metalli (come l'acciaio, la ghisa o il rame) o leghe con un
acciaio, la ghisa o il rame) o leghe con un sottile strato di stagno
leghe con un sottile strato di stagno puro o con leghe a base di stagno,
; si esegue per lo più per elettrolisi o per immersione in stagno o lega fusi
per elettrolisi o per immersione in stagno o lega fusi, o per proiezione di
per immersione in stagno o lega fusi, o per proiezione di stagno fuso mediante un
piattine rame con ricottura e / o stagnatura in continua. = nome
stagnazióne, sf. rar. impaludamento o ristagno di acque superficiali.
2. per estens. afflusso o concentrazione eccessiva di umori, in partic
partic. di sangue, in determinati organi o parti del corpo, per lo più
dizionario di sanità, iii-117: stagnazione o ristagno: raccolta di sangue ovvero di
. 3. figur. sospensione o interruzione per lo più temporanea di un'
in partic., di una trattativa o di un conflitto. chigi, lx-62
originale, di innovazione e di progresso o di stimoli in un campo o in un
di progresso o di stimoli in un campo o in un periodo della vita sociale e
un periodo della vita sociale e politica o dell'attività culturale e scientifica o in
politica o dell'attività culturale e scientifica o in un'istituzione, in una disciplina.
, pena il confusionismo e l'arretramento o la stagnazione dei concetti scientifici. silone
5. econ. fase di recessione o di crisi economica. appunti dei 'quaderni
è fermata, a prezzo di una stagnazione o almeno di una pausa nello sviluppo.
produttivo guiderà la ripresa. -immobilizzazione o rallentamento della circolazione del denaro, dei
-ci). econ. che produce o tende a instaurare una fase di recessione o
o tende a instaurare una fase di recessione o di crisi economica (una politica)
bilancio pubblico, persistendo in politiche recessive o stagnazionistiche. = deriv. da stagnazionista
, rappresentante di questo genere la 'sciabica'o 'gallinella d'acqua. 'abitare'
di pesci d'acqua dolce in stagni o piccoli bacini naturali o artificiali.
dolce in stagni o piccoli bacini naturali o artificiali. l'illustrazione italiana [
stagnìfero, agg. che contiene stagno o che ^ i ricava dallo stagno.
stagnina, sf. piccolo recipiente di stagno o di latta stagnata. -in partic.
. stagniniano, agg. stampato o impresso da bernardino giolito de ferrari,
giolito de ferrari, soprannominato stagnino, o dai suoi successori, originari di trino
2. ant. carattere tipografico di stagno o di lega con base di stagno.
sm. raccolta di acqua stagnante dolce o salmastra, per lo più poco estesa e
dall'impaludamento di numi specie in anse o meandri o dah'emergere di una falda
di numi specie in anse o meandri o dah'emergere di una falda acquifera in
di terreni alluvionali; o può costituire la fase di estinzione e di
estinzione e di prosciugamento di un lago o essere formata da scavi artificiali. -stagno
son lochi over ricetti d'acque sedative o piovane. ariosto, 8-4: il servo
voglia cacciare si hanno da mettere doi ore o tre avanti il giorno uomini all'orlo
-in senso generico: il regno degli inferi o l'inferno. dante,
fuoco ardente. ugurgieri, 192: o generato d'anchise, certissima schiatta delli dei
bui stagni letei. -stagno costiero o di mare, lago costiero. mattioli
, di indifferenza, di apatia morale o intellettuale. tronconi, 5-121: non
angustamente immobilistica, incapace di sviluppi originali o di impulsi vitali. algarotti,
all'atmosfera pestilenziale putrida del grande stagno o padule o pozzanghera ministeriale di piazza castello
pestilenziale putrida del grande stagno o padule o pozzanghera ministeriale di piazza castello. marinetti
un vicino stagno ai nature morte più o meno paragi- nizzanti. 7
. locuz. -fare stagno: formare paludi o acquitrini, rallentando o fermando il proprio
: formare paludi o acquitrini, rallentando o fermando il proprio corso (un fiume)
sasso nello stagno: turbare la tranquillità o l'immobilità di una situazione. f
lungo un corso d'acqua con dighe o sbarramenti. l. albizzi, 459
condurrebbe acqua in livorno. -mettere o tenere a stagno: immergere i recipienti
tenere a stagna: locuzione derivata o dall'immergere i vasi a doghe in acqua
stagnare, ossia impedire l'uscita dell'acqua o di altro liquido. -pescare in
poco chiare, agire in modo ambiguo o scorretto. 10. dimin. stagnétto
saettamento e ferramenti co'quali si segano o tagliano i legni o fannosi fosse
si segano o tagliano i legni o fannosi fosse o acqua si vuota o stagnóne
tagliano i legni o fannosi fosse o acqua si vuota o stagnóne. valerio massimo
o fannosi fosse o acqua si vuota o stagnóne. valerio massimo volgar.,
con bismuto, con antimonio, con zinco o con argento), quelle per rivestimenti
con carbone (in forni a riverbero o in forni elettrici) o per ricupero dalla
a riverbero o in forni elettrici) o per ricupero dalla lamiera di ferro stagnata
latta) mediante attacco con cloro gassoso o per via elettrolitica dalla cassiterite; noto
una piccola componente di oro (stagno dorato o giallo) di argento (stagno bianco
giallo) di argento (stagno bianco) o di verderame (stagnoverde). statuto
3-104: quando adorni di stagno, o bianco o dorato,... prima
quando adorni di stagno, o bianco o dorato,... prima abbia un'
ii- 413: dipinsi l'androne o vero viale ch'è traila camera e la
segni... con stagno calcinato o con tripoli. citolini, 380: potete
il tartar brugiato, il piombo o stagno calcinato. -burro di stagno:
: s'imbianca il rame, il ferro o l'acciaio col mezzo del burro di
di stagno che in contatto con l'umidità o con poca acqua si trasforma in una
mettervi il sale ammoniaco. -grido o pianto dello stagno: rumore che si avverte
del metallo in polvere che avviene sotto o °c e ne determina il passaggio a
: recipiente, vaso, pentola, piatto o scopo); vigoroso, energico (
carattere). della di tale metallo o di altro metallo stagnato (per lo
metallo stagnato (per lo più latta o rame). - al plur.:
: affezioni rare dovute allo stagno puro o ai suoi minerali; si manifestano con
ora stagna e scevro di interessi sociologici o toponomastici, dimenticava presto gli xilografi e
agg. che non lascia filtrare l'acqua o altri liquidi; che è perfettamente impermeabile
altri liquidi; che è perfettamente impermeabile o, per estens., ermeticamente
son lochi over ricetti d'acque sedative o piovane che per essere i lor fondi stagni
tose, stagnuòla), sf. foglia o lamina sottilissima di stagno battuto, usata
stagnuòla. 3. recipiente di stagno o di latta stagnata. tecchi, iii-35
un'altra. -bricco di stagno o di latta stagnata con beccuccio a cannella
stagno, e qui sarà quell'oro o argento stagnuolo. 3. tose.
in suo cambio innanzi dello stagno battute o vuogli stagnuoli. biringuccio, 1-81: la
la coprite con stagnolo oppur con oro o argento battuto. cellini, 658: si
5. disus. recipiente di stagno o di latta stagnata, in partic.
partic. quello usato per raccogliere oli o grassi residui. dizionario di marina,
, 869: 'stagnata': vaso di stagno o di latta stagnata, fatto da stagnai
specialmente per lubricato, leccarde, ghiotte automatiche o a mano. si dice pur stagnolo
6. ant. scodella o piatto di stagno. sermini, 397
essere de'signori del detto padule, o vero camarlengo, el quale non abbia nel
grossetano fu diviso in 18 parti, o alienato a titolo livellare con l'obbligo della
n. 4, stàiora, sf. o stai, sm.), sm.
misurazione del grano e di altri cereali o legumi. -anche: la quantità
(in partic. cereali in grani o macinati) corrispondente a tale misura.
bufalo, e tre staia di pane o piue, / e bevvono a bigonce.
grande quantità (e ha valore enfatico o iperb.). latini, i-1710
cappello a cilindro basso (cappello a staio o a mezzo staio). carducci
. egiziane) in forma di canestro o vaso svasati verso l'alto, simbolo di
magazzino di mobilia, 8: il modio o staio, posto dagli egizi sopra la
, corbe, tomature ecc., perché o indeterminate o dipendenti dal braccio a terra
tomature ecc., perché o indeterminate o dipendenti dal braccio a terra abolito, ed
gozzi, fagiuoli, x-160: o ciambellaia, / e non ti muovono /
notrica. -avere lo staio colmo o vuoto: rispettivamente, essere ricco o
o vuoto: rispettivamente, essere ricco o povero. meo de'tolomei, 66
uomo che viva. fagiuoli, 1-1-107: o questa colma lo staio!
versa gra- gnuola collo staio, / o cielo, e a più non posso pioggia
nessuno accende la lucerna per tenerla ascosa o sotto lo staio, ma per metterla sopra
cavarmi di mano qualche staiuol di grano o qualche boccal d'oglio o qualche pezzo
di grano o qualche boccal d'oglio o qualche pezzo di lardo, come è tua
, per lo più corrispondente a 2 o 3 staia. leggi e bandi,
bandi, 15-4-2: essere il sacco, o bigoncia, alla misura rasa dello staione
ana aperta non sembra possibile che si generino o si indurino sostanze lapidose, mentre una
termine indica quelle a forma di colonna o di cono che s'innalzano dal pavimento
, iii-17: certe croste di tartaro, o certe piramidi alla rovescia, dette da
gocciole... formavano que'tartari o quelle stalagmiti dette volgarmente 'acque impietrite'
la massima impotenza. la massima pusillanimità, o la massima superbia sono i segni della
, che si riferisce, che riguarda o che si ricava dal maiale. monti
suidi, in partic. il porco o maiale domestico. ungaretti, ix-12:
ii-12-177: si dica il medesimo del filosofare o del fare pratico che si sforzino all'
fare pratico che si sforzino all'assoluta suisuffìciènza o autar- cheia. = voce dotta
di lusso, appartamento costituito da due o più stanze. arbasino, 23-1252:
da una selezione di brani di un balletto o anche di musiche di scena, per
terreno, un minerale); che emette o sprigiona o contiene gas e composti di
minerale); che emette o sprigiona o contiene gas e composti di zolfo (una
li potevano. canteo, o7: o monti, o valli apriche, o selve
. canteo, o7: o monti, o valli apriche, o selve ombrose,
: o monti, o valli apriche, o selve ombrose, / onde fluenti da
fa sì gran muglia... stromboli o mongibello, quando le solfuree fiamme,
passaggio resta assorbito l'acido sulfureo volatile o tutt'altro vapore che l'aria possa
2. che contiene disciolto zolfo o composti dello zolfo, in partic.
che accompagnano l'apparizione di esseri diabolici o divinità infernali. basile, i-153:
/ solfurea arca, incendioso fato. o. b. andreini, 82: a
le gioie, ai piaceri, o tremendi sulfurei atri guerrieri. 3.
3. per estens. che è proprio o tipico dello zolfo o dell'anidride solforosa
. che è proprio o tipico dello zolfo o dell'anidride solforosa (con partic.
(con partic. riferimento all'odore o al sapore, acre o pungente).
all'odore o al sapore, acre o pungente). caro, 2-1137:
giallo chiaro tipico dello zolfo in polvere o arancio-rossastro tipico dello zolfo in combustione (
e beatrice? -che è tipico o riporta alla mente un ambiente, un'
, che pare non avere origini naturali o razionali. l. arruga [«
: parlava egli a bocca eternamente spalancata o piena d'aria, emettendo, a sfogo
indotto a un tal passo da leggerezza giovenile o da cieca e sulfurea passione. bocalosi
sono suscettibili d'un movimento più o meno sulfureo secondo la natura del metro
, agg. ant. che contiene zolfo o composti di zolfo. frezzi,
coronarium), con fusti erbacei semplici o ramificati, foglie alterne imparipennate fomite di
miglioratrici ed induttrici di azoto con il trifoglio o l'erba medica o la sulla.
con il trifoglio o l'erba medica o la sulla. = dal lai
, su lodato), agg. detto o citato in precedenza nel discorso o in
detto o citato in precedenza nel discorso o in un testo; suddetto (ed
è spesso usato in formule di cortesia o con tono iron. o scherz.
formule di cortesia o con tono iron. o scherz.). spallanzani
proprio, che si riferisce a tale città o a ciò che caratterizza i suoi abitanti
abruzzese di sulmona; che ne è originario o nativo, che ci abita; sulmonese
. -sultana madre-, la madre del sultano o dell'erede. navagero, lii-12-53
sultanato, sm. carica, dignità o potere o esercizio del potere e delle
, sm. carica, dignità o potere o esercizio del potere e delle prerogative del
sultanato di bomeo per darle un trono o dare fuoco a tutto labuan, ella sarà
e. cecchi, 5-71: il cardellino o il canarino, nella nostra vita borghese
. che è proprio, che si riferisce o che è tipico di un sultano (
che è tipico di un sultano (o del periodo in cui regnarono i sultani
. sultanino2, agg. vite o uva sultanina (anche solo sultanina,
e delle uve bianche, rosate o rosse che producono, con acini piccoli,
pinoli, un po'd'uvetta sultanina o di zibibbo. = deriv.
una condizione di grande agio e lusso o un atteggiamento altero e superbo o di
lusso o un atteggiamento altero e superbo o di assoluto dominio maschile nei confronti delle
. che è proprio, che si riferisce o che appartiene a uno di tali governatori
2. assumere un determinato aspetto o natura. 1. valeresso, xlix-109
. 4. assumere cibo o acqua. 5. degli arienti,
si è dato pure spacio di sumer cibo o di sonno. 5. nel linguaggio
gesù cristo, sonando sconveniente 'mangiare'o 'bere'e 'prendere'. borsi, 216:
... il tuo sangue [o signore] si versa, tu sei sunto
m. -ci). che è proprio o che si riferisce ai sumeri, alla
. 2. che è proprio o che si riferisce a tale popolazione.
plur. -i). eterogramma sumerico o accadico ricorrente nelle scritture cuneiformi. =
. nella filosofia scolastica medievale, compendio o trattazione organica di una disciplina (con
estens. esposizione sistematica di una materia o di un modello di pensiero. =
), agg. nominato, citato o ricordato in precedenza. spallanzani, iii-354
. riunione dei capi di stato o dei più alti esponenti politici di due o
o dei più alti esponenti politici di due o più paesi per discutere problemi di
su cui si svolge la gara o facendogli toccare la pedana stessa con
uale riesce vincitore chi atterra l'avversario o lo spinge fuori el tappeto anche per
l'odierna solam. - con riferimento o con allusione alla fanciulla abisag che assistette
libro dei re, 1, 2) o alla donna che ospitò il profeta eliseo
è l'odio con cui i sunnì o turchi sono perseguitati da'settatori di alì
. amari, 1-ii-98: la ragione o l'errore, la coscienza o la superbia
la ragione o l'errore, la coscienza o la superbia dell'intelletto, li spinsero
a. bazzarini, 1-vii-1189: 'sunni'o 'sonni': settari mussulmani attaccati alla sonna
attaccati alla sonna ed opposti agli schiai o maomettani di persia. sunnominato,
sunnominato, agg. menzionato, citato o ricordato in precedenza.
), sm. esposizione riassuntiva orale o scritta, compendio (anche come esercizio scolastico
è vero contrasto tra la loro suntuarietà o contingenza e la loro necessità.
riguarda la misura delle spese. -leggi o, rar., norme suntuarie-
han no cercato di reprimere o scoraggiare l'ostentazione di lusso eccessivo
, suoi). indica il possesso o l'uso esclusivo di un oggetto
l'uso esclusivo di un oggetto o di un bene economico da parte di una
. che si riferisce, che è proprio o caratteristico di un soggetto inanimato citato in
. idem, inf, 2-78: o donna di virtù sola per cui / l'
5. in espressioni di cortesia o cerimoniose per indicare un re, un
un re, un papa, un principe o un personaggio importante (come sua altezza
benito mussolini. 6. che spetta o è attribuito a una determinata persona o
o è attribuito a una determinata persona o la riguarda direttamente (una lode, un
7. per indicare il gruppo o il partito di appartenenza. s.
rettor., 5-15: non àe ardimento o scienzia di proffe- rere le sue parole
dante, par., 16-141: o buondelmonte, quanto mal fuggisti / le
altrui conforti! 9. composto o scritto da un determinato autore. dante
-descritto o delineato da un autore. vico,
in nessuna misura la storia del tempo o quello di maria stuarda... ma
. 11. per indicare una o più persone legate da rapporti di parentela
di parentela, di amicizia, di conoscenza o familiari. g. faba, 61
: oh padre suo veramente felice! / o madre sua veramente giovanna, / se
un nome proprio, per indicare amicizia o affetto: caro, affezionato. crudeli
petrarca!..) e farsi baratto o gazzettiere, / totò scelse l'esilio.
tempo di una persona, alla vita o alle situazioni particolari che la condizionano.
gadda, 6-86: certi fregnoni de bigami o de poligami co tutte le sue beghe
lo più per indicare rapporti di parentela o di subordinazione. -signorso: v.
di una determinata persona, patrimonio personale o privato, denaro posseduto. latini,
principe spende del suo... o di quello d'altri. ariosto, 38-52
canapa. -territorio di un sovrano o di uno stato. f. correr
alla categoria professionale, alla classe sociale o all'etnia o anche alla famiglia di
professionale, alla classe sociale o all'etnia o anche alla famiglia di qualcuno.
. 24. plur. azione o comportamento abituale, per lo più biasimevole
piede-. proseguire senza necessità di interventi o modifiche. monti, xii-2-105: la
mantiene a soe spese molti servitori, o come voglian dire fanti. -a
. -avere la sua, passare o vedere le sue: subire traversie,
passate le sue. -avere tutti o molti dalla sua: godere del favore o
o molti dalla sua: godere del favore o della simpatia generale. tommaseo [
il suo: riconoscere con imparzialità meriti o difetti. temanza, 280: fu
, stando molto guardingo in un colloquio o in una trattativa, non lasciando trasparire
che alcuno, quando ti favella, o tù a lui, non ti possa appuntare
si dice) a maz- zacchera, o giugnerti alla schiaccia. usasi ancora nella medesima
sue. -con un contegno riservato o scostante, senza dare confidenza.
. -con tono asciutto, reticente o privo di cordialità. cinelli, 11-279
suòzera), sf. madre del marito o della moglie, nei confronti dell'altro
ttv.): 'la famiglia dell'antiquario'o sia 'la suocera e la nuora'.
suòcioró), sm. padre del marito o della moglie, nei confronti dell'altro
.. la contesa se fosse migliore o peggiore il despotismo irrequieto del genero.
despotismo irrequieto del genero... o la quietissima tirannia del suocero. cavour,
-plur. entrambi i genitori del marito o della mo- glie. arbasino,
cuoio, plastica, gomma, corda o anche legno, che viene applicata alla
alla tomaia per mezzo di chiodi, colla o cuciture (e si dicono doppie suole
presa migliore del piede su percorsi ripidi o accidentati). -in senso generico: il
lui non sfuggiranno. -strato di terra o fango che aderisce al fondo della scarpa
di un congegno che poggia sul terreno o che ne costituisce la base.
il sottosuolo è buono, le rotaiepoco sole o niente, allora che egli era alto,
strafico, 1-i-428: 'sola di deriva'o 'ali di deriva': si chiama così
836: 'sola': quella tesa di tavoloni o di altra resistenza che si mette attorno
mette attorno al naviglio in caso di scarroccio o deriva, per miglior governo; e
9. milit. supporto di legno o metallo per l'appoggio e il puntamento
come tutta la carretta, chiamato 'sola'o 'fondo'. guglielmotti, 836: 'sola'.
. 3). -parte dell'elevatore o lamiera che, in un'arma da
un'arma da fuoco a ripetizione semplice o automatica, spinge le cartucce nel serbatoio
automatica, spinge le cartucce nel serbatoio o nel caricatore, grazie alla spinta di
superficie del terreno su cui si sta o si procede. dante, inf,
montale, 1-46: nelle crepe del suolo o su la veccia / spiar le file
traverso, le quali fanno il piano, o suolo del ponte. -in agronomia
partic. nell'espressione suolo marinò) o di un qualsiasi specchio o corso d'
marinò) o di un qualsiasi specchio o corso d'acqua. dante, inf
alle caratteristiche fisiche, alla pertinenza giuridica o alle possibilità di sviluppo che offre a
-suolo pubblico: terreno di proprietà dello stato o di altro ente pubblico territoriale (come
pubblico territoriale (come regione, provincia o comune) e destinato a uso pubblico (
delle strade e occuperanno il suo- o pubblico. verbali del consiglio di amministrazione fiat
di materiale, installazione di un banco o di un chiosco, ecc.
è consentito fare costruzioni per uso abitativo o industriale o di altro tipo. sentenza
fare costruzioni per uso abitativo o industriale o di altro tipo. sentenza di corte
un centro abitato (per lo più lastricate o asfaltate) destinate alla circolazione dei veicoli
3. paese, regione, estensione più o meno ampia di territorio (spesso in
altro paese posto di là dell'alpi o di là del mare non curano, e
foco imprime. manzoni, 41: o compagni sul letto di morte, / o
o compagni sul letto di morte, / o fratelli su libero suol. g.
europa. -suolo patrio, natale o natio: il luogo di origine, di
4. per estens. strato di elementi o materiali di varia natura disposti a coprire
'un suolo, tre suoli di fichi'o altre frutte così disposte nel paniere.
questa torta si può fare anche due o tre suoli di pome, ponendogli tramezzo zuccaro
'taccone', che è propriamente un pezzo o taglio di suolo delle scarpe. cesari,
sopra la quale poi aggiungono la suola o il suolo. -con sineddoche:
una rotella, e ponila suso una tiella o suolo. 9. geol. disus
dire possiamo producendo ogni colata un letto o suolo. -lato inferiore di una
dalle onde sonore che si propagano nell'aria o in un altro mezzo e che
, e si dice suono alto o acuto o diversamente suono basso o
e si dice suono alto o acuto o diversamente suono basso o grave quanto
o acuto o diversamente suono basso o grave quanto è maggiore o minore tale frequenza
basso o grave quanto è maggiore o minore tale frequenza). - in
scalini delle note nelle scale, diatonica o cromatica o altra! l'universo del suono
note nelle scale, diatonica o cromatica o altra! l'universo del suono posseduto
nella progettazione di ambienti destinati all'ascolto o all'esecuzione di musica. - anche
-tecnico del suono, specializzato nella registrazione o nella riproduzione dei suoni su dischi, nastri
dischi, nastri magnetici, compact disc o colonne sonore; o, anche, all'
, compact disc o colonne sonore; o, anche, all'attivazione degli impianti
un fonema (che può esser aspro o dolce) o di una parola.
(che può esser aspro o dolce) o di una parola. -in linguistica,
sapere, quale suono rendono queste lettere, o separate o accompagnate, ciascuna. muzio
suono rendono queste lettere, o separate o accompagnate, ciascuna. muzio, 1-18:
improprio), con riferimento alla voce o alle parole: timbro; tono; altezza
, come una musica. -effetto fonico o espressivo prodotto da una struttura metrica o
o espressivo prodotto da una struttura metrica o prosodica (o anche sintattica) o dall'
da una struttura metrica o prosodica (o anche sintattica) o dall'uso di
metrica o prosodica (o anche sintattica) o dall'uso di una o più figure
sintattica) o dall'uso di una o più figure retoriche di parola. bembo
per altro, come per purità di parole o per ornamenti di figure e per suono
de le vocali ancora suol producere asprezza o piacevol suono. salvini, 39-iii-146:
dai passi, da oggetti che cadono o che sono percossi, scossi, urtati.
la 'nfermità dello stranguglione, con malagevolezza o con suono di nari e di gola.
nuovo testamento accompagna le apparizioni di dio o dello spirito santo. lauda bergamasca
-effetto sonoro che contraddistingue un luogo abitato o un ambiente naturale. bettola, 62
7. musica, melodia, aria o motivo prodotto o diffuso da uno strumento
musica, melodia, aria o motivo prodotto o diffuso da uno strumento musicale, da
musicale, da un gruppo di musicisti o da appositi apparecchi riproduttori. -con meton.
uno sposalizio senza suoni? -a o al suono di: con l'accompagnamento di
anche diffusa da un apparecchio riproduttore) o del percuotere ripetuto di oggetti metallici.
lo studio, la pratica della musica o di uno strumento musicale. filarete,
-corda da suono: corda armonica o vibrante di determinati strumenti musicali.
un suono. 9. rintocco o insieme di rintocchi di una campana.
. destinato al canto, alla danza o accompagnato da musica. -anche: la
13. contenuto, significato, senso o tenore, tono di un'affermazione;
-carattere espressivo, stile di un componimento o di un genere letterario. magalotti
fama, notorietà, rinomanza di una persona o ancne di un comportamento, di un
per lo più indica un impiego elevato o ripetuto di mezzi, forze, espedienti
fantasticherie. -a suon di corno o di tamburo: a gran voce; dando
). religiosa appartenente a un ordine o congregazione, che ha pronunciato i soli
prigioni di lor sono più felici, / o le suore di ogni ordin claustrale.
e si può anche usare in forma elisa o tronca). cavalca, 19-391:
specificazioni denominative, è titolo di congregazioni o istituti religiosi caratterizzati dai voti semplici e
: ciascuna religiosa appartenente a tali ordini o istituti. vita di s. francesco
in vano? gosellino, 1-274: o del gran giove altera sposa e suora.
dante, par., 24-28: o santa suora mia [beatrice] che sì
maraviglia: / « quest'è ai primavera o sora o figlia. »
/ « quest'è ai primavera o sora o figlia. » -città che
pari dignità e bellezza rispetto a una o più altre. costituzioni di ferdinando ii
-nella mistica francescana, ciascun essere femminile o cosa creata accomunata a tutti gli altri dall'
letteraria. d'annunzio, i-429: o donna ch'anzi vespro a me fai sera
. g. rossetti, vi-12: o tu, nel cui possesso il cor quiesce
brace, inserito nell'intelaiatura di legno o di metallo chiamata prete. panzini,
pecora e toro) compiuta dallo stato o da privati. = voce dotta
un livello intermedio prossimo alla categoria superiore o il possesso di caratteristiche professionali più elevate
supera di gran lunga una data quantità o misura; abbondantissimo. - in partic
psicologica generata dalla ripetizione, dalla monotonia o dalreccesso. b. segni, 9-41
in misura superiore rispetto alla giusta quantità o proporzione o, anche, rispetto alla necessità
superiore rispetto alla giusta quantità o proporzione o, anche, rispetto alla necessità;
che può essere lenito (una sofferenza fisica o morale). bisaccioni, 1-200
essere superato in intensità, profondità, o in eccellenza, pregio. cicognani,
v-1-514: vederlo [il reale] sublime o miserabile, tragico o grottesco, vero
reale] sublime o miserabile, tragico o grottesco, vero, in ogni suo aspetto
può essere sciolto, eliminato (un calcoloepatico o renale). bicchierai, 89:
, 89: quelle specie di cristallizzazioni, o di depositi di durezza quasi lapidea,
. ant. capacità di oltrepassare determinati livelli o valori. l. bellini,
delle quattro mura preferisce la romantica tendina o il camper superaccessoriato, quali accorgimenti deve
soluzioni acquose concentrate, quali aci- o solforico, acido nitrico, ecc.)
paese non hanno quel 'sovraccarico di anime'o superaffollamento cui le provvidenze governative per l'
luogo pubblico), onde risulta intralciato o impedito il normale svolgimento delle attività;
superaménto, sm. sorpasso di uno o più avversari in una corsa.
. trascendimento di uno stato d'animo negativo o di una condizione psicologica deteriore.
ed elementari. -soluzione di una difficoltà o di una situazione problematica. alfabeta
realtà %. accantonamento di una teoria o di un modello culturale, sociale o
o di un modello culturale, sociale o economico ritenuto inattuale o inefficace.
culturale, sociale o economico ritenuto inattuale o inefficace. c. carrà
). vincere, sconfiggere in battaglia o in guerra; sopraffare in una lotta.
per qualità morali, intellettuali, artistiche o fisiche, in una determinata attività,
per prestigio, potenza, ricchezza, autorità o, anche, in un vizio,
-qual'è maggiore dei due poeti, omero o virgilio? - quegli che supera e
. -sovrastare altri luoghi, oggetti o architetture per bellezza, singolarità, funzionalità
un altro sentimento, stato d'animo o, anche, un vizio. leonardo
sensitivi motivi. -subordinare l'istinto o i sensi alla ragione o, viceversa,
-subordinare l'istinto o i sensi alla ragione o, viceversa, asservire le facoltà intellettuali
, viceversa, asservire le facoltà intellettuali o morali o la ragione all'istinto o
, asservire le facoltà intellettuali o morali o la ragione all'istinto o al vizio
o morali o la ragione all'istinto o al vizio. piccolomini, 1-244:
. carducci, ii-12-117: quelle due o tre volte che superando la natura volli
confidar qualche parte del mio me a due o tre amici, questi amici mi fecero
medesimo. -fiaccare una persona o le energie fisiche, spirituali o mentali
persona o le energie fisiche, spirituali o mentali; sopraffare. pallavicino, 1-468
1-468: non vo'disputare, se superi o no le naturali forze l'adoperarsi ciò
ciò da taluno eziandio per vizioso affetto o d'ostinazione o di superbia. bandini,
eziandio per vizioso affetto o d'ostinazione o di superbia. bandini, 2-i-228: una
dico di portare a termine un romanzo, o un racconto, ma proprio di superare
oltrepassare un ostacolo naturale durante un cammino o una marcia. b. cerretani,
8. lasciare indietro, oltrepassare un luogo o un punto di riferimento determinato per lo
una situazione problematica, rischiosa, dolorosa o difficoltà anche materiali, disagi, contrarietà
incontri potessero esser superati o temporeggiati dalla prudenza della regina. loredano
13-83: giovani i quali da poco, o da gualche anno, hanno superato la
-sovrastare qualcosa trovandosi in una posizione o in una collocazione più elevata. leonardo
una determinata misura, numero, quantità o importo. boterò, 1-88: la
12. sorpassare una persona o un veicolo (anche con riferimento al
13. coprire un altro suono o rumore. gemelli careri, 2-ii-41:
-soverchiare per brillantezza e vividezza uno o più colori. albertazzi, 994
locuz. superare se medesimo, se stesso o superarsi: dare un saggio delle proprie
delle proprie capacità, delle proprie doti o qualità (anche negative) offrendo una prova
di gran lunga superiore a quelle precedenti o di gran lunga superiore alle attese,
mai, s'ella scrive per difendermi, o per accusarmi?... no
. -sport. sconfitto in una competizione o in una gara. gazzetta dello sport
3. dominato da un istinto o da uno stato d'animo. bandello
4. soverchiato da un altro sentimento o stato d'animo più intenso e profondo
superata. -lasciato indietro nel cammino o nella corsa da altri o da un
nel cammino o nella corsa da altri o da un veicolo. 6. appianato
affrontato con successo (una situazione avversa o rischiosa). caro, 11-384:
le interne cagioni morbose, che parevano o superate, o indebolite notabilmente, erano solamente
morbose, che parevano o superate, o indebolite notabilmente, erano solamente sopite.
7. che ha una mentalità antiquata o comportamenti non al passo coi tempi.
e letter. vincitore di un nemico o di un avversario. m.
e sostiene con esito positivo un rischio o una situazione problematica. baldi, 48
, con la sua opera, a perfezionare o anche ad accantonare teorie e modelli precedenti
, agg. che si dedica a una o più attività con efficienza e dinamismo,
, intr. ant. risultare d'avanzo o in eccedenza, sopravanzare.
virgine maria debé soperchiare ogni altra purità o nettezza di qualunque pura creatura. sermoni
2. sconfitta inflitta a un nemico o a un avversario. oroscopo di guicciardini
fatta alcuna cosa isna- turatamente e superbiamente o crudelmente o maliziosamente. giamboni, 10-98
cosa isna- turatamente e superbiamente o crudelmente o maliziosamente. giamboni, 10-98: molto
, che, tocando la carne o in deto o al collo, la umilia
tocando la carne o in deto o al collo, la umilia le ire de
trovava già chi a'suoi precetti contraddicesse, o le ammonizioni superbamente sprezzasse. parini,
-con riferimento alle guarnizioni di un animale o al piumaggio di un uccello.
: l'occhio interno dell'anima lippo o raffoscato dalle caligini dell'ignoranza o della superbia
lippo o raffoscato dalle caligini dell'ignoranza o della superbia. muratori, 7-v-135:
superbia. -in una rappresentazione allegorica o come personificazione. iacopone, 88-161:
i-iio: spesso la più brutale superbia o l'impeto della ferocia ne usurparono il
una qualità posseduta, per un successo o un riconoscimento ottenuto (in relazione con
ottenuto (in relazione con un compì, o con una prop. subord.)
per invitare altri ad atteggiamenti più modesti o irriderne la tracotanza frustrata. proverbi
e lo favore te fa, lo volgliusare o in superbiare li altri o tenerte. ottonelli
, lo volgliusare o in superbiare li altri o tenerte. ottonelli, 244: superbiare
, gloriarsi (in relazione con una o. subord.). n'adula
: che 'l superbioso crede checchessia valere o checchessia sapere. segneri, iii-1-209: sono
: sono ordinariamente persone di mala vita o superbiosi o sanguinari o sensuali. bersezio
ordinariamente persone di mala vita o superbiosi o sanguinari o sensuali. bersezio, i-48
persone di mala vita o superbiosi o sanguinari o sensuali. bersezio, i-48: uh
di egidio. 2. che rivela o esprime altezzosità, boria, tracotanza (
. pallavicino, 1-479: qual discepolo superbirebbe o verso il maestro o verso i condiscepoli
qual discepolo superbirebbe o verso il maestro o verso i condiscepoli, essendo a lui noto
del paradiso. marino, xv-32: o piovuti dal ciel turba profana, / gente
arroganza, presunzione; che nutre eccessiva o infondata stima delle proprie qualità, facoltà
infondata stima delle proprie qualità, facoltà o possibilità (e indica per lo più una
. patecchio, v-137-1: là o è tomo sopèrbio se truova ogna tendone.
. dante, purg., 10-121: o superbi cristian, miseri lassi, /
tedesca rabbia. -che ha un aspetto o un portamento fiero, nobile e regale
tua falce superba. -che non riconosce o non rispetta una legge. - anche
che cadde di lassù, si placa o mitiga la rabbia di tal caduta con la
. 4. che denota, rivela o deriva da sprezzo, arroganza, presunzione
6. che è particolarmente orgoglioso, fiero o soddisfatto, talora anche eccessivamente o infondatamente
fiero o soddisfatto, talora anche eccessivamente o infondatamente, della propria o altrui opera
anche eccessivamente o infondatamente, della propria o altrui opera o persona (per lo più
infondatamente, della propria o altrui opera o persona (per lo più in relazione
8. dotato di capacità pratiche o intellettuali o di virtù, di personalità
8. dotato di capacità pratiche o intellettuali o di virtù, di personalità straordinaria (
i poeti invocano in simil cimento0 la memoria o la mente, per certo non la umana
, sfarzoso, prezioso; riccamente confezionato o guarnito (un oggetto, un vestito,
umil tetto. 12. costruito o scolpito con grandiosità, magnificenza e pompa
decorato (un edificio, una struttura o un'opera plastica). petrarca,
sublime (un'opera letteraria, artistica o musicale); elevato (uno stile
, per la rilevanza del patrimonio artistico o per la potenza politica, economica o
o per la potenza politica, economica o militare (una città, uno stato)
celeste, così placidamente superbe. -posto o situato in posizione elevata, in alto sito
superbetto [amore] / rubava un core o trapassava un petto. f. m
: le dimostrazioni di dimostranti più o meno neutri seduti davanti a edifizi pubblici per
del capitale nelle mani di pochi magnati o anche (supercapitalismo di stato) retto da
si parla oggi, i materiali ceramici speciali o superceramiche occupano uno dei primi posti.
che il sapere delle cose di qua intiepidisca o disfaccia la fede.
2. per estens. sguardo o espressione del volto per lo più severa
estens.: atteggiamento sdegnoso, censorio o ostentatamente superiore. leandreide, lxxviii-ii-448:
6. archit. architrave di una porta o di una finestra. cesariano, 1-57
.. volgendo sopra essa formerà il supercilio o superli- minare. = voce dotta
per lo più in quanto ostenta disprezzo o severo sussiego; sdegnoso. - anche sostant
e succinta che mostri l'ambasciatore superciglioso o troppo secco e scarso di concetti e di
al riscaldamento centra lizzato) o determinati beni (ad esempio il cortile)
. conducibilità elettrica perfetta peculiare dei materiali o delle sostanze che presentano caratteristiche di
superconduzione (un metallo, una lega metallica o un altro composto). - anche
un metallo, di una lega metallica o di un qualsiasi altro conduttore ordinario,
tutela esercitata su uno stato da una o più potenze straniere. t.
permanente che può stabilirsi in un superconduttore o, anche, in un collegamento fra
2. polit. unione di due o più correnti all'interno di uno stesso
cui, nel funzionamento di una macchina o nello svolgimento di un fenomeno, lo
fine di superare una situazione di stagnazione o crisi economica e di rilanciare lo sviluppo
demone che ha straordinarie capacità di compiere o ispirare il male. papini,
. superdiva, sf. attrice o cantante molto famosa, che ottiene un
superdònna, sf. donna che ha o che presume di avere doti eccezionali e
ed è spesso usato con valore enfatico o in senso iron.).
, sf. quantità eccessiva di una droga o di un farmaco. = comp
agg. che possiede qualità intellettuali o fisiche eccezionali superiori alla media. -in partic
è fra'superiori e gli inferiori di virtù o di fortuna. 2. mirabile
m. -ci). che si riferisce o che è proprio del superego.
che si trova in una posizione dominante o più alta, che sta al di sopra
più alta, che sta al di sopra o è più alto di qualcosa. -in
sta al di sopra di ogni altro diritto o prerogativa (un diritto).
starebbe dietro è di nuovo un 'ente'o un 'superente', superstiziosamente pensato con le
non è strettamente necessario, superfluo (o considerato tale). siri, x-451
amplificata mediante sistemi a banda stretta o elevata selettività; è comunemente usato negli
. biol. fecondazione di due o più ovuli, venuti a maturazione nello stesso
. donna che possie de o a cui vengono attribuite doti singolari, in
). ant. generare ulteriori deliberazioni o provvedimenti. -anche assol. giovio,
soggetti di superfetazione, di parti vitali o non vitali, di aborti, di veleni
vitali, di aborti, di veleni ingeriti o propinati, conoscendo con ciò della loro
al giudizio de'periti di quella scienza o arte della quale ciò si apparteneva.
2. per estens. elemento o aspetto anomalo e degenerato (in partic
parte di un'opera letteraria, artistica o l'intera opera considerata del tutto accessoria,
: per l'arte, guarda, o fratello, nel trecento e nel cinquecento:
cui gli scrittori si siano permessi tanta o così vana ed inutile superfetazione di parole.
di moda., da ogni affettazione o superfetazione stilistica eco, 5-60: non è
di un luogo; che è collocato o è costruito o cresce sopra il suolo
luogo; che è collocato o è costruito o cresce sopra il suolo o poco sotto
è costruito o cresce sopra il suolo o poco sotto. a. briganti,
4. figur. che è compiuto o svolto in modo sommario e sbrigativo;
; che denota scarso approfondimento, riflessione o, anche, rilevanza, che appare limitato
lo è. -che è improntato o che muove a leggerezza, a fatuità,
cose; che svolge un'attività intellettuale o artistica in modo sommario e generico,
piccolomini, 7-ii: figura piana, o vero superficiale, si domanda quella superficie
quella superficie che e racchiusa da una o da più linee. galileo, 3-1-230
. tendenza ad agire, a riflettere o a svolgere un'attività con scarsa ponderatezza
non è mai stato scritto un romanzo o un racconto di come le cose accadono
, banalità, fatuità di un'opera o scarsa profondità dei suoi temi o motivi.
opera o scarsa profondità dei suoi temi o motivi. spallanzani, v-77: una
bellini, 5-2-381: nelle più nascoste viscere o nelle più scoperte superficialità di ciascuno.
un formalismo che divenne presto una moda o un gergo, fu messa al servigio
sono superficialmente, corrono al suo tutto o maggior corpo. salgari, 16-80:
e di volo a quel fatto che tanto o quanto c'intendiamo, non pensare che
la vocazione a chi l'ebbe superficialmente o per metà. -in modo incompleto
. giordani, ii-2-120: io, o didina, vi lasciai molto ragazza; e
costruito su area in concessione super- ficiaria o in proprietà, l'immobile potrà essere aggiudicato
potrà essere aggiudicato, in concessione superficiaria o in proprietà, a soggetti aventi i requisiti
sia il proprietario, l'usufruttuario, penfiteuta o il su- perficiario, finché i relativi
rispettivamente, sul superficiario, enfi- teuta o locatario. 2. ant.
rapporto allo spazio che lo circonda (o che, in un corpo cavo,
fatte da una massa fluida, come acqua o aria spinta col vento contro varie superficie
nozione intuitiva di contorno di un corpo o di lamina priva di spessore e che
tre fondamentali proprietà: è il contorno o parte del contorno di un solido; possiede
da che fia che la sua lunghezza o ancora larghezza si possa devidere, ma
(x, y, z) = o (e se l'equazione è riducibile a
(e si contrappone alla superficie unilaterale o unilatera, che ha una sola faccia)
in un normale foglio di carta, o una parte interna e una parte esterna come
non piana. -superficie di rotazione (o di rivoluzione o rotonda): quella
-superficie di rotazione (o di rivoluzione o rotonda): quella ottenuta mediante rotazione
: dico 'cerchio'largamente ogni ritondo, o corpo o superficie. leonardo, 2-392:
'cerchio'largamente ogni ritondo, o corpo o superficie. leonardo, 2-392: infra le
e tutte tre insieme fanno il solido, o volete dir corpo. -superficie laterale
base (e, tenendo conto delle basi o della base, si ha la superficie
. 4. estensione del corpo umano o di una sua parte, con partic
superiore di ciò che si estende in altezza o in profondità. - in partic.
del supremo cielo, stellato, o altro che sia sopra esso. -strato
ma sopra il fondo, sopra l'area o superficie ove si può fabricare. delfico
m'impensierisce questa dichiarata e ripetuta volontà o velleità wilsoniana di riformare il mondo, in
ma nettamente distinguibile, di un oggetto o di un corpo; involucro sovrapposto a
7. pelo di una massa liquida (o anche di un liquido contenuto in un
delle scene, e la superficie, o come altri la chiamano, il pel dell'
, ma investigare la occulta utilità temporale o spirituale, la quale è in loro
, 6-1-23: l'uomo è detto animale o per vita, o per senno;
uomo è detto animale o per vita, o per senno; per vita, quando
secondo la fantasia de'sentimenti corporali, o secondo la superficie della lettera, o
, o secondo la superficie della lettera, o secondo la filosofia umana. boccaccio,
. -in superfìcie, a una considerazione o osservazione superficiale, dall'esterno, apparentemente
si verifica in prossimità del suolo (o, anche, del pelo dell'acqua)
marinetti, 1-113: superficie complessiva delle ali o dei piani portanti dell'apparecchio.
della barra di comando e della pedaliera, o da un dispositivo automatico precedentemente programmato.
superfìcie produttiva, destinabile alle coltivazioni agricole o al pascolo permanente; in superfìcie improduttiva
superfìcie improduttiva, non coltivabile perché sterile o scarsamente redditizia o perché occupata da edifici;
non coltivabile perché sterile o scarsamente redditizia o perché occupata da edifici; e in
per gli immobili concessi in superficie, enfiteusi o locazione finanziaria soggetto passivo è il concedente
(x, y, z) = o. -superfìcie d'onda: con riferimento
, con riferimento a pezzi appena fusi o lavorati, che richiedono operazioni di finitura
2-253: vi prego di non scriverle, o scrivendole di star alla superficie. vi
queste piccolissime superficiette sono tra loro continuate o no? = voce dotta, lat
superfluaménte, avv. in modo o in misura non dettati dalla necessità dell'
possedere superfluamente. -in consumi o spese non necessari. guicciardini, 2-2-98
, della chiarezza, di una spiegazione o dimostrazione. castelvetro, 8-2-33: superfluamente
1-47: la copia degli altrui detti, o superfluamente citati, o certamente accennati,
altrui detti, o superfluamente citati, o certamente accennati, rende stucchevole ed oscura
beni, di oggetti, di ornamenti o di agi, per lo più sfarzosi o
o di agi, per lo più sfarzosi o lussuosi, che costituiscono ciò che non
non è necessario, né indispensabile o di cui si ha un'eccessiva disponibilità.
i bisognosi s'intendono in due modi; o quelli che mancano de le cose necessarie
cose necessarie, come sono i poveri, o quelli che sono ingordi di superfluità
nel fasto. 2. inutilità o accessorietà della presenza o della funzione di
2. inutilità o accessorietà della presenza o della funzione di qualcosa o di qualcuno
della presenza o della funzione di qualcosa o di qualcuno. alfieri, xlv-2-172:
mestieri di moltiplici soccorsi esterni, dell'esigenza o della superfluità dei quali la sensibilità viene
, consuetudine inutile, destituita di necessità o anche priva di significato, di importanza
ripetutamente. 3. quantità misura o numero eccessivo, sproporzionato. - in
, frasi, argomenti, ornamenti stilistici o particolari descrittivi che per lo più risulta
argomento, concetto, espressione, parola o artificio retorico inutile o ridondante. documenti
espressione, parola o artificio retorico inutile o ridondante. documenti della milizia italiana,
, 1-160: che per lo naso o per la bocca non fosse veduto mandar fuori
negli uomini alcune escrescenze, over additamenti o tumori carnosi, che altro non sono
. 6. ramo, tralcio o fronda considerata superflua per uno sviluppo equilibrato
acqua]... molta superfluità o terrestrità maligna alla sanità delli animali in sé
nostri spiriti somministra materia sana, senza feccia o superfluità 6 rende i medesimi spiriti chiari
. smodatezza, esagerazione di un comportamento o di un atteggiamento, per lo più vizioso
, prevenire alla tentazione, provocare te o altri; superfluità traboccamento, sollecitudine,
in misura superiore a quanto è necessario o adeguato. s. bernardo volgar.
] vorrei che avesse ogni laico o secolare, adoperando le cose morbide e superflue
(un ornamento, una veste) o sontuoso (un edificio). giovanni
. 2. che risulta inutile o non rilevante; che non produce alcun
pur si possa, ai mali o presenti o avvenire, quasi ciò sia un
possa, ai mali o presenti o avvenire, quasi ciò sia un temerario o
o avvenire, quasi ciò sia un temerario o superfluo operare contra i decreti del cielo
superfluo. -che svolge una mansione o ha funzioni o attribuzioni di scarsa rilevanza
-che svolge una mansione o ha funzioni o attribuzioni di scarsa rilevanza o del tutto
ha funzioni o attribuzioni di scarsa rilevanza o del tutto inutili. r. zeno
enti superflui. -che non è fondamentale o è giudicato di scarsa importanza (una
. 3. che risulta pleonastico o ridondante, per lo più in quanto
quanto già espresso ripetutamente, notoriamente risaputo o di per sé esplicito o, anche,
notoriamente risaputo o di per sé esplicito o, anche, ovvio, banale (un
affermazione, un argomento, ecc.) o perché è eccessivo e disarmonico (un
algarotti, 1-iv-72: quanti versi superflui o posticci, quante viziose circonlocuzioni,..
4. che eccede la misura prefissata o la quantità o il numero necessario o
che eccede la misura prefissata o la quantità o il numero necessario o abituale; sproporzionato
o la quantità o il numero necessario o abituale; sproporzionato rispetto alla necessità,
lxxx-3-166: rarissime volte si vede sputare o in altro modo dimostrare catarro o umidità superflua
sputare o in altro modo dimostrare catarro o umidità superflua. birago, 74:
1-203: non basta già una volta o due in tutta la state levar le superflue
il superfluo mangiare e bevere, vegliare o dormire... distemperano la nostra complexion
guicciardini, 2-1-140: non è considerazione o diligenza sì esatta che sia superflua.
(e può anche indicare quanto costituisce o è considerato manifestazione di lusso, sfarzo o
o è considerato manifestazione di lusso, sfarzo o spreco). savonarola, i-16
spreco). savonarola, i-16: o voi che avete del superfluo, datelo a'
9. ciò che risulta di scarsa importanza o è giudicato non rilevante o inutile e
scarsa importanza o è giudicato non rilevante o inutile e non merita interesse e attenzione.
parola più che altro come un impaccio o un superfluo. 10. insieme degli
superfluo. 10. insieme degli argomenti o di espressioni, parole, artifici retorici
di espressioni, parole, artifici retorici o di particolari pittorici o architettonici ridondanti o
, artifici retorici o di particolari pittorici o architettonici ridondanti o pleonastici, sovrabbondanti ed
o di particolari pittorici o architettonici ridondanti o pleonastici, sovrabbondanti ed eccessivi. ch'
13. locuz. -deporre il superfluo o il peso superfluo: defecare; orinare
preparato sciogliendo anidride fosforica in acido fosforico o concentrando acido fosforico diluito in evaporatori sotto
superiorato, sm. carica di padre superiore o di ma g. bocca
il cui tracciato, per la maggiore o minore ampiezza delle curve, ha caratteristiche
intagli, ma pareano quella propria persona o cosa. -come titolo onorifico riservato
artistica. che trascendono quelli umani o si distinguono da quelli comuni.
; le aggiunte straordinarie alla prima gravezza o, come chiamavanle, le superin- dizioni
ant. versare un liquido su qualcosa o dentro qualcosa. g. manfredi
2. figur. infondere lo spirito o elargire una virtù in una persona (
). superintendènza, sf. carica o funzione di soprintendente di un ente pubblico
di un ente pubblico amministrativo, giudiziario o ecclesiastico. lud. guicciardini,
l'identificazione dellto con aspetti dei genitori o degli educatori, provoca inibizioni inconsce ed
1923. superiora, sf. suora o monaca che esercita funzioni di direzione di
tridentino. goldoni, zale in lombardia, o più largamente nella italia superiore. b.
india. 2. ant. carica o mansione di direttore nell'esazione delle gabelle
in alto in un determinato ordine verticale o in rapporto a un punto di riferimento
in rapporto a un punto di riferimento o rispetto a chi parla.
, per cui s'ascende alla superiore ringhiera o sia ballatoio. giordani, vi-18:
a maggiore altitudine, sovrastante altri territori o centri abitati. manso, 2-153:
più elevato (l'acqua di un fiume o di un canale). di castro
manfredi, 5-235: la viscosità, o aderenza, o dicasi attrazione delle parti dell'
: la viscosità, o aderenza, o dicasi attrazione delle parti dell'acqua,
con maggiore celerità. -che costituisce o fa parte della regione più alta del
; che, nel complesso di più organi o parti del corpo (e in partic
(e in partic. di due organi o parti del corpo simmetriche), è
. 3. che si riferisce o appartiene al cielo, al mondo ultraterrestre
misura, per dimensioni, per altezza o quantità o forza o intensità, ecc.
per dimensioni, per altezza o quantità o forza o intensità, ecc.; rappresentato
, per altezza o quantità o forza o intensità, ecc.; rappresentato da
un determinato limite, di una condizione o di un'aspettativa. -in partic.
-in partic.: che travalica le forze o le capacità di qualcuno (un'impresa
; impartito da chi riveste una carica o occupa un grado gerarchico più elevato di
861: libri elementari... interamente o sufficiente- mente adattabili per il loro metodo
. -che è sovraordinato ad altre realtà o fenomeni, costituendone la premessa; primario
alto grado di progresso culturale, economico o civile (una civiltà). di
un ciclo di studi. -scuola media superiore o semplice- mente scuola superiore (spesso usato
-che impartisce un'istruzione di livello secondario o universitario (un istituto scolastico).
11. che possiede doti fisiche, morali o intellettuali, qualità o capacità in misura
fisiche, morali o intellettuali, qualità o capacità in misura maggiore di altri; che
, che eccelle in una determinata attività o disciplina (una persona).
benefìcio. avvenimenti, di opere o di parti della stessa opera, di
ove- ro al tribunale superiore dell'appellazione o del ricorso. -ufficiale superiore,
di forze preponderanti per numero di soldati o armamenti (un condottiero). guicciardini
voglio ripetere male quanto ho già brillantemente detto o lasciato intendere nel superiore squarcia -che
. iq. bot. piante o vegetali superiori: vegetali provvisti di fasci
ant. situato, rispetto ad altri pianeti o cieli, a una maggiore distanza dalla
animali invertebrati, complessi semplicissimi di cellule o singole cellule erranti, e non ancora
struttura gerarchica, di un'organizzazione politica o statuale, di un ufficio, di un
un ufficio, di un gruppo più o meno esteso. boccaccio, dee.
roseo, v-191: qualunche raccerterà un forastiere o altra persona sospetta nel suo alloggiamento né
paleozoica', coi sei gruppi: del 'permiano'o 'dias',... del 'carbonifero',
eremi, che diciamo monasteri overo conventi o case regolari, sotto un superiore, in
savonarola, ii-118: non ti curare [o monaca], quando hai cosa alcuna
quando hai cosa alcuna da tuo padre o parenti, di averlo tu, ma la
-non avere superiore: possedere determinate qualità o capacità in sommo grado; essere ineguagliabile.
superiorità, sf. autorità, comando o dominio, in partic. esercitato in
partic. esercitato in ambito politico, civile o religioso. alberti, ii-259: onde
-in senso concreto: persona o organo collegiale che esercita tale autorità.
noi... non rappresenta inferiorità o superiorità sulla scala sociale. -preponderanza
cinismo, 3. maggior valore o prestigio attribuito a un'arte, a
innata voglia che abbiam tutti di superiorizzare o almeno di non essere sottoposti alle voglie e
2. precedentemente (in un testo scritto o in un discorso). parini,
per sottrarsi a un ordine di cattura o di carcerazione. -anche sostant
2. particolare squisitezza di un cibo o di una bevanda. soffici, v-2-423
di superlativa amabilità. -svolto o compiuto con grande abilità e con esiti
incline all'esagerazione, eccessivo nei comportamenti o nel modo di pensare. gioberti,
, nelle azioni. -che esprime o propugna idee politiche estremistiche e radicali.
, del sostantivo che indica una qualità o un modo nel suo livello più elevato,
aggettivo viene indicata con i segnali più o meno preceduti dall'articolo determinativo, mentre
essa viene espressa aggiungendo il suffisso -ìssimo o, più raramente, -mimo ed -èntissimo
arci-, stra-, ecc.), o ancora, facendolo precedere da un avverbio
come molto, assai, ecc.) o da un avverbio qualificativo (come notevolmente
-sm. titolo onorifico di eccellenza o espressione altamente encomiastica che, per lo
p. e. gherardi, cxiv-20-246: o adesso sì che vò dell'illustrissimo e
un affaticamento fisico, psichico, emotivo o compromettere le funzionalità di una macchina.
7: in particolari condizioni di stress o di superlavoro tìsico e mentale. arbasino,
a base di ferro, di cobalto o di nichel, con raggiunta di metalli diversi
impresso da un timbro, da un sigillo o applicato sotto forma di placchetta metallica sui
di proprietà, recante motti, facezie o stemmi o emblemi vari per lo più elaborati
, recante motti, facezie o stemmi o emblemi vari per lo più elaborati artisticamente
. ant. architrave di una finestra o di una porta. guarino guarini,
essa [finestra] formerà il supercilio o superliminare. = voce dotta, lat
in supremo annunzio, / non crema o cioccolatte, / ma superliquefatte / parole
gardini] mentare, di impiego casalingo o di uso personale, caratterizzato dal sistema
moravia, 23-23: ecco il supermercato o 'libre service'in cui si accatasta uno
e per rendimento (superminimo individuale) o per l'elevata produttività dell'azienda (
. struttura costituita dall'unione di due o più specie di molecole. la stampa
sarà... una nuova epoca cosmica o tellurica. questa sarà la palingenesia della
sarà inoltre quella del cielo (supermondio o oltramondo). = comp.
essenza; eccelso in quanto proveniente o largito da dio. laude cortonesi
le concezioni cristiane; che si trova o ha sede nel paradiso. zanobi da
supernaturalìstico, agg. letter. che trascende o è al di fuori della realtà naturale
su più stati; sopranazionale (un'autorità o un'organizzazione di tipo confederale).
molto lisce. 2. che supera o trascende gli elementi culturali o gli scopi
. che supera o trascende gli elementi culturali o gli scopi, gli interessi peculiari di
. e letter. collocato in alto o al di sopra di un determinato punto di
spazi celesti, anche come sede di dio o di una divinità); che appartiene
); che appartiene, si riferisce o proviene dal cielo. dante, par
, a giudizio di pierre, sull'austria o sulla germania del sud.
. 2. che si riferisce o che è proprio del paradiso e della
le concezioni cristiane; che si trova o ha sede nel paradiso. dante,
che è proprio, che appartiene a dio o che partecipa della sua natura ed essenza
sommo, altissimo (come appellativo di dio o della madonna). zanobi da
vergine superna. bellincioni, 1-60: o timon nostro, all'alto dio superno,
di giove. boccaccio, lv-143: o superno giove, de'cieli rettore solenis-
, de'cieli rettore solenis- simo, o luminoso apollo a cui niente s'occulta,
, 10-v-1988], 3: le stelle o e b, avendo grande massa,
culturali a cui viene sottoposto un individuo o la società. papini [in
sm. eccedenza di una determinata quantità o numero, in partic. di persone in
comportamento e atteggiamenti di chi vi aderisce o ne è influenzato (con partic. riferimento
m. -ci). che è proprio o siriferisce al superuomo; contraddistinto da superomismo.
sm. e f. cinem. cineasta o cineamatore che filma con pellicola in formato
lo più pubbliche, di natura giudiziaria o di garanzia istituzionale), assume una
secondo qualsivoglia altra denominazione i multiplicità, o superparziente o superparticolare. viviani, vi-12
altra denominazione i multiplicità, o superparziente o superparticolare. viviani, vi-12: la
misura ambedue compitamente, senza alcun'avanzo o rotto, la qual parte vien chiamata 'aliquota'
secondo qualsivoglia altra denominazione di multiplicità, o superparziente o superparticolare. gianelli, ii-200:
altra denominazione di multiplicità, o superparziente o superparticolare. gianelli, ii-200: la
decisiva importanza in inchieste contro il terrorismo o la criminalità organizzata. e
ferocia quello nevralgici della vita associata o in determinate aree di roberto peci
i predicamenti contengono] la relazione, o secondo l'essere o secondo 'l dire,
la relazione, o secondo l'essere o secondo 'l dire, e la relazion de
cattaneo, i-1-78: il nome di fedele o di fidalgo divenne grado di nobiltà e
superpotére, sm. potere fisico o intellettuale superiore a quello proprio degli esseri
. 2. agric. specie animale o vegetale che assicura una produttività, una
propria realtà una superrealtà, il proporre o invenire o scoprire a sé
realtà una superrealtà, il proporre o invenire o scoprire a sé (d'
sé (d'un sistema) un significato o compito. idem, 18-214: così
, v-5-242: doveva aver sentito parlare, o aver letto di fantasia, di
di un sin golo testo o di una collana) che riguarda tutti gliaspetti
si determina, per lo più per traumi o per arresto dello sviluppo, in partic
. vedere). sottoporre a superrevisióne o a una supervisione generale, un testo
trovo che un certo numero è buono o discreto; parecchie correggo qua e là,
vabili isolatamente, come i quark, o addirittura del tutto ipo della
della natura, e una superscienza o filosofia di essa, la 'filosofia
-attendere a intervenire con terapie mediche o supersònico, agg. (plur. m
[il numero di mach] sia maggiore o tonare, rimandare, differire.
dell'umidità ci si trova nel campo sub o supersonico, caro, 3-1-66: monsignor
regioni queste caratterizzate dall'inseguimento o dall'allonta- soluzione intera delle cose,
2-138]: anche lo specializzato di prima o il superspecializzato (esclusi gli addetti alla
tempo ida ormai si teneva per una subalterna o un'inferiore, al modo di
del '73. in italiano può essere maschile o fem minile, per analogia
sopranazio nale, che ingloba o coordina in sé sotto varia configu
fisti'potrebbero costituire un pericolo per lo stato o il super- stato che li ospiti (
il super- stato che li ospiti (o li tolleri). migliorini, 2-83:
, 'superstato', riferito alla società delle nazioni o progetti affini (1924).
2. organizzazione di natura pubblica o privata (e, in questo caso
bibbia volgar. [tommaseo]: o figliuol mio joseph, oggi mai
de luca, 148: essendo più tutori o curatori, possa uno di essi senza
di essi senza gli altri amministrare, o pur se mancandone alcuni, si debbano
debbano sorrogare gli altri in loro luogo, o che l'amministrazione si accresca afli soperstiti
sian giunti ai diciott'anni compiti, o sino all'emancipazione che potesse aver luogo
lo scioglimento del matrimonio per la morte naturale o civile di uno de'coniugi, la
occhi, di vittoria tanto preclara; o quando pure..., morendo insieme
... ingaggiata la lotta per sottomettere o distruggere anche le superstiti correnti di destra
a un naufragio, a un bombardamento o a uno sterminio. - anche sostant.
me romano piacciono questi rari cattolici, superstiti o neofiti, ancora innamorati dell'assoluto.
cui faceva parte (un elemento architettonico) o del complesso pittorico in cui era inserito
parti consimili del corpo sono state tolte, o non sono più funzionali (occhio,
bassa. -che avanza da spese o sprechi (un capitale). pecchio
nell'animo nonostante sia stato volontariamente rimosso o cancellato da altri sentimenti, non del
bologna, soprintendente a un determinato ufficio o carica pubblica. ghirardacci, 2-567
come mezzi di protezione contro forze malefiche o come tramiti per determinare il verificarsi di
ricci, 1-8: in alcuni luoghi, o per soperstizione o per non stizioni muove
: in alcuni luoghi, o per soperstizione o per non stizioni muove a buon diritto
cinesi] si astengono di ammazzare boi o bufali. magri, 1-288: usavasi anco
. foscolo, viii-45: fosse sublimità, o superstizione, o semplicità di virtù,
viii-45: fosse sublimità, o superstizione, o semplicità di virtù, veri non ascoltò
eccesso, prestando un culto e una venerazione o a chi non si dèe, o
o a chi non si dèe, o in quella guisa che non si dèe.
ispirata a tale atteggiamento; singolo rito o pratica devozionale che vi trova fondamento.
: ridicola e strana è l'opinione, o superstizione de'moscoviti in un particolare.
particolare. non direbbero: io vendo, o compro l'immagine ai un tal santo
tempo. 5. religione o credenza non cristiana (con partic.
la quale sia negli ordini di quelle religioni o 'per dir meglio'superstizioni antiche, potrà
antiche, potrà egli senza biasimo (perquanto o me ne pare) introdurvi e venere,
siena, 54: la religione, o per dir meglio superstizione de'turchi,
. fedeltà ripetitiva a un canone culturale o estetico (in partic. letterario, figurativo
a tutto ciò che sente di novità o d'arditezza anche la più felice, sono
adattati i castighi alla moderna delicatezza, o superstizione intorno alle offese. parini,
e sopraparticolare. -atteggiamento pregiudizialmente avverso o, anche, persecutorio. foscolo
oscure, irrazionali, da soggiogare, esorcizzare o rendere favorevoli con atteggiamenti scaramantici;
crede in azioni e forze soprannaturali operate o scatenate da cose naturali, da persone,
di superstizione, evita di tenere o tiene un determinato comportamento. m.
955: il fuoco si disse 'fax'o pure 'lux', come si appella ancor
: guardatevi intorno: troverete superstiziosi o ipocriti: non credenti. -condizionato da
a una concezione corrotta e puramente ritualistica o, anche, profondamente fanatizzata, della
giù chi ha letto presso eusebio, o presso il fontenelle nella toria degli
tal conto avevano. martello, i-3-187: o superstiziosa sempre giudaica schiatta, / per
. che nutre eccessiva considerazione per qualcosa o per qualcuno; che ne è fanatico ammiratore
minore fonologici, morfologici e sintattici (reazione o relitto di sostrato) estinguendosi successivamente a
i: più recentemente sidi un'istruttoria processuale o durante lo svolgimento = comp. dal
e vestimenti suoi, e vi lasciasse o il razionale, o il super umerale,
, e vi lasciasse o il razionale, o il super umerale, o il turibolo
il razionale, o il super umerale, o il turibolo, o i tintinaboli,
super umerale, o il turibolo, o i tintinaboli, o simili parti, non
il turibolo, o i tintinaboli, o simili parti, non è dubbio che tutte
cui è alfine inteso come limite, o risolto nella rassegnazione, nello scacco, nel
pretende od ostenta eccezionalità, superiorità fisica o intellettuale, in partic. nell'àmbito
osservabili isolatamente, come i quark, o addirittura del tutto ipotetiche, come la particella
ufficialmente incominciata l'era dei supertelescopi. o meglio, per usare la terminologia degli
lavoro dell'intellettuale occupa poco spazio, o è presentato nella sua espressione di 'eroismo1 e
. gadda, 21-13: un'idea o una volontà superumana sembrò agli antichi,
di titanica potenza (una figura pittorica o plastica). papini, iii-542:
che giudicheranno el consiglio nostro essere stato o vano se non arò condotto insino al
fine quello che dal principio mi proposi; o suprava- caneo, con ciò sia che
2. che è in numero o in quantità eccessiva. s. giovanni
lo più con connotazione scherz. o iron.). -anche: che si
21: sono state eliminate tutte, o quasi, le cause di sovrastima, cioè
indurlo all'acquisto di un nuovo modello o di un nuovo prodotto. la stampa
, 7-113: il buon senso, buono o cattivo, semplicemente il senso della comprensione
supervisività, vale a dire: lungimiranza, o troppa grazia. = comp
si verifica successivamente a un'altra situazione o condizione. de luca, 1-10-70:
la facoltà di revocarla per capo d'ingratitudine o... per quella rissoluzione che
ed esteso controllo direttivo ed organizzativo una o più fasi di un progetto o di
organizzativo una o più fasi di un progetto o di un'operazione. gulliver
controllo (tecnico, artistico, finanziario o anche censorio) sulla produzione e realizzazione
di un film, di uno spettacolo teatrale o televisivo, ecc. 2
2. controllo accurato, direttivo e / o organizzativo, su una o più fasi
e / o organizzativo, su una o più fasi di un progetto o di una
una o più fasi di un progetto o di una procedura industriale o commerciale (
un progetto o di una procedura industriale o commerciale (o anche di una produzione
di una procedura industriale o commerciale (o anche di una produzione editoriale, culturale
/ adeguatezza del risultato delle prestazioni e / o la responsabilità della supervisione e del controllo
supervisività, vale a dire: lungimiranza, o troppa grazia. = deriv
a cui talora è assegnata l'organizzazione o la verifica di attività connesse alla determinazione
chi ha la direzione generale artistica tecnica o economica di un film.
televisione, chi controlla il segnale radioelettrico o televisivo che collega gli studi di produzione
. senza mai alzare la voce, o accusando, ma supinamente, oppressa dal
altro, 'non sarebbe buono a fare un o col culo'. carducci, ii-14-176:
part. pronom. sdraiarsi o stare sdraiato sul dorso. - anche di
aure di lete. 3. levare o tenere il viso rivolto verso l'alto (
superbia). ottimo, i-267: o uomo furioso, che supini la faccia contro
permettere il movimento della supinazione. o. rucellai, 2-113: due [muscoli
superfìcie volare in avanti (in ortostatismo) o in alto (in clinostatismo).
proprio di chi ha un atteggiamento tronfio o un portamento superbo. ottimo, ii-204
1-i-26: ti prenda una volta pietà, o nume, della tanta cecità e supinità
le braccia; talora per indicare inerzia o abbandono o in segno di saluto,
braccia; talora per indicare inerzia o abbandono o in segno di saluto, di accoglienza
in segno di saluto, di accoglienza o di preghiera). beicari
. per estens. che è in pendenza o in leggero declivio. -anche: che
; che rivela totale mancanza di reazione o di iniziativa, specie di fronte a
iniziativa, specie di fronte a imposizioni o soprusi o gravi difficoltà. -anche in
specie di fronte a imposizioni o soprusi o gravi difficoltà. -anche in posizione pred
provvisorio. 7. trascorso senza turbamento o nel riposo; tranquillo, quieto.
di pensieri, ozioso (una condizione o un modo di vita). f
. che imita in modo pedissequo un modello o la realtà (un'opera d'arte
-che ha scarsa vigoria, originalità o vivacità espressiva (un testo, un
. che ha un andamento, un ritmo o un'espressività piena, armoniosa (un
quali quasi si cinge ne l'incisure o ne la parte prona o ne la supina
ne l'incisure o ne la parte prona o ne la supina. 12.
del verbo che esprime l'inizio o il fine di un'azione; in latino
, formato con il suffisso -tu (o -su) e usato in dipendenza da alcuni
è in dipendenza da un'altra forma verbale o da un aggettivo. suportare
letter. ant. sopravveste, camicia o sottana femminile di lino o di seta indossata
, camicia o sottana femminile di lino o di seta indossata nell'antichità classica.
= voce dotta, lat. suppàrus o suppàrum, dal gr. oupapog, forse
legno usato per appoggiare i piedi, o panno o cuscino che ha la stessa
usato per appoggiare i piedi, o panno o cuscino che ha la stessa funzione.
curule col guanciale sopra e col suppedaneo o predella. gius. sacchi, i-196
baruffaldi, xxx-1-29: e 'l suppedaneo o sia 'l ferreo vangile. 4.
persona che svolge attività di secondo piano o di rincalzo. - anche con valore appositivo
forza; tenere soggetto alla propria potestà o dominio; rendere schiavo, asservire.
dicare la dotazione di volumi di una biblioteca o di opere di una pinacoteca).
naturali prodotti. -corredo di gioielli o ornamenti personali. d'annunzio, iii-1-133
di una disciplina, che sono forniti o derivati da un'opera o dallo studio dei
sono forniti o derivati da un'opera o dallo studio dei fatti o che costituiscono
da un'opera o dallo studio dei fatti o che costituiscono il patrimonio culturale o di
fatti o che costituiscono il patrimonio culturale o di conoscenze di un popolo o di
culturale o di conoscenze di un popolo o di una persona. machiavelli, 1-i-13
cosa, quale io abbia più cara o tanto esistimi quanto la cognizione delle azioni
, di un'arte, di un autore o tipici di una tematica. -anche:
una tematica. -anche: ornamento stilistico o retorico, talora artificioso, manieristico o
o retorico, talora artificioso, manieristico o stucchevole. vico, 4-i-192: metafore
stucchevole. vico, 4-i-192: metafore o immagini o somiglianze o comparazioni...
vico, 4-i-192: metafore o immagini o somiglianze o comparazioni... fanno
, 4-i-192: metafore o immagini o somiglianze o comparazioni... fanno tutta la
avv. pressappoco, approssimatamente, più o meno (a indicare una certa somiglianza
meno (a indicare una certa somiglianza o analogia con un termine di paragone).
difficoltà di stabilire dall'aspetto l'età o la condizione di una persona).
fr. colonna, 3-401: ma, o me, o me, per dio mercede
, 3-401: ma, o me, o me, per dio mercede et soccorso
volontà, tenerla sotto la propria influenza o potere. caimo, 26: le
sprezzare un potere, un'autorità, ribellandovisi o contravvenendo alle sue disposizioni e leggi.
qualcuno, sovrastandolo per eccellenza di capacità o di virtù o anche per circostanze fortuite
per eccellenza di capacità o di virtù o anche per circostanze fortuite. vadi
8. imporre la propria decisione o opinione. -anche assol. sarpi
fiarola ferma non era altro che dir apertamente o di non voler ar altro, o
o di non voler ar altro, o di voler suppeditare. 9.
un potere, a un dominio (o, anche, all'amore).
. garanzia costituita da un bene immobile o dall'ipoteca di un bene immobile.
, sm. ciascun oggetto, mobile o utensile usato nell'ambiente domestico o come
mobile o utensile usato nell'ambiente domestico o come arredo o ornamento di un'abitazione
usato nell'ambiente domestico o come arredo o ornamento di un'abitazione (spesso usato
abitazione (spesso usato con valore collettivo o al plur.). livio
che costituiscono l'arredo di una chiesa o di un edificio pubblico. c.
-con riferimento agli oggetti di uso personale o del corredo di un sovrano, in
4. insieme degli strumenti necessari o adeguati all'esercizio di un'attività o
o adeguati all'esercizio di un'attività o di una disciplina. panigarola, 1-148
arte precisa. -insieme di mezzi o di risorse necessari per realizzare un'impresa
5. raccolta di testi, documenti o disegni, per lo più preziosi o
o disegni, per lo più preziosi o di grande interesse e utilità (in partic
ha funzione di supplemento, di integrazione o di aggiunta rispetto a una quantità normale
di aggiunta rispetto a una quantità normale o prevista (o considerata tale) o a
a una quantità normale o prevista (o considerata tale) o a determinate esigenze
normale o prevista (o considerata tale) o a determinate esigenze o situazioni.
considerata tale) o a determinate esigenze o situazioni. foscolo, xi-1-115: un
chilometro supplementare attraverso un immenso spiazzo poco o nulla coltivato. -in partic.
-in partic.: che costituisce un supplemento o un'appendice di un'opera letteraria o
o un'appendice di un'opera letteraria o scientifica. p. e. gherardi
aggiuntivo rispetto alla norma, alla necessità o alle previsioni. delfico, i-252:
medica, che in caso di absenza o di malattia del professore principale dovrà godere
. aggiunta come aumento a quanto è (o è considerato) normale, previsto,
considerato) normale, previsto, stabilito o necessario per determinate esigenze o situazioni o
, stabilito o necessario per determinate esigenze o situazioni o anche per rendere intero,
o necessario per determinate esigenze o situazioni o anche per rendere intero, completo o
o anche per rendere intero, completo o perfetto ciò che è insufficiente incompleto o
o perfetto ciò che è insufficiente incompleto o parziale (con riferimento a oggetti o a
incompleto o parziale (con riferimento a oggetti o a beni materiali o anche a parole
riferimento a oggetti o a beni materiali o anche a parole, idee, princìpi,
fondi in su lo augumentare le gabelle, o i pregii della farina e del sale
questa sia stata veramente l'idea primitiva, o un ripiego... sarebbe una
per rimediare a un'istruttoria risultata carente o inadeguata. bacchelli, 2-v-684: appariva
2. integrazione di uno scritto o di un'opera letteraria, scientifica o
o di un'opera letteraria, scientifica o giuridica, che ha lo scopo di chiarire
ha lo scopo di chiarire determinati aspetti o ampliarne i temi, aggiunta alla fine
temi, aggiunta alla fine del volume o come fascicolo separato dallo stesso autore o
o come fascicolo separato dallo stesso autore o da altri autori anche in tempi successivi (
nelle partite di caccia. -foglio o fascicolo allegato, con scadenze più o
-foglio o fascicolo allegato, con scadenze più o meno regolari, a quotidiani e a
lingua, oggetto, sostanza, concezione o provvedimento che può essere sosti
che può essere sosti tuito o compensato da quanto è simile o ha modalità
tuito o compensato da quanto è simile o ha modalità analoghe.
boccaccio, iv-164: se forse, o donne, li miei argomenti frivoli
. 4. disus. reparto o contingente militare che subentra come rincalzo alle
rincalzo alle truppe colpite da gravi perdite o anche per sostenere quelle già operanti in un
operanti in un attacco per renderlo decisivo o in una difesa per potenziarla. livio
impedimento non può adempiere ai propri compiti o non può svolgere le proprie mansioni.
levare i piatti e portargli alla cucina o credenza dove ordinerà il siniscalco generale o
o credenza dove ordinerà il siniscalco generale o suoi supplementi. musso, iv-206: non
per supplimento quando mancasse di predicare, o per morte o per alcuna cagione.
quando mancasse di predicare, o per morte o per alcuna cagione. f. f
una prima parte nel caso di malattia o di impedimento. v. bellini,
il difetto di esso da gradi 180 o sia da due retti. lessona, 1426
giambo, del trocheo, del dattilo o dell'anapesto. sacchi, 3-25-116:
, sm. la condizione, l'attività o l'ufficio di un supplente (e
sue funzioni pubbliche il titolare, impedito o mancante, di un ufficio (con
el tribunale di prima istanza, o dal giudice supplente, faranno fede sino
pubbliche quando il titolare ne sia impedito o l'ufficio sia vacante (con partic.
2. intervento di un organo o istituzione in un settore o ambito di
un organo o istituzione in un settore o ambito di per sé non di sua competenza
ma legittimato dalle carenze funzionali degli organi o istituzioni che vi sono specificamente preposti.
2. fungere da sostituto in una carica o in una mansione; fare le veci
elli noi sa che il sacerdote sia ignorante o no può avere altro sacerdote, la
integrazione rispetto a una quantità normale (o considerata tale) o prevista secondo determinate
quantità normale (o considerata tale) o prevista secondo determinate esigenze o situazioni;
tale) o prevista secondo determinate esigenze o situazioni; supplementare. tommaseo [
i componenti di un'assemblea parlamentare (o di altro organo collegiale) sono eletti
altro venuto meno per morte, dimissioni o decadenza. -per estens., con rife
ad altri casi di elezioni per la nomina o il rinnovo di una parte dei
ha funzione di sopperire a una mancanza o a un difetto, apportando rimedi e innovazioni
si può supplire dalla prerogativa della chiesa o della causa pia mentre questa è solamente
, di integrazione a una quantità normale (o considerata tale) o prevista o dipendente
quantità normale (o considerata tale) o prevista o dipendente da determinate esigenze o
(o considerata tale) o prevista o dipendente da determinate esigenze o situazioni;
o prevista o dipendente da determinate esigenze o situazioni; supplementare. spallanzani,
un nuovo senso, od organo, o potenza suppletoria alla vista. beccaria,
, ii-1-76: si aggiungeranno sovrimposte suppletorie o 'parificanti'. imbriani, 6-83: la
s. v. j: elezioni suppletive o suppletorie. 2. sf. raccolta
si aggiunge a spiegazione, a integrazione o a chiarimento. de luca, 164
affatto le leggi overo le consuetudini particolari o pure che sieno dubbie, si- ché
fritta nell'olio; ripiena anche di mozzarella o di provola, è detta supplì al
sùplica), sf. domanda, richiesta o serie di richieste rivolte, in partic
una pubblica autorità, per scritto (o anche a voce), con sollecitazione
anche a voce), con sollecitazione o con pressione e talvolta con atteggia
frugoni, i-15-65: le mie suppliche, o ghidetti, / e fin quando vuoi
. implorazione rivolta a dio, alla madonna o ai santi, spontaneamente o in forma
alla madonna o ai santi, spontaneamente o in forma di orazione liturgica. casalicchio
al cielo. 3. gesto o atteggiamento atto a esprimere la richiesta di