mercoledì piacemi ci siate a terza, o a toiano. burchiello [in mazzei,
uomo ha fame, / senz'aspettare toiano o le tre ore. 2
i-x-iii: quando io bevo il quarto o il quinto bicchiere per i miei nemici
m. -i). che è proprio o si riferisce alla città giapponese di tokyo
. 2. che è nato o risiede a tokyo. - anche sostant.
in su tavola retta da un desco o da due seggiole, che dicesi 'tola'.
2. tenda di tela grossolana, incatramata o verniciata, usata (soprattutto in toscana
per proteggere le barche durante la notte o i periodi di pioggia. = dallo
. = dallo spagn. tolda 'cassero o castello di poppa', di etimo incerto
(forse dal lat * tholìda 'piccola cupola'o da una base germ. col signif
etnol. tenda fabbricata con pelli di guanaco o di cavallo sostenute da tre o più
guanaco o di cavallo sostenute da tre o più file di puntelli di altezza decrescente
tolettanó), agg. che è nato o vive nella città spagnola di toledo.
flora 2. che è proprio o si riferisce alla città di toledo o al
proprio o si riferisce alla città di toledo o al suo territorio; che ne è
suo territorio; che ne è originario o caratteristico; che vi è prodotto.
. stor. che è proprio o si riferisce alla dinastia dei to- lomei
-per estens. che è proprio o si riferisce all'egitto durante tale epoca
. 2. che è proprio o si riferisce all'astronomo claudio tolomeo (
pedagoghi che l'opprimevano di dottrine tolemaiche o platoniche, egli chinava il capo biondo sui
di un criminale, di un torturatore o di un assassino. pratolini, 10-267:
chi è che vuoi torturare, se me o te stessa, non ho ancora capito
letter. tormentoso, penoso fisica- mente o psicologicamente. papini, 27-13:
, minaccioso. alfieri, 12-54: o tenebrìa di notte, / qual mai da
, atteggiamento che denota austerità, gravità o, anche, alterigia, superbia;
tórvo, agg. che rivela o esprime malanimo, astio, diffidenza o
o esprime malanimo, astio, diffidenza o, anche, ira, minaccia, profonda
; bieco, truce (una persona o lo sguardo, l'espressione del volto
matto. jovine, 2-224: santuccio o qualche altro tra i più fidati del ser-
, a personaggi mitologici, a parvenze o esseri immaginari. caro, 6-829:
, modo di fare scontroso, scostante o anche chiuso, scorbutico; che è psicologicamente
scorbutico; che è psicologicamente mal disposto o, anche, oppresso da pensieri angoscianti
stette d'una faccia: né mai o più allegro o più maninconoso si vide,
faccia: né mai o più allegro o più maninconoso si vide, ma tale continuazione
d'annunzio, i-896: volare, o tempesta, vorrei su'tuoi turbi indomati
converso; frate adibito ai servizi o alla questua (anche nell'espressione frate tor
voi? ne'sepolcreti di santa maria novella o in quelli di santa croce? dormite
di santa croce? dormite voi sola? o le vostre ossa bianche e sottili furono
dalle grandi ossa di un padre guardiano o di un torzone? 2. dimin
, ad altro suon che ai cembalo o pivi, / ti farò la tosa e
: azionato da un motore a scoppio o da un motore elettrico, ha quattro ruote
reggenza. -privare la pecora (o altri animali lanosi) del vello attraverso
due volte, al principio di maggio o al fine d'aprile. caporali, ii-21
i capelli, in partic. molto corti o a zero (o, vevano. batacchi
partic. molto corti o a zero (o, vevano. batacchi, 3-64: nel
., tagliare i capelli alla buona o malamente); acconciare il capo lasciando i
il capo lasciando i capelli molto corti o, anche, rasandoli, in partic.
partic. in segno di lutto, o come forma di penitenza o di punizione (
lutto, o come forma di penitenza o di punizione (e, con sineddoche
tutti siamo obbligati. -accorciare o radere la barba. manni
, ecc., uniformandone le dimensioni o conferendo una foggia particolare; recidere il
spalliere, sbarba ogni fil d'erba o da'vasi delle viole, o dagli spartimenti
d'erba o da'vasi delle viole, o dagli spartimenti degli anemoni. martello,
, acciò non portino pericolo di perdersi o di esser tosate, forse sarà meglio
cozzon delle comete; / chi nunzio o turcimanno delle fate; / altri, che
mirate, fin dove arrivi l'industria, o per dir meglio la non mai sazia
dame si tosavano le monete pubbliche, o si coniavano delle false. galanti, 1-ii-207
6. rifilare i margini di un libro o di uno stampato da rilegare.
7. figur. privare qualcuno di denari o di altri beni sottraendoli con il raggiro
risorse economiche, spogliare; richiedere prezzi o compensi esosi. aretino, 8-241:
. locuz. tosare il gregge senza (o invece di) scorticarlo: prelevare risorse
: prelevare risorse economiche da persone (o, anche, da cose) senza
e larghe) usato per tagliare o pareggiare le siepi. -anche: attrezzo per
uso, in cui un motorino elettrico o a scoppio aziona il moto alternativo di
attacca / a le tosate mandre, o i corpi lor / segar gli acuti,
barba o peli (una persona, una parte del
del corpo); rasato a zero o acconciato con i capelli molto corti o,
zero o acconciato con i capelli molto corti o, anche, tagliati rozzamente (il
-tagliato in una particolare foggia di acconciatura o, anche, per tonsura ecclesiastica (i
appare coi contorni netti, senza aloni o riverberi (l'immagine telescopica di un corpo
le già tosate e magre pecorelle / o morte resteranno o senza pelle. reina,
e magre pecorelle / o morte resteranno o senza pelle. reina, ii-233:
azionate manualmente, come una forbice, o con un motorino elettrico. -tosaerba.
animali, in partic. alle pecore o ai cani. soderini, iv-6
corti. -anche: rasatura del capo o di una zona di esso. -in
e d'argento (che venivano limate o raschiate). -anche: il metallo che
. prelievo fiscale, in partic. gravoso o, anche, illegittimo e vessatorio.
affettazione modi e forme del toscano parlato o scritto (in partic. essendo originario di
). usare, nel parlare o nello scrivere, modi e forme caratteristici del
. emendare un uso linguistico marcato dialettalmente o regionalmente adeguandolo al modello toscano; pronunciare
. toscanellerìa, sf. frase o espressione di impronta marcatamente e spesso stucchevolmente
. -a). persona che è nata o che vive in toscana (e può
toscana (e può denotare la bassa statura o la giovane età, anche con valore
culturale (e può avere valore iron. o spreg.). carducci, ii-7-108
impecorita una libidinuzza arcadica di vostre strenne o cose simili, succhiarmi in pace il vostro
2. sigaro toscano tagliato a metà o di piccola dimensione (ed è nome
. toscanerìa, sf. forma o espressione di marcata impronta toscana, scelta
scelta e usata in partic. pedantescamente o con affettazione (ed ha connotazione iron.
con affettazione (ed ha connotazione iron. o spreg.). grazzini
quanto la sua sarà, senza rispetto o discrezione alcuna, morsa e lacerata;
scritte più, ch'io ricordi, fiorentinerie o toscanerie? sione totale al modello
, iii-2-28: per gualche difetto di affettata o troppo umile toscaneria,...
la tragicommedia 'il toscanismo e la crusca o sia il cruscante impazzito'. 2
cruscante impazzito'. 2. forma o significato proprio dell'uso toscano (sia
lingua, e in essa alcuna ruggine o macchia s'apprese di latinismo, o
o macchia s'apprese di latinismo, o di poco emendato toscanismo. alfieri, 5-120
non essere in materia un vero mellone o un cocomero o un citrullo. =
in materia un vero mellone o un cocomero o un citrullo. = deriv. da
è altro che toscana, e da toscani o toscanisti autori fatta e compilata. linati
toscanista di fama, il fan- fani o il giuliani, per significare l'ultimo trapasso
3. tr. adeguare (nella scrittura o nella pronuncia) modi, parole,
da una sequela di circostanze a passare cinque o sei mesi in piena campagna, in
dove corre il pensiero di chi resta / o cresciuto da lei se ne allontana.
. 2. che è nato o abita in toscana; che ne è originario
in toscana; che ne è originario o vi esercita la propria attività. livio
), con uso raf- forz. o anche antifrastico e iron. toscanevolménte,
toscaniniano, agg. che è proprio o si riferisce al direttore d'orchestra a
lo più con affettazione, nel parlare o nello scrivere, modi e forme caratteristiche
che fa parte, che si riferisce o è proprio delle parlate della toscana (un
uso linguistico, ecc.); scritto o composto in tali idiomi, in partic
consonante: vide- licet in lingua volgara o sia toscana et in lengua francesa o sia
volgara o sia toscana et in lengua francesa o sia oltramontana. bisticci, 1-i-441;
desse opera d'aver qualche rime toscane o altre composizioni ne la lingua italiana. tasso
muratori, cxlv-45-295: vi troveran qualche parole o frase non contornata sulle regole della toscanissima
ch'io avessi potuto intromettervi in quei due o tre anni di studi buffoni di umanità
4. prodotto, costruito o confezionato in toscana o secondo gli usi
prodotto, costruito o confezionato in toscana o secondo gli usi, i gusti e
e per il gusto del tutto privo o con un minor numero di scanalature.
: si trovan verze d'otto sorti, o diece / quali tutte il cognome manifesta
) modi e forme del toscano parlato o scritto. redi, 16-v-154: vi
dante, par., 22-117: o gloriose stelle, o lume pregno /.
., 22-117: o gloriose stelle, o lume pregno /... / con
grida [ombrane] da lungi: « o amo, a cui rifugge / la maggior
, per un tiro di pietra o circa, in su la tosca riva del
nazione in italia era r'e- trusca'o 'tusca', nella quale campeggia un'indole più
sacerdotale. 2. che è nato o vive in toscana, che vi abita o
o vive in toscana, che vi abita o vi risiede, che ne è originario
, / sia con tua pace, o maggior tosco; ch'ella / n'andrà
che fa parte, che si riferisce o è proprio delle parlate toscane (una parola
uso linguistico, ecc.); scritto o composto in tali idiomi, in partic
bellezza eterna. parabosco, 2-9: o questa è la migliore, la più dolce
vicolo stradellaccio. -vicolo cieco, o, ani, senza riuscita: chiuso,
4. locuz. a video: su o per mezzo di uno schermo di un
con l'era del videoregistratore (con cassetta o no) sorgeranno clubs di videoamatori.
m. -ci). che è proprio o si riferisce alla video arte.
estens.: il film o il programma televisivo registrato su tale cassetta.
eseguire operazione sul proprio conto corrente bancario o tare shopping attraverso vi- deocatologhi.
vipagna l'esecuzione di un brano musicale o che recladeogame ^. gioco programmato per
mizza un prodotto. su schermo televisivo o elaboratore elettronico, vari g.
fantastici, ecc.) tra due persone o anche con un solo deoclip'è
videocontròllo, sm. controllo di locali o zone limitate effettuato mediante telecamere a circuito
.. la scelta potrà cadere su 3 o 4 programmi. ma allora sarà il
grafica realizzata per mezzo di elaboratori elettronici o sistemi televisivi. panorama [
videolibro, sm. libro registrato su videocassetta o su videodisco, consultabile elettronicamente utilizzando
, relativo alla videomusica. o. calabrese [« l'unità »,
magnetico per videoregistrazioni, confezionato in bobine o cassette; videotape. g.
. videopolìtica, sf. attività o propaganda politica svolta per mezzo della
, sf. registrazione di immagini o programmi televisivi su videocassetta per mezzo di
, nei caratteri formati mediante diodi luminosi o cristalli liquidi, i risultati di gare e
], sm. (plur. videotapes o anche invar.). nastro magnetizzato
2. esercizio commerciale in cui si vendono o noleggiano videocassette (e, anche,
l'assortimento di video- cassette in vendita o a noleggio in tale esercizio commerciale).
non avere rispettato le prescrizioni che evitano o quantomeno riducono le malattie da videoterminali.
a sale cinematografiche collegate fra loro via cavo o via etere. = comp. da
, 42: il detto passaporto, o carta, deve presentarsi ai primi posti di
tutt'i luoghi e non mai più letta o recitata in questo stato. stampa periodica
vidimazione del prefetto della polizia del dipartimento o dell'autorità che ne esercita le funzioni,
un agg., con un avv. o in partic. con un comparativo,
. muratori, 7-iii-398: via o vie, avverbio significante 'molto'. cesarotti
qualche accordo della sua viele, trattiene o il volgo nella piazza o i cavalieri e
viele, trattiene o il volgo nella piazza o i cavalieri e le dame nella sala
= dal fr. ant ttielle o viele (nel xii sec.),
-che awiene, che si verifica o si è verificato a vienna (un
ovali con che verso il 1905 o il 1910 la secessione viennese invase il mondo
, con aggiunta di acciughe. -pane o panino viennese, quello di pasta morbida,
dipartimento dell'isère; che è nato o risiede a vienna. g.
3. ancora più di prima o anche in una situazione diversa.
giudizi e nelle sue elezioni era corrotto o ingannato; e il popolo soffriva di buon
26-61: qui non si giostra a diminò o viere. berni, 6410 (v-182
termine di paragone (introdotto da che o di). petrarca, i-3-50:
: di ciò abbiano conseglio di savi, o come meglio si possa fare;
). proibire con ordini, ostacolare o impedire con inter
con una prop. complementare, implicita o esplicita, anche in forma negativa, secondo
, si sarebbe data a fare una o una altra cosa infima, e io subito
cantando, / ove faggio porgess'ombra o ginebro, / cercherei pieno, ed ebro
. -in partic.: impedire o, anche, ostacolare, ritardare un'
anche, ostacolare, ritardare un'azione o un'operazione militare, in partic. l'
militare, in partic. l'avanzata o la conquista nemica. - anche con uso
2. con riferimento a soggetti inanimati o astratti. costituire la causa, l'
cecità apparente, ci vieterà il sole, o, forse anche, un poco di
per un poco a cessare i guadagni o se i suoi disturbi crescevano fino a vietargli
(una legge giuridica, una decisione o deliberazione, un trattato politico, ecc
proteggere i prodotti interni dalla concorrenza, vietandone o tassando in modo proibitivo l'introduzione dall'
, proibigliene l'uso, la fruizione o, anche, il semplice accesso; prescrivere
semplice accesso; prescrivere l'astensione dietetica o rituale da un cibo o da una
l'astensione dietetica o rituale da un cibo o da una bevanda; precludere la possibilità
, di fruire di una condizione, o, anche, di fare qualcosa (
non so, grave è 'l duel- o / ove col senso la ragion combatte.
-evitare a qualcuno una situazione materiale o spirituale dolorosa, spiacevole, ecc.
, non so se con più stupore o con più disgusto. borgese, 1-297:
una legge, da un provvedimento giuridico o, anche, da una regola di
, da una regola di condotta generale o particolare (un comportamento, un'atteggiamento
generalmente, qualunque persona / di parole o di fatti l'aiutasse. g. m
vietata, incoraggiata e per esse lecita o no, fa regola dell'ingegno e del
: proibito a un pubblico non maggiorenne o inferiore a una determinata età per disposizione
tasso, 4-32: come per acqua o per cristallo intero / trapassa il raggio
il raggio, e no '1 divide o parte, / per entro il chiuso manto
. 2. interdetto quanto all'accesso o allo svolgimento di un'attività (un
sammarinesi possano estrarre da rimino quelle merci o mercanzie di cui abbisogneranno, pagando solo
: hai ragione tu: sarà in cina o con i vietcong. moravia, 22-177
vietnamita, agg. che è nato o abita nel vietnam, stato dell'asia
, vetusto. -anche: che è o appare antiquato, sorpassato; privo di
e in giù, / per trovar o foglio o straccio, / qualche vieto scartafaccio
giù, / per trovar o foglio o straccio, / qualche vieto scartafaccio, /
forse mostrar negli scritti di lui vocaboli o modi di dire vieti e muffati, o
o modi di dire vieti e muffati, o vili e barbari, e per niente
dire esso a modo suo, bene o men bene che dicesse già: semplice,
. tose. che ha acquisito un sapore o un odore acre e sgradevole a causa
per lo più di un eccessivo invecchiamento o di una cattiva conservazione, rancido,
così vorrebbe il forte aglione con capponi o fagiani o stame, come col vieto
il forte aglione con capponi o fagiani o stame, come col vieto lardo che
quando la cosa sa di vieto / o riscaldato, ogni cosa sconforta.
vietume, sm. insieme di oggetti (o, anche, di cibi) vecchi
come potesse essere che un corpo dieci o venti volte più grave dell'altro dovesse
dell'altro dovesse cadere a basso con decupla o vigecupla velocità = comp.
dante, par., 31-79: o donna in cui la mia speranza vige,
il sangue vostro ferve nei giovani / o italia, daremo in altre alpi / inclita
. -valere come intesa fra due o più persone. soldati, 2-428
: basta di pagare decima secondo usanza; o decima, o vigèsima, o quinquagesima
decima secondo usanza; o decima, o vigèsima, o quinquagesima. -imposta straordinaria
; o decima, o vigèsima, o quinquagesima. -imposta straordinaria del venti per
2-3-226: unendo un'ottava con un'altra o con altre due, come si è
degli antichi censi, i quali al decimo o al vigesimo ascendevano, si caricasse fino
cento sopra tutte le rendite di ciascuno o siano naturali o industriali, crederei di essere
le rendite di ciascuno o siano naturali o industriali, crederei di essere pigliato a
m. -chi). che è nato o abita a vigevano, città in provincia
vigevanése, agg. che è nato o abita a vigevano, vigevanasco.
. plur. invar. polit. partito o corrente politica dei whig.
stati a cui sia vietata ogni unione o federazione e che siano per ciò più
3. con puntuale precisione. luoghi o persone; che segue con attenzione ciò che
determi- controllo esercitato sul comportamento di una o nato ambito del sapere. più persone
. giuglaris, 1-239: per una o due querele, che vengano conti.
organi della pubblica amministrazione sugli organi dipendenti o su altri enti pubblici e privati.
enti pubblici e privati. -comitato o commissione o consiglio di vigilanza: orsca.
e privati. -comitato o commissione o consiglio di vigilanza: orsca. 3
de'vigilanti ordinò augusto terminate categorie sociali (o, anche, il corpo dei citper
vigilante2, sm. (plur. vigilantes o, più rar., vigilanti).
si forma la opinione pubblica. ci o quartieri cittadini. -stor. ufficio della vigilanza
2. chi appartiene a un gruppo o comitato, per lo più personale)
, incaricato di pattugliare e proteggere getti indiziati o pregiudicati. - vigilanza speciale-, soraree
investito da parte di una pubblica autorità o anche di un ente privato dell'incarico
supervisionare l'operato di determinate strutture amministrative o enti. leoni, 185:
— in senso concreto: azione o provvedimento che denota accortezza, preveggenza,
protezione concessa da dio, dalla madonna o dai santi). 5. maria
6. tr. sorvegliare un luogo o, anche, una persona nei movimenti
che avviene, l'andamento di una vicenda o lo svolgimento di un'operazione.
stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche spettatore del tumulto
. -controllare una persona nella condotta o negliatti. pascoli, i-146: dunque
e far perdere il tempo preziosissimo ai pochi o molti che vogliono riuscire e provano immenso
che vita 2. sottoposto a sorveglianza o a stretto controllo (undi incendi o al
sorveglianza o a stretto controllo (undi incendi o al soccorso urgente in qualsiasi tipo di
. figur. fiancheggiato, delimitato da alberi o da muratori [tramater]: stabilì pertanto
657: 'vigili'furono un luogo o una persona (un poliziotto). chiamati
ni na e il digiuno o l'astinenza dalle carni. do
l'ultim'ore. salvini, 33-9: o delle use lagrimevol sorte, /
delle use lagrimevol sorte, / o de'signori delicato petto, / da'quai
mi ferì. -che manifesta o deriva da attenzione, interesse, viva
, in partic. sorvegliando un luogo o assistendo una persona. - anche sostant
, di tiri bricconi fatti ai vigili o di risposte salaci,... ora
sulla sua barca di servizio, argiuno o nell'astinenza dalle carni. -anche in senso
: vogliono essere puri, ma senza astinenza o vigilia. prose e rime spirituali antiche
2. per estens. il giorno o il periodo di tempo che precede immediatamente
precede immediatamente il verificarsi di un evento o l'arrivo di una stagione.
: la maggiore è stata almeno tre o quattro volte alla vigilia, alla vera vigilia
notte, per un periodo di essa o per un tempo destinato al riposo per motivi
per motivi di studio, di lavoro o in partic. per pratiche devozionali.
-per estens.: attività od opera indefessa o zelante per lo più protratta nelle ore
dante, purg., 29-38: o sacrosante vergini, se fami, / freddi
sacrosante vergini, se fami, / freddi o vigilie mai per voi soffersi, /
cittadini. -fra il sonno (o la quiete) e la vigilia: nel
per il defunto, che consiste in salmi o preghiere recitate e cantate la notte precedente
candele al frate, che ne dica o faccia dire messe per l'anima del
5. stor. vigilia d'armi o delle armi: nel medioevo, la
: già venuta era l'ora della vigilia o guardia matutina. loredano, 1-211:
estens. sorveglianza notturna sui propri beni o possedimenti. boccaccio, viii-2-240: alcuni
li quali non solamente alle loro vigilie o a'cassoni serrati li loro tesori fidano,
è svegli (in opposizione al sonno) o in cui avviene il risveglio.
felici dormendo. -attività percettiva sensoriale o fisiologica di un organo, del corpo
riposa. 8. impossibilità occasionale o patologica a prendere sonno, insonnia.
. dante, inf, 26-114: o frati,... che per cento
del lotto, il numero che precede o segue quello estratto. tommaseo [s
. 13. locuz. -digiunare o fare le vigilie non comandate o non
-digiunare o fare le vigilie non comandate o non in calendario: essere costretto per ristrettezze
essere costretto per ristrettezze economiche a digiuni o privazioni. randello, 1-40 (i-466
comandate dal piovano. -non guardare o osservare festa né vigilia: essere sempre
), senza concedersi un momento di pausa o di riposo. fazio, iii-12-101
227): senza mai guardar festa o vigilia o far quaresima, quanto le
): senza mai guardar festa o vigilia o far quaresima, quanto le gambe ne
? 2. ant. sottoporsi o essere costretto a penitenze, digiuni,
membri, in genere di grado inferiore o di istituzione straordinaria. dizionario
. v. ventivirato]: 'ventivirato'o 'vigintivirato': una dignità presso gli antichi
. mostrando mancanza di coraggio e pusillanimità o prepotenza verso chi è più debole.
vigliacco. vigliaccata, sf. azione o comportamento vile e abietto di chi accetta
abietto di chi accetta per codardia le sopraffazioni o agisce con prepotenza verso chi è più
ant. indica anche malvagità, furfanteria o oziosità e poltronaggine). cantini
, iii-1064: tanta vigliaccheria in animo umano o mulie- re non è né sarà
il rischio. 2. azione o comportamento vile, abietto di chi accetta
di chi accetta le sopraffazioni senza reagire o si comporta con prepotenza con chi non
vigliacco), sm. agric. spiga o parte di essa che resta dopo la
comporta con prepotenza con chi è più debole o non può difendersi (e in partic
signif. etimologico di malvagio, furfante o ozioso, poltrone). - anche
di chi parla fosse uno scavezzacollo, o uno squassaforche o con parole forestiere, che
fosse uno scavezzacollo, o uno squassaforche o con parole forestiere, che fosse un
parole forestiere, che fosse un vigliacco o vero un mecciante. g. c.
sanguinario. -con riferimento a popoli o nazioni. baretti, 2-241: in
. scegliere secondo gli intendimenti della ragione o della morale. dante, purg.
pascoli, ii-1357: dante, nel 1292 o giù di lì, mette insieme il
contro i toreros. -come ingiuria o in espressioni ingiuriose. batacchi, ii-139
2. region. che si comporta o si mostra sfrontato e arrogante o che
comporta o si mostra sfrontato e arrogante o che provoca con maliziosa impertinenza. pavese
3. per estens. compiuto o perpetrato in modo vile; abietto,
/ a gioveni del tutto nell'etade / o a vecchi assai. bianconi, xxiii-215
mancanza di idealità sincera, bieca adulazione o vile menzogna (uno scritto, un'affermazione
... mandano noi ad ammazzare, o ad essere ammazzati, per le infamissime
, per lo più di saluto, augurio o avvertimento. - anche: il messaggio
a lungo l'indomani. non o rievuto né pure un vigliétto. dossi,
bareggi. » 2. vigliétto di o da visita: biglietto da visita.
. -documento che assegna particolari diritti o facoltà. manzoni, fermo e lucia
contrario li avventurati, quelli che dopo quattro o sei anni di pena ottengono un 'vigliétto
. titolo di credito emesso da uno stato o da una banca. - in partic
gran lunga diminuita col metodo de'viglietti o così detti 'coupons', che la sperienza ha
, sm. dial. recipiente di legno o metallo che funge da latrina.
partic. nell'espressione vigna del signore o di cristo che trae origine dalla parabola della
che trae origine dalla parabola della vigna o dei cattivi vignaioli: luca, 20,
mai diletto alcuno d'andare a vigne o a feste prender le lassava, o che
vigne o a feste prender le lassava, o che sempre in compagnia di lei non
ristrigneva in camminare fuori di qualche porta, o tutto solo, od in andare a
andare a la vigna. -essere o esserci terreno per porre una vigna: essere
porre una vigna: essere l'occasione o la situazione propizia o la persona adatta
essere l'occasione o la situazione propizia o la persona adatta per raggiungere determinati obiettivi
vigna.. -lastricare le vigne o il mare, fare cosa inutile; tentare
che dice colui, si chiamano porre o vero piantare una vigna. 10
: una vignetta il giovine, di nove o dieci pertiche, salvo il vero,
sia aver belli e adorni vignai, o ne'piani o ne'piccioli monti ad
belli e adorni vignai, o ne'piani o ne'piccioli monti ad oriente volti,
. chi è proprietario di una vigna o la lavora. mauro, xxvi-1-253
2. nella simbologia cristiana, sacerdote o religioso che diffonde i princìpi evangelici.
vignazzi in lato montuoso e pieno di sassi o grandi o piccoli. =
e pieno di sassi o grandi o piccoli. = dal lat mediev.
motivo ornamentale a forma di foglia o tralcio di vite o pampini, grappoli,
di foglia o tralcio di vite o pampini, grappoli, impiegato sugli antichi
antiche silografie. 2. decorazione o illustrazione di un libro (posta in
(posta in partic. all'inizio o alla fine di un capitolo), di
, illustrazione che rappresenta una scena satirica o umoristica corredata da didascalie o fumetti.
scena satirica o umoristica corredata da didascalie o fumetti. -anche: l'incisione da cui
figura che in un papiro risulta unica o isolata rispetto alle altre. 4.
dell'arte a produzione di facili caricature o disegni di scarsa qualità. soffici
2. spreg. pittore (o anche scrittore) incline al bozzettismo.
anche con molti dei più squallidi vignettisti o dei più insipidi ciarlatani loro contemporanei.
1507-1573); che è stato disegnato o costruito dal vignola. milizia,
dovrà essere a sola vigna o vignolo, si può fare a fosse parallele
. ant. figur. situazione, occasione o breve periodo di festa, di divertimento
leggermente lucidi (di lana e cotone o anche di solo cotone), che
trovano impiego nella fabbricazione di indumenti sportivi o da lavoro. soldati, 2-487:
lo aggiungervi a ciascuno di essi venticinque o trenta gocciole di acciaio potabile della fonderia del
contessa la mattina a buon ora sei o sette once di brodo lungo...
brodo lungo... vigorato con sette o otto gocciole di acciaio potabile.
vigore suo non terminasse tutto in foglia o in puochi frutti, e quelli tutti
: allontaneranno dalla pubblica vendita i vini o falsificati o alterati o cresciuti di vigore per
dalla pubblica vendita i vini o falsificati o alterati o cresciuti di vigore per mezzi
vendita i vini o falsificati o alterati o cresciuti di vigore per mezzi artificiali.
-piena efficienza e funzionalità di un organo o di una parte del corpo; energia
-ardore, impeto impiegato in combattimento o in battaglia; coraggio, gagliardia.
5. forza, impeto o intensità di un elemento o di un
forza, impeto o intensità di un elemento o di un fenomeno naturale. n
.. io brevemente / sporrotti, o memmo, e senza indugio alcuno. s
per legge salica, come vien detto, o per una lunga consuetudine che na vigore
di conoscere le liti che possono occorrere o per confini, o per altri affari politici
liti che possono occorrere o per confini, o per altri affari politici fra 1 prìncipi
vedevasi restar coperto il terreno di corpi o spenti affatto o malamente feriti; e quelli
il terreno di corpi o spenti affatto o malamente feriti; e quelli ch'erano in
, di immagini, di ornamenti stilistici o anche di forza espressiva. carducci,
pupi. 4. ampiamente diffuso o radicato (un'idea, la fama
splendore (una disciplina, uno stile o una corrente, un'idea). -anche
ce lo fanno intendere senza difficoltà due o tre delle liriche in parola.
parola. 3. propagarsi diffusamente o accrescersi nell'animo di una persona (
s'indebolirà. 2. efficacia o capacità espressiva, stilistica. albertano volgar
qualche maneggio d'armi, e una volta o due il nemico in viso, che
meditato per lunghi anni ve- gezio, o polibio. 3. decisione, fermezza
, di una lingua, di un testo o di un'opera figurativa o, anche
un testo o di un'opera figurativa o, anche, di un autore.
passo. giuliani, i-272: dopo du'o tre anni vigorisce la gioventù (i
a la gloria / de'raggi, o bel nume, sorrido / però che sentomi
vigorire), agg. ant. reso o divenuto nuovamente vigoroso, che è
4. con determinazione e fermezza nel difendere o sostenere un'idea, nell'opporsi a
. 6. con intensità sonora o luminosa. bontempi, 3-2-229: vi
sf. invar. ant. vigoria fisica o, anche, intellettuale. boccaccio
della speranza. buti, 2-261: o come dura pogo la gloria delli omini
-con riferimento a singola parte del corpo o a facoltà fisiche e, in partic
/ che per doglia ch'avesse / o per pene o languire / venisse viguroso per
doglia ch'avesse / o per pene o languire / venisse viguroso per rancura.
andare da sé solo a caccia, o nel passare il tempo suonando un oboè
persona, l'animo); spiritualmente o moralmente forte, saldo. -anche:
-attuato con decisione, senza cedimenti o compromessi (un'azione politica).
eterna primavera senza vicendevolezza di stagioni, o di tempo? g. gozzi,
terra è vigorosa. 7. ardente o che scalda a sufficienza (il sole)
siepi, lui si esaltava del paesaggio o del vigoroso vino, e v'erano ali
ospizio alquanto vigoroso per proprie rendite, o per accertate limosine, e in cui tutti
, secondo l'autor sanese, stagna o rallenta coll'avvilire il prezzo delle derrate e
e tenace che ella sia, in udirla o leggerla sol'una volta, possa compitamente
idea se ne sieno aggregate moltissime altre o dipendenti da essa, o relative alla
aggregate moltissime altre o dipendenti da essa, o relative alla medesima, che dieno moto
; originale ed incisivo (uno stile o un'opera letteraria o figurativa); fortemente
(uno stile o un'opera letteraria o figurativa); fortemente evocativo (una
, mori pazzo. -che dipinge o scolpisce con potenza rappresentativa (un artista
, sf. ant. condizione di scarsa o di nessuna importanza; irrilevanza.
volontà). iacopone, 87-26: o amor, ch'èi tempestato, / che
sarebbe che l'uomo temesse una lepre o il volato d'una eguaglia o le
lepre o il volato d'una eguaglia o le coma d'una lumaca, è atto
condizione). compagni, 3-14: o forse mancherà loro il cuore, e nasconde-
nasconde- rannosi, e gitteransi in fuga o in altri vili rimedi. brusoni, 156
privo di dignità, di qualità morali o intellettuali; che palesa un animo meschino e
realtà e alla fierezza di un uomo o non piuttosto quello di uno schiavo vero e
: nel mezzo, vile meccanico: o ch'io t'insegno una volta come si
a determinate categorie di animali considerate ripugnanti o comunque, per varie ragioni, di
, io commandassi? bianchi, 113: o cittadini del gran regno mosco, /
'l carmagnola e lo sforza di contado erano o d'infima nazione, molti nobili scriveansi
le azioni vili ed indegne sono sempre mercenarie o interessate. alfieri, 1-5: l'
6. che ha un esiguo valore economico o una qualità alquanto modesta, dozzinale (
scarsi pregi artistici (un'opera d'arte o, anche, un'attività creativa,
8-2-65: le traslazioni che vengono da parti o da cose vili, abominevoli e vergognose
borghini, 3-xx: quando vi sia o necessità per cagione di mancamento, o
o necessità per cagione di mancamento, o per fuggire alcune voci vili, e di
nobile, austero,... o al contrario basso, vile, piccolo,
troia in cenere e in caverne; / o ilión, come te basso e vile
- avere, prendere, tenere a vile o tenere vile. non tenere in alcun
-essere, venire a vile, essere o divenire oggetto di scarsa considerazione, di
fu a vile. fogazzaro, 10-321: o non ti son le ricche mura a
origine incerta. gio, valore o importanza. guido delle colonne volpar
4. abiezione, indegnità di una persona o di una sua condizione, di un
è cosa maravigliosa. 5. scarsa o cattiva qualità di una merce. gemelli
vilificare), agg. ant. reso o divenuto abietto, moralmente corrotto.
vilipési; part. pass, vilipéso o anche vilipenduto). oltraggiare in modo
, cariche religiose, politiche, civili o valori religiosi, morali, con atti
religiosi, morali, con atti infamanti o disonorevoli (o ritenuti tali in base a
, con atti infamanti o disonorevoli (o ritenuti tali in base a leggi
ritenuti tali in base a leggi o a norme di un codice morale).
3. reputare non degno di particolare rilievo o interesse o del tutto trascurabile e di
non degno di particolare rilievo o interesse o del tutto trascurabile e di nessun valore,
istituzioni e dei suoi simboli e rappresentanti o della loro funzione e autorità, di
autorità, di norme di convivenza sociale o, anche, di leggi.
reggere popoli ad uomini viziosi, o dissoluti, non solo è a pseucipicarico di
nei confronti di determinate persone, cose o istituzioni (e nel codice penale italiano
, della nazione italiana e della bandiera o altro emblema dello stato).
di vilipendio. 3. atteggiamento o espressione palese di dileggio e di scherno
di scherno per lo più gravemente offensivo o triviale nei confronti di una persona.
del duca non fu portato per vilipendio o per iscomo sopra d'una asinella. carducci
osceno. 4. denigrazione o atteggiamento di disprezzo, di svalutazione di
. spregio, disprezzo, grave offesa o ingiuria. dante, conv.,
2. intr. perdere ogni pregio o valore. chiose al 'de consolationè philosophiae'
per lo più circondata da un giardino o da un parco o situata all'interno di
da un giardino o da un parco o situata all'interno di una tenuta agricola
, 145: dovea avere pagolo dieci o dodici anni; pensa, sendo istato sempre
pensa, sendo istato sempre in villa o la maggiore parte del tempo, quello che
dormire al sereno, andare col capo o co'piedi ignudi... sarebbe
famiglie, senza alcuna fatica di medico o aiuto di servidore, per le vie e
gli uomini si ragunino e congreghinsi insieme o in città o in castelli o ville
si ragunino e congreghinsi insieme o in città o in castelli o ville e faccino congregazione
insieme o in città o in castelli o ville e faccino congregazione insieme, per li
con valore aggett.): che abita o è originario di un paese rurale;
: a che è uscito de'gangheri, o ha dato il cervello a rimpedulare,
è tipico, è caratteristico di un villaggio o delle località rurali in genere; che
di roma? 2. quartiere o gruppo di edifici urbani strutturato in modo
. 3. antropol. forma preistorica o elementare di abitato umano.
; per dirla / più spiattelata ancora, o padre, opraste / villanamente. svevo
biondi, 1-iii-70: chi denunziarebbe o desse in mano la persona di esso
essendo nato sotto la legge del servaggio o villanaggio (com'essi lo chiamano),
. villanata, sf. atto o parola oltraggiosa; offesa. ojetti
di sentirsi così bene sotto le villanate o le botte? 2. ant
minestre, come... minestra imperiale o napoletana, mangiar bianco, trippe,
inanzi all'altezza loro a cantar villanelle, o madrigali. gigli, 2-124: stava
a te s'io son ben creato, o scostumato? -m'importa assai, perché
sanza opera di maestro di pietra, o di legname. ovidio volgar., 6-312
uale giovava il risalto di quella voce o canto villanesco. car ucci
, 254: neuno panno villanesco mettano o vero facciano mèttare co li panni delli
l'ausase, / qe non arma un o doi, -sì q'ig autri pausase:
. in senso concreto, comportamento, atto o gesto scortese, sgarbato, contrario alle
, contrario alle norme della buona educazione o, anche, offensivo, irrispettoso.
, i-ii-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi al viso alcuno, perché
estimato sanza cadere in colpa di lodarsi o di biasimare. idem, purg.,
una divinità. bellincioni, ii-240: o dea, tu se'in errore; /
3. espressione verbale, discorso o scritto offensivo, ingiurioso, maldicente o
o scritto offensivo, ingiurioso, maldicente o calunnioso. patecchio, xxxv-i-587: me
: a quante porte si picchiava, o non si avea risposta per esser ognuno
risposta per esser ognuno a dormire, o se alcuno si levava ne rispondeva con
gli seccava di andare a udire sciocchezze o villanie. -breve componimento poetico con
con gli encomi e co'psogi, o villanie, per le prime tre specie di
fosse posta in uso. -argomento o espressione volgare, sguaiato o triviale.
-argomento o espressione volgare, sguaiato o triviale. niccolò del rosso, 1-382-5
cosa che non per alcun suo cattivo detto o fatto avea dal re ricevuta la villania
, / come si fa con palvesi o rotelle, / ché 'sassi non gli faccin
voluto, senza guardare se gentile uomo è o villano, povero o ricco, o
se gentile uomo è o villano, povero o ricco, o mercatante o barattiere stato
o villano, povero o ricco, o mercatante o barattiere stato sia. poliziano,
, povero o ricco, o mercatante o barattiere stato sia. poliziano, st.
. leonardo, 2-199: panno fine o da vilani o di lino o di velo
, 2-199: panno fine o da vilani o di lino o di velo. governatore
panno fine o da vilani o di lino o di velo. governatore di bologna,
moneti, 2-v: ed eccoti ora (o cortese lettore) un villano rivestito,
, non si tiene più per boscareccio o villano, ma per gentile o domestico.
boscareccio o villano, ma per gentile o domestico. 4. grossolano, sgraziato
coprir le pietre con bianco di calcina o colorandole e con villanissime tinte imbrattandole. carducci
e quindi non è atto ad amare o a contraccambiare l'amore (ed è proprio
e pere. boiardo, 3-6-36: o cavalliero, / se inamorato sei, non
dal capo que'sogni piacenti, / o luce del sole villana? graf 5-46:
naso. 6. che rivela o deriva da maleducazione, scortesia, rozzezza
: particolarmente sconveniente, inopportuno, triviale o anche ingiurioso, offensivo (un discorso
, iv-vii-9: quelli che dal padre o d'alcuno suo maggiore buono è disceso
si comporta scelleratamente, in modo abietto o peccaminosamente (anche come epiteto ingiurioso)
, iii-9: santo bernardo dice: o uomo villano che non ami iddio, or
s'arrischia. -molto pericoloso o letale (la punta di un'arma,
ha modi volgari, brutali e incivili, o anche, abietta, spregevole. -
di farmaceutica, di mascalcia, di medicina o di legge, rivengono a'loro villaggi
fama, che egli [ildebran- o] edificasse alcune castella ne'beni propri del
dipende dau'essere la medesima tutta punteggiata o villata di papille nervee del sistema gustatorio
da quella di residenza abituale per riposo o svago; che si trova in villeggiatura
da quella di residenza abituale per riposo o svago. f f
avesse a durar tuttavia come un museo o un conservatorio di musica o una villeggiatura
un museo o un conservatorio di musica o una villeggiatura per l'europa oziosa..
villa. lamenti storici, i-172: o robade vedove, poveri e pupilli, /
dei peli che ricoprono il corpo umano o una sua parte. gadda conti,
trarre delle memorie e consuetudini della villa o dagli esercizi villerecci, la caccia per
forse questi parevano a lui modi villerecci o selvatici e non aveva, del resto,
di firenze] fu piuttosto d'una villetta o d'un castelluccio, non è maraviglia
la vilicazion sua. grazzini, 654: o prete, / rendete tosto a me
freddi, delle vellose pelli delli scorticati o di qualunque altro animale. burchiello, 2-18
annitrirono. 2. molto o eccessivamente peloso, irsuto (una persona,
ha superficie ricoperta di una peluria più o meno fitta (un tessuto).
. salvini, 6-68: la 'clanide'o vesta vellosa... è vesta tessuta
suoi colpi che parevan colpi di schioppo, o col battipanni, sul groppone intignato de'
battipanni, sul groppone intignato de'tappeti, o di vellosi o di vellutati scendiletti.
groppone intignato de'tappeti, o di vellosi o di vellutati scendiletti. 4
, 152: 'o ce biel, o ce biel sischiel in udini'gli alpini dell'
marito esser contenta, / sia egli signore o sia vilmente nato. g. f
loredano, 2-i-89: è possibile, o menelao, che colei, che ti costa
e bramerai che te da me diviso / o l'alpe avesse o fosse il mar
da me diviso / o l'alpe avesse o fosse il mar fraposto; / e
del mio indugiar non fu cagione / tema o viltà, vedrai co 'l paragone.
la viltà di voler salire alto dal basso o mantenersi in alto a forza di adulazioni
di ciò che ha scarso valore, pregio o importanza; irrilevanza di qualcosa.
si trova una gran viltà di memoria o per infermità o per prava costituzione della
gran viltà di memoria o per infermità o per prava costituzione della nascita.
indigenza, povertà, miseria; umiltà o oscurità di origini, infima condizione sociale.
. adimari, 1-188: egli cristo nulla o pocoimmaginava di aver fatto per l'uomo,
,... dice: guarda, o uomo, quanto sei obbligato a cristo
di ciò che ha scarso valore, pregio o importanza (o è ritenuto tale)
scarso valore, pregio o importanza (o è ritenuto tale).
nelle radici del monte etna tanto nella o calystegia soldanella). -vilucchio bianco
. figur. confondere la mente con ragionamenti o argomenti difficili, complicati. savonarola
che lega, avvolge, avviluppa qualcosa o, anche, qualcuno; involucro che ricopre
delle catene navali. -voluta di fuoco o di fumo. leggenda aurea, 14
miserabili? è un covo della malavita o del vizio? i budelli che intersecano quel
numeroso, caotico e confuso di persone o, anche, di animali, per lo
figur. complesso di fatti, di circostanze o vicende che si intrecciano, si collegano
petizione, essendo d'età di xxx anni o più, morì per la mortalità del
. amoroso. ricciardi, 66: o viso di c... io che
spire quasi soffocava invocandosi una morte disperata o la follia. 7. ambiguità
somigliavano a viluppo- se capigliature di lana o di stoppa che ricadessero dalle canocchie degli
2. figur. intenso legame spirituale o affettivo, in partic. amoroso.
quirinale. ecco il problema. rilievi o non rilievi? quirinale o viminale? o
problema. rilievi o non rilievi? quirinale o viminale? o vìt- toriale? o
o non rilievi? quirinale o viminale? o vìt- toriale? o littoriale?
o viminale? o vìt- toriale? o littoriale? = voce dotta,
i rami:... viminali o fatti a guisa di bacchetta, vermena,
costoso, mentre bastano per le separazioni tavole o viminate ricoperte di carta. nievo,
vimini fare una piccola cesterella all'arbore o al pergolato, al quale la vite
cioli e graspi e usato per distillarne alcolici o come concime (ed è usato per
, contenenti mosto. -ant. vino o altra bevanda alcolica che si ottiene dalla
bambinaccia in paltò color vinaccia, di otto o nove anni. 5.
: e chi lo tiene a bada / o ferma un passo, guai alla sua
: si dèon fuggir di mangiare quei vinacci o ossi che vi sono, perché son
cattivi. = dal lat vinacéus o vinacéum, deriv. da vinum (v
a caldo e usato come olio commestibile o nella fabbricazione di saponi e vernici.
ubriachezza. = dal lat. vinacéus o vinacéum, deriv. da vinum (v
. venditore di vino all'in- grosso o al minuto; oste, vinattiere. -con
manuz- zi]: facoltà a'vinaiuoli o magazzini di poter comperare da'cittadini i
, che si riferisce al vino o alla vinificazione; che contiene o serve a
o alla vinificazione; che contiene o serve a trasportare vino. buonarroti
col fuoco nel mosto i princìpi tartarosi o zuccherini, per conservarlo. bacchetti,
di michele vinattiere nel quale quaderno, o vero libro, iscriverò. g.
la pervinca del madagascar (vinca rosea o catharanthus roseus) che, originaria dell'america
... fiori di clematide, o vincapervinca. = voce dotta, lat
coperta, si dèe dargli leggermente dodici o tredici vincastrate in su la groppa,
letter. ramo, bacchetta di vimine (o anche di altre piante, simili)
simili) in partic. usato come sferza o come pungolo per incitare e guidare greggi
pungolo per incitare e guidare greggi, o, anche, per legare, per
ogni etate. cacciaconti, 2-6: o tu se fatta grande in questi boschi.
sovente a lei / di fior celeste o liberal di nastro. monti, 23-1074:
la serbi, ch'ei taccia; o incontrerà disastri, / e incalliran sue spalle
in una battaglia, in una guerra o, anche, in una competizione sportiva
sconfiggere in battaglia, in guerra, o, anche, in una competizione sportiva,
entrano nella battaglia con animo di morire o di vincere, non può essere vinta
necessario che siano ancora dilettevoli i giuochi o di combattere, o di sonare.
ancora dilettevoli i giuochi o di combattere, o di sonare. -con il compì
prova / cantar co'cigni del caistro, o come / ponno agguagliar le smisurate forze
sorpassare una persona lasciandola indietro nel cammino o nella corsa. dante, par.
. 3. contrastare l'impeto o la resistenza di un elemento naturale applicando
di un elemento naturale applicando una forza o esercitando uno sforzo contrario. ugurgieri
al peso di una balla di lana o di seta, che sarà ottocento o mille
lana o di seta, che sarà ottocento o mille; anzi pure potrà egli vincere
per la bellezza), morali, intellettuali o artistiche, in una determinata attività o
o artistiche, in una determinata attività o, anche, per prestigio, potenza,
dal sole. -avere maggior valore o pregio, potenzialità più estese e profonde
/ qual navvi affetto che pareggi, o vinca / quel dolce fremer di pietà,
, il controllo, dominandone i pensieri o gli atti; obnubilare la mente (
tade dieci e venti e trent'anni, o cinquanta, e non lasciarsi vincere?
bisogna che gli avvenga... o da qualche gagliardissimo e potentissimo affetto, che
faccia quasi forza e vinca la ragione, o da pura pazzia e furore che torniscili
annunzio, i-412: ben tale ebrezza, o amore, / vinsemi. zavattini,
persuadere qualcuno ad assumere un determinato atteggiamento o pensiero, per lo più con ragionamenti
(anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati). j j
(tessermi lasciato vincere dalle usinghe o dal danaro. -mitigare il carattere
, rispondeva, che per arte, o per astutia bisognava sbrigarsi da traditori. d'
anche fino al decesso (una malattia o la morte stessa). fiori di
10. dissipare le brume dell'alba o il buio della notte; far scomparire
ferro. -coprire un altro suono o rumore. dessi, 9-122: don
filosafi, 127: questa notte mi proverà o vincitore o vinto. s'io vincerò
127: questa notte mi proverà o vincitore o vinto. s'io vincerò la febre
antidoti creduti opposti alla corruzione, procurando o di vincere in casa il fermento pestilenziale
vincere in casa il fermento pestilenziale, o di ridurlo alla cute, e di
superare una prova che oppone a contendenti o, anche, a situazioni ardue, pericolose
la sua idea per vincere una lite o per decidere una lotta politica. -sostant
si nieghi quel che si dimandi, o che si alleghi dall'attore, in tal
al reo basta il vincere negando, o fuggendo per mancamento della prova dell'attore.
avere maggiore influenza, potere su altri o su altro (una persona o un'opinione
su altri o su altro (una persona o un'opinione, un sentimento, una
voti (una legge, un candidato o una parte politica). - anche sostant
improntandone le caratteristiche (un elemento fisico o chimico). dolce, 6-6:
adunque delle gemme e pietre preziose o sono eglino di sostanza fangosa e ontuosa;
sono eglino di sostanza fangosa e ontuosa; o di sostanza, in cui vince l'
è lasciato vincer la mano dalla moglie o dai figlioli, è inutile che stringa le
tutti gli altri libri dello stesso genere, o se ce ne siano alcuni da potere
giovan matteo di meglio, lxxxviii-ii-103: o conte illustre, o signor mio,
, lxxxviii-ii-103: o conte illustre, o signor mio, di quince / s'aprende
in partic. del vincetoxicum officinale (o gynanchum vincetoxicum), erba perenne rizomatosa
paludoso, in cui crescono vinchi spontanei o coltivati; vincaia. crescenzi volgar
, agg. disus. che si taglia o si mastica con difficoltà; molle,
, fuor di toscana, dicono carne vinca o vinchiosa, forse da vinco, specie
, la sua attività; che è affine o ne ricorda la maniera artistica; leonardesco
. 2. che si riferisce o è relativo alla cittadina toscana di vinci
firenze. 3. che è nato o abita a vinci. - anche sostant.
. che non può essere assolutamente modificato o contrastato (con riferimento al fato,
4. ant. che può essere approvata o accolta (una proposta). proposte
il nascer e crescer de le piante, o presto o tardo, e così pianta
e crescer de le piante, o presto o tardo, e così pianta giovane,
.. non sono duri, ma vencidi o flessibili come il salce. g.
sacchetti, 185-30: togliendone ciascuno, o che le castagne tossono intenerite o che
, o che le castagne tossono intenerite o che uno di loro avesse migliori denti che
denti che pero, disse: « o elle son vincide ». alberti, iii-203
terreno natio, msteriliscono del tutto, o alla men trista conducono fiori infecondi che non
ital. sett. vénci (d) o (v. vinco 2).
), sf. (plur. -glie o -gle). ant. vinciglio.
poco, / che poco li bisogna o li fa loco. machiavelli, 1-viii-37:
, rilegatolo insieme con legame di giunco o altra vinciglia morbida. -oggetto di
targioni tozzetti, 7-191: le potature o vinciglie d'ulivo mangiate dalle vacche dànno al
tic. usato per lavori d'intreccio o per legature. caro, i-288
molli fior con dure aita / spiccate, o contadini, or di ferrigni / giacinti
la natura. 2. vincastro o bacchetta, bastone ricavato da altre piante
altre piante usato dai pastori per guidare o stimolare il gregge. boterò,
vincigli crudi e spessi; / né mano o lingua che ver te si snode.
di frasche di quercia, d'albero o sia pioppo, che sono i migliori
che mugli, mugli tu per fame / o per freddo, vacchina dello stento?
5. norma, regola, obbligo morale o civile che prescrive un determinato comportamento.
dottori sottili, nuovi salamoni, aristarchi o quintiliani salvatichi. = comp. dall'
se non due modi; ciò, o portamento o vinciménto del male, o
non due modi; ciò, o portamento o vinciménto del male, o multiplicamento,
, o portamento o vinciménto del male, o multiplicamento, o crescimento in bene.
vinciménto del male, o multiplicamento, o crescimento in bene. cassiano volgar.,
basso (per lo più nelle espressioni fare o giocare a vinciperdi). d'
dovrebbe perdere: e usasi nella fase 'fare'o 'giocare a vincipèrdi'. =
sf. il vincere, il risultare vincitore o primo classificato in un torneo, in
il prezzo del giuoco è il danaro o cosa misurata dal danaro, non estimo che
sustanzia della veritade, cioè della vincita o della perdite. = deriv.
femm. -trice, ant. anche -torà o -tóre). che ottiene la vittoria
). piovene, 8-14: presto o tardi il mondo arabo avrebbe eliminato israele
, leggi, impegni di natura legale o morale. -anche as- sol.
cui esiste qualche gruppo influente di industriali o di lavoratori interessati a tener lontano le
. porre in un rapporto di stretta relazione o di dipendenza nei confronti di un'altra
6. banc. sottoporre un conto o un deposito a vincoli di tempo.
e letter. stringere, legare una persona o un animale con lacci o catene per
una persona o un animale con lacci o catene per ostacolarne i movimenti e impedirne
2. che risulta superiore agli avversari o comunque si classifica primo in una competizione
il proprio prestigio, il proprio fascino o l'abilità oratoria su altre persone;
vincitori de'principali tre nemici vostri. o figliuoli dolcissimi, questi tre nemici sono il
la carne. dell'uva, 24: o degna di cui tanti ogni poeta,
[cristo] vincitore de la morte o dello inferno scendesse a spogliare lo riame del-
2. ramoscello flessibile di salice (o di altra pianta legnosa), in
grano, le fascine, ecc. o, anche, in lavori d'intreccio;
/ quindi e quinci / con di giunchi o pur di vinci, / o di verghe
di giunchi o pur di vinci, / o di verghe un fascio stretto. g
, fuor di toscana, dicono carne vinca o vinchiosa, forse da 'vinco', specie
vinculato). legato da obblighi morali o giuridici a un'altra persona.
-coinvolto, compromesso in situazioni riprovevoli o peccaminose. goldoni, xiii-116: come
7. aeron. lancio vincolato o automatico: quello in cui l'apertura
conseguenza di un obbligo morale, spirituale o giuridico. -in par- tic.;
al loro pastore, essi lo seguirono o si lasciarono condurre. pindemonte, ii-47:
nel mentre che sia durata la qualità ereditaria o pure per cessare il vincolo restino disciolte
è soggetta a determinate prescrizioni, autorizzazioni o concessioni. chiabrera, 3-240: avendo
. quello a cui sono assoggettati aree o beni immobili posti in zone comprese in
connessione, di concatenazione e correlazione logica o sintattica. -anche: ciò che ha
-anche: ciò che ha per fine o per effetto di produrre o mantenere tale
ha per fine o per effetto di produrre o mantenere tale rapporto. mattioli [
che costituisce il legame fisico, ideale o logico, di un sistema, di
bisogno di cosa ch'a guisa di vincolo o di legame le congiunga e le tenga
partic. di natura morale, spirituale o sociale, politica; situazione o condizione
spirituale o sociale, politica; situazione o condizione da cui non ci si può liberare
impedimento, di costrizione morale, sociale o, anche, intellettuale. cavalca
.. e l'altre umane operazioni o buone, o malvage, con qual si
e l'altre umane operazioni o buone, o malvage, con qual si voglia norma
, con qual si voglia norma, o numero, o misura, o positura di
si voglia norma, o numero, o misura, o positura di stelle, o
norma, o numero, o misura, o positura di stelle, o vincolo di
o misura, o positura di stelle, o vincolo di tempo regolate, non possono
intralcio, di impedimento a determinati comportamenti o attività. beltramelli, iii-713: ella
che lega, tiene congiunto, connesso o, anche, stringe. - in partic
] avevano ancora varie specie di vincoli o di macchine, per punire gli abusi della
/ erano là d'annunzio, ii-1119: o vincoli, o spine, o flagelli
d'annunzio, ii-1119: o vincoli, o spine, o flagelli, rinnegamento e
ii-1119: o vincoli, o spine, o flagelli, rinnegamento e vergogna, soma
e fame, sanie e sangue, o passione di cristo e del mondo, o
o passione di cristo e del mondo, o vittoria di là dalla morte! bacchelli
6. aeron. cavo o fune di vincolo: quello collegato al
può effettuare per l'acquisto di beni o un'impresa per l'acquisto di fattori produttivi
alla libertà di movimento di un corpo o di un sistema. -vincolo bilaterale-.
di tessuto connettivo fibroso che unisce due o più strutture anatomiche (in partic.
, 384: a proporzione poi della maggiore o minore quantità de'nitrosi corpuscoli, che
, ammettono al vincolo, maggiore, o minor copia di acquose particelle.
grave torto, un'offesa subita da sé o, anche, da altri. -
gagliardo di lui. carducci, iii-4-65: o d'aspromonte ribelle splendido, / o
o d'aspromonte ribelle splendido, / o di mentana superbo vindice, / vieni
, fosse punito. tesauro, 5-27: o speranza del regno, e della chiesa
. che costituisce lo strumento, il mezzo o la motivazione per infliggere vendette, punizioni
per infliggere vendette, punizioni, castighi o per rivendicare un principio offeso, un
colga vindice saetta. -che palesa o esprime la volontà di compiere una vendetta
non si vedeva più schiacciato dalla storia o vindice di se stesso contro di essa
s'alzi e si svincoli, / o esperto di risurrezione, / risorgi!
di scarsa qualità, allungato con acqua o, anche, ottenuto da una seconda spremitura
un mastello d'uva di monte e 60 o 70 il vinello. bacchelli, 2-xxiii-45
vinello e una risciacquatura di fiasco, o sciapa, o inacetita, o muffita.
risciacquatura di fiasco, o sciapa, o inacetita, o muffita. 2.
fiasco, o sciapa, o inacetita, o muffita. 2. vino alquanto leggero
uno di quei vini leggeri, bianchi o rosati, che devono bersi sul luogo,
sf. locale pubblico in cui si vendono o si consumano vini o, anche,
cui si vendono o si consumano vini o, anche, liquori. = deriv
il vinetto che gli scioglieva la lingua, o provasse gusto a rimasticare pian piano la
il mento rugoso. pascoli, 218: o babbo, che nel mezzo al desco
franzesi [in prose fiorentine, iv-i-57j: o saporito vi- nettin bruschetto, / o
o saporito vi- nettin bruschetto, / o liquor divinissimo piccante! salvini, 19iv-
ringoni, borre et altri simili ricettacoli o condotti d'acque, esistenti lungo le dette
uno di quei vini leggeri, bianchi o rosati, che devono bersi sul luogo,
vinìfero, agg. che produce vino o uve da vino, in partic.
quantità (un terreno, una regione, o, con meton., la vite
! 2. enol. apparecchio o impianto usato nell'industria enologica per la
lavorazioni delle uve (come la pigiatura o la torchiatura o pressatura, la diraspatura
(come la pigiatura o la torchiatura o pressatura, la diraspatura, la grondatura del
di polimeriz- zare originando, come tale o in forma di derivati, molte resine
si riferisce al vinile; che comprende o è costituito da uno o più vinili.
che comprende o è costituito da uno o più vinili. -anche sostant. -alcol
risse e tiranni, a l'oriente « o bianca / aquila, vieni! »
). prodotto della fermentazione alcolica totale o parziale del mosto di uva fresca,
mosto di uva fresca, in presenza o in assenza delle parti solide del grappolo
soluzioni zuccherine in presenza di tale prodotto o di vinacce di uva; per impedire
% delle uve vinificate proviene dalla località o dalla zona territoriale riportata in etichetta),
, considerati per lo più da pasto o di consumo corrente aventi gradazione alcolica non
denominazione di origine controllata (d. o. c.) e, di qualifica
controllata e garantita (d. o. c. g.); in
a seconda che vengano impiegate uve chiare o scure, si ottiene vino bianco (
sfumature, dal paglierino all'ambrato, o vino rosso (o region. nero)
all'ambrato, o vino rosso (o region. nero), di colore
nero), di colore rosso più o meno intenso e dalle diverse tonalità o,
più o meno intenso e dalle diverse tonalità o, anche, vino rosato (per
avvolte, / a guisa di cui vino o sonno piega? idem, par.,
. parini, 519: beverai meco, o mecenate amato, / in mediocri tazze
la mattina. pascoli, 34: o convitato della vita, è l'ora.
fa la partita e si beve il ponce o il vin caldo. -vino
, usato per la preparazione di dolci o come emolliente. -vino da taglio:
caratterizzati da alto tenore alcolico e più o meno notevole contenuto zuccherino; se ne
a sapore moscato, dolci e più o meno alcolici; i vini passiti o passi
più o meno alcolici; i vini passiti o passi (per cui v. passito
, n. 2. -vin santo o vino santo-, vino di colore bianco o
o vino santo-, vino di colore bianco o ambrato ad alta gradazione alcolica, prodotto
in minore percentuale) fatte appassire all'aperto o in ambienti aerati (anche nella forma
certamente stare a paragone del sincero mosca- o di siracusa, e dell'ottimo vino di
santo. -vino d'onore-, rinfresco o brindisi offerto in onore di qualcuno (
.: il bere vino; l'abitudine o il vizio di bere vino; bevuta
per lo più nelle espressioni color vino o rosso vino). bibbiena, 2-44
i filetti spalmati di pasticcio di fegato o di midollo di bue. -relig
sì povero che non conviti colla famiglia o coll'amico, che non si apparecchi una
(vino di sambuco, di visciole o visciolato, di cereali, di riso,
, di mele, detto sidro) o di sostanze zuccherine varie, come il
psichico un'azione eccitante, che eccita o alimenta la fantasia, la sensibilità,
, i-55: lui, dico, o firenze, ha avuto misericordia di te ed
n. 1. -maestro del vino o della gabella del vino: v. maestro1
. locuz. - avere il vino buono o cattivo: diventare di buon umore,
di buon umore, generoso, accomodante o irascibile, violento dopo un'abbondante bevuta
-essere in vino: essere dedito al vino o essere ubriaco. capitoli dei disciplinati di
ragionare con chi, essendo un ubriacone o in condizioni di ubriachezza, non è
-stare a pane e vino di qualcuno o con qualcuno-, v. pane1,
noci. -vino d'un'orecchia o d'un orecchio. detta porta,
l'acqua, e alla pera (o alla pesca) il vino. ibidem,
. che abitualmente eccede nel bere vino o, anche, altre bevande alcoliche.
non essere vinolento, né tenere taverna, o servire in taverna, o di andare
taverna, o servire in taverna, o di andare a quelle eccetto che in caso
. disus. abuso nel bere vino o, anche, altre bevande alcooliche; stato
bevande alcooliche; stato di ubriachezza cronica o temporanea. giovanni dalle celle,
anche, alle caratteristiche organolettiche del vino o di un determinato vino pieno e genuino
e genuino, in partic. al profumo o al sapore più o meno tannico
al profumo o al sapore più o meno tannico o al colore più o meno
al sapore più o meno tannico o al colore più o meno intenso.
più o meno tannico o al colore più o meno intenso. -anche: particolarmente adatto
tin non caggia ascoso / pampino, o ramuscel, né guasta sia / o per
, o ramuscel, né guasta sia / o per pioggia, o per verme una
né guasta sia / o per pioggia, o per verme una uva sola; /
una faccia larga e vinosa, da fattore o da sensale di bestie, rivolse loro
3. provocato dall'ingestione di vino o dall'eccessiva ingestione di vino, dall'
. fed. della valle, 71: o non succeda pur quel che si vide
de montaigne. 5. che ricorda o ha l'aspetto o altre caratteristiche simili
5. che ricorda o ha l'aspetto o altre caratteristiche simili a quelle del vino
tutte le frutta si può ricavare del vino o liquore vinoso, dell'acquavite e spirito
partic.: che ha colore rosso più o meno intenso con sfumature violacee (anche
, di colori scintillanti come azzurrini o vinosi. sassetti, 386: cinnamomo.
ampi torrenti / per la posta, o a piene vele / venga venga quel
. zootecn. di un mantello equino grigio o bianco con rade macchie rossastre.
fenice, cioè da noè vinoso, o datore di vino, come sopra abbiamo
giallo, e di sapore aromatico bruciante o di odore simile al garofano.
. fagiuoli, xii-139: da minacce o timor vinto non cado: / ben testerminio
chiuso morbo combattuta e vinta / perivi o tenerella. -guastato, cancellato (
della vittoria. frezzi, i-7-31: o figlia di latona, / con reverenza io
vincitore. guittone, xxxii-162: o vengiator di mia onta, e vento re
vincastro', 'vinciglia'ec. ma strettamente 'guinzaglio'o 'vinzàglio', s'intende solo 'la
'vinzàglio', s'intende solo 'la corda'o 'cuoio', col quale si tiene il
). viòla1 [i + o] (ant. viòra), sf
in italia); sono piante annue o, anche, perenni, con fiori zigomorfi
trinci, 1-267: si piantano le talle o, come altri dicono, i tralci
a quelli della viola mammola, bianchi o gialli sfumati di violetto, le cui radici
fusti poco ramosi e fiori solitari viola chiaro o bianchicci (viola silvestris).
tuo errore, / come faresti, o cara la mia viola? -nella denominazione
di spagna: pervinca. -viola garofanata o garofano-, garofano selvatico {
aspre e pelosette. -viola matronale o notturna: pianta del genere esperide (
facevano qualche metro e trovavano un avversario, o due, che gliela sradicavano.
infinite stelle cadenti. valeri, 3-22: o begli occhi di viola / della serva
nero tanto intenso da avere riflessi violetti o bluastri (i capelli, quali nella tradizione
dolce. mande con risposte generiche o svianti. nievo, 259: quanto
juta. viòla2 [i + o] (viuòla, vivuòlti), sf
. suonatore di tale strumento in un'orchestra o in cordofono ad arco che si maneggia
, ch'a suono di leuto, o di viuola. biffoli, lxxxviii-1-286: spezzate
. v.]: 'viola da spalla o di spalla': era fra li strumenti
lungo. viòla3 [i + o], sf. ant. viuzza,
viole a ciocche, di color giallo, o rosso, o bianco. soffici,
, di color giallo, o rosso, o bianco. soffici, v-2-150: nel
, cui appartengono 800 specie, erbacee o legnose, presenti in tutto il mondo (
, agg. che ha colore viola, o, anche, riflessi, sfumature violetti
color celeste. montale, 7-287: due o tre cabine violacee erano affondate nella sabbia
vegetale, che ci ricorda le ciliege o 1 lamponi. -con partic.
fuggire per il violaceo mare, / nuvola o terra? dannunzio, i-838: oh
quanto è legato alla sfera del sacro, o è ruberie, i saccheggi, e
della città, con lo scalarle, o in altro modo, debbe esser punito nella
ecc.; -entrare d'imperio o di forza nella casa di qualabusare sessualmente
coro d'uomini: / « dormi, o re, ne la tua gloria!
non osservare leggi, precetti, norme giuridiche o morali; non rispettare patti, impegni
patti, impegni, obblighi, contratti o doveri morali, non mantenere la parola data
mantenere la parola data, impegni solenni o formalmente assunti (e, in partic.
la fede? investita di una particolare dignità o di specifiche botta, 5-300: dichiarava ed
, neanche menomamente i trattati fatti bertà o, anche, nei beni; infangarne l'
con soprannome ignominioso s'ingegna di violare o di macchiare. livio volgar.,
4-47: si dice violare espressamente, o direttamente quando quello, il quale si
non si dice violare l'immunità ecclesiastica, o esercitare la giurisdizione laicale con la persona
e quell'attimo, come due momenti o un momento solo in cui, violando la
si trova principalmentein california sotto forma di noduli o granuli. = voce dotta,
. che è di colore violaceo smorto o commisto con altri colori. d'
. cesari, i-628: queste sono ferocie o frenesie, che la natura se ne
campi adomano / mille fioretti na o unità che forza il blocco posto dal nemico
maestà paroffendendone il pudore, la dignità o, anche, i voti mo
mansueta; perché non sono stati crudeli o sanguinosi, non rapaci, non violatori di
inteso alcune ciance, che sonocata violenza, o trattamento iniquo ed offensivo. state scritte,
e anche da quei professori d'erudizione, o di altre e sacrilego nei confronti
sarà il suddito il quale non obbedirà o non servirà al proprio principe o prelato.
obbedirà o non servirà al proprio principe o prelato. mazzini, 93-96: perché
sf. trasgressione di un obbligo giuridico o morale, tradimento delle aspettative che ne derivano
di legittimità to, un comportamento) o, anche, travisamento intendell'atto amministrativo
e una determinata norma giuridica. o imposta. -dir. pen. violazione di
-dir. pen. violazione di corrispondenza (o del segreto tommaseo, 2-iii-289: il
governo retta, ovvero la sottrae o la distrugge. s'irrita,
il 5. che trasgredisce leggi giuridiche o morali; che diritto delle genti,
. -che non rispetta un precetto o un divieto religio4. negazione, travisamento
negazione, travisamento; trasgressione innovatiso o rituale. - anche di personificazioni.
dei bandiera costituisca una rottura dell'ospitalità o una violazione della neutralità. b. croce
giustificare a se stesso con formalistici sofismi o con intrattenute illusioni di correttezza costituzionale tutta
altro. zione della giustizia nel principe o altro soperiore sarà il non premiare la
genti. 3. menomazione o, anche, usurpazione di un diritto;
di tentare i liberali di va o rivoluzionaria. cesarotti, 1-x-182:
e a disposizione della prima per effetto o di forza o di minaccia o di inganni
della prima per effetto o di forza o di minaccia o di inganni, si chiama
effetto o di forza o di minaccia o di inganni, si chiama 'violazione'.
6. profanazione di luoghi sacri o di persone consacrate. a. tiefolo
landolfi, 2-108: la traversata, o piuttosto la violazione, ne è difficile,
lo scongiurare, scon- giuramento, costrignimento o violentamento dei demoni. 2.
, ii-587: ogni religione è, volere o no, un violenta mento
, 321: tutti auelli che titubavano o rifiutavano di prender parte nella sollevazione erano
può violentare ed esaltare tuo riso, / o aureo sole. io violento i fati /
le facoltà altrui, di far morire, o mandare in esilio la zo nel prendere del
stringere qualcuno con la violenza fisica o morale, con le forme apparenti
tradire un dettato costiche volontariamente non compirebbe o seguirebbe. tuzionale.
periodici popolari, ii-399: il mio maticali o stilistiche -anche: sbagliare grossolanacreditore vuol forzarmi
in relazione con una prop. complementare o con te che corretto'temo di aver violentato
. xiv). l'azione o il comportamento cui si è costretti.
della gloria, dalla speranza della vittoria, o forse anco... petruccelli della
co 6. indurre o tentare di convincere con dolce violenscienza gli
, un quadro di cristo sa o, anche, con il fascino personale.
si attrisottoporlo a sollecitazioni (una forza o un elemento buisse a lui: porte rotte
da ciò ca un'altra sostanza o composto. quell'aspetto di natura
ot tenere i propri scopi o, anche, per istinto, per natura
overo di dotare del proprio la stuprata o la rapita. f. m. zanotti
parti di un solido cilindro di marmo o di metallo, le quali violentate da forze
sulla persona. boccaccio, iv-134: o vilissime serve, quale ardire è questo,
licenza regia. 3. tenuto o compiuto con brutalità e violenza, gravemente
penar del morire che fu violentissimo, o forse pentita e spaventata de la morte,
, una forza); che produce o trasmette una forza potente (un meccanismo
battito cardiaco alterato da una condizione patologica o da un'emozione). mascardi,
. che ha un colore intenso, vivido o fortemente contrastante con altri (anche con
più acconcio mi parrebbe il nero; o se risaltasse troppo sul bianco, scegline
rustici ricami a colori violenti, o sulle maioliche montanine, vaticinando la rinascita della
costretti ad attendere il tempo si rimettesse o il diluvio divenisse men forte e violento.
di uno quando è naturale e per elezione o vo- luntà de'sudditi, e uno
, per mettere in atto propositi ostili o, anche, per dare sfogo alla
delle vettovaglie se non si può godere o per violenza de'nemici o per iniquità de'
può godere o per violenza de'nemici o per iniquità de'compagni. goldoni,
5. per estens. intensità, passionalità o, anche, sfrenatezza di un sentimento
spesso non disgiunta da effetti collaterali più o meno dannosi, dell'azione di un
8. forza (in partic. compressione o tensione) che si esercita su un
; effetto che si determina; applicazione o azione di leve. -anche: rapidità,
forza che mira a provocare a qualcuno (o anche a se stessi) un grave
ferimento, l'uccisione, ecc.) o nei beni (come il danneggiamento,
). - in partic.: atto o insieme di atti compiuti collettivamente da un
atti compiuti collettivamente da un esercito occupante o invasore, da bande criminali, ecc.
bande criminali, ecc.; aggressione o limitazione della sovranità di uno stato.
incivile è l'uso della violenza, o forza illegale; ma più incivili gli inganni
mesi. -atto compiuto sotto minaccia o in seguito a brutalità e costrizione.
io. abuso della forza fisica o dell'influenza e superiorità psicologica per costringere
-anche: abuso del potere politico o sovrano, prevaricazione, atto arbitrario ai
. mazzini, 53-25: non violenze o guerra da classe a classe: chi
leggi! -violazione sacrilega di luogo o cosa sacra. speroni, 4-75:
violenza. 13. impatto doloroso o sconcertante di un'impressione sensoriale, di
consistente nel costringere qualcuno con la forza o con le minacce a fare o non fare
la forza o con le minacce a fare o non fare qualcosa (e il delitto
'violenza privata'. chiunque, con violenza o minaccia costringe altri a fare, tollerare od
atti di rilevanza lozioni alla violetta o al lillà. intemazionale facendo valere
senso. gli [o dio] che con amorosa violenza tiriate a
ai fatti. nator di violino o violetta e copista ancora di qualche celebre
tenero bambino. -nero intenso con riflessi bluastri o violacei (i ca =
. violéta), sf. viola piccola o appena pavese, 3-173: vengo a dirti
sì come in vasel d'or le rose o 3. che ha veste liturgica, paramenti
fiori / serbate colti da frondose cime / o pur le bianche vio lore
voi. pascoli, 133: donde, o vecchina, quee si presenta intermedio fra
mammola, di colore viola, rosato o bianco e foglie cuoriformi, carnose 5.
3. profumo ricavato dai fiori (o, anche, dalle foglie) istologici,
in acqua o alcole assume tale colore e tinge lana,
p levi, 2-54: preparare il bromobenzene o il violetto metile secondo il gatterman
proprio, che si riferisce al violino o ai violinisti, scritto per il violino.
provvisione d'un violino di quelli di cremona o di brescia, il quale strumento egli
violino. pascarella, 2-386: due menestrelli o meglio due aedi girano ancor essi fra
. suonatore di tale strumento, come solista o come parte di un complesso, di
non avendo punto l'orecchio a 'cembali'o 'contrabbassi'. carena, 1-19: il
, ma sempre coll'aggiunta di primo o di secondo. tommaseo [s. v
violino, certo pellegrino mazzoli, tra quattro o cinque tromboni e un cornetto che componevano
marin. disus. prua a violino (o anche, semplice- mente, violino)
di chi non ha alcuna sensibilità musicale o nessuna capacità di discemere. tommaseo
non sente la differenza tra il più o il men bello, tra il più o
o il men bello, tra il più o men conveniente. pea, 1-380:
da viola2 violo1 [i + o], sm. tose. pianta di
in una pentola squarciata, un violo o una pianta d'amorino o di basilico metteva
un violo o una pianta d'amorino o di basilico metteva il capo fuori dell'
di viola1. violo2 [i + o], sm. letter. viottolo,
a palma in uno spessore prodigioso, o sgranarle faticosamente; violoncellare curve amplissime di
, ma sempre coll'aggiunta di 'primo'o di 'secondo': primo violino, primo
... spettinate studentesse di pediatria o di lettere, nonché i carabinieri di
/ il fondo d'una torre, o quel che vuole. tarchetti, 0-i-534:
doppio suff. viòttola [i + o], sf. stradina campestre, viottolo
che a perdizion conducono. -percorso intellettuale o artistico non diretto, faticoso, complicato
suff. vióttolo [i + o], sm. stradina stretta, che
, che si snoda attraverso la campagna o terreni coltivati o corre secondaria rispetto a
snoda attraverso la campagna o terreni coltivati o corre secondaria rispetto a una strada principale
noi chiamiamo viottoli, che attraversano i campi o i boschi, i quali son più
sotta la terra: l'altre si nascondono o tra sassi o ne gli alberi
altre si nascondono o tra sassi o ne gli alberi voti. cottenuccio, 136
, a ingratitudine, astio, livore o, anche, a una reazione inattesa
la gravidanza l'una dall'altra, o con malie guastano i figliuoli già nati.
di odio, livore, subdola astuzia o, anche, ingratitudine. bibbia volgar
ti uccida. 3. dolore o desiderio che tormenta; sospetto, gelosia.
vipera: averlo reso malvagio, maldicente o stizzoso. deledda, i-486: -che
annunzio, iii-1-721: sei tu prigione? o viperato sei? / ugo, sbarbaro,
. che è proprio di vipefreddezza crudele o, anche, da astio e livore (
la risposta convene- che esprime subdola malignità o, anche, una rabvole. chiabrera
più vipereo il suo inchiostro. cucina. o lingua viperina! / ch'un gran falso
denominazione comune della pianta scorateisti, / o di viperea razza bacchettoni. = voce
ant. vino viperino: reso medicamentoso (o ritenufamiglia di ofidi to tale) mettendovi
mano / cremona tolse al vimodo più o meno stilizzato tale animale. pera
in legamento, una stretta o, anche, la chioma di medusa
non li lasciano, se non che esangui o l'aere essere luminoso, per
luminoso, per un poco di splendore, o vero raggio, penitenti.