tragiche so produttivo o di un'attività creativa o intelletdel nostro secolo climaterico! ah che
ed esasperata, in una determinata disciplina o adunanze, nelle cittadi, nelle
scismatici. 3. lontano o estraneo al comune modo di sentire,
, 1-74: un'opera d'un dialetto o gergo perduto o d'una lingua artificiale
opera d'un dialetto o gergo perduto o d'una lingua artificiale e scismatica fu pubblicata
giovan matteo di meglio, lxxxviii-ii-147: o specchiod'ogni rubald'uom vizioso, / o
o specchiod'ogni rubald'uom vizioso, / o seismo sacerdote, o sacrilegio / femminin
uom vizioso, / o seismo sacerdote, o sacrilegio / femminin masculino e ladro egregio
ritrovano tre spezie: liquido, a una o più società. scissile e rotondo.
, 31-v-1946], 97: la 'fissione'o la gile, cioè meno impietrita e
, 12-5-353]: questi strati sono scissili o spiega con questa sua instabilità,
scissióne, sf. scomposizione o spartizione di un insieme, di un
divisione, discordia, contrasto sia politico o sociale sia privato; dissenso, divergenza
tempo e pensieri dietro le combinazioni o le scissioni di sinistra o di destra.
combinazioni o le scissioni di sinistra o di destra. b. croce, iv-12-457
che può condurre il partito alla scissione o alla dissoluzione. -scisma (
sezioni e di scissioni. -distinzione o espressione di una differenza, di una
da voi ». ne asessuale o agamica, tipica dei protozoi (per i
anche nell'espressione riquali è binaria) o, più raramente, dei metazoi.
passa a spiegarmi che cosa sia la generazione o riproduzione agamica, quella che si compie
di una società di capitali in due o più società mediante il trasferimento del patrimonio
più società mediante il trasferimento del patrimonio o di parte di esso ad altre società,
esso ad altre società, già preesistenti o appositamente costituite; la procedura che porta
suo patrimonio a più società, preesistenti o di nuova costituzione, e assegnazione delle
costituzione, e assegnazione delle loro azioni o quote ai soci sura in unità
a provocare, in un partito politico o in un movimento sindacale, divisioni in
m. -i). che dà origine o deriva da una scissione politica o sindacale
origine o deriva da una scissione politica o sindacale. t. malaspina [
che tende a provocare una scissione politica o sindacale. cronache dei quaderni rossi
, poi finisce per separarsi in due o in parecchi esseri distinti completi quanto quello
dividersi spontaneamente in 2, in 4 o anche in 8 individui particolari. in
. scisó). che presenta una o più fenditure; rotto, spaccato,
-per estens. solcato da un'imbarcazione o dai remi (il mare).
tromba / correràpe'tuoi liquidi cristalli, / o bellissimo cielo: e le tue valli
romba / s'incalzeran. -percorso o squarciato da nubi, da lampi (il
, / ond'han le penne scisse, o insieme aggiunte, / quasi di pelle
insieme aggiunte, / quasi di pelle o di vagina avolte, / o fuor di
di pelle o di vagina avolte, / o fuor di modo pur tenere e molli
215: questo alume scisso... o è depresso e calcato a guisa di
depresso e calcato a guisa di cespe o di tavolette, o pure è in
a guisa di cespe o di tavolette, o pure è in forma di capelli bianchi
dante, purg., 6-123: o è preparazion che ne l'abisso /
discordie, contrasti sia politici, sociali o religiosi sia privati o, anche,
politici, sociali o religiosi sia privati o, anche, dissensi, divergenze di opinioni
, uno stato, un gruppo religioso o familiare). simone da cascina,
nell'xi si trovò scissa in tre o quattro principati. massaia, i-48: fummo
crimine. 3. che rifugge o è contrario o alieno da un comportamento,
3. che rifugge o è contrario o alieno da un comportamento, da un'
si produce per corrosione, per erosione o, anche, accidentalmente in una costruzione,
-crepaccio, voragine, ampia crepa o avvallamento prodotto nel terreno o nei fianchi
ampia crepa o avvallamento prodotto nel terreno o nei fianchi di una montagna, in
montagna, in seguito a movimenti tellurici o tettonici. sanudo, lv-307: quel
galileo, 4-3-233: una palla di archibuso o di artiglieria, cadendo da un'altezza
di così poche che il breve sdrucito o vogliam dire scissura da farsi nell'aria non
contrasto sia politico, sociale, religioso o all'intemo di un movimento culturale o artistico
o all'intemo di un movimento culturale o artistico, sia privato; dissenso,
secessione politica. -anche: il conflitto o la situazione conflittuale che ne deriva.
: non che sia fra guelfi e ghibellini o greci contria'latini maggior scissura, se
da una civile comunità, professano, o pubblicamente o fra loro, opinioni religiose
civile comunità, professano, o pubblicamente o fra loro, opinioni religiose o morali
pubblicamente o fra loro, opinioni religiose o morali o politiche per adonestare segreti interessi e
fra loro, opinioni religiose o morali o politiche per adonestare segreti interessi e sostenerli
. -divisione interiore fra diversi desideri o tendenze o posizioni (con lo stato
-divisione interiore fra diversi desideri o tendenze o posizioni (con lo stato di disagio o
o posizioni (con lo stato di disagio o, anche, di angoscia che ne
il basso. -scissura glenoidale, glenoidea o di glaser. linea di sutura fra
timpanico. - scissura laterale, interlobulare o di silvio-, quella che ha origine
v.]: dicesi 'scissura del glaser'o 'glenoidale'si estratti su suolo italiano.
cassa del timpano; 'scissura del silvio'o 'interlobulare', la depressione della base del
anatomia si dà questo nome alle fessure o solcature che presentano certe ossa. le
influsso della pronuncia dell'ingl. schist o shist. -scissura trasversa epatica o
o shist. -scissura trasversa epatica o del fegato: solco tra
anco quando apareno ne la matrice scissure o altre ulcerazione. malpighi, 1-211:
: ridottain polvere e posta sopra le ragadi o scissure dell'ano, le sana.
diaspro e pietra schisto rima o frattura. sa o lavagnosa. fortis,
rima o frattura. sa o lavagnosa. fortis, 1-126: selci di
caratterizzata da una disposizione dei componenti lamellari o fibrosi secondo piani approssimatamente paralleli e dotata
approssimatamente paralleli e dotata di una più o meno accen tuata facilità a
: lo schisto è così chiamato non perché o fesso e aperto sia o perché facilmente
non perché o fesso e aperto sia o perché facilmente fendersi possano tutti, ma
gilloide, di tessitura sfogliata con foglie rette o curve, il di cui aspetto ha
roccia. praga, 4-16: case o meglio capanne (baite) ad un solo
/ 10x65, agg. verb. di o / l£, co (v. schisi
, agg. miner. che è proprio o caratteristico dello scisto (la struttura di
vanto di felicità, se di due o di tre veri amici non poteva mostrarsi
un vichingo; se non è sarmata o scita), quasi sempre al centro
da un pezzo in qua non mai vedo o di rado l'errabondo e nomade e
: manico ch'esce fuori dall'asse o leva per volgere e maneggiare una macchina
terre rifuggenti... anocotiledoni, tropicali o subtropicali, a cui apparsimilitudine d'uno
cee e marantacee e che hanno fiori zigomorfi o non vi trovò niente altro. mazza,
, la cui corolla ha due lobi o divisioni semplici, sei stami sopra l'ovario
stami sopra l'ovario, alcuni sterili o soggetti ad abortire, ovario inferiore, stilo
inferiore, stilo semplice, stimma semplice o diviso; frutto triloculare, le cui
triloculare, le cui fogge contengono uno o più semi che hanno l'embrione posto
mazzetti alterni e spatacei attorno di un asse o spa- dice che esce da mezzo delle
meati sotterranei pigliasse principio dall'oceano scitico o dalla palude meotide. carducci, iii-3-
un uccello della grandezza dell'oti- de o d'un bubone, il quale genera due
piante, come la nominata agnello scitico o pianta agnello. -rupe scitica:
). d'annunzio, ii-83: o zeus, tiranno più grande, / sei
là erano secche arene e torbida palude o freddo scitico o mare agghiacciato.
secche arene e torbida palude o freddo scitico o mare agghiacciato. 2.
2. che è nato o vive in scizia; appartenente al popolo
abbandonate. -come epiteto di artemide o diana in quanto particolarmente venerata, anche
sul terreno, sulla corteccia degli alberi o nell'acqua. tramater [s
iscrivere, non si sa con che o su che, a dettatura di ghe
ad me vaticinato havea. po o una parte di esso, per lo più
= comp. di scitulo. dell'umidità o del liquido che lo impregna o bagna.
dell'umidità o del liquido che lo impregna o bagna. scìtulo, agg
., e trentamila 'seikke'(o sciukke) siciliane. questa voce significa
arsura, in partic. della bocca o della gola. comanini, l-iii-243:
lo sciugamano. 2. drappo o benda, per lo più di lino,
: suga qufili to bei lumi, / o rosa, per amor mio. aretino
. 2. togliere il bagnato o tumido da una superficie o da una
il bagnato o tumido da una superficie o da una parte del corpo assorbendolo con un
figur. per indicare l'atto di consolare o consolarsi). tovallie né libra.
bucato. vasari, iv-53: prosciugare o far assorbire umori fisiologici. guardate, signore
santa maria, ii-pref: 'sessa': tovaglia o [guevara], ii-230: ponno portare
. figur. far venire meno qualità fisiche o morali. ariosto, 12-82: virtude
, all'aria; perdere l'acqua o l'umidità che lo bagna o lo intride
l'acqua o l'umidità che lo bagna o lo intride (un corpo, un
le foglie de lo lauro in qualchebon grasso o lardo. poi cavale fora e lassale sciuccare
. panno per asciugare di uso personale o domestico; asciugamano. testi sangimignanesi
2. per estens. drappo o benda, per lo più di lino,
più di lino, usato come copricapo o portato sulle spalle. lenzi, 1-13
cui si pongono a scolare le stoviglie o altri oggetti. nievo, 1-196:
sciucaturo), sm. ant. drappo o benda, per lo più di lino
di lino, usata anticamente come copricapo o portata sulle spalle. bizoni,
nel suo cerimoniale manoscritto lo sciugatóre di lino o benda con la quale si fascia la
uomo sottile e mingherlino dicono 'ugnolo'o 'sciùgnolo'. cagliaritano, 147: 'sciùgnolo':
: trattare un argomento in modo superficiale o troppo rapido. carducci,
paga un povero vecchio perché sciupacchi due o trecento fra parole e frasi in una
sciupacchiare), agg. alquanto deteriorato o danneggiato (un oggetto).
2. alquanto peggiorato nell'aspetto dall'età o dalla fatica. verga, 8-158
sciupaparòle, agg. invar. che parla o scrive troppo e in modo superficiale.
guastare, rovinare qualcosa in modo più o meno vistoso, provocandone il deterioramento.
141: le scarpe della patria. / o se sciupassero soltanto i piedii / ma
cattivo stato fisico, guastando l'aspetto o la salute. - anche assol.
. traviare una persona, anche intellettualmente o nel gusto, con un'educazione sbagliata;
labbia, / se vede che la volpe o la faina / entrata sia nel suo
pollaio ed abbia / sciupata la pollastra o la gallina. cesarotti, 1-viii-60: ei
un bene materiale facendone un cattivo uso o consumandolo in maniera scriteriata. - in
condurre dai compagni del suo quartiere nella taverna o sotto le tende... e
.. e vi sciupava, per bere o per giocare, lo scarso suo guadagno
-sprecare carta, inchiostro, parole in scritti o in trattazioni inutili. bonghi,
6. deperire fisicamente; divenire o apparire stanco, smunto, emaciato,
: aveva fatto presto a incivilirsi, o a sciuparsi, secondo i gusti.
sciupatèste, sm. invar. insegnante o maestro, intellettuale che rovina, con
andati a scavarli! antiquati di dieci o vent'anni fa; sbertucciati, rincalcati
-figur. usurato dall'impiego troppo frequente o dal cattivo uso (un'espressione linguistica,
. costringere le acque correnti a un percorso o a un arresto forzato (una condotta
(una condotta, uno sbarramento naturale o artificiale); respingere la risalita della
,... ancorché nullo impedimento, o pochissimo, gli si desse, è
paro. 30. travolgere gli sbarramenti o gli argini (l'acqua corrente o
o gli argini (l'acqua corrente o sorgiva o anche una valanga).
argini (l'acqua corrente o sorgiva o anche una valanga). chiabrera,
corre; e la sgorgante / onda reprime o co 'l git- tarvi il fango /
co 'l git- tarvi il fango / o co 'l ridur sovra i tagliati pali /
pali / le siepi in unione, o con l'unire / le men scagliose pietre
una chiusura; far esplodere una conduttura o un contenitore. galileo, 4-2-532:
, iii-28-107: un organismo, raccolto o meglio compresso e constipato in un recipiente
-figur. impedire di parlare (l'imbarazzo o il turbamento). sbarbaro,
fondamentalmente estranee; subordinare la rima o una struttura metrica o le forme consuete della
subordinare la rima o una struttura metrica o le forme consuete della lingua alla propria
mutilandoli, sforzandoli. raria o di una corretta trattazione storiografica.
medici, 8-13: vedrai ballicome il mangiare o il dormire, superando gli osta
la propria forza fisica in un'attività o in un'azione (anche in condizioni
al massimo, di superare un ostacolo o la resistenza di altri, per liberarsi
ripigliar per ingiuria. -in questo o figliuola di sion, abbi dolore e isforzati
abbatte a subietti maligni, suole operare o sforzarsi almeno d'operare, anzi,
-dial. procurarsi uno strappo muscolare o un'ernia. giuliani, ii-372
, attività fondamentali coli di natura fisica o psicologica che le rendano difficili o ripugnanti
fisica o psicologica che le rendano difficili o ripugnanti. bianciardi, 3-30:
. 35. assumere per necessità o convenienza un atteggiamento o una disposizione d'
assumere per necessità o convenienza un atteggiamento o una disposizione d'animo non spontanea;
un sentimento che non si prova sinceramente o cercare in tutti i modi di dame
, comprimendo la manifestazione di un sentimento o uno sfogo emotivo. cino, iii-37-12
faccia ai suoi bravi per attingere coraggio o indifferenza. pea, 7-513: ogni
-lottare per resistere a una tentazione o per frenare un impulso o per dominare
una tentazione o per frenare un impulso o per dominare le passioni o gli istinti
frenare un impulso o per dominare le passioni o gli istinti dell'animo. cavalca
ostinatamente, per seguire un comportamento coerente o doveroso o opportuno o per conseguire un
per seguire un comportamento coerente o doveroso o opportuno o per conseguire un risultato,
comportamento coerente o doveroso o opportuno o per conseguire un risultato, superando gli ostacoli
impedimento. -proporsi un'azione o un comportamento riprovevole o ostinarvisi.
-proporsi un'azione o un comportamento riprovevole o ostinarvisi. cecco d'ascoli, 1173
preordinato al raggiungimento di uno scopo filosofico o concettuale o a una finzione teatrale (
raggiungimento di uno scopo filosofico o concettuale o a una finzione teatrale (uno scritto
trovare ispirazione, per richiamare un ricordo o anche per mettere in atto sottigliezze e
e forzature mentali onde difendersi da accuse o scusarsi di colpe o far accettare ad altri
difendersi da accuse o scusarsi di colpe o far accettare ad altri la dubbia validità
il mio errore, se per alcuna via o modo potesse. passavanti, 58
di ordine poetico e sentimenti non poetici o non poetabili. montano, 68:
militari in un'azione di portata tattica o strategica. di costanzo, 1-176:
40. tendere a manifestarsi o a svilupparsi (una forza naturale)
leone ebreo, 70: li vapor aerei o venti, che si generanone la concavità de
petrarca, 204-12: sforzati al cielo, o mio stanco coraggio, / per la
mettere il palo di sotto allavite un quattro o sei dita, affinché non spolpi e sforzi
ed altre, le quali a niun partito o molto sforzatamente stanno dentro alla regola.
, 5-213: la maggior parte fuggirono o nelle private case si nascosero: i piùanimosi
iii-206: il terzo modo isforza- tivo o violentivo, tale e quale. è tanto
questa battaglia che quasi isforza l'anima o voglia ella o no, e falla
che quasi isforza l'anima o voglia ella o no, e falla cadere.
. compiuto per costrizione da parte di altri o viva forza. salute
cioè sforzatamente, nel vescovo o nell'abate proprio. gui
-che si trova a essere, per sorte o necessità, in una condizione non desiderata
porre insidie e agguati a quelli che dormivano o negligentemente le robe loro guardavano. brusoni
ma sforzati dalla vivacità del loro spirito o degl'interessi a cui si volgevano,
uno ser ar lxxxviii-ii-727: o singular facondia, o divo spirto, /
lxxxviii-ii-727: o singular facondia, o divo spirto, / te rigo
ii-12-46: non le né ricchezza o bellezza della sfortunata matrona lucrezia incitassero alcuno
... furono tratti per morte naturale o isforzata del la presente vita
dietro la nuca. -che appare o è ritratto in un atteggiamento innaturale,
suoi versi qualche cosa di stentato o di sforzato o anche d'inelegante qualche volta
cosa di stentato o di sforzato o anche d'inelegante qualche volta. -sostant
dover prende re il 'vidit'o rinspexit'in due significati, vederlo come
non si adatta perfettamente a un contesto o a una situazione, in quanto ne distorce
ad aprirsi nel riso (la bocca) o al canto (le corde vocali)
sottoposto a una tensione, a una pressione o a un uso superiore al normale (
emesso in un tono, in un registro o a un volume troppo alto (un
-mus. che esegue una nota o un accordo con particolare intensità (uno
non saputo, né posto nel mapamundo o carta di navigare. 12.
navigare. 12. subdolamente intrapreso o tentato (un'azione). g
gabella del salesforzato, in quella della mulenda o macinato ed in quella di tre paoli
(ed è adattamento del lombardo sfursat o sfurzat). 16. marin.
. 3. industr. lamierista o ramaio che sottopone a sforzo una struttura
ramaio che sottopone a sforzo una struttura o un organo meccanico. = nome d'
, nell'interpretazione di un fatto storico o di un'opera letteraria, ecc.)
i lombardi e i meridionali che non volevano o non potevano assumere, con sforzatura e
. -per anton.: che si riferisce o appartiene al ducato di milano.
poi poco stante. bellincioni, 1-81: o lume del gentil sangue del fiesco,
sangue del fiesco, / animo generoso, o cor di marte, / all'ingegno
gran negozio della religione scegliesse altra via o tornasse indietro, certo èmai sempre che gli
civile. -che ha un tono o un carattere imperioso, d'imposizione (
spago): minutissima cordicella, a due o tre fili, che serve per fare
proprie energie, in partic. intellettuali o morali, o, anche, delle
, in partic. intellettuali o morali, o, anche, delle risorse materiali di
-spesso in relazione con un agg. o con un compì, che indica la facoltà
, che indica la facoltà impiegata, o nelle locuz. fare uno sforzo, tutti
la lana de la città di siena comecterà o farà alcuno furto o receptasse cosa furata
di siena comecterà o farà alcuno furto o receptasse cosa furata s'appartenesse alla decta arte
per ricambiarle il pronome di maggior confidenza o di maggior rispetto, a piacere.
in espressioni quali sforzo muscolare, fisico o, con indicazione della parte del corpo
soggetto, può causare scompensi funzionali più o meno gravi. -lesione da sforzo: quella
lo svolgimento incoordinato di un atto lavorativo o sportivo. -prove da sforzo: in
, il gemito dei prigionieri sotto sforzo o per spavento, le urla di incitamento
spavento, le urla di incitamento o terroristiche dei tedeschi..., tutto
costringe a compiere ciò che è spiacevole o contrario alla propria indole. nievo
: senso di disgusto provato per qualcuno o per qualcosa. g. gozzi,
sollecitazione a cui è sottoposto tale corpo o oggetto, ecc. -meccan. azione
anche in relazione con un agg. o con un compì, che ne specifica le
compressione del corpo dovuta a una cintura o a un busto. patrizi, 2-27
a cui è sottoposto un congegno o un organo meccanico durante il funzionamento.
, 418]: si può generare o spendere la stessa potenza ed avere così,
modo, lostesso effetto utile con macchine lente o veloci, ma la prima deve sopportare
, ma la prima deve sopportare momenti o sforzi più elevati e quindi essere più
-sforzo di frenatura: forza applicata manualmente o meccanicamente all'organo di frenatura.
si manifesta in creature dalle doti eccezionali o in luoghi particolarmente ameni.
ameni. groto, 1-6: o perfettissima reina, in cui la natura fece
uomo adulto manda fuori con isforzo volontario o per imperfezione dell'organo.
meretrici è pena di vita usar violenza o sforzo. 8. azione bellica
, 78: trovandosi la campagna intorno o bagnata da stagni o tagliata da marazzi o
la campagna intorno o bagnata da stagni o tagliata da marazzi o irrigata da fiumi
o bagnata da stagni o tagliata da marazzi o irrigata da fiumi, e restando stretti
gli armati in vista di un conflitto o di una specifica impresa. giustino volgar
tende a modificare lo stato di quiete o di moto del corpo sul quale agisce:
disferà! niccolò del rosso, 1-329-7: o pringedel mondo, ov'è tuo secorso?
mondo, ov'è tuo secorso? / o buon comune, ov'è lo tuosforgo?
comune, ov'è lo tuosforgo? / o furor di popolo, ov'è tua sevizia
sforzóso, agg. imposto dalle circostanze o da una convenzione sociale; obbligato,
bisogno... ai possanza d'impeto o trasportamento di moto che renda lei sforzosa
-non naturale, conseguente a un omicidio o a un'esecuzione capitale (la morte
grano del regno; e dof) o, discoprendosi la penuria, sforzavano e vendevano
metterle sulle stanghe ad asciugare all'aria o all'ombra.
mettere in ridicolo una teoria, un'opinione o una consuetudine per rilevarne l'infondatezza.
. -mettere in rilievo gli aspetti ridicoli o contraddittori di un ambiente, del mondo
9-226: quel tono scherzoso e umoristico, o sfottitorio e insolente,...
racchio, fasullo, trucibaldo, sfottò o sfottétto, ecc.). marc'aurelio
altre cose, vi si vede, due o tre volte, d'an- nunzio:
le mani e i piedi a te, o dolce
: e vedrassi chi ha più colpa, o noi o loro. -figur
vedrassi chi ha più colpa, o noi o loro. -figur. distrutto
cortile, come si fa pei botoli malnati o bastardi. -spezzarsi il capo contro
il capo contro un ostacolo per uccidersi o un arto in un incidente. m
volta all'anno si sfracellava qualche donna o qualche bambino soltanto! ojetti [« l'
agli automobilisti dev'essere lecito di sfracellarsi o, il caso permettendo, di sfracellare
rovinose: e gli scaricherebbe nel mare o il vento che le stravolgesse, o la
mare o il vento che le stravolgesse, o la tempesta che le profondasse, o
o la tempesta che le profondasse, o gli scogli che, battendo allea'lor fianchi
a sangue caldo si sfracellano di coltellate o di qualunque altro istrumento abbiano a mano.
un crollo; schiantarsi contro un ostacolo o al suolo cadendo dall'alto. sercambi
due formidabili colpi d'arma da fuoco o di pietre ed uno sfracellarsi di vetri
voi tenete così bene conto delle lettere peralfabeto o per bilancio, come io mi avessi a
. frattura grave provocata da un colpo o da una caduta. leggenda di
). che ha subito un urto o un colpo di tale intensità e violenza
, squarci; fracassato (il corpo o una sua parte, un animale).
,... conviene almeno restare o mezzo sfraggellato o miserabilmente stroppiato. baretti
. conviene almeno restare o mezzo sfraggellato o miserabilmente stroppiato. baretti, 6-133:
in pezzi in seguito a un urto o a una caduta improvvisa. baretti,
molto blandi. -provocare conseguenze gravissime o danni ingenti. t. oldani
milizia, iii-485: 'sfragistica': arte o scienza che versa intorno ai sigilli ed
. m. palmieri, 2-19-30: o superbia, che non ti vedi stanca /
. parlare il francese con cattiva pronuncia o con molti errori; fare sfoggio di
rendere più franco, sicuro, disinvolto o meno impacciato. fanfani, 1-169:
). ant. guarire dalla sifilide o mal francese. d'alberti [s
. ant. vivere temporaneamente in francia o andarvi in missione. n.
dei secoli xiv e xv, 44: o dolci figliuoli mie'pericolati / o piero
: o dolci figliuoli mie'pericolati / o piero o carlo o sforza o caterina,
dolci figliuoli mie'pericolati / o piero o carlo o sforza o caterina, / della
mie'pericolati / o piero o carlo o sforza o caterina, / della vostra
pericolati / o piero o carlo o sforza o caterina, / della vostra mina /
il tessuto e ridurlo a guisa di frangia o cerro. -per estens. strappare
6. figur. perdere unità, coesione o coerenza logica (un brano narrativo,
torva e sfrangiata per il viaggio, o il provolone nella maglietta di giunco.
come da un reiterarsi dei colpi, lama o punta. -che ha le penne
polvere, una sfrangiatura di corda consumata o qualche altro minimo accidente, che l'
sfrangiolato, agg. che presenta tracce o sbavature di colore. bartolini,
si fece la bicocca sotto gli arcacci o dentro qualche palazzo sfranto, con le macerie
e dirompe. -scostare le frasche o i rami di un cespuglio per permettere
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
fra le frasche, provocando un fruscio o anche un rumore di rami spezzati
fruscio per il passaggio di una persona o di un animale; stormire (le fronde
stormire (le fronde di un albero o di un cespuglio, una foglia).
5-120: quando in una macchia, o vicino a un fosso, si sentiva frusciare
. scotimento insistente e prolungato di frasche o rami. soffici, v-2-215:
che ha abbandonato un ordine religioso o ne è stato espulso, ritornando allo stato
153: 'sfratazza': tavoletta di legno, o panno umido che il muratore adopera per
v]: 'sfratazzare': spianare rintonaco o l'arricciato. è voce dell'uso senese
che i vescovi possano sfrattarla dalla terra o diocesi. galanti, 1-ii-91:
estromettere coattivamente un inquilino dall'immobile urbano o rustico da lui occupato, per scadenza
occupato, per scadenza del termine contrattuale o per mancato pagamento del canone; porre
3. escludere da un gruppo sociale o religioso; espellere da un'istituzione politica
4. figur. superare nella fama o nel gradimento. calzabigi, 173:
città, per andare a vivere o a morire altrove, in libertà almeno,
. lai ex-, con valore di separazione o di allontanamento, e da un denom
immobile occupato per scadenza del termine contrattuale o per mancato pagamento del canone.
, sui prati secchi, per via ozanam o via donna olimpia, davanti alle scuole
conseguenza lo sfratto ai rifugiati che, o per chiare prove, fossero riconosciuti autori
per chiare prove, fossero riconosciuti autori o complici di trame nella parte d'italia dovuta
, dando lo prim'anno l'ingegno o la volontà non risponde, inesorabile sia
. abbandono coatto di un immobile urbano o rustico da parte dell'inquilino (conduttore
rustico da parte dell'inquilino (conduttore o affittuario o altro coltivatore) per avvenuta
parte dell'inquilino (conduttore o affittuario o altro coltivatore) per avvenuta scadenza del
per avvenuta scadenza del contratto di locazione o per mancato pagamento dei canoni locativi.
. -intimazione di sfratto per finita locazione o per morosità: apposita procedura giudiziaria (
sfratto) con cui il proprietario (locatore o concedente) si munisce di un titolo
in caso di scadenza del contratto di locazione o di morosità nel pagamento dei canoni.
, iv-572: lo sfratto d'un nerone o d'un [arco aurelio sarebbe stato
di un fiume per effetto della corrente o di una piena. grandi, 201
il presentarsi a dare lo sfratto a tali o tali altre parole, quando sapete pure
renda il morso di un cane anelante o si stenda allo strale di un cacciatore alenato
e non v'è occhiata che impegni, o lasci pensoso chipassa, più di quella che
a qualcuno un'espressione ironica, pungente o polemica. arpino, 19-80: inventa
donne. figur.: lieve variazione formale o stilistica appor = comp.
: 'sfregacciare': frequentativo di sfregare o fregare. -strofinarsi le mani luna con
. intr. ant. produrre uno scalpiccio o rumori indistinti. beolco, 803
da sfregacciare. -pieno di cancellature o di scarabocchi. tommaseo [s.
ciato e ciò che era stato nella piena o ritocco o raso o roso, boerio
ciò che era stato nella piena o ritocco o raso o roso, boerio, 653
era stato nella piena o ritocco o raso o roso, boerio, 653: 'sfrediri
roso, boerio, 653: 'sfrediri o per idiotismo 'sferdiri: far divenirche disse che
sfregàcciolo, sm. disus. parola o carattere scritto frettolosamente, in modo poco
scritto frettolosamente, in modo poco leggibile o con cancellature e correzioni; sgorbio,
, sm. lo sfregare di un corpo o di un oggetto contro una superfìcie.
consumando non senza qualche dolor di tatto, o ciò sia nel moto delle membra esteriori
ciò sia nel moto delle membra esteriori o nello sfregamento degliorgani interiori. guglielmini, 127
la forza attrattiva che è ne'corpi o la fa manifestare in una particolar maniera
, accende il fuoco, cavando la scintilla o dalla pietra focaia o dallo sfregamento di
cavando la scintilla o dalla pietra focaia o dallo sfregamento di due legni secchi. soldati
peritoneo) e che può essere più o meno aspro a seconda della sede e del
). strofinare qualcosa in modo più o meno intenso e prolungato con la mano
con la mano, con un oggetto o con uno strumento. pietro ispano
attirerà de'corpi leggieri come foglie d'oro o bambagia. arti e mestieri, ii-407
; massaggiare la pelle, il corpo o una parte di esso. b.
. 2. passare un oggetto o uno strumento sopra una superficie, con
con un movimento ritmico di pressione più o meno intenso e prolungato, per ripulirla,
. strisciare ripetutamente contro un altro corpo o contro una superficie, producendo uno sfregamento
l'altra. -strusciarsi contro qualcosa o addosso a qualcuno (una persona,
, agg. strofinato in modo più o meno intenso e prolungato con la mano
con la mano, con un oggetto o con uno strumento. messisburgo,
ciottoli, ghiaie, arene e melme o terra. 2. segno, graffio
; deturparle il viso con un taglio o con una bruciatura. - anche assol.
che il tirarsi un colpo di rivoltella o sfregiarsi il collo col rasoio è una
-per estens. rendere esteticamente sgradevole (o comunque meno gradevole) un volto.
lineamenti di un che di sordido, o anche di ipocrita e senile. g
e sì dolci promesse? / o quai d'atroce grandine furori / ne
/ e che tu caggi al basso o morte sfregi / di vita te: allor
), agg. sfigurato da uno o più tagli, ferite, bruciature o cicatrici
uno o più tagli, ferite, bruciature o cicatrici (una persona, il volto
, / porgendo sulle lingue agli sfregiati / o filo d'erba o foglia d'oleastro.
lingue agli sfregiati / o filo d'erba o foglia d'oleastro. de roberto, 10-104
uomo. -con riferimento a cristo o a una sua raffigurazione. f.
subito evidenti guasti, deterioramenti, rotture o lacerazioni; deturpato da atti vandalici (
raffaello] ancora tutte sfregiate con temperini o altre punte di ferro, essendovi segnati
sfréggio), sm. taglio, ferita o ustione deturpante (e la cicatrice che
. a una persona sul volto per vendetta o intimidazione. berni, 11-4 (
prodotti intenzionalmente su un'opera d'arte o su un monumento per vandalismo.
galeani, i-180: sii cauta, o bella: di quei nastri ei trama /
riferire... con voci di meraviglia o con frasi di schernimento: « a
, 18 (310): cometornare, o come rimanere in quella villa, in quel
2. manifestazione libera, incontrollata o smodasfrégo, sm. (plur.
dalla passione. negro, 30: o povero sabanello, nudregao e arlevao a
tra due mali, dispotismo fate- mita o sfrenamento d'oligarchia. 4.
. 4. espressione troppo libera o estrosa della soggettività, della fantasia.
. (sfréno). liberare una persona o la sua mente da freni inibitori;
sfrena / il furor della mente, o urlando io debbo / rotolarmi per terra,
urlando io debbo / rotolarmi per terra, o chieder pace / alle rupi e al
il furore delle ringhiere e la dimenticata o delusa sanzione di opposte innumerabili leggi.
sfrena, / avio t'odia, o sonetto; ond'io più t'amo.
pronom. perdere ogni inibizione; agire o comportarsi senza ritegno o misura; abbandonarsi
inibizione; agire o comportarsi senza ritegno o misura; abbandonarsi a intemperanze, a
ma 'ncontinenti sfrene / come poledro o punto cavai sardo. ciando gli
riserve. -prorompere nel pianto o nel riso. sacchetti, 180:
scuola de'critici sentenzia che i princìpi o sieno proemi di oratori o proposizioni poetiche
che i princìpi o sieno proemi di oratori o proposizioni poetiche si compongano brevi e semplici
proemizare che subito si sfrenano in disgressioni o inefficaci e strabocchevoli o disgregolatissime.
sfrenano in disgressioni o inefficaci e strabocchevoli o disgregolatissime. -dare libero sfogo alla fantasia
bresciani, 6-ix-12: se qualcuno sfrenasse o si levasseimpaziente prima del tempo determinato e posto
l'ordine comune, direi: « o sorelle in cristo »; ma lo impaziente
in quel che può e grida: « o figliuole dilettissime ». marradi, 41
14. gettarsi con impeto in un'azione o in un gioco. monelli,
. bigiaretti, 8-144: una canna o un bastone che simboleggiassero rozzamente un'arma
si trovava neuno che alcun bene o alcuna virtù volesse fare, ma tutti ubidivano
3. senza porre limite alla propria passione o stato d'animo; senza contenerne le
.. no, no, non intimidito o bloccato, ma spinto sì, sfrenatamente
non è cosa convenevole. -con violenza o virulenza. siri, v-1-566: più
tentasti, egli è vero, o sopransi, di prevenire questi delitti..
una automobile è desiderata per il lavoro o per il piacere e occlude siffatte motivazioni
siffatte motivazioni; e percorre una strada o quell'altra: pian piano o sfrenatamente
strada o quell'altra: pian piano o sfrenatamente. io. anticipando moltissimo sull'
sessuali. -in senso concreto: azione o comportamento licenzioso, sciolto dal freno morale
-licenziosità (anche scurrile) di linguaggio o di argomenti. buonafede, i-18
licenza di pensieri nei teatri di san benedetto o di sant'angelo facesse anzi l'effetto
temersi che, ove una somma insania o una somma ingiustizia non li provochi, prorompano
anche questo tasto. -invenzione o trovata bizzarra. gramsci, 1-203:
freno e di briglie (un cavallo o un altro animale da tiro o da
cavallo o un altro animale da tiro o da sella); non cavalcato né guidato
né guidato dal ca valiere o che non gli è più avvezzo. -per
565: tutti i giorni c'è o l'investimento o il tamponamento o una locomotiva
i giorni c'è o l'investimento o il tamponamento o una locomotiva in fuga
c'è o l'investimento o il tamponamento o una locomotiva in fuga o un mezzo
il tamponamento o una locomotiva in fuga o un mezzo treno sfrenato. 3
dava africo e gli altri / senza legge o pietà, sfrenati ed empi, /
. boccaccio, i-230: voi, o sfrenata moltitudine di temine, siete dell'
sui beni della vita; senza scrupolo o sospetto di divieto. -con meton.
liceo, perennemente a zonzo in bicicletta o a ballare nei circoli rionali, con dietro
, fanatica propensione per un'attività pratica o intellettuale; pieno di entusiasmo. parini
ricacciati fuori a colpi di bastone o inseguiti a sassate dai contadini o morsicati dai
o inseguiti a sassate dai contadini o morsicati dai cani. -tumultuoso, chiassoso
pensiero. testi fiorentini, 211: o tu, ponpeo, avrai tu senpre sete
sì sfrenata voglia che se la cava o con inganno o con precipizio di sé
voglia che se la cava o con inganno o con precipizio di sé, d'i
muratori, 10-i-98: la poca o niuna carità di certi cristiani trae l'origine
propria, dallo sfrenato amor della roba o de'piaceri. papi, 4-73: la
talora zuccolo, 65: sia il governo o tirannico o di pochi potenti o finì
, 65: sia il governo o tirannico o di pochi potenti o finì in gattabuia
il governo o tirannico o di pochi potenti o finì in gattabuia. e. cecchi
faccia, non riesco di tenerli a dovere o almeno / tempra tanto dolor sfrenato e
. 13. che, più o meno consapevolmente, non riconosce alcun limite
, non riconosce alcun limite e condizionamento o li supera, aspirando a raggiungere fini
irresponsabili ed efferati (una folla) o al saccheggio e alla devastazione, sottraendosi
. petrarca, 23-143: spirdizione letteraria o anche, più generalmente, della to
mio sfrenato ardire. maz o delle regole. zei, i-306:
però bastante a togliergli [a domiziano] o a menomargli i mezzi di riassumere una
; trasgressivo; eversivo dell'ordine sociale o della disciplina religiosa o della trastomacare quella
dell'ordine sociale o della disciplina religiosa o della trastomacare quella licenza tanto sfrenata e
c'insegnerà quando e comevogliasi condiscendere all'uso o rettificarlo, in qual modo possano conciliarsi
, vilana e soperba, guscio di sarde o di cessami arazzi / far divenire d'instancabil
. liburnio, 3-13: chi, o crispino, fora mai di sì sfrenata
15. non sottoposto a limiti o a disciplina o che non intende riconoscerli
. non sottoposto a limiti o a disciplina o che non intende riconoscerli (l'esercizio
che non intende riconoscerli (l'esercizio o anche l'abuso della libertà sia privata
, 1-189: egli [cristo] nulla o poco immaginava di aver fatto per l'
viva, sfriggente. e l'uno o l'altro degli artisti entrava nel
aveva voltosi alle cose di francia sanza modo o verso nesuno, alla sfrenata.
'pace'e 'prezzo da pagare per ottenere (o aver rotto) la pace * (
con il pref. lat. ex- (o dis-) di valore privai: v
un mmore crepitante, uno scoppiettio continuo o intermittente (polio e i grassi riscaldati
insolenza / di questo sfrenacon la fiamma o la pioggia, cadendo nel mare).
paria, una lampada a cui manchi polio o si di crusca che propriamente significa
, la padella quando si frigge o il tegame quando si cuoce ualcosa a
. crepitare, scoppiettare (l'olio o i grassi cotti al fuoco vivo, i
fuoco vivo, i cibi che friggono o arrostiscono, i liquidi a contatto con
, un pezzo di legno, una pipa o una sigaretta accesa). pascoli
il fuoco. -agitarsi nella mente o nell'animo (un'idea, un
la fiammella sfriggeva. tente caratteristico dell'olio o degli alimenti cotti ta / il cominciato
nelle fasi di lavorazione, di magazzinaggio o di trasporto. - per estens.
d'ayala, 1-260: ad ogni fabbricatore o capo fucina negli arsenali dassi uno 'strido'
che crepita, che scoppietta al fuoco o per il contatto con una superficie incandescente
che viene a contatto con la fiamma o con una superficie incandescente. moravia,
sfrigolio dalle cave, girarrosti / veri o supposti. -tintinnio. dessi
mutano in pugilati di accademie politiche invereconde o diventano agone agli sfringuellamenti di baccanti pusilli
chirone di te- lemachino, il vizio o la virtù di piacergli tutte le donne,
... se dal latino 'fringuilla'o 'fringilla', che in sì vago idioma
sfringuellare), agg. che discetta o che esprime pareri con superficialità o ostentazione
discetta o che esprime pareri con superficialità o ostentazione. gioberti, 1-i-176:
dare importanza a chi sfringuellava, squittiva o ragliava sul conto suo, rispose sempre.
3. tr. comunicare senza adeguato riserbo o con scarsa avvedutezza notizie, per lo
affitano [i molini] tanto caro, o s'incantano tanto alto, che non
nel biliardo, sfiorare appena la palla o colpirla lateralmente. -di sfriso: incidentalmente
e torbidi tritoni / dian fiato alla buccina o a la tromba. = comp
possa spogliarlo, eh? a voi, o p orsi, eccovi ora una sfrombolata
fionda e, per estens., tirato o gettato per lo più con forza.
volava a stamparglisi, come uno sputo o un ceffone, sul volto, il riso
sfrondaménto1, sm. sfoltimento di un albero o di un bosco. tommaseo [
'sfrondamento': l'atto dello sfrondare o voluto o violento. 2. figur
l'atto dello sfrondare o voluto o violento. 2. figur. eliminazione
superflui 0 ridondanti in un testo legislativo o letterario o musicale. einaudi,
0 ridondanti in un testo legislativo o letterario o musicale. einaudi, 2-87:
tr. { sfrondo). levare via o diradare le fronde di un albero (
diradare le fronde di un albero (o anche di un ramo), specie
un ramo), specie per potarlo o per raccoglierne i fiori o i frutti.
per potarlo o per raccoglierne i fiori o i frutti. - anche assol.
i-818: sfrondate / ilari carolando, o verginette, / il mirteto e i rosai
(gli agenti atmosferici particolarmente violenti o l'autunno). - anche assol.
'l dì breve sfronda / i boschi o se le piaggie il lungo accende, /
ch'aperse amor larga e ri o vele, / e che 'l fiero adria
, / e che 'l fiero adria turbi o che il seconde, / che riscuota
seconde, / che riscuota le selve o che le sfronde, / cui del mio
orribile / e strisciar veggo il fulmine / o cader giù la grandine / con tal
pilo! -privare un fiore dei petali o un ortaggio delle parti di scarto.
il cavolo, privatelo delle foglie più dure o avariate. -brucare foglie e fronde
devastare, guastare, depauperare le bellezze o le ricchezze di uno stato, di un'
corona di speranze. -abbandonare o limitare volutamente un sentimento. fausto da
a noi pioggiaconduce. -superare in fama o in grandezza poetica. tasso, i-246
desiderio ch'io abbia mai avuto di sfiorarle o sfrondarle, ma forsi per soverchia voglia
ridondante (specie con riferimento a elementi o parti di un testo, di un'
artistica, una lingua di parti, elementi o aspetti superflui o ridondanti, abbreviandoli o
di parti, elementi o aspetti superflui o ridondanti, abbreviandoli o riducendoli all'essenziale
o aspetti superflui o ridondanti, abbreviandoli o riducendoli all'essenziale. leopardi,
la particella pronom. perdere le fronde o il fogliame (un albero, un ramo
si sfron parti meno riuscite o ridondanti. dino, stiano morendo
. 7. figur. liberarsi o alleggerirsi dagli elementi superflui, ridondanti.
9. locuz. sfrondare gli allori o l'alloro: sminuire la gloria,
qualcuno, anche rivelandone gli aspetti negativi o superandolo in grandezza. monti, x-5-451
monti, x-5-451: ammorza rire, o figlio: / rode invidia sestessa e non
, agg. che è stato privato o è privo delle fronde e delle foglie
, degli elementi, degli aspetti inutili o ridondanti; ridotto all'essenziale.
teme ella mai [la selva] / o duro il gielo o sfrondatore il vento
selva] / o duro il gielo o sfrondatore il vento. salvini, 23-12:
autunno sfrondatore. -che recide o pota le fronde (un contadino).
bisogna mandare innanzi una schiera di scerpatori o sfrondatori, i quali si adoperino a
, di oppressioni e di stragi, o uno sfrondatore di scettri e un callido suggeritore
. sfrondatura, sf. recisione o cimatura delle fronde di alberi, arbusti
i-567: nelle casse, impeciando i fossi o coperchi, sì che non vi possi
grappoli di sfrondature diabete, di picea o di pioppo, o veramente sotterrandovegli di
diabete, di picea o di pioppo, o veramente sotterrandovegli di farina di miglio,
2. figur. eliminazione delle parti inutili o ridondanti di un testo letterario.
iii-26-132: gli dito, privando del pudore o del ritegno. esempi attestino l'uso
. esempi attestino l'uso della voce o del traslato o della framonaldeschi, xxxix-i-94
attestino l'uso della voce o del traslato o della framonaldeschi, xxxix-i-94: deh,
stili... del resto, ristretti o accorciati: tolti mondo infiora / sì te
rifl. perdere ogni ritegno, divenire ardito o sfacciato. caro, 12-ii-62:
sfrontatàggine, sf. mancanza di ritegno o di pudore; ardimento, anche eccessivo
di pudore; ardimento, anche eccessivo o sguaiato. fr. morelli, 308
azioni; senza esitazione nel mentire o nell'agire spudoratamente o impudentemente. tèsauro
nel mentire o nell'agire spudoratamente o impudentemente. tèsauro, 2-239: una
, 8-ii-162: il negare sfrontatamente che sieno o possano essere abitati quegli altri mirabili globi
cantava. 2. senza timidezza o soggezione. p. verri, 4-41
, e non conviene ributtarsi per freddezza o sgarbo, ma instare, proseguire, farsi
nell'affermare il falso a proprio vantaggio o nel rivolgere una richiesta indiscreta; improntitudine
s'incamminavano alla volta di francia, o segretamente od anche apertamente, perché a
senso concreto: azione che denota impudenza o mancanza di rispetto e di discrezione.
3. sincerità estrema e quasi offensiva o imbarazzante. nievo, 708: carlo
, disonesto e, anche, licenzioso o spudorato; che oltrepassa i limiti della
conti, -con valore avverb. o in posizione predicativa. 1-629: 1 cespugli
manica. 2. che denota o deriva da insolenza, presunzione, arroganza
e vistoso; sgargiante (un colore o un abito per il colore o anche la
un colore o un abito per il colore o anche la luce). serao,
2. pareggiare i margini di un libro o di un fascicolo da rilegare.
avv. ant. in modo spudorato o protervo, senza ritegno. s
della posta affidando la corrispondenza a viaggiatori o a conoscenti. g. g.
le copie in diverse picciole balle di 2 o 3 risme per caduna, m'ingegnerò
), agg. region. trasportato o introdotto di contrabbando (una merce)
merce di cui è vietato il commercio o senza pagare le imposte doganali; contrabbandiere
: se il grano fosse di detto signore o no, a me non è convenuto
sm. region. trasporto di merci vietate o senza pagare le imposte doganali; contrabbando
tolgo. -con valore aggetti procurato o venduto di contrabbando. la stampa
lare': dir frottole, parlarè senza proposito o simili, detto per dispregio. pirandello
. { sfrucono). cercare di pulire o di disintasare una cavità frugandola ripetutamente
con un apposito strumento, con un bastoncino o anche con un dito.
/... / rabattarsi per scrivere o disegnare. sfruconandomi dietro il palafreno.
. sfrucóne, sm. mezzo o strumento per frugare o rimestare in una
, sm. mezzo o strumento per frugare o rimestare in una cavità. fanfani
palo, la bacchetta, il fuscello o altro con che si sfrucona. p.
. luzi, 12-103: ricordi / o sogni? ormai / non li disceme
cicognani, 2-24: sfrulla improvviso un merlo o unaghiandaia. volponi, 1-30: guardavo i
che né meno sapeva storpiare un verso o sciancare un periodo, cominciò a sfrullare
ciglione / sul delirio del mare; / o due camelie pallide / nei giardini deserti
che può essere sfruttato per trame guadagno o profitto (il lavoro, un prestatore
3. che può fornire un argomento o uno spunto suscettibile di rielaborazione letteraria.
. dei lavoratori dipendenti, un utile o profitto eccessivo, grazie alla retribuzione inadeguata
per lo più in modo abituale) denaro o altri vantaggi economici provenienti dall'attività di
moravia, 23-151: ogni tanto un campo o un mazzo di palmizi testimoniano un'intenzione
guadagno economico dal commercio di opere altrui o da un'operazione commerciale. soldati,
disposizione, in partic. dello spazio o del tempo. savinio, 22-137:
6. impiego di uno spunto o di un argomento o g. morselli
impiego di uno spunto o di un argomento o g. morselli, 5-210: per
g. morselli, 5-210: per quattro o cinque secoli il colovettori, 1-120:
elementi linguistici per comporre un'opera letteraria o per rinnovare la lingua. gozzano,
sfruttare2, tr. portare alla fruttificazione o alla maturazione dei frutti. nievo
la francia. -che ha perso intensità o slancio (un sentimento). tommaseo
tommaseo, 18-i-101: de'tuoi divelti o già sfruttati affetti / vorrei conoscer l'
linguaggio marxista, retribuito in modo inadeguato o inferiore alle effettive capacità produttive (il
antagonismi storici tra classisfruttatrici e sfruttate, regnanti o oppresse, si spiegano tutti con la
-impedire a una pianta coltivata di fruttificare o ridurne la produzione. giuliani, ii-379
] del pari hanno sfruttato gli ingegni o con polemiche ringhiose o con po- lifemiche
sfruttato gli ingegni o con polemiche ringhiose o con po- lifemiche aspirazioni c con fantasticherie
sente, le vivezze le più spiritose, o v'affaticano o vi stuccano.
le più spiritose, o v'affaticano o vi stuccano. -per estens.
da ricavarne il più alto profitto economico o la maggiore produzione. guerrazzi,
il quale non ha altra scelta che o farsi sfruttare... dal primo capitalista
. dal primo capitalista che gli capita o morire di fame. e. guindani [
suoi guadagni, vivendo alle sue spalle o spillandole quattrini. pirandello, 8-301:
io, dove avrei potuto imparare qualche arte o mestiere da guadagnare... anche
lo più in modo abituale) denaro o altri vantaggi economici provenienti dall'attività di
oramai ma le altre, puah, o sfruttavano le ragazze al sangue o le
, o sfruttavano le ragazze al sangue o le mettevano in pasticci. legge 20 febbraio
... chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui.
. usare una persona, la sua cortesia o la sua posizione sociale per trarne vantaggi
trarne vantaggi, anche economici, favori o aiuto, talvolta abusando della sua disponibilità
della condizione di inferiorità di altre persone o del loro stato d'animo. svevo
— prendere a pretesto una situazione o un avvenimento per avanzare rivendicazioni o accampare
situazione o un avvenimento per avanzare rivendicazioni o accampare diritti. d'annunzio,
. 6. trarre un guadagno o un vantaggio dalla propria opera o dalle
guadagno o un vantaggio dalla propria opera o dalle proprie capacità. pascoli, 1-631
divenendo sfucinare, tr. comporre o pubblicare un'opera sempre più intenso
sfucinata 6. usato a proprio vantaggio o per trarne un innumerabile.
.. ma le superano nella vivacità pericoli o a sventure. - anche di animali.
tinte e nella 'trovata'ingegnosa di certi caratteri o di carducci, iii-7-106: questo ritorno all'
(una prospettiva scenografi regnanti o oppresse, si spiegano tutti con la mancanza
. che si fa mantenere da un'altra o da altre [sulla scena];
per profondissimepersone, in partic. dalla consorte o dai parenti. lontananze isole e monti azzurrici
partic.: dedito allo sfruttamento di una o boniosi, e gli aperti, sfuggenti prati
quasi deformavano que'visi sfugpria posizione o di ideali e sentimenti elevati per genti all'
trici ed induttrici di azoto con il trifoglio o l'erba medica guamente o per
trifoglio o l'erba medica guamente o per mancanza di personalità; enigma
mancanza di personalità; enigma o la sulla. = nome d'agente
. tico, impenetrabile (una persona o l'animo, gli atteggiamenti, la
, resisteva. -che non fissa o non si lascia fissare mai direttamente,
paura, per una specie di vergogna o di ribrezzo. -che guarda in
5. che non si riesce o non si può capire o spiegare adeguatamente
non si riesce o non si può capire o spiegare adeguatamente o pienamente, svelare,
non si può capire o spiegare adeguatamente o pienamente, svelare, rendere chiaro.
sfuggentézza, sf. letter. comportamento o atteggiamento schivo, che non lascia trapelare
lascia trapelare pensieri e sentimenti per timidezza o per riservatezza. fenoglio, 5-i-652
sfuggevolissimo). che ha durata breve o comunque limitata; che cesserà presto,
3. che non si può o è molto difficile da comprendere, da
comprendere, da spiegare, da definire o da distinguere chiaramente. parini,
gradazioni in ogni qualità di sentimento buono o cattivo. leopardi, i-982: tutte le
. ma niego che ciò possa farsi o almeno si sia fatto in componimenti nobili
onorati, e quando pure si potessono fare o si facessero, si leggerebbono solamente di
non mi porti via / a lasfuggiasca, o il voi bisogni o il nuoto, /
/ a lasfuggiasca, o il voi bisogni o il nuoto, / vò farmi innanzi
agg. ant. che deve essere evitato o è sempre evitato (una persona)
desta e rizzato sul cuscino senti o ti par di sentire... uno
sentire... uno sfuggichìo di zampe o di piedi scalzi sulle pietre.
3. figur. sforzo cavilloso o contorcimento con cui si evitano ambiguamente discorsi
contorcimento con cui si evitano ambiguamente discorsi o approfondimenti di un argomento non gradito.
spropositi. -l'evitare un vizio o un innaturale uso stilistico. redi,
borghini, i-162: se vi sono casamenti o prospettive, si ringrandiscano colla rete,
per lo più simmetrica, di elementi o di spazi architettonici visti di scorcio.
persona; cercare di non avere contatti o rapporti con essa, allontanandosi velocemente o
o rapporti con essa, allontanandosi velocemente o facendo di tutto per non incontrarla; rifuggirne
professori e tutta la società che si crede o si tiene culta ed elegante. verga
in modo di non frequentare un luogo o un ambiente. de sfuggirono gli alloggiamenti
. -rifiutare le carezze scansandosi o fuggendo (un animale).
la colpa. forteguerri, iv-547: o parmenon felice, / che non sai
isfuggirla sono vani. -eludere obblighi o doveri; venire meno al ri4- 193
intr. sottrarsi a qualcuno con la fuga o con leggi; evadere un'imposizione fiscale
e procolo per diverse straversazione ritenuto inopportuno o imbarazzante. avea astretto ciascuno col
guarda-porte. -eludere, anche caviliosamente o ambiguamente, un discorso sgradito, un
3. schivare danni fisici o morali, punizioni, i corse che il
fornicazione e sopra ogni altra voli o imbarazzanti; scansare difficoltà, fatiche.
altra sfuggire la sentenza elementi linguistici o stilistici ritenuti scorretti o della sua
elementi linguistici o stilistici ritenuti scorretti o della sua dannazione. guido delle
saza onnen persone che onnen briguso scandalo annoiare o infastidire. è da schifare e da
, lii-12-190: natura e se siano esecutivi o no si discorre particolarmensua maestà, per
più laudabile e non parrà che voi sfuggiate o diate segno alcuno di andarci per forza
, con riferimento ah'inafferrabilità della felicità o della verità. g. gozzi
. 6. sottrarsi alla sorveglianza o alle ricerche di qualcuno; scampare alla
, da pericoli, da danni fisici o morali, da condizioni di disagio o
o morali, da condizioni di disagio o di sofferenza; sottrarsi a occupazioni gravose
di sofferenza; sottrarsi a occupazioni gravose o a lusinghe o a quant'altro risulta sgradito
sottrarsi a occupazioni gravose o a lusinghe o a quant'altro risulta sgradito. s
- venire risparmiato da rimproveri o sarcasmi, sai tu stesso forse /
sarcasmi, sai tu stesso forse / o di saperlo sfuggi. foscolo, iv-369:
. essere evasivo, divagare nelle risposte o nelle spiegazioni eludendo un argomento o l'
risposte o nelle spiegazioni eludendo un argomento o l'aspetto centrale di una questione.
sfuggivadalla sua persona. -essere emesso o prodotto in maniera incontrollata (la voce
osservate un poco per quante pard'acrimonia o amareggiata di personalità o di rancore.
quante pard'acrimonia o amareggiata di personalità o di rancore. ti può venir
non poter essere scorto; rimanere invisibile o essere poco visibile e scarsamente distinguibile.
geme al suo piede. -confondersi o svanire nel ricordo. d'annunzio,
. -passare inosservato; venire trascurato o ignorato (un fatto, un particolare
sentono! 13. venire pronunciato o espresso quasi inavvertitamente, senza ponderazione o
o espresso quasi inavvertitamente, senza ponderazione o ritegno (una frase, un'affermazione
anna. -venire rivelato più o meno involontariamente (un segreto).
vicenda. -non poter essere ottenuto o goduto appieno (un piacere, una
se lescale de l'altar vengon quadre, o pur se hanno a venir sfuggendo in
parte di qualcuno; eluderne la custodia o la soggezione o l'influenza. buonafede
; eluderne la custodia o la soggezione o l'influenza. buonafede, i-219:
infantile ma grande. -divenire difficile o impossibile da controllare, da dominare (
lat. ex-, con valore intens. o che indica allontanamento e separazione, e
... è questo: passo semplice o naturale, piegato e rialzato, pirola
punti di prospettiva, sì che alcuna casa o palazzovenghino a punto in mezzo. a.
: per coloro che non conoscono firenze o la conoscono poco, alla sfuggita e di
riprovazione della falsa morale della compagnia, o daranno qualche sguardo alla sfuggita e qualche
favellare, seppur non se ne favellasse o sfuggitamente per incidente, o diffusamente a
se ne favellasse o sfuggitamente per incidente, o diffusamente a posta per difendersi dalle calunie
povertà crescesti e di lavoro, / o latina republica gentil. -fuggitivo
del salto, che in ciascuno si fa o si finge e quasi si accenna di
6. evitato, scansato in quanto sgradito o antipatico (una persona).
7. per estens. non visto o non preso in considerazione. cavour,
trebbiatura). 8. pronunciato o scritto inavvertitamente, senza una precisa volontà
grande velocità. banti, 11-389: o garibaldi sbarcava e riusciva a sfulminare fino
sfulminare fino a roma... o falliva. 2. emergere improvvisamente
). emettere in modo discontinuo fumo o gas combusti (un aereo).
colore; passaggio dal chiaro allo scuro o viceversa. 4. piti
che digrada lentamente dal chiaro allo scuro o a una diversa tonalità di colore. -
e per lo più di color paonazzo o del color dell'uva, con le macchie
granellose dello stesso colore, ma più chiare o bianche sudice sfumanti. carena, 1-157
ticella pronom. evaporare, trasformarsi in fumo o in vapore. -per estens.:
: sprigionare esalazioni, gas, fumi o vapori per effetto del riscaldamento, della
per effetto del riscaldamento, della combustione o di altri fenomeni. cellini,
la briga di fare sfumare appoco appoco o al sole o alle ceneri calde l'
di fare sfumare appoco appoco o al sole o alle ceneri calde l'acqua salata.
sale rassodato a foggia d'una gruma o tartaro. algarotti, i-ix- 256
pozzetti, 12-5-118: il portico, o tetto, ha dato il nome di 'tettuccio'
nello spazio, colorandone di nero o di grigio gli estremi contorni con gradazione di
, nella settimana ventura, la realizzazione o lo sfumare d'una speranza che ho
pel nostro paese. -rimanere interrotto o sospeso, senza sviluppi positivi; non
quei progetti approdò. per una ragione o per l'altra, sfumarono tutti. tozzi
d'un picciol numero di famiglie? o faticheremo noi a fondare un'aristocrazia -
da quelle iniziali e sconfinando in atteggiamenti o in condizioni che non sono specifiche o
o in condizioni che non sono specifiche o proprie dello stato originario, tanto da
stato originario, tanto da modificarne più o meno profondamente la natura; andare a
a finire, dopo un processo più o meno lungo. pecchio, 2-86:
. far evaporare mediante apporto di calore o ebollizione. biringuccio, 2-48: molte
, le sfumano con candele di sevo o con fumo di trementina. desideri,
presciutti, senza bisogno alcuno di salarle o di sfumarle. fr. leonardi, lxvi-
. l. pascoli, ii-268: pochissimo o nulla quasi faceva mai senza modello,
paesaggio; velare, far apparire incerto o vago. marradi, 214: mentre
viso un cosmetico per uniformarne il colorito o ravvivarlo. palazzeschi, i-715: lei
arti e mestieri, ii-114: 'digradare o sfumare': si dice intermine di tintura per
dice intermine di tintura per esprimere che tali o tal altri ingredienti digradano una stoffa che
, meno perentorio; attenuare un giudizio o un'affermazione. spontone, 1-297:
gradualmente l'intensità sonora di una trasmissione o la luminosità di un'inquadratura in modo
figur. riaffermazione puntigliosa di una prerogativa o dell'autorità; rimprovero. p e
lettera a questo legato che nulla dar egli o far dare dovesse alle truppe tedesche,
]: 'sfumatézza': qualitàdella pittura, qui o qua, bene o male sfumata.
qualitàdella pittura, qui o qua, bene o male sfumata. 2. figur
2. che presenta una tonalità non vivace o poco decisa, tenue; che digrada
e il segmento della freccia risultano sottolineati o meglio aionati da linee più sottili e di
che presenta sfumature, venature, riflessi o tracce di un altro colore. targioni
: telette d'oro e d'argento tirato o filato, con opere a gricce o
o filato, con opere a gricce o cammini, sfumate. -poco intenso
. 3. pitt. raffigurato o disegnato con i contorni poco marcati,
marcati, mediante la graduazione del chiaroscuro o passando insensibilmente da un colore all'altro
, strofinando con carta, con esca o altro i colpi della matita, così
opera da vicino. -che applica o predilige tale tecnica (un pitto- re
6. figur. che è andato perduto o si è risolto in nulla, svanito
subito la metà del guadagno. -perso o esaurito rapidamente (una somma di denaro
. 7. mancante di fondamenti filosofici o metodologici accurati, disorganico. vico
stile di un autore, una scena o una situazione). -anche sostant.
spettrale. -figur. elemento di contornò o che resta sullo sfondo di una descrizione
graduale da un colore a un altro o da una tonalità di colore a un'altra
reciso ed acquistano una tinta o più chiara o più scura.
reciso ed acquistano una tinta o più chiara o più scura. riccia. nievo
2. per estens. maggiore o minore intensità di una luce.
ma mentalmente -mancanza di chiarezza di un autore o di guardò quelle luci e le loro
contorni del concetto vi siano disegnati bene? o sottile dava l'ultima pàtina alla
gr. xqòa). -particolare modulazione o intonazione della voce o di suoni;
-particolare modulazione o intonazione della voce o di suoni; grazia, delicatezza di intonazione
suoni; grazia, delicatezza di intonazione o di pronuncia. d'annunzio, iv-2-37
. figur. ciascuno dei momenti, aspetti o. dati, anche non immediatamente percepibili
. dati, anche non immediatamente percepibili o di importanza trascurabile, che si presentano
trascurabile, che si presentano nello sviluppo o nell'articolarsi di un movimento artistico,
, di uno scritto, di un discorso o nello svolgimento di un evento, o
o nello svolgimento di un evento, o in un modo di comportarsi o di
, o in un modo di comportarsi o di esprimersi (o che, pur differenziandosi
modo di comportarsi o di esprimersi (o che, pur differenziandosi fra loro,
da adulare assai, poi il duca o gran signore da adulare a un grado minore
manierismi. -particolarità espressiva di una lingua o di uno stile; lieve differenza di
lieve differenza di significato fra due termini o espressioni; valore semantico secondario. botta
cambia niente; solo una sfumatura. o ci tieni alle sfumature? -peculiarità
un sità sonora di una trasmissione radiofonica o lu -traccia, segno minimo
. 4. manifestazione poco evidente o lieve accenno, talvolta confuso o di
evidente o lieve accenno, talvolta confuso o di poco conto, di un sentimento,
della voce, con l'espressione del volto o con l'atteggiamento del corpo.
appena percepibile dell'indole, della mentalità o dell'aspetto esteriore di una persona che
sfrondamento di un'opera nelle parti ridondanti o considerate di scarso valore (e ha
agrumi, che si compie a mano o con macchine apposite, consistente nell'immersione
per il difficoltoso avvìo di un collegamento o la repentina sfumatura di un refrain.
rotolo cilindrico di panno, di pelle o di carta usato per eseguire sfumature su
su disegni a matita, a carboncino o a pastello o, anche, su
a matita, a carboncino o a pastello o, anche, su dipinti ad acquerello
rotondo cilindrico di pelle, di seta o anche di carta, ravvolta su di sé
serve a sfumare i disegni a matita o a carbone. d'azeglio, 7-i-442:
2. per simil. piccolo pennello o spugnetta per il trucco. oriani
chiarsi la faccia, c'erano tre o quattro fotografie di uomini e di donne
di volumi appartenenti a una medesima collana o di annate di periodici che viene consegnato
3-204: 'sfunare': lanciar via la ruzzola o la forma per mezzo deìlo infuno.
. (sfungo, sfunghi). nascere o comparire in gran numero e inaspettatamente (
, 3-693: quando aviene che un poltrone o forfan- te monta ad esser principe o
o forfan- te monta ad esser principe o ricco, non è per mia colpa,
e splendor vostro, non lo sforfantaste o spoltronaste prima, e non lo spoltronate
dicesi anche quando a un teatro, o altro luogo di concorso, dove era solito
irritazione, con espressioni, grida o gesti concitati; violento impeto d'ira;
, fa una sfuriata alla donna di servizio o alla figlia. baldini, 9-34:
aspre, di insulti, di rimproveri o, anche, di percosse. lami
sentirsi piovere addosso una sfuriata di pugni o di bastonate. de amicis, ii-699:
esule avesse così per gentilezza qualche amoretto o anche qualche sfuriata di calor giovanile,
si presenta in modo disordinato, crescente o d'improvviso. prendo di gente una
di sugo di pomodoro. -discorso o scritto prolisso ed enfatico. pascoli
6. periodo di attività lavorativa o di studio intenso, concitato e di
consistere in altro, che in ripulirgli o, come dicono, sfuscellargli ogni due o
o, come dicono, sfuscellargli ogni due o tre anni. = comp.
in partic.: messo in vendita o servito non in recipienti sigillati.
5-i-1740: le strade erano piene di ronde o di benedetto vii; né di lui migliore
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
di casa. 5. uccidere o ridurre a malpartito. varchi, 18-2-152
parecchi de'suoi furono in tal guisa o morti o sconciamente sgabellati.
de'suoi furono in tal guisa o morti o sconciamente sgabellati. 6.
6. rifl. liberarsi da un impegno o da un obbligo, anche assunto contrattualmente
adempiere una promessa, trarsi da un impiccio o sottrarsi a una situazione incresciosa o anche
impiccio o sottrarsi a una situazione incresciosa o anche pericolosa o a una sanzione o
a una situazione incresciosa o anche pericolosa o a una sanzione o a una guerra che
o anche pericolosa o a una sanzione o a una guerra che minaccia di andare
una guerra che minaccia di andare male o di costare troppo. b. machiavelli
compagnia, da alcuno dei suoi frategli o da altri fussi detto alcuno secreto e fra
, s'intenda, se egli è uomo o donna, incorso in pena di avere
contrario, sanza potersene per alcuno modo o via retta o indiretta sgabellare. giovio
sanza potersene per alcuno modo o via retta o indiretta sgabellare. giovio, i-242:
come sarebbe il professore di salti mortali o il dimostratore di bestie feroci.
2. liberato da una situazione incresciosa o pericolosa. l. bellini, i-52
avanti piega il ginocchio sopra uno scabelletto o inginocchiatoio basso, e tiene con la
genere, a persone di rango inferiore, o riservato nel tribunale all'imputato (
15- 1216: scanno significa uno scabèllo o un'altra cosa simile, fatta per
correr, lxxx-3-544: quando va alla messa o altri offici divini, o sia in
alla messa o altri offici divini, o sia in chiesa, o sia in casa
offici divini, o sia in chiesa, o sia in casa, si fa distendere
siete né sarete sgabello a mal celate ambizioni o pretesto a disegni ostili ad altri popoli
l'ideale è questo: farci sgabello o della scienza o della letteratura o della politica
questo: farci sgabello o della scienza o della letteratura o della politica o di
sgabello o della scienza o della letteratura o della politica o di qualsiasi altra corbelleria
della scienza o della letteratura o della politica o di qualsiasi altra corbelleria per arrivare al
sgabello con facilità, precipitandoli alla morte o alla rovina. -non saper
-essere passivo strumento dei suoi voleri o piani. s. spaventa,
con discostargli dal muro. sono termini o mensole di stucco, fissi nel muro.
: ebbene io non sento mai, o quasi mai, dir queste cose con le
toscana e dagli scrittori: belletta, pattume o pacciame,... sgabuzzino,
sorbonne, specie di botteghino del lotto o misero ufficio da usuraio popolare, col
: girellando nel campo della 'goldwyntezze dei numi o dai castelli delle mitologie. mayer',
parise, 11-140: alla si infilò due o tre volte dietro una tenda dove c'
privare della gagliardia, della forza fisica o morale, del coraggio. dante,
particella pronom. perdere il vigore fisico o anche quello morale o intellettuale. mamiani
il vigore fisico o anche quello morale o intellettuale. mamiani, 4-53: là
. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da gaiofà 'intascare',
barboni, ii-1-926: provocava spesso i monelli o le trec quella di prima
romane, 487: potta di me, o che ventura, strana, / molto
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un deriv.
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
crudelmente una persona. che di mercato o gli strilloni, pel solo gusto di sentirsi
dare una risposta amena... o arrivare una risposta, pepatacosì da fargli sgallare
). ostentare brìo, simpatica spigliatezza o, in senso negativo, affettata e
vaffangule, la fesse de sòrete, cacarne'o cazze, / addirrizzate tubbe, / la
cred'io più tosto spinti da pazzia o dal peccato o, per dir meglio,
tosto spinti da pazzia o dal peccato o, per dir meglio, dalla gola d'
/ cercando, s'ei vi scuopre o sente alcuno. 3. figur
, tr. letter. disus. privare o mutilare qualcuno di una o di entrambe
. privare o mutilare qualcuno di una o di entrambe le gambe. alfieri,
uccideranlo. -per estens. dipingere o disegnare una figura umana con le gambe
(v.). fiori o simili pianticelle. 'che idea è stata di
di sgambare2), agg. privato o mutilato di una o di entrambe le gambe
agg. privato o mutilato di una o di entrambe le gambe (anche con
del duomo. -privato di una o più gambe di sostegno (una sedia
più gambe di sostegno (una sedia o un altro mobile). pratesi,
che hanno il gambo... sgambati o sedenti o nani, quelli che ne
il gambo... sgambati o sedenti o nani, quelli che ne sono privi
. sgambatura1, sf. breve corsa o insieme di movimenti di scatto compiuto dagli
compiuto dagli atleti preliminarmente a un allenamento o a una gara sportiva per riscaldare i
un indumento, in partic. intimo o da bagno, che lascia scoperta una
, agg. che agita scompostamente o in piccoli saltelli le gambe.
in basso, stando seduti, sdraiati o sospesi in aria (per lo più
stanza della maternità, dove cinque o sei piccini sgambettano e gnaulano, rodono mele
, 22-275: del teatro di prosa o del varietà, quale dei due è più
irregolarmente la corsa dell'avversario, colpendolo o opponendo la propria gamba alla sua gamba
cui si ostacola irregolarmente un avversario, o addirittura lo si arresta facendolo ruzzolare.
figur. superare qualcuno in modo imprevisto o con metodi sleali. grazzini, 422
dietro compiuto stando in piedi, seduti o sollevati da terra. calvino, 2-30
da sgambettare1., gamba o di entrambi gli arti inferiori, consistente
in spostamenti in avanti e in dietro o in piegamenti e incroci accompagnati da brevi
. figur. rapido passaggio, scarto narrativo o stilistico. faldella, 13-132:
piede fra le gambe di qualcuno che cammina o corre, allo scopo di farlo inciampare
si ostacola irregolarmente un avversario, o addirittura lo si arresta facendolo ruzzolare. di
altri, al fine di superarlo nella carriera o in una competizione. buonarroti il
sgambetto: tradire, ingannare, ostacolare o superare qualcuno in modo subdolo e sleale
le voci si dàn reciprocamente lo sgambetto, o si puntellano con una fraternità grottesca.
ispettor di polizia / sganaco. scia o tiene il sacco o se la spia,
sganaco. scia o tiene il sacco o se la spia, / inventa, per
: crepare. andranno a sganciare sull'austria o sulla germasguaiatamente. 'sganascione': garontolo
-separare un rimorchio dalla motrice, una o gnore si diverte un mondo; sganascia
sganciàbile, agg. che si può sganciare o stacca-3. sborsare denaro anche in modo forzato
. al fine di allentarne la pressione o di evitare lo tommaseo [s
credevano ed erano vittoriosi. fenoglio, 5-i-politica o economica di un altro. 1
7. far cadere una classe dirigente o un regime il regime fascista [6-vi-1944]
basta 3. allontanamento da qualcuno o qualcosa. 6. nel linguaggio sindacale,
sganciamento da responsabilità politiche dirette di goverinopportuna o fastidiosa. sganasciataménte, avv. (
, d'accordo? di buon cuore o, come si suol dire, sganasciataménte.
altri capitali; e per corpo o un oggetto appeso. (sganassato
tu ti sganci il candido corsetto, / o bionda costretti a darglieli. glieli
appena vedono che la posizione è insostenibile o costa un eccessivo numero di perdite.
e del conseguente sgancio del gianduiotto, o boero che fosse, la zamira ne profittò
al sorriso di una suora, del medico o del prete. 2.
di sgancio: comportarsi in modo ambiguo o scorretto. tommaseo [s. v
dirò, un grimaldello che apre l'uscio o un succhio che lo succhia, ma
-in partic.: rompere le mascelle o i denti con un colpo violento.
moto d'un piede in billico, desinando o cenando. baretti, 6-407: dico
attraversare una profonda crisi politica, economica o militare; disgregarsi, andare in rovina
sgangherato. 6. rauco, stridente o, anche, disarmonico (una
disse, « veder se di farina / o di crusca è il mio pane ».
caffè. banmattutino, / van dieci o venti birri per istaio. bandello, -gravemente
gheratissimo! ordine e di chiarezza o rivela errori di grammati mattoni
). quel di mezzo era men buono o peggiore degli altri, essono di pregio
. per estens. che presenta parti sconnesse o vene dietro così gobbo, tremulo, con
causa dell'uso prolungato, dell'età o della scarsa versalmente si fa conoscere il riso
i'una con l'altra, di che o, come suol dire il volgo, sgangheratissime
, nel parlar fra noi, beninteso: o anche, talvolta, più sgangherati,
sgangolire, intr. (sgàngolo o sgangolisco, sgangoliscfì. dial. smaniare
3il: queste è più fresche che riose o viole: 7 le sa drezzar
disinganno, liberazione di altri da errori o illusioni. mini, 294: ha
sapere chi è stato gomfaloniere di giustizia, o commessario di pisa, o chi aveva
giustizia, o commessario di pisa, o chi aveva torre o loggia in firenze.
di pisa, o chi aveva torre o loggia in firenze. d. bartoli,
, accioché possiate sgannare coloro che credono o c'hanno creduto altramente. siri,
. -essere motivo per far ricredere o per indurre a cambiare idea (un
d'accordo domandiamne loro e per questa via o tu o io ci sgannaremo.
e per questa via o tu o io ci sgannaremo. b. pino,
rezasco, 1069]: li ministri o sgaraffoni... presenteranno nella camera fiscale
. imbriani, 4-160: ciascun s'industria o con la vio-fenza o con l'astuzia di
: ciascun s'industria o con la vio-fenza o con l'astuzia di sfollare, ritardare,
insieme. vignali, 2-7-24: - o guarda, rubaldo. - guata, prospettiva
, per scoprire se a loro andava o sgarbava che egli la facesse tanto lunga.
cose. 2. con gesti o atteggiamenti scomposti, maldestri; goffamente.
in modo raffazzonato, grossolano, sommario o senza nessuna verosimiglianza e grazia; con rozzezza
di buona educazione; che ha modi o atteggiamenti rozzi, volgari o indecenti (
che ha modi o atteggiamenti rozzi, volgari o indecenti (una persona). -
2. che ha un aspetto sgraziato o, anche, sproporzionato, deforme.
rompeva il silenzio era una parola astiosa o d'insofferenza sgarbata. -privo di
con partic. riferimento a figure pittoriche o a un'opera scritta). lenzoni
mescolanza delle lingue e delle frasi o stili del dire. piccolomini, 78:
per le parole, che io ero forzato o di chiudermi gli orecchi o di fermarmi
ero forzato o di chiudermi gli orecchi o di fermarmi. allegri, 49: arano
non soverchiamente lisciate né prive d'ornamento o sozze. ciò a la
5. che ha forma irregolare o andamento bizzarramente contorto. ramusio [
forma del recinto delle mura della città o castello di anguli e lati non eguali:
, di un ortaggio a frutto pendulo o delle parti superflue della frutta e degli
sgarberìa, sf. intento, atteggiamento o contegno sgarbato; modo di fare brusco
lui come se temesse di essere interrotto o qualche altra sgarberia. moravia, i-232:
forti oramai per lacrimare a tutte le sgarberie o a tutti i disprezzi degli amabilissimi uomini
; comportamento irrispettoso, villano; atteggiamento o contegno privo di garbo; modo di
2. figur. chiarire una questione complessa o bizoni, 133: il pomarancio
si otteneva talvolta con qualche difficoltà, o sgarbétto, dal ministro, e sempre poi
sgargi). risaltare per la vivacità o per la luminosità dei colori. buzzi
sor antonio! prima era le o canora. un tribolato, ma
nieri, 151: li compran da questo o quel cacciatore e poi se ne spacconano
. sbagliare in ciò che si crede o si afferma. f. f
princìpi. -uscire involontariamente da un percorso o da una rotta prestabilita. sciascia
. 2. mancare di precisione o di accuratezza nell'esecuzione di un compito
di accuratezza nell'esecuzione di un compito o di un lavoro. jahier, 122
, mai aveva sgarrato d'un secondo o creato panico per qualche esitazione, qualche
sgarra. 3. trasgredire agli ordini o ai doveri; allontanarsi dalla retta condotta
ai doveri; allontanarsi dalla retta condotta o da una norma di vita. moniglia
. -scostarsi da uno schema o da un modello rigidamente determinato.
partic. una cavalcatura durante una battaglia o capi di bestiame come azione intimidatoria compiuta
non un bandito tradizionale delle pecore rubate o sgarrettate, non il bandito che opera
sgarato). norma di comportamento o di un dovere. region.
, agg. dial. male in arnese o inetto (una persona); disordinato
dialetto modenese e da altri popoli 'sgarzi'o 'garzi', onde il verbo 'sgarzare',
pellicola con lo sgarzino per effettuare correzioni o per eliminare gli sporchi di stampa.
per eliminare gli sporchi di stampa, o, in serigrafìa, per ritoccare la forma
garzuolo1). taiolavano motociclette con uno o due motociclisti tutti sgarzolina, sf.
partenza veloce e improvvisa di un veicolo o, semplicemente, di produrre rumore.
(sgasato). che ha perso o è stato privato di anidride carbo
). muoversi in una certa direzione o dirigersi verso una determinata meta di soppiatto
fuggire da una situazione pericolosa, sgradevole o imbarazzante (anche nella forma sgattaiolarsela).
chi andasse da comare venera, ché due o tre volte l'aveva sorpresa tutta sossopra
sgattaiola fuori un granatiere con un fiasco o una gavetta e, rasentando i muri
coinvolti in una situazione spiacevole, imbarazzante o fastidiosa. gi; uscir d'
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
ii-191: nel piano di sopra, o meglio sul ballatoio della catapecchia, le
: s'io ti trassi la milza, o traditora, / tu sai che prima
: giuocavasi tra questi giovani alla ruzzola o girella, e silvio, assai agile e
nell'impeto del lanciare la girella (o, come dicono essi, nello sgavettarla)
sgazza, disse invèr di quella: « o gentile uccello,... io ti
{ sgelò). liberarsi dal gelo o dalla neve; scongelarsi. spallanzani
margine dell'ombra formata da una casa o da altro oggetto, mentre gela fortemente
un membro gelato mediante l'acqua fredda o neve,... si risolverono di
qualcuno ad abbandonare un atteggiamento di ostilità o diffidenza. g. brera, 4-135
-anche: l'innalzamento della temperatura più o meno graduale che lo provoca.