venat. sagoma per lo più di legno o di lamiera verniciata, che riproduce le
forma regolare nel cuoio, nella pelle o in altri materiali (detto anche stampo
netto il pezzo, lasciandovi un buco o tondo o variamente contornato. 9
pezzo, lasciandovi un buco o tondo o variamente contornato. 9. punzone
figura particolare, sia quadra, triangolare o simile, ai buchi. 10
. ciascuno dei fori, in genere sette o otto, del ferro del cavallo attraverso
comportarsi e dei sentimenti che sono abituali o peculiari di una persona o di un
che sono abituali o peculiari di una persona o di un certo gruppo di persone;
e può essere connotato in senso negativo o positivo, o anche denotare la derivazione
connotato in senso negativo o positivo, o anche denotare la derivazione o la discendenza
positivo, o anche denotare la derivazione o la discendenza o costituirsi come modello (in
anche denotare la derivazione o la discendenza o costituirsi come modello (in par- tic
, per indicare perfetta identità di carattere o comportamento, per lo più con intento
, tancien regime'. -di antico o vecchio stampo; dotato di virtù divenute
14. tipo di persona che possiede o manifesta in modo spiccato determinate caratteristiche.
dei suoi fiori di campo, / o vecchia patria, stampo / di poveri soldati
un evento che ne rivela l'origine o lo classifica in un determinato ambito.
stampo mafioso. -modello di vita o di comportamento. silone, 9-245:
esistente. 16. sensazione o impressione che permane nell'animo di una
che permane nell'animo di una persona o si manifesta nel volto, nel comportamento.
ne rivela l'originalità, la singolarità o la conformità a un modello, a
remote: il bambino abbandonato nel bosco o il cavaliere che deve superare incontri con belve
formazione di umelica nuova complementare di dna o dell'acido ribonucleico (rna).
tr. fare uscire un animale dalla tana o dal luogo in cui si è rifugiato
2. per estens. sollecitare o costringere qualcuno a uscire dal luogo in
uscire dal luogo in cui si è asserragliato o rifugiato. nievo, 386: saliti
in persona, e non per fargli o dirgli nulla, solo per vedere in faccia
vive nascostamente, in modo poco appariscente o isolato. dossi, iv-172: essi
trovare con qualche difficoltà un oggetto nascosto o poco visibile. moretti, i-141:
. 4. figur. individuare o accertare ciò che non risulta evidente.
luogo dove si era rinchiuso, nascosto o rifugiato (una persona). palazzeschi
di arresto nello sviluppo di un fenomeno o di un'attività. g. brera
mentali; fame venire meno la pazienza o la resistenza. guido delle colonne,
in consulta se si doveva andare ad incontrarlo o munirsi nelle piazze per stancarlo. botta
c. i. frugoni, i-13-9: o donna, o tal che la famosa
frugoni, i-13-9: o donna, o tal che la famosa argiva / penna stancar
santi, per indicare situazioni difficilmente sopportabili o comportamenti riprovevoli, oppure allo specchio in
. bernardino da siena, 167: o, io posso pigliar marito; che se
parleranno che lor istancarà: da due o tre dì in là non sarà chi parli
: così avviene di quel sapore che hanno o i componimenti di qualche ingegnoso poeta o
o i componimenti di qualche ingegnoso poeta o i discorsi di qualche profondo filosofo,
4-770: niuno specialmente più di lui seppe o dispor gli animi o raggirar le opinioni
di lui seppe o dispor gli animi o raggirar le opinioni o colorire i pretesti o
dispor gli animi o raggirar le opinioni o colorire i pretesti o accelerare il negozio
o raggirar le opinioni o colorire i pretesti o accelerare il negozio o stancarlo.
colorire i pretesti o accelerare il negozio o stancarlo. 7. intr. per
particella pronom. perdere le energie fisiche o mentali; affaticarsi. a. pucci
desistere da un'impresa, da un'iniziativa o da un'azione; seccarsi di compierla
temendo non fra via / mi stanchi, o 'ndietro o da man manca giri.
fra via / mi stanchi, o 'ndietro o da man manca giri. sacchetti,
il lavoro, per uno sforzo estenuante o per l'età avanzata. -anche in una
trovava sulla propria rotta un ambiente conosciuto o una scaletta che scendeva in giardino se
profuso nella celebrazione di una figura eminente o pestrema difficoltà di tale compito. bembo
tale compito. bembo, iii-566: o de le meraviglie a nostra etade / la
di una persona, di un comportamento o di una situazione. foscolo, xiv-296
che le possano produrre il tale aere o terreno, e così esso terreno si stancherà
di san rocco, ancorché nullo impedimento o pochissimo gli si desse, è sforzato fermarsi
incapace di reagire alle difficoltà delresisten- za o, anche, dell'età avanzata.
e insistente; fiaccarlo logorandone la pazienza o la resistenza fisica o psichica. -anche as-
logorandone la pazienza o la resistenza fisica o psichica. -anche as- sol.
, 20-110: avendo io stangheggiato un dieci o dodeci amici, che non potevano più
battaglia campale, ma operando con scaramucce o con locali attacchi di sorpresa.
-spossare con ripetute dilazioni di pagamento o con finzioni diplomatiche. guicciardini,
dire; se da lui, bisogna nasca o da mala disposizione verso el papa o
o da mala disposizione verso el papa o da qualche umore occulto, come sarebbe
questo stato in mano de'franzesi, o da volere con lo stangheggiarci (e di
in ciò anderìa avvertito, ne o sensazione di affaticamento, del venire meno delle
morali provocato da vicende lunghe e dolorose o anche da una guerra. tortora,
fantasia, di inventiva in un artista o in una cultura. firenzuola, 633
delle motivazioni per continuare in determinati atteggiamenti o convinzioni o della fiducia; rassegnazione.
per continuare in determinati atteggiamenti o convinzioni o della fiducia; rassegnazione. mazzini,
di nessuno. 4. insofferenza o insoddisfazione nel tollerare situazioni spiacevoli o troppo
insofferenza o insoddisfazione nel tollerare situazioni spiacevoli o troppo prolungate, nel continuare un'attività
prolungate, nel continuare un'attività faticosa o fastidiosa, nel perseverare in atteggiamenti che
stanchezza del povero lettore che si sfiata a o ^ ni pagina, quando anche non
5. fase di attenuazione della luce o delle tenebre. buzzati, 3-222:
indebolito, provato fisicamente da sforzi estenuanti o prolungati e avverte il bisogno di riposo
in partic. durante un lungo viaggio o anche per una malattia, per l'età
lo suo corpo sopra la terra disteso o per sua volontà o per forza d'ercule
la terra disteso o per sua volontà o per forza d'ercule, forza e vigore
un'urna il cener nostro / comprenda, o le stanche ossa abbian comune / silenzio
a causa di un'attività intellettuale prolungata o particolarmente impegnativa. dante, par.
privo di vivacità, offuscato dal sonno o dalla stanchezza, dal pianto eccessivo o
o dalla stanchezza, dal pianto eccessivo o dall'assiduità della contemplazione (gli occhi
ausilio di lei per qualche frase o parola lì per lì intraducibile. 3
. travagliato da un profondo malessere spirituale o psicologico; depresso; sfiduciato, deluso,
le motivazioni per continuare in determinati atteggiamenti o convinzioni. giano, xvii-603-7: or
, che ti scampi. -che trascorre o è trascorso nell'infelicità, nei travagli
è trascorso nell'infelicità, nei travagli o nelle fatiche; costellato da sventure, da
può pinger fuore? bellincioni, ii-176: o lume, o specchio, o sol
? bellincioni, ii-176: o lume, o specchio, o sol degli occni miei
ii-176: o lume, o specchio, o sol degli occni miei, / conforto
, / han potuto impedir la voglia o v1 passo / a la mia stanca solitaria
. insofferente, insoddisfatto, non più disponibile o infastidito, spazientito, stufo di tollerare
spazientito, stufo di tollerare situazioni complicate o difficili o spiacevoli (o anche la vita
stufo di tollerare situazioni complicate o difficili o spiacevoli (o anche la vita stessa)
situazioni complicate o difficili o spiacevoli (o anche la vita stessa) o la
(o anche la vita stessa) o la presenza di certe persone, di svolgere
un'attività, di perseverare in atteggiamenti o comportamenti non graditi dagli altri o mal
atteggiamenti o comportamenti non graditi dagli altri o mal sopportati o che non hanno la
non graditi dagli altri o mal sopportati o che non hanno la risposta desiderata,
; affievolito, venuto meno (il desiderio o l'impulso amoroso o, anche,
(il desiderio o l'impulso amoroso o, anche, vizioso). cino
soddisfatto al punto di cessare un comportamento o una sequenza di azioni (per lo più
filicaia, 2-2-25: de'miei danni / o impietosito, o stanco forse, o
: de'miei danni / o impietosito, o stanco forse, o sazio / è
o impietosito, o stanco forse, o sazio / è il destin.
che denota scarsa ispirazione e capacità creativa o espressiva (uno stile, un'opera)
6. figur. che scorre lentamente o ha la superficie priva di onde;
di cannone in un combattimento, a livello o sotto la linea d'acqua.
nemmeno li capisco. -accessorio di gomma o di metallo con cui si chiude il
. 2. per simil. oggetto o figura di forma cilindrica o tronco-conica.
simil. oggetto o figura di forma cilindrica o tronco-conica. tapini, i-166:
cime. -coltre di nube o smog che incombe su una valle,
sera, e i versi monchi e zoppi o le rime testarde, fatalità inevitabile di
forma del foro di colata in secchie o crogioli di acciaio, è munito di filettatura
munito di filettatura per avvitarvi l'asta o la spina. 9. medie.
una volta ad atene, l'anno 1930 o giù di lì, m'ero trovato
che chiude il condotto di un vulcano spento o quiescente (e in questo caso,
e mettasi qual si sia odorata materia o zafferano,... turando il foro
e fendendo la scorza, mettendovi sotto o foglie o alcuna altra cosa che lo riceva
la scorza, mettendovi sotto o foglie o alcuna altra cosa che lo riceva netto.
ma le straniere la pascono e queste o muoiono o gli si discioglie il ventre.
straniere la pascono e queste o muoiono o gli si discioglie il ventre. bergantmi
frammiste alla merce. -tara convenzionale o presunta: nel caso in cui il peso
venga stabilito convenzionalmente (in misura fissa o percentuale) e non è necessario constatarlo
dell'imballaggio venga fatta prima del confezionamento o dopo estratta la merce. - tara
sottoposto dell'arte de la lana debbia o vero possa comprare, o fare comprare,
lana debbia o vero possa comprare, o fare comprare, neuna lana da neuna
battaglie. muratori, 7-iii-379: 'tarra'o 'tara': voce de'modenesi, significante
12-i-cn: non le posso accettare senza rossore o senza tara. targioni pozzetti [in
4. malattia, anomalia, menomazione fisica o psichica grave trasmessa ereditariamente; difetto congenito
, insultante. y atteggiamento eccessivo o aberrante indotto da abiti mentali che si
mentali che si assumono esercitando determinati lavori o professioni. alvaro, 16-179:
». montale, 7-226: potrà o dovrà anche diventare un vero e proprio politicante
tenere il debito conto della sua influenza o importanza. rovani, i-851: anche
, / se gliele fa dir tutte, o v'è la tara.
, al di là delle enfatizzazioni convenzionali o interessate; crederne solo una parte.
che è, solemo iretbisogna sbatterne, o tararne, cioè fame la tara, come
la camicia nera fascista] la famiglia o il 'federale'. -contestare difetti a
dimmi se egual pena / ha ciascuna, o purfatto è lor tara. -fare
conto-, non essere oggetto di critiche o dicerie. pananti, 1-8: io
: accettarne anche gli aspetti meno favorevoli o piacevoli. cantoni, 571: capisco
, e di favellali, la latina, o la volgare. » « ella e
che ella è ne fa, nefa, o volete, come dice il patassio,
patassio, ne hai, ne hai, o come si parla volgarmente, la ronfa
tarache attaccate all'arcione e con due o tre uomini armati a canto.
come il dracondolo maggiore, over dragontea o serpentaria detta in castiglione taragontia e di
tarallo, sm. ciambella dolce o salata, tipica dell'italia meridionale,
, vino bianco, semi di finocchio o di anice, aromi piccanti, ecc.
'seccatoio'(dal lat torrère 'abbrustolire') o del gr. òàeatos 'sorta di pane'oppure
riconducibile a una base italica tar 'avvolgere'o, ancora, imparentata col fr.
pepati, su altri dei panini bianchi, o dei dolci secchi, antiquati e popolari
1 infanzia, coperti di croste azzurre o rosate e di stampini a forma di fiore
stampini a forma di fiore, ai rosellina o di stella. jovine, 2-30:
vengono risolte con accomodamenti fin troppo amichevoli o con la sostanziale indifferenza o confusione delle
troppo amichevoli o con la sostanziale indifferenza o confusione delle posizioni e degli interessi posti
di milano, iii-218: quel carbone, o 'malvat'della lin- guadocca [è]
come in una specie di ruota, o di corteggiamento cadenzato. 2.
di calci. 3. scritto o discorso prolisso e confuso, sproloquio.
f. f. frugoni, 4-117: o vaga canzone! / al mio calascione
muoversi disordinatamente (con riferimento a persone o anche a oggetti). verga,
si ritenevano procurate dalla puntura della tarantola o ai movimenti della danza che si soleva fare
tonno, in partic. conservata sott'olio o salata. -anche: sorta di
che concetto plebeo è questo di pigliare, o considerare 'ex professo'un libro, e
di cento cose notabili scerne solamente cinque o sei, che paiono da riprendersi, lasciando
pur troppo sa chiunque ha avuto qualche occasione o necessità di punto punto bazzicarli. redi
riferisce, che è proprio di taranto o del suo territorio. g.
. 2. che è nato o abita a taranto. - anche sostant.
ed ecco qui questo biondo di baresi, o di molli biechi tarantini.
voltarla con speditezza di 'tarantino'alla leggera o di velite marrucino arrotato in una decarchia
e convulsiva, simile alla corea minore o al ballo di san vito, conosciuta
soprattutto di flagellare il prossimo, collega o boia che sia, in un raptus collettivo
nelle locuz. avere la tarantola in corpo o nel cuore o nelle espressioni febbre o
avere la tarantola in corpo o nel cuore o nelle espressioni febbre o mal di tarantola
o nel cuore o nelle espressioni febbre o mal di tarantola). de marchi
: per indicare chi si agita scompostamente o si dimostra particolarmente irritabile o frenetico,
agita scompostamente o si dimostra particolarmente irritabile o frenetico, eccitatissimo, ecc.
, indietro e bum bum taratapùm.. o non ne posso proprio più dopo tanto
al processo di taratura (uno strumento o anche le tavole su cui vengono riportati
ant. defalcato da quanto non è dovuto o è stato pagato in più.
. che è affetto da una tara fisica o psichica. - per estens.:
scappavano via. -tremore, brivido o anche febbre, malattia causata dal freddo
sia il sauro detto in greco oaugóg, o oavqlg; se così è, ha
citeriore 44 opifici fabricano il panno detto 'peluscia o taran tola'(da taranto
2. mettere a punto una macchina o uno strumento di precisione. la
peso di una bobina vuota è noto, o viene dato per noto, sembrerebbe logico
: volessono cum lui tarare a dì o per parte del dì, che 'l decto
del dì, che 'l decto podestà o notaio o qual di loro per lo tempo
, che 'l decto podestà o notaio o qual di loro per lo tempo fosse sia
che è, solemo dire bisogna sbatterne o tararne, cioè fame la tara,.
e all'imboccatura del rodano, a marsiglia o a tolone, lo spettro crea panico
. tarasconése, agg. nativo o abitante della città francese di tarascona.
bot. genere di piante erbacee annue o perenni appartenenti alla famiglia delle composite,
chi calcola la tara di una merce o chi la pesa calcolando la tara. -anche
taratura, sf. operazione di gradazione diretta o di verifica a cui vengono sottoposti dispositivi
di verifica a cui vengono sottoposti dispositivi o apparecchi che si compie mediante il confronto
di indicazioni di massima, di disegni o schemi elettrici e / o elettroidraulici, operazioni
, di disegni o schemi elettrici e / o elettroidraulici, operazioni di verifica..
prescritte. -curva di taratura: diagramma o tabella che indica il rapporto esistente fra
si può passare allo spessore della piastra, o della parete, mediante curve di taratura
pellicole': consiste nella adattabilità, più o meno elastica, di una pellicola ad un
s. v.]: 'tarazùn'o 'tarazùm': voce onomatopeica che indica un confuso
, di colore rosso, con fiocco blu o nero al centro della calotta, che
ai bei castagneti di serra d'angrogna o ai pianpra,... a quei
, coppi ed embrici, comignoli esili o tarchiati. 3. dimin.
capo a'piedi tutta qualche un'anitra o fagiano o gallo d'india baretti, 3-23
piedi tutta qualche un'anitra o fagiano o gallo d'india baretti, 3-23: non
sera. 2. con passo o con movimento lento; pronunciando le parole
, 23-33: alcuni collo star cheti o col favellare tardamente in un certo modo.
, sm. disus. il procrastinare o il rimandare al futuro; ritardo, indugio
fiorio e biancifiore, 17: mecti [o dio] in core ad fiorio che non
di un fatto in un tempo successivo o futuro. s. agostino volgar.
cui si verifica rispetto alle previsioni o alle aspettative un evento. lombardelli,
de'suoi descritti travagli. -arrivo o consegna posticipata della corrispondenza.
, tardanza, indugio, negligenza, imperfezione o vero non perseveranza, trascuranza, dissoluzione
si debbe mai contrapesare con la lode o la prestezza o la tardanza degli artefici.
contrapesare con la lode o la prestezza o la tardanza degli artefici. romagnosi,
un congegno, di un oggetto mobile o degli astri. 4. locuz
ant. e letter. indugio, ritardo o esitazione nel compiere o con cui
, ritardo o esitazione nel compiere o con cui è stata compiuta un'azione prevista
stata compiuta un'azione prevista, richiesta o necessaria; il giungere in ritardo a un
il giungere in ritardo a un appuntamento o rispetto a un orario prefissato); temporeggiamento
/ se più faccio tardanza. galliziani o rinaldo d'aquino, 438: moro certamente
solite arti, / per far ch'o tomi indietro o 'l corso audace / torca
/ per far ch'o tomi indietro o 'l corso audace / torca in altre da
'l sito de 'l letto procede la velocità o tardanza. alfieri, 8-113: qui
del primo coi susseguenti... o la comparazione e proporzione del tempo della
dello stringimento, affinché la proporzione sia o nella celentà o nella tardanza della dilatazione
affinché la proporzione sia o nella celentà o nella tardanza della dilatazione e dello stringimento
suoi vasefiini, cagionano quindi il rallentamento o la tardanza del polso. 3.
lento e solenne di un componimento letterario o di una musica. giraldi cinzia,
novella anima fosse loro entrata nel corpo o almeno che il primo loro ingegno già
particella pronom. giungere in un luogo o a destinazione più tardi del previsto,
più tardi del previsto, del necessario o dell'auspicato; essere in ritardo rispetto
; essere in ritardo rispetto all'ora o al giorno stabilito o opportuno (spesso
rispetto all'ora o al giorno stabilito o opportuno (spesso in relazione con un
(spesso in relazione con un compì, o un avv. di tempo).
vi scrivo? e se tardo una o due settimane, vorrà dire perciò ch'io
vorrà dire perciò ch'io sono morto o malato? gadda conti, 1-433: un
-con riferimento a un mezzo di trasporto o alle merci trasportate. fenoglio,
fascisti. 2. procedere o muoversi lentamente o troppo lentamente, per
2. procedere o muoversi lentamente o troppo lentamente, per lo più rimanendo
lentamente, per lo più rimanendo indietro o attardato o rallentando la propria andatura.
per lo più rimanendo indietro o attardato o rallentando la propria andatura. dante
e può andare al punto opposto, o può prendere sentieri diversi, più o meno
, o può prendere sentieri diversi, più o meno deviando e tardando.
3. trattenersi in un luogo a lungo o più del solito o di quanto è
un luogo a lungo o più del solito o di quanto è opportuno; attardarsi,
lo più prolungando quanto si sta facendo o indugiando a partire o a mettersi in
quanto si sta facendo o indugiando a partire o a mettersi in opera. - anche
fare qualcosa, dare compimento a un'azione o raggiungere una determinata situazione o condizione
un'azione o raggiungere una determinata situazione o condizione oltre un certo limite di tempo
, in partic. necessario, conveniente o desiderabile. -anche: indugiare, esitare,
esitare, per lo più per incertezza o per timore. guittone, ii-xxm-30:
nievo, 9-150: perché il più ricco o il più gentil fra noi / a
, accadere, avere compimento, esito o effetto tardi, dopo un lungo lasso di
, dopo un lungo lasso di tempo o dopo un determinato limite di tempo (una
inganni e delusioni. -essere o trovarsi a disposizione in ritardo rispetto alla
a disposizione in ritardo rispetto alla consuetudine o alle necessità (il denaro, una
del denaro. -sopraggiungere tardi o più tardi (la morte).
tardata tanto. poliziano, 1-615: o sorda morte, ornai più non tardare:
successivo, in ritardo ciò che potrebbe o dovrebbe essere fatto, compiuto, detto
fatto, compiuto, detto, concluso o vissuto subito o in un determinato tempo
, detto, concluso o vissuto subito o in un determinato tempo; differire,
, ii-7-319: io non voglio tardarmi o rimetter di troppo questo divino piacere d'
4-37: guarda la mia povertà, o gloriosa vergine, e non tardare di rimovere
da più libri. -far germinare o maturare tardivamente una pianta (una condizione
il gelo. 9. ostacolare o trattenere durante il cammino; rallentare il
il passo, l'andatura di una persona o, anche, di un animale.
agg. differito rispetto al termine abituale o conforme alle aspettative, rimandato a un
a un tempo successivo; giunto tardi o in ritardo. giamboni,
tardata risposta. 2. indotto o costretto a muoversi o ad agire con
2. indotto o costretto a muoversi o ad agire con maggior lentezza o cautela
muoversi o ad agire con maggior lentezza o cautela. -anche: ostacolato, impedito.
braccio e della vita... deriva o dalla debolezza o dal troppo peso della
vita... deriva o dalla debolezza o dal troppo peso della persona. atti
e simili. 2. indugio o lentezza nel compiere un'azione, nel-
talora dovuta a scarsa capacità, timore o indolenza). - anche: temporeggiamento.
corre. 6. comportamento o atto compiuto in ritardo rispetto al tempo
7. andamento grave, pacato del discorso o del ritmo di un verso.
come a dire di due, di tre o al più di quattro. carducci,
tar- i, secondo che è libera o impedita. elucidano volgar., 118:
: ma state pur, perché tardi o per tempo, / lo sconterà. vico
sua maestà non tornò se non cinque o sei giorni dappoi, siccome molto più tardi
tempi i benefizi si confondevano colle 'precarie'o 'prestarle', oggidì 'livelli'; se non
che questi si concedevano per anni 29 o sino alla terza generazione, o ad
29 o sino alla terza generazione, o ad altri tempi, ed uopo era di
era di rinnovarli ad ogni quinto anno o più tardi. foscolo, ix-i-199: congetturarono
là non è chi si guardi / o stia di sé in ascolto. / quivi
partic.: sul finire del pomeriggio o in piena notte. boccaccio, dee
e l'approssimarsi della fine del giorno o, anche, di una scadenza,
scadenza; dopo il termine usuale, prevedibile o, anche, stabilito o ritenuto utile
, prevedibile o, anche, stabilito o ritenuto utile e necessario per dare inizio o
o ritenuto utile e necessario per dare inizio o compimento a un'azione, per giungere
tardi: nelle ore avanzate del pomeriggio o della sera. s. gregorio magno
entro il quale si presume che qualcosa avvenga o fino al quale si pensa che qualcosa
non vi è principio di dubbio che oggi o domani, o alla più tardi quando
di dubbio che oggi o domani, o alla più tardi quando vedrete la morte in
?; in aprile al più tardi; o, se pure dovevano farsi i conti
. 62. -non più tardi che o di: non oltre un dato limite
s'io / son per tardi segiurvi o se per tempo'. / ella, già
nel tardo pomeriggio, verso sera (o anche, meno comunemente, in tarda serata
d. carafa, 307: tard'o mai li omini inveterati in vizi se cor-
a pigliar in odio il marito, tardi o mai tornerà ad amarlo. fiamma,
poi che l'ha presa da dovero, o tardi o non mai la lascia.
l'ha presa da dovero, o tardi o non mai la lascia. -tardi
tempo non troppo lonta- no; prima o poi. tiepolo, lii-1-72: parendogli
le ragioni sue e che possa aspettar tardi o per tempo quella spedizione che da un
6-2: ma state pur, perché tarai o per tempo / lo sconterà! »
affezionati pachidermi tardigradi in parata pubblicitaria, o stravaccati nell'arena del circo in una sosta
1 mm), con corpo ovale o allungato rivestito da una cuticula periodicamente mutata
di zampe non articolate dotate di unghie o cuscinetti adesivi; all'apparato boccale sono
stiletti per perforare la parete di cellule vegetali o la cuticola di piccoli animali di cui
ogni venti cinque rotiferi si incontrano tre o quattro tardigradi. lessona, 1438:
si trasforma in penne di aquila, o nelle fibre inerti del tardigrado, egli
vattisneri, ii-471: ma se acqua fredda o poco men che diacciata v'intrudiamo [
chi ci assicura che invece di sciogliere o di scacciare o di cooperare e scacciare
che invece di sciogliere o di scacciare o di cooperare e scacciare gli umori tardigradi
di cooperare e scacciare gli umori tardigradi o stagnanti,... non operino all'
dei tardigradi. -che ha intelligenza limitata o lenta nella sua attività. delfico,
lentamente, pronunciando con indugio le parole o inframmezzando il discorso con pause. -anche
lentezza, indugio, esitazione neu'agire o nel decidere; scarsa sollecitudine o ritardo
agire o nel decidere; scarsa sollecitudine o ritardo nell'operare. bartolomeo da
del corpo, quanto dalla tardità o velocità della mia fantasia; però va
, mollezza, sonnolenza, oziositade, indus'o, tarditade, negligenza in perfezione,
2. lentezza nei movimenti di una persona o di un animale. anonimo,
ma naturale niente ha in sé di bene o di male morale, appunto perché ella
rispetto a quanto sarebbe giusto, opportuno o conveniente. pascoli, ii-108:
porta del purgatorio egli vide andar lentamente o sedersi stanche anime che si conversero bensì
: benché tardivamente, dediche di componenti o esercizi in omaggio ai maestri europei che
che germoglia, fiorisce, fruttifica o matura in ritardo rispetto alla nor
e alcuni settembri ni, o autunnali, che maturano più anticipatamente degli altri
come sono gli ottati, gli albaneli, o siano albi, perché entrando in
2. che avviene, permane o si manifesta oltre il periodo consueto o
o si manifesta oltre il periodo consueto o previsto (un fenomeno climatico, una
gli uccelli dell'estate per i troppo tardii o primaticci freddi si muoiono, e quelli
. che viene compiuto, che si manifesta o che si verifica troppo tardi (e
tardivo laticlavio. che viene effettuato o che si manifesta in un'età piu
venisse poi fuori con qualche innamoramento tardivo o matrimonio strampalato. betti, i-584:
[bachi] tardivi ed infingardi, o perché restarono addietro, o perché essendo di
infingardi, o perché restarono addietro, o perché essendo di corpo più grosso e
e personale specializzato, 1 bambini paralitici o tardivi, ottenendo risultati sorprendenti. 9
, 5-53: s'era più tardo o poco più lontano, / non giugnea a
prudenza, in modo sostenuto, grave o, anche, con grande difficoltà dovuta
e la lingua a pronunciare ogni suono o dolce o aspro, o veloce o tardo
lingua a pronunciare ogni suono o dolce o aspro, o veloce o tardo, o
ogni suono o dolce o aspro, o veloce o tardo, o dentale o gutturale
suono o dolce o aspro, o veloce o tardo, o dentale o gutturale che
o aspro, o veloce o tardo, o dentale o gutturale che si fosse.
, o veloce o tardo, o dentale o gutturale che si fosse.
è quasi ogni omo avaro rendendo tanto o meno de quel che prende, e le
: chi ebbe più finezza d'ingegno, o pose più sottile e faticoso esercizio nel
sebben tardo di parola, ed altri due o tre, ma son pochi. 4
sentimenti, a partecipare ai problemi altrui o ai valori morali o spirituali; che
ai problemi altrui o ai valori morali o spirituali; che non cede a un impulso
un impulso; paziente (una persona o l'indole, il temperamento).
a creder sete e stolti, / o gente grossa, infedele e orba, /
, 251: giesù disse loro: « o stolti e tardi di cuore, a
debole il pensiero. firenzuola, 865: o 'ngegni tardi e loschi,
quando non tenessi ragionamento de'passati sollazzi o non dessi loro qualche speranza di nuovi
che si manifesta senza la necessaria sollecitudine o si attua o è compiuto dopo il tempo
senza la necessaria sollecitudine o si attua o è compiuto dopo il tempo considerato opportuno,
dopo il tempo considerato opportuno, necessario o desiderabile rivelandosi per lo più inutile (
atto); differito rispetto al termine abituale o conforme alle aspettative o anche a quello
al termine abituale o conforme alle aspettative o anche a quello dovuto per un ordine,
tardo e vano. -che scorre o sembra scorrere lentamente (il tem- po
non so fare schermi / di luoghi tenebrosi o d'ore tarde. s. gregorio
9. che si verifica, avviene o si diffonde oltre un lasso di tempo
lungo a partire da un dato momento o al di là dell'età ritenuta consueta (
10. che si sviluppa, fiorisce o matura dopo la stagione consueto o è
fiorisce o matura dopo la stagione consueto o è tardivo rispetto ad altre specie (una
. 11. prossima alla fine o che si prolunga oltre i termini stagionali
occupazioni mi riportavano a venezia d'estate, o nel primo autunno, o nella tarda
estate, o nel primo autunno, o nella tarda primavera. pratolini, 3-105:
la fase declinante di un periodo storico o culturale, l'epigono di una civiltà,
culturale, storico, economico; che risale o è vissuto o ha operato in un
economico; che risale o è vissuto o ha operato in un periodo posteriore a quello
studiare la pianta di abitati medioevali, o anche di più tardi, rerinascimentali.
nto secondo un tardo romantico che vuole o deve riempire delle forme troppo grosse:
usuale, necessario, opportuno, previsto o desiderabile per compiere un'attività, per intraprendere
ai parer di colui / che disiando o temendo l'aspetta. tebaldeo, cap.
avarizia. -dopo l'ora prevista o fissata, in ritardo. lorenzo de'
nelle ore avanzate del pomeriggio, della sera o anche, genericamente, di una fase
. -tardi rispetto a determinate esigenze o situazioni. giusto de'conti, i-107
le qualità dell'ulivo] in precoci o 'primaticce', in tarde o tardine', dal
] in precoci o 'primaticce', in tarde o tardine', dal che ne segue che
, iv-411: tranne qualche altro campione maschio o femmina di gioventù ormai tardone che con
, strenuamente, per la civiltà tardo-romana o, se si vuole, protoromanica e
region. che è di scarsa qualità o valore; malandato (con riferimento sia a
cosa di poco buona qualità, e tanto o quanto guasta, o materialmente o moralmente
qualità, e tanto o quanto guasta, o materialmente o moralmente... 'ha
tanto o quanto guasta, o materialmente o moralmente... 'ha le gambe un
genere di metallo e che reca incisi o impressi iscrizioni, nomi, sigle,
sulla porta d'ingresso di un'abitazione o di uno studio professionistico.
roma in base al numero, pari o dispari, delle targhe è piena di suggestione
. -piccola placca di metallo rettangolare o ovale applicata esternamente a diversi tipi di
. piccola lastra di marmo, di maiolica o di altro materiale su cui è impresso
competizioni sportive, di gare, di concorsi o consegnato in segno di riconoscimento del valore
valore dimostrato nello svolgimento di un'impresa o per servizio prestato in un'azienda,
5. scudo di legno rettangolare o ovale (largo alla cima e stretto
stretto al fondo) spesso rivestito di pelle o di tessuti pregiati e decorato con fregi
difesa, di protezione in un'attività o in un contrasto dialettico. oliva,
nell'architettura rinascimentale, iscrizione, stemma o motivo decorativo, per lo più inserito in
l'altro un quadro, dentrovi o teste di buoi secche, o trofei o
o teste di buoi secche, o trofei o maschere o targhe o altre
o teste di buoi secche, o trofei o maschere o targhe o altre fantasie.
di buoi secche, o trofei o maschere o targhe o altre fantasie. 7
secche, o trofei o maschere o targhe o altre fantasie. 7. tose
. grossa fetta di pane, di focaccia o di carne. fanfani [s.
anche a grossafetta di pane, di prosciutto o simili. fucini, 145: dunque,
= dal provenz. targa 'scudo di legno o di cuoio', di origine germ.
fornire di targa di circolazione un autoveicolo o un motoveicolo. = denom.
circolazione che identifica in partic. la città o la provincia di immatricolazione (un veicolo
. -scherz. decorato con una o più etichette che i grandi alberghi usavano
la giornalista non è legata a questo o quel partito. targatura, sf
. contra qualunque ritrovati con l'arme o senza, i quali non stessero pazienti a
quali non stessero pazienti a lassarsi cercare o resistessero... senza pena offendere nella
desi un gran pietrone in forma di targone o sia d'un peduccio di volta,
le foglie bislunghe a uso di targa, o per qualunque altra ragione.
questione che non sia quella del gallo o dello stile biblico 'interrotto'e 'gonfio'.
, e il dodeci tari al ducato o scudo. genovesi, 4-52: la moneta
. 2. placca di metallo o altro materiale applicata sulla porta dell'abitazione
altro materiale applicata sulla porta dell'abitazione o a lato di essa vicino al campanello,
anche il nome di chi vi risiede o della ditta che vi ha sede.
di metallo usata per stampare a inchiostro o a secco su fascette e cartellini indicazioni
4. fis. sostanza solida, liquida o gassosa utilizzata come bersaglio di un fascio
, tr. neol. fornire qualcuno o qualcosa di un target. 2
nella quale stanno alcuni seminuli fissati ad elaterii o filamenti elastici. = voce
targonàio, sm. ant. fabbricante o venditore di tar- goni.
di grandi dimensioni, di forma rettangolare o ovale, rivestito di pelle e dipinto con
in origine veniva lasciato in dono un targone o un'arma simile). archivio
usata per rinforzare le rive di fiumi o canali, per sviare acque correnti, per
asse, pancone target. da difesa o riparo ne'fiumi. gulliver [giugno
14: è opportuno considerare che -bastone più o meno sottile e lungo impiegato per '
. che è relativo, proprio a una o più tariffe. gramsci
. sm. tabella dei prezzi di beni o merci, dei com-, pensi pattuiti
di ricercare le cause di questo corso o prezzo popolare che si vede dare alle monete
od entrare se non per saldare il debito o il credito del commercio al fine dell'
ii-749: quali siano i prezzi liberi o tariffati ai quali vendesi il pane di diverse
: capo tariffista di traffico nazionale e / o intemazionale o tariffista autonomo per traffici internazionali
di traffico nazionale e / o intemazionale o tariffista autonomo per traffici internazionali. tariffògrafo
]: 'tarinco': pezzo grosso, catollo o simile. è dell'uso comune a
), sf. prezzo di un bene o di un servizio stabilito da imprese pubbliche
, da produttori con vincoli di cartello o altri accordi (tariffa d'incasso,
si applica, dell'im- posta doganale o della imposta daziaria (ora abolita)
(ora abolita) che varia, o variava, a seconda delle categorie di merci
delle categorie di merci (tariffa daziaria o di dazio, tariffa doganale). -anche
l'insieme delle misure delle imposte daziarie o doganali, differenziate a seconda delle categorie
da un privato imprenditore per le merci o i servizi da lui offerti; l'insieme
differenziati a seconda del tipo di merce o servizio. -anche: il testo scritto che
. -tariffa unica, discriminata-, invariata o variabile a seconda del servizio.
spezie e qualità 6. elenco o fascicolo e sim. che riporta le varie
suddetto nume d'arno, arrivando al porto o ripa tico di signa,
signa, e dando quivi fondo con mercanzie o altre vettovaglie, sia tenuto e obbligato
sia tenuto e obbligato, remossa ogni eccezione o contradizione pagare... le somme
tariffare, tr. sottoporre a una tariffa o a una tassa. cantini, 1-30-28
è amara la difende molto della brama o tarla che fa il legnamme. bruno,
, sforacchiare (con riferimento a tarli o, per estens., a tarme,
3. tormentare, affliggere incessantemente o a lungo (un sentimento, un'
più odorifere. crescenzio, 2-1-6: o si rompono, o si fragidano, o
crescenzio, 2-1-6: o si rompono, o si fragidano, o si tarlano, o
o si rompono, o si fragidano, o si tarlano, o si storcono messisi
o si fragidano, o si tarlano, o si storcono messisi in opera, per
freddo, alcuni al caldo, e così o a luna crescente, o scema non
e così o a luna crescente, o scema non tarleranno. -essere intaccato
lacunoso, raccontare fatti in maniera carente o errata (una narrazione, un testo)
delle volte una cattedra di legno piu o meno tarlato, più o meno verniciato.
di legno piu o meno tarlato, più o meno verniciato. d'annunzio, iv-2-795
. d'annunzio, v-1-629: come vedete o forse non vedete, ci sono concordanze
piedi, appoggiati ai muri, in una o parecchie file, molti hanno i loro
, altri sono avvolti in semplici camicioni o sudari. 2. per simil
le ulcere che hanno durano un anno, o più, è necessario che patiscono corrompimento
: occorre talvolta che 'l dente putrefatto tarlato o forato dolendo eccessivamente, e causando fetore
sulla tela. si prende del tarliccio o della tela ben liscia, ed allorché si
paiarina, la lubiana, la canavazza, o
lombarda, o vercellese, la tarlice, e sue maniere
2. corrotto, degradato moralmente o spiritualmente (l'anima).
quello adulto, vivono nel legno secco o fresco, di cui si nutrono scavando com
, 230: fereo fu come il sorco o come il tarlo, / che nascoso
: voglio favellarle di quei vermi, o ver tarli, che rodono le tavole
, sia lo stesso che la 'tignuola'o il 'tarlo'. algarotti, 1-vii-239:
una memoria, dentro la quale, o la tarma o il tarlo lavora.
dentro la quale, o la tarma o il tarlo lavora. medesimo e sorprende
cossidi). -tarlatura del legno o, anche, della carta (provocata
edifizio / scuopre a tempo talor tarlo o fessura, / l'incola attento a ripararne
pongano queste polveri, cioè mortine secca polverizzata o pezza di lino arsa, o cuoio
polverizzata o pezza di lino arsa, o cuoio concio arso, o putredine di legno
lino arsa, o cuoio concio arso, o putredine di legno corrotto, la quale
denti; patologia disgregativa dei tessuti ossei o consuntiva delle cartilagini. - anche con
di denti / thè non mi giova o canfora... /...
tutte quelle perfezioni che può mettervi pittore o scultore. 5. effetto debilitante di
hai sofferto i duri stenti / della miseria o l'ira / di villani parenti,
ira / di villani parenti, / o il tarlo roditore / di lento morbo?
di rapporti, di compromissione di una situazione o condizione. a. pucci,
re carlo. sacchetti, 262: o primo iano, qual maligno tarlo / ha
, il tarlo, il veleno, o cos'altro si voglia, che ormai minaccia
per le sorti di altre persone, o di un'istituzione, per il mantenimento
di determinati valori, ecc. (o, anche, categoria di persone,
nostra / tu fusti sempre il tarlo, o vivo o morto! f. galiani
tu fusti sempre il tarlo, o vivo o morto! f. galiani, 4-239
da stati d'animo, passioni, sentimenti o situazioni esterne. -in partic.:
esterne. -in partic.: passione amorosa o desiderio insoddisfatto, deluso o non ancora
passione amorosa o desiderio insoddisfatto, deluso o non ancora appagato; sentimento di gelosia
anelito. niccolò cieco, lxxxviii-ii-198: o misera [ingratitudine], sfacciata,
apre a'tuoi sotto il terreno, / o l'aier si corrompe pur del nome
, i-29: e1 tuo vaso [o tiepido] è tutto perforato, ed
cuore e glielo rode in modo che presto o tardi non resiste più e te lo
sapea farlo. -concezione eretica o blasfema. fagiuoli, ii-42: chi
special- mente quando nella punta della parete o nei quarti appaiono dei piccoli forellini,
/ che ne 'l vulgo iscorretto -cianci o ciarli, / che qual saggio esser
, iii-4: che la forma delle ulcere o sferica o fisto- lare, e che
: che la forma delle ulcere o sferica o fisto- lare, e che l'antichità
i greci chiamano telephie chironte discepulote, o tariose, con la mistione delle medesime
che non basta né prosa né carme / o numerar quanti ne andaro a terra.
favole appena / scampano dalle tarme, o non mai letti, / o nell'erme
tarme, o non mai letti, / o nell'erme scansìe sepolti e chiusi
delle api presente nei favi dell'alveare o nei magazzini. 3. ant.
fino sta la tarma (certa ricchezza o squisitezza non preserva da corruzione, se pure
, corrompersi per l'azione di parassiti o di agenti naturali (una sostanza vegetale
. tarmadó). roso dalle tarme o dai tarli, intaccato, perforato o
o dai tarli, intaccato, perforato o guastato da essi (il legno, la
voce registrarsi ne'tarmati fogli de'concili o arausicano, o sardicense, non veduti da
tarmati fogli de'concili o arausicano, o sardicense, non veduti da me? e
: nello sfracellamento di questa tarmatasocietà, domani o dopo domani, se dio vuole, faremo
proprietà di tenere lontane le tarme o di impedirne l'azione a danno delle
agg. tose. rovinato dalle tarme o, anche, dai tarli; tarlato.
agg. tose. bucherellato dalle tarme o dai tarli. viani, 14-91
pianta della famiglia aracee (colocasia esculenta o antiquorum), originaria dell'asia tropicale
. citati, 13-61: appoggiato al camino o se duto sulla sua vecchia
protestare vivacemente, lamentarsi, recriminare, o, anche, crucciarsi in partic. a
qualche volta avviene che si tengano offesi o ingiuriati da qualcuno, con una pazza volontà
alterarsi, sgridare, montar in collera, o simili. -trovare da ridire; fare
disperatamente male: « siamo arcifritti, o regina ». g. manganelli,
10-118: nel caso che sia venerdì o martedì, decide di amare alla follia
/ che quando in ozio son soli, o che perdono / il tempo a scacchi
perdono / il tempo a scacchi, o sia a tarocco o a tavole, /
tempo a scacchi, o sia a tarocco o a tavole, / o le più volte
sia a tarocco o a tavole, / o le più volte a flusso e a
lecito d'ingannare: ne la primiera o ne'tarocchi o pur in quella che
ingannare: ne la primiera o ne'tarocchi o pur in quella che si fa talora
di un carlino in quarto a tarocchi, o a trionfi o a sminchiate che si
in quarto a tarocchi, o a trionfi o a sminchiate che si sia: che
, altresì, quei piccoli fuscelli di legno o di ferro che, infilati nella guaina
. 2. piccola asta di legno o di ferro che forma gli sca- essere
forma gli sca- essere il matto fra o nei tarocchi, stare come il matto
che rin. asta di ferro o di legno duro tornito fissata orizzontalmente alle
-tarozzo da fiamma: piccolo cilindro di legno o di dini delle scale di stiva,
manicotto cavo galleggiante, di solito di legno o di materiale plastico, che riveste tratti
la criniera corta e il mantello grigio o bruno, che d'inverno assumeva un
po'dell'arguto; essendo il circoncidere o tarpar delle ali, impedimento al volare
sanguinava. -strappare le piume (o parte di esse) a un uccello,
v. monachi, cxxxv-69: « o buon apollo, di me lauro fanne
vola loro in grembo, lo vogliono o tarpare o legare. -estirpare i peli
loro in grembo, lo vogliono o tarpare o legare. -estirpare i peli.
.. almen mi mozzi un braccio, o un piè mi tarpe. bacchetti,
renitenti a sborsar la taglia, un orecchio o una mano, che venivan recapitato ai
di un fine, nella pratica della virtù o, anche, nell'espressione territoriale;
p. a. franceschi, 8: o si trovasse chi me la leggesse [
presente suo starsene. 5. limitare o far venire meno una facoltà, un'inclinazione
un potere a qualcuno impedendogli di agire o di esprimersi liberamente; tenere a freno
fu un po'tarpato il 'burlesque'; o 'burlesk', come lo scrivono americanamente. e
. specie di trifoglio (medicago intertexta o maculata). 0. targioni
di volare soprattutto mediante la spuntatura o la mozzatura delle penne remiganti (un volatile
casa farà seguendo un parpaglione tarpato, o volgendo uno uovo infiniti mille più bellissimi
pemiconi e dei fagianotti tarpati dal falcone o ritenuti da rinsidie, e dàtogli la
-roso dai tarli (una trave) o dalle tarme (un tessuto).
alte bellezze amate, / lungo il metauro o in riva al mar tirreno, /
. -inibito nelle proprie capacità, possibilità o poteri, per lo più eccessivi,
un testo letterario di parti in eccesso o inopportune. tommaseo [s. v
(per lo più nelle espressioni rupe o rocca tarpea, per cui v. anche
2. sf. la cima o il colle del campidoglio. -anche in
tarquìnènse), agg. che è nato o è vissuto nell'antica città etnisca di
un'epoca leggendaria che i tarquiniesi o tarquiniensi, tarquinii, tarquizi, erano a
riferisce all'antica città etnisca di tarquinia o al suo territorio; che si trova in
tarquiniese. -che è nato o è vissuto nell'antica città etnisca di
un'epoca leggendaria che i tarquiniesi o tarquiniensi, tarquinii, tarquizi, erano a
tarquìnio, agg. che è nato o è vissuto nell'antica città etnisca di
un'epoca leggendaria che i tarquiniesi o tarquiniensi, tarquinii, tarquizi, erano a
tarquìzio, agg. che nato o è vissuto nell'antica città etnisca di
un'epoca leggendaria che i tarquiniesi o tarquiniensi, tarquinii, tarquizi, erano a
nel corso della riforma amministrativa dell'impero o, anche, alla più vasta e antica
tarraconése), agg. che è nato o vive a tarragona, città della spagna
tarsectomìa, sf. chirurg. asportazione totale o parziale delle ossa che costituiscono il tarso
). tarsènse, agg. abitante o nativo di tarso, antico capoluogo della
una specie d'ignoranza, secon- o gli cabalisti e certi mistici teologi..
. salvini, 6-100: 'tarsese'o 'tarsio': colui che è nato in tarso
'tarsio': colui che è nato in tarso o cittadino di tarso. =
. l'intarsiare; tecnica, arte o lavoro dell'intarsio (anche nella locuz.
, alcuna conglutinandosi, et altre improntandosi o delineandosi, et ora in ricamo o
o delineandosi, et ora in ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in
ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in piano, e per talora in
proposito annettere alla considerazione de'pittori a tempera o a olio certi generi di pittura meno
sguardi. 4. scritto, discorso o ragionamento costituito da un accostamento per lo
, citazioni, ecc. presi in prestito o imitati da autori diversi. buonarroti
detto di scritti, composti di pensieri o periodi tolti da altri autori, o
pensieri o periodi tolti da altri autori, o di frasi prese da questo o quello
, o di frasi prese da questo o quello. 'l'ode a dante del giusti
. ant. provvista, riserva di beni o di denaro accumulata nel tempo.
= deriv. dall'ar. tar$ì''commettitura'o 'incrostazione', da rà§§a 'commettere'o 'incrostare'
'commettitura'o 'incrostazione', da rà§§a 'commettere'o 'incrostare'. tarsiàio, sm.
tarsiaménto, sm. ant. tecnica o lavoro d'intarsio. filarete, 1-i-81
tesauro, 2-570: puoi tu pingere o scolpire o tarsiar di connesso la favola
, 2-570: puoi tu pingere o scolpire o tarsiar di connesso la favola di ganimeae
2. figur. riempire di lividi o ferite una persona, con percosse o
o ferite una persona, con percosse o bastonate. baldovini [tramater]:
che nel mondo v'è di consistenza pesa o di moto inesausto che si linea e
che si linea e si dintoma vibrando, o di colore rutilante o tarsiato, e
dintoma vibrando, o di colore rutilante o tarsiato, e immobile, o di svallar
rutilante o tarsiato, e immobile, o di svallar di luci nel mondo.
tarsiatore, sm. ant. artista o artigiano che pratica la tecnica dell'intarsio
che imitavano lo stile de'tarsesi, o oratori o poeti che e'fossero, tarsici
lo stile de'tarsesi, o oratori o poeti che e'fossero, tarsici si appellarono
e talora artificioso) accostamento di citazioni o elementi provenienti da fonti letterarie diverse.
grandi, orecchie prive di pe- o, dita con punta allargata, eccetto il
come conseguenza di una malattia della cute o della congiuntiva, mentre è di
congiuntiva, mentre è di natura tubercolare o sifilitica se primitiva. 2
dividono in tre parti; in tarso o pedio, in metatarso ovvero metapedio, e
quella che viene subito dopo la gamba o che è determinata dalle dita.
in molti articoli ed è terminato da una o da parecchie unghie, uncini, pinze
da parecchie unghie, uncini, pinze o spazzole che servono all'animale per organi
di presa, di locomozione sopra corpi lisci o sull'acqua, ecc. gozzano,
per estens. 'disposizione delle dita del piede'o 'delle ciglia'o anche 'palpebra'.
'disposizione delle dita del piede'o 'delle ciglia'o anche 'palpebra'. tarso2,
per la maggior parte di tarso (o quarzo come lo chiamano i litologi tedeschi
genere tarsonemo; sono parassiti di piante o di insetti; i maschi sono eteromorfi e
(come l'avena, le graminacee o il tè). = voce
le parti del dottore, del procuratore o del giudice; il costume originario
it., ii-370: certi caratteri o caricature tipiche del popolo, come tartaglia
ripetendo più volte le sillabe, o alterando i suoni, per difetto naturale o
o alterando i suoni, per difetto naturale o per timidezza, per emozione, ecc
di coloro i quali per vizio naturale o accidentale non possono proferire la lettera r,
dice... più fiorentinamente trogliare, o barbugliare, e di più tartagliare.
'ta, ta, ta, ta'o simili; onde fu fatto questo verbo.
. 2. tr. esporre o pronunciare confusamente, stentatamente un discorso o
o pronunciare confusamente, stentatamente un discorso o una frase. abba, 1-27:
. pronunciato con difficoltà, a stento o, per estens., in modo
2. per estens. che parla o pronuncia in modo stentato una lingua,
mesura. 2. pronunciato balbettando o in modo stentato (una parola)
'stoffa mista di lana e lino', o accostabile al fr. tarlatane (v.
e asta di fiocco, due fiocchi o polaccone e contropolac- cone.
che niuno possa esser riconosciuto per capitano o padrone di alcuna nave, pinco, barca
, pinco, barca, tartana, o bregantino di portata sopra 250 salme, che
pescare... con due barche, o siano tartane pescareccie unite all'uso,
a seconda della trama della rete più o meno fitta rispettivamente tartana spessa o chiara
più o meno fitta rispettivamente tartana spessa o chiara). padula, 453:
, sm. grossa tartana per la pesca o per il carico. papi,
[dante], i-125-7: torte battute o tartere o fiadoni. ordinamenti intorno agli
], i-125-7: torte battute o tartere o fiadoni. ordinamenti intorno agli sponsali ed
due vivande, intendendosi per vivanda solcio o gialatina o tartara. spese per la
vivande, intendendosi per vivanda solcio o gialatina o tartara. spese per la mensa dei
potassa. lessona, 1439: 'tartarati'o 'tartrati': sali formati dalla combinazione dell'
sali formati dalla combinazione dell'acido tartrico o tartarico colle basi. = deriv
proprio, che si riferisce al tartaro o, più genericamente, al regno dell'oltretomba
secondo la tradizione mitologica greca e romana o anche, estensivamente, ah'inferno della
rende ragione. ariosto, 9-91: o maladetto, o abominoso ordigno, /
. ariosto, 9-91: o maladetto, o abominoso ordigno, / che fabricato nel
acqua] che col mezzo dell'evaporazione, o precipitazione; o con gran lunghezza di
col mezzo dell'evaporazione, o precipitazione; o con gran lunghezza di tempo come succede
.. è il tallo quando apparisce composto o ricoperto di sottile polvere...
di sottile polvere... tartaroso o tartareo..., quando è
di polvere aderente, a guisa di stalattite o ai sostanza facilmente polverizzabile. =
proprio, che si riferisce ai tartari o, in senso generico, ai popoli centroasiatici
bicarbonato di soda e d'acido tartarico o citrico, e tenerli chiusi separati entro
da tartari. martello, 6-ii-736: o soldati, che in van celate in manti
alcuni scrittori per l'atto di raffinare o purificare col mezzo del sale di tartaro.
73: piglia l'acqua di vita tartarizzata o alcalizzata, once 5, e metterai
8-251: acqua d'orzo, nitrata o tartarizzata. opuscoli scelti sulle scienze e
quarto solo fli consenti / di vino o aceto bianco. ventura rosetti, 1-168:
, come quelli del tartaro del vino o vogliamo dire grama di botte. il
perché un grano di tartaro emetico, o di ipecacuana, cosa piccolissima quanto all'
pareti interne de'tubi una certa grama o tartaro, l'essere questi quadrati,
tartaro, l'essere questi quadrati, o circolari e diritti, o serpeggianti con varie
quadrati, o circolari e diritti, o serpeggianti con varie svolte, non può
: deposita [l'acqua] un sedimento o tartaro composto di massima parte di carbonato
spugnoso e cavernoso, di colore biancastro o giallognolo, usato, soprattutto un tempo
6: intorno ad un botrello, o piccolo torrente che attraversa la strada,
colore (anche nelle espressioni tartaro dentario o salivare). cestoni, 775:
antica, che sia coperta di tartaro o altro sudiciume, e si trovi mancante di
pura, e con polvere di marmo, o rena fine, per mezzo di pennelli
4. in senso generico: qualsiasi sedimento o incrosta- per estens. unno (in
, x-5-427: se sia d'aspetto burbero o cortese / o di cuor dolce
d'aspetto burbero o cortese / o di cuor dolce imene o disumano, /
/ o di cuor dolce imene o disumano, / se sia di padre tartaro
disumano, / se sia di padre tartaro o francese, / io l'ho cercato
francese, / io l'ho cercato, o miei selvaggi, invano. cattaneo,
con le sue carte. -il tartaro o il gran tartaro: per anton.,
: or fuss'eo el gran tartaro o soldano, / segnor de l'universo paganesmo
(e traduce il fr. steak tartare o à la tartare, nome di fantasia
vivande speziate). -salsa tartara (o, disus., alla tartara):
(e truduce il fr. sauce tartare o àia tartare). g
, eccj; inizialmente distinto dall'ade o regno dei morti, nella tradizione più tarda
ristaura dall'altra, e nulla cade / o nel tartaro cieco o nel profondo /
e nulla cade / o nel tartaro cieco o nel profondo / baratro. martello,
e si decomponga perfettamente la zuccherosa, o perda come suol dirsi il dolce, sarà
peso: 130 kg. -tartaruga liuto o di cuoio: nome comune della dermochelys
partic. quella della varietà chelone mydas o tartaruga verde), per lo più per
lo più per la preparazione di minestre o di brodo, soprattutto nelle cucine inglese,
movimenti, nelle azioni, nelle decisioni o, anche, ottusa, tarda.
cantù, 3-92: sei qui finalmente, o tartaruga! quanto tempo ci hai tenuto
non vedi com'è divenuta fredda, o napoletanaccio? giusti, 4-i- 12
tartarughe. 4. color tartaruga o di tartaruga: arancione caldo tendente al
locuz. -andare, camminare come una tartaruga o le tartarughe, a passi di tartaruga
, 9-422: chi mai non s'apparecchia o del sovvallo / d'un marzapane e
tartina, sf. fettina o crostino di pane, sottile e di
come spuntino, come anvellarsi. tipasto o dessert. tartassare, tr.
tartassa. -dominare irresistibilmente l'animo o, anche, tormentarlo, angustiarlo (
, bel sugo! quindi decidersi: o cappuccino o grassatore. ma no.
bel sugo! quindi decidersi: o cappuccino o grassatore. ma no. m.
rotonda, guarnito di marmellata, frutta o crema e servito come dessert o in
frutta o crema e servito come dessert o in accompagnamento al tè. a
= adattam. del fr. tartelette (o, disus., tartellette), dimin
de intendere la lingua zerga, 369: o come i furbi si senton sbasire /
senton sbasire / se alluzzano lo schivo o, i zaffarani / che gli fan
374: spiga sempre se sbigna o fa altra cosa / de non tartire ne
gerghi italiani (generalmente nella forma tartìr o tartì, come per esempio in bolo-
costituita da frutti (in partic. pesche o albicocche) tagliati a metà e messi
per ogni sale (di natura neutra o acida) delfacido tartarico. -tartrato di
formati dalla combinazione dell'acido tar- trico o tartarico colle basi. i tartrati sono neutri
tartarico colle basi. i tartrati sono neutri o acidi; in questo caso si chiamano
forma il vino sulle pareti dei tini o delle botti, deposito noto col nome
e altre sostanze contenute nel vino cristallizzano o depositano. = dal fr. tartrate
generalmente usata come colorante per prodotti alimentari o anche per la lana.
: 'fermentazione tartrica'(vino girato, o cerone, o subbollito): malattia del
(vino girato, o cerone, o subbollito): malattia del vino, che
terreno in cui nascono spontaneamente i tartufi o se ne favorisce lo sviluppo piantandovi giovani
piantandovi giovani querce, pioppi, roverelle o altri alberi forniti di micorriza (e
. (femm. -a). cercatore o venditore di tartufi. cantini,
il taglio preferibile è la noce o contronoce. arbasino, 23-1196: terrine di
tartufi; che ne -tartufo bianco d'america o di canna: topinambur riguarda la coltivazione
tartufìfero, agg. che favorisce la produzione o lo sviluppo dei tartufi (un albero
fruttiferi, che hanno forma tondeggiante e più o meno irregolare, consistenza carnosa, colore
fonduta, tagliolini, ecc.) o, per le specie meno pregiate,
pregiate, in preparazione culinarie come insalate o sformati, sono particolarmente noti il tartufo
, sono particolarmente noti il tartufo bianco o di alba (tuber magnatum),
distinguerlo dai tartufi falsi, scarsamente pregiati o non commestibili. g. manfredi
grossi, colera e flegma fanno intieri o triti mangiar se volen caldi in sai conditi
. arbasino, 23-636: soprattutto le due o tre italiane di passaggio, interpellate sui
tocco lieve per accertarmi che il tartufo scuro o chiaro del naso sia ghiaccio, segno
gatta. 6. argomento o discorso molto interessante e stimolante. n
gelato a base di cioccolato, scuro o bianco, di forma tondeggiante. strati
panna, di fragola, un tartufo o meglio una cassata? » -pralina
-pralina di cioccolato spesso aromatizzato con liquori o caffè o mescolato con minuti pezzi di nocciola
cioccolato spesso aromatizzato con liquori o caffè o mescolato con minuti pezzi di nocciola,
. topinambur (helianthus tuberosus). o. targioni tozzetti, 3-i-271: 'tartufoli':
figur. immagine poetica di particolare originalità o valore. f. f. frugoni
.. / ché non gli spergi, o febo, e non gli annulli?
/ finch'e'sono scappucciati, / o che in tasca gli han cacciati.
tasca falsa). -tasca a battente o a toppa: quella che presenta un risvolto
stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche spettatore del tumulto
in sul ballo / la prima volta, o geva, che mi inviti innanzi a
nella tasca rimane, con tapi mischiata o no, mettasi in un paiuolo netto
strumento per decorare preparazioni gastronomi- che dolci o salate costituito da un cono di tessuto anche
d'una tasca fatta di fogli incollati o pur di legname, leggiera, fatta per
7. anat. organo o cavità a forma di sacca. -in par-
.: piccola rientranza costituita da seni valvolari o recessi mucosi. -disus. ghiandola
. -tasca uterovescicale: sfondato di douglas o rettovaginale (cfr. sfondato1, n
. sacchetto di tessuto cucito all'interno o all'estersono depositare residui alimentari e microorganismino
microorganismino dei vestiti, atto a contenere denaro o piccoli oggetti con conseguente paradentosi. personali
necessari alla giornata (tasca vera), o con -tasca della membrana del timpano: cavità
, come nelle bucce degli agrumi, o per il loro distanziamento dovuto all'accumulo
formare una sacca e cotto nel forno o lessato. a. boni, 497
afferrati da rulli che formano pieghe parallele o incrociate. 14. zool. tasca
. 14. zool. tasca boccale o guanciale, ognuna delle dilatazioni delle guance
contenere il cibo. -tasca branchiale o viscerale, ognuno dei solchi en- dodermici
non ci curiamo di ciò che altri dica o faccia contro di noi, non potendoci
non essere pressato da impegni, urgenze o preoccupazioni gravose. tommaseo [s.
. -avere le tasche piene di qualcuno o di qualcosa: esserne stufo, non
zena, 70: l'aveva capita sì o no che essi ne avevano le tasche
di avere in tasca il partito d'azione o qualcosa di simile è praticamente esatta.
se movono, sarò in italia il primo o il secondo giorno e quindi con quanto
a problemi, anche intellettuali, gravi o importanti. gobetti, 1-i-574: i
-essere assolutamente sicuro di ottenere una vittoria o una promozione. fenoglio, 5-iii-476:
con grande fatica da chi è riluttante o poco disponibile a concederlo. baldini
presidente / per crescita di paga, o per mutarsi / a birreggiare in un
in tasca da qualcuno: diventargli insopportabile o molesto; venirgli in odio. pananti
in partic. a favore di qualcuno o di una causa. verga, 7-728
occhi: smettere di fissare incessantemente qualcosa o qualcuno. bonsanti, 4-227: si
, ficcanaso. fagiuoli, ii-35: o naso in tasca (voi mi replicaste)
, avere piene le tasche a qualcuno o di qualcuno: arricchirlo, avvantaggiarlo economicamente.
le tasche, rispondo: voi che, o rovinate, o lasciate rovinare una causa
rispondo: voi che, o rovinate, o lasciate rovinare una causa ch'è anche
con le mani in tasca: restare inerte o inattivo, non fare nulla, stare
. di taxàre 'stimare, tassare', o da una radice germ. * tas-'cogliere'
di caratteri di stampa piccoli, la scarsità o l'assenza di illustrazioni, le legatura
. gadda, 462: taluno o taluna aveva tra mano il tascabile d'uno
mano il tascabile d'uno spartito, o il messale d'una partitura. montale,
volte s'accende senza il fiammifero / o l'acciarino. / basterebbe il tascabile
e compie rapidamente (un ciclo storico o culturale). marinetti, i-216:
una guerra e una rivoluzione artistiche-letterarie decennali o ventennali tascabili a causa di indispensabili rivoltelle'.
, probabilmente per calco del fr. pochable o sul modello di ciclabile, carrozzabile,
. invar. sacca da portare a tracolla o sul dorso, di tessuto grezzo e
pesche, una mezza tascata di castagne, o altro frutto, secondo la stagione.
moneta sul fondo. -bustina di tela o di garza per contenere sostanze profumate,
quella donna piacente. -bustina o settore di un raccoglitore trasparente in cui
raccoglitore trasparente in cui si inseriscono fotografie o francobolli. l'illustrazione italiana [aprile
. piccola tasca, in partic. nascosta o interna ricavata in indumenti; taschino.
taschino. -anche: scomparto di borse o portafogli. ghislanzoni, 257: nelle
filtro a sacco per la filtratura di vini o liquori. g. vialardi, 1-597
lozucchero in sciroppo cotto al piccolo filo, o fuso nell'acqua fredda...
ad un taschétto fatto di peli di castoro o di tela fina. 3.
di piccole dimensioni tagliata nelle parti interne o in quelle meno in vista degli indumenti,
alta del lato sinistro delle giacche maschili o ai foggia maschile (nella quale
, iv-123: or farsi entrare in tasca o nel taschino, / cosa a voi
fra rannitegli e converrategli mangiare vogli tu o nor sozzini, 256: il dì detto
queste cose principalmente: la tasi, o distendimento che diciamo; la diaplasi, che
. med. bisogno patologico di muoversi o di camminare continuamente, in quanto il
quanto il malato non può rimanere seduto o sdraiato, causato da diverse malattie psichiche
arte del vetro, 139: piglia groma o vero taso dell'aceto di buon vino
e cum quel fa massarìa, / o più presto el butta via / per poterne
imposizione tributaria avente natura di imposta diretta o indiretta, e cioè di prelievo coattivo
prelievo coattivo di una parte del reddito (o, in casi straordinari, di una
una parte del patrimonio) dei sudditi o dei cittadini, operato dallo stato o comunque
sudditi o dei cittadini, operato dallo stato o comunque dai pubblici poteri per il perseguimento
spesso sorpassano ai molto le contribuzioni fisse o tasse. gorani, 2-i-80: le tasse
contro natura, e per se tutte più o meno distruttive, perché ricadono nel modo
una sulla eredità trasversali proporzionata alla più o meno strettezza di parentela.
durarà la guerra; e le taxe o vero logiamenti per ducento cavalli in lo
nell'ambito della generale categoria dei tributi, o \ yimposta e al contributo).
forma di una tassa d'iscrizione, tre o quattro franchi per ogni mese di scuola
per ogni mese di scuola, ossia trenta o quaranta franchi all'anno. lessona,
. per l'accesso a luoghi, edifici o documenti di particolare interesse culturale e per
singoli che volontariamente aderiscono a un'organizzazione o ad un'iniziativa, in
un lavoratore, in forza di legge o di accordo collettivo, da prelevarsi dalla
previdenziali individuali (pensione e simili) o di gruppo (mutua assistenza).
talora i parrochiani non avendo lavoro opportuno o sufficiente, si tassano fra loro stessi in
misura del corrispettivo per una determinata merce o servizio, stabilita in modo vincolante dalla
importi relativi a tipi diversi di merci o servizi; tariffario. i. cinuzzi
se gli suole assegnare una mestrua, o annua provisione. -stor. eccles
per ottenere la somministrazione di un sacramento o altra prestazione religiosa (ottenere un'indulgenza
sarà necessario dar loro una ordinata correzione o tassa. cantini, 1-16-199: dove con
di privazione del notariato. -tasso o saggio (percentualmente espresso) degl'interessi
mentre non si potrà fare in somma o tassa maggiore, e il di più viene
pagare per la liberazione di un prigioniero o per ottenere la restituzione di un bene dato
in misura predeterminata per un illecito penale o amministrativo; multa. cantini,
fr. ant. tasse 'cumulo di alberi o arbusti', forma femm. di tas
secondo che il tassabile appartenga a questa o a quella classe di cittadini, sicuramente questa
nord america e asia centrale; sono arbusti o alberi sempreverdi con foglie alterne, raramente
spesso disposte in due serie, generalmente aghiformi o squamiformi; sono, per lo più
più dioiche, con fiori maschili solitari o riuniti in piccole infiorescenze all'ascella delle
apparecchio telefonico automatico col quale introducendo una o più monete in un ricevitore si ha
appaga di una corsa in tassametro automobile o sulla vettura d'un conoscente.
. che stia lì incantata a contemplarmi o che lavori, che produca sbadigli
che lavori, che produca sbadigli o manufatti, il tassametro seguita a girare.
un reddito, un provento, un bene o, anche, una persona in base
una quota da destinare a contribuzioni più o meno volontarie. balestrini, 2-154:
contribuzione volontaria, per una colletta, o per rapporto di beni a un fondo
applicare una sanzione pecuniaria a una lettera o ad un pacco spedito per posta e
?.. stabilire in via convenzionale o autoritari va il ore di un
va il ore di un bene o servizio, sia per regolare i rapporti
lavorare qualche sua corte, massa o podere, poteva riscuoterne tutte le rendite,
scatuffi, 22: quando saranno state tassate o corrette le monete già fatte, molte
-stabilire l'ammontare di una pubblica entrata o di una pubblica spesa. figliucci
si deve fare una legge che allarghi o restringa queste tasse. g. avetani,
che tutti i cittadini v'andasso- no o mandassono come toccava per vicenda, o pagassono
no o mandassono come toccava per vicenda, o pagassono una imposta per capo d'uomo
disposizione) senza consentire eccezioni, variazioni o ampliamenti; che non può essere in
, perché anche queste leggi sono accettate o respinte dando luogo a ribellioni e rivoluzioni
reddito, un provento, un bene o, anche, una persona, in base
calmierato (il prezzo d'una merce, o anche le sue caratteristiche).
1-255: quando si tratta di mercanzie o vittuali o altre cose usuali, le
quando si tratta di mercanzie o vittuali o altre cose usuali, le quali abbiano
. perché in molte ricepte si truova postomele o zucnero quanto basta. è da notare che
, e registratore, da tre cancellisti o sian notari o da due portieri. cavour
, da tre cancellisti o sian notari o da due portieri. cavour, iii-277:
in rezasco, 1167]: delli tassatoli o vero officio della grascia.
di un bene, di un reddito o anche, di una persona.
rare mediante l'inserimento di uno o più tasselli; fis2. figur.
. v.]: 'tassellare': fare o metter tasselli. ser giovanni [tramater]
. parte di un testo interpolata da altri o che appare fenoglio, 5-iii-185: di
però qualche pio tassello, comero) o una forma di formaggio cavandone spicchi o me
o una forma di formaggio cavandone spicchi o me dimostro nel mio discorso. metastasio,
3. munire di una cedola o di uno scontrino che attribuisce a un
frutto (in partic. un cocomero) o di spesso a tassellarsi; io gli
carne la maturazione, la qualità o la conservazione. tassellato (pari
muri] distese ed appiarzzo quadrato, o che tiri a detta figura in qualunque materia
12. marin. elemento di legno o parte supplementare di rete usata come rinforzo
foro e ve lo fermo con una punta o tasselletto incollato. -tassellino.
quadro di ottone cavo nel mezzo, o pur di legno duro, e percossi si
cellini, 3-46: lavorando sopra quel tasselletto o ancudinuz- za che di sopra dicemmo.
b. croce, iii-23-239: il cosmo o, come si dice, la natura,
di oreficeria. -tassétto a mano o a orli: blocco di ferro di forma
cannello in cui sinvolge un filo metallico o per fortezza, o per mastiettatura. bresciani
un filo metallico o per fortezza, o per mastiettatura. bresciani, 6-ii-422: egli
: talch'è come un lavor d'oro o d'argento / quivi il terren di
. blocchetto di pietra, legno, metallo o altro materiale, variamente sagomato (a
riparare, integrare, restaurare parti danneggiate o imperfette o per permettere l'applicazione su
integrare, restaurare parti danneggiate o imperfette o per permettere l'applicazione su di esse
. et in questo si fan quattro o al più sei canali... et
a espansione, elemento cilindrico di plastica o metallo che viene introdotto in un foro entro
-per simil. strato di frutti (o uova o altri cibi) disposti in
simil. strato di frutti (o uova o altri cibi) disposti in una cesta
di cuoio che viene inserito come rinforzo o come rattoppo in una calzatura. cicognani
forme invalide. -pezzo di stoffa o di pelle di piccole dimensioni che viene
. 8. inserto rettangolare di pergamena o di pelle di colore diverso rispetto alla
rilegatura, applicato sul dorso dei volumi o dei libri, su cui è inciso,
compattata usato per sagomare le parti rientranti o in sottosquadro del pezzo; è utile
in partic. di pezzi di carattere artistico o di notevoli dimensioni. carradori,
luogo a moltiplicare i getti più, o meno a misura della maggiore, o
o meno a misura della maggiore, o minore difficolta della forma medesima, è composta
è composta di molte minute parti, o così detti tasselli, che si fanno con
, e pianizzare tutti gli scavi, o sottosquadri della figura. carena, 1-114:
grandi dimensioni (anche guarnito di velluto o pelliccia) tipico dell'abbigliamento maschile nel
posizione determinata con tutto il corpo (o solamente con una parte), attuando
in partic. nelle espressioni tassia positiva o negativa, per distinguere rispettivamente se il
è orientato verso la fonte di stimolo o in senso opposto). -etol.
un reticolo ionico con dimensioni reticolari simili o multiple e fra quei cristalli in cui
. marchi, 1-ii-252: 'tassiarco': denominazione o titolo di ciascuno dei dieci uffiziali negli
tassidermìa, sf. arte di imbalsamare o impagliare gli animali, utile alla ricerca
. -sti). tecnico che imbalsama o impaglia gli animali morti per musei di
ammazzato il tassinaro per levargli quelle cinque o sei mila lire che aveva in saccoccia.
massiccio con arti brevi e robusti plantigradi o semiplantigradi e provvisti di unghioni robusti atti
/ che si dormien per le lor buche o tane. ariosto, 32-12: oh
gente soggetta a un letargo invernale, più o meno lungo, più o meno profondo
, più o meno lungo, più o meno profondo. silone, 4-8: alcuni
a chi dorme saporitamente e a lungo o è di indole pigra, sonnacchiosa o
o è di indole pigra, sonnacchiosa o ha corporatura massiccia, pingue. anonimo
anonimo genovese, 1-1-273: ma s'o visti unca gente alcune / chi procuren
da far morir di sonno un ghiro o un tasso. -da fugare il
.. / non mi desti, o crudel, tasso e cicuta?
il d. e. i.) o con lo slavo tisù (secondo il d
un patto stipulato tra le parti interessate o secondo una norma ai legge o una disposizione
interessate o secondo una norma ai legge o una disposizione della pubblica autorità; ragione
una disposizione della pubblica autorità; ragione o saggio degli interessi (anche nelle espressioni
(anche nelle espressioni tasso d'interesse o degli interessi, tasso corrente, legale
mutui se non ad una ragione, o, come più volgarmente si dice, ad
paesi esteri in regime di compensazione generale o singola. -tasso di sviluppo.
al rischio che la 'edificazione'rallentasse o addirittura che si trasformasse in 'demolizione'.
in partic. quando esso è stabilito o regolato dalla pubblica autorità con il sistema
guadagno dei dazi e delle imposte fondiarie o con i proventi della rivendita del sale
poi fatto gravare esclusivamente sui beni immobili o da tributo straordinario, e si tramutò
blocchetto d'acciaio, quadrato, rettangolare o poligonale, con una o più file di
, rettangolare o poligonale, con una o più file di fori di vario diametro
, le due incudini e il tasso, o incudine quadrata, a distanze uguali.
e lanuginose e fiori gialli disposti in spighe o in grappoli, un tempo usati per
grandi dimensioni, che presentano foglie aghiformi o squa- miformi solitamente persistenti; la loro
, sf. disus. tampone di cotone o di tela arrolenta che si incontra nelle
notizie dal fronte del scopo terapeutico su ferite o piaghe. cancro. le porta il
marine che si forma in riva al mare o nei bas / ed ha
e variazioni naturali; formazione dei tumoli o tomboli, e dei cena una
incontro l'ebraico... o a ridurre alla tassonomia odierna le classificazioni penetra
2. ling. classificazione di singoli elementi o di se- tassoni, xiii-150: 'dì
'legge', sul modello del fr. taxonomie o taxinomie lentare. (introdotto dal de
la cro rare gli animali o una parte del loro corpo. nologia
con la mano, con il piede o, anche, con un oggetto per
, per lo più a scopo diagnostico o per accertarne le condizioni. - tastare
il tastò, s'egli era ferito o percosso. xjlloa [guevara], i-156
. 2. toccare le corde o i tasti di uno strumento musicale.
luogo tasta (cioè tenta, o tastando sordamente suona), non pare
sondare il suolo con bastoni, con pertiche o con appositi strumenti. -in partic.
francesi. -sottoporre qualcuno a inchieste o domande, per 10 più allusive e
le qualità, le doti, le capacità o i difetti. -anche assol.
, per conoscere la capacità di resistenza o di attacco. garibaldi, 2-481:
utile per la soluzione di un problema o di una difficoltà; mettere in opera
occhi quando ritornano animati dopo l'esercizio o quando giuocano nel prato... è
di conoscere preventivamente le intenzioni di qualcuno o una data situazione. guerrazzi,
. v.]: 'tastatore': chi o che tasta. 2. tecn
, negli apparecchi di misura, controllo o verifica, permette il contatto fra l'apparecchio
6-344: con antenne tastatrici e con ventole o palette, sfogliano le viti e le
delle spole ed effettua il cambio automatico o blocca il telaio. 3. ant
-negli strumenti a corda, la striscia o la serie di traversine, generalmente di
il suo stromento, intendendo l'intavolatura o spartitura et aver molta pratica nella tastatura
spartitura et aver molta pratica nella tastatura o manico del medesimo, per non star a
sm. e f. invar. degustatore o degustatri- ce professionale di vini; sommelier
il far scorrere le dita sulle corde o sui tasti di uno strumento accennando un'esecuzione
. (tasteggio). premere i tasti o pizzicare le corde di uno strumento musicale
corda di mezzo, premendola più, o meno fuori dall'arco, ed armano la
alfieri, iii-1-7: non sono, o 'divina libertà', spente affatto in tutti
le dita su uno strumento musicale a tastiera o a pizzico. piccola enciclopedia
effettuato dallo schermitore per far ruotare l'arma o per allentarne o rafforzarne la presa.
far ruotare l'arma o per allentarne o rafforzarne la presa. = deverb.
a mettere in azione il movimento di percussione o di pizzico delle corde o di immissione
di percussione o di pizzico delle corde o di immissione di aria nelle canne,
in genere di una striscia di ebano o di traversine (nella chitarra) che
oggetti disposti ordinatamente uno dietro l'altro o uno accanto all'altro. viani,
di comando di un elaboratore elettronico, o di un altro apparecchio elettrico o elettronico
, o di un altro apparecchio elettrico o elettronico, di una macchina da scrivere,
figur. varietà, gamma di sfumature tematiche o stilistiche che caratterizzano un'opera letteraria o
o stilistiche che caratterizzano un'opera letteraria o la produzione di un autore.
dire, l'estensione della sua tastiera o se si vuole che aveva varie corde
animo, delle emozioni di una persona o, anche, di una società.
quali si inviano comandi, si immettono dati o si attivano programmi. il sole-24
(organo di 'entrata') e lo schermo o la stampante (organi di 'uscita')
ridicolo. -negli strumenti a pizzico o a plettro, ciascuna delle traversine applicate
come si presenta scritta, senza aggiungervi accordi o passaggi. gianelli, iii-119:
'tasso solo': nelle suonate da tasto, o nelle e arti di accompagnamento dell'organo
componenti la tastiera delle macchine dattilografiche o fotocompositrici, dei calcolatori, degli elaboratori
, della cifra, del segno convenzionale o della punteggiatura corrispondente (tasti alfanumerici o
o della punteggiatura corrispondente (tasti alfanumerici o di scrittura) o per imprimere un comando
(tasti alfanumerici o di scrittura) o per imprimere un comando o consentire particolari
scrittura) o per imprimere un comando o consentire particolari funzioni { tasti di servizio od
morse ordinario oggi impiegato, un trasmettitore o tasto, premuto dal telegrafista per un
premuto dal telegrafista per un tempo più o meno breve, chiude un circuito e lancia
-in senso generico: qualsiasi pulsante o interruttore che, premuto, aziona dispositivi
grosso del monte. -porzione o tassello d'assaggio di un alimento, in
figur. argomento, soggetto particolarmente delicato o inopportuno che riguarda un punto debole o è
o inopportuno che riguarda un punto debole o è in grado di risvegliare idee o
o è in grado di risvegliare idee o sentimenti per lo più spiacevoli, dolorosi
. nelle espressioni toccare il tasto giusto o falso, un tasto cattivo, delicato,
dare in brocco ciò è nel segno o vero berzaglio ragionando, è opporsi e trovare