). geofis. che si riferisce o è proprio della sismografia. sapere [
.. se alla superficie della terra o se al di sopra di essa.
distanza lo allontanava, come agisse un pluviometro o un anemometro, per far veder i
anemometro, per far veder i sismografi o i barometri? a. favaro [
tali onde vengono rifresse deviate, rallentate o accelerate a seconda del percorso che compiono
. sismografo] -. 'sismologia': trattato o ricerche sui terremoti. a. favaro
). geofis. che si riferisce o è proprio della sismologia. tommaseo [
bombicci porta, 1-425: le lamelle o i cristalli delle specie di cloriti
. tipo di roccia di origine eruttiva o sedimentaria costituita prevalentemente da sismondina. =
che s'impieghino per uno stesso pendolo o più avvisatori cecchi aventi però disuguali periodi
carcani pel suo sismoscopio ad effetto multiplo o, anche meglio, parecchi avvisatori di
dagli antichi scrittori si trovano nominate ma, o per non essere state pienamente descritte da
non essere state pienamente descritte da loro o per altre cagioni, sono a'dì
altre cagioni, sono a'dì nostri o poco o nulla conosciute; e sono queste
, sono a'dì nostri o poco o nulla conosciute; e sono queste il
in cui i muscoli connettono insieme due o più superfici ossee. dizionario etimologico
impiegata nei confronti di un superiore o di una persona di riguardo (e può
41-164: è un sissizio un fidizio, o vogliam dire in lingua povera, una
cioè dilatato, e il medio, o sia temperato. col sistàltico eccitavano gli
'sistasi', due sistasi una 'pentecontar- chia'o 'semi-centuria'; due semicenturie una 'centuria'. ibidem
'logica'ho dichiarato le principali categorie o determinazioni del pensiero e conchiuso il loro
la tutela per i minori, gli incapaci o gli interdetti. romagnosi, 4-259:
il potere costituito contro cui si lotta o si polemizza. s. maffei,
erano anche degli intellettuali non più giovani o addirittura coi capelli bianchi. -complesso di
capelli bianchi. -complesso di condizioni politiche o economiche o ambientali. d
-complesso di condizioni politiche o economiche o ambientali. d. dolfin, lxx-4-601
qualsiasi, nell'esecuzione di un lavoro o nello svolgimento di una specifica mansione;
bonsanti, 4-53: affidarsi al caso, o anche soltanto al presumibile, era un
(anche nelle espressioni sistema della natura o del mondo o dell'universo).
espressioni sistema della natura o del mondo o dell'universo). bontempi, 1-1-5
ogni istituzione. tic. meccanici) o di strumenti fra loro coordinati in vista
integrazione funzionale e morfologica di vari organi o apparati opuscoli scelti sulle scienze e sulle
una collettività, di uno stato, o anche una sua struttura o istituzione.
stato, o anche una sua struttura o istituzione. -in partic.: metodo di
-mezzo di cui ci si avvale o comportamento adotgalanti, 1-i-58: i papi
per la rovina delle nostre affatto o per isforzarla a fuggire. e. cecchi
della famiglia. -metodo di cura o profilassi; prassi terapeutica. fagiuoli, vii-12
i medici di londra ve n'abbiamo molti o morire: e per lo gran vaggio /
piena crisi, ma non vevano in società o collegi alla foggia de'pitagorici. appena
pitagorici. appena la crisi si annunzia o si manifesta. -sistema di vita o di
annunzia o si manifesta. -sistema di vita o di vivere-, modo di vivere, di
religioso in ordine a dio, sia politico o sentato dall'impiego di 'uomcr al posto
tempo, in cui la somma da riscuotere o da versare è suddivisa in rate con
metodicamente messo insieme, senza (deviazioni o salti o pentimenti o disperdimenti o riprese
messo insieme, senza (deviazioni o salti o pentimenti o disperdimenti o riprese o impazienze
, senza (deviazioni o salti o pentimenti o disperdimenti o riprese o impazienze.
deviazioni o salti o pentimenti o disperdimenti o riprese o impazienze. -ordine (
salti o pentimenti o disperdimenti o riprese o impazienze. -ordine (nelle espressioni
(nelle espressioni dare un sistema, essere o mettere in sistema). d
mio sistema. chiari, 3-57: o cangiate sistema, come virtù consiglia, /
cangiate sistema, come virtù consiglia, / o, ve lo dico in volto,
montato ni filosofiche, religiose, letterarie o scientifiche, poste in coerente e vicendevole
nuovo sistema, nelle sue manifestazioni episodiche o monografiche, che non nei cosiddetti sistemi,
e flaccidi nei particolari. -concezione o ipotesi cosmologica o astronomica. galileo,
particolari. -concezione o ipotesi cosmologica o astronomica. galileo, 1-2-361: la
-concezione sistematica e organica di una disciplina o di una scienza. ortes, 1-70
della guerra mostrandosi renitenti per sistema, o evasivi. 12. schema,
attività di vigilanza. -sistema immunitario o protettivo: insieme dei tessuti, degli
e delle cellule interessate da fenomeni immunitari o che sono sede di processi di profilassi
, n. 1. -sistema sanguigno o di circolazione o circolatorio: apparato circolatorio
1. -sistema sanguigno o di circolazione o circolatorio: apparato circolatorio.
estens. organismo, essere vivente, animale o vegetale; la struttura fisica e morfologica
14. astron. complesso apparentemente o congetturalmente organico di astri o di interi
complesso apparentemente o congetturalmente organico di astri o di interi ammassi stellari; costellazione.
ei s'immaginò il sole come il fuoco o lucido centro del nostro mondo, e
ciascuna col proprio sistema, di nebulose o di soli. -complesso stellare di due
di soli. -complesso stellare di due o più elementi funzionalmente considerati nelle loro reciproche
nane bianche. -sistema solare o planetario: insieme dei pianeti e dei
15. chim. insieme di elementi o di corpi associati secondo modalità particolari,
insieme dei mezzi e delle procedure ammissibili o usabili in sede giudiziaria a fini di
nanziarie vigenti ah'intemo di uno stato o di più stati. paoletti, 2-6
sistema bancario. -sistema della moneta o valutario: insieme delle monete aventi corso
monete aventi corso legale in uno stato o in più stati; l'unità monetaria
delle due specie ossia della moneta d'oro o d'argento rispetto all'altra fosse di
n. 1. -sistema proibitivo o protettivo: protezionismo. romagnosi, 10-58
è fratello carnale dell'inquisizione sia politica o religiosa. d'azeglio, 4-i-42: il
einaudi, 1-172: quando avremo unificato o parificato il sistema tributario...
dei bacini d'invaso di una regione o di un paese. delfico, iii-639
da alcuni anni si va facendo -sistema perfetto o massimo: nella teoria musicale
martini, 2-1-232: la scala di voci o di suoni, che i mente studiato
guida sul bersaglio, di un vettore (o di un complesso di vettori) e
si ha un sistema di equazioni lineare o omogeneo qualora le equazioni che lo costituiscono
-anche: struttura metrica ritmica di due o più intervalli costanti. 28
3. rimozione di un oggetto dal luogo o dalla disposizione in cui si trova e
sono depositate a quello in cui sono necessarie o richieste. -in partic.: mutamento
perno centrale, quando il veicolo imbocca o abbandona le curve, urto prodotto dalla
di spostamenti d'orario, secondo le stagioni o le settimane o le incombenze provenienti dall'
, secondo le stagioni o le settimane o le incombenze provenienti dall'alto, dava un
, 51: per ciascuna unità produttiva o operativa l'intervallo potrà essere protratto fino
5. variazione quantitativa in aumento o in diminuzione. -in partic.:
. mutamento sociale, tendenza alla trasformazione o all'evoluzione dei rapporti di classe; mobilità
industriale, un commerciante lasci il commercio o l'industria propria per intraprendere appalti.
. -passaggio da un genere letterario o da un livello di stile a un
11. fis. spostamento elettrico (o dielettrico): in elettro- magnetismo,
per cui si può sostituire un'idea o un'immagine con un'altra associativamente connessa
parte per il tutto e viceversa) o, anche, spostare il proprio interesse da
spostare il proprio interesse da un oggetto o da un atto a un altro, sì
sì che quest'ultimo divenga l'equivalente o il sostituto del primo (anche nell'
: si rifanno presenti attraverso uno spostamento o 'traslazione'appunto delle tendenze, sulla persona
delle tendenze, sulla persona dello sperimentatore o dello psicoanalista. idem, 1-i-224:
quello dello 'spostamento ('verschie- bung5) o 'spostamento di accento'. 16. tess
legatura, espressa dal numero delle trame o dei fili interposti. = nome d'
mantenersi parallela a quella della massa spostante o risultare obliqua o divenire decisamente perpendicolare.
quella della massa spostante o risultare obliqua o divenire decisamente perpendicolare. spostare,
riportare indietro il mondo ai princìpi, o rotolarlo innanzi col pericolo di spostarlo dal
occhi dal carrello a epstein, senza provocazione o sottintesi ma solo con curiosità
3. trasferire a una diversa residenza o posto di lavoro; adibire a un
lavoro; adibire a un altro incarico o mansione lavorativa. bilenchi, 14-38:
. 4. collocare più avanti o più indietro nel tempo un impegno.
semestre. -mettere l'orologio in avanti o indietro. verbali del consiglio di amministrazione
reparti. -determinare l'aumento o la diminuzione dei prezzi. uillustrazione
i prezzi. 6. alzare o abbassare la tonalità di un'esecuzione musicale
tono. 7. cambiare, erroneamente o, anche, per fini espressivi,
per ùmile. spostare una parola nel verso o nel periodo, e sciuparne il numero
apparsa deforme. -determinare un avanzamento o una ritrazione dell'accento (una legge
neanche riesco a vedere se ci sia o dove sia. beltramelli, iii-1045: galliano
: oggi, spostati alquanto i termini o resili strettamente politici, diremmo: o
termini o resili strettamente politici, diremmo: o caos o tirannide. sinisgalli, 6-278
strettamente politici, diremmo: o caos o tirannide. sinisgalli, 6-278: viviam ha
di giotto ai tempi di masaccio o del ferrarese cosmé tura, provoca
la sensibilità 9. trasferire voti o maggioranze parlamentari da una posizione a un'
no a spostare un voto o a mutare una persuasione. 10
con l'immaginazione in un altro tempo o luogo. n. ginzburg, ii-663
ceda naturalmente da destra a sinistra o viceversa, occorrono dei massi erratici, della
altro. 12. cambiare di luogo o di collocazione per effetto di un'azione
collocazione per effetto di un'azione esterna o per la spinta propulsiva di un motore
rivolgersi a un altro oggetto d'interesse o di polemica. d'annunzio, v-1-747
tissimo). che è (o che appare) collocato in una posizio
ne diversa da quella precedentemente occupata o che dovrebbe risultare occupata; rimosso
e se avessero visto il cadavere sparito o appena spostato le avrebbero fucilato marito e suocero
. che si sente fuori luogo nella società o nell'ambiente in cui vive; che
hanno rotto col vecchio pregiudizio della laurea o del diploma, rifugio di una classe di
si accorge ormai soltanto qualche donna spostata o qualche russo bianco, parigi è oggi
ii-662: una divisione è sempre uno scandalo o è un rimedio che non ripara nulla
che non sa che cosa voglia, o che cosa sappra fare, e che legge
. spostamento di posizione di indicazioni geografiche o di parti in un'opera e
7-107: potevano far pensare ad altrettante colonneletteraria o di significati in un lemma. -in partic
erano già fatte e non avevano incertezze o ridondanze, oscurità, inceppamenti, spostature,
arredamento per illuminare angoli di un locale o nelle vetrine dei negozi o in luoghi
di un locale o nelle vetrine dei negozi o in luoghi di esposizione per dare risalto
sono altro che soldati italiani, francesi o prussiani vestiti alla foggia ungherese: non sono
una spo- staturaccia peggio che un'usciata o una gomitata. = nome d'azione
questo libro] auttorità sposta inordinatamen- te o qualunque altro difetto,... che
caluso, 341: ornai più gnun seguace o raro / ha la sposta da voi
i segni appaiono nell'uomo, essendo o nella faccia o nella mano o in luogo
nell'uomo, essendo o nella faccia o nella mano o in luogo della persona sì
essendo o nella faccia o nella mano o in luogo della persona sì che sieno
dal potere. tata sul cruscotto o sul soffitto di alcune automobili per la
comunicato pubblicitario radiotelevisivo in forma di scenetta o di breve racconto o costituito da poche
in forma di scenetta o di breve racconto o costituito da poche battute. c
entrare nelle zucche, e che un giorno o l'altro la si potrà mettere in
tose. assoluto, privo di limiti o di controlli nel disporre di beni economici (
. -ci). che si riferisce o è proprio di un breve messaggio pubblicitario
ant. attingere acqua da un pozzo o da un trogolo. g.
volta quando è secca la fontana / o cresce il fiume, un po'[di
vi se ne spozza / per cavalli o per mule o qualche altana. =
spozza / per cavalli o per mule o qualche altana. = comp. dal
intr. con la particella pronom. sdraiarsi o sedersi in posizione comoda e rilassata,
spracche (spracch), sm. suono o schiocco che si produce, stringendo le
si beve un vino di buona qualità o di alta gradazione alcolica per indicare compiacimento
2. chim. spot test saggio o analisi alla tocca. = voce ingl
dirsi di chi fa lo spaccone, o il pottajone, facendo gran viste e grandi
. m. -i). autore o produttore di un messaggio pubblicitario per la
sf. sbarra per lo più di metallo o trave di legno usata per collegare fra
in partic. in un edificio, o per costruire recinzioni o gabbie.
un edificio, o per costruire recinzioni o gabbie. dante, inf.
sogliono col piede posare sopra una tavola o sul pavimento, o sopra le sue
posare sopra una tavola o sul pavimento, o sopra le sue mensole o altri ritegni
pavimento, o sopra le sue mensole o altri ritegni e di sopra fermarsi con
di terra. -asta di una stadera o di una bilancia. spettacolo della natura
latino 'subscus', 'subscudis', significante un ferro o legno, con cui le tavole ed
. 2. asta di ferro o di legno usata per assicurare dall'interno
assicurare dall'interno la chiusura di porte o portoni. tassoni, 8-69: giunti
3. pezzo di tubo di ferro o di altro profilato brandito come arma contundente
correvano, i loro pugni stringevano delle spranghe o dei paletti, su cui erano avvoltolate
giornata, inseguendo mascalzoni armati di spranghe o tifosi che assaltano i treni.
tenere uniti due pezzi contigui di marmo o di pietra in un'opera di scultura o
o di pietra in un'opera di scultura o di architettura. c. bartoli
con alcune spranghe overo arpesi di bronzo o di rame e talor di ferro, stagnate
di rame e talor di ferro, stagnate o ricoperte di piombo per conservarle dalla ruggine
. sprangaio]: chi per mestiere spranga o raccomoda stoviglie rotte... le
vale, cessare da un negozio, o meglio fallire, chiudere per fallimento.
]: 'sprangaio': chi per mestiere spranga o raccomoda stoviglie rotte. in firenze si
rafforzare con sbarre la chiusura di una porta o di una finestra. -anche: chiudere
4. vibrare un colpo con un'arma o con il pugno; dare violente percosse
so chiaramente risoluto in senso liberale, o, com'egli dice, de
lo sbarrare una porta. un principio o un movimento ideale. di sangue loro e
loro e di loto molliccico, davano stramazate o spran- 2. legatura con graffe metalliche per
i circostanti, una struttura edilizia o le pietre di una costruzione. certo modo
. e sprangare quando si cavalca o gli si mette la soma. faldella,
. -ci). privo di senso pratico o iv-164: mentre il marchese discendeva tortuosamente
valore 2. asticciola orizzontale di legno o ferro di un salifaldella, 13-113:
di onestà no quasi tutti slabbrati o consunti;... né mi pareva
tutte le porte, quella (sprattus sprattus o clupea sprattus), comune nelspranghétta orizzontale
qual duolo pare che il capo sia sprangato o legato con spran- sprazzante (
mi metta / alla testa la spranghétta / o nel sen due secchie sprazzanti, dovrà fermarsi
, versare un fiotto di liquido su qualcosa o cedette subito: era appena accostato.
emanare raggi luminosi (il sole) o luminosità infatica il suo negozio, e
scambio della pittura ad olio. o graffe di ferro (con partic. riferimento
e sprazza, / qua presto la barletta o la scodella sì, sì,
li 6. irradiarsi o cadere su una superficie (un fascio di
d'oro / sprazzan 4. manifestazione sporadica o di breve durata di dai vetri nel
letto. città di firenze un anno o due, perché prima offende la ro
, con probabile accostamento a spruzzare. magna o la lombardia che la città nostra, e
l'anno vegniente ell'è in firenze; o almeno il verno dinanzi te ne sentirai
verno dinanzi te ne sentirai qualche isprazzo o nel contado o nelle pendici della
ne sentirai qualche isprazzo o nel contado o nelle pendici della spruzzato in piccola
5. figur. manifestazione di un sentimento o di un bresciani, 6-iv-205: sprazzati
repentina e per lo più di breve durata o flutti..., giugnemmo
dell'uomo libero; è quido o di una sostanza semiliquida. - in partic
e non ha in sé sprazzo d'invidia o di mal pillo di una
, 3: per soperchio del gonfiato mare o solo oggetto di acquistar da questo accesso un
per oltraggio de'rifatti sprazzi... o per spaventamento delle fiedel vostro lume e
fuggitivi e nulla mi invano avere o zucca o schifo. berni, 96:
nulla mi invano avere o zucca o schifo. berni, 96: di peluzzi
, i-51: il primo cammino fu asciutto o con poco pugno. gobetti, 1-i-181:
per estens. lampo di luce, riflesso o bagliore imsoderini, i-564: ancora,
8. attacco, inizio di un canto o di una musica. loria, 1-175
. - a sprazzi: in modo sporadico o discontinuo; a tratti. nievo
consumare un bene materiale in modo scriteriato o facendone cattivo uso. -in partic.
sacro, che è un sacrilegio buttarlo via o sprecarlo. pavese, 5-99: i
, ingegno in attività inutili, dispersive o sgradevoli. alfieri, 6-25: dormire
particella pronom. impegnarsi in attività inutili o che non portano alcun frutto; impiegare
frutto; impiegare vanamente le proprie risorse o capacità. tenca, 1-76: intanto
a persone che non offrono nessun vantaggio o prospettiva. pavese, 6-62: sapeva
grande generosità (esclusivamente in espressioni litotiche o con intonazione ironica per alludere antifrasticamente a
ironica per alludere antifrasticamente a un impegno o a una generosità in realtà alquanto limitati
class, dispergere 'dissipare, spargere', o da un * exprecdri 'mandare alla rovina
, agg. sciupato, usato male o inutilmente, senza ottenere risultato o ottenendo
male o inutilmente, senza ottenere risultato o ottenendo risultati assai inferiori alle aspettative (
, vii-230: dopo tanta carta sprecata poco o nulla il lettore ha saputo su l'
14-45: or vidissi eniuriamento: - « o fameglia sprecatrice! ». / da
sperpero. -in partic.: cattivo o eccessivo e poco oculato impiego del denaro
qualora gli investimenti per beni e servizi o non soddisfacciano adeguatamente i bisogni o producano
servizi o non soddisfacciano adeguatamente i bisogni o producano redditi inferiori alle risorse investite.
del risparmio, potrebbe provocare alla lunga arresti o ritardi nel progresso della produttività
sprecóne, agg. che consuma o spende senza discernimento; scialacquatore, sciupone
di ogni forma parassitica... o volgarmente spreconeccia... di ricchezza.
3. non degno di particolare rilievo o interesse; trascurabile, che è di
; trascurabile, che è di poco o di nessun valore, disprezzabile (ed
spregevole il lume che dànno le tavole umbre o altra iscrizione d'italia antica, dove
pellico, 2-442: chi siete, o spregevoli nipoti di schiavi, perch'io sacrifichi
giovanni da fècamp volgar., xxi-644: o pietoso e misericordiosissimo signore, non mi
bocca il quattrino e il tozzo o col dir male o spregiare o compassionare ogni
il tozzo o col dir male o spregiare o compassionare ogni infelice che non
o col dir male o spregiare o compassionare ogni infelice che non abbia o
o compassionare ogni infelice che non abbia o il quattrino o il tozzo. g.
infelice che non abbia o il quattrino o il tozzo. g. bassani, 5-145
uno all'altro secondo vari oppe- nioni o vari ammaestramenti,... non ispregiandone
per nulla un pericolo, un rischio o la morte. cavalca, 20-27:
l'ombra / di mia fama futura; o de'mortali / capo, non mi
avv. in modo da suscitare disprezzo o riprovazione morale. tommaseo [s.
.]: 'spregiatamente': il meritare più o meno il dispregio o provocarlo.
il meritare più o meno il dispregio o provocarlo. 2. senza godere
2. senza godere della giusta considerazione o del dovuto rispetto. tommaseo [
peggiorativo (una parola, il significato o il valore che le si conferisce).
ha la funzione di alterare un sostantivo o un aggettivo, conferendogli una connotazione peggiorativa
aggiunta di tale suffisso al tema di sostantivi o aggettivi. -sostantivo, aggettivo spregiativo (
, spregevole. sercambi, 2-ii-42: o anima corrotta, che abandoni / la ferma
sprecia tó). disprezzato o anche non stimato secondo i meriti,
e gli uomini che non lo aiutano o lo deridono. -schernito, dileggiato
qual è ora sì deformato dall'ingiurie o del tempo o degli uomini che, spre
sì deformato dall'ingiurie o del tempo o degli uomini che, spre
assume atteggiamenti di disdegno, di ripulsa o di superiorità e di rifiuto, in partic
ideologica [del fascismo] si aggiunse o si congiunse alla prima nello stesso tempo,
che ostenta noncuranza, che tratta con sussiego o con aperto disprezzo altre persone; che
che non mostra rispetto verso un'autorità o, anche, verso la divinità.
, anche, non solo i bestemmiatori o spregiatori degli dei,... ma
di parenti, dai quali egli è, o si sente, perennemente deluso.
sm. atteggiamento che nega il merito o il valore comunemente attribuito a un oggetto
dato. -in spregio a o di una norma: nel gergo burocratico
2. in senso concreto: atto o discorso pieno di sussiego, superbo,
, agg. letter. pieno di dispregio o che rivela ed esprime disprezzo; sprezzante
avv. senza il condizionamento di pregiudizi o preconcetti; con piena larghezza di vedute
sua condizione di creatore impotente e di 'raté'o fallito, la qual cosa, del
; senza riguardo alcuno per le convenienze o l'altrui sensibilità; manifestando ostentata indifferenza
. letter. mancanza assoluta di scrupoli o di riguardi; spregiudicatezza. leopardi,
. ant. sgravarsi di una gravidanza vera o presunta. - per estens.:
comandò a'medici che lo facessero impregnare o elli morrebbono; ond'elli gli diedono
9-45: buoi di vecchiaia e di fatica o d'infermità morti si cercavano da
; / qui nulla di divino io trovo o vedo, / ed ra. vittorini,
esser sollecito intorno alle buone cose! così o troie spregnate, o colombi vecchi che
cose! così o troie spregnate, o colombi vecchi che arsi e mezzi cotti a'
[le femmine del maiale], o spregnate di quindici dì. spreiùrio
. un frutto) con le mani o servendosi di apposito strumento, per fame uscire
strumento, per fame uscire il liquido o il succo contenuto; strizzare.
b. cavalcanti, 2-514: questa, o giudici, è una legge non scritstier
un liquido (in partic. folio o il vino) mediante spremitura o pigiatura
. folio o il vino) mediante spremitura o pigiatura di frutti, bacche, ecc
, se può dirsi, prezioso liquore, o per condir le vivande o per pascere
liquore, o per condir le vivande o per pascere il lume acceso? chiari,
può spremere dal dizionario, d'una parola o d'una locuzione, ha qualcosa di
verso di spremergli una parola in italiano o in latino; e per intenderci alla meglio
in latino; e per intenderci alla meglio o alla peggio, bisognava proprio che ci
poverelli, spremendo indebitamente la gente bassa o trattenendo ingiustamente a chi serve o a
bassa o trattenendo ingiustamente a chi serve o a chi stenta la sua mercede.
, anche con l'espressione del volto o con uno sguardo, un concetto,
mai capace a comportarti da leone. o meglio: da leone che guarda. tu
poi guardi. -spremere il succo o il sugo: ricavare l'intima essenza,
e nei pubblici esercizi, con funzionamento manuale o elettrico, per spremere gli agrumi tagliati
succo. -al figur.: sfruttabile criticamente o pubblicitariamente (un artista).
di cucina, con funzionamento manuale o elettrico, per schiaccia re
pomodori ed estrarne il succo per farne sughi o con serve.
trarre il maggiore guadagno da ogni situazione o attività. b. croce, ii-6-334
seta al fine di impressionare il foglio o l'oggetto sottoposto all'operazione di stampa
. spremitura, sf. il premere o lo schiacciare, anche con l'aiuto
anche con l'aiuto di appositi strumenti o macchinari, un frutto per ricavarne il
, un frutto per ricavarne il succo o anche soltanto per accertarne la maturità (
montale, 3-263: se la trinciatura o la spremitura di qualche raro volatile o
o la spremitura di qualche raro volatile o il fiammeggiare di un fornello a spirito avrà
. operazione consistente nel comprimere, manualmente o con strumenti adatti, organi (come le
come le tonsille e altre ghiandole) o formazioni patologiche (come le raccolte suppurative
per provocare la fuoriuscita, a scopo terapeutico o diagnostico, di una parte o anche
terapeutico o diagnostico, di una parte o anche della totalità del contenuto abnorme.
un agrume, un frutto succoso o anche un mollusco). mattioli
polvere di calcinaccio, con dentro dieci o dodici limoni spremuti. -strizzato
modo da provocare la fuoriuscita del liquido o dell'umore contenuto o di cui è impregnato
fuoriuscita del liquido o dell'umore contenuto o di cui è impregnato (un organo
2. estratto mediante la spremitura o la pigiatura. ricettario fiorentino, 1-142
3. fatto versare da una profonda emozione o da un intenso dolore (le lacrime
4. figur. privato di energia fisica o di forze intellettuali o morali; spossato
di energia fisica o di forze intellettuali o morali; spossato, sfibrato. - in
'im ballato'... o 'spremuto'. g. giudici, 15-71:
7. espresso, manifestato o pronunciato con sforzo e controvoglia.
, aprirsi, a cagione del caldo o dell'affanno, le vesti dinanzi, è
capelli). alfieri, xxxix- (o: 'cavei dsteis': spresi. =
aggiunto per più chiara spressione, come o intellettuali o razionali o irrazionali o insensibili
più chiara spressione, come o intellettuali o razionali o irrazionali o insensibili o
spressione, come o intellettuali o razionali o irrazionali o insensibili o con alcuno
come o intellettuali o razionali o irrazionali o insensibili o con alcuno altro epiteto
o razionali o irrazionali o insensibili o con alcuno altro epiteto. 2.
. espressione, manifestazione di un sentimento o di uno stato d'animo.
e iniziativa. machiavelli, 1-iii-433: o che il protonotario si spreti, o che
: o che il protonotario si spreti, o che messer hermes rifiuti quella convenzione ch'
che ha abbandonato volontariamente lo stato sacerdotale o gli ordini religiosi. - anche sostant
. figur. che ha abbandonato un'idea o una parte per abbracciarne un'altra.
v.]: chi aveva il ministero o pur l'abito di prete, e
: atto, gesto 0 comportamento che esprime o implica un atteggiamento di disprezzo per qualcuno
per qualcuno (non disgiunto da superbia o da alterigia) o di totale mancanza
non disgiunto da superbia o da alterigia) o di totale mancanza di rispetto per una
carafa, 225: in quelle altre comunitate o signorie, dovo vostra maiestà capetarà,
sprezzabile. 2. scarso, esiguo o considerato tale (una quantità, un
e la reale non passa differenza sensibile, o almeno così piccola che nel commercio riesce
di importanza, di interesse, di utilità o di valore morale, culturale o estetico
utilità o di valore morale, culturale o estetico. bernardo, lii-13-385: cosa
senso concreto: atto che rivela disprezzo o scarsa considerazione nei confronti di qualcuno.
atteggiamento di scarsa considerazione, di rifiuto o, con valore attenuato, di sufficienza e
che non corrisponde alla propria mentalità o alle proprie esigenze o si considera poco
propria mentalità o alle proprie esigenze o si considera poco importante, trascurabile
terrene. fausto da longiano, iv-217: o gente fortunata, ch'in tutti i
, agg. che nutre o manifesta un profondo disprezzo (anche con un
di superbia, di pretesa superiorità), o, con valore attenuato, scarsa considerazione
bimba sprezzante. 2. che disdegna o considera con atteggiamento di ripulsa o,
disdegna o considera con atteggiamento di ripulsa o, con valore attenuato, con noncuranza o
o, con valore attenuato, con noncuranza o con distacco ciò che non corrisponde alla
propria mentalità, alle proprie esigenze estetiche o culturali o ciò che è moralmente riprovevole
, alle proprie esigenze estetiche o culturali o ciò che è moralmente riprovevole.
vestiti. -che non teme di morire o di affrontare un pericolo, dimostrando così
affrontare un pericolo, dimostrando così serenità o coraggio. tasso, 13-26: tolta
3. che esprime un ostentato disprezzo o un sarcasmo irridente (gli occhi,
io più sciolgo la lingua a'preghi, o per altra o per voi, ch'
lingua a'preghi, o per altra o per voi, ch'io non ottenga altro
che non fosse per cosa necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta con
per cosa necessaria, o non attaccava, o veniva corrisposta con uno sguardo distratto,
veniva corrisposta con uno sguardo distratto, o sprezzante, o severo. deleada,
con uno sguardo distratto, o sprezzante, o severo. deleada, ii-217: i
che il cuore suggeriva. -che denota o rivela disprezzo o superbia, alterigia o
suggeriva. -che denota o rivela disprezzo o superbia, alterigia o, anche,
o rivela disprezzo o superbia, alterigia o, anche, indifferente distacco nei confronti di
a un tempo, qual di rado o non mai sa farsi dagli italiani.
sprezzanteménte, avv. con profondo disprezzo o, in senso attenuato, con noncuranza
: credette di trovare la propria confessione o la propria rivelazione, togliendo di mano
esistenti, che, mal tollerate, odiose o incomode, furono dette allora sprezzantemente gotiche
incomode, furono dette allora sprezzantemente gotiche o barbariche, frutti dei tristi tempi del
sfireganqa), sf. ant. disprezzo o totale noncuranza verso qualcuno o qualcosa.
. disprezzo o totale noncuranza verso qualcuno o qualcosa. laude cortonesi, 1-i-128:
star con la nobiltà s'ella è virtù o non senza virtù. marino, 1-7-46
281: non avea ancora dicare o trattare qualcuno con disprezzo, ritenendolo indegno
rispetto (anche con atteggiamento di superbia o di orgoglio). -con valore attenuato
gli pregava che gli porgessino la mano o il coltello per volersi uccidere, acciò
-rifiutare qualcuno non concedendoglisi sessualmente o trascurandolo negli affetti. boiardo, 1-9-19
3. disdegnare, considerare con disprezzo o con atteggiamento di ripulsa o di rifiuto
con disprezzo o con atteggiamento di ripulsa o di rifiuto ciò che non corrisponde alle
che non corrisponde alle proprie esigenze culturali o estetiche, alla propria mentalità o non
culturali o estetiche, alla propria mentalità o non appaga i propri sensi; non
; non fare oggetto di adesione ideale o pratica (talvolta con un moto di
di superbia); considerare moralmente riprovevole o spregevole. -con valore attenuato: considerare
sufficienza, con noncuranza, con superiorità o, anche, con supponenza, non reputandola
non reputandola preoccupante, importante, utile o degna di essere tenuta in particolare considerazione
un'occupazione. iacopone, 46-29: o vita mia maledetta, -mondana, lussu
inginocchiò. 4. non seguire o rifiutare un consiglio, un precetto,
un precetto, una proposta; respingere o non condividere con qualcuno un'opinione,
trovava già chi a'suoi precetti contraddicesse o le ammonizioni superbamente sprezzasse. giuglaris,
-non considerare come imperativa una legge o un'imposizione del potere costituito, tanto
sapete, obbedientissi- mo. -rifiutare o abiurare i dettami e i comandamenti della
della religione. -per estens.: disprezzare o non curare la divinità non dandosene pensiero
dandosene pensiero. iacopone, 51-30: o bontà nobelissima, nostro tesauro e via,
/ elliot la morte. -affrontare o non temere un pericolo, dando prova
. -non tenere in particolare conto o mettere a rischio la propria vita affrontando
: qualunche vuole esser messo 'ella lista / o illa norma san- cta virtuosa, /
settembrini [luciano], iii-2-11: o ermotimo: io t'ho passato e t'
sprezzativo, agg. che esprime disprezzo o noncuranza. 4. volutamente trascurato e
sprezato). giudicato in modo negativo o con fastidio; disprezzato; che è
disprezzato; che è oggetto di scarsa o di nessuna considerazione, anche da parte
divinità). iacopone, 51-18: o bontà nobelissima, co te vedemo afflitta!
tenuto in conto; fatto oggetto di disprezzo o di scarsa considerazione; non apprezzato secondo
considerazione; non apprezzato secondo l'importanza o il valore o la realtà della situazione o
apprezzato secondo l'importanza o il valore o la realtà della situazione o dell'aspetto
o il valore o la realtà della situazione o dell'aspetto. ugurgeri, 2
. zanon, 2-aviii-209: altri, o avviliti dalla loro sprezzata condizione o gelosi
, o avviliti dalla loro sprezzata condizione o gelosi di comunicarsi fra di loro le proprie
per l'atonia lasciata già dalle sprezzate o mal curate gonorree spurie ne'mentovati canali
mal curate gonorree spurie ne'mentovati canali o glandule, che sono la sede ordinaria delle
-alla sprezzata: in modo sbadato o incauto, senza pensarci su.
. che mostra disprezzo, anche esagerato o ostentato, verso qualcosa o qualcuno
esagerato o ostentato, verso qualcosa o qualcuno; che non lo tiene in alcun
della solitudine. tasso, 2-89: o sprezzator delle più dubbie imprese, / e
avesse nel murare tenuto del modo greco o del romano. leopardi, 22-42: qui
di sentimenti, virtù, valori fondamentali o non se ne cura. bibbiena,
che generalmente è tenuto in grande considerazione o desiderato. - in partic.: disposto
morte, al destino avverso, a eventi o agli elementi naturali. giuseppe flavio
7. ostile pregiudizialmente a un'istituzione o a una categoria. siri,
tronchi. -che respinge un innamorato o un partito matrimoniale. fr. della
. 9. che denota disprezzo o dileggio (un comportamento, un gesto
. -arricciato in segno di riprovazione o di disgusto (il naso).
sprezzante; tono di disprezzo verso persone o fatti ritenuti indegni di considerazione o di
persone o fatti ritenuti indegni di considerazione o di rispetto. caro, 12-ii-109
se noi da cotesti scioperatelli potessimo comperàre o involare qualcuna di quelle ore che essi gettano
disinvoltura, mancanza di impaccio nell'agire o nel parlare; superiore agio del tratto
in tutte le cose umane che si facciano o dicano più che alcuna altra, e
lo vidi usar un tiro di vera schiettezza o sprezzatura francese. bertola, xix-4-817:
né per esser figurato v'innalzate o. p segni, 1-119: quella sprezzatura
vene. -in senso concreto: espressione o frase che rivela tale disposizione.
e raffinato nella sostanza), nel dipingere o nell'eseguire una scultura. dolce
né a mo'd'un industre grammatico o d'uno stilista, ma d'un intrepido
mie sprezzevoli. 3. che esprime o denota disprezzo; spregiativo. baldinucci,
sm. atteggiamento di disprezzo verso qualcosa o qualcuno, considerato di scarso valore o
qualcosa o qualcuno, considerato di scarso valore o anche riprovevole; totale mancanza di stima
facendo che all'offesa aggiunga lo sprezzo o lo scherno, si mostra più atto
aggett.): che esprime disprezzo o fastidio, sprezzante. brusoni, 248
. se uno gli piace di ammazzare o di mostrare il proprio coraggio o di dar
ammazzare o di mostrare il proprio coraggio o di dar prova di iniziativa e di
cui posse estreme, / più che onori o tesoro, / snervan d'oro o
o tesoro, / snervan d'oro o dwor gli sprezzi invitti. salvini, 41-96
determinata da scarsa stima per l'inettitudine o l'inadeguatezza. croce bianca, lx-1-57
per lei non aveva altro che sprezzo o indifferenza. tozzi, vi-848: adelasia cominciò
cui si esprime il disprezzo verso qualcosa o qualcuno o la scarsa considerazione, la decisione
esprime il disprezzo verso qualcosa o qualcuno o la scarsa considerazione, la decisione di
mortale, v'inter- venghi sprezzo, o direttamente o indirettamente, o veramente almeno
v'inter- venghi sprezzo, o direttamente o indirettamente, o veramente almeno apparentemente.
venghi sprezzo, o direttamente o indirettamente, o veramente almeno apparentemente. 4
fatti che la mettono in imbarazzo, o li nega o li salta sprezzosamente.
mettono in imbarazzo, o li nega o li salta sprezzosamente. = comp.
, agg. letter. che denota disprezzo o anche arroganza. bersezio,
.. se è accompagnata da nebbia o acquerugiola, si dice sprig- gine.
sprigionaménto, sm. liberazione dalla prigionia o da una condizione negativa. -in partic
gionto, / il sauro- mato ceppo o 'l nodo trace / consagra al ciel,
, / od in rete l'intrichi, o lo sprigioni / de l'intricate vimine
la borrasca straccia le reti sopravento, o lo spada le fende sprigionando sé e i
il tuo prigione / sprigionar si volesse; o tu potessi / lunge averlo dal cor
3. liberare l'animo da preoccupazioni o da opinioni erronee. imperiali,
ii-923: sprigionatevi da ogni realtà, negate o dimenticate quanto esiste d'intorno a voi
4. sciogliere un arto da una stretta o da un impedimento o, anche,
da una stretta o da un impedimento o, anche, lasciarlo libero di muoversi.
polso. -rifl. staccarsi dalla presa o dall'abbraccio di una persona; divincolarsi
5. sciogliere la chioma da un copricapo o da un'acconciatura; lasciarla ricadere liberamente
collo. 6. dissotterrare un minerale o un tesoro. bruni, 460:
. scatenare i venti, liberandoli dagli antri o dagli otri in cui sono rinchiusi;
esalare ciò che è racchiuso in una sostanza o la impregna; diffondere nell'aria vapori
la impregna; diffondere nell'aria vapori o gas. g. del papa,
iii-3-8: con parti vò che cielo o inferno insegna / da questi monti il
fuori copiosa. -emettere un odore o provocarne l'emissione. c. i
. 10. mandare un suono o un grido; emettere la voce o
o un grido; emettere la voce o le parole; dire, pronunciare.
quel corpo si sprigionavano onde d'amarezza o di allegria demolitrice. -espandersi liberamente
e successione delle forme fonetiche, metriche o stilistiche, tutte sono conte- stabili una
conte- stabili una per una, tutte o quasi poggiano su fondamenti eruditi alquanto fragili
spregionato). liberato dalla prigionia o dal carcere; rimesso in libertà.
sprigionati. -per simil. fatto uscire o fuggito dalla gabbia (un uccello)
danzatrici! 5. che sgorga o zampilla (un getto d'acqua).
sprigionatura, sf. liberazione dalla prigionia o da una condizione miseranda; scarcerazione.
la ci stigne e ci si dilava o ci prende colori non suoi sotto la penna
, agg. intento a sprimacciare materassi o cuscini. g. giudici,
ripetutamente e assestare con le mani un materasso o un cuscino in modo da rendere uniforme
sf. lo sprimacciare energicamente un materasso o un cuscino. 2. scherz
: se uno tocca i guanciali sprimacciati o il cuffiotto d'un letterato dormente, temete
. -tricé). che sprimaccia materassi o cuscini per renderli soffici. -anche in
della sporca loro vita... o tema di letteratura o di teoria o sprimacciatóredell'
vita... o tema di letteratura o di teoria o sprimacciatóredell'etemo letto del felice
. o tema di letteratura o di teoria o sprimacciatóredell'etemo letto del felice.
sf. lo sprimacciare un materasso o un cuscino. -in senso concreto: rigonfiamento
voci, ma bisogni recarvi le vili o le dure o le dispettose. varchi,
bisogni recarvi le vili o le dure o le dispettose. varchi, 8-2-93: i
, sm. ant. espressione della volontà o di un concetto. giovanni dalle
da un podista, da un ciclista o anche da un cavallo alla partenza di
un cavallo alla partenza di una corsa o in prossimità del traguardo.
mentr'io li cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse,
cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte sprintava
dante springava coi piedi, 'o ira o coscienza che il mordesse'. pindemonte,
quadrupede, in partic. un cavallo o un asino). landino [dante
, 15-ii-193: ove ei narra come ira o rimorso di conscienza che nascesse dal suo
3-188: si davano la pacca fra loro o se la scambiavano con altri e così
sprinto], sm. sport. corridore o anche cavallo capace di scatti veloci.
2. per estens. quantità o parte minima. s. caterina da
bartoli, 4-3-164: fosse illusion del demonio o fantasia de'suoi divoti, dicevasi che
cattaneo, 8-24: alcune stelle paiano scintillare o sprizzare. pascoli, 838: sprizzan
una sorgente luminosa, da un'apertura o da una superficie riflettente (la luce,
una fonte. -uscire a fiotti o a stille (il sangue, le lacrime
nell'atteggiamento, nell'espressione del volto o nello sguardo (un sentimento, una
. 9. tr. gettare o versare un liquido; far zampillare.
il divulgatore, 91: fiutando quest'aceto o sprizzandone l'acqua colla quale si è
monetine. 12. emettere scintille o anche luci, bagliori, fiamme,
13. lasciar trasparire dall'aspetto esteriore o dall'espressione del volto un sentimento,
ne sono delli sprizzati e di color nero o vero igio. -che presenta
acqua, dopo una furiata d'acquazzone, o dopo che sprizzina e pioviggina lemme lemme
, 1-iii-4231: 'sproccatura': ferita nella suola o nel fettone dei solipedi per cagione di
, stecco appuntito; fuscello spinoso; ramo o arbusto spinoso, sterpo.
'sprocco': legatura di fastello di legne o di fascine, perché si fa cogli
molti anni di rivestire con erba sala seccata o con paglia di segala due o tre
seccata o con paglia di segala due o tre zolle di terra grassa e compatta,
ritenute con quattro legami della stessa pianta o con isprochi. germoglio, pollone
xvii-165: le orine mi s'ingorgano: o non posso orinare, o ori
s'ingorgano: o non posso orinare, o ori persona, ed era
ogni opera che pubblicavo, si diceva, o per lo meno si pensava, cne
. 4. rapimento dell'animo o dei sensi. pascoli, i-121:
, di smarrimento, associata con angoscia o sgomento. f f pecchi
nel suo accadere:... o in una sorta di ideale presente storico,
cedimento verticale di parte della crosta terrestre o di un terreno. -in senso concreto:
casa sprofondasse con chiunque vi sta dentro o chi vi stette mai, e tu
4. per estens. affondare o penetrare in qualcosa di cedevole.
macchina così vasta qual è la terra? o se niuno v'ha che la tenga
poco a poco mi sprofondi nella terra o se io ne esca. -scendere per
-lasciarsi assorbire totalmente, farsi vincere o sopraffare da un sentimento, da un
uno stato d'animo, da una virtù o da un vizio o dalla corruzione.
da una virtù o da un vizio o dalla corruzione. cavalca, 20-337:
9. lasciarsi andare con grandi effusioni o enfasi a lunghi dicorsi, a lodi
fuggire da un forte senso di vergogna o da una situazione in cui si prova enorme
13. tr. scagliare qualcosa o scaraventare qualcuno verso il basso o in
qualcosa o scaraventare qualcuno verso il basso o in un luogo profondo; far precipitare
profondo; far precipitare in un baratro o anche all'inferno. laudario di borgo
con le correnti del fiume, ma senza o sfibbiare la corazza... o
o sfibbiare la corazza... o sprofondare la spadai goldoni, x-241: di
-conficcare un coltello con forza nel corpo o abbattere un oggetto contundente sul cranio di
basso il letto di un corso d'acqua o il fondo di uno scavo.
io sono d'accordo che quando si tratta o di alzare o di sprofondare o di
accordo che quando si tratta o di alzare o di sprofondare o di dilatare il canale
tratta o di alzare o di sprofondare o di dilatare il canale, ovvero anche di
dilatare il canale, ovvero anche di deviarlo o viceversa, ciò non sia permesso ad
di loro non resti pur nome o memoria. 18. mandare in rovina
danneggiare irreparabilmente dal punto di vista politico o economico. b. cerretani, 1-356
tratto, per poi sprofondarci nel dubbio o nel disinganno. parise, 5-113: il
fiori. -che ha notevole profondità o lunghezza (un edificio) milizia,
ii-20: non vi saprei già dir dove o in che lato, / s'ell'
lato, / s'ell'era questa o pure altra città, / essendo notte e
e la illuminava una miriade di animali o meglio di florescenze mobili fosforiche.
. -infossato fra sponde, muri o scarpate (un fiume, una via
sprofondate nelle vallettehi contadini stavano sulle soglie o sotto i porticati. -immerso nel
i porticati. -immerso nel silenzio o nel buio. tornasi di lampedusa,
di blocchi di -avvallamento in un fondale marino o nel letto di suno, e non le
pescatori del mesprolòquio, sm. discorso o anche scritto prolisso, e. scarfoglio
del pomo ti di scarso interesse, pronunciato o composto con ene con le gambe di
, e il degni di casti o di aretino, erano riusciti a togliermi dall'
: arrivava dalla nomentana il sibilo di un o trabocca in isprofondo. 3. figur
vecchio 6. seduto comodamente, adagiato o appoggiato su -in speleologia, nome di
sprofondo prima che aggallino / freddati nel rumore o parlarne diffusamente e appassionatamente lagnannel letto,
moravia, 26-197: quindi restiamo abbracciati o meglio io sprolungaménto, sm. ant.
quello poco che partic. nella lettura o nello studio; totalmente dedito a baretti,
procrastinamento. -assorto in un pensiero o nella meditazione. che sanno di mille odori
pensieri tutti diversi, per un momento sona o di una parte della popolazione dalla condizioprovenz.
a coprir niero e mangi bistecche, o preferisci che stia con te sprofonda
sproletarizzazióne, sf. passaggio di una persona o 2. spingere lo sguardo.
. corsini, 8-18: quanti dalla costa o in poggio o in piano / mo'
8-18: quanti dalla costa o in poggio o in piano / mo'così la morte
ghezza un cavo avvolto. ciare o scrivere con tono enfatico e saccente discorsi
, di tirante di un paranchino o altra manovra'vale stenderne una nord
economica. 5. affiancare una nave o anche sorpassarla a breve moniglia, 1-iii-479
: passare lungo il fianco d'un bastimento o d'altro oggetto parallelamente ed a brevissima
dei finimenti sul corpo degli animali da soma o da sella. n.
l'esorti, lo sproni piccol legno o battello, a remi e a vela,
sprone. partir! foscolo, iv-367: o amore! le arti belle sono tue figlie
gli speroni un cavallo per farlo procedere o accelerare. novellino, xxviii-819: spronò
-con riferimento alla personificazione del giorno o della notte. pescatore, 64:
; avviare, dirigere verso una meta o un luogo diverso da quello abituale;
con le parole, con gli esempi o con suggestioni in modo pressante ed efficace
non rapaci fiumi, / non valli tenebrose o selva scura / ostan, ché sanza
. 5. indurre qualcuno ad agire o a comportarsi in un certo modo o
o a comportarsi in un certo modo o fare in modo che pervenga a uno stato
del mondo, a un innalzamento spirituale o ad ambizioni di gloria. compagni,
. dante, purg., 29-39: o sacrosante vergini, se fami, /
sacrosante vergini, se fami, / freddi o vigilie mai per voi soffersi, /
, 2-30: amor d'italia, o cari, / amor di questa misera vi
gli sprona la segreta o palese ansietà del vii guadagno o la
la segreta o palese ansietà del vii guadagno o la cupidigia degli encomi del popolo o
o la cupidigia degli encomi del popolo o la brama di salir più innanzi e
dirigersi di gran galoppo contro il nemico o verso un luogo. fatti di cesare
nasce sgraziato, / spronar la terra o staffilare il muro. -spronare le
vale come istigazione a un determinato comportamento o a una decisione). machiavelli,
settembrini [luciano], iii-2-289: o mnesippo: tu mi dài queste spronate,
alamanni, 6-12-14: siccome fosse vento o strale, / il destriero spronato via
spinto, istigato da uno stato d'animo o da un desiderio, dalla propria condizione
esempio e dalle persuasioni degli altri incamminati o pur anco dagli scongiuri più caldi a viva
laterale, che ella sarà controle medesime basi o sostegni,... subito si darà
. strumento applicato al tacco di stivali o di calzari di armature, con cui il
ant. guida, disciplina, correzione morale o politica. dante, purg.,
, con l'esortazione e con l'esempio o, anche, suscitando il desiderio di
compiacere, spinge altri a un comportamento o a un'azione. guido delle colonne
, 964: i delfìni, fatte due o tre capriole sotto lo sprone nel taglio
, in alto sullo sprone dei monti o dominante su una roccia il suo pezzo di
indumento. -taglio a sprone, trasversale o diagonale. tommaseo [s.
[luglio i960], 76: impunture o profili mettono in risalto le tasche e
certa similitudine, chiamasi un piccol disco o rotella metallica, la cui periferia è
, sì che rimangano frastagliati a smerlatura o a festoni. 9. nodo
ripe co 'l ficcare pali a forbice o fare sproni ed altri ripari simili, viviani
l'altro a sé inferiore, e questi o sieno ali o sproni di steccate ripiene
sé inferiore, e questi o sieno ali o sproni di steccate ripiene con fascine,
particolarmente la segala; altrimenti 'grano sprone'o 'cornuto, segala cornuta, grano ghiottone
[s. v.]: sprone o cornetto', termine de'maniscalchi: escrescenza
la malattia] si fa chiamare rientro o ruggine. i bachi che ne sono infetti
sproni aggiunge. -a spron battuto o battente, a o con sproni battuti:
-a spron battuto o battente, a o con sproni battuti: a grande velocità
-avere gli sproni ai fianchi: essere o sentirsi incalzato. bellincioni, ii-24:
buonarroti il giovane i-221: intorno al fuoco o al sol d'una loggetta / parmi
si venia / a veder di madonna o pur per altro. / e trovando il
/ disse con piana voce: « o pazzo scaltro, / sarebbe ella chinea
si sa se furono del legnaggio di carlo o de'primi re venuti di siccambria.
piazza. 8. troppo grave o severo (un castigo); troppo generoso
l'umanità si offende quando il motteggio è o maligno o acerbo: maligno è quello
offende quando il motteggio è o maligno o acerbo: maligno è quello che mostra un
sproporzionati. 9. troppo intenso o manifestato con intensità esagerata (un sentimento
sproporzionalità, sf. ant. mancanza o alterazione della proporzione. -in senso concreto
della proporzione. -in senso concreto: oggetto o elemento sproporzionato. varchi,
8-1-460: se il senso s'inganna, o per lo essere egli mal disposto o
o per lo essere egli mal disposto o per la distanza e sproporzionalità dell'obbietto,
può somiglianti..., talora aggravando o crescendo i difetti delle parti imitate sproporzionatamente
timpano. -in posizione troppo lontana o troppo vicina. ann. romei,
nissuno s'alzi sproporzionatamente sopra gli altri o d'autorità o di ricchezze. cavour,
sproporzionatamente sopra gli altri o d'autorità o di ricchezze. cavour, i-424: il
per lo più, è troppo grande o anche troppo picco lo)
umano come a manufatti, a opere artistiche o letterarie, ecc.); che
per una, né una che abbia meno o più parti, o tra sé non
che abbia meno o più parti, o tra sé non confacevoli, o mosse dal
parti, o tra sé non confacevoli, o mosse dal suo luogo, se vogliamo
vogliamo avere il predetto diletto: altramente o avremo il diletto che si prende di
diletto che si prende di più favole o d'una favola difettuosa o superflua o
di più favole o d'una favola difettuosa o superflua o sproporzionata o tramutata. galileo
o d'una favola difettuosa o superflua o sproporzionata o tramutata. galileo, 3-1-372:
una favola difettuosa o superflua o sproporzionata o tramutata. galileo, 3-1-372: risultava
. 5. superiore alle possibilità o alle risorse intellettuali e fisiche.
fra cose che si pongono in relazione o a confronto, da cui deriva una
confronto, da cui deriva una grande o anche incolmabile differenza; enorme disparità.
autorità e cultura. -sperequazione sociale o economica. p. verri, 2-150
portamento non mostrava l'umiltà della guattera o della massaia; ma quella della contessa
equilibrati. 2. disarmonia fisica o anche deformità. alamanni, 5-2-579:
corpo basso. 3. squilibrio compositivo o alterazione di proporzioni in opere letterarie o
o alterazione di proporzioni in opere letterarie o artistiche. beni, 1-191: per
dandosi ai peccati carnali e alla duplice o quadruplice accidia... n canti,
di pedanteria. 4. contraddittorietà logica o giuridica; incongruenza; assurdità; incompatibilità
non conoscete, e voi spezialis- simamente o gazzettieri dottissimi imberbi e sbarbati. l'illustrazione
, iii-27-173: è tempo che la lirica o la melica più propriamente popolari si tolgan
sciocchezze, assurdità; affermare cose erronee o prive di fondamento; esprimere teorie scientifiche
lo mollarono. 2. parlare o scrivere commettendo gravi errori grammaticali, sintattici
, imposto qualche soprannome ad un povero o ad una povera donna, si pigliano questo
a credere che qui debba parer punto strana o sproporzionevo- le. = deriv.
bacchetti, 1-ii-149: per non scoppiare o spropositare troppo, si sfogava con cecilia
della nascita del suo trisavolo sì grossamente o piuttosto spropositatamente. 2.
qualche bel pezzo di cornice, un capitello o altro fragmento,... messo
superi, spropositatissimo). gravemente erroneo o assurdo (una teoria, un'opinione)
.. non di termini più o meno spropositati, ma di senso comune,
-che non si addice alla persona o alla circostanza (un indumento).
. -ingente, cospicuo, ragguardevole o, anche, eccessivo (una somma
, un prezzo, una quantità di beni o anche di cibi). giuglaris
alessandro, mercé che di spese spropositate o superflue non voleva sentir parlare. muratori
. 6. troppo greve da sollevare o da spostare (un peso).
, 8-99: questo vecchio lunatico è infemetichito o spiritato: non ho visto più spropositato
è già enorme che li abbiamo fatti o vissuti, e sarebbe spropositato usurpare l'
ancora, et è quando si vede o si sente un peccato d'un religioso.
). spropòsito, sm. atto o comportamento insensato, maldestro o gravemente
atto o comportamento insensato, maldestro o gravemente inopportuno; sciocchezza madornale.
si dirà: « bisognava governarsi in questa o in quella maniera ». goldoni,
di questi spropositi ». -gesto o discorso inconsulto e violento, dettato da
2. scritto, affermazione, opinione o concezione del tutto priva di fondamento,
di fondamento, sciocca, palesemente erronea o di nessun pregio. galileo, 1-1-327
risa. -espressione offensiva, ingiuriosa o fortemente risentita. nievo, 328:
non sapevi se classificarlo un immenso sproposito o il capolavoro. 5. rivendicazione o
o il capolavoro. 5. rivendicazione o richiesta eccessiva o del tutto illegittima.
. 5. rivendicazione o richiesta eccessiva o del tutto illegittima. l.
-a, allo sproposito: in modo insensato o inopportuno; fuori luogo; a vanvera
a'più fastidio. altri lo spignevano o calpestavano, tanto che, da chi ammonito
chi fa, commette di grandi spropositi parlando o scrivendo. = deriv.
-privare qualcuno dell'esercizio di un potere o di un'autorità. leti,
avrei voluto che fosse venduto non quattro o cinque monete,... cinque paoli
del quale un bene che lo stato un o altro ente pubblico ha bisogno di destinare
dati e memorie da tentativi di modifica o cancellazione, volontari o accidentali, o
tentativi di modifica o cancellazione, volontari o accidentali, o da accessi non desiderati
o cancellazione, volontari o accidentali, o da accessi non desiderati. =
agg. privo di sostegno, di appoggio o di protezione da parte delle autorità o
o di protezione da parte delle autorità o delle istituzioni. salvini, 41-255:
atti a salvaguardare da tentativi di modifica o di cancellazione, volontari o no,
di modifica o di cancellazione, volontari o no, o da accessi non desiderati;
di cancellazione, volontari o no, o da accessi non desiderati; che non è
, 695: 'sproto': salamistro; sacciuto o saputo; mestola- tore, presuntuoso,
. vedere). privare qualcuno o qualcosa di ciò che è uti
d'azione da sprovare1. le o necessario; lasciare sfornito. -in partic.
anche in relazione col compì, pred. o con una prop. guicciardini,
con altri pregi diversi dai -esercitarsi o allenarsi in qualche attività. loro.
58: dovendosi lasciar sproveduto il contado o la città giare, schernire. si
ma sprovèro e sprovièro, v. sparviere o sparviero. egli non intende la forza.
; senza dare la possibilità di reagire o difenlettuale attraverso il contatto e lo scambio
dine per resister loro, ne ferirono quattro o cinque. vive in provincia o in
quattro o cinque. vive in provincia o in ambienti alquanto arretrati. -inaspettatamente, inopinatamente
di macao e volgar., i-23-7: o stolto, che pensi tu d'avere a
che tu non abbi alcuno dì sicuro? o vincializzarne la mentalità ». quanti sono
modo improvvisato, senza una preventiva riflessione o preparazione o regola. castelvetro, 8-1-95
, senza una preventiva riflessione o preparazione o regola. castelvetro, 8-1-95: dice
accade più di frequente, sarebbe sprovvedutezza o pigrizia. = deriv. da sprovveduto
a una circostanza decisiva, pericolosa, critica o imbarazzante; ignaro, inconsapevole deltimminenza
necessarie per affrontare adeguata- mente situazioni importanti o capire problemi gravi o difficili; che
mente situazioni importanti o capire problemi gravi o difficili; che si dimostra poco avveduto
; che si dimostra poco avveduto, ingenuo o incauto. - anche sostant g
3. sfornito di quanto è necessario o opportuno; sprovvisto (in relazione con
4. per estens. che difetta o manca di caratteristiche, qualità positive o
o manca di caratteristiche, qualità positive o negative, aspetti più o meno essenziali,
qualità positive o negative, aspetti più o meno essenziali, virtù, meriti.
altri abbia la possibilità di reagire o difendersi; improvvisamente, di punto in
sprovvistìssimó). non dotato, mancante o sfornito di qualcosa (per lo più in
di tutte le cose necessarie per venire o per fermarmi. c. dati, 3-162
di danaro, armata d'armi fiacche o inutili. g. bassani, 3-11:
, 1-30: molti giovani d'indole schietta o di qualche talento dotati, mà di
, ii-25: raccoglievano vistose somme (15 o 16 mila lire), che servivano
qualità; non animato da particolari sentimenti o intenzioni. d'este, 91:
de'quali sono il trovar l'inimico sprovisto o gravato o inabile al maneggio dell'armi
sono il trovar l'inimico sprovisto o gravato o inabile al maneggio dell'armi. palazzeschi
preavviso; senza che altri possa reagire o difendersi. del carretto, 7-7:
quella facoltà che si accorda ai rozzi o al comune del popolo, che parla senza
incontro alla sprovista, ch'io dimandassi o cercassi di sapere cose impossibili.
, 2-165: vedrete negozianti che per due o tre faccende che riescon con lucro subito
. sprubière, v. sparviere o sparviero. sprucchiato (part. pass
ponta di piedi come un pappagallo, o 'l mio galante giovine, fresco, innamorato
brognole scrofolose a foggia di li- moncello o di cedrolotto. sprùe, sf
diarrea cronica della cocincina, 'psilosis linguae'o sprue, stomatite intertropica.
intertropica. 2. sprue nostrale o nostrana o non tropicale: entero- patia
2. sprue nostrale o nostrana o non tropicale: entero- patia da glutine
insieme di piccoli schizzi d'acqua (o di altra sostanza liquida) spruzzati tutt'intorno
spruzzo prodotto dal frangersi di un'onda o zampillo sottile. soderini,
gli venisse dal sudore, dalle lacrime o dalla spruzzaglia delle ondate che si cacciavano
botta, 4-1130: piove una leggiera pioggia o piuttosto spruzzaglia. d'annunzio, iv-2-1191
bolliciattole venute a uno in sul braccio o sul petto. salvini, 23-381: una
uesto circolo [della galassia] una spmzzaglia o irrigamentoel calor delle stelle. e. cecchi
usata dagli spa- gnuoli per quel vapore o spmzzaglia odorosa che spargono per l'aria
12-7-183: il descritto colore dei peli più o meno scuro, e la maggiore o
o meno scuro, e la maggiore o minore spmzzagliata di peli argentini fa diversificare
-leggera aspersione. diodati, 1-148: o per farne lo spmzzamento o per averlo
, 1-148: o per farne lo spmzzamento o per averlo ricevuto. morando, 42
. segneri, i-713: vedete, o signore, quanto abbia io sozzo il
, agg. che fuoriesce, sgorga o cade in forma di spruzzi. imperiali
raso giallo, sbucarono, in grup- o, di cinque o sei testi di vecchioni
, in grup- o, di cinque o sei testi di vecchioni, calve, protuberanti
liquido, in partic. acqua (o una sostanza semiliquida), a spruzzi
a schizzi minuti e numerosi tutt'intorno, o sopra o verso qualcosa o qualcuno.
e numerosi tutt'intorno, o sopra o verso qualcosa o qualcuno. giamboni
intorno, o sopra o verso qualcosa o qualcuno. giamboni, 32:
camera e abbi una piastra di rame o di ferro infocata e spluzzavi suso dua
una superficie (per ottenere effetti decorativi o pittorici). a. neri,
sogliono essere intemperanti nello spmzzare i lumi o sia risvegliare i luoghi del quadro che
stibio, spmzzandogli sopra con la bocca acqua o vino di dat- toli. della casa
: sono ancora di quelli che, tossendo o starnutendo, fanno sì fatto lo strepito
. gettare coriandoli, spargere polveri aromatiche o anche irritanti. buonarroti il giovane,
... remo è diventato zio o santo protettore per i valtellinesi. 5
altissimi sulla palizzata 14. abbellire o arricchire un testo letterario con immagini,
-figur. fare affermazioni vivaci, brillanti o critiche fortemente polemiche. f.
(chissà come?) di fretta o di lentezza. 8. per
petulanza, senza darsi la pena di nasconderla o velarla. palazzeschi, 1-486: tutto
, aspergere con spruzzi di un liquido o di una sostanza semiliquida qualcosa o qualcuno
un liquido o di una sostanza semiliquida qualcosa o qualcuno. boccaccio, dee.
estens. cospargere di sostanze finemente granulose o polverulente. crescenzi volgar., 9-72
coi bu non da lingua o penna che sia famosa co 'l virtuoso,
: quel possesso... del buono o del bello che vogliam dire, il
-per simil. breve caduta di pioggia o di neve. betteioni, iii-451:
. per estens. leggera aspersione di cipria o di altra sostanza polverulenta. monti
di pellegrino artusi: la scienza in cucina o l'arte di mangiar bene. curioso
strato sottile (una sostanza finemente granulosa o pol verulenta).
, 21-49: le gocciole d'acqua o d'argentovivo, spruzzate sopra 'l suo fondo
asperso di profumo; irrorato di pioggia o di brina. bizzarri, 9:
un fazzoletto spruzzato di qualche acqua spiritosa o bagnarsi le mani con essa acqua. a
5. per estens. macchiato o chiazzato da schizzi di una sostanza liquida
chiazzato da schizzi di una sostanza liquida o semiliquida. sacchetti, x-163-19: ser
. -decorato con schizzi di uno o più colori (il taglio di un
delle cui pagine è spruzzato di uno o più colori gettativi per elasticità ai spazzola o
o più colori gettativi per elasticità ai spazzola o di pennello. 6.
che presenta qua e là ciuffi d'erba o di fiori. ledda, v-336
di giallo. -commisto di ciocche bianche o bionde (la chioma). a
. figur. commisto con un altro sentimento o con un diverso atteggiamento. varchi
10. che presenta contaminazioni linguistiche o mescolanze di temi o di motivi.
presenta contaminazioni linguistiche o mescolanze di temi o di motivi. muratori, 8-h-224:
spruzzate, ma affogate con ispesse riflessioni o politiche o ingegnose. arbasino, 7-197:
ma affogate con ispesse riflessioni o politiche o ingegnose. arbasino, 7-197: sarà probabile
pietropaolo vergerlo, uomo a pena spruzzato o più tosto impolverato di lettere.
. strumento usato per spruzzare sostanze liquide o semisolide. -in partic.: macchina a
spruzzatore. spruzzatura, sf. irrorazione o aspersione di acqua odi un altro liquido.
più lungo per far zampillare il liquido) o da un recipiente di plastica comprimibile
. -ramoscello con cui si spruzza o si cosparge un liquido. b
spruzzo, sm. getto d'acqua (o di altra sostanza liquida, semiliquida o
o di altra sostanza liquida, semiliquida o, anche, vaporizzata) in gocce o
o, anche, vaporizzata) in gocce o in minuti schizzi. - in partic
massime quando, percoten- do sopra scogli o sassi, si veggono que'spruzzi risaltar nell'
: ad uno spruzzo d'acqua benedetta / o ad un segno di croce fugge via
industriale e artigiana, spargendo la vernice o la calce con uno speciale attrezzo ad
. emissione di un'esigua quantità di muco o di orina. salvini, 41-170
nebbie. -piccola nuvola di polvere o di farina. manzoni, fermo e
sostanza in polvere; spolverata di sale o di pepe; minima quantità di un condimento
. 8. figur. manifestazione o espressione rapida e decisa di un sentimento
espressione rapida e decisa di un sentimento o di uno stato d'animo; estrinsecazione
; estrinsecazione di uno stato d'animo o di una qualità interiore. f.
spontanea sincerità di temperamento. -inserimento o presenza discontinua o occasionale di elementi tipici
di temperamento. -inserimento o presenza discontinua o occasionale di elementi tipici di una dottrina
una dottrina, di una corrente letteraria o artistica o di una forma stilistica; reminiscenza
, di una corrente letteraria o artistica o di una forma stilistica; reminiscenza.
. (sprùzzolo). spruzzare leggermente o versare a poco a poco un liquido.
-espellere dalla bocca piccoli spruzzi di sputo o di bava. redi, 16-ii-83
2. aspergere, bagnare qualcuno o qualcosa leggermente, con piccoli spruzzi.
sminuzzola. 3. cospargere qualcuno o qualcosa di una piccola quantità di sostanza
altrimenti ch'a tanti guatteri di cucina o garzonacci di stalla, o peggio.
guatteri di cucina o garzonacci di stalla, o peggio. 7. pronunciare o
o peggio. 7. pronunciare o citare motti sentenziosi di scarso o di
. pronunciare o citare motti sentenziosi di scarso o di nessun valore o banali (e
sentenziosi di scarso o di nessun valore o banali (e ha valore fortemente iron
uno scritto inutilmente e arbitrariamente di elementi o espressioni linguistiche tratte da un'altra lingua
. r. bertini, xxvi-3-226: o telaio insolente, / il ciel sovra di
invernale. 2. macchiettato o punteggiato da macchie di colore o di
macchiettato o punteggiato da macchie di colore o di sfumature diverse; chiazzato, screziato.
mi raggruzzolo / e non istimo vento o neve e spruzzolo. segneri, ii-11:
passava uno spruzzolo di nevischio. -screziatura o piccola macchia circoscritta e di colore diverso
aoro. 2. piccolo spruzzo o schizzo di un liquido; piccola quantità
6. figur. lieve traccia o manifestazione di un sentimento o di una
lieve traccia o manifestazione di un sentimento o di una componente artistica o culturale in
un sentimento o di una componente artistica o culturale in un'opera. f
, a quel che sembra, una metà o, per lo meno, una quarta
pura ingozzano / con uno spruzzolin d'holbach o el- vezio. = deverb
in modo scorretto, volgare, impudico o nel mentire; sfrontatezza, sfacciataggine.
divina. 2. che denota o deriva da mancanza di pudore, di
del rosso spudorato e feroce d'un panno o d'un geranio era per me uno
scarlatti, lxxxviii-ii-534: che credi fare, o svergognata troia, / nimica a castità
su una lavagna, per applicare colori o medicamenti e per confezionare imbottiture (e in
espressioni comparai per indicare facilità di assorbimento o avidità insaziabile. giacomo da lentini,
. guittone, xxxv- 107: o bon gesù, apre el core / nostro
favorevoli aspetti di pianeti sieno come casette o sponghe che conservino e s'inzuppino delle celesti
leggere e porose prodotte con gomma vulcanizzata o con materie plastiche. arbasino, 23-490
riducono i legni più duri in tre o quattro anni a pura spugna.
completamente e supinamente dominare da un sentimento o accoglie acriticamente opinioni altrui. goldoni
, una galla detta volgarmente 'fungo'o 'spugna di rosa'e anticamente 'bedeguar'.
5. 11. miner. pietra o concrezione calcarea molto porosa e simile al
usata come ornamento per grotte e fontane o per alleggerire una costruzione. - anche
indi in su, si muri di mattoni o di spugna, secondo che si diliberrà
, lancio sul quadrato di tale oggetto o più frequentemente di un asciugamano da parte
ma lui non sente nulla perché sul ring o anche fuori / non s'è mai
-dare di spugna: cassare un disegno o uno scritto. l. bellini,
: sfruttare una fonte di possibile una figura o un quadro da farvi tremare di commolavate.
ricavandone denaro in tutti i modi anzione o raggiar d'entusiasmo, ed eccolo venir fuora
. lat. -formis (da ne o pretesto per esigere denaro. busca, 2-83
(v.). l'igiene personale o di un oggetto o di una superficie spugnino2
. l'igiene personale o di un oggetto o di una superficie spugnino2 { spongino, spungìnó
per mezzo di una spugna imbevuta d'acqua o di un gnola (morchella esculenta).
d'azione da spugnare1. alla specie rotimela o esculenta), fornito di gambo cavo
iii-287: per la di clava o cavernoso a modo di spugna e di favo
spungare), tr. asciugare, pulire o laspugnazióne di quella terra. c.
si suddivide in vare con una spugna o con una panno una superficie, = nome
spugna volta al tintore. naturale o vocabolario di agricoltura [s. v.
a più acque e ben puliti dalla sabbia o terra, prendete una spugnava il pane
tr. ant. conquistare una città o una for5- i-1253: poteva rivedere tutti
dita onde sfogliare più agevolmente carte o banconote saio, si trovano grossissimi strati di
saio, si trovano grossissimi strati di spugnóne o tartaro caver rocca, /
'l nanco cerca men munito. o per inumidire il verso dei francobolli. noso
deu cun la sancta maria / ke corpo o di un minerale che presenta numerose cavità
dimin. di spugna. spugnosità loro risudi o gema di fuori l'umido naturale e ma
2. applicazione di un colore tenue o sfumato per spugnezzare (spugnezare), tr
una spugna per i numerosi alveoli, pori o cavità presenti; privo di compattezza,
angolo di piccola quantità di grasso spugnoso o vò dire viscicoso. tasso, 8-5-127:
, / non cura fiaschi, carratelli o botte. g. gozzi, 1-20:
elastica anche per la presenza di interstizi o di cavità; meno compatto del normale
midollo, la polpa di un frutto o di un ortaggio, ecc.).
e le erbe spugnose. -tarlato o marcito (un legno). marchetti
). marchetti, 5-78: rozze o spugnose o guaste ornai / o scavate
marchetti, 5-78: rozze o spugnose o guaste ornai / o scavate da tarli
: rozze o spugnose o guaste ornai / o scavate da tarli. bacchetti, 2-i-596
; che si rigonfia durante la lievitazione o la cottura (una vivanda).
con punti più chiari e più scuri o sfumati (un colore). palladio
, tr. separare la pula dal frumento o da un altro cereale per mezzo della
. borsi. 1-95: egli spula biada o sia frumento, / quando la loppa
gluma e deltintema pellicina, cuocesi in brodo o nel latte. 2.
. ovidio i>olgar., 6-256: o deidamia, ove è ora quella forza?
. servitore addetto a spulciare i letti o a cambiare le lenzuola. - per estens
sm. il cercare di togliere le pulci o altri parassiti dal pelame di un animale
. 2. ricerca minuziosa fra scritti o carte. landolfi, 16-66: scegliere
lettere in vista d'un dato effetto o costrutto?.:. ascolta: può
spulci). liberare una persona o un animale dalle pulci, cercandole dove stanno
specie animali è segno di cura reciproca o di sottomissione). simeoni, 22
libri, giornali, cataloghi o altri documenti alla ricerca di notizie o
o altri documenti alla ricerca di notizie o informazioni particolari, senza procedere a
nel leggere scrittori buoni. -rivedere o controllare un conto alla ricerca di errori
la coscienza altrui per imperfezioni, difetti o colpe. bandi, 2-iii-165: tu
dia e non spulciare s'egli abbia o non si abbia. 4.
minuziosa attenzione e meticolosità conti, documenti o opere alla ricerca di errori o di informazioni
documenti o opere alla ricerca di errori o di informazioni particolari, di notizie piccanti
. figur. ricerca meticolosa in opere letterarie o libri di errori o difetti.
in opere letterarie o libri di errori o difetti. nuovo giornale enciclopedico, xl-494
. -in senso concreto: errore o imperfezione messa in evidenza con tale ricerca
gran fretta per evitare un pericolo reale o immaginario. pataffio, 2:
molti artefici per ridurre alla maggior liscezza o lucentezza una data superficie. = comp
pulito, nettato da tutte le incrostazioni o le polveri accumulatesi (una superficie)
un liquido per effetto dell'agitazione violenta o del gorgogliamento di aria o di gas.
agitazione violenta o del gorgogliamento di aria o di gas. -in partic.
formazione di bolle sulla superficie del mare o di un corso d'acqua. -con sineddoche
, per lo più per effetto dell'ebollizione o dello scotimento. m. corrono
di solfato e di cloruro di potassio o di sodio che affiora durante la fusione del
di solfato di potassa o di soda, e di cloruro di potassio
di soda, e di cloruro di potassio o di -a spuma (con uso aggett.
fulminei, affogando parini, 479: o gentile barbiere, /... /
moretti, ii-256: cadevano fiocchi o addirittura blocchi di spu milizia
pomici e spume. causa della fatica o della rabbia (anche con riferimen11.
anche con riferimen11. figur. persona o gruppo che rappresenta la parte to a
rappresenta la parte to a creature mostruose o infernali). peggiore, infima,
peggiore, infima, spregevole di un ambiente o di una cecco d'ascoli, 2651
malvagità, di vizio. tica o di altri stati morbosi, di agonia oppure
; altri gli -spuma di primavera o spuma primaverile: conglochiudono. gli apre
di un drago. spuma): sepiolite o magnesite, usata per fabbricare pil.
le sue zione, dall'effervescenza o dallo scotimento del vino, [della magnesite
i bocchini da sigari della birra o di un'altra bevanda alcoolica (e si
che si dicono di spuma di mare o di schiuma. soffici, v-2-158:
di spuma, l'accende. bottiglia o in autoclave, a seconda del metodo)
/ tutto venian magmate pesto, o vero mescolatovi vin cotto; aggiuntovi, per
... s'imbrodolano d'una spuma o bava simile pasto, e costituita
, pesce, patate, ecc.) o dolce (cioccolato, frutta)
- andare in spuma: adirarsi violentementritato o pestato finemente, variamente insaporito e te.
senza discrezione, non vo tutto o burro e talora a besciamella o, per
o burro e talora a besciamella o, per i dolci, a panna
per estens. insieme di pizzi, trine o altri tessuti terno, tra quella spumiccia nera
eziando per qualche bel titolo di biscottini o di spumette o di mostacciuoli.
qualche bel titolo di biscottini o di spumette o di mostacciuoli. volponi, 9-42
di schiuma per effetto del moto ondoso o dello scontro con ostacoli naturali o artificiali
ondoso o dello scontro con ostacoli naturali o artificiali (il mare, le onde
964: 1 delfini, fatte due o tre capriole sotto lo sprone nel taglio vivo
schiuma in superficie per effetto dell'agitazione o dell'effervescenza (un liquido, in par-
, sm.): vino bianco o rosato ottenuto con un processo di doppia
un processo di doppia fermentazione in bottiglia o in autoclave, che produce, nel
-per estens. colmo di vino o di latte ricco di schiuma (un
chiamanti di vino sono intercessori, procuratori o avvocati, le più risce alla produzione di
, con le caratteristiche qualitatiun'energica sbattitura o dell'ebollizione (un alimento, ve della
, tr. enol. sottoporre un mosto o un e, quando avrà preso una
e schiumosa in un accesso di epilessia o in uno stato d'invasamento, per
intr. produrre schiuma sulla superficie delfacqua o infrangendosi sul litorale (il mare, un
per effetto di determinati metodi di fermentazione o di lavorazione (il vino, la birra
il furore, per un attacco epilettico o in uno stato d'invasamento (una
brodo, una zuppa, uno sciroppo o un pezzo di carne lessata della schiuma
. tanara, 87: mosto cotto o vogliam dire sapa bollita e spumata.
di schiuma per effetto del moto ondoso o per lo scontro con ostacoli naturali o artificiali
ondoso o per lo scontro con ostacoli naturali o artificiali (il mare, un corso
la sera: / la sera, o serchio, mentre sul candido / tuo
bianco d'uovo, mettilo in cinque o sei once d'acqua, agita bene il
-per estens. colmo di vino o di latte ricco di schiuma (una
nell'ozio, moverà ad insidiare la sposa o la figliuola dell operaio affaticato nell'officina
, 18-347: miracolo di un'opera, o commedia, che è insieme greve e
pochi uomini che fan la storia, o come rifiuti nello spumeggio dell'ondata, la
sulla superficie per la rapidità del corso o perché, agitato, si infrange contro un
infrange contro un ostacolo (un corso o una massa d'acqua).
-emettere bollicine e schiuma per l'ebollizione o per processi chimici, anche organici,
per processi chimici, anche organici, o per l'agitazione e lo scotimento (
e lo scotimento (una sostanza liquida o semiliquida). smaltate di fiori avean le
2. fare spuma a causa dell'effervescenza o perché scosso, agitato (un vino
un liquido, in partic. un vino o il mosto, che produce un'abbondante
3. per simil. emettere saliva o bava, per la stanchezza o fremendo
saliva o bava, per la stanchezza o fremendo (un cavallo). f
spùmeo, agg. ani che si riferisce o è tipico della spuma; che le
. soderini, ii-261: il papavero spumeo o eraeleo è bianco e spugnoso di piccola
emette bava dalla bocca per la rabbia o la fatica (un animale).
i tetti loro / fuggian smarriti, o pel venir d'un fiero / spumifero cignale
pel venir d'un fiero / spumifero cignale o d'un robusto / leone.
, coperta da un sontuoso spumone rosa o aranciato o bianco, fatto di nulla.
da un sontuoso spumone rosa o aranciato o bianco, fatto di nulla.
; quale ebollizione e quale spumosità che segue o non segue, non fa né bene
anche di sensazioni tattili, come la ruvidezza o la liscezza, il pizzicore o la
ruvidezza o la liscezza, il pizzicore o la spumosità, sulle papille linguali.
schiuma per effetto del moto ondoso o per lo scontro con ostacoli naturali e
qualità e accompagnato da salsine spumose, calde o gelate. -che produce schiuma (un
3. coperto copiosamente da saliva schiumosa o da un fiotto di sangue (la
di sangue (la bocca di una persona o di un animale, il morso di
de'spumosi morsi / al comandar, o della sferza al fischio. -che
che comincia ad apparire sul terreno (o sulla superficie dell'acqua); che
. che sta sorgendo (il sole) o apparendo (la luce dell'alba)
entrano a coppia, ballando il saltarello o spunta piè. = comp. dall'
privare della punta, rendendo meno aguzzo o meno tagliente uno strumento, un'arma
. -tagliare una parte del gambo o delle punte di un ortaggio; privare
e aver flemma, essendo quela tondono o neanche la spuntano. panzini, iii-459:
figur. rendere vano, tenendoli a freno o reprimendoli, l'invidia, l'odio
8. confutare, ribattendole, accuse o polemiche; privare di rilievo e di
si lievi campo per insino a tanto o per forza o per patti non si spunta
per insino a tanto o per forza o per patti non si spunta. gtov.
15. respingere con la forza o cacciare da un luogo il nemico;
. 16. superare nella navigazione o nel cammino un dato punto di riferimento
., con riferimento alle armi d'amore o ad armi spirituali o a offese.
armi d'amore o ad armi spirituali o a offese. petrarca, 2-8: