8-237: tutti gironzan leggendo / più o meno spedita- mente, / alcuni sillabando
sulla scomposizione in sillabe di parole semplici o normali, con le quali si compongono
i primi rudimenti di una determinata disciplina o attività. g. brera, 4-40
-1). autore di sillabari o di testi elementari per imparare a leggere.
sillabe per ottenere un-effetto di chiarezza o di maggiore espressività o per enfasi.
di chiarezza o di maggiore espressività o per enfasi. ghislanzoni, 18-93:
e la sillabazione di quelle quattro o cinque parole. carducci, iii-25-237: con
delle parole per la difficoltà della lingua o anche con enfasi espressiva per sottolinearne il
con enfasi espressiva per sottolinearne il significato o per farle capire agli ascoltatori. de
: dividere in sillabe, nel parlare o nello scrivere. anonimo fiorentino,
volte il dubbio, se, nel compitare o computare che si faccia qualche sillaba,
che si riferisce, che riguarda una o più sillabe di una parola prese singolarmente;
costituito da una consonante nasale, liquida o sibilante, che assume la funzione di
; si stabilisce quali fonemi non sillabici o quali gruppi di essi, possano trovarsi
trovarsi in posizione iniziale, mediana, o finale di un contesto fonico ecc.
le sillabiche quantità per alcuna ragione, o che le ragioni loro non avessero alcun
, sm. raccolta, collezione di opere o di testi. f.
sempre quella, limpida, pacata, rative o saggistiche o storiche o perfin politiche, non
, limpida, pacata, rative o saggistiche o storiche o perfin politiche, non c'è
, pacata, rative o saggistiche o storiche o perfin politiche, non c'è pagile
figura retorica per cui il predicato verbale o nominale viene esteso formalmente a un altro
1-565: volevano questi inferire quelle tramutazioni o troncamenti... di corrispondenze stravolte
sia sessualmente sia asessualmente per scissione o gemmazione). = voce dotta,
. silicato di alluminio di colore biancastro o verde pallido tendente al giallastro e al
). miner. che è costituito o contiene sillimanite (una roccia).
contrario allo encomiastico e da operazioni nasce o istoriche o favolose anch'egli, ma
encomiastico e da operazioni nasce o istoriche o favolose anch'egli, ma contrarie alle
ma contrarie alle primiere, di vizi o volontari o naturali, ed ebbe molte
contrarie alle primiere, di vizi o volontari o naturali, ed ebbe molte specie di
di scritti significativi di un singolo autore o di autori diversi; scelta di brani o
o di autori diversi; scelta di brani o di articoli su un determinato problema.
occasione di una data significativa della vita o della carriera accademica. b
trattato è una silloge di definizioni pliniane o altrimenti classiche. bacchetti, 2-xix-739:
di necessità: da una premessa generale o maggiore e da un termine medio o
o maggiore e da un termine medio o premessa minore (che rappresenta il concetto
4-1-159: la sintesi è il sillogismo o sia la deduzione. il sillogismo è analitico
si sia disputato se bisogni considerarlo così o non piuttosto quale connessione di proposizioni logiche
piuttosto quale connessione di proposizioni logiche o di giudizi, sta per noi che.
espressione comparai, per indicare la necessità o l'inevitabilità di un evento. gobetti
delle parole (e può essere semplice o composto). grillo, 138:
intender quelli che, supposta alcuna cosa, o vera o falsa che la sia,
, supposta alcuna cosa, o vera o falsa che la sia, solamente si considera
; e mediante la particella 'se', o come altrimenti si voglia, tengan più espresso
90: la natura del sillogismo congiuntivo o ipotetico consiste in questo, che due
, retorico: fondato su premesse probabili o verosimili. patrizi, 649: io
conflitto. -sillogismo dimostrativo, necessario o scientifico: quello che procede necessariamente da
, n. 4. -sillogismo eristico o sofistico: che si fonda su premesse
altronde nascer questo che da un paralogismo o ver fallace sillogismo, che fanno nei
che fanno nei loro animi gli spettatori o ver gli ascoltatori in concluder che una
la conseguenza dalla petizione, dalla risposta o dalla sentenza. colletta, iii-79: se
non cer- cherebbonsi modi vari, lunghi o brevi di argomentare. -relazione fra
2. dimostrazione stringente, che è o appare inoppulogismo dei cannoni, / e
dante, par., 11-3: o insensata cura de'mortali, / quanto son
. da parte con gismondo i silogismi, o donne, al quale più essi hanno
bacalali, / non faranno con loica o sofismi / ch'alfin sien dolci i miei
naturale, / senza fare un grecismo o un latinismo; / per chieder la seggetta
un latinismo; / per chieder la seggetta o l'orinale, / impiegava un dilemma
l'orinale, / impiegava un dilemma o un sillogismo. foscolo, ix-1-247: la
. che si riferisce, che è proprio o che riguarda il sillogismo; che si
, che ne ha gli elementi costitutivi o la forma caratteristica. boccaccio
s'elle siano di buona forma silogistica o no. tasso, 12-338: s'è
sillogizzare), agg. che procede o ragiona per mezzo di sillogismi. nuovo
il diritto delle donne al voto amministrativo o politico, sillogizzando che le donne fanno
d'indovinare che ciò sia stato sillogizato o, per me'aire, sofisticato da qualche
non argomentasse prendendo cagione da quelli atti o parole e non sillogizzasse, non perverrebbe
senso limitativo: disquisire con eccessiva sottigliezza o con argomenti sofistici. boccaccio, dee
: cioè, prendere il falso, o non sologizare, cioè non serbare la
ordinato discorso traggono all'aperta luce fatti o non bene di lor natura manifesti o
o non bene di lor natura manifesti o dall'interesse di sofistici ingegni intralciati, e
tutte quelle sciagure, avrebbe potuto fare o non fare. carducci, iii-23-4: dico
poveruomo, tu non ci aspettavi qui! o un po'di emozione o sei un
qui! o un po'di emozione o sei un imbecille. praga, 4-247:
per sillogismi, che ragiona in modo rigoroso o anche con pedanteria. panzini
cavillamento avvocatesco, le sue uscite sarcastiche o ironiche per un indizio di mente sterile,
letteratura greca, autore di parodie filosofiche o siili. 2. accademia dei
. ercole bentivoglio, 7: o infermità crudele, e velenosa, / che
lo più costituita da una torre cilindrica o prismatica, spesso di cemento armato,
sono così chiamate le 'fosse'di muratura o naturali ove si stratificano e chiudono i
, a sua volta dal gr. copóg o oeipóg 'granaio'. silo2, agg.
. silt, propriamente 'sedimento di sabbia, o fango, limo'. siltite
256 di mm; ha struttura compatta o laminata ed è costituito principalmente da quarzo
delle voglie. noi, noi o poco o punto ci curiamo di dio smarrito.
ansietà, incertezza, emozione, afflizione o sbigottimento, stupore (l'aspetto, un
voce). gnoti, 1-54: o eterno, o tu che non so chi
gnoti, 1-54: o eterno, o tu che non so chi tu sia,
adeguatamente coltivato, decaduto (una disciplina o una tecnica artistica). vasari,
testi scritti e stampati derivarono da due o tre originali smarriti. -disusato o sostituito
due o tre originali smarriti. -disusato o sostituito nell'uso (una forma grammaticale)
. contini, 22-22: sulla portata 'media'o 'deponente'di 'si va', azione riflessa
scampo, destinato a una morte prossima o che la lascia supporre; che si trova
una situazione di estremo pericolo (una persona o la vita stessa; e può avere
gerg. compiere errori grossolani; fare o dire sciocchezze, spropositi. pratolini,
estens.: comportamento grossolano, volgare o sconsiderato. = deriv. da
che compie errori marchiani; che agisce o parla in modo volgare, grossolano.
non è anche vero che la scrittura santa o i santi padri ci comandino che non
., spesso nelle locuz. smascellare o smascellarsi dalle o delle risa o risate o
nelle locuz. smascellare o smascellarsi dalle o delle risa o risate o di ridere)
smascellare o smascellarsi dalle o delle risa o risate o di ridere).
o smascellarsi dalle o delle risa o risate o di ridere). sacchetti,
. 2. slogarsi le mascelle o spalancare smodatamente la bocca (in espressioni
. tr. ant. colpire una persona o un animale slogandogli le mascelle. -con
pref. lat ex-, con valore privativo-detrattivo o di allontanamento, e da un denom
smassellato). che ha la mascella slogata o, per estens., il volto
3. rivelazione del nome dell'autore o del traduttore o del curatore di un'
del nome dell'autore o del traduttore o del curatore di un'opera che intendeva rimanere
dimostrazione dell'infondatezza di un sistema teorico o di un'idea, dell'inefficacia o dell'
teorico o di un'idea, dell'inefficacia o dell'arretratezza di una struttura o di
inefficacia o dell'arretratezza di una struttura o di un organismo. f. basaglia
nei più autentici propositi da lui occultati o dissimulati. marino, 1-15-92:
cessando di dissimularli e di tenerli nascosti o segreti, i propri pensieri, sentimenti,
un pezzo d'artiglieria precedentemente tenuto nascosto o inattivo. petruccelli della gattina, 4-475
identità prima celata sotto un nome falso o fittizio. carducci, iii-5-258: quando
particella pronom. rivelare la propria natura o le proprie intenzioni, i propri propositi
sentimenti, anche cessando di assumere atteggiamenti o modi che avevano lo scopo di mascherarli.
smascherato e dette. -che si presenta o scrive col proprio nome, senza ricorrere
di un delitto, di un atto o di un comportamento considerato riprovevole. -anche
autore di opere considerate non degne) o un comportamento. soffici, vt-71:
smascolinata, che non ricorda nulla, o, se pure, ricorda le miserie
ingl., deriv. da [/ o] smash 'colpire con violenza', probabilmente
la contraerea aveva dato l'allerta (o il preallarme) e l'allarme, dopo
, non erano pochi gli edifici sinistrati o disastrati. bisognava fare lo smassaménto delle
. smassare, tr. separare o anche riordinare materiale ammassato. leggi
dei rami, e li aggroviglia o li smatassa / in un perpetuo fremito di
. lai ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
. liberare dalla realtà materiale (o dare tale impressione); privare dal peso
(anche in una trasfigurazione artistica o letteraria). soffici, ii-338
guisa di un fantasma fatto di nebbia o di fumo. 2. filos
potenza funzionale, di capacità di produzione o di volume occupato. = nome
sf. ani confusione mentale, disorientamento o, per meton., ciò che li
il contrario di ammattare, cioè il disalberare o sguarnire la nave.
più del dovere in un pubblico albergo o si è smattinato tardi,...
, 6-20: - perché sì tosto, o moglie, smattinarti? / - perché
). privare un pavimento dei mattoni o della copertura, un tetto delle tegole
pavimento, per levar via il concorso o il tumulto popolare. d. battoli,
tutto il castello e smurando e rompendo o smattonando, con gran fatica e maggior
; che ha i mattoni rotti o mancanti (un muro, un pavimento)
smattugito, agg. tose. reso o divenuto pazzo, de mente
2. per estens. leggere o studiare un volume di moltepagine. i
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
80]: 'smash': colpo schiacciato o semplicemente schiacciata... da segnalare il
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un deriv.
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
facile sentimentalismo, sdolcinato (una composizione o un'esecuzione musicale). t.
una sedia oppure una ventola della smielatrice o un secchio della cantina. =
si compie con un apparecchio di centrifugazione o nel passato, esponendo i favi a
passato, esponendo i favi a moderato calore o ponendoli in uno smelatore. -con meton
smelènso, agg. letter. che rivela o deriva da uno svenevole sentimentalismo (e
.]: 'smegmàtico': aggiunto di rimedio o di qualsiasi sostanza che ha virtù astergente
lat. eoe-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
che può essere analizzato nelle diverse caratteristiche o componenti. f. basaglia,
smembràbile secondo un numero infinito di classificazioni o di modalità. = agg. verb
dell'avvilimento dell'italia, veduta prima più o meno chiaramente da alcuni nel suo smembramento
nel 1787. 2. divisione o perdita dell'unità di un popolo o di
divisione o perdita dell'unità di un popolo o di un gruppo sociale o di un
un popolo o di un gruppo sociale o di un movimento politico per il venire
-dispersione dei militari di un reparto o delle navi di una flotta.
cagioni che aiutassero la formazione di mediocri o di piccoli capitali, i quali,.
cessione tra 'vivi, 11 podere o 'l'affitto'al figlio maggiore.
e intero agli avventori catalani, franzesi o italiani. 5. spaccatura, fenditura
. -frammentazione eccessiva di un testo o di una frase a scapito della chiarezza
. v.]: 'smembramento di trattato'o 'd'altro componimento': le cui parti
componimento': le cui parti si stacchino o si riguardino distaccate in maniera da non
con un'arma, in combattimento, o con la tortura; mozzare un arto
martorio. aretino, 22-36: toglimi, o giove ottimo massimo, prima di terra
balze. -in contesti iperb. o paradossali. fiore [dante]
sbranare, lacerare, divorare con ferocia persone o, anche, animali (una bestia
bestia feroce, anche come supplizio, o, un mostro mitologico). frezzi
. fare a pezzi un animale per cucinarlo o per servirlo dopo averlo cucinato; trinciare
trinciare ancora che sia poco, che smembreranno o trincieranno qualche grande o grossa pollina,
, che smembreranno o trincieranno qualche grande o grossa pollina, qualche allesso o arrosto
qualche grande o grossa pollina, qualche allesso o arrosto minuto. castelletti, 1-33:
un gruppo sociale, un movimento politico o religioso, una lega (o separarne una
politico o religioso, una lega (o separarne una parte), distruggendone la
ecc.); separarsi rompendo un patto o un'alleanza, provocando uno scisma,
. 6. dividere un esercito o un reparto militare; privarlo di parte
suoi componenti per assegnarli ad altri corpi o a incarichi diversi o, anche, per
ad altri corpi o a incarichi diversi o, anche, per indebolirlo. sanudo
. ci diede alquanto di riposo un giorno o due di calma. -ripartire
di calma. -ripartire un'assemblea o un organismo religioso o politico in due
-ripartire un'assemblea o un organismo religioso o politico in due o più sezioni.
un organismo religioso o politico in due o più sezioni. lud. guicciardini,
plebe qualunque, per virtù, per facoltà o per seguito, riguardevole. 7
territorio dallo stato di cui faceva parte o un feudo da uno di maggiori dimensioni o
o un feudo da uno di maggiori dimensioni o da una regione. nardi,
.: separare un territorio da una diocesi o da una parrocchia. maironi da
le commende d'anzianità si possino dividere o smembrare. t. alberti, 95:
informano i corpi. -togliere una prerogativa o una giurisdizione, a chi ne ha
popoli. 8. studiare o considerare in modo analitico, talvolta troppo
via. -frazionare un insieme organico o sistematico. a. antinori [in
l'antico tuo misero esiglio, / o terra, e tremi, e t duol
forse il duol che le smembra, / o l'anima che langue?
lat. ex-, con valore di separazione o allon tanamento, e da
, trinciato, sminuzzato per essere cucinato o servito (un animale). anonimo
e compattezza; privato dell'unità ideologica o politica o della coesione morale e spirituale
; privato dell'unità ideologica o politica o della coesione morale e spirituale.
liberi e fratelli dall'alpi al mare o rimarremo divisi, smembrati, liberi forse
anche in quanto assegnati ad altri corpi o a incarichi diversi (un esercito,
: disperso, sbandato dal proprio reparto o dalla flotta di cui faceva parte (
consimile. 8. frammentato eccessivamente o purgato degli elementi considerati sconvenienti a scapito
risentirsi. -attribuito a diversi autori o non riconosciuto nella sua unitarietà (l'
tamburo. -privato dei rami o dei tralci (una pianta).
che squarta, che strazia, che uccide o tortura con ferocia. -anche con valore
vite dei santi e dei martiri? o è anche un rustico smem- bratore di
smemorataggine. -in senso concreto: atto o comportamento da smemorato; dimenticanza.
il confessore] vede che la persona, o per ignoranza o per vergogna o per
vede che la persona, o per ignoranza o per vergogna o per temenza o per
, o per ignoranza o per vergogna o per temenza o per smemoraggine, non dica
ignoranza o per vergogna o per temenza o per smemoraggine, non dica i peccati
dica i peccati che 'l confessore stimi o creda che quella cotal persona debba avere
può degnamente chiamar mente, ma smemoraggine o vero dimenticagione. aretino, 20-324:
piglio e a fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave, innanzi che tonde
amplesso... ci sono rimedi preventivi o terapie idonee.. qualcosa che allontani
la mente, distogliendola dai pensieri quotidiani o da dolori e preoccupazioni. -anche
? dove sono io? dormo io, o son desto? » ser giovanni,
la particella pronom. dimenticarsi di qualcosa o di qualcuno; perderne la coscienza, la
-per estens. non curarsi più di qualcosa o di qualcuno; distogliere la propria mente
: per farmi risentire de la mia negligenza o smemorataggine che sia, gli sproni che
concreto: comportamento, azione da smemorato o che denota trascuratezza, noncuranza; dimenticanza
degna. tolomei, 2-232: per innavvertenza o smemorataggine mi scorda'il dirvi come quel
letter. senza avere memoria di un fatto o di una condizione; da smemorato.
, che io, per conto della smemoratezza o della facilità di zanichelli, debba figurare
. -in senso concreto: atto o comportamento da smemorato; omissione in cui
omissione in cui si incorre per trascuratezza o negligenza; dimenticanza. foscolo
mi vedessi, io sembro uno smemorato o un sonnambulo che sogni. manzoni, fermo
smemorata / setta di gesù cristo, o vuo'cristiana. cicerone volgar.,
conv., iv-xiv-8: se la gentilezza o ver la nobilitade, che per una
il contegno poco ossequioso d'uno smemorato o d'un temerario. -tardo,
-per estens. che non prova interesse o attaccamento o non dà importanza a quanto
. che non prova interesse o attaccamento o non dà importanza a quanto pure ne avrebbe
d'immobilità, di profonda quiete (o ne deriva). pirandello, 8-836
il passato. guglielminetti, 3-173: o amor fatto d'amori delusi dispersi defunti
§memorazióne, sf. letter. rimozione più o meno inconscia di uno stato d'animo
la volpe presa che faceva danno alla terra o al pollaio, capisci? =
. perdere una somma di denaro (o, anche, la possibilità di guadagnarla)
ridurre di volume, assottigliare; rendere o far apparire più piccolo.
statuto dell'arte degli oliandoli, 3-182: o che per quella ca gione
non ricordarsi, apparire dimentico di qualcosa o qualcuno. guittone, ii-xxix-7: grazia
moratezza. -in senso concreto: comportamento o atto da smemorato. donato degli
degli accademici appunta qualche erronel- lo rimasto o per difetto di trascuraggine o per colpa di
lo rimasto o per difetto di trascuraggine o per colpa di smenticanza. a.
pure temporaneamente, la memoria di qualcosa o di qualcuno; dimenticare, scordare (
considerarlo importante; non darsi più pensiero o provare interesse per qualcosa. donato
. carducci, ii-2-19: pre o poco speri. il popolo toscano
a maria e a ch'un regimento o altro corpo di truppe si smentigasse talmenme,
nuora, quale ci eravamo immaginata, saccente o taglia o altro combatto o occasione,
ci eravamo immaginata, saccente o taglia o altro combatto o occasione, se sarà mancamento
, saccente o taglia o altro combatto o occasione, se sarà mancamento de'ostentatamente aristocratica
ant. immemore, dimentico di qualcuno o di qualcosa (o, anche,
dimentico di qualcuno o di qualcosa (o, anche, di se stesso)
un'affermazione, anche di carattere apodittico o gnomico. -in partic.: dichiarare
un'indiscrezione riguardante un personaggio pubblico o che riveste una funzione ufficiale. forteguerri
inutile smentire. -dimostrare abusiva o usurpata una fama. cesarotti, 1-xxv-384
sospetto. questi sono i miei titoli, o escnine: puoi tu smentirli?
ogni ritegno. 4. dichiarare o far apparire qualcuno come mentitore, affermando
41: niuna persona della decta lega o d'altronde, di chiunche stato
d'altronde, di chiunche stato o condizione fosse, ardisca o ver presumma.
stato o condizione fosse, ardisca o ver presumma... di mentire o
o ver presumma... di mentire o is- mentire o di chiamare ladro,
.. di mentire o is- mentire o di chiamare ladro, figluolo di puttana.
e la vergogna per mille scrittori che o si smentiscono scambievolmente o si copiano? e
mille scrittori che o si smentiscono scambievolmente o si copiano? e. cecchi,
. -non seguire un modello o una tradizione. cicognani, vi-241:
. costituire la prova della mendacia di qualcuno o della non veridicità e dell'infondatezza di
di essere amici ». -attenuare o cancellare un'impressione negativa. bresciani,
meteorologiche (il clima di un mese) o all'atmosfera generale di un'abitazione (
'ferraio ferreggia', quand'è così rigido o crudo, quale suol essere per non
(i mezzi usati per conseguirlo) o con le aspettative; rendere impossibile il
rendere impossibile il rispetto di un impegno o l'adempimento di una promessa (le
sf. dichiarazione, per lo più pubblica o anche ufficiale, con la quale si
la quale si qualifica come non vera o priva di fondamento un'affermazione o una notizia
vera o priva di fondamento un'affermazione o una notizia; il dichiarare qualcuno mentitore
fu neppure il tentativo di una rettifica o di una generica smentita. -in
-in senso concreto: il testo o il foglio in cui viene smentita una
foglio in cui viene smentita una notizia o un'affermazione. brignetti, 3-18:
, memoriali, fascicoli di proclami, smentite o precisazioni. -di smentita (
a donne ». 3. abbandono o ripudio di princìpi ispiratori dell'azione.
. 4. dimostrazione dell'erroneità o dell'infondatezza di una dottrina o di
erroneità o dell'infondatezza di una dottrina o di un atteggiamento prodotta dai fatti stessi
. -in senso concreto: ciò che dimostra o manifesta non vera una premessa, una
una premessa, una posizione di principio o, anche, un'opinione diffusa, un
chiaramente: 'la smentita che i fatti'o simili 'dànno'. e. cecchi,
, chi, con il proprio atteggiamento o carattere o, anche, col solo fatto
, con il proprio atteggiamento o carattere o, anche, col solo fatto di esistere
che ha subito una mentita; scoperto o additato come mentitore. fr. serafini
40: benedette sieno le vostre parole, o signor crocefisso! su, taccia,
questo ai giovani e agli uomini volgari o poco riflessivi o meno studiosi del cuore
e agli uomini volgari o poco riflessivi o meno studiosi del cuore umano parrà un
). che smentisce, che fa o dirama smentite. soffici, v-2-398:
donnola e si perseguitan con il smeraglietto o castrica. = dimin. di una
la qual chiamavano signatoria, perché signava o sigillava con quella. = forma
gravi di perle, a cui l'occaso o l'orto / non vede eguali,
. govoni, 9-202: le brune o smeraldine raganelle. landolfi, 11-94: nel
. carducci, iii-3; o2: o che tra faggi e abeti erma su i
sole del mattin puro e leggero, / o che foscheggi immobile nel giorno / morente
intorno / a la chiesa che prega o al cimitero / che tace, o noci
prega o al cimitero / che tace, o noci de la camia, addio!
. ant. che è fatto di smeraldo o di pietra verde; ricavato da un
. - pietra smeraldina: smeraldo (o altra pietra verde a esso accomunata).
braccialetti e ametiste? -smeraldo sintetico o artificiale-, imitazione ottenuta facendo fondere insieme
avegna ch'ei sia poi guasto o spezzato, / pur resta in lei la
non duole / per tempo che secondi o per errori / che 'l mondo muova,
signorile. -come simbolo di eccellenza o di fulgida bellezza. guittone, 190-3
2. letter. vegetazione lussureggiante, fronda o erba intensamente e luminosamente verde; distesa
dal lat. tardo exmemre 'pulire l'oro o l'argento', denom. da merus
nostra figura si specchia in tali vetri o in acque smeratissime, e poi nostra
con guadagno. 2. cedere o concedere dietro compenso o per tornaconto personale
2. cedere o concedere dietro compenso o per tornaconto personale. cattaneo,
è argomentato a convincermi di avere foggiate o smerciate frodo- lentemente per vere le lettere
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
testamenti politici lasciati da alcuni prìncipi europei o smerciati dai loro biografi ai cortesi lettori
. incetta e smercio di roba rubata o passata di frodo, non tanto per bisogno
in cui si svolge regolarmente un mercato o una fiera. alvaro, 11-189:
minuto; mercato di una particolare merce o dei prodotti di un'attività industriale; richiesta
un'attività industriale; richiesta di merci o di una merce specifica. algarotti,
3. figur. uso reiterato o abuso di uno stilema letterario. barilli
151: forse c'hanno il viso unto o imbrattato / o di belletto o di
c'hanno il viso unto o imbrattato / o di belletto o di biacca o d'
unto o imbrattato / o di belletto o di biacca o d'allume, / ma
/ o di belletto o di biacca o d'allume, / ma par di marmo
]? -li smerdano. per un giorno o due, magari giran largo, poi
3. figur. mettere in ridicolo o criticare ferocemente un ideale, una passione
. (smèrdo). pulire dalla merda o, per estens., dallo sporco
di lui -con riferimento all'azione del vento o degli elee della tua mal concepita stizza
sf. tecn. lo smerigliare a mano o con la smerigliatrice. tommaseo
fattura dello smerigliare pietre dure, metalli o simili. la natura [17-viii-1884],
4. tess. rifinitura di stoffe o pelli scamosciate allo scopo di renderle morbide
grande durezza, di colore grigio scuro o nero azzurrastro, che, ridotto in polvere
del marmo. -per estens.: materiale o strumento abrasivo. statuto
de l'astore, 78: allo spelveri o smeriglio danelli per mità. la spagna
, 5-13: presto ognun più che lepre o smeriglio, / per dimostrar sua forza
l'assalo- ne, detto ancora smerilló o merillo, siegue così avidamente le lodole
quel figuro come un dollaro del west, o anche come un gessetto smerdato del
arcata sott'acqua la caccia / qual oca o smergo va, quand'ha la caccia
pantera, 1-289: quando l'anitre o gli smerghi uccelli si tuffaranno nell'acqua,
con due fasce (nel maschio), o una sola (nella femmina),
. brunire, polire con lo smeriglio o in genere con un abrasivo o con una
lo smeriglio o in genere con un abrasivo o con una mola, ecc. -
traslucido un vetro lavorandolo con lo smeriglio o con un abrasivo, ecc. carena
tolto il lustro colla polvere di smeriglio o altra. pirandello, 7-687: ho comperato
su una faccia di polvere di smeriglio o di vetro per lucidare o pulire superfici
polvere di smeriglio o di vetro per lucidare o pulire superfici o per accendervi fiammiferi.
di vetro per lucidare o pulire superfici o per accendervi fiammiferi. fenoglio, 1-159
. smerigliatóre, sm. attrezzo o macchinario (o an che
smerigliatóre, sm. attrezzo o macchinario (o an che edificio in cui
vi si applica della polvere di diamante o di rubino mescolata con olio.
: 'smerigliatore': attende, a mano o a macchina, mediante lavorazione a freddo e
: la calma, un arresto dei trapani o delle smerigliatrici, il rotolìo più lento
, 2-5-504: metteremo ancora alcuni smirigli o falconetti o cavallieri sopra i bellovardi. d
: metteremo ancora alcuni smirigli o falconetti o cavallieri sopra i bellovardi. d. bartoli
sia isolatamente. basterà ricordare gli squali o meglio i pescicani, nemici giurati dell'uomo
. per simil. che ha l'orlo o il profilo dentellato o seghettato (una
che ha l'orlo o il profilo dentellato o seghettato (una foglia, una nuvola
); ritagliato secondo un motivo a smerlo o a greca. santi, i-352
, le seconde di un rosso carmino più o meno sfumato; il mezzo è segnato
ecc. buzzi, lxxv-139: vanesse o smerinti, farfalle d'aurora o di crepuscolo
vanesse o smerinti, farfalle d'aurora o di crepuscolo. = voce dotta
erone], 61: facciasi la cucurbitula o ventosa a b c del modo solito
d e e nel fondo il smerisma o schizzo. = voce dotta, gr
[s. v.]: 'smerlaia'o 'smerlinaia': ricamatrice che fa gli
. disus. che ha i merli abbattuti o crollati (una fortezza, una torre
2. parte di un tessuto o di un indumento ricamata a smerli;
per simil. che ha una forma dentellata o seghettata (una foglia, un fiore
, in partic. con profili dentellati o seghettati. pascarella, 2-23: nei
smèrlo1, sm. ricamo eseguito per rifinire o guarni re gli orli di
re gli orli di capi di vestiario o di biancheria personale tranze arrotondate o
o di biancheria personale tranze arrotondate o ad angoli retti. - punto smerlo 0
ricamo, noto anche come punto festone o a festone. guadagnali, 1-i-96
-per simil. orlo sfrangiato, dentellato o seghettato a scopo decorativo di un foglio
-anche: decorazione costituita da un foglio o da una striscia di carta frangiata.
. v.]: un foglio, o altra cosa, tagliata inugual- mente e
... da mettere nei cassetti o da fare lo smerlo alle mensole.
lo più allusive alla velocità del volo o anche alla crudeltà).
marino, 1-10-11: lo smerlo ingordo o 'l peregrin rapace. marchetti, 4-189:
]: 'smerluzzare': frastagliare a piccoli merletti o buchetti. -intr.
, le tote smerluzzavano in ricamo, o rabberciavano i loro vestiti.
di smerluzzare), agg. ornato o orlato con merletti, pizzi, trine.
simil.: che ha il profilo o i contorni frastagliati in modo regolare.
detti fori dalla parte della fronte una cresta o orlo o risalto smerluzzato. manzini,
dalla parte della fronte una cresta o orlo o risalto smerluzzato. manzini, 13-38:
la nuova sostanza dà origine a lamelle o a granuli indipendenti nel minerale ospite,
circolazione. -che non si usa o non si indossa più in quanto vecchio
in quanto vecchio, sciupato, logoro o passato di moda o non più gradito
, sciupato, logoro o passato di moda o non più gradito (un indumento,
x. tose. che ha abbandonato o è stato costretto ad abbandonare l'originaria
ad abbandonare l'originaria condizione, mansione o professione (e ha per lo più
-disawezzo a un'attività che era abituale o congeniale. magalotti, 20-243: io
divisibili dall'alcali di soda con effervescenza o senza, ma non solubili pienamente:
cfr. mettere). interrompere definitivamente o abbandonare un'attività; non esercitare più
non credere... ch'io smetta o rallenti il lavoro avviato: no;
di tenere un atteggiamento (anche mentale o intellettuale) o un comportamento, o di
atteggiamento (anche mentale o intellettuale) o un comportamento, o di esprimere determinate
o intellettuale) o un comportamento, o di esprimere determinate opinioni, di nutrire
determinate opinioni, di nutrire un'aspirazione o una speranza, di coltivare un progetto,
una pretesa; non seguire più un'ideologia o una posizione. mamiani, i-264:
-in partic.: abbandonare temporaneamente o definitivamente un'abitudine alimentare o un vizio
abbandonare temporaneamente o definitivamente un'abitudine alimentare o un vizio (anche in relazione con
solo temporaneamente l'azione, il lavoro o il movimento che si sta compiendo.
che indica l'atteggiamento, il comportamento o l'azione che si vuole o si è
comportamento o l'azione che si vuole o si è invitati a interrompere o le
si vuole o si è invitati a interrompere o le affermazioni o le opinioni che non
è invitati a interrompere o le affermazioni o le opinioni che non si devono più
più esprimere, e in espressioni ottative o interiettive, per lo più con una
un abito, un capo d'abbigliamento o una calzatura, in quanto vecchio,
, logoro, non più di moda o inadeguato a determinate esigenze o situazioni o
di moda o inadeguato a determinate esigenze o situazioni o all'età s s
o inadeguato a determinate esigenze o situazioni o all'età s s carena
tutti teneano il cappello in ca » o,... e dovè un militare
recarsi in platea a pregarti di smetter- o. ghislanzoni, 18-114: quando avrai smessa
. perdere una qualità, una caratteristica positiva o negativa. gioberti, 331:
tale stato possono essere liquide, solide o di consistenza pastosa e hanno proprietà detergenti
). lessona, 1361: 'smettica'o 'terra da follone': è una argilla
distinguono bene da ogni altra varietà plastica o figulina, per essere affatto stemperatili nell'acqua
di plasticità non servono ad alcun uso artistico o ceramico. sono prodotte per deposito chimico
dotta, lat smectìcus, dal gr. o ^ irjxtixóg, agg. verb. da
smezzaménto, sm. disus. divisione o spartizione di qualcosa in due parti pressoché
a metà; dividere in due parti uguali o pressoché uguali; dimezzare. -in partic
-per estens. condividere con altri la vita o il godimento di un bene materiale.
suggei la morte. 2. ridurre o consumare a metà o, per estens.
2. ridurre o consumare a metà o, per estens., a una
per estens., a una misura o a un'intensità, a una durata,
che l'apprestava la sua chiarezza. o che smargiassate! = comp. dal
(v.). viso o spezzato a metà o in due parti pressoché
. viso o spezzato a metà o in due parti pressoché uguali.
. ridotto (una quantità di merce) o consumato (il contenuto di un recipiente
contenuto di un recipiente) a metà o, per estens., a una
per estens., a una quantità o a una misura molto inferiore. massaia
presenta all'osservatore terrestre soltanto per metà o, per estens., in frazioni inferiori
dollare il cacio'. -non pronunciato o non scritto per intero. -per estens.
tutti per l'interpretazione di certe parole smezzate o scritte scorrettamente. -diviso per
^ miagolaménto, sm. modo di parlare o tono di voce querulo, lamentoso e
. privare della miccia una carica esplosiva o, per estens., dello stoppino una
smicionaménto, sm. tono di voce o emissione vocale querula, lamentosa e acuta
un osso, della midolla una pianta o un organo vegetale, della mollica il pane
della mollica il pane, anche sbriciolandola o, in senso generico, qualcosa della
5. eliminare ciò che nasconde i vizi o i difetti di qualcuno (a dio
dio] sguardo una cocolla, / o un sacco rattoppato, se l'invoglie /
. smedolato, smedollato). privato o mancante del midollo o delle midolla.
smedollato). privato o mancante del midollo o delle midolla. roseo,
donne sogliono fare in un tronco di salcio o d'altro albero smidollato e sbucato dal
estens. fiacco, spossato, prostrato, o reso fiacco; privo di vigore fisico
reso fiacco; privo di vigore fisico o intellettuale, di volontà, di forza
giustizia, al solito, farà ridere o farà schifo. -come epiteto ingiurioso
epiteto ingiurioso. contile, i-14: o potta de la sconquassata vacca smedolata pura
3. estenuato, infiacchito fino al languore o alla svenevolezza; effeminato. bontempelli
monaco di baviera. -che rivela o deriva da fiacchezza morale. pavese,
-scarsamente produttivo in quanto dilavato dalla pioggia o dalle inondazioni (un terreno).
tavoliere simile a quello degli scacchi con o senza dadi. sercambi, 2-ii-243
spinoso, foglie alterne, coriacee, più o meno astate o cordate, con stipole
, coriacee, più o meno astate o cordate, con stipole trasformate in cirri;
olmo mai strinse, / smilace spina o quercia edra seguace. anonimo [in targioni
mo- nocotiledonie, con fiori dioeci, o ermafroditi, che hanno un calice petaloideo
che hanno un calice con sei divisioni o anche di sei pezzi eguali: sei stami
che era originariamente inquadrato nelle forze armate o da categorie di persone, impianti
da categorie di persone, impianti o servizi che erano stati temporaneamente posti sotto
(una categoria di persone, impianti o servizi). -anche: sottratto all'inquadramento
di una categoria di persone, impianti o servizi al controllo e alla gestione delle
[1788], i-516: quel millantarsi o smillantare dichiara un nostro proverbio in questo
.]: 'smillantatore, smillantatrice': chi o che smillanta, vantatore o vantatrice di
: chi o che smillanta, vantatore o vantatrice di gran cose. =
stessa cosa con lenti che l'ingrandivano o la diminuivano, la smilzi- vano o
o la diminuivano, la smilzi- vano o l'allargavano, quelle parole assumevano per lui
snella, scarna, asciutta, esile (o, anche, gracile, per cause
anche, gracile, per cause patologiche o per denutrizione); magro, smunto
considera ancora se le palpebre sono smilse o livide, e così se le labra son
poco ingombrante, sottile, di dimensioni o di volume alquanto ridotto, di scarso
volume alquanto ridotto, di scarso spessore o peso. f. argelati, cxiv-3-210
argomentazioni e di analisi rispetto al tema o alle necessità culturali. muratori, 7-iii-3
. che ha entità economica molto limitata o appena sufficiente per determinate esigenze o necessità
limitata o appena sufficiente per determinate esigenze o necessità (una rendita, una retribuzione
e, talvolta, anche eccessivamente disadorno o povero (un verso, uno stile
di una zona minata (in terra o in mare). migliorini [
dalle mine una zona di terra o di acqua. vittorini, iv-53:
sminatóre, sm. artificiere civile o militare addetto alla bonifica di zone minate
tutto di un carlino in quarto a tarocchi o a trionfi o a sminchiate.
carlino in quarto a tarocchi o a trionfi o a sminchiate. = var
quella dura realtà che papà, volere o non volere, si sveltì, si scozzonò
, gr. smvùeùs, deriv. da o ^ tvdog 'topo'. §mintillo, sm
con i nomi di pesciolino d'argento o di pidocchio verde dell'erba medica)
sm. diminuzione di intensità, numero o durata. armenini, 3-104:
accrescimento e lo sminuimento delle lettere, o nell'un parlare o nell'altro. giuseppe
delle lettere, o nell'un parlare o nell'altro. giuseppe da rovato, lxii2-
sminuimento di lode le lodi di lui o di qualsiasi. = nome d'
qualcosa di dimensioni, quantità, estensione o peso; diminuirne tali misure. -in
oggetto; rendere più esiguo un terreno o meno esteso un territorio.
porta l'oro in francia, bisognerà o sminuire il peso delli scudi 0 crescere
-ricondurre alle normali dimensioni un organo enfiato o ipertrofico. serpetro, 237: il
. -rendere meno intensa la luce o la vivacità di un colore; attenuare
le genti. 3. limitare o svilire un ideale, un valore estetico,
, una qualità spirituale, il prestigio o la stima di una persona; deprezzare
di una persona; deprezzare il pregio o il valore di un'opera. savonarola
alcuna donna bella, / non augumenta o sminuisce quella / beltà che sopra ogni
. far apparire di minore rilievo, entità o importanza; rendere meno grave.
aveva querelata nella corte di roma percoprire forse o sminuire la colpa di quel matrimonio. martello
, per compiacermi, avresti finito col ritirare o sminuire quelle disgrazie parole. 5
da un testo, da una narrazione o da un resoconto. amabile di continenzia
e sminuiscil, se tu sai: / o nanni ogianni o giannino o giannozzo, /
se tu sai: / o nanni ogianni o giannino o giannozzo, / come più tu
sai: / o nanni ogianni o giannino o giannozzo, / come più tu lo tocchi
note al malmantile, 1-65: 'sminuire'o 'diminuire'uno strumento altro non è che
quello colle dita, unghia, penna o cose simili, che si dice ancora arpeggiare
la particella pronom. diventare meno numeroso o meno abbondante; diminuire, ridursi.
, stimando tra di loro in che luogo o tempo augmenti o sminuisce la pecunia
in che luogo o tempo augmenti o sminuisce la pecunia di prezzo e di valuta
guglielmini, 244: durante il flusso o marea alta la velocità media delle acque
, che dai loro avi hanno ricevuto poco o niente,... si
sminuisce. -farsi meno vivo o intenso; attenuarsi (un sentimento,
che il furore del popolo si sia calmato o almeno sminuito. -ridimensionarsi (
ai pubblici affari, da lì innanzi o troppo si sminuì o cessò affatto l'autorità
da lì innanzi o troppo si sminuì o cessò affatto l'autorità de'vescovi nelle
. ma meglio è ancora di febbraio o marco... al crescere della luna
dimensioni, quantità, estensione, peso o numero. citolini, 447: signoria
, se bene la mortalità da quattro o sei giorni in qua pare sminuita.
sminuita. -considerato di minore pregio o interesse (un'opera d'arte)
svevo, 8-773: in quanto è spirito o forza, la mia parola non è
sminuzzaménto, sm. riduzione di un corpo o di un materiale in frammenti piccolissimi (
malpighi, 65: per la fermentazione o per altra causa si daranno copiose triturazioni
e tutori stranieri,... o di nazioni tenute scisse in piccoli stati,
4. figur. frammentazione di un potere o di un'istituzione; capillare decentramento istituzionale
di un'istituzione; capillare decentramento istituzionale o organizzativo. balbo, i-195: era
. 5. atteggiamento intellettuale, ragionamento o discorso analitico e minuzioso, anche in
anche in modo eccessivo, che procede o si sviluppa con troppe distinzioni. galileo
4. scomporre un testo in brevi periodi o una trattazione in saggi minori.
. 6. figur. esporre o spiegare dettagliatamente; raccontare con dovizia di
intelligenza comune. 7. considerare o trattare in modo analitico o anche con
7. considerare o trattare in modo analitico o anche con eccessiva sottigliezza; analizzare minutamente
e, lacerati dalle tempeste, civili o straniere, frangersi nelle scille delle eresie
bastioni, nelle rovine d'una mina o d'una breccia, infranti, sminuzzati,
e sminuzzate. -suddiviso fra molte persone o cariche (l'autorità, il potere
più flussile e sminuzato il sangue, o che dissipano et imbevono le parti acide
converrà di più che quest'istesso moto o la renda più flessibile [la materia
[la materia]..., o pur... ch'ei la sminuzzoli
. r. bertini, xxvi-3-226: o telaio insolente, / il ciel sovra di
schiere sminuzzola. 4. esporre o spiegare con dovizia di particolari, dettagliatamente,
viva, prendasi per esempio una scura o un'accetta che dir vogliamo, e sia
2. piccolo gruppo di una minoranza etnica o religiosa. amari, 1-ii-396: al
v.]: 'smiracolare': guardare o voler che altri guardi le cose piccole,
che si mostra meravigliato, attonito, stupefatto o ha la tendenza a mostrarsi tale (
solito meravigliarsi per cose di poco conto o mostra stupore e ammirazione fuori luogo,
millanterie. 3. fatto o evento riferito indebitamente come prodigioso, superiore
sus. deporre l'incarico di ammiraglio o, per estens., in toscana
. destituire qualcuno dall'incarico di ammiraglio o, per estens., in toscana,
la santità tua, vergognerai tu, o madonna, di mostrare a questo misero l'
la particella pronom. rivolgere il pensiero o l'attenzione a un termine preciso, a
convertiva in pietra, cioè moriva o vero smerava. = comp.
73: se es acomunal, un girfanc o un austor grant en vorria plus;
un austor grant en vorria plus; o un sparvier, o un smirle n'aura
en vorria plus; o un sparvier, o un smirle n'aura prun de la
smirne. smirnèo, agg. originario o proveniente dalla città di smime, situata
riva turca dell'egeo; abitante o nativo di tale città. - anche sostant
rodi, e da altri chiamato caristio o smimeo, poeta della commedia media, di
anche quinto calabro. -il vecchio o il cieco smirneo: omero, in quanto
una. citolini, 190: producono o fiori o frutti in ombrella e per essa
citolini, 190: producono o fiori o frutti in ombrella e per essa da l'
2-438: sana lo smimio applicato, o il succo o l'acqua lambiccata infusa
sana lo smimio applicato, o il succo o l'acqua lambiccata infusa, le ferite
. scient. smyrnium, dal gr. o (xuqvlov 'erba che profuma di mirra'
2. termine preciso con cui confrontarsi o a cui ispitutto quel che segue te
distribuire secondo un determinato c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 444: parmi aver
fico mi è stato presentato il miro o smiro, pesce delicato. = comp
invar. dipendente di un'azienda privata o di un ente pubblico incaricato dello smistamento
di documenti e di pratiche nei diversi uffici o di altre mansioni umili, di nessuna
di suddividere la corrispondenza, i documenti o le pratiche in base alle varie destinazioni
le pratiche in base alle varie destinazioni o direzioni di inoltro. einaudi, 1-105
parti per comunicare ognuna di esse ai ministn o ai funzionari a cui il rapporto interessa
sono destinati. -per estens.: stazione o settore di una stazione provvista di impianti
tramite scambi e dispositivi di frenatura (scalo o stazione di smistamento). de
. 3. milit. ufficio o centro di smistamento: luogo di raccolta
5. sport nel calcio, azione o insieme di azioni che hanno lo scopo
tr. scegliere e suddividere corrispondenza epistolare o merci per avviarli alle destinazioni a cui
devono essere recapitati. -inviare o recapitare qualcosa alla persona o all'ufficio
-inviare o recapitare qualcosa alla persona o all'ufficio deputato a occuparsene. -
equipaggi'adesso è per criterio o scelta. arpino, 9-129:
a coprirli. -assegnare un compito o un problema a qualcun altro perché se
da un luogo a un altro una persona o più persone, dopo un'apposita selezione
in gruppi, ai diversi luoghi di assegnazione o alla loro residenza. ojetti,
, quattro nel fondo, due o tre lassù, appollaiati su una passerella sospesa
. 3. nel calcio, passare o lanciare il pallone in modo che raggiunga
, agg. infinito, illimitato (dio o gli attributi specifici della sostanza divina)
voi, io dico a'mali, o voi dneto a. llui, alle sue
stesso). iacopone, 1-44-57: o esmesuranza en breve redutta, / cel,
per indicare l'intensità di un sentimento o di un desiderio). mazzeo
-in partic.: con eccessivo lusso o prodigalità. giamboni, 10-13: dopo
di costui vuol mammone che 'l figliuolo o l'erede manuchi e bea e vesta e
, sf. ani e letter. estensione o ampiezza smisurata; enorme vastità.
. 2. grado molto elevato o eccessivo d'intensità di un sentimento o
o eccessivo d'intensità di un sentimento o di una sensazione dolorosa. bencivenni,
. eccessiva prolissità e verbosità di un'opera o di un autore. stigliani,
. atteggiamento trasgressivo, insofferente della disciplina o delle consuetudini. papini, x-1-42:
sono smisurate, nel portico della ritonda o del pantheon a roma. stigliani, 2-157
2. che ha una corporatura eccezionalmente o esageratamente massiccia, imponente, gigantesca (
, imponente, gigantesca (una persona o un personaggio mitologico); molto sviluppato
un personaggio mitologico); molto sviluppato o di dimensioni sproporzionate (una parte del
cuscini. -con riferimento ad animali o a mostri fantastici. anonimo romano,
3. che ha un'ampiezza o un'estensione vastissima, anche tanto da
4. di gran lunga superiore (o, anche, inferiore) all'ordinario
nemiche, remando alla cadenza: creperà o creperemo? e il mare di 'moby dick'
limiti sopportabili (un fenomeno meteorologico) o quelli abituali (un fenomeno fisico)
conservare eccetto che nell'unghia di mulo o d'asino, rompendo ella con la sua
f. villani, 11-80: senza avere o da lunga o da presso alcuno se
, 11-80: senza avere o da lunga o da presso alcuno se ^ no di
in modo straordinariamente intenso, profondo, o, anche, appassionatamente impetuoso (un
al vostro smisurato affanno / posate, o di costei veraci figli, / al cui
-che rivela grande generosità e munificenza o cortesia (un favore, un beneficio
che mai facesse alcuno altro a chi andava o veniva per quindi. vasari, 4-ii-732
. -che rivela un'ideazione o una potenza intellettuale o un'ambizione grandiosa
rivela un'ideazione o una potenza intellettuale o un'ambizione grandiosa e per lo più sfrenata
lunga la convenienza, la proporzione debita o lecita (un piacere, un comportamento,
non possa essere compreso per nullo intendimento o volere. zanobi da strafa [s.
letizia del cuore. cesari, 1-2-122: o non fu anzi una misericordia smisurata di
9. troppo esoso, troppo elevato o oneroso (un prezzo, un tasso
delle piramidi. -che rivela o è determinato da un'eccessiva prodigalità (
verboso, ridondante (un'opera letteraria o scientifica). muratori, 7-iii-69:
, esagerato nei comportamenti, nei pensieri o nelle aspirazioni (anche in relazione con il
che pri va un evento o una situazione del carattere di mito o
evento o una situazione del carattere di mito o d'esemplarità un poco misteriosa e trascendente
smitizzare, tr. liberare da interpretazioni o valutazioni mitizzanti valutando in base a criteri
mitizzanti valutando in base a criteri semplici o obiettivi. pavese, 279:
sventagliata di colpi sparati con una mitragliatrice o con un fucile mitragliatore. bilenchi',
: basta con le smitragliate di spot o buttiamo via i soldi! = comp
smisurato. smobiliaménto, sm. penuria o mancanza di mobili e di arredi in
mobili e di arredi in una casa o in una stanza. r.
da smobiliare. tare via completamente o in parte i mobili e gli arredi
mobili e gli arredi da una casa o da un appartamento. carena, i-i9£
(smobigliato). svuotato completamente o in parte ai mobili e arredi (
. intr. chiudere (un'attività industriale o commerciale); sciogliersi o anche diminuire
attività industriale o commerciale); sciogliersi o anche diminuire o rendere meno pubblica la
commerciale); sciogliersi o anche diminuire o rendere meno pubblica la propria attività (
-cessare di lavorare avendo finito la giornata o un turno lavorativo. cassola,
2. per estens. sospensione o trasformazione o anche vendita o cessione di
2. per estens. sospensione o trasformazione o anche vendita o cessione di un'attività
. sospensione o trasformazione o anche vendita o cessione di un'attività economica o industriale
vendita o cessione di un'attività economica o industriale al fine di convertire un investimento
). tale investito in beni immobili o vincolato). = deriv. da moccare2
anche napol. smuccaria 'scioc3. pulito o pulitosi dal moccio (per indicare estrema
immobilizzate e regolamento del controvalore a vista o a breve scadenza. -cambiale di
ant. sostanza viscida simile a muco o a bava. note al malmantile,
usa reflessivamente, smoccolarsi, di chi cadendo o comecchesdal moccio. sia urtando il naso
quando, urtando in checchessia col naso o ricevendoci qualche colpo, ne esce il
punta, pel caso di dover raddrizzare o ripiegare la moccolaia: alla base di
e creanza / spegnere i lumi, o goffo smoccolièro. = deriv.
, eccedere, oltrepassare i limiti imposti o dettati dalla convenienza, dall'opportunità,
dalla normalità; perdere il senso della misura o dell'equilibrio nei comportamenti o nel modo
della misura o dell'equilibrio nei comportamenti o nel modo di esprimersi; abbandonarsi a
; abbandonarsi a gesti scomposti, concitati o affettati. - anche sostant.
e deu'equilibrio; intemperanza nei comportamenti o nel modo di esprimersi.
moretti, ii-350: dopo due o tre settimane il maestro e perfino sua
smodato, agg. che oltrepassa o non è contenuto o ridotto entro i
agg. che oltrepassa o non è contenuto o ridotto entro i limiti imposti o dettati
contenuto o ridotto entro i limiti imposti o dettati dalla convenienza, dall'opportunità,
opportunità, dalla temperanza, dalla sobrietà o dalla decenza (un comportamento, un modo
di esprimersi, un vizio, un sentimento o il modo di manifestarlo, ecc.
, ecc.); scomposto, sguaiato o eccessivamente concitato (un gesto, un'
al quale nella prosperità almeno risa isconvenevole o parola aigarosa o ismo- data cura di
prosperità almeno risa isconvenevole o parola aigarosa o ismo- data cura di vestimento o del
aigarosa o ismo- data cura di vestimento o del corpo non gli avvenne. d.
oro, si apriva non più di dieci o dodici volte l'anno e specialmente di
. -non contenuto in limiti temporali o quantitativi accettabili o adeguati. g
contenuto in limiti temporali o quantitativi accettabili o adeguati. g. b. martini
2. che non sa contenere o reprimere i propri impulsi o dominare le
sa contenere o reprimere i propri impulsi o dominare le passioni e i sentimenti; privo
della misura, della convenienza, della prudenza o del ritegno nel comportamento; intemperante,
dell'opportunità, della decenza nei comportamenti o nel modo di esprimersi.
onde l'onor gli accordi / d'una o due volte palpitarle addosso. solaro della
eccede le normali dimensioni (un arto o un organo di un animale).
metallici (forme di rappresa) a mano o a macchina... la cioccolata
cioccolata foggiata secondo tavolette, cannelli o simili forme. 2. nella confezione
a sole. 3. ampliamento o digressione di un'opera eccessivamente lunga,
. 2. essere imperfetto per eccesso o per difetto (l'uomo).
dell'opportunità; oltre i limiti della convenienza o della tollerabilità; senza moderazione, oltre
della misura, della convenienza o di equilibrio e di moderazione nei comportamenti
di equilibrio e di moderazione nei comportamenti o nel modo di esprimersi; incapacità di
vedeva, negli occhi delle persone, felicità o estasi religiosa, ma una specie di
botta, 6-ii-503: le smoderatezze de'prìncipi o l'impazienza dei popoli rendono qualche volta
). che supe ra o non è contenuto entro i limiti dettati dalla
opportunità, dalla temperanza, dalla sobrietà o dalla decenza (un comportamento, un mo
temperato sotto la ragione non è peccato o è molto piccolo. ma quando è
pericolo ch'ella esprimesse una parola smoderata o mi desse il più piccolo indizio di immodestia
... avrà in conseguenza saputo o preveduto certamente che i parenti suoi [
parole smoderate dimostrano la sopra- na stima o infima nel parlante della cosa di che si
roma, la quale ad un di preneste o di nola sarebbe stata smoderata.
. -che eccede in lusso o magnificenza. cesari, 6-213: ho
cesari, 6-213: ho veduto le ville o giardini de'prìncipi di roma: tutte
4. che ha dimensioni sproporzionate o notevolissime. - anche sostant castelvetro
; eccesso, esagerazione. o. rucellai, 2-1-18: la curiosità è
sera di nebbia / nessuno che salga o scenda se non / una folata di smog
che abbiamo un giudice giusto. è smogliato o ha qualche donna seco? fanfani,
chi levasse la smoia e 'l legniamé / o egli è scarpentato el moriruò. citolini
321: le smoglie, il ranno, o dolce o forte. boerio, 667
smoglie, il ranno, o dolce o forte. boerio, 667: 'smogia':
. boerio, 667: 'smogia': raunata o ranno, acqua tratta dalla conca piena
. frana di fango misto a rocce dolomitiche o calcaree. 3. piccolo vortice,
d'acqua, prodotto dal piu- meggiare o dal codare. 4. spreg
maschile da sera, di lana o di seta nera e con risvolti di diverso
e con risvolti di diverso tessuto o colore, che si indossa in occasione di
occasione di avve nimenti importanti o mondani che si svolgano gene
crudeltà. uomini vestivano di scuro o di blu, e solo un paio in
la mansione di appendere un panno o un tessuto con le mollette dopo
, mediante apposite mol lette o pinze di trattenuta, il tessuto, onde
, agg. ant. che può disgregarsi o sbriciolarsi facilmente. anonimo [
-rifl. abbandonare la condizione di monaca o frate. casti, i-i-ioi: donna
la condizione secolare di una monaca (o la induce a scherz.).
di suore. 4. scomponibile nelle parti o negli elementi che lo = nome d'
da smonacare. compongono (un'opera letteraria o pittorica). per l'istituto
). per l'istituto monarchico o per una monarchia speciversi e strofe son
cattivi e faccia il trasporto, eseguirvi riparazioni o anche di distrugnette le republiche quanto è
2. liberare un luogo da presenze indesiderate o mosono ancora essere usati. -in partic
, tr. svincolare un'attività produttiva o commerciale dal controllo esclusivo da parte dello
lineamenti, dovuta a una forte emozione o turbamento. moravia, 21-350: la
), agg. che sta terminando o ha appena terminato il proprio turno di
appena terminato il proprio turno di servizio o di lavoro. - anche sostant.
smonto). scendere da un luogo o da una posizione più alta a una più
una più bassa superando un dislivello più o meno rilevante (spesso in relazione con
sostare in un luogo, soprattutto durante o alla fine di un viaggio; prendere alloggio
viaggio; prendere alloggio in un albergo o in un'abitazione alla fine di un viaggio
in un'abitazione alla fine di un viaggio o durante una tappa. compagni,
noto se tu [fiume] smonti o se tu cresci, / ma poi ch'
(un cibo, una sostanza liquida o semiliquida emulsionata). 7. per
prosperità, di potere, di prestigio o di alta dignità morale o spirituale.
di prestigio o di alta dignità morale o spirituale. bambagiuoli, xxxvii-30: uomo
fracassato! -scendere a un grado o a un rango inferiore. d.
in che era. -perdere di efficacia o di fascino e di persuasività. -in
cespo verde. 9. tramontare o volgere al tramonto (un astro, in
astro, in partic. il sole o la luna). - anche sostant.
. c. gonzaga, 12-79: tarda o presta a sua voglia esca l'aurora
voglia esca l'aurora, / lungi o da presso il sol sormonti o smonti.
/ lungi o da presso il sol sormonti o smonti. -volgere al termine.
10. apparire di un colore o di una tonalità meno vivace, smorta
di una tonalità meno vivace, smorta o più tenue; scolorirsi, sbiadire (anche
.. che per lunghezza di tempo o per altro accidente smontino di colore o smarriscano
tempo o per altro accidente smontino di colore o smarriscano l'aria che aveano, non
ma quando è stato morto di uno o due giorni, quel colore smonta assai e
lapislazzuli] brioso negli azzurri, smonta o smarrisce ne'verdi, e più ancora
. v. borghini, 6-iii-319: o che egli smontasse un poco dal fine
fine di ventiquattro carati.., o che non aggiugnesse interamente al peso di
nelle sue parti in quanto difettoso, costruito o montato malamente. g. ferrari
un cannone che non si può sparare o che esige una scabrosa perizia nell'artigliere?
un mal arnese che facilmente si smonta o s'inchioda, o che difficilmente si
che facilmente si smonta o s'inchioda, o che difficilmente si trasporta? 16
18. tr. scomporre le parti (o separare una o alcune parti) che
. scomporre le parti (o separare una o alcune parti) che, in base
a una a una, per ripulirle o per raccomodare alcuna di esse. fucini
. -in partic.: togliere o spostare temporaneamente un pezzo o un attrezzo
: togliere o spostare temporaneamente un pezzo o un attrezzo amovibile di un'imbarcazione dalla
, significa togliere di posto volontariamente, o lo spostarsi di qualche pezzo giustaposato,
casa dell'arredamento; spostare il mobilio o le suppellettili di un locale per adibirlo a
parzialmente smontata. 20. respingere o confutare asserzioni, opinioni o ac
20. respingere o confutare asserzioni, opinioni o ac
cuse o teorie altrui, opponendo, con tono molto
di oratoria forense. 21. interrompere o mandare a monte l'attuazione di un
entusiasmo, anche distogliendolo da un proposito o dissuadendolo dal compiere un'azione; scoraggiare
non c'era... esortazione o consiglio che valesse a smontarlo quando aveva
di coloro che gli lasciavano eredi, o pur liberi dal sospetto di smontarli dal
stilistici ed espressivi; considerare un verso o un componimento poetico negli aspetti metrici e
, ché se avesse detto una parola o fatto un gesto, pollino gli avrebbe smontato
lat. ex-, con valore di allontanamento o separazione, e da montare (
cavallo quasi in sull'ora di vespro o incirca, benché fussino iscalmanati dal caldo
per combattere come fante (un cavaliere o un reparto di cavalleria). -in senso
puledri. fenoglio, 5-ii-256: quattro o cinque cavalleggeri smontati prendevano posizione sulla strada
valor disperato. 4. alleggerito o privo del cavaliere (una cavalcatu- ra
, i bagagli, i cavalli morti o smontati, gremivano la strada che batteva l'
sì, era diversa se vista di fronte o di dietro. se la guardavi di
; sbiadito, scolorito (un colore o un oggetto). getti, 8-58
], iv-450: quando ad alcun oratore o conferenziere, per effetto di interruzioni,
effetto di interruzioni, risa, mal animo o scarsezza dell'uditorio, è fatta perdere
corazzini, 1-vi-233: 'smontatoio': di molo o d'una riva. = deriv.
detonazioni di colore che bucano i soffitti, o certe smontature improvvise. = nome
smonticazióne, sf. trasferimento delle greggi o delle mandrie dai pascoli estivi al piano
cxiv-20-134: salgo due scale. nello smonto o che dicesi avesse giulio secondo di smorbare
. -liberare qualcuno da una presenza sgradita o c. e. gadda, 22-53
., dagli aspetti più rozzi e incivili o dagli ef numentale le strutture
numentale le strutture architettoniche di un edificio o fetti negativi prodotti da un'ideologia
fetti negativi prodotti da un'ideologia o da costumi di una città con
colla smonumentalizzazióne, sf. riduzione o elimina vostra bella luce avete
peste gesuitica. tempo di celebrazioni marmoree o bronzee e 'l'epoca della 10.
si provano sentimenti profondamente ostili. persona o una pianta dai parassiti. -al figur.
della propria presenza, in quanto ritenuta indegna o l'erbe e nelli fiori quando sono
, per far che [gli eretici] o torpuzza. nino alla vera fede,
torpuzza. nino alla vera fede, o, non volendo, smorbino il mondo.
2. liberare un paese o un ambiente chiuso dal ribare (v
.. gli arnesi da un'infezione o dal fomite di quella. smorbato (pari
pericolose, innocive. degne, moleste o sgradite. a. cattaneo, ii-318
smòrbi 'schifiltoso') e lomb. (smòrbileste o sgradite. 'giocherellone'), probabile incr.
e non tanto sciolto, quello smutinando o, come alcuni altri dicono, smorchiando
, sf. atto, gesto, atteggiamento o, anche, modo di esprimersi svenevole
, che esprime per lo più affetto o simpatia in modo enfatico o finto e
più affetto o simpatia in modo enfatico o finto e interessato e ha lo scopo di
ha lo scopo di blandire, lusingare o sedurre. buonarroti il giovane,
. emiliani-giudici, i-304: sdegnò o appena simulò i sospiri, le ambasce,
vezzi femminili. -per estens. atteggiamento o comportamento che appare frutto di sensibilità,
che appare frutto di sensibilità, emotività o sentimentalismo eccessivo (e ha valore iron
ci sono. 2. alterazione o deformazione, volontaria o involontaria, dell'
2. alterazione o deformazione, volontaria o involontaria, dell'espressione normale del volto
ironica, beffarda, una sensazione spiacevole o dolorosa o costituisce la reazione a una
beffarda, una sensazione spiacevole o dolorosa o costituisce la reazione a una condizione o
o costituisce la reazione a una condizione o a un evento sfavorevole, sgradito.
, del viso, dovuta al riso o al pianto. rajberti, 2-147:
, compiuto per creare interesse nell'uditorio o per darsi un tono, per prendere
-riluttanza a una situazione o a un pensiero dodossi, iii-182:
disus. difficile ad accontentare; smorloroso o sgradevole. fioso. idem, iii-236
una realtà che la pursignora smorfia, o alla capanna antica / tornerete in sorrento
-e 3. espressione del volto o mimica facciale carattericavata dal 'libro dei sogni'
mimica facciale carattericavata dal 'libro dei sogni'o dalla 'smorfia'. b. croce, v-1-36
presenza stato e i criteri logici o le motivazioni psicologiche con cui gli og2.
venete. fa smorfie di disprezzo o di fastidio. = comp. di smorfioso
4. per estens. comportamento, atto o affermazione arpino, 13-31: « un mitra
che mira deliberatamente a ingannare, a e o, anche, indulge moine mascherare lezioso
, per lo più per blandire, lusingare o sedurre un progetto, un sentimento
di richelieu iron., di dileggio più o meno bonario o con connota
., di dileggio più o meno bonario o con connota laqué? »
smorfie in segno di fastidio, di disappunto o ah, fraschetta, pettegola, smorfiosa,
e congiunti e in occasione di publiche calamità o d'altri saggio col grin dell'ebetudine.
quietò, ma non già senza grandissima cioso o d'una smorfiosa. smorfie; e
. rivela svenevolezza -espressione pronunciata per convenzione o non ismorfiate che gli facea. mancanza
che gli facea. mancanza di spontaneità o ne nasce (un gesto, un at
5. atteggiamento schizzinoso di chi non sa o non g. brera [« la repubblica
smorfiosa vuole adattarsi a una situazione sgradevole o a disagi mase freddo e smorbato per mera
a un cibo). -che si manifesta o è accompagnato da una smorbaci non mi
, iv-9: la luxazione... o il discolamento non è versale.
suo natio sito e proprio indifferenti o con uno sorrisetto un po'smorfioso.
sopportava che magalotti, 2-122: o che bocche, o che smorfiette / fa
magalotti, 2-122: o che bocche, o che smorfiette / fa cupido baiatri
la canicola smuore. 5. volgere o giungere al termine, essere prossimo alla
con scarsa intensità luminosa; con luce o con riflessi velati, fiochi. aretino
con smorfie e atteggiamenti altezzosi la riluttanza o il rifiuto di fare qualcosa. bersezio
, per sorpresa, per un malessere o in seguito a uno sforzo; divenire cereo
sforzo; divenire cereo per una malattia o durante l'agonia. dante,
fissi su zarrillo. -assumere un colore o una tonalità più smorta; scolorare,
permettere l'attacco di una nuova costruzione o il prolungamento di quella già esistente.
carico, capestro, come da fronda, o ver fronde, sfrondare. carena
qualcuno da un legame affettivo, considerato o sentito come gravoso. petrarca, 152-5
152-5: se 'n breve non m'accoglie o non mi smorsa, / ma pur
riportare in modo incompleto affermazioni di altri o fatti con l'intento di denigrare e
.: malaticcio, cagionevole di salute o che ha tale apparenza. pirelli,
3. sf. region. ragazza o donna pallida, gracile, cagionevole di
aver smortito. -assumere un colore o una tonalità smorta, sbiadita. a
giallognole, che all'aria presto smortivano o si dileguavano. ìargioni pozzetti, 12-6-232:
naturalmente sia a causa di una malattia o di un'emozione intensa e improvvisa (
3. privo di vitalità, spento o anche mesto, addolorato (gli occhi
: allora sì che, se per grazia o sorte / gradiste il desir mio giusto
5. che ha una tonalità di colore o un colore sbiadito, scialbo, spento
normalmente quei tailleurs lì vengono in beige o in nero, o tutt'al più in
vengono in beige o in nero, o tutt'al più in tweed di tinte comunque
accessori ambientali,... esaltando o biasimando... il fresco o lo
esaltando o biasimando... il fresco o lo smorto di un colore di carni
lo smorto di un colore di carni o di stoffe. -non troppo fitto
la scala era alta / su un treno o autotreno / viaggiando per luoghi di balocchi
anche, poco vivace, fiacco, torpido o che tale si finge.
attenuazione progressiva di una grandezza fisica o di un fenomeno in rapporto con una
fenomeno in rapporto con una variabile spaziale o temporale. -in partic.: riduzione
cautela, prudenza nel comunicare notizie spiacevoli o dolorose. c. e. gadda
pezzo (e si abbrevia in 'sm'o in 'smorz'). -per estens
una mosca non è capace di crescendi o smorzandi, non ha chiaroscuro, nemmeno un
abiti tessuti con tinte non troppo vivaci o vistose. parini, 781: la
secondo che essa vuol aare idea di più o di manco lontananza. r. longhi
, un incendio, un rogo, o anche una fiaccola, una candela,
io mi rannicchiava alla meglio sopra una tavola o in qualche seggiola di paglia. serao
. 3. disattivare un apparecchio elettrico o l'illuminazione elettrica. pratolini,
secondo che li volete di tempera più o meno duri) gli smorziate. auda,
, allora che, senza tante diete o purghe, siropi e pillole, salassi o
o purghe, siropi e pillole, salassi o teriache, lo vidde arrestar flussi,
.: rendere tollerabile l'arsura meridiana o estiva con bevande rinfrescanti. renieri
sono mangiata una cipolla, un peperone o una testa d'aglio, medesimo.
mille rivi e per mille fiumi avete o potete largamente smorzare. testi, i-154
-rendere meno avvertibile un accento metrico o un'intonazione retorica. carducci,
farla sparire. 14. soffocare o placare la violenza di una passione,
. 15. sfogare il furore o anche il desiderio amoroso. antonio da
. 16. mitigare un dolore fìsico o morale, rendendolo sopportabile; far passare
. -ant. compensare azioni malvage o supplire a una manchevolezza. pegolotti
sove- nirla; dove vederà qualche scandolo o questione, deve smorzarla. boterò,
anche uno sciopero; tenere a freno o rintuzzare le velleità aggressive o l'impeto
a freno o rintuzzare le velleità aggressive o l'impeto aggressivo di un esercito, di
: filippo iii senza causa bastante introdusse, o almeno non impedì, la guerra in
oggi chi di continuo tenta di cancellare o di smorzare le visioni della guerra, io
. -assol. attenuare la violenza o la perentorietà dei toni narrativi o,
violenza o la perentorietà dei toni narrativi o, anche, la brutalità espressiva.
fianchi. -mascherare una condizione d'indigenza o una sensazione sgradevole. arpino,
il vivo del pezzo è mettere, piantare o innalzare sopra il punto della gioia della
attenuare gradualmente l'intensità di un suono o della voce fino a farla cessare del tutto
sull'andare delle campane a doppio, appoggiando o smorzando più o meno sulle tronche del
a doppio, appoggiando o smorzando più o meno sulle tronche del dialetto, a seconda
che nel putto aveva sopravvento l'ira o il sonno. -sostant.
d'apertura. -perdere lucentezza o luminosità. montano, 1-42: si
giorno si smorza. bertolucci, 148: o unanime lena di esseri viventi con me
intensità, affievolirsi fino a farsi impercettibile o a dileguare (un suono, una
smorza, / io ti prometto, o duca di fiorenza, / mai più contra
della famiglia... si smorzò o illanguidì quel suo poetico fuoco. monti
34. non fare più scalpore; diminuire o perdere d'importanza, di attualità (
; non essere più oggetto di discussione o, anche, di chiacchiere. siri
: 'drop shot': 'colpo smorzato'o semplicemente 'smorzata'. è un colpod'astuzia in
caldissimi, non infiammano i luoghi bituminosi o sulfurei esposti a questo aere aperto,
cui però, con vostra pace, o stelle, / non ha l'ottavo ciel
3. diminuito progressivamente di ampiezza o di intensità fino alla quiete (un'
); sfumato (anche per l'ombra o la nebbia). -per estens.
smorzato, non sapevano se di spavento o di soddisfazione a vedersi così ben seppellito
zappato, arato per la semina; raspato o rivoltato da animali. -in partic.
oggetto); tolto dalla collocazione abituale o dal posto in cui era stato lasciato
stato lasciato. -in partic.: scostato o sollevato dall'incastro o dall'incavo in
.: scostato o sollevato dall'incastro o dall'incavo in cui poggia (un coperchio
, butta il frumento pesante come spazzatura o de'pollai o degli sterquilini, ritenendo
frumento pesante come spazzatura o de'pollai o degli sterquilini, ritenendo pula e paglie
/ di ristorarle, ove sian rotte o smosse. martello, 6-iii-621: dai
cosa salutare agli spastici e membri sconsi o smossi. ariosto, 42-16: ancor
montalceto, mirabilissimo per chi avesse smosse o schiodate tossa 6. malfermo (
e odiato, s'elli è soperbio o maligno o furtivo o ismosso per male altrui
, s'elli è soperbio o maligno o furtivo o ismosso per male altrui.
elli è soperbio o maligno o furtivo o ismosso per male altrui. 9
[le acque] in breve tempo forre o, come altri dicono, borri o
o, come altri dicono, borri o canali così grandi e profondi che paiono
, a spartire, e pei saldi o quando accadeva qualcosa d'imprevedu- to come
così sono sottoposte a frequenti e grandi smotte o lavine, dette dai paesani libie.
di smotte terrose di un color giallastro o rossigno, era molto ameno.
di uno strato di terreno, generalmente sabbioso o argilloso, che ha perduto la coesione
lat. exr, con valore di separazione o allonpien gli smotta g. granai,
distacco dagli strati sottostanti (il terreno o anche la neve); franare o
terreno o anche la neve); franare o avere natura franosa; distaccarsi, precipitare
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
. rezzonico, 213: salve, o vallon, cui cingono / antri profondi
le smottate rupi / salve, o torrente alpin. calandra, 4-8: le
padova volgar., ii-xxi-9: queste cose o altre so- milglianti di malvagio smovimento tenpesta
: qui venendo le donne armate di spada o accettà contra romani...,
nare il reo a morsi di tanaglie, o con tagliente rasoio spiccargli le carni vive
, pel meschino presentuzzo di una mela o di un baroncio o di un bamboccio,
di una mela o di un baroncio o di un bamboccio, pur comprato a loro
che par che lo scotenni, / o lo smozzichi o lo spenni.
lo scotenni, / o lo smozzichi o lo spenni. -troncare via,
ode. / né smozzicate code / o vi fate alle prode, -ma nel mezzo
5. troncare le parole per eufonia o, anche, per effetto delle norme
con esitazione e impaccio, le parole o le frasi, biascicarle, incespicando e
qualche altra non riusciva a venir fuori o non fu intesa. -introduce il discorso
questi suoi primi minixtri. -balbettare o biascicare una preghiera. bresciani, 6-ii-163
preghiere] oggi, trinciandole domani o biascicandole in furia. praga, 4-136:
una lingua in modo rozzo e grossolano o approssimato. alfieri, i-35: tanta
degli arornatori, 307: non dovevate vedere o portare smozzicatamente queste parole, ed aureste
della compagnia di san gilio, 546: o amara pace! come m'hai dilieta
remi,... disse: « o compagni, levate suso e ragguardate egregio
(anche dai colpi ricevuti in battaglia o in esecuzione di antiche forme di supplizio
siena, 53: neuno manco e smozicato o vero che abbia meno alcuno membro in
saracina, / da poter far mortito o gelatina. muzio, 1-170: lo smozzicato
da camerino. -straziato da artigli o zanne di animali. caro, 3-415
in dialetto. volponi, 8-190: o scopri il potere e accetti di servirlo e
servirlo e conquistarlo così com'è, o ti ritiri in quello smozzicato brontolume degli
, un'argomentazione); non compiutamente o approssimatamente elaborato. v borghini, 4-271
dire: « questo squarcio piace o no », non potrebbe però egli in
in buona coscienza affermare universalmente che regolato o non regolato fosse, poiché questo dal
dizione, spesso però tormentata dalle accelerazioni o resa incomprensibile dalle smozzicature. 4.
si fa arida la composizione: cioè o quando essa si fa ai troppo spessi concisi
dentro per tutto sia lastricato di duoi o tre suoli di larghissime pietre. 2
piè sospinto. 3. cadere o scivolare di mano. luca pulci,
spada di man non mi smuccia / o s'io non casco e giù pel balzo
borga, xl-102: fuor della tana, o vii mastina, smuccia, / se
a'sassi, si sta in casa o le vie smuccia. 11.
. estorcere, spillare denaro in modo vessatorio o con l'inganno; sottoporre a tassazioni
, 20-110: avendo io stangheggiato un dieci o dodeci amici che non potevano più darmi
modenesi 'insaponare', significante 'adulare'per cavare o smugnere qualche cosa da altrui. p
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un deriv.
vessatorie; privare degli averi con raggiri o con promesse ingannevoli. a. cattaneo
viso con le mani, in segno disconcerto o di sconforto. vittorini, 3-146:
, 15-48: intanto saledolce, dottore o non dottore, dovette stare al banco
funerale, per la speranza che hanno o di smungere dalla vostra agonia la traslazione della
pensione tracciata con la finzione de'sospiri, o di spremere col codicillo il legato procacciato
buoni e più che pii veneziani! o santa birba! -causare la dissipazione
. mandare a morire in guerra intere generazioni o classi sociali. leti, 6-ii-288
gli smuniti i quali fossero negli uffici o nei consigli. ^ munito2, agg
, malattie, privazioni, stenti o dure penitenze. -per estens.: che
stessa virtù di quando levano a galoppo o nelle più eleganti falcate una brenna che avresti
3. privo di latte (le mammelle o, con sineddoche, una donna o
o, con sineddoche, una donna o la femmina di un animale).
: qualche volta... rimanevano o in tutto o in parte smunte di sangue
volta... rimanevano o in tutto o in parte smunte di sangue le vene
sfruttato dalle colture. graf 5-446: o stanco autunno, dalle smunte zolle /.
disgorgo permettere che scialaquino delle sostanze smunte o sottratte a poverelli abboniti. 6
danari / che quando eravam d'otto o di dieci anni. b. davanzati,
e smunto sia colpa del mio poema o della mia avversità buonarroti il giovane,
2-140: un solo aggettivo di quattro o cinque sillabe... basta per animare
, ciò che oppone resistenza perché pesante o bloccato in una data posizione; rimuovere
ciò che è confitto nella propria sede o incastrato. - con valore attenuato: spostare
radici che le gride non toccavano, o non potevano smovere. 2.
bocca, si chinava gridando: « o monelli, figli di mala femmina, se
8-910: tosserellando di tanto in tanto o smovendo a posta la seggiola, si
lei. 6. spostare fronde o foglie facendole oscillare al proprio passaggio (
con tanto empito lo smuove che, voglia o no, danain incontinente senza cavallo si
allontani dal luogo in cui si trova o si separi da un'altra. testi
delle genti obliquo riso, / vano pianto o lamento, all'opre degne / usato
apatia secolare. 14. commuovere o turbare una persona, il suo animo.
: qual uom sarebbe tanto crudelissimo / o aspro cor che non a avessi a
l'indolenza; riscuoterlo distogliendolo da meditazioni o da attività assorbenti. g.
in relazione con un compì, di fine o con una prop. finale).
rumore-, incitare una popolazione alla ribellione o a manifestazioni tumultuose e violente.
altri popolani che non ismovesse i confederati o nascosamente sollicitasse gl'italiani a ribellione.
sì che qualcuno assuma un determinato comportamento o atteggiamento mentale; indurre l'animo a
. 17. fomentare una sedizione o una guerra. bencivenni, 4-99:
cui gli uomini annettevano evidentemente un significato o che in qualche modo smoveva certi loro
18. indebolire, rendere meno salda o far venire meno una convinzione; far
svellersi dal luogo in cui è posto o confitto (un oggetto). -con
, poiché, se si smuove dal sito o si rome uno di essi bastoni,
solamente un poco dai suoi colligamenti si smuove o infino alla sponda della sua concavità,
un primo turbamento, incrinando la sicurezza o l'indifferenza altrui. arpino,
- al figur.: superare qualsiasi ostacolo o difficoltà. e. cecchi, 8-153
corpo di sorte che mi è bisognato o per amore o per forza starmi più di
che mi è bisognato o per amore o per forza starmi più di due ore in