al potere, restaurazione di una dinastia o di un sovrano; ristabilimento di un ordine
. v.]: 'tornata di latte o tornata': tatto del ritornare il latte
n. 7. -tornare alle ossa o nella carne: risuscitare. dante,
che potéa aiutarla. -tornare cenere o in cenere o a, in, alla
. -tornare cenere o in cenere o a, in, alla terra: ridiventare
in, alla terra: ridiventare cenere o terra (l'uomo con la morte)
rendere pubblico ciò che dovrebbe restare riservato o segreto. dalla casa, iv-326:
alcuni vi aggiungono un poco d'indico o di tornasole, e crede sia anche migliore
soluzione basica. -al figur.: fatto o elemento rivelatore; indicatore. c
verificare se il barolo ha fatto -tornare o non tornare il conto o i conti:
fatto -tornare o non tornare il conto o i conti: v. conto, n
e smorte / pur hai lasciato: o tu, padre, il consenti? michiele
'egressio'poi che brevemente ha proposto due o più cose, toma ad esplicarle distintamente.
per un periodo di tempo più o meno lungo. -in partic.: rientro
... prendere per due o tre mesi una lezione di francese; tornati
abitazione. -anche: l'abitazione stessa o il suo possesso. bibbia volgar
la tornata della casa sanza darci letto o niun'altra cosa. firenzuola, 215
, 23-13: quand'io morrò, o io gli lascerò che l'abbia la tornata
l'abbia la tornata qui di casa o qualche, cosa l'anno.
è cosa piu bella / levargli via, o pur lasciargli stare: / se fusse
. -anche con riferimento a soggetti inanimati o astratti. dante, purg.,
/ tornata di regina in paltoniera; / o sciaguarata, fa che ti ricordi /
sf. letter. lavoro, oggetto, o parte di esso fatto al tornio,
moltiplicato per dieci dà il decaro, o pertica metrica censuaria di mille metri quadri
quadri, quindi l'ettaro (hectare) o tomatura metrica di diecimila metri quadri.
moda si potrà fare una molto bella giostra o un magnifico tomiamento in una delle sue
3. cerchia, fascia che circonda o avvolge altri elementi. -in partic.
di 'onde io', questa domandiamo collisione o scorciamento o estingui- mento o ammortamento o
io', questa domandiamo collisione o scorciamento o estingui- mento o ammortamento o tomeamento di
domandiamo collisione o scorciamento o estingui- mento o ammortamento o tomeamento di vocale.
o scorciamento o estingui- mento o ammortamento o tomeamento di vocale. 6.
tanto e tingendovi, siete pronte, [o donne] allo scontro, come i
1-277: sovviemmi che quando la trottola o 'l paleo con lento braccio gettati venivano,
ai movimenti rotatori del corpo umano (o di una sua parte) in una danza
danzatrice] faceva qualche mossa più ardita o dando un colpo delle reni o facendo torneare
più ardita o dando un colpo delle reni o facendo torneare il ventre e i fianchi
-procedere descrivendo giri più o meno ampi nello spazio; compiere evoluzioni
, e chi el tomeggiava in candelieri o altri vasi. citolini, 400: poi
gl'istrumenti suoi, cioè i carri, o matti, o sordi, le masuole,
, cioè i carri, o matti, o sordi, le masuole, i molinelli
figur. intellettuale impegnato in polemiche ideologiche o moralistiche (e ha valore iron.)
.. questi tomeadori della pagina, più o meno confusa, sulla quale scrivono.
: non v'è chi giochi toro, o chi canneggi, / né chi faccia
7 com'è dir uom che giostri o che torneggi. pecchio, 2-146:
(in partic. nelle stazioni ferroviarie o della metropolitana) o di lavoro.
nelle stazioni ferroviarie o della metropolitana) o di lavoro. ruzzati, i-754:
lo più in occasione di parate militari o di feste popolari. chiaro davanzali
e con graduatoria finale disputate fra squadre o singoli atleti o giocatori. p.
finale disputate fra squadre o singoli atleti o giocatori. p. petrocchi [s
sera, organizzo qui dei tornei di bridge o di canasta. pavese, 5-44:
con l'intento di prevaricare quelle altrui o, anche, per far mostra del proprio
voti? -scambio di componimenti scherzosi o polemici recitati fra poeti estemporanei.
sullo stesso tono... tali giostre o tornei si chiamavano perciò contrasti o disturne
giostre o tornei si chiamavano perciò contrasti o disturne: e quel genere di canto,
tali disordini e sta per tal motivo o sollecitando la formazione dei suoi fucilieri.
. tomerìa, sf. laboratorio o reparto in cui si eseguono lavori di
32: qualunque tramontano passarà con cavallo o con altra cavalcatura per lo contado o
o con altra cavalcatura per lo contado o per la iurisdizione di siena, andando o
o per la iurisdizione di siena, andando o venendo, si paghi per ciascuna volta
il sade computò i 6 mila tomesi dall'o tondo, accennati nel contratto di nozze
. il 'quattro cavalli', il 'sei cavalli'o sia 'tornese'. galanti, 1-ii-204:
. lavorare, foggiare con il tornio o, anche, in forme tornite; tornire
: le statoue di brando, o di marmo di fuori torniate rappresentano qualche iddio
indicare il 'molinello d'affor- co', o anche la 'maglia a molinello'.
, arridatoio. 2. sportellino mobile o girevole, arganello che, consentendo il
contare gli accessi a un luogo pubblico (o, anche, di consentirlo dietro pagamento
edifici pubblici si dice 'tornichétto'certo sportello o porticina dove sta un arnese come un arcolaio
5. medie. disus. cuscinetto o batuffolo di cotone con cui si comprime
, 581: 'tornichétto': il 'piumacciòlo', o 'guancia- letto', che serve a comprimere
letto', che serve a comprimere i vasi o la vena dopo remissione del sangue,
come dicon qui in firenze i servienti o pappini degli spedali, non piace,
: la voce 'tornièllo'per 'duello', o combattimento, è presa da 'torneo', e
presa da 'torneo', e questa da 'tomo'o 'tornio'per quel girare, e torneare
, usata specialmente per produrre superimi cilindriche o coniche su pezzi metallici, di legno
coniche su pezzi metallici, di legno o di altri materiali. - tornio automatico
diametro esteso e asse corto come mote dentate o tamburi. -tornio parallelo: in cui
diverse provincie, in diverse celle, tre o quattro dì albergando, sempre son vaghi
dal capo vaghi andavano a fare legne o a pasturare. -sbattuto qua e
e tutte l'altre stelle, / o vaghe o ferme d'intorno al suo stelo
tutte l'altre stelle, / o vaghe o ferme d'intorno al suo stelo, /
con una prop. complementare, implicita o esplicita, che indica ciò che si desidera
indica ciò che si desidera di fare o che avvenga o che altri faccia.
si desidera di fare o che avvenga o che altri faccia. guittone, ii-31
. una donna). -anche come epiteto o appellativo. patecchio, xxxv-i-572: no
-di esseri fantastici, mitici, immaginari o soprannaturali (anche con riferimento ad amore
, una visione, l'aspetto di qualcuno o di qualcosa). cennini,
alla vista in quanto intenso, luminoso o, anche, trasparente e sfumato (un
i balli di queo anche piante ornamentali o da frutto). calmeta, 98
fatto ho come quel ch'intra in giardino o in verde prato pien di vaghi fiori
presa sul lettore, sull'ascoltatore (accorgimenti o artifici retorici). savonarola,
[1905], iv-511: 'vago': o nervo pneumogastrico, che si distribuisce al
errare qua e là senza una meta o un itinerario preciso. boterò, 6-215
4. figur. perdersi in discorsi o in ragionamenti futili e oziosi, passare
oziosi, passare a casaccio da un argomento o da un pensiero all'altro (una
come troppo spesso succede, da un'anticamera o da una cassaforte. = frequent
vagonata, sf. quantità di merci o altro materiale che può essere trasportata in
di latta a cui s'agganciavano due o tre vagoncini; un terzo, un tamburello
un tamburello. -cabina di funivia o di analogo mezzo di trasporto.
di persone e di merci; carro o carrozza ferroviaria. stampa periodica milanese,
il vagone ristorante; con desinare, o cena, a prezzo fisso: cinquanta
. 2. cabina di una funicolare o di un analogo mezzo di trasporto.
'vagotomia': sezione chirurgica del nervo pneumogastrico o vago. oggi [20-v-1954],
sulle vette e nelle convalli, in vista o d'accosto al nido depredato, strillavano
il -vagone di prima, seconda o, disus., terza classe-, donegrore
fosforico vagulo palpebramen- tato di maggiori o minori comodità a seconda delle to
più razzente e più piccante, / o coppier, se tu richiedi / quell'albano
c. villifranchi, 1-i-113: 'vaiano'o 'vaiano rosso'. uva chiamata anco 'rinaldesca'
mette la testa sotto perché fa necessità o virtù. = voce napol.
che presenta un colore tendente al nero o, anche, variegato, screziato di macchie
presenta gli occhi diversi uno dall'altro o cerchiati di colore chiaro (un cavallo)
cui occhi sono diversi l'uno dall'altro o che hanno un cerchietto bianchiccio intorno alla
nel tempo della vendemmia quando dimostrano rossezza o vaiezza, le quali sono assai dilettevoli
lxiv-65: sol per quisti occhi o per la margarita / ma tieni e tenerai
piccola enciclopedia hoepli, 1-iv-605: 'vaina'(o 'guaina'): una parte di vela
una parte di vela, precisamente quel raddoppiamento o rinforzo di tela che a guisa di
-con riferimento al colore di alcuni frutti o bacche (in partic. l'uva
729: « 0 tristi capi! o solo voci! 0 schiene /
firenze. -con meton.: indumento o copricapo foderato con tale pelliccia, in
bene approvato / in legge, notarla o medicina, / ché nella cinquantina / non
de veste: di martori, fuine o volpe, overo ancora zebellini, che molte
sottilissimi, fatti di pelo di sorgo armeno o di vaio. 3. arald
), sf. ant. pustola o cicatrice prodotta sulla pelle dal vaiolo (
7: il sexto, quando parano varale o morbilli o antrace e somiglianti mali di
sexto, quando parano varale o morbilli o antrace e somiglianti mali di mala sorte.
particella pronom. ricoprirsi di piccole macchie o anche di protuberanze. ungaretti, i-70
, per lo più riscontrabili sulle foglie o sui frutti. r. ciferri-a
. 2. aspetto screziato, corroso o cosparso di protuberanze di una superficie.
, i-135: cristo era in bordo o col vairolo / da poi che non sapevan
alcune specie animali. -vaiolo dei bovini o vaccino: malattia contagiosa dei bovini (
si mangiano. -vaiolo acquatico o selvatico: varicella. carena, 2-305
v.]: 'vaiuoloide': modificazione maggiore o minore del vaiuolo per forza del vaccino
vaiuolo per forza del vaccino che spense più o meno la proclività della fibra a sentire
assurda idea di troncare l'infiammazione petecchiosa o la morbillosa o la vaiuolosa.
troncare l'infiammazione petecchiosa o la morbillosa o la vaiuolosa. 2.
per estens. cosparso di macchie, corrosioni o protuberanze (una superficie, una parete
. 2. che è nato o abita in valacchia o appartiene ai gruppi
. che è nato o abita in valacchia o appartiene ai gruppi etnici e linguistici di
là anche tracce di quella lingua valaca o dacoromana che si formò intorno alle colonie
valanca), sf. massa di neve o di ghiaccio, in genere di notevoli
cade, che rotola che avanza rumorosamente o un evento sconvolgente. pascoli, 1198
addestrato per il soccorso alpino. -cordicella o cordino da valanga: cordino rosso che,
, assicurato alla vita di uno sciatore o di un alpinista e lasciato con un
2. per simil. grande quantità o cumulo di materiali o di oggetti per
. grande quantità o cumulo di materiali o di oggetti per lo più ammassati in modo
oggetti per lo più ammassati in modo confuso o precipitati dall'alto. linati,
, x-55: arrivavano in via pasquirolo o all'appuntamento alla stazione centrale con una
, per lo più caotica e tumultuante o che può rappresentare un grave pericolo.
4. figur. gran numero o sequela di atti, circostanze, notizie
circostanze, notizie che si presentano contemporaneamente o in un breve lasso di tempo.
tardo labina (v. lavina) o a una forma habinca (ancor viva nelle
valcar panni, saie, rasce, o altre simil cose pertinente ad esso artificio altrove
valcar panni, saie, rasce, o altre simil cose. = dal longob
in delirio per la cavalcata delle valchirie o per il funerale di sigfrido, a noi
, 12-125: in una lirica di alceo o in un preludio di chopin ci si
2. per estens. donna o ragazza alta, bionda e robusta o
o ragazza alta, bionda e robusta o dai modi decisi, energici, in partic
nei calcari crepati, nelle dolomie cariate o nei terreni contenenti gesso. valdamésco
. -che è seguace del valdismo o appartiene alla chiesa riformata da esso derivata
un tempo soggetti spiritual- mente ai papi o no, il fatto sta che le dottrine
che è proprio, che si riferisce o è tipico della valle d'aosta, zona
. che è nato, che è originario o abita nella valle d'aosta. -
fontina e prosciutto. -cotoletta valdostana o alla valdostana (anche solovaldostana, sf.
egli bisogno della sentenza d'un tribunale o d'un atto autentico, per credere meretrice
vale, inter. forma di saluto o di commiato usata sia in tono solenne
, in partic. in testi letterari o poetici oppure come estremo saluto a morenti
poetici oppure come estremo saluto a morenti o defunti. iacopone, 56-25:
! / vale, vale in eterno, o fratei mio. -come formula conclusiva di
invar. addio, estremo saluto a morenti o defunti o, anche, commiato rivolto
, estremo saluto a morenti o defunti o, anche, commiato rivolto ai propri cari
che in roma antica veniva pronunziata o scritta in fondo alle lettere. valedire
lunghi e forti studi, rinunziando a o ^ ni volgare ambizione, e va-
delle strade sia per lo meno otto o dieci, non so rinvenire, come que'
cosa corrisponderebbe? -a un grido d'oboe o di corno. = comp
valido, autorevole (un'opera storica o scientifica). tommaseo, lxxix-iii-164:
attività, nella pratica di una disciplina o di un'arte, nell'esercizio della propria
egli avra / una toga di rascia o di velluto. carducci, ii-6-222: mi
più valente. monti, 8-229: o liei, o dàrdani, / o troiani
monti, 8-229: o liei, o dàrdani, / o troiani, dicea,
: o liei, o dàrdani, / o troiani, dicea, prodi compagni, /
femmina; lasciò loro di valente quindicimila fiorini o più. prov. overbi
io sono 27 anni che faccio più o meno valentemente la guerra al clericalismo e
cattolicismo. io sono conosciuto oramai, bene o male, per il poeta di satana
di guarire le terzane senza altra evacuazione o alterazione di sciloppi, dando certo legno macinato
concreto: atto, comportamento eroico, valoroso o ammirevole, meritevole, degno di lode
2. con uso antifr. azione o comportamento riprovevole, disonesto, immorale.
, destrezza (anche con valore enfatico o iron.). tenzone d'
-in senso concreto: opera che richiede o rivela grande abilità, capacità, perizia
quando sia la valentia dell'animo in ciascuno o per natura o per usato, tanto
dell'animo in ciascuno o per natura o per usato, tanto si manifesta nella battaglia
: atto, comportamento coraggioso, valoroso o, anche, magnanimo, nobile; prodezza
con valore antifr. e iron. azione o comportamento disonesto, corrotto, immorale,
dare ad invasare al diavolo, uomo o donna, chi che loro venisse in
, iv-272: altri hanno openione che cinque o sei galline e non più s'allunghino
del gallo, se ne dia più numero o manco. 2. abilità
3. con uso antifr. azione o comportamento disonesto, immorale, riprovevole.
che si presenta in piccoli cristalli incolori o rosso bruni e di lucentezza metallica,
agg. che appartiene, che è prodotto o è tipico della città francese di valence
, qualità morali, intellettuali, artistiche o, anche, pratiche, professionali.
rio, / ch'io me corozeria, o dona mia fiale ». / altro
. -come appellativo di cortesia (o anche iron.). ariosto,
cortesi indicava la perfezione di ogni dote o virtù non disgiunta dall'aspetto fisico,
altra valenza, più mi valesse. galliziani o rinaldo d'aquino, 437: «
malenanza, allegranza, dilettanza, o vero in '-enza'come piacenza, valenza e
la nave, raddoman- davano la nave o la valenza: i mercatanti diceano che l'
espressione quantitativa della proprietà di un elemento o di un gruppo atomico di combinarsi con
dal numero di atomi di idrogeno (o elemento equivalente) con cui può combinarsi
elemento equivalente) con cui può combinarsi o che può sostituire, numero che per
la capacità di saturazione finale dei radicali semplici o composti. c. e. gadda
sicché subito se colei addivenga a un congiungimento o copula? ». esso vi risponderà
elemento è capace di cedere, acquistare o mettere in compartecipazione con altri quando forma
cui si legano ad un numero di atomi o gruppi maggiore di quello prevedibile in base
. citolini, 433: il ciambellotto o ad acqua o senz'acqua; il mo-
, 433: il ciambellotto o ad acqua o senz'acqua; il mo- caiaro;
agg. che è nato, è originario o abita nella città spagnola di valenza (
2. che appartiene, che è prodotto o è tipico della città spagnola di valenza
particolarmente le navi, col nome della patria o della provincia dove sono state fabricate,
intanto il municipio di firenze ha impiegato quattro o cinque ch'ei conosce e che valgono
capacità; imporsi, non lasciarsi sopraffare o prevaricare. cantari cavallereschi, 31:
, doti di un'altra persona considerata o riconosciuta migliore; avere le capacità equivalenti
avere le capacità equivalenti a quelle di una o più persone (anche nelle espressioni valere
si valgono. 3. essere o risultare necessario, efficace, utile o funzionale
essere o risultare necessario, efficace, utile o funzionale per ottenere un determinato risultato;
. idem, inf., 1-83: o de li altri poeti onore e lume
costarebbero: ché valliono la fiera diede libre o dodici il ciento. sconfitta di monteaperto
estranee al mercato, come: mi piace o non mi piace, è bello o
o non mi piace, è bello o brutto, vale o non vale.
, è bello o brutto, vale o non vale. -equivalere a un'
sì come la causa d'una gallina o d'altra cosa che sia di poco valere
noce, di una rapa: valore o stima, considerazione pressoché nulla, inconsistente.
per ragione di testamento e di codicillo, o per qualunque altra ragione possono più e
interveniva il prete col gastaldo della curia, o pure con due vassalli della chiesa romana
-nello sport, in un gioco o in una scommessa, contare, essere
valido, avere effetto ai fini della vittoria o della sconfitta, conformemente alle regole.
lvii-190: val piastre e scudi doppi, o la chi tiene, / voi meco
la particella pronom. servirsi di qualcosa o qualcuno per raggiungere lo scopo voluto; fare
; fare ricorso all'opera di una o più persone; approfittare di una situazione
i siciliani. -ricorrere a una persona o alla sua opera o esperienza, sfruttarne
-ricorrere a una persona o alla sua opera o esperienza, sfruttarne le competenze, le
, non saranno limitati ad un secolo o ad una nazione, ma si vaierà di
di un danno, di una perdita, o, anche, di un affronto su
anche, di un affronto su qualcuno o qualcosa. rinaldino da montalbano, 904
50: alcuno creditore di qualsivoglia ribelle o bandito, non si possa valere sopra
sopra i beni di alcuno de'sopradetti ribelli o banditi, confiscati o da confiscarsi,
de'sopradetti ribelli o banditi, confiscati o da confiscarsi, se prima non avrà cercato
la persona e beni de'ribelli o banditi, che si trovino fuora di esso
8: acquicella non vale pioggia leggieri, o spruz- zaglia, ma picciol ruscello vegnente
, aiutare, sostenere nell'espressione dio o maometto valga qualcuno). lo indovinello
. carducci, iii- -254: o veneziani maligni, ben sappiate esservi d'uopo
meno dell'analisi e lasciar la fantasia zaffrone o sia gruogo. pascoli, 459: nascondi
specie, con foglie opposte semplici, lobate o pennate, taggioso, utile;
erbe con foglie opposte; fiori a grappoli o non corrisposto, e sareste ora
par che valga la spesa del fieno o anche di un po'di paglia da dargli
sm. chim. e farmac. sale o estere delmangiare? l'acido valerianico,
analgesico. valerianato di scarso valore o efficacia di qualcosa. c.
: un uomo ne vai cento (o mille) e cento non ne vagliono uno
uno dente massellare e bagnarlo nel bere o nel mangiare, tutti che berranno
di litio-, sale usato come antispastico o antireumatico. carducci, ii-1-182
11-iii-1982], 135: la valerianella, o lattughino o 'soncino'che dir si
, 135: la valerianella, o lattughino o 'soncino'che dir si voglia.
valeriano, agg. che è proprio o si riferisce allo stile, alle opere
valetudinario1. tali. -valeriana minore o silvestre:, nome comune della
boschi dell'eurasia. -valeriana maggiore o ortense, no ad ammalarsi
, no ad ammalarsi facilmente o costantemente in appren me comune
lia sull'arco alpino. -valeriana pisana o rossa: pianta più scherz.
. produce le foglie simili al frassino, o al sorpocrate vuole che il medico,
vi nascerà gozzuti, zoppi, ciechi o altre mostruose creature. luzi, 11-66
l'assenso, il convincimento di una o più persone (un argomento, un
, per lavorarla, e ridurla in trame o orsoi. gargiolli, 149: ora
estensione un territorio, una distesa marina o lacustre; oltrepassare un corso d'acqua
persona valicasse, / fusse chi si volesse o che maniera, / che sanza dir
degli eserciti antecedenti, possediamo non per voce o fama, ma col campo e con
, conveniente, opportuno in una trattazione o un testo; trascendere l'argomento principale
senza dettato interiore. -eccedere una misura o una quantità (un oggetto);
a neuno sia lecito., presentare o ricevere alcuno gioiello, che valichi le
come che qui per la sua barca, o per un'altra, lo 'ntenda carene
. passatoia, costituita da una trave o da una fila di pietre affioranti, che
palancola onde poter passare su qualche torrente o fiumicello. nel mugello, panchetta.
di trave piana, con appoggio, o senza, lo chiamano palancola. =
inciampo? 2. guado naturale o artificiale. sacchetti, v-139: salomone
ponte, chi mi dà un ponte, o anche il valico di una trave,
passaggio di uccelli nel corso delle migrazioni o della selvaggina da pelo stanata dai cani
uentemente. buonarroti il giovane, 9-249: o le sciabiche ten ere,
le sciabiche ten ere, o le ragne, / o le pareti a'
ere, o le ragne, / o le pareti a'valichi piantare. salvini,
passaggio sull'altro versante di una montagna o di una catena montuosa; attraversamento di
. letter. ant. passo compiuto camminando o correndo. dante, pure.,
... le stanze de'filatoi o valichi della seta. carena, 1-318:
occupa l'altezza di uno stanzone, o anche due, l'uno sopra l'altro
decrepito nume che chiamasi 'principium vitae'o 'forza vitale'. 4. con grande
forme o sparuta. non è un'ingiuria soltanto alla
sf. disus. riconoscimento della validità o legittimità di un atto o di una situazione
della validità o legittimità di un atto o di una situazione giuridica; ratifica;
il matrimonio senza il consenso del principe o soperiore, non già in quel che
. riconoscimento della correttezza di un risultato o di un'operazione tecnico-scientifica in quanto eseguita
mezzo del confronto con quelli in possesso o già noti. = nome d'azione
, sopra l'obligo de'libertini, o sopra la validità e forma della manumissione
da lui fatti col suddetto procuratore, o amministratore decotto, o prossime alla decozione
col suddetto procuratore, o amministratore decotto, o prossime alla decozione, non averanno alcuna
validità in pregiudizio de'loro principali, o padroni. foscolo, xii-638: la
. 2. condizione di efficienza fisica o mentale di una persona. carducci
, perché non ho più la validità o la voglia di lavorar troppo.
(superi, validissimo). che ottiene o produce l'effetto desiderato; efficace,
efficace, adeguato a una determinata occasione o circostanza. sacchetti, 59-58:
berta madre dei due re; ma o la ripudiò poi carlo a pretesto d'infermità
carlo a pretesto d'infermità scoperta, o non fu valido il matrimonio per esser già
mai non combatterono intra loro alcune città o genti più valide e forti di ricchezze,
quelle medesime fu mai tanto di virtù o forza dato. guidiccioni, 5-125:
xviii-27: se le speranze di pace o di vittoria svanissero o indugiassero, l'esercito
speranze di pace o di vittoria svanissero o indugiassero, l'esercito del vice re
vedono pochi in giro; soltanto vecchi o bambini appaiono agli usci. i validi,
carducci, iii-4-115: chinatevi al lavoro, o validi omeri; / schiudetevi agli amori
omeri; / schiudetevi agli amori, o cuori giovani; / impennatevi ai sogni
anime; / irrompete a la guerra, o desii torbidi: / ciò che fu
ecc. (un periodo di tempo o la vita stessa). ariosto,
può navicare contro alle onde del mare, o veramente non può contro all'impeto della
il nome scientifico di un organismo vivente o di un taxon). 9.
enunciato). -in partic. formula valida o logicamentevalida: formula che è sempre vera indipendentemente
io. sport. conforme alla norma o al regolamento; regolare. - in
. valigerìa, sf. fabbrica o negozio di valigie, bauli, ecc
. disus. laboratorio in cui vengono fabbricati o riparati finimenti o selle per cavalcature;
in cui vengono fabbricati o riparati finimenti o selle per cavalcature; selleria. tommaseo
ant valisétta), sf. piccola valigia o borsa, per lo più rigida.
in partic. usata per portare documenti o, anche, l'occorrente per un viaggio
bistecche, 'rostbeaf, filetti alla parigina o alla salvia, involtini, spezzatini, valigette
, sf. (plur. -gie o ant. -ge, -d, -gi)
.) e munito di un manico o di due maniglie (e in quelle
de'francesi. -valigia delle indie o dell'india o di levante o di
-valigia delle indie o dell'india o di levante o di oriente: servizio
delle indie o dell'india o di levante o di oriente: servizio postale e passeggeri
non meno che a quello dei viaggiatori diretti o procedenti dall'oriente. buzzi, 246
una missione diplomatica invia al proprio governo o che riceve da esso, esente a
altro controllo. -anche: l'involucro o la borsa contenente tale corrispondenza.
panzini, iv-728: 'valigia diplomatica': borsa o piego contenente documenti e corrispondenze che gli
diplomatici di uno stato portano seco, o inviano per corriere speciale (dell'ambasciata)
ai fiorini 80, e una mula o vero cavallo per una valigia di fiorini xx
poveri servigi. -entrare, essere o porre, far mettere in valigia: adirarsi
, far mettere in valigia: adirarsi o far adirare, risentire qualcuno, in partic
dice quando uno si adira e di beffe o di cosa che gli sia fatta o
beffe o di cosa che gli sia fatta o detta. oggi si dice entrare in
detta. oggi si dice entrare in valigia o esser tolto su, o uccellato o
entrare in valigia o esser tolto su, o uccellato o burlato. adr. politi
o esser tolto su, o uccellato o burlato. adr. politi, 1-709:
tal valigia. -mettere o cacciare in valigia: impedire a qualcuno
al valigino, a sopra panca, o tavola disteso / fa sodamente un dolce sonnellino
femm. -a). chi fabbrica o vende valigie, borse, bauli,
. - in senso generico: chi lavora o dare la propria pelle al valigiaio-
-in senso generico: dote, virtù o insieme delle doti, delle virtù di una
2. bellezza, fascino del viso o dell'aspetto fisico della donna amata.
stati della penisola italiana, ai cittadini o ai sudditi non risiedenti nel territorio dello
sudditi non risiedenti nel territorio dello stato o ai forestieri che vi abitavano.
. sorgono la bassa casa dei pescatori o vallanti e il loro magazzeno. moretti,
in due cartigli annodati a due corone castrensi o vallali degne del generale checco coccapieller.
. cingere a scopo difensivo una città o le sue mura con fossati e terrapieni;
dalla testata al suo sbocco in pianura o in un'altra valle e in tutte le
l'occhio misurava la profondità del burrone, o mi recavo nel folto dei boschi che
, distesa di acque compresa fra rilievi o barriere naturali o artificiali; baia, insenatura
acque compresa fra rilievi o barriere naturali o artificiali; baia, insenatura. quarantotti
cinto da un vallo, da un terrapieno o da altre opere di fortificazione. -anche
fortificazione. -anche: circondato da difese naturali o da una siepe, da un muro
da due pendici montuose (dette fianchi o pareti) che si incontrano nella parte
i fenomeni carsici. - valle chiusa o cieca: quella carsica, in cui
epigenetica: v. epigenetico2. -valle fluviale o a v quella con la caratteristica sezione
corso d'acqua. - valle glaciale o a u: quella con la caratteristica
rocce del fondo. - valle pensile o sospesa: quella in par- tic.
in par- tic. di origine glaciale o carsica, che sbocca su un dirupo
carsica, che sbocca su un dirupo o su una forte pendenza. -valle relitta:
d'acqua per l'abbassamento del substrato o per ingressione marina, che mantiene la
lombarda mi vuol esule ad ogni modo, o prigione; dacché, senza parlare dell'
, spesso nella forma tronca e unita o, anche, in unione con un nome
valle seriana e che starebbe ivi tre o quattro dì. piccolomini, 10-278: quantunque
in prossimità del delta di un fiume o di una laguna. - valli di cornacchie
molti giorni avanti che ritornassero in po o calassero alla marina o si seccassero,
ritornassero in po o calassero alla marina o si seccassero,... ma la
: parte inferiore di un'onda marina o lacustre compresa tra due creste successive.
te [barbiere] puote uguagliarsi / o in ispianar collina o in aprir valle /
puote uguagliarsi / o in ispianar collina o in aprir valle / sul viso ad
, e, soprattutto, valle di o delle lacrime o lacrimosa, che ricalca
, soprattutto, valle di o delle lacrime o lacrimosa, che ricalca l'espressione lat
/ piacciavi porre giù l'odio e o sdego, / venti contrari a la vita
il guardo a valle: or vedi, o sire! / dal pian cui parte
. -per monti e per valli o per valli e per monti: dovunque,
fioriti di bianco, simili a fontane o a nuvole posate sull'erba alta.
vallone1). = lai vallis (o valles) -is, forse connesso a volvère
i volti sospettosi e torvi dei vallago o riviera, / altri rupi, vallee,
. pascoli, 889: roma, o fratelli, non era. / era un'
. 3. anat. piccola depressione o infossamento (anche in anat. comparata
alture circonvicine in vari alvei, o piccoli torrenti. = nome d'
valesanó), agg. nativo, originario o abitante del cantone svizzero del vailese.
, agg. dial. nativo, originario o abitante di una valle (con partic
partic. riferimento a coloro che abitano o lavorano nelle valli da pesca della costa veneta
vagliele), agg. nativo, originario o abitante del cantone svizzero del vallese.
. 2. che è proprio o che si riferisce a tale regione; che
tale regione; che vi viene prodotto o ne è tipico. = dal fr
. ragazza avvenente che assiste chi conduce o presenta uno spettacolo televisivo. b
circa, paggio, giovane servitore, staffiere o scudiero. - per estens.:
, vin soavissimo / reca in tazza, o mio valetto / recai, sì ch'
. 3. assistente di chi conduce o presenta uno spettacolo televisivo (anche con
valligiano, agg. nativo, originario o abitante di una valle. - anche
. 2. che è proprio o che si riferisce a una zona valliva;
zona valliva; che vi viene prodotto o ne è tipico. bartolini, 20-300
che è proprio, relativo alle valli o a una valle in partic. lagunare;
morfologia di una valle. -suolo o terreno vallivo: terreno poco saldo e spesso
in luoghi bassi vallivi, con tre, o quattro ova. nievo, 94:
. pascoli, 1202: salve, o citta forte di vallo e fosso! /
di vallo e fosso! / salve, o bivacco italico di scelte / anime!
bivacco italico di scelte / anime! o campo che non fu mai mosso! /
campo che non fu mai mosso! / o insegne mai dal loro suolo svelte!
di carne; ci afferriamo ai capelli o ai piedi dei morti, e spariamo
sappiamo quale sortiremo / domani, oscuro o lieto; / forse il nostro cammino /
mormori eterna l'acqua di giovinezza; / o sarà forse un discendere / fino al
. geol. vallo morenico-, depressione più o meno larga e profonda, compresa tra
e fa con te valletti e ceste, o foggia / un giogo, o squadra
, o foggia / un giogo, o squadra un erpice d'avomo, / od
vannus (v. va n n o). vallombrosano (disus.
di firenze. -che è nato o vive in tale località - anche sostant.
istria e in dalmazia, canale marino più o meno ramificato e profondo che si addentra
portò cinta la corda. legno o per le ghiande. - * • anche
. - * • anche: il legname o pezzo di sannazaro, iv-213:
ne vogliono cavare succhi, olii, o fame paste a qualche uso, come macinare
proprio territorio, di valli; situato o presente in una valle. restoro
. alto pregio di una persona stimabile o ammirevole per doti morali o intellettuali o
una persona stimabile o ammirevole per doti morali o intellettuali o anche per qualità fisiche (
o ammirevole per doti morali o intellettuali o anche per qualità fisiche (e nella lirica
e nella lirica delle origini indicava più o meno genericamente la perfezione di ogni virtù
, di uno scrittore; eccellenza artistica o letteraria; talento. bellori, iii-122
2. singola caratteristica positiva (innata o acquisisei stata sì a lungo, d'
dante, par., 1-14: o buono appollo, a l'ultimo lavoro /
4. con meton. persona (o complesso di persone) dotata di pregio
dotata di pregio e di virtù morali o intellettuali. dante, purg.,
qualità di chi opera, in situazioni difficili o pericolose (in partic. in ambito
iii-9-26: mentre che io canto, o iddio redentore, / vedo la italia tutta
1-281: il masnadiere / chiede l'oro o la vita, e la sua vita
, medaglia al valore, al valore civile o militare: onorificenza, attestato o decorazione
civile o militare: onorificenza, attestato o decorazione conferita per benemerenza o per atti
, attestato o decorazione conferita per benemerenza o per atti di coraggio e di eroismo
coraggio e di eroismo in ambito civile o militare. carducci, iii-19-90: far
anche psicologiche e intellettuali di una persona o di un animale; vigore, vigoria
dante, purg., 11-4: o padre nostro che ne'cieli stai, /
. gli occhi) di suscitare attrazione o influenza sull'uomo; fascino.
sul comportamento umano; forza di uno stimolo o di un impulso. guido delle
essa disiando. machiavelli, 1-viii-91: o rimedio alto e raro, / tu
, 7-57: poiché gli umili, o per voi sola alteri, / nostri colli
mi restò. -coraggio, o anche impudenza, spudoratezza di fare qualcosa
città di pisa per niuno modo possa o vero abbia valore di pagare alcuna quantità
da un singolo soggetto, dalla collettività o da processi di natura economica a un
al costo; e un valore di scambio o di cambio, di mercato 0 commerciale
galiani, 3-39: la stima, o sia il valore, 'una idea di proporzione
valore di uso e valore di scambio, o valore propriamente detto. moravia, iv-73
imposta indiretta gravante sulla cessione di beni o sulla prestazione di servizi resa in un
che si applica sul prezzo del bene o sul corrispettivo del servizio (spesso indicata
, quello presente di un bene disponibile o realizzabile soltanto in futuro. -valore capitale
iscritte nello stato patrimoniale. -valore corrente o effettivo: quello di un titolo desunto
dottrine di ricardo. -valore naturale o normale, quello, relativo a un bene
... da una circolazione di contratti o di valori più viva, più rapida
, 1-4-1-66: se nelli beni stabili rustici o urbani, dal- l'usufruttuario si trovassero
l'usufruttuario si trovassero denari contanti nascosti o gioie o statue overo pietre preziose,
usufruttuario si trovassero denari contanti nascosti o gioie o statue overo pietre preziose, e cose
cade la questione se debba restituirle, o almeno sia tenuto restituire il loro valore al
14. quantità di beni (merci o servizi) che si possono ottenere in
precisamente valore estrinseco, legale, nominale o facciale, di- sus. anche civile
valore intrinseco, disus. anche naturale o assoluto, che è quello che la
che risponde al suo pregio intrinseco, o al suo valore assoluto. idem, 4-42
in ciascuna moneta proporzionato alla finezza, o sia a'carati e al peso. idem
, monili, argenteria, ecc.) o documento che attesta l'esigibilità di una
l'esigibilità di una somma di denaro o l'equivalenza con un determinato quantitativo di
equivalenza con un determinato quantitativo di beni o servizi (banconote, titoli di credito,
carte valori! -valori di bollo o bollati: le carte da bollo, le
-valori mobiliari-, titoli emessi da enti privati o pubblici e quotati in borsa.
bellezza umana / e sempre non sta verde o fronda o fiore, / ma '
/ e sempre non sta verde o fronda o fiore, / ma 'n picciol
. 17. elevata dignità artistica o letteraria; alta qualità estetica, stilistica
ragionamento a determinare l'assenso degli ascoltatori o dei lettori; validità logica o intellettuale
degli ascoltatori o dei lettori; validità logica o intellettuale. castelvetro, 8-1-42:
ed obbligazione fatta in nave da'passeggieri, o mercanti per fastidio del mare, o
o mercanti per fastidio del mare, o paura di vascelli armati nemici, che
la detta nave è in golfo, o in alto mare, non debba avere valore
voce; concetto espresso da una parola o da una frase; significato di un segno
da una frase; significato di un segno o di un segnale; funzione di un
intenzione, funzione, scopo di un atto o di un gesto; importanza che un'
un'azione assume nella considerazione di qualcuno o nel concatenarsi degli eventi. metastasio,
seconda che sia vista nel suo cominciare o perdurare, o in un suo momento
vista nel suo cominciare o perdurare, o in un suo momento, o nell'essere
, o in un suo momento, o nell'essere ormai completata (e si
si parla di un valore aoristico, durativo o imperfettivo, iterativo, ecc.)
, iterativo, ecc.), o a seconda del fatto che, in una
, uno dei due attributi di vero o falso (indicati di solito rispettivamente con
-valore assoluto: quello di un numero razionale o reale indipendentemente dal suo segno.
. subord., il tempo sia o no in relazione con quello del -valore medio
i valori assunti da una funzione considerasoluto o relativo). ta. cesari
soggettivo, in quanto oggetto di preferenza o di scelta morale, mutevole a seconda
etica, in quanto vero, buono o bello; bene. g.
e stilistico la produzione di un'artista o anche di un'epoca o di una civiltà
un'artista o anche di un'epoca o di una civiltà. c. carrà
opera d'arte, creano un effetto plastico o di volume tale da suscitare in chi
del calabrese è, infatti, restringerne o limitarne il valore. -per estens
proposito spogliando l'artista, sia dante o sia giotto, di tutto quello ch'essa
liquido di assorbire piccole quantità di acidi o alcali senza che il suo ph subisca
soglia: quello minimo che un agente o una grandezza deve raggiungere perché si produca
. mus. durata relativa di una nota o di una pausa. zarlino, 1-3-242
note s'intende la precisa quantità, o misura di tempo che ha da durare ogni
-di valore, di grande o molto valore (con valore aggett.)
comuni, per virtù morali, intellettuali o pratiche manifestate in azioni meritevoli, in
insigni, nel lodevole esercizio di attività o di cariche. novellino, xxviii-808:
di valore. -che denota o è segno di coraggio, di ardimento,
,... non faccendo pruova o vaioria alcuna. 2. magnanimità.
valore a un bene, attraverso migliorie o mettendone a frutto potenzialità in precedenza trascurate
mettendone a frutto potenzialità in precedenza trascurate o promuovendolo con adeguate campagne pubblicitarie.
. per estens. conferire, riconoscere importanza o interesse a qualcosa, mettendone in evidenza
evidenza pregi in precedenza non adeguatamente considerati o sfruttandone appieno le potenzialità. - anche
4. banc. compilare un assegno o un titolo di credito, apponendovi la
causa di variazioni del prezzo di mercato o di disposizioni legislative, per esigenze amministrative
per lo più in seguito a migliorie o a variazioni del prezzo di mercato (
..., la sua timidezza più o meno giocata e valorizzata,..
, interesse, pregio estetico a qualcosa o a qualcuno. 2. che
capacità, doti, ecc., o nel fame risaltare i pregi e i meriti
banc. avvaloramento di un titolo di credito o di un assegno. = nome
bravura, nello svolgimento di un'attività o nella realizzazione di un'opera. muratori
città, se la dappocaggine di molti o la fortuna non l'avesse tanto offesa.
. dimostrazione di valore, comportamento o atto ardimentoso. sanudo, xxxvi-291:
apprezzamento). che ha compiuto o è in grado di compiere in guerra
valorosa, / senza ch'abbassi lancia, o che sia posta / in opra quella
sua prima bombarda era allegro quanto valoquartiere o della 'valorizzazione'di altre aree. roso.
loredano, 312: su, su, o va 3. valutazione positiva
qualcuno con cui si era in disaccordo o che precedenvostra riputazione. f. f
e passione una determinata posizione in letteratura o in arte. e. cecchi,
lo hauser. 2. che denota o è segno di coraggio, di forza d'
3. valente in una professione o in un'arte, abile, capace
., con riferimento a comportamenti illeciti o immorali). f f
apparecchiare. 5. che è o appare o è ritenuto dotato di maggiore
5. che è o appare o è ritenuto dotato di maggiore perfezione o
o è ritenuto dotato di maggiore perfezione o più fornito di qualità positive; pregevole,
perché tanto diletto / sì rade volte o sì tardi ritorna? g. gozzi,
8. che produce effetti notevoli o immediati; molto attivo (una sostanza
, equivalente in denaro di un bene o di una merce. - per estens
: restituisce quello ch'egli ha tolto, o il valsente. friuli, li-6-19:
2. ammontare complessivo di un patrimonio o di un'eredità; capitale.
che avevano il valsente di centomila denari o più, ordinò ottanta centurie, quaranta d'
. ant. valore economico di un bene o di un oggetto; valuta.
che, quindi, non soffre, o piuttosto soffre un po'meno di quelli più
2. econ. valore di una moneta o di un titolo di credito. -anche
papale. galileo, 4-1-232: il prezzo o valuta dello scudo d'oro è di
, nei cambi internazionali, è stabile o in aumento nei confronti delle altre valute
cambiale. -al figur.: accordo segreto o affermazione che lascia presumere un'intesa preventivamente
prodotti. -cassa valute-, sportello bancario o ufficio che ha in consegna le valute
. 3. disus. valore morale o spirituale; apprezzamento o importanza attribuita a
. valore morale o spirituale; apprezzamento o importanza attribuita a una condizione, a una
ecc. iacofone, 4-2: o alta penetenza, -pena en amor tenuta!
estens.: calcolare, quantificare con maggiore o minore approssimazione una cifra, un valore
fondo qualcosa ai fini di un giudizio o di una decisione; attribuirgli un determinato
una decisione; attribuirgli un determinato valore o importanza. -anche assol. cellini
della loro dottrina, senza poi formalizzarsi o scandalizzarsi delle popolari opinioni ed usanze,
, agg. finanz. relativo a una o più valute (con partic. riferimento
]: 'valutario': che concerne la valuta o le valute (estere). dal
. zool. struttura che racchiude in parte o 118: il james anzi
e in alcuni croche una cosa esista o no -appartiene ai primi: dire il suo
un'opinione, un commento. gani o l'intero individuo. emanuelli,
ii-1-188: il valore, come si attua o si deve attuare 3. bot.
3. bot. ciascuna delle parti o sezioni in cui si divide nell'oggetto
nell'oggetto che si valuta esteticamente, logicamente o eticamente, e la legge del valore
. targioni pozzetti, i-283: loppa o gluma o pula... è quella
targioni pozzetti, i-283: loppa o gluma o pula... è quella tatore
esercitata sino ad oggi dal critico passatista. o più valve... terminate molte volte
.. terminate molte volte da una cosa o filo detto resta volgarmente..
portati dalper divaricare le pareti di una cavità o di una ferita. - paese scoperto
le soglie assisa / ne, mobile o immobile. della giace il giovinetto
presentò all'academia un suo valutazione o stima della porzione attenente al lavoratore.
indicibili della candida porta? ecc. o, anche, una decisione; accertamento del
vegetali. -faccia vaivare, superficiene (positiva o negativa); laddove il fatto meccanico è
non si possono attribuire aggettivi di lode o di biasimo se non per metafora. c
ad uomini loro, detti quindi 'vassalli vassallorum'o 'val lutazione critica.
e consultati nei tre mesi correnti o di un giudizio al lavoro svolto da un
un giudizio al lavoro svolto da un allievo o all'aldalla data del secondo a quella
in partic. di una condizione morale o spirituale. borghini, 6-iv-346: questo era
valvassori o baroni, e da noi e da altri
. zool. che è dotato di valve o è formato da valve; vaivare.
, sf. dispositivo a comando manuale o automatico (valvola a comando diretto o automatica
manuale o automatico (valvola a comando diretto o automatica) che serve a regolare il
, 1-33: e tu, macchinista o fochista, non dovrai correre il mondo,
valvole e le tue leve, bollenti o gelate da levarti la pelle, rischiando
, rischiando ad ogni minuto una polmonite o uno scontro? bernari, 3-147:
tensioni e degli istinti di un individuo o di un gruppo consentendo il ristabilimento di
2. anat. formazione membranosa o muscolare che, collocata all'intemo di
moto, rientiano, perché le valvule o sostegni dei vasi linfatici sono indebolite,
che fonde in caso di corto circuito o di sovraccarico, interrompendo automatica- mente il
, cucine, dinamo e motori? o la residenza del magno capo di tutti
dispositivo in grado di comandare l'intensità o il verso di una corrente elettrica in partic
valvolare cardiaca: protesi in materiale sintetico o biologico applicata in sostituzione di una o
o biologico applicata in sostituzione di una o più valvole cardiache gravemente danneggiate.
cardiaca derivante da una lesione, congenita o acquisita, delle valvole del cuore;
valvolopatìa), sf. medie. malattia o lesione che interessa una o più valvole
. malattia o lesione che interessa una o più valvole del cuore. =
, 32-48: ne meraviglia fia se pino o quercia / suderà latte e mele,
quercia / suderà latte e mele, o s'anco al suono / d'un walser
alla panna. -valzer inglese o lento: valzer di andamento molto lento
per eseguirle un valzer lento, o porgerle - chissà - una minestra.
pratolini, 9-829: era stato amore? o una suggestione, per cui lei gli
vampire (v. vam p ir o). vampa (ant.
quello che diriva da vampa di foco o da lume di sole o d'aria;
vampa di foco o da lume di sole o d'aria; lume dirivativo fia il
attendo / finché nasca la vampa piena o il guizzo / sul sarmento bagnato della fiamma
di fulmini, senza notabili gangrene, o altre apparenti lesioni, e distruzioni di
. luminosità, vivo splendore di una stella o di una costellazione; bagliore lunare.
-vampa di paglia: fatto o situazione poco durevole, destinata a finire
, eccessivo compiacimento per i propri meriti o capacità (anche con riferimento ad animali
pirica che sta per vampare. -mandare o essere percorso da lampi. rime anonime
3. diventare più intenso, più veemente o manifestarsi improvvisamente o violentemente (un impulso
intenso, più veemente o manifestarsi improvvisamente o violentemente (un impulso passionale, l'
b. croce, iii-27-76: prosecuzioni o tentate ricostituzioni di sette, congiure,
. -vampata di paglia: fatto o situazione poco durevole, destinata a terminare
agg. che manda vampe, fiamme o anche, per estens., ondate di
camera e abbi una piastra di rame o di ferro infocata, e spluzzavi suso dua
5. figur. manifestarsi, destarsi o mantenersi vivamente, con grande intensità,
. f. scarlatti, lxxxviii-ii-505: o maestro anton, la santa e sesta
proprio, che si riferisce ai vampiri o, per estens., a persone avide
donna dotata di una forte carica erotica o di grande spregiudicatezza, cinismo, aggressività
espressione comparai, per indicare grande avidità o curiosità. moravia, 17-219: penso
sviluppati atti a incidere la pelle delle prede o, anche, ai pipistrelli della famiglia
vampata. -per estens.: calore o riverbero, riflesso intenso prodotto da una
, riflesso intenso prodotto da una fiamma o da un'altra fonte di luce o calore
fiamma o da un'altra fonte di luce o calore. a. pucci,
s'arida stoppia accende il foco, / o secca siepe, e manda in aria
di te nel vacillar dell'ore / bige o squarciate da un vampo di solfo /
arma da fuoco al momento dello sparo o provocata da un'esplosione. busca
sangue mio / scorre tran- uillo, o, se più ratto avvampa, / egli
. - in senso concreto: atteggiamento orgoglioso o, anche, superbo; vanteria (
'l vampo. pindemonte, ii-334: o voi di giano / nepoti illustri,
che senta alcun vampore di caldo, o dell'aiere. 2. fiammata
: queste chiami prove, e consiglio? o che / ho a dire io,
3. rimorchio per il trasporto di merci o animali. = voce ingl.,
da cui si ricava il metallo grezzo o in lega, usato come catalizzatore specialmente
ant. uso pleonastico di una parola o di una particella. p.
di meriti e qualità per lo più inesistenti o per nulla eccezionali. -in partic.
e sono mutabili senza niuna stabilità, o fermezza. giostra delle virtù e dei vizi
veramente in cristo, neuno vento di superbia o di vanagloria il può cacciare a terra
il plauso del vulgo né la vanagloria o l'ambizione, ma il più delle volte
fatto non fu solamente aggiunta di cognome o mutazione di vestimento, ma fu una vanagloria
per meriti inesistenti o di poco conto; vanaglorioso, vanitoso
. manifestare vanagloria, vantarsi per doti o meriti per lo più inesistenti o
o meriti per lo più inesistenti o di scarsa importanza o che, comunque,
più inesistenti o di scarsa importanza o che, comunque, non costituiscono motivo
che ostenta meriti per lo più inesistenti o di scarsa importanza; borioso, presuntuoso
i reggimenti della natura di alcuna persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida,
di alcuna persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa
persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di
sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra
vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura.
invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura. iacopone,
. da vanagloria. concreto effetto o, in partic., il risultato prefisso
stava... lontano da gonfiarsi, o sentir vanamente di se medesimo. g
] può fare de'verbi frequentativi o diminutivi. colla desinenza in eggiare..
, verseggiare (e così da vano o vanare, vaneggiare e pargoleggiare).
... se italia sarà vandalica, o i vandali sangue romano.
senso generico: distruttivo; volto a danneggiare o distruggere senza motivo beni privati o pubblici
danneggiare o distruggere senza motivo beni privati o pubblici (in partic. nell'espressione
so per quale impulso, se per curiosità o per esser pronto a impedire qualche atto
puro divertimento, per ostentazione di forza o per ignoranza e mancata comprensione del valore
ignoranza e mancata comprensione del valore estetico o dell'utilità di ciò che si distrugge;
sempre. -chi compie guasti o distruzioni su beni o edifici privati o
-chi compie guasti o distruzioni su beni o edifici privati o pubblici; chi costruisce
o distruzioni su beni o edifici privati o pubblici; chi costruisce, in partic.
= voce dotta, lat. vandàli o vandilu, nome germ. da avvicinare
vandeano, agg. che è nativo o abitante della vandea. -con valore antonom
opera; che si rifà al suo stile o ne ricorda i soggetti.
trasformazione di costoro sia rubensiana... o vandyckiana, in altri casi pare impossibile
nascoso è conosciuto, che sia lieve o vaniante o pieno di sozzura, ovvero
conosciuto, che sia lieve o vaniante o pieno di sozzura, ovvero per contrario
; dire sciocchezze, farneticare. mocati o monaco da siena, 443: dicono in
riflesso, se sia meglio ramare, o tesser amato. foscolo, xviii-24: tu
3. errore, opinione infondata o basata su presupposti erronei; credenza religiosa
, agg. che dice, pensa o crede cose assurde, prive di fondamento o
o crede cose assurde, prive di fondamento o frutto della propria immaginazione; che parla
frutto della propria immaginazione; che parla o agisce in modo sconclusionato a causa di
brile, di uno stato confusionale o di esaltazione; delirante, farneticante.
la vena / mai del polputo ispano / o del grato frontigna- no? d'annunzio
. che non ha fondamento, base razionale o possibilità di attuazione; assurdo, insensato
la tiene non so dire se tranquilla o afflitta per molte ore. 3
. 3. inespressivo, vacuo o anche allucinato (lo sguardo).
di ebbrezza, di obnubilamento della coscienza o di uno stato di esaltazione.
partic. intorno a un determinato oggetto o immagine. -in partic.: sognare.
. 3. perdersi in occupazioni o pensieri vani, futili, perseguendo i
e letter. aprirsi, formando una cavità o uno spazio libero da rilievi fisici (
: leva la man dall'opera, / o immortalmente stanco! scingi il grembiul tuo
quei loro ripari. -fare oscillare o scuotere il capo in modo anomalo.
tr. ant. e letter. dire o pensare cose assurde, insensate per delirio
. bianco da siena, 55: o mente mia farnetica, / che vai tu
oimé, che parlo? che vanegf o? bianchi, 114: o anima
o? bianchi, 114: o anima che pensi? / che vaneggi?
del pecora, lxxvhi-ìii-25: qual fato o quali iddei ebbon fatica / di van-
-trice). che sostiene, pensa o crede cose assurde, prive di fondamento;
ad attività vane, futili; che parla o agisce in modo sconclusionato o confuso.
che parla o agisce in modo sconclusionato o confuso. - anche sostant.
io non so perché s'appelli 7 vaneggio o vaneg- gione: altri quaderno / il
interi. d'annunzio, i-891: o fulgide forme ne l'aria vanenti / come
tutti -o quasi -per strade / chiuse o sbagliate. ora, » / pensava,
b. fagiuoli 'ciò che pare non è o ii cicisbeo sconsolato'(1724).
per seguire il volo di una pavonia o di una vanessa. 2.
che appare inconsistente, privo di valore o di durata). bianco da
: ad ogni abito nuovo, e ricco o di ricami, o di nappe,
nuovo, e ricco o di ricami, o di nappe, o di pelli ch'
di ricami, o di nappe, o di pelli ch'io m'andava facendo,
vestirmelo la mattina per andare a corte, o a tavola con i com
da una lama per lo più trapezoidale o triangolare fissata a un robusto manico in
corto manico, usato per tagliare il fieno o la paglia ammassati. - vanga da
in partic. in espressioni come porre o tornare a vanga). paganino bonafè
giornale agrario toscano, iii-447: seminano vecciato o granturco sulla vanga. tommaseo [s
è da mandare senza rimorso al remo o alla vanga. 2. per
lai tardo vanga, di origine germ. o, più verosimilmente, prestito molto ani
vangaiuòla), sf. piccola rete quadrata o rettangolare, con due lati fissati a
usata per pescare a strascico nei fossi o nei torrenti. f f
ove si giace, / col cane assaglia o con lo strai saetti anitra opima o
o con lo strai saetti anitra opima o foliga loquace; / né chi con nasse
mettesse dentro una razzola, un bucine o una vangaiuola. stuparich, 3-137:
etimo incerto: forse da connettere con gangama o gangamo (v.), accostato
, iii-115: è bene sempre prima o poi spesso vangare o zuppar loro [alle
bene sempre prima o poi spesso vangare o zuppar loro [alle piante] intorno,
dove son terreni forti, tre vangate o zappate. soderini, i-422: nei
poi meglio l'acqua, e due vangate o zappate bastan loro. lastri, 1-216
lastri, 1-216: levando la prima puntata o vangata a punta innanzi come sopra,
medesimo posto, chiamano 'a vanga sotto'o a 'due puntate'. imbriani, 7-17
da mezzodì egli andava a far una o due vangate e durarono molti mesi.
e debbino per seminare detti beni mettere o ^ ni e qualunche seme di loro propio
/ ove non sia per entro erbe o radici, / alle cipolle doni.
premuta, stando a sera su l'aia o su la soglia. b. croce,
la solita, dovuta, necessaria zappatura o vangatura. pascoli, 268: tra poco
plur. -t, ant. anche -e o invar.). ant. e letter
2. brano di narrazione evangelica letto o cantato durante una celebrazione liturgica. -anche
/ como se fosse porpore, -iscarlatto o sciamito! / s'a le vangele
non per ammazzarsi. vtani, 14-32: o fratelli, ch'io perda gli occhi
. insieme dei princìpi basilari di una dottrina o di un pensiero, delle regole fondamentali
di meraviglia, di disappunto, di stizza o in imprecazioni. sercambi, 1-i-57:
assoluta incontestabilità e veridicità di un fatto o di un'affermazione. ghislanzoni, 18-22
lavar panni. -essere il vangelo o il quinto vangelo: essere persona veritiera
e non possono dare adito a dubbi o, anche, autorevole in un determinato
i terreni docili e si chiamano vangheggie o vangheggiole. giuliani, ii- 390
sfianca, secondo che il bure è più o meno erto. 2. la parte
intellettive. campo è di piano, o del vomere, se il campo è ai
, agg. che è proprio, tipico o relativo al pittore olandese vincent van gogh
e letter. unità militare dell'esercito o della marina, posta in posizione avanzata
posizione più avanzata di un tale reparto o di uno schieramento militare in genere.
2. per estens. chi precede o si trova in posizione avanzata rispetto ad
di casa uscia / con la madre o con la zia, / or faceale da
avevano poco dianzi sborsato non doveva ponersi o stimarsi vanguardia di gravezza, né argomento
d'animo. 6. testo o discorso con carattere di preambolo, di
con una trentina di specie di arbusti o alberi, a volte provvisti di spine
, sf. ant. fatto, comportamento o discorso che appare assurdo, insensato,
con uso aggett.): prodotto o aromatizzato con tale sostanza; vanigliato.
, vanigliatìssimo). aromatizzato con vaniglia o vanillina. marinetti, 2-iii-322: arricchito
grandi frittelle vanigliate, odorose di buon olio o di strutto sopraffino. vaniglina
vaniglino, agg. che ha profumo o gusto di vaniglia. 2.
in partic. dalle piante di vaniglia o prodotta per sintesi chimica, caratterizzata da
vani, inumi, sconclusionati, inconcludenti o, anche, alla vuota magniloquenza.
: discorso sconclusionato, inutile, inconcludente o, anche, ampolloso, privo di
, / e tu sua musa sei, o dea civaia. carducci, ii-i 1-209:
... nulla a dire 'd'importante o di utile, ti ho scritto due
letter. fare discorsi inconcludenti, futili o farneticanti. bacchelli, 1-iii-148: la
arici, iii-736: itene in fascio, o retori fallaci, / o vaniloqui tutti
in fascio, o retori fallaci, / o vaniloqui tutti, o vantatori / dell'
fallaci, / o vaniloqui tutti, o vantatori / dell'attico idioma. emiliani-giudici,
dileguarsi, sottrarsi alla vista, allontanandosi o spostandosi rapidamente o mettendosi dietro un riparo
alla vista, allontanandosi o spostandosi rapidamente o mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione
spostandosi rapidamente o mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione o, anche, sparendo
mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione o, anche, sparendo di colpo nel
a ciò senza afflosciarsi come le altre creature o vanire! -andare completamente distrutto
, vanisce, / s'addensa., o freschissime pioggie tripudianti / su le mie
opere e virtuose, in fatti, o in detti. pascoli, i-663: la
6. cadere in oblio, essere dimenticato o abbandonato (un'ideologia, un movimento
delle proprie capacità e doti, reali o presunte, accompagnato da ambizione, da
del proprio valore, della propria origine o estrazione; vanagloria, immodestia, presunzione
-in senso concreto: comportamento, pensiero o aspirazione che rivela superbia, boria,
amistade, acciò che adorando li nostri dei o tu caccia via le vanitadi e la
delti gesuiti, non è una curiosità o vanità ma il più utile, anzi necessario
per ciò di cui si è fieri o che toma a onore o a merito.
è fieri o che toma a onore o a merito. -in senso concreto:
madre. 2. passione più o meno accentuata o, con valore attenuato,
2. passione più o meno accentuata o, con valore attenuato, piccola debolezza
, con valore attenuato, piccola debolezza o mania per gli sfarzi, i lussi
mania per gli sfarzi, i lussi o per tutto ciò che può accrescere la propria
ciò che può accrescere la propria bellezza o aumentare la possibilità di farsi ammirare per
. -anche: fatuità frivolezza di atteggiamenti o di comportamenti. francesco da barberino,
-in senso concreto: atto o comportamento che deriva da tale inclinazione.
, di scarsa importanza; incapacità di concepire o sentire in modo serio e profondo;
egli fa talora per accrescere la fede, o per grande utilità della gente, che
malagevole il viaggiar per l'oceano, o per l'alpi, che lo scorrervi sopra
, superficiale, che rivela scarso impegno o volubilità scarsa serietà di carattere; ciò che
carattere; ciò che ha scarsa importanza o è superfluo, meramente voluttuario. monte
in ogni genere, e nessuna di vanità o di lusso. telerie eccellenti e sopraffine
. pascoli, i-527: siete voi, o medici, ben consapevoli della vanità delle
nella realtà, in quanto frutto di immaginazione o di falsità; fallacia, assurdità,
falsità; fallacia, assurdità, erroneità o infondatezza di azioni, pensieri, parole
di desiderare una continuità del nome, o almeno della famiglia, non mi s'
dal mio orizzonte, un mio vigile genio o dài- mone personale, che è loico
, ritenendo di possedere notevoli doti fisiche o intellettuali, le esibisce in modo compiaciuto
ostentazione compiaciuta delle proprie qualità, reali o presunte, borioso (un atteggiamento,
politico, in espressioni che indicano dominio o espansione territoriale. dante, infi
e mercurio), a creature angeliche o demoniache e a esseri fantastici. poliziano
falcon maniero / che levar veggia l'anitra o il colombo. marino, 2-66:
, con riferimento al sopraggiungere della notte o del sonno. n. franco,
-con riferimento all'inesorabile trascorrere del tempo o al sopraggiungere della morte. g.
un sogno, uno stato d'animo o, anche, un impulso, un'inclinazione
, 151: però se da lei parto o in altra inanto / no le par
forte. -privo di autentica importanza o profondità culturale, di riflessioni profonde (
avvedendosi le poetiche opere non essere vane o semplici favole o maraviglie, come molti stolti
opere non essere vane o semplici favole o maraviglie, come molti stolti estimano,
ma sotto sé dolcissimi frutti di verità istoriografe o filosofiche avere nascosti. cesareo, 259
dei pagani in contrapposizione al dio ebraico o cristiano). pulci, 28-84:
1 vano. -che non serve o non è adatto all'uso cui è destinato
è adatto all'uso cui è destinato o non viene o non può essere impiegato nel
uso cui è destinato o non viene o non può essere impiegato nel modo adeguato
, seguito da una prop. soggettiva (o anche in frasi ellittiche), per
nei confronti di ciò che sembra inevitabile o immutabile. panigarola, 303: certo
: quando s'appressano [le cose] o son, tutto è vano, /
morto. 7. che ha o palesa un carattere frivolo e incostante;
modo eccessivo delle proprie presunte qualità fisiche o intellettuali e desidera essere ammirato e lodato
ricercato; vanesio, fatuo (una persona o l'indole, la mente, il
che abbiate così facilmente creduto il vostro amico o sciocco o vano o scortese, e
così facilmente creduto il vostro amico o sciocco o vano o scortese, e pigliato ombra
il vostro amico o sciocco o vano o scortese, e pigliato ombra per così poco
di quello che tuttavia apparisce verdero- gnolo o del migliore che si ritruovi nel paese,
cencini, e si cova in seno o nel letto. pavese, 3-115: vedi
-privo di soldati, sguarnito (una parte o un punto dello schieramento militare).
si raggira in lei medesima penna vana, o paglia leve cadente d'alto in basso
forme a frotte. / udite o spiriti celesti. 14. figur.
l'acqua, e si rasciuga al sole o al fuoco, perché vada via il
vien raso). -barba vana o pelo vano-, la prima peluria che
aparisse fatto per me alcuno altro testamento o codicillo e legato neuno innanzi a questo,
1-23: tutte le carte di vendizione o d'alienazione... siano casse
18. ant. caratterizzato da attività o comportamenti oziosi, scioperati (un ambiente
vuoto, privo di qualsiasi elemento solido o liquido. dante, lnf, 17-25
. panni, 437: e dove, o temi, per l'aereo vano /
graf 5-87: stanco non sei [o sole] dei ponderosi moti? / stanco
, / immobil stia, si aggiri, o libri il mondo. b. croce
citolini, 397: le campane, o picciole o grandi; e le parti loro
, 397: le campane, o picciole o grandi; e le parti loro,
della materia esser vi potessero dei pori, o dei vani, ogni cosa andrebbe ad
un autoveicolo destinato a contenere determinati oggetti o parti funzionali, in partic. vano
è sistemato il motore, vano bagagli o portabagagli in cui è sistemato il bagagliaio
che consente l'accesso a un'ambiente o ne permette l'illuminazione. cellini,
, nel vano d'una finestra o sopra un tavolino da gioco, fumando e
, del pomeno e di ogn'altro spazio o vano dentro alla città. gemelli careri
, i-207: or te, questa, o signor leggiadra schiera / trattenga al novo
di tue voglie / irresolute ancora o l'uno o l'altro / con piacevoli
/ irresolute ancora o l'uno o l'altro / con piacevoli detti il vano
pelame lungo e ispido; mangusta d'acqua o di palude. = dal
per qualità morali, intellettuali, fisiche o estetiche, per capacità in un'attività,
molti elifanti. -superare per bellezza o rilevanza, validità, valore artistico o
o rilevanza, validità, valore artistico o culturale. g. morelli, 103
nostro contado che vantaggino questo di grandezza o eziandio d'alcun'altra cosa. pindemonte
pisacane, ii-18: tre piume nere o rosse sormontavano il cimiero, rendevano così
, vantaggiano. io. essere o riuscire superiore, eccellere su altri per
per qualità intellettuali, morali, fisiche o in determinate attività.
. che possiede doti in partic. fisiche o capacità in misura maggiore di altri,
. l. ricci, xviii-7-513: uguale o vantaggiata quantità d'oro [si richiede
; chi n'ha, usa fondergli o serbargli. 5. ant.
alcuni venditori fatto che hanno il peso o contato il novero della loro derrata.
. piccola seccatura, fastidio; piccolo dispetto o ulteriore dispetto, piccola molestia (con
ciò che pone in una condizione favorevole o proficua o in una posizione di superiorità
pone in una condizione favorevole o proficua o in una posizione di superiorità (e
di superiorità (e anche la condizione o la posizione stessa).
, accioché i vestimenti non fossero impedimento o vantaggio d'alcuna delle parti. g.
sopra tutto a quelli, che languiscono o per povertà, o per mancanza di
quelli, che languiscono o per povertà, o per mancanza di maestri. leopardi,
prerogativa. -anche in formule di cortesia o in atti formali. ottimo, i-393
valorosi in iscienza, in virtudi, o in arte, o in arme, da
in virtudi, o in arte, o in arme, da quelli signori erano tratti
vantaggio. -elemento naturale, sito o luogo che costituisce un riparo o una
sito o luogo che costituisce un riparo o una posizione ben difendibile o strategica in
un riparo o una posizione ben difendibile o strategica in battaglia (e anche la
. in un gioco, in una gara o in una competizione sportiva, abbuono concesso
vengono pareggiati mediante opportune disposizioni competitive o di punteggio per dare qualche probabilità di
3. distacco tra persone, animali o veicoli che compiono lo stesso percorso,
4. striscia di pelle usata per riparare o rinforzare una calzatura. guarini,
: che indica a favore di chi o di che cosa avviene un'azione.
punto ottenuto da chi effettua il servizio o la rimessa, dopo che si è raggiunto
subito da un giocatore se tale giocatore o un suo compagno di squadra ha mantenuto
oro', che valeva io per 100 vantaggio o lire sei. 12. ant
sarà un agnello l'anno, diciotto o venti libbre di burro, tre o quattro
o venti libbre di burro, tre o quattro galline. 13. sconto
quando e'il vino va pigliando, piglia o
. magalotti, 9-1-162: che volevi, o potevi tu far di vantaggio? spallanzani
niuno, anche ve lo farò, o di quaglie o d'altro, cioè beccafichi
anche ve lo farò, o di quaglie o d'altro, cioè beccafichi, se se
acconciamente; opportunamente; secondo la convenienza o l'esigenza, nel modo richiesto dalle
di suo padre ebreo fallito due o tre volte vantaggiosamente per lui. 3
un obiettivo pratico, intellettuale, spirituale o morale, a favorire o ad assecondare
intellettuale, spirituale o morale, a favorire o ad assecondare determinate esigenze; che reca
ciò che vi ha nel mondo di buono o di bello... non solo
un giudizio positivo nei confronti di qualcuno o di qualcosa (un giudizio, un parere
9. ant. che agisce unicamente o soprattutto per il proprio utile, per
, per i propri meriti, veri o presunti; presunzione, arroganza. -
quando per causa delli vantamenti del creditore, o dell'attore, il reo debitore intenti
esibizione delle proprie qualità personali, presunte o reali; vanteria; spacconeria; bravata
vantare, tr. lodare, ostentare o, anche, millantare per proprio compiacimento
, con presunzione, con arroganza, o per suscitare negli altri ammirazione o interesse
, o per suscitare negli altri ammirazione o interesse, ricchezze, beni, qualità morali
interesse, ricchezze, beni, qualità morali o intellettuali anche altrui, comportamenti, ecc
altrui, comportamenti, ecc., veri o presunti (e vi può essere connesso
riflesso, se sia meglio l'amare, o tesser amato. fagiuoli, xii-44:
. 2. dichiarare di possedere o possedere qualcosa di cui si è fieri
migliore della sua? -esibire per vanità o, anche con orgoglio, con finezza
lo più con riferimento a soggetti astratti o inanimati, in partic. a denominazioni
3. indicare all'attenzione o alla considerazione altrui o ricordare con entusiasmo
indicare all'attenzione o alla considerazione altrui o ricordare con entusiasmo un fatto, un evento
le lattughe. 4. presentare o far notare con grande risalto e con
e con iattanza, con sfrontatezza una o più qualità negative, un'azione peccaminosa
più qualità negative, un'azione peccaminosa o riprovevole. zeno, xxx-6-167: un'
5. celebrare, esaltare una persona o il suo nome, anche con scritti
positivo, manifestando un sincero apprezzamento, o, anche, affetto. dante,
la fantasia nel senso filosofico, scientifico o tecnico della parola, con la fantasia dei
. lodarsi, anche con eccessivo compiacimento o, anche, con presunzione o arroganza o
compiacimento o, anche, con presunzione o arroganza o per suscitare ammirazione o interesse
o, anche, con presunzione o arroganza o per suscitare ammirazione o interesse, per
presunzione o arroganza o per suscitare ammirazione o interesse, per le proprie doti intellettuali,
per le proprie doti intellettuali, morali o fisiche, per capacità e meriti veri o
o fisiche, per capacità e meriti veri o presunti o, anche, per determinate
per capacità e meriti veri o presunti o, anche, per determinate condizioni favorevoli.
tutti corrono verso appuntamenti immaginari a piedi o in automobile con la vanità dell'urgenza
compiaciuto nell'esibizione di sentimenti, azioni o imprese riprovevoli, disoneste o peccaminose.
, azioni o imprese riprovevoli, disoneste o peccaminose. leggenda aurea volgar.,
2. dichiarato, fatto notare con risalto o proposto, ostentato come posseduto e con
come posseduto e con arroganza e presunzione o, anche, in modo provocatorio (una
vien preteso, l'evidenza de'loro sistemi o sentimenti, contraria alla vantata dagli altri
stesso mi sono fermato pensieroso davanti ai veri o presunti canzonieri costruiti., dirò di
la bellezza, il pregio artistico reale o presunto. s. maf fei,
di grande apprezzamento per l'importanza culturale o morale. delfico, i-123: di
che vanta, che ostenta qualità (proprie o altrui o anche di un oggetto)
, che ostenta qualità (proprie o altrui o anche di un oggetto), condizioni
), condizioni, comportamenti veri o presunti per suscitare negli altri ammirazione o interesse
o presunti per suscitare negli altri ammirazione o interesse, anche con presunzione o arroganza
ammirazione o interesse, anche con presunzione o arroganza o con atteggiamento millantatorio, da
interesse, anche con presunzione o arroganza o con atteggiamento millantatorio, da spaccone.
qualche vantatore che per le sue frappe o per favore che di qua dato li fussi
2. che esprime, che manifesta o denota vanagloria, millanteria, o
o denota vanagloria, millanteria, o, anche, spacconeria. imperiali,
meriti, della propria elevata condizione sociale o economica o di altre circostanze favorevoli,
della propria elevata condizione sociale o economica o di altre circostanze favorevoli, in partic.
2. ciò che costituisce motivo di orgoglio o che rende una persona degna di lode
reca prestigio al proprio luogo di origine o alla propria casata per le sue eccezionali qualità
narrando a turno le proprie imprese gloriose o ingegnandosi a compiere gesta particolari.
foglio, / per vincer l'ostinato o fiero orgoglio / di quel petto poteste aver
cede. -dare il vanto a qualcuno o qualcosa: celebrare, esaltare, magnificare
. -togliere il vanto a qualcuno o a qualcosa: superarlo in una qualità
2. agric. parte del grano o di altro cereale che si secca senza
]: 'vanume': quella parte di grano o altra biada che secca senza venire a
senza pensare a quello che si dice o si scrive, senza seguire un disegno
(vanveréggio, vanveréggi). parlare o agire senza riflettere, a casaccio.
rolucce vapide e aeree quelle quattro o cinque idee... rancide di
), agg. che emette vapore o, anche, fiato condensato. guido
teste alla gente con la loro bellezza o lussuria? vaporare { vaporo),
effetto dell'evaporazione, anche emettendo vapori o miasmi (il terreno o il letame
emettendo vapori o miasmi (il terreno o il letame). -per estens.:
estens.: essere coperto di foschia o nebbia (un luogo). crescenzi
luce. 3. emettere vapore o fumo. bacchetti, 2-xxiii-659: c'
. diffondersi nell'aria sotto forma di vapore o di fumo. breme, 40
11. diffondere nell'aria fumi o vapori, in partic. calriva dallo
. calriva dallo stato liquido per evaporazione o ebolliziodi. ne, e dallo stato
fumo qua e là vapora. per evaporazione o ebollizione (anche nell'espressione stuparich,
offuscare, velare la vista. pompa o solennità di funebre ufficio fu, secondo il
porano il riso ai poggi, o serchio. nel superbo mare suo
vaporatòrio, agg. ant. che produce o emette vapore o fumo.
ant. che produce o emette vapore o fumo. f. f.
cose che i ragazzi antichi a quindici o sedici. -con valore aggett.
, che fuoriesce dai vulcani in eruzione o durante i terremoti. petrarca volgar.
ch'io ne tengo corre per laudarvi, o signor gian jacopo, con quel moto
di vapore racchiuso nelle sue viscere, o di fuoco accesosi in esse. e.
: quali altre vie, per ghiacci o per sabbioni, / cerca il vapore,
246: 1 pesci arrostiti o fritti... in niun modo debbon
rimaste nella medicina popolare, affezione ipocondriaca o isterica. marsilio ficino, 4-4:
e persuadere, che li amanti, o fusseno da naturale virtù aiutati, o
o fusseno da naturale virtù aiutati, o fusse pur così (come più presto è
giovanotto che ha queste reazioni da anima, o si è qui per stabilire il principio
sue vie celesti vaporeggiando, rapidamente voli, o vittoriosa, e benefica in coppia ridiscendi
di persone soprattutto su laghi, fiumi o canali. tommaseo [s. v
d'un tratto una flotta di 15 o 20 vaporiere del valor capitale d'una
il proprio giuoco di velatura ausiliaria, o lo abbietto e dispendioso strascico straniero.
vaporizzàbile, agg. che può vaporizzare o essere vaporizzato. = agg
materiale al calore del vapore per migliorarne o modificarne determinate caratteristiche. 5. tess
5. tess. sottoporre un tessuto o un filato a vaporizzatura. tommaseo [
, affine di far isvolgere certi colori o fissare meglio certi mordenti. 6
. 4. tess. apparecchio o impianto per la vaporizzatura di filati e
per es. alla produzione di forza motrice o di energia termica). =
quasi vaporosità sentimentale, a uso aleardi o in una fosforescenza mistica a uso tommaseo
, in seguito al vino evuto o al cibo ingerito. buti,
costituito da vapore; pieno di vapori o di umidità. getti, 15-i-517:
getti, 15-i-517: la quale materia, o ella è terrestre, come sono verbigrazia
, come sono verbigrazia i carboni, o ella è aerea e vaporosa, come è
poter essere raccontato alla scuola di furto o là, magari, nel circolo del
c. gonzaga, ii-53: o povero polanteo, ve che ti caccieranno
b. davanzati, ii-417: per questi o altri nostri peccati, o perché a
: per questi o altri nostri peccati, o perché a dio non paressero le enormeze
nella sede definitiva elementi di strutture metalliche o in cemento armato prefabbricate.
. facendola scorrere su un piano inclinato o allagando il bacino di costruzione per favo
4. figur. mettere in opera o portare a compimento un progetto, un'
fuori qualcosa. dentro la manica, o di sotto la tavola quella che proprio in
di sigillatore, di cocconatore, di sopratendente o assistente a'caricamenti. 2
come il verbo 'uscire'nel presente indicativo; o se è me glio fame
, oltrepassare, valicare un ostacolo materiale o artificiale, una linea di demarcazione,
pavia. 3. traghettare persone o cose da una sponda all'altra di
sol di flegetorite. carducci, iii-4-31: o nave che attingi con la poppa paltò
passeggiare. petrarca, 28-6: o aspettata in ciel beata e bella / anima
dante, par., 2-3: o voi che siete in piccioletta barca. /