-casa squillo-, appartamento in cui una o più prostitute ricevono i clienti che le
un'attività a scopi esclusivi di lucro o si pone al servizio di altri rinnegando
la propria liberta di giudizio per interesse o servilismo. quaderni piacentini [dicembre 1962
senza squilli: senza dimostrare particolari qualità o meriti. -con valore aggett.: di
, dagli italiani 'giunco odorato', o come lo chiamano i francesi, 'paisture
... / e lo squinante o paglia di cammello. berchet, 143:
. d. e. i.) o a incrocio con il gr. ouvóvxn;
senza tanti squinci e squindi: senza tergiversazioni o parole inutili, in modo diretto e
e le lascivie del parlar toscano; o dello scrivere in squinci e squindi,
-mettersi in linci e squinci: truccarsi o abbigliarsi con frivola e ricercata eleganza.
in frasca'. squincióne si chiama il filunguello o fringuello, da un verso che ha
senza tanti squinci e squindi: senza tergiversazioni o parole inutili, in modo diretto e
). sconnettere, scompaginare un libro o un fascicolo, mettere in disordine un
e nervosamente, in modo convulso, o di leggerli con grande attenzione, appassionatamente
-per estens. dispiegare un foglio per leggerlo o esibire un libro, aprendolo per attirarvi
... gli voleva cavar di mano o squinternargli l'ombrello vasto campagnuolo, d'
qualcosa per lo più con grande enfasi o per esibizione e ostentazione. aretino,
stretto stretto. 6. trattare o esporre un argomento in modo assolutamente esaustivo
. -leggere, esporre, commentare o citare pubblicamente un testo, in partic
il tasso alcolico di vini più leggeri o per ravvivarne il colore rosso.
cucina insieme agli odori deh'arrosto, o se lo procuravano i mangiatori versandosi vino
squìnsia), sf. region. ragazza o giovane donna che ostenta modi leziosi,
anche essere usato come epiteto scherz. o sarcastico; attualmente, nel linguaggio giovanile
, qualunque rogo, mica soltanto questo, o lo si fa vedere spaventoso e terribile
vame sulle copertine di « vogue » o della « vie pàrisienne ».
discorso, traggono all'aperta luce fatti o non bene di lor natura manifesti,
non bene di lor natura manifesti, o dall'interesse di sofistici ingegni intralciati. cesarotti
stilistica di un'opera letteraria, artistica o musicale; ricercatezza espressiva; notevole proprietà
leggiadria, e nel petrarca non forza o virtù rassomigliatrice, né (come diceste
di uno stile, di una produzione artistica o letteraria. magalotti, 28-283: per
sanctis, ii-13-56: a essere oratore o storico si richiede un'altezza d'intelletto,
3. prelibatezza di un cibo o di una bevanda. algarotti, 1-ix-118
: manicaretto prelibato, ghiottoneria; bevanda o cibo particolarmente raffinato. d. battoli
della stagione, c'erano delle squisitezze: o i primi sparagi, i primi baccelli
i primi carciofi, le prime ciliegie o la ricciolina dal grùmolo bianco. -ottima
. 5. perspicacia di analisi o di giudizio; acume, sagacia.
. -accuratezza nel condurre un lavoro o un esperimento. magalotti, 21-21:
orecchio che fa discernere esattamente l'identità o la diversità ed il preciso intervallo fra
5. che procede da spiccata sensibilità estetica o da notevole raffinatezza intellettuale (il gusto
dettagli (la conoscenza di un argomento o di una dottrina). castelvetro,
lodevole e perfetta senza la notizia isquisita, o ancora mezzana, delle scienze o dell'
, o ancora mezzana, delle scienze o dell'arti. paruta, i-249: certa
esercizio di un'arte, di un'attività o di una professione. s.
e'non ha forse in terra in acqua o in aria chi lo pareggi. v
procura con crudeltà raffinata acute sofferenze fisiche o psicologiche. brusoni, 4-i-156: se
gli intenditori di poesia fossero un poco malati o almeno almeno convalescenti di squisiti mali.
con il squittino segreto sopra l'approvazione o reprovazione di dette casate. goldoni,
18-1-169: fatti squittinare non si sono; o, s'hanno pur cimentato lo squittino
podestà 3. attribuire una carica o un titolo onorifico mediante scrutinio.
della lega non possa intervenire alcuno scandalo o frodo, statuirono... che
da un candidato a una carica elettiva o da un partito in una competizione elettorale
, 104: né voi di questo, o giornalisti, accuso: / buon fin
squittinati fussino concorrenti, cioè due di loro o più i quali avessero il medesimo numero
un esatto squittino delle sospirate perfe- o più candidati a una carica per lo più
far buon mezzo di una scheda o, anche, di altri sistemi, come
come squitino della sua abilità. o malagevole conoscimento di sepalline diversamente colorate (e
estens. gruppo di persone, organo collegiale o assemblea incaricata di presiedere a tale operazione
denari del pubblico. -l'insieme o il numero delle polizze imborsate (in
di costume dicevolmente piacevole'. -esame o giudizio delle qualità di una persona.
, anche prolungato; esclamazione, imprecazione o risata stridula. bacchelli, 12-262:
è potuto succedere? » -suono o rumore acuto, aspro e debole.
il testo normativo che porta tali norme o almeno le più importanti di esse.
turale, intellettuale, scientifica di un evento o di un rapporto naturale o sociale,
un evento o di un rapporto naturale o sociale, di un'idea, ecc.
(per lo più in senso iron. o antifrastico). piccolomini,
portatori di croce, e erano meri laicali o laici, come si vede nel concilio
;... il bruco grigio o fulvo; si fila un morbido bozzolo che
argento. l'insetto perfetto appare in giugno o luglio. = voce dotta,
deutero- miceti, suddiviso in più lobi o a forma di stella. = voce
croce, di metallo prezioso, di avorio o di legno, destinato a custodire frammenti
forma di prismi compresi di quattro, o di sei faccie, o isolati, o
quattro, o di sei faccie, o isolati, o riuniti in forma ai croce
o di sei faccie, o isolati, o riuniti in forma ai croce. =
area stazione staz z o). stàzio2, v.
belle dell'altre, si portavano, o sole o in maggior numero, per le
altre, si portavano, o sole o in maggior numero, per le stazioni o
o in maggior numero, per le stazioni o processioni. 2. biol. che
-in partic.: scalo ferroviario o marittimo. barilli, 5-264: rettangoli
. 3. essere di presidio o di stanza in un luogo (un
tabilità, di invariabilità di una situazione o di un fenomeno. stcrppani, 1-649
di moversi nemmeno d'un punto in su o in giù, a destra o
o in giù, a destra o a sinistra. tronconi, 5-69: il
concreta non è altro che unità, o sintesi, di opposti: non è immobilità
stabile per un periodo di tempo più o meno lungo, senza progredire né regredire (
orecchi. silone, 4-205: per due o tre giorni le condizioni di stella rimasero
rifiorivano rigogliose, le miste rimanevano stazionarie o addirittura perdevano terreno. 3
. 5. che risiede stabilmente o per un certo tempo in un luogo
stazionaria più volte (sinscopo di polizia o di protezione, è di stazione in qualche
, se, racchiusomi in un gabinetto o limitatomi all'opera ricorrente e monotona di
che accusano la medicina di essere stazionaria o retrograda ed i medici di essere increduli
coltura batterica per mancata crescita dei batteri o perché il numero dei batteri che muoiono
variazioni nel tempo. - moto permanente o stazionario: moto di un fluido in
osservando se giunti allo stato di elevazione o bassezza si trovino stazionari, oppure in atto
in atto di poggiare se discesero, o di calar se poggiarono. opuscoli scelti
sostenibile'e il concetto di 'stato stazionario'(o cre scita zero).
in acque straniere per esercitare pressioni politiche o per proteggere i propri cittadini. -per
. luogo di fermata, di sosta o di ricovero temporaneo durante il corso di
1811), 665: quante stazioni o tappe si trovano intermedio fra il luogo di
uccelli dividonsi, riguardo alle loro stazioni fisse o temporarie, in due grandi categorie:
.. 'stazionari',... o nei 'migratori'. baldini, 9-9: darebbero
una campagna militare per consentire il riposo o anche il pernottamento e il vettovagliamento di
fatica. -stanza di forze armate o di una flotta in un luogo.
che si contrappone a stazione di passaggio o di transito, attraversata dalle linee di lunga
1905], iv-464: 'stazione di testa'o 'di regresso': (dicono anche di
; stadio di un determinato processo storico o culturale (e, in partic.
partic., indica una fase di stasi o di transizione). balbo, ii-54
, posto generalmente in una località marittima o lacustre e attrezzato con impianti di balneazione
per gli sport invernali (stazione invernale o sciistica). carducci, ii-16-279:
determinate affezioni (in partic. polmonari o nervose). ferd. martini,
gabinetti dei professori di 'spiritualist science'o roba siffatta sono frequenti quanto le stazioni
, ciascuno dei luoghi deputati alla costruzione o all'assemfinale. l.
produttivo, beni che servono alla manipolazione o alla trasformazione della materia prima in prodotto
di reperti di origine litica, ossea o ceramica. e. regalia [«
regressi cagionati non dai moti (o un gruppo di specie) vegetale o animale
(o un gruppo di specie) vegetale o animale; biotopo. -stazione forestale
dimanda alla porta della chiesa, della stazione o del giubileo. -in partic.:
. -con meton.: quadro, simulacro o altra opera figurativa che rappresenta uno dei
-figur. ciascuno degli episodi più penosi o dolorosi di una vicenda. carducci
per assistere alla celebrazione della liturgia pasquale o natalizia da parte del papa. 18
impianto che regola le connessioni di produzione o distribuzione in una rete elettrica. -stazione
una rete elettrica. -stazione di trasformazione o sottostazione. quella che converte l'energia
19. fisiol. posizione del corpo umano o animale assunta spontaneamente o per costrizione (
del corpo umano o animale assunta spontaneamente o per costrizione (e indica in partic
comunemente l'invio di corrispondenza, tra individui o reparti di una azienda, realizzata tramite
dotata di attrezzature per il salvataggio di naufraghi o l'assistenza in mare a imbarcazioni in
contro azioni di bombardamento di infrastrutture militari o civili. de pisis, 1-242:
comandata abitualmente da un sottufficiale (maresciallo o brigadiere) e composta da sei uomini di
via etere captabili con un'apparecchiatura radiofonica o televisiva. - anche: 11 complesso
e telefonica da cui possono essere trasmessi o estratti segnali o informazioni. cavour
cui possono essere trasmessi o estratti segnali o informazioni. cavour, v-202: il
ottica per compiere osservazioni e misurazioni topografiche o per il collegamento geodetico con altri punti
l'una e l'altra stazione, o veramente nell'istnimento. galileo, 4-1-455:
non entrando nel computo onde anco i piedi o passi (iella distanza tra le stazioni
ecc.). -certificato di stazza o stazza di registro: documento ufficiale e
prendono parte a regate, espressa in metri o piedi e calcolata in base al rapporto
4. disus. asta graduata di legno o di metallo che, immersa in un
staza, costruito di legno, o di lattone, o di ferro bianco.
legno, o di lattone, o di ferro bianco. guglielmotti, 874:
tal punto dal subire ogni genere di situamento o stazzamelo. = nome d'
d'acqua, somministrata da un ruscello o da un picciolo fiume, si può stazare
parte di un ruolo tenuto dalle capitanerie o dagli uffici circondariali di porto.
: l'atto e il modo di stazare o misurare la capacità di un bastimento.
lastri, 1-3-288: il butteretto dello stazzo o diaccio ha la cura di tutti li
per sceglierne due, ne stazzonava due o tre dozzine. -assol. pavese
non mai contaminata, / non mai tocca o stazzonata, / macchia alcuna in
per sé ha dodici migliaia di stazzoni o volete botteghe. boccaccio, viii-1-34:
gennaio 1903], 18: un enzima o fermen to solubile detto steapsina
fermen to solubile detto steapsina o lipase, il quale ha la proprietà di
; è ottenuto dalla saponificazione della stearina o dall'idrogenazione dell'acido oleico ed è
, a differenza degli altri grassi, animali o vegetali, non contiene solamente i gliceridi
, usata per segnare stoffe { gessetto o pietra per sarto), per scrivere su
, agg. miner. che è proprio o tipico della steatite. bombicci porta
ed omogenea; ha colore gialliccio, o cenerino, o grigio-violetto, o
; ha colore gialliccio, o cenerino, o grigio-violetto, o verdastro; la
o cenerino, o grigio-violetto, o verdastro; la lucentezza è grassa, steatitosa
... si dicono meliceridi, ateromi o steatomi. targioni-tozzetti, 5-122: le
un odore rancido. -steatorrea idiopatica o primitiva: generata da lesioni inizialmente localizzate
un tessuto conseguente a un processo degenerativo o infiltrativo determinato da sostanze tossiche, da
. v.]: 'steatosi': formazione o genesi di sostanza lardacea o sebacea.
: formazione o genesi di sostanza lardacea o sebacea. = voce dotta, lat
: un monte composto di pietra arenaria o vogliamo dire serena nel quale veddi molte piante
: de le steche che se facessero o escissero del lavorìo dei maistre de legname niuna
-per estens. colpo inferto con una verga o con un bastoncino, per lo più
si appicca in su una stecca o grande o piccola. r. borghini,
in su una stecca o grande o piccola. r. borghini, i-200:
di balena { stecca dì balena) o di acciaio inserite in un capo di
un busto femminile, per renderlo rigido o garantirne la tenuta elastica. f.
che costituiscono l'intelaiatura di un ombrello o di un ventaglio. carena,
'stecche': bacchette per lo più di balena o d'acciaio le quali dal nodo dell'
5: avvertasi per altro che le stecche o ferri di varie forme, che occorrono
varie forme, che occorrono secondo la maggiore o minore sottigliezza del lavoro, devono sempre
metallo leggero, fissate al telaio delle persiane o degli avvolgibili. carena, 2-121
a beccar poche briciole / quando s'alza o dirada qualche stecca / l'avvolgibile.
avvolgibile. 6. utensile di legno o di osso usato nelle tipografie e nelle
legatorie per piegare a mano i fogli stampati o come tagliacarte. zannoni, 5-39
bucherellare pezzi di carne per inserirvi spezie o erbe aromatiche prima della cottura. carena
, costituita da pali aguzzi piantati orizzontalmente o in modo inclinato verso il basso sulla
risponde alle 'fraises'che si pongono orizzontalmente o con la punta obliqua le più volte
, 'palissades', si pongono invece verticalmente o pochissimo inclinate e sempre con la punta in
per derivare l'acqua altrove, dette 'pescaie'o 'chiuse', 3. palizzata,
la branda. -sottile bacchetta di legno o di altro materiale, infilata nella balumina
. 14. medie. asta o tavoletta rigida o flessibile usata per la
14. medie. asta o tavoletta rigida o flessibile usata per la contenzione di un
segmento scheletrico fratturato (stecche ossee) o per confezionare apparecchi gessati (stecche gessate
bisogno di ferule overo stecche di legno o piumacciuoli, fa'che siano tali e
, ben liscia, lunga due braccia o poco più, di forma leggermente conica,
buona stecca. [da cattivi padri o simili, cattivi figli].
con massi, come opera di difesa o per rialzarne il livello a monte e convogliarne
senese fu costruito sulla fiumara un riparo o steccaia ad oggetto di riunire l'acqua
di tucti e steccalare lucca intorno intorno o almanco cignerla con più bastioni.
poteva andar per la città senza motto o passaporto. algarotti, 1-v-144: tolta
), sm. serie di tavole o pali, verticalmente infissi nel terreno, variamente
, usata per lo più come recinzione o delimitazione di uno spazio, come barriera
di uno spazio, come barriera o come elemento divisorio; palizzata, staccionata.
si dèe circondare la corte di muro, o vero di convenevole steccato. g.
più massiccia fortificazione intorno a un accampamento o a una trincea. -in partic.:
7-30: già neuno fa oste con isteccato o con fosse, e così vegnendo i
e così vegnendo i cavalieri de'barbari, o di dì o di notte, sap-
i cavalieri de'barbari, o di dì o di notte, sap- pimo che molte
, per modo che nullo potea entrare o uscire di lucca sanza grande pericolo.
da ostacolo al passaggio di altre persone o a un assalto. priuli, li-6-93
franosi, rinforzare le rive di fiumi o canali; steccaia, pescaia. ricordi
se lo stecato si disfacese per aqua o per altro fare del mulino, lo deto
. 5. luogo, contesto o situazione in cui si sviluppano una divergenza
figur. elemento di netta separazione fra gruppi o partiti o stati. arbasino,
di netta separazione fra gruppi o partiti o stati. arbasino, 19-279: separatezze
intolleranze, steccati, recinti da pollaio o da 'corrai', continuano a rialzarsi nella nostra
, in steccato: sfidare a duello o a una polemica particolarmente vivace. gabiani
dei cavalli, 'stringere allo steccato (o semplicemente 'stringere') un avversario'portarglisi a
i-239: un matton vien di cinque libbre o sei / che mi lascia stecchito se
ghislanzoni, 16-11: noi fra sei o sette giorni, saremo qui congelati dal
giorni, saremo qui congelati dal freddo o stecchiti dalla fame. de amicis, xii-371
xii-371: se per inavvertenza, salendo o scendendo [dal tranvai], si toccava
2. sm. che si ispira o si rifà alla poetica dello stecchetti.
nelli stecchetti e si friggeranno in strutto o si faranno arrostire alla graticola. bacchelli
per lo più nell'espressione stecchetto fiammifero o fosforico). settembrini, vii-362:
, allo stecchetto: senza cibo e bevande o lesinandoli. lippi, 2-22:
3-85: far tener l'olio a uno o farlo filare o stare al filatoio significa
tener l'olio a uno o farlo filare o stare al filatoio significa per bella paura
figlie d'èva, quando il capriccio o l'amore o le suggestioni del diavolo
èva, quando il capriccio o l'amore o le suggestioni del diavolo lo mettono in
spiedini e messi ad arrostire sulla gratella o a friggere nel burro o nell'olio
sulla gratella o a friggere nel burro o nell'olio. sono chiamati anche stecchini.
8-1095: pancia, io? grassotto, o diciamo meglio: robusto! ma
g. giudici, 11-20: un giorno o l'altro / come un passero dovrò
stechir hi fantin, ma coverravan murir o provar le gran catevetae e vive in senechia
le membra, andreina avrebbe voluto fare o ispirareun gesto di tenerezza. 9.
. -chi). piccolo arbusto legnoso o ramoscello sfrondato e secco; legnetto appuntito.
vanno per le strade raccogliendo ogni minimo stecco o fuscello per accendere il fuoco dove possono
indicare l'estrema magrezza di una persona o un portamento rigido. trattato d'amore
ne vedo [punti esclamativi] due o tre in fila sul finir d'un
la carne 0 altri cibi da arrostire o friggere. ariosto, sat.,
tanara, 73: ognuno dei suddetti beccatìchi o vero uccelli si cuoce arrosto, e
bocconcini di carne, frattaglie, verdure o altri alimenti infilzati in un bastoncino appuntito
tavole di pezzo, pino, larize o altro albero odorifero..., commesse
. 7. pezzetto di legno o di osso o di altro materiale variamente
7. pezzetto di legno o di osso o di altro materiale variamente sagomato, usato
simili. baldinucci, 158: 'stecco'o 'stecchi': alcuni pezzetti di legno di bossolo
bossolo, noce, osso, avorio o altro simile, lavorati a foggia di fusi
gli scultori per lavorar figure di terra o cera, in quelle parti principalmente dove
di casa tanto che vaglia uno steco o fa altra cosa che vi dispiaccia, vi
l'avisate. 13. difetto o mancanza di entità trascurabile. fr.
: fammi serrar con questo petto, o lena, / il forno tuo, quando
occhi: ciò che arreca fastidio, disagio o danno o che impedisce di agire liberamente
che arreca fastidio, disagio o danno o che impedisce di agire liberamente; motivo
stecchi. di scherno; spunto polemico o di critica mordace e -parere stecchi le piume-
più di staresferzante. a letto per inquietudine o smania. passeroni, 6-114: le
, deludenti. mauro, xxvi-1-214: o scellerate ed empie leggi antiche, /
spiche. -essere come stecchi o stecco negli occhi: costituire un persistente
fastidio, di disagio, d'imbarazzo o di preoccupazione. savonarola, 7-ii-344:
mi sento il cuore come uno stecco o uno spino, contuttociò sono migliorato in
voltare. -tenere uno stecco nelvocchio o negli occhi a qualcuno: infastidirlo,
ci sarebbe stato bene dentro un sartoio o il sarchiello. stèccolo, sm
.: essere debole, mal fondato o reggersi su un linguaggio pretenzioso e cervellotico
: a mala pena, di persona o cosa o ragionamento che non abbia sodezza né
mala pena, di persona o cosa o ragionamento che non abbia sodezza né forza.
steccóne, sm. larga asse o grosso palo appuntito di legno, in
non credessi / fussin tovaglie a cricca o tuo'buglioni, / che cricca ti sie'
come l'ambiente di reazione, la pressione o la temperatura -rapporto stechiometrico: proporzione
stechiometria fra gli elementi di un composto o fra i reagenti di una reazione.
: 'stedescare': far deporre e far perdere o perdere e deporre quel che nella persona
perdere e deporre quel che nella persona o ne'suoi abiti è proprio al fare
che così chiamano i volgari il corpo o il ventre), è riscaldato dal vino
a. bazzarini, 1-vii-1043: 'stefanòti'o 'stefanòtide': genere di piante delle asclepiadee
: 'steganografìa': l'arte della scrittura segreta o dello scrivere in cifera; nota solo
'steganografìa': arte di scrivere in segreto caratteri o cifre. eco, 16-200: fludd
steganografìa di tritemio sia le pratiche più o meno negromantiche di sahu dee.
hanno le dita de'piedi involti o coperti di una membrana che insieme gli unisce
becco, f ungo o corto, piatto o tondeggiante, uncinato o
f ungo o corto, piatto o tondeggiante, uncinato o semplicemente acuto,
o corto, piatto o tondeggiante, uncinato o semplicemente acuto, ma sempre tra le
della mascella inferiore una membrana nuda più o meno dilatata a sacco. =
nota con i nomi di vedova del paradiso o dal collare d'oro (per cui
con probabile accostamento al lat. extinguére o al lat. volg. * extingére,
s. vj: 'stègnosi': costipazione o ritenzione delle evacuazioni naturali. lessona,
v.]: 'stegnotico': rimedio astringente o che rinserra, tura e chiude.
, sf. agric. barra di ferro o di legno, unica o in coppia
di ferro o di legno, unica o in coppia, collegata al corpo di varie
animale (in partic. gli aratri) o ad autotrazione (come i motocoltivatori,
) da guidare procedendo a piedi dietro o a fianco della macchina stessa.
ridolfi, i-312: una lunga stanga o bure, che va dalle stegole o manicciole
stanga o bure, che va dalle stegole o manicciole fino al gioco. fanfani,
non meno mostruoso, come l'iguanodon o lo stegosauro o l'omitosuchus, osserva
mostruoso, come l'iguanodon o lo stegosauro o l'omitosuchus, osserva il duello dei
di molte specie; ritrovasi il cinericcio o berettino,... ci è lo
lastra ver ticale di pietra o di marmo che reca un'iscrizione o
pietra o di marmo che reca un'iscrizione o immagini in rilievo, eretta con scopi
, eretta con scopi commemorativi, funerari o votivi. - stele di rosetta: lastra
. -al figur.: mezzo o chiave di interpretazione. carducci, iii-21-195
). stelechite, sm. o f. miner. disus. incrostazione che
è forse l'armatura del trofeo: o non piuttosto la stèlide atta a reggere l'
luna e tutte l'altre stelle, / o vaghe, o ferme, d'intorno
l'altre stelle, / o vaghe, o ferme, d'intorno al suo stelo
primaria importanza in una cerchia di persone o in un campo di attività.
, multiple fisiche: costituite da due o più corpi vicini; se la vicinanza è
elementi si trovano nell'almanacco nautico, o in altro libro di effemeridi.
, / né nave a segno di terra o di stella. idem, par.,
esigenza di un solo professore di ginnasio o liceo che funzionasse da stella polare a
-figur. persona che costituisce presenza rilevante o ineludibile punto di riferimento; esperienza culturale
ineludibile punto di riferimento; esperienza culturale o artistica fondamentale. chiari, 2-i-5:
-in relazione con il compì, di denominazione o con aggettivi indica i vari pianeti (
. gozzi, i-21-16: narrami, o musa, come citerea / di cui s'
nel viso divenne qual fresca rosa d'aprile o di maggio in su lo schiarir del
forte, 3-13: elena la troiana / o la reina dido o bianciafiore /.
elena la troiana / o la reina dido o bianciafiore /... / o
o bianciafiore /... / o dionigia, quella stella diana. pulci,
de tonde / rugiadosa e stillante, o come fuore / spuntò nascendo già da le
litanie). boccaccio, vii-138: o luce ettema, o stella mattutina, /
boccaccio, vii-138: o luce ettema, o stella mattutina, / la qual chiuder
siè tu, stella matutina, / o gloriosa donna, ke portasti la nostra
maggio, notte di maria! / o stelle, abbiate voi pietà di me,
dante, purg., 6-100: o alberto tedesco ch'abbandoni / costei ch'
, per indicare quantità innumerevole di persone o di cose. giamboni, 10-44:
annoverata se non come le stelle del cielo o la rena del mare. idem,
-indica chiarezza, perspicuità (della verità) o anche inoppugnabilità (di un fatto)
inclinazione. -in partic.: influsso favorevole o sfavorevole degli astri sulla vita umana {
-in esclamazioni deprecatorie, di tono tragico o melodrammatico. boiardo, canz.
... i -che giornata, o stelle, è questa! / - che
trasportar da spezie a gener non suo o a spezie d'altro genere, si formerà
. giacomo da lentini, 34: o stella rilucente, / che levi la mai-
. lorenzo de'medici, 10-ii-503: o chiara stella, che coi raggi tuoi /
della compagnia di san gilio, 390: o clara stella, c'a tutta la
. 13. come nomignolo affettuoso o di tenera indulgenza, di commiserazione,
di condiscendenza (anche rivolto a uomini o a bambini). panzini, iii-88
troppo isolato... posso giocare tre o quattro palloni a partita, uno magari
stella. 14. persona o principio ideale che costituisce guida, orientamento
il nostro redentore / che perdoni, o gloriosa! alamanni, 6-8-54: morir vogli
questo grande e spazioso mare, / o santa stella, il tuo splendor m'ha
cosa s'abbuia, ogni cuore trema o si corrompe! -testo scritto o
o si corrompe! -testo scritto o insegnamento che contiene princìpi fondamentali di guida
ha grande prestigio e funzione di guida o di precursore o è esempio di santità o
e funzione di guida o di precursore o è esempio di santità o fonte di
o di precursore o è esempio di santità o fonte di dottrina. f.
e borioso. faldella, 4-230: accanto o davanti a quei frac neri ed impettiti
-per estens.: personaggio dello spettacolo o dello sport che ha successo e notorietà
verniti quasi come una stella di sprone o vuogli dire una rotella. nannini [olao
ruota a raggi liberi usata per azionare argani o per ottenere la rotazione di cilindri.
chiazza di pelo bianca, di forma allungata o raggiata, sulla fronte dei cavalli.
anche scandele. -fiocchetto di crema o di spuma spremuto da una bocchetta dentellata
, / né sa qual più si pigli o questa o quella. 24.
né sa qual più si pigli o questa o quella. 24. cristallo raggiato
il maschio, qual sotto abbi una stella o croce di legname che avanzi da ogni
un poligono stellato, per raffigurare più o meno naturalisticamente astri. cennini, 1-61
stella'...: un forte o fortino, che ha alternatamente angoli saglienti
di connessione di un sistema di avvolgimenti o carichi trifase, che può fare capo
, che può fare capo a tre o a quattro morsetti. -con valore avveri
10-36: ogni squadra dovrà indossare un oggetto o un indumento dello stesso colore (sciarpa
di lavoro presso la stessa azienda (o i 30 presso aziende diverse) in
in riconoscimento di doti professionali e personali o dell'apporto di miglioramenti e innovazioni nel
innovazioni nel proprio ramo di attività (o, anche, in memoria di vittime
gli affari esteri a italiani all'estero o a stranieri particolarmente segnalatisi per l'opera
il buffo si era che le uniche, o maggiori, fornitrici di stelle rosse erano
serve a richiamare l'attenzione del lettore o a segnalare un rimando alla stregua dell'
segnalare un rimando alla stregua dell'asterisco o, in numero di una o più,
dell'asterisco o, in numero di una o più, per sostituire il nome dell'
32. simbolo che indica la qualità o la categoria di prodotti (anche alimentari
categoria di prodotti (anche alimentari) o di servizi (in partic. di
servizi (in partic. di ristorazione o alberghieri). -popol. marca stella:
34. arald. figura di metallo o di colore usata, per lo piu
verso il capo. - stella cadente o riversata: quando il raggio è rivolto
fiori gialli circondati da grandi bratee rosse (o, anche, rosate o bianche)
rosse (o, anche, rosate o bianche) che conferiscono il tipico aspetto decorativo
camera di wilson, in una lastra o in una camera a bolle).
38. fotogr. effetto stella (o a stella): effetto fotografico consistente
, 54: 1 punti luminosi, o riflessi puntiformi presenti nell'inquadratura, saranno
le figure più comuni sono a cinque o a sei punte). filarete,
1-ii-656: se fare lo vuoi in otto o in sei o in più facce,
fare lo vuoi in otto o in sei o in più facce,...
41. matem. stella di rette o di raggi, stella di piani: in
elementi di un complesso topologico incidenti chiedere giustizia o pietà. alrelemento considerato. muratori
egli ne insegna / ciò che nasca o non nasca, ed in qual modo /
vesciche per lanterne l'un l'altro, o a correre lassù al calvario a cercar
-far vedere le stelle a mezzo giorno o di giorno: produrre un dolore lancinante
, 5-i-1575: trovassero un bossolo vuoto o un vostro berretto ci farebbero vedere le
xlvii-196: questa è l'ultima pugna, o illustre conte, / che vinta,
. dante, salmo, 2-68: o signor mio, o singoiar trastullo, /
salmo, 2-68: o signor mio, o singoiar trastullo, / chi è colui
sesto è ben fatto e se ha troppo o poca stella. crescenzio, 2-1-19:
un madiere sopra la direzione orizzontale, o pure la distanza perpendicolare presa dalla estremità
: colui, che prima streggiava i muli o facea il carrettaio, or tien corsieri
oggetto). carducci, iii-3-65: o ch'io discenda placido dal tuo stellante
stellare1, agg. che è proprio o si riferisce alle stelle; che deriva
si riferisce alle stelle; che deriva o proviene dalle stelle. -anche: costruito
18-25: cifre apocalittiche... sfrecciano o piroettano irreali e volubili in una stratosfera
sacchi, i-241: disse poi, o parve, che intorno al soggetto medesimo
11-27: più spesso, ella esiste (o somma luce!) / nel manto
di fiori. govoni, 7-233: o eterna ingannatrice, fu obbedendo / alle
8 in italia); sono erbe annue o perenni che crescono nei luoghi boscosi e
petali bianchi, divisi in due lobi più o meno profondamente separati. -stellaria media:
etc., che si adoperano per ornamento o per curiosità nelle suppellettili.
da servirsene in cucina è la stellaria o vero asteria, così detta dall'avere il
. giovanni crisostomo volgar., 3-100: o questo mondo o l'altro o stellaria
volgar., 3-100: o questo mondo o l'altro o stellaria, o fecia
: o questo mondo o l'altro o stellaria, o fecia ch'el no se
mondo o l'altro o stellaria, o fecia ch'el no se po goe sto
vi poro nel conto / quel ponto stellatello o il retoponto. = voce
mezza di regolo di mar- te stellato o regolo d'antimonio. -stellata spera
-stellata spera: nel sistema tolemaico o geocentrico, il cielo ottavo o delle
tolemaico o geocentrico, il cielo ottavo o delle stelle fisse (e tale concezione
-circolo non stellato: nel sistema tolemaico o geocentrico, il primo mobile, il
degli dèi. sannazaro, iv-147: o sommo giove, /... /
). maestro alberto, 32: o creator dello stellato mondo, / il qual
saba, 5-25: chi in te [o violino] parli non so, so che
3. per simil. decorato più o meno fittamente con immagini dipinte o ricamate
più o meno fittamente con immagini dipinte o ricamate o con oggetti applicati a forma
meno fittamente con immagini dipinte o ricamate o con oggetti applicati a forma di stelle
or stellato, / posto come dossiero o capoletto. sansovino, 4-158: distesero
4. che ha forma più o meno simile a quella di una stella
-che presenta una pianta a forma di stella o simile a una stella (una fortificazione
con decorazioni metalliche, anche preziose, o con gemme (un oggetto).
occhi). tebaldeo, 1-79: o suave martire / ch'io sufferse / da
, solitamente bianca, di forma più o meno regolare sulla fronte (un cavallo)
. -con riferimento al pavone (o anche ad argo dai cento occhi)
centrale. -che presenta un cretto centrale o, anche, una fenditura (un
e raggruppati a verticillo (le foglie o i peli o anche le cellule o gli
verticillo (le foglie o i peli o anche le cellule o gli idioblasti di
foglie o i peli o anche le cellule o gli idioblasti di determinate piante).
[s. v.]: 'stellate'o 'verticillate': diconsi da'botanici quelle foglie
raggi.... diconsi 'fiori'o 'rami stellati'i verticillati.
, le cui foglie stanno sul tronco o su i rami disposti a verticillo.
s. v.]: dicesi 'stellata'o 'fasciatura stellata'o anche 'stellato'una
.]: dicesi 'stellata'o 'fasciatura stellata'o anche 'stellato'una specie di fasciatura
'stellato': si dice delle sezioni trasversali o delle ossature, delle parti estreme di
di uno scafo { stellato di prua o di poppa). f. cetti
scafo': la parte estrema, di prora o di poppa, nella quale le sezioni
spazio nelle imbarcazioni compreso fra due catene o travi, assegnato a 7 persone della ciurma
. milizia, viii-78: la stellatura o radiatura è un diacciuolo nel cuor dell'
e sottile della parte inferiore, anteriore o posteriore al gradino della carena dello scafo
posteriore al gradino della carena dello scafo o dei galleggianti di un idrovolante. s
- anche sostantlito da carrara, xxxix-ii-32: o alma eterna sotto un ter- ren manto
empio opprime, / qual osite opportuna o qual balasso, / d'una corona a
per simil. ornato con minuti oggetti lucenti o con pietre preziose. chiabrera,
beolco, 1263: o animetta, o benedetta, / o anzoletta
beolco, 1263: o animetta, o benedetta, / o anzoletta, chiara
: o animetta, o benedetta, / o anzoletta, chiara stelletta, / far
scrittura per segno che ivi manca qualche traduzzione o esplicazione, quale poi si nota nella
che pongono tra linea e linea, più o meno secondo che i versi debbono esser
secondo che i versi debbono esser più o meno scosti l'uno dall'altro.
stelle stilizzate (da una a tre o da una a cinque) che indica
, su pubblicazioni, l'indice di gradimento o su insegne la qualità riconosciuta ufficialmente di
la qualità riconosciuta ufficialmente di un ristorante o di un albergo (e può anche essere
di una piccola stella presente sulle volte o sulle pareti di stanze o chiese.
sulle volte o sulle pareti di stanze o chiese. tommaseo [s. v
stella solitamente di metallo, di plastica o ricamata, portata dai militari sulla punta
portata dai militari sulla punta del bavero o della camicia; quello applicato sulle controspalline
camicia; quello applicato sulle controspalline (o anche, nel passato, sul collo
nel passato, sul collo della giubba o sulle maniche), in numero variabile,
nelle espressioni guadagnarsi le stellette, perdere o rimetterci le stellette). panzini,
]: 'stelletta': quelle punte di acciaio o di altro metallo, poste in cima
: si disperga fuor di questa tomba o cupola del cielo, o si scuota ed
questa tomba o cupola del cielo, o si scuota ed effluisca come in polvere
fr. colonna, 3-276: « o perameni » poscia ad gli ochii stelliferi
gli ochii stelliferi di polia diceva « o dufeissimi camifici, come dii mio tristo
(che traduce il ted. kreuzherren) o di betlemme che fu istituito durante le
] 'stellifìcare': porre nel numero delle stelle o delle costellazioni. 2.
stellina, sf. piccola stella (o che appare tale per la distanza)
cielo. -come epiteto affettuoso (o, anche, fortemente sarcastico).
dalla forma. disegno, motivo decorativo o distintivo militarea forma di piccola stella stilizzata.
, nella sua fantasia, in stellina o addirittura stella. 7. bot.
furlani,... punti a fogliami o a crocette o a figure, punti
.. punti a fogliami o a crocette o a figure, punti saccolati, punti
. dir. rom. chi è reo o accusato di stellionato. d'alberti
ciascuno dei vari tipi di comportamenti civili o commerciali fraudolenti (come il pignorare la
il pignorare la stessa cosa di più persone o il vendere come schiavo legittimo quello che
procedura straordinaria e puniti con sanzioni amministrative o penali). -anche: analoga figura
asserire come liberi i beni già ipotecati o col dichiarare ipoteche minori di quelle,
munita tutto all'mtomo di squame verticillate o ad aculei, come pure per le grandi
più fine... lo stellione comune o hardun degli arabi ('stellio vulgaris')
coda; ha color giallo d'olio più o meno chiaro o cupo, che qua
color giallo d'olio più o meno chiaro o cupo, che qua e là mostra
stelloncino, sm. giomal. breve nota o notizia o commento giornalistico contrassegnato o separato
sm. giomal. breve nota o notizia o commento giornalistico contrassegnato o separato da
nota o notizia o commento giornalistico contrassegnato o separato da altri da un asterisco o
o separato da altri da un asterisco o una stelletta; trafiletto. panzini
due linee; quello, tra stelle o asterischi. moretti, i-937: si rese
stella, perché sarebbe distinto da stellette o asterischi (panzini, migliorini-duro, pei
hanno la forma di una stella, o da altrettali segni, i giornalisti addimandano
un pezzo, un paragrafo di scritto, o articolo. esempio: 'leggi il
stelluzza, sf. astro che è o appare di piccole dimensioni, di modesta
amata. aretino, vi-138: o stelluzza d'amore, o angel d'orto
, vi-138: o stelluzza d'amore, o angel d'orto, / faccia di
l'uno con l'altro neltaria, o passarsi avanti, strisciando sul terreno,
si riposa, / né teme i venti o 'l minacciar del celo, / o
o 'l minacciar del celo, / o giove irato in vista più crucciosa, /
quale ruotano i cieli nella sistemazione tolemaica o la volta celeste nel suo moto apparente.
e tutte l'altre stelle, / o vaghe o ferme, d'intorno al suolo
tutte l'altre stelle, / o vaghe o ferme, d'intorno al suolo stelo /
celeste stelo. 3. costruzione o elemento architettonico che si protende verso l'
a sostenere un lume, un candeliere o la parte terminale di un apparecchio.
e beve alla salute di se stesso o di qualche persona lontana. -bicchiere
: chiama [l'autore] la famiglia o il ceppoond'egli è nato 'stelo'per metafora
roero, 3-i-129: crede agli eroi, o spirti che lo stelo / divin produsse
, deve- si considerare lo stelo, o quella sua parte media destinata a sostener
, / né dirà che la starna o 'l fagian puzzi. = deriv
al centro, in corsivo, un monogramma o uno stemma padronale. calvino, 74
critica; può essere bipartito, tripartito o pluripartito a seconda del numero dei rami
mio stemma, se il cam- priani o anche giotto potessero fare un bel disegno.
. letter. fregiarsi di un nome o di un titolo. morante, 2-50
stemmàrio, sm. arald. manoscritto o opera a stampa in cui sono raccolti
cui sono raccolti stemmi nobiliari, di città o di istituzioni. = deriv
. stemmato, agg. fregiato o decorato con uno stemma. tommaseo [
famiglia delle foche, detto anche foca crestata o foca dal berretto ('stemmatopus cristatus')
le spore sono di colore rosso- brune o nero-brune. tramater [s.
le parti interiori del corpo col premerlo o pigliarlo indiscretamente o col batterlo con materie
del corpo col premerlo o pigliarlo indiscretamente o col batterlo con materie che acciachino senza ferire
bisogna nel cimentare gli ori e in affinare o partire gli argenti tener sempre per riscontro
. disus. alterazione della funzionalità del corpo o di un organo o deh'equilibrio degli
funzionalità del corpo o di un organo o deh'equilibrio degli umori. m.
la grande freddura del tristo verno, o per lo stemperamento del cielo che rattamente
che rattamente si cambiò per contrario, o per qualunque altra cagione fu la state
d'aria. -variazione di temperatura o di clima. d. bartoli,
in quella inondazione sì universale avessero parte o le costellazioni del cielo o lo stemperamento delle
avessero parte o le costellazioni del cielo o lo stemperamento delle stagioni. 5.
gli falliva nelle mani per stemperamento di fuoco o per debolezza di boccia.
. dissolversi sfumando in un'altra forma o colore. viani, 14-118: l'
accozzano e uno poi che ne manchi o si guasti, toriuolo si stempera e non
suo dolore. -abbandonarsi al pianto dirotto o a grandi manifestazioni di dolore.
. 2. che non suscita interesse o passione. balbo, 2-547: io
l'appagamento dei propri appetiti, istinti o bisogni; smodatezza, eccesso.
. 2. turbamento dell'atmosfera o di una condizione climatica. zanobi
3. alterazione della funzionalità del corpo o dell'equilibrio degli umori. varchi
il dolore si cagioni solamente dalla stemperanza o vero distemperamento. = deriv. da
disciogliere in un liquido un elemento solido o in polvere. - anche assol.
la calcina sia di pietre bianche e dure o rosse o tiburtine... e
di pietre bianche e dure o rosse o tiburtine... e guarda non la
bencivenni, 7-57: recipe fiele taurino o di capro o baurach ugualmente, stempera con
: recipe fiele taurino o di capro o baurach ugualmente, stempera con sugo di
infusione un'erba per ricavarne una bevanda o una pozione medicinale. oliva, i-2-204
la sega. -sciogliere la neve o il ghiaccio. -al figur.: vincere
b. tasso, ii-134: stempra, o gran re del cielo, / col vivo
pianto di consolazione. -mitigare o attenuare un sentimento o uno stato d'
-mitigare o attenuare un sentimento o uno stato d'animo; smorzarne l'
3. privare un oggetto di vetro o di metallo della tempera. redi
può stemperare una lira tentando le chiavi o stracciando le corde. 5.
20. profondersi in grandi lodi o scuse; esprimersi in maniera prolissa,
signor divien credei, / né si stempra o si corregge; / ride ai preghi
e a le querele. -attenuare enfasi o drammaticità in espressioni di tono più leggero
drammaticità in espressioni di tono più leggero o convenzionale. soldati, v-62: l'
, il cuore, vanima in pianto o in riso-, rispettivamente, piangere copiosamente
in riso-, rispettivamente, piangere copiosamente o ridere in modo sfrenato. marino,
ti temerà 2. in modo o in quantità eccessiva, esageratamente. m
2. in senso concreto: atto o comportamento che rivela mancanza di freno morale
stemperatissimo). sciolto in un liquido o diluito in un composto, così da dare
da dare origine a un amalgama liquido o semiliquido (una sostanza solida, fluida
semiliquido (una sostanza solida, fluida o in polvere). sercambi,
debbe poi pigliare la calce con pozzolana o rena vagliata sottile stemperata liquida ed alquanto
nell'acqua. -sciolto dal calore o da un acido (un metallo).
3. che ha perso la tempra o che non è ancora stato sottoposto a
scuffie sono fatte di filo di ferro stemperato o ricotto, tessiuto come una rete.
il clima); eccessivo (il caldo o il freddo). ovidio volgar.
misura, al di fuori di ogni norma o convenienza; smodato, sfrenato, eccessivo
. 10. espresso, narrato o riproposto in modo attenuato o prolisso o
, narrato o riproposto in modo attenuato o prolisso o poco incisivo ed efficace; privo
o riproposto in modo attenuato o prolisso o poco incisivo ed efficace; privo di vigore
sonno': questo luogo si vede imitato o per meglio dire stemperato dal boccaccio, libro
per la stemperatura delle qualità dementali, o si dà in farnetico o si perde
qualità dementali, o si dà in farnetico o si perde il giudizio o la memoria
in farnetico o si perde il giudizio o la memoria. tassoni, xvi-406: io
il privare della tempera un oggetto di vetro o di metallo. -in senso concreto:
tose. molto grande; di dimensioni spropositate o eccessive. salvini, 15-4:
adopera nell'uso comune per eccessivamente grande o grosso o largo. linati, 20-118
nell'uso comune per eccessivamente grande o grosso o largo. linati, 20-118: il
! stempiatura, sf. mancanza o perdita di capelli all'altezza delle tempie
,... il petalo inferiore carena o barca. muovergli contro in armi
l'altissima asta in equilibrio su la fronte o sul mento. 2.
2. figur. principale rappresentante o fautore di un movimento, di un
più di forma rettangolare, spesso listato o frangiato, disteso lungo un pennone sostenuto
-nell'iconografia tradizionale del cristo risorto o del suo trionfo nel giorno del giudizio
a giudicare. -marin. stendardo reale o imperiale: bandiera che segnala la presenza
g. parrillt, 1-ii-451: 'stendardo reale o imperiale': bandiera speciale diversa dalla nazionale
2. figur. persona, ideale o valore che costituisce un modello di riferimento
e spirituale; simbolo di autorità politica o religiosa. malpigli, xxxviii-54: alto
robusta, posta verticalmente fra due aste o canne e usata durante le battute notturne
durante le battute notturne per catturare uccelli o mammiferi. 6. bot. petalo
qualcuno-, arruolare in un determinato esercito o flotta. vendramin, lii-11-171: sono
: cfr. tendere). allungare o allargare cose contratte, ristrette o ammassate
allungare o allargare cose contratte, ristrette o ammassate; spiegare, svolgere cose piegate
ammassate; spiegare, svolgere cose piegate o ravvolte; distendere, tendere con energia
-per estens.: collocare in posizione aperta o allungata. niccolò da poggibonsi, cxxi-43
, 165: pigliate un pezzo di ombrina o simile della pancia, stendasi per la
, 10-22: si stende intorno al topo o alla carne. goldoni, xiii-248:
martini, 4-27: scorso un mese o poco più, il prete ambiziosetto mi porse
stendere una linea telefonica. -montare o smontare una tenda, un padiglione.
, raddrizzare persone dalle membra rattrappite (o anche le membra stesse). testi
anche nell'espressione stendere in croce) o per riportare le ossa al loro posto
se ròmpea. -disporre per ampio o più ampio tratto. giraldx cinzio,
stendessero fuor de le macchie alcune tavole o scritti loro per ammaestrare le genti senza
, a significar il medesimo che 'allargare'o 'stendere', quando specialmente si tratti di pannilavati
specialmente si tratti di pannilavati e da asciuttarsi o della lana sfioccata e battuta. pratesi,
4. distribuire con uniformità una sostanza densa o oleosa (in partic. i colori
dipingendo, imprime / le maraviglie pittoresche, o stende, / non antico trovato,
di martello / che 'l formi in marmo o che 'l stenda in colore.
stenda in colore. molza, 1-141: o fu pur tiziano in paradiso / ed
non pare che abbia conformità co'costumi o con la sentenzia che hanno la loro
teneva lassù, stenderne sul sentiero, o fame ruzzolare al fondo parecchi, prima che
, di benedizione, di adorazione, o anche come minaccia, maledizione, rifiuto
richiesta d'aiuto, oppure per toccare o afferrare qualcosa, per sollevare o allentare
per toccare o afferrare qualcosa, per sollevare o allentare qualcuno, per far cessare un
-come simbolo della potenza vendicatrice di dio o del tempo. bibbia volgar.,
c. i. frugoni, i-14-308: o possente re degli anni, /.
passanti. -stendere la mano a o in qualcuno: soccorrerlo (materialmente o
o in qualcuno: soccorrerlo (materialmente o spiritualmente); andare in suo aiuto (
(anche con riferimento alla grazia divina o all'intercessione della madonna e dei santi
che tutte le lingue... furono o da chi le cominciò a parlare così
cominciò a parlare così prima ordinate, o sono poscia nate da la corruzione de
, le grinfie a qualcosa: impossessarsene o cercare di impossessarsene (per lo più con
(per lo più con la violenza o con il furto). bisaccioni,
-stendere la mano in un luogo o su una persona: esercitarvi la propria
stendendo gli orecchi per spiare se vedeva o sentiva persona, vide assai vicino un
d'ogn'intomo per quei lieti giardini o la stendesse per lo spaziato seno di quel
d'annunzio, iii-2-119: comanda, o sergio, che gli accòliti ci stèndano
bietola in campi dove sono i poponi o cedriuoli ovvero zucche, quando incominciano a
addormentate acque supine. 14. allungare o prolungare nello spazio; protrarre nello spazio
luce, calore, suoni, colori, o anche il silenzio, l'ombra,
, giurisdizione, influenza su luoghi, persone o cose, esercitarla ampiamente. tasso
, una norma, coinvolgendo altri elementi o altre persone; applicare una riflessione o
o altre persone; applicare una riflessione o una considerazione in maniera estensiva a un numero
in maniera estensiva a un numero maggiore o massimo di oggetti. castelvetro, 8-1-214
noia vende. 20. mettere o esporre per scritto; scrivere. caro
al pubblico le notizie che più utilità o diletto di prima arrechino e compariscano belle
-comporre versi, prose, un'opera letteraria o musicale. - anche assol.
neuno di soctoposti le 'nfrascnpte feste possa o vero debbia lavorare o fare lavorare..
'nfrascnpte feste possa o vero debbia lavorare o fare lavorare... salvo che
23. rifl. allungarsi distendendo o stirando le membra. - in partic
talora a solver l'ancora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è
solver l'ancora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso,
sonno. -protendersi verso l'alto o in avanti. dante, par.
pazione (con riferimento all'atto di allentare o raccogliere le reti al termine della caccia
allungarsi, protendersi; misurare in lunghezza o in larghezza, più rar. in altezza
-essere schierato per un ampio tratto o in un certo spazio. c
28. abbracciare un determinato ambito o territorio (un'autorità, una giurisdizione
-essere praticato (una religione) o parlato (una lingua) in un
una lingua) in un determinato luogo o contesto. dante, conv.,
alle bestie. -comprendere determinate conoscenze o attitudini o attività. boccaccio,
-comprendere determinate conoscenze o attitudini o attività. boccaccio, dee.,
ottenere che tante fiere, le quali albergano o tra gli orrori de'boschi o tra
albergano o tra gli orrori de'boschi o tra le verdure de'prati, non recassero
stendendo e spianando. 31. disporsi o propagarsi per un ampio tratto nell'aria
nebbia, le nubi, il vento) o sulla terra (il fuoco, un
, i suoni, i colori, o anche il silenzio, l'ombra, le
,... deono essere nel mezzo o dalle teste o alte, affinché ugualmente
. deono essere nel mezzo o dalle teste o alte, affinché ugualmente per tutto il
); allargare la zona di dominio o di influenza o di controllo; avanzare,
la zona di dominio o di influenza o di controllo; avanzare, penetrando in
ampio tratto nel corso di un combattimento o di una caccia; sparpagliarsi. boccamazza
valloncello. -estendersi su nuovi territori o popoli (un dominio, un potere
, una ribellione, un moto rivoluzionario o le idee che lo propugnano);
di spavento. 35. estendersi generalmente o presso un numero sempre più vasto di
; diffondersi nell'uso; essere adottato o accettato; conquistare nuovi adepti o seguaci
adottato o accettato; conquistare nuovi adepti o seguaci; incontrare favore. c
ven prosemana. boccaccio, i-503: o cara figliuola, tanto si stenderà la mia
diffondersi in parole; dilungarsi (per scritto o a voce) in un discorso,
svolgere in modo ampio e circo- stanziato o anche prolisso un soggetto. -in partic.
... di questa dottrina più o meno si stesero nel divisare le sorgenti a
l'occhio vede rosse vele solcar l'azzurro o ammainar placide in vista al porto.
39. figur. rivolgersi, indirizzarsi verso o contro qualcuno (un sentimento).
. pervenire a un certo grado, limite o valore. giamboni, 66: in
i-21-58: 0 poetica voce, o spirto acceso / dall'alto immaginar che sì
stese. 43. figur. indirizzarsi o dedicarsi a un'attività; rivolgere l'
determinati limiti; lasciarsi andare a pensieri o a comportamenti inaccettabili). anonimo,
pref. ex- (con valore intens. o in talune accezioni privativo-detrattivo) e tendère
, quale sarà posata sopra a tre o quattro stendarelli da far la pasta, acciò
al fin tranne il matterello, / o il cannello / lasagnuolo, o stenderello.
/ o il cannello / lasagnuolo, o stenderello. panzini, iv- 663
tose. lunga successione di oggetti contigui o posti uno accanto all'altro. nieri
infinito. 2. ampia superficie o estensione di luoghi. pea, 7-564
stile del romanziere francese stendhal; seguendo o imitando la sua opera, il suo
stàndaliano], agg. che è proprio o si riferisce all'opera del romanziere
, luoghi e situazioni di tale opera o li richiama alla memoria. e
sua concezione letteraria; che ne imita o rielabora le idee. -anche so- stant
influenza esercitata sulla letteratura, sulla società o sulla cultura da tale autore; l'
vecchie signore che in gioventù avevano conosciuto o avevan potuto conoscere stendhal ».
stendifili, sm. invar. operaio o soldato del genio preposto a stendere i
preposto a stendere i fili delle linee telefoniche o telegrafiche. migliorini [s. v
v.]: 'stendifili': operaio (o soldato del genio) che stende fili
del genio) che stende fili telegrafici o telefonici. = comp. dall'imp
sm. ant. e letter. distensione o alzata completa della mano, di un
completa della mano, di un arto o di un organo, secondo la sua
di trecento persone quando stava per iniziare o jogo, e... molte di
gli operai addetti alla riparazione del lastrico o allo stendimento di fili telefonici entrano.
punto di mezzo che non soffre veruna compressione o stendimento alcuno. -estensione corporea
sull'incudine. pascoli, 264: o è forse al lavoro [il fabbro]
essere fissato al muro, montato su rotelle o, talvolta, racchiuso in un armadio
armadio, costituito da un telaio metallico o di plastica e da fili sui quali i
anche per indicare oggetti simili per forma o dimensioni. c. e.
). stendisciolina [i + o], agg. ferro stendisciolina: spatola
stenditóio, sm. luogo coperto o scoperto, talvolta ricavato su un terrazzo
, ecc., attrezzato con stendibiancheria o con fili tesi, su cui vengono
destinato a distendervi checchessia per farlo seccare o asciugare. c. e. gadda [
dell'attico ci sta il superattico, o lo stenditoio della biancheria di cui usufruiscono a
, 3119: 'stenditoio': apparecchio di corde o di regoli per asciugare gli stampati.
.. si suole generalmente distenderle ne'solai o in stanze ariose ed asciutte..
faccia, prende il nome di 'stanza'o 'stenditoio delle ulive'. p. petrocchi [
'stenditoio': è per i conciatori quella loggia o terrazzo dove si stendono le pelli.
e ispessisce la lana cardata stendendola su assi o per terra. dizionario delle -professioni
: 'stenditore': stende al suolo o su appositi tavoli, sovrapponendoli, i materassi
:... stende sugli arenili o su apposite aree le reti sbarcate ed esegue
'stenditore': operaio che 'accavalca'su cordicelle o travicelli, collocati sullo 'stenditoio', mediante paspet-
collocati sullo 'stenditoio', mediante paspet- to'o aspo, i fogli umidi per fabbricazione recente
aspo, i fogli umidi per fabbricazione recente o recanti stampa fresca, che deve essiccare
cadere il foglio sur un pezzo di feltro o di stoffa stesa per riceverlo.
3. agg. che serve a spalmare o ad applicare in modo uniforme una sostanza
piazzamento e segnatura di modelli su carta o materiale con consumi già determinati (nel
36: addetti alla stenditura e / o fissaggio delle fodere e / o stiratura
e / o fissaggio delle fodere e / o stiratura della tomaia montata. =
il cielo (una fonte luminosa naturale o artificiale); dissolvere l'oscurità, le
dante, purg, 22-62: qual sole o quai candele / ti stenebraron sì che
2. figur. rendere comprensibile o più comprensibile un concetto, una teoria
teoria; dissipare le tenebre dell'ignoranza o i dubbi interiori; rivelare il vero.
il vero. 3. liberare qualcuno o la sua mente dall'ignoranza da dubbi
per caratteri elitre strette, antenne filiformi o setacee, corpo oblungo, quadro sopra,
detto da loro, si valevano del piffaro o tibie. = voce dotta,
. per conquistarne l'amore. china, o sprofondata nella poltrona di fianco alla scrivania,
-ci). medie. che è proprio o si riferisce alla sterna (uno stato
rassegnarsi ad esempio ad una condizione umiliante o ad una situazione depressiva e, malgrado
concentrazione salina dell'acqua (un animale o un organismo vegetale marino, e si contrappone
). medie. che è proprio o si riferisce alla stenocardia; che ne è
proteacee diffuse in australia, con fiori gialli o rossi raccolti a grappolo o a ombrella
fiori gialli o rossi raccolti a grappolo o a ombrella e frutti piccoli e stretti
particolari condizioni ambientali (una specie animale o vegetale, e si contrappone a euricoro)
diffuso esclusivamente per mezzo di determinati veicoli o vettori animali, in partic. tramite
sm. e f. invar. stenodattilografo o stenodattilografa. c.
, senza aiuti di tipo alfabetico normale o steno-dattilo. = abbrev. di stenodattilografico
, sf. nell'insegnamento della disciplina o nella pratica professionale, tecnica della stenografia
. -ci). che riguarda o è proprio della stenodattilografia. -macchina stenodattilógrafica:
. -a). chi è specializzato o diplomato in stenodattilografia, per lo più a
biol. incapacità di un organismo animale o vegetale di sopravvivere in condizioni ambientali eccessivamente
mute- voli (un organismo, animale o vegetale, è si contrappone a euriecó
che si nutre di un unico cibo o di una limitatissima varietà di alimenti (
bruciata dal suo stesso rigorismo, dopo cinque o sei anni, la riforma stenografica della
femm. -a). chi è specializzato o diplomato in stenografia, per lo più
. improvvisati per esempio a un convito o ad una festa pubblica...
stenografo, in un'ora, poco più o poco meno, sarei arrivato in fondo
.: sistema universale e completo di stenografia o sia maniera di scrivere in compendio.
. 2. per estens. allusività o evasività di un discorso; estrema sobrietà
m. -ci). che è proprio o si riferisce alla stenografia, alle sue
di base, tutti stilizzati come stemmi o stenogrammi (un bambino, un cane
2. per estens. breve sequenza o rapida immagine cinematografica (o anche minimo
breve sequenza o rapida immagine cinematografica (o anche minimo particolare di essa).
graficamente i vari componenti di un impianto o di un macchinario industriale in forma di
incapace di tollerare eccessive variazioni dell'acidità o della basicità dell'acqua (un organismo
geograficamente in aree costiere del mediterraneo o in altre dal clima simile (una specie
che può fissarsi su un solo organo o tessuto di una pianta (una forma di
della camera oscura del dispositivo detto stenope o di una camera oscura in genere.
stenoresocónto, sm. disus. relazione o rapporto stenografato. migliorini [
ottime radiografie se l'arteria è occlusa o semplicemente stenosata.
'stenoscrizione'. l'alfabeto, simboli o contrazioni di parole. = nome d'
restringimento patologico, con genito o acquisito, del lume di un orifizio,
ambiente alquanto limitato (un organismo o una spe per denutrizione o
o una spe per denutrizione o per polmonite da aspirazione e il 5 %
vostre bellezze e le virtù excellente, / o pur potess'io stenotelègrafo, sm.
2. difficoltà materiale, fisica o anche intellettuale; organismi animali o vegetali
fisica o anche intellettuale; organismi animali o vegetali di tollerare forti escur
d'arme come da ca o vegetale, e si contrappone a euritermo)
pa timento dovuto a privazioni o a disagi materiali. libro di
difficoltà, faticare nel compiere un'azione o nell'acquisire una determinata condizione o conoscenza;
azione o nell'acquisire una determinata condizione o conoscenza; riuscire a malapena, con
impiego di tempo a raggiungere uno scopo o a ottenere un risultato (per lo
verbo che esprime l'ambito della difficoltà o anche con un compì, che ha tale
attenuato: essere restio, poco propenso o contrario ad accettare come veri determinati fatti o
o contrario ad accettare come veri determinati fatti o affermazioni ritenute improbabili o inverosimili (per
veri determinati fatti o affermazioni ritenute improbabili o inverosimili (per lo più nell'espressione
qualcosa; impiegarvi più tempo del necessario o del dovuto. m. villani,
a malapena la sopravvivenza, anche per avarizia o per risparmiare. dominici, 4-137
conseguenza di supplizi, privazioni, prigionia o sofferenze, malattie, infermità. anonimo
anonimo, 21: se tu vivi o se tu more, / no è cura
non pruovi che, vedendo un altro morire o stentare, tutto si commuove e s'
anno. 5. essere afflitto o angosciato per l'amore, per le
dànno, per la morte di altri o per le difficoltà di un'attività.
poliziano, 6-143: rendimi il core, o giudea e di- spiatata, / che
ben sodo, / pendon due vite, o mia verace amica, / io di
non istarò a menare la cosa lenta o lunga, facendovi stentare come fanno i vecchi
con impazienza un favore, un dono o che si verifichi un evento. a
sfida. 11. affliggere fisicamente o moralmente una persona; tormentare, far
vita disagiata, per lo più lesinando o facendo mancare il cibo e i principali
regno sfortunato. 12. affaticare o stancare una persona, facendola attendere o
o stancare una persona, facendola attendere o trepidare lungamente. sacchetti, x-52-12:
stefano, 6-4: rispoxe la madre « o cara filia mia, / non far
. -in modo un poco innaturale o sforzato. foscolo, xiv-365: no
., 28 (479): scemato o mancato affatto il guadagno giornaliero, vivevano
. stentatézza, sf. difficoltà o sforzo con cui viene eseguita un'azione
sforzo con cui viene eseguita un'azione o, anche, un'opera intellettuale o artistica
azione o, anche, un'opera intellettuale o artistica. -con meton.: l'
sforzo (anche per indicarne l'approssimazione o la scarsa originalità o la non naturalezza
indicarne l'approssimazione o la scarsa originalità o la non naturalezza). milizia
-chi gode un giorno, un tratto o una volta, non stenta tutto vanno
una volta, non stenta tutto vanno o sempre: come invito a concedersi un'oc
vanza o l'inconsistenza specie in relazione con l'impegno
richiede un notevole e prolungato sforzo fisico o, anche, intellettuale (una mansione,
la nostra, che abbiamo a correggere o a dare pena a'delitti che fanno
-che versa in gravi difficoltà economiche o ha scarso volume d'affari (un'
per lo più in seguito a una malattia o agli stenti). -anche in posizione
fatica; che ha vegetazione poco rigogliosa o rada; avvizzito, rinsecchito (una
pianta stentata e infruttuosa di pepe o di cannella, la mostriamo a tutti per
espressiva; che è incerto, approssimato o denota un impaccio e una difficoltà compositiva
affettato, manierato (un'opera letteraria o artistica, un autore).
rimote e si distempra troppo nel carezzevole o dà nello stentato. -contorto,
-contorto, involuto, poco lineare o scorrevole; che denota leziosità e affettazione
è impacciata e stentata. -parlato o scritto senza scioltezza, con povertà lessicale
stentato latino saranno due, in alternativa o variamente combinati. -che procede in
. ogni sua [del piano] nota o non prima formata di suono che spenta
non prima formata di suono che spenta o prolungata in una vibrazione sommessa da un
stentata: tradendo impaccio, difficoltà espressiva o scarsa spontaneità creativa. leopardi, iii-206
in 'burletta'. 2. atto o facezia sciocca, che è tipica o ricorda
atto o facezia sciocca, che è tipica o ricorda quelle di stenterello. stenterelleggiare
stenterelléggio, stenterelléggi). comportarsi o esprimersi come stenterello, in modo sciocco
che si riferisce alla maschera di stenterello o ne richiama i modi, l'atteggiamento,
di rughe. -con meton.: persona o attore mascherato col costume di tale maschera
ella rise, divertita come da stenterello o ridolini. -per antom.:
stenti e mediocri di così detti avanguardisti o squadristi. fratelli, 5-198: 1
224: non chiameranno un loro bimbo spersonito o malsano, ma 'stentino'. baldini,
a privazioni, a disagi, a scarsità o a mancanza dei beni necessari alla vita
a mancanza dei beni necessari alla vita o delle condizioni fisiche di benessere e di
di sacrifici. -per estens. vita o vicenda personale travagliata e sofferta, piena
tuo stento, / cantato fia da isterico o poeta. giov. soranzo, 49
rinuncia a ogni piacere per un fine o per il bene di altri. manzoni
, macilento. -morire di stenti o di stento-, consumarsi in una condizione
un soldo da altri che da me o di mio consenso si lascierebbe morir di
sarebbe stata ridotta a morire di stento, o a f « toccare disperatamente come tanti
superare un impedimento, una situazione pericolosa o critica e, in generale, per conseguire
bene. 4. la favola o la novella dello stento: storiella che si
conclusione. -al figur.: faccenda o discorso che si protrae indefinitamente senza giungere
della sezione i della tribù scimie americane o platirrini, che ha per tipo lo
stentoreo. pasolini, 21-523: fu più o meno a questo punto che si alzò
= comp. da stentor [e] o e fonico (v.).
e così tutte vorrebbe 0 stenuarle, o spiantarle, o cambiarle in vizi. lanzi
vorrebbe 0 stenuarle, o spiantarle, o cambiarle in vizi. lanzi, iii-208:
dell'altra che l'ordinanza si spezzi o si stenui troppo. 5.
..: tenuissimi erano i prediali o 'steore', come colà le domandano con
caratteristica stilizzazione lineare di elementi vegetali o animali su oggetti d'uso e ornamentali.
2. figur. studio arido e nozionistico o improntato a un razionalismo eccessivo, che
sono, cara mia, fra quattro o cinque steppe di prosa orribile, dei
il fr. steppe (nel 1678) o il ted. steppe (nel 1780
steppa, in seguito a modificazioni climatiche o ambientali, di un territorio precedente- mente
dal calore, dove non è coltivata o stepposa, è rada e modica selva
2. tr. evacuare escrementi o altri liquidi corporei. dino da firenze
della vite, il quale desidera aere caldo o temperato e schifa il freddo..
-in senso concreto: ciò che suscita riprovazione o appare vile, spregevole, di nessun
più? m. leopardi, i-295: o suddito fedele o ribelle da vero,
. leopardi, i-295: o suddito fedele o ribelle da vero, ma queste vipere
di vermini. -sterco del demonio o del diavolo: il denaro. pafiini
: quando sterco monta in scanno, / o puzza o fa danno. baretti,
sterco monta in scanno, / o puzza o fa danno. baretti, i-85:
di materie stercorali in conseguenza della crepatura o ferita degl'intestini. 2
. 2. stor. sede o seggiola stercoracea: sede stercoraria. v
procurano il cibo depredando altri uccelli marini o catturando piccoli mammiferi.
, lascia immediata feci umane o animali; costituito da materiale fecale.
garzoni, 7-326: quando gli antichi, o stercoraria dea, posero la tua gradita
e abietto, di infima levatura morale o intellettuale (una persona). d'
d'annunzio, iii-1-1092: tale, o amico, è la parola della tragedia
. 5. stor. sede o seggiola stercoraria (lat eccles. sedes
; comprende quattro specie: lo skua o stercorario maggio mente la sua
che sia giunto a toccare la terra o l'acqua. tramater [s. v
sordida e stercorata sulle personeche andavano a nozze o le accompagnavano. 2. concimato
circolo in seguito a un blocco intestinale o a uno stato di stitichezza prolungata.
di ammonio e sodio di colore bianco o gialliccio che si trova sotto forma di
papini, 27-197: uomini di poca saviezza o di fragile onestà poterono sentenziare in tal
abbondanti in asia; sono alberi decidui o sempreverdi con foglie alterne, spesso grandi
sempreverdi con foglie alterne, spesso grandi o palmate e digitate, fiori vistosi unisessuali o
o palmate e digitate, fiori vistosi unisessuali o poligami per lo più minuti in pannocchie
poligami per lo più minuti in pannocchie o in racemi; alcune specie, come
delle regioni tropicali e subtropicali; sono alberi o arbusti, ma anche piante erbacee o
o arbusti, ma anche piante erbacee o rampicanti; vi appartengono specie di interesse
; vi appartengono specie di interesse farmaceutico o alimentare, come la theobroma cacao,
con corpo fruttifero coriaceo, in tutto o in parte aderenti al substrato; le specie
m. -ci). che è proprio o si riferisce o è caratterizzato da stereoagnosia
. che è proprio o si riferisce o è caratterizzato da stereoagnosia. stereoautògrafo
servivano a livellare le irregolarità della roccia o per creare una terrazza artificiale.
l'edifizio è coronato da una balaustra o poggiuolo e retto da uno stereobate,
piedestalli, degli zoccoli, degli stereobati o siano basamenti [degli edifici]. gozzano
). archit. che è proprio o si riferisce o che costituisce uno stereobate.
. che è proprio o si riferisce o che costituisce uno stereobate. = voce
genere di ascolicheni che vivono sul terreno o sulle rocce per lo più alpine o comunque
terreno o sulle rocce per lo più alpine o comunque nelle regioni fredde e nordiche,
hoffmann denominate a cagione del loro stelo o tallo quasi legnoso, pieno e solido.
provveduti di elitri dure, e di antenne o coma a clava, rotondate e solide
m. -ci). che è proprio o si riferisce a una rappresentazione spaziale della
ottenuto per mezzo della proiezione simultanea di sei o otto copie di fotografie. invenzione del
. ponte, tit.: la stereocinematoscopia o la proiezionestereocinematografica. la tecnica cinematografica [settembre
della velocità del movimento di un organismo o di una cellula in seguito al contatto
registra le coordinate di lastre di immagini o di particolari che in esse compaiono;
un punto nel sistema topografico e astronomico o, anche, per il controllo di
controllo di biglietti di banca, monete o carte valori allo scopo di individuare falsi
m. -ci). che è proprio o si riferisce alla stereodinamica. stereodónte
. ponte, tit.: la stereocinematoscopia o la proiezione (v.).
possibile riprodurre i suoni ripartendoli fra due o più altoparlanti, ed ottenendo così un
la proprietà degli organi, dei dispositivi o delle apparecchiature stereofoniche o che sono usate
, dei dispositivi o delle apparecchiature stereofoniche o che sono usate in sistemi elettroacustici stereofonici
. -ci). che si basa o è ottenuto con l'impiego della stereofotogram-
ma diversa posizione spaziale di alcuni atomi o dei gruppi che li costituiscono; si distingue
costituiscono; si distingue in stereoisomeria geometrica o etilenica propria di alcuni composti insaturi;
. m. -ci). che riguarda o è proprio della stereomeccanica. =
. chi si occupa di geometria solida o dello spazio. tomitano, 33
, sm. disus. chi è esperto o impiega la stereografia. -anche: strumento
umano si occupa... dei fatti o relazioni della stereometria, in cui è
considerando la lunghezza, la larghezza e grossezza o profondità di essa cosa, chiamato da'
partic. le ossa, in condizioni normali o patologiche (è anche detta ròntgenstereografia)
. -fotografia di ampie zone celesti o di astri, effettuata a intervalli cadenzati
. m. -ci). che riguarda o è proprio della stereoscopia. -coppia stereoscopica-
che, osservate poi mediante uno stereoscopio (o con altri metodi), l'una
specchio riflettore. 4. compiuto o basato sulla tecnica stereocinematografica (un film
. 5. fotogr. effettuato o ottenuto applicando la tecnica della stereofotografia.
silenzio come se vedessi tutto nel ricordo o in una fotografia stereoscopica del tempo di
-in partic. stereoscopio a specchi (o di helmoltz): quello in cui si
cotal modo, mostra come di rilievo o figure o vedute rappresentate in fotografia e poste
, mostra come di rilievo o figure o vedute rappresentate in fotografia e poste a
al sottile strato, di consistenza fluida o viscosa, che si trova poco sotto
. proprietà di una sostanza di riconoscere o produrre isomeri che abbiano la stessa struttura
chim. che è atto a riconoscere o a produrre uno degli stereoisomeri (una
. m. -ci). che riguarda o è proprio della stereostatica. =
. biol. reazione meccanica degli organismi o delle cellule agli stimoli prodotti dal contatto
, tr. (stereòtipo). stampare o riprodurre col sistema della stereotipia.
le quali allora si sarebbero potute stereotipare o tirare. arneudo [s.
già si è introdotta l'impronta in carta o in iscagliola per ricavarne una lastra metallica
pagine di composizione tipografica in caratteri mobili o 'clicnés * di illustrazioni in rilievo.
. 3. fissare un'idea o una dottrina in una forma rigida,
, agg. ripro dotto o ristampato con il sistema della stereotipia; stereotipo
. 2. figur. ripetuto o fissato in una forma ormai definita,
incapace di apporti innovativi, di sviluppo o di spontanea e creativa espressività (una formula
piombo, successivamente nichelato e cromato, o anche in materiale plastico) di forme composte
) di forme composte con caratteri mobili o di clichés permettendo così la stampa in
clichés permettendo così la stampa in piano o su macchine rotative; l'impressione dei
impressione dei caratteri avviene tramite presse idrauliche o meccaniche su un tipo particolare di cartone
un modello, per lo più artistico o letterario, in modo pedissequo, senza apporti
di novità, originalità, creatività; formula o espressione fissa, che si ripete in
a conservare a lungo una determinata postura o a ripetere più volte un certo movimento
). tipogr. che si riferisce o è proprio della stereotipia; stereotipo.
.]: 'stereotipista': riproduce una o più copie di una composizione tipografica.
riprodotto nella stessa forma. o. calabrese [« alfabeta », dicembre
ripetizione senza variazioni e innovazioni di comportamenti o di dinamiche. f. basaglia
stereòtipo1, agg. che è proprio o si riferisce ai procedimenti e alle tecniche
su lastre ricavate, fuse su modelli o impronte presi sulla composizione tipografica. idem
stereotipe'... sono le lastre (o cli- chés) di materiale che si
materiale che si sono ottenute con le matrici o impronte di carta e scagliola. quarantotti
. 2. figur. fissato o ripetuto in una forma fissa, inerte,
priva di apporti innovativi, di sviluppo o di spontaneità (un giudizio, un'
giovani. 3. che è assunto o si presenta come meccanico, privo di
(un atteggiamento); che si stampa o è fissato sul volto convenzionalmente, per
anche da oneste persone che, più o meno, fanno parte esse stesse della
5. ling. parola o locuzione entrata nell'uso e fissatasi in
= deriv. da stereotip [ic \ o. stereòtipo2, sm. psicol.
. opinione non acquisita con la valutazione o l'esperienza personale di singoli casi,
esperienza personale di singoli casi, situazioni o persone, ma assunta o ripetuta in modo
, situazioni o persone, ma assunta o ripetuta in modo meccanico, fondandosi su
1-ii-234: 'steresi': così dicesi la privazione o negazione, che è contrapposto della realtà
l'antischema risponde allo schema. la steresi o privazione, risponde alla metessi. l'
sessi prima della pubertà e dopo il climaterio o, nella donna, nelle fasi del
del ciclo mestruale lontane dalla fase ovulatoria o durante l'allattamento. giamboni,
s. bernardo volgar., 5-67: o figliuole di gerusalem, non pianete sopra
ha figli perché ha fatto voto di castità o ha unicamente rapporti omosessuali. deledda
capo de la polvere, ove mula o altro sterile animale involutrato si sia.
2. che è incapace di fruttificare o anche, in quanto privo dei germi
vece dell'ormaschio), di concepire o (e in tale uso il termine è
-seme sterile, che manca di embrione o ne è provvisto ma è incapace di
-per estens. che produce frutti non commestibili o comunque non utili all'uomo.
: non lauro trionfai, non quercia o mirto / cinge il superbo crin del capo
altero, / ma di steril gramigna o di funebre / cipresso l'orna. i
, / non fia più vile incarco o steril fronda. -per indicare l'incapacità
. pascoli, ii-1601: senza l'impero o senza il cristianesmo il genere umano è
. 3. che non produce o produce frutti o messi in minima quantità
3. che non produce o produce frutti o messi in minima quantità; che non
consente la crescita di una vegetazione abbondante o non è da essa caratterizzato in quanto
piene di sementi e senza acque o fiumi, se non molto radi. landino
machiavelli, 1-i-127: perché gli uomini operano o per necessità o per elezione,.
perché gli uomini operano o per necessità o per elezione,... è da
forni ed i mercati? -inefficace o del tutto inoperante (la forza vegetativa
rappresentazione della natività di cristo, xxxiv-170: o verbo glorioso, idio incarnato / per
-che distrugge ogni forma di vita o ne impedisce lo sviluppo (il fuoco
sterile. d'annunzio, ii-793: o sabbia mia melodiosa, /...
si adorni. -per indicare l'inattività o l'incapacità poetica. tebaldeo, son
sian cadute. 4. povero o privo di risorse idriche (una regione)
/ or acque son bituminose e calde / o steril lago. -che non dà
un bene, una somma di denaro o, anche, un'attività).
tentano l'ac- uisto de'terreni o di case. comisso, 17-107: siamo
che non lavorano e vivono di rendita o del lavoro altrui. -in partic.:
ottiene i risultati, gli effetti prefissi o sperati; che non genera conseguenze;
desiderio, un atteggiamento, un comportamento o, anche, una questione, una
: riuscirò a giungere in alto? o questa mia è una fatica sterile, che
della vita. 7. scarso o privo di una facoltà o di una capacità
7. scarso o privo di una facoltà o di una capacità, di una virtù
e padroni. -che difetta o manca di una qualità, di una caratteristica
attività rimarchevoli, di compiere azioni virtuose o meritorie. -in partic.: privo
uno sterile agitatore. -ignorante o incapace di far fruttare la propria dottrina
s. bernardo volgar., 7-13: o uomo misero, sempre cerchi d'empire
di capacità creativa (una facoltà intellettuale o spirituale); incapace di produrre opere
poetica, di concetti, di idee o di contenuti interessanti; che manca di vigore
-povero di spunti per un'ampia trattazione o narrazione; che non consente approfondimenti e
. nella tecnica mineraria, che non contiene o contiene in minima quantità o in modo
non contiene o contiene in minima quantità o in modo disseminato il minerale utile.
stesso operati dalle rocce incassanti del tetto o del muro o di salbanda, per via
rocce incassanti del tetto o del muro o di salbanda, per via di crollamenti,
affatto sapere se il giacimento fosse ricco o povero, se le zone sterili fossero
, se le zone sterili fossero rare o frequenti, se il sotterraneo fosse asciutto o
o frequenti, se il sotterraneo fosse asciutto o invaso dalle acque. -sostant
mente; privare di capacità creativa o, anche, di vita
. frugoni, vi-668: mi farai, o gazzettier mio, gran piacere, de'
spallanzani, 4-v-306: talora la spezzatura o lo sfarinamento delle semenze crea sterilezza nelle
2. incapacità di un terreno o di un paese di produrre messi e
sterilezza oltraggio. 5. povertà o assenza di idee, di creatività.
ché altramente seccherebbero, venendo presto meno o sterilendo. groto, 1-23: la terra