). costruzione a sviluppo verticale più o meno accentuato, con ianta circolare o
o meno accentuato, con ianta circolare o poligonale, isolata o annessa a edi-
con ianta circolare o poligonale, isolata o annessa a edi- ci, usata,
. in epoca medievale, come fortificazione o luogo di osservazione. elegia giudeo-italiana,
per lo più nell'espressione torre civica o comunale). leopardi, 22-51:
espressioni comparai, per indicare saldezza morale o psicologica, inflessibilità. dante, purg
che veniva accostata alle mura della fortezza o della città da assediare (anche nell'
assediare (anche nell'espressione torre mobile o portatile). giamboni, 7-162:
di una torre merlata di forma rotonda o, se blasonata, quadrata. 6
guerra, struttura corazzata chiusa, cilindrica o a base poligonale, fissa o girevole
cilindrica o a base poligonale, fissa o girevole, usata in partic. per contenere
di testa la palla a un compagno arretrato o meglio piazzato perché la tiri in porta
3. 13. tecn. struttura o apparecchiatura artificiale, a sviluppo verticale,
verticale, destinata a varie operazioni tecniche o scientifiche (in espressioni quali torre di estrazione
olio, di gettarvi dentro una pina accesa o un mattone vecchio arroventito o dell'allume
pina accesa o un mattone vecchio arroventito o dell'allume o del sale o del nitro
un mattone vecchio arroventito o dell'allume o del sale o del nitro o della morchia
arroventito o dell'allume o del sale o del nitro o della morchia d'olio
dell'allume o del sale o del nitro o della morchia d'olio d'uliva torrefatta
commestibili per la preparazione di impasti dolciari o di infusi. p. bianco [
, 1-iv-169: il giusto grado della torrefazione o ab- brustolimento, è che il caffè
alla pietra un certo grado di torrefazione o arrostitura... la rende friabile.
, in partic. liquida che sgorga o fluisce con impeto e abbondanza. -in
di orina, ecc. -spargere un torrente o torrenti di sangue-, compiere una strage
lorenzo de'medici, ii-13 2: o cor mio, così piagato / fa di
: stuolo, schieri disordinata di armati o di fuggitivi. c. campana,
piazza. 4. gran serie o sequela di atti, avvenimenti o obblighi
gran serie o sequela di atti, avvenimenti o obblighi che si presentano contemporaneamente o in
avvenimenti o obblighi che si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo.
sebbene a tutti comunemente gradì, che o superabile o insuperabile che fosse, trovasse
tutti comunemente gradì, che o superabile o insuperabile che fosse, trovasse per qualche
consigliata. 5. manifestazione intensa o veemenza di una passione o di un
manifestazione intensa o veemenza di una passione o di un sentimento (anche con valore enfatico
qualche altra goccia ai torrenti di eloquenza sollecitati o estorti ai critici dal centenario dantesco,
9. medie. torrente circolatorio (o, disus., del sangue):
: monte, porto, città, bosco o torrente / abbi, se puoi per
/ abbi, se puoi per vicino o parente. 13. dimin.
di ciottoloni, dove scorre un rigagnolo o terrentaccio, secondo la stagione. d'
(per lo più) in pianura o nel fondovalle dalle acque di un torrente
una produzione cinematografica, letteraria, artistica o anche legislativa o chi ne è l'
letteraria, artistica o anche legislativa o chi ne è l'autore, anche con
3. caratterizzato da un notevole fervore creativo o espressivo (un'opera, in partic
(un'opera, in partic. musicale o, anche, l'autore).
ii-741: viva la faccia degli scrittori torrenziali o che non hanno tempo da perdere!
tempo da perdere! -che parla o viene espresso con foga e con copiosità,
di termini e argomenti (un oratore o un discorso, un'affermazione).
torrése, agg. ant. prodotto o proveniente dal giudicato sardo di torres o
o proveniente dal giudicato sardo di torres o dal suo capoluogo porto torres.
in partic. difensivi, di avvistamento o di segnalazione. antichi portolani italiani
signorili, talvolta culminante con una loggia o una terrazza. guerrazzi, 1-793:
. -piccola costruzione sopraelevata al muro o alla rete di recinzione posta a presidio
presidio e sorveglianza di caserme, carceri o campi di prigionia. bilenchi, 14-232
tetto, e dalla quale per uno o più buchi esce il fumo, che span-
... può alloggiare contemporaneamente due o più obiettivi. 5. per estens
: quelle focacce di farina di durra o di tief, del peso di una buona
, alcuni cosparsi di anice di grano o di sesamo; sfogliatelle, torroni; catinelle
lo più corazzata, armata con mitragliatrici o artiglierie, appartenente a mezzi mobili (
di comando per la navigazione in superficie o come base ai periscopi. baldini
che sporgesse sulla superficie liquida il periscopio o la torretta del sottomarino.
intelaiatura metallica usata come supporto per una o più mitragliatrici. marinetti, 1-118:
disegno il punto migliore per piazzare un cupolino o una torretta per il mitragliere; poi
svenduti a piccole compagnie private nelle antille o in australia. 8. teatr
8. teatr. struttura metallica o impalcatura di legno che serve per supporto
a una torre (traliccio di ferro o impalcatura di legno) che serve come supporto
a diversi usi, in partic. difensivi o di abitazione fortificata. g
signorili e talora culminante con una loggia o una terrazza. ghirardacci, 3-144:
lunga circa 7 cm di colore marrone o verdastro; vive in zone litoranee sui fondali
vive in zone litoranee sui fondali fangosi o sabbiosi, in acque poco profonde.
tale elemento, è detto vuoto torricelliano o barometrico. guglielmini, 2-291:
non servire della frase del celebre sinclario, o nel barometro torricelliano, vi si trova
costruzione a forma di torre soprastante palazzi o case signorili. chinazzo, 729
. -dalla zona torrida alla gelata o al mar gelato. in tutto il
.. figur. appassionato, intenso o, anche, tumultuoso, veemente (
). custode, guardiano, difensore o, talora, abitante della torre di un
di un castello, di una fortificazione o anche della torre municipale di una città
circolare, con funzione difensiva, isolata o inserita in complessi fortificati (e in
maschio delle rocche e dei castelli medievali o anche, in tempi successivi, le strutture
per indicare una persona, una costruzione o un elemento naturale imponente e che sovrasta
caccolo sotto al frutto, nascono alcuni torzi o torrioni, che vogliate dare, come
il castello stesso è d'una palanca o palaficata de'travi inviminati ed incrostati di fango
, agg. ant. che è relativo o era in uso nell'antica città
stoffa, in partic. di lino o di tela, per lo più arrotolata
altro non è torsello che un volume o rotolo di qualche tela o panno.
che un volume o rotolo di qualche tela o panno. g. f. pagnini
), sm. dolce, morbido o duro, confezionato in stecche che viene
in stecche che viene preparato con mandorle o nocciole tostate intere o frantumate e unite
preparato con mandorle o nocciole tostate intere o frantumate e unite con un impasto a
. 2. figur. stretta connessione o accostamento di elementi eterogenei; amalgama.
torre. torronerìa, sf. fabbrica o laboratorio per la produzione del torrone.
. torronifìcio, sm. fabbrica o laboratorio per la produzione di torrone.
tòrse), sf. ant. rotolo o involto di stoffa. ugieri apugliese,
tanto a la mia vita, / o lasso me! ch'io ne faccia gran
. punzone usato per il conio di monete o medaglie. cellini, 607: la
tali apparecchiature possono essere meccaniche, ottiche o elettriche). 3. medie.
alla sollecitazione rotatoria esercitata su un attrezzo o su un meccanismo. alp [ottobre
si logorano, per trazione compressione torsione o attrito, compreso l'acciaio.
3-492: si fa ancora un picciol remolino o torzione d'acqua nel navigarsi il fiume
2. rotazione del corpo umano o di una parte di esso intorno al
. 4. forzatura, complicazione o tortuosità semantica 0 sintattica. e
a cui è sottoposto un corpo cilindrico o prismatico, quando la risultante di tutte
. 8. medie. anomala rotazione o avvolgimento su se stesso di un organo
avvolgimento su se stesso di un organo o di formazioni tubolari o peduncolate (come
stesso di un organo o di formazioni tubolari o peduncolate (come colecisti, milza,
iv: si tratta di testicoli retrattili o in ascensore, perfettamente normali, che
cavalli di torsi, sanza altro pane o biada per li cavalli. pulci, 4-65
, / a cuocer posto sia la fronda o 'l forzo, / mondo, polito
relativi al modo di dare una notizia o di commentare un evento. g.
4. tipogr. foglio di carta speciale o di altro materiale trasparente su cui viene
su matrice per la stampa in offset o in rotocalco. = dal fr.
diramare le notizie trasmesse con una velina o conformarsi alle direttive in essa contenute.
velino1 { veliino), agg. fabbricato o confezionato con carta a mano di lusso
carta sottilissima usata per confezionare oggetti delicati o per proteggere stampe, disegni, fotografie
ricavata dalla pelle dei vitelli da latte o nati morti e usata in passato per la
fu] stampato sopra il veliino, o carta pecora sopranna dell'anno 1494 e tutto
che può compiere voli slittati e planare o librarsi sfruttando la forza delle correnti aeree
delle correnti aeree. -velivolo cisterna o rifornitore: aereo adibito al trasporto di
: aereo adibito al trasporto di combustibile o al rifornimento in volo di altri aerei
fisiche diminuiscono, rimangono le passioni, o almeno le velleità. emanuelli, i-119:
appare vanamente ambizioso, sterilmente pretenzioso o privo di fondamento (un comportamento,
inoperoso, e cioè solo teorico, o velleitario. moravia, 19- 63
a velletri; che è originario di velletri o vi risiede. pirandello,
bianca, dal sapore vellutato, o rossa, dal sapore fruttato. =
. ant. e letter. il toccare o sfregare lievemente la pelle, il corpo
2. per estens. stimolare o irritare leggermente una parte del corpo,
dell'acqua, né sentii percuotermi o vellicarmi gli occhi, né il naso né
facevano palpitare il cuore delle belle, o almeno vellicavano graziosamente le loro orecchie,
vanità -eccitare con sensazioni piacevoli o suscitando desideri, istinti libidinosi.
, di vellicare), agg. toccato o sfregato lievemente; solleticato (il corpo
solleticato (il corpo di una persona o di un animale). ferd
che appena sopportano il frizzo della gazzosa o la mordacità delle salse piccanti, o la
gazzosa o la mordacità delle salse piccanti, o la vellicatura superficiale del solletico, o
o la vellicatura superficiale del solletico, o il rimbalzo delle freddure (idiotismo signorile
rimbalzo delle freddure (idiotismo signorile) o il pungolo afrodisiaco. = nome
è eccitativo dello starnuto per la titillazione o vellicazione, che fa colle particole volatili nelle
, pur chiudendo le mani a pugno o stropicciandosi una mano con l'altra, a
si può distinguere in aperto, semiaperto o chiuso a seconda della forma dei fiocchi
la pelle scuoiata di tali animali o la lana tosata ma non ancora cernita.
de'medici, 12-301: qual maraviglia, o mio gentil cortese, / se del
e letter. ciuffo, ciocca di peli o di capelli. dante, in /
del medesimo vello: della stessa schiatta o stirpe. sacchetti, 240: di
. vèllo2, inter. (o, anche, vèlia, con la desin
simile al velluto, smussandone i contorni o conferendole una calda intensità cromatica.
rasi, armisini di seta stretta, rossi o volti di verzino, abbino avere un
-carta vellutata: carta ricoperta di cimatura o polvere di lana che le conferiscono un
da un soffice e compatto tappeto erboso o da una densa vegetazione (un luogo)
'vellutata di carciofi'. -salsa vellutata (o, meno comunemente, chiara vellutata):
si conferisce ad alcuni tipi di tessuto o di carte speciali un aspetto simile a
alghe formano sulla superficie di acque ferme o stagnanti. e. cecchi, 6-237
vi piacerà, gli porterò da fare quattro o cinque veste di damasco e di
di velluto portato come ornamento al collo o ai polsi o come guarnizione di abiti,
come ornamento al collo o ai polsi o come guarnizione di abiti, caratteristico della
fiori (come nel caso della salvastrella) o foglie (come nella lychnis coronaria)
mie in un corrente fiume, / o vero in fiera co'dossi velluti, /
vero in fiera co'dossi velluti, / o com'uccel mi par già aver le
non hai dinnanzi / fiacca donzella, o garzonetto imbelle, / che su letto
sm. tessuto di seta, di lana o di cotone ricoperto sul diritto di pelo
, cortissimo, felpato (spesso variegato o rilucente) e morbido al tatto; può
-per simil. lanugine, peluria di foglie o di fiori. manzini, 17-168:
[l'amaranto] volgarmente sciami- to o fior di velluto; secco, se ne
settimelli, 78: colori tenui in autunno o se violenti, vellutati. vellutosità:
donne per coprire il volto, il capo o le spalle come segno di sottomissione,
secondo quelli, e se sarà seta o panno fine o da vilani o di lino
e se sarà seta o panno fine o da vilani o di lino o di velo
seta o panno fine o da vilani o di lino o di velo. g.
panno fine o da vilani o di lino o di velo. g. gozzi,
. per estens. patina di una sostanza o di una materia, anche organica,
, che viene distesa su una superficie o che la ricopre. cellini, 2-ai
incorporato di polviglio impalpabile di lapis rosso o di matita. calvino, 7-128: un
. dante, inf, 33-112: o anime crudeli /... / levatemi
3-6: giunto è il verno, o nicea, mira ch'avvolto / d'intorno
. strato di nebbia, fumo, polvere o, anche, oscurità della notte o
o, anche, oscurità della notte o di un luogo non illuminato che nasconde
strato di nubi che offusca il sole o le stelle. lorenzo de'medici,
. figur. ciò che impedisce la comprensione o la conoscenza di qualcosa o anche il
la comprensione o la conoscenza di qualcosa o anche il manifestarsi di ricordi, sentimenti
nare. g. gozzi, i-1-137: o fosco velo, che le umane menti /
. -significato recondito di un'allegoria o di una favola. dante, purg
onestà, di buone intenzioni; atteggiamento o comportamento dissimulatorio. - anche: esteriorità
viene, ridendosi anche ai quel velo, o panno, o zona virginale che dicono
anche ai quel velo, o panno, o zona virginale che dicono rompersi.
resistere alle offese. -velo del palato o palatino: palato molle (cfr. anche
palatin restasse infranto. -velo midollare inferiore o superiore?, v. midollare1,
e accumulare l'acqua piovana. -velo totale o universale-, membrana che riveste interamente il
. a guisa di guaina, dicesi 'volva'o 'velo universale'. 13.
emulsione sensibile, imputabile all'eccessiva temperatura o durata dello sviluppo, all'uso di
uso di un bagno rivelatore troppo energico o di pellicola vecchia. 14. liturg
indossati dal sacerdote durante le cerimonie religiose o che riparano o celano oggetti sacri.
durante le cerimonie religiose o che riparano o celano oggetti sacri. citolini,
. -essere d'impedimento alla comprensione o alla conoscenza. caro, 12-i-60
che si awena. -senza velo o veli: apertamente, manifestamente; schiettamente
sul quale, a cessare di parlarne o di considerarlo, in partic. perché
celermente (anche con riferimento a personificazioni o a esseri soprannaturali). - anche
, st., 2-22: muovi, o ninfa graziosa, / truova el consorte
. -di animali, anche fantastici o immaginari: che ha corsa, volo
? quali / doni? -arione, o fedra, / il nerazzurro cavallo di stirpe
altra più vigorosi, e veloci, o pure superficiali, snervati, e sofistici.
. che è posto in movimento, lanciato o trasportato, che sviluppa un moto con
palla (un campo da tennis sintetico o in erba).
che queste e quelle si troveranno più o meno vicine ai poli. gozzi, i-5-121
affrettatamente; con lettura spedita, rapida o, anche, sommaria. castelvetro,
osservato che questi sì precipitosi tagli, o rimedi crudeli, poco o nulla giovano
precipitosi tagli, o rimedi crudeli, poco o nulla giovano, e conducono bene spesso
'velocipedastro': chi usa la bicicletta villanamente o per imperizia o per animo plebeo. c
usa la bicicletta villanamente o per imperizia o per animo plebeo. c. e.
. -in par- tic.: attitudine o condizione di una persona che si muove
innorridiva. -con riferimento a congegni o a mezzi di trasporto. c.
del lume? forse istantanea, momentanea o pur come gli altri movimenti temporanea?
simbolo w). -velocità areale o areolare. il rapporto fra l'area descritta
, n. 3. -velocità istantanea o scalare, quella data dal limite del
. -con la velocità delle saette o del fulmine, rapidissimamente (con uso
cortezza di tenpo. giuglaris, 132: o voi ore, o voi giorni,
, 132: o voi ore, o voi giorni, o voi anni,.
voi ore, o voi giorni, o voi anni,... già che
6. rapidità incalzante di un ritmo, o di un'esecuzione musicale. patrizi
8. aeron. velocità di decollo o di distacco ascensionale, di salita:
nel momento del suo distacco dal suolo o dall'acqua. - velocità di discesa:
-velocità di liberazione, velocità di fuga o di evasione, gano mobile. seconda
). -velocità relativa all'aria o aerodinamica e velocità relativa al suolo:
13. chim. velocità di reazione o di reazione chimica: quella con cui
19. medie. velocità di eritrosedimentazione o di sedimentazione degli eritrociti: v.
velocità pura, che si svolgono fra due o tre concorrenti sulla distanza normale di due
, per ciò più velocità accelerata o a grande velocità: possibili modalità
generalmente nelle navigazioni in tempo di guerra o in speciali missioni ed esercitazioni.
da velox -òcis (v. vel o ce). velocitare, tr
ii-72: una pietra (per essempio) o altra cosa grave, se nel movimento
signor parea che quella velocitazione e questo più o meno di velocità simultaneamente dipendessero dalla declività
ed efficiente un'attività, una procedura o un apparato burocratico. marinetti, 2-i-306
; è costruita per lo più in cemento o in legno, con inclinazione verso l'
velocità dei veicoli, autovelox, velomatic o multanova. = comp. da velo
cità] e [auto] matic [o] (v.).
emisero di tanto in tanto dei sibili o una specie di zirlo, come gli uccellatori
sia stata assorbita dall'elemento 'vélscico'o romanzo. = deriv. da velscio
. che non è germanico, ma latino o, anche, celtico. - per
oblunghe e fiori penduti disposti in racemi o spighe. 0. targioni tozzetti
il giovane, 9-37: colui che atleta o cacciatore o d'altro / esercizio simil
, 9-37: colui che atleta o cacciatore o d'altro / esercizio simil vago,
dei commentatori potrebbe identificarsi con un papa o un imperatore o un condottiero o con
identificarsi con un papa o un imperatore o un condottiero o con gesù cristo o
un papa o un imperatore o un condottiero o con gesù cristo o lo spirito santo
o un condottiero o con gesù cristo o lo spirito santo, ecc.; simbolegge-
2. figur. persona inviata in ricognizione o a raccogliere informazioni su qualcuno.
membro, parte del corpo di una persona o di un animale (anche al plur
agg. che ne specifica la posizione o la funzione. -in partic., vena
iliaco2. -vena mediana dellavambraccio, cefalica o basilica: v. mediano1, n
rametti di vene spermatiche, e quattro, o cinque di vene linfatiche.
persona considerata nei suoi aspetti più intimi o nella sua natura costitutiva, essenziale.
ii-345: ti rendo il figlio, o donna, ma t'avverto / che gli
): non so se da naturai vena o da artificiosa... gittava tanta
qualche miglioria ai campi e ai fabbricanti, o s'imponeva, o riusciva troppo allettante
ai fabbricanti, o s'imponeva, o riusciva troppo allettante per non ricorrere alla vena
che può consentire lo scorrimento di acque o la fuoriuscita di vapori. giamboni,
si lima? / è natura di vena o di tempero, / o mellezza di
di vena o di tempero, / o mellezza di quel che si dicima? giustino
il lustro, il peso, le vene o la qualità della loro bianchezza ne dimostra
. 9. tratto caratteriale più o meno accentuato; disposizione a determinati sentimenti
meno accentuato; disposizione a determinati sentimenti o atteggiamenti. cicerchia, xliii-318: recar
tuo edificio sia tagliato di novembre, o almeno infino a natale, in tal maniera
sapore (in relazione con un agg. o con un compì, che lo indica
. 12. idraul. vena fluida o liquida: massa liquida di limitata sezione
venecciuòla. -allargare, aprire la vena o le vene-, dare libero sfogo anonimo [
procurare la morte (a se stesso o ad altri) per dissanguamento. novellino
per suoi incantesimi ogni notte si giace, o io ti segherò le veni. aretino
moglie, mi trarrò da una fenestra, o vero mi segherò le vene de la
nel dipigner di vena s'intriderà le mano o la veste co'suoi colori. d'
, terrorizzarlo fortemente; destargli gravi preoccupazioni o una forte emozione. dante,
. antonio di meglio, lxxxviii-11-65: o sire amor, nelle cui fiamme acceso
i polsi. -gelare le vene o il sangue nelle vene a qualcuno: v
. per estens. che esercita una professione o agisce prevalentemente o esclusivamente per il vantaggio
che esercita una professione o agisce prevalentemente o esclusivamente per il vantaggio economico che ne
scrive per averne un tornaconto, personale o esclusivamente per asservire o lodare qualcuno (
tornaconto, personale o esclusivamente per asservire o lodare qualcuno (uno scrittore, un
/ ché 'n cor venale amor cercate o fede. tasso, aminta, 791:
sozzo, / che produca la terra, o il mar fra tonde. carducci, iii24-
-subordinato a fini di carattere utilitaristico o a mere esigenze economiche (un prodotto
a mere esigenze economiche (un prodotto o un'attività dell'ingegno).
. invar. condizione di ciò che è o può essere oggetto di compravendita. -in
procedura con la quale un ufficio amministrativo o religioso, potevano essere ceduti dal sovrano
religioso, potevano essere ceduti dal sovrano o dal precedente titolare dietro pagamento di una
poteva soprastare un gran rischio d'essere o con attuale prigionia ridotto in gravi angoscie
in gravi angoscie da'suoi medesimi, o con traffico di maggior perfidia e venalità
nella fresca gioventù rigogliosa metteva quasi un sospetto o un'ombra di segreta stanchezza, simile
alla materia, di fino marmo schietto o venato. temanza, 84: ne'due
con venature simili a quelle del marmo o del legno, usata per rilegare libri o
o del legno, usata per rilegare libri o per confezionare scatole. -petrogr.
-petrogr. che presenta bande strette più o meno regolari di colore diverso, riempite
. segnato da vene, da capillari dilatati o anche rilevati (gli occhi, una
d'azzurro. -che presenta una o più striature di un colore diverso da
felicità che non sia venata di dolore o turbata da riflessioni sul da fare. volponi
. sannazaro, iv- 77: o casta venatrice, o biondo apollo, /
77: o casta venatrice, o biondo apollo, / fate ch'io vinca
capì bene se venatoriamente-frascatana- mente rubizzo, o invece rosso de fresco, al pizzicare de
che si riferisce alla pratica della caccia o ai cacciatori; adatto alla caccia (un
bacco,... con la benda o diadema tutto suo proprio, che la
per simil. stilatura di colore più intenso o contrastante sulla superficie di un fiore,
inseminate le forme. -striscia cromatica o luminosa contrastante visibile sulla superficie del mare
luminosa contrastante visibile sulla superficie del mare o di un lago. marinetti, 2-i-873
del mondo / è questione di anni o di secoli / e non riguarda solo
ogni tanto s'ingrossavano in un torrente o si allargavano in un altro stagno.
chimicare: voleva sapere se era zucchero o no, o se c'era magari dentro
voleva sapere se era zucchero o no, o se c'era magari dentro qualche porcheria
dell'arte di calimala, né per alcuno o alcuni della detta arte, lega o
o alcuni della detta arte, lega o postura di vendàggio di panni oltramontani.
antichissimamente d'una gente scandinava detta vinnuli o vendeli. = v. vendo
il luogo poi dei vasi della vendemmia, o vasi o tini o canali e vasche
dei vasi della vendemmia, o vasi o tini o canali e vasche secondo l'uso
della vendemmia, o vasi o tini o canali e vasche secondo l'uso del paese
in partic. realizzato attraverso una truffa o un raggiro); fonte di reddito.
ancora vendemmiabile, bisogna lasciarla maturare altri sett'o otto giorni. = agg
. 2. che si raccoglie o si ricava all'inizio dell'autunno (
con l'altre a coro, odi, o fiorilla, / il canta. monti
agricoltori? stan sempre in opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo.
stan sempre in opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo. giuliani,
in opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo. giuliani, ii-250
opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo. giuliani, ii-250: oggi
un modo: che va all'antica (o batte la strada vecchia), è
3. tr. raccogliere l'uva o, per estens., altra frutta
; perché se il campo seminato, o la vigna non vedemmiata, non fosse propria
; perché se il campo seminato, o la vigna non vendemmiata, non fosse propria
su 'l vento un coro di vendemmiatrici o di mietitori, secondo la stagione,
-anche con riferimento alla modalità di vendita o di pagamento, in partic. nelle espressioni
fuggire vari mali effetti, che ne venivano o ne poteano venire. foscolo, xiv-190
società, contro un corrispettivo in denaro o uno scambio con altri atleti. 2
vendere in levante su i mercati di schiavi o da offrire al califfo. moravia,
occasione voi v'ingegniate con il tavolaccino o altri vostri ministri che la si venda
qualcuno in partic. consegnandolo ah'avversario o al nemico dietro un compenso (con
, diciam la parola, da vendersi o farsi o lasciarsi pagare in germania. d'
la parola, da vendersi o farsi o lasciarsi pagare in germania. d'annunzio,
, artistiche al servizio di determinati interessi o per ottenere vantaggi economici. mazzini
alcuna persona non possa né debbia cambiare o far cambiare, vendere o comporre alcuno fiorino
debbia cambiare o far cambiare, vendere o comporre alcuno fiorino, se non in
primo offerente. 9. farsi o lasciarsi corrompere per denaro, per ottenere
18: e cieco colui che in uomo o femmina, che per danari si venda
danari si venda, crede trovare amore o stabile fede; però che se verrà
verrà un altro, che più ne dèa o prometta, lascerà il primo. piovene
è vero che un popolo possa vendersi o darsi ad un despota. bernari, 3-398
venderne la pelle-, v. scorranze o di vendereccie calonnie. siri, x-144:
allora non lasciavano andare con vino, o con cotali cose venderecce, per le
, di mercificazione (una carica pubblica o religiosa, un titolo nobiliare, un valore
né v'era luogo a preghiere di parenti o d'amici; né la giustizia era
, 131: il suddito colla frode o col delitto s'adoperava a conseguire quello che
che gli era negato dalla giustizia obliqua o ignorante o vendereccia del giudice.
era negato dalla giustizia obliqua o ignorante o vendereccia del giudice. -che
, vindita), sf. offesa morale o na, n. 18. danno
sfazione di un'offesa o di un danno subito (in partic.
un compì, indicante la persona o la causa). ritmo lucchese,
sangue-, quella che colpisce un omicida o un qualsiasi membro del suo gruppo familiare,
. roselli, lxxxviii-ii- 449: o giustizia d'iddio, fanne vendetta; /
la giusta punizione (anche con uso enfatico o scherz. per rilevare la pessima esecuzione
vescovo di roma essere avere, orgolgloso o altrimenti criminoso, volente altressì seqularmente principare
facilmente di fronte a offerte di denaro o alle lusinghe. bartolomeo da s.
collezioni di classici greci stampati in germania o altrove, la tòrrei più che volentieri,
il solo scopo di ottenere vantaggi materiali o il consenso dei potenti. carducci,
. vendicàbile, agg. che può o che deve essere vendicato.
il vendicare, il vendicarsi di qualcuno o di qualcosa, vendetta. amico
relazione con un compì, indicante la persona o la causa. iacopone,
partic. un familiare, un amico) o la sua memoria facendo vendetta di chi
ha offeso, gli ha arrecato danno o lo ha ucciso. novellino,
danno subito, arrecando un danno, morale o materiale, per lo più della stessa
stessa gravità alla persona, alla famiglia o ai beni dell'offensore. -anche: fare
sédan. -ricuperare la libertà politica o civile negata da un governo autoritario o
o civile negata da un governo autoritario o da una dominazione straniera. machiavelli,
6. assicurare, attribuire a se stesso o ad altri un titolo, una prerogativa
una determinata notorietà; rivendicare un diritto o un bene come proprio. guicciardini,
, uno stato da un'autorità tirannica o dalla dominazione straniera (anche nell'espressione
opprimer con tarmi li loro stati o mutar le buone leggi e i costumi del
l'oltraggio, l'ingiuria, l'ingiustizia o il danno fisico patito (in relazione
offesa, una sofferenza, un fastidio o un danno patito (per lo più
liberarsi dalla sottomissione a un governo autoritario o a una dominazione straniera (in partic.
attende a vendicar ogni sua onta, / o cade da alto stato, o non
/ o cade da alto stato, o non vi monta. proverbi toscani, 281
tu t'immagini di fare alcuna cosa, o vero tenere alcuno modo con animo vendicativo
. 3. per estens. animato o dettato da spirito di rivalsa. parche
quando uno, che ha legittima podestà o in temporalibus o spi- ritualibus di punire
, che ha legittima podestà o in temporalibus o spi- ritualibus di punire e castigare chi
ciò che in precedenza era stato travisato o non tenuto nella debita considerazione. carducci
per lo più punitivo, consistente nella rimozione o sospensione da un incarico, nella degradazione
si sono mossi da qualche sdegno o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da
o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da altri, ma non vendicata da
punizione dell'offensore (una persona danneggiata o offesa). guido delle colonne volgar
in altri labirinti. varano, 1-292: o d'artemene la bramata morte / non
attua, che compie una vendetta personale o, per estens., che infligge un
un reato, si è comportato ingiustamente o ha commesso un errore. boccaccio
non sarò mai lieta se in un modo o in un altro io non mi veggio
invar. chi è solito raccontare frottole o fandonie; bugiardo, ciarlatano. lami
vanta capacità e meriti che non possiede o fa promesse vane, irrealizzabili; ciarlatano
ampollosi e ridondanti, in dichiarazioni di intenti o princìpi non necessariamente corrispondenti alla realtà
; cessione ad altri di un bene o di una merce in cambio di un corrispettivo
in cambio di un corrispettivo in denaro o di altri valori. giovanni dalle
. -vendita all'asta, pubblica o all'incanto-, quella che si attua
di offerte sulla base di un bando o di un invito a offrire, a partire
: un venditore di non si realizza o è diverso per qualità o quantità da commercio
non si realizza o è diverso per qualità o quantità da commercio soddisfatto di sé e un
marciapiedi. -che vende o ha venduto una persona come schiatuata per
per ordine di un organo giurisdizionale, senza o -vendita forzata o giudiziale, quella che
organo giurisdizionale, senza o -vendita forzata o giudiziale, quella che viene effetvo (
2. sm. venditore ambulante o di piazza: chi esercita paesi lontani
merce, senza far uso di banchi fissi o e dà diritto al venditore di
di provenienza, oppure con il nome o con la sigla dell'azienda che la produce
landino, 123: è simonia vendita o compera delle cose sacre e spirituali con
, quando il vino si vende a fiaschi o a barili, e da portar via
5. ant. merce venduta o posta in vendita. ricordi pisani,
vendita, neutro plur. di venditus (o, sostant., venditum),
. bacchetti, -280: ai rivenduglioli o alle rigattiere,... s'affiancarono
, xviii-7-908: il dominio utile è o del feudatario medesimo o delle comunità o
il dominio utile è o del feudatario medesimo o delle comunità o di que'particolari i
o del feudatario medesimo o delle comunità o di que'particolari i quali o per donazione
delle comunità o di que'particolari i quali o per donazione o per vendizióne lor fattane
di que'particolari i quali o per donazione o per vendizióne lor fattane da'feudatari.
volgar., ì-578: se lo forestiere o lo peregrino arricchisse fra voi, e
. si occupa della vendita di un bene o di una merce. -certa.
grava in partic.: che è proprietario o gestore di un negozio o venduto (part
che è proprietario o gestore di un negozio o venduto (part. pass, di véndere
è valido... della pescaggione o caccia che si sia per fare in quel
che si sia per fare in quel giorno o in altro tempo e luogo stabilito,
sopra tutto uccidesse in quel puleggio platone, o almeno lo vendesse perché danno non ne
scrittore, un giornalista); dettato o compiuto per tali fini (un discorso,
creatore. 4. che tradisce o vien meno a un obbligo morale, a
3-11: ebbimo sempre con noi, pochi o molti, i rappresentanti della venduta [
(venefìzio). somministrazione di veleno o di sostanze tossiche, avvelenamento; omicidio
fornicazione, adulterio, immondizia, impudicizia o lussuria, o servitù d'idoli; li
, immondizia, impudicizia o lussuria, o servitù d'idoli; li venefici, l'
menti, i mali emuli, le contenzioni o l'ire. boiardo, 1-80: stimando
: stimando il re che per veneficio o modo de incantazione fusse dalla moglie così
contiene sostanze velenose, con effetti tossici o mortali (una pianta, un preparato,
-che inietta sostanze tossiche nell'organismo umano o animale (un insetto). carducci
1-5: se codardo / livor mi sferza o punge, / provocando il destin passo
venefiche. 3. che prepara o spaccia veleno o sostanze malefiche; che
3. che prepara o spaccia veleno o sostanze malefiche; che è colpevole di
, 404: ma la è poi venefica o no questa controversa calunnia? 5
alimenti. -che procura profonda inquietudine o sofferenza morale (un rimorso, una
ceraste smozzicate. 3. intriso o mescolato con veleno o con altre sostanze
3. intriso o mescolato con veleno o con altre sostanze tossiche, reso velenoso
fai proromper gl'inni / venenati, o medusa! 5. che arreca sofferenza
venenìfero, agg. ant. che contiene o costituisce veleno; tossico, velenoso.
costituisce la causa di una profonda afflizione o di corruzione morale, spirituale o, anche
afflizione o di corruzione morale, spirituale o, anche, di una degenerazione dei
ant. e letter. che contiene o costituisce veleno; che può essere causa
; che può essere causa di avvelenamento o avere effetti tossici per l'uomo o
o avere effetti tossici per l'uomo o per gli animali (in partic. un
e falli bollire in acqua con doi o tre capi d'aglio e con mollica di
/ cui l'egual non vibrò tartaro o scita, / stassi sull'arco ancor dell'
una creatura fantastica. giacomo da lentini o monaldo d'aquino, 455: guardando basilisco
i tuoi merti, / son coperti o scoperti -o dove sono? firenzuola,
817: non son più fiori o gentil frutti il fine / d'amor,
. che esercita sugli altri un'influenza negativa o moralmente corruttrice (una persona, la
. l. martelli, 3-250: o venenosa stella / non fostu in ciel,
mente adoro, a me venite, / o popoli squamosi / di questi regni ondosi
e a gracidare nella cloaca, restando abbattuto o deserto ogni altare venerabile.
dimorano. t. molza, lxv-23: o sacro santo e venerabil teschio, /
profonda. 4. che esprime o suscita profonda riverenza (un epiteto,
. donato degli albanzani, i-189: o dittatore, io ti ho chiamato padre
tasso, i-44: né parlerò di roma o di napoli; perché quella venerabile per
del tutto di esserti dedicata, o venerabile italia. 6. remoto nel
una di quelle coppe di bronzo antico o di porfido, di perfetto lavoro, alle
, venerandissimo). che è oggetto o è degno di venerazione, di adorazione,
. loredano de'medici, ii-65: o venerando, immenso, eterno lume,
morale, la posizione occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa; onorevole
occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa; onorevole. -anche come attributo
l'elevatezza morale, l'autorevolezza, o, anche, l'età avanzata).
semplicità di que'rozzi tempi conoscesse, o sapesse usare. boschini, 563: o'
4. che impone ubbidienza, osservanza, o, anche, pio rispetto, in
basato su criteri di somma giustizia, o di assoluta moralità o anche perché antico,
somma giustizia, o di assoluta moralità o anche perché antico, tradizionale (una
a suo poter ne strugge / molte, o ricrea come gli pare. leoni,
mazzini, 14-239: credo la artistica o per rantichità (un edificio, un monumento
e deferenza. bettincioni, ii-220: o fortunate e care mie sorelle, / venerate
più per età veneranda di te [o firenze]. 9. vecchio
devozione il ricordo di una persona amata o cara; onorare la memoria di qualcuno in
memoria di qualcuno in quanto personaggio stimato o illustre, in partic. celebrandone l'
loro virtù, scienza, e valore, o altre opere gloriose. da ponte,
riconoscere l'autorevolezza di un'istituzione politica o, anche, di una tradizione culturale,
devozione un principio critico, un valore o precetto morale o spirituale, assumendolo come
critico, un valore o precetto morale o spirituale, assumendolo come norma di comportamento
di devozione pia e riverente (dio o le divinità pagane, i santi,
le reliquie, le immagini sacre, o anche i luoghi a essi consacrati;
, con riferimento a lettere, documenti o indicazioni di persona particolarmente illustre.
, immagin vezzosa, / vieni, o d'ulisse venerata sposa. -che
di felicitarla, e vostra eccellenza ricevere o ritenere nel numero de'suoi veneratori.
non mi crediate scortese a voi, o freddo veneratore della santa memoria di lu-
pia e riverente devozione per dio, o le divinità pagane, per i santi,
le reliquie, le immagini sacre, o anche i luoghi a essi consacrati;
che si fa a dio con atti interni o esterni. savonarola, 8-ii-122: appresso
venerazione di qual si voglia altro segno o carattere. porcacchi, i-80: apollo
un'autorità, a un'istituzione politica o religiosa. b. davanzali, i-179
più per la posizione sociale che ricopre o per l'autorità che rappresenta), manifestato
quale alli nostri maggiori facciamo reverenza, o in umiliare lo corpo o ne'reggimenti,
facciamo reverenza, o in umiliare lo corpo o ne'reggimenti, o nelle umil parole
umiliare lo corpo o ne'reggimenti, o nelle umil parole. di costanzo, 1-354
pietà. -con riferimento alle spoglie o al sepolcro. loredano, 1-14:
morale, alla posizione occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa).
occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa). tasso, n-ii-96:
un artista ritenuto di singolare ingegno, o per la cultura e le tradizioni del passato
. machiavelli, 1-i-163: quelli prìncipi o quelle republiche le quali si vogliono mantenere
, n. 3. -venerdì santo o di passione, quello della settimana santa
dal digiono almanco uno dì della settimana o il venere o il sabato. ulloa [
uno dì della settimana o il venere o il sabato. ulloa [guevara],
erotismo, spirito vitalistico); che deriva o è opera dalla dea venere.
2-xxiii-669: se questi [marziani], o i seleniti e i venerei e i
dal qual loro dominio chiunque prende impressione o qualità (o gioviale, o venerea,
dominio chiunque prende impressione o qualità (o gioviale, o venerea, o d'altro
impressione o qualità (o gioviale, o venerea, o d'altro tale nome)
qualità (o gioviale, o venerea, o d'altro tale nome), dal
si dipingono ne la faccia di palido o di rosso colore. boccaccio, i-64:
. -mancare più di un venerdì o qualche venerdì: essere strambo, bislacco
venere e vulcano. -opera pittorica o plastica che rappresenta tale divinità. -
e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia
, ii-145: venere aduste, idest conche o nicchi adusti. santi, i-360:
venereo nasca sempre dalle vessicole ripiene, o dall'abbondanza di quell'umore.
nella casa di venere in tauro o in libra, ha a dimostrare questo cotale
maremma viene l'estate malato a volterra, o guarisce presto, o presto muore:
a volterra, o guarisce presto, o presto muore: le malattie dipendenti da guasto
de'naturalisti; specie di chiocciola, o nicchio marino, del genere de'bivalvi.
. e letter. degno di venerazione o, anche, di ossequio e rispetto;
non ci capiti di svegliarci coi marziani o coi venericoli o coi mercuriali fra i
capiti di svegliarci coi marziani o coi venericoli o coi mercuriali fra i piedi.
. c. -lingua vendica (o, anche, il vendico, sm.
fiorita in tale territorio (modi espressivi o figurativi). goldoni, xiii-894
, veneto, vene- to-stradioto, veneto-dalmatino o schiavone, pavano e berga
masco. -stor. regno lombardo-veneto o, anche, il lombardo- veneto:
. -che è originario o abitante di tale regione. -anche sostant
veneti, calco del gr. 'ouévetoi o bévexou vèneto2, agg.
da una serie di lamelle di plastica o alluminio collegate da nastri e cordicelle,
le favelle, le quali non mai, o quasi non mai raddoppiano le consonanti,
. venezianismo, sm. vocabolo o modo espressivo tipico del dialetto veneziano.
libero senso decorativo e compositivo di veronese o di tintoretto non li toccò d'altra parte
spirito) peculiari di chi è nato o vive a venezia. m.
scialle, allo svolto di una 'calle'angusta o alla discesa di un ponte una figura
in partic., cittadino (o, anche, funzionario, magistrato, ecc
che nel comico della poesia popolare è ironia o satira, si fa nel dialetto veneziano
, l'uso proprio di venezia, o della repubblica di venezia; alla foggia,
gli mettesse in testa uno involgio da turco o una berretta delle nostre, o pure
turco o una berretta delle nostre, o pure alla viniziana. inventario di alfonso
è costituito da lastrine irregolari di marmo o pietra collegate da malta. - anche:
è fatto di frantumi di marmo di due o più colori, incastrati in uno strato
, incastrati in uno strato di forte smalto o stucco fresco, anch'esso variamente colorato
disprezzavano coteste storie di paladini udite lombardamente o venezievolmente strillare da rauche voci pe'trivii
, / amore. iacopone, 1-8-13: o bontà nobelis- sima, chi ne farà
infliggere vendetta a aualcuno. re enzo o guittone, 456: tempo è da vengiare
; vendicatore. guittone, xxxii-162: o vengiator di mia onta, o ventore /
xxxii-162: o vengiator di mia onta, o ventore / d'onne meo percussore.
onne meo percussore. boccaccio, iii-7-79: o casta dea, de'boschi lustratnce,
. -perdono politico per una ribellione o un tradimento. guicciardini, i-343:
2. esenzione da un obbligo o da un divieto; concessione straordinaria,
chiede perdono per i peccati a dio o, per intercessione, alla madonna, ai
colpevole apparire, che chieder venia, o umiliarsi. carducci, ii-12-119: non
, di comportamenti che possono apparire scortesi o inopportuni). moretti, i-652:
: i modi e gli stilemi sgarbati o illeciti..., vocaboli e stilemi
nomini leggierezza di poco rilievo, o neo veniàbile. lubrano, 2-290: è
, 1-154: parvi dunque peccadiglio veniale, o degno di scusa, che uno.
-per estens. che deriva etimologicamente o semanticamente. stigliani, 125: quando
dipenda cosa vegnente che sia in essere, o che debba essere. c. i
mortalità sia nella città di firenze un anno o due, perché prima offende la romagna
due, perché prima offende la romagna o la lombardia che la città nostra,
di andare a berlino per darvi sei o otto lezioni. 6. tose
succhiava, e non rade volte due o tre giorni senza poppare si manteneva.
pochissimo cibo; quale talora per tre o quattro giorni affatto tralasciava: e nulladime-
. in cui la desinenza è, o inizia, per -0, -a; subiscono
di avvicinamento al luogo in cui sta o si colloca idealmente chi parla o scrive;
cui sta o si colloca idealmente chi parla o scrive; è anche unito a particelle
; avvicinarsi, accostarsi a un luogo o a una persona; presentarsi a qualcuno,
-in relazione con una prop. finale implicita o con un compì, che indica lo
gr., i-376: venite, o dee; spirate, o dee; spandete
: venite, o dee; spirate, o dee; spandete / la deità materna
vo'donzela. 5. volgersi o giungere a un interesse, a un comportamento
un grado gerarchico, una posizione successiva o subordinata ad altri in una scala di diritti
la madre, in concorso de quali, o di ciascuno di loro, non possono
loro, non possono venire l'avo, o pavia. 10. provenire (
con l'indicazione del luogo di partenza o di origine). - anche di animali
tasso, n-iii-726: dal castello venite, o di qual altra parte? d'annunzio
due direzioni contrarie. -anche di animali o di sogg. inanimati. bernardo,
acqua quaranta in cinquanta sottili, più o meno (siccome vanno e vengono).
). -avere una collocazione spaziale, o anche logica, d'importanza, rispetto
dispensa). petrarca, 53-38: o grandi scipioni, o fedel bruto, /
petrarca, 53-38: o grandi scipioni, o fedel bruto, / quanto v'aggrada
lo re s'aproximava alla sua citade o reame, et era tre giornate luntano eia
. - venire dal cuore-, prorompere o essere sincero, sentito. giorgio dati
14. passare in mano, in possesso o proprietà di altri, pervenire a un
. -essere corrisposto, versato come retribuzione o compenso. b. davanzati,
di quelle cose che precedettero quella parte o le vennero dietro. buonarroti il giovane
i-23-119: dicon che duol di ginocchio o di braccio / viene per freddo dentro,
/ preso alla bruma, al vento o al sereno. manzoni pr. sp.
in quella capannuccia. bonghi, 1-35: o fosse la fragilità mia, o il
: o fosse la fragilità mia, o il mio critico avesse torto, a me
assalirlo quando cantava in su la scena, o quando ardendo la sua casa la notte
due tomi di supplementi scritti nella vecchiaia, o i primi scritti nella gioventù? ghislanzoni
un desiderio, la voglia di qualcosa o di fare qualcosa). corona de'
. m. corti, 135: due o tre volte il sonno è sul punto
relazione con un compì, pred. o un aw.). g.
(un tempo specifico, quello adatto, o dovuto, o atteso per fare qualcosa
specifico, quello adatto, o dovuto, o atteso per fare qualcosa). -anche
. fausto da longiano, iv-192: o roma maladetta,... vedranno ne'
, attendere il sopraggiungere di qualcosa trascorrendo o ingannando il tempo in un certo modo
22. derivare da una causa o da un presupposto; procedere; venire
/ ciascheduna vertute da costei, / o vero il gener loro. sacchetti, v-5
prima che 'l corpo mio si snerve o spolpe. m. barbaro, lii-12-344
utili. -provenire per evoluzione linguistica o per derivazione etimologica. c.
e a sostenere, che tutta, o quasi tutta la nostra lingua derivi dalla lingua
nostra lingua derivi dalla lingua antica, o dalla corrotta non ne venga qualche altra parte
in relazione con un compì, predicativo o con un avv.); riuscire
. fausto da longiano, iv-4: o quanto furon felici quei filosofiin venire, come
accade indipendentemente dalla volontà di qualcuno, o per improvvisa casualità (in partic. nelle
, indica il progressivo attuarsi dell'azione o il protrarsi della durata di essa.
. -indica progressiva intensificazione dell'azione o dello stato espresso dal gerundio.
essere eletto, nominato a un grado o a una dignità. monte, 1-ix-96
- notizie, ragguagli su qualcuno o qualcosa, ad approfondirne gli aspetti;
dopo una digressione, chiuso un inciso o, anche, sull'argomento che ha
sia quel che si voglia, scultura o pittura. carducci, ii-2-282: io,
un fare alla carlona, scamiciato poco o molto, che viene come vuol venire.
-discendere; camminare verso il basso o, anche, dirigersi verso il luogo
vigne ci si legassero con le salsicce o che pure le civette ci cacassero mantelli,
dello stilo quando la luce vien meno o il sole l'offusca al passaggio d'
nube foriera di tempesta. -volgere o giungere al termine; cessare, finire (
negativa assume il significato di durata lunghissima o interminabile). dante, conv.
agnizione adiviene per segni. i segni o sono innati, o veniticci.
segni. i segni o sono innati, o veniticci. 4. che cresce
di potenza), che ne è nativo o abitante. -per anton.: poeta
. -per anton.: poeta venosino o il venosino, sm.: il poeta
, sf. invar. medie. arresto o rallentamento, patologico o provocato in modo
medie. arresto o rallentamento, patologico o provocato in modo artificiale, del circolo
avvolge e spinge quanto trova in aria, o sulla terra, o sul- l'acque
trova in aria, o sulla terra, o sul- l'acque; e non può
è costituito da una striscia di carta o tessuto (seta, pizzo, ecc.
aprire (formando un settore circolare più o meno approssimato al semicerchio) e richiudere
(ma ne esistono anche costituiti di penne o piume o formati da una paletta
anche costituiti di penne o piume o formati da una paletta con manico).
d'acqua che si allarga a semicerchio o spruzzo di neve o di fango.
allarga a semicerchio o spruzzo di neve o di fango. ojetti, i-296:
ventagli / di paradiso. -fronda o cespuglio allargato; foglia di palma. -
in mano dal giocatore fermandole al centro o aperte sul tavolo da gioco.
mitraglieri con la vostra arme nuda addosso o chiusi nei vostri carri corazzati, ventaglio invisibile
ma variamente, et in più modi perché o i ventagli si serran nel subbio o
o i ventagli si serran nel subbio o ne la trave. -ventaglio del cuore
: tal ricetto / del cuore ventaglio, o pur polmone è detto. 6
auxerre le viti sono piantate a spalliera o intrecciate a ventaglio. carena, 1-58:
: 'ventagli'dicono i giardinieri l'albero o pianta, che stendendosi a guisa di
non tremi. montale, 1-99: o rabido entare di scirocco / che l'arsiccio
. far vento, smuovere l'aria presso o intorno a qualcuno sfiorandolo, determinando una
case, in cima ai campanili, o in alto di altri edmzi, come finimento
, volubile, che muta facilmente opinione o atteggiamento per tornaconto o per indole,
muta facilmente opinione o atteggiamento per tornaconto o per indole, per viltà.
per metafora dicesi a persona che cambi opinione o propositi secondo il tornaconto. papini,
. ventaglio, in partic. di seta o di stoffa, talora decorato con figure
stoffa, talora decorato con figure dipinte o anche con versi di poesie o canzoni
dipinte o anche con versi di poesie o canzoni. caro, 12-iii-3: vi
ventarole. -da, per ventarola o ventarole (con valore aggett.):
valore aggett.): di facile o banale composizione o esecuzione (una poesia,
): di facile o banale composizione o esecuzione (una poesia, una canzone
'carnet'e ne componga versi per albi o per ventagli o per ventarole o per
ne componga versi per albi o per ventagli o per ventarole o per musica.
albi o per ventagli o per ventarole o per musica. -mettere sulle ventarole:
in pittura, che si apponga al cammino o su o giù, o dentro a
, che si apponga al cammino o su o giù, o dentro a fuori,
al cammino o su o giù, o dentro a fuori, e fino al para
carta che vengono fatte girare rapidamente correndo o esponendole al vento; girandola. fanfani
ventate calde dello scirocco. -soffio o spostamento d'aria. sbarbaro, 6-18
3. piccola quantità di materiale, mossa o portata via dal vento. manzoni
breve durata, di una tendenza artistica o di un'ideologia politica. r
'orientamento', come fu chiamato 'verso sinistra'o accolse 'una ventata del nord'.
257: all'apparir tuo muore, / o ventavol entile, / tutto il valor
terra che si può, quando non piova o ven- teggi, sì che non se
zaffarano. = dal lat. vitellum o vitellus, dimin. di vitùlus (v
affittuario ad apportare miglioria alla produzione agricola o ai beni del fondo. to
-per estens.: che ha aspetto o caratteristiche proprie di chi è giovane.
ventenne. tèrésah, 1-259: « o patria, o patria, o patria!
tèrésah, 1-259: « o patria, o patria, o patria! » ecco,
: « o patria, o patria, o patria! » ecco, il lamento
2. che dura da venti anni o, per estens., da molto
, che occupa in una progressione o in una serie il posto corrispondente al numero
riferimento al membro di una dinastia principesca o a un papa, che regna con il
venti parti in cui può essere frazionato o diviso un intero. -anche in numerali
fu un cittadino fiorentino ricco di venticinque o trenta mila. scudi, il quale
grande, non si ragiona più di tórre o tenere usurpato il governo a quattro,
governo a quattro, sei, dieci o venti cittadini, ma al populo tutto.
trenta per ognuna di quelle cellette, o accovacciati sotto i portici, sur un
il fargli de'cinque del contado, o degli ufficiali della torre. g.
. sm. il numero, la cifra o il segno grafico che indica tale grandezza
temperavano a loro talento coll'aprire più o. meno, e col chiudere le aperture
denominazioni di certe aperture fatte nel soffitto o nei muri delle case, delle chiese
di una fortificazione per mascherarne l'apertura o davanti al vano di una cannoniera per proteggere
della corte, qualche spingarda, qualche cerbottana o zibrettone e qualche passavolàno. =
, tr. letter. pronunziare con ira o veemenza apostrofi, critiche nei confronti di
croce, ii-1-161: le nere fave o i ceci saltano sulla grande aia, spinti
saltano sulla grande aia, spinti dal vento o dall'impeto del ventilabro.
e continuo. boccaccio, 1-8: o giovani, i quali avete la vela della
in aria con la pala il grano o altri cereali lanciandoli controvento o facendoli investire
il grano o altri cereali lanciandoli controvento o facendoli investire da una corrente d'aria
corrente d'aria per separare i chicchi o i semi dalla pula e dalle altre
e confuso tra paglia, e bolla, o pula, non essendo arrivato il tempo
la polvere ricavata dalla frantumazione del talco o dello zolfo a una corrente d'aria al
lionetta vergine e pura n'andò a marito o non: ché anco oggidì in cometo
la forgia. -figur. suscitare o rendere più intensa, più viva una
sua eredità, segno che la credevano o la speravano morta. 8.
, oscillare scosso del vento (un albero o le sue fronde, l'erba)
d'erba e di fronde, / corsegli o sembra infellonito e pazzo.
ventilare. -aspirare fumo di sigaretta o pipa. f. montani, 50
al grano tare polveri e fumi o di assicurarne il raffreddamento (un macchinario
a forza centrifuga a quelli a vite o elica. gozzano, i-511: in ogni
-apparecchio che provvede a far circolare aria o altri gas negli impianti industriali.
né di vista. formato da piastre o pietre bucherellate, e messe a contrasto porta
magazzino di mobilia, 31: i ventilatori o siano ca nali d'aria
. che libera dalle impurità il grano o altri cereali, vagliatore. - al figur
in aria con il ventilabro il grano o altri cereali per liberarli dalla pula e dalle
dalla presenza di masse d'aria in movimento o di venti costanti e di moderata intensità
con l'apertura periodica di porte e finestre o sfruttando le diverse condizioni di umidità che
l'interno e l'estemo e ventilazione artificiale o meccanica quella che è praticata per mezzo
di impianti a compressione, ad aspirazione o di ventilatori. targioni tozzetti, 6-180
. targioni tozzetti, 6-180: porte o usci delle stanze grandi o piccole,
6-180: porte o usci delle stanze grandi o piccole, quanto giovi che sieno in
denominazioni di certe aperture fatte nel soffitto o nei muri delle case, delle chiese,
presa i tedeschi tanta audacia, che quindici o ventimila di loro assalterebbero ogni gran numero
quel tempo nel nostro regno per vinti o trenta mila svizzari a piedi tutti. battaglia
altrettante lire italiane; le banconote (o la banconota, che ebbe corso per breve
, oggetti, ecc. in misura esatta o, per lo più, approssimativa.
intorno al ventesimo anno, poco meno o poco più. bettini, 1-326:
ad essere un soldo veneto la libra, o poco più. sbarbaro, 5-108:
.): che ricorda in proporzioni o a un livello minore un modello; in
il ventiquattresimo giorno di un mese o anno di un secolo.
indicare il modo di indossare il cappello o un copricapo inclinato da una parte,
finita; non esserci più speranza di riuscita o di indulgenza (anche come minaccia)
età si finisce fino allo anno 25 o 27. la gioventù... comincia
dall'anno vintisette per fin al quaranta o quarantacinque, secondo le complessioni.
. 4. indica l'anno ventitreesimo o il ventitreesimo giorno del mese. -
così fatti epiteti,... o per la troppo lunga o per la troppo
.. o per la troppo lunga o per la troppo ardita e nuova composizion
la virazon, che chiamano, marea, o vento di mare ch'è il villano manda
la rapidità con cui si muove qualcosa o qualcuno, l'incostanza o, anche
muove qualcosa o qualcuno, l'incostanza o, anche, il coraggio, la forza
, la forza morale di una persona o qualsiasi evento che possa influire sulle azioni
prodotta artificialmente, impiegata in determinati impianti o installazioni. -mulino a vento: v
: v. sottovento. -venti costanti o generali: quelli che spirano sempre nella
in quelle bande. -vento boreale o di borea: tramontana. salvini,
in alto. -vento di bolina o stretto: quello che forma un angolo
. -vento di mare, di marina o marino: brezza che dal mare spira
dalla parte di tramontana. -vento inferiore o al suolo: che scorre fino alla quota
. carena, iii-98: 'vento periodico'o 'regolare': diconsi quelli che in certi
in certi tempi del giorno, del mese o dell'anno spirano da un punto dell'
ma a intermittenza. -vento superiore o d'alta quota: che soffia oltre i
a patara. -figur. momento o circostanza, occasione propizia per raggiungere uno
'ribalta'. -qual buon vento ti o vi porta, ti o vi manda!
buon vento ti o vi porta, ti o vi manda! (o anche,
porta, ti o vi manda! (o anche, semplicemente qual buon vento)
, e massimamente chi siede in alto o ha buon vento in poppa. nievo,
intemo, ch'escano per la bocca o per disotto. d'annunzio, iv-2-420:
farte chiamare. cavalca, iii-30: o tu presontuoso, il quale sei ancora
le cose vili compera care l'uomo superbo o quando per lo vento della superbia perde
della vita, e lotta cogli altri o con se stesso, ed è rapito dal
circostanza che induce irresistibilmente a determinate scelte o comportamenti. davila, 611: in
vedete. -situazione, circostanza o insieme di circostanze, di condizioni che
, di condizioni che possono essere favorevoli o contrarie (in partic. nelle espressioni
vita serena. boccaccio, 1-8: o giovani, i quali avete la vela della
. ciò che costituisce causa di corruzione morale o spirituale, di vizio, di peccato
8. ciò che è effimero, fugace o, anche, inutile, vano.
risente di determinate situazioni e condizioni ambientali o personali. montale, 12-190: tira
linguaggio giornalistico, segnali premonitori di situazioni o di fatti minacciosi (dal titolo del
tener troppo piccola in proporzione alla cavità, o 'anima'del cannone, e che quell'
1-228: 'venti': così chiamano tre o più funi legate verso la cima degli stili
22. marin. ciascuna delle manovre fisse o correnti che servono a stabilizzare qualsiasi asta
che servono a stabilizzare qualsiasi asta sporgente o a fissare solidamente fumaroli, colonne,
lavoro vien meglio. -buchi o vuoti che si formano durante la gettata
vi ha getto che vada esente da buchi o venti, così chiamati: per rimediarci
acciò non vi venga senza qualche titolo, o forma che faccia vedere che egli a
, gettare fatiche, parole, ecc. o parlare al venaretino, 20-179: -io
con loro - to-. agire o esprimersi inutilmente, vanamente, senza ottenere
non una futura riforma. -pascere o pascersi di vento: appagarsi dell'apparenza,
,... non guarderà se scemi o stagni il sangue de la vena nobile
vento a qualche cosa. -fare o farsi vento: produrre un movimento d'aria
rimanere deluso, non ottenere alcun risultato o alcun vantaggio. f. d'ambra
usato per ravvivare il fuoco dei fornelli o dei caminetti e per lo più costituito
e piatta composta di trecce di paglia o penne di tacchino o da un pezzo
trecce di paglia o penne di tacchino o da un pezzo di cartone rigido.
lavoro si chiamano 'ventolatore'dalla ventola o vassoia che usano all'uopo. pirandello
e usato per fare aria al viso o scacciare le mosche. sacchetti, v-137
che serve per parare il lume di lucerna o di candela affinché non dia negli occhi
di ferro. -sostegno per candele o lampade elettriche, di legno dorato o
o lampade elettriche, di legno dorato o cartapesta o altri materiali, che si appende
elettriche, di legno dorato o cartapesta o altri materiali, che si appende alle
che si appende alle pareti delle case o delle chiese e può essere decorato con
può essere decorato con una tavola dipinta o uno specchio. crusca, iv impress
: è anche un arnese di legno o d'altra materia, a foggia di quadretto
, a foggia di quadretto, con uno o piùviticci da basso, per uso di sostener
larga pala usato per ventilare il grano o altri cereali. citolini, 335:
un muro isolato posto su una facciata o un timpano; muro a vela.
viene fatta ruotare intorno a un asse orizzontale o verticale, offrendo il passaggio a entità
ventolare. vèntola2, sf. tirante o cinghia che serve a tenere in un
a tenere in un determinato assetto due o più elementi. soderini, i-496:
piccole... alzate da terra quattro o sei braccia con corde, tenute
colla vassoia (il che dicono vassoiare o avvassoiare) per levargli da dosso il
. (vìntolo). ventilare il grano o altri cereali. - anche assol.
colla vassoia (il che dicono vassoiare o avvassoiare) per levargli da dosso il
e camerini. -ossigenare il corpo o una parte di esso. sacchetti,
ventolare, / tanto eran di virtù mangni o coperti. tasso, 20-28: sparse
la particella pronom. mutare frequentemente opinione o atteggiamento (nell'espressione ventolare in ogni
, v-5: per la qual cosa, o fratelli miei dilettissimi, in luogo ower
pittura porvi la faccia del vento zeffiro o austro che soffi tra le nuvole, onde
.: piccola coppa (generalmente di gomma o plastica flessibile) che ha la proprietà
far aderire piccoli oggetti a superfici lisce o per creare un flusso d'aria attraverso
come nel caso dello sturalavandini); o per trasportare lastre di vetro o di altro
; o per trasportare lastre di vetro o di altro materiale che non presenta appigli
taglio della vena e con le coppe o ventose e con ogni altro rimedio canonicamente applicato
una mora, per fargli applicare le ventose o coppette. goldoni, iii-686: se
riferimento a persone particolarmente invadenti, importune o, anche, di estrema avidità.
] come la ventosa, perché succhiano o tirano il peggio sangue degli autori, scegliendo
), organo che serve per afferrare o per aderire a una superficie. g
medesimo modo l'aria corrotto nelle cucurbitule o ventose e assottigliato dal fuoco se n'
, sf. tose. bussola, porta o controporta rivestita di panno imbottito e munita
condizione di un luogo esposto al vento o continuamente battuto dal vento. leonardo
.: eccessivo sviluppo di gas nello stomaco o nell'intestino; meteorismo. trattato
fisiologia antiche, condizione di un organismo o, anche, qualità propria di un
l'umida, la fredda e troppo calda o luminosa. leoni, 406: così
ventosa prole / d'euro i nepoti, o pur di noto e d'austro.
infermità avviene, quando il cavallo sudato o siiperauamente riscaldato, si pone in luogo freddo
siiperauamente riscaldato, si pone in luogo freddo o ventoso. g. contarmi, lii-2-38
aspra volontà. -mosso dal vento o, anche, molto perturbato, burrascoso
ch'ella mi batte più che lito / o scoglio o nave batta, ove dà
mi batte più che lito / o scoglio o nave batta, ove dà pena /
aria, di elementi sottili (una persona o un animale, un suo organo,
che non bea toste acque inferme, o vero di paduli, perché le male acque
caso alcuno, perciò che sia acquosa o ventosa; mentre non le duole e non
strettamente vietati i cibi di lor natura lassativi o ventosi. zucchetti, 201: questi
. 8. figur. vanamente presuntuoso o, anche, vuoto, inconsistente,
di fondamento (un modo di comportarsi o di esprimersi, un sentimento, un'opinione
sopporta [questo verso] concetti, o deboli o ventosi. sergardi, 1-246
[questo verso] concetti, o deboli o ventosi. sergardi, 1-246: con
/ guadagni il vitto se si pranza o cena. monti, xii-5-197: l'altro
ultima decade di febbraio fino al 20 o al 21 marzo. foscolo, vi-64
. fagiuoli, 1-7-314: vattene, o ribaldone, / ventraccio, crapulone,
da un brivido dall'occhio alla spalla, o lungo la gamba o sotto la ventraia
occhio alla spalla, o lungo la gamba o sotto la ventraia. 2
parto. iacopone, 24-41: o mamma mia, -ecco le scorte / che
nati, né avendo fatto alcun bene o male, fu detto che il maggiore servirà
2. colpo, botta data o ricevuta con il ventre; panciata.
sera cose che ti movino il ventre, o finge doglie di fianco e scappagli da
. -per alludere allo stato di sazietà o di fame. fagiuoli, i-161:
ha una grata casa da frati, o che ghe darò un pugno su la testa
, lxvi-1-41: togli il ventre di porco o di castrone bene lavato e netto.
: favorisca fortuna ogni tua voglia, / o casta e nobilissima donzella, / del
loro madri / a ritrovarsi in marciapiedi o in prati / preistorici. -con
/ mortai ventre. -basso ventre o ventre inferiore, la parte inferiore dell'
per simil. profondità interna di una montagna o della terra (in partic. nell'
con la bocca stretta a guisa di pentole o di vetrine più tosto. spallanzani,
6. la parte più interna e centrale o, anche, più nascosta di un
gianelli, ii-99: la cetra antica o l'hazur è secondo il e cai
ven t r ic ol o). ventricida, agg.
dell'organo digerente che corrisponde allo stomaco o a una sua porzione (e attualmente
essi nervi escono dal fondo de'ventricoli o vero cellule ed escono dalla parte dinanzi.
-in partic. ventricolo cardiaco o del cuore (e, per an-
ventre di piena: tratto di un fiume o di un corso d'acqua in cui
giamboni, 8-i-244: quando l'uomo, o altra bestia [il bue] lo
velocità (con riferimento a una cavalcata o a una corsa). de amicis
, ventre (anche con uso scherz. o iron.). anonimo genovese,
prese le braccia. burchiello, 32: o gajo erennio, poi che la
da venter faliscus 'ventre di maiale o di altro animale infarcito', comp. da
ta di manguei, ch'è come lesena o punta acuta, overo altra sorte
overo altra sorte di lanzetta, o rasoio si passavano i ventrini presso ai stin
con la nutrizione, con i piaceri o con l'abilità culinaria. f.
fiore di cardo e non con caglio o ventrucci. = vezzegg. di
ventricolo di destra. -ventricoli cerebrali o del cervello (e, per anton.
). ottimo, i-419: mitrito o apoplesia,... sono oppilazioni nel
ottima sostanza. -ventricolo laringeo o di morgagni: diverticolo della cavità laringea
delle nostre lagune varia per la forma più o meno conica e ventricosa.
ventrièra, sf. fascia di lana o di tessuto elastico che si porta a
pelle per proteggere la pancia dal freddo o per contenerla; panciera. anche
. 2. borsa di pelle o di tessuto a forma di larga fascia
, di pelle, che tiensi legata o affibbiata intorno alla vita a modo di
marin. dispositivo di forma triangolare di tela o cavo utilizzato per stringere contro il pennone
. -ci). relativo al ventriloquio o ai ventriloqui. ventrìloquo (disus
. ventura, sf. entità o forza superiore che si ritiene determinare gli
irrazionale (anche con riferimento a personificazioni o raffigurazioni di tale entità). -anche
). -anche: casualità con cui avviene o si determina un fatto, un evento
assegnato per volere di un'entità superiore o del destino a ciascuna persona; vicenda
destino a ciascuna persona; vicenda personale o insieme di vicende, fortunate o no,
personale o insieme di vicende, fortunate o no, che caratterizzano la vita (
espressioni avere in ventura, dare in o per ventura, venire in ventura).
agg. possessivo per indicare 11 destino o le vicissitudini personali. uguccione da lodi
nati sono. bembo, 10-viii-235: o mio forzevole destino, e voi stelle,
. nelle espressioni cattiva, mala, rea o trista ventura). esopo volgar.
coloro e si fossero congiunti con loro, o fossero restati vinti, era certamente non
; avvenimento, circostanza od occasione propizia o vantaggiosa per una persona; fortuna (anche
, per lo più atteso con ansia o con speranza o ritenuto incerto, imponderabile o
più atteso con ansia o con speranza o ritenuto incerto, imponderabile o ineluttabile;
o con speranza o ritenuto incerto, imponderabile o ineluttabile; ciò che riserba l'avvenire
alcuno di quella specie d'astrologhi, o, a dirlo più conforme al vero
accadimento in partic. fortuito, casuale o anche singolare, straordinario. storia de
compiere un'azione, ottenere una soddisfazione o un guadagno, incontrare una persona e
persona e in partic. avere una relazione o un rapporto amoroso (in partic.
rischia di finire come le milizie di ventura o i facitori di miracoli in piazza.
il. nel ducato di ferrara, dono o regalia in natura offerto al signore dai
rappresentazione della natività di cristo, xxxlv-170: o verbo glorioso, idio incarnato / per
dalle torri. -senza alcun fondamento o conoscenza di ciò'che si fa o
o conoscenza di ciò'che si fa o si dice. giamboni, 4-279:
certe cedole si mettono in un sacco o cassetta, e poi a certi tempi si
. 3. chi affronta viaggi o traversie anche senza badare a rischi e
idraul. dispositivo che misura la portata o la velocità di correnti fluide in tubi chiusi
. agg. accidentale, occasionale; accaduto o sorto in maniera irregolare o imprevista.
; accaduto o sorto in maniera irregolare o imprevista. magalotti, 1-102: se
che è prossimo a verificarsi, istituito o a essere compilato, compiuto; che
perché ti mandammo noi a pellegrinare, o lume de'nostri occhi, bastone della
seguito, in un tempo avvenire più o meno determinato; che è destinato a
tal bene potrebbe diminuire ai suoi venturi figli o successori quel suo illimitato orribil potere,
? tommaseo, 13-iii-57: sii meco, o dio: consenti / che alle venture
motivi di avere gli esemplari nelle mani o sul terminare del corrente, o al più
nelle mani o sul terminare del corrente, o al più tardi sul principio del venturo
sofocle. d'annunzio, iii-2-1135: o [luna] regina, che porti la
che fa immediatamente seguito a un capillare o a una vena di piccole dimensioni.
2. sottile traccia di sangue nella saliva o nel catarro.
vènus, sf. ant. sentimento o godimento amoroso (anche nell'espressione venus
connota in partic. l'aspetto fisico o determinati comportamenti, atteggiamenti.
per estens. armonia strutturale di un edificio o delle proporzioni di un'opera plastica.
ammettono verun ordine. barujfaldi, i-83: o venerabil tetto, o illustri mura,
, i-83: o venerabil tetto, o illustri mura, / che ancor l'antica
formale ed espressiva di un'opera letteraria o pittorica; raffinatezza di stile.
in ovidio, tibullo, catullo e properzio o alcun altro latino? della casa,
, quale armilla, qual gioia, o qual piropo? = voce dotta
infastidisca e ci turbi. -trascorso o vissuto serenamente, in pace. antonio
(un modo di esprimersi, uno stile o un autore). panigarola,
per fare che eloquentemente si ragioni, o che si voglia persuadere, o no:
ragioni, o che si voglia persuadere, o no: come sue proprie forme introduce
di lui alla 'pensione', almeno per tre o quattro giorni, assolutamente.
: 'venuta', è la prima annuale apparizione o arrivo dell'uccello di passo, sì
risurrezione del redentore, della sua nascita o manifestazione a'gentili, del suo glorioso
il sorgere del sole, dell'alba o del giorno. delminio i-185: che
acqua: nella costruzione di gallerie stradali o miniere, notevole fuoriuscita di acqua dalla parete
scavo a causa della presenza di una falda o di una sacca. 7.
sm. stor. a lucca, ufficiale o gabelliere che era preposto all'ufficio
luogo (una persona, un animale o, anche, un oggetto, una lettera
esistenziale, spirituale, emotiva, intellettuale o materiale (con riferimento sia a persone
riferimento sia a persone sia a soggetti inanimati o astratti e in relazione con un compì
1-iv-21): parmi, dovunque io vado o dimoro per quella, l'ombre di
5. che suscita determinati sentimenti o atteggiamenti (in espressioni come venuto a
che capita, che si presenta più o meno casualmente in una determinata circostanza.
. 2. figur. situazione o ragionamento arduo da affrontare e risolvere,
). ant. e letter. arbusto o cespuglio selvatico e spinoso; pruno,
in questo loco, / che dui o tre giù ne tomaro accesi, / ch'
. 5. che possiede realmente o al massimo grado le qualità o le
realmente o al massimo grado le qualità o le caratteristiche che gli si attribuiscono (
2. gramm. che si riferisce o che è proprio del verbo. -aggettivo
abbondiamo de'verbali, come fattore, o vero facitore, difensore, o più tosto
fattore, o vero facitore, difensore, o più tosto di- fenditore. fanfani,
documento che attesta e registra quanto è accaduto o è stato dichiarato oralmente in una data
in partic. nel corso di una riunione o di un dibattimento. cavour, i-200
presente in cassa in un determinato momento o delle operazioni di riscontro del movimento di
nave per constatare e giustificare la perdita o la distruzione di oggetti della nave stessa.
tratti tipici del proprio luogo d'origine o della propria nazionalità (ed è attualmente
tu non sei che un pazzo demagogo o uno scaltro mercatante di libertà
affermazioni sia come qualità propria dell'oggetto o dell'ente considerato).
. veranda, sf. balcone o terrazzo coperto e chiuso per 10 più
'veranda': una specie di verone a vetri o in forma di casa rustica aggiunta a
veramente, / quan stri o bianchi raccolti in grappolo; alcune specie,
cusatro / dar le sentenzie false, o che col tòsco / mastro dulità
che col tòsco / mastro dulità o meraviglia. battista mescole il veratro
e 2. con valore limitativo o avversativo: in verità, per ben corretto
superi, verbalissimo). che è proprio o che fatto avessero, io mi credo
che si riferisce alla parola, alle parole o al linguaggio; v'atendessero. betussi
da parole. -anche: comunicato, dato o nare l'una discortesia con l'altra
fatto il vostro dovere verbalizzando l'impedimento o chiamando i carabinieri. questa era la
seguenti modi: i) modi dell'ortografia o della riproduzione; ii) modi della
qualificazione; iv) modi della verbalizzazióne o sintattici. = nome d'azione
famiglia scrofula- riacee che comprende piante erbacee o suffrutticose, con fiori gialli, rossi
suffrutticose, con fiori gialli, rossi o bianchi, diffuse nelle regioni temperate;
guarino guarini, 1-29: fa anche ceruleo o turchino il verbasco o blattaria, che
fa anche ceruleo o turchino il verbasco o blattaria, che ha il fior turchino.
... e finalmente l'isacide o glasto domestico, e selvaggio, di cui
che comprende circa 250 specie, erbacee o arbustive, diffuse specialmente nelle regioni tropicali
2. in roma antica, erba o fronda sacra, come il lauro,
dei feziali quando andavano a stipulare alleanze o ad annunciare le guerre; veniva adoperata
veniva adoperata anche nei sacrifici per inghirlandare o profumare gli altari. livio volgar
. pascoli, i-671: quando si faceva o feriva un foedus, domandava il fetialis
bot. famiglia di piante dicotiledoni erbacee o legnose comprendente alcune migliaia di specie diffuse
colpire, percuotere qualcuno con una frusta o un bastone. f. scarlatti
, sf. ant. colpo di frusta o di bastone. aretino, ii-24
d'america, con capolini a corimbo o solitari e fiori gialli o bianchi.
a corimbo o solitari e fiori gialli o bianchi. = voce dotta,
non consiste che in frasi stereotipe più o meno insensate che s'awicendano ripetendosi spessissimo
meno insensate che s'awicendano ripetendosi spessissimo o s'inframettono in ogni discorso o formano
spessissimo o s'inframettono in ogni discorso o formano oggetto di lunghi soliloqui: verbigerazione.
profluvio sconnesso e senza senso di parole o frasi. landolfi, 9-188: non
per guarirlo ed ella l'ammazza, o nollo guarisce, quello è mostro. gioberti
verbi grazia, in ogni ingiuria o danno, che l'uomo riceve, sonda
sm. ant. e letter. discorso o testo prolisso ridondante e per lo più
prolisso ridondante e per lo più incoerente o privo di senso. della
se fusse il mal del verbio, / o 'l mal dell'acetone, / con
persona che si perde in chiacchiere inutili o che racconta fatti non veri, anche
disparte -e non è un trafficante profittatore o un verbivendolo... -soffre forse più
le verbe). parola, espressione verbale o grafica di un concetto, di un
sempre infamare. lapaccini, lxxxviii-ii-16: o fior di nobiltade, / qual chiama
russa. -per estens. discorso o affermazione; formulazione di un pensiero,
nelle espressioni verbo della mente, interiore o interno). dante, par.
più in espressioni come verbo di dio o divino o del signore o di gesù
espressioni come verbo di dio o divino o del signore o di gesù cristo,
verbo di dio o divino o del signore o di gesù cristo, ecc.)
. opinione, discorso autorevole e incontestabile o ritenuto tale. -anche: ordine, disposizione
dio'tutti ubbidiranno e gli ordini verbali o scritti diverranno azione: il verbo si
, indica un'azione, uno stato o un divenire correlato al soggetto della frase,
egli fa, denota differenza di tempo, o presente, o passato, o futuro
differenza di tempo, o presente, o passato, o futuro. bontempi, 1-1-19
, o presente, o passato, o futuro. bontempi, 1-1-19: egli è
11-86: saranno ben pochi quei verbi anomali o difettivi latini il cui proprio puro e
vero tema, disusato in latino, o le cui voci che in latino sieno o
o le cui voci che in latino sieno o perdute o irregolari, si conservino,
cui voci che in latino sieno o perdute o irregolari, si conservino, e regolari