per le superfici agrarie di valore suti o ne causano eventuali alterazioni (ed è indicata
garra, / che siale computerizzata, o tac, è un metodo radiografico che perad
dotte dai terremoti. che, in coppia o in serie, costituisce uno degli elementi
). radiol. che è proprio o che si riferisce alla tomografia.
'tomo- gramma'. la denominazione dello 'stratigrafo'o 'planigrafo'diviene quindi 'tomografo'. d. diena
. -anche: quantità di prodotti o derrate corrispondente a tale misura.
solitamente cinta alla vita da un cordone o cintura; saio. - anche:
tonache, / con certi visi di bertucce o monne, / facean conver- sazion con
religioso. -in partic.: frate o monaca. goldoni, xiii-504: ma
ma filippo, che lo vedeva maestro o geometra, rifiutò seccamente la tonaca per
erode; e'sirea unica, / o figliuol mio, per me consolare. lancellotti
hanno una parte interna (tunica interna o endoarteria)... da qui una
vegetale. - in partic.: mallo o buccia. domenichi [plinio],
e carnoso, diviso tutto in cellette o ricettacoli pieni di castagne, più lunghe e
greco 'mallos'altro non è che un 'globo'o 'fiocco di lana'; né uniformata ha
fonderia, rivestimento di terra, creta o altro materiale con cui si ricoprono i
: voglio cento some di legna, o più quelle che v'andaranno; e più
colore, ch'è il color marrone o tanè. -agg. che è
nella cella: abbandonare l'ordine religioso o la condizione ecclesiastica o monacale; sfratarsi,
l'ordine religioso o la condizione ecclesiastica o monacale; sfratarsi, spretarsi.
di ciascun tono prescindendo dal suo modo o maggiore o minore. ghislanzoni, 16-314
ciascun tono prescindendo dal suo modo o maggiore o minore. ghislanzoni, 16-314: ha
-intensità, timbro di un suono o della voce. ferd. martini,
3. particolarità espressiva, andamento stilistico o disposizione strutturale di un componimento, di
'tonalità'fiorente, se non in tutto o sempre fruttifica. pavese, 11-i-584:
: quantità di calore che viene svolta o assorbita durante una reazione termochimica, espressa
porta l'affetto a una tonachétta, o a un velo, o a uno
una tonachétta, o a un velo, o a uno libriccino o vero comincerà a
un velo, o a uno libriccino o vero comincerà a dire: egli è mio
sostant. (con riferimento a un monaco o a un ecclesiastico).
), sm. intonaco di un muro o di una parete. palladio volgar
indipendenti da empiriche letterarietà sentimentali, psicologiche o visive, virtualità le quali in grazia della
2. che si riferisce al tono o all'intensità dei colori, in partic
la togata, la terza la tabemaria, o torneata. vi colori dell'industria tessile sul
letteraria, teatrale e cinematografica, cappuccio o collare, indossata da ecclesiastici o reliche
cappuccio o collare, indossata da ecclesiastici o reliche fa riferimento a particolari effetti,
senza che gatoio avvolto al capo o vero una capelliera bianca, barba lunciò
: ve dell'accento musicale o tonale o 'tono'non è la differenza d'
dell'accento musicale o tonale o 'tono'non è la differenza d'in
-con riferimento alla condizione di frate o di moo delle parole. naco
ovvero percussione nelle tempie, ovvero tonamento o bucinamento negli orecchi... prendi efretu
negli orecchi... prendi efretu, o vero eufragia. d. bartoli,
. buonarroti il giovane, i-11: o del gran tonante altissimo / figlio in
produce un fragore sordo, un rombo o uno scroscio continuo e cupo (una cascata
è quasi sempre ad effetti di temporale o cannoneggiamento. 5. alto
e arguta / alcun di loro spesso o raglia o ride, / se vede cosa
/ alcun di loro spesso o raglia o ride, / se vede cosa che gli
, / se vede cosa che gli piaccia o fiuta. aretino, 20-41: disnato
serao, a non so che aneddoto o facezia, scoppiò in una risata così
tornava, si metteva corona di lauro o entrava tra i lauri. gemelli careri,
-in espressioni comparai, accompagnato da balenare o lampeggiare, per indicare perfetta simultaneità.
, 12-44: in quel modo che fulmine o bombarda / co 'l lampeggiar tuona in
estens. produrre uno scroscio prolungato scorrendo o infrangendosi; tumultuare, mugghiare (un
stentorea e altisonante; ciare reboanti invettive o aspri rimproveri. chiabrera, 1-iii-355
achei, né declamò marone / o 'l cantor del metauro / o de faufido
o 'l cantor del metauro / o de faufido. pellico, 2-484: io
un evento, per lo più rovinoso o nefasto). iacopone, 50-3:
sé tonar tal voce / che vince, o mare, tutti 1 suoi tumulti.
. marino, 1-1-85: -deh quanto, o tonator, che da le stelle /
tónchio). deteriorarsi, diventare guasto o marcio a causa dei tonchi.
, di tonchiare), agg. infestato o danneggiato dai tonchi (un legume)
la fava] più tosto che nera, o bianca o rossa: 1 questa vagliata
] più tosto che nera, o bianca o rossa: 1 questa vagliata e scossa
. che è proprio, che si riferisce o che è tipico del tonchino; cne
. rendere di forma circolare, rotonda o sferica un prodotto, un manufatto;
prima nel vetro, mentre con una chiave o altro ferro l'andavo scantonando e tondando
e farà pater nostri al modo vostro, o conforme a fondarli con le palme de
tempo, che suol esser il settembre, o poco più in là. salvini,
(per acconciare una chioma incolta) o alla tonsura ecclesiastica. attribuito a iacopone
villani, 2-209: sì come i fogli o quaderni della risma si tagliano o fondano
fogli o quaderni della risma si tagliano o fondano, o raffilano con le coltella;
della risma si tagliano o fondano, o raffilano con le coltella; così quella moltitudine
. reso rotondo, circolare, sferico o, anche, cilindrico; arrotondato;
... et allora si ripareggi affatto o con un curo tondato a tornio o
o con un curo tondato a tornio o con un erpice senza denti. milizia,
170: il suo vestito di panno grigio o scuro, senza alcun vestigio di modo
aspetto una copia da v. s. o legata o slegata come le tornerà meglio
copia da v. s. o legata o slegata come le tornerà meglio, purché
due paletti, ovvero due grosse canne, o pure un paletto e una canna per
, legando il capo da frutto, uno o due occhi sopra la tondatura, o
o due occhi sopra la tondatura, o sia razzatura del fusto. =
; che ha contorni curvilinei, sinuosi o, anche, smussati. s
linee spezzate (un carattere di scrittura o di stampa). marini, i-35
rilevato, avere curvatura convessa; essere o apparire tondo, anche paffuto (il
tondeggiare. 2. avere disposizione o pianta circolare (un elemento architettonico,
uomini a consumar il tesor degli anni o in risecar con industria alcuni pezzi d'intorno
pezzi d'intorno a un marmo, o in lustrare e tondeggiare un poco di terra
vale digradare dolcemente i tratti della matita o quelli dell'inchiostro, dell'acquerello, facendo
idea è riportata con un vocabolo sinonimo o affine o antitetico... per
riportata con un vocabolo sinonimo o affine o antitetico... per tondeggiare la
locuzione, che suoni meglio all'orecchio, o, come si direbbe, elegantemente,
(le membra, anche rappresentate pittoricamente o plasticamente). varchi, 7-218:
tondèllo, sm. oggetto di forma tonda o tondeggiante e di esiguo spessore. -in
n. villani, 62: i fogli o quaderni della risma si tagliano o boschi
i fogli o quaderni della risma si tagliano o boschi e delle piante sperse per la
produzione di legname ton fondono o raffilano con le coltella. boine, cxxi-ii-210
: le sue do, asciato o segato (antenne, pali, puntelli,
pronto per ricevere il conio di una moneta o l'impronta di una medaglia.
. e letter. tosare una pecora o un altro animale: tagliarne la lana.
per simil. tagliare completamente alla radice, o molto corti capelli, barba, baffi
sé. -rapare una persona (o la sua testa). boccaccio,
. la porta mi aspettava il confessore o qualche cameriere del boia che venisse a fondermi
boia che venisse a fondermi il capo o a misurarmi in collo. -rifl
: agnese aveva ancora i suoi capelli; o non s'era decisa del tutto,
non s'era decisa del tutto, o piuttosto aspettava i frati che la fondessero.
fondevano raso terra. -brucare erbe o messi. ovidio volgar., 6-145
tondere-. persona che si lascia sfruttare o strumentalizzare. lucini [in lacerba,
intendete, e cioè pecora da tendersi, o maiale d'ingrasso da scannarsi a richiesta
disossato, pareggiato dai nervi, piccato o trapuntato di lardo un po'grosso, marinato
, quali stelle, astri, ecc. o artificiali (la notte, il cielo
sulla quale la notte lenta lenta ritira o distende il suo velo trapunto di stelle.
se piega [il rossignolo] e 'ncrespa o se sospende e libra / in riposati
casacca ripiena, e trapunta di bambagia, o stoppa, che resiste al taglio,
più delicati che mai sapesse formare agod'etiopia o d'olanda, ere operazione ordinaria della sua
2. figur. elemento o insieme di elementi che costellano una superficie
b. croce, i-1-482: gli scrittori o letterati si valevano di una lingua morta
trapunti / ch'occhio e voce mortai disciolga o aggiri. montale, 22-717: l'
da caccia o da camera gratta panza; /..
, tracimazione delle acque di un fiume o di un lago; straripamento. -anche
., in partic. moralmente riprovevoli o peccaminosi; intensità insopportabile di una condizione
d'un balzo d'otto cubiti, più o meno, d'altezza. -andare in
, de'torrenti che si rompono insieme, o de'fiumi traripa- ti, che ne
parlare, mostrando d'aver già finito, o di finire. -mandare a monte
misurare le parole prima di aprir bocca, o pesarle. -infrangere un giuramento.
. letter. intensamente, eccessivamente colorito o tinto di rosso; rubicondo. linati
ammassi di una marna argillacea bianca, o celestognola, trarotta spesso, e squarciata in
: corse giù per vie trarotte / o su tremuli ponti agile il piè.
sos- pecciose. di corde o di catene. trarre (ant
; trasportare di peso un corpo inerte o chi oppone resistenza; sospingere pungolando o
o chi oppone resistenza; sospingere pungolando o percotendo; far camminare tenendo per mano;
a soggetti inanimati, a una personificazione o in un contesto figur.).
al supplizio, ad un esorcismo (o, per estens., mandare a morte
veder l'omicida aggirantesi per la piazza o ne'tempi, gli sia lecito di
la scure tutti coloro che tramano rivoluzioni o controrivoluzioni, perché non si dovrà manomettere
. -mandare giù, inghiottire cibi o bevande. zanobi da strafa [s
in un contesto metaforico); far andare o far entrare in un luogo, far
dante, inf, 6-40: « o tu che se'per questo 'nfemo tratto »
, più odorifere e sanative sopriogni unguento o spezie neuna ». baldi, 5-16:
al verso. -destinare a una sorte o a una determinata condizione (e,
/ e no 'l de'trar sì cori'o de- leiale. 5
(anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati, quali stimoli psicologici, allettamenti
forti predite. -attirare lo sguardo o, per estens., l'attenzione di
corte di messere la podestà.., o vero che da esse condannagioni appellasse.
lasso di tempo in un dato modo o in una determinata attività -anche: passare
.. fu il primo re, o vogli imperadore di siria,...
9. volgere, indirizzare al sentimento amoroso o alla passione amorosa per qualcuno. -
partic. come pena, come tortura o in espressioni iperb.). testi
dee., 9-1 (1-iv-788): o se essi mi cacciasser gli occhi,
se essi mi cacciasser gli occhi, o mi traessero i denti...,
fuggire. -eliminare dal corpo concrezioni o umori dannosi o corrotti. fra
-eliminare dal corpo concrezioni o umori dannosi o corrotti. fra giordano, 3-150:
14. cavare sangue (come pratica medica o veterinaria); far sgorgare sangue (
tutti gli oli che sono creati ne'semi o frutti, sono chiarissimi di lor natura
viti, colle quali si soppressane le rasce o si stringono le gabbie dell'ulive per
apprenda il core. 17. mungere o succhiare latte. - anche assol.
ra minerali o metalli preziosi; separare l'oro dalla sabbia
-ricavare una sostanza pura dalla lega o miscela in cui è commista, con
in cui è commista, con procedimenti fisici o chimici. g. bersano, 340
luogo in cui è posto, custodito o nascosto, e in partic. da una
onestamente caldo per spacio di un credo o poco più, e trattele, mescolinsi
comodo ». 21. togliere o togliersi di dosso un indumento; sfilare
/ uscio né cervo sì leggiero o pardo / ch'appo lei non sia tardo
riguardarsi; / sì ro, o traessero mercatanzia, pagano 3 per 100.
da -levare di testa a sé o ad altri un cappuccio, un leva che
. prendere denaro da qualcuno con l'inganno o la romanzo di tristano, 248:
metaforiimposizioni fiscali, dallo sfruttamento di beni o di atco. tività. straparola
sella, -portare via come oggetto di rapina o come bottila briglia, e lascialo in
. togliere denaro, capitali da un deposito o da un senza timore di dio di
senza l'altro non possa trare o mesurare del detto biado, grano
, né fiume / e con o ver legume; ma quelli due insieme deggani
non avea polso né el grano o vero legume del detto granaio, secondo che
de la boc ca caldo o volemo freddo: caldo, se noi apriamo
gruppo i membri di una truppa scelta o gli addetti a una mansione specifica.
è da giurare, si giuri soltanto o per trarre l'amico di manifesto pericolo,
per trarre l'amico di manifesto pericolo, o per 1 parenti e la patria.
/ ma può qualunque di cui parli o scriva, / trar del sepolcro, e
enea chiaro fra noi, / che morte o 'l tempo il nome non gli oscura
non artefici, -sottrarre a uno stato piacevole o vantaggioso. perché gli operai sono tratti
a un diverso atteggiamento. -anche: indurre o costringere ai voleri altrui. anonimo
stato, da una condizione, materiale o spirituale, dolorosa, insopportabile, o
o spirituale, dolorosa, insopportabile, o, comunque, sgradita; liberare dal timore
amorosa (anche con riferimento a dio o a sogg. inanimati). -anche:
un bando. anonimo, i-462: o ria ventura e fera, / trami de
? poliziano, 1-531: se morte o tua merzé non viene ormai / a trar
operazione aritmetica; estrarre una radice quadrata o cubica. paolo dell'abbaco, 2-136
battoli, 2-2-427: trattone le due o tre porte maestre, e necessarie al commercio
pavimento della stanza un'orma luminosa, o vogliam dire una picciola imagine del sole
eleggere a una carica per estrazione a sorte o per votazione; scegliere, designare in
. -elevare a un determinato grado o dignità.. boccaccio, dee.
. dir. comm. emettere un assegno o una cambiale tratta portante ordine rivolto a
a un certo soggetto (detto trattario o trassato) di pagare una determinata somma
una determinata somma a un terzo soggetto o allo stesso traente (e il termine
una somma di denaro da un conto o da una certa persona, in partic.
a portare. -ricavare vantaggi materiali o denaro in modo indebito, illegale,
in modo indebito, illegale, truffaldino o, anche, moralmente riprovevole. -
e tengono le questioni sospese anni tre o quattro. storie pistoiesi, 1-372: nel-
vendute: / e 'l poco o 'l molto prezzo ch'io n'ho tratto
, ammaestramento, arricchimento culturale, gloria o fama da una determinata situazione o con
gloria o fama da una determinata situazione o con un impegno rilevante. fra giordano
ciò ch'awenìa loro traevano grande utilitade, o prospe- ritade o avversità che fosse,
traevano grande utilitade, o prospe- ritade o avversità che fosse, e di tutte facieno
quale senza pur minimo segno di riverenza, o di cortesia immantenente lasciolla ritirandosi soletta nelle
e crearsene un altro che lo surroghi, o tentare di averne due ad un tempo
quel tanto, che quattro carte diverse, o altre tante d'una sorte, o
o altre tante d'una sorte, o tre consimili la dan vinta, o perduta
, o tre consimili la dan vinta, o perduta. tornasi di lampedusa, 22
degli antichi erono le riccheze, il peculio o la pe cunia, che
la natura di tutte le cose, o che favellino o che sieno mutole o
di tutte le cose, o che favellino o che sieno mutole o sieno dimestiche o
, o che favellino o che sieno mutole o sieno dimestiche o fiere o veggano o
o che sieno mutole o sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano vedere
sieno mutole o sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano vedere, e
o sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano vedere, e di
, rilevandoli da un canone di autori o da un uso considerato esemplare. trissino
volgare. -copiare da un modello o da un ideale rappresentativo pittorico, plastico
intendimento, / se fosse 'n cor o 'n corpo o sul vidire, / assai
se fosse 'n cor o 'n corpo o sul vidire, / assai son quelli che
nome, un'etimologia; derivare etimologicamente o morfologicamente. stigliani, 75: di
reali, da tipi umani, ecc. o, anche, da contenuti spirituali.
uomini, e dell'egiziano prometeo padre o fratello di deucalione è scritto, che
con lo scatto del braccio, della mano o, anche, con l'ausilio di
-per estens. fare una domanda o un'affermazione, anche con sottile intenzione
picciolo scudo, spada, e cinque o sei pili, meno grandi degli ordinari,
in circa. questo visto, tretemo io o 12 colpi de bombarde a secco,
mura, qualunque vaso fia in detto loco o finestre impanate, tutte si romperanno subito
dei liberi, 203: si de soto o de sovra tu te miti a trare
rio / e di zeppi tagliò un brazo o più. caro, 9-514: a costui
; adunarsi, assieparsi attorno a cose o persone. disciplina clericalis volgar.,
martello, 6-i-345: che volete, o fratelli? e qual fiducia / vi guida
traessi, se appena uscivo dall'abitato, o salivo sui campanili donde lo sguardo spazia
lo vedevo. -dirigersi verso qualcuno (o anche verso un animale) o qualcosa
(o anche verso un animale) o qualcosa da cui si è attratti.
(anche nella locuz. trarre dietro o a dietro). lettera senese,
f -accostarsi, volgersi a un'esperienza o a determinati valori. pannuccio del
(un atteggiamento, un comportamento riprovevole o peccaminoso). segneri, ii-135:
a sé gli occhi: attirare gli sguardi o l'attenzione. lorenzo de'medici,
, liberare, sottrarre da un luogo o per estens., da una situazione,
a qualcuno: piegarlo ai propri voleri o desideri. boccaccio, dee. 9-5
impaccio: cavarsela in una situazione difficile o imbarazzante. tàcci, 2-11: or
trasalire. -rabbrividire per una sollecitazione fisica o per un senso di orrore; fremere
ti chiude. / nulla finisce, o tutto, se tu fòlgore / lasci la
una nave). d'ingrata dimenticanza, o ristretto da gielo di pigro ozio, e
alcun che poi / trasaltando ti giunga o ti trapassi. bersezio, 108: la
figur.: eccedere in atteggiamenti o comportamenti, andare troppo oltre, passare i
ma se tramandano nell'ufficio loro, o fanno, come privati, alcun delitto,
io ho coperto sempre la cosa, o al tutto levata via, senza offender punto
: perché ogni cosa non si fermi inattiva o movendosi non trasvada e disordini senza modo
(il tempo opportuno perché qualcosa accada o sia compiuto). giov. cavalcanti
-anche: perdere di vista l'argomento o il proposito, divagare; parlare a vanvera
ammutii. giuseppe degli aromatari, 216: o io trasogno, o il poeta trasanda
, 216: o io trasogno, o il poeta trasanda. p. fortini,
ho mai dormito. loredano, 7-23: o felicissima nova, non glie la vo
. tr. oltrepassare limiti, confini materiali o, anche, spirituali, morali o
o, anche, spirituali, morali o estetici; prendere qualcosa in misura che
in misura che eccede quanto è giusto o è concesso. - anche: trasgredire
-superare altri in un'attività o qualità (anche con riferimento a soggetti
, se non l'avessero provate, o dannose alla campagna, o inutili al loro
provate, o dannose alla campagna, o inutili al loro uffizio, o per se
campagna, o inutili al loro uffizio, o per se medesime insussistenti. cacherano di
, ma più tosto l'impotenza, o impossibilita di praticarla. botta, 5-109
. lambruschini, 659: gli toccherà o di trasandare gli affari o di affogar
: gli toccherà o di trasandare gli affari o di affogar sotto un mucchio di lettere
cancellieri del conte nello stesso tempo ricordavano o trasandavano la dipendenza feudale dal fratello,
più piccola foglia. -lasciar scuocere o bruciare una vivanda. g. m
tenere in conto, trascurare per negligenza o per calcolo. s. maffei,
(dial. non più curato o non curato a sufficienza; che denota
vezzo d'alcuni moderni scrittori... o perche in alcuna età i costumi dei
dei religiosi sieno trasandati, biasimare, o forse, quel che è peggio,
3. che è vestito senza cura o eleganza; trascurato, sciatto, disordinato
19-74: non doveva figurarsela alta così o cosà, bionda o bruna, con
doveva figurarsela alta così o cosà, bionda o bruna, con occhiali o senza,
, bionda o bruna, con occhiali o senza, elegante o trasandata, simpatica a
, con occhiali o senza, elegante o trasandata, simpatica a tavola o
o trasandata, simpatica a tavola o petulante. -disordinato, logoro, non
egli aventò in lei, ond'ella o vive di doppio spirito o, se pure
ond'ella o vive di doppio spirito o, se pure anch'essa trasanimò,
trasanimazióne, sf. letter. unione amorosa o mistica di anime; trasfondimento spirituale.
] per ragioni di loro antichi, o di nostro signore, o della città
loro antichi, o di nostro signore, o della città, o della gente,
nostro signore, o della città, o della gente, o di trasavi uomini,
della città, o della gente, o di trasavi uomini, o del senato,
della gente, o di trasavi uomini, o del senato, o del popolo,
di trasavi uomini, o del senato, o del popolo, o di quelli che
del senato, o del popolo, o di quelli che fecero la legge. binduccio
tr. (trasbórdo). trasferire persone o merci da un'imbarcazione a un'altra
merci da un'imbarcazione a un'altra o anche da un mezzo di trasporto terrestre
, iv-707: 'trasbordare': far passare merci o passeggeri a bordo e, per estensione
-per estens.: spostare oggetti o merci in un altro luogo.
. passare da un'imbarcazione a un'altra o anche da un mezzo di trasporto a
. -e voi ponete mano a dipannare o vogliate a trascannare il filo di questa
talvolta, anche prendere, afferrare) o considerare con grande attenzione e cura in
grande attenzione e cura in un assortimento o all'interno di un gruppo o di
assortimento o all'interno di un gruppo o di una categoria ciò che risulta idoneo,
questi da quelli ora trasceglio; / o bianchi o rossi sian, tutti son sani
quelli ora trasceglio; / o bianchi o rossi sian, tutti son sani.
a svolgere un determinato compito; eleggere o destinare qualcuno a una carica, a
prova affetto, amore, attrazione fisica o con cui si vuole intrasbordato (part
che è addetto al trasbordo di persone o di merci. guglielmotti [s.
. v.]: 'trasbordatore': chi o che trasborda. 2. ferrov
. marin. natante usato per trasbordare persone o merci da una nave all'altra,
all'altra, da una nave a terra o viceversa. = nome d'agente
trasbórdo, sm. trasferimento di passeggeri o di merci da un'imbarcazione a un'
merci da un'imbarcazione a un'altra o, anche, da un mezzo di
di adottare un comportamento. -anche assol. o in relazione con una prop. subord
. dell'umanità verdeggiante. tassa o da una spola e avvolgerlo su un rocchetto
un ufficio. scature di erudizioni o trasapute o disutili. dai più
. scature di erudizioni o trasapute o disutili. dai più bassi uffizi
somma d'uva buona trascelta, cannaiuola o altra di buona razza, in un
trascelti e favoriti pezzi di musica allogano o bene o male quelle più felici solfeggiature
e favoriti pezzi di musica allogano o bene o male quelle più felici solfeggiature che quei
pensiero contemporaneo, che qualifica ogni attività o elemento della coscienza da cui dipende l'
della coscienza da cui dipende l'affermazione o la posizione della realtà oggettiva. -io
una parola sola, quella di 'trascendentale'o altra che si scelga delle già coniate o
o altra che si scelga delle già coniate o che piaccia coniare a nuovo. g
molti simboli e tutte le imprese o molto o poco partecipano di questa figura.
e tutte le imprese o molto o poco partecipano di questa figura...
.: che è incline alla spiritualità o che tende a cadere in un'interpretazione eccessivamente
d'ore è un trascendentalista in buona fede o un astuto giramondo... non
che, dato il concetto dell'inattualità o trascendentalità del sentimento, l'arte,
trascendentalizzare, tr. filos. considerare o rendere astratto e indipendente dall'esperienza concreta
di un certo limite, assunto come misura o come punto di riferimento, in partic
puramente relativa delle cose materiali e quindi o hanno negato loro una esistenza di vero
esistenza di vero nome, come platone, o hanno tentato d'incorporarle collo spirito,
trascendente, risolvibile se tradotto in operazioni o se a esso si applicano procedimenti deduttivi
se a esso si applicano procedimenti deduttivi o costruttivi, 4. sm. principio
principio, per lo più di natura ultraterrena o
si colloca oltre le categorie; ente divino o soprannaturale. tasso, n-iii-811:
esiste... una forma di essere o come si usa chiamarlo, un trascendente
delle cognizioni dell'esistenza sensibile de'corpi o d'altri viventi; qualunque cosa siano poi
siano poi i corpi in se stessi o gli animali, trascendentemente considerati.
trascendentismo, sm. filos. qualsiasi dottrina o indirizzo filosofico che ponga il fondamento della
; elevarsi al di sopra della dimensione terrena o che è relativo, che è
intensità, forza, efficacia, pregio o altre caratteristiche. giamboni, 8-i-4:
di raccogliere e foggiare le parvenze superficiali o più basse della passione, ciò che
dal sentimento strabocca nel senso con decenza o senza, ciò che dalla realtà trascende
che dalla realtà trascende a tipo satirico o di caricatura. d'annunzio, vi-1184
e fine delle guerre, vinte siano o perdute, in cui si sacrificarono.
cui si sacrificarono. -travalicare limiti formali o concettuali; prescindere da norme, princìpi
limiti stabiliti dalla convenienza, dalla morale o, anche, dalla ragionevolezza, dal buon
. comportandosi in modo impetuoso, violento o pervenendo ad atteggiamenti scomposti, eccessivi;
in retorica -con cui bernardin de saint-pierre o chateaubriand salutavano le foreste delle americhe.
agg. letter. che è compiuto o che procede trascinando 1 piedi faticosamente,
. 2. figur. continuazione o esito, spesso spiacevole e indesiderato,
l. rodino, 2-250: 'tràscico'o 'trascino'non si dice, ma conseguenza,
. soderini, iv-234: dopo quattro o sei dì vi s'attacchi [al giogo
quella catena un peso maggiore di legno o altro. = deriv. da trascicare
j. nelle macchine fotografiche, cinematografiche o nei registratori, la trazione del nastro
nei registratori, la trazione del nastro o della pellicola. airone [12-iv-1982]
durante una svolta effettuata da un natante o un velivolo, dovuto ad attrito nel
6. inforni. spostamento del cursore o di una finestra sullo schermo.
che porta inevitabilmente a un determinato esito o conseguenza. pasolini, 35: muti
una determinata direzione (e l'oggetto o la persona su cui si applica la
forza è per lo più dietro alla persona o alla fonte di tale forza in movimento
a forza in un luogo una persona o un animale riluttante o incapace di muoversi;
luogo una persona o un animale riluttante o incapace di muoversi; indurre, costringere
a una situazione di pericolo, danno o disagio; spingere alla rovina, alla
un risultato (nelle espressioni trascinare dietro o con se). mazzini,
un momento della giornata, un periodo o una fase della vita (ma anche la
fase della vita (ma anche la giornata o la vita intera) in modo stanco
) in modo stanco, svogliato, disilluso o, anche, in mezzo a disagi
poi sarei molto infastidito di dover tascurare o trascinare. fracchia, 695: non
con difficoltà (per l'età avanzata o per una malattia, una ferita, una
per la casa. -compiere spostamenti o viaggi, frequentare più luoghi in modo
. 15. per estens. trovarsi o permanere in una determinata situazione, combinazione
situazione, combinazione psicologica, emotiva o intellettuale. mazzini, 2-274: i
tempo eccessivo e senza prospettive di successo o svolte decisive (un evento, una
di una causa che si trascina da quattro o cinque anni per colpa di lui irremovibile
un teatro con scarso consenso di pubblico o critica (uno spettacolo).
qual si voglia sorte d'animale, o caminativo o -volativo o nativo o tra
voglia sorte d'animale, o caminativo o -volativo o nativo o tra
sorte d'animale, o caminativo o -volativo o nativo o tra scinativo o
animale, o caminativo o -volativo o nativo o tra scinativo o come si
o nativo o tra scinativo o come si voglia, non sia un lato
in un luogo (una persona riluttante o incapace di muoversi). g.
attratto, fortemente persuaso da un'altra persona o, anche, da una suggestione,
3. indotto, spinto a determinati comportamenti o sentimenti. cavour, vii-387:
). che tira, che muove qualcuno o qualcosa trascinando; che attrae o conduce
qualcuno o qualcosa trascinando; che attrae o conduce a forza (anche con uso
sm. dispositivo che adopera nastri magnetici o meccanismi di trascinamento per trainare, trasportare
dispositivo che effettua la trazione del nastro o della pellicola. airone [16-viii-1982]
minima parte, conglobandola isomorficamente o formando con essa ioni complessi.
, sm. letter. spostamento di oggetti o cor pi, anche di
l. rodino, 2-250: 'trascico'o 'trascino'non si dice, ma 'conseguenza,
altro mare, sostavamo, qualche volta, o nel pulveru- lento luglio o nel trascolorante
volta, o nel pulveru- lento luglio o nel trascolorante ottobre, un giorno o due
luglio o nel trascolorante ottobre, un giorno o due nell'alma roma.
nella vita. -che può riguardare o colpire più persone nel corso del tempo
in una trascorrènza: ribollendo nelle disgiunzioni o dicotomie dello spirito o nelle cieche alternazioni
ribollendo nelle disgiunzioni o dicotomie dello spirito o nelle cieche alternazioni della probabilità.
transitare, aggirarsi per un determinato luogo o in mezzo a una folla di persone,
, vegnendo loro meno alcuna arme, o altra dosa da fedire, i fanciulli
baron nominato caffo... con 400 o 500 cavalli, va trascorrendo e facendo
imbarcazione); transitare lungo una strada o su rotaie (un mezzo di trasporto
, da un luogo a un altro o all'intemo di un luogo, in
strada, / sei tu che trascorri o son io? gadda conti, 1-374:
4. spingersi fino a un determinato luogo o punto; giungervi, pervenirvi.
. -dirigersi verso una data direzione o meta. straparola, i-109: la
6. circolare, fluire nelle vene o in altri condotti o cavità anatomiche (
, fluire nelle vene o in altri condotti o cavità anatomiche (il sangue, un
indicare l'appartenenza a una famiglia nobile o a un popolo. l. ghiberti
appar piramidal figura / all'altrui sguardo; o puregual colonna / di pura luce fiammeggiar nell'
di pura luce fiammeggiar nell'alto, / o trascorrere stella in ciel sereno. manzoni
s'addenta delle febbri amico, / o frena i fiumi, o sul terreno aprico
, / o frena i fiumi, o sul terreno aprico / freddo aquilon corre
/ volò come saetta che da parto / o da cidone avvelenata uscisse.
uscisse. 10. diffondersi ampiamente o da un punto all'altro su un
su un corpo, su una superficie o in un ambiente, nell'aria (
di battimani. 12. giungere o essere indotto a dire, a credere,
ipotizzare qualcosa, a compiere un'azione o ad assumere un determinato comportamento, talora
determinato comportamento, talora deplorevole, erroneo o fastidioso (in relazione con una prop.
esito (in partic. negativo) o giungendo alla conclusione (un evento,
memoria e il vostro / amor trascorra o scemi. 14. instaurarsi,
per lo più disdicevoli, moralmente riprovevoli o dannose, ad azioni illecite o ingiustificate
riprovevoli o dannose, ad azioni illecite o ingiustificate, a passioni e sentimenti incontrollati
il limite della convenienza, del decoro o della morale (un'intenzione, un
più inavvertitamente (un errore di scrittura o un refuso di stampa). f
sopravvento; prevalere per forza, potere o capacità. m. adriani, i-262
ricercare in che modo possino acquistare roba o dinari; e così sieno di buono
ristampa. -passare in proprietà o in godimento altrui (un bene materiale
in godimento altrui (un bene materiale o spirituale). segneri, i-235:
20. passare da un argomento o da un ragionamento a un altro.
né di quelli ordini che alla religione o alla milizia riguardassero. 21.
21. posarsi per lo più di sfuggita o volgersi rapidamente su un determinato oggetto (
. 22. tr. percorrere o attraversare una strada, un luogo,
territorio; fendere per lo più una folla o uno schieramento, rapidamente, speditamente portandosi
in armi una regione, un territorio o una città, compiendo scorrerie, saccheggi
una città, compiendo scorrerie, saccheggi o devastazioni. vasari, iv-117: il
selvagge. 26. lambire o sferzare con il proprio soffio una superficie
proprio soffio una superficie (il vento o la tempesta). alamanni, 7-i-149
lei. 30. prendere in esame o in considerazione, passare in rassegna,
conoscere; percepire per mezzo dei sensi o dell'intelligenza. dante, purg.
èimpossibile, impossibile fia certo conoscere l'uomo o diffinirlo. ji. scorrere con
attenzione, in modo sommario e superficiale o tralasciare, ignorare (anche nell'espressione
ignorare (anche nell'espressione trascorrere con o sotto silenzio e in relazione con una
così chiudere gli occhi come vedere, o il veduto, come non osservato,
queste leggerezze! attacchiamsi al sodo, o miei giudici! zucchelti, 79:
nell'oblio. -evitare di considerare o frequentare una persona, trascurarla.
censura di roma, che quando alcuno, o nobile o popolano si fosse, trascorreva
roma, che quando alcuno, o nobile o popolano si fosse, trascorreva i limiti
fosse, trascorreva i limiti della modestia civile o dei costumi buoni tosto tenevasi discolato.
contenersi in un giro di sole, o di poco trascorrerlo. 35.
f f. affrontare situazioni difficili o pericolose. girolamo volgar. [tommaseo
tristo annunzio un qual che sia amico o religioso. 2. precario,
che non persiste a lungo in un sentimento o in uno stato d'animo.
-che vaga da un argomento o da un concetto all'altro, senza
le sortite che si fecero per riculare o tenere addietro i lavori sotto casale far menzione
in avanscoperta con il compito di esplorare o di compiere scorrerie; scorridore. bernardo
pagata in europa, la quale chiamano venturieri o trascorriteli, e questi sono alcuni popoli
marchiandosi con essercizio per paese nemico, o sospetto, si vuol mandare trascorriteli avanti
è verificato, che è stato compiuto o portato in un passato più o meno lontano
compiuto o portato in un passato più o meno lontano. chiabrera, 1-20-4:
dentro mille impalpabili larve, quasi echi o spiritidelle cose trascorse, evocate e tessute in
in partic. commesso parlando, scrivendo o nella stampa di un testo. s
il prete di non errar nella materia o forma de sacramenti per sua ignoranzia o
o forma de sacramenti per sua ignoranzia o obbligazione o transcorso di lingua. machiavelli,
de sacramenti per sua ignoranzia o obbligazione o transcorso di lingua. machiavelli, 1-iii-78:
spropositate non sono che trascorsi di lingua o di penna. de sanctis, i-63
, tracorsi di lingua. -comportamento scorretto o colpevole; colpa, magagna, fallo
, bensì degli altri i quali o per mitezza di discipline, o per religione
o per mitezza di discipline, o per religione di ufficio, ed anco
vicenda direttamente vissuta in un passato più o meno recente (per lo più in
lo più in relazione con un attributo o un complemento che ne specifica l'ambito
soffi d'aquilon sen vada, / o trascorso di stella in ciel ben chiaro,
suoni vocalici all'intemo di una parola o di un verso. l. salviati
chiama dna po- limerasi diretta da rna o anche transcriptasi inversa. xj. di
che permette di trascrivere dati su tabulati o altri supporti cartacei. del giudice,
non l'avesse conosciuta per sua ignoranza, o che l'avesse lasciata passar per trascurràginé
stampare la prima parte della predetta cronaca o per ignoranza della lingua o per trascuràggine in
predetta cronaca o per ignoranza della lingua o per trascuràggine in più luoghi la contaminò
data de'26 gennaio, la quale o per trascuràggine de'postiglioni o per poca
la quale o per trascuràggine de'postiglioni o per poca cura del servitore non mi era
-imperizia, incapacità nel fare qualcosa o nell'oc- cuparsi di un'attività.
insegna. -tiepido e insufficiente coinvolgimento o partecipazione alla propria vocazione o fede religiosa
insufficiente coinvolgimento o partecipazione alla propria vocazione o fede religiosa. avisi del giapone,
di scarsa attenzione per la propria salute o le cure necessarie a riacquistarla. settembrini
, nel vestire, nel- l'acconciarsi o nell'atteggiarsi. marino, 1-2-118:
se i ragnuoli, per conto della vecchiaia o della trascurag- gine, non v'avessino
scrivere). scrivere un testo o una parte di esso copiandolo da un
trascrivibile, agg. che può essere trascritto o, per estens., espresso per
. il trascrivere, il copiare un testo o una parte di esso desumendolo da un'
: testo trascritto (manualmente, dattilograficamente o stenograficamente). ortes, 1-56:
3. filol. traduzione compiuta da uno o più codici per approntare un'edizione critica
, una da relativa a certi beni o diritti) e riguardante certi tipi di
) e riguardante certi tipi di beni o diritti (come quelli in materia immobiliare)
misurazione, nella descrizione di un fenomeno o nella formulazione di una legge (un
di sollecitudine nel fare il proprio dovere o nell'ottemperare ai propri compiti. -
avveduta mente. -atteggiamento di disinteresse o di non particolare attenzione per una materia
ant. trascurànzia), sf. atteggiamento o stato d'animo di chi non si
, non si dà pensiero di qualcosa o di qualcuno; trascuratezza. mocati
di qualcuno; trascuratezza. mocati o monaco da siena, 442: d'ogn'
e diligenza nello svolgere il proprio lavoro o nell'applicazione e nel rispetto delle leggi
amicis, xiii-ix: c'era un commesso o socio, il quale, con l'
libretto. 3. aftievolimento o perdita della fede religiosa; allontanamento dalle
. zanobi da sfrata, 37: o cieca pazzia, o sacrilega temerità, o
sfrata, 37: o cieca pazzia, o sacrilega temerità, o trascuranzia di doppia
o cieca pazzia, o sacrilega temerità, o trascuranzia di doppia ignoranzia! felice da
, non seguire con le dovute attenzioni o con il giusto interesse. - anche
assol. guittone, i-9-61: o quanti sono che contanlla [una coltura]
permette il signore iddio che i prìncipi o i magistrati, dimentichi del debito loro
di mantenere in buono stato, riparare o nettare i forni, cammini od officine nelle
2. non curare sufficientemente l'igiene o l'abbigliamento. - anche rifl.
una persona (in partic. un familiare o un amico), facendole mancare l'
e frequentazione, il necessario sostegno materiale o morale. mazzini, iv-6-47: sto
lor bene i vigneti, cui per avarizia o ignoranza o trascuratezza mandaron essi in
, cui per avarizia o ignoranza o trascuratezza mandaron essi in rovina. leopardi,
, 1-13: tenne che lasciare una volta o un'altra l'ore canoniche per mera
i modi comuni erano trascuratezza superba, o cortigianeria iperbolica. 3. scarsa
cortigianeria iperbolica. 3. scarsa o inesistente partecipazione ai precetti della propria religione
, i quali non cercano mai, o non si fanno mai scrupolo, se mancano
e diligenza nel compiere il proprio dovere o nell'ottemperare ai propri compiti. - in
, 2-xxiii-504: arrivar tardi [a concerti o conferenze] è un vizio,.
te), avv. con poca o nessuna cura, attenzione o sollecitudine.
. con poca o nessuna cura, attenzione o sollecitudine. roseo, v-164: la
... sta su la sua guardia o pur stassene trascurratamente senza tener cosa veruna
così trascuratamente disprezzarla [la nostra lingua] o invidiosamente riprenderla. g. bargagli,
, senza badare a quello che si fa o si dice. bandello, 2-24
. senza particolare cura e attenzione nel vestirsi o nell'acconciarsi. parini, 898
4. superficialità e scarsa attenzione nello scrivere o nel tradurre un testo o nel comporre
nello scrivere o nel tradurre un testo o nel comporre un'opera musicale; sciatteria
5. mancanza di cura nell'igiene o nel proprio aspetto, in partic.
non è trattato con il dovuto riguardo o affetto; privato delle debite premure e
debita considerazione per le proprie qualità artistiche o il valore culturale (un artista,
culturale (un artista, uno scrittore o anche la sua produzione). leopardi
zelo e accuratezza nello svolgere un lavoro o nell'adempiere a un dovere o anche
un lavoro o nell'adempiere a un dovere o anche nello scrivere. roseo,
son trovate in sbaraglio mentre che caminano o si riposano. minturno, izi:
tutte le donne del tempo di messalla, o di quintiliano, che lo fa così
così avviene spesso agli uomini trascurati, o più tosto, si potrebbe dire, smemorati
pensieri. -che dimostra scarso zelo o freddezza nei riguardi della religione e dei
dove gli altri marinai apparivano piuttosto mai o trascurati. moravia, ix-61: concetta
. -con riferimento a un indumento o ai capelli. piovene, 15-9:
-non sufficientemente curato e pulito; governato o coltivato con grande sciatteria. badoaro
se non si vuol credere nel dilettantesco o nel trascurato. 5. ant
punto a un altro di un sistema o da un sistema a un altro.
a un altro meccanico elettrico, elettromagnetico o di altra natura. le scienze [
punto a un altro di un sistema o da un sistema a un altro.
particolari. pavese, 8-65: per accorta o trasecolante che sia l'evocazione dei vari
essere colto da profondo stupore, meraviglia o anche costernazione e apprensione di fronte a
meraviglia e in relazione con un compì, o una prop. che indicano la causa
boschini, 157: 0 stupendo! o perfeto! o singular! / istoria veramente
: 0 stupendo! o perfeto! o singular! / istoria veramente tuta seno!
martello, 6-iii-382: così trasecolarti, o re, potrai, / ché in tante
. per l'intensità di una situazione piacevole o divertente; andare in sollucchero, in
4. tr. far stupire favorevolmente o sfavorevolmente; far meravigliare; gettare nello
testo mondo, da che la disgrazia o la cattiva elezion mia mi trasecolò ne
. pervaso da profondo stupore e meraviglia o da sorpresa e sbigottimento, sbalordito,
. agric. dispersione di semi di una o più specie vegetali in colture spontanee per
grandissimo; grande sag gezza o sapienza. l. salviati,
sognasse », esclama agostino, « o io trasento, o costoro delirano »
esclama agostino, « o io trasento, o costoro delirano ». segneri, iv-113
l'orecchio non ode a modo, o non sente quel suono che è nell'ambiente
suono che è nell'ambiente prossimo, o trassente quel che non v'è. pagano
ti prego di non far né anche trasparire o trasentire che io abbia riveduto.
ad un altro un bene, un diritto o, in genere, una posizione giuridica
, se questa pensione trasferita sia nuova o pure antica e l'istessa di prima,
. 2. che riferisce parole o espressioni altrui. g. bragaccia,
. lettera, cifra, segno convenzionale o disegno che può essere trasferito mediante pressione
. che può essere riferito, per analogia o per estensione, a una situazione diversa
disloggiamenti altro mediante atto giuridico tra vivi o mediante successione a causa di morte (
di morte (la titolarità di un diritto o di altra posizione giuridica soggettiva).
su di esso della dicitura non trasferibile o altra equivalente). verbali del
bancario pagabile ad una persona determinata con o senza la clausola espressa 'all'ordine'è
persona determinata con la clausola 'non all'ordine'o altra equivalente, non può essere trasferito
molto spesso impossibile se non ricorrono analoghe o identiche qualità etimologiche e logiche, di
. banc. cedibilità di un credito o di un titolo da un soggetto ad
gruppo di persone, di un'organizzazione o, anche, di una funzione, di
una funzione, di percorso compiuto o da compiersi a tal fine.
la faccenda del suo trasferimento in palestina o in america, a proposito della quale,
passaggio di un lavoratore dipendente, pubblico o privato, da una mansione a un'altra
, da una mansione a un'altra o da una sede a un'altra, disposto
, disposto dal datore di lavoro con o senza il consenso del lavoratore. -anche con
-anche con riferimento a un dignitario civile o ecclesiastico, a un funzionario e simili
-trasferimento d'ufficio: quello di un dipendente o funzionario pubblico, disposto dalla competente autorità
in partic. per ragioni di incompatibilità o per indirette finalità disciplinari. f
, e in partic. a reparti o corpi armati. d'annunzio, v-1-142
di un bene, di un diritto o di qualunque altra posizione giuridica soggettiva da
un altro mediante un atto tra vivi o una successione a causa di morte.
proprie e precise parole, diventano affari o negozi, che si solennizzano coi patti
chiarezza immediata. -spostamento di capitali o, in genere, di risorse economiche
diversi (trasferimento internazionale di capitali) o da un gruppo sociale a un altro
un gruppo sociale a un altro, o da una forma d'investimento a un'
risultati più svariati, di natura economico o politico-sociale). arbasino, 19-56:
19-56: l'italia salvata dalle borsette, o dai golfini: dato di fatto imbarazzante
consentono di spostare dati tra varie memorie o vari sistemi. 7. psicanal.
di trasferimento: in un sistema elettrico o meccanico, relazione analitica esistente tra una
di persone, un'organizzazione, un'istituzione o una funzione (e, anche,
forestiera pianta, / qua- -estensione o spostamento di un concetto, o di lor'
-estensione o spostamento di un concetto, o di lor'aura movente, impeto prenda /
, ceneri, urne funerarie, ecc. o anche reliquie. ghirardacci, 3-264
piace al presente, per guerra / o per infermità farti morire, / si come
una mano all'altra (per lanciarlo o per manovrarlo meglio). porcacchi,
2. destinare un lavoratore dipendente, pubblico o privato, da una mansione o da
pubblico o privato, da una mansione o da una sede ad un'altra (il
ecclesiastico, a un funzionario, ecc. o a un militare. bembo,
-attribuire a una parola un significato diverso o metaforico o, anche, una diversa
una parola un significato diverso o metaforico o, anche, una diversa denominazione a
anche, una diversa denominazione a qualcuno o a qualcosa. landino, 195:
un altro mediante un atto tra vivi o una successione a causa di morte.
, 2-230: si può senza misura, o pesatura della roba venduta trasferirne in altro
: il possesso... reale o simbolico non è necessario nel diritto razinale,
l'asta, ne trasferisce il pieno domino o possesso [del bene assegnato con licitazione
5. attribuire un titolo di sovranità o un dominio territoriale a un soggetto (
un dominio territoriale a un soggetto (o casato, o entità statale, o
territoriale a un soggetto (o casato, o entità statale, o classe sociale)
(o casato, o entità statale, o classe sociale) diverso da quello che
partic. sui discendenti) il biasimo o la punizione per una colpa. giuseppe
famiglie si trasferirono in altre città, o per fuggir brighe e pericoli, o per
, o per fuggir brighe e pericoli, o per ampie facoltà acquistatevi. g.
i più nobili ingegni d'italia, o per imparare, o per insegnare ad
ingegni d'italia, o per imparare, o per insegnare ad altri.
9. recarsi in un luogo o presso una persona; recarsi in pellegrinaggio
l'immaginazione in una diversa realtà spaziale o temporale. oliva, 1-2-105: trasferiamoci
. g. betti, lxxxviii-i-268: o animai sacro, santo e degno /
, si rarefà nello spazio di cinque o sei ore, e dopo s'indura nelle
: di qui pertanto sovente avvenne che o l'una delle parti eleggeva per suo capitano
capitano e 'signore'qualche illustre personaggio, o cittadino o straniere, la cui prudenza
'signore'qualche illustre personaggio, o cittadino o straniere, la cui prudenza, unita
trasferito, 'apparente e non aparente', o vero paiono e non paiono. leopardi
sede di attività abituale di impiegati pubblici o privati, di militari, ecc. per
, ecc. per ragioni di servizio o di lavoro; la condizione di chi deve
integra lo stipendio base di dipendenti pubblici o privati che si trovano a compiere tale
turno, di disputare la partita di andata o ritorno sul campo avversario (anche se
plur. m. -i). tecnico o operaio specializzato che lavora, per lo
mai in essa memoria era entrato, o certamente sorto dalla più umana e naturale curiosità
far cambiare l'aspetto, alterare la fisionomia o, anche, l'espressione, lo
completamente un cadavere (un fenomeno naturale o un agente atmosferico). tortora,
sorella dei vasi e degli istrumenti comuni, o formati da quei medesimi vasi ed istrumenti
ant. travestire una persona (o, anche, un animale) per
costei quanti capitavano nelle sue spelonche, o in armenti o in fiere o in qualunque
nelle sue spelonche, o in armenti o in fiere o in qualunque altra bestia
spelonche, o in armenti o in fiere o in qualunque altra bestia destinata da dio
in qualunque modo possano l'anima perturbare o impedire o scandalizzare. passavanti, 167
modo possano l'anima perturbare o impedire o scandalizzare. passavanti, 167: il
per effetto di una forte emozione, o di uno stato estatico o, al contrario
emozione, o di uno stato estatico o, al contrario, incupendosi o alterandosi
estatico o, al contrario, incupendosi o alterandosi profondamente. zendrini, iii-279:
s'accomodano al sito e s'allargano o si ristringono o si trasfigurano, secondo il
sito e s'allargano o si ristringono o si trasfigurano, secondo il luogo.
secondo il luogo. 11. apparire o essere considerato sublimato, idealizzato (un
nell'aspetto, nell'espressione del volto o anche nel comportamento a causa di una
. un radicale deterioramento del fisico (o anche del volto), a causa di
presenti allo spirito del poeta, perfette o imperfette, grandissime, mediocri o pessime
, perfette o imperfette, grandissime, mediocri o pessime, diventano tutte, alla pari
apparenza: ciò è una forma nuova, o rinnovata. e se il fingere è
rinnovata. e se il fingere è formare o trasformare, e questo è fare,
questo fare sarà facitura; e il fingitore o formatore o riformatore o trasfiguratóre si dirà
sarà facitura; e il fingitore o formatore o riformatore o trasfiguratóre si dirà anco fattore
e il fingitore o formatore o riformatore o trasfiguratóre si dirà anco fattore e facitore.
, quale un'aria familiare e impalpabile o una luce misteriosamente trasfiguratrice, ravvolgeva dalla
un'intensa emozione, da una sofferenza o, anche, da un evento improvviso
passaggio da una carica, da una dignità o anche da una condizione a un'altra
-cambiamento, modificazione radicale della natura o dell'aspetto di un paesaggio, fino ad
disus. far cambiare radicalmente l'aspetto o l'espressione a qualcuno (una forte
una profonda emozione, un turbamento, o anche, per sofferenze e patimenti fisici
è necessario per svolgere una determinata operazione o attività. vivea, dopo la
. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti. oliva, i-1-400: le
lingua a un'altra, da un'opera o da un genere letterario a altro.
. -manifestarsi nell'espressione del volto o nei comportamenti (un sentimento, uno
. e 9. filtrare o infiltrarsi attraverso un tessuto, una sonegozio,
c. dati, 11-98: la marza o l'occhio non è bastante ad ammorbidire
, che versa un liquido in un altro o in un contenitore. b
, trasformato, assumendo aspetto, forma o proprietà diverse (una sostanza, un
lui [il mondo] / lor sosta o forma né pure un momento, /
poeta, l'amore desiderio di trasformaménto o pur di trapassa- mento nella casa amata
tr. (trasformo). mutare o alterare per lo più in modo radicale l'
modo radicale l'aspetto, la fisionomia o le sembianze di una persona (il trucco
che vede, per tecambiamento di stato o un passaggio da una condi
la smarrita labbia / priego mi servi o nuova in me la crea, / sotto
. -rendere partecipe della natura divina o della beatitudine. proverbia pseudoiacoponici,
in cosa, forse in un ristorante o forse in una casa di riposo.
, nel suo assetto culturale, economico o politico. mazzini, 59-22: già
trasformazione. 7. ant. mostrare o spiegare in modo arbitrario o ingannevole.
ant. mostrare o spiegare in modo arbitrario o ingannevole. frate ubertino, i-17:
, fattezze diverse, camuffandosi, truccandosi o, anche, in seguito al trascorrere del
. verb. da trasformare. aspetto o caratteristiche differenti (un elemento natutrasformato (
11. ridursi in uno stato fisico o chimico diverso (un metallo, una
la società nell'assetto economico, civile o politico). mazzini, 53-259:
: s'eo veio ad omo male, o defetto, o tentato, / trasformeme
veio ad omo male, o defetto, o tentato, / trasformeme entro lui e
ha subito una metamorfosi per intervento prodigioso o divino. guido da pisa, 1-256
trasformatissimo. 2. reso o divenuto profondamento diverso nell'animo, nel
muratori, 6-407: di questi uomini disumanati o trasformati, ne abbondano anche i nostri
3. mutato nella struttura, nella forma o nella destinazione d'uso (un oggetto
4. ridotto a un diverso stato chimico o fisico (un metallo, una sostanza
mutamenti di indirizzo morale, politico, o nell'impostazione culturale, educativa, ecc
cellule hanno subito trasformazioni in senso metaplastico o neoplastico. 8. matem.
10. stor. che ha attuato o ha adottato la politica del trasformismo parlamentare
11. sm. accademia dei trasformati (o anche solo i trastudiata con molto zelo
iii-16-16: nel '43 il conte imbonati, o che l'arca mazione applicabili
l'arca mazione applicabili obbligatoriamente o facoltativa dia gli paresse languire
facoltativa dia gli paresse languire o che volesse un'academia tutta a sua
in atto una metamorfosi prodigiosa o miracolosa. castelvetro, 92: confesso
essi [bachi] il suo filo, o altronon men maraviglioso artifizio con cui fabbrica il
e coi 'quando'. -che apporta o promuove profondi e sostanziali mutamenti nella società
dipartimento francese... celebri innovatori o piuttosto trasformatori della scienza zoologica.
un sistema a corrente alternata tra due o più reti elettriche della stessa frequenza,
. che si riferisce a un trasformatore o ai fenomeni di induzione magnetica.
, 28]: in termini mento o, anche, del carattere, dei comportamenti
trifase, partic. scenico) o anche, da una metamorfosi prodigioecc.)
al numero di avvolgimenti, alla frequenza o al sa (in partic.
isolanti impiegati (trasformatore in che o come soggetto iconografico). -anche: il
, cioè di quella maravigliosa trasformazione di uno o pur di differenti cibi in chilo e
in partic., un diverso stato chimico o fisico. un continuo progresso,
3. rinnovo nella struttura, nella forma o nella destinazione d'uso di un locale
di un ente collettivo che può operare o a livello delle strutture organizzative (trasformazione
società di persone a società di capitali) o a livello del suo scopo sociale (
sociale (trasformazione di una fondazione) o ancora a livello della sua natura giuridica
privato in ente di diritto pubblico, o viceversa). codice civile, 28
fondazioni'. quando 10 scopo è esaurito o divenuto impossibile o di scarsa utilità, o
10 scopo è esaurito o divenuto impossibile o di scarsa utilità, o 11 patrimonio
o divenuto impossibile o di scarsa utilità, o 11 patrimonio è divenuto insufficiente, l'
, volume, temperatura di un corpo o di un sistema. -conversione di una
], 60: due macchine magnete o dinamoelettriche congiunte con una coppia di fili conduttori
e l'esercizio di impianti di produzione o trasformazione di energia elettrica. -mutamento del
ogni elemento di un insieme a uno o più elementi di un altro insieme.
lineare-, quella definita da equazioni lineari o di primo grado. 12. meccan
parametri temporali del fenomeno, le forze o i vincoli cui il sistema stesso è
musato / e da molti per scherno o meraviglia / come cosa trasforme riguardato.
prevalentemente allo scopo di affrontare un grave o importante problema contingente o intorno a una
affrontare un grave o importante problema contingente o intorno a una personalità politica di grande
lo più per interessi particolari, con partiti o coalizioni diverse. a. cavallari
di fanfare per la marcia del progresso, o motivi di rampogna per chi si attarda
-che riguarda, che è caratterizzato o improntato al trasformismo (una prassi,
un indirizzo politico); che appoggia o propaganda tale pratica politica (un giornale)
; che è incline a mutare partito o coalizione politica, adattandosi per interessi personali
cui appartiene, innalzare al quarto cielo o precipitar negli abissi quel povero teschio,
teschio, secondo che l'osservatore è ortodosso o eterodosso, antidarviniano o trasformista.
osservatore è ortodosso o eterodosso, antidarviniano o trasformista. 5. sm. e
specializzato nell'eseguire una serie di imitazioni o nell'interpretare più personaggi, cambiando rapidamente
m. -ci). stor. relativo o simile al trasformismo quale si configurò nella
estens. improntato alla ricerca di compromessi o alleanze per ragioni di opportunismo (una prassi
che attraversa da parte a parte un organo o un tessuto. = voce dotta
si è legati da rapporti di sudditanza o servitù. patrizi, 2-137: zopiro
trasfondere, l'infondere energie vitali o, anche, capacità, caratteri
] che ne la nostra transfusione, o transito, o metampsicosi, ne dispense
la nostra transfusione, o transito, o metampsicosi, ne dispense felici genii.
di una certa quantità di sangue (o di suoi derivati) prelevata da un'altra
l'autotrasfusione e trasfusione autoioga: il prelievo o la conservazione del sangue di un paziente
5. figur. passaggio di beni o denaro da una persona o un gruppo
di beni o denaro da una persona o un gruppo sociale a un altro.
denaro dalle mani ricche nelle povere, o dalle mani oziose che lo pos- sedono
... si dànno forse a credere o piuttosto si figurano così in nube che
mutamento. -diffusione di un elemento artistico o culturale in un luogo diverso da quello
un tal esempio in virgilio: 'vos, o calliope, precor, aspirate canenti',
dannunzio, 5-471: e pur dianzi, o amico, ne le cose / che
circolatorio di una persona (il sangue o i suoi derivati). -che è
. -per estens. tendenza più o meno ostentata a non 2. mancata
2. mancata osservanza di regole grammaticali o forrispettare i princìpi e i valori dominanti
fixo el qual non fusse mai transgresso o prevaricato. panigarola, 1-184: si
, una norma, una legge morale o religiosa, un comando, una direttiva)
, di una norma, anche morale o religiosa; inosservanza di un ordine, di
il mare avanza gradualmente ricoprendo tratti più o meno ampi di terraferma. -trasgressione cenomaniana
combinasse l'adulterazione della moneta d'argento o in bontà o in peso con l'eccessiva
della moneta d'argento o in bontà o in peso con l'eccessiva fabbricazione di
i valori dominanti di una determinata società o gruppo sociale, in quanto espressione di una
4-75: quando e'comandano per fine particulare o d'uno o di pochi o d'
comandano per fine particulare o d'uno o di pochi o d'assai, allora tali
particulare o d'uno o di pochi o d'assai, allora tali stati si chiamano
una norma, in partic. morale o religiosa; che non rispetta un ordine
viola regole formali imposte dalla tradizione letteraria o artistica. b. fioretti,
scuola de'critici sentenzia che i prìncipi o sieno poemi di oratori o proposizioni poetiche,
i prìncipi o sieno poemi di oratori o proposizioni poetiche, si compongono brevi e
poemizare che subito si sfrenano in disgressioni o inefficaci o strabocchevoli. 2. ant
subito si sfrenano in disgressioni o inefficaci o strabocchevoli. 2. ant. che
, avv. ant. senza alcun pericolo o rischio, con assoluta sicurezza.
8. inforni. spostare a destra o a sinistra di una e più posizioni
negli angeli suoi troverà retà, o vero, secondo 'l migliore traslataménto: ecco
-in partic.: trasferire le spoglie o le ossa di un defunto, in
in un altro paese un modello politico o culturale straniero. mamiani, 3-188:
costantinopoli. 4. spostare l'attenzione o l'interesse a nuovi ambiti d'indagine
narcisse. liburnio, 3-35: voi, o superne e sacre virtuti, non so
. ant. traduzione di un testo o, anche, di una frase, di
: la donna da venere, potendola nominare o propriamente o traslativamenladroni / marinari tralatata /
donna da venere, potendola nominare o propriamente o traslativamenladroni / marinari tralatata / coltei fu
parlando. nato a un altro incarico o alla giurisdizione di un al = comp
243: quando si tratta della stessa robba o dello stesso denaro, che il padre
traslativi della proprietà -contratto traslativo o ad effetto traslativo: quello che determina
incontro, quando la renunzia sia traslativa o personale, onde voglia dire l'istesso che
spetti a chi ha promosso l'azione o che l'obbligazione dedotta in causa faccia
dedotta in causa faccia capo al convenuto o che il giudice a cui si ricorre
persona che si conviene muova la questione, o non la muova contra cui si conviene
che. ll'azione bisogna d'avere translazione o tramutamento. cicerone volgar., 1-313
è posta dal caro come la dea, o come la ninfa flora per traslazione per
nome traslativo d'alcun'altra dea, o ninfa. 3. disus.
sella. d'annunzio, i-1087: o apolline traslato in agrigento! / in qual
nomi che attribuiamo a dio nella scrittura o e'sono proprii o e'sono translati.
dio nella scrittura o e'sono proprii o e'sono translati. castelvetro, 4-359
ma alcuna volta le traslate divengon proprie o per lo difetto delle proprie o
o per lo difetto delle proprie o per l'uso continuo d'esse. battista
. bontempi, 1-1-17: i tropi o traslati... sono allegoria, antonomasia
pensava per immagini, ma non metafore o traslati, ma direttamente per figure.
quasi viltà di parlare; le quali cose o per vizio de'traslatori, ovvero studiosamente
2. trasferimento di una persona o di una comunità di persone da una
un'altra, per cambio di residenza o anche per motivi professionali, di servizio,
alla corte, quella semplificazione filosofica, o cartesiana, della monarchia francese che avea
come traslazione d'ermolao barbero suo zio o consorte, se ne fa spesso menzione
7. dir. trasferimento di un potere o di un'istituzione, da una sede
, da una sede a un'altra o da un potentato all'altro. -anche
secretario e sta pensando sopra la translazione o suspensione del concilio, più che
importa molto il vedere se sia seguita o no quella tradizione, la quale cagiona la
. operazione con cui mediante mezzi economici o commerciali, il soggetto che, per legge
consumatore. 9. fis. moto o spostamento di un corpo. -moto di
155: la natura del moto attuale, o di traslazione, è di tal sorte
14. relig. differimento di una festa o di una solennità per non farla coincidere
per es. l'animato all'inanimato o l'inanimato all'animato. = voce
(traslittero). trascrivere una parola o un testo usando un alfabeto diverso da
, sf. trascrizione di una parola o di un testo in un alfabeto diverso
andare ad abitare in un'altra casa o in un'altra città, per lo più
dove si affitta, si vive un giorno o degli anni, e poi quando si
ant. applicarsi a svariati ambiti di indagine o di considerazione. g. f
tr. trasferire qualcuno ad altra sede lavorativa o ad altre mansioni. leopardi,
leva. 4. spostare oggetti o materiali da un luogo a un altro.
nomi in un elenco di pretori traslocati o di giurati di corte d'assise, d'
. spostamento di oggetti in un altro luogo o in un'altra posizione. g
che consiste nel trasferimento di un segmento o un cromosoma, non omologo a quello
un'altra abitazione, in un'altra città o in una nuova sede, per cambio
di residenza, per motivi professionali o di servizio. manzoni, v-3-308:
ata, e la destituzione dalle cariche, o il trasloco lontano da mosca di altri
, ecc. in una nuova abitazione o in una nuova sede lavorativa. ojetti
finestra rivedranno un'altra strada, corso o viale, cogli stessi alberi scapitozzati.
gioie e pietre, con smalti compatti o traslucidi, con metalli opachi o bruniti o
smalti compatti o traslucidi, con metalli opachi o bruniti o graniti, quelle armonie di
o traslucidi, con metalli opachi o bruniti o graniti, quelle armonie di tinte vive
fissare il riso della primavera in un diadema o in un monile. c.
da semplici e rozzi soldati alle loro famiglie o a qualche amico. c.
2. inviare qualcuno in un luogo o presso altre persone; trasferirlo da un
la forza. canigiani, 1-114: o ineffabile e immenso padre celestiale, il
che nel comunismo non sembra avere importanza adeguata o almeno non immediatamente. -perpetuare
-perpetuare nella propria discendenza una qualità fisica o morale, un tratto del comportamento, un'
4. comunicare, riferire, a voce o per iscritto un fatto, una notizia
vili delle bottiglie, da essi [o acqua] sarai incontanente o gittata nella strada
da essi [o acqua] sarai incontanente o gittata nella strada pubblica al calpestamento de'
strada pubblica al calpestamento de'carri, o trasmessa ne'condotti segreti, perché trascorri
poi mostri le fronde / guaste, o le foglie d'infelice aspetto; / di
rara ghiaia che trasmetta tonde, / o di sassi profondi ingombra il letto.
12. dir. trasferire un diritto o un'altra posizione giuridica, un bene
un'altra posizione giuridica, un bene o un patrimonio da un soggetto a un
patrimonio, un bene, un diritto o per successione a causa di morte,
causa di morte, mediante eredità legittima o testamentaria o mediante legato (anche con
morte, mediante eredità legittima o testamentaria o mediante legato (anche con riferimento a
. -far conoscere un determinato fatto o un atto documentale alla pubblica autorità con
alla pubblica autorità con una comunicazione o notificazione; comunicare un provvedimento della pubblica
uomo è più lì a trasmettere o a ricevere, a rifornire o a scaricare
o a ricevere, a rifornire o a scaricare. -diffondere, mandare in
di telecomunicazione, a un ente radiofonico o televisivo, a un apparecchio o dispositivo
ente radiofonico o televisivo, a un apparecchio o dispositivo trasmittente). manzini,
intraprendere un'azione, passarli l'iniziativa o l'occasione propizia per giungere a un
= voce dotta, lai transmittere o tramittère, comp. da trans '
. 5. sm. apparecchio o dispositivo, in partic. elettronico,
consentono la trasmissione a distanza di suoni o immagini. -anche in relazione con un
, 3225: 'trasmettitore'(telegrafico o telefonico): organo per la trasmissione della
organo per la trasmissione della corrispondenza telegrafica o telefonica. pratolini, 10-126: s'illuminano
comando manuale destinato a effettuare, direttamente o attraverso altri congegni, l'emissione di
. 6. marin. ciascun strumento o dispositivo che con
, la propagazione di ordini alle macchine o l'invio di dati necessari per graduare
cannoni gli elementi necessari per la punteria, o per comunicare ordini propriamente detti, ovvero
organi. ad ogni trasmettitore corrispondono uno o più ricevitori elettrici dello stesso tipo del trasmettitore
organo manovrato a mano e un indice, o altro organo che si vuol far muovere
, elemento di una catena di misurazione o di regolazione che genera i segnali dell'in-
in- formazione riferiti alla grandezza da misurare o da controllare. = nome d'
1 pittagorici di tutti i tempi, o più tosto tutte le più antiche scuole
spostarsi, trasferirquasi di viperi di tigre o d'orso, fatto uscire tutto il popolo
un luogo diverso da quello di origine o di residenza abituale. piccolomini
abbia memoria che d'altronde sien quivi trasmigrati o venuti. t. contarini, lii-15-280
siri, viii-712: inviato ordine che o la militare, o plessis-pralin s'incaminassero
: inviato ordine che o la militare, o plessis-pralin s'incaminassero subito alla volta di
s'incaminassero subito alla volta di barcelona, o tarragona, e che quaranta cornette di
savonarola, 5-i-272: apparecchiatevi, adunque, o prìncipi e prelati, tiepidi e cittadini
in coincidenza con l'avvicendamento delle stagioni o col tempo della riproduzione (un animale
testa. 4. venire asportato o sottratto; finire in possesso di estranei
a far parte di un altro schieramento o partito politico. fuori di milano e
un luogo diverso da quello di origine o di residenza abituale; emigrato.
, le stragi, gli esilii spontanei o costretti, le industrie trasmigrate altrove.
in un pae se straniero o comunque in un luogo diverso da quello
erano, in poco tempo morirono, o risanarono. -cambiamento di domicilio,
ancora conoscono i loro tempi l'avvoltoio o pica detta 'milvus', la tortora, la
di morte a titolo di eredità o di legato (un bene, un patrimono
un bene, un patrimono, un diritto o una qualsiasi altra posizione giuridica soggettiva)
, 2-132: l'jus della poziorità, o prelazione concessa a qualche persona, non
roba, come nel nostro caso sequestrata, o perché sia cessibile o trasmissibile, sia
caso sequestrata, o perché sia cessibile o trasmissibile, sia un ius reale. codice
inoltrato, fatto pervenire a una persona o a una destinazione determinata. p.
4. biol. che si può trasmettere o comunicare alla dell'anima. discendenza (
così dire fissati nel materiale cromosomico ereditario (o ger- men). 5
5. medie. che può passare o trasmettersi da un organismo all'altro (
trasmissibilità, sf. dir. condizione o qualità di un bene, di un
di un bene, di un diritto o di altra posizione giuridica soggettiva che è
4. possibilità di un carattere fisico o psichico di essere geneticamente trasmesso a un
in cuor mio gli andassi dicen- o il nome delle feste. mazzini, 53-127
, 243: se la fuga con rottura o violenza è stata favorita con trasmissione di
trasmissione storica in tempi in cui mancava o era rarissimo l'uso della scrittura
farebbe più bisogno di alcun altro meccanismo o di alcuna trasmissione [da parte della retina
tramandare ai propri discendenti determinate caratteristiche fisiche o morali. rosmini, xxvii-424: la
. -propagazione, diffusione di suoni o rumori nell'aria. r. de
di caratteri genetici (trasmissione genetica) o, anche, della predisposizione a determinate
di un bene, di un diritto o di una qualsiasi posizione giuridica soggettiva da
morte (a titolo di eredità legittima o testamentaria o di legato).?
a titolo di eredità legittima o testamentaria o di legato).??
verifica colla trasmissione particolare di un diritto o di un obbligo fatta con un atto
un obbligo fatta con un atto speciale o di legge o di convenzione. carducci,
con un atto speciale o di legge o di convenzione. carducci, iii-768:
fra vivi, di un qualsiasi bene o diritto o posizione contrattuale. cavour,
, di un qualsiasi bene o diritto o posizione contrattuale. cavour, viii-406:
di trasmissione non colpisce soltanto la vendita o l'acquisto sì di mobili che di stabili
di una deliberazione, di un atto documentale o di una pratica burocratica. giannone
li quali esaminati in consiglio si moderano o si variano, secondo che si riputerà espediente
italia], 17-18: il presidente, o il giudice che ne fa le veci
da un unico autografo; trasmissione orizzontale o trasversale-, quella in cui si hanno
la fenomenologia di simile trasmissione 'orizzontale'o 'trasversale'(dove probabilmente s'introducono varianti
un sistema a un altro. -coefficiente o fattore di trasmissione, nella ricezione di
. 12. fisiol. comunicazione o trasporto di impulsi nervosi. 13
: la trasmissione avviene in tre modi: o a rullo di aderenza che agisce direttamente
agisce direttamente sulla copertura della ruota; o a catena; o, in qualche caso
della ruota; o a catena; o, in qualche caso, a ingranaggi.
tra il numero di giri della ruota o dell'albero che riceve il moto e quello
riceve il moto e quello della ruota o dell'albero che lo trasmette. -tramissione
albero che lo trasmette. -tramissione idraulica o pneumatica: quella in cui un organo
fluido in pressione (acqua, olio o aria) che contiene. -trasmissione telodinamica
via di contagio di un agente infettante o, in senso generico, di una
senza servirsi del linguaggio, dei segni o di altri sistemi di comunicazione. leoni
onde elettromagnetiche; diffusione di messaggi radio o di programmi radiofonici o televisivi. cattaneo
di messaggi radio o di programmi radiofonici o televisivi. cattaneo, ii-2-255: il
frequenza effettivamente occupata da segnali via etere o via cavo. -al plur. nelle
comandi dell'esercito. -anche: il reparto o settore cui sono devoluti rimpianto, l'
di tali collegamenti. -programma radiofonico o televisivo.
agg. usato per trasmettere segnali radio o televisivi o telematici (un'apparecchiatura).
usato per trasmettere segnali radio o televisivi o telematici (un'apparecchiatura). gazzetta
letter. che supera i limiti consentiti o imposti, eccessivo, esorbitante; smodato
, impianto attrezzato per trasmettere comunicazioni radio o programmi radiofonici. marinetti,
trasmittente in mano. -stazione televisiva o radiofonica. pasolini, 21-438: non
a nessuno di costruire automobili, aeroplani o navi, oppure di fondare un giornale o
o navi, oppure di fondare un giornale o impiantare una trasmittente televisiva.
prima di poter esercitare il diritto ad accettarla o rifiutarla (il quale diritto pertanto viene
della successione straordinaria per via di statuto o di legge particolare; quando in quello
lo statuto le temine per i figli, o per altri descendenti maschi dalla successione del
descendenti maschi dalla successione del padre, o della madre, il figlio maschio,
limiti del lecito, del conveniente o del decoro, della decenza, esagerare,
(anche con riferimento a soggetti astratti o collettivi e in relazione con un compì
si temuto è in erto monte o 'n bosco / orso, drago, leon
bosco / orso, drago, leon rabbia o tosco. siri, viii-443: sì
non trasmodasse in offesa alle leggi o in colpevoli disordini. f. flora [
amorosa). prati, i-45: o amor! come trasmodi / nostra natura,
c'è un prigionier che aspetta? o fuor da quelle / c'è una spoglia
. tr. mutare la natura di qualcuno o di qualcosa rendendolo radicalmente diverso. -in
questi animali [dipinti] non solamente o rossi o azzurri o bianchi e d'oro
[dipinti] non solamente o rossi o azzurri o bianchi e d'oro trasnaturati,
] non solamente o rossi o azzurri o bianchi e d'oro trasnaturati, ma
, come se fussero un campo piano, o pur essi vestiti di drappi e non
, nel trasognaménto, le parve, o traudì, che qualcuno camminasse nel giardino
si fan beffe come di chi travegga o trasogni. d'annunzio, iii-2-1056: par
alle prime case non so se due o tre dopo, che non c'era anima
contesto paradossale, per sottolineare la fondatezza o l'assurdità di un'affermazione, di una
e qui pure, e io trasogno, o il p improvvisa: ha detto di
. giuseppe degli aromatari, 216: o 10 trasogno, o il poeta trasanda
aromatari, 216: o 10 trasogno, o il poeta trasanda. f. f
versi, che probabilmente il petrarca avrebbe o mutati o migliorati, se avesse potuto o
che probabilmente il petrarca avrebbe o mutati o migliorati, se avesse potuto o voluto dar
o mutati o migliorati, se avesse potuto o voluto dar loro l'ultima mano.
che tutto conoscea, / sanza guatarla, o risponder, piangea. c.
(ani transognato). che è o pare assente, estraniato dalla realtà,
realtà, profondamente assorto nei propri pensieri o immerso in fantasticherie e sogni a occhi
credo che voi m'abbiate per ismemorato o per trasognato. landino, 39:
poetiche;... pezzi popolari dunque o anonimi, canti greci, brettoni,
permette di vedere, in modo più o meno nitido, ciò che è posto al
che è posto al di là o quanto è contenuto all'interno; diafano (
quali per vetri trasparenti e tersi, / o ver per acque nitide e tranquille,
: delle pietre che sono trasparenti secondo più o meno, come di quelle che chiamano
-ant. con riferimento a corpi celesti o ai cieli, ritenuti diafani nella concezione
molti cristallino, cioè diafano, o vero tutto trasparente. ottimo,
molti chiamano cristallino, cioè diafano, o vero tutto trasparente. p. f.
tersi e trasparenti, come nel specchio o nella luna. cesari, iii-352:
-traslucido; che, opportunamente lavorato o tagliato, diventa traslucido (un materiale
e, dentro il nido, otto o dieci topi appena nati, non più grandi
-completamente sgombro da nubi o foschia, sereno, terso (il
steso, ma lascia intravedere il colore o il materiale sottostante (una tintura,
le sottile e incarnato pallido ed esangue o, anche, terso e radioso (
soglia. cassola, 1-71: altre due o tre volte anna accennò al fidanzamento come
: ogni legge che altri, educatori nostri o superiori, imponga alla nostra condotta,
non però limpido né trasparente, non naturale o efficace. capuana, 15-262: óra
letter. visibile attraverso una superficie diafana o, anche, discontinua, rarefatta (un
dio onnipotente non può scemar gli oltraggi, o la santità de'tabernacoli,..
santità de'tabernacoli,... o tossa de'martiri trasparenti da cristalli,
tossa de'martiri trasparenti da cristalli, o iddio stesso velato daltazimo e disvelato dalla fede
la propria natura, il proprio pensiero o i propri sentimenti, essendo incapace di simulazione
. sm. superficie di tela, plastica o carta, ornata con scritte e disegni
illuminazione, usata nelle insegne pubblicitarie o esposta al pubblico in occasione delle luminarie.
: trasparenti diconsi certe intelaiature di tela o di carta, dipintovi figure, emblemi o
o di carta, dipintovi figure, emblemi o iscrizioni, che si adattano alle finestre
quale sono riportati scritti, disegni, grafici o mappe, da proiettare su uno schermo
. tessuto colorato, per lo più rigido o pesante come il taffetà o il raso
più rigido o pesante come il taffetà o il raso, posto sotto un merletto di
una scena, ad esempio una panoramica o una carrellata vuote, senza attori, mentre
24. teatr. telo di garza o di rete dipinto usato per ottenere,
con opportune illuminazioni, effetti speciali, o che viene impiegato nei cambiamenti di scena a
, sf. qualità di un oggetto o di un corpo che, per la natura
natura della sostanza di cui è fatto o per l'esiguità dello spessore, si
luce, onde si può vedere più o meno distintamente ciò che è posto al di
che 'l più, e meno denso, o raro, che della maggiore o minor
, o raro, che della maggiore o minor trasparenza possano esser principi. targioni
targioni pozzetti, 6-33: cause della maggiore o minore durezza, della trasparenza e dei