro). marino,

dei mercenari dedicatori, alcun premio o ricompensa. monti, iii-136: l'epistola

chiesa romana... non permette dedicazione o conse- grazione di chiesa alcuna, se

un personaggio particolarmente importante e autorevole o a una persona cara. a

, diciamo così, della sua inaugurazione o dedicazione, l'arco di costantino, nella

vol. IV Pag.110 - Da DEDIZIONE a DEDUCIBILE (8 risultati)

che dalli astrologi sia stato pronosticato buono o reo. magalotti, 24-221: se

. l'arrendersi al nemico per inferiorità o esaurimento di forze o per spontanea

per inferiorità o esaurimento di forze o per spontanea sottomissione; resa, capitolazione.

quali gli acquistavano le città, erano o per espugnazione o per dedizione. guicciardini,

le città, erano o per espugnazione o per dedizione. guicciardini, iii-166:

la 4 resa 'd'una fortezza o d'un esercito, quand'è fatta senz'

ne scorra fuori per la china, o in colle dolcemente didotto e chinato per

didotto e chinato per li lati, o in valle con certo temperamento e aperto

vol. IV Pag.111 - Da DEDUCIMENTO a DEDUTTORE (15 risultati)

altro, avanzo di cassa, sono deducibili o addizionabili con un disavanzo, per la

: molti ingombri..., o per comodo della pescagione, o per dedurre

., o per comodo della pescagione, o per dedurre l'acqua ai mulini,

'per * fare pubblicamente noto o simili, è da lasciarsi al linguaggio burocratico

mostra; se altra coniettura, indizio o parola, non sono stati negligenti a cercarla

armonica si deduce il piacere del caratteristico o dell'espressione. e. cecchi, 9-212

voce nessuna in veruna lingua, la quale o aggiungendovi, o levandone, o

, la quale o aggiungendovi, o levandone, o mutandovi, o trasponendovi lettere

o aggiungendovi, o levandone, o mutandovi, o trasponendovi lettere, come

o levandone, o mutandovi, o trasponendovi lettere, come fanno, non

adiettivo potrà dedursi il sostantivo astratto, o dalla sostanza generale il nome adiettivo che

7. filos. trarre da una o più premesse di carattere generale una conclusione

, dipinge quasi una via di principii o di fatti; per la quale si viene

pensiero a passo a passo, con più o men agile moto. da numero grande

analisi sintetica, una induzione critica (o deduttiva). tecchi, 10-185: «

vol. IV Pag.112 - Da DEDUZIONE a DEFALCAZIONE (16 risultati)

a risparmiar la fatica a chi legge o ascolta di seguir laboriosamente tutta una lunga

nella contenente dicesi 'deduzione immediata ', o 'deduzione semplice ', e non

semplice ', e non ancora argomentazione o raziocinio. guerrazzi, 6-584: allora

che le nostre cognizioni intorno alla natura o dell'uomo o delle cose, e

cognizioni intorno alla natura o dell'uomo o delle cose, e le nostre deduzioni

prima nota d'un'uscita col tuono o tensione conveniente, così essa come l'altre

nel procedimento civile, di una domanda o istanza riguardante la questione oggetto di controversia

singoli atti processuali; la stessa domanda o istanza. soldati, v-303:

si tratti di città, terre, o castelli, che da baroni e signori de

gianiacopo da triulzi quel che avessino pagato o speso per lui. folengo, ii-151:

di sale che giustificassero di non potere o non aver potuto smaltire. algarotti, 3-75

cose ritenute non vere, inesatte, o sull'eccessiva loquacità di una persona)

solemo dire: « bisogna sbatterne o tararne », ciò è « farne la

/ né sa qual più si pigli o questa o quella: / e 'l pensier

sa qual più si pigli o questa o quella: / e 'l pensier de l'

.. e siano dati loro senza difalcazione o ritenzione alcuna. de luca, 1-7-3-128

vol. IV Pag.113 - Da DEFALCO a DEFERENTE (9 risultati)

anno futuro, ma per farne i defalchi o agumenti occorrenti. zeno, xxx-6-152:

operabili dai rispettivi principi, senza pericolo o diffalco del proprio potere. guerrazzi,

, espellere ogni elemento fascista o di ispirazione fascista. = comp.

decidere una causa nel suo merito, o, in genere, a provvedere su una

savinio, 173: sedeva su sedie o poltrone quando su una nàtica e quando

e se stai lì a defecare o a riposarti. 3. tr.

di liberare dalle fecce i liquidi, prima o durante la fermentazione (e viene praticata

20: levai... colle mani o con altro corpo deferente il conduttore dalla

definizione ecclesiastica può qualcuno più illuminato, o men deferente ai lumi altrui, riputare quella

vol. IV Pag.114 - Da DEFERENTECTOMIA a DEFIBRAZIONE (25 risultati)

.]: persona è deferente a persona o all'autorità, al giudizio o all'

persona o all'autorità, al giudizio o all'opinione di quella. ferd.

, composto com'era di gente più o meno famigliare che gli stava dinanzi in atto

sempre d'importanza; cadevano dunque come verità o notizie ineluttabili sul deferente silenzio degli ascoltatori

sf. medie. asportazione, parziale o totale, del canale deferente. =

p. verri, i-79: quale stima o quale deferenza dovranno avere gli uomini comuni

(nel caso di giuramento decisorio) o il giudice (nel caso di giuramento

altra per fame dipendere la decisione totale o parziale della causa; 20 è suppletorio

il comando ad uno degli ottimati, o abusando questo o della stima de'suoi

ad uno degli ottimati, o abusando questo o della stima de'suoi uguali o della

questo o della stima de'suoi uguali o della fona commessagli,...

quale non so se meriti maggior lode o per quello che ha fatto, o per

lode o per quello che ha fatto, o per quello che non ha chiesto.

provvedervi, se non lo sa: o come lo può sapere,...

e paesi, mentre deve deferirsi alle leggi o stili particolari de'luoghi. giannone,

conformare la sua opinione a quella d'altri o di preferire gli altrui a'propri sentimenti

li scusava di non averli potuti eseguire, o non bene. deferriz$azióne,

defervescènza, sf. medie. cessazione o caduta della febbre. 2

. 2. chim. assenza o diminuzione dell'effervescenza. = voce dotta

ave / dato a portar mia stella o mio destino. folengo, ii-28: va

soffici, v-3-368: il tale o tal'altro reparto ha defezionato in questo

tal'altro reparto ha defezionato in questo o quel punto. pea, 7-150: il

colla quale si stava congiunto per dovere o per patti: separazione di sudditi dal

di sudditi dal loro sovrano, di soldati o di milizia dal loro capitano, di

: certo le cagioni di queste defezioni o mancamenti, conciossiacosaché non sieno efficienti,

vol. IV Pag.115 - Da DEFIBRINAZIONE a DEFILAMENTO (15 risultati)

dividono gli uomini in due categorie, o tutti in inferno o tutti in paradiso

in due categorie, o tutti in inferno o tutti in paradiso, hanno sentito che

espressioni riuscite e altre restate a mezzo o sbagliate, le perfette e le imperfette,

storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente. michelstaedter, 707:

cercando cagione efficiente, cioè operante, o vero che fa, della mala volontà

estrinseco motore non moverrà senza fatica, o pur non sarà necessario, ma soverchio;

. e sm. individuo in cui, o per un'anomalia congenita o per una

cui, o per un'anomalia congenita o per una malattia del cervello patita nell'

il quale dubbiosa la rende se uomo o donna il soggetto in cui trovasi deve

d'annunzio, v-3-13: dimentica egli o non sa che da oltre due anni le

un organo); imperfezione (morale o fisica), difetto. svevo,

che potrebbe essere passeggero di un organo o della casuale coincidenza momentanea di varie deficenze

alfieri, 5-155: le quali, o siano composte di un re, 0

della vita: perpetuo « deficit » o, per esprimermi con una parola meno frusta

volere... che industrie deficitarie sopravvivano o restino sovraccariche di dipendenti superflui, è

vol. IV Pag.116 - Da DEFILARE a DEFINIRE (16 risultati)

navi leggere (usata per scopi tattici o per parata), per la quale una

la quale una unità passa di controbordo o di poppa ad altra unità a distanza

come termine militare e riferito a zona o luogo al riparo dell'avversario: 'defilato

facevano da branda a branda... o sotto il ciglio di una rupe defilati

, anche le più umili per nascita o per spirito, una vanità sale a

non spiega se intende naturalisticamente il contenuto o l'atteggiamento stilistico. definiménto (di

che non esistono * altri molti 'simili o definirne il numero, o non limitarlo

'simili o definirne il numero, o non limitarlo ad alcun confine. de sanctis

la natura di una cosa, dichiarando o descrivendo con termini brevi e appropriati gli

essa è una bugia composta per utilità o diletto altrui. baretti, 1-120: l'

estensione, si deve dire genericamente pratica o meramente economica. sinisgalli, 6-170:

. -far conoscere una persona o la sua indole mediante le qualità che

senza mostrarcelo. foscolo, 1-281: o sapienti, che aguzzate gli occhi /

questo scabroso argomento, che alcun dubbio o esitazione non vi può più oltre rimanere

si calma quando ha definito un suo malessere o un suo sentimento. comisso, 5-101

4. decidere, stabilire (con decreto o sentenza); porre come principio,

vol. IV Pag.117 - Da DEFINITAMENTE a DEFINITO (7 risultati)

battaglia si definisce per combattere due ore o tre prima che alla parte che perde

: la guerra non si doveva pigliare, o poi che la è presa fa bisogno

, la quale egli non saprebbe diffinire o sentenziare, se prima non conoscesse la verità

ministro generale, il quale con tre o quattro di questi altri padri venga in

revisione dell'autore (un'opera letteraria o di pensiero), o agli studi

un'opera letteraria o di pensiero), o agli studi critici più aggiornati (l'

frugoni, xxiv-1044: a questa diffinitiva, o sia descrizione, cioè diffinizione descrittoria del

vol. IV Pag.118 - Da DEFINITORE a DEFISSO (5 risultati)

seconda che venga eletto nei capitoli generali o provinciali, può essere rispettivamente definitore generale

provinciali, può essere rispettivamente definitore generale o definitore provinciale. savonarola, 7-ii-244:

senza ordine sistematico, senza linguaggio tecnico o da iniziati. definizióne (ant.

idee che noi comprendiamo in ciascuna voce o locuzione, non propriamente delle cose,

avvoltolata e tenuta ferma con un chiodo o con altra legatura, e introdotta in

vol. IV Pag.119 - Da DEFLAGRANTE a DEFLORATO (12 risultati)

scatenarsi (fenomeni fisici, eventi storici o politici, come insurrezioni, battaglie,

cui le rocce (soprattutto quelle cristalline o granulate, composte di elementi variamente colorati

rocce, nelle aree desertiche, steppiche o aride in genere, vengono dispersi dal

carena, 1-53: 'deflemmare', o meglio 'sflemmare', separare da un

da de-con valore di separazione e flegma o flemma * umore acqueo '. il d'

in modo che possano ritornare nella caldaia o nella colonna di distillazione. =

figur. recedere da una posizione morale o politica, da un'opinione; allontanarsi da

questa decisione, qualsiasi cosa avessi detto o fatto. piovene, 1-144: sapevo che

per misurare la deformazione di una sbarra o di una trave sottoposta a un carico

4. tecn. schermo di ghisa o di lamiera applicato alla parte superiore del

, 286: « deflogisticato *, spogliato o privato di tutto il principio infiammabile.

il suo fucile a vento, o faceva scoppiare le bombette di aria deflogisticata fra

vol. IV Pag.120 - Da DEFLORATORE a DEFORMARE (18 risultati)

. di fluire * scorrere '. universale o si nascosero dentro a'chiostri, o si

universale o si nascosero dentro a'chiostri, o si com dèfluo, agg

286: 'deflusso', scorrimento di umore, o simile, d'alto all'ingiù.

. figur. l'allontanarsi di gruppi più o meno numerosi di persone da un luogo

il corpo celeste, anzi i flussi o più tosto deflussi dei corpi celesti.

. che può subire deformazioni (temporanee o permanenti: un corpo, per effetto

la stira lunga in un albero, o ne sbozza il fucinato d'un pignone

di un corpo a subire deformazioni più o meno grandi, temporanee o permanenti,

deformazioni più o meno grandi, temporanee o permanenti, per l'azione di cause meccaniche

modificare, alterare (in modo più o meno profondo, temporaneo o permanente)

in modo più o meno profondo, temporaneo o permanente) la forma di un corpo

aspetto, lo proporzioni di una persona o di una cosa; rendere brutto,

, si dovrìa curare ancora che la faccia o altra parte del corpo non fosse fatta

altra parte del corpo non fosse fatta o più bella o più grave 0 punto

del corpo non fosse fatta o più bella o più grave 0 punto alterata da quella

anzi, se vi fossero anco defetti, o naturali, o accidentali, che molto

fossero anco defetti, o naturali, o accidentali, che molto la deformassero, né

una moda l'immaginare costituzioni, copiare o deformare le fatte, e crearne a fantasia

vol. IV Pag.121 - Da DEFORMATA a DEFORMAZIONE (16 risultati)

era come portare degli occhiali troppo forti o guardare in un acquario; gli oggetti

erroneamente una notizia; dare significati imprecisi o errati a parole, frasi, espressioni

cr. matr. * per averne o franteso o non inteso o per difetto fors'

matr. * per averne o franteso o non inteso o per difetto fors'anche

per averne o franteso o non inteso o per difetto fors'anche del codice latino

per difetto fors'anche del codice latino o francese che avea dinanzi agli occhi,

essere dritta, serena, semplice, o anima mia! montale, 1-65:

mai sentito dire che alcuno sia morto o rimasto grave mente offeso e

abito interiore, che tende a esprimersi o in monologo o in macchietta. emanuelli

che tende a esprimersi o in monologo o in macchietta. emanuelli, i-266:

così deformate alcune vicende che sono tragiche o ridicole senza mia colpa? -trasfigurato

cavaliere che mascherato, tinto, larvato o altrimenti deformato per non essere conosciuto,

non essere conosciuto, con arme, o altra cosa adatta a offendere assalirà cavaliere

altra cosa adatta a offendere assalirà cavaliere o altra persona, se non l'avrà ferito

alterazione della figura e della mole, o, se così dir si voglia, con

e altera i dati della realtà (o di una tradizione). carducci,

vol. IV Pag.122 - Da DEFORME a DEFORME (23 risultati)

o d'un mestiere incide nell'uomo; sono

etnol. alterazione artificiale permanente, più o meno profonda, dei tratti somatici, praticata

consistere nel tatuaggio, in cicatrici rilevate o cheloidi, nella perforazione del lobo dell'

. 5. meccan. modificazione più o meno profonda, temporanea o permanente,

modificazione più o meno profonda, temporanea o permanente, della forma o del volume

temporanea o permanente, della forma o del volume di un corpo sollecitato da forze

detta elastica se la variazione di forma o di volume del corpo sollecitato è proporzionale

), agg. che è o appare contrario o lontano dalla forma e

. che è o appare contrario o lontano dalla forma e dalla proporzione naturale

all'aspetto di chi ha il corpo o parte di esso deturpato da gravi difetti

di esso deturpato da gravi difetti fisici o privo di proporzione, irregolare, storpiato

alla tua vecchiaia, tu sarai sempre o incinta, o con un bambino in

vecchiaia, tu sarai sempre o incinta, o con un bambino in fasce da nutrire

riso] disteso e fiacco, / o mal fermo sul piè, deforme e giallo

sformato (un oggetto: per l'uso o per cattivo gusto o per scarsa abilità

per l'uso o per cattivo gusto o per scarsa abilità nel farlo); crollante

e deformi. -orribilmente deturpato o mutilato (un cadavere: dalla morte

dell'umano. d'annunzio, iii-2-227: o nutrice, e il mio cor teme

del delitto anarchico deformi di natura, o deformati da dottrine demenziali. betocchi,

della colpa in cui ti annoi, / o anima solitaria! 4

contrario a ogni norma e regola (o all'uso, alle consuetudini più diffuse

è il soccorrere alla natura con migliorarla o correggerla, o pur con fare gli oggetti

alla natura con migliorarla o correggerla, o pur con fare gli oggetti d'essa

vol. IV Pag.123 - Da DEFORMEMENTE a DEFORMITÀ (17 risultati)

, una parola che se è nuova, o da noi non mai intesa ci parrà

. quindi il nuovo anche men bello, o talor anche difettoso, ci colpisce più

l'erba luccia, ed era troglio, o vero balbo), disse a uno

simamente le deformità del volto o della persona. firenzuola, 587:

dalla natura una deformità ereditaria di colorito o di fattezze, non possono aver idea del

idea del bello di questa specie, o debbono averla depravata. galeani napione,

. cesarotti, i-228: l'avvenenza o la deformità eminente d'un oggetto asperge

all'altra un piccolo chiodo dorato, o d'oro; ornamento che a noi

morale. iacopone, 39-2: o vita de iesù, specchio de veretate:

iesù, specchio de veretate: / o mia deformetate 'n quella luce vedere! buti

dio ordinato. carani, 3-221: o miseria, o deformità, o servitù

. carani, 3-221: o miseria, o deformità, o servitù dura ch'è

3-221: o miseria, o deformità, o servitù dura ch'è la tua,

altre che, adulando l'arbitrio de'pochi o la licenza della moltitudine, roderebbero i

colui portava altro che la cassa, o se il braccio aveva sete: nelle quali

estetica- mente negativo di un'opera letteraria o artistica; scorrettezza (di uno scritto

: il non ben giudicare della bellezza o deformità degli scritti altrui... nasce

vol. IV Pag.124 - Da DEFOSFORAZIONE a DEFUNTO (15 risultati)

cioè riferirsi a cause insite nel germe o attive durante la vita embrionale; oppure

acquisita, cioè avere origine traumatica, o derivare da malattie generali e costituzionali o

o derivare da malattie generali e costituzionali o da processi atrofici o infiammatori, soprattutto

generali e costituzionali o da processi atrofici o infiammatori, soprattutto a carico del sistema

portar via con la frode; togliere o non dare ciò che spetta, anche

, al brieve eterno / dài [o sommo eterno bene], e così non

], e così non ne defraudi o inganni. ariosto, 18-1: magnanimo signore

'froda'il socio d'una quantità di denari o di merci messe in combutta. si

. c. bartoli, 1-3x1: o medesimamente che le superficie ci paino o

o medesimamente che le superficie ci paino o accresciute o defraudate di colore. 3

che le superficie ci paino o accresciute o defraudate di colore. 3. deluso

vedeva affatto un'offesa alla propria dignità o ai propri sentimenti, ma semplicemente un furto

da uno de'signori defterdari, cioè tesorieri o camerlinghi. = turcodeftardar * contabile

il serba, / gli saria stato o tronco o svelto in erba. 2

serba, / gli saria stato o tronco o svelto in erba. 2. tr

vol. IV Pag.125 - Da DEFUNZIONE a DEGENERARE (12 risultati)

di poeti defunti. graf, vi-1163: o novo giorno, fratello / di tanti

, la quale gittasi nel fondo degli stagni o delle paludi, e strascinasi un pezzo

i gas disciolti in un liquido o contenuti in un solido. =

contenuti in un li quido o diffusi in un locale chiuso.

. che degenera; che si altera o corrompe perdendo le qualità originarie del proprio

del proprio genere; che cambia natura o apparenza. crescenzi volgar.,

allontana dalle virtù tradizionali della propria stirpe o della propria famiglia; che traligna;

più lo stesso alimento produrrà frutti acerbi o sciapiti, e degeneranti dalla sua prima

cavalle... anco per due o tre discendenze dureranno di generarsi buoni;

uomo in paesi a loro non convenienti, o non ci durano, o non prosperano

convenienti, o non ci durano, o non prosperano, o ci degenerano, ci

ci durano, o non prosperano, o ci degenerano, ci si trovano male

vol. IV Pag.126 - Da DEGENERATIVO a DEGENERATO (15 risultati)

. allontanarsi dalle virtù tipiche della stirpe o della famiglia; rinnegare una tradizione di

1-232: che se niuna facoltà o arte a'giorni nostri di ciò abbisogna,

lavoravano insieme, ma che si amavano o meglio che formavano quella società sessuale in

onore di ben riuscirvi, forse due o tre vi riescono, e la maggior parte

riescono, e la maggior parte degenera o in basse e plebee contumelie, ovvero in

. medie. aggravarsi (una malattia) o dar luogo a una malattia più grave

furono prodotte da una incapacità tecnica, o dal travisamento provinciale o barbarico di

tecnica, o dal travisamento provinciale o barbarico di qualche modello di stile. gramsci

: si può chiamare « bizantinismo » o « scolasticismo » la tendenza degenerativa a

un fenomeno di degenerazione, da attribuirsi o a un ritorno allo stadio ancestrale {

allo stadio ancestrale { degenerazione atavica) o a malattie ereditarie { degenerazione ereditaria)

. che ha perduto, in tutto o in parte, le qualità proprie del

parte, le qualità proprie del genere o della specie; non più conforme alla

per qualsivoglia cagione la primitiva loro forma o sostanza. deledda, i-172: noi

non possiede più le virtù della famiglia o della stirpe; che non è più all'

vol. IV Pag.127 - Da DEGENERAZIONE a DEGLUTIRE (19 risultati)

marito non può essere un degenerato o un pazzo come in questo momento ispirata da

; processo di degradazione costituzionale in individui o razze; diminuzione di produttività in piante

arte che il cattolicismo romano nella degenerazione o trasformazione gesuitica desse: i papi furono

degenerazione della feodalità, di quella personalità o individualità appunto che si loda così stoltamente

, 1-74: la degenerazione filosofica ha prodotto o si è accompagnata con le degenerazioni economiche

che, per effetto di fattori morbosi o ereditari, fanno deviare l'individuo dal

che ciò sia un sintomo di malattia o degenerazione? o dobbiamo credere che sia

sia un sintomo di malattia o degenerazione? o dobbiamo credere che sia naturale del pastore

grasso, si ha la degenerazione grassa o adiposa; quando è scavato da spazi

; quando è scavato da spazi più o meno grandi, ripieni di liquido, si

liquido, si ha la degenerazione vacuolare o idropica; se è convertito in ammassi

diminuito nelle qualità proprie del genere o della specie. garzoni, 2-3

lutto ereditario / con una gala bianca o celestina / o al becco una ditata

/ con una gala bianca o celestina / o al becco una ditata porporina.

. manzoni, 231: vorresti, o degenere superbo, / metterti con ruggiero

, che è ricoverato in un ospedale o clinica (ed è usato particolarmente nel

amma lato trascorre a letto o ricoverato in un luogo di cura

le aveva sempre visto, le tre o quattro volte che se l'era trovata

suono originario, inteso come articolo o altra particella, in principio di

vol. IV Pag.128 - Da DEGLUTITO a DEGNARE (18 risultati)

o il sorso di liquido dalla bocca allo stomaco

. savonarola, 8-i-366: fa'[o signore] ch'io possa diglu- tire

l'atto fisiologico con cui il bolo alimentare o il sorso di liquido viene sospinto

a. cocchi, 8-363: queste materie o s'insi nuano per deglutizione

ficie del condotto alimentario, o entrano ne'vasi chiliferi. targioni

ai meriti, ai pregi della persona (o anche dell'oggetto).

tutte le cose godute da gli altri o degnamente o indegnamente, il malevolo non sente

cose godute da gli altri o degnamente o indegnamente, il malevolo non sente dolore

* degnare uno d'alcuna grazia * o * degnarsi di fargliela 'e simigliami

, pure se ci son vivamente rappresentate o dalla poesia, o dalla scultura,

son vivamente rappresentate o dalla poesia, o dalla scultura, o dalla pittura,

dalla poesia, o dalla scultura, o dalla pittura, assaissimo ci piacciono e ci

cesarotti, ii-232: una parola, o figli, / pietà, figli;

pregiasse: / ben doni borsa, guanciale o tovaglia, i... i

tovaglia, i... i o gumitol di fil, s'egli 'l degnasse

il * degnate 'per invito a mangiare o a bere, e 'degnevole '

l'invito. giordani, iv-119: o tu dai cieli a questa terra che

iii-4: quanto a me, tre volte o quattro fui pur costretto a lasciarmi trascinare

vol. IV Pag.129 - Da DEGNATO a DEGNAZIONE (11 risultati)

283: non credo d'incontrare odi o nimicizie, perché questi si esercitano cogli

pronominale (con l'aus. essere o avere). cielo d'alcamo,

: se il libro del lamartine sia bene o mal fatto, ciascuno ha il dritto

sopra asperso [il campo], / o misero cultor, sia lunge all'ora

manzoni, 39: salve, o degnata del secondo nome, / o

, o degnata del secondo nome, / o rosa, o stella ai periglianti scampo

secondo nome, / o rosa, o stella ai periglianti scampo. carducci, iii-6-93

degnare, il degnarsi; l'atto o il comportamento di chi acconsente a concedere

vinse. exultet volgar., xxi-mo: o maravigliosa degnazione della tua pietade d'intorno

degnasse di costringerci a fare l'una o l'altra cosa dannosa ai nostri interessi.

2. il sentimento che determina o accompagna un atto di cortese condiscendenza;

vol. IV Pag.130 - Da DEGNEVOLE a DEGNO (14 risultati)

, un modo di comportarsi). o. rucellai, 2-2-246: gli atti degnevoli

il * degnate 'per invito a mangiare o a bere, e degnevole si dice

? »; e questionasi del sì o del no. guittone, i-36-176: quelli

pur ch'altri vi chiami, / o d'ogni reverenza e d'onor degna.

: l'uomo è degno di lode o di vituperio solo in quelle cose che sono

, fiero è spaventevole quanto altro forse, o più, che intervenisse giammai. chiabrera

-in relazione con una proposizione consecutiva implicita o esplicita. guittone, i-28-26: o

o esplicita. guittone, i-28-26: o quanto m'à soente e forte offezo

starsene allo scuro, a leggere, o ad altra occupazione che non occupi. nievo

gentile, 3-51: ma, impazienza o sgomento, bisogna che nessuna passione piccina

graziose e degne, / datemi pane, o vino, o carne, o legne

/ datemi pane, o vino, o carne, o legne. s. degli

, o vino, o carne, o legne. s. degli arienti, 216

-furiosa: / e in tanto, o empia!, langue / su mercenario

vol. IV Pag.131 - Da DEGNO a DEGRADAMENTO (16 risultati)

certo assai più che non si dice o crede. l. martelli, 1-11:

che si compri un metallo / bianco, o giallo, / prezioso a ogni maniera

prezioso a ogni maniera / per intaglio, o per cerniera, / di lavoro sottilissimo

riputa dignissimo, il qual d'oro o ver di gemme abbondi; e perciò è

accoglienze. 9. proporzionato al merito o alla colpa (il premio, la

quali degni premi e quali guidardoni, o nobili giovani, vi potremo noi rendere

nomi e'fatti egregi e soli / fortuna o morte o tempo non involi. dell'

fatti egregi e soli / fortuna o morte o tempo non involi. dell'uva,

almeno per venire a patti degni, o per cadere senza vergogna. 11

, e lieto obietto / l'ire, o donna, ti sono e i dolor

di fede, che n'abbia detto o scritto alcuna cosa certamente. fazio,

matteo correggiaio, 3: mille merzé, o donna, o mio sostegno, /

3: mille merzé, o donna, o mio sostegno, / che m'ài

fatto degno. boccaccio, vii-io: o orecchi felici, o cuor beati / a'

, vii-io: o orecchi felici, o cuor beati / a'quali è

ebi tua persona a degno, / o frate zeba romitano in vesta, / quando

vol. IV Pag.132 - Da DEGRADANTE a DEGRADATO (8 risultati)

del grado e della dignità un militare o un ecclesiastico incorso in gravi delitti;

(che nacque non so se in cordova o in cata- laiud) fra i poeti

, come vedeva le facce dei compagni o quelle dei professori. ma, appunto

avorio eran soggette a degradarsi per umidità o per secchezza. 5. figur

morali). magalotti, 1-202: o sia il caso o sia la necessità,

magalotti, 1-202: o sia il caso o sia la necessità, i loro secondi

mai non si degrada / per la luce o per tenebra, o altro tempo.

/ per la luce o per tenebra, o altro tempo. 8.

vol. IV Pag.133 - Da DEGRADAZIONE a DEGUSTAZIONE (23 risultati)

non si capiva bene se per l'ambascia o perché la parola fosse scomparsa da un

degradato dall'interposizione d'una quantità più o meno grande d'aria, è il

, della capacità di prestare qualunque servizio o incarico per le forze armate dello stato

viene inflitta per determinati reati militari, o in seguito alla tendenza a delinquere)

fa discendere alla condizione di semplice soldato o di militare di ultima classe.

un soldato ritornasse alle fazioni civili o fosse al giudice civile sottoposto, se prima

moravia, iii-438: si trattava di sabotaggio o, che fa lo stesso, di

privilegi inflitta ai cavalieri rei di tradimento o di codardia, con pubblica cerimonia nella

e di perfezionamento e non di perdizione o di degradazione. pananti, iii-219: i

, come lotta, e come filosofia o politica di lotta. 3.

alle vicende dell'aria che si condensi o si dilati. bocchelli, i-448: la

grado inferiore nella scala degli esseri viventi o nella scala sociale. magalotti, 1-358

animali sensibili a puri insensibili automati, o orivoli. oriani, x-14-81: l'infinita

ancora la prima città del mondo, o, per dir più giusto, serba

elle sono in sul cominciare, o in sul crescere, o in su lo

, o in sul crescere, o in su lo spegnersi. 6.

degli oggetti nell'acqua, negli specchi, o sulla superficie dei corpi lucidi, e

7. diminuzione graduale di altezza o di ampiezza. magalotti, 20-122:

di monti, e in cime all'uno o all'altro di essi antiche rocche risvegliatrici

. 8. fis. passaggio o trasformazione da una forma superiore di energia

degrado di condizione impiegarsi nel traffico, o in arte ingegnosa, o in mestier

traffico, o in arte ingegnosa, o in mestier di penna? g. b

ormai bollente vengono buttati giù il riso o la pasta, secondo i giorni.

vol. IV Pag.134 - Da DEH a DEIETTARE (18 risultati)

come introduzione a frasi che esprimono desideri o aspirazioni, meraviglia, lode, pentimento

oppure contengono (spesso nella forma interrogativa o esclamativa) una preghiera, un'esortazione

ma non usasi oggi che in poesia o nella prosa elevata. 2.

guai. bibbia volgar., vii-336: o signore, odi e abbi misericordia,

misericordia di noi. boccaccio, iii-7-43: o bella dea, del buon vulcano sposa

un desiderio. prezzi, 1-8-68: o ninfa mia gentil col viso bello, /

solo di beni abondi? e parte o loco / più non si lasci a l'

terra. d'annunzio, i-429: o donna ch'anzi vespro a me fai

qui mi ritrassi, / né sappia quando o dove io ti lasciassi! g.

maestro alberto, 66: deh! o perché il nemico e profano / furor

, felice delle sue giocondissime grandezze. o. rinuccini, 23: vedete lui stesso

deh! qual amor sì licito, o sì degno, / qua'figli mai,

carducci, 4: deh, quanti, o misero, d'ispirazioni / litri raccogliere

; ma guardiamoci dall'imputare a domenico o all'eletta sua prole le orribilità di una

e del deicida. bocchelli, 6-385: o forse, più crudele, direbbe coi

deidrogenazione di sostanze organiche contenute negli alimenti o che si formano nelle cellule vi

composto organico per opera di agenti ossidanti o deidrogenanti in presenza di catalizzatori o enzimi

ossidanti o deidrogenanti in presenza di catalizzatori o enzimi (ed è un processo molto

vol. IV Pag.135 - Da DEIETTATO a DEIFICATO (14 risultati)

d'entrare nel cospetto di dio? o vero il signore giustamente non la ricevette

. e sm. ant. che porta o manifesta il volere di dio; divino

, deifichi). innalzare al grado o condizione di divinità; collocare fra le

non concorra l'intelligenza, questo potere divino o demonico dell'uomo. -rendere sacro

far partecipe della divinità; rendere prossimo o degno della perfezione divina. s.

opere sue, le attribuiva alla fortuna, o fusse per vanto, o pure che

fortuna, o fusse per vanto, o pure che così della divinità credesse. campanella

curiamo di cibarci de'frutti; o d'arricchirci de'doni; o di deificarci

o d'arricchirci de'doni; o di deificarci con l'essenza dello spirito

la natura sente la presenza della dea, o meglio sente la parte di sé deificata

ii-774: mostrò in questa fabbrica baccio o poca religione o troppa adulazione,

questa fabbrica baccio o poca religione o troppa adulazione, o l'uno e l'

poca religione o troppa adulazione, o l'uno e l'altro insieme; mentre

quale continuamente pregasse iesu cristo idio incarnato o deificato, elli non àrebbe tanto cara

vol. IV Pag.136 - Da DEIFICATORE a DEITÀ (6 risultati)

5. bonaventura volgar., 3-162: o parole deifiche, e più penetrative,

* fare ', calco del gr. o) eo7to (t] to <;

i migliori. foscolo, iii-1-23: o deiforme, gli risponde, o

o deiforme, gli risponde, o prode, / pur opri scaltro! aleardi

: ogni religione si riduce a deismo o a politeismo. gioberti, i-22: la

ironia l'idea di un papa, razionalista o deista, sommo pontefice della religione naturale

vol. IV Pag.137 - Da DEITRINIFORME a DELAZIONE (20 risultati)

né per sua deità, né forza o arte, / tanto si tien di sansonetto

, se ne coglie / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e vergogna

ne coglie / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e vergogna dell'

di sé asseta. simintendi, 3-237: o muse, presenti deitadi de'poeti.

, e me mena allo tuo tempio, o febo, colla sua mano sospeso e

. luca pulci, 1-1: eccelso olimpo o bel fiume di xanto / per cui

ad intendere che ella sia ministra di palla o di diana o di qualche altra deità

sia ministra di palla o di diana o di qualche altra deità, ella è priva

formi: perché in que'tali poemi, o vogliamo ricorrer talora a le deità che

le deità che da'gentili erano adorate, o non vogliamo ricorrervi: se non vi

, 1-319: tu sola / riedi, o vendetta; riedi; e me riempi

a veder altri che voi, non o quanto fosse de iure. 3.

: il cavaliere accusato, delato, o inquisito di malefizio,... risponda

lo più segretamente, all'autorità giudiziaria o politica informazioni compromettenti a carico di altri

politica informazioni compromettenti a carico di altri o denuncia il nome di chi ha commesso

denuncia il nome di chi ha commesso o intende commettere azioni punite dalla legge;

rivela a un superiore le colpe altrui o il nome del colpevole; spia,

e giudiziaria opera di delatore, denunciando o accusando altri (e anche di chi

chi riferisce al superiore le colpe altrui o il nome del colpevole); spionaggio,

. -l'eredità si devolve per legge o per testamento.

vol. IV Pag.138 - Da DELEBILE a DELEGATO (34 risultati)

, 204: esso richiamo et petizione o vero questione diffiniscano e terminino..

se le parti ne saranno in concordia, o vero per uno o più testimoni di

in concordia, o vero per uno o più testimoni di verità. l. ghiberti

le rette cadendo sopra la riga o linea delebile, in che si scrive,

linea delebile, in che si scrive, o sono perpendicolari, che fanno angoli retti

una pubblica autorità legislativa, amministrativa o giudiziaria, nei casi e limiti

deferisce a un'altra autorità (o, eccezionalmente, a un privato

da parte del parlamento. -legge delega o legge di delega: quella con cui

altra autorità amministrativa a sé gerarchicamente subordinata o sottoposta al suo controllo. 2

suo interesse; procura; la rappresentanza o il mandato così conferito; atto di

che, nella delegazione, fa promettere o effettuare, con effetti sul suo patrimonio,

assunto l'obbligazione in confronto del delegatario o non abbia eseguito il pagamento a favore

. il delegato può assumere l'obbligazione o eseguire il pagamento a favore del delegatario

favore del delegatario anche dopo la morte o la sopravvenuta incapacità del delegante.

. incaricare qualcuno di compiere un atto o una serie di atti in propria vece

una serie di atti in propria vece o rappresentanza; fare una delega; nominare

non può esercitarsi che dal sovrano, o da chi è da esso delegato a

l'esercizio di funzioni e poteri propri o la cura dei propri interessi. livio

, vi sarebbe mai caduto in animo, o di regolarvi in altri affari col suo

regolarvi in altri affari col suo consiglio, o di delegare la minima delle cose vostre

delegare la minima delle cose vostre, o civili, o economiche, o politiche

minima delle cose vostre, o civili, o economiche, o politiche, all'accerto

vostre, o civili, o economiche, o politiche, all'accerto della sua direzione

perché l'ordinasse, il quale sovente o faceva venire l'eletto a roma,

altro soggetto (delegante) fa promettere o eseguire una data prestazione da parte di

riferisce, che è proprio di delegazione o di delegato (come funzionario statale)

di svolgere una determinata missione in nome o in vece di altri; investito di autorità

g. villani, 12-43: quello cherico o laico che impetrasse in corte di papa

che impetrasse in corte di papa, o per altra lettera o giudice delegato in

corte di papa, o per altra lettera o giudice delegato in sua causa o questione

lettera o giudice delegato in sua causa o questione, che da niuna signoria di

potere): sotto forma di procura o mandato. guicciardini, v-217: aveva

del sacerdote che non abbia autorità delegata o ordinaria sopra i penitenti. muratori,

un altro soggetto (delegante) fa promettere o effettuare una prestazione verso un terzo (

vol. IV Pag.139 - Da DELEGATORIO a DELEGAZIONE (22 risultati)

assegna in vece sua al proprio creditore, o ad un terzo indicato dal creditore medesimo

atto non contenga una riserva espressa, o che il delegato non fosse già apertamente

il delegato non fosse già apertamente fallito o in istato di decozione al momento della

). chi ha ricevuto per delega o delegazione un particolare incarico o è stato

per delega o delegazione un particolare incarico o è stato investito di un particolare potere

su per la salita arrivano correndo quattro o cinque carabinieri col moschetto a baionetta in

una missione temporanea presso un altro stato o a un congresso internazionale. -anche:

1 rapporti con un ente internazionale, o a tempo indeterminato presso un altro stato

di giurisdizione ordinaria, trasmette in tutto o in parte ad altri, mediante mandato

e modi preveduti dalla legge, in tutto o in parte, delle sue attribuzioni gl'

dette delegati) investite di determinati compiti o funzioni, generalmente nell'interesse e in

rappresentanza di coloro che le hanno elette o nominate; l'insieme dei delegati;

amministrazione di una determinata circoscrizione territoriale, o la stessa circoscrizione amministrativa (perché il

-delegazioni pontificie (anche solo delegazioni o legazioni): circoscrizioni territoriali di seconda

soggetto (detto delegante) fa promettere o eseguire, con effetti sul suo patrimonio

(detto delegatario). -delegazione pura o astratta e delegazione titolata: a seconda che

eventualmente preesistente fra delegante e delegatario, o invece facendo espresso riferimento a tale rapporto

è un debitore. essa può assumere o la forma della delegazione di credito,

delegante (la delegazione è detta cumulativa o semplice, oppure liberatoria o novativa,

detta cumulativa o semplice, oppure liberatoria o novativa, a seconda che il creditore

a seconda che il creditore non dichiara o viceversa dichiara espressamente liberato il debitore delegante

espressamente liberato il debitore delegante); o la forma detta delegazione di pagamento,

vol. IV Pag.140 - Da DELEGGERE a DELFIDE (15 risultati)

anche nei confronti del creditore delegante, o resta liberato nei suoi confronti);

resta liberato nei suoi confronti); o può assumere la forma della delegazione di

atto per cui l'antico debitore assegna o al prio creditore od a chi venga

l'ob- bligazione in confronto del delegatario o non abbia eseguito il pagamento a favore

da un comune, da una provincia, o da un altro ente pubblico che dispone

si ristringono a queste due sorte, o che elle fanno lana grossa, folta

grossa, folta, soda e serrata, o che elle la fan fine, delegine

la fan fine, delegine, serrata o sottile, quelle si tenghino per i luoghi

2. figur. che distrugge o danneggia gravemente la coscienza morale di una

nostri stessi autori. onofri, 11-81: o uccidi in te colui cui per sopruso

tu dài sopravvivenza di materia, / o, d'una morte assai più deleteria,

soldati arditi e valorosi sarà il deletto, o vogliamo dire scelta. 2

, se ne coglie / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e vergogna

ne coglie / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e vergogna del-

dal mio nome / nomato divinaste, / o sùpplici, l'evento lacrimevole? /

vol. IV Pag.141 - Da DELFINA a DELIA (19 risultati)

, svelta vogliono esser parrucche di parata, o al più delfine, ma non di

odontoceti, che comprende le sottofamiglie focene o marsovini e delfini. = voce dotta

, presente nei fiori del delphinium consolida o sperone di cavaliere (e tinge la

delfino): è formato da una freccia o ferro con quattro alette talvolta snodevoli,

e contenuto nei fiori del delphinium consolida o sperone di cavaliere).

della famiglia ranunculacee, con foglie ternate o palmate, fiori con 4 petali (

per i bei fiori azzurri, bianchi o rosei (speronella o fior cappuccio)

fiori azzurri, bianchi o rosei (speronella o fior cappuccio); il delphinium staphisagria

magior gielosia, / vegendo chi vi parla o chi vi mira, / che non

/ che non à il pappagallo di banbezza o 'l dalfino. folgore da san gimignano

che il dalfino quando elli vede, o truova alcuno altro dalfino morto, elli

è pieno. leonardo, 2-58: o quante volte furono vedute le impaurite schiere

: i delfini / per l'ionio scherzando o per l'egeo / fan giravolte e

v-220: io non so se egli è o fortuna o destino, che già è

io non so se egli è o fortuna o destino, che già è gran tempo

sulle navi, consistente in una palla o massa di ferro o di pietra che

in una palla o massa di ferro o di pietra che pendeva dalle antenne e

* alfiere '(cfr. alfin o). dèlia, sf.

e letter. epiteto di diana (o artemide): la luna. dante

vol. IV Pag.142 - Da DELIACO a DELIBERANZA (9 risultati)

, 5-6-130: qualor delia vedrem contraria o giunta / oche dal quarto albergo irata

cibi, / né lascia che ne gusti o ne delibi. sempronio, 9-6:

figur. procurarsi un godimento dello spirito o dei sensi (e indica per lo più

, / e d'eleganze voi, sciolte o legate, / preziosi rendete i miei

ferve di speranza e si corona / o l'abitudin sonnolente ciba / e la

/ e la fatica benigna ritrova / o l'amore dimentico cova. cardarelli,

. g. stampa, 40: o duro tòsco, che 'n amor delibo,

nelle assemblee deliberanti, sieno parlamenti, o consulte private o'pubbliche, di comune,

giurati, nel legislativo colle assemblee deliberanti o consulenti. einaudi, 1-58: l'ente

vol. IV Pag.143 - Da DELIBERARE a DELIBERARE (5 risultati)

se si tratta di decisione individuale, o attraverso la discussione collettiva, se si

machiavelli, 11-2-249: starommi qui, o mi tornerò a castrocaro, infino che le

minori, a che l'arengo rimanga deserto o voti come voglion loro maggiori.

, né rispondere, né deliberare, o discorrere in cosa alcuna. pallavicino,

comandare (che una cosa si faccia o non si faccia). iacopone,

vol. IV Pag.144 - Da DELIBERARE a DELIBERARE (12 risultati)

, decidere, proporre (di fare o non fare qualche cosa). -deliberare

qualche cosa). -deliberare di volere o di non volere fare alcunché: ha

ricchissima. tasso, i-180: tutte o gran parte de le forme di dire e

sottilmente cerchi qual è più onore: o donare allo amante speranza e liberarlo da

via di fare tutti i beni, o, negando, serrargli la via de'beni

il 'deliberare'è sovente accompagnato da dubbio o da incertezza, e porta sospensione di

14. locuz. deliberare seco o seco stesso: prendere una decisione dopo

liberare. ma aggiunge qualcosa all'idea o al sentimento del semplice * liberare ',

, 103: facea chiese, o badie, o sostenea i poveri, e

facea chiese, o badie, o sostenea i poveri, e diliverava i pregioni

il gelo. 5. liberare o preservare da malattie, dalla morte;

vostro marito. canigiani, 1-117: o beato martire san bastiano benedetto,.

vol. IV Pag.145 - Da DELIBERATAMENTE a DELIBERATO (25 risultati)

a un determinato concorrente in un'asta o appalto). monti, vi-431:

ben direbbesi deliberarsi da un lavoro 'o intellettuale 4 o manuale,

lavoro 'o intellettuale 4 o manuale, conducendolo a fine, se di

a fine, se di qualche lunghezza o importanza o gravezza... vivo sarebbe

, se di qualche lunghezza o importanza o gravezza... vivo sarebbe 4 deliberarsi

a qualche fine, e 'l fine o è peccato o è mercé. cavalca,

, e 'l fine o è peccato o è mercé. cavalca, 20-28: l'

resteranno oscuri, sia perché taciuti o deliberatamente nascosti, sia perché oscuri rimasero

: colui al quale in un'asta o in un appalto viene ven duta

appalto viene ven duta una merce o affidato un lavoro (cfr. deliberare2)

consultare armati gli affari pubblici era libertà o necessità delle prime o rozze tribù,

pubblici era libertà o necessità delle prime o rozze tribù, ma... fatti

di stati generali antichi, assemblee rappresentative o deliberative. d'annunzio, v-1-136:

consultori sei altri visiri di banco, o consiglieri di stato, i quali non

quello, il quale messo a contendere o a domandare tra'cittadini, riceve detto

dimostrativo. nel deliberativo s'appartiene persuadere o dissuadere, perché colui che consiglia,

dissuadere, perché colui che consiglia, o in publico, o in privato, fa

colui che consiglia, o in publico, o in privato, fa sempre una di

muratori, 5-i-58: imperciocché la rettorica o persuade, o difende le virtù e

: imperciocché la rettorica o persuade, o difende le virtù e buone azioni degli

virtù e buone azioni degli uomini; o pur biasima, o dissuade,

azioni degli uomini; o pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi

pur biasima, o dissuade, o perseguita i vizi e le cattive loro operazioni

arte dagli antichi si divise in esornativa, o sia dimostrativa, in deliberativa e in

(e presuppone una precedente riflessione o discussione). stefano maconi [in

vol. IV Pag.146 - Da DELIBERATO a DELIBERAZIONE (18 risultati)

con diliberato arbitrio, conviene che sia, o mercé, o peccato. busone da

conviene che sia, o mercé, o peccato. busone da gubbio, 30:

/ dizendo: ora me ascolta, o alto inpero: / de voi me lamento

landolfi, i-643: non già confuso o smarrito o trascinato dalla passione, ma

i-643: non già confuso o smarrito o trascinato dalla passione, ma anzi quasi

non bisogna consiglio: eri deliberato andarne o con acqua o con neve; e

consiglio: eri deliberato andarne o con acqua o con neve; e però, che

venduto, ceduto, in un'asta o appalto, al miglior offerente. boccardo

sesta, se si tratta di vendita, o alla duodi- cesima parte (mezza sesta

deliberare; risoluzione, determinazione che una o più persone prendono dopo attento esame;

l'argomento, la questione stessa deliberata o da deliberare. bibbia volgar.

aspettare, se non per caso, elezione o deliberazione prudente o ragionevole. varchi,

per caso, elezione o deliberazione prudente o ragionevole. varchi, 18-2-202: gli uomini

. laonde ella è un desiderio consigliato o desiderio congiunto con qualche consiglio; ma

con qualche consiglio; ma ne la volontà o ne l'azioni volontarie non è necessaria

l'azioni volontarie non è necessaria la deliberazione o il consiglio, e possono esser fatte

quando tra la mala volontade e l'atto o vero la mala operazione hae intervallo di

l'altro l'atto di fuori, o vero la operazione, alla quale induce

vol. IV Pag.147 - Da DELIBERAZIONE a DELIBRAMENTO (14 risultati)

. ad ogni deliberazione mi vi raccomando o d'una copia, o d'

raccomando o d'una copia, o d'un avviso. leopardi, 691:

scoperta la sua deliberazione di morire creduto o voluto credere effetto di pazzia. bocchelli

costume di comunicare ogni cosa co'suoi compagni o fosse di grande o di poco rilievo

co'suoi compagni o fosse di grande o di poco rilievo, ed ora gli escludeva

legge, lo statuto, la sentenza o l'ordine che viene costituito mediante tale

4 deliberazione '. parlandosi di cose pubbliche o dello stato, vale anche tatto della

proprii termini, ed altresì la scrittura o documento che 10 contiene. 10

firenze ambasciadori per la diliveragióne del cavalcare o tornare toste in firenze. passavanti,

una merce (in un'asta) o di un lavoro (in un appalto)

una pena); liberato (da cosa o persona molesta). ugurgieri,

. 3. che è causa o effetto di libertà, spontaneo, autonomo

in sé questione sopra la quali- tade o sopra la quantitade o sopra la comparazione del

la quali- tade o sopra la quantitade o sopra la comparazione del fatto.

vol. IV Pag.148 - Da DELIBRARE a DELICATEZZA (14 risultati)

dei sensi. giamboni, 125: o dilicato, che se'sparto delle dili-

ma con fermezza, che la maggiore o minore eleganza e distinzione di lei avrebbero

/ e delicatamente uso; potrebbesi / o morir o impazzare o d'altra simile

delicatamente uso; potrebbesi / o morir o impazzare o d'altra simile / disgrazia

uso; potrebbesi / o morir o impazzare o d'altra simile / disgrazia darsi cagion

alcun pezzo di legno odorifero, o di qualche stuoia, di quelle, che

paesaggio, di un effetto di luce o di colore). guido delle

per noi una parte 0 qualità essenziale o indispensabile del bello ideale rispetto all'uomo

quale non ebbi virtù di difendermi, o per debolezza d'animo o per troppa delicatezza

difendermi, o per debolezza d'animo o per troppa delicatezza di fibra. pisacane

che la consueta delicatezza degli ordinari leggitori o non vi si accosta atterrita dalla difficoltà

vi si accosta atterrita dalla difficoltà, o se ne ritira annoiata dall'austerità.

i 'in mille voci s'aggiunge o per delicatezza, o per vezzo, e

voci s'aggiunge o per delicatezza, o per vezzo, e può senza niuno sconcio

vol. IV Pag.149 - Da DELICATEZZA a DELICATO (10 risultati)

b. croce, i-1-210: come attributi o forme del gusto si solevano recare la

solevano recare la delicatezza, e la varietà o variabilità. soldati, i-120: e

una delicatezza e mobilità di sentimento, o facoltà sensitiva, di una raffinatezza e

alla funzione ferdinando come arbitro, o come donatore della corona, onde gli toccò

coscienza nel compiere il proprio dovere, o determinate azioni che comportano gravi responsabilità verso

suoi, ma che ha la rara delicatezza o la stupidaggine di non mettersi in prima

mangiare e di bere, varietà di vivande o di vini, frequentazione, cioè

, il salso, il piccante, o altra qualità di sapore, non sanno che

nudo vede lo stesso che il telescopio o il microscopio; l'orecchio lo stesso che

l'orecchio lo stesso che il telefono o il microfono. -così anche tutti gli altri

vol. IV Pag.150 - Da DELICATO a DELICATO (13 risultati)

elettrica... risvegliasi per delicato o per valido strofinamento in tutti que'corpi

fuggendo, senza lasciarsi parlare ad alcuno o volere di fuori di morte o d'

ad alcuno o volere di fuori di morte o d'infermi alcuna novella sentire, con

salute di una persona, anche le membra o gli organi del corpo). -per

al figur. guittone, i-9-69: o quanta e dilicata, morbida ed eschifa

guicciardini, i-298: molti per contrario credettono o che la confessione che si publicò fusse

si publicò fusse stata falsamente fabri- cata o che nella complessione sua, molto delicata,

-parte delicata, punto delicato: gli organi o le membra di maggior sensibilità e vulnerabilità

luoghi più delicati certe ghiandette, come noci o dattili, alle quali veniva a dietro

non ama verità troppo crude, discorsi o questioni troppo impegnativi; schizzinoso.

mal viso, spediscono quasi con cenni o con scritture. goldoni, iv-228:

alcuno di corrispondenza in un animo preoccupato o indifferente. beccaria [il caffè],

comportamento, a un modo di sentire o di esprimersi); di abitudini,

vol. IV Pag.151 - Da DELICATO a DELICATO (8 risultati)

che a lungo andare non cagioni qualche disgusto o qualche stanchezza in que'loro leggitori che

attillatura, ma non però di manera feminile o vana. p. fortini, ii-225

-sm. giamboni, 125: o dilicato, che se'sparto delle dili-

leopardi, i-906: così certe pronunzie o dialetti languidi, cascanti, strascinati,

: di particolare difficoltà, poco propizio o che potrebbe essere decisivo. monti,

/ più d'altra che 'l sol scalde o che 'l mar bagne. lorenzo de'

fanciulli spiritosi, che per onesto divertimento, o in qualità di paggi, stavano al

se fussi detto a te così, o fiorentino tanto delicato, che tu mangiassi

vol. IV Pag.152 - Da DELICATURA a DELIMITAZIONE (9 risultati)

più tosto che rappresentava maestà che lascivia o dilicatura. tasso, 11-ii-361: passata

e le delicature di una educazione molle, o gl'inchini, i complimenti, le

bassezze delle prose popolari non sono intese o gradite, io non so come potranno

e se vi sono alcune verità fisiche o tanto orgogliose o tanto modeste che ricusino

sono alcune verità fisiche o tanto orgogliose o tanto modeste che ricusino gli ornamenti,

governativa deve, a non essere dannosa o inutile, rappresentare la somma degli elementi

delimitate cronologicamente e contrassegnate da un concetto o da una rappresentazione generale o dalla figura

un concetto o da una rappresentazione generale o dalla figura di un personaggio o da

generale o dalla figura di un personaggio o da altro simbolo, sono partizioni di uso

vol. IV Pag.153 - Da DELINEAMENTO a DELINEATO (9 risultati)

convien affidarsi al portamento della persona umile o altero... né a'delineamenti del

. né a'delineamenti del viso insignificanti o spiritosi, poiché tutti questi contrassegni potrebbero

lo lungo il corpo d'una crisalide o d'una aurelia aggrinzata di fresco, le

; né prima / altra figura, o di figura parte, / convien delinear,

le forme e le attitudini della pecora o dell'agnella che mi stava davanti.

, che il suo principale eroe, o quello che tale doveva essere, non solamente

modo ch'ei non dovesse riuscire amabile, o senza l'intenzione di renderlo tale.

potuto stendere le braccia per soccorrerla, o per rapirla alla gelosia del suo rivale

non credo che niun sonetto del petrarca o del foscolo mi sia sonato mai così

vol. IV Pag.154 - Da DELINEATORE a DELINQUERE (16 risultati)

, per esempio, del padre, o della specie, per esempio, del

, per esempio, del padre buono o del padre iracondo, e non dell'individuo

: quando vediamo una faccia umana disegnata o incisa a chiariscuri, o anche semplicemente

umana disegnata o incisa a chiariscuri, o anche semplicemente delineata, la fantasia ci

essere delineato; disegno, rappresentazione grafica o cartografica. d. bartoli

bene batter per terra tutti li campanilli, o vero aprirli, di sorte che non

, se n'è capace, o per terrore de gli altri. metastasio,

rigore e la intensità delle pene estirpi o raffreni i delinquenti. foscolo, iv-429

quando si danno per capo un delinquente o un pazzo. montano, 201: vuoi

morando, 127: vi consoli, o padre, che se macchiata ho l'

condizioni delle criminalità in un dato periodo o in un particolare luogo o paese.

dato periodo o in un particolare luogo o paese. - delinquenza comune: il

, che offendono gli interessi del privato o della società civile 0 dell'organizzazione amministrativa

suburre, aveva sostato al mio tavolo o m'era apparsa nella gabbia, al

. che si riferisce a delinquente (o alla delinquenza); proprio, tipico di

; proprio, tipico di delinquente (o della delinquenza); delittuoso.

vol. IV Pag.155 - Da DELIO a DELIRANTE (9 risultati)

porle a morte in un istante, / o consentir che per l'estrema volta /

deliquio, sm. perdita più o meno completa e protratta della conoscenza che

la vena, ed io per sei o sette minuti restai quasi senza spiriti e senza

e colori: tutto ciò che tu [o sole] sai inventare al sommo dei

affaticante. d'annunzio, iii-2-377: o delirante, o invasa / d'astarte,

annunzio, iii-2-377: o delirante, o invasa / d'astarte, non ippolito /

travolgente (un desiderio); che nasce o esprime uno stato di grande eccitazione e

capelli. de marchi, ii-923: o giacomo, o il nostro povero giacomo!

marchi, ii-923: o giacomo, o il nostro povero giacomo! -riprese la

vol. IV Pag.156 - Da DELIRARE a DELIRIO (10 risultati)

: capii che avevo sognato il bacio, o meglio che l'avevo vissuto in quella

mondo, molti mi tassarono di delirante o mi bandirono la croce addosso come a nemico

ale gli si avventa addosso, né potendo o volendo contenere la pienezza dello affetto lo

suo fascino, con quel che diceva o lasciava dire o gli facevan dire,.

con quel che diceva o lasciava dire o gli facevan dire,... suscitavano

annunzio, iii-2-71: -deliri, / o gauro? -è il tagliapie tra. -conturbato

cosa senza rumore. esso non delira o infuria, non è una bestia feroce,

, vi-206: a chi risplendi, o luna? in chiuse stanze, / cui

come a venti anni; e vorrei, o lina, soffocarti di baci. verga

sangue sottile effuso per cerebro, o da altra causa. p. della valle

vol. IV Pag.157 - Da DELIRIO a DELIRO (17 risultati)

questo dubbio mi può costringer la memoria o de'miei stessi delirii nella malattia, o

o de'miei stessi delirii nella malattia, o di quelli da me veduti in altrui

... egli diceva cose lubriche o insensate. bacchelli, i-139: in questo

questi miei sospiri / sono amori, o deliri; e in questo mio / stato

mio / stato sì stravagante, / o pazzarella io sono, o sono amante.

, / o pazzarella io sono, o sono amante. dotti, iii-249:

? monti, x-3-308: toma, o delirio lusinghier, deh toma, /

carattere accesamente fantastico di un'opera artistica o letteraria o musicale; espressione poetica o

fantastico di un'opera artistica o letteraria o musicale; espressione poetica o artistica o

o letteraria o musicale; espressione poetica o artistica o musicale creata da una sfrenata

o musicale; espressione poetica o artistica o musicale creata da una sfrenata fantasia,

fervida invenzione poetica, orgiastica creazione musicale o artistica, immagine creata dagli eccitamenti della

immagine creata dagli eccitamenti della fantasia o del sentimento. rosa, 62:

immagini] fanno intendere un qualche vero o verisimile all'intelletto, per questa cagione

una rappresentazione dell'* africana 'o degli * ugonotti 'di meyerbeer ad una

del delirio dei poeti per un nastro o una benda. 6. approvazione

delirio della tarantella; ecco la poesia napolitana o meridionale. e. cecchi, 9-308

vol. IV Pag.158 - Da DELITESCENZA a DELITTO (9 risultati)

e farnetico chi avea insegnato, o credeva, esservi o potervi essere abitatori sopra

insegnato, o credeva, esservi o potervi essere abitatori sopra la terra a

guerra: i mutui sdegni vostri, / o greci re, son miei: mia

fini estremi erra del tempo. / o mia mente delira! a te che importa

occhi della carne? poerio, vi-324: o tu, che solvi / di questa

e i giuramenti a dio, / o bugiarda, di vivere e morire / pel

.]: * delitescenza'. ritorno, o riflusso subitaneo dell'umor morbifico di fuori

che viola una norma giuridica, eticosociale o religiosa di particolare importanza.

a sprezzar gli altrui dritti, / o padre di delitti. alfieri, v-2-394:

vol. IV Pag.1043 - Da DURO a DUTTILITÀ (5 risultati)

. panigarola, 1-14: fatti, o moise (dice il signore), due

più fina di quella di qualsivoglia metallo o vegetabile. p. neri, 3

colore e per la sua maggior tenerezza o duttilità, ha avuto sempre nel credito

. 4. qualità di uno strumento o di un mezzo che si piega senza

, come dai nostri con la mancanza o abbondanza delle elisioni. bocchelli, 6-255:

vol. IV Pag.1044 - Da DUTTO a DUUMVIRO (1 risultato)

distribuzione delle acque, curare l'edificazione o la consacrazione dei templi oppure la costruzione