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vol. XXI Pag.65 - Da TORRAIOLO a TORREFAZIONE (21 risultati)

). costruzione a sviluppo verticale più o meno accentuato, con ianta circolare o

o meno accentuato, con ianta circolare o poligonale, isolata o annessa a edi-

con ianta circolare o poligonale, isolata o annessa a edi- ci, usata,

. in epoca medievale, come fortificazione o luogo di osservazione. elegia giudeo-italiana,

per lo più nell'espressione torre civica o comunale). leopardi, 22-51:

espressioni comparai, per indicare saldezza morale o psicologica, inflessibilità. dante, purg

che veniva accostata alle mura della fortezza o della città da assediare (anche nell'

assediare (anche nell'espressione torre mobile o portatile). giamboni, 7-162:

di una torre merlata di forma rotonda o, se blasonata, quadrata. 6

guerra, struttura corazzata chiusa, cilindrica o a base poligonale, fissa o girevole

cilindrica o a base poligonale, fissa o girevole, usata in partic. per contenere

di testa la palla a un compagno arretrato o meglio piazzato perché la tiri in porta

3. 13. tecn. struttura o apparecchiatura artificiale, a sviluppo verticale,

verticale, destinata a varie operazioni tecniche o scientifiche (in espressioni quali torre di estrazione

olio, di gettarvi dentro una pina accesa o un mattone vecchio arroventito o dell'allume

pina accesa o un mattone vecchio arroventito o dell'allume o del sale o del nitro

un mattone vecchio arroventito o dell'allume o del sale o del nitro o della morchia

arroventito o dell'allume o del sale o del nitro o della morchia d'olio

dell'allume o del sale o del nitro o della morchia d'olio d'uliva torrefatta

commestibili per la preparazione di impasti dolciari o di infusi. p. bianco [

, 1-iv-169: il giusto grado della torrefazione o ab- brustolimento, è che il caffè

vol. XXI Pag.66 - Da TORREGGIANTE a TORRENTISMO (17 risultati)

alla pietra un certo grado di torrefazione o arrostitura... la rende friabile.

, in partic. liquida che sgorga o fluisce con impeto e abbondanza. -in

di orina, ecc. -spargere un torrente o torrenti di sangue-, compiere una strage

lorenzo de'medici, ii-13 2: o cor mio, così piagato / fa di

: stuolo, schieri disordinata di armati o di fuggitivi. c. campana,

piazza. 4. gran serie o sequela di atti, avvenimenti o obblighi

gran serie o sequela di atti, avvenimenti o obblighi che si presentano contemporaneamente o in

avvenimenti o obblighi che si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo.

sebbene a tutti comunemente gradì, che o superabile o insuperabile che fosse, trovasse

tutti comunemente gradì, che o superabile o insuperabile che fosse, trovasse per qualche

consigliata. 5. manifestazione intensa o veemenza di una passione o di un

manifestazione intensa o veemenza di una passione o di un sentimento (anche con valore enfatico

qualche altra goccia ai torrenti di eloquenza sollecitati o estorti ai critici dal centenario dantesco,

9. medie. torrente circolatorio (o, disus., del sangue):

: monte, porto, città, bosco o torrente / abbi, se puoi per

/ abbi, se puoi per vicino o parente. 13. dimin.

di ciottoloni, dove scorre un rigagnolo o terrentaccio, secondo la stagione. d'

vol. XXI Pag.67 - Da TORRENTISTA a TORRICELLA (27 risultati)

(per lo più) in pianura o nel fondovalle dalle acque di un torrente

una produzione cinematografica, letteraria, artistica o anche legislativa o chi ne è l'

letteraria, artistica o anche legislativa o chi ne è l'autore, anche con

3. caratterizzato da un notevole fervore creativo o espressivo (un'opera, in partic

(un'opera, in partic. musicale o, anche, l'autore).

ii-741: viva la faccia degli scrittori torrenziali o che non hanno tempo da perdere!

tempo da perdere! -che parla o viene espresso con foga e con copiosità,

di termini e argomenti (un oratore o un discorso, un'affermazione).

torrése, agg. ant. prodotto o proveniente dal giudicato sardo di torres o

o proveniente dal giudicato sardo di torres o dal suo capoluogo porto torres.

in partic. difensivi, di avvistamento o di segnalazione. antichi portolani italiani

signorili, talvolta culminante con una loggia o una terrazza. guerrazzi, 1-793:

. -piccola costruzione sopraelevata al muro o alla rete di recinzione posta a presidio

presidio e sorveglianza di caserme, carceri o campi di prigionia. bilenchi, 14-232

tetto, e dalla quale per uno o più buchi esce il fumo, che span-

... può alloggiare contemporaneamente due o più obiettivi. 5. per estens

: quelle focacce di farina di durra o di tief, del peso di una buona

, alcuni cosparsi di anice di grano o di sesamo; sfogliatelle, torroni; catinelle

lo più corazzata, armata con mitragliatrici o artiglierie, appartenente a mezzi mobili (

di comando per la navigazione in superficie o come base ai periscopi. baldini

che sporgesse sulla superficie liquida il periscopio o la torretta del sottomarino.

intelaiatura metallica usata come supporto per una o più mitragliatrici. marinetti, 1-118:

disegno il punto migliore per piazzare un cupolino o una torretta per il mitragliere; poi

svenduti a piccole compagnie private nelle antille o in australia. 8. teatr

8. teatr. struttura metallica o impalcatura di legno che serve per supporto

a una torre (traliccio di ferro o impalcatura di legno) che serve come supporto

a diversi usi, in partic. difensivi o di abitazione fortificata. g

vol. XXI Pag.68 - Da TORRICELLATO a TORRIONEGGIARE (15 risultati)

signorili e talora culminante con una loggia o una terrazza. ghirardacci, 3-144:

lunga circa 7 cm di colore marrone o verdastro; vive in zone litoranee sui fondali

vive in zone litoranee sui fondali fangosi o sabbiosi, in acque poco profonde.

tale elemento, è detto vuoto torricelliano o barometrico. guglielmini, 2-291:

non servire della frase del celebre sinclario, o nel barometro torricelliano, vi si trova

costruzione a forma di torre soprastante palazzi o case signorili. chinazzo, 729

. -dalla zona torrida alla gelata o al mar gelato. in tutto il

.. figur. appassionato, intenso o, anche, tumultuoso, veemente (

). custode, guardiano, difensore o, talora, abitante della torre di un

di un castello, di una fortificazione o anche della torre municipale di una città

circolare, con funzione difensiva, isolata o inserita in complessi fortificati (e in

maschio delle rocche e dei castelli medievali o anche, in tempi successivi, le strutture

per indicare una persona, una costruzione o un elemento naturale imponente e che sovrasta

caccolo sotto al frutto, nascono alcuni torzi o torrioni, che vogliate dare, come

il castello stesso è d'una palanca o palaficata de'travi inviminati ed incrostati di fango

vol. XXI Pag.69 - Da TORRIOTTO a TORSO (26 risultati)

, agg. ant. che è relativo o era in uso nell'antica città

stoffa, in partic. di lino o di tela, per lo più arrotolata

altro non è torsello che un volume o rotolo di qualche tela o panno.

che un volume o rotolo di qualche tela o panno. g. f. pagnini

), sm. dolce, morbido o duro, confezionato in stecche che viene

in stecche che viene preparato con mandorle o nocciole tostate intere o frantumate e unite

preparato con mandorle o nocciole tostate intere o frantumate e unite con un impasto a

. 2. figur. stretta connessione o accostamento di elementi eterogenei; amalgama.

torre. torronerìa, sf. fabbrica o laboratorio per la produzione del torrone.

. torronifìcio, sm. fabbrica o laboratorio per la produzione di torrone.

tòrse), sf. ant. rotolo o involto di stoffa. ugieri apugliese,

tanto a la mia vita, / o lasso me! ch'io ne faccia gran

. punzone usato per il conio di monete o medaglie. cellini, 607: la

tali apparecchiature possono essere meccaniche, ottiche o elettriche). 3. medie.

alla sollecitazione rotatoria esercitata su un attrezzo o su un meccanismo. alp [ottobre

si logorano, per trazione compressione torsione o attrito, compreso l'acciaio.

3-492: si fa ancora un picciol remolino o torzione d'acqua nel navigarsi il fiume

2. rotazione del corpo umano o di una parte di esso intorno al

. 4. forzatura, complicazione o tortuosità semantica 0 sintattica. e

a cui è sottoposto un corpo cilindrico o prismatico, quando la risultante di tutte

. 8. medie. anomala rotazione o avvolgimento su se stesso di un organo

avvolgimento su se stesso di un organo o di formazioni tubolari o peduncolate (come

stesso di un organo o di formazioni tubolari o peduncolate (come colecisti, milza,

iv: si tratta di testicoli retrattili o in ascensore, perfettamente normali, che

cavalli di torsi, sanza altro pane o biada per li cavalli. pulci, 4-65

, / a cuocer posto sia la fronda o 'l forzo, / mondo, polito

vol. XXI Pag.715 - Da VELETTARE a VELIVOLO (11 risultati)

relativi al modo di dare una notizia o di commentare un evento. g.

4. tipogr. foglio di carta speciale o di altro materiale trasparente su cui viene

su matrice per la stampa in offset o in rotocalco. = dal fr.

diramare le notizie trasmesse con una velina o conformarsi alle direttive in essa contenute.

velino1 { veliino), agg. fabbricato o confezionato con carta a mano di lusso

carta sottilissima usata per confezionare oggetti delicati o per proteggere stampe, disegni, fotografie

ricavata dalla pelle dei vitelli da latte o nati morti e usata in passato per la

fu] stampato sopra il veliino, o carta pecora sopranna dell'anno 1494 e tutto

che può compiere voli slittati e planare o librarsi sfruttando la forza delle correnti aeree

delle correnti aeree. -velivolo cisterna o rifornitore: aereo adibito al trasporto di

: aereo adibito al trasporto di combustibile o al rifornimento in volo di altri aerei

vol. XXI Pag.716 - Da VELLE a VELLO (20 risultati)

fisiche diminuiscono, rimangono le passioni, o almeno le velleità. emanuelli, i-119:

appare vanamente ambizioso, sterilmente pretenzioso o privo di fondamento (un comportamento,

inoperoso, e cioè solo teorico, o velleitario. moravia, 19- 63

a velletri; che è originario di velletri o vi risiede. pirandello,

bianca, dal sapore vellutato, o rossa, dal sapore fruttato. =

. ant. e letter. il toccare o sfregare lievemente la pelle, il corpo

2. per estens. stimolare o irritare leggermente una parte del corpo,

dell'acqua, né sentii percuotermi o vellicarmi gli occhi, né il naso né

facevano palpitare il cuore delle belle, o almeno vellicavano graziosamente le loro orecchie,

vanità -eccitare con sensazioni piacevoli o suscitando desideri, istinti libidinosi.

, di vellicare), agg. toccato o sfregato lievemente; solleticato (il corpo

solleticato (il corpo di una persona o di un animale). ferd

che appena sopportano il frizzo della gazzosa o la mordacità delle salse piccanti, o la

gazzosa o la mordacità delle salse piccanti, o la vellicatura superficiale del solletico, o

o la vellicatura superficiale del solletico, o il rimbalzo delle freddure (idiotismo signorile

rimbalzo delle freddure (idiotismo signorile) o il pungolo afrodisiaco. = nome

è eccitativo dello starnuto per la titillazione o vellicazione, che fa colle particole volatili nelle

, pur chiudendo le mani a pugno o stropicciandosi una mano con l'altra, a

si può distinguere in aperto, semiaperto o chiuso a seconda della forma dei fiocchi

la pelle scuoiata di tali animali o la lana tosata ma non ancora cernita.

vol. XXI Pag.717 - Da VELLO a VELLUTO (20 risultati)

de'medici, 12-301: qual maraviglia, o mio gentil cortese, / se del

e letter. ciuffo, ciocca di peli o di capelli. dante, in /

del medesimo vello: della stessa schiatta o stirpe. sacchetti, 240: di

. vèllo2, inter. (o, anche, vèlia, con la desin

simile al velluto, smussandone i contorni o conferendole una calda intensità cromatica.

rasi, armisini di seta stretta, rossi o volti di verzino, abbino avere un

-carta vellutata: carta ricoperta di cimatura o polvere di lana che le conferiscono un

da un soffice e compatto tappeto erboso o da una densa vegetazione (un luogo)

'vellutata di carciofi'. -salsa vellutata (o, meno comunemente, chiara vellutata):

si conferisce ad alcuni tipi di tessuto o di carte speciali un aspetto simile a

alghe formano sulla superficie di acque ferme o stagnanti. e. cecchi, 6-237

vi piacerà, gli porterò da fare quattro o cinque veste di damasco e di

di velluto portato come ornamento al collo o ai polsi o come guarnizione di abiti,

come ornamento al collo o ai polsi o come guarnizione di abiti, caratteristico della

fiori (come nel caso della salvastrella) o foglie (come nella lychnis coronaria)

mie in un corrente fiume, / o vero in fiera co'dossi velluti, /

vero in fiera co'dossi velluti, / o com'uccel mi par già aver le

non hai dinnanzi / fiacca donzella, o garzonetto imbelle, / che su letto

sm. tessuto di seta, di lana o di cotone ricoperto sul diritto di pelo

, cortissimo, felpato (spesso variegato o rilucente) e morbido al tatto; può

vol. XXI Pag.718 - Da VELLUTOSITÀ a VELO (25 risultati)

-per simil. lanugine, peluria di foglie o di fiori. manzini, 17-168:

[l'amaranto] volgarmente sciami- to o fior di velluto; secco, se ne

settimelli, 78: colori tenui in autunno o se violenti, vellutati. vellutosità:

donne per coprire il volto, il capo o le spalle come segno di sottomissione,

secondo quelli, e se sarà seta o panno fine o da vilani o di lino

e se sarà seta o panno fine o da vilani o di lino o di velo

seta o panno fine o da vilani o di lino o di velo. g.

panno fine o da vilani o di lino o di velo. g. gozzi,

. per estens. patina di una sostanza o di una materia, anche organica,

, che viene distesa su una superficie o che la ricopre. cellini, 2-ai

incorporato di polviglio impalpabile di lapis rosso o di matita. calvino, 7-128: un

. dante, inf, 33-112: o anime crudeli /... / levatemi

3-6: giunto è il verno, o nicea, mira ch'avvolto / d'intorno

. strato di nebbia, fumo, polvere o, anche, oscurità della notte o

o, anche, oscurità della notte o di un luogo non illuminato che nasconde

strato di nubi che offusca il sole o le stelle. lorenzo de'medici,

. figur. ciò che impedisce la comprensione o la conoscenza di qualcosa o anche il

la comprensione o la conoscenza di qualcosa o anche il manifestarsi di ricordi, sentimenti

nare. g. gozzi, i-1-137: o fosco velo, che le umane menti /

. -significato recondito di un'allegoria o di una favola. dante, purg

onestà, di buone intenzioni; atteggiamento o comportamento dissimulatorio. - anche: esteriorità

viene, ridendosi anche ai quel velo, o panno, o zona virginale che dicono

anche ai quel velo, o panno, o zona virginale che dicono rompersi.

resistere alle offese. -velo del palato o palatino: palato molle (cfr. anche

palatin restasse infranto. -velo midollare inferiore o superiore?, v. midollare1,

vol. XXI Pag.719 - Da VELOCE a VELOCE (16 risultati)

e accumulare l'acqua piovana. -velo totale o universale-, membrana che riveste interamente il

. a guisa di guaina, dicesi 'volva'o 'velo universale'. 13.

emulsione sensibile, imputabile all'eccessiva temperatura o durata dello sviluppo, all'uso di

uso di un bagno rivelatore troppo energico o di pellicola vecchia. 14. liturg

indossati dal sacerdote durante le cerimonie religiose o che riparano o celano oggetti sacri.

durante le cerimonie religiose o che riparano o celano oggetti sacri. citolini,

. -essere d'impedimento alla comprensione o alla conoscenza. caro, 12-i-60

che si awena. -senza velo o veli: apertamente, manifestamente; schiettamente

sul quale, a cessare di parlarne o di considerarlo, in partic. perché

celermente (anche con riferimento a personificazioni o a esseri soprannaturali). - anche

, st., 2-22: muovi, o ninfa graziosa, / truova el consorte

. -di animali, anche fantastici o immaginari: che ha corsa, volo

? quali / doni? -arione, o fedra, / il nerazzurro cavallo di stirpe

altra più vigorosi, e veloci, o pure superficiali, snervati, e sofistici.

. che è posto in movimento, lanciato o trasportato, che sviluppa un moto con

palla (un campo da tennis sintetico o in erba).

vol. XXI Pag.720 - Da VELOCECAMMINANTE a VELOCITÀ (10 risultati)

che queste e quelle si troveranno più o meno vicine ai poli. gozzi, i-5-121

affrettatamente; con lettura spedita, rapida o, anche, sommaria. castelvetro,

osservato che questi sì precipitosi tagli, o rimedi crudeli, poco o nulla giovano

precipitosi tagli, o rimedi crudeli, poco o nulla giovano, e conducono bene spesso

'velocipedastro': chi usa la bicicletta villanamente o per imperizia o per animo plebeo. c

usa la bicicletta villanamente o per imperizia o per animo plebeo. c. e.

. -in par- tic.: attitudine o condizione di una persona che si muove

innorridiva. -con riferimento a congegni o a mezzi di trasporto. c.

del lume? forse istantanea, momentanea o pur come gli altri movimenti temporanea?

simbolo w). -velocità areale o areolare. il rapporto fra l'area descritta

vol. XXI Pag.721 - Da VELOCITARE a VELOCIZZARE (18 risultati)

, n. 3. -velocità istantanea o scalare, quella data dal limite del

. -con la velocità delle saette o del fulmine, rapidissimamente (con uso

cortezza di tenpo. giuglaris, 132: o voi ore, o voi giorni,

, 132: o voi ore, o voi giorni, o voi anni,.

voi ore, o voi giorni, o voi anni,... già che

6. rapidità incalzante di un ritmo, o di un'esecuzione musicale. patrizi

8. aeron. velocità di decollo o di distacco ascensionale, di salita:

nel momento del suo distacco dal suolo o dall'acqua. - velocità di discesa:

-velocità di liberazione, velocità di fuga o di evasione, gano mobile. seconda

). -velocità relativa all'aria o aerodinamica e velocità relativa al suolo:

13. chim. velocità di reazione o di reazione chimica: quella con cui

19. medie. velocità di eritrosedimentazione o di sedimentazione degli eritrociti: v.

velocità pura, che si svolgono fra due o tre concorrenti sulla distanza normale di due

, per ciò più velocità accelerata o a grande velocità: possibili modalità

generalmente nelle navigazioni in tempo di guerra o in speciali missioni ed esercitazioni.

da velox -òcis (v. vel o ce). velocitare, tr

ii-72: una pietra (per essempio) o altra cosa grave, se nel movimento

signor parea che quella velocitazione e questo più o meno di velocità simultaneamente dipendessero dalla declività

vol. XXI Pag.722 - Da VELOCIZZATORE a VENA (19 risultati)

ed efficiente un'attività, una procedura o un apparato burocratico. marinetti, 2-i-306

; è costruita per lo più in cemento o in legno, con inclinazione verso l'

velocità dei veicoli, autovelox, velomatic o multanova. = comp. da velo

cità] e [auto] matic [o] (v.).

emisero di tanto in tanto dei sibili o una specie di zirlo, come gli uccellatori

sia stata assorbita dall'elemento 'vélscico'o romanzo. = deriv. da velscio

. che non è germanico, ma latino o, anche, celtico. - per

oblunghe e fiori penduti disposti in racemi o spighe. 0. targioni tozzetti

il giovane, 9-37: colui che atleta o cacciatore o d'altro / esercizio simil

, 9-37: colui che atleta o cacciatore o d'altro / esercizio simil vago,

dei commentatori potrebbe identificarsi con un papa o un imperatore o un condottiero o con

identificarsi con un papa o un imperatore o un condottiero o con gesù cristo o

un papa o un imperatore o un condottiero o con gesù cristo o lo spirito santo

o un condottiero o con gesù cristo o lo spirito santo, ecc.; simbolegge-

2. figur. persona inviata in ricognizione o a raccogliere informazioni su qualcuno.

membro, parte del corpo di una persona o di un animale (anche al plur

agg. che ne specifica la posizione o la funzione. -in partic., vena

iliaco2. -vena mediana dellavambraccio, cefalica o basilica: v. mediano1, n

rametti di vene spermatiche, e quattro, o cinque di vene linfatiche.

vol. XXI Pag.723 - Da VENA a VENA (22 risultati)

persona considerata nei suoi aspetti più intimi o nella sua natura costitutiva, essenziale.

ii-345: ti rendo il figlio, o donna, ma t'avverto / che gli

): non so se da naturai vena o da artificiosa... gittava tanta

qualche miglioria ai campi e ai fabbricanti, o s'imponeva, o riusciva troppo allettante

ai fabbricanti, o s'imponeva, o riusciva troppo allettante per non ricorrere alla vena

che può consentire lo scorrimento di acque o la fuoriuscita di vapori. giamboni,

si lima? / è natura di vena o di tempero, / o mellezza di

di vena o di tempero, / o mellezza di quel che si dicima? giustino

il lustro, il peso, le vene o la qualità della loro bianchezza ne dimostra

. 9. tratto caratteriale più o meno accentuato; disposizione a determinati sentimenti

meno accentuato; disposizione a determinati sentimenti o atteggiamenti. cicerchia, xliii-318: recar

tuo edificio sia tagliato di novembre, o almeno infino a natale, in tal maniera

sapore (in relazione con un agg. o con un compì, che lo indica

. 12. idraul. vena fluida o liquida: massa liquida di limitata sezione

venecciuòla. -allargare, aprire la vena o le vene-, dare libero sfogo anonimo [

procurare la morte (a se stesso o ad altri) per dissanguamento. novellino

per suoi incantesimi ogni notte si giace, o io ti segherò le veni. aretino

moglie, mi trarrò da una fenestra, o vero mi segherò le vene de la

nel dipigner di vena s'intriderà le mano o la veste co'suoi colori. d'

, terrorizzarlo fortemente; destargli gravi preoccupazioni o una forte emozione. dante,

. antonio di meglio, lxxxviii-11-65: o sire amor, nelle cui fiamme acceso

i polsi. -gelare le vene o il sangue nelle vene a qualcuno: v

vol. XXI Pag.724 - Da VENA a VENATO (20 risultati)

. per estens. che esercita una professione o agisce prevalentemente o esclusivamente per il vantaggio

che esercita una professione o agisce prevalentemente o esclusivamente per il vantaggio economico che ne

scrive per averne un tornaconto, personale o esclusivamente per asservire o lodare qualcuno (

tornaconto, personale o esclusivamente per asservire o lodare qualcuno (uno scrittore, un

/ ché 'n cor venale amor cercate o fede. tasso, aminta, 791:

sozzo, / che produca la terra, o il mar fra tonde. carducci, iii24-

-subordinato a fini di carattere utilitaristico o a mere esigenze economiche (un prodotto

a mere esigenze economiche (un prodotto o un'attività dell'ingegno).

. invar. condizione di ciò che è o può essere oggetto di compravendita. -in

procedura con la quale un ufficio amministrativo o religioso, potevano essere ceduti dal sovrano

religioso, potevano essere ceduti dal sovrano o dal precedente titolare dietro pagamento di una

poteva soprastare un gran rischio d'essere o con attuale prigionia ridotto in gravi angoscie

in gravi angoscie da'suoi medesimi, o con traffico di maggior perfidia e venalità

nella fresca gioventù rigogliosa metteva quasi un sospetto o un'ombra di segreta stanchezza, simile

alla materia, di fino marmo schietto o venato. temanza, 84: ne'due

con venature simili a quelle del marmo o del legno, usata per rilegare libri o

o del legno, usata per rilegare libri o per confezionare scatole. -petrogr.

-petrogr. che presenta bande strette più o meno regolari di colore diverso, riempite

. segnato da vene, da capillari dilatati o anche rilevati (gli occhi, una

d'azzurro. -che presenta una o più striature di un colore diverso da

vol. XXI Pag.725 - Da VENATORE a VENDEMMIA (19 risultati)

felicità che non sia venata di dolore o turbata da riflessioni sul da fare. volponi

. sannazaro, iv- 77: o casta venatrice, o biondo apollo, /

77: o casta venatrice, o biondo apollo, / fate ch'io vinca

capì bene se venatoriamente-frascatana- mente rubizzo, o invece rosso de fresco, al pizzicare de

che si riferisce alla pratica della caccia o ai cacciatori; adatto alla caccia (un

bacco,... con la benda o diadema tutto suo proprio, che la

per simil. stilatura di colore più intenso o contrastante sulla superficie di un fiore,

inseminate le forme. -striscia cromatica o luminosa contrastante visibile sulla superficie del mare

luminosa contrastante visibile sulla superficie del mare o di un lago. marinetti, 2-i-873

del mondo / è questione di anni o di secoli / e non riguarda solo

ogni tanto s'ingrossavano in un torrente o si allargavano in un altro stagno.

chimicare: voleva sapere se era zucchero o no, o se c'era magari dentro

voleva sapere se era zucchero o no, o se c'era magari dentro qualche porcheria

dell'arte di calimala, né per alcuno o alcuni della detta arte, lega o

o alcuni della detta arte, lega o postura di vendàggio di panni oltramontani.

antichissimamente d'una gente scandinava detta vinnuli o vendeli. = v. vendo

il luogo poi dei vasi della vendemmia, o vasi o tini o canali e vasche

dei vasi della vendemmia, o vasi o tini o canali e vasche secondo l'uso

della vendemmia, o vasi o tini o canali e vasche secondo l'uso del paese

vol. XXI Pag.726 - Da VENDEMMIABILE a VENDERE (14 risultati)

in partic. realizzato attraverso una truffa o un raggiro); fonte di reddito.

ancora vendemmiabile, bisogna lasciarla maturare altri sett'o otto giorni. = agg

. 2. che si raccoglie o si ricava all'inizio dell'autunno (

con l'altre a coro, odi, o fiorilla, / il canta. monti

agricoltori? stan sempre in opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo.

stan sempre in opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo. giuliani,

in opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo. giuliani, ii-250

opera, o vendemiando o seminando o segando o battendo. giuliani, ii-250: oggi

un modo: che va all'antica (o batte la strada vecchia), è

3. tr. raccogliere l'uva o, per estens., altra frutta

; perché se il campo seminato, o la vigna non vedemmiata, non fosse propria

; perché se il campo seminato, o la vigna non vendemmiata, non fosse propria

su 'l vento un coro di vendemmiatrici o di mietitori, secondo la stagione,

-anche con riferimento alla modalità di vendita o di pagamento, in partic. nelle espressioni

vol. XXI Pag.727 - Da VENDERECCIO a VENDETTA (23 risultati)

fuggire vari mali effetti, che ne venivano o ne poteano venire. foscolo, xiv-190

società, contro un corrispettivo in denaro o uno scambio con altri atleti. 2

vendere in levante su i mercati di schiavi o da offrire al califfo. moravia,

occasione voi v'ingegniate con il tavolaccino o altri vostri ministri che la si venda

qualcuno in partic. consegnandolo ah'avversario o al nemico dietro un compenso (con

, diciam la parola, da vendersi o farsi o lasciarsi pagare in germania. d'

la parola, da vendersi o farsi o lasciarsi pagare in germania. d'annunzio,

, artistiche al servizio di determinati interessi o per ottenere vantaggi economici. mazzini

alcuna persona non possa né debbia cambiare o far cambiare, vendere o comporre alcuno fiorino

debbia cambiare o far cambiare, vendere o comporre alcuno fiorino, se non in

primo offerente. 9. farsi o lasciarsi corrompere per denaro, per ottenere

18: e cieco colui che in uomo o femmina, che per danari si venda

danari si venda, crede trovare amore o stabile fede; però che se verrà

verrà un altro, che più ne dèa o prometta, lascerà il primo. piovene

è vero che un popolo possa vendersi o darsi ad un despota. bernari, 3-398

venderne la pelle-, v. scorranze o di vendereccie calonnie. siri, x-144:

allora non lasciavano andare con vino, o con cotali cose venderecce, per le

, di mercificazione (una carica pubblica o religiosa, un titolo nobiliare, un valore

né v'era luogo a preghiere di parenti o d'amici; né la giustizia era

, 131: il suddito colla frode o col delitto s'adoperava a conseguire quello che

che gli era negato dalla giustizia obliqua o ignorante o vendereccia del giudice.

era negato dalla giustizia obliqua o ignorante o vendereccia del giudice. -che

, vindita), sf. offesa morale o na, n. 18. danno

vol. XXI Pag.728 - Da VENDEVOLE a VENDICARE (18 risultati)

sfazione di un'offesa o di un danno subito (in partic.

un compì, indicante la persona o la causa). ritmo lucchese,

sangue-, quella che colpisce un omicida o un qualsiasi membro del suo gruppo familiare,

. roselli, lxxxviii-ii- 449: o giustizia d'iddio, fanne vendetta; /

la giusta punizione (anche con uso enfatico o scherz. per rilevare la pessima esecuzione

vescovo di roma essere avere, orgolgloso o altrimenti criminoso, volente altressì seqularmente principare

facilmente di fronte a offerte di denaro o alle lusinghe. bartolomeo da s.

collezioni di classici greci stampati in germania o altrove, la tòrrei più che volentieri,

il solo scopo di ottenere vantaggi materiali o il consenso dei potenti. carducci,

. vendicàbile, agg. che può o che deve essere vendicato.

il vendicare, il vendicarsi di qualcuno o di qualcosa, vendetta. amico

relazione con un compì, indicante la persona o la causa. iacopone,

partic. un familiare, un amico) o la sua memoria facendo vendetta di chi

ha offeso, gli ha arrecato danno o lo ha ucciso. novellino,

danno subito, arrecando un danno, morale o materiale, per lo più della stessa

stessa gravità alla persona, alla famiglia o ai beni dell'offensore. -anche: fare

sédan. -ricuperare la libertà politica o civile negata da un governo autoritario o

o civile negata da un governo autoritario o da una dominazione straniera. machiavelli,

vol. XXI Pag.729 - Da VENDICATIVAMENTE a VENDILEGGE (24 risultati)

6. assicurare, attribuire a se stesso o ad altri un titolo, una prerogativa

una determinata notorietà; rivendicare un diritto o un bene come proprio. guicciardini,

, uno stato da un'autorità tirannica o dalla dominazione straniera (anche nell'espressione

opprimer con tarmi li loro stati o mutar le buone leggi e i costumi del

l'oltraggio, l'ingiuria, l'ingiustizia o il danno fisico patito (in relazione

offesa, una sofferenza, un fastidio o un danno patito (per lo più

liberarsi dalla sottomissione a un governo autoritario o a una dominazione straniera (in partic.

attende a vendicar ogni sua onta, / o cade da alto stato, o non

/ o cade da alto stato, o non vi monta. proverbi toscani, 281

tu t'immagini di fare alcuna cosa, o vero tenere alcuno modo con animo vendicativo

. 3. per estens. animato o dettato da spirito di rivalsa. parche

quando uno, che ha legittima podestà o in temporalibus o spi- ritualibus di punire

, che ha legittima podestà o in temporalibus o spi- ritualibus di punire e castigare chi

ciò che in precedenza era stato travisato o non tenuto nella debita considerazione. carducci

per lo più punitivo, consistente nella rimozione o sospensione da un incarico, nella degradazione

si sono mossi da qualche sdegno o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da

o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da altri, ma non vendicata da

punizione dell'offensore (una persona danneggiata o offesa). guido delle colonne volgar

in altri labirinti. varano, 1-292: o d'artemene la bramata morte / non

attua, che compie una vendetta personale o, per estens., che infligge un

un reato, si è comportato ingiustamente o ha commesso un errore. boccaccio

non sarò mai lieta se in un modo o in un altro io non mi veggio

invar. chi è solito raccontare frottole o fandonie; bugiardo, ciarlatano. lami

vanta capacità e meriti che non possiede o fa promesse vane, irrealizzabili; ciarlatano

vol. XXI Pag.730 - Da VENDILETTERE a VENDUTO (27 risultati)

ampollosi e ridondanti, in dichiarazioni di intenti o princìpi non necessariamente corrispondenti alla realtà

; cessione ad altri di un bene o di una merce in cambio di un corrispettivo

in cambio di un corrispettivo in denaro o di altri valori. giovanni dalle

. -vendita all'asta, pubblica o all'incanto-, quella che si attua

di offerte sulla base di un bando o di un invito a offrire, a partire

: un venditore di non si realizza o è diverso per qualità o quantità da commercio

non si realizza o è diverso per qualità o quantità da commercio soddisfatto di sé e un

marciapiedi. -che vende o ha venduto una persona come schiatuata per

per ordine di un organo giurisdizionale, senza o -vendita forzata o giudiziale, quella che

organo giurisdizionale, senza o -vendita forzata o giudiziale, quella che viene effetvo (

2. sm. venditore ambulante o di piazza: chi esercita paesi lontani

merce, senza far uso di banchi fissi o e dà diritto al venditore di

di provenienza, oppure con il nome o con la sigla dell'azienda che la produce

landino, 123: è simonia vendita o compera delle cose sacre e spirituali con

, quando il vino si vende a fiaschi o a barili, e da portar via

5. ant. merce venduta o posta in vendita. ricordi pisani,

vendita, neutro plur. di venditus (o, sostant., venditum),

. bacchetti, -280: ai rivenduglioli o alle rigattiere,... s'affiancarono

, xviii-7-908: il dominio utile è o del feudatario medesimo o delle comunità o

il dominio utile è o del feudatario medesimo o delle comunità o di que'particolari i

o del feudatario medesimo o delle comunità o di que'particolari i quali o per donazione

delle comunità o di que'particolari i quali o per donazione o per vendizióne lor fattane

di que'particolari i quali o per donazione o per vendizióne lor fattane da'feudatari.

volgar., ì-578: se lo forestiere o lo peregrino arricchisse fra voi, e

. si occupa della vendita di un bene o di una merce. -certa.

grava in partic.: che è proprietario o gestore di un negozio o venduto (part

che è proprietario o gestore di un negozio o venduto (part. pass, di véndere

vol. XXI Pag.731 - Da VENEFICIO a VENENO (22 risultati)

è valido... della pescaggione o caccia che si sia per fare in quel

che si sia per fare in quel giorno o in altro tempo e luogo stabilito,

sopra tutto uccidesse in quel puleggio platone, o almeno lo vendesse perché danno non ne

scrittore, un giornalista); dettato o compiuto per tali fini (un discorso,

creatore. 4. che tradisce o vien meno a un obbligo morale, a

3-11: ebbimo sempre con noi, pochi o molti, i rappresentanti della venduta [

(venefìzio). somministrazione di veleno o di sostanze tossiche, avvelenamento; omicidio

fornicazione, adulterio, immondizia, impudicizia o lussuria, o servitù d'idoli; li

, immondizia, impudicizia o lussuria, o servitù d'idoli; li venefici, l'

menti, i mali emuli, le contenzioni o l'ire. boiardo, 1-80: stimando

: stimando il re che per veneficio o modo de incantazione fusse dalla moglie così

contiene sostanze velenose, con effetti tossici o mortali (una pianta, un preparato,

-che inietta sostanze tossiche nell'organismo umano o animale (un insetto). carducci

1-5: se codardo / livor mi sferza o punge, / provocando il destin passo

venefiche. 3. che prepara o spaccia veleno o sostanze malefiche; che

3. che prepara o spaccia veleno o sostanze malefiche; che è colpevole di

, 404: ma la è poi venefica o no questa controversa calunnia? 5

alimenti. -che procura profonda inquietudine o sofferenza morale (un rimorso, una

ceraste smozzicate. 3. intriso o mescolato con veleno o con altre sostanze

3. intriso o mescolato con veleno o con altre sostanze tossiche, reso velenoso

fai proromper gl'inni / venenati, o medusa! 5. che arreca sofferenza

venenìfero, agg. ant. che contiene o costituisce veleno; tossico, velenoso.

vol. XXI Pag.732 - Da VENENOSAMENTE a VENERABILITÀ (19 risultati)

costituisce la causa di una profonda afflizione o di corruzione morale, spirituale o, anche

afflizione o di corruzione morale, spirituale o, anche, di una degenerazione dei

ant. e letter. che contiene o costituisce veleno; che può essere causa

; che può essere causa di avvelenamento o avere effetti tossici per l'uomo o

o avere effetti tossici per l'uomo o per gli animali (in partic. un

e falli bollire in acqua con doi o tre capi d'aglio e con mollica di

/ cui l'egual non vibrò tartaro o scita, / stassi sull'arco ancor dell'

una creatura fantastica. giacomo da lentini o monaldo d'aquino, 455: guardando basilisco

i tuoi merti, / son coperti o scoperti -o dove sono? firenzuola,

817: non son più fiori o gentil frutti il fine / d'amor,

. che esercita sugli altri un'influenza negativa o moralmente corruttrice (una persona, la

. l. martelli, 3-250: o venenosa stella / non fostu in ciel,

mente adoro, a me venite, / o popoli squamosi / di questi regni ondosi

e a gracidare nella cloaca, restando abbattuto o deserto ogni altare venerabile.

dimorano. t. molza, lxv-23: o sacro santo e venerabil teschio, /

profonda. 4. che esprime o suscita profonda riverenza (un epiteto,

. donato degli albanzani, i-189: o dittatore, io ti ho chiamato padre

tasso, i-44: né parlerò di roma o di napoli; perché quella venerabile per

del tutto di esserti dedicata, o venerabile italia. 6. remoto nel

vol. XXI Pag.733 - Da VENERABILMENTE a VENERARE (20 risultati)

una di quelle coppe di bronzo antico o di porfido, di perfetto lavoro, alle

, venerandissimo). che è oggetto o è degno di venerazione, di adorazione,

. loredano de'medici, ii-65: o venerando, immenso, eterno lume,

morale, la posizione occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa; onorevole

occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa; onorevole. -anche come attributo

l'elevatezza morale, l'autorevolezza, o, anche, l'età avanzata).

semplicità di que'rozzi tempi conoscesse, o sapesse usare. boschini, 563: o'

4. che impone ubbidienza, osservanza, o, anche, pio rispetto, in

basato su criteri di somma giustizia, o di assoluta moralità o anche perché antico,

somma giustizia, o di assoluta moralità o anche perché antico, tradizionale (una

a suo poter ne strugge / molte, o ricrea come gli pare. leoni,

mazzini, 14-239: credo la artistica o per rantichità (un edificio, un monumento

e deferenza. bettincioni, ii-220: o fortunate e care mie sorelle, / venerate

più per età veneranda di te [o firenze]. 9. vecchio

devozione il ricordo di una persona amata o cara; onorare la memoria di qualcuno in

memoria di qualcuno in quanto personaggio stimato o illustre, in partic. celebrandone l'

loro virtù, scienza, e valore, o altre opere gloriose. da ponte,

riconoscere l'autorevolezza di un'istituzione politica o, anche, di una tradizione culturale,

devozione un principio critico, un valore o precetto morale o spirituale, assumendolo come

critico, un valore o precetto morale o spirituale, assumendolo come norma di comportamento

vol. XXI Pag.734 - Da VENERARE a VENERDÌ (21 risultati)

di devozione pia e riverente (dio o le divinità pagane, i santi,

le reliquie, le immagini sacre, o anche i luoghi a essi consacrati;

, con riferimento a lettere, documenti o indicazioni di persona particolarmente illustre.

, immagin vezzosa, / vieni, o d'ulisse venerata sposa. -che

di felicitarla, e vostra eccellenza ricevere o ritenere nel numero de'suoi veneratori.

non mi crediate scortese a voi, o freddo veneratore della santa memoria di lu-

pia e riverente devozione per dio, o le divinità pagane, per i santi,

le reliquie, le immagini sacre, o anche i luoghi a essi consacrati;

che si fa a dio con atti interni o esterni. savonarola, 8-ii-122: appresso

venerazione di qual si voglia altro segno o carattere. porcacchi, i-80: apollo

un'autorità, a un'istituzione politica o religiosa. b. davanzali, i-179

più per la posizione sociale che ricopre o per l'autorità che rappresenta), manifestato

quale alli nostri maggiori facciamo reverenza, o in umiliare lo corpo o ne'reggimenti,

facciamo reverenza, o in umiliare lo corpo o ne'reggimenti, o nelle umil parole

umiliare lo corpo o ne'reggimenti, o nelle umil parole. di costanzo, 1-354

pietà. -con riferimento alle spoglie o al sepolcro. loredano, 1-14:

morale, alla posizione occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa).

occupata nella società o nella gerarchia politica o religiosa). tasso, n-ii-96:

un artista ritenuto di singolare ingegno, o per la cultura e le tradizioni del passato

. machiavelli, 1-i-163: quelli prìncipi o quelle republiche le quali si vogliono mantenere

, n. 3. -venerdì santo o di passione, quello della settimana santa

vol. XXI Pag.735 - Da VENERE a VENEREO (13 risultati)

dal digiono almanco uno dì della settimana o il venere o il sabato. ulloa [

uno dì della settimana o il venere o il sabato. ulloa [guevara],

erotismo, spirito vitalistico); che deriva o è opera dalla dea venere.

2-xxiii-669: se questi [marziani], o i seleniti e i venerei e i

dal qual loro dominio chiunque prende impressione o qualità (o gioviale, o venerea,

dominio chiunque prende impressione o qualità (o gioviale, o venerea, o d'altro

impressione o qualità (o gioviale, o venerea, o d'altro tale nome)

qualità (o gioviale, o venerea, o d'altro tale nome), dal

si dipingono ne la faccia di palido o di rosso colore. boccaccio, i-64:

. -mancare più di un venerdì o qualche venerdì: essere strambo, bislacco

venere e vulcano. -opera pittorica o plastica che rappresenta tale divinità. -

e in tutte le natiche di eroi o di veneri che ispirano la moderna idiozia

, ii-145: venere aduste, idest conche o nicchi adusti. santi, i-360:

vol. XXI Pag.736 - Da VENEREOFOBIA a VENEZIANEGGIANTE (16 risultati)

venereo nasca sempre dalle vessicole ripiene, o dall'abbondanza di quell'umore.

nella casa di venere in tauro o in libra, ha a dimostrare questo cotale

maremma viene l'estate malato a volterra, o guarisce presto, o presto muore:

a volterra, o guarisce presto, o presto muore: le malattie dipendenti da guasto

de'naturalisti; specie di chiocciola, o nicchio marino, del genere de'bivalvi.

. e letter. degno di venerazione o, anche, di ossequio e rispetto;

non ci capiti di svegliarci coi marziani o coi venericoli o coi mercuriali fra i

capiti di svegliarci coi marziani o coi venericoli o coi mercuriali fra i piedi.

. c. -lingua vendica (o, anche, il vendico, sm.

fiorita in tale territorio (modi espressivi o figurativi). goldoni, xiii-894

, veneto, vene- to-stradioto, veneto-dalmatino o schiavone, pavano e berga

masco. -stor. regno lombardo-veneto o, anche, il lombardo- veneto:

. -che è originario o abitante di tale regione. -anche sostant

veneti, calco del gr. 'ouévetoi o bévexou vèneto2, agg.

da una serie di lamelle di plastica o alluminio collegate da nastri e cordicelle,

le favelle, le quali non mai, o quasi non mai raddoppiano le consonanti,

vol. XXI Pag.737 - Da VENEZIANESCAMENTE a VENGIARE (14 risultati)

. venezianismo, sm. vocabolo o modo espressivo tipico del dialetto veneziano.

libero senso decorativo e compositivo di veronese o di tintoretto non li toccò d'altra parte

spirito) peculiari di chi è nato o vive a venezia. m.

scialle, allo svolto di una 'calle'angusta o alla discesa di un ponte una figura

in partic., cittadino (o, anche, funzionario, magistrato, ecc

che nel comico della poesia popolare è ironia o satira, si fa nel dialetto veneziano

, l'uso proprio di venezia, o della repubblica di venezia; alla foggia,

gli mettesse in testa uno involgio da turco o una berretta delle nostre, o pure

turco o una berretta delle nostre, o pure alla viniziana. inventario di alfonso

è costituito da lastrine irregolari di marmo o pietra collegate da malta. - anche:

è fatto di frantumi di marmo di due o più colori, incastrati in uno strato

, incastrati in uno strato di forte smalto o stucco fresco, anch'esso variamente colorato

disprezzavano coteste storie di paladini udite lombardamente o venezievolmente strillare da rauche voci pe'trivii

, / amore. iacopone, 1-8-13: o bontà nobelis- sima, chi ne farà

vol. XXI Pag.738 - Da VENGIATO a VENIMENTO (19 risultati)

infliggere vendetta a aualcuno. re enzo o guittone, 456: tempo è da vengiare

; vendicatore. guittone, xxxii-162: o vengiator di mia onta, o ventore /

xxxii-162: o vengiator di mia onta, o ventore / d'onne meo percussore.

onne meo percussore. boccaccio, iii-7-79: o casta dea, de'boschi lustratnce,

. -perdono politico per una ribellione o un tradimento. guicciardini, i-343:

2. esenzione da un obbligo o da un divieto; concessione straordinaria,

chiede perdono per i peccati a dio o, per intercessione, alla madonna, ai

colpevole apparire, che chieder venia, o umiliarsi. carducci, ii-12-119: non

, di comportamenti che possono apparire scortesi o inopportuni). moretti, i-652:

: i modi e gli stilemi sgarbati o illeciti..., vocaboli e stilemi

nomini leggierezza di poco rilievo, o neo veniàbile. lubrano, 2-290: è

, 1-154: parvi dunque peccadiglio veniale, o degno di scusa, che uno.

-per estens. che deriva etimologicamente o semanticamente. stigliani, 125: quando

dipenda cosa vegnente che sia in essere, o che debba essere. c. i

mortalità sia nella città di firenze un anno o due, perché prima offende la romagna

due, perché prima offende la romagna o la lombardia che la città nostra,

di andare a berlino per darvi sei o otto lezioni. 6. tose

succhiava, e non rade volte due o tre giorni senza poppare si manteneva.

pochissimo cibo; quale talora per tre o quattro giorni affatto tralasciava: e nulladime-

vol. XXI Pag.739 - Da VENINO a VENIRE (19 risultati)

. in cui la desinenza è, o inizia, per -0, -a; subiscono

di avvicinamento al luogo in cui sta o si colloca idealmente chi parla o scrive;

cui sta o si colloca idealmente chi parla o scrive; è anche unito a particelle

; avvicinarsi, accostarsi a un luogo o a una persona; presentarsi a qualcuno,

-in relazione con una prop. finale implicita o con un compì, che indica lo

gr., i-376: venite, o dee; spirate, o dee; spandete

: venite, o dee; spirate, o dee; spandete / la deità materna

vo'donzela. 5. volgersi o giungere a un interesse, a un comportamento

un grado gerarchico, una posizione successiva o subordinata ad altri in una scala di diritti

la madre, in concorso de quali, o di ciascuno di loro, non possono

loro, non possono venire l'avo, o pavia. 10. provenire (

con l'indicazione del luogo di partenza o di origine). - anche di animali

tasso, n-iii-726: dal castello venite, o di qual altra parte? d'annunzio

due direzioni contrarie. -anche di animali o di sogg. inanimati. bernardo,

acqua quaranta in cinquanta sottili, più o meno (siccome vanno e vengono).

). -avere una collocazione spaziale, o anche logica, d'importanza, rispetto

dispensa). petrarca, 53-38: o grandi scipioni, o fedel bruto, /

petrarca, 53-38: o grandi scipioni, o fedel bruto, / quanto v'aggrada

lo re s'aproximava alla sua citade o reame, et era tre giornate luntano eia

vol. XXI Pag.740 - Da VENIRE a VENIRE (23 risultati)

. - venire dal cuore-, prorompere o essere sincero, sentito. giorgio dati

14. passare in mano, in possesso o proprietà di altri, pervenire a un

. -essere corrisposto, versato come retribuzione o compenso. b. davanzati,

di quelle cose che precedettero quella parte o le vennero dietro. buonarroti il giovane

i-23-119: dicon che duol di ginocchio o di braccio / viene per freddo dentro,

/ preso alla bruma, al vento o al sereno. manzoni pr. sp.

in quella capannuccia. bonghi, 1-35: o fosse la fragilità mia, o il

: o fosse la fragilità mia, o il mio critico avesse torto, a me

assalirlo quando cantava in su la scena, o quando ardendo la sua casa la notte

due tomi di supplementi scritti nella vecchiaia, o i primi scritti nella gioventù? ghislanzoni

un desiderio, la voglia di qualcosa o di fare qualcosa). corona de'

. m. corti, 135: due o tre volte il sonno è sul punto

relazione con un compì, pred. o un aw.). g.

(un tempo specifico, quello adatto, o dovuto, o atteso per fare qualcosa

specifico, quello adatto, o dovuto, o atteso per fare qualcosa). -anche

. fausto da longiano, iv-192: o roma maladetta,... vedranno ne'

, attendere il sopraggiungere di qualcosa trascorrendo o ingannando il tempo in un certo modo

22. derivare da una causa o da un presupposto; procedere; venire

/ ciascheduna vertute da costei, / o vero il gener loro. sacchetti, v-5

prima che 'l corpo mio si snerve o spolpe. m. barbaro, lii-12-344

utili. -provenire per evoluzione linguistica o per derivazione etimologica. c.

e a sostenere, che tutta, o quasi tutta la nostra lingua derivi dalla lingua

nostra lingua derivi dalla lingua antica, o dalla corrotta non ne venga qualche altra parte

vol. XXI Pag.741 - Da VENIRE a VENIRE (11 risultati)

in relazione con un compì, predicativo o con un avv.); riuscire

. fausto da longiano, iv-4: o quanto furon felici quei filosofiin venire, come

accade indipendentemente dalla volontà di qualcuno, o per improvvisa casualità (in partic. nelle

, indica il progressivo attuarsi dell'azione o il protrarsi della durata di essa.

. -indica progressiva intensificazione dell'azione o dello stato espresso dal gerundio.

essere eletto, nominato a un grado o a una dignità. monte, 1-ix-96

- notizie, ragguagli su qualcuno o qualcosa, ad approfondirne gli aspetti;

dopo una digressione, chiuso un inciso o, anche, sull'argomento che ha

sia quel che si voglia, scultura o pittura. carducci, ii-2-282: io,

un fare alla carlona, scamiciato poco o molto, che viene come vuol venire.

-discendere; camminare verso il basso o, anche, dirigersi verso il luogo

vol. XXI Pag.742 - Da VENITE a VENTAGLIO (18 risultati)

vigne ci si legassero con le salsicce o che pure le civette ci cacassero mantelli,

dello stilo quando la luce vien meno o il sole l'offusca al passaggio d'

nube foriera di tempesta. -volgere o giungere al termine; cessare, finire (

negativa assume il significato di durata lunghissima o interminabile). dante, conv.

agnizione adiviene per segni. i segni o sono innati, o veniticci.

segni. i segni o sono innati, o veniticci. 4. che cresce

di potenza), che ne è nativo o abitante. -per anton.: poeta

. -per anton.: poeta venosino o il venosino, sm.: il poeta

, sf. invar. medie. arresto o rallentamento, patologico o provocato in modo

medie. arresto o rallentamento, patologico o provocato in modo artificiale, del circolo

avvolge e spinge quanto trova in aria, o sulla terra, o sul- l'acque

trova in aria, o sulla terra, o sul- l'acque; e non può

è costituito da una striscia di carta o tessuto (seta, pizzo, ecc.

aprire (formando un settore circolare più o meno approssimato al semicerchio) e richiudere

(ma ne esistono anche costituiti di penne o piume o formati da una paletta

anche costituiti di penne o piume o formati da una paletta con manico).

d'acqua che si allarga a semicerchio o spruzzo di neve o di fango.

allarga a semicerchio o spruzzo di neve o di fango. ojetti, i-296:

vol. XXI Pag.743 - Da VENTAGLISTA a VENTAROLA (27 risultati)

ventagli / di paradiso. -fronda o cespuglio allargato; foglia di palma. -

in mano dal giocatore fermandole al centro o aperte sul tavolo da gioco.

mitraglieri con la vostra arme nuda addosso o chiusi nei vostri carri corazzati, ventaglio invisibile

ma variamente, et in più modi perché o i ventagli si serran nel subbio o

o i ventagli si serran nel subbio o ne la trave. -ventaglio del cuore

: tal ricetto / del cuore ventaglio, o pur polmone è detto. 6

auxerre le viti sono piantate a spalliera o intrecciate a ventaglio. carena, 1-58:

: 'ventagli'dicono i giardinieri l'albero o pianta, che stendendosi a guisa di

non tremi. montale, 1-99: o rabido entare di scirocco / che l'arsiccio

. far vento, smuovere l'aria presso o intorno a qualcuno sfiorandolo, determinando una

case, in cima ai campanili, o in alto di altri edmzi, come finimento

, volubile, che muta facilmente opinione o atteggiamento per tornaconto o per indole,

muta facilmente opinione o atteggiamento per tornaconto o per indole, per viltà.

per metafora dicesi a persona che cambi opinione o propositi secondo il tornaconto. papini,

. ventaglio, in partic. di seta o di stoffa, talora decorato con figure

stoffa, talora decorato con figure dipinte o anche con versi di poesie o canzoni

dipinte o anche con versi di poesie o canzoni. caro, 12-iii-3: vi

ventarole. -da, per ventarola o ventarole (con valore aggett.):

valore aggett.): di facile o banale composizione o esecuzione (una poesia,

): di facile o banale composizione o esecuzione (una poesia, una canzone

'carnet'e ne componga versi per albi o per ventagli o per ventarole o per

ne componga versi per albi o per ventagli o per ventarole o per musica.

albi o per ventagli o per ventarole o per musica. -mettere sulle ventarole:

in pittura, che si apponga al cammino o su o giù, o dentro a

, che si apponga al cammino o su o giù, o dentro a fuori,

al cammino o su o giù, o dentro a fuori, e fino al para

carta che vengono fatte girare rapidamente correndo o esponendole al vento; girandola. fanfani

vol. XXI Pag.744 - Da VENTATA a VENTESIMO (16 risultati)

ventate calde dello scirocco. -soffio o spostamento d'aria. sbarbaro, 6-18

3. piccola quantità di materiale, mossa o portata via dal vento. manzoni

breve durata, di una tendenza artistica o di un'ideologia politica. r

'orientamento', come fu chiamato 'verso sinistra'o accolse 'una ventata del nord'.

257: all'apparir tuo muore, / o ventavol entile, / tutto il valor

terra che si può, quando non piova o ven- teggi, sì che non se

zaffarano. = dal lat. vitellum o vitellus, dimin. di vitùlus (v

affittuario ad apportare miglioria alla produzione agricola o ai beni del fondo. to

-per estens.: che ha aspetto o caratteristiche proprie di chi è giovane.

ventenne. tèrésah, 1-259: « o patria, o patria, o patria!

tèrésah, 1-259: « o patria, o patria, o patria! » ecco,

: « o patria, o patria, o patria! » ecco, il lamento

2. che dura da venti anni o, per estens., da molto

, che occupa in una progressione o in una serie il posto corrispondente al numero

riferimento al membro di una dinastia principesca o a un papa, che regna con il

venti parti in cui può essere frazionato o diviso un intero. -anche in numerali

vol. XXI Pag.745 - Da VENTI a VENTILAMENTO (13 risultati)

fu un cittadino fiorentino ricco di venticinque o trenta mila. scudi, il quale

grande, non si ragiona più di tórre o tenere usurpato il governo a quattro,

governo a quattro, sei, dieci o venti cittadini, ma al populo tutto.

trenta per ognuna di quelle cellette, o accovacciati sotto i portici, sur un

il fargli de'cinque del contado, o degli ufficiali della torre. g.

. sm. il numero, la cifra o il segno grafico che indica tale grandezza

temperavano a loro talento coll'aprire più o. meno, e col chiudere le aperture

denominazioni di certe aperture fatte nel soffitto o nei muri delle case, delle chiese

di una fortificazione per mascherarne l'apertura o davanti al vano di una cannoniera per proteggere

della corte, qualche spingarda, qualche cerbottana o zibrettone e qualche passavolàno. =

, tr. letter. pronunziare con ira o veemenza apostrofi, critiche nei confronti di

croce, ii-1-161: le nere fave o i ceci saltano sulla grande aia, spinti

saltano sulla grande aia, spinti dal vento o dall'impeto del ventilabro.

vol. XXI Pag.746 - Da VENTILANTE a VENTILATO (12 risultati)

e continuo. boccaccio, 1-8: o giovani, i quali avete la vela della

in aria con la pala il grano o altri cereali lanciandoli controvento o facendoli investire

il grano o altri cereali lanciandoli controvento o facendoli investire da una corrente d'aria

corrente d'aria per separare i chicchi o i semi dalla pula e dalle altre

e confuso tra paglia, e bolla, o pula, non essendo arrivato il tempo

la polvere ricavata dalla frantumazione del talco o dello zolfo a una corrente d'aria al

lionetta vergine e pura n'andò a marito o non: ché anco oggidì in cometo

la forgia. -figur. suscitare o rendere più intensa, più viva una

sua eredità, segno che la credevano o la speravano morta. 8.

, oscillare scosso del vento (un albero o le sue fronde, l'erba)

d'erba e di fronde, / corsegli o sembra infellonito e pazzo.

ventilare. -aspirare fumo di sigaretta o pipa. f. montani, 50

vol. XXI Pag.747 - Da VENTILATORE a VENTINA (19 risultati)

al grano tare polveri e fumi o di assicurarne il raffreddamento (un macchinario

a forza centrifuga a quelli a vite o elica. gozzano, i-511: in ogni

-apparecchio che provvede a far circolare aria o altri gas negli impianti industriali.

né di vista. formato da piastre o pietre bucherellate, e messe a contrasto porta

magazzino di mobilia, 31: i ventilatori o siano ca nali d'aria

. che libera dalle impurità il grano o altri cereali, vagliatore. - al figur

in aria con il ventilabro il grano o altri cereali per liberarli dalla pula e dalle

dalla presenza di masse d'aria in movimento o di venti costanti e di moderata intensità

con l'apertura periodica di porte e finestre o sfruttando le diverse condizioni di umidità che

l'interno e l'estemo e ventilazione artificiale o meccanica quella che è praticata per mezzo

di impianti a compressione, ad aspirazione o di ventilatori. targioni tozzetti, 6-180

. targioni tozzetti, 6-180: porte o usci delle stanze grandi o piccole,

6-180: porte o usci delle stanze grandi o piccole, quanto giovi che sieno in

denominazioni di certe aperture fatte nel soffitto o nei muri delle case, delle chiese,

presa i tedeschi tanta audacia, che quindici o ventimila di loro assalterebbero ogni gran numero

quel tempo nel nostro regno per vinti o trenta mila svizzari a piedi tutti. battaglia

altrettante lire italiane; le banconote (o la banconota, che ebbe corso per breve

, oggetti, ecc. in misura esatta o, per lo più, approssimativa.

intorno al ventesimo anno, poco meno o poco più. bettini, 1-326:

vol. XXI Pag.748 - Da VENTINO a VENTO (10 risultati)

ad essere un soldo veneto la libra, o poco più. sbarbaro, 5-108:

.): che ricorda in proporzioni o a un livello minore un modello; in

il ventiquattresimo giorno di un mese o anno di un secolo.

indicare il modo di indossare il cappello o un copricapo inclinato da una parte,

finita; non esserci più speranza di riuscita o di indulgenza (anche come minaccia)

età si finisce fino allo anno 25 o 27. la gioventù... comincia

dall'anno vintisette per fin al quaranta o quarantacinque, secondo le complessioni.

. 4. indica l'anno ventitreesimo o il ventitreesimo giorno del mese. -

così fatti epiteti,... o per la troppo lunga o per la troppo

.. o per la troppo lunga o per la troppo ardita e nuova composizion

vol. XXI Pag.749 - Da VENTO a VENTO (27 risultati)

la virazon, che chiamano, marea, o vento di mare ch'è il villano manda

la rapidità con cui si muove qualcosa o qualcuno, l'incostanza o, anche

muove qualcosa o qualcuno, l'incostanza o, anche, il coraggio, la forza

, la forza morale di una persona o qualsiasi evento che possa influire sulle azioni

prodotta artificialmente, impiegata in determinati impianti o installazioni. -mulino a vento: v

: v. sottovento. -venti costanti o generali: quelli che spirano sempre nella

in quelle bande. -vento boreale o di borea: tramontana. salvini,

in alto. -vento di bolina o stretto: quello che forma un angolo

. -vento di mare, di marina o marino: brezza che dal mare spira

dalla parte di tramontana. -vento inferiore o al suolo: che scorre fino alla quota

. carena, iii-98: 'vento periodico'o 'regolare': diconsi quelli che in certi

in certi tempi del giorno, del mese o dell'anno spirano da un punto dell'

ma a intermittenza. -vento superiore o d'alta quota: che soffia oltre i

a patara. -figur. momento o circostanza, occasione propizia per raggiungere uno

'ribalta'. -qual buon vento ti o vi porta, ti o vi manda!

buon vento ti o vi porta, ti o vi manda! (o anche,

porta, ti o vi manda! (o anche, semplicemente qual buon vento)

, e massimamente chi siede in alto o ha buon vento in poppa. nievo,

intemo, ch'escano per la bocca o per disotto. d'annunzio, iv-2-420:

farte chiamare. cavalca, iii-30: o tu presontuoso, il quale sei ancora

le cose vili compera care l'uomo superbo o quando per lo vento della superbia perde

della vita, e lotta cogli altri o con se stesso, ed è rapito dal

circostanza che induce irresistibilmente a determinate scelte o comportamenti. davila, 611: in

vedete. -situazione, circostanza o insieme di circostanze, di condizioni che

, di condizioni che possono essere favorevoli o contrarie (in partic. nelle espressioni

vita serena. boccaccio, 1-8: o giovani, i quali avete la vela della

. ciò che costituisce causa di corruzione morale o spirituale, di vizio, di peccato

vol. XXI Pag.750 - Da VENTOLA a VENTOLA (20 risultati)

8. ciò che è effimero, fugace o, anche, inutile, vano.

risente di determinate situazioni e condizioni ambientali o personali. montale, 12-190: tira

linguaggio giornalistico, segnali premonitori di situazioni o di fatti minacciosi (dal titolo del

tener troppo piccola in proporzione alla cavità, o 'anima'del cannone, e che quell'

1-228: 'venti': così chiamano tre o più funi legate verso la cima degli stili

22. marin. ciascuna delle manovre fisse o correnti che servono a stabilizzare qualsiasi asta

che servono a stabilizzare qualsiasi asta sporgente o a fissare solidamente fumaroli, colonne,

lavoro vien meglio. -buchi o vuoti che si formano durante la gettata

vi ha getto che vada esente da buchi o venti, così chiamati: per rimediarci

acciò non vi venga senza qualche titolo, o forma che faccia vedere che egli a

, gettare fatiche, parole, ecc. o parlare al venaretino, 20-179: -io

con loro - to-. agire o esprimersi inutilmente, vanamente, senza ottenere

non una futura riforma. -pascere o pascersi di vento: appagarsi dell'apparenza,

,... non guarderà se scemi o stagni il sangue de la vena nobile

vento a qualche cosa. -fare o farsi vento: produrre un movimento d'aria

rimanere deluso, non ottenere alcun risultato o alcun vantaggio. f. d'ambra

usato per ravvivare il fuoco dei fornelli o dei caminetti e per lo più costituito

e piatta composta di trecce di paglia o penne di tacchino o da un pezzo

trecce di paglia o penne di tacchino o da un pezzo di cartone rigido.

lavoro si chiamano 'ventolatore'dalla ventola o vassoia che usano all'uopo. pirandello

vol. XXI Pag.751 - Da VENTOLA a VENTOSA (31 risultati)

e usato per fare aria al viso o scacciare le mosche. sacchetti, v-137

che serve per parare il lume di lucerna o di candela affinché non dia negli occhi

di ferro. -sostegno per candele o lampade elettriche, di legno dorato o

o lampade elettriche, di legno dorato o cartapesta o altri materiali, che si appende

elettriche, di legno dorato o cartapesta o altri materiali, che si appende alle

che si appende alle pareti delle case o delle chiese e può essere decorato con

può essere decorato con una tavola dipinta o uno specchio. crusca, iv impress

: è anche un arnese di legno o d'altra materia, a foggia di quadretto

, a foggia di quadretto, con uno o piùviticci da basso, per uso di sostener

larga pala usato per ventilare il grano o altri cereali. citolini, 335:

un muro isolato posto su una facciata o un timpano; muro a vela.

viene fatta ruotare intorno a un asse orizzontale o verticale, offrendo il passaggio a entità

ventolare. vèntola2, sf. tirante o cinghia che serve a tenere in un

a tenere in un determinato assetto due o più elementi. soderini, i-496:

piccole... alzate da terra quattro o sei braccia con corde, tenute

colla vassoia (il che dicono vassoiare o avvassoiare) per levargli da dosso il

. (vìntolo). ventilare il grano o altri cereali. - anche assol.

colla vassoia (il che dicono vassoiare o avvassoiare) per levargli da dosso il

e camerini. -ossigenare il corpo o una parte di esso. sacchetti,

ventolare, / tanto eran di virtù mangni o coperti. tasso, 20-28: sparse

la particella pronom. mutare frequentemente opinione o atteggiamento (nell'espressione ventolare in ogni

, v-5: per la qual cosa, o fratelli miei dilettissimi, in luogo ower

pittura porvi la faccia del vento zeffiro o austro che soffi tra le nuvole, onde

.: piccola coppa (generalmente di gomma o plastica flessibile) che ha la proprietà

far aderire piccoli oggetti a superfici lisce o per creare un flusso d'aria attraverso

come nel caso dello sturalavandini); o per trasportare lastre di vetro o di altro

; o per trasportare lastre di vetro o di altro materiale che non presenta appigli

taglio della vena e con le coppe o ventose e con ogni altro rimedio canonicamente applicato

una mora, per fargli applicare le ventose o coppette. goldoni, iii-686: se

riferimento a persone particolarmente invadenti, importune o, anche, di estrema avidità.

] come la ventosa, perché succhiano o tirano il peggio sangue degli autori, scegliendo

vol. XXI Pag.752 - Da VENTOSA a VENTRACCIO (23 risultati)

), organo che serve per afferrare o per aderire a una superficie. g

medesimo modo l'aria corrotto nelle cucurbitule o ventose e assottigliato dal fuoco se n'

, sf. tose. bussola, porta o controporta rivestita di panno imbottito e munita

condizione di un luogo esposto al vento o continuamente battuto dal vento. leonardo

.: eccessivo sviluppo di gas nello stomaco o nell'intestino; meteorismo. trattato

fisiologia antiche, condizione di un organismo o, anche, qualità propria di un

l'umida, la fredda e troppo calda o luminosa. leoni, 406: così

ventosa prole / d'euro i nepoti, o pur di noto e d'austro.

infermità avviene, quando il cavallo sudato o siiperauamente riscaldato, si pone in luogo freddo

siiperauamente riscaldato, si pone in luogo freddo o ventoso. g. contarmi, lii-2-38

aspra volontà. -mosso dal vento o, anche, molto perturbato, burrascoso

ch'ella mi batte più che lito / o scoglio o nave batta, ove dà

mi batte più che lito / o scoglio o nave batta, ove dà pena /

aria, di elementi sottili (una persona o un animale, un suo organo,

che non bea toste acque inferme, o vero di paduli, perché le male acque

caso alcuno, perciò che sia acquosa o ventosa; mentre non le duole e non

strettamente vietati i cibi di lor natura lassativi o ventosi. zucchetti, 201: questi

. 8. figur. vanamente presuntuoso o, anche, vuoto, inconsistente,

di fondamento (un modo di comportarsi o di esprimersi, un sentimento, un'opinione

sopporta [questo verso] concetti, o deboli o ventosi. sergardi, 1-246

[questo verso] concetti, o deboli o ventosi. sergardi, 1-246: con

/ guadagni il vitto se si pranza o cena. monti, xii-5-197: l'altro

ultima decade di febbraio fino al 20 o al 21 marzo. foscolo, vi-64

vol. XXI Pag.753 - Da VENTRAIA a VENTRE (17 risultati)

. fagiuoli, 1-7-314: vattene, o ribaldone, / ventraccio, crapulone,

da un brivido dall'occhio alla spalla, o lungo la gamba o sotto la ventraia

occhio alla spalla, o lungo la gamba o sotto la ventraia. 2

parto. iacopone, 24-41: o mamma mia, -ecco le scorte / che

nati, né avendo fatto alcun bene o male, fu detto che il maggiore servirà

2. colpo, botta data o ricevuta con il ventre; panciata.

sera cose che ti movino il ventre, o finge doglie di fianco e scappagli da

. -per alludere allo stato di sazietà o di fame. fagiuoli, i-161:

ha una grata casa da frati, o che ghe darò un pugno su la testa

, lxvi-1-41: togli il ventre di porco o di castrone bene lavato e netto.

: favorisca fortuna ogni tua voglia, / o casta e nobilissima donzella, / del

loro madri / a ritrovarsi in marciapiedi o in prati / preistorici. -con

/ mortai ventre. -basso ventre o ventre inferiore, la parte inferiore dell'

per simil. profondità interna di una montagna o della terra (in partic. nell'

con la bocca stretta a guisa di pentole o di vetrine più tosto. spallanzani,

6. la parte più interna e centrale o, anche, più nascosta di un

gianelli, ii-99: la cetra antica o l'hazur è secondo il e cai

vol. XXI Pag.754 - Da VENTRESCA a VENTRICOLO (10 risultati)

ven t r ic ol o). ventricida, agg.

dell'organo digerente che corrisponde allo stomaco o a una sua porzione (e attualmente

essi nervi escono dal fondo de'ventricoli o vero cellule ed escono dalla parte dinanzi.

-in partic. ventricolo cardiaco o del cuore (e, per an-

ventre di piena: tratto di un fiume o di un corso d'acqua in cui

giamboni, 8-i-244: quando l'uomo, o altra bestia [il bue] lo

velocità (con riferimento a una cavalcata o a una corsa). de amicis

, ventre (anche con uso scherz. o iron.). anonimo genovese,

prese le braccia. burchiello, 32: o gajo erennio, poi che la

da venter faliscus 'ventre di maiale o di altro animale infarcito', comp. da

vol. XXI Pag.755 - Da VENTRICOLOGRAFIA a VENTUPLICARE (14 risultati)

ta di manguei, ch'è come lesena o punta acuta, overo altra sorte

overo altra sorte di lanzetta, o rasoio si passavano i ventrini presso ai stin

con la nutrizione, con i piaceri o con l'abilità culinaria. f.

fiore di cardo e non con caglio o ventrucci. = vezzegg. di

ventricolo di destra. -ventricoli cerebrali o del cervello (e, per anton.

). ottimo, i-419: mitrito o apoplesia,... sono oppilazioni nel

ottima sostanza. -ventricolo laringeo o di morgagni: diverticolo della cavità laringea

delle nostre lagune varia per la forma più o meno conica e ventricosa.

ventrièra, sf. fascia di lana o di tessuto elastico che si porta a

pelle per proteggere la pancia dal freddo o per contenerla; panciera. anche

. 2. borsa di pelle o di tessuto a forma di larga fascia

, di pelle, che tiensi legata o affibbiata intorno alla vita a modo di

marin. dispositivo di forma triangolare di tela o cavo utilizzato per stringere contro il pennone

. -ci). relativo al ventriloquio o ai ventriloqui. ventrìloquo (disus

vol. XXI Pag.756 - Da VENTUPLO a VENTURATO (25 risultati)

. ventura, sf. entità o forza superiore che si ritiene determinare gli

irrazionale (anche con riferimento a personificazioni o raffigurazioni di tale entità). -anche

). -anche: casualità con cui avviene o si determina un fatto, un evento

assegnato per volere di un'entità superiore o del destino a ciascuna persona; vicenda

destino a ciascuna persona; vicenda personale o insieme di vicende, fortunate o no,

personale o insieme di vicende, fortunate o no, che caratterizzano la vita (

espressioni avere in ventura, dare in o per ventura, venire in ventura).

agg. possessivo per indicare 11 destino o le vicissitudini personali. uguccione da lodi

nati sono. bembo, 10-viii-235: o mio forzevole destino, e voi stelle,

. nelle espressioni cattiva, mala, rea o trista ventura). esopo volgar.

coloro e si fossero congiunti con loro, o fossero restati vinti, era certamente non

; avvenimento, circostanza od occasione propizia o vantaggiosa per una persona; fortuna (anche

, per lo più atteso con ansia o con speranza o ritenuto incerto, imponderabile o

più atteso con ansia o con speranza o ritenuto incerto, imponderabile o ineluttabile;

o con speranza o ritenuto incerto, imponderabile o ineluttabile; ciò che riserba l'avvenire

alcuno di quella specie d'astrologhi, o, a dirlo più conforme al vero

accadimento in partic. fortuito, casuale o anche singolare, straordinario. storia de

compiere un'azione, ottenere una soddisfazione o un guadagno, incontrare una persona e

persona e in partic. avere una relazione o un rapporto amoroso (in partic.

rischia di finire come le milizie di ventura o i facitori di miracoli in piazza.

il. nel ducato di ferrara, dono o regalia in natura offerto al signore dai

rappresentazione della natività di cristo, xxxlv-170: o verbo glorioso, idio incarnato / per

dalle torri. -senza alcun fondamento o conoscenza di ciò'che si fa o

o conoscenza di ciò'che si fa o si dice. giamboni, 4-279:

certe cedole si mettono in un sacco o cassetta, e poi a certi tempi si

vol. XXI Pag.757 - Da VENTURI a VENULA (14 risultati)

. 3. chi affronta viaggi o traversie anche senza badare a rischi e

idraul. dispositivo che misura la portata o la velocità di correnti fluide in tubi chiusi

. agg. accidentale, occasionale; accaduto o sorto in maniera irregolare o imprevista.

; accaduto o sorto in maniera irregolare o imprevista. magalotti, 1-102: se

che è prossimo a verificarsi, istituito o a essere compilato, compiuto; che

perché ti mandammo noi a pellegrinare, o lume de'nostri occhi, bastone della

seguito, in un tempo avvenire più o meno determinato; che è destinato a

tal bene potrebbe diminuire ai suoi venturi figli o successori quel suo illimitato orribil potere,

? tommaseo, 13-iii-57: sii meco, o dio: consenti / che alle venture

motivi di avere gli esemplari nelle mani o sul terminare del corrente, o al più

nelle mani o sul terminare del corrente, o al più tardi sul principio del venturo

sofocle. d'annunzio, iii-2-1135: o [luna] regina, che porti la

che fa immediatamente seguito a un capillare o a una vena di piccole dimensioni.

2. sottile traccia di sangue nella saliva o nel catarro.

vol. XXI Pag.758 - Da VENULAZIONE a VENUTA (18 risultati)

vènus, sf. ant. sentimento o godimento amoroso (anche nell'espressione venus

connota in partic. l'aspetto fisico o determinati comportamenti, atteggiamenti.

per estens. armonia strutturale di un edificio o delle proporzioni di un'opera plastica.

ammettono verun ordine. barujfaldi, i-83: o venerabil tetto, o illustri mura,

, i-83: o venerabil tetto, o illustri mura, / che ancor l'antica

formale ed espressiva di un'opera letteraria o pittorica; raffinatezza di stile.

in ovidio, tibullo, catullo e properzio o alcun altro latino? della casa,

, quale armilla, qual gioia, o qual piropo? = voce dotta

infastidisca e ci turbi. -trascorso o vissuto serenamente, in pace. antonio

(un modo di esprimersi, uno stile o un autore). panigarola,

per fare che eloquentemente si ragioni, o che si voglia persuadere, o no:

ragioni, o che si voglia persuadere, o no: come sue proprie forme introduce

di lui alla 'pensione', almeno per tre o quattro giorni, assolutamente.

: 'venuta', è la prima annuale apparizione o arrivo dell'uccello di passo, sì

risurrezione del redentore, della sua nascita o manifestazione a'gentili, del suo glorioso

il sorgere del sole, dell'alba o del giorno. delminio i-185: che

acqua: nella costruzione di gallerie stradali o miniere, notevole fuoriuscita di acqua dalla parete

scavo a causa della presenza di una falda o di una sacca. 7.

vol. XXI Pag.759 - Da VENUTIERE a VERACE (12 risultati)

sm. stor. a lucca, ufficiale o gabelliere che era preposto all'ufficio

luogo (una persona, un animale o, anche, un oggetto, una lettera

esistenziale, spirituale, emotiva, intellettuale o materiale (con riferimento sia a persone

riferimento sia a persone sia a soggetti inanimati o astratti e in relazione con un compì

1-iv-21): parmi, dovunque io vado o dimoro per quella, l'ombre di

5. che suscita determinati sentimenti o atteggiamenti (in espressioni come venuto a

che capita, che si presenta più o meno casualmente in una determinata circostanza.

. 2. figur. situazione o ragionamento arduo da affrontare e risolvere,

). ant. e letter. arbusto o cespuglio selvatico e spinoso; pruno,

in questo loco, / che dui o tre giù ne tomaro accesi, / ch'

. 5. che possiede realmente o al massimo grado le qualità o le

realmente o al massimo grado le qualità o le caratteristiche che gli si attribuiscono (

vol. XXI Pag.760 - Da VERACEMENTE a VERBALISTICO (19 risultati)

2. gramm. che si riferisce o che è proprio del verbo. -aggettivo

abbondiamo de'verbali, come fattore, o vero facitore, difensore, o più tosto

fattore, o vero facitore, difensore, o più tosto di- fenditore. fanfani,

documento che attesta e registra quanto è accaduto o è stato dichiarato oralmente in una data

in partic. nel corso di una riunione o di un dibattimento. cavour, i-200

presente in cassa in un determinato momento o delle operazioni di riscontro del movimento di

nave per constatare e giustificare la perdita o la distruzione di oggetti della nave stessa.

tratti tipici del proprio luogo d'origine o della propria nazionalità (ed è attualmente

tu non sei che un pazzo demagogo o uno scaltro mercatante di libertà

affermazioni sia come qualità propria dell'oggetto o dell'ente considerato).

. veranda, sf. balcone o terrazzo coperto e chiuso per 10 più

'veranda': una specie di verone a vetri o in forma di casa rustica aggiunta a

veramente, / quan stri o bianchi raccolti in grappolo; alcune specie,

cusatro / dar le sentenzie false, o che col tòsco / mastro dulità

che col tòsco / mastro dulità o meraviglia. battista mescole il veratro

e 2. con valore limitativo o avversativo: in verità, per ben corretto

superi, verbalissimo). che è proprio o che fatto avessero, io mi credo

che si riferisce alla parola, alle parole o al linguaggio; v'atendessero. betussi

da parole. -anche: comunicato, dato o nare l'una discortesia con l'altra

vol. XXI Pag.761 - Da VERBALITÀ a VERBO (31 risultati)

fatto il vostro dovere verbalizzando l'impedimento o chiamando i carabinieri. questa era la

seguenti modi: i) modi dell'ortografia o della riproduzione; ii) modi della

qualificazione; iv) modi della verbalizzazióne o sintattici. = nome d'azione

famiglia scrofula- riacee che comprende piante erbacee o suffrutticose, con fiori gialli, rossi

suffrutticose, con fiori gialli, rossi o bianchi, diffuse nelle regioni temperate;

guarino guarini, 1-29: fa anche ceruleo o turchino il verbasco o blattaria, che

fa anche ceruleo o turchino il verbasco o blattaria, che ha il fior turchino.

... e finalmente l'isacide o glasto domestico, e selvaggio, di cui

che comprende circa 250 specie, erbacee o arbustive, diffuse specialmente nelle regioni tropicali

2. in roma antica, erba o fronda sacra, come il lauro,

dei feziali quando andavano a stipulare alleanze o ad annunciare le guerre; veniva adoperata

veniva adoperata anche nei sacrifici per inghirlandare o profumare gli altari. livio volgar

. pascoli, i-671: quando si faceva o feriva un foedus, domandava il fetialis

bot. famiglia di piante dicotiledoni erbacee o legnose comprendente alcune migliaia di specie diffuse

colpire, percuotere qualcuno con una frusta o un bastone. f. scarlatti

, sf. ant. colpo di frusta o di bastone. aretino, ii-24

d'america, con capolini a corimbo o solitari e fiori gialli o bianchi.

a corimbo o solitari e fiori gialli o bianchi. = voce dotta,

non consiste che in frasi stereotipe più o meno insensate che s'awicendano ripetendosi spessissimo

meno insensate che s'awicendano ripetendosi spessissimo o s'inframettono in ogni discorso o formano

spessissimo o s'inframettono in ogni discorso o formano oggetto di lunghi soliloqui: verbigerazione.

profluvio sconnesso e senza senso di parole o frasi. landolfi, 9-188: non

per guarirlo ed ella l'ammazza, o nollo guarisce, quello è mostro. gioberti

verbi grazia, in ogni ingiuria o danno, che l'uomo riceve, sonda

sm. ant. e letter. discorso o testo prolisso ridondante e per lo più

prolisso ridondante e per lo più incoerente o privo di senso. della

se fusse il mal del verbio, / o 'l mal dell'acetone, / con

persona che si perde in chiacchiere inutili o che racconta fatti non veri, anche

disparte -e non è un trafficante profittatore o un verbivendolo... -soffre forse più

le verbe). parola, espressione verbale o grafica di un concetto, di un

sempre infamare. lapaccini, lxxxviii-ii-16: o fior di nobiltade, / qual chiama

vol. XXI Pag.762 - Da VERBO a VERBO (15 risultati)

russa. -per estens. discorso o affermazione; formulazione di un pensiero,

nelle espressioni verbo della mente, interiore o interno). dante, par.

più in espressioni come verbo di dio o divino o del signore o di gesù

espressioni come verbo di dio o divino o del signore o di gesù cristo,

verbo di dio o divino o del signore o di gesù cristo, ecc.)

. opinione, discorso autorevole e incontestabile o ritenuto tale. -anche: ordine, disposizione

dio'tutti ubbidiranno e gli ordini verbali o scritti diverranno azione: il verbo si

, indica un'azione, uno stato o un divenire correlato al soggetto della frase,

egli fa, denota differenza di tempo, o presente, o passato, o futuro

differenza di tempo, o presente, o passato, o futuro. bontempi, 1-1-19

, o presente, o passato, o futuro. bontempi, 1-1-19: egli è

11-86: saranno ben pochi quei verbi anomali o difettivi latini il cui proprio puro e

vero tema, disusato in latino, o le cui voci che in latino sieno o

o le cui voci che in latino sieno o perdute o irregolari, si conservino,

cui voci che in latino sieno o perdute o irregolari, si conservino, e regolari