/ voi dover sciorinarla spezieria, / bottega o fonderia ch'altri la dica. baldinucci,
riferimento agli elementi paesistici di un panorama o a fenomeni atmosferici. navarro della miraglia
), quando i parenti del marito o i compari gli toccano la mano.
l'amabile colla bella fifina, poco o nulla adombrandosi delle galanterie che lo sgarra
; pronunciare una frase, un motto o trattare un argomento, per lo più
per lo più per esibizione e ostentazione o con superficialità e disinvoltura, spesso in
persona, sciorinare temerariamente una sentenza latina o scioccamente due parole greche e senza considerazione
-manifestare, illustrare, esprimere, rivelare o elencare opinioni, idee, qualità morali
stringe il pugno, / gridando: « o figlio di puttana, indegno! »
e lo sciorina, / la mamma o difende e l'accarezza. -recipr.
tu non sudi e non n'abbi 'nsare o a sciorinarti de'panni. f.
continuamente e con irrequietezza; mutare luogo o posizione in cerca di ristoro o di refrigerio
luogo o posizione in cerca di ristoro o di refrigerio; rinfrancarsi, ritemprarsi all'
alle devozioni, no spargendo pel bosco o si sciorinavano sulle pendici a potreste
pur, qua e là, dov'era o inutile mava, noi non potevamo varcare la
varcare la soglia della scuola. o ingrata la zolla, sciorinavano al sole chiazze
il mo -mostrare con boria o ostentazione. mi sciorino / ed esco
, ostentare, affettare gesti, atteggiamenti o parole per interessare, affascinare o adulare
atteggiamenti o parole per interessare, affascinare o adulare qualcuno. aretino, 20-152:
bacchetti, 1-iii-773: i fumacchi grigi, o più neri, o piùbiancastri, o chiazzati
i fumacchi grigi, o più neri, o piùbiancastri, o chiazzati di rosso e di
, o più neri, o piùbiancastri, o chiazzati di rosso e di verde, continui
poca altezza. 9. defecare o orinare. aretino, 20-54: alla
sciorinare i panni sporchi: rivangare fatti o episodi imbarazzanti o dolorosi. f
sporchi: rivangare fatti o episodi imbarazzanti o dolorosi. f. molinari,
: secondo alcuni, deriv. da sdorare o da un lat. volg. *
/ che sciorinato poi cada freddare o 'l tossire, che per stare / al
essere stato tratto fuori da un involucro o da un contenitore e disposto secondo un ordine
un contenitore e disposto secondo un ordine o, anche, confusamente; disteso e sparso
ventaglio alla svolta. -figur. disperso o diffuso nell'aria (uno spruzzo,
. e letter. che ha vesti leggere o slacciate; succinto (e anche spogliato
intosi, / su la spalla (o buon!) le ciondola, / sciorinato
xxxix-37: 'étre decolleté': stare scollacciato o sciorinato. sciorinatolo, sm.
sciorinatóre, sm. chi compone o espone con grande facilità e frequenza,
, sf. lo stendere panni, abiti o teli umidi per farli asciugare.
e al sole di oggetti, mercanzie o prodotti conservati a lungo al chiuso,
al chiuso, in partic. di panni o teli bagnati per farli asciugare.
. v.]: 'sciottica': sfera o globo che serve negliesperimenti della camera oscura.
. sciòtto [i + o] (sciòto, siòto), agg
odierna chio); che vi è nato o vi abita. caro,
'straccioni': quel giovanni e quel battista, o più tosto quel giovambattista, fratelli sciotti
. dai paesi gli sciotti, i calcidici o di negroponte, gli sciotèrico (
solo 4. rappresentato, dipinto o descritto con stile 3. sm. numism
etiam estivo vel brumale aut de altra distinctione o per e. martinori, 453: 'scioto
e ricorrenti. parallelos vel de altro intervallo o distanzie aut de li altri to allo zecchino
deriv. sciovìa [i + o], sf. impianto meccanico costituito
. lo 'sciovinismo', più che come corruzione o degenerazione dell'amor patrio, vale ad
. -i). che sostiene idee o assume atteggiamenti di esasperata esaltazione del proprio
no a tutti di contenuto ermetico o sciovinista. l'illustrazione italiana [15-i-1911
-ci). che si riferisce o è proprio dello sciovinismo o degli sciovinisti;
riferisce o è proprio dello sciovinismo o degli sciovinisti; che rivela un atteggiamento
altresì in sermonelatino è detto guastamente di vendetta o di scipante ag- guardatore.
- scipare. se siepe o chiudenda altrui e traessene pali, sia punito
stupidità, ottusità, melensag o vero ucelli salvatichi non si pascano e si
chiesa, non sia ardita di favellare o di interpretare parola pa. /
bibbia volgar. [tommaseo]: o io non fossi se non comecolui nel quale
è che li rectori e lo camarlengo, o vero due di loro,
. in senso concreto: atto, affermazione o discorso sciocco, dettato da ignoranza,
renderlo meno efficiente; sminuire un sentimento o l'acutezza di una facoltà intellettuale.
ascoltarti? -poco attraente, poco o per nulla desiderabile. bencivenni, 4-8
, tutti avventizi. / e appunto, o donna, noi perciò venimmo / ad
. in senso concreto: atto, affermazione o scritto sciocco, insulso, che rivela
madre a cui è morto il figlio, o quello di una ragazza che non può
che non può sposare il suo innamorato o altre simili scipitaggini. = deriv
somiglia, più scipitamente, al cetriolo o alla zucca, l'altro, il
simo). non saporito o poco saporito; insipido, non
, 105: scipito è più che pastinaca o bietola, / e do,
, ottusità, melensaggine di una persona o, anche, di un'affermazione, di
passioni. -assoluta mancanza di originalità o di valore artistico o culturale; assenza
mancanza di originalità o di valore artistico o culturale; assenza di vivacità, incapacità
di vivacità, incapacità di uno scritto o di un'opera figurativa di interessare e
compostezzache si conviene a un artista cristiano, o è anche lui leggermente troglodita? perché
concreto: atto, comportamento, affermazione o discorso sciocco, banale; battuta che
e interessante, privo di valore artistico o culturale (anche in espressioni di modestia
mentre che / la botte è piena o infino al mezzo, il vino / è
ultimo / il fondaccio non vai niente o poco. lippi, 7-3: burlar anche
è di scarso valore artistico, scientifico o culturale (uno scritto, un'opera letteraria
culturale (uno scritto, un'opera letteraria o musicale, uno stile o, anche
opera letteraria o musicale, uno stile o, anche, un autore).
riesci / con tue pistole, versi o altre note / iscepite di sai,
vaierà, che non la allettava con zuccherini o con scipite gentilezze, ma con quelle
, ri- sguardato pur ieri come turpe o scipitissima cosa, aperse alla casta anima
. 3. che non desta o non desta più gioia, soddisfazione,
, ecc.); che non suscita o non suscita più stimolo, eccitamento.
attediato, arrabbiato, bevendomi questi giorni o amari o scipitissimi, senza un filo
arrabbiato, bevendomi questi giorni o amari o scipitissimi, senza un filo di dolce né
un diritto, una prerogativa, un privilegio o, anche, inaspettatamente e immeritamente una
anche, inaspettatamente e immeritamente una vittoria o il primato in una competizione sportiva.
strappandolo alla persona che lo ha indosso o lo tiene in mano. migliorini
: emergono dai dialetti... stati o azionirisibili, compatibili o riprovevoli, come la
... stati o azionirisibili, compatibili o riprovevoli, come la 'migragna'la '
2. figur. sottrazione di un merito o della collaborazione di determinate persone attuata con
di determinate persone attuata con astuzia o sfruttando un'autorità, un potere.
m. -ci). che si riferisce o pro viene dall'isola di
a base di farina di fave o altri legumi e peperone rosso.
. che è proprio, che riguarda o che si riferisce allo scirocco; che ha
vagamente temporalesche. -coperto di nubi o velato per il soffiare dello scirocco (
4. sm. ciascuna delle sette parti o frazioni in cui è diviso o divisibile
parti o frazioni in cui è diviso o divisibile un numero, una misura, una
, corrispondente a un giulio e mezzo o a un settimo di ducato d'oro
)... si dissero settimi clementi o solamente settimi i pezzi da un giulio
sviluppo ur bano sui colli o, secondo altri, la federazione religiosa
v. sette) e montes 'colli'o, secondo altri, da saepti montes
che s'è perduta, delle imagini o delle cento ebdomadi o settine. iramater [
, delle imagini o delle cento ebdomadi o settine. iramater [s. v
fai dell'interno del tuo teatro un settizonio o una torre. milizia, iv-372:
. astron. ant. le sette zone o fasce della sfera celeste, ognuna connessa
. j: 'settizonio': le sette zone o fasce immaginate ne'cieli dagli astronomi.
sèpto), sm. anat. membrana o lamina che separa due cavità contigue o
o lamina che separa due cavità contigue o ne divide una. r.
che si dà a certi tramezzi membranosi o carnosi che separano due cavità; così
nobile e legandolo a guisa di cavallo o d'altra bestia ne la stalla. campanella
logge. 4. tecn. elemento o struttura di vario materiale che funge da
, con molle balzo, incastrata, o diciamo pure incastonata. casabella [gennaio-marzo
po] il portico anteriore agli steccati o septi giuli, fabbricati di travertino e perfezionati
dal corpo della chiesa. mediana o fino alla base (una foglia).
grata, / più che rose o gelsomini, / il notomico giustini / pulitissimo
che possegga una qualche venustà oggettiva, o comunque che da alte ragioni culturali le
pianeti, / e le loro fasi pareggiando o l'ombre, / mostrar l'ampiezza
che consente di dividere un angolo in due o più parti uguali. 4.
fenditure, che viene fatto rotare più o meno velocemente davanti a una fonte luminosa
ne congiungono gli estremi con un punto o non giacente sull'arco. - settore
può essere brandeggiato e sparare senza danneglamentare o di uno stadio, di forma circolare o
o di uno stadio, di forma circolare o giare le strutture della nave. nella moderna
tore pubblico costituito dalle aziende statali o che usufruiscono di finanziamenti pubblici.
tener conto di settorialménte, avv. valutando o procedendo questa priorità.. vedremo sul
tutta la vendita. una banca o di un'azienda che segue i rapporti
clienti di un particolare settore. o anche di una corrente ideologica o politica.
o anche di una corrente ideologica o politica. lettere dei « quaderni rossi
settoriale, agg. che si riferisce o si occupa di un particolare settore;
: che riguarda un determinato settore produttivo o i lavoratori che vi appartengono. g
problema limitatamente ad alcuni suoi aspetti o in una prospettiva che fa riferimento a interessi
: questo a conferma della settoria- lizzazione o della totalizzazione del controllo, in rapporto
dei linguaggi, siamo destinati a diventare, o a essere già, tutti vulgo,
dell'acciaio. -sm. quantità o somma sette volte maggiore di quella di
che si trovarono furono pagati il quadruplo o il sèttuplo più del prezzo corrente ordinario
séu, cong. latin. ossia, o piuttosto. la città d'
assoluto rispetto di norme, di ordini o di regole. boccaccio, viii-2-109:
199: questa commissione fu eseguita più o meno severamente secondo l'inclinazione di ciascheduno
ingegno grande -in tono serio, senza facezie o piacevolezze. riodo di tre settimane che iniziava
altra piacevolmente, senza riguardare a condizioni o a gere matrimonio dal sabato della septuagesima
, dimoranti nel stato di enchus. bontà o a malvagità. tasso, n-iii-722: quantunque
plur. -gi). che si crede o pretende di essere un teologo senza essere
severissimaménte). senza cedimenti, debolezze o compassione; con severità e durezza,
che il mondo fosse governato da spiriti buoni o cattivi, rigettava gli 'atti degli apostoli'
, moltipli mali, ma o da negligenza o da ubriachezza. foscolo,
mali, ma o da negligenza o da ubriachezza. foscolo, xv-3:
colui che bestemmia anche il nome di cristo o della vergine maria vien punito severamente.
la propria autorità, esprime un giudizio o infligge una punizione in modo inflessibile,
, senza cedimenti e senza mostrare indulgenza o compassione; durezza nell'applicare le sanzioni
che costrigne la ingiuria con debito tormento o pena. livio volgar., 2-294
: la severità nuda di ogni umanità, o vogliamodire piacevolezza, è inutile in chi regge
inutile in chi regge altri; la umanità o vero piacevolezza non accompagnata da qualche severità
-in senso concreto: punizione rigorosa o esemplare. rinaldo degli albizzi, iii-290
alla severità filosofica che alla propria inclinazione o comodità, ho fatto proponimento di elegger
, non v'erano più di quattro o sei seggiolini. 4. gravità
inflessibile, in partic. nell'educare o nel giudicare (e anche nei
sono troppo avventati, come è naturale, o ipocritamente severi nell'esaminare le colpe di
una disposizione intransigente in fatto di morale o riprovazione, corruccio, sdegno nei confronti
intransigenza; aspro, duro, inclemente o, anche, spietato (una disposizione d'
educativo); esercitato con grande rigore o in modo spietato (un potere)
. guicciardini, 2-1-75: questo condimento o rare volte o non mai si truova
, 2-1-75: questo condimento o rare volte o non mai si truova in uomo alcuno
.., anzi pare che ciascuno o abbia più del severo che del piacevole,
abbia più del severo che del piacevole, o più del piacevole che del severo.
lo sguardo, l'espressione del volto) o le dimostra nell'aspetto (una persona
morale (il contegno di una persona o di una collettività, un modo di
sono finite. magni13. che presenta o pretende assoluto rigore di fico sorprendente
9. che nell'esercitare un'attività artistica o intellettuale si occupa di argomenti gravi,
io. troppo secco nello stile o rozzo, inelegante (un poeta)
12. che incute timore (un elemento o un ambiente naturale); cupo e
profondità di argomenti (una disciplina o un'opera filosofica); impegnativo da trattare
(la bellezza di un paesaggio o di un edificio); maestoso e un
e un poco cupo (un paesaggio o un elemento di esso). stoppani
spietata crudeltà, efferatezza di una persona o di una popolazione. m.
volesse delettarme, / per gran sevizia o per vorace gola / allor ragion avresti
biasmarme. savonarola, 10- 21: o firenze, per li tuoi peccati, per
... può ucciderlo con maggiore o minor sevizia. -violenza, furia.
. niccolò del rosso, 1-329-8: o pringe del mondo, ov'è tuosecorso?
del mondo, ov'è tuosecorso? / o buon comune, ov'è lo tuo sforgo
, ov'è lo tuo sforgo? / o furor dipopolo, ov'è tua sevizia?
morale compiuto ai danni di una persona o di una collettività; serie di azioni o
o di una collettività; serie di azioni o comportamento crudele. guiniforto, 293
li teatri e altri maravigliosi edifici minati o per la maggior parte distrutti. f.
reciprocamente il divorzio per eccessi, sevizie o ingiurie gravi dell'uno verso dell'altro.
/ straccil'anima ad una fisarmonica, / o mettendosi in tasca il vestitino / sevizi
, ad atti di efferata violenza fisica o morale; torturatore. barilli
, no: se mai facesti grazia, o seva morte, / a nessun che
). ant. separare, dividere cose o persone da altre. elucidano volgar
sottoporre a dissezione un cadavere per studio o per esami necroscopici. savi, 2-ii-471
tagliare con un microtomo un tessuto vegetale o animale in fette sottilissime per sottoporle a
? 3. suddividere un'opera o una trattazione in più parti.
lavoro sarebbe questa: in due anni o tre un manuale di 'litterae graecae'in sei
'litterae graecae'in sei volumi da suddividersi o sezionarsi, contenenti etica, lirica,
4. considerare l'opera di un autore o trattare un argomento scomponendolo negli elementi costitutivi
geom. intersecare una figura con una retta o con un piano. 7.
tic.: chi taglia la carne o il pesce crudo, soprattutto il tonno
circuiti a vuoto, cioè per interrompere o stabilire correnti elettriche di intensità trascurabile rispetto
intersecazione di una figura con una retta o con un piano, denominati risulta
, la quale da matematica è detta sezione o taglio conico. galileo, 4-3-223:
con un piano orizzontale (sezione orizzontale o pianta) o verticale (sezione verticale
piano orizzontale (sezione orizzontale o pianta) o verticale (sezione verticale o spaccato)
pianta) o verticale (sezione verticale o spaccato). mascheroni, 9-102:
ovale o poligona. in tutte si deve supporre che
edifizio supposto tagliato da un piano orizzontale o verticale. p pogliaghi [« la
mostra la struttura interna di un corpo o di un organo, determinata da un
per l'asse longitudinale di tale corpo o di tale organo, o da un
di tale corpo o di tale organo, o da un piano di sezione frontale,
2. ciascuna delle parti, più o meno estese e spesso contraddistinte da unità
convenuto potrà darne la prova, col mezzo o di scritture o di testimoni, nella
prova, col mezzo o di scritture o di testimoni, nella forma prescritta nella prima
b. croce, i-4-159: non connesse o semplicemente aggregate sono quelle sezioni dei libri
pensiero storico, dalla raccolta dei materiali o 'euristica * fino su alla 'comprensione', prendono
gruppo di qualsiasi ordine e grado: classe o sottoclasse, ordine, sottordine, famiglia
a ognuna di esse attribuiti gli affari penali o quelli civili (sezioni civili, sezioni
gli affari civili sia quelli penali, o di sezione unica). foscolo,
alcune armi e specialità, al plotone o anche all'unità organica di determinati servizi
scompartimento si cangia in sezioni, plotoni o manipoli, divisioni, battaglioni: il numero
condotto a scapaccioni alla sezione dei carabinieri o, peggio, preso di mira dal
qualche sentinella. 8. ufficio o sede locale di un partito, di un
meton.: l'insieme degli iscritti o degli aderenti a una di tali sedi
dissezione di un cadavere per esami necroscopici o per studi di anatomia. * malpighi
una serie ordinata di persone, di cose o di avve chiare sotto le
11. spazio riservato, in una mostra o in un muanche demo a cambio e
alquante ville, che criteri di omogeneità o di affinità o di nazionalità.
che criteri di omogeneità o di affinità o di nazionalità. non aveano avuti
sezione degl'idropici esupurati, per cavar tacque o la materia purulenta. targioni tozzetti,
perché, se ben per rispetto della sezione o della division che vogliam dirla par ch'
una serie di persone, di cose o di avvenimenti. - anche sostant
morte, estremo (un'azione compiuta o subita, un periodo di tempo)
, che guardava nell'acqua: « o fanciullo indarno amato, a dio t'accomando
per indicare l'unicità di un evento o la straordinarietà di una persona. a
da sequi (v. seguire); o secondo altri, affine a serus (v
abbiate cura che i caporioni delle strade o i deputati della città, i quali non
alla gotica? cattaneo, i-2-445: fabricando o sfaticando coi denari altrui senza riflessioni e
; che è senza lavoro, disoccupato o anche temporaneamente non impegnato nelle attività
in risalto, illuminandoli, i contorni o i volumi di una costruzione. pratesi
figur. considerare, esaminare un argomento o una questione da più punti di vista.
idea si biforcava alla sua volta, o si triforcava e si sfaccettava. stufarich
rilevato in una serie di piccoli piani o faccette (una pietra preziosa, un
di metallo che vanno ad unirsi colla corona o cerchio superiore del lampadario, e dal
2. figur. che presenta diversi aspetti o sfumature; variegato. montale,
(luce, colore, ecc.) o da eliminarne i difetti. -in senso
concreto: parte sfaccettata di una pietra o di un cristallo; l'insieme delle faccette
. ciascuno degli aspetti di un problema o la diversità di punti di vista secondo cui
; assenza di pudore, di vergogna o di discrezione e di ritegno.
impudenza, insolenza; assenza di opportunità o di ritegno nel fare un'affermazione o
o di ritegno nel fare un'affermazione o neh'assumere un atteggiamento. b
695: hanno fatto voto solenne o di mentire con sfaccia- tagine o di
solenne o di mentire con sfaccia- tagine o di storpicciare le cose senza giudizio. alfieri
accorda la palma della eloquenza ai greci o a chi la vorrà; e ciò soltanto
e di pudore dimostrata in azioni indiscrete o impudenti, in una condotta riprovevole,
una condotta riprovevole, in un atto disonesto o violento. aretino, vi-258:
gli antichi egizi, quando volevano esprimere o del puttanesco prurito o della sfacciataggine stessa
quando volevano esprimere o del puttanesco prurito o della sfacciataggine stessa il più vivace ritratto
1-41: presso a questi vengono i beffatori o schernitori, i quali sfacciatamente e senza
. 2. in modo impudico o dissoluto; senza pudore. s.
quella faccia così sfacciatamente da manovale o imbianchino, ci tiene alla sua dignità ed
, di vergogna nel fare un'affermazione o nel compiere un'azione. -in
scritto, discorso, ragionamento eccessivamente ardito o riprovevole. dante, conv.,
disinvolto, oltre i limiti del ritegno o del pudore. - in partic.
pretese esagerate, che avanza richieste inopportune o insolenti; che osa fare affermazioni false
insolenti; che osa fare affermazioni false o offensive o assume posizioni estreme e provocatorie
che osa fare affermazioni false o offensive o assume posizioni estreme e provocatorie.
sostantivo. ercole bentivoglio, 35: o che sfacciato / poltron: che volto
, sentirà mutarsi i gigli dell'onestà o in roghi di licenza o in aspidi d'
dell'onestà o in roghi di licenza o in aspidi d'iniquità. moneti, 215
nella sala d'aspetto del consolato, o il tipico 'culo fascista'così sfacciato,
per azioni o affermazioni riprovevoli; spudorato, svergognato.
e senza riserve a uno schieramento politico o a una confessione religiosa giudicata riprovevole.
, /... / altrui consiglia o non salirein sella, / o di rigido
altrui consiglia o non salirein sella, / o di rigido feltro armarsi il dosso. manzini
, sfrenato, insolentemente manifestato e palese o esagerato al di là dei limiti o dell'
palese o esagerato al di là dei limiti o dell'opportunità o della decenza (un
di là dei limiti o dell'opportunità o della decenza (un atteggiamento negativo,
: avete osservato il poco giudizio, o per dir meglio la frenesia e sfacciata pazzia
d'oggi nonè che ipocrisia, impostura più o meno sfacciata. carducci, iii-17-40:
ad una sconosciuta vegliarda. -pronunciato o riferito in modo insolente o offensivo,
-pronunciato o riferito in modo insolente o offensivo, senza pudore né vergogna (
); sostenuto senza rispetto della verità o delle norme morali (un'opinione).
esser creduta sensuale, smo (un gesto o un discorso adulatorio). dovesse mostrarsi
pers, 2-21: io vi lascio, o sce- lerati alberghi, / dove l'
pazza. -che dimostra impudicizia (o ne nasce). nannini [ammiano
fortuna. -che non conosce prudenza o rispetto per nulla e nessuno (una
ad interesse coll'utile sfacciato di venticinque o trenta per cento. -non adattato
a illuminare ogni particolare di un luogo o a violare l'inte fino a generare
una preferenza). menti riservati o scabrosi o scandalosi; che conpavese,
). menti riservati o scabrosi o scandalosi; che conpavese, 10-200:
all'io. tiene allusioni oscene o volgarità, lascivo (un ter
e castigato sono assai disposti a trovar o sfacciate o strane le locuzioni metaforiche degli
sono assai disposti a trovar o sfacciate o strane le locuzioni metaforiche degli scrittori più
. locuz. -alla sfacciata: senza ritegno o vergogna; in modo provocatorio.
fanno il male per qualche loro spezialità o per l'amoreproprio, e qualche volta alla
e qualche volta alla sfacciata e sanza vergogna o copertura alcuna. beltramelli, ii-692:
-faccia, fronte sfacciata: atteggiamento o comportamento privo di pudore e di ritegno
: sia donna antica, giove- ne o fanciulla, / ciascuna a fare il mal
d'un esercito nimico con pericolo deli vita o almeno di esser come una sfacciateli disprezzata
il filotto,... lo sfaccio o rovesciata, il colpo di ritorno, il
s'ha più tosto da pensare: o che la vanità, la malignità, la
, la sfaccitùdine, non siano vizi; o che voi, ch'avete tutte queste
non quando alla natura piaccia di sfacelare o tradurre in altra orbita il pianeta.
partic. per effetto degli agenti atmosferici o del contatto con sostanze chimiche. targioni
coll'artechirurgica la separazione della parte sfacciata, o si deva lasciar eseguire dalle sole forze
targioni tozzetti, 12-1-267: in un ventre o cavità d'uno di questi massi trovai
uno di questi massi trovai un cogolo o di zolfo o di pirite sfacciata,
questi massi trovai un cogolo o di zolfo o di pirite sfacciata, che bruciata faceva
. medie. necrosi di tessuti esposti o comunicanti con festemo; cancrena. dalla
e pnvi della 5-430: insomma o putridume sanguinolente, o sangue nero,
5-430: insomma o putridume sanguinolente, o sangue nero, o infiammazione vicina a
putridume sanguinolente, o sangue nero, o infiammazione vicina a sfacelo o distruzione intiera
nero, o infiammazione vicina a sfacelo o distruzione intiera da parti in ogni luogo
decadenza fìsica; grave deperimento del corpo o di una parte di esso per una
una parte di esso per una malattia o per la vecchiaia; consunzione. fogazzaro
che si trova in pessime condizioni fìsiche o è molto imbruttita. gozzano, i-642
di un edifìcio, di una costruzione o di un luogo lasciato in abbandono,
un luogo lasciato in abbandono, fatiscente o danneggiato in modo irreparabile dal tempo e
lo -stato di angoscioso tormento interiore o di sfacimento e la morte dell'individuo
prestigio, della potenza, dell'autorità o della prosperità di un popolo, di
di un popolo, di una civiltà o di uno stato. solaro della margarita
no. -dissoluzione del senso morale o di ideali. m. leopardi,
del tessuto sociale, di un'organizzazione o di un partito. faldella, i-5-199
delsfàglio, sm. eliminazione di una o più carte da l'arenaria.
, demolizione, abbattimento di un edificio o anche di una città. pace da
6. decadenza di valori morali e spirituali o di forme artistiche. carducci,
, 12- 200: la marcidia o lo sfacimento della musica erano arrivati a
. quintino sella occupacarte, eliminarne una o più (di solito di scarso vare
dalla propria mano. -anche: la carta o le carte così eliminate. tommaseo
puledri] si dirompano alpasso, al trotto o alla carriera, da non fare né sfagli
-venat. movimento brusco degli animali sorpresi o feriti da un'arma da fuoco (e
, agg. biol. che vive abitualmente o prefenbilmente nello sfagneto, che vi trova
1-576: quel piano, rivestito di sfagni o degli cun'altra che più giovi
alla selvaggina: cambiare spessa di sfagno (o muschio della torba).
3. per estens. crollare o cadere in rovina, a pezzi (
il mare). graf 5-578: o mare,... insonne gli scogli
poroso, quale sarebbela terra di brughiera pura o mescolata con terra di castagno od anche
monte: avere la cima scoperta da nubi o nebbia. padula, 417:
, come le vettesilane si sfagottano dalle nubi o dalle nebbie e coronate diverzura sembrano sostenere il
region. ant. diminuire di entità o di valore. sanudo, liv-513:
). sottoporre un prato o un erbaio alla falciatura. = comp
sfalcio, sm. falciatura dell'erba o di un prato; la quantità di
non bada / qual legno si sfalcioni o qual si pialle. = comp.
in un dibattito senza rispettare i programmi o le convenienze. faldella, 1-85:
un tratto fanno uno schizzo a destra o a sinistra. 2. per
a un tratto; scavalca di tre o quattro ore, anche più; è
sfalda, sm. lastra sottile, scaglia o lamella staccata da un minerale.
agg. che può essere diviso in falde o in lamine sottili (un minerale)
. divisione di un minerale in falde o in lamine sottili. 2.
, tr. dividere in falde un minerale o provocarvi il distacco di frammenti; disgregare
dove sia umidità e vi piove su, o abbia ghiacciati addosso, si logora e
. sfaldatura, sf. lo sfaldarsi o anche il frantumarsi di una pietra.
ferro battuto, ciascuna delle piccole fenditure o screpolature dovute a difetti di lavorazione.
lavorazione. carena, 1-176: 'sfaldature'o sfogliarne': piccole aperture che si vedono
metalli, il levarsi via d'una o più falde componenti il lavoro; ma
strada, traviare, andar per torto o a schiancio. -tralasciare nel computo
). gettare via i bozzoli difettosi o che contengono un baco morto.
anche l'intervallo di tempo fra due o più fenomeni storici).
cui poggia il nuovo muro corrisponde più o meno a quello dell'edificio sano.
ariete continuamente percoteva, acciò gono poi riciclate o ribaltate dalla generazione giovanile che a quel
mina, che il fuoco non risultino allineati o paralleli. appiccatovi si spense prima di
sfalzato). che non è allineato o parallelo; che non si può sovrapporre
3. deviato dalla direzione prevista o dal bersaglio (un tiro).
campailla, 1-7-49: di uop'è o perir nel baratro profondo / o
o perir nel baratro profondo / o sfamar de le belve il ventre immondo.
allor l'ortolano il suol digiuno / o con pingue pacciume, o ver con sodo
digiuno / o con pingue pacciume, o ver con sodo / letame d'asinelio
ver con sodo / letame d'asinelio o aeh'armento. 2. per estens
il letterato: quanto allo sfamarlo più o meno, era un altro par di maniche
una persona. cicerchia, xliii-410: o figliuol, non tardar più tuo redita,
4. appagare un desiderio, un'aspirazione o anche un vizio, una passione.
vendetta, da una strage, dal sacrifìcio o dalla morte di una persona.
man si percosse la fronte: / « o macon », disse « ben ti
, di non allucidar gli me lupo o mastin, ch'ultimo giugne / al bue
quello sfa- matoio di basso ran ^ o, vi dirà: « sai, non
, agg. e sm. che sfama o sazia di cibo. -al figur
in lacerba, 186]: quando leggevi o ti leggevano di stragi o cadute d'
quando leggevi o ti leggevano di stragi o cadute d'amici lontani e invendicabili, la
sfanalato, agg. spalancato per l'ira o per una forte emozione (l'occhio
, sfangarsela: cavarsela in un'attività o in una situazione un poco imbarazzante o difficile
o in una situazione un poco imbarazzante o difficile o in una gara; riuscire
una situazione un poco imbarazzante o difficile o in una gara; riuscire discretamente in una
sostant. nieri, 337: quattro o cinque de'soliti sfannullati... stavano
. smascherare, rivelando la vera natura o i difetti di una persona. d'
: smascherare, manifestare l'altrui malizia o difetti. = comp. dal pref
di una cosa da quel che era o era stata fatta; distruggere.
porta tanto impazientemente quanto la sua scultura o dipintura gli sia non solamente sfatta, ma
. 3. sciogliere la neve o il ghiaccio; fondere un metallo.
sface. zinano, 24-24: corre, o quasi saetta d'arco scocca, /
brano, / più fo bucato, o ciacco, entro d'un secchio: /
acqua. -far diminuire d'intensità o spegnere un sentimento o le energie vitali
diminuire d'intensità o spegnere un sentimento o le energie vitali. rota, 1-2-68
fino a condurre a uno stato di disperazione o di totale dissoluzione interiore; agitare a
in rovina, danneggiare in modo grave o irreparabile. anonimo, i-548: l'
/ che un nuvolo si sfane, / o da sera o da mane, / ché'
nuvolo si sfane, / o da sera o da mane, / ché'l sol si
-divenire invisibile. sereni, 3-17: o fuoco che ora tu sei / dileguante,
fuoco che ora tu sei / dileguante, o ceneri confuse / di campagna che annotta
/ rimenata, non mai si trita o sface, / ma tiensi al dito come
, / ma tiensi al dito come visco o pece. buonarroti il giovane, 9-470
rulli / e girelle e pallottole. / o sì ver fatti all'uggia, sfarinati
che, se tu l'urti per poco o lo stropicci, si sface subito e
. perdere il vigore e la freschezza giovanile o anche la salute, la floridezza,
, / ti consacro lo scudo, o dio del trace. l. bellini,
scioglie si sfà. cardarelli, 399: o apertiai venti e all'onde / liguri cimiteri
fiammelle cui venga meno l'alimento, o si sfacevano, filando in lacrime di
-subire un processo di decadenza culturale o politica. carducci, iii-15-184:
meno per l'intensità del sentimento amoroso o per la pena di non essere corrisposto;
per il desiderio. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 403: lo core
si sface. -lasciarsi travolgere dalla paura o dal dolore o dall'invidia o dalla
-lasciarsi travolgere dalla paura o dal dolore o dall'invidia o dalla disperazione. dante
paura o dal dolore o dall'invidia o dalla disperazione. dante, conv.
, 6-iii-587: in me specchiati, o figlia, c'ho reai sposo a canto
p. casaburi, i-501: ecco, o filli, avventurosa aurora / portò quel
chiesa e bene alla compagnia torni lo sfarsene o 'l rite orso ora una
, 76: la percezione di maggiore o minore quantità di luce... produce
sfarfallare1), agg. che fuoriesce o è appena uscito dall'involucro ninfale (
che tutt'al più oscilli fra i 15 o 20 gradi. giuliani, romanzo
duca di mantova carico di lustrini canta 'questa o quella'-figur. avere origine,
nel petto. 4. diffondersi o illuminare con intermittenza, fluttuando o tremolando
diffondersi o illuminare con intermittenza, fluttuando o tremolando (una luce, un riflesso)
1-173: 'sfarfallare': si dice del proiettore o anche della pellicola, quando c'è
ci, sfarfallavamo per il gran prato o tornavamo al mare sugli scogli, i
iii-174: non sfarfallerò mica antintellettualisti- camente o da estetizzante, ma il sistema lo voglio
per questo che trar si possino filugelli o bozzoli non isfarfallati e non forati. carena
di seta toscani dicono anche sustantivamente sfarfallati o spuntati in vece di bozzoli sfarfallati.
ore. dicesi il grano infestato o rosso dalla tignola del grano. siccome
'farfallini'gli insetti, sieno essi punteruoli o tignuole, che forano il grano e
, agg. che ha i petali o le brattee completamente aperti: spampanato (
in partic. delle farfalle dal bozzolo o dall'involucro ninfale in cui si è
da una persona all'altra nella conversazione o nel corteggiamento. -anche: camminare,
nell'aria, di neve, petali o piume. papini, 40-106: tutto
5. ripetizione di parole o di frasi. landolfì, 16-31:
rime delle terzine mi sembrano scomposte, o meglio deficitarie, pur considerando che debbono
('pardon', palpitio) di baci, o insomma su codesto 'baci'! arbasino,
. ott. sfarfallamento di immagini cinematografiche o televisive. p gonnelli, 1-173:
sbriciolamento, sgretolamento di un materiale più o meno friabile, di una sostanza organica
meno friabile, di una sostanza organica o inorganica compressa o sottoposta a un'azione
di una sostanza organica o inorganica compressa o sottoposta a un'azione meccanica o fisica
compressa o sottoposta a un'azione meccanica o fisica. -con meton.: quantità
fisica. -con meton.: quantità più o meno abbondante di minutissimi frammenti di una
di minutissimi frammenti di una sostanza disparata o che si staccano da un materiale raschiato,
si consuma, formano quei vari sfarinamenti o stritolamenti. g. del papa, 4-115
ridursi in farina (un cereale), o, per estens., in frammenti
in frammenti minuti (un materiale più o meno friabile, una sostanza organica o
o meno friabile, una sostanza organica o inorganica compressa o sottoposta a un'azione
, una sostanza organica o inorganica compressa o sottoposta a un'azione meccanica o fisi
compressa o sottoposta a un'azione meccanica o fisi ca); disgregarsi
di polvere (una tarma schiacciata) o di cenere (un sigaro).
un pre toccava una pala o maneggiava una pagnotta, bisognava gio
giudicarono degno impiego delle re o della calcina di fornace. c. e
sfarinare1. corpo solido, un materiale più o meno friabile sfarinante (part. pres
(con partic. riferimento agli agenti atmosferici o disgrega facilmente, friabile, non compatto
ripulire qualcuno (anche se stessi) o qualcosa dalla farina o, anche, dalla
se stessi) o qualcosa dalla farina o, anche, dalla polvere.
bresciani, 6-xiv-44: cerco d'un setolino o d'una spazzola, preghereste un vicino
acqua essere un corpo sfarinato, cioètutto atomi o particelle disgiunte l'una dall'altra.
gracile. giusti, iv-80: o, io che ero così malescio, così
, così sfarinato, così infunghito, o non m'è tornato il gallo dell'animo
. neh'industria molitoria, qualsiasi farina o semola grossolana ottenuta con la prima macinazione.
molto così in pane, come mangiate sfarrate o in altro modo. cassiano da macerata
, maltrattato il capitan pietro de barba o feriti molti: disgrazia che colpì nel vivo
acuminati che prendono il nome di sfarsiglie o sfarziglie. a. altamura,
e sfarzoso per solennizzare particolari ricorrenze o eventi. -in senso concreto:
concreto: il lusso, la ricchezza sfoggiata o ostentata; ciò che è segno
sé, del proprio potere, autorità o ricchezza, per lo più provocatoria, arrogante
2. abbondanza, grande dovizia o quantità. monti, xii-3-98: quell'
. ampiezza di struttura espositiva e discorsiva o elevatezza stilistica (talvolta, anche, eccessivamente
di un autore, di un'opera o di una scuola letteraria. bonghi,
, 1-202: uno si fissa su due o tre parole, e gli pare,
più bella lingua, che cose novissime o utili. fece sfarzo perché c'erano
] siano rimasti allo stato d'opere incompiute o di frammenti, come rovine d'ambiziosi
, 2-171: costì sembrano perpetuamente rinablicitarie o dell'uso di un oggetto.
in segno di penitenza, abbrunati, o scalzi e incappati. massaia, ii-113
corsini, 2-531: domandò dell'astrologo, o fosse per isfogarsi seco a conto d'
conto d'avergli fatto affrettar la marcia, o per affettare sfarzosamente una certa superiorità con
esteriorità rispetto alla funzionalità; riccamente arredato o guarnito o confezionato. salvini
alla funzionalità; riccamente arredato o guarnito o confezionato. salvini, 41-230
rappresentare per cenni di pantomima gruppi storici o scene campestri o costumanze forestiere con isfarzosi
di pantomima gruppi storici o scene campestri o costumanze forestiere con isfarzosi abiti. leoni
, nel fasto, di chi non bada o può concedersi notevoli spese. cesari
-allestito in modo sontuoso (uno spettacolo o un banchetto). carducci,
. foscolo, xii-70: pochi papi, o nessuno, furono più sfarzosi e più
: dotato di splendidi e grandiosi edifici o di opulenta bellezza naturale (un luogo
fetta coincidenza fra concetti, opinioni, idee o aspetti di una personalità messi a confronto
aspetti di una personalità messi a confronto o in relazione. panzini,
, azioni che perdono efficacia perché anticipate o ritardate rispetto ad altre che al fine
. po vedessi non un leone o una freccia ma due o più leoni
non un leone o una freccia ma due o più leoni corriere della sera [
non si devo e due o più frecce sovrapposti con un'appena percettibile
. 2. imprecisione, mancanza di chiarezza o di si 3. disorientamento
ha fase diversa rispetto a un'altra corrente o tensione periodica. panzini,
sento fuori ». -che agisce o si esprime in modo non corrispondente alle
. -che recita in modo incongruo o inadeguato la parte teatrale che gli è
individuare l'angolo ai sfasamento fra due o più vettori. rapporto censis 1992
la comprensione e falsa i -parola o espressione fuori luogo, sciocca. g
acquista vecchie automobili e provvede a demolirle o a smontarle per ricavarne parti che si
politica mirante a sconvolgere profondamente un'istituzione o un partito. a. rapisarda
salvini, 6-88: questi 'phitri', o legne, la poetica lingua chiama 'eclimenaas'
2. sconquasso di un veicolo o di un'imbarcazione. - anche:
. 4. figur. rovina o grave decadenza di un'istituzione, di
l'abolizione della coscrizione. -dissoluzione o declino di una teoria, di un
). liberare dalle fasce un neonato o dalle bende un ferito o una parte
un neonato o dalle bende un ferito o una parte ferita o piagata del corpo
bende un ferito o una parte ferita o piagata del corpo. - anche assol.
-per estens. liberare da un copricapo o da un involto di lenzuola e coperte
disus. privare una città, un territorio o un castello della cinta muraria.
farlo [il castello di gello] sfasciare o ardere. varchi, 18-1-351: non
, vili-160: a noi non toccava, o italiani, di sfasciare le nostre piaghe
lv-307: avremmo forse veduta quella repubblica o da mani temerarie sfasciata, o da nuove
repubblica o da mani temerarie sfasciata, o da nuove intestine discordie sbranata, oppressa
un ministero caduco si reggesse in piedi o si abbattesse un gabinetto non ancora meritevole
fracassarsi, rompersi, ridursi in pezzi o disgregarsi e sgretolarsi in seguito a un
e sgretolarsi in seguito a un urto o a causa di un fenomeno naturale o
o a causa di un fenomeno naturale o del logorio del tempo (anche con
solinas donghi, 2-85: dopo due o tre giorni misero la mina sotto alla casa
tono muscolare, sodezza (il corpo o una parte); divenire flaccido e
giungere alla fine, cadere (un potere o un sistema politico). - anche
), agg. liberato dalle fasce o dalle bende. considerazioni sulle stimmate,
3. disus. privato della cinta muraria o della merlatura (una città, un
merlatura (una città, un territorio o un castello). busone da gubbio
aria sfasciata e cheta delle campagne, o avessero paura di esser presi a tradimento
flaccido, molle cascante (il corpo o una parte). -in senso generico:
, dalla stanchezza, da debolezza, o da caduta. 'son tutto sfasciato'. serao
ojetti, i-352: nelle terre in trentino o sull'isonzo occupate da noi nel t5
distrugge, che provoca gravi danni materiali o fisici. salvini, 24-378:
pontine. corpo da una benda o di un neonato dalle fasce. 7.
si vede leggiadrissimamente fatta unavera scala di scendimento o cadenza di grado in grado, finché
tose. taglio di un tronco in assi o di un blocco di marmo in lastre
di marmo in lastre (e la segatura o la polvere di pietra che si forma
di ciò che la sega toglie dal legno o dalla pietra che si sega.
. dividere un libro, un quaderno o un manoscritto nei fascicoli che lo compongono
. sfàscio, sm. grave deterioramento o rovina di un edificio; grave
di un edificio; grave danneggiamento o distruzione di un veicolo o di un
grave danneggiamento o distruzione di un veicolo o di un oggetto a causa di un urto
di razzo urtante con ritardo su l'acqua o munite di razzo idrostatico, affinché lo
provocato da oggetti che vanno in pezzi o che sono percossi o urtati. cinelli
vanno in pezzi o che sono percossi o urtati. cinelli, 1-139: a
grave decadenza politica, economica, culturale o morale di uno stato, di una civiltà
è in tali condizioni); sconvolgimento o disgregamento politico; esaurimento o degenerazione di
sconvolgimento o disgregamento politico; esaurimento o degenerazione di un principio, di un valore
a sfascio: con alterne vicende positive o negative. g. g. betti
, sm. comportamento, atteggiamento o mentalità di chi, diffondendo sfiducia e pessimismo
ipercritico nei confronti di un sistema politico o delle istituzioni di uno stato, non
concorrere a provocarne la rovina, la decadenza o l'instabilità. reporter [27
ipercritico nei confronti di un sistema politico o delle istituzioni di uno stato concorrendo a
uno stato concorrendo a provocarne la rovina o l'instabilità. - anche sostant.
di rovine, di macerie; rudere o insieme di ruderi. caro, 12-i-9
i piedi. 2. oggetto o veicolo rotto, fuori uso, inservibile
veicolo rotto, fuori uso, inservibile o in cattive condizioni, malridotto; rottame o
o in cattive condizioni, malridotto; rottame o insieme di rottami. -in partic.
si spartivano a raccogliere conchiglie disotto la sabbia o a razzolare fra gli sfasciumi della nave
, in condizioni di grave decadimento fisico o in pessima salute (e anche parte
parlandosi di una donna che, per età o per acciacchi abbia perduto la freschezza e
'sfascista'del 'tanto peggio tan- grave decadenza o crisi economica, sociale e to meglio'
, 1-vii-1994], 61: pendii sfasciumati o nevati. fondi della cassa per la
. del palatinato, attribuito a trame prussiane o sassoni...?
-crisi di un partito o di un gruppo parlamentare dovuta a mancanza
usare carni di capre, di cervio o cotali pecoracce, ora li pare che le
l. bellini, 6-146: vero o falso, a che quel vantamento, /
. 3. dimostrazione della falsità o dell'inconsistenza di un'opinione, di
sfatare1, tr. dimostrare la falsità o l'inconsistenza di una credenza, di
sempre la calunnia dei ragazzi. -rendere o considerare o fare in modo che appaia
calunnia dei ragazzi. -rendere o considerare o fare in modo che appaia vano,
, / sfatando le mie basse o fatue voglie, / non è la tua
... concetto confuso. -considerare o dimostrare trascurabile, insignificante, inefficace,
insignificante, inefficace, infruttuoso, sconsiderato o scarsamente valido e importante un comportamento,
attività, talvolta anche con intento beffardo o sarcastico. b. davanzati, i-370
. -spogliare una persona di ogni fascino o interesse; disprezzare, disdegnare qualcosa,
vilipendere una persona, screditarla; disprezzarla o non apprezzarla secondo i meriti.
l. bellini, 5-3-85: o con abiezione di grado sol fra chi
. smentito, contraddetto, dimostrato falso o riportato a una valutazione più realistica (
. 2. messo in discussione o confutato radicalmente. de sanctis, ii-11-287
suol. 3. che agisce o parla senza riflettere, sconsideratamente, sbadatamente
, dileggio, derisione. persona o cosa. = nome d'azione da
. (sfatico, sfatichi). lavorare o applicarsi in un'attività, in partic
di casa; e, per due o tre ore, sfaticò facendo di tutto.
signore. 2. che rivela o è caratterizzato da indolenza, neghittosità,
bruciate le stoppie per ingrassarlo e concimarlo o che è stato tenuto a riposo.
: se si lasceranno andare a mangiare lacarne o il pesce, sceglieranno d'istinto la carne
, sceglieranno d'istinto la carne più dura o più sfatta, il pesce più tiglioso
più sfatta, il pesce più tiglioso o meno fresco. -eccessivamente maturo,
che ha perso freschezza, snellezza, sodezza o vigore, forza fisica, soprattutto per
vigore, forza fisica, soprattutto per vecchiaia o per malattia, così come dimostra l'
; divenuto flaccido, cascante, vizzo o stremato e malandato (una persona,
: dove il periodo vi parrà stentato o l'espressione inadeguata sarà perché non sono riuscito
ragionare, di connettere (una persona o una facoltà). fagiuoli [d'
. petrolini, 1-5: cose dette o ancor da dire / frasi fatte,
. (sfattóro). tose. comportarsi o atteggiarsi da padrone; spadroneggiare senza averne
padrone; spadroneggiare senza averne il diritto o la mansione. nieri, 3-202
sfattóre, sm. ant. chi ostacola o cerca di distruggere sistematicamente la giustizia nel
[d'alberti]: vuoi del baccello o vuoi della sfavata asciutta e molle e
bianca e nera, e in baccello o sfavata, e fresca o secca. p
e in baccello o sfavata, e fresca o secca. p. petrocchi [s.
aggruppano et accozzano insieme gli sfavillamenti, o quando il fuoco che vi è da sé
che riflette; che diffonde riflessi luminosi o spicca per il colore intensamente chiaro,
al buio. d'annunzio, i-831: o voi ne 'l meriggio tranquille verdissime linfe
di luce; vividamente rischiarato dal sole o dalle stelle (il cielo, il giorno
dalle stelle (il cielo, il giorno o la notte). arici, i-113
l'espressione accesa da una forte emozione o da eccitazione; che palesa un vivo sentimento
eccitazione; che palesa un vivo sentimento o un impulso dell'animo (lo sguardo,
dal triangolo paesano, alla conquista del carso o dei colli di gorizia) si estingueva
(una fiamma, una materia rovente o incandescente, il fumaiolo di un treno a
questa, al tocco di un fulmine o allo sfavillar d'una fiaccola, di scoppiare
sol più arde e più sfavilla, / o dove il thiaccio altrui trafige ed ange
cielo, l'atmosfera, il giorno o anche la notte, per la luce delle
: amarilli, la quale è stata, o piut ree piagge, /
. -mostrare un'espressione gioiosa, raggiante o, anche, commossa, eccitata,
, quasi egli volesse trapassarmi collo sguardo o stesse per saltarmi alla gola.
, di sdegno, ecc.), o un grave tormento o un'ardente passione
.), o un grave tormento o un'ardente passione, soprattutto amorosa, per
ammirevole per sublimità (una virtù) o per notevole valore estetico o intellettuale (un
virtù) o per notevole valore estetico o intellettuale (un testo).
. ant. e letter. emettere scintille o materia infuocata; produrre scintille per effetto
una passione; mostrare un'espressione gioiosa o, anche, alterata, commossa, furibonda
unico centro. guerrazzi, 10-6: o giovani generazioni..., dio vi
, sm. perdita di favore; disposizione o atteggiamento non benevolo; opposizione, ostilità
disposizione di legge, un'interpretazione) o alle richieste di una parte in un
sfavoréggio, sfavoréggi). letter. to o alle richieste di una parte in causa.
impedisce il verificarsi di un evento, o ne compromette l'esito.
di visibilità. -che lede o pregiudica i diritti dell'uomo. cesarotti
contiene [nelle leggi] cosa inumana o violenta o sfavorevole alla libertà, ma per
nelle leggi] cosa inumana o violenta o sfavorevole alla libertà, ma per lo
disposizione di legge, una decisione) o alle richieste di una parte in causa
rispetto a quella che si intende acquistare o in cui sono espressi i prezzi delle
2. che dissente da una determinata scelta o posizione o la disapprova; che esprime
dissente da una determinata scelta o posizione o la disapprova; che esprime un parere negativo
in città. -avverso, maldisposto o ostile nei confronti di una persona.
poco lusinghiero; con un giudizio negativo o che esprime disapprovazione. leopardi,
favorire certeimportazioni coll'esenzione de'diritti di dogana o con diritti minori, e di sfavorirne
di sfavorirne certe altre colla proibizione assoluta o con alti e gravi diritti, forma una
tr. figur. superare una crisi politica o una forte tensione, talora enfatizzata ed
le proprie larve con altri insetti o ragni catturati iniettando col pungiglione un veleno
che sostiene una causa, un'opinione o una fazione politica fino al fanatismo o
o una fazione politica fino al fanatismo o con eccessiva convinzione; infervorato, ardente
con risi sfegatati ad un motto poco onesto o ad una parolapoco modesta. -appassionato
riamente sono di color azzurro violaceo più o meno splendido. i loro nidi sono
e nutronsi d ^ al- tr'insetti o delle loro larve. tramater [s.
inariamente sono di color azzurro violaceo, più o meno splendido. i loro nidi sono
s. fiorillo, cv-567: o felice tene, che hai sempre denare,
tess. sottoporre a sfeltratura la lana o le miscele di lana e di fibre artificiali
i tralci della vite dai germogli secondari o femminelle. 0. targioni tozzetti
[le viti] prole, / o serbar agli altari sacri, overo / a
overo / a sfendere il terancora, o si tolgono i rami detti ghiottoni o poppaioni
o si tolgono i rami detti ghiottoni o poppaioni ed reno. i troppi frondosi
e da un spaccarsi in superficie o per l'intero spessore; cre
100: spesso nell'orlo, nel core o in altro luoco si vanno gli
v.]: 'sfena': materia pietrosa o silicio-tita- nato'di calce che trovarsi in
insieme e formano le varietà delle raggiante o caniculata. = forma femm.
del naso come si fa a'barberi o ai cavalli bolsi! xjlloa [barros]
» 2. spaccare in due o più parti un tronco per il lungo
-interrompere l'uniformità di un tessuto o di un abito con strisce o pezze
tessuto o di un abito con strisce o pezze di colore diverso. bartolucci,
la buccia del tronco spulito con un ferretto o bietta pur d'osso o d'avorio
un ferretto o bietta pur d'osso o d'avorio. -aprire una breccia
cade a vii fine ogni lavoro, / o ch'alto il sole arda le fiondi,
il sole arda le fiondi, o il verno / rigoroso le aggeli e,
e felci. -sfaldarsi in lamine o in lastre sottili. scamozzi, 2-184-10
, sm. disus. crepaccio, apertura o scoscendimento del terreno. vallisneri,
sul corpo di un animale per ferita o percossa; sfenditura. 3.
lì, strabuzzanti, da coccoveggia: o tondi come un due-centesimi o a sfenditura
coccoveggia: o tondi come un due-centesimi o a sfenditura da caldarroste. =
sm. ant. fascia di tessuto ricamato o di pelle più alta al centro,
essa non era metallica, ma tessuta o lavorata a rete. 2.
salvatica, garofanini, violine d'acqua o di padule... i suoi
forse così denominati dalla forma di conio o cavicchio del loro corpo. = voce
di color verdastro, giallastro, rossigno o bruno, di cui i cristalliappartengono al sistema
due occhi ben separati, due orecchie riavvicinate o riunite sotto il capo; mascella e
.]: 'sfenocefalo': specie di acefalo o mostro con sei appendici o ali
acefalo o mostro con sei appendici o ali: fa parte della base del craaguzza'
tutti i rettili sopravvissuti, è lo sfenodonte o atteria. sfenoidale. ocpryvóg (v
parte interna del ganglio in numero di cinque o sei. -vena sfenopalatina: satellite
colore delle parti superiori è bruno, o grigio giallastro con striscie scure; le parti
una classe del sistema monoclino. tino o dell'ugola in relazione con lo sfenoide,
. sfenoidale. bonavilla, 1-v-4& 'sfenoide'o 'sfenoideo': osso situato nella parte inferiore
: muscolo del velo pendolo palatino, o dall'ugola, che ha relazione all'osso
. v.]: dicesi 'foro sfenospinoso'o anche 'piccolo rotondo'quello che si estende
dotta, comp. dal gr. ocpfyv o (pr] vóg (v. sfeno
come facce d'un solido, poliedro o iperpoliedro, iscrivo questi poliedri in sfere o
o iperpoliedro, iscrivo questi poliedri in sfere o ipersfere, e così più chiudo la
concentrici che, nel sistema astronomico tolemaico o geocentrico, costituiscono l'universo e prendono
. gozzi, 1-21-146: guardaci, o saggia, e alle superne sfere / tutta
4. per estens. oggetto, recipiente o frutto di forma rotonda; boccia.
ovale'), 'sfera di cuoio', 'sfera'o 'cuoio'soltanto. -pallina
e tre quarti. montale, 5-86: o intento che hai creato fuor della tua
per tutta la sfera della sua attività o più tosto mediante il mezzo.
-distanza raggiunta dall'effetto di un'arma o di una carica di esplosivo; gittata
terreno non sono più smosse dal suo effetto o dove la tenaglia del terreno non è
entro cui sono circoscritti, si distinguono o si svolgono attività e operazioni soprattutto intellettuali
ramo per cui si ha competenza pratica o propensione. siri, vii-832: le
ora loro altra cosa in cui adoperarsiuna tavoletta o di legno o di metallo. seriman,
cosa in cui adoperarsiuna tavoletta o di legno o di metallo. seriman, i-227: si
cosa che si chiamava la sfera pratica, o addirittura la sfera dell'azione, e
'sfere', altri 'livelli'. -ambito più o meno esteso a cui sono rivolti sentimenti
fanciullezza. -argomento di un discorso o di una disputa. manzoni, fermo
lucia, 148: non abbiam detto nulla o quasi nulla sul fondo della quistione.
quella contenute. -ciò che spetta o è di competenza di una persona o
o è di competenza di una persona o di un'istituzione; pertinenza. tesauro
di una persona in una scala gerarchica o nella società (per lo più nelle
di prima sfera per indicare l'aristocrazia o l'eccellenza, di seconda sfera per
artegiano, anzi anche di onesta civiltà o di privata nobiltà, ma di classe
classe molto inferiore, secondo l'accennati ordini o sfere. leti, 5-ii-334: sono
. -per estens. valore morale o intellettuale di una persona; qualità,
filosofica si affatica di comprendere la connessione o il sistema universale di tutte le cose.
suo interesse economico, commerciale, politico o militare. 12. condizione individuale o
o militare. 12. condizione individuale o esistenziale; stato fisico o psicologico.
condizione individuale o esistenziale; stato fisico o psicologico. cesarotti, 1-xxviii-267: il
astron. strumento formato da anelli, fissi o mobili, disposti in modo da rappresentare
19. medie. centro anatomico funzionale o convenzionale a cui vengono riferite particolari e
. ne somiglia a uno stilo o calamo o matita ben tempe
ne somiglia a uno stilo o calamo o matita ben tempe caro,
schedione in sì pic rata o penna a sfera. cioli uccelli
che si inarcavano in enfiature di luce o si piegavano in voragini oscure, secondo
vale a dire per ogni parte egualmente, o pure, per venire più a'particolari
lavori vicino al centro, descrivendo i circoli o spire con la mano minori..
quadrato. falconi, 1-77: dua o tre ore cerchi di metallo o altro bilicati
: dua o tre ore cerchi di metallo o altro bilicati come li circoli sferali da
e sferale machina. -angolo o triangolo sferale: che giace sulla superficie
periteci scuri con pareti di consistenza membranacea o suberosa o carboniosa; la classificazione,
con pareti di consistenza membranacea o suberosa o carboniosa; la classificazione, ancora incerta
letter. assumere una forma sferica più o meno perfetta. c.
). che ha forma esatta (o, anche, approssimata) di una sfera
una sfera geometrica; che è proprio o che si riferisce alla sfera come figura
corporee non an- gulari sono quelle che o vero da una superficie corva solamente son
chiuse, come è la figura sferica, o ver da più, come sono le
quasi tozzo. -sm. forma o figura di sfera. bruno, 3-573
n. 14. -ant. angolo o triangolo sferico: che giace sulla superficie
disus. che ha la forma esatta (o, anche, approssimata) di un
medioevo è un luogo, coperto o scoperto, destinato 1: dopo
della vela dal pennone, dall'antenna o dalla draglia. g. parrilli
staccare le vele dai pennoni, picchi o draglie, cui erano legate, sciogliendone tutte
degl''inferitoi'. locché si pratica o quando le vele abbian d'uopo di
abbian d'uopo di qualche riparazione, o quando si abbiano a dipingere i pennoni
si abbiano a dipingere i pennoni, o finalmente in caso di disarmamento. =
nel mondo greco-romano, luogo all'aperto o al chiuso, privo di particolari attrezzature,
sferlòchi). region. parlare tedesco o con accento tedesco. baruffaldi, i-44
parlare molto e per lo più inconsideratamente, o senza costrutto e conclusione. dicesi anche
fuoco, aria, acqua e terra) o anche lo stato perfetto della materia quando
porta, 1-31: sono [gli armioni o noduli] più frequenti fra le specie
si scosta per molti rapporti dal ti ^ o teutonico, poiché il cranio stesso è
gr. cpégco 'porto'. né al flusso o riflusso del mare né alla sferoidità della
. che ha forma approssimata di sfera o di globo. c. a
figura lenticolare due porzioni di sfere eguali o diseguali, unite insieme; possonoanche intendersi due
si chiamano), non sferici, ma o iperbolici o parabolici o dittici, e
), non sferici, ma o iperbolici o parabolici o dittici, e simili.
non sferici, ma o iperbolici o parabolici o dittici, e simili. targioni tozzetti
. miner. aggregato di forma sferoidale o tondeggiante (specie di quarzo, di
bombicci porta, 1-300: 1 calcari ippuritici o a rudiste del cretaceo superiore,
sferica per mezzo di uno strumento meccanico o con metodi ottici. = deriv
carta astronomica che rappresenta la sfera celeste o una sua parte con gli astri che
sfèrra, sf. ferro rotto o consunto staccato dallo zoccolo di una cavalcatura
poi, metten- oli sopra qualche sferra o ferro, con un altro ferro si dèe
politi, 1-617: 'sferra': ferro vecchio o rotto, che si leva del piè
cavallo, e metaforicamente ogni vestimento consumato o dismesso. pananti, i-90: ora un
per estens. indumento usato, molto logoro o da gettare. aretino, v-1-25
gli pon la mano in su la spalla o gli ona una sferra de le sue
. 4. region. piastra o sbarra di ferro che nel rullo per
giudicio è una spezie de loto pratense o altra bizaria, perché ha quella sua bella
un rumore di pezzi di ferro urtati o percossi (un veicolo ferroviario o tramviario
ferro urtati o percossi (un veicolo ferroviario o tramviario). govoni,
contro i ciottoli. -che simboleggia o evoca l'incrociarsi di due lame in
producendo un rumore di pezzi di ferro urtati o percossi (un veicolo ferroviario o tramviario
urtati o percossi (un veicolo ferroviario o tramviario). - anche: produrre
(sferraiòlo). spogliare del ferraiolo o del mantello. monosini, 189:
s'avvien che lo sferri la povertà o l'inchiodi 'l livore di chi 'l tien
. -figur. subire danni, ritardi o intralci (un'impresa). p
prigioniero dalle catene, da un laccio o in genere dalla prigionia; rimettere in libertà
.. per vedere se ci fossero lime o altri instrumenti atti a potere spezzar le
« li galeotti? » eclamai « o dove andate a quest'ora? » «
pigli, / quel che l'allaccia o ne rompe una o sferra.
quel che l'allaccia o ne rompe una o sferra. n. agostini,
strugge / che, senza dir degli occhi o del bel velo / o di lei
degli occhi o del bel velo / o di lei che mi fugge, / si
oppressiva e soffocante, da condizionamenti psicologici o ideologici. folengo, i-123:
squadroni di cavalleria svedese ri o gentil conte, ora la morte impetro:
. 6. privare una macchina o un'arma o un legaccio delle parti
6. privare una macchina o un'arma o un legaccio delle parti o delle punte
un'arma o un legaccio delle parti o delle punte di ferro, rendendoli inservibili
nel fundo dell'acqua per sferare unaàncora attaccata o a scoglio o ad altra cosa coperta dall'
acqua per sferare unaàncora attaccata o a scoglio o ad altra cosa coperta dall'acqua.
a fortuna, chi disarborare, chi ammainare o caricar la vela; e orza e
. 8. tirare calci, pugni o colpi (anche con riferimento ad animali
, / senza che carlo lo governi o guide, / volta le groppe e un
, invettive, imprecazioni, domande offensive o imbarazzanti. faldella, i-5-263: l'
tanta guerra, / cum amorosa triegua o dolce pace, / ché più suffrir nonpuò
15. staccarsi dah'ormeggio o dall'ancoraggio per la rottura di cavi
dall'ancoraggio per la rottura di cavi o di catene o per la cattiva presa
per la rottura di cavi o di catene o per la cattiva presa o tenuta delle
di catene o per la cattiva presa o tenuta delle àncore sul fondo. -anche in
ridotto in miseria. di questa spiaggia o porto sono i venti di mezzogiorno ed
, cioè l'àncore si staccassero dal fondo o si strappassero le gómene, non pericolerebbero
a cavallo in su ogni ronzino ferrato o isferrato. sacchetti, 197-84: dice il
, 2-192: fuori è la mula, o che si duol d'una anca,
si duol d'una anca, / o che le cingie o che la sella ha
anca, / o che le cingie o che la sella ha rotta, / o
o che la sella ha rotta, / o che da ripa vien sferrata e stanca
sulla spalla, le donne con canestri o sacchi in bilico sulla testa, precedute o
o sacchi in bilico sulla testa, precedute o seguite dall'asinelio sferrato carico di legna
liberato, anche temporaneamente, dalle catene o dai ceppi di detenzione. ché non
. 7. staccato dall'àncora o dall'ormeggio (una nave).
tale da far strappare gli ormeggi alle navi o da disperderle quando sono in squadra.
. - anche: perdita di uno o più ferri. fanfani [s.
sferravècchia, sf. (plur. -e o anche sferrevècchie). strumento di ferro
partic. arma, arrugginito, rotto o inservibile; ferrovecchio. cesari, ii-494
fuori di casa, le cose che hanno o possono avere per gli altri poco valore
sotto si udiva un suono di campanello o uno sferruzzare di chiavi nella toppa.
solitari interminabili, / sferruzzavan calzette / o ritagliavano vignette / dalle scatole rare di
fìgur. govoni, 743: o coltre sferruzzata giù dagli angeli, /
fredda rabbia sopra il fuoco, / o gran coltre di neve benedetta / che
.), con allusione al colore rugginoso o alladurezza. sferula, sf. piccola
un globetto che si apre nell'apice o con un poro o con una fìssura dalla
apre nell'apice o con un poro o con una fìssura dalla quale escono i
3. miner. formazione sferoidale o raggiata di minerale diverso presente in una
circolari, per lo più a struttura concentrica o raggiata: le quali alla lor volta
, vii-28: affin che non sia offeso o l'intestino o pure il dito dell'
che non sia offeso o l'intestino o pure il dito dell'operare, si fabricano
come strumento di pena, di punizione o di disciplina o per incitare i cavalli
di pena, di punizione o di disciplina o per incitare i cavalli e gli animali
che si muove e si snoda agilmente o violentemente. tasso, 4-4: stampano
bùgnole sale, 2-126: apollo, o tu c'hai sferze d'or nel crine
e lacima gentil [dell'ulivo] lacera o fiede, / lui nodosa chira- gra
2. con meton.: punizione o supplizio (con partic. riferimento a
. bacchetti, 18-ii-194: ricordatevi, o gladiatori, quando vi misero le catene
fisica), impulso interiore, aspirazione o principio che costituisce l'esempio morale o
o principio che costituisce l'esempio morale o lo stimolo a fare qualcosa, a
. al poeta... o che la sferza della propria riputazione lo stimoli
per rimandarle a casa. -minaccia o pericolo incombente. castelletti, 7:
evitare la conquista. -promessa o annuncio di castighi o di pene da
. -promessa o annuncio di castighi o di pene da parte di dio o
o di pene da parte di dio o di una divinità per la trasgressione della
divinità per la trasgressione della sua legge o come invito a una salutare resipiscenza.
resipiscenza. - anche: il castigo o la pena stessa. cieco, 5-3
esse. -potere tirannico, autoritario o esercizio di un privilegio iniquo.
popolari, i-317: pochi de- porrann'o [all'avvento della repubblica] la sferza
duro nei confronti di un'opera artistica o letteraria. bandello, 1-7 (i-96
sferza del sole. -violento scroscio o rovescio di pioggia. cagna, 1-143
acute nell'aria. -furia più o meno violenta del vento.
sferzarex), agg. che contiene o esprime o rivela un'intenzione aspramente critica
, agg. che contiene o esprime o rivela un'intenzione aspramente critica, severa
intenzione aspramente critica, severa, sprezzante o, anche, mordace, sarcastica nei
: « come sono dunque? sono più o meno rossa di beate? più o
o meno rossa di beate? più o meno ricciuta? » vittorini, 6-221:
animale, per lo più per incitarlo, o una persona per infliggerle una punizione o
o una persona per infliggerle una punizione o, anche, se stessi come pratica
, se stessi come pratica di penitenza o rituale o come esibizione spettacolare. -anche
stessi come pratica di penitenza o rituale o come esibizione spettacolare. -anche con riferimento
. -anche con riferimento a una personificazione o in una rappresentazione mitologica, in partic
castello. carducci, iii-1-423: o 'l dolce peso volò il carro: e
questa meco ». -battere o toccare il volto o il corpo (i
. -battere o toccare il volto o il corpo (i capelli: e
affliggere, angustiare, tormentare spiritual- mente o sentimentalmente; far soffrire, preoccupare profondamente
e ha la ferza / a le ghegghie o e'si sferza / ed è bizzoco
più soave quella mano che non gli sferza o che non gli opprime. cesarotti,
tutti i disegni tuoi: ti struggi, o vile, / per desio d'esser
. punire severamente una colpa, un peccato o un peccatore (con riferimento alla giustizia
, anche in una rappresentazione allegorica) o con scrosci violenti (la pioggia)
, / che non so s'egli sferzi o baci il lito. marchetti, 5-14
ignota. metastasio, 1-ii-38: rimira, o fosca, come il mar s'innalza
sferzava il viso. -illuminare violentemente o far scintillare con grande intensità.
, opprimere (la calura, una stagione o una giornata aiosa). - anche
sferzò). marin. disus. togliere o scucire i pezzi di una vela.
mi son gettato a terra da me o se vi sono stato scaraventato dall'esplosione.
dasferzate. caro, i-65: infra due o quattro cose, come egli dice,
quattro cose, come egli dice, o infra più che si dicesse che la gallia
alla trottola con lo strumento detto sferza o frusta. montanari, 2-113: aggiungono
. 2. figur. critica o giudizio critico estremamente rigoroso e, per
, per lo più, aspro, severo o, anche, mordace e di scherno
a una persona, a un comportamento o a un'opera, a un autore;
giustizia divina), esperienza, situazione dolorosa o che provoca sbigottimento, sgomento, angoscia
la fleur era inviolabile; e se fame o sete o nudità o veglia o qualunque
era inviolabile; e se fame o sete o nudità o veglia o qualunque altra sferzata
; e se fame o sete o nudità o veglia o qualunque altra sferzata di mala
fame o sete o nudità o veglia o qualunque altra sferzata di mala ventura coglieva nei
. veemente folata di vento; violento scroscio o rovescio di pioggia. cicognani,
spinto ad agire da un vivo sentimento o da un'accanita volontà. b.
impeto e forza d'urto dal vento o da violenti scrosci di pioggia o dalle
dal vento o da violenti scrosci di pioggia o dalle onde del mare. brusoni
in mezzo ad un campo sferzato dal sole o in una mefitica sala da ospedale.
'sferzino': minutissima cordicella, a due o tre fili, che serve per fare delle
di canapa della frusta costituita da due o tre filacce ritorte. -anche: parte finale
insieme di più ferzi, di tela cerata o impermeabile, cuciti tra loro per formarne
, fissura, sfessatura, pertugio, spaccatura o crepatura lunga. 2.
senza spese / vi guarirebbe alfin febre o mingrania. g. b. andreini,
-fer estens.: sfiancato dall'età o da cardiopatie (il cuore).
della lunghezza; diviso con un taglio o con una separazione. -in partic.:
vettori, 1-132: il medesimo pedale o legno sfesso in più parti ancora s'ap
: legheraigli forte con salci sfessi o giunchi sodi. baldinucci, 82: 'licciaiuola'
- poscia si dava al riparo delle mura o rovinate o sfesse. bresciani, 6-xiv-261
si dava al riparo delle mura o rovinate o sfesse. bresciani, 6-xiv-261: i
. -aperto, slacciato (un abito o una parte). berni, 96
1-84: avertendo che non vi siano sfessi o crepature. soderini, i-199: alcuni
sole dànno, avendole, la coscienza morale o la fede religiosa. = comp
: quando la traiettoria è perpendicolare, o quasi, al piano di mira, il
, quando obbliqua, una sfettatura, più o meno lunga secondo la obbliquità e
del porco mastio dell'anno passato, o per far più presto, avendole più comode
anni scorsi, receda d'un soldato o d'un chilometro di terreno dalla sua
. fiacchezza, indolenza, torpore fisico o intellettuale. gentile, 2-i-147: gli
eccessivamente grande (un lume a olio o a gas, una candela).
, risplendere vivacemente. dicesi di lucerna o candela che faccia fiaccola troppo grossa.
morale da una vita dedita ai vizi o ad attività futili e oziose. cattaneo
, 2-30-36: e 'l duro cerro (o meraviglia!) intanto / riman dal
, senza sfianpaesani e che s'esercitava o bene o male in piccoli negozi carli
sfianpaesani e che s'esercitava o bene o male in piccoli negozi carli con l'
con l'interesse del denaro. di casa o di comune, ora s'è sfiancata del
per lo più lateralmente) a un peso o a delli cigli: che sfiammavano a
pressioni, espulsioni, sfiancamenti, contrannitenze o resistenze minori di sughi più o meno
contrannitenze o resistenze minori di sughi più o meno fluenti da un canto che dall'
canto che dall'altro, di fibre più o meno tese. morgagni, 339:
di cuore': malattia del cuore, più o meno lungamente angosciosa, cagionata per lo
per lo più da fatiche troppo gravi o da abuso di piaceri. guerrazzi, 9-i-139
a un lavoro eccessivamente gravoso ed estenuante o mettendo in condizioni di estremo disagio.
dura prova le energie, la resistenza fisica o, anche, la capacità di sopportazione
. 2. ledere un organo o una parte del corpo; fratturare le
loro imprimerà uno schiaffo sulla faccia, o il padre ubbriaco sfiancherà loro con un pugno
(v.). più o meno erto. 5. tagliare
giorno a lavare i cenci dei vicini o raccogliere cicoria nei campi fradici di pioggia.
dell'ambiente è di uncontrasforzo ch'equilibra, o supera tale sforzo sfiancativo. = agg
. dossi, iu-91: tu, o mia italia, da simile gente smidollata e
giungerà alla costruzione delle vostre popolane sfiancate o gigantesche, voi non uscirete mai dai
. -deformato da un uso eccessivo o improprio (un indumento, una calzatura
casa uscite per la spesa con poca o punta cura di toletta, il cappello
3. gravemente danneggiato, sfondato o lesionato, in partic. sui lati
nievo, 821: rimanevano ancora due o tre coloni con un'ala cadente del
, 2-110: hai incallita la vista, o napoli, a mirarquel baluardo piantato dall'altissimo
sfiancate in oltre dalla lunga dimora o concorso e passaggio di molta catarrale materia,
appresso quelle di porzione d'arco scemo o, come si dicovengaché gli antichi così
con grandissimo studio degli spiriti più o meno obbliqua con che [i sostegni dell'
, ne nacquero le varie manieredi volte più o meno sfiancate, a botte, a crociera
accentuata torsione laterale (una figura pittorica o scultorea). scannelli, 292:
accentuata torsione laterale di una ngura dipinta o scolpita. r. ponghi,
, sm. fuoriuscita di aria, gas o vapore da un'apertura (e anche
., l'aria, il gas o il vapore che fuoriescono).
accentuata torsione laterale (una figura pittorica o scultorea). scannelli, 64:
una e l'altra boccia si ficchi o un sottile aguto di ferro o una biettolina
ficchi o un sottile aguto di ferro o una biettolina di legno poco più grossa
maestro avesse bisogno d'un poco d'aura o sfiatamento, cipossa cavarla fuori. e tale
la rdt. 2. diminuzione o perdita in intensità e timbro del suono
l. bellini, 5-2-1 n: sfiatando o, come ancora dichiamo, alitando sopra
di cosa viva; sarà animale grande o minuscolo. -soffiare con forza
e di là chi orina, sfiata o sputa. -lasciare fuoruscire il vapore compresso
e asciutti, e conservansi meglio in sacchetti o in vasi chiusi e massimamente i fiori
stoppando bene il cocchiume con stoppa e pece o cenerata, che tutto tien forte e
3. permettere la fuoruscita di gas o di fumo attraverso un'apertura appositamente praticata
di fumo attraverso un'apertura appositamente praticata o una chiusura non ermetica; essere in
buonarroti il giovane, 10-915: - o cecco, tiemmi, ch'io mi
8. tr. far nascere brezze o venti; emettere o esalare fumo o
. far nascere brezze o venti; emettere o esalare fumo o vapori. palladio
o venti; emettere o esalare fumo o vapori. palladio volgar., 1-7
fiume, se egli sfiata alcun vento o fiato nocivo. cantù, 3-276: tratto
.: ridurre uno strumento a fiato o un clacson a non emettere più suoni o
o un clacson a non emettere più suoni o suoni flebili con un uso troppo prolungato
ridurre al silenzio la tromba della fama o l'invidia. tesauro, 4-39:
persona. bacchetti, 9-276: uniti o sparsi, in gruppi o soli, fermi
9-276: uniti o sparsi, in gruppi o soli, fermi ocamminando con passo lento e
l'effetto della mina mediante un'apertura o sfiatatoio che dalla superficie esterna del terreno
: si comincia la stagione con due o tre pispole vecchie, serbate dall'anno avanti
l'unico personaggio che parla con voce rauca o sfiatata. sbarbaro, 1-151: canta
. che ripete stancamente i consueti elogi o idee banali, prive di originalità.
. che respira a fatica per uno sforzo o anche per l'età; che si
manca loro il fiato, se il padre o la madre, dato loro uno sgozzone
sublime alzato, / se incontra ferro acuto o acuto legno, / si vede ricader
scarpe della befana, serbatoi di lamiera o ai cemento, torricole che paiono stie per
, un fermaglio, ecc., o anche l'indumento e la parte di
-aprire un contenitore chiuso con una fibbia o con un cinghietto; staccare un oggetto dal
. falugi, 1-32: non far, o macareo, partendostima / che si spenga l'
m'arde, / né che mar o montagna m'impedisca / ch'io non ti
scaturisca, /... / o dove alcide abila e calpe sfibia.
. 2. scoprire il corpo o una sua parte togliendo gli indumenti;
suona in modo fiacco e maldestro. o. vergani [« l'illustrazione italiana »
. sfiatatóio, sm. condotto o apertura che permette la fuoriuscita di aria
fiamme non respirino, salvo per due o tre sfiatatoi fatti alla testa del fornello
le stufe sono a foggia de'cantarani o stipi di terra cotta con diverse figure
: non si capiva se fossero nubi o soltanto nebbia al di là della quale il
, foro praticato nello stampo di gesso o di terracotta per consentire l'espulsione dell'
terracotta per consentire l'espulsione dell'aria o della cera. biringuccio, 2-89:
[la forma] e'suoi sfiatatoi, o volete dire spiracoli. cellini, 2-75
si vedono molti e profondissimi pozzi, o fossero sfiatatoi delle acque, distanti l'
. 2. apertura praticata nel soffitto o nella parete di un locale privo di
v-86: si praticano... due o tre sfiatatoi o luminari tanto nel pavimento
praticano... due o tre sfiatatoi o luminari tanto nel pavimento o sotto le
tre sfiatatoi o luminari tanto nel pavimento o sotto le finestre che nella soffitta..
vi si fanno aperture di figura cilindrica o conica tronca o piramidale tronca, che
aperture di figura cilindrica o conica tronca o piramidale tronca, che vanno a sbucare
3. per estens. varco o passaggio attraverso il quale è possibile effettuare
. 4. figur. situazione o contesto in cui ha sfogo uno stato
5. zool. orifìzio (unico o duplice) posto sulla landolfi [gogop
: appresso al gitto si deve fare due o tre sfiatatoli, che portin fuori le
egli esali senon in lunghissimo tempo per sfiatatori o camini, e fa di bisogno che
crescenzio, 2-5 -546: aprendo alcune cataraffe o sfiatatori, par che lo stesso mare
sfiatatura, sf. emissione di aria o gas da un'apertura; sfiatamento.
riscaldamento, a livello dei radiatori) o in una valvola automatica. - sfiatatoi
presto non guardano di strappare qualche bottone o di sdruscire qualche manica o calzino,
qualche bottone o di sdruscire qualche manica o calzino, per poter di poi grattarsi a
pericolo di deventare un pe- tronciano screziato o pagonasso sotto le battiture de'nostri cinturini
j. figur. dire, proferire o iniziare a dire (per lo piu
delle armi. oliva, i-3-80: o combatti innamorato di trofei e ripu- diatore
trofei e ripu- diatore di muse, o sfibbia la corazza e componi poesie.
2. scoperto dagli indumenti tenuti slacciati o aperti (una parte del corpo)
sfibraménto, sm. il dissezionare un animale o i suoi organi fibra per fibra.
di maligna febbre, se da coagulamento o sfibraménto di sangue. = nome
prendere un libro in mano che costringerlo o permettergli di sfibrarsi in un lavoro di
. sfibratìssimo). consunto dall'uso o dal trascorrere del tempo, molto rovinato