una donna). patizzante', o appunto, se vogliamo, di gusto.
comune per 'aver simpatia con alcuno', o per affetto o per af
'aver simpatia con alcuno', o per affetto o per af ticolitico.
polinucleata in cui le cellule non sono o sono solo parzialmente individuate. -anche:
al suono della lira aggiungevasi quello del flauto o aella zampogna; altrimenti 'citaredo'.
gruppo di personaggi raffigurati in una pittura o in una scultura nell'atto di abbracciarsi
in una scultura nell'atto di abbracciarsi o di avvinghiarsi, in partic. nella
gruppo intrecciato ai varie figure che si toccano o si abbracciano. tale è quello dei
: 'simplèmma': dicesi così d'un quadro o simulacro in cui si uniscono due o
o simulacro in cui si uniscono due o più persone che si abbracciano o che lottano
uniscono due o più persone che si abbracciano o che lottano insieme. 2
la quale malatia tutte le sue parti o alcune sono inpacciate di fare pope- re
del simplèsso), si dice simplèsso euclideo o geometrico il più piccolo insieme convesso che
stimolazione delle terminazioni neurovegetative del setto nasale o dei turbinati, tale da suscitare un
una corrente d'opinione, un raggruppamento o un partito politico, pur senza compiere
, pur senza compiere una formale adesione o iscriversi a essi; che sostiene un
la lega ha con sé, aderenti effettivi o simpatizzanti, i migliori uomini della nazione
, riprodotta su tutti i quotidiani aderenti o simpatizzanti e su un gran numero di
immedesimazione nei sentimenti (un atteggiamento emotivo o intellettuale). bontempelli, 22-39
un'ideologia politica, per la parte o il partito che la propugna, pur senza
. 5. manifestare affinità intellettuale o culturale per un singolo pensatore o per
intellettuale o culturale per un singolo pensatore o per una scuola di pensiero o,
singolo pensatore o per una scuola di pensiero o, anche, per l'oggetto dell'
anche, per l'oggetto dell'attività speculativa o artistica. carducci, iii-23-128: non
. croce, 1-4-16: giacquero dimenticate o poco osservate o fraintese le forme primitive
1-4-16: giacquero dimenticate o poco osservate o fraintese le forme primitive, consulente e
europeo, che prese nome di romanticismo o di restaurazione, non 'simpatizzò'con esse,
6. provare intensa partecipazione per le vicende o le traversie di qualcuno; comprenderne i
! 7. ant. avere o manifestare affinità basata sull'intrinseca corrispondenza delle
basata sull'intrinseca corrispondenza delle diverse nature o caratteri. f. f. frugoni
perché in italia si trovano spiriti ingegnosi o brillanti, profondi e sensibili, cupi o
o brillanti, profondi e sensibili, cupi o energici come son quelli delle nazioni straniere
allusione ai filasmissione. menti degli stami o delle alghe. 4. ant
prio di un simplesso; costituito da uno o più simplessi. = dal fr. sympodique
laterale, in partic. di un fusto o di un'infioreche è proprio della chiesa
ed no. è sostituito da uno o più dei propri rami (e a seconda
sia composta, cioè di uattro o più. marsilio da padova volgar.,
pena boreale a benefizio del medesimo offeso o dell'ingiuriato, per ricompensa dell'ingiuria
per ricompensa dell'ingiuria, nel duplo o nel triplo o nel quadruplo.
dell'ingiuria, nel duplo o nel triplo o nel quadruplo. = voce dotta
all'inizio e alla fine di due o più frasi o versi. bontempi
alla fine di due o più frasi o versi. bontempi, 1-1-17:
cominciando e terminando la frase colla parola o colle parole medesime. =
figurato e da altri collocato nella poliadelfia o nella monadelfia poliandria. sono così denominate
dalla corolla di dieci petali in doppia serie o tagliata in dieci lacinie disposti in tre
tagliata in dieci lacinie disposti in tre o quattro linee; il frutto è una
variano dal bianco roseo vivace, solitari o a grappoli. queste piante crescono nell'america
america meridionale. il simploco thè, o albero del thè di bo- lessona
). letter. che si interessa o si occupa anche di politica nelle proprie opere
rari e quasi singolari eccezioni sono quelli politici o 'simpolitici', come fu nell'italia della
-ci). letter. che avviene o è pronunciato in una riunione conviviale.
, iii-17-430: le odi di anacreonte, o, meglio, 'ana- creontee'..
nell'antichità greco-romana, capo del simposio o re del convito. -per simil.:
(dono / del vostro babbo, o percy, o valentino; / del nostro
/ del vostro babbo, o percy, o valentino; / del nostro adolfo,
tutte le firme dei componenti il gruppo o comitiva che ho detto. nomi tutti
conversavano secondo i dettami impartiti dal simposiarca o re del convito e assistevano a danze
quel di platone, più sovente 'convito o banchetto'. g. manganelli, 16-33:
in partic. elegante e lussuoso, o che costituisce l'occasione di conversazioni dotte (
(e può avere una connotazione aulica o scherz.). grillo, 275
3. convegno di carattere scientifico, filosofico o letterario su un tema determinato.
ant. consonanza delle voci nel salmeggiare o nel cantare. liburnio, 99
ii1-97: 'simpsalma': consonanza nel salmeggiare o cantare. = voce dotta,
trofico e funzionale, di un organo o dell'intero organismo. tramater [s
. che ha l'incarico di attingere o mescere vino durante riti sacrificali o acqua
attingere o mescere vino durante riti sacrificali o acqua in riti divinatori dell'antichità pagana.
; che si può imitare, riprodurre o fingere. = agg. verb.
-per estens. statua di un santo o della madonna, zazione al conseguente esaurimento
e sepolto. / dinanzi al sitalmente o con la fantasia; immaginato. mulacro
le dita nell'acquasantiera, miche o audiovisive di modificare profondamente la e
nel tempio si te- nessino imagine o volti o simulacri d'alcuna ragione d'anima
si te- nessino imagine o volti o simulacri d'alcuna ragione d'anima
mondo della materialità 2. statua commemorativa o anche ritratto dipinto di un personaggio illustre
: statua, opera d'arte di scultura o in rilievo. boccaccio, viii-2-128
: né potrà cancellar forza d'oblio / o quella piaga o quell'ardor verace,
forza d'oblio / o quella piaga o quell'ardor verace, / che del dipinto
immensi macelli. -figur. persona o parte del corpo dotata di forme perfette
. b. tasso, ii-238: o. dì chiaro, io ti sacro /
eterno simolacro. 3. riproduzione o imitazione di un oggetto, di un
interrotto dalla coscienza. 4. esercitazione o gara spettacolare che simula il combattimento o
o gara spettacolare che simula il combattimento o ne è la trasposizione ludica. domenichi
corso /... / risguarda; o 'n chiuso arringo, o 'n largo
risguarda; o 'n chiuso arringo, o 'n largo campo / i simolacri pur d'
l'istruzione delle milizie. -simulazione o imitazione di un gesto, di un atteggiamento
simulacri d'amore e inganni dell'animo o cuore o appetito, e false imagini di
amore e inganni dell'animo o cuore o appetito, e false imagini di bene.
. figura, immagine di un ente materiale o ideale, che attua in, modo
, che attua in, modo imperfetto o provvisorio o che richiama per simiglianza o
che attua in, modo imperfetto o provvisorio o che richiama per simiglianza o per imitazione
o provvisorio o che richiama per simiglianza o per imitazione (come nella filosofia platonica
all'esemplato reale, conciossiaché l'esemplare o il modello che lo diciamo, giusta
6. apparenza, parvenza; indizio o presenza ridotta e appena rilevabile di una
e appena rilevabile di una condizione ambientale o stagionale o di un'istituzione o di
rilevabile di una condizione ambientale o stagionale o di un'istituzione o di un valore politico
ambientale o stagionale o di un'istituzione o di un valore politico o morale.
di un'istituzione o di un valore politico o morale. vico, 4-i-771:
attribuita un'identità diversa da quella effettiva o che fa le veci di un'altra.
-per estens. apparenza illusoria o fittizia, anche per opera di magia
tasso, 13-36: se fosser vere fiamme o larve, / mal potè giudicar sì
9-173: è poi un bosco? o non è piuttosto una cortina di veli e
; chi li possiede, li esprime o li rappresenta in modo esemplare. ghirardacci
gestounanime. -persona che può competere o stare alla pari con un'altra.
. magalotti, 9-2-6: tali immagini o simolacri vaganti son posti da epicuro della grandezza
continuo e si andassero distaccando certe membrane o pellicelle a guisa di effluvi: e
fuori. -immagine riflessa in uno specchio o nell'acqua. leonardo, 2-401:
minutissima circostanza son le favole della poesia o le figure del pennello all'oggetto vero ed
radice fuori. -invenzione fantastica o della mente. casoni, 211:
e sul teatro / condur malvagio servo, o troppo dolce / credula madre, o
o troppo dolce / credula madre, o simulante figlia / che di secreto amor pungol
tr. { simulo). far credere o dare a vedere, fingendo mediante parole
azioni, comportamenti, quanto non è o non è in tale modo; provocare
tale modo; provocare una falsa opinione o favorire un'errata convinzione; fingere,
altri, mascherando le proprie intenzioni o con la chiara coscienza di essere in contrasto
, 2-41: chi simula una cosa o qualche atto da cui il terzo è rimasto
-assol. compagni, 2-22: o voi, popolani, che disideravate gli ufici
. nel gergo massonico, condizione, volontaria o coatta, di sospensione 'ad interim'dall'
anche nelle locuz. essere, entrare o mettersi in sonno). e molinari
tutto al supermarket del terrore. -sospensione o proroga della trattazione di una questione.
. -cura, terapia del sonno o sonno protratto-, metodo terapeutico applicato nelle
. locuz. -appiccare, attaccare, pigliare o prendere pria, perché oltre che
sonno pronto: avere facilità ad addormentarsi o la capacità di addormentarsi in breve lasso di
— dormire sonni sicuri, tranquilli, placidi o i propri sonni o i propri sonni
tranquilli, placidi o i propri sonni o i propri sonni in pace. v.
dormire, n. ii. -giungere o cogliere al sonno: sorprendere mentre dorme
cogliere al sonno: sorprendere mentre dorme o quando meno si aspetta. a.
sonno a qualcuno: non lasciarlo dormire o assillarlo o rattristarlo con un pensiero, con
qualcuno: non lasciarlo dormire o assillarlo o rattristarlo con un pensiero, con una
/ non so già se più afflitto o più deriso. manzoni, fermo e lucia
a scopone. -perdere il sonno o i sonni: svegliarsi, destarsi.
desto. -non riuscire ad addormentarsi o arrovellarsi a causa di un pensiero assillante
i-690: per qualunque traversia, dispiacere o disgrazia non ho mai perduto né il
quanto si è assorbiti in altri interessi o attività. f. badoer, lxxx-3-73
-rappiccare, ripigliare, riprendere sonno o il sonno: addormentarsi di nuovo.
il giovane, 9-363: io sento o tarlo rodere, o zanzara / ronzare,
9-363: io sento o tarlo rodere, o zanzara / ronzare, od odo pur
/ ronzare, od odo pur russo o respiro / d'uom che dorma o dormendo
russo o respiro / d'uom che dorma o dormendo muti luogo, / e si
insonnolito, sonnacchioso; che sta dormicchiando o in dormiveglia; assopito. - anche
dorme, bisogna che si leggano alcune istorie o favole difformi o spaventevoli, e si
si leggano alcune istorie o favole difformi o spaventevoli, e si leggano alzando la voce
intellettuale, spirituale e morale; che è o si dimostra indolente, apatico, indifferente
4. proprio di chi è assonnato o anche pigro, indolente (un atteggiamento
posa sonnolenta. -che trascorre o è trascorso pigramente, nell'ozio,
torpore intellettuale e morale (una condizione o un periodo di tem- po).
attivo: che rende pigri, indolenti, o concilia il sonno. firenzuola,
anche in conseguenza di particolari condizioni ambientali o di alterazioni patologiche dell'organismo.
solo il morso dell'aspido senza spasimo o gemiti indurre grave sonnolenza, con alquanto
la faccia come per uscire di sonnolenza o rompere la virtù d'alcuna malìa.
grido). pascoli, 689: o così vecchi erranti per il mare, /
-che fluisce (un corso d'acqua) o cade (la neve) o si
acqua) o cade (la neve) o si leva (il fumo) lentamente
. 7. che è immerso o si presenta in un'atmosfera di calma
provoca un effetto narcotico; che intorpidisce o addormenta, che stordisce. ser giovanni
il fumo è in quella della visione o 'scientia'. borsi, 152: oggi ho
nell'ignavia. -atteggiamento abulico, assente o, anche, svagato, disattento.
in oggi accade alle più custodite librerie, o per sonnolenza di chi le custodisce,
per sonnolenza di chi le custodisce, o per qualsiasi altra cagione. -in
. -in senso concreto: azione o comportamento dettato da indolenza, trascuratezza,
che [giovanni] non commettesse o negligenzia o ingratitudine o sonnolenza o altre cose
giovanni] non commettesse o negligenzia o ingratitudine o sonnolenza o altre cose che 'l
non commettesse o negligenzia o ingratitudine o sonnolenza o altre cose che 'l corpo
o negligenzia o ingratitudine o sonnolenza o altre cose che 'l corpo richiede.
penso essere 0 gran pazzia degli uomini o gravissima sonnolenza degli dei. bresciani,
, / non so se dico sonnotta o soggiorna / addormentato sotto un ar- buscello
sonoraménte, avv. con un forte suono o rumore; fragorosamente. baldelli,
... stavano attaccati settantadue sonagli o campanelli, con altri tanti pomi granati
fra il sonno e la veglia; agire o esprimersi in uno stato di semincoscienza.
mentre ancora bolle e non è ben chiaro o fatto, non riceve danno dell'essere
dalla contaminazione del lat. sinum (o della variante * sina) 'vaso panciuto'
-i). fis. rappresentazione grafica o fotografica di un segnale sonoro ottenuta mediante
pria sonoramente / accordato hai il canto, o musa cara. -per mezzo di
, pie notti invernali, / o ne le bianche aurore, a messidoro,
libero deh'aria attraverso il canale orale o nasale (un suono vocalico, liquido o
o nasale (un suono vocalico, liquido o nasale). = deriv.
essere sonoro; capacità di un corpo o di uno strumento musicale di emettere suoni
di uno strumento musicale di emettere suoni o rumori; natura, qualità, intensità
in senso concreto, il suono o il rumore emesso). buti,
a l'orecchio la dolce sonorità dell'organo o d'altro istrumento musicale. bono da
: s'io pongomente a'tuoi discorsi, o eschine, io sono assai disposto a credere
3. carattere di più o meno accentuata armonia e musicalità di elementi
, 12: avendo gli scrittori tre figure o vero caratteri di dire, umile,
, né in essa alcuna urbanità, arguzia o vero declamativa sonorità si debbe ritrovare.
. ling. presenza di una vibrazione più o meno intensa delle corde vocali che si
tecnico addetto alla sonorizzazione di un film o alla produzione degli effetti sonori e alla
dei brani musicali per una trasmissione radiofonica o televisiva. p gonnelli, 1-179
produce, in seguito a sollecitazioni o percosse, rumori o suoni per
a sollecitazioni o percosse, rumori o suoni per lo più intensi e ricchi di
-che dà un suono chiaro e armonioso o anche pieno e squillante (uno strumento
dolce suono / ivi d'una zampogna o di sonora / stridente canna saltellando a
trovai che, a misura che più o meno forte che percuotevo col piede la terra
piede la terra, rendeva ancora più o meno sonoro il rimbombo. pananti, i-328
3. forte, possente, tonante o anche armoniosamente modulato (la voce,
poi cercate saper come debbano essere, o bionde o aurate o crespe, le
cercate saper come debbano essere, o bionde o aurate o crespe, le chiome,
come debbano essere, o bionde o aurate o crespe, le chiome, come profilato
-che scorre (un fiume) o ondeggia con rumore ininterrotto (il mare
per l'energia con cui viene assestato o vibrato (un colpo, uno schiaffo,
poesie. sacchi, 3-11-74: voi, o toscani,... di così
e, debole pi, vasta la lettera o e con qualche ragione magnifica.
cinematografiche, ottenuta mediante la registrazione ottica o magnetica su una banda della pellicola (
sembra accertato che la paramount fiancheggerà (o costituirà) una società francoamericana con 250
quanto le affricate e le fricative (o spiranti) si dividono, a seconda
dividono, a seconda della loro maggiore o minore sonorità, nelle due categorie delle
filenio, 1-346: per due mesi o più dense e abundanti piogge, da
vivere, di abbigliarsi, di celebrare feste o banchetti, ecc.).
cerimonia,... senza timore o vergogna in letto se. nde intrano.
pitture murarie. -con una raffinata esecuzione o, anche, facendo ricorso a materiali
se [la superbia] è in edifici o in moltitudine di case o in grandezza
in edifici o in moltitudine di case o in grandezza o suntuosità o delettabilità. filarete
in moltitudine di case o in grandezza o suntuosità o delettabilità. filarete, i-i-
di case o in grandezza o suntuosità o delettabilità. filarete, i-i- 333
ed io non so appellare se non troppa o sia eccessiva magnificenza. delfico, i-408
, prezioso, raffinato; riccamente confezionato o guarnito (un manufatto, in partic
riccamente decorato (un edificio, una struttura o una parte di esso, una città
assai elegante e curata; splendidamente rilegato o illustrato (un libro, un manoscritto
espressiva (un'opera letteraria, pittorica o musicale). lengueglia, 1-320:
liturgia. 5. che veste o si adorna con ostentata eleganza o in
che veste o si adorna con ostentata eleganza o in modo vistoso, appariscente (una
= dal ven. sopiar (o supiar), che è dal lat.
'sopiènza': rimedi che conciliano il sonno o che calmano i dolori. =
con mezzi pacifici, con la persuasione o con la trattativa, una guerra,
sarà presto sopita. -placare o raffrenare un sentimento d'ira, di rancore
al superiore in quanto possessore di una automobile o di un apparecchio televisivo.
bianchi, 47: troppo altamente, o madre, / agitate la face, e
4. lenire un dolore fisico o interiore; placare un affanno, una
la mente, / e tu ne togli o ne sopisci i mali, / onde
di essere governo d'una consorteria piemontese o d'uomini servili al piemonte e diventi
lume. 6. far addormentare o assopire una persona anche nel sonno della
uomo quando è in un profondo letargo o quando è sopito in un placidissimo sonno?
i. frugoni, i-13-35: sorgi, o moretti, e dal sopito ciglio / scoti
raccende. redi, 16-ii-71: sveglia, o fillide, intanto / il sopito carbon
i sulfèn? stecchi di legno dolce o di stelo di canapa, intinti nello zolfo
le interne cagioni morbose, che parevano o superate o indebolite notabilmente, erano solamente sopite
cagioni morbose, che parevano o superate o indebolite notabilmente, erano solamente sopite.
sensibili. 4. cessato, interrotto o diminuito di asprezza per lo più momentaneamente
michiel, lxxx-3-415: col parentado restano sopite o almeno suspese le querele deh'imperio sopra
anche soppita di modo che facilmente potria o non esser vero o non esser cosa di
che facilmente potria o non esser vero o non esser cosa di momento. p
ripensando che l'appena sopita discordia nacque o fu inasprita da'casi della compagnia di
persone, famiglie, terre intere, spenti o (cosa ch'era pur troppo più
consumando la misera vita, / sperando pure o di veder sopita / l'acerba voglia
veder sopita / l'acerba voglia, o farsi più matura. ariosto, 8-72:
337: perché i dubbi, sopiti o spenti sotto l'onda delle ebbrezze,
ricordo). lemene, ii-263: o ne l'obblio sopite / di tenebrosi lustri
l'inchiostro / carta e penna perdoni? o sensi arditi, / corno potete star
squinanzia finisse in uno de tre modi, o essa si risolve, o ella si
modi, o essa si risolve, o ella si permuta, o essa si sopora
si risolve, o ella si permuta, o essa si sopora, cioè quieta.
2. figur. quieto, tranquillo (o che ne è segno: il silenzio)
; è determinato dalla necessità di dormire o da particolari condizioni dell'ambiente o dell'
dormire o da particolari condizioni dell'ambiente o dell'organismo. -in partic.: fase
stanotte, non ricordo se nel primo sopore o neltultima veglia, ho visto nettamente una
riposo; calma propria di un luogo o di un'ora della giornata. p
in quanti... languisce il cuore o per una tisica di tiepidezza o per
cuore o per una tisica di tiepidezza o per un'accidia di tristezza noiosa o persopore
tiepidezza o per un'accidia di tristezza noiosa o persopore di un'anima mezzo addormentata! c
intorbidare in parte nessuna la tranquillità, o per dir meglio il sopore della servile
di sopore; che provoca, favorisce o concilia il sonno (un cibo, una
sonno. -sm. preparato farmaceutico o pozione che provoca il sonno.
facile. -figur. opera letteraria o attività o istituzione che induce noia o
-figur. opera letteraria o attività o istituzione che induce noia o ottenebra la
o attività o istituzione che induce noia o ottenebra la mente. da ponte,
. -ci). letter. che induce o provoca sonnolenza, soporifero. tramater
sonno personificato. cesarotti, 1-xxxii-294: o della notte soporoso figlio, / soaverapitor d'
2. che provoca uno stato comatoso o letargico (una malattia).
tetto per riparare le stanze dal caldo o dal freddo, con funzione di ripostiglio
funzione di ripostiglio, piano di servizio o nascondiglio; sottotetto, soffitta.
come chiamano qui comunemente in venezia, o sopalchi (che dicono a roma),
od or nare con fodera o soppanno. tommaseo, 2-iv-154: cinge lo
. per simil. rivestire internamente un oggetto o una struttura, in partic. con
struttura, in partic. con un tessuto o con una lamina metallica. lupicini
più ricchi portano ancora il verno, ma o foderato di pelli o soppannato di velluto
verno, ma o foderato di pelli o soppannato di velluto. documenti sul parentado medici-
6-307: forse mi sembrerai più bello o più ti amerò io vestito di abiti
sm. stoffa pesante usata come fodera o imbottitura di abiti. testi sangimignanesi,
col più candido e bianco soppanno. donde o come l'avestù? marino, 1-8-32
essiccarsi parzialmente con l'esposizione all'aria o a fonti di calore (la creta,
la forma della figura da getare] o al sole, o con spazio di tempo
da getare] o al sole, o con spazio di tempo la lasserete asciugare
questa quando vedrete che la sarà secca, o pur così cominciata a suppassare, ve
di quattro dita, affinché si suzzino o soppassiscano. fanfani, i-172: 'soppassire':
i conciatori usano questo verbo per rasciugare tanto o quanto, ma intransitivamente, diventar come
pozzetti, 12-3-351: vicino ad una putizza o rnofeta, nel podere detto il rivivo
appassito a causa del distacco dalla radice o dell'esposizione all'aria (un frutto,
, si brunisce con una zanna di cane o di lupo. g. m.
nella quale si riponevano capi di vestiario o oggetti di valore. testi pratesi
44: di ciascheduno sopidiano i ciscranno o bocte nuove, o simiglianti cose,
ciascheduno sopidiano i ciscranno o bocte nuove, o simiglianti cose, iiii denari kabella.
. documenti perugini, ii-30: mattre o sopedanie che se recassero a vendere o fossero
mattre o sopedanie che se recassero a vendere o fossero vendute, per ciascuna soldi iii
. -figur. persona di umile condizione o tenuta in scarsa considerazione. pataffio
per la conservazione di carte, documenti o valori sia privati sia pubblici. statuto
3-76: ricolgono tossa e ripongolle in sopidiani o in casse molto bene.
magri, 224: 'superpelliceum': soppellizza o cotta. = lai mediev. superpellicium
, sopperisci). provvedere a una necessità o a un bisogno, fornendo ciò che
2. fare fronte alle spese proprie o altrui, accollandosene l'onere in tutto
altrui, accollandosene l'onere in tutto o in parte; pagarle col proprio denaro
3. rimediare a una mancanza o a un difetto; supplire a una
di produrre in ogni paese ogni cosa necessaria o comoda al viver umano. alvaro,
gli apparecchi creati per sopperire alla mancanza o all'alterato funzionamento degli organi del corpo
, lxxxviii-i-378: non soperia penna, foglio o 'nchiostro / a ritrattar di quel
esamina, che valuta in modo critico o sospettoso. bonsanti, 4-551: l'
con cura gli aspetti di una situazione o di un fatto, le ragioni di una
/... / prendi marrobbio o porro, e che s'adatti / che
fugano [i topi] piantandovi aglio o si pongono qua e là a fior di
in una carica, in una funzione o in un'attività; privarlo della posizione
attività; privarlo della posizione che occupa o del prestigio di cui gode o
o del prestigio di cui gode o di ciò che gli spetta per lo più
con l'astuzia, con mezzi sleali o comunque non corretti. bibbia volgar.
beicari, 5-58: vieni, o padre jacob, che supplantasti / per gran
. -scavalcare qualcuno con la forza o con la frode in una fila.
. 2. sostituire uno strumento o un modo di lavorare, un modo
genere letterario, perché non più attuale o meno efficiente. carducci, ni-20-399:
de'pupilli, acciò non siano fraudati o supplantati da'tutori. casalicchio, 455:
, i-455: la verità era stata capovolta o soppiantata da particolari inventati di sana pianta
), agg. sostituito in una carica o in una funzione, per lo più
funzione, per lo più in modo illegittimo o subdolo. cesarotti, 1-xxxiv-174
e pianti dirotti. guerrazzi, 4-521: o falsi amici del popolo, o
o falsi amici del popolo, o eterni giacobbi soppiantatoli di esaù!
, sf. comportamento subdolo, intrigante o ipocrita. f. casini,
. atteggiamento di chi spia subdolamente situazioni o ambienti. carducci, iii-i 1-324:
non con la soppiatterìa del valletto spione o con la perfidia del servo ribelle.
mi par preso da 'sotto piatto'o sia 'sub patina'. manzoni, pr.
volta cupe, e dalla plebe soppiattoni o golponi o lumaconi. g. m.
, e dalla plebe soppiattoni o golponi o lumaconi. g. m. cecchi,
soppiatto. soppiattonerìa, sf. comportamento o azione di chi briga in modo subdolo
azione di chi briga in modo subdolo o con doppiezza. tommaseo [s.
con forza d'animo, con coraggio o rassegnazione (un dolore fisico o morale
coraggio o rassegnazione (un dolore fisico o morale, una situazione gravosa o anche
dolore fisico o morale, una situazione gravosa o anche fastidiosa, un'offesa, ecc
, a'quali credo si riparerà poco o nonnulla. consulte e pratiche della repubblica fiorentina
forza d'animo, un dolore fisico o morale, uno stimolo fisiologico (la fame
, la sete), un awenimento o una circostanza negativa o dolorosa o anche
), un awenimento o una circostanza negativa o dolorosa o anche un modo di vivere
awenimento o una circostanza negativa o dolorosa o anche un modo di vivere, il passare
stesso sopportò. -sostenere senza danno o senza dolore l'azione o gli effetti
-sostenere senza danno o senza dolore l'azione o gli effetti della luce o della lettura
l'azione o gli effetti della luce o della lettura (gli occhi).
senza reagire un'offesa, una provocazione o, con valore attenuato, atteggiamenti contrari ai
attenuato, atteggiamenti contrari ai propri sentimenti o princìpi, in partic. i difetti,
di vizi che non pure una pubblica meretrice o una vile stiava arebbe potuto sopportargli.
.: sostenere l'assalto d'amore o un'intensissima emozione. bandello, ii-1109
fastidiosa, noiosa spalle. o antipatica, accettandone la presenza in un luogo
antipatica, accettandone la presenza in un luogo o in una compagnia. -in partic.
politica, un regime per quanto oppressivo, o chi esercita una pubblica funzione anche se
si possa sopportar la tirannide volendola, o, non volendola, scuoterla. mazzini,
per determinato oggetto di servizio serva allora o successivamente anche per altro incidente oggetto,
. ant. e letter. portare qualcosa o qualcuno sulle e e tortora
. capacità di tollerare dolori fisici o morali, in partic. condizioni di disagio
. condizioni di disagio, di sofferenza o di fatica. g. neri,
una panca, attendendo che, fra diecimila o più persone che passano di qua,
nasca il capriccio nel capo d'una o di due di comperare un libro. baldini
4. ant. l'accollarsi una spesa o un onere. deliberazioni del consiglio della
riguardo a ciò che si è detto o si sta per dire riguardo a un argomento
a un argomento, a un giudizio o a un parere che potrebbe risultare sgradito
a un parere che potrebbe risultare sgradito o anche offensivo). g. f
se i nomi significan per natura loro o per via d'umano ingegno è materia più
. d'annunzio, iii-1-1092: tale, o amico, è la parola della tragedia
di buon grado (un dolore fisico o morale). bembo, 1-53:
non è comportevole per troppa gravezza, o diminuendoglisi la gravezza, o disponendolo e rassettandolo
gravezza, o diminuendoglisi la gravezza, o disponendolo e rassettandolo in maniera più acconcia
e rassettandolo in maniera più acconcia, o accrescendosi forza al portare. niuna delle
, non sapendo come altramente riconsecrarlo, o tòrgli quel di profano che dal mio
dimostrata nei confronti di un potere oppressivo o autoritario. b. davanzati,
. ant. persona altezzosa e presuntuosa o anche petulante e saccente, sempre pronta
e dè aver de l'aqua calda o freda o poca o asai e. ssopozarlo
aver de l'aqua calda o freda o poca o asai e. ssopozarlo sotto.
de l'aqua calda o freda o poca o asai e. ssopozarlo sotto. ottonelli
di tutti uccelli di riviere che nuotano o si soppozzano nell'acque, generalmente diciamo
. figur. mettersi in una situazione intricata o rischiosa. siri, 1-iii-313: così
l'animo parlo, che incatenato o soppozzato nelle angustie miserabili della tua carne
perfettamente i fogli, per imprimere fregi o per far aderire fogli incollati.
, la quale si metterà nel torcitore o soppressa, percioché, mantenendosi dritta in
telaio. magri, 1-115: il torchio o supprèssa, nella quale si stringono li
fra due assi, caricandole di pesi o stringendole con vite. -soppressa idraulica
con dentrovi uno stantuffo che può sollevarsi o scendere senza far trapelare né aria né
2. per estens. compressione o pressione esercitata su sostanze e materiali con
, cioè il seme di coriandri, o vero finocchio pesto, et inbrattane bene li
. ant. sotto un grande peso o pressione. fr. colonna, 3-21
quelle viti colle quali si soppressano le rasce o si stringono le gabbie dell'ulive per
. pigiare l'uva per ottenere il mosto o le vinacce per averne un vino di
, angosciare, angustiare (una persona o la sorte, le avversità).
[la congiura] sopresarla, sostentandola o indugiandola, per niuno modo si puote.
la prima volta, per fare soppressate o sommate. garzoni, 1-823: se
, 80: qualunque persona venderà soprassate o salcicce o a piso o non a piso
: qualunque persona venderà soprassate o salcicce o a piso o non a piso
persona venderà soprassate o salcicce o a piso o non a piso o citatino o
a piso o non a piso o citatino o forastiero sia tenuto e debbia pagare
o non a piso o citatino o forastiero sia tenuto e debbia pagare al gabellotto
: in fin, se v'ha prosciutto o soppressata / domanda, e cacio e
, 73: per digerire la soprassata o le salsicce imprunetane, hanno fatto la visita
. pass, naie, 566: 'supposizione o soppressione di stato'. chiunque fa di
). ant. e letter. compresso o tenuto sotto pressione censura, della stampa,
pressione censura, della stampa, della distribuzione o della cir- (una vivanda da conservare
), sf. abrogazione d'autorità o con un provvedimento legislativo o amministrativo di
d'autorità o con un provvedimento legislativo o amministrativo di un'istituzione politica, giuridica
un'istituzione politica, giuridica, culturale o religiosa. de luca, 1-14-1-356
rezasco], 307: con la risecazione o soppressione di esse [spese superflue]
la fallita e ritardata offensiva in albania o per pericoli di soppressione dell'impero conquistato
fisicamente distruggerlo, ma con l'occultarlo o con l'alterarlo, ecc.) all'
alterarlo, ecc.) all'uso previsto o comunque alla destinazione (e tale comportamento
di un nome, di un dato o di un elemento grammaticale. guicciardini,
11 capo duce un effetto sensibihssi|; o ....
. nuova mutazione che riesce a dissimulare o a eliminare i caratteri, considerati in rapporto
-in partic.: arresto, spontaneo o provocato, di una secrezione.
proposta fatta in parlamento, soppressiva di tale o tale disposizione, o parte di quella
soppressiva di tale o tale disposizione, o parte di quella. 2.
supprèssó). abolito, abrogato d'autorità o con un provvedimento legislativo o amministrativo (
d'autorità o con un provvedimento legislativo o amministrativo (un'istituzione politica, giuridica
un'istituzione politica, giuridica, culturale o religiosa). de luca,
morto, che per aver solamente gli spiriti o sensi soppressi rinviene e ripiglia il suo
sopprèsso2, sm. ant. compressione o pressione esercitata con dispositivi specifici.
che sopprime, che abolisce o ha abolito d'autorità un'istituzione, un
eco nei circuiti telefonici a grande distanza o nei ponti radio bidirezionali. = nome
. sopprimèndo, agg. che deve o sta per essere eliminato (una struttura
. comprimere). abrogare d'autorità o con un provvedimento legislativo o amministrativo un'
d'autorità o con un provvedimento legislativo o amministrativo un'istituzionepolitica, giuridica, culturale o
o amministrativo un'istituzionepolitica, giuridica, culturale o religiosa. g. bentivoglio,
tempo e modo di considerare come qualcosa o qualcuno fuori della sua carne e della
documento (senza distruggerlo, ma occultandolo o alterandolo) al previsto uso o destinazione
occultandolo o alterandolo) al previsto uso o destinazione (e un tale comportamento costituisce
penale, 490: chiunque, in tutto o in parte, distrugge, sopprime od
, sopprime od occulta un atto pubblico o una scrittura privata veri soggiace..
-impedire la stampa, la distribuzione o la circolazione di un libro o di
distribuzione o la circolazione di un libro o di un giornale mediante l'intervento dell'
, mutilare e sopprimere ogni libro antico o nuovo innanzi la stampa. leoni, 391
cercare di sopprimerla. 6. cancellare o cassare un testo, una sua parte,
, una sua parte, un passo o un argomento per ragioni di opportunità, di
generosa a misura che gli alleati si riducevano o ci sopprimevano gli aiuti promessi.
delle pene, 456: chiunque avrà spostati o soppressi dei termini,...
un mese. 8. estinguere o contenere e dominare in sé una passione
piedi. convenienza o di modestia o perché ritenuto superfluo
convenienza o di modestia o perché ritenuto superfluo o inadatto.
di modestia o perché ritenuto superfluo o inadatto. -in partic.: omettere un
signoria che sopprima la fama sua, o buona o cattiva, quanto sarà possibile.
sopprima la fama sua, o buona o cattiva, quanto sarà possibile. mazzini,
quello non si evacua per 1'emissione o per il vomito o per l'amoragia,
evacua per 1'emissione o per il vomito o per l'amoragia,...
maestro alberto, 20: per vergogna o vero per maraviglia se'taciuto? più
. cucitura eseguita sull'orlo esternodi un tessuto o interno di un indumento, per lo più
lo più per evitare che si sfilacci o che si veda all'esterno.
stato in luogo, indica la collocazione o la posizione di un oggetto, di un
un oggetto, di un edificio, o di una parte del corpo su una base
scalini, e facendolo sopra sette, nove o undici, arebbe più del grande.
, alcune storiette a fresco sopra paniere o vogliamo dire stuoie di ve- trice.
? -indosso a, a contatto o all'altezza di una parte del corpo
gamba. -indica quanto è scritto o impresso o inciso su un supporto.
-indica quanto è scritto o impresso o inciso su un supporto. boccaccio
dedurne che un fiume non possa sboccare o nel mare, se questo si trovi gonfio
se questo si trovi gonfio, o in altro fiume durante la di lui piena
leonardo, 3-419: essere più alta o più bassa la superficie dell'acqua sopra
. indica una superiorità spirituale e sociale o una condizione soprannaturale. guarini, 76
storia, per attingere un mondo fuori o sopra di questa e chiudersi in un sistema
e impedendo che nella città non penetrassero o vettovaglie o soccorsi. cavour, vii-
che nella città non penetrassero o vettovaglie o soccorsi. cavour, vii- 598
tua vita. 5. indica destinazione o diffusione in un compì, di moto
, il quale non tiene alcun conto o almeno pochissimo dell'utile di speculazione, e
fisico e spirituale su una persona malata o morta o che è oggetto di compassione
spirituale su una persona malata o morta o che è oggetto di compassione o di
morta o che è oggetto di compassione o di pietà. garzo, 20:
stava quasi morta. beicari, 5-66: o ieremia, del divin lamento / fatto
possono le parti più alte gravitare o premere sopra le più basse. d'annunzio
vorrei che procurasse di dormire sopraun'ora, o almeno stesse nel letto. 10
confronti di (e indica la persona o l'insieme di persone che sono oggetto di
di una vendetta, di un'aggressione, o che incorrono nell'ira o nell'odio
aggressione, o che incorrono nell'ira o nell'odio di qualcuno, o che subiscono
nell'ira o nell'odio di qualcuno, o che subiscono un danno anche economico o
o che subiscono un danno anche economico o le conseguenze e gli effetti di un'
contro a un sol, viltà si fosse o trama, / ebber ratte le piante
chi è vittima di un'aggressione fisica o riceve un colpo inferto con una qualche
, 1-i-389: posto mano al 'cangiar'o coltello, mi corse sopra per ferirmi.
-indica la presa di possesso di un sentimento o di uno stato d'animo.
mira, / né sa se si sospira o se n'acqueta, / stella veggendo
io possa amare a par di te? o cara anima, o sola 'infandos miserata
di te? o cara anima, o sola 'infandos miserata labores'di questo sventurato,
. per indicare quanto si presta contro pegno o interesse o quanto si punta al gioco
quanto si presta contro pegno o interesse o quanto si punta al gioco o quanto si
interesse o quanto si punta al gioco o quanto si dà in conto o in
gioco o quanto si dà in conto o in acconto di una somma dovuta.
miniere d'oro e d'argento che o non esistevano e non si potevano escavare:
-per indicare quello su cui si giura o si promette. boccaccio, dee.
. -indica le fonti del reddito o di una leva militare. bembo
di un valore su una data piazza o a opera di un istituto di credito.
rimessa con le clausole sopra di sé o sopra di voi, intende che il pericolo
un'autorità gerarchica nei riguardi di subordinati o, anche, l'assunzione di cure
, anche, l'assunzione di cure o di responsabilità nei confronti di chi non è
supremazia, anche fra entità astratte, o il potere supremo di dio. diatessaron
. indica il potere esercitato dall'amore o l'ascendente dell'essere amato sull'amante
l'ascendente dell'essere amato sull'amante o il dominio dell'uomo sulla natura.
impero? -indica superiorità, prestigio o, anche, preminenza sociale.
esercitato da una persona su un'altra o la forza di un pensiero su un altro
l'ambito di competenza di un funzionario o la giurisdizione di un giudice (anche in
: uomo, chi m'à posto giudice o di- viditore sopra voi? trattato di
21. interposto fra due sostantivi uguali (o, anche, fra due pronomi)
in rapporto con un dato valore di riferimento o con una quantità totale (e indica
indica una parte percentuale rispetto a essa o introduce una partizione). galileo,
nominale (il prezzo di un titolo) o della parità monetaria estrinseca fra due paesi
di premio assi- curativo, stabilito legalmente o contrattualmente, e legato al verificarsi di
e legato al verificarsi di determinati eventi o circostanze durante l'esecuzione del contratto.
-indica propositi, mire, disegni su qualcuno o su qualcosa, e anche rivendicazioni territoriali
di un lavoro, di un'incombenza, o che assume l'onere di un'impresa
impresa di grande difficoltà, di un pagamento o di un incarico di responsabilità, di
subisce le conseguenze sfavorevoli di un'azione o di una decisione insindacabile, oppure chi
è vittima di una punizione, di traversie o di sventure. boccaccio, dee.
. sopra quest'argomento sta la credenza o l'affermazione. mi dolgo sopra quello
28. precedentemente in un testo scritto o in un discorso (anche nelle espressioni
barbieri, sotto pena di cento scudi o di tre tratti di corda da esser dati
le tavole], dritte ed uguali o lisce, benché questo non molto importi o
o lisce, benché questo non molto importi o ancor nulla, in quanto al sotto
-in una collocazione preminente, in grado o in dignità più elevata. pannuccio
vizi chi non appara quanto e'sia presso o lontano da'vizi? neun di noi
7 braccia di panno facevano una cioppa o vói robetta,... et una
a significare il posto a luogo superiore o inferiore di che che sia.
la verità sola, senza alcun testimonio o autorità, sta disopra. b. davanzati
1 suoi occhi accecati guardavano accanto o al disopra del suo interlocutore e avevano il
valle. -oltre un dato importo o valore. cattaneo, iii-1-279: si
-in una condizione di superiorità intellettuale o di maggiore dignità morale. pananti
meglio di tutti ». -escludendo o superando concetti o posizioni di minore valore
». -escludendo o superando concetti o posizioni di minore valore e importanza (
posizioni di minore valore e importanza (o reputati tali). gobetti, i-59
-andare sopra sé incedere in modo pomposo o arrogante. boccaccio, dee.,
un gru / va supra sé o più / pellegrinamente che un falcone.
-essere sopra qualcosa: essere intento o in procinto di farla. guidotto
- da solo; senza aiuti o alleati. machiavelli, 1-i-59: considerato
sopra se stesse,... dure o sode o consistenti si addimandono.
,... dure o sode o consistenti si addimandono. = dal lat
simile oggetto collocata sull'asse delle ruote o dell'elice nei piroscafi; ed in ogni
più che sufficiente per un determinato scopo o bisogno. mazzei, i-153: ben
ogn'altra onor ti si rende, / o glo riosa soprabenedetta.
dopo avere già assunto un'altra bevanda o un cibo. redi, 16-iv-367:
redi, 16-iv-367: potrebbe valersi di due o di tre dramme di pura polpa di
bollare ulteriormente, contrassegnare con altri bolli o timbri. tommaseo [s. v
di luogo vicino e superiore al proprio o all'altrui bordo. = comp.
, in impuntato di sotto in su o d'alto in giù. =
nel xix secolo come indumento da cerimonia o da passeggio invece della giacchetta.
: aveva un'aria spaurita, molto o, anche, eccessivamente bello. modesta nel
bella dama, -acer. soprabitóne. o te o il targioni, che se avete
, -acer. soprabitóne. o te o il targioni, che se avete un soprabito
targioni, che se avete un soprabito buono o una giubba (essendo io privo affatto
'soprabitaccio': peggiorativo di soprabito, logoro o sudicio o sconveniente. = comp.
peggiorativo di soprabito, logoro o sudicio o sconveniente. = comp. da sopra
). ant. precipitare sopra qualcosa o qualcuno. c. gonzaga,
. filos. che è aldi sopra o al di fuori delle categorie (un concetto
[s. v.]: 'sopraccaldo'o 'sovraccaldo': dicesi del vapore di acqua
. 2. per estens. antemurale o falsabraga delle antiche fortificazioni. busca
busto, di stoffa di lana turchina o rossa, che s'indossa da sopra alla
sf. ant. tubo di raccordo o manicotto in cui si immettono le canne dei
fuoco, avendovi prima adattati un paro o due di mantici grandi colle canne longhe e
, sm. letter. ant. incantesimo o formula magica in versi. salvini
sopra alcuna cosa che curar si voglia o possedere o governare. 2.
cosa che curar si voglia o possedere o governare. 2. epodo nel
cittadini non hanno uno sopracapo chi e'temino o riverischino, le spezialtà di molti che
un sopraccapo che si usurpi la metà o più delle lodi che a lui solo principalmente
minore. 2. posizione dominante o strategica, che sovrasta e controlla un
, che sovrasta e controlla un luogo o una regione. botta, 4-1072:
disegni e dipinti, in superficie piana o curva che stia a sopraccapo del riguardante.
. punto in cui la profondità dell'acqua o del fango supera la statura di una
- al figur.: situazione difficile o pericolosa. • » g. morelli
sopraccarta { sopracarta), sf. foglio o fascetta di carta incollata e sigillata che
esortazioni,... in sopracarte o in rovesci di lettere. fagiuoli, xiv-71
lettera. fanfani, 1-42: 'busta'o 'sopraccarta': taschettina o borsetti- na di
, 1-42: 'busta'o 'sopraccarta': taschettina o borsetti- na di carta, quadra o
o borsetti- na di carta, quadra o bislunga, con un lembo libero e ingommato
2. marin. rivestimento esterno o superiore nel fa
. letter. ap poggiato o sovrapposto in modo disordinato ad altri elementi
. disus. chia mare o consultare in aggiunta agli esperti già convo
agg. convocato in aggiunta ad altri o con grande urgenza. redi, 16-vii-23
. chiedere più di quanto è opportuno o è stato stabilito; pretendere di più
acqua, costituito da tavoloni di legno o da pietre e terra, di solito limitato
, che già fossero nel letto dei fiumi o rii..., le sopracchiuse
ant elemento accessorio del discorso che specifica o determina un'azione o una sostanza e
discorso che specifica o determina un'azione o una sostanza e che può corrispondere a
molti accidenti ricevono uno sopraccidente di compagnia o di seperazione, per significarlo si sono trovate
e tu corri'. il quale sopraccidente compagnevole o discompagnevole può essere significato ancora con proposizione
, sovracièló), sm. telo o drappo, talora dipinto e ricamato, sospeso
di un trono, di un altare o di un letto. marino, x-242
in uno spazio iperuranio, in un sopramondo o sopracièlo, ve niva a
, agg. che ha aspetto torvo o corrucciato (una persona); truce (
2. per estens. sguardo o espressione del viso adirata, minacciosa,
del viso adirata, minacciosa, severa o burbanzosa; cipiglio. grillo, 278
osservano al sopracciglio del cono troncato cinque o sei fumaiuoli. volfioni, 9-264:
4. archit. architrave di una porta o di una finestra. palladio, 1-25
fortezza, acciò che i sopra cigli o sopralimitari delle porte e finestre non siano aggravati
negli stipiti, che diconsi anche erte o pilastrate, e nel sopracciglio, detto ancora
e nel sopracciglio, detto ancora sopralimitare o architrave. = dal lat.
e dando al volto un'espressione preoccupata o attenta. tommaseo [s.
sopracciò li dissi quanto alla vita o alle spalle una fascia, un indumento.
xxxivfigur.: dimostrare apertamente le proprie qualità o vir (1: 973)
sovracigna), sf. cinghia di canapa o lana che copre la cinghia della sella
della sella e serve a fissarne i quarti o, nel caso vi sia, la
ippiatria, 42: e fa tre o quattro volte subito tal ato, et abia
). cinto alla vita da una fascia o da un indumento. s
un tuon di voce propria autorità o volontà o ostenta altezzosa superio
di voce propria autorità o volontà o ostenta altezzosa superio burbero e
di più che scendere al melenso delle rità o boriosa saccenteria (specie nella locuz. fare
saccenteria (specie nella locuz. fare da o bugie. facili a scoprirsi. il
guerrazzi, 1-183: reverenza dunque, gratitudine o compensi sopracciliare (sopraccigliare, sopraciliare
. invar. chi aveva l'incarico o il compito di soprintendere a persone o a
o il compito di soprintendere a persone o a lavori, uffici, iniziative,
responsabilità, specie nell'apparato burocratico, o chi esercita con arroganza e molta presupponenza
storia dell'arte dovranno figurare un giorno o l'altro tra i sintomi della progressiva imbecillità
contemporanea. 2. osservazione o rilievo pedante. cardarelli, 1034:
agg. citato in precedenza; ricordato o nominato prima (un autore, un
nel linguaggio burocr., ammin. o giurid.). tesauro,
sopraccóda (sopracóda), sm. o f. zool. la parte dorsale
d'improvviso qualcuno, occupandone l'animo o la mente o disto gliendolo
qualcuno, occupandone l'animo o la mente o disto gliendolo da altri pensieri
disto gliendolo da altri pensieri o affetti (un'idea, un sentimento,
eccedente la portata di un mezzo marittimo o terrestre. guglielmotti, 842
che si mette sui giumenti, sulle navi o sulle vetture. 2. letter
sarebbe inevitabilmente rimaso con tutta quella squadra o prigione o sommerso. 2
inevitabilmente rimaso con tutta quella squadra o prigione o sommerso. 2. colto
: l'aria allorché vien compressa abbandona o tutto o in parte il calorico di sopraccomposizione
aria allorché vien compressa abbandona o tutto o in parte il calorico di sopraccomposizione.
2. con antifrasi: aggravare il danno o la perdita subita. siri, xii-494
. ant. che eccede i limiti o la misura propria o usuale.
eccede i limiti o la misura propria o usuale. patrizi, 1-iii-292:
1-iii-292: in ciascuno de'quali sette generi o sia degli otto fonti topici e pertinenze
. coperta di tessuto leggero, intinta unita o con variegati disegni e colori, che si
stende sulla groppa dei cavalli per protezione o per ornamento. g. michiel,
. ulteriore forma di ostacolo alla conoscenza o di deformazione della verità. a.
. 2. foglio di carta lucida o di cartoncino,, appositamente piegato,
si riveste per protezione, per ornamento o per fini pubblicitari la copertina dei libri
per fini pubblicitari la copertina dei libri o anche di riviste o fascicoli rilegati e,
copertina dei libri o anche di riviste o fascicoli rilegati e, più raramente,
colori. 3. disus. busta o plico in cui si inserivano una o più
busta o plico in cui si inserivano una o più lettere, spesso chiuse in altre
tutto il meccanismo è racchiuso in una botte o cilindro di legno... questo
cilindro di legno... questo recipiente o sopracoperta è congegnata fortemente con cerchi stretti
, sf. foglio di carta lucida o di cartoncino, appositamente piegato per essere
essere posto sopra la copertina di libri (o anche di riviste e fascicoli),
per lo più rilegati, per proteggerli o per fini pubblicitari (e in tale caso
, scorrendo, venga più da lungi o vada al disopra d'un altro. onde
lo più a causa della diversa densità o forza delle due masse di liquidi (come
, per leggerezza specifica, per impulso o spinta parziale. dite pur dei fiumi
perché sospinto da una corrente più forte o proveniente da un luogo più elevato o
o proveniente da un luogo più elevato o per maggiore leggerezza (una massa liquida
in forza di avverbio coi verbi stare o andare: lunghesso il palco di corsia.
. corsa più rapida di uomini, animali o natanti rispetto ad altri. guglielmotti
sviluppracciglio e deriv. parsi sopra o sulla parte superiore, in partic. della
. disus. aumento, crescita notevole o ulteriore. soderini, i-51: per
nervi. 2. aumentato notevolmente o ulteriormente di misura, intensità o forza
notevolmente o ulteriormente di misura, intensità o forza. cesari, 15-248: sentiva
palma, 1-ii-266: 'sopracculo': quella puntura o ghiandoletta prominente che hanno sopra il codrione
il circolo non lascia posto pel 'sopramondo'o 'sopracircolo'al quale si soleva ricorrere per spezzare
. invar. giornal. titolo o didascalia posti sopra una fotografia. =
bontempi, 1-2-115: l'episinafe o sopracongiunzione è l'unione del tetracordo ipaton
siena, 141: fra l'altre donne o sopracortese, / io ti prego che
oppongono al pericolo da tura o elemento accessorio in un'opera artistica.
. che emerge sopra l'acqua o è al livello dell'acqua (opposto a
apportato all'opera d'arte da critici o interpreti. b. croce,
3. meccan. nelle dentiere meccaniche o delle ruote dentate, dente posto in
agg. ant. situato in posizione irregolare o accavallato a quello vicino (un dente
, la quale avrai i denti neri o grandi o sopradenti. = comp
quale avrai i denti neri o grandi o sopradenti. = comp. da
un doppio suffisso diminutivo (un vocabolo o un verbo derivato da esso).
contare i [verbi] sopraffrequentativi o sopraddiminutivi, come 'ballonzolare', 'sminuzzolare'ec.
ec., ovvero diminutivi de'frequentativi o viceversa-idem, ii-837: sopraddiminutivi latini:
i loro domìni dalle ragioni delle madri o dalle sovraddotali delle mogli. =
. controdote (come insieme di beni donati o vincolati dal marito a favore della moglie
a favore di quest'ultima dal padre o dai parenti). -nel linguaggio comune,
matrimonio a qualunque titolo, in aggiunta o in sostituzione alla vera e propria dote
medesima. 2. scherz. amico o corteggiatore della moglie (in quanto tollerato
: assumere un atteggiamento di altezzosa superiorità o saccenteria. viani, 19-534: l'
2. che ha forma, aspetto o caratteristiche eccezionali, straordinarie. muzio
disus. fondato su determinati princìpi teorici o religiosi. salvini, 39-ii-63:
. precedentemente elencato (in uno scritto o in un discorso). no
), agg. precedente- mente enunciato o menzionato. bicchierai, 24: fu
i-3-367: il diritto concerne i diritti stretti o doveri perfetti, la morale le azioni
t'ha sopraesal tata / o madonna benigna. = comp.
eccessivo apprezzamento delle qualità di una persona o del valore di un'opera.
. 2. striscia di canapa o di lana con cui si copre la cinghia
. carena, iii-122: 'sopracinghia'o 'soprafascia': cinghia di canapa o di
'sopracinghia'o 'soprafascia': cinghia di canapa o di lana, che attraversando la sella copre
del fenomeno e un empirismo del soprafenomeno o misticismo. = comp. da sopra
fare davanti a estranei una carezza alla moglie o ai suoi figli. = comp
fr. surface (nel 1611) o superface (nel 1521), per i
or la ripiglia / del sovrafare altrui / o noiar a colui. girolamo da siena
, a chi soprafacessi troppo gli altri o fussi perturbatore della pace e concordia civile.
cosa, ma non con intiero pregiudizio o caduta. l. f. marsili,
, 2-2-215: alla fine una parte, o soprafatta dall'altra o desiderosa di soprafare
una parte, o soprafatta dall'altra o desiderosa di soprafare, si volta alla via
per ordinario che dal genio d'uno o pochi individui. 3. per simil
al punto da renderla incapace di reagire o, al contrario, da indurla a
importanza e valore; far risultare insignificante o irrilevante. segneri, i-309: nel
senza misura. -superare per profondità o intensità un altro sentimento o stato d'
per profondità o intensità un altro sentimento o stato d'animo. pascoli, ii-1079
in dubbio. -far apparire inadeguato o insufficiente di fronte a una necessità
, 4. -70: per divertirti [o canarino] apro una scatoletta / musicale
darsi da fare più di quanto sia necessario o opportuno; strafare. parini,
, fu dovunque ricacciato. -superato o soppiantato dalla concorrenza in un'attività economica
, 2-2-215: alla fine una parte, o soprafatta dall'altra o desiderosa di soprafare
una parte, o soprafatta dall'altra o desiderosa di soprafare, si volta alla via
soffiano contrari, allora, perché ella o traportata dalla tempesta non rompa in iscoglio
traportata dalla tempesta non rompa in iscoglio o sopraffatta daf cavalloni non si sommerga,
da ponte, 374: vinti, o per meglio dir sopraffatti da una foga di
una improvvisa angoscia. -gravemente turbato o, anche, scoraggiato, demoralizzato da
una sua puti- fera d'anni xliv o xlvi in circa, che pare un citriuolo
le libertà e i diritti di altre persone o popoli. thovez, 1-195: accade
può indurre tesser più storia che soprastoria o favola che sopraffavola. b. fioretti
che solamente diversificasse la positura delle membra o i colori de'vestimenti? tali sono i
, 5-78: quando andavo per la vigna o nella riva stavo sempre col sopraffiato che
2. ant. orlo di pelliccia o di stoffa pregiata usato per guarnizione.
f ità (un materiale) o una lavorazione molto accurata (un prodotto
grandi frittelle vanigliate, odorose di buon olio o di strutto sopraffino. -disus.
di giudizio, acutezza di mente (o ne deriva). mocenigo, li-8-451
, se tu l'urti per poco o lo stropicci, si sface subito e si
e. gadda, 529: in dodici o quindici scatole di legno, pavimentate
tagliato in modo da costituire un margine più o meno ampio fra la cornice e l'
[s. v.]: 'soprafondo'o 'sopraffondo': cornice, 'passepartout'per ritratti
[s. v.]: 'soprafondo'o 'sopraffondo': ornamento, fregio tipografico,
'sopraffondo': ornamento, fregio tipografico, o comunque disegnato, con spazio interno vuoto.
novero, senza contare i sopraffrequentativi, o sopraddiminutivi come 'ballonzolare', 'sminuzzolare'ecc
infisso indipendente, per dare maggiore luce o per consentire il ricambio dell'aria in
vi sono anco le finestre accessorie o bastarde, le quali si mettono alle officine
alle officine e ne'luoghi ammezzati, o per sopra finestre o finalmente nelle soffitte ad
luoghi ammezzati, o per sopra finestre o finalmente nelle soffitte ad alto. 2
3. ant. drappo di seta o di lana usato per ricoprire e ornare
, una specie di censi consigliativi o di annue rendite sopra i detti suoi effetti
d'italia ciò si esplica col termine o vocabolo di 'luoghi de'monti'et altrove si
et altrove si dicono 'rendite soprafiscali'o 'arrendamenti ovvero compre'. = comp.
l'acqua cadente da lo in- fundibulo o. p empirà la base g. h
sopraflutto, sm. porzione di costa (o, anche, parte di un'
, sf. generazione da un essere o da una realtà preesistente. m
ogni generazione è una sopraggenerazióne... o vogliamdire generazione seconda, che controrisponde e si
trovargli, [uestioni tra gli eggizzi o notabil danno alle biade e seminati rutti
cui il piano di uno strato riguarda o sopraggiace all'altro, chiamasi commessura.
altro che la differenza della moneta corrente o sia del ducato imaginario di soldi 124
di sopraggitto l'orlo di un tessuto o una cucitura. radula, vi-273:
per unire due lembi di un tessuto o per rinforzare un orlo perché non sfilacci
per rinforzare un orlo perché non sfilacci o anche usato come ornamento per nascondere le
destra a sinistra; il sopraggitto antico o aperto, invece, veniva eseguito da
espressione a sopraggitto, con valore avverb. o aggett.); la cucitura eseguita
sotto le finestre per poter finire lo smerlo o il sopraggitto. 2.
. ant. superare in altezza un luogo o una persona; sovrastare essendo collocato o
o una persona; sovrastare essendo collocato o trovandosi in posizione più elevata; dominare
do (e si avvicina o si accosta a una persona o a un
si avvicina o si accosta a una persona o a un luogo). - anche
e'disegni ». beccari, xxx-4-310: o incompa- rabil gaudio, / o soave
: o incompa- rabil gaudio, / o soave piacer, o bel diletto, /
rabil gaudio, / o soave piacer, o bel diletto, / veder allor ch'a
sente l'opposto del calor del sole o del fuoco che consuma quella freddezza che
raccogliere, mediante la giovinezza, luogo o al cospetto di qualcuno per lo più all'
. quarantotti gambini, 13-103: paoviso o inaspettatamente, creando sorpresa o scompilo udì
: paoviso o inaspettatamente, creando sorpresa o scompilo udì sempre più spesso simili discorsi
mai seguito altro che un'ispirazione (o frenesia), sopraggiungendo la quale,
componimento. 3. essere trasmesso o comunicato; venire a conoscenza di qualcuno
5. intervenire su un testo con modificazioni o con alterazioni più o meno arbitrarie.
testo con modificazioni o con alterazioni più o meno arbitrarie. bibbia volgar.,
, un gruppo, un esercito (o anche un animale) dopo averlo seguito
animale) dopo averlo seguito, inseguito o rincorso, anche per mezzo di un
, in partic. per incalzarlo, attaccarlo o coglierlo di sorpresa in un'azione bellica
coglierlo di sorpresa in un'azione bellica o per aggregargli e accompagnarglisi. dante
arrestatevi, calate le vele, o voi aspettate d'esser vinti e sommersi in
la principessa in tempo di notte sei o sette ore di strada, non sarebbe quasi
, per lo più rendendolo incapace di reagire o di controllarsi (una tentazione, un
senso concreto: circostanza che si aggiunge o sopravviene ad aggravare una situazione (in
, in partic. da poco tempo o improvvisamente, in un luogo o al
tempo o improvvisamente, in un luogo o al cospetto di qualcuno. - anche sostant
la gradi 10 sovraggiunge / o la freddura o 'l ghiaccio.
10 sovraggiunge / o la freddura o 'l ghiaccio. nata ad accogliere
completare una definizione; ampliare un elenco o un racconto; aggiungere una clausola a
relazione con una prop. subord. o con il discorso diretto). fazio
per fare una crostata de pip- pioni o de pollastri etc. in prima fa'bollire
, da un evento che provoca disagio o difficoltà, e, in partic.
., da un'avversità, dalla morte o anche dalla notte. m.
segneri, iv-566: tenni il danno o per vero o per verisimile; come
iv-566: tenni il danno o per vero o per verisimile; come assai più lo
. raggiunto in un luogo da qualcuno (o anche da un animale), in
, in partic. dopo essere stato rincorso o inseguito. boccaccio, 21-3-18:
gonna confezionata con tessuto leggero, trasparente o traforato, indossata sopra un'altra.
che rivela straordinarie doti morali e intellettuali o ne deriva. p. venier,
che in ida imperi e regni, / o sovragglorioso e sovraggrande! 6
7. particolarmente difficile da affrontare o da sopportare (una situazione).
, iii-375: ne solamente ne'men chiari o meno pregiati [amore] così fa
ant. gridare più forte degli altri o più forte che si può. dante
delle altre guarcome demoni. die o ronde. = comp. da sopra e
). anat. che riguarda o interessa la parte superiore della glottide; che
, agg. ant. assolutamente impossibile o impensabile. b. fioretti,
che è stato precedentemente indicato, prescritto o citato. parini, 864
concertarono misure contro l'esecuzione delle leggi o contro gli ordini del governo, la
si fa ritorno, in modo consapevole o inconsapevole, con le teorie che ripongono
giuridica nel riconoscimento degli altri come persone o nel perseguimento dell'utilità generale (sopraindividuale)
, né la storia di un popolo o di alcuni popoli eletti, ma la storia
noivuoi, traile di sotto il fuoco, o sopranfondivi acqua fresca: non ne versar
sf. contrassegno costituito da un nastro o da un altro simbolo o distintivo,
un nastro o da un altro simbolo o distintivo, applicato dai cavalieri medievali sull'
armadura una banda di un colore determinato o divisando con isvariati colori la soprasberga,
, onde distinguere i soldati d'un principe o d'uno stato dagli altri.
insignito di un potere, di una dignità o era investito di un determinato grado.
3. figur. aspetto, apparenza o atteggiamento assunto per ingannare. cavalca
insieme che contiene un altro insieme o che coincide con esso (anche nel
. croce, iii-26-301: il logo concreto o pensiero pensante non può, in quanto
li altri compagni rispondino se lo vogliono o no. = comp. da
che ha un'alberatura troppo alta o alberi troppo massicci e pesanti.
di nave con alberi troppo alti o troppo pesanti in proporzione al suo peso.
sopraleggi, sm. invar. chi è o pretende di essere al di sopra
marina litoranea temporaneamente sommersa dalle onde o dalla marea; che popola o
o dalla marea; che popola o si sviluppa in tale zona (la
locuz. di soprallàscio: in posizione subordinata o secondaria. magalotti, 20-49:
antieconomici come quello del lavoro non pagato o sopralavoro che genererebbe il profitto. einaudi
(; sopraallegato), agg. addotto o menzionato in precedenza; succitato (un
forse del mio libro?... o daltingegno, che mi attribuisce l'autore
innalzare a un'al tezza o a un livello superiore. scala
sm. architrave di una porta o di una finestra. savonarola,
, acciò che i sopra cigli o sopralimitari delle porte e finestre non siano ag
sopracciglio detto ancora sopralimi tare o architrave, perché spiana orizzontalmente sopra gli sti
simbolo letterale (geometrico, matematico o fisico). = comp.
valore convenzionale, di solito collegato o anche contrappo sto a quello
, agg. detto, citato o menzionato in precedenza, nel discorso o in
citato o menzionato in precedenza, nel discorso o in un testo; suddetto.
suddetto. - anche con uso iron. o scherz. muratori, 6-221:
avermi già formato il mio particolare sistema, o mentre me lo andava formando dietro ai
. loggiato che ne sovrasta un altro o è costruito sopra un portico o una
un altro o è costruito sopra un portico o una veranda. serlio,
sopralunare), agg.. che proviene o si trova nello spazio oltre la sfera
vogliono a modo de'metafisici sopralunari appagare o rimutar la natura con delle astrazioni.
sono interessate a una decisione da prendere o a informazioni da acquisire. -in partic
ai fini di decidere una controversia civile o penale. deliberazioni del senato della
caso di renitenza un sopra loco della giustizia o de'deputati del consiglio della città o
o de'deputati del consiglio della città o anche dell'accademia di agricoltura. de
'accesso sul luogo'. quando il magistrato, o per impulso spontaneo o per iniziativa di
il magistrato, o per impulso spontaneo o per iniziativa di una delle parti, ritiene
utile di recarsi sul luogo della contestazione o del commesso reato per attingere direttamente quelle
avv. ant. con disposizione di coltello o di taglio (i mattoni di un
ant. ottenere un profitto economico cospicuo o anche eccessivo. - anche assol.
. sopraelevare una costruzione di uno o più piani. arbasino, 9-241:
particolarmente esperta e autorevole in una disciplina o nell'insegnamento di essa; chi è riconosciuto
3. agg. che possiede provata capacità o astuzia e abilità. siri,
che sono all'altezza sopramarina di otto o novecento metri, dovrebbero esser coperte.
superficie... andranno a energia atomica o nucleare! 3. che si
dial. ant. capo degli amministratori o fattori di varie proprietà agricole. sanudo
è l'elemento formale, l'anima o il principio della vita sensitiva, in
, per lo più di tela nera o grigia, che in passato gli impiegati
dell'abito per non sciuparla, logorarla o macchiarla d'inchiostro; mezza manica.
parte che ricadeva sulle maniche per ornamento o per protezione. descrizione delle feste dei
, sm. colpo inferto con la mano o vibrato con un'arma con un movimento
-a, di soprammano: con un fendente o con un colpo di grande potenza vibrato
vede la caccia ultimamente impressa, / o per desio di vincerla o per ira,
impressa, / o per desio di vincerla o per ira, / [uanto più
2. per estens. posizione o condizione preminente rispetto ad altri, che
mano come 1 bastoni. -vibrato o inferto dall'alto verso il basso (un
il colpo, ciò è l'imbroccata o stoccata sopramano, riesce più commoda,
poiché un sassolino entratogli in una scarpa o una pulce in una calza gli davano
. -eccellente, di qualità ottima o superiore. g. m. cecchi
in su la scherma, percotendosi di fendente o sopramano, aspettano i colpi. nomi
9. in tono irato, aggressivo o concitato; altezzosamente. patecchio, xxxv-i-561
purché fossero stati più che tre insieme o che due avessono ragionando alquanto soprammano favellato
ad una cometa. -in modo trascurato o sommario. l. donato, lii-6-458
fin della lizza, che è quel tavolato o muro di mattone soprammattone rasente il quale
. ant. citato, menzionato di sopra o in precedenza. tesauro, 2-141:
), agg. nominato, citato o ricordato in precedenza. delle colombe,
quale si lamenta sempre di ciò che fa o non fa la cogne, meriterebbe che
sovramésso, sovrammésso). che è posto o appoggiato sopra un sostegno; sovrapposto ad
irregolari, perché cresciuti uno sull'altro o troppo accosti. -applicato in corrispondenza
particolare si perde, ogni cosa vista o udita per un attimo si soprammette e si
sovrapporsi, nella mente, di pensieri o di immagini. bacchelli, 2-xix-374:
sopramòbile), sm. oggetto artistico o ornamentale che è posto sopra ai mobili,
-in relazione con un agg. o con un aw., a cui conferisce
sono di loda per leggiadria di lingua o latina o toscana, tanto più ella
loda per leggiadria di lingua o latina o toscana, tanto più ella se ne
10-200: chi asserisce d'amare soltanto o soprammodo con l'anima, non può nascondere
impertinente cosa che nel suo governo vedesse o udisse, non mai sopramodo si alterasse.
), agg. filos. che è o si colloca al di sopra del mondo
dello spirito in due classi, mondane o storiche e sopramondane; poiché anche ui
sm. filos. in concezioni religiose o metafisiche, mondo ultraterreno, che trascende
molecole organiche di legarsi ad altre molecole o ioni in modo simile a quello degli
enzimi, anticorpi, antibiotici e farmaci o per estrarre composti pregiati o contaminanti da
e farmaci o per estrarre composti pregiati o contaminanti da soluzioni poco concentrate.
... concepire la pura politica o la pura utilità come attiva forma spirituale;
; negare (contro la teona francese o latina) che questa sia immorale; ma
contro la teoria germanica) che sia morale o sopramorale. = comp. da sopra
, tr. costruire sopra una base o sulle fondamenta. -al figur.:
, parte del discorso aggiunta all'esposizione o alla narrazione dei fatti.
sopranataré), agg. che galleggia o si stratifica sulla superficie di un liquido.
, intr. galleggiare in un liquido o esservi immerso in superficie, senza affondare.
qualche potere di governo (un'autorità o un'organizzazione di tipo confederale).
furono pure costretti a piegarsi alla verità o superiore moralità delle monarchie, così gli
-che riguarda un'area culturale, economica o tecnica che include e integra in sé
ancora elevato. 2. che supera o trascende le divisioni nazionali. b.
d'italia, e magari una politica o una cultura o un costume italiani, ma
e magari una politica o una cultura o un costume italiani, ma non già,
. carattere sopranazionale di un'organizzazione politica o economica. g. fella [
. sopranile, agg. proprio o caratteristico del soprano. = deriv.
sopranino *, agg. proprio o caratteristico di un soprano. morante,
. -1). che ha voce acuta o in falsetto, adatta a interpretare parti
falsetto, adatta a interpretare parti di soprano o di contralto. arbasino,
punti di legge, quasi per lacci o steccati con cui si voglia legare e circoscrivere
potestà del principe, che dicono 'maiestà'o 'sopranità', è separata in tutto dal
lei non intendeva in conto alcuno mescolarsi o della sopranità o della protezione assoluta
conto alcuno mescolarsi o della sopranità o della protezione assoluta di dette provincie.
2. che appartiene, che è proprio o riguarda dio o la pendìo / aderisce
appartiene, che è proprio o riguarda dio o la pendìo / aderisce, ministra gli
sopranèggi). can ferito o menzionato in precedenza, nel corso della narrazione
), agg. che spunta o sboccia dopo la fruttificazione (un fiore)
agli altri in sito non naturale, o pure se, naturale essendo, sarà
è buona. 3. derivare o formarsi da una parola. salvini,
soprannaturdiissimo). che supera le forze o i procedimenti della natura e non può
: gl'ignoranti sono eruditi e amaestrati o con parole o con opere: e
ignoranti sono eruditi e amaestrati o con parole o con opere: e più efficace è
dottrina per l'opere che le parole, o pronunciate che sieno o inspirate; e
le parole, o pronunciate che sieno o inspirate; e maxime è valida la dottrina
-in partic.: elemento divino, magico o sovrumano introdotto in un componimento letterario.
l'invulnerabilità, con le armi di ettore o di nembrotte, ecc. nencioni,
dante delle scene che sono come citazioni o rappresentazioni di esempi di peccati e di
manifesta nell'uomo per intervento di dio o della grazia divina, con effetti che superano
tutto quello che noi nell'anima abbiamo o nel corpo, e ciocché di dentro o
o nel corpo, e ciocché di dentro o di fuori per naturale o soprannatural modo
di dentro o di fuori per naturale o soprannatural modo noi possediamo, tutto è tuo
credere invece è un atto soprannaturale, o meglio un dono che discende dal cielo
una missione cosmica, una prospettiva laica o soprannaturale di castighi o di premi.
una prospettiva laica o soprannaturale di castighi o di premi. 4. per estens
parvecosa soprannaturale, divina. -che è o appare inspiegabile, molto misterioso. di
vien cacciata la palla fuori ai un moschetto o di una artiglieria, si possa chiamar
inclino a credere che una palla d'archibuso o d'artiglieria, cadendo da un'altezza
cioè di così poche che il breve sdrucito o vogliamo dire scissura da farsi nell'aria
è di un anno; 'biracchio'd'uno o due soprannaturalismo (sopranaturalismo, sovrannatu
. innestare su una pianta già innestata o su un portainnesto intermedio, anziché sul
, ii-190: in montamiata chiamano 'lattone'o 'boccino'il bue mato totile 'fracellum
con un soprannome. o si fonda sul soprannaturalismo. salvini, 39-iii-51
processo arbitrario che giunge a considerare soprannaturale o divino un personaggio o un evento.
a considerare soprannaturale o divino un personaggio o un evento. balbo, 4-206
balbo, 4-206: queste soprannaturalizzazioni o mitificazioni di fatti ed uomini storici furono
soprannòlo (sopranòlo), sm. aggiunta o sovrapprezzo per il trasporto di merci per
trovato realmente nel libro quelle rivelazioni, o mi sieno state ispirate sopranaturalménte: non
carpiculum » che significava una scarpa vile o una ciabatta. giannone, 1-iv-203:
trappola. 2. disus. nominato o menzionato in precedenza. patrizi, 1-iii-160
sm. nome aggiunto a quello proprio o anagrafico, con cui è designato un
con cui è designato un personaggio storico o una persona comune, specie per distinguerlo
comune, specie per distinguerlo dagli omonimi o, con valore espressivo, scherzoso o anche
omonimi o, con valore espressivo, scherzoso o anche spregiativo, per alludere a caratteristiche
spregiativo, per alludere a caratteristiche fisiche o morali, a difetti, ad abitudini
idem, purg., 16-139: « o tuo parlar nvinganna, o el mi
16-139: « o tuo parlar nvinganna, o el mi tenta », / rispuose
10-287: alle volte da tai sopranomi o cognomi derivano li cognomi delle famiglie,
sono, per esser di persona piccolo, o vogliam dire di bassa statura della persona
sopranome il pappagallo, / perché, parlasse o greco o italiano, / balbo,
, / perché, parlasse o greco o italiano, / balbo, facea ad ognor
gozzi, i-15-115: quando avrete risposto o risponderete, usate tutti i sali, le
il nome di imperadore, questo soprannome o titolo d'onore fu continuato in appresso
. e letter. cognome di una famiglia o di un casato, di solito derivato
casato, di solito derivato dal nome o da un epiteto del capostipite (anche
sopranome che s'aggiungeva per qualche atto o caso di fortuna o segnonella faccia o virtù
aggiungeva per qualche atto o caso di fortuna o segnonella faccia o virtù nelfanimo. benvoglienti,
atto o caso di fortuna o segnonella faccia o virtù nelfanimo. benvoglienti, cxiv-6-83: questo
si manifesta in molti nomi antichi rimasi o per nomi o per sopranomi a lochi
in molti nomi antichi rimasi o per nomi o per sopranomi a lochi e antichi edifici
la mente loro essere tale da'titoli o da'sopranomi de'loro poemi, percioché
da soprannominare. 4. attributo o qualifica di una determinata persona soprannotato (sópra
, agg. men0 entità. zionato o ricordato in precedenza in un testo o in
zionato o ricordato in precedenza in un testo o in un magri, 1-282: 'melchita'
nu no). indicare o distinguere una persona con un sopran
mero. nome o con un epiteto. gioberti,
ungaretti, xi- impiegato soprannumerario o fuori ruolo. 353: carlo
di femtare il tempo occupato nel volontariato o soprannumerariatomineo che non si lasciava definire,.
l'organico di un ufficio pubblico o, in genere, per un
un soprannome. agli assenti o a chi è impedito o indisponibile. -an
agli assenti o a chi è impedito o indisponibile. -an carducci,
: certa volta non so se un burlone o l'ordinanza d'un m.
canonisti e matematici; ma o vero sono dottori da poco o vero
; ma o vero sono dottori da poco o vero dando: - sta qui
-per estens. che ha un nome arbitrario o falso, non -per simil. che non
erano frutta da marmellata, miesenza passione o vocazione. le denso d'odori (
2. che supera il numero o la quantità strettamente velli, 1-i-60:
me. agostino giustiniani, 22: necessaria o prevista; che si trova in sovrappiù;
4. milit. aggregato a un esercito o a un reparto, specialmente allo scopo
le sopranumerarie [truppe] in spagna o in fiandra. montecuccoli, i-90: nelle
un altro dal bossolo degli sciolti o vero de'soprannumerari. ghirardacci, 3-172:
... ne fosse alcuno morto o che avesse vacazione se ne debbia in suo
, avv. oltre il numero prefissato o solito; in numero superiore a quello
, non un appartenente alla loro tribù o a una tribù similare, come, secondo
: 'soprannunziato': annunziato dianzi, parlando o scrivendo. = comp. da sopra
superficiale al di sopra di un solido o di un liquido più pesante.
. che si è conservato senza andare disperso o smarrito nella confusione delle proprie carte.
. vincono gli ostacoli e soprannuotano alla miseria o vigliaccheria comune. petruccelli della gattina,
al di sopra di un corpo solido o liquido (un liquido). bono
. figur. riuscire a superare gravi difficoltà o ri- strettezze economiche; sopravvivere a rivolgimenti
a qualcosa che è posta in posizione inferiore o di cui costituisce la parte più alta
navi portavano i prigioni macedoni e peni o vogliam dire cartaginesi legati a roma, navigando
, né lana, / né vino o pan da bere o da mangiare.
, / né vino o pan da bere o da mangiare. -nel sistema tolemaico
figur. superiore agli altri per doti fisiche o morali o anche per vizi e scelleratezze
agli altri per doti fisiche o morali o anche per vizi e scelleratezze; che eccelle
/ di far, qualunque foss'presso o luntano, / al suo volere, ch'
4. particolarmente rilevante per potenza militare o importanza economica o culturale (una città
rilevante per potenza militare o importanza economica o culturale (una città, un'istituzione)
guido delle colonne volgar., i-106: o tu, soprana citate de troia,
storici, iv-69: dove sei tu, o mio montepulciano, / con pietrasanta anco
ha una funzione eminente di natura politico-istituzionale o anche soltanto sociale e protocollare.
gesta, / dicendo nel suonare: « o re soprano, / odi mio suono
se la grandezza del cielo fusse minore, o l'agua- gliareste o ve gli appressareste
fusse minore, o l'agua- gliareste o ve gli appressareste. lud. guicciardini,
?? -come epiteto di dio o della madonna, con partic. riferimento
: or uss'eo el gran tartaro o soldano, / segnor de l'universo paganesimo
essendo i costumi buoni convenevoli alla persona o in soprano grado o in mezzano o in
convenevoli alla persona o in soprano grado o in mezzano o in infimo buoni,
persona o in soprano grado o in mezzano o in infimo buoni, noi, che
), sm. mus. voce femminile o bianca di registro più acuto, che
e anticamente si trattava spesso di evirati o, fino al secolo scorso, di
non è parte che per la lalande o altro soprano similmente acuto. pratolini,