poi 'ugola', di orito dallo stafilococco o dalle sue tossine. ne di uno stafiloma
italia, nei boschi termofili di latifoglie o sulle rupi soleggiate. lessona, 1398
piccoli arbusti a foglie opposte, tritoliate o pennate con dispari; fiori bianchi, ermafroditi
e nel sud america; sono arbusti o piccoli alberi, con foglie composte da
tre foglioline, fiori riuniti in grappoli o pannocchie, frutto a capsula o a bacca
grappoli o pannocchie, frutto a capsula o a bacca. tramater [s
sottile e depresso, di dimensioni minuscole o medie; hanno il primo paio di
; molte specie vivono in sostanze animali o vegetali decomposte, oppure fra i muschi
nei funghi, nella pelliccia dei mammiferi o nel piumaggio degli uccelli, e alcune
si trovano anche nei nidi delle formiche o nelle costruzioni delle termiti; la maggior parte
specie sono carnivore e si nutrono di insetti o acari vivi o morti, altre si
si nutrono di insetti o acari vivi o morti, altre si cibano invece di detriti
, agg. anat. che è proprio o si riferisce al palato molle e all'
stafilocòccico, agg. che è relativo o che è causato dallo stafilococco.
regola cap- sulati, gram-positivi, aerobi o anaerobi, saprofiti o parassiti facoltativi nell'
, gram-positivi, aerobi o anaerobi, saprofiti o parassiti facoltativi nell'uomo, che possono
trovarsi isolati oppure riuniti in brevi catene o in ammassi irregolari spesso a forma di
corneale, provocato in genere da ulcere o ferite) o la sclera (stafilomasclerale)
in genere da ulcere o ferite) o la sclera (stafilomasclerale).
. intervento di chirurgia plastica sull'ugola o sul palato molle. la stampa [
dopo si chiude il palato molle (veloplastica o stafiloplastica); poi dopo vari anni
cui il nome popolare di erba pidocchiaria o erba dei pidocchi. bencivenni, 7-56
. stàggia, sf. asta o pertica di legno usata per lo più
sostegno, come collegamento fra organi meccanici o, anche, come segnale per effettuare
anche, come segnale per effettuare rilievi o misurazioni. fibonacci volgar.,
l'orologio da sole] con una staggia o riga assai lunga, appoggiata alla muraglia
giustissimo, e stando in mezo della sala o teatro, si metterà l'angolo retto
onore. 3. posizione politica o ideologica. papini, 28-199: gli
fare quella misurazione si adoprava qualche bacchetta o staggio. = denom. da staggio1
berroviere possa andare ad alcuno staggimento, o sequestro fare d'alcuno ditenuto ovvero preso
persona per loro possano né deggano adomandare o tolgliere per spese o stagiménto,
deggano adomandare o tolgliere per spese o stagiménto, recomandigia, sequestri. bersezio,
), sm. pezzo di legno squadrato o sagomato, di lunghezza notevolmente superiore alla
mobili, di macchine, di intelaiature o di altri oggetti, oppure avere la
oppure avere la funzione di sorreggere, tendere o appendere qualcosa. inventari di
/ ne'duri staggi e se lo rompa o schiacci, / di sopra i ferri
pozzetti, 6-181: staggi di legno o di ferro per difesa alle finestre. carena
riesce amovibili tanto che basti a porre o togliere il pettine. manzoni, fermo e
stanza, nella quale erano sparse cinque o sei tavole. ojetti, i-659: sugli
que'regoli lunghi, dato loro questo o quel garbo, che sono dalla parte di
, detti piuoli, son fatti di bastoni o anche di regoli, incastrati in due
, incastrati in due aste di legno o stanghe parallele, dette staggi. dessi
fuori del porto de ulissipona di lusitania o sia portugallia? e che quelle,
da circa venti migliara di staggi, o piu o manco sia come si voglia.
venti migliara di staggi, o piu o manco sia come si voglia.
. 2. modo di essere o di comportarsi. francesco da barberino,
étage (ant. estage), passato o continuato nel pro- venz. e catal
separate dal mare col mezzo degli scanni o staggi d'arena. fanzini [1905
altra persona che 'l podestà, notaio o altro ofiziale della lega voles- sono,
possessioni. 2. consegnare denaro o altro bene in garanzia; ipotecare.
stagionale, agg. che è proprio o caratteristico di una determinata stagione; che
di una determinata stagione; che riguarda o si riferisce a una stagione, che
2. che dura una stagione o un periodo di tempo limitato (un'
). -che lavora per una stagione o per un periodo di tempo limitato (
di cause periodiche (come ferie estive o festività di fine anno) su serie
pnvate che utilizzano salariati agricoli stagionalmente disoccupati o studenti. = comp. di
l'opera, se detti lavori facessono mutazione o alterazione alcuna per essere stato i legnami
per essere stato i legnami male stagionati o condizionati. algarotti, 1-vii-239: ci
io la balia del genere umano; o forse il cuoco che gli abbia da stagionare
l'argento] non vorebbe manco d'otto o dieci ore di bonissimo fuoco di carboni
il letame ammucchiandolo in un luogo chiuso o coperto. - anche intr. vocabolario
: detto del letame, che matura o si lascia maturare. 10.
10. ant. conservare beni o merci in vista. alberti, i-247
[dello sparto] ruinendole in mannefie o covoncini, i quali vengono abbicati a
iq. figur. radicarsi nell'animo o nella mente. gadda conti,
] dimenando la pasta con la gramola o forte con le pugna, e si cuoca
condizioni ambientali o è stato sottoposto a un particolare trattamento
e di quivi non si possa cavare o mutare, se prima non sarà asciutto e
in partic. salumi e formaggi) o di invecchiamento (un vino).
vino che basta (dura) tre o quattro anni, e com'è stagionato,
. che è giunto alla piena maturità fisica o già è avviato al declino fisico ed
invecchiato (e può avere valore scherz. o iron.). a.
15: l'altra, sebbene abbia raggiunto o stia per toccare la quarantina, è
auge / impinguatrice e poi disciolgitrice [o natura] / delle mature e stagionate cose
dei caratteri quanto più intrinseci d'uno o d'un altro stile, ha tutto
109: chi fa miglior pane, o una che abbi sollecitudine, o una che
pane, o una che abbi sollecitudine, o una che non vi pensi? chi
al fine di migliorarne le caratteristiche meccaniche o tecnologiche. -in partic.:
. 2. conservazione di un alimento o, anche, del tabacco, per
in cui si svolgono determinati lavori rurali o in cui la terra produce determinati fiori
matura ha fatto quelli / in semi o in dolci pomi convertire. castelvetro,
della primavera, e non nel mezzo o verso la fine. tasso, 11-ii-337:
anno in cui più è proficua la caccia o la pesca di determinati animali.
invariabilmente « non è ancora la stagione » o « non è più la stagione »
accade nel tempo che gli è proprio o persona che opera in sintonia col tempo in
]: cosa che avvenga a suo tempo o no, uomo che sorga o no
tempo o no, uomo che sorga o no in condizioni accomodate a farlo ben conoscere
fatti, circostanze, oggetti straordinari, insoliti o inaspettati, a fenomeni ed eventi inspiegabili
ariosto, 1-53: non mai tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al
! -, a indicare intensa sorpresa o grande ammirazione. cavalca, 20-435:
grande ammirazione. cavalca, 20-435: o grande istupore! o che imbandigione non
cavalca, 20-435: o grande istupore! o che imbandigione non conosciuta fu portata dinanzi
della festa! lemene, xxx-5-251: o novello stupore! / s'uniro, e
, provocato da un'emozione violenta e sublime o indotta dalla contemplazione e dalla speculazione più
animo per grandi e maravigliose cose vedere o udire o per alcuno modo sentire.
per grandi e maravigliose cose vedere o udire o per alcuno modo sentire. dominici,
pervade un ambiente, un paesaggio, o che è indotto nen'animo da un
indotto nen'animo da un fenomeno sonoro o luminoso sorprendente e straordinario, da caratteri
nuvola. y espressione di vera o presunta ottusità mentale o spirituale; l'
y espressione di vera o presunta ottusità mentale o spirituale; l'ottusità stessa.
, circostanza imprevedibile e sorprendente; atteggiamento o comportamento che suscita meraviglia, ammirazione,
8. opera dell'ingegno, ideata o attuata concretamente, di grande valore e
. sindrome caratterizzata dalparresto delle attività motorie o psicomotorie volontarie (movimenti, gesti,
, in partic. di stati depressivi o maniacali, della schizofrenia, di disturbi cerebrali
- anche: intorpidimento, paralisi parziale o totale, per lo più temporanea,
[nel bagno] entro di soperchio o che sia troppo caldo,...
mente. romoli, 273: la procaccia o porcellana altera le materie coleriche e le
partic.: stordimento dovuto all'ubriachezza o all'assunzione di sostanze stupefacenti. s
chiamare 'stupore', e consiste nella perdita o nella confusione dei sentimenti. d'annunzio,
bestiale. -per simil. rallentamento o arresto dei flussi e delle funzioni vegetative
nave a stupore. -con esiti o risultati eccezionali e sorprendenti. giuliani,
27-741: fossero negli attimi ultimi, smargiassi o stuporosi, non riuscivo ad averne pietà
bisceglie, 66: qualunque persona vende o compra mesurando con tumini, quarte, stuppelli
galanti, 1-ii-214: il quartul- o si suddivide in 4 stuppelli, lo stuppèllo
bonis, 11: chi fura, ucide o tradisce l'amico, / viola vergini
tradisce l'amico, / viola vergini o strupa la soro, / àn preveduto,
che nulla sacro o profano vi restò incontaminato. tassoni,
overo di dotare del proprio la stuprata o la rapita. galanti, xviii-5- 1028
e sm. che ha commesso (o ha intenzione di commettere) uno stupro;
te debba dare nome di mercante di formento o di bastagio da zocchi o pur di
di formento o di bastagio da zocchi o pur di strupatore di pulcelle.
rapporto carnale ottenuto e consumato con violenza o minaccia a danno di persona adulta o
o minaccia a danno di persona adulta o consumato (anche se in base a
nardi, 49: io ho sposata, o appio, la mia figliuola ad icilio
): ciò che c'era da godere o da portar via, spariva;..
donna, che indurla a vendersi, o i suoi a venderla? 2
. atto di sopraffazione e di violenza fisica o morale contro cose o persone; soperchieria
di violenza fisica o morale contro cose o persone; soperchieria, vessazione. -seminare
vessatorio e gravemente lesivo della dignità umana o dell'onore di una persona, di
sturare una bottiglia, un recipiente chiuso o tappato, una condotta ostruita (per lo
5-1-198: il fontaniere... gira o questa o quella chiave...
il fontaniere... gira o questa o quella chiave... o dà
questa o quella chiave... o dà la stura a tutte insieme, se
macchine insieme devono operare, e più o meno le gira. tommaseo [s.
vendemmia dentro i tini con saggezza, / o in acconcia maniera / alla stura attendeasi
un'intensa manifestazione emotiva, a gesti o comportamenti inconsulti e impulsivi; lasciare prorompere
-attrezzo di acciaio, munito di gancio o di occhiello, usato per asportare i
a capsula dalle bottiglie di acqua minerale o di altre bevande. = comp.
. -pompa a stantuffo, ad aria o ad acqua, che, sfruttando lo stesso
sturare, tr. aprire un recipiente o un contenitore asportando ciò che
asportando ciò che lo chiude, lo tura o lo sigilla; libe rarne
rarne l'apertura dal tappo o dal coperchio. -in partic.:
vasca, un bacino d'acqua naturale o artificiale, sbloccarne l'apertura, liberandone
/ quand'un trogol si stura, o vota un pozzo. -liberare un
alcun troppo umore che gli avesse turate o distrette le vie dalla gola al ventricolo
estens. liberare il campo visivo da schermi o ostacoli. g. gozzi,
; scatenare una facoltà prorompente dello spirito o dell'ingegno; determinare una reazione vivace
; determinare una reazione vivace, violenta o assionata. ucini, 4-222
, un ordine, un insegnamento; essere o rendersi perfettamente consapevole di un dato di
s. bernardino da siena, 791: o omini, se dio vi benedica,
di pace. carducci, iii-2-165: o arcadi e romantici fratelli / ne la castroneria
non fosse alcuna desse sturbamento / poco o assai alla sua amorosa / voglia.
pace, di prosperità materiale, singola o collettiva, interferendo in essa; guastare
. bernardino da siena, 2-ii-979: o siena, la tua prosperità tu l'hai
-impedire le conclusioni di una trattativa o il raggiungimento di un accordo, farlo
tregua, un'alleanza, una lega politica o militare; violare un accordo; non
casa, lx-3-156: questi è quello, o solidora, che inquietandovi la notte avanti
dove ho errato. -interrompere o turbare i lavori di un'assemblea.
da'francesi. 3. intralciare o ostacolare il conseguimento di uno scopo;
progetto; mandare a monte un piano o le nozze o un viaggio; scongiurare
a monte un piano o le nozze o un viaggio; scongiurare il male;
tu nulla tenti dei raggiri tuoi, / o che d'astuzia aver la palma agogni
-interferire in un fenomeno naturale, modificandolo o alterandolo. dante, xliii-18: conduce
il vecchio sedimento, noi cacci fuori o noi trasporti ne'canali e nella fossa.
; scon- gerla, confonderne la mente o le idee; guastare l'inclinazione naturale
averani, i-108: ogni terrena affezione o tumulto di passioni disvia l'anima dalla
di quelli che sturbano. -alterare o falsare un'idea, un concetto, un
pretese ingiuste, ad angherie; danneggiare o perseguitare negli affari, nel godimento dei
. distogliere qualcuno da ciò che sta facendo o da un proposito; disturbarlo mentre è
disturbarlo mentre è intento a un'attività o al riposo o a un piacere; distrarre
intento a un'attività o al riposo o a un piacere; distrarre da un pensiero
. 8. rimuovere dal posto occupato o dalla posizione di potere e di dominio
donato. 9. intralciare o ostacolare qualcuno in ciò che in
tende fare o ha ormai intrapreso; trattenerlo dal compiere
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da turbare (v
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
. che è in angustie per ragioni politiche o militari (uno stato).
letter. che si adopera per alterare o per guastare la pace, per turbare
per intralciare il proprio godimento dell'amore o del piacere, per rovinare un piano,
.. /... che guerra o lite o sturbo / alcun altro più
/... che guerra o lite o sturbo / alcun altro più mai non
avete: se non che trop? o isturbo n'avete auto. rinaldo degli albizzi
se fermava er mese a quarche ragazza, o per nervosità o per altro sturbo,
a quarche ragazza, o per nervosità o per altro sturbo, che ce ne so
sa. arbasino, 3-197: « o dio! come mai non è stato invitato
delle fiamme e dell'ardore della passione o del desiderio amoroso, quando vengono o
o del desiderio amoroso, quando vengono o vinti nell'animo o soddisfatti).
amoroso, quando vengono o vinti nell'animo o soddisfatti). giacomo da
gettato di sopra, non lo potrebbe stuvare o spingere. pagliari
stecchi di legno silio, d'osso o d'altra materia per uso di nettare i
... certamente, dai titoli vistosi o stuzzicanti. tecchi, 14-88: il
parte del corpo, con le mani o con piccoli oggetti, grattando, frugando
denti dai residui di cibo passando stecchi o ferretti fra gl'interstizi; pulire il
fra gl'interstizi; pulire il naso o le orecchie; nettare gli orli delle unghie
ne'corpi, stuzzicando in una maniera o in altra i nervetti della lingua, la
sensazione in noi eccitan di quel sapore o di quell'altro. b. del bene
del bene, 2-20: le pecore o coi denti grattano la parte offesa o la
pecore o coi denti grattano la parte offesa o la stuzzicano col corno.
mai il capriccio li spingesse a stuzzicarsi, o li guardasse iddio! -incitarsi
egli abbài! 3. stimolare o eccitare un animale, farlo muovere toccandolo
eccitare un animale, farlo muovere toccandolo o punzecchiandolo o incitandolo; disturbarlo anche svegliandolo
animale, farlo muovere toccandolo o punzecchiandolo o incitandolo; disturbarlo anche svegliandolo e anche
, li stuzzicate con scherzi sciocchi, o fate loro il solletico nelle orecchie, e
negl'interstizi. -in partic.: smuovere o rimestare una sostanza liquida, il recipiente
lalli, 1-42: ogn'un fa fuoco o stuzzica i tizzoni. passeroni, iv-178
soderini, ii-288: la rabbia salvatica o rozza... si cava dai
-figur. fare oggetto di indagine o di trattazione; indagare in modo insistente
di trattazione; indagare in modo insistente o approfondito. buonarroti il giovane, 9-722
tanta noia che pareva che, per forza o per amore, pure la volesse.
governo son rette. -provocare una nazione o un popolo al fine di coinvolgerlo in
suscitare uno stato d'animo, anche latente o represso; eccitare una passione; sollecitare
odio; risvegliare e acuire la curiosità o l'interesse. firenzuola, 294:
. fagiuoli, vii-173: a scrivervi, o signor, dunque mi volto, /
gioco, sia come reazione a un torto o a un danno. vallisneri [in
8. risvegliare e acuire l'appetito o la sete (un cibo, una
a stuzzicare 1 denti nell'attesa, due o tre polpettine avanzate, un po'di
la piaga; dicesi quando alcuno racconta o rammenta cosa che ci cuoce e ci
-in partic.: provocato a guerra o a battaglia. g. moretti
a riveder dugento / mila persone, o più de le scintille / del fuoco stuzzicato
pettegola, stuzzicatrice di tutte le piccole vanità o ritrosie personali. = nome
.]: 'stuzzichino': chi tocca arnesi o altro in maniera da smuoverli importunamente.
starnuti sonori. -quanto suscita un comportamento o un atteggiamento. f. f.
di stato in luogo indica la posizione o la collocazione di una persona o di
posizione o la collocazione di una persona o di un oggetto rispetto a una base,
sopra. iacopone, 41-51: o alma, nui 'l trovamo [cristo]
-per indicare il supporto di uno scritto o di un dipinto. manzoni,
38 (665): col tempo, o tornando qui, o altro, non
: col tempo, o tornando qui, o altro, non si sa mai,
su: introduce il compì, di allontanamento o di origine. dante, conv
, in partic. posto in alto o sopraelevato. novellino, xxviii-829: barlam
-per estens. verso una tonalità o una sfumatura di colore. - anche
basso, una caduta, un ripiegamento o anche la diffusione di un fenomeno atmosferico
collina. -lungo un determinato percorso o una linea. dante, conv.
leopardi, 16-57: su la tacita aurora o quando al sole / brillano i tetti
incontro, il risultato finale, la perdita o il profitto, sono sospesi a un
a (con riferimento a chi è oggetto o vittima di punizioni, maltrattamenti, soprusi
88: indarno / sul tuo poeta, o dea, preghi rugiade / dalla squallida
16. indica una fonte di reddito o l'ente che lo garantisce. cavour
di un valore in una data piazza o a opera di una banca. cavour
l'ambito di competenza di un funzionario o dell'esercizio di un potere. testi
. 23. interposto fra due sostantivi o fra due pronomi, indica accumulazione progressiva
accumulazione progressiva, accrescimento continuo di numero o di quantità. pascoli, 39:
facendo un calcolo medio relativo a due o più dati. lustri, iv-5:
rapporto con un valore numerico di riferimento o con una quantità totale (e indica una
e indica una parte rispetto a essa o introduce una partizione). mazzini,
od i tre quarti vengono dalla francia o dall'inghilterra. carducci, iii-27-265:
-per indicare quanto si dà in conto o in acconto di una somma dovuta o
o in acconto di una somma dovuta o promessa. verbali del consiglio
sempre sulle generali. -indica propositi o disegni rivolti a un determinato scopo.
chi poter contare. -secondo una melodia o un determinato ritmo musicale. g
tempo. -secondo una determinata misura o proporzione. rigutini, 1-146: 'su
. rigutini, 1-146: 'su vasta'o 'su piccola scala', riferito a negozi,
tolta ai francesi, che dicono 'sur grande'o 'petite échelle'. panzini [1905]
[1905], iv-470: 'su larga o vasta o piccola scala': è una
], iv-470: 'su larga o vasta o piccola scala': è una delle più
avv. sopra, superiormente, in posizione o in un luogo più elevato.
a petrarca, xlvli-219: perdonami, o signor, tutte le carte / dove son
un movimento ascendente, verso un luogo o un punto più elevato. dante,
granaio. pratesi, 1-70: la torre o la casa di scartoccio aveva l'entrata
. dante, purg., 12-95: o gente umana, per volar sù nata
in debito, ne taglian su uno o due e li vanno a vendere come legname
-in relazione con un movimento dall'alto o con una caduta. dante,
se tambemicchi / vi fosse sù caduto, o pietrapana, / non avria pur da
a cercare? » -tenendo alzata o eretta una parte del corpo. manzoni
può tuttolocò. -in misura notevole o cospicua. chiaro davanzati, xxxi-55:
33. relativamente a un argomento o a un'idea. guicciardini, 2-2-278
34. precedentemente in un testo scritto o in un discorso. dante, conv
in questa parte, che più su o più giù, questa divina giustizia ne
]: a chi ci mesca da bere o simili: 'su, stia su',
per rincuorare chi appare avvilito, triste o pessimista. cassieri, n-132: ciao
-con su: per indicare frase, parola o immagine, riportata, scritta o raffigurata
parola o immagine, riportata, scritta o raffigurata. manzoni, pr. sp
dante, inf., 19-46: o qual che se'che 'l di sù tien
/ ch'i'cangi core, volere o maniera, /... / tornerà
di me ciò che più ti piace, o dal cinto in su o dal cinto in
ti piace, o dal cinto in su o dal cinto in giù. amari,
aggett.): rivolto verso l'alto o al cielo, eretto. chiaro
più le tomi in acconcio. -più o meno. dante, purg.,
indicare un movimento continuo verso l'alto o verso un punto lontano. manzoni,
vo in su. -aumentare di valore o di prezzo. b. davanzali,
e 'n giù, secondo le stretteze o largheze e secondo che richiede l'utile.
[versi] delle 'laudi'... o vadano in su o vengano in giù,
'laudi'... o vadano in su o vengano in giù, quale melopea stracca
su: migliorare la propria condizione economica o sociale. fagiuoli, xi-92: ad
sé. fra giordano, 3-93: o come questa è parola di grande dottrina,
in su: secondo una prospettiva spirituale o religiosa. tommaseo [s. v
su: offrire un prezzo per una merce o per un bene, in partic.
vuol dia denar su. -sorgere o manifestarsi in modo imprevedibile. algarotti,
m'attenni! » -avere qualità o capacità maggiori. tecchi, 5-50:
il contrano sapore. -fare aumentare o crescere. panzini, ii-652: la
elle abbiano un festone intorno al viso o una chintana.
. -sulla carta: secondo norme o regolamenti poco applicati o caduti in disuso
: secondo norme o regolamenti poco applicati o caduti in disuso. quaderni rossi [
), agg. che convince o mira a farlo usando la dolcezza o la
o mira a farlo usando la dolcezza o la lusinga (un discorso, un'
che risulta persuasivo per il tono affettuoso o adulatorio (la voce, l'espressione)
-che induce a un determinato stato o comportamento o che invoglia a fare qualcosa
induce a un determinato stato o comportamento o che invoglia a fare qualcosa. chiose
. 2. che suscita attrazione o interesse; convincente da un punto di
convincente da un punto di vista intellettuale o artistico. rebora, 3-i-455: quale
. suadenteménte, avv. in modo o con tono suadente. tabucchi,
convincere qualcuno della verità di un'affermazione o di un'idea; dell'opportunità di
dell'opportunità di condividere una posizione concettuale o della fondatezza di un fatto. alberti
. 2. presentare un'opinione o una dottrina come veritiera o un fatto
un'opinione o una dottrina come veritiera o un fatto come effettivamente accaduto o reale;
veritiera o un fatto come effettivamente accaduto o reale; farli credere sostenendoli per mezzo
farli credere sostenendoli per mezzo del ragionamento o apportando valide argomentazioni o prove. -
mezzo del ragionamento o apportando valide argomentazioni o prove. - anche in relazione con
prelato suo e della presenzia d'esso o di chiunque avesse dispiacere. guicciardini,
una certa azione, proponendoli come giusti o opportuni; caldeggiare. -anche in relaz
con efficaci discorsi e ammonizioni un'azione o un comportamento o anche un pensiero;
e ammonizioni un'azione o un comportamento o anche un pensiero; infondere uno stato
. 'suade re'); proporle un'opinione o comportamento in modo convincente. bibbia
guerra provocarlo. carducci, iii-2-131: o caro, a cui possente / spirò pietà
. che persuade a compiere un'azione o ad assumere un comportamento; che infonde
... protegga il vostro, o novi sposi. d'annunzio, i-171:
, agg. ant. che si riferisce o è proprio dei suini. -foro suario
di persuasione messa in atto con parole o con altri mezzi per convincere della verità
per convincere della verità di un'affermazione o dell'opportunità di una risoluzione. -
opera di convincimento, per suo consiglio o suggerimento. chiose sopra dante,
. 2. discorso, ragionamento o argomento che ha lo scopo di persuadere
argomento che ha lo scopo di persuadere o di indurre ad agire secondo la prospettiva
agire secondo la prospettiva che propone più o meno costruttivamente.
ariosto, 1-iv-33: né le mie suasioni o preghi né il proprio pericolo di perdere
4. opinione professata da una o più persone; convinzione personale.
suasivo, agg. che ha la capacità o lo scopo di persuadere; che mira
; che mira a ottenere il consenso o la benevolenza altrui; convincente, persuasivo
. ant. e letter. che consiglia o induce ad agire in un determinato modo
esortativo che mira a convincere il destinatario o l'uditorio della verità o della falsità
il destinatario o l'uditorio della verità o della falsità di un'affermazione, oppure
di un'affermazione, oppure dell'opportunità o della sconvenienza di un'azione; si
2. per estens. discorso o scritto che ha per scopo la persuasione
, agg. che si trova, vive o avviene sott'acqua, in partic.
propriamente detta e collocarlo nella specie della suasoria o arte del persuadere. = voce
suasòrio, agg. che ha la funzione o l'intento di persuadere, esortare o
o l'intento di persuadere, esortare o consigliare (con partic. riferimento a
da far sdegnar uno stomaco di porco o di gallina. = voce dotta
e f. invar. chi effettua immersioni o pesca subacquea; sommozzatore. cassieri
baretti, 3-139: aggiungi a que'trentotto o quarantamila membri di quell'arcadia un pari
un pari numero di membri delle subarcadie o subaccademie registrate da quell'abate quadrio in
sapore e, in partic. la polpa o il succo di certi frutti).
5. marin. costituito da sottomarini o da mezzi sommergibili (una flotta)
volta a prevenire attacchi condotti da mezzi o armi sommergibili e si distingue in attiva
di radar, di ecogoniometri e armi distruttive o passiva, nel caso presenti strutture fisse
8. sport. che pratica per svago o per fini agonistici una delle attività (
immersione in apnea, in assetto costante o con respiratori ad aria o ossigeno.
assetto costante o con respiratori ad aria o ossigeno. -pescatore (o cacciatore) subacqueo-
ad aria o ossigeno. -pescatore (o cacciatore) subacqueo-, chi pratica la
pratica la pesca in immersione in forma ricreativa o agonistica. - anche sostant.
come farebbero i subacquei? -usato o atto a essere usato dai sommozzatori durante
malati in acuti, subacuti, cronici o agitati-tranquilli. = comp. dal lat
subaèreo, agg. che si trova o si verifica nell'aria a livello della
armi e a mezzi militari, a fenomeni o a elementi della natura e, in
. dir. concedere in affitto in tutto o in parte un bene immobile agrario o
o in parte un bene immobile agrario o un'abitazione che si detiene in forza
(come affittuario) con il proprietario o comunque con il legittimo possessore.
concedendogli ancora l'assoluto arbitrio di lasciare o ridurre il terreno a pastura o a cultura
lasciare o ridurre il terreno a pastura o a cultura e di subaffittarlo. ranza
) che detiene un bene immobile agrario o un'abitazione in forza di contratto di affitto
contratto di affitto stipulato con il proprietario o con il legittimo possessore, concede in
in affitto il bene stesso, in tutto o in parte, a un altro soggetto
contratto di subaffitto, detiene in tutto o in parte il bene che a sua
per fatto delle persone della sua famiglia o dei suoi subaffittuari. tronconi, 2-123
un contratto di agenzia (agente principale o semplicemente agente) stipula a sua volta
, agg. letter. che tormenta o pungola in modo ossessivo. carducci
, agg. geogr. situato ai piedi o in prossimità delle alpi. tommaseo
: ch'è a piè dell'alpi, o se non per l'appunto appiedi,
del piemonte; che ne è originario o vi abita; piemontese. carena,
città subalpina. -che è prodotto o pubblicato in piemonte e, in partic
a firenze, il giornale resta subalpino o migra 'al dolce aer de'paesi toschi'?
stor. che è proprio, si riferisce o riguarda il regno di sardegna (1848-1861
, ecc. -in partic. abitante o governante di tale stato (anche sostant
4. disus. che è situato o vive ai piedi delle alpi francesi.
, aw. ricoprendo mansioni ausi- liarie o secondarie, da sottoposto. oriani,
, v-631: dell'arti alcune sono subaltemanti o vero principali,... che
). ant. fornire i presupposti o i fondamenti pratici o teorici a un'altra
fornire i presupposti o i fondamenti pratici o teorici a un'altra disciplina, arte
teorici a un'altra disciplina, arte o attività. scamozzi, 1-5-49:
3. chinare il capo per indicare ossequio o sottomissione. f. f. frugoni
, agg. ant. che dipende o deriva da ciò che è superiore o
o deriva da ciò che è superiore o di maggiore importanza e, in partic.
partic., che trae i fondamenti o i principi costitutivi da una disciplina basilare
predette non vi sono che non siano o cause o occasioni subaltemate a quelle.
vi sono che non siano o cause o occasioni subaltemate a quelle. 2.
subaltemaziom di un servitore ad altro o di molti ad uno. siri,
subaltemare. subalternità, sf. condizione o posizione di chi, all'interno di
amministratore delegato chiama. 2. dipendenza o soggezione a un modello o a una
2. dipendenza o soggezione a un modello o a una tradizione culturale. gramsci
, all'autorità altrui; rendere subalterno o dipendente dalla volontà di altri o dal
subalterno o dipendente dalla volontà di altri o dal verificarsi di condizioni esteriori.
non subaltemizziate il moto italiano ai capricci o alle paure dei prìncipi. idem, 45-303
. reso subalterno, sottoposto all'influenza o all'autorità altrui. mazzini,
subordinato rispetto ad altri di maggiore autorità o importanza o valore; che gli è inferiore
ad altri di maggiore autorità o importanza o valore; che gli è inferiore.
stare accanto agli altri esseri loro subalterno o eguale. 2. ammin. che
, svolgendo per lo più mansioni sussidiarie o ausiliarie, coordinate da un superiore,
ausiliarie, coordinate da un superiore, o di marginale rilevanza. -per lo più sostant
di altri svolgendo mansioni prevalentemente di manovalanza o comunque senza poter prendere iniziative e fare
dipendente. -in partic.: apprendista o garzone in una bottega artigiana o in uno
apprendista o garzone in una bottega artigiana o in uno studio di pittore.
scelta de'pittor subalterni non si lascin guidare o da predili- zione o da avarizia o
si lascin guidare o da predili- zione o da avarizia o da gelosia. verga,
o da predili- zione o da avarizia o da gelosia. verga, 5-375: eppure
: vi sono ancora alcuni luoghi (o presti) subalterni, che pigliano i pegni
dall'istituto principale, serve in alcuni luoghi o tempi per esso e lo aiuta.
un piano di minore importanza, gravità o prestigio rispetto ad altro (una scienza,
disus. che si manifesta in forme leggere o subacute (una malattia).
7. che ha limitato potere militare o politico; che non esercita grande autorità
tirannuzzo subalterno come il baglioni avesse catturato o soppresso un giulio ii, sarebbe nato non
più subordinato all'infeudante e più subalterno o inferiore et utile. 8
teorie del 'principe'per istruire 11 podestà o l'autorità esercente un potere delegato nelle pro
per fare il vetro rosso bruno, cupo o grossolano, subalterno ai rossi vivi e
12. che si dirama da un fusto o da uno stelo principale (un ramoscello
cultura subalterna: quella propria di popolazioni o gruppi sociali a lungo sottoposti all'egemonia
gruppi sociali a lungo sottoposti all'egemonia o al dominio di altre, con effetti di
di molti fiumi che in certi periodi o per certi tratti possono essere anche asciutti.
controparte subappaltatrice l'esecuzione (in tutto o in parte) dell'opera o del
tutto o in parte) dell'opera o del servizio a lui affidato neh'originario
-igg8), 34: impresa appaltante o subappaltante. 2. subappaltatore (ed
detto subappaltatore l'esecuzione (in tutto o in parte) dell'opera o del servizio
in tutto o in parte) dell'opera o del servizio che l'imprenditore (nella
che l'imprenditore (nella qualità di subcommittente o subappaltante) ha già una volta ricevuto
prende in subappalto l'esecuzione di opere o di servizi. leggi e bandi,
se la mia [fatica] fosse nulla o quasi, mi considererò un volgare subappaltatore
), stipula in veste di subcommittente o subappaltante un analogo contratto con un altro
affida l'esecuzione, in tutto o per lo più solo in parte, dell'
lo più solo in parte, dell'opera o del servizio di cui egli, a
1-256: sedimenti superficiali di argille plastiche o figuline,., si scavano nelle nostre
cerebrale... responsabile di morte o di invalidità permanente nel 14 per cento
baretti, 3-139: aggiungi a que'trentotto o quarantamila membri di quell'arcadia un pari
un pari numero di membri delle subarcadie o subaccademie registrate da quell'abate quadrio.
] portare drappo in broccato doro [o] vero dargento. = nome
. subascellare, agg. che riguarda o si riferisce all'incavo ascellare.
. detta valle, 2-i-317: quando o per esser colta in fallo con uomini,
esser colta in fallo con uomini, o per altro sinistro caso abbia da far con
m. -ci). che si riferisce o riguarda le regioni comprese fra le zone
-ci). fis. che è proprio o si riferisce a quei fenomeni osservabili in
latitudine è compresa fra 450 e 6o° n o s, dalle quali sono osservabili le
dimensioni, con punta piramidale, quadrangolare o conica, adoperato per sgrossare la pietra
, 149: a una pongetura de subia o d'aco o d'acuto o de
una pongetura de subia o d'aco o d'acuto o de volla o de ceppa
subia o d'aco o d'acuto o de volla o de ceppa o de spina
aco o d'acuto o de volla o de ceppa o de spina. silone,
d'acuto o de volla o de ceppa o de spina. silone, 19: la
2. disus. cilindro usato per allentare o tendere le cinghie di un calesse.
telaio consistente in un cilindro rotante ligneo o metallico, forato assialmente e dotato di
239: cia- scheuno abbia una stanga o vero subbio, nel quale involga el
del tessere. groto, 7-18: o nata non al fuso, al subbio,
nata non al fuso, al subbio, o a l'ago. marino, 1-16-243
. in diversi tipi di macchine, cilindro o tamburo girevole adoperato per avvolgere catene,
: l'asse del carretto è un subbio o cilindro girevole. p. manni [
dà alle lastre metalliche la forma tonda o mezzo tonda. 5. locuz
letter. spumeggiare, agitarsi in superficie più o meno violentemente (l'acqua)
quattro alla volta correnti e subbuglianti, o cercavan subdole di rovesciarlo a tradimento.
d'opera anche più distesa riferire le costituzioni o, peggio, i subbugli, le
feste e dai subbugli per una beatificazione o da una settimana santa romana.
in preda a diversi e opposti sentimenti o pensieri; sussulto del cuore.
in subbuglio. -mettere in o a subbuglio: turbare profondamente lo stato
lo stato di quiete di una comunità o di una famiglia. nievo, 724
, 3-103: nulla virtù celestiale ha signoria o potenzia sopra nulla volontà o arbitrio umano
ha signoria o potenzia sopra nulla volontà o arbitrio umano d'uomo, perocché dice
cingulo. magri, 71: il subcingolo o succintorio oggi... solamente l'
ant. base di una colonna o di un colonnato. fr. colonna
agg. che è componente di elementi o parti che a loro volta sono componenti di
sf. dir. concessione, in tutto o in parte di un bene o di
tutto o in parte di un bene o di un servizio o di un contratto (
parte di un bene o di un servizio o di un contratto (di appalto,
già ricevuto in precedenza valido battesimo o che, viceversa, non sia in
agg. (pi. f. -sce o -scie). psicol. che giunge
arbitrerà la presenza delle tessere, classiche o volgari ma canoniche, alluse (desunte
volgari ma canoniche, alluse (desunte o variate), di repertorio o perfino subconsce
(desunte o variate), di repertorio o perfino subconsce ad attestazione d'un trauma
in date condizioni, di diventare consci o di emergere come coscienza dissociata (e
configurazione e caratteristiche antropiche appare come separata o a sé stante rispetto alla restante massa
nella quantità, allora esse son chiamate o contrarie o succontrarie. rosmini, xxii-
, allora esse son chiamate o contrarie o succontrarie. rosmini, xxii- 193 [
. patrizi, 3-215: lo impedimento o è stabile o si muove con moto
, 3-215: lo impedimento o è stabile o si muove con moto o contrario o
è stabile o si muove con moto o contrario o subcontrario o transversale. =
o si muove con moto o contrario o subcontrario o transversale. = voce dotta
muove con moto o contrario o subcontrario o transversale. = voce dotta, lat
trasferisce, dietro compenso, in tutto o in parte a un terzo soggetto (
ricom- reso nella categoria dei contratti derivanti o subcontratti, ab- ia poi erroneamente
.. penne del sottocoda... o senza macchie o con poche e grandi
sottocoda... o senza macchie o con poche e grandi macchie subcordate.
è presente a essa; che ha origine o si forma nel subconscio. -in senso
normale, rimane qualche cosa di latente o subcosciente. 2. sm.
persona dell'inventore, acquisiti alla coscienza o subcoscienza sua. = comp. dal
subcoscienziale, agg. che riguarda o ha come oggetto il subcosciente.
feculenta, crassa e con mal odore, o stentaranno a pervenire alla salute o periranno
, o stentaranno a pervenire alla salute o periranno. =
). subculturale, agg. tipico o proprio di una subcultura, che vi
, subdeleghi). trasferire in tutto o in parte a terzi una delega che
tempi, che molti mi avevano consigliati o a suddelegarla o a farla di modo che
molti mi avevano consigliati o a suddelegarla o a farla di modo che io potessi la
buona commodità di vascello, di galera o di galeotta. alfieri, 5-121: già
e di subdelegare, occorrendo, tutti o parte dei sopraccennati poteri. -sostant
valido e rato quanto egli, direttamente o a mezzo di subdelegato, avrà fatto
ricevuto. idem, 1157: personalmente o a mezzo di persona subdelegata...
subdepositarió) a cui affida, in tutto o in parte, l'inca
e da piogge scarse concentrate nei due o tre mesi in cui il sole è
coprire le case. fanfani, i-90: o... sono diritti [i passeggiaci
, e questi si chiamano comunemente galerie, o son subdiali, cioè scoperti.
. subdichiarazióne, sf. dichiarazione subalterna o derivata (quale può essere contenuta nella
di popolare la terra di divinità terrene o di subdivinità in incognito. = comp
tutte le camarille, che lavoreranno più o meno subdolamente al fallimento della nostra campagna
solitari, austeri. machiavelli, 850: o mente umana insaziabile, altera, /
senso d'inquietudine, di vaga apprensione o costituisce un celato pericolo per la salute.
, sf. attribuzione a terzi di beni o diritti già ricevuti in donazione.
formazione di fosse, di cordoni di isole o si possono verificare manifestazioni sismiche o vulcaniche
isole o si possono verificare manifestazioni sismiche o vulcaniche di forte intensità).
agg. approssimatamente uguale (per forma o dimensioni o altre caratteristiche esteriori).
approssimatamente uguale (per forma o dimensioni o altre caratteristiche esteriori). savi
testo una pluralità di emendamenti, subemendamenti o articoli aggiuntivi tra loro differenti esclusivamente per
esclusivamente per variazione a scalare di cifre o dati o espressioni altrimenti graduate, il
variazione a scalare di cifre o dati o espressioni altrimenti graduate, il presidente pone
suo territorio tipico (una specie animale o vegetale). = comp.
dopo un'altra persona per immediata successione o sostituzione. f. badoer,
, i quali subentrassero nel ministero degli o resi inabili o che già avevano compito
subentrassero nel ministero degli o resi inabili o che già avevano compito il loro corso
154: due giovani col titolo di apprendisti o coadiutori capaci di subentrare nei primi posti
padre e la madre fossero morti, o se si trovassero nella impossibilità di manifestare
militare, nell'egemonia su un territorio o nella funzione di stato dominante. a
introdursi in uno spazio, in un recipiente o in una cavità, anche sostituendo un'
una cavità, anche sostituendo un'altra sostanza o materia (una sostanza solida o liquida
sostanza o materia (una sostanza solida o liquida o gassosa). lorenzo de'
materia (una sostanza solida o liquida o gassosa). lorenzo de'medici,
valido, non più rispondente alle necessità o non più attuabile. scaruffi, 87
. 4. seguire a determinati avvenimenti o condizioni. vincenzo maria di s.
d'animo; sostituirsi a un precedente sentimento o pensiero. g. correr, lii-4-195
una carica, in un ufficio civile o militare, in una posizione di autorità,
. che ha soppiantato ogni precedente sentimento o pensiero. jahier, 3-100: rispondere
a un caso di 'dannazione della memoria'o più semplicemente di subentro nell'immagine.
ricoperta da una sottile lamina di argento o talvolta di oro. zeno, vi-155
suverato), sm. chim. sale o estere dell'acido suberico. tommaseo
suberosità, sf. proprietà dei tessuti o degli organi vegetali di contenere,
vegetali di contenere, in quantità maggiore o minore, suberina. = deriv
2. che contiene una quantità più o meno elevata di suberina (un tessuto
lasciandoli dormire, accioché non diventino letargici o subetici.
la propria attività per conto di una o di alcune imprese committenti.
impresa di limitate dimensioni (detta subfomitore o impresa subfomitrice) per conto di alcune
) per conto di alcune grandi imprese o anche di una sola (detta impresa
(detta impresa committente); consiste o nel fare particolari lavorazioni (costituenti una
complessivo ciclo produttivo) su materie prime o prodotti semilavorati fomiti dall'impresa committente o
o prodotti semilavorati fomiti dall'impresa committente o nel fornire a questa particolari prodotti o
o nel fornire a questa particolari prodotti o servizi destinati a essere incorporati nel prodotto
destinati a essere incorporati nel prodotto finale o comunque nel l'attività produttiva
-in senso concreto: complesso di beni o servizi così fomiti da un subfomitore a un'
una impresa committente lavorazioni su prodotti semilavorati o su materie prime fomiti dalla committente medesima
la tessitura granosa, in grani distinti o subgranulare. = comp. dal lat
che riguarda la cittadina laziale di subiaco o i suoi abitanti. p.
. fischiare (per diletto, ripetendo o improvvisando un motivo, per richiamare l'
amante, non subiare, / or t'o sentito, za fa più d'un'
per indicare la costrizionedalla percezione, dalla valutazione o dall'intervento ad accettare condizioni gravose.
han da far gli amici. - o bever, o subiar. = voce
gli amici. - o bever, o subiar. = voce di area seti
, sf. rappresentazione di un concetto o di un'entità astratta come soggetto di
bruno, 3-743: circa l'essere medesimo o diverso subiettiva- mente ed obbiettivamente. pascoli
subiettivare), agg. che espone o rappresenta in forma personale e soggettiva.
arte sola, culmine della liricità (o ispirazione subiettivante). subiettivare (subbiettivare
subiettivare (subbiettivare), tr. esporre o interpretare in forma personale e soggettiva.
di un artista a seguire le suggestioni o i moti del proprio animo o l'esperienza
suggestioni o i moti del proprio animo o l'esperienza autobiografica. de sanctis
agg. che è proprio, peculiare o relativo a un soggetto, limitato a esso
di kant e dell'hegel è la ragione o mente subbiettiva; la loro ragione è
; la loro ragione è la ragione o mente obbiettiva. de sanctis, ii-153:
non sia astratto pensiero subbiettivo di questo o di quell'essere pensante.
dalla soggettività dell'autore, dai gusti o alle preferenze personali. de sanctis,
dalla propria personalità, dalle proprie convinzioni o dal proprio interesse, individualista. settembrini
di un sovrano, ai uno stato o di una potenza in quanto privo di autonomia
potenza in quanto privo di autonomia politica o di libertà; che è in condizione di
, sotto la sovranità di un monarca o di una potenza (una nazione,
2. dipendente da un'autorità ecclesiastica o dalla chiesa stessa. - anche sostant
ordini di una persona in quanto servo o comunque subordinato nella gerarchia dei rapporti familiari
nella gerarchia dei rapporti familiari, militari o ecclesiastici; subalterno rispetto a un superiore
. che si trova a portata di mano o è facilmente reperibile (un materiale)
] non cuoce e non risplende, o assai poco per la grandissima radezza del suo
maria maddalena de'pazzi, ii-438: o se l'uomo non mette in effetto,
poerio, 3-568: per tempo t'avvezza o giovanetto / di por freno al vigor
4. tema di un discorso o di una riflessione, materia di una
far subbietto al ragionamento d'oggi, o signori. ascoli, 36: tanto più
doveva e si deve risentire il movimento o il progresso di ciascun ramo di studi
di giudizi diversi da quelli estetici o artistici. -ambito, campo di indagine
biecto. parini, 424: pingimi, o musa, or che prescritto è il fuoco
. -persona di cui si scrive o si narrano le vicende. calmeta,
onde qual gemma preziosa in oro / o stella in bel seren, tale e più
figurative, contenuto della rappresentazione; scena o personaggio raffigurato in un dipinto; modello
morali, per le doti, le qualità o anche i vizi. sannazaro, iv-231
e dell'azione, che è attività sintetica o giudicante, autocoscienza, appercezione. -anche
10. soggetto di una frase o di un sillogismo. simone della barba
, 11-223: cioè il subietto buono, o muro o legno o panno o altro
: cioè il subietto buono, o muro o legno o panno o altro..
subietto buono, o muro o legno o panno o altro..., sopra
, o muro o legno o panno o altro..., sopra 'l quale
; sudditanza nei confronti di una potenza o di un vincitore (e la conseguente
2. dominio esercitato da una potenza o da un sovrano; dominazione.
cristo, iii-14-2: impara a ubbidire, o polvere; impara... a
di amore. pier della vigna, o mostacci, o giacomo da lentini, 413
pier della vigna, o mostacci, o giacomo da lentini, 413: in
4. sottomissione, obbedienza a un'autorità o ai superiori, comportamento docile e sottomesso
implacabile crudeltà. 5. obbligo o impegno gravoso, impaccio, fastidio.
un feudatario di rango subalterno (valvassore o valvassino); concedere in suffeudo.
rapporto giuridico, cioè di un diritto o di un'obbligazione. g.
delle stesse sue iscrizioni ipotecarie già furono o fossero per essere dal medesimo accordati a mio
miei focosi vaneggiamenti al principio del subingresso o parossismo febrile ch'io quistiona- va sul
. (subisco, subisci). sopportare o accettare contro la propria volontà qualcosa di
ii-621: l'assenza di ogni ideologia o programma educativo faceva sì che io subissi nell'
michelstaedter, 45: non è dare o fare, ma è subire. arbasino,
malattia cronica! -scontare un castigo o una pena detentiva. f. terriesi
, avere un punto segnato dalla squadra o dal giocatore avversario. g. manganelli
una persona, a tollerarne la presenza o gli atteggiamenti. mazzini, 9-384:
ecc. di una persona; essere condizionato o influenzato da essa. panzini,
4. con riferimento a soggetti astratti o inanimati: andare incontro a una nuova
: andare incontro a una nuova condizione o situazione, spesso negativa, per lo
più in seguito a processi di revisione o trasformazione. tommaseo [s. v
sm. disus. sprofondamento nel terreno o inabissamento nelle acque, in partic.
intero. -annientare una persona malvagia o colpevole (con riferimento alla collera divina)
. condurre alla totale rovina economica, politica o sociale. papi, 1-5-69
di apprezzamenti, di manifestazioni d'affetto o, al contrario, di improperi, critiche
177: è forza credere che, o gran parte della terra si sia avvallata e
più alla vista (per la vergogna o per il dolore). giordani,
2. figur. sopraffatto dall'aggressività o dall'esuberanza altrui. pecchi,
. -sconvoglimento causato da guerre o rivoluzioni. m. leopardi, i-291
.. quando alcuno loro figliuolo nasceva o di qualche membro impedito o delle forze
loro figliuolo nasceva o di qualche membro impedito o delle forze debile, quello esponere subitamente
, rimanevano crudelmente imprigionati sotto le propie o l'altrui diroccate magioni! serao
in modo imprevedibile e inaspettatopier detta vigna, o mostacci, o giacomo da lentini, 413
e inaspettatopier detta vigna, o mostacci, o giacomo da lentini, 413: parse
snella subitaneità d'affetti. -forza o capacità di istantaneo coinvolgimentoemotivo. leopardi,
. castelvetro, 8-1-233: il subitano mutamento o di felicità in miseria o di miseria
subitano mutamento o di felicità in miseria o di miseria in felicità non opera quel
finse una febbre subitana. -che insorge o si manifesta all'improvviso, imprevedibilmente,
. che è compiuto, espresso, elaborato o deciso in modo immediato, sul momento
deciso in modo immediato, sul momento o anche in modo eccessivamente sbrigativo, sommario
n. franco, 7-65: sono o philena i giovanetti, subitanei in quei
4. rapido, spedito nel camminare o anche energico nel compiere un movimento (
. 6. composto, rappresentato o interpretato in modo estemporaneo; improvvisato.
! dante, conv., ii-xv-4: o dolcissimi e ineffabili sembianti, e rubatoli
ai santa maria della scala, xv-348: o croce, poi che non die scampare
sono di complession collerica, dalla velocità o sottigliezza della quale par che venga questa subitezza
reggendo se stessi mai commettessi per ira o subitezza cosa onde poi gli bisognasse dire
dire: non vorrei così avere detto o fatto. daniello, 61: significando
3. repentinità con cui avviene un fatto o si verifica un fenomeno imprevisto e inatteso
che avviene, si manifesta, appare o si è prodotto ah'improvviso, repentinamente
si è prodotto ah'improvviso, repentinamente o anche in modo straordinario; che coglie
qualche grande ombra di gloria? / o domato da peso / di sùbita stanchezza?
, rapido, immediato; che si compie o si ottiene in breve tempo; affrettato
noi non v'invittiàn, scusateci, / o spettatori, perciò che facendosi / le
si sviluppa in modo diretto, senza tramiti o senza gradi (la conoscenza, un
materiale. 4. che è o è stato costituito in gran fretta e anche
5. che è pronto, rapido (o anche precipitoso e imprudente) nell'agire
, nel giudicare, nel'di- re o fare qualcosa; che è particolarmente incline a
-che agisce avventatamente, senza riflettere o con sconsiderata violenza, lasciandosi dominare dalle
», fece. « se paga subbito o dopo? » « subbito, mejo
come ordine, come invito pressante, o come risposta a un comando, a una
l'immediato succedersi di due fatti, o anche la contiguità di due luoghi,
: formula che si scriveva sulla sopraccarta o sulla busta di una lettera per chiedere
-seguito da un pari. pass, o da un agg.: appena,
: subito in piedi debbo abbigliarmi per passeggio o a cavallo o a piedi. leopardi
debbo abbigliarmi per passeggio o a cavallo o a piedi. leopardi, iii-124: rispose
pubblicitario, usate per indicare un fatto o una situazione che avviene o si sviluppa
un fatto o una situazione che avviene o si sviluppa in modo repentino).
iii-19-51: il pontefice in quel subito o non seppe o non potè o non curò
pontefice in quel subito o non seppe o non potè o non curò trarre gran costrutto
subito o non seppe o non potè o non curò trarre gran costrutto. -sul
. 3. impresso nell'animo o nell'intelletto. ardigò, vi-233:
-che agisce su un artista, condizionandone (o anche orientandone positivamente) la tecnica,
una leggera colorazione itterica; che denota o rivela subittero. subìttero, sm.
che deve essere ancora discusso, vagliato o deciso; pendente; sotto esame, in
dalla croce, tì-9: le urine torbide o soggiogali... dimostrano grandissima corruzzione
, con tentazioni; occupare completamente tardino o la mente, cancellando la volontà.
volontà, i sensi alle norme della morale o alla legge di dio. s
maligno. 4. costringere al matrimonio o al concubinato. 5. agostino volgar
5. rifl. sottomettersi al potere o alfinfluenza di una persona; piegarsi alla
. cavalli, lii-3-112: [città] o vendute o subiugate, o all'incontro
, lii-3-112: [città] o vendute o subiugate, o all'incontro si subtraono
[città] o vendute o subiugate, o all'incontro si subtraono dal governo delli
sublacènse, agg. che è nato o è originario di su- biaco, città
3. che si trova a subiaco o nel suo territorio. m. costiglione
. che ha una struttura lamellare imperfetta o irregolare. tommaseo [s.
]: 'sublamellare': denota un inferior grado o approssimativo della qualità espressa dell'aggettivo
ant. rappresentante di un organo o di un'entità politica con incarichi, competenze
patologia quelli che riguardano i geni letali o subletali. = comp. dal
. ant. che è fondato su travi o pile (un ponte).
a un processo di sublimazione (un elemento o un composto chimico).
, il nobilitare, l'elevare moralmente o spiritualmente. tommaseo [s. v
elevare moralmente, nobilitare una persona (o la sua condizione, una dote,
virtù, ecc.) ispirando sentimenti o fini elevati; indirizzandola verso la massima
verso la massima perfezione morale, spirituale o intellettuale (anche con riferimento a dio
a dio); innalzare a un eccelso o a un più alto grado di dignità
nella prosperità con opere meritevoli e degne o con l'incremento della potenza, del
del patrimonio culturale, delle istituzioni politiche o religiose, anche con il sacrificio e la
sublima. -far apparire sommamente bello o prezioso. leopardi, i-122: il
debolezza del carattere, una condizione avversa o negativa); purificare (gli istinti
le pulsioni sessuali, in manifestazioni spirituali o comunque non pulsionali, orientandoli verso una
, orientandoli verso una meta non sessuale o verso oggetti soa. lamberti, 36
. girolamo volgar. [tommaseo]: o maestà sublimanda della descrizione di tanta debolezza,
sente lodar molto e sublimare al cielo o beltà di donna o liberalità di signore.
sublimare al cielo o beltà di donna o liberalità di signore. g. stampa
un'istituzione; sollevare a un grado o a una condizione di eccezionale potenza,
levare, spingere verso l'alto; sollevare o risollevare (anche in espressione iperb.
combusto. -ergere; porre o tenere in una posizione elevata. ariosto
tutto nel collo de l'alu- tel o boccia. mattioli [dioscoride], 704
a un livello sommo di perfezione morale o intellettuale; volgersi a fini supremi,
suo carattere tipicamente sessuale, disessualizzarsi, o 'sublimarsi'. -assumere caratteri astratti,
alto livello di valore formale, espressivo o di importanza culturale, di profondità concettuale
la prova del fuoco per l'utopia: o ne resta la cenere, come di
la cenere, come di saint-simon, o si sublima. 10. dare il
obbligo di insegnarci a quanta altezza, o vogliamo dir distanza fuor dell'orbe lunare dovesse
: a me... niun fastidio o difficultà arreca che la materia in
. bianco da siena, 61: o sublimato dio sopfogni altura, / o
: o sublimato dio sopfogni altura, / o trinitade pura. 3.
3. portato all'estremo della perfezione spirituale o estetica (anche con valore enfatico)
poteva effettuare. 4. promosso o nominato a rivestire un incarico politico molto
molto importante, in partic. al regno o alla suprema magistratura di uno stato;
boccaccio, 9-12: tolti dalla cazzuola o dall'aratro e sublimati al nostro magistrato
s. bonaventura volgar., 4-76: o madonna, non è insuperbito il cuore
che vi sia dentro dissolvuto arsenico o soblimato 203 volte. libro di esperimenti di
. -figur. condensato di idee o teorie. carducci, iii-6-92: ha
quello che comunemente si dice amore ideale o idealizzato, più propriamente deve dirsi amore sublimato
sempre sublimato in forme di sentimentalismo drammatico o ironico. calvino, 19-52: nelle
spirituale, ideale, concettuale; che compie o favorisce un processo di elevazione morale.
sublimazione di un composto, che favorisce o permette tale processo chimico (un'apparecchiatura
. v.]: 'sublimatorio': vaso o recipien te in cui si
], 4: le morali repressive o quelle sublimatorie contrastano direttamente con l'essenza
; può essere naturale a temperatura ordinaria o provocata per mezzo del calore e della
archimia per ignoranza pecca in sublimazione, o in calcinazione, o in fusione.
pecca in sublimazione, o in calcinazione, o in fusione. bono da ferrara volgar
motivò poter darsi caso, che queste o esalazioni o sublimazioni di particelle volatili di
poter darsi caso, che queste o esalazioni o sublimazioni di particelle volatili di mercurio si
vino: la qualle de quello per una o piùsublimazione n'esse, e in colore e
ai loro partecipanti. -elevazione morale o spirituale. d'annunzio, v-1-238:
tale 'mostruosa lingua media parlata': e agisce o sopra o sotto di essa: sopra
lingua media parlata': e agisce o sopra o sotto di essa: sopra, attraverso
simili processi di disessualizzazione dell'amore, o di 'sublimazione ^ come sono stati tecnica-
, in partic. per intelligenza, ingegno o sapere; che ha grande autorità e
sapere; che ha grande autorità e potere o nobiltà di sangue (anche come appellativo
voi pochi sublimi amici che, solitari o perseguitati, su le antiche sciagure della
. campiglia, 1-3: margherita valesia, o d'orleans, sorella del bellicosissimo re
europa. -strenuo per l'eroismo o per valore guerresco. forteguerri, 26-3
, l'ingegno, una qualità intellettuale o anche fisica, una virtù, ecc.
: della virtù sublima / tu [o vergine] n'avesti in abbondo. boccaccio
si è posta onesta e vera, o chiari lumi, / esempio de costumi e
iddio. -come epiteto di maria vergine o di un santo. felice da massa
valore e somma perizia nella creazione artistica o anche profondità di pensiero nell'attività intellettuale
sublimi come omero, dante, shakespeare o mikiewitz, è una prova che i popoli
più sublime. d'annunzio, v-1-311: o ateniesi, o cittadini della città sublime
d'annunzio, v-1-311: o ateniesi, o cittadini della città sublime coronata di violette
. elevato nella considerazione comune, che è o appare quanto mai desiderabile, che comporta
raffica del malcontento popolare. -abitato o frequentato da persone di altissimo rango.
pregevole). ceresa, 1-5io: o van disio, o mia sperancia accesa,
ceresa, 1-5io: o van disio, o mia sperancia accesa, / non v'
. 7. che si riferisce o costituisce le realtà superiori e ideali,
ideali, che riguarda la verità suprema o la divinità (e può apparire misterioso
(e può apparire misterioso e ineffabile o anche arduo alla conoscenza).
pagine. 8. che denota o richiede grande acume, intelligenza e profondità
in venti lingue diverse di mille cose assurde o sublimi. -con valore iron
/ quali armida l'inventò, / o un poeta li sognò. -disus.
di passione sublime. pascoli, i-224: o sublime follia di carlo carierò, il
superuomo. 9. che è o appare di straordinario pregio anche per la
.). gozzano, ii-100: o nonno!... tu non mi
magnifico e grandioso (un'opera architettonica o figurativa, uno stile).
, / non sublima arte in iscultura o pitto. de dominici, iii-7: ad
. 12. suggestivo, stupendo o impressionante per grandiosità (un elemento della
sublime ristoro. -che è o appare molto significativo. tornasi di lampedusa
alto; che si trova a grande altezza o in posizione più elevata (un luogo
(il cielo); che riguarda o si trova nella parte più alta dell'atmosfera
si trova nella parte più alta dell'atmosfera o, anche, negli spazi celesti,
-che ha il massimo di elevazione o una posizione elevatissima (un corpo celeste
17. che guarda con alterigia o sfrontatezza e impudenza (l'occhio)
, 9-45: meglio un buon capotecnico o un industriale provetto, venuto su a
nell'attimo in cui essa è costante o monotona, nell'attimo in cui la natura
sm. estet. forma linguistica, letteraria o artistica che esprime sentimenti elevati o nobili
letteraria o artistica che esprime sentimenti elevati o nobili (ed è concetto risalente all'
: intenso godimento che deriva dall'imitazione o dalla contemplazione di una situazione dolorosa (
sensibili dell'uomo (sublime matematico) o di una potenza terrificante (sublime dinamico
forma sensibile, cioè diventando parola, o verbo. -per estens.
impressionante offerto da elementi e fenomeni naturali o dal paesaggio (e anche lo stato
sublime ascendi. -in posizione di prestigio o di potere. guerrazzi, 1-40:
), aw. con somma capacità o perizia artistica, in modo eccelso.
attinge il pensiero cosciente nella creazione artistica o, nel caso di messaggi pubblicitari, per
], piccolo breviario delle meraviglie medianiche o subliminali. g. contini,
gentile, 2-i-37: ora l'incosciente o, come dicono anche, il subliminale
profondità di pensiero, vastità di sapere o di dotporeo. trina.
), sf. eccellenza di una persona o in genere dell'uomo per le qualità
doti possedute, per le capacità dimostrate o per la dignità intrinseca. zanobi
rimpetto alla moltitudine de'cattivi che, o bisogna dir con gli stoici la virtù non
contenuto nell'erario della divinità... o non aver egli [dio] pensiero
disparate, riconobbe che gii abitatori maremmani, o di simili arie insalubri per miasmi,
2. grado eccelso di una qualità o di una virtù, dell'ingegno,
rara -in senso concreto: nozione o concetto profondo. bacchetti, 2-20:
s'aggiunge una facile e maschile dolcezza o leggiadria d'espressioni. a. f.
delf'iliade \ -capacità dello stile o di un mezzo espressivo di adeguarsi a
senso concreto: frase, espressione sublime (o anche enfatica o iron.).
, espressione sublime (o anche enfatica o iron.). a. f
magnificenza, l'ampollosità della elocuzione, o l'affettata oscurità de'concetti che vuol parere
. 7. posizione di prestigio o di potere nella gerarchia sociale o politica
prestigio o di potere nella gerarchia sociale o politica. -anche: carica suprema in uno
un uomo, se la sua casa o corte, benché abbondi d'ogn'altra cosa
ant. e letter. altezza dal suolo o da un piano determinato. leonardo,
orizzonte bc, e l'altezza, o sublimità di quello perpendicolare all'istessa oriz
e cotale altezza è nomata esaltazione, o, sublimità. -l'alto del
in questa nostra accademia una dama, o signori, alta di statura talmente, che
. disus. limitazione di ambito ristretto o di importanza secondaria.
2. farmac. che può essere somministrato o avvenire attraverso la mucosa della parte inferiore
tale 'mostruosa lingua media parlata': e agisce o sopra o sotto di essa..
lingua media parlata': e agisce o sopra o sotto di essa... sotto
costiera (una zona di terra o di mare). = comp.
in locazione a un terzo, in tutto o in parte, un bene (per
contratto di locazione stipulato con il proprietario o comunque con il legittimo possessore del bene
bisogno, a doverle sublocare, cedere o prestare, mediante un onesto compenso. scola
, xl-409: un uomo che abbia o denari, o un animo disposto a gran
un uomo che abbia o denari, o un animo disposto a gran rischi,
certa porzione su di cui può invigilare, o subloca con vantaggio, o concede in
invigilare, o subloca con vantaggio, o concede in lavorenza a'coloni. codice napoleonico
la conduzione in qualche loro garzone, o fanno apparire sublocati i molini a qualche persona
persona un bene preso in locazione (o parte di esso). dossi,
a una terza persona di un bene (o di una sua parte) da parte
sua parte) da parte del locatario o affittuario di esso. de luca
e nell'uso moderno è letter. o ha connotaz. scherz.).
tirato dalla diversità dei movimenti semplici; o pur questo del signor salviati. bellori
e. gadda, 6-128: pietra sublunare o pietra elegiaca, dalle dolci e soffuse
dalla croce, iv-o: subluxazioné, o imperfetta luxazione è un distorcimento dell'osso
imperfetta luxazione è un distorcimento dell'osso o guastamente che dicono. morgagni, 5:
in oftalmologia, dislocazione parziale, congenita o acquisita, del cristallino. = comp
, determina la qualifica di area arretrata o depressa). 2. per
1-135: appropinquata, submissamente dico: « o signora, fede, o conacienzia,
: « o signora, fede, o conacienzia, o tante mie fatiche per tua
signora, fede, o conacienzia, o tante mie fatiche per tua salute exposte
subvettore) di eseguire (in tutto o in parte) il trasporto che egli
: se le sezioni del vaso decrescono o si ampliano andando verso il fondo c,
c, secondo qualunque ragione diretta, o reciproca delle distanze ac, bc,
dupla. viviani, vi-2: parte o summultiplice, cioè sottomultipli- ce si dice
, ecc. grandi, 94: intiero o rotto, è moltiplice o summoltiplice dell'
: intiero o rotto, è moltiplice o summoltiplice dell'unità manfredi, 2-46: la
di proporzione. il primo chiamasi 'moltiplice'o 'sub-moltiplice', ed è quello in cui l'
v.]: 'submultiplo': un numero o quantità submultipla è quella la
da lontano e in confuso subodorata divinità, o come aventi in loro una particella di
, 8-ii-204: ora il raziocinio, o sia la religione, si dèe subordinare all'
rimettendosi al giudizio di un superiore gerarchico o di persona cui si riconosce autorevolezza. -
inevitabil destino, che chiamano narsip, o facter, ma confidano nel 'charallha', o
o facter, ma confidano nel 'charallha', o nella giustizia di dio. 5
che a rispetto d'alcuni superiori provinciali o vicari di congregazioni, però tutti subordinati
suoi subordinati che scoprisse rei d'avarizia o di negligenza e d'altre tacce specialmente opposte
principale. subordinazióne, sf. atteggiamento o condizione di chi è soggetto a un
perché prendessi in moglie una marsicana illibata o, in subordine, una delle procugme
, promettendogli od offrendogli denaro, favori o benefici. giuseppe flavio volgar.
capi principali e di sobbomar qualche capitano o altri officiali pe il mezzo di qualche soldato
, 13-43: chi si lasciasse subornare o comprare, era punito o perseguitato.
lasciasse subornare o comprare, era punito o perseguitato. -in partic.:
mezzi corruttivi un testimone, un perito o un altro ausiliario della giustizia o anche
perito o un altro ausiliario della giustizia o anche un giudice ad agire contro i
, rispettivamente a rendere una falsa testimonianza o a eseguire una falsa perizia ecc.
a eseguire una falsa perizia ecc. o a pronunciare una decisione contrastante con quella
: chiunque suborna un testimone, perito o interprete affinché commetta il delitto prèveduto nell'
, quando la falsa testimonianza, perizia o interpretazione av venga
tre altri. -istigare subdolamente alla ribellione o alla protesta il popolo o alla diserzione
alla ribellione o alla protesta il popolo o alla diserzione o al tradimento i soldati.
alla protesta il popolo o alla diserzione o al tradimento i soldati. domenichi,
per estens. persuadere a compiere un'azione o a comportarsi in un dato modo,
in un dato modo, usando mezzi subdoli o lusinghe. varchi, 18-1-220:
e si lasciava... subornare, o come diciamo noi, imbecherare dal duca
-indurre una donna a concedersi con lusinghe o promesse ingannevoli. c. scalini
. 6. diffondere artatamente menzogne o maldicenze. saraceni, ii-603: avevano
a comportarsi in modo disonesto, delittuoso o a venir meno al proprio dovere o
delittuoso o a venir meno al proprio dovere o anche alla menzogna, al tradimento,
menzogna, al tradimento, dietro promessa o offerta di denaro, di favori o di
o offerta di denaro, di favori o di benefici. machiavelli, 14-i-327
(e cioè a rendere una falsa testimonianza o a fare una falsa perizia, con
falsa perizia, con riferimento a un testimone o a un perito) o in contrasto
un testimone o a un perito) o in contrasto con i propri doveri di giudice
e cioè a pronunciare una sentenza ingiusta) o di notaio (e cioè a fare
-traviato, corrotto; indotto a ripudiare o a contravvenire alla propria fede (un
disonesto, a contravvenire ai propri doveri o anche al tradimento, alla menzogna.
ausiliario della giustizia (come un testimone o un perito) 0 anche un giudice
era che fosse... una spia o un subomatore. 2. per
. per estens. che induce con lusinghe o promesse a comportarsi nel modo voluto,
, in partic. sobillando contro altri o seducendo. bruno, 3-220: a
segretamente, a comportarsi in modo disonesto o ingannevole, a venir meno ai propri
ingannevole, a venir meno ai propri doveri o anche al tradimento, alla menzogna,
tradimento, alla menzogna, dietro promessa o offerta di denaro, di favori o
o offerta di denaro, di favori o di benefici. d. carafa
pensate di aver persona appresso di voi che o per amore o per odio o per
appresso di voi che o per amore o per odio o per subornazione non sia per
che o per amore o per odio o per subornazione non sia per far alcuna
alcuno vi si possa creare per subornazione o compiacenza. -dir. pen. delitto
di mezzi corrottivi (come la dazione o la promessa di denaro o di altri
come la dazione o la promessa di denaro o di altri vantaggi o favori),
promessa di denaro o di altri vantaggi o favori), induce un ausiliario della giustizia
), induce un ausiliario della giustizia o anche un giudice o un notaio ad agire
ausiliario della giustizia o anche un giudice o un notaio ad agire contro i doveri
a rendere una falsa testimonianza, un perito o un interprete a fare una falsa perizia
un interprete a fare una falsa perizia o una falsa interpretazione, un giudice a
, 377: 'subornazione': chiunque offre o promette denaro od altra utilità a un testimone
altra utilità a un testimone, perito o interprete o per indurlo a una falsa testimonianza
a un testimone, perito o interprete o per indurlo a una falsa testimonianza,
indurlo a una falsa testimonianza, perizia o interpretazione, soggiace, qualora l'offerta o
o interpretazione, soggiace, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata,
ribellione, alla sedizione, alla protesta o dei soldati alla defezione, alla diserzione
condotta con mezzi subdoli, con richieste insistenti o facendo valere la propria autorità o influenza
insistenti o facendo valere la propria autorità o influenza. de'mori, 1-101:
9-223: laonde coloro i quali per ignoranza o trista subornazione del clero celebrano il lor
, incorrono negli effetti appunto del concubinato o d'altra illegittima cognazione. =
in ossido basico, ed in metallo o radicale libero. = comp.
subparticèlla, sf. fis. particella subatomica o subnucleare. p. volpe
proprio, che riguarda le particelle subatomiche o subnucleari. moderna dell'universo è
che è contenuto nella quantità maggiore una o più volte con l'aggiunta di una parte
che è contenuto nella quantità maggiore una o più volte con l'aggiunta di una piccola
terremoto). mero, quantità o misura (in partic. nell'espressione
b non sol subquadruplo, ma subquintuplo, o in qualunque altra minor proporzione per rapporto
che presenta caratteri propri di tipo geografico o anche socio-economico, etnico, linguistico.
principale (processo giudiziario civile, penale o amministrativo) per la risoluzione di una
rispetto a un dato numero, quantità o misura. guglielmini, 2-78: ne
non sol subquadruplo, ma subquintuplo, o in qualunque altra minor proporzione per rapporto
per lo più affiancando il primo attore o il presentatore. migliorini [s
che ghigna con una smorfia di beffarda o maliziosa derisione. e.
diavolo subsannante la sua vile incitazione: o le ombre della notte, che ridono d'
e, anche, in modo parziale o discontinuo. r. bonghi,
le forme di asportazione pluri, mono o subsegmentarie con una certa facilita ma soprattutto
: ecco che pare che i subselli o seggi dove stavano i nobili erano portati e
, 12-12-302: sopra la parte declive o pendenza dei voltoni suddetti di fiesole, verso
platea, dovevano essere posati più subsellj o sedili o muricciuoli di pietra, dal
dovevano essere posati più subsellj o sedili o muricciuoli di pietra, dal basso più
, in partic. nelle regioni deltizie o in territori caratterizsubserviènte (susserviènte),
galileo, 4-2-24: il cilindro o prisma m men grave dell'acqua,
minore rispetto a un dato numero, quantità o misura. guglielmini, 2-96
minore rispetto a un dato numero, quantità o misura (in partic. nell'espressione
subsfèrico, agg. approssimatamente sferico o non perfettamente sferico. = comp
lento movimento di abbassamento del fondale marino o di altro bacino sedimentario, dovuto all'
dell'eccessivo emungimento idrico dal sottosuolo o dell'estrazione di idrocarburi. fortis
allarme rosso ma il fenomeno subsidenza, o abbassamento del suolo, sta cominciando a preoccupare
lascia nel fondo dell'urinale una sussidenza o deposizione di materia grossa bianchiccia, senza fetore
il mercurio, subsidere il sale e lampeggiar o disolar il solfo. = voce
in società complesse (come quelle delle api o delle formiche).
distinguere le sottospecie di una specie zoologica o botanica. = comp. dal
da un deriv. da tegùla 'tegola'o tegùlum 'tetto'. subtèndere, v.
la non totale asportazione di un organo o di un tessuto (un intervento chirurgico
tessuto (un intervento chirurgico), o, anche, la non totale distruzione
subvettore) di eseguire (in tutto o in parte) il trasporto che egli
, sf. ant. sorta di tunica o camicia di tessuto leggero, indossata direttamente
. genere di piante erbacee, acquatiche o palustri, appartenente alla famiglia croci- fere
, in partic. una foglia, o un organo animale, come un becco o
o un organo animale, come un becco o un'antenna). tramater
i mari e caratterizzati da una conchiglia più o meno allungata, fusiforme o cilindrica,
conchiglia più o meno allungata, fusiforme o cilindrica, con apertura semiovale.
in condizioni di vita assoluta- mente inadeguate o mostra un atteggiamento privo di dignità.
offrono bambine (mce little girl) o massage. pasolini, 17-300: c'è
modello del lat. scient. subunguis o subungula. subungueale, agg. anat
., fuori della sua cinta muraria) o nella campagna immediatamente circostante (una costruzione
i suoi vescovi furono consecrati, o da vescovi più vicini, o dal metropolitano
consecrati, o da vescovi più vicini, o dal metropolitano mila nese.
che risiede nella periferia di una città o nell'immediato circondario. cantini, 1-28-75
ad ogni altra persona, il comprare o far comprare lardi vieti o non commestibili dalli
il comprare o far comprare lardi vieti o non commestibili dalli macellari suburbani, e
. le subùrbio). agglomerato più o meno ampio di costruzioni che si sviluppa
706: guai a quelli che in pochi o in molti si avventurassero in vie solitane
si avventurassero in vie solitane del suburbio o nell'interno dei quartieri popolari. e
tetti del suburbio di lilla, di anversa o di berlino. 2.
. 3. luogo, ambito o situazione in cui prosperano i vizi,
strati dolomitici non casualmente a giacitura verticale o subvertica le.
, lo incarica di eseguire (in tutto o in parte) il trasporto che egli
quest'ultimo si avvalga, in tutto o in parte, dell'opera di altro soggetto
responsabilità del primo nei confronti del viaggiatore o del mittente. = comp
formazione di magma subcrostale, che alimenta o può alimentare un vulcano. =
è vota e minata..., o, come aristotile la chiama...
sf. econ. possibilità di un bene o di un prodotto di essere impiegato in
di succedaneità, dato che suggerisce direttive o meno razionali di quelle che si sarebbero avute
sarebbero avute secondo il principio di economicità o addirittura irrazionali. = deriv. da
luogo di ciò che non è disponibile o praticabile; che ha la funzione di
onnipotenza. rajberti, 3-79: presto, o lettori, avremo l'idropatia, la
posti a dirimpetto a un semplice due o tre o più succedanei, s'intenda.
dirimpetto a un semplice due o tre o più succedanei, s'intenda. mattioli
usare la cassia, overo il soriano, o l'indico nardo, per aver così
. ant. che si manifesta come conseguenza o complicazione di una malattia o di una
come conseguenza o complicazione di una malattia o di una lesione. ceresa, 1-242
. 6. sm. prodotto o sostanza alimentare che può sostituirne un altro
può sostituirne un altro in modo più o meno soddisfacente, generalmente con un costo
in modo imperfetto, un'esigenza psicologica o spirituale. cantù, 2-339: non
all'attuale titolare di una carica pubblica o della proprietà di un bene. -
, 33: chi mangiare gl'arà dato o cum lui arà mangiato sia condepnato per
mangiato sia condepnato per lo suceaente podestà o notaio o altro oficiale che la lega
sia condepnato per lo suceaente podestà o notaio o altro oficiale che la lega avesse.
così non fé il lor san salvadore / o maurizio, che no'vogliàn dire,
gli succedeva. -che avviene (o è avvenuto) in seguito, compiuto
eletta, / e non cosa vicaria, o succedente, / e vedrem presto e
, 3-7: le fontane per piogge, o altre succedenti acque molte volte crescer si
sopra. 4. che segue o incalza in un movimento. g.
succedènza, sf. ant. successione spaziale o temporale. bruno, 3-895
-con riferimento alla stessa carica pubblica o a un regime politico. guicciardini
di un patrimonio, di un bene o di un diritto patrimoniale. francesco da
, ma anche ai chiamati già nati o da nascere da matrimoni contratti prima della
morte, si subentra nel suo patrimonio o in un suo bene. casalberti,
pervenire al trono, installarsi al potere o al governo dopo la morte del predecessore
al governo dopo la morte del predecessore o dopo la scadenza del suo mandato.
d'orléans. -con riferimento al pontificato o ad altra carica ecclesiastica. g
trasmettersi per ereditarietà (una dote fisica o morale). giusto de'conti,
5. farsi avanti dopo altri o al loro posto, in partic. in
un peso. ugurgieri, 65: o caro padre, [anchise] pone te
essere messo al posto di un altro elemento o corpo materiale occupandone lo spazio.
. vivere dopo altri, in un tempo o in un'età successiva. piccolomini,