basi politiche e sul consenso dei cittadini o come emanazione di un potere bene organizzato
un sistema istituzionale, un'istituzione religiosa o economica o sociale); ordinato secondo
istituzionale, un'istituzione religiosa o economica o sociale); ordinato secondo precisi princìpi
, 7-iv-315 truovansi ancora semi della nascente o pure della già stabilita libertà in ferrara
. bibbia volgar., v-779: o fanciulli che siete nati nel mio ventre
scannelli, 19: nell'altra cuppola o cavità detta di s. giovanni pare
12. fis. l'entità assoluta o relativa delle variazioni di una grandezza fisica
legge della natura); scelto preventivamente o descritto nei caratteri e nelle modalità che
come imperativo e perentorio (il tempo o il termine per compiere validamente un atto
e che qui si sarìa preso partito / o di condurmi in carrozza o in seggetta
preso partito / o di condurmi in carrozza o in seggetta / e che sarebbe o
o in seggetta / e che sarebbe o l'una o l'altra a casa /
seggetta / e che sarebbe o l'una o l'altra a casa / venuta all'ora
faranno alle proprie vigne possano supplire comparandolo o quo- modocumque avendolo fine alla summa preditta
casa stabilito. -determinato da dio o dalla natura o dal destino. dante
-determinato da dio o dalla natura o dal destino. dante, par.
aver sito, / se non come tristizia o sete o fame, / ché
se non come tristizia o sete o fame, / ché per eterna legge è
è stabilito: / vincitor, morto o bandito. 2. istituito (un
non è posta... nell'esservi o il non esservi delle leggi stabilite,
3. pattuito, accettato fra due o più parti contraenti, convenuto, stipulato
che 'l venditor, checch'ei traffichi o merchi, / a cui, comprando non
riconosciuto (una qualità); accertato o risolto in seguito a indagine, a
posizione sociale, economica, professionale sicura o una fama indiscussa. metastasio, 1-iii-46
all'aperto le cimature del loro ingegno o qualche miseria della lor gioventù o della vecchiezza
ingegno o qualche miseria della lor gioventù o della vecchiezza. -sostenuto economicamente e
sono talmente stabilito in bologna che, o per noia o per desiderio di rivedere i
in bologna che, o per noia o per desiderio di rivedere i miei o per
noia o per desiderio di rivedere i miei o per nostalgia ec., non possa
che istituisce un uso, un'istituzione politica o religiosa; fondatore. m.
muraria: è il fine intonacato superficiale o scialbo che si sovrapone al rinzaffo. abitare
stabilizzare, tr. rendere stabile una struttura o co stante nel tempo un
bile una sostanza con l'aggiunta di stabilizzatori o per mezzo di opportuni trattamenti.
una pettinatura portino il tuo nome; o una nuova sottospecie di cani, se
2. contenere le oscillazioni di un prezzo o di un parametro economico entro limiti ristretti
come consueto e costante della propria personalità o esperienza. moravia, 24-14: una
di stabilità. -in partic.: dispositivo o apparecchio che ha la funzione di rendere
spontanea del mercato (stabilizzatore automatico) o variazione di una situazione decisa con intervento
di una situazione decisa con intervento legislativo o provvedimento amministrativo (stabilizzatore non automatico)
. d'altra parte, gli 'stabilizzatori'economici o 'contrappesi del risparmio', sin qui adottati
nave. - stabilizzatore inerziale-, piattaforma o assetto invariato rispetto alle stelle fisse che
definita e stabile di una situazione sociale o economica o di un sistema di rapporti
stabile di una situazione sociale o economica o di un sistema di rapporti e di
propria esperienza esistenziale. 3. su fondamenta o con strutture stabili. moravia, 24-135
moto e poi collocandole sopra un fermo appoggio o di ben fondate torri o di robustissime
fermo appoggio o di ben fondate torri o di robustissime montagne. parini, 779:
il governo. i vari accorgimenti chimici o meccanici, che in definitiva mi- senza
che s'avvien con marte il dispietato / o col grave ed orribile 1780)
, 6-ii-607: stabilmen stalle o recinti (il bestiame); che vive
qualunque oasi, sia essa provinciale, regionale o nazionale. cerimonie tutte con le quali
piume, / altrui consiglia o non salire in sella / o di rigido
altrui consiglia o non salire in sella / o di rigido feltro vano stallazzi.
drò mai per boschi sasso o tabula / ch'io non vi scriva «
che piangane / qualunque altro pastor vi pasce o stabula. parini, 606:
le controversie, punisca le infrazioni de'patti o delle ed è ovvio, rispetto
pesci (in partic. le anguille) o i mollucastello. moravia, 23-90:
sabbie del deserto come sulschi in recinti o in vasche. le acque degli oceani
buon rilevo over fregi che faccin rivolte o altri staccamenti. 5. ant
di cui fa parte per operazioni specifiche o di una squadra navale dalla flotta.
stati prima uniti sotto lo stesso sovrano o di una regione dallo stato di cui faceva
), agg. che determina distacco o separazione delle parti di un oggetto o la
distacco o separazione delle parti di un oggetto o la rottura di esso.
, 5-2-236: allora è fatto lo staccaménto o il taglio, quando la forza staccante
il taglio, quando la forza staccante o tagliente è non più che eguale alla
. separare ciò che è unito o aderisce strettamente; rimuovere qualcosa dal luogo
dal luogo in cui è saldamente collocato o, anche, incastrato o infisso o
è saldamente collocato o, anche, incastrato o infisso o dalla superficie a cui aderisce
o, anche, incastrato o infisso o dalla superficie a cui aderisce; svellere,
le mezze bolle e staccarne quell'anima o bolla di dentro. t. gallaccini,
perfettamente. spallanzani, il bestiame smarrito o quello in cui, dopo l'acquisto
: dove si raccolgono i cani vaganti o smarriti. 2. struttura in
67: invitandolo alcuni a zugare a scacchi o tavole, rispose: « non mi
dove asino usi stare ovver cavallo / o mul, perché gli offende assai lor
sf. allevamento del bestiame in stalla o in recinto; permanenza stagionale del bestiame
: basta soltanto lavarle bene con acqua una o due volte al giorno; e nel
al giorno; e nel tempo asciutto, o nella lunga stabulazione per quattro o sei
, o nella lunga stabulazione per quattro o sei ore al giorno porre dei cenci umidi
di molluschi e crostacei in recinti acquatici o in vasche. gazzetta ufficiale [4-iv-1975
venduti, senza quote riservate allo stato o al monte di san giorgio.
sf. roman. cavalla di tre anni o che allatta. premoli [s
(in partic. senza risultare inservibile o danneggiare l'insieme di cui fa parte
staccabilità, sf. l'essere staccabile o soggetto a distacco. = deriv.
oggetto dal posto in cui si trova o della parte da un meccanismo; disgiunzione
baldinucci, 9-xx-174: perché i cerchi o catene, che stretta- mente gli [
, senza di me sulla scarpuccia / o sulla costa san giorgio. -allusivamente
quello che io francamente nego è l'assimigliare o il confondere il romanzo manzoniano con l'
, 10-149: fantasticò ancora per un minuto o due, dimostra corporalmente, come il legno
due, dimostra corporalmente, come il legno o pietra. a mascelle contratte, sul
strafulgenti, bianchi e ostenta disinteresse o disprezzo nei confronti degli al
1-995: tri, delle loro opinioni o necessità; che non mostra aldonne,
emettere una non cura e disprezza, o per valore che senta di avere, o
o per valore che senta di avere, o per grande quantità di vapore dalle froge (
. naturale alterezza, le altrui dicerie o pregiudizi. ojetti, iii-315:
). 2. che rivela o denota irrisione, disprezzo e sfacciata strafusolare
). dimostrare completo disinteresse, beffarda o arrogante indifferenza; infischiarsi. g
toscana si dice verla e in lombardia stragazzina o ragazzola, e da altri falconello e
numero elevato di persone nella stessa occasione o nella stessa azione; massacro, carneficina
: eliminazione violenta di una minoranza etnica o religiosa, di una fazione politica o di
etnica o religiosa, di una fazione politica o di una classe sociale; sterminio.
strage di piazza fontana a milano nel 1969 o la strage della stazione di bologna nel 1980
amministrativi dello stato a loro volta indirizzati o incoraggiati o tollerati da esponenti delle forze
stato a loro volta indirizzati o incoraggiati o tollerati da esponenti delle forze politiche dominanti
elevato di decessi a causa di pestilenze o calamità naturali; mortalità diffusa.
rami in gran copia, per il vento o per la tempesta. tesauro,
, a opera in partic. dell'acqua o del vento. g. bentivoglio,
e rovinando il muro, con maggiore o minore strage. torricelli, ii-3-305: riducendo
bianca / fan dei semplici cor strage o rapina. ghislanzoni, 8-66: le lettere
. -soppressione di una categoria professionale o di un grado militare. ojetti
a vedere nella voce un'origine comune o, almeno, un incrocio tra le
partono da basi diverse quali stragulàre 'distruggere'o strages 'strage'(r. e. w
. w., 8282a e 8282) o, ancora, * extractiàre (v
. 2. strazio di persone o cose, ridotte in pessime condizioni.
; persona ridotta in pessime condizioni fisiche o anche mal vestita. malagoli, 410
fortemente minaccioso. alfieri, 12-54: o tenebrìa di notte, / qual mai da
il ricorso ad atti terroristici, col pericolo o l'effettiva attuazione di stragi, come
politico- giornalistico, che ricorre a stragi o le prevede nella propria azione eversiva.
. sm. e f. chi pratica o favorisce occultamente lo stragismo. m
(il compimento di un atto pubblico o privato); acquisito fuori del procedimento
al modo di compiere un atto giuridico o acquisire una prova). -al figur
. stragónfio, agg. molto o eccessivamente gonfio. tommaseo [s
presenta in misura rilevante un particolare elemento o aspetto. palazzeschi, 9-46: la
che dimostra notevole ed evidente stoltezza o ingenuità. baretti, 3-405: oh
né il benefizio dell'unità della lingua deve o può in tutte le nazioni aspettarsi da
quasi totale (la maggioranza degli uomini o di un gruppo). rebora,
chi fosse venuto dopo lui di emendare o sfuggirne le bizzarrie e le incoerenze,
6. nell'industria cartaria, carta o formato stragrande (anche solo stragrande,
solo stragrande, sf.): foglio o formato di carta di dimensioni superiori al
. coperta, drappo fine con ricami o motivi ornamentali. -per estens.: ampia
stragulato, agg. ant. finemente ricamato o ornato (un drappo, una veste
ant. distogliersi da un determinato pensiero o volontà. s. carlo da
stràino). ant. trainare un carico o un veicolo. - anche assol.
stralavare, tr. lavare a fondo o molte volte, anche fino a usurare
), agg. lavato a fondo o molte volte fino all'usura.
. - per estens.: potare rami o piante. landino [plinio]
farà l'uva un'altra volta al settembre o ottobre matura. fr. serafini,
figur. eliminare un episodio da un'opera o un testo da una raccolta; cassare
; cassare un passo da un articolo o da un'opera letteraria. foscolo,
pericoloso. 3. estrapolare brani o notizie da un testo, per lo più
testo, per lo più per usarli o citarli in un'altra opera. cattaneo
4. disus. sbrigare una situazione o un affare per lo più complicato;
-spiegare, interpretare un testo oscuro o allegorico. b. fioretti, 2-3-192
e liquidare una società esistente fra due o più persone, definendo consensualmente i rapporti
. separare un'entità contabile (una partita o un gruppo omogeneo di partite riguardanti una
omogeneo di partite riguardanti una determinata situazione o rapporto) dal resto del complesso patrimoniale-finanziario
agli accordi. -stralciare uva o agresto dalla vite paterna: ottenere una
dalla vite paterna: ottenere una consistente o una modesta eredità. menzini, 5-106
... per intimazione de'tribunali o de'creditori e stralciali non s'attenti di
, agg. staccato da un ramo o da una pianta. lastri, v-98
lipari. -estrapolato da un libro o da un periodico. monti, iii-305
gestione e di bilancio (una partita o un complesso omogeneo di partite contabili)
fabbricati. 5. allontanato dalla patria o dalla famiglia. gioberti, ii-2:
-in partic.: estrapolazione di un brano o di un argomento da un libro o
o di un argomento da un libro o da un articolo per usarlo o citarlo
un libro o da un articolo per usarlo o citarlo in un altro testo. -in
-in senso concreto: l'elemento selezionato o, in partic., il passo espunto
, in partic., il passo espunto o estrapolato. borsieri, 324: maroncelli
: espunzione di un brano da uno scritto o di alcuni particolari da un racconto.
si eccettuino tutte le divisioni, stralci o accollamenti che si facessero intra compagni o
o accollamenti che si facessero intra compagni o già stati compagni. vieusseux, cix-i-15:
tolto a venezia il dicastero delle finanze o contabilità, doveva pur rimanere un certo numero
delle pratiche pendenti secondo la vecchia organizzazione o procedura, quando si instaura una nuova organizzazione
, quando si instaura una nuova organizzazione o procedura. verbali del consiglio di amministrazione
da un più ampio disegno di legge o programma normativo e nell'ap- provarlo come
strai). letter. freccia da arco o da balestra (e propriamente indica un
scocca, cioè esce, come lo strallo o vero il verettone del balestro. ulloa
per fare disamorare, scagliata da cupido o anche da venere o dagli amorini.
, scagliata da cupido o anche da venere o dagli amorini. latini, i-2369
passato? / sarà morte con falce o amor con strali? » -in
velocità e la linearità di un movimento o del trascorrere del tempo, la prontezza
la prontezza e l'agilità di una persona o di un animale. felice da
» allor gridai; / non valse lutti o lai, / e nullo scudo valse
l'audito strali / e poriam male o ben con loro suono. -causa
. 2. figur. sguardo o espressione della donna amata che suscitano o
o espressione della donna amata che suscitano o ravvivano l'amore. r. roselli
amare che emana dalla bellezza della donna o dall'istinto naturale; causa e fonte
naturale; causa e fonte di innamoramento o anche di seduzione. matteo correggiaio,
18: oimè, lo bel desio, o giovinezza, / o deboletto schermo a
lo bel desio, o giovinezza, / o deboletto schermo a sì gran strale,
deboletto schermo a sì gran strale, / o picciol gusto a sì mortai veneno,
1-373: indarno spendi le saette, o giove, / e 'l mondo invano spaventar
lo strale e nascondere la mano: criticare o calunniare il prossimo in modo subdolo,
senso concreto: il pezzo di stoffa o di altro materiale tagliato obliquamente.
di uomo rachitinoso e con gran bazza o contraffatto nella persona). tozzi,
gli alberi di una nave di uno o più stralli; sostenerli con stralli.
-ponte strallato: ponte di cemento armato o d'acciaio con l'impalcatura rettilinea sostenuta
dal tronco d'albero che sorregge (o anche dalle vele che porta: strallo di
[1905], iv-466: 'straglio o strallo', verbale di 'staggere', voce
di straglio': ciascuna delle vele auriche o triangolari che, alla occorrenza, si attrezzano
a sviluppo verticale che la vincola al terreno o che l'àncora, come nella costruzione
. tose. aristolochia (aristolochia clematitis o rotunda). 0. targioni
1-i-21: fossergli stralòcchi dei maggiori / o nuovi impicci o mangerie legali, / il
stralòcchi dei maggiori / o nuovi impicci o mangerie legali, / il fatto è che
g. b. andreini, cv-191: o come e'mi guata stralòcchio, mi fa
che, riflettendo la luce, brilla o scintilla in modo vistoso. capuana,
ant. e letter. che brilla o rifulge intensamente per la luce che riflette
istralunare / che lei veder mi voglia o favellare. 5. colpire con
7. per estens. apparire stravolto o inebetito; perdere il controllo, smaniare
inferire da uno sbadigliamento di bocca stravvolta o da una stralunatura d'occhio abbiecato.
dall'orbita; che ha un'espressione fissa o smarrita a indicare uno stato d'animo
. -che ha gli occhi estroflessi o orientati in modo innaturale. - in
per estens. che appare inebetito e stranito o che ha un'espressione sconvolta; che
« egli è pazzo in effetto / o spiritato ». manzoni, pr. sp
si nutrono sentimenti di astio, odio o rancore. bernari, 3-253:
esecrare profondamente ciò che rappresenta un vizio o provoca grande fastidio o ripugnanza. tondelli
rappresenta un vizio o provoca grande fastidio o ripugnanza. tondelli, 151: non
perfido, malvagissimo. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: è stramalvagio
e mi fusse fatta qualche stra- macceria o datomi del bastone e simil cosa. piccolomini
sconsiderato. commedia di malfatto, 6: o poveretto me, dove andrò? /
: manto straordinario di cavallo, cane o simile. = comp. dal
acini, lasciati ad appassire sulla pianta o staccati e conservati su stuoie, perdono
timore che la bestia non im- bizzarisca o impenni, il che se avvenisse, essi
mal fra gli altri sporgente, / o per lubrico passo / lungo il cammino
2. per simil. riversarsi o fuoriuscire impetuosamente (una massa d'acqua
., per indicare una condizione atmosferica o una fatica insopportabili. bacchetti, 1-iii-227
. delusione profonda, annientamento di speranze o aspettative. boine, cxxi-iii-1056: tutto
s. bernardino da siena, 2-ii-1134: o cittadino, che tanto se'involto nella
(in partic. nelle espressioni dare o fare stramazzo all'avversario). 8
me o di un canale o nelle pareti di una
me o di un canale o nelle pareti di una vasca: presenta
livello, possa riversarsi in un canale o serbatoio sottostante (bocca a stramazzò).
, strammazzò), sm. saccone o strapunto imbottito di paglia e foglie o
saccone o strapunto imbottito di paglia e foglie o anche panno, spesso ripiegato più volte
non ricevere così dura percossa, con paglia o fieno o altra materia cedente si fanno
così dura percossa, con paglia o fieno o altra materia cedente si fanno stramazzo.
imbottitura di paglia e foglie per cuscini o materassi. di raso cremisino e damasco
. 4. marin. stuoia o fascio di corde ritorte e intrecciate,
le murate delle imbarcazioni ormeggiate in porto o anche, sul ponte delle navi da
. v. j: 'stramazzi': paglietti o stuoie vecchie o fasci di corde
'stramazzi': paglietti o stuoie vecchie o fasci di corde messi sul ponte d'un
cui scorre la gomena quando si caluma o dà fondo. stratico, 1-i-446: 'stramazzo'
posto il suo piumacetto, detto anco stramazzétto o gal- tella nella parte posteriore, dentro
ciascuno la sera distende il suo stramazzino o coperta e vi si corca.
. 2. colpo di spada (o di altra arma da taglio o anche
spada (o di altra arma da taglio o anche di scopa o altro),
arma da taglio o anche di scopa o altro), vibrato di traverso, per
, 1-iv-191: 'stramazzone': colpo di spada o d'altr'arme priamente colpo di
cavallo con tal colpo che, fossesi o la forga o l'averlo colto in sito
colpo che, fossesi o la forga o l'averlo colto in sito mortale, il
spezzate tutte le ritorte... o strambe, che son quelle fune, fatte
'sdramba': è un pugnello di stoppa, o di sfilacciatura di quelle stoie nelle quali
da 'schifo * significante una 'barchetta', o da 'scappare'. baretti, 1-251: dalla
atmosferici, delle variazioni di temperatura o di ripetute pressioni; imbarcarsi (un pezzo
dicesi di una tavola piana di legno o d'altro, che per influenza delle
altro, che per influenza delle intemperie o di pressioni continuate venga a formare una
in poppa (e può avvenire per errore o costituire una manovra di virata).
strambellate. bronzino, 1-154: essere astuto o strac - curato, intriso / o
o strac - curato, intriso / o netto, ben vestito o strambellato /.
, intriso / o netto, ben vestito o strambellato /...!..
poi le varie e tante / disposizioni o strampalate o rie. verga, 8-309:
varie e tante / disposizioni o strampalate o rie. verga, 8-309: non
. -scritto letterario, opera figurativa o tratto stilistico estroso, bizzarro, o
o tratto stilistico estroso, bizzarro, o anche insensatamente stravagante e fuori di ogni
cosiddette esistenzialiste, decorate con stramberie macabre o astratte un po'di gusto goliardico.
di gusto goliardico. 3. situazione o avvenimento insòlito, sconcertante. c.
, strambissimo). che si comporta o si esprime in modo bizzarro, stravagante,
abbagliati ne'frontespizi dal luccicar di tre o quattro metafore; e quanto piùstrambe, tanto
una gamba. -che si è contorto o incurvato per effetto del calore, delfumidità
incurvato per effetto del calore, delfumidità o di ripetute pressioni (un pezzo di
: anche agg. di legno, tavola o simile che per umido, calore od
preso lo sghembo. i sanesi chiamano 'stramba'o 'strambata'l'asse così torta; e
trasferito per figura a dinotare un difetto fisico o morale dell'uomo. pavese, 5-129
, ii-6: lo spasimo... o convulsione... per ferite del
. agli occhi quando si fanno strambosi o immobili. = deriv. da strambo
, agg. e sm. che compone o recita strambotti o, in senso
. che compone o recita strambotti o, in senso generico, brevi poesie di
poesie di carat tere satirico o scherzoso. cardarelli, 827:
m. -chi). che è proprio o si riferisce a uno strambotto; che
più amoroso, ma anche satirico, scherzoso o sentenzioso (anche musicato e cantato)
ci: lo strambotto siciliano o napoletano è costituito da un'ottava a
siciliano, cioè la serie di quattro o più coppie discordi senza finale concorde,
punto di toccare l'organo portabile? o quell'asprezza primaverile che invigoriva una frottola
costì. 3. discorso o frase sconclusionata, spezzettata, senza capo
coloro colle fonde uno fascio di scope o di pruni o di strame per segno ponieno
uno fascio di scope o di pruni o di strame per segno ponieno. m.
che mugli, mugli tu per fame / o per freddo, vacchina dello stento?
di rinnovare i terreni stanchi colla vanga o di seminarli a strame. -in
. n. franco, 7-379: o filena, già che il giorno s'avvicina
. la parte peggiore, più vile (o considerata tale) della società, di
farne scempio (anche in espressioni iperb. o enfatiche). bacchelli, 2-xxiii-529
stramentire, intr. (straménto o stramentisco, stramentisci). mentire spudoratamente
boia. 2. volutamente trasandato o poco curato nell'aspetsinia. bacchelli,
spinose euforbie, gravide di latte to o nell'abbigliamento per anticonformismo o come maligno
latte to o nell'abbigliamento per anticonformismo o come maligno, e le palme da
fastuosa. 2. figur. interpretazione o insinuazione velenosa. cassieri, 125:
, incoerente, anche assurdo e insensato o fuori luogo; in contrasto con altri aspetti
tr. ant. e letter. allontanare o separare emotivamente da un oggetto di attenzione
fortuna l'ha potuto tare, / o qual forza o destino o qual consiglio /
potuto tare, / o qual forza o destino o qual consiglio / l'abbia potuto
, / o qual forza o destino o qual consiglio / l'abbia potuto mai
. morto di spavento (con valore enfatico o iperb.). bernari,
. - in senso concreto: azione o affermazione o anche opera letteraria strampalata,
in senso concreto: azione o affermazione o anche opera letteraria strampalata, bizzarra,
, sf. ant. strampaleria; discorso o concetto strampalato. magalotti,
strampalato. -in senso concreto: azione o affermazione o anche elemento letterario o architettonico
-in senso concreto: azione o affermazione o anche elemento letterario o architettonico strampalato,
azione o affermazione o anche elemento letterario o architettonico strampalato, insensato, disarmonico,
uno scritto, un modo di parlare o, anche, un fatto, una
poi le varie e tante / disposizioni o strampalate o rie. carrer, 2-643
le varie e tante / disposizioni o strampalate o rie. carrer, 2-643: quante
. 2. che ha atteggiamenti o un modo di vita che si discostano
alcuni pensano a un incr. di strambo o strano con impalato (v.)
senso concreto: comportamento bizzarro, eccentrico o anche fuori luogo, inopportuno, insensato
del comune, incoerente con la situazione o le circostanze; insolitamente; bizzarramente;
particella pronom. separarsi da un gruppo o da un partito; appartarsi. lapo
voglioso si giva vagando / per vedere o sentir qualche fanciulla, / or qua or
ottimo, i-28: non solo lo diavolo o il peccato tormenta per martirio di fuori
essere strano, insolito, fuori del comune o della norma; carattere singolare o anche
comune o della norma; carattere singolare o anche stravagante di un oggetto, di
di tanta non so se io dica o stranièzza o sterminatezza che né pur la medesima
non so se io dica o stranièzza o sterminatezza che né pur la medesima onnipotenza
stranezza. -ornamento, elemento architettonico o decorativo, parte di un'opera letteraria
, discorso, pensiero bizzarro, strano o anche incongruo e capriccioso; stramberia,
aggressione esercitato nei confronti di una persona o di una comunità; angheria, maltrattamento
di victuarie. landò, 33: o veneranda imagine, io ti prego per le
: alcuni rifiutavano i prieghi, o per vergogna o per paura. altri,
i prieghi, o per vergogna o per paura. altri, ramaricandosi sé o
o per paura. altri, ramaricandosi sé o i suoi essere stati battuti, con
d'accordo. 6. avversità o variabilità delle condizioni meteorologiche. giulio dati
, 1-152: non t'appestar più stranfiotti o can zoni, / o
o can zoni, / o nencina, o nenciuzza, o nenciarella.
zoni, / o nencina, o nenciuzza, o nenciarella. gli ingannati.
, / o nencina, o nenciuzza, o nenciarella. gli ingannati. xxv-1-333
. v.]: 'strangalidi': globetti o durezze che si formano in varie parti
stringendo intorno al collo le mani o un laccio, fino anche a provocare la
: asfissia dipendente da strangolamento per laccio o per qualunque altra cosa che esternamente stringa
irruzioni in anticamera; martellate in capo o strangolamento a mano, o mediante appropriata
in capo o strangolamento a mano, o mediante appropriata cordicella. jovine, 2-248:
che patiscono mal di madre e strangolamenti o suffogazioni. 2. figur. abbattimento
, eliminazione (di un sistema politico o culturale). marinetti, 2-i-439:
del campo visivo in una prospettiva naturale o artificiale. milizia, iii-60: questa
sm. invar. gnocchetto di forma più o meno al
lungata, di pasta (o, eccezionalmente, di patate) con
(stràngolo). soffocare una persona (o anche un animale) stringendole il collo
. -in espressioni enfatiche di imprecazione o di minaccia. c. gozzi,
a chi si muor di febbre, o fame o sete, / poss'esser tanagliata
chi si muor di febbre, o fame o sete, / poss'esser tanagliata,
,... spezialmente dopo al bagno o dopo al correre o dopo al gran
dopo al bagno o dopo al correre o dopo al gran essercizio, affoga, strangola
rumore. -in partic.: ostacolare o frenare 1'emissione della voce (un'
banche aspettano per strangolarmi. -frenare o impedire un'attività, un'iniziativa economica.
, la qual tuttavia gli pareva vedere o da orso o da lupo strangolare.
tuttavia gli pareva vedere o da orso o da lupo strangolare. 13
: vale in generale frenare tra loro o due rami di un cavo teso, avvolgendovene
, 6-59: le dame, a maiano o a cemobbio, già si strangolavano ne'
. locuz. -strangolare le parole-, comporre o recitare versi scorretti e poco armoniosi.
capuccio, ori a trivello, ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette
ori a trivello, ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate
bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate, gasi o dritti o
schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate, gasi o dritti o storti
, ribattiture o schiette o ingasiate, gasi o dritti o storti o strangolati.
o schiette o ingasiate, gasi o dritti o storti o strangolati. 3
, gasi o dritti o storti o strangolati. 3. stretto da monti
. 4. impedito nel parlare o nel respirare (la bocca).
e sforzatamele; reso stridulo, smozzicato o, anche, soffocato dalla tensione, dall'
, la mia voce sarebbe uscita oscillante o forse strangolata da un impeto di pianto
.. che senza perdere un pasticcino o un confetto comunicavano alla cerimonia una pompa
a la strangolata: « pippa, o rippa, tua madre ladroncella [ecc.
che ricorre ai veleni quella strega, o al pugnale di un sicario, o alle
, o al pugnale di un sicario, o alle mani di uno strangolatore. alvaro
2. figur. che mortifica o reprime gli slanci più genuini dello spirito
agg. che strangola, che provoca o può provocare il soffocamento stringendo il collo
può provocare il soffocamento stringendo il collo o ostruendo le vie respiratorie (un laccio,
con la triste sottana, con l'o su la coccia.
il futurismo] non ha potuto conservarsi, o illudersi di conservarsi, che a patto
, le case cinematografiche, dopo averli sfruttati o spremuti sul proprio circuito, noleggiano a
altrimenti si dice per fargli il collo o metterlo in mezzo, siccome sono certe bische
è l'atto di strangolare una legatura o una lineatura. -il complesso degli imbrogli
da una forte pressione intorno al collo o dall'occlusione delle vie respiratorie; esecuzione
; e questo vizio si domanda strangolazione o soffocazione. 2. figur.
ridurre sull'incudine la sezione di barre o laminati metallici. 2. ant
fallamonica, 287: requie non hanno o pace in alcun loco, / con
strangugliato, agg. che ha il respiro o la voce rotta da risate convulse.
provocato dalla tumefazione delle ghiandole della gola o di quelle situate sotto la mascella del
cavallo (detto anche adenite equina) o, per estens. di altri animali (
stranguglione. lastri, vi-247: il catarro o enfiagione delle glandule del collo si cura
in- fiammazioni della bocca e negli strangoglioni o vogliamo dire tumori delle tonsille. f
cibo che, per materia, consistenza o sapore, risulta difficile da inghiottire e
troppo abbondante, ingurgitato troppo avidamente o andato di traverso. c. e
cantù, 1-273: se il marito o la suocera ci facevano mandar giù degli stranguglioni
si manifesta in un eccesso di pianto o anche di riso. cantù, 3-246
stidion sopra una ghiotta / reggesse lepre o vitella o capponi / e ch'all'arrosto
una ghiotta / reggesse lepre o vitella o capponi / e ch'all'arrosto 'l lardo
carico del collo vescicale, della prostata o dell'uretra. crescenzi volgar.
bartoli, 4-3-134: fosse il vento o che che altro gliel cagionasse, gli si
i filosofi sappiano come muoiono, tutti o la maggior parte, di mala morte,
che nondimeno era il suo unico, o ancora, di incapacità ad adeguarvisi.
scena. -per estens.: tecnica narrativa o procedimento stilistico volto a ottenere gli stessi
vuol condurre il soggetto che legge (o guarda o ascolta) a riflettere criticamente
il soggetto che legge (o guarda o ascolta) a riflettere criticamente sulpoggetto che
condizione... mi potesse prima o poi dar ombra e magari straniarmi.
poteva. 3. distogliere una persona o una collettività da un comportamento, da
comportamento, da un modo di vivere o di pensare, dalla pratica della virtù
di norma morale e di sostegno, o, peggio, lo straniava dalla vita dello
farsi indifferente a una forma di linguaggio o alla comunicazione stessa. bacchetti, 1-iii-211
com'è possibile pensare che la sua fortuna o la sfortuna sia un affare personale del
sia un affare personale del direttore dell'azienda o degli azionisti di quella industria? no
di stranare, così sanza alquna singnoria o proposo di vendicier, e quelli non avessero
vittorie in neuna gente si straniò anche o si mutò che uno medesimo modo non
4. sfuggito al controllo delle facoltà morali o intellettuali (un'azione).
, per l'amore dei vivi straniato o falsato, basta solo a togliere dalle loro
gelo dell'alpe. -che contravviene o è al di fuori del codice linguistico
è al di fuori del codice linguistico o letterario (lo stile, un modo di
. che viene meno, che si perde o si sottrae all'animo (un'emozione
ii-1-61: io non so se più fremo o sogghigno: ma certo che le mie
. stranierismo, sm. moda culturale o forma del co stume derivata
luogo diverso da quello in cui vive o risiede; che vive in una
in una regione, in una città diversa o lontana da quella in cui è nato
paese estero, in contrapposizione al proprio o a quello di cui si parla.
2. che è diverso dalla propria nazione o dal luogo di cui si parla.
da quello in cui si è nati o di cui si parla; che ne proviene
che trasmette dall'estero (una stazione radiofonica o televisiva); che si sviluppa o
o televisiva); che si sviluppa o è attivo in una nazione estera (
dir composta; ed ogni nome è o proprio o straniero o trasportato o usato per
; ed ogni nome è o proprio o straniero o trasportato o usato per ornamento
ogni nome è o proprio o straniero o trasportato o usato per ornamento, o
nome è o proprio o straniero o trasportato o usato per ornamento, o fatto o
o trasportato o usato per ornamento, o fatto o allungato o accorciato o mutato.
o usato per ornamento, o fatto o allungato o accorciato o mutato. proprio
per ornamento, o fatto o allungato o accorciato o mutato. proprio è quello
ornamento, o fatto o allungato o accorciato o mutato. proprio è quello ch'usa
-che è esercitato da una cultura o da una tradizione artistica o letteraria diversa
una cultura o da una tradizione artistica o letteraria diversa da quella del proprio paese
letteraria diversa da quella del proprio paese o del paese di cui si parla (un
, di consonanza ideologica con una persona o con un gruppo di persone. -anche so-
. 7. che è completamente indifferente o estraneo a un ambito di interessi;
ambito di interessi; che non conosce o non pratica una virtù; che non
partecipe di un sentimento; che ignora o rifiuta un modo di agire o di pensare
ignora o rifiuta un modo di agire o di pensare. ciuccio, 21:
non valgono. -isolato dagli altri o dal mondo; chiuso in sé.
8. che è estraneo ai costumi o all'indole di una persona, che
che è alieno dal suo modo di pensare o di agire; che non rientra nei
facoltà di un'individuo, di un gruppo o anche di una specie animale.
.. i tanti esercizi cavallereschi, o di diletto o di pompa. g.
tanti esercizi cavallereschi, o di diletto o di pompa. g. averani, i-277
la malinconia ec. derivante dall'aspettazione o timore del male... sia
. b. croce, iv-12-6: 'deutschtum'o germanesi- mo prorompente d'un tratto dal
i tratti peculiari di una facoltà morale o intellettuale; che si introduce nell'animo
, niente ha in sé di bene o di male morale, appunto perché ella è
. 9. che non perbene o non concerne strettamente un argomento, una
disgiunti e stranieri, che nessuna congiunzione o convenienzia con essa tengono. pallavicino,
di minio, d'ocria, d'azzurro o verun altro straniero aiuto formare sue piante
di fuori, che deriva da cause o da agenti esterni (una forza, un
sorgenti si romperà pel proprio peso, o per peso straniero, parimente nel mezzo
parte nostra sensitiva dolesse per interna alterazione o movimento delle sue parti senza che s'
beni direttamente acquistati e conquistati dai patrizi o baroni. 11. che ha
diversa dalla sostanza con cui si mescola o dal corpo a cui si unisce o su
mescola o dal corpo a cui si unisce o su cui si innesta; affatto diverso
giugne, anzi maggiormente a cristo, o tu non mangi insieme con lui, o
o tu non mangi insieme con lui, o che tu ti facci straniero dalla sua
quei chi son descazai che la soa citae o mandai lon ^ e a star in
vaghi rubini / produce stranio lido, o quali espone / parti più preciosi indica
, i-24: non serre di piante rare o stranie rose. 2. che vive
2. che vive in un luogo diverso o lontano da quello in cui è nato
lontano da quello in cui è nato o da cui proviene; che appartiene a una
; che appartiene a una nazione estera o a un popolo diverso. guittone,
3. che non ha legami di sangue o di parentela, né rapporti di amicizia
di parentela, né rapporti di amicizia o familiarità con la persona che parla o
o familiarità con la persona che parla o di cui si parla. capitoli dette
qualunca stato e condizione sia, amico o parente o stranio, nulla monaca, né
e condizione sia, amico o parente o stranio, nulla monaca, né eziandio la
né eziandio la badessa, debbia dire o revelare del convento o di alcuna monaca
badessa, debbia dire o revelare del convento o di alcuna monaca paraule detractorie. abbracciavacca
questa arte fare sanza alcuno saramento fare o prezzo o aiuto pagare a l'arte.
fare sanza alcuno saramento fare o prezzo o aiuto pagare a l'arte. lapidario estense
. 6. che è indifferente o del tutto incompatibile con il carattere,
, amore, / e con quante diverse o stranie persone, / per mille strade
precedenza; straordinario. arrigo testa o giacomo da lentini, 412: se voi
è... varietà della umana voce o suono altro tanto nuovo e tanto stranio
?. che è, per aspetto o caratteristiche, insolito, fuori comune;
quando in foco e quando / in cigno o in mergo, e quando in sasso
in mergo, e quando in sasso o in vento / mi trovo e in stranie
10. che non è stato mai (o è stato raramente) provato o concepito
(o è stato raramente) provato o concepito (un sentimento). petrarca
? 11. che non si adotta o si adopera comunemente o di frequente;
che non si adotta o si adopera comunemente o di frequente; che non si pratica
e là qualche cosa di studiato, o di negletto, di stranio insomma che osservato
. 12. che per qualità o intensità eccede la norma; che ha
eccede la norma; che ha caratteri o manifestazioni eccezionali e inusitati; che va
del normale, dell'accettabile. mostacci o rugieri d'amici, 421: ben è
vada ove il giorno si sprigiona, / o dove il sol fra l'orn- bre
l'orn- bre s'abbandona, / o u'ha tempre più stranie il ciel più
perversità, che forse non accorge, o se accorge esercita per iattanza, e
senso, egli crede di recitare la maschera o tragica, o erotica, od ascetica
crede di recitare la maschera o tragica, o erotica, od ascetica della sua letteratura
in costoro si è perché questi tali o sono morsi dalla bile o travagliati in
perché questi tali o sono morsi dalla bile o travagliati in qualch'altra guisa nel corpo
travagliati in qualch'altra guisa nel corpo o nell'animo, e per rimedio di un
in relazione con una prop. soggettiva o complementare diretta: fare strano che;
(mia mente non sa come, o quale) / presi, che non parrìa
strano che la verità trionfi tosto o tardi della prevenzione. moravia, xi-395:
, il signor filostrato, ciarlatore infaticabile, o meglio mangiatore di parole, coi suoi
3. che ha forma irregolare o anche disarmonica o compie o è soggetto
. che ha forma irregolare o anche disarmonica o compie o è soggetto a movimenti bizzarri
forma irregolare o anche disarmonica o compie o è soggetto a movimenti bizzarri e imprevedibili.
nel semisse, con una strana cuffia o acconciatura? 4. raffinatamente ricercato
far intagliar il suo ritratto in un rubino o diamante. martello, 6-i-99: un
dell'autore; oscuro quanto a significato o ambiguo e sibillino (una parola,
, non immediatamente rilevabile da chi ascolta o legge; di uso raro o peregrino.
chi ascolta o legge; di uso raro o peregrino. monte, 1-40-15: non
rosta. dante, inf, 9-63: o voi ch'avete li 'ntelletti sani,
. che ha un'indole insolita e bizzarra o si comporta in modo diverso e contrastante
modi, caratteri esteriori fuori dalla norma o anche esotici. rustico, xxxv-ii-360:
. -che denota una condizione fisica o psicologica alterata (un comportamento, un
alterata (un comportamento, un discorso) o appare eccessivo o anche immotivato o diverso
, un discorso) o appare eccessivo o anche immotivato o diverso rispetto a quanto
) o appare eccessivo o anche immotivato o diverso rispetto a quanto provano gli altri
rispetto a quanto provano gli altri uomini o il soggetto stesso in altre circostanze (
7. che eccede le dimensioni o la quantità normale (una misura)
e letter. che non appartiene alla famiglia o alla cerchia di amici e conoscenti;
che appartiene a un altro popolo, nazione o comunità o che la costituisce; straniero
un altro popolo, nazione o comunità o che la costituisce; straniero. latini
non udire le parole di quello profeta o vero sognatore. s. bernardino da siena
un paese straniero; che vi nasce o vi è prodotto; tipico di popoli
beccuti, i-132: non d'oracoli o sorti acceso zelo, / né van disio
/ né van disio di strana pianta o nova, / ma error quivi mi trasse
è quella materna, della propria patria o comunità (una lingua); che
cammino. 12. che è o si sente estraneo a qualcosa o a qualcuno
che è o si sente estraneo a qualcosa o a qualcuno, che lo avverte in
di sentimenti invece comuni agli altri uomini o connaturati con l'uomo; che non
che non prova un sentimento di altri o rifiuta o è indifferente a un modo di
prova un sentimento di altri o rifiuta o è indifferente a un modo di pensare o
o è indifferente a un modo di pensare o di agire altrui. pannuccio del
diverso, eterogeneo rispetto ad altro (opinioni o sensazioni o condizione naturale); incompatibile
rispetto ad altro (opinioni o sensazioni o condizione naturale); incompatibile con la
. -esterno all'ambito in cui agisce o produce effetti. crescenzi volgar.
se 'l moto fusse interno, proprio o strano. -improprio; non conveniente
4-456: quando tutte le sensazioni presenti o passate concordano, nostre e strane,
ch'abbia in sé vertute? / o. cchi in tante mine ti conforta,
, 221: né è così barbara o così strana nazione che non riceva così
. guittone, iii-57-6: c'orso o dragone, o qual feriè più strana.
, iii-57-6: c'orso o dragone, o qual feriè più strana. cammelli,
era tardi e la via aspra o ria: / notte li giunse mentre ch'
se perduto avesse alcuna cosa / per latrocinio o per altra via strana, / che
a'saraceni. -atroce nel modo inconsueto o eccessivo in cui avviene (la morte
. 22. che incute orrore o terrore; terrificante, sinistro (uno
); selvaggio, disabitato; squallido o anche inesplorato; impervio, difficilmente percorribile
tanto strano? petrarca, 128-29: o diluvio raccolto / di che deserti strani
in strane rupi / nate e nutrite, o le rabbiose belve, / empio,
24. che suscita fastidio intenso o dolore. beicari, 5-91: ma
] comunemente per alcuno di questi nomi o simili: suavi, piacevoli,..
verso che mi cada in prosa o in rima de'modi (vaghissimi in vero
(vaghissimi in vero, ma vecchiuzzi o stranetti) di guido cavalcanti e di messer
, tr. (stranòmo). chiamare o indicare una persona con un soprannome o
o indicare una persona con un soprannome o con un epiteto, per lo più
, agg. designato con un soprannome o con un epiteto. r.
. stranòme, sm. soprannome o epiteto, per lo più spreg.
corso di pubblicazione ed ora è alla lettera o) è stata inventata dallo scrittore mario
). region. trascorrere la notte o parte di essa nella veglia, chiacchierando o
o parte di essa nella veglia, chiacchierando o divertendosi. - anche sostant.
contrariamente alle abitudini e agli usi comuni o a norme e a regole.
e straordinariamente a qualunque invito del prefetto o viceprefetto. sciascia, 11-68: per l'
gabelle. 2. in misura o in quantità notevolissima e anche eccezionale;
. straordinariato, sm. incarico o periodo di un ufficio pubblico assegnato a
anni) che un professore di scuola secondaria o di università deve sostenere successivamente alla nomina
: non accattava ammirabilità col linguaggio oscuro o con la inutile straordinarietà dei vocaboli ch'
, all'uso comune; che si verifica o si svolge non abitualmente o è accaduto
si verifica o si svolge non abitualmente o è accaduto raramente e incidentalmente.
210: questi disordini non sono nuovi o cose che siano tanto straordinarie che debbano
per pulire il frumento dopo la raccolta o per banchetti in caso di feste straordinarie.
nondimeno, trattandosi di fare nuove leggi o di qualche altro affare straordinario, fa
il marescial di campo deve avere tre o quattro aiutanti, l'ufficio dei quali è
e, per particolari esigenze (giustificate o no), si fonda su norme eccezionali
situazione, una vicenda, un rapporto o un atto giuridico). - leggi
, 1-15-2-336: quanto all'altra pena temporale o corporale straordinaria, entra la medesima distinzione
politico in situazioni di crisi: modi o mezzi straordinari). - anche sostant
un organo collegiale: assemblea, seduta o sessione straordinaria). filangieri, i-593
uno stato presso un altro stato (o presso un congresso intemazionale) per trattare
degli esteri all'inviato straordinario della patagonia o della corea. -dir. comm.
(aumento ai capitale, proroga della durata o scioglimento anticipato della società, ecc.
autorità accademica in via eccezionale, temporanea o sperimentale. -cattedra straordinaria: quella istituita
e temporanea per la tenuta del corso suddetto o per soddisfare ad altre esigenze particolari dell'
, possono aprire nelle università corsi straordinari, o farsi ripetitori a prezzo o no.
straordinari, o farsi ripetitori a prezzo o no. einaudi, 552: persino l'
di possedere qualche pezzo di carta dottorale o di libera docenza. 3.
che si aggiunge a quanto corrisposto, elargito o ricavato normalmente, con scadenze regolari,
; che non rientra nel bilancio consueto o preventivato (una spesa).
: uscita del numero di un giornale o trasmissione radiofonica o televisiva di un notiziario
numero di un giornale o trasmissione radiofonica o televisiva di un notiziario al di fuori
notizie appena giunte, di eccezionale importanza o gravità e di largo interesse per il
l'orario normale quale stabilito dalla legge o dai contratti collettivi (ed essa, per
d'emergenza (un lavoro di manutenzione o di riparazione). legislazione medicea (
quali fu fatta la sovvenzione risultasse trascurata o non si fosse provveduto alle riparazioni necessarie
. croce, iii-10-56: le ragioni o la ragione è stata... una
a necessità di trasporto, di passeggeri o di merci, maggiori rispetto al traffico
ridurre alcuno a operar di presente, o a risolversi di operare, in altrui
. 9. molto superiore alla norma o alla media consueta per dimensione, numero
consueta per dimensione, numero, quantità o per importanza, consistenza, entità;
pazzi, narie di 32 calibri o diametri, e per le straordinarie di 39
francesco benvenuti, canoe la grossolanità più o meno popolaresca; ebbe fra i -
, i-1014: -di grande pregio artistico o architettonico. poi alquanto poggiando discorrevamo.
sono in vista. fuori rotta o per urto delle onde contro la poppa o
o per urto delle onde contro la poppa o per servatorismo parassitario e tendenze innovatrici della società
cibo). un'errata manovra del timoniere o per effetto di uno italiana. d.
nella direzione del ven ciale o una chiusura verso le esperienze più moderne.
, rosso, rilevava naturalmente il tono to o, anche, quando esce fuori dalla rotta
viaggi non regolati da cadenze fisse, propugna o è affine alle idee proprie di tale movimen
12-i-3: per non avervi propria o affine al movimento denominato strapaese postazione o
o affine al movimento denominato strapaese postazione o un gusto rozzo e provinciale.
nel passato avrebbe significato municipalismo, un oggetto o un servizio molto più del dovuto o del
oggetto o un servizio molto più del dovuto o del sto corriere straordinario in roma.
. li facevan strapagar le tervalli incomposti o salti. = deriv. da strapaesano
e strapaesano, agg. che è proprio o presenta in sé in noi non guarderesti nemmeno
gli aspetti più caratteristici stri straordinari o per salti; quelli erano i nostri ordinari
superio14. non preventivato nel bilancio consueto o ordilonghi, 949: a trattenerlo [
questa, fin troppo spinre al giusto o al dovuto. nario, dettato
ant. rendere molto rispetto alle spese sostenute o a li strasordenari. m.
.., non rendendo frutto, niuna o posarìa pensato a questi straordinari. machiavelli
incommodo di alcun 2. che è proprio o affine ai temi, al gusto, all'
movimento di strapaese. -in più del dovuto o del valore (anche nell'espressione en
15. sm. tributo corrisposto o imposto in via eccesenso generico: che
in via eccesenso generico: che predilige o esalta gli aspetti del fatica pagato e strapagato
strapagato). zionale. mondo paesano o, anche, della propria nazione e della
quattro milioni- avvertito come estraneo a tale cultura o rappresenta le i denari che s'era presi
camargue » per scrivere ualche racconto strapaesano o per assistere alla timbratura strapanare, tr.
contingenze. ei tori o per inforcare qualche discendente degli antichi cafanfani
to degli straordinari possa ad instanza de'poveri o sieno perval d'elsa.
. per estens. vestito di panni laceri o logori (una sone miserabili delegare le
intr. esprimere giudizi falsi, infondati o maligni; parlare in modo inopportuno o
o maligni; parlare in modo inopportuno o irriverente (di persone, autorità, istituzioni
gli piace. 2. parlare o scrivere a lungo, più del dovuto,
3-50: alcuni dicono straparlare, cioè parlare o troppo o in mala parte.
straparlare, cioè parlare o troppo o in mala parte. a. f.
per lo più in preda alla collera o in stato di delirio o di ubriachezza;
alla collera o in stato di delirio o di ubriachezza; farneticare. folengo,
trasgredire. anonimo genovese, 1-1-182: o quanti son, pe le peccae, /
attraverso un luogo, anche affollato, o uno spazio, superandolo. fatti di
ant. e letter. che è avvenuto o è stato compiuto nel passato (un
mondo non risponderebbe anch'egli altrimenti, o chi volesse sapere questo ordine, se non
strapazzapane ». 3. stancare o affaticare sottoponendo a una fatica = comp
(v.). eccessiva o costringendo a un lavoro gravoso.
ruvidi e aspri per ridestarlo dall'ubriachezza o per riportarlo alla ragione. verga,
strapazzi. riverenti, di critiche negative o diffamatorie o di derisione beffarda; fare
riverenti, di critiche negative o diffamatorie o di derisione beffarda; fare oggetto di
pure di offenderlo. -offendere dio o il suo nome con parole irriguardose o
o il suo nome con parole irriguardose o comportamenti peccaminosi. segneri, iii-3-42:
sciupare per poca cura; danneggiare più o meno gravemente; trattare male.
. 5. esercitare un'attività o un'arte in modo approssimato, con
in modo approssimato, con eccessiva fretta o dimostrando scarse attitudini o con soli intenti
con eccessiva fretta o dimostrando scarse attitudini o con soli intenti venali. -anche assol.
il maggior mappamondo / che imbratti carta o che strapazzi inchiostro. targioni pozzetti,
di leggeri, chi lasciato / a preti o frati avrà terre e quattrini, /
zufolando. -usare in modo improprio o erroneo (con riferimento alla grammatica e
suo giudizio sulla legittimità d'una voce o d'una locuzione. baldini, i-637
po'la grammatica. 6. alterare o travisare un testo letterario o un brano
6. alterare o travisare un testo letterario o un brano musicale, trascrivendolo, commentandolo
musicale, trascrivendolo, commentandolo, recitandolo o eseguendolo in modo inadeguato. boterò,
, sottoponendosi a gravosi sforzi nel lavoro o a sacrifici e scomodità in un viaggio
a sacrifici e scomodità in un viaggio o anche abbandonandosi a eccessi nel divertimento,
-strapazzare il mestiere-, esercitare un'attività o compiere un'azione con superficialità, trascuratezza
compiere un'azione con superficialità, trascuratezza o eccessiva rapidità o senza il necessario rigore o
con superficialità, trascuratezza o eccessiva rapidità o senza il necessario rigore o anche abbassandosi
o eccessiva rapidità o senza il necessario rigore o anche abbassandosi ad accettare umilianti ricompense.
. pass, di impingere 'batter dentro') o di una derivazione dal lat. pari
pazzo (per calco su impazzare) o, ancora, di un prestito dai dialetti
), avv. con scarso riguardo o devozione; con trascuratezza, alla bell'
. che rivela un atteggiamento di indifferenza o di disprezzo. f. f
e tapini, non perciò si rivoltano o ribellano. vita di ferdinando di toscana
le scienze strapazzate e malmente si stessero, o piuttosto morte e seppellite in cieche funestissime
più cauti e più responsabili. -trascurato o curato in modo non appropriato (una
si ristabilisca. 2. usato o maneggiato senza riguardo; rovinato per un
, l'aspetto); che appare stanco o sporco per un'eccessiva fatica, per
4. mosso in varie direzioni, agitato o scosso violentemente dal vento, dalla tempesta
. 5. compiuto, composto o eseguito in modo affrettato e con scarsa
in modo affrettato e con scarsa attenzione o anche con scarsa perizia. alfieri,
qualche gita in campagna a far tre o quattro studietti strapazzati. -tracciato con
che fosse intieramente sua, senza dintorno bensì o circonscrizione di linee interiori né esteriori,
restante. 6. trascorso o compiuto in modo caotico e disordinato,
, con disagi, fatiche, privazioni o dissipazioni (la vita, un viaggio
somma. 2. che opera o agisce senza accuratezza, con scarsa perizia
che usa senza riguardo un oggetto, rovinandolo o sciupandolo. = nome d'agente
, difficoltà, pericolo, disagio fisico o anche morale (di un viaggio, di
poco elegante, di scarso pregio (o considerato tale) o anche vecchio,
di scarso pregio (o considerato tale) o anche vecchio, consunto dall'uso (
roba da strapazzo, ma ugualmente bianca o rosea. bartolini, 16-158: leontina
non è e non era misticismo da strapazzo o vuotezza vagabonda di filosofante, né altro
), imposizione di fatiche, pene o sacrifici esercitata nei confronti di altri;
; atto di prepotenza, di prevaricazione o di oppressione. panigarola, 1-39:
di ceffate e strapazzi una piccola porzioncella o di olio contro veleni o di triaca
piccola porzioncella o di olio contro veleni o di triaca o di mitridato o di orvietano
di olio contro veleni o di triaca o di mitridato o di orvietano? goldoni,
veleni o di triaca o di mitridato o di orvietano? goldoni, xi-
4. atteggiamento abituale improntato a disprezzo o ad acrimonia, che rivela l'intenzione
acrimonia, che rivela l'intenzione di offendere o anche assoluta indifferenza, mancanza di riguardo
una persona (e anche di dio) o di un'istituzione, di una disciplina
sacro. -in senso concreto: atto o comportamento che rivela tale atteggiamento.
decimati dal vaiuolo e dalla dissenteria, o allo strapazzo del vento. bacchetti,
: un uom vilissimo, / con due o tre staffier che gli abbia dreto,
uomini grandi, eziandio quando scrivono familiarmente o a strapazzo, lasciano della lor penna pregevoli
strapazzóne, agg. che usa utensili o indumenti senza alcun riguardo. - anche
molte di quelle persone erano nobili squattrinati o, come allora si diceva, 'strapelati',
, pieno oltre a quel che conviene o che ci possa capire, lecchi, 15-231
a strapiombo (una parete, una rupe o anche un muro). - per
-situato o costruito su un pendio o ai margini di
-situato o costruito su un pendio o ai margini di un dirupo (una
-ergersi su uno strapiombo, su un dirupo o su un luogo elevato (una costruzione
pesare eccessivamente. -gravare su una persona o su un animale (un peso,
a precipizio dall'alto (un uccello) o in picchiata (un velivolo).
che può rispondere a determinati criteri architettonici o essere provocata da un dissesto geologico o
o essere provocata da un dissesto geologico o da un cedimento strutturale. carducci
.]: 'strapiombo': brusco abbassamento o caduta dell'estremità della nave verso il mare
parte superiore sporgente rispetto a quella inferiore o, per estens., un'inclinazione
della parte superiore rispetto a quella inferiore o, per estens., un'inclinazione
vita e l'ar sabini o abruzzesi di passaggio, e interrotti qua e
qualità sue proprie procedenti dalla costruzione, o dal carico o dalla posizione delle sue vele
procedenti dalla costruzione, o dal carico o dalla posizione delle sue vele. guglielmotti,
poggia, e questo fa attivamente il timoniere o le altre cause. =
(anche con riferimento a un veicolo o a un animale). neri di
-trasferire nell'al di là in una visione o a opera della morte. anonimo
scrittori nostri, egualmente da lui stirati, o straportati a suo prò.
bisogno di rivincita si manifestava nel vagheggiare o figurare gli eroi strapossenti i quali, in
, in nome dell'amor ai patria o della giustizia, facevan mordere la polvere
. buzzi, 269: memora \ o poeta] i giorni lirici; / pronostica
, le ricchezze, la forza fisica o militare; molto autorevole, influente (
, sociale, ecc.) notevole o anche eccessivo, sover- chiante, non
-con riferimento alla notevole energia fisica o meccanica sviluppata da una macchina.
, 2-v-123: prima che l'accordo o la vittoria di uno dei due grandi gruppi
strappabécco. dossi, 3-51: « niente o.. niente r » séguito a
alcuna garanzia (nella compravendita di cavalli o altri animali). tommaseo [s
verbi 'comprare'e 'vendere', parlandosi di cavalli o somieri che si contrattano sul mercato
che si contrattano sul mercato senza patti o garanzia di sorta. = comp.
, agg. invar. che suscita o vuole suscitare intensa commozione, anche fino
il pianto (un film, un racconto o una persona, un personaggio letterario)
: servirsi a teatro delle tragedie degli ebrei o dei pericoli della bomba atomica è un'
invar. tose. lappola (xanthium spinosum o xanthium strumarium). 0.
il distacco di una parte di un ghiacciaio o di una parete rocciosa. rivista
4. medie. lacerazione di un tessuto o di un organo dovuta per lo più
5. chirurg. disus. asportazione più o meno violenta di organi o parti di
asportazione più o meno violenta di organi o parti di tessuto (denti, polipi,
.) effettuata per mezzo di pinze o di altri strumenti. lessona, 1416
se il presidente del collegio fece lacerare o strappare il proclama che era stato affisso
imbizzivano. -asportare da un libro o da un foglio. montano, 73
con modi violenti, una persona (o anche un animale) da un'altra a
altra a cui è legata da affetto o da amicizia. boccaccio, dee.
impotentemente a difenderli di quello che una tigre o altra tal fiera nello stesso caso.
fortuna, / te con forza crudele, o misero fratello! brancati, 4-11:
amica. -trascinare, condurre via o lontano. grossi, ii-135: perché
: che cosa è l'infanzia e perché o in forza di quale necessità è il
-strazio interiore dovuto al distacco o alla perdita di una persona amata.
afferrare un oggetto tenuto in mano, custodito o appartenente ad altri e toglierglielo con violenza
con violenza, con un movimento rapido o in modo sgarbato. -in partic.:
ah'avversario con un abile tocco di piede o di testa, senza commettere irregolarità.
un'insegna, un ornamento a se stesso o ad altri, anche in segno di
altri, anche in segno di disprezzo o di insofferenza. d. bartoli,
e ier bieca mi disse: « o doman scrivi, / o dal crine ti
disse: « o doman scrivi, / o dal crine ti strappo la corona ».
in sul dosso / mi si getta o mi si strappa, / come appunto a
, annettere, impossessarsi mediante trattative politiche o, per lo più, ricorrendo a operazioni
. -sottrarre con la lotta sindacale o con una lite giudiziaria. fenoglio,
4. separare dal corpo con l'avulsione o anche con un morso. boccaccio
mordere, ti strepparrò il naso di faccia o ver un'orecchia di testa. parini
. 5. svellere capelli, peli o penne, anche da un oggetto;
tirare via con forza e dolorosamente la barba o la capigliatura. cicerchia, xliii-330
pagliaresi, xliii-131: voi starete, o giovanette snelle, / in camera con
posizione in cui è, allontanandolo da sé o da un pericolo. arici,
via con una mano. -liberare o tenere lontano da un pericolo materiale o
o tenere lontano da un pericolo materiale o morale o dall'influenza negativa di un'altra
lontano da un pericolo materiale o morale o dall'influenza negativa di un'altra persona
11. volere per sé in contrasto o in concorrenza con altri, contendersi (
col ricorso a minacce e a ricatti o con la petulanza e l'ostinazione.
colpo al cerchio e uno alla botte, o bene o male, arrivati in fondo
cerchio e uno alla botte, o bene o male, arrivati in fondo all'anno
all'anno, tutti, meno pochi zucconi o scioperati, s'arrivava a strappare ai
atto dei mendicanti che mostrano la loro deformità o il loro male per strappare un'elemosina
invocarci, di volerci strappare un favore o uno sguardo. bernari, 3-376: vi
reazione in altri; causare una sensazione o un gesto, anche involontario. martello
a malincuore, anche con inopportune insistenze o coercizioni. g. rossi, cxxxiii-189
14. eliminare, rimuovere dall'animo o dalla mente (un'idea, un
15. ant. raccontare fandonie o esagerazioni. -anche assol. varchi
alcuno in favellando dice cose grandi impossibili o non verisimili, e in somma quelle cose
quelle cose che si chiamano non bugiuzze o bugie, ma bugioni,...
per ingannare e giuntare chi che sia, o per parer bravo, si dice 'strappare'
. -sottrarsi a una condizione psicologica o affettiva. pascoli, i-420: il
in modo modesto. calvino, 17-82: o immaginazione, che hai il potere d'
con grande sforzo e superando le difficoltà o l'ostilità altrui. borgese, 1-32
fogli con qualcuno-, interrompere un'amicizia o una relazione sentimentale. tommaseo, 2-i-307
cavezza, n. 5. -strappare o strapparsi la maschera, la larva: rivelare
la maschera, la larva: rivelare o rivelarsi per come si è. mazzini
). anonimo genovese, 1-1-228: o corno e lairo subitam / per strepa
monte che sta per caderci in capo o in certi trabocchi che ci strappano le
molta fatica a parlare una persona taciturna o imbronciata. de roberto, 3-250:
con forza nel tentativo di strappare qualcosa o di verificare la robustezza di un impianto
fune per sollevare dal suolo il torturato o per lasciarlo ricadere a terra di botto.
quanto è causa di un'acuta sofferenza o la sofferenza stessa come avvertimento a cambiare
cuore. -movimento scomposto (delle onde o di una nave). galileo,
a muoversi a seconda delle convulsioni, o vogliamo dir delle strappate, che producono
2. guizzo, contorcimento per allontanarsi o divincolarsi. verga, 4-14: «
riavere il suo. -tirata o frase incisiva. jahier, 72:
era efficace! se mancavano quelle due o tre strappate finali di effetto immediato!
torbidezza malinconica. 6. passaggio dato o chiesto a un automobilista, strappo.
165: pochi giorni dopo, patite tre o quattro strappatene, fu mestieri cedere ad
strepaci). portato via, rapito o allontanato con la violenza dalla propria casa
allontanato con la violenza dalla propria casa o dalla famiglia. s. gregorio
, in parte, è corallo 'morto', o perché fu tocco da esalazioni vulcaniche,
perché fu tocco da esalazioni vulcaniche, o perché strappato dalle correnti e deposto a
capelli / strappati e pesti!), o madre pia, venivi / su loro,
ove manchi qualcosa all'intero per offesa o per malattia. -estratto, tolto
. 5. danneggiato da lacerazioni o squarci, anche per il lungo uso
grande accuratezza, tra mezzo a cinque o sei altre pagine evidentemente strappate.
condizione, a un modo di vivere o alla vita stessa. -strappato dal sonno:
. 7. distolto da un'attività o da un'occupazione. svevo, 8-21
strappato alla saggistica per fare un romanzo o una commedia. 8. ottenuto
una commedia. 8. ottenuto o estorto con minacce, con la violenza,
, soavemente strappata da un termine caustico o all'apparenza sbadato. 10.
. strepaóre), sm. chi strappa o tira fino a spezzare. -in partic
. v.]: strappatori di radici o di radice. 2. ant
. che spezza, a furia di torcere o stringere, la legatura delle some.
v. j: 'strappatura': lo strappare o l'effetto dello strappare.
chi combina disastri per il carattere esuberante o il comportamento vivace. pavese, i-306
, 59: 'strapazzucca': strafalcione, parola o discorso sciocco. 'prima di parlare pensaci
al quanto lacero, strappato o sfilacciato. sicinio, 136: dove
s. v.]: 'strappétto o strappino': acquerello del vino e propriamente
[s. v.]: 'strappétto o strappino': acquerello del vino e propriamente
, 1-140: senza mai esser sazio [o pidocchio] tutto mi cercavi..
partic. a una fune, alle redini o alla briglia di un cavallo, a
, lo spezzare con un movimento brusco o anche rabbioso. guido da pisa
e grattate. -variazione di intensità o di velocità del vento. m.
abitudine; ribellione a una tradizione familiare o culturale. fogazzaro, 7-154: le
una forza politica da un partito guida o riconosciuto come tale o dalla sua stessa
un partito guida o riconosciuto come tale o dalla sua stessa tradizione. v
in una rete per la rottura dei fili o anche in un foglio di carta.
e violenta di una parte del vestimento o d'altro panno che s'impigli in chiodo
che s'impigli in chiodo, sterpo o altro. tommaseo [s. v.
/ terribile strappo! / di seta o damasco, di ricco broccato? jovine,
-spazio vuoto in una fila di persone o di veicoli. tommaseo [s.
altro strappo. -discontinuità nella trama poetica o narrativa. e. cecchi, 5-340
il nucleo che funge da bersaglio trattiene una o più delle particelle del proiettile mentre le
(si pensi alla piroetta di una ballerina o allo 'strappo'di un sollevatore di pesi
azione). -per simil. gesto o discorso rapido e deciso. cassieri,
e rallentamenti. pavese, 1-52: o saltava la ruota o la macchina andava.
pavese, 1-52: o saltava la ruota o la macchina andava. difatti si muove
opera di coloro che governano le principazioni o de'giudici del secolo.
, secondo il suo ben servire, o tutto o gran parte dello spoglio annuale
il suo ben servire, o tutto o gran parte dello spoglio annuale del padrone
. e dial. stuoia, saccone o coperta imbottita; trapunta. s
partic. usato come giaciglio da soldati o marinai. brasca, 128: compra
era forse agevol cosa vedere strapuntino peggiore o più semplice di quel d'agesilao.
frequent di strappare. 2. seggiolino pieghevole o ribaltabile usato in mezzistrappucchiato (pari. pass
al fiaccheraio, la frusta nella mano; o il nonno, che lo guardava,
sm. saccone imbottito (di lana o bambagia o stoppa o paglia o altro materiale
saccone imbottito (di lana o bambagia o stoppa o paglia o altro materiale) e
(di lana o bambagia o stoppa o paglia o altro materiale) e trapuntato
lana o bambagia o stoppa o paglia o altro materiale) e trapuntato, usato
e trapuntato, usato come rudimentale giaciglio o, un tempo, come riparo per
: comodo era altresì ne'letti piccioli o strapunti il riposo la notte. zucchelli,
de'farmacisti, che sopra pensiero strapurgano o avvelenano. = comp. dal lat
in meno di trent'anni, due o tre milioni d'oro nel traffico del
gerarchia de'bonzi è prelatura come d'arcivescovo o primate, vecchio d'oltre a sessanta
straricco. 2. abbondantissimamente ornato o abbellito. lanzi, iii-26: molto
smaltata come una legatura straricca di corano o di libro sacro dell'iran. e
acque di un fiume oltre le rive o al di sopra degli argini. stampa
. -in senso concreto: eccesso intellettuale o passionale. petruccelli della gattina, 4-531
, 11-126: noi muti -ricorda / o crede -traversati dal diluvio / non più
-che ha forme eccezionalmente sviluppate o anche prominenti ed esorbitanti per pinguedine (
straripare, intr. traboccare oltre le rive o al di sopra degli argini (un
di sopra degli argini (un corso o uno specchio d'acqua in piena)
. per simil. essere stracolmo di acqua o di oggetti che fuoriescono, traboccando.
. -scendere assai fluente sulle spalle o sul corpo (la capigliatura).
quinte d'ombra tra le case, o sulla collina di là dal fiume frammentandosi
straripò in parole infiammate. -evolversi o trasformarsi con crescente intensità. rovani,
. io. esprimersi con un linguaggio o con uno stile alquanto elaborato e ridondante
agg. che ha superato le rive o gli argini (un corso d'acqua)
stato sede di uno straripamento, che accoglie o ha accolto acque che sono fuoriuscite dagli
la straripevole montagna, senza tener via o sentiero diritto, si dirupava l'iniquo esercito
2. figur. molto pericoloso o difficoltoso. siri, xii-467: rimostrò
. -levare di dosso a sé o ad altri. fatti d'alessandro magno
. 2. desumere da uno o più testi. salvini, 6-149:
, fra due parti per determinati beni o prestazioni. biundi, 458: 'strasattu'
rezasco], 2-11: si affittano o ingabellano li feghi e territori, le chiuse
e stucchevole, la pronuncia di suoni o sillabe (un modo di parlare o
o sillabe (un modo di parlare o anche la persona che parla).
-muovere rasente il fondo del mare o di un fiume o di un lago
fondo del mare o di un fiume o di un lago. l. pellegrini
al naso. -strusciare il corpo (o una parte di esso) contro il
. galileo, 4-3-325: per far montare o, vogliami dire, per strascicare l'
cavalletto, avendo cura di non istrascicare o macchiare la stoffa, perché non prenderebbe
sguardo su un testo senza molto interesse o leggendo a fatica. emiliani-giudici, 1-404
3. far procedere, sospingere o tirarsi dietro a forza persone o animali
sospingere o tirarsi dietro a forza persone o animali riluttanti o con difficoltà di movimento.
dietro a forza persone o animali riluttanti o con difficoltà di movimento. b.
modo. - non dubitate ch'io o menerò, s'io lo dovessi strascicare per
. cicognani, 1-68: per due o tre settimane il pedagogo si strascicò l'
-disus. trasportare una persona in carrozza (o anche, per estens., su
una gondola. 4. pronunciare o emettere con esagerata e spesso stucchevole lentezza
le leggiere e deformiamo le graziose strascicando o squarciando o strozzando le vocali. faldella
e deformiamo le graziose strascicando o squarciando o strozzando le vocali. faldella, 12-232
per lungo tempo senza affrontare cure efficaci o senza riuscire a guarire. tommaseo [
... vanno in cinque o sei guarnelli interi...: l'
fondo del mare, di un fiume o di un lago (una rete da pesca
, senza sollevare i piedi da terra o barcollando o anche strisciando con tutta la
sollevare i piedi da terra o barcollando o anche strisciando con tutta la persona.
cercare chi mi desse una giumella di fanna o una sottana vecchia per coprirmi.
, aperti i pori dell'ambra collo strofinarla o col riscaldarla, ne scappan fuori certi
riscaldarla, ne scappan fuori certi filamenti o corpicelli invisibili per ragion della loro estrema
i quali, incontrandosi in corpi leggieri o come glutinosi, si applichino o, come
corpi leggieri o come glutinosi, si applichino o, come lavorati a uncini si piglino
per finirla, una quantità d'idee bone o cattive. 18. protrarsi
strascicata, andò alla porta. -spinto o tirato a forza o con fatica (una
porta. -spinto o tirato a forza o con fatica (una persona o un
a forza o con fatica (una persona o un gruppo). buonarroti il
chiarissimi, non istrascicate per le accademie o per gli uffizi de'giornali.
3. che tende a prolungare i suoni o le parole in modo anche monotono e
. di bestiali barbarismi e parlato quindi o recitato colle vocali tanto larghe, colla voce
.]: ella parlava strascicato per affettazione o per non saper che si dire.
, senza speranza). -cantato o sonato con un ritmo assai lento, con
padella in un condimento di aglio e olio o nel sugo di carne. -penne strascicate
intinto di qualche carne; che colla forchetta o altro si strascica perché s'imbeva d'
si moveva, parlava con picchi sodi o lievi; altri picchi s'udivano su le
, che può essere lasciata toccare il suolo o venire sorretta da damigelle, paggi,
2. per simil. insieme di panni o di stracci che si allungano sul pavimento
si stende. -massa di foglie o di rami che si allunga sulla superficie
sulla superficie di un corso d'acqua o è trascinata sul terreno dalla piena di
non rimette a posto le proprie cose o anche a chi lascia cattivi ricordi di
là. -lasciare lo strascico nel bicchiere o nel piatto; avanzi di cibo o
o nel piatto; avanzi di cibo o di bevande. tommaseo [s.
avanzuglio. 5. gruppo più o meno numeroso di persone che si accompagnano
alla folla. 6. sequela o successione, per lo più uniforme e monotona
, condizioni riferibili a un periodo precedente o ne costituisce l'esito, in modo spesso
intendon eglino cotesti giornali di fare? o le grida non hanno effetto sugli animi,
son tristo strascico delle corse vergogne; o l'hanno, e dalle parole bisognerà
-resistenza nel tempo di un sentimento o di uno stato d'animo, per
lo strascico della tosse'. segnatamente nelle emorragie o in mali simili, 'strascico'è l'
simili, 'strascico'è l'ultimo gemere o sgocciolare del flusso morboso. guerrazzi,
debito. -elemento stilistico, forma o carattere di un'opera artistica o letteraria
forma o carattere di un'opera artistica o letteraria che continua i modi di un autore
che continua i modi di un autore o di una tradizione di un periodo precedente.
pietre preziose, è egli una ricordanza o come uno strascico della tradizione del medio evo
qualche strascico nei pittori romantici come angelico o peseliino, viene in totale oppresso dal
: oh che straordinari « mira, o norma », che stupefacenti « di quel-
sentiti, cantati a strascico... o rotti nella frase più appassionata per inseguire
sul fondo del mare, dei fiumi o dei laghi a rimorchio di una o
fiumi o dei laghi a rimorchio di una o più barche. dizionario di marina
quello che si trova su di esso o vi si smuove a breve distanza. m
trazione animale formato da un tavolato rettangolare o trapezoidale munito di quattro piccole ruote metalliche
trapezoidale munito di quattro piccole ruote metalliche o di pattini. legislazione medicea (1731
, se rimase dilacerato per lo stracinaménto o appiccato come si solliano appiccare.
dietro con fatica qualcosa di molto pesante o anche di ingombrante che non si può
che non si può sollevare da terra o qualcuno che si tiene legato, incatenato
qualcuno che si tiene legato, incatenato o afferrato (in par- tic. per
) e che si fa avanzare con spintoni o strattoni, anche dopo averlo gettato a
come forma di punizione, di supplizio o di ultimo spregio per il cadavere di
spregio per il cadavere di un nemico o per le insegne del nemico vinto.
voglia imbarcare. 3. indurre o costringere qualcuno con l'inganno o con
. indurre o costringere qualcuno con l'inganno o con la violenza a un comportamento o
o con la violenza a un comportamento o a un'azione non spontaneamente scelta o
o a un'azione non spontaneamente scelta o indesiderata o dannosa. i. pitti
un'azione non spontaneamente scelta o indesiderata o dannosa. i. pitti, 2-99
lasci, amico, / estinguer questo foco o raffreddarsi; / precipi- tiam questa turba
); sospingere a una sorte incerta o avversa. vasari, 4-ii-480: questo
mano? guerrazzi, ii-102: noi o agita un genio o strascina il fato.
, ii-102: noi o agita un genio o strascina il fato. verga, 8-97
! -spingere una comunità politica alla rovina o a situazioni insostenibili. cesarotti,
4. condurre con sé una o più persone, facendosene accompagnare. -per
penoso impedimento fisico, strascicando le gambe o strisciando in ginocchio; andare in un
a malgrado di un grave disagio fisico o della consapevolezza dell'assoluta inutilità. michelangelo
che nella posata hanno difficoltà di replicarla o, replicandola non giocano niente l'anca,
niente l'anca, ma la camminano o la strascinano, non averanno disposizione ad aria
condurli avanti a stento, con fatica o nell'inerzia. ciro di pers,
ant. in modo forzato, arzigogolato o arbitrario. muzio, 1-148: altramente
. si trovano ora da quasi tutti noiosi o strascinati. strascinato (part.
gravi lesioni, anche legato a un animale o a un veicolo, in segno di
un veicolo, in segno di spregio o come forma di tortura o di esecuzione
segno di spregio o come forma di tortura o di esecuzione capitale. angiolieri
questo sito dell'oceano in vasto giro o turbine rapita,... le balene
li ofenda. -l'essere trascinato o sospinto. -di strascino: di malavoglia
e senili. 7. obbligato o indotto a comportarsi in un certo modo
della corrente di tant'altri pari suoi o superiori. goldoni, iii-33: -come!
parricidio senza saperlo. -sospinto o coinvolto in una situazione difficile. assarino
in padella a fuoco vivo con olio o altri condimenti dopo essere stato sbollentato o
o altri condimenti dopo essere stato sbollentato o lessato (una verdura). g
-con meton.: rumore di passi o di persone in movimento; calpestio,
addosso. -suono di oggetti trascinati o scossi. landolfi, i-508: ho
pazzo / con un strascino a quaglia o altro uccello. / quella che fé vulcan
] con f o stressino tirato da due cavalli, si pigliano
da ferma e lo stressino portatile, o vogliam dire copertone. -rete per la
6. mus. modulazione prolungata o portamento della voce in senso discendente (
degli antichi e si fa con l'inacutire o abbassar di continuo la voce, come
istesso tempo spargendovi sopra un dito in su o in giù) v'ha troppo del
.. uno strascino,... o un altro qualunque canchero locomotivo vi depositerà
verde. 8. pratica penitenziale o di devozione consistente nello strascinarsi sulle ginocchia
d'un porta, di un beccaio o votacesso. nota al malmantile, 11-2:
né so quale più sia alle famiglie dannoso o la strascuraggine de'padri o il disordine
famiglie dannoso o la strascuraggine de'padri o il disordine della famiglia. giovio,
. lasciato in abbandono, senza la manutenzione o i rifacimenti necessari (un edificio,
impegno e con piena soddisfazione del destinatario o del committente. cellini, 4-3-338
era signore e avea potenza d'uccidere o... punire i colpevoli e strasgressi
. m. -i). socialista fervente o fanatico. - anche sostant.
suono irregolare per un guasto dello strumento o per il fenomeno della risonanza (una
corrispondente tasto, ma per difetto inerente o per guasto succeduto, che dà luogo
, sf. ant. ora molto tarda o inconsueta. f. pona,
letter. ant. abbandonarsi a eccessi o a disordini. fagiuoli, xi-32:
ossidi; si ottiene pure cristallo di roccia o di sabbia bianca, con potassa pura
302: nelle stoppie poi col copertura o stras- sino e bracco si cerchino,
, e piglino [le quaglie], o vero s'usi il strassinazzo grande senza
imperfetta chiusura delle valvole deltaria compressa, o anche da una corda (nel caso del
, trarlo in inganno sulle proprie intenzioni o indurlo a scoprirsi o anche per evitarne
sulle proprie intenzioni o indurlo a scoprirsi o anche per evitarne le imboscate.
cuori. calvino, 17-46: la divagazione o digressione è una strategia per rinviare la
è conforme alla direzione generale della guerra o che con essa ha rapporto; che
molti. errori strategici in durando; poca o nessuna energia nel governo di venezia.
per lo svolgimento di un'azione militare o per la risoluzione di un conflitto (