usanze, ideologie, ecc., o all'opera di una persona, alla sua
tantino, con molta grazia a provocarle; o appena presentate a non lasciarsele scappare anche
un'opera artistica, scientifica, letteraria o sull'autore: e per lo più
gridò [apelle]:... o ciabattino, / non criticar più là
critici a criticare con frutto e discernimento, o tacersi. monti, iii-365: l'
riputazione! »... « bella o brutta, ho da pensarci io,
andamento delle cose si ritrovavano in piazza o al caffè e si sfogavano a criticare.
sciocco, potrà negare che si richiede o cognizione di quello che cade sotto la critica
quello che cade sotto la critica, o confronto diligente ed esatto della critica colle cose
(un'opera d'arte, letteraria o scientifica, un oggetto qualsiasi);
salvini, v-483: 4 lo sdegno, o dea, di'del pelide achille ';
, per trovare una parola calzante, o pur ridurne una in modo che ben s'
sciocco, potrà negare che si richiede o cognizione di quello che cade sotto la
quello che cade sotto la critica, o confronto diligente ed esatto della critica colle
il giornalista di pisa, dovendo poi dare o inserire nel suo giornale un giudizio critico
. ritrarre l'uomo nella storia, o, come si dice nell'ambiente,
quale fu ima reazione critica e di scuola o accademia. serra, ii-52: restituire
più con intenzioni malevole, con ostilità o disprezzo. marino, 7-167: mentre
manda pure allegramente... libri o scritture critiche o misti di satira galante
allegramente... libri o scritture critiche o misti di satira galante e curiosa,
il quale il pericolo di complicazioni diminuisce o cessa (ed è, quindi,
, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.
sotto questo aspetto vuoisi studiare il quattrocento, o, meglio, quella età critica della
il critico è padrone di dime bene o male, a seconda di quello che gli
che gli detta la coscienza, o gli stivali che ha in piedi. d'
retori miopi, gazzettieri infatuati e superficiali, o incresciosi professori diseredati di genio, di
vuoti chiacchie- ratori dalla fibra cornea, o, ancor più spesso, affaristi senza
, punitore severissimo. fiacchi, 180: o critico, tu vuoi / mostrar gli
genere crithmum (gr. xprj&|j. o <; o xpfj&fxov); cfr.
gr. xprj&|j. o <; o xpfj&fxov); cfr. cretamo.
cui le parti sessuali sono nascoste o mancanti. faldella, 2-45: il giardiniere
, 1-20: e voi tutti godete, o esseri parassiti dei tre regni di natura
giubilate nella pienezza delle umane facoltà, o usurai, borsaiuoli, e speculatori.
sessuali sono poco visibili ad occhio nudo o mancano affatto. tali sono le felci
. chim. terpene contenuto nel critmo o finocchio marino. crittogame.
della comunicazione segreta, perché le lettere o le parole del testo, a cui possono
testo, a cui possono mescolarsi numeri o altri segni, non dànno alla lettura
spirituale, ma una sorta di scrittura o di criptografia. 2. enigm.
, uno alla volta, i vari segni o disegni del gioco, bensì considerando come
un tutto unico il complesso di lettere o di figure. = voce dotta,
2. figur. autore di pitture o disegni di significato oscuro. sinisgalli
. bernardino da siena, 554: o donne, non sapete voi come fate quando
1-339: crivellare è nettare grano, o altro, col crivello. -figur
e nera. quasimodo, 1-42: o mia dolce gazzella, / io ti ricordo
. utensile costituito da un telaio rotondo o rettangolare, con bordi piuttosto alti dalla
su cui è tesa una rete metallica o ima lamiera (anticamente una pelle)
oscillazione che si imprime (a mano o meccanicamente) all'arnese, separa in
polvere da fuoco] in un crivelletto, o vero staccio, la granarete. d'
seguito * nodo, ciuffo di capelli arricciati o attorti '. crocaddobbato, agg.
: perch'amor m'aggia matto, / o che mi tenga a matto / ragion
: grossa polpetta di riso con ragù o formaggio, tipica della cucina romana (
nodo, fermandoli sulla cima del capo o dietro la nuca. d'annunzio
(cròcchio). produrre un rumore o un suono secco e per lo più sordo
18-57: e dove crocchia alcun letto o tentenna, / ivi l'ostier tosto d'
pùbblico. era ynomo-caoutchouc... o pòveri ossicini! come dovevate crocchiare!
produrre un suono falso (un vaso o altro recipiente incrinato oppure un ferro di
vaso di terra cotta fesso, come pentola o altro vaso simile. manzoni, pr
entro le piume, / altrui consiglia o non salire in sella, / o
o non salire in sella, / o di rigido feltro armarsi il dosso. tesauro
percossa, colpo con le mani o con bastoni. aretino, 8-272
fischi, di strida, di pedate, o di crocchiate con più strepito, che
non fanno i contadini vedendo la volpe o il lupo. 2. grido
prodotto da un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc
un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc., incrinato
di porcellana, ecc., incrinato o rotto, quando viene percosso.
gruppo di persone riunite sulla pubblica via o in un ritrovo o in una casa
sulla pubblica via o in un ritrovo o in una casa privata occasionalmente o per
ritrovo o in una casa privata occasionalmente o per lunga e familiare abitudine (per
impressioni, notizie, pettegolezzi, o per ascoltare qualcuno o anche per eseguire
pettegolezzi, o per ascoltare qualcuno o anche per eseguire un lavoro in comune
di crocchi: dove c'eran due o tre persone ferme, se ne fermavano tre
3-239: dopo poco i crocchi furono tre o quattro, e in ciascuno c'era
scontro, un arbitro improvvisato che dava o toglieva la parola, riassumeva il prò
, ciò che nel calor del vino, o standosi a crocchio, esce dal cuore
trovarsi insieme all'abituale gruppo d'amici o di conoscenti per conversare. tommaseo,
siena] combinai un crocchiétto di sei o sette individui dotati di un senno,
2. croccante (il pane o altro cibo cotto o secco).
croccante (il pane o altro cibo cotto o secco). tozzi, iii-319
; il che si dice 4 crocchiare 'o 4 star a crocchio'; donde poi
, sul quale erano posti, legati o inchiodati, i condannati (soprattutto schiavi
. agostino volgar., 4-83: o monaco, guarda il capo tuo, il
/ consenti or ch'io rasciughi, o croce santa, / le sanguinose lor
un pezzo di legno in mezzo dell'asta o tronco, che usciva fuori dalla parte
, / per noi prega, o regina de'mesti, / che il possiamo
amoroso di primavera. -croce commissa o antoniana: a forma di t,
nel punto di mezzo. -croce immissa o capitata: con il patibolo posto perpendicolarmente
stato crocifisso gesù). -croce decussata o di sant'andrea: con il patibolo e
angustiarla, tormentarla, perseguitarla con parole o atti malvagi; assillarla con pretese o
o atti malvagi; assillarla con pretese o richieste fastidiose. iacopone, 31-12
per conto mio lo potevano mettere in croce o squartare in cambio di pugnalarlo, ch'
della croce, crocifissione; qualsiasi supplizio o tormento fisico. dante, inf.
cristiana. -anche: il potere spirituale o temporale della chiesa. - adorare,
e forte isforzi umani / non fèr greci o romani in mille imprese / con bandere
. vi riconosco, miei simili, o mostri / della terra. al vostro morso
di dio: antica formula di giuramento o di imprecazione. boccaccio, dee.
(i- 175): se danno o vergogna ci è, ella deve pur tutta
dolori, i sacrifici che dio manda o permette siano inflitti all'uomo, e che
s. agostino volgar., 4-108: o fortezza, tu cacci via ogni crudeltade
diavolo. lorenzo de'medici, 117: o cor mio, da gesù impara:
: costituire un tormento, un affanno o un motivo di assillo, di preoccupazione
da s. c., 27-2-5: o grandezza, croce de'tuoi desideratori,
leopardi, i-1476: le disgrazie (o come le chiamano, le croci) sieno
riproduzione della croce di cristo, dipinta o in rilievo o foggiata in legno, in
di cristo, dipinta o in rilievo o foggiata in legno, in metallo o
o foggiata in legno, in metallo o in altro materiale più o meno prezioso,
in metallo o in altro materiale più o meno prezioso, comprendente o no l'
materiale più o meno prezioso, comprendente o no l'immagine di gesù crocifisso (
, quelle che si collocano sugli altari o sulle cupole o sui campanili o quelle
si collocano sugli altari o sulle cupole o sui campanili o quelle che i religiosi
altari o sulle cupole o sui campanili o quelle che i religiosi o i fedeli
sui campanili o quelle che i religiosi o i fedeli particolarmente devoti portano sul petto
i fedeli particolarmente devoti portano sul petto o quella che in cima a un'asta
ima croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate di dietro
i preti a sepellire, n'aveano sei o otto e tal fiata più. leggende
di ferro battuto per pennacchi da cupola o per altari, forse suggeriscono un'idea
. -croce latina (ant. imtnissa o capitata): v. n. 1
. n. 1. -croce greca o quadrata: con i quattro bracci uguali.
i quattro bracci uguali. -croce commissa o patibulata: in forma della lettera greca
dal monogramma di cristo. -croce decussata o di sant'andrea: v. n.
è a forma di anello. -croce doppia o pontificale 0 di lorena, con due
valdesi). -croce gammata, uncinata o a uncino: svastica. montale,
, sulle tombe, sui feretri, o nei luoghi dove è morto qualcuno,
animo tuo *. pascoli, 3: o camposanto che sì crudi inverni / hai
: degno di essere condannato come eretico o scismatico. a. pucci, cent
annunzio, ii-903: sii benedetta, o elena di francia, / nel mar
fascia al palo (croce di sant'andrea o croce traversa o decussata, data dalla
croce di sant'andrea o croce traversa o decussata, data dalla sovrapposizione della banda
le estremità a punta; croce alzata o del calvario, lunga con la traversa
dell'altezza e fondata sopra ima scalinata o un monte; croce di avellana,
, con le estremità chiuse dalla palla o pomo del bordone; croce a chiave
del bordone; croce a chiave, o croce pisana o croce di tolosa,
; croce a chiave, o croce pisana o croce di tolosa, con i bracci
a foggia di forca; croce di gerusalemme o a tau o ramponata, con i
; croce di gerusalemme o a tau o ramponata, con i bracci finiti con una
con una piccola traversa; croce greca o svizzera o scorciata, con quattro
piccola traversa; croce greca o svizzera o scorciata, con quattro bracci eguali
; croce di s. maurizio o trifogliata, i cui bracci finiscono in
delle crociate). -anche: insegna o impresa a forma di croce. -per
croce. -per estens.: bandiera o stendardo con la croce in campo.
/ né di te regna il più saggio o '1 più giusto; / tua fama
onorificenza di un ordine cavalleresco (antico o istituito dallo stato); il distintivo
che oggi dì una croce nel petto, o altre cose co tali? niuna di
croce dei santi maurizio e lazzaro, o quella della corona d'italia, o
o quella della corona d'italia, o l'altra del valore militare di savoia non
d'andarmene là, là, / o su su fino all ultimo scalino, /
la dama -dama di compagnia: signora o signorina anche lui! c. e.
od onoraria, della corte di una sovrana o di una / che vede la sua dama
e alle donne appartenenti alla nobiltà (o anche, chiama / d'amarlo in verità
, 175: però ti vo'pregar, o dio d'amore: / s'io
ant. e letter. donna amata (o, anche, 6. signora o
o, anche, 6. signora o signorina che si dedica a opere moglie
, è tuttora in uso). assistenziali o di beneficenza (e, in particolare,
nostro segnore di alcune associazioni laiche o congregazioni fosse venuto intra loro,
: religiose femminili a carattere caritativo o as « ora possiamo noi
dama ». sistenziale (dame della carità o di s. vincenzo; tavola ritonda
pochi di coloro che commet o signore, per dio gente c'è stata
7. la donna che danza in coppia o si inguarini, 452: oh che
goduta / come dama balli di società, o nei ricevimenti, durante un ima volta
carte: la carta detta comunemente donna o regina. buonarroti il giovane, i-136
, all'inglese richiede una scacchiera (o damiere) divisa in 64 caselle alternate
malmantile, 1-6: nel giuoco di tavole o sia di dama, si dice *
altra, e poi chi prima mangia o rinchiude l'altro ha vinto. pirandello,
pirandello, 7-409: giocavano a dadi o a scacchi o a dama, intramezzando
7-409: giocavano a dadi o a scacchi o a dama, intramezzando alle partite pacate
alle partite pacate e sennate conversazioncine o sui superiori o sui compagni d'ufficio o
e sennate conversazioncine o sui superiori o sui compagni d'ufficio o su le questioni
o sui superiori o sui compagni d'ufficio o su le questioni politiche del momento o
o su le questioni politiche del momento o anche su le arti belle, di cui
passavo il mio tempo con le ragazze o col capitano, andavo in campagna con
riferimento a una pedina che diventa dama o al giocatore che fa dama.
quelli de'vescovi * in partibus ', o come quelli di re di gerusalemme,
a tutto come esseri di un altro tempo o di un altro mondo.
decorativo, agg. che appartiene o si riferisce alla decorazione, che ha
riferisce alla decorazione, che ha prevalente o esclusiva funzione di ornamento (e indica
quadri con pesci frutta e cacciagione, o figure muliebri: le quattro stagioni.
cattivante di bellezza (un'opera letteraria o musicale); che rivela un astratto formalismo
nei particolari: una donna che egli ama o che l'ama, un delitto passionale
. iron. che ha un nome illustre o un aspetto imponente o sussiegoso (pur
un nome illustre o un aspetto imponente o sussiegoso (pur senza essere particolarmente importante
vinto dal parere, dà decoro all'ufficio o alla parte che l'uomo deve sostenere
. i più rimarchevoli sono sei o sette principali moschee grandiose, fabbricate con un
il sole batteva in pieno sulle pareti turchine o decorate a fiori degli interni. levi
croce, e lordi inglesi, guatavano o sbirciavano, la bocca aperta, gli
negli ardui frangenti il timone della fazione o del principe che vedeano più forte.
5. agostino volgar., 4-86: o coscienzia santa, che se'in terra
, decoratore): l'artista o l'artigiano che decora, seguendo le
eseguisce lavori di decorazione nell'artigianato o nell'industria. milizia, ii-325:
, e per eccitar idea d'aria o d'acqua. dossi, 838: certo
decorare '(deriv. da decus -òris o decor -óris). la voce fr
decorazione sarda: la danza e i cavallini o il capro saltatore. 2
un edificio, in modo da incorporarvisi o da adattarvisi stabilmente. modità,
protezione dei principi e dei governi, o sia dei potenti e dei ricchi;
in altra parte dell'anima, questo effetto o è alieno dalla poesia, o l'
effetto o è alieno dalla poesia, o l'è secondario, o estrinseco, accidentale
poesia, o l'è secondario, o estrinseco, accidentale, di circostanza,
6. conferimento di una medaglia, o concessione di un'onorificenza, in riconoscimento
onorificenza, in riconoscimento di meriti civili o militari; l'onorificenza stessa. monti
lodevole dimenticanza del ministro dell'interno, o di chi altro doveva pur prendersi questa
l'immagine vivace d'un principe piumato o di un generale coperto di decorazioni.
sul braccio: dovevano essere tutti maggiori o forse colonnelli. -scherz.
la « decorazione » è veramente pittura o poesia, e l'illustrazione è extrapoesia.
vini ch'abbiano passati i mari, o le alpi. c. gozzi, i-248
possono chiamare tali solo perché l'uso o il costrutto è tolto dal francese,
maddalena, 89: 0 ammirabile, o desiderabile, o delettabile sposo dell'anima
: 0 ammirabile, o desiderabile, o delettabile sposo dell'anima mia, mostrami
mio decoro, / caro cusino, o dolce malagisi, / tu fai al
spese; / è egli frisione, ungaro o pugliese? luca pulci, 5-110:
decoro, / se lo fesse minerva o il dio di lenno. b. tasso
mente, e si guadagnano diligentemente che o in detti o in fatti non apparisca
si guadagnano diligentemente che o in detti o in fatti non apparisca in loro alcun
non apparisca in loro alcun atto timido o abbietto. sarpi, i-213: era
tanto decoro, / che detto avresti: o questi son dei, / o cardinai
avresti: o questi son dei, / o cardinai, che vanno al concistoro;
pare anco che servasse più il decoro, o volete la convenevolezza, nella persona di
io sia per voi famoso et chiaro / o che musa mi canti o m'orni
chiaro / o che musa mi canti o m'orni alloro; / se de'fregi
: se questa visita si dovesse fare o no, se il decoro della famiglia
cerimoniale, ornata, gratuitamente eloquente. o si dissimulano umilmente, o si sprecano.
eloquente. o si dissimulano umilmente, o si sprecano. sono i cavalli meno
. lancellotti, 381: si frequentarono o dispensarono i sacramenti con maggiore spirito
ha per la conservazione di un luogo o di un oggetto sacro. -per il decoro
con decoro la tomba d'argento, o coperta di lamine d'argento, nella quale
. fr. della valle, iii-311: o figura, o beltà più che terrena
della valle, iii-311: o figura, o beltà più che terrena, / o
o beltà più che terrena, / o nobil portamento e pellegrino, / o
o nobil portamento e pellegrino, / o accorte maniere, o gran decoro, /
pellegrino, / o accorte maniere, o gran decoro, / o moto, o
accorte maniere, o gran decoro, / o moto, o caminar quasi divino,
o gran decoro, / o moto, o caminar quasi divino, / o novo
, o caminar quasi divino, / o novo spirto de tempireo coro, /.
della presenza di forme nobili. o. persona o cosa che, per le
forme nobili. o. persona o cosa che, per le sue rare qualità
le ogigie madri: / quali, o figli, or vi veggio? monti,
che di eccentricismo anglo-americano che fu innestato o egli stesso innestò nel suo idealismo italiano
servare è il decoro degli stili, o convenevolezza che più ci piaccia nomare questa
nomare questa virtù, mentre d'essere o gravi o piacevoli cerchiamo nelle scritture.
questa virtù, mentre d'essere o gravi o piacevoli cerchiamo nelle scritture. gelli,
pigliarsi giuoco d'ippia il vecchiarello; ma o quello ch'è secondo la dignità,
la dignità, come piace a plotino; o l'onesto, come vuole aristotele;
l'onesto, come vuole aristotele; o quella dignità ch'accompagna l'onestà per
loro, / che non han rigodoni o minuette; / ma pur son balli,
418: ma vaglia il vero, o musa, or come, or quando /
decoroso, il più atto a prevenire o affogar le ciarle, a non umiliar
dirai dunque: * frutti decorsi 'o 'da decorrere '. =
rigatini, 1-52: « 'frutti decorsi o decorrendi ', non solo lo chiamerò
all'ingiù, che corre più o meno velocemente; che esce, che emana
situazione (specialmente di natura commerciale o giuridica). cattaneo, ii-1-63:
a l'altro termine fissato per patto o sottinteso dalla natura degl'impegni assunti.
natura fino alla decorrenza di quindici o venti lire, prenotate durante l'invemo con
). d'annunzio, i-93: o abitatrice arguta de la selva, che
un cui alunno dia a stampare versi o prose prima del pieno decorrimento di almeno
si vedrà corrompere il globo terreste, o altro corpo integrale del mondo: sì
decórso2, sm. movimento di persone o cose che si spostano; il luogo
decorso di tempo, che vada a terra o l'amor divino o l'amor umano
che vada a terra o l'amor divino o l'amor umano. baldinucci, 164
della fatica fisica, se di maggiore o minor danno si poteva discorrere in un
che qui si accenneranno di volo, o che verranno a chiarirsi sparsamente nel decorso
impegno); maturazione (di rendite o interessi). -anche: l'impegno
contundenza e di penetrazione, di abbruciamento o di taglio, di asfissia o
o di taglio, di asfissia o di decorticazione minacciava in quel momento la morbida
, 6-7: l'appioriso, in vino o in acqua decotto, dissolve la stranguria
, over la galla trita, / o la ben dolce e ben decotta sapa.
/ che non sia cervogia squallida, / o già decotta in buccheri, / o
o già decotta in buccheri, / o pur bira insipidissima? 2. ant
indubitata tra'dottori, che il decotto o fallito o il prossimo a fallimento
, che il decotto o fallito o il prossimo a fallimento non può regolarmente fare
alienazione, confessione, transazione, pagamento o qualunque altro contratto o distratto che sia
transazione, pagamento o qualunque altro contratto o distratto che sia in pregiudizio de'suoi
; che spetta di diritto (denaro o altro bene economico, prestazione, servizio
è da attribuirsi per giustizia ai meriti o alle colpe di una persona, alla
persona, alla sua dignità (un premio o un castigo, la lode o il
premio o un castigo, la lode o il biasimo, la gratitudine, il
della pena dovuta per lo peccato o diminuirla. boccaccio, vii-55: torni la
. sostant. ciò che spetta moralmente o legalmente, ciò che compete di diritto
in quest'ultimo argomento, procederemo più o men chiuso e aperto, secondo il
particelle di linee, trite e sparse, o insieme stranamente accozzate; e collocarne ognuna
di un avvelenamento. 7. consigliato o imposto dalle circostanze; opportuno, conveniente
, 5-57: chi conta i colpi o la dovuta offesa, / mentre arde la
a quei prodotti che si vendono o il cui prezzo si suole calcolare a
terza dozzina. -anche di persone o di animali. plutarco volgar.,
ospiti non erano molti, una dozzina o poco più, e tra essi qualche bella
-con valore approssimato per indicare un numero o una quantità o una misura che non
per indicare un numero o una quantità o una misura che non si conosce o
o una misura che non si conosce o non si vuole esattamente calcolare, ma
l'idea (e per lo più esprime o un valore molto alto oppure un valore
più morbido di quello d'una locanda o d'una dozzina. -camera a
i-51: lo inviò a una certa stanza o vero abitazione di un suo amico stiavone
622: chi lo stomaco ha guasto, o ver dolore / sente di testa,
a ricopiare non so quali lavandaie o teste di oloferne... da dozzina
e di limitate capacità, di poco o nessun merito, di modesta levatura,
i-119: il che penso sia stato fatto o da lui per non andare in dozzina
non andare in dozzina,... o da qualcun altro per onor suo.
in dozzina: non dimostrare spiccate doti o virtù, non elevarsi al di sopra
piccolomini, 139: importan più quattro o sei che avanzin di buona fama gli
che gli altri non ve la conosceranno o non ve la vorrebber conoscere, acciocché
lavorati di fusta e con belli regoli o bene dipinti, e c'abino buona
modesta levatura, privo di qualità originali o di doti spiccate (una persona,
, 43: accaderà a qualche notabile donna o dire o rispondere o notar cosa d'
accaderà a qualche notabile donna o dire o rispondere o notar cosa d'annotazione degna:
qualche notabile donna o dire o rispondere o notar cosa d'annotazione degna: faccia
sua considerazione, se tra gente dozzinale o tra elevati ingegni si ritrova. nardi,
dozzinale, imparata a memoria e mantenuta o per coazione od inerzia. d'annunzio,
esser da voi visitato, / bisogna esser o ricco, o dello stato, /
visitato, / bisogna esser o ricco, o dello stato, / od agnolin tarpato
/ dite liberamente ch'e'si muoia / o di fame, o di collera,
si muoia / o di fame, o di collera, o di foia.
di fame, o di collera, o di foia. 3. spreg.
essere parole in grande abbondanza, o sian piane, o siano sdrucciole, o
abbondanza, o sian piane, o siano sdrucciole, o sian tronche..
o sian piane, o siano sdrucciole, o sian tronche... rechiamone alcuno
, munite di peli semplici, ramosi o stellati, con foglie per lo più
piccoli e numerosi, bianchi, gialli o violacei, frutti simili a sili- quette
ed è la 4 camelina sativa ', o il 4 mygrum sativum ', dei
. draffinièra, sf. imbarcazione (o fiocina) che serve per
draga1, sf. la femmina del drago o serpente. -anche per simil.
. astrol. punto aspirante (o pompa-sabbia), a tanaglia, a secchie
0 a noria, a cucchiaio (o badilone), a benna con
i-618: i giardinetti vi segnavano, gru o a mandibole', escavatore, cavafango.
lavoro che si fa con le draghe o cavafango, nei porti e canali,
per la ricerca e il recupero, o la distruzione, delle mine subacquee ancorate
fiorentino, ii-60: le gomme, o le lagrime, come la gomma arabica
. importante struttura delle navi in legno o in ferro, costituita da una paratia
dei porti e dei canali con le draghe o cavafango. rastrellare il mare con i
rettile, con la testa di leone o di cane, con la bocca dalle
cogli spilli, / deh guardatevi, o genti. proverbi toscani, 368: occhi
che egli abbi beuto sangue di drago o pasciutosi di camaleonti. forteguerri, 13-31
a pechino / da barbaro permei draghi o pagode, / ma bei casi diversi e
nel quale si vedevano alcuni grifi, o draghi, o cavalli marini, animali molto
vedevano alcuni grifi, o draghi, o cavalli marini, animali molto strani.
nubi, la forma di un albero o di una foglia, il tracciato e la
d'una nuvola. -elmo (o copricapo) con la forma del drago
) con la forma del drago (o della sua testa). vasari,
ali di pipistrello; zampe d'aquila o di leone, coda a spirale, terminante
cina. oriani, x-19-343: due o tre anni or sono la prima crociata
ai superbo drago / preme la testa, o pur la coda ingombra. baldi,
natura un'anima di drago, due o tre volte si sforzò di ragionare su
della sorte avversa, del male fisico o morale. g. sacchetti, ix-151
. g. sacchetti, ix-151: o superba nemica, o aspro drago, /
sacchetti, ix-151: o superba nemica, o aspro drago, / che credi far
ma iddio la ci rappresenta come donnadragone o dragodonna: congiugnendo con estrema fro- dolenza
. pallone aerostatico frenato impiegato come osservatorio o come ostruzione antiaerea. panzini,
panzini, iv-207: 'pallone drago 'o 'drago '. pallone frenato per
vallisneri, iii-401: 'drago 'o 4 dragone marino '. ve n'
scorza / di qualche arbore scorra, o da le vene / del drago pur
coltellaccio dando un colpo in un ramo o nel tronco d'essi, che sono molto
... è una gomma, o succo gommoso, congelato, secco, friabile
buona / abbiam per voi portata, o fiorentini. getti, 15-ii-372: non
. prenderà a suo piacimento il dragomanno o sensale, e quando vorrà andare a
quando vorrà andare a bordo a qualche bastimento o uscire di porto, nessuno gli darà
astarii, i triarii, gli antesignani o campigneni, i ferentarii, i sagittarii,
arald. di figure di animali draghiformi o di animali forniti di ali e coda
. soderini, ii-126: il dragone o dragoncello in toscana si chiama targone;
il corio, che nascevano ne'varghi o sotto l'ascelle, e che alla più
bianchiccia, simile a un verme o sia ad un piccolo serpentuccio racchiuso in una
-per simil. guittone, i-14-36: o che non più senbrasse vostra terra dezerto
): è meglio a stare col leone o col dragone che stare con una rea
uomo, ma è d'un leone o d'un dragone. g. c.
siccome l'aguglia, 0 dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna
, 0 dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna il signore
dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna il signore dell'oste fare
conosciuto anche come * pesce ragno 'o * tracine '(cfr. drago
pesci che ho trovati non aver tal vescica o nuotatoio, sono la lampreda, la
febbraio all'ultimo nei luoghi caldi o al fine di marzo ne'temperati e nei
che lanciava palle di ferro da 40 o 50 libbre. 12. marin.
. -far arrossire un dragone: fare o dire cosa che, per la sua
giamboni, 7-27: i dragonieri, o quegli che portano le 4 nsegne che
un 4 polipo dra- goniforme ', o grumo di sangue, come abbiamo detto,
acuta come è quella dello aro. o. targioni tozzetti, 3-2-270: 4 dragontea
lat. dracontia (dal gr. spaxovrioc o spaxovxeta [3otocv /)])
bicicletta. = dal fr. draisine o draisienne (dal nome dell'inventore,
dramma; suoi multipli il didramma (o statere), il tetradramma, il
moneta, onde altre monete di due o di quattro dramme « didrachme » e
tanto che dramma / me remarrà de vita o de valore, / non partirà da
lui, chi la pietà credesse; / o che in quel cor, per indugiar
. -i). componimento (tragico o comico, sacro o profano, in
componimento (tragico o comico, sacro o profano, in prosa o in versi
, sacro o profano, in prosa o in versi) destinato alla rappresentazione teatrale
) destinato alla rappresentazione teatrale, cinematografica o televisiva, oppure concepito e realizzato come
, 1-1032: tra i soggetti, o grandiosi per se stessi, o fatti tali
soggetti, o grandiosi per se stessi, o fatti tali da una rimotissima antichità,
ha genio, riesce necessariamente più o meno diverso dall'altro. manzoni, 47
, che potrà essere artisticamente superiore, o anche inferiore, alla rappresentazione che se
, 6-59: sulla scena e sull'orchestra o palco giocano per un vile guiderdone,
dopo la tragedia. -dramma sacro o liturgico: quello che tratta argomenti religiosi
teatro, era costretta poi a fondare o lasciar fondare teatri per esibirvi le commozioni
religiosi del '6oo. -dramma musicale o per musica, dramma lirico: quello
che si eseguisce accompagnato, in tutto o in parte, da canti e suoni;
scena che per arricchire foggia un testamento o una eroina che s'innamora del suo
ridicola ogni tragedia. -dramma comico o buffo o giocoso: di argomento allegro
tragedia. -dramma comico o buffo o giocoso: di argomento allegro, faceto
orribile / bestialità. -dramma borghese o sperimentale: quello che affronta i più
'non c'è dramma '. o di quella che è la più importante
attore di un dramma, il quale sarà o breve o lungo, secondo la volontà
un dramma, il quale sarà o breve o lungo, secondo la volontà del poeta
smarrimento, provocato da gravi mali fisici o morali; tormento interiore causato da situazioni
, un dramma: dramma di stupore o di sforzo. essi ci rivelano che l'
. 6. locuz. -essere o non essere all'altezza del proprio dramma
all'altezza del proprio dramma: essere o non essere in grado di recitare degnamente
recitare degnamente la propria parte nella vita o in una situazione particolarmente difficile. manzini
: svolgere la propria parte nella vita o in un evento decisivo con impegno e
quasi drammaticamente varii personaggi a parlare, o con riferir prima l'autore l'occasione
l'uomo prende per rappresentare la passione o l'affetto altrui o proprio, è altra
rappresentare la passione o l'affetto altrui o proprio, è altra dall'ordinaria,
passionale, il poeta che fosse esclusivamente epico o drammatico diventerebbe un narratore di casi o
o drammatico diventerebbe un narratore di casi o un rappresentatore di azioni in conflitto.
che nella scena si rappresenti l'azione o atto, dal quale son denominate le favole
per le belle arti, 1-2-8: convenga o no alla natura dell'azione drammatica,
drammatica, denno sempre avervi luogo una o due cantatrici a rappresentar le parti principali
. -con riferimento ai componimenti letterari o musicali concepiti e scritti per essere recitati
parte di coloro che hanno una volta o due senza più letto poemi drammatici, si
un poema eroico drammatico e uno esegetico o comune, e una tragedia saltata.
mosco e teocrito, ma è riportato o inserito nel racconto. d'annunzio, v-2-313
condurrà a finire estenuata la poesia, o per lo meno la poesia epica e drammatica
,... dove fosse, velata o no, dimostrata o lamentata, l'
fosse, velata o no, dimostrata o lamentata, l'inutilità dell'esistenza, il
un critico); che ne vieta o ne autorizza la rappresentazione, imponendo eventualmente
drammatico: -numi del firmamento! sogno o son desto? eppure quello laggiù è
'drammatismo'. per 4 arte drammatica'o 4 cose spettanti ai drammi ', è
caratteristiche teatrali (un fatto di cronaca o di storia); dialogare. - anche
. figur. esagerare sproporzionatamente la gravità o l'importanza di un fatto, di un
foscolo, xi-2-559: l'arte nuova o scienza chiamata drammaturgia da'tedeschi. p
e nuova. 4 arte drammatica * o 'drammatica'. baldini, 4-134: i giovanotti
vedere nella 4 dramatur- gia ', o vero inventario di drammi dell'allacci.
borzacchini dorati, che li zoccoli o scarpini ferrati a ghiaccio; ma
, v-1-489: non più smorfie simboliste o decadenti, arzigogolature raffinate di versi e
nello stringere e sciogliere nodi di seta o di velo. pavese, 6-330: feci
-rifl. indossare ampie vesti cascanti (o abbondanti drappi all'uso antico).
delle tenebre. 3. dipingere o scolpire una figura ricoperta di ampi drappeggi
'panneggiare, drappeggiare', vale fare o dipingere le vestimenta, i panni, onde
panni, onde sono coperte le figure o si adomano i luoghi rappresentati in un quadro
e. cecchi, 7-72: erano tre o quattro negre, drappeggiate di rosso e
che è rappresentato come ricoperto di drappi o di abiti abbondanti (una figura).
, ciascuna delle quali ne ha uno o più, secondo la lor forma.
. chiabrera, i-ii- 363: o ben difese, o belle torme amate,
363: o ben difese, o belle torme amate, / di latte fecondissimo
e simili (e possono esservi dipinte o ricamate, oltre a figure ornamentali,
a figure ornamentali, immagini di santi o armi gentilizie); drappeggio, festone
, non che dei quadri da stanza o delle tavole da chiesa. bresciani, 1-i-30
argentino. 2. figur. disegnatore o pittore di addobbi, di festoni;
fregiature che si facevano d'oro a mordente o a bolo, le quali erano più
gusto, se non convien al soggetto o ai personaggi: come le stoffe gaie e
detta arte possa fare fallire alcuna fiera o drapperia oltramontana. statuti dell'arte della
di seta), destinata ad addobbi o a vestiti di lusso; la pezza
i-114: panno vergato e vergolato, o tessuto a verghe ed a vergole,
come drappi listati, fregiati, fioriti, o veramente a liste, a fregi,
liste, a fregi, a fiori, o tessuti o ricamati o compartiti, che
a fregi, a fiori, o tessuti o ricamati o compartiti, che gli vogliamo
, a fiori, o tessuti o ricamati o compartiti, che gli vogliamo chiamare;
di vestirmi, e mi sarà caro o ormisi o tabi o canovaccio di seta,
, e mi sarà caro o ormisi o tabi o canovaccio di seta, o altro
mi sarà caro o ormisi o tabi o canovaccio di seta, o altro sì
ormisi o tabi o canovaccio di seta, o altro sì fatto drappo per le calze
: volendo comprare una pezza di raso o d'ermisino, la fa cavar fuori di
ricercando se vi è una minima macchiolina o un piccolissimo tagliuzzo; sopra il qual
-drappo a oro, drappo d'oro o d'argento: intessuto, trapuntato,
, trapuntato, ricamato con fili d'oro o d'argento. guido da pisa
i sedili delle chiese, per avvolgere o ricoprire oggetti preziosi; tenda, cortina
una pittura. -drappo funebre o mortuario: coltre (ordinariamente nera,
(ordinariamente nera, bordata d'oro o d'argento) che ricopre la salma
d'argento) che ricopre la salma o la bara del defunto; drappeggio nero
dell'altare (in occasione di funerali o di funzioni di suffragio).
, che è una striscia di taffetà o d'ermisino, larga fino a due
fiorentine di condizione ordinaria era portata in capo o alle spalle quando andavano fuori di casa
del drappo in una 'veronica 'o in una * faena '. brancoli,
-benda, fascia. -drappo inglese: benda o garza medicamentosa; cerotto. libro
[de'cassoni] si foderava di tele o di drappi, secondo il grado e
. mauro, xxvi-1-294: vien la cornar o la biz- zocca in quello, /
bisogna / un bel paio di brache o un drappicèllo. baldi, ii-16:
drasticamente dire, i due opposti teologismi o i due opposti materialismi. soffici,
voce dotta, lat. scient. dreysseniidae o dreyssensiidae, dal nome del genere drey
impianti (canali aperti, canali coperti o gallerie filtranti) destinati al prosciugamento di
]: ogni novità vi era accettata o provata: la fognatura a cannelle, che
acqua, scavandovi fosse e ponendovi tubi o cannoncelli di terra cotta, e di tegole
cannoncelli di terra cotta, e di tegole o doccioni riversati. alcuni chiamano questo modo
chiamano questo modo 'collagio 'o 'colaggio '. il suo vero vocabolo
voce oramai invalsa per indicare lo scolo o spurgo dei terreni acquitrinosi o palustri mediante
lo scolo o spurgo dei terreni acquitrinosi o palustri mediante opere e canali sotterranei.
altri punti rigavano la superficie sassosa, o scavalcavano i dirupi su trampoli e cavalletti.
in eccesso dell'acqua ch'esse possono ritenere o conservare per l'attrazione capillare. ballesio
di caucciù e di altre sostanze, o anche per scorrimento). arlia,
fognare un ascesso, un bubbone ', o altro malanno che richieda la * fognatura
trequarti da fognatura, da fognare 'o * per le fognature '? giusto!
mantenendo aperto l'orificio con un tubo o con filacce. emanuelli, i-224:
femm. -trice). tecnico o lavoratore addetto alle opere di drenaggio.
sm. addestramento (dei cavalli o dei cani). = adattamento del
il piede. sannazaro, 8-126: o driadi, formosissime donzelle de le alte
si nasconde / tra queste piante, o s'invisibil nuota / leggiadra ninfa ne
neri, 4-50: ditemi, o fauni, o ninfe, o driadi,
: ditemi, o fauni, o ninfe, o driadi, o monti,
o fauni, o ninfe, o driadi, o monti, / ditemi,
fauni, o ninfe, o driadi, o monti, / ditemi, o tronchi,
driadi, o monti, / ditemi, o tronchi, ov'il mio ben si
forniti di calici divisi in otto o nove parti, le corolle di
parti, le corolle di otto o nove petali, e molte cariopsidi piumose,
tra i piedi sempre lui, o quasi: ma più l'aveva più s'
onomatopeica che imita il suono del campanello o rumori affini. pea, 7-428:
, sf. marin. ognuno dei cavi o paranchi, fissati al centro o agli
cavi o paranchi, fissati al centro o agli angoli superiori delle vele, che
quale si issano le vele allacciandole direttamente o al pennone od all'angolo superiore d'
all'angolo superiore d'una vela aurica, o facendo paranco sopra se stessa o sul
, o facendo paranco sopra se stessa o sul bozzello del mante o su quello
sopra se stessa o sul bozzello del mante o su quello cucito all'angolo superiore delle
letto di fiume diritto, naturale o artificiale, per cui una svolta dello stesso
non hanno certo veruno segnale lo quale o provi la maestria del dirizza- mento o
o provi la maestria del dirizza- mento o riprenda la perversità. s. agostino volgar
vecchio e torto più tosto si rompe o arde, che non si dirizza.
e portare in commune la cosa intiera o veramente darla ad altri, come fanno
li principi nel fabricar fortezze, drizzar strade o voltar fiumi. spolverini, xxx-1-37:
(errori, sbagli, difetti, o persone che errano). a
; indirizzare, guidare (verso un punto o luogo determinato, verso un particolare bersaglio
.: rivolgere a un fine morale o spirituale. latini, i-246: n'
: colui che stava di fuori, o non avesse capito o volesse fare un'
stava di fuori, o non avesse capito o volesse fare un'altra strada, drizzò
fè che ogni dubbiar mi sgombra / o s'io ti vo fedele e parteggiano,
del cavalcare; e così nullo prelato o signore drizzò mai li sottoposti, se
, che ragionava non già di politica o di regno, ma della gratitudine sua
vi pare fateli stampare coi vostri o tutti, o parte, e 'l capitolo
stampare coi vostri o tutti, o parte, e 'l capitolo dirizzatelo a voi
parte, e 'l capitolo dirizzatelo a voi o a chi vi pare. 12
vi pare. 12. mettere (o rimettere) in posizione verticale; mettere
e mausolei. spolverini, xxx-1-107: o pur (colà dove più ignudo e scarso
ferali / che distrugger dee poscia il foco o 'l tempo. carducci, 1006:
che dovesse esser accettato dalle parti, o d'aver essi potere il farlo accettare
indagar più volte ove sovrasti / fiume o ruscello; ove si drizzi o sparga /
/ fiume o ruscello; ove si drizzi o sparga / qualche a rive soggetta incolta
cielo dirizzato. boccaccio, 1-8: o giovani, i quali avete la vela
lui con disperato fine / di punirlo o fermarlo. botta, 5-19: pareva
, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona, disposta
a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona, disposta del tutto
), sm. strumento di acciaio o di ferro, appuntato da una parte,
nero intorno agli occhi con un drizzatoio o spillo da capelli, intinto nella polvere
secca, che, aggiunta a cibi o a bevande, ne aumenta e ne
qua, non so se per bene o per male, e ritorna...
. sostanza di origine naturale, animale o vegetale (contenente un principio attivo),
che può servire direttamente come medicamento o per l'estrazione di prodotti usati come tali
, n-102: se una droga medicinale o di tintura è migliore di un'altra,
cui solamente erano svegliati con brace accesa o con piastrelle arroventate. pirandello, iv-105
siano sciagurati che han bisogno di vino o di droghe per annegare in paradisi artificiali
figur. tutto ciò che eccita la fantasia o la sensibilità, e in generale esercita
acconciare con droghe una sostanza per conservarla o condirla; metter aromi; dar odore
affondava le braccia nel sacco del sale o drogava il rosso tritume cosparso di grasselli.
con stupefacenti (al fine di diminuire o di annullare l'autocontrollo psichico, o
o di annullare l'autocontrollo psichico, o di stimolare le energie naturali o fisiche
, o di stimolare le energie naturali o fisiche). montale, 3-184:
se il cardinale mindszenty è stato drogato o no. -sport. aumentare artificialmente
droghétto, sm. drappo di tutta o mezza lana (alle volte con seta
, 2-12: conoscete il legnone, o miei messeri? / là vivi i
buccheri] in mano d'un rigattiere, o che, con altre cose dell'indie
nelle loro botteghe; ma la scatola o l'alberello è vuoto. arila, 178
'droghiere ', cioè venditore di droghe o spezie, come dicevasi per antico e
. drome, dal basso ted. dróm o dall'oland. drommer 1 travicello '
dromedario né elefante / l'odorato indo o l'etiope adusto. p. della
in generale, qualsiasi segnale (naturale o manufatto) o quelle particolarità del terreno
qualsiasi segnale (naturale o manufatto) o quelle particolarità del terreno che possono servire
dotta, gr. bizant. 8pó|i. o? 1 corso, strada '.
, comp. dal gr. 8póp. o? * corsa 'e yp&inicc -aro
infermo si mette all'improvviso a correre o a camminare in stato di automatismo;
madre, che amava le definizioni scientifiche o che sembrassero tali, mio padre aveva
, comp. dal gr. 8póp. o? * corsa 'e piavta
. ant. bastimento medievale da corsa o da guerra, a vela o a remo
da corsa o da guerra, a vela o a remo, con due ordini di
, comp. dal gr. 8póp. o? * corsa 'e dal tema
agevolmente si pigliano per gocciole d'acqua o rugiada. = voce dotta,
carnivore; hanno foghe semplici, radicali o verticillate, irritabili, in parte mobili
piante acquatiche, ovvero di luoghi torbosi o arenosi umidi delle regioni temperate e tropicali
delicati moscerini dai colori pallidi, bruni o rossastri, dalle ali vitree e iridescenti
contrade cittadine il bianco / tuo lume [o luna] al drudo vii, che
nel cuore. d'annunzio, iii-2-252: o mille volte adultera del cielo, /
intorno al losco fascino degli occhi, / o druda dell'imberbe. c. e
eleggere il male per cupidigia di piacere o d'onor terreno, che sono i drudi
loro dottrina, e di tutte questioni palesi o private erano divisatori, di domicili,
1-342: 'drungàrio', il capo o condottiero di uno o più drunghi nelle ordinanze
il capo o condottiero di uno o più drunghi nelle ordinanze greche al tempo
un solo carpello (come la pesca o le ciliege), l'epicarpio forma la
, agg. bot. attributo di frutto o di seme che ha alcuni caratteri della
base comune, la quale può essere o della stessa natura dei cristalli formanti l'
stessa natura dei cristalli formanti l'aggruppamento o di natura diversa; nel primo caso
]: * druse '. cavità più o meno considerabili che trovansi ne'filoni e
discrezione che si discorre dell'* interno 'o 'ventre * (come dissero
= cfr. ruzzolare. du o dua, v. dove.
che indica l'insieme di due persone o cose (una parte del discorso).
per indicare l'insieme di due persone o cose. -duale ellittico: quello relativo
due princìpi fondamentali tendenti a un fine o anche opposti. -in partic.:
. -in partic.: ogni sistema filosofico o concezione religiosa che consideri la realtà o
o concezione religiosa che consideri la realtà o la vita spirituale come dipendente dall'azione
due principi o enti opposti o antitetici (bene e
due principi o enti opposti o antitetici (bene e male, materia
distingue, né riunisce, ma sequestra o confonde, e si radica nelle forinole
nelle forinole viziose ed eterodosse del dualismo o politeismo, e deltemanatismo o panteismo,
del dualismo o politeismo, e deltemanatismo o panteismo, la prima delle quali sostituisce
quali sostituisce il divorzio di una dualità o moltiplicità ripugnante e insociabile all'unità primitiva
* contrasto, dissidio 'tra due persone o principii. pratolini, 2-409: ella
-i). chi professa o sostiene il dualismo o una teoria dualistica (
professa o sostiene il dualismo o una teoria dualistica (in filosofia,
al dualismo; che considera la realtà o la vita spirituale come dipendenti dall'azione
come dipendenti dall'azione di due principi o enti opposti o irriducibili l'uno all'
azione di due principi o enti opposti o irriducibili l'uno all'altro (un
, sostituendole quella dualistica, e parsistica o manichea, della lotta del bene contro
formati da parti (costituite da atomi o gruppi di atomi) di opposta polarità
. l'essere composto di due elementi o principi o organizzazioni; associazione o
essere composto di due elementi o principi o organizzazioni; associazione o contrasto di
o principi o organizzazioni; associazione o contrasto di due princìpi o elementi tendenti
associazione o contrasto di due princìpi o elementi tendenti a un fine o irriducibili
princìpi o elementi tendenti a un fine o irriducibili l'uno all'altro; relazione
1-13: la stessa nozione di vita, o si consideri universalmente, ovvero si contempli
1-344: ma se esso * uno 'o * unità 'non è numero,
non è numero, ma è quello o da cui nascono, o in che si
ma è quello o da cui nascono, o in che si contiene tutti i numeri
. fis. in elettrologia, principio (o legge) per il quale l'identità
e retta [dualità nel piano) o retta e piano [dualità nella stella
, 27: segue da ciò la diarchia o la duarchia. = voce dotta
. dante, inf., 11-93: o sol che sani ogni vista turbata,
/ facean dubbiar se mortai donna o diva / fosse che 'l ciel rasserenava intorno
fede, i che dubbii? o che vaneggia il tuo pensiero?
io dovessi accettare il troppo traboccante favore o pure rinunziarlo. pallavicino, i-20:
librerie e negli archivi da me successivamente citati o si conservano autentici, o in tali
successivamente citati o si conservano autentici, o in tali copie che per l'autorità
esaminarono quale andata fosse più ottima, o tornare addietro a riacquistare le perdute cose
addietro a riacquistare le perdute cose, o seguire la dubbievole mobilità della fortuna dietro
via: lasciava di sé fama, o avanti lei compariva; perché occhio e
, figuratevi la nostra ansietà; speriamo o di abbracciarlo dimani, o di ricevere
ansietà; speriamo o di abbracciarlo dimani, o di ricevere almeno vostre lettere, che
ha, che voler rifiutarle a lungo o provarle mi parrebbe giovanile gara.
nulla falsità si debbe dire scientemente accusandosi o scusandosi, e non si debbe affermare nulla
; controverso, inattendibile; di lezione o di attribuzione incerta; di discussa validità
la coscienza incerta circa la sua validità o interpretazione, oppure circa l'applicabilità al
. du- bitoso è quello nel quale o la sentenzia è dubbia, o la
nel quale o la sentenzia è dubbia, o la causa è in parte onesta e
non le costrigne a ciò fare) o dubbie o sforzate o sanza drittura alcuna
le costrigne a ciò fare) o dubbie o sforzate o sanza drittura alcuna di significazione
a ciò fare) o dubbie o sforzate o sanza drittura alcuna di significazione fuor di
, / né s'altro di periglio o di spavento / più grave e formidabile or
l'altre volte in altre forme / mentito o dubbio; ma verace e chiaro /
, 1-39: se gli è amico o nemico non comprende: / tema e
del passato oblio. parini, 434: o bella venere, per cui s'accende
quale? non ne aveva nessuno. o con sicurezza molto dubbia: « è
non so qual si fosse più difficile, o a voi far paura, o il
difficile, o a voi far paura, o il loro capitano farlo più sicuro.
di credere, conoscere, agire con fermezza o fi ducia o costanza o
con fermezza o fi ducia o costanza o soddisfazione. fra giordano
o fi ducia o costanza o soddisfazione. fra giordano, 1-86
, da poterti di ciò che tu vorrai o domanderai dichiarire? poliziano, st.
ancora mi nascondi / il tuo dubbio o la tua certezza! moravia, viii-30
tutta toste conosce se si conviene stare o andare. boccaccio, iii-10-64: io
., 165: tutti gli altri re o vinti da voi per battaglia furono ad
: -or discendine giù, solo o seguito / come più vuoi; -ripiglia il
od in romito, / ché per dubbio o svantaggio io non ti lasso.
; ambiguità di significato; incertezza o difficoltà di interpretazione o di attribuzione;
significato; incertezza o difficoltà di interpretazione o di attribuzione; punto oscuro, questione
principal dubbio, chi vuol conoscere se egli o alcun altro è innamorato o no,
se egli o alcun altro è innamorato o no, non ha più manifesto segno
né più certo, che conoscere se egli o altri lontano dalla cosa amata s'attrista
e accettare -che cosa? di sposarsi o soltanto dei soldi? - ecco che il
. -dubbio metodico: sospensione volontaria (o sistematica, nel dubbio cartesiano) dell'
dello studioso che si astiene dall'accettare o dal formulare giudizi o verità senza prima
astiene dall'accettare o dal formulare giudizi o verità senza prima averli sottoposti ad esame
abborrire e senza adorare le cose vecchie o le nuove, per ritrovare e discernere le
propri dubbi, avere i propri buoni o riveriti dubbi: avere buone ragioni per dubitare
, portare dubbio di qualcosa: dubitarne o sospettarne; temere il verificarsi di un fatto
di incertezza. manso, 1-107: o qui potrebbe cader in dubio se l'
in dubio se l'amor della generazione o pure l'altro libidinoso soggiacciano all'amore
certo circa la realtà di un fatto o la verità di una dottrina; essere
san francesco è in dubbio se orare o predicare e lo fa chiedere a «
dubbio a l'intelletto, / la speranza o 'l temor, la fiamma o
o 'l temor, la fiamma o 'l gielo. marino, 237: la
/ sì che dubbio facea s'er'alba o luna. -lasciare in dubbio: lasciare
/... / e 'l sedere o 10 star, che spesso altrui /
in dubbio: non essere pienamente sicuro o convinto, dubitare; esitare, temere
fare quando nasce alcuno con due capi o due colli?... si devono
di certezza verificabile in siffatti particolari, o per la incertezza e dubbiosità che vi
la cronaca della sua vita in questo o quell'anno stimasse di non conoscere più
dubbiosa mente, / se partir deve o far quivi soggiorno. castiglione, 307:
, non certo; di incerta attuazione o conseguimento. petrarca, i-2-91: come
, inconsistente. boccaccio, iv-105: o bellezza, dubbioso bene de'mortali,
e allora intenda qui chi dubita, o chi qui volesse opporre in questo modo.
se questo ascanio nacque di lavinia, o fosse quello che nacque di creusa quando
, dove, se a riprese, o di séguito, se per pubblicarli, o
o di séguito, se per pubblicarli, o per abbruciarli, di tutti questi dubbiosi
alla dubbiosa cosa. sannazaro, 5-91: o nobile padre e maestro di tutto il
se alcuno vizio v'era, quello già o per paura o per vergogna de'padri
era, quello già o per paura o per vergogna de'padri o de'maggiori stava
per paura o per vergogna de'padri o de'maggiori stava coperto et ascoso,
sé vi produce nebbie piene d'oscurità o di dubbiosa luce. leonardo, 7-ii-12
mai potrò aver quell'interesse storico (o scientifico?) esclusivo, quasi incosciente
letter. incertezza di chi non sa o non può concepire un'idea, formulare un
cose che prima conosceva con dubitanza, o al postutto non le conosceva. masuccio
in senso concreto. ciò che è occasione o causa di dubbio, d'incertezza;
superbia: che, dove vedo freddezza o dubitanza, non mi permette d'insistere.
lo suo fallo, sanza dubitanza / o di forza o di biasimo acquistarci;
, sanza dubitanza / o di forza o di biasimo acquistarci; / come saprà
quello onde tu sia in dubitanza sia bene o male; ché bontà riluce per se
, non prestar fede interamente a realtà o fatti contingenti; non riuscire a prevedere
ordinariamente seguito da un complemento di argomento o di limitazione, oppure da una proposizione
uso pleonastico). -nella forma negativa o anche interrogativa indica certezza, decisione.
de l'amico se elli è buono o rio, dei tenere sospesa l'amistà
avanzare riserve (e nella precettistica didattica o retorica si riferisce al dubbio metodico che
è possibile saper, circa una arte o scienza, dubitar ed interrogar a proposito e
avvegnaché poco mi muova sia fatto bene o no, perché tu medesimo hai già dubitato
avesse avuti alcuni altri eccellenti spiriti gli quali o istorie o orazioni o libri morali avessero
altri eccellenti spiriti gli quali o istorie o orazioni o libri morali avessero scritto, molto
spiriti gli quali o istorie o orazioni o libri morali avessero scritto, molto più si
mano, e sollevòllo e disse: o di piccola fede, perché dubitasti? beicari
che si dubitano. dottori, 145: o discacciato / fugge dal nostro error?
battaglia non si meni oste che dubiti o abbia paura. morovelli, 279: ma
io mi ero apparecchiato a sentirmi un dì o l'altro addentato dal morso epigrammatico dell'
ora ch'un'altra / sia malinconoso o non così disposto / ad allegrezza,
, pensi per qual maniera, / tacendo o ragionando, porrà da quello stato /
porrà da quello stato / me'ritrarlo; o, dove dubitasse, / prenda il
del discorso, un segno grafico, o anche un suono inarticolato). savonarola
non vogliamo distinguere con troppi segni dubitativi o con note divinatorie, contenti, dopo
superflua, dice niuno autore antico o moderno, degno di essere avuto in considerazione
materia sia il decidere se 'all'oro o all'argento si debba dare la preferenza
ii-316: quale delle antiche lingue teutoniche o schiavone sia madre della tedesca e della
parlare, quando noi mostriamo di cercare o se noi dobbiamo dire qualche cosa, o
o se noi dobbiamo dire qualche cosa, o quale, o onde cominciare, o
dire qualche cosa, o quale, o onde cominciare, o dove fornire, e
o quale, o onde cominciare, o dove fornire, e simili cose: peroché
di quel ch'abbia a dire, o dire prima d'ogni cosa; o come
, o dire prima d'ogni cosa; o come rispondere agli altrui argomenti.
pensieri amorosi da due cose poteva procedere: o veramente da una dubitazione e continua gelosia
dubitazione di quel ch'e'dovessi fare, o d'intendere solamente a orare, o
o d'intendere solamente a orare, o alcuna volta al predicare. guicciardini,
mise mai in consultazione se era bene o no che il sole o si
bene o no che il sole o si levasse o tramontasse; niuno in dubitazione
che il sole o si levasse o tramontasse; niuno in dubitazione che l'acqua
se bene ingiusta, ha qualche validità o almeno qualche apparenza; ma da causa
dei mercanti di calimala, 2-3-25: parola o clau sola o capitolo o
: parola o clau sola o capitolo o dizione dubitevole, o della quale
o clau sola o capitolo o dizione dubitevole, o della quale si du
sola o capitolo o dizione dubitevole, o della quale si du bitasse
quale si du bitasse, o fosse o si dicesse oscura. varchi,
du bitasse, o fosse o si dicesse oscura. varchi, 7-89:
né mai vien mozza / la voce, o dubitevole si prostra. = deriv
dubitoso s'ancora ei spirassero l'aure / o ritor- nasser pii del dolor mio da
; difficile a capirsi (una dottrina) o a decifrarsi (uno scritto).
, conv., iv- xxvn-18: o atene, non domandate a me aiutorio,
se non fosse capitato loro un duca o a dir poco un conte. c
messer lo duca; / ch'egli, o suo oficial, mi riconduca, /
carattere tipografico di punti 44; grosso o doppio canone. carena, 1 -77
progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante,... canoncino, canone
sotto la giurisdizione di un duca (o di un doge); e indicò
fa una verga quadra, longa un braccio o più, battuta bene e distirata,
, comandante supremo di forze militari terrestri o marittime; nell'impero bizantino, capo
nell'impero bizantino, capo militare di una o di più province. - in senso
duce, / cui non ha roma o macedonia eguale, / che carriaggi e
/ dalmazo degli re, e dusi o conti. sercambi, 64: la signoria
e regge, / pugna per noi, o 'l suo gran scudo almeno / c'
simil. con riferimento a oggetti materiali o a concetti astratti. dante, purg
tasso, 8-6-269: seguendo del moto o pur del senso, / incerti duci
entom. disus. regina delle api (o anche delle vespe). vallisneri
onorata col titolo di 'duce 'o * capitana 'e * guida '.
dio: / cercate a ciò venturieri, o sire: / una duchea basta a
del visionario, e altri di impostore o di venduto, e fabbricante di duchi senza
duchesnea fragarioides, cioè la fragola indiana o fragola matta. = voce dotta
accorre sol poeti e duchesse, / o porta de'sacrati, sorridi nel florido arco
qui desiderabile la dittatura, il fùhrertum o « ducismo » (come avevano cominciato
di rispetto / era polver di duco o violetto. speroni, i-4-413: ecco adunque
un uccello pare ch'intenda la cuccoveggia, o 'l duco, uccello rosso e tempestato
al capo. alfieri, v-2-845: o dea, tu figlia di valor, che
. -accompagnato da un pronome personale o dimostrativo. giacomino pugliese, 182
di marte, / ch'ad uno, o a due, o a tre,
ad uno, o a due, o a tre, vernano in giostra. m
di pennuti / rete si spiega indarno o si saetta. pulci, 19-3: ascolta
quantità (anche nelle locuz. uno o due, due o tre).
nelle locuz. uno o due, due o tre). -due parole: discorso
vi-1-197 (56-12): se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io
verace in questo loco, / che dui o tre giù ne tornare accesi, /
che si dimostra, che furon miracolosi, o che non furon niente. tozzi,
, par., 12-91: non dispensare o due o tre per sei, /
., 12-91: non dispensare o due o tre per sei, / non la
saggezza dell'idea, e di follia o illusione degli individui. -sm.
). la seconda ora della prima o della seconda metà del giorno. celioni
chiamo? -amo. / -ami tu dua o pur un solo? -un solo.
dua faccino quattro. -dividere o dividersi in due: tagliare o tagliarsi
-dividere o dividersi in due: tagliare o tagliarsi a metà, fare due parti
concetti; spezzare una relazione; separare o separarsi. giamboni, 7-39: la
v.]: al ripetersi di detto o di fatto molesto. né solo alla
nella terra tua / ed è pur sola o dua / sed'ella è bella fa
-non gli vuol dare? -o buon, o buono; non ha un che dica
s'el debbe il patre santo visitare / o se 'l pastor diè pur venire a
/ mezzo infra duoi se voi eravate o no. g. bargagli, xli-
e'fatti nostri. gelli, iv-47: o dio, quanto mi paion lunghe queste
le due converrà esser l'una: / o il mal vincerà me o io il
: / o il mal vincerà me o io il male. -stor.
cui possono essere esempi in qualche miniatura o tavoletta orientale, bizantina o dugentesca.
qualche miniatura o tavoletta orientale, bizantina o dugentesca. montale, 3-231: libri,
. m. -i). scrittore (o anche artista) del duecento (del
niuno fra'ducentisti è da antiporre: o vogliamo per la perfezione de'costrutti,
vogliamo per la perfezione de'costrutti, o vogliamo per la proprietà de'vocaboli.
trecentisti e duecentisti... sono o di oscurissima e incertissima, o di
sono o di oscurissima e incertissima, o di perduta significazione. carducci, ii-4-132:
dubbio che questa voce, così scritta o pronunziata, sia regolare e buona:
-quantità indeterminata, che s'intende grande o grandissima. muscia da siena, vii-292
2. sm. duecento persone o cose. boccaccio, 1-ii-487: domandò
. 3. il secolo tredicesimo o decimoterzo. leopardi, ii-91: non
: non vediamo noi quante parole nate o allevate nel nostro paese, cioè nella lingua
qua passare in francia; quivi alterate o di forma o di senso o d'
in francia; quivi alterate o di forma o di senso o d'ambedue; sono
alterate o di forma o di senso o d'ambedue; sono ritornate in italia come
francese, e ciò fino dal cento o dal dugento o dal trecento, e
e ciò fino dal cento o dal dugento o dal trecento, e tuttogiomo nella metà
testo del duegento, possibilmente cavalleresco; o se no, traduzione. serra,
, il dugento; consiglio dei dugento o del dugento: magistratura, attiva in
a riveder dugento / mila persone, o più de le scintille / del fuoco stuzzicato
. compiuto per mezzo di un duello o di duelli; che concerne il duello;
, d'una società di caffè, o per dir molto, degli scioperati d'
s'incantavano dalle trincee a guardarlo, o riconoscevano, gridavano il suo nome;
questione senza querela, ché questa è cosa o da disperato o da pazzo. s
ché questa è cosa o da disperato o da pazzo. s. maffei, 6-69
per lo più di spada, di sciabola o di pistola, che si svolge secondo
sangue nei duelli dei gladiatori fra loro o con le belve. -per estens
gladiatori] a duello. -battersi a o in duello, combattere in duello:
. bartoli, 9-24-2-149: or quanti, o navigando in mare, o combattendo in
quanti, o navigando in mare, o combattendo in campo a guerra, o in
o combattendo in campo a guerra, o in isteccato a duello, 0 mantenendo
duello, 0 mantenendo nimicizie mortali, o conducendosi a furtivi adulterii in casa altrui
soli con l'armi, e senza danno o morte de'sudditi, la querela o
o morte de'sudditi, la querela o contesa loro. d. bartoli, 9-28-2-185
e probabilmente ricordo di qualche racconto udito o letto o visto al cinematografo, dei
ricordo di qualche racconto udito o letto o visto al cinematografo, dei famosi «
le storie; di domilia anni dinanzi, o più, per ignoranza, ovvere per
, che non una libbra di greco o du'mila di tedesco. botta,
introducendo nel discorso una pausa, spiega o giustifica il senso del periodo che con
primo, di cui è il seguito, o il complemento. imbriani, 3-15:
g. m. cecchi, 19-18: o pandolfo pan fresco / midol- lonaccio,
forma di composizione musicale per due strumenti o per due voci. -per estens.
il compositore] molto intorno a duetti o cori, quali ancora procurerà si levino
del valore di due centesimi, soldi o quattrini. leggi di toscana,
deriv. dal nome del geologo e mineralogista o. p. dufrénoy (1792-1837)
quaderno, quando vengono due tre, o due quattro, nel trare de'dadi,
noi nella nostra lingua potremo chiamarlo duisono o bisono. = comp. da
bot. frutice lianoso, sdraiato o rampicante, della famiglia solanacee, dell'europa
zucchero comune) per vini e liquori o nella preparazione di cibi e bevande per
, e 'vincasi per fortuna o per ingegno', all'opulenza e al piacere
antichi principi moscoviti, assemblea di maggiorenti o bojari le cui attribuzioni erano puramente consultive
armi portatili al quale è stata asportata o sezionata l'incamiciatura anteriore, in modo
se ne distinguono due tipi: litoranee o costiere, desertiche o continentali. -per
tipi: litoranee o costiere, desertiche o continentali. -per estens.: estensione,
colli di sabbion bianco fatto dalla natura, o più tosto dal getto del mare,
potesse rimediare con il far nascere (o sia che il mare ve le abbia
quegli scanni, banchi, dune, o cavalli di rena, che vi si creano
al verificarsi di una data condizione o circostanza (ant. in correla
orfeo, 133: non son qui lupo o orso; / ma son tuo
hai tu patito disagio di denari? o perché non me ne chiedevi tu?
. « no davvero ». « o dunque »? « tu devi dire che
. -anche: coppia di suonatori o di cantanti che eseguono insieme un
insieme un brano musicale a due strumenti o a due voci.
dai colori mortuari, celebrava la decima o la duodecima messa funebre, colà, e
, come sogliono, per ansa duodenale o lobo duodenale del gastrico, o collo
ansa duodenale o lobo duodenale del gastrico, o collo anseàtico del perigurdio, questo nella
sotto ovina spoglia / vi sia un lupo o un spirito d'averno. -sdegno
forteguerri, 20-119: fidelbrando gli disse: o via figliuolo, / tu gli vuoi
incapi, / altrimenti vien morta o messa in duolo. 5. ant
e sface, / che il suo danno o rossor fra le campagne / con la
di un vasto edificio collettivo, caserma o lazzaretto, un intero brulicante accampamento si
processo civile moderno, mezzo di difesa o deduzione con cui il convenuto tende a
queste contendevano sopra una clausola della risposta o della duplica. -figur.
farò un'appendice delle odi travestite allegramente o tradotte in dialetti, che sarà curiosissima.
, che di quadrare il cerchio, o duplicare il cubo. sinisgalli, 6-14:
v'intrava [in quell'acqua], o maschio o femina che fusse, n'
[in quell'acqua], o maschio o femina che fusse, n'essiva duplicato
parte delle parti di qual si voglia animale o intellettivo o sensitivo che sia, che
di qual si voglia animale o intellettivo o sensitivo che sia, che non abbia in
. sm. dir. ciascuno dei due o più esemplari identici (e con uguale
del comando generale. -oggetto identico o molto simile a un altro,
parrochi si trasmettono, non trascorrino omissioni o duplicati. leopardi, iii-971: 10
oggetto, opera, azione che imiti o riproduca un'altra cosa. magalotti,
arte dia riproduzioni meccaniche costituenti duplicati più o meno perfetti di oggetti naturali, innanzi
la proposizione che l'arte è idealizzamento o imitazione idealiz- zatrice della natura è evidentemente
. -tipogr. raddoppiamento di una o più lettere dovuto a errore di composizione
dovuto a errore di composizione; foglio o segnatura inseriti due volte per errore in
cellula uovo (detti anche gemelli omologhi o identici), 9. matem.
9. matem. ant. proporzione o ragione duplicata di un'altra: proporzione
permette la rapida riproduzione di uno scritto o di un disegno; ciclostile, poligrafo
. duplicatore di frequenza: dispositivo magnetico o elettronico che eroga una corrente alternata la
tipografica che consiste nella ripetizione di due o più lettere o righe o pagine uguali
nella ripetizione di due o più lettere o righe o pagine uguali. carena,
di due o più lettere o righe o pagine uguali. carena, 1-89:
di lasciato, e dicesi delle pagine o righe dal compositore inawertentemente ripetute.
paroli ', è una reale duplicazione o triplicazione della posta. cattaneo, ii-i-
3. duplicazione del cubo (o problema di deio): famoso problema
agg. che consta di due parti o elementi distinti: eguali (e in questo
caso è sinon. di doppio) o diversi; che presenta due aspetti o
o diversi; che presenta due aspetti o caratteri dissimili; che ha due cause
caratteri dissimili; che ha due cause o due esiti differenti; che concerne due
esiti differenti; che concerne due cose o argomenti diversi, se non proprio opposti
. parini, xiii-79: tu [o nume] col tridente altero / a
persona: che mostra, nell'indole o nell'aspetto, caratteri diversi e contraddittori;
mala fede. -anche concretamente: atto o discorso ambiguo, menzognero; finzione,
poi la spesa del lavoro riescisse dupla o tripla delle valutazioni dell'autore; questa
qual prezzo si possa acquistarvi grano o dura. ojetti, iii-72: la tribù
, 112: donare panni di lana, o vestimenti di seta, non ha tanto
più al plur.): ciliege (o pesche) duracine. palladio volgar
tico... il ciriegio duracine, o del frate, che intende il vivere,
e basta non meno che la pergolese o duracine, la quale e a tivoli
bel rabbuffetto fattoli, se è stato marchiano o duracine. * = lat. duracìnus
durale, agg. anat. che concerne o appartiene alla duramadre. =
iv-210. duramadre (dura madre o semplicemente dura), sf. anat
quasi tutta la dura madre, o almeno gli strati delle sue fibre motrici fossero
fosse stata strettamente legata e privata di moto o impietrita, dovea di necessità cessare il
foglie, perché i vasi sono occlusi o schiacciati: ha colore più scuro del
, ne fa un'acquafòrte duramente incisa o un pastello sbiadito. 3.
concetto che per schivare la similitudine, o rozzamente, o duramente, o con poca
schivare la similitudine, o rozzamente, o duramente, o con poca efficacia narrarlo
similitudine, o rozzamente, o duramente, o con poca efficacia narrarlo. milizia,
una tristezza, una sofferenza, prima ignoti o duramente coartati. -con fermezza
l'alto grado di intensità di sensazioni o sentimenti dolorosi o molesti, * talvolta
di intensità di sensazioni o sentimenti dolorosi o molesti, * talvolta anche gradevoli)
il duraménto onusto / di tre sermenti, o men se si dorria / di più
avviene un fatto che non si può o non si vuole situare con determinazione temporale
quella notte, ma durante un mese o più non gli giovò trovarsi col marito,
4. prov. terzo o quarto aprilante, quaranta dì durante:
il tempo che fa il giorno 3 (o 4) di aprile deve durare,
lunga dimura / che lo foco astutassi / o che l'aigua seccassi; / ma
dante, inf., 2-59: o anima cortese mantovana, / di cui la
s'annulla, e tutto, / o prima o dopo, ritorna. montale,
annulla, e tutto, / o prima o dopo, ritorna. montale, 3-249
sottrarmi alla idea che qualcosa di noi può o addirittura deve durare. pavesi, 14
paesi a loro non convenienti, o 'non ci durano, o non prosperano,
, o 'non ci durano, o non prosperano, o ci degenerano.
'non ci durano, o non prosperano, o ci degenerano. -mantenersi a lungo fresco
grano duro, in grandi forme di tre o di cinque chili, che durano una
filato e tessuto in casa, di lana o di canapa o di ginestra, durava
in casa, di lana o di canapa o di ginestra, durava molti anni.
ed è spesso accompagnato da un avverbio o altra determinazione di tempo). guittone
amor dura, / se l'occhio o 'i tatto spesso non l'accende. petrarca
dura, / che 'l vento la disperde o solve il sole. marino, 2-44
di farlo re. -impers. o con sogg. indef. (specialmente in
duri!). c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 444: s'eo
data condizione (espressa da un avverbio o compì, predicativo o locuzione equivalente,
da un avverbio o compì, predicativo o locuzione equivalente, che può essere anche
da una proposizione subordinata (al gerundio o all'infinito introdotto da a, rar.
a, rar. da di) o da un complemento: continuare, persistere,
, ma chi più dura in battaglia o in cosa altra, finale è vincitore.
che ho in testa, e limandone due o tre altre già fatte. de sanctis
senza legami di fatti e senza sospensione o interesse di sorta. linati,
io durerò, insino che io arò voce o spirito da gridare. grazzini, 2-161
biasimare il lusso che allora s'introdusse o s'accrebbe in italia, salvo che si
, ma chi più dura in battaglia o in casa altra, finale è vincitore.
79: chi la dura la vince, o la perde malamente. magalotti, 24-254
esistenza premondana, mondana e sopramondana: o, se 1'esistenza incominci per creazione
suo svolgersi continuato senza indicazione di inizio o di fine; imperfettivo, lineare (
dicere: * io fui / nepote, o figlio, di cotal valente ',
da niente. folengo, ii-250: o pieni cuor d'ogni sporciccia, / malvagi
che la nostra soddisfazione finirà molto'tardi o non finirà mai. 2.
atto a durare nel tempo senza logorarsi o mutarsi o venir meno; che resiste
durare nel tempo senza logorarsi o mutarsi o venir meno; che resiste all'azione e
fecondi quanto altri mai in guerre sanguinose o durevoli. beccaria, ii- 707
settala, iv-97: niuna republica o città può al lungo conservare e la
dipintura, i cui colori in breve o a lungo andare perdono la vivezza: questa
la sustanzia di quella cosa; la durezza o la mollezza della cosa non è però
esterna con quelle oggimai scoperte interne superfizie o vuoti ulcerosi. questa azione dell'accensione
punto di vista; resistenza a ordini o consigli altrui, determinazione di non fare
né in loro mai vidi niuna dureza o rilevato alcuno vizio. bibbiena, 26:
ridotto alle durezze e privazioni della guerra o di un altro evento simile.
tratto che denota uno di tali difetti o atteggiamenti. leggende di santi, 4-236
nostri vocaboli sarà questa durezza rade volte o non mai. r. borghini
di prima eletta e senz'alcuna accentuazione o durezza dialettale. alvaro, 9-146:
risolvere le questioni empiriche perché le annullano o ne prescindono, non rappresentano ancora il
di morbidità nei tratti; eccessiva rigidità o secchezza nel disegno. imbriani, 3-57
che difficilmente si può scalfire, tagliare o incidere; che è resistente al tatto
(un cibo); tiglioso (o anche compatto, sodo: un pezzo di
/ senza mirar s'ha debil tempra o dura. caporali, ii-59: la corte
dipinge una matrona, / con viso asciutto o chioma profumata, / dura di schiena
vaglia, / martel più grave, o più dura tanaglia. marino, 3-34:
poi disusata; niuno luogo loro era aspro o duro. chiabrera, 62: i
così dure e tarchiate -adulto (o anche vecchio). tanaglia, 2-974
(non so se fiera, / o umana mi dica o dolce o dura)
se fiera, / o umana mi dica o dolce o dura) / parte rinaldo.
, / o umana mi dica o dolce o dura) / parte rinaldo. della
per alto gridar forse risponda, / o se per caldi prieghi / la durissima morte
ferreo sonno. boccalini, ii-233: o voi che i cervellacci più duri avete
sp., 9 (161): o mi vorranno forzare, - pensava,
è alcun... sì duro o zotico, che io non ammorbidisca bene e
, giorno, iv-32: tal fusti, o notte, allor che gl'inclit'avi
disegno è duro se le parti del contorno o dell'interno sono espresse con troppo risentimento
nelle scritture molti vocaboli e modi latini o provenzali durissimi e ripugnanti all'indole della
altro non disio. guittone, i-1-97: o quanto e de quante parte periglioso travaglio
al suo sogno, bastava una gonnella o anche il pensarci, ed erano forti abbastanza
per risorgere eguali / da secoli, o da istanti. -con uso neutro
uso neutro. guarini, 116: o dolcezze amarissime d'amore, / quanto
perdervi, che mai / non v'aver o provate o possedute! dovila, 75
che mai / non v'aver o provate o possedute! dovila, 75: al
, 37: quindi i concetti, o male espressi, o duri, / con
i concetti, o male espressi, o duri, / con il capo di bestia
vita. -forte, vigoroso (o anche doloroso: un colpo, una
pongano di sotto alla paglia assi, o piatte tonnarelle, sicché giacendo stieno soffici
ghiaccio all'ora abbia più di sei o sette palmi di spesso e duro, nondimeno
, e con acerbissimi tormenti m'uccida o, alla men dura, mi condanni
persona risoluta, decisa, testarda (o anche sfacciata). -avere il muso
disinvolto, ostentando risolutezza, decisione, o anche con fare rigido, impacciato.
: rimanere fermo in un proposito, o anche opporre tenace resistenza. boccaccio,
: -esiste ancora la grande musica, o tiene duro ancora? -tenere nascosto,
rinvolti in un panno lino inzuppato nell'aceto o nel vino... ammorbidiranno,
agg. e sf. duracina (pesca o ciliegia). = • deriv
topato, color di topo), o da piazza o da mulino '. cioè
di topo), o da piazza o da mulino '. cioè o da comparsa
da piazza o da mulino '. cioè o da comparsa o da soma.
'. cioè o da comparsa o da soma. = etimo incerto.
allorché è umida, e che secca o cotta al fuoco s'indurisce. pindemonte,