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vol. III Pag.986 - Da CRITERIOLOGIA a CRITICA (1 risultato)

usanze, ideologie, ecc., o all'opera di una persona, alla sua

vol. III Pag.987 - Da CRITICABILE a CRITICO (20 risultati)

tantino, con molta grazia a provocarle; o appena presentate a non lasciarsele scappare anche

un'opera artistica, scientifica, letteraria o sull'autore: e per lo più

gridò [apelle]:... o ciabattino, / non criticar più là

critici a criticare con frutto e discernimento, o tacersi. monti, iii-365: l'

riputazione! »... « bella o brutta, ho da pensarci io,

andamento delle cose si ritrovavano in piazza o al caffè e si sfogavano a criticare.

sciocco, potrà negare che si richiede o cognizione di quello che cade sotto la critica

quello che cade sotto la critica, o confronto diligente ed esatto della critica colle cose

(un'opera d'arte, letteraria o scientifica, un oggetto qualsiasi);

salvini, v-483: 4 lo sdegno, o dea, di'del pelide achille ';

, per trovare una parola calzante, o pur ridurne una in modo che ben s'

sciocco, potrà negare che si richiede o cognizione di quello che cade sotto la

quello che cade sotto la critica, o confronto diligente ed esatto della critica colle

il giornalista di pisa, dovendo poi dare o inserire nel suo giornale un giudizio critico

. ritrarre l'uomo nella storia, o, come si dice nell'ambiente,

quale fu ima reazione critica e di scuola o accademia. serra, ii-52: restituire

più con intenzioni malevole, con ostilità o disprezzo. marino, 7-167: mentre

manda pure allegramente... libri o scritture critiche o misti di satira galante

allegramente... libri o scritture critiche o misti di satira galante e curiosa,

il quale il pericolo di complicazioni diminuisce o cessa (ed è, quindi,

vol. III Pag.988 - Da CRITICO a CRITTOGRAFICO (19 risultati)

, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.

sotto questo aspetto vuoisi studiare il quattrocento, o, meglio, quella età critica della

il critico è padrone di dime bene o male, a seconda di quello che gli

che gli detta la coscienza, o gli stivali che ha in piedi. d'

retori miopi, gazzettieri infatuati e superficiali, o incresciosi professori diseredati di genio, di

vuoti chiacchie- ratori dalla fibra cornea, o, ancor più spesso, affaristi senza

, punitore severissimo. fiacchi, 180: o critico, tu vuoi / mostrar gli

genere crithmum (gr. xprj&|j. o <; o xpfj&fxov); cfr.

gr. xprj&|j. o <; o xpfj&fxov); cfr. cretamo.

cui le parti sessuali sono nascoste o mancanti. faldella, 2-45: il giardiniere

, 1-20: e voi tutti godete, o esseri parassiti dei tre regni di natura

giubilate nella pienezza delle umane facoltà, o usurai, borsaiuoli, e speculatori.

sessuali sono poco visibili ad occhio nudo o mancano affatto. tali sono le felci

. chim. terpene contenuto nel critmo o finocchio marino. crittogame.

della comunicazione segreta, perché le lettere o le parole del testo, a cui possono

testo, a cui possono mescolarsi numeri o altri segni, non dànno alla lettura

spirituale, ma una sorta di scrittura o di criptografia. 2. enigm.

, uno alla volta, i vari segni o disegni del gioco, bensì considerando come

un tutto unico il complesso di lettere o di figure. = voce dotta,

vol. III Pag.989 - Da CRITTOGRAFO a CRIVELLONE (8 risultati)

2. figur. autore di pitture o disegni di significato oscuro. sinisgalli

. bernardino da siena, 554: o donne, non sapete voi come fate quando

1-339: crivellare è nettare grano, o altro, col crivello. -figur

e nera. quasimodo, 1-42: o mia dolce gazzella, / io ti ricordo

. utensile costituito da un telaio rotondo o rettangolare, con bordi piuttosto alti dalla

su cui è tesa una rete metallica o ima lamiera (anticamente una pelle)

oscillazione che si imprime (a mano o meccanicamente) all'arnese, separa in

polvere da fuoco] in un crivelletto, o vero staccio, la granarete. d'

vol. III Pag.990 - Da CROBILO a CROCCHIARE (11 risultati)

seguito * nodo, ciuffo di capelli arricciati o attorti '. crocaddobbato, agg.

: perch'amor m'aggia matto, / o che mi tenga a matto / ragion

: grossa polpetta di riso con ragù o formaggio, tipica della cucina romana (

nodo, fermandoli sulla cima del capo o dietro la nuca. d'annunzio

(cròcchio). produrre un rumore o un suono secco e per lo più sordo

18-57: e dove crocchia alcun letto o tentenna, / ivi l'ostier tosto d'

pùbblico. era ynomo-caoutchouc... o pòveri ossicini! come dovevate crocchiare!

produrre un suono falso (un vaso o altro recipiente incrinato oppure un ferro di

vaso di terra cotta fesso, come pentola o altro vaso simile. manzoni, pr

entro le piume, / altrui consiglia o non salire in sella, / o

o non salire in sella, / o di rigido feltro armarsi il dosso. tesauro

vol. III Pag.991 - Da CROCCHIARELLA a CROCE (21 risultati)

percossa, colpo con le mani o con bastoni. aretino, 8-272

fischi, di strida, di pedate, o di crocchiate con più strepito, che

non fanno i contadini vedendo la volpe o il lupo. 2. grido

prodotto da un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc

un recipiente di terracotta o di vetro o di porcellana, ecc., incrinato

di porcellana, ecc., incrinato o rotto, quando viene percosso.

gruppo di persone riunite sulla pubblica via o in un ritrovo o in una casa

sulla pubblica via o in un ritrovo o in una casa privata occasionalmente o per

ritrovo o in una casa privata occasionalmente o per lunga e familiare abitudine (per

impressioni, notizie, pettegolezzi, o per ascoltare qualcuno o anche per eseguire

pettegolezzi, o per ascoltare qualcuno o anche per eseguire un lavoro in comune

di crocchi: dove c'eran due o tre persone ferme, se ne fermavano tre

3-239: dopo poco i crocchi furono tre o quattro, e in ciascuno c'era

scontro, un arbitro improvvisato che dava o toglieva la parola, riassumeva il prò

, ciò che nel calor del vino, o standosi a crocchio, esce dal cuore

trovarsi insieme all'abituale gruppo d'amici o di conoscenti per conversare. tommaseo,

siena] combinai un crocchiétto di sei o sette individui dotati di un senno,

2. croccante (il pane o altro cibo cotto o secco).

croccante (il pane o altro cibo cotto o secco). tozzi, iii-319

; il che si dice 4 crocchiare 'o 4 star a crocchio'; donde poi

, sul quale erano posti, legati o inchiodati, i condannati (soprattutto schiavi

vol. III Pag.992 - Da CROCE a CROCE (34 risultati)

. agostino volgar., 4-83: o monaco, guarda il capo tuo, il

/ consenti or ch'io rasciughi, o croce santa, / le sanguinose lor

un pezzo di legno in mezzo dell'asta o tronco, che usciva fuori dalla parte

, / per noi prega, o regina de'mesti, / che il possiamo

amoroso di primavera. -croce commissa o antoniana: a forma di t,

nel punto di mezzo. -croce immissa o capitata: con il patibolo posto perpendicolarmente

stato crocifisso gesù). -croce decussata o di sant'andrea: con il patibolo e

angustiarla, tormentarla, perseguitarla con parole o atti malvagi; assillarla con pretese o

o atti malvagi; assillarla con pretese o richieste fastidiose. iacopone, 31-12

per conto mio lo potevano mettere in croce o squartare in cambio di pugnalarlo, ch'

della croce, crocifissione; qualsiasi supplizio o tormento fisico. dante, inf.

cristiana. -anche: il potere spirituale o temporale della chiesa. - adorare,

e forte isforzi umani / non fèr greci o romani in mille imprese / con bandere

. vi riconosco, miei simili, o mostri / della terra. al vostro morso

di dio: antica formula di giuramento o di imprecazione. boccaccio, dee.

(i- 175): se danno o vergogna ci è, ella deve pur tutta

dolori, i sacrifici che dio manda o permette siano inflitti all'uomo, e che

s. agostino volgar., 4-108: o fortezza, tu cacci via ogni crudeltade

diavolo. lorenzo de'medici, 117: o cor mio, da gesù impara:

: costituire un tormento, un affanno o un motivo di assillo, di preoccupazione

da s. c., 27-2-5: o grandezza, croce de'tuoi desideratori,

leopardi, i-1476: le disgrazie (o come le chiamano, le croci) sieno

riproduzione della croce di cristo, dipinta o in rilievo o foggiata in legno, in

di cristo, dipinta o in rilievo o foggiata in legno, in metallo o

o foggiata in legno, in metallo o in altro materiale più o meno prezioso,

in metallo o in altro materiale più o meno prezioso, comprendente o no l'

materiale più o meno prezioso, comprendente o no l'immagine di gesù crocifisso (

, quelle che si collocano sugli altari o sulle cupole o sui campanili o quelle

si collocano sugli altari o sulle cupole o sui campanili o quelle che i religiosi

altari o sulle cupole o sui campanili o quelle che i religiosi o i fedeli

sui campanili o quelle che i religiosi o i fedeli particolarmente devoti portano sul petto

i fedeli particolarmente devoti portano sul petto o quella che in cima a un'asta

ima croce per alcuno, si misero tre o quattro bare da'portatori portate di dietro

i preti a sepellire, n'aveano sei o otto e tal fiata più. leggende

vol. III Pag.993 - Da CROCE a CROCE (31 risultati)

di ferro battuto per pennacchi da cupola o per altari, forse suggeriscono un'idea

. -croce latina (ant. imtnissa o capitata): v. n. 1

. n. 1. -croce greca o quadrata: con i quattro bracci uguali.

i quattro bracci uguali. -croce commissa o patibulata: in forma della lettera greca

dal monogramma di cristo. -croce decussata o di sant'andrea: v. n.

è a forma di anello. -croce doppia o pontificale 0 di lorena, con due

valdesi). -croce gammata, uncinata o a uncino: svastica. montale,

, sulle tombe, sui feretri, o nei luoghi dove è morto qualcuno,

animo tuo *. pascoli, 3: o camposanto che sì crudi inverni / hai

: degno di essere condannato come eretico o scismatico. a. pucci, cent

annunzio, ii-903: sii benedetta, o elena di francia, / nel mar

fascia al palo (croce di sant'andrea o croce traversa o decussata, data dalla

croce di sant'andrea o croce traversa o decussata, data dalla sovrapposizione della banda

le estremità a punta; croce alzata o del calvario, lunga con la traversa

dell'altezza e fondata sopra ima scalinata o un monte; croce di avellana,

, con le estremità chiuse dalla palla o pomo del bordone; croce a chiave

del bordone; croce a chiave, o croce pisana o croce di tolosa,

; croce a chiave, o croce pisana o croce di tolosa, con i bracci

a foggia di forca; croce di gerusalemme o a tau o ramponata, con i

; croce di gerusalemme o a tau o ramponata, con i bracci finiti con una

con una piccola traversa; croce greca o svizzera o scorciata, con quattro

piccola traversa; croce greca o svizzera o scorciata, con quattro bracci eguali

; croce di s. maurizio o trifogliata, i cui bracci finiscono in

delle crociate). -anche: insegna o impresa a forma di croce. -per

croce. -per estens.: bandiera o stendardo con la croce in campo.

/ né di te regna il più saggio o '1 più giusto; / tua fama

onorificenza di un ordine cavalleresco (antico o istituito dallo stato); il distintivo

che oggi dì una croce nel petto, o altre cose co tali? niuna di

croce dei santi maurizio e lazzaro, o quella della corona d'italia, o

o quella della corona d'italia, o l'altra del valore militare di savoia non

d'andarmene là, là, / o su su fino all ultimo scalino, /

vol. IV Pag.3 - Da DAMA a DAMA (25 risultati)

la dama -dama di compagnia: signora o signorina anche lui! c. e.

od onoraria, della corte di una sovrana o di una / che vede la sua dama

e alle donne appartenenti alla nobiltà (o anche, chiama / d'amarlo in verità

, 175: però ti vo'pregar, o dio d'amore: / s'io

ant. e letter. donna amata (o, anche, 6. signora o

o, anche, 6. signora o signorina che si dedica a opere moglie

, è tuttora in uso). assistenziali o di beneficenza (e, in particolare,

nostro segnore di alcune associazioni laiche o congregazioni fosse venuto intra loro,

: religiose femminili a carattere caritativo o as « ora possiamo noi

dama ». sistenziale (dame della carità o di s. vincenzo; tavola ritonda

pochi di coloro che commet o signore, per dio gente c'è stata

7. la donna che danza in coppia o si inguarini, 452: oh che

goduta / come dama balli di società, o nei ricevimenti, durante un ima volta

carte: la carta detta comunemente donna o regina. buonarroti il giovane, i-136

, all'inglese richiede una scacchiera (o damiere) divisa in 64 caselle alternate

malmantile, 1-6: nel giuoco di tavole o sia di dama, si dice *

altra, e poi chi prima mangia o rinchiude l'altro ha vinto. pirandello,

pirandello, 7-409: giocavano a dadi o a scacchi o a dama, intramezzando

7-409: giocavano a dadi o a scacchi o a dama, intramezzando alle partite pacate

alle partite pacate e sennate conversazioncine o sui superiori o sui compagni d'ufficio o

e sennate conversazioncine o sui superiori o sui compagni d'ufficio o su le questioni

o sui superiori o sui compagni d'ufficio o su le questioni politiche del momento o

o su le questioni politiche del momento o anche su le arti belle, di cui

passavo il mio tempo con le ragazze o col capitano, andavo in campagna con

riferimento a una pedina che diventa dama o al giocatore che fa dama.

vol. IV Pag.93 - Da DECORATIVA a DECORATO (10 risultati)

quelli de'vescovi * in partibus ', o come quelli di re di gerusalemme,

a tutto come esseri di un altro tempo o di un altro mondo.

decorativo, agg. che appartiene o si riferisce alla decorazione, che ha

riferisce alla decorazione, che ha prevalente o esclusiva funzione di ornamento (e indica

quadri con pesci frutta e cacciagione, o figure muliebri: le quattro stagioni.

cattivante di bellezza (un'opera letteraria o musicale); che rivela un astratto formalismo

nei particolari: una donna che egli ama o che l'ama, un delitto passionale

. iron. che ha un nome illustre o un aspetto imponente o sussiegoso (pur

un nome illustre o un aspetto imponente o sussiegoso (pur senza essere particolarmente importante

vinto dal parere, dà decoro all'ufficio o alla parte che l'uomo deve sostenere

vol. IV Pag.94 - Da DECORATORE a DECORAZIONE (11 risultati)

. i più rimarchevoli sono sei o sette principali moschee grandiose, fabbricate con un

il sole batteva in pieno sulle pareti turchine o decorate a fiori degli interni. levi

croce, e lordi inglesi, guatavano o sbirciavano, la bocca aperta, gli

negli ardui frangenti il timone della fazione o del principe che vedeano più forte.

5. agostino volgar., 4-86: o coscienzia santa, che se'in terra

, decoratore): l'artista o l'artigiano che decora, seguendo le

eseguisce lavori di decorazione nell'artigianato o nell'industria. milizia, ii-325:

, e per eccitar idea d'aria o d'acqua. dossi, 838: certo

decorare '(deriv. da decus -òris o decor -óris). la voce fr

decorazione sarda: la danza e i cavallini o il capro saltatore. 2

un edificio, in modo da incorporarvisi o da adattarvisi stabilmente. modità,

vol. IV Pag.95 - Da DECORAZIONE a DECORO (23 risultati)

protezione dei principi e dei governi, o sia dei potenti e dei ricchi;

in altra parte dell'anima, questo effetto o è alieno dalla poesia, o l'

effetto o è alieno dalla poesia, o l'è secondario, o estrinseco, accidentale

poesia, o l'è secondario, o estrinseco, accidentale, di circostanza,

6. conferimento di una medaglia, o concessione di un'onorificenza, in riconoscimento

onorificenza, in riconoscimento di meriti civili o militari; l'onorificenza stessa. monti

lodevole dimenticanza del ministro dell'interno, o di chi altro doveva pur prendersi questa

l'immagine vivace d'un principe piumato o di un generale coperto di decorazioni.

sul braccio: dovevano essere tutti maggiori o forse colonnelli. -scherz.

la « decorazione » è veramente pittura o poesia, e l'illustrazione è extrapoesia.

vini ch'abbiano passati i mari, o le alpi. c. gozzi, i-248

possono chiamare tali solo perché l'uso o il costrutto è tolto dal francese,

maddalena, 89: 0 ammirabile, o desiderabile, o delettabile sposo dell'anima

: 0 ammirabile, o desiderabile, o delettabile sposo dell'anima mia, mostrami

mio decoro, / caro cusino, o dolce malagisi, / tu fai al

spese; / è egli frisione, ungaro o pugliese? luca pulci, 5-110:

decoro, / se lo fesse minerva o il dio di lenno. b. tasso

mente, e si guadagnano diligentemente che o in detti o in fatti non apparisca

si guadagnano diligentemente che o in detti o in fatti non apparisca in loro alcun

non apparisca in loro alcun atto timido o abbietto. sarpi, i-213: era

tanto decoro, / che detto avresti: o questi son dei, / o cardinai

avresti: o questi son dei, / o cardinai, che vanno al concistoro;

pare anco che servasse più il decoro, o volete la convenevolezza, nella persona di

vol. IV Pag.96 - Da DECORO a DECORO (23 risultati)

io sia per voi famoso et chiaro / o che musa mi canti o m'orni

chiaro / o che musa mi canti o m'orni alloro; / se de'fregi

: se questa visita si dovesse fare o no, se il decoro della famiglia

cerimoniale, ornata, gratuitamente eloquente. o si dissimulano umilmente, o si sprecano.

eloquente. o si dissimulano umilmente, o si sprecano. sono i cavalli meno

. lancellotti, 381: si frequentarono o dispensarono i sacramenti con maggiore spirito

ha per la conservazione di un luogo o di un oggetto sacro. -per il decoro

con decoro la tomba d'argento, o coperta di lamine d'argento, nella quale

. fr. della valle, iii-311: o figura, o beltà più che terrena

della valle, iii-311: o figura, o beltà più che terrena, / o

o beltà più che terrena, / o nobil portamento e pellegrino, / o

o nobil portamento e pellegrino, / o accorte maniere, o gran decoro, /

pellegrino, / o accorte maniere, o gran decoro, / o moto, o

accorte maniere, o gran decoro, / o moto, o caminar quasi divino,

o gran decoro, / o moto, o caminar quasi divino, / o novo

, o caminar quasi divino, / o novo spirto de tempireo coro, /.

della presenza di forme nobili. o. persona o cosa che, per le

forme nobili. o. persona o cosa che, per le sue rare qualità

le ogigie madri: / quali, o figli, or vi veggio? monti,

che di eccentricismo anglo-americano che fu innestato o egli stesso innestò nel suo idealismo italiano

servare è il decoro degli stili, o convenevolezza che più ci piaccia nomare questa

nomare questa virtù, mentre d'essere o gravi o piacevoli cerchiamo nelle scritture.

questa virtù, mentre d'essere o gravi o piacevoli cerchiamo nelle scritture. gelli,

vol. IV Pag.97 - Da DECOROSAMENTE a DECORRERE (12 risultati)

pigliarsi giuoco d'ippia il vecchiarello; ma o quello ch'è secondo la dignità,

la dignità, come piace a plotino; o l'onesto, come vuole aristotele;

l'onesto, come vuole aristotele; o quella dignità ch'accompagna l'onestà per

loro, / che non han rigodoni o minuette; / ma pur son balli,

418: ma vaglia il vero, o musa, or come, or quando /

decoroso, il più atto a prevenire o affogar le ciarle, a non umiliar

dirai dunque: * frutti decorsi 'o 'da decorrere '. =

rigatini, 1-52: « 'frutti decorsi o decorrendi ', non solo lo chiamerò

all'ingiù, che corre più o meno velocemente; che esce, che emana

situazione (specialmente di natura commerciale o giuridica). cattaneo, ii-1-63:

a l'altro termine fissato per patto o sottinteso dalla natura degl'impegni assunti.

natura fino alla decorrenza di quindici o venti lire, prenotate durante l'invemo con

vol. IV Pag.98 - Da DECORRIMENTO a DECOTTO (19 risultati)

). d'annunzio, i-93: o abitatrice arguta de la selva, che

un cui alunno dia a stampare versi o prose prima del pieno decorrimento di almeno

si vedrà corrompere il globo terreste, o altro corpo integrale del mondo: sì

decórso2, sm. movimento di persone o cose che si spostano; il luogo

decorso di tempo, che vada a terra o l'amor divino o l'amor umano

che vada a terra o l'amor divino o l'amor umano. baldinucci, 164

della fatica fisica, se di maggiore o minor danno si poteva discorrere in un

che qui si accenneranno di volo, o che verranno a chiarirsi sparsamente nel decorso

impegno); maturazione (di rendite o interessi). -anche: l'impegno

contundenza e di penetrazione, di abbruciamento o di taglio, di asfissia o

o di taglio, di asfissia o di decorticazione minacciava in quel momento la morbida

, 6-7: l'appioriso, in vino o in acqua decotto, dissolve la stranguria

, over la galla trita, / o la ben dolce e ben decotta sapa.

/ che non sia cervogia squallida, / o già decotta in buccheri, / o

o già decotta in buccheri, / o pur bira insipidissima? 2. ant

indubitata tra'dottori, che il decotto o fallito o il prossimo a fallimento

, che il decotto o fallito o il prossimo a fallimento non può regolarmente fare

alienazione, confessione, transazione, pagamento o qualunque altro contratto o distratto che sia

transazione, pagamento o qualunque altro contratto o distratto che sia in pregiudizio de'suoi

vol. IV Pag.993 - Da DOVUTAMENTE a DOZZINA (11 risultati)

; che spetta di diritto (denaro o altro bene economico, prestazione, servizio

è da attribuirsi per giustizia ai meriti o alle colpe di una persona, alla

persona, alla sua dignità (un premio o un castigo, la lode o il

premio o un castigo, la lode o il biasimo, la gratitudine, il

della pena dovuta per lo peccato o diminuirla. boccaccio, vii-55: torni la

. sostant. ciò che spetta moralmente o legalmente, ciò che compete di diritto

in quest'ultimo argomento, procederemo più o men chiuso e aperto, secondo il

particelle di linee, trite e sparse, o insieme stranamente accozzate; e collocarne ognuna

di un avvelenamento. 7. consigliato o imposto dalle circostanze; opportuno, conveniente

, 5-57: chi conta i colpi o la dovuta offesa, / mentre arde la

a quei prodotti che si vendono o il cui prezzo si suole calcolare a

vol. IV Pag.994 - Da DOZZINA a DOZZINALE (22 risultati)

terza dozzina. -anche di persone o di animali. plutarco volgar.,

ospiti non erano molti, una dozzina o poco più, e tra essi qualche bella

-con valore approssimato per indicare un numero o una quantità o una misura che non

per indicare un numero o una quantità o una misura che non si conosce o

o una misura che non si conosce o non si vuole esattamente calcolare, ma

l'idea (e per lo più esprime o un valore molto alto oppure un valore

più morbido di quello d'una locanda o d'una dozzina. -camera a

i-51: lo inviò a una certa stanza o vero abitazione di un suo amico stiavone

622: chi lo stomaco ha guasto, o ver dolore / sente di testa,

a ricopiare non so quali lavandaie o teste di oloferne... da dozzina

e di limitate capacità, di poco o nessun merito, di modesta levatura,

i-119: il che penso sia stato fatto o da lui per non andare in dozzina

non andare in dozzina,... o da qualcun altro per onor suo.

in dozzina: non dimostrare spiccate doti o virtù, non elevarsi al di sopra

piccolomini, 139: importan più quattro o sei che avanzin di buona fama gli

che gli altri non ve la conosceranno o non ve la vorrebber conoscere, acciocché

lavorati di fusta e con belli regoli o bene dipinti, e c'abino buona

modesta levatura, privo di qualità originali o di doti spiccate (una persona,

, 43: accaderà a qualche notabile donna o dire o rispondere o notar cosa d'

accaderà a qualche notabile donna o dire o rispondere o notar cosa d'annotazione degna:

qualche notabile donna o dire o rispondere o notar cosa d'annotazione degna: faccia

sua considerazione, se tra gente dozzinale o tra elevati ingegni si ritrova. nardi,

vol. IV Pag.995 - Da DOZZINALITÀ a DRAGA (17 risultati)

dozzinale, imparata a memoria e mantenuta o per coazione od inerzia. d'annunzio,

esser da voi visitato, / bisogna esser o ricco, o dello stato, /

visitato, / bisogna esser o ricco, o dello stato, / od agnolin tarpato

/ dite liberamente ch'e'si muoia / o di fame, o di collera,

si muoia / o di fame, o di collera, o di foia.

di fame, o di collera, o di foia. 3. spreg.

essere parole in grande abbondanza, o sian piane, o siano sdrucciole, o

abbondanza, o sian piane, o siano sdrucciole, o sian tronche..

o sian piane, o siano sdrucciole, o sian tronche... rechiamone alcuno

, munite di peli semplici, ramosi o stellati, con foglie per lo più

piccoli e numerosi, bianchi, gialli o violacei, frutti simili a sili- quette

ed è la 4 camelina sativa ', o il 4 mygrum sativum ', dei

. draffinièra, sf. imbarcazione (o fiocina) che serve per

draga1, sf. la femmina del drago o serpente. -anche per simil.

. astrol. punto aspirante (o pompa-sabbia), a tanaglia, a secchie

0 a noria, a cucchiaio (o badilone), a benna con

i-618: i giardinetti vi segnavano, gru o a mandibole', escavatore, cavafango.

vol. IV Pag.996 - Da DRAGAGGIO a DRAGO (11 risultati)

lavoro che si fa con le draghe o cavafango, nei porti e canali,

per la ricerca e il recupero, o la distruzione, delle mine subacquee ancorate

fiorentino, ii-60: le gomme, o le lagrime, come la gomma arabica

. importante struttura delle navi in legno o in ferro, costituita da una paratia

dei porti e dei canali con le draghe o cavafango. rastrellare il mare con i

rettile, con la testa di leone o di cane, con la bocca dalle

cogli spilli, / deh guardatevi, o genti. proverbi toscani, 368: occhi

che egli abbi beuto sangue di drago o pasciutosi di camaleonti. forteguerri, 13-31

a pechino / da barbaro permei draghi o pagode, / ma bei casi diversi e

nel quale si vedevano alcuni grifi, o draghi, o cavalli marini, animali molto

vedevano alcuni grifi, o draghi, o cavalli marini, animali molto strani.

vol. IV Pag.997 - Da DRAGO a DRAGOMANNO (20 risultati)

nubi, la forma di un albero o di una foglia, il tracciato e la

d'una nuvola. -elmo (o copricapo) con la forma del drago

) con la forma del drago (o della sua testa). vasari,

ali di pipistrello; zampe d'aquila o di leone, coda a spirale, terminante

cina. oriani, x-19-343: due o tre anni or sono la prima crociata

ai superbo drago / preme la testa, o pur la coda ingombra. baldi,

natura un'anima di drago, due o tre volte si sforzò di ragionare su

della sorte avversa, del male fisico o morale. g. sacchetti, ix-151

. g. sacchetti, ix-151: o superba nemica, o aspro drago, /

sacchetti, ix-151: o superba nemica, o aspro drago, / che credi far

ma iddio la ci rappresenta come donnadragone o dragodonna: congiugnendo con estrema fro- dolenza

. pallone aerostatico frenato impiegato come osservatorio o come ostruzione antiaerea. panzini,

panzini, iv-207: 'pallone drago 'o 'drago '. pallone frenato per

vallisneri, iii-401: 'drago 'o 4 dragone marino '. ve n'

scorza / di qualche arbore scorra, o da le vene / del drago pur

coltellaccio dando un colpo in un ramo o nel tronco d'essi, che sono molto

... è una gomma, o succo gommoso, congelato, secco, friabile

buona / abbiam per voi portata, o fiorentini. getti, 15-ii-372: non

. prenderà a suo piacimento il dragomanno o sensale, e quando vorrà andare a

quando vorrà andare a bordo a qualche bastimento o uscire di porto, nessuno gli darà

vol. IV Pag.998 - Da DRAGONA a DRAGONE (11 risultati)

astarii, i triarii, gli antesignani o campigneni, i ferentarii, i sagittarii,

arald. di figure di animali draghiformi o di animali forniti di ali e coda

. soderini, ii-126: il dragone o dragoncello in toscana si chiama targone;

il corio, che nascevano ne'varghi o sotto l'ascelle, e che alla più

bianchiccia, simile a un verme o sia ad un piccolo serpentuccio racchiuso in una

-per simil. guittone, i-14-36: o che non più senbrasse vostra terra dezerto

): è meglio a stare col leone o col dragone che stare con una rea

uomo, ma è d'un leone o d'un dragone. g. c.

siccome l'aguglia, 0 dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna

, 0 dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna il signore

dragone, o giglio, o stella, o qualunque insegna il signore dell'oste fare

vol. IV Pag.999 - Da DRAGONESCAMENTE a DRAMMA (12 risultati)

conosciuto anche come * pesce ragno 'o * tracine '(cfr. drago

pesci che ho trovati non aver tal vescica o nuotatoio, sono la lampreda, la

febbraio all'ultimo nei luoghi caldi o al fine di marzo ne'temperati e nei

che lanciava palle di ferro da 40 o 50 libbre. 12. marin.

. -far arrossire un dragone: fare o dire cosa che, per la sua

giamboni, 7-27: i dragonieri, o quegli che portano le 4 nsegne che

un 4 polipo dra- goniforme ', o grumo di sangue, come abbiamo detto,

acuta come è quella dello aro. o. targioni tozzetti, 3-2-270: 4 dragontea

lat. dracontia (dal gr. spaxovrioc o spaxovxeta [3otocv /)])

bicicletta. = dal fr. draisine o draisienne (dal nome dell'inventore,

dramma; suoi multipli il didramma (o statere), il tetradramma, il

moneta, onde altre monete di due o di quattro dramme « didrachme » e

vol. IV Pag.1000 - Da DRAMMA a DRAMMA (20 risultati)

tanto che dramma / me remarrà de vita o de valore, / non partirà da

lui, chi la pietà credesse; / o che in quel cor, per indugiar

. -i). componimento (tragico o comico, sacro o profano, in

componimento (tragico o comico, sacro o profano, in prosa o in versi

, sacro o profano, in prosa o in versi) destinato alla rappresentazione teatrale

) destinato alla rappresentazione teatrale, cinematografica o televisiva, oppure concepito e realizzato come

, 1-1032: tra i soggetti, o grandiosi per se stessi, o fatti tali

soggetti, o grandiosi per se stessi, o fatti tali da una rimotissima antichità,

ha genio, riesce necessariamente più o meno diverso dall'altro. manzoni, 47

, che potrà essere artisticamente superiore, o anche inferiore, alla rappresentazione che se

, 6-59: sulla scena e sull'orchestra o palco giocano per un vile guiderdone,

dopo la tragedia. -dramma sacro o liturgico: quello che tratta argomenti religiosi

teatro, era costretta poi a fondare o lasciar fondare teatri per esibirvi le commozioni

religiosi del '6oo. -dramma musicale o per musica, dramma lirico: quello

che si eseguisce accompagnato, in tutto o in parte, da canti e suoni;

scena che per arricchire foggia un testamento o una eroina che s'innamora del suo

ridicola ogni tragedia. -dramma comico o buffo o giocoso: di argomento allegro

tragedia. -dramma comico o buffo o giocoso: di argomento allegro, faceto

orribile / bestialità. -dramma borghese o sperimentale: quello che affronta i più

'non c'è dramma '. o di quella che è la più importante

vol. IV Pag.1001 - Da DRAMMATICA a DRAMMATICO (21 risultati)

attore di un dramma, il quale sarà o breve o lungo, secondo la volontà

un dramma, il quale sarà o breve o lungo, secondo la volontà del poeta

smarrimento, provocato da gravi mali fisici o morali; tormento interiore causato da situazioni

, un dramma: dramma di stupore o di sforzo. essi ci rivelano che l'

. 6. locuz. -essere o non essere all'altezza del proprio dramma

all'altezza del proprio dramma: essere o non essere in grado di recitare degnamente

recitare degnamente la propria parte nella vita o in una situazione particolarmente difficile. manzini

: svolgere la propria parte nella vita o in un evento decisivo con impegno e

quasi drammaticamente varii personaggi a parlare, o con riferir prima l'autore l'occasione

l'uomo prende per rappresentare la passione o l'affetto altrui o proprio, è altra

rappresentare la passione o l'affetto altrui o proprio, è altra dall'ordinaria,

passionale, il poeta che fosse esclusivamente epico o drammatico diventerebbe un narratore di casi o

o drammatico diventerebbe un narratore di casi o un rappresentatore di azioni in conflitto.

che nella scena si rappresenti l'azione o atto, dal quale son denominate le favole

per le belle arti, 1-2-8: convenga o no alla natura dell'azione drammatica,

drammatica, denno sempre avervi luogo una o due cantatrici a rappresentar le parti principali

. -con riferimento ai componimenti letterari o musicali concepiti e scritti per essere recitati

parte di coloro che hanno una volta o due senza più letto poemi drammatici, si

un poema eroico drammatico e uno esegetico o comune, e una tragedia saltata.

mosco e teocrito, ma è riportato o inserito nel racconto. d'annunzio, v-2-313

condurrà a finire estenuata la poesia, o per lo meno la poesia epica e drammatica

vol. IV Pag.1002 - Da DRAMMATISMO a DRAPPARE (11 risultati)

,... dove fosse, velata o no, dimostrata o lamentata, l'

fosse, velata o no, dimostrata o lamentata, l'inutilità dell'esistenza, il

un critico); che ne vieta o ne autorizza la rappresentazione, imponendo eventualmente

drammatico: -numi del firmamento! sogno o son desto? eppure quello laggiù è

'drammatismo'. per 4 arte drammatica'o 4 cose spettanti ai drammi ', è

caratteristiche teatrali (un fatto di cronaca o di storia); dialogare. - anche

. figur. esagerare sproporzionatamente la gravità o l'importanza di un fatto, di un

foscolo, xi-2-559: l'arte nuova o scienza chiamata drammaturgia da'tedeschi. p

e nuova. 4 arte drammatica * o 'drammatica'. baldini, 4-134: i giovanotti

vedere nella 4 dramatur- gia ', o vero inventario di drammi dell'allacci.

borzacchini dorati, che li zoccoli o scarpini ferrati a ghiaccio; ma

vol. IV Pag.1003 - Da DRAPPARIA a DRAPPELLO (9 risultati)

, v-1-489: non più smorfie simboliste o decadenti, arzigogolature raffinate di versi e

nello stringere e sciogliere nodi di seta o di velo. pavese, 6-330: feci

-rifl. indossare ampie vesti cascanti (o abbondanti drappi all'uso antico).

delle tenebre. 3. dipingere o scolpire una figura ricoperta di ampi drappeggi

'panneggiare, drappeggiare', vale fare o dipingere le vestimenta, i panni, onde

panni, onde sono coperte le figure o si adomano i luoghi rappresentati in un quadro

e. cecchi, 7-72: erano tre o quattro negre, drappeggiate di rosso e

che è rappresentato come ricoperto di drappi o di abiti abbondanti (una figura).

, ciascuna delle quali ne ha uno o più, secondo la lor forma.

vol. IV Pag.1004 - Da DRAPPELLONARE a DRAPPO (21 risultati)

. chiabrera, i-ii- 363: o ben difese, o belle torme amate,

363: o ben difese, o belle torme amate, / di latte fecondissimo

e simili (e possono esservi dipinte o ricamate, oltre a figure ornamentali,

a figure ornamentali, immagini di santi o armi gentilizie); drappeggio, festone

, non che dei quadri da stanza o delle tavole da chiesa. bresciani, 1-i-30

argentino. 2. figur. disegnatore o pittore di addobbi, di festoni;

fregiature che si facevano d'oro a mordente o a bolo, le quali erano più

gusto, se non convien al soggetto o ai personaggi: come le stoffe gaie e

detta arte possa fare fallire alcuna fiera o drapperia oltramontana. statuti dell'arte della

di seta), destinata ad addobbi o a vestiti di lusso; la pezza

i-114: panno vergato e vergolato, o tessuto a verghe ed a vergole,

come drappi listati, fregiati, fioriti, o veramente a liste, a fregi,

liste, a fregi, a fiori, o tessuti o ricamati o compartiti, che

a fregi, a fiori, o tessuti o ricamati o compartiti, che gli vogliamo

, a fiori, o tessuti o ricamati o compartiti, che gli vogliamo chiamare;

di vestirmi, e mi sarà caro o ormisi o tabi o canovaccio di seta,

, e mi sarà caro o ormisi o tabi o canovaccio di seta, o altro

mi sarà caro o ormisi o tabi o canovaccio di seta, o altro sì

ormisi o tabi o canovaccio di seta, o altro sì fatto drappo per le calze

: volendo comprare una pezza di raso o d'ermisino, la fa cavar fuori di

ricercando se vi è una minima macchiolina o un piccolissimo tagliuzzo; sopra il qual

vol. IV Pag.1005 - Da DRAPPO a DRAPPO (12 risultati)

-drappo a oro, drappo d'oro o d'argento: intessuto, trapuntato,

, trapuntato, ricamato con fili d'oro o d'argento. guido da pisa

i sedili delle chiese, per avvolgere o ricoprire oggetti preziosi; tenda, cortina

una pittura. -drappo funebre o mortuario: coltre (ordinariamente nera,

(ordinariamente nera, bordata d'oro o d'argento) che ricopre la salma

d'argento) che ricopre la salma o la bara del defunto; drappeggio nero

dell'altare (in occasione di funerali o di funzioni di suffragio).

, che è una striscia di taffetà o d'ermisino, larga fino a due

fiorentine di condizione ordinaria era portata in capo o alle spalle quando andavano fuori di casa

del drappo in una 'veronica 'o in una * faena '. brancoli,

-benda, fascia. -drappo inglese: benda o garza medicamentosa; cerotto. libro

[de'cassoni] si foderava di tele o di drappi, secondo il grado e

vol. IV Pag.1006 - Da DRAPPOLANO a DRIACA (19 risultati)

. mauro, xxvi-1-294: vien la cornar o la biz- zocca in quello, /

bisogna / un bel paio di brache o un drappicèllo. baldi, ii-16:

drasticamente dire, i due opposti teologismi o i due opposti materialismi. soffici,

voce dotta, lat. scient. dreysseniidae o dreyssensiidae, dal nome del genere drey

impianti (canali aperti, canali coperti o gallerie filtranti) destinati al prosciugamento di

]: ogni novità vi era accettata o provata: la fognatura a cannelle, che

acqua, scavandovi fosse e ponendovi tubi o cannoncelli di terra cotta, e di tegole

cannoncelli di terra cotta, e di tegole o doccioni riversati. alcuni chiamano questo modo

chiamano questo modo 'collagio 'o 'colaggio '. il suo vero vocabolo

voce oramai invalsa per indicare lo scolo o spurgo dei terreni acquitrinosi o palustri mediante

lo scolo o spurgo dei terreni acquitrinosi o palustri mediante opere e canali sotterranei.

altri punti rigavano la superficie sassosa, o scavalcavano i dirupi su trampoli e cavalletti.

in eccesso dell'acqua ch'esse possono ritenere o conservare per l'attrazione capillare. ballesio

di caucciù e di altre sostanze, o anche per scorrimento). arlia,

fognare un ascesso, un bubbone ', o altro malanno che richieda la * fognatura

trequarti da fognatura, da fognare 'o * per le fognature '? giusto!

mantenendo aperto l'orificio con un tubo o con filacce. emanuelli, i-224:

femm. -trice). tecnico o lavoratore addetto alle opere di drenaggio.

sm. addestramento (dei cavalli o dei cani). = adattamento del

vol. IV Pag.1007 - Da DRIADE a DRIZZARE (21 risultati)

il piede. sannazaro, 8-126: o driadi, formosissime donzelle de le alte

si nasconde / tra queste piante, o s'invisibil nuota / leggiadra ninfa ne

neri, 4-50: ditemi, o fauni, o ninfe, o driadi,

: ditemi, o fauni, o ninfe, o driadi, o monti,

o fauni, o ninfe, o driadi, o monti, / ditemi,

fauni, o ninfe, o driadi, o monti, / ditemi, o tronchi,

driadi, o monti, / ditemi, o tronchi, ov'il mio ben si

forniti di calici divisi in otto o nove parti, le corolle di

parti, le corolle di otto o nove petali, e molte cariopsidi piumose,

tra i piedi sempre lui, o quasi: ma più l'aveva più s'

onomatopeica che imita il suono del campanello o rumori affini. pea, 7-428:

, sf. marin. ognuno dei cavi o paranchi, fissati al centro o agli

cavi o paranchi, fissati al centro o agli angoli superiori delle vele, che

quale si issano le vele allacciandole direttamente o al pennone od all'angolo superiore d'

all'angolo superiore d'una vela aurica, o facendo paranco sopra se stessa o sul

, o facendo paranco sopra se stessa o sul bozzello del mante o su quello

sopra se stessa o sul bozzello del mante o su quello cucito all'angolo superiore delle

letto di fiume diritto, naturale o artificiale, per cui una svolta dello stesso

non hanno certo veruno segnale lo quale o provi la maestria del dirizza- mento o

o provi la maestria del dirizza- mento o riprenda la perversità. s. agostino volgar

vecchio e torto più tosto si rompe o arde, che non si dirizza.

vol. IV Pag.1008 - Da DRIZZARE a DRIZZARE (16 risultati)

e portare in commune la cosa intiera o veramente darla ad altri, come fanno

li principi nel fabricar fortezze, drizzar strade o voltar fiumi. spolverini, xxx-1-37:

(errori, sbagli, difetti, o persone che errano). a

; indirizzare, guidare (verso un punto o luogo determinato, verso un particolare bersaglio

.: rivolgere a un fine morale o spirituale. latini, i-246: n'

: colui che stava di fuori, o non avesse capito o volesse fare un'

stava di fuori, o non avesse capito o volesse fare un'altra strada, drizzò

fè che ogni dubbiar mi sgombra / o s'io ti vo fedele e parteggiano,

del cavalcare; e così nullo prelato o signore drizzò mai li sottoposti, se

, che ragionava non già di politica o di regno, ma della gratitudine sua

vi pare fateli stampare coi vostri o tutti, o parte, e 'l capitolo

stampare coi vostri o tutti, o parte, e 'l capitolo dirizzatelo a voi

parte, e 'l capitolo dirizzatelo a voi o a chi vi pare. 12

vi pare. 12. mettere (o rimettere) in posizione verticale; mettere

e mausolei. spolverini, xxx-1-107: o pur (colà dove più ignudo e scarso

ferali / che distrugger dee poscia il foco o 'l tempo. carducci, 1006:

vol. IV Pag.1009 - Da DRIZZATA a DRIZZATORE (9 risultati)

che dovesse esser accettato dalle parti, o d'aver essi potere il farlo accettare

indagar più volte ove sovrasti / fiume o ruscello; ove si drizzi o sparga /

/ fiume o ruscello; ove si drizzi o sparga / qualche a rive soggetta incolta

cielo dirizzato. boccaccio, 1-8: o giovani, i quali avete la vela

lui con disperato fine / di punirlo o fermarlo. botta, 5-19: pareva

, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona, disposta

a guardare se vicin di sé o vedesse o udisse alcuna persona, disposta del tutto

), sm. strumento di acciaio o di ferro, appuntato da una parte,

nero intorno agli occhi con un drizzatoio o spillo da capelli, intinto nella polvere

vol. IV Pag.1010 - Da DRIZZATURA a DROMEDARIO (20 risultati)

secca, che, aggiunta a cibi o a bevande, ne aumenta e ne

qua, non so se per bene o per male, e ritorna...

. sostanza di origine naturale, animale o vegetale (contenente un principio attivo),

che può servire direttamente come medicamento o per l'estrazione di prodotti usati come tali

, n-102: se una droga medicinale o di tintura è migliore di un'altra,

cui solamente erano svegliati con brace accesa o con piastrelle arroventate. pirandello, iv-105

siano sciagurati che han bisogno di vino o di droghe per annegare in paradisi artificiali

figur. tutto ciò che eccita la fantasia o la sensibilità, e in generale esercita

acconciare con droghe una sostanza per conservarla o condirla; metter aromi; dar odore

affondava le braccia nel sacco del sale o drogava il rosso tritume cosparso di grasselli.

con stupefacenti (al fine di diminuire o di annullare l'autocontrollo psichico, o

o di annullare l'autocontrollo psichico, o di stimolare le energie naturali o fisiche

, o di stimolare le energie naturali o fisiche). montale, 3-184:

se il cardinale mindszenty è stato drogato o no. -sport. aumentare artificialmente

droghétto, sm. drappo di tutta o mezza lana (alle volte con seta

, 2-12: conoscete il legnone, o miei messeri? / là vivi i

buccheri] in mano d'un rigattiere, o che, con altre cose dell'indie

nelle loro botteghe; ma la scatola o l'alberello è vuoto. arila, 178

'droghiere ', cioè venditore di droghe o spezie, come dicevasi per antico e

. drome, dal basso ted. dróm o dall'oland. drommer 1 travicello '

vol. IV Pag.1011 - Da DROMIA a DRUDO (15 risultati)

dromedario né elefante / l'odorato indo o l'etiope adusto. p. della

in generale, qualsiasi segnale (naturale o manufatto) o quelle particolarità del terreno

qualsiasi segnale (naturale o manufatto) o quelle particolarità del terreno che possono servire

dotta, gr. bizant. 8pó|i. o? 1 corso, strada '.

, comp. dal gr. 8póp. o? * corsa 'e yp&inicc -aro

infermo si mette all'improvviso a correre o a camminare in stato di automatismo;

madre, che amava le definizioni scientifiche o che sembrassero tali, mio padre aveva

, comp. dal gr. 8póp. o? * corsa 'e piavta

. ant. bastimento medievale da corsa o da guerra, a vela o a remo

da corsa o da guerra, a vela o a remo, con due ordini di

, comp. dal gr. 8póp. o? * corsa 'e dal tema

agevolmente si pigliano per gocciole d'acqua o rugiada. = voce dotta,

carnivore; hanno foghe semplici, radicali o verticillate, irritabili, in parte mobili

piante acquatiche, ovvero di luoghi torbosi o arenosi umidi delle regioni temperate e tropicali

delicati moscerini dai colori pallidi, bruni o rossastri, dalle ali vitree e iridescenti

vol. IV Pag.1012 - Da DRUGOMANNO a DUALISMO (19 risultati)

contrade cittadine il bianco / tuo lume [o luna] al drudo vii, che

nel cuore. d'annunzio, iii-2-252: o mille volte adultera del cielo, /

intorno al losco fascino degli occhi, / o druda dell'imberbe. c. e

eleggere il male per cupidigia di piacere o d'onor terreno, che sono i drudi

loro dottrina, e di tutte questioni palesi o private erano divisatori, di domicili,

1-342: 'drungàrio', il capo o condottiero di uno o più drunghi nelle ordinanze

il capo o condottiero di uno o più drunghi nelle ordinanze greche al tempo

un solo carpello (come la pesca o le ciliege), l'epicarpio forma la

, agg. bot. attributo di frutto o di seme che ha alcuni caratteri della

base comune, la quale può essere o della stessa natura dei cristalli formanti l'

stessa natura dei cristalli formanti l'aggruppamento o di natura diversa; nel primo caso

]: * druse '. cavità più o meno considerabili che trovansi ne'filoni e

discrezione che si discorre dell'* interno 'o 'ventre * (come dissero

= cfr. ruzzolare. du o dua, v. dove.

che indica l'insieme di due persone o cose (una parte del discorso).

per indicare l'insieme di due persone o cose. -duale ellittico: quello relativo

due princìpi fondamentali tendenti a un fine o anche opposti. -in partic.:

. -in partic.: ogni sistema filosofico o concezione religiosa che consideri la realtà o

o concezione religiosa che consideri la realtà o la vita spirituale come dipendente dall'azione

vol. IV Pag.1013 - Da DUALISTA a DUBBIARE (28 risultati)

due principi o enti opposti o antitetici (bene e

due principi o enti opposti o antitetici (bene e male, materia

distingue, né riunisce, ma sequestra o confonde, e si radica nelle forinole

nelle forinole viziose ed eterodosse del dualismo o politeismo, e deltemanatismo o panteismo,

del dualismo o politeismo, e deltemanatismo o panteismo, la prima delle quali sostituisce

quali sostituisce il divorzio di una dualità o moltiplicità ripugnante e insociabile all'unità primitiva

* contrasto, dissidio 'tra due persone o principii. pratolini, 2-409: ella

-i). chi professa o sostiene il dualismo o una teoria dualistica (

professa o sostiene il dualismo o una teoria dualistica (in filosofia,

al dualismo; che considera la realtà o la vita spirituale come dipendenti dall'azione

come dipendenti dall'azione di due principi o enti opposti o irriducibili l'uno all'

azione di due principi o enti opposti o irriducibili l'uno all'altro (un

, sostituendole quella dualistica, e parsistica o manichea, della lotta del bene contro

formati da parti (costituite da atomi o gruppi di atomi) di opposta polarità

. l'essere composto di due elementi o principi o organizzazioni; associazione o

essere composto di due elementi o principi o organizzazioni; associazione o contrasto di

o principi o organizzazioni; associazione o contrasto di due princìpi o elementi tendenti

associazione o contrasto di due princìpi o elementi tendenti a un fine o irriducibili

princìpi o elementi tendenti a un fine o irriducibili l'uno all'altro; relazione

1-13: la stessa nozione di vita, o si consideri universalmente, ovvero si contempli

1-344: ma se esso * uno 'o * unità 'non è numero,

non è numero, ma è quello o da cui nascono, o in che si

ma è quello o da cui nascono, o in che si contiene tutti i numeri

. fis. in elettrologia, principio (o legge) per il quale l'identità

e retta [dualità nel piano) o retta e piano [dualità nella stella

, 27: segue da ciò la diarchia o la duarchia. = voce dotta

. dante, inf., 11-93: o sol che sani ogni vista turbata,

/ facean dubbiar se mortai donna o diva / fosse che 'l ciel rasserenava intorno

vol. IV Pag.1014 - Da DUBBIETÀ a DUBBIO (18 risultati)

fede, i che dubbii? o che vaneggia il tuo pensiero?

io dovessi accettare il troppo traboccante favore o pure rinunziarlo. pallavicino, i-20:

librerie e negli archivi da me successivamente citati o si conservano autentici, o in tali

successivamente citati o si conservano autentici, o in tali copie che per l'autorità

esaminarono quale andata fosse più ottima, o tornare addietro a riacquistare le perdute cose

addietro a riacquistare le perdute cose, o seguire la dubbievole mobilità della fortuna dietro

via: lasciava di sé fama, o avanti lei compariva; perché occhio e

, figuratevi la nostra ansietà; speriamo o di abbracciarlo dimani, o di ricevere

ansietà; speriamo o di abbracciarlo dimani, o di ricevere almeno vostre lettere, che

ha, che voler rifiutarle a lungo o provarle mi parrebbe giovanile gara.

nulla falsità si debbe dire scientemente accusandosi o scusandosi, e non si debbe affermare nulla

; controverso, inattendibile; di lezione o di attribuzione incerta; di discussa validità

la coscienza incerta circa la sua validità o interpretazione, oppure circa l'applicabilità al

. du- bitoso è quello nel quale o la sentenzia è dubbia, o la

nel quale o la sentenzia è dubbia, o la causa è in parte onesta e

non le costrigne a ciò fare) o dubbie o sforzate o sanza drittura alcuna

le costrigne a ciò fare) o dubbie o sforzate o sanza drittura alcuna di significazione

a ciò fare) o dubbie o sforzate o sanza drittura alcuna di significazione fuor di

vol. IV Pag.1015 - Da DUBBIO a DUBBIO (13 risultati)

, / né s'altro di periglio o di spavento / più grave e formidabile or

l'altre volte in altre forme / mentito o dubbio; ma verace e chiaro /

, 1-39: se gli è amico o nemico non comprende: / tema e

del passato oblio. parini, 434: o bella venere, per cui s'accende

quale? non ne aveva nessuno. o con sicurezza molto dubbia: « è

non so qual si fosse più difficile, o a voi far paura, o il

difficile, o a voi far paura, o il loro capitano farlo più sicuro.

di credere, conoscere, agire con fermezza o fi ducia o costanza o

con fermezza o fi ducia o costanza o soddisfazione. fra giordano

o fi ducia o costanza o soddisfazione. fra giordano, 1-86

, da poterti di ciò che tu vorrai o domanderai dichiarire? poliziano, st.

ancora mi nascondi / il tuo dubbio o la tua certezza! moravia, viii-30

tutta toste conosce se si conviene stare o andare. boccaccio, iii-10-64: io

vol. IV Pag.1016 - Da DUBBIO a DUBBIO (24 risultati)

., 165: tutti gli altri re o vinti da voi per battaglia furono ad

: -or discendine giù, solo o seguito / come più vuoi; -ripiglia il

od in romito, / ché per dubbio o svantaggio io non ti lasso.

; ambiguità di significato; incertezza o difficoltà di interpretazione o di attribuzione;

significato; incertezza o difficoltà di interpretazione o di attribuzione; punto oscuro, questione

principal dubbio, chi vuol conoscere se egli o alcun altro è innamorato o no,

se egli o alcun altro è innamorato o no, non ha più manifesto segno

né più certo, che conoscere se egli o altri lontano dalla cosa amata s'attrista

e accettare -che cosa? di sposarsi o soltanto dei soldi? - ecco che il

. -dubbio metodico: sospensione volontaria (o sistematica, nel dubbio cartesiano) dell'

dello studioso che si astiene dall'accettare o dal formulare giudizi o verità senza prima

astiene dall'accettare o dal formulare giudizi o verità senza prima averli sottoposti ad esame

abborrire e senza adorare le cose vecchie o le nuove, per ritrovare e discernere le

propri dubbi, avere i propri buoni o riveriti dubbi: avere buone ragioni per dubitare

, portare dubbio di qualcosa: dubitarne o sospettarne; temere il verificarsi di un fatto

di incertezza. manso, 1-107: o qui potrebbe cader in dubio se l'

in dubio se l'amor della generazione o pure l'altro libidinoso soggiacciano all'amore

certo circa la realtà di un fatto o la verità di una dottrina; essere

san francesco è in dubbio se orare o predicare e lo fa chiedere a «

dubbio a l'intelletto, / la speranza o 'l temor, la fiamma o

o 'l temor, la fiamma o 'l gielo. marino, 237: la

/ sì che dubbio facea s'er'alba o luna. -lasciare in dubbio: lasciare

/... / e 'l sedere o 10 star, che spesso altrui /

in dubbio: non essere pienamente sicuro o convinto, dubitare; esitare, temere

vol. IV Pag.1017 - Da DUBBIOSAMENTE a DUBBIOSO (6 risultati)

fare quando nasce alcuno con due capi o due colli?... si devono

di certezza verificabile in siffatti particolari, o per la incertezza e dubbiosità che vi

la cronaca della sua vita in questo o quell'anno stimasse di non conoscere più

dubbiosa mente, / se partir deve o far quivi soggiorno. castiglione, 307:

, non certo; di incerta attuazione o conseguimento. petrarca, i-2-91: come

, inconsistente. boccaccio, iv-105: o bellezza, dubbioso bene de'mortali,

vol. IV Pag.1018 - Da DUBITABILE a DUBITANZA (13 risultati)

e allora intenda qui chi dubita, o chi qui volesse opporre in questo modo.

se questo ascanio nacque di lavinia, o fosse quello che nacque di creusa quando

, dove, se a riprese, o di séguito, se per pubblicarli, o

o di séguito, se per pubblicarli, o per abbruciarli, di tutti questi dubbiosi

alla dubbiosa cosa. sannazaro, 5-91: o nobile padre e maestro di tutto il

se alcuno vizio v'era, quello già o per paura o per vergogna de'padri

era, quello già o per paura o per vergogna de'padri o de'maggiori stava

per paura o per vergogna de'padri o de'maggiori stava coperto et ascoso,

sé vi produce nebbie piene d'oscurità o di dubbiosa luce. leonardo, 7-ii-12

mai potrò aver quell'interesse storico (o scientifico?) esclusivo, quasi incosciente

letter. incertezza di chi non sa o non può concepire un'idea, formulare un

cose che prima conosceva con dubitanza, o al postutto non le conosceva. masuccio

in senso concreto. ciò che è occasione o causa di dubbio, d'incertezza;

vol. IV Pag.1019 - Da DUBITANZA a DUBITARE (16 risultati)

superbia: che, dove vedo freddezza o dubitanza, non mi permette d'insistere.

lo suo fallo, sanza dubitanza / o di forza o di biasimo acquistarci;

, sanza dubitanza / o di forza o di biasimo acquistarci; / come saprà

quello onde tu sia in dubitanza sia bene o male; ché bontà riluce per se

, non prestar fede interamente a realtà o fatti contingenti; non riuscire a prevedere

ordinariamente seguito da un complemento di argomento o di limitazione, oppure da una proposizione

uso pleonastico). -nella forma negativa o anche interrogativa indica certezza, decisione.

de l'amico se elli è buono o rio, dei tenere sospesa l'amistà

avanzare riserve (e nella precettistica didattica o retorica si riferisce al dubbio metodico che

è possibile saper, circa una arte o scienza, dubitar ed interrogar a proposito e

avvegnaché poco mi muova sia fatto bene o no, perché tu medesimo hai già dubitato

avesse avuti alcuni altri eccellenti spiriti gli quali o istorie o orazioni o libri morali avessero

altri eccellenti spiriti gli quali o istorie o orazioni o libri morali avessero scritto, molto

spiriti gli quali o istorie o orazioni o libri morali avessero scritto, molto più si

mano, e sollevòllo e disse: o di piccola fede, perché dubitasti? beicari

che si dubitano. dottori, 145: o discacciato / fugge dal nostro error?

vol. IV Pag.1020 - Da DUBITATAMENTE a DUBITATIVO (7 risultati)

battaglia non si meni oste che dubiti o abbia paura. morovelli, 279: ma

io mi ero apparecchiato a sentirmi un dì o l'altro addentato dal morso epigrammatico dell'

ora ch'un'altra / sia malinconoso o non così disposto / ad allegrezza,

, pensi per qual maniera, / tacendo o ragionando, porrà da quello stato /

porrà da quello stato / me'ritrarlo; o, dove dubitasse, / prenda il

del discorso, un segno grafico, o anche un suono inarticolato). savonarola

non vogliamo distinguere con troppi segni dubitativi o con note divinatorie, contenti, dopo

vol. IV Pag.1021 - Da DUBITATO a DUBITOSO (25 risultati)

superflua, dice niuno autore antico o moderno, degno di essere avuto in considerazione

materia sia il decidere se 'all'oro o all'argento si debba dare la preferenza

ii-316: quale delle antiche lingue teutoniche o schiavone sia madre della tedesca e della

parlare, quando noi mostriamo di cercare o se noi dobbiamo dire qualche cosa, o

o se noi dobbiamo dire qualche cosa, o quale, o onde cominciare, o

dire qualche cosa, o quale, o onde cominciare, o dove fornire, e

o quale, o onde cominciare, o dove fornire, e simili cose: peroché

di quel ch'abbia a dire, o dire prima d'ogni cosa; o come

, o dire prima d'ogni cosa; o come rispondere agli altrui argomenti.

pensieri amorosi da due cose poteva procedere: o veramente da una dubitazione e continua gelosia

dubitazione di quel ch'e'dovessi fare, o d'intendere solamente a orare, o

o d'intendere solamente a orare, o alcuna volta al predicare. guicciardini,

mise mai in consultazione se era bene o no che il sole o si

bene o no che il sole o si levasse o tramontasse; niuno in dubitazione

che il sole o si levasse o tramontasse; niuno in dubitazione che l'acqua

se bene ingiusta, ha qualche validità o almeno qualche apparenza; ma da causa

dei mercanti di calimala, 2-3-25: parola o clau sola o capitolo o

: parola o clau sola o capitolo o dizione dubitevole, o della quale

o clau sola o capitolo o dizione dubitevole, o della quale si du

sola o capitolo o dizione dubitevole, o della quale si du bitasse

quale si du bitasse, o fosse o si dicesse oscura. varchi,

du bitasse, o fosse o si dicesse oscura. varchi, 7-89:

né mai vien mozza / la voce, o dubitevole si prostra. = deriv

dubitoso s'ancora ei spirassero l'aure / o ritor- nasser pii del dolor mio da

; difficile a capirsi (una dottrina) o a decifrarsi (uno scritto).

vol. IV Pag.1022 - Da DUBOISIA a DUCALE (3 risultati)

, conv., iv- xxvn-18: o atene, non domandate a me aiutorio,

se non fosse capitato loro un duca o a dir poco un conte. c

messer lo duca; / ch'egli, o suo oficial, mi riconduca, /

vol. IV Pag.1023 - Da DUCALE a DUCE (8 risultati)

carattere tipografico di punti 44; grosso o doppio canone. carena, 1 -77

progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante,... canoncino, canone

sotto la giurisdizione di un duca (o di un doge); e indicò

fa una verga quadra, longa un braccio o più, battuta bene e distirata,

, comandante supremo di forze militari terrestri o marittime; nell'impero bizantino, capo

nell'impero bizantino, capo militare di una o di più province. - in senso

duce, / cui non ha roma o macedonia eguale, / che carriaggi e

/ dalmazo degli re, e dusi o conti. sercambi, 64: la signoria

vol. IV Pag.1024 - Da DUCEA a DUCHESSA (8 risultati)

e regge, / pugna per noi, o 'l suo gran scudo almeno / c'

simil. con riferimento a oggetti materiali o a concetti astratti. dante, purg

tasso, 8-6-269: seguendo del moto o pur del senso, / incerti duci

entom. disus. regina delle api (o anche delle vespe). vallisneri

onorata col titolo di 'duce 'o * capitana 'e * guida '.

dio: / cercate a ciò venturieri, o sire: / una duchea basta a

del visionario, e altri di impostore o di venduto, e fabbricante di duchi senza

duchesnea fragarioides, cioè la fragola indiana o fragola matta. = voce dotta

vol. IV Pag.1025 - Da DUCHEVOLE a DUE (24 risultati)

accorre sol poeti e duchesse, / o porta de'sacrati, sorridi nel florido arco

qui desiderabile la dittatura, il fùhrertum o « ducismo » (come avevano cominciato

di rispetto / era polver di duco o violetto. speroni, i-4-413: ecco adunque

un uccello pare ch'intenda la cuccoveggia, o 'l duco, uccello rosso e tempestato

al capo. alfieri, v-2-845: o dea, tu figlia di valor, che

. -accompagnato da un pronome personale o dimostrativo. giacomino pugliese, 182

di marte, / ch'ad uno, o a due, o a tre,

ad uno, o a due, o a tre, vernano in giostra. m

di pennuti / rete si spiega indarno o si saetta. pulci, 19-3: ascolta

quantità (anche nelle locuz. uno o due, due o tre).

nelle locuz. uno o due, due o tre). -due parole: discorso

vi-1-197 (56-12): se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io

verace in questo loco, / che dui o tre giù ne tornare accesi, /

che si dimostra, che furon miracolosi, o che non furon niente. tozzi,

, par., 12-91: non dispensare o due o tre per sei, /

., 12-91: non dispensare o due o tre per sei, / non la

saggezza dell'idea, e di follia o illusione degli individui. -sm.

). la seconda ora della prima o della seconda metà del giorno. celioni

chiamo? -amo. / -ami tu dua o pur un solo? -un solo.

dua faccino quattro. -dividere o dividersi in due: tagliare o tagliarsi

-dividere o dividersi in due: tagliare o tagliarsi a metà, fare due parti

concetti; spezzare una relazione; separare o separarsi. giamboni, 7-39: la

v.]: al ripetersi di detto o di fatto molesto. né solo alla

nella terra tua / ed è pur sola o dua / sed'ella è bella fa

vol. IV Pag.1026 - Da DUECANNE a DUELLARE (26 risultati)

-non gli vuol dare? -o buon, o buono; non ha un che dica

s'el debbe il patre santo visitare / o se 'l pastor diè pur venire a

/ mezzo infra duoi se voi eravate o no. g. bargagli, xli-

e'fatti nostri. gelli, iv-47: o dio, quanto mi paion lunghe queste

le due converrà esser l'una: / o il mal vincerà me o io il

: / o il mal vincerà me o io il male. -stor.

cui possono essere esempi in qualche miniatura o tavoletta orientale, bizantina o dugentesca.

qualche miniatura o tavoletta orientale, bizantina o dugentesca. montale, 3-231: libri,

. m. -i). scrittore (o anche artista) del duecento (del

niuno fra'ducentisti è da antiporre: o vogliamo per la perfezione de'costrutti,

vogliamo per la perfezione de'costrutti, o vogliamo per la proprietà de'vocaboli.

trecentisti e duecentisti... sono o di oscurissima e incertissima, o di

sono o di oscurissima e incertissima, o di perduta significazione. carducci, ii-4-132:

dubbio che questa voce, così scritta o pronunziata, sia regolare e buona:

-quantità indeterminata, che s'intende grande o grandissima. muscia da siena, vii-292

2. sm. duecento persone o cose. boccaccio, 1-ii-487: domandò

. 3. il secolo tredicesimo o decimoterzo. leopardi, ii-91: non

: non vediamo noi quante parole nate o allevate nel nostro paese, cioè nella lingua

qua passare in francia; quivi alterate o di forma o di senso o d'

in francia; quivi alterate o di forma o di senso o d'ambedue; sono

alterate o di forma o di senso o d'ambedue; sono ritornate in italia come

francese, e ciò fino dal cento o dal dugento o dal trecento, e

e ciò fino dal cento o dal dugento o dal trecento, e tuttogiomo nella metà

testo del duegento, possibilmente cavalleresco; o se no, traduzione. serra,

, il dugento; consiglio dei dugento o del dugento: magistratura, attiva in

a riveder dugento / mila persone, o più de le scintille / del fuoco stuzzicato

vol. IV Pag.1027 - Da DUELLARE a DUELLO (16 risultati)

. compiuto per mezzo di un duello o di duelli; che concerne il duello;

, d'una società di caffè, o per dir molto, degli scioperati d'

s'incantavano dalle trincee a guardarlo, o riconoscevano, gridavano il suo nome;

questione senza querela, ché questa è cosa o da disperato o da pazzo. s

ché questa è cosa o da disperato o da pazzo. s. maffei, 6-69

per lo più di spada, di sciabola o di pistola, che si svolge secondo

sangue nei duelli dei gladiatori fra loro o con le belve. -per estens

gladiatori] a duello. -battersi a o in duello, combattere in duello:

. bartoli, 9-24-2-149: or quanti, o navigando in mare, o combattendo in

quanti, o navigando in mare, o combattendo in campo a guerra, o in

o combattendo in campo a guerra, o in isteccato a duello, 0 mantenendo

duello, 0 mantenendo nimicizie mortali, o conducendosi a furtivi adulterii in casa altrui

soli con l'armi, e senza danno o morte de'sudditi, la querela o

o morte de'sudditi, la querela o contesa loro. d. bartoli, 9-28-2-185

e probabilmente ricordo di qualche racconto udito o letto o visto al cinematografo, dei

ricordo di qualche racconto udito o letto o visto al cinematografo, dei famosi «

vol. IV Pag.1028 - Da DUEMILA a DULCINA (13 risultati)

le storie; di domilia anni dinanzi, o più, per ignoranza, ovvere per

, che non una libbra di greco o du'mila di tedesco. botta,

introducendo nel discorso una pausa, spiega o giustifica il senso del periodo che con

primo, di cui è il seguito, o il complemento. imbriani, 3-15:

g. m. cecchi, 19-18: o pandolfo pan fresco / midol- lonaccio,

forma di composizione musicale per due strumenti o per due voci. -per estens.

il compositore] molto intorno a duetti o cori, quali ancora procurerà si levino

del valore di due centesimi, soldi o quattrini. leggi di toscana,

deriv. dal nome del geologo e mineralogista o. p. dufrénoy (1792-1837)

quaderno, quando vengono due tre, o due quattro, nel trare de'dadi,

noi nella nostra lingua potremo chiamarlo duisono o bisono. = comp. da

bot. frutice lianoso, sdraiato o rampicante, della famiglia solanacee, dell'europa

zucchero comune) per vini e liquori o nella preparazione di cibi e bevande per

vol. IV Pag.1029 - Da DULCINEA a DUNQUE (9 risultati)

, e 'vincasi per fortuna o per ingegno', all'opulenza e al piacere

antichi principi moscoviti, assemblea di maggiorenti o bojari le cui attribuzioni erano puramente consultive

armi portatili al quale è stata asportata o sezionata l'incamiciatura anteriore, in modo

se ne distinguono due tipi: litoranee o costiere, desertiche o continentali. -per

tipi: litoranee o costiere, desertiche o continentali. -per estens.: estensione,

colli di sabbion bianco fatto dalla natura, o più tosto dal getto del mare,

potesse rimediare con il far nascere (o sia che il mare ve le abbia

quegli scanni, banchi, dune, o cavalli di rena, che vi si creano

al verificarsi di una data condizione o circostanza (ant. in correla

vol. IV Pag.1030 - Da DUO a DUOLO (11 risultati)

orfeo, 133: non son qui lupo o orso; / ma son tuo

hai tu patito disagio di denari? o perché non me ne chiedevi tu?

. « no davvero ». « o dunque »? « tu devi dire che

. -anche: coppia di suonatori o di cantanti che eseguono insieme un

insieme un brano musicale a due strumenti o a due voci.

dai colori mortuari, celebrava la decima o la duodecima messa funebre, colà, e

, come sogliono, per ansa duodenale o lobo duodenale del gastrico, o collo

ansa duodenale o lobo duodenale del gastrico, o collo anseàtico del perigurdio, questo nella

sotto ovina spoglia / vi sia un lupo o un spirito d'averno. -sdegno

forteguerri, 20-119: fidelbrando gli disse: o via figliuolo, / tu gli vuoi

incapi, / altrimenti vien morta o messa in duolo. 5. ant

vol. IV Pag.1031 - Da DUOMO a DUPLICARE (5 risultati)

e sface, / che il suo danno o rossor fra le campagne / con la

di un vasto edificio collettivo, caserma o lazzaretto, un intero brulicante accampamento si

processo civile moderno, mezzo di difesa o deduzione con cui il convenuto tende a

queste contendevano sopra una clausola della risposta o della duplica. -figur.

farò un'appendice delle odi travestite allegramente o tradotte in dialetti, che sarà curiosissima.

vol. IV Pag.1032 - Da DUPLICATAMENTE a DUPLICAZIONE (22 risultati)

, che di quadrare il cerchio, o duplicare il cubo. sinisgalli, 6-14:

v'intrava [in quell'acqua], o maschio o femina che fusse, n'

[in quell'acqua], o maschio o femina che fusse, n'essiva duplicato

parte delle parti di qual si voglia animale o intellettivo o sensitivo che sia, che

di qual si voglia animale o intellettivo o sensitivo che sia, che non abbia in

. sm. dir. ciascuno dei due o più esemplari identici (e con uguale

del comando generale. -oggetto identico o molto simile a un altro,

parrochi si trasmettono, non trascorrino omissioni o duplicati. leopardi, iii-971: 10

oggetto, opera, azione che imiti o riproduca un'altra cosa. magalotti,

arte dia riproduzioni meccaniche costituenti duplicati più o meno perfetti di oggetti naturali, innanzi

la proposizione che l'arte è idealizzamento o imitazione idealiz- zatrice della natura è evidentemente

. -tipogr. raddoppiamento di una o più lettere dovuto a errore di composizione

dovuto a errore di composizione; foglio o segnatura inseriti due volte per errore in

cellula uovo (detti anche gemelli omologhi o identici), 9. matem.

9. matem. ant. proporzione o ragione duplicata di un'altra: proporzione

permette la rapida riproduzione di uno scritto o di un disegno; ciclostile, poligrafo

. duplicatore di frequenza: dispositivo magnetico o elettronico che eroga una corrente alternata la

tipografica che consiste nella ripetizione di due o più lettere o righe o pagine uguali

nella ripetizione di due o più lettere o righe o pagine uguali. carena,

di due o più lettere o righe o pagine uguali. carena, 1-89:

di lasciato, e dicesi delle pagine o righe dal compositore inawertentemente ripetute.

paroli ', è una reale duplicazione o triplicazione della posta. cattaneo, ii-i-

vol. IV Pag.1033 - Da DUPLICE a DURABILE (11 risultati)

3. duplicazione del cubo (o problema di deio): famoso problema

agg. che consta di due parti o elementi distinti: eguali (e in questo

caso è sinon. di doppio) o diversi; che presenta due aspetti o

o diversi; che presenta due aspetti o caratteri dissimili; che ha due cause

caratteri dissimili; che ha due cause o due esiti differenti; che concerne due

esiti differenti; che concerne due cose o argomenti diversi, se non proprio opposti

. parini, xiii-79: tu [o nume] col tridente altero / a

persona: che mostra, nell'indole o nell'aspetto, caratteri diversi e contraddittori;

mala fede. -anche concretamente: atto o discorso ambiguo, menzognero; finzione,

poi la spesa del lavoro riescisse dupla o tripla delle valutazioni dell'autore; questa

qual prezzo si possa acquistarvi grano o dura. ojetti, iii-72: la tribù

vol. IV Pag.1034 - Da DURABILITÀ a DURAMENTE (14 risultati)

, 112: donare panni di lana, o vestimenti di seta, non ha tanto

più al plur.): ciliege (o pesche) duracine. palladio volgar

tico... il ciriegio duracine, o del frate, che intende il vivere,

e basta non meno che la pergolese o duracine, la quale e a tivoli

bel rabbuffetto fattoli, se è stato marchiano o duracine. * = lat. duracìnus

durale, agg. anat. che concerne o appartiene alla duramadre. =

iv-210. duramadre (dura madre o semplicemente dura), sf. anat

quasi tutta la dura madre, o almeno gli strati delle sue fibre motrici fossero

fosse stata strettamente legata e privata di moto o impietrita, dovea di necessità cessare il

foglie, perché i vasi sono occlusi o schiacciati: ha colore più scuro del

, ne fa un'acquafòrte duramente incisa o un pastello sbiadito. 3.

concetto che per schivare la similitudine, o rozzamente, o duramente, o con poca

schivare la similitudine, o rozzamente, o duramente, o con poca efficacia narrarlo

similitudine, o rozzamente, o duramente, o con poca efficacia narrarlo. milizia,

vol. IV Pag.1035 - Da DURAMENTO a DURARE (8 risultati)

una tristezza, una sofferenza, prima ignoti o duramente coartati. -con fermezza

l'alto grado di intensità di sensazioni o sentimenti dolorosi o molesti, * talvolta

di intensità di sensazioni o sentimenti dolorosi o molesti, * talvolta anche gradevoli)

il duraménto onusto / di tre sermenti, o men se si dorria / di più

avviene un fatto che non si può o non si vuole situare con determinazione temporale

quella notte, ma durante un mese o più non gli giovò trovarsi col marito,

4. prov. terzo o quarto aprilante, quaranta dì durante:

il tempo che fa il giorno 3 (o 4) di aprile deve durare,

vol. IV Pag.1036 - Da DURARE a DURARE (23 risultati)

lunga dimura / che lo foco astutassi / o che l'aigua seccassi; / ma

dante, inf., 2-59: o anima cortese mantovana, / di cui la

s'annulla, e tutto, / o prima o dopo, ritorna. montale,

annulla, e tutto, / o prima o dopo, ritorna. montale, 3-249

sottrarmi alla idea che qualcosa di noi può o addirittura deve durare. pavesi, 14

paesi a loro non convenienti, o 'non ci durano, o non prosperano,

, o 'non ci durano, o non prosperano, o ci degenerano.

'non ci durano, o non prosperano, o ci degenerano. -mantenersi a lungo fresco

grano duro, in grandi forme di tre o di cinque chili, che durano una

filato e tessuto in casa, di lana o di canapa o di ginestra, durava

in casa, di lana o di canapa o di ginestra, durava molti anni.

ed è spesso accompagnato da un avverbio o altra determinazione di tempo). guittone

amor dura, / se l'occhio o 'i tatto spesso non l'accende. petrarca

dura, / che 'l vento la disperde o solve il sole. marino, 2-44

di farlo re. -impers. o con sogg. indef. (specialmente in

duri!). c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 444: s'eo

data condizione (espressa da un avverbio o compì, predicativo o locuzione equivalente,

da un avverbio o compì, predicativo o locuzione equivalente, che può essere anche

da una proposizione subordinata (al gerundio o all'infinito introdotto da a, rar.

a, rar. da di) o da un complemento: continuare, persistere,

, ma chi più dura in battaglia o in cosa altra, finale è vincitore.

che ho in testa, e limandone due o tre altre già fatte. de sanctis

senza legami di fatti e senza sospensione o interesse di sorta. linati,

vol. IV Pag.1037 - Da DURATA a DURATO (6 risultati)

io durerò, insino che io arò voce o spirito da gridare. grazzini, 2-161

biasimare il lusso che allora s'introdusse o s'accrebbe in italia, salvo che si

, ma chi più dura in battaglia o in casa altra, finale è vincitore.

79: chi la dura la vince, o la perde malamente. magalotti, 24-254

esistenza premondana, mondana e sopramondana: o, se 1'esistenza incominci per creazione

suo svolgersi continuato senza indicazione di inizio o di fine; imperfettivo, lineare (

vol. IV Pag.1038 - Da DURATORE a DUREZZA (9 risultati)

dicere: * io fui / nepote, o figlio, di cotal valente ',

da niente. folengo, ii-250: o pieni cuor d'ogni sporciccia, / malvagi

che la nostra soddisfazione finirà molto'tardi o non finirà mai. 2.

atto a durare nel tempo senza logorarsi o mutarsi o venir meno; che resiste

durare nel tempo senza logorarsi o mutarsi o venir meno; che resiste all'azione e

fecondi quanto altri mai in guerre sanguinose o durevoli. beccaria, ii- 707

settala, iv-97: niuna republica o città può al lungo conservare e la

dipintura, i cui colori in breve o a lungo andare perdono la vivezza: questa

la sustanzia di quella cosa; la durezza o la mollezza della cosa non è però

vol. IV Pag.1039 - Da DURICORIO a DURIONE (8 risultati)

esterna con quelle oggimai scoperte interne superfizie o vuoti ulcerosi. questa azione dell'accensione

punto di vista; resistenza a ordini o consigli altrui, determinazione di non fare

né in loro mai vidi niuna dureza o rilevato alcuno vizio. bibbiena, 26:

ridotto alle durezze e privazioni della guerra o di un altro evento simile.

tratto che denota uno di tali difetti o atteggiamenti. leggende di santi, 4-236

nostri vocaboli sarà questa durezza rade volte o non mai. r. borghini

di prima eletta e senz'alcuna accentuazione o durezza dialettale. alvaro, 9-146:

risolvere le questioni empiriche perché le annullano o ne prescindono, non rappresentano ancora il

vol. IV Pag.1040 - Da DURIORE a DURO (7 risultati)

di morbidità nei tratti; eccessiva rigidità o secchezza nel disegno. imbriani, 3-57

che difficilmente si può scalfire, tagliare o incidere; che è resistente al tatto

(un cibo); tiglioso (o anche compatto, sodo: un pezzo di

/ senza mirar s'ha debil tempra o dura. caporali, ii-59: la corte

dipinge una matrona, / con viso asciutto o chioma profumata, / dura di schiena

vaglia, / martel più grave, o più dura tanaglia. marino, 3-34:

poi disusata; niuno luogo loro era aspro o duro. chiabrera, 62: i

vol. IV Pag.1041 - Da DURO a DURO (11 risultati)

così dure e tarchiate -adulto (o anche vecchio). tanaglia, 2-974

(non so se fiera, / o umana mi dica o dolce o dura)

se fiera, / o umana mi dica o dolce o dura) / parte rinaldo.

, / o umana mi dica o dolce o dura) / parte rinaldo. della

per alto gridar forse risponda, / o se per caldi prieghi / la durissima morte

ferreo sonno. boccalini, ii-233: o voi che i cervellacci più duri avete

sp., 9 (161): o mi vorranno forzare, - pensava,

è alcun... sì duro o zotico, che io non ammorbidisca bene e

, giorno, iv-32: tal fusti, o notte, allor che gl'inclit'avi

disegno è duro se le parti del contorno o dell'interno sono espresse con troppo risentimento

nelle scritture molti vocaboli e modi latini o provenzali durissimi e ripugnanti all'indole della

vol. IV Pag.1042 - Da DURO a DURO (14 risultati)

altro non disio. guittone, i-1-97: o quanto e de quante parte periglioso travaglio

al suo sogno, bastava una gonnella o anche il pensarci, ed erano forti abbastanza

per risorgere eguali / da secoli, o da istanti. -con uso neutro

uso neutro. guarini, 116: o dolcezze amarissime d'amore, / quanto

perdervi, che mai / non v'aver o provate o possedute! dovila, 75

che mai / non v'aver o provate o possedute! dovila, 75: al

, 37: quindi i concetti, o male espressi, o duri, / con

i concetti, o male espressi, o duri, / con il capo di bestia

vita. -forte, vigoroso (o anche doloroso: un colpo, una

pongano di sotto alla paglia assi, o piatte tonnarelle, sicché giacendo stieno soffici

ghiaccio all'ora abbia più di sei o sette palmi di spesso e duro, nondimeno

, e con acerbissimi tormenti m'uccida o, alla men dura, mi condanni

persona risoluta, decisa, testarda (o anche sfacciata). -avere il muso

disinvolto, ostentando risolutezza, decisione, o anche con fare rigido, impacciato.

vol. IV Pag.1043 - Da DURO a DUTTILITÀ (9 risultati)

: rimanere fermo in un proposito, o anche opporre tenace resistenza. boccaccio,

: -esiste ancora la grande musica, o tiene duro ancora? -tenere nascosto,

rinvolti in un panno lino inzuppato nell'aceto o nel vino... ammorbidiranno,

agg. e sf. duracina (pesca o ciliegia). = • deriv

topato, color di topo), o da piazza o da mulino '. cioè

di topo), o da piazza o da mulino '. cioè o da comparsa

da piazza o da mulino '. cioè o da comparsa o da soma.

'. cioè o da comparsa o da soma. = etimo incerto.

allorché è umida, e che secca o cotta al fuoco s'indurisce. pindemonte,