come un sipario dietro il quale urlasse o ridesse l'avvenire. moravia, 25-251:
« sipario ». -sipario di sicurezza o spartifuoco o tagliafuoco: quello di cui
». -sipario di sicurezza o spartifuoco o tagliafuoco: quello di cui sono generalmente
tendaggio, all'inizio della rappresentazione (o di una parte di essa). -sipario
che formano una barriera, impedendo più o meno ampiamente la vista di un luogo
pianura lontana e marina. -indumento o parte di esso che copre il corpo.
. figur. motivo di dissidio, barriera o schermo fra persone o fra l'individuo
dissidio, barriera o schermo fra persone o fra l'individuo e la vita.
4. polii disus. sipario di ferro o d'acciaio: cortina di ferro (
si cibavano popolazioni stanziate in zone lagunari o lacustri. -anche sm.,
sipontino, agg. che si riferisce o appartiene a si- ponto, antica città
ponto, antica città della puglia settentrionale, o, per estens., a manfredonia
gli anellidi. hanno corpo cilindrico, più o meno allungato, nudo, terminato all'
; vivono in genere nei litorali fangosi o sabbiosi, a poca profondità. =
voce dotta, lat. scient sipunculoidea (o sipunculida), dal nome del genere
v.]: « 'si quaeris'(o 'si quaeris miracùla'): latino 'se chiedi
sire1 { siri-, plur. -e o -i), sm. ant e letter
ant e letter. chi esercita autorità o signoria su un determinato territorio, in
estrutto intrafatto, /... / o discacciato come fu 'l buon siri /
, 4-61: a te rifuggo, o sire, / io misera fanciulla, orba
braccia ardite / ch'abbracciar nostra figlia, o pisi- stràto. -con riferimento
. 4. come epiteto di dio o di gesù cristo, in segno di
. -come appellativo di divinità pagane o di personificazioni. caporali, lxv-87:
caporali, lxv-87: qui taccio, o magno sire [apollo], / e
parte superiore del corpo e di uccello o, a partire dal xii secolo,
, ch'è sì fero. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna,
sì fero. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna, 447:
vi pregassi / pur con le ciglia, o comandassi, voi / le ritorte doppiatemi
/ si leva: il tuo canto, o sirena. d'annunzio, iii-1-70: si
rami di corallo. -in emblemi o raffigurazioni araldiche (in partic.
(in partic. come cimiero o tenente dello scudo). ghirardacci
inganno persuade altri a comportamenti spesso riprovevoli o dannosi. aretino, 9-161: chiudete
sei tu candida e sincera? / o, sirena menzognera, / vieni i cori
-forte richiamo esercitato da un modello culturale o dall'opera di un autore. carducci
americane (siren lacertina e siren intermedia o maggiore o nona) -, mancano
(siren lacertina e siren intermedia o maggiore o nona) -, mancano degli arti
brevissime, complete e terminate da 3 o 4 dita. le sirene si trovano nelle
sf. apparecchio elettro-meccanico ad aria compressa o completamente elettronico, che produce segnali acustici
9-130: urlarono le sirene dalle ciminiere o dagli stabilimenti vicini verso il cielo torrefatto
-sirena antifurto-, quella, installata su autoveicoli o in abitazioni, che segnala i tentativi
, mosso da una corrente d'aria o d'acqua (e l'altezza del suono
piacere, regolando la pressione dell'aria o dell'acqua, fino a raggiungere valori
a messer antonio che io vo lento o freddo nella causa di sua signoria ha il
meccanico simile a un organetto con una o due serie di tasti impiegato alla fine
strare al canto canarini, allodole, merli o altri uccelli (e talvolta era pure
e talvolta era pure inserito in preziose tabacchiere o in piccole gabbie contenenti uccelli artificiali)
nei bassifondi delle coste, negli estuari o nei laghi delle zone tropicali, dove si
addominali molto incompiute, terminate in monconi o in punta, senza piede distinto.
con livree di colori variegati, lucenti o metallici, con disegni gialli e neri
, e che nanno qualche somiglianza colle vespe o coi
m. -ci). che è nato o abita in siria; siriano. -anche
isula. 2. che proviene o è originario della siria. landino [
levante e mezogiomo, scirocco, o scirocco quasi seriaco, venendo egli in questo
163: gli storici chiamano chiesa orientale o d'oriente il complesso delle religioni nate nel
natura. 2. che abita o è originario della siria; che vi risiede
.]: 'siriarca': sacerdote della siria o principe per le cose di religione;
.]: 'siriasi': insolazione o infiammazione del cervello e delle sue membrane per
uova sotto la corteccia delle conifere morte o abbattute, mentre il maschio è più
piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-4144: sirieni o siriani, popolo ugro-finnico della russia settentrionale
: non sia lecito... trarre o far trarre fuori del dominio..
, bozzoli sfarfallati,... pelature o sirin- ghelle di seta, faloppe,
,... e sono il cinnor o kinnor, chelin,... qua-
, a cui è collegata da un verso o chiave. -per estens.: l'
eptasillabo non può esser se non fronte o sirima, percioché ne'piedi e ne'versi
conveniente né consentaneo allo spirito delle o signori, se non violare la lettera,
. concetto espresso in un componimento letterario o tratto da un'opera. guidiccioni,
in alcuna composizione qualche bello spirito poetico o qualche nuovo andamento e lontano all'uso
alcune macchie sparse d'errori di lingua o d'altro, elle non m'offendono
i colori. 23. capacità inventiva o immaginativa di un artista, quale si
dee ciò fare non con pompa regia o soperchie vanità, ma con invenzioni ed
24. prontezza nell'imparare, nel capire o anche nel comprendere una difficoltà in modo
un'adunanza quale de'due colori rosso o verde si debba preferire. panni, 705
sapeva ballare. -che esprime o richiede arguzia. - motto di spirito:
quei tanti stupidi che ti sfilano sciocchezze o paternostri di galanteria o avemarie di spirito.
ti sfilano sciocchezze o paternostri di galanteria o avemarie di spirito. savinio, 22-238
ho potuto veramente dire che per ignoranza o per vanità o per far, come
veramente dire che per ignoranza o per vanità o per far, come si dice,
fondi tutto lo spirito di questa paranomasia o, com'altri dicono, annominazione, sopra
in cui sono spiritosi gli avvicinamenti concettuali o comunque l'idea espressa, indipendentemente dal
panzini, iv-655: 'spirito di patate o di rape': popolarmente, facezie di
alla propria classe sociale, alla famiglia o alla parte politica, talora in modo
sostanza, che ne può esalare naturalmente o esserne estratta con la di- stillazione o
o esserne estratta con la di- stillazione o con altri procedimenti; liquido distillato (
sigillato e serate con luto pariglia, o sia estratto, ovvero spirito. malpighi,
, a giò che 'l spirito del vino o el fumo non n'essa de
dal taylor, e alcuna miniera o di oro e di antimonio, abbondevoli soventi
velenosi e maligni che, corrompendo il sangue o shakespeariano conosce gli influssi eterei che
giungere un senna occupazione. timento o un vizio. -spirito silvestre-, v.
odori, così abbiamo di certo o, denaturato, come disinfettante, come conservante
tutta quella vivezza, come combustibile o per altre applicazioni tecniche. quel
più dilicati, e ne ni o alchimiche o chimiche, con cui sovente si
, e ne ni o alchimiche o chimiche, con cui sovente si divertiva,
umana e destinato solamente per applicazioni indusoggettivo o finito è analogo alla ragione individuale, lo
analogo alla ragione individuale, lo striali o per sviluppo di calore. a. stuxberg
e l'eticità, e lo spirito assoluto o autocoscienza è quello dal camino,
fornello, una lampada). l'idea o ragione infinita (e tale distinzione si conserva
storia... è la conservazione o per acquisire un sapore particolare lo
: questa parte più veloce si chiama filo o a spirito di ànace, quando vide
alcuni spirito del fiume e da altri testa o via delstrinse forte le labbra e cominciò
co'guan33. ortogr. spirito aspro o denso, nel greco scritto, ciali
, che si pone sulla lettera q iniziale o su una vocale de'quali era provvista
pronuncia (e si contrappone allo spirito dolce o lene o addirittura di acque odorose
e si contrappone allo spirito dolce o lene o addirittura di acque odorose, di
ebraico, ciascuno dei segni sopra- scritti o sottoscritti per indicare i suoni vocalici.
34. polii carattere di un incontro o di una trattativa diplomatica in una determinata
soffia da una determinata direzione; massa o corrente d'aria in movimento (e
ammiano], 72: la terra o per il troppo secco o dopo il troppo
la terra o per il troppo secco o dopo il troppo umido fa certe aperture
dovesse percuotere se non l'alte torri o le più levate cime degli alberi: ma
i-5-7: insin ched i'avrò spirito o lena, / i'non farò da.
37. fiato emesso con la respirazione o per articolare la voce, per cantare
per articolare la voce, per cantare o anche per sonare uno strumento. giacomo
. dante, par., 20-15: o dolce amor che di riso t'ammanti,
maggi, 108: vò cantare, o mio dio, finché al mio canto /
tal foggia si intromette lo spirito, o sia fiato, nelle canne, e questedànno
ornar di mirto. -intonazione o aspirazione nel pronunciare una parola o una
-intonazione o aspirazione nel pronunciare una parola o una consonante. -in partic.: veemenza
piccolomini, iv-68: quell'accento che denota o tuono o spirito. tommaseo, 18-ii-971
: quell'accento che denota o tuono o spirito. tommaseo, 18-ii-971: la misura
caro, 3-2-274: la repubblica senese, o quella parte che così si può chiamare
composto del suo fusello con la bilancia o traversa, con li suoi contrapesi sta in
altro importante negozio. -andare, essere o essere rapito in spirito: andare in bibbia
-avere in spirito qualcuno: capirne le intenzioni o i sentimenti reconditi. g.
che a una persona tocca un'incombenza o un obbligo. aretino, vi-86:
-dare spirito a qualcuno: dargli speranza o impulso o incoraggiamento ad agire.
qualcuno: dargli speranza o impulso o incoraggiamento ad agire. delminio, i-344
. -fallire, mancare gli spiriti o lo spirito a qualcuno: venirgli meno
. -con la volontà, col desiderio o col pensiero, non potendo fisicamente o
o col pensiero, non potendo fisicamente o concretamente. carducci, ii-14-278: la
d'annunzio, iv-1-57: dopo due o tre ore del primo vedersi, già l'
-ritornare, tornare gli spiriti o lo spirito a qualcuno-. tura
al cor profondo. -rendere lo spirito o lo spirito a dio, al cielo:
-revocare, richiamare gli spiriti: rinvenire o far rinvenire, riprendere coscienza, riaversi
spiriti smarriti. -riprendersi da uno sforzo o da uno stato di abbattimento; riacquistare
ristabilirsi la normale sensibilità dopo uno svenimento o l'obnubilamento delle facoltà mentali. sacchetti
gli spiriti. -umiliare l'orgoglio o la superbia. bibbia volgar. [
più che avoltoi a succiare lo spiritino o di alcuno propinquo di sangue o
o di alcuno propinquo di sangue o d'amico infermo. bersezio, 2-186:
motto di spirito per lo più insulso o inopportuno. baretti, 2-378:
e credè di averlo atterrato dicendogli due o tre spiritosaggini a uso « fanfulla »
3. vivacità, brillantezza di ingegno o d'animo, e anche di uno
: possiamo leggere un testo qualunque pubblico o di conversazione di quell'epoca infranciosata e
). che contiene una quantità più o meno elevata di alcool etilico, in
, se sono prodotte da fermentazioni spiritose o da acque minerali o da sali, sono
da fermentazioni spiritose o da acque minerali o da sali, sono dette 'gas
che un tino resti pieno in uno o in due giorni al più, perché altrimenti
di pietroburgo. -che fa rinvenire o ravviva i sensi (un farmaco,
i farmachi ai molteplici malori: / o sono diluenti e rilassanti, / che
acre sale e il traggon fuori; / o sono spiritosi ed irritanti, / che
di accortezza e di prontezza in situazioni critiche o difficili. -in partic.: che
.: che ha notevole capacità creativa o facoltà speculativa o grande perizia e competenza
ha notevole capacità creativa o facoltà speculativa o grande perizia e competenza nello svolgimento di
e competenza nello svolgimento di un'attività o di un compito. g. bargagli
con motti arguti, con battute divertenti o, anche, sarcastiche, rilevando l'
l'aspetto umoristico di vicende e situazioni o caratterizzando con spiccato senso deh'umorismo de
confronti di chi eccede in tale atteggiamento o lo as sume a sproposito
. 4. che è caratterizzato o denota o richiede arguzia, brillantezza,
4. che è caratterizzato o denota o richiede arguzia, brillantezza, prontezza di
grande capacità creativa, stilistica, espressiva o speculativa (un discorso, un'affermazione
uno scritto, un modo di esprimersi o di comportarsi, ecc.).
più. -pungente nell'uso dell'ironia o nella satira; che rivela uno spiccato
che rivela uno spiccato senso deh'umorismo o la tendenza al sarcasmo.
volta se scriva una satira spiritosa o un elogio bestiale della repubblica. giuliani,
e spiritosi. -che ha colori o disegni allegri, vivaci (un indumento,
. 5. mus. eseguito o da eseguire in modo vivace e allegro
. -anche: che è più leggero o meno denso rispetto a un altro liquido
cose che hanno impresso li sensi nel cuore o ne'suoi sangui spiritosi, mentre ch'
ogni seme, oltre le parti più grossolane o materiali, vi sia questa parte spiritosa
più crasse, onde ne sorga la pianta o l'animale. 7. intenso
far risentire i tramortiti a cagion dell'epilessia o mal caduco che li sorprende: ma
l'apostolosan giacomo. -che è proprio o riguarda lo spirito. cesari,
, 38: quanto felici al tuo natale o quanto / spiritosi gli afflati apollo infuse
spiritose, piene, deboli, chiare o sane, si dà il cognome loro prima
(653): le sostanze sono, o spirituali, o materiali. che il
: le sostanze sono, o spirituali, o materiali. che il contagio sia sostanza
. 2. che riguarda o è proprio dell'anima; indirizzato alla
all'educazione religiosa; che si gode o prova nell'anima (una gioia, un
piùpiangono la morte corporale che la spirituale sua o d'altrui. musso, 138:
partic. le facoltà intellettuali, teoretiche o affettive. castiglione, 544: l'
alcuno pare intra voi che sia profeta o spirituale, conosca queste cose ch'io
spirituale. -indifferente (in apparenza o realmente) agli allettamenti materiali, alle
uffici. 5. che manifesta o rivela sentimenti elevati, un'anima pura
6. che ha contenuto o argomento teologico, ascetico o devozionale;
ha contenuto o argomento teologico, ascetico o devozionale; che è di carattere edificante (
oratorio, che aveva in camera, orando o leggendo qualche spiritual libro, de'quali
nella vostra piccola spezieria spirituale qualche breve o qualche orazioncina, che possavi alle occasioni
più specificamente, è proprio della chiesa o dei ministri di essa; che si
, chi è a capo di una chiesa o di una comunità religiosa.
credenti (e si contrappone a civile o politico o secolare o temporale).
e si contrappone a civile o politico o secolare o temporale). marsilio ficino
contrappone a civile o politico o secolare o temporale). marsilio ficino, 6-141
. -figliola spirituale, figlioccia di battesimo o di cresima. -per estens. discepolo
carnale). iacopone, 34-28: o amor naturale, -notrito en escienza, /
che rispecchia tendenze ideali ben determinate (o ne deriva) 0 un modello estetico esemplare
12. anagogico (il senso o la lettura di un testo, e in
. ant. che compie la funzione respiratoria o serve a essa (un organo)
rinchiudono la bocca e le nari con tre o quattro feltri, accioché quel vapore non
la ragion conoscitiva che ne ha la mente o per la persuasione che ne prendono i
della scienza a conoscenza falsa, imperfetta o preparatoria; il ricupero della teologia cristiana
-per estens.: ogni indirizzo filosofico o dottrina che rivendichi il primato e l'
ai valori spirituali espressa da un autore o da un'opera; atteggiamento che denota
. m. -i). che segue o si ispira alle concezioni filosofiche e religiose
la materia eterna dotata di una forza o piu forze misteriose, laddove il potere di
sempre, nelle sue conclusioni finali, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista.
nelle sue conclusioni finali, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista.
conclusioni finali, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista. 2.
finali, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista. 2. che si
2. che si riferisce, deriva o si fonda sullo spiritualismo. de sanctis
anima della bestia nella sua porzione superiore o vogliamo dirla spirituale. s. maffei
, diventava inganno, maschera, finzione o soprastruttura dell'unica realtà, la lotta
in due modi, cioè per natura o per grazia: l'una è maggiore dell'
parti, senza la mistura del sacramento o di quella spiritualità la quale si considera nel
la mente creatrice ne ridona l'onore o la vergogna, non finiscono solamente ne'sensi
-per estens.: attribuire natura spirituale o ideale a un elemento materiale.
. rendere la materia poetica espressione di valori o significati spirituali, morali 0 trascendenti;
operazione, diretta a spiritualizzare il metallo o a fare che il nulla divenga una
sollevò la mente umana a spirito universale o idea, e la natura spiritualizzò e idealizzò
del nostro tempo. -farsi sostanza o immagine spirituale; perdere ogni materialità.
e meglio dare immagine di una religiosa o amorosa offerta. soffici, iv-105: i
, agg. elevato a esperienza spirituale o visto come frutto dell'azione dello spirito
2. sublimato da un'esperienza ascetica o da dolore e fatica. faldella
della realtà, anche nella trasfigurazione estetica o nella pratica ascetica. capuana
: è manifesto che, giunto l'uomo o alla visione del verbo o al possedimento
l'uomo o alla visione del verbo o al possedimento dello spirito, egli è pervenuto
gentile, 1-213: il regno dello spirito o quel 'regnum homi- nis', in cui
la favola della vita, durare ancora quaranta o cinquantanni. carducci, ii-19-94: cerchi
quanto riguarda l'osservanza dei precetti morali o la saldezza psicologica. luca da caltanissetta
la ricerca poetica rimase esemplare anche do- o che alla fine del rinascimento le grandi potenze
stata spiritualmente suprema, la dichiararono provincia o satellite, tanto che via via divenne
sm. dial. scatto del dito indice o del medio liberato dalla pressione del pollice
pula. grafi 4-93: non ramo o fronda si moveva, non spiro / fremer
allora, salmastre ed arse nel libeccio o nello spiro di maestro. montale,
. g. ariosto, 1-iv-720: o aio, quando più copia / son per
: li segni della morte sono il spiro o fiato spesso, l'animo turbato,
(anche nella condizione ultraterrena di dannata o di beata). dante, par
ombre confuse. 7. ispirazione profetica o poetica. monti, x-1-434: calcando
. pellico, 3-263: manda, o signor, lo spiro tuo possente / ne'
siete dio. 9. tendenza o esigenza tipica di un periodo storico o
o esigenza tipica di un periodo storico o di una comunità; afflato collettivo.
della spirocercosi canina; hanno forma cilindrica o fusiforme, filamentosa. = voce dotta
lungo l'asse; possono essere saprofiti o parassiti e comprendono spirochetàcee e treponematacee.
plur. -i). farmac. sostanza o preparato le spirochete. =
spirochete patogene all'interno dell'organismo umano o animale. -spirochetosi utero-emorragica: leptospirosi (
: epiteto dato da chaussier al canale o condotto falloppiano, perché in forma di spira
'acido spiroilico': è l'essenza di ulmaria o idruro di salicilo, che chiamasi pure
= comp. da spir [anic] o e lattone6 (v.).
= comp. da spir [anic] o e pentano (v.).
= comp. da spir [anic \ o e sferoide] (v.).
le estremità assottigliato; bocca orbicolare, o nuda, o papillosa; il pene esce
; bocca orbicolare, o nuda, o papillosa; il pene esce laterale tra
cilindrico, assottigliato ai due capi, o solo allo innanzi o all'indietro. ordinariamente
due capi, o solo allo innanzi o all'indietro. ordinariamente sono ovipari:
: testacei con nicchio ripartitamen- te, o completamente in ispirale discoide. lessona, 1393
contecti di fulgiente gemme, cum le barbuie o vero spinili di fili intorti et intermixti
alti... di tre spitami o vero... trentasei dita, che
adoperata dai greci, che valeva 12 dita o la metà del cubito, cioè m
alpin. predisposizione di una parete o di una via con una serie di spit
. tose. cinguettìo continuo dei pettirossi o di altri uccelli. p.
2. dispersione superficiale di aria o di gas prodotta durante tebolliziorie di un
lascia crescere in su la carne porri o verruche. -spiuma di ferro:
màccio, spiumacci). battere o scuotere un cuscino, un materasso,
una donna. lucini, 5-199: o saturno, nell'ozi dell'olimpo ti prude
. lat. ex-, che indica separazione o allontanamento, e da un denom.
che si dànno in sulla coltrice, o in sul piumaccio. = deriv
è stato battuto, con le mani o con un battipanni, al fine di ammorbidire
d'avere a dormire in materasso duro o in terra o in su'sassi, e
a dormire in materasso duro o in terra o in su'sassi, e in tutta
spennare un uccello, strappandogli le piume o parte di esse (anche per prepararlo alla
sì che non le possa stendere nel volgere o vero spiuma el loco del pertuso del
ma spiumano gli uccelli e spelano i porci o che vi si pongano dentro o che
porci o che vi si pongano dentro o che di queste acque si bagnino.
po'consumata, che ella possedeva da cinque o sei anni. 2.
qualcuno del suo denaro sottraendoglielo col raggiro o con la frode o vincendolo al gioco.
sottraendoglielo col raggiro o con la frode o vincendolo al gioco. donai, 242
schiuma superficiale di un liquido in ebollizione o di un'emulsione. -anche assol
di un animale a causa della rabbia o della voracità. navigazione di san brandano
simil. che ha il capo completamente rasato o ha pochi capelli in testa; quasi
. lat. ex-, che indica separazione o allontanamento, e da un deriv.
che tengono diritto il bastimento nell'invasatura o letto, quan do si
dita deboli. lessona, 1393: 'spizaèto o aquila dal ciuffo': genere di uccelli
decorativo (la bocchetta di una tasca o di una siringa per uso alimentare o
o di una siringa per uso alimentare o, anche, di una confezione industriale
mangiare poco, assaggiando appena i cibi o servendosene piccole porzioni. -anche assol.
serafini, 285: a questa giovane, o famigli miei, lasciate raccogliere quante spighe
le tue merce / fra le più belle o lerce / sare'di sale un pizico
le mostre di spizzicare qualche linea bolsa o sciancata della poesia del giorno.
non in roma. -o a siena o a roma ch'io mi sia, le
2. figur. infarinatura di nozioni o di idee. bresciani, 6-v-52:
pagamento, per sottolineare la difficoltà oggettiva o la riluttanza dettata dall'avarizia).
l'insalata. -in modo frammentario o anche incompleto o poco per volta.
-in modo frammentario o anche incompleto o poco per volta. de sanctis
. gadda, 13-234: qualche cannonata nostra o nemica, a spizzico. -sciopero
. gigli, 4-288: 'per spizzicóne'o per spizziconi in significato di lentamente o
o per spizziconi in significato di lentamente o di poco per volta disse la santa.
del limite massimo stabilito da un contratto o da un accordo. = nome
mo stabilito da un contratto o da un accordo. -anche assol.
il limite massimo stabilito da un contratto o da un accordo. quaderni
-ci). anat. che è proprio o si riferisce o è in connessione con
. che è proprio o si riferisce o è in connessione con gli apparati (addominali
addominali e pelvici) della vita vegetativa o con la vita vegetativa stessa. -vasi
che i filosofi temano di vedere strappare o lacerare come tele di ragno il fragile tessuto
. canini, 1-943: 'splancnodiàstasi': separazione o distanza anormale di due o più visceri
: separazione o distanza anormale di due o più visceri o di due pezzi dello stesso
distanza anormale di due o più visceri o di due pezzi dello stesso viscere.
splancnolito, sm. medie. calcolo o calcolosi in ambito splancnico. tramater
'splancnologia': nell'anatomia, un discorso o spiegazione delle viscere. = voce dotta
. rumore provocato dal tonto di qualcosa o qualcuno in acqua o nel fango.
tonto di qualcosa o qualcuno in acqua o nel fango. calvino, 8-16
(una fonte di luce naturale o artificiale, un astro); che si
6-284: anelli insigniti di pietre rare, o splendenti d'una gemma, o
o splendenti d'una gemma, o talora di due di color distinto avanti alla
riflette una luminosità intensa in quanto ornato o costruito o tessuto con oro, con pietre
luminosità intensa in quanto ornato o costruito o tessuto con oro, con pietre
seta (un oggetto, una veste) o con metalli en levigati (un'
nessuna. -rivestito di un'armatura o fornito di armi o anche di ornamenti
-rivestito di un'armatura o fornito di armi o anche di ornamenti luccicanti. attribuito
rosa, / assai più bella che perla o rubino. leggenda aurea volgar.,
bene e dire. lacopone, 37-8: o luce splendiante, -lucerna sì preclara,
farà? bianco da siena, 32: o jesu sposo dolcissimo, / la tua
doti morali e intellettuali e le capacità o per l'importanza delle opere o delle
le capacità o per l'importanza delle opere o delle imprese compiute; illustre, insigne
); esemplare (un modo di vivere o d'essere); esercitato con eccellenti
da conferire gloria (un'opera letteraria o storica); sublime (lo stile)
, quante di esse imprese pensiamo, o signori, che si rimarrebbero degne d'encomio
giorno, all'ara vostra / sacerdotesse, o care grazie, chiaro il suo
terso (il cielo, il giorno o anche la notte, per il lume
aura non spiri a noi, / o sia l'aura il tuo fiato ond'arde
ond'arde il cielo, / o pur sian tramontana i lumi tuoi. dottori
e, per meton., il guerriero o l'esercito che la porta).
-con riferimento a uno specchio d'acqua o alla corrente di un fiume.
pe'benefici. fogazzaro, 4-159: o luna, s'io non ho lei,
/ mai potè. poerio, 3-308: o mammoletta umile, / nascosa in mezzo
aprii, / tu non averle invidia o fior gentile. 11. imporsi
splende, / senza mezzo di mano o di parole / ogni occhio il vede,
, con generosa larghezza, con munificenza o, anche, con prodigalità, anche eccessiva
, fanno però venire di queste alme o specie di balliadere; le pagano splendidamente.
stesso tiziano. 2. qualità o atteggiamento di chi è dotato di grandezza
, di disposizione a donare con generosità o, talora, a spendere con eccessiva
; elevatezza di una forma d'arte o di uno stile. muratori, 5-iv-230
amico e dello stampatore non mancherà di diligenza o di splendidezza. muzio di gaeta,
lo più al plur.: aspetto naturale o paesaggio di somma bellezza. f
superi. splendidissimo). che emana o diffonde una luce vivida (un astro
trascorrevano ansiosi contemplando le immagini loro proprie o de'congiunti.
magnifica pelle. -alquanto gradevole, ameno o che produce una grande suggestione per la
produce una grande suggestione per la vastità o la maestà (un luogo, un
, senza riempirla di molto esquisiti ornamenti o di troppo splendidi lumi. pallavicino,
, 32: ora v'ha una regione o una città, la toscana o firenze
regione o una città, la toscana o firenze, in cui vive, splendida di
pallavicino, 1-579: né manca in esse o il vago della varietà o il soave
in esse o il vago della varietà o il soave della tenerezza o il vivace della
della varietà o il soave della tenerezza o il vivace della novità o lo splendido
soave della tenerezza o il vivace della novità o lo splendido della grandezza o l'amabile
della novità o lo splendido della grandezza o l'amabile della beneficenza o il riposto dell'
della grandezza o l'amabile della beneficenza o il riposto dell'erudizione. -magniloquente (
succoso. j. che dona o ricompensa con larghezza e generosità (e
dalla ricchezza e dall'imponenza degli edifici o dalla dovizia dei beni materiali, dall'opulenza
, non so se io mi dica filosofico o malinconico. galanti, 1-154: presso
. salvini, 48-103: tramontante saturnio o sotterraneo / essendo, azioni splendide in
anima fosse loro entrata nel corpo, o almeno che il primo loro ingegno, già
sommamente felice (la riuscita di un'attività o di una persona, il risultato di
e intensa emanata da un corpo celeste o da una sorgente luminosa naturale o artificiale
celeste o da una sorgente luminosa naturale o artificiale; fulgore, luminosità. -in
differenza se egli luce con iguali razzuoli, o vero si variano per alcuna nebbia che
variano per alcuna nebbia che contrastea alla luce o che sia lucente d'usato splendore o
o che sia lucente d'usato splendore o vero che per venti sia affocato e
e teologico, la luce divina (o la grazia, l'ammaestramento che ne deriva
, l'ammaestramento che ne deriva), o quella che circonfonde gli angeli, i
nel linguaggio dantesco); angelo, luce o visione soprannaturale. uguccione da lodi
et en fior / en paradiso, o è tanto splandor, / qe sol né
g'averà valor. garzo, 24: o isplendor de la mia luce, / ch'
. dante, purg., 31-139: o isplendor di viva luce etterna, /
sotto l'ombra / sì di parnaso, o bevve in sua cisterna, / che
. idem, par., 30-97: o isplendor di dio, per cu'io vidi
di dio ». beicari, 4-96: o verbo eterno, o immensa bellezza,
beicari, 4-96: o verbo eterno, o immensa bellezza, / del sommo padre
cantici esultò. -in una rappresentazione pittorica o plastica. vasari, i-907: una
de'santi e nell'onorarli con questo titolo o attributo di santi, ma non si
imagini nelle chiese, con le laureole o diademi o splendori de'raggi d'intorno il
chiese, con le laureole o diademi o splendori de'raggi d'intorno il capo
che riceva il lume particulare del sole o d'altro splendore per sua allumi- nazione
fonte » / « sovienti forse, o sol, del tuo fetonte, / ché
si dileguava. goldoni, xiii-15: o sol, o luna, o stelle,
goldoni, xiii-15: o sol, o luna, o stelle, o del rotondo
xiii-15: o sol, o luna, o stelle, o del rotondo / e vasto
sol, o luna, o stelle, o del rotondo / e vasto firmamento almi
firmamento almi splendori. praga, 3-38: o notturno splendore, / o vergine divina
3-38: o notturno splendore, / o vergine divina! / tu che commuovi,
minerale; brillantezza dei capelli; luccichio o scintillìo di un oggetto di metallo, di
oggetto di metallo, di un'arma o di un'armatura (e anche di chi
ri luoghi non si celino o per lo sprendore sieno lucide troppo.
luminoso, per un poco di splendore, o vero raggio, come passa per le
radiosità del volto in quanto esprime amore o gioia o serenità interiore (e anche
volto in quanto esprime amore o gioia o serenità interiore (e anche il fascino
: gran peccato sarebbe che incanutissero mai o vi cadessero que'capelli, che paiono
da un'attività, da una carica o da una funzione o, anche, a
da una carica o da una funzione o, anche, a una città, a
di una città, di uno stato o di un'istituzione. zanobi da strata
persona che per le imprese, le opere o le doti conferisce onore, gloria,
a una famiglia, a una nazione o a un periodo storico ed è motivo
sacchi, i-241: disse poi, o parve, che intorno al soggetto medesimo della
in un'arte, in una disciplina o in ambito morale. scannelli, 203
imponenza, maestosità di edifici, monumenti o città. guicciardini, i-9: avendo
: beni materiali, ricchezze, oggetti o apparato lussuoso. dante, lnf.
di un luogo, di un paesaggio o di un fenomeno naturale. g.
l'anima innamorata non è vaga di vile o di popolaresca cosa, anzi è bramosa
. che riguarda, è proprio o si riferisce alla milza. - arteria splenica
nelle scariche e negli intestini di persone malate o morte di febbre splenica o altro.
persone malate o morte di febbre splenica o altro. bacchetti, 5-9: a padova
a. cocchi, 4-1-168: spienitide o sia infiammazione della milza. la natura
gr. ontapòng -1605, deriv. da o; tx. f|v ojrxt] vóg (
splenocèle, sm. medie. ernia o tumore della milza. bonavilla, 1-v-90
raffinato e sublime aspetto di un testo o di uno stile. tommaseo, 11-238
11. pienezza in cui si manifestano o si attuano una virtù, una dote
virtù, una dote intellettuale, morale o estetica, un concetto, la fama
chiara, per- cioché in essi, o solamente o principalmente, si attende splendor
per- cioché in essi, o solamente o principalmente, si attende splendor d'ingegno
farsene della vecchiaia. -somma importanza o eccellenza di una virtù, di una
di una virtù, di una dote o di una disciplina, di una professione.
professione. -in senso concreto: aspetto o condizione di somma eccellenza di un ambito
di somma eccellenza di un ambito culturale o filosofico; dote eletta di una persona
e medie. che si riferisce o è proprio della milza. -in
bencivenni, 7-65: nella melanconia splenetica o mitrachiale sia sollicito tomo alla milza e
suo, tutto ^ splugale', per punirmi o guarirmi d'ogni velleità di monte rosa
. -in senso concreto: atto o affermazione improntata a presunzione e altezzosità.
spocchiata, sf. atto o comportamento improntato a boria e presunzione
dirsi, spocchiosamente, uomini del tale o talaltro castellano. = comp. di
, la banda di san marco vecchio o del pellegrino o di porta a san gallo
di san marco vecchio o del pellegrino o di porta a san gallo, nell'uniforme
spocchiosa con gli spennacchi ritti a spazzolino o ricadenti bianchi e rossi sulle feluche come
della milza, che può essere congenito o acquisito, primitivo o secondario, generalmente
può essere congenito o acquisito, primitivo o secondario, generalmente concomitante con alterazioni della
della struttura e spesso anche di una o più funzioni dell'organo. =
di milza per l'esame citologico o colturale. = voce dotta, comp
fresa in modo da presentare leggere scanalature o scheggiature (un materiale di rivestimento)
può essere liscia, martellinata, levigata o splittata (ottenuta con fresature sul blocco
l'aveva tolta dai pro-dere- ne o di un'entità politica del suo potere;
ant. impeto furioso del vento. violente o rivoluzionarie, del proprio potere (una perguido
metter suo poder, fatica vrano (o comunque il detentore di una carica politica)
la vecchia dell'uso di mezzi violenti o comunque illegali o rivo-, madre di quel
dell'uso di mezzi violenti o comunque illegali o rivo-, madre di quel signore, una
dinastie, ultima abbastanza potenti per distruggere o spodestare affatto quei perla incastonata nella corona del
cio-economico, politico e culturale (una classe o un voglio e cospirassero nel 1412
ma cerdi una posizione di dominio politico o di prestigio soto almeno, e indispensabilmente
letteratura esprime gli interessi dei gruppi dominanti o spodestati e ha carattere respodestarmi del regai
chi più altamente considerava la natura di cotali o in una posizione di preminenza. prìncipi
servizio e che cesare avesse mai o a spodestarsi del ducato di milano..
spodestarsi del ducato di milano... o lei si potrebbe sentire spodestata.
2. privare qualcuno di beni, crediti o diritti patriispodestati, e voi no »
moniali mediante l'uso di metodi legalmente o almesommario o cronichetta, che noi chiamiamo
l'uso di metodi legalmente o almesommario o cronichetta, che noi chiamiamo d'amaretto,
e di navi, erano rimasi senza forze o potere alcuno da quello non potesse
lloro lanze impognate, dona alcuna cosa o la dà per amor d'iddio si spotesta
di residui animali (come le ossa) o gregorio, sua creatura e suo
ed era in lui il concederla per sempre o prestarla spodio over tabaxir de persiani
minerale ottenuto da un tessuto attraverso microincinerazione o con l'uso di ossidanti energici come
. { spoeto). scherz. comporre o declamare versi in grande quantità (e
v.]: familiarmente 'spoetare', comporre o recitar versi in quantità sull'analogia di
dall'ariosto, dal tasso e da due o tre altri, poco caso s'ha a
svelse, / come quella che ferro o vento sterpe, / spargendo a terra le
un po'la sciupa. -buccia o scorza di un frutto; guscio di un
germoglia. -ciascuna delle foglie serrate o degli strati di un ortaggio.
. ruscelli, 3-11: le parti o spoglie naturali della cipolla. -petalo
ha il busto armato, / che spata o lancia ponto non vi nóce. sannazaro
sentimentale che accompagnavano l'immagine di persone o cose, rappresentandole nella loro nuda realtà
spoetizzi enumerando gl'ingredienti d'un intingolo o d'una pasta = comp. dal
beicari, 5-40: io avevo preso, o figliuol mio, partito, / del tuo
: 'spoglia': tutta la stoffa di seta o di altro che facome la veste dell'ombrello
lx-2-103: non riconoscerai, per certo, o polidoro, chi prostrato le ginocchia t'
amore che giurò di ottenere il ricambio o morire disperata. pea, 7-458: ebbe
figur., con riferimento alla forma letteraria o agli orpelli retorici. c.
umano, in quanto contrapposto all'anima o sede di essa o in quanto cadavere,
contrapposto all'anima o sede di essa o in quanto cadavere, salma. dante
la nobil spoglia, / ché non ritenne o nostro prego o voglia / il colpo
/ ché non ritenne o nostro prego o voglia / il colpo de le parche acerbe
(e non è un'ombra, / o gentile, non è ciò che tu credi
3. aspetto fisico di una persona o anche di un animale; sembianza,
: esuvie di insetti soggetti alla muta o di crisalidi. molza, 1-307:
imenotteri. -guscio di un crostaceo o di una tartaruga; conchiglia. c
per lo più al plur. l'armatura o le armi tolte a un guerriero nemico
, né qual sia più nobil vittoria o più glorioso trionfo di quel che s'acquista
più in quanto patrimonio di una persona o anche come bottino di guerra.
al plur. resti, frantumi di blocchi o lastre irregolari di pietra ricavati da ruderi
da ruderi antichi, impiegati per fondazioni o murature. serbo, 7-102: potranno
servirono di cose nuove, ma di spoglie o pezzami vecchi. palladio, 4-16:
ma sempre reagendo sopra di lei con maggiore o minore forza, per guisa che ciascuno
un antico costume, di una caratteristica o di una dote ormai non più posseduta o
o di una dote ormai non più posseduta o anche di un movimento politico, di
pasta usata nella preparazione di torte dolci o salate. messisburgo, lxvi-1-289: piglia
: pasta tirata sottilissimamente, che si riempie o entro cui si ravvolgon cose commestibili ad
preda, il bottino di un saccheggio o di un furto. bibbia volgar.
, di me, per dirvela, o signore, / vuol essere il solenne spogliamento
. casini, iii-275: non vi fu o ricco che non votasse terario, o
o ricco che non votasse terario, o sposa che con ispogliamento volontario non rimanesse
compiuto amore. -liberazione dalla passione o dai desideri. frachetta, 143:
, morto affatto, et ha tal privazione o spogliamento di passioni troppo dell'astratto e
dell'impossibile. papini, x-2-310: o l'uomo diventa altro da quel che finora
uomo diventa altro da quel che finora fu o si spoglia di tutte le illusioni che
hanno saputo salvarlo. da questo spogliamento o il desiderio potente di cambiar rotta o
spogliamento o il desiderio potente di cambiar rotta o la disperazione che spinge alla fine.
. 3. lo spogliare qualcuno o lo spogliarsi degli indumenti. m.
4. eliminazione di determinate caratteristiche fisiche o componenti da una sostanza. bono da
seguisse in stabile, allora si dice spoglio o usocapione, sopra della quale deve avvertirsi
abiti, degli indumenti; denudarlo completamente o parzialmente. canzone del fi'
onori. -disarmare un nemico sconfitto o ucciso. ariosto, 22-53: la
suo nemico] giù dal cavallo / o spoglierallo, sian donati ancora / dui sproni
piccinino ritrovavano, tutti gli spogliavano, o fossero alle loro stanze o per via.
spogliavano, o fossero alle loro stanze o per via. loredano, 5-242: fatto
queste / d'orfeo le melodie, o di chi vanto / si diè di febo
gli abiti, levare un indumento a sé o ad altri (anche per privare qualcuno
altri (anche per privare qualcuno della dignità o della carica che tale indumento rappresenta)
tu, che (siasi tua fortuna o voglia) / al paese fatai d'armida
-per simil. togliere la pelle o le piume a un animale; scuoiarlo
una pianta delle fronde; coglierne i fiori o i frutti; lasciare il terreno senza
i campi senza messi dopo la mietitura o, anche, dopo una razzia,
sue onorate / non spoglino di fior vermigli o gialli, / aprite al pianto mio
. -con riferimento all'azione del clima o di fenomeni atmosferici. boccaccio,
non consentendo, tonda, la rompe o la spollia delle sue fronde, e così
tic.) durante un'azione di brigantaggio o di guerra. sacchetti, x-229-8:
: alcuni che per transito, / o in nave o in osterie, tra piè
che per transito, / o in nave o in osterie, tra piè ti vengono,
via, sottrarre, rubare denaro, beni o oggetti preziosi. seneca volgar.
volgar., 2-86: qualunque persona ispogliasse o rubasse o togliesse l'adornamento o le
2-86: qualunque persona ispogliasse o rubasse o togliesse l'adornamento o le cose che sono
ispogliasse o rubasse o togliesse l'adornamento o le cose che sono poste a uno
per mezzo della violenza, dell'inganno o di sotterfugi; impoverirlo, ridurlo in condizioni
, un avvenimento, una circostanza sfavorevole o, anche, l'imposizione di una tassazione
partic.: privare qualcuno del possesso o della detenzione di un bene (e se
se ciò è commesso in modo clandestino o violento la legge riconosce all'interessato un'
-privare con la violenza un popolo o una città della libertà o dei diritti
un popolo o una città della libertà o dei diritti politici e civili. machiavelli
e spogliarlo della sua libertà, felicità o dominio giustamente acquistato. foscolo, xii-620
. 16. svuotare una città o un territorio da coloro che vi risiedono
della collaborazione, dei servigi di una o più persone (con partic. riferimento alla
costitutivo, di una parte considerata utile o necessaria. castelvetro, 8-1-489: se
1-xl-2-6: simile appunto ad un vetro colorato o ad uno specchio mal costrutto, la
dominio, del governo di uno stato o di un territorio, di un potere,
possedimento, in seguito a una conquista o a una vittoria militare. guicciardini
fur tratti, / senza lancia impugnar o stringer brando / fur al primo apparir
12. svaligiare un'abitazione, un palazzo o una residenza ufficiale, una biblioteca,
biblioteca, portandone via gli oggetti utili o preziosi, danneggiandoli o distruggendoli; depredare
gli oggetti utili o preziosi, danneggiandoli o distruggendoli; depredare un sito archeologico.
spoglia / dico esser folle over fanciullo o cieco. ripassa in un altro
. 19. liberare la mente o lo spirito da una passione, -superare uno
, pensiero, da una convinzione intellettuale o religiosa; / lo fece accompagnar
luce te vestire più che zione uno scritto o un gruppo di scritti per registrare sole
derivazioni, e quali autori antichi, barbari o spoglia / chi vede nel penserò
fue, e moderni, lessici o glossari ell'ha spogliato e vuole scorrere in
vi spoglia. molza, spaventa o, se si vuole, ai più moderni
d'ingan- denudarsi in tutto o in parte. -spogliarsi in camicia:
20. rimuovere, allontanare dall'animo o dalla menentravi in camicia. cavalca,
e scalzossi, re una disposizione o un'inclinazione spirituale; cam
quello che più quelle si ascende per cinque o vero sei scalini in luoghi dove si
è maraviglia che gli uomini non sappino o non possino resistere al fato, che
una facoltà, a una prerogativa morale o intellettuale, alla libertà. poliziano st
che cangia voglia / per donna, o mai per lei s'allegra o dole;
donna, o mai per lei s'allegra o dole; / e qual per lei
per lei di libertà si spoglia / o crede a suoi sembianti e sue parole!
perdiamo la dovuta stima degli scrittori moderni, o profani o sacri, fino a spogliarci
stima degli scrittori moderni, o profani o sacri, fino a spogliarci della stessa facoltà
. -liberarsi da una falsa credenza o convinzione, da un pregiudizio; accantonare
, deporre un'idea, un'opinione o un interesse personale. galileo, 3-1-189
ferma, della quale non vi potete o sapete spogliare. genovesi, 1-ii-235: l'
, i-lt-84: il supporre che due o trecent'anni fa... possa esser
ti spogli da ogni tua credenza, antica o nuova, e da ogni dottrina e
30. abbandonare lo stato sacerdotale o anche soltanto quello di appartenente a un
campagna di fieno, onde i nostri bestiami o periranno o mangeran molto asciutto.
onde i nostri bestiami o periranno o mangeran molto asciutto. b. del bene
tartaro, ecc.) sul fondo o sulle pareti del recipiente in cui è
, che ti mettono in isperanza di utilità o di piacere: se questa ti entra
per 'fare ogni sforzo'e 'adoperare ogni industria'o per conseguire qualcosa o per porgere ad
'adoperare ogni industria'o per conseguire qualcosa o per porgere ad uno qualche non disprezzevole
in partic. in locali notturni o in teatri di varietà. g.
in locali notturni e teatri di varietà o nel corso di trasmissioni televisive, in
spoliatto, spolliato). privo parzialmente o completamente di indumenti; svestito, denudato
di indumenti; svestito, denudato (o anche vestito succintamente). boccaccio
: in qualunque casa mi fermava per mangiare o per bere altro non vedeva né di
-che ha abbandonato le armi, l'armatura o la divisa, o ne è stato
, l'armatura o la divisa, o ne è stato privato. gir.
-privo dell'involucro corporeo (l'anima o gli angeii). f
tutti li corpi alle sostanze separate, o siano alli spiriti ispogliati del corpo, quantoertene
per simil. che ha perso le foglie o i fiori; privato dei frutti;
moneti, 150: talor di quercia o faggio o pur d'oliva / dalle percosse
, 150: talor di quercia o faggio o pur d'oliva / dalle percosse d'
piombo. -non rivestito di paglia o giunco (un recipiente). inventari
robbe e della loro restituzione nel medesimo giudizio o sue dipendenze, in tal caso il
, in tal caso il giudice laico manterrà o reintegrerà il primo possessore come da lui
reintegrerà il primo possessore come da lui o da altro inferiore malamente spogliato. g
di regina. -estromesso da domini feudali o dal possesso di territori. porzio
rimedio. 7. che non possiede o ha perso una facoltà, una dote,
, una dote, una qualità morale o spirituale; che ha abbandonato un sentimento
spirituale; che ha abbandonato un sentimento o un comportamento; che non si trova
desideri e dalle cose terrene; libero o immune da passioni o da vizi.
terrene; libero o immune da passioni o da vizi. felice da massa marittima
. 8. che manca, o prescinde da una qualità o da una
che manca, o prescinde da una qualità o da una caratteristica; privato di un
sta architettando. 9. poco o per nulla arredato; disadorno (un ambiente
una cateratta, come nelle nostre colombare o ne'terrazzi, si entra in una
.]: 'casa spogliata': con poca o nessuna mobilia. -sprovvisto di ciò
11. liberato di ciò che pare superfluo o puramente esornativo; non ornato, improntato
-ambiente all'interno di un edificio pubblico o di uso collettivo (come una palestra
liquidano, anzi si liquefanno, i valori o titoli sociali. tabucchi, 13-105:
. 2. casino di campagna o piccolo alloggio usato per brevi soggiorni.
di mansione, cioè casa, quartiere o anche una sola camera, che si ha
, che abbia commesso gravi falli tecnici o disciplinari o scorrettezze. 4. con
abbia commesso gravi falli tecnici o disciplinari o scorrettezze. 4. con valore aggett
.: che serve a riporre indumenti o oggetti personali (un mobile, una cabina
se sia spia / di nostre navi o spogliator di morti. ltllustrazione italiana [27x-
, per lo più in modo clandestino o violento, un 'altra persona del possesso o
o violento, un 'altra persona del possesso o della detenzione di un bene. -per
2. zool. cambiamento periodico della pelle o del ri- vestimento cutaneo; muta.
tà, cattivare virtude, o mandare in esilio e li vizi deducere in
modo iniquo e arbitrario dalle istituzioni politiche o finanziarie. g. capponi
il benefìcio d'essere iscritti per due o tre volte quel ch'era pagato e mantenendo
non contaminarono le loro insegne di stragi o di spogliazioni. nievo, 567:
una spogliazza. 2. oggetto o mobile sgomberato da un locale. buonarroti
spogliazza a qualcuno-, svergognarlo pubblicamente. o. persiani [in note al malmantile (
, 9-639: sguazzar la state all'acqua o pe'terreni / spogliazzato in zendado
(spòio), agg. che difetta o manca di una facoltà, di
persino di vanità. 2. poco o per nulla vestito, denudato. -anche:
piegàti in due sopra la venerata canizie, o sulla cute spoglia, paiono perpetuamente indagare
son solo mi riprometto di arrivare prima o poi con una portantina, un carretto
di un bene altrui compiuta da singoli o da gruppi a danno di una comunità
da gruppi a danno di una comunità o di una singola persona; razzia,
: il bottino ricavato da una rapina o da un saccheggio; trofeo di guerra.
estens.: sfruttamento di una popolazione o di un ceto sociale da parte del
. dir. civ. privazione del possesso o della detenzione di un bene in danno
se la privazione avviene in modo clandestino o violento la legge prevede a favore di
azione possessoria, detta azione di spoglio o di restituzione, per il ricupero del
, per il ricupero del proprio possesso o della propria detenzione in via di urgenza
10 più violento, di un potere o di una carica pubblica in danno del
io ne faceva lo spoglio; calcolava più o meno il valore delle notizie, secondo
italiana »] abbondante, e completo o quasi l'elenco dei libri ed opuscoli di
senso concreto: notizia, dato, elemento o insieme di elementi ricavati da una tale
a una votazione (politica, amministrativa o anche aziendale) al fine di stabilirne mediante
cittadini, sarà sorpreso nell'atto di falsificarli o di sottrame dalla massa o di aggiungervene
di falsificarli o di sottrame dalla massa o di aggiungervene o di scrivere nei biglietti
di sottrame dalla massa o di aggiungervene o di scrivere nei biglietti dei votanti illetterati
il cielo, quasi braccia di consternati o a'imprecanti. svevo, 8-820: gli
. 10. che non possiede o ha perso una caratteristica, una qualità
, un elemento anche costitutivo, essenziale o un aspetto, positivo o negativo che sia
, essenziale o un aspetto, positivo o negativo che sia. delfico, iv-124
detta dogana. erano dalla demolizione o dalla spogliazione di edi- -libro dello
. 4. selezione, raccolta o individuazione di notizie 0??
riconoscerle alcun pregio stilistico. peculiarità o di elementi lessicali, filologici, storici,
., utili ai fini di uno studio o di una ricerca. setta in
parte de'suoi io. imitazione, contraffazione o plagio di un'opera scartafacci vien occupata
2. pelle di un animale ucciso o abbandonata con la muta. trattato
secondo il suo ben servire, o tutto o gran parte dello spoglio annuale
secondo il suo ben servire, o tutto o gran parte dello spoglio annuale del padrone
male di spogli generalmente, con giacchetroppo grandi o troppo piccole per la sua figura, riadattate
di andata e ritorno compiuto ripetuta- mente o quotidianamente fra due località, in partic.
località, in partic. per lavoro o per affari; rapido e continuo andirivieni.
stracannatoli, torcitori, toccatoli, ribobinatori o spolatori. = deriv. da
spoletano, agg. che è proprio o si riferisce a spoleto, città umbra
ant. spuletinó), agg. nativo o abitante della città umbra di spoleto,
-che si riferisce, che è proprio o che viene prodotto in tale città.
bombe, granate, missili, proietti o razzi, per determinare l'innescamento della
della traiettoria, che può esser fisso o variabile). tommaseo [
saltavano loro addosso e ne staccavano la spoletta o la troncavano, portandole con grande allegrezza
un'ora e mi riporta cumerlotti / o anghébeni, tra scoppi di spolette / e
di polvere esplosiva applicato a un proiettile o a una bomba per determinarne l'esplosione
balla... detta spoletta abbi due o tre busi nel mezzo e sia poi
carena, 1-292: una piccola navicella o spola (navette) posta inferiormente attraversa
2. intr. percorrere più volte o quodianamente lo stesso tragitto di andata e
luogo, l'alloggio, se a torino o a milano, o forse sui treni
, se a torino o a milano, o forse sui treni e sui pullman che
in un giorno fa sì e no quattro o cinque centimetri di stoffa =
(spolitico, spolitichi). discorrere o occuparsi di questioni politiche. -per estens
. 2. adoperarsi per ottenere vantaggi o guadagni; darsi ai maneggi (nell'
spoliticizzare, tr. privare una situazione o un'attività di ogni carattere, aspetto
(e in tale accezione il termine è o era usato in senso negativo negli ambienti
senso positivo negli ambienti politico-culturali di centro o di destra). moravia,
, per esempio, fotografando le diatomee o degli oggetti microscopici più delicati. =
; / e mi dica: « o che bazzesco / non ancora spollaccato »!
. 5. distogliere da un'occupazione o costringere ad alzarsi dal letto (e
. agric. asportazione dei polloni inutili o infruttiferi da una pianta. lastri,
pronom. { mi spolmonò). parlare o gridare tanto da affaticare i polmoni;
736: gua'! figliaccio di'ella! o unn'enno a fletto! / lama,
. cicognani, 1-68: per due o tre settimane il pedagogo si strascicò l'
, un taglio di carne per cucinarlo o per dividerlo in bocconi o per servirlo a
per cucinarlo o per dividerlo in bocconi o per servirlo a tavola; ripulire un
una porzione di carne, un volatile o anche un pesce lasciandone le ossa o
o anche un pesce lasciandone le ossa o la lisca ripulita (e può avere
ripulita (e può avere valore enfatico o scherz. con riferimento alla voracità).
passo passo / spolpando un buon cappone o pollastrelli / per ogni gran degnar mai
il cotogno] son per basire, / o villano, per tua colpa: /
corpo, in partic. in combattimento o con la tortura (in partic. in
: ti vanti in vano, / o sciancato fellon, di questo colpo. /
il reo a morsi di tanaglie, o con tagliente rasoio spiccargli le carni vive
, far decomporre le membra (la morte o la sepoltura). gosellino,
, una malattia, le condizioni ambientali o esistenziali, gli eccessi sessuali o,
ambientali o esistenziali, gli eccessi sessuali o, anche, chi impone una fatica,
spolpa e disossa. nievo, 9-80: o illustre dama, reo / sono d'
risorse economiche sottraendo denaro con l'inganno o costringendo a continue e ingenti spese;
-usare e citare in abbondanza sentenze, detti o brani di opere altrui. g
disus. stravolgere il pensiero di un autore o sminuire il valore dell'opera.
ani e letter. staccarsi dall'osso o dalla lisca con la cottura. anonimo
prima che 'l corpo mio si snerve o spolpe. -in un'imprecazione.
ceffo; perché non ti spolpe, / o ti rinchiude sì ch'om non ti
mi disosso e snervo e spolpo, / o la nemica mia pietà n'avesse.
cor spalanchi. -provare un'emozione o una gioia profonda e struggente o anche
emozione o una gioia profonda e struggente o anche noia, disgusto. sannazaro,
sannazaro, iv-128: non consentire, o ciel, ch'io mora inde- core
che lo ricopre in seguito alla macellazione o al consumo gastronomico (un osso)
trinci, 182: seminare gli ossi spolpati o noccioli nudi del- l'ulive ben mature
von bucconi / nun t'hannu, o morte, ingrassata. / ho visto la
spolpata. 2. magro, o troppo magro, smunto, macilento, smagrito
dagli eccessi sessuali, da pratiche penitenziali o dall'età avanzata. -anche in una
per lo più compila dassé con stile conciso o più tosto spolpato. -che
da ingenti spese, da esazioni gravose o da tracolli economici. giuglaris, 1-383
spolpata, / e senza domandar promesse o prezzo, / come unta sdrucciolò. salvini
, energia, potenza (un popolo o, anche, il mondo).
cristallo, e la chiamano spon- tiglia o spoltiglia o poltiglia forse meglio si dirà.
e la chiamano spon- tiglia o spoltiglia o poltiglia forse meglio si dirà. l.
letargo / si spoltrisce. superfici metalliche o marmoree con lo spoltiglio. -sveltirsi, sbrigarsi
impasto di polvere di smeriglio con acqua o olio usata per levigare marmi, metalli
nel senese il carro munito di queste grade o graticci lo dicono vestito, e quando
quando ne è privo lo chiamano 'svestito'o 'spolto', voce che colà adoperano per spogliato
agg. che è proprio, si riferisce o è originano della città di spoltore,
sperienza / che fama, onor, virtute o sapienza / non s'acquista a giacer
tanto che quando un villano riottoso vien corretto o una famiglia di servi oziosi viene spoltrita
mai che fu tagliato nelle boscaglie di montaldone o cocconato. -ravvivare, stimolare l'intelletto
l'animo (un sentimento, un autore o la sua opera o la natura)
sentimento, un autore o la sua opera o la natura). de sanctis
, 3-693: quando aviene che un poltrone o forfante monta ad esser prìncipe o ricco
poltrone o forfante monta ad esser prìncipe o ricco, non è per mia colpa,
e splendor vostro, non lo sforfantaste o spoltronaste prima e non lo spol- tronate
spol- tronate e sforfantate al presente, o almeno appresso lo vegnate a purgar della
carena, i-215: 'spolveraccio': panno o cencio con che si leva la polvere
si scordi su la testata di quel divano o sul bracciuolo di quella poltrona lo spolveraccio
bracciuolo di quella poltrona lo spolveraccio sporco o il piumino spennacchiato. 2.
cui estremità è collocato un ciuffo di piume o, anticamente, alcune code di volpe
i-215: 'spolveraccio': arnese fatto di due o tre code di volpe, liberamente pendenti
; adoprasi picchiando a modo di frusta o di coreggiato. bonsanti, 3-i-279:
in minimi fiocchi, non resistente al tatto o, come suol dirsi, impalpabile.
polvere un mobile, un ambiente o un oggetto, usando un panno o
ambiente o un oggetto, usando un panno o un piumino. allegri
. targioni pozzetti, 12-5-246: delle pannocchie o panicole se ne fanno le spazzole di
mai da cent'anni. -spazzolare o scuotere i vestiti o i panni per liberarli
. -spazzolare o scuotere i vestiti o i panni per liberarli dalla polvere o
o i panni per liberarli dalla polvere o da macchie superficiali. verga, 8-214
dagli elementi estranei il grano, battendolo o passandolo al vaglio. giuliani, i-105
2. sfiorare una superficie, sollevando o asportando 10 strato di polvere o terra
sollevando o asportando 10 strato di polvere o terra che la ricopre (il vento)
di attaccare. -strusciare sul pavimento o sulle pareti (una veste ampia e
0 una parte del corpo da polvere o anche da farina, da cipria o da
o anche da farina, da cipria o da altre sostanze fini che ha addosso
addosso, per lo più usando una spazzola o con brevi colpi della mano.
spalle, il groppone, il mostaccio o, anche, i vestiti di qualcuno)
attentamente un archivio alla ricerca di libri o documenti. b. davanzati, ii-299
carducci, iii-26-239: quel piantar cattedra o spolverar archivi proprio lì al talamo, viva
- anche assol. critica interpretazione o comento, che deve farsi piccina innanzi
una superficie con una sostanza in polvere o finemente macinata (in partic. zucchero
campagna. -ricoprire il terreno o una superficie con un sottile strato o
o una superficie con un sottile strato o manto (la neve). pea
detto cpalcune piante che nell'esser battute o trinciate mandano facilmente piccoli minuzzoli, quasi
gara (in partic. di automobilismo o di ciclismo). chiappini, 466
senso di sorpassare in una gara-di vetture o simili (imbrattando cioè di polvere quelli
sorge una terza concezione della critica: latone o sull'intonaco, mediante la tecnica dello spolvero
al fuoco si lasciano e spolverano, sono o le aride tofigne... overo
segno che ci e del mescuglio di querzo o di rena; se si calcina e
alberese, di marmo, di tartaro o di spato. giusti, i-207: quando
]: leggiera spolverata...: o detto per eufemismo, a attenuare l'
. spargimento di una sostanza in polvere o finemente macinata o anche di granuli di
una sostanza in polvere o finemente macinata o anche di granuli di polline o fiocchi
macinata o anche di granuli di polline o fiocchi di neve (e il sottile strato
fiocchi di neve (e il sottile strato o manto che ne deriva).
innovativo, originale (un argomento trito o un atteggiamento inveterato). carducci,
ricoperto da un sottile manto di neve o di brina (il terreno).
un oggetto, un mobile, un locale o un vestito. carducci, iii-27-142:
giuro che il descrittore non abbia fatto o non sappia fare il garzone di spezieria,
il garzone di spezieria, l'aiuto-sguattero o lo spolveratore di cappelli in una barbierìa
rechi all'aperto le cimature del loro ingegno o qualche miseria della lor gioventù o della
ingegno o qualche miseria della lor gioventù o della vecchiezza. montale, 4-320: ii
mobile, di un vestito dalla polvere o dalla sporcizia superficiale; ripulitura delle pareti
dalla sporcizia superficiale; ripulitura delle pareti o della facciata di un edificio o di
pareti o della facciata di un edificio o di un monumento. d'alberti
la patina che lo ricopre, le incrostazioni o, anche, i ritocchi aggiunti all'
partic. alimentare) in polvere o finemente macinata. -in senso concreto
cruda. 2. figur. ripasso o studio veloce e poco approfondito; la
e poi fregandovi sopra polvere di carbone o matita; spolveratura. = nome
cospargere una pietanza con sostanze in polvere o finemente macinate (come farina, spezie,
entro cui è legata polvere di carbone o di gesso per uso di spolverezzare.
2. dis. disegno su carta o su cartone, i cui contorni sono
. doni, 6-4: con questo modello o spolverizzo 10 vengo a inferire che i
per quei buchi passarvi polvere di carbone o di gesso legata in un cencio, che
: 'spolverezzo', 'battispolvero': è un bottone o sacchetto di pannolino fino e rado,
in cui è legata polvere di carbone o di gesso o altra a uso di spolverezzare
legata polvere di carbone o di gesso o altra a uso di spolverezzare, picchiando
a uso di spolverezzare, picchiando leggermente o strofinando i bucolini dello spolvero.
liberare il dipinto dalle croste più cavata o deposta da un minerale. tenaci
di casa propia, / in ovata o spolverina, / stanno al varco ogni
chi va idem, 114: 'in ovata o spolverina': due sorti di sopravesti
leggero di tela greggia, di alpaca o di seta cruda, molto lungo usato in
spolverina1. spolverino2, sm. pennello o piccola spazzola con cui 1 barbieri eliminano
polvere fine, per lo più ricavata o depositata da un minerale. targioni pozzetti
mina, v'introduce nuovo spolverino o reniccio di sasso con nuova acqua, e
acqua staccate per la violenza del libeccio o della tempesta e tenute sospese in aria o
o della tempesta e tenute sospese in aria o trasportate anche lontano.
3. sabbia molto fine, segatura o limatura di ferro, che veniva cosparsa
'spolverin': polvere da scritto, arena preparata o simile, che si getta sullo scritto
spolverìo1, sm. nube di polvere (o anche di sostanze polverose) sollevata dal
dal vento, dal calpestio di persone o animali o per effetto di esplosioni o frane
, dal calpestio di persone o animali o per effetto di esplosioni o frane; polverio
o animali o per effetto di esplosioni o frane; polverio. sozzini
della parete crollata, sparavano sulle ombre o sullo spolverio di frammenti che continuavano a crepitare
spolverio di neve nei canaloni. -pioggerellina o velo di nebbia umida. cicognani,
chi sbratta da ogni cosa, mangiando o guastando a furia. che spolverìo!
sm. sostanza ridotta in polvere fine o grani minuti. l.
che si consuma, formano quei vari sfarinamenti o stritolamenti, quei tritumi o tritelli,
vari sfarinamenti o stritolamenti, quei tritumi o tritelli, quegli spolverizamenti o pol- vigli
quei tritumi o tritelli, quegli spolverizamenti o pol- vigli che dir vogliamo.
ecc., finemente macinati e triturati o di consistenza fine come polvere.
che tutti basteranno meglio se si strugono o veramente se a suolo a suolo e sugniac-
, spolverizzando largamente ogni suolo col belgivino o con varie altre polveri odorose. g
cartone con polvere di carbone, con nerofumo o con sostanze simili. cennini,
drappo, abbi uno stiletto di scopa o di legno forte o d'osso. leonardo
uno stiletto di scopa o di legno forte o d'osso. leonardo. 2-215:
, 30: volendo segnare sopra mestica o imprimitura di gesso, forano minutamente i
essi cartoni, e sopra quelli fanno passare o biacca o gesso o brace polverizzata che
e sopra quelli fanno passare o biacca o gesso o brace polverizzata che, arrivando alla
quelli fanno passare o biacca o gesso o brace polverizzata che, arrivando alla tela o
o brace polverizzata che, arrivando alla tela o tavola, lascia in essa il contorno
foglio di carta a una parete, tavola o tela, bucando con uno spillo tutti
per questi fori facendo penetrare polvere nera o di altro colore che risalti dal fondo su
una spezia finemente macinata su una pietanza o una sostanza medicamentosa su una piaga o
o una sostanza medicamentosa su una piaga o su una ferita. pietro ispano volgar
, per lo più con la macinazione o con la triturazione. bencivenni, 7-8
tranquille / che di null'altro mi rimembra o cala. tansillo, 1-274: non
molle, ch'è il gam- barino o squilla piccola. olivi, 49: 'schila'
partic., dell'urginea maritima (o scilla maritima), nota anche come
), nota anche come cipolla marina o scilla. -anche come apposizione.
. soderini, ii-354: la squilla o scilla è di due fatte: il maschio
per denotare la gioia, la decisione o la perentorietà del parlante, una risata
squillante e prepotente. -che tintinna o produce un suono breve e acuto quando
suono breve e acuto quando viene mosso o percosso (un oggetto metallico0 di vetro)
normalmente quei tailleurs lì vengono in beige o in nero, o tutt'al più
lì vengono in beige o in nero, o tutt'al più in tweed di tinte
ha un tono allegro, gioioso, vivace o che induce a tali sentimenti (uno
che si azzuffavano con titoli contraddittori, o troppo severi o troppo squillanti.
con titoli contraddittori, o troppo severi o troppo squillanti. 7. vivace
7. vivace e brillante nel comportamento o forte e vigoroso di spirito (una
musicale, in partic. una tromba o un corno). tornielli,
/ che la figlia di leda, o sacro achille, / poi che 'l corpo
al passo. -emettere un forte trillo o un altro tipo di segnale prodotto meccanicamente
un altro tipo di segnale prodotto meccanicamente o elettricamente (un campanello d'uscio,
son troppi de'padri che, non avendo o per miseria non volendo dar dote alle
del resto? 4. atto o gesto debolissimo o frase o esclamazione di
4. atto o gesto debolissimo o frase o esclamazione di nessuna importanza per
4. atto o gesto debolissimo o frase o esclamazione di nessuna importanza per quanto reboante
all'italia ad ogni sternuto del papa o d'un principe. barilli, 9-191:
sanza dimoro sia fatto starnutire con istamuto o con penna. 6.
. v.]: 'starostia': feudo o signoria smembrata da're della polonia dagli
di corsa (a piedi, a cavallo o con un veicolo), a una
, ecc. -anche: il punto o la linea da cui i concorrenti prendono il
corsa, di nuoto, di motociclismo o di automobilismo. oriani, x-20-54
congegno atto a mettere in moto una macchina o un'apparecchiatura o a facilitarne l'avviamento
in moto una macchina o un'apparecchiatura o a facilitarne l'avviamento. -in partic
napol., dal lai mediev. startia o starcia, di etimo sconosciuto. stasaménto
), tr. liberare un organo cavo o un meato dalle sostanze o dagli umori
organo cavo o un meato dalle sostanze o dagli umori nocivi che vi ristagnano con
sedimento, da un ristagno un condotto o una tubatura con strumenti o sostanze apposite
ristagno un condotto o una tubatura con strumenti o sostanze apposite. cassola, 9-18
, formato da spazzole rotanti azionate manualmente o con un motore. = nome
questa sera, nella sera in corso o, anche, in quella appena trascorsa
, anche, in quella appena trascorsa o nella prossima (talvolta preceduto da per
non vi fate vedere. stasera, o domattina al più tardi, mi rivedrete.
stasi, sf. medie. ristagno o rallentamento della circolazione del sangue, della
della circolazione del sangue, della linfa o di altri umori secreti o escreti dalforganismo
della linfa o di altri umori secreti o escreti dalforganismo in un distretto corporeo.
]: 'stasi': insuperabile ristagno del sangue o d'altro umore ne'minimi vasi del
volta somma sapienza e somma stoltizia, o piuttosto, somma sapienza che è per questo
, unità immobile e non unità mobile o dialettica. 3. lo stare fermo
certo è almeno sufficiente per dipingere una o più figure, in stasi o in
dipingere una o più figure, in stasi o in movimento, nude o vestite.
in stasi o in movimento, nude o vestite. calvino, 7-in: la sua
: una 'cultura', un momento o un altro dell'evoluzione (o involuzione,
un momento o un altro dell'evoluzione (o involuzione, forse sopratutto involuzione o stasi
(o involuzione, forse sopratutto involuzione o stasi) di una 'cultura'è un
e di tranquillità; sospensione delle attività o di un particolare compito o di un'
delle attività o di un particolare compito o di un'azione. -per estens.:
il periodo in cui dura tale condizione o sospensione. fenoglio, 5-i-494:
(gli dò al più tarai un anno o due in ditta), mentre pluto
6. stato in cui un sentimento o una facoltà intet- tuale o creativa arresta
un sentimento o una facoltà intet- tuale o creativa arresta il proprio sviluppo e appare
assoluta tranquillità esterna non turbata da movimenti o rumori molesti. pasolini, 7-100:
-grattarsi la testa: come gesto di rincrescimento o anche di perplessità. forteguerri,
ha (anche con riferimento a invettive o critiche particolarmente aspre). g.
che li portano. -gridare a testa o in testa a qualcuno: sgridarlo violentemente.
se, trascinato dal tuo mal genio, o corrotto dalle 'cattive pratiche', non corrispondi
testa a qualcuno: lusingarlo, ingannarlo o anche metterlo in uno stato di esaltazione.
gli montate la testa, che un giorno o l'altro non si metta a fare
più di quello che si è, o si vale; pretendere più di quanto si
[tommaseo]: d'un grande ignorante o balordo si suol dire: « e'
testa di qualcuno: non tenere conto o non essere riferito alle sue esigenze, ai
empio e severo: / né per iscusa o per pietà la testa / le perdonò
la testa con ringraziamenti; di due o tre righe di prosa fanno un affare di
g. m. cecchi, 20-25: o ve'che grillo gliè saltato in testa.
scrollare la testa: fare gesto di diniego o di disappunto. anonimo romano,
la testa-, avere le coma, essere o sentirsi tradito dalla moglie, dal marito
sentirsi tradito dalla moglie, dal marito o da un amante. pratolini, 3-34
impecorita una libidinuzza arcadica di vostre strenne o cose simili, succhiarmi in pace il vostro
i-1-407: quando il cane abbia piaga o fenditura, piglia una testa de pignata
agg. filos. che può essere provato o verificato sperimentalmente; che può essere oggetto
un test, in partic. psicologico o medico. = agg. verb
è di far uso dei testacei fossili, o nicchi di mare, che si trovano
fa sopra loro un palco di smalto, o di testaccio... le camere
una teca protettiva (di natura silicea o, anche, membranosa, gelatinosa,
piccola, esterna, con una sola o poche spire; vi appartiene un numero
nell'acqua e nell'umido: ma o per trasportamento, o per mutazion fatta
nell'umido: ma o per trasportamento, o per mutazion fatta nel paese, si
: gli animali testacei nascono coperti, o dopo la loro nascita si coprono di
di perle, ma delle perle macinate, o delle polveri di altri testacei, alle
: cerices propriamente sono certe ostriche, o generi di testacei, che hanno il guscio
di testacei, che hanno il guscio, o nicchio a foggia di cornetto, o
o nicchio a foggia di cornetto, o di trombetta. opuscoli scelti sulle scienze
di quella, che visse nell'arena o nel fango. -reperto fossile di
e copiosi segni di carbon fossile, o sia d'antrace. 3.
: 'testaciti': nome generale delle conchiglie fossili o pietrificate. = deriv. da testaceo
che va per lo lungo; largo due o tre soldi di braccio, scanalato,
sostegno verticale del colmo di un tetto o di una capanna. nuovi testi
la scelta della persona, ove tommaseo o aleardi non accettassero. = deriv.
un par loro, si dia per limosina o faccia altra santa opera. leti,
overamente, che mancasse il testamentario, o che per l'impedimento di questo,
pasolini, 7-38: la carità intellettuale, o umorismo, non era contemplata / nelle
beni; gli uni bramerebbero devoluta in tutto o in parte allo stato la successione dei
avere dopo la propria morte le sue sostanze o parte di esse (mediante nomina di
istituzione di lasciti in forma di legati o, un tempo, anche di fedecom-
v. olografo, n. 1, o redatto o ricevuto da notaio, come
olografo, n. 1, o redatto o ricevuto da notaio, come nel caso
ragione aiutata, sì come per testamenti o per mutua successione, o vegnono da fortuna
per testamenti o per mutua successione, o vegnono da fortuna aiu- tatrice di ragione
canoni di ricever alcuna cosa per donazione o per testamento da diverse sorti di publici
ecc., trasmesso ai propri discendenti o anche a discepoli o in genere a quanti
ai propri discendenti o anche a discepoli o in genere a quanti ne possono essere
a quanti ne possono essere i depositari o i continuatori dell'opera intrapresa. -anche
1-i-658: eredi dello spirito soreliano, o almeno della parte sana di sorci, non
attraverso la parodia della redazione dei testamenti o dei contratti matrimoniali, il cui ruolo
proverbi toscani, 235: grassa cucina (o grasso piatto), magro testamento.
popolo ebraico (patto antico, primo o mosaico) e quello, con la venuta
moltitudine di genti. -antico (o vecchio) e nuovo testamento: la bibbia
e raccolti sotto la denominazione di antico o vecchio testamento) e dai libri sacri
nuovo', ora con la voce caldaica o assiriana è nominato cepha, ora con la
, agg. che porta i capelli cortissimi o rasati. g. giudici
: atteggiamento che rivela caparbietà, cocciutaggine o, anche protervia, arroganza. c
sf. letter. testardaggine, cocciutaggine o, anche, caparbietà, pervicacia, perserveranza
testardo, agg. che si comporta o mantiene un opinione con testardaggine, con
opinione con testardaggine, con cocciutaggine, o anche, con caparbietà ostinata, anche
2. che denota cocciutaggine, testardaggine o, anche, caparbietà, ostinazione;
la propria sostanza a quelle, vecchie o nuove, fondazioni benefiche scientifiche educative sportive
ne gode l'usufrutto, i suoi discendenti o parenti non potran più godere.
treviso chiamatovi forse a officio di giudice o altro ed ivi morisse e avesse il
un prodotto, ecc. per sperimentarne o verificarne le validità, le proprietà o
o verificarne le validità, le proprietà o, anche, le capacità di un
1-286: le viti si sogliono testare tre o quattro anni dopo piantati i taglioli secondo
testata1, sf. parte iniziale o terminale di strutture edilizie a sviluppo longitudinale
... quel riparo di terra o traversa di fascine, sacchi, gabbioni,
(specialmente se la testata verrà 'dorata'o 'colorata') impedisce la penetrazione della polvere
argento falso, che non sieno fabbricati o fatte fabbricare da detto gio. maria panfi
panfi durante il presente suo appalto, o che non sieno dal medesimo sigillate e
su cui possano star sedute tre o più persone, o uno può anche adagiarvisi
sedute tre o più persone, o uno può anche adagiarvisi disteso. talora i
scordi su la testata di quel divano o sul bracciuolo di quella poltrona lo spolveraccio
bracciuolo di quella poltrona lo spolveraccio sporco o il piumino spennacchiato. -ant. parte
... per quanto tiene la lunghezza o testata dei loro beni.
, chiusa da un circo di montagne o di colline. ferd. martini,
, capocciata. bettim, 1-296: o infaticabili eroi della scena, chi parlerà degnamente
1905], iv-464: 'stazione di testa'o 'di regresso'(dicono anche 'ai testata
. porzione trasversale naturale di uno strato o di un filone minerario che affiora in superficie
superiore della prima pagina di un giornale o di un periodico, contenente il titolo e
. -denominazione di un programma televisivo o radiofonico a carattere giornalistico o d'informazione
programma televisivo o radiofonico a carattere giornalistico o d'informazione. - anche: la
di un missile contenente una carica esplosiva o recante un satellite artificiale (per lo
lo più in espressioni come testata atomica o nucleare). t. regge,
titoli sovrapposti alle colonne ai un prospetto o di una tabella. -anche: dicitura
in cima a ogni pagina di un libro o di una rivista, in partic.
il numero e il titolo del capitolo o, nel caso di opera di carattere lessicografico
la parte superiore che comprende un titolo o altro, d'un prospetto qualunque. arneudo
: se ne fa una testata (o levata) ben erta, e in un
ammontare diverso a seconda che riguardasse adulti o bambini, uomini o donne).
che riguardasse adulti o bambini, uomini o donne). sagredo, 1-434
due le specie sopradette di erede testato o intestato, si dà l'ordine di primo
l'amministrazione de'loro legati di dotazioni o di altre opere di carità, e chiamansi
., 6-633: cioè che con sacramenti o a testazione di dio son detti.
a un fatto, a un avvenimento o lo conosce direttamente per esperienza personale;
, sotto il vincolo legale del giuramento o comunque dell'obbligo di dire la verità
latinismo del linguaggio forense invece di 'testimonio'o 'testimóne', e non 'testimone'come pronunciano
borghesi e nelle masse cne vivono d'arte o d'industria. 2.
. franco, 7-161: già le ore o le squille almeno, non soneranno testé
per indicare contemporaneità rispetto a una situazione o a un'azione presente; in questo momento
, testeràccio, testerìccio), agg. o scherz.). ant.
anatarso dubito che tu non facci, o creso, come l'amalato testericcio che
e dissimili; vivono attaccati agli scogli o infossati nella sabbia. =
, sf. piccola testa di una persona o di un animale; testolina (per
di questi petroni. -raffigurazione scultorea o plastica di una testa umana in dimensioni
-per estens. parte del cuoio o della pelliccia di un piccolo animale corrispondente
di un piccolo animale corrispondente alla testa o al dorso. documenti perugini, ii-41
macellato, per lo più di capretto o di agnello (in partic. in quanto
riempirai la suddetta testa di vitello con tre o quattro testi- ziole di capretto ovvero agnello
mi duole, / segno che fogli scrive o che sta male. papini, 27-242