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vol. XXI Pag.52 - Da TORNAQUINCI a TORNARE (31 risultati)

). sermini, 178: o tu se'novo, ché lei è una

propria patria, città, luogo di origine o residenza abituale; rincasare dopo essersi temporaneamente

, iv-438: io tornerò a voi, o sacre terre, che prime udiste i

è corto. carducci, ii-19-27: o nel venire o nel tornare, meglio nel

carducci, ii-19-27: o nel venire o nel tornare, meglio nel tornare,

risultato scolastico negativo a una successiva prova o all'esame di riparazione. sanminiatelli,

2. andare nuovamente verso qualcuno o da qualcuno che si è lasciato in

quale si è svolto un dato incarico o mansione, in partic. un'ambasciata.

. ». « sentite: tornerò o non tornerò: ho riscosso non so che

paura del punitore: gli altri perché immaginarono o che egli avesse in grado che si

grado che si tornasse a lui prestamente, o che non tenesse cura delle abbiette cose

, e timor: poi disse: « o donna, / [la beatissima vergine]

3. andarsene, allontanarsi da un luogo o da qualcuno; venire indietro (talora

devono prendere le forme degli antichi o tornar via. -rientrare incolume alla

/ ch'i'cangi core, volere o maniera, / o ch'altra donna mi

cangi core, volere o maniera, / o ch'altra donna mi sia più piacente

nela corte della detta arte alcuna soma, o balla, o sacca, o alcuno

arte alcuna soma, o balla, o sacca, o alcuno altro ingombriglio; escetti

, o balla, o sacca, o alcuno altro ingombriglio; escetti panni e'quali

aale gualchiere. -essere rinviato o rimandato avanti ad altro organo legislativo (

. -passare nelle mani di altra parte o fazione (il potere). nardi

padri. -riaffluire in un determinato mercato o luogo (il denaro).

. 5. apprestarsi di nuovo o rimettersi a fare qualcosa che si era

a fare qualcosa che si era interrotto o dalla quale si era stati distolti,

; ripetere un comportamento, un gesto o un'azione; insistere in un atteggiamento.

, e col guardar in alto, o con una semplice guardatura verso chi gli parla

6. riprendere a produrre un determinato effetto o attività, o a ripresentarsi o a

produrre un determinato effetto o attività, o a ripresentarsi o a essere in un certo

effetto o attività, o a ripresentarsi o a essere in un certo modo,

divagazione; narrare nuovamente di un personaggio o di una vicenda momentaneamente tralasciati, trattare

esposto a partire da un dato punto o, anche, dal principio dell'esposizione (

vol. XXI Pag.53 - Da TORNARE a TORNARE (24 risultati)

sul discorso. 8. ripensare o riprendere in esame un argomento, uno

più nelle espressioni tornare, tornarci sopra o su). -anche so- stant.

prep. a nell'espressione torno a dire o a replicare). delminio, 2-102

-tornare in campo: addurre nuove ragioni o argomenti, anche con fastidiosa insistenza,

un modello, prendere di nuovo avvio o impulso da essi o riassumerli come punto

di nuovo avvio o impulso da essi o riassumerli come punto di riferimento (anche

la me moria a qualcuno o a qualcosa: v. memoria, n

riacquistare la salute, le forze, o anche qualità, caratteristiche fisiche perdute (

essere sostituito con un verbo denom. o un sinonimo dell'oggetto espresso).

8. guittone, iii-3-14: o guardar, perch'eo tomi in guerigione.

-ricondursi a uno stato d'animo perduto o abbandonato; essere nuovamente preda di un

nesio e fai tornar plui fino. doria o semprebene, 435: per voi m'

peccato (anche nelle espressioni tornare alla o sulla retta via). -anche sostant.

modo realistico, senza abbandonarsi a fantasie o illusioni. -tornare con i piedi piantati

, 4-34: « spegni l'entusiasmo, o lariano guasconeg- giante! toma in terra

stesso faccio ». -regredire mentalmente o psicologicamente allo stato infantile. pea

. 12. riassumere determinate caratteristiche o qualità (in partic. il colore

, l'aspetto, la conformazione precedente o originale, in relazione con il compì,

regione de'trogloditi è un lago chiamato insano o pazzo, per la sua maligna natura

buono; 7 e se talora pare stracco o frollo, / basta metterlo in mollo

terra. -riprendere una funzione biologica o fisiologica interrotta (un umore, un

/ e vanno i venti senza legge o freno, / ogni nocchiero di spavento pieno

, in un preciso momento, ora o giorno dell'anno (un fenomeno astrale

sì come ne'23 e 24 anni o in simili, come negli anni vedremo.

vol. XXI Pag.54 - Da TORNARE a TORNARE (24 risultati)

credo non tornerebbe piacevole, che i tre o ci faccia danno. donato degli albanzani

/ tante, ch'han 19. essere o risultare utile, conveniente, vantaggiola nipote

cordo). -anche sostant. -tornare a o alla memoria: v. la gente all'

13-121: con il violino sotto il mento o il gna fama e 'l giusto onore

-risultare giusto, coerente, esatto o preciso (in 17. ricadere su

zione con un compì, pred. o con un avv.).

/ 5. pagarà; / o ben o mal q'el diga -tut a

. pagarà; / o ben o mal q'el diga -tut a lui tomarà

foglio differenti, e co'za diretta o indiretta di un fatto (una sofferenza,

vedere (e qui toma 'l prosultato o esito, in partic. a vantaggio o

o esito, in partic. a vantaggio o a danno, ecc. di verbio)

ed è in relazione con un compì, o un'espres pugnai, stringendo

essere -risultare chiaro, essere evidente, comprensibile o o altri simili di natura pred

, essere evidente, comprensibile o o altri simili di natura pred., come

si zolfa a tutte l'ore; guazzosa o asciutta che sia la vite, non

20. adattarsi, stare bene o male alla figura, all'aspetto (

per lo più nell'espressione tornare bene o male). - tornare una pittura:

22. risultare eseguito, prodotto, o riuscire in un determinato modo.

trovare l'origine d'una misura nuova o antichissima dell'equatore, la quale toma a

6 denari, che torneranno 90 lire? o vuoi dire così: se una lira

. diventare di una determinata quantità, peso o prezzo (per lo più con riferimento

abitatori. -deviare, cambiare direzione o strada (anche nell'espressione tornarsi ad

25. girarsi, voltarsi, volgersi (o volgere gli occhi) in una direzione

in una direzione, verso un punto o all'indietro (anche nell'espressione tornare

vol. XXI Pag.55 - Da TORNARE a TORNARE (22 risultati)

. -rivolgersi nuovamente su qualcuno o qualcosa (lo sguardo).

, nella fisionomia, assumere una forma o una natura, colore differenti, trasformarsi

magia (con riferimento sia a persone o animali sia a soggetti inanimati).

lentini, 48: a l'aire darò o vista plogia dare / ed a lo

di s. maria maddalena, xxxiv-241: o maddalena, dov'è l'amicizia?

. -ricondurre un animale alla stalla o nel gregge. p p

. -ridurre nuovamente con le armi o con l'azione politica sotto l'autorità

politica sotto l'autorità, la sovranità o l'egemonia di qualcuno. conti

nel posto abituale da cui si era o era stato spostato. boccaccio, v-231

32. ristabilire, ricondurre una persona (o anche un animale) in una condizione

. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. gallo da pisa, xxxv-i-285

vero vivere religioso. alfieri, 1-463: o amato padre, / per te soltanto

33. riconvertire un terreno a un uso o produzione precedente. cattaneo, ii-2-443

il viso (per lo più su qualcuno o qualcosa). fiore [dante]

rivolgere un sentimento nei confronti di qualcuno o di qualcosa. guidotto da bologna,

toma il suo rammaricamento sopra di alcuna cosa o bestia senza senno o senza favella.

di alcuna cosa o bestia senza senno o senza favella. moscoli, vii-572 (27-4

inimicizia. -far ricadere una colpa o una pena su qualcuno. giamboni

suo opposto (con riferimento sia a persone o divinità sia a soggetti astratti).

. volgere qualcosa secondo un determinato esito o conseguenza per qualcuno. libro di sentenze

risultare, far apparire con particolari caratteristiche o modalità (con riferimento sia a persone

sia a persone sia a soggetti astratti o inanimati). vita di filippo

vol. XXI Pag.588 - Da USCIRE a USCIRE (10 risultati)

. interrompere l'esecuzione di un programma o smettere di usare un ambiente per trasferire

porta per andare incontro a un avversario o per prendere la palla. 33.

. -non potere uscire da qualcosa o, anche, da qualcuno,:

fare diversamente; non esservi altra soluzione o alternativa. carducci, iii-n-201: adunque

scontro fisico. latti, 1-1-69: o vii nato animai, fa che disegni /

il suo. -uscire alla o in luce-, v. luce, n

ritornare di attualità dopo essere stato escluso o accantonato. -ricomparire o rientrare inaspettatamente in

essere stato escluso o accantonato. -ricomparire o rientrare inaspettatamente in un determinato ambito o

o rientrare inaspettatamente in un determinato ambito o ambiente dopo esserne stato cacciato o escluso

ambito o ambiente dopo esserne stato cacciato o escluso. -uscire dalle mani di dio

vol. XXI Pag.589 - Da USCITA a USCITA (38 risultati)

-uscire dalle orecchie o dagli occhi: essere stato le parti de

deviare dalqualche uscita di strada, a destra o a sinistra; e gli sovvenne

si divolghi ogni giorno più, è necessario o raffrettarlo, o d'abbandonarlo affatto.

più, è necessario o raffrettarlo, o d'abbandonarlo affatto. brusoni, 2-103:

termine delle attività che vi si svolgono o anche da un territorio, da una città

accioché alcun dentro non gli potesse rinchiudere o a loro l'uscita vietare. rinaldeschi,

estens. rilascio dopo un periodo di fermo o detenzione. chiari, 2-1-86:

si esce da un luogo aperto delimitato o cintato. boccaccio, dee.,

malagevoli e lunghe. -porta o apertura di un edificio attraverso la quale

si esce. - uscita d'emergenza o di sicurezza: nei locali o nei

d'emergenza o di sicurezza: nei locali o nei mezzi di trasporto pubblici, porta

nei mezzi di trasporto pubblici, porta o sportello appositamente indicato che viene usato in

che viene usato in caso di pericolo o per far defluire rapidamente le persone all'esterno

si potrà... avere per quelle o per altri luoghi più uscite segrete.

antiaerei. -sbocco di una strada o di un corso d'acqua. libri

di sangue. -fuoruscita di un liquido o di un gas da un recipiente,

, eccettuato soltanto qualche tributato opportunamente imposto o sull'uscita o sull'entrata di alcuna

qualche tributato opportunamente imposto o sull'uscita o sull'entrata di alcuna merce; nel

un problema, di una situazione pericolosa o imbarazzante (anche nell'espressione via di

9. parola, frase, affermazione o battuta scherzosa, bizzarra o arguta,

, affermazione o battuta scherzosa, bizzarra o arguta, per lo più espressa in modo

più espressa in modo improvviso, inaspettato o perentorio. pananti, i-341: più

piccolomini, 10-176: l'esodo (o ver uscita) s'intende quella parte tutta

di morsetti, presenti in un amplificatore o in un filtro, da cui è possibile

da cui è possibile prelevare la tensione o la corrente che è stata amplificata o filtrata

tensione o la corrente che è stata amplificata o filtrata (in contrapposizione a ingresso)

grandezza d'uscita: grandezza di tensione o corrente presente nella coppia di morsetti da cui

da cui è possibile prelevare la tensione o la corrente che è stata amplificata o

o la corrente che è stata amplificata o filtrata. 16. gramm. desinenza

consiste solamente nell'essere quelle consonanti quasi o dure o infrante, ma nella grossezza ancora

nell'essere quelle consonanti quasi o dure o infrante, ma nella grossezza ancora o

o infrante, ma nella grossezza ancora o sottigliezza della vocale, in cui sì fatte

nel vocabolario quella del soggiuntivo 'debbia'o 'debba'e 'deggia'. carducci, ii-9-103:

dell'assedio, ardir di far sortite o uscite che vogliam dire. brachetta,

, 739: volendosi far un'uscita o eruzzione sopra il nemico, si dèe

specchio della porta per intercettare 11 pallone o per farsi incontro al giocatore avversario.

avversario. -nell'alpinismo, tratto particolare o parte conclusiva di una via.

su strada effettuata prima della stagione agonistica o di una competizione. -nella ginnastica,

vol. XXI Pag.590 - Da USCITICCIO a USIGNOLO (24 risultati)

considerare, non attribuire importanza a qualcosa o qualcuno. s. caterina da siena

delle attività che vi si svolgono) o anche da una determinata zona, territorio

una determinata zona, territorio, città o stato. dante, inf,

per lo più per motivi politici, o in seguito a un provvedimento giudiziario;

, ricevendo ogni uscito di suo paiese o per malefizio, o per ser- vitudine

uscito di suo paiese o per malefizio, o per ser- vitudine, o per sozza

malefizio, o per ser- vitudine, o per sozza povertade. testi fiorentini,

; che discende da una determinata famiglia o stirpe. bibbia volgar., i-241

7. composto, scritto, scolpito o dipinto da un determinato autore, da

/ non so se per le sciocchezze o arguzie / sue, a tutti quanti voi

: i 'canti di castelvecchio', usciti uno o due anni avanti, li avevo capiti

povero mercante senza altro uscito fuori di sé o ubbriaco. g. gozzi, i-13-7

so in qual parte fuggì l'alma, o s'io / morii di gioia, o

o s'io / morii di gioia, o se rimasi in vita.

11. che ha concluso un corso o un periodo di studi., muratori

. -ant. che ha lasciato o è decaduto da un incarico. deliberazioni

., 2-13: lo sterco dell'asino o del cavallo... si prende

parlata. bonghi, 1-62: storpiature o flessioni inutili e sottintese, o molto

: storpiature o flessioni inutili e sottintese, o molto evidentemente uscite dall'uso.

concreto, la sostanza che ne fuoriesce o ne viene espulsa). libro

migliaio, e per uscitura a bari, o a melfeta tari 6 al migliaio,

dell'adriatico (1601-1617), protetti o almen tollerati da casa d'austria.

2. per estens. estratto o distillato di una sostanza. p.

azzurro. « è l'usignuolo, o rosa! ». quasimodo, 1-48:

vol. XXI Pag.591 - Da USINA a USO (28 risultati)

cezza del canto. -usignolo di fiume o di palude-, uccello del genere cettia

frequenza. -in partic. adoperare nello scrivere o nel parlare (un vocabolo, un

. e letter. usato, adoperato comunemente o frequentemente (un oggetto, una pianta

comunicazione); impiegato spesso dai parlanti o dagli scrittori (un procedimento linguistico,

comune; frequente in una determinata lingua o in un determinato autore; proprio (il

favella? dalle maniere del dire usitate o dalle peregrine? muratori, 7-v-298: fu

usitati e che derivano dalla grecia o dal lazio, o dall'italia de'tempi

dalla grecia o dal lazio, o dall'italia de'tempi di mezzo. carducci

tristano rolando olivieri. 3. attuato o osservato o esercitato o messo in atto

olivieri. 3. attuato o osservato o esercitato o messo in atto comunemente;

3. attuato o osservato o esercitato o messo in atto comunemente; molto diffuso

litote; che si discosta dalla norma o dalla consuetudine; inconsueto, inusuale,

e grandissima lode, non per contenzione o per discordie usitate intra i nobili,

. -molto diffuso in una regione o in un areale (un animale,

vulgare. 8. frequentato spesso o da molte persone (una strada,

601: è da distinguere e dire che o la via più lunga è molto usitata

via più lunga è molto usitata, o poco. 9. sm.

della famiglia usneacee, con talli eretti o pendenti, ramificati, presenti sulle cortecce

ramificati, presenti sulle cortecce degli alberi o sulle rupi, cui appartiene la barba

che è avvezzo a una certa condizione o situazione, abituato; che ha contratto o

o situazione, abituato; che ha contratto o ha per natura l'abitudine di compiere

più in relazione con un compì, o con una prop. subord., nell'

indubitamente si persuadeno che niuno ingannare li sappia o possa. caro, 8-226: or

vendita, starà in l. 14, o quivi oltre, io la giudico compera

usa. -che si trova abitualmente o da tempo in una data condizione o

o da tempo in una data condizione o in possesso di una data persona (una

2. pratico in un'attività o in una disciplina. -in partic.

loro alcuno fante uso che gli aiutassi o ammaestrassi di niente. giov. cavalcanti

vol. XXI Pag.592 - Da USO a USO (33 risultati)

col tondo / che dovunque si getti o a proda, o 'nfondo, / si

dovunque si getti o a proda, o 'nfondo, / si può dir che quel

3. che frequenta abitualmente un luogo o un ambiente (e di conseguenza lo

; diffusione. -essere in uso, o, disus., di uso: essere

iniziare a usarla, diffonderne l'impiego (o anche usarla in una determinata circostanza o

o anche usarla in una determinata circostanza o per un determinato scopo). -venire

. -assunzione, per lo più abituale o frequente, di un cibo o di

abituale o frequente, di un cibo o di una bevanda (o anche di una

un cibo o di una bevanda (o anche di una droga). m

. -medie. impiego di un farmaco o di un rimedio in genere per scopo

dal suo male. -l'indossare o l'essere indossato spesso, abitualmente.

fronte. -l'approfittare di una situazione o di un evento per ricavarne un vantaggio

da una persona, da un gruppo o da una categoria di persone, o

o da una categoria di persone, o anche da un animale (nelle espressioni a

sorge a uso e consumo di questo o quel partito, di questo o quel crocchio

di questo o quel partito, di questo o quel crocchio. -a, in

e debbia... niente inde spendare o vero in suo uso convertire, senza

unicamente a sé, a un impiego o a un consumo personale. pananti,

, finalità a cui è ordinata una cosa o per cui viene adoperato un oggetto,

ad essere impiegato in una determinata circostanza o con una determinata funzione). -in

). -in senso concreto: attività o ufficio a cui si destina o si

attività o ufficio a cui si destina o si è destinato una persona o una cosa

destina o si è destinato una persona o una cosa. odo dette colonne,

partic. impiego a fini artigianali, industriali o commerciali di un materiale o di una

, industriali o commerciali di un materiale o di una sostanza. mattioli [dioscoride

viene concesso il permesso amministrativo di costruire o di modificare (strutturalmente e anche solo

il concessionario si impegni, mediante convenzione o atto d'obbligo unilaterale, a praticare

le caratteristiche proprie di una determinata epoca o stile. carducci, ii-2-282: tra

. carducci, ii-2-282: tra due o tre mesi, vedrai di me un lavoro

il contegno, il modo di vestire o di presentarsi, ecc. -nell'uso mod

il comportamento, la foggia di vestire o di atteggiarsi, il modo di pensare o

o di atteggiarsi, il modo di pensare o di agire, l'opera di una

di agire, l'opera di una persona o di una categoria di persone.

vol. XXI Pag.593 - Da USO a USO (38 risultati)

modo in cui esso è solito comportarsi o essere trattato dagli uomini. -nell'uso

. applicazione, esercizio di una facoltà fisica o intellettuale, di un'abilità, di

: che tossa che hanno patito lussazione o rottura, si risanano coll'uso, ha

e la possedo. -applicazione (teorica o pratica) di un principio, di

possibilità di servirsi di una facoltà fisica o intellettuale, di un organo, di una

legge non ti toglie / memoria o uso a l'amoroso canto / che mi

di cui non si detiene il possesso o il controllo completo, o che comunque

il possesso o il controllo completo, o che comunque dipende in qualche modo da

, / ad aspettar più colpi, o pargoletta / o altra vanità con sì

ad aspettar più colpi, o pargoletta / o altra vanità con sì breve uso.

-dir. civ. diritto d'uso o semplicemente uso: tipo di diritto reale

ha diritto di usare di un bene mobile o immobile (e di raccoglierne gli eventuali

1865, 525: il diritto d'uso o d'abitazione non si può esercitare se

(statale, comunale, ecc.) o privata (ecclesiastica, ecc.)

di una nazione, di una università o altra associazione agraria) e distinti dalla

degli utenti, come il diritto di pascolare o abbeverare il proprio bestiame, quello di

economica, come il diritto di raccogliere o trarre dal fondo prodotti per fame commercio

articoli si vanno variando conforme alla persona o cosa alla quale servono e...

genere e nel numero convenirsi con la persona o cosa, o pur con le persone

numero convenirsi con la persona o cosa, o pur con le persone o cose di

cosa, o pur con le persone o cose di cui si parla, altrimente son

1-xxxi-46: queste sono le scienze della natura o dell'uomo fisico, e da queste

11. impiego, durante la conversazione o la stesura di testi scritti, di

di testi scritti, di determinate forme linguistiche o di una determinata lingua. p

, cioè servili: come sono, essere o avere o fare. g. gozzi

servili: come sono, essere o avere o fare. g. gozzi, i-13-210

miei studi e uso del gergo torinese o piemontese nei miei naturalistici tentativi di prosa

non il complesso delle parole realmente pronunziate o scritte? 14. maniera abituale

14. maniera abituale di parlare o di scrivere e, con meton.

ambiente sociale, settore, ecc., o usati da una determinata persona (in

espressioni uso comune, vivo, presente, o, assol., senza ulteriori specificazioni

una forma linguistica). -mettere in uso o nell'uso: introdurre una forma linguistica

nell'uso: introdurre una forma linguistica o una parola nella lingua corrente.

consueto, normale. -fuori d'uso o dell'uso, con valore avverb.

, insolito, straordinario. arrigo testa o giacomo da lentini, 410: ben passa

-sopra l'uso, oltre l'uso o oltr'uso: più di quanto non

di solito, nella maggioranza dei casi, o non faccia qualcuno. petrarca,

; l'assumere spesso un determinato atteggiamento o comportamento; esercizio abituale e ripetuto;

vol. XXI Pag.594 - Da USO a USO (33 risultati)

costante (di una virtù o di un vizio, di una disciplina,

uso / in natura si cangi, o cuor più forte / dammi, o 'l

, o cuor più forte / dammi, o 'l ferro del duol più rendi ottuso

di determinati atti, comportamenti, impressioni o tendenze; abitudine. -anche in relazione

c'onore mena / per amore c'o inver te / monte a cui mossolo.

si fuga / da tutti come biscia, o per sventura / del luogo o per

, o per sventura / del luogo o per mal uso che li fruga. cavalca

cavalca, 19-32: lo dolore, o pietro, il quale continuamente sostengo, sempre

di solito. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini,

. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417:

offrir solea / così per uso una ghirlanda o un voto / a questa o quella

ghirlanda o un voto / a questa o quella favolosa dea. leopardi, 22-2:

per lo più come risposta a precise sollecitazioni o circostanze. -anche con riferimento a personificazioni

f f iacopone, 49-2: o coscienzia mia, granne me dai mo repuso

udito, che niuna quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando,

che niuna quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando, non curava

il germe d'onor ne'petti vili / o non alligna o tosto in lor si

ne'petti vili / o non alligna o tosto in lor si spegne, / che

, deh, lassate tanto male [o sodomiti] / e l'uso brutto che

comportamento costante e uniforme tenuto dai consociati o dagli appartenenti a un particolare gruppo sociale

origine consuetudinaria propria di una determinata comunità o di un suo particolare gruppo sociale; in

del paese, e alla qualità della persona o del delitto, con la mannara o

o del delitto, con la mannara o col laccio o con la mazzola. pananti

, con la mannara o col laccio o con la mazzola. pananti, iii-189:

, del gusto di una determinata società o contesto geografico, tendenza generale o atteggiamento

società o contesto geografico, tendenza generale o atteggiamento predominante, a cui si adegua

stuoio di giunchi... uno o per racconciarsi i panni o per altra

.. uno o per racconciarsi i panni o per altra cagione, si levò ritto

disputare ancora se nelle religioni sia lodevole o no quest'usodelle precedenze tra li religiosi di

nostra gente. -pratica religiosa o pia; culto. ammirato, 1-i-275

data professione, una data arte, o tipica di popolazioni che vivono in determinati

di popolazioni che vivono in determinati paesi o regioni; moda. caro, i-188

ancora. 28. il possedere o il congiungersi sessualmente con

vol. XXI Pag.595 - Da USOCCUPAZIONE a USTO (19 risultati)

qualcuno (o anche la possibilità di farlo); rapporto

che per il solo uso matrimoniale, o quasi matrimoniale, relativo agli uomini.

si scagliò / contra gridandomi: « o parsiféia, / o spietata noverca, /

gridandomi: « o parsiféia, / o spietata noverca, / se tolta m'hai

antico costume. -fuori d'uso o fuori uso (con valore aggett.)

usare quello che s'usa sia bene o male. romagnosi, 4-795: l'uso

. (àsolo). tose. guardare o ascoltare di nascosto, di soppiatto (

più attraverso la fessura di una porta o da uno spiraglio); origliare, usciolare

: guardar di soppiatto da un fosso, o da uno spiraglio. vale ancora stare

è nativo, origina rio o abitante di ursperg, città della baviera;

città della baviera; che è proprio o relativo a tale città. carducci

dal corto giubbetto. leonardo moceni ^ o, lii-6-97: sono buonissimi soldati a piedi

altro spander grifagno / non ti bisogna, o zingherlo, arbo o usso. porcacchi

ti bisogna, o zingherlo, arbo o usso. porcacchi, i-149: arrivò al

, significandosi con ciò quell'odore, o direbono i nostri mecanici, quegli efluvì lasciati

la fiamma, con un corpo arroventato o incandescente, oppure da acqua o altri li-

arroventato o incandescente, oppure da acqua o altri li- uidi bollenti o vapori

acqua o altri li- uidi bollenti o vapori accesi scaldati (e, a seconda

/ fece che dall'immensa / asia o dall'africa usta / sen venisse il deforme

vol. XXI Pag.596 - Da USTO a USUFRUIRE (17 risultati)

, 2-1-75: per saper quanto usto o gumena bisogna da tener una nave; se

piedi oo. d'annunzio, ii-387: o vegliardo, consunto come fusto / dell'

lo diceva che saresti venuto un momento o l'altro. -corteggiare insistentemente.

, di nocive, e, d'impraticabili o mal sicure, di tutta usualità e

, servi tore o altro, non essendo il monaco padrone ma

. e se dicessero d'averla prescritta, o usucatta con la lunghezza del tempo,

d'acquisto mediante usucapione (una proprietà o altro diritto reale). -anche:

-anche: assoggettabile all'acquisto della proprietà o d'altro diritto reale mediante usucapione (un

problema della usucapibilità del compendio ereditario (o di quote) da parte del coerede,

. acquisto della proprietà di un bene o di un diritto reale su di esso in

ventennale, quella riguardante i beni mobili o le universalità di beni mobili, quando

della sovranità, di un potere politico o di un diritto pubblico. u

sarà mai luogo ad usucapione... o a prescrizione. vico, 610:

acquistare la proprietà di un bene (o un diritto reale su di esso) mediante

fruire, godere (un bene materiale o spirituale); che può apportare utilità

vantaggio (in base a un titolo legale o a una mera situazione di fatto)

godere di una certa situazione, trarre profitto o vantaggio da essa. carducci,

vol. XXI Pag.597 - Da USUFRUITO a USURA (17 risultati)

base a un determinato titolo legale, o anche solo in via di fatto) un

marito, che dio ne guardi, o con figliuoli o senza, l'abbia da

dio ne guardi, o con figliuoli o senza, l'abbia da godere, et

avventizio, l'istesso è di esservi, o di non esservi la patria podestà,

: sinché sia consentito a persone fisiche o giuridiche di possedere immobili a titolo di proprietà

di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi o di vantare su di essi altra specie

volontariamente dal proprietario mediante disposizione testamentaria o mediante contratto (e in questo secondo caso

cedere questo diritto conservando la nuda proprietà o può cedere la nuda proprietà conservando l'

tassoni, xii-2-307: e se l'usufruttuante o violentemente o per altra via obbliqua recalcitrasse

xii-2-307: e se l'usufruttuante o violentemente o per altra via obbliqua recalcitrasse o impedisse

violentemente o per altra via obbliqua recalcitrasse o impedisse loro tale autorità, voglio che

messi i detti bollettini in un'urna o in un cappello e mestatili, ne faccia

: spetta all'usufruttuario ogni frutto naturale o civile che può produrre la cosa di cui

prestito stipulato in misura contraria agli usi o alle norme di legge e comunque eccessiva

frutto che i nostri ricavavano dal cambiare o dal prestare ai particolari ad usura,

. -pigliare, prendere, togliere a o per usura: prendere denaro a prestito

di una persona, si fa dare o promettere da questa vantaggi spro

vol. XXI Pag.598 - Da USURA a USURATICO (18 risultati)

corrispettivo di una determinata prestazione di denaro o altro bene mobile). dante,

usare le ricchezze che ha acquistate d'usura o d'altro mal acquisto, e lascia

, 4-41: ogni opera di guadagno o di mercatanzia si è usura al monaco,

-a, con usura, con grande o larga usura: in misura amplissima,

ecc. prodotto da uno sfregamento prolungato o da un uso eccessivo.

accertamenti eseguiti secondo parametri stabiliti su metalli o altri materiali per stabilirne il consumo dovuto

che può andare incontro a un più o meno rapido peggioramento (una condizione,

di un meccanismo, di un congegno o di un materiale che ne indica il grado

dì se ne truovano che appena si sanno o si possono intendere. giannone, 2-i-186

ii-10-234: il matrimonio è un sacramento o un contratto civile abominevole, usuraio,

che per loro natura possono minare più o meno gravemente l'organismo dei lavoratori)

notevolmente la mi sura legale o corrente (l'interesse richiesto per una

mutuo usurario così palliato da questo nome, o contratto di censo. galanti, 1-ii-212

quello che riguarda l'abuso verso la debolezza o la demenza. codice civile, 1815

-che deriva da un prestito a usura o, più in generale, dall'esercizio

dalla trufferia ricrescimen- to, / truffativo o rattivo o usurario / del danaio, che

ricrescimen- to, / truffativo o rattivo o usurario / del danaio, che 'n virtù

s. bernardino da siena, 103: o usurario, che hai fatto? guiniforto,

vol. XXI Pag.599 - Da USURATO a USURPARE (32 risultati)

più grano di quel che gli desti o qualsiasi altra cosa. = denom.

fortuna personificata. arrighetto, 232: o fortuna, io sono stomacato de'tuoi sconci

sozzi detti... rimproverimi tu, o usuriera, o generazione di mostro,

.. rimproverimi tu, o usuriera, o generazione di mostro, fronte piena di

usurpazione (un bene, una situazione o condizione vantaggiosa). 2.

, agg. che compie un atto o atti di usurpazione. carducci, iii-13-7

quelle terre in feudo probabilmente dalla chiesa o dall'usurpante arcivescovo di ravenna e da altri

annettersi con la violenza, la frode o l'inganno un bene, una proprietà

volesse rapire li tesori della chiesa, o vero usurpar l'eredità, o ridur in

chiesa, o vero usurpar l'eredità, o ridur in servitù abbietta il clero con

abbietta il clero con li suoi beni, o spogliarlo senza causa delle sue ragioni,

regno. -con riferimento a personificazioni o a concetti astratti o inanimati.

riferimento a personificazioni o a concetti astratti o inanimati. dotti, 1-141: l'

formule di cortesia quali usurparsi una licenza o una confidenza, per scusarsi di aver assunto

incomincio. -sedurre con l'astuzia o con la violenza la moglie altrui.

. 2. occupare una carica politica o ecclesiastica di grande rilevanza per l'esercizio

quale non si posseggono i requisiti morali o i titoli legittimi; detenere illegalmente un

titoli legittimi; detenere illegalmente un potere o impadronirsene; esercitare un comando perseguendo l'

il governo se sia usurpato da molti, o da un coipo, da una classe

privilegio spettante legalmente a un'altra persona o a un organismo politico e a cui

. -anche: attribuirsi poteri riservati a dio o comunque di origine soprannaturale. cavalca

de gli altri, che sia estorta o usurpata indebitamente. muratori, 9-42:

. fare proprio, attribuirsi in modo indebito o illegale un appellativo onorifico, un titolo

disidero da quegli che men sapevano di lui o da'suoi discepoli era cupidamente usurpato.

fia / ch'adopri indegnamente arme o destriero, / o 'l nome usurpi mai

indegnamente arme o destriero, / o 'l nome usurpi mai di cavaliere. de

culturale senza possedere le adeguate qualità intellettuali o letterarie; manifestare esteriormente, dichiarare di

, non essendo essi atti a far favola o sentenzia che stesse bene, ma essendo

stesse bene, ma essendo solamente semplici versificatori o traslatori, non ostante che senza niun

, 5-23: ma già da'filosofi, o da quegli impassibili egoisti, che oggidì

una gloria frutto di uno sforzo collettivo o che spetta legittimamente a un'altra persona

: le lodi altrui dovute non usurpo, o rustano. goldoni, xiii-888: e

vol. XXI Pag.600 - Da USURPATIVAMENTE a USURPATORE (24 risultati)

. erroneamente, una parola nello scrivere o nel parlare. liburnio, 1-4:

. -ricavare da una fonte orale o scritta la materia di un'opera letteraria

aversi immaginata quella materia, senz'averla usurpata o dalla storia o dalla fama. monti

, senz'averla usurpata o dalla storia o dalla fama. monti, xii-5-3: per

in modo costante ed esclusivo una persona o le sue facoltà mentali, le sue attenzioni

sue facoltà mentali, le sue attenzioni o cure (una preoccupazione, un evento,

pianeti principali. -conquistarsi l'affetto o la stima di una persona. aretino

usurpativaménte, aw. mediante un atto o atti di usurpazione. buonarroti il

] autorità temporale sopra i prìncipi supremi o che levano a questi l'autorità.

. che è stato espropriato con la frode o con la violenza al legittimo possessore (

delfico, i-170: moltissime leggi egli fece o rinnovò per effetto dell'assoluto usurpato potere

per effetto dell'assoluto usurpato potere, o per quei mezzi pei quali, come

, finto. parini, 398: o madre, a te sia il dono accetto

modo illegittimo, con la frode, o anche con la violenza, di un

un gran delitto, e, presto o tardi, ne dovranno render conto, e

, anche con la violenza, una donna o la sposa altrui. caro,

che si appropria illegalmente del potere politico o lo esercita in modo arbitrario. m

3. che attribuisce a sé onori altrui o prerogative divine; che rivendica illegittimamente a

, che si fanno alli uomini, o perché gli richieggono come superbi, o

, o perché gli richieggono come superbi, o perché molto lusinghieri pestilenti gli fanno loro

6. disus. impiegato nello scrivere o nel parlare (una terminologia, una

possiamo adunque dividere el corun'opera letteraria o di un'invenzione; che plagia opepo

323: se scorto pria t'avessi, o moderna,... che non

voca 5. che denota o rivela l'inclinazione a impadronirsi bolo 'umanità'

vol. XXI Pag.601 - Da USURPATORIO a UTENSILE (44 risultati)

prevaricare, ad abusare del proprio potere o autorità. b. croce,

anche l'uso di violenza a cose o a persone o di frode o l'esercizio

di violenza a cose o a persone o di frode o l'esercizio abusivo di

a cose o a persone o di frode o l'esercizio abusivo di un potere,

di un potere, con cui un soggetto o un gruppo di soggetti consegue l'approvazione

approvazione, il possesso, il controllo o comunque la materiale ed effettiva disponibilità e

modo illegittimo una funzione pubblica (civile o ecclesiastica), un poterepolitico o ecclesiastico,

(civile o ecclesiastica), un poterepolitico o ecclesiastico, un dominio, una signoria,

un dominio, una signoria, potestà o sovranità, un titolo onorifico o nobiliare.

potestà o sovranità, un titolo onorifico o nobiliare. savonarola, 1-86: o

o nobiliare. savonarola, 1-86: o signori della italia, volete voi lasciare le

non la cerchino per via di sette o di usurpazione, ma collo ingegnarsi di essere

giubilato. -l'attribuirsi un ruolo o un onore non meritato, che va

illegale e per lo più anche violento o fraudolento, consegue la disponibilità o il

violento o fraudolento, consegue la disponibilità o il controllo di una situazione vantaggiosa.

chiunque, per appropriarsi, in tutto o in parte, dell'altrui cosa immobile ne

parte, dell'altrui cosa immobile ne rimuove o altera i termini è punito, a

-usurpazione di funzioni pubbliche, usurpazione dipotere politico o di comando militare, usurpazione di titoli

di comando militare, usurpazione di titoli o di onori, ciascuno dei vari tipi di

penale, 287: 'usurpazione di potere politico o di comando militare'. chiunque usurpa un

pubbliche': chiunque usurpa una funzione pubblica o le attribuzioni inerenti a un pubblico impiego

. ibidem, 498: 'usurpazione di titoli o di onori'. chiunque abusivamente porta in

. chiunque abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o

o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo

distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o

o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per

-usurpazione di comando, di decorazione o distintivimescolino, 4: trovate ora e'boccali

: il militare, che indebitamente assume o ritiene un comando, è punito con

ibidem, 221: 'usurpazione di decorazioni o distintivi militari': il militare,

porta abusivamente in pubblico decorazioni militari, o segni distintivi di grado, cariche, specialità

incominciante da vocale solita farei dall'articolo, o segnacaso, mi fece ardito a rintracciare

. civ. ant. interruzione della prescrizione o dell'usucapione. romagnosi, 4-476:

come ognun sa. appropriarsi una cosa o un diritto altrui in una maniera ille

proprie di uno scrittore, di una scuola o di un'epoca. g.

ma non c'è assieme di orchestra o 'ut'di petto, che valga quanto il

vernice vitrea usato come contenitore di olio o, più raramente, di aceto.

parla il poeta d'un utello, o ampolla d'olio, a cui era appeso

va sempre rabuffato, calzato in zoccoli o in pantofole, e con la tunica manicata

. 2. locuz. scolare o sgocciolare vutello-. portare a termine il

sm. denominazione generica di ciascun attrezzo o strumento adatto alla lavorazione di materiali resistenti

di terra potesse, per debiti pubblici o particolari, siano di che sorte esser si

199: etruschi del resto, o comuni agli etruschi e ad altri popoli,

ad altri popoli, sono altri arnesi o avanzi di utensili che si rinvennero nel

la storia vera di un neolitico ligure o siculo?... contentatevi di descrivere

vol. XXI Pag.602 - Da UTENSILE a UTERO (24 risultati)

una casa. 4. congegno o pezzo meccanico usato manualmente o applicato a

. congegno o pezzo meccanico usato manualmente o applicato a un macchinario, che serve ad

un macchinario, che serve ad asportare o a incidere il materiale dei pezzi in lavorazione

, pietre e altri materiali con o senza asportazione dei trucioli; solitamente è costituita

. chi usufruisce di un bene o di un servizio erogato da un ente

un servizio erogato da un ente pubblico o privato. stampa periodica milanese, i-467

utente. -con uso scherz. o iron. bianciardi, 4-72: ma

rivolge idealmente uno scrittore, un testo o un messaggio pubblicitario. montale, 4-164

-chi si serve di un determinato linguaggio o, genericamente, di un patrimonio culturale

propria di chi usufruisce di un bene o di un servizio. -per estens.:

. v.]: 'utenza': stato o condizione dell'utente. calvino, 8-56

un servizio calcolato in base alle loro caratteristiche o alle tariffe applicate. =

dal punto di vista anatomico, fisiologico o patologico. libro della cura delle

compresi dentro alla sfera di moti spasmodici, o convulsivi, creatisi in un corpo di

, distemperate col sugo di pimpinella, o consolida, ridotti in forma di collirio

defrorina; e sono anco 'uterine'ed 'artritiche'o 'articolari', internamente allungando e correggendo gli

secrete dalla mucosa che riveste l'utero o risultanti dal disfacimento dell'epitelio e del

che presenta uno stretto legame di affinità o di consequenzialità con un altro concetto o realtà

o di consequenzialità con un altro concetto o realtà. f. f. frugoni

suda meno che chi l'ha sottili, o piene di sugo. pallavicino, 10-i-216

. so che sono mali d'utero, o dii gravidanza, o di titolati che

mali d'utero, o dii gravidanza, o di titolati che non vogliono venire a

femminile di una pianta, pistillo (o anche il fiore stesso). l

sopra sono i cristalli naturali fuori delle matrici o degli uteri loro, che son pure

vol. XXI Pag.603 - Da UTERORRAFIA a UTILE (31 risultati)

cercargli il pelo, / sì lo stroppia o l'uccide. 5. figur

le più illuminate certezze. -parlare o ragionare con l'utero-, senza, autocontrollo

, sf. chirurg. sutura dell'utero o di una sua parte praticata dopo il

sua parte praticata dopo il taglio cesareo o in seguito all'asportazione parziale dell'utero

che può essere usato per soddisfare un bisogno o impiegato profittevolmente per uno o più scopi

un bisogno o impiegato profittevolmente per uno o più scopi (un oggetto, uno

pistola, può essere utilissimo. -abitabile o che può essere destinato all'uso voluto

vantaggi concreti, che giova al benessere o ai bisogni di una persona o di una

benessere o ai bisogni di una persona o di una comunità, sul piano materiale

di una comunità, sul piano materiale o morale; profittevole, vantaggioso (un'

iddii ti mandino utile e tostano soccorso, o dopo la tua morte alloghino la tua

, e non si qualifica come morale o immorale, ma unicamente come utile

immorale, ma unicamente come utile o dannosa. -volto al recupero o alla

o dannosa. -volto al recupero o alla salvaguardia di un bene o di

recupero o alla salvaguardia di un bene o di un ambiente (un'opera pubblica)

in classifica (il risultato di una partita o di una gara). -che comporta

gara). -che comporta vantaggi politici o militari (la stipulazione di un accordo

. -giorno utile-, quello durante o entro cui è possibile o consentito fare

quello durante o entro cui è possibile o consentito fare una determinata cosa. b

la salute, per la cura di malattie o per ritrovare il benessere fisico; salutare

: mi piacerebbe il valersi per quattro o cinque sere continue, prima di porsi in

sbornia. 4. che comporta o favorisce la comprensione, l'apprendimento di

la comprensione, l'apprendimento di nozioni o l'acquisizione di ammaestramenti; che contiene

risulta efficace, vantaggioso per particolari scopi o per produrre determinati effetti. galileo

. 7. che è o può essere d'aiuto ad altri, che

opera efficacemente a vantaggio di una comunità o di un singolo (una persona).

-che tratta argomenti dotati di utilità pratica o scientifica (un autore).

adatto, idoneo all'esercizio di una professione o di una carica. -in partic.

pronto, predisposto a tenere determinati comportamenti o atteggiamenti. fra giordano, 7-46:

. utilità, vantaggio concreto di una persona o di una comunità; interesse, tornaconto

perdere la città per l'utile personale o per interesse ai parte. -convenienza,

vol. XXI Pag.604 - Da UTILISMO a UTILITÀ (18 risultati)

lasciarla [piacenza] le porge utile, o se le reca maggiore incommodo e disavvantaggio

ricavato da un'attività produttiva, commerciale o finanziaria, o da una prestazione di

attività produttiva, commerciale o finanziaria, o da una prestazione di carattere professionale.

frutto, interesse di una somma investita o data in prestito. boccaccio, dee

una percentuale sugli utili. -utile lordo o, disus., sporco: quello nel

16. stor. dir. ufficio di o da utile, v. ufficio, n

a qualcuno: giovargli, essergli d'aiuto o di conforto. boccaccio, viii-1-53

il gretto calcolo del materiale interesse sia o debba essere la guida dell'umano procedere.

giacché di questi tempi gli utilisti o non penseranno più alla redenzione, o non

o non penseranno più alla redenzione, o non la vorranno che a condizioni inaccettabili

vantaggioso; l'essere fruibile, utilizzabile o, anche, funzionale a uno scopo

per sapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade. savonarola, i-96: l'

e ch'ella li sarebbe grande utolità, o ch'elio combattesse in battaglia o ch'

, o ch'elio combattesse in battaglia o ch'elio li volesse dalle spalle per riscossa

interesse della collettività, sacrifica un bene o un interesse privato. -espropriazione per pubblica

stagione. 4. beneficio morale o spirituale, ammaestramento al bene, edificazione

mia opera, cioè non tanto la loda o fama dell'autore, quanto l'utilità

di tal denaro. -monte della o delle utilità: in venezia, il fondo

vol. XXI Pag.605 - Da UTILITARE a UTILIZZATORE (22 risultati)

, altro non è che quell'attitudine o facoltà, per la quale una cosa

qualunque rendesi capace a procurarci un bene o ad allontanare un male o un danno

un bene o ad allontanare un male o un danno. cattaneo, ii-2-257: il

di un'unità aggiuntiva di un bene o di un servizio. -utilità marginale ponderata

di una determinata quantità di un bene o di un servizio. 9. stor

utilità. utilitariaménte, aw. mirando o facendo riferi mento in modo

riferi mento in modo esclusivo o prioritario all'utilità; secondo princìpi utilitaristici

a un vantaggio per lo più materiale o economico. cattaneo, iv-3-329:

ii-2-80: borghese, anticlericale, utilitario o materialistico com'era, il giusnaturalismo aveva

che ci salgono solo per cercar frutta o nidi d'uccelli, ma per il piacere

, rispetto alle ricerche dei punsti, o edonisti, o utilitari, o deduttivisti,

ricerche dei punsti, o edonisti, o utilitari, o deduttivisti, o austriaci,

punsti, o edonisti, o utilitari, o deduttivisti, o austriaci, o

edonisti, o utilitari, o deduttivisti, o austriaci, o come dire altro

o deduttivisti, o austriaci, o come dire altro variamente si chiamino.

[i popoli più avanzati], più o meno, cercano sempre l'utilità effettiva

. dottrina che considera l'utile individuale o sociale come fondamento della felicità e come

.: atteggiamento di chi guarda principalmente o esclusiva- mente al proprio utile.

. -per estens.: fondato principalmente o esclusivamente sulla ricerca dell'utile personale.

: non parliamo più del misley. buono o tristo, non pare che vi sia

particella pronom. rendersi utile a qualcuno o a qualcosa. mazzini, 12-290:

. 2. tecn. apparecchio o impianto che sfrutta l'energia elettrica.

vol. XXI Pag.606 - Da UTILIZZAZIONE a UTRAQUISTICO (22 risultati)

stato: delitto che il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio commette impiegando

di pubblico servizio commette impiegando a proprio o altrui profitto invenzioni o scoperte scientifiche,

impiegando a proprio o altrui profitto invenzioni o scoperte scientifiche, o nuove applicazioni industriali

altrui profitto invenzioni o scoperte scientifiche, o nuove applicazioni industriali di cui è a

segreti di stato'. il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che

pubblico servizio, che imiega a proprio o altrui profitto invenzioni o scoperte scienti- che

imiega a proprio o altrui profitto invenzioni o scoperte scienti- che o nuove applicazioni industriali

altrui profitto invenzioni o scoperte scienti- che o nuove applicazioni industriali che egli conosca per ragione

egli conosca per ragione del suo ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete

casualmente, non importa. pianto o della macchina. -per estens.

-per estens. ideale, speranza, aspirazione o, anche, 7. meccan.

v.]: onde 'utopia'ogni disegno o concetto im- utino, sm

filos. polit. modello politico, sociale o religioso che non trova effettivo riscontro nella

,... senza darli consiglieri o tutori cittadini... cosa rade volta

sorte di lettere, di virtù, o d'arte sia eccellente. = comp

2. ant. luogo inesistente o immaginario. b. davamati, ii-432

utopiano, agg. che appartiene o si riferisce all'immaginaria isola di utopia

isola di utopia; che vi è nato o vi risiede. - anche sostant.

milano trionfante ed applaudito da repubblicani, o, come li chiama botta, gli

a cadere quelle invidiuzze od invidiacce municipali o provinciali che avean lussureggiatoda tanti secoli, e

utopizzare, intr. iron. annunziare o perseguire ideologie utopistiche. labriola,

, appartiene, è proprio dell'utraquismo o degli utraquisti.

vol. XXI Pag.607 - Da UTRAQUIZZARE a UVEO (14 risultati)

ad abitanti appartenenti a due diverse confessioni o stirpi. = voce italo-austriaca

comprende abitanti appartenenti a due diverse confessioni o stirpi, cui sono stati conferiti identici diritti

relazione con un attributo, un'apposizione o un compì, che ne specificano le caratteristiche

ne specificano le caratteristiche, il vitigno o il luogo d'origine, anche con

corinto: varietà a frutto nero, bianco o rosa, priva di semi; passera

passera, passerina. -uva di gerusalemme o di palestina: varietà bianca o nera

gerusalemme o di palestina: varietà bianca o nera da tavola, caratterizzata da grappoli eccezionalmente

frutto, in quanto provviste di bacche o per la loro conformazione a grappolo.

conformazione a grappolo. -uva crespina o crispina, uva marina: uvaspina.

l'uva spina, overo, crespina, o uva marina, non fu conosciuta dalli

due denti ottusi. amenti a due o a tre, opposti; picciuoli più corti

/ ma quel venire a'fatti, o qui è 'l busilli, / dove l'

della bocca, e negli strangoglioni, o vogliamo dire tumori delle tonsille.

sf. medie. processo infiammatorio, diffuso o circoscritto, dell'uvea. =

vol. XXI Pag.608 - Da UVETTA a UZZOLO (15 risultati)

nero mischiato qualche poco di dorè, o di capellino, o di turchino fondo

poco di dorè, o di capellino, o di turchino fondo,...

denominazione regionale di determinate varietà di ribes o del crespino. = dimin. di

uvraggio, sm. ant. opera o lavoro necessario alla fabbricazione di un prodotto

: 'uvolare': che appartiene all'uvola, o che vi è relativo.

caratterizzate da fusto eretto, foglie ovali o lanceolate e fiori di colore giallo.

si riferisce alla moglie (anche idealizzata o vagheggiata). bersezio, 206:

sedia -quali / che fossero l'umore o la stabilità / l'uxorio brontolamento che lo

termine de'bottai. che ha sufficiente o soverchio uzzo. = deriv. da

uzzo, sm. tose. forma tondeggiante o accentuata curvatura delle doghe di una botte

a gonfieza nel mezzo di una botte o simile. carena, 1-254: 'uzzo':

1-254: 'uzzo': il corpo o gonfiezza nel mezzo d'una botte e simile

d'una botte e simile. -dare o levare a uzzo-, conferire maggiore o minore

-dare o levare a uzzo-, conferire maggiore o minore incurvamento alle doghe di una botte

far che la botte, il barile o simile resti con più corpo, e sia

vol. XXI Pag.609 - Da V a VACANTE (29 risultati)

occupa il ventesimo posto (il ventunesimo o il ventiduesimo se si comprendono anche j e

è chiamata con il nome di vi o vu (v.); la sua

avere tre gradi d'intensità, tenue o forte in posizione intervocalica o tra vocale

, tenue o forte in posizione intervocalica o tra vocale e liquida, medio in

2. minuscola puntata è abbreviazione di vedi o vedasi, premesso a un vocabolo o

o vedasi, premesso a un vocabolo o al titolo di un'opera a cui

nel labbro inferiore e in maticali o lessicografiche; di verso, seguito da un

raddoppiata vv., per indicare due o più versi); di vostro, nell

140 w. corretti e alcuni due o tre volte. 3. minuscola non

lato posteriore della pagina di un manoscritto o di una moneta, di una medaglia.

di persona che inizia con tale consonante o è abbreviazione di vergine, dopo il

vergine, dopo il nome di alcune sante o nelle espressioni m. v. (

; di vice, in cariche amministrative o militari; in espressioni composte, è

. in logica matematica, indica un giudizio o una proposizione assiomatica vera.

sigla (accompagnata dai numeri 1, 2 o 3 in esponente) con cui i

. v.]: va'! 'o 'vah! ', interiezione ironica scherzosa o

o 'vah! ', interiezione ironica scherzosa o spregiativa simile al 'gua. 'no,

stor. beneficio, ufficio vacabile (o, anche, semplicemente vacabile, sm.

): nello stato pontificio, benefici o posti cancellereschi vitalizi, non trasmissibili ad

198: nasce che a chi possiede benefici o uffici vacabili rincresca tanto ch'altri vada

tanto ch'altri vada sotto color di visite o per mezzo de'medici investigando i progressi

fagiuoli, 1-6-35: comprar beni stabili o impiegarli [i denari] in altro

. dico luoghi di monte di sale o di questi vacabili o redimibili.

di monte di sale o di questi vacabili o redimibili. = agg. verb

a una mansione, a una carica civile o religiosa). siri,

, sede vacante:, condizione della chiesa o di una diocesi nel periodo che intercorre

diocesi nel periodo che intercorre fra la morte o la rinuncia di un papa o di

morte o la rinuncia di un papa o di un vescovo e l'elezione del

, che in tempo di sede vacante o impedita, il capitolo di ciascuna chiesa

vol. XXI Pag.610 - Da VACANTELLA a VACANZA (33 risultati)

.: il periodo di riposo estivo (o, meno comunemente, quello coincidente con

in viaggio. -periodo di sospensione più o meno lunga dell'attività scolastica (per

nel corso dell'anno: le vacanze natalizie o di natale, quelle pasquali e quelle

sospensione delle sedute di un organo legislativo o giudicante. duodo, lii-15-163: dovesse

3. carenza, mancanza di determinati fattori o condizioni. bacchetti, ii-355: in

, / questo orribile interregno - / o non è così, e sono io /

e arezzo), divieto di venire eletti o rieletti a ricoprire determinate cariche o uffici

eletti o rieletti a ricoprire determinate cariche o uffici pubblici imposto a membri di famiglie

temporanea della costruzione delle navi da guerra o di alcune categorie di esse.

vacante (anche solo vacante, sm. o f.): prebenda o rendita

. o f.): prebenda o rendita rimasta priva di titolare (e perciò

1-13-107: non vogliamo che i riscuotitori o procuratori del tesoro presumino allogare, affittare

tesoro presumino allogare, affittare, il mortuario o la vacante. giannone, 1-v-470:

chiese e benefici vacanti. -primo o prima vacante: la prebenda o la rendita

-primo o prima vacante: la prebenda o la rendita che si rende per prima

, par., 12-92: non dispensare o due o tre per sei, / non

., 12-92: non dispensare o due o tre per sei, / non la

partic. per assenza di eredi legittimi o di disposizioni testamentarie (un bene immobile

attività. boccaccio, v-127: « o santissimi popoli, vacanti a'sagrifici a

vacante. francesco di vannozzo, 194: o cor di doglia pieno e de martiri

di doglia pieno e de martiri / o de tranquilità loco vacante, / o

/ o de tranquilità loco vacante, / o nave rotta in spiaggia de diamante,

. 10. che ha comportamenti o pensieri fatui e superficiali. musso,

volgar., ì-93: perché adunca, o re de gransecureze, si'sbavottuto alle parole

modo da poter essere tirati a secco, o per esser messi in disarmo, o

o per esser messi in disarmo, o per esser puliti e raddobbati, o perché

, o per esser puliti e raddobbati, o perché colti 'vacanti'in rada da

un ufficio, di una carica civile o ecclesiastica, ecc. (e, anche

). - vacanza della sede apostolica o della santa sede, la situazione che

-in senso concreto: ufficio, carica o, anche, prebenda, rendita priva

occupazioni. -anche: sospensione per uno o più giorni di un'attività lavorativa, per

lo più in corrispondenza di particolari ricorrenze o festività; periodo di riposo più o

o festività; periodo di riposo più o meno lungo concesso a chi lavora;

vol. XXI Pag.611 - Da VACANZARE a VACCA (20 risultati)

vacanza atomica: mancanza di uno ione o di un atomo in un reticolo cristallino.

atomo in un reticolo cristallino. -vacanza o lacuna elettronica: assenza di un elettrone nella

atomo. 8. locuz. -avere o mandare il cervello in vacanza: non

vacanzifìcio, sm. spreg. località o struttura ricettiva destinata al turismo di massa

una dignità, un ufficio) o del detentore dell'autorità suprema (un regno

nel processo del tempo ne vacherà nessuno o de'dieci o di loro per morte o

tempo ne vacherà nessuno o de'dieci o di loro per morte o per assenza

o de'dieci o di loro per morte o per assenza, si elegga lo scambio

modi medesimi. -non essere eleggibile o rieleggibile ad una carica o a un

essere eleggibile o rieleggibile ad una carica o a un ufficio. 0. malavolti

spassi che seco stesso lo facevano vacare o per la chiesa o per il giardino.

stesso lo facevano vacare o per la chiesa o per il giardino. agazzari, 50-187

e'dì delle feste vacava a la chiesa o a cose spirituali. -astenersi

intendevano ad altro se non a dire o udire novità. s. caterina da siena

, i-105: nel dare vacazione o immunità dalla milizia, eccettuavano sempre le galliche

la terra fosse stata di casa sua o de'suoi, abbia vacazione. 3

sospensione di un'attività; riposo dal lavoro o dallo studio (ed è spesso usato

durante il quale un perito, un consulente o anche un traduttore espleta un'indagine assegnatagli

le vacche non s'empiano di mangiare o di bere innanzi che si faccian coprire,

da cui le espressioni anni, annate o tempi di vacche grasse-, periodo di

vol. XXI Pag.612 - Da VACCAGIONE a VACCHERIA (33 risultati)

abbondanza o anche di felicità. - anni, annate

anche di felicità. - anni, annate o tempi di vacche magre, periodo di

vacche magre, periodo di povertà, carestia o infelicità. guido da pisa

, invece dei fagioli, erano ceci o cicerchi e, invece della capra, vacca

la soma del cascio di vacca o di bufala o di pecora o del lucardo

cascio di vacca o di bufala o di pecora o del lucardo o del nostrano

o di bufala o di pecora o del lucardo o del nostrano, el quale

di bufala o di pecora o del lucardo o del nostrano, el quale non sia

prostituisce (con valore fortemente spreg. o come ingiuria triviale). sercambi,

6. incudine a lingua di vacca o lingua di vacca: tipo di incudine

la quale adoprano coloro che fanno figure o vasi, o altra che sia cosa di

adoprano coloro che fanno figure o vasi, o altra che sia cosa di piastra di

in merito all'assegnazione di incarichi politici o alle trattative fra società sportive per la

, plur., sono certi lividori o macchie, che vengono alle cosce pel soverchio

12. zool. vacca di mare o marina: lamantino (manatus manatus)

epiteto ingiurioso (e anche in bestemmie o imprecazioni, talvolta con funzione raf- forz

. -mostrarsi svogliato, privo di forze o di iniziative. -guastarsi, diventare brutto

vacca: avere ottenuto un risultato positivo o l'esito sperato o essere nelle condizioni più

un risultato positivo o l'esito sperato o essere nelle condizioni più favorevoli per raggiungerlo

fisso perdendola ignominiosamente. -mungere qualcuno o qualcosa come una vacca: sfruttarlo completamente

modo di mungerla'. -stare o sistemarsi nel ventre di vacca: condurre una

i-74: il rimanente d'i detti sono o tessitori di tele, o vaccari, o

i detti sono o tessitori di tele, o vaccari, o facitori di scodelle,

o tessitori di tele, o vaccari, o facitori di scodelle, di boccali et

: alcuni di vii condizione, come caprai o vaccai, rapirono una donzella molto vaga

per indicare una persona con maniere rozze o ignorante. pasolini, 21-425: si

sf., nelle espressioni vaccaia bigia o vaccaia scura). redi, 16-iii-173

e quanti altri avventizi venivano ingaggiati dal contadino o dal padrone. = dimin

vaccata, sf. ciò che è fatto o riuscito male, che delude notevolmente le

: sproposito. 3. azione scorretta o disonesta volta a ferire moralmente o danneggiare

scorretta o disonesta volta a ferire moralmente o danneggiare qualcuno. = deriv.

. atta vacchereccia: che è tipico o ricorda gli usi e i costumi dei vaccai

colombina (per cui cfr. colombina2) o rossola. dizionario etimologico italiano [s

vol. XXI Pag.613 - Da VACCHESCO a VACCINIO (29 risultati)

vacche con annessa latteria per la vendita o il consumo di latte, e altri prodotti

. vacchétta1, sf. vacca giovane o di piccole dimensioni o, anche,

. vacca giovane o di piccole dimensioni o, anche, magra, macilenta.

3. con meton. libretto o registro, per lo più di forma

. che è relativo, proprio della vacca o dei bovini. g.

2. prodotto con latte di vacca o con tale latte e caglio di pecora

s. v.]: formaggio vacchino o semplicemente vacchino: formaggio prodotto con latte

. -prodotto con pelle di vacca o, anche, di bovino adulto (

vaccina, sf. vacca, mucca o, in senso generico, bovino.

altri no 'l vede, o quaglia aggraffia o tordo, / e lascia

'l vede, o quaglia aggraffia o tordo, / e lascia star la carne

. 2. carne di vacca o anche di manzo macellata. ariosto,

la grossa, / un poco di vaccina o di montone. ercole bentivoglio, 11

gratuitamente i poveri dei comuni dai quali o pei quali ricevono uno stipendio. massaia,

difendersi da un evento, una situazione o anche da un'idea, da una concezione

da un sentimento ritenuto negativo, pericoloso o inadeguato. ferd. martini, 4-76

infezione. 4. ant. introdotto o diffuso profondamente (un errore).

medie. somministrazione di un vaccino (o di più vaccini, e a seconda

numero è detta vaccinazione bivalente, trivalente o polivalente) per conferire a una persona o

o polivalente) per conferire a una persona o a un animale uno stato di immunità

immunità attiva nei confronti di determinati microrganismi o virus. - vaccinazione an

. - vaccinazione an tivaiolosa o jenneriana: pratica profilattica ormai desueta mirante

serve a premunirsi da rischi, pericoli o situazioni angosciose e dolorose già provate.

in luglio 1882 si trovavano, diciassette o diciotto mesi dopo, all'estremo limite

2. relativo al vaiolo dei bovini o al pus ricavato dalle pustole del vaiolo

predominano i mirtilli che si forma nelle brughiere o in boschi di conifere e latifoglie in

'vaccinifero', chiamano quell'individuo, bambino o altro, che ha attualmente pustole di vaccina

ha attualmente pustole di vaccina, innestategli o immediatamente con l'umore della vacca, ovvero

individuo, stato egli pure vaccinato direttamente o indirettamente, con successiva trasmissione da braccio

vol. XXI Pag.614 - Da VACCINISTA a VACILLANTE (31 risultati)

(vaccinium myrtillus) e il mirtillo rosso o vite idea o vite d'orso (

) e il mirtillo rosso o vite idea o vite d'orso (vaccinium vitis-idaea)

. ùcouv&og (v. giacin t o); è registr. dal d.

. malattia dovuta a impianto vacche o ai bovini in genere. accidentale

tre-quattrocentesco, ciii-162: levaro circa cinquanta o sessanta bestie vaccine, la maggior parte

, e innestato in un bambino, o in altro individuo, non solamente lo preserva

. veter. che si riferisce a cavalli o ad altri equidi che presentano gli arti

preparazioni, da inoculare per via parenterale o orale, ottenuta da sospensioni di microrganismi

da sospensioni di microrganismi patogeni (morti o vivi ma resi innocui), da

ma resi innocui), da immunogeni purificati o anche da sintesi chimica, capace di

vaccino monovalente, bivalente, trivalente o polivalente) o con la sostanza da cui

bivalente, trivalente o polivalente) o con la sostanza da cui è formato (

gr. òcpùax ^ la (v. o f talm ia).

in atto per la realizzazione di vaccini nuovi o migliori viene gestita dalla 'divisione malattie infettive'

vaccinòlogo, sm. medie. medico studioso o specialista di vaccinologia. p

spreg. donna dai costumi sessuali licenziosi o prostituta, per lo più dai modi molto

sarebbe stato ben difficile mettere insieme otto o dieci ragazze carine da denudare, e

2. donna dai costumi sessuali licenziosi o prostituta, per lo più dai modi

vanno in cocchio con la cuffia, o simili altre deformità sono il primo cibo,

2. locuz. essere la vaccùccia o come la vaccùccia: essere in grado

essere in grado di svolgere numerose attività o compiti, in partic. al servizio

, in partic. dovuto a inquietudine o affanno. brusoni, 9-618: dal

compiere un'azione, nell'ade- rire o nel professare una fede; irresolutezza, incostanza

sentimento. -in senso concreto; atto o comportamento esitante o contraddittorio. confraternita di

senso concreto; atto o comportamento esitante o contraddittorio. confraternita di giovanetti pistoiesi,

da questa mancanza nasce vacillamento di prezzi o monipolio o aggravio. 5.

mancanza nasce vacillamento di prezzi o monipolio o aggravio. 5. cedimento,

che avanza con passo incerto (una persona o, anche, un animale);

/ cantar co'cigni del caistro, o come / ponno agguagliar le smisurate forze

palco vacillante sembra annerito dall'incendio; o forse dal fumo dei lambicchi, dei crogiuoli

decisione (per lo più fra due o più alternative), nel- l'agire

vol. XXI Pag.615 - Da VACILLANZA a VACILLAZIONE (25 risultati)

partic.: incerto, incostante nella fede o nel comportamento virtuoso. - anche sostant

6. che versa in grave crisi politica o istituzionale (uno stato, un governo

tempo dell'imperio, procuroe di riformare o stabilire la repubblica quasi afflitta e vacillante

in discussione in quanto non validamente fondato o confutabile (un'affermazione, un concetto

qua e in là senza scopo o meta. fazio, v-21-69: tane

come fa chi è oppresso dal sonno o dall'ebrietà. ariosto, 46-130:

capo vacilla. 2. oscillare ripetutamente o essere sul punto di perdere la stabilità

, sobbalzi; avanzare traballando (un mezzo o una macchina in movimento, un oggetto

una macchina in movimento, un oggetto lanciato o trasportato). landino, 236

faceva. muratori, 8-i-78: esse macchine o torpide lasciano il moto, o senza

macchine o torpide lasciano il moto, o senza legge trascorrono o vacillano in operose

lasciano il moto, o senza legge trascorrono o vacillano in operose. pascoli, 42

ornai vacilla. 3. piegarsi o muoversi alternamente in partic. sotto l'

), anche insinuandosi fra le nuvole o le fronde (i raggi del sole)

far vacillare la vista. -essere o divenire precario, cagionevole (la salute)

; dimostrarsi infondato, non certamente vero o degno di fede (una dottrina,

poi all'incertezza del mio parere, o delle mie pruove, la prego mettere a

incertezza, di crisi politica, istituzionale o sociale (uno stato, un governo

pietra santa chiesa, anime mie, o almeno è fondata sopra fortissima pietra: e

dominante. -versare in crisi economica o finanziaria. bandini, 2-i-216: questa

incerto, esitante neltaderire a una fede o incostante nel professarla, nel seguire delle

professarla, nel seguire delle indicazioni morali o nel tenere un comportamento virtuoso.

per qual si voglia forza di tentazione o affanno, di non vacillar molto e di

tua santa fede. segneri, 13-111: o quanto può ella conseguire dinanzi a dio

più xxv-1-302: non so se ero intronato o se 'l cervello / mi vacilla élite

vol. XXI Pag.616 - Da VACILLIO a VACUO (21 risultati)

titubanza, esitazione nel prendere una decisione o nel compiere un'azione; tentennamento,

in senso concreto: atto, comportamento o, persino, affermazione che rivela esitazione,

, di disordine, di crisi politica o sociale. m. villani,

. - in senso concreto: atto o comportamento insensato, delirante. cellini,

mente, la quale io ho avuta orando o udendo la messa. 5

ischermo / di vita al mondo onesta o in te beata, / ma tutta scelerata

. e dial. chicco del grano, o in genere dei cereali, delle graminacee

si può fare stufata con frutti freschi o secchi dentro, con brodo grasso, un

nascere in mezzo de rami di cerri o quercie, e fa la foglia a

due cagioni, cioè per riempimento d'onori o per vacuaménto... e se

venire a mancare, in quanto non pagato o elargito (un beneficio).

traslucente. 2. mancanza o carenza del cibo, necessario per un'

. -anche: la sensazione fisica più o meno intensa che ne deriva. cavalca

cavalca, 19-353: dobbiamo sapere, o pietro, che in sei modi avvengono

. 3. figur. povertà o mancanza assoluta di sentimenti, di valori

sentimenti, di valori morali, ideali o intellettuali. guazzo, 1-74: l'

discorso; totale inconsistenza del valore espressivo o artistico di un autore o di un'opera

valore espressivo o artistico di un autore o di un'opera. g. bianchetti

aure mattutine. -non ripieno di cibo o di umori (lo stomaco);

2. che ha l'interno cavo o presenta una cavità (un tronco,

della madre congiunto con uno certo nervo o vero tralcio, vacuo dentro a guisa d'

vol. XXI Pag.617 - Da VACUOGIUNZIONE a VACUOLARE (29 risultati)

di persone, di abitanti, di residenti o scarsamente popolato (un luogo, un

. -libero dall'occupazione di truppe o di un presidio militare (un territorio

5. privo di un legittimo proprietario o di un titolare; vacante (un

li vescovi l'ordinavano senza certo ufficio o titolo. f. d. vasco,

sprovvisti. -privo di un sovrano o di un governo (uno stato).

. figur. privo di determinate qualità intellettuali o spirituali o di determinati sentimenti; carente

privo di determinate qualità intellettuali o spirituali o di determinati sentimenti; carente, mancante

... si distribuivano per favori, o in persone incapaci per la età o

o in persone incapaci per la età o in uomini vacui al tutto di dottrina e

che mi sforzavo a nobilitare antonio, o almeno a vederlo nella mia mente come essere

di teste coperte dell'antico cappuccio marinaresco o della guerresca celata sporgessero per l'ultima

qual cadeste / non era questa, o candidi fratelli; / questa indolente, /

l'ospite mio. -libero da pensieri o, anche, da distrazioni che ne

alcuno vacuo, e che non sia pieno o d'aria o di qualche altra cosa

e che non sia pieno o d'aria o di qualche altra cosa; e che

ultima superfice del supremo cielo, stellato, o altro che sia sopra esso. questo

. la qualità secondo che sono prime o vacue, cioè nero o bianco.

sono prime o vacue, cioè nero o bianco. 15. sm.

dei cataloghi. 16. zona o parte in cui non sono presenti persone,

. -territorio privo di insediamenti abitativi o costruzioni. g. ramusio, lii-15-306

soave. -vacuolo di una sostanza porosa o spugnosa. ramusio, iii-121: questa

. 18. incavo, apertura o in partic. sfogatoio ricavato in una

muraglia. 19. spazio o parte di un foglio, di una pagina

interlinea, i riquadri) priva di scritte o caratteri tipografici. chiabrera, 3-270:

parole e di linee. -intermezzo o digressione narrativa. patrizi, 1-ii-136:

vacuo. -difetto in un elemento importante o essenziale. monti, xii-5-262: si

nascer parte in maggior consiglio di due o tre vacui, e quanti occorressero.

citoplasma di una cellula (un agente o una sostanza patogena). = deriv

cellule con formazione di vacuoli nel citoplasma o nel nucleo. -sistema vacuolare-, vacuoma.

vol. XXI Pag.618 - Da VACUOLIZZANTE a VAGABONDAGGINE (27 risultati)

nel protoplasma cellulare, come evento normale o come espressione di un processo degenerativo della

trovano all'interno di un materiale spugnoso o poroso, naturale o artificiale.

un materiale spugnoso o poroso, naturale o artificiale. 2. biol.

d'un elemento anatomico piena di gas o di liquido. f. cortesi [«

si può formare per difetto di fabbricazione o per dilatazione termica. 4. petrogr

dimensioni da millimetriche a centimetriche, subsferica o irregolare, presente in alcune rocce,

, presente in alcune rocce, vuota o ripiena di minerali depositati in partic.

di vacuolo. vacuòma [u + o], sm. (plur. -t

: 'vacuoma': l'insieme dei vacuoli o cavità del citoplasma contenenti un liquido, il

vacuolo). vacuòmetro [u + o], sm. fis. metrol.

la misura della pressione residua in un recipiente o in un condotto in cui sia stato

1950). vacuòstato [u + o], sm. fis. dispositivo per

lo più tascabile, contenente notizie utili o nozioni relative a una determinata materia o

o nozioni relative a una determinata materia o argomento, e in partic. a

e in partic. a una tecnica o attività pratica, raccolte ed esposte in

con tono scherzoso, per indicare repulsione o per allontanare qualcuno che offre proposte allettanti

vade retro me, satana 'va'indietro, o satana'), con cui gesù risponde

passare al di là di un corso o di uno specchio d'acqua.

, che trovan rado. -aiuto o sostegno morale. guittone, 33-108:

mortal desio. -situazione problematica o rischiosa o, anche, fonte di

desio. -situazione problematica o rischiosa o, anche, fonte di angustia,

e l'altra per motivi di studio o di lavoro. g. bassani,

/ e là celato dall'incerto lembo / o alzato dal va-e-vieni (ielle spume /

di teleferica per il trasporto di persone o cose fra nave e terra o fra

persone o cose fra nave e terra o fra nave e nave al di sopra dell'

. apostrofe scurrile, per ingiuriare qualcuno o per manifestare la noia, o il

ingiuriare qualcuno o per manifestare la noia, o il fastidio che suscita, per intimargli

vol. XXI Pag.619 - Da VAGABONDAGGIO a VAGABONDO (10 risultati)

al lavoro, non vi si dedica o, anche, di chi, spostandosi

fissa e definita; vivere di espedienti o di elemosina. manzoni, fermo e

ferd. martini, 4-2: tommaso, o, fattone esperimento, il mestiere non

, il mestiere non gli piacesse, o di collocarsi non gli riuscisse, aspettando

non gli riuscisse, aspettando di trovare o di trovar meglio, si fermò a firenze

so se briganti, ladri, accattoni, o vagabondi, ammanettati e sotto una buona

panzini, iv-395: malattia dei vagabondi o di vogt e greenhow': ftiriasi o

o di vogt e greenhow': ftiriasi o pediculosi, prodotta dal pidocchio, pedi-

e prepotente. -come epiteto ingiurioso o, anche, di bonario rimprovero.

vagabondi. -caratterizzato da continui viaggi o spostamenti da un luogo, da un

vol. XXI Pag.620 - Da VAGALE a VAGELLAIO (16 risultati)

è lo sfogo d'una lussuria vagabonda o di una fornicazione furtiva,...

fra l'ansietà di questo vagabondo mondo o secolo alle misere fatiche delle infermità penose

la morte, che assai lunga vita o languida? -effimero (una sensazione,

quel gaidio ristorarsi / che non fie transitivo o vagabondo. 11. prov.

eleganza, e con varietà di stile, o trattato con maggior lusso d'erudizione,

trattato con maggior lusso d'erudizione, o con maggior ampiezza e abbondanza, o

o con maggior ampiezza e abbondanza, o considerato vagamente e preso in generale.

rime anonime napoletane del quattrocento, lxiv-44: o formosa per dar pena / al mio

: i capelli annodati vagamente insieme, o acconci in trozze per diverse vie, con

la figura d'una beatrice portinari, amante o amata dal- l'alighieri. =

continuamente intorno a uno specchio d'acqua o, se effettuata con reti e barche

maccari, i-41: la vostra sorte, o povere vaganti, / non vi concede

, utilizzando residui di foraggio altrui, o lungo le prode dei fossi e i

altro, per lo più senza una meta o una direzione precisa, errare.

vera una occasione per concedere inpunemente, o con lusinga d'impunità una simile licenza

per ciò che assai vagati siamo, o belle donne, là onde ci dipartimmo,

vol. XXI Pag.621 - Da VAGELLAME a VAGHEGGIARE (16 risultati)

fosse stato, la sua occupazione, o il suo vagellamento. 2.

. debolezza, scarsa validità di un concetto o di un ragionamento. mamiani,

vagellanti si svolgevano, dondolavano, capriccitentatori, o perversi. 2. tremolante (

, e a que'che fa i vagelli o altre cose di terra: « or

appresso, come ciascuno desiderava la magione o 'l campo o li vagelli o la

come ciascuno desiderava la magione o 'l campo o li vagelli o la robba delli altri

magione o 'l campo o li vagelli o la robba delli altri, elli si penava

figur. persona ricca di qualità, vizi o virtù. -vagello d'elezione-, appellativo

. sant'anseimo volgar., xxi-601: o [madonna] aula e magione dell'

. vagellétto. bargagli, xli-i-466: o quanto sarebbe il meglio che quel tempo

incerta: forse da riconnettere a vagare o, anche, a becero. vàggiolo

miei vagheggiamenti s'incarnò in atti d'amore o in opere visibili. sciascia, 8-42

sciascia, 8-42: bastava che una ragazza o una collega mostrasse di rispondere al suo

difficile negare che le menti non volgessero o inchinassero o non si lasciassero sedurre a

negare che le menti non volgessero o inchinassero o non si lasciassero sedurre a un cotal

, devozione la persona che si ama o che attrae per la bellezza, la

vol. XXI Pag.622 - Da VAGHEGGIATO a VAGIMENTO (5 risultati)

/ e scrive ogni dì qualche pistolotto / o lunga bibbia al suo sdilinquimento / il

una particolare condizione, uno specifico obiettivo o scopo. dante, conv.

e non dell'oro / le ingorde voglie o degli onor vaghezza / impigliano, signor

cui nome non saprei dire colorati, o rancii, azuri, neri, bianchi con

diminuire, cantar di gargante, di gorga o gorgia, accentuare, fiorizare'; da

vol. XXI Pag.623 - Da VAGINA a VAGLIA (18 risultati)

bembo, iii-403: o come potremmo noi dare ad un tempo le

, sf. letter. fodero di spada o di altra arma bianca, guaina.

guaina. latini, 3-12: coltello o spada fuori di sua vagina non avemo

, / la vagina odorata, / o ^ i diti d'avorio ella nasconde.

irrorato in vagina (un medicamento solido o liquido). -lavanda vaginale-, irrorazione

2. tunica, membrana vaginale (o, anche la vaginale, sf.

vaginalite, sf. medie. infiammazione acuta o cronica della tunica vaginale del testicolo.

della tunica vaginale che accompagna p'epididimite'o torchite'; può anche esistere sola.

i-127: la guaina è formata dalla base o dal picciolo delle foglie persistenti e non

che ne riduce la pervietà rendendo doloroso o impossibile il coito. -vaginismo mentale

impossibile il coito. -vaginismo mentale o primitivo: dovuto a cause psicogene, e

infiammatori locali, esiti di traumi accidentali o chirurgici, ecc., cui si associano

prurito vulvo- vaginale. -vaginite blenorragica o gonococcica: dovuta a localizzazione in vagina

a diaframmi di forma e misura inadeguate o lasciati internamente troppo a lungo, come

permanenza di altri corpi estranei quali tamponi o altri mezzi anticoncezionali. -vaginite primitiva:

zione plastica della vagina dopo lacerazioni o traumi. = comp. da vagin

-per indicare il tempo della nascita o della prima infanzia. tasso,

del sol moribondo eran lamenti, / o degli astri nascenti eran vagiti. tombari,

vol. XXI Pag.624 - Da VAGLIA a VAGLIO (26 risultati)

in iscritto il loro parere sovra il tentare o sortita o altra azione di vaglia per

loro parere sovra il tentare o sortita o altra azione di vaglia per sollievo dell'angustiata

. 2. vaglia cambiario (o, anche, solo vaglia): cambiale

non voglio elevare discussione sulle cifre più o meno esatte cui possono ammontare i buoni del

, 64: vagliando poi spelda, o gran calvello / non se ne farebbe di

citolini, 501: il crivellare, o vagliare il grano, o altro, il

crivellare, o vagliare il grano, o altro, il batter la macina, nettarla

disamina, a valutazione di valore intrinseco o di opportunità e convenienza; giudicare persone

di opportunità e convenienza; giudicare persone o cose. -vagliare col vaglio grosso, rado

, 60-113: ognuno è libero di approvare o di biasimare questo nostro scopo; ma

e farli abili, perché il ristrignere o vagliare usciva de'termini del consiglio populare

; come fa uno, che abbia rogna o altro per la vita, che si

si dimena e scontorce per grattarsi il prudore o pizzicore coll'abito, che ha indosso

, / e non cercar s'io sono o s'io me 'l merito, /

in qua, un pensiero forte e nazionale o non può nascere, o nato penetrare

e nazionale o non può nascere, o nato penetrare effettivamente le coscienze e le menti

sottoposto a esame di idoneità (i candidati o gli eletti a una carica).

del vagliator sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume. settembrini

d'agente da vagliare. naglie o materiali incoerenti di miniera o di cava,

naglie o materiali incoerenti di miniera o di cava, va- glio.

dimensioni (e, nel caso di grano o granaglie, per separarli dalla pula)

.. e così anche ne'cali o di vagliature o di vini,..

così anche ne'cali o di vagliature o di vini,... facendoli gagliardi

nostriopra / in trarlo fuor, qual vagliatura o crusca. oliva, 610: un

vàgghio, vaio), sm. attrezzo o apparecchiatura la cui parte principale è costituita

cui parte principale è costituita da una o più superfici dotate eli aperture calibrate di dimensioni

vol. XXI Pag.625 - Da VAGNO a VAGO (10 risultati)

forma cilindrica e sono disposte in successioni o coassialmente, con fori di dimensione crescente

-vaglio vibrante, dispositivo munito di una o più superfici di rete o di lamiera

di una o più superfici di rete o di lamiera per selezionare un materiale in

lamiera per selezionare un materiale in due o più pezzature. -vaglio delle danaidi:

6 ritmo nenciale, 1-134: o crudelaccia, come ti dà 'l cuore /

algarotti, 1-ii-247: così la emulazione, o rivalità, che necessariamente nasce tra '

vaglio de'sonetti più belli del petrarca o di quelli del casa,...

. giuliani, i-227: di venticinque o trent'anni il faggio dà un bonissimo

non siano quella di roma, mancano o sono vaghissime. comisso, v-125: il

vaga qua e là, che non può o non vuole fermarsi, che non ha