elettrica, d'un delizioso color albicocca o giallo canarino, su carta filigranata di
egli fa il piacere di dio, o no; e s'egli è in stato
s'egli è in stato di grazia, o sì 0 no; salvo per divina
se famosa / lor nominanza era per vero o ciancia. guicciardini, 72: sono
. sicuro, tranquillo (sul conto proprio o di qualcuno), fiducioso.
certi di noi, di nostre spose, o estinti. manzoni, pr. sp.
*. buti, 1-38: 'o ombra o uomo certo', cioè qualunche tu sia
certo', cioè qualunche tu sia, o anima apparente o uomo vero. dante
cioè qualunche tu sia, o anima apparente o uomo vero. dante, inf.
essere estimate non vere, le quali o sono insolite a udirsi, o difficili a
le quali o sono insolite a udirsi, o difficili a vedere. 0 trapassano le
se 'l mondo fu fatto di nulla o delle rovine d'altri mondi o del caos
nulla o delle rovine d'altri mondi o del caos; ma par verisimile che
quando el male non sia molto certo o propinquo o molto grande a comparazione del
male non sia molto certo o propinquo o molto grande a comparazione del bene.
nostri, con voce chioccia o strillante o monacale, a declamare un'ode per istrofe
acqua a specchiarvisi dentro,... o si ficcava nella fratta a cercarvi chiocciole
un corno, d'una chiocciola marina, o d'una tromba torta. sassetti,
v. s. li quattro busi o chiocciole di madreperla, che costano ducati
5. figur. madre vite o vite femmina. cellini, 618:
che tirano siano gli atomi d'epicuro, o te qualità de i peripatetici, o
o te qualità de i peripatetici, o te chiocciole di renato des cartes.
in esso intervengono... le chiocciole o quadre o tonde o semplici,
.. le chiocciole o quadre o tonde o semplici, o doppie o incatenate
le chiocciole o quadre o tonde o semplici, o doppie o incatenate.
quadre o tonde o semplici, o doppie o incatenate. 10. locuz
o tonde o semplici, o doppie o incatenate. 10. locuz. -a
a una colonna centrale di sostegno (o è incastrata, lungo il suo margine
egli parte riempié, facendo due chiocciole o lumache da lato, nelle quali sono
salire a una trave: / tre anni o più penò la poveretta, / perché
quelli, come dicemmo, insino lumachette o chioccioline, e scara- faggetti, oltre
che si trovano, in grotte o all'aperto, in algeria e tunisia.
direbbe di vecchio, per esempio, o di fratone grasso. 3. tipo
malmantile, 1-24: come sono quelle focattole o stiacciate, che fanno le nostre donne
onomatopeica: dal suono secco della frusta o delle dita. chiòcco2, sm.
sm. che chioccola (il merlo o un altro uccello di richiamo).
ciò che è desiderabile, è sempre addietro o avanti. egli non cura l'onda
piedi, intento al chiocchiolìo della fonte o al frastuono della foce. d'annunzio,
più folti rami / cheto s'asconde o fugge come un pazzo, / o dolcemente
asconde o fugge come un pazzo, / o dolcemente il chioccolo lo chiami, /
dolcemente il chioccolo lo chiami, / o lo forzi a sbucar l'alto schiamazzo.
di toscana, 4-8: ferri crudi o colati,... vena da ferro
sorta, tanto tonda che quadra o piana. chiodàia, sf. sbarra
. il ritenere appresso di sé, o pure servirsi delle chiodaie, o altri
sé, o pure servirsi delle chiodaie, o altri strumenti atti a far chiodagione o
o altri strumenti atti a far chiodagione o bullettame. carena, ii-302: 'chiodaia'
certi sgonfi globosi, in forma di ghiare o cappelli di chiodami, di materia ferrigna
le opere degli assedianti, ne chiodava o rapiva le artiglierie. colletta, i-73
chiodata si aprì e ne uscirono quattro o cinque giovanotti. -scarpe chiodate: con
alcuni alberi: hanno il cappello giallastro o bruno, a lamelle biancastre nella zona
separate (di legno, di metallo o altro materiale), per appendere oggetti
per fissare ai mobili rivestimenti di pelle o stoffa, per rinforzare le suole delle scarpe
gittati via tutti i chiodi, poco o nulla poteva allora il martello di cui
quando il vecchio staccava un chiodo, o toglieva da un cantuccio un deschetto che
'dir roba da chiodi', di maldicenze o scritte o scagliate dietro agli assenti;
da chiodi', di maldicenze o scritte o scagliate dietro agli assenti; sia perché
, sia per memoria del configgere; o perché chiodi si fanno del ferraccio più vile
, e i menestrelli attaccata la mandola o la lira (secondo le scuole)
cosa, che vi possa recare o danno o vergogna, e che voi abbiate
che vi possa recare o danno o vergogna, e che voi abbiate fisso il
panzini, ii-59: le persone ignoranti o fanatiche, piantano il chiodo in un'
.. poco portati a tentar cose nuove o ad inventare; ma sono molto devoti
era libero di partire per le guerre o le maialate, quando gli garbava.
chiodo con chiodo. baruffaldi, iii-14: o cieche genti, o genti mentecatte,
, iii-14: o cieche genti, o genti mentecatte, / e perché non schernir
11. alpin. asticciola di ferro o alluminio a sezione quadrangolare o rotonda,
di ferro o alluminio a sezione quadrangolare o rotonda, più sottile verso l'estremità
l'estremità che va conficcata nel ghiaccio o nella roccia, espansa verso l'estremità libera
mani e co'piedi; ficcano chiodi o pioli; con le ginocchia stringono una
fa sentire per ordinario sopra gli occhi o pure nella sommità del capo in guisa
: conficchisi in b dua piccoli chiodettini o bullette. -spreg. chiodiàccio.
è un pezzo di ferro, lungo più o meno alcune dita, appuntato a una
in suo tesoro, / pose natura mai o finser savi: / tutt'è 'n
i persiani e gli americani di spiccare uno o più capelli dalla lor chioma. monti
come / le chiare ginestre, / o creatura terrestre / che hai nome /
dal capo della cometa alla sua barba o chioma, e che quanto alla chioma
arrivò mai a veder la stella, o chiomata, o per dir meglio,
a veder la stella, o chiomata, o per dir meglio, tosata affatto,
tosata affatto, può essere che avesse, o l'occhio più umido, o miglior
, o l'occhio più umido, o miglior vista degli altri. =
volta / levando, il supplicava: « o chiomazzurro, / che la terra circondi
dolci concenti, / quando, o rettor del sol, guidavi armenti.
non so se son pezzi di vermi, o pure sono quei bacherozzoli chionzi, de'
margine del passo a cui si riferisce, o a piè di pagina o raccolta con
riferisce, o a piè di pagina o raccolta con altre in volume a sé
stante) per chiarirne un passo oscuro o dubbio (e può anche fornire a
bartoli, 40-ii-27: vi faceva chiose o comenti nell'una lingua e nell'altra.
cominciare la vita e scegliere una carriera, o bambini! 4. raro
e compiuta. pulci, 9-1: o felice alma d'ogni grazia piena, /
a specificare ciò di cui si parla o si tratta. giacomo da lentini,
tenue e più rara che la nebbia o il fumo. fagiuoli, 1-1-20:
puoi sempre risalire alla causa de'tuoi danni o delle tue fortune; spesso, magari
di meno la causa c'è: o tu o altri, o questa cosa o
meno la causa c'è: o tu o altri, o questa cosa o quella.
c'è: o tu o altri, o questa cosa o quella. gramsci,
o tu o altri, o questa cosa o quella. gramsci, 78: il
, 149: comecché la superbia si prenda o per l'uno modo o per l'
si prenda o per l'uno modo o per l'altro, certa cosa è,
cose nuove gli animi di coloro a'quali o apparteneva o sarebbe stato utile attendere alla
animi di coloro a'quali o apparteneva o sarebbe stato utile attendere alla conservazione della
sott'una insegna, / provando bene o male, / e tutte cose mi son
mi son sute contra. -preceduto o seguito dall'art. o da prep.
. -preceduto o seguito dall'art. o da prep. o da un pron
dall'art. o da prep. o da un pron. relativo o da un
. o da un pron. relativo o da un agg. indicativo riassume e
si convenga meglio di servire all'accuratezza o all'espressione, è cosa di finissimo conoscimento
stelo, / cose ch'han molti secoli o un anno / o un'ora,
han molti secoli o un anno / o un'ora, e quelle nubi che vanno
. pananti, ii- 119: o bella vedovina, che cos'è / questo
suo sonetto: / ed essa: o bello! cos'avete detto? manzoni,
sportello, a urlargli qualche suo consiglio o preghiera o applauso che fosse.
a urlargli qualche suo consiglio o preghiera o applauso che fosse. -cosa
-cosa? cosa?: a indicare incredulità o stupore. 31. affanno,
non so / se pien di spine o rose, / per rompermi la pace,
33. affare, questione, controversia o caso giuridico, colpa, reato.
appena lo avrebbero rivisto, di notte o di giorno, e che la seconda volta
dura ostinata nel volgo, ch'ove veggano o una qualche cometa o parelio o altra
ch'ove veggano o una qualche cometa o parelio o altra stravagante cosa in natura
veggano o una qualche cometa o parelio o altra stravagante cosa in natura, e
possa rendersi concreto in una forma qualsiasi o sia di utilità o diletto; ogni
una forma qualsiasi o sia di utilità o diletto; ogni altra forma di attività
diletto; ogni altra forma di attività o di utile che possa venire valutato e
pretesa giuridica, per un uso diretto o uno scambio con altre cose).
quand'uno per la via è stanco o non ha voglia di andare avanti o lo
stanco o non ha voglia di andare avanti o lo coglie la notte, che egli
stupore, sorpresa, meraviglia nell'udire o nel vedere qualcosa di strano, di
suo peso. ariosto, 4-3: o gloriosa madre, / o re del ciel
4-3: o gloriosa madre, / o re del ciel, che cosa sarà
/ né cosa io scemo col mio verso o cresco. -cosa che sia,
disapprovazione nei confronti di ciò che accade o è accaduto o si è sentito dire
di ciò che accade o è accaduto o si è sentito dire, in quanto lo
rassicurare e incoraggiare chi vi ha assistito o ne ha avuto notizie. verga,
si sarebbe disposti a offrire qualsiasi somma o qualsiasi valore pur di soddisfare un proprio
nell'impossibilità di individuare una causa certa o una determinata azione, e un determinato
per quale ragione, con quale conoscenza o autorità si parli, parla, ecc.
per le affermazioni altrui che appaiono esagerate o non rispondenti al vero).
fatalistica rassegnazione nei confronti della propria condizione o di una determinata situazione non favorevole.
esprimere la speranza che da un fatto o da una situazione o da una condizione
da un fatto o da una situazione o da una condizione sfavorevole ne derivi un'
i-315: nel corso di quei mesi o egli guarirà o morirà. di cosa
nel corso di quei mesi o egli guarirà o morirà. di cosa nasce cosa;
per esprimere la propria incapacità a conoscere o a capire quanto sta avvenendo o quanto
conoscere o a capire quanto sta avvenendo o quanto un altro sta meraviglia e stupita
meraviglia e stupita indignazione nei confronti dipensando o dicendo. nievo, 1-142:
fare spesso / di poca cosa, o vero alle minchiate. -gran cosa
cosa: per indicare meraviglia, stupore o dispetto. grazzini, 4-324: gran
dire, voi vi stra- biliresti; o mie'pae, le gran cose! goldoni
è qui: la faccenda, la questione o il fatto è in questi termini.
protrae troppo a lungo, per indecisione o per timore o per eccesso di prudenza
lungo, per indecisione o per timore o per eccesso di prudenza, rischia non
di persone, in un nuovo ambiente, o informata del meccanismo che regola l'uf&cio
informata del meccanismo che regola l'uf&cio o 11 lavoro in cui deve inserirsi.
, 7-20: neuna cosa più ferma, o più bene avventurata, o più da
ferma, o più bene avventurata, o più da lodare è nella repubblica che
è più, che mal ben sembri, o ben male; / e sì non
la facilità di usarla; e diventi o povero e contennedo o, per fuggire
usarla; e diventi o povero e contennedo o, per fuggire la povertà, rapace
determinato luogo, tutta una determinata regione o un paese, ecc. boccaccio,
, / non vi farò più noia o increscimento: / ciò ch'io ti dico
-qualche cosa: a indicare una misura o una quantità trascurabile in rapporto con una
quantità trascurabile in rapporto con una misura o con una quantità già specificata con precisione
è la cosa!: per indicare esultanza o stupore nel constatare o nello scoprire qualcosa
per indicare esultanza o stupore nel constatare o nello scoprire qualcosa. fagiuoli, 1-1-181
scoprire qualcosa. fagiuoli, 1-1-181: o quest'è la cosa!...
in cui si configura una determinata situazione o condizione. -allo stato delle cose:
importanza, ma non è sufficiente a spiegare o a risolvere un determinato caso o questione
spiegare o a risolvere un determinato caso o questione o faccenda. verga,
a risolvere un determinato caso o questione o faccenda. verga, 4-35:
le cose: porre rimedio, per sé o per altri, a una situazione difficile
o che può dare origine a pericolose conseguenze.
esprimersi sinceramente, schiettamente senza ipocrisie, o falsi pudori, dire pane al pane
a un accordo. -cosa ricordata o ragionata per via va, cosa mentovata
buon diritto a dare il proprio consiglio o il proprio assenso in una determinata faccenda
oppure per offrire generosamente il proprio aiuto o i propri servizi a chi si trova
associavano per scopi di beneficenza, religiosi o anche economici. -essere cosa da:
piccola santa, che aveva allora tre o quattro anni, era una cosa da
venire qualche cosa, una gran cosa o, anche, da qualche cano più
-essere l'ogni cosa d'un luogo o d'una determinata cerchia di persone:
di poco conto, di nessuna importanza o merito. svevo, 2-419: ad
tra due fatti, tra due azioni o tra due condizioni, ecc., in
cosa stessa, essere tutt'una cosa o una cosa con qualcuno: essergli strettamente
con l'aria. -lasciare o lasciare stare le cose come sono,
immutata allo scopo di non creare complicazioni o squilibri pericolosi; non produrre alcun mutamento
cecchi, 6-242: una distanza di mille o duemila chilometri, in america, di
. -non esserci cosa migliore o peggiore di: non esserci nulla di
di: non esserci nulla di peggio o di meglio. bartolini, 15-177:
del disturbarle mentre stavano rifacendosi i riccioli o mettendo in opera i belletti.
-tenere, adorare, guardare qualche cosa o qualcuno come le cose sante, come
vedere, mostrare ogni cosa: vedere o mostrare impudicamente gli organi genitali. 37
oggetto, oggettino; lavoruccio, azione o fatto minimo, di poca importanza,
componimento poetico occasionale; graziosa acconciatura o monile o abito; quanto si dice di
poetico occasionale; graziosa acconciatura o monile o abito; quanto si dice di non
ghiotte, primizie, innamoramenti all'orizzonte o in pieno meriggio. piovene, 1-89
po'di biancheria, per comprarmi le scarpe o il grembiule, e per non rimanere
zeppo di certi cosetti, che paiono o son vermi bianchissimi. goldoni, vii-1123
ogni dì mi veniva a visitare dua o tre volte misser giovanni gaddi, e ogni
, 16-iv-159: quelle piccole coserelle, o per dir meglio parolucce, che io leverei
per dir meglio parolucce, che io leverei o cangerei, si possono molto ben difendere
brutta, vergognosa; parola, frase o discorso volgare e offensivo; azione riprovevole
offensivo; azione riprovevole; opera letteraria o artistica di nessun valore o di pessimo
opera letteraria o artistica di nessun valore o di pessimo gusto. caro, 12-i-96
nella milizia. guerrazzi, ii-280: o che credono i nostri professori di comunismo
cosanato, sm. chim. sale o etere derivati da un acido cosanico.
dial. ciascuno dei piccoli nuclei o associazioni di malfattori, affiliati alla mafia
tasso, n-ii-152: si vede dafne o altra ninfa, la quale conserva ancora
l'improviso allora / (se marte o cinzia fu non so dir bene) /
coscia del ponte rubaconte. -fianco o rinfianco (della volta di un arco)
si hanno a riempiere non di terra o di calcinacci vecchi, ma più presto
né in detto. -calzoni a coscia o a cosce: stretti alle cosce.
parte di sopra delle manopole di ferro o i cosciali d'un'armadura. marino,
, e da molti frappate di velluto o bigarrate. ojetti, i-706: appoggiato
cosciente-, indica l'atteggiamento dell'autoriflessione o della ricerca interiore. = * voce
sf. consapevolezza soggettiva (più o meno chiara) che l'uomo
so saldo: / si èi en gloria o en caldo, / no lo m'
ma (se però la propria conscienza o vogliamo dir conoscenza non lo rendeva di
tante altre anime inquiete, pace, o nella morte onorata del soldato o nella
pace, o nella morte onorata del soldato o nella coscienza d'aver bene adempito al
uso di quelle, e de'buoni o rei atti; e corporea del proprio vivere
voi tutte / che nulla mandi lettera o ricevi / senza sua coscienza o volontade
mandi lettera o ricevi / senza sua coscienza o volontade. m. villani, 10-59
sempre e talvolta l'amor delle parti, o pigliandone senza sua coscienza animo i suoi
di norma suprema di giudizio etico, o, più semplicemente, di sensibilità morale
) circa la moralità di un'azione o di un'omissione (interna o esterna
azione o di un'omissione (interna o esterna) compiuta o da compiere dal soggetto
omissione (interna o esterna) compiuta o da compiere dal soggetto stesso, o
o da compiere dal soggetto stesso, o circa l'applicazione di princìpi morali universali
di guiderdone. guittone, 171-2: o quanto fiedi me forte sanando, / tu
parea da se stesso rimorso: / o dignitosa coscienza e netta, / come t'
par., 17-124: coscienza fusca / o della propria o dell'altrui vergogna /
: coscienza fusca / o della propria o dell'altrui vergogna / pur sentirà la tua
un figliuolo prete per cupidità di roba o di grandezza. aretino, 1-28:
e fermo proponimento di ricevere ogni fortuna, o buona o rea ch'ella sia
ricevere ogni fortuna, o buona o rea ch'ella sia, con animo ben
di chi è in preda al rimorso o è incerto circa la legittimità morale delle
necker; molti della corte per comando o per mala coscienza si allontanarono. de
, 1-242: eccesso di difesa? o cattiva coscienza che sopraffaceva il sospetto coi
principali sono: coscienza retta, coscienza certa o dubbia, coscienza vera o falsa,
coscienza certa o dubbia, coscienza vera o falsa, coscienza rigida o lassa,
, coscienza vera o falsa, coscienza rigida o lassa, coscienza erronea, perplessa,
non allora che stiam facendo un'azione, o l'abbiamo già fatta. idem,
retta poi si dee sempre seguire, o dica ella il vero, o anche
seguire, o dica ella il vero, o anche prenda errore. b. croce
da ambizione, da cupidigia, da intolleranza o da altro fine mondano e privato,
pubblicazioni, alla presenza del parroco, o di altro sacerdote delegato dal vescovo,
prestare il servizio militare per ragioni morali o religiose e viene adibito a servizi che
averne rimorso. -far coscienza: sentire o provocare rimorso. m. villani,
nazione, di una categoria di lavoro o di un gruppo sociale, credente in
sociale, credente in una fede religiosa o anche vivente in un'età determinata).
probità, senso del dovere (compiuto o da compiere), delle proprie responsabilità
persona senza conscienza che il fa morire, o il caso repentino o incognito. marino
fa morire, o il caso repentino o incognito. marino, i-190: con una
1 vita soggettiva che costituisce un'entità o funzione psichica estremamente comprensiva, nella quale
in un dato momento. -coscienza alternante o sdoppiamento della personalità: fenomeno psicopatologico,
di personalità che sono in gran parte o per lo meno appaiono diverse dalle reali
assunti stimoli di provenienza esterna. -coscienza o stato crepuscolare: disturbo psichico per cui
coscienza, reverendo! fa ella il prete o il contrabbandiere? carducci, i-255:
se l'uficiale trovasse appo '1 tintore o affettatore alcuno panno comperato da mercatante di
io li cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, /
cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte spingava
e quasi ne gli rimordesse la coscienza, o dubitando di dover essere scomunicati e interdetti
(cioè che considerano compito della filosofia o metodo di essa l'introspezione o la riflessione
filosofia o metodo di essa l'introspezione o la riflessione su di sé o la
introspezione o la riflessione su di sé o la riflessione interna o l'esperienza interna
su di sé o la riflessione interna o l'esperienza interna).
disus. che ha buona coscienza, o che reputa di averla. fra cherubino
', è una coscia d'agnello, o di castrato, separata dall'animale per
, vi-59: i pesci di 60 lustri o più, nel medesimo cosco stanzoneranno e
la nuova leva fu commessa alle municipalità o sia alle stesse popolazioni, ed i nuovi
di tre fratelli. monti, x-3-381: o tu che su le carte il senno
punìa de'numi dai tremendi seggi, / o la severa maestà sublime / di quei
carne umana, che con poca moneta, o con promesse bugiarde, allettano gli incauti
in lui, così gli disse: / o forte, o caro, o mio
così gli disse: / o forte, o caro, o mio fedel compagno.
/ o forte, o caro, o mio fedel compagno. lorenzino, 144:
riconobbe la dea e così disse: « o plutone, / non andrai lontano »
bene, vestita così. -seguito (o preceduto) da un gerundio. dante
dante, inf., 10-23: o tosco che per la città del foco
. -con l'ellissi del verbo o dell'agg. dante, inf.
stati, così nuovi come vecchi o misti, sono le buone legge e le
così; e non ricordo negozio di piccolo o grave momento nel quale s'imbarcasse,
. così, chi conversa con ignoranti o mali è tenuto per ignorante o malo
ignoranti o mali è tenuto per ignorante o malo. lorenzino, 76: e così
vocaboli nuovi senza pensar che sien tali, o adotta fra gli stranieri tutti quelli che
7. in correlazione con che o con da ha valore consecutivo: a
le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in ciel novo consiglio,
: e veloce così, che tigre o pardo / va men ratto talor per la
! 10. con valore avversativo o concessivo: nonostante, sebbene, ancora
ch'uom favella; / ma così o così, natura lascia / poi fare a
ii-444: moneta è oro, ariento o rame, coniato dal publico a piacimento.
che moneta si faccia; ma cori o così, cioè tonda o quadra, o
; ma cori o così, cioè tonda o quadra, o grossa o minuta,
o così, cioè tonda o quadra, o grossa o minuta, più pura o
cioè tonda o quadra, o grossa o minuta, più pura o meno, d'
o grossa o minuta, più pura o meno, d'un'impronta o d'
più pura o meno, d'un'impronta o d'altra, d'un nome o
o d'altra, d'un nome o d'un altro. manzoni, pr.
non è che la cosa sia ragionevole o morale o bella, ma che la
è che la cosa sia ragionevole o morale o bella, ma che la sia.
, ed è inutile cercare se possa o debba essere altrimenti. nieri, 320
, dà maggior forza al discorso, o ne tempera
passione assai. grazzini, 4-18: o filippo caro, che vento t'ha
che, si noi fussimo ne la luna o in altre stelle, non sarreimo in
e di qui a quindici dì, o così, un altro. paolo da certaldo
perché quand'e'fia di xxx anni o cori, e'torni a stare a firenze
, da noi lontano sempre trenta braccia o così, isfuggiasco, dietro a un
finestre e lettuccio costano 40 fiorini, o cori, l'uno. fagiuoli, 1-1-202
1-1-202: io ho sessantaquattro anni, o cori. 15. perciò,
pinsi '. - basta così. - o via non la fate più lunga.
moravia, xii-177: -è un appartamento grande o piccolo? - così così. -
quanto un modo di avvertire il lettore o l'uditore che la locuzione ch'io
sto per usare mi pare la più acconcia o che più s'approssima a quel concetto
quel concetto ch'io credo esser vero, o a significare la cosa com'io la
che ve n'è egli? — o che vorreste voi per un soldo, un
conseguenza di ciò (a indicare effetto o deduzione di cose dette in precedenza)
albertano volgar., i-61: voi, o terreni animali,... vi
balli, la riconquista della semplicità o ingenuità che i cosidetti classici ci avevano rubate
moglie e 'l marito, gli due o tre fratelli, o il padre e il
marito, gli due o tre fratelli, o il padre e il figliuolo, o
, o il padre e il figliuolo, o così fattamente ne contenieno. bembo,
maniera (come si è indicato prima o come si dirà subito). dante
sorta di pero [il pero cosimo o il cosimo): il frutto che produce
che produce [la pera cosinta, o la cositna), assai grosso, dalla
= dalla festa di san cosma o cosimo (26 settembre). cosinulòide
, correggendone con adatti accorgimenti i difetti o conservandone le caratteristiche estetiche, col ricorso
, la carnagione del viso e del corpo o a correggere i tratti, l'espressione
correggere i tratti, l'espressione del volto o dello sguardo sottolineandone o attenuandone alcune
espressione del volto o dello sguardo sottolineandone o attenuandone alcune caratteristiche. tommaseo [
all'orizzonte (con riferimento al sorgere o al tramontare di una stella).
. varchi, 8-1-276: se alcuno o pianeta o segno o altra stella viene
varchi, 8-1-276: se alcuno o pianeta o segno o altra stella viene fuori di
8-1-276: se alcuno o pianeta o segno o altra stella viene fuori di giorno,
stella viene fuori di giorno, quella tale o stella o segno o pianeta si
fuori di giorno, quella tale o stella o segno o pianeta si dice nascere
quella tale o stella o segno o pianeta si dice nascere cosmicamente, ed il
cosmicamente \ quando nasce col sole, o in quel grado dell'ec- clittica in
all'orizzonte (con riferimento al sorgere o al tramontare di una stella).
. varchi, 8-1-276: se alcuno o pianeta, o segno, o altra
, 8-1-276: se alcuno o pianeta, o segno, o altra stella viene fuori
se alcuno o pianeta, o segno, o altra stella viene fuori di giorno,
risultato dell'opera demiurgica di una divinità o di un principio ordinatore (nella concezione
lenta, secondo le misure nostre, o repentina, l'attesa di morire che
cosmo 'comp. da xóop. o <; 4 universo 'e dal tema
del cielo, dei vari sistemi stellari o planetari e si propone lo studio e la
il soggetto della cosmografia essere il mondo, o vogliamo dire l'universo, come dalla
ypacpfa, comp. da xóop. o? 4 mondo 'e ypacpa 4 scrivo
può essere trattata in due modi, o fisicamente o metafisicamente. sinisgalli, 6-67:
trattata in due modi, o fisicamente o metafisicamente. sinisgalli, 6-67: la
. filos. indagine, speculazione (teosofica o filosofica) sull'origine, sulla formazione
di semplice frivolezza, nascono da mire interessate o ambiziose. = * voce dotta
, comp. dal gr. xóop, o <; * mondo 'e dal
, comp. dal gr. xóop. o? * universo 'e vójxos '
, comp. dal gr. xóo{ì. o <; * universo 'e tióxti
', tanto reputo mio concittadino un tartaro o un messicano, quanto un italiano.
anche un'età storica); che risulta o è composto da diversi elementi etnici e
103: mi sono fissato su tre o quattro argomenti principali, uno dei quali
, comp. dal gr. xóop. o <; * universo 'e tcoxireta
]: 'cosmorama ', quadro o serie di quadri, dove con illusione
. famil. termine usato per designare o alludere a oggetti di cui non si sappia
oggetti di cui non si sappia o non si ricordi al momento con precisione il
momento con precisione il nome specifico, o di cui non si conosca bene l'
cui non si conosca bene l'uso o che non si riesca a identificare con esattezza
per la loro forma strana, inconsueta, o particolarmente brutta, sgradevole (e spesso
goffo, rozzo, strano, stravagante, o insignificante, indefinibile. saccenti,
, braccia, ecc.) approssimativa o non conosciuta esattamente di un terreno,
, spazio di tempo, di luogo, o di mistura, quando non si sa
certi cosetti, che paiono, o son vermi bianchissimi. goldoni, vll-mo:
, dicesi di persona di piccola apparenza, o anche di piccolo valore. panzini,
varchi, v-55: dare una battisoffiola o cusoffiola ad alcuno, è dirgli cosa
cusoffiola ad alcuno, è dirgli cosa o vera o falsa, mediante la quale
alcuno, è dirgli cosa o vera o falsa, mediante la quale egli entri
la quale egli entri in sospetto, o in timore d'alcuno danno o vergogna,
sospetto, o in timore d'alcuno danno o vergogna, e per non istare con
per intendere una donna faccendiera, affannona o sudatora. 3. cusoffiole!
a colparte / distretto 'l verso o le prose consparte / ho pur talora,
posso, ov'io non veggia / o quella, o simil indi accesa luce.
io non veggia / o quella, o simil indi accesa luce. bembo, 1-174
patrimonio antico. pindemonte, 191: o tra quelli sei tu...
6-i-112: di qual erba di ponto, o di qual angue / trasse amor l'
vivo colle parole, sopraffacendolo con parole o bravate. 2. cospettàccio di.
con amor perfetto / e benedice mille volte o piùe. / meridiana giugneva in effetto
me sempre benigno il tuo cospetto [o luna] / sarà per queste piagge,
vuole l'una di queste due morti, o del veleno o del ferro, e
queste due morti, o del veleno o del ferro, e ciò faccia senza indugio
guardarla. lorenzo de'medici, 560: o mirabile dio, onde se'mosso /
che rispondo? / non mia bontà o merti mia preteriti, / ma mosso han
: certi offeriano oro, ed argento, o gemme preziose, ed altri legname,
gemme preziose, ed altri legname, o pelli rubellate, ed i più poveri
re! cavour, xi-130: ebbene, o signori, io lo dichiaro altamente.
palmo di terra italiana nella liguria o nella sardegna io respingerei senza esitare la proposta
nel cospetto, / che ciascun fatto o detto / contra di voi 'nfin qui
giordani, i-32: chi vien nell'uno o nell'altro dei salotti si trova in
in cospetto una porta, che dall'uno o l'altro conduce ad un corridoio,
ne aveva a cagione dei luoghi chiusi o precipitosi, ma per quella rispondenza coi
chi sul palco si trastulla / rappresentando o zanni, o cospettone, / che nel
si trastulla / rappresentando o zanni, o cospettone, / che nel suo dentro
, li prelati principali della provincia, o vero alcuno delti vicini raccomandava la chiesa
... né in roma soltanto o in antiochia fu assai di sì cospicui
per altro, se ve n'ha due o più, fa di mestieri considerare se
questi (che che lor mova, odio o disegno) / han conspirato. montecuccoli
all'onore, ai disegni di una persona o di una categoria di persone.
e che udii! e che faceste, o fratello? -quanto fare io doveva,
che concorrono a determinare particolari situazioni o condizioni). galileo, 3-1-40:
le proprie facoltà fisiche e morali, o il loro valore assoluto o relativo,
e morali, o il loro valore assoluto o relativo, col valore delle merci possedute
(sempre con la solidarietà di molti, o di varie parti, o di un
molti, o di varie parti, o di un tutto). galileo,
riguarda una cospirazione; che ha atteggiamento o caratteri propri di chi cospira.
esigeva ch'egli mantenesse sempre « quattro o cinque ragazze tra le mani ». ed
giovani di cuore e d'ingegno prima o poi scappavan fuori cospiratori e soldati della
. bastava il tuo sacro nome, o italia. panzini, i-44: egli
manovre segrete ai danni di una persona o di uno stato. boccalini, iii-27
elementi) per uno stesso fine. o. rucellai, 2-1-2-65: tutto in se
/ chi il guida, d'olio o pur di pomi carica. 3.
e poi attenderà alcuna festa, / pasqua o kalendi maggio o pentecosta, / e
festa, / pasqua o kalendi maggio o pentecosta, / e sia intorno a lui
archit. elemento ornamentale aggettante, piano o sagomato, che riveste lo spigolo determinato
spazio dell'orto lungo un muro, o una siepe assai folta, ove si coltivano
stata ridotta a morire di stento, o a pitoccare disperatamente come tanti altri. tommaseo
, il tuo / campo s'appoggia, o sire. carducci, 581: per
di terra lungo la riva del mare o di un lago o di un corso d'
riva del mare o di un lago o di un corso d'acqua. mino
ma fuggi pur per qual vuoi ripa o costa, / ch'io non ti giunga
paesi nostri ancora ci vengono delle coltelli o di chiodi. carducci, 885: tona
valor giudice fia. / che cessi? o di che costa collinosa, aperta lungo
: a quest'altre castagne secche rivolge parlando o scrivendo (generalmente in non mancherà fastidio
tutta costa fra giordano [crusca]: o miseri, qual dolore avete di brava
coste d'affrica vi sono nabartoli potrà o vorrà attendervi; pur gli scriverò. guavicatoli
a cui ci si rivolge (mediante scritti o diretta- l'anima popolare, mentre
per resistenze e reostati, per o seguito da un avverbio: codesto luogo,
: temea ch'e'ciciliani non si volgessono o per paura o per altra cagione
non si volgessono o per paura o per altra cagione, perocché non gli sentiva
/ da me ti fugga, in ponente o in levante. bembo, 1-30:
conducono, palesemente impazzare. ariost. o, 6-17: ben che ruggier sia
». lorenzo de'medici, 100: o tutte mie potenzie, in gran dolcezza
, in gran dolcezza / meco cantate; o spirti miei costanti, / cantate la
la legge, secondo la verità. o. rucellai, 8-23: la vera felicità
che spira sempre dalla stessa direzione o con la stessa intensità (il vento)
radere per qualificarsi tante tavole rase. o pure per dichiararsi nella lor effeminatezza capponi;
di musica non solo non esser cattiva o biasimevole, ma giovevole e commendabile sommamente
, come i parametri, gli assi o diametri. rosmini, xxiii-104: quando
(parametri) a cui è legata o da cui può dipendere.
caratteristico (nell'attività di una persona o di un gruppo sociale, in un'opera
sociale, in un'opera d'arte o di pensiero, in un momento storico,
afferma costantemente tutti i suoni, grandi o piccoli ch'e'sieno, nel medesimo
cori; e non ricordo negozio di piccolo o grave momento nel quale s'imbarcasse,
coll'eguale costanza, in onta alle bonaccie o ai venti contrari. carducci, 294
specie di tela ordinaria ad uso d'intellucciare o fortificare le vesti nell'interiore.
187-57: dice il piovano: « o da che sono li stornelli? elle
che sacrifici simili devono essere fatti, prima o poi, costi quel che costi.
costassù (costà su, costassu? o), avv. in co-
su. dice il lupo alla volpe: o, o, o, o,
dice il lupo alla volpe: o, o, o, o, tu
lupo alla volpe: o, o, o, o, tu te ne
volpe: o, o, o, o, tu te ne vai costassù
= comp. da costà e su o suso. costata, sf.
passa per le piazze, chiese, o altri lochi publici, a forza di cubiti
di un muro, di un edificio, o tenendosi accosto alle pendici di un colle
di un colle, di un monte (o anche lungo i confini di un paese
andare di costa, percorrere le coste o pendici di un monte. -anche
cattaneo, ii-2-328: il canal fusa o fusio esce dalla parte inferiore del lago
costeggia il torrente, tirandosi dietro due o tre muli carichi di fascine. milit
per porca, cioè uno per costa, o, come altri vo gliono
che i contadini chiamano costeggiare, o incigliare. lastri, 1 * 219:
costa, una spiaggia), o da chi cammina (un luogo, una
(uno stile: spargendovi modi retorici o reminiscenze dei classici). carducci,
per simil. e al figur. cosparso o punteggiato (in modo singolare, vario
capriccioso) di piccole fonti di luce o di colore (o che, comunque
piccole fonti di luce o di colore (o che, comunque, spiccano vivacemente sullo
caratteristici, che dànno, a una giornata o a un'età, una particolare impronta
), sf. astron. raggruppamento o configurazione permanente di stelle apparentemente immobili sulla
pascoli, 791: ti vidi, o giorno che dalla grande orsa / inopinato esci
costituzione, gli aspetti dei pianeti, o anche l'influsso che si riteneva che gli
(i-585): ahi maligna fortuna! o infelice e troppo nociva constellazione! o
o infelice e troppo nociva constellazione! o sorte avversa! o miseria di mia
nociva constellazione! o sorte avversa! o miseria di mia vita sottoposta a così
6. psicol. costellazioni: le idee o le ricordanze che imprimono una data direzione
; associazioni di idee che avvengono più o meno costanti e quasi inevitabili. =
sono ancora pezzi di carne di porco o di castrone:... e quelle
il maiale è la carne più usuale, o fresca o salata: e la carnesecca
è la carne più usuale, o fresca o salata: e la carnesecca, cioè
vien tu ancora. -con l'arme o senza? io non ho arme.
dell'uso familiare, prende senso di spregio o di noncuranza, d'impazienza o di
spregio o di noncuranza, d'impazienza o di sdegno. che fate costì? oh
costi '. come avverbi di moto o di stato sono sinonimi; se non
da luogo: da cotesto luogo; o moto per luogo: per cotesto luogo
pericolo che vi avesser proposto una spazzacase o qualche canchero. 2.
), sf. tratto più o meno esteso e sviluppato di costa; il
questo [navilio] in alcun porto, o lungo alcuna costiera, 11 viandanti o
o lungo alcuna costiera, 11 viandanti o piloti, discesi in terra, si pongono
e destinate a ricevere i legumi primaticci o le piante che temono il gelo.
scandagli, de'sorgitori, de'banchi o scogli di alcuni passaggi, degli sbocchi
]: 'navigar da costiere 'o * da costiero ', navigare lungo
a differenza della navigazione 'alturiera 'o 'd'altura'. baldini, i-693: i
la coppa della nave a vela, o formano le barre dell'albero di gabbia
agg. anat. che ha la forma o l'aspetto di una costola. -apofisi
, la rollatura, la battitura meccanica o la vibrazione (nei terreni sabbiosi).
. magalotti, 21-79: similmente o si costipi od assottigli l'aria nel vaso
i pori dopo il bagno caldo, o ristrignerli colla fredda lavanda con metodo assai
manetti, 1-28: il 'crimmo'o 'crimmon 'dei greci è una polenta
insieme,... si vanghi o zappi per il meno tre palmi al fondo
a parti contrarie, perdono di botto o tutta o in parte la velocità loro;
contrarie, perdono di botto o tutta o in parte la velocità loro; di
spessore di un terreno organico prosciugato, o di un terreno litico sovrastante un terreno
due anni a questa parte, o borghesi titolati, affettate di parlare, a
degli interessi e delle consociazioni, costituiti o costituende. = voce dotta,
4. dir. che si riferisce o riguarda o è proprio del processo di
. dir. che si riferisce o riguarda o è proprio del processo di costituzione o
o è proprio del processo di costituzione o formazione dello stato; che si riferisce
, non ha eziandio un potere opponente o vogliam dire d'intercezione. giusti,
di pagare quello che sia giudicato, o mostrare ch'elli sia rilevato da colui che
francia l'elemento popolare era constituito politicamente o consti- tuibile; onde là la lotta
che'parliere stanno a provare quel detto o quel fatto; e questo medesimo è appellato
ragione e la sua parte di quel detto o di quel fatto. dante, conv
: assumere un determinato aspetto, essere o diventare. -rifl.: essere composto
quale opera niuna manca delle parti, o quasi niuna, che costituiscono uno eccellente
sodare di pagare quello che fia giudicato o mostrare ch'elli sia relevato da colui
: quando però sia monasteri ©, o luogo proporzionato ad una persona, la quale
, per ragioni d'estinzione di sentenza o di fellonia, ricadeva alla repubblica.
dipartir di questa spoglia frale, / o tesser suo immortai costituisce, / ha
in somma potenza costituiscono: costoro, o vogliono essi medesimi regnare o d'accostarsi
costoro, o vogliono essi medesimi regnare o d'accostarsi a chi regna si sforzano.
non potersi dir mai altro che grave o non mai altro che acuto. foscolo
, / né processi formar, difese o scritti, /... / tramutò
; istituito, ordinato, disposto. -bene o male costituito: bene o mal formato
. -bene o male costituito: bene o mal formato, che ha buona o
o mal formato, che ha buona o cattiva complessione (il corpo umano).
. -al figur.: bene o male ordinato (un organismo politico,
considerazione, quanto in qualsivoglia altro prencipato o ben costituita republica non mai era stata
, i pregiudizi imposti dalle autorità più o meno costituite, i pregiudizi nei rapporti
di processo, senza pubblici costituti, o altra guarentigia per l'innocenza.
il comandante di una nave da guerra o mercantile deve fare al porto di approdo
costituzionale, agg. concesso, regolato o limitato da una costituzione. -governo costituzionale
costituzionale, re costituzionale: monarchia o re di imo stato dotato di un
quello che assogettarsi ad un governo repubblicano o costituzionale. papi, 1-1-39: si
porta la distruzione delle monarchie, costituzionali o no. cavour, xi-297: nel
che si avvicina a'presenti ordini costituzionali o misti. nievo, 215: prima
una corruzione organizzata, chiamata governo, o in forma assoluta o in maschera costituzionale.
chiamata governo, o in forma assoluta o in maschera costituzionale. bocchelli, 1-iii-121
dalle qualità del temperamento del soggetto, o che esercita sulla sua economia un'influenza
poesia italiana, guardata nel suo complesso o in generale, dopo il tasso e
, sm. la dottrina politico- giuridica o il movimento fautore del governo costituzionale o
o il movimento fautore del governo costituzionale o, in genere, di un regime politico
niuna sarebbe la prima virtù, o più tosto non sarebbe la virtù. bruno
parti fra se stesse dissomiglianti, o un temperamento di qualità differenti. redi,
sua temperie [della linfa], o costituzione naturale. ressi, conc.,
in questo, che tutte, o poco o assai, cedono alle percosse.
, che tutte, o poco o assai, cedono alle percosse. ma dall'
differenti in questo, che dopo la cedenza o ammaccatura, alcune si restano ammaccate,
conseguentemente non ammette la qualificazione di bella o difettosa, poiché non è diretta da
è semplice, e senza alcuna forma o artificio poetico;... ma
nel loro sviluppo, nella loro struttura o conformazione individuale; complessione, tempra,
organo titolare del potere costituente (sovrano o assemblea costituente), che contiene le
), che contiene le norme costituzionali o il nucleo fondamentale di esse; il
inghilterra più s'assomigliasse / allo statuto o costituzione, / com'oggi il nominiamo.
non chiedete la costituzione, di francia o di spagna, ai principi; non
[costituzioni conciliari). -costituzioni apostoliche o clementine: raccolta di norme canonico- liturgiche
contenute venivano erroneamente attribuite agli apostoli o a s. clemente). malispini
santa chiesa costituzioni e modi di stare o andare contra la libertà di santa chiesa.
salire a i gradi del governo, o all'altezza della dignità, se non gente
compenso del valore di ciò che s'acquista o di un'impresa economica che si realizza
e consumo di capitale in un prodotto o servizio. -costo totale o costo complessivo
un prodotto o servizio. -costo totale o costo complessivo: la somma di tutte
servizi impiegati per ottenere il prodotto, o monetario se si considera il complesso di
uno stesso mercato nazionale. -costo tecnico o contabile: nelle imprese mercantili, è
graduale formazione del prodotto. -costi diretti o primi costi: costituiti dal costo originario
mercantili, è determinato con rilevazioni dirette o extra-contabili, aggiungendo al costo tecnico i
per il mantenimento di un individuo, o di un gruppo familiare (vitto, abbigliamento
e per tornarsene ce ne bisognerà altrettanti o più. marini, xxiv-824: il coraggioso
la mia persona vi fosse veramente molesta, o ch'io potessi pregiudicarvi, a costo
se questo vezzo mal augurato non ci rende o uomini del tutto inutili, o pettegoli
rende o uomini del tutto inutili, o pettegoli ed infaticabili detrattori de'pochi veri
.]: il * costo minore 'o * ortense 'degli antichi botanici appartiene
infatti posati sur una fila di cinque o sei volumi dalla copertina di colore arancione
'di cavolo, di lattuga, o di simili piante, vale la parte
, sempre alle costole per una ragione o per l'altra. -essere, discendere
le costole: essere magrissimo (persona o animale). nieri, 234:
la carne intorno (e si mangia fritta o arrostita). carena,
dell'animale, e arrostito sulla gratella o in padella. talora la costoletta si
che ci va? sleppe di manzo, o amico, costolette e bistecche. serao
ricordo della grandinata che fece al suo paese o della costoletta che quella sera sapeva di
. 2. bot. piccola costola o nervatura nel mezzo della foglia.
nervature principali di un'ossatura a volta o a cupola disposte in piani meridiani e
sopprimere tali costoloni, e sostituirvi pennacchi o peducci. c. e. gadda,
lungo dorso montano. 4. uomo o ragazzo grande e grosso (e anche
. costóne, sm. nervatura dorsale o laterale, particolarmente rocciosa, di una
, 70: ordiniamo che ciascuno sartore o vero costore dimorante in della città di
prestare ogni anno del mese di gennaio o vero di ferraio buona et idonea pagaria
e di elusone, torquate d'ambra o di filigrana, d'argento o d'oro
d'ambra o di filigrana, d'argento o d'oro. calvino, 1-381:
costotomìa, sf. chirurg. sezione o resezione di coste per aprire una breccia
esito al pus di un empiema, o per operare nella cavità pleurica o per
, o per operare nella cavità pleurica o per praticare la toracoplastica. =
noi siam separati. carducci, 37: o a me di mutua fede costretto /
la forza, con le minacce, o comunque con mezzi energici di persuasione)
per li fiumi, che spesse volte crescono o per pioggia, o per nevi.
che spesse volte crescono o per pioggia, o per nevi. iacofione, 24-150:
di pigliare / tra d'essere 'n inferno o 'nnamo- rato. dante, inf.
non volendo far violenza alla sua volontà o a l'altrui, non vorrà costringer la
, ch'altra uscita non abbia, o non gli paia avere, men difficile di
1-13: ed abbi poi alcuna biuta o mastrice, che faccia costrignere le dette
, e costringonseli in grembo, o in altro luogo, acciocché l'aere scuro
violenza fisica alla quale non poteva resistere o comunque sottrarsi. 2.
5. gramm. consonanti costrittive (o continue, o fricative): che
. consonanti costrittive (o continue, o fricative): che si producono mediante un
producono mediante un soffio prolungato, più o meno vibrante. = voce dotta,
della vescica] dette perciò muscolo sfintere o constrittore di essa. tramater [s.
costruisci; pass. rem. costruii o costrussi, costruisti; part. pass,
macchine, ecc.) con materiali o elementi convenientemente disposti. ariosto,
costante, le parti di un periodo o di una proposizione; regolare un periodo o
o di una proposizione; regolare un periodo o una proposizione secondo relazioni logiche o
periodo o una proposizione secondo relazioni logiche o esigenze grammaticali. -nelle costruzioni riflessiva
, che le parlano sì nella maggiore o minore lunghezza o brevità, dolcezza
parlano sì nella maggiore o minore lunghezza o brevità, dolcezza o ruvidezza,
minore lunghezza o brevità, dolcezza o ruvidezza, armonia o disonanza de'vocaboli;
, dolcezza o ruvidezza, armonia o disonanza de'vocaboli; come nella gran
, e tuttavia è poetico, o certamente più poetico di enea, che è
costante (le parti di un periodo o di una proposizione). cesarotti,
ad attuare opere di pubblica utilità, o che ha forza di farlo; che reca
natore di roma. alvaro, 7-163: o perché fosse reputata una contrada irrilevante ai
, e quindi trascurabile dalla polizia, o che fosse incontrollabile nelle sue inefficaci reazioni
per lo più agli avv. bene o male). - anche al figur.
discorso, che ha la costruzione alquanto dura o, come si direbbe, un po'
, e secondo che trovava il terreno o molle o duro, con i suoi stromenti
secondo che trovava il terreno o molle o duro, con i suoi stromenti s'ingegnava
corsi liceali le spendeva in divertimenti o dietro ad amorazzi passeggeri e di poco costrutto
pestando con rabbia i sassi del sentiero o dando strattoni al ciuco, si crucciava dei
dati, 7-i-4-206: non vi avendo alcuno o nostrale o straniero... intagliator
: non vi avendo alcuno o nostrale o straniero... intagliator di stampe o
o straniero... intagliator di stampe o di gemme, costruttor di mosaici o
o di gemme, costruttor di mosaici o di cristalli,... che non
il costruttore, e aveva sempre tre o quattro cantieri in movimento. 2.
zola ha da natura la facoltà costruttrice o architettonica, la prima forza ideale. carducci
non essersi quello fabbricato per accogliervi acque o immondizie, essendo il suolo or alto
movimento di parti si va facendo più o meno cospicuo, secondo che i lumi saranno
secondo che i lumi saranno più o meno vivaci, e secondo che i corpi
quali batte il lume, saranno più o meno nobili, e fatti di costruzione
nobili, e fatti di costruzione più o meno dilicata. cuoco, 1-207: quando
regole grammaticali; anche, nella proposizione o nel periodo, la speciale struttura sintattica
speciale struttura sintattica richiesta da un verbo o da un aggettivo per le parole che da
dante, conv., ii-xi-9: o uomini, che vedere non potete la
., persona vicina a chi parla o a chi ascolta o da poco nominata
vicina a chi parla o a chi ascolta o da poco nominata; e può esser
come retta a risolvere un problema, o a dimostrare un teorema, mediante il
mediante il tracciamento di linee; risoluzione o dimostrazione di problemi, equazioni, teoremi,
operazione diretta a risolvere un problema o a dimostrare un teorema, per mezzo di
io son bon- conte: / giovanna o altri non ha di me cura; /
usanza, consuetudine (di gruppi familiari o sociali, di popoli).
movimenti sulla linea dei bisogni, che o si minorano, o si moltiplicano, o
bisogni, che o si minorano, o si moltiplicano, o cangiano oggetto a
o si minorano, o si moltiplicano, o cangiano oggetto a seconda delle abitudini morali
di fare [quel viaggio] con due o tre nave che portano d'acapulco.
se alcuna di quelle calunnie erano false o vere. giorgio costumata- mente mi rispose
gli dà altro carico, 0 vero o falso che sia, che di non essere
gianni, ii-494: tua malizia [o morte] serà refrenata / ed a orribile
-che ha pratica, familiarità (con persone o cose). cino, ii-569
-anche al figur. - bene costumato o male costumato: che è di buoni
male costumato: che è di buoni o di cattivi costumi; bene o male
di buoni o di cattivi costumi; bene o male educato. guittone, 232-14
fossi in sala tra la tua famiglia o fuori tra'vicini: però che chi
, iv-29: qualche filo di salute o altro ingegno che ci scampi dall'egoismo.
motteggiatrice. 3. che possiede o agevola l'esercizio dei buoni costumi;
quali siano coloro, che favellano buoni, o rei, avari, o liberali.
favellano buoni, o rei, avari, o liberali. caro, 5-258: un'
tanto dell'individuo quanto di un popolo o di una società (per lo più con
sacrificio. petrarca, 125-71: qualunque erba o fior colgo / credo che nel terreno
, ordinariamente. petrarca, 162-13: o soave contrada, o puro fiume, /
petrarca, 162-13: o soave contrada, o puro fiume, /... /
. l'insieme degli abiti morali (naturali o acquisiti); condotta morale (buona
acquisiti); condotta morale (buona o riprovevole); comportamento (di comunità
, simiglianti, / son oggi, o buon gesù, del tutto erranti / da'
costumi de'padroni, quando gli amano o sono ben trattati da loro. metastasio,
in alcun modo dubitare se s'insegnino o non s'insegnino. -per estens
per che maniere di costumi sono avanzati, o per negligenzia, o pazzìa sono venuti
sono avanzati, o per negligenzia, o pazzìa sono venuti al neente. dante,
comunità (in un dato periodo storico, o sotto particolari condizioni). ugurgieri
,... era la vivuola, o vogliamo dir lira, assai più conveniente
data professione, una data arte, o tipica di popolazioni che vivono in determinati
di popolazioni che vivono in determinati paesi o regioni; nel linguaggio dello spettacolo,
cinematografici, quando interpretano personaggi del passato o storici, o anche quello sfarzoso delle
interpretano personaggi del passato o storici, o anche quello sfarzoso delle artiste di varietà
, elegante, fuori del comune, o adatto alla pratica di un determinato sport
si dice: vestito di un colore; o * tutto un vestito 'o solamente
; o * tutto un vestito 'o solamente * vestito '. così v.
il costume degli altri di tuo tempo, o di tua condizione. parini, giorno
corrente fiume, /... / o com'uccel mi par aver le piume
mi par aver le piume, / o alber fatta con rami fronzuti, / e
musicale). bembo, 1-173: o imagine mia celeste e pura, / che
quegli che fanno l'orazione morata, o vero costumata, cioè che dimostrano quali
dimostrano quali siano coloro che favellano buoni o rei, avari o liberali, se
che favellano buoni o rei, avari o liberali, se amano o odiano, di
, avari o liberali, se amano o odiano, di quello si dilettino,
conveniente a una donna l'apparire o forte o terribile. caro, 5-258:
una donna l'apparire o forte o terribile. caro, 5-258: un'altra
non hanno in sé qualità nessuna indicativa o effettiva di proprio costume, se non
cavalcanti, 2-78: l'artificiose [probazioni o persuasioni] sono di tre maniere:
] sono di tre maniere: perché o elle consistono in argomenti;..
consistono in argomenti;... o nel disporre l'animo dell'auditore, movendolo
a qualche passione;... o in una maniera di parlare tale,
dagli attori di teatro, del cinematografo o della rivista. ojetti, i-105:
questi ricami pesanti l'italia, chiesa o teatri, monache o « costumisti »,
l'italia, chiesa o teatri, monache o « costumisti », sacri parati o
o « costumisti », sacri parati o manti regali, aveva avuto sempre molto
'punto * che si fa per orlare o rimboccar la tela, i panni,
alcuni luoghi dicesi 'sotto punto 'o 'soppunto'. pascoli, 62: quand'ella
gran vespaio. fagiuoli, 1-3-300: o se il padrone spiana un po'le costure
di quel genere; di tale entità o natura o qualità (secondo quanto s'
genere; di tale entità o natura o qualità (secondo quanto s'è già
quanto s'è già indicato nel discorso o si è in procinto di dire)
'l fine, ed ogni fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista
ed ogni fin cotale / o con forza o con frode altrui contrista. idem,
cerca al mondo aver tesoro, / o ver diletto, o segue onore e stato
aver tesoro, / o ver diletto, o segue onore e stato, / ponga
ciel cotai parole porge: / « o sacrosanta dea figlia di giove, /.
(per lo più con valore ironico o spregiativo: un gran cotale: uno
ne la persona per manco di complessione, o forse per manco di temporale: e
i-62: gli scritti di questi cotali o non si leggono o si leggono con
scritti di questi cotali o non si leggono o si leggono con riso. nievo,
. -anche come rafforzativo di altri avverbi o locuz. avverb. dante, inf
vieterà fantasma orrendo / né di selva o d'augei fremito 0 grido *.
spreg. persona goffa, rozza (o che non si deve nominare per disprezzo)
, così glorioso, ecc.; o di superlativo); in così gran numero
tanto fece? -tanto grande quantità o forza o numero. chiaro davanzati,
? -tanto grande quantità o forza o numero. chiaro davanzati, xxxv-1-428:
minuti manuali, volevano tre cotanti o appresso che l'usato, e i lavoratori
s. bernardino dai siena, 49: o voi che avete pure cotantino ingegno,
, molto dura, a grana più o meno fine, usata per affilare lame
meno fine, usata per affilare lame o altri ferri taglienti. poliziano,
che rende più intenso, più acuto o sensibile un sentimento, perfetta o squisita
acuto o sensibile un sentimento, perfetta o squisita una qualità dell'animo).
cote aspra de l'arte, / o troppo a questa amico e a te non
. soderini ima cas- settina di cotighini o salami ferraresi, tanto più che ne
veri diletti che da te vengono, o amore, il poterne essere a parte i
quelle vasa / là di san marco, o di san salvadore, / che dentro
e fare sopra di sé una pelle o cotenna, la quale stirata dallo spirito sotto
: magari accanto a un pane, o un bel piatto di minestra con le cotiche
barba folta. moneti, 85: o contadini di bestiai natura, / o
o contadini di bestiai natura, / o rustica progenie maledetta, / che la cotica
varia occasione di toccarne uno, o porre mano a tarmi, ecco
55: l'invidia è il peccato o il castigo delle anime grette; e
compongono in gran parte i cotiledoni o vogliansi dire le placente dei semi maturi
targioni tozzetti, 12-8-443: questo sparo o tarso fa certi cotiledoni, o acetaboli
sparo o tarso fa certi cotiledoni, o acetaboli molto curiosi, e fuori dell'ordinario
ruminanti, costituita dal raggrupparsi in placche o ciuffi formati di più villi della membrana
si separa per mezzo de i cotiledoni o delle placente un fluido, il quale poi
toro, con sugo di porro, o latte di donna, o il sangue secco
di porro, o latte di donna, o il sangue secco con l'erba cotiledone
da bere la decozione tiepida degli cotiledoni, o bellichi di venere, con sale e
fu detta anche * cotiloidèa 'o 'acetabulo ', e sempre a motivo
arald. convenevole partizione costituita da dieci o più cotisse di due smalti alternati.
del cotogno: giallo pallido, rotondo o allungato, a forma di pera, con
menzione di quella sorte pesche, rodicine o duracine precoci, pesche armenice, che
cotoneaster integerrima), con foglie ovali o elittiche, coperte, nella pagina inferiore
fiori bianco-rosei, frutto (detto cotogna o mela cotogna) con 5-10 semi;
di marzo] le mazze de'peri, o siano meli cotogni. pascoli, 134
agg. ant. che ha aspetto o sapore di mela cotogna. soderini,
cometani, dommaschini 0 turcheschi, cotognuoli o zatte padovane o cetronelli, che tutti
0 turcheschi, cotognuoli o zatte padovane o cetronelli, che tutti questi sono i
.. de'[fichi] vernini, o cotognuoli, da noi detti cutignuoli.
corteccia di coto; cristallizza dall'alcool o acqua calda in prismi gialli, ed
cotonàceo, agg. che ha la natura o aspetto di cotone. tramater
stelo, frutto, la cui scorza o epidermide è coperta d'una peluria imitante
3. sm. stoffa di cotone (o tessuta con seta e cotone).
, sm. bot. pianta erbacea o arbustiva o anche arborea della famiglia malvacee
. bot. pianta erbacea o arbustiva o anche arborea della famiglia malvacee, genere
il frutto è una capsula ovoidale o globosa, contenente molti semi oviformi, un
, rivestiti da lunghi peli bianchi (o anche rossastri, fulvi, ecc.)
colore bruno-rossastro se greggio, giallo pallido o giallo dorato se raffinato (ed è usato
anguillara, 11-203: di nera lana, o di coton s'ammanta, / ma
di cotone, indaco e anfione, o volete dire oppio, che mangiano comunemente
2-853: cappa e qualsivoglia altra veste o panno di cotone, vuol dire:
indovina se sia seta, panno, cotone o carta. pirandello, 7-262: cavò
12, 5 al i3, 5° / o di azoto (e sono usate come
idrofilo. -cotone mercerizzato: filato o tessuto di cotone fortemente teso, sottoposto
che alle coste / faccia vezzi, o di lana o di cottone, / sì
/ faccia vezzi, o di lana o di cottone, / sì che la notte
orecchie: non prestare ascolto per disattenzione o perché non si vuole sentire.
[nel suolo] della nostra zona sabbiosa o littorale produconsi quattro ben distinte conformazioni
. così dicesi * spiaggia 'o battigia del mare il loro piano
'final mente e'solchi o le allungate vallatelle da cui i cotoni
di * tombolo ', 4 duna * o 4 albaione '.
pagina inferiore, fiori piccoli, bianchi o rossi, in corimbi, frutto con 2-5
grossolano, che serve per fare biancheria o abiti di poco pregio.
testimoni e gl'indizi vostri, o padre, che saranno? 4 narraverunt iniqui
'. qualche vostro pizzocore picchiapetti, o frustate coto- rere, cavate dalla feccia
rere, cavate dalla feccia del puttanesmo, o qualche scar- pinello imbriaco. =
spezie di cerchio della lunghezza d'una o di due linee, il quale sembra
dar notizia di ciascuna cotta di lavoro o calcina quattro giorni avanti cavino fuoco di
sette cotte. moneti, 95: o tartari nostrali imbastarditi, / furbi di
vedono furberia in ciò che è vanità o inabilità. per non impicciolire thiers,
numero grande d'una cotta, due o tre pezzi escedere tutti gli altri per
, marmitta. pascoli, 218: o mamma, che il laveggio ora o le
: o mamma, che il laveggio ora o le cotte / metti all'uncino o
o le cotte / metti all'uncino o sopra i capitoni, / da noi li
di gesuiti darwiniani o quasi. sinisgalli, 2-61: adesso
causa di imo sforzo violento e prolungato (o per tingestione eccessiva di eccitanti).
còtta1, sf. sopravveste bianca di lino o co tone, con larghe
avaccio, avaccio / senza tonaca, o cotta, o piviale. bandello, 2-1
/ senza tonaca, o cotta, o piviale. bandello, 2-1 (i-663)
avevano già messo la cotta a noni o al menichetto, i quali coi loro zoccoli
era valente a cantar salmi ai vespri o a la messa cantata, con la
. carducci, 681: odio [o luna] la faccia tua stupida e
con cotta bianca e mantello ci- lestro o perso. fogazzaro, vi-9: la vecchia
: dicono il peggio che sanno, o che possono, l'una de l'altra
4. stor. sopravveste di seta o di altro tessuto (detta anche cotta
tutti superbamente vestiti ed addobbati di casacche o cotte militari, addogate di vermiglio e
, fatto di maglia di ferro (o d'oro), portata in battaglia
d'oro), portata in battaglia o nei tornei sopra o sotto tannatura (e
portata in battaglia o nei tornei sopra o sotto tannatura (e copriva il corpo
vastissima selva si vedono alcune abitazioni, o piuttosto tuguri, fatti di pertiche poste
in giro, distanti una dall'altra due o tre palmi; riguardano esse verso al
un cerchio di legni sovraposto, un'apertura o finestra rotonda. = voce lappone
in un recipiente pieno d'acqua, o nel far cadere, colpendolo con le
colte persone unite insieme ai caffè o altrove. parini, 677: signori,
la prima cottura (a minerali o altri materiali nelle fornaci e nelle
signi- ficanza di 4 avvinazzato ', o 4 cotticcio '. g. gozzi,
grossa, dotata di spine, squame ridotte o assenti, due pinne dorsali, di
in acqua dolce (come lo scazzone o cottus gobius, comune in italia)
di strade si dessero in appalto, o, come dicono, in cottimo,
2. il lavoro che si dà o si prende o che si compie con
il lavoro che si dà o si prende o che si compie con questo sistema di
londra e a bruges imponevano sulle navi o sulle merci inviate dai mercanti veneziani a
merci inviate dai mercanti veneziani a venezia o fatte venire da venezia. = *
porte di firenze, 62: nocciuole monde o cotte, il cento a peso lire
. galiani, 1-33: bisogna adoprare o pietre lavorate, o selci, o tufo
: bisogna adoprare o pietre lavorate, o selci, o tufo, o mattone
adoprare o pietre lavorate, o selci, o tufo, o mattone cotto o crudo
lavorate, o selci, o tufo, o mattone cotto o crudo, imperciocché non
, o tufo, o mattone cotto o crudo, imperciocché non tutti i luoghi
l'acqua, per toglierne le impurezze o renderla potabile; il vino o il
le impurezze o renderla potabile; il vino o il mosto, per ottenere una migliore
con mosto cotto, per conservarlo meglio o modificarne e migliorarne il sapore.
tintura (lino, seta, canapa o altra fibra tessile). cantini,
. cantini, 1-4-358: nessuno filatoraio o torcitore possa in modo alcuno, come
come di sopra, filare, torcere, o ricevere, seta cruda o cotta,
torcere, o ricevere, seta cruda o cotta, o d'altra ragione, né
ricevere, seta cruda o cotta, o d'altra ragione, né filaticci di sorte
sapere, se quest'accia piovve cruda o cotta, o rozza o curata.
quest'accia piovve cruda o cotta, o rozza o curata. -reso denso
piovve cruda o cotta, o rozza o curata. -reso denso, solidificato
, e dar loro il zucchero cotto o pesto, aggiuntovi un poco d'acqua
, purificato (il nitrato di potassio o altre sostanze minerali). stratto delle
al fuoco nel fornello da bicchieri o altro fornello; e quando è cotto,
padre giove, a donargli quelle otre o barilli pieni di vita eterna, accadde
condotto, / che senno non ci vale o gentilezza, / sed e'non v'
: accontentarsi di ciò che si ha o si riceve, delle cose come stanno,
, e vedi se potrai avere amore o pazienza che basti a tante rare qualità
nel cerebro; cioè l'apprensiva, o vero fantasia che si chiami, nella
, cioè nella fronte; l'immaginativa, o vero estimativa nel zuccolo; e la
estimativa nel zuccolo; e la ritentiva, o vero memorativa, nella (cottola.
; il punto in cui un cibo o un'altra sostanza è compiutamente cotta.
-di prima cottura: di cibo o sostanza che cuoce rapidamente. -anche:
geli, over longhe cotture di sole o di fuoco, o pur d'un potente
cotture di sole o di fuoco, o pur d'un potente rescaldamento di lor
cristalli rombici oloedrici, di colore bianco o giallastro o verdastro, di lucentezza adamantina
oloedrici, di colore bianco o giallastro o verdastro, di lucentezza adamantina, grassa
verdastro, di lucentezza adamantina, grassa o madreperlacea (e si trova nella lava
d'oro. monti, 1-21: o atridi, ei disse, o coturnati achei
1-21: o atridi, ei disse, o coturnati achei, / gl'immortali del
, i-988: e ora anche apritevi, o cateratte dei cieli, e versatemi in
l'affanno, / la soave tristezza, o orror con essi, / del palpitante
lagrimoso / e purghi 'l fasto o 'l superbir de'grandi. = voce
: quai le mostra la scena, o quai dipinte / tal volta rimi- riam
il passo del lidio coturno, / o vita, quando la mia bocca / vergine
i-104: volete, domandò, socco o coturno? manzoni, 20: che ti
sm. dir. uso esercitato da due o più persone su una cosa comune (
, nell'abitazione, nell'usufrutto) o concessa al godimento della collettività (ad
di continuo, lampeggiava, di pelo o penne, balzava, sfcom- pariva fuggendo
. si può intendere del covacciolo, o luogo dove dorme e s'acquatta la
che il mondo fosse diverso, e sapeva o si curava punto che nel tale paese
legame chimico che unisce atomi uguali o diversi all'interno di una molecola
tu, andando per la via, o in terra o in arbore troverai nido
andando per la via, o in terra o in arbore troverai nido d'alcuno uccello
arbore troverai nido d'alcuno uccello, o troverai che la madre covi l'uova,
, 16-v-121: se ne stia un'ora o due a dormire, e non potendo
si metteva a sedere sopra una seggiola o nel canto del fuoco a covare la
fissamente, con amore geloso ed esclusivo, o con acceso desiderio (e può essere
sguardo stesso, che manifesta l'amore o il desiderio). -covare con gli
ed egli, non che sposata, o mandati i danari, non s'è pur
non s'è pur lasciato vedere, o mandato a dire cosa alcuna; ché prima
diceva, « dammi la forbice, o, tienmi la matassa * che se
, finché non venga il tempo opportuno o l'occasione per manifestarli o eseguirli)
tempo opportuno o l'occasione per manifestarli o eseguirli); avere in potenza (
schiaffo o una vergata... ve ne son
e l'agevolezza covi ad ogni secondo o terzo verso un inganno, una difficoltà
e di pubblicare (un'opera letteraria o scientifica). lami, 2-60:
in mutandine; con in mano provette o bicchieroni graduati a numeri rossi, e
un piano, per lo più malvagio o dannoso, anche ima rivolta, una
da siena, 134: oimè, o, io ho tanto tremore, che sotto
vergogna e danno. / sie cauto, o pluton: qui cova inganno. sannazaro
morte tratto. caro, 2-85: certo o vi cova o vi si ordisce inganno
caro, 2-85: certo o vi cova o vi si ordisce inganno. marino,
senza crime / la nuova libertade, o se per prova / sotto il sacro suo
fed. della valle, 15: [o guerra] porti indistinti i tempi /
, ii-25: se l'orto covi o stia serrato il terreno, che patisca troppo
acqua] non ha esito, o acquitrino o vena vi cova, il campo
non ha esito, o acquitrino o vena vi cova, il campo è disutile
, onde l'acqua non vi stagni o covi, e né tampoco vi scorra precipitosa
non poter far conto su una persona o cosa che si pensava fosse a propria disposizione
camera, e l'altro all'accusatore o delatore': quel bel cecino!
in alberi grossi... due o tre volte l'anno, con quattro o
o tre volte l'anno, con quattro o cinque uccelli per covata. segneri,
. ant. i frutti (di vite o di altro albero) che si formano
: 'gallina covaticcia', quella che cova, o che, col cessare dal far uova
, col cessare dal far uova, o per altri segni, si mostra disposta
acciocché ella veda se l'aria, o la pastura di belmonte potesse fargli qualche
allegra di covelle, / ch'i'veggia o ch'i * oda ricordare. a
colore azzurro-indaco, di lucentezza metallica o madreperlacea; cristallizza in cri
caccia / fra boschi antichi fuor di fossa o muro, / e spiar lor covil
de la caccia, non sarebbe unione o vero matrimonio, perché l'amor ferino
sol a illustre gente, / fatta mandra o covile / di vilissima greggia. monti
, i-38: si veggono i siloftori o legniperdi acquaiuoli nuotanti pigramente nell'acqua,
più bello! troppo egli è cosa, o nume, dirittamente contraria all'onore ed
nelle quali stavano ficcati i travicelli, o piane, reggenti il tavolato dei ponti
ponti, nel caso di voler rifinire, o dover ristaurare l'edifìzio.
, / fatemi un po'di covo, o fili d'erba. nievo, 205:
persone che vivono ai confini della legge o appartenenti a gruppi politici rivoluzio
a gruppi politici rivoluzio nari o a movimenti letterari e artistici d'avan
nessuno sapeva dire ov'egli usasse dormire o ripararsi nei rovesci del tempo. d'annunzio
-figur. carducci, 694: o severino, de'tuoi canti il nido,
stare e si è certi di trovarlo, o dove si crede sicuro. -anche:
punto quasi indivisibile, è rischio, o ventura. -riportare al covo:
una parte che contiene d'argento ricca o povera secondo che la miniera ne tiene,
, mazzo di steli di frumento (o di altri cereali, e anche di lino
ottimo, iii-303: quasi un covone, o inanella delle primizie della futura biada.
, e quelli, poveretti, o si buttano sopra un covone di paglia,
si buttano sopra un covone di paglia, o sulla terra nuda al sereno. verga
sottilissime, di quelle che nascono sulli fiumi o paludi, legate benissimo insieme a foggia
grosso e dall'altra stretto, lungo sei o sette braccia. 2.
: nel rovescio ha un fascetto, o un covoncino di grano sotto a un
[il grano] in piccole manne, o come altri dicono mannelli, o covoncelli
, o come altri dicono mannelli, o covoncelli. targioni tozzetti, 12-4-325: scelgono
dello sparto], riunendole in mannelle o covoncini, i quali tengono abbicati a
esso è sovente un sintomo del reumatismo o della malattia conosciuta col nome di *
/... / non d'etna o d'ischia il fremito e 'l fracasso
trabalzati, ed altri / per destre inette o per funesta lega / o per ferocia
destre inette o per funesta lega / o per ferocia femminil caduchi. foscolo,
. algarotti, 2-476: dal balzo o dalla torre antica / di castiglione, eustachio
, 888: dove un giorno, o regina, ti vidi? / ne le
lui non cozzo. bembo, 1-86: o istolto, quanto sarebbe meglio..
/ stavan contro i gran letti; o di pignone / audace armati, spaventosamente
inimico petto / contra il rege, o pelide. colletta, i-94: la posterità
, che si cerchi attraverso gli affanni o magari le aberrazioni di uno svolgimento solitario
idee, opinioni, affermazioni fra di loro o con i fatti, con la verità
come sono stolti quelli che vogliono ribellarsi o all'una o all'altra di queste due
quelli che vogliono ribellarsi o all'una o all'altra di queste due necessità,
fra loro; l'esametro, bene o male nascente dalla combinazione di due ritmi
istieno stretti [i tori], o che non si feriscano o che non
tori], o che non si feriscano o che non si cozzino. poliziano,
insuperabili, contro persone troppo più forti o importanti. lippi, 12-2: senza
cozza. = forma dialettale (settentrionale o meridionale) del toscano gocciare, da
salvini, 7-6: vengo vengo, o cozzatore, / della stalla guardiano
un ostacolo; scontro violento fra cose o persone (e anche per gli elementi
di maresciallo. negri, 1-240: o madre, ho paura. nel cozzo
cozzo / in cosa che 'l molesti o forse ancida, / m'andava io.
, 11-140: da l'impeto cacciati o da la calca / precipitar ne'fossi,
incontrarsi (con una persona, animale o cosa). pulci, 9-76:
, 326: e quelli finalmente di ferro o d'altro sono i chiovi, i
, le penne, e così di due o di quattro rami, e poi il
cozzóne, sm. sensale (di bestiame o anche di altre merci).
. garzoni, 1-463: questi terrari, o marescalchi,... insieme coi
studiato di negromanzia? / se'turcimanno o cozzone o sensale? cicognani, 1-18:
negromanzia? / se'turcimanno o cozzone o sensale? cicognani, 1-18: quando
bandi lucchesi, 148: nulla persona ardisca o pre- summa cozzonegiare, o essere mezzano
persona ardisca o pre- summa cozzonegiare, o essere mezzano o sensale in fare vendere
pre- summa cozzonegiare, o essere mezzano o sensale in fare vendere o comprare alcuna
essere mezzano o sensale in fare vendere o comprare alcuna quantità di grano o di biado
vendere o comprare alcuna quantità di grano o di biado fuora della dieta piazza.
cozzoni, i quali s'esser- citassero o vero facessero sensaria, o cozzonaria..
esser- citassero o vero facessero sensaria, o cozzonaria..., siano tenuti
addome peduncolato, dai colori neri più o meno variegati di giallo; nidificano nel
sfrigolìo dalle cave, girarrosti / veri o supposti. 2. sm.
soderini, ii-124: la craca, o piccola veccia, si semini quando le
gli è possibile, / partire, o tosto che le porte s'aprano / all'
, e marnilo maruflune e maruflicchio ', o altrimenti *. crai2, sm
, improvvisa, involontaria di un muscolo o di un fascio di muscoli (durante
uno sforzo, una tensione fisica prolungata o nell'esecuzione ripetuta di un movimento)
panzini, iv-168: 4 crampo degli scrittori'o 4 cheirospasmo ', cioè spasmo (
che si faceva non so se crampo o paralisi; specie le mascelle s'indurivano
per ciascun lato, uscendo dall'encefalo o dal midollo allungato, sono compresi all'
il seno, / chi la testa o un braccio meno, / altri a mezzo
il cranio e riesco appena a farne due o tre in un giorno che sieno discreti
craniòide, agg. che presenta forma o caratteristiche simili a quelle di un cranio
capacità craniche che caratterizzano determinati individui o razze umane. tramater [s
ricostruzione, rifacimento, mediante placche metalliche o trapianti di cartilagine, di parti mancanti
trapianti di cartilagine, di parti mancanti o frantumate della volta cranica.
cranio che consiste nell'asportazione (temporanea o definitiva) di una parte della volta
in seguito a lesioni del cranio o dell'encefalo: rinorrea. = voce
del cranio consistente nell'assenza di parte o dell'intera volta cranica per cui il cranio
caratterizzati dall'avere l'encefalo racchiuso più o meno interamente nella scatola cranica, ossea
meno interamente nella scatola cranica, ossea o cartilaginea; in contrapposizione agli acrani)
molari estremi (detti anche terzi molari o denti del giudizio).
volgarmente i 4 denti della sapienza 'o 4 del giudizio '. =
i padri e le madri si truovano o gravi et oppressi di crapule o malizia di
si truovano o gravi et oppressi di crapule o malizia di sangue, o deboli e
di crapule o malizia di sangue, o deboli e voti di vigore et polso,
facoltà mentali, conseguenza del troppo mangiare o bere. firenzuola, 405: il
. garzoni, 1-705: tali sentinelle o sono appese per la gola,
sono appese per la gola, o sbattute giù per le fosse, o precipitate
o sbattute giù per le fosse, o precipitate giù dalle torri, 0 vilissimamente
/ per l'inferno s'ingrassa, o miei signori. targioni tozzetti, 5-154