: chiarito che ora tu sei, o benigno lettore, del come io intenda
reso limpido; de cozione o medicamento chiarificato. redi, 16-ix-355
che la signora ne pigliasse quattr'once, o quat- tr'once e mezzo,
quat- tr'once e mezzo, o cinque un giorno sì e due giorni no
medesima cosa sia dolce e paia amara, o vero sia chiara e paia oscura,
e splende. alfieri, vi-61 tenebre, o voi del chiaro dì più assai /
/ fra boschi antichi fuor di fossa o muro, / e spiar lor covil
notando, e le chiare onde poco o niente gli nascondevano de le bianche carni
fonte. aretino, iii-121: l'aria o è nuvolosa o è serena, il
, iii-121: l'aria o è nuvolosa o è serena, il fuoco o si
nuvolosa o è serena, il fuoco o si accende o si spegne, l'acqua
serena, il fuoco o si accende o si spegne, l'acqua o è torbida
si accende o si spegne, l'acqua o è torbida o chiara, il sole
si spegne, l'acqua o è torbida o chiara, il sole o si leva
è torbida o chiara, il sole o si leva o si colca. caro,
chiara, il sole o si leva o si colca. caro, 6-340: tre
di tignerla con infusione di chermisi, o di quella lagrima, che comunemente sangue
dietro, / più che le rose o i gigli un chiaro vetro. marino,
], vi metterete dentro el rame, o la cosa che vorrete saggiare; e
sboccarne fuori ondate di fumo chiaro o di fuoco nero. algarotti, 2-197:
auliscono come / le chiare ginestre, / o creatura terrestre / che hai nome ermione
ariosto, sai., 4-148: o stiami in ròcca o voglio all'aria
., 4-148: o stiami in ròcca o voglio all'aria uscire, / accuse
, / a te la lingua serve; o chiara istoria, / già sarai letta
1-130: ecco io mi prostro, / o benedetti, al suolo, / e
gli uomini più chiari si volsero a tradurre o compendiare grammatiche, rettoriche, trattati di
i'ne vedesse alcun di chiara fama / o per antiche o per moderne carte,
di chiara fama / o per antiche o per moderne carte, / vidi colui che
pubblica istruzione, per eccezionali meriti scientifici o letterari. -come titolo onorifico: chiarissimo
e che in destro gli veniva, o fosse di giorno o di notte, con
gli veniva, o fosse di giorno o di notte, con lei si dava
. alberti, 320: con qualunque creditore o debitore si contraesse, sempre loro ricorderei
e quando poi parlerà di cosa oscura o difficile, voglio che e con le parole
, 39-i-231: molte volte può procedere o da intelletto non molto chiaro,..
intelletto non molto chiaro,... o da una sofisticheria o superstizione, che
... o da una sofisticheria o superstizione, che faccia essere le difficoltà
cose diverse, e non però turbarle / o confonder giammai, ma scevre e chiare
più particulari, per averne più vergogna, o per essere più chiaro d'esser ben
non ci resta un minimo scrupolo o dubbio. buonarroti il giovane, 9-365:
talvolta i riflessi morti d'un vetro o s'animavano d'un bagliore indefinibile, simile
, quando parla d'una cosa limpida o d'una verità manifesta, è solito
chiaro / quanto la tua ragion porti o descriva. d. frescobaldi, ii-515
non si lasci imporre né dalla chiesa o dalla religione né dai partiti, ma
), non ingombra da vegetazione acquatica o da canneti. targioni pozzetti, 12-1-304
chiaróre, sm. luce più o meno intensa che appare nell'oscurità
maria sullo svolto d'una contrada, o nel cantuccio d'un portico. carducci,
selva e il colle, quando scendesti, o dea. verga, 4-42: al
angoscie del suo dolore era consumato, o partito dal vivo chiarore della sua freschezza,
, la parte lumeggiata di un quadro o di un disegno. cennini, 68
e prospettiva); il quadro o il disegno in cui è applicata la tecnica
fantasietta di sua mano, tirata o di penna o di lapis o di chiaro
sua mano, tirata o di penna o di lapis o di chiaro oscuro,
, tirata o di penna o di lapis o di chiaro oscuro, rimettendosi in
cadendo su gli oggetti li rende più o meno chiari per le sue diverse
per le sue diverse incidenze, o più o meno scuri a misura che
sue diverse incidenze, o più o meno scuri a misura che ne
glio, 1-270: dai chiaroscuri di lacca o cinabro, dai ma nieristi
l'argomento, né per la forma o per l'effetto, ombra d'
poter sapere se tu hai scritto sottile o sublime, e via discorrendo. svevo,
toni che, in un'opera letteraria o musicale (o in una recitazione,
, in un'opera letteraria o musicale (o in una recitazione, in un'esecuzione
, sf. (anche chiassarlo o chiassaiuòlo, sm.). agric.
, con far buone fosse scoperte o fogne aperte in pozzi smal
aperte in pozzi smal titoi o chiassaiuoli, secondo i siti.
di pietra, gatti a dormire, o bimbi a chiassare. stuparich, i-199
feste, di giochi, ecc. o anche per protestare, canzonare,
non se ne leva che per isvaghi o chiassate. silone, 98: è questo
del burlesk erano delle magroline spellate, o delle bionde bofficione e irruenti. c'
gruppo, frotta, turba (di persone o animali). burchiello, 92
chiassile, sm. telaio di legno o metallo che si pone nel vano della
corto e stretto, di città o di campagna, poco frequentato, spesso
sudicio, delimitato a volte da voltoni o cavalcavia; cortiletto. nuovi testi
so s'io mi vidi mai camesciale, o cosa tanto unta e grassa e morvida
imbriani, 2-204: da la bisca o 'l chiasso il discolo / ebro toma
figur.: allontanarsi da un argomento o evitarlo per sfuggirne i pericoli.
. disapprovazione violenta, mormorio di biasimo o di rimprovero; vociare canzonatorio. allegri
i-308: quelle due legnatene avrebbe potuto o cercar di renderle subito o altrimenti tenersele
avrebbe potuto o cercar di renderle subito o altrimenti tenersele per buon ricordo, senza
imporre ad altri che smettano dal fare o dire cosa dalla quale possono derivare pericoli
nella deduzione delle conseguenze da un'idea o da un fatto. ojetti,
consequenziari. appena il cuore duole per amore o per paura, l'intelligenza volta strada
si senta oppresso, / se la lancia o la spada ha in guerra presa,
scudo, / qual di tela coperto o tutto ignudo. caro, 5-581:
un composito, un conserto, / o per dir meglio, una triaca vera,
sì che senza deformità nulla aggiu- gnere o torre o trapportar si possa. gioberti,
senza deformità nulla aggiu- gnere o torre o trapportar si possa. gioberti, 1-iv-31:
un che non è de la capella o del conserto. 3. figur
ne l'animo mio era alcuna caverna o alcuna latebra,... ne la
de'mei studi, in prò mio o d'altri, m'imaginassi, fermissimamente credo
in maniera che per un periodo più o meno lungo di tempo non si alteri,
semi, viene cotta lentamente con zucchero o con glucosio, praticando la cottura a
con glucosio, praticando la cottura a vapore o con apparecchi a vuoto; sono poste
poste in commercio in scatole di latta o in vasetti di vetro sigillati. -conserva
-conserva di pomodoro: può essere cruda o cotta. la prima si ottiene dall'
in recipienti di rame e che è più o meno spinta a seconda del tipo di
e altre cose confettate nello zucchero, o in altra simil materia. nievo, 119
pennato, mentre la moglie tesse cantando o schiuma il paiolo dove fa bollire le sue
e del manzoni, e la cachettica o cacochima prosa odierna di cui i nuovi
: mettere un cibo in un luogo o in un recipiente adatto in modo che
alcune droghe (cassia, tamarindo) o di alcune erbe e fiori (crescione,
e del- l'erbe si fanno pestando o tagliando dette erbe e fiori. redi
fatta accomodare in forma di una conserva o confezione. farmacopea ufficiale, 153:
raccoglie l'acqua portata da un acquedotto o da altro sistema idrico, per poi
una canna alto, è un bottino o conserva grande d'acqua, commune a l'
. chiudere alle ore debite gli stanzoni o conserve, e le stufe.
, in conserva: di unità mercantili o da guerra che fanno la stessa rotta
famiglie amiche erano andate di conserva, o s'eran ritrovate lassù, s'eran
castello, camminando a due a due o più spesso ad uno ad uno per
* conservaggio '. servitù patita o da patire insieme con altri. parola
buone condizioni, preservando da ogni alterazione o logoramento o distruzione. dante, conv
, preservando da ogni alterazione o logoramento o distruzione. dante, conv.,
e connaturale, e gli è più o simile o atto a conservarla, se
connaturale, e gli è più o simile o atto a conservarla, se determinarà per
, 628: che ho io meritato? o dove ho peccato? io ho proibito
, con sollecitudine (un oggetto raro o prezioso o che si ritiene utile in futuro
sollecitudine (un oggetto raro o prezioso o che si ritiene utile in futuro,
possesso (di un bene, morale o materiale). dante, conv.
erano la conquista dei più agili o dei più forti, di coloro che sapevano
forti, di coloro che sapevano prendere, o di quelli meno alacri, cui bastava
una condizione (col compì, predicativo o di stato in luogo figur.).
gli occhi e i giudicii: perché, o fosse il merito della sua continenza o
o fosse il merito della sua continenza o la dilicatezza della sua complessione che la
arte] e debbiano a quello cotale, o vero a quelli cotali che avessono sostenuto
avessono sostenuto lo predetto danno, o vero spesa,... sanza danno
io diceva, molti casi, o che la vipera... abbia di
comune, prendendo commiato da alcuno, o chiudendo una lettera, di dire
salute. iacopone, 81-5: o amor amativo, amor consumativo, /
chi ben mira, la giocondità, o voluttà che vogliam dire, o gusto,
, o voluttà che vogliam dire, o gusto, o piacere, che è il
voluttà che vogliam dire, o gusto, o piacere, che è il terzo bene
. ant. titolo di vari magistrati comunali o corporativi, incaricati di garantire l'osservanza
del luogo 'messo del conte, o sia presidente della città, pare che
questo nome venisse il vicario del conte o del duca, a cui appartenesse la cura
ricchi, loro [de'poverelli] conservadori o lor curatori. = voce dotta,
nullo che fue per a dietro, o è ora, o fia per innanzi,
per a dietro, o è ora, o fia per innanzi, in reggimento o
o fia per innanzi, in reggimento o officio di podesteria, o di capitaneria del
in reggimento o officio di podesteria, o di capitaneria del popolo, o
o di capitaneria del popolo, o della guardia, o conservatoria delle arti e
popolo, o della guardia, o conservatoria delle arti e delli artefici,
conservatoria delle arti e delli artefici, o del parifico stato, o d'altra capitaneria
artefici, o del parifico stato, o d'altra capitaneria, conservatoria, o
o d'altra capitaneria, conservatoria, o defensoria,... possa o debba
o defensoria,... possa o debba dal die del diposto...
di ricever molestie ne'loro beni, o diritti, impetravano certe lettere chiamate conservatorie
sogliono impedire che non si facciano, o che fatte non si disciolgano. leopardi,
leopardi, 888: a chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell'
alimento, grazie a una speciale confezione o trattamento fisico o chimico). collodi
a una speciale confezione o trattamento fisico o chimico). collodi, 180:
, 8-126: uscite da'vostri alberi, o pietose amaboccardo, 2-1076: siccome il
-conservatore dei monumenti: studioso di archeologia o storia dell'arte, a cui è
è conferita la tutela di un monumento o un complesso monumentale. -conservatore dell'erbario
guardate a disposizione de'loro parenti, o d'altri superiori. boccardo, 1-558:
certi stabilimenti d'istruzione, di educazione o di beneficenza. dicesi quindi 'conservatorio di
come in tanti conservatoi e vivai, o come in tante spugne rilevate sopra il
ponessero vecchi e mal restaurati idoli politici o statali, e, soprattutto, quello
altri soggetto a un'autorità, materiale o spirituale. dante, purg.,
importanza). -anche: assemblea del popolo o dell'esercito. sarpi,
ant. che appartiene alla stessa setta o fazione. ottimo, iii-17:
considerabili sono spesso cagione di grandi mine o di felicità. sassetti, 196:
, i-431: ecco ne'nostri lucertoloni o ramarri un segnale molto considerabile simile a
cosa: ma questa novità può trovarsi o nell'oggetto preso in generale, o
o nell'oggetto preso in generale, o nello stesso riguardato sotto qualche aspetto importante
io credo che [l'ananas] tanto o quanto giovi, o provochi l'orina
ananas] tanto o quanto giovi, o provochi l'orina, perché il sugo è
2-253: scuopresi... il vulcano o sia voragine di popocatepec nella sommità d'
nel testo di una legge o di una sentenza, ciascuna delle motivazioni
ogni motivo preso in considerazione dal legislatore o dal giudice. considerante (part
considera d'alcuna cosa s'ella è utile o s'ell'è dannosa. giamboni,
ha più combattitori tra nella sua oste, o vero in quella de'nemici, e
nemici, e se i suoi uomini, o quegli dell'altra parte sono meglio armati
1-5-34: -o gli è una donna, o gli è un musico. -sorella amatissima
, fosse l'anno umido, asciutto, o nevoso. dopo un anno cattivo ne
forma. galileo, 932: la longitudine o lunghezza della superficie solare sarà la dimensione
terra, chiamata da alcuni terra vergine o primigenia, a cui segue la vasta serie
di tutte quante le terre, più o meno semplici, colorate o non colorate
terre, più o meno semplici, colorate o non colorate, minerali o non minerali
, colorate o non colorate, minerali o non minerali. algarotti, 2-139: e
. non per inabilità di naturale impotenza, o per privazion d'ingegno e disciplina,
dio, la quale sanza niuna comparazione o agguaglio, avanza ogni umana iniquitade e
prontezza dell'eleg- gere tra più offerte o nella fermezza del resistere a più impulsi
a chi ha figliuoli pazzi, cattivi o sventurati. 8. giudicare,
medesimo, il potere del far del bene o del male, e il conosciuto abito
di altri, l'altre tutte o ambiziose o ingiuste o consideratrice solo del commodo
, l'altre tutte o ambiziose o ingiuste o consideratrice solo del commodo suo
altre tutte o ambiziose o ingiuste o consideratrice solo del commodo suo. l
bisognando, per se medesimo reggersi, o vero se ha sempre necessità della defensione
: avendo a tutto considerazione, / o si fa adagio o non si fa
tutto considerazione, / o si fa adagio o non si fa niente, / e
purgato, fosse necessario che pigliasse duo o tre, o forse anche quattro,
necessario che pigliasse duo o tre, o forse anche quattro, passate di acqua
studio, ricerca (di carattere artistico o scientifico). dante, conv.
questo consiglio ha a essere a vita o a tempo. tasso, xi-ii-42:
,... senza avere alcuno rispetto o considerazione. bembo, 2-7: se
per 'stima, rispetto, conto * o simili è per lo meno una sbardellata
considerazione se ne erano andati a milano o a roma. -avere, tenere
129: dice, niuno autore antico o moderno, degno d'esser avuto in
sona e anche assol.): indicare o suggerire le vie e i modi
tardi se pente, / se d'altrui o da sé é consigliato. dante,
/ sia pensier, sia rispetto, o sia cordoglio, / consolar mesto,
madre gli sia / la mesta sorella o più figlia: / ella dolce ella grave
cosa); esortare (a fare o non fare qualche cosa); ammonire
187: decise ad ogni costo che o solo o colla fanciulla egli doveva entrare
: decise ad ogni costo che o solo o colla fanciulla egli doveva entrare in castello
oggi loro amici e loro vicini, o no. andrea da barberino, i-32
pigliare / tra d'essere 'n inferno o 'nnamorato, / sed i'non mi
altro lume non è, ch'infiammi o gqide / chi d'amar altamente si
miniato, consigliorono quello fusse da fare: o andare a pisa o a trovare
fare: o andare a pisa o a trovare castruccio; e misurata la difficultà
tosto ci attende nell'imminente eternità, o buona, o rea? 2
nell'imminente eternità, o buona, o rea? 2. disus.
, e una che si chiama ragionativa, o vero consigliativa. albertano volgar.,
adulatore, che buono amico, o fido consigliere. tasso, 2-23: sol
.. anche soltanto l'animo inamabile o timido che non sappia cattivarsi un amico
timido che non sappia cattivarsi un amico o un consiglierò. nievo, 73: aveva
ben lo sai, malinconia. / o dell'anime pensose / ma infelici e a
. in particolare: chi assiste un sovrano o altro grande personaggio nelle decisioni politiche,
per diliberare. compagni, 2-18: o malvagi consiglieri, che avete il sangue di
, n-ii-76: onorato sarà il consiglierò o 'l mastro di casa del principe con tutte
. 3. nell'amministrazione pubblica o privata (e anche nella carriera ecclesiastica
li quali fanno la figura de'congiudici, o di consiglieri del penitenziero, per lo
giusti, 2-34: se un consiglier civile o criminale / sbadiglierà sedendo in tribunale,
di mondeiar: se uomo di lettere o consiglierò, il licenziato figueroa, se
si dice a persona che è in dubbio o in errore per indicarle la miglior condotta
coscienza, e singolarmente sopra la più o meno frequenza de'sacramenti. vico, 586
diede all'augusta autorità consorte? / o con sì lene ciglio / fe'l'imperio
: disse l'abate: ben discorri, o figlio, /... /
. conforto. iacopone, 93-22: o figlio, figlio, figlio, figlio,
ragione d'alcuna cosa fare, o non fare. albertano volgar., i-41
/ e d'erato il sospiro, o dolce madre, / l'amaro ghigno di
6-171: non giova a fargli schermo arte o consiglio, / poiché per vie non
ariosto, 31-64: per opra di medico o d'incanto / si ponga a quel
. andrea da barberino, 1-79: o santo imperadore, tu hai preso mal
boiardo, canz., 51: o celeste biancheza, non intesa / da li
di mio consiglio, pure in tanto, o per volere d'amore, o per
, o per volere d'amore, o per mia prontezza, ad esso m'accostai
... niuna forza di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o
niuna forza di proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o pericolo che seguir
proponimento o di consiglio o di vergogna evidente o pericolo che seguir ne potesse aveva potuto
e nell'arme e in ogni altra cosa o piccola o grande, sempre male
in ogni altra cosa o piccola o grande, sempre male gli succedesse. bandello
spezie d'autorità, ch'è di credito o di riputazione in sapienza, e perciò
che sì grave il ciglio / movi, o dolce neera, e il piè sì
machiavelli, i-31: chi fa altrimenti o per timidità o per mal consiglio,
i-31: chi fa altrimenti o per timidità o per mal consiglio, è sempre necessitato
. monti, 1-7: cantami, o diva, del pelide achille / l'ira
virtù di medicina alcuna pareva che valesse o facesse profitto. d. bartoli, 33-37
collegiale, con funzioni amministrative (pubbliche o private, consultive o deliberative) o
amministrative (pubbliche o private, consultive o deliberative) o con funzioni giurisdizionali.
o private, consultive o deliberative) o con funzioni giurisdizionali. compagni, 1-27
265: el fare delle leggi nuove o correggere le vecchie ha a essere deliberato
innanzi al popolo per via di consulta o di disputa, atteso, come più volte
78: si facessi un consiglio, o una balla, di quarantotto cittadini che eleg-
; ed in somma che quel consiglio o senato fusse il segno della repubblica.
3 '• e se son de'priori o del consiglio, / portan, con borsa
i punti, che ivi si trattavano o si risolvevano. compagnoni, i-35:
che delibera circa tutti gli affari sociali o, più frequentemente, che decide genericamente
e superiori) e presieduto dal preside o da un professore da lui delegato,
15 giorni. -consiglio di fabbrica o di gestione: organo per la partecipazione
un organo collegiale, con funzioni deliberative o consultive, composto dal giudice tutelare,
, dal tutore, dal protutore (o, per il minore emancipato, dal
quattro membri scelti fra i parenti prossimi o, in mancanza, fra gli amici
la questione se ella dovesse scrivergli o no. suo padre cui stava
per discutere un delicato piano di operazioni o grav i misure di emergenza, 0
per minore età, per incapacità fisica o mentale, ecc.): è
le controversie tra stato e cittadini, o fra cittadini, riguardanti interessi legittimi o
o fra cittadini, riguardanti interessi legittimi o certe categorie di diritti soggettivi).
facoltà universitarie di scienze esatte, sperimentali o tecniche, studiosi di chiara fama e
certi casi più importanti, dietro richiesta o d'accordo col ministro della giustizia.
in particolare aveva il potere di nominare o destituire il segretario e altri dirigenti del
, mal affetti alla sua persona, o desiderosi di fare più di quello che dal
consiglio di prendere la battaglia il giorno o d'indugiarla. pulci, 8-32: fu
gonfiar cornamuse. -il consiglio femminile o è caro o è troppo vile:
. -il consiglio femminile o è caro o è troppo vile: i consigli dati
donne, a seguirli, si rivelano o rischiosi o inefficaci. albertano volgar.
a seguirli, si rivelano o rischiosi o inefficaci. albertano volgar., i-57
mediante il suo prezzo in denaro, o vero in altro equivalente, come per una
, come per una specie di servitù o di pensione. = deriv.
la di più non fosse consignificante, o numerale che vi si aggiugne per terza
concetto umano, fatta per la qualità o azione consignificata da una ima- gine di
ima- gine di cosa divina, naturale o fatta per arte. consiliare (
consigliare, fra troppi altri quadri, o croste, di onest'uomini.
dalla parola altrui c'insegna, o per dir meglio, ci rende più abili
all'altezza di circa due piedi un tronco o fusto cilindrico, liscio, consistente,
, né mai mutatesi di grandezza, o di forma; e queste [le macchie
profondamente meditato (un'opera d'arte o di pensiero). giusti, i-289
sa, che richiedendo sistenza di sapa o di giulebbe. stenti insieme due parti
piede, confermarsi, acquistar fede', o simili, è stranissima. alvaro, 7-135
corpo e consistenza ai cosidetti 1 mercuri 'o annuari, assai magri e poveri,
si sciolse, perdette l'imbuto (o tuba che dir si voglia), ma
secolo decimoquarto un rumore del volgo, letterato o no... e a cotesto
e a cotesto rumore il petrarca dava cagione o crescea consistenza. pascoli, i-233:
naturale: / credo che io sia nipote o consobrino / di quel rinaldo, uom
s. v.]: idee più o meno intimamente consociabili (dice più che
strappavano ai cittadini i peli dal mento o dal labbro superiore,... niegavano
contemporanea e sullo stesso appezzamento di due o più specie vegetali (per ottenere una
per ottenere una maggior quantità di prodotti o per rendere più facile e più produttiva
ma solamente contra il detto vernaccia, o pure quella che fosse potuta al vernaccia
altri, della medesima corrente di pensiero o di azione. b. croce,
e popolare, e beneficando quanti poteva, o con denaro, 0 con uffici,
con denaro, 0 con uffici, o con maniere consolanti. manzoni, pr.
di piacere che s'aggiunga a piacere, o almeno che sopravvenga a stato che doloroso
parlare. bianco da siena, ix-1121: o dolce consolante / dello spirito mio,
dolce consolante / dello spirito mio, / o iesù mio amante, / tutto mi
di rancura. iacòpone, 61-56: o pianto gaudioso, e pieno d'ammiranza,
gaudioso, e pieno d'ammiranza, / o pianto delettoso, pieno de consolanza.
nuova legge non ti toglie / memoria o uso all'amoroso canto / che mi solea
, 273: poiché la fortuna, o per meglio dire la volontà d'iddio,
, i-455: tu non pensavi, o povero abitatore del chiostro, che poche
m'avresti consolato. quasimodo, 1-42: o mia dolce gazzella, / io ti
su un muro crivellato di mitraglia. / o neppure la morte ora consola / più
notti e i giorni tristi? / o vieni a mover guerra...?
vien col dolce tuo tranquillo oblio [o sonno] / e col bel volto,
involve, / dove tu siedi, o fior gentile, e quasi / i danni
a esprimerne in altre parole, o con fiancheggiarlo e consolarlo con altre forme più
9. ant. mescolare con altre leghe o metalli 11 metallo per coniare monete.
ariento fine, e vuole fare moneta o lega di 2 oncie e mezzo per libbra
, 3-25: credendolo a porto giunto, o presso ad esso, in loco securo
ma qualvolta / a voi ripenso, o mie speranze antiche, / ed a quel
potessono essere fatti consoli uomini plebei, o che fusse diminuita la loro autorità;
bruno, 3-684: non è bene, o dei consulari, e tu, o
, o dei consulari, e tu, o gran sentenziator giove, che, dove
che i figli vostri / fieno, o padre, liberati, / si sentirò i
a tenersi per quel che vorranno, o baroni o duchi o imperatori o altro di
per quel che vorranno, o baroni o duchi o imperatori o altro di più
che vorranno, o baroni o duchi o imperatori o altro di più che si
vorranno, o baroni o duchi o imperatori o altro di più che si vogliano:
, ma vorrebbe additarle in voi, o lavoratori. pontini, iii- 202
stor. la carica di console nelle arti o corporazioni medievali (a firenze).
il titolo e l'ufficio di console (o primo magistrato) in francia e nelle
di uno stato in un paese straniero o in una regione di esso. - anche
onorar un'entrata d'un principe, presentare o altro, il consolo le fa,
intorno il sinistro sofferto dalla nave stessa, o dalle merci in essa caricate, colla
9. l'ufficio di console (o presidente), nelle accademie.
, 124-3: sed i'truovo in cittade o in castello, / colà ove paterin
sia riparato, / credente ched e'sia o consolato, / od altr'uom (
ma'che sia mio ribello), / o prete ched e'sia o chericello /
, / o prete ched e'sia o chericello / che tenga amica, o
sia o chericello / che tenga amica, o giolivo parlato, / e'convien che
a me, consolator ne vieni, / o troncator de'miei giorni cadenti? foscolo
fascio bisogni e desidérii, con preghi o minacce, e pianto ed ira,
commendatizie, petitorie, munifiche, laudative o vituperative, ringraziative, amatorie, lamentatone
che si prova quando da atti o parole viene alleviata una pena, un dolore
: isifile dice ad archimoro: « o consolazione de le cose e de la patria
le cose e de la patria perduta, o onore del mio servigio ». maestro
servigio ». maestro alberto, 80: o somma consolazione degli animi affaticati, quando
n. 1); anche la chiesa o cappella a lei dedicata. vasari
. agostino volgar., 4-88: o avventurata speranza del cielo, tu discacci la
interviene a chi ha figliuoli pazzi, cattivi o sventurati. aretino, ii-17:
aveva dovuto spen dere settanta o ottanta lire, senza neanche aver la conso
la consolazione che aspettano da sette o otto anni, ma vado e torno.
vedere se egli sia il suo o no, si spoglia fino alla camicia,
ufizio un'ampia autorità per comporre o decidere le controversie mercantili, e a punire
caso di un giovane che diventasse console o ministro per una ragione tanto più accettata
significassero il tutto al signor duca, o chiedessono quegli aiuti e favori che bisognavano.
tra i popoli, / dovevi, o consol, ritrarti / fra il mare e
né avevo voglia di succhiare il sangue o calpestare il cadavere del marito suo.
nei luoghi umidi, coi fiori violacei o giallognoli; la radice contiene una sostanza
di resistenza alla compressione, di terreni o di strade. 3. finanz.
certe petrificazioni... fossero residui, o puri coaguli di quelle sostanze che consolidarono
adoprano liquide, e poi nell'asciugarsi o seccarsi si consolidano. targioni tozzetti,
terre si calcinano, altre si vetrificano o consolidano. sbarbaro, 1-251: il
: il debito pubblico permanente (perpetuo o a lunga scadenza) che ha avuto
, cara marchesa..., o piuttosto è la consolidazione di uno stato
di un debito pubblico permanente (perpetuo o a lunga scadenza) nel bilancio passivo
) nel bilancio passivo dello stato, o stabilendo un apposito servizio per il pagamento
l'eventuale ammortamento di ciascun prestito, o, come avviene in italia, stabilendo per
una massa magmatica effusa alla superficie terrestre o intrusa in masse rocciose fredde. -consolidazione
e compatti (per effetto di pressione o di cementazione). = voce dotta
, con il piano superiore di marmo o di legno (per tenervi sopra pendole
. se non le cose più consonanti o dissonanti co'sentimenti e le consuetudini della
diceria molti nomi insieme che siano consonanti, o che si accordino. boccaccio, viii-3-229
il sito all'ultime due note, o alle due prime, sicché il cambiamento
. suono che non può essere pronunciato o far sillaba se non unito con una
di questa guisa, la consonante p o la b o la c, che semplicemente
, la consonante p o la b o la c, che semplicemente e senza alcuno
quale tuttavia non è nostra voce, o 'capia ', sì come 'cape
se la desinenza consonante provenga dal clima o dal dialetto antico dei galli dominatori della
romani, come crede il muratori, o dalla maggior influenza dei longobardi. manzoni
alterazioni subite dalle consonanti di una lingua o di un gruppo di lingue.
. accordo, armonia di suoni o di voci. seneca volgar. [
nati in quella lingua donde quelle dottrine o quelle arti son venute...
lingua ugualmente bisogno di parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti o
parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti o agili, né in
o mute, aspre o soavi, pesanti o agili, né in altro essendo mai
mai posto il loro merito fuorché nella maggiore o minore corrispondenza coll'oggetto rappresentato, cosicché
2. figur. rapporto armonioso fra due o più cose (o fra le loro
armonioso fra due o più cose (o fra le loro parti); conformità,
ecc.), accordo (fra due o più persone, fra l'uomo e
la qual non consiste nelle dimensioni maggiori o minori, non nelli determinati colori o
o minori, non nelli determinati colori o forme, ma in certa armonia e consonanza
strofa; e non era già una tragedia o un poema, era una composizione lirica
corrispondenza dei suoni nelle desinenze di due o più rime. -anche (in contrapposto ad
delle sole consonanti nella desinenza di due o più parole. dante, conv.
senso per riconoscerne l'immensa distanza, o a lor gastigo abbandonerolli a quell'eterna
concezione armonica che possono avere determinati intervalli o accordi (diversi da età a età
l'aborrisce e spesso ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia
è il recar la ragione delle consonanze più o men perfette e delle dissonanze. d
riscontrare sul cembalo i due suoni, o stridori che raschiando la piastra avea sentiti,
medesima che è dipinta nell'animo, dissuona o vero consuona, e da questa occulta
consuona, e da questa occulta offensione, o vero allettamento, lo animo commosso la
lo animo commosso la detta cosa odia o ama. campanella, i-78: ché
campanella, i-78: ché sommo bene o sommo mal consona: / quello oggetto
, che faccia ciascun di essi, volgendo o governando l'orbe suo, armonìa felice
b. croce, iii-32-61: « quattro o cinque pennellate », che non rappresentavano
donne che appartengono allo stesso ordine religioso o alla stessa confraternita. statuti dei
v-476-100: da poi chi lu frate o consora è trapassato de chesta vita,
: sorte m'elesse, / o mia dolce reina, / a esserti consorte
e me negletto / disse, o mal venturoso, e di piaceri / o
o mal venturoso, e di piaceri / o incapace o inesperto, il proprio
e di piaceri / o incapace o inesperto, il proprio fato / creder comune
/ di temide impugnò putii flagello? / o chi pudor sì bello / diede all'
/ misericordia tace..., / o italiani, o fratelli, o popol
..., / o italiani, o fratelli, o popol mio, /
, / o italiani, o fratelli, o popol mio, / leviam! d'
quanti, sieno eglino giacobini della montagna o girondini. -in particolare: gli
, 286: i'non credetti, o dolce mio consorte, / che pietà mai
energica, dotata di forte personalità, o, comunque, molto nota, famosa.
legate da comunanza di origini e di stirpe o di interessi, che nei comuni medievali
della famiglia de'vettori, la quale o per consorteria o per carta è la
de'vettori, la quale o per consorteria o per carta è la stessa che la
mezzo loro, dalla consorteria bolognese, o da una gran parte di essa, ella
coloro che sono stretti da comuni opinioni o interessi rispetto alla cosa pubblica, e
. ant. proprio di consorte: marito o moglie. buonarroti il giovane, i-548
accompagnando quelle distributivamente con sommissioni filiali, o con ricordanze consorziali, o con ammaestramenti
filiali, o con ricordanze consorziali, o con ammaestramenti patemi. = voce
cessa nei confronti del consorziato receduto o escluso. consòrzio, sm. compagnia
consorzio della chiesa. marino, 5-15: o damigel, che sott'umano velo /
un generale. -figur. o. rucellai, 8-12: l'immaginazione e
diversa direzione certe altre minime molecole terree o lapidee. -comunità religiosa. 5
al consorzio de'tuoi santi, o dio. 2. associazione pubblica o
o dio. 2. associazione pubblica o privata, con o senza personalità giuridica
2. associazione pubblica o privata, con o senza personalità giuridica, costituita liberamente da
imposizione della pubblica autorità fra persone fisiche o giuridiche per provvedere in comune a un
provvedere in comune a un determinato interesse o bisogno che sorge da una situazione oggettiva
alla minima unità colturale. -consorzio idraulico o di difesa fluviale: per l'esecuzione
; consorzio minerario; consorzio di rimboschimento o per l'esecuzione di opere di sistemazione
di un determinato porto. -consorzio intercomunale o interprovinciale: costituito rispettivamente fra due o
o interprovinciale: costituito rispettivamente fra due o più comuni o due o più provincie
costituito rispettivamente fra due o più comuni o due o più provincie per provvedere in
fra due o più comuni o due o più provincie per provvedere in comune a
e i parassiti delle piante coltivate, o per l'incremento e il miglioramento di
. 3. consorzio industriale o consorzio per il coordinamento della produzione e
la produzione e la distribuzione dei beni o dei servizi, sia in riferimento ai
s. agostino volgar., 4-31: o pace benedetta! tu se'la serenità
quando l'anima si lagna dicendo: 'o cani d'atteon ', viene introdotta
consti di mere traduzioni di opere inglesi o tedesche, e più frequentemente francesi.
un defunto (con riferimento a due o più persone). = voce
alberti, 229: e, come o necessità o volontà inducea, e
, 229: e, come o necessità o volontà inducea, e popoli,
essi obediano, così appreendevano quella o quell'altra lingua forestiera, e quelli strani
oltra alle armi il cibo per due o tre giorni e la zappa? bandello,
il fianco / delle balze materne, o con le greggi / mista la tigre ai
, e per la perdita di persona cara o consueta, e per l'atrocità del
buono e convenevole, eziandio contro il consueto o del tempo, o della nazione,
contro il consueto o del tempo, o della nazione, o proprio loro. nievo
del tempo, o della nazione, o proprio loro. nievo, 201: raccontò
di rivelare prette falsità a danno suo o d'altrui. nievo, 61: il
parte dell'antico vigore, e tardi o tosto trionferà del principio sistematico e cavillatore
stesso genere, ha contratto l'inclinazione o l'abito di commettere lo stesso peccato
* dissertazione teologica dell'assoluzione da concedersi o da differirsi a'recidivi con- suetudinarii '
: avendolo io veduto per pochi mesi o con freddissima famigliarità, non ho potuto notare
se non le cose più consonanti o dissonanti co'sentimenti e le consuetudini della mia
portati infanti, per mettere in consuetudine o più tosto ritornare in uso questo vocabolo
coll'impotenza di molte azioni vietate loro o dalla consuetudine o dalla legge. segneri,
molte azioni vietate loro o dalla consuetudine o dalla legge. segneri, iii-3-270:
parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi
dovettero discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione
feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia
devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia o di caducazione; le quali cause, confermate
muratori, 7-i-341: che se due o tre volte si pagava dal popolo qualche aiuto
tre volte si pagava dal popolo qualche aiuto o in danari o in naturali, sotto
dal popolo qualche aiuto o in danari o in naturali, sotto nome di consuetudine seguitava
, frequenza che si stabilisce fra due o più persone per assidui rapporti e contatti
il dire: 4 consuetudine presa con tale o con tale', sottintendendo 4 di vivere
usato come sm.: il professionista o la persona di particolare capacità tecnica a
chiarimenti nella materia di sua competenza, o che presta la sua collaborazione a un'
a un'azienda in una determinata occasione o per uno scopo, un'attività,
sopra il quale sia nata la decisione o il parere del consulente. muratori, 1-8
dei giurati, nel legislativo colle assemblee deliberanti o consulenti, e universalmente coll'opinione e
assistenza tecnica da questo prestato al giudice o alla parte. = voce dotta,
-il testo della deaerazione di un organo o assemblea consultiva. parini, 875
265: e1 fare delle leggi nuove o correggere le vecchie ha a essere deliberato
venire innanzi al popolo per via di consulta o di disputa, atteso, come più
non sospettano nemmeno che sia loro utile o necessario di consultare..., e
collegiale con funzioni consultive in materia politica o amministrativa. monti, i-222: quando
così si chiamò allora in roma), o di un consiglio di stato, od
, senza avervi tuttavia niun voto impeditivo o realmente deliberativo. -consulta municipale
a un'assemblea per chiedere un parere o un consiglio o un giudizio su questioni
per chiedere un parere o un consiglio o un giudizio su questioni dubbie o importanti.
consiglio o un giudizio su questioni dubbie o importanti. guicciardini, 282
, ricorrervi (a scopo di studio o di ricerca); compulsare; fare
nel condannare come maldetta una voce, o maniera, usata da'buoni antichi,
di volumi che si portano alla cancelleria, o al collegio di guerra; e questi
il consultare, l'interrogare una persona o un gruppo di persone per avere consigli
mai in consultazione, se era bene o no, che il sole o si levasse
era bene o no, che il sole o si levasse o tramontasse. tasso,
no, che il sole o si levasse o tramontasse. tasso, n-iii-990: la
il buon consiglio e diffinirla una rettitudine o dirittura di consiglio. sarpi, ii-58:
medico fa al cliente nel proprio studio o in ambulatorio; colloquio di un professionista
orientamenti politici dell'elettorato mediante elezioni generali o della volontà, della scelta a proposito
proposito di una legge (referendum) o di un fatto politico di particolare importanza
particolare importanza (plebiscito: per annessione o fusione con un altro stato, cambiamento
voto decisivo come gli altri, o solamente consultivo. muratori, 7-
consulto, sm. consultazione di due o più medici al letto di un ammalato
richiesto dal medico curante in casi dubbi o di notevole gravità). guarini
sopra il contagio della tabe polmonare ', o sia tisichezza, e disteso dal cocchi
proprio da nulla... o giudicata almeno tale concordemente in un consulto
ant. parere, dato a voce o per scritto, da un medico intorno
che è chiamata a dare il proprio parere o giudizio o consiglio su una materia di
a dare il proprio parere o giudizio o consiglio su una materia di sua particolare
e nelle congregazioni religiose, i consiglieri o assistenti del superiore (e per certe
della sorte, quello che dovesse fare o dire, dubitando qual fosse il meglio
sarebbe d'eleggere alcuno prelato ecclesiastico, o di ricevere alcuno beneficio spirituale; non
si distrugge (alimenti, combustibili) o esce dalla disponibilità del soggetto che ne
un cento / avesse magno cor, forz'o savere, / operandol sol sempre in
. è posta per la grazia perficiente o consumante, secondo i teologi dicono.
la chiave. simintendi, 2-3-217: o tempo consumatore delle cose, e o invidiosa
o tempo consumatore delle cose, e o invidiosa antichità, voi distruggete tutte le
, / e non consuma i nostri cori o sface, / benché purghi le voglie
usare, sfruttare per un uso determinato o per particolare necessità (fino a parziale
per particolare necessità (fino a parziale o completo esaurimento) cose necessarie alla vita
completo esaurimento) cose necessarie alla vita o utili allo scopo prefisso. -anche al
invano, che dopo lettine i libri o uditane i discorsi, si potrebbe dir loro
faceva bollir la colla, e non sei o otto per volta, ma una cinquantina
tranquillità, son rimasto perplesso se ritornare o meno nella sala della musica. moravia
, sostanze); fare uso inutile o cattivo (di una cosa). -
consumarlo. guicciardini, 68: è bisognato o che patischino nelle cose necessarie, o
o che patischino nelle cose necessarie, o che consumino el capitale che avevano disegnato
vita, e par nasconda / un dolore o un mistero ogni tuo detto? comisso
senno quelli che dice che 'l parliere possa o debbia trattare di queste questioni, nella
pure, come s'egli non potesse, o non volesse nutricarci. s. bernardino
da siena, 134: oimè, o, io ho tanto tremore, che sotto
fatica in trattar paci, dove guerre o sdegni tra gentili uomini fosser nati. baldi
me adizata. idem, 81-4: o amor amativo, amor consu- mativo,
pellicce, non preservate da canfora o dall'esoso pepe, tutte consumate dalle tarme
dietro, e ricorrere alla circonferenza. quivi o percossi ad essa, o ripercossa da
. quivi o percossi ad essa, o ripercossa da essa, ritornare al centro;
molto esperto, versato (in un'arte o in una qualsiasi attività); perfetto
perfetto, eccellente; che si vale o rivela lunga e squisita esperienza. zanobi
, degna di perdere la tua grazia [o amore] e quella degli uomini.
grandi consumatori. leonardo, 1-158: o tempo consumatore delle cose, in te
attendevano la parola dell'assis / t / o, come un verbo sovrumano. d'
proprio uso i beni prodotti dalla natura o dall'industria; compratore al minuto;
le manifatture e i viveri, e poi o gli trasportano, o gli serbano,
, e poi o gli trasportano, o gli serbano,... e così
. 4. il pigliar cibo o bevanda. e. cecchi, 6-143
abituale è tre whiskies. -il cibo o la bevanda che vengono serviti in un
principio, che è la capitazione, o sia il tributo sulle terre, o sulla
o sia il tributo sulle terre, o sulla consumazione, ovvero sulle merci.
improduttive. boccardo, 1-564: 'consumazione'o 'consumo'vale uso della ricchezza, collo
conciò sia cosa che la consumazione, o vero la perfezione, si debbia fare
, si debbia fare di noi, o vero in noi, ma non da noi
, carattere fiero, avevano vanamente consunto o corrotto. pratolini, 2-33: il destino
deh torna a me, deh toma, o caro lume, / e scaccia il
avesse che le gazzette e scrivere non sapesse o non curasse che lettere e conti,
2. econ. distruzione totale o parziale di un bene economico, per
bene economico, per scopi di produzione o per soddisfare bisogni dell'uomo. -consumo
cui distruzione si richiede un periodo più o meno lungo di tempo, e che quindi
comprende i varii oggetti che vengono consumati o resi inservibili coll'uso. spesso per
spese effettive di una determinata operazione eseguita o dell'anno finanziario decorso. fu.
* consuntivo 'significa * da 'o 'atto a consumarsi ', e non
rilevarsi col favore e sussidio del comune, o vedove o pupilli o altri annichilati e
e sussidio del comune, o vedove o pupilli o altri annichilati e consunti. leone
del comune, o vedove o pupilli o altri annichilati e consunti. leone ebreo
e per metà consunto qual più fidato o compagno o ricovero suo venerabil cotanto sembrommi
metà consunto qual più fidato o compagno o ricovero suo venerabil cotanto sembrommi quanto il
2. adoperato, usato (spesso invano o inutilmente). foscolo, 1-55:
reliquato, sì sì reliquato, frusaglia più o meno inutile, alle sponde del tempo
altri consunto / da negre cure, o tristo nodo al collo j circondando, sotterra
granturco] ottimo per i tabidi o consunti, e per quelli che sono soggetti
sono soggetti alle dissenterie, fattone minestre o farinate. prati, ii-113: pari al
venerabile 'esprimono 4 che può 'o 4 deve amarsi, stimarsi, venerarsi
assomigliarsi ad una valvola di sicurezza, o piuttosto ad un tubo indicatore della pressione
, osservato d'intervallo ad intervallo, o rassicura l'animo o l'ammonisce dell'awi-
ad intervallo, o rassicura l'animo o l'ammonisce dell'awi- cinato pericolo.
ottenere le riparazioni e i lavori necessarii o il ricambio dei materiali, bisogna correre in
dir. chiunque maneggia denaro dello stato o di un altro ente pubblico, sia che
sia che si tratti di un impiegato o di un estraneo che fa ciò illegittimamente (
forma processuale davanti alla corte dei conti o al consiglio di prefettura (per i
... « storici » o « scienziati » i semplici raccoglitori di fatti
« scienziati » i semplici raccoglitori di fatti o eruditi è stravagante: il che non
e dei libri di un'amministrazione pubblica o privata; l'ufficio che se ne
sua contabilità: la contabilità della gloria o della morte: il registro dei mille.
che si tratta di conteggiare denaro pubblico o privato. 4. metodo di
cui riposa la doppia scrittura, o contabilità in partita doppia. il cardine sul
d'uopo addebitare il conto della persona o della cosa che riceve, ed accreditare il
, ed accreditare il conto della persona o della cosa che dà. = »
arila, 117: 'contabilizzato'. lo scambiano o per * computato ', o
o per * computato ', o per * chiarito, riconosciuto debitore '.
17: il friuli ubbidiva tuttavia a sessanta o settanta famiglie, originarie d'oltralpi e
io, la gente frascatana, / o d'altro luogo tal contadinesco. nievo
la terra (come proprietario del fondo o per conto di un padrone).
seduti sopra uno scanno da lavandaia, o su un trespolo o su un treppiede,
scanno da lavandaia, o su un trespolo o su un treppiede, od anco assettati
palazzeschi, 3-218: i contadini fermi, o seduti sull'aia in maniche di camicia
, 3-45: come i contadini son rivestiti o gl'ignoranti exaitati, sempre si perdono
forze, in questa maniera. otto o dieci uomini si fermano ritti, collegati
sopr'alle spalle di questi salgono quattro o sei, sopra i sei altri tre
sei, e dopo questi gli otto o i dieci fanno il capitombolo in terra;
. è detto forse della contadina, o per essere stato inventato in contado, o
o per essere stato inventato in contado, o a riguardo delle gagliarde forze che vi
, che inanzi al giorno a filare o a tessere si lieva, dal sonno si
piacevole. buonarroti il giovane, i-220: o un santambarco d'un contadinèllo. fagiuoli
cui si estendeva il dominio di un comune o di una repubblica medievale. fava
di questo ha comunemente fama da tutti o dalla maggiore parte de'nostri cittadini.
lor cose e cercarono l'altrui o almeno il lor contado, quasi l'ira
incontrano nel contado: plumbee, talora, o color cuoio, come l'incarnato degli
/... onde ogni corpo / o cadeva o languiva; / e la
.. onde ogni corpo / o cadeva o languiva; / e la semente /
basta una persona sola nella famiglia, o nella casa, per provocare l'ostracismo.
una persona sana per contatto diretto o indiretto (attraverso materiali inquinati, insetti,
, da un costume, da una dottrina o dall'esempio, dal pensiero, dall'
compagnia di una persona su un'altra (o su un gruppo, una classe,
contagio degli esempi rei, delle molli o sprezzanti parole, è nulla. giusti,
davide fece con qualche senso di iattanza o di audacia annoverare... il
lo altro senza dissipazione dell'uno, o dell'altro, o di amendue.
dissipazione dell'uno, o dell'altro, o di amendue. e due corpi insieme
(491): la mortalità, epidemica o contagiosa, scemando di giorno in giorno
giusti, 2-34: se un consiglier civile o criminale / sbadiglierà sedendo in tribunale,
che porte / augurio tristo di mina o morte. c. gozzi, 4-324:
165-10: e s'ella va da sera o da mattina / fuor di sua casa
cibi, / né lascia che ne gusti o ne delibi. caro, 3-69:
: egli è ben ver che se saturno o marte / a lei s'accosta con
il morir mio. -sotterra t'aspetto / o re de're! prati, i-229
, i-229: se il tuo raggio [o luna] inerte scorre / sovra il
cioè che la cosa dell'uomo infermo stato o morto di tale infermità, tocca da
. figur. influire dannosamente, con idee o atteggiamenti, su un'altra persona:
il pudore d'una persona con atti o parole; macchiare l'onore, la memoria
del talento, dello spirito, della attività o della fedeltà incorrotta in ogni tempo verso
pace coll'arcivescovo, per alcuna preghiera o promessa di vantaggio che fatta fosse, non
mistura essere infetta. forteguerri, iii-81: o giove, adesso è il tempo certamente
noi desta / tromba alla pugna, o popolar discordia, /... /
.. / se il giorno nasce, o se alla notte cede / metà dell'
amata (che si uccide come epicaste o locaste) su quella dei due figli di
uno d'essi, solo uno, cieco o ucciso, che per il senso del
sia guadagno / tessermi stato un giorno o dua compagno; / di che contaminato anco
guarini, 58: qualunque / donna o donzella abbia la fè d'amore, /
, / come che sia, contaminata o rotta, / s'altri per lei non
irremissibilmente condannata. boccalini, i-332: o accecato da infelice pazzia o contaminato da
i-332: o accecato da infelice pazzia o contaminato da malignità di animo male inclinato
tosto svellere tutto quel campo di biade o purificarlo col fuoco; se questo rito
latini nativi, per la maggior parte, o erano di già contaminati nello stile e
contaminati nello stile e nella lingua, o affettavano una maniera di scrivere stranamente bizzarra
infinita misericordia. tasso, n-ii-138: o sia timore o dolore, poco rileva;
tasso, n-ii-138: o sia timore o dolore, poco rileva; basta ch'
recata all'onore di una persona (o di un popolo); corruzione, vergogna
: è quella contaminazione, che più o meno dallo stare traila moltitudine involti si
della manìa. 4. fusione (o giustapposizione) di elementi disparati, provenienti
di elementi disparati, provenienti da tradizioni o da stili diversi, nella composizione di
, nella composizione di un'opera artistica o letteraria (e anche di diverse versioni di
e anche di diverse versioni di miti o di eventi storici, in un racconto unico
canzoni di stile alquanto rettoria), o piuttosto chiesastico e gesuitico, ma di spiriti
poeta recanatese. serra, ii-25: o m'inganno, o ci troviamo innanzi
serra, ii-25: o m'inganno, o ci troviamo innanzi alla contaminazione di due
. 5. ling. incrocio o fusione di due forme o costrutti in
ling. incrocio o fusione di due forme o costrutti in una stessa forma o costrutto
forme o costrutti in una stessa forma o costrutto. = voce dotta, lat
, lorda, insozza. o. rucellai, 2-4-13-327: né più né
spesso, semplicemente contante, sm. o contanti, sm. plur.):
solo i danari contanti fuori della città o portati con esso loro o per lettere
fuori della città o portati con esso loro o per lettere rimessi. boccalini, i-41
'n dito anella avean per aventura, / o ne le borse o nel giubbon contanti
aventura, / o ne le borse o nel giubbon contanti; / e per guardargli
: in moneta effettiva, con pagamento o riscossione pronta, immediata, non differita
oro, i quali v'avremmo mandati o per cambio, o per contanti, se
v'avremmo mandati o per cambio, o per contanti, se avessono trovato per
contanti, / il non pagar per truffa o carestia, / facea fallire ogni giorno
673: quanto ai bellartini, o studenti dell'accademia, erano una nidiata
/ non si tien conto d'abbaco o di taglia, / ma ognun di contanti
/ che credo certo sian da sette o otto. monti, x-3-198: contale
nessuno avesse aperto bocca -un quintale, o un quintale e venticinque [di pesce
, carattere fiero, avevano vanamente consunto o corrotto, svaporando dopo le prime prove precoci
sue funzioni per mezzo della stampa quotidiana o periodica, e conta valenti e modesti
e modesti scrittori. pascoli, 1500: o sorellina, io sono pien di gloria
l'avrei veduta al mio ritorno, / o sorellina, non sarei partito! /
sorellina, non sarei partito! / o sorellina, non sarei fuggito! pirandello,
7. valutare per un dato numero o valore, per un prezzo determinato.
scudi, se ne volete tante gioie o lavori d'oro, che montassero a questa
che è vetriato e maiolicato per di dentro o per di fuora, non si conti
le tue lettere contassoro che tu comperassi o vendessi alcuna mercatanzia per fame tuo utile
l'arbitro di un incontro di pugilato o di lotta compie, scandendo a voce
10. assol. ripetere, a voce o mentalmente, la serie naturale dei numeri
1483: abbia buon garbo il narratore o piccolo, / pur che ascoltar si
(anche con una proposizione oggettiva, o con l'infinito retto da di).
io avevo domandato che mi s'ascrivesse o al reggimento di udide, perché contavo,
'senza contare che * avverti, o lettore, che non è modo di dire
uno per uno i cespugli di lìllatro o di ginepro che scappan su a ogni
'contata \ riscontro del numero approssimativo o della quantità di checchessia, fatto contando
di checchessia, fatto contando le parti o le cose onde si compone. così per
cima di ciascuno di questi era un fiocco o ammassamento di fiori, contati ne'primi
cui si conta il numero di movimenti o di operazioni di una macchina o il
movimenti o di operazioni di una macchina o il numero di oggetti che passano attraverso
il numero di oggetti che passano attraverso o davanti a esso. boccardo, 1-576
una grande importanza i * contatori meccanici 'o 4 automatici ', congegni destinati a
candela elettrica davanti all'altare di questo o di quel santo. pratolini, 9-54
(quindi la presenza in un determinato luogo o ambiente) di particelle ionizzanti [contatore
a contatto, a smorzar l'uno o l'altro, ma non già lo spenge
orrenda e quasi insuperabile, tesser madre o sorella di antonio, con l'obbligo,
assiduità, consuetudine, pratica con una o più persone; occasione in cui si
con una persona. -prendere contatto (o contatti): iniziare relazioni, rapporti.
89: sul principio del contatto il moto o impeto del percuziente è tutto vivo.
. insieme degli elementi conduttori che stabiliscono o interrompono la continuità di un circuito elettrico
. geom. l'essere tangenti di curva o di superficie; il punto in cui
superficie; il punto in cui due curve o superfici sono tangenti. -angolo di contatto
: due cerchi che si tocchino dentro o fuori, averanno il loro contatto in un
co mando elettromagnetico, pneumatico o mecca nico, che serve
e in origine designava un dignitario di corte o un funzionario militare del tardo impero romano
pascoli, 799: avanti dunque, o conte, / principe, duca, esci
l'origine de'conti del palazzo, o sia del sacro palazzo, s'abbia
successivamente, organizzazione politica autonoma, semindipendente o indipendente, il cui capo aveva il
lui, senza affrontare le sue buone o cattive ragioni, gli rispose placidamente che gli
della mano quanto mi costerebbero quei dieci o dodici giorni di viaggio; quanto,
a conteggiare in scudi e marenghi, o marenghini, come dicevano. 3
, quando la società è finita, o pure quando il conteggio riguarda l'interesse
cipiglio, e voi non lo udite, o banchiere, tra il vostro invisibile e
ho io demeritato il tuo amore, o il tuo cuore si va cangiando per
ma egli deve ritornare in questa casa o tu saresti obbligato a voltargli le spalle
il pugno, / gridando: « o figlio di puttana, indegno! » /
, x-3-286: dove te lascio, o saggio / difficile contegno; / che
. croce, ii-8-78: ripetono parole altrui o dicono parole a caso per darsi contegno
e saputi, per far mostra di entusiasmo o di disdegno. cicognani, 3-252:
superbe, ma severe, / contegnose o sorridenti, / apparir sempre innocenti /
, di sussiego; scostante. o. rucellai, 5-31: figure vagamente disposte
sia verso la pratica che verso la teoria o la fantasia e che anzi sarebbe giusto
erbe e massimamente quella che uscisse da nevi o fonti gelate, che così si contempera
i frumenti fossero nati in luoghi bassi, o in piani, o in luoghi molto
in luoghi bassi, o in piani, o in luoghi molto grassi,..
grassi,... allora i granai o conserve loro debbano esser volte in verso
, i buchi degli spiragli, o turando o sturando nel modo quasi istesso che
buchi degli spiragli, o turando o sturando nel modo quasi istesso che si
una qualità con l'altra, presenze o proprietà fra di loro distinte o discordanti)
presenze o proprietà fra di loro distinte o discordanti). biringuccio, i-105:
. del papa, 1-2-238: quella dolce o glutinosa umidità... per mezzo
, diverse specie di consonanze, più o meno perfette, secondo la varia porzione
, assai più degna della predetta contemplazione o scienzia. de sanctis, lett. it
cosa che susciti am mirazione o meraviglia (e denota un'intensa
bellezze di voi altre donne che poco o niente della commedia si cureranno. castiglione
ordigno, il quale porta la immagine o il quadro di che che sia, e
ai soldati, pensate, disse, o compagni, a mostrar qui l'usato valore
, che fino allora tutto avea speso o solitario contemplando, o, se messosi
tutto avea speso o solitario contemplando, o, se messosi in pubblico, predicando e
è necessariamente piantata in falso; poiché, o c'è supposto tacitamente che non ci
tacitamente che non ci sia un'altra vita o, ammettendola, almeno come possibile,
chi delibererà sull'azione da farsi o no; ma attribuirgli questo solo intento,
. contemplativo, agg. che concerne o esprime la contemplazione della natura, del
, ed altre simili, che speculative o contemplative son chiamate. bruno, 3-124
di chi si appaga della sola visione o considerazione). leone ebreo, 176
: chi vive assorto nella contemplazione mistica o intellettuale di dio e dell'assoluto.
l'una delle tre vite: cioè, o a la vita contemplativa, o attiva
, o a la vita contemplativa, o attiva, o voluttuosa. se noi siamo
la vita contemplativa, o attiva, o voluttuosa. se noi siamo fatti inchienevoli
instruirsi, mentre sape ano che instrutti o no, e per l'ordine in cui
intensa concentrazione dell'intelletto su un problema o una verità filosofica o religiosa; considerazione
su un problema o una verità filosofica o religiosa; considerazione di una questione o
o religiosa; considerazione di una questione o di un'affermazione filosofica o scientifica;
una questione o di un'affermazione filosofica o scientifica; profonda meditazione (soprattutto intorno
; rapimento della mente nella considerazione o nella visione mistica di dio; disposizione,
eccellentissima dilezione che non paté alcuna intermissione o vero difetto, cioè vera feli- citade
e pura bestiale, e la mente o ragione non ha luogo alcuno ancora ne
filosofare, ben diverso da quella o astratta o mitologica contemplazione, è giudicare,
ben diverso da quella o astratta o mitologica contemplazione, è giudicare, ossia
concetto semplice e popolare uscì la contemplazione o visione, detta la « commedia »
dio: il « mistero dell'anima » o la « commedia dell'anima ».
, assai più degna della predetta contemplazione o scienzia. peregrini, xxiv-187: questa
quanto è possibile, nel tempo medesimo, o quasi contemporaneamente. piazzi, 1-224:
congiuntamente, insieme, nella stessa circostanza o situazione. rosmini, xxiii-179: questa
di ciò che accade nello stesso tempo o di chi appartiene alla stessa età storica;
la mente dello spettatore al tempo antecedente o susseguente all'azione rappresentata! 2
per lo più con riferimento a parti o fazioni). tasso, 12-102:
in una disputa, in una sentenza o contesa giudiziaria, in un dibattito politico
porre niso tra i contendenti nell'arco o tra quelli nella corsa: preferì quest'
i-468: a tuo favor contende o veglia / il ministro di temi. colletta
a fascio bisogni e desidérii, con preghi o minacce, e pianto ed ira,
contendevano sopra ima clausola della risposta o della duplica. carducci, i-848: di
. (anche con la particella pronom. o recipr.). contrastare, fare
fa chi con tra al ciel pugna o contende: / tempo è già da
, / se n'aveste sol questa o quella parte. / confusi, mentre l'
politica, contrastare per ragioni di potere o di supremazia; combattere con le armi
prendi, / dimmi, gli disse, o cavalier chi sei? / di'per
vinca il vero, / con vergilio, o con lui, ch'a mano a
campi su 'l vento un coro di vendemmiatrici o di mietitori, secondo la stagione,
impedire che un certo effetto si produca o che un fatto avvenga. ecclesiaste volgar
), / sospir, che pace o triegua mai non hanno: / guerreggian dentro
. letter. resistere (metalli, marmi o altra materia). ariosto,
diverso alla natura / del marmo, o d'altro ch'ai ferro contende; /
per finché riabbia se stesso, allargato o ristretto fra'termini della sua giusta misura,
tr. contrastare, disputare (con atti o parole, argomenti, ragionamenti);
so s'io mi starò semmana o mese, / o sse le vie mi
starò semmana o mese, / o sse le vie mi saranno contese: /
tende / non mar, non poggio o fiume, / ma solo amor
disputarsi una cosa, fare a gara o litigare per averla. -anche al figur.
combattuto, travagliato, agitato da pensieri o sentimenti o desideri per lo più tra
travagliato, agitato da pensieri o sentimenti o desideri per lo più tra loro contrastanti.
che sol misura / quanto l'oro o 'l dominio oltre si stenda, / e
/ che di beltà teco contenda, o diva? panzini, i-122: gli stenti
vace, con tono adirato o vibrante. quintiliano volgar. [crusca
è interpretata non pausabile, cioè senza posa o contendi trice. pallavicino, 3-16:
2. sm. ciò che contiene o in cui è contenuta ima cosa;
due maniere di contenenza: ciò sono, o come di cosa contenuta distinta dal contenente
qual'è l'acqua nel vaso, o come di cosa che abbia qualche identità col
maniere di contenenza: ciò sono, o come di cosa contenuta distinta dal contenente
, qual è l'acqua nel vaso, o come di cosa che abbia qualche identità
29: s'ella sarà figliuola di duca o di marchese o d'alcuno altro simile
ella sarà figliuola di duca o di marchese o d'alcuno altro simile barone, porrà
, sostanze, corpi e simili o anche a persone che risiedono più o meno
o anche a persone che risiedono più o meno stabilmente in una casa, in
moglie e 'l marito, gli due o tre fratelli, o il padre e il
, gli due o tre fratelli, o il padre e il figliuolo, o così
, o il padre e il figliuolo, o così fattamente ne contenieno. biringuccio,
: con un fuoco di otto ore o dieci si fonde e si purga [la
garzoni, 1-308: la matrice, o valva, overo utero della donna..
... fatto di una palla o caraffa di vetro, con un sottilissimo collo
e per lo più destinati agli ergastoli o alle forche? nievo, 1-84: accortasi
comprendere, accogliere in un determinato spazio o misura (anche con riferimento allo spazio
misura (anche con riferimento allo spazio o alla misura stessa); essere composto,
in un punto di consi fare, o comprendere, o contenere angolo una coll'
punto di consi fare, o comprendere, o contenere angolo una coll'altra in quel
ma per andare; che altro rimedio o sollievo al dolore non ho saputo ritrovar mai
pensiero, un dipinto, ecc., o anche le idee, le dottrine,
qual per vizio sia del dicitore / o ver de la sentenza, com s'avene
tenere sotto controllo, sorvegliare (una o più persone, una popolazione, un popolo
e dell'altro, contrari di stile o di scopo; e poiché gli eletti si
, i-225: la forza vostra [o dio] contiene e conturba il mare
. mantenere, fare in modo che qualcuno o qualcosa si conservi nel proprio stato.
de carne, tu nascisti, / o umanato amor, che ne salvasse;
s. caterina da siena, i-113: o carissime suore e figliuole e tutte quante
spada al fianco. castiglione, 373: o dea, tu che conosci lo intrinseco
. -ant.: tenere una condotta o un contegno, grave e serio.
novizio, dubiterai della maniera di contenerti o di pensare, appigliarti sempre al contrario
figur. leonardo, 7-i-22: o tu, poeta, che ti fai ancora
perdi la facilità di usarla; e diventi o povero e contennendo o, per fuggire
; e diventi o povero e contennendo o, per fuggire la povertà, rapace e
recati in copia panni e tele, lani o lini, lavorìi di ferro non contennendi
de le cose utili si chiama ambizione o vero cupidità; il temperamento di quello si
il temperamento di quello si chiama contentamento o vero satisfazione del necessario, ed è
suo desiderio o soddisfacendo i suoi bisogni, le sue
imperadore? pulci, 1-42: « o gentil cavaliere, / per lo tuo iddio
mia ». sannazaro, 8-132: o terra, tu che puoi, terra,
che gli procurassero un posto di professore o di cassiere, tanto da vivere signorilmente
dante, inf., 11-92: o sol che sani ogni vista turbata,
: non permettano di fare alcuna cosa o vero lavorìo,... se prima
aspirazioni. maestro alberto, 65: o ben avventurosa prima etade, / che
comparisca dinanzi come sta in bottega: o che si vesta bene, o che
bottega: o che si vesta bene, o che si contenti di stare nella sua
ci possa rendere meno infelici per tre o quattro altri secoli. manzoni, pr.
de le cose utili si chiama ambizione o vero cupidità; il temperamento di quello
il temperamento di quello si chiama contentamento o vero satisfazione del necessario, ed è
ingegno si contenta più tosto di cascar o mancar degnamente e nell'alte imprese, dove
gli atteggiamenti. -contentarsi di poco o del poco: limitare le proprie necessità
vii-1016: piuttosto che restar qui, o venir fuori senza il mio abito,
r. bracci, 2-144: o che domin sarà mai! e'non vi
6-1-22: il palazzo dell'oro, o dei pescicani che fusse, era là
estetica. -essere di facile, grande o difficile contentatura: contentarsi facilmente o difficilmente
grande o difficile contentatura: contentarsi facilmente o difficilmente. firenzuola, 575: s'
, come farò io da lei, o che mi faccia questo favore, o che
, o che mi faccia questo favore, o che no. salvini, 41-54:
cantano; e quanto è maggiore il diletto o la contentezza, tanto più lena e
v.]: la * contentezza 'o il 'contento 'è quello stato
prova l'animo quando più non desidera o quando ha già ottenuto quello che desiderava;
gioia, felicità, soddisfazione da qualcuno o da qualcosa. nievo, 88:
contentino, sm. ciò che il mercante o il bottegaio dà per giunta. -per
ciò che si dà oltre la promessa o il convenuto (per lo più
2. piccolo compenso, dono o soddisfazione che si dà a qualcuno per
dà a qualcuno per non deluderlo completamente o per conservarselo amico, favorevole. -
tradizionali: il contentino per esempio, o il ballo del moccolo.
aspirazioni, piaceri soddisfatti, per dubbi o problemi risolti, o per la volontà rassegnata
, per dubbi o problemi risolti, o per la volontà rassegnata a una determinata
la volontà rassegnata a una determinata condizione o stato); lieto, allegro (
lo più accompagnato dalle prep. di o a che reggono la parola esprimente ciò
reggono la parola esprimente ciò di cui o per cui ci si contenta). -anche
). -essere, stare contento a o di qualcosa o di qualcuno: esserne
, stare contento a o di qualcosa o di qualcuno: esserne soddisfatto, contentarsene
tenersene pago; limitare i propri desideri o aspirazioni a un determinato oggetto.
poi d'aveme poca cura, / o sì o no che ne fusse contenta.
d'aveme poca cura, / o sì o no che ne fusse contenta. lorenzo
plurali,... ne volevano tre o quattro. pindemonte, 183: cento
umilissimo per li lati campi senza lesione o pur timore di pericolo alcuno. fed.
lunghezza contenti, senza avervi alcuna larghezza o profondità. leopardi, 23-114: o greggia
larghezza o profondità. leopardi, 23-114: o greggia mia che posi, oh te
578: al giogo inchinandoti contento [o pio bove] / l'agil opra de
desiderato *. tansillo, ix-621: o beati coloro, / che la felice
panni. -essere contento a o di fare una cosa o che una
-essere contento a o di fare una cosa o che una cosa si faccia: aderire
favella più che a noi vicina sia o ancora più naturale e propria, che la
, 5-5: dunque lo starne o 'l girne i'son contento / che dal
tenta questa corte, / alfa ed o è di quanta scrittura / mi legge
di quanta scrittura / mi legge amore o lievemente o forte. boiardo, canz.
scrittura / mi legge amore o lievemente o forte. boiardo, canz.,
: i'potrei anzi... / o veder far misera vit'a'frieri,
far misera vit'a'frieri, / o far la pancia di messer min pieri,
la pancia di messer min pieri, / o star contenti ad un piè di gallina
contenti come pasque. -contento io o me, tu o te, contento tutto
-contento io o me, tu o te, contento tutto il mondo;
interessi ma non ha danneggiato nessuno; o la disapprovazione per un atteggiamento egoistico che
-sei, è, sono contenti ora o adesso oppure sarà, saranno contenti ora
io rimanevami di perdere l'altra metà, o di comprare con essa l'indipendenza della
esser mio frale, / qualche bene o contento / avrà fors'altri; a me
ai desideri o bisogni stessi, a stati d'animo o
o bisogni stessi, a stati d'animo o mentali, curiosità intellettuali, ecc.
. 3. ciò che è cagione o principio di contentezza, di gioia (
giunger con quel carico se non al cataio o a samarcanda certo più in là di
dante, inf., 2-77: o donna di virtù, sola per cui /
, del contenuto, sia per l'incompiuta o approssimata elaborazione formale, sia per
in effetto non pone nessuna determinazione contenutistica o astratta, perché significa semplicemente l'espressione
, politici, filosofici, scientifici, o, magari, di eccitamento e di commozione
, accolto, posto in un recipiente o in un dato luogo; compreso in
compreso in un determinato spazio, misura o sostanza. dante, par.
a'sali acri ed irritativi contenuti nella linfa o nel siero. algarotti, 1-146:
comunità, al significato di un vocabolo o di un pensiero). francesco da
nella filosofia naturale, ad apprenderla, o antichi nell'insegnarla. leopardi, 915:
che non manifesta facilmente i propri pensieri o sentimenti o stati d'animo, riservato
facilmente i propri pensieri o sentimenti o stati d'animo, riservato (il carattere
carattere, l'indole di una persona o la persona stessa). moniglia,
è contenuto in un determinato spazio o luogo (recipiente, pacco,
o il contenuto per lo continente. bruno,
di una lettera, di un discorso o di una determinata disciplina; materia grezza
compiuta espressione artistica di un componimento letterario o di un'opera pittorica, musicale,
e di contenuto: l'analisi mi dimostra o mi aiuta a capire se tra forma
forma e contenuto c'è adesione completa o se esistono screpolature, mascherature, ecc.
di un artista non consiste in dati naturali o storici estrinseci, ma nella fisionomia che
il complesso dei fatti che la costituiscono o la riempiono in un determinato momento.
il contendere; contesa, controversia pubblica o privata, disputa (anche per nobili
); polemica letteraria, questione dottrinaria o teologica. galliziani, v-i 11-30
la discordia ch'è intra due parti, o intra due dettatori, sì come l'
s. bernardino da siena, 154: o roma, come se'capitata male!
lingua. ella è generatrice di contumelie. o patrimonio, come se'disfatto! ella
generato contenzioni fra città e città. o lombardia, quanti ne son morti per
per sapere se la anima era immortale o no. machiavelli, 580: la virtù
tal suol essere comunemente fra gli uomini o contrarietà d'interessi, o istinto di contenzione
gli uomini o contrarietà d'interessi, o istinto di contenzione. algarotti, 1-289
contenzione investigare che principii, cresci- menti o fini in sé abbia ciascuno amore. baldi
senza sforzo, che è causa o effetto di tensione. non sarebbe dunque improprio
contenere, il comprimere (l'ernia o altri organi). - contenzione delle
, e non poter uno avere il titolo o 'l nome di santo.
in tutte le cose, spiacevole, riottoso o contenzioso e difficile. segneri, i-37
pensiero, un punto di una teoria o di una dottrina, ecc.).
che concerne una controversia giuridica fra due o più soggetti. -in senso più specifico:
che concerne una controversia giuridica fra due o più soggetti quando, nel diritto internazionale
che ha il proprio limite, termine o confine, comune con altro,
confinante, che ha lo stesso termine o limite. torricelli, 161:
, xxx-i- 153: spirin pure o da l'orto o d'altra parte /
153: spirin pure o da l'orto o d'altra parte / più contermina a
terra, che è nato nello stesso paese o regione; compaesano, connazionale.
. il contendere, disputa a parole o a fatti, contrasto; dissenso,
discussione, polemica letteraria, questione dottrinaria o culturale; controversia pubblica o privata;
questione dottrinaria o culturale; controversia pubblica o privata; lite, alterco.
una parola, e decise coi pugni, o con le coltellate. settembrini, 1-113
stato eran gli stessi; erano, più o meno ferventi, le stesse contese.
/ senza frutto sperar di tua contesa / o saper la ragion per cui combatti.
vi sarebbe montato, e senza contesa o difesa, di salto fu menato prigione
menato prigione. boccaccio, vii-217 [o m. frescobaldi, ix-30]:
questi effetti operarsi senza avervi contesa? o contesa senza nimicizia? e contesa di
, e di parti prestissime al muoversi, o possentissime all'operare: che in natura
all'operare: che in natura, o sono le spiritose, o niuna.
natura, o sono le spiritose, o niuna. 4. gara di emulazione
emulazione, prova di abilità fra due o più contendenti; gioco fra più persone;
, n-ii-462: -ditemi dunque, o signor annibaie: che cosa è giuoco?
al figur. iacofione, 65-212: o dolce vita mia, non me far star
bandiere in alto; / di viltà o tradimento, che più pesa, / sugli
e grande cadimento, se marchesana, o contessa, o altra di maggiore ordine
cadimento, se marchesana, o contessa, o altra di maggiore ordine femmina, uomo
regina dei condotti, ovvero cacatoi, o del sterco... civillari è
senza rispetto, e fannovisi certe buche o fosse per comodità di votarsi i condotti
per 'contessa di civillari '(o * a civillari '), od anche
'servire alcuna cosa per la contessa 'o 'per la contessa di civillari '
: forse, come dicevo, alcuni atti o di contestabile bellezza o essenzialmente brevi sono
, alcuni atti o di contestabile bellezza o essenzialmente brevi sono più confacenti all'arte
'per opporsi alla profusione delle ricompense o alla dilapidazione del pubblico patrimonio.
il passo del petrarca, 'forse o che spero'. c. gozzi, i-184
32-88: chi v'avrà sì sofistico, o perfidioso, che voglia dar eccezione a
quali non patiscano eccezioni relevanti nella persona o nel detto, bastano per la prova
bastano per la prova concludente del credito o del debito. grandi, 1-3-6:
al figur. michelangelo, i-55: o fussi sol la mie l'irsuta pelle /
contesti d'un solo stame, oltremarino o fistecco; ai più la stagione ha mescolato
traiana], se tu bilanci, o ciascuna parola per sé sola, o tutte
, o ciascuna parola per sé sola, o tutte insieme conteste: niuna levar ne
dei fatti, contenuti in uno scritto o in un discorso (in rapporto con
frase, un vocabolo, dello scritto o del discorso stesso: allo scopo di
. pascoli, i-993: sono comuni o ancipiti le sillabe che noi possiamo accentare
sillabe che noi possiamo accentare fortemente, o pronunziare proclitiche, secondo il loro diverso
proclitiche, secondo il loro diverso significato o secondo il contesto. borgese, 1-410
sì; se erano pari, no. o anche estraeva due parole dal contesto,
simil. l'insieme di più avvenimenti o di più fattori o valori pratici, etici
di più avvenimenti o di più fattori o valori pratici, etici o estetici costituenti
di più fattori o valori pratici, etici o estetici costituenti un tutto organico per lo
in rapporto con un fatto, un valore o un fattore singolo; il complesso,
globbi faccia in guisa d'immenso gomitolo o di smisurato volume, un invoglio,
se, in virtù del contratto stesso o per effetto di atti o intimazioni precedenti
del contratto stesso o per effetto di atti o intimazioni precedenti, è esclusa la tacita
di unire, di connettere più parti o più elementi insieme; l'unione stessa
; l'unione stessa di più parti o più elementi. marino, vii-387:
darsi contezza: conoscere, aver cognizione o notizia certa, aver conoscenza di una
piena coscienza di ciò che si fa o si dice; dare sicura conoscenza,
d'annunzio, v-3-126: gli si affievolì o gli si sfigurò allora nello spirito ossesso
verso il nostro futuro: né abbiamo senso o contezza, quale sarà. 2
. -avere, dare contezza: ricevere o fornire un'informazione, ragguaglio, notizia
ragguaglio, notizia su una persona o su un fatto. bembo, i-323
non che questa persona che lo biasima o loda, è bene o male soddisfatta
che lo biasima o loda, è bene o male soddisfatta di lui. collodi,