estens. risucchio deli-aria dietro un'auto o una moto, di cui in una gara
un corridore può approfittare per guadagnare terreno o, in una gara motoristica, un'
in una gara motoristica, un'auto o una moto per ac- uistare velocità;
. santi, iii-222: ogni quattro o cinque ore per un'apertura a livello
. -mettersi sulla scia di qualcuno o di qualcosa: adeguarsi o conformarsi al
di qualcuno o di qualcosa: adeguarsi o conformarsi al loro esempio o modello.
: adeguarsi o conformarsi al loro esempio o modello. baldini, 9-167: altri
per quella di fuori, produce la scia o la sciatica, come dir vogliamo.
: ai tempi di non so qual re o sofì o shah o kan della persia
tempi di non so qual re o sofì o shah o kan della persia, viveva
so qual re o sofì o shah o kan della persia, viveva in bassora un
molto a quello dello sciah di persia o dell'impero celeste. faldella, ii-2-147
regale del medio oriente, un principe arabo o uno scià. calvino, 15-212:
. 2. per estens. giorno o periodo di festa. fanfani [s
che sono nel mondo: « o gente, ascoltate! per tutto quest'annoè
agitare energicamente nell'acqua, per lavare o risciacquare. nieri, 3-191: 'sciabattare'
, intr. camminare strascicando le ciabatte o le scarpe. calvino, 1-304:
naviglio che più comunemente diciamo zam- becco o zambecchinó. guglielmotti, 799: 'sciabecchino':
con ampio scafo e tre alberi verticali o leggermente inclinati a prua (due prodieri
in passato nel mediterraneo come nave corsara o come piccola unità di guerra e,
di naviglio che più comunemente diciamo zambecco o zambecchinó. a. piazza,
cfr. anche il fr. chèbec o chabec (nel 1771).
usata per la pesca in prossimità della costa o di bassi fondali, formata da due
giacchio qui trar si dovesse, / o le sciabiche tendere o le ragne. reina
si dovesse, / o le sciabiche tendere o le ragne. reina, i-126:
soffocante, opprimente (un clima politico o culturale). b. croce,
religiosi, e la rozzezza nel trattarli o nell'ignorarli, hanno varcato ora i
dai venti impetuosi e raccolte in tumoli o dune. idem, i2'7-359:
. è vero che una stretta di freddo o una sciroccata mi possono ricacciare addietro da
trasporta sabbia, che può cadere asciutta o con le precipitazioni, dando luogo alle
precipitazioni, dando luogo alle piogge di fango o alle piogge o nevi rosse.
alle piogge di fango o alle piogge o nevi rosse. giamboni, 8-i-121
allegra fronte, / curando poco scirocco o rovaio. boccaccio, dee.,
e poggia, secondo soffia la tramontana o lo scirocco. 5. prov
che è proprio, che si riferisce o che riguarda lo scirocco. -in partic
.); por tato o causato dallo scirocco (la pioggia);
= forse dall'ar. magrebino suluq o soluq 'vento di mezzogiorno', attraverso il
con pazienza e tolleranza) una persona o un problema, una situazione, un discorso
bravi bravi dovremmo sciropparci le panzane più o meno estrose di frate poverello e di
accettare a qualcuno contro la sua volontà o gradimento o imporgli una persona per una
qualcuno contro la sua volontà o gradimento o imporgli una persona per una determinata funzione
imporgli una persona per una determinata funzione o carica.
allettare, sedurre qualcuno per ottenere qualcosa o per ingannarlo. pulci, 25-63:
: si gustavano que'migliori sapori dilatte arrosto o in mille forme, di menestre di ostia
. figur. blandito a scopo d'inganno o di seduzione. - anche sostant.
medicinali per renderne gradevole il sapore o per conservarle più a lungo, o aggiunta
o per conservarle più a lungo, o aggiunta ad aromi, estratti per lo
per lo più da erbe e fiori, o a succhi di frutta per la preparazione
di frutta per la preparazione di bibite o di frutta sciroppata o candita (e
preparazione di bibite o di frutta sciroppata o candita (e la bibita che se ne
impegnativa, sgradevole. medicina o con poco o senza nulli siroppi. a
sgradevole. medicina o con poco o senza nulli siroppi. a. f.
di polveri assorbenti, legato con siroppo o conserva di scorzadi cedro. c. i
di zucchero ed una parte d'acqua o sugo di frutti. fusinato, iii-190:
gli fossero applicati sulla pancia / cinque numeri o sei della « bilancia ». pratesi,
. -figur.: rimedio illusorio o poco efficace. s. bernardino da
anonimo genovese, 1-2-122: per maniar o beiver tropo / de quelo mortar siropu
. vialardi, 1-341: aggiungete del sugo o cottura delle carni ridotte a sciroppo.
praticano vari mezzi che dànno risultati più o meno perfetti. stampaperiodica milanese, 396:
del sugo cristallizzabile della canna, separata o liberata dalla 'melassa'o sciroppo che non può
canna, separata o liberata dalla 'melassa'o sciroppo che non può l'
al liquido. -sciroppo malvagio o risolutivo: pozione velenosa. ser gorello
, espediente per superare una condizione negativa o dolorosa o per correggere un difetto morale
per superare una condizione negativa o dolorosa o per correggere un difetto morale.
. = lat. scirpula [vitis o uva], deriv. probabilmente da
senso, quieto e di color cinerizio o di piombo. gualdo priorato, 7-154:
degenerazione morale, vizio, corruzione (o ciò che ne è causa).
scirróso, agg. che si riferisce o è proprio di uno scirro; che
e attaccato da una lenta infiammazione di fegato o, secondo altri, da una scirrosa
17-98: chi rilassato ha l'utero o scirroso, / chi le due ostrutte ha
a costoro lo dio pan, i lenei o tor- colanti, gli sciiti o saltatori
lenei o tor- colanti, gli sciiti o saltatori. = voce dotta, gr
'una ragazza sci-sci', elegante (o di affettata eleganza), 'far molto
dogma di fede con un atteggiamento ribelle o insubordinato contro la legittima autorità religiosa (
chiunque si separasse dal proprio vescovo o dal proprio metropolita nel caso di un vescovo
cattolico). — scisma d'oriente (o greco o bizantino): separazione fra
— scisma d'oriente (o greco o bizantino): separazione fra la chiesa di
cerulario nel 1054. - grande scisma o scisma d'occidente. divisione della chiesa
(1417). -scisma di lutero o della riforma: la riforma luterana o
o della riforma: la riforma luterana o protestante. dante, inf, 28-35
. malatesta malatesti, 1-190: piacciati, o bon jhe- sù, che ornai sia
le nazioni non l'obedischino quando procede o da scisma o da eresia, perché
non l'obedischino quando procede o da scisma o da eresia, perché non si recupera
dardi delleispirazioni divine, se dall'essere eretica o dall'essere lussuriosa. 2
divisione, discordia, contrasto sia politico o sociale sia privato; dissenso, divergenza
, di interessi (e anche il conflitto o la situazione conflittuale che ne deriva)
, non si svolgono voltandosi le spalle o in un teorico contrasto... la
-metodo scientifico, scuola di pensiero o espressione artistica o culturale che si stacca
, scuola di pensiero o espressione artistica o culturale che si stacca da quella più
39: la medicina empirica è una eresia o scisma nato dalla medicina razionale. rajberti
! -diversità di linguaggio fra diverse persone o classi sociali. bacchetti, 2-xix-15
e l'isterismo / che celo nell'eresia o lo scisma / del mio gergo.
. -ci). che promuove uno scisma o vi aderisce; che è seguace di
si alcuno fratello fosse bestematore de santi o ausurero publico... o fosse siscemàtico
santi o ausurero publico... o fosse siscemàtico che ponessela casa in discordia o
o fosse siscemàtico che ponessela casa in discordia o latrane, non lasseno intrare a lu
che, se egli è uno sacerdote eretico o scismatico o escomunicato, che non può
egli è uno sacerdote eretico o scismatico o escomunicato, che non può consecrare. sanudo
sede che non l'austria straniera e abbonita o la russia scismatica e barbara. calandra
che mi avevan dispregiato e maleficato, cattolici o scismatici che fossero. -sostant.
come imperadore, in luogo del papa o de'suoi legati cardinali, a sismatici
in dio. -con riferimento a persone o a comunità religiose diverse dalla chiesa cattolica
seguì in teologia la dottrina asci'arita o vogliamo dire scolastica, la quale soleva
riferisce a uno scisma; che contiene o rivela idee o princìpi propri di uno
scisma; che contiene o rivela idee o princìpi propri di uno scisma.
, per molti secoli, la ni o ne deriva. cristianità e s'è
del suo vaso nelle rivoluzioni tragiche so produttivo o di un'attività creativa o intelletdel nostro
; fiacco, povero di ispirazione artistica o di valore intellettuale (un'opera letteraria
di valore intellettuale (un'opera letteraria o artistica). baretti, 2-290:
sfibrare. -lettera di sfida: scritto consegnato o inviato a sfibratóre, sm.
di legno e consiste in una mola o in una ruota dentata che gira ad
suola e, per mezzo di una mola o di nastri abrasivi, ha il compito
'raschiatore di tomaie': raschia mediante mola o nastri abrasivi la superficie della tomaia destinata
a preparare mangimi, miscele per silos o lettiere per animali; simile al trinciaforaggi
sf. tecn. lo sfibrare tessuti vegetali o carta per mezzo di uno sfibratore.
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da ficcare (v
anche se la sfida non è accettata o il duello non ha luogo).
, a competere in un determinato sport o prova di abilità o di forza.
in un determinato sport o prova di abilità o di forza. -in senso concreto:
di forza. -in senso concreto: competizione o gara agonistica, regolata da norme fisse
gara agonistica, regolata da norme fisse o, anche, stabilite di volta in
volta in volta, in cui singole persone o squadre si affrontano in una medesima attività
si affrontano in una medesima attività sportiva o in una stessa prova di forza, di
una stessa prova di forza, di resistenza o di abilità, di pazienza, cercando
pazienza, cercando di prevalere sugli avversari o di ottenere il migliore risultato.
confronti di altri che si considerano superiori o di situazioni, di imprese, di
atteggiamento psicologico incurante di pericoli e difficoltà o i modi verbali anche offensivi e irritanti
don gonzalo gli parve come fosse di sfida o addirittura di scherno. g. bassani
: un qualunque / cappello floscio / bif'o o marrone o anche nero messo un
qualunque / cappello floscio / bif'o o marrone o anche nero messo un tantino di
cappello floscio / bif'o o marrone o anche nero messo un tantino di traverso
sfida2, sf. stor. risarcimento o pena consistente nel risarcimento, che veniva
pascolare il bestiame abusivamente su terreni pubblici o privati. de luca, 1-2-68
de luca, 1-2-68: 'sfida', o 'diffida', significante la pena o
o 'diffida', significante la pena o la refezione del danno dato, quando senza
]..., sanza richesta o isfidamento alcuno, corsono valdinievole e 'l
fisiche con l'atto reale e concreto dello o per terza persona o con parole, sia
reale e concreto dello o per terza persona o con parole, sia privato perpetua- spirito
confronti di qualcuno, della cui lealtà o capacità si dubita. sacchetti,
vuoi essere perfetto, va'e vendi o vero lascia stare tutto il tuo, e
sfiducia in se stessi, nelle proprie forze o capacità; insicurezza, debolezza aanimo;
. / se. ttu lo sfidi o batti, e'griderà, / ched egli
e monaci, e fin le monache, o sfidare alla pugna nelle io d'atterrire
agli uomini], e a ben liti o accettare essa disfida. poerio, 1-40:
so, sfidava mussolini alla spada, o forse al pugnale, non ricordo bene.
né solo io t'amo, o sposa, pe 'l dì che spaurita /
, 32: se alcuno di montagutolo o de la corte sfidasse alcuna persona di mon-
- per estens. dichiarare o muovere guerra a guerriero invitto, e fra
, con valore privat., e da o. fidanzamento (v.).
là voi sfidate / a disciòr nettare o canto / l'almo a febo amico vate
, rischiando di causare una reazione risentita o violenta. pellico, 2-41: ho
metro. 5. affrontare decisamente o audacemente, con la speranza di mostrarsi
. gozzi, i-28-136: ti ringrazio, o brama, io mi comlunque concorrenza.
e resistendo senza danno, condizioni atmosferiche o climatiche avverse. pananti, 1-6
proprie caratteristiche, all'usura del tempo o alla violenza delle intemperie o al mutare
del tempo o alla violenza delle intemperie o al mutare del clima. mascheroni,
, 5-155: gli stessi uomini decrepiti o sopraffatti da gravissima infermità, quando sono
la particella pronom. perdere la fiducia o la speranza; scoraggiarsi. f.
. v. borghini, 4-30: o che noi ci sfidassimo che ogni mezzano
per indicare l'inevitabilità di un evento o che un fatto non poteva accadere diversamente
sfacciataggine meretricia,... vuol dire o che la tempra dell'animo e della
animo e della mente è la fatuità o è il proponimento ferreo di riuscire a
« sfidato., non so bene: o sei sfidato o devi sfidare ».
non so bene: o sei sfidato o devi sfidare ». -provocato alla
sfidare ». -provocato alla guerra o a combattere una battaglia. navagero
2. ostinato e accanito nella lotta o nell'odio; acerrimo (un nemico
lusso affatto inutile. -che rivela o denota mancanza di fiducia. manzoni,
non farei così per mostrarmi suspizioso troppo o sfidato, ma per torre licenzia a'
-per estens. che ha esito o prognosi infausta, mortale (una ferita
sene rimetteva al giudizio d'una tal dama o d'un tal cavaliere o di
dama o d'un tal cavaliere o di più dame o cavalieri. 3
tal cavaliere o di più dame o cavalieri. 3. che affronta impavidamente
. 3. che affronta impavidamente pericoli o disagi. tommaseo [s. v
fiducia; scarsa stima delle capacità proprie o altrui; diffidenza pessimistica quanto alle intenzioni
in tutti i quattro cerchi, dante o esplicitamente o implicitamente ha narrato di avere
tutti i quattro cerchi, dante o esplicitamente o implicitamente ha narrato di avere avuto paura
cioè dell'approvazione da parte del parlamento o di una delle camere dell'operato e
dell'operato e deltindirizzo politico del governo o anche di un singolo ministro; si
obbligo delle dimissioni da parte del governo o, rispettivamente, del singolo ministro così
. letter. sfiducia nelle capacità proprie o di altri. -per estens.: avvilimento
, sfiduci). privare della fiducia o della speranza in un esito favorevole, nella
. cavour, xi-354: qui, o signori, s'incontrano molte difficoltà,
come suo interlocutore il governo, può approvare o sfidu covoni dal fieno.
(v.). -dichiarare o dimostrare di non nutrire più la sfienato
un proprio rappre di erbe o di foglie secche (la paglia).
(la paglia). sentante o di chi detiene una carica istituzionale.
asciutta e fresca, ove non sia puzzare o odore troppo acu venne sfiduciato
in modo che denota mancanza di fiducia o avvilimento. stuparich, 5-55: sono
. -per estens. che denota o esprime sconforto. fogazzaro, 2-305:
(il governo da parte del parlamento, o chi detiene un potere istituzionale, dal
, agg. letter. che provoca sfiducia o abbattimento. leoni, 160:
questo scienza più importante che la erpetologia o simili altre. insieme di
insieme di piccole sfighe, o sindrome, è nato all'inizio della
'pulsazione', che è da oepù ^ o) 'io palpito', di origine indeur.
concreto: ciò che deturpa l'aspetto o rende irriconoscibile una persona.
sfregiare, deformare le fattezze con percosse o pugni. marini, i-419:
era davvero. 4. interpretare o presentare in modo inesatto un testo;
, nel volto, per i colpi o per le percosse ricevute. - per
: mi sarebbe spiaciuto di rimaner storpiato o sfigurato; ma se m'avesse messo una
, per il dolore, per la rabbia o per un'emozione violenta. dante
. l. pascoli, ii-282: o che [i due quadri] fossero stati
due quadri] fossero stati malamente incassati o che malamente nel bastimento ove imbarcati furono
, 1-iv-607: ignorano per ordinario l'idiomafrancese o, se ne sanno alcun poco, è
sm. ant. che altera profondamente o deturpa. oliva, i-2-338: ohimè
avesse. -stravolto per il dolore o per l'ira. giuliani, ii-80
(plur. -cé). filaccia ricavata o residuata da un tessuto logoro, da
sm. lo sfilacciarsi di un tessuto o di un indumento logoro. 2
3. disordinamento di un gruppo politico o anche di una squadra sportiva.
. disfare filo per filo un tessuto o uno straccio riducendolo in brandelli o in
tessuto o uno straccio riducendolo in brandelli o in filacce. -anche: tirare uno o
o in filacce. -anche: tirare uno o più fili di un tessuto.
ordito mostrando i fili per il lungo uso o per uno strappo (un tessuto,
l'uscir delle fila di un panno o rotto o sfondato, nel punto della
uscir delle fila di un panno o rotto o sfondato, nel punto della rottura o
o sfondato, nel punto della rottura o della sfondatura. ojetti, i-180: gli
che ha i margini sfrangiati con brandelli o filacce (un indumento).
. mi pare che la parte sfilacciata o sbavata resti almeno in un 1 /
mondo contemporaneo e la ritirata nel dugento o in altri secoli 'sicuri1, ci si perde
coesione, disgregato (un gruppo politico o una squadra sportiva). 4.
mediante apposita macchina (sfilacciatrice) stracci o cascami, allo scopo di ottenere una
sfilacciatrice che li riduce in lana rigenerata o meccanica. 2. nella fabbricazione
sfilacciarsi di un tessuto per il logoramento o per uno strappo. -in senso concreto
dipendere da sottilissimi veli di talco, o dalle ultime sfilacciature delle fibre che la
quanto è di tela di lino o di piombo o di spugna strettamente con
è di tela di lino o di piombo o di spugna strettamente con filo legata,
di spugna strettamente con filo legata, o di radice... overo fatte
questo solamente in quello che sarà sofisticato o carolato. volponi, 2-61: l'
sfilaccióso, agg. che perde i fili o mostra la trama; sfilacciato (un
). -anche: costituito da fili o peli di lunghezza disuguale. alvaro
sm. estrazione di un oggetto inserito o infilato. = nome d'azione da
: marciare in ordinanza, in una rassegna o in una parata militare (un esercito
estens. susseguirsi dinanzi a uno spettatore o a un viaggiatore (una serie di oggetti
. presentarsi in successione ordinata alla mente o alla memoria (un fatto, un ricordo
da un luogo uno dopo l'altro o alla chetichella. m. villani,
odorar delle nari, ché se accorgansi / o dell'odor di stagge o spansa
/ o dell'odor di stagge o spansa rete, / sfilano addietro.
. sfillare), tr. togliere uno o più fili da un tessuto, in
, / si spacca il cranio, o sfilasi la spina, / che i medici
lavoro. 7. pitt. disegnare o scolpire filo per filo, con grande
grande precisione e nettezza, i capelli o la barba. vasari, ii-13:
lat. ex-, con valore privat. o di allontanamento e separazione, e da
. 3. lanciare una fune o un laccio. p. petrocchi [
filo teso la direzione di una fossa o di uno scavo. p cupfiari,
: quella quantità di fieno, sfilarze o di zolle, che si mette forzatamente nelle
non si curvasse quando rugghiava la granata o più fischiava la fucileria. 2
2. parata, rivista di soldati o di gruppi paramilitari o comunque organizzati e
rivista di soldati o di gruppi paramilitari o comunque organizzati e in divisa e di mezzi
mezzi militari in occasione di ricorrenze solenni o per onorare un'autorità civile o militare
solenni o per onorare un'autorità civile o militare. monelli, 2-248: aprì
-per estens. passaggio continuato di persone o anche di animali. b.
nuovi modelli di una casa di moda o di una sartoria, fatta da indossatrici e
. 4. serie di oggetti o di ambienti allineati uno dietro l'altro
di ambienti allineati uno dietro l'altro o uno accanto all'altro; successione ordinata
: la storia della filosofia, posta o appresa così tutta sullo stesso piano, indifferente
5. gioc. nel biliardo, o nel gioco dei birilli, rabbattere con
. ant. piatto preparato con filetti o sottili fette di pesce. b
ordine sparso; a uno a uno o a pochi per volta. davila [
di forma allungata e sottile di piccola o media pezzatura; filoncino. saba,
), agg. privato di uno o più fili (una tela di ricamo)
ricamo ottenuto sfilando alcuni fili dalla trama o dall'ordito della tela o da entrambi
dalla trama o dall'ordito della tela o da entrambi, e raggruppando i fili
generico: che soffre di un'affezione renale o di dolori alla schiena. contina
si dà a quegli che sono sfilati o che in sogno hanno veneree imaginazion.
reni. 8. pitt. scolpito o dipinto pelo per pelo, con grande
dizionario marittimo militare [tommaseo]: tirafieno o tirafreno è strumento per levare gli sfilati
linea, l'uno dietro l'altro o l'uno accanto all'altro (una serie
; alla spicciolata, a uno a uno o pochi per volta, alla chetichella.
non pure con le occasioni di nozze o di morte, che sono importanti, ma
abbia solamente patito un termine di febbre o sia stata otto giorni assente, corrono quivi
268: se 'l decto pelo o scalcinatura fusse trovato ad alcuno sottoposto con
trovato ad alcuno sottoposto con lana filata o sfilata, o messo in panno, quello
sottoposto con lana filata o sfilata, o messo in panno, quello lavorio debbia
nello sfilare alcuni dei fili dalla trama o dall'ordito della tela o da entrambi
dalla trama o dall'ordito della tela o da entrambi, e nel raggrupparli con vari
... asciugateli, infarinateli intieri, o tagliati, voli, a branchi, a
e sfilosofare, che assillarsi con sillogismi o velarsi il cervello coll'istrico delle teorie
vuol venir innanzi, si sfilosofi, / o si rimanga a casa ne'suoi stenti
sfilza, sf. lunga serie di oggetti o di costruzioni disposta in fila, in
d'ametiste. y proferire frasi o produrre scritti rapidamente e di seguito;
sfìnanzante, agg. che provoca danno o perdita economica, rovinoso. gabr
poco inclini alla compassatezza di un cignani o di un rotari o di un balestra,
di un cignani o di un rotari o di un balestra, ma sotto quel
. anche sfendere. con olio o strutto e increspa e gonfia, 'frittella,
415: 'sfincia': per qualunque cosa gualcita o sconciata. 3. inter
corpo deviso / 2. rendere o far apparire più magro; snellire.
passa mai giorno che da qualche sfingarda o bertone non gli sia fatto qualche affronto.
per lo più di leone, con o senza ali, e testa maschile o femminile
con o senza ali, e testa maschile o femminile (in ualche caso anche non
questo enigma forte / sanza danno di pecore o di biade. s. agostino volgar
quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute o un
sia o una delle cose già vedute o un composto di cose o di parti
cose già vedute o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute
, ma bestie. -in rappresentazioni pittoriche o scultoree, con partic. riferimento ai
la quale è sostenuta da quattro boni o vero da quattro sfingi. tasso, 11-iii-1036
non furono scritte ne le tavole di pietra o di metallo o ne le colonne o
le tavole di pietra o di metallo o ne le colonne o ne le piramide o
o di metallo o ne le colonne o ne le piramide o ne perme o ne
o ne le colonne o ne le piramide o ne perme o ne le sfingi o
colonne o ne le piramide o ne perme o ne le sfingi o in altra opera
o ne perme o ne le sfingi o in altra opera materiale, ma ne l'
adomi di statuacce e di complesso o che appare incomprensibile e astruso sfingiacce
3. figur. persona enigmatica e impenetrabile o anche falsa, ambigua e infida.
chiamavasi napoleone -persona cavillosa e sofistica o che enuncia teorie astruse. fr
espressione). negri, 1-932: o pallida come le statue / che vegliano
famiglia di insetti lepidotteri di abitudini notturne o crepuscolari, dinusi su tutta la terra
su tutta la terra; di dimensioni medie o grandi, presentano ali anteriori più sviluppate
corpo tozzo; addome largo, più o meno allungato, quasi cilindrico. hanno generalmente
biochim. lipide complesso che contiene sfingosina o i suoi derivati; è composto da
del genere 'hystrix', e cosi denominati, o dalla loro coda che ha la forma
che ha la forma di una sfinge, o dall'avere quest'organo la proprietà di
sfinito, privo di energia; stato o sensazione di grande spossatezza che succede a
più grave e prolungata, a denutrizione o inedia, ecc. doloroso di
-quanto è causa di pena, di sconforto o anche solo di fastidio, di irritazione
sfinisci). spossare, stremare fisicamente o psichicamente; ridurre in uno stato di
ridurre in uno stato di prostrazione fisica o morale. martello, 6-ii-669:
2. per estens. che deriva o è segno di estenualo iudicio tuo,
è mai nervoso: può sì diventare matto o am gallico sfinirà la quistione
, 2-279: un uomo mazzarsi o sfinirsi. lo sforzo del tutto può produrre
..., ma non il poco o l'abbastanza. -svenire (per
, sf. stato di grande debolezza fisica o di prostrazione psichica; spossatezza.
per una malattia, per il digiuno o in quanto gravemente ferito e in fin
forma di anello che, contraendosi, chiude o ristringe l'orifizio intorno al quale è
l'iride. - sfintere del coledoco o di oddi: quello situato nella parete
del coledoco. - sfintere delle labbra o orale-, muscolo orbicolare della bocca.
me par consistere senza alcun dubbio in una o in più ulcere, o piccole piaghe
in una o in più ulcere, o piccole piaghe della interna cavità dell'uretra,
creatore. carradori, ii: l'orbicolare o sia sfintere delle labbra. lessona,
, così detti perché servono a chiudere o a stringere le aperture o condotti naturali.
a chiudere o a stringere le aperture o condotti naturali. 'sfintere dell'ano'
più superficialmente, è lo 'sfintere esterno', o 'sfintere cutaneo', di cui winslow ha
. cocchi, 4-2-97: muscolo sfintere o constrittore di essa [vescica].
posizioni quali la 'venezia livornese'o 'il tasso', dove... lo
volponi, 2-71: la luce sopra o sotto sfioccava sempre nel bianco, accentuandoil silenzio
sfioccano in lodi smisurate di chi poco o nulla ha fatto di lodevole. =
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
, a significar il medesimo che allargare o stendere, quando specialmente si tratti di
di panni lavati e da asciuttarsi, o della lana sfioccata e battuta.
. progressiva dissoluzione in bioccoli delle nuvole o della nebbia. le figurine campestri,
dalla fiera, lo sfiocchettare le bestie, o il consegnarle al macello ».
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento e (per il signif.
-per estens. lanciare un oggetto o un proiettile con le mani.
aria. soldani, 1-57: salvando, o dottor bozio, la tua pace, /
la còte aspra de l'arte, / o troppo a questa amico e a te
8. privare della parte, degli oggetti o dei beni migliori. salviani,
, panzana. / l'orecchie, o sfiondatura o verità / che questa tua si
. / l'orecchie, o sfiondatura o verità / che questa tua si sia.
cosa nuova, se non che domani o l'altro aspettiamo quel duca di nevers
. lo sfiorare, il toccare qualcosa o qualcuno o il toccarsi in modo quasi impercettibile
sfiorare, il toccare qualcosa o qualcuno o il toccarsi in modo quasi impercettibile (
facendo scorrere lievemente il palmo della mano o i polpastrelli delle dita secondo l'orientamento
sangue lo sprizza. -rasentare qualcosa o qualcuno passandogli vicinissimo o lambendolo appena (
-rasentare qualcosa o qualcuno passandogli vicinissimo o lambendolo appena (un proiettile, un
veicolo in movimento, anche il vento o le onde o un uccello).
, anche il vento o le onde o un uccello). padula, 313
sei, voluttuosa / se l'aura o l'onda con mormorio lento / ti sfiora
con mormorio lento / ti sfiora il viso o a'bianchi omeri posa. pascoli,
molto prossimo ad avere una caratteristica limitativa o negativa. c. carrà,
. { sfioro). privare del fiore o dei fiori; strappare i petali di
con l'ardente spirto austro talora / o borea pur con le suenevi algenti / secca
algenti / secca i rivi e gl'indura o fa più lenti, / sfronda le
]: 'sfiorare': detto del granturco o mais, vale cimarlo. pea, 13-25
, non saprei se più cupido della dote o più ferito da cupido con la bellezza
livello della superficie libera in un serbatoio o in un canale salga al di sopra di
. 2. disus. canale o corso d'acqua che raccoglie le acque
lasciare in detto argine attraversante un regolatore o sfioratore ben composto e difeso con intrecciatura
composto e difeso con intrecciatura di salici o vetrici dall'uno e l'altro lato
per simil. e al figur. infiorettare o, anche, appesantire una narrazione storica
, anche, appesantire una narrazione storica o, in genere, un testo di
. letter. perdere la parlata fiorentina o venirvi meno. muzio,
, una stagione, un'età della storia o della vita, in partic. quella
carducci, ii-12-36: quello che cinque o sei anni fa fu la seconda giovinezza
metafora. cesarotti, 1-i-66: la metafora o con sfiorito errar pur vuole
serva la sua freschezza e vivacità, o sfiorisce a poco a poco, o
o sfiorisce a poco a poco, o viene in tutto a logorarsi ed a spegnersi
ex-, con valore privativo-peggio- stagione dell'anno o dell'esistenza o la vita stessa);
valore privativo-peggio- stagione dell'anno o dell'esistenza o la vita stessa); rativo,
, e le basta di cominciare a trapelare o a sfiorire due occhi grigi che scintillavano singolarmente
sono ragazze qualunque, sfiorite dal lavoro o dalle lunghe ore sedute alle macchine da
speranza). carducci, iii-2-33: o miei verd'anni, o spene / mia
, iii-2-33: o miei verd'anni, o spene / mia che mi giaci,
sfiorito': chi per qualunque cagione naturale o involontaria aveva perduto la possibilità od abilità
sfioritóio, sm. region. canale o bocca da cui defluiscono le acque di
cui defluiscono le acque di un fiume o di un bacino. - anche:
... gli ingorghi di qualche chiavica o sfioritolo, o ancheun improvviso crescere dell'acqua
gli ingorghi di qualche chiavica o sfioritolo, o ancheun improvviso crescere dell'acqua col nubifragio nei
appassimento e caduta di un fiore (o dei fiori di un albero fruttifero);
... quando sono per cadere o cadono i petali, spesso il calice e
spesso il calice e gli stami, o appassiscono i perigoni. 2.
2. figur. declino di un'idea o di un assetto politico. carducci,
la sfirena comune (sphyraena sphyraena) o luccio di mare. c-itolini,
annullarlo. do fissato tra due o più... 'dopo aver fissato il
, 9-73: sentendo che nella casa accanto o di fronte... si mangerà
è in partic. riferito a un cibo o a una bevanda). 2
(sflòtto). marin. togliere una o più navi da una flotta.
), 421: 'sflottare': significacavare uno o più vascelli da una flotta. =
vare da un'imperizia dell'operatore o dalla ricerca volontaria di effetti di sfumatura
udire / le mie parole d'amore o la paura / dell'eco arbitraria che
fu... lo sfocarsi maggiore o minore della forma sotto il transito celerissimo
qualche accenno di muratura (in rovina o in costruzione?) calcinò rapidamente la
, intr. { sfuòco, sfuòchi, o meno corretta- mente, sfòco, sfòchi
ha i contorni confusi perché ripreso o proiettato da un obiettivo mal regolato anche
effetti di sfumatura (un'immagine fotografica o cinematografica). pasolini, 4-21:
. pasolini, 4-21: quei due o tre fiori violetti sfuocati in primo piano
:... quegli stessi due o tre fiori violetti, che ricompaiono nello sfondo
appare nitidamente alla vista per la lontananza o per la particolare posizione rispetto a chi
particolare posizione rispetto a chi guarda (o, anche, per difetti visivi di questo
mauriac] cose migliori ricorda le due o tre pecche princi> ali. ci sono
dovuta a un'imperfetta messa a fuoco o a un'elevata apertura del diaframma.
od una 'sfocatura'progressive si otterrà allontanando o avvicinando l'inquadratura dalla distanza dovuta ad
dalla distanza dovuta ad una distanza maggiore o minore. 2. in senso concreto
2. in senso concreto: immagine o inquadratura sfocata. chéggi).
e scavo della foce di un fiume o di un canale. targioni tozzetti,
immettersi in un lago, nel mare o in un altro corso o bacino d'acqua
nel mare o in un altro corso o bacino d'acqua; sboccare (un
2. figur. avere un determinato esito o conseguenza; concludersi, risolversi.
sf. tose. sbocco di una strada o di una sfocheggiare (sfuocheggiare)
sf. disus. liberazione di una foce o dello sbocco di un canale dalle ostruzioni
dai fiumi e torrenti che potrebbero inondare o altramente devastare le coltivazioni...
sfociare di acque da un'apertura naturale o artificiale; sbocco di una chiavica.
: stuzzicare il fuoco, la bracecolla paletta o altro, perché piglino meglio. 'non sfoconar
come dalfocone; trar fuori da luogo stretto o simile. 3. intr.
1651: 'sfoconare': uscir dal focone, o persoverchia larghezza del pertugio, o per eccessivo
focone, o persoverchia larghezza del pertugio, o per eccessivo elaterio di accensione.
estendere oltre il dovere la propria energia o abilità. = comp. dal pref
. ex-, con valore di allontanamento o separazione, e da un denom. da
focone, come succede per voler rendere inutili o inette le armi del nemico facendole sfiatare
che ha il focone guasto, rotto o dilatato (un'arma da fuoco)
ripulirlo dalla polvere e forar il cartoccio o sacchetto di cui sono cariche, acciocché
. che può essere privato della fodera o, in senso generico, della copertura (
. -in partic.: ostentare nozioni o capastrativo di pugnali. cità che si
di pugnali. cità che si possiedono o che si fìnge di possedere; 2
sfoggio. volta boriosa di parole altezzose o di argomenti. aretino, 10-46: io
. -protendere la lingua dalla bocca o, anche, metterla in moto per
.., dando poca cura di basciare o di toccare con mano, sfoderò il
, xxvi-2-111: a chi è calvo, o chi per pelatina / ringiovanisce, e'
. marin. togliere il rivestimento di zinco o di rame dalla carena di una nave
marina, togliere la fodera di rame o di zinco dalla carena do mia
3. mostrare, palesare, dire apertamente o con d'ogni ragione asserisce che nella
giustizia in un popolo, sia essa civile o sia punitiva. baretti, 6-236:
dicendo simili parole sichini per basciarti l'occhio o la fronte, rivolgetigli dolcemente e sfodera
considero. -avanzare un diritto o una pretesa. gualdo priorato, 4-102
la particella pronom. uscire dal fodero o da una guaina (un'arma).
di una nave per visitarne il fondo o per cambiaria. = comp. dal
. sfodrato). tratto dal fodero o dalla fondina; sguainato (un'arma
dell'animo da turbamenti, affanni o passioni; appagamento di un desiderio.
un desiderio. -in senso concreto: espressione o manifestazione vivace e talvolta violenta di sentimenti
manifestazione vivace e talvolta violenta di sentimenti o impulsi repressi o trattenuti, dovuta a
talvolta violenta di sentimenti o impulsi repressi o trattenuti, dovuta a perdita di controllo
a perdita di controllo di se stessi o rivolta a cercare un conforto o un
stessi o rivolta a cercare un conforto o un sollievo; sfogo. boccaccio
spiraglio che consente il passaggio dell'aria o la fuoriuscita di sostanze gassose specialmente tossiche
... et inoltre se facevano pozzi o spiragli che qualche sfogamento dessero a'lavoranti
pressoal fine, sperando con qualche sfogamento, o d'andarmi a sollazzo o di compagnia
sfogamento, o d'andarmi a sollazzo o di compagnia o di qualche altro passatempo
d'andarmi a sollazzo o di compagnia o di qualche altro passatempo ristorarmi del fastidio
fuori liberamente, esalare da un ambiente o da un luogo chiuso attraverso un'apertura
far buon lavori et in tempo, o sieno di divelto, formelle o buche,
tempo, o sieno di divelto, formelle o buche, secondo il paese, fognate
gonfia. -aprirsi su uno spazio o su un ambiente più vasto.
3. scatenarsi, con grande violenza o intensità, fino a esaurirsi (un
1-x-280: quando la luna è nuova o piena o perigea od apogea, il mare
quando la luna è nuova o piena o perigea od apogea, il mare straordinariamente
. 6. emettere il pus o altri umori nocivi. firenzuola, 757
quando la natura sfogava da per sé o pel naso, o venivano alle donne le
sfogava da per sé o pel naso, o venivano alle donne le solite purghe,
poste in questo un rottorio di tre o quattro tacche, ond'egli [l'umore
con la conseguenza di mitigarne l'intensità o di alleviarli. -in partic.:
-in partic.: aprirsi, parlare o scrivere a lungo a un confidente o
o scrivere a lungo a un confidente o a un corrispondente. francesco da barberino
altra, perché, se niente accadessi o sgravo o mezzo alcuno, tu m'
, perché, se niente accadessi o sgravo o mezzo alcuno, tu m'abbi a
di parto, senza increspar punto il volto o sfogarsi con un sospiro, soffriva.
muovere liti ingiuste, ammazzare, assassinare o sfogarsi in lascivie orrende, l'intenderei
sfogarsi sugli internati. quando vede uno o più poliziotti che picchiano, non manca
la propria ira inveendo con male parole o con aspri rimproveri contro chi ne è
. prorompere senza freno; trovare una via o un mezzo per manifestarsi e così placarsi
non si sfoga se non nel sangue o in lentissimi amori. piovene, 6-268
figur. esprimere con parole, con gesti o col comportamento uno stato d'animo,
un'emozione, fino ad allora repressi o debitamente controllati, in modo da alleviarli
guai. idem, inf, 33-113: o anime crudeli, / tanto che data
allo stretto non sola cacciati o abbattuti. de dominici, iii-120: il
-confidare ad altri una pena, una sventura o anche la propria gioia. sannazaro
suo schietto pensier. -eccitare o acuire una passione. tinucci, 2-13
sdegno, l'ira, l'odio o il rancore, rimproverando aspramente, perseguitando
il rancore, rimproverando aspramente, perseguitando o maltrattando anche ingiustamente chi ne è ritenuto
ingiustamente chi ne è ritenuto la causa o abbandonanuditori ad una satira ch'egli avea
trova dosi a gesti inconsulti o ad atti vandalici sulle co
alcuno, quello col fargli alcuna onta o vergogna sfogava. delitti politici dai delitti ordinari
la còlerà / sfoghi -soddisfare uno stimolo fisico o corporale. sopra di noi. r
modi liberi. 15. liberare o alleviare l'animo o il cuore dalle
15. liberare o alleviare l'animo o il cuore dalle preoccupazioni, dal dolore
dall'ira, dalla passione, manifestandoli o esprimendoli apertamente e ampiamente. dante
sospir tanti / sol uno, o stilla pur di tanto umore, / ond'
), che vive in luoghi erbosi o alla base delle piante, dall'analogo sfogateli
(clitocybe cartilaginea) con cappello bianco o ocra, profumo e sapore gradevole, che
; che presenta molte e grandi finestre o balconi che immettono all'interno aria e
sotto la sfogatissima volta della luna, o come i legnami intarlano, o come
, o come i legnami intarlano, o come le pelli intignano. -per
tornare in dentro con pericolo di febbre o di altro male peggiore. 6
placato; libero da irritazione, rabbia o malcontento; quietato. capponi, 321
. sfogatóio, sm. apertura o condotto che consente la fuoriuscita di gas
condotto che consente la fuoriuscita di gas o fumo; sfiatatoio. domenichi [
de'pozzi i cavatori trovano acqua alluminosa o zolfosa, sono da essa morti.
a ciascheduna [casamatta] il suo camino o sfogatoio; e si farà largo un
1833], 1-iv-97: 'sfogatoio': apertura o condotto fatto per dare sfogo al fumo
condotto fatto per dare sfogo al fumo o adito alla luce ed all'aria nelle
-nella tecnica delle fortificazioni, pozzo o cunicolo che aveva la funzione di limitare
. 2. figur. mezzo o possibilità di esprimere liberamente e manifestare sentimenti
sfogatoi a'mali umori che nascono ne'cittadini o ne'sudditi suoi. f. casini
cui si possono confidare le proprie pene o da cui si richiede comprensione. slataper
che quando, volendo un immediato compartecipe o sfogatoio del nostro animo, perdendo cioè
, scarico. -in partic.: portello o chiusa che consente la fuoriuscita dell'acqua
e ciò tanto più che non avea sborradori o siano sfogatoi, come uno ne avea
m. fiorio, 150: lo sfogatoio o vuoi portella del vasos'apre, a ciò
sfiatatoio che consente la fuoriuscita di gas o fumo. pantera, 1-315: il
ha necessità di avere dei regolatori o sfogatoli, i quali divertiscano l'acqua superflua
... rinterrano le loro bocche o sfogature. 2. sviluppo verticale
carlo borromeo, 1-137: sarai tentata, o donna, dalle tue compagne, dalle
), agg. che indossa vesti o gioielli particolarmente vistosi e appariscenti, facendo
lusso e negli agi, ostentando ricchezze o spendendo a profusione. aretino, 20-138
3. spiccare, presentarsi in sommo grado o in grande quantità (una virtù,
arte, una conoscenza, anche vantandosene o esagerandone l'importanza. gualdo priorato,
appena il console bolognesi e sciagura, o qualche altro gerarca del gruppo, gli
fra le gambe. ti paesistici o atmosferici, per lo più gradevoli, attraenti
sontuosi e in oggetti di lusso; avere o ostentare un elevato tenore di vita.
sfoggiatissimam'enté). con eleganza raffinata o anche sfarzosa. g. bragaccia
-in modo pretenzioso, affettato o ricercato. guazzo, 1-89: fanno
e per la raffinatezza dell'esecuzione o del lavoro; magnifico, lussuoso (un
e, secondo l'età, più o meno sfoggiati e gai. -per
uno stile ornato, solenne, aulico o, anche, magniloquente, pomposo.
in accenti prosaici,... o s'avvolge in bravure e galanterie poetiche
si usavano in francia sì sfoggiate punte o becchi di scarpe che fino i concili di
io non ho mai avuto sfoggio di panni o di gioie. buonarroti il giovane,
. -in senso concreto: veste o ornamento lussuoso e sfarzoso. lubrano
, di ingegno, di capacità professionali o pratiche, di sentimenti lodevoli (e
, di sentimenti lodevoli (e il vanto o l'affettazione di tali qualità per vanagloria
l'affettazione di tali qualità per vanagloria o per esibizionismo). fagiuoli, vi-69
capitalmente e meritamente davvero, perché, o per impratichirsi della sua professione o per
, o per impratichirsi della sua professione o per fame sfoggio, tentava ogni giovinetta
a difesa degli atei come loro, questo o quel gran saggio dell'antichità o dei
questo o quel gran saggio dell'antichità o dei tempi moderni. 4.
, messe a confronto con uno stornello o un canto narrativo popolare della stessa regione
con uova, stesa con il mattarello o passata fra i sua tela azzurra
solito e del consueto'. onde 'fare sfoggio'o ^ sfoggiare'dicesi quando i frutti fanno
frutti fanno quantità grandissima di frutte, o quando chicchessia lavora più del solito;
d'ogni operazione che esca del consueto o del naturale. giuliani, i-132: dell'
, cxxxiv-ii-943: un quadro di tiziano o di raffaele sempre si tirerà dietro gli applausi
che deriva dallo sfaldamento di una pietra, o di ghiaccio, di intonaco, ecc
e fende in sottilissime cruste, o sfoglie che diciamo. reai, 16-iv-71:
orto... composto di più scorze o sfoglie concentriche, sovrapposte le une alle
traverso la sfoglia, con un viso tondo o con un viso schiacciato.
che può essere variamente tagliata a strisce o a losanghe (per la cottura come
per la cottura come pasta alimentare) o essere usata nella preparazione di involti ripieni
essere usata nella preparazione di involti ripieni o servire come base per pizze e torte
di pagnotte ripiene, di pizze o sfoglie sciroppate. manzini, 16-53: indugiava
pasta sfoglia); pasticcino (dolce o salato) preparato con tale tipo di
la], 281: gli ametisti o si pertugiano ed empiono di cina- brio
pertugiano ed empiono di cina- brio, o s'assottigliano molto iscolpendoli e gli si pongono
scura. = deverb. (o pari. pass. femm. senza desinenza
sorte di pesci piobbero, se grandi o piccioli, se d'acqua dolce o salsa
grandi o piccioli, se d'acqua dolce o salsa. crediamo noiche fossero lucci, tenche
, tenche, anguille,... o pure cefali, triglie, sfoglie,
di pietra in un granaio dove in dieci o dodici stanno lucini, 6-44:
disusi lamina di metallo usata come rivestimento o come ornamento. desideri, lxii-2-vi-88
figur.: il venire meno di doti o di qualità ammirevoli. anonimo,
). privare una pianta delle foglie o eliminare le foglie superflue, soprattutto per
. lauro, 256: spampi- nare o sfogliare le viti. algarotti, 1-viii-80:
essere all'uve dannosissimo lo sfrondare o sfogliare le viti prima della vendemmia. pascoli
'sfogliare': levar le foglie della cipolla o d'altro, come di carciofo, di
a invadere il saloncino, si poteva o no indulgere alla rosa valencia appuntata sul petto
2. figur. ant. struggere o straziare a poco a poco, con
e potenza; consumarsi per una pena o un dolore, intristire. pier della
. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da
sfòglio, sfogli). scorrere un libro o un giornale senza soffermarsi, per averne
soffermarsi, per averne un'informazione sommaria o cercarvi un particolare; voltarne le pagine
far scorrere rapidamente le immaque persona taglierà o sfoglierà o in altro modo dannifi- gini sullo
rapidamente le immaque persona taglierà o sfoglierà o in altro modo dannifi- gini sullo schermo di
], 138: così, libro o di una rivista. 'sfogliando'
, si può esplorare lo zoo di londra o entrare in un museo, selezionare un'
e la sfoglio lentamente perché non o molte pagine da aggiungervi. 2.
. contare a una a una le banconote o le carte da gioco di un mazzo
non interrotto che dal rotolarsi alternato dei dadi o dallo sfogliarsi delle carte. moravia,
aggiornare un calendario a blocco staccandone uno o più fogli. bacchetti, 5-167:
nieri, 3-203: 'sfogliaricciare': il romore o lo stormire delle foglie scarpicciate o pestate
romore o lo stormire delle foglie scarpicciate o pestate passando da chi che sia.
sgranatrice. sfogliata1, sf. torta o pasticcino confezionato con pasta sfoglia e con
pasta sfoglia e con un ripieno (dolce o salato). citofoni, 504:
, porgevano rinfreschi e sfogliate, otto o nove suore varie d'aspetto e d'
con grani di sesamo. -sfoglia o disco di pasta. messisburgo, lxvi-1-288
tipico dolce napoletano di pasta sfoglia, o, anche, di pasta frolla, ripieno
di pasta frolla, ripieno di ricotta o di crema, di canditi e spezie e
. sfogliatina, sf. pasticcino dolce o salato preparato con pasta sfoglia.
agg. (sfogiató). privato o privo in tutto o in parte delle foglie
). privato o privo in tutto o in parte delle foglie. soderini,
l'accortezza di spalmare di strutto due o tre volte ancora l'esterno del tortòno
g. vialardi, 1-289: il merluzzo o baccalà... ha la carne
agg. staccato dalla cucitura, spiegazzato o strappato (le pagine di un libro
se l'annata è piena, / o sfogliatrici, uno stornello allegro!
sfogliatura1, sf. il togliere completamente o parzialmente le foglie a una pianta per
a una pianta per favorirne lo sviluppo o per alimentare animali domestici. - anche
di casa. 2. lamina o scaglia di un minerale. era garbo
pietra] in certe ca- soglia o sogliola. vemette del masso ha
, globuletti e fiocchetti, non gugliette o lapilli figurati. sfòglio3, sm. region
lo sfogliare le pagine di un libro o di una rivista. p.
region. scorrere in fretta un libro o una rivista; scartabellare, leggendo distrattamente
. (sfogliétto). sfogliare un libro o una raccolta di fogli; scartabellare.
, agg. che si sfalda in strati o squame sottili; squamoso. scamozzi
come il vetro, per fare occhiali o accessori per automobili. 2.
per automobili. 2. ricoperto o avvolto da glumette (un seme).
. lat ex-, con valore intens. o che indica allontanamento, e da un
sbocco, libera fuoriuscita di sostanze gassose o liquide, di fumi o di vapori
sostanze gassose o liquide, di fumi o di vapori, che si riversano nell'atmosfera
vapori, che si riversano nell'atmosfera o, trattandosi di liquidi o di acque superficiali
nell'atmosfera o, trattandosi di liquidi o di acque superficiali, defluiscono e sfociano
-apertura che consente il passaggio di gas o liquidi o il ricambio dell'aria di
consente il passaggio di gas o liquidi o il ricambio dell'aria di un locale.
p cattaneo, cxx-247: le piazze o stanze per le artiglierie
specialmente gli sfoghi nel sommo delle volte o tetti di essi. giuliani, ii-291:
serbatoi (quando vi si immette l'acqua o un altro liquido) o dalle casse
l'acqua o un altro liquido) o dalle casse di assetto dei sommer
per l'uscita dell'aria dai doppi fondi o dalle casse questo sfogo possa poi fra le
e a livia? - mersione o per manovre di assetto. dette valvole possono
ch'io gli porto. essere manovrate o separatamente sul posto o a distanza, lancellotti
. essere manovrate o separatamente sul posto o a distanza, lancellotti, 4-192: recitò
-canale di scarico delle acque di un fiume o di nell'accademia de'santi apostoli. s
erano [alcuni rami del po] tagli o sfoghi della natura, di mandar fori alcune
minore oscurità che sia possibile questi emissari o sfoghi, mi rifarò da quelli dell'acque
apertura di un territorio verso altri luoghi o di un alloggio verso l'esterno.
viti che si mandano intrecciati da un albero o palo all'altro) per dicimarle (
commerciale dei prodotti di una determinata regione o di un'attività agricola o industriale.
determinata regione o di un'attività agricola o industriale. cavour, v-355: questo
figur. manifestazione esteriore, anche vivace o violenta, di sentimenti o di impulsi che
anche vivace o violenta, di sentimenti o di impulsi che non si possono ulteriormente
partic. dell'ira, del dolore o della gioia, anche allo scopo di
gioia, anche allo scopo di attenuarli o di alleviare la pena che ne deriva;
lo più concitato neh'esprimere l'agitazione o la sofferenza dell'animo. piccolomini,
. -scritto, anche epistolare, o componimento letterario che rivela un tale stato
letterario che rivela un tale stato d'animo o impulso. 3 3 carducci
. archi! altezza massima di un arco o di una volta. vasari,
viviani, 1-16: lo sfogo o rigoglio di tal arco... è
sempre men della terza parte della corda o base dell'arco descritto. g. b
a romito, fosse per suo sfogo o rigoglio un terzo per ogni braccio della
[l'edificio] levato da terra o in su ordine di scalee o di
da terra o in su ordine di scalee o di muricciuoli, tanto che quello sfogo
, per indicare lo splendore di dio o lo sguardo intenso di una persona.
2. riflettere la luce, diffondere riflessi o bagliori, brillare (una superficie,
fulgido / splendor de 'l cielo, o sfolgori / di fosforiche spume che lambiscono
più nel tutto che nelle tinte locali o nelle parti delle figure, ove non è
abbondanza e l'intensità dell'illuminazione artificiale o per la ricchezza degli ornamenti (un
andava a rifugiarsi un pezzettino di verdura o di frutta. fenoglio, 5-i-1957:
; distinguersi per la bravura, il talento o la perfezione raggiunta; imporsi all'ammirazione
5. rivelarsi nella loro eccelsa perfezione o nel sommo grado raggiunto (una virtù
sfolgora. -rivelarsi pienamente (la verità o anche un errore). g
anche per l'intensità di un sentimento o di un moto interiore (gli occhi
gnoli, 1-341: oh quante volte, o mamma, entro le sale / sfolgoranti
4. figur. che preannuncia tempi felici o di grande progresso. salvini,
: vi chiamerà l'antica madre, o genti, / in una sfolgorante alba che
bellezza); degno di essere celebrato o ricordato perché fonda- mentale (un avvenimento
. nievo, 312: stando muto, o avrebbe fatto pensar male o avrebbe perduto
muto, o avrebbe fatto pensar male o avrebbe perduto quella stima di giovane allegro
7. che spicca per amenità, vastità o imponenza (un paesaggio, un elemento
-pieno di altissimi concetti, di trovate o anche di espressioni bizzarre; estroso.
modo evidente, senza possibilità di errore o di equivoco. bocalosi, ii-58:
., con riferimento alla luce di dio o della grazia e allo splendore delle anime
6. apparire esteriormente, nel comportamento o nell'espressione del volto (un sentimento)
con noi e per noi. guardatevi, o piccolioscurantisti, di sfidarlo. egli vi sfolgorerebbe
. figur. lanciare sguardi accesi d'ira o di disprezzo. 4. molto
galanterie dentro casse mortuarie peggio che deltavvenire o dentro cassettuccie. -con ostentata prodigalità.
3. figur. straordinario per entità o valore venale; eccessivo, smisurato (
c era comune dota di mogliee libre cc o ccc era a quegli tempi tenuta isfolgorata.
: gli avanzi medesimi della villa adriana o tivoli dicono bene quel che ella era,
e forte per liberarsi dalla marmaglia (o santa canaglia). usato utilmente dalla
. sgombero deciso da un'autorità pubblica o evacuazione spontanea di un gruppo di persone
: sfoltimento delle piantine di un semenzaio o di un terreno in cui sono cresciute
per ordine di un'autorità pubblica o spontaneamente per misure precauzionali o alla fine
pubblica o spontaneamente per misure precauzionali o alla fine di uno spettacolo o di
precauzionali o alla fine di uno spettacolo o di una manifestazione (una moltitudine di
anche per un breve periodo, volontariamente o forzatamente, dal proprio luogo di residenza
4. tendere a farsi meno frequente o a scomparire (un tipo di verso
tr. sgombrare, svuotare, liberare totalmente o parzialmente un luogo da chi lo occupa
spersi. 6. far allontanare o trasferire qualcuno da un luogo di residenza
figur. sfrondare un'opera letteraria di punti o particolari superflui. b. croce
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
folta una coltivazione delle piante in eccesso o una pianta; sfrondarla, soprattutto per
sfoltita, sf. sfoltimento, taglio sommario o parziale. = deriv.
. -per simil. alquanto accorciato o reso meno folto per mezzo della sfoltitrice
, un personale alto quanto il mio o poco meno. sfoltitrice, sf
. sfoltitrice, sf. rasoio o forbice con lama seghet postano
università di bisceglie, 35: onne massaro o patrone de bovi debba portare una campana
rottura violenta del fondo di un contenitore o di un sostegno; grave frattura traumatica
2. milit. rottura del fronte o di un sistema difensivo nemico.
figur. successo sul mercato di un'attività o di un prodotto commerciale. arbasino
per scontato un incremento di almeno due o tre punti, ma l'ipotesi più accarezzata
notevole e improvviso, di una quota o di un limite di bilancio programmato.
.. era stata concepita daglispeculatori che credevano o speravano nello sfondamento (iella valuta nazionale.
larghe paludi e memme fitte tenaci o fiumicelli sfondanti. 2. che preme
un contenitore, la chiglia, il fasciame o la carena di un'imbarcazione, un
, provocando il cedimento del fondo o, anche, di una struttura laterale
, anche, di una struttura laterale o di sostegno o della copertura; far cedere
di una struttura laterale o di sostegno o della copertura; far cedere un pavimento
della copertura; far cedere un pavimento o un tetto; abbattere un edificio,
. salgari, 11-69: con tre o quattro bordate ben aggiustate possono demattare la
: 'sfondrare una vela': è il fendere o traforare una vela per distruggere prontamente il
fare a pezzi le foto con bice o senza bice accumulate nei mesi della sua
ogni cosa. 2. abbattere o rimuovere o scardinare con la forza una
. 2. abbattere o rimuovere o scardinare con la forza una porta,
la forza una porta, una finestra o, comunque, ciò che impedisce il
per estens. colpire violentemente una persona o un animale (o una parte del corpo
violentemente una persona o un animale (o una parte del corpo), in partic
arma da taglio, aprendo profonde ferite o provocando gravi fratture ossee. -anche in
v.]: familiarmente minaccia d'iperbole o di celia: 'ti sfondo', come
la digestione e provocando gravi disturbi gastrici o intestinali. redi, 16-v-120:
. rompere totalmente e definitivamente il fronte o una linea difensiva nemica. colletta,
e gli altri ritratti di attribuzione più o meno plausibile, dimostrano ancora ch'egli
. -rompere il fondo di una volta o di una parete creando un riquadro incassato
chiarezza. -superare un ostacolo mentale o psicologico. caproni, 7-35: invano
fondi dopo averla svuotata, per pulirla o per il trasporto delle uve.
con una brusca impennata, una quota o un limite di bilancio programmato. la
spese eccessive la somma di un credito o di un deposito, andando in passivo.
gergo di banca: superare il credito o deposito. 11. intr.
, spaccarsi, sfasciarsi, aprirsi nel fondo o, anche, in una struttura di
dove- ranno passarvi sopra, si sfondaranno o s'incagliaranno. bizoni, 132:
. intr. sprofondare in un terreno cedevole o nel fango (una persona o un
cedevole o nel fango (una persona o un animale). -anche sostant.
coloro che vanno per le nevi su per o. targioni tozzetti, 2-iii-184: siccome per
15. aprirsi un varco fra la folla o in una fitta vegetazione. - anche
segnalarsi, avere successo in un'attività o in una professione; avere le capacità
facile sfondare. -ottenere il favore o la preferenza del pubblico (un'opera
la preferenza del pubblico (un'opera o un prodotto commerciale). fratelli,
è muto, sordo. sogni orgogliosi o sozzi fantasmi lo intorbidano: non isfonda
sfóndo). disus. dotare una fossa o uno scavo di un fondo drenante per
, sfondatissimo). che ha il fondo o, anche, un elemento di
anche, un elemento di sostegno rotto o gravemente danneggiato (un contenitore, la
danneggiato (un contenitore, la chiglia o la carena di un'imbarcazione, un
crolla to (un tetto o un pavimento); abbattuto, distrutto
sopra, ed era ritta. saww ^ o, xvi-265: unoturione di la porta tutto
andati a scavarli! antiquati di dieci o vent'anni fa; sbertucciati, rincalcati,
-che ha la base gravemente danneggiata o che ha ceduto più o meno completamente
gravemente danneggiata o che ha ceduto più o meno completamente (una sedia, una
ridotto in pessime condizioni, vistosamente deteriorato o rovinato in modo irreparabile. -in partic
un capo d'abbigliamento); scalcagnato o che ha la suola consumata (una
simolar d'aveme, ma in ultimo o le brache sfondate o lo spedale o la
ma in ultimo o le brache sfondate o lo spedale o la forca sono il
ultimo o le brache sfondate o lo spedale o la forca sono il testimonio di que'
per la strada, almeno un tacco; o ritornava con le scarpe sfondate, sbucciate
2. che presenta profonde buche, solchi o crepe (una strada); sconnesso
quella corte non fu che d'industria o virtù gareggiasse; sola via alla grandeza
aprirsi di un vano oltre la parete o la volta (una struttura architettonica)
la volta (una struttura architettonica) o resistenza di più piani pittorici (una
quinto e sesto libro accioché le figure o edifici paiano veramente sfondate nel muro.
ricavato in un'incassatura di una parete o di una volta. algarotti, 1-vii-253
, 2-150: ordinasi dapoi una armatura o due longhe quanto tutta la stanzia e larga
botte sfondate, casse quadrate, tini o tinelli. caro, 12-i-217: imaginatevi
in una volta, in una parete o in una struttura. caro, 12-iii-132
, divisa in volta e in pareti o facciate che le vogliamo chiamare; la
, in qualunque luoco si voglia, o alto o basso, giusto in quel modo
qualunque luoco si voglia, o alto o basso, giusto in quel modo come
, et i dirupati e scoscesi canali o rigoli con la loro profondità portano l'umore
serviva per pulire il focone delle artiglierie o per bucare il cartoccio che conteneva la
focone dell'artiglierie per ripulirle dalla polvere o altro sudiciume e forar il cartoccio di
espressione scherz. sfondatore di porte aperte o atterrate-, chi si ostina nel voler dimostrare
l'uscir dalle fila di un panno o rotto o sfondato, nel punto della rottura
dalle fila di un panno o rotto o sfondato, nel punto della rottura o della
rotto o sfondato, nel punto della rottura o della sfondatura. 2. fondiglio,
. ant. panacea (he-svolge un'azione o si compie un evento; l'insieme
racleum sphondylium). dei temi culturali o dei motivi psicologici o umani ricettano
. dei temi culturali o dei motivi psicologici o umani ricettano fiorentino, ii-22:
cui fa riferimento un'opera narrativa, teatrale o foglie come el platano verdeggianti,
in una volta, in una parete o in altre strutture archi- tettoniche (e
: 'sfondo': quello spazio vano lasciato neipalchi o nelle volte per dipignersi; ed anche la
-incavo in un oggetto, in un corpo o in una struttura. c.
garbo continuato e seguito, senza sfondi o rilievi. -dipinto che crea un'illusione
parte prospetticamente più lontana di un disegno o di un dipinto. imbriani, 7-162
una vasca d'acque termali] ed incontratovi o gran sfondo o la mofeta, cadde
termali] ed incontratovi o gran sfondo o la mofeta, cadde e vi restò morto
e propriamente la frattura di una cassa o porta per un furto. nieri, 3-204
7. figur. ambiente storico o sociale in cui si cinematografica.
piccolo stretto di mare fra due prominenze o montagne, forma frequente nei fiordi della
costituisce il secondo piano di un dipinto o di una fotografia. g. raimondi
, tr. { sfóndoló). sfondare o sfasciare un contenitore o un'imbarcazione,
). sfondare o sfasciare un contenitore o un'imbarcazione, provocando il cedimento del
imbarcazione, provocando il cedimento del fondo o di una struttura laterale; abbattere un
-unito con gli agg. ricco o milionario, anche sostant., gli
7... 7 o contro all'esecrabile ridotto, /
, trapassare da parte a parte qualcuno o una parte del corpo con un'arma da
.., si dice: « o un lupo o un ciocco ».
si dice: « o un lupo o un ciocco ». 3.
nell'acqua fresca 2 chilogrammi d'albicocche o pesche non troppo mature. de roberto,
aprire qua e là varchi in un muro o in una siepe. g.
che, superata la difesa di casa o sforacchiandoti la muraglia, ti rubi l'
3. colpire e ferire una persona o un animale o una parte del corpo
colpire e ferire una persona o un animale o una parte del corpo in più punti
le forche, la scure, le ruote o altro,... andaronoalle loro inique
nulla curandosi del dover essere un giorno o sforacchiati dalle archibusate o dell'avere a
essere un giorno o sforacchiati dalle archibusate o dell'avere a mettere il collo in un
. -forare l'orecchio, le labbra o il naso per motivi estetici o per
labbra o il naso per motivi estetici o per la moda. leopardi, 831
questo mio cuoio, una sforacchiata più o meno, è poco male!
sforacchiate, poche sarte rotte, e due o tre mozzi varchi, 18-3-187: cominciò
punti da proiettili di armi da fuoco o da schegge (la facciata o il tetto
fuoco o da schegge (la facciata o il tetto di un edificio).
e lacerazioni procurate da armi da taglio o da fuoco; trafitto in più punti
trafitto in più punti (una persona o una parte del corpo). firenzuola
germane delle loro membra sforacchiate di dietro o macinate dalle temrsste. gigantea, 44
. imbriani, 10-233: delle quattro o cinque sforacchiatureche ho pel corpo, nessuna,
che non vi ha colpo di lancia o di spada,... che a
spada,... che a segnarle o a sforac- ciarle valevol sia.
di tempo stabilito per una trasmissione radiofonica o televisiva. 2. econ.
della disponibilità finanziaria prevista per un'operazione o per un investimento. la repubblica [
(una trasmis sione radiofonica o televisiva); far durare una trasmissione
2. riuscire a vedere persone o cose collocate dietro le quinte (gli
, per la sfavorevole collocazione in sala o per ferrata disposizione di ciò che sta
un campo più vasto di quello desiderato o considerato migliore (la macchina da presa
da presa 'sfora'quando l'inquadratura comprende o oltrepassa i margini della scena.
5. oltrepassare il limite di spesa consentito o previsto in un bilancio. -in partic
sforatura, sf. parte di un paesaggio o di una veduta che appare attraverso una
-ritagliare giornali, riviste, libri o codici antichi, per asportarne parti,
patologico la barbarie di non so che lettore o usufruttuario, sforbiciandolo come con una lama
, un film, una trasmissione radiofonica o televisiva, ecc. boine, cxxi-iii-812
sforbiciare ed aggiustar notizie. -ridurre o annullare una spesa; non dare corso
morti, / che una goccia di grandine o di piombo / han fermato per sempre
forbici; lavorare di forbici su un tessuto o su una capigliatura da tagliare.
è subito chi li ricopia, più o meno male, senz'altra fatica che mettere
che in fine tu ne verrai in infamia o di cognato o di compagne o di
tu ne verrai in infamia o di cognato o di compagne o di tuo marito.
infamia o di cognato o di compagne o di tuo marito. redi, 17-141:
). far perdere la forma originaria o normale, causando deformità; deformare (
per estens.: accentuare l'aspetto sformato o deforme (l'abito).
amari, 2-269: hormuzd, rivelazione o manifestazione della divinità, creò il mondo
... non pur gli occhi / o l'alma non mi tirano,..
una lingua, nell'organicità una dottrina o nella sublimità un concetto, introducendovi elementi
sublimità un concetto, introducendovi elementi spuri o erronei o travisandoli. fallamonica,
concetto, introducendovi elementi spuri o erronei o travisandoli. fallamonica, 202: le
raccoglierle. -perdere l'intrinseca coerenza o congruità (un concetto).
-alterare la misura di un verso o di una strofe per errore o per
verso o di una strofe per errore o per ottenere nuovi effetti ritmici. carducci
perché colui che si adira altera tanto o quanto le forme del volto. p
, lasciate riposare il timballo per quattro o cinque minuti e poi sformatelo sul piatto di
di ogni misura e coerenza di trattazione o di traduzione. vico, 170:
una parte del corpo); deformato o anchilosato dalla fatica, dalla malattia (
viso); sfigurato da colpi, ferite o percosse. nievo, 390: l'
quasi senza forma (una scarpa) o da non aderire adeguatamente (un indumento
quella che, prima di esser logora o rotta, si è allargata di troppo e
ed ettore, si sparsero sulla riva o in punta ai promontori, tendendo lo
sformati e resi / da trasognate menti idoli o mostri, / fèr di germi del
. 6. brutto, sgraziato o vizzo per la vecchiaia (con partic
animalium'fu di parere che i pesci o non avessero lingua o l'avessero molto sformata
che i pesci o non avessero lingua o l'avessero molto sformata. 7
a credere che nell'idole dell'oro o dell'oriento o di marmo potesse avere
che nell'idole dell'oro o dell'oriento o di marmo potesse avere deità. sacchetti
poleggio, chi peleggio, chi pareggio o forse altri altro. -caotico (
4-iii-82: i copisti..., o servendosi diguasti esemplari o di esemplari non bene
..., o servendosi diguasti esemplari o di esemplari non bene scritti o leggendo
diguasti esemplari o di esemplari non bene scritti o leggendo con soverchia fretta o non intendendo
bene scritti o leggendo con soverchia fretta o non intendendo, davano delle copie per
a una tradizione letteraria (un tema o modo espressivo). emiliani-giudici, ii-235
2. sm. vivanda dolce o salata, fatta cuocere nel forno o
o salata, fatta cuocere nel forno o a bagnomaria dentro uno stampo dal quale
: 'sformato': vivanda fatta di spinaci o patate, o altro che di simile,
vivanda fatta di spinaci o patate, o altro che di simile, passato per istaccio
sostantivato per indicare italiania- mente il bodino o pasticcio cotto entro forma o stampo.
mente il bodino o pasticcio cotto entro forma o stampo. pratolini, 5-13: la
stravolgitore / ciò che ha a fare o non far t'appiglierai. = nome
: 'sformatore': provvede a mano o a macchina alla finitura superficiale della suola
macchina alla finitura superficiale della suola o dei tacchi di calzature mediante smerigliatura (o
o dei tacchi di calzature mediante smerigliatura (o pomiciatura) alla tintura e lucidatura delle
, utilizzati per la formatura su tornio o per calata in stampo. provvede allo smontaggio
sformatura2, sf. operazione manuale o meccanica con cui in fonderia e nelle
sformato. zione iron.) o fornendo una versione parziale o di
iron.) o fornendo una versione parziale o di = agg. verb
calvino, 1-424: ogni minuto o lei o io saltavamo su e..
calvino, 1-424: ogni minuto o lei o io saltavamo su e... col
i-2-247: sfornò dovevamo grattarci e sformicarci o mettere le braccia e le [depretis]
e. cecchi, 1-191: dopo due o tre giorni dal mio arrivo, -ostentare
anche dell'allargareeccessivamente la brace accesa nel veggio o simile. 2. intr.
in partic. con intento di persuasione o di raggiro (e ha connotabanti,
. -distribuire al pubblico un libro o un periodico finito di stampare.
riunite e date alla stampa quelle quattro o sei cosarelle sparse nelle strenne di livorno e
lat. ex-, con valore di provenienza o allontanamento, e da un denom.
simultanea di più persone da un luogo o discesa contemporanea da un mezzo di trasporto.
presciutto vecchio, / insiem con una o due calde sfornate / de le panelle a
le belle sorcone sfornate da trastevere o dai prati, dalla maranella o dal quarticciolo
o dai prati, dalla maranella o dal quarticciolo. 4. messo al
vinciamo di certo ed entriamo in fiorenza; o ci muovono incontro grossi i nemici e
e parenti ci hanno sforniti di due o tre esemplari che avevano in famiglia.
-sbarazzare di ciò che dà fastidio o dolore. g. gozzi, 1-210
dare fondo alle provviste di una dispensa o alle merci di una bot- tega.
il savio che per niu- ne cagioni o per niune lusinghe non ci sfornamo eli quelloche
e coperte. ariosto, 1-iv-92: o brutte temine, / a chi dico io
in pensiero e in sollicitudine di rivolere o per amore o per forza la città
e in sollicitudine di rivolere o per amore o per forza la città di bologna,
. -che non ha in lavorazione o pronta nessuna opera (un'industria)
di galere. 4. privo o a corto di denaro, di beni di
zo lo congiungi? / crudele, o non è questo il trar la vita /
5. che non possiede cognizioni o risorse spirituali o intellettuali, cultura,
che non possiede cognizioni o risorse spirituali o intellettuali, cultura, istruzione. frachetta
. introdurre in detti stati, portare o tenere alcuna sorte d'archibusi a ruota
sforniti e non atti a fare offesa o malefizio con lo scaricarsi. d'alberti [
recipiente parallelo veniva chiamato consi 'scomposte'o 'sfornite', quando mancano di alcuna delle
quando mancano di alcuna delle loro parti o che queste non sono debitamente congegnate a'
, sm. apertura in una struttura edilizia o in una parete rocciosa. vincenzo
architetti il vano di qualunque fabbrica, o armata o architravata. dal meda il
vano di qualunque fabbrica, o armata o architravata. dal meda il 'canale del
^ per indicare che mediante alcuni sfori o finestroni 'scaricatori'praticati a diverse altezze nel
praticati a diverse altezze nel muro intermedio o 'muro di mezzo'... era destinato
spettatore, lascia vedere le pareti del palcoscenico o i macchinari o altri oggetti che dovrebbero
le pareti del palcoscenico o i macchinari o altri oggetti che dovrebbero invece rimanere celati
5. region. traforo in un tessuto o in un ricamo. = comp.
certamente sfuggito, per sfortuna d'acqua o inesperienza degli uomini, alla consolidata flottiglia
, sfortunatissimo). che ha sfortuna o è segnato dalla sfortuna; perseguitato dalla
morte. foscolo, iv-310: così, o lorenzo, lo sfortunato si scuote dalle
in veder ben imitato qualche arnmazzamen- to o ferimento o altro sfortunato accidente di qualche persona
ben imitato qualche arnmazzamen- to o ferimento o altro sfortunato accidente di qualche persona a
di scrivervi perché, se mai sabbato o venerdì non fossi a milano per farvi
le valse stare in contegno, vantare o dall'istinto. caro, 11-887:
leopardi, 15-90: tu d'amore, o sfortul'avviso con profuse lagrime, volendo
tutti quegli i quali peccano per esemplo o suggestione o invitamente overo sforzamento d'altri
quegli i quali peccano per esemplo o suggestione o invitamente overo sforzamento d'altri. papini
fu vocazione, la mia, non sforzamento o castigo. -impulso, stimolo che deriva
condizionamento costituito dal fato, da situazioni o circostanze avverse. vita di s.
e despongonse per niuno sforzamento de necessitade o de tribulazione non tornare mai inderetro dalla
. r. roselli, lxxxviii-ii-404: o sfortunato amante, o crudel villa,
roselli, lxxxviii-ii-404: o sfortunato amante, o crudel villa, / o donna aspra
amante, o crudel villa, / o donna aspra e selvaggia e sanza amore,
/ dal tocco di tua destra, o sfortunato / amante. -che perde più
d'uno stato, / dagli eventi o felici o sfortunati. marini, ii-155:
stato, / dagli eventi o felici o sfortunati. marini, ii-155: io
energie per il raggiungimento di uno scopo o il superamento di un ostacolo. -
, 33: quando la mano o vero lo piede graveggia in giù, lo
: per quello sforzamento, sanza levarlo o chinarlo, avviene tremore. guido delle colonne
: ai cavalli staranno bene le greppie o le rastrelliere e che siano alte,
(per lo più abbreviata in s / o sfz o sostituita dal segno a)
lo più abbreviata in s / o sfz o sostituita dal segno a), che
si richiede nell'esecuzione di una nota o un accordo. -per estens.: massima
uno strumento musicale nell'eseguire una o più note. soldati, xiii-ii-173
, agg. che esercita una forza o una pressione su qualcosa. b
(politica, sociale, gerarchica) o facendo agire l'ascendente personale (di
l'ascendente personale (di natura psicologica o sessuale); piegare ai propri voleri
indica a che cosa si è costretti o con una prop. che indica quale
fuggo un sol, come lo fuggo o dove? machiavelli, 1-iii-697: cerca avere
all'ordine; piegare all'obbedienza politica o alla resa con l'esercizio o con la
politica o alla resa con l'esercizio o con la minaccia della forza militare.
di quella vita, per finirla affatto o per isforzarla a fuggire. -assuefare
. cossa, lxviii-144: esci, o campione / di dio, sforza i
qualcuno attui un comportamento previsto da norme o da ordinamenti giuridici, di natura privata
da ordinamenti giuridici, di natura privata o pubblica, civile o ecclesiastica; imporre
di natura privata o pubblica, civile o ecclesiastica; imporre autoritariamente (e,
d'anime, se non hanno entrata o ver assegnamento sufficiente. baldi, 4-2-101
la seduzione, la fondatezza del ragionamento o, anche, suscitando sentimenti di benevolenza
, anche, suscitando sentimenti di benevolenza o di compassione. -anche con riferimento alla
chiuso e sorprenderne la pena più nascosta o sforzarlo a confessarsi. c. e.
; costringere a un comportamento anche dannoso o doloroso per chi lo attua, o
o doloroso per chi lo attua, o perfino peccaminoso (con partic. riferimento
, se non lo muove la ignoranza o la natura sua, non ha causa alcuna
. -convincere per forza di logica o di plausibilità. savonarola, ii-61:
. -indurre a clemenza gli uomini o dio (la preghiera, l'implorazione
dove ella è stata; ad indagarne, o accennarne le cagioni; a narrarne gli
a determinati comportamenti (la propria indole o quella dei genitori).
sceglier mi sforza / inevitabil sorte / o la tua lontananza o la tua morte?
inevitabil sorte / o la tua lontananza o la tua morte? 5. determinare
? 5. determinare come causa interiore o movente psicologico un atteggiamento o un comportamento
causa interiore o movente psicologico un atteggiamento o un comportamento (un sentimento, un'
il mio cuore nella dolce speranza, o lusinga, di giovare, quando che fosse
ridonava a chi gli aveva dati, o egli gli pagava. bono da ferrara volgar
: quanto spesso... uno principe o tiranno è sforzato governare e cittadini e
sottoporre qualcuno a prepotenze, a vessazioni o anche al lavoro coatto; costringerlo con la
... / non troppo parli o che sia menzonero / o sforzi altrui per
troppo parli o che sia menzonero / o sforzi altrui per suo ncco aquistato.
uno bue tutto intero in collo bene xxx o xl passi? antonio da ferrara
chiari, i-69: circa il maritarvi o non maritarvi voi siete la padrona,
questo papa innocenzio 12. vincere in battaglia o, più generalmente, in a prima
a tempo colericamente i torni dall'una o l'altra parte, over da quella dalla
è difendendosi uccidere rubatori e mali uomini o chi volesse isforzare altrui. machiavelli,
zuffa, e se gli astati erano sforzati o vinti, si ritraevano nella radità degli
tero paese; occupare l'accampamento nemico o una posizione tenuta dal nemico; forzare
una li nea di difesa o una fortificazione. machiavelli, 1-i-57
. fr. serafini, 132: o ingiuria che si fa al paradiso! piazza
una porta, spalancandola con la violenza o abbattendola. guicciardini, 13-vii-108: alla
dissipare prima il 15. costringere o costringersi a cambiare un'inmalumore. clinazione
in core. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413:
. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413: non ò
i. frugoni, i-n-130: vanne, o dotto volume, / a luigia l'
sforzarlo. -fare forza alla ragione o alla giustizia. caccia, 365
il livellio fino a quel momento raggiunto o gli stessi limiti intrinseci; esaltare,
, 1-i-231: sforza..., o mio re, l'alto pensiero,
e non sai se sei in cielo o in terra. pavese, 9-50: il
-impiegare tutta la propria forza fisica o anche profonderne le estreme risorse.
17. cercare di mutare con l'ingegno o con la volontà il corso del destino
con la volontà il corso del destino o i presagi delle stelle. lorenzo de'
, non più 'l tuo riso, / o aureo sole. io violento i fati
sottoporre la terra a uno sfruttamento intensivo o anche incrementarne la fertilità. zanon,
parte commutata addirittura con il metallo forastiero o in moneta,... si toglierà
). 25. fare flettere o cedere una struttura (un peso).
che le volte s'abbiano a voltare o di mattoni o di tufi o di
volte s'abbiano a voltare o di mattoni o di tufi o di spugna, bisogna
a voltare o di mattoni o di tufi o di spugna, bisogna sopra l'armadura
spugna, bisogna sopra l'armadura de'correnti o piane voltare di tavole in cerchio serrato
di mare nel baltico con isquadre di sette o cosce gli sforzarono i pantaloni.
. -tendere il tessuto di abiti o quanto copre il petto. d'