sede deputata di virtù, di sentimenti o anche di sofferenze. moneti, 286
13. presenza duratura di dio o della sua grazia. s. gregorio
generico: strofe di altre forme metriche o anche componimento poetico di breve estensione.
poetico di breve estensione. mocati o monaco di siena, 443: perch'acertata
rappezza / da un rancio canzonier sonetto o stanza. tommaseo, 11-124: allora
sieno stati i trovatori della terza rima o del capitolo, percioché dante...
dame autrici anzi che farsi prestare uno o due versi luminosi de'lor grandi poeti
indovinato ch'io accenno al poema, o al frammento del poema di angiolo poliziano
luogo, che vi ha la propria sede o vi è di guarnigione (un reparto
-periodo di tempo. -in questa o in quella stanza: nel frattempo.
la butiga sotto la casa... o almeno una stanzietta dove possi del suo
. ant. richiesta, anche pressante o insistente, per ottenere un vantaggio o una
pressante o insistente, per ottenere un vantaggio o una risposta, rivolta a una persona
bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza
stanza de'bitini. 2. insistenza o tenacia nel chiedere o nel sollecitare l'
2. insistenza o tenacia nel chiedere o nel sollecitare l'intervento o l'aiuto
nel chiedere o nel sollecitare l'intervento o l'aiuto altrui. novellino, vi-68
, nel linguaggio bancario, titolo pubblico o privato che la banca d'italia accetta
stanziale, agg. che dimora, vive o è presente in modo stabile e permanente
descrivere sotto una bandiera se non uomini nativi o vero stanziali in quella potestaria, capitanato
vero stanziali in quella potestaria, capitanato o vicariato dove sarà collocata decta bandiera.
hanno ferme dimore; altri son nomadi o erranti. -che risiede nel luogo
non compie spostamenti rilevanti (un uccello o, anche, un altro animale selvatico)
: non sia lecito ad alcuna meretrice o donna disonesta o di mala fama..
lecito ad alcuna meretrice o donna disonesta o di mala fama... in l'
in modo alcuno per braccia cento dirimpetto o appresso ad alcuno monasterio di monache,
ad alcuno monasterio di monache, suore o religiose donne. = comp.
. deliberazione assunta da una pubblica autorità o da un'assemblea, da un consiglio
da un'assemblea, da un consiglio o da un altro organo collegiale, anche
collegiale, anche di un ente associativo o di un'azienda privata. -con
attenente al comune non mai si condoni o rimetta senza lo stanziamento o partito approvato dal
si condoni o rimetta senza lo stanziamento o partito approvato dal magistrato. dizionario politico
spendere tutti e'danari sanza alcuno stanziamento o freno. 2. in partic
.: assegnazione, fatta dallo stato o da un ente pubblico (o, anche
dallo stato o da un ente pubblico (o, anche, da un'azienda privata
registrazione di una partita in un conto o in un bilancio. 4. il
. da parte di una pubblica autorità o di un'assemblea, di un consiglio o
o di un'assemblea, di un consiglio o di un altro organo collegiale, anche
collegiale, anche di un ente associativo o di un'azienda privata; stabilire, ordinare
stanzieremo noi battaglia contra coloro di corinto o non? » giamboni, 8-ii-400:
/ paniccia egli è: che fate, o da fiorenza, / ch'oste non
fiorenza, / ch'oste non istanziate o cavalcate? dante, inf, 25-
la conseguente iscrizione di essa nel bilancio o comunque nei propri strumenti contabili (uno
nei propri strumenti contabili (uno stato o un ente pubblico, in partic. nell'
in partic. nell'espressione stanziare a o in bilancio, un organo collegiale di
un organo collegiale di un ente associativo o, anche, una persona singola).
con la particella pronom. prendere sede o dimora stabile o insediarsi in un luogo o
pronom. prendere sede o dimora stabile o insediarsi in un luogo o in un
o dimora stabile o insediarsi in un luogo o in un territorio, anche acquartierandosi per
un territorio, anche acquartierandosi per presidiarlo o per custodirne il possesso. documenti
. abitare, vivere, risiedere stabilmente (o anche per un periodo limitato) in
in una città, in un luogo o in una casa, in un edificio (
ariosto, sat., 2-16: camera o buca, ove a stanzar abbia io
gente stanzi, alberghin uomini, / o governi comune o signor domini. saraceni,
alberghin uomini, / o governi comune o signor domini. saraceni, i-102:
non stanze / casa di notte senza foco o face. ciro di pers, 2-21
pers, 2-21: io vi lascio, o scelerati alberghi, / dove l'invidia
, restare invenduto per un certo tempo o per un tempo più lungo del normale.
2. che dimora, che vive o che lavora in un luogo in modo
ho comandato respettivamente / che qualsiasi mercante o stanziato / o forestiero la sua merce esponga
/ che qualsiasi mercante o stanziato / o forestiero la sua merce esponga. bottari,
/ stanziata alla sorgente, / al seguito o in corteggio / quella / moltitudine animale
preventivo su deliberazione di un'autorità pubblica o di un altro organo collegiale (un
2. disus. che vive o dimora stabilmente in un determinato luogo.
si eleggeranno nella forma consueta i censori o sieno stanzieri o maestrali. =
forma consueta i censori o sieno stanzieri o maestrali. = deriv. da
[del lazzaretto] eran dugent'ottantotto, o giù di lì. g. morselli
2. breve strofa di una canzone (o anche breve componimento). ammirato,
stanzino, sm. piccola stanza o ambiente, talvolta privo di finestre,
e delle dimensioni come camera da letto o da studio, spogliatoio, ripostiglio,
: maestosissima e grandiosa si è la cornice o sia sopraomato superiore, con finestre rotonde
. in avicoltura, scomparto di un'uccelliera o cellet- ta di un colombaio in cui
, stanzinola), sf. piccola stanza o ambiente angusto, talvolta disadorno e privo
. in avicoltura, scomparto di un'uccelliera o cellet- ta di un colombaio in cui
stapediale, agg. che è proprio o si riferisce allo stapedio o alle terapie
è proprio o si riferisce allo stapedio o alle terapie che lo riguardano.
, agg. anat. che è proprio o si riferisce al muscolo che riporta indietro
medio dotato di stapedio (un anfibio o un rettile). = voce dotta
, perenni, con fusti carnosi più o meno quadrangolari e di colore verde o
o meno quadrangolari e di colore verde o rossiccio; i fiori, solitari o riuniti
verde o rossiccio; i fiori, solitari o riuniti in fascetti, possono essere piccoli
, possono essere piccoli e poco appariscenti o grandi e vistosi (con diametro fino a
5 lobi e la corolla è rotata o largamente campanulata; il frutto è costituito
frutto è costituito da due follicoli fusiformi o polisfermi: l'impollinazione si attua mediante
, tr. aprire una bottiglia di vino o di liquore (o anche di unaltra
bottiglia di vino o di liquore (o anche di unaltra bevanda) estraendone il tappo
razzente della spuma. -aprire un astuccio o un tubetto togliendone il coperchio.
2. per simil. liberare un buco o un oggetto bucherellato da ciò che lo
dei tappi di copertura prima del tiro o per la consueta pulizia. g.
si fa nel preparare il cannone al tiro o per eseguirne la manutenzione interna.
écubiers. rivelargli qualcosa di sgradevole o di doloroso che non conosce o a
sgradevole o di doloroso che non conosce o a cui non vuole credere.
fino al sec. xvi, mercato o fiera privilegiata in cui veniva concesso di
, peroché stapula comunemente è una piazza o luogo publico, deputato in una terra,
, nel qual luogo si conduce vino o grano. -a genova, nel
vincolato e determinato dalla durata del lavoro o della prestazione fornita (il salario,
di remunerazione (del salario a tempo o ad economia, al salario a cottimo individuale
, fino alla remunerazione legata alla produzione o 'a rendimento'). -tempo morto:
.: sequenza di un'opera letteraria o cinematografica contraddistinta dal rallentamento del ritmo narrativo
che nulla accade. ci può piacere o no, ma vuole dirci esattamente questo.
giornata dedicata dal lavoratore dipendente (pubblico o privato) a prestare la propria attività
nelle espressioni tempo pieno e tempo parziale o definito, a seconda che tale durata
tendenza attuale è invece quella di incoraggiare o addirittura di imporre per legge il lavoro
forte riduzione dell'attività della libera professione o addirittura il divieto di svolgere tale attività al
: il professore ignora / se è supplente o aggregato / o è associato a tempo
/ se è supplente o aggregato / o è associato a tempo pieno o vuoto.
/ o è associato a tempo pieno o vuoto. c. c. n.
giorni della settimana, del mese, o di determinati periodi dell'anno (tempo
preso in considerazione (settimana, mese o anno). -tempo libero:
che non viene dedicato all'attività lavorativa o ad altri obblighi sociali ritenuti primari,
-durata di un contratto di lavoro o di altro conse mai a pisa,
di altro conse mai a pisa, o molto vicino. -durata di una
e restrizioni di natura rituale), o che è riservato a ricorrenze festive civili
che è riservato a ricorrenze festive civili o tradizionali. codice dei servi di ferrara
fià in la setemana, goè lo vegniri o lo sabao, per reverencia de la
voto privato, cioè non solenne di castità o di religione. mazzini, 27-89:
questo affermare che le sueentro cui si può o si deve compiere un atto, adempiere
alla nostra ammirazione. -tempo di o del pianto: periodo di osservanza del
9. ciascuna delle fasi in cui avviene o si svolge un movimento, un fenomeno
movimento, un fenomeno fisico, fisiologico o storico, un programma economico; stadio
del sangue, che esse chiamano tempo o marchese, quale invero altro non è
dei movimenti necessari a compiere un'operazione o un'azione complessa, un esercizio ginnico,
: non rompi il trotto col galoppetto, o con la pavana, o pure (
col galoppetto, o con la pavana, o pure (come molti cavalli sogliono fare
. -fase del ciclo di una macchina o del movimento di un meccanismo. -in
in cui sono suddivisi uno spettacolo teatrale o una proiezione cinematografica. pratolini, 3-103
quella regolamentare, che in alcuni sport o in alcuni tornei si suole far disputare oltre
; nel secondo l'una e l'altra o. arpino [« la stampa »,
è impegnati, soddisfare a una condizione o a un'incombenza concordata precedentemente (e
del tempo può configurare un fatto omissivo o portare come conseguenza vuoi la perdita o
o portare come conseguenza vuoi la perdita o la modificazione di un diritto, nelle
nelle forme della decadenza, della prescrizione o della creazione, se si verifica un'
: periodo entro il quale è possibile o opportuno realizzare un progetto, compiere un'
, termine ultimo, fissato per regolamento o stabilito in base alla prestazione del vincitore
distanza, pena l'eliminazione dalla competizione o l'esclusione dalla graduatoria d'arrivo.
luoghi, né possono tali debitori ricercarne o accettarlo senza licenza del magistrato. 13
del magistrato. 13. momento prestabilito o concordato per compiere un'azione o per
prestabilito o concordato per compiere un'azione o per eseguire un determinato atto politico,
eseguire un determinato atto politico, giuridico o amministrativo; periodo che si reputa adatto
controversia d'essa questione è quando, o con cui o in che modo, o
questione è quando, o con cui o in che modo, o davante a cui
o con cui o in che modo, o davante a cui, o per quale
che modo, o davante a cui, o per quale ragione, o in che
cui, o per quale ragione, o in che tempo. valerio massimo volgar.
periodo svincolato da una specifica collocazione storica o cronologica, che corrisponde agli sviluppi e
e alle manifestazioni di una particolare situazione o di una particolare congiuntura in cui si
una particolare congiuntura in cui si è trovato o può venire a trovarsi uno stato,
tic. nell'indicazione di particolari indumenti o stoffe adatti a tali condizioni climatiche)
anno, contraddistinta da specifici caratteri climatici o dal ricorrere di un dato fenomeno naturale
la quale la terra produce determinati frutti o che è particolarmente adatta per svolgere certi
svolgere certi lavori del ciclo agricolo, o, anche, per dedicarsi proficuamente alla
anche, per dedicarsi proficuamente alla caccia o alla pesca. testi fiorentini, 192
vita forse in quantitade di dieci anni o poco più: e questo tempo si chiama
non disia / se non che morte o miglior tempo vegni. -stato di salute
-tempi d'oro-, periodo della vita o della carriera in cui si sono ottenuti
cui si sono ottenuti i risultati più brillanti o in cui si sono raggiunte un'abilità
oro, quando lo consideravano uno dei due o tre primi ballerini del mondo.
negli aspetti storici, sociali, culturali o economici che lo caratterizzano o che si
, culturali o economici che lo caratterizzano o che si ritengono precipui e distintivi (e
1-ii-589: sempre dalle stesse ditte, o consorelle, ricevono la befana i giornalisti
da questa la conclusione che finirò prima o poi al « corriere della sera »,
periodo a cui fa riferimento chi parla o chi scrive (un magistrato, un pubblico
argomentai che non avesse mai visto torino o non ci fosse più stato dal tempo dei
progetto; momento in cui è opportuno o necessario svolgereun'attività, comportarsi in un certo
comportarsi in un certo modo, intraprendere o portare a termine un'opera (per lo
riche di un determinato momento o in un determinato luogo.
forse i nostri amici staranno a milano, o la pioggia ti costringerà in casa.
gramm. il momento (presente, passato o futuro) in cui si colloca l'
ruscelli, 2-408: dico che le cose o accidenti, i quali bisogna conoscere intorno
il momento in cui avviene un'azione o che ne specifica la durata. f
che, in vece di muovere i manticetti o il tempo del- l'oriuolo, muovano
le ali. -dispositivo di attrito o di ritegno per regolare il movimento di
per regolare il movimento di un meccanismo o di una macchina. ceredi, 46
durata di una sillaba commisurata all'apertura o alla chiusura della vocale. ottimo
tempo che alle sillabe si dà, o lungo o brieve, ora per opera delle
alle sillabe si dà, o lungo o brieve, ora per opera delle lettere che
misura della lunghezza della voce secondo il più o meno del tempo che si metta in
, e perciò divergente solo per l'assenza o la presenza d'un 'tempo vuoto'iniziale
testo poetico secondo la cadenza degli accenti o la disposizione delle parole, o secondo
degli accenti o la disposizione delle parole, o secondo la successione di sillabe brevi e
tempo! -, per esortare uno o più suonatori a osservare la giusta misura
riceve sempre un particolar caratter dalla velocità o lentezza del 'tempo. -parte
'tempo. -parte di una sonata o di una composizione sinfonica, caratterizzata da
ciò nulla dichiara, essendo che ogni tempo o movimento dev'esser giusto, e quindi
sospendere l'esecuzione di un esercizio ginnico o militare, e, per estens.
., come esortazione a interrompere un discorso o un ragionamento, come invito a riflettere
a riflettere per non cadere in errore o per evitare conclusioni affrettate. bartolini,
: a partire da una certa data o periodo. cavour, vii-138: a
con valore aggett.): che parla o agisce a sproposito, incapace, dappoco
conciso, né si poteva nelle sue parole o desiderare o levare. aretino, 20-123
né si poteva nelle sue parole o desiderare o levare. aretino, 20-123: non
grande è la gita. a tempo, o sfagliatrici, f temprò la pioggia lo
far companre in un verso un nome o vero o favoloso a tempissimo. -a
in un verso un nome o vero o favoloso a tempissimo. -a tempo:
modi e i costumi de'paesi, onde o per morte o per vita elle trapassano
costumi de'paesi, onde o per morte o per vita elle trapassano. s.
i colpevoli che avranno fatta questa notificazione o procurato questi arresti, potranno nondimeno essere
, a tempo, senza mai mancare o sviare un sol colpo di braccia.
avanzato: nei momenti liberi dal lavoro o da occupazioni più serie; in modo occasionale
10-330: se diciamo le biade ondeggianti o il desiderio caldo,... vengono
: lo folle omo che ha poco calore o nienti, se illu è galardo,
il tempo: concedere il lasso necessario o sufficiente per realizzare un progetto, portare
compiere un gesto (anche come richiesta o preghiera di non essere incalzante, di
corso degli eventi produca i suoi effetti o porti naturalmente a una soluzione. ghirardacci
; vivere allegramente; perdersi in frivolezze o in occupazioni vane, trascurando impegni e
, sempre co'compagnoni a cacciare, uccellare o pescare. bembo, 10-x-122: 1
sicuramente, senza essere gravato di dazi o essere maneggiato in modo alcuno; le
, a tempo: entro un dato termine o entro il termine ultimo per fare qualcosa
: non produrre effetto, essere inutile o inconcludente. massaia, ix-112: risposta
; indugiare in attesa di nuove circostanze o dell'occasione favorevole per agire.
ogni verso, gli parve il meglio o il men male, fu di guadagnar tempo
: prevenirlo, anticiparlo nelle sue iniziative o nelle sue mosse. vadi, xcii-ii-183
, tempo fu, avemmo a vile o in dispregio. carducci, iii-25-101: esci
sospeso, in attesa di una risposta o di una decisione. del carretto,
aorta è sempre interrotto da morule maggiori o minori, secondo il maggiore o minor
maggiori o minori, secondo il maggiore o minor tempicello tra il finir delle sistole e
volete qualche compagnone, / menate maso o 'l zebe in compagnia, / ch'io
detta lesina, i-103: vorriano, o fratelli, esser le case nostre in
piazzepubliche, dove all'occasioni si festeggi, o si faccia trebbi, o tem- pone
si festeggi, o si faccia trebbi, o tem- pone. lippi, 3-70:
passi in secondo e terzo piano, luminoso o nero sfondo, rispetto alla serie temporale
non perpetui, che però l'abbadessa, o altra superiora, non può durare più
il tempo in cui avviene un'azione o si verifica una condizione; che si riferisce
ornamento, e non ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. g
e non ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. g. giudici
non ha valore concessivo o temporale o condizionale o causale. g. giudici, 8-130
ed è allora introdotta da congiunzioni temporali o da locuzioni) o implicita (sotto
da congiunzioni temporali o da locuzioni) o implicita (sotto forma di participio passato,
sotto forma di participio passato, gerundio o infinito). -ant. che esprime
secondo la natura della cosa maschile, o femminile significata, sono ora maschi ed ora
. -relativo alla durata, lunga o breve, di una sillaba (con
vi-3-185: li papi non possono commandare o vero ordinare alcuna cosa, né in generale
): per tutto ciò che potesse toccare o il suo interesse, o la sua
potesse toccare o il suo interesse, o la sua gloria temporale, non dava mai
pascoli, ii-156: perché impreca, o mal predice, francesca? perché la
come loro, foderati d'ermini, o di simili pelletterie, e doppo desinare vestono
savonarola, iii-25: quando tu [o firenze] non avessi mai ad avere altro
imperadori, re, o signori che non dipendevano dalla superiorità di alcun
grosse da uno carato l'una, o da indi in suso sono a temporali d'
. 2. età di una persona o di un animale. chiaro davanzati,
nella persona per manco di complessione, o forse per manco di temporale. s.
èno portadi per una staxone, / o se lì vano per ogni temporale.
136: arte che serà per temporale o per cui s'apartenes- se la cognizione
i-241: questo male nervoso durò un semestre o fosse dal colpo e contraccolpo della cascata
che minaccia temporale, minacciato dah'incombere o dallo scatenarsi di un temporale; greve
3. figur. che apporta o fa presagire uno sconvolgimento dell'esistenza o
o fa presagire uno sconvolgimento dell'esistenza o anche contrarietà, guai, ecc.
vita, manda quel lampo che è illusione o quell'ombra che getta pur da lontano
caso alcuno che abbia mira alla temporalità o che sia in qualche parte misto. f
ordinate spazialmente e temporalmente intorno a uno o altro oggetto. g. l.
degli enti finiti dura un tempo più o meno lungo, ma sempre misurabile.
come vivi? sei professore stabile o temporaneo sempre? dizionario politico, 24:
quell'impiego aveva qualche carattere di stabilità o se era cosa temporanea e precaria.
a tempo opportuno, al momento debito o anche nella stagione più opportuna. s
esercito giura alla patria, non all'uomo o al potere che la rappresenta temporariamente.
v-236: prendono ad affitto temporariamente per uno o due mesi un'abitazione o sulla collina
per uno o due mesi un'abitazione o sulla collina o sulle rive dei laghi e
due mesi un'abitazione o sulla collina o sulle rive dei laghi e nei paesi
dei torrenti, a rialzare i bassi fondi o sempre o al- men temporariamente aquosi e
, a rialzare i bassi fondi o sempre o al- men temporariamente aquosi e inondati.
de'senatusconsulti furono una specie di leggi volanti o temporarie, essendo per lo più promosse
il cittadino chiamato a pubblico impiego temporàrio o rivocabile, conserverà il primiero suo domicilio
. -che presta la sua opera o ricopre una funzione per un periodo di
funzione per un periodo di tempo limitato o definito (anche con riferimento a soggetti
-che ha acqua in una sola stagione o in corrispondenza a determinate condizioni climatiche.
al dovere, come se fosse giusto o necessano che avesse la fede da dipendere
ridondanze, i luoghi comuni, le audaci o, se si vuole, arbitrarie temporazioni
opportuno, favorevole per ottenere un risultato o raggiungere uno scopo. g.
cosa ferma e infallibile intorno alla diligenza o temporeggiamento nel negoziare, ci pare ch'
tempo per evitare di affrontare una situazione o di comportarsi in un dato modo,
mise otone in consulta che era meglio o temporeggiare e mandar la guerra in lunga
e mandar la guerra in lunga, o avventurarsi a far pruova della fortuna. viaggio
golosi. 2. ant. agire o comportarsi nel modo più opportuno, secondo
affrontare direttamente una difficoltà, una situazione o un problema, differendone la soluzione.
anche assecondandola; impedire che prenda decisioni o che compia azioni non gradite.
al differimento quanto ai problemi da risolvere o ai nemici da affrontare. ferd.
ed è spesso usato in tono scherz. o enfatico). tommaseo [s
temporile, agg. ant. lattante o appena svezzato (un maialino).
sm. dispositivo capace di emettere uno o più segnali o impulsi a tempo predeterminato
capace di emettere uno o più segnali o impulsi a tempo predeterminato o a intervalli
più segnali o impulsi a tempo predeterminato o a intervalli di tempo prefissati consentendo l'
tempo prefissati consentendo l'entrata in funzione o lo spegnimento automatico di apparecchi o l'
funzione o lo spegnimento automatico di apparecchi o l'esecuzione automatica di una o più
apparecchi o l'esecuzione automatica di una o più operazioni successive. scuola di
fotografìa [1979], 24: timer o temporizzatore. c.
. che si riferisce alla regione o all'osso temporale e alla mandibola.
respinse. d'annunzio, 1-735: o nave, è in te più che la
accordo armonico, dolcezza melodiosa della voce o della musica. dante, purg.
medici, ii-300: nel rider [o donne] certi accenti / gentileschi usate sempre
voce; / né mai in sì dolci o in sì soavi tempre / risonar seppi
8. figur. disposizione d'animo o di umore; condizione psicologica, sentimentale
di umore; condizione psicologica, sentimentale o esistenziale. petrarca, 35-10: io
tempra e giudicarmi. -impostazione intellettuale o culturale. baldini, 9-78: il
licenza sempre maggiore. -qualità o carattere di un componimento letterario, dello
particolare qualità del suono di uno strumento o della voce umana. tommaseo [s
pitt. ciascuna delle sostanze emulsionanti naturali o artificiali usate per amalgamare o agglutinare i
emulsionanti naturali o artificiali usate per amalgamare o agglutinare i colori. -anche: tecnica
che s'intende in due modi, cioè o con lo schizzare, o col lavorare
, cioè o con lo schizzare, o col lavorare a scraffio. l. pascoli
14. moderazione di un impulso naturale o di un vizio; mitigazione di una
: ch'io non vorrei trovar rimedio o tempre / che mi togliessi il voler
sottoporre a tempra un oggetto di metallo o di vetro. -anche: immergere nel
, ecc.; potenziarne le capacità fisiche o intellettuali mettendole a dura prova (anche
oro, il compor colori, il temprarli o a guazzo o a oglio. chiabrera
compor colori, il temprarli o a guazzo o a oglio. chiabrera, 1-i-440:
della nobil arte / sì te medesmo o la liguria onori? marino, xiii-203:
! metastasio, 1-i-27: sarà cagione / o che tempri la tema che m'opprime
tempri la tema che m'opprime, / o mi prepari a più crudel tormento.
: fra le tue nere chiome, o bianca lidia, / langue una rosa pallida
-attenuare la forza di un sentimento o dei suoi effetti equilibrandoli con uno contrario
2-58: gelosia parti da me: / o ti parti, o col tuo ghiaccio /
da me: / o ti parti, o col tuo ghiaccio / tempra almeno /
pananti, ii-54: andatevene, o almen questi grandi urli / temprate un poco
pastor tempra il gran fervore estivo / o ramo o tetto che spessa ombra fanno.
il gran fervore estivo / o ramo o tetto che spessa ombra fanno. fazio,
. aretino, 14-9: aure, o aure, che vi raggirate, / per
grande è la gita. a tempo, o sfagliatrici, / temprò la pioggia lo
piè (dicea) ninfa fugace / o tempra il corso con più lento passo.
suoni, le note; accordare la musica o uno strumento con il canto (anche
temer comsumamento? ugurgieri, 35: o reina, tu comandi che io rinnovi dolori
deh! quale cavaliere de'mir- midoni o de'dolopi o del crudele ulisse temprarebbe sé
cavaliere de'mir- midoni o de'dolopi o del crudele ulisse temprarebbe sé dalle lagrime
5-65: forse che nella curia il padre o l'avo / fé un po'di
altro sto'tempratamente, / né con questo o con quel faccio contratto. =
nel giuoco è indifferente / vincitore, o pur perdente, 7 egli è un
n. franco, 7-304: fosti o iphis, più impaziente amante che fervido
, fossero state motteggiate da qualche temulento o temerario? -che deriva dall'ubriachezza
ec. propone per rimedio alla temulenza, o invasazione di capo, quasi come nell'
rispettato grazie alla capacità di incutere timore o alla fama di sapersi difendere anche con l'
gloria, né memorie solenni fanno venerato o temuto. marradi, 165: firenze
le temute lettere disturba, se può, o almeno le volge, o le discredita
può, o almeno le volge, o le discredita, o le impedisce. f
le volge, o le discredita, o le impedisce. f. berio di salsa
. -per estens. atteso o previsto con ansia e timore. citolini
adesiva per cui trattiene gli altri corpi o fa presa su essi (un materiale,
; e poi se ella è tenace o viscosa, sappi che ella è grassa.
mezzo a verde prato / ha le reti o il tenace vischio teso. carena,
alla marna. -che ha natura o densità tale da rendere difficili o impossibili
ha natura o densità tale da rendere difficili o impossibili i movimenti e da costituire in
(il suolo melmoso, il fango) o facile presa per le ancore (il
. marchetti, 5-100: l'olio o 'l visco o 'l miele / più tenaci
, 5-100: l'olio o 'l visco o 'l miele / più tenaci han le
ed inerente nella massa degli umori circolanti, o troppo copiosi, o troppo grossi e
umori circolanti, o troppo copiosi, o troppo grossi e tenaci, o mossi con
copiosi, o troppo grossi e tenaci, o mossi con diseguale distribuzione. 2.
tecnologico può riferirsi a materiali difficilmente deformabili o, nel linguaggio botanico, a organi
-che ha fibra dura; che si mastica o si cuoce con difficoltà (un alimento
nell'impugnare (le braccia, le mani o, anche, le spire di un
: fille allor mi strinse al sc ^ o; / venni meno fra i
6. figur. costante, fermo o risoluto, determinato, perseverante nei propri
idee e opinioni, propositi, iniziative o, anche, nel lavoro, in un'
felice da massa marittima, xliii-216: o santa virgo virgi- num felice, /
; / non esser più tenace, o beatrice; / o dolce madre, quel
esser più tenace, o beatrice; / o dolce madre, quel che tutto prende
montale, 3-231: lei, annabella o anactoria, la magra piccola tenacissima piemontese
profondamente e stabilmente radicato nell'ani- mo o nella mente (un sentimento, una passione
); che rivela costanza e perseveranza o, anche, testardaggine, ostinazione (un
un proposito, un modo di fare o una tentazione). ariosto, 24-77
molto duraturo (un legame d'amore o d'amicizia, un vincolo matrimoniale o,
o d'amicizia, un vincolo matrimoniale o, anche, un vincolo di soggezione
. petrarca, 40-3: s'amore o morte non dà qualche stroppio / a
sa nulla) e dov'egli conta, o meglio contava, tenaci amicizie. -che
che vita tenace. -stretto o stabilito su solide basi (un'alleanza fra
e fedelmente ricordi, immagini, impressioni o notizie (la memoria). bartolomeo
età petrarca, 161- 2: o tenace memoria, o fero ardore! lorenzo
2: o tenace memoria, o fero ardore! lorenzo de'medici, 11-182
e tenace che ella sia, in udirla o leggerla sol una volta, possa compitamente
letter. ant. molto parco nello spendere o nel concedere denaro; avaro, taccagno
ant. che ha la proprietà di assorbire o di trattenere in sé una determinata sostanza
fatte fare falci taglienti non tenacemente legate, o vero nelle lance non bene fitte,
2. con una forte presa, stretta o abbraccio. f. negri, 1-327
sf. forza adesiva, capacità di aderire o fare presa su altri corpi, anche
velocità qual gravità qual tenacità di calcine o di smalti riterrebbe i sassi? g.
lor durezza [delle molecole], o per dir meglio la tenacità de'princìpi
di ricevere un intentissimo caldo senza rompersi o dissiparsi. -densità, viscosità o
o dissiparsi. -densità, viscosità o scarsa fluidità di un liquido o di
, viscosità o scarsa fluidità di un liquido o di un umore fisiologico.
. capacità di resistenza di un materiale o di un corpo, in partic. agli
un corpo, in partic. agli urti o alla tensione elettrica. crescenzi volgar.
. robustezza, vigore fisico di una persona o di un popolo. p mantegazza
in un lavoro, in un'opinione o in un proposito. -anche: ostinazione
del ceco, commerciante dalle larghe vedute o industriale capace. -scarsa mansuetudine,
levar perni, in occasione di restauri, o altro. monti, x-2-326: udì
bordo tagliente. -tenaglia da presa o piana: con labbra lunghe e piatte
recidere di botto un fil di ferro, o altro simile. -tenaglia a rana
(metallurgia): guida il lingotto o il semilavorato, mediante apposita tenaglia,
e della patria, trattar la tanaglia o 'l compasso. -per estens.
: che se i massi fossero men logici o se fossero in maggior numero, egli
la mano, la lingua, l'occhio o gli occhi, mozza ai ladri,
strappata ai maledici e bestemmiatori, stirpato o stirpati ai rei dei più diversi delitti.
delitti. -spreg. lingua da tenaglia o da tenaglie-, spirito pettegolo e calunnioso
convincere una determinata persona a elargire denaro o a fare rivelazioni. ariosto,
simil. parte del corpo di un uomo o di un animale che afferra, che
le scaglie /... / « o tu che con le dita ti dismaglie
esercitata con le braccia, le mani o, anche, con i denti.
tesoreria, che si rimanghino nelle mani o vostre o de messer donato fagnana mio sostituto
che si rimanghino nelle mani o vostre o de messer donato fagnana mio sostituto. dolce
mio sostituto. dolce, 8-31: o misero atanagio da quante tanaglie sei circondato.
schifosi. -grave tormento spirituale o morale. g. visconti, ii-2-3
altri invertebrati (più comunemente dette pinze o chele). g. vialardi,
se ì granchi sorprendano le ostriche aperte o se riescano ad aprine con le loro
monumentale costituita da due rampe curve convergenti o anche da tre rampe, di cui le
loro, usato per afferrare, strappare o recidere. -in partic.: pinza per
a forbice (e può essere semplice o doppia). p. cattaneo
: questa maniera di fortificare si domanda forbice o tanaglia. assarino, 2-ii-477: oltre
con le strutture difensive di una fortezza o cittadella. busca, 121: chiamasi
tatuaggi a inchiostro sulle orecchie del bestiame o applicarvi marche metalliche mediante perforazione.
-avere, sentire il cuore fra due tenaglie o fra le tenaglie-, essere fieramente tormentato
morti? quante con tenagliuzze, forbicine o mollette empir letasche de'denti cavati da le
ve n'ha, ti schiantino, o siro, con cotesta tua pensata e consiglio
tenagliava il terrore della fine cioncavo cogli amici o trincavo solo, rinchiuso nella mia capanna
. c. gozzi, i-330: egli o non assiste alle prove o se assiste
: egli o non assiste alle prove o se assiste non fa che gridare, rimproverare
(tanagliétta), sf. piccola tenaglia o pinza, usata per lo più per
moneti, 86: per dirvela in somma o mascalzoni / nel confessar più volte ho
opere hanno la figura di una forbice o di una tanaglia. pisacane, v-69:
. moneti, 2-177: tu vedi o figliuolo come il tarlo del tempo con
il fr. thénar (nel 1500) o tingi, thenar (nel 1672).
;, deriv. da talvago? o talvapov, nome di tale promontorio.
. anche -i). telo di tessuto o di altro materiale, di diverse fogge
, di diverse fogge e dimensioni, steso o lasciato pendere sopra o davanti ciò che
dimensioni, steso o lasciato pendere sopra o davanti ciò che si vuole riparare dalle
ciò che si vuole riparare dalle intemperie o nascondere alla vista. gherardi,
: telo di tessuto pesante, di plastica o di altro materiale montato sopra un banco
altro materiale montato sopra un banco di mercato o all'estemo di una vetrina di un
all'estemo di una vetrina di un negozio o di un altro locale pubblico come riparo
che si appende ah'intemo delle finestre o davanti alle porte negli appartamenti per riparare
, per impedire la vista dall'esterno o, anche, per ornamento (e a
del modo in cui sono fissate alla parete o in cui possono essere aperte o chiuse
parete o in cui possono essere aperte o chiuse, possono essere denominate a festoni
v. veneziano. -tenda da doccia o da vasca: quella, per lo più
smontabile e trasportabile, costituito da uno o più teli impermeabili e da una struttura
, usato come ricovero provvisorio da soldati o campeggiatori, bagnanti, per servizi di
molte abitazioni... e capanne o vero cassine, tegurii, paviglioni di campo
, a pianta triangolare, per due o tre persone. - tenda da bivacco o
o tre persone. - tenda da bivacco o d'alta quota: usata nelle spedizioni
un'armatura in elementi di legno (o talora, come nelle regioni artiche,
e una copertura di teli di stoffa o pelli di animali; può essere di forma
: gli ebrei avevan la festa dei tabernacoli o delle tende, a memoria del tempo
4. anat. struttura anatomica che ricopre o si dispone al di sopra di altre
tela usato per la protezione dal sole o dalla pioggia dei ponti scoperti o delle murate
sole o dalla pioggia dei ponti scoperti o delle murate delle imbarcazioni (e a
, del luogo in cui è collocato o del tipo, può assumere diverse denominazioni
di passeggeri in percorsi di breve durata o nei mari tropicali). 7.
medica costituita da un padiglione in plastica o in altro materiale impermeabile al gas,
: esporre un resoconto veritiero su fatti o persone, dissipando ogni falsità e ipocrisia.
astro s'accende: / leva, o stranier, le tende! / il regno
grigioni. bernari, 1-71: abbiamo o non abbiamo stabilito che, o
o non abbiamo stabilito che, o le cose ci vanno bene, o andremo
o le cose ci vanno bene, o andremo a piantar tenda in un altro
chiude interamente il vano di una porta o di una finestra. - anche,
a chiudere il vano di una finestra o a ornare uno o più ambienti.
vano di una finestra o a ornare uno o più ambienti. e. cecchi
costituenti la tenda utilizzando allo scopo disegni o modelli. esegue il montaggio della tenda
disteso all'aperto come riparo dal sole o dalla pioggia. tommaseo [s.
]: parasoli sono tendaletti di cotonina o d'altra materia, che si mettono alla
, portata da alcuni bastoni chiamati 'pertiche'o 'pertichette'. serve a riparare dal sole
tenda che serve come riparo di boccaporti o protezione del timoniere nelle piccole imbarcazioni.
in un luogo per riparare dal sole o dalle intemperie. tommaseo [s.
è atrofico. -che è naturalmente incline o propenso verso qualcosa. castiglione,
, ii-957: il numero di tali individui o specie animali o no, tendenti naturalmente
numero di tali individui o specie animali o no, tendenti naturalmente alla distruzione di una
naturalmente alla distruzione di una qualsiasi specie o individuo... è maggiore di quello
, sempre di color vaghissimo e più o meno tendente al dorato, saliranno come a
-che si avvicina a un aspetto patologico o comunque non normale. bacchetti,
: tante ore di sole sorto dall'orizzonte o tendente al tramontare. mazzini, 37-3
particolare orientamento ideologico, critico, religioso o estetico di una persona o di un gruppo
, religioso o estetico di una persona o di un gruppo di persone, di
.): che mira a propagandare o a diffondere una determinata ideologia (uno
un processo culturale, sociale, economico o politico. cavour, vii-466: la
tendenza: quella che rappresenta tale direzione o orientamento. e. forcella [«
per estens. ciò che è in voga o costituisce un modello da imitare.
. tendenziosità, sf. qualità di ciò o di chi è tenden4. l'avvicinarsi
descrive intorno a un punto mobile o immobile aree proporzionali a'tempi, egli sarà
in cui evolve un dato processo o fenomeno. gramsci, 12-188:
il propendere per un particolare orientamento ideologico o epistemologico. soffici, v-6-342: circa
(con particolare riferimento a posizioni filosofiche o politiche). gramsci,
propositi; per quanto sta nelle intenzioni o nei possibili sviluppi abituali (anche come
), agg. che è suggerito o ispirato da una data posizione ideologica,
vista, da un determinato fine individuale o settario; parziale, fazioso, interessato
portavano sotto la notizia un commento più o meno tendenzioso. pasolini, 8-30:
. a noi pare che si potrebbe dire o 'carro'o 'magazzino'o 'serbatojo'.
noi pare che si potrebbe dire o 'carro'o 'magazzino'o 'serbatojo'. salgari,
potrebbe dire o 'carro'o 'magazzino'o 'serbatojo'. salgari, 30-51: il macchinista
. imbarcazione di piccole dimensioni, trasportata o rimorchiata da una più grande come barca
una più grande come barca di servizio o d'emergenza. dizionario universale delle arti
-in partic.: stendere reti da pesca o da uccellagione; disporre, collocare trappole
, l'altra il tenderla più, o vogliam dir tirarla, il terzo è l'
, gabbie, gabbiuzze... o altri ordegni atti a pigliare, o ammaz
. o altri ordegni atti a pigliare, o ammaz zare detti animali o
o ammaz zare detti animali o ucelli. g. b. martini,
delle farfalle. -disporre il bucato o anche panni in lavorazione o fogli di
-disporre il bucato o anche panni in lavorazione o fogli di carta sopra dei fili o
o fogli di carta sopra dei fili o anche su un'altra superficie, affinché
è quel disporre in alto, su stecche o corde, i fogli di fresco stampati
armarlo (anche con riferimento ad amore o a venere). tende, /
le favorite a cavallo suonano l'arpa o il tamburino. calvino, z-77: vestiva
tendesti la mente / a studio, o disciplina od arte alcuna, /..
(anche con riferimento a soggetti inanimati o a strade). figiovanni, 27
10. badare a qualcosa o a qualcuno; prendersene cura, attendervi
una trappola, ne sa tender cento (o molte). g. b.
la catena di trasmissione di una bicicletta o di una moto. = comp
, or suo letto. -offrire o porgere un oggetto a qualcuno avvicinandoglielo.
. -rifl. protendersi verso qualcuno o qualcosa. d'annunzio, iii-1-131:
. 4. figur. preparare o organizzare un'insidia, un tranello,
avvicinarsi a un determinato stato; rappresentare o esprimere una determinata tendenza; stare per
propenso a un dato comportamento, atteggiamento o vizio; inclinare naturalmente verso qualcosa.
innovativo (come l'abs, il tendicintura o l'airbag), siamo già al
posare tra pilone e pilone un cavo elettrico o telefonico. = comp. dall'imp
tensione e la distribuisce ad alta o bassa tensione dell'energia elettrica. 2
ai vetri delle finestre di un'abitazione o ai finestrini di un veicolo, per
, per non essere visti dall'esterno o a riparo dalla luce eccessiva.
-per simil. ciò che impedisce o vela la vista. montale, 5-85
ha malati, per difesa contro il sole o la luce troppo viva.
ciascuno dei due diaframmi di tela gommata o metallo che, scorrendo successivamente, permettono
a sinistra (e più raramente dall'alto o dal basso) l'inquadratura fino a
l'inquadratura fino a ottenere il 'fondu'o il passaggio ad un'altra inquadratura.
che unisce i muscoli alle ossa o al derma. citolini, 279:
da valéry l'albero dei filosofi, o qualcosa di simile. rammento vagamente il
variamente e impropriamente etichettata come 'tenosinovite'o 'tendinite'. tendinòma, sm. medie
parte del corpo); che riguarda o è relativo a un tendine.
membranacee, biancheggianti e ciascheduna con sei o sette fibrette tendinose. d'annunzio,
sopra dell'attico ci sta il superàttico, o lo stenditoio della biancheria di cui usufruiscono
tegnitori, cardatori di panni e tessitori, o tenditori di lana, o di stame
tessitori, o tenditori di lana, o di stame,... e'quali
6. agg. che serve a porre o a mantenere in tensione (un telaio
-sm. dispositivo che serve a tendere o a mantenere in tensione catene, funi
un morsetto, con una taglia, o con un sistema di taglie, o con
, o con un sistema di taglie, o con arganetti, o con tenditori speciali
sistema di taglie, o con arganetti, o con tenditori speciali. marinetti, 1-115
. bellini, 5-1-254: 1 tendini o i tendoni de'muscoli non son altro che
tenda che si appende davanti alle finestre o alle porte negli appartamenti per riparare dalla
negli appartamenti per riparare dalla luce solare o anche per ornamento. pratesi,
. 2. telo pesante collocato o montato in vario modo all'esterno di
modo all'esterno di finestre e balconi o sopra vetrine di negozi per riparare dalla
i mesti spettatori, nascosti sotto gli ombrelli o sotto tendoni da barca.
... infine anche il 'tendone', o pergolato, più o meno alto da
anche il 'tendone', o pergolato, più o meno alto da terra.
temporanea di popolazioni colpite da calamità naturali o da eventi bellici. panzini, iv-687
con valore attenuato: zona d'ombra o di buio accentuato, spazio, ambiente
tutto riparato da una sorgente di luce o dal sole o scarsamente illuminato (e spesso
una sorgente di luce o dal sole o scarsamente illuminato (e spesso è usato
per lei trarre alle porte dell'ade, o demone dei mille nomi, t'invoco
che diecimila cartigli. la scrittura è più o meno difforme, secondo la sofferenza del
incertezze, riserve per questioni poco chiare o è incapace di capire un problema, stato
, difficile da capire, da spiegare o da esprimere tanto da generare dubbi e
7. condizione di oblio, cessazione o annullamento del ricordo di una persona,
tistica, sociale, economica o politica di un paese, di un
e si produceva rumore con delle bacchette o delle raganelle fino al calar nella notte
. 11. locuz. divenire o essere la panca da, delle tenebrer.
alluma, / essere oggetto di ludibrio o di derisione, di beffe da parte
i secreti de'cuori. -fare o battere le tenebre addosso a qualcuno: percuoingratitudine
cono d'ombra di un corpo celeste o di una costellazione (anche con riferimento
della compagnia di san gilio, 416: o gaudioso e gioioso, tu ne deggi
ch'erano tenebrati. tommaseo, ii-ni: o imaginativa! o strumento di nostra miseria
. tommaseo, ii-ni: o imaginativa! o strumento di nostra miseria e di nostra
tutto riparato da una sorgente di luce o dal sole o scarsamente illuminato (anche con
una sorgente di luce o dal sole o scarsamente illuminato (anche con riferimento alla
splendido / anche la tua possanza / o podagra, apparia. nievo, 1-269:
opulenza la più calda e dorata, o le più luminosamente lievi ed agili; corvine
2. per estens. offuscamento o perdita della vista. bibbia volgar.
vive nel peccato, nella corruzione morale o spirituale. iacopone, 43-4: l'
; sono in genere privi di ali o dotati di elitre saldate sul dorso e si
si nutrono di sostanze vegetali in decomposizione o anche di derrate alimentari, in partic
, fra le 'bambocciate'be adoperare o credere; perché, se veraci sono gli
. persona cupa, triste, malinconico o, anche, scontroso, arcigno nell'atteggiamento
, di un ambiente chiuso scarsamente illuminato o del tutto privo di una fonte luminosa
il nome e non di polve o d'ossa. sestini, 115: piansero
è illuminato dalla fede, dalla rivelazione o di chi vive nel peccato, nella tentazione
l'essere sconosciuto, misterioso, inquietante o enigmatico. de roberto, 1-428
di scrittori che spingevano fieramente o tenebrosamente alla guerra, alla deportazione,
2. in modo non comprensibile, confuso o, anche, ambiguo. soffici
lumi e nella qualitade, cioè in chiarezza o tenebrositade, e nella quantitade, cioè
dannazione. -per estens. offuscamento o perdita totale della vista. bencivenni [
bencivenni [crusca]: tosto avrà scotomia o vertigine, cioè cotale tenebrosità ed avvolgimento
., 3-33: petrosidade / o tenebrositade ne l'occhio, è umore,
veneno. 3. figur. complessità o, anche, astrusità, incomprensibilità e
, tenebrosissimo). che è scarsamente o per nulla illuminato, senza luce,
fare schermi / di luoghi tenebrosi, o d'ore tarde. scala del paradiso,
tenebrosa e magna. goldoni, xiii-15: o valli, o monti, o balze
. goldoni, xiii-15: o valli, o monti, o balze, o selve
xiii-15: o valli, o monti, o balze, o selve ombrose, /
, o monti, o balze, o selve ombrose, / o fiumi, o
balze, o selve ombrose, / o fiumi, o fonti, o chiari ruscelletti
o selve ombrose, / o fiumi, o fonti, o chiari ruscelletti, /
, / o fiumi, o fonti, o chiari ruscelletti, / o folti boschi
fonti, o chiari ruscelletti, / o folti boschi, o grotte tenebrose, /
ruscelletti, / o folti boschi, o grotte tenebrose, / o fiori, o
folti boschi, o grotte tenebrose, / o fiori, o piante, o fiondi,
o grotte tenebrose, / o fiori, o piante, o fiondi, olmi negletti
, / o fiori, o piante, o fiondi, olmi negletti. nievo,
-con riferimento agli inferi, all'ade o, anche, alla rappresentazione dell'lnfemo'
. -con riferimento all'oscurità notturna o anche al cielo fosco e nuvoloso (
(l'ombra, una cortina di fumo o di nebbia, una coltre di nubi
di colore molto scuro, cupo, nero o nerastro (un oggetto); che
dipendere tessere, l'uomo da tutto o illuminato o tenebroso, dall'essere o
tessere, l'uomo da tutto o illuminato o tenebroso, dall'essere o luminoso o
o illuminato o tenebroso, dall'essere o luminoso o ottenebrato l'occhio dell'uomo.
o tenebroso, dall'essere o luminoso o ottenebrato l'occhio dell'uomo.
e scura. laude cortonesi, 1-ii-218: o tenebroso peccatore dolente, / ennerrato ài
. 6. afflitto, mesto o anche cupo, torvo, minaccioso (
er'e or son tanto dolorosa! / o figliuol, questa gente mi si strazia!
questa gente mi si strazia! / o figliuol mie, quanto so'tenebrosa. seraini
per i tratti fisici, per teleganza o trascuranza dell'abito, o per l'aspetto
per teleganza o trascuranza dell'abito, o per l'aspetto romantico, di pellegrino
e di bel tenebroso, susciti l'attenzione o accenda la fantasia. tabucchi, 11-54
, complesso, ostico (un autore o un'opera, un concetto, ecc.
manzoni, iv-157: discussioni tenebrose d'erudizione o di princìpi, introdotte opportunamente, nel
strani abissi di tenebroso tecnicismo filosofico, o nubi irraggiungibili di astrattezza. -circonfuso
di astrattezza. -circonfuso di mistero o di segretezza. boiardo, 2-7-44:
conflitto. -che non si conosce o è conosciuto molto poco. leopardi,
de'casi loro. -che turba o può turbare, che richiede discrezione e
fondo a tutte c'è il veleno o il pugnale! ojetti, ii-293: giovanni
. -che è fondato, attuato o consiste in azioni poco chiare, segrete
passava settimana senza ch'egli si recasse o a bologna o a milano...
ch'egli si recasse o a bologna o a milano... sempre riportandone
. boninsegni, xxx-7-22: non cibi eletti o splendide vivande / gustarono i pastor nel
. che ha consistenza solida e compatta o anche, tenace e viscosa (un terreno
ben tegnente. firenzuola, 989: o che bella calcina / bianca come fanna
5. che tiene saldamente legato o connesso. boccaccio, v-68: con
qualcosa, in partic. una dote o una qualità. anonimo, i-479:
avere molt'esperienza, in ospitali, o in occasioni di potere imparare sì di ferite
in occasioni di potere imparare sì di ferite o altro tenente al suo offizio.
mostrando di sostenerlo (una figura umana o antropomorfa). -anche sostant.
cui compete il comando di un plotone o di un'unità equivalente. l
piazza di sorau in circolo con cinque o sei altri ufficiali, e fra questi
è come quello di ministro di stato o di tenente maresciallo, cariche conferite dall'autorità
ingegno, oppure se sono favoriti per clientele o per appoggi, s'ungono immediatamente ad
. 2. ant. guardia o agente che sostituiva il bargello nell'esercizio
governo, sostituendo ah'occorrenza un governatore o collaborando con lui per mansioni sussidiarie.
non essersi ancora finita d'accertare o la tegnenza della pasta, o la tempera
o la tegnenza della pasta, o la tempera del forno. 4.
circoscrizione, in partic. dei carabinieri o della guardia di finanza, comandato da
di finanza, comandato da un tenente o da un maresciallo. -anche: il territorio
. -in par- tic.: ufficio o carica di tenente. 5. cavalli
della tenenza di seicento cruciati di giuro o lineilo. gualdo priorato, 10-x-128:
di chi ha indole delicata, affettuosa o indulgente; mitezza. patrizi, 2-135
(superi, tenerissimaménte). in modo o con espressione affettuosa, con dolce amorevolezza
. ant in modo da non presentare pericoli o difficoltà. g. morelli, 321
e tinneró). avere in mano o fra le mani; stringere o afferrare
in mano o fra le mani; stringere o afferrare un oggetto (o anche una
; stringere o afferrare un oggetto (o anche una parte del corpo, una
una parte del corpo, una persona o un animale) con la mano o le
persona o un animale) con la mano o le mani (o anche fra le
) con la mano o le mani (o anche fra le braccia o in altro
mani (o anche fra le braccia o in altro modo) per usarlo, reggerlo
non cada, non si muova o non sfugga o anche (in relazione con
non si muova o non sfugga o anche (in relazione con il compì,
dell'ogg., un avv. o un compì, di luogo) mantenendolo
per non invescarli. nardi, 6: o padre giove, s'egli è giusto
guardandosi attorno, egli temesse qualche spiffero o qualche riscontro. d'annunzio, i-225
tiene stretta. -afferrare qualcuno o qualcosa per non cadere, ag- grappandovisi
corpo, per reprimere un movimento sussultorio o cercando di alleviare uno stato di dolore
tiri per un verso, l'altra o tenghi forte dal canto suo o tiri dalla
altra o tenghi forte dal canto suo o tiri dalla banda opposta. 3.
. 4. reggere fra le braccia o al collo un bambino, in partic
. -tenere a battesimo: essere padrino o madrina del battezzando. vita di san
. -tenere a cresima: essere padrino o madrina del cresimando. r. caracciolo
in segno di saluto, di affetto o di amicizia o per aiutarla a mantenere
saluto, di affetto o di amicizia o per aiutarla a mantenere l'equilibrio e
valore eufem.). giacomino pugliese o pier della vigna, 426: l'ardente
? è egli vero ch'io ti tenga o pur m'insogno? fenoglio, 1-i-1947
spostandolo ballava. 7. fermare o tentare di fermare, di bloccare, di
, di ostacolare qualcuno impedendogli i movimenti o l'azione o non lasciandolo avanzare o
qualcuno impedendogli i movimenti o l'azione o non lasciandolo avanzare o fuggire (anche nel
o l'azione o non lasciandolo avanzare o fuggire (anche nel corso di un
di tenerli. -interrompere, bloccare o impedire i movimenti o le funzioni di
-interrompere, bloccare o impedire i movimenti o le funzioni di un arto o di
movimenti o le funzioni di un arto o di una parte del corpo, proprio
di una parte del corpo, proprio o altrui (anche in contesti iperb.)
. crudeli, 2-122: nina, o mi tien la mano / o ch'io
nina, o mi tien la mano / o ch'io bagno il villano. pavese
lingue, maxime quando comincia una voce o romore di questa lingua.
. -tenere la lingua a freno o in briglia: v. freno, n
, mantenere fermo, costringere un elemento o un oggetto in un luogo o in una
elemento o un oggetto in un luogo o in una posizione (anche facendolo aderire
a tenerla. 8. convincere o indurre qualcuno a soffermarsi più a lungo
lungo in un luogo per un determinato scopo o motivo, talvolta anche in modo coercitivo
motivo, talvolta anche in modo coercitivo o con provvedimenti autoritari; per rimanere o
o con provvedimenti autoritari; per rimanere o indugiare, trattenere; non lasciar andare
chiacchiere, per lo più in modo inopportuno o inconcludente o per ritardare o impedirne un'
lo più in modo inopportuno o inconcludente o per ritardare o impedirne un'azione.
modo inopportuno o inconcludente o per ritardare o impedirne un'azione. s. atanasio
scuse e pretesti nell'intento di esitare o di procrastinare un determinato comportamento, una
un determinato comportamento, una situazione o un'azione sgradita, difficile. guido
da un'impresa; indurlo a moderare o a cessare determinati comportamenti o eccessi o
a moderare o a cessare determinati comportamenti o eccessi o a soprassedere su una decisione.
o a cessare determinati comportamenti o eccessi o a soprassedere su una decisione. -
decisione. - anche con uso enfatico o iperb. giacomo da lentini, 22
locuz. tenere a freno, in freno o in briglia, in partic. per
per indicare un atteggiamento volto a fronteggiare o ad evitare rivolte e sommosse, a reprimere
-mantenere nei giusti limiti, impedendo o evitando gli eccessi. dante,
il riso, un grido, un atto o una parola che riveli un sentimento,
un'impulso, un istinto, proprio o meno comunemente altrui. cicerone volgar.
12. allontanare, evitare (a sé o ad altri) difficoltà, impegni,
altri) difficoltà, impegni, obblighi o circostanze sgradevoli, moleste, dannose;
un dovere morale; respingere pensieri tristi o dolorosi, preoccupazioni, dubbi (per
tenne che i suoi cittadini non praticassero o avessero commercio in modo alcuno con gli
interno una sostanza, impedendole di evaporare o scorrere via; trattenere la luce riflettendola
.: non lasciar fuoriuscire un liquido o un gas (un contenitore, un sistema
. -ritenere nello stomaco un cibo o una bevanda; non rigettare. -
figur.: conservare, apprendere conoscenze o insegnamenti. dante, conv.,
in partic. un farmaco) senza inghiottirlo o sputarlo. crescenzi volgar., 5-14
-comprendere determinati territori (uno stato) o elementi geografici (una regione, un
19. avere, portare con sé o addosso a sé. - in partic.
porre, appoggiare, conservare, riparare, o anche lasciare, abbandonare un oggetto in
lasciare, abbandonare un oggetto in un luogo o in un contenitore. paolo da
in vasettini d'oro, d'argento o di altra preziosa materia con fina maestria
-tenere discosto: far sì che un fatto o un avvenimento (per lo più negativo
(per lo più negativo) si svolga o si mantenga a distanza da un luogo
una parte del corpo in una posizione o in uno stato (in relazione con il
. dell'oggetto, con un avv. o con un compì, di modo o
o con un compì, di modo o di luogo). novellino, xxviii-827
lagrimare. luogo, un ambiente o anche il corpo umano e una sua
il corpo umano e una sua parte o cose astratte in una condizione, in uno
il compì, pred. dell'ogg. o con un compì. di modo o
o con un compì. di modo o un avv.; e talvolta la locuz
equivale al verbo corrispondente al sost. o al part. pass., rispetto al
saper mai se in terra era asciutto o bagnato. -tenere le labbra mute
tanta virtude. -tenere la mano o le mani strette, chiuse, tenere le
. 22. rivolgere, indirizzare o mantenere fisso lo sguardo o gli occhi
, indirizzare o mantenere fisso lo sguardo o gli occhi in una direzione; tendere l'
direzione; tendere l'orecchio ascoltanto attentamente o cercando di percepire una voce, un
di percepire una voce, un suono o un rumore. guittone, i-1-22q:
piedi scalzi. 23. rivolgere o tener fissa l'attenzione (o anche la
. rivolgere o tener fissa l'attenzione (o anche la curiosità, l'interesse,
curiosità, l'interesse, la sorveglianza o il controllo) a qualcosa o a
sorveglianza o il controllo) a qualcosa o a qualcuno. dante, purg.
sottrarre alla vista, celare (un oggetto o anche una persona o un animale)
(un oggetto o anche una persona o un animale); in partic. in
emozione, un sentimento, non divulgare o non rendere nota una notizia, un'informazione
nelle locuz. tenere nascosto, nascoso o ascoso-, tener cela to
segreto-, tenere in corpo-, tenersi dentro o la prima notte una matrona in
per te. pascoli, 573: o nata in selve tra l'ondate e il
— tenere sotto silenzio, in o a silenzio qualcosa o qualcuno-, v
sotto silenzio, in o a silenzio qualcosa o qualcuno-, v. silenzio, n
11. 28. imprimere nella mente o nell'immaginazione; ricordare con minuziosa precisione
nelle locuz. tenere a, in o nella mente e mente, a, in
nella mente e mente, a, in o nella memoria, a, in -anche
fare in modo (anche con la forza o con provvedimenti coercitivi) che una persona
persona stia, si fermi, rimanga o anche risieda, dimori, alloggi in un
dimori, alloggi in un determinato luogo o in una posizione rispetto a qualcuno o a
luogo o in una posizione rispetto a qualcuno o a qualcosa. -anche con riferimento alla
consumar il matrimonio. alfieri, xv-140: o figli, / quanto mi giova in
. -non permettere a qualcuno di recarsi o di tornare in un luogo, di
mantenere a distanza, non lasciar avvicinare o avanzare, respingere (in partic.
partic. nel corso di un combattimento o di una rivolta). donato
sortite e forze si possono con cento cavalli o poco più impedire o rintuzzare o opprimere
con cento cavalli o poco più impedire o rintuzzare o opprimere o almeno affrena-
cavalli o poco più impedire o rintuzzare o opprimere o almeno affrena- re e
poco più impedire o rintuzzare o opprimere o almeno affrena- re e tener indietro
re e tener indietro, di che disconscio o pericolo possono essere o nel cuore
che disconscio o pericolo possono essere o nel cuore, in testa, in seno
un luogo; condurvelo al pascolo o perché vi dimori per un certo tempo
di respirare. -mantenere propri rappresentanti o delegati o persone di fiducia in genere
. -mantenere propri rappresentanti o delegati o persone di fiducia in genere in un
farli cogliere. -mantenere (stabilmente o provvisoriamente) un contingente militare in un
dato luogo; predisporvi milizie a difesa o a guardia. storie pistoiesi, 1-119
). -anche: provvedere al sostenimento o al mantenimento di altri; rifornirlo dei
tempo che alcuni per sollazzo si tenevano o in casa o per loro domestici amici,
per sollazzo si tenevano o in casa o per loro domestici amici, certi uomini
donna? » -prendere, avere o mantenere come moglie o come amante (
-prendere, avere o mantenere come moglie o come amante (anche in relazione con
. 'n vista ancor ti priega, / o santo petto, che per tua
lo suo ingegno, -avere qualcuno in simpatia o in odio. gliuole, a maria
le parole, le azioni, i gesti o l'atteggiamento, che una persona o
o l'atteggiamento, che una persona o un gruppo di persone (o anche
una persona o un gruppo di persone (o anche un animale) perseverino in una
anche un animale) perseverino in una condotta o si trovino o permangano in una determinata
perseverino in una condotta o si trovino o permangano in una determinata situazione o condizione
trovino o permangano in una determinata situazione o condizione o stato d'animo: in relazione
permangano in una determinata situazione o condizione o stato d'animo: in relazione con il
compì. pred. dell'ogg. o con un compì, di modo o di
. o con un compì, di modo o di stato in luogo figur.;
corrispondente al sost., all'agg. o al part. pass., rispetto
, impressioni, dalla vista di persone o di cose, dall'assistere a fatti
di cose, dall'assistere a fatti o avvenimenti, o anche da oggetti materiali o
dall'assistere a fatti o avvenimenti, o anche da oggetti materiali o da soggetti
o avvenimenti, o anche da oggetti materiali o da soggetti astratti o inanimati.
da oggetti materiali o da soggetti astratti o inanimati. monte, ii-380: nel
, 4-8: quando s'ode cosa o vede / che tegna forte a sé l'
dubbio, in una condizione di incertezza o di sospensione. c. scalini,
più in bilancia, dimmi segli è quello o pure un altro? -tenere in croce
, n. 15. -tenere lontano o lungi: distrarre da una preoccupazione,
. 12. -tenere, tenersi buono o in buona qualcuno: v. buono1,
34. mantenere in vita; lasciar vivere o continuare a far vivere (per lo
: sopra terra l'empio tenere, / o voi con la milizia pomposa, /
non avesse dato all'infermo verun soccorso o consiglio, indi com'ei fosse morto accompagnandone
altri mai foco, strai, prigione o nodo / sì vivo e acuto, e
boccaccio, vili-1-178: quanto possono, o per pigliare o per tenere, si studiano
: quanto possono, o per pigliare o per tenere, si studiano di piacere per
mamà,... tenendola in letto o in sedia, hanno obbligato me ad
avere, detenere, conservare qualcosa per sé o presso di sé, a propria disposizione
a propria disposizione, per proprio uso, o in custodia, in deposito, in
in affidamento; avere a disposizione ferri o mezzi. -in partic.: custodire un
-in partic.: custodire un documento o un oggetto (prezioso o che si presume
un documento o un oggetto (prezioso o che si presume ancora utile in futuro
mi s'atterri. sercambi, 1-i-297: o anima corrotta, che abandoni / la
, secondo che conducono le occasioni o la necessità; e però è buono espediente
noi. -risparmiare, non spendere o spendere poco denaro per metterlo in serbo
un beneficio. savonarola, i-15: o sacerdoti, udite le mie parole; o
o sacerdoti, udite le mie parole; o preti, o prelati della chiesa di
udite le mie parole; o preti, o prelati della chiesa di cristo, lasciate
il vino. 41. non restituire o non consegnare ad altri ciò che è
consegnare ad altri ciò che è dovuto o che è stato promesso o è stato ricevuto
è dovuto o che è stato promesso o è stato ricevuto in prestito, in
alle spese colle borse de'cittadini, cioè o col porre gravezze, o col tenere
, cioè o col porre gravezze, o col tenere le paghe del monte. caro
attacchi avversari, per rallentare il gioco o in attesa deh'arrivo dei compagni.
). 43. aver ricevuto o ricevere una lettera o un pacco.
43. aver ricevuto o ricevere una lettera o un pacco. guidiccioni, 5-128:
accettare ciò che viene presentato, offerto o donato (per lo più nella forma deh'
nella forma deh'imp. come invito o ordine di accettare un oggetto che si porge
. (che non si è voluto o non si è stati in grado di evitare
tien gl'inviti / se t tenere o t lasciar gli ha a far vergogna.
natura spirituale) a titolo di ricompensa o di premio o come dono (anche
a titolo di ricompensa o di premio o come dono (anche da dio)
46. possedere un bene (o anche un oggetto), per lo
; e di cercare chi tenga quelli luoghi o uomini o fiere, perciò che li
di cercare chi tenga quelli luoghi o uomini o fiere, perciò che li vedi disabitati
. 50. occupare (momentaneamente o stabilmente) un luogo, un territorio
in uno schieramento militare) un certo spazio o posto. dante, inf, 21-3
in partic. in un locale pubblico o su un mezzo di trasporto).
... dovunque ell'an- dava o in qualunque luogo si ritrovava, era da
ricoprire, esercitare una carica civile, militare o religiosa; avere una funzione, un'
. -fare le veci di qualcuno o di qualcosa; esercitarne l'ufficio,
famiglia. 54. detenere, esercitare o anche mantenere il potere, l'autorità
né quegli che da confusa moltitude furono eletti o per caso per violenza per frode si
di casa. 55. avere o mantenere, in proprio potere o sotto
. avere o mantenere, in proprio potere o sotto l'autorità d'altri, un
l'autorità d'altri, un luogo o un territorio. -anche con riferimento a
. -anche con riferimento a uno stato o a una città. novellino, xxviii-806
nel 1499. 56. controllare o difendere, durante un'operazione militare o
o difendere, durante un'operazione militare o di polizia (o anche eversiva),
un'operazione militare o di polizia (o anche eversiva), mediante lo schieramento
), mediante lo schieramento di truppe o di uomini in genere, una postazione
di uomini in genere, una postazione o un settore. serventese dei lambertazzi e
? 57. reggere, governare o amministrare un popolo, una città,
per loro medesimi, senza rispondere a'reali o alla reina di napoli. cobelli,
tenesse botega alla strata maistra de la piaza o in piaza, sia tenuto mundare innanti
475: saranno puniti coloro che avranno stabilito o tenuto nelle strade, sentieri, piazze
tenuto nelle strade, sentieri, piazze o pubblici luoghi, dei giuochi di lotteria
. 62. svolgere una lezione o un ciclo di lezioni, un corso
di fanciulli,... taccilo o altro ciò che bene sia. citolini,
giorni appresso dechiararono doversi tener nuova radunanza o dieta. pallavicino, 6-1-414: alessandro
-tenere consiglio, consulta di o su qualcosa: discuterne, dibatterne nel
una riunione, per lo più pubblica o ufficiale. novellino, xxviii-818: la
lor cause e querele / sommariamente, o qui, tempo avanzando, / or
/ or or le diffinisca, / o con messer equilio e con ser candido
non sieno corretti. 65. compilare o aggiornare con regolarità un registro, un
entrate e le uscite, le persone o gli oggetti che fanno parte di una categoria
quando non tenessi ragionamento de'passati sollazzi o non dessi loro qualche speranza di nuovi
68. prendersi e avere cura di qualcosa o di qualcuno; esercitarne il controllo o
o di qualcuno; esercitarne il controllo o la propria protezione. detto d'amore
del punitore: gli altri perché immaginarono o che egli avesse in grado che si tornasse
grado che si tornasse a lui prestamente o che non tenesse cura delle abbiette cose degliuomini
69. far conto, stima di qualcuno o di qualcosa; averne riguardo, considerazione
una fazione, un partito, tutelandone o consolidandone il potere o favorendone i disegni
partito, tutelandone o consolidandone il potere o favorendone i disegni. gherardi, ii-101
, una legge; osservare un divieto o un obbligo. statuto dell'università e
, 1-775: tu tieni il patto, o furfantello, / e ti perdono. svevo
. 74. non violare con parole o rumori. -tenere silenzio o il silenzio
con parole o rumori. -tenere silenzio o il silenzio: tacere. guido da
-osservare il silenzio (come regola monastica o pratica ascetica). cavalca,
altri conservi nel tempo memoria di qualcosa o di qualcuno. scalvini, 1-9:
di una nota (con la voce o con uno strumento). -anche per simil
mantenere costantemente, senza indugi, rallentamenti o cedimenti, un'andatura, un passo o
o cedimenti, un'andatura, un passo o una velocità. -anche con riferimento al
. 78. subire senza strapparsi o cedere un rammendo, una lavorazione;
frequenti? cosa leggi? da solo o in compagnia? quante volte? guizzano le
; indirizzare il cammino verso un luogo o una meta; seguire un percorso, una
. seguire un ordine nell'esposizione (scritta o orale) o anche nella disposizione di
nell'esposizione (scritta o orale) o anche nella disposizione di oggetti o persone o
) o anche nella disposizione di oggetti o persone o nella sequenza dei gesti e
o anche nella disposizione di oggetti o persone o nella sequenza dei gesti e dei comportamenti
atteggiamenti, i costumi. arrigo testa o giacomo da lentini, 409: vostr'orgogliosa
-tenere il mezzo, la via o la strada del mezzo-, seguirenendo pace con
traffico nelle un comportamento alieno da eccessi o equidistante filippine. g. gozzi, i-13-45
, alcuna volta, essere troppo buono o troppo savio o troppo ordinato è vizio:
, essere troppo buono o troppo savio o troppo ordinato è vizio: però,
procedimento; adottare un sistema di calcolo o di misura. g. villani,
-adottare in un'opera letteraria (o anche nella conversazione) un modulo o
o anche nella conversazione) un modulo o un registro espressivo; usare un linguaggio
; applicare alla stesura di un testo o a una traduzione determinati princìpi teorici.
di lussuria con sua sapienza temperare, o rifrenare li atti disconci.
in modo durevole e continuo; avere o mantenere un atteggiamento, una disposizione d'
, siano mai state locuzioni d'uso o che siano belle. pasolini, 1-2:
la stima che di me tieni, o demea. luzi, 17: una madre
vinta tiene fede, / sta salda o finge sulla terra. 85.
sulla terra. 85. avere o mantenere un determinato tipo di rapporto con
patti, trattati, interessi; avere meriti o obblighi di natura morale (in partic
di culto che avrà, sopra questioni o materie religiose, tenuta una corrispondenza con
, tenuta una corrispondenza con una corte o potenza estera, sarà, per questo
disgiunti e stranieri, che nessuna congiunzione o convenienzia con essa tengono. -tener
: l'ignoranza... tiene ditta o colla presunzione, o colla vanità,
. tiene ditta o colla presunzione, o colla vanità, o colla frivolezza; più
colla presunzione, o colla vanità, o colla frivolezza; più spesso colla miseria,
sue legittime sorelle. 86. avere o conservare inalterati nel tempo usi, costumi,
nel tempo usi, costumi, consuetudini o beni intellettuali, morali o spirituali.
, consuetudini o beni intellettuali, morali o spirituali. boccaccio, i-254: venga
6-204: egli primieramente quanto al duello o procurò di tener vive tutte le pazzie delle
longobarde leggi e di quelle di federigo o cercò di superarle col proprio ingegno.
. 87. stabilire, fissare o mantenere la sede, la dimora,
corte in un luogo; avervi un'abitazione o una data collocazione. testo in
, immagine, somiglianza, similitudine di qualcuno o di qualcosa: assomigliarsi. petru
di prenderlo. 89. presentare o mantenere una caratteristica (fisica o morale
presentare o mantenere una caratteristica (fisica o morale) o una particolare espressione del volto
una caratteristica (fisica o morale) o una particolare espressione del volto; avere
. dante, inf, 10-46: o qual che se'che 'l su tien di
e lucenti. 90. avere o conservare inalterate o ben visibili o riconoscibili
90. avere o conservare inalterate o ben visibili o riconoscibili determinate peculiarità o
. avere o conservare inalterate o ben visibili o riconoscibili determinate peculiarità o caratteristiche 0
o ben visibili o riconoscibili determinate peculiarità o caratteristiche 0 effetti (anche in relazione
; avere una forma, una dimensione o caratteri comuni con altri elementi. -in
: andammo a ricoverarci in un albergo o più tosto in una spelonca, che niu-
poco di non inutile disgressione per iscusare o vero per allegare, mediante quella poca notizia
-esprimere con convinzione e sicurezza, a voce o più spesso per scritto, un'opinione
più spesso per scritto, un'opinione o un'idea; sostenere una teoria o
o un'idea; sostenere una teoria o una tesi. -anche assol. e in
valutazione fortemente soggettiva in relazione alla realtà o al verificarsi o no di un fatto o
in relazione alla realtà o al verificarsi o no di un fatto o di un
o al verificarsi o no di un fatto o di un avvenimento). - in
, ritenere, considerare, giudicare, o anche supporre, presumere in un certo
6-i-483: gli uomini amano meglio leggieri o simulatori esser tenuti, che caparbi e
si tengono a vergogna se uno forestiere o altra persona giace co la moglie o.
forestiere o altra persona giace co la moglie o. cco la figliuola. cellini,
che lui ascolta e che prima o poi avrà prove più materiali per accusarmi.
dei meriti, degli obblighi di riconoscenza o del rapporto che intercorre, alla stregua
. -in relazione con un avv. o un compì, di modo, di
col compì, pred. dell'ogg. o con altri compì, indiretti che esprimono
di valore: avere una determinata stima o apprezzamento, valutare in un determinato modo
valutare in un determinato modo una cosa o una persona; darne una certa valutazione
, sollecita premura, cura attenta, o, per contro, di disprezzo, indifferenza
: né mai in alcun altro f>aese o tempo, furono in così grande onore tenuti
-tenere certo, per certo, per certissimo o per cosa certa, tenere fermo,
certa, tenere fermo, per fermo o di fermo, tenere indubitato, perindubitato,
tenere indubitato, perindubitato, per massima indubitata o indubitabile, tenere per chiaro, per
e condivisibile un'opinione; essere sicuri o convinti della veridicità o dell'attendibilità di
; essere sicuri o convinti della veridicità o dell'attendibilità di un'affermazione; reputare
sicuro che ogni consiglio e sentenza, buona o cattiva, fortunato o no, scontenta
sentenza, buona o cattiva, fortunato o no, scontenta chi dà e chi riceve
, da poco: considerare con disprezzo o indifferenza; disprezzare, spregiare.
spregiare. cavalca, 11-17: o anima mia, e's'apressima la tua
-tenere in conto, in pregio o in prezzo, in credito, instima:
appigliarsi, reggersi a qualcosa; poggiarsi su o contro qualcosa per sostenersi. pigafetta
il languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo / e guardo /
». -fondarsi su una persona o un principio (un'istituzione).
con quel ti disfoga / quand'ira o altra passion ti tocca! 97
astenersi da un atto, da una condotta o da un comportamento; moderare un eccesso
., per lo più in frasi negative o di signi
, per indicare l'impossibilità di reprimere o moderare un impulso, di trattenere una reazione
uonte, doman potrete veder se savio è o pazzo ». giraldi cinzio, 3-18
. -fare a meno di qualcosa o di qualcuno; sopportarne la mancanza,
99. stare, fermarsi, rimanere (o anche risiedere, dimorare, alloggiare,
lo più provvisoriamente) in un luogo o in una posizione rispetto a qualcuno o a
luogo o in una posizione rispetto a qualcuno o a qualcosa. a. pucci,
né potea alcun veder che si fare o dove andarsi, né ancora sopra la nave
equilibrio in una posizione (un oggetto o un'imbarcazione). giamboni, 8-i-114
pittasse poi l'uomo una grandissima pietra o altra cosa grave, 10 dico che quella
del segno. 101. comportarsi o continuare a comportarsi in un certo modo
102. trovarsi, stare, essere o mantenersi e permanere in una determinata condizione
permanere in una determinata condizione, situazione o stato d'animo (in relazione con
, con un compì, di modo o di stato in luogo figur. o con
modo o di stato in luogo figur. o con un avv.).
lontano, discosto, al largo: mantenersi o pasvisconti venosta, 153: 1
. procedere, avanzare (anche per mare o in volo), in una direzione
volo), in una direzione determinata o seguendo un itinerario o una rotta;
una direzione determinata o seguendo un itinerario o una rotta; dirigersi verso un luogo,
-mantenersi, nel procedere a piedi o con un mezzo di trasporto, da
mezzo di trasporto, da un lato o in un punto della strada. c
lontano, discosto: non avere rapporti o contratti con qualcuno; guardarsene. misasi
, fare una valutazione differente per eccesso o per difetto rispetto al giusto o a quelle
eccesso o per difetto rispetto al giusto o a quelle della maggioranza (per lo
misura di uno spazio, una quantità o un tempo con ampio margine di approssimazione;
anche nella locuz. tener duro) o anche a una profferta amorosa. cielo
vi faran sapere / se vi vorrete arrendere o tenere. lubrano, 1-72: allo
-sport. in una gara ciclistica, automobilistica o podistica, essere in grado di reggere
podistica, essere in grado di reggere o di replicare allo scatto di un avversario
sofferenze, malattie, ecc., o anche critiche, obiezioni, ingiurie (anche
105. fare resistenza, opposizione a qualcuno o a qualcosa; contrastare piani, disegni
magni tenesse duro; io direi che tu o l'aw. nicoletti faceste le seguenti
per un elogio, un successo (proprio o altrui), per il conseguimento di
, per il conseguimento di un obiettivo o anche per una propria qualità, fisica
anche per una propria qualità, fisica o morale; essere soddisfatto di qualcosa o
o morale; essere soddisfatto di qualcosa o di qualcuno. r. martini,
107. dare il proprio appoggio, diretto o indiretto, il proprio favore, il
adunanza, quale de'due colori rosso o verde si debba preferire. tenevano le
amare wagner? fenoglio, 5-ii-444: o delinquente anche tu tieni per gallesio? pasolini
a un proposito; attenersi a un ordine o a un suggerimento; dare fiducia a
improntare la propria azione a un principio o a un modello. anonimo, i-566
-essere unito dal punto di vista geografico, o essere contiguo; confinare. serventese
no. andare d'accordo; intrattenere o continuare a intrattenere rapporti di alleanza,
di dimestichezza; mantenere l'unità politica o la concordia di volere e di intenti
insieme. ni. essere connesso o in rapporto; avere relazione, attinenza
112. estendersi in un determinato luogo o per un determinato spazio (un territorio
(un serramento, anche un indumento o una calzatura). bartolomeo da s
, e si cammina su chiazze di polvere o terra. -restare teso, caricato
arbore, perocché le vette ovver non terranno o poco dureranno. soderini, iii-527:
(un'industria); essere economicamente interessante o vantaggioso (un settore).
per ragione di testamento e di codicillo, o per qualunque altra ragione possono più e