d'una paralisi universale. -immagine o insieme d'immagini, per lo più oscure
iniziati oppure permette di trasmettere una conoscenza o di rendere partecipi di un'esperienza non
risa. 2. espressione grafica o fonetica di un concetto o di un
. espressione grafica o fonetica di un concetto o di un pensiero. - in partic
. e 'n conseguenza dovetter essere metafore o immagini o simiglianze o comparazioni, che
'n conseguenza dovetter essere metafore o immagini o simiglianze o comparazioni, che poi,
dovetter essere metafore o immagini o simiglianze o comparazioni, che poi, con lingua
allor che alcuna / non usavasi ancor lettera o segno, / a dipinger la voce
4. personaggio di un'opera letteraria o teatrale che viene investito di un valore
di rappresentare in astratto un determinato carattere o qualità o di svolgere una funzione stereotipa
in astratto un determinato carattere o qualità o di svolgere una funzione stereotipa nella vicenda
a una pergola, discorre con amleto o con lear, spiegando loro che son
aspirazione, lo spirito di un popolo o di una nazione, il carattere di
nazione, il carattere di una terra o di una società. tommaseo, 2-iv-78
6. ciò che (edificio o monumento) simboleggia una nazione o una
edificio o monumento) simboleggia una nazione o una città. s. maffei,
che esprime l'essenza di una situazione o riassume in sé i termini fonda- mentali
una città, di un'associazione politica o letteraria, di una corporazione, di un
con piccoli obelischi di creta. segni funebri o simboli religiosi, non so; forse
spengere: al passaggio dell'appia, o a ca'francesi, a tor ser paolo
! passaggio a livello! cunetta! 'o a'loro simboli venuti di milano.
del quale veniva consegnata a un amico o a un ospite affinché, conservata di generazione
.]: 'simbolo': contrassegno di legno o d'altra materia frangibile che dimezzavasi,
e memoria d'ospitalità praticata e ricevuta o di nconoscenza per qualunque siasi altro motivo
-anello usato anticamente come segno di distinzione o, anche, come caparra nei contratti di
). -in partic. simbolo apostolico o degli apostoli: la più antica formula
fu aggiunta dappoi. -simbolo atanasiano o d'atanasio: esposizione, composta di
da un'altra, del suo nome latino o latinizzato. lessona, 1352: in
la posizione della faccia di un cristallo o la sua forma semplice. 22.
. e matem. segno grafico, carattere o gruppo di caratteri alfabetici che rappresentano una
di caratteri alfabetici che rappresentano una grandezza o un'unità di misura fisica, un concetto
misura fisica, un concetto, un ente o un'operazione matematica. romagnosi,
. inforni. carattere, insieme di caratteri o numero adottato per rappresentare convenzionalmente una
operazione. -simbolo di controllo-, carattere o insieme di caratteri generati per un certo
interruzione-, carattere, insieme di caratteri o numero usato nella programmazione per indicare un
logico: carattere, insieme di caratteri o numero usato per rappresentare un operatore logico.
partic. legnose, nelle carte geobotaniche o nei rilievi fitogeografici. -simboli floreali:
. secondo la teoria freudiana, immagine o rappresentazione sostitutiva di un desiderio represso o
o rappresentazione sostitutiva di un desiderio represso o rimosso, detentrice di un rapporto costante col
, che si manifesta in forma mascherata o deformata in un sogno, in un
... sono soltanto di damasco o di seta, con qualche raro ricamo
2. complesso di simboli grafici o scultorei. c. carrà, 598
6-294: la donna e lo stallone. o la donna e il deserto. dal
nell'ambito di una determinata disciplina artistica o scientifica. gobetti, 1-i-435: la
5. insieme di elementi, atti o comportamenti rituali. c. levi,
. v.]: 'simbranchio': sottogenere o divisione di pesci del genere 'muraena',
erano in uso in quelli tempi, simile o forse gli stessi che erano già il
... e sono il cinnor o konnor, chelin,... quadricordo
, come a dire a noi uno quattrino o simile moneta ». sermoni sacri [
(anche con riferimento a un organo o a una parte di un organismo umano,
parte di un organismo umano, animale o vegetale). citolini, 214
medesima natura, come chi dividesse tossa o i nervi o la carne in più parti
come chi dividesse tossa o i nervi o la carne in più parti, perché
per la tonica de'vasi, a covare o tener caldo, inumidire e mollificare il
similiare, ma tutta quanta ha un maggiore o minor mescuglio di diverse altre sostanze.
identità relativa solo ad alcun cànone, o schema, a quel cànone o schema che
cànone, o schema, a quel cànone o schema che postula da essi oggetti la
le dissi- miglianze fra la struttura militare o industriale di una civiltà 4.
di una civiltà 4. analogia o consonanza di pensieri, di interessi, di
lingua che appartengono alla stessa classe semantica o morfosintattica. pasolini, 8-270: il
lana, pref: accidenti che sono comuni o a tutte o almenostessa e la sensibilità individuale
: accidenti che sono comuni o a tutte o almenostessa e la sensibilità individuale di chi la
esser vero che il simile conosca il simile o vero che l'anima non è composta
di uno che infila il refe nell'ago o un arrotino tutto inteso ad assotigliar il
inteso ad assotigliar il filo ad un coltello o simili. b. croce,
politico, come si dice, autoritario o chiesastico o simile non possa ricostruire la
come si dice, autoritario o chiesastico o simile non possa ricostruire la storia,
natura analoga a quella di altri elementi o sostanze; che ha la stessa struttura di
stessa struttura di un altro organo anatomico o di una parte di esso. malpighi
a quello che stilla daltarterie delle braccia o piedi. lessona, 1352: in anatomia
suddivisione degli apparati, si suddivide in due o tre parti differenti nello stesso organo,
stessa specie costituisce ogni 'sistema'd'organi o, meglio, di parti similari.
simili; che è dello stesso tipo o genere; che svolge un'analoga funzione,
desiderio, una passione, un tica o, come si diceva una volta, 'armonia'
). che è analogo, simigliante o presenta caratteristiche affini; che ha la
simili convenenti. iacopone, 34-28: o amor naturale, -notrito en escienza,
degli elementi non vocali ha un altro o più altri a lui vicini e similissimi
caratteristiche stilistiche, la stessa struttura retorica o lo stesso argomento (un'opera letteraria
letteraria, un'orazione, un passo o una sezione di esse).
, n-ii-42: son questi versi di dante o non sono? ma qualche celeste musa
materia trattata in un'altra opera scientifica o letteraria. castelvetro, 8-1-57: ovidio
. 2. analogo per forma o per funzione (un oggetto, uno
e ne avea veduti i modelli similissimi o ben poco differenti a parigi. e.
ha la stessa natura, lo stesso aspetto o che possiede alcune caratteristiche affini a quelle
che ricorda per colore, forma, aspetto o caratteristiche un essere, un oggetto,
manifestazione, una condizione di diverso ordine o natura (ant. anche in relazione
-che è assimilabile (il sonno) o che ricorda, per l'assenza di
a un altro volto; che ha fattezze o caratteristiche fisiche o fisiologiche analoghe a quelledi
; che ha fattezze o caratteristiche fisiche o fisiologiche analoghe a quelledi un'altra persona.
analoghe a quelle di un altro essere o, anche, di una divinità.
mio leggiadro stile. lemene, i-397: o de la tua cremona amabil pregio,
-che ricorda, nelle sembianze, nei movimenti o nella postura, un animale, una
analoghe a quelli di un'altra persona o gruppo di persone; che ne condivide
gruppo di persone; che ne condivide opinioni o convinzioni, che possiede un'identica mentalità
rare volte a uno adre buono o savio succede uno figliuolo simile. pallavicino,
/ come si fa. / sien dolci o ruvidi, / sien flemma o foco,
sien dolci o ruvidi, / sien flemma o foco, / son tutti simili /
'miei dissimili', anche se in un modo o nell'altro consumeranno l'opera, ne
, 1-58: nella natura umana, o madre pia, / non se trovò de
simili, in queste particolari azioni n'ebbe o pochissimi o nessuno. chiabrera, 1-iii-266
queste particolari azioni n'ebbe o pochissimi o nessuno. chiabrera, 1-iii-266: donna,
altra simile. -dotato di virtù o di vizi comuni alla maggior parte degli
che gli imitatori imitino le persone o migliori o peggiori o simili.
imitatori imitino le persone o migliori o peggiori o simili. -che conduce
imitino le persone o migliori o peggiori o simili. -che conduce un'esistenza
stando. -con riferimento all'uomo o all'anima umana in quanto creati a
. -che è affine nel comportamento o nella condizione a un'altra persona o
o nella condizione a un'altra persona o, anche, a un determinato essere
anche, a un determinato essere animato o inanimato. anonimo, i-568: eo
. bernardino da siena, 494: o parziale, tu se'simile a colui che
la condizione del simile riguarda il particolare o ver il singolare. -rispondente a
cauto, in modo che uno servo o altra terza persona t'intenda,..
per leggerezza ti viene communicata a donna o a fanciullo che tu ami o
o a fanciullo che tu ami o a simile leggieri persona. ariosto, 4-61
.. per ingoiarmi simili rimproveri, o per farli soffrire a te. manzoni,
ahn? » interiezione che significa: sono o non sono un uomo io? si
a quanto detto, affermato, fatto o avvenuto in precedenza. niccolò da poggibonsi
imperoché simili, temendo il giudizio, o essi non cercano, o essi non possono
il giudizio, o essi non cercano, o essi non possono persuadere ciré'sia stato
. gioia, 2-ii-275: la sociabilità o il desiderio di riunirsi e comunicare coi suoi
fenomeno onde avviene che, vedendo noi o immaginando lo stato misero o felice di alcun
vedendo noi o immaginando lo stato misero o felice di alcun nostro simile, noi
simile, noi subitamente partecipiamo del suo dolore o del suo contenuto. fucini, 365
: vi riconosco, miei simili, o mostri / della terra. al vostro morso
, argomentazione fondata sul paragone con circostanze o casi analoghi a quelli presi in esame
et usanze allegando in ciò ragioni da simile o da contrario. 13. dir
di righe e colonne. -monomi o termini simili: nel calcolo algebrico con
da detto centro che sopra a quella faccino o vero includine uno angolo estendendosi insino alle
poligoni simili: che hanno angoli uguali o lati omologhi proporzionali. grandi,
zò ch'ha nel core / per allegrezza o caso de dolore. anonimo romano,
che è simile a un'altra virtù o facoltà. chiose al 'de consolatione philosophie'
significato metaforico; che può essere concepito o interpretato metaforicamente o per mezzo di una
che può essere concepito o interpretato metaforicamente o per mezzo di una similitudine.
-cattivo soggetto: persona malvagia, disonesta o poco raccomandabile; briccone. ghislanzoni
ghislanzoni, 5-62: voi dite, o signori giudici, che io sono un
8. personaggio illustre per doti e qualità o per nobiltà e ceto sociale (in
sociale (in relazione con un agg. o con un'espressione di eccellenza);
. 9. dir. persona o qualsiasi altra entità a essa legalmente equiparata
i rapporti giuridici (soggetto di diritto o soggetto giuridico). - soggettoattivo: quello
dir. pen. è la persona o l'ente offeso da un reato, la
cui fanno capo obblighi di natura tributaria o come contribuente oppure come terzo (quale
nel linguaggio delle scienze sociali, ente o organismo a cui fanno capo rapporti politici,
cui fanno capo rapporti politici, sociali o economici. botta, 5-217: ordinavansi
sono i predicati ed è attività sintetica o giudicante, autocoscienza, appercezione; nel
in croce indica lo spirito del mondo o la ragione che è il principio creativo
conoscenza, l'oggetto si è il 'fine'o 'termi ne'. b.
oggetto di un sentimento, dell'interesse o anche dello scherno di altri. aretino
. chi è sottoposto a un esperimento scientifico o è fatto oggetto di un particolare studio
un sinistro accidente avvenuto in un soggetto o due non era poi forse da totalmente
un film, che può essere originale o tratto da un'opera letteraria o teatrale,
originale o tratto da un'opera letteraria o teatrale, distingue gli episodi e abbozza
17. ling. in una proposizione o in una frase, persona o cosa
proposizione o in una frase, persona o cosa che compie l'azione espressa dal verbo
cosa che compie l'azione espressa dal verbo o che si trova nella condizione espressa dal
. medie. persona con determinate caratteristiche o disposizioni patologiche. malpighi, 1-212:
ciclotimici. 19. mus. tema o motivo di una composizione, in partic
giova rilevare con attenzione que * tratti o particelle, volgarmente passi musicali, nella combinazione
nella combinazione delle quali consiste l'idea o il soggetto della cantilena. gianelli,
bacchelli, 2-xix-540: le tre commedie, o romanzetto comico,... nascono
da un attore, per prendere tempo o in sostituzione di quella dimenticata (anche
attore in scena, improvvisando una variazione o una aggiunta al testo scritto.
internamento in una cittaduzza del regno, o un viaggio all'estero. boine,
che si pone in relazione con uno o più soggetti, cioè enti o organismi
con uno o più soggetti, cioè enti o organismi capaci di decisioni autonome e determinanti
che operano in una determinata realtà sociale o economica. rapporto censis 1992,
sugezióne, sugez gezione stolida o insensata, né la potestà de'prelati è
principe; sudditanza a una potenza dominante o conquistatrice (e la conseguente privazione della
catena di fortini, dove un centinaio o due di uomini tiene talvolta in soggezione un
di un potere fa sorgere corrispondenti obblighi o modificazioni svantaggiose della sua posizione giuridica.
remissivo di fronte a un potere sociale o a un modello politico. silone,
2. dominio esercitato da un sovrano o da uno stato; dominazione, assoggettamento
è avvinto e conquistato dalla superiorità intellettuale o estetica. d'annunzio, iv-2-593
leggi: imperio, dominio del diritto o di una particolare giurisdizione. boterò,
, da un capofamiglia, dal marito o da un altro familiare autoritario; condizione
; condizione di inferiorità sancita dal costume o anche giuridicamente. dio. muratori,
fatto riflesso se sia meglio l'amare o tesser amato. salvini, 39-v-37:
soggezione alle passioni e le loro espressioni irate o ironiche. -adeguamento di un'arte alle
povero componimento. 4. obbligo o impegno gravoso nei riguardi di un'altra
gravoso nei riguardi di un'altra persona o inerente alla propria condizione. n.
andar incogniti per isfuggire le suggez- zioni o le spese, ma non perciò lasciavano di
, se io non crederei dargli suggezióne o pretender di soverchio. l. f.
sia in fase di soggezione, sorda o paga, alle forme di vita imposte dai
giudizi. -adeguamento alla volontà divina o, anche, all'insegnamento evangelico.
6. senso di disagio, di imbarazzo o di timidezza per la presenza di persone
la presenza di persone autorevoli e importanti o anche sgradevoli e antipatiche, di superiori
anche sgradevoli e antipatiche, di superiori o di estranei; timore per ciò che
; timore per ciò che possono pensare o dire, per i loro giudizi negativi
dire, per i loro giudizi negativi o anche per le loro domande indiscrete,
lo sguardo, non che giamai con parole o con cenni ponesse in soggezione la modestia
riservatezza per la vicinanza di un edificio o per l'uso in comune di un ambiente
175: voglia aprire di nuovo qualche finestra o fare qualche ringhiera o mignano o cosa
nuovo qualche finestra o fare qualche ringhiera o mignano o cosa simile, dalla quale risulti
finestra o fare qualche ringhiera o mignano o cosa simile, dalla quale risulti pregiudizio
avanti godeva overo la vista della campagna o la vista del mare o pure li
della campagna o la vista del mare o pure li venti freschi e salubri..
li venti freschi e salubri... o pure che gli apporti soggezione della vista
apporti soggezione della vista nella sua stanza o cortile o giardino. guerrazzi, 16-314
soggezione della vista nella sua stanza o cortile o giardino. guerrazzi, 16-314: anco
. in senso concreto: causa di imbarazzo o di timore; l'atto che denota
8. riguardo, gesto di cortesia o di ossequio per una persona.
. ritegno, riluttanza a compiere un'azione o ad assumere un determinato atteggiamento (anche
determinato atteggiamento (anche in frasi negative o con litote). magalotti, 26-28
sorride maliziosamente, in segno di scherno o sarcasmo. d. bartoli [
e gli 'epigrammi', dove l'alfieri o fremente o sogghignante ha ritratto il mondo esteriore
'epigrammi', dove l'alfieri o fremente o sogghignante ha ritratto il mondo esteriore del
ogni cimasa è coronata di code pendule o di faccie sogghignanti di quadrumani. pavese
in modo sarcastico, beffardo, sprezzante o con compiacimento maligno anche per le disgrazie
con compiacimento maligno anche per le disgrazie o le disavventure altrui o con compatimento.
per le disgrazie o le disavventure altrui o con compatimento. -con valore attenuato:
non farsi notare, da nascondere intenzioni o sentimenti, o in modo forzato,
, da nascondere intenzioni o sentimenti, o in modo forzato, impacciato, per
dalla manca, quasi ascostamente sogghignando, o mordersi talora il labbro di sotto non affettatamente
tesauro, 2-448: quest'accade ne'motti o nelle azzio- ni che disonestamente si rappresentano
risolino. -dire, affermare (o anche pensare) in modo sarcastico,
sogghigna in modo beffardo e sarcastico spesso o abitualmente. tommaseo [s. v
de la persona? avete voi rogna o altro difetto? » s. bargagli,
che esprime sdegno, collera, disprezzo o scetticismo, delusione. gherardi,
, che vuole far intendere velatamente intenzioni o sentimenti o che rivela gentilezza, timidezza
vuole far intendere velatamente intenzioni o sentimenti o che rivela gentilezza, timidezza o, anche
sentimenti o che rivela gentilezza, timidezza o, anche, soddisfazione. bembo
con sogghigno accorto, / « scherzi o t'infingi? ». g. giudici
amministrazione. 2. esposto a pericoli o al variare della fortuna. g.
di altri nell'ambito politico, ecclesiastico o amministrativo. dante, par.,
soggiacer! -essere sottomesso nella propria esistenza o nello svolgimento delle proprie attività alla volontà
volontà, ai desideri, all'arbitrio o all'autorità di altri. maestro alberto
-con riferimento alla condizione dell'uomo o del creato rispetto a dio o all'
uomo o del creato rispetto a dio o all'influsso dei cieli. dante,
profondo. 2. essere esposto o costretto a sopportare o ad accettare,
2. essere esposto o costretto a sopportare o ad accettare, anche supinamente, una
spiacevole, pericolosa, dolorosa, gravosa o svantaggiosa materialmente o moralmente, o anche
, dolorosa, gravosa o svantaggiosa materialmente o moralmente, o anche all'invidia;
gravosa o svantaggiosa materialmente o moralmente, o anche all'invidia; essere vittima di
si lascia da un fascio d'erba o da un pugno di sale. c.
. -risultare sconfitto politicamente, moralmente o, anche, in una discussione,
, 6-361: se tu puoi, cerca o d'aumiliare i nuovi incendi, overo
5-228: io di te vo sognando, o sconosciuto / progenitor di mio triste lignaggio
un vizio fino a esserne completamente dominato o affascinato o condizionato nei pensieri e nelle
fino a esserne completamente dominato o affascinato o condizionato nei pensieri e nelle azioni;
sarà molto grato il pro- ungare o soggiacere a maggiori debolezze di corpo o d'
ungare o soggiacere a maggiori debolezze di corpo o d'animo. g. bragaccia
dei sogni spaventosi; soggiaceva all'incubo, o si destava con sussulto. d'annunzio
a rispettare e a osservare, o a un ordine a cui si deve
maggiore. -accondiscendere a una richiesta o accettare un patto oneroso. gir
. -sottostare a un'esigenza fìsica o fisiologica. sbarbaro, 1-247: con
vicende umane. -spettare di competenza o di diritto. granucci, 1-27:
, essere l'esito di una causa o di una premessa; essere condizionato o
o di una premessa; essere condizionato o legato a una condizione; essere subordinato
sotto, stare in una posizione sottostante o nella parte inferiore di qualcosa. boiardo
soggiacciono questi filoni a banchi di rossa o gialla breccia silicea racchiudente frammenti di schisto
. essere esposto a determinati agenti atmosferici o soggetto a particolari fenomeni naturali (un
marina si veggono diverse terre con porti o spiaggie, più presto necessarie che fidate
, ii-843: né questo punto mi tormenta o spiace, / che si veggia di
. conquista e sottomissione di una regione o di una città o di un popolo.
di una regione o di una città o di un popolo. cittadini, 17
2. figur. il sentirsi o l'essere sottomesso dal punto di vista
la forza e militarmente al proprio potere o dominio un popolo; conquistare un paese
dominare. guittone, ii-xiv-13: o miseri miserissimi disfiorati, ov'è l'
. -sminuire un sovrano nel potere o nell'autorità anche rovesciandolo. novellino
. rendere docile e mansueto un animale feroce o selvatico; domarlo rendendolo atto al lavoro
a soggiogarle. -inondare un terreno o una regione. girolamo di pace [
anche con energici mezzi coercitivi, fisici o psicologici; tenere in proprio dominio o
o psicologici; tenere in proprio dominio o potere la sua mente, esercitando un'
a una virtù, a un comportamento o anche a uno spettacolo naturale, a
7. occupare completamente l'animo o la mente in partic. cancellando la
'n doglie, / senza aver mai riposo o reve lena, / chi subgiugar
la particella pronom. sottomettersi, spiritualmente o affettivamente a una persona, o anche
spiritualmente o affettivamente a una persona, o anche a dio o a un principio
una persona, o anche a dio o a un principio morale. sermoni sacri
sottomesso con la forza al proprio potere o dominio; assoggettato (un popolo,
più re che per le provincie possedute o per le nazioni soggiogate. muratori, 7-iii-10
2. sopraffatto, dominato spiritualmente o affascinaluta emendazione. ciò dimostrerà l'animo
desideri, all'autorità di qualcuno, o anche ai propri vizi, alle proprie inclinazioni
felice da massa marittima, xliii-211: o peccatori stolti, ciechi e nudi,
. che soggioga, che sottomette (o che ha soggiogato, sottomesso militarmente)
meridionale e in sicilia, censo costitutivo o conservativo (particolare tipo di onere reale
questo luogo sia libero da ogni sogiogazione o dazio, o vuoi dire gabelle.
libero da ogni sogiogazione o dazio, o vuoi dire gabelle. = voce dotta
), agg. che si trattiene o risiede in un determinato luogo per un
un determinato luogo per un tempo più o meno prolungato, per lo più per motivi
per lo più per motivi di svago o di studio; che frequenta determinati luoghi.
siano compagni e di compagnia di calimala o che vi siano per capo di compagnia.
(soggiórno). trattenersi, sostare o risiedere in una determinata località, luogo
risiedere in una determinata località, luogo o edificio per lo più provvisoriamente, per un
di vacanza, di riposo, di studio o, anche, per porvi l'accampamento
, anche, per porvi l'accampamento o per adempiere funzioni pubbliche o amministrative
accampamento o per adempiere funzioni pubbliche o amministrative, ecc.; sostare.
-con riferimento a dio, agli angeli o a una divinità pagana. dante
; stare immobile di fronte a qualcuno o a qualcosa. -anche di animali.
compagnia di qualcuno; intrattenersi con una o più persone; abitare con qualcuno nella
laide femminette, il dormir di giorno o passeggiare per ismaltire la gravezza del vino
adriani, vi-99: piaccia a dio, o bruto, che abbiamo oggi vittoria e
per estens. rimanere, conservarsi nell'animo o nella mente di qualcuno o persistervi per
nell'animo o nella mente di qualcuno o persistervi per un tempo più o meno
qualcuno o persistervi per un tempo più o meno lungo e senza mutamenti (l'immagine
; essere radicato profondamente in una persona o in una collettività (una qualità morale o
o in una collettività (una qualità morale o intellettuale, una caratteristica, un atteggiamento
-fermarsi, durare più a lungo o darne l'impressione (il tempo)
32-10: a chi aspetta di carcere o di bando / uscir, non par che
sostegno apena: / s'io mi posi o soggiorni / o vi perda più giorni.
/ s'io mi posi o soggiorni / o vi perda più giorni. domenico da
/ innon voler ricever disonore / in sé o in suo core. 10.
per ingrassare; se ne comprano più o meno, secondo che si vede l'
le rose. 5. trovarsi o persistere in una determinata condizione o situazione
trovarsi o persistere in una determinata condizione o situazione, in uno stato d'animo,
soggiornare nel principio di mele, poponi o fruttarne. g. brera, 4-15
j: 'soggiornare una stanza': tenerla aperta o chiusa al giorno e all'aria,
disse. -con riferimento a divinità o a personaggi mitologici. di costanzo,
: tre... furono le regioni o contrade riconosciute per particolare soggiorno o denominazione
regioni o contrade riconosciute per particolare soggiorno o denominazione dei tirreni. -condizione
/ na che trove / vuoi soggiorno o vuoi riposo, / sì adagiato, /
difetto. 2. località, luogo o edificio particolarmente ameno o accogliente e adatto
località, luogo o edificio particolarmente ameno o accogliente e adatto o scelto per soggiornarvi o
edificio particolarmente ameno o accogliente e adatto o scelto per soggiornarvi o, anche,
o accogliente e adatto o scelto per soggiornarvi o, anche, per risiedervi, per
paiono giusto marino, 2-1-88: o giudicio del ciel, nel proprio giorno /
sozórno), sm. rermanenza o dimora in un determinato luogo,
in un determinato luogo, edificio o ambiente per lo più per un periodo di
. -anche: il periodo trascorso o da trascorrere in tale modo.
(e, in senso generico, località o parte di una regione o di una
generico, località o parte di una regione o di una città). molza
. b. corsini, 55: o felice cicala, / che sovra un faggio
cicala, / che sovra un faggio, o un omo / quasi in augusta sala
-luogo in cui si manifestano determinate condizioni o in cui accadono particolari avvenimenti o fatti.
condizioni o in cui accadono particolari avvenimenti o fatti. fiore [dante],
peccato? 3. il paradiso o, più specificamente, l'empireo, in
di dio, degli angeli, dei beati o in quanto luogo di glorificazione delle anime
luce dell'ingrato giorno. -sede o regno di una divinità o di esseri soprannaturali
-sede o regno di una divinità o di esseri soprannaturali. petrarca, i-1-6
chi è morto (nelle espressioni funebre o muto soggiorno). gozzano, ii-346
f. m. martini, 7-61: o nonno, o cipressetto, e tu
martini, 7-61: o nonno, o cipressetto, e tu mi doni / fiori
al ricevimento degli ospiti, alla conversazione o a studio o sala da pranzo (anche
ospiti, alla conversazione o a studio o sala da pranzo (anche nelle espressioni
da pranzo (anche nelle espressioni stanza o sala di soggiorno). -con meton.
[s. v.]: 'soggiorno'o 'stanza di soggiorno': nelle case costruite
(anche sentimentale, morale, spirituale o mentale) o stato d'animo in
, morale, spirituale o mentale) o stato d'animo in cui una persona
, di gioia, di intima soddisfazione o, con valore attenuato, di diletto.
. -in senso concreto: mezzo o occasione per alleviare una sofferenza.
questo lungo soggiorno. -lavoro o attività (anche intellettuale) considerata per
. 7. collocazione, posizione o presenza o apparizione, anche temporanea in
7. collocazione, posizione o presenza o apparizione, anche temporanea in un determinato
stazione di soggiorno, cura e turismo o in altre località di interesse turistico.
conseguente a una sentenza di condanna) o misura di prevenzione (nei confronti di
(nei confronti di persone pericolose) o misura cautelare (nei confronti di soggetto
di abitare nel territorio di determinati comuni o province. -obbligo di soggiorno o soggiorno
comuni o province. -obbligo di soggiorno o soggiorno obbligatorio: misura di prevenzione che
virtù di una carta regolare di soggiorno o di un atto di naturalizzazione, ma
nonché nelle altre località climatiche, balneari o termali o comunque di interesse turistico.
nelle altre località climatiche, balneari o termali o comunque di interesse turistico. legge 27
soggiorno obbligatorio è disposto in un comune o frazione di esso con popolazione non superiore ai
10. ant. condizione per cui due o più persone si intrattengono per un certo
amicizia, per svago, per lavoro o in quanto legate da un rapporto affettivo
in quanto legate da un rapporto affettivo o, anche, convivono in un rapporto
e siedi. frezzi, i-16-139: o cerchio obliquo, che i pianeti porti,
far soggiorno. epicuro, 7: o felici color che notte e giorno, /
presenza, per lo più profondamente radicata, o permanenza di una dote morale, di
, di una passione, di un vizio o di un pensiero nell'animo o nella
vizio o di un pensiero nell'animo o nella mente di una persona. pier
di una persona. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini,
. pier della vigna o stefano protonotaro o giacomo da lentini, 417:
e degno, / vi stabilmente o temporaneamente, in qualunque parte baciò
soggiorno, per vivere temporanea- persona (o il suo viso) in quanto oggetto di
diverso da quello della propria stabile roso vagheggiamento o del desiderio. dimora). -imposta
. magalotti, 4-40: oh seno, o casto seno, almo soggiorno / de
qualcosa a quanto è stato già detto o scritto per concludere un discorso, una
un discorso, una lettera, un racconto o per spiegare e precisare un pensiero.
suo silenzio. il suo passo suonava sei o sette volte senza che egli soggiungesse più
, xliii-103: disse a giosafà: « o misser mio, / gran maraviglia mi
ta a quanto si è detto o scritto in precedenza. ottimo,
sf. disus. aggiunta a quanto detto o scritto in precedenza. cuoco,
replicatamente l'ultima migliore offerta dal tubatore o cursore a suon di tromba, o
o cursore a suon di tromba, o con un tamburo se ciò è di pratica
mandativo, desiderativo, soggiuntivo, infinitivo o infinito. ca stelvetro,
-per estens. frase che esprime un'ipotesi o un dubbio. ranieri, 62:
, sì come l'altre voci interrogative o nomi o adverbi che elle si siano,
come l'altre voci interrogative o nomi o adverbi che elle si siano, alle volte
alle volte non vogliono altro. ma o soggiungonsi agli altri verbi col verbo loro
e letter. aggiunta a quanto detto o scritto in precedenza. b.
bisogna che del dittongo 'uo'una lettera, o la prepositiva o la soggiuntiva si tolga
'uo'una lettera, o la prepositiva o la soggiuntiva si tolga via. dirassi dunque
'giucare, come dicevano gli antichi, o 'giocare', come i moderni.
: procedere per figurazioni paratattiche, coordinate o soggiuntive anziché per figurazioni ipotattiche, cioè
aggiunzione, la qual cangia misura e o quando entrano i recitanti, o quando si
e o quando entrano i recitanti, o quando si partono, o quando si
i recitanti, o quando si partono, o quando si cangia la scena, si
una immediata soggiunzione di nomi, fatta o per ristrignere la generalità... o
o per ristrignere la generalità... o per levare la equivocazione...
per levare la equivocazione... o per assegnare la proprietà. =
soggolo), sm. benda di lino o di lana che nell'abito monacale fascia
2. per estens. striscia di velo o tela (o, meno comunemente,
estens. striscia di velo o tela (o, meno comunemente, di cuoio)
carena, 2-36: 'soggolo': nastro o anche strisciolina di pelle che all'uopo
male). -sottile striscia di pelle o di tela, fissata lateralmente ai due
4. parte del collo di una persona o di un animale che sta sotto la
ed urtare né già smarrite, o fuggenti i rimorchi, o sogguardanti sottocchi,
già smarrite, o fuggenti i rimorchi, o sogguardanti sottocchi, nella soglia,
.. e andarono a di sottecchi o con la coda dell'occhio; sbirciarlo cerriunirsi
dante, inf, 9-92: « o cacciati del ciel, gente dispetta »,
maniera. ancor tu voglia, o nina, / in sull'orrenda soglia /
fuggi praga, 3-252: o stelle che dal ciel mi sogguardate / collo
. gettare lo sguardo qua e là furtivamente o in - sbarra di ferro posta
- lastra di pietra o di marmo posta alla base di un
di un dato, scrutato di sfuggita o di sottecchi. manzoni, pr.
'vedendosi sogguardato da poquei pezzi di pietra o di marmo disposti come nella porta e
, tr. letter. guardare di soppiatto o di 3. palco, rialzo. -in
stupor intorno. verso il soffitto o il pavimento, di nuovo oltre la soglia
. soggiacere. della vita o di un periodo storico. sogillo,
mata da una lastra di pietra o da una tavola di legno,
; imminenza del manifestarsi di un sentimento o di una condizione. lucini,
8. limite, valore minimo o massimo che un agente o una grandezza
valore minimo o massimo che un agente o una grandezza deve raggiungere perché si produca
del quale una certa condizione risulta critica o addirittura inaccettabile. la stampa [19-iv-1986
di soglia: minimo valore di energia o di frequenza che deve avere una particella
di frequenza che deve avere una particella o una radiazione per produrre un certo fenomeno.
di sedimentazione. -in stratigrafia, zona o fascia di transizione fra due facies diverse
. idraul. parte inferiore di una chiavica o della bocca di un canale o di
chiavica o della bocca di un canale o di un fiume, generalmente di muratura
idraulici di pietra, di mattoni o anche di legno, e serve per istabilire
di molti bucchi l'uno sopra o cornice che contorna la apertura della boccaporti per
parte, tra le grue e la figura o polena. 16. milit.
parte inferiore della cannoniera di una fortezza o di una nave da guerra (e in
: si faranno le cannoniere senza soglia o scaletto. temanza, 165: ogni cannoniera
serraglio di eccellente maestro. la soglia o sia corda di questi archi è a fiore
/ che non ve ne rimase seme o foglia. -salutare dalla soglia:
che alcuno non tocchi l'arco o sogliare di sopra alla porta, che,
, insudiciato. iacopone, 1-28-28: o vita mea emmaledetta mundana lussuriosa, /
), di sogliàio. natura o si è radicata un'idea, un credo
, sul quale prende posto un sovrano o anche un personaggio di grande autorità (
morselli, 4-54: un altro rescritto o motuproprio, e sono liquidati i dignitari supremi
nella simbologia cristiana, è assiso dio o, secondo la mitologia pagana, giove.
scanno su cui siedono i beati nel paradiso o i numi nell'olimpo. -per estens
-per estens.: la sede di dio o della divinità il paradiso, il cielo
4. con meton.: la carica o l'ufficio di un sovrano; l'
di un sovrano; l'autorità giurisdizionale o il potere che derivano da tale carica
5. disus. sede del potere politico o religioso. boccaccio, dee.,
? -luogo in cui si esercita o manifesta il potere della segneri, ii-174
orto del signor pievano osservai un pilo o solio o sarcofago antico di marmo.
signor pievano osservai un pilo o solio o sarcofago antico di marmo. 12
), agg. region. non tessuto o ornato con disegni o motivi, che
. non tessuto o ornato con disegni o motivi, che ha tinta unica.
dominare il colore soglio, il violetto o il verde carico; ma si viddero molti
capitelli serano sopra le columne atticeseu quadrate piane o sofie aut striate. 4.
lato destro; vivono sui fondi melmosi o sabbiosi del mare e sono pescati
che sogna, che vede in sogno o ha una visione. - anche sostant.
sognante. lalli, -176: o come un sogno suol, che nel più
mezza notte. d'annunzio, ii-920: o dolci eroi sognanti su i guanciali /
. figur. assorto in un estatico abbandono o nei propri pensieri e fantasie (una
fantasie (una persona); che esprime o che rivela un senso di rapimento o
o che rivela un senso di rapimento o di distacco dalla realtà, dalle cose
, ii-336: a lui soltanto, o gran consolatrice / poesia, tu consoli
. pleonastica (e ha funzione intensiva o espressiva). romanzo di tristano,
farsi sognano di andare nella giungla o nei deserti o in malesia, e
sognano di andare nella giungla o nei deserti o in malesia, e me lo sono
2. figur. immaginare cose, persone o fatti irreali, inesistenti; intravederli con
la fantasia; supporre che possano esistere o compiersi (anche con la particella ronom
anche con la particella ronom. pleonastica o in relazione con una prop. su-
confuso esclamò: « ho io udito o pur sognato di udire? » goldoni,
va per tossa / un gelo, o caro focolar paterno, / che non v'
classici moderni per le scuole secondarie venti o trent'anni fa neanche se ne sognavano
), per la in sogno una persona o un luogo o vivere in sogno una riabilmente
la in sogno una persona o un luogo o vivere in sogno una riabilmente 'comment'anche se
. vagheggiare, creare con la fantasia (o nel ricordo) 6. locuz. -
la parti- cella pronom. pleonastica o in relazione con una prop.
ombre. luzi, 11-152: esistono o li sogna / per sé il cuore umano
possibile che si avveri qualcosa di impossibile o di molto improbabile. bellicioni, ii-181
: dubia sto s'i'pur sogno o ver son desta. testi, ii-123:
e ha per lo più funzione intensiva o espressiva). ariosto, 11-6:
enfatici per indicare situazioni incredibili, straordinarie o stravaganti; per lo più nell'espressione
che novità vegg'io? son desta o sogno? / 0 son ebbra o
o sogno? / 0 son ebbra o traveggio? loredano, 57: le
animo ch'io non so se viva o s'io sogni. foscolo, xviii-161:
2. figur. vagheggiato nell'immaginazione (o anche nel ricordo); desiderato,
(un evento per lo più inattuabile o illusorio, una persona irraggiungibile, un
recondite idee. -creato dalla fantasia o dall'immaginazione; fantasticato. b.
mezi bestie e altri stupori di veduta o sognati in quelle paure. baretti,
. chetasso, n-ii-59: sogno fu veramente o visione, quella notte pas
passavanti, 270: un medico o un savio naturale potrebbe bene dire del
saprebbe, se non si abbattesse già o non l'indisse dal sognatore.
: come sono quelle cose tutte passate o venture delle quali si fa menzione da altra
-che nutre nella mente un progetto inattuabile o idealizza la realtà (in relazione con
la tradizione popolare gli attribuisce significati premonitori o profetici). -anche: ciascuna di
259: è da sapere che 'sogni o e'son cagione ch'alcuna cosa si
son cagione ch'alcuna cosa si faccia o non si faccia, o e'sono
cosa si faccia o non si faccia, o e'sono segni e effetti d'alcuna
sono segni e effetti d'alcuna fatta o che sia ancora a fare o a venire
alcuna fatta o che sia ancora a fare o a venire. cagione di cosa che
. cagione di cosa che si faccia o non faccia non possono essere i sogni
ricordandosi d'avere sognata alcuna cosa piacevole o dispiacevole, dilettevole o paurosa, si
alcuna cosa piacevole o dispiacevole, dilettevole o paurosa, si muove a fare o a
dilettevole o paurosa, si muove a fare o a fuggire quello che con diletto o
o a fuggire quello che con diletto o con paura aveva sognato... le
sogni possono essere in due modi: o dentro dalla persona o di fuori.
in due modi: o dentro dalla persona o di fuori. boccaccio, vili-1-7:
mondo alternativo e diverso, nel bene o nel male, nel presente o nel
bene o nel male, nel presente o nel futuro, rispetto a quello reale,
quello reale, con cui lo integra o a cui più spesso lo contrappone come ideale
spesso lo contrappone come ideale da raggiungere o come spazio nel quale più compiutamente si
. lamenti di volterra, 42: o popol mio, stato tanto arguto, /
5. ciò che si desidera fortemente o da lungo tempo per la propria esistenza
iniziativa. 6. situazione tanto felice o piacevole da parere impossibile; circostanza propizia
che sogno vedervi qua! -persona o cosa di bellezza pressoché perfetta; luogo
'levarsi in sogno': è quel difetto o vizio naturale che hanno alcuni di sognare di
aiuto ne possavenire alla tua maiestà velglevole, o luigi travalente e trano- bole imperadore de'
[finestra] occupava artificiosamente una speculare o vero diaphana lamina de petra sogobrina.
fagiolo e produce legumi contenenti semi ovoidei o reniformi. l'olio che se ne estrae
le paroline è dar soie e caccabaldole o per ingannare o per entrare in grazia
è dar soie e caccabaldole o per ingannare o per entrare in grazia di chi che
quattro grosse pagnotte., un coltello. o soiatora cucina. 0 ca- che son certi
e certi pennacchi un mattone, o ver pietra cotta, cioè un'asse ben
= adattamento di una voce turca o tartara. soiectù, sf.
agg. provvisto di solaio. o anche i primi rudimenti della conoscenza della mubonaria
bemolle, sol diesis-, tale nota abbassata o in in parte solariate con
al vento, a caso, col legno o da canne, oggi è per lo più
, oggi è per lo più d'acciaio o di ce / favore della musa o
o di ce / favore della musa o d'un ordegno, / ritorna lieta o
o d'un ordegno, / ritorna lieta o triste. mento armato.
purg., 10-130: per sostentar solaio o tetto, nota costituisce la tonica naturale
[s. v.]: 'sol o sòie': sospensione di un corno finesolaia.
, idrosòl, alcoolsòl, stesi legni quadri o vuoi guardare uno solare di sotto su:
dei membri della nave in caso di scarroccio o vico, 4-i-359: 1 fanciulli immaginano
piano di una casa, di un edificio o anche di una biga. nave
stratico, 1-i-428: 'sola di deriva'o 'ali di deriva': si chiama cavalca,
scassa, minchia. tutte quante di tre o quattro centinazioni overo solari. leone africano
grandezza, che sono come tanti solari o palchi posti l'uno sopra l'altro
ed accomodate sopra un solaio le schiene o i pezzi, sovrapponi de'grossi pesi,
! » -strato di un materiale o di un ingrediente gastronomico. -a solaio
; componi poi il pastello, facendo due o tre solari e a ciascuno solaro mettendo
2-5-499: incavammo il centro de'grossi travertini o altre pietre dure,...
di altezza troppo ridotta per essere abitato o usato come ripostiglio, granaio, ecc
narrativi, modelli di comportamento considerati superati o non più validi. prati, 2-145
, 2-145: io domando / antiche cose o forse antichi spettri / che or sono
f 4. ant. tribuna fissa o provvisoria, palco per un oratore o
o provvisoria, palco per un oratore o per il pubblico che assiste a uno spettacolo
, sopra la quale vi fece un tavolato o solaroier potervi star sopra a vedere i giochi
del mare, 25: patron di nave o navilio non debba fare di robba di
,... descrive un solaio o misura il corso di saturno.
in ciò furono certi gran tabernacoli, o, come ivi dicono, solai, intramezzati
bologna, 1-57: di te favello, o africano, che solamente il nome tuo
(indica il requisito minimo che motiva o giustifica un'azione; e ha valore concessivo
/ che senz'altro cappel, solana o tenda / alla schiena ed al cui può
. 2. per estens. terrazza o spiazzo esposto al sole doveziose. lessona,
fiori actinomorfi e frutto costituito da una bacca o da una capsula; sono originarie deh'
è veduto / con le bestie, o soianato. = comp. da solo
metà. serpetro, 232: del solano o solatro si dànno più specie: tra
dell'europa, e che sono erbe o suffrutici inermi, o muniti d pungoli
e che sono erbe o suffrutici inermi, o muniti d pungoli, glabri o pelosi
, o muniti d pungoli, glabri o pelosi, a foglie intere o rintagliate.
, glabri o pelosi, a foglie intere o rintagliate. il solano nero ('solanum
del genere solano sono il 'solanum tuberosum'o patata; il 'solanum dulcamara'o dulcamara
tuberosum'o patata; il 'solanum dulcamara'o dulcamara; il 'solanum lycopersicum'o pomodoro;
dulcamara'o dulcamara; il 'solanum lycopersicum'o pomodoro; il 'solanum melongena'o melanzana
lycopersicum'o pomodoro; il 'solanum melongena'o melanzana: piante tutte utilissime nell'economia
solare1, agg. che è proprio o si riferisce al sole; che proviene
si riferisce al sole; che proviene o emana dal sole; che si trova sul
dal sole; che si trova sul sole o che ne fa parte.
che i solari raggi gli par bruni o persi. poliziano, st., 1-10
dal solar raggio / con ghirlanda di pino o verde faggio. tasso, 19-57:
scherzare molto molto a dilatare lo scrivere o dare oraini bastanti più che alla risposta di
a livello, per poca acqua che cada o vi rimanga, questa non può andarsene
crescenzio, 2-3-332: le lettere dominicali o cerchio solare altro non è che il
. 4. astrol. governato o influenzato dal sole (un segno astrologico
ne sono che ti prononciano per saturnino o gioviale, per marziale o solare, per
per saturnino o gioviale, per marziale o solare, per venereo o mercuriale,
, per marziale o solare, per venereo o mercuriale, da un segno solo della
radiazioni del sole per il proprio funzionamento o per la conversione in altre forme di
, ciascuno degli elementi di una batteria o di un pannello solare. la stampa
una caldaia per la produzione di vapore o su un crogiolo per prove su materiali
ordine solariano. -sostant. letterato o poeta che partecipò all'esperienza culturale della
s. v.]: 'solario', o, con inutile affettazione, 'solarium':
greche la solarità (esse sono figlie o parenti del sole), mette in chiaro
solarizzazióne, sf. bot. inerzia o inattivazione dei cloroplasti dovuta all'eccessiva esposizione
3. neol. equipaggiamento di un edificio o di un'abitazione, con pannelli solari
pure agli spagnoli restò 'casa solariega', o sia di suo solaro o campo,
'casa solariega', o sia di suo solaro o campo, per dire 'casa nobile'.
soleggiamento intenso che interrompe un tempo nuvoloso o piovoso. giuliani, ii-423:
le tue prime toglie vizze, / o loggia solatia, in vigna colta, /
esposto a mezzogiorno; terreno da piantagione o da semina ben esposto al sole. -anche
volentieri un terreno che un altro, o più volentieri il piano che il monte,
più volentieri il piano che il monte, o più il secco che l'umido,
più il secco che l'umido, o il solativo che il bacìo.
, lungo le viti, lupini, mochi o veggio- ni, e al maggio poi
pisis, 1-75: oh dolci colline solate o ville o campi o alberi di fico
1-75: oh dolci colline solate o ville o campi o alberi di fico. idem
oh dolci colline solate o ville o campi o alberi di fico. idem, 1-507
all'ardore febbrile. -solatro sonnifero o manico o furioso-, pianta della famiglia
febbrile. -solatro sonnifero o manico o furioso-, pianta della famiglia solanacee (
cotogne. serpetro, 232: del solano o solatro si dànno più specie. tra
il terreno tracciando solchi con l'aratro o con altri attrezzi agricoli; arare.
di essa (una striscia d'ombra o di luce). gadda conti,
, aggrinzare la fronte (la vecchiaia o, anche, le esperienze dolorose, le
solcava. -attraversare con un'imbarcazione o a nuoto un tratto di mare,
l'uso e l'artificio de la calamita o del bussolo. leonardo, 2-58:
del bussolo. leonardo, 2-58: o quante volte fusti tu veduto infra tonde del
fu da'venti a forza spinto, l o non tornovvi o vi rimase estinto,
forza spinto, l o non tornovvi o vi rimase estinto, / sì ch'ignoto
le mie vele a'vari venti, / o seguo pur solcando sopra tonde, /
8. figur. percorrere un luogo più o meno esteso, una regione.
son tre lustri / che, se vive o morì, qual mar, qual terra
sarebbe un solcare un mare senza riva o fondo. muratori, 7-i- 15
una determinata situazione, una condizione psicologica o esistenziale, spesso difficile, dolorosa.
, i-205: io ben a ragione, o mio tesoro, / solcai di pianto
bisogni sempre mai solcare, senza trovare o lido o fine. 12.
mai solcare, senza trovare o lido o fine. 12. influenzare fortemente
13. locuz. -solcare diritto o solcare diritto il proprio terreno: comportarsi
se non veggon cosa da man destra o da man manca che li faccia star
così sempre a rindossare / per otto o dieci solcature eguali. = femm
. aperto in solchi con l'aratro o con altri attrezzi agricoli; arato (un
aquileensi e altri confugirono nei polésìni più o meno solcati di dossi di terreno emergente
le imprese pubbliche... si caricano o si fregiano con dragoni: dipinti spinosi
i ricci] corredati di unghie scanalate o solcate per la parte di sotto.
. 4. ferito da tagli o graffi longitudinali; lacerato (il corpo
, di una condizione di vita dolorosa o difficile. poerio, 3-122: veggo
sospirar, deh! mi ricevi, / o mal solcato indietro almo panaro. imbriani
aereo). tesauro, 2-126: o terra madre! o crudeli oceani! o
tesauro, 2-126: o terra madre! o crudeli oceani! o aure dalle pinte
o terra madre! o crudeli oceani! o aure dalle pinte penne de'vaganti ucelli
, veneto, veneto-stradioto, veneto-dalmatino o schiavone, pavano e bergamasco. 11
così sempre a rindossare / per otto o dieci solcature eguali. -esecuzione di
, 1-ii-15: in una specie di vailetta o solcatura della ridetta pendice sorge la fontana
so s'el fructo sera amaro o dolge. 2. figur.
felice da massa marittima, xliii-261: o vergene maria, o madre dolce,
marittima, xliii-261: o vergene maria, o madre dolce, / di te parlar
od aprire solchi di scolo... o per fare l'ufficio dell'estirpatoio.
giammai solfeggiando le sals'onde, / o stand'in terra ferma al proprio nido,
una pozzanghera, e quivi voltavano uno o più solchetti. tansillo, xxx-3-200:
lucida, capace di ben conservarne i segni o solchetti. 2. venat
due vivande, intendendosi per vivanda solcio o gialatina o tartara. spese per la mensa
, intendendosi per vivanda solcio o gialatina o tartara. spese per la mensa de priori
19-86: pensi ch'io facci gelatina o solci, / che 'l capo drento o
o solci, / che 'l capo drento o le zampe esser vuoici? b.
b. giambullari, i-419: senza melaranze o solcio o sale, / ferono scotto
giambullari, i-419: senza melaranze o solcio o sale, / ferono scotto da buon
cotogne e mele dolci od ulive in solcio o midolla di pane nell'acqua fredda,
zione assidua e attenta. 3. ondulazione o avvallamento del terreno; fosso, s
in solcio buca. come l'olive o come le noci che s'hanno a confettare
fossi morto lontano, in un freddo ospedale o in un solco igno ant
. fenditura lunga e stretta, più o meno profonda, scavata per la semina
la semina nel terreno con l'aratro o con altri attrezzi agricoli. maestro
ii-325: il granturco si semina due o tre chicchi o granelli per volta. gli
granturco si semina due o tre chicchi o granelli per volta. gli si dà un
torti. -con sineddoche: campo arato o coltivato. lorenzo de'medici: ii-36
voi bubulci / odio non regna alcuno o ria perfidia, / né nasce ambizion per
-con meton.: fila di spighe o di ortaggi coltivati. carducci, iii-3-21
-piccolo canale usato per l'irrigazione o per lo scolo delle acque in un
. infin che truovi / il maggior solco o la maestra fossa / dove la neve
più masse le acque. -scavo più o meno profondo che delimita un luogo.
-scanalatura. baldinucci, 2: 'accanalato o scanalato'dicesi quel lavoro o colonna che
2: 'accanalato o scanalato'dicesi quel lavoro o colonna che è intagliato a canali,
, un'emozione, uno sforzo mentale o è segno di sofferenze fisiche o psichiche
mentale o è segno di sofferenze fisiche o psichiche, di malattie, di stanchezza,
fedi / onde un'anima e paga o irrequieta. -incavo che si presenta
. -taglio, lacerazione di tessuti o della cute prodotta da una ferita,
luce! -striscia d'ombra o di luce proiettata sul terreno. gadda
10. figur. impressione, suggestione più o meno profonda lasciata neh'animo da un
meno profondi di quanto si creda, o almeno essa procede come l'aratro:
14. causa di divisione ideologica o politica. comisso, 12-37: vi
nell'ambito dei lobi. -solco coronario o atrioventricolare-. grande solcatura trasversale che divide
vallisneri, i-240: tutte queste scanalature o solchi si accostavano bellamente in fine e
si osservano sulla superficie di certe ossa o di certi organi paren- chimatosi, come
. ha per il lungo certe vene, o più tosto certi solchi, in guisa
il tronco]... 'solcato'o 'scannellato'... quando ha scannellature o
o 'scannellato'... quando ha scannellature o solchi profondi. 19. embriol.
spesso corrisponde al filone d'impluvio) o, anche, per l'azione erosiva
quante volte travieremmo? -uscire dal o del solco, fuori del solco, allontanarsi
il serraglio, come se chiudesse o varie condizioni di peregrine belve,
varie condizioni di peregrine belve, o gli eunuchi e le donne del soldano.
. in senso generico: suprema autorità civile o militare. ritmo su sant'alessio,
sòldo). disus. reclutare soldati o marinai dietro pagamento di un compenso;
compenso a comportarsi in un certo modo o a compiere una determinata azione. machiavelli
lungo il percorso; quello a elica o meccanico, in cui un'elica,
di quelli basati sulle variazioni di livello o di pressione idraulica che si producono,
un soldo, di non buon conio o logora. nievo, 417: alla fine
e persistenti; i fiori, solitari o riuniti in pannocchie, sono di colore
, sono di colore azzurro-violaceo, lilla o rosa o, raramente, bianco;
di colore azzurro-violaceo, lilla o rosa o, raramente, bianco; in italia
del sultano; la madre del sultano o dell'erede. sanudo, xiv-500
-anche: la madre del sultano o dell'erede. cristoforo armeno, 1-295
soldanàtico, sm. ant. potere o carica del sultano. -anche:
, sm. ant. carica, dignità o potere o eser cizio del
. ant. carica, dignità o potere o eser cizio del potere e
diffusa sulle arene marittime (calystegia soldanella o convolvulus soldanella) -, ha il
/ or ch'è mio, qual coniglio o lepre è timido? = femm
. soldatàglia, sf. massa o gruppo di soldati violenti, facinorosi o
o gruppo di soldati violenti, facinorosi o, anche, vili, inetti.
(e può avere valore iron. o spreg.). documenti sulle
in partic. di uno specifico esercito o di un determinato reparto (e può
. battoli, 2-2-427: trattone le due o tre porte mastre e necessarie al commercio
esigenze, i princìpi, le consuetudini o anche le leggi delle forze armate e
, caratteristico dei militari; che rispecchia o ricorda le usanze, il linguaggio,
per lo più severi, rigidi, autoritari o, anche, fieri, baldanzosi,
biasimamelo. f f -organizzato o compiuto da soldati o in un ambiente
f -organizzato o compiuto da soldati o in un ambiente militare. campanella
forza erompe. -che è usato o è in dotazione a reparti militari.
trae ispirazione e materia da argomenti militari o da imprese belliche (un'opera).
soldatino, sm. soldato giovane, inesperto o, anche, di bassa statura (
terracotta, che rappresenta un soldato (o un altro personaggio popolare) con l'
appartiene ed è usato come giocattolo infantile o come oggetto da collezione (spesso nell'
). martinori, 481: 'soldatino'o 'moneta di soldatini': si trova in
per combattere al servizio di un sovrano o di uno stato o di un capitano;
di un sovrano o di uno stato o di un capitano; assoldato come mercenario
di pisa. guicciardini, di o regole di prospettiva...; però
l'aspetto, le consuetudini dei militari o degli ambienti militari; da soldato.
tare obbligatoria) al servizio di uno stato o di un so vrano che
soldato semplice, gregario, privato o comune-, anche in unione con altri agg
, anche in unione con altri agg. o in relazione con un compì,
mansione, il tipo di armamento o il corpo di appartenenza).
soldati ausiliari sono quegli che un principe o una repubblica manda, capitanati e pagati
una rapa. panzini [i () o ^], iv-452: 'soldato del papa'
3. figur. chi partecipa attivamente o si impegna o è chiamato a impegnarsi
figur. chi partecipa attivamente o si impegna o è chiamato a impegnarsi al raggiungimento di
, di un principio, di un'istituzione o, anche, nelpopol. cesari,
datone in kaki a dar la buona sera o la buona notte alla com
: vedrem tosto che un communicando o un soldato di gesù, pareva un
di solda -chi è sottomesso o succubo di potenti o del detacci sino
-chi è sottomesso o succubo di potenti o del detacci sino alla porta di talavera
distingue per spregevoli; soldataglia. azioni o doti di particolare rilievo (nell'espressione
.. -essere soldato o fare il soldato: svolgere il servizio seguitò
, e spesso è militare, o come mercenario o in adempimento agli chiamata anche
è militare, o come mercenario o in adempimento agli chiamata anche soldatino..
ammazzato... sull'altare o per il giuoco del lotto, servan d'
bene con venticinque soldi il giorno, o poco più. di giacomo, i-576:
queste specie d'argento furono denominate grossi o soldi grossi, di poi guelfi.
occhio cavato; tanti per un dito, o per il naso tagliato. 3
alle monete di cuoio, di carta o d'altre materie sigillate, che tanti prìncipi
foscolo, ii-355: a che gracidi, o rana, e gridi a l'orbo:
i soldi, sempre i soldi: averli o non averli, fin che esistono loro
a spalle d'altri. -capitale investito o prestato. chiari, 2-i-54: più
, un quattro per cento in zecca o all'arte de'luganagheri. piovene, 14-198
varthema, 16: ogni mamaluco grande o piccolo ha di soldo sei serafi al
qualunque volta escono da questo per esercitarsi o servire, hanno soldo, come le
non vincolato agli ordini del capitano generale o anche a chi compiva il servizio nel
di guerra, durante le operazioni militari o per servizio effettivo e senza limitazioni.
de'suoi soldati provigionati a soldo steso o vero in aspetto. provvisione della repubblica
favore, né a danno dell'uno, o degli altri. -essere tale che lo
, l'esercizio della milizia; servizio o vita militare; ferma. g.
svolto in partic. alle dipendenze pubbliche o di un signore, per una prestazione
un signore, per una prestazione professionale o lavorativa. benvenuto da imola volgar.
: chi tu ti sia, saracino o cristiano, / ti tratterò come gentil fratello
scudi in sicilia da situarsi sopra vescovati o benefici di quel regno. cavour,
si dice, che il tuo [o amore] soldo et i tuoi salari non
santa caterina da siena, ii-271: o carissimo e dolcissimo fratello in cristo gesù
la carne, e questa si doma o con gli esercizi vittoriosi o con altre
questa si doma o con gli esercizi vittoriosi o con altre degne applicazioni.
a 19 soldi per lira, che o l'accordo di napoli seguirà, o l'
che o l'accordo di napoli seguirà, o l'impresa. grazzini, 4-191:
quindici soldi per lira: per tre quarti o anche meno; con forte sconto di
: esattamente per quanto a ciascuno spetta o da ciascuno è dovuto; nella stessa
stessa misura degli altri partecipanti al credito o al debito. consulte e pratiche
qualcuno: al servizio di uno stato o di un condottiero, da cui si è
molti furono condannati per aver ucciso tedeschi o greci che facevano parte delle formazioni di
dell'invasore. -in qualità di agente o informatore di potenze straniere o della polizia
di agente o informatore di potenze straniere o della polizia. misasi, 7-ii-189:
. -alto quanto un soldo o due soldi di cacio: molto basso
soldo: arruolarsi, fare il soldato o porsi al servizio di uno stato o di
soldato o porsi al servizio di uno stato o di un principe come mercenario.
come van questi lanzi / con la balestra o lo scoppietto a soldo. giannotti,
è puttana essere dispogliato. -fermare o fermarsi al soldo: rinnovare la ferma
: rinnovare la ferma militare di qualcuno o la propria. m. d'ayala
anche attivamente, raffermare, ricondurre. fermarsi o fermare mercé premio nuovamente al soldo.
a soldi. -lasciar andare o correre dodici denari al soldo, due
non rispondere a chi ti domanda, o rispondere meno che non si conviene a chi
non si conviene a chi t'ha o punto, o dimandato di alcuna cosa:
a chi t'ha o punto, o dimandato di alcuna cosa: il che si
'lasciare andare due pani per coppia o dodeci danari al soldo'. g
. c. gozzi, 1-446: o povera infelice, io non darei / della
chi appare debolissimo, senza nessuna forza o capacità. bonghi, 1-73: l'
. v.]: cosa di poco o nessun pregio: non vale un soldo
soldi. -partire soldo per lira o per libbra e soldo: spartire percentualmente
. -questione di soldi: problema o discordia originata da interessi economici.
-spendere, spacciare il soldo per quattro quattrini o per ventiquattro denari o una lira per
per quattro quattrini o per ventiquattro denari o una lira per venti soldi: spendere
al soldo, ai soldi di uno stato o di un sovrano: riceverne lo stipendio
soldóne, sm. soldo di rame o di lega d'argento, più grosso
apparente da est verso ovest, più o meno alto sull'orizzonte a seconda delle
de la fiamma del sol che pioggia o fiume / lago non fece alcun tanto
terra. marchetti, 4-229: né maggiore o minor molto è del sole / l'
d'oro, ma anche d'argento o di rosso. -sole levante o nascente-,
argento o di rosso. -sole levante o nascente-, se muove dal cantone destro
punta. - sole orizzontale a destra o a sinistra: quando muove dai cantoni destro
a sinistra: quando muove dai cantoni destro o sinistro del capo. -ombra di sole-
che mostrano l'ombra co 'l filo o triangolo. filicaia, xxvii-5- 77
...: è di color verde o grigio verdiccio, cenerino, biancastro.
dell'avvenire', specialmente se si annunzia o si presume prossimo e imminente. einaudi
per coltivare i terreni del sole, o sia della religione e de- gl'incas
alterna vita alle mortali / cose dispensi, o sole, e regni immoto ».
0 figlia del gran giove, / o sorella del sol, ch'ai cieco
nevosa falda / dov'arda il sole o tiepid'aura spiri, / così tira
sono in ciascuno die dodici, o grandi o piccole, secondo la quantitade del
ciascuno die dodici, o grandi o piccole, secondo la quantitade del sole.
capua. gavoni, 699: « o sole mio! » cantate da caruso /
la luce solare di fronte in battaglia o in un duello o in un gioco a
fronte in battaglia o in un duello o in un gioco a squadre (e il
suo padiglion, secondo ch'egli arà vinto o perduto il sole. tommaseo [s
il sole, partire il sole, vincere'o 'perdere il sole'e simili si
, occupando a quest'effetto un sito favorevole o discacciandone il nemico. 6
e forza / t'è laudarla, tacerla o penr meco. car ucci
: col sole arrivavano la serafina, o l'emilia, a portare il vinello,
a portare il vinello, o facevo io una scappata a casa e mangiavamo
chicchiricchì. 9. clima più o meno caldo. crescenzi volgar.,
del somo- na: « addio, o sole d'italia », si alzò in
dove una persona vi si espone per riscaldarsi o per abbronzarsi o un frutto o una
si espone per riscaldarsi o per abbronzarsi o un frutto o una sostanza sono collocati
riscaldarsi o per abbronzarsi o un frutto o una sostanza sono collocati per maturare o
o una sostanza sono collocati per maturare o per subire processi di fermentazione).
, manda fuori diversi colori nel muro o in altro corpo, come ha l'arco
. immagine del disco solare incisa, dipinta o scolpita su oggetti, con valore di
valore di simbolo religioso nelle religioni solari o di allegoria o come semplice ornamento.
religioso nelle religioni solari o di allegoria o come semplice ornamento. castelvetro, 8-2-297
luci spente. marino, xvi-47: o tra la neve d'un bel viso nate
rose, / cui non so se natura o se beltate / d'orientali porpore compose
; / ma tu, lucente sole, o viva stella, / o almo degno e
lucente sole, o viva stella, / o almo degno e siparla.
figliuolo, per lo lume la mente angelica o il mondo intelle- gibile. tasso,
l'amante. -anche come epiteto affettuoso o in similitudini. giacomo da lentini,
ora mi dole. epicuro, 47: o singoiar bellezza, o vivo sole /
epicuro, 47: o singoiar bellezza, o vivo sole / de le tenebre mie
indiscussa eccellenza, che compie gesta gloriose o che ne fa ragionevolmente prevedere; personalità
olii di nizza. che cosa importa, o signori? questo commercio si fa alla
: il leopardi, quando gli corre o gli toma opportuno imitare, imita alla
non campi al sole, / né argento o frutto: e di superbia tanto /
parole / rade nel mondo, o sole, /... / mi
che s'avvien con marte il dispietato / o col grave ed orribile saturno, /
parer dotti? / mirar nel sole, o pur de'raggi suoi / far al
esporsi alla luce solare, per riscaldarsi o per abbronzarsi. tommaseo [s.
-togliere il sole, impedire totalmente o parzialmente di ricevere la luce solare (
sua casa fabricare di nuovo... o fare qualch'altra innovazione...
avanti godeva overo la vista della campagna o la vista del mare. -trovare
per la santa candelora, se nevica o se plora, dell'inverno siamo fuora;
lodare la salubrità di un'abitazione soleggiata o della vita all'aria libera.
la cella soleare col suo soffitto di rame o di bronzo d'una tratta tale che
è proprio della suola dello zoccolo equino o vi è localizzato (un'infiammazione).
, ottenuto portando la mano, aperta o incurvata, all'altezza delle sopracciglia,
lima. buti, 2-349: è necessario o che l'orno chiuda l'occhio o
necessario o che l'orno chiuda l'occhio o che faccia co la mano solecchio a
4. letter. barbaglio della luce o di un colore sgargiante. lucini,
trasgredisce le regole grammaticali, di morfologia o di sintassi; costruzione impropria, sgrammaticatura.
parlare, leggere e scrivere senza vizi o di barbarismo o di solecismo. boccaccio,
e scrivere senza vizi o di barbarismo o di solecismo. boccaccio, viii- 1-152
estens. errore di interpretazione, di giudizio o bacchetti, 2-xxi-171: nel silenzio soleggiante
incensurata'. -sproporzione fra grandezze o fra parti. a. cattaneo,
. — ciò che appare fuori luogo o stonato. g. bufalino, 1-122
, intr. commettere errori grammaticali parlando o scrivendo. b. fioretti,
qual cagione, se altri, parlando o scrivendo latinamente, o solecizza (siami lecito
altri, parlando o scrivendo latinamente, o solecizza (siami lecito così dire)
(siami lecito così dire), o cade in qualche barbarie, abbia a meritar
sacrosanta grammatica, io avessi veramente solecizzato o barbarizzato o sme- trizzato. de sanctis
, io avessi veramente solecizzato o barbarizzato o sme- trizzato. de sanctis, ii-6-31
diretto del sole in un determinato luogo o su una superficie. -in par- tic
un edificio, fruizione della luce solare più o meno prolungata a seconda delporientamento e della
prolungata a seconda delporientamento e della presenza o no di altri edifici, alberi o ostacoli
presenza o no di altri edifici, alberi o ostacoli naturali. f f
. esporre al sole per fare asciugare o essiccare, in partic. il grano,
il sole, stare al sole per asciugarsi o per essiccarsi. g. b
sole allo scopo di asciugarsi, di seccare o di maturare meglio o di passire
di seccare o di maturare meglio o di passire. salvini, 13-162
[12-iv-1982], 118: un verro o 'solengo', grosso cin ghiale
poca profondità nella sabbia del mare o degli estuari. = voce dotta
-sacro. manzoni, 37: o spirto! supplichevoli / a'tuoi solenni altari
t'imploriam! 2. compiuto o celebrato con pompa e apparato sfarzoso,
pompa e apparato sfarzoso, con maestosità o secondo particolari rituali (una cerimonia civile
secondo particolari rituali (una cerimonia civile o religiosa). diatessaron volgar.,
ufficialità (la forma di un'azione o di una dichiarazione). parini,
vini solenni, come se egli fosse cinciglione o alcuno altro di voi bevitori, ebriachi
-che viene usato in occasioni particolarmente importanti o in cerimonie ufficiali; da cerimonia (un
tutti in abito alla solenne. -addobbato o arredato con sfarzo. d'annunzio,
solenne certosa. 5. compiuto o redatto con l'osservanza di particolari formalità
i-542: un istrumento solenne che contenesse o un contratto di usura, o un contratto
contenesse o un contratto di usura, o un contratto simoniaco, sarebbe il
trento, e respettivamente tacito, overo presunto o clandestino, sia quello nel quale dall'
. 7. che si dimostra o è ritenuto esperto in una disciplina o
o è ritenuto esperto in una disciplina o abile in un'attività; insigne, illustre
: fammi in tra gli altri, o gloria, sì solenne / ch'io batta
: che si distingue in modo cospicuo o clamoroso in un vizio o in un'attività
modo cospicuo o clamoroso in un vizio o in un'attività criminosa o in un
un vizio o in un'attività criminosa o in un comportamento fuori dalle regole.
addomandato quale dei due pesci nobili congro o labrace fusse il migliore, rispose.
(un errore, un'azione sconveniente o del tutto irragionevole, ecc.: anche
carducci, iii-3-172: t'amo, o pio bove..., /.
saggezza mistica e solenne. -pronunciato o redatto con molta gravità (e secondo
14-27: quando v'è una discussione importante o creduta tale, una questione in cui
tempi abbia irraggiato i cieli latini: « o sole, tu non possa veder mai
de'nostri tempi è cieca e fortuita, o sacrata e solenne, e quanto le
« una due e tre ti lascio » o « santa lucia ti becchi il cervello
s'appoggiasse sulla guancia d'un lenone o d'altro ribaldo. bacchetli, 2-xi-
in partic. una nascita, un matrimonio o un ingresso trionfale. -anche: considerare
secondo il rituale riservato a particolari festività o cerimonie religiose. e e
2. con atteggiamento grave e severo o che impone rispetto. tarchetti,
troia. -lautamente, con cibi o con vini di ottima qualità. p
ministri, anche accompagnata da manifestazioni esterne o profane, proprie della tradizione popolare.
11-4: più grave cosa è fare o commettere qualunque peccato nella grande solennità che
aggett.): usato nelle cerimonie o nelle grandi occasioni; di gala (
del giorno si prolunga il lor mangiare o sino alla mezza notte o pure sino al
lor mangiare o sino alla mezza notte o pure sino al segnente matino. pirandello
fu ucciso, e senza alcuna pompa o solennità di funebre ufficio fu, secondo
, gravità del comportamento che incute rispetto o timore. della casa, 5-iii-313:
dei giudizi è generalmente in quelli che nulla o poco conversano. nievo, 537:
. sontuosità con cui si allestisce una festa o si imbandisce una mensa. pirandello
in mia presenza; / e voi, o monumenti, vorremmo chiuderci come in un
. formalità che per legge è necessario osservare o che si può scegliere di osservare nel
di facto, senza alcuno processo fare o vero scriptum, o altra solennità servare.
alcuno processo fare o vero scriptum, o altra solennità servare. capponi, 304:
comparatore procedere summariamente senza altro processo ordinario o solenpnetà veruna. de luca, 1-9-1-16:
dinunga e senga dinunga, facta, celata o vero palese. statuti della lega del
condap- nagione riscuotere somariamente, senza strepido o figura di giudicio e di facto non
regno, pareva che mancasse un notare o altra persona pubblica che il tutto solennizzasse
proprie e precise parole, diventano affari o negozi, che si solennizzano coi patti convenuti
coro i dì che men si spaccia / o messa o vespro più solennizzato. -officiato
dì che men si spaccia / o messa o vespro più solennizzato. -officiato.
dei leptocardi, che ha forma di tubo o di clava allungata. = voce
isolante, in genere cilindrico, rettilineo o chiuso ad anello, che, con
seguito dall'infinito: avere per abitudine o per consuetudine, usare, essere solito
): parmi, dovunque io vado o dimoro per quella, l'ombre di coloro
ove poveramente io viver soglio, / o tirsi, per onor, che posso darti
veder in beatrice il mio dovere, / o per parlare o per atto,
dovere, / o per parlare o per atto, segnato; / e vidi
-con riferimento a soggetti astratti o inanimati, anche personificati. panfilo
se nuova legge non ti toglie / memoria o uso a l'amoroso canto / che
e si ritirò, come sogliono far tutti o la più parte de'suoi pari.
de pe'iii a lo primo ordeno o iii solerò da lo portego da ga de
teatrale era allestita nei chiostri delle chiese o su palcoscenici costruiti appositamente).
a rappresentazioni allestite nei chiostri dei conventi o su palcoscenici alzati nei campi antistanti le
cura, sollecitudine, impegno in un'attività o in una professione; alacre, zelante
più lieve / ch'un solerte maestro intagli o stampi / che far in spazio tanto
le cose: questa virtù si dice solerzia o industria. botta, 6-ii-137: nel
quale si assicura alle volte la vittoria o si schiva la rovina. lancellotti, 3-2
sottile suola mobile di sughero, di feltro o di altro materiale che si mette nella
, sopra la quale poi aggiungono la suola o il suolo. -rivestimento di
suolo. -rivestimento di cuoio leggero o di altro materiale della parte interna della
, 169: 'girichianu': strisce d'alluda o bazzana che i calzolai mettono attorno alle
. (plur. -ci). stabilimento o reparto industriale adibito alla fabbricazione di solette
non accompagnato da nessuno, che si isola o si trova in un luogo appartato.
unde andava. frezzi, i-13-4: o dolce dama, / deh, fammi cortesia
/ che mi fosse l'andar chiuso o intercetto, / per la selva d'amor
e dei relativi affetti; che vive o che è rimasto solo, senza consorte
che è rimasto solo, senza consorte o amante. dante, infi, 18-94
, / non so già se pili afflitto o più deriso. g. foppa,
che, s'egli lo facesse morire o pigliasselo con tanti cavalieri, essendo lui
costretto. -che non ha séguito o compagni nell'esercizio delle virtù (con
mi toccava lasciarla soletta col ngliuolino del castaido o con quello dello speziale di fossalta.
che si presenta isolato, senza la presenza o la vicinanza di altre cose (un
ungher né tedesca: / più tosto o fìlistrocca o intemerata; / e pensi ognun
tedesca: / più tosto o fìlistrocca o intemerata; / e pensi ognun come
la solfa non è qui segnata, / o per bi-molle o per natura grave:
qui segnata, / o per bi-molle o per natura grave: / ma lo intronare
. 3. canto di uccelli o di grilli. roberti, iii-208:
. 5. sequela di parole o di discorsi, di recriminazioni, di
importava che fosse re ferdinando ii, o franceschiello, o vittorio emanuele? tanto,
re ferdinando ii, o franceschiello, o vittorio emanuele? tanto, era la stessa
: segnare il ritmo battendo il piede o le mani. bresciani, 1-ii-178:
varchi, 3-87: dare una sbrigata o vero sbrigliatura è dare alcuna buona riprensione
un rovescio e cantare a uno la zolfa o il vespro o il mattutino.
uno la zolfa o il vespro o il mattutino. malatesti, 26: gli
reazione dell'acido solfam- mico sugli ossidi o sui carbonati o sugli idrati dei vari
solfam- mico sugli ossidi o sui carbonati o sugli idrati dei vari metalli; viene
; viene impiegato per lo più come diserbante o come disincrostante per caldaie.
= comp. da solfammid \ ic] o e resistenza (v.).
chiarente, / li soi vixa? o ge sono lavati / de fogo e solfano
insieme con calcari e gesso in laghi o bacini marini successivamente essiccatisi. -anche:
successivamente essiccatisi. -anche: miniera o cava che sfrutta tali giacimenti. cantù
.. possono essere grandi e ricche solfare o depositi gessosi. de roberto, 3-26
[le acque] se elle trovano letti o di terra impura o di sughi,
se elle trovano letti o di terra impura o di sughi, massimamente se è congelata
, mista di arena molle e liquida o di sabbione disciolto o di pietre sassi e
molle e liquida o di sabbione disciolto o di pietre sassi e massi di qualunque
massi di qualunque mala qualità, impressi o metallici, o di miniere di bagni,
mala qualità, impressi o metallici, o di miniere di bagni, zolfettare o
o di miniere di bagni, zolfettare o simili. della porta, 9-33: a
altri minerali prodotti dai vapori per sublimazione o nati dalla reazione dei vapori medesimi contro
e funereo. 2. cava o miniera di zolfo. bossi, 385
reazione fra l'anidride solforosa e un ossido o per ossidazione diretta di un solfuro.
, e dall'ossidazione dei solfuri corrispondenti o esistenti in natura { solfato di calcio,
sono stati sostituiti; in solfati acidi o bisolfati, nei quali ne è stato
solforico con una base terrea, alcalina o metallica. cantù, 3-319: io non
tal voce in senso di 'zol- fato'o 'zolforato'. ma questo volgo denomina così le
di diversi colori, né stoffe solfate o imbrattate con macchie difficili da levarsi.
di zolfo. iacofone, 34-10: o amore carnale -sentina putulente, / solfato
. { solféggio, solféggi). leggere o cantare la musica con il sistema del
), agg. letter. letto o cantato con il sistema del solfeggio (un
che legge la musica con il solfeggio o insegna a solfeggiare. marcello, 117
sm. lettura ritmica (solfeggio parlato) o intonata (solfeggio cantato) della notazione
esecuzione scandita delle note di un brano o di un esercizio musicale. borgese,
: composto che contiene un radicale alchilico o arilico. -anidride solfenica: composto derivato
molto vivo (specie nelle espressioni rosso o rosa solferino). fusinato,
di tinte chiare e smezzate, viola o solferino, o di finissimo giall'oro.
chiare e smezzate, viola o solferino, o di finissimo giall'oro. montale,
solfidrico, con sostituzione di un metallo o di un gruppo ammonio a uno dei
idracido dello zolfo, detto anche idrogeno solforato o solfuro di idrogeno, composto di due
un solfuro metallico con acido cloridrico o solforico o an che come
solfuro metallico con acido cloridrico o solforico o an che come sottoprodotto in
730. 2. che contiene o sprigiona tale acido o, con uso
2. che contiene o sprigiona tale acido o, con uso generico, sostanze solforose
3. proprio di tale acido o analogo a esso (il caratteristico odore
per determinare la quantità di acido solfidrico o dei solfuri solubili contenuti nelle acque minerali.
2. per estens. che estrae o produce zolfo (un'industria o un
estrae o produce zolfo (un'industria o un settore produttivo). pirandello,
composti organici contenenti un radicale alchilico o arilico; si possono considerare acidi carbossilici in
sm. sostanza chimica a base di zolfo o di anidride solforosa, mediante la quale
. trattamento con anidride solforosa o solfiti usato nell'industria alimentare nella depurazione
neutri (detti anche bisolfiti, solfiti acidi o idrogeno solfiti) o acidi dell'acido