. -ci). che ha aspetto o natura di stalagmite. gab. fis
la determinazione di fermenti lipolitici del sangue o per altri tipi di esami diagnostici.
. anonimo [agricola], 217: o che egli penda o che egli giù
], 217: o che egli penda o che egli giù in terra stia,
si formano intorno a tumori, a calli o a tessuti sviluppatisi accidentalmente sulla superficie
a tessuti sviluppatisi accidentalmente sulla superficie ossea o al suo interno. lessona, 1400
e ai tessuti sviluppati accidentalmente nelle ossa o alla loro superficie. 4.
bossi, 74: butirro di pietra o di rocca: nome dato ad una materia
politica ispirata ai princìpi della dittatura comunista o, anche, che vi si ispira;
plur. m. -i). seguace o sostenitore della politica di i. v
2. che si riferisce a stalin o allo stalinismo; che si ispira alla
né apparire opera di un uomo intimidito o soltanto con la speranza di sospirare;
m. -ci). che si riferisce o si ispira allo stalinismo. vittorini
e aristocratica, interpretando a fini tattici (o, diciamolo pure, a costo di
politica, il governo di uno stato o la direzione di un partito.
maravigliosa sollecitudine, non dico nelle sale o nelle camere, ma nelle stalle e
dormito nelle stalle fra 'giumenti, o come le bestie nelle caverne! manzoni,
comparai, per indicare ambienti particolarmente sudici o degradati. parini, 479: poi
bartoli, 1-1-32: egli in lor vece o in lor compagnia dava di sua mano
[s. v.]: 'garzone'o 'mozzo di stalla': dicesi colui che
una situazione di immobilismo angusto e retrivo o di diffusa corruzione). delminio
spurcizie. giov. soranzo, 38: o quante male (a chi ben dritto
modelli stranieri. carducci, iii-2-168: o arcadi o romantici fratelli / d'impertinenza
. carducci, iii-2-168: o arcadi o romantici fratelli / d'impertinenza e di
, 2-27 (i-935): altri, o per rubamenti o per favor di prencipi
i-935): altri, o per rubamenti o per favor di prencipi levati dal sudiciume
rei. 5. luogo natio o comunque sentito come familiare (nell'espressione
. a chi aspetta da ultimo a studiare o simili. -dalle stalle alle stelle-,
stalle-, da una condizione di gloria o di privilegio a una di estrema miseria,
ed elevati ad altri alquanto più prosaici o volgari. fanfani, uso tose.
significare il precipitoso cadere delle persone illustri o per fama o per grado. p.
cadere delle persone illustri o per fama o per grado. p. petrocchi [s
halla. -non siamo alla stalla o in una stalla: per invitare perentoriamente
: eccomi... nella meglio osteria o stallage. -chiudere, serrare
). pati, usciti i buoi o dopo che si sono perduti i buoi o
o dopo che si sono perduti i buoi o dopo stallagèro, sm. letter.
nelle chie annessa ad alberghi o a locande in cui venivano al
particella pro- con cavalli per vendere o per comprare..., avrà lo
a stallaggio. machiavelli, 730: no o un viaggio. danari due, ciascuno
menzini, iii-159: leva le reti, o resta- nudo, xxiii-488: zonto a la
20-i-rin. disus. manovrare con le ancore o con le vele per 1684) [
: corare nel tempo che domini un vento o una marea contraria continuando nel solito stile
mercantia accompagna li fogli del servirsi della corrente o seconda del mare per far viaggio con
2. tr. contrastare il vento o il mare grosso manoso anno. cantini
il pagamento dello vrando le ancore o le vele. stallaggio e i
al momento della restituzione. -seguire o affiancare un'altra nave senza lasciarsi cantini
superare. tuiti i suoi bestiami o cose vive così gravate, pagando nondi
. stalaré), intr. avere dimora o rifugio con la produzione media di hi 240
. ci vogliono due in una stalla o in un altro luogo coperto (un animale
le chiusure, ove stallan le mandre o le gregge, son composte di
. tr. mettere gli animali nella stalla o in un altro nel canile. ricovero
cavalleria... doveano istalto grassi o per altro accidente, suole perder l'odorato
che permane temporaneamente al livello massimo o minimo raggiunto (la marea)
la marea è affatto al suo colmo, o pure alla maggiore bassezza e l'
stallàggi). ant. avere riparo o rifugio (un animale). -in partic
stabilito da una convenzione, dagli usi o dal comandante del porto, e la durata
la durata può essere indicata nel contratto o segnalata dalla rata giornaliera di carico o
o segnalata dalla rata giornaliera di carico o scarico. -anche: la dimora del
porto dove elle vanno, di 40 o di 50 giorni. viani, 19-338:
, 19-338: ora eccoci qui volontari o forzati col bastimento in istallìa.
alla custodia e al governo dei cavalli o di altre bestie da soma e al
nievo, 1-vi-594: son rimasti tre o quattro stallieri che aiutano a morire quegli
macellai, da garzoni s'intende, o anche come stallieri. = deriv.
. v. cavallo|: 'stallino o stallivo': di cavallo allevato nella stalla,
-allevamento stallino: quello praticato in stalle o in altri luoghi coperti (e si
(e si contrappone ah'allevamento brado o semibrado). n. valabrega [
di bovini. « può essere brado o stallino », attacca [la candidata
quando questa tempesta ci appario. / « o de la barca, premi e '
stallivo (stalito), agg. allevato o tenuto a lungo nel la
e destinati ad accogliere i membri di assemblee o consessi; sono disposti lungo le pareti
le pareti dell'ambiente che li ospita o isolati dallo spazio circostante tramite un apposito
fra tanto gli stalli de'deputati parlamentari vacanti o con la morte o con la ritirata
deputati parlamentari vacanti o con la morte o con la ritirata altrove, furono dispensati i
seduti i pochi uditori, quasi tutti canuti o calvi. g. bassani, 3-41
senza porlo in offesa e non ha o non può muovere altro suo pezzo. m
, ii-27: nelle situazioni di stallo o nelle deprecate cadute di tensione, essenziale
scordati / di così far senza dimoro o stallo. -luogo di residenza; dimora
, i-128: non in valle palustre o in bosco infido / o in umil
in valle palustre o in bosco infido / o in umil colle il fero artiglio appoggia
e sagrestia. 7. condizione o stato d'animo in cui si trova una
. permanenza profondamente radicata di un sentimento o di un vizio nell'animo. antonio
ferraù, a quel colpo, tanto o quanto / per ferir s'acconciò in quello
apparecchiature connesse con una linea in partenza o in arrivo, situate a monte o
o in arrivo, situate a monte o a valle delle sbarre di collegamento delle
fra pochi giorni prendere stallo nel consiglio o reggimento della città 15.
a bozzi, / dove per passatempo o per dispetto / abbian fatto i monton mille
al distacco della vena fluida sull'ala o su parte di essa. del
dal distacco dello strato limite, in una o più palettature, che può provocare cadute
palettature, che può provocare cadute di pompaggio o oscillazioni della corrente fluida che si trasmettono
fra le palettature. -in una trasmissione o in una macchina motrice, situazione che
pur continuando a rotare l'albero di ingresso o essendo regolarmente alimentato il motore; in
energia fornita è dissipata internamente alla trasmissione o al motore. = dall'ingl.
. tose. aristolochia (aristolochia clematitis o rotunda). magazzini, 6-47:
come a inibirsi ogni gesto di scusa o di discussione o di supplica.
ogni gesto di scusa o di discussione o di supplica. 4. gioco
si costituisce un amore come re, o una venere come reina, da parte di
indicare enfaticamente chi non è mai pronto o è molto restio a concedere i propri
molto restio a concedere i propri favori o a fare ciò che gli è stato richiesto
azzurra, inventrice de'misteri, / o molto supplicàbile rei na.
titolo della tragedia di eschilo (525 o 524 a. c.), più
rivela l'intenzione di rivolgere una supplica o una preghiera, un'implorazione (un
e fervore per ottenere il favore celeste o grazie particolari, o lo scampo da
ottenere il favore celeste o grazie particolari, o lo scampo da pericoli incombenti (anche
'l crudel nodo / un'ora s'allentassi o un sol giorno. machiavelli, 1-vi-183
potente, rivestita di una specifica autorità o di una carica, o che occasionalmente
una specifica autorità o di una carica, o che occasionalmente si trova in una posizione
quanto è in suo potere ed arbitrio dare o negare, perché dimostri benevolenza, perché
benevolenza, perché tenga un determinato atteggiamento o perché faccia, in partic. in
loredano, 2-ii-26: supplichi pure chi teme o chi è inferiore. manzoni, iv-146
due supremi condottieri atridi: / « o atridi », ei disse, « o
o atridi », ei disse, « o coturnati achei, /...
questa ragione suplicavaboezio diciendo: 'o felix, o felice l'umana gienerazione se. lli
si fa portatore di una supplica, propria o altrui, verso chi può esaudirla,
mostrando al pari colla sua lingua, o supplicatrice o sacrilega, ch'egli errò
al pari colla sua lingua, o supplicatrice o sacrilega, ch'egli errò quando dubitò
lieta, placabile, turbata, lugubre o sdegnata. p. e. gherardi,
dalla liturgia) rivolta alla divinità (o alla madonna, ai santi, ecc.
non solamente non credendo che 'l sole o altra stella fosse iddio, ma contendendo
anno, e di grandi acqua- zioni o siccitadi, si fanno le supplicazioni cotali.
preghiere, che fazate supplicaziuni et imbassiate o che per intencione de musicarve o che
imbassiate o che per intencione de musicarve o che per consequire suo desiderio. archivio dell'
4. supplica rivolta a un personaggio potente o autorevole (o, anche, a
a un personaggio potente o autorevole (o, anche, a soggetti collettivi in quanto
. foscolo, v-114: te, o libertà, invocano tutti con solenni e
le meschite. lemene, i-99: o in pastorali spoglie / nascosta deità,
il ciglio, e ferma il passo / o pellegrin. goldoni, xiii-870: porgiam
[venere] ricorro io supplice, / o tra le belle bella. -sostant.
te graditi. d'annunzio, iii-2-1135: o regina [la luna], che
greco, chi si recava a un altare o all'interno di un tempio per porsi
due tragedie greche di eschilo (525 o 524 a. c.) e di
4. improntato a grande umiltà o accoratamente insistente (una preghiera o una
umiltà o accoratamente insistente (una preghiera o una richiesta); che esprime preghiere
drappello. chiari, 2-ii-251: voglia o non voglia, ha da tornare supplichevole
divoti e supplichevoli. manzoni, ii-1-76: o spirto! suppliche- voli / a'tuoi
di umile sottomissione, di accorato lamento o, talvolta, fastidiosamente querulo (la voce
2. ovviare alla temporanea assenza o alla perdita di qualcuno. -in partic
-fungere da sostituto in una carica o in una mansione; fare le veci
. muratori, 7-iv-69: questi avvocati o combattenti, che supplivano per le persone
altre leggi e memorie sono appellati 'campiones', o xamphiones'. g. gozzi, i-19-153
vario? 4. servire da compensazione o integrazione a una mancanza, a un'
, 89: persica è di natura grossa o freda al stomaco caldo molto suplisse.
verbo che si supplisce con la figura o con l'atto del parlante. d.
insieme, e quello che manca all'uno o di conseglio o d'altro, l'
quello che manca all'uno o di conseglio o d'altro, l'altro supplisce.
misura, il compratore ha la scelta o di recedere dal contratto o di supplire
ha la scelta o di recedere dal contratto o di supplire il prezzo.
. integrare ciò che manca in un testo o in una raccolta di testi; colmare
se una lettera è da risecare perché superflua o da supplire perché mancante. leopardi,
-dedurre dal contesto un'idea o un'espressione sottintesa completando un pensiero o
o un'espressione sottintesa completando un pensiero o un discorso. landino, 70:
le lacune. muratori, 8-ii-57: o per via di congetture, o col mezzo
8-ii-57: o per via di congetture, o col mezzo de'manoscritti correggere e supplire
de'manoscritti correggere e supplire i passi o manchevoli o adulterati degli autori. f
manoscritti correggere e supplire i passi o manchevoli o adulterati degli autori. f. argelati
difettose. -aggiungere nuove parti o dettagli a completamento di una rappresentazione pittorica
5. tr. colmare un difetto o una carenza; compensare io. sostituire temporaneamente
cizio di una mansione, di una funzione o attività in boccaccio, viii-1-5: niuno
ira, la quale con occasione di assenza o impedimento (in partic. nell'inlento
.. è un mancamento d'un sentimento o d'un boemia, con carico di supremo
supplire maestri e maestre assenti per malattia o per altre ragioni. -svolgere una
altre ragioni. -svolgere una funzione o ricoprire una carica in sostituzione del titolare
. completato, integrato nelle parti mancanti o lacunose. -anche: arricchito di nuovi
aggiunto a completamento di ciò che manca o si considera mancante. parini, 252
1811), 778: truppa assoldata o supplita dalla guardia nazionale nell'interno delle
trieste. 3. tormentare psicologicamente o moralmente qualcuno (e ha valore enfatico
nome del suppliziato [guglielmo oberdan] o un accenno a lui e al monumento
efferato e crudele inflitto a un imputato o a un testimone di un processo per
di un processo per indurli a confessare o a deporre veridicamente o, come pena
indurli a confessare o a deporre veridicamente o, come pena, a un condannato,
-con riferimento alle pene dell'inferno o del purgatorio o a pene ultraterrene dell'
alle pene dell'inferno o del purgatorio o a pene ultraterrene dell'oltretomba pagano.
: fingere per esse [anime] ampi o ristretti spazi e palagi, limbo purgatorio
ristretti spazi e palagi, limbo purgatorio o inferno, caverne e luoghi sotterranei ove
senza i loro corpi fossero destinate a purgarsi o per eterno supplicio. -supplizio
divulgato agli uomini i misteri degli dèi o, secondo altre tradizioni, per aver
aver rubato il nettare e l'ambrosia o per aver offerto agli dèi le carni
figur.: tendenza a seguire idee o concezioni totalmente superate. carducci, ii-1-38
3. castigo per lo più fisico o materiale inflitto a chi ha commesso una
bench'io sia certa, dice, o cavaliero / ch'io porterò del mio parlar
i padri non corrano sopra la plebe o che la plebe non vada sopra i padri
, 18: il eie! [o pistoia] nuovo supplizio t'apparecchia. arici
-pigliare supplizio di qualcuno-, trarre rivalsa o vendetta materiale da chi ha arrecato un
presunzione, altezzosità. -anche: atteggiamento o comportamento che deriva o denota presunzione,
-anche: atteggiamento o comportamento che deriva o denota presunzione, arroganza. lucini
; che può essere ragionevolmente ritenuto vero o probabile. -anche con uso neutro (
son favole da dirsi al focone fra 5 o 6 mesi. = voce dotta,
. avanzare come ipotesi che qualcosa sia o possa verificarsi in un determinato modo;
conto di merito il proceder per supposto o per ipotesi. lanzi, i-124: qual
in camicia. 2. credere possibile o probabile; immaginare, presumere. -anche
presenza di una data qualità, inclinazione o sentimento nell'animo o nell'indole di qualcuno
qualità, inclinazione o sentimento nell'animo o nell'indole di qualcuno. f.
penetrazione per rilevare i nostri pregi veri o immaginari che sieno. 4.
che sieno. 4. riferire o prospettare un avvenimento come molto probabile;
ledeo. c. dati, 4-70: o d'egregia virtude alto destino, /
ponendo sempre un riposo dopo ogni consonante o espresso o sottinteso, quando manca la vocale
un riposo dopo ogni consonante o espresso o sottinteso, quando manca la vocale,
quando manca la vocale, ci mettono o ci suppongono lo sceva tanto in mezzo che
8. subordinare, sottoporre a certe condizioni o limitazioni; far dipendere da altro;
dipendere da altro; ridurre a uno stato o a prerogative inferiori. gumizelli,
forse negli alti suoi decreti, o cara, / a te più lieto l'
stigliani, 2-344: non ti spiaccia [o alma città] anzi più tosto aggrada
linguaggio della tecnica, sostenere un oggetto o una parte di un meccanismo fungendo da supporto
un supporto di gomma, di plastica o di altro materiale (anche su un
(anche su un mucchietto di sabbia o di terra). dizionario detto sport
... per mezzo di sabbia o terra o di piccoli supporti di gomma,
. per mezzo di sabbia o terra o di piccoli supporti di gomma, legno,
di gomma, legno, celluloide o metallo. 4. figur. appoggiare
marche. 6. avvalorare un'affermazione o un'opinione. riza psicosomatica [luglio
sport. acceso tifoso di un atleta o ai una squadra. la stampa [
fervente ammiratore di un personaggio della musica o dello spettacolo. b. palombelli [
. nel gergo della musica rock, cantante o complesso relativamente poco noto che si esibisce
per intrattenere il pubblico in attesa del musicista o del gruppo più affermati. e
secondo alcuni, gli supportichi e lamie o loggie. serao, i-292: finanche
la funzione ai sostenere e di sorreggere o è usato come appoggio di una struttura
un oggetto, di una persona o di un animale; sostegno. gozzano
il falcone] al supporto in legno o sulla pertica della falconiere, ma il vero
che reca una scrittura, un disegno o un dipinto. c. branzaglia [
letteratura, l'illustrazione. -supporto cartaceo o membranaceo-, in bibliologia e in codicologia
e in codicologia, materiale di carta o di pergamena la cui superficie porta il
la cui superficie porta il testo scritto o stampato. 3. figur. ciò
ciò che costituisce un aiuto, un appoggio o un valido punto di riferimento, in
partic. nel compimento di un'attività o nell'analisi di un fatto. pasolini
possa costituire solo un supporto all'insegnamento o qualcosa di diverso e di più? rapporto
. -fondamento concettuale di una teoria artistica o di una concezione estetica. c
fa depositare, per impregnazione, precipitazione o spruzzamento un catalizzatore per ricavarne una superficie
6. fotogr. materiale (celluloide o vetro) su cui è depositata l'
, 1-187: 'supporto': materiale (vetro o celluloide) che serve di sostegno delle
8. meccan. sostegno di un perno o di altre parti mobili di una macchina
, a quelle dirette secondo l'asse o ad ammortizzare le vibrazioni trasmesse dal o
o ad ammortizzare le vibrazioni trasmesse dal o al sistema che vi si appoggia. -supporto
, 2-v-364: guardando a picco sotto, o l'elica più vicina furiosa e regolare
elica più vicina furiosa e regolare, o il giuoco del motore, o la grande
regolare, o il giuoco del motore, o la grande ala e i tiranti e
. che si fonda su una supposizione o su un'ipotesi. rocco,
. in virtù di una condizione impropria o sostitutiva. ser giovanni, li-m
ant. e letter. puramente immaginato o inventato; falso, fittizio.
persona, in partic. appena nato, o che ne ha assunto indebitamente le
-non corrispondente a quello della persona nominata o firmataria; falso, fittizio. sapi
-che ha un'esistenza meramente supposta o immaginaria. - anche sostant.
insieme. -entità che comprende varie sostanze o fenomeni. b. fioretti, 2-3-125
una supposta, in un ovulo vaginale o in una candeletta uretrale).
15: vuole il corpo esser tenuto mundo o cun suppositorio o cum clisterio o pirole
corpo esser tenuto mundo o cun suppositorio o cum clisterio o pirole o somiglanti. dalla
mundo o cun suppositorio o cum clisterio o pirole o somiglanti. dalla croce,
cun suppositorio o cum clisterio o pirole o somiglanti. dalla croce, ii-13:
approbati li suppositori di mèle, di sapone o di radici di biete. gazzetta ufficiale
ciò che, venendo congetturalmente presunto vero o probabile, costituisce il fondamento di un'
, costituisce il fondamento di un'analisi o di un ragionamento (e il termine
per lo più riferito a ipotesi scientifiche o filosofiche). ottimo, iii-552
più propriamente convenga il nome di ipotesi o di supposizioni. pascoli, i-700:
. dir. illegittima collocazione di una persona o di una cosa al posto di un'
ad esempio, fra due neonati) o fra due cose (ad esempio, fra
. codice penale, 566: 'supposizione o soppressione di stato'. chiunque fa figurare
in cui il basso continuo aggiungeva o supponeva un nuovo suono al disotto del basso
. supposìtus. un determinato autore o a una certa età, apocrifo (un
solicita quello evacuando come dicto è, o cum suposte o cum clistiero. m.
come dicto è, o cum suposte o cum clistiero. m. franco,
7-104: messo soposta nel superfluo mestruo, o ne le inorici superflue, restrigne il
e. cecchi, 8-29: turchini o neri i capitelli, di forma tonda
siano supposte. 4. sottoposto o assoggettato a un potere superiore. marco
8. principio sul quale si basa o si articola un pensiero, una teoria
all'unione ipostatica delle persone della trinità o al verbo incarnato). aretino,
11. locuz. - per supposto o per un supposto: per ipotesi,
; col, nel, sul supposto che o di: supponendo che, immaginando che
, agg. medie. che suppura o che presenta suppurazione (una ferita,
vitello dell'uovo e poco olio rosato o altro medicamento suppurante de gli antichi.
. 3. figur. prorompere o permanere sempre più dolorosamente (un sentimento
in relazione con un processo infiammatorio purulento o che ne è caratte rizzato
-febbre suppurativa: quella di tipo remittente o intermittente che insorge in corrispondenza della suppurazione
qualità di essi medicamenti, che sono o astrettive o discussive... o suppurative
essi medicamenti, che sono o astrettive o discussive... o suppurative o
sono o astrettive o discussive... o suppurative o glutinative. carena, 2-308
o discussive... o suppurative o glutinative. carena, 2-308: 'suppurativo':
sezione degl'idropici e supurati per cavar tacque o la materia purulenta. 3
. ci racconta d'aver contratto, o patito un male, come chi dicesse la
che perdura nell'animo di una persona o in un ambiente sociale e che non
posizione di massima ed effettiva autontà istituzionale o di egemonia politica, economica o culturale
istituzionale o di egemonia politica, economica o culturale. galanti, 1-ii-546:
: firenze... ebbe la signoria o supremazia di tutta toscana. ungaretti,
del commercio. -nei regimi feudali o di tipo feudale, alta sovranità (
sovranità (non di rado in tutto o in parte solo nominale) esercitata dall'
parte solo nominale) esercitata dall'imperatore o dal re sui grandi feudatari o sugli
imperatore o dal re sui grandi feudatari o sugli stati-vassalli. tommaseo [s.
né la chiesa può pretendervi supremazia o dargli essa l'autorità. b. croce
ideali, teocratici della supremazia della chiesa o dell'accordo dello stato con la chiesa
una categoria di individui su altre persone o gruppi. g. ferrari, 3-370
, superiorità riconosciuta in un'attività artistica o intellettuale. nencioni, 1-226: [
. -netta preponderanza di un atleta o di una squadra in una competizione sportiva
più di te. -che proviene o si diffonde dall'alto (i raggi del
in sito verso la sua auge in o, cioè nella supprema lontananza dalla terra.
spiritualmente suprema, la dichiararono provincia, o satellite. -che dimostra un'eccezionale
grado di una gerarchia politica, militare o religiosa. uno umano corpo e quello
istanza, quando contengono eccessi di potere o violazione di legge, possono venire annullati
cassazione, dietro domanda del procuratore generale o pubblico ministero. verbali
tirannide. g. gozzi, 414: o usciti, diceva ella, dalle mani
g. b. casaregi, 234: o del ciel ornamento, angiol supremo, /
che sta a fondamento di altri fattori o fenomeni. savonarola, iii-i: lo
parte dell'uom prima e suprema, o forse / l'uom tutto integro, è
espresso in massimo grado (una qualità fisica o spirituale, una facoltà, un'attitudine
belleza. b. pulci, lxxxviii-ii-343: o celeste bellezze alte e supleme, /
, cxxxiii-535: -freno a'tuoi detti, o donna! / chiudi quel labbro.
in sommo grado da un determinato aspetto o condizione. guerrazzi, 1-44: la
chiama caina. 10. espresso o compiuto alla fine di una vicenda, di
invar. nelle città arabe, il mercato o la zona adibita al mercato e che
su un intrico di vie costeggiate da bancarelle o da botteghe. e.
odore di una stalla per un vitello o quello di un suk per un'araba.
stato in luogo, indica la collocazione o la posizione di un oggetto o di
collocazione o la posizione di un oggetto o di una persona rispetto a una base,
a una base, a un sostegno o a una superficie o un luogo o anche
a un sostegno o a una superficie o un luogo o anche l'elevazione rispetto
sostegno o a una superficie o un luogo o anche l'elevazione rispetto a un altro
indeterminativo, e talora preceduto da di o in). dante, inf,
impagliata e agucchiava. -a contatto o all'altezza di una parte del corpo.
, in partic. posto in alto o sopraelevato. odorico da pordenone volgar.
, verso (e indica l'ascendente o il condizionamento esercitato su una persona da
esercitato su una persona da un pensiero o da un'altra persona). guittone
, preminenza, maggiore prestigio, bellezza o valore rispetto ad altri. federico ii
6. per indicare una determinata circostanza o situazione.
gamba overo per il poplite o almanco per la sura. fr. colonna
tronco inferiore della vena cava. o. rucellai, 2-294: il quinto ramo
dovrebbe essere sostituito col corrispondente prefisso italiano o latino o, se si vuole,
essere sostituito col corrispondente prefisso italiano o latino o, se si vuole, greco:
, molto leggera, in seta spigata o in cotone per lo più a fibra
surclassare, tr. in una gara o in una competizione sportiva, sconfiggere uno
in una competizione sportiva, sconfiggere uno o più avversari, dando prova di una
dimostrando con chiarezza maggiori capacità, preparazione o attitudine. p. levi, 2-195
casi, al primo contatto occorre acquistare o conquistare un rango superiore a quello del
dalla santa sede in una diocesi o in una parrocchia. zappata [in
ottano (come nelle autovetture sportive), o ponendolo in funzione ad alta quota
dovrebbe essere sostituito col corrispondente prefisso italiano o latino o, se si vuole,
essere sostituito col corrispondente prefisso italiano o latino o, se si vuole, greco:
operazione attraverso la quale a un organo o dispositivo meccanico o a una macchina vengono
la quale a un organo o dispositivo meccanico o a una macchina vengono assegnate dimensioni superiori
possa garantire una maggiore affidabilità, durata o resistenza ai sovraccarichi. = nome
dovrebbe essere sostituito col corrispondente prefisso italiano o latino, o, se si vuole
sostituito col corrispondente prefisso italiano o latino, o, se si vuole, greco:
. 2. che ha misure o proporzioni superiori a quelle abituali o consuete
misure o proporzioni superiori a quelle abituali o consuete. a. bignami [«
sm. invar. tavola in fibre sintetiche o in legno e fibre di vetro,
costituito da una tavola in fibre sintetiche o in legno e fibre di vetro, lunga
facili da calzare poiché si usano doposcì o scarponcini. -lo sport sciistico praticato con
detto anche snowboard, surf da neve o surf-sky. a. rosa [«
quanta rapidità si diffonde il surf da neve o snowboard. 4. bagnasciuga.
surfata, sf. pratica del surfing o del surf sciistico. - anche:
anche: planata effettuata con il surf o con il surf da neve.
di nomi di sport come bowling o swimming. surfista, sm. chi
a cui vengono sottoposti prodotti alimentari crudi o precotti per garantire la conservazione per lunghi
mezzo di apposite apparecchiature, dette surgelatori o anche mediante contatto diretto con elementi refrigeranti
hanno fretta di uscire / dal forno o dal surgelante. = pari pres.
sottoporre a surgelamento un prodotto alimentare crudo o precotto. -anche assol.
destinati all'uso domestico per il surgelamento o la conservazione di cibi surgelati.
indigena, attraverso il fr. suricate o surikate (nel 1765). sùrice
origine giapponese costituita da pasta di merluzzo o di altri pesci insaporita per lo più
in polvere d'oro, d'argento o di rame e raffigurazioni di oggetti,
sm. invar. eccessivo affaticamento fisico o mentale dovuto a una eccezionale applicazione al
, superallenamento. 3. uso eccessivo o protratto nel tempo di un congegno o
o protratto nel tempo di un congegno o di una macchina, che ne determina un
chiaviche, ratto di fogna (rattus norvegicus o mus decumanus). lessona
studiata è il 'rattus norvegicus', surmolotto o ratto delle chiaviche. = adattamento del
, / non atti pien di frode o sguardi fissi. = adattamento dal fr
bastimenti mercantili per imbarcare de'grossi colli o volumi pesanti. = adattamento dal
, solitamente all'imbocco di una curva o verso il margine alto della pista in
per scattare e sorprendere l'avversario sopravanzandolo o per indurlo a passare davanti e regolare
par- tic. dell'offerta di prodotti o di servizi rispetto alla domanda).
'soffio asmatico', attraverso tingi, surra o suriah. surrammentato, agg.
non ha nessun libro che per la costruzione o per la vastità del tema possa star
registrazioni di automatismi psichici di stati onirici o ipnotici. panzini, iv-674: 'surrealismo'
2. per estens. modo stilistico o espressivo di un'opera o di un'
modo stilistico o espressivo di un'opera o di un'autore che allude o richiama i
opera o di un'autore che allude o richiama i canoni estetici postulati da tale
; che ne presenta i caratteri peculiari o ne richiama gli stilemi, i tratti
surrealismo artistico, in partic. letterario o cinematografico; che presenta aspetti ad esso
inferiore e dall'aorta renale. -capsula o ghiandola surrenale: surrene. - ghiandole
della stessa struttura delle ghiandole normali o di tipo corticale o di tipo midollare che
ghiandole normali o di tipo corticale o di tipo midollare che si possono riscontrare
ai surreni, nella zona del simpatico o delle ghiandole genitali. -ormoni surrenali:
, sf. chirurg. asportazione monolaterale o bilaterale dei surreni, eseguita per lo più
per lo più in casi di tumori o di iperplasie delle ghiandole stesse. =
della funzione surrenale per un'affezione destruente o è stato sottoposto a surrenalectomia bilaterale (
altezza al maresciallo della motta stato intercetto o, come altri vogliono, fraudolen- temente
2. ottenere ingiustamente, senza merito o, anche, in modo subdolo,
surrettiziaménte2, avv. senza presupposti o fondamenti teorici.
: queste [opere] furono o stampate fuori di francia, o stampate con
o stampate fuori di francia, o stampate con un surretizio permesso. guerrazzi
bene avvertibile dalla coscienza, ma surrettizia o quasi. = voce dotta,
filos. introdotto in un ragionamento o in un sistema teorico senza essere esplicitamente
un sistema teorico senza essere esplicitamente assunto o dichiarato, in quanto sostanzialmente difforme ai
, in quanto sostanzialmente difforme ai princìpi o ai criteri fondamentali a cui si ispira
a cui si ispira il ragionamento stesso o comunque senza essere sostenuto da una motivazione
la surrettizia introduzione di una filosofia volgare o poverissima. 2. per estens.
per errore, se fu estorto per violenza o surretto per dolo. = voce
rispondente alla sua esigenza di realista, o meglio, neorealista. = comp
, agg. dir. che è ottenuto o compiuto occultando o tacendo deliberatamente un
. che è ottenuto o compiuto occultando o tacendo deliberatamente un elemento essenziale o rilevante
occultando o tacendo deliberatamente un elemento essenziale o rilevante (un atto giuridico).
non patisca il difetto dell'intenzione, o che si possa dire soret- tizia.
(che la legge, la prassi o la buona fede richiede che siano indicate)
) in una petizione presentata al sovrano o all'autorità ecclesiastica per ottenere un rescritto
, conceda un privilegio, una dispensa o altro provvedimento favorevole (e tale reticenza
roma con mille bugie e sorrezzioni qualche ordine o commissione di causa. pallavicino, i-747
è a dannare per lo sovrano giudicie o già dannato il prete per ingnoranza di lui
già dannato il prete per ingnoranza di lui o per souvrezzione. 3
per surrezióne, cioè per inconsiderazione, o per impeto, non pecca sì gravemente.
surricordato, agg. già citato o menzionato, nominato in precedenza, sopraddetto
carducci, ni-21-135]: osai ripetere più o meno quanto avea detto l'anonimo surricordato
normali per la sicurezza, la funzionalità o il risparmio energetico. malerba
fuso, tali da alterarne la struttura o determinarne fenomeni di liquazione. = nome
stato di forte eccitazione, di euforia o anche di forte tensione o turbamento emotivo
di euforia o anche di forte tensione o turbamento emotivo. linati, 30-27
emozioni di una scena madre di sardou o di rovetta. u. ferrazza [«
più vecchi, tutti dalla fama di surriscaldati o di stravaganti. surriscaldatóre,
surriscalda tore a convezione) o che ricoprono il cielo della camera
surrogazione di una persona in un ufficio o in una carica politica, militare, ecclesiastica
fioriscono, non già in loro surroga o supplenza. -di surroga (con
3. elaborare un concetto o una teoria o assumere un atteggiamento mentale
3. elaborare un concetto o una teoria o assumere un atteggiamento mentale in luogo o
o assumere un atteggiamento mentale in luogo o anche in assenza di altri.
. ì. sostituire altri in una carica o in una funzione. eoni, 280
5. sostituire un oggetto, un prodotto o una merce con altri per lo più
7. affidare ad altri incombenze o incarichi che sarebbero propri. buonarroti
sostituito a un altro in una carica o ufficio, supplente, vicario. -anche
quegli altri suggerii, che noi diremo peravventura o sostituti o sorrogati. d. bartoli
, che noi diremo peravventura o sostituti o sorrogati. d. bartoli, 1-7-19:
principato luc rogo, surroghi o surrogo, surroghi). insediare qualcuno in
luogo di altri in un ufficio o in una carica militare, politica,
una carica militare, politica, civile o religiosa. s. girolamo volgar
generico: far subentrare qualcuno nelle funzioni o nelle mansioni di altri. battaglini,
-in partic.: usare un prodotto o una merce, per lo più di
2. predominante su altri sentimenti o norme; posto in luogo di esse
altri. 3. sm. sostanza o prodotto, per lo più alimentare,
dell'uomo, e darle poi surrogati o aiuti o complementi nella sentimentalità, nell'
, e darle poi surrogati o aiuti o complementi nella sentimentalità, nell'energia pratica
nell'energia pratica, negli slanci mistici, o in non so quale creazione artistica geniale
il realismo coltivato vorrebbe essere un neoverismo o neonaturalismo. surrogatóre, agg. e
dio (neppure nelle surrogatorie vesti della natura o della storia) che abbia fissato la
un ufficio, in un compito, o in una carica politica, militare, ecclesiastica
3. subentro nell'esercizio di una funzione o di una carica. bembo,
fosse quella una sublimità di condotta, o la surrogazione d'idee più giuste ed al
surrogazione per volontà del creditore), o del terzo da cui il debitore prende
: surrogazione per volontà del debitore) o, nei soli casi previsti dalla legge,
debito al cui pagamento egli è interessato o è anch'egli tenuto (surrogazione legale)
prende a mutuo una somma di danaro o altra cosa fungibile al fine di pagare
7. finanz. imposte di o in surrogazione, imposte surrogatorie. =
, 66: drenaggio nei terreni umidi o surtumosi. = var. di
m. -ci). che è proprio o che si riferisce o è adatto al
che è proprio o che si riferisce o è adatto al survivalismo.
sentimenti, passioni, moti dell'animo o a subire condizionamenti e influenze di altri
altri; capace di tenere determinati atteggiamenti o comportamenti. siri [in « lingua
di tutte quelle simiglianze, correlazioni, o siano anche semplici congruenze di geni, d'
i-123: nei momenti di gioia viva o di dolor vivo l'uomo non è
. mantelle di foggia survivalistica, venatoria o militare che, esasperando al massimo il
macchina survoltrice (anche survoltrice, sf. o survoltore, sm.): macchina
un tipo di dinamo, di autotrasformatore o di alternatore). a
in serie con essa una dinamo ausiliaria o survoltrice, la cui tensione si regola
che la sua forza elettromotrice possa sommarsi o sottrarsi alla tensione fornita da altra sorgente
forma, nelle dimensioni, nella quantità o, anche, nello sviluppo concettuale o
o, anche, nello sviluppo concettuale o pragmatico; che può essere sottoposto a
3. che ha tendenza a indispettirsi o a offendersi in modo sproporzionato rispetto alle
di parole e d'atti che paiono offendere o voler offendere, e troppo tenacemente la
senso improprio, perché ristringe al male o al dispiacere una voce che di natura
suscettibilità, sf. tendenza a irritarsi o a risentirsi facilmente; permalosità.
oziose e sterili. -sensibilità emotiva o sentimentale esasperata. gabr. pepe,
grandi, senza una straordinaria suscettività, o dirò meglio, irritabilità dell'organo simpatico
. atto ad accogliere attributi, determinazioni o azioni; che può subire modificazioni nella
dio). cavalca, 9-95: o aiutor mio, io ti ringrazierò, imperocché
chiama quello che si fa per suscezióne o recezione de alcuno ordine sacro. r
part. pass, sosciputo, suscepito o suscètto). ant. generare un figlio
suscètto). ant. generare un figlio o una prole. boccaccio, i-545
. 4. ottenere un privilegio o un'autorizzazione. a. chiappini,
14-126: un'azione di generico suscitaménto o sollecitamento dal buio. 2. trapasso
, un'emozione, un desiderio, o anche un pensiero, una fantasticheria, un
sua gelosia. -stimolare una reazione o una funzione fisica. -in partic.
7. sollevare da una condizione umile o miserevole. bibbia volgar., iii-17
morto con un miracolo operato da dio o da un santo taumaturgo. giamboni,
dallo sbigottimento; sollevare chi è abbattuto o molto turbato. rustico, vi-i-155 (
repubblichisti'. 3. che fa nascere o infonde un sentimento, una speranza,
sensazione, un pensiero, una visione, o anche rispirazione poetica. biondi,
corpo non è che il principio stimolatore o suscitatore della sensazione. b. croce,
, v-525-5: né carnai noi vedera ^ o s'el no fai susitasone. simone
susegnato, agg. ant. contrassegnato o identificato da una lettera (una figura
vita dopo la morte, in modo prodigioso o miracoloso (anche in espressioni iperb.
15. figur. riprendersi dall'abbattimento o da una sconfitta; sentirsi rinascere.
i
gli esercizi di un culto con turbolenze o disordini suscitati nel tempio saranno puniti con
4. che sorge nell'animo o nella mente. cesarotti, 1-xvii-328:
di sole. 5. spinto o consigliato ad agire. alfieri, 4-56
giapponese costituito da fettine di pesce crudo o di frutti di mare collocati su piccole
riso alle spezie. così nacque il susni o 'delizia della baia di edo', l'
vogliono uccidere per alcun disonore avvenuto loro o disperazione, lo mangian [loppio] con
susino, costituito da una drupa tondeggiante o allungata, con buccia liscia pruinosa,
le susine in bozzacchioni: far degenerare o tralignare una buona qualità o disposizione.
far degenerare o tralignare una buona qualità o disposizione. dante, par.,
, essere più numerosa la prole malaticcia o tarda neltapprendimento di quella sana o intellettualmente
malaticcia o tarda neltapprendimento di quella sana o intellettualmente vivace. gelli, 17-35:
, onde pensate se e'son nespole o susine. proverbi toscani, 129
pira /... / de mandallo o de susino. palladio volgar.,
castiglion fiorentino, lxxxviii-ii- 254: o ferro aventurato, eletto e digno / a
una caduta, riceve qualcosa di versato o di deposto, o accoglie una precipitazione
qualcosa di versato o di deposto, o accoglie una precipitazione atmosferica. novellino,
camera e abbi una piastra di rame o di ferro infocata, e spluzzavi suso
se trattar seco volea, / trattasse quivi o ch'egli andasse suso.
. -a un livello più alto o più basso di marea. francesco da
. per estens. in una condizione migliore o più favorevole. chiaro davanzati, lxi-78
in condizioni di stabilità, non crollato o abbattuto (un edificio). simone
6. in precedenza (in un discorso o in un testo). dante,
7. a proposito di un argomento o di una proposta (anche nelfespressione pensarci
: come incoraggiamento a chi è sfiduciato o rattristato. savinio, 1-148: suso
el no se curerave chi gli despresiasse o ghe daesse d'i pè suxa.
prendere tempo prima di compiere un'azione o di reagire. paolo da certaldo,
guisa di ripercossa palla s'inalzi in suso o ribalzi in dietro. vico, 4-i-999
poco più in suso saliti ne'gioghi o cima del monte olimpo. pedemonte,
... inpossibole è alla città o. rreame pluralità di tali principazioni non susordinati
. rreame pluralità di tali principazioni non susordinati o subbaltrines insieme. = dal
3. tr. pronunciare con voce bassa o in tono dimesso. venuti, lxxxviii-ii-722
che critica in modo subdolo; che sparla o mormora, maldicente. girolamo da
dei brevi pilastri di pietra o di laterizi che nelle sale termali dell'antica
2. ritenere che un fatto o un comportamento sia ingannevole o abbia una
un fatto o un comportamento sia ingannevole o abbia una motivazione disonesta; supporre l'
disonesta; supporre l'esistenza di difetti o di intenzioni riprovevoli. dante, conv
politiche degli stati suspicando che per colpa o per virtù loro ei prosperassero o intristissero
colpa o per virtù loro ei prosperassero o intristissero. -in relazione col compì
nei confronti di qualcuno; provare diffidenza o timore per una persona, in considerazione
persona, in considerazione della sua slealtà o anche della possibilità di nuocere.
. 5. avere il timore o il sospetto di un inganno, di
di sospicame. 6. giudicare o pensare di un evento o di una situazione
6. giudicare o pensare di un evento o di una situazione negativa. cicerone
. 7. indugiare, essere riluttante o reticente. ottimo, i-464: il
qualcuno sia responsabile di un'azione illecita o delittuosa, di un comportamento scorretto o
o delittuosa, di un comportamento scorretto o biasimevole o, anche, che sia
, di un comportamento scorretto o biasimevole o, anche, che sia avvenuto o possa
biasimevole o, anche, che sia avvenuto o possa avvenire un fatto dannoso o spiacevole
avvenuto o possa avvenire un fatto dannoso o spiacevole; sospetto. latini,
fiore [dante], i-71-14: o s'alcun ti mandasse alcuno scritto,
trepidazione, ansia per un possibile danno o per un evento funesto o increscioso.
possibile danno o per un evento funesto o increscioso. boccaccio, dee.,
(ad esempio, le convinzioni politiche o ideologiche del giudice) o ambientali (ad
convinzioni politiche o ideologiche del giudice) o ambientali (ad esempio, la pressione
ecc.) influenzassero indebitamente il giudice o i suoi collaboratori (giurati, periti
ricusazione del giudice da parte dell'imputato o la richiesta al giudice superiore da parte
., 135: disse cato: « o tu suspizioso, guardati che tu non
sospiciosi. 2. che rivela o denota sospettosità, diffidenza (un atteggiamento
conciliazione. carducci, iii-12-370: nulla dunque o giovanni dalle celle, 1-68:
(sospeccióso, sospecóso, sospecuso, sospe-scritto o inviato successivamente (una lettera).
susseguente anche chi esige i suoi crediti, o prende che che sia d'altri,
prende che che sia d'altri, o in qualche modo usa forza, della stessa
poteva essere fatto in occasione del matrimonio o in un momento successivo).
per figli prima del loro matrimonio, o che li riconosceranno nell'atto stesso della
contratto fra i genitori del figlio naturale, o perdecreto reale. 2. espresso
2. espresso, a voce o per iscritto, subito dopo (una
dopo (una parte di un discorso o di un testo). giovan matteo
distico. -per introdurre una citazione o un elenco. varthema, 131:
-che segue immediatamente un'altra parola o un altro suono. luna,
e in loco suo s'incepuone l'apostrofa o la coma. s. salviati,
vaso. salvini, 39-iv-146: l'intervallo o spazio tra una unità e l'altra
precedente ch'l signore la guardò. o veramente è stata cagione susseguente, cioè
vuole il bene infinito e il bene possibile o vo- gliam dire finito.
che occupa una posizione, un posto successivo o adiacente (una persona, un gruppo
una funzione, in una carica politica o ecclesiastica. sarpi, ii-80: di
i-4-307: la cronaca è l'ordinamento estrinseco o cronologico di processi vari e disparati,
; tenere immediatamente dietro, come continuazione o, anche, come conseguenza, a
, ripetersi a breve distanza nello spazio o nel tempo. e. cecchi,
sostant. ra. s'uniscono due o più ragazzi, e pigliano una pietra,
l'aereo compie per correggere o variare la direzione del proprio volo o
o variare la direzione del proprio volo o per partire od atterrare. bilenchi, 14-114
tr. seguire nel tempo un altro fatto o fenomeno. manfredi, 3-78: raccontare
che le [eclissi] hanno susseguite o precedute. maironi da ponte, 1-i-125
apparire subito dopo; accadere in seguito o costituire conseguenza di fatti precedentemente avvenuti.
sconcerti di governo. -essere scritto o pubblicato successivamente. carducci, iii-22-250:
tenuto dietro da altri episodi, avvenimenti o situazioni. martello, 304: l'
co- m'anche in verona costoro, o con nome di veneti, o con nome
costoro, o con nome di veneti, o con nome di euganei, si annidassero
. -subentrato a un altro sentimento o stato d'animo. d'annunzio,
: il direttore susseguito al ministro ridolfi o non può o è da altri affari stornato
susseguito al ministro ridolfi o non può o è da altri affari stornato. 4
sussèruo). ant. svolgere un'attività o un incarico alle dipendenze di una persona
un incarico alle dipendenze di una persona o un ente; servire. - anche
essere il bersaglio di burle, scherzi o malignità; essere lo zimbello di tutti.
iron. a chi invita a giocare o, anche, a concludere affari con l'
del sussi', se alcuno ci invita o a giuoco o a compagnia di interessi,
se alcuno ci invita o a giuoco o a compagnia di interessi, e poi con
arti appropria tutto a se stesso, o vince sempre egli. 3.
: chi è più vicino al sussi (o al lecoro), fa sei.
: forse da sm, per deformazione infantile o per successione onomat.; secondo altri
il quale presto diventa ran- ciato, o suci, come dicesi in oggi, poiché
partic. in denaro chi è indigente o versa in ristrettezze, in momentanee difficoltà;
le piaccia di sussidiarmi di trenta, o trentacinque, o quaranta scudi il mese.
sussidiarmi di trenta, o trentacinque, o quaranta scudi il mese. g. bianchetti
un'opera, come non siano pagati, o l'opera non sia sussidiata o abbia
, o l'opera non sia sussidiata o abbia speranza di sussidi dal governo o
sussidiata o abbia speranza di sussidi dal governo o da instituti che assicurino pigliarne molte copie
tecnico, operativoper un campo affine d'indagine o di attività. rajberti, 3-14:
studio di un'altra disciplina, materia o scienza, nello sviluppo di un piano di
, e usato in caso di necessità o di emergenza (un edificio, una
croce, ii-1-195: una lingua universale, o, come volentieri la chiamano, una
premessa e ausilio per l'acquisizione contrattuale o per la decadenza di un diritto (
e le altre carità di lascito privato o di confraternite contribuenti, il numero dei
licenziato, posto in cassa integrazione, o, anche, che non ha trovato
con fondi pubblici (un'attività produttiva o culturale). cavour, v-293:
statali, istituite da privati, enti o associazioni, con l'autorizzazione del provveditore
incaricato sotto forma di un particolare sussidio o premio). 6. stor.
mediante una fissa somma di denaro promessa o pagata ad essi, di fornire una
fornire una determinata quantità di forze, o terrestri o marittime, in un determinato
una determinata quantità di forze, o terrestri o marittime, in un determinato caso di
, niuno altro subsidio rimase che o la carità degli amici... o
o la carità degli amici... o l'avarizia de'serventi, ji quali
corporale. -anche: alimento; cibo o bevanda ristoratrice. -per estens.:
, lxxxviii-ii-632: che piangi, tu, o vaga giovinetta? / i'[cupido
solamente di insopportabil peso e non di sussidio o sollevamento alcuno. s. maria maddalena
gli orefici. -completamento di carenze o di limitazione espressiva. manzoni,
tavole sinottiche, solidi geometrici in legno o cartone, ecc., ma,
, gliel'ha da provedere il pubblico o per via d'un sussidio giornaliere, o
o per via d'un sussidio giornaliere, o con somministrar loro da lavorare. carducci
. carducci, iii-3-137: in vano due o tre volte raccomandai caldamente ad un ministero
lo più nelle espressionisussidio di disoccupazione, assicurativo o di malattia). ojetti, iii-384
assicurativo. gramsci, 11-271: uno o più emendamenti, che accrescano magari il
caritativamente a fanciulle indigenti per il matrimonio o la monacazione. de luca, 1-14-1-340
e per le riscossioni di alcuni sussidi o rendite del 'principe'. 8. dir
, consistente in contributi a fondo perduto o anche in agevolazioni economiche, concessioni di
scadenza e a tasso agevolato, esenzioni o riduzioni tributarie. -anche: trasferimento di
balzelli, sussidi, accatti, dazi, o altre angherie. de luca, 1-14-4-110
niuno ae'prìncipi ebbe mai bisogno di maestri o di libri per imparare a raccogliere danaro
libri per imparare a raccogliere danaro, tributi o sussidi dal popolo. cavour, i-99
il sussidio triennale. -monte di o del sussidio-, ente autonomo creato nel
, che si finanziava attraverso una tassa o concedendo prestiti con un interesse del cinque
col procurazione, overo del cattedratico, o del sussidio. loro portamento sussiegato da piccoli
tare di soldati inviato per rafforzare un esercito o per integrare i reparti di un corpo
militare; rinforzi; milizie ausiliarie, o sussidiarie. -anche: battaglione arretrato,
, fortificata di tre subsidi, o vogliamo dire di tre battaglie. machiavelli,
fanti perduti] in ordinanza con buon modo o di dietro o ne i fianchi per
ordinanza con buon modo o di dietro o ne i fianchi per servir di sussidi.
ai me. -aiuto in denaro o sotto forma di munizioni, armi e
la terra sancta. -risorsa tattica o strategica del terreno di batta- glia.
, rupi, monti, arbori, casamenti o altro sussidio, dei quali essendo privo
. e in sussidio sia obbligato chi mariterà o prometterà come sopra. instruzione a'cancellieri
camarlingo] sarà tenuto procurare la riscossione o rimborso... dagli stessi carcerati
dagli stessi carcerati..., o in sussidio dalla potestaria dove ciascheduno di
contegnoso e sostenuto, cne denota alterigia o sprezzo. baretti, 3-44: siete
quella che da'greci che assume o manifesta un contegno ostentatamente sostenuto e
, marra no, sossiegato o somiglianti, tutto per questa via dell'affetto
che, per lo più, manifesta boria o alterigia (un comportamento, l'aspetto
plur. -ght). atteggiamento, contegno o anche tono di voce improntato a dignitosa
a seria compostezza, ad austera cerimoniosità o anche a ostentazione di sprezzo, di
espressioni mettersi, stare, porsi in o sul sussiego). n.
martelli, 126: il sossequio degli spagnuoii o 'l grave della reputazione di quanti ambiziosi
in sussiego. 2. linguaggio o tono stilistico caratterizzato da solennità magniloquente e
stilistico caratterizzato da solennità magniloquente e artificiosa o da formale cerimoniosità. carducci, iii-23-461
... hanno tutti un carattere o di sussiego o di squallore. =
hanno tutti un carattere o di sussiego o di squallore. = dallo spagn.
, per lo più dettata da alterigia o da sprezzo. bersezio, i1-141:
. 2. che è improntato o esprime gravità contegnosa, formale decoro,
3. caratterizzato da elementi paesaggistici o archi- tettonici di imponente lusso (un
fu chiamata iliaca, da noi sassinello o sussinèllo. = var. di
2. che è presente, che opera o è in esercizio o continua a esserlo
presente, che opera o è in esercizio o continua a esserlo (un'istituzione,
di residenza. -che è o continua a essere in vigore. botta
6. che consiste in una determinata condizione o qualità. lubrano, 3-160:
con riferimento a dio, all'anima o alla sostanza). -in senso generico
a vedere. 2. conferma o corrispondenza nella realtà dei fatti di un'
una notizia, di una circostanza riferita o ipotizzata; fondatezza, validità di una
e fruibilità di capitali, di titoli o di beni. codice dei podestà e
loro crediti. 4. presenza o sosta di una persona in un luogo,
di una circostanza, di una consuetudine o di un atteggiamento. muratori, 7-iii-446
forma di governo, di una carica o di una funzione. siri, vi-594
-conservazione nel tempo di una costruzione o di particolari architettonici tipici di un'epoca
di un'opera nell'interesse del pubblico o della critica. c. gozzi,
. -anche: approvvigionamento delle derrate alimentari o delle merci indispensabili alle esigenze di vita
vita e di attività di una comunità o di uno stato. zanon, 2-xviii-305
-cespite di reddito necessario al proprio sostentamento o, in partic., al finanziamento di
un'istituzione pubblica, di un'iniziativa o di un'impresa (anche nell'espressione
dei mezzi naturali di produzione, usati o sfruttati esclusivamente per ottenere quanto è sufficiente
(pane, farina, gallette) o allo stoccaggio delle derrate nei magazzini.
partic.: nel linguaggio filosofico, esistere o come sostanza o indipendentemente dallo spirito o
linguaggio filosofico, esistere o come sostanza o indipendentemente dallo spirito o dal soggetto pensante
o come sostanza o indipendentemente dallo spirito o dal soggetto pensante. marsilio ficino
e naturale sussiste. -avere o continuare a mantenere un'intrinseca validità,
sussistono e durano contra ogni ira, potente o impotente sia ella, purch'essi
atto ritenuto reato non è stato commesso o non è considerato tale. 3.
senza leggi? pascoli, i-454: o san marino, tu ben avevi il
7. conservarsi in buone condizioni o indenne nel tempo. s.
strutture di ossa per uomini, cavalli o altri animali che potessero sussistere e far
e ripetuti accessi (una risata) o scatti (un movimento). d'
partic. per un forte turbamento o per una particolare condizione patologica (una persona
una particolare condizione patologica (una persona o una parte del corpo). 7ronconi,
va- gliator sussulta della bruna / fava o del cece l'arido legume. gadda
3. tremare fortemente per un terremoto o sotto un bombardamento. pascoli,
; essere preda di un forte turbamento o di un sentimento intenso. ferd.
(subsulto), sm. scotimento più o meno violento del corpo o di una
scotimento più o meno violento del corpo o di una sua parte causato da turbamento
un accesso di pianto, di riso o da una condizione patologica; trasalimento (anche
lo inchioda; il corpo ha ancora due o tre sussulti, poi resta immobile,
-per estens. movimento ritmico, più o meno brusco e repentino, del corpo
meno brusco e repentino, del corpo o di una sua parte durante l'atto
ed episodica, di un movimento artistico o intellettuale. c. carrà, 242
sussulto': latinismo usitatissimo per dire destarsi o esser destato improvvisamente, in sorpresa.
in un determinato contesto visivo, musicale o letterario. dorfles, 7-28: il
d'esser stato sussunto da un artista o da un intenditore che lo ha, di
. nella logica formale, che costituisce o è basato su una sussunzione. -sillogismosussuntivo:
, del giudizio come relazione di rappresentazioni o come relazione di concetti (sussunzione di un
e la sussunzione di oggetti desueti, o comunque di gusto 'dubbio'e addirittura kitsch,
comune misura, ma un piccol avanzo o rotto, e questa parte dicesi 'aliquanta';
! pascoli, 25: in te [o bosco] vivono i fauni ridarelli /
può indicare riservatezza, confidenza, segretezza o disappunto). cicerone volgar.,
tuoi orecchi] che in essi fittizziamente o simulatamente per cagione di guadagno si possa
per cagione di guadagno si possa susurraré o pispigliare. v. giusti, 25:
ma tutti avevano ai polsi gli orologi guasti o bloccati. 2. diffondere
lo più malevole e false, pettegolezzi o insinuazioni velate. giovanni delle celle,
: cerca sussurrando infamarlo con questo cittadino o con quelloaltro. g. giustiniani, lxxx-3-1061
tr. pronunciare, dire in tono sommesso o a voce bassa; mormorare.
di sospir. 7. dire o riferire in modo non palese, per lo
più al fine di criticare, denigrare o accusare; insinuare. foscolo, xvi-90
il sospetto di essere oggetto di maldicenze o di considerazioni da parte di qualcuno.
-tricé). che diffonde voci malevole o false, insinuazioni, accuse o critiche
malevole o false, insinuazioni, accuse o critiche in modo più o meno velato;
, accuse o critiche in modo più o meno velato; mormoratore, calunniatore.
. carducci, iii-6-256: mercanteggiare l'impunità o il perdono... facendo a
a un tempo arruotare qualche ladracchiolo o sussurratore plebeo. -che pronuncia incantesimi e
. marino, xiii-270: come, o come vivace / spieghi [o zanzara]
come, o come vivace / spieghi [o zanzara] dorate e miniate tale /
voi... susurrazioni, detrazioni o sedizioni. prose genovesi, 16: un
li cantoni. -espressione di malcontento o di dissenso; mugugno, recriminazione.
), sm. brusio prodotto da una o più persone che parlano sommessamente; chiacchiericcio
e sottovoce (e può indicare discrezione o confidenza, segretezza o concitazione)
indicare discrezione o confidenza, segretezza o concitazione). -anche: parola o discorso
o concitazione). -anche: parola o discorso pronunciato a fior di labbra.
di gemiti. -formula per incantesimo o malocchio. firenzuola, 793: non
malevola; calunnia, maldicenza; critica più o meno velata. caro, 2-166
amatissima. 3. espressione più o meno aperta di scontento, dissenso,
acqua che scorre; fruscio di foglie o fronde; sibilo lieve del vento.
, sm. chi sparla, spettegola o critica abitualmente; chi fa continue maldicenze,
continue maldicenze, chi diffama con insinuazioni o accuse più o meno velate; mormoratore
chi diffama con insinuazioni o accuse più o meno velate; mormoratore, detrattore.
nutrisce ogni resia! cambini, lxxxviii-i-376: o idio, temp'è ornai metter il
uso aggett. lubrano, 1-142: o che satanica circe abita in corte! sfigura
orologio... che riceve il moto o da suste o da contrapesi non può
che riceve il moto o da suste o da contrapesi non può lungamente durare senza errare
chiavetta. -per simil. membro o parte del corpo. -in partic.:
-figur. impulso a un determinato comportamento o atteggiamento; stimolo emotivo. a.
[s. v.]: suste o molle diconsi segnatamente le asticelle degli occhiali
3. robusta fune per legare le some o sollevare pesi. galileo, 8-viii-58:
legano la soma delle vele all'antenna o al pennone. d'annunzio, 1-ii-313
retta sulla quale sta eretto lo stilo o gnomone d'un orologio da sole.
: vetriuolo. mistura, cioè calcanto, o atramento sutorio di più fatte. targioni
dallo zolfo mescolato con del vetriuolo, o atramento sutorio. = voce dotta,
spesso estremamente conciso, di carattere rituale o di argomento filosofico, scientifico, letterario,
brevissimo (per lo più di 2 o 3 parole), che serve a ricordare
regola di filosofia, religione, grammatica o letteratura. = voce sanscrita,
altra arte in casa corno la sutrina o vero fullonica. = voce dotta,
una parete per mezzo di malta cementizia o altro materiale. p. chiara,
, per incitare ad agire senza indugio o, anche, per incoraggiare, rincuorare
per incoraggiare, rincuorare chi appare avvilito o pessimista. fagiuoli, vi-63:
. 2. figur. fatto o situazione che reca molestia, disturbo,
occhio. -compito gravoso, incarico o impegno spiacevole. tommaseo [s.
il varchi pigliarvi a mazzacchera, / o che dal gello abbiate la suzzacchera. varchi
sinartrosi fra due ossa a reciproco contatto o unite da uno straterello di tessuto connettivo
dentellature che si ingranano fra loro, o una sutura squamosa, se sono affilati
veduto il teschio dell'uomo senza suture o commettiture. d. bartoli, 9-28-2-53:
di età avanzata ed ha le suture più o meno saldate. e. cecchi,
questo senso le suture si distinguono in vere o false, immediate o mediate, semplici
distinguono in vere o false, immediate o mediate, semplici o composte. carena,
false, immediate o mediate, semplici o composte. carena, i-444: '
ferma, ed è la continuazione del gambo o picciuolo del baccello. 'sutùra ventrale',
intermedia, di passaggio fra due forme o modalità diverse. pasolini, 21-90:
. chiu so da punti o grappette (una ferita).
usato soprattutto nell'esecuzione di suture lineari o circolari di organi cavi. =
spirale, discoidi, con varie concamerazioni o suture sinuose. -saldatura fra piastre
, 1-4: nelle tartarughe terrestri il guscio o scudo superiore... è fortemente
attaccato col guscio inferiore con incastratura, o, come le chiamano i chirurgi, suture
riunione dei margini di una ferita traumatica o chirurgica con filo o grappette (e secondo
una ferita traumatica o chirurgica con filo o grappette (e secondo la modalità di
sviluppi. 6. figur. elemento o frase che serve a collegare argomenti diversi
incalzante di dialoghi, senza alcuna didascalia o sutura. 7. legame di
7. legame di stretta relazione o di attinenza fra idee, concetti,
attinenza fra idee, concetti, argomenti o lingue; logica concatenazione o correlazione,
, argomenti o lingue; logica concatenazione o correlazione, nesso. carducci, iii-22-452
8. bot. linea più o meno pronunciata di saldatura dei margini dei
fin a ridurli in una poltiglia bianca o azzurrognola o del colore che si vuole,
ridurli in una poltiglia bianca o azzurrognola o del colore che si vuole, e con
2. tergere un liquido che fuoriesce o si sprigiona da un corpo, da
-vuotare dell'aria, del gas o del liquido in eccesso in una cavità
-liberare un animale dagli umori superflui o nocivi. soderini, i-254: la
terrazzo... affinché si suzzino o soppassiscano. 8. avvizzire (
, crescente lassismo (di istituzioni civili o politiche). p. petrocchi,
andare a un comportamento indolente, passivo o, anche, vizioso; perdere tempo
che mostra un atteggiamento svogliato, indolente o, anche, sguaiatezza, volgarità, cattivo
svacco, svacchi). gettarsi a sedere o a giacere o sdraiarfermo, senza svagamenti
). gettarsi a sedere o a giacere o sdraiarfermo, senza svagamenti, sul preso
mai non avea potuto accusarsi d'una distrazione o svagamento di fantasia mentre orava. muratori
non ha alcuno svagamento e distrazione, o solamente lo studio, il quale, perché
280: fosse lo svagamento dei viaggi o minorata energia con l'età,.
in senso concreto: ciò che suscita o procura rilassamento, riposo del corpo e
di sé si vóti e sgombre, / o 'l mal che internamente lo travaglia /
lo travaglia / per svagamento alcun scemi o s'adombre. oliva, i-1-660: dopo
sua positività, poniamo, nella spensieratezza o svagamento dell'organismo che si riposa dalla tensione
: sono svagamenti intellettuali, prodotti spiritosi o culturacei. 3. diversione dal
3. diversione dal tema principale o dal tono domir. longhi, 812
attenzione dall'oggetto al quale è rivolta o da un desiderio; stornare l'interesse
gli divertiva il cuor da dio o gliene svagava neppure un attimo il pensiero.
/ né lo svaga da ciò canzona o frottola. tommaseo [s. v.
; sollevare da attività particolarmente impegnative o faticose; far divertire, ricreare.
pene e problemi; concedersi riposo fisico o mentale. -anche so- stant.
.. il segreto che tutti più o meno avevano svagato, in borgata.
propr. 'togliere i chicchi all'uva o al granturco', comp. dal prel lat
castello. arbasino, 23-907: più o meno svagatamente, sembra, lo si può
più nemmeno per il gusto, sadico o selvaggio che sia, di uccidere, ma
non è attento a ciò che avviene o che è detto presentemente;
che non si applica con impegno allo studio o al lavoro, perché distratto da altri
un atteggiamento). operazione, grande o minima e delle più svagate che si possa
-che si posa su diversi oggetti senza soffermarsi o, anche, che esprime vacuità,
di loreto addossata al muro dirimpetto, o svagati a guardar nel cortile le tarantelle
9-241: non era un profumo di boccadileone o di capperi: era più sottile e
in pre da al delirio o, anche, per effetto dell'alcol,
2-316: -ma che svagellate, altobello? o non vi rammentate? - di che
intestinale, provocata con un clistere radioopaco o attuato con un trattamento manuale attraverso laparatomia
bando che proibiva severamente di metter mano o svaginare lame in mercato. -figur
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
da attività lavorative, incombenze, preoccupazioni o, anche, dall'usuale svolgersi dell'esistenza
): che non serve per studio o per lavoro, ameno (un libro)
perché leggeri, impressionistici. erano appunti o svaghi, che non subivano il dominio
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
svalangare), agg. staccatosi (o fatto precipitare) in forma di valanga (
messaggero. baldinucci, 9-xx-155: ma o fusse per cagione di morte improvvisa del
cagione di morte improvvisa del mandato, o per isvaligiamento, e per altra disgrazia.
svuotare del contenuto, in- trensicamente prezioso o utile, il luogo o il contenitore
trensicamente prezioso o utile, il luogo o il contenitore che lo racchiude, con
non sia svaligiata l'ambrogiana da'tedeschi o da'francesi, dò loro licenza di visitarla
, che porta con sé in viaggio, o che tiene custoditi in casa, racchiusi
.; derubare un corriere della corrispondenza o dei valori trasportati sorprendendolo con agguati lungo
che son da parte del re, o che gli robbasse. g. michiel,
70: il soldato che ad un assalto o presa di piazza... si
di piazza... si fermerà o divertirà per far bottino o altro profitto,
si fermerà o divertirà per far bottino o altro profitto, passata l'occasione sarà
atasta si egli ha catenine al braccio o anelli in dito e... prova
temere che la loro ignoranza, ammazzando o svaligiando o defraudando la gente, non
la loro ignoranza, ammazzando o svaligiando o defraudando la gente, non porti a
di armati (in partic. sbandati o accerchiati). documenti della milizia italiana
, con valore privativo-detrattivo e di separazione o allontanamento, e da un denom. da
lat. ex-, con valore di separazione o allonnto, e da un denom.
lat ex ~, con valore di separazione o allonnto, e da un deriv.
, agg. ant. che ha o il proprio valore; caduto in abiezione.
proprio valore; caduto in abiezione. o di prediche [redi]: fra in
, anche a costo di svalutarmi, o di ferir te stesso. -trattare con
5. far apparire qualcosa meno pregevole o desiderabile. moravia, 24-105: l'
ha perduto valore nei confronti di una o più altre monete estere, avendo avuto
di acquisto a causa di fattori economici o istituzionali, in par- tic. dell'
lire svalutate e potè vivere per due o tre mesi, invece che per un anno
di u. sono venuti a mancare totalmente o parzialmente. sicol. perdita di valore
perdita di valore, di importanza di cose o e (o, anche, di
di importanza di cose o e (o, anche, di sé) quale si
di minore importanza, consiapprezzamento a qualcuno o a qualcosa; -ridotto nel suo importo
n mano a non ricevere più nulla o quasi nulla. le loro case di
b. croce, ii-5-127: riduzione o svalutaménto di una forma a vantaggio di
figur. che è oggetto di scarsa o bassa considerazione (una persona).
orizzonte (un astro). una una o più altre - scrivania schifosa /
dzii una onalimoneta (particolari fattori economici o istitu, in partic. l'inflazione
stravolti come è giusto oggi, a 'mesi1 o addirittura 'settimane'-spirare verso l'alto (
nel mondo v'è di consistenza pesa o di moto inesausto che si linea e si
che si linea e si dintoma vibrando, o svnalutat-ini uffica del 6 per cento nell'
una moneta). di colore rutilante o tarsiato, e immobile, o di svallar
colore rutilante o tarsiato, e immobile, o di svallar di luci nel mondo.
valore di una moneta rispetto a una o più altre, attraverso la variazione in
della stabilizzazione del cambio e della svalutazione o non svalutazione ufficiale delle monete correnti nei
colpo il valore delle obbligazioni del io o anche del 20 per cento. -perdita
, in conseguenza di particolari fattori economici o istituzionali, in partic. dell'inflazione.
beni aziendali, in sede di inventario o di bilancio, di un valore contabile inferiore
23: nel 1908 si ebbero riduzioni o svalutazioni di capitali e mancati dividendi, quali
cini figlio. -scarsa considerazione o attribuzione a qualcosa di un'importanza secondaria
. m. -i). che favorisce o determina la svalutazione di una moneta (
comportamento, una politica economica, attuata o subita). m. riva
i piedi fiocamente illuminati da arnesi tascabili, o la bocca nei momenti in cui svampava
e di molecole, insinuandosi e svampando o svaporando. -evaporare dal corpo (
: il tuo fuoco non attecchirà, o... svamperà in fuoco di paglia
pref. ex-, con valore di separazione o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un
, con valore di separazione o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un denom. da
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un
, con valore di separazione o allontanamento o privativo-detrattivo, e da un denom. da
dal tempo dei tedeschi, sia insufficiente, o svampito con gli anni.
macchietta cinematografica) della donna gaiamente sciocca o che ostenta sprovvedutezza. montale, 13-127
! / lo sai che ti dico, o svampita? / ne trovo altre cento
vaghi, sfumati (un'immagine pittorica o letteraria). baldini, 9-249:
fame e la sete lascia poco sognare; o forse tutto il sonno è sogno di
tutto il sonno è sogno di svanimento o di mangiare o di bere.
sonno è sogno di svanimento o di mangiare o di bere. m. adriani
a profondissimo sonno..., o vero ad annullamento e svanimento assoluto dell'
divenendo insapore, scipito (il vino o, anche una sostanza, un liquido)
3. sottrarsi alla vista allontanandosi o spostandosi rapidamente o mettendosi dietro un riparo
sottrarsi alla vista allontanandosi o spostandosi rapidamente o mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione
spostandosi rapidamente o mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione o anche sparendo di colpo
mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione o anche sparendo di colpo nel nulla (
caccio sotto una macchia e m'addormento o vaneggio: ahi che sovente la saluto
-scomparire dalla circolazione; rendersi irreperibile o non farsi più vedere o trovare.
rendersi irreperibile o non farsi più vedere o trovare. muratori, 7-v-237: a
la luce abbagliante, per l'oscurità o per l'eccessiva lontananza (un oggetto,
già egli perché quel pianeta si celasse o perché svanisce il dì. tommaseo,
è pur vero che ella sia immortale o se spirando svanisce. e. crispi,
e la bocca, si soffocano in acqua o si svaniscono. cassieri, 14-136:
-scomparire in quanto annientato dal tempo o distrutto dagli eventi (una città,
termine, cessare (una particolare situazione o condizione); non andare a buon fine
gier- minata se ingenerrà meno di discordia o di piato ha amenato né non ciessa
sperando che la cosa svanirebbe da sé, o che il frate tornerebbe finalmente in cervello
ii-149: i mali che vengon con violenza o prestamente privan di vita o prestamente svaniscono
con violenza o prestamente privan di vita o prestamente svaniscono. c. bini, 93
fiorini era svanito. -venire asportato o rubato (un bene). cesarotti
sera, 121: svaniscemi el pensiero, o pano il vero? pallavicino, 1-439
ha perso la fragranza, l'aroma o (nel caso di un vino, di
dal secolo scorso, qualche olio essenziale o ètere già svanito. d'annunzio,
6. scomparso in quanto distrutto o rovinato dal tempo e dagli eventi (
svantaggiato, agg. che si trova o opera in una condizione di sfavore o
o opera in una condizione di sfavore o di inferiorità rispetto ad altri, in
, in partic. in una competizione o in un conflitto. fenoglio,
economica e sociale rispetto ad altre regioni o territori. rapporto censis igg2, 283
pass. svantàggio, sm. danno o scapito arrecato da un evento o da
danno o scapito arrecato da un evento o da una situazione negativa. boccaccio,
siano le possessioni in mano de'maschi o delle femmine, la società, presa
non tien regola. 2. condizione o situazione sfavorevole che impedisce il verificarsi di
che impedisce il verificarsi di un evento o ne compromette l'esito; impedimento,
di una situazione positiva; il danno o il discapito che ne deriva (anche nell'
apologie, se non sono recriminazioni altrettanto o più pungenti. 3. in
4. sport. distacco di punti o di tempo che intercorre fra un concorrente
di tempo che intercorre fra un concorrente o una squadra e un altro concorrente o
o una squadra e un altro concorrente o un'altra squadra in posizione più favorevole.
diretta. -secondo un angolo visuale o un punto di vista sfavorevole.
fortis, 1-66: una nazione disprezzata o svantaggiosamente conosciuta sino ad ora. g
svantaggióso, agg. che arreca danno o scapito o, comunque, non arreca
, agg. che arreca danno o scapito o, comunque, non arreca vantaggi;
forestieri, col cambio svantaggioso alla piazza o sia allo stato che ha fatta la mutazione
il mondo risol vibile, o diciamo così, svaporabile in quest'istesso infinito
. siri, x-272: incolpato toralto o a diritto o a storto per autore
, x-272: incolpato toralto o a diritto o a storto per autore dello svaporamento della
: perdere l'odore, l'aroma o altre caratteristiche essenziali e in partic. il
ben di sopra prima con un panno lino o lano, e poi con tavole sopra
2. per estens. diffondersi, esalare o disperdersi nell'aria, in partic.
aria, in partic. in gocciole o particelle minutissime (un odore, un
un odore, un profumo, un'essenza o una resina profumata). d.
fredda grossa che racchiuda in sé aere o vapore aereo, la quale per la sua
è guasta la temperie e simetria loro o da febbre o da altro accidente mortale
la temperie e simetria loro o da febbre o da altro accidente mortale. pallavicino,
: alcune sue minutissime parti... o svaporano o si corrompono. g.
minutissime parti... o svaporano o si corrompono. g. averani, i-118
. 8. perdere intensità o originalità espressiva (la capacità creativa,
capacità creativa, l'estro poetico) o i caratteri e i tratti dominanti (
i tratti dominanti (un genere letterario o artistico). giuliani, i-349:
a causa la distanza, della nebbia o dell'intensità della luce, in partic
fallimento, dare luogo a esiti inutili o inefficaci (un'azione, un'iniziativa)
riforma elettorale sarà ridotta ai minimi termini o svaporerà affatto. 11. derivare
sale svaporandola. 19. dissolvere o lasciare dissolvere nell'aria un odore,
svapora quel malanno. 21. eliminare o lasciar passare gli effetti dovuti all'assunzione
manifestare apertamente un sentimento, un'inclinazione o un'intenzione, darle libero sfogo;
darle libero sfogo; profondere una facoltà o un'attività in un'opera o nel
una facoltà o un'attività in un'opera o nel perseguire un determinato intento.
le contrade. 23. affievolire o lasciar svanire un sentimento; rendere meno
. milizia, viii-369: dunque, o giovani, non isvaporate i vostri più
profumo 12. apparire di minore rilievo o importanza, dimimezzo dotato di propulsione a
dio era svaporata dalla figura siccome dicesi 'scarrozzare o scarrozzata', così dicesi 'svaporare che ora
finita. gnoli, 1-38: servi o monarchi, svapora / la vita, han
libero corso ai propri sentimenti, impulsi o reazioni. leti, 5-i-10: li
loro aggravi che quella sola di svaporarsi o con la maldicenza o col risentimento nelle cose
sola di svaporarsi o con la maldicenza o col risentimento nelle cose di verità
che ha perduto l'odore, l'aroma o ebollizione. un'altra caratteristica essenziale
abitudini. 4. rendere vario o più vario l'aspetto o l'atmosfera
. rendere vario o più vario l'aspetto o l'atmosfera di un luogo, di
, 3-158: ma vedo io bene, o che il veder mi svaria, /
: svario con lo spirito... o senza spirito. montale, 9-113:
ch'arà cambiata / di quori o profumi). -anche in espressioni comparai,
, un sentimento che si è affievolito o è venuto meno. cesarotti,
essenze svaporate. 3. diffuso o disperso nell'aria (un odore, un
4. figur. che si confonde o si dissolve alla vista fra nebbie e
dissolve alla vista fra nebbie e vapori o per l'intensità della luce. cucini
affievolito, acquietato, sedato; ridotto o trasformato in ricordo. b. croce
e la bellezza] addirittura all'istinto sessuale o alla preistoria animalesca, e le descrivevano
(un autore, una corrente letteraria o artistica). carducci, iii-7-413:
un determinato modello (un'opera letteraria o artistica). foscolo, xv-471:
. 11. che ha comportamenti o atteggiamenti superficiali, svagati e anche sciocchi
. 14. sf. azione o comportamento frivolo, leggero. faldella,
letter. ant ciò che diffonde opinioni o credenze false. lubrano, 1-253:
(con riferimento a vini, liquori o profumi). tommaseo [s.
dell'alcol. 3. fuoruscita o dispersione di umori o secrezioni fisiologiche.
3. fuoruscita o dispersione di umori o secrezioni fisiologiche. libro delle segrete cose
svariaménto, sm. ant. varietà o diversità di aspetti e di forme con
non li sia quale che svariamento, o e. lla materia o. lla forma
che svariamento, o e. lla materia o. lla forma. cesari, 2-i-12
infinitamente diverse. -molteplicità di sentimenti o di facoltà. pannuccio del bagno,
morte. 4. traviamento morale o spirituale. lubrano, 1-266: il
. 2. che ha innumerevoli colori o tonalità di un colore, variegato.
2-493: grande e svariante festosità gialla o ruggine delle foglie. bertolucci, 1-220:
di molari fossili], medesimamente di quattro o cinque risalti digitati e riuniti, ma
, dal giusto, da un'abitudine o comunque da un termine preso come riferimento
15. differenziarsi nel modo di agire o di pensare (una persona da un'
(una persona da un'altra) o negli elementi costitutivi (un ente)
. -mutare repentinamente d'umore (o anche nell'aspetto, manifestando un determinato
16. presentarsi con colori sfumati o tonalità di colori variegati o anche con
colori sfumati o tonalità di colori variegati o anche con aspetto, forma o disposizione
variegati o anche con aspetto, forma o disposizione mossa, varia o continuamente cangiante
, forma o disposizione mossa, varia o continuamente cangiante (un luogo, il
cangiante (un luogo, il paesaggio o i suoi elementi, la vegetazione, il
. carducci, iii-3-310: ma su alto o come belli / d'ubertà ridono i
un carriaggio di guerra! -essere o apparire diverso, anche per le dimensioni,
per le dimensioni, per il funzionamento o per il valore; differire. soderini
, mutare, anche improvvisamente, direzione o posizione, in partic. sospinto o agitato
direzione o posizione, in partic. sospinto o agitato dal vento (gli uccelli in
linea eclittica, né svaria più qua o là di essa. negri, 1-295: