del pane con acqua fresca immolato, o un torso di lattuga, o un pezzo
immolato, o un torso di lattuga, o un pezzo di cocomero. muratori,
ual voce tuttoché significhi il torzo, o, per meglio dire, gambo
per indicare chi è sbalordito e impacciato o spogliato dei suo averi. boschini,
), che si scarta dopo aver mangiato o asportato la polpa. passeroni,
. / mi prendon per un fico, o per un torso / di pera;
. -con riferimento a una raffigurazione plastica o pittorica. condivi, 2-83:
a lui ritorna e disse: « o tristo torso, / de ligerezza già faggio
capacità e valore, buona a nulla o, anche, goffa, impacciata o rozza
nulla o, anche, goffa, impacciata o rozza e ignorante. tommaseo [s
all'indirizzo di qualcuno, specie oratori o attori, per scherno o disapprovazione.
specie oratori o attori, per scherno o disapprovazione. salvini, v-3-1-5:
chiamansi faoni. fagiuoli, vi-29: o che vorresti tu, che si trovasse /
pomacee) che si scarta dopo aver mangiato o asportato la polpa. baldini,
non v'era pan, non calde arroste o lesse, / né salsicce, né
, ma salata, per lo più confezionata o farcita con verdure, formaggio, prosciutto
, prosciutto, ecc. -torta paradiso o del paradiso-, v. paradiso1, n
, mi importa manco el loro accordarsi o no, maxima se el badalochio non
. figura a foggia di tondino, sola o in numero, che può essere caricata
frequente ricorso alla situazione comica del lancio o dello spiaccicamento di torte alla crema sulle
). 7. locuz. -essere o essere come, risultare la ciliegina sulla
al fuoco; quest'è la schiacciata o farinata. similmente si fanno anco i tortac-
tortèlla brusca di code de gamberi o d'altre richeste di pesce. piglia fino
12-286: a te soltanto, / o formione, ornai, di questo affare /
. ant. rotazione, torsione del corpo o di una sua parte. tommaso
m. garzoni, iii-68: la storta o torta ne'cavalli è uno storcimento dell'
è uno storcimento dell'ossa nelle giunture, o dei loro legami. -torcicollo
un brocchetto d'acqua calda, più o meno, secondo le olive, e poi
piccolomini, 7-1: la linea curva o ver torta è quella che da un
4. in modo erroneo, infondato o distorto; contrariabrodo (e per lo
e dovere in due modi s'intende, o tortamente, o drittamente fatto, o
modi s'intende, o tortamente, o drittamente fatto, o contra al pubblico o
o tortamente, o drittamente fatto, o contra al pubblico o contra al privato
o drittamente fatto, o contra al pubblico o contra al privato. grillo, 565
: ma suol dire 'si quintuplicherà', o sia passeranno altri cinque secoli. foscolo,
: detta la messa portano certi canestri o panieri ben fatti, uno con pasticci di
); cfr. anche calabr. tortanu o tortana 'buccellato'. p
quei patimenti, di quella carcere, o che che sia, subito li battezzano
de enula con brodo, toi caponi o tuo'de la carne del bo per xii
fa, cciansi gli anolini piccioli come faggiuoli o ceci e congiunti con li lor pezzetti
si conservano per un mese e più o meno secondo i lochi più caldi e più
sf. macchina impiegata nella produzione artigianale o industriale dei tortellini. = deriv
di pasta all'uovo tagliata a rettangoli o a dischetti sovrapposti, o, talvolta,
a rettangoli o a dischetti sovrapposti, o, talvolta, ripiegata, e ripiena
e ripiena di ricotta, spinaci, zucca o altre verdure e talora anche carne,
a voi, santa corona: agnolini o vogliam dire tortelli cotti nel butirro,
2. ant. piccola torta dolce o salata. pulci, 18-116: credo
anonimo toscano, lxvi-1-35: di salciccie, o vuo'tortelli di pesce. metti il
con oglio caldo e falle per lungo o per traverso, come ti piace.
la fama del petrarca, del bembo o d'altro d'ugual nome,..
vasta cucina una raccolta pantagruelica di due o trecento rami lustri e solidi come lui.
per lo più farcita con pezzi di carni o con verdure varie, tipica del messico
. temanza, 128: questo ingresso o passare è nel pentagono, non però
generalmente in cotto a forma di treccia o di corda ritorta realizzata soprattutto lungo le
9: a mezzo dì esso plinto o latastro evvi scolpito di rilievo, in aspetto
, agg. avvolto, attorto a spirale o a elica; ritorto, contorto.
cassola, 159: di tortile spira, o coda in guisa / si distende,
, sensuali. negri, 1-360: o bella femmina / voluttuosa, serpentina e
uova e formaggi, fritta in padella o cotta in forno o a bagnomaria in uno
fritta in padella o cotta in forno o a bagnomaria in uno stampo.
hai stiticamente tortito qualche verso duro o bislacco, giulèbbacelo per la melodiosa eco.
diritto, che ha forma curva, arcuata o segnata da una o più spirali,
curva, arcuata o segnata da una o più spirali, piegature, angoli; sinuoso
. piccolomini, 7-1: la linea curva o ver torta è quella che da un
tuo piacer potrai / tesser fiscelle, o pur / il torto lin condur / di
-acconciato in modo da formare una o più trecce. bibbia volgar.,
diagonale. - per estens.: compiuto o in- ferto diagonalmente; che giunge o
o in- ferto diagonalmente; che giunge o si muove obliquamente. - anche in
, xcii-ii-323: avendo riguardo al balzo, o veloce o tardo o dritto o
: avendo riguardo al balzo, o veloce o tardo o dritto o torto ch'
balzo, o veloce o tardo o dritto o torto ch'ella possa fare,
o veloce o tardo o dritto o torto ch'ella possa fare, in quell'
così torto e disgiuntato si urta- rebbe o si cadrebbe sul collo. rezzonico, 144
. che non si erge diritto sullo stelo o sul fusto (una pianta);
, 7-4: nel magro e salso o amaro terreno, nasceranno spineti arbori torti e
di disgusto, di contrarietà, di paura o anche per deformità permanente (il viso
pio mi riconforta. -piegato o inclinato all'ingiù o lateralmente (il capo
. -piegato o inclinato all'ingiù o lateralmente (il capo, il collo
alquanto a dietro, over col braccio torto o piegato in dentro sopra la spalla diritta
-verbo appellativo: quello che indica il chiamare o il chiamarsi, come 'chiamare', 'denominare'
: quello che ha soltanto alcuni tempi o alcune persone. buommattei, 234:
lunghezza. -verbo perfettivo o risultativo: quello che indica l'azione
: v. perispomeno. -verbo atmosferico o meteorologico-, quello che indica (
, quasi 'blandii ^ fosse -verbo riflessivo apparente o riflessivo reciproco: v. verbo attivo
in forma attiva negli -verbo denominale o denominativo: quello che deri
.). -verbo pronominale intransitivo o riflessivo intransitivo: v. intransitivo,
-verbo pronominale transitivo: verbo riflessivo apparente o reciproco. -verbo reciproco o riflessivo reciproco
apparente o reciproco. -verbo reciproco o riflessivo reciproco: quello in cui l'
percezione sensoriale. -verbo di percezione o percettivo: quello che indica comando'e
, / gir in -verbo durativo o imperfettivo: quello che indica questo
modo strettamente conforme a -verbo ergativo o fattivo: verbo causativo. un modello
memoria. pallavicino, un sostantivo o aggettivo che, se è in forma attiva
d. battoli, -verbo frasale o fraseologico: quello che, in una data
fare verbo: menzionare, citare qualcuno o qualco tensivo (come sbeffeggiare
-voce del verbo: la sua funzione attiva o passiva o media; diatesi.
verbo: la sua funzione attiva o passiva o media; diatesi. -nel linguaggio
non ne fece più verbo. vo o da un sostantivo per aggiunta contemporanea di -non
verbo. -non fare verbo di qualcosa o di qualcuno: non parlarne nel modo
. verbùccio. vai, 45: o nel ginnasio reboar s'intese / verbùccio popolar
della verbolatrìa, di sovente celano il vuoto o magari anche l'assurdità del contenuto.
verbo è posto alla fine di una frase o di un periodo. p
mediana rispetto agli altri elementi della frase o del periodo. p. f
iniziale rispetto agli altri elementi della frase o del periodo in relazione con esso.
seriosamente e verbosamente per decenni se dare o non dare dei leoni ai film.
? 2. carattere ridondante, pletorico o ampolloso di un testo, di uno
in modo prolisso; che tende a parlare o a scrivere molto, per lo più
argomento di verbose orazioni. -manifestato o espresso con eccessiva verbosità ed enfasi (
vercellése, agg. che è nato o abita a vercelli, capo- luogo di
: « si chiamano vercellani, vercellini o vercellesi? ». -che è
-che è proprio, che riguarda o è tipico di vercelli; che proviene
è tipico di vercelli; che proviene o è prodotto a vercelli. citolini,
paiarina, la lubiana, la canavazza, o lombarda, o vercellese, la tarlice
, la canavazza, o lombarda, o vercellese, la tarlice. de amicis,
2. sm. il territorio o la provincia di vercelli. f.
il cavallo è guercio di un occhio o di due, segno di ciò è:
con sfumature e tonalità brune e marroni o nerastre, per lo più considerate poco
e reciso da poco, non appassito o secco, fresco (un'erba, un
tale colore usata come pigmento per dipingere o tingere. ricettario fiorentino, ii-27:
. che è proprio, che appare o è tinto di uno dei sette colori primari
solar raggio, / con ghirlanda di pino o verde faggio. tasso, 16-
-in relazione con un altro agg. o sost., denota una particolare sfumatura
, denota una particolare sfumatura, gradazione o tonalità di tale colore. petrarca
, 29-1: verdi panni sanguigni, oscuri o persi, / non vestì donna
?? -che presenta riflessi o luminiscenze di tale colore (il cielo
. -potatura verde-, eseguita in primavera o in estate, durante il periodo vegetativo
e non ancora adatto a essere bruciato o lavorato, non stagionato (il legname)
patologica, per lo stato avanzato dell'età o anche per un moto di rabbia,
grande! in te vedrassi / oggi morire o in te rinascer roma. / cedi
14. polit. appartenente o simpatizzante di un movimento politico o d'
appartenente o simpatizzante di un movimento politico o d'opinione costituitosi in seguito come partito
e al plur. indica il movimento o il partito stesso). - anche sostant
. urban. spazio, zona verde (o anche solo verde o
, zona verde (o anche solo verde o
verde pubblico, sm.): area o insieme delle aree cittadine adibite a parco
insieme delle aree cittadine adibite a parco o a giardino dal piano regolatore. -
- verde attrezzato: nei giardini o nei parchi pubblici, area munita di
munita di impianti fissi per attività ricreative o sportive. a. verri
del tempo ordinario. 18. stoffa o abito di tale colore. sacchetti,
santo giovanni. 19. frutto o parte di un frutto, di una pianta
il traffico. 21. composto o sostanza, in partic. di origine vegetale
, in partic. di origine vegetale o minerale di tale colore, usata come pigmento
1-163: 1 verdi si tirano da terre o da vegetali, ma uno fra i più
. -chim. composto organico o inorganico, di origine naturale o sintetica
organico o inorganico, di origine naturale o sintetica, usato come pigmento per pitture
sintetica, usato come pigmento per pitture o come colorante per le tinture di fibre tessili
di cromo idrato. -verde di brema o di brunswick-, carbonato rameico. -verde di
privo di rivestimento. -insieme di foglie o ramoscelli di tale colore usati nelle confezioni
in partic. per servizi di pubblica utilità o per incentivare la richiesta di informazioni commerciali
al verde. vignali, 1-5-13: o filarco caro tu vedi son condotto al verde
-in una situazione di grave difficoltà o pericolo (anche di vita);
con polpa molto di estremo pericolo o difficoltà. succosa e acini di
a sant'andrea, / al chiassolino, o alla malvagia, / guarda que'fiaschi
, / la malvasia, la lacrima o 'l moscato, / e solo a quel
accordi 7 ed ogni foglia che oscilla / o rilampeggia nel folto / in ogni fibra
). che ha colore verde con riflessi o sfumature dorati. marinetti, 2-iii-184:
sbuca una bianca facciata angolare di vecchia o chiesa, e ogni tanto cerca cielo
60: altri zefiria la nominarono; o perché lista con l'azzurro dell'acque il
ver deggiamento del lembo; o perché madre d'eroi d'intendimento celeste
c. i. frugoni, i-7-196: o verdeggianti rive, / come care mai siete
dolci umori. -che ha colore verde o presenta sfumature, tona-
sfumature, tona- lità o riflessi di tale colore (una pietra,
, che corrisponde all'età della giovinezza o ne ha le caratteristiche, le peculiarità.
dafne verdeggia. -avere colore verde o presentare, assumere tonalità, sfumature o
o presentare, assumere tonalità, sfumature o riflessi di tale colore (una pietra,
figur. essere nella pienezza del vigore fisico o, anche, della vitalità, della
costante, / vera beltà che non increspa o imbianca. -corrispondere all'
-corrispondere all'età della giovinezza o averne le caratteristiche, le peculiarità.
, 1-380: verdone... calenzolo o verdello. = deriv. da verde
più verde; né fresco né ancora seccato o stagionato (un frutto, un seme
di porco, di vitella, o lepre o bue / saltar della padella verdemezzo
porco, di vitella, o lepre o bue / saltar della padella verdemezzo,
sia mai verdemezzo / troppo presto, o pur da sezzo) / guarda ben se
latte fuor di poppa / per cottura o poca o troppa. -non ancora
fuor di poppa / per cottura o poca o troppa. -non ancora del tutto
2. figur. che ha un carattere o un modo di comportarsi che rivela debolezza
bianche, le più alte color verde-mare o verde-pisello. bacchetti, i-332: un signore
e alla vesica e alli ulceri invecchiati o che colino col verderame e cera.
tic. come pigmento per pitture e ceramiche o per le tinture a stampa di tessuti
sm. omit. pantana (tringa nebularia o totanus canescens). savi
. savi, 1-489: pantana o verderello. = deriv. da
di quello che tuttavia apparisce verdero- gnolo o del migliore che si ritruovi nel paese,
2. sm. colore verde con tonalità o sfumature cupe, nerastre. mattioli
: quanto tu vo'tignere carta di cavretto o veramente foglio di carta bambagina, togli
, responso espresso dalla giuria sulla colpevolezza o innocenza dell'imputato. -in senso generico
: qualsiasi sentenza emessa da un giudice o da una corte giudicante. d
tutti, come lui, erano stati più o meno fascisti: e nessun verdetto di
per estens. decisione presa da un arbitro o da una giuria in un concorso,
una gara, in una competizione sportiva o da una commissione esaminatrice in merito a
parere, opinione definitiva su una questione o su una persona (e può avere valore
(e può avere valore scherz. o enfatico). ghislanzoni, 16-67:
verderòsa, agg. (invar. o anche plur. ver dir òsa).
. che ha colore verde con tonalità o sfumature cupe, nerastre. di
un'accusa così vile. -diagnosi o prognosi espressa da un medico su un
istà rito, e sopra la pupilla appare o si vede nerezza, che si somigli
3. vigore, vitalità, fisica o intellettuale, creativa in partic. tipica
scelta risponde con una melodia verdiana o wagneriana al ruggito delle tigri prigioniere. montale
2. che è ammiratore, studioso o, anche, imitatore di tale autore
. ant. e letter. avere o assumere colore verde vivo e intenso (gli
verdicava il grano. -assumere o presentare tonalità, sfumature o riflessi verdi
-assumere o presentare tonalità, sfumature o riflessi verdi (un paesaggio, il
laguna per bere del uon verdicchio o del soave, e fare una scorpacciata delle
, agg. che ha colore verde pallido o sfumature, riflessi di tale colore.
, risecchita, dimenticata, gialla come lui o verdiccia. = deriv. da verde
vino. = voce di area o provenienza settentr., probabilmente da un
. che ha colore verde pallido, tenue o sfumature, riflessi di tale colore.
certo verdigno pendente inverso l'azzurro, o vero allo acerbo, è segno che ha
, dimin. di un vèrdenè o vèrdèlè da far risalire al lat. *
. che ha colore verde chiaro, pallido o sfumature, riflessi di tale colore.
non possono essere paragonati ai dottati del settembre o ai verdini secchi e ai brogiotti dell'
ant. e letter. essere o divenire verde e rigoglioso; verdeggiare (una
fronde). -al figur.: riacquistare o mantenere vigore, vitalità. arrigo
. verdismo1, sm. stile o maniera musicale che si richiama ai caratteri
2. sm. l'atto linguistico stesso o il verbo stesso. = dall'ingl
diverse tonalità e gradazioni, anche olivastre o grigiastre. faldella, ii-2-173: vestito
verde molto chiaro, tenue, pallido o riflessi, sfumature di tale colore.
4. omit. venturone (serinus citrinellus o hortulanus). = deriv. da
colore verde con sfumature e tonalità brune o, anche, grigiastre; olivastro (
si vide un modesto uccellino -un passero o un verdone -levarsi dal suolo e portarsi sul
in gruppo sia isolatamente. basterà ricordare glisquali o meglio i 'pescicani', nemici giurati dell'uomo
sm. ant. e letter. colorazione o sfumatura verde; verdezza. - anche
, di una pianta. -anche: pianta o vegetazione ricca e rigogliosa. giacomino
lanci, 5-51: la faldiglia, o verducata, che ella si chiami qui,
meco insiem con queste donne, / o 'n verducati, o in gonne, /
queste donne, / o 'n verducati, o in gonne, / a le loggie,
.. / portate or una canna o un sagginale. garzoni, 7-202: hanno
occhi, con le penne alla guelfa o gibellina,... gli verdughi da
gli verdughi da lato, le scimitarre o i pistoiesi sotto gli arcobusetti, proibiti.
occhi, con le penne alla guelfa o gibellina,... gli verdughi da
gli verdughi da lato, le scimitarre o i pistoiesi sotto gli arcobusetti, proibiti.
in un luogo, in un ambiente o, anche, in senso generico, nella
, insieme delle fronde di una pianta o delle piante. - anche: luogo
non se in lauro, in pino o in abete / o in alcun che sua
lauro, in pino o in abete / o in alcun che sua verdura serba.
solo agiatamente a vezzeggiarvi cotesta panzetta? o come vostro solito sopra una sedia badiale
/ squillavano. 3. insieme o determinata quantità, porzione di vegetali commestibili
d'ingegno, freschezza mentale; prestanza o bellezza fisica, tipica dell'età giovanile.
fura. 6. elemento decorativo o scenico costituito da elementi vegetali, floreali
dei banchi, che anche loro prendevano grappini o il caffè con la branda.
chi rifugge da ciò che è moralmente sconveniente o che offende il pudore; comportamento di
, gr., i-3: cantando, o grazie, degli eterei pregi / di che
artefice di medaglioni scolpiti a mezzo rilievo o miniati su avorio per dame vereconde.
verecondo. 2. che rivela o esprime pudicizia, pudore; ispirato,
. bini, 1-325: io credo, o signore, -mi rispondea verecondo, -di
mio padre. -che denota o deriva da riservatezza, prudenza o esitazione
-che denota o deriva da riservatezza, prudenza o esitazione, timidezza.
dal class. veredus 'cavallo da posta o da caccia'. verèndo, agg
, forse 've- retilli, alcioni, o oloturie'non ancora sviluppate. = voce
fui lapidato. bisticci, 1-i-406: trenta o quaranta di quegli giovani si spogliavano in
la verga, di poi o-al pome o alle braccia, ch'era degna cosa a
. -pungolo per incitare i cavalli o altri animali da tiro. ammaestramenti
picciola gramigna? 3. scettro o bastone, per lo più di materiale prezioso
dell'autorità politica, civile, giudiziaria o del sovrano (in partic. nell'espressione
in partic. nell'espressione vergareale, regale o regia). - per estens.:
il potere spirituale, l'autorità vescovile o papale. ariosto, 17-79: tu
pastorale. 5. bacchetta magica o incantata. dante, inf, 20-44
se vuole, gli occhi dei mortali, o li desta dal sonno.
6. per simil. asta o sbarra per lo più usata come strumento
sbarra per lo più usata come strumento o come elemento di una costruzione. beicari
-plur. rotaie, binario del tram o del treno. paolieri, 178:
2-21: 'verga': anello di più diamanti o di altre gemme, disposte in fila
del maschio. 9. raggio o fascio luminoso. tasso, u-iii-586:
10. figur. mezzo, strumento o anche persona atta a correggere, a
atta a correggere, a emendare moralmente o attraverso cui agisce la provvidenza divina.
- vu si'amaistrata. -giustizia o castigo divino. zanobi da strata [
. 11. bot. verga aurea o d'oro: erba giudaica o pagana
verga aurea o d'oro: erba giudaica o pagana (solidago virgaurea).
, n. 8. -verga incarnata o verga rossa dei fossi: riparello,
. nelle frazioni matematiche, la linea o il tratto che divide il numeratore dal denominatore
setaiuoli. grossa bacchetta di legno, o di canna, che passa tra le incrocciature
bilanciano gli animi. -riga o striscia di colore che risulta dalla tessitura
striscia di colore che risulta dalla tessitura o dalla coloritura di un tessuto. statuto
rinvolta in una tovagliola con verghe azzurre, o vero in uno sciugatoio.
116: de la pena chi farà vergola o verga. 18. locuz
in modo rigoroso, severo, inflessibile o, anche, dispotico e tirannico.
a verga a verga, verga a verga o come una verga: essere percorso da
a causa del freddo, della febbre o per una forte emozione. binduccio dello
quando uno per freddo che gli faccia o per malattia che gli sopraggiunga trema forte
politi, 1-717: diciamo tremare come verga o a verga a verga, di chi
uso aggett.): a righe più o meno sottili per lo più di colori
4. vergatura, sf. colpo o serie di colpi inferii con una verga
. 2. il listare una stoffa o una carta. -con meton.: la
. -con meton.: la stoffa o la carta ottenuta con tale operazione. -in
senso generico: scrittura. -sottile piega o ruga della pelle. de pisis,
che si adopra per innestare a 'sfessa', o sia a 'pendolo', com'essi
. 2. ricovero per greggi o mandrie; ovile, stalla. giuliani
che si occupa della custodia di ovini o talora di bovini, o anche chi assume
di ovini o talora di bovini, o anche chi assume la custodia di greggi
anche chi assume la custodia di greggi o mandrie di più proprietari per condurle a
, il cappello di paglra ai ragazzi, o sceglievano una pezzola per sé.
si vede indossi li pan o anche con una frusta; fustigare.
, / sia con tua pace, o maggior tosco; ch'ella / n'andrà
stampa e per la confezione di buste o di sigarette. 4. che ha
il manto, il pelo, il piumaggio o il guscio striato (un animale)
mal vergate carte / pos- san poco o niente alzare il volo / del chiaro nome
delle estremità si farà separata- mente, o di verzella o di filo di ferro.
farà separata- mente, o di verzella o di filo di ferro. s. pavan
tondino in alluminio, rame, acciaio o altro, la cosiddetta vergella, che viene
che viene compressa a freddo in uno o più 'buchi'successivi, cioè le trafile,
ottico centrato e con un raggio incidente o emergente, l'angolo che il raggio forma
fascio di raggi divergenti da un oggetto o convergenti in un punto, l'apertura del
. 3. medie. spostamento orizzontale o verticale dell'asse visivo nello strabismo monolaterale
). ant. e letter. volgersi o essere orientato verso una determinata direzione.
un determinato momento, periodo di tempo o età. p collenuccio, 1-115:
si quelli, che hanno delle vene bianchicce o rosse, che paiono più umide dell'
relativo a uno scudo palato di dieci o dodici verghette. - anche sostant.
. letter. che è relativo, proprio o ti pico della produzione letteraria
ti pico della produzione letteraria o dello stile di g. verga (
di g. verga (1840-1922) o che si ispira o ne ricorda i caratteri
(1840-1922) o che si ispira o ne ricorda i caratteri essenziali.
virginale), agg. proprio, relativo o tipico di una ragazza vergine o ai
relativo o tipico di una ragazza vergine o ai una donna (o anche di un
una ragazza vergine o ai una donna (o anche di un uomo) che ha
vasello né d'oro né d'argento, o d'altra qualunque cosa reziosa così cara
, pudicizia, sincerità d'animo, o anche ingenuità, sprovvedutezza. marino,
che è espressione di grazia e semplicità artistica o compositiva. tommaseo, 11-507:
che si truovi piede di niuno uomo o donna uguale. p. leopardi,
non sei morto. -in invocazioni o in esclamazioni che indicano stupore, timore
in esclamazioni che indicano stupore, timore o inquietudine o anche impazienza o ira.
che indicano stupore, timore o inquietudine o anche impazienza o ira. d'
stupore, timore o inquietudine o anche impazienza o ira. d'azeglio, 4-109
. 3. come epiteto di divinità o sacerdotesse pagane, in partic. di
dante, purg., 29-37: o sacrosante vergini, se fami, / freddi
sacrosante vergini, se fami, / freddi o vigilie mai per voi soffersi, /
più che gli altri, compariscono in maestà o, come dicono, in prospettiva i
buche, disputato al biliardo da sei o più giocatori, il giocatore che ha conservato
alunna. -per estens. relativo o proprio dei fanciulli o della fanciullezza.
-per estens. relativo o proprio dei fanciulli o della fanciullezza. cicognani, v-1-243
dal peccato, probo, privo di malizia o incline agli slanci spontanei e ideali (
di cuore. -che denota o rivela purezza o virtuosità d'animo,
. -che denota o rivela purezza o virtuosità d'animo, intenzioni oneste,
della prima giovinezza. 14. esente o immune da azioni, comportamenti, sentimenti
immune da azioni, comportamenti, sentimenti o pensieri riprovevoli o inadeguati, scorretti.
, comportamenti, sentimenti o pensieri riprovevoli o inadeguati, scorretti. alfieri, 1-293
16. che è allo stato grezzo o che non ha subito manipolazioni, lavorazioni
che non ha subito manipolazioni, lavorazioni o trasformazioni e, in partic.,
1-157: 'vernine'dicesi del colore naturale o artificiale che si colloca qua e là in
là in un quadro, non mescolato o non impastato con altri colori, dopo
dopo che si è operato la fusione generale o la mescolanza delle altre tinte, affine
-che non è mai stato impressionato o usato per la registrazione (una pellicola
usato per la registrazione (una pellicola o un nastro magnetico). bacchetti,
era ingombra di scatolette con pellicole vergini o già sviluppate. 19. che
subito interventi, modificazioni nel corso del tempo o per l'intervento dell'uomo. -
, era ancor vergine, -terra o terreno vergine: quello che non è mai
non è mai stato arato, coltivato o concimato. -al figur.: campo di
ancora stato oggetto di analisi, studio o discussione, trattazione, tentativo di risoluzione (
faldella, i-5-14: discorretemi della maggiore o minore necessità dei partiti, trattate la materia
virginèlla), sf. ragazza vergine o, per estens., giovane donna non
il quale lasciato reiteratamente cadere fra due ritti o staggi verticali, detti 'verginelle', batte
. verginèllo, agg. proprio o relativo o tipico di chi è vergine
verginèllo, agg. proprio o relativo o tipico di chi è vergine o molto
relativo o tipico di chi è vergine o molto giovane o, al figur.,
di chi è vergine o molto giovane o, al figur., moralmente puro,
puro, innocente, privo di malizia o di peccato. bianco da siena
bianco da siena, 186: o sposa dell'agnello, / per lo qual
invidioso inondi. leopardi, 4-54: o spose, / o verginette, a voi
leopardi, 4-54: o spose, / o verginette, a voi / chi de'perigli
astron. e astrol. ant. costellazione o segno zodiacale della vergine. salvini
se con segni biformi i pesci trovinsi / o s'ac- coppian co'gemini per l'
per l'etra / del sagittar pel cerchio o della pura / verginetta di spighe portatrice
9. totale inesperienza di un'attività o di un gioco. palazzeschi, 6-502
la mia verginità mi rapisti? -rifare o rifarsi la o una verginità: restituire o
mi rapisti? -rifare o rifarsi la o una verginità: restituire o riconquistare la
o rifarsi la o una verginità: restituire o riconquistare la stima, la credibilità perduta
riconquistare la stima, la credibilità perduta o compromessa, in partic. nel campo
partic. nel campo professionale, commerciale o politico. panzini [1905, iv-415
/ sciolgono la cintura ai genitori o a'fratelli de'padri. verginità
e delle cose del mondo, facilmente perdono o almeno imbrattano la santa verginità. tarchetti
, in partic. priva della presenza o degli interventi dell'uomo. linati,
età avanzata (con uso scherz. o spreg.). dossi,
, vergugna), sl sentimento più o meno profondo e intenso di turbamento,
, un comportamento, un discorso proprio o altrui sono riprovevoli, disonorevoli o
proprio o altrui sono riprovevoli, disonorevoli o sconvenienti. -con valore attenuato:
manifesta sul viso a causa di turbamento o imbarazzo. dante, inf, 24-132
/ che non sa che si dica o che si faccia / tutto avvampato di vergogna
: della vergogna) è quel molto o poco o pochissimo che si lascia nel piatto
vergogna) è quel molto o poco o pochissimo che si lascia nel piatto,
che rimasse cose sotto vesta di figura o di colore rettorico. palame
. 4. atto, comportamento o fatto o situazione deprecabile, riprovevole o
4. atto, comportamento o fatto o situazione deprecabile, riprovevole o anche clamoroso
o fatto o situazione deprecabile, riprovevole o anche clamoroso o umiliante che offende la
situazione deprecabile, riprovevole o anche clamoroso o umiliante che offende la morale, le
offende la morale, le leggi di convenienza o l'amor proprio o che reca disonore
leggi di convenienza o l'amor proprio o che reca disonore, discredito a chi lo
per il suo comportamento riprovevole è causa o motivo di disonore o umiliazione per le
riprovevole è causa o motivo di disonore o umiliazione per le persone, la comunità
di tutto il parentado! -scritto o opera di scarso valore che reca discredito
, insolenza fatta per mancanza di rispetto o con l'intento di umiliare o di diminuire
rispetto o con l'intento di umiliare o di diminuire il prestigio di una persona
isperienza. -fare vergogna a qualcuno o a qualcosa: superarli nettamente quanto a
! vergognatevi! si vergogni!) o di domanda negativa (nonti vergogni? non
, 4-35: io era atta a smarrirmi o a dar nelle mani di qualche baionaccio
). provare, manifestare vergogna per azioni o comportamenti propri o altrui che paiono riprovevoli
manifestare vergogna per azioni o comportamenti propri o altrui che paiono riprovevoli o sconvenienti
propri o altrui che paiono riprovevoli o sconvenienti; avere soggezione o timore nei confronti
riprovevoli o sconvenienti; avere soggezione o timore nei confronti di qualcuno o in
soggezione o timore nei confronti di qualcuno o in determinate situazioni; non osare comportarsi
e pigliar tutta questa somma ad interesse, o raccomandarmi a qualche amico che mi sovvenga
fargli provare vergogna rilevandone apertamente i difetti o smascherandone le colpe; svergognare.
, ai propri famigliali con comportamenti riprovevoli o irrispettosi. bonfaaini, 19: la
né di me né delli interessati, quattro o ver cinque giorni dopo fecero la sentenza
e manifesta vergogna per propri errori, colpe o difetti; che si dimostra imbarazzato o
o difetti; che si dimostra imbarazzato o timido, schivo di fronte a certe
, schivo di fronte a certe persone o in determinate situazioni. bonvesin da
/ sguardo levar non osa, / o a mezzo sguardo arrestasi / incerta e vergognosa
solo. 2. che è o si dimostra umile, modesto; che ispira
sol la rosa. -che rivela o esprime modestia, pudicizia (il viso,
lisao non potè cancellare con alcuna scusa o pretesto la macchia della sua vergognosa fuga
vittoria. -cose vergognose: argomenti o atti riconducibili alla sfera sessuale.
vérgola1, sf. lista sottile di seta o d'oro intessuta o applicata a un
lista sottile di seta o d'oro intessuta o applicata a un drappo come ornamento.
guarnire, decorare con vergole d'oro o di seta. baruffaldi, 41:
guarnire checchessìa con vergola d'oro o altro. = denom. da
vergolato, agg. segnato da una o più sottili stria- ture, anche
, i-114: panno vergato e vergolato, o tessuto a verghe ed a vergole si
, 26: d'ogne due vergoni, o vero piastre di ferro, i denaio
avete costì in sul campo degli orciuoli o de'pignatti, con uno vergone di ferro
. oref. ant. tipo di stampo o matrice usato per modellare verghe in metalli
del rosso, 1-231-8: en rialto, o là o'. t è 'l marcho,
, 127: ciascun altro ti chiama [o fortuna] volubile e instabile; io
modo corretto lo svolgersi di una vicenda o l'esito di una situazione. -
careri, 1-iii-37: la pagode, o tempio del canarin, di cui intendo
di un prodotto, di uno strumento o di una macchina al fine di accertarne
di galleggiamento. 2. prova o dimostrazione che conferma l'autenticità di un'
. non importava a lui che vi fosse o no verifica medica: a lui bastava
verificare. verificabilità, sf. capacità o possibilità di controllo, di valutazione,
, i-41: il capitano sorbì, o poco si curò ai verificare la novelletta
divino platone sommariamente nel libro intitolato 'thimeo'o 'de natura'. maironi da ponte,
efficienza, la conformità a determinati requisiti o altre caratteristiche. guidiccioni, 5-267:
e coordinate per mezzo di strumenti indicatori o di misurazione. viani, 19-585:
parlamento, di un organo amministrativo locale o in chi è delegato a rappresentare qualcuno
. roberti, iv-195: state cauto, o mio poeta, perché fu già chi
assemflitti, scioperi, occupazione di reparti o magazzini, addirittura sequestri di
dimostrato vero; che si è avverato o tradotto in realtà; attuato, compiuto
: e voi qui vedete, o cari, verificato ciò che più altre volte
di revisione di documenti, di pratiche o di conti. leopardi, iii-434
un'idea, condotta con rigore scientifico o, anche, suffragata da prove concrete
. conferma, accertamento di un fatto (o, anche, di una notizia)
precisione e regolarità. -verificazione di scrittura o della scrittura privata: istanza rivolta al
di stabilire se essa è stata realmente scritta o sottoscritta dalla persona alla quale viene attribuita
sia analitico è dotato di significato cognitivo o fattuale solo se la sua verità o
cognitivo o fattuale solo se la sua verità o falsità risulti accertabile mediante osservazioni empiriche.
, sf. marin. cavo di canapa o d'acciaio munito di un gancio all'
.]: 'velina': cavo di acciaio o di canapa, avente ad una delle
per ingranare la catena stessa all'ancora o per altre manovre o lavori sulla catena.
stessa all'ancora o per altre manovre o lavori sulla catena. 2.
se stessa per l'effetto della torsione o per negligenza nel coglierla o nel filarla
della torsione o per negligenza nel coglierla o nel filarla. = forse dimin
sul fianco per apporvi interventi di costruzione o riparazione. dizionario di marina (
fianco, quando si racconciano in terra, o che si fabbricano. =
, che può essere azionato a mano o per mezzo di un motore elettrico.
tempo era in ^ ran moda il 'verismo'o 'naturalismo'che voglia dirsi, assai
realistiche degli altri paesi, in quanto o si limita a descrivere la 'bestialità'della così
fine secolo. 3. aderenza o tentativo di aderenza alla realtà, fedeltà
realtà, fedeltà assoluta nella sua descrizione o riproduzione in un'opera artistica, letteraria
. m. -i). che segue o applica i princìpi e le teorie del
princìpi e le teorie del verismo letterario o artistico; che elabora nelle sue opere
di tale movimento culturale (un autore o, anche, il movimento a cui aderisce
tempo era in gran moda il 'verismo'o 'naturalismo'che voglia dirsi, assai più che
.. [si situano] i naturalisti o veristi di origine ver- ghiana (tutti
origine ver- ghiana (tutti di secondo o terz'ordine, e quindi irrilevanti se
). 2. che rivela o presenta i caratteri propri del verismo (
veristicaménte, avv. seguendo, più o meno rigorosamente, le teorie e i
. m. -ci). che rivela o presenta i
caratteri propri del verismo; che è conforme o si ispira neanche esse definitive e perentorie,
la scienza, è una ai princìpi o alle tendenze relative a tale movimento
continuo sviluppo. letterario, artistico o, anche, musicale (un'opera,
- per estens.: che si attiene o rappreproprio dell'esperienza sensibile; realtà.
fedelmente la realtà, in partic. riproducendo o leggenda aurea volgar., 1456: odo
: odo io queste cose in sogno, o in veritade? piccolomini, io-proem.
a quanto è stato detto da altri o per attenuare un'affermazione o un giudizio
da altri o per attenuare un'affermazione o un giudizio, per lo più precedente,
più precedente, espresso con eccessiva franchezza o con superficialità testi, 3-115: il
-a verità: sinceramente; senza falsità o menzogna. fiori di filosafi, 162
-di, in, nella, per verità o per la verità: in realtà, a
con verità attribuire il nome della sua specie o del suo genere. g.
ciò che è vero in senso assoluto o in relazione a determinati fatti.
amico,... tacendo la verità o dicendo la bugia per compiacere. muratori
, 6-68: oh santa verità, o tu del cielo / primogenita figlia, e
quotidianità, senza la partecipazione di attori o l'uso di scenografie. -bocca della
n. 3. -di', dica o dite la verità: per invitare qualcuno a
è vero! stai in campagna tu? o l'hai nascosta perché hai avuto paura
onnipotente braccio. 2. affermazione o conoscenza che corrisponde a un concetto ideale
ideale del vero, che viene considerato certo o inconfutabile. savonarola, i-228:
attributo che ne specifica l'ambito scientifico o filosofico. rosmini, xiii-162: 1
in un processo dalle parti in causa o dai testimoni. -giuro di dire la
verità rivelata), assunto dalla chiesa o da una confessione religiosa come proprio dogma
proprio dogma. -in partic. verità della o di fede. quella attingibile non attraverso
. quella attingibile non attraverso l'esperienza o la ragione, ma solo mediante la
boterò, i-57: se eretici, o luterani, o calviniani, o d'altra
: se eretici, o luterani, o calviniani, o d'altra empietà così fatta
eretici, o luterani, o calviniani, o d'altra empietà così fatta; e
fede. -come attributo di cristo o di dio (in partic. nell'affermazione
con sincerità, non ricorrendo a menzogne o reticenze; che si comporta in modo
. caterina da siena, iv-203: o carissimo padre, innamoratevi di questa verità
. -che descrive fatti, vicende o fenomeni in modo obiettivo e conforme alla
nomina i romani i nostri chiama gli altri o simplicemente nemici o barberi. delfico,
nostri chiama gli altri o simplicemente nemici o barberi. delfico, ii-60: potrebbe sembrar
. che è proprio, tipico o relativo a paul verlaine (1844-1896),
; che ne imita, ne riproduce o ne ricorda lo stile. linati,
, 13-17: se fosse vissuto a firenze o a roma... ma a
ignora, e si propone prosodie artificiali o artificiate, novatore o retore, parnassiano
propone prosodie artificiali o artificiate, novatore o retore, parnassiano o verlibrista, è
artificiate, novatore o retore, parnassiano o verlibrista, è inutile discutere.
da vers-librisme (v. verlibrism o). vermàclia,
lombrico (anche nell'espressione verme terreno o terrestre). -anche: larva vermiforme
indicare una persona totalmente priva di abiti o, per estens., molto indigente
che a percantare i vermi a'fanciulli o a medicare li matrone non vagliono, le
io tomi bambino, perché da tre o quattro giorni mi sento il male de'
che vanno montando in suso a lumaca o chiocciola, e si dicono vite,
, overo in qualche contrada d'italia vermi o chiocciole, e l'autore qui noma
di afflizione, di tormento interiore, o che è causa di corruzione morale o
o che è causa di corruzione morale o spirituale, di degenerazione dei costumi, di
, 1-220: 0 velenosa fera, o crudel vermo, / che i corpi
, lxxxviii-ii-521: ah, velenosa superbia, o crudel vermo, / colla tuo possa
dante, purg., 10-124: o superbi cristian, miseri lassi, / che
poi nel debito tempo escano i vermiccioli o tarli. cantù, 474: iddio,
/ con tuo parole matte, / o vilissimo vermino. leonardo, 2-127: hanno
asciutto e delicatinuamente stanno cercando sulle piante o li prendono nelto, che se ne
-germoglio rimessiticcio, che nasce sui tronchi o sui rami di una pianta legnosa,
cotale schiatta) alcuna vermenella, che o per sé o per suo discendente dimostra de'
alcuna vermenella, che o per sé o per suo discendente dimostra de'primi frutti,
drente, or for la filistroccola / o vermenella, o bagattella o coccola.
for la filistroccola / o vermenella, o bagattella o coccola. = dimin.
filistroccola / o vermenella, o bagattella o coccola. = dimin. da vermena
. ugo]: 'uga vermentin': vermentino o uva vermentino. fanzini, iv-736:
, 6-302: il vermentino di gallura, o il can- nonau del logudoro..
logudoro... sta nei terreni granitici o mescolati di granito e calcare, granito
attaccati alle rocce, sopra altre conchiglie o dentro le spugne e sono protetti da una
successiva a un'infezione di tipo sifilitico o a un tumore, che determina l'
e, anche, vende al dettaglio vermicelli o, per estens., tipi di
1 lasagnai e vermicellai non possono comprare o far comprare nella piazza di firenze grano
il quale spesse volte morsi di mosche o ver segreto intramento di qualunque vermicello uccide
pontormo, 53: domenica desinai con éronzin o vermi cegli.
brodo di vitella in forma di pangrattato, o di una pappa bollita o di una
pangrattato, o di una pappa bollita o di una farinata di riso o di gentili
pappa bollita o di una farinata di riso o di gentili vermicelli con di più un
partic. appendice vermicolare-, appendice cecale o vermiforme (v. appendice,
le dita, quattro muscoli detti lumbricali o vermicolari, dalla figura e dalla gracilità
vento. 5. medie. contrazione o moto vermicolare, contrazione, spasmo dell'
anime bacate e vermicolari, anime ringrinzite o mosce, anime senz'anima.
queste pietre risaltate, che si chiamano bugne o bozze... talvolta si sono
spezie, le coralloidi fungiti, le cerebriti o vermicolate, le stellane e tante e
in decomposizione e la trasforma in 'humus'o vermicomposta (gli americani la chiamano 'casting5
gruppo dei silicati argillosi, di colore giallo o bruno, costituito specificamente da silicato microcristallino
un organo). -in partic. appendicevermiforme o cecale-. v. appendice, n.
contesto figur. carducci, iii-24-405: o dolcissima scuola che fissava e fissa le
, educati alla pappa co 'l pomidoro, o con l'aglio vermifugo del regime medeceo
vermigliato, agg. letter. che emana o risplende di luce rossastra (il sole
vermiglio1. vermìglio1 (ant. o dial. vermiglio, vermèio, vermèllio,
sciame / vedi qual vola ingordo, mora o fugga. tasso, 11-iii- 1055:
panni sodi ai colore, cioè di guado o vermelli o verdi. boccaccio, 9-141
ai colore, cioè di guado o vermelli o verdi. boccaccio, 9-141: lascio
, a un paese martoriato dalla guerra o, anche, a periodi storici particolarmente
è naturalmente soffuso del colore rosato più o meno acceso proprio della giovinezza e della salute
acceso (le labbra, per vivezza naturale o per il belletto usato per colorarle)
/ lilla non son coralli, / o rubini, o cinabri: / con quel
non son coralli, / o rubini, o cinabri: / con quel fìnto collar
emozione, vergogna; paonazzo per tira o per un sentimento represso; anche,
, chiazzato di rosso per il freddo o l'ubriachezza (il naso, le
gli amici. -colore vermiglio (o anche solo vermiglio, sm.):
e vermigli che in firenze si trovassero o nel contado. sacchetti, 109-5:
parola melancolia) al vino nero, o vermiglio, il quale come più grosso,
mentre canta la voce dolorosa di 'emani', o squilla la musica vermiglia del trovatore.
9. locuz. per bruno o per vermiglio: per un qualsiasi futile
salvini, v-4-intr.: 'o due o tre danar di cucciniglia'. spagnolo '
si dà il colore rosso col vermiglione, o altro colore con altre sostanze.
sm. ant. belletto rosso per labbra o guance (e ha valore spreg.
giamai veduta da poi tingersi le guancie o le labbra di vermigliume, né il resto
vermigliume, né il resto del viso o della gola di biancume. =
. 2. insieme di persone spregevoli o corrotte; plebaglia, marmaglia.
di ciani, come le torri o scapezzate o minanti; e a ridotto ai
, come le torri o scapezzate o minanti; e a ridotto ai palagi s'
massa di persone, folla che si muove o pare muoversi in modo frenetico e convulso
, lo scoprirmi non so se più curioso o pietoso del verminàio umano che brulicava nel
, / tu non senti più nulla, o nonna mia; / tu ci hai
, s'alcuna cosa avesse nell'orecchie o apostema o pustole o sozzura, o se
alcuna cosa avesse nell'orecchie o apostema o pustole o sozzura, o se alcuna cosa
avesse nell'orecchie o apostema o pustole o sozzura, o se alcuna cosa di
orecchie o apostema o pustole o sozzura, o se alcuna cosa di fuori, sì
cosa di fuori, sì come polvere o acqua o vermine. leggenda aurea volgar
di fuori, sì come polvere o acqua o vermine. leggenda aurea volgar.,
de'medici, ii- 91: o magno dio, ornai la tua potenzia /
onde in voi tanta oltracotan- za, o fastidiosi vermini, e lombrichi di cotesta vostra
. lorenzo de'medici, ii-108: o imperadore, invan ci dài tal termine
, e veter. contaminazione di ferite o ulcerazioni croniche cutanee superficiali da parte di
in partic. in paesi poco sviluppati o in soggetti con insufficiente igiene personale.
fa, alla lunga, fortuna, modesta o grande non monta, colui che produce
non stracci. -che contiene impurità o agenti patogeni; putrido, ammorbato (
a un cadavere, a una carogna o alle sue interiora, in avanzato stato di
sappiamo se sia maggiore sventura per noi o per i nostri lettori il dovere cacciare sempre
appartengono alcune specie, fra cani o vermocani), sm. popol. malattia
]: i trattori di seta chiamano vermocchi o bacocci le crisalidi che restano nella caldaia
odiernamente molto stimato tra questi vini stomatici o medicinali un certo vino bianco nominato con
, vermis due guance, prendeva il tè o il vermut; altri quattro baci, e
cerdola, tuttavilla, giaro- personalità o in occasione di particolari eventi e ricor
pesi enormi, composta di due stili o antenne più o meno lunghe, da un
composta di due stili o antenne più o meno lunghe, da un capo appoggiate in
selve, che per fame polloneti, o, come altri dicono, palaie, o
o, come altri dicono, palaie, o vemacchiaie. = deriv. da
2. robusto pollone di castagno o di quercia; bastone che se ne
. messisburgo, lxvi-1-304: fagiano, o cappone, o pizzone, o petto di
lxvi-1-304: fagiano, o cappone, o pizzone, o petto di vitello, o
, o cappone, o pizzone, o petto di vitello, o altro, cotto
o pizzone, o petto di vitello, o altro, cotto in vino bianco dolce
, cotto in vino bianco dolce, o vernazza, o malvagia, alla tedesca.
vino bianco dolce, o vernazza, o malvagia, alla tedesca. p. nelli
agg. che è proprio, del vernacolo o ne ha il carattere; espresso in
. vernacoliamo, sm. parola o espressione vernacolare. papini, ii-1050:
: intendo dunque secondo 'l mio parlar patrio o, secondo che altri dicono, vemaculo
. sm. parlata dialettale di un luogo o di una regione tipica delle classi popolari
stupirà, se gli accada di rilegger- o, di non essersi accorto, allora,
accorto, allora, che era scritto, o poco meno, in vernacolo toscano.
disperdesi, / tu passi, o dolce spirito. = var. aferetica
decoro. 2. che fiorisce o che spunta in primavera. parini,
alrequinozio di primavera. -disus. equinozio o (con uso improprio) solstizio vernale
. 4. impers. essere o farsi inverno, giungere la stagione fredda
svernamento, in partic. di un esercito o di un reparto militare.
prefogliazione. panzini, iv-537: 'prefoliazione'o 'vemazióne': la disposizione delle lamine delle
montano, e da altri fringuel vernino o vernengo, alcuni dalla pezzatura varia nel
. che è proprio, tipico dell'inverno o che ad esso si riferisce; invernale
plinio], 334: se non sono o vernereccie o prima- ticcie. nel autonno
, 334: se non sono o vernereccie o prima- ticcie. nel autonno quegli che
sottile pellicola che serve a proteggerla o a colorarla. - in partic. in
oggi limitato impiego nella verniciatura del legno o nella pittura; vernice ignifuga: a
siccativi, a base di resine naturali o sintetiche disciolte in un solvente volatile;
. -ant. vernice da scrivere o da scrittori: specie di gomma polverizzata
e spolverato, in forma di polvere o di vernice da scrivere. mattioli [
trattato con una particolare verniciatura a caldo o a freddo. ghislanzoni, 17-159:
, sottile, di un determinato materiale o sostanza. guglielminetti, 1-74: le
non corrispondente alla reale natura della persona o alle sue vere intenzioni. ghislanzoni,
produce negli uomini oltre la scorza, o vogliam dir la vernice di cotali virtù
pretestuosa che nasconde la realtà dei fatti o delle intenzioni. siri, 1-ii-382:
9. forma espressiva, stilistica o retorica per lo più forbita e ricercata
retorica per lo più forbita e ricercata o contrapposta al contenuto. burchiello, lxxxviii-i
semplici, puri, e non da liscio o vernice, qual è quella della rima
deserto: patina lucida di colore bruno o nero che si forma sulle rocce sottoposte all'
per ingroppare, ornare, e guarnire lembi o altre parti di vesti da donne o
o altre parti di vesti da donne o altra fattura? 15. locuz
deriv. dal gr. peqevirt) o peqovlxti 'albero resinoso'poi 'resina'; alla forma
vernicétta, sf. region. crema o lucido per scarpe. = dimin
strato di vernice una superficie per proteggerla o colorarla. cennini, 3-116: dove
suoi edifizi disposti con simetria, dipinti o verniciati a vari colori. -carta
, di broccato, di pelli camosciate o d'un verniciato lucidissimo. bersezio,
di verniciatura in vari settori industriali o artigianali. periodici popolari, i-372:
le pozioni chimiche nelle vasche della verniciatura o nei lavelli delle tempere.
. per misurare la velocità di fine combustione o per effettuare correzioni di rotta.
2. che si semina nell'autunno inoltrato o nell'inverno (una pianta);
fringuel montano, e da altri fringuel vernino o vemengo. = deriv. da verno1
. che si semina nell'autunno inoltrato o nell'inverno. paganino bonafè, xxxvii-108
secondo la stasone che piantata sia, / o voi grossa, o settembre]
piantata sia, / o voi grossa, o settembre] il lino, che
foglie per le vie disperde; / o vecchio omello, te ricopre e veste /
. loredano, 12- 115: o infelice me, se nel tempo della mia
fomiti / avea, quando ti vidi, o mia diletta. 5. locuz
22: ahi dispietato, amor se'tu o morte, / che da me spogli
in doglia? -di, del o da verno (con valore aggett.)
sf. bot. genere di piante erbacee o arbu- stive della famiglia composite, diffuse
verità, che non è falso, ingannevole o illusorio, frutto di menzogna o di
ingannevole o illusorio, frutto di menzogna o di fantasia; che è accaduto per davvero
valore, che non è solo apparente o effimero; che è riscontrabile come valido
dice che nella prima battaglia presero dieci o undici miglia di terreno austriaco; e
suo non sapeva se era una pia menzogna o la vera verità -che non è
3. che non è illogico o in sé contraddittorio (un'affermazione,
nulla falsità di debbe dire scientemente accusandosi o scusandosi, e non si debbe affermare
piccole ». -autentico, non simulato o mascherato (il motivo per fare qualcosa
dettami divini; che non conosce finzioni o doppiezze; che incarna perfettamente le caratteristiche
schiera? braccio bracci, xlvii-133: o tesorier, che 'l bel tesor d'ome-
speranza di crescere in fortuna, che presto o tardi, o per una via o
in fortuna, che presto o tardi, o per una via o per l'altra
o tardi, o per una via o per l'altra, suole accadere a i
io. che è effettivamente quello che appare o che si proclama, che non si
quello autentico al di là di finzioni o simulazioni. -in partic.: che è
gente che gli offre lavatrici automatiche, o volumetti intesi a spiegargli 1 vantaggi psicofisici della
che ella mi dicesse del primo, o se ve ne sono dei veri. certo
percepibile, in contrapposizione al sole fittizio o medio, che si considera nella misurazione
. ciò che non è falso, erroneo o ingannevole; ciò che non è erroneamente
favola si truova tanto di lungi dal vero o dal verisimile, quanto nella corteccia appaiono
può conoscere senza il velo dell'illusione o dell'inganno (con partic. riferimento a
, / se quivi morto mi rimasi o vivo. tasso, 12-368: or poiché
ch'indi vuol formare, sia intiera, o tutta che vogliam dire, sia di
persona reale per rappresentarlo pittoricamente, plasticamente o, anche, letterariamente. alfieri
, purg, 10-133: per sostentar solaio o tetto, / per mensola talvolta una
vangelo. verga, 8-82: un giorno o l'altro se ne toma a casa
/ e s'e'die buona avere o ria ventura. bembo, i-69: di
-non è vero?, sollecita conferma o giudizio concorde da parte dell'interlocutore.
per il vero: davvero, senza fingere o scherzare. cavalca, 20-232: tu
lii-5-390: ebbe alcuni figliuoli maschi, tre o quattro salvo il vero, che presto
-sia pur vero \: ammettendo o sperando che sia così. carducci,
storia della letteratura e dell'arte nazionale, o la nuova storia di determinate epoche intemazionali
nuova storia di determinate epoche intemazionali, o la nuova storia universale; ma si
/ qual, verbigrazia, è l'orco o la verola, / sputa tre volte
chiamasi / il morbo gallico. - o infame, e ch'io 'l prenda /
quando mancassero alberi di tale lunghezza, o i pali conficcatisi più di quello che si
esso vano per modo di veroni impiccati, o di certe vie e tagliate, le
x. andito di disimpegno o di passaggio fra due locali. baldinucci
. 2. che è prodotto o si ricava o è tipico di verona o
2. che è prodotto o si ricava o è tipico di verona o del suo
o si ricava o è tipico di verona o del suo territorio. d'annunzio
. composto a verona (un testo letterario o cronachistico); che ha per oggetto
-anche: quale risulta da un manoscritto o incunabolo conservato a verona (una lezione
insegna cristiana, come croci, veroniche o qual si voglia imagine da tenere in
durante, 2-471: l'erba veronica pesta o cotta nell'aceto, mollifica, applicata
cosa che è usata di venir spesso, o delle cose ch'elli hanno alcuna simiglianza
, lo svolgersi, nella finzione drammatica o letteraria, secondo le modalità che sono
, destinarono quei poeti il tempo di tre o quattro ore alla rappresentazione. muratori,
. -in senso concreto: affermazione o situazione verosimile. tasso, n-ii-41:
avendo le parvenze della verità, può essere o passare per vero; che è credibile
da quella di qualunque altra cosa reale o verisimile. pirandello, 8-535: gli era
tipo umano reale (un personaggio drammatico o letterario). baretti, 1-378:
simile al vero; ciò che può essere o sembrare vero; argomento, pensiero,
pensiero, ragionamento plausibile; fatto riferito o creduto come vero. -anche: situazione
attenendosi al vero-simile. -situazione drammatica o letteraria che presenta aspetti tipici della realtà
si truova tanto di lungi dal vero o dal verisimile, quanto nella corteccia appaiono
. ant. colpo inferto con una verretta o, anche, con un verrettone.
, xii-3-285: verrettata, colpo di verretta o di verrettone. verrettóne, sm
orizzontale e trazione verticale, azionato manualmente o per mezzo di un motore.
medioevo, che poteva essere lanciato manualmente o con la balestra. frezzi, 1-6-121
la finestra e battono nel muro di contro o cadono sul pavimento senza ferire.
falegn. disus. attrezzo da falegname o da carpentiere con il quale si praticano fori
'velina': strumento del maestro d'ascia, o legnaiuolo, con cui si fora il
un chiodo, a una chiavetta, o ad un pernio, nella costruzione di barche
anno, che durasse almeno quanto una verrina o una filippica. = voce
16-vii-124: voglio favellarle di quei vermi, o pur tarli, che rodono le tavole
. lastri, vi-241: il maschio o verro abbia testa grossa, grifo corto in
che nel medioevo era usato per sollevare pesi o come macchina ossidionale. laude
epiteliosi virali (nelle espressioni verruca papillomatosa o sessile o volgare). qrescenzi
(nelle espressioni verruca papillomatosa o sessile o volgare). qrescenzi volgar.
veruche. boccamazza, i-1-503: se verruga o porri o pertusi e nodi nascono nelle
boccamazza, i-1-503: se verruga o porri o pertusi e nodi nascono nelle palme dello
li getti e lassalo per la casa o in una grande cava fin che la verruga
si secchi. -verruca piana o giovanile-, ciascuna delle piccole papule epidermiche
, con superficie liscia, talvolta granulosa o leggermente furfuracea,
, della bartonellosi. -verruca senile o seborroica: tumore epidermico benigno,
doveva essere poco più di una gibbosità o verruca del suolo. 3.
del medesimo, né della sua sede o ricovero in tutte le verruche rognose.
che spia gli accoppiamenti dei grilli, o infilza aghi ai pino nelle verruche del dorso
verruche del dorso di piccoli rospi, o piscia sopra i formicai guardando la terra porosa
d'una durissima pietra simile al macigno o nostre verrucane. = forma femm.
clastiche silicee usate come pietra da macina o come materiale da costruzione).
, come l'eliotropio, l'erba porraia o la cicoria di montagna, ritenute efficaci
bot. cosparso di verruche (il tallo o il fusto di una pianta).
... ricoperto di grani maggiori o verruche. = dal lat verrucosus,
dell'esercito romano, giavellotto lungo 1 metro o più, munito all'estremità di una
= voce dotta, lat verutum (o verrutum), deriv. da veru (
che il nostro autore chiamò eutrapelia, o versabilità dell'ingegno negli umani discorsi.
la sua copiosa versabilità versaiuola, fece o credè fare l'eternità. =
. 2. smorfia di scherno o disgusto, accompagnata da grida e voci
piogge del guazzoso verno desidera un cuculio o tabarro di pelle ai lupo, adesso
la sua copiosa versabilità versaiuola, fece o credè fare l'eternità = deriv.
versare un liquido. -anche: fuoriuscita o perdita di un liquido da un contenitore.
di lava. 2. pagamento o deposito di una somma di denaro (
(in partic. come operazione bancaria o commerciale). -in senso generico:
contratti e gli altri obblighi delle autorità francesi o, in mancanza di essi, secondo
pacchi dono del regime. -bollettino o modulo di versamento: modulo che si
cui vengono indicati i tagli del contante o il numero e l'importo degli assegni
di un liquido organico sieroso, ematico o purulento in una cavità dell'organismo (anche
rilievo montuoso, di una catena di monti o colline (e si può indicare con
corso d'acqua che lo attraversa o rispetto a chi guarda ecc.);
1812: 'versante':... costa o lato d'un monte, pendio o
o lato d'un monte, pendio o declivio di monte; pendice, acqua pendente
, 15-260: non è bibliologo o erudito, per detto che sia, il
liquido contenuto in un recipiente, inclinandolo o rovesciandolo anche involontariamente. 5
gioielli, non è un menippo, o un diogene, che affetti di parere orrido
segno della croce. -mescere il vino o altra bevanda. - anche assol.
chiamòlo per nome, e disse: « o cotale, dammi bere ». quelli
(generalmente liquida) addosso a qualcuno o anche a se stesso, per lo più
tepidi, sempre più caldi, per sei o sette volte. soldati, 2-258:
fiumi. papi, 4-271: luisa, o serchio, è giunta / sulle tue
omè, figliuol, omè, omei! o figliuol de la vedova dolente, i
contenitore sostanze di consistenza granulare, polverulenta o comunque incoerenti (come ghiaia, pietrisco
per estens. far affluire una moltitudine più o meno ampia di persone in un luogo
fu che sciolse il flebile lamento, / o l'aspro duolo ond'era il petto
tegno: / ché, se giudizio o forza di destino / vuol pur che il
spandendosi (con riferimento a sostanze liquide o a materiali incoerenti). anonimo,
tansillo, xxx-3-274: premasi il cesto o il sacco, onde trapela / l'umor
l'uno dall'altro un braccio o circa e mettivi su una canna e
savonarola, iv-465: oimè signore, o iesu mio, quanta fu adunque la tua
là sono l'alpi [retiche] interne o prealpi e nostre sono le acque che
rispose. -trascendere a comportamenti malvagi o crudeli. cavalca, 21-32: è
nella durezza che si versa in crudeltà o addirittura in morbosa ferocia contro quelli che
17. locuz. -versare all'orecchio o nell'orecchio di qualcuno-. dirgli,
essere, trovarsi in una determinata situazione o condizione psicologica o materiale.
in una determinata situazione o condizione psicologica o materiale. caviceo, 1-216:
. -con riferimento a soggetti astratti o inanimati. palazzeschi, 1-147: pare
corte versiamo, niuna istoria quasi latina o greca trovarsi, che vostra signoria letta
di decorazioni, strade, piazze, o campagne, secondo richiedeva il soggetto del dramma
a torcere i lor fusi / versatili o a scardassare / le lane...
della parola 'semen'vi fossel'altra di 'germen'o 'embrionem', questa espressione non se la
mandato fuori di roma altri amanti più o meno noti della versatile giulietta; non
sono dalla celerità e sottigliezza e versatilità o fecondità dell'umano, per così dire
non fa altro che un abuso di potere o l'effetto d'impudenza, di versatilità
l'effetto d'impudenza, di versatilità o d'ignoranza ai quei giudici che introdussero
). che dimostra una particolare attitudine o possiede una profonda competenza in una disciplina
; in ognuna delle uali era più o meno versato. de sanctis, ii-n-66:
appigionare, cavano i necessari presso gli aquai o versa- toi o come dicono in roma
necessari presso gli aquai o versa- toi o come dicono in roma sciacquatoi. de amicis
essere orizzontale, e lastricata di pietre o almeno di mattoni. le sponde si faranno
organi, e di chi gli suona, o di chi impara a mente regole di
chiamiamo sciolto, composto di misure miste o di fette, o un
composto di misure miste o di fette, o un
. -in senso concreto: il prodotto o l'opera poetica composta. f
versèto, versitó), sm. verso o breve verso di una composizione poetica (
(anche con uso spreg. o iron., e al plur. può
l'intendimento stanco, e lasso: o veramente perché allora i cantori si voltavano
mia lingua, ch'io favello, / o segnor mio, a far questi versicoli
sf. moglie del diavolo; diavolo o demone immaginato di sesso femminile (anche
sesso femminile (anche in un'imprecazione o in espressioni comparai). andrea
incresciosa, fastidiosa, un caso avverso o una condizione meteorologica insalubre. lippi,
perfida, e anche irascibile, collerica o sguaiata, di aspetto orribile, ripugnante (
(109-14): se voi d'amor o d'altro bene stare, / 'magistra
a. è doni, 6-220: o quanti inamoratini, versificano e biscantan cose,
è composto in versi; che è esposto o trasposto in forma poetica, in partic
e in uelle che possono essere o lunghe o brievi secondo il piacere
uelle che possono essere o lunghe o brievi secondo il piacere el versificatore
versificatori. -con valore spreg. o iron. benvenuto da imola volgar
che di medico il nome si usurpano o loro si concede gratis e tanti versificatori che
da sé assumono il nome di poeta o loro per certa trascuraggine vien conceduto dalla
un po'di cicisbea, alla quale morendo o il micino o...,
, alla quale morendo o il micino o..., non faccia subito l'
con arte versificatoria; ma improvvisamente, o pensatamente compilati con un certo ritmo,
di scarso valore (con uso spreg. o iron.). pancrazi
gravina, 304: la scena o era duttile o versile, affine di rappresentare
, 304: la scena o era duttile o versile, affine di rappresentare agli occhi
. versiliano, agg. nativo o abitante della versilia, zona della toscana
2. che è relativo, proprio o tipico della versilia; che si trova
nostri versilibristi. panzini, iv-736: 'versiliberista o versilibero': chi scrive in versi liberi
adotta la versificazione libera (un genere o un componimento poetico).
sostant. panzini, iv-736: 'versiliberista'o 'versilibero': chi scrive in versi
, agg. che è nato, abita o è originario della versilia, zona della
2. che è proprio, tipico o relativo alla versilia. carducci, iii-1-383
l'invito cordiale. 2. rielaborazione o nuova redazione di un testo in un'
di un testo in un'altra forma o genere oppure con varianti o destinazione diversa
un'altra forma o genere oppure con varianti o destinazione diversa da quella originaria o precedente
varianti o destinazione diversa da quella originaria o precedente. moretti, ii-329: una
-rielaborazione di un'opera d'arte o di un manufatto artigianale con caratteristiche diverse
-cinem. adattamento di un testo narrativo o teatrale al cinema. -anche: realizzazione
varianti nella colonna sonora, nella scenografia o negli attori per adattarlo a un pubblico diverso
sia eseguita successivamente alla ripresa delle immagini o in una lingua diversa da quella in
. per estens. particolare modo di esporre o di interpretare un fatto, in partic
in quanto si discosta da relazioni precedenti o riportate da altri. faldella, i-5-311
? 5. atto, evento o costruzione, oggetto che presenta caratteristiche parzialmente
parzialmente diverse da quello assunto come riferimento o paragone. piovene, 8-104: nel
nel tratto semideserto che percorro, attraverso o costeggio villaggi sparpagliati di tipo diverso da quello
8. ant. moto di rotazione o di rivoluzione di un corpo celeste.
2-522: ma la figura del versipelle o licantropo, ruomo ritenuto capace di trasformarsi
gloriosa, ma che il riuscire versiscioltaio o rimatore è cosa vituperosissima! idem, 1-349
2. tr. tradurre un testo o un autore usando versi sciolti.
meno che non siano violinisti, pianisti o versisti ben protetti. = deriv.
numero di sillabe nella poesia accentuativa moderna o libera da qualsiasi schema metrico, in
conversa. dante, inf, 9-63: o voi ch'avete li'intelletti sani,
breve inciso tratto dalla bibbia, cantato o recitato in determinate ore liturgiche, che
-responso, vaticinio espresso dalle sibille o dalle maghe di solito in maniera poetica
li versi tuoi solamente in foglie [o sibilla] che turbati dai venti non volino
. 1. -formula dalle prerogative magiche o sacrali, pronunciata in determinati riti.
. catone volgar., 1-42: o lettore, qualunque tu se'che vuoli
da una persona in determinate circostanze fisiche o emotive. boccaccio, 1-ii-321:
ne ha porto. graf 5-685: o ruscelletto fuggevole e terso, /..
di un materiale, di un tessuto o del legno, degli strati di una roccia
i-155: s'usa il vedano (o pedaso) quando s'ha a..
ha a... tagliare per testa o per verso del legno, farvi le
/ secondo i merti, più opaco o più terso. monti, i-316: non
ogni verso, gli parve il meglio, o il men male, fu di guadagnar
; ma voi non ne sapete, o non ne volete sapere. landolfi, 2-95
distinguono (in partic. l'inflessione o il timbro della voce, il gestire)
un modello; ispirarsi a un esempio o a un antecedente. capuana, 15-242
... che suscitato / o desto, abbia mutato verso e predichi /
rivoluzione di francia metteva in subbuglio o per un verso o per l'altro tutte
in subbuglio o per un verso o per l'altro tutte le teste d'europa
guardavo sempre quelle donne che per un verso o l'altro mi ricordavano renata.
panno per il verso: comportarsi, agire o pensare in maniera adeguata, appropriata a
il suo verso-, considerarla, trattarla o anche interpretarla nel modo più conveniente.
cattivo: interpretare negativamente, come espressione o atteggiamento offensivo. nievo, 655:
-trovare il verso: individuare il modo o l'occasione più opportuna, efficace per
525: e qual'è la causa, o miei uditori, che non si trova
di un foglio, di una carta o di una pagina, in contrapposizione al recto
più abbreviato con la lettera v minuscola o maiuscola). carena, 1-88:
carena, 1-88: le due facce o pagine dai bibliografi vengono indicate coll'aggiugnere
chi eri, / se fosti viva o morta, se hai saputo / che il
. (seguito talora dalla prep. di o a). in direzione di,
indica il luogo che costituisce la meta o la direzione di un movimento).
un compì, di moto da luogo o di provenienza. leonardo, 2-413:
, passando per i luoghi temperati o freddi, non porgerà alla città quei nocumenti
nocumenti che farebbe venendi di verso tramontana o di verso mezzo giorno. p del
. con riferimento al luogo, al punto o alla persona cui è rivolto lo sguardo
! esisti tu per noi mortali? o sei tu padre snaturato verso le tue creature
approssima, la condizione emotiva, spirituale o esistenziale alla quale si tende, si
. 5. indica in modo più o meno generico e approssimativo un'ora,
avv. e prep. lat. versus o versum, deriv. da vertere (v
crescenzio, 2-2-256: nominamola noi bussola o aguglia, nome delle parti meno sostanziali
però loro [gli antichi] versoria o volvella. = femm. sostant di
altre se l'ago versorio s'alteri o no, nella sua forza, su la
vèrst), sf. invar. (o plur. -é). antica unità di
algarotti, 1-vi-90: parlano di fare sette o otto mila verste, che fanno due
otto mila verste, che fanno due o tre mila delle nostre miglia, come noi
parleremmo di andare da roma a napoli, o da londra a york. oriani,
una superficie quadrata, la cui radice o sia lato è di 60 passi, ciascuno
a una asta grassetta, con groppo o ver nodo di bomare o ver versuro.
, con groppo o ver nodo di bomare o ver versuro. = adattamento del ven
vertebre rudimentali del coccige. -vertebra dorsale o toracica: ciascuna delle vertebre che fanno
locale della colonna. -vertebre a diabolo o a rocchetto-, aspetto radiografico delle vertebre
... consiste in ventiquattro vertebre o vero ossi della spina congiunti insieme.
quegli, che hanno sei nodi, o vertebre, che voglian dire nella coda,
si pò chiamare vertebro ancora quando questo o vero el primo esce fora è necessario che
caratterizzato dalla presenza di uno scheletro osseo o cartilagineo e dall'estremità anteriore del neurasse
dotati di sentimento e di organizzazione più o meno complicata. savi, 2-i-36: impossibile
che può essere provocato da arterio- patia o da altre cause che comprimono tali vasi.
. ant. che è astuto, ingannatore o, anche, mutevole, imprevedibile.
un punto fermo della murata pennone, o sartia, e forato nella sua lunghezza serve
2. che riguarda un particolare oggetto o argomento, che lo regola.
sia vera, tesservi qualche ministro più o meno indegno, cotesto non verte.
gravità (con riferimento a concetti fisici o matematici: un piano, una retta
-per estens. che si sviluppa o ha una disposizione perpendicolare rispetto al piano
disposizione perpendicolare rispetto al piano dell'orizzonte o rispetto al terreno o ad altri punti
piano dell'orizzonte o rispetto al terreno o ad altri punti di riferimento. a
quelli inferiori; che segue una struttura o un ordine gerarchico. gramsci, 12-55
6: quelli che passano per il zenith o punto verticale o polo dell'orizonte,
passano per il zenith o punto verticale o polo dell'orizonte, sono i cerchi ne'
verticale, rappresentazione di un'entità geometrica o di una figura spaziale su un piano
. passaggio verticale, nel gioco del calcio o in altri giochi di squadra, effettuato
fra imprese che appartengono al medesimo trust o alla medesima coalizione. migliorini [s
[s. v.]. 'verticalismo'o 'sistema verticale': organizzazione unitaria di fabbriche
fabbriche che danno al mercato un prodotto o più prodotti finiti, partendo dalle materie prime
essere verticale; l'avere una posizione o una direzione perpendicolare al piano dell'orizzonte.
gli altri vanno nelle gentili campagne teatrali o al mare. soldati, 2-490: irma
, conferire spiccata verticalità a una struttura o a un edificio. 2.
verticalménte, avv. in modo, posizione o direzione verticale; secondo una linea verticale
equivale al peso d'una sfera, o di sé medesima. de bernardi, xcii-ii-31
rocciosa e in parte rivestita di ghiaccio o neve. = comp. di verticale
ogni dì più avvicinarsi al nostro vertice o zenit. 2. punto più
punto più alto, sommità di una struttura o di una regione anatomica. -in partic
lomazzi, 4-ii-51: la larghezza, o latitudine che vogliamo dire, di questa
3. figur. momento più importante o conclusivo di una vicenda; stadio più
in ispecie dall'hugo e dal heine o dal platen. d'annunzio, ii-485
il segno visibile dell'immortale / muore, o poeti, non è più. piovene
-incontro, riunione fra capi di stato o dirigenti ad alto livello di un'organizzazione
ecc. (anche nelle espressioni conferenza o incontro o riunione al vertice, ed è
(anche nelle espressioni conferenza o incontro o riunione al vertice, ed è calco
'conferenza al vertice', 'incontro al vertice'o semplicemente 'vertice': incontro di capi di stato
semplicemente 'vertice': incontro di capi di stato o di capi di governo. l.
nell'espressione vertice di un angolo) o di un poligono; punto in cui
nel quale la curvatura abbia un massimo o un minimo (anche nell'espressione vertice
vertice di una linea). o. rucellai, 2-8-1-22 ^: tale applicata
targioni tozzetti, i-429: il piedino o pedezio... ha le stesse specie
sono disposte in giro intorno al caule o fusto. 'gemme alterne, opposte, verticillate'
della famiglia moniliacee cui appartengono specie saprofite o parassite che provocano la verticilliosi alle piante
. -falso verticillor. insieme di foglie o di altri organi vegetali che simulano tale
, e in italia le nostre donne fusaiolo o ver- ticello. barotti, 33:
autorita irragionevole; opinione stramba o insensata. rio alla maggioranza dei lavoratori
sua, 2. che avviene o si effettua al vertice di un'organizcome
: sia vertigine zazione politica, economica o sindacale, di un partito, sia ragione
alcun de'loro termini e verso borea o verso austro, i quali acquistano l'istessa
, lat. verticulum (propr. 'vertebra'o 'cerniera'), deriv. da vertere
io giù non guardo se sia lineo, o tirsi / che l'occhio mio non
una sensazione illusoria e sgradevole di movimento o rotazione del corpo o dell'ambiente che
sgradevole di movimento o rotazione del corpo o dell'ambiente che lo circonda, causata
sensibilità spaziale per cause organiche, funzionali o psichiche. - anche, in senso
237: gli sono sopravvenuti accidenti di vertigini o, come altri vogliono, princìpi di
2. figur. stato di forte turbamento o esaltazione; profonda impressione o, anche
forte turbamento o esaltazione; profonda impressione o, anche, disagio, sgomento destati
disagio, sgomento destati da un fatto o dalla vista di qualcosa. biffi,
non ribassi per miseria di avvenire, o per vertigini ai economia pubblica.
., anche con uso iperb. o enfatico). g. bruno
elice acquista la rapidità vertiginosa di trecento o quattrocento giri al minuto. gozzano,
vertiginosa delle nuvole, altissimo. -ripidissimo o che costeggia pericolosamente un
; svilupparsi intorno a un determinato argomento o questione. g. barbarigo, li-7-190
vertire la mia anatomia di questo alveo o cratera del lago. = var.
scorga un poco in su / come o di sopra due once o più. lamenti
su / come o di sopra due once o più. lamenti storici, iv-148:
pon'l'orecchio / se tu sentissi, o l'oste o altri, dire /
/ se tu sentissi, o l'oste o altri, dire / di me cosa
che apparisce nel contegno e nell'elezione o neh'abborrimento di certe cose? tommaseo
veruna si contaminasse la vita di lui o la fama, matilde, abbandonalo.
essere tolto, però che tutti ci stanno o per giustizia o per misericordia, come
che tutti ci stanno o per giustizia o per misericordia, come detto è, perché
piantano... i cavoli piacentini, o, come altri dicono, verzotti o
o, come altri dicono, verzotti o lombardelli. marinetti, 2-i-727: il
. ant. lunga scheggia di legno o, per simil., di pietra,
delle cose imperfette, come sarebbono le scheggie o le verze di pietre o di legni
le scheggie o le verze di pietre o di legni, i bruscoli e altre cose
coro. tanara, 125: verzellino, o verdiano, o vidarino, ha il
125: verzellino, o verdiano, o vidarino, ha il nome ancor lui dal
significano li giovani vigorosi e versicanti, o vero li atti e l'opere virtuose che
, cominciare a essere verdeggiante, apparire o essere nel pieno rigoglio vegetativo (un
usata nel- l'evangelo la parabola, o similitudine del frumento, che gettato in
, e verzica? carducci, iii-4-114: o salienti da'marini pascoli / vacche del
d'un tempo. -aumentare o giungere al massimo grado d'intensità (
becco in tutte le verzicole:, intrufolarsi o comparire negli ambienti più diversi; prendere
più diversi; prendere parte ad attività o prestarsi a disparate iniziative. bandi,
uno dei sette savi della grecia o poco meno. -mettere qualcuno in verzicola
, come pero, ebano, verzino, o legno di brasile, sorbo, busso,
di brasile, sorbo, busso, o qualche altro a questi simile, che sia
. = dal fr. vergi o vergy, nome di un castello situato nei
tirò l'appetito, e senza verzuè o senza altra salsa di san bernardo, n'
sf. ant. e letter. vegetazione o tipo di ve getazione presente
presente in un luogo, in un ambiente o an che, in senso
insieme delle fronde di una pianta o delle piante. -anche: luogo
pasturetta. pulci, 3-69: due braccia o più d'una buona misura /
dioscoride stampate, né da lui mai immaginate o scritte. -per estens. rigoglio,
'n talli / contraria al pòrro, o baccello in verzura, / che quanto più
bisce morte. 2. insieme o determinata qualità o quantità, porzione di