e duratura bellezza (un componimento poetico o musicale). graf 5-555: quand'
il sol s'abbui, / sibili [o verso] al vento e ripercosso squilli
ridendo, squillando, /... o miei fidi, per l'ultima /
la selva oscura. graf, 5-203: o angeliche coorti, / squillate pur le
. -per estens. eseguire un segnale o un motivo musicale (uno strumento a
vegetali! trasognati d'aprirti, / o amplesso ultraserafico, innocenza / di celestiali
partic. una vacca, una pecora o una capra). d'alberti
volteggiare sulla groppa con la gamba destra o la sinistra e con ambedue le gambe riunite
baluda, xcii-i-73: 'dello schillétto o vero squillo primo'. lo squillo overo
. vorrei., che le deste o mandaste un poco di squillitico, scrivendole come
a fiato (per lo più una tromba o un corno) per segnalare un avvenimento
); scoppio d'ilarità, risata sonora o acuta. ghislanzoni, 18-16: la
egli forse non distinguesse i vostri squilli [o cingallegre] dallo spincionare del fringuello a
, in partic. da un clacson o da una sirena; fischio di una
. rintocco forte e chiaro di una campana o di una campanella. parini,
acuto prodotto da un campanello d'uscio o dalla soneria di un apparecchio telefonico.
quanti capitani, quanti ufficiali sono fratelli o parenti di quelli che hanno coperto i
). -ant. stati delle anime o dei comunicanti: elenchi dei fedeli di
di tutte le sue parti. o. chim. condizione in cui si trova
. -stato puro, libero da scorie o impurità. calvino, 7-12: bastava
parte di questi elementi, allo stato atomico o come ossidi, sono immessi nell'atmosfera
. fis. condizione particolare di una sostanza o di un corpo individuata da alcuni parametri
lo stato liquido, lo stato aeriforme o gassoso, lo stato sferoidale (cfr.
significa il grado al quale arriva l'acqua o altro liquore nel collo del vaso avanti
: sono quelli [i gas ideali o perfetti] che obbediscono esattamente alle leggi di
certo campione gassoso. -stato amorfo o vetroso: struttura di una sostanza in
in un luogo determinato, all'aperto o anche in un ambiente chiuso.
. 33. medie. situazione fisiologica o anche patologica di un organismo (per
. musatti, 1-i-25: distinse vari stati o fasi armati d'arco e di treccie,
i-360: si puote sapere delle passioni, o vero movi nere questa discussione
dalle circostanze. -stato eccitatorio o inibitorio centrale, condizione in cui gli
coesistenza nel medesimo individuo di caratteri fisici o funzionali dei due sessi, spesso con
dominanti, dando origine a forme più o meno accentuate di stati intersessuali. -stato
. retor. nell'oratoria antica, posizione o punto di vista sostenuto da un oratore
che 'parliere stanno a provare quel detto o quel fatto. b. cavalcanti,
cavalcanti, 2-21: queste spezie di stato o di costituzione assontiva (che così per
convenevolmente aver stato. -sentire godimento o piacere. sacchetti, 28: tanto
. -durare in stato, conservarsi integro o indenne. boccaccio, dee.,
esserne in grado, averne la possibilità o la capacità. m. cavalli,
potersi sapere se marini vuol entrare in trattato o no. -fare stato: valere
-fare stato: valere come modello o autorità. de luca, 1-3-1-113:
-mettere, porre, ridurre, rimettere in o a stato di fare qualcosa: mettere
a stato di fare qualcosa: mettere o riportare nella condizione di compierla. pace
moglie. -pigliare, prendere stato o uno stato: accasarsi, sistemarsi col
chi ogni ingiuria vorrà vendicare, / o d'alto stato cade, o e'non
, / o d'alto stato cade, o e'non vi sale. g. c
e letter. che è restato o si è mantenuto per un certo tempo in
sue spoglie. -rimasto come segno o conseguenza. boccaccio, dee.,
tanto chi l'ha voluto fatto dal caso o dalla necessità, che vuol dire in
miei occhi fiorito una volta. -eletto o nominato a una carica. g.
m. -ci). che è proprio o riguarda la statolatria; che rivela o
o riguarda la statolatria; che rivela o deriva da statolatria. panzini, iv-662
capo dello stato nei paesi bassi o repubblica delle province unite (e si trattava
.]: 'statocrazia': governo degli stati o de'notabili. = voce dotta,
. m. -i). chi pratica o propugna la statolatria. pesci,
di recettori cibati sensibili e contenente una o più particelle minerali libere: gli 'statoliti'.
-ci). biol. che è proprio o si riferisce agli statoliti.
agg. ant. che è proprio o si riferisce all'antica città romana di
di statonia, piccolo centro dell'etruria, o al suo territorio; originario o prodotto
, o al suo territorio; originario o prodotto in tale zona. landino [
, sm. capsula di un dispositivo meccanico o di una macchina con la funzione di
: parea una statuaccia in veritate, / o di pasquino, o pur di chi
veritate, / o di pasquino, o pur di chi volete. g. g
. letter. degno di essere rappresentato o onorato con una statua. longhi,
, ii-314: niuno vi fu, artista o non artista, tanto scimunito da proferire
statuale1, agg. disus. adatto o destinato a opere scultoree (un materiale
da verun prelato romano, vuoi moderato o vuoi eccessivo, che è impossibile fondare e
-proprio di chi è esperto di questioni politiche o di governo. giovio, i-167
. -i). disus. che propugna o pratica lo statualismo. - anche sostant
circostante e all'equilibrio (un organo o una cellula sensoriale). - anche sostant
plur. -et). che è proprio o si riferisce allo statore meccanico o elettrico
proprio o si riferisce allo statore meccanico o elettrico; che vi ha sede.
= voce dotta, lat. stacta o stacte, dal gr. oxaxxi] 'olio
= deriv. dal lat. stacta o stacte (v. statte).
a tutto tondo, scolpita nel marmo o in altra pietra, in legno,
avorio, ecc. col toglierne il soverchio o modellata con argilla, stucco, cera
, stucco, cera, ecc., o ottenuta gettando in una forma metallo fuso
, che rappresenta, in forma più o meno naturalistica a seconda dei tempi o
più o meno naturalistica a seconda dei tempi o delle scuole, un'immagine umana o
o delle scuole, un'immagine umana o di animale, stante o seduta
umana o di animale, stante o seduta o giacente, anche in quanto personificazione
di animale, stante o seduta o giacente, anche in quanto personificazione o
o giacente, anche in quanto personificazione o allegoria, o, nell'arte moderna,
anche in quanto personificazione o allegoria, o, nell'arte moderna, un'immagine astratta
la memoria di chi ha compiuto azioni o opere di grande importanza o per onorare
compiuto azioni o opere di grande importanza o per onorare la divinità (anche in relazione
anche in relazione con un compì, o con un attributo che indica lo stile
con un attributo che indica lo stile o la tecnica adottata o il materiale impiegato)
indica lo stile o la tecnica adottata o il materiale impiegato). -statua equestre-
loro da petto una nusca d'oro o d'ariento, cioè una boccola con uno
statua di marmo, di legno o di metallo, rimasa per memoria d'alcuno
: creduto avrìa che fosse statua finta / o d'alabastro o d'altri marmi illustri
che fosse statua finta / o d'alabastro o d'altri marmi illustri / ruggiero,
spirito né con statue né con immagini può o dèe rappresentarsi. g. gozzi,
espressioni comparai, con riferimento all'immobilità o all'insensibilità o alla mancanza di parole
con riferimento all'immobilità o all'insensibilità o alla mancanza di parole o all'inettitudine
all'insensibilità o alla mancanza di parole o all'inettitudine o anche a una bellezza fredda
alla mancanza di parole o all'inettitudine o anche a una bellezza fredda e rigida
anche a una bellezza fredda e rigida o all'atteggiamento fiero di una persona.
-statua finta: sagoma ritagliata in un cartone o in un sottile strato di legno,
2-26: similmente qualche statue finte di marmo o di bronzo si faranno di grosso cartone
di bronzo si faranno di grosso cartone o pur di tavola sottile, ben ombregiate
per la fusione di sculture di bronzo o di altro metallo. vasari, i-137
gli artefici eccellenti, quando vogliono gettare o di metallo o bronzo figure grandi, fare
, quando vogliono gettare o di metallo o bronzo figure grandi, fare nel principio
condannata a morte, che veniva bruciata o decapitata in assenza del reo. t
mancanza di reazioni e di partecipazione emotiva o, anche, a coraggio o il cui
emotiva o, anche, a coraggio o il cui volto esprime tali sentimenti e
an- goscie, a cui voi, o signora, indirizzavate le ideali aspirazioni della
statua a qualcuno-, tributargli grandi onori o manifestargli profonda gratitudine o riconoscenza (per
grandi onori o manifestargli profonda gratitudine o riconoscenza (per lo più con valore iron
noia alle statue: essere particolarmente noioso o fastidioso. tansillo, xxx-3-285: il
luogo-, trattare un argomento al momento o nel luogo opportuno. p. e
. -restare, rimanere come una statua o immoto come una statua o restare statua
una statua o immoto come una statua o restare statua di neve-, restare immobile per
ancora costì vi sono quantità granpolitica indipendente o di ciò che si fonda o deriva
indipendente o di ciò che si fonda o deriva dissima di marmi, ma
alpe della pania abbonda il marmo bianco, o gine dallo stato.
gine dallo stato. statuario o venato di nero. d'annunzio, vi-321
stàtuo, statuì). disus. scolpire o fab -in una metonimia.
rammentarci che ficeria... o statuare di marmo e d'argilla. il
valore appositivo. prio o caratteristico delle statue, che riguarda le statue
scolpire in marmo, in altra pietra o in legno o di moteoria del disegno
marmo, in altra pietra o in legno o di moteoria del disegno: senza essa
... perché ordinasse il pubblico statuario o sia civiltà o scuola. museo,
ordinasse il pubblico statuario o sia civiltà o scuola. museo, che forma antisala alla
ant. e letter. che è proprio o si ritica, i quali andarono in
a differenza delle sentazione pittorica. canoniche o delle statuarie, si dicono civili. carducci
è più soltanto il realismo poetico dei bellini o co, per la libertà, cioè per
mento, chi aveva il compito di redigere o di modifi 2. marmo
una legge, di redigere uno statuto o la costituzione di uno stato, ecc
et ordinanti che... neuno frate o vero offerto del detto ospitale degga fare
tosto attendere la legge del proprio regno o principato, perché in effetto ivi questa
. piccola statua di bronzo, di creta o di altro materiale, anche come riproduzione
deve assumere, al termine di una filastrocca o di un girotondo, una posizione assolutamente
. persona poco vivace, di scarsa vitalità o che resta immobile, inattiva (anche
in accordo con altri, di compiere o di mettere in atto un provvedimento,
atto un provvedimento, un piano di lavoro o di attività, un regolamento, ecc
istituzionale (un'autorità civile, politica o religiosa). dante, conv
siano puniti, a qual magistrato tocchi o non tocchi e sopra quali persone abbia
non tocchi e sopra quali persone abbia o non abbia autorità, appartiene al principe
sia da operare che uno di loro o più la rogazione facciano alla plebe,
sogliono statuir intorno alla sua liberazione, o altramente trattar per la sua spedizione.
si tratti di concessioni agricole, commerciali o industriali da chiedere a menelich, i
e così puerilmente statuito che per due o tre parti si scoperse ed immediate si
pregiudizi], una serie di canoni o 'degnità', che paiono ispirati agli '
fi l'uno il dividere o non dividere l'acqua, sì che alcune
no; l'altro è di calare più o meno veloce dopo che la divisione è
originale. -fondare una scelta politica o giuridica su un testo sacro, sulla
in una determinata posizione giuridica: eleggere o scegliere una persona per una carica o
o scegliere una persona per una carica o per un incarico. -anche in relazione col
. cavalca, 18-202: sagli, o uomo, in su la sedia della mente
plur. m. -1). scultore o modellatore di statue. manni
: scolpisce il legno per ricavarne statue o figure ornamentali in rilievo utilizzando allo scopo
termine statuito. 4. collocato o disposto in un determinato modo. monti
5. preposto a un determinato ufficio o incarico. c. campana, ii-303
. -costituito (un organismo pubblico) o istituito (una procedura giudiziaria) per
navigli, cioè stamenali, madieri doppi o semplici, scalmi, scalmotti e allun-
statunitènse, agg. che si riferisce o è proprio degli stati uniti d'america
favore dell'intervento. -che abita o è nato negli stati uniti d'america;
il ritorno allo status quo ante, o scambiare la proporzionale collo scrutinio di lista
scambiare la proporzionale collo scrutinio di lista o con qualche altro analogo trucco giolittiano.
. nel 1602, per indicare la situazione o condizione politico- istituzionale e militare esistente prima
un colpo per sei stature d'uomo o più. 2. altezza degli
un gran filosofo, vico, kant o hegel, deve essersi alzato alla sua statura
maestro sanguigno, 66: nota, o dittatore, che la bella e diritta
l'accertamento dello 'status'di grande invalido o di cieco civile. 2. nel
esso derivato, ciascuna delle specifiche condizioni o posizioni sociali che può avere un individuo
sociale goduta da una varietà di lingua o da un dialetto. = voce lai
17-v-1988], 2: nessuna sospensione o deroga dalla costituzione,... in
statutàrio, agg. stabilito da statuti o norme di legge (una pena)
riservando loro solamente la facultà di crescere o diminuire le pene statutarie in maggiori o
o diminuire le pene statutarie in maggiori o minori secondo le contingenze de'casi.
le contingenze de'casi. -regolato o previsto da uno statuto. romagnosi,
riconosciute e garantite dallo statuto del regno o da un'altra analoga costituzione.
5. sm. stor. autore o riformatore di statuti di un comune,
positiva stabilita da una comunità sociale indipendente o autonoma per mezzo delle proprie autorità o
o autonoma per mezzo delle proprie autorità o comunque secondo le proprie norme di produzione
). -in partic.: provvedimento o disposizione legislativa propria di un determinato gruppo
comunità locale (in contrapposizione a legge o legge civile usata per indicare la norma
legge civile usata per indicare la norma o l'ordinamento giuridico valido, almeno idealmente
naturale; per ragione scritta, cioè o per legge romana o per istatuto. lacopone
scritta, cioè o per legge romana o per istatuto. lacopone, 33-17:
, 4-05: dirò che fu ingiusto o che fu matto / chi fece prima li
insegna la pratica a favore de'vicini o de'parenti, overo delli consorti e degli
parenti, overo delli consorti e degli inquilini o coloni. galanti, 1-ii-562: 1
alcune di coteste fraternite hanno per istile o per istatuto di visitare gli spedale e
per lo svolgimento di un'attività artistica o artigianale. firenzuola, 2-65: io
non l'osserva fallisce. -precetto o comandamento divino contenuto nel vecchio e nel
nel proprio ordinamento giuridico (a integrazione o, più spesso, a deroga del
intera cività cristiano-occidentale) da un comune o da un'altra analoga entità che godeva di
gioni e vedere quelle che contengono ragione o vero inducono legge e porle nello statuto
bene che pena meritassino e se una medesima o diversa. gemelli careri, 2-ii-166:
una comunità territorialmente circoscritta come una provincia o una diocesi. tiepolo, lii-1-61:
riveder non s'abbino cose di giustizia o pragmatiche o statuti delle provincie. de
non s'abbino cose di giustizia o pragmatiche o statuti delle provincie. de luca,
di norme giuridiche stabilite da un comune o da un'altra analoga entità statale o da
comune o da un'altra analoga entità statale o da un ente autonomo (civile o
o da un ente autonomo (civile o religioso) a base personale (come
base personale (come corporazione, ordine o congregazione religiosa, confraternita, università,
di tali norme proprie di un comune o di una corpo- razione. statuto
integra l'atto costitutivo di una società commerciale o di un'associazione privata (statuto sociale
di un'associazione privata (statuto sociale) o che ne regola le finalità, l'
pubblico e approvato dall'autorità governativa statale o regionale o diretta- mente emanato da tale
approvato dall'autorità governativa statale o regionale o diretta- mente emanato da tale autorità.
del 1882, 89: l'atto costitutivo o lo statuto delle società anonime e delle
secolo xix, ciascuna delle varie costituzioni o carte costituzionali ispirate ai moderni princìpi di
del regno di napoli e sicilia) o in clima risorgimentale, nel 1848,
). - in partic. statuto albertino o statuto del regno: quello promulgato il
-il testo normativo che deriva da un trattato o da una convenzione internazionale e multilaterale,
funzionamento di un organismo internazionale (statuto o carta delle nazioni unite).
-in partic.: il provvedimento legislativo o il testo normativo che porta tali norme
corpo 'n un altro sanza diminui- zione o accrescimento di materia. v. bellini,
titoli e didascalie di una pellicola cinematografica o di un programma televisivo. p.
un'opera letteraria, cinematografica, televisiva o di un giornale. - anche:
giornale. - anche: il titolo o i titoli stessi. 2.
con 1 titoli (onorifici, nobiliari o professionali) che le spettano o,
nobiliari o professionali) che le spettano o, anche, con eccessiva cerimoniosità.
rivolgersi a una persona usando epiteti ingiuriosi o giudizi offensivi. - anche sostant.
alcuni periodici, chi è addetto all'ideazione o alla scelta dei titoli.
per la formazione di titoli ad una o più colonne di quotidiani o periodici.
titoli ad una o più colonne di quotidiani o periodici. 3. cinem.
. chi cura la titolatura di un film o di una trasmissione televisiva. p
, cartine geografiche, collages su cartello o su rullo mobile, necessari, fra l'
tìttolo, tìtulo), sm. nome o frase alquanto concisa che contraddistingue uno scritto
ecc.) un'opera teatrale, musicale o figurativa, alludendo in modo più o
o figurativa, alludendo in modo più o meno esplicito all'argomen- to trattato,
-falso titolo: antiporta. -titolo bastardo o mezzo titolo: occhietto.
riassumono abbreviatamente il titolo intiero dell'opera o ne indicano le ripartizioni.
merita anco il titolo di comune o generale, è la feudale. -intestazione
la feudale. -intestazione dei singoli capitoli o delle varie parti di un'opera scritta
con partic. riferimento a testi legislativi o a trattazioni ai dottrina giuridica, sia
il numero e il titolo della legge o dell'atto avente valore di legge sul quale
indica il destinatario di una lettera o il dedicatario di uno scritto in genere.
, 31. -in un quotidiano o in un periodico, breve frase per
per lo più accompagnata da un sottotitolo o un occhiello nel quale si indica l'
nel quale si indica l'argomento dell'articolo o si fa riferimento a una notizia di
ed è solitamente scritta con caratteri molto evidenti o con parole tali da attirare l'attenzione
quotidiano. -anche: in un telegiornale o giornale radio, notizia principale, data
al whitaker, capo dell'ufficio propaganda (o 'guerra psicologica') presso il comando militare
armata, proponendo che il nuovo giornale o foglietto prenda nuovo titolo e sia affidato
qualsiasi iscrizione (in pietra, legno o altro materiale) collocata su statue, sacelli
allo scopo di commemorare e celebrare persone o avvenimenti (e anche, con meton.
il misero titolo della tua sepoltura, o biancifiore, sarà accompagnato di quello del
una mansione, a una dignità più o meno eminente, al grado occupato in
che esercita, per gli studi compiuti o per meriti particolari. -titolo nobiliare:
relazione alla sua natura, alle sue qualità o doti o alle azioni compiute. -in
sua natura, alle sue qualità o doti o alle azioni compiute. -in partic.
. -attributo con cui è designata o invocata una divinità. v. borghini
considerazione, fama in cui è tenuta o considerata una persona; vanto, merito acquisito
onore). simintendi, 1-181: o atalanta, tempo verrà nel quale lo tuo
5-357: bellissimo titolo vi veggio, o romani, d'essere liberatori delle città greche
et asia messe in tanti guai, / o s'altra ha maggior titolo di bella
-epiteto ingiurioso, giudizio offensivo o sarcastico nei confronti di una persona.
della pistola. 5. denominazione o attributo che qualifica un oggetto, un'
6. qualità, caratteristica, predisposizione o capacità di una persona. rosmini
per titoli morali solo gli altri uomini, o sol se stessi, impiccoliscono vie per
e scavatore. -ciascuno degli elementi o delle competenze acquisite in precedenti attività o
o delle competenze acquisite in precedenti attività o studi, tali da qualificare professionalmente una
). -anche: ciascuno dei documenti o delle eventuali pubblicazioni che comprovano le competenze
pubblicazioni che comprovano le competenze acquisite o gli studi fatti. carducci,
la libera docenza. -titolo preferenziale o di preferenza: nei concorsi per il
termine di un corso di studi universitari o che certifica l'appartenenza a un corpo
cattedre universitarie) sia su prove scritte o orali. gazzetta ufficiale della repubblica italiana
viaggio: nel linguaggio burocratico, biglietto o tessera che attesta il pagamento della somma
. 7. motivazione, ragione più o meno fondata e plausibile per cui si
e plausibile per cui si intraprende qualcosa o con cui si vuole giustificare un comportamento
; con il significato, il valore o lo scopo di. g. michiel
donne rinvenni un par di buccole, due o tre spil- lini, un braccialetto,
poi che ovunque trovano l'accento grave o l'apostrofo sopra vocale lo leggono per n
una sostanza in soluzione e il volume o il peso della soluzione o del solvente (
il volume o il peso della soluzione o del solvente (e viene per lo
produrre una reazione con un dato volume o quantità di un'altra sostanza.
sovraimpressa alle immagini iniziali di un film o di un programma televisivo o che ne
un film o di un programma televisivo o che ne precede la proiezione o programmazione,
televisivo o che ne precede la proiezione o programmazione, contenente il titolo del film
plur. e nell'espressione titoli di testa o iniziali). v. neri [
cioè all'inizio, di un film o di un programma televisivo. -titoli di
alle immagini finali di un film o di un programma televisivo o che ne
un film o di un programma televisivo o che ne segue la proiezione o programmazione,
televisivo o che ne segue la proiezione o programmazione, contenente i nomi e le
, cioè alla fine di un film o di un programma televisivo. 15
alcuna persona debbia0 presuma per titolo di vendita o di alienazione, o per cagione di
per titolo di vendita o di alienazione, o per cagione di pegno, ricevere alcuno
più potenti, secondo la viltà o necessità degl'imperadori, a farsi libere,
-denominazione legale di un'entità amministrativa o statale. a. tiepolo, lii-5-125
così ampi stati sono compresi sotto li titoli o giurisdizioni delle tre corone di portogallo,
precedente titolare. -successione a titolo universale o particolare, rispettivamente, quella che riguarda
giuridici del defunto che si trasmettono all'erede o un singolo rapporto giuridico. -titolo
commesso. -titolo d'acquisto-, atto o fatto giuridico che costituisce la giustificazione dell'
giuridico e dunque di un diritto familiare o sociale. -titolo di legittimazione, v
un'autorità in base a un'investitura o altro fondamento legale. manzoni, iv-159
conquistate da'longobardi e possedute ancora, o con vero esercizio di potere o in
, o con vero esercizio di potere o in titolo, dagli imperatori greci, furon
s'intende un tempio a uno iddio o una chiesa a un santo, dandoli il
perché perpetuamente si conosca quel tal tempio o chiesa. sansovino, 4-70: quasi
da nicolò leoni. -chiesa o comunità conventuale, in partic. di roma
proprio ed immobile di una chiesa episcopale o parrocchiale (il che si diceva 'incardinali'
dalla partecipazione agli eventuali utili dell'azienda o dell'ente da cui è emesso.
in partic. nelle espressioni titolo azionario o di borsa). b. croce
che possa far variare il prezzo del grano o il valore dei titoli di borsa.
nel suo archivio. -titolo guida o pilota: ciascuno di quelli che nel
sport. qualifica che viene attribuita all'atleta o alla squadra che si aggiudica la vittoria
si aggiudica la vittoria in un campionato o in una competizione sportiva. p famè
in caratteri romani come nei titoli correnti o che so io. bianciardi, 4-50:
eccessivo numero di scritti di carattere accademico o scientifico. b. croce,
di quella età erano generali in europa o dall'italia e dalla spagna si sparsero
. ant. balbettante, vacillante nel tono o nella pronuncia (la voce).
... che lasci ogni titubazióne o ombra di dubbio. pallavicino, 1-54:
tutto, qual è la basilica vaticana, o la piazza di madrid,..
. 2. situazione di incertezza o di pericolo che dipende dal caso o
o di pericolo che dipende dal caso o dal variare delle circostanze. guicciardini,
.. un po'come la breva o il tivano, sui monti intorno ai laghi
, che le unite, come la creta o il tivarro. idem, 2-353: se
corrosione, come di sasso, macigno o tivaro, allora l'acqua correrà per la
agg. che è nato, che vive o è originario della città laziale di tivoli
passare allo stato liquido per effetto di agitazione o di vibrazione, ritornando a coagulare quando
è relativo alla tixotropia; che presenta o si basa su tale fenomeno.
sua attività in genere; che imita o ricorda la sua maniera artistica.
proprio adoperato per indicare una persona qualsiasi o che non si vuole determinare in modo
possedendo un podere, dica venderne metà o la terza parte o altra quota, il
dica venderne metà o la terza parte o altra quota, il contratto sarà valido
perché... è certa quella porzione o quota. manzoni, pr. sp
imperatore, fosse duca di mantova, tizio o sempronio. fucini, 139:
tizzi accesi. montale, 9-111: o grande angelo nero /...
. -per indicare gli occhi arrossati o rilucenti. g. argoli, 630
accesi. -per indicare una carnagione o un piumaggio molto scuro o nero.
una carnagione o un piumaggio molto scuro o nero. l. pascoli, iv-1-201
3. locuz. dare del o il tizzo-, richiedere denaro a qualcuno
tizóne), sm. pezzo di carbone o di legno che sta bruciando o che
carbone o di legno che sta bruciando o che inizia a bruciare (o anche
sta bruciando o che inizia a bruciare (o anche ciò che ne rimane dopo la
un ussero, con un colpo di spada o di scimitarra fece in un tratto cascare
. -per indicare una persona febbricitante o accaldata. garibaldi, 1-398: mi
grazia. -scrittore molto trasgressivo (o considerato tale), in partic.
tlasi, sf. ant. frattura o schiacciamento delle ossa, in partic
tlasma, sf. ant. frattura o schiacciamento delle os sa.
dalla croce, ii-107: facciasi total violenza o nel mezo, o nelle estremità
: facciasi total violenza o nel mezo, o nelle estremità de'muscoli, cotal
e dall'avere le foglie come tagliate o troncate all'estremità = voce dotta
di porgere qualcosa a una persona (o anche a un animale), equivalente a
spese ». latti, 11-131: o de le selve abitatrice intatta, / monna
d'ira, per accompagnare uno schiaffo o una percossa. de amicis, i-69
cane durante la caccia, affinché insegua o bracchi la preda (per lo più nella
senso di meraviglia, di stupore, o anche di sconcerto, di ironica disapprovazione.
, / tenie ciascuna ratta: / « o me, to', quella matta!
allo scrivan maedini 6 per capo o balla, e il tutto si paga in
ricurve all'estremità anteriore, trainate da cani o uo mini.
nei parchi di divertimento, sulle spiagge o nelle piscine, spesso caratterizzato da un
, sm. e f. chi guida o usa il toboga. l'illustrazione italiana
passi sulla strada, di oggetti che cadono o anche del battito del cuore, ecc
v.]: 'tocca': piccola rottura o bucherella in qualche punto del lastrico
la pietra di paragone. - analisi o saggio alla tocca: me
identificativa su un pezzo di carta da filtro o su un fondo di porcellana sulla
e leghe errore, / per qualche occulta o velata cagione. scaruffi, 105
seco un pezzo a toccadiglio: / o a la scartata, o che torrò
toccadiglio: / o a la scartata, o che torrò un crostino / con
un crostino / con quattro, o sei bicchier de la sua albana, /
che s'ingaggiasse una partita alla morra o a scassaquindici o a toccafondo, perché
una partita alla morra o a scassaquindici o a toccafondo, perché gli fosse tolta
del querciolo, e fammelo stare sei o sette giorni a letto. se fai pulito
beneficii conviene che ci sia alcuno toccamento o corporale, o spirituale. cavalca, 18-270
ci sia alcuno toccamento o corporale, o spirituale. cavalca, 18-270: il
se stesso ha fatto alcuno atto impudico o toccamento disonesto. bandello, 2-54 (ii-199
mi parrebbe una viltà... mescolandoli o avvicinandoli ai 'toccamenti'd'una femmina delle
-contatto, attrito fra oggetti o superfici, fra uno strumento e un
, dove alcuni ragazzi si pongono appoggiati o a cantonate, o ad alberi che
ragazzi si pongono appoggiati o a cantonate, o ad alberi che siano attorno, e
mezzo. quegli che sono agli alberi o cantonate cercano di mutar posto senza lasciarsi
, una persona al contatto della mano o di un'altra parte del corpo, anche
corpo, anche esercitando una pressione più o meno forte. fra giordano,
usare cogli infermi dava a'sani infermità o cagione di comune morte, ma ancora il
ma ancora il toccare i panni o qualunque altra cosa da quegli infermi stata tocca
qualunque altra cosa da quegli infermi stata tocca o adoperata pareva seco quella cotale infermità nel
-in espressioni negative di tono imperativo o deprecativo, per respingere un contatto fisico
deprecativo, per respingere un contatto fisico o sessuale sgradito. cielo d'alcamo
partano de la presenzia de li rectori o vero camarlengo, giurare a le sante dio
fraude, rimosso prezo, prego, odio o amore d'alcuna persona. boterò,
una persona (come segno di affetto o di saluto, per congratularsi, per sancire
per congratularsi, per sancire un accordo o un contratto, ant. anche come impegno
, 63: dopo essere scritto o aver toccata la mano al padrone, cioè
essersi con esso lui accordato il marinaro, o con lo scrivano, non si può
scoprire le autentiche cause di un fatto o di un comportamento. roseo, ii-12
, nelli quali le donne senza riguardo o distinzione alcuna così si lasciano da ciascheduno
, come le nostre si lasciano guardare o favellare. casti, i-2-280: par
. fare fisicamente del male a una persona o a un animale; percuotere, picchiare
in partic. come mezzo di punizione o correzione o nel corso di un litigio.
. come mezzo di punizione o correzione o nel corso di un litigio. -
. ferire, colpire con armi, proiettili o oggetti acuminati. - anche con riferimento
riferimento alle ferite metaforiche inferte da amore o dalla donna. serafino aquilano, 42
è degno d'un cor villano, o bella / saettatrice che tuo colpo il tocchi
, iii- 1-251: perché mai, o amore, tu che vincesti tutti gli altri
/ né pensi alla salute il tempo o il come. / a te soddisfa sol
appunto non tavesse mai toccata patimento alcuno o travaglio. buzzati, i-272: come ti
grandi non si hanno a toccare, o tocchi spegnerli ». cesarotti, 1-xxviii-286:
valore raf- forz. toccare sul vivo o nel vivo qualcuno: muovergli osservazioni,
, avendo chiara relazione e congruità; o a dentro). -anche con riferimento a
: né cosa è che mi tocchi / o sentir mi si faccia così a dentro
xliii-196: suoni, stormenti, canti o giocolali / mai toccan quella mente, che
a dentro. landolfi, 8-156: o forse fui da qualcosa tocco nel cuore e
di spagna. -pervadere l'animo o la mente; prendere totalmente, assalire
con quel ti disfoga / quand'ira o altra passion ti tocca! biffoli,
12. liberare dall'ignoranza o dal peccato; far conoscere il bene
dal peccato; far conoscere il bene o il vero rivelandoli alla mente o all'animo
il bene o il vero rivelandoli alla mente o all'animo; dissipare l'errore o
o all'animo; dissipare l'errore o il dubbio; far ravvedere dal peccato
, naso e per la bocca; / o misero quel chi tal vaso apregga!
. chiari, 2-49: parlar posso, o no? l'affare assai mi tocca
predicava, sempre però a quatt'occhi, o in un piccolissimocrocchio, con tanto più di
feudali, overo enfiteutiche e fidecommis- sarie o simili, le quali siano proibite d'alienarsi
a contatto con un oggetto, un animale o una persona per mezzo di uno strumento
.: incitare un animale con il pungolo o lo sprone. ponzela gaia,
provocare, indurre a manifestare un'opinione o un giudizio; interpellare, interrogare.
18. di oggetti inanimati: venire o essere posto a contatto con una persona
essere posto a contatto con una persona o un altro oggetto, talvolta imprimendogli un
assai. -come effetto di impressione ottica o in espressioni iperb., per indicare
. attribuito a petrarca, xlvii-214: o venticel, quanto contento / puoi esser
! boccaccio, 1-ii-19: ogni aura o soave vento che viene, così nel viso
in terra, toccare sec- cagne, o dare in scogli, per il largo campo
precisa il modo in cui sono suonate o il richiamo che s'intende diffondere).
suonare uno strumento musicale (a corde o a percussione o anche a fiato)
musicale (a corde o a percussione o anche a fiato). -toccare tamburo
per dare ordini durante le operazioni militari o, anche, per arruolare soldati in
versi. filicaia, 2-1-40: o per gran fatti egregi / principe illustre,
, per mezzo della tromba, del tamburo o di altri strumenti, un comando militare
29. trattare brevemente (per iscritto o a voce) un argomento o una
iscritto o a voce) un argomento o una questione, senza approfondirli; farvi
introdurre un soggetto secondario in una trattazione o in un'esposizione. -anche, per
, ma di passaggio, la relazione più o meno stretta ch'esiste tra le nostre
più per sommi capi, un fatto o una vicenda. dante, inf,
ho voluto toccare per cosa fosse ai longobardi o sia agl'italiani di allora il portare la
, un tantino di, sopra, circa o in un argomento-. fame parola,
cenno, trattarne brevemente (per scritto o a voce); parlarne un po'.
né pur toccò una sillaba dell'allungare o abbreviare lo strumento. carducci, ii-3-46
. 31. maneggiare un oggetto o un materiale; usare uno strumento,
strumento, servirsene. - toccare il pennello o i pennelli: dipingere. zanobi
arte, né mai hanno tocco pennello o intenzione avuta di disegno. de roberto
: la ditta isabetta ogni dìe recava tre o quattro canestre d'uva dalla vigna,
denaro precedentemente accumulata e messa da parte o ereditata; vendere un oggetto ricevuto in
; vendere un oggetto ricevuto in dono o in eredità. -anche in relazione con
più in piccola parte, un cibo o una bevanda; mangiare, bere in modica
tocca. d'annunzio, v-2-122: o lazaro, ti ricordi tu ch'io ti
35. alterare, modificare in peggio o comunque tradendo la forma, l'assetto
e sminuiscil, se tu sai: / o nanni o gianni o giannino o giannozzo
, se tu sai: / o nanni o gianni o giannino o giannozzo, /
sai: / o nanni o gianni o giannino o giannozzo, / come più tu
/ o nanni o gianni o giannino o giannozzo, / come più tu lo tocchi
cavour, vii-564: a tal uopo, o signori, abbiamo già speso somme enormi
37. rifinire, ritoccare un quadro o un disegno, con rapidi tratti (
rapidi tratti (spesso tracciati con diversa tecnica o di diverso colore). -per estens
e giamai gravar per questo verso, o instituirne da nuovo. b. croce
di persona, senza possibilità di dubbio o di incertezza; convincersi o sapere per
di dubbio o di incertezza; convincersi o sapere per esperienza diretta o in base a
; convincersi o sapere per esperienza diretta o in base a prove concrete ed evidenti
una prop. subord. - far toccare o far toccare con mano: dimostrare in
40. essere a contatto con una persona o un altro oggetto. crescenzi volgar
, k, i, l, o, q, n, s, v
con le zampe (un animale) o con una parte (un oggetto) sul
le barche e i patini nel mare o si tuffa o sguazza dove ci si
e i patini nel mare o si tuffa o sguazza dove ci si tocca. montale
estremi limiti. -ottenere particolari risultati artistici o espressivi. dottori, 3-97: qualor
morale, intellettuale, culturale, letteraria o artistica, fama straordinaria, eccezionale successo
artistica, fama straordinaria, eccezionale successo o abilità. boccaccio, viii-1-3: per
ottenere una determinata condizione fisica, psicologica o interiore. emanuelli, 1-34: egli
molto prossimo ad avere una caratteristica negativa o limitativa. mazzini, 30-7: i
, durante un viaggio, una passeggiata o uno spostamento in genere, un punto,
-scendere da una nave, un aereo o, anche, un autoveicolo, una
anche, un autoveicolo, una motocicletta o una bicicletta. pirandello, 8-727:
motocarrozzetta tedesca. 49. attraversare o costeggiare durante un viaggio o uno spostamento
49. attraversare o costeggiare durante un viaggio o uno spostamento un territorio o una località
un viaggio o uno spostamento un territorio o una località. caro, 12-i-347:
di denaro come compenso per un lavoro o un servizio. -toccar stipendi, denari,
. -toccar stipendi, denari, soldi o soldo, toccare lo zecchino: essere stipendiato
presso qualcuno; guadagnarsi da vivere lavorando o combattendo. sanudo, ii-1121: lui
; / e in spalla un scoppio o un arcobugio prendi; / ché senza,
trenta carlini e un tomolo di grano, o sei ducati; o di più un
tomolo di grano, o sei ducati; o di più un pezzo di terreno,
dal signor federico. -ottenere o riavere indietro una somma di propria spettanza
padre. -ricavare per vendita di merci o di servizi; guadagnare; incassare.
sì sconosciupadri e le madri loro, o quelli a cui tocca d'aveme cura,
di lui. 56. provocare o aggravare una malattia. volponi, 2-310
. -spettare in sede di attribuzione o di divisione ereditaria o di spartizione in
sede di attribuzione o di divisione ereditaria o di spartizione in genere; essere attribuito
; essere attribuito (anche in dono o in elemosina). libro di conti
essere calcolato come quota di un pagamento o di un servizio dovuto; essere stabilito
essere compreso fra i doveri, le mansioni o le prerogative di una persona; ricadere
, i-1-107: ora tocca a voi, o giustissimi giudici, il comandar quello che
; competere, spettare per dovere morale o per convenienza sociale. - anche in
me, disse, non tocca, o porzia, il giudicare della verità delle tue
gabinetti. -doversi attribuire a una o più persone (un onore, un
modo casuale, senza tener conto dei meriti o di altro criterio; giungere, sopravvenire
introdotta dalle prep. di, da o a. giuseppe flavio volgar.,
-in relazione con un inf. o una prop. subord.: toccare
subord.: toccare a qualcuno fare o di fare o a fare qualcosa: esservi
toccare a qualcuno fare o di fare o a fare qualcosa: esservi costretto,
me tocca esser quello che dèe, o donna saputa e grave, rompere il silenzio
. -in partic. capitare come marito o come moglie: essere destinato in matrimonio
otto. -capitare in sorte qualcosa o di fare qualcosa. relazione dell'impero
tocchi a chi tocca: per segnalare o avvertire che nelle proprie critiche, accuse
avvertire che nelle proprie critiche, accuse o rimproveri non si ha riguardo per nessuno.
orbo, dove tocca tocca. -essere o stare a tocca e non tocca, tocco
-toccare ferro: come gesto scaramantico o di scongiuro. bacchelli, 18-i-151:
comprendere a fondo; trovare la battuta o la risposta giusta. monte, 1-51-12
poe, di vampirismo. -toccare o toccarsi il cappello: accennare a toglierselo
segno di qualcosa, toccare l'ultimosegno di o in qualcosa: v. segno, n
: rivolgergli rimproveri severi, rimostranze pungenti o, anche, ingiurie. de marchi
vere il fiasco nella sua paglia, o se non era il caso invece di
quando l'abbia aggiunta, tu riaverai, o dulcissimo, immaculata e impune di spesa
toccherei le stelle. -toccare pomo o poma: nel gioco infantile del toc-
a chi la tocca la tocca, triste o tristo a chi tocca, zara a
debba rassegnarvisi. cammelli, 21: o folle italia vantatrice e sciocca, / poi
volta per uno tocca a tutti: prima o poi tutti devono morire. proverbi
sm. invar. cura, medicamento o farmaco dotato di straordinaria efficacia terapeutica.
nella ricetta. -per estens. cibo o regime dietetico che produce effetti particolarmente positivi
2. figur. regime di vita o provvedimento in genere atto a ristabilire il
moderni: un sog- somo a viareggio o riccione invece che a davos o al des
a viareggio o riccione invece che a davos o al des ains...
. un vero toccasana! -misura o mezzo per smorzare o appagare una passione,
! -misura o mezzo per smorzare o appagare una passione, per alleviare una
ovviare a una condizione di disagio materiale o morale; consolazione, conforto di un
il gran toccasana del matrimonio. -provvedimento o complesso di provvedimenti di carattere economico o
o complesso di provvedimenti di carattere economico o politico che si mettono in atto per
atto per risolvere una situazione di crisi o di disordine. m. borsa [
toccare, per lo più in modo rapido o lieve; colpo, leggera scossa.
. colpo dato al cavallo con la frusta o il frustino per farlo ubbidire a un
3. il far vibrare le corde o il premere i tasti di uno strumento
cimbalo. 5. breve deviazione o sosta effettuata nel corso del viaggio.
per esso abbate d'andarsene per quindeci o venti giorni fuori alle sue case di
giudizio, una valutazione su un fatto o una questione. tommaseo [s.
toccatina, sf. il toccare con rapidità o con leggerezza; colpetto; carezza.
... e non fu bene, o violetta, fare una toccatina a questo
di cappello. -toccatina di mano o di mani: rapida stretta di mano.
. -il toccare leggermente e furtivamente o in modo dissimulato (come segno di
modo dissimulato (come segno di complicità o anche di approccio amoroso).
valutazione, un giudizio su un fatto o una questione. goldoni, ii-727:
contatto, in seguito a movimento deliberato o fortuito, con la mano o una
deliberato o fortuito, con la mano o una qualsiasi altra parte del corpo, o
o una qualsiasi altra parte del corpo, o, anche, con un oggetto o
o, anche, con un oggetto o una sostanza; che è stato sfiorato
una sostanza; che è stato sfiorato o accarezzato. muratori, 4-17:
imprimere in esso un'idea e immagine o specie o vestigio della cosa o veduta,
esso un'idea e immagine o specie o vestigio della cosa o veduta, o udita
immagine o specie o vestigio della cosa o veduta, o udita, o odorata
specie o vestigio della cosa o veduta, o udita, o odorata, o gustata
della cosa o veduta, o udita, o odorata, o gustata, o toccata
, o udita, o odorata, o gustata, o toccata. botta, 5-430
, o odorata, o gustata, o toccata. botta, 5-430: trasecolava dai
-figur. toccato con mano: sperimentato o verificato di persona; assolutamente certo per
valido (anche come esci, per rivendicare o accusare un colpo); e in
-come esci., per sottolineare o per riconoscere come un'osservazione o una
sottolineare o per riconoscere come un'osservazione o una battuta pungente abbiano colto nel segno
7. turbato, sconvolto da un'emozione o da un sentimento; impressionato, emozionato
, che esprime la natura dell'emozione o del sentimento. bibbia volgar.
9. ispirato, illuminato da dio o dalla grazia. -anche sostant.
. che tra loro c'è un santo o per lo meno uno toccato dalla grazia
fresca e soda, che non sia carolata o toccata da tarme. c. e
. 12. che presenta macchie o decorazioni di colore diverso dal fondo (
14. trattato, per lo più brevemente o di passaggio; accennato (un argomento
per le toccate sventure e bestemmia quella o questa cagione. molineri, 1-212: la
. 22. trasporto di merci o di persone con animali da soma o
o di persone con animali da soma o da tiro; vettura. testi pratesi
: altri [nomi derivano| dalla operazione, o insieme con l'effetto, come rosaio
femm. -trice). chi tocca o ha toccato qualcosa. boccaccio, dee
usare cogli infermi dava a'sani infermità o cagione di comune morte, ma ancora il
, ma ancora il toccare i panni o qualunque altra cosa da quegli infermi stata
altra cosa da quegli infermi stata tocca o adoperata pareva seco, quella cotale infermità nel
4. chi conduce animali da soma o da tiro impiegati per il trasporto di
cotone inumiditi. 2. espressione o frase provocatoria, punzecchiatura. rea,
cheggiati armoniosamente da betulle e da tamerici, o descriva la brulla severità degli alpeggi abitati
abbondante nel quale si fanno cuocere pesce o, rar., carne tagliata a
contatto, in seguito a movimento deliberato o fortuito, con la mano o una
movimento deliberato o fortuito, con la mano o una qualsiasi altra parte del corpo,
altra parte del corpo, con una persona o, anche, con un oggetto o
o, anche, con un oggetto o una sostanza; che è stato sfiorato
sostanza; che è stato sfiorato o accarezzato; toccato. lorenzo de'medici
pondo / premea del bel piè bianco / o del giovenil fianco, / o percotea
bianco / o del giovenil fianco, / o percotea lo sfavillar degli occhi, /
occhi, / ch'ivi i fiori visti o tocchi / intendean lor bellezza. gozzano
intendean lor bellezza. gozzano, ii-80: o dita appena tocche, forse amerò domani
spesso nelle locuz. tocco nel, al o di cervello). -con valore attenuato
, di mania: affetto da delirio o da accesso di follia; pazzo furioso,
una battuta pungente; offeso da parole o fatti. varchi, 3-314: che
, laonde questi tocco stampò quattro libri o invettive contra i medici. chiari, 2-i-74
8. turbato, sconvolto da un'emozione o da un sentimento; impressionato, emozionato
. sospinto, stimolato, indotto a dire o a fare qualcosa. valerio massimo volgar
poi disegnate e tocche appena col lapis rosso o nero. baldinucci, 9-iv-120:
20. rivestito, decorato con oro o con materiali e sostanze di tale colore
21. trattato, per lo più brevemente o di passaggio; accennato (un argomento
solamente di far menzione d'alcune cose o non tocche o non esperimentate dagli altri
far menzione d'alcune cose o non tocche o non esperimentate dagli altri.
sosta in un paese afflitto da epidemie o malattie contagiose in genere (un documento
sanità; altramente, dicesi 'tocca'o 'brutta'. 25. ant.
fragilità, pessimo stato di conservazione, o anche l'illusorietà di qualcosa).
spesso anche gridava, al menomo tocco o al menomo suo movimento. -con riferimento
corpo umano dal contatto di animali reali o immaginari. cavazzo, 47: l'
di trasformare col semplice contatto della mano o di un oggetto (in partic.
figur., per indicare una trasformazione o un cambiamento radicale e repentino.
. -pressione esercitata con la mano o il piede sul freno di un veicolo
frizione, nei tocchi di freno modulati o perentori, sicuro ma spericolato, rispettoso
.: colpetto con cui si ravviano o si rassettano i capelli o gli abiti;
si ravviano o si rassettano i capelli o gli abiti; operazione volta a sottolineare
; operazione volta a sottolineare, correggere o abbellire un dettaglio del volto attraverso l'
: qualsiasi intervento volto a mettere ordine o a completare l'assetto di qualcosa.
dar gli ultimi tocchi per il pranzo o la cena. g. bassani, 5-39
coltre. 3. percossa più o meno violenta; schiaffo, pugno,
violenta; schiaffo, pugno, calcio o, anche, bastonata, ecc.
apoplettico (spesso nelle repressioni tocco apopietico o di apoplessia). valentini [in
6. colpo secco inferto a un oggetto o battuto per terra. -anche: il
sapere se le colonne siano piene o vote, toccatele; e se saranno vote
ecc.), che indica le ore o particolari momenti della giornata o occasioni e
le ore o particolari momenti della giornata o occasioni e feste liturgiche; rintocco.
nattantoché essa campana cominciasse a sonare botti o tocchi, nel qual tempo aveano esse
parole: trahe me post te, o sancta mater. leopardi, 879: in
segnala la prima ora dopo la mezzanotte o il mezzogiorno. -con meton.:
meton.: l'ora della notte o del giorno così indicata; l'una
lo più ritmicamente, con le mani o con un oggetto su uno strumento musicale
strumento a corde; pressione su uno o più tasti di uno strumento a tastiera.
si fermò ad ascoltare tocchi staccati alti o bassi su poche corde di una chitarra da
'-figur. il far riferimento o l'alludere durante il discorso a un
. 12. tratto di matita o di penna. ghislanzoni, 17-7:
-tratto di colore steso con un pennello o altro strumento su una tela o,
pennello o altro strumento su una tela o, in genere, su una superficie
, ecc.; tecnica, stile pittorico o anche architettonico. -anche: ciascuno degli
con la palla, il colpire la palla o la pallina con la mano, il
ah'avversario con un abile tocco di piede o di testa, senza commettere irregolarità.
. per estens. brano di uno scritto o di un discorso, espressione, particolare
tratteggiare con rapidità e energia un personaggio o una situazione). algarotti, 1-iv-318
agili. 17. brevissimo scritto o discorso che espone sommariamente i dati di
espone sommariamente i dati di una questione o di un problema; notizia, resoconto
di un problema; notizia, resoconto o spiegazione succinta; cenno, accenno.
succinta; cenno, accenno. -dare o fare un tocco: parlare brevemente di
in senso concreto: ciascuna delle correzioni o modifiche apportate con tale intervento. monti
20. ispirazione, illuminazione ricevuta da dio o tramite la lettura dei testi sacri.
certi tocchi e parole, quando si ricorda o sente dire di dio che la rapiscono
modo casuale a chi spetta un determinato compito o ruolo, consistente nel sommare il numero
-giocare al tocco, fare il tocco o al tocco: fare la conta.
dei lati, usato come luogo di riunione o di incontro; loggia, portico.
, portico. cino, xxxv-ii-675: o sommo vate, quanto mal facesti /.
-senza lingua / la qual distingua -pregio o ben alcuno. b. croce, v-1-49
croce, v-1-49: 1 sedili, o logge, o tocchi, o
sedili, o logge, o tocchi, o teatri furono dapprima moltissimi con
o logge, o tocchi, o teatri furono dapprima moltissimi con l'ufficio di
nelle varie strade, e poi, formati o rassodati gli aggruppamenti sociali e politici e
2-18: fugge da gli altri ucelli, o novo olocco, / e quando è
, e dagli anche un tocco di pane o una fetta di polenta.
fare, ridurre, tagliare a tocchi o in tocchi: trucidare, massacrare.
. donna, che presenta particolari qualità o doti fisiche (spesso in relazione con
procace; ed è di uso famil. o volg.). goldoni,
-sentirsi in tocchi: estremamente stanco o indolenzito. arpino, 7-219: mi
. quello a base di carne di vitello o di manzo o di funghi) usato
di carne di vitello o di manzo o di funghi) usato per condire pasta o
o di funghi) usato per condire pasta o riso; sugo. 2
riferimento ai berretti tardo medievali di seta o di panno ornati con piume, ai copricapi
ornati con piume, ai copricapi circolari o conici di pelliccia e, attualmente, ai
berretto rotondo, rigido, di solito nero o a quadri, con tesa sporgente,
cappello c'è la tesa, il tocco o il capo e il tagliere.
ignorante e villana che ricopre cariche pubbliche o ruoli sociali di prestigio. c.
, eseguito mediante misurazione della pressione intrauterina o rilievo delle modificazioni della parete addominale dovute
2. specie di punch preparato con whisky o gin, acqua, zucchero e spezie
todino, agg. che è nato o abita a todi. -anche sostant.
, che si riferisce alla città di todi o al suo territorio; che ne è
al suo territorio; che ne è originario o caratteristico.
. lavoro di revisione di un'opera letteraria o di un pulci, 25-319: toos
dal gr. ftcbg. radici malate o danneggiate e nell'accorciare quelle toelètta (
al momento della messa a dimora di barbatelle o ta, tollètta, tuelètte)
quello che è conveniente alla libreria, o alla toelette, disdice alla stanza da conversazione
alla toelette, disdice alla stanza da conversazione o da dormire. tarchetti, 6-i-529:
. -spesso nella locuz. fare toeletta o fare la toeletta. i. nelli
poi!... vanno alla toeletta o alla levata delle signore. bettinelli,
truccarsi (spesso in contesti scherz. o con valore antifr., per indicare un
adirarsi contro la cameriera? -di o da toeletta: destinato a essere impiegato durante
'piccola tela (toile) 'ricamata o guarnita di merletti stesa sul tavolino da
di merletti stesa sul tavolino da acconciatura o posta ai bordi di esso, quindi (
arsenicoso, detto anche acqua di perugia o di napoli o acquetta.
detto anche acqua di perugia o di napoli o acquetta. cattaneo, ii-2-194
diavolo avrà buone e belle occasioni: o sparato nel palco dell'opera, o avvelenato
: o sparato nel palco dell'opera, o avvelenato con acqua tofana al pranzo di
con acqua tofana al pranzo di genetliaco, o pugnalato alla rivista, quando che sia
'a satira', che era una toffania, o vero scudella che si offeriva alli dii
ta; dedicarsi a operazioni di cosmesi o di igiene personale. - anche rifl
etol. provvedere alla pulizia del proprio corpo o di quello dei piccoli (un animale
categoria merceologica); il negozio o il reparto in cui sono venduti.
tophus, che è dal lat. tofus o tophus (v. tufo),
di lana (più tardi anche di lino o di seta) che si indossava sopra
rosse e ricamate? -toga virile o pura: quella bianca, indossata dai cittadini
candidati alle cariche elettive. -toga pulla o bruna: quella di colore scuro indossata
in segno di lutto. -toga purpurea o imperiale: indossata dai generali vittoriosi durante
che l'imperatore si vestiva la toga o 'l manto imperiale, tutti i prigioni che
parlano in piedi. -toga gabina o gabinia: particolare modo di vestire tale
, i-549: teodorico, pur essendo signore o donno e re, non fuse i
amor che tene inganni. -ministero o carica di toga, ufficio nella toga:
que'duchi governassero qualchecittà del ducato romano, o pure se esercitassero solamente qualche ministero di
se esercitassero solamente qualche ministero di spada o toga. giannone, 1-v-256: proseguiva
) il potere civile in una città o in uno stato. martello, 192
'l suono spiacevole non v'offenda, o 'l capuccio antico de'fiorentini non sarebbe disdicevole
funzionari, magistrati, uomini di scienza o di cultura. -in partic.,
un modo di comportarsi, di atteggiarsi o di esprimersi accademico, solenne e magniloquente
tutto senza rimedio. verga, 7-837: o voi uomo di toga, che avete
. con meton. professione forense; carica o condizione di magistrato. marino,
lo più in forma di lunga tunica o sopravveste nera; veste talare, tonaca.
, agg. che concerne la professione forense o accademica (ed è di uso scherz
per meritevole della toga, egli, o fusse per paura o per mellonaggine, si
toga, egli, o fusse per paura o per mellonaggine, si dimenticò de'punti
potere in ambito civile; che ricopre o ha ricoperto cariche o magistrature civili (
; che ricopre o ha ricoperto cariche o magistrature civili (contrapposto a militare o armato
o magistrature civili (contrapposto a militare o armato e rar. anche a religioso
in altri principati, vi sono dei tribunali o congressi costituiti dall'uno e dall'altr'
ma un abatuccio, di contado, salariato o mendicante? deh, via. non
di chi riveste cariche pubbliche; attribuito o concesso dalle autorità civili. campofregoso,
dottore; che esercita la professione forense o accademica. -uomini, persone, gente
, gente togata: magistrati, avvocati o docenti universitari. collenuccio, 138:
nero e lungo, come la tonaca o la veste talare. abriani, 1-227
connessa una connotazione di enfasi e vacuità o di freddezza accademica). de
. 10. fabula, favola o commedia togata (anche solo togata,
, commedia di argomento e ambiente romano o italico in genere, così detta dal
la togata, la terza la tabemaria o torneata. faldella, 15-38: quelle statue
togliattiano, agg. che è proprio o si riferisce a paimiro togliatti (1893-1964
per lungo tempo del partito comunista italiano o si ispira alle sue idee politiche.
gergo / dei sociologi senza ideologia (o dei babbi burocrati). 2.
babbi burocrati). 2. sostenitore o seguace delle sue idee o della sua
2. sostenitore o seguace delle sue idee o della sua politica. - anche sostant
plur. -i). scherz. sostenitore o seguace di paimiro togliatti o della sua
. sostenitore o seguace di paimiro togliatti o della sua politica. arbasino, 23-1293
tu5. sfilare, levare di dosso o di capo a sé o ad altri un
levare di dosso o di capo a sé o ad altri un re), tr
spostare, trasportare, trasferire un oggetto o un animale o anche una persona che non
, trasferire un oggetto o un animale o anche una persona che non è in
grado di muoversi da un luogo all'altro o in una posizione diversa; rimuovere una
cosa dalla posizione in cui si trova o è stata precedentemente collocata; portar via
-spostare una parte del corpo, proprio o altrui, dal luogo in cui è
. far defluire l'acqua da un luogo o impedirle di raggiungerlo, per lo più
acqua a l'edificio, il rotare, o pegra- mente o velocemente, e tor
, il rotare, o pegra- mente o velocemente, e tor l'acqua a l'
fuori, estraendo da un luogo chiuso o protetto, in partic. dalla tasca o
o protetto, in partic. dalla tasca o da un contenitore. burchiello, 85
, / fiutalo che non sia zucca o mellone; / tolo del sacco, che
, cavare un dente. -lasciare uscire o aiutare a uscire una personadall'acqua.
attenzione, dall'oggetto a cui sono intenti o dalla situazione in cui si trovano o
o dalla situazione in cui si trovano o li tiene occupati. forteguerri, 17-27
il cappello: sollevarlo in segno di saluto o di deferenza; levarlo come gesto di
cappello. 6. radere (o farsi radere da altri) la barba,
levare, per lo più in modo repentino o con la forza, di mano o
o con la forza, di mano o di dosso a qualcuno un oggetto.
all'avversario con un abile tocco di piede o di testa, senza commettere irregolarità.
riprendersi indietro ciò che si è concesso o donato; non concedere più o annullare un
concesso o donato; non concedere più o annullare un beneficio, una grazia (
(in partic. con riferimento a dio o alla sorte). -anche assol.
sconvolgo. 10. non dare o sottrarre a qualcuno ciò che gli è
che gli è dovuto, gli spetta o gli è necessario, portar via a qualcuno
un bene che possiede, si è procurato o ha guadagnato (o anche che è
si è procurato o ha guadagnato (o anche che è in procinto di acquistare)
assol. e con riferimento alla morte o al destino. novellino, xxviii-860:
con le robbe e con li libri o scritture, perché queste se gli potranno e
quel che si toglieva a qualche cittadino o abitatore del comune negante giustizia, si metteva
sottrarre a qualcuno un bene con l'inganno o con la violenza (in partic.
in azioni belliche, in un saccheggio o in una rapina); rubare; depredare
che lui avesse tolto ingiustamente a'particulari o al commune. b. segni, 9-32
a'caffettieri. botta, 0-ii-262: arsero o tolsero gran numeri di navi.
-carpire, estorcere a qualcuno denaro o altri beni con un comportamento disonesto e
beni con un comportamento disonesto e ingannevole o in modo illegittimo, talvolta attraverso l'
illegittimo, talvolta attraverso l'esercizio vessatorio o arbitrario di un potere pubblico. uguccione
che di offender noi. -sospendere o annullare un diritto, una prerogativa,
. troncare 1'esistenza di una persona, o anche di un animale, per lo
inanimati (in partic. una malattia o una ferita) o astratti, anche personificati
. una malattia o una ferita) o astratti, anche personificati: determinare con
personificati: determinare con il proprio effetto o influsso la fine dell'esistenza di qualcuno
che era velenoso, / quel can malvaf'o allora si disciolse. metastasio,
di chi ha parlato troppo a lungo o è uscito dai limiti della convenienza).
cotale atto si chiama 'furare le mosse', o veramente 'rompere l'uovo in bocca',
15. sbarrare con la propria presenza o facendo uso di ostacoli a una o
o facendo uso di ostacoli a una o più persone il passaggio, il transito,
transito, l'accesso a un luogo o la fuga da esso. dante,
erbe. -interrompere una comunicazione telefonica o radiofonica, un contatto elettrico.
17. sottrarre alla vista (propria o altrui) qualcosa o qualcuno, rimuovendolo
alla vista (propria o altrui) qualcosa o qualcuno, rimuovendolo, nascondendolo o allontanandosi
qualcosa o qualcuno, rimuovendolo, nascondendolo o allontanandosi dal luogo in cui si trova
-di soggetti inanimati: impedire di vedere o scorgere. boccaccio, v-44: egli
sé colora. 18. precludere o non dare (o anche ritardare a lungo
18. precludere o non dare (o anche ritardare a lungo) la possibilità
fare qualcosa; far fallire un progetto (o anche esserne la causa, con riferimento
la causa, con riferimento a soggetti astratti o inanimati). dante, infi.
con lui. 19. impedire o vietare a qualcuno (anche con la prevenzione
a qualcuno (anche con la prevenzione o con la forza) un comportamento o un'
o con la forza) un comportamento o un'azione (anche in relazione con
20. costituire l'ostacolo obiettivo che impedisce o preclude un'attività, il conseguimento di
, la realizzazione di un progetto, o lo strumento usato da qualcuno a tale
ragione che sconsiglia di compiere un'azione o tenere un comportamento. de'mori,
la memoria. 22. guarire o far regredire una malattia; far cessare
far regredire una malattia; far cessare o attenuare il dolore. trattato di falconeria
fisiologico, in partic. la fame o la sete; far passare l'appetito.
. 23. levare a qualcuno o a qualcosa una caratteristica (sia positiva
. e con riferimento a soggetti astratti o inanimati). s. caterina da
la medicinal per modo con picola cosa, o erbe o aque o altre speziarle,
per modo con picola cosa, o erbe o aque o altre speziarle, che quella
picola cosa, o erbe o aque o altre speziarle, che quella piccola cosa fa
la verginità? 24. levare o non dare credibilità a una persona, a
. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. dante, inf, 13-21
, una tesi; dimostrare l'erroneità o l'assurdità di un sistema di pensiero.
26. sottrarre a qualcuno un bene morale o spiritu- rale (la fama, l'
l'onore, la gloria, la libertà o la pace interiori, ecc.)
pace interiori, ecc.), o precludergli la possibilità di conseguirlo; far
favore, un beneficio, un aiuto (o essere la causa di ciò, con
ciò, con riferimento a soggetti astratti o inanimati). monte, 1-88-16:
iii-181: queste sciagurate cerimonie ci tolgono o difficultano l'una delle massime consolazioni che
uni negli altri. -non riconoscere o compensare un merito; negare un titolo
. 27. superare i pregi o i risultati di altri, conseguendo in
valore, la volontà, l'energia morale o spirituale di qualcuno. anonimo [
estinguere, far venir meno, in sé o in altri, un sentimento, un'
. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. giacomino pugliese, 179:
di cercarmi. -far cessare o alleviare pene, dolori, sofferenze di
, dolori, sofferenze di natura morale o spirituale. monte, 1-vi-119: poi
acquisto del bramato bene. -perdere o far perdere una speranza; farne emergere
far perdere una speranza; farne emergere o dimostrarne il carattere astratto, velleitario,
168: questa non sa che sia pietate o fede / né quanto grave ogni speranza
. -cancellare dall'animo, proprio o altrui, un ricordo (e può
caso atroce. -allontanare da sé o da altri un sospetto; stornare un'
-sciogliere un dubbio, un equivoco, risolvere o prevenire una questione, un'obiezione.
placare un desiderio, un capriccio proprio o altrui. dante, purg.,
30. interrompere, sospendere un'attività o un'azione intrapresa. donato degli
. 31. evitare, dismettere o far dismettere un modo di atteggiarsi,
d'italia. 32. abbandonare o far abbandonare ad altri il peccato,
, il vizio, un comportamento colpevole o comunque biasimevole; correggere un difetto,
. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. angiolieri, vi-i-300 (7-2
come la soddomia tòllar a moco, / o come ciampolin gavaz- zatore / potesse vivar
il peccato? 34. abrogare o far cadere in desuetudine una legge (
revocare una concessione; abolire una tassa o un privilegio o un divieto legale.
concessione; abolire una tassa o un privilegio o un divieto legale. seneca volgar
. 35. espungere una parte o un passo di un'opera; eliminare
di un'opera; eliminare un aspetto o un elemento stilistico; omettere un articolo
un articolo, una clausola da un documento o da una legge; non inserire in
una legge; non inserire in un testo o in un volume. tasso, i-196
, 3-532: narratori 'puri'come henry green o jane austen lavoreranno soprattutto 'togliendo': con
cessi, venga meno, non accada o non si verifichi una situazione o un fatto
non accada o non si verifichi una situazione o un fatto o un evento considerati pericolosi
si verifichi una situazione o un fatto o un evento considerati pericolosi, dannosi o fastidiosi
o un evento considerati pericolosi, dannosi o fastidiosi, una circostanza negativa; sopire
di scongiuro, con riferimento a dio o al destino, come augurio che non si
. 37. rendere non valida o non ammissibile da un punto di vista
non riconoscere, non ammettere un'eventualità o un'ipotesi; negare. -anche in relazione
, non comprendere in un determinato giudizio o classificazione o enumerazione o regola persone,
comprendere in un determinato giudizio o classificazione o enumerazione o regola persone, cose,
un determinato giudizio o classificazione o enumerazione o regola persone, cose, fatti (che
v-1-276: tolti via i veramente buoni, o cristo, tu tei vedi chi si
41. allontanare, far allontanare o indurre qualcuno ad allontanarsi da un luogo
indurre qualcuno ad allontanarsi da un luogo o a lasciare una persona o un ambiente
da un luogo o a lasciare una persona o un ambiente, anche con un ordine
anche con un ordine, con la forza o con un trasferimento coatto; scacciare.
. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. romanzo di tristano, 172
ardisse torsi dinanzi quest'uomo, o fargli contrasto. collodi, 669: per
(con partic. riferimento a dio o alla morte stessa). giacomino pugliese
avversario, una persona sgradita; uccidere o far uccidere; ammazzare, trucidare (
i suoi delitti. cesarotti, 1-viii-54: o tu che sei / fabbro di frodi
troppo in mento a soggetti astratti o inanimati. dante, inf, 2-2
. preservare, proteggere, liberare da situazioni o circostanze negative, da pericoli, da
, da danni, da mali morali o anche fisici; salvare da morte. -anche
(anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati). caro, 16-66:
. indurre qualcuno a cessare di frequentare una o più persone o intrattenere con loro rapporti
cessare di frequentare una o più persone o intrattenere con loro rapporti di amore,
rapporti di amore, di amicizia, o relazioni, anche politiche o commerciali;
di amicizia, o relazioni, anche politiche o commerciali; far dimenticare una persona cara
per conciliare le cittadi a'romani, o vero per torle via dalla devozione de'
poveretta. -escludere qualcuno dall'intimità o dalla dimestichezza con un'altra persona.
controllo, alla custodia, alla protezione o alla tutela di altri. cavalca
. rapire una donna a scopo di libidine o di matrimonio. girone il cortese
costui, che ella dal tiranno, o dai suoi tanti potenti satelliti, non gli
non gli verrà sedotta, corrotta, o anche tolta? 48- sollevare da
da fatiche, dolori, preoccupazioni materiali o spirituali; distogliere da pensieri dolorosi o
o spirituali; distogliere da pensieri dolorosi o tediosi, da sentimenti opprimenti. -anche
casalicchio, 184: supplicava il o fructa lodo chi schifare / sa di non
gli erano rimasi: 65. ricevere o accettare ciò che viene offerto, contollete
oblazione del signore, e cesso o elargito. - anche assol.
far uscire di senno; privare dei sensi o del controllo di sé. -anche con
. -anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati. cavalca, 21-6: è
. privare qualcuno di ciò che gli appartiene o gli è dovuto. meo de'
lo scottare con lo scalpello, col burino o con altri suoi istrumenti vien levando e
. ora questa maniera di togliere o diminuire per introdur nuova forma, per esser
con la mano, fra le mani o fra le braccia per fargli assumere la posizione
braccia per fargli assumere la posizione voluta o per muoverlo secondo determinate intenzioni (come
, avvicinarlo a sé, ecc!) o allo scopo di servirsene per un fine
sostanza, per lo più un medicinale o un cosmetico, o per cucinare una vivanda
più un medicinale o un cosmetico, o per cucinare una vivanda. anonimo veneziano
veneziano, lxvi-1-91: toi tre tenche grosse o una anguilla grossa e tri onze de
prete. ovidio volgar., 6-488: o pàsife, ch'è a ti a
fusse però che non potesse aver confezione o frutti, può egli tuori uno boccone ver
9. sollevare un oggetto ponendoselo sulle spalle o sul capo per trasportarlo. tre
chi è lento e impacciato nei movimenti o è impossibilitato a muoversi) o anche
movimenti o è impossibilitato a muoversi) o anche un animale, prendendolo tra le
un animale, prendendolo tra le braccia o caricandolo sulle spalle per trasportarlo. folengo
a'pilastri. 61. afferrare o attirare a sé una persona o una parte
. afferrare o attirare a sé una persona o una parte del suo corpo con un
corpo con un gesto confidenziale, affettuoso, o anche con energia o violenza per condurlo
, affettuoso, o anche con energia o violenza per condurlo in un luogo,
una direzione, per avvicinarlo a sé o per manifestargli un sentimento. caro,
62. afferrare per la cavezza o per le briglie una cavalcatura con l'
una cavalcatura con l'intenzione di montarla o ai adoperarla per un trasporto; farla
ortolana. 64. ritirare da sé o farsi consegnare da altri qualcosa di cui
di cui si è destinatari, che spetta o è dovuto o si può legittimamente pretendere
è destinatari, che spetta o è dovuto o si può legittimamente pretendere. -in partic
. ariosto, 364: forse una o due coppie / di pane il mese,
due coppie / di pane il mese, o un poco di vin putrido? /
un poco di vin putrido? / o di lassarmi tórre un legno picciolo, /
. -togliere soldo da qualcuno: mettersi o essere alle sue dipendenze, al suo servizio
. 68. ricevere un sacramento o un sacramentale. sacchetti, 246:
sete e broccati, / piglierem saia o filaticcio bello: / e fia meglio così
per manifestare sorpresa, stupore, ammirazione o, anche, disgusto per qualcosa che
che un'altra persona possiede, indossa o esibisce. caporali, ii-115: stassi
nason, nonché nasica e gridaro: « o che naso! onde l'hai tolto
tolto? ». forteguerri, iv-585: o caro panfilo, di grazia / perché sì
di un bene attraverso un contratto (o, per estens., un semplice accordo
me stesso. 73. ottenere o cercare di ottenere, per elezione o
ottenere o cercare di ottenere, per elezione o
li dicti animali intrassero dentro le diete vignie o appresu- massero per una possessione intermedia,
somma per la cessione di un bene o per un servizio prestato. sacchetti,
che le cose che non hanno padrone, o perché non l'ebbero mai, o
o perché non l'ebbero mai, o perché il legitimo signore ne trascurò il
letto, quando l'andava disse: « o ciniro, togli, questa è tua.
di uno spostamento, di una necessità o incombenza qualsiasi; portar via con sé
portar via con sé qualcuno da un luogo o da un ambiente. -in partic.
militare, in vista di una battaglia o di uno scontro. diatessaron volgar
81. far salire qualcuno sul proprio veicolo o, anche, sulla propria cavalcatura.
qualcuno (in partic. un orfano o una persona in difficoltà), fornendogli
dio se lo tolga. -invitare o permettere a qualcuno di entrare in un
per attribuirle un incarico, una funzione o una mansione, o per assegnarle un
, una funzione o una mansione, o per assegnarle un compito o una missione
mansione, o per assegnarle un compito o una missione; assumere al proprio servizio
sia tolti 230, e mandati al capetan o zeneral in armada. sansovino, 2-12
tolgolo a provare. 85. scegliere o accettare una persona per contrarre con essa
, pred.: prendere come moglie o anche come marito. rainero da perugia
per instaurare con essa un legame amoroso o una relazione sessuale. angiolieri, xxxv-ii-377
anco meglio, si togliesse d'un ventotto o trenta anni. -adottare un figlio
assumere come esempio da imitare, da seguire o a cui ispirarsi. piccolomini,
:. chi sarà abituato in qualche arte o scienzia, molto meglio la scorgerà e
per modello / a torla assuefatto, / o zerbinetto, specchiati / in simile ritratto
-prendere come modello per un quadro o una statua. bandi, 2-i-3:
per niente. 89. trattare (o iniziare a trattare) una persona in un
in relazione con il compì, pred. o con un compì, di modo)
è poeta. 90. prendere o effettuare misure. aretino, 20-98:
imprese di guerra con animo de morir o vincer. navagero, lii-9-404: non si
un incarico, sottoponendosi a un'incombenza o a un compito faticoso e gravoso.
xxxv-i-650: lo pare ge respondo: « o fiiol maléeto, / per lo ben
mangiative. -trarre da un artista o da un'opera un'ispirazione, un'
, andrebbe applicato l'apologo, romano o ellenico, che toglie il nome da menenio
tórre. 99. considerare qualcuno o qualcosa in un certo modo, formulare
. -confondere, scambiare una cosa o una persona con un'altra.
. sentire, percepire, avvertire in sé o fare in modo di provare una sensazione
modo di provare una sensazione fìsica gradevole o sgradevole, uno stato d'animo,
. 105. accettare di fare o di subire qualcosa, benché particolarmente faticoso
qualcosa, benché particolarmente faticoso, doloroso o sgradito, o, anche, illegale
particolarmente faticoso, doloroso o sgradito, o, anche, illegale o immorale,
sgradito, o, anche, illegale o immorale, pur di conseguire o mantenere
illegale o immorale, pur di conseguire o mantenere qualcosa a cui si tiene molto
iv-337: io, a chi mi stringesse o di sempre leggere, o di non
mi stringesse o di sempre leggere, o di non leggere mai, mi torrei di
106. intr. accingersi, predisporsi, o anche decidersi, risolversi a compiere un'
del grande ciclo leggendario un frammento 'visivo'o, se si vuole, che di
non si contenta d'affliggerlo con una o due disavventure. celimi, 2-31 (
357): quando le perversa fortuna, o sì veramente vogliam dire quella nostra contraria
. -impegnarsi, con la propria parola o con un contratto, a fare qualcosa
1-268: se 'l ren fosse vino o ver minestra, / io mi torrei a
dire: / « loti di lì, o traditor villano ». da porto,
109. allontanarsi, staccarsi da una persona o da ungruppo di persone; sottrarsi alla loro
da un ospite (spesso come esortazione o come ordine, per esprimere insofferenza nei
1-20-46: barone, tuoteme davante, / o prometti esser meco a queste offese.
meco, tommiti da lato, / o che mal grado tuo ti farò andare.
cortine. forteguerri, 9-20: non cammina o corre, / ma vola il legno
accettata. -anche: non attenersi al modello o alla regola comunemente accettati; distinguersi,
114. desistere da un'azione intrapresa o progettata, recedere da un comportamento abituale
, alle conseguenze sfavorevoli di un atto o di un comportamento, liberarsi di un
comportamento, liberarsi di un impegno gravoso o sgradito, di una condizione disagiata;
di qualcuno, per introdurre un'osservazione o un'obiezione, o per esprimere sorpresa
introdurre un'osservazione o un'obiezione, o per esprimere sorpresa o disappunto.
un'obiezione, o per esprimere sorpresa o disappunto. machiavelli, i-vlii-101: togli
e'partì subito ». / « o togli, come e'si fida! ma
commiato (ed è di uso eufem. o scherz., quando si lascia qualcuno
quando si lascia qualcuno in una situazione difficile o imbarazzante). calvino, 7-34
qualcuno: farlo oggetto di battute pungenti o di beffe; prenderlo di mira. -anche
varchi, v-50: 'tor su, o tirar su alcuno', il che si dice
. -togliere di mano, dalle o delle mani a o di qualcuno: pare
di mano, dalle o delle mani a o di qualcuno: pare che si sia tolta
; indugiare in attesa di nuove circostanze o dell'occasione favorevole per agire. -anche
-togliersela: riuscire a superare con poco o punto danno una situazione difficile o pericolosa
poco o punto danno una situazione difficile o pericolosa o a porre fine (di
punto danno una situazione difficile o pericolosa o a porre fine (di solito rapidamente
ha riscritta. -togliere in mezzo qualcuno o qualcosa-, v. mèzzo2, n.
che toglie ciò che ha precedentemente dato o do- togliersi gli occhi: affaticare grandemente
la vista per scorgere qualcosa di piccolo o di lontano o perdecifrare una grafia poco chiara
per scorgere qualcosa di piccolo o di lontano o perdecifrare una grafia poco chiara. fenoglio
, vi-132: il rubargli un centinaio o due / di scudi, come nulla gli
tarmi. -togliere licenza a, da o di qualcuno: ossequiarlo e salutarlo prima
elezione, nomima a una carica o un ufficio. lancia, 2-4:
ricevuto, non voglia quella tratta, o chiamata, o togligione. = nome
voglia quella tratta, o chiamata, o togligione. = nome d'azione da
in questa special simiglianza col vero togliménto o rubamento. = nome d'azione
chiamarono i latini ablativo, ciò è toglitivo o levativo. = agg. verb
a un altro qualcosa che gli appartiene o gli è dovuto. buti, 2-655
sottoposto possa né debbia avere a fare o mercatare di cose che appertengono a la
2. scherz. sportivo di nazionalità tedesca o austriaca. g. brera [«
. -che si trova in buone o ottime condizioni; non danneggiato.
qualsiasi veste che ricordi la toga romana o quella dei magistrati; abito solenne,
si trova. 2. abitante o nativo del togo; che opera in tale