di terra minerale chiamata 'ocria, ocra'o 'giallo di terra'. = voce
silano1, agg. che appartiene o riguarda l'altipiano della sila situato nella
. in questa selva si adorava mamerto o sia marte, per cui questo dio
sf. bot. genere di piante annue o perenni della famiglia cariofillacee, comprendente oltre
cariofillacee, comprendente oltre 400 specie erbacee o suffruticose, ampiamente distribuite nella maggior parte
vedo i bianchi fiori di silene nottiflora o i giallissimi di pulicaria. porcacchi
si può ricavare una graziosissima caccia alla lepre o la massiccia testa di un'africa,
: appresso platone... satirico drama o silènico si pone proverbialmente per azione e
, pan, fauni e sileni, / o rendetemi tosto il mio signore, /
, / voi che l'avete, o fategli almen conta / la mia pena e
. figur. persona corpulenta, obesa, o con fattezze grottescamente rozze e deformi.
anche compiendo un passo falso, incespicando o cedendo sulle zampe (un cavallo,
dilazioni all'effettuazione di un'azione dovuta o comandata; sottrarsi a una richiesta o
o comandata; sottrarsi a una richiesta o a una pretesa legittima; tergiversare.
lui. 3. subire intoppi o ritardi (un'impresa). guerrazzi
una brutta piega (un affare economico o politico). siri, x-210:
2. che ha subito danneggiamenti o guasti anche irreparabili (un oggetto,
oggetto, un edificio); crollato o pericolante a causa di eventi bellici o
o pericolante a causa di eventi bellici o di calamità naturali. r. ponghi
ma l'appartamento doveva esser adesso distrutto o sinistrato. p. levi, 6-212
di sinistra, appartenenza a un'area o a un orientamento politico ispirato alla sinistra
considerato come generico, astratto, velleitario o snobistico. piovene, 7-139:
sinistreggiante, agg. che manifesta o propugna idee di sinistra, anche
nazione che alla buona volontà de'popoli o alla forza di dentro, perché stanno fermi
2-5-360: gli antichi usavano di tramutare o di tacere tutte quelle voci generalmente che
che apportavano sinistro sentimento: onde la morte o i casi mortali ricoprivano con altri vocaboli
i casi mortali ricoprivano con altri vocaboli o con altre locuzioni. misasi, 2-133
direzione contraria a chi sta in mare o tenta una traversata (il vento)
8. interpretato come annuncio di sciagure o di calamità; che si considera foriero
., il passaggio di una cometa o, anche, un evento eccezionale, che
1-iii-1986], 12: 5 catene, o gruppi... controllano oltre un
newyorkese. 3. progetto o iniziativa politica ispirata a genericiprogrammi di sinistra.
]: dalla conferenza di hankou (o chiunchiang) del 7 agosto 1927 ebbe inizio
e militari, le sorti di una guerra o di una battaglia); contrario alle
alle aspettative ottimistiche; che si annuncia o si può prevedere infausto, doloroso (il
. sinistre). collocato nella parte o nel lato in cui, nel corpo umano
vista di un osservatore, si trova o si estende nella direzione di tale parte
volle ricordare sé dovere dire altro, o alli destri, alli quali darà vita eterna
destri, alli quali darà vita eterna, o alli sinistri, li quali dannerà nel
, e quando sentiva biasimar la guerra o far presagi sinistri, faceva dietro le
qualche notizia sullo stato del mio affare, o sinistra o buona, non lasciarmela ignorare
stato del mio affare, o sinistra o buona, non lasciarmela ignorare. cantù,
, / se mai s'oda di gufo o di simile / augel sinistro il flebile
flebile lamento. carducci, iii-4-74: o miramare, a le tue bianche torri
nella casa. -che incute spavento o repulsione (una persona, l'aspetto
, di angoscia, di cupo dolore o affanno (una luce, un'insegna,
, senza la risorsa di un albero o di un prato. n. ginzburg,
12. che costituisce il rito funebre o gli è proprio o lo accompagna (
costituisce il rito funebre o gli è proprio o lo accompagna (i lumi, i
sfavorevole quando non infamante di una persona o delle sue azioni e dei suoi comportamenti
l'interpretazione che si dà di quanto dice o fa); che tende a vedere
fa); che tende a vedere o a mettere in cattiva luce persone o
vedere o a mettere in cattiva luce persone o azioni; che prende in mala parte
rapporto / che ti fu facto, o mia unica spene. machiavelli, 1-iii-912:
allo onore di chi si sia, o pnncipe, o privato, e si pigliano
chi si sia, o pnncipe, o privato, e si pigliano in sinistro sentimento
e avuta, elli aviene che quella o. lla più valente parte di quelli d'
, delle quali egli non aveva notizia o sinistra opinione. f. visdomini, 50
proposta che i sovietici fanno, espressamente o tacitamente, da quando cominciò questo sinistro
. ant. che arreca disturbo; scomodo o difficile da trattare; spiacevole, sgradito
19. prostrato o impedito fisicamente o moralmente afflitto.
19. prostrato o impedito fisicamente o moralmente afflitto. pegolotti, lxxxviii-ii-234
bonichi, 185: ogni tuo frate [o francesco] ha già molto raccolto /
spessissime pioggie proveduto. 27. mancanza o perdita di denaro, di effettivi di una
una schiera, ecc.; danno o sequenza di danneggiamenti e rovine.
196: per alguni scaltrimenti molti senestn o ver danni a quelli faxeva. ser giovanni
di schiera e acciò che niuno sinistro o manco vi fosse. machiavelli, 14-i-249
partire ugualmente il guadagno. -danneggiamento o perdita di un bene previsto dalla copertura
di un bene previsto dalla copertura assicurativa o liquidato dopo che si sono verificati.
qualità della merce per fraude del botteghiero o per sinistro del porto 0 per qualche
non ti sia impiantato il nome di giuntatore o d'ignorante. g. m.
quel luogo fosse, per sinistri sopravvenuti o di fortuna grande di mare o per navi
sopravvenuti o di fortuna grande di mare o per navi armate che debbono giungere,
è tanto disastrosa e ripida che una donna o un uomo che sia a cavallo difficilmente
dal fruitore di un contratto di trasporto o di assicurazione, che fa sorgere in
in capo a questi il diritto alla rivalsa o al risarcimento; causa di tale evento
un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento
. sconfitta, disfatta militare; rovescio politico o diplomatico. sanudo, xiii-100:
sempre pensi qualche male facto de'figliuoli o della moglie, o qualche sinestro a'suoi
facto de'figliuoli o della moglie, o qualche sinestro a'suoi. ambrogio contarmi
sinistro per la lunghezza della elezione del papa o per mancamento di danari, che de'
intellettivo o specie e di quello senziente o verbo, cioè dell'essenza e della
stesso inteso non è solo puro oggetto o specieverbo attuante dell'intelligente, ma sussiste in
in quando nelle aule dei tribunali, o astro radiante delle specifiche, a disseccar
: nell'uso de'fisici, del peso o altra qualità. 'materia specificamente più
comin ciare a dire 'icistu'o 'icistol b. fioretti, 2-3-188: v'
puntualmente, individuando i termini delle questioni o delle situazioni senza possibilità di equivoco;
particolareggiato un dato di fatto normativamente rilevante o una regola di condotta (con riferimento
elle toccassino in uomini di grande affare o stato, per lo migliore li nomi
s'intendeano fra loro che ogni dichiarazione o diligenzia straordinaria vi sarebbe stata superflua.
qualche fatterello galante, qualche ritratto gentile o in caricatura... allora tutti
nominar il duca di sassonia, di pomerania o d'altro luogo, ma è necessario
allarga i sensi i significati (li iperbolizza o li restringe, li specifica, li
subietto; e così ciascuna scienza è più o meno degna, secondo che più o
o meno degna, secondo che più o meno degna è la materia della quale
specificare in parole, dichiarando con più o meno particolari denotanti le proprietà dell'oggetto
quella porzione alla qualle esso si incammini o venga da chi può commandargli assunto. siri
ampia e intensa, che investe tutti o quasi gli ordini dei problemi di un'
-per espresso incarico; secondo precisa attribuzione o destinazione. g. bragaccia, 1-123
senza possibilità di dubbio; dettagliatamente previsto o determinato. g. villani,
con leggi, patti, obbligazioni (o morali o materiali) distintissime, minutissime,
, patti, obbligazioni (o morali o materiali) distintissime, minutissime, specificatissime
irregolare, atteso che se bene la scomunica o l'irregolarità, anche per omicidio volontario
l'irregolarità, anche per omicidio volontario o per altro grave delitto, non cagiona
storia della filosofia, quella dell'arte, o delle idee religiose, o della moralità
arte, o delle idee religiose, o della moralità, o della vita politica e
idee religiose, o della moralità, o della vita politica e così via, certamente
lo meno parlarne con g. e. o fargliene parlare da altri lettori più specificati
. che serve a specificare (un elemento o un nesso). = nome
che conduce all'assunzione di specifiche configurazioni o di differenze significative (e, in
: si rifletta alla specificazione de'venti favorevoli o pregiudiciali agli ulivi. f. cetti
esattissima conformità tra l'uccel sar- o e 'l franzese. mamiani, 10-i-258:
l'esperienza e conoscenza dei motivi alti o di quelli bassi dell'uomo, e
più tollerabile, se la cecità pel bene o quella pel male. einaudi, 1-120
alla necessità di tener conto di nuovi prodotti o di specificazione maggiore di prodotti noti.
impresa che si svolgono prescindendo, in tutto o in parte, dai rapporti contrattuali esistenti
esistenti tra azienda e sindacato. indicazione o ragguaglio preciso; precisazione, chiarimento,
oro grezzo viene trasformato in un monile o un pezzo di marmo in una statua
per formare una nuova cosa, possa o non possa la materia riprendere la sua prima
particolare, proprio, speciale di qualcosa o di qualcuno; tipico, caratteristico,
quale), e perciò si dice specifico o qualificante. pascoli, li-283: tutti
tutti i rapporti specifici, trovati dagli altri o da me, tra la lonza e
proprio di un determinato ambito di conoscenza o di esperienza o anche di un genere artistico
determinato ambito di conoscenza o di esperienza o anche di un genere artistico o letterario
di esperienza o anche di un genere artistico o letterario (il linguaggio, la terminologia
si chiamasse, e io vi rispondessi albero o frutto, questa si chiamerebbe cognizione generica
di ciascun enzima a una sostanza (o a un ristretto gruppo di sostanze in
dall'avere caratteristiche comuni con altre cose o beni. -necessario alla validità di un
-necessario alla validità di un determinato atto o negozio. de luca, 1-7-3-79
(e si contrappone alla prova generica o in genere, volta ad accertare la
numero copioso di soggetti introdotti per favore o per speziosità de'titoli...
e letter. bellezza, leggiadria di cose o di persone. s. bernardo volgar
gratis a chi comprava uno specifico qualunque o si levava un dente. bacchelli,
ridonar l'appetito. -sostanza o preparato usato a scopi cosmetici. zannoni
13. per simil. rimedio per risolvere o, anche, per migliorare una situazione
per migliorare una situazione; risorsa (o, anche, ripiego, pretesto)
medicine. -metodo di indagine intellettuale o morale. b. croce, ii-1-195
croce, ii-1-195: una lingua universale, o, come volentieri la chiamano, una
il luogo della coscienza intellettiva e morale o la soccorrano se non si sa soccorrere
-al figur.: chi offre soluzioni o propone rimedi di pronto uso per situazioni
austriaci non hanno mandato un solo 'specimen'o un solo campione dei loro prodotti, ma
specimen più caratteristico: chi è 'patriota'o 'nazionale'nel senso del lumbroso, l'ammiraglio
, l'ammiraglio caracciolo impiccato dagli inglesi o il contadino che insorge contro1 francesi?
asta metallica (di rame, d'argento o d'oro) con l'estremità a
istromento, fatto... d'oro o d'argento0 d'altro metallo, overo,
signore: / preminente giustizia, aspra o piatosa, / invitta e gloriosa / nell'
che m'incontrava ne'commentari di qualche legge o titolo specioso, di trascrivergli.
: passa per lo più a primogeniti o a chi il monarca tra i secondogeniti lo
che si segnala per un particolare atteggiamento o comportamento. bocalosi, ii-84: l'
7. proprio di una singola persona o di un gruppo omogeneo di persone (
(un atteggiamento, una caratteristica fisica o psicologica). maironi da ponte,
, per probabile incrocio con clarare o con declarazione, per dichiarazione. spèco
anche con riferimento all'antro della sibilla o a grotte abitate da eremiti o da divinità
sibilla o a grotte abitate da eremiti o da divinità mitologiche).
et improvisa mostra, / come di selva o fuor d'ombroso speco / diana in
d'ombroso speco / diana in scena o citerea si mostra. caro, 6-147:
non s'apre un dì l'abisso / o qualche speco già, come fu a
sede, nell'anima, di passioni oscure o di vizi; la parte più profonda
, sia che vengano sostituiti da archi o da altra opera manufatta. = voce
{ specula), sf. luogo elevato o sommità di un edificio adatto o attrezzato
elevato o sommità di un edificio adatto o attrezzato per le osservazioni scientifiche della volta
2. per simil. luogo elevato o parte sopraelevata di un edificio o edificio
elevato o parte sopraelevata di un edificio o edificio da cui si gode un'ampia veduta
bruno, 3-608: quella orsa, o dei, perché nella più bella ed eminen
4. figur. posizione ideologica, culturale o, anche, personale da cui ci
personale da cui ci si pone nell'esaminare o nel valutare un problema, una situazione
da cui tutto il resto, sei o sette secoli, è esaminato. r.
lume che siede nella specola, gaggia o poppa da la nostra anima, che da
. marsilio ficino, xxxi- 965: o sagacissimo ricercatore..., el qual
cristallina moralità e di immacolata virtù, o opera compiuta perfettamente, tanto da essere
, tanto da essere oggetto di ammirazione o da essere assunta come modello da imitare
da essere assunta come modello da imitare o termine di confronto. miracole de roma
letter. che può essere oggetto di indagine o riflessione filosofica. prose fiorentine,
. che si dedica alla speculazione filosofica o all'osservazione scientifica o allo studio di
alla speculazione filosofica o all'osservazione scientifica o allo studio di una disciplina.
: molto prima... che tastrologia o la fisica o la conoscenza delle pietre
... che tastrologia o la fisica o la conoscenza delle pietre virtuose avessono avuto
questo è il metodo dei filosofi che utopisti o speculanti si chiamano. -con
specolare), agg. che si riferisce o è pro prio di uno
. colonna, 3-193: la apertione, o vero la luminatione delle quale [finestra
quale [finestra] occupava artificiosamente una speculare o vero diaphana lamina de petra sogobrina.
sufficiente. -riflesso da uno specchio o da una superficie riflettente (un'immagine
arbasino, 19-82: volantinare al petrolchimico o sabotare il siderurgico non saranno operazioni speculari
. che si trova allo stato cristallino più o meno riflettente. c. felici
, in masse d'ordinario tubercolose, o speculare, che riveste o intonaca varie pietre
tubercolose, o speculare, che riveste o intonaca varie pietre. cattaneo, iii-3-186
piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-4213: 'speculare (o specola- re) allucinazione': negli stati
pochi suoi era salito sopra montorio, o a caccia o a diporto o anche per
salito sopra montorio, o a caccia o a diporto o anche per speculare da
montorio, o a caccia o a diporto o anche per speculare da quell'altura il
del loro legno saliti, speculano se scoglio o terra vicina scorgono che gli impedisse,
2. per estens. esplorare, perlustrare o tenere sotto controllo o sotto sorveglianza,
esplorare, perlustrare o tenere sotto controllo o sotto sorveglianza, per lo più servendosi di
, per lo più servendosi di vedette o di esploratori e anche di nascosto, una
per lo più usando appositi strumenti ottici o per trarne auspici astrologici. boccaccio
il cielo per sincerarsi delle condizioni meteorologiche o per trarre previsioni su di esse (anche
: tu in quello starai spigolando ai fessi o al buco de la chiave; e
partic., con la meditazione filosofica o, anche, con l'osservazione scientifica
un evento, un fenomeno, per comprenderne o stabilirne le cause, i princìpi,
i princìpi, gli aspetti fondamentali, o per accertarne la verità, per riuscire a
. de'pigli, lxxxviii- i-230: o divo ingegno, in cui natura e arte
ragionevole cagione. -conoscere se stesso o l'animo altrui. colombini, 248
. 7. studiare una soluzione o, anche, un espediente per risolvere
situazione complicata; considerare attentamente i mezzi o il modo per conseguire un determinato fine
dei più prudenti a speculare quali fossero o potessero essere i disegni de'francesi e
. intr. rivolgere lo sguardo con attenzione o con curiosità verso un punto o spaziare
attenzione o con curiosità verso un punto o spaziare con la vista tutto intorno.
gli altri, tomo tomo, dormicchiavano o speculavano giù col binocolo, a cercar
approfonditamente e analizzandolo con la speculazione filosofica o con l'osservazione scientifica, per riuscire
osservazione scientifica, per riuscire a conoscerlo o comprenderlo pienamente. iacopone, 74-51
.: investire in un determinato settore o attività per ottenere elevati profitti. m
termine, sia acquistando titoli, azioni o valuta per rivenderli a prezzo più elevato
-per estens. ottenere un profitto o un vantaggio personale con mezzi illeciti o
o un vantaggio personale con mezzi illeciti o disonesti, o fiutando una situazione favorevole
personale con mezzi illeciti o disonesti, o fiutando una situazione favorevole o l'ingenuità
disonesti, o fiutando una situazione favorevole o l'ingenuità e la disponibilità altrui.
di sfruttare una situazione, un avvenimento o un'iniziativa degli avversari, alterandone l'
l'obiettivo significato, accentuandone la gravità o attribuendone le responsabilità all'opposta parte politica
impegnarsi in un'attività senza ottenere utili o vantaggi. guadagnali, 1-i-18: so
del medioevo, parte dell'ottica (o prospettiva) che studia le leggi della
quivr solamente rn grazia delle linee riflesse o refratte. baldi, 422: scrisse
di vario colore, riuniti in spighe o pannocchie, e frutti a capsula plu-
[plinio], 708: oro deltauripigmento o, vogliamo dire, orpimento, il
gesso a fogli, detto pietra specularia o specchio d'asini, è una pietra formata
vecchio con la vivace sua speculativa emendare o le cose imperfette affinare. magalotti,
filosofica che ha per oggetto la conoscenza o i princìpi universali dell'essere; filosofia
la filosofia... implicita più o meno nei trattatisti del diritto naturale ed esplicita
definisce l'uomo come individuo, psicologicamente o speculativamente, questi problemi del progresso e
problemi del progresso e del divenire sono insolubili o rimangono di mera parola.
(per lo più opposto a in pratica o praticamente). bono da ferrara volgar
politico e cerca regolare un qualche stato o monarchico e re- pubblicano, tanto speculativamente
), agg. che si riferisce o ha come oggetto o mezzo la speculazione
che si riferisce o ha come oggetto o mezzo la speculazione intellettuale, l'indagine
meditazione filosofica, specie quella teoretica, o l'osservazione scientifica (una disciplina,
lo più in opposizione a quelle pratiche o applicate. boccaccio, viii-1-10:
d'astrologia, che quadrivial si domanda o speculativa che vo- gliam dire, ha
di speculazione intellettuale, di definizione teorica o, in partic., di indagine teoretica
guanni, 2-7: ogni concetto può essere o speculativo o attivo o fattivo. muratori
2-7: ogni concetto può essere o speculativo o attivo o fattivo. muratori, 5-i-277
concetto può essere o speculativo o attivo o fattivo. muratori, 5-i-277: per concepir
tempo. -che tratta argomenti teorici o astratti (un discorso, una trattazione
(un discorso, una trattazione) o è usato per tali trattazioni (una
-per estens. che è di difficile comprensione o formulazione o è eccessivamente astratto (un
che è di difficile comprensione o formulazione o è eccessivamente astratto (un discorso,
che è puramente teorico, non effettivo o operante nella realtà (un diritto).
avrebbe altro che una ragione speculativa, o almeno non avrebbe che un precario esercizio di
suoi diritti. 3. incline o dedito agli studi teorici, alla speculazione
agli studi teorici, alla speculazione filosofica o scientifica o alla contemplazione (e, in
teorici, alla speculazione filosofica o scientifica o alla contemplazione (e, in senso
dotto / sì come paglia per bietta o per conio. leonardo, 2-157: non
gli altri sieno raccontatori di cose avenute o possibili ad avenire, lascio che lo
di sé col dito a la bocca o con la mano a la fronte in atto
4. che riguarda le attività intellettuali o è volto all'indagine razionale (una
fino alla morte. -che consiste o proviene dalla meditazione filosofica (la felicità
felicità speculativa che da un sol uomo o da pochi e forse non da molti
5. che concerne, costituisce o ha come intento una speculazione commerciale o
o ha come intento una speculazione commerciale o finanziaria (una manovra, una società
18-i-624: in borsa, i titoli salgono o precipitano da un'ora all'altra;
); fatto oggetto di speculazione borsistica o gradito dagli speculatori. bacchetti, 18-i-153
chiave speculativa: facendo riferimento a princìpi o a schemi teorici; teoricamente.
... proposero una classificazione dedotta o voluta dedurre dalle leggi dello spirito.
lo più a lungo, con attenzione o con curiosità e da un luogo elevato
perché di simili, ch'eglino o raccontano succedute in vita loro od avvertite e
3. ant. riflesso in uno specchio o in un'altra superficie riflettente.
postille de'nostri visi speculati in specchio o in acqua, quando la virtù visiva ha
virtù visiva ha trapassato per lo specchio o in acqua quanto puote, tornano debili.
(femm. -trice). che studia o indaga con la meditazione bili da
, degli imbroglioni. è filosofica o con l'osservazione scientifica la natura nei
nei vero? fenomeni o nelle loro cause, i supremi princìpi dell'
società. sere, dio stesso, o i fondamenti teorici delle attività cavour
i spe profitto od occasione o vantaggio'dall'assassinio di matteotti culatori
assassinio di matteotti culatori delle leggi o regole eterne. baretti, 6-397: messer
riferimento ad aristotele. glianza dei nemici o nell'esplorazione di un tratto di
solo fine della conoscenza, senza intenti pratici o nostri fratelli combattere, e combattere nel
[gli e la filosofia prima o metafisica e si contrappone al
che ha il compito di perlustrare un territorio o di sor boccaccio, viii-3-184
... diede viva solingo se non o chi per omore melancolico ha corrupto la
luogo fantasia ed è divenuto quasi bestia, o chi per alteza d'ingegnno dove nascosto
chine, le quali chiamavano spettatori o speculatori. meva con una mano
3. che esercita attività commerciali o conduce trafrale dell'uomo e del cittadino
rosmini, xxii-48: l'arte apparfici o, anche, investe in particolari settori o
o, anche, investe in particolari settori o attività tiene all'azione, ché qui si
tutto acquisto e quello di vendita o fra la somma investita bisogna distinguere
, ziarie a breve termine, acquistando o vendendo titoli, la quale, associando via
via la filosofia antica alla primitiva azioni o valuta per rispettivamente venderli a un motivazione della
insieme dei dommi, prezzo maggiore o acquistarli a uno minore. un
. maestro alberto, 133: « o guida del vero lume », diss'io
de'legisti che questa sia una scienza o professione facilissima e di niuna speculazione e
(considerata, anche con intenti polemici o iron., in quanto opposta all'
razioni civili e nelle speculazioni solamente, o certo per lo più, esercitati.
, non è una speculazione astratta più o meno logica e chiusa, ma una
speculazione'(uno esperimento). -previsione o ipotesi sul futuro. a. contarmi
che furono al loro tempo innamorati, o che facessero speculazione d'innamorarsi. 3
. 3. econ. operazione commerciale o finanziaria che consiste nell'acquisto e nella
speculazioni tendonosempre a rendere i prezzi più cari o a restringere il concorso, e il
che l'aspettano dal giuoco del lotto o dalla borsa o da altre equivoche speculazioni.
dal giuoco del lotto o dalla borsa o da altre equivoche speculazioni. svevo,
dovevano presentarsi alla scuola pubblica della città o della provincia ove risiedeva la loro famiglia
evento allo scopo di ottenere un vantaggio o un utile personale; atteggiamento utilitaristico.
l'affetto de'genitori, più o meno, ha sempre della speculazione. pea
politico, lo strumentalizzare una particolare situazione o un presunto errore degli avversari per ottenere
si cercasse di inscenare una spedistesi, o topponi; e balie e altre donne in
degli avversari di 'trarre profitto od occasione o vantaggio'dall'assassinio di matteotti per abbattere
dei comunisti! -ricorso a temi o a generi che sembrano riscuotere particolare favore
, sm. (plur. invar. o specula). latin. medie.
. latin. medie. strumento tubulare o imbutiforme usato per dilatare o aprire
tubulare o imbutiforme usato per dilatare o aprire una cavità corporea allo scopo di esaminarla
cavità interessata si userà uno speculum rettale o vaginale o nasale o auricolare).
si userà uno speculum rettale o vaginale o nasale o auricolare). piccola enciclopedia
userà uno speculum rettale o vaginale o nasale o auricolare). piccola enciclopedia hoepii,
termine medico di strumento a forma tubolare o a valve per dilatare e quindi 'speculare',
, di intendimento per lo più enciclopedico o didascalico di età medievale o rinascimentale.
più enciclopedico o didascalico di età medievale o rinascimentale. = voce dotta, lat
di persone che necessitano di cure mediche o, anche, di persone indigenti e
intenzione e dimostralo negli atti di fuore: o fare spedagli... e molte
ma bambinelli a giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli più di
a giacere sopra materassine, o guanciali, o lenzoli più di tutto attraeva e
e dilicata. -costui debbe essere spedaliere o oste d'ammalati. buonarroti il giovane,
maria in quanto madre del verbo incarnato o di altri personaggi biblici in quanto ospitarono
uno maladetto prete isviato, sanza niuna colpa o cagione. beicari, 1-74: andarono
e giramondi. - inserviente o infermiere di un ospedale. lippi,
de'pazzi. fusinato, i-28: o care ed inesperte giovanette, / io le
di morte negli spedali militari, civili o in altre case pubbliche, i superiori,
e apologia, / il celebre dottor tale o cotale, / l'insigne abbate,
cotale, / l'insigne abbate, o il mal che dio vi dia.
che di malanni abbia ricchezza grande, / o che non voglia andar quand'è mestiere
v.]: 'mandare uno allo spedale'o 'metterlo allo spedale': bussarlo, fracassarlo
allo spedale'. -commettere strafalcioni leggendo o parlando. tommaseo [s. v
di chi, leggendo, guasta le parole o dice spropositi grossi: 'e'ne manda
. alfieri, 5-261: ogni pubblica azienda o spedaluzzo / il chirografo ottien, per
v'avesse università propria. un pretazzuolo o un pedantello per amico che v'avesse dichiadi
meno pedante, cavil loso o formalistico. - anche rifì.
mi spèdo). avere i piedi o le zampe indolenzite o piagate per il
avere i piedi o le zampe indolenzite o piagate per il lungo o difficoltoso cammino
zampe indolenzite o piagate per il lungo o difficoltoso cammino compiuto. boccamazza,
quando el cane facessi un gran viaggio, o vero quando è stato un gran tempo
, 2-7-88: sgambarsi vuol dire affaticarsi o straccare sommamente le gambe, quasi che l'
. v.]: 'spedarsi': affaticarsi o straccarsi sommamente i piedi.
), agg. spossato, dolorante o ferito ai piedi o alle zampe per il
spossato, dolorante o ferito ai piedi o alle zampe per il lungo o difficoltoso
ai piedi o alle zampe per il lungo o difficoltoso cammino compiuto. f
. privo di coraggio, di energia morale o spia superare una difficoltà o un impedimento
energia morale o spia superare una difficoltà o un impedimento, a ragrituale. -
anche sostant. giungere uno scopo; rimedio o accorgimento meditato, guerrini, 2-161:
ultimo spediente di mettere zione dei piedi o delle zampe. le robe e'compagni
fretta di legittimare il nuovo andamento, o, diciamo, di incasellarlo giuridicamente.
se ti sia più spediente di seguitarlo o di volgerti ad altra via. bacchetti,
in pratica per ottenere un determinato scopo o risultato. garibaldi, 1-92: chi
ancora, ma ridotto a puro prestigio tecnico o a rugosità e a spediente realistico.
realistico. 2. trovata più o meno abile e anche ingannevole; sotterfugio
recapitare a un destinatario corrispondenza, oggetti o merci servendosi dei servizi postali o di
oggetti o merci servendosi dei servizi postali o di altri mezzi di trasporto. -in
ci sarà sempre il tempo di spedirtele o di portartele. montale, 3-17: sono
montale, 3-17: sono le quattro o poco più; alle otto dovrei aver spedito
2. mandare una persona in un luogo o presso qualcuno per compiere una missione specifica
con preghiere, ai governi d'italia o lega o passo o neutralità. cavour
preghiere, ai governi d'italia o lega o passo o neutralità. cavour, iii-99
ai governi d'italia o lega o passo o neutralità. cavour, iii-99: 1
qualcuno a capo di un contingente militare o un corpo d'esercito contro il nemico e
3. mandare coattamente in un luogo o presso altri qualcuno. - spedire in
. vittorini, 9-232: mi spiego o non mi spiego? è perché abita a
cioché non si possa venire alla spedizione, o pure (se le cause si spediscano
in una udienza se ne spicciano anche 20 o 25. -redigere e rilasciare un
copia di sentenza (passata in giudicato o dotata di provvisoria esecutività) munita della
acciò non portasse cosa a venezia di ombra o sospetto. codice di procedura civile del
a cui favore fu pronunziata la sentenza o l'ordinanza, o fu stipulata l'ob-
fu pronunziata la sentenza o l'ordinanza, o fu stipulata l'ob- bligazione. in
dal pretore, dal presidente del tribunale o della corte da cui emanano, e quanto
de'duo vi pesi: / spedir negozi o legger le mie ciance. m.
questi per avventura a cagione d'infermità o d'altro impedimento spedir le faccende necessarie
lara, / ti saluta e prega, o sir, / che l'affar che
, gli spiegherò tutte quelle fantasie, o vogliamo dire stravaganze, che dei discorsi dell'
se egli si spedisse per persona, o veramente mediante l'esercizio... della
, anche in modo sbrigativo; mandarla o lasciarla andare via. caro, i-137
il popolo peste; con un nome o coll'altro, spediva per lo più in
guasta. fagiuoli, iv-71: fosse o non fosse intero o no, / dopo
, iv-71: fosse o non fosse intero o no, / dopo averlo spedito in
d'importanza. -sbarazzarsi di un argomento o di un tema esaurendone la trattazione.
stumistufi. -spedire qualcuno al creatore o all'altro mondo: ucciderlo, ammazzarlo
sopra in largo, speditissimamente, e più o meno, secondo il colore, e
passo rapido e sciolto, non impacciato o intralciato da impedimenti di sorta. alvaro
modo possono poi speditamente e con nissuno o almen piccolo incomodo parlare. g.
collezioni di classici greci stampati in germania o altrove, la terrei più che volentieri
considerata in relazione con le capacità personali o con l'impegno e la determinazione con i
voltarla con speditezza di 'tarantino'alla leggera o di velite marrucino arrolato in una decarchia
di esecuzione di ciò che si compie o alle facilitazioni presentate dal metodo o dal
compie o alle facilitazioni presentate dal metodo o dal modo in cui si compie).
. 2. velocità di diffusione o di circolazione. cesarotti, 1-ii-56:
3. celerità di un servizio o dello svolgimento di un lavoro.
strutturali e funzionali di un'opera ingegneristica o architettonica. buonafede, 2-i-336: da
speditivo, agg. che si può compiere o mettere in di trovarmi spedito dalla correzione,
una maniera ni della libertà, da preoccupazioni o anche da remore d'agire, un
potranno essere i nostri detti consoli e camarlengo o alcuno di loro debbiano cotale squadroni,
avuta la prova di due testimoni di verità o vero di fama. prima la radice
greta, dopo essersi da se medesima ferito o morsicato un bracquesti sono quelli i quali
di classe,... contenga o no calce. dovrebbero avere...
una giunta... composta di sei o sette individui varono pronto e spedito come se
le porte: e il farsi zione o di un governo. strada tra la folla
crealavoro, in partic. nel dipingere o nel concepire le idee. re
, i-i-ii: far uso di avvocati o di proccuratori. b. crimi [«
con metodi speditivi. una buona sgridata, o quel che gli sarebbe pesato ancor più,
avesse sua madre. solo due o tre mesi prima si sarebbe ben gno
spedita / l'anima ta, gli piaceva o non gli piaceva. 3.
e forti parole dell'autorità -pronunciato o cantato con scioltezza e senza interrompersi;
filato (un discorso, un'affermazione o una canzone). b.
-in modo corrente, senza imbrogliarsi o balbettare. patrizi, 2-62: con
incarico, in partic. come ambasciatore o come rinforzo in guerra; mandato in
6. privo di ostacoli naturali o di intoppi, aperto (un luogo
passare agevolmente e di pervenire alla meta o anche di mettersi in salvo; percorribile
genti in lunghe file per passare i ponti o gli argini. carducci, ii-3-32:
mescolasse con tacque. guglielmini, 243: o l'acqua si volta per gli altri
: né in >arte alcuna è canterano o letto, / tal che par fatto il
-che richiede poco tempo per essere attuato o compiuto. crescenzi volgar.,
accozzava insieme a guisa di calunniatore otto o dieci parole al più. de'mori,
di poca età, e talora di due o tre anni, o non ha ancora
e talora di due o tre anni, o non ha ancora l'uso spedito della
ancora l'uso spedito della favella, o l'ha di sole poche parole più usua
2. mandato, fatto recapitare al destinatario o in un luogo (un messaggio,
e non spedite: trattenute non per convenienza o generosità, ma perché, una volta
alla morte per la gravità della malattia o per le condizioni generali di salute; considerato
mangia i fichi ». non sentendo o non venendo a tempo e subito il servidore
-in senso generico: che spedisce una lettera o un vaglia postale o una merce.
spedisce una lettera o un vaglia postale o una merce. bonavia, 65
., a dì xv mar? o in 1384 in oro fiorini due. sanudo
spedito dagli altri speditori per la cancellarla o per la camera apostolica. cesari,
conclusione; disbrigo di una pratica amministrativa o burocratica. annali di fermo [rezasco
ha poca voglia / di spidizióne, o perché ha il torto e teme, /
perché ha il torto e teme, / o ch'è in possesso e del vostro
per estens. faccenda, affare da trattare o da sbrigare; pratica. bembo
cavalli, lii-4-318: stava la mattina tre o quattro ore volentieri fermo nel consiglio e
materna spedizione. -rapidità, celerità o sollecitudine nel compiere un'azione.
con presta spedizione, mentre i difensori o sono morti o in pericolo, storditi
spedizione, mentre i difensori o sono morti o in pericolo, storditi e soprapresi da
4. documento ufficiale che riguarda una pratica o che la risolve; relazione conclusiva di
ufficiale da parte di un'autorità politica o ecclesiastica. a. brucioli [valdés
copia di una sentenza passata in giudicato (o dotata comunque di provvisoria esecutorietà) con
giudiziaria e gli atti ricevuti da notaio o da altro pubblico ufficiale, per valere
favore della quale fu pronunciato il provvedimento o stipulata pobbligazione, o ai suoi successori,
pronunciato il provvedimento o stipulata pobbligazione, o ai suoi successori, con indicazione in
dove si costituisce un amore come re o una venere come reina, da parte di
né in dogana in far le spedizioni mutare o scambiar nomi. g. m.
della lor mercanzia che basti allo spacciamento o sia spedizione della nave. cantini,
corrispondenza a un vettore incaricato del trasporto o al servizio postale; invio di una
spedizione fra quindici giorni, fra trenta o magari -chi sa - quest'altr'anno
dilazioni. -trasferimento di denaro o di mezzi di pagamento. gualdo priorato
partic. di libri, opportunamente confezionati o imballati. -in senso concreto: plico
scriverle qualche cosa e di ricordarle che, o bene o male, vivo. leopardi
cosa e di ricordarle che, o bene o male, vivo. leopardi, iii-33
senza magagne vanno difilate ai magazzini deposito o al reparto spedizioni. cassola, 4-67
provvede alla confezione dei plichi dei giornali o dei libri stampati e al loro invio
religiosi, i quali subentrassero nel ministero degli o resi inabili o che già avevano
nel ministero degli o resi inabili o che già avevano compito il loro corso.
corfù. manzoni, iv-133: quelle spedizioni o invasioni si facevano per il conto,
. 11. viaggio di esplorazione geografica o scientifica che per lo più si avvale
compiere rilevamenti e indagini in un territorio o di raggiungere una vetta superando notevoli difficoltà
; viaggio, in partic. per diporto o turistico (e può avere valore enfatico
piuttosto che fabbricatori e negozianti, spedizionieri o commissionali dei forestieri, le manifatture deiquali,
lo spedizioniere, che con mezzi propri o altrui assume l'esecuzione del trasporto in
assume l'esecuzione del trasporto in tutto o in parte, ha gli obblighi e i
addetto alla spedizione (cioè alla redazione o al rilascio) di lettere, bolle,
quale scrissi a vostre signoria illustrissima due o tre avvisi ed insieme le mandai una
eternar. citolini, 519: scrivere o male o bene, o tardo o presto
citolini, 519: scrivere o male o bene, o tardo o presto, spegazzare
: scrivere o male o bene, o tardo o presto, spegazzare, fallare,
o male o bene, o tardo o presto, spegazzare, fallare, cancellare,
2. coprire una parete con disegni o pitture sommarie. sanudo, i-962:
spegazzóne, sm. pennellata vigorosa (o anche grossolana) in un quadro.
). letter. compiacersi nel guardare o considerare qualcosa. passeroni, iii-319:
. usato per osservare il proprio volto o come oggetto per la toeletta e la
questo io resto, e prego voi, o fido / elei mio cor speglio,
spegli / che livida ciocca! / o bruni capegli, / o tragica bocca.
ciocca! / o bruni capegli, / o tragica bocca. -in espressioni comparai
tragica bocca. -in espressioni comparai o in similitudini. dante, infi
sonno offerse / altrui sì vaghe imagini o sì belle / come ora questa a lui
. per simil. superfìcie dell'acqua immobile o del ghiaccio che riflette la luce e
a riva, / abbia di vita ornai o nulla o poco, / pur forza
/ abbia di vita ornai o nulla o poco, / pur forza m'è ch'
. monaldo da sofena, xvii-194-74: o disiosi e tormentati amanti, / comforto
spègma, sm. ant. ossido o scoria di rame usata nella preparazione di
rimuovere, disincagliare ciò che si è incastrato o infisso. bresciani, 6-v-297:
tronconi] in certi macchioni di cespugli o d'arbusti silvestri o in iscogli che sportano
macchioni di cespugli o d'arbusti silvestri o in iscogli che sportano e s'attraversano,
(una fiamma). arrigo testa o giacomo da lentini, 411: vedete pur
2. per estens. libero da debiti o da ipoteche sulle rendite future.
. rem. spènsi, spegnesti, spènse o spegni-, cong. pres. che
suolsi con l'acqua, non con legne o esca, / spegnere 'l foco.
1-93: forse gli tremavano le labbra, o il suo stesso respiro grosso gli spengeva
gettato di sopra non lo potrebbe stuvare o spingere, e però cristo lo chiama 'camino
lampada cessi di illuminare estinguendone la fiamma o (in partic. nell'espressione famil
fiaccole, / l'uscio chiudete, o vergini; / più rimirar non lice:
. -per simil. far diminuire o venire meno la luce diurna, la
spegnerla. -far venire meno temporaneamente o permanentemente una facoltà fisica, le manifestazioni
siano bollite dentro foglie di mortella o lentischio,... e di tutto
calce viva quando si bagna con acqua o si tiene all'aria umida in modo che
spente quando le sono infocate nell'acqua una o due volte. -per estens.
farina con acqua per ottenere una pasta o una pastella. giuliani, i-294:
5. per estens. smorzare, attutire o, anche, far cessare rumori,
nel naso. -rendere meno acuta o annullare la proprietà irritativa di un medicamento
. -in partic.: soddisfare la fame o la sete, estinguerle con cibi o
o la sete, estinguerle con cibi o bevande (anche con riferimento ai cibi
bevande (anche con riferimento ai cibi o alle bevande stesse). fiori di
passioni, desideri; tacitarli nell'animo proprio o altrui; far deporre atteggiamenti morali o
o altrui; far deporre atteggiamenti morali o intellettuali, idee, convinzioni, ecc
perversità di tempo né perdita d'amici o ai parenti né paura di se medesimi
al café orquìdea. -ottundere più o meno completamente le facoltà mentali e in
mentali e in partic. la coscienza o anche la fantasia; togliere il senno
lasciano a dietro alcuna sorte di male o di scelerità. porzio, 3-113: ho
il vostro potere può essere spento o offeso. botta, 5-317: preti fanatici
. -far perdere la memoria di avvenimenti o di periodi storici; offuscare completamente la
spegnere a, della, di vita o di terra). muscia da siena
/ che. ssi'nel mondo o che mai fosse nato: / chi me
. -condurre a morte (una malattia o la morte stessa, anche personificata)
vite nuove! quasimodo, 6-17: o padre nostro, sommo tra i celesti,
, 1-i-19: li uomini si debbono o vezzeggiare, o spegnere, perché si vendicano
li uomini si debbono o vezzeggiare, o spegnere, perché si vendicano delle leggieri
principe]... che il re o il duca di calavria con queste maniere
calavria con queste maniere non cercasse spegnerlo o abbassarlo, essendo stata cosa peculiare un
gli uomini grandinon si hanno a toccare, o, tòcchi, spegnerli ». alfieri,
armata, una setta, un gruppo o una categoria di persone ritenute pericolose o
o una categoria di persone ritenute pericolose o, per estens., ridurle in condizione
un minuto, tutti vi potrei spegnere o deboli animalucci. -far estinguere una
città, edifici; smantellare una strada o una coltura. -in partic.: affondare
via è spegnerle [quelle città] o abitarvi. soderini, i-383: avendo durata
1-1-59: per essere alcuno successo per testamento o 'ab intestato'in qualche parte de'
15. far estinguere un rapporto o una situazione giuridica, in partic.
la particella pronom. cessare di ardere o di illuminare (una fiamma, una lampada
sole, le stelle); venire meno o diminuire (il chiarore diurno, la
20. venire meno, cessare o interrompersi, attutendosi o attenuandosi gradatamente (
meno, cessare o interrompersi, attutendosi o attenuandosi gradatamente (un rumore, un
la vitalità); venire meno temporaneamente o permanentemente (le manifestazioni vitali, una
tinucci, 2-27: s'i'merto, o signor mio, mercede, / giudicai
bernari, 3-99: sorrideva talvolta a questo o a quello, lodava l'una casa
tempo: anzi parve sempre che, o nel nascere dell'una l'altra si spegnesse
nascere dell'una l'altra si spegnesse, o, nello spegnersi dell'una, l'
di segno, secondo che la metafora o conserva la sua freschezza e vivacità, o
o conserva la sua freschezza e vivacità, o sfiorisce a poco a poco, o
o sfiorisce a poco a poco, o viene in tutto a logorarsi ed a spegnersi
loro sono poi per lo più inestinguibili, o almeno molto difficilmente si spengono. montano
, una scuola, uno stile artistico o letterario, un'istituzione o una sua
stile artistico o letterario, un'istituzione o una sua prerogativa). giamboni,
. per consunzione dovuta a lunga malattia o a prolungata e intensa sofferenza spirituale.
spenta per reazione con acqua nei bagnoli o nelle macchine spegnicalce. 2.
piangere qualche miseria di coloro che muoiono o tutto il loro spegnimento. bresciani,
exemplo e per spengnimento d'ogni cagione o vista che potesse mutarsi in vizio..
, posto all'estremità di un'asta o applicato all'estremità di una catena fissata
usato per spegnere i ceri, le candele o le lampade, in partic. in
.): che ha forma conica o appuntita. linati, 11-8: era
graziosi con le due torri a spegnitoio o berretto di mago. -per simil
. perciò, speciali impulsi 'di soppressione', o 'di speerano date fraterno convegno, come
. che spegne una fiamma, una candela o una lampada (anche con riferimento scherz
3. che elimina condizioni negative, pericoli o vizi o vi pone rimedio.
che elimina condizioni negative, pericoli o vizi o vi pone rimedio. monte,
ben negli occhi fiso / torna pietoso o convien che si moia. sercambi,
, 40: muzio, metello, camillo o vulteio, / spegnitoi! di malizia
vizio. -con riferimento alla madonna o a una personificazione. boccaccio, vi-188
. rappresentazione di stella, xxxiv-631: o madre santa di misericordia, / o
o madre santa di misericordia, / o somma speme d'ogni peccatore, / o
o somma speme d'ogni peccatore, / o spegnitrice di lite e discordia.
0. targioni tozzetti, i-447: cuffia o berretto o spegnitoio, la spegnivocale, sf
targioni tozzetti, i-447: cuffia o berretto o spegnitoio, la spegnivocale, sf. ant
intervento autoritario che pone fine a speranze o a progetti; azione regressiva.
. spelacchiatissimo). che ha il pelo o il piumaggio rado, a chiazze,
ammirare gatti in diversa misura, più o meno spelacchiati mostrando sulle povere ossa la
un prato spelacchiato. -che ha foglie o fronde rade (un albero).
. male in arnese, nell'aspetto fisico o nell'abbiglia- mento, scalcinato. -in
peli, di capelli, di penne o di foglie. tommaseo [s.
disus. uscire da una situazione imbarazzante o gravosa; cavarsi d'impaccio. caro
simile a questo. uscir del fango o trarre il cui del fango vale uscir d'
io me ne tornai qui, già 16 o 18 giorni sono, dove era madonna
. { spelo). privare del pelo o delle setole un animale macellato o anche
pelo o delle setole un animale macellato o anche una pelle conciata, un tessuto,
, spelisi con l'acqua bollita, o s'abbruci il pelo con paglia e pacciame
gli uccelli e spelano i orci, o che vi si pongano dentro, o che
, o che vi si pongano dentro, o che di queste acque si agnino.
carena, 1-324: 'spelare'diconlo per tagliare o anche strappare il pelo dalla pelle,
2. privare dei peli superflui o della barba per rendere la pelle liscia
alla dama. -strapparsi la barba o i capelli come segno di disperazione.
intignati. -perdere i capelli o la barba. dalla croce, v-46
riprodurre minuziosamente i peli di una barba o di una capigliatura. cennini
passeroni, 6-45: quel che vai poco o niente / lo rinvengo agevolmente. /
-privo di peli, di pelliccia o di piume; che ha perso le
; che ha perso le piume (o gli sono state strappate via).
in esse nasce un po'di ginepro o razze o spine. d. sestini,
esse nasce un po'di ginepro o razze o spine. d. sestini,
bella barba, per calzar bene uno stivale o per fare una riveren- zia di beretta
loro. n. secchi, 1-15: o bella cosa farsi serva di uno spelatello
gli pon la mano in su la spalla o gli dona una sferra de le sue
che toglie la buccia alla frutta o ai pomodori. dizionario delle professioni [
conserviera, macchina che sbuccia la frutta o i pomodori. dizionario delle professioni [
. ant. riproduzione grafica o pittorica dei peli di una barba o di
o pittorica dei peli di una barba o di una capigliatura. cennini, 3-32
cette. -per simil. tirare o strappare i capelli (anche come minaccia
una a lui riesce al certo: / o gl'infermi ei spelazza, / o gli
/ o gl'infermi ei spelazza, / o gli aggrava, o gli ammazza.
spelazza, / o gli aggrava, o gli ammazza. = frequent.
barba, i capelli, e indica trascuratezza o cattive condizioni di salute).
riferisce, che è proprio della speleologia o dell'esplorazione delle caverne.
per un lungo periodo, da solo o con altri, per lo più senza
è proprio della citta umbra di spello o del suo territorio; che ne è
. { spello). privare della pelle o della pelliccia un animale ucciso, distaccandola
. 2. sbucciare un frutto o un ortaggio, mondandolo. nomi
di supplizio. -anche in espressioni enfatiche o iperb. f. f.
. -con valore attenuato: lacerare o strappare la cute, ferire più o
o strappare la cute, ferire più o meno superficialmente (anche in espressioni iperb
le mani degli uni sono gialle, o color terra, e, dentro, callose
spellata, sf. escoriazione della cute o di una mucosa provocata da un liquido
2. sbucciato, mondato della scorza o della pellicina (un ortaggio).
: che presenta escoriazioni, ferite superficiali o distacco della cute, in partic. provocato
), sf. il togliere la pelle o la pelliccia a un animale ucciso.
la pelle. 2. abrasione o escoriazione superficiale della cute per contusioni o
o escoriazione superficiale della cute per contusioni o ustioni, anche provocate dai raggi solari.
fattasi sgarbatamente allo spigolo di un mobile o di una muraglia. barilli, 9-61
strato superficiale del terreno smosso, asportato o franato. alvaro, 11-163: l'
questa bita chiamato da noi cardoncello o spelliciósa. c. durante, 2-428:
= dal fr. ant. espialre o espelir, deriv. dal frane, spellon
raccoglie coll'altre erbe per pastura o il pelame di un animale. delle
pappi pe'loro nidi; però 'erba calderugia'o 'calderina * è chia sacco
hanno spellicciato bene; ma sione delle acque o dallo svuotamento di condotti di nonostante è
privare un terreno delle zolle erbose. barbare o primitive). rea, 7-436:
ebbe tra sovvenire a sé proprio; o se più tosto desse ad altrui materia di
che ha loro prodotto nel cossa o dal morso di altri animali.
avendo alla spicciolata messa gente in biente sotterraneo o scavato nella pietra, o anche poco
in biente sotterraneo o scavato nella pietra, o anche poco brescia, decte una spillicciata
-cavità angusta abitata da un eremita o da un penitente. cavalca, 20-130
vano ipogeo; galleria di una miniera o di una cava. viaggi di nicolò
sicilia dal tiranno dionisio in una spelonca o cava di pietre, perché non volle
d. bartoli, 2-1-131: palagi superbissimi o d'invenzione secondo il più vago stile
sannazaro, iv-61: 0 lupi, o orsi, e qualunque animali per le orrende
con uso enfatico: edifìcio squallido, misero o cadente; abituro, tugurio.
: andammo a ricoverarci in un albergo, o più tosto in una spelonca, che
poterci vedere bisognava tenere la porta aperta o acceso il lume. bernari, 3-67
-città deserta, abbandonata dagli abitanti o in preda al lutto, alla disperazione
strade e senza nessuna attività in corso, o che cade in rovina anche politica.
ricetto, ritrovo di gente disonesta, corrotta o di malaffare (per lo più nell'
avarizia ispregia. 8. parte o aspetto più intimo e recondito dell'animo
, dove anzi avrebbe a chiamarsi spelonchetta o tugurio. = dal lat. spelunca
. ant. che presenta numerose caverne o spelonche. leonardo, 9-15: spilonchevole
nell'espressione spetta piccola. o. targioni tozzetti, 3-i-258: 'spelda',
tasca giallazzurra, / col cappello di brucioli o spelta. 2. seme di
, talora sostituita da un'imposta in denaro o da una vendita forzosa secondo un prezzo
. tose. che ha il pelo rado o strappato (una pelliccia).
. spelvèri, v. sparviere o sparviero. spemallettatóre, agg. e
servir. carducci, iii-3-190: qual memoria o qual fuggente / speme risprona la tua
sperare in un miglioramento della propria situazione o nel superamento di una difficoltà; nella disperazione
alla felicità, fiducia ottimistica nel futuro o nella buona riuscita di qualcosa.
tasso, 19-53: siate, o compagni, di fortuna a fonte / invitti
nella protezione e nell'aiuto di dio o anche di una divinità. ritmo di
cocente amore? 4. fiducia o aspettativa riposta in una persona. nocco
molza, 1-426: né mario speme o cesare mai diede / a questaegual, ch'
l'oggetto della speranza, dell'affetto o dell'amore. giacomo da lentini,
non fosse, come ti avrei, o mia cara speme ed ultimo termine dei miei
padre ed io. foscolo, 345: o della speme / nuova d'italia, e
vivi. -con riferimento a dio o alla madonna. iacopone, 93-6:
6. ciò che si spera o si è sperato di ottenere o conseguire;
si spera o si è sperato di ottenere o conseguire; scopo della vita o della
ottenere o conseguire; scopo della vita o della propria attività, progetto che si
22-92: qualvolta / a voi ripenso, o mie speranze antiche, / ed a
l'ora suonò. -opera letteraria o autore che suscita speranze. leopardi,
figliuoli soverchiamente e senza ritegno spendenti, o servi scaltri ed astuti. -dieci spendenti-
naro per l'acquisto di beni o per la remunerazione di opere o
o per la remunerazione di opere o di servizi. latini, i-1399
10-61: quelli pecca di questo vizi o della gola, che mangia di soperchio o
o della gola, che mangia di soperchio o bee oltre misura, o spende quello
di soperchio o bee oltre misura, o spende quello che non si conviene. novellino
la necessità economica a cui fanno fronte o lo scopo della spesa. breve di
stancarsi di lei, buttarsi al gioco o spendere il fatto suo in mantenere sgualdrine teatrali
spendere il fatto suo in mantenere sgualdrine teatrali o non teatrali. pascoli, 505:
ricchezza accumulata, le proprie sostanze (o anche quelle di altri) in spese futili
un esborso ingente, talora eccessivo, o un'abituale propensione alle spese).
egli parla al suo fattorino di bottega o garzone di casa, mandandolo in mercato
4. ant. dare denaro o beni senza corrispettivo, per liberalità o
o beni senza corrispettivo, per liberalità o per spirito caritativo; donare, dispensare,
-ripartire fra più soggetti denaro o anche territori. intelligenza, 234:
5. per estens. impiegare il tempo o un determinato periodo di tempo in un
tempo in un dato modo, anche futile o riprovevole, in un'attività, nella
che 'l tempo che tu hai perduto o male ispeso di volerlo operato in bene,
spende, in qualche atto più degno / o di mano o d'ingegno, in
atto più degno / o di mano o d'ingegno, in qualche bella lode,
. goldoni, xiii-177: dalle donne brutte o belle / voi sarete discacciate, /
arti. b. tasso, ii-14: o lieto sposo /... /.
qualcosa allo scopo di conseguire un risultato o in favore di qualcuno; usare nelle proprie
, trattazioni; svolgere argomentazioni a favore o contro una tesi, portare il proprio
si vuole; / il fare, o donne, insegnar sempre suole, / e
i-264: ma che spendo più parole? o perché tento d'impetrar con le ragioni
paragone d'un libro attuale con dante o con shakespeare. 7. dir.
un atto giuridico agisce in nome proprio o di un terzo soggetto (come una
un terzo soggetto (come una società o un mandante). -in par- tic
di qualcuno; usarlo (a torto o a ragione) in una circostanza o
o a ragione) in una circostanza o per un fine anche d'inganno; accreditare
delle sue capacità e delle sue risorse o facendo affidamento sulla sua posizione sociale,
, 8-136: se cosa alcuna posso ora o potrò mai in alcun tempo per voi
una causa, per la propria patria o il proprio sovrano, per il bene altrui
mercede ch'io mi speri di qua o nell'altra vita spenderei pure un sospiro sincero
naturali, in partic. l'intelligenza o le doti morali e spirituali. aretino
quale sete stata circa il dovere lodarmi o dislodarmi per ispendere lo ingegno in altro che
13. impegnare la reputazione, propria o di altri, far valere il prestigio
. 15. appuntare lo sguardo o l'attenzione. castelvetro, 8-1-225:
capacità e risorse a favore di qualcuno o per raggiungere uno scopo. aretino,
di parlare con qualcuno; concedersi carnalmente o affettivamente. bonsanti, 4-233: la
, agg. che è incline a spendere o spen donne che, se
loro stesse de in modo eccessivo o poco accorto il denaro; che
. leoni, 307: voler almeno o altrettanto denaro, non carta ridotta a
caro [il diletto], perocché, o con gittamento di tempo, del quale
tempo, del quale tanto abbiam carestia, o con dannoso spendimento del medesimo, per
chi abita isolato, fuori dei centri abitati o, anche, per i detenuti in
spesa, esborso per lo più ingente o eccessivo di denaro; dispendio, spreco
-in senso concreto: il denaro da spendere o quello speso. g. capponi
ad altri denaro in cambio di merci o di servizi; spesa, esborso.
(senza concorrere nel delitto di falsificazione o alterazione di monete) mette in circolazione
in circolazione, usandole per pagare beni o servizi o in altro modo, monete
circolazione, usandole per pagare beni o servizi o in altro modo, monete contraffatte o
o in altro modo, monete contraffatte o alterate (cioè monete comunque false)
egli agisce, cioè se in proprio o in rappresentanza di un terzo soggetto (
un terzo soggetto (come una società o un mandante). -in partic.
4. figur. profusione di parole o di testi letterari o di forme di
. profusione di parole o di testi letterari o di forme di moda. papini
ne'giovani il vacuo delle verbose tiritere o la parola scritta o la spendita della
vacuo delle verbose tiritere o la parola scritta o la spendita della moneta del giorno.
che è considerato nell'atto di spendere o, anche, nella disposizione abituale a
, che gli abbiano esser tuoi? / o pur di mopso? o pur altri
? / o pur di mopso? o pur altri t'invia, / forse più
contenersi nello stesso nome di male spenditóre o dismisurati nello spendio. -per simil.
. calare giù da un'altezza considerevole cose o persone legate a una fune.
tappeto, a un parato ecc., o anche sfilacciare il tessuto nei vivagni,
(come castigo per la sua protervia o per renderlo inetto a nuocere).
.): sconfiggere militarmente, abbattere o deprimere politicamente. pasquinate romane, 658
il colpo il fortunato anteimo / o con sorte miglior spennacchia tale.
, / s'io fossi più poeta o non poeta. pratolini, 1-167: deve
da spennacchiare. 4. immiserire o corrompere lo spirito. f. f
le più folte e le più belle caaute o strappate; spennato qua e là (
del corpo); che ha piumaggio malandato o rado. lorenzo de'medici
e dalle ali forse più sfrangiate o spennacchiate, che non gl'impedivano però di
epiteti ingiuriosi. grasso, io: o brutto pazzo, alocco spennacchiato, chi te
personaggi mitologici, in partic. di icaro o di cupido); che ha le
, 1-316: è celebre la cornacchia o d'esopo o di fedro, mentovata poscia
è celebre la cornacchia o d'esopo o di fedro, mentovata poscia da orazio
per simil. che ha il pennacchio strappato o spezzato (un elmo).
or non potendo / più 'l giovine supplire o con la destra, / ch'era
ch'era a ferir già stanca, o con lo scudo / che di dardi e
e denari col furto, col raggiro o a causa del gioco; ripulito di denari
: 'spennacchiatura': l'atto di chi spennacchia o ciò che soffre chi è spennacchiato,
che soffre chi è spennacchiato, lo spennacchiare o l'essere spennacchiato. 2.
. scherz. che si lascia spennacchiare o che perde le penne (un uccello)
). privare delle penne un volatile o una sua parte strappandole, per lo
piume al suo guanciale. -togliere o far cadere le penne alle ali (con
(con riferimento al mito di icaro o a cupido, anche come punizione o
o a cupido, anche come punizione o come maledizione). boccaccio, vii-80
e regali e sfruttando la sua prodigalità o la sua dabbenaggine o, anche,
sfruttando la sua prodigalità o la sua dabbenaggine o, anche, con l'usura o
o, anche, con l'usura o nel gioco. -in partic.: costringere
esborso eccessivo, facendogli acquistare molta merce o praticando prezzi elevati. esopo volgar.
muta, per malattia, per vecchiaia o per cause traumatiche. fra giordano,
). spennata, sf. rapida o parziale spennatura. malagoli, 396:
2. figur. ingente spesa o perdita di denaro al gioco. =
le penne, spiumato (un volatile o una sua parte, in partic
per indicare una persona male in arnese o in preda a gravi tormenti o ambasce.
in arnese o in preda a gravi tormenti o ambasce. dessi, 6-150: non
2. che ha perso parzialmente le penne o le ha rade (un volatile)
per lo più per vecchiaia, per malattia o perché gli sono state strappate o gli
malattia o perché gli sono state strappate o gli sono cadute per cause traumatiche.
. campeggi, 44: da te [o ira] spennato, in duolo / languesi
3. per simil. che ha perso o è privo in parte o del tutto
che ha perso o è privo in parte o del tutto dell'impennatura (una freccia
4. figur. che è incapace o non è più in grado di elevarsi
è più in grado di elevarsi spiritualmente o di esprimersi poeticamente. guittone, il-vm-ii
6. che è rimasto privo di denaro o ha speso o pagato un'ingente somma
è rimasto privo di denaro o ha speso o pagato un'ingente somma, in partic
7. mus. che ha perso uno o più plettri (un clavicembalo, una
spènzer), sm. invar. giacca o gilè di maglia di lana per
gilè di maglia di lana per uomo o giacca corta e aderente per donna,
per donna, talora con risvolti di raso o di velluto. pisacane,
. e letter. stato d'animo o condizione mentale propria di chi è libero
spensieratezza. -in senso concreto: azione o comportamento che rivela spensieratezza o negligenza,
: azione o comportamento che rivela spensieratezza o negligenza, superficialità (anche con una
tifone. 2. riflessione o scritto estroso e faceto. aretino,
queste partite divengano tante note d'incapacità o di spensierataggine. bandi, 1-i-98:
quest'ultimi tempi si disse di cimbalo o spinetta, a cui fossero uscite da'salterelli
troppo esile (un brano musicale) o non è sostenuto da un adeguato accompagnamento
2. figur. ingente esborso o perdita di denaro. = nome d'
spiare quei cassetti di caratteri... o quegli spaghi impreciati che tenevan fermi i
spaghi impreciati che tenevan fermi i blocchetti o quel torchio su cui veniva passata tratto
2. per simil. macchia o striscia di colore. pascoli, 17
), agg. dipinto, tratteggiato o scritto con un pennello, anche in modo
queste larghe e facili spennellature di rosso o di ruggine le unghie sono meno curate,
. rivestire una superficie con sostanze liquide o semiliquide adoperando un pennello o una penna
sostanze liquide o semiliquide adoperando un pennello o una penna. a. boni
pelle lacerata in una rissa di banco o aver curata una zoppìa tenace o avere
banco o aver curata una zoppìa tenace o avere spennellato una gola gonfia. c.
. 2. dipingere, tratteggiare o, anche, scrivere con un pennello
chi spennelleggiando da bravaccio come un verniciatore o uno scenografo, tutti dipingevano come le
, ascesso che si forma sul ginocchio o sulla testa dei cavalli. fanfani [
. v.]: 'spennòcchia': galla o scoppiatura che viene alla giuntura del ginocchio
usare il pennello per dipingere, verniciare o, anche, spalmare il sapone per radere
che non è in grado di ragionare o ragiona in modo erroneo e capzioso.
senno. -con valore attenuato: non pensare o pensare con superficialità. anonimo
spensieratezza. -in senso concreto: atteggiamento o manifestazione di spensieratezza; svago, divertimento
un'attenta valutazione di ciò che si fa o si dice e delle possibili conseguenze;
1 vievo, 225: si facevano preti o spensieratamente per ubbidienza, o per golaggine
facevano preti o spensieratamente per ubbidienza, o per golaggine d'una vita commoda e tranquilla
aridità, perché omero sembra aver omesso o spensieratamente o gratuitamente vari tratti storici
omero sembra aver omesso o spensieratamente o gratuitamente vari tratti storici o favolosi che sembravano
spensieratamente o gratuitamente vari tratti storici o favolosi che sembravano indivisibili dal suo soggetto
suo soggetto. 2. senza preoccupazioni o gravi pensieri; serenamente, allegramente.
, vivendo spensieratamente, tanto fece che fu o cacciato o si fuggì dalla casa patema
, tanto fece che fu o cacciato o si fuggì dalla casa patema molti anni fa
, i-293: cesare, mosso dall'incredibile o temerità o fiducia di famace, per
: cesare, mosso dall'incredibile o temerità o fiducia di famace, per non rimanere
spensieratézza, sf. stato d'animo o condizione mentale propria di chi è libero
è libero da gravi pensieri, preoccupazioni o affanni o vive allegramente e serenamente,
da gravi pensieri, preoccupazioni o affanni o vive allegramente e serenamente, dedito soprattutto
. verri, 2-75: il destino, o, per dir meglio, la spensieratezza
che dice e delle possibili conseguenze, o delle responsabilità e degli impegni assunti o
o delle responsabilità e degli impegni assunti o di valutare i pericoli, trovandosi impreparato
gravi danni che non intendano i cattivi o gli spensierati. giusti, 4-i-326: il
/ fanno in pace 1 lor fatti o belli o brutti. alvaro, 5-198:
in pace 1 lor fatti o belli o brutti. alvaro, 5-198: mio fratello
quali udite mezzo dormendo, svogliati, spensierati o con la mente alle faccende di casa
affanni, da preoccupazioni; che vive o trascorre il tempo allegramente, serenamente,
/ d'addormentarsi quiete e spensierate, / o di fare a'tresetti o alle minchiate
, / o di fare a'tresetti o alle minchiate. misasi, 7-i-81: ella
. 3. che è caratterizzato o è segno di serenità, di tranquillità,
3. dimenticarsi di qualcosa o di qualcuno; non tenerne più conto
non turbato da gravi pensieri, preoccupazioni o affanni; dedito a svaghi e a
spensierito2, agg. ant. che agisce o si comporta con noncuranza, superficialità,
un secolo, fosse legge di natura o del cielo, andiamo spensieriti del possibile ad
non illumina in quanto privo della fiamma o di combustibile acceso o perché la fiamma
privo della fiamma o di combustibile acceso o perché la fiamma è stata ammorzata (
spente e sbattute in acqua per otto o dieci giorni. -lasciato macerare per
terreno spargere del concime fresco non spento o marcio in quantità 2. che
non splende, in quanto coperto dalle nubi o tramontato (il sole); oscurato
(il sole); oscurato dalle tenebre o da una cortina di nubi (la
umidità. -non illuminato, buio o scarsamente illuminato (un ambiente, una
dante, purg., 12-39: o niobè, con che occhi dolenti / vedea
vedevasi restar coperto il terreno di corpi o spenti affatto o malamente feriti. alfieri,
il terreno di corpi o spenti affatto o malamente feriti. alfieri, xv-
74: vuoi spento / àtride o me? carducci, iii-1-189: pur grida
grida: « 0 italia, o livida madrigna / che i figli uccidi e
si sforza ombrarla, ove ch'i vada o miri. -seccato, appassito (una
ogni vasca giacciono i coccodrilli, soli o in coppia, di color spento,
6. figur. venuto meno, scemato o tenuto a freno; rintuzzato; che
che non costituisce più un valore morale o spirituale vivo e operante (una virtù,
se in me tu fossi spenta, o carità? alfieri, 5-30: a volersi
5-30: a volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libertà nei
a volersi convincere quanto fosse o ignoto o spento ogni seme di libertà nei cuori francesi
non sa se sia / spento dolore o gioia che non fu. d'annunzio,
ecc.); che è in decadenza o è scomparso (un'attività economica o
o è scomparso (un'attività economica o culturale). caroso, ii-90:
campagne miseria grande, l'agricoltura oppressa o prostrata, l'attività spenta. tommaseo
miei scritti e le stamperie di fuori spente o languenti, e le cose mie domestiche
americhe che altre grandi città sono lente o spente o pidocchiose e illuminate a gas.
altre grandi città sono lente o spente o pidocchiose e illuminate a gas. baldini,
in uno stato di profonda prostrazione spirituale o intellettuale; privo di speranze, di fantasia
; privo di speranze, di fantasia o di entusiasmo; divenuto apatico, indifferente,
amori. -ottuso, obnubilato, lento o prostrato nelle funzioni o impedito di esercitarle
obnubilato, lento o prostrato nelle funzioni o impedito di esercitarle, per lo più temporaneamente
/... restan tutti oppressi o tutti spenti, / e quasi muta e
fantasmi lontani. 8. privo o privato di determinate caratteristiche, prerogative,
: / qual mal de testa o d'occhio o è sciancato, / e
mal de testa o d'occhio o è sciancato, / e qual è sordo
sguardo, gli occhi); cieco o quasi cieco. -per estens.:
ingegnerò di far io, non con istatua o con egregia sepoltura, delle quali è
sia spenta. -andato perduto o distrutto (un documento). v
avanti spenti i libri pubblici dell'archivio o tabulario,... ove erano
quanto oltre può, altri si spenzola o sporge le mani. nievo, 541:
di ghermirgli la papalina per il fiocco o ai acciuffargli la parrucca o di strappargli il
per il fiocco o ai acciuffargli la parrucca o di strappargli il virgilio dalle mani.
] si tiravano graffi e cazzotti; o, spenzolandosi, si minacciavano da lontano,
2. sporgersi, protendersi molto o eccessivamente in avanti o in fuori,
, protendersi molto o eccessivamente in avanti o in fuori, in partic. da una
incertezza, di precarietà; oscillare fra posizioni o idee diverse, contrastanti. tommaseo
. 6. tr. tenere qualcosa o qualcuno sospeso nel vuoto in modo che
7. protendere all'infuori il corpo o una parte di esso. codemo,
agg. tenuto in modo da ciondolare o dondolare nel vuoto (gambe, braccia
l'esterno, che si sporge in fuori o in basso in partic. da un
contumace. 3. che sta sospeso o che pende in quanto è attaccato a
fucini, 386: cappotti attaccati a chiodi o spenzolati ai balconi. -appeso a
servitore davo che vada in casa a spazzare o a fare altro, e lo lascià'
disco solare (e anche la luce o i raggi che emana, il chiarore
moto simile al moto che fa la spera o raggio solare. d. bartoli,
parte del mezzodì non v'è finestra o spiraglio nelle prigioni per cui ricevere fiato
rispecchiavano del mondo: / il mutare o il permanere, / l'effimero o
o il permanere, / l'effimero o il durevole / quelle lucenti spere?
sole, anche riflesso in uno specchio o nell'acqua; il punto in cui
schermirsi da quel che avrei potuto dirle, o forse lo faceva per la spera di
. 2. nel sistema tolemaico o geocentrico, ciascuno dei nove cieli concentrici
algarotti, 1-ix-314: se mai vapore o densa nube e nera / le sottil non
'lume a stella'è un lume di latta o d'ottone da appiccarsi al muro ne'
cioè un pezzo di latta, piano o leggermente concavo, dalla cui circonferenza partono
sia distante. 8. oggetto o frutto a forma sferica. pirandello,
targioni tozzetti, 12-5-344: questo divisorio o muro... è formato di
formato di marmo bianco, con spere o lastre di un certo marmo rosso fegatoso
. redi, 16-i-308: la cura o supposta vien chiamata 'spera'per essere un
in partic., fiducia nel soccorso altrui o nella salvezza della vita.
anche da un grosso fascio di sarmenti o di legname, filato di poppa con
ornai per poppa / e rintoppa, o marangone, / tarcipoggia e l'artimone,
, 1-i-432: 'spera'significa più robe o fascine legate insieme con
). che è lecito sperare o aspettarsi con fiducia e buona possibilità di
fiducia e buona possibilità di ottenimento o di buoni risultati; auspicabile, augura
corsini, 2-732: vantaggio che sarà consistito o in aver migliori remiganti o in esserne
sarà consistito o in aver migliori remiganti o in esserne riuscito il taglio più obbediente al
cesarotti, 1-xxi-320: è egli sperabile, o alessandrini, di ottener da voi una
. secondo quanto ci si può aspettare o si può sperare. pirandello,
, 2-iii-36: che diavolo! tra due o tre anni, sperabilmente, non verrò
di sperare1), agg. che spera o attende con fiducia il compimento di un
in una situazione d'incertezza, svantaggio o pericolo, di attesa fiduciosa nel compimento
, di attesa fiduciosa nel compimento imminente o futuro di un evento, nell'attuarsi
nulla e che ci dia speranza dell'altra o timore dello inferno. giacomo soranzo,
e breve guerra per eterna pace. / o speranza, o desir sempre fallace,
per eterna pace. / o speranza, o desir sempre fallace, / e degli
è provocata dalle promesse, dagli sguardi o dagl'allettamenti del riso. borgese,
coi timori la voluttà dell'ora che fugge o la disprezza per le speranze che ingannano
speranze che ingannano. leopardi, 22-77: o speranze, speranze, ameni inganni /
idem, par., 31-79: o donna in cui la mia speranza vige /
che su andré derain si concentri o meno l'attenzione e la speranza dei nuovi
vantaggiosi con l'uso di uno strumento o di un rimedio, o di potersi
di uno strumento o di un rimedio, o di potersi servire di un mezzo di
potersi servire di un mezzo di sussistenza o di awantag- giarsi di un valore economico
che è l'oggetto di un'attesa fiduciosa o ne è l'origine e la causa
me medesimo. ariosto, vl-318: o mia infallibile / speranza, o mio rifugio
vl-318: o mia infallibile / speranza, o mio rifugio, o mia vera unica
infallibile / speranza, o mio rifugio, o mia vera unica / salute! fulcio
i-79: tornaste dopo tanta lontananza, / o dell'etruria, onor, gloria e
cristo. luna, oraz:. o d'ogni ben splendore, / intend'il
in una disciplina, nel campo artistico o nello sport si fondano le aspettative collettive
del fidecommisso, trasmette quella sua speranza o ragione al suo figlio overo al suo erede
delle probabilità e nella statistica, vincita o perdita che il giocatore deve aspettarsi a
àncora di riserva, collocata in cubia o sul ponte. 11. tose.
timore che si compia un fatto doloroso o si concreti un pericolo di morte.
13. locuz. - avere buona o mala speranza: avere un atteggiamento fiducioso
mala speranza: avere un atteggiamento fiducioso o sospettoso nei confronti di qualcuno o di
fiducioso o sospettoso nei confronti di qualcuno o di qualcosa. f f
, non avendo mala speranza, mandol- o solo in camara, e la donna l'
: perdere la fiducia in una persona o in un evento. cesare volgar.
contro ogni evidenza, fiducia nell'avvenire o nella buona riuscita di un'azione.
-dare speranza di qualcosa: offrire l'assicurazione o il fondamento per positive aspettative nella buona
aspettative nella buona riuscita di un progetto o di una persona. di costanzo,
qualimperio. cosa: intravedere una prospettiva o un'eventualità favorevole per la riuscita di
fermare qualcuno in una condizione negativa o ottimistica. livio volgar., 1-31
anche scriteriata) di un evento favorevole o di un futuro lieto. monte,
prospettargli l'attuazione di un progetto o un futuro favorevole. ariosto,
giungere a concepirla. guido delle colonne o volgar., i-216: non ià per
-speranzuòla. -porre qualcuno fuori di speranza o in speranza: conm. franco,
poi, quando le vicissitudini di essa o tolgono ai vincitori il bisogno d'invocar
il bisogno d'invocar nuovi alleati, o tolgono ai soccombenti il modo di speranzargli
sperarsene frutto buono. -aspirare o desiderare vivamente di ottenere la corrispondenza amorosa
-avere a disposizione una via di scampo o un mezzo per sfuggire a un pericolo
e spaventate, / senza sperar pertugio o elitropia. 3. amare,
. aspettarsi con timore un evento sfavorevole o rovinoso, una calamità, un dolore.
grano. aretino, 20-227: perché, o cieli ingrati, s'io potei sperare
nell'impossibilità di formulare un desiderio preciso o di compiere una previsione (spesso in
-incoraggiare a compiere un'azione o dare buon fondamento di successo.
la particella pronom. nutrire la speranza o il convincimento di ottenere un determinato risultato.
. muratori, 8-ii-126: questa critica o apologia ch'io prendo a fare sarebbe
avventura un cieco amore di me stesso o de'miei amici, isperanzato di qualche premio
garibaldine. pascoli, i-569: o sublime capitan verri, tu va'direttamente
speranza sull'esito positivo di un'iniziativa o di un'azione o nel futuro.
di un'iniziativa o di un'azione o nel futuro. d'annunzio, v-1-539
scudo. foscolo, iv-293: tu, o lettore, se uno non sei di
doveva sperare, che ogni nuovo ordine o limitazione altro che facesse, non doveva tenersi
di disperazione. -che denota o esprime fiducia nel futuro o in prospettive
-che denota o esprime fiducia nel futuro o in prospettive positive di una propria iniziativa
evento che potrà recare benefici, soddisfazioni o vantaggi o costituirà l'esito positivo di
potrà recare benefici, soddisfazioni o vantaggi o costituirà l'esito positivo di una situazione
positivo di una situazione incerta, difficile o pericolosa (in relazione con una prop
relazione con una prop. dichiarativa esplicita o impli cita).
; / forse or parla di noi, o spera, o teme ». ariosto,
or parla di noi, o spera, o teme ». ariosto, «
. tasso, 13-i-585: s'io languisco o se spero, / scaltri gioisce e
medico meticoper volgar beltà ch'uom spera o teme. loso (e ha valore scherz
vu. -fondare la propria fiducia o le proprie aspettative, anche fallaci,
aspettative, anche fallaci, sui mezzi o sui beni terreni o su prospettive e
fallaci, sui mezzi o sui beni terreni o su prospettive e vantaggi per lo meno
{ spero). tose. osservare controluce o in trasparenza un oggetto, in partic
sperataménte, avv. con buone speranze o aspettative. = comp. di sperato1-
, agg. che si attende o si desidera con fiducia; che ci si
con fiducia; che ci si augura avvenga o si verifichi secondo i propri desideri o
o si verifichi secondo i propri desideri o le proprie aspettative (un fatto,
. dominici, 1-12: essendo certa, o anima diletta, d'essere locata in
: quella effettuata per verificarne la freschezza o l'avvenuta fecondazione. -speratura della carta
. e letter. scompigliare una schiera o un esercito, determinandone lo sbandamento;
incalzateli, sperdeteli. ghislanzoni, 2-117: o capitano intrepido / delle falangi nuove,
rivoluzione? -sparpagliare animali in branco o in gruppo. buonarroti il giovane,
portare via (anche in espressioni enfatiche o iperb.). imbriani, 2-198
, da ó. zanichelli; non perderle o sperderle per la strada. boine,
4. espellere il feto per aborto spontaneo o indotto. -anche assol. machiavelli
esosa dei poeti! -come imprecazione o minaccia. tommaseo [s. v
un bene, un patrimonio; sperperare o indurre a sperperare il denaro. buonarroti
lati velami / gli umani tedi, o notte, ed i miei bassi / crucci
occupandolo profìcuamente; profondere le proprie energie o doti intellettuali in attività inutili o futili
energie o doti intellettuali in attività inutili o futili; non usarle convenientemente. a
per costume, / nitido fonte olimpo, o santo fiume, / che le mie
, 6-ii-1000: passati poi quindici, diciotto o venti giorni incirca dopo raccolte,.
. n. ginzburg, i-821: o mi sperdo nella mia propria città; devo
, non v'è modo di sperdersi: o partorire, o morire. -di
è modo di sperdersi: o partorire, o morire. -di animali.
più parte dei quali si sperdevano invisibili o senza scoppio nel folto dell'abitato.
18. consumarsi in attività futili o poco proficue, in ambizioni vane (
superiorità artificiali di ricchezza, di potenza o di quella fama d'un giorno che
. 19. perdersi dietro argomenti o pensieri irrilevanti, divagatoli; dilungarsi in
sm. ant. e letter. dispersione o perdita di carte, di oggetti d'