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vol. XX Pag.98 - Da STATO a STATO (21 risultati)

mette in ablativo colla preposizione 'in'semplice o articolata. gioberti, 4-2-455: la

avea dormito, sanza far motto alcuno o dir parola, anzi sgomentato e pieno

,... pensandosi non per stado o altro mancamento simile fusse, stette fermo

ritirai, dubbio qual fosse / peggior o il mio reo stato o il mio

fosse / peggior o il mio reo stato o il mio soccorso. mazzini, 26-7

. -con meton.: postazione fissa o recinto per l'allevamento del bestiame.

, se teneno ad statu per muli o cavalli, non siano tenuti a pena alcuna

. 3. essenza di dio o di un'entità divinizzata. maestro alberto

: nessuno ardisca... riserrare o chiudere dette strade o piazze...

... riserrare o chiudere dette strade o piazze... e sempre il

con un agg. che indica la buona o cattiva conservazione dell'oggetto stesso.

2-102: cadile a'piedi e muori, o rosa, / acciò che ella rimiri

. -fase di un fenomeno atmosferico o della luna. caro, 12-iii-133:

tratta una tiratura prima della stampa definitiva o anche dopo di essa con interventi successivi

condizioni fisiche in cui si trovano una o più persone, solitamente o in un determinato

trovano una o più persone, solitamente o in un determinato momento (anche nell'

tempo di pensare se vuoi bene a quello o a un altro, perché in ogni

ragione delle sensazioni che li nudriscono o li ammorzano. d'annunzio, iv-1-17:

terra è nato, / di qualunque excellenzia o viltà sia, / cerca di facto

condizione in cui si trova una persona (o anche l'uomo in genere) in

uomo in genere) in un determinato momento o anche per tutta l'esistenza.

vol. XX Pag.99 - Da STATO a STATO (24 risultati)

: né mai stato gioioso / amor o la volubile fortuna / dieder a chi

. -atteggiamento, aspetto della persona o dell'abbigliamento (soprattutto se inadeguato)

. io. condizione di vita o modo di vivere di comunità, di

, con partic. riferimento al tipo o al grado di civiltà, di progresso,

un grado ai bontà, di prudenza o d'altra virtù quale occorreva nello stato sociale

, al nume si attribuivano le virtù o le qualità medesime elevate a grado infinito

: quasi tutte le invenzioni che erano o di maggiore necessità o di maggior profitto di

invenzioni che erano o di maggiore necessità o di maggior profitto di conseguimento dello stato

quando noi scrivemo a'maggiori di noi o di nostro paraggio o di minore grado,

maggiori di noi o di nostro paraggio o di minore grado, noi dovemo mandare

il meccanismo ma proprio la funzione normale o anormale di quegli elementi così disparati, nel

12. grado che dipende dalla carica esercitata o dalla posizione gerarchica; dignità ottenuta,

ogni bontà d'ordine civile. -favore o grazia di cui gode una persona nella stima

dalla professione, dal possesso di beni o ricchezze (anche in relazione con un

v'erano andati, / ad uno o più per casa e per famiglia, /

casa e per famiglia, / a piede o no, secondo loro stati. egidio

di stato abbia ricevuta alcuna ingiuriosa onta o oltraggiosa villania da persona vile.

mila. 15. condizione spirituale o etico-religiosa. -nella teologia cristiana, stato

che ha la grazia santificante dal battesimo o che l'ha riacquistata col perdono di

] non siano piene di tutta beatitudine, o tutte o la maggior parte, e

piene di tutta beatitudine, o tutte o la maggior parte, e che quelle beate

più si diletta, fra pensare di dio o pensare del mondo; e a questo

vedere s'egli è in istato di grazia o in istato di colpa. boccaccio,

i tormenti dell'infemo e del purgatorio o nella beatitudine del paradiso (anche con

vol. XX Pag.100 - Da STATO a STATO (28 risultati)

campi elisi, salissero in qualche stella o si rimescolassero con l'anima del mondo

di platone. 16. posizione o condizione giuridica di una persona (individuale

condizione giuridica di una persona (individuale o collettiva) in rapporto con la capacità

legale, la libertà, le relazioni familiari o la titolarità di determinati diritti personali.

delle persone, cioè che uno sia libero o stiavo. oddi, 1-162: son

di un neonato mediante sostituzione di persona o qualsiasi altra falsità. -occultamento di stato-

iscritto allo stato civile come figlio legittimo o figlio naturale riconosciuto. codice napoleonico [

. codice penale, 566: supposizione o soppressione di stato. ibidem, 567

occultamento di stato di un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto. -ciascuna delle particolari

-ciascuna delle particolari condizioni giuridiche (o delle condizioni di fatto giuridicamente rilevanti),

alla pena dei lavori forzati a tempo o della reclusione sarà inoltre, durante il

soltanto stato): condizione di chi è o è stato sposato. s. gregorio

è di sessanta. menechini, cvi-134: o lassa me, tu non sei om

per conservare la repubderiva dall'ordine sacro o dalla professione religiosa. blica in istati e

una persona in ordine a determinati rapporti o fini. codice dei delitti e delle

delle pene, 179: chiunque avrà costretto o tentato di costringere con vie di fatto

tentato di costringere con vie di fatto o minacce un funzionario, agente od incaricato

oggetto di ottenere od un voto favorevole o dei processi verbali, stati, certificati

condizioni giuridiche, rilevanti nei rapporti intemazionali o nei rapporti costituzionali e istituzionali interni,

venire a trovarsi una comunità politica indipendente o una sua regione (stato di pace

una sua regione (stato di pace o di guerra o di neutralità).

regione (stato di pace o di guerra o di neutralità). -stato d'assedio

in cui può trovarsi una comunità indipendente o autonoma (anche nelle espressioni stato di

nelle espressioni stato di riposo, stato pacifico o quieto, e si dicevano conservatori o

o quieto, e si dicevano conservatori o provveditori del pacifico stato i magistrati incaricati

avuto. 20. potere politico o di governo di una comunità indipendente o

o di governo di una comunità indipendente o autonoma; l'esercizio di tale potere,

savonarola, 11-68: il male tuo [o firenze] è drento, io te

vol. XX Pag.101 - Da STATO a STATO (19 risultati)

. 21. partecipazione alla vita politica o all'attività di governo (in partic

vedersi privo di stato. -cittadino di o dello stato: che gode del diritto suddetto

principe), su una determinata comunità o territorio: signoria. -con meton.:

, distintamente organizzati in cui un sovrano o un'altra entità politica indipendente esercita il

di stato; ma, col tempo, o tornando qui, o altro, non

, col tempo, o tornando qui, o altro, non si sa mai,

anche in relazione con un agg. o con un'espressione che la precisa, come

sopra li uomini, sono stati e sono o repubbliche o principati. b. segni

, sono stati e sono o repubbliche o principati. b. segni, 4-101:

modo da sperar di evitare certi inconvenienti o ottenere quel che si diceva 'stato misto'o

o ottenere quel che si diceva 'stato misto'o 'stato ottimo'. -al

comunità politico-istituzionali (dette stati membri o stati federati o stati per anton.)

dette stati membri o stati federati o stati per anton.) costituenti lo

(anche per anton. stati uniti o, con calco dall'americano, stati

europa: con riferimento ad alleanze utopiche o a progetti di unione. carducci,

nell'età intermedia), comunità politica indipendente o autonoma le cui dimensioni territoriali e demografiche

apparato politico-amministrativo di una comunità indipendente o autonoma (con partic. riferimento a

(con partic. riferimento a imprese o ad aziende possedute o gestite da tale apparato

riferimento a imprese o ad aziende possedute o gestite da tale apparato). ojetti

vol. XX Pag.102 - Da STATO a STATO (24 risultati)

raccoglie in sé tutti gli appartenenti (o la grande maggioranza degli appartenenti) a

. -stato totalitario-, quello che teorizza o comunque attua l'assorbimento tendenzialmente completo di

funzione esercitata dallo stato in modo indebito o a esclusione delle altre che ne sono

di una persona, di un'impresa o di un ente relativa al patrimonio e

-in senso concreto: prospetto, relazione o altro documento da cui risulta tale situazione

liquidazione. esposizione dei valori da sistemare o da realizzare, in partic. per

documento redatto alla fine di una liquidazione o di un esercizio. -stato patrimoniale.

stefano, 59: dèono esso ricevitore o procuratore o comessario sopra detti fare due

59: dèono esso ricevitore o procuratore o comessario sopra detti fare due inventari separati

27. stor. ciascuno degli ordini o ceti sociali giuridicamente organizzati in cui,

anche riferire alle società del mondo antico o a quelle di civiltà extraeuropee).

-in partic.: ciascuno dei tre ordini o ceti sociali organizzati (nobiltà, clero

resto della popolazione detto variamente terzo stato o ceto medio o comuni) in cui

detto variamente terzo stato o ceto medio o comuni) in cui, prima della

che nei grandi stati del popolo, o sia ne'centuriati comizi. balbo,

estens. nel linguaggio giornalistico, congresso o altra importante assemblea di partito. s

(dell'intero esercito, di un'arma o di un reparto), curando l'

tempo di pace, presso i medesimi, o presso il generale che comanda un corpo

il generale che comanda un corpo d'esercito o tutto l'esercito in tempo di guerra

pallidi di contabili chini sul fatturato, o stirate ragazzette con le dita sulla tastiera

ragazzette con le dita sulla tastiera, o tecnici occhialuti. -disus. stato

degli ufficiali di un reggimento di fanteria o di cavalleria. montecuccoli, i-85:

che fanno parte di un reggimento di fanteria o di cavalleria, fuori delle compagnie.

e il comandante di una nave militare o mercantile. 29. burocr. prospetto

vol. XX Pag.1042 - Da TIMPANIA a TINA (17 risultati)

rotante attorno al quale si avvolgevano funi o catene per sollevare pesi e, soprattutto

ora. alcuni... a bolzone o a bilancione. e questi per la

usitati e frequentati. altri a trabucco o contrapeso, e altri si levano e abbassano

si levano e abbassano con corde o catene. con girelle, o ruote,

o catene. con girelle, o ruote, o mezeruote, o timpani,

catene. con girelle, o ruote, o mezeruote, o timpani, o tomi.

girelle, o ruote, o mezeruote, o timpani, o tomi. zonca,

ruote, o mezeruote, o timpani, o tomi. zonca, 15: vitruvio

stampa a torchio, telaio di ferro o di legno ricoperto da una tela sulla quale

fu sì forata per perdere tempano, o lulla. 9. faccia di un

: pongasi doppo in p il timpànulo, o stoppaglio ef in quale sollevato esca fuori

barbaro, 84: il trochite è striato o canellato nel piano e nel mezzo del

percussione di un oggetto concavo di metallo o di vetro, come un bicchiere o un

metallo o di vetro, come un bicchiere o un campanello (e spesso è ripetuto

siena, 17: di ciascuno soppediano o ciscranna o botte o tina nuove e some-

17: di ciascuno soppediano o ciscranna o botte o tina nuove e some- lianti

di ciascuno soppediano o ciscranna o botte o tina nuove e some- lianti cose,

vol. XX Pag.1043 - Da TINAIA a TINELLO (9 risultati)

non si tuffino le vinacce più che tre o quattro volte, sera e mattina.

in faccia, e a sinistra due o tre pagliai non anche manimessi. soffici,

comperare niuna quantità de mosto nella cità o contado de peroscia se non compera tutta la

verde bottiglia, diffuso nelle acque stagnanti o fangose dell'europa e dell'asia occidentale

1-15-49: non si mangian lassù tinche o frittate, / ma stanno tutti ai buon

. per una pescaia di quattro tinche fangose o per un albero di sorbo selvatico.

di acciuffare chi avesse r; lo o escrescenze, / gettammo l'amo senza che

l'amo senza che vi abboccasse tinca o barbo (e di trote non si parli

, 123: piglia uno becco di due o di tre anni e tiello uno dì

vol. XX Pag.1044 - Da TINGENTE a TINGERE (32 risultati)

trinci, 1-155: si prenda un tinello o altro vaso capace di quattro o cinque

tinello o altro vaso capace di quattro o cinque barili d'acqua. monti, 5-78

palco funereo. -tinozza per il bagno o per altre pratiche igieniche. libro di

cucina e adibita a sala da pranzo o a soggiorno (mentre in passato designava l'

che tu ne stai tutta sola, o con troppo rumore, nel tinello di

è forse qualche vaso di cucina o di basso affare il massolo, che sempre

serie come quei cestelli di frutta e fiori o rombi o disegniaraldici usciti dal traforo sulle pareti

quei cestelli di frutta e fiori o rombi o disegniaraldici usciti dal traforo sulle pareti dei cari

tingo, tingi). colorare un oggetto o modificarne la tonalità cromatica originale immergendolo in

di radicandoli, 185: chiunque vuole tignere o fare tignere le... lane

tignere, a la bottega de'rettori o d'alcuno di loro, e mostrarla

la polvere che radeva dalla matita, o sia lapis rosso, lasciando il color della

remoto, che sedevano ai telai / o tingevan di porpora le lane. c.

delle reti. -colorare un liquido o un materiale fuso o da fondere mescolandovi

-colorare un liquido o un materiale fuso o da fondere mescolandovi una sostanza di colore

per che con lui trito in polve, o si mescola un poco di colore fossile

mescola un poco di colore fossile, o vi se ne mescola molto, e si

2. diffondere una sfumatura nel cielo o su una superficie per effetto luminoso;

per effetto luminoso; colorire per riflesso o per riverbero. - anche: far

ecc., per contraffarne le sembianze o per conferirgli i tratti, le espressioni

altro giamai veduta da poi tingersi le guancie o le labbra di vermigliume, né il

di vermigliume, né il resto del viso o della gola di biancume. buonarroti il

mia per voi tingasi il labro / o con ostro, o con minio, o

il labro / o con ostro, o con minio, o con cinabro. fagiuoli

o con ostro, o con minio, o con cinabro. fagiuoli, x-143: ha

4. trattare i capelli (o, anche, la barba, ecc.

. letter. colorire il volto di rossore o di pallore inconsueti e violenti in seguito

per sogg. la persona stessa che arrossisce o che impallidisce, il colorito che si

spande sul viso, la causa esterna o l'emozione che li produce).

. marini, i-276: non vi turbate o cavaliere, che ad un perfido,

più pungere alcun stimolo di coscienza, o tingere il volto la verecondia. mazza

morte. giudiccioni, i-5: o duce raro, / muovi le schiere onde

vol. XX Pag.1045 - Da TINGERE a TINGERE (21 risultati)

; violare la fede (il sospetto o il tradimento); coinvolgere una persona in

); coinvolgere una persona in bassezze o nefandezze. - anche assol. s

segno, / né mondan accidente opprime o fiede. della casa, 673: poco

il mondo già mai t'infuse, o tinse, / trifon, nell'atro suo

espressivo. pananti, i-98: salve o morgagni, ombra gentil, che i versi

un luogo, triste, malinconico, o, anche, sinistro, minaccioso.

, che camina al sole, che voglia o non voglia, si tigne.

tessere questo dialogo ch'io t'accenno, o lucerna, vorrei far appunto da medico

in viso, in partic. impallidire o arrossire, in seguito a una forte emozione

arrossire, in seguito a una forte emozione o ad un evento inatteso. boccaccio

quella originaria in seguito a un processo fisico o chimico (una sostanza, un materiale

, overo a qual si voglia cimento poco o niente lo perderà. targioni tozzetti,

sangue tingere / dovrà i tuoi gelidi, o fonte, rivoli / diman questo rampollo

colore del nulla. -tingersi del o nel sangue di qualcuno: essere responsabile

sbeffeggiato nel caso di una propria colpa o errore. f. d'ambra,

fanno come il carbone che cuoce, o che tigne, scrivetemi perché provederemo per altra

i-299: egli è come il bracione, o e'cuoce, o e'tigne;

come il bracione, o e'cuoce, o e'tigne; ma con me e'

toscani, 65: il carbone o scotta o tinge. ibidem, 206:

65: il carbone o scotta o tinge. ibidem, 206: cattiva è

il proprio animo in una dimensione spirituale o mistica. -intr. con la particella pronom

vol. XX Pag.1046 - Da TINGIBILE a TINO (10 risultati)

cesariense. -abitante di tale città o del territorio circostante. -anche sostant.

il modo in cui si tinge un tessuto o si dipinge un quadro. -in senso

muraglie delle case, all'esterno, o sulle interne pareti, e per le

. ant. tinnire, produrre suoni o rumori secchi e di breve durata. -

tinnisco, tinnisci). tintinnare (uno o più oggetti di vetro, metallici,

musicale e in partic. a sonagli o campanelli. - anche sostant. carducci

; prego, balbetto ed anelo, / o bellezza, tormento consacrato. =

30-2-50: per non far vedere sfacciatamente, o piuttosto udire la loro tinnula apparenza.

e popol. le tina, le tinora o anche invar.). grande recipiente

del vino. -anche: recipiente o vasca di forma simile, di impiego anche

vol. XX Pag.1047 - Da TINO a TINTA (31 risultati)

, 350: uno carro e me? o di vino vermiglio e lo tino là

biringuccio, i-194: cavato de le casse o de tinazzi o de bigon- zetti,

: cavato de le casse o de tinazzi o de bigon- zetti, il vetriolo che

tinòzza, sf. recipiente di legno o altro materiale simile al tino, ma

-con partic. riferimento a quello di legno o più modernamente di ferro smaltato, zinco

un tempo usato come vasca da bagno o per lavarvi le stoviglie. del papa

si tribbia a mezzo agosto, / o ne'tinozzi il bon lieo ridutto / si

tenta), sf. sostanza variamente trattata o addizionata con leganti usata per tingere.

: e puoi fare le tuo tinte o in rossetta, o in biffo, o

fare le tuo tinte o in rossetta, o in biffo, o in verde. storia

o in rossetta, o in biffo, o in verde. storia di stefano,

eziandio si è il portarne cocciniglia, o sia grana chermisi per la tinta dello scarlatto

mano di calcina / con una tinta rossa o celestina, / dal muro nessuno la

soluzioni di silicati alcalini. - vinta lavabile o sintetica: diluibile in acqua, utilizzabile

non rosso rame come si può pensare o rossastri se ora le è venuta male la

di tinte. -in tinta unita o tinta unita: tutto dello stesso colore.

di un'opera di pittura in genere o di un determinato particolare. - anche

la luce nella superficie dell'acqua, o s'agita nel mare, o rapida cade

acqua, o s'agita nel mare, o rapida cade da'monti, o spumante

mare, o rapida cade da'monti, o spumante batte negli scogli. chiari,

capivo se ci fosse una leggera canzonatura o una fissità noncurante. montale, 1-31:

anche in quanto manifestazione dello stato fisico o emotivo. chiabrera, 3-70: ho

senso della misura. -caricare o smorzare le tinte-, esprimere, esporre,

, raccontare in modo forte e drammatico o viceversa attenuato ed edulcorato. rajberti

, di stile che è propria esclusivamente o quasi esclusivamente di quello stato di natura

persone di cotesta tinta politica, più o meno accesa, e perfino parecchi temperati

giornali di ogni tinta e provenienza, clandestini o no. 9. tipo,

stoffe un piede necessario di pastello, garanza o cocciniglia: poi le consegnano al tintore

raiiichi, le ingalli, le brunisca o grigi. 11. laboratorio in cui

carena, 1-3io: 'tinta'dicesi della bottega o del luogo ove si esercita l'arte

. -a forti tinte: estremamente drammatico o fortemente drammatizzato; così tragico da sfociare

vol. XX Pag.1048 - Da TINTALORA a TINTINNANTE (25 risultati)

ma neppure fia mestiere di felicità o di miseria. 2. produzione letteraria

di miseria. 2. produzione letteraria o insieme di componimenti di scarso valore estetico

c'è nulla, salvo qualche frase o imagine. tutto il resto e della brutta

corvina, molinara, rondinella e rossignola o tintarella. = dimin. di tinta

oblò. 2. colorato o dipinto con un determinato colore. verbali

tinteggiatura, sf. il tinteggiare pareti interne o esterne, soffitti o infissi, ecc

tinteggiare pareti interne o esterne, soffitti o infissi, ecc. con sostanze coloranti in

sostanze coloranti in sospensione in liquidi acquosi o in soluzione. -in par- tic.

nei margini, come i marmi bianchissimi o le tinteggiature delle case senza nemmeno una

. 2. figur. conoscenza o grado di istruzione superficiale e parziale.

, sm. letter. coloritura, tonalità o sfumatura di colore. govoni

le nespole... le tintene (o scaccia pensiero, che vogliate dire)

avvertito alla gola a causa di un'infiammazione o della presenza di catarro.

= dallo spagn. tintilia 'vino frizzante o di rota (cadice) ',

portata, / fia dall'esempio indotta, o male organizzata. la corda dissonante dell'

: che se anche in questo tu [o man zoni] avevi tintillo

, suono semplicemente come di campanello o simili. f. f. frugoni,

argentini a colpi staccati, mediante campanelli o sonagli. lucini, 7-xxviii:

sacrificio nel corso di una cerimonia religiosa o per annunciare l'apertura di locali pubblici

b. martini, 2-2-276: intinnabolo o crepitacolo, specie di timpano con certi piccoli

specie di timpano con certi piccoli campanelli o sonagli, che ne monumenti antichi si vedono

e intermittenti (con riferimento a sonagli o a oggetti metallici o in cristallo)

riferimento a sonagli o a oggetti metallici o in cristallo). boccaccio,

a una persona che indossa un monile o a un animale provvisto di sonagli o finimenti

monile o a un animale provvisto di sonagli o finimenti metallici. monelli, 2-354

vol. XX Pag.1049 - Da TINTINNARE a TINTO (24 risultati)

, argentini e ripetuti in quanto scosso o percosso o in seguito a urti (

argentini e ripetuti in quanto scosso o percosso o in seguito a urti (uno strumento

strumento a percussione, un oggetto metallico o di vetro, un'arma, ecc.

a rumori molesti, a un trauma o per cause patologiche (l'orecchio).

suoni brevi e squillanti prodotti da uno o più oggetti per 10 più di metallo

più oggetti per 10 più di metallo o di vetro, in quanto scossi, percossi

, in quanto scossi, percossi o cozzanti; suono prolungato di campane, di

cammin ripiglia. verga, 8-59: due o tre volte si udì il tintinnìo del

un rumore molesto, a un trauma o a una patologia. rajberti, 4-90

rajberti, 4-90: dei quali morbi o sintomi uditene alcuni che piglio qua e

derivante da un disturbo del nervo acustico o delle sue connessioni centrali; tintinnio vibratorio

per lo più da oggetti di vetro o di metallo; scampanellio; trillo di

ronzio all'orecchio conseguente a una patologia o a un rumore molesto. tasso,

di copia del sangue nei particolari rami o sparsi per la membrana del meato auditorio

parte della grande 'iliade'in verso sciolto, o come gl'inglesi dicono, il verso

dall'originario mediante la tintura con sostanze o materie coloranti (una stoffa, un

crudeli, 2-137: disciogli dunque, o nobil / sposa, la ricca vesta /

saprebbe guarire un canestro / tinto di rabbia o di calcina gallica. pea, 7-38

bianchi. -colorato, dipinto o disegnato con un prodotto cosmetico (i

disegnate e tocche appena col lapis rosso o nero. carena, 1-34: 'carta tinta'

faccia si strofina con polvere di matita o di carbone, toltone poi, con un

assunto un colore diverso da quello normale o naturale per l'immissione di sostanze colorate

naturale per l'immissione di sostanze colorate o coloranti o per cause patologiche; sporco,

l'immissione di sostanze colorate o coloranti o per cause patologiche; sporco, torbido

vol. XX Pag.1050 - Da TINTO a TINTORETTISMO (29 risultati)

-acqua tinta: vino molto diluito o di poco corpo. berni, 166

gomozzul gli dà la spinta / con tre o quattro sorsi d'acqua tinta. goldoni

; cosparso, ricoperto di una sostanza o di un liquido, anche colorato. -in

colorato. -in partic.: coperto o intriso di sangue (e può avere valore

4. per estens. che ha o assume un determinato colorito o incarnato,

che ha o assume un determinato colorito o incarnato, per lo più vivido, acceso

5. che ha per natura o per caratteri intrinseci (in partic.

matura. -che assume determinate sfumature o coloriture per la luce del sole.

colore scuro, vivido, cupo, nero o tendente al nero. -anche: vivido

7. figur. che è dominato o pervaso da una passione, da un

l'animo); che rivela, denota o è suscitato da un'emozione, da

compassione. -che esprime, descrive o rivela un particolare trat to

to affettivo, sentimentale, stilistico o tematico, im prontandosi o

o tematico, im prontandosi o ispirandosi a esso completamente o so

prontandosi o ispirandosi a esso completamente o so lo in alcuni aspetti

aspetti (uno scritto, un'opera letteraria o artistica). c

8. che ha una conoscenza superficiale o limitata ai primi rudimenti di una materia

dell'agire, di un modo stilistico o poetico; che reca tracce di una

che reca tracce di una dottrina politica o religiosa, di un fenomeno linguistico (

di un fenomeno linguistico (una persona o, anche, un popolo, la sua

in progresso di tempo tinta in un modo o nell'altro di questa barbarie orientale.

/ che a te non ricorra, o madre pia, / se da fortuna egli

di qualcuno: averne le medesime qualità o difetti. goldoni, v-1142: -so

. -a). chi tinge tessuti o pellami; chi gestisce una tintoria o è

o pellami; chi gestisce una tintoria o è addetto alle operazioni di tintura in

con vitigni con acini poveri di colore o per produrre vino da ta- glio.

); che è tipico del suo stile o ne richiama i caratteri.

, 9-307: è come cercare profili trecenteschi o quattrocenteschi nella porosa lava di rembrandt,

v-5-654: una grande composizione giottesca, peresempio o tintorettiana, ha un valore più generale ed

vol. XX Pag.1051 - Da TINTORETTO a TIOACETICO (31 risultati)

. gerg. persona che suole imbelletarsi o tingersi i capelli. panzini [

a persona che suole tingersi nel volto o ne'capelli. tintorìa (ant

tingere materiali, in partic. tessuti o pelli. delminio, 2-173:

tintoria. 2. laboratorio artigianale o stabilimento industriale in cui si tingono tessuti

medie. relativo alla proprietà di una cellula o di un tessuto organico che assume un

che si riferisce alla tecnica della tintura o all'attività della tintoria. g

tecnica del tingere con sostanze coloranti chimiche o naturali vari materiali, in partic.

materiali, in partic. fibre tessili o pelli e, in cosmesi, i capelli

pirandello, 8-1055: tra parer vecchio o parer brutto, a una determinazione dovevo

144: tingasi questa linea di colori o vuoi di tintura lucida di diversi colori.

opache. -prodotto cosmetico per colorare o dipingere il vi so,

per veder se la mia bianchezza era tintura o vera carne. parabosco, 7-27:

assunto da un oggetto che è stato tinto o che si è tinto entrando in contatto

una sostanza colorante. -anche: strato o patina di vernice che ricopre un oggetto

e se ne rade via la tintura, o se ne tolgono le splendide sfoglie,

4. colorazione di un organo o di una secrezione assunta in determinate condizioni

una secrezione assunta in determinate condizioni fisiologiche o a causa di una condizione patologica.

-secrezione caratterizzata da una particolare colorazione o dalla presenza di stirature dovute a sbocchi,

tintura sanguigna. 5. colore proprio o naturale di un materiale, di un

di un materiale, di un oggetto o di una parte del corpo. -in partic

-in partic.: colorito della pelle o del viso, incarnato. -anche: sfumatura

muffe umide, per cui creano da sé o ricevono dall'aria diversi colori e tinture

rudimenti di una disciplina, di un argomento o di un fatto; informazione, cultura

, inclinazione radicata in seguito ad abitudini o a comportamenti a lungo praticati. castiglione

. 11. caratterizzazione stilistica, espressiva o contenutistica di un testo letterario; coloritura

, determinata dal gusto di un'epoca o di un ambiente; impronta, traccia

moderna è una certa quale tintura più o meno appariscente di vera o falsa erudizione.

tintura più o meno appariscente di vera o falsa erudizione. nievo, 1-443:

alcoolica, acquosa, vinosa, eterea o acetica di droghe, princìpio attivo o sostanza

eterea o acetica di droghe, princìpio attivo o sostanza aromatica ottenuta per macerazione in adatto

, estratto di natura vegetale, minerale o animale capace di trasferire nel corpo di

vol. XX Pag.1052 - Da TIOACIDO a TIOUREICO (21 risultati)

che si presenta sotto forma di liquido incolore o giallognolo. piccola enciclopedia hoepli

hoepli, 3201: 'tioacetico'(c2 h3 o sh) (acido solfoacetico):

tioàcido, sm. chim. acido inorganico o organico in cui a uno o più

inorganico o organico in cui a uno o più atomi di ossigeno sono stati sostituiti

dall'acido barbiturico per sostituzione di uno o più atomi di ossigeno con altrettanti di

appartengono poche specie che vivono in acqua o in terreni umidi. = voce dotta

. che ha relazione con il tiofene o ne contiene l'anello. tiofilìa,

tiofilìa, sf. biol. capacità o tendenza di un organismo a riprodursi e

dell'acido fosforico per sostituzione di uno o più atomi di ossigeno con altrettanti atomi

quella della glicerina per sostituzione di uno o più atomi di ossigeno con altret

1], sm. chim. sale o estere dell'acido tioglicolico.

in cosmetica per ondulare a freddo i capelli o per depilare. = voce

voce dotta, comp. da tiol [o \ e da istidina (v.)

ciascuno degli acidi dello zolfo contenenti due o più atomi di zolfo, non conosciuti

atomi di zolfo, non conosciuti come tali o molto instabili, ma dai quali si

; dotato di doppio manico e di quattordici o sedici corde, veniva sonato per accompagnare

, quando soli cantano su il gravicembalo o tiorba, vanno di quando in quando

. maffei, 7-315: un gravicembalo o tiorba non si può interamente accordare con

acido iposolforoso. -tiosolfato di sodio o tiosolfato sodico: sostanza usata nella produzione

usata nella produzione di coloranti come mordente o sbiancante e, in fotografia, come

trattamenti come la scarificazione con apposite attrezzature o con la carta vetro, con l'immersione

vol. XX Pag.1053 - Da TIPA a TIPIZZAZIONE (25 risultati)

e può essere usato come indicazione generica o avere una connotazione di scarsa considerazione o

o avere una connotazione di scarsa considerazione o rispetto). -in partic., nel

linguaggio giovanile: ragazza carina e spigliata o, anche, fidanzata. buzzati

c'era un tipo leggero come un fantino o un folletto... quel tipetto

2. persona scaltra, intrigante o, anche, non molto raccomandabile.

nell'arricchire le situazioni drammatiche meno originali o banali con molti particolari ossessionanti per tipicità

in una misura comune che si accetta o si dimentica, chiusa talvolta come un'

caratteristico, peculiare di una determinata persona o cosa; che è comune a tutti

che è comune a tutti gli individui o gli elementi di una certa categoria,

6-125: la psicosi tipica delle insoddisfatte, o delle umiliate nell'anima. moravia,

emblematico, rappresentativo di una determinata realtà o concezione. gioberti, 1-iv-103:

specialità gastronomiche caratteristiche di una determinata località o regione. -piatto tipico: v.

per il modo in cui è stato costruito o arredato, per le specialità gastronomiche che

descrizione di una nuova categoria tassonomica animale o vegetale. -specie tipica: quella sulla cui

decorre regolarmente per un determinato tempo, o che ricorre a dati intervalli. è

, in partic. di componenti meccaniche o prodotti industriali. migliorini [s.

le grandezze principali degli elementi di macchine o attrezzi. 2. bot.

donna, dal carattere vivace e volitivo o, anche, stravagante, eccentrico.

2. medie. sottoporre a tipizzazione tessuti o costituenti ematici. = denom.

a tipo; uniformato a determinati canoni o norme. gramsci, 6-368:

unificazione delle caratteristiche di prodotti industriali o artigianali. v. como [

ottime prospettive. -in un'opera letteraria o artistica, rappresentazione di caratteri o situazioni

letteraria o artistica, rappresentazione di caratteri o situazioni secondo modelli ricorrenti o stereotipi

caratteri o situazioni secondo modelli ricorrenti o stereotipi. b. croce, ii-13-121

resta mera biografia, decade a cronaca o si converte in una tipizzazione psicologica alla

vol. XX Pag.1054 - Da TIPO a TIPO (33 risultati)

forma pura della sensibilità costituisce uno schema o tipo primitivo. rosmini, 6-463:

. leopardi, i-172: il tipo o la forma del bello non esiste. de

un certo numero di cose sotto una o l'altra ai esse, che funge da

di pazzia. -personaggio, fatto o elemento dell'antico testamento assunto a prefigurare

, 7-v-125: ora esso fu un tipo o figura di cristo, che dovea venire

appartenenza a cui si possono ricondurre entità o fenomeni in base a caratteri fondamentali comuni

di più la vita tipo sardi antichi o la vita tipo americano? -agg

caratteristiche medie di una moltitudine di individui o di entità). c. arrighi

, la formazione composta dai migliori giocatori o, anche, quella con la quale abitualmente

gli individui in base alle caratteristiche morfologiche o psichiche; individualità personalità, abito,

che contraddistinguono un particolare gruppo di persone o un'etnia. carducci, iii-7-326:

originale, bizzarro, che suscita perplessità o riprovazione (in partic. nell'espressione

immaginava di vivere i bei tempi lontani? o intendeva fare uno scherzo? ma non

emblematicamente e convenzionalmente un determinato carattere o una qualità. mazzini, 6-303

: i giovani si fanno apostati nell'egoismo o consumano ogni vigore in accessi d'una

di cui non si conosce l'identità o che non si vuole determinare altrimenti (e

e talora vi può essere una più o meno marcata connotazione negativa). pea

in scala ridotta, di un territorio o di un edificio; pianta. cavour

superiore alla classe e inferiore al regno o al sottoregno (e corrisponde al lat

. biol. tipo selvatico-, il fenotipo o genotipo di un determinato organismo, nella

9. dir. tipo contrattuale-, schema o figura di negozio giuridico al quale ci

tipo sociale, se regolamentato dall'uso o dalla prassi, senza disciplina specifica,

insieme dei caratteri fondamentali di una lingua o di un gruppo di lingue (in partic

(in partic. l'essere più o meno analitica o flessiva o sintetica, polisintetica

. l'essere più o meno analitica o flessiva o sintetica, polisintetica o incorporante

essere più o meno analitica o flessiva o sintetica, polisintetica o incorporante).

meno analitica o flessiva o sintetica, polisintetica o incorporante). -modulo, schema

formare un numero anche elevato di frasi o sintagmi simili. 11.

11. log. teoria dei tipi logici o ramificati o semplici, teoria ramificata o

log. teoria dei tipi logici o ramificati o semplici, teoria ramificata o semplificata dei

o ramificati o semplici, teoria ramificata o semplificata dei tipi: teoria formulata dal

e impressa sul tondino di una moneta o medaglia. 5. maffei, 5-5-102

. gli accessi febbrili) di una malattia o, anche, con cui si succedono

vol. XX Pag.1055 - Da TIPO a TIP-TAPPISTA (18 risultati)

la distinzione in animali di tipo longilineo o dolicomorfo, di tipo brevilineo o brachimorfo,

longilineo o dolicomorfo, di tipo brevilineo o brachimorfo, di tipo mediolineo o mesomorfo

brevilineo o brachimorfo, di tipo mediolineo o mesomorfo). 17. dimin.

carducci, iii-24-35: dare qualche sonetto o canzonetta a un giornale o ad un

qualche sonetto o canzonetta a un giornale o ad un almanacco di città che nella sua

discrezione del segreto, dare un'ode o una laude spirituale in fogli volanti per

uscisse da'suoi torchi poteva esser cosa comune o volgarmente fatta. g. dorfies [

scrivere. 2. laboratorio artigianale o stabilimento in cui si stampa.

la tecnica della tipografia; che serve o che si usa in tipografia.

e radiche di zostera marina. tipoliti o fuciti. bossi, 375: tipoliti':

. tipolitografìa, sf. laboratorio artigianale o stabilimento in cui si eseguono lavori di

essere ricondotti ad altrettanti tipi, formali o funzionali (e tale indagine può essere

di poesia, si scoprono monografie storiche o di storica divulgazione, saggi di tipologia

di stampare con caratteri mobili cartine geografiche o disegni meccanici. arneudo [s.

una sottile striscia di metallo, legno o plastica, su cui sono riportate svariate

.]: 'tipometro': asta in legno o metallica, in un sol pezzo,

metallica, in un sol pezzo, o piegabile, e anche nastro metallico graduato che

. per riprodurre il tamburellare delle dita o il suono prodotto dallo sfregamento di alcune

vol. XX Pag.1056 - Da TIPTOLOGIA a TIRAGGIO (22 risultati)

tipula, che in inghilterra si chiama 'crane-fly'o 'daddy longlegs. = voce

che mi tallonavano non so se per divertimento o per cattiveria, io più dei sessantacinque

e colpa over follore / t'indussen o so viri ra / movesti quella tira.

breve sospensione della respirazione nei bambini causata o seguita da un pianto eccessivo. salvini

nella valdinievole, nel casentino 'ritorta'o 'catena', e 'festone'o 'pergolina'in quel

'ritorta'o 'catena', e 'festone'o 'pergolina'in quel di firenze.

interrogativo capovolto, che ricade sulla fronte o su una guancia. arbasino,

operaio specialmente incaricato di tirare le bozze o prove e anche nome dell'apparecchio usato

. -a tirabusciò: che ha o ricorda la forma di un cavatappi.

familiarmente per mezzano di faccende amorose, o chiamando il pan pane, per ruffiano

e dei gas provenienti da un focolare o da un impianto industriale. abitare

linguaggio degli operai di qualche regione italiana, o stachanovisti, se di tipo esageratamente propulsivo

. chi lavora il ferro facendone lamine o fili. archivio di stato di

]: chi tira il ferro in fili o aste. = comp. dall'

servono i bottai per mettere o levare dal luogo i fondi delle botti

arlia, 577: 'tirafossette': o che dinota questa voce? è la gallica

modo. ma se mai una sverza o una spina ti entrasse nelle carni, ovvero

a comparire delle mosche bianche, tu, o lettore, dimanda e adopera le pinzette

. hai bel aumentare i tuoi tirafùlmini, o stolto... senti che odore

invar. rudimentale arnese usato per appiccare o ravvivare il fuoco nei fornelli. rebora

, sm. in un impianto di riscaldamento o genericamente in una caldaia, la

essa richiede inoltre un camino di muratura o di cemento armato per attivare il tiraggio

vol. XX Pag.1057 - Da TIRAGLIA a TIRANNEGGIANTE (21 risultati)

7. ott. in un cannocchiale o in un microscopio la distanza fra l'

disus. estrazione a sorte di un nome o di un numero (in partic.

terra b e passato per la girella o tiraglia c. borgnis, 195: 'tiraglie'

allatta, quando ve ne sia in eccesso o quando il neonato sia incapace di succhiare

quando il neonato sia incapace di succhiare o nei casi di malformazione del capezzolo.

lavorava l'oro tirandolo in sottili lamine o fili. grazzini, 619: e

galileo, 4-3-11: nel cilindro di pietra o di metallo la coerenza (che ancora

dipende da altro glutine che da filamenti o fibre, e pure essi ancora da

considerati 'a rischio'perché contengono tiramina o perché sono in grado di stimolare le

cucchiaio costituito da strati di biscotti savoiardi o di fette di pan di spagna,

nel caffè alternati con strati di crema o mascarpone sbattuto e decorato in superficie con

sovrana, regina che esercita una tirannia o detiene il potere in modo dispotico e oppressivo

femminili, in partic. alla morte o alla malattia. tasso, v-167:

, ch'è signora del mondo; o da l'infermità, ch'è fatta quasi

mio corpo. casalicchio, 207: o morte ben si vede, che sei una

divenuta. montale, 3-18: siamo, o meglio eravamo, mia moglie ed io

di casa. d'annunzio, i-1069: o lunella, o tirannèlla, / aquiletta

d'annunzio, i-1069: o lunella, o tirannèlla, / aquiletta senz'artiglio,

grado di ufficiale, corrispondente all'alfiere o all'araldo nella milizia. giulio

tiranneggia. -al figur.: che osserva o intende imporre con rigidità e pedanteria un

rigidità e pedanteria un proprio modello normativo o un'opinione.

vol. XX Pag.1058 - Da TIRANNEGGIARE a TIRANNESCO (27 risultati)

, un popolo, esercitando una tirannia o, per estens., un potere

bologna. -tenere soggiogato un territorio o uno stato dopo averlo invaso (una

: gli uomini sono troppo egoisti o cattivi o ignari perché trovandosi a capo di

uomini sono troppo egoisti o cattivi o ignari perché trovandosi a capo di una organizzazione

in soggezione, sottomettere alla propria volontà o autorità con fermezza e continuità una persona,

. con riferimento a un legame amoroso o a un rapporto familiare). ceresa

5. dominare completamente i sentimenti propri o altrui; reprimere un istinto, un

le nostre scene. -conoscere o padroneggiare una lingua, adeguandola perfettamente ai

7. opprimere una regione, un luogo o un momento del giorno o un determinato

un luogo o un momento del giorno o un determinato periodo dell'anno (una

8. intr. esercitare la tirannide o un governo, un potere, un'

. tirannegiató). sottoposto a una tirannia o a un governo o un'autorità dispotica

a una tirannia o a un governo o un'autorità dispotica e oppressiva (un impero

il tiranno, ma è offizio del principe o del populo tiranneggiato, dove e quando

e legittimo, ma attinte alle enciclopedie o artificialmente escogitate. 4. sottoposto all'

loredano, 2-i-42: né creder, o giulia, ch'io ami solo questa

ant. e letter. governo tirannico o potere, autorità esercitata in modo dispotico

gente fu, e costretto lasciò la signoria o tirannarìa. 2. per

2. per estens. atto o provvedimento autoritario dispotico. guicciardini, 2-2-307

predominio assoluto di un determinato orientamento culturale o ideologico. carducci, iii-20-242: nel

2. in modo esclusivo o preponderante. boccaccio, viii-1-77: il

pu- blico, dove guelfo degli altri o della maggior parte tirannescamente al privato badava

tipico di un tiranno, di una tirannia o di un governo dispotico e oppressivo (

e ria / fu quando sanza amore o caritate / le terre tue su quel

-governato da un tiranno, da una tirannide o da un governo tirannico (uno stato

misero a niego. alberti, i-180: o pazzi, fummosi, superbi, propri

. 3. figur. che domina o tiene soggiogato l'animo e condiziona profondamente

vol. XX Pag.1059 - Da TIRANNEVOLMENTE a TIRANNICIDIO (21 risultati)

: i barbari, cioè i goti prima o i longobardi appresso tirannevolmente il dominio a'

. - per estens.: potere o autorità esercitata per lo più da una sola

a sostegno della tirannia austriaca in italia o altrove. -come personificazione.

qual dritto ornai ti resta, / o gregge vii? qual volontà conservi, /

che gema ». -stato o città governata da un potere tirannico.

2. per estens. sopruso, vessazione o atteggiamento vessatorio, oppressivo di chi esercita

arbitrio e prepotenza la propria autorità politica o sociale. novellino, xxviii-870: per

tirannie. 3. comportamento o indole o anche atto di chi mira

. 3. comportamento o indole o anche atto di chi mira a far

. 4. inclinazione, situazione o condizione che costringe a determinate scelte e

che costringe a determinate scelte e comportamenti o influenza abitudini, opinioni, ecc.

. 6. monopolio, controllo esclusivo o comunque predominante, esercitato su un'attività

predominante, esercitato su un'attività economica o su un'istituzione o, anche,

un'attività economica o su un'istituzione o, anche, su un'attività o un

istituzione o, anche, su un'attività o un genere artistico. g. ferrari

pressoché esclusivo in campo artistico, intellettuale o, anche, nel gusto, nella

7. rigida norma linguistica, retorica o metrica che limita le possibilità espressive.

uno stato, un territorio con una tirannia o in modo dispotico e oppressivo.

— 2, intr. esercitare il governo o un'autorità in modo tirannico e dispotico

dial. ant. soggetto a una tirannia o a un governo dispotico, oppressivo e

tirannico, esercitando il potere da tiranno o come un tiranno; ricorrendo ad azioni

vol. XX Pag.1060 - Da TIRANNICO a TIRANNIZZARE (24 risultati)

è proprio, tipico di un tiranno o di un governo tirannico, esercitato con

. sansovino, 2-138: la prima comunità o la grande, soggetta a variazioni,

storico). carducci, iii-4-220: o isola del sole / o isola d'eroi

, iii-4-220: o isola del sole / o isola d'eroi madre, sicilia,

xxiii-268: voglio lusingarmi che questo parlamento o prima o poi lo riguarderà come un

voglio lusingarmi che questo parlamento o prima o poi lo riguarderà come un abuso intollerabile,

, da doversi rimediare in una maniera o in un'altra. manzoni, fermo e

in alcuni luoghi da leggi tiranniche, o dalle gelosie d'una 'costa', trabalzati

credessi re volgare, d'anima inetta o tirannica, non v'indirizzerei la parola

che impone la propria volontà in contrasto o con danno dei diritti e degli interessi altrui

. che non lascia spazio ad altri sentimenti o passioni, totalizzante; geloso (l'

si discopre. fagiuoli, vi-164: o messo da tirannica avarizia, / barabba assolve

chi eseguisce le leggi, le fa; o chi le fa, le eseguisce.

una classe sociale, del potere economico o, anche, del potere religioso; obbligo

religioso; obbligo di un'osservanza sociale o religiosa. foscolo, xi-1-235: la

romana direttamente a te mi presento, o italia tornata, dopo quel xx settembre,

-egemonia, predominio di uno stato o di un'etnia su un'altra.

arroganza. -in senso concreto: atto o comportamento prevaricatorio di chi, in forza

chi, in forza della propria autorità o posizione sociale, ricorre alla prepotenza e

platone prova nel gorgia che l'eloquenza, o vogliam dir la rettorica, è una

ineludibile (la forza attrattiva di qualcosa o di qualcuno). novellino,

a prevaricazioni, ad abusi, individui o classi sociali più deboli o inermi; privare

, individui o classi sociali più deboli o inermi; privare illegalmente di denaro e

, ti- ranizando essa citade per octo o deze anni. roseo, v-proem.:

vol. XX Pag.1061 - Da TIRANNIZZATO a TIRANNO (15 risultati)

grecia classica, chi in una città o in uno stato concentrava nelle proprie mani

mantennero, perché prescindendo dall'occupazione fraudolenta o violenza, le virtù regie parte esercitarono

dante, inf., 27-38: o anima che se'là giù nascosta, /

marcello, 35: la parte di padre o di tiranno (quando sia la principale

pensava il pubblico a far loro accoglienza o no. lo dicevano le schioccate di

le schioccate di mano, alla donna o all'amoroso, e i fischi al tiranno

adamo. gualengo, lvi-290: prender, o gesù mio, l'arme d'inganno

per estens. chi esercita la propria autorità o il proprio modo sociale su qualcuno con

tiranni socialisti ci vietino di portar gulì o trovano le valigie troppo grandi etc.

condizionandone i comportamenti, la vo- ontà o le passioni (con partic. riferimento alla

e comportamenti, condizionando fortemente un'attività o la vita economica, sociale, culturale,

6. agg. che esercita un governo o un'autorità in modo dispotico e oppressivo

ed audace avrebbe scelto l'essere tiranno o liberatore. 7. che impone

che impone la propria volontà, in contrasto o con danno dei diritti e degli interessi

riferimento a un ambito di rapporti affettivi o familiari (anche con valore attenuato).

vol. XX Pag.1062 - Da TIRANNO a TIRAPIÈ (22 risultati)

si tollerava che i nostri cittadini, o questi tirannelli di fuora usurpassero i beni de'

come dicevano, e per distruggere questo o quel tirannotto. faldella, 13-43:

tirannuzzo subalterno come il baglioni avesse catturato o soppresso un giulio ii, sarebbe nato

.), che è termine del sostrato o d'importazione dall'asia minore.

-posto in tensione; ben teso o anche troppo teso. trinci, 1-43

stessa rete, se questa fosse molto tirante o, come sul dirsi, avesse poco

talco a mezzo di un tampone di feltro o mollettone, onde impedire ai fogli di

, a causa dell'inchiostro troppo tirante o della qualità di carta con tendenza a

. 6. sm. elemento o dispositivo, in partic. metallico,

e ferme in un determinato assetto due o più parti di oggetti composti, di

composti, di strutture, di macchine o, anche, a trasmettere un movimento

par- tic.: elemento strutturale rigido o flessibile, sollecitato a trazione, impiegato

piacere, guardango a picco sotto, o l'elica più vicina furiosa e regolare,

elica più vicina furiosa e regolare, o il giuoco del motore, o la grande

, o il giuoco del motore, o la grande ala e i tiranti e i

fanfani, 1-90: 'tirante': quelle due o campanelle o maniglie che si fissano alle

1-90: 'tirante': quelle due o campanelle o maniglie che si fissano alle parti laterali

'tirante': corda che passa per un bozzello o per una taglia, la qual corda

vi si applica un uomo per tirarla o allentarla. -tirante d'acqua:

cavi che costituiscono un sistema di trazione o un meccanismo di trasmissione del moto.

: 'tirantina': così chiamasi un carrozzino, o una specie di bussola su due ruote

comp. dal gr. gruccia o a maglia, i quali indrodotti nei laccetti

vol. XX Pag.1063 - Da TIRAPIEDI a TIRARE (20 risultati)

affrettar muovere si fa necessariamente o tirando, o pingendo, o alzan

muovere si fa necessariamente o tirando, o pingendo, o alzan ne

fa necessariamente o tirando, o pingendo, o alzan ne la morte.

ne la morte. do, o deprimendo, o stringendo. buonarroti il giovane

. do, o deprimendo, o stringendo. buonarroti il giovane, i-581:

. cattaneo, li-m: fate riflessione, o « messer lo boja, qui

acqua. -anche in un tunista o, anche, violento e fanatizzato.

: tantosto che sentono nell'acqua alcuna persona o ani come dopo dovrà pensare

scampanel mentazione, il controllo o la riparazione degli stessi, mediante

ragazzo mangiava ridendo e no ed automatici o di precisione; detto anche tirabozze. piangendo

di su mediante torchio tipografico o litografico onde collaudare i ghero da

-strappare gli occhi. alto contenuto tecnologico o sistemi complessi. brancati, 4-308: e

= comp. da tir [o \, a2 e quattro (v.

un chiuderla); far scorrere un chiavistello o, anche, un ogpaio d'elefanti

toppa e so qualcuno che è inerte o che oppone resistenza; porla girò e

. tarsi dietro un animale legato, o prendendolo per la fenoglio, 5-ii-598: suo

vostre povere corde da sonare di metallo o di minugia ch'elle si siano,

a queste macchine deve esser l'artefice o il regolatore, al quale sarà consegnata

le falde, i lembi per scherzo o per scherno, per richiamare l'attenzione e

: 'tirar la giubba a uno', o 'tirarlo per la giubba': detto dei creditori

vol. XX Pag.1064 - Da TIRARE a TIRARE (18 risultati)

mandasse alcuno panno a tignere, affettare o tirare, il quale non fosse bollato

oro) in lamine sottili col martello o col laminatoio; trafilare i lunghi fili

una fibra tessile (in partic. seta o lana). beolco, 7951:

d'ordinario non si tira qui sottile, o reale come suol chiamarsi, ma

11. afferrare i capelli (o, anche, la barba) e tenderli

-figur. sforzare la metrica di un verso o la sillabazione di una parola.

volte atteggiamenti odiosi che ci tirano i nervi o, comunque, ci fanno soffrire.

di tempo (in partic. oziosamente o piacevolmente); far durare un'attività o

o piacevolmente); far durare un'attività o una situazione; mantenere una condizione spirituale

crispi il poemetto del tellegrino apostolico', o piuttosto farne tirare una copia da lasciare nelle

vari modi e gradi di costrizione fisica o psicologica o valendosi del proprio potere,

e gradi di costrizione fisica o psicologica o valendosi del proprio potere, autorità,

come prigioniero, al luogo di prigionia o di supplizio. a. pucci,

laudario di borgo san sepolcro, i-18-43: o yhesù, tirarne a te, /

. -condurre ineluttabilmente (il destino) o accidentalmente (il caso).

volgar., 6-1 (154): o nobilissima cittade di troia, onde ti

. -portare in una condizione psicologica o emotiva. -anche di soggetti inanimati.

à tirato amore. guido delle colonne o anonimo, i-429: se madonna sapesse lo

vol. XX Pag.1065 - Da TIRARE a TIRARE (21 risultati)

(anche per indicare l'attività guerresca o sportiva così attuata e in metafore,

spende questo tempo in giuocar alla palla o pallone, o a tirar d'arco,

in giuocar alla palla o pallone, o a tirar d'arco, o altri simili

pallone, o a tirar d'arco, o altri simili esercizi. panigarola, 1-60

un obiettivo, mirare a un bersaglio o a un animale, nella caccia; sparare

pietre, ecc., contro qualcuno o qualcosa. - anche assol. brusoni

a tutta forza un pezzo di ghiaccio o di legno, il quale passatogli accosto

: disco era una cosa rotonda di pietra o di piombo o di ferro: il

cosa rotonda di pietra o di piombo o di ferro: il quale i giocatori che

giocatori che lo mandavano più in alto, o tiravano più lungi, s'intendevano esser

-mandare il pallone con un calcio o un lancio nella direzione voluta. -

ballavano fra loro, scambiavano le confidenze o si tiravano pugni, per chiasso.

dal fratismo il detestevol costume di sostenere o di difendere gli scolastici loro impegni collo strapazzo

arriva così a bastonare in un giorno due o trecento persone. 25

qualcuno, fargliene carico; attirare critiche o suscitare reazioni negative; far subire uno

, ecc.) secondo una precisa estensione o direzione. - anche: tracciare,

, 73: di sopra nel colmo o rondo si tirerà una corteccia di matoni a

corteccia di matoni a tre doppi, o a due, o di pietra morta,

tre doppi, o a due, o di pietra morta, o spugnosa, quadrata

a due, o di pietra morta, o spugnosa, quadrata e ben congiunta.

i-207: e se occorresse fondare in pantani o

vol. XX Pag.1066 - Da TIRARE a TIRARE (21 risultati)

purché, tirandosi le trincee con traverse o con ridotti o torrioncelli, piglino in tal

le trincee con traverse o con ridotti o torrioncelli, piglino in tal modo sempre

immense moli sotterranee. -estrarre succhi o resine da una pianta. ca'da

mai soggetta a falcidia, e stia o non istia al regio servigio, seguiterò

, 72: se il mercenario è impedito o per infermità, o per altro,

il mercenario è impedito o per infermità, o per altro, non tira mercede.

inglese. 33. ricavare rendite o provvigioni; prelevare tasse o imposte.

. ricavare rendite o provvigioni; prelevare tasse o imposte. -anche: ricevere in offerta

in due maniere, perché, o si vende parte degli stabili, o si

, o si vende parte degli stabili, o si tira parte dei frutti.

; la padrona non perde mai. o per fortuna o per convenienza o per complimento

non perde mai. o per fortuna o per convenienza o per complimento, se

mai. o per fortuna o per convenienza o per complimento, se vince tira,

tabacco nel fornellino e tirò due o tre boccate soddisfatte. fenoglio, 1-i-1437:

in partic. traendo direttamente dalla bottiglia o succhiando con una cannuccia; tracannare a

. -spillare il vino da botti o damigiane, per berlo o trasferirlo in

vino da botti o damigiane, per berlo o trasferirlo in bottiglie. - anche assol

logiche, deduttive, da presupposti dati o dall'interpretazione di un testo; concludere,

annunzio, a papini, a soffici, o al futurismo, avremmo potuto tirarne i

di esso. -far derivare etimologicamente o semanticamente. castelvetro, 2-205: da

in una direzione. mazzeo di ricco o rosso da messima, 433: sarete sigura

vol. XX Pag.1067 - Da TIRARE a TIRARE (23 risultati)

. 42. attirare spiritualmente, intellettualmente o emotivamente verso qualcosa o qualcuno, inclinare

spiritualmente, intellettualmente o emotivamente verso qualcosa o qualcuno, inclinare; allettare, adescare

43. coinvolgere profondamente, anche inducendo o costringendo a un comportamento (un sentimento

, travolgere; dominare. doria o semprebene, 435: or saccio e vio

momento, non ci faccio caso. o forse, erano i peperoni che mi

vessazioni sono troppo concreti perché si possa perdonarli o ignorarli. g. giudici, ii-451

., 34 (597): « o signore! » esclamò renzo: «

un comportamento, in partic. riprovevole o dannoso ancorché allettante o, anche, non

partic. riprovevole o dannoso ancorché allettante o, anche, non voluto, rifiutato

ridurre una persona in una condizione tìsica o psichica. - anche: far giungere a

tirare a lucido, smaltare, confettare: o la sua pelle diventa pelato di camelia

la sua pelle diventa pelato di camelia o la mia reputazione è compromessa.

un sugo estrattivo, fino a consistenza o di sciloppo o di estratto. tombari,

estrattivo, fino a consistenza o di sciloppo o di estratto. tombari, 4-134:

che si danno ai vini deboli per rinfrancarli o ai torbidi per schiarirli o ai grassi

per rinfrancarli o ai torbidi per schiarirli o ai grassi per tirargli o ai grossi per

per schiarirli o ai grassi per tirargli o ai grossi per assottigliarli, cose tutte

disposizioni di legge a un significato arbitrario o improprio; far apparire una circostanza sotto

: variare una prassi secondo esigenze nuove o contingenti. d. carafa, 285

b. cerretani, 2-17: ciascuno, o religioso o secolare, tira non a

, 2-17: ciascuno, o religioso o secolare, tira non a dio ma a

, come cantano quel- l'arrabbiate! o, se le tirassero a spicciarsi, 'un

: se qualche volta azzecco una cifra o una data mi parrà sempre d'aver tirato

vol. XX Pag.1068 - Da TIRARE a TIRARE (10 risultati)

mortali, e che penavano o godevano secondo vissero, e tutta la

[il vino] va pigliando, piglia o ha preso un poco di punta e

delle giunte. -avere caratteri fisici o psicologici tendenti a dati tipi.

. 59. essere troppo teso o troppo stretto (un indumen- to)

regime (un motore, un meccanismo o anche umofficina); sviluppare una notevole

63. avere una determinata misura o estensione; essere vasto, estendersi.

posson tirar l'una? -quarantacinque o cinquanta braccia alla misura nostra. bizoni

65. avanzare in una direzione iniziando o proseguendo, riprendendo il viaggio, il

la via diritta, / senza di qua o di là torcere il collo. algarotti

8-195: s'allor mi fosser venuti otto o diece forestieri a casa,..

vol. XX Pag.1069 - Da TIRARE a TIRARE (14 risultati)

guerra aspra e di fazione contro persona o istituzione: frase frequente nel linguaggio della

proseguire in ciò che si sta facendo o dicendo. salvini, 26-3:

quaresima, mi chiarirò se debbo temere o no. intanto tiriam avanti. g

abbatte in un trattato teologico, politico o metafisico. manzoni, pr. sp.

sperando, sperando che, una volta o l'altra, il gran cancelliere avrebbe inteso

meglio di noi. -tirare avanti o innanzi qualcosa: mantenere in vigore,

questa deputazione. -tirare avanti o innanzi qualcuno-, allevarlo; istruirlo in

, allevarlo; istruirlo in un'attività o mansione. giuseppe flavio volgar.,

adoperati e tirati innanzi dal principe loro o republica o re che si sia. g

tirati innanzi dal principe loro o republica o re che si sia. g. p

ticare ogni cosa. -offrire gratuitamente o quasi. -in partic.: avere

pisis, 2-39: posso tirare dritto / o voltare in una calletta segreta / che

un risultato, una riuscita da qualcosa o da qualcuno. tornasi di lampedusa,

una situazione, da una condizione materiale o morale. buzzati, 6-184: la

vol. XX Pag.1070 - Da TIRARE a TIRARE (12 risultati)

un sol colpo, di un fiato, o con avidità, cibi o bevande.

fiato, o con avidità, cibi o bevande. fagiuoli, i-188: qui

gli facean tirar presto l'aiuolo / o col ferirlo o col tirarlo a basso.

tirar presto l'aiuolo / o col ferirlo o col tirarlo a basso. a. f

gli orecchi a uno significa riprenderlo, o ammonirlo; cavato da'latini, che

della lor nascita, per ricordare gli anni o per altra ammonizione. pirandello, 8-404

.]: ma 'tirare il prezzo', o 'sul prezzo', dicesi nelle compre e

vendite, dello stare molto attaccati al più o al meno per vantaggiarsi. è mezz'

la lima: esercitare il mestiere del fabbro o, per estens., dell'operaio

-tirare su: sollevare da terra un oggetto o una persona; issare qualcuno in un

e come fui in sull'organo, voglia o no, è bisognato suonarlo. calvino

-sospendere una persona per le braccia o per le gambe come tortura; sottoporre

vol. XX Pag.1071 - Da TIRARE a TIRARE (7 risultati)

e pesce; ripescare chi è sceso o caduto in acqua. poesie musicali del

-costruire, innalzare una costruzione, una parte o elemento di essa; edificare una città

: 'tirar su': del giuoco del lotto o simili ànno a vedere tirar su i

su tanto presto che vi bisogni domani o l'altro pensare a darle marito.

! varchi, v-50: 'tor su', o 'tirar su alcuno', il che si dice

fa chi non tende che a finirlo, o non mira che al guadagno. linati

refrigerio nostro, e i piccioli figliuoli, o pur siamo forzati ad abbandonargli? de

vol. XX Pag.1072 - Da TIRARE a TIRATA (17 risultati)

-tirarsi su: assumere una posizione eretta o più eretta; alzarsi in piedi.

arpino, 3-14: lo toccavo due o tre volte finché lo vedevo tirarsi su con

liscio. -riprendersi dopo un'indisposizione o da una fase di depressione o da

indisposizione o da una fase di depressione o da una situazione economica pesante. -anche

pare a me che tu dovresti, o popolo, sentire la dignità della tua posizione

è di là che possa più, o dio o il diavolo che si sia:

là che possa più, o dio o il diavolo che si sia: e chi

a chi la tira (la pietra o che altro). verga, 7-46:

. (anche in una reppresentazione pittorica o plastica). leonardo, 2-154

d'entrare a dare una ticonsueto bamboccio o quel discolo tutto gambe, tutto strida e

d'un trono, avrebbe ella ceduto, o ceduto così presto?...

gni, tirasségni). attività sportiva o allenamento balisti rata, volendo

armi da fuoco un bersaglio mobile o fisso; gioco di fiera consi

concreto: l'insieme di bersaglio, palle o freccette per colpirlo; 1'impianto mobile

. aspirazione del fumo di sigaretta o di pipa. panigarola, 3-i-172

per la formatura a mano con modelli o casse d'anima. 6.

ma adoprasi più comunemente per accennare quantità o replicazione di movimento. pasolini, 5-101

vol. XX Pag.1073 - Da TIRATARDI a TIRATO (10 risultati)

rime: le descrizioni e i racconti o in ottave o in tirate di endecasillabi

le descrizioni e i racconti o in ottave o in tirate di endecasillabi con la rima

endecasillabi con la rima ripercossa al mezzo o liberamente mescolati di settenari. baldini,

offoscar la bontà di detta voce, o il passaggio che il buon cantante ci fa

nelle prime ore della notte, intrattenimenti o, più semplicemente chiacchiere, vagabondaggi notturni

, finché non si fanno l'una o le due. fosse sabato, ma tutte

mezzo di una corda (un animale) o con una presa violenta (una persona

dominici, 1-141: se il cominci adusare o dilettarsi negli dorati panni, in cincischiati

2-16: in fondo alla platea, chiacchierina o meditabonda sta come pugno di fango la

colpo di sciabola tirato un po'più inbasso o un po'più in alto.

vol. XX Pag.1074 - Da TIRATO a TIRATO (10 risultati)

, anche idealmente, in una direzione o a congiungere un punto con un altro (

territorio, essendovi stato tracciato, scavato o costruito (una strada, un canale

(una strada, un canale d'acqua o, anche, trincee e fortificazioni)

un materiale, una sostanza, un oggetto o, anche, un edificio, una

un determinato comportamento da uno stimolo esterno o da un impulso interiore; volto,

aere tirato. -fatto esalare o sollevato dal terreno (la nebbia,

ancor nominare, né punto s'impediva o la chiarezza della lingua, o la destrezza

impediva o la chiarezza della lingua, o la destrezza del parlare umano. siri

, come sarebbe l'obligazione personale, o che non si faccia scomputo alcuno di

reso partecipe suo malgrado di una discussione o in essa inopinatamente citato (una persona)

vol. XX Pag.1075 - Da TIRATOIAIO a TIREMMOLLA (21 risultati)

a stendere al tiratoio le stoffe lavate o tinte. cantini, 27-69-12: al

tiratóio, sm. tess. stanza o ambiente ampio e arieggiato (e oggi

3. disus. cassetto di un mobile o di un tavolo. foscolo, xix-384

. chi tira con armi da fuoco o da lancio. b.

se per inesperienza de'suoi padrini, o se per alterezza sua, volle battersi alla

e da lontano. 2. artigiano o operaio addetto à ricavare lastre o fili

. artigiano o operaio addetto à ricavare lastre o fili di metallo, in partic.

tiratori e agli assettatori di far postura o dogana, che vale a dire unirsi in

che non sia lecito più agli appaldatori o amministratori delle sete obbligar i tiratori di

che sia permesso a chiunque, uomo o donna o ragazza, paesano o straniero,

permesso a chiunque, uomo o donna o ragazza, paesano o straniero, mettersi a

uomo o donna o ragazza, paesano o straniero, mettersi a tirar sete liberamente

6. ant. chi traina o conduce un veicolo. -anche con riferimento

fosse di bisogno che li tiratori, o siano uomini o cavalli, abbiano bisogno

bisogno che li tiratori, o siano uomini o cavalli, abbiano bisogno del raggione del

. elettron. triodo a gas inerte o a vapori di mercurio, usato nei sistemi

di un libro, di un giornale o di una rivista. p.

montanari, 25: delle corde del leuto o del clavicembalo avviene che, tagliate,

, sf. ant. tessuto di lana o di seta variamente tinto. balducci

evidente in quel mezzo di color chiaro o differente dalla tela, e lasciare uno spazio

. 2. striscia di cuoio o anche di legno che unisce la traversa

vol. XX Pag.1076 - Da TIREO a TIRLINDANA (21 risultati)

concede qualcosa; continuo alternarsi di comportamenti o azioni contrastanti fra loro. capuana

che i giocatori devono con prontezza tendere o allentare secondo gli ordini impartiti da chi

, sf. medie. mancanza congenita o sviluppo deficitario della ghiandola tiroide. =

tireoinibitóre, agg. farmac. che limita o inibisce le funzioni della tiroide; antitiroideo

. medie. caratterizzato dalla mancanza congenita o chirurgica della tiroide. = voce

quasi tutte le cose danno il nome dialettale o francese: chiamano 'tiretto'il cassetto,

genere di mali cutanei è la 'tirìasi'o 'morbo pedicolare', famoso per le persone illustri

-che è proprio e che si riferisce o è tipico di tale città.

scure trae: né raggio eletto / o di sole o di aurora al triste petto

: né raggio eletto / o di sole o di aurora al triste petto / vien

: non più le belle gene unge o rasciuga / di mirra o liquor sirio,

belle gene unge o rasciuga / di mirra o liquor sirio, / non più destra

liquor sirio, / non più destra o sinistra orna di gemme o veste color tirio

più destra o sinistra orna di gemme o veste color tirio. carducci, iii-2-150

. tiritèra, sf. discorso o scritto lungo, prolisso, noioso e

, iii-40: che se alcuno in prosa o in rima / legge fredde tiritere /

. per estens. convulso e caotico movimento o attività di più persone. tommaseo

a tiritèssi: riversare su altri incombenze o responsabilità. fanfani, uso tose.

inter. per indicare il gocciolio dell'acqua o della pioggia. g.

tiritòsta, sf. tose. attività o lavoro faticoso. -in partic. nell'

usa nella montagna pistoiese per 'fatica di schiena o di braccia'. 'burlar le tintoste',

vol. XX Pag.1077 - Da TIRLINTOCCO a TIRO (40 risultati)

. il tirare con un'arma da fuoco o da getto; singolo colpo esploso o

o da getto; singolo colpo esploso o lanciato (anche in relazione con un

, e con riferimento a un'operazione o a un'esercitazione effettuata con una

a un'esercitazione effettuata con una o più armi da fuoco, anche pesanti)

.: raggio di fuoco di un'arma o di una batteria. maffeo venier

-in partic.: tiro di bronzo o di rame-, cannone. ramusio [

milit. in relazione con un agg. o un compì, che indica la traiettoria

indica la traiettoria seguita dal proiettile lanciato o sparato, il bersaglio su cui è orientato

sparato, il bersaglio su cui è orientato o 11 tipo di azione distruttiva, e

scaglia: v. scaglia, n. o. -tiro inclinato: lancio effettuato dall'

-in partic.: lancio dei dadi o della trottola. g. bragaccia,

: giuocavasi tra questi giovani alla ruzzola o girella, e silvio, assai agile e

e nell'impeto del lanciare la girella (o, come dicono essi, nello sgavettarla

-negli sport in cui si usa la palla o il pallone, colpo o lancio impresso

la palla o il pallone, colpo o lancio impresso a essi. l.

, tiro a mezz'aria, tiro tagliato'o 'tiro con effetto, spiovente,

sportive, la specialità, la gara o l'esercizio di colpire un bersaglio fisso

l'esercizio di colpire un bersaglio fisso o mobile con un'arma da fuoco o da

o mobile con un'arma da fuoco o da getto. -tiro al piattello:

bersaglio è costituito da un disco fittile (o comunque facilmente frantumabile) proiettato in

e vario. il tordo arriva in picchiata o impennandosi a seconda che sfolli o che

picchiata o impennandosi a seconda che sfolli o che rientri. 5. per

approssimatamente alla gittata di un'arma o al lancio di un oggetto. - tiro

pari a quello della corda (25 o 50 metri) usata dagli alpinisti come

. 6. figur. azione dannosa o incresciosa o raggiro perpetrato per lo più

6. figur. azione dannosa o incresciosa o raggiro perpetrato per lo più in modo

in partic. nelle espressioni tiro secco o a secco e tiro mortale, usata per

animali (in partic. nelle espressioni animali o bestie da tiro, per indicare i

i cavalli, i muli, gli asini o anche i buoi, le renne e

cavalli e bestie da soma, da tiro o da cavalcatura... sarà punito

cavallo da tiro. -tiro doppio o a due, tiro a quattro, tiro

attaccati a una carrozza, un cocchio o un carro. -anche: la carrozza

in partic. per indicare l'argano o anche la fune tirata dall'argano).

12. teatr. metodo per sollevare o calare le tele dipinte della scenografia,

azionato manualmente (tiro a mano) o mediante l'uso di pesi (tiro contrappesato

l'uso di pesi (tiro contrappesato o a contrappeso). - anche: ciascuna

i cordami che, azionati a mano o elettricamente dalla 'soffitta'(v.),

eroina. -anche: una singola presa o dose di tali sostanze. benni,

le suppliche de'ricorrenti, che implorano o il vostro patrocinio o la vostra giustizia

ricorrenti, che implorano o il vostro patrocinio o la vostra giustizia, e con un

vol. XX Pag.1078 - Da TIRO a TIROLESE (25 risultati)

-essere o mettersi in tiro: vestirsi elegantemente.

in tiro: vestirsi elegantemente. -essere o trovarsi a tiro: essere a portata di

a portata di mano, raggiungibile, o a disposizione di qualcuno (un oggetto)

di qualcuno (un oggetto); o anche in un punto in cui è possibile

dame non ha difesa. -venire o capitare, cadere a tiro: trovarsi a

tiro: trovarsi a portata di mano o anche presentarsi all'occasione, in un momento

prato, lxxxviii-i-533: leon, orsi o tiri venenosi / esser dovrien pietosi,

< h|q fhigòg 'animale selvatico, belva'(o dal suoderiv. fhiglov), di origine

; (a sua volta dal fenicio §ur o sor, propr. 'roccia').

da una disfunzione della tiroide (un processo o un fenomeno cardiaco).

attività allo scopo di imparare un mestiere o una professione. -anche so- stant.

attività, una professione, un'arte o una disciplina: periodo in cui si

. 2. figur. formazione personale o insieme di esperienze, acquisiti in partic

con l'esempio in questi primi rudimenti o tirocini dell'arte militare. = voce

, che si riferisce alla ghiandola tiroide o alla cartilagine tiroide o, anche,

alla ghiandola tiroide o alla cartilagine tiroide o, anche, a patologie a esse

tiroidite, sf. medie. flogosi acuta o cronica della ghiandola tiroide. tiroidoterapìa

tirolése, agg. nativo, originario o abitante del ti- rolo (considerato sia

etc., in aumento di dieci o 12 mila persone che verranno a guernir le

organetto, d'un pianoforte, di due o tre strumenti simpatici alla musica d'una

. 2. che è proprio o che si riferisce a tale regione; che

tale regione; che vi viene prodotto o ne è tipico. carducci, iii-27-144

bambina vestita alla tirolese. -cappello tirolese o alla tirolese: cappello di feltro verde

di testa detta dai nazionali 'dudelm', o, come noi diremmo, un quilio,

noi diremmo, un quilio, o falsetto, ma bene intonato.

vol. XX Pag.1079 - Da TIROLIANO a TIRSO (19 risultati)

tiromanti, ch'indovinano per via di caseo o di formaggio. = voce dotta

sostanze, che infine formano i pigmenti chiari o scuri. = voce dotta,

tirosina nelle urine in seguito a tirosinosi o gravi epatopatie. = voce

sangue circolante (e valori superiori o inferiori alla norma sono indice di disfunzioni tiroidee

della sottostante cripta di cocceio, o 'tunnel'militare trapanato nel monte a congiungere la

degli etruschi; che da essi (o dal loro eroe eponimo) fu inventato.

tirreni sia stato inventato il corno torto o trombone. lami, 1-1- 160

nome dalle torri, che abitavano, o dal loro due tirreno; pure sussiste

e niuno lo nega, che i tirreni o toscani abitavano in alte e forti torri

probabilmente quelle due che la bibbia chiama javan o thyras, e i greci chiamarono javonii

, e i greci chiamarono javonii, jaonii o jonii, e tirseni o tirreni;

, jaonii o jonii, e tirseni o tirreni;... la seconda passò

iii-1-197: non pare che gli etruschi o tirreni, i quali lasciarono il loro nome

14-61: dal palco di notturna scena / o ninfa o dea, tarda sorgendo,

dal palco di notturna scena / o ninfa o dea, tarda sorgendo, appare.

lat. lyrrhenus, dal gr. tuggr|vóg o tugor|vóg'etrusco', deriv. da xuggig o

o tugor|vóg'etrusco', deriv. da xuggig o xugoig 'torre, fortificazione'. tirro

sm. gerg. sopracalza, di panno o di lana (quale era usata da

corpo coperto di piastre ossee spinose (thyrsites o rovettus praetiosus). 2

vol. XX Pag.1080 - Da TIRSOCEFALIA a TISICO (39 risultati)

, e fra i tirsi / scendi, o bacco, e a l'ombre loro

2. disus. bot. infiorescenza semplice o composta, racemosa o cimosa, di

. infiorescenza semplice o composta, racemosa o cimosa, di aspetto ovoidale. bergantini

aspetto ovoidale. bergantini, 105: o pur avviene, che increspandosi / più largamente

targioni pozzetti, i-272: fiori in grappolo o racemo o tirso (flores racemosi)

, i-272: fiori in grappolo o racemo o tirso (flores racemosi) quando non

... con i gambetti semplici o ramosi, distribuiti per ogni verso e formanti

e tirsi da mettere nei vasi agli angoli o alla luce dei vetri sulla madia.

, che vale anche 'stelo', o 'torso', di provenienza dall'asia minore;

in questo ancora è differente dal 'narthece'o ferula, perciocché di punta di lancia è

armato il tirso. perciò 'tirso lanciato'o 'tirso lancia'chiamavasi. = voe dotta

euforbiacee dal fusto carnoso, oppure erboso o nare funestamente in una tisi. pascarella,

. ptisana;), sf. decotto o infuso di sostanze vegetali (quali camomilla

e anticamente indicava anche poltiglia di orzo o, anche, di grano pestato nel

oggi nelle farmacie intendesi per ptisana la decozione o brodo di quest'orzo periato o del

decozione o brodo di quest'orzo periato o del comune tondo o di altro farinaceo,

di quest'orzo periato o del comune tondo o di altro farinaceo, medicata con altre

con altre sustanze, e adoprata per bevanda o medicamento dei malati. monelli, 2-7

: / le loligini, o teutidi di gole / spalancate con tisani,

una vena overo filone di pietra 'rischia'o tufo, grossa uno piè o più

'rischia'o tufo, grossa uno piè o più o meno, e sotto quello [

tufo, grossa uno piè o più o meno, e sotto quello [di poi

di poi] el terreno non è stabile o fermo,... se

chiesi. « un po'di tisi o un po'di malaria? ».

... la mia 'tisi cerebrale', o meglio quel logoramento del mio tessuto culturale

e 'consunzione', deriv. da cpùuo o cpfrlvu> 'mi consumo, deperisco', di

cocchi, 5-2-160: l'essenza della tisichezza o tabe polmonare consiste nella suppurazione ed ulcera

'sopra il contagio della tabe polmonare', o sia tisichezza. bresciani, 6-xiv-180: fu

2. figur. assenza di vigore mortale o spirituale; fiacchezza d'animo o di

mortale o spirituale; fiacchezza d'animo o di volontà. seneca volgar.

debolezza d'ispirazione di un'opera letteraria o artistica. nuovo giornale enciclopedico, xl-490

2: se fusse uomo alcuno leproso o vero tisico o vero idropico. dalla croce

fusse uomo alcuno leproso o vero tisico o vero idropico. dalla croce, v-40

viene seppellito. carducci, ii-6-33: scrivimi o un sonetto o un'ottava o una

, ii-6-33: scrivimi o un sonetto o un'ottava o una terzina, quel che

scrivimi o un sonetto o un'ottava o una terzina, quel che vuoi in somma

modo da risultare eccessivamente artificioso, manierato o stilisticamente mediocre (un'operaletteraria, artistica o

o stilisticamente mediocre (un'operaletteraria, artistica o musicale, un artista); involuto (

zoppicanti. -che rivela scarsa profondità o fantasia; opaco (un'idea,

vol. XX Pag.1081 - Da TISICOSO a TITANO (19 risultati)

che è proprio, che riguarda la tisi o, per estens., qualsiasi patologia

per estens., qualsiasi patologia tubercolare o suppurativa. guglielmo da saliceto volgar.

la gioventù. 4. opera letteraria o insieme di opere letterarie prive di valore

temente pirossenica in forma di banchi o di depositi di allu vione

. titaneggiante, agg. che rivela o denota grandezza e maestosità, accompagnate da

anche per eccesso di superbia, presunzione o dismisura, i limiti, le forze,

magnifico; che rivela una concezione poetica o artistica potente e tragicamente grandiosa (un

bombicci porta, 1-163: granuli o pagliette di augite, mica nera o

o pagliette di augite, mica nera o bruna, leucite caolinizzata, particelle di ferro

proprio, che si riferisce ai titani o a un titano. -titania lampa, titania

nel vi- tal tramite angusto, / o qual augel titanio, il qual possedè /

47, 9; bivalente, trivalente o tetravalente nei suoi composti, è presente

, in chirurgia come materiale per protesi o da impianto e in ottica nella fabbricazione

titanista, agg. che rivela o dipende da propositi grandiosi e al limite

colore giallo, verde, bruno- rossastro o nero. = deriv. d

d'animo, per straordinaria levatura morale o intellettuale. carducci, iii-4-141: ah

fucini, 347: venite, correte, o pittori del passato, del presente e

avvenire; calate, calate a sfamarvi, o titani dell'arte ai quali manca un

l'abolire non il dio del cielo mosaico o cristiano,... ma dio

vol. XX Pag.1082 - Da TITANOMACHIA a TITIMALO (24 risultati)

deriv., attraverso lo spagn. titi o tingi, titi, dall'aymarà titi

= dal lat. mediev. titilicum o titillicum, forse da connetterei con il

. titillaménto, sm. il toccare o il solleticare una parte del corpo (

, 4-20: il moto del foco, o grave, o lento, / ti cruccia

il moto del foco, o grave, o lento, / ti cruccia ardente o

o lento, / ti cruccia ardente o tepido ti piace, / solo moto tu

. 3. capace di interessare o di divertire con argomenti, episodi o

o di divertire con argomenti, episodi o immagini avvincenti, appassionanti (un discorso

(un discorso, un'opera letteraria o figurativa, ecc.). campanella

e continui sfregamenti parti del corpo proprio o altrui in partic. per provocare eccitazione

altrui in partic. per provocare eccitazione o piacere sessuale, per accarezzare o solleticare

eccitazione o piacere sessuale, per accarezzare o solleticare. -anche in una raffigurazione.

forse attraverso un lat. mediev. o scient. titillaris. titillato (part

-in partic.: stimolazione, eccitazione o, anche, piacere sessuale.

, 3-333: la castità, che o sia delle vergini o delle maritate o delle

castità, che o sia delle vergini o delle maritate o delle vedove, modera

che o sia delle vergini o delle maritate o delle vedove, modera le titiliazioni di

galileo, 3-4-334: un poco di carta o una penna, leggermentefregata sopra qualsivoglia parte del

è eccitativo dello starnuto per la titillazione o vellicazione, che fa colle particole volatili

sollecitazione, stimolo a un determinato comportamento o atteggiamento. g. bragaccia, 1-394

sforzo, che gli faccia la cupidità o l'impeto dell'ira e dello sdegno.

genere euforbia, con fusto carnoso, erboso o legnoso, infiorescenze dette ciazi, frutti

tu gli ugni con lacte de alscebram o di titimallo, et simile. trattato de'

tortomàglio femmina detta da alcuni mireimite o caritè è alla bocca simile all'oriola detta

vol. XX Pag.1083 - Da TITINO a TITOLATO (13 risultati)

= voce dotta, lat. tithymallus o tithymàlon, dal gr. ufh>nam. oc

qualcuno di ua titolo onorifico, nobiliare o di una dignità, di un beneficio.

. soprannominare qualcuno con un epiteto offensivo o spregiativo; tacciare. carducci, ii-12-62

definire secondo una particolare qualità, condizione o funzione. siri, vii-576: una

, agg. che esercita una funzione o detiene una carica essendone formalmente investito,

loro discendenza diretta, legittima, naturale o adottiva di maschio in maschio per ordine di

. che ricopre solo nominalmente una carica o una condizione giuridicamente determinata (anche con

in onore del santo dedicatario di una chiesa o patrono di un centro abitato.

7. sm. gestore, direttore responsabile o proprietario di un esercizio pubblico, di

quale l'ordinamento attribuisce un diritto soggettivo o la difesa di un diritto; condizione

alla fine), titolarità della rubrica o apparente distacco. = deriv. da

, ch'è capo del 'senato', o giurati. egli dev'essere titolato, e

titolato ti ha lasciato in libertà, o quando almeno vorrà terminare la sua visita.

vol. XX Pag.1084 - Da TITOLATORE a TITOLO (2 risultati)

preposto dall'autorità ecclesiastica a una chiesa o a un luogo sacro (un sacerdote)

4. intitolato (un'opera letteraria o musicale). boccaccio, viii-2-25: