la condizion del simile riguarda il particolare o ver il singolare, com'a dire qual
35: ciascuno sbandito, comune, università o singulare, per lo dicto libro.
che nelle criature ben basta un nome o due e insino in tre; e questo
e coperta di tutti li altri cieli o vero spere...; e in
una persona, delle sue doti intellettuali o morali. aretino, v-1-773: il
, della sua mente. -qualità intellettuale o morale particolarmente spiccata. gherardi,
mi lascia. -eccezionalità di una dote o di una condizione. pallavicino, 10-i-168
4. carattere insolito, originale o anche bizzarro di un fatto, di
, v-5-47: per amore di singolarità o per moda, codesti uomini fatui non
fugga d'essere notato d'alcuna singularità o maraviglia. simone da cascina, 131:
iii-92: alfieri era tenuto una singolarità, o, come oggi si direbbe, un
. matem. caratteristica di un ente geometrico o analitico che presenta una situazione anomala rispetto
7. ant. interesse privato o particolare. g. villani, iv-12-130
, i-401: attendiamo la lettera farete, o già avete fatta, all'uficio
5. attribuire a un autore o a un artista caratteri di originalità e
altri. 8. distinguersi per comportamenti o per atteggiamenti originali o eccentrici.
distinguersi per comportamenti o per atteggiamenti originali o eccentrici. buonarroti il giovane, 9-807
. 3. caratterizzato da un aspetto o da una qualità del tutto inconsueta.
a sapere che ogni sopradetta virtuae, singularménté o ver generalmente presa, proceda da nobilitade
agata fue mia donna senga alcuno merito o guadangno, e sin- gularemente monna moccina
piazza. 3. in modo o in misura notevole o anche straordirente ai
3. in modo o in misura notevole o anche straordirente ai un cristallo.
4. in modo inusuale, poco consueto o anche originale e bizzarro; stranamente.
abbonite il teatro in generale, / o vi spiace il ballar singolarmente? =
che non si dimostra scindibile in due o più componenti. 2. matem
d'uopo che i venti i dieci o i cinque si uniscano, e coll'eloquenza
borgese, 1-29: nessuno, cliente o collega o presidente di comitato, aveva
, 1-29: nessuno, cliente o collega o presidente di comitato, aveva ormai diritto
), agg. che esiste per sé o sto di duplex.
il padrone è sempre una singola persona o un gruppo di persone, oppure conosce
considerato per sé e contrapposto alla collettività o all'intera umanità. tommaseo [
proprio là dove accennisi all'unità spirituale o morale della persona, o di un
all'unità spirituale o morale della persona, o di un corpo di persone, od
e nel tennis da tavolo, incontro o gara di singolare. l. caretti
più giovane, che non è sposata o non ha legami sentimentali stabili e duraturi
singultava l'inferma, col ca- o abbandonato. arpino, 11-121: « io
io non sono mai stata. non o storie » singulto lei con doloroso respiro.
: tosto che fa un poco di marea o che si placano le onde,.
, attestante la stipulazione di un contratto o, in genere, il regolamento di rapporti
e dole? / anima, quai singulti o quai parole, / qual etna ai
agonia: gli ultimi attimi di vita o l'estrema vecchiaia, e al figur.
. per simil. verso intermittente e cupo o stridulo di un uccello. foscolo
. invar. tipogr. carattere sinibaldi (o anche solo sinibaldi, sm.
iella religione riformata in ciascuno baliagio o siniscalcato. dizionario politico, 658: siniscalcato
siniscalcato. dizionario politico, 658: siniscalcato o siniscal- chìa chiamossi allora la provincia che
. dizionario politico, 658: siniscalcato o siniscalchie chiamossi allora la provincia che aveva
sec. xvii, alto dignitario reale o imperiale che, spesso col titolo di
. -in senso generico: ufficiale o funzionario al servizio di un signore nei
, riproduce pure il petrarca il ritratto o l'ideale del signore. g.
/ non chiamare a consiglio / siniscalco o sergente, / ché da tutta la gente
porvi inanzi, prendon conseglio de l'onesto o de l'utile o pur del piacevole
de l'onesto o de l'utile o pur del piacevole? g. ramusio,
paresse atto a potermi servire per siniscalco o maestro di casa, voleste parlargli e vedere
. non era altro che il prefetto o mastro della casa reale. 4.
aveva mansioni analoghe a quelle dell'intendente o di commissario ai servizi. sconfitta
ai schiera e acciò che niuno sinistro o manco vi fosse. andrea da barberino,
attraverso il lat. mediev. siniscalcus o senescalcus (cfr. migliorini, 173)
si avessero ad assignare i paesi, o sia per vescovati o sinisciallerie ciascun di
assignare i paesi, o sia per vescovati o sinisciallerie ciascun di essi, con 1
tale lato rispetto alla persona che parla o a cui ci si rivolge. latini
sinistra di una strada, di una piazza o di un luogo rispetto a un punto
sinistro di chi guarda verso la foce o è rivolto nella direzione della corrente.
ordina il cambiamento della direzione di marcia o della disposizione di una fila).
lato da cui ci si deve accostare o l'àncora che si deve calare.
tendenza nei rapporti con altre forze similari o con l'idea di stato. de
« quaderni rossi », 2-116]: o saremo l'inizio di qualcosa di antico
nientemeno che il partito comunista italiano, o una di quelle formazioni di tristi amici
si assume all'intemo di un partito o di altra organizzazione politica o sindacale rispetto
di un partito o di altra organizzazione politica o sindacale rispetto alle posizioni più moderate (
. a quelle di ispirazione marxista) o le sostiene e propugna. l'aletoscopio
spero », perché detesto quelli cattolici o quelli di sinistra che ne fanno professione
-progressista, rivoluzionario (una passione politica o culturale, un atteggiamento o anche mode e
passione politica o culturale, un atteggiamento o anche mode e abitudini). quaderni
corrente più estremista di un movimento artistico o letterario o filosofico. c. carrà
estremista di un movimento artistico o letterario o filosofico. c. carrà, 306
di sinistra: fautore di tale pensiero o, per estens., del materialismo
infamia; posizione che indica una subalternità o un'inferiorità. -stare alla sinistra di
mio cor rimbomba / d'essere a destra o da sinistra, e temo / come
caduto in sospetto di essersi gettato a sinistra o, come taluni dicono, al partito
disus. mala creanza; comportamento villano o sconveniente. cantù, 19: il
aw. in modo sfavorevole, negativo o anche malevolo o malizioso. machiavelli,
modo sfavorevole, negativo o anche malevolo o malizioso. machiavelli, 1-iii-446: di
macchine veloci, di metodi di cottimo o di premi o di intensificazione del lavoro.
di metodi di cottimo o di premi o di intensificazione del lavoro. -erroneamente
un'azione fu intrapresa; in modo dannoso o infausto. consulte e pratiche della
degli animi loro. foscolo, xvii-441: o felicemente o sinistramente le cose si queteranno
. foscolo, xvii-441: o felicemente o sinistramente le cose si queteranno, e riavrò
lii-5-569: sarebbero rimaste inofficiose le richieste o sinistramente corrisposte. 5. empiamente,
muscoli o nervi o tendoni si contraono o ritirano verso la loro origine involontariamente e
come, spasimoso, agg. che provoca o si manifesta con senza falir, cader
sì fatto spasimo / che le sura venenosa o da medicamento corrodente... o da
venenosa o da medicamento corrodente... o da causa sigambe fìnor sotto mi tremano
, ii-198: quel dì, che, o fillide, / tua bianca destra, /
un'opra / che il vento guasti o la nebbia ricuopra. bizzarri, 29:
stato reversibile di contrattura involontaria, intermittente o ripetuta, di parti o di gruppi
, intermittente o ripetuta, di parti o di gruppi di muscoli. - per
una piaggia amena; / fosse dittamo, o fosse panacea, / e non so
nato più caldo: giova grandemente ai tremori o paraletichi, spasmi, catarri, retropici
perde il moto e si fa paralisia o spasmo. g. del papa, 6-i-96
-in relazione con un agg. o con un compì, di specificazione che
la patologia contraddistinta da tale stato convulsivo o la sede in cui si manifesta.
ti usar a farmi di questi spasmi, o carino, che noi romparemo l'accia
4. altissima intensità raggiunta da un sentimento o da uno stato d'animo.
rosso spudorato e feroce d'un panno o d'un geranio era per me uno spasmo
essere di quelle stupide raccomandate, stampe o documenti o il diavolo se le porti
quelle stupide raccomandate, stampe o documenti o il diavolo se le porti, che
plur. m. -ci). accompagnato o caratterizzato da spasmi; spastico.
compresi dentro alla sfera di moti spasmodici o convulsivi, creatisi in un corpo di
mare. -compiuto con rapidità concitata o con grande foga (un gesto,
le mani di palma, di dorso o di taglio, in mosse diritte o
dorso o di taglio, in mosse diritte o oblique, spasmodiche o lente.
in mosse diritte o oblique, spasmodiche o lente. -affannoso, irrefrenabile.
epiteto dei medicamenti che calmano gli spasmi o convulsioni. 2. figur.
non ti lascia un po'di pace o almeno una lunga tregua. alvaro, 20-22
suo fisico. -che viene compiuto o si svolge in modo febbrile o affannoso
compiuto o si svolge in modo febbrile o affannoso; che ha un ritmo intenso (
eccitabilità dei nervi motori allo stimolo meccanico o elettrico, da tendenza agli spa
. ricciardo da cortona, 1-9: o dolcissime mie siroccnie, fomme detto da vostra
la sensualità che ti vadi spassando e o stia con altri a novellare e mormorare
con altri a novellare e mormorare, o a ballare, cantare, giuocare e altre
, lxxxviii-i-601: non trovando da sezzo o da pria / cosa che s'aducessi a
intrattenendosi in letture, giochi, passeggiate o altri svaghi; passare la vita nei
un cavo, una cima dal foro o dalla gola in cui passa. dizionario
toglierli, sfilarli dai bozzelli nei quali passano o da una redancia, da un golfare
: camminare in compagnia di qualcuno discorrendo o filosofeggiando (con riferimento alla pratica peripatetica
diletto, servendosi di un mezzo di trasporto o di una cavalcatura. vasari,
... orazio e gli altri lirici o elegiaci volar francamente e spasseggiar per ogni
per svago. segneri, iii-1-274: o spasseggin le piazze, o seggano sotto i
, iii-1-274: o spasseggin le piazze, o seggano sotto i portici...
. portare a spasso una persona in carrozza o un bambino in braccio. capuana
temendo di non esser presi per debito o per altra paura, stanno a bello sguardo
espressamente rustici, quanto par che vogliano o col 'divum pater'o col gigante salmoneo
quanto par che vogliano o col 'divum pater'o col gigante salmoneo altitonare, quando se
quando se la spasseggiano da purpurato satiro o fauno con quella spaventosa e imperiaiprosopopeia. de
spasseggiare. spasséggio, sm. camminata o giro a passo lento e senza una
intrattenimento sociale, per lo più serale o festiva, che consiste nel percorrere lentamente
che consiste nel percorrere lentamente a piedi o con veicoli luoghi molto frequentati per ricrearsi
con veicoli luoghi molto frequentati per ricrearsi o discorrere. segneri, ii-426: che
allo spasseggio, e di là al ballo o alla commedia. -il camminare sul
, 98: s'introducono qualche volta due o quattro di loro a recitare per dare
a recitare per dare occasione a qualche nunzio o altro di fare qualche narrativa, ma
s'introducono come moltitudine de'sopradetti che o si dolga o vero festeggi cantando;
moltitudine de'sopradetti che o si dolga o vero festeggi cantando; et in questo
2. con meton.: strada o via o altro luogo usato per passeggiare
. con meton.: strada o via o altro luogo usato per passeggiare per la
altri gentiluomini si fa tener per rustico o per superbo. bizoni, 143
al pari della galeria vi è un spasseggio o loggia di louvre. alfieri, i-208
, si toglie dagli altri pensieri, o ad alcuno diporto con altre donne invitata nelle
(spassiono). dare sfogo con parole o con atti, per lo più rivolgendosi
a una preoccupazione, a un dolore o all'ira, al rancore in modo
leopardi, fra il menare lui qui o il fermarmi io per sempre in firenze
. bianciardi, 3-67: deb- o dire, per onor del vero, che
. -svincolarsi da un'idea preconcetta o dominante, recedere da un'illusione.
. tr. liberare l'animo da pensieri o affanni segreti, dando loro sfogo.
discorso a voi certamente assai lungo, o lettori; a me no, perché venni
, avv. senza pregiudizi, condizionamenti o idee preconcette, con animo sereno e imparziale
e sud non c'è differenza di clima o di moralità e di religione: c'
spassionatézza, sf. disposizione d'animo o intellettuale libera da passioni, interessi,
libera da passioni, interessi, condizionamenti o spirito di parte; imparzialità, serenità
enunciazione del primo momento confuta l'errato o equivoco concetto della spassionatezza o frigidezza o
l'errato o equivoco concetto della spassionatezza o frigidezza o indifferenza che si dica,
errato o equivoco concetto della spassionatezza o frigidezza o indifferenza che si dica, richiesta allo
di fronte a ogni evento, passione o emozione (con riferimento al pensiero cinico e
con riferimento al pensiero cinico e stoico o a concezioni analoghe). salvini,
scevro da pregiudizi, parzialità, condizionamenti o da idee preconcette; obiettivo (una persona
gli eventi, le passioni, i desideri o di rimanere impassibili di fronte a essi
verità. 2. che nasce o procede da animo scevro da passioni o
o procede da animo scevro da passioni o pregiudizi; sereno, imparziale (un giudizio
3. che mostra disinteresse, negligenza o noncuranza per qualcosa o non nutre una
disinteresse, negligenza o noncuranza per qualcosa o non nutre una particolare passione. -anche
comparative, per indicare che un'attività o un impegno, per quanto faticosi, sono
la conversazione piacevole infonde negli altri allegria o intrattiene piacevolmente o anche chi per il
infonde negli altri allegria o intrattiene piacevolmente o anche chi per il suo comportamento goffo
per il suo comportamento goffo, insensato o bizzarro è occasione di scherno, di
, animale, comportamento) per stranezza o ridicolaggine è motivo o oggetto di scherno
) per stranezza o ridicolaggine è motivo o oggetto di scherno e di derisione o suscita
motivo o oggetto di scherno e di derisione o suscita ilarità, provoca il riso.
divertimento e ricreazione; ciò che consente o dà motivo di svagarsi, di trascorrere
volte qualche spasso, fate a tirare parco o f f rnre,
-diletto intellettuale, godimento spirituale (e chi o quanto lo determina). ricciardo
diletto; componimento di non grande impegno o giocoso. n. martelli, 108
: chi credete voi che si stancassi prima o vostra signoria a legger delli miei spassi
vostra signoria a legger delli miei spassi o io di mandarlivi? pananti, 1-103
, parchi, viali), molto frequentati o ricchi di motivi d'attrazione o di
frequentati o ricchi di motivi d'attrazione o di locali d'intrattenimento, per svago
d'intrattenimento, per svago, divertimento o ricreazione. matteo correggiato, 9:
spasso. -andare a spasso il capo o il cervello a qualcuno: essere frastornato
dei lungarni. -che è privo o è rimasto senza lavoro, disoccupato.
la coppia dei comici a spasso, o, più pomposamente, a riposo, vive
-mandare a spasso qualcuno: mandarlo via o congedarlo. manzoni, pr. sp
mi mandava a spasso. -mandare o mettere a spasso qualcuno: licenziarlo.
con partic. riferimento a un bambino o a un cane, per svago, per
di nuovo col letto a spasso? o perché? 8. prov.
. l'essere spastico, condizione provocata o caratterizzata da uno spasmo. - in partic
stato caratterizzato da netto ipertono di uno o più muscoli. -spasticità piramidale-,
-et). medie. che si riferisce o è causato o è caratterizzato da
che si riferisce o è causato o è caratterizzato da uno spasmo. -in par-
sciando le punte dei piedi, o caratterizzata dal movi mento a
stato colpito rispettivamente da lesioni bilaterali o unilaterali delle vie piramidali. -colite
, immotivate e incoercibili, di pianto o di riso che si producono per una
7. liberarsi da una difficoltà o da una perplessità; superare un ostacolo
; superare un ostacolo di carattere pratico o concettuale; uscire da una situazione difficile
uscire da una situazione difficile, rischiosa o imbarazzante. siri, 1-ii-234: non
8. liberarsi da una condizione o da una passione moralmente riprovevole o dalle
condizione o da una passione moralmente riprovevole o dalle preoccupazioni mondane. fra giordano,
ampia, di vario colore, semplice o doppia, che si trova alla base dell'
alla base dell'infiorescenza di alcune piante o, anche, di un fiore singolo;
pozzetti, i-132: la spata o mestola... è l'invoglio o
o mestola... è l'invoglio o borsa dei racemi o grappoli dei fiori
. è l'invoglio o borsa dei racemi o grappoli dei fiori e dei frutti delle
frutti delle palme fatto in forma di mestola o di cucchiaio. salgari, 11-156:
.]: 'spataceo': che ha spata o che è racchiuso in una spata o
o che è racchiuso in una spata o che ne ha la forma o ne fa
una spata o che ne ha la forma o ne fa le veci. = deriv
, con corpo ovale, tondeggiante o cuoriforme, viventi a medie o
, tondeggiante o cuoriforme, viventi a medie o basse profondità nel mediterraneo e nell'
genere di zoofiti echinodermi dell'ordine de'pedicellati o de'ricci, diviso da lamarck
comprende ricci di mare irregolari, più o meno cardiformi, con bocca ed ano eccentrici
: item se alcuna persona iniuriosamente spattatasse o spingnesse... sia tenuto pagare in
vi fan le veci di brattee o spate. = dimin. di spata
/ e con un certo rauco mugolìo o predica o riprende o spater- nostra.
e con un certo rauco mugolìo o predica o riprende o spater- nostra. saccenti,
un certo rauco mugolìo o predica o riprende o spater- nostra. saccenti, 1-1-76:
che genera le stallatati e le stallagmiti o per cristallizzazioni più ampie in mezzo ad
ad altri calcari, si chiamano alabastri calcarei o alabastri ti. -ferro spatico-
americano e asiatico; hanno foglie oblunghe o lanceolate, fiori avvolti da una vistosa
eran tutte d'oro a lavorietti di cesello o di bulino,... altre
altre erano di diaspro, di sardonico o di spato fluore di varie tinte.
bianche di spato. -spato calcareo o spato calcare-, carbonato di calcio.
nelle arti figurative per stendere strati di colore o per modellare, neh'industria ceramica per
fa ollire a fuoco moderato per quattro o cinque ore olio di noce o
o cinque ore olio di noce o di semenza di lino,...
adoperando certe spatole di setola a spruzzo o certi rulli di bosso o semplicemente le
a spruzzo o certi rulli di bosso o semplicemente le dita intinte. monelli, 2-97
bollore. -per simil. oggetto o, anche, parte del corpo (una
mano, un dito, il naso) o di un vegetale (una foglia)
latini, cioè 'spatula', 'tasta'o 'tenta', instrumento chirurgico attissimo per la cura
spatolàbile, agg. che può essere lavorato o applicato con la spatola (un rivestimento
, applicare in modo uniforme un materiale o una sostanza con la spatola.
2. maciullare con la spatola il lino o la canapa per separare le fibre tessili
e le lische con un buon pestello o bastone nel modo che spatulano in europa il
una pala simile alle pale de'forni o a quelle con le quali si spadola il
steso con la spatola su una tela o su una superficie da dispingere. d'
con la spatola nella lavorazione del formaggio o nella manipolazione di sostanze pastose o polverulente
formaggio o nella manipolazione di sostanze pastose o polverulente. = nome d'azione
agg. disus. che ha la struttura o la consistenza della spato. targioni
pozzetti, 7-42: la medesima polvere, o, per dir così, farina terrosa
tenuta fortemente legata insieme da un glutine o quarzoso o spatoso o di altri diversissimi
legata insieme da un glutine o quarzoso o spatoso o di altri diversissimi generi.
insieme da un glutine o quarzoso o spatoso o di altri diversissimi generi. g.
sf. arnese costituito da una lamina metallica o co regolare. d'
robusto, carpo di mezpolare sostanze pastose o polverulente, in partic. nella zana lunghezza
lunpreparazione di cibi, di composti chimici o medicinago, piuttosto diritto, basso,
sm. espatrio, abbandono volontario o forzato della patria. f. galiani
generale, e in ispecie la cattività o l'esilio, furono sovente il mezzo
, da un territorio, volontariamente o in seguito a un bando o a un'
o in seguito a un bando o a un'ingiunzione; andare in esilio
, espatriare. -per estens.: stabilirsi o rifugiarsi in un paese straniero.
stabili, non essendo legati ad impieghi o a militar servizio, se si spatriano,
si trovò disposto a credere poi, o a fingere di credere...,
-indurre qualcuno ad andarsene da una città o dalla patria (una situazione, una
. 4. cessare l'uso o il consumo di una merce. beccaria
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
. che si è allontanato dalla patria o ne è emigrato o ne è stato
allontanato dalla patria o ne è emigrato o ne è stato bandito o esiliato;
è emigrato o ne è stato bandito o esiliato; che si è stabilito o rifugiato
bandito o esiliato; che si è stabilito o rifugiato in un paese straniero. -
morte dei figli, piuttosto che vederli sgarbati o spatriottici. = comp. dal pref
zia, / che è per gracchiare o per volar de augelli. / chi vuol
vuol con ossa spatulomanzìa / di becchi o d'om di fresco morti quelli.
. strumento chirurgico impiegato per divaricare organi o tessuti durante gli interventi oppure per praticare
la voce dell'uomo né gli spaventi o spauracchi che si pongono nelle biade.
fili metallici a cui vengono legati cenci variopinti o ali di uccello, oppure da ventagli
3. persona di notevole bruttezza o, anche, lacera, trasandata,
la cui presenza induce un senso di paura o di repulsione. f. fi
. persona che, per le proprie idee o il proprio comportamento, costituisce un pericolo
pubblica commossa da parole mie molto modeste o da miei intendimenti che le sono già
di qualche lamento de'soliti deputati piemontesi o lombardi per i quali io sono uno
avvenimento, prospettiva, idea, progetto o, anche, oggetto che incutono paura
, anche, oggetto che incutono paura o sono motivo di grave apprensione. -per estens
apprensione. -per estens.: azione o discorso intimidatorio, minaccioso. caro,
grande spauracchio. 6. artista o scrittore che rappresenta una cultura ormai vecchia
questi spauracchi della cultura che noi ignoriamo o disprezziamo! = deriv. da spaurare
lasciano vincere) molestare in sogno: o per ritrarle dal bene ispau- randole e
e sbigottendole con paurose e terribili visioni, o, per inchinarle al male, traendole
dàne boriata. carducci, iii-2-413: o [roma] genitrice de'portenti antichi,
., 6-479: lo fido o nievo de filiro amaistrà in la citara achille
al genio che vive ed agogna? / o miseri? un'ombra v'offende e
3. far desistere dall'amore, intimidendo o ottundendone gli slanci. maestro francesco
forma mia; né ti spaurì? / o che sii crudo a dubitar m'induco
crudo a dubitar m'induco, / o che me pur in me non raffiguri.
, 22-98: « se voi volete vedere o udire », / ricominciò lo spaurato
lo spaurato appresso, / « toschi o lombardi, io ne farò venire »
che si dèe dare alla natura, o vero che come fraudolentissimo ingannatore della purità
.. dalla tomitruante logorrea d'uno o d'altro poffarbac- co,..
, 38: la... viltà o timidità molte fiate ingombra, impedisce e
desse fastidio. 3. gesto o discorso volto a terrorizzare. storia di
spaurendo. -terrorizzare con una minaccia o con una dimostrazione di forza e di
forse pel soverchio vino che hanno bevuto o per altre cagioni peggiori di far braverie e
donne, soffiavano in ogni ragioné giustificata o no di malcontento. -intimidire qualcuno,
uno stato di costernazione, di smarrimento o di angoscia. settembrini, iv-212:
el ge è devixo k'el veda fantaxia o altra arlìa, / e forse sarà
, / e forse sarà uno legno o frasca o altra ombrìa, / el se
e forse sarà uno legno o frasca o altra ombrìa, / el se ha sì
atterrito, spaventato da una minaccia o da un pericolo incombente. bartolomeo da
perché cercano il riparo massiccio, la roccia o il grosso tronco 2.
362: ne solo io t'amo, o sposa, pe 'l dì che spaurita /
agg. disus. che prova o è in preda alla paura; spaventato,
, 109: questo popolo... o guaisce oppresso o tace spauroso.
questo popolo... o guaisce oppresso o tace spauroso. -di animali.
: i miei clienti eran tutti, o quasi, bruti repulsivi e malefici, che
. azione, comportamento, posa, gesto o, anche, discorso arrogante, minaccioso
spavaldo con la sua serva che così o amava e umiliava. c. e.
non più. dovete dormire di notte o di giorno. voi, come me,
dava alle ragazze qualcosa di provocante o spavaldo. soldati, i-264: d'improvviso
2. per simil. pianta o vegetazione di aspetto lugubrmente scheletrico.
, per tenerlo soggetto al proprio volere o dissuaderlo da un'iniziativa.
82: vi ha degli spaventacchi fisici o morali de'quali un uomo accorto si
4. locuz. -fare, mettere spaventacchio o spaventacchi a qualcuno: spaventarlo, intimorirlo
: spaventarlo, intimorirlo, anche per gioco o per scherzo. machiavelli, 1-iii-978
varchi, 3-83: fare una bravata o tagliata o uno spaventacchio o un sopravento
3-83: fare una bravata o tagliata o uno spaventacchio o un sopravento non è
fare una bravata o tagliata o uno spaventacchio o un sopravento non è altro che minacciare
l'incutere timore (e l'atto o l'azione con cui si cerca di
sopra le cittadi subitamente. -aspetto o suono terrificante. giamboni, 7-138:
a imitazione della figura umana, con stracci o vecchi indumenti e per lo più imbottito
più riferite a persone dall'aspetto sgradevole o sinistro, dall'impressionante magrezza, dall'
magrezza, dall'abbigliamento trasandato, cencioso o bizzarro. venditti, 1-84: non
figur. persona particolarmente magra e allampanata o, anche, assai brutta, malvestita.
guardare. -infondere coi propri discorsi o col proprio comportamento timori e ansie in
da un proposito. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 403: né mica
sbigottimento di fronte a un pericolo vero o immaginario (e mostrarlo nel comportamento o
o immaginario (e mostrarlo nel comportamento o nell'aspetto). vita di s
grande titubanza, timidezza. stefano protonotaro o pier della vigna, 7-25: così amor
negativo; preoccuparsi di un possibile pericolo o danno; sgomentarsi, scorarsi.
genti nude e spaventate / sanza sperar pertugio o entropia. idem, purg, 9-42
manifestavano nelle loro grandi prodezze di volere o vivere o morire valentemente combattendo, egli
loro grandi prodezze di volere o vivere o morire valentemente combattendo, egli per questo
10-122: vide una bella bambina di otto o dieci anni precipitarsi dal balcone aperto nello
., 5-235: questa ispaventazione femminile, o da sua propria volontà fatta o essendone
, o da sua propria volontà fatta o essendone autori voi, m. fundanio
/ parlando in ver, non simulato o finto. romoli, 289: chi usa
. -temibile per l'aspetto truce o torvo, per la combattività di cui
per la combattività di cui dà prova o per il carattere prepotente, crudele,
è così spaventevole questo da- nain, o pur voi il tanto temete? seneca volgar
: voi sete spaventevole / come la peste o 'l morbo di san lazzaro. loredano
2. molto tetro e fosco o, anche, pieno di pericoli e di
io non ubidissi. -lugubre, sinistro o, anche, terribilmente fragoroso, assordante
, straordinario. cavalca, 20-463: o maravigliosa cosa e spaventevole! il cellerario.
. in un modo che spaventa o cne impressiona; terribilmente, spaventosamente.
prova davanti a un fenomeno naturale straordinario o inquietante o che si determina di fronte
a un fenomeno naturale straordinario o inquietante o che si determina di fronte a situazioni o
o che si determina di fronte a situazioni o nei confronti di persone avvertite come minacciose
di persone avvertite come minacciose, pericolose o dannose, anche indipendentemente dall'effettiva gravità
essere accompagnata da manifestazioni incontrollate della volontà o, anche, da reazioni fisiche quali
. idem, purg., 12-47: o roboàm, già non par che minacci
. -per estens. espressione del volto o atteggiamento che rivela terrore. delfico
naturale, minaccia, intimidazione, rimprovero o persona o animale che provoca o può
minaccia, intimidazione, rimprovero o persona o animale che provoca o può essere motivo
rimprovero o persona o animale che provoca o può essere motivo ai panico, timore,
profondità sinistra s'aspettava sempre d'udire o di vedere uscire di nuovo qualche altro
-per estens. orrore, raccapriccio o ripugnanza (o, con valore attenuato
estens. orrore, raccapriccio o ripugnanza (o, con valore attenuato, sensazione di
fuoco, occhi atoniti per cateratte o per gotta serena. -con meton.
-con meton.: persona di aspetto ripugnante o trasandato (e ha valore enfatico)
la voce dell'uomo, né gli spaventi o spauracchi che si pongono nelle biade.
-apprensione, anche eccessiva e ridicola, o preoccupazione per quanto di spiacevole potrebbe accadere
quanto di spiacevole potrebbe accadere a sé o ad altri. t t
cammelli, cvi-437: io cre- o ben che, se 'l re lo sapesse
di sorpresa propria di chi rimane attonito o rapito alla presenza di una donna incantevole
3. timore di conseguenze spiacevoli o funeste del proprio operato, del proprio
scritto, che punto mi porga spavento o mi faccia ritirare il passo in dietro.
muscoli che servono ad inalzare quella giuntura o danneggiato il nervo che comunica il moto;
in modo terribile, da incutere terrore o, anche, orrore; in modo da
893: stavan contro i gran letti; o di pignone / audace armati, spaventosamente
con grande paura, spavento; provando orrore o terrore, pavidamente.
ghiaccio mai visto. -che esprime o rivela terrore (gli occhi).
dial. ant. smoccolare una candela o un lume a petrolio. catzelu
che riguarda lo spazio terrestre e atmosferico o uno spazio limitato; che si estende
nello spazio, che riguarda la collocazione o la distribuzione di qualcosa nello spazio (
descrizione spaziale del luogo di un avvenimento o di un oggetto consiste in ciò: che
., gli conferisce valore superi. o iperb. carducci, iii-9-79: la
enormità di un numero; massimo o minimo grado di una grandezza.
. da spaventoso. te terrore o sgomento in quanto avvertito come minaccioso,
in quanto avvertito come minaccioso, pericoloso o dannoso (un fenomeno naturale o
o dannoso (un fenomeno naturale o prodigioso, una situazione, un sogno,
, in partic. l'inferno, o, anche, una persona, l'aspetto
per signore, e a neuno pare grave o ispaventosa la morte per la fidanza che
. -con riferimento ad animali feroci o, anche, a mostri mitologici o
o, anche, a mostri mitologici o fantastici, a fantasmi, al demonio.
uomini, se la religione noi vietasse, o darsi morte, né altro dissi sopra
-geom. geometria spaziale: geometria tridimensionale o solida (in contrapposizione a quella piana)
. -base spaziale, area o campo in cui si svolgono attività connesse
spazio interplanetario come base operativa per astronavi o per attività effettuate nel medesimo.
. m. -i). pittore esponente o seguace dello spazialismo. 2
, che si riferisce al movimento spaziale o allo spazialismo. spazialità, sf.
concerto, dal gesto del solista o meglio ancora del direttore che gli consente di
), agg. immaginato come collocato o distribuito nello spazio. -tempo spazializzato
ordinate spazialmente e temporalmente intorno a uno o altro oggetto. soffici [in lacerba
, sm. distanza nello spazio fra due o più oggetti. 2 aeron.
i tuoi, spazianti nell'alto, / o aquila dall'ala robusta? acchelli,
se l'alone così dai greci detto, o corona, o aia, si volgerà
così dai greci detto, o corona, o aia, si volgerà intorno alla luna
, si volgerà intorno alla luna nascente o tramontante, o vero per altre regioni
volgerà intorno alla luna nascente o tramontante, o vero per altre regioni del cielo spaziante
qua e là anche in un'area o in una porzione di cielo limitata.
pesci possan nuotare e spaziarsi per quella o voglia loro. martello, 6-1-283: langue
3. estendersi in uno spazio più o meno ampio (un terreno, un
qui la vista spazia per prospetti più o meno estesi, ma ricchi sempre e
traendo ispirazione da una pluralità di modelli o sperimentandone le diverse forme. cecco
tasso, n-iii-623: si può l'auditore o 'l lettore, mentre egli si spazia
mente altrui. tasso, 10-18: o chiunque tu sia, che fuor d'ogni
, / den! dimmi qual riposo o qual mina / ai gran moti de l'
malicia, / per verun stato, onore o divizia, / non prende tomo orgoio
divizia, / non prende tomo orgoio o mala audazia. moscoli, vii-617 (
una colonna, una fila di persone o di automezzi). fenoglio, 5-ii-108
se l'angolo graamo, e sorto, o senna / un immane settor ti diede
21. tipogr. distanziare una parola o una lettera o una linea dall'altra
tipogr. distanziare una parola o una lettera o una linea dall'altra disponendo la normale
che si trova a una data distanza o, anche, a una distanza alquanto
. 2. che si produce o si verifica a una certa distanza temporale
una certa distanza temporale dagli altri rumori o eventi dello stesso tipo; distanziato nel
d'ogn'intomo per quei lieti giardini o la stendesse per lo spaziato seno di
-sm. la parola, il testo spaziato o spazieggiato. b. croce, ii-1-97
; spazio bianco fra lettera e lettera o fra parola e parola. bianciardi
che si usano per distanziare le lettere o le parole. -con valore collettivo:
gi). tipogr. rendere una parola o una frase più spaziata del normale inserendo
inserendo intervalli bianchi fra lettera e lettera o fra parola e parola, soprattutto per rilevarle
lettura ad alta voce, staccare le parole o i periodi fra loro con una breve
. accrescimento degli intervalli fra le lettere o le parole di una composizione.
quando tu parli davanti ad alcuna gente o davanti a femina, o tu le mandi
alcuna gente o davanti a femina, o tu le mandi lettere, se li vóli
casoni, 4-22: il vacuo è superficie o spacio non ripieno d'alcun corpo.
non può sussistere se non in lui o morto o vivo. marchetti, 5-16:
sussistere se non in lui o morto o vivo. marchetti, 5-16: è.
lo spazio è dato come costituito da tre o più dimensioni; ma la realtà non
: giova che si viva? / o meglio giova l'ospite furtiva / che ci
-superficie di una figura geometrica piana o curva. torricelli, ii-4-368: lodo
-volume occupato da un corpo fisico o da una sostanza, in partic.
ultima superficie del supremo cielo, stellato o altro che sia sopra esso. bruno,
gli astronauti. gozzano, ii-117: o che l'eroe [giulio veme] che
sa riposi / discenda nella terra, o che si libri / per la virtù di
dodici nostre e le ventotto loro figure o caratteri degli spazi in che dividono il
zodiaco. -dir. spazio aereo o atmosferico: quello che si trova sopra
(come possibile oggetto di diritto di sovranità o, in misura più ridotta, di
proprietà privata da parte rispettivamente dello stato o del privato che un tale diritto abbia
, in partic. al fine di disciplinare o di escludere il sorvolo aereo. -
il sorvolo aereo. - spazio cosmico o extra-atmosferico: quello che si trova oltre
vita. -estesa superficie di mare o di terra. ciro di pers,
somma sventura, tutti i fenomeni fisici o morali, che troppo grandeggiarono nello spazio,
-area economica, mercato di produttori o di consumatori. b. croce,
armata può commodamente dimorarvi. -dimensione o superficie del volto o della fronte.
. -dimensione o superficie del volto o della fronte. bandella, 1-27 (
, 10-i-287: la facoltà stessa cogitativa, o la mente che a dir si abbia
5. superficie limitata o anche compresa fra termini precisi, che
termini precisi, che presenta determinate caratteristiche o è adibita a un uso, a
quello destinato all'esecuzione delle operazioni doganali o al deposito temporaneo di merci ai fini doganali
esercitano dai comuni ai quali sono stati o debbono essere restituiti dal demanio quelli che
zuffa. -area di un edificio o edificabilc. baldelli, 3-108: abbraccia
ii-14: siano gli spazi dell'aie o porche, dove si hanno a seminare o
o porche, dove si hanno a seminare o trapiantar rerbe dell'orto, col solco
-spazio verder. in una città o in un complesso urbanistico, zona occupata
complesso urbanistico, zona occupata dalla vegetazione o da un giardino pubblico. calvino
del contenitore territoriale. -squarcio più o meno ampio di cielo. ghistanzoni,
che si ha a disposizione per muoversi o agire o che si lascia ad altri
ha a disposizione per muoversi o agire o che si lascia ad altri.
. -per estens. collocazione nella società o anche nella famiglia, con la possibilità
. 8. ambito del pensiero o di un'attività. g. bianchetti
ossono andare o rimanere nel campo dove il pensiero è su-
carta geografica, di un rilievo; zona o scomparto da dipingere o decorare.
rilievo; zona o scomparto da dipingere o decorare. ariosto, 33-104: fan
io non intendo uno spazio d'asse o di muro coperto di vivi e variati
. superficie del foglio su cui si scrive o si stampa un testo; parte occupata
, lasciata in bianco per eventuali aggiunte o per l'eliminazione di frasi operata dalla
una grande malinconia. -margine superiore o inferiore di una pagina stampata; intervallo
pagina stampata; intervallo fra due componimenti o strofe. bembo, 9-2-90: ho
che si sia alla fin del secondo quartetto o del primo terzetto, sarà finita di
pochi minuti, diffuso da un'emittente radiofonica o televisiva o inserito in una trasmissione.
diffuso da un'emittente radiofonica o televisiva o inserito in una trasmissione. i.
tempo dedicato a trasmissioni e rubriche radiofoniche o televisive. 11. estensione lineare in
. 11. estensione lineare in lunghezza o in larghezza di un oggetto, di
spazio per ciascun verso di mille passi o poco più. ruscelli, 2-52: gran
si conoscerà nel suono d'una canna o fistola di ferro da una di stagno,
e molto più da una di legno o da una di canna naturale, ancor
una linea di confine fra due stati o due fondi rustici. v. quirini
. distanza fra due località, punti geografici o edifici o anche fra due persone,
due località, punti geografici o edifici o anche fra due persone, fra un osservatore
spazio quasi di dumila secento miglia, o poco dal più al meno. g.
gran freddo nel cammino non ne morisse o spasimasse e assiderassesi alcuno, aveano provisto
provisto che fra via si facessero quattro o cinque fuochi molto grandi, posti a
e te. -tratto di cammino o di strada; percorso. cavalca,
. maffei, 5-1-69: qual alpi o quai montagne trova mai chi va da bologna
s'intenda quello per cui il mobile o la potenza al centro delle forze avvicinasi
a macchina, intervallo fra due parole o anche fra due lettere di una parola
del tempo; durata di un fatto o di un fenomeno (anche nell'espressione
dipoi in ispazio. -per buono o lungo spazio: a lungo, per molto
uncerto numero di anni, mesi, giorni o anche ore; termine prescritto, giro
molto breve in cui dura una speranza o un'illusione (con riferimento alla breve
ora siamo già alle spine. -suddivisione o unità di misura del tempo. baldi
vita (e anche la sua durata o un periodo di essa). anonimo
fa perfetta / ve n'ha colpa natura o fato ingiusto? segneri, ii-240:
1-126: se la favella sarà in lamentare o in parole triste, sì favellerà il
composto di membri, l'altro scempio o schietto cne lo vogliamo chiamare. il fatto
.. cioè continuo, al parlare discreto o vogliamo dire spartito o come essi [
al parlare discreto o vogliamo dire spartito o come essi [musici greci] dicono diastematico
. subord., costruita con a o di e l'inf.).
19. anat. interstizio fra tessuti o organi contigui. redi, 16-iii-341:
atmosfera delimitata dalle strutture di un edificio o da un complesso di costruzioni, fondamentale
disposizione urbanistica. -spazio urbano: struttura o disposizione delle strade, delle aree pubbliche
i parametri culturali dei diversi periodi storici o anche le necessità pratiche della rapidità dei
cui valgono determinate relazioni espresse da postulati o assiomi (e si distinguono gli spazi
(e si distinguono gli spazi lineari o vettoriali, per cui valgono le proprietà
negli spazi vóti di parole di sotto, o allo in giù o allo in su
di sotto, o allo in giù o allo in su, con tanta egualità di
martini, 2-1-191: a significare il tuono o il suono individuale... serve
individuale... serve il sito o sia la positura di queste figure più tosto
identificazione e della propria correlazione (cooperativa o antagonistica) con le altre forze politiche
10 sviluppo di un'entità personale, individuale o collettiva. b. croce, ii-6-453
che separa le lettere e le parole o anche le righe (e anche ciascuno
e anche ciascuno degli elementi di piombo o di lega, di varie dimensioni,
3-i-182: quando la noia del botteghino jesino o il fastidio indefinito della stanca solitudine ti
, 15: infine l'aereo ipersonico, o spazioplano. che sia tecnicamente realizzabile non
campo spaziosissimo, dove non fussi ombra o poca straparola, ii-5: le tenebre
stilla d'acqua che svanisce nel mare, o un picciol spirito che s'attenua perdendo
si prolunga nel tempo; che dura o è destinato a durare molto tempo.
in vari e vasti campi del sapere o ha la capacità di capire o contemplare
del sapere o ha la capacità di capire o contemplare le verità più alte o ne
capire o contemplare le verità più alte o ne deriva, mostrandola negli effetti.
j. che offre ampie possibilità o occasioni di azionei studio o di intervento e
offre ampie possibilità o occasioni di azionei studio o di intervento e di dimostrazione di sé e
braccio al fianco'come fu per la o famosa che scelse da mandare al pontefice
la diapositiva di una 'forma'di cimabue (o di giotto 'spazioso', o di stefano
cimabue (o di giotto 'spazioso', o di stefano fiorentino), e, per
con la pelle annerita per il sole o per il sudiciume. cesari, ii-18
canna corta e spessa, di ferro o più comunemente di bronzo, e con
simili da quegli diabolici istromenti detti archibugi o schioppi, moschetti, spingarde, falconetti
l'esser chiamato spazzacèssi piuttosto che ingegnere o filosofo. = comp. dell'imp
. vela addizionale, di forma triangolare o rettangolare, distesa lateralmente al trinchetto;
, costituita da un mazzo di cenci o di erbe fissato in cima a un lungo
'spazzatolo, spazzaforno': mazzo di cenci o anche di sala, inumiditi, legato in
, per indicare una ersona particolarmente sporca o una capigliatura rizzolata. berni,
-per indicare una persona di condizione sociale o di professione umile. fagiuoli,
. panzini, iv-652: 'spazzamine o dragamine': attributo di nave adatta a
alla quale ci è legato parecchi cenci o dell'erba, con la quale si
veicolo per rimuovere la neve dalla sede stradale o ferroviaria e ammassarla lateralmente; automezzo fornito
spostando il peso del corpo sull'uno o sull'altro sci. = comp
pavimento, una strada, una superficie o un edificio o una sua parte, rimuovendone
strada, una superficie o un edificio o una sua parte, rimuovendone la sporcizia
-in partic.: ripulire un forno o un camino, scrostandoli dalla fuliggine.
spargere polvere di carbone su uno scritto o su un disegno per cancellarlo. cennini
vien bene in misura la tua storia o 'mfigura, abbi una penna e co'peli
peli della detta penna, di gallina o d'oca che sia, fregia e spazza
(un abito lungo e anche pomposo o una chioma molto lunga). l
-far strisciare in terra la coda o le ali (un animale).
fino ad abbatterne e a distruggerne la vegetazione o a ripulirlo di polvere e rifiuti.
-per simil. investire una superficie o un locale con un fascio di luce
6. liberare il cielo dalle nuvole o un luogo dalla nebbia (il vento
, ecc.; svaligiare un'abitazione o depredare un magazzino svuotandoli del tutto.
con chiavi contraffatte vi spazzerà la bottega o la casa. manzoni, pr. sp
sacro e profano era ne'templi di dio o nelle case de'cittadini. fenoglio,
che vengon fuori colle bandiere il terzo o il quarto giorno quando la truppa ha
cattivi costumi, antipatiche, non desiderate o pericolose. davanzati, ii-172: così
ragazze. 13. battere un territorio o una città con tiri radenti e fitti
state spazzate via, incendiate dalla guerra o dalla strage. 14. annientare
-eliminare con la violenza una classe sociale o un regime. carducci, iii-3-12
il mondo passar le tue legioni, / o repubblica altera, / e spazzare a
dal tuo cervello. -liberare qualcuno o la sua mente da un pensiero,
166: nel calcio, 'spazzare parea'(o semplicemente 'spazzare'), si dice
2. veloce riordino della persona o degli abiti; ravviata dei capelli.
della carda, a mano mediante spazzola o a macchina. dizionario delle professioni
: 'spazzatamburi': provvede, a mano o a macchina, alla pulizia dei tamburi piccoli
spazzato sodo e polito sì fattamente che, o cadendo da sé gli acini o percotendogli
, o cadendo da sé gli acini o percotendogli facilmente, presti e mondi por-
, 11-296: macché spazzatrici a macchina: o non ci vuol qualcuno per sorvegliare anche
italiana [21-ii-1909], 180: volere o no, anche questo della spazzatura delle
. 4. quanto vale poco o nulla, sia intrinsecamente sia per ragioni
sia intrinsecamente sia per ragioni contingenti, o è di qualità del tutto scadente.
sua negligenza, per la quale e'perde o ha perduto quello che il farebbe lieto
, sf. insieme di rifiuti, urbani o domestici, raccolti per essere eliminati;
152-68: chi di- cea: « o è fatto messer bernabò vetturale? » e
accademie, e non v'abbia ancora deglispazzatori o scopatori e mediastini, li quali non diano
modo di cavare ogni sustanzia d'argento o d'oro delle loppe delle miniere o delle
o d'oro delle loppe delle miniere o delle spazzature di zecche, di battilori
3. pulitura di un ambiente o di una strada, che si compie
un fracasso: / di medaglie dorate o vuoi di rame / un moggio ne misurano
quella spazzatura. -massa di notizie o di princìpi che non hanno nessun valore
di princìpi che non hanno nessun valore o lo hanno perduto. a. cattaneo
a raccogliere la spazzatura di ree novelle o mormorazioni. niccolini, ìii-278: sarà
il perbenismo territoriale, l'economia di nicchia o tv spazzatura. -film spazzatura
poesia e la spazzatura. -parola o espressione volgare, scurrile o errata.
-parola o espressione volgare, scurrile o errata. caro, i-118: lascerò
ài avvicinato. 6. persona o insieme di persone abiette, spregevoli,
trovata nella spazzatura: avere un valore o un prezzo notevole. tommaseo [s
contesto figur. carducci, iii-24-384: o panciuti zoliani, che ora vi credete
tierino. 4. scrittore o giornalista di qualità assai scadente o che
. scrittore o giornalista di qualità assai scadente o che predilige argomenti bassi, triviali,
senesi dicono metaforicamente spazzavènto a casa o stanza grande e mal guarnita. 2
impresach'egli vi aveva eletta d'una spazétta o brustia, con la quale voleva denotare
appropria roba altrui, sia un re o uno spazzino, pigli una città o una
re o uno spazzino, pigli una città o una manciata di grano, non può
gli spazzini con le mantelline d'incerato o con l'ombrello aperto assicurato a cintola:
ne uscivano gli spazzini sui tricicli, o con la scopa bilanciata sulla spalla.
4. figur. scrittore assai mediocre o che predilige argomenti bassi, triviali.
arida e spessa. guiniforto, 352: o dante, fa'che tu vegne dietro
-superficie, estensione di un luogo o di un ambiente. boccaccio, viii-3-26
; tempo concesso ad altri per agire o esprimersi liberamente. albertano volgar.,
. arnese di uso domestico o artigianale, impiegato per pulire e lucidare,
un supporto di legno, metallo, plastica o altro materiale rigido, con o senza
plastica o altro materiale rigido, con o senza manico, a cui sono fissati
oppure elementi filiformi vegetali, di metallo o di materiale sintetico, con lunghezza,
la spazzolatura delle stoffe dopo la garzatura o cimatura; nell'industria molitoria, macchina
e lucidatura eseguita manualmente con la spazzola o, in alcune operazioni industriali, con
addetti alla vetratura, smerigliatura, spazzolatura suole o monoblocchi prefìniti. 2. figur
. spazzolifìcio, sm. stabilimento industriale o laboratorio artigianale per la produzione delle spazzole
. piccola spazzola per usi domestici o per l'igiene personale. - in partic
il cui supporto, provvisto di setole o di elementi filiformi vegetali o sintetici,
di setole o di elementi filiformi vegetali o sintetici, si prolunga in un manico.
s'ammatassano in tanti, come spazzolini o nappe. fagiuoli, x-88: mira là
munita di un lungo manico fissato rigidamente o a snodo. ghislanzoni, 18-30
granate, sciorinando cenci da spolverare, due o tre donne facevano pulizia, impetuose,
elemento conduttore, di metallo, carbone o grafite metallizzata, usato per connettere elettricamente
in coppia, >er percuotere la grancassa o il piatto sospeso, sui qua-
i si ottiene una sorta di sibilo o di fruscio; introdotto in europa dall'
dizionario del jazz, 19: la percussione o batteria è solitamente formata dai seguenti elementi
.. suonati con bacchette... o spazzole ('brushes').
cera dell'addome (spazzola della cera) o i granuli pollinici (spazzola del polline
/ con loro, non so spugne o spazzolette / si puliscon ridendo. opuscoli scelti
, tr. (spazzolo). pulire o lucidare con la spazzola.
: sono studentesse e studenti d'archeologia o di restauro che fanno uno 'stage'come
per otto ore. -ravviare i capelli o nettare le unghie con le apposite spazzole
mano un indumento per togliere la polvere o altre impurità. volponi, 8-264:
punizione. arpino, 19-66: prima o poi quella tizia userà per forza il
12. zool. serie di peli o di spine chitinose poste sullespazzolati, gli scarponi
la macchina spazzolatrice (una superficie metallica o una pelle). l. coz
). artigiano che fabbrica, ripara o vende specchi. guido delle colonne volgar
.]: 'specchiaio': colui che fa o accomoda gli specchi. non è dell'
dicesi più specialmente di chi rimette i vetri o finestre. p. levi, 2-192
, perfezione formale di uno stile artistico o letterario. carducci, iii-7-394: nell'
, un ambiente rivestito di materiali levigati o smaltati). bombicci porta
un oggetto, in partic. di vetro o metallo). lucini, 9-64:
-con riferimento a una testa completamente calva o a un'alta fronte liscia. pirandello
, ti spècchi). guardarsi allo specchio o in una superficie riflettente. dante
ti specchi? » petrarca, 146-6: o fiamma, o rose sparse in dolce
» petrarca, 146-6: o fiamma, o rose sparse in dolce falda / di
specchiare se non per imparare virtù comuni o universali, o sé correggere de'vizi suoi
per imparare virtù comuni o universali, o sé correggere de'vizi suoi. s.
: costui se si fosse specchiato, o con lo specchio della mente o col corporale
specchiato, o con lo specchio della mente o col corporale, ave- rebbe pensato la
la spesa e l'affanno, / o cari cittadin d'esta cittade, / per
specchio, nell'acqua, nel mare o in una superficie lucida. dante,
capovolte eleganze dei cigni. -contemplare o rinviare la propria immagine riflessa.
tanto a sé vaghe bellezze / in cristallo o 'n bel rio che 'l ver n'
13. cogliere in altri se stesso o la propria condizione. tèrésah, 1-123
2. per estens. che trova corrispondenza o riscontro in un'altra realtà e,
lampante, evidente (una qualità morale o intellettuale, una virtù). c
verità, di leggiadria. / duo giorni o tre che l'è qui arrivata,
-riquadro di legno, di compensato o di altro materiale (come il vetro
come il vetro), lavorato a bugnato o liscio, talvolta arricchito da disegni o
o liscio, talvolta arricchito da disegni o cornici, che costituisce, insieme col
è usato per tipi particolari di vetri o anche di specchi che risultano riflettenti da un
non presenta alcuna controindicazione siano essi specchiati o no. 5. mantello specchiato
la propria immagine riflessa in uno specchio o in un'altra superficie riflettente.
v.]: 'specchiatura': lo specchiarsi o il guardare una cosa che abbia forma
: la prima [condizione] che pittura o intagli o rilievi o colori o parole
[condizione] che pittura o intagli o rilievi o colori o parole, con che
] che pittura o intagli o rilievi o colori o parole, con che si facciano
pittura o intagli o rilievi o colori o parole, con che si facciano, sieno
brevi che quasi in una sola specchiatura o risguardoche si faccia in essi, si abbracci
stesso colore del pelo ma più chiare o più scure (il mantello di un
(il mantello di un cavallo nero o baio o sauro). =
mantello di un cavallo nero o baio o sauro). = deriv.
serie di macchie di tonalità più chiara o più scura riscontrabili sul mantello di cavalli
sul mantello di cavalli neri, bai o sauri. = deriv. da
brillava, trasmettendo. -specchietto retrovisivo o retrovisore: v. retrovisivo e retrovisore
a distanze regolari e applicato (singolarmente o in coppia) sulla parte posteriore di tutti
riflettente cucita sul tessuto di un abito o incastonata nel metallo di un ornamento per
nel piombo. -pezzetto di cristallo o di quarzo colorato inserito dagli orafi sotto
tutti quelli che saranno stati con processo o senza gastigati o puniti, e ancora quelli
saranno stati con processo o senza gastigati o puniti, e ancora quelli che sono
quelli che sono stati trovati in colpa o corretti da detti ufficiali. idem, 1-21-155
chiederò né meno lo specchietto della questura o il polizzino pasquale. -avere lo
di cavallo baio chiazzato di macchie più bianche o più scure. = dimin.
. neri, 1-79: abbisi del tartaro o greppola di vino rosso, che spècchio1
nella caccia alle allodole costituito da uno o più supporti piatti girevoli, azionati da
con una pertica adattatovi in cima tre o quattro specchietti girevoli, ne ^ quali battendo
, 3-70: io non so se angelico o umano fu quello del- l'ollandese,
, / da fidia a tomo, o da più dotta mano. tasso, 11-ii-368
un agg. che ne precisa la forma o le caratteristiche. -specchio sferico: costituito
seconda che la superfìcie riflettente sia interna o esterna alla calotta). landò
e dà un'immagine riflessa dell'oggetto o della persona posta di fronte; di
specchi). giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo, 454:
giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo, 454: lo bascilisco a
infinitissimo papagali, e ne dànno 8 o io per uno speco. fasciculo di medicina
impiegate nella costruzione di un telescopio catottrico o riflettore. opuscoli scelti sulle scienze e
cui risaltano le figure di una moneta o di una medaglia. 3. per
superficie dell'acqua immobile, del ghiaccio o di un altro materiale che riflette la luce
-tratto di mare, bacino lacustre o artificiale (per lo più nell'espressione
mascheroni, 8-390: deh! scrivete, o dotti conti, / gli accidenti delle
-gioia (come espressione d'affetto o d'amore). boccaccio, ii-319
amore). boccaccio, ii-319: o ngliuol, del tuo padre specchio, /
tuo parecchio? serdini, 1-27: o solo specchio, o solo il mio diletto
serdini, 1-27: o solo specchio, o solo il mio diletto, / dove
, tratto fisionomico, gesto, comportamento o linguaggio che manifesta l'animo, i
9. fisionomia che ne richiama o riproduce un'altra. poliziano, 1-557
ogni noia. -entità che imita o riproduce un modello, un archetipo o
o riproduce un modello, un archetipo o, anche, un'azione, un comportamento
, anche, un'azione, un comportamento o che è correlata con un'altra.
specchio nel senso paolino suona l'impronta o riverbero dell'idea in una cosa sensata e
di una realtà determinata; segno indicatore o rivelatore. monte, 1-v-57: due
. -mezzo, strumento di conoscenza o per giungere a contemplare dio.
virtù, che è oggetto di ammirazione o è un modello di comportamento; maestro
tanta felicità che ciò che mai, o per lettura o per udita o per vista
che ciò che mai, o per lettura o per udita o per vista, gli era
mai, o per lettura o per udita o per vista, gli era in qualunque
del rosso, vii-460 (4-68): o dolze patria mia, / più d'
, 9-263: il chiostro è, o dovrebbe essere, teatro di penitenza e di
. -massimo cultore di una disciplina o di un'arte; luminare.
13. persona che è soggetto o anche vittima di vicende paradigmatiche; personaggio
-artista che rappresenta nelle proprie opere o interpreta compiutamente la mentalità o le concezioni
proprie opere o interpreta compiutamente la mentalità o le concezioni di un periodo storico.
di ammaestramento. iacopone, 22-77: o gente che amate, 'n belleza deiettate,
, desfatto vecchio. idem, 39-1: o vita de iesù, specchio de veretate
iesù, specchio de veretate: / o mia deformetate 'n quella luce vedere!
apparare. m. frescobaldi, 1-73: o anfion, o narciso novello, /
. frescobaldi, 1-73: o anfion, o narciso novello, / o specchio di
anfion, o narciso novello, / o specchio di virtù che al del risplende,
di bellezza. tasso, 7-68: o vivo specchio / del valor prisco, in
-risultato perfetto. iacopone, 37-5: o castetate, fiore che te sostene amore!
amore! /... / o specchio de belleza, senza macchia reluce!
arte. 15. rispecchiamento oggettivo o rappresentazione fedele della vita, dei costumi
dei costumi, dei caratteri delle persone o della società di un periodo storico in un'
un periodo storico in un'opera letteraria o artistica o musicale (e, in senso
storico in un'opera letteraria o artistica o musicale (e, in senso concreto,
capolavori che non forniscono mai modelli ideali o convenzionali, ma specchi della società. piovene
19. bot. specchio dei belli o di venere, specularla (speculala speculum
-ciascuno dei pannelli di legno, talora scolpiti o intagliati, che formano i battenti delle
intagliati, che formano i battenti delle porte o delle imposte. moretti, ii-1021
può essere costituito da una superficie continua o da una serie discontinua di conduttori)
sonoro-. negli altoparlanti, superficie sferica o paraboloide che dirige le onde acustiche.
.]: 'specchi': strisce di tela o di pelle che coprono internamente lo spigolo
del libro legato coperto con carta marmorea, o tela, o pelle, o cartapecora
con carta marmorea, o tela, o pelle, o cartapecora, detto altrimenti piatto
, o tela, o pelle, o cartapecora, detto altrimenti piatto.
26. letter. opera di carattere enciclopedico o esaustiva di un argomento. - anche
di poppa, talora ornato con rilievi o col nome dell'imbarcazione. zena,
formata da una superficie piana, verticale o inclinata. -specchio di pesca: tubo
i meccanici la superficie lavorata, piana o cilindrica, su cui scorre il cassetto
30. miner. specchio canino o d'asino-, selenite, pietra speculare
targioni tozzetti, 12-1-166: nell'angusta fessura o interstizio che resta tra gli zolloni di
naturalisti selenite e dal volgo specchio canino o specchio d'asino. bombicci porta,
del calcio (anche specchio della porta o della rete). l. caretti
la palla, quando è impossibile bloccarla'o 'respingerla', perché risulti almeno deviata dallo
che avevano cessato di pagare le imposte o che erano debitori di esse e pertanto
di cui è noto lo specchio sassone, o gli svevi). 36. zool
un insetto. -macchia di colore vivace o iridescente sulle penne remiganti o copritrici dell'
colore vivace o iridescente sulle penne remiganti o copritrici dell'ala di alcune specie di
di figura ordinariamente parallelogram- mica, situata o sulle remiganti secondarie o sulle grandi cuo-
mica, situata o sulle remiganti secondarie o sulle grandi cuo- pritrici. a.
visibile in volo, cioè una barratura semplice o doppia, che attraversa l'ala trasversalmente
anni ventinove finiti, e che loro o padri, avoli o bisavoli, fussino stati
, e che loro o padri, avoli o bisavoli, fussino stati de'tre maggiori
-a specchio-, in prossimità di un bacino o di un corso d'acqua, in
grande firma. -rivestito di una o più lastre di vetro riflettente (un
-attaccarsi agli specchi: tentare l'impossibile o un'impresa molto difficile ricorrendo a qualsiasi
razza di gente che vogliono pure essere o tenersi miseri e infelici per forza, e
. -riflettere il cielo, il paesaggio o un edificio nelle proprie acque.
-non raffigurarsi nello specchio: apparire irriconoscibile o stravolto per i patimenti, essere sfigurato.
aretino, 20-310: in x dì o xii, se tu lo avesse veduto,
: nel caso che il tutore officioso morisse o prima o dopo i cinque anni senza
che il tutore officioso morisse o prima o dopo i cinque anni senza avere adottato il
mancanza di un'anteriore e speciale convenzione, o amichevolmente tra i rispettivi rappresentanti il tutore
il tutore ed il pupillo, o nella via giudiziaria in caso di contestazione.
vi fia scritto. -che prepara o indirizza a un ambito specifico e ristretto
tariffa accordate a determinate categorie di persone o di merci. -ant. e letter
posto speciale. -appositamente costruito o predisposto. bacchelli, 1-iii-768: i
insolito; che non si verifica abitualmente o che è accaduto raramente (un evento
proprio di un numero ristretto di cose o di persone o, anche, di un
numero ristretto di cose o di persone o, anche, di un individuo singolo
determinata la stessa idea infinita, o vogliam dire la stessa ed insieme diversa
roberto, 10-42: 1 disgraziati nativamente o casualmen te immeritevoli del nome
immeritevoli del nome di uomini non amano, o pure aman do sono prudenti
suo male. 2. particolarmente o espressamente destinato, rivolto, indirizzato,
indirizzato, applicato a una determinata finalità o funzione; attuato con particolare cura nei
particolare cura nei riguardi di una persona o di una categoria o di una cosa specifica
di una persona o di una categoria o di una cosa specifica; apposito.
tutte quelle persone che ci avessino offeso o in facti o in decti o che
persone che ci avessino offeso o in facti o in decti o che avessino offeso iddio
avessino offeso o in facti o in decti o che avessino offeso iddio o l'anima
in decti o che avessino offeso iddio o l'anima loro. savonarola, i-94:
a credere fermamente quelle cose che dio fa o dimostra nella chiesa sua, e così
speziai festività (per così dire) o feria detta 'lemuralia'. giordani, xii-94:
ancora tra la delegazione a cause speciali o singolari e quella ad una università cpalcune
apostolico esercitare giurisdizione senza il suo braccio o consenso. 4. espressamente o
o consenso. 4. espressamente o specificamente addetto o preposto a una particolare
4. espressamente o specificamente addetto o preposto a una particolare mansione (una
contenente il rifiuto per parte del manto o dei suoi eredi di riconoscere il figlio,
contro un singolo individuo; eccezionalmente imposto o, anche, concesso; appositamente rilasciato
, un divieto); specificamente espresso o dichiarato. statuto dello spedale di siena
spedale di siena, 69: nullo frate o vero suora, offerto o vero offerta
nullo frate o vero suora, offerto o vero offerta del detto ospitale...
offerta del detto ospitale... possa o vero degga in alcuno modo avere o
o vero degga in alcuno modo avere o vero tenere mobile in pecunia numerata oltra
che l'orribilità, che è commessa o per commettersi, avenga fuori del termine
sua particolare protezione (un santo) o cura (un angelo). fra
. che possiede doti, capacità, ingegno o qualità non comuni, eccezionali (una
un dato ramo di scienza, d'arte o d'industria, nel quale a forza
graziosa a speziai persona si fa, o per proprio piacere dello 'ntito- latore,
per proprio piacere dello 'ntito- latore, o per proprio piacere ai colui a cui s'
13. particolarmente intenso verso qualcuno o qualcosa (un sentimento, uno stato
14. proprio, peculiare di una persona o di una cosa; che ne costituisce
la nota distintiva, l'elemento caratterizzante o qualificante, la particolarità o la prerogativa
elemento caratterizzante o qualificante, la particolarità o la prerogativa (un aspetto, una
. che è proprio, che si riferisce o che pertiene a un singolo e determinato
attinenza con la sfera pubblica, politica o sociale); che concerne gli interessi particolari
. non ci sviamo in progetti speciali o locali che non trovano eco mai e fanno
specifica competenza in un determinato ambito culturale o professionale; specialista, specializzato.
. e letter. che non ricopre cariche o funzioni pubbliche. -cittadino, persona,
-particolarmente stretto (un legame di amicizia o di solidarietà). giordani,
19. espressamente addetto al servizio o alla protezione di una persona.
. - legge speciale-, norma di legge o provvedimento legislativo che disciplina in modo
disciplina restrittiva una situazione, un rapporto o una categoria di persone di per sé meritevoli
nota se'ell'è generale queita- sgione o pur speziale. libri di commercio dei peruzzi
censi et il fare debiti con pegno o con ipoteca speciale, overo la transazione
15: 'materia regolata da più leggi penali o da più disposizioni della medesima legge penale'
penale'. quando più leggi penali o più disposizioni della medesima legge penale regolano la
regolano la stessa materia, la legge o la disposizione di legge speciale deroga alla
disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo che
in servizio attivo permanente, in congedo o fuori quadro, purché fomiti di laurea
riguardano il compimento di un determinato atto o serie di atti (in contrapposto a
di atti (in contrapposto a mandato o procura generale) -, e nel linguaggio
loro fatti, lo facciano procuratore generale o speciale per carta piuvica. varchi, 18-2-
sull'originale e sulla copia dagli opponenti o da persone munite di loro procura speciale ed
riserva prescritta dalla legge (riserva legale o statutaria), per il perseguimento di
24. giornal. numero speciale: copia o fascicolo di ciascuna edizione o emissione numerata
: copia o fascicolo di ciascuna edizione o emissione numerata di una testata giornalistica interamente
dedicata a un particolare tema, argomento o avvenimento. piovene, 7-102: la
, istituita per fronteggiare un'esigenza finanziaria o una situazione economica particolare. cavour
specialismo, sm. propensione a esaminare o a con 27. milit
milit. licenza speciale: autorizzazione concessa asiderare o, anche, a sottoporre a indagine sistematica
allontanarsi dal reparto per meriti paraspetti particolari o settoriali di una determinata realticolari. tà
una determinata realticolari. tà, problema o fenomeno, anche perdendo di vista la
trova collocata e che indica se è naturale o modificata. tommaseo [s.
trovasi collocata, ma ancora se ella sia o se si sottintende naturale o modificata da
ella sia o se si sottintende naturale o modificata da alcuno accidente. 29
peregrini comuniter gli stano entro tre nocte o quatro a contemplare queli extremi misteri et
ne in comune per ragione di proprietà o vero dominio civile e mondano.
in ispeciale e che sono la nostra nuova o moderna estetica. -lo speciale-,
di qualche colera che s'intravede in kipling o dei pochi lebbrosi ai stevenson.
professione o di un mestiere; esperto, perito.
. con riferimento alla professione medica) o di carattere tecnico-professionale. tommaseo [
professione attende a una parte speciale di tale o tale scienza o disciplina. lessona [
parte speciale di tale o tale scienza o disciplina. lessona [s. v.
: medico che si consacra principalmente, o anche esclusivamente, alla cura di certe
. con riferimento a reparti, a ruoli o a categorie (ed è sinonimo di
4. sport. atleta che gareggia (o anche che ottiene i migliori risultati)
il por tone d'onore o per la porta di servizio. prisco,
specialisticaménte, avv. in modo specialistico o, anche, angustamente settoriale.
così travisato e ringrettito partigianamente e geograficamente o anche specialisticamente, per esempio per il solo
che è proprio, che si riferisce o che concerne gli specialisti o le varie specializzazioni
si riferisce o che concerne gli specialisti o le varie specializzazioni di competenza e di
sul motivo so furti di vario genere, o che in tal genere possedevano addiappena colto
strappare il malato da 3. particolare abilità o perizia in un'attività. -per questo
obligati. mariotto davanzali, lxxxviii-i-412: o qual sì crudo mai sotto al batte-
che di sé pietà non lo strignesse / o qualche spezieltà d'uno suo ben propio
, dimodoché, per significare le medesime o somiglianti spezialità, relazioni e connessioni d'idee
avesse... una qualche anomalia o specialità che interessava, accendeva, torturava gli
2. ramo di una determinata scienza o arte; disciplina, materia di studio
arte; disciplina, materia di studio o d'insegnamento; genere di un'attività
d'insegnamento; genere di un'attività o di una professione; settore di competenza;
cristalli. -sport. branca particolare o tipo di gara all'interno di una
ma capitava anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna. tabucchi
anche che cucissimo qualche camicia o pagliaccetto o mutanda da donna. tabucchi, 11-57
; differenziazione tecnica di un determinato reparto o di una categoria dovuta all'addestramento per
dovuta all'addestramento per eseguire particolari lavori o per ricoprire specifiche mansioni tecniche. bacchelli
di ordinazioni nuove. -prodotto farmaceutico o cosmetico che ha una formula commercialmente protetta
di una determinata zona, di un locale o di un singolo cuoco. -per estens
estens. forma artistica propria di un luogo o che in quel luogo raggiunge l'eccellenza
genere, 'uomo valente'in una data disciplina o scienza, è un astratto ripreso dai
. e letter. interesse privato, personale o di parte; faziosità, settarismo.
guicciardini, 2-2-337: quando si aspettava o che la gravezza si diminuissi o che
si aspettava o che la gravezza si diminuissi o che si pensassi ad alleggerire i monti
di graduale trasformazione di un determinato organismo o di una funzione da una forma iniziale
: carattere particolare di un illecito (legale o morale) dipendente dall'essere previsto da
specialità di peccato che corrisponde alla legge o alla qualità non conosciuta. codice dei podestà
, con ulteriori specificazioni, lo stesso bene o interesse già tutelato da un'altra e
, ti, lo riguarda, concerne o spetta; dal canto mio, tuo,
specialità, a suo nome, per carta o per scrittura di sua mano, secondo
sua mano, secondo che è principale o per mallevadore, ove non si faccia
che alcuna fiata si fa- cevan grazie o dispensazioni ai fuorusciti, sempre erano in specialità
estens.: riduzione di una teoria o di una disciplina alla più rigorosa specificità
di specializzazione professionale dopo la laurea o è prossimo a conseguire una specializzazione universitaria
finì per specializzarle nell'inseguimento degli anagrammi o paragrammi. -matem. restringere un enunciato
particella pronom. dedicarsi in modo prevalente o esclusivo a una determinata attività, mestiere
esclusivo a una determinata attività, mestiere o professione, o all'approfondimento di un
determinata attività, mestiere o professione, o all'approfondimento di un ramo particolare di
di un ramo particolare di una scienza o di una disciplina, acquisendovi un'approfondita
: seguire un corso di specializzazione universitaria o tecnico-professionale e conseguire il relativo attestato.
. dedicarsi totalmente a un'unica attività o settore creativo. montale, 12-561:
possiede specifiche capacità e competenze scientifiche o di carattere tecnico-professionale per esercitare una determinata
carattere tecnico-professionale per esercitare una determinata professione o attività lavorativa, acquisite mediante il conseguimento
di un titolo di specializzazione (post-universitario o di abilitazione tecnico- professionale). -
appartenente alla classe superiore delle tre classi o qualifiche in cui tradizionalmente si suddivideva la
cento dracme al giorno; mettiamoci centodieci o centoventi, per gli operai specializzati, che
: dotato di particolare abilità, perizia o competenza in un'attività o in un campo
, perizia o competenza in un'attività o in un campo qualsiasi (ed è
è spesso usato, in contesti scherz. o iron., er indicare il ricorrere
2. che ha come ambito d'indagine o di trattazione un settore particolare di una
-dedicato esclusivamente a un particolare tema o argomento, a una disciplina o a
tema o argomento, a una disciplina o a un ramo di essa in modo
modo da rivolgersi a un pubblico di specialisti o di cultori (un periodico, una
-che raccoglie testi riguardanti una specifica disciplina o un suo ramo particolare (una biblioteca)
chi. 3. che opera esclusivamente o prevalentemente in un determinato settore produttivo;
avvenire nell'ambito dello stesso complesso industriale o per mezzo di altre piccole e medie
producono solo fiori (e frutti) o solo foglie (e si contrappongono a
competenza in un determinato settore di ricerca o di lavoro (oggi per lo più attuata
attuata mediante apposite scuole successive alla laurea o corsi di abilitazione di carattere tecnico-professionale)
si articola una determinata scienza, disciplina o professione. r. longhi
degli ambiti di ricerca e di competenza o, anche, di creazione artistica,
attitudine di determinati parassiti a vivere esclusivamente o precipuamente a spese di un particolare ospite
precipuamente a spese di un particolare ospite o di un suo organo. 5
. lo specificarsi di un determinato sintomo o il suo acuirsi e localizzarsi. lessona
di un modo speciale di una malattia o di un sintomo dapprima confuso con altri,
prende un carattere netto e en determinato o al tutto speciale, dopo essere stato pocomanifesto
al tutto speciale, dopo essere stato pocomanifesto o generale. 8. milit.
che i ladri non rubbino la casa o lo scrigno. mazzini, 23-166: a
. suddivisione in specie degli organismi animali o vegetali, in base alle diverse caratteristiche
le risposte sono due: la differenziazione o speciazióne (una specia lizzazione
un corpo, di un oggetto materiale o anche di una persona; forma visibile
anche di una persona; forma visibile o corporea con cui si presenta un essere,
si presenta un essere, anche spirituale o soprannaturale (anche nelle espressioni in,
dell'eucarestia, l'insieme degli accidenti o apparenze sensibili che permangono nel pane e
si difundono per la chia o sotto le due specie-, quella somministrata separata-
, l'aveva unguentato la spezie (o particola) d'uno suo speziale e
d'uno suo speziale e particulare inlenimento o succo. 3. parvenza non corrispondente
che mira / ritrae, come suol ombra o specchio o rivo; / cosi nell'
/ ritrae, come suol ombra o specchio o rivo; / cosi nell'occhio,
uno dice d'aver perduta la rogna o la febre, perché la perdita qualche volta
martini, i-352: le spezie del sono o voce in quello loco angusto si fortificano
la moltitudine e per notturne spezie vedute o sì come da dio ammonito facendo.
5. idea, anche confusa o appena accennata; pensiero o concetto abbozzato
anche confusa o appena accennata; pensiero o concetto abbozzato o come puro contenuto mentale.
appena accennata; pensiero o concetto abbozzato o come puro contenuto mentale. varchi,
nella virtù fantastica si riserbano le immagini o vero similitudini delle cose, le quali i
segneri, i-23: avendo un dolore veementissimo o di podagra o di pietra, stima
avendo un dolore veementissimo o di podagra o di pietra, stima che non vi sia
la forma, intesa come essenza necessaria o sostanza delle cose che hanno materia,
scolastica è la forma che il senso o l'intelletto astraggono dalle cose: specie
intelletto astraggono dalle cose: specie sensibili o specie intellegibili rispettivamente). -anche:
, sieno esse in complete o complete, le quali toccano il massimo della
l'atto della mente che intuisce le specie o forme nella natura, ovvero le stesse
nella natura, ovvero le stesse specie o forme o essenze in quanto sono intuite
, ovvero le stesse specie o forme o essenze in quanto sono intuite nella mente
la debita grandezza della loro spezie, o sieno minori, per essere belle.
servirsene in cucina è la stellaria o vero asteria, così detta dall'avere il
almeno quelli dell'epoca attuale) trassero o traggono origine da genitori a loro simili
ne aveva tratto buon frutto. -tipo o varietà di pianta nella classificazione botanica.
ramuscello. soderini, ii-156: il ghiaggiuolo o giglio azzurro detto celeste, chiamato iris
giglio azzurro detto celeste, chiamato iris o ireos, è di due spezie,
. croce, i-2-214: il carattere empirico o pratico delle scienze naturali è comunemente ammesso
fisica in quanto enumera classi di fenomeni o forze fisiche. 8. genere umano
): la cosa dell'uomo infermo stato o morto di tale infermità, tocca da
luzi, 2-21: 0 morire o piegarsi sotto il giogo / della bassezza
, sia che la causa risieda nel clima o nella specie. gioberti, 5-257:
5-257: v'ha attualmente una discrepanza più o meno grande d'ingegno e di
di persone accomunate da una caratteristica fisica o morale, dalla professione, da una denominazione
particolare di un peccato, di un reato o di una pena o previsto da un
di un reato o di una pena o previsto da un ordinamento giuridico. cavalca
le loro cagioni e le loro spezie o differenze. dominici, 4-76: questa forza
specie... delle sostituzioni prime o dirette sono la volgare, la pupillare
i romani giureconsulti in tante minute spezie o casi di cotal diritto... i
di morte, dei lavori forzati a vita o della deportazione, ove -tonalità di un colore
, i-8-3: giassìa che questo motto comperando o vendendo qualsivoglia spece e natura de mar'
. lottini, 23: quelle facesse conducere o extraesse per mare o per terra qual se
: quelle facesse conducere o extraesse per mare o per terra qual se leggi, che
in un altro, voglia spezie de roba o mercantia. cavour, ii-363: 1
. de luca, 1-10-18: la maggiore o la minore am vegetali disseccati
se non de fatto per la maggiore o minore potenza che è la più vera e
, ii- -varietà di un minerale o di un metallo. 2-105: tutte
una circostanza; categoria in cui si distinguono o -peso dell'unità di volume di
, indica, in modo a'veleni o ad altre spezie della morte sua. filarete
filarete, 1-ii-424: indefinito, un confronto o un'analogia: qualcosa parapassati un poco
modo dell'adulare che altra spezie o forma d'adulazione più sappiamo,
immatu specie di discorsi, o voleva con quella serietà prendersi gioco
nata, che ne ha le prerogative o ne svolge le mansioni -terza specie-
abbiano essi pur ragione di chiamare i drammi o le tra specie d'assistente'
le tra specie d'assistente'o simili s'intende che non è un vero
di terza specie. prio segretario o assistente, ma qualcosa giù di lì,
venne su in treno un grugno spezie o più tosto potenze. segneri, iii-1-3:
cui sono lesi, più l'amico occasionale o l'affezionato cliente, era qualcosa di
. più, una specie di amante ufficiale o protettore. g. bassani,
-con meton.: moneta, denaro contante o liquido. vandelli [in muratori,
specie, ossia della moneta d'oro o d'argento, rispetto all'altra fosse di
: per legge, ad oggetto di richiamare o la specie d'oro o la specie
di richiamare o la specie d'oro o la specie d'argento, si alza e
provocato da un fatto insolito, inaspettato o sospetto; meraviglia (anche nell'espressione fare
. b. martini, 2-1-507: spezie o differenza: varia positura del semituono in
. biol. specificità di un organismo o di una sostanza, in partic. di
nei riguardi di una determinata specie botanica o zoologica. = deriv.
nei riguardi di una determinata specie botanica o zoologica (un organismo, un ormone,
(1797-1855), unione del principio intellettivo o specie e di quello senziente o verbo