riluttare a fare qualcosa; acconsentire malvolentieri o a forza alle richieste altrui. bibbiena
con tubi di acciaio a sezione tonda o piatta, senza nessuna saldatura a vista,
come divisorio, con staffaggio a pavimento o a soffitto. = deriv.
cavallo. fanfani, i-176: 'staffarsi'o 'rimanere staffato'è quando la gamba del
guardi. 6. tecn. collegare o rinforzare per mezzo di staffe elementi di
2. tecn. che è rinforzato o unito mediante staffe (la parte di
staffatura, sf. tecn. opera o tecnica di consolidamento o di collegamento degli
tecn. opera o tecnica di consolidamento o di collegamento degli elementi di una struttura
collegamento degli elementi di una struttura muraria o costituita da prodotti di fonderia che si
di recare un messaggio, di riferire notizie o informazioni, di avviare trattative, di
di recapitare uno scritto di carattere personale o diplomatico (un tempo servendosi di una
distanze prefissate, attualmente di un veicolo più o meno veloce e per lo più a
facendo il bucato generale. -soldato o gruppo di soldati mandato in avanscoperta,
nunzio, da un messaggero; missione affidata o compiuta da un portaordini. consulte
in fretta / a costui (fosse pietro o ver martino) / che venne qui
2. chi precede in cammino o in viaggio una persona, solitamente
, solitamente in segno di onore o per annunciarne l'arrivo e prepararne l'
. perde re la stana o entrambe le staffe cavalcando. pulci
da niun lato, affine di non istaffeggiare o barcollare ne'salti improvvisi.
può far sanza danari il re, / o fra cristiani il papa sanza fé,
cristiani il papa sanza fé, / o il duca con miseria o con viltà.
, / o il duca con miseria o con viltà. /... /
, su un mezzo motorizzato, il corteo o l'autovettura di eminenti personalità per preannun-
-treno, formato spesso dalla sola locomotiva, o altro mezzo su rotaie che precede un
. -veicolo che precede una corsa podistica o ciclistica per annunciarne il passaggio.
frazioni, generalmente della lunghezza di cento o quattrocento metri, ciascuna delle quali viene
nell'atletica leggera, 'corsa a staffetta'(o semplicemente 'staffetta'), gara tra
), gara tra squadre ciascuna di tre o più spesso quattro componenti che percorrono uno
-competizione di nuoto, di sci alpino o di fondo o di pattinaggio che si
nuoto, di sci alpino o di fondo o di pattinaggio che si svolge secondo analoghe
, alla guida di un organismo politico o economico. c. valentini [«
consentito a una squadra di sostituire un uomo o due. ed è appunto, come
nel palazzo, né si udivano voci o risate: solo un ininterrotto frastuono di pentole
generalmente con funzioni di rinforzo, sostegno o collegamento. filarete, 1-ii-678: a
. biringuccio, 1-101: con due o quattro buone staffette farete le punte di
, 17-60: bietta è quella zeppa, o scheggia di legno che si mette nella
lo ritenghino nella forma, in terra, o in casse di legno, o in
, o in casse di legno, o in staffette di bronzo. 7
coito (nella locuz. correre una o più staffette). aretino, 20-177
medici sul capo avea la cetta / o ne l ^ essilio avea lor sovenuto.
non mangiano a staffetta [i frati] o contan l'ore / gustando li bocconi
sciolto, ei non si sa fuggire / o, farti a piedi correr la staffetta.
di seguirlo camminando accanto alla staffa stessa o, talvolta, cavalcando al suo fianco
accompagna la carrozza del signore a piedi o a cavallo, oppure sale su di essa
collocandosi a cassetta a fianco del cocchiere o nella parte posteriore. targioni pozzetti
ai lavori domestici presso una casa principesca o signorile o al servizio personale o alla difesa
domestici presso una casa principesca o signorile o al servizio personale o alla difesa dei padroni
principesca o signorile o al servizio personale o alla difesa dei padroni. sanudo,
uno staffile; frustare un animale per domarlo o incitarlo o una persona per punirla.
frustare un animale per domarlo o incitarlo o una persona per punirla. ghirardacci
-investire con grande impeto (il vento) o con scrosci violenti (la pioggia)
-fendere violentemente l'aria (uno scoppio o un uccello con un verso acuto)
è di usare il dente di lupo o di vipera ben sottile e acuto. buonarroti
male, / (di''l vero) o co'rimbrotti / ti punse e staffilotti
/ ti punse e staffilotti, / o ti tirò nel capo d'un guanciale,
versi da staffilar con un stivale: / o che versacci, vergine maria! magalotti
chi nasce sgraziato, / spronar la terra o staffilare il muro. = denom
. a. cattaneo, i-4: o le belle, e buone staffilate, che
indicare un evento negativo e doloroso, o il tono alto e irosamente alterato di
, vii-200: il salvini non voleva, o non poteva, o piuttosto non sapeva
salvini non voleva, o non poteva, o piuttosto non sapeva, studiare gli autori
impetuosa folata di vento; violento scroscio o rovescio di pioggia. borgese, 1-180
staffilata di junior. figur. critica o giudizio critico rigoroso e per lo piu
e per lo piu aspro, severo o, anche, mordace e di scherno rivolto
a una persona, a un comportamento o a un'opera, a un autore
critiche, di giudizi aspri, severi o, anche, irridenti e mordaci (una
piace l'artifizio di voltaire nella prefazione o lettera al marchese maffei con civiltà,
con lo staffile. -anche: colpo o serie di colpi inferri con lo staffile.
inferte con uno staffile come pena corporale o come pratica di penitenza. - anche
penitenza. - anche: la pena o la pratica stessa. m.
alli staffili, e così tirano a sé o allungano il freno con mirabil prestezza.
come strumento di pena, di punizione o di disciplina o per incitare i cavalli
di pena, di punizione o di disciplina o per incitare i cavalli e gli animali
coi cilizi e con gli amori molto o poco reverendi non si dismettono mica così subito
. -con meton.: staffilata o insieme di staffilate inferte come punizione.
: chi scrive poesie (sia whig o tori, / abbia le chiese o le
whig o tori, / abbia le chiese o le taverne amiche) / parmi deggia
foscolo, xviii-221: se mai tardassi o rimanessi o mutassi strada, accusatene la
, xviii-221: se mai tardassi o rimanessi o mutassi strada, accusatene la guercia [
de'tuoi staffili, colà rimango, o furiosa, a celebrare la tua potenza.
eccessivamente aspra, rivolta a una persona o a un comportamento, a un fatto
giovane, i-295: -svela il guardo, o madre, e mira / di cavalier
, 156: ripiglia l'anima, o ambrogio, e con te staffile alla mano
mani, e dove arriva leva le bolle o fa sangue. berchet, 1-20: chi
come s'io fossi assiderata o qualche stroppiataccia o di sessanta anni. stroppiatóre
kalb. 3. che adatta o compone in modo approssimato, sciatto,
stroppiatura (stropiatura), sf. deformità o menomazione fisica. p.
riduce ad un vivere imperfetto con stroppiature o con ferite. -di animali.
[il cavallo] stato ferito, o che abbi manco un occhio o altra stroppiatura
ferito, o che abbi manco un occhio o altra stroppiatura che impedisca il montare:
. 2. errore di pronuncia o di ortografia. moneti, 2-76:
che sia vecchio né cieco o monco o zoppo, /...
che sia vecchio né cieco o monco o zoppo, /... / né
. mità avesse stroppo, / o alcun mal che si possa sapere. g
né male stroppiatura, di cecità o di gibbume morale, che trar si potreb
sia nelle carceri ristretto, se la morte o lo = nome d'azione da
per lo più gli arti) deformi o rattrappite a causa di una malformazione genetica
rattrappite a causa di una malformazione genetica o di lesioni o di traumi. pacichetti
di una malformazione genetica o di lesioni o di traumi. pacichetti, 2-113:
somma gliela volete levare la camicia, sì o no? o io me ne vado,
levare la camicia, sì o no? o io me ne vado, e la
a rispetto dei stroppi e de'rotti, o delle donne gravide e simili, tal
si possano aaoprare i tormenti delfa veglia o (iella tortura e simili. goldoni
figur. che ha subito un danno morale o materiale (una persona, un gruppo
, sm. persona, evento o circostanza che costituisce impedimento, ostacolo (
intralciare il corso regolare di un'azione o, anche, di pregiudicare il conseguimento delle
davagli stroppio. 2. danno materiale o morale causato da un evento o da
materiale o morale causato da un evento o da una circostanza, che colpisce un singolo
da una circostanza, che colpisce un singolo o una collettività. ceccoli, vii-675
. 7. alterazione della forma corretta o della versione originale di un testo (
tutta in strappi, e impiombavano scotte o intrecciavano stropoli per i remi.
-per estens. pozza d'acqua o di altra sostanza liquida o anche rigagnolo
d'acqua o di altra sostanza liquida o anche rigagnolo. giov. cavalcanti,
via, che rimane sul pavimento? pozza o stroscia. papini, iv-720: se
e anche la traccia lasciata sul corpo o sul terreno (per lo più con uso
). tose. scorrere, cadere o infrangersi con violenza provocando un intenso fragore
scorrere impetuoso di un corso d'acqua o alla caduta violenta della pioggia o della
acqua o alla caduta violenta della pioggia o della grandine. dante, inf
persona strovarrà alcuna femmina del detto comune, o vero de la corte, putta,
passa il respiro, si articola la voce o si deglutiscono i cibi e nel quale
cibi e nel quale può determinarsi un impedimento o una sensazione di soffocamento dovuta all'emozione
una sensazione di soffocamento dovuta all'emozione o a un rigurgito del cibo ingerito.
. ramo -gorgogliare le parole o la voce, ecc. nella strozza:
. nella strozza: non venire pronunciate o rimanere soffocate in gola. dante
-gridare, urlare con tutta la strozza o con quanta o con tutta la voce
urlare con tutta la strozza o con quanta o con tutta la voce che si ha
n. 14. -morire, ridiscendere o spegnersi nella strozza: non venire pronunciato
a causa di un abbassamento della voce o di una forte emozione (una parola,
là, finché non si fanno l'una o le due. = voce di
{ cuscuta epilinum). o. targioni tozzetti, ii-105: stroccapello,
comprimendo con forza per mezzo delle mani o di un laccio il collo della vittima
4. anat. strozzamenti anulari o di ranvier. interruzioni della guaina mielinica
nel far attraversare a un gas (o a un vapore) una sezione ristretta (
. medie. compressione concentrica di un organo o di un canale per un processo costrittivo
latino ervangina, che vuol dire strozzamoco o strozzaveggiolo, perché siccome l'andina o
strozzamoco o strozzaveggiolo, perché siccome l'andina o scheranzia soffoga gli uomini con serrar loro
lessati e conditi con sugo di carne o di pomodoro. pratesi, 5-363
. 2. tipo di pere o di susine di sapore aspro. - anchecon
querciolo e di cipresso, le prugnole o strozzapreti. = comp. dall'
. dall'imp. di strozzare e ranocchia o ranocchio (v.).
specie della laringe, con le mani o con un laccio, con una corda
con un laccio, con una corda o con mezzi simili. cavalca,
possa strozzare, senza andare al patibolo o in galera, una donna che l'ha
, che vieta ch'uom s'impicchi o strozzi. berchet, 1-134: un giovane
arpino, 5-75: s'era strozzata o svenata per la vergogna di cui lo aveva
. -in espressioni enfatiche di minaccia o di imprecazione. chiari, 2-i-23:
.. non ridere, perdio, o ti strozzo. -con riferimento all'
al tempo nostro... di appiccare o strozzare. brusoni, 434: vedutosi
una persona, ostruendone le vie respiratorie o provocando un senso di soffocamento (un
/ questo debole cor strozzami, o morte! 2. strangolare un animale
. -soffocare una preda con le fauci o con il rostro. p. fortini
, che qualche volta incide la corteccia o strozza la pianta. 4.
retroterra per vivere? -rendere stretto o corto un indumento. jahier, 31
e già amara 7. mangiare o inghiottire il cibo con ingordigia. contile
discorso altrui. -per estens.: ostacolare o fermare 1'emissione della voce, rendendola
le leggiere e deformiamo le graziose strascicando o squarciando o strozzando le vocali e
e deformiamo le graziose strascicando o squarciando o strozzando le vocali e dando all'
, abbreviare una composizione; trattare brevemente o con eccessiva sinteticità un argomento; escludere
sinteticità un argomento; escludere un brano o un capitolo da uno scritto. monti
. 10. interrompere un suono o l'esecuzione di un brano musicale.
11. figur. far venire meno o limitare notevolmente un'idea, un pensiero
pensiero, una curiosità indebita; annullare o ostacolare un'intenzione, uno slancio, reprimere
ostacolare un'intenzione, uno slancio, reprimere o frenare un sentimento, una speranza,
una speranza, una passione; annullare o mortificare una facoltà, una capacità.
non occorre per istrozzar appena nato un appetito o affetto disordinato. c. gozzi,
sopra. 14. opprimere o tenere asservito un popolo, uno stato
vigliacco scellerato sul prezzo. -frenare o impedire un'attività, un'iniziativa economica
impedire un'attività, un'iniziativa economica o l'espansione di un commercio. pea
. 16. trasgredire le norme o gli usi di un'attività. aretino
arrestare bruscamente il movimento di un cavo o di una catena. 20. ant
più con la particella pronom. soffocare o provare un senso di soffocamento per l'ingeri-
cibo, per un accesso di tosse o anche per una forte emozione o un impeto
di tosse o anche per una forte emozione o un impeto d'ira (talora con
, 19-126: « calma, maestro, o ti strozzi », lo rimproverò:
restringersi, comprimersi; presentare un restringimento o una strozzatura. - in partic.
23. divenire fievole, roco o spezzato; cessare di farsi udire (
24. locuz. -strozzare le ore o i giorni: far passare velocemente il
aver tue nuove. -strozzarsi dal o a ridere-, ridere a crepapelle.
non bisogna essere troppo esigenti sulla qualità o sull'igiene del cibo. de pisis
in partic. ottenuta con un laccio o un capestro; impiccato, strangolato.
laccio. foscolo, ix-1-382: avvelenato o strozzato da'suoi servi o lasciato perire di
: avvelenato o strozzato da'suoi servi o lasciato perire di fame o percosso a
da'suoi servi o lasciato perire di fame o percosso a morte e floscia mostrato alla
campo della morte, calle degli strozzati, o giù di lì. -soffocato
-sopraffatto dalla violenza di un desiderio o di un sentimento; che è in
sentimento; che è in preda all'ira o al terrore. scalvini, 1-99:
, 1-296: una mattina che tre o quattro tuoni rotolarono uno dopo l'altro con
parlando per natura nel naso e colle parolestarsi o di attuarsi. mezzo strozzate nella gola
4. che si restringe in uno o più punti; che ha apertura inferiore
; che ha apertura inferiore alla norma o alla necessità, anche per ragioni patologiche
di quell'auricola del cuore più ampia o più strozzata, quel fogo pancratico più
più strozzata, quel fogo pancratico più o meno acido, fanno... che
-avvolto e legato strettamente da una corda o da una cintura. buonarroti
limitato nello scrivere da mancanza di tempo o di spazio; pressato dall'urgenza.
strozzatoia. 2. che ingozza o provoca una sensazione di soffocamento (un
burro. -che ha sapore alquanto aspro o acidulo (una varietà di frutta,
degli acerbi esser dèe molt'aspro ed astringente o, come suol dire la plebe,
fiaschette, col collo strozzatoio, ritorto o diritto, secondo le positure.
(esempio del torelli) si ha o non si ha l'inibizione?
figur. che tenta di sopprimere la libertà o i diritti politici. guerrazzi,
questi quattro cafoni che imboscano derrate, o le vendono a prezzi strozzatori al mercato
riferisce, che è proprio dell'usuraio o del prestito a usura. serao,
restringimento notevole del collo di un recipiente o del diametro di un tubo.
capria, 1 -77: a volte due o tre si staccavano dal girotondo e si
5. condizione particolarmente gravosa o difficoltà che intralcia o impedisce lo svolgimento
condizione particolarmente gravosa o difficoltà che intralcia o impedisce lo svolgimento di un'attività.
latino 'ervangina', che vuol dire strozzamoco o strozzaveggiolo, perché siccome l'angina o
o strozzaveggiolo, perché siccome l'angina o scheranzia soffoga gli uomini con serrar loro la
si faccia lo smerlo a uccello che germire o tenere non possa. burchiello, 73
che sei fu forse stato falconiero? o strocièro, come si dice. g.
i capi degli ossi mobili esser colmi o cavi; e di questi altri sono sferici
3. chi induce al male o insidia la pudicizia. fagiuoli, xii-8
a sacrificarsi un poco durante quei trenta o cinquanta o sessanta anni di vita terrena,
un poco durante quei trenta o cinquanta o sessanta anni di vita terrena, quando
m. -chi). che si riferisce o è proprio di un usuraio. -per
e di gar molto onerose o svantaggiose per la controparte; speculatore esoso
elastico filo di ferro, ripiegato a occhio o maglia, entro la quale esso rimane
la quale esso rimane preso e strozzato o altrimenti ritenuto. bresciani, 160:
c'era in chi dava soldi a strozzo o riscuoteva gabelle o si portava cibo alla
dava soldi a strozzo o riscuoteva gabelle o si portava cibo alla bocca senza ringraziarne
.. occupata di continuo a preparare o rassettare quello che occorreva specialmente a me
(femm. -a). chi logora o sciupa gli indumenti usandoli senza riguardi.
.]: 'strubbione, strubbiona': colui o colei che strubbia, logora vesti e
dai cosmetici che vi sono stati applicati o dal trucco necessario per la recitazione.
v.). a pressione o a torchiatura, stringere fra le mani in
2. che non usa il trucco o i cosmetici. na struccata e sportiva
saporosa. 2. troppo conciso o succinto, stringato. marinella, 312
un motto, e chi con ciancie, o fole, / chi con dolci parole
con dolci parole; / altri con gridi o struccicarli il piede. = deriv
sm. tose. sciupio, consumo sregolato o eccessivo. tommaseo [s.
2. che indossa abiti laceri o in disordine. soffici, v-5-378:
un instrumento come un sacco di dieci palmi o più. porre a spremitura la
porre a spremitura la polpa di un frutto o di una radice per fame uscire il
fate che questo sia il secondo », o veramente: « el vuol struccolar cevolle
avvolta su se stessa in forma di budello o serpentaccio, e cotto al forno.
quel cieco avaro, / né che città o castel per me si strua; / ma
struffaldo, sm. ant. persona irritata o stizzita. pataffio, 6: il
si tuffa / come il tordo talvolta o altro uccello; / poi gli dileggia e
struffo, sm. piccola quantità di stoppa o di fibre vegetali compresse insieme. -in
lo farà rimanere, minaccia di dovergli turare o ri tu rare la bocca o la
turare o ri tu rare la bocca o la strozza o vero inzeppargliele, cioè con
ri tu rare la bocca o la strozza o vero inzeppargliele, cioè con uno struffo
vero inzeppargliele, cioè con uno struffo o vero struffolo di stoppa. carena, 1-231
mattarelle, tenendosi allacciate con le mani o strufolandosi le guance tutte affettuose.
e infine disposte a forma di cono o di ciambella. b. scappi
a vedere se venisse in casa lo strofilo o il strangolo, non me ricordo bene
. manciata di stoppa, di paglia o di fibre vegetali. varchi, 3-103
. varchi, 3-103: uno struffo o vero struffolo di stoppa. vasari,
lessato e passato in padella con olio o altri grassi (una verdura).
177: polanche infagianate con savor di verzure o di visciole... quaglie allesso
vuol... lo smeriglio stracco o raffinatissimo e strofinarlo di più sul marmo.
cencio molle, e in fine con istrufoni o mazzetti di paglia e cenci molli si
, agg. molto intenso, profondo o anche tormentoso (un sentimento, un
2. che rivela malinconia, tristezza o mestizia. gadda conti, 1-304:
3. che suscita commozione, tenerezza o pietà. palazzeschi, 5-61: era
e argento. -che provoca tristezza o nostalgia (un ricordo). cicognani
(per « tu permetti, o villan rio, / che mi strugga e
cfr. distruggere). devastare una città o un territorio; abbattere un edificio.
estens.: distruggere la potenza politica o militare di uno stato con la guerra
militare di uno stato con la guerra o conquistandolo. leonardo del guallacca,
cavalliero e damigella, / qual quivi gionga o passi in ogni canto, / fa
non serse là sì grave oltraggio, o dea, / de'ponti suoi ti fea
: / vieni, devota vittima, o nepote / di carlo quinto. pascoli,
ossequio a giove. -schiantare alberi o devastare le coltivazioni. boiardo, 1-24-8
4. fondere col calore, rendendo liquido o fluido (un metallo, il ghiaccio
tocca. -condurre a morte persone o animali; provocarne il decesso o l'
persone o animali; provocarne il decesso o l'estinzione. -in partic.: travagliare
: travagliare a lungo con la sofferenza o la lenta consunzione dell'organismo (una
volgar., 6-307: io diroe, o femine, che è quello che vi
stesso di letizia e di ansiosa attesa o di amorosa pena. dante, rime
, sbaragliarlo. iacopone, 62-72: o francesco, co m'hai strutto. /
. debellare il male; reprimere il vizio o terrore; cancellare un peccato.
ricadere sopra le conseguenze di comportamenti malvagi o rovinosi. fausto da longiano,
l'argomento del suo avversario in tutto o in maggior parte. papini, x-1-264:
la divinità 12. far finire o cessare una situazione favorevole, un bene
spegnere a poco a poco una facoltà sensoriale o intellettuale; ottundere la mente, i
più con la particella pronom. rammollirsi o sciogliersi per effetto del calore; liquefarsi,
li traessi prima, li aremo mangiati o freddi o male in punto.
prima, li aremo mangiati o freddi o male in punto. -marcire (
443: io ti vedrò morire, o sfortunata, struggendomi e stendendo le braccia e
il coraggio. -essere innamorato o invaghito di una determinata persona, in
avevamo tenuto, a pensarci, arrossivo, o mi struggevo quasi incredulo.
, in grande ansia, mostrando desiderio o impazienza; non vedere l'ora, desiderare
si strugge ormai quest'anima mia, o signore, pure aspettando... che
ti arriverà, sappi ch'io vivo, o piuttosto non vivo, al mio solito
: tos- serellando di tanto in tanto o smovendo a posta la seggiola, si
volte, specie dopo un lavoro intenso o la vista di cose che l'avessero
struggìbile, agg. che può essere rammollito o fuso col calore. - al figur
: che può essere intenerito, impietosito o indotto all'amore. f.
mercurio montato in luogo suo / uniscasi o si scorga consonante / sotto stilbon la luna
pingenti con sue mani / dell'avorio, o da lidia rilucente / e aalla ben
181: ebbene io non sento mai, o quasi mai, dir queste cose con
toscana e dagli scrittori: 'belletta, pattume o pacciame, loia, struggibuco'(volgare
. -con meton.: motivo o occasione di sofferenza. dossi, ii-13
, sm. distruzione di un edificio o di una città; disfacimento, dissoluzione
paese. 2. uccisione di una o di più persone; sterminio, strage.
alcuno vermine... toccando il cuore o la milza, il fegato o 'l
cuore o la milza, il fegato o 'l polmone, innanziché vi ficcasse entro il
sa propriamente se per bisogno di mangiare o per quella smania che gli s'è messa
mogli per istruggimento; e poi fra tre o quattro mesi al più se ne stuccano
voglie loro sono acute, ma non fisse o durevoli. 11. prov
invar. ant. chi è in grado o si vanta ai poter distruggere il mondo
a bollitura le carcasse di animali uccisi o morti per ricavarne la colla.
. che ha la proprietà di distruggere o di dissolvere. l. bellini
sposar lo struggitor del mondo / ti [o psiche] danni apollo in suo parlar
gli struggiteli. 8. sentimento o passione d'amore, per lo più intensa
d'uomini. panzacchi, 1-38: o struggitor di belve e di giganti, /
? -che è occasione di morte o di strage; funesto (la guerra
considerava peccato. -che attenua o elimina uno stato d'animo, un sentimento
che, mangiando e bevendo senza fastidio o pensieri, avrano più pieni gli fiaschi e
orrore non furono neppure quei giovani che o per aver salda ammaniglia- tura e patronato
dove si puote ogni strullaggine perfezionare, o per ciò ch'e'sortiron mencia qualche strutturale
e'sortiron mencia qualche strutturale sua fase o qualche amminicolo o pendicolo o che gli sbrattò
qualche strutturale sua fase o qualche amminicolo o pendicolo o che gli sbrattò l'ernia
sua fase o qualche amminicolo o pendicolo o che gli sbrattò l'ernia a cinque
. strullerìa, sf. atto o discorso che denota stupidità; balordaggine,
. v.]: 'strulleria': detto o fatto di strullo. 'fa un
; che si comporta da stolido o anche in modo stravagante; grullo.
male che comunemente si chiama le scrofule o le strame. spallanzani, iii-168:
, a macchine, alle possibilità o all'evoluzione di esse; che
quella che si vale di sistemi inerziali o di radionavigazione. -chim. analisi strumentale
quello usato per produrre un altro bene o servizio; si distingue in bene strumentale
veicoli particolari per trasporto mezzi, persone o servizi è difeso ed assicurato da una apposita
un atteggiamento'paternalistico'verso le classi strumentali? o credono di esserne una espressione organica?
all'impiego di essi in una composizione o nell'arte musicale in genere. a
germania un grosso autore di sinfonie, o comunque di musica strumentale. -ant.
. vizio, offesa strumentale, che colpisce o interessa un organo o un apparato.
, che colpisce o interessa un organo o un apparato. redi, 16-v-368:
5. filos. causa (o ragione o virtù) strumentale, nella
5. filos. causa (o ragione o virtù) strumentale, nella filosofia scolastica
dalle sue cagioni, e le cagioni sono o materiali o formali o finali o efficienti
, e le cagioni sono o materiali o formali o finali o efficienti o istramentali,
le cagioni sono o materiali o formali o finali o efficienti o istramentali, e per
sono o materiali o formali o finali o efficienti o istramentali, e per altra
materiali o formali o finali o efficienti o istramentali, e per altra distinzione o
o istramentali, e per altra distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti.
, e per altra distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti. lauro
per altra distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti. lauro, 2-61
altra distinzione o privative o positive o impedienti o aiutanti. lauro, 2-61: sì
che partecipa subordinatamente a un'operazione fisica o mentale. b. segni, 7-65
considerarsi come valori meramente strumentali... o hanno avuto un significato di innovazione filosofica
esprime in par- tic. il mezzo o strumento; si è mantenuto formalmente distinto
al di sopra di ogni lacerazione o dissidio esistenziale, opera sulla realtà oggettiva
l'utile pragmatico e strumentale, o ameno non lo è per quella noncuranza prodotta
ma per un altro che non si può o non si vuole dichiarare. -anche:
strumentalizzare, tr. usare qualcosa o qualcuno come strumento per conseguire risultati
risultati a cui si è più o meno dichiaratamente interessati e che sono comunque
di persone per scopi che sono loro estranei o contrari. flaiano, id-1380: a
: a questo punto, inutile esprimere pietà o moraleggiare, si studi e si programmi
fortuna, riesca, nel leggere testi danteschi o altrui, a riprodurre alcuni nessi mnemonici
: servirsi a teatro delle tragedie degli ebrei o dei pericoli della bomba atomica è un'
della forza della gravità, la quale divide o colla figura o coll'impeto.
, la quale divide o colla figura o coll'impeto. 3. dir
fede'in un istromento, scritta, o atto notarile. = deriv. da
è quello che vorrebbe ogni apparecchio scrivente o parlante. la registrazione automatica facilita la
degli strumenti necessari a una determinata attività o, anche, di quelli che corredano
dell'anno geofisico intemazionale richiede non uno o due satelliti, ma parecchi, forse
suona in un'orchestra senza essere solista o primo strumento; orchestrale.
ne sono numerosi altri, come 'cultuòstico'o 'effettistico', 'strumentistico'o 'vittimistico'.
come 'cultuòstico'o 'effettistico', 'strumentistico'o 'vittimistico'. = dal lat. instrumentum
, sf.). oggetto costruito o usato per estendere e intensificare la facoltà
. -in partic.: congegno elaborato, o costituito da più meccanismi operativamente connessi per
la materia de l'arte apparecchiata, o vero a lo strumento. crescenzi volgar.
può dar principio a levare il fango o sabbione o con istrumenti o con mandarvi lavoratori
principio a levare il fango o sabbione o con istrumenti o con mandarvi lavoratori con
il fango o sabbione o con istrumenti o con mandarvi lavoratori con pale e con
. -in unione con un attributo o con una specificazione che indica l'uso
che indica l'uso cui è destinato o la persona che se ne serve nello
se ne serve nello svolgere la propria attività o professione. baldelli, 5-6-349: un
un coltello, un'ascia, una scure o stroménto altro da tagliare avrà tanto fatto
. xii, poi sostituito dal gesto o abbraccio di pace). 3.
come strumento terapeutico. 4. attrezzo o congegno per l'esecuzione della tortura 0
quando sono atti a rilevare un fenomeno o una grandezza ma non a fornire informazioni
è rapportata alla sua unità di misura o a una grandezza campione; e in strumenti
un indice su una scala tarata, o che forniscono l'indicazione numerica della misurazione
che raltra, per la sua altezza o per la sua bassezza....
mestiere avere uno che di questi strumenti o vuoi dire misura, e questa sì
di orologiaio. -strumenti di bordo o nautici: quelli che servono per la
quelli che servono per la navigazione marittima o aerea o per la marcia di un
servono per la navigazione marittima o aerea o per la marcia di un veicolo terrestre
quadranti indicatori sono riuniti su una plancia o su un cruscotto in vista diretta del
un cruscotto in vista diretta del guidatore o del pilota. -congegno per misurare posizioni
raccogliendo raggi luminosi da sorgenti di luce o da oggetti illuminati, li devia opportunamente
dell'occhio, come gli occhiali, o ne ampliano le potenzialità, quali microscopi
potenzialità, quali microscopi e binocoli) o per formare immagini reali da sottoporre a
e le macchine fotografiche e cinematografiche) o a processi idonei alla misurazione. -per
7. ant. organo o apparato anatomico deputato a una specifica funzione
suo sopravanza quello che per le membra o per gli stromenti del corpo ne traluce
il rispetto e la gratitudine verso gli autori o strumenti dell'esistenza, e di tanti
spirito e il corpo, e questo o è lo strumento o è la catena di
corpo, e questo o è lo strumento o è la catena di quello ». piovene
vidi: se il senso dell'udire o veramente lo stromento di quello mancava in me
molce e li solletica. -apparato o organo genitale (per lo più con connotazione
, gli cacciò il suo strumento, o, come vogliam dire, il..
da generare. -facoltà mentale o intellettuale. lorenzo de'medici, ii-49
dell'ingegno acume / sono strumenti buoni o rei, secondo / che gli fa l'
fa l'uso, e il buono o rio costuma. varchi, v-473: il
, 2-215: coloro che patiscono di vertigine o di epilessia,... tutto
a qualunque operazione. -dote o inclinazione innata. serpetro, 3:
. 8. oggetto di legno o di metallo o ricavato da reperti naturali
8. oggetto di legno o di metallo o ricavato da reperti naturali, costruito e
, senza ricorso a tensione di corde o di membrane (e possono essere a percussione
se lo strumento viene percosso con un corpo o utensile afono; a concussione, se
concussione, se lo strumento consta di due o più elementi coordinati per battere l'uno
uno contro l'altro; a scotimento o sonagli-, a raschiamento, se la vibrazione
l'azione di raschiamento di una bacchetta o di una lamina su un corpo dentellato;
è prodotta mediante sfregamento delle dita, o di un arco, o di un cilindro
delle dita, o di un arco, o di un cilindro rotante); strumenti
rotante); strumenti a pelle tesa o membranofoni: in cui il suono è
con bacchette, martelletti, ecc.) o frizione (con arco, archetto,
dal sonatore agendo sulla lunghezza delle corde o della colonna d'aria. gianelli,
la favella umana nelle sue potenzialità melodiche o espressive. dante, conv.,
(comportamento, atteggiamento, risorsa intellettuale o materiale, anche altra persona) di cui
conseguirlo, per procurarsi qualcosa con vantaggi o un bene materiale. -in partic.
filosofia) sono bensì strumenti del divina o anche la storia, la natura.
di cui si avvale uno scrittore o un artista nel compi 10
compi 10. prassi politica o valore ideale adoperato, per lo mento
. pucci, cent., 55-29: o dante mio, che non fu mai stordel
impiegati. 13. mezzo materiale o tecnico-finanziario di transazione, di scambio e
14. tecnica normativa di carattere giuridico (o la forma legislativa che ne deriva)
esse operano per raggiungere il loro fine o che è usato anche per scopi estranei ai
sul seno a 'produrre'opere meno artificiose o pretestuose. 18. causa
sono stormenti onde i corpi si muovono o allo 'nsu o allo 'ngiù, di
onde i corpi si muovono o allo 'nsu o allo 'ngiù, di maniera che sono
attuandone concretamente il progetto in modo consapevole o anche involontario, con piena adesione o a
o anche involontario, con piena adesione o a malincuore e perfino a forza o
o a malincuore e perfino a forza o in seguito a inganno o prevaricazione (
perfino a forza o in seguito a inganno o prevaricazione (e può riferirsi anche a
prevaricazione (e può riferirsi anche a dio o ai suoi disegni). iacopone
-chi è causa più o meno diretta di avvenimenti, situazioni,
g. m. cecchi, 17-105: o che grosso stormento è questo! pure
, 88: se asentrete o no ai nostri desideri, infra dì iii
col diavolo. -trattato politico fra stati o fra istituzioni all'interno di uno stato
rosa rossa, over 2. leggera carezza o palpazione erotica. guelfi e ghibellini,
ant. e letter. che si riferisce o è caratteristico della scrofola; causato dalla
cilmente si trovano ovari non insaniti o strumosi. a. cocchi, 8-260
: questo male ben si potrebbe chiamare scrofulare o stru- moso o anco glandulare, poiché
si potrebbe chiamare scrofulare o stru- moso o anco glandulare, poiché si manifesta principalmente
... a una famiglia di tre o quattro pitocchi, strumosi, gobbi o
o quattro pitocchi, strumosi, gobbi o sgangherati. 2. per simil
). sfregare un oggetto contro un altro o contro una superficie trascinandolo più volte in
2. strofinare una parte del corpo contro o lungo una superficie o un'altra parte
del corpo contro o lungo una superficie o un'altra parte del corpo (una persona
quantità delle al. adimari, 271: o fiorentini... che spendete in vestir
. frizionare una parte del corpo per detergerla o per asciugarla o per il trucco.
del corpo per detergerla o per asciugarla o per il trucco. ariosto, vi-93
terra abiti, vestiti, calzature logorandoli o sciupandoli. biondo, xlv-100: usa
campagna. 5. sfiorare qualcosa o qualcuno passandovi rasente, toccare di striscio
persona per lo più con intenzioni affettuose o erotiche; abbandonarsi a effusioni e carezze
giovanotto. -fregarsi ripetutamente contro qualcosa o addosso a qualcuno (un animale)
passeggiare per le vie principali di un paese o di una città in ore stabilite,
, sm. rumore prodotto da un oggetto o da un corpo che sfrega su una
di un corpo, dalla caduta di uno o più oggetti. pascoli, 533:
ginocchio sul pavimento di una chiesa baciandolo o leccandolo in segno di umiliazione. jovine
prefestivi e festivi, lungo il corso o le vie principali dei centri abitati.
struscìo, sm. strofinamento prolungato, più o meno intenso, contro una superficie;
. strusire, intr. (strùsio o strusisco). ant. sfasciarsi.
sf. ant. materiale fuso (cera o metallo). cellini, 4-3-380:
fiorentino, iii-24. 3: breviter, o morti o meschini, struttura),
iii-24. 3: breviter, o morti o meschini, struttura), col suff
superficie della quale si cava una grassezza o bitume, quasi pece strutta molto più untuosa
acqua mordeva come neve strutta. -sciolto o diluito in un solvente. valerio massimo
3. molto debilitato da una malattia o da una fatica. -anche raddoppiato,
, edificio, complesso architettonico; sezione o elemento costruttivo di esso. alberti,
alberti, 2-54: chi mai sì duro o sì invido non lodasse pippo architetto vedendo
che li sostenevano. -locale o area attrezzata per una determinata attività (
testo scritto, letterario e non, o anche figurativo, cinematografico o musicale,
non, o anche figurativo, cinematografico o musicale, degli elementi costitutivi, tematici,
che una finta compaginazione e composizione, o struttura che ci piaccia di chiamarla, di
di chiamarla, di qualche atti, o uno o più. malpighi, 35:
, di qualche atti, o uno o più. malpighi, 35: se si
collettività, un'istituzione, la società o un suo settore, un'attività collettiva
settore, un'attività collettiva, pubblica o privata; ordinamento politico; gerarchia sociale
(struttura semplice, complessa, principale o secondaria). -in partic.
del complesso, dette strutture portate, o di sollecitazioni esterne (azioni sismiche,
chiarì il progettista. -struttura reticolata o ammandorlata: sistema di costruzione che prevede
dismesso, essendo in voga la struttura reticolata o ammandorlata. -ant. costruzione
2. ordinamento urbanistico di un centro abitato o di un quartiere. ramusio,
par- tic. di uno strumento meccanico o di un veicolo. lengueglia, 1-256
configurazione complessiva e articolata dell'ordine terrestre o cosmico, delle leggi naturali e fisiche che
vede e considera ad un'ora la convenienza o la sproporzione e 'l comodo o lo
convenienza o la sproporzione e 'l comodo o lo sconcio che questa possa recare nel con-
similarità e le dissimiglianze fra la struttura militare o industriale di una civiltà. bilenchi,
-in senso concreto: l'organizzazione o l'ente stesso e anche il luogo
? dall'esperienza che facciamo in una certa o una cert'altra situazione. sono,
industria. -metodologia della ricerca intellettuale o scientifica. ascoli, 44: quella
costituzione dei tessuti di un organo interno o esterno del corpo umano o animale o
organo interno o esterno del corpo umano o animale o di un organismo vivente nel
o esterno del corpo umano o animale o di un organismo vivente nel suo insieme
i quali sono tutt'altro che tubi cavi o canali, per cui possa scorrere qual
20-ix-1989], iv: molecole biologiche o strutture biologiche sopramolecolari sono parte integrante dei
gli elementi che appartengono a un aspetto o a un ambito della vita di un gruppo
nei rami ch'ei disgiunge dal tronco o fascio del compiuto suo essere. 13
quaternaria: propria dell'unione di due o più subunità po- lipeptidiche a costituire una
in partic. nell'espressione struttura molecolare o, disus., struttura chimica)
per pezzo senza danneggiarla. -struttura ordinata o stereoregolare-, che presenta una configurazione spaziale
e distribuzione di beni e servizi) o anche delle reciproche relazioni fra le attività
in partic. nell'espressione struttura economica o in relazione con un agg. che
agg. che ne qualifica l'ambito o le forme). gramsci, 12-314
anche in relazione con un agg. o con un'espressione che ne specifica la
.). -in senso generico: aspetto o conformazione di elementi del paesaggio.
paese. -composizione interna del terreno o di formazioni rocciose (con riferimento agli
poesia tra la 'favola'e la 'lirica', o, anche, tra la 'struttura'e
carattere: strutturale, agg. che riguarda o che costituisce il dopo essere stato poesia
parola nella sua formalizzazione fonetica, morfologica o semantica. castiglione, iii-46: [
2, 41]: il sassetti, o chiunque altro, crede di dire qualcosa
dai mineralogi la disposizione {) iù o meno regolare delle molecole integranti che esistono nel-
configurano la costituzione psichica di una persona o di un gruppo. musatti,
libidiche distolte dal loro fine originario, o sublimate. 25. semiol.
, di un'opera letteraria, creativa o saggistica. ascoli, 54: l'
esistono problemi di squilibrio economico fondamentale o strutturale. -proprio dell'organizzazione complessiva di
complessiva di un'attività economica, finanziaria o industriale. i. barghini [«
anatomica delcorpo, di una parte di esso o di un organo. c. e
un composto chimico, di una sostanza o di un materiale. -colore strutturale
crociana, che si riferisce a una o a più parti di un'opera letteraria che
linguisti buoni hanno sempre fatto linguistica strutturale o comunque sincronica senza saperlo, così mi
questo. 7. psicol. scuola o corrente che si occupa di studiare gli
dell'opera. 2. architetto o ingegnere progettista di strutture per costruzioni edili
ingegnere progettista di strutture per costruzioni edili o meccaniche; strutturista. 3. agg
bastava al critico italiano un codice crociano o un codice positivistico, due anni fa bastava
che si presenta in cristalli rombici incolori o turalità interna del fatto artistico. rapporto
configurazione spaziale e dimensionale di un oggetto o di un'opera artistica. g.
correnti ad esso collegate vogliono definire la strutturalità o l'architettura o l'interna spazialità dell'
vogliono definire la strutturalità o l'architettura o l'interna spazialità dell'oggetto. =
organizzato secondo un ordine, una gerarchia o un determinato sistema di relazioni (la
un'idea, di un'attività intellettuale o di un modello di pensiero.
di strutturistica. 2. architetto o ingegnere che si occupa della progettazione e
giallicci, contenuto nel guano o in sostanze organiche in putrefazione.
sottilmente a trattare / la -fare lo struzzo o come lo struzzo, fare, praticare o
o come lo struzzo, fare, praticare o struzióne di papa bonifazio / e con
di ingurgitare ogni cibo anche più greve o indifferenza nel subire qualsiasi offesa o umiliazione
greve o indifferenza nel subire qualsiasi offesa o umiliazione. goldoni, ii-212: noi
nel sec. xix, nell'abbigliamento o come accessorio o elemento decorativo. d'
xix, nell'abbigliamento o come accessorio o elemento decorativo. d'annunzio, v-2-449
che finge di ignorare una situazione difficile o imbarazzante per non affrontarla, anche con
affrontarla, anche con un comportamento codardo o rinunciatario. ghislanzoni, 17-83: sta
3. locuz. -avere stomaco da o di struzzo: v. stomaco,
di ignorare gravi difficoltà, situazioni impegnative o pericoli evidenti, per evitare di affrontarli
, nasconderebbe la testa sotto l'ala o nella sabbia). bacchetti,
per indicare un fìsico magro e allungato o grande ingordigia. vallisneri [in muratori
. persona che finge di ignorare il pericolo o le difficoltà per non affrontarle o che
pericolo o le difficoltà per non affrontarle o che se ne sottrae nascondendosi. d'
sopportare con indifferenza ogni genere di offesa o di umiliazione. g. gozzi,
. - avere lo stomaco come lo struzzolo o dello struzzolo: avere la capacità di
non l'intendeste così?... o questo sì che sarebbe un passerotto maggior
. davanzati, i-127: alcuni da principio o quando stuccatiindicare qualcosa di sgradevole, di inaccettabile
-scrivere con penna di struzzolo-. in modo o con mezcacciarsi in un angolo della camera
stuardo, agg. che si riferisce o appartiene alla nobile famiglia scozzese degli stuart
2. figur. sensazione fastidiosa di sazietà o di noia. 3. ant.
, stucchi-, pari. pass, oggetti o strutture murarie o anche di fissare i vetri
pari. pass, oggetti o strutture murarie o anche di fissare i vetri ant
. stucco). riempire una superficie muraria o di legno, di metallo, applicando
e negli interstizi uno strato di stucco o anche di altra sostanza collante per livellarla
prepararla per operazioni di tinteggiatura, verniciatura o lucidatura. -in partic.: decorare con
stuccata da poco. -riempire con stucco o con sostanze collanti. crescenzi volgar.
mogli per istruggimento; e poi fra tre o quattro mesi al più se ne stuccano
arresti leggendolo, e di cui ti maravigli o ti stucchi. = denom.
superficie muraria e, anche, di legno o metallica); decorato con stucchi (
). -per simil.: riempito o fissato con sostanze collanti. c
in legno come preparazione per la verniciatura o la lucidatura; in edilizia, addetto alla
ra dell'intonaco di strutture murarie o alla produzione e all'installazione di stucchi
decorativi. -in partic.: artista o artigiano che modella o applica figure o decorazioni
.: artista o artigiano che modella o applica figure o decorazioni in stucco (
artista o artigiano che modella o applica figure o decorazioni in stucco (ed è per
signoria dice aver pagati i maestri muratori o stuccatori. g. sangattetti, 4-ii-517
parte stuccata, lo strato di stucco applicato o gli stucchi ornamentali. lupis
lissimo). che procura subito sazietà o causa nausea, disgusto (un cibo
disgusto (un cibo, un sapore o, anche, un odore troppo intenso
2. fastidioso, tedioso per il contegno o gli atti per lo più affettati,
, importuno a causa delle continue richieste o lamentele (una persona).
. -che suscita una reazione di fastidio o di insofferenza a causa dell'eccesso di
a causa dell'eccesso di affettazione, frivolezza o pateticità (un comportamento).
3. che risulta privo d'interesse o noioso in quanto lungo e ripetitivo,
di ogni piacere, ed eziandio stucchevoli o faticose, aggiuntavi la speranza di qualche
disgusto causati da un cibo troppo dolce o sazievole, da un sapore o un
dolce o sazievole, da un sapore o un odore eccessivamente intenso. 2
provocato da un comportamento affettato e lezioso o da uno scritto o un discorso monotono
affettato e lezioso o da uno scritto o un discorso monotono, prolisso.
carattere di uno scritto, di un discorso o di un comportamento banale, ripetitivo,
in modo da suscitare disgusto e nausea o noia e fastidio; con lungaggine monotona
stuchière), sm. ant. artista o artigiano che modella o applica le figure
ant. artista o artigiano che modella o applica le figure e le decorazioni di
stucchino, sm. tose. figurina o statuetta di gesso. fanfani, i-29
si tengono alle volte figurine di gesso o stucchini. 2. per simil
la levigatura di superfici murarie, metalliche o di legno o come mastici per eseguire
di superfici murarie, metalliche o di legno o come mastici per eseguire fregi e decorazioni
e serve per livellare le superfici murarie o per fabbricare rilievi ornamentali e, anche
rilievi ornamentali e, anche, opere o modelli scultorei; quella usata per le
viene applicata a spatola, a spruzzo o con il pennello e serve per colmare le
prima della verniciatura. - stucco romano o lustro: miscela di calce spenta e
catone vuole che si mescolino arzilla o creta con bovina e di questa si facci
fogliami e ogni altro disegno di più o meno rilievo. vasari, 4-i-113: nel
): decorato, ornato con rilievi o fregi di tale materiale. beltramelli,
a oro. 2. decorazione o rilievo ornamentale o, anche, opera
2. decorazione o rilievo ornamentale o, anche, opera o modello scultoreo
rilievo ornamentale o, anche, opera o modello scultoreo compiuto con tale materiale (
plastica sarà la pasta e'1 far figure o altre cose di terra, il lavorar
5. locuz. di stucco o fatto di stucco (con valore aggett.
aggett.): incapace di provare o dimostrare sentimenti, emozioni; inconsapevole di
di quanto avviene; inetto ad agire o a prendere decisioni o posizione. ariosto
inetto ad agire o a prendere decisioni o posizione. ariosto, 25-31: era
, iii-68: chi non è di stucco o di bronzo non può mirarla senza contaminarsi
stanco fino al disgusto di una situazione o del comportamento proprio o altrui (spesso
di una situazione o del comportamento proprio o altrui (spesso in una dittologia sinonimica
altrui (spesso in una dittologia sinonimica o nella forma rafforzativa stucco e ristucco)
: le lime... quadre, o a coltello,... o scuffine
, o a coltello,... o scuffine, o stucche. carena,
coltello,... o scuffine, o stucche. carena, 1-185: 'lima
una contrattazione forfettaria effettuata prima della raccolta o alla vendita di bestiame il cui valore
bestiame il cui valore viene stabilito senza pesatura o, nel passato, alla stipulazione di
segue un regolare corso di studi medi o è iscritto a una facoltà universitaria.
: si hanno diversi convitti de'preti o studenti di teologia, quasi seminari.
l'età giovinetta quanto il poco valore o la condizione meschina. ghislanzoni, 16-269
l'insieme degli studenti di un corso o di una facoltà universitaria, anche di una
una facoltà universitaria, anche di una classe o di una scuola di studi medi.
m. -chi). che è proprio o caratteristico dello studente o degli studenti.
che è proprio o caratteristico dello studente o degli studenti. faldella, i-4-56:
un'indagine, in partic. psicologica o sociologica (una persona, un gruppo)
studiacchio, studiacchi). studiare superficialmente o con scarso impegno e regolarità. -
come avrebbe studiacchiato un po'di codice o di medicina all'università, ricevuti gli
occi avuto notizia di due scalzanibbi o più tosto scalzafatap- pi di studianti pratesi
a. f. doni, 1-56: o animaletti studiantuzzi che scacazzate con duoi pigrammi
una disciplina, un argomento, un'arte o una tecnica al fine di apprenderle,
di apprenderle, valendosi del sussidio di libri o di altri strumenti, spesso sotto la
. tornar a lo studio, studiare o umanità o filosofia o medicina o leggi o
a lo studio, studiare o umanità o filosofia o medicina o leggi o qual altra
studio, studiare o umanità o filosofia o medicina o leggi o qual altra cosa
studiare o umanità o filosofia o medicina o leggi o qual altra cosa si sia
o umanità o filosofia o medicina o leggi o qual altra cosa si sia. piccolomini
che non persapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade. boccaccio, viii-1-35: sperando
in partic. presso un istituto scolastico o una facoltà universitaria. novellino, xxviii-841
: né a atene né a bologna o a parigi alcuna di voi non va a
allo scopo di apprenderne la tecnica compositiva o di trovarne spunti ispirativi. -anche assol
studio critico; farne oggetto di indagine scientifica o culturale per pervenire a nuove conoscenze.
analizzare attentamente una situazione, un problema o un progetto, al fine di giungere a
giungere a una piena conoscenza di essi o di individuarvi le modalità di intervento.
d'europa. -considerare una persona o una categoria di persone; esaminarne l'
su di lui. -escogitare modi o mezzi per ottenere un risultato; individuare
ottenere un risultato; individuare un piano o una linea di condotta per conseguire un
d'uscita. -cercare il momento o la circostanza più adatta per compiere un'
modo di agire; misurare i gesti o le parole. manzoni, pr.
. subord.: cercare di comportarsi o di agire secondo un progetto o un calcolo
comportarsi o di agire secondo un progetto o un calcolo più o meno equilibrato,
secondo un progetto o un calcolo più o meno equilibrato, di raggiungere uno scopo
meno equilibrato, di raggiungere uno scopo o di ottenere un risultato impegnandosi con serietà e
di provare c'alcuna cosa sia utile o dannosa. cavalca, 9-145: studiava nelli
curare e accudire una persona, un animale o anche il proprio corpo con grande sollecitudine
pronom. sforzarsi di ottenere un risultato o di tenere un certo comportamento; impegnarsi
e continuità; persistere in determinati comportamenti o atteggiamenti. latini, rettor.,
ponderare attentamente intorno a quanto si possa o si debba fare per raggiungere lo scopo
debba fare per raggiungere lo scopo prefisso o per conoscere lo stato delle cose.
pasqua chi studia e chi studiacchia (o chi studia e chi lascia). gozzano
di premeditazione, di calcolo; architettato o congegnato attentamente, per lo più per conseguire
più per conseguire un fine preciso, o scopi che possono essere di inganno,
, 1-669: codardi, or voi [o sacerdoti], men che oziose donne
.. da innocente delizia di barbari o di semplici indiani, passa a studiato
atteggiamento, un comportamento, anche umacconciatura o un modo di vestire). -anche
storici, ii-172: piangete voi, o grandi studiatoli, /... /
. studiare una materia con scarso impegno o in modo discontinuo. - anche assol
e mnemonica, talvolta accompagnata da esercitazioni o applicazioni pratiche, intensa e prolungata nel
un settore del sapere umanistico, tecnologico o scientifico, di un'arte, di
la quale sia pervenuta in uomo per arte o per studio o per usanza o per
in uomo per arte o per studio o per usanza o per forza di natura,
arte o per studio o per usanza o per forza di natura, noi troveremo che
per sapere studiano ma per acquistare moneta o dignitade, e chi desse loro quello che
studio. idem, infi, 1-83: o de li altri poeti onore e lume
come esercizio per perfezionarsi in una disciplina o in una tecnica artistica.
: nelle nazioni essa un originale, o, com'è più probabile, una bella
-materia che è oggetto di insegnamento o che si studia; nozione elementare;
e delle istituzioni scolastiche di una nazione o di una regione. galeani napione,
con assiduità in un campo del sapere o nell'ambito di una disciplina scientifica,
artistica, e diretto alla riflessione teorica o teoretica, all'analisi, alla ricerca,
alla ricerca, alla formulazione di dottrine o princìpi innovativi, alla produzione di opere
, come il gusto per la poesia o la diligenza nell'indagine filologica, hanno
e costanza alle discipline scientifiche, letterarie o filosofiche; che si dedica alla speculazione
, economici e culturali, del comportamento o dell'animo umano, nel loro complesso
dell'animo umano, nel loro complesso o in un aspetto specifico, al fine
di approfondire, anche a beneficio di altri o del sapere comune, la conoscenza dei
, in partic. di carattere scientifico o erudito. sassetti, 374:
per lo più da una persona esperta o da un gruppo di esperti o da
esperta o da un gruppo di esperti o da organi o commissioni competenti e appositamente
un gruppo di esperti o da organi o commissioni competenti e appositamente nominati, dei
; esame accurato di una questione pratica o teorica; piano, calcolo; progetto o
o teorica; piano, calcolo; progetto o lavoro preparatorio per l'attuazione di quanto
opera in prosa di carattere saggistico, più o meno estesa (e talvolta anche di
svolge in modo sistematico e oggettivo una ricerca o una trattazione su un argomento scientifico,
scientifico, politico, filosofico, letterario o di costume. mazzini, 35-224:
e minuziosa di un ambiente sociale o del comportamento e dell'indole dei personaggi.
, nelle linee e nella concezione generale o nell'elaborazione di un particolare, la
e schematico, schizzo eseguito come esercitazione o ricerca su particolari tecniche figurative, oppure
di istruzione superiore e specialistica, pubblico o privato. vita di s. petronio
-leggere in studio: tenere lezioni o corsi di lezioni presso un istituto universitario
.. possino... nominare uno o più cittadini. g. cambi,
8. ambiente, stanza, o anche piccolo appartamento, adibito e riservato
arredare tale stanza (in genere stipo o scrittoio). 9. locale o
o scrittoio). 9. locale o appartamento, appositamente arredato e attrezzato,
e attrezzato, nel quale un professionista o un gruppo di professionisti associati esercitano la
in genere fa capo a un grafico o a un artista pubblicitario affermato. bonavia
dei professori di 'spiri- tualist science', o roba siffatta, sono frequenti quanto le stazioni
- locale in cui lavora un pittore o uno scultore. lanzi, i-38:
alle quattro. 10. locale o complesso di locali dotato delle attrezzature per
e la ripresa di una trasmissione televisiva o per la registrazione e la messa in onda
ambiente predisposto per la registrazione su nastro o su disco di un brano musicale.
alto ministero civile non già per salda persuasione o per istudio del pubblico bene, ma
per un parente, per un amico o, anche, per la patria; interesse
dipinto; calcolo, affettazione nel comportamento o nelle reazioni. ricciardo da cortona,
come senza studio, non solo un uomo o un dio, ma le cose inanimate
16. in senso concreto: opera o occupazione o intensa e assidua pratica di
. in senso concreto: opera o occupazione o intensa e assidua pratica di un comportamento
attività, di un mestiere; esercizio o complesso di esercizi e mansioni in cui
esercizi e mansioni in cui concretamente consistono o si esplicano un'attività, una condotta
, in qualche atto più degno / o di mano o d'ingegno, / in
atto più degno / o di mano o d'ingegno, / in qualche bella lode
, deve affrontare una particolare difficoltà tecnica o meccanica, sia in campo strumentale,
altri tempi non so se cinquemila fiorini, o quanto. 20. locuz.
di legno (spesso con intarsi d'avorio o di altri materiali pregiati) provvisto di
partic. nel tardo rinascimento per conservare o tenere esposti oggetti vari (anche preziosi
cavarne camerini ove si ripongano gli studioli o le librerie. bizoni, 135:
stanno congegnati diversi ordini adattati a diversi gariglioni o sonate. -studiolino.
c., 11-10-3: le quali cose o per vizio de'traslatori ovvero studiosamente sono
. denina, iii-137: sparsesi a caso o fu studiosamente fatto correre da berengario stesso
uomini, i cui nomi, meritamente o no, potevano incuter paure o porgere argomento
, meritamente o no, potevano incuter paure o porgere argomento di sospetti a taluni,
., non studiosamente ma scrivendo vite o gesti o dicerie o pistole, v'hanno
non studiosamente ma scrivendo vite o gesti o dicerie o pistole, v'hanno seminato per
ma scrivendo vite o gesti o dicerie o pistole, v'hanno seminato per entro
la quale sollecita la persona ad imparare scienzia o arte. 2. ricercatezza stilistica.
2. che ha particolarmente a cuore qualcuno o qualcosa; che agisce con premura,
-che rivela fervore, sollecitudine, zelo o ne deriva (un comportamento, un
(detto anche stufa di corderia o per cordami). stratico,
-caldaia usata per trattare con vapore acqueo o acqua bollente le tavole di legno onde
foggiare (detta anche stufa per legnami o per le tavole di bordatura o di
legnami o per le tavole di bordatura o di fasciatura). stratico, 1-i-448
1-i-448: 'stufa per le tavole di bordatura'o 'di fasciatura': questa stufa, ne'
generalmente vapore acqueo misto con acido carbonico o cloridrico o solfidrico, ecc.)
acqueo misto con acido carbonico o cloridrico o solfidrico, ecc.) che fuoriesce naturalmente
per lo più all'intemo di grotte o altre cavità sotterranee, come espressione residua
ordinari, da cuocervi carne in stufato o simili. g. vialardi, 1-27:
e liquido di cottura (vino, brodo o acqua). p.
. medie. tampone di cotone idrofilo o di garza che viene introdotto nelle ferite profonde
domestici che emette calore (per convezione o irraggiamento), ottenuto con la combustione
), liquidi (stufa a cherosene) o gassosi (stufa a gas);
trasmettono calore con l'ausilio di riflettori, o mediante la circolazione dell'aria o tramite
, o mediante la circolazione dell'aria o tramite un circuito isolante.
: le stufe sono a foggia de'cantarani o stipi di terra cotta con diverse figure
2. impianto termale pubblico, o anche ambiente al- l'intemo di esso
, riscaldato dal passaggio sotterraneo di vapori o dalla circolazione di aria calda, che sfrutta
1-i-30: se tu vedessi le terme o vuoi dire stufe o vero bagni di docliziano
tu vedessi le terme o vuoi dire stufe o vero bagni di docliziano o vero
stufe o vero bagni di docliziano o vero diocliziano, ti maraviglieresti come tanto edificio
a'bagni e stufe chi ha pizzicore o caldezza di fegato o rogna, e si
chi ha pizzicore o caldezza di fegato o rogna, e si cava sangue con i
di un'abitazione riscaldato da un caminetto o dalla circolazione di aria calda, all'interno
pavimento, che pareva di una stufa o bagno privato. -stufa secca:
-per estens. bagno di acqua calda o anche di vapore, in partic.
41: ogni stufa e bagno o fredo o caldo che sia, in questo
ogni stufa e bagno o fredo o caldo che sia, in questo caso è
xliv-273: fare acque, stuffe, bagni o siroppi per non lasciare ingravidare. buonarroti
elevata per la conservazione di determinati materiali o lo svolgimento di particolari processi di lavorazione
: nei primi anni di cosimo ii o negli ultimi di ferdinando i, fu per
braciere di carbone, su cui metterai tre o quettro libbre di zolfo per ogni libbra
4. lavaggio delle botti con acqua o vino caldo per liberarle dalla muffa o
o vino caldo per liberarle dalla muffa o da cattivi odori. salvini, vii-4-8
se egli [il pollo] è arrosto o lesso o in pasticcio o in stufa
[il pollo] è arrosto o lesso o in pasticcio o in stufa ottimamente preparato
è arrosto o lesso o in pasticcio o in stufa ottimamente preparato. fagiuoli, vi-121
lavossi, strisciossi. -esporre il corpo o una sua parte al vapore. landò
, lasciando consumare il liquido di cottura o il condimento. romoli, 131:
di una situazione, di una condizione o della compagnia di una persona.
. stufato di carne tagliata in pezzi o in fette sottili. cantoni, 49
: potaggio... stuffato in pignatta o in altri modi. romoli, 147
la farai stuffata ben battuta con un bastone o cannella. g. vialardi,
. vialardi, 1-383: coscie di lepre o di coniglio stufate alla gelatina. a
stufato e del vin buono sia bianco o nero, sia clericale od austriaco. oriani
doppi lavorati, cioè filati non strafusati o stufati, uno per cento.
, e poi da ultimo datole due o tre stufature di suffumisio di balsamo bianco
. stufo stufissimo, stufo e arcistufo o stufo morto. goldoni, v-1296:
2. oltremodo sazio di cibo o stuccato da un cibo. viaggio degli
7-76: si noti il grado maggiore o minore d'intorbidatura dell'acqua, e se
. 3. figur. persona o gruppo di persone che rappresenta la parte
rappresenta la parte infima di una categoria o di un ambiente già di per sé
7-91: andate (dice), o stummia di furfanti, / poich'a pianger
privare della schiuma un liquido in ebollizione o in fermentazione o, per meton.
un liquido in ebollizione o in fermentazione o, per meton., la pentola che
. allegri, 105: gira lo spiede o stumia la pignatta. fagiuoli, x-20
altri, impiegato per farvi seccare o conservarvi frutta, ortaggi, per
vi è se non tramezadura di razo o stora coperta di sarza e de fora tutto
s'annodano e s'intrecciano stuoie di sala o di giunco e bruscole da frantoio.
2. sorta di tappeto di vimini o di altri elementi vegetali intessuti, adatto
a ricoprire pavimenti, tavole, pareti o per porvisi a sedere o a giacere.
, pareti o per porvisi a sedere o a giacere. compagni, 1-20:
bisogno... di una stuoia o tappeto nel salotto verso il giardino.
xl-67: dentro c'era sempre qualcuno o a fare sulla stuoia gli inchini dellapreghie-
sulla stuoia gli inchini dellapreghie- ra, o accoccolato a giuocare a tric-trac. pavese,
une con le altre per proteggere una porta o una finestra spesso avvolgibile su se stessa
distendo poscia le carte sopra un graticcio o stuora formata di cannucce palustri intelarate.
turbine di primavera butta già ne'granai o ne'soffitti la stuoia ove i bachi
4. graticcio di canne, di vimini o di elementi lignei intrecciati, usato per
, usato per chiudere aperture, per costruire o rivestire ripari, tettoie, soffitti o
o rivestire ripari, tettoie, soffitti o anche sottili pareti. boccaccio, viii-1-53
, volle essere tutto chiuso d'asse o di stuoie. livio volgar., 2-453
le colonne con una intrecciatura di cesta o di stuoia. guerrazzi, 1-862:
elementi vegetali intrecciati, usata per coprirsi o ripararsi dal freddo e dalle intemperie.
intreccio di fibre vegetali usato per le vele o per i finimenti da cavalli.
fanfani, i-178: 'essere alla stoia o avere la stoia'significa essere ridotto in
esercito. -in senso generico: schiera o gruppo di soldati. giamboni, 8-i-101
de'nostri, / della fuga avvertiti o da fortuna / spinti colà, tagliar le
3. per simil. categoria o gruppo più o meno numeroso di persone
. per simil. categoria o gruppo più o meno numeroso di persone (o anche
più o meno numeroso di persone (o anche di anime o di angeli),
di persone (o anche di anime o di angeli), che abitano un
angeli), che abitano un luogo o che si muovono in schiere o in
un luogo o che si muovono in schiere o in corteggi o che si raccolgono intorno
si muovono in schiere o in corteggi o che si raccolgono intorno a una persona o
o che si raccolgono intorno a una persona o esercitano una stessa attività o sono accomunati
una persona o esercitano una stessa attività o sono accomunati da affinità di idee,
verdi. 5. ingente quantità o numero cospicuo di oggetti, di piante
a ricordo della vita terrena del buddha o per conservare sacre reliquie; è costituita
da solo, mentre guardava la televisione o la partita, una stupa di vino
). che provoca stupore, sbalordimento o meraviglia per i caratteri eccezionali, anormali
i caratteri eccezionali, anormali, inconsueti o perché si verifica o si attua o si
anormali, inconsueti o perché si verifica o si attua o si riscontra raramente o
o perché si verifica o si attua o si riscontra raramente o incidentalmente (un'
o si attua o si riscontra raramente o incidentalmente (un'azione, una decisione,
semplice. 2. che sorprende o desta meraviglia per la singolare bellezza o
o desta meraviglia per la singolare bellezza o per l'inusitata stranezza (un paesaggio,
, un'immagine, un elemento naturale o architettonico, un'espressione del volto)
. 3. che desta nel lettore o nello spettatore ammirazione per l'originalità,
ammirazione per l'originalità, la bellezza o l'armonia. -in partic.:
appositamente per suscitare meraviglia attraverso l'esagerazione o l'enfasi (un'opera letteraria,
, né quella di 'jeli il pastore'o di 'rosso malpelo'o di 'pentolaccia'offrivano nulla
'jeli il pastore'o di 'rosso malpelo'o di 'pentolaccia'offrivano nulla di più nuovo
degli effetti della poesia con quelli del sorprendente o stupefacente. pavese, 8-16: l'
risulta sorprendente per l'acutezza dell'espressione o per la genialità e l'originalità o per
o per la genialità e l'originalità o per la bizzarria e la pretestuosità dell'
): ciascuna delle sostanze di origine naturale o sintetica che, anche a piccole dosi
di tempo. -che è composto o contiene una o più di tali sostanze;
-che è composto o contiene una o più di tali sostanze; che provoca
che provoca un'alterazione dello stato fisico o psichico inducendo frenesia, estasi o anche
fisico o psichico inducendo frenesia, estasi o anche torpore e stordimento (una sostanza
torpore e stordimento (una sostanza naturale o sintetica). locatelli, 248:
parte venefica con il cavarne solo l'essenza o tintura, la quale, benché priva
7. sm. attività, esperienza o situazione che induce uno stato di torpore
; atti e parole mirabolanti, eccezionali o strane, inspiegabili o anche una persona
mirabolanti, eccezionali o strane, inspiegabili o anche una persona di virtù, capacità
anche una persona di virtù, capacità o bizzarria singolare). boccaccio,
2. rendere temporaneamente privo di sensibilità o di mobilità un arto o un organo
di sensibilità o di mobilità un arto o un organo; aggranchire. -anche assol
di fronte a qualcosa di insolito, strano o straordinario. iacopone, 48-34:
7. ant. divenire temporaneamene insensibile o immobile (un arto, le membra
, insensibilità, incoscienza, rilassamento muscolare o sonnolenza. bencivenni, 7-11:
2. che suscita meraviglia per la straordinarietà o l'eccezionaiità. gherardi, 2-iii-208
: saper vorrei qual fu in grado magiore o veramente la stoltizia di messer dolcibene.
di attonita meraviglia di fronte a qualcuno o a qualcosa di eccezionale, straordinario o
o a qualcosa di eccezionale, straordinario o raro, inusuale o, anche, strano
eccezionale, straordinario o raro, inusuale o, anche, strano, bizzarro.
, / non so se stupefatto o invidioso. ariosto, 6-29: al primo
di stupefatto. -sbigottito, sbalordito o, anche, profondamente turbato, confuso
da una malattia, da un dolore o di fronte a un pericolo o a
dolore o di fronte a un pericolo o a una minaccia; atterrito. bibbia
e incollerito. -che esprime o dimostra stupore, sorpresa o sbigottimento (
-che esprime o dimostra stupore, sorpresa o sbigottimento (il riso, gli occhi
figlia zitella. -che nasce da stupore o attonita meraviglia o ne è caratterizzato (
-che nasce da stupore o attonita meraviglia o ne è caratterizzato (un sentimento,
2. che pare sospeso o assorto in una dimensione senza tempo e
una dimensione senza tempo e senza mutamento o, in partic., in un'
narcotizzato, ovvero insensibile, anestetizzato, o, se gli specialisti lo preferiscono,
5. ant. privo di mobilità o di sensibilità (un arto, le
e stupefatti, che non posson udir o capir cosa che buona sia. guarini,
186: quando mancan gli spiriti o 'l calor naturale non può dar la
; senso di stupore, di attonita meraviglia o anche di sbigottimento, di sbalordimento.
varchi, 23-136: a voi giova, o epicurei, avvezzare il vostro corpicino a
suoi eventuali seguitatoli. 2. segno o manifestazione esteriore di meraviglia, sorpresa o
o manifestazione esteriore di meraviglia, sorpresa o sbigottimento. d'annunzio, 3-65:
5. ant stato temporaneo di insensibilità o immobilità di un arto o delle membra
di insensibilità o immobilità di un arto o delle membra. anonimo [c.
e insensibilità al dolore. -capacità o proprietà di produrre uno stato temporaneo di
di produrre uno stato temporaneo di narcosi o di insensibilità. erbolario volgar.,
2. evento, fenomeno o elemento che desta meraviglia o che risulta
, fenomeno o elemento che desta meraviglia o che risulta strano, inusuale. l
che desta attonita meraviglia, intenso stupore o anche incredulo sbigottimento, per la singolarità
sbigottimento, per la singolarità, la straordinarietà o anche per l'eccezionaiità, l'importanza
sue stupende ed ammirabili opre. -compiuto o celebrato in forma solenne, con pompa
, delle capacità esplicate in un'attività o per la squisita raffinatezza dei modi,
i. frugoni, i-13-218: ti voglio o mia menghina, un altro solo /
l'armonia degli elementi naturali e paesistici o per la grandiosità, la magnificenza di
grandiosità, la magnificenza di quelli architettonici o artistici (un luogo, una città
co'suoi paesetti qua e là raggruppati o sparsi. carducci, iii-25-300: chiese stupende
in quanto pienamente riuscito sul piano estetico o espressivo (un'opera letteraria o artistica
estetico o espressivo (un'opera letteraria o artistica); pregevole per l'eleganza formale
per la profondità e l'interesse dei temi o degli argomenti, per la vivacità dell'
che è di grande pregio per la cura o per la tecnologia avanzata con cui è
la tecnologia avanzata con cui è fabbricato o per lo sfarzo o la ricchezza degli
con cui è fabbricato o per lo sfarzo o la ricchezza degli elementi o materiali.
lo sfarzo o la ricchezza degli elementi o materiali. filarete, 1-ii-449: l'
segnala per il grado eccezionale di negatività o per labilità con cui è congegnato (
cui è congegnato (una menzogna) o sostenuto (un comportamento). calmo
; incapacità di intendere, giudicare o agire rettamente e prontamente, anche per cause
stupidaggine integrale. 2. azione o comportamento irresponsabile, privo di raziocinio,
raziocinio, indice di scarso acume, avventatezza o ingenuità (e talora può comportare gravi
, ii-10-95: quanto alla tua nuova stupidaggine o imbecillità (relata refero), non
3. opinione, idea, discorso o scritto che appare privo di fondamento,
di fondamento, insensato, assurdo; battuta o affermazione futile, sciocca, che suscita
; denunciando incapacità di intendere, giudicare o agire in modo retto; scioccamente,
inopportuno, da inetto nei rapporti sociali o che denota superficialità e avventatezza. moravia
sm. raccolta di detti, di dichiarazioni o atti sciocchi o ridicoli; per lo
detti, di dichiarazioni o atti sciocchi o ridicoli; per lo più di personaggi noti
ridicoli; per lo più di personaggi noti o resentativi di un certo ambito di persone
, 181: 'stupidàrio': raccolta di sciocchezze o di presunte sciocchezze. il vocabolo coniato
. stupidata, sf. atto o discorso stupido. soldati, 2-272
, incapacità di intendere, di giudicare o di agire rettamente e prontamente, anche a
stupidezza mai insin ora non l'abbia udita o veduta. boterò, 6-242: per
, iii-352: il conte di soesson, o fosse stupidezza o fosse zelo, sollecitava
conte di soesson, o fosse stupidezza o fosse zelo, sollecitava la risposta del legato
di ignoranza (anche nelle conoscenze pratiche o tecniche), di stolido asservimento politico
tecniche), di stolido asservimento politico o di limitato sviluppo economico (con partic
lasce- rebbe il suo stato di lusso o di illusioni piacevoli per entrare nella solitudine
di illusioni piacevoli per entrare nella solitudine o nella stupidezza americana. milizia, i-49:
alla schiavitù. 3. azione o comportamento sciocco, avventato o superficiale;
3. azione o comportamento sciocco, avventato o superficiale; opinione, idea o discorso
avventato o superficiale; opinione, idea o discorso insensato, privo di fondamento.
la chiamava contessa. -espressione o aspetto che denotano ottusità o scarso acume
-espressione o aspetto che denotano ottusità o scarso acume. pratesi, 3-171
5. torpore mentale, perdita o attenuazione dello stato di coscienza.
. 6. immobilità, rigidità o insensibilità delle membra e, in partic
stupido. stupidézzo, sm. discorso o frase sciocca (ed è proprio del
g. b. andreini, 1-115: o qual silenzio ha già impetrato o quale
1-115: o qual silenzio ha già impetrato o quale stupidita; poiché al perder della
stupidiménto, sm. attonito sbalordimento o ine- betimento, per lo più causato
lo più causato da una grande meraviglia o da un intenso dolore. d'
). rimanere profondamente stupito, meravigliato o sconcertato di fronte a immagini, a
di fronte a immagini, a circostanze o eventi particolarmente impressionanti o eccezionali, talora
, a circostanze o eventi particolarmente impressionanti o eccezionali, talora risultando incapace di agire
eccezionali, talora risultando incapace di agire o quasi paralizzato nei movimenti; inebetire,
, di perspicacia; incapacità di intendere o di agire rettamente o adeguatamente, anche
incapacità di intendere o di agire rettamente o adeguatamente, anche a causa di momentanee
situazioni psicologiche; insensatezza, superficialità o ingenuità nel comportamento. tasso,
loro gioco. -infondatezza, superficialità o banalità di un discorso, di un
di istruzione e anche di conoscenze pratiche o tecniche; ignoranza. fr. morelli
e sociale, di stolido asservimento politico o di limitato sviluppo economico di una collettività
economico di una collettività, di uno stato o di un periodo storico. muratori
regime. 3. azione o comportamento privo di raziocinio caratterizzato da scarsa
caratterizzato da scarsa avvedutezza, da leggerezza o da ingenuità. loredano, 123
stupidità. 4. discorso o affermazione futile, sciocca o insensata.
4. discorso o affermazione futile, sciocca o insensata. leopardi, iii-72: non
rallentino. sarebbe questa la grande infelicità o più veramente stupidità fogazzaro, 13-54:
le loro angosce. -opera artistica o letteraria di scarso pregio. b.
. e letter. torpore mentale, perdita o attenuazione dello stato di coscienza e,
. 6. immobilità, rigidità o, anche, insensibilità delle membra e
stipiditó). fortemente stupito, meravigliato o sconcertato. - anche: inebetito,
contemplazione estatica; attonito per lo stupore o anche per fonone, per il dolore
e quando saranno convertiti a fare preda o rivolti per andarsene e gli animi della
il carro innalzar vide d'elia; / o come tutto stupido si feo / moisè
la bocca); fisso per lo stupore o per uno stato morboso fino ad apparire
e melensi non isperi di far grandi prede o prede durevoli. roberti, iii-135:
clima di quest'isola rendeva gli uomini o stupidi o pazzi, massime chi abusava
di quest'isola rendeva gli uomini o stupidi o pazzi, massime chi abusava de'liquori
; incapace di reazioni a quanto accade o si dice. giuglaris, 245:
privo di sensi, esanime; reso insensibile o inerte daltubriachezza o esausto, sfinito;
esanime; reso insensibile o inerte daltubriachezza o esausto, sfinito; stordito, intontito;
incantato, e ogni tanto si riscoteva, o si lamentava. leopardi, iii-191:
] per l'aere si disperga, o ch'ella, / ritirando in se stessa
operare sopra gli imbecilli e gli stupidi o i rustici o gli inesperti. monti,
imbecilli e gli stupidi o i rustici o gli inesperti. monti, 4-1-99: quando
che difficilmente si risente a'rimorsi, o per esser l'uomo abituato nel vizio
esser l'uomo abituato nel vizio, o per aver pronte alla mano scuse sottili.
per una sera alle sue occupazioni mediocri o alle sue predilette ricreazioni, viene ad
» 9. che tratta argomenti o fatti anche significativi con scarsissima comprensione o
o fatti anche significativi con scarsissima comprensione o con ottusa o rozza banalità; pieno
significativi con scarsissima comprensione o con ottusa o rozza banalità; pieno di sciocchezze,
10. che deriva da grave ottusità mentale o ne è il segno; che non
, i quali le accolgono con noncuranza o con disprezzo. 11. determinato
. determinato da impulsi immediati e irrazionali o da totale incapacità di discernere il valore o
o da totale incapacità di discernere il valore o il senso di un atto; che
persistenza in un atteggiamento del tutto inefficace o grossolanamente cattivo o controproducente. tasso,
atteggiamento del tutto inefficace o grossolanamente cattivo o controproducente. tasso, 13-24: alcasto
iv-321: ci vuole una stupida bassezza o una sovrumana filosofia per lasciarsi a beneplacito
diventano interessanti. -che è segno o dimostra estrema limitatezza mentale e di interessi
dimostra estrema limitatezza mentale e di interessi o assoluta volgarità. cassola, 2-66:
-costruito con sfoggio volgare, grossolano o in modo raffazzonato (un edificio)
in modo raffazzonato (un edificio) o dimostra l'assoluta ottusità mentale di chi
ripigliare... p'a- delchi'o i 'sepolcri', o i 'canti'del leopardi
p'a- delchi'o i 'sepolcri', o i 'canti'del leopardi, v'è accaduto
un'improvvisa e intensa sensazione di sorpresa o di ammirazione per qualcosa di insolito, di
in relazione con una prop. soggettiva o causale. lacopone, 2-30:
riferimento a enti inanimati, a personificazioni o a soggetti collett. (e ha per
. -essere, esserci da stupire o da stupirsi: costituire motivo di stupore
da stupirsi: costituire motivo di stupore o meraviglia. -non essere, non esserci
-non essere, non esserci da stupire o da stupirsi: non costituire motivo di
costituire motivo di stupore; risultare ovvio o normale. muratori, 10-ii-105: è
egli versato nelle belle lettere né favola, o istoria alcuna avendo appreso, fosse così
2. rimanere sconcertato, costernato o profondamente amareggiato; sbigottire. b
. ant. rimanere attonito; essere frastornato o stordito. g. villani, 8-64
basso e soro. cavour, iv-331: o signori, questo non deve stupirvi,
7. ant. e letter. guardare o considerare con meraviglia e ammirazione.
io restai / stupito e dissi: « o povero fagiuolo! » manzoni, pr.
contento. 2. che esprime o rivela meraviglia e sorpresa (lo sguardo
deriva dalla meraviglia di fronte a situazioni o a eventi che paiono straordinari. e
stupóre, sm. sensazione di profonda o intensa meraviglia, di sorpresa o anche
profonda o intensa meraviglia, di sorpresa o anche di smarrimento di fronte a fatti