di unirsi insieme nel principio della campagna o lasciare che il marchese operasse scioltamente.
in italiano. 4. senza impaccio o disagio; con eleganza e disinvoltura,
, sf. agilità, destrezza del corpo o di un membro; armoniosità dei movimenti
del lori: spesso rimaneva a desinare o a cenare. stuparich, i-169
virilmente il respiro. -grande o, anche, eccessiva libertà di costumi.
amore per me, a scioltezza di costumi o a pura levità di cervello, ella
perché prevedevano poter venir una cattiva ricolta o un tremuoto che in appresso ne producesse
. fluidità di stile, scorrevolezza del verso o della prosa; naturalezza nella rappresentazione pittorica
mei, 319: una diarrea, flusso o scioltezza cronica digente molta / e preti,
sfacciatamente che chi si trova in ceppi o vi sarà condannato nell'avvenire ne
trattenuto dagli ormeggi (un'imbarcazione) o dalle sartie (la velatura).
. -non legato, non impastoiato o non chiuso nel suo recinto (un
animale domestico); scatenato dalla paura o dall'innata ferocia (un animale selvatico)
/ giaccian le membra mia, né spirto o senso / più le commova.
cachemire. -che ha gli abiti slacciati o pochi indumenti addosso; discinto.
; i cavalli, altresì, o cadere smembrati o andarsene sciolti senza cavalcatori.
, altresì, o cadere smembrati o andarsene sciolti senza cavalcatori. muratori,
uso, ma solamente con cavalli sciolti o pur guidati da qualche ragazzo. tarchetti,
sciolto e corre via. al pascolo o all'abbeveratoio. 5. liberato
guinzaglio, che è sfuggito alla catena o è lasciato libero (un cane);
: l'ode trosinistra, bene o male, sia pure con l'aiuto dei
rinsegna a leggere con la pronunzia erasmiana o con la reucliniana, cioè se leggi
se leggi i dittonghi sciolti... o... raccolti. 7
da le profonde sabbie / tavole sciolte o scavezzate antenne. -divelto, abbattuto
tempesta sciolto. -non legato in oro o argento, non incastonato (una gemma
8. che è in fascicoli o in dispense, non rilegato (un
: i tuoi capelli sono tali che, o sciolti o legati, o in treccia
tuoi capelli sono tali che, o sciolti o legati, o in treccia o in
tali che, o sciolti o legati, o in treccia o in cuffia che ti
sciolti o legati, o in treccia o in cuffia che ti truovi, la purità
dalla maniera varia de'capelli, sciolti o legati in treccie, e dalla formola
che ha le chiome sparse, non raccolte o intrecciate (anche in costruzione analoga a
.: troncato (un vincolo etico o sociale); finito, interrotto (un
sciolta, / chi ti rammenta più sole o canicola? -liquefatto (il burro
, con un'abbandante bibita di tamarindo o di burro sciolto o di olio di ricino
bibita di tamarindo o di burro sciolto o di olio di ricino, liberano il
da solo sulla polizza, essendo morto o avendo contratto impedimento uno degli iscritti nelle
organizzati su'luoghi, composti di compagnie più o meno forti, ma eguali tra sé
18. agile e destro per disposizione naturale o in virtù di un opportuno allenamento (
le membra); libero da impedimenti o menomazioni fisiche, in quanto robusto,
stina sciolta': non fermata da nastri o da gangherelli o da altro. sbarbaro
: non fermata da nastri o da gangherelli o da altro. sbarbaro, 1-211:
ombrelli e sui soprabiti ripiegati sul braccio o appoggiati come manti sulle spalle, sciolti
mi parli », i'dissi, « o mastromio, / molto mi piace e mi
nominativo dinanzi a sé, od espresso o tacito che egli si sia...
azione stessa, sciolta da qualsivoglia rispetto o di persona o di tempo, come 'amare'
sciolta da qualsivoglia rispetto o di persona o di tempo, come 'amare', '
che si presenta poco coeso e poco denso o ben sminuzzato (il terreno).
col romperlo e stritolarlo e rivoltarlo sossopra o col vomere o colla vanga o colla zappa
stritolarlo e rivoltarlo sossopra o col vomere o colla vanga o colla zappa.
sossopra o col vomere o colla vanga o colla zappa. e il più
-privo di compattezza (il terreno sabbioso o sassoso, la polvere, la cenere
ad arricchir questa gran madre antica, / o la serra in metalli o la dispiega
, / o la serra in metalli o la dispiega / in piante. gigli,
legni orizzontali, rassicurerei empiendo pure grintervalli o co'sassi sciolti o piuttosto con
pure grintervalli o co'sassi sciolti o piuttosto con muro. -non compatto,
-che ha andatura armoniosa, senza scarti o scatti (un cavallo).
di far previsioni. -libero da pregiudizi o da condizionamenti; del tutto disponibile a
, a inventare, a pensare, o a operare qualcosa di nuovo. -privo di
non tradisce impaccio, timidezza, esitazione o, anche, timore, costrizione;
possono talora essere oltra il convenevole, o dense e riserrate; pingui, aride
bruni, 118: qualor piagne madonna, o me felice, / se sciolto io
. 21. fluente nel parlare o nello scrivere; libero da impacci.
l'util talor tempra l'onesto, / o fa 'l giudice irato, allegro o
o fa 'l giudice irato, allegro o mesto, / o loda o danna sempre
irato, allegro o mesto, / o loda o danna sempre ad onda piena.
allegro o mesto, / o loda o danna sempre ad onda piena. cesari
boiardo, 1-21-47: per fingerti [o fortuna] a me più gratae sciolta,
-che non è tenuto a freno dalla ragione o dal pudore (i sensi, il
linguaggio molto esplicito, crudo, scurrile o, anche, offensivo. nannini [
libero da preoccupazioni, da pensieri gravosi o tristi, da ostacoli o da impedimenti naturali
pensieri gravosi o tristi, da ostacoli o da impedimenti naturali
o spirituali (e, in partic.,
3-138: non uscii più serena, o amico, da quella ventura; /
., 4-12: quando s'ode cosa o vede / che tenga forte a sé
.. mi sembra che, in tre o quattfore di riposo e non più,
al vincolo matrimoniale, in quanto scapolo o nubile o, anche, vedovo.
matrimoniale, in quanto scapolo o nubile o, anche, vedovo. donato degli
studi non si curava di suo mangiare o dormire. b. barezzi, 1-40:
grazia loro fossero lavorati: sien maritati o sciolti, giovani o in età, nobili
: sien maritati o sciolti, giovani o in età, nobili o di mestiere
sciolti, giovani o in età, nobili o di mestiere, religiosi o laici,
, nobili o di mestiere, religiosi o laici, sperimentati o nuovi nelle cose
mestiere, religiosi o laici, sperimentati o nuovi nelle cose dell'anima. giannone
fiere. -che non ha obblighi o impegni familiari e sociali. s
dotale overo per essere sciolto il matrimonio o che per causa del divorzio o per altro
il matrimonio o che per causa del divorzio o per altro rispetto giuridicamente non sia più
obbligo, da un impegno avendolo adempiuto o essendone stato esentato o, anche,
impegno avendolo adempiuto o essendone stato esentato o, anche, per l'inadempienza della controparte
per sicurtà e che non formava monte o non era descritto fra le compere,
: il quale sembra quello, o presso a poco, che oggi appelliamo debito
non asservito politicamente a un potere oppressivo o, anche, al dominio straniero; che
, / oil suo scriver non muore, o un dì risorge. -non sottoposto
31. che non riconosce alcun limite etico o giuridico alla propria libertà, anche al
considera sottoposto ad alcuna autorità, politica o religiosa. alberti, li-m: vincemi
era alcuno / da regnator possente / o da giudice reo calcato e oppresso /
per capitano. della porta, 4-8: o soldati, o alfieri, o miei
della porta, 4-8: o soldati, o alfieri, o miei sergenti, datemi
4-8: o soldati, o alfieri, o miei sergenti, datemi la mia serpentina
le ultime due paia di pereiopodi ridotte o assenti. = voce dotta,
una serie spaziale, cronologica o logica o che ne è costituito (lordine
spaziale, cronologica o logica o che ne è costituito (lordine,
può mai scorgere tra le stratificazioni geologiche o gli avanzi vegetali e animali, di
4. mus. che si riferisce o si basa su una serie di rapporti
2. carattere proprio di una serie radiofonica o televisiva. il manifesto [7-vii-1986
conforme a un unico modello di vita o modo di essere; privo di individualità.
suddiviso in episodi, su un quotidiano o su una rivista. p.
maniera tale da escludere la scherzo- sità o la superficialità. g. moro
in serie di una partita di merce o delle parti di una nave che viene
da macleay, il cui capo è vellutato o coperto da lanugine setosa. lessona,
ardesie... hanno lucentezza sericea o rasata sulle superficie fresche di sfaldatura. calvino
come le marie... le scandiane o scantiane, tutte dai nomi propri dei
. sericìgeno, agg. che produce o seceme la seta. -farfalla sericigena:
-farfalla sericigena: quella che produce la seta o fibre simili alla seta. dizionario
di muscovite di aspetto compatto, scaglioso o lamellare, di colore sericina,
grigiastro o verdognolo, caratterizzata da lucentezza sericea,
di alterazione dei feldspati per metamorfismo dinamico o a causa di azioni metasomatiche, che
ogni suo moto del capo verso questo o quell'ufficiale. -eseguito con filo
proprio, che si riferisce alla lavorazione o al commercio della seta. cantù,
, 9-307: è come cercare profili trecenteschi o quattrocenteschi nella porosa lava di rembrandt,
baffi di una persona, la criniera o il manto di un animale).
sf. miner. varietà fibrosa di gesso o di calcite con lucentezza sericea.
assai resistenti, si lavora al tornio o in altro modo, per fame perle da
oggetti, persone, eventi, concetti o altre entità astratte) dello stesso genere
, che si susseguono nello spazio o nel tempo o che stanno fra loro in
susseguono nello spazio o nel tempo o che stanno fra loro in un rapporto
loro in un rapporto sistematico, logico o logico e cronologico insieme. -anche:
., caratterizzate da una tematica comune o che riguardano uno stesso autore, una
racconti nei quali ricorrono gli stessi protagonisti o di saggi che trattano uno stesso argomento
di trasmissioni che trattano uno stesso argomento o che costituiscono i vari episodi di uno
lo più contraddistinto da un numero romano o da una o più lettere dell'alfabeto,
da un numero romano o da una o più lettere dell'alfabeto, di biglietti
caso di quantità molto elevate di biglietti o titoli emessi o di emissioni a più
molto elevate di biglietti o titoli emessi o di emissioni a più riprese).
composti ordinati sulla base di una regola o di un criterio definito. tommaseo [
, del numero degli equivalenti di uno o di parecchi dei loro elementi costitutivi,
, ecc. -serie grassa (o alifatica o lineare): il gruppo dei
. -serie grassa (o alifatica o lineare): il gruppo dei composti
aperta (in contrapposizione alla serie aromatica o ciclica, in cui -serie omologa:
quale, in dipendenza delle condizioni ambientali o climatiche, si instaura la forma stabile o
o climatiche, si instaura la forma stabile o climax. 7. edit.
7. edit. insieme di fascicoli o di pubblicazioni periodiche numerate progressivamente, contraddistinto
il tema su cui s'incentra l'emissione o il personaggio o l'avvenimento che commemora
s'incentra l'emissione o il personaggio o l'avvenimento che commemora). 10
un processo di sedimentazione continua, marina o lacustre (anche nell'espressione serie stratigrafica
che ne indicano il carattere compositivo prevalente o la localizzazione). -serie cristalloblastica:
che sono riunite coi segni di addizione o di sottrazione... dicesi che
, che si spegnein una sorta di lamento o brontolio, sul quale brontolio incomincia daccapo
cui in qualunque sistema camminar possiamo: o per serie, secondo 1 gradi successivi
serie, secondo 1 gradi successivi, o per salti, da un grado a qualunque
... ciò far si può o salendo o scendendo per le scale musicali.
. ciò far si può o salendo o scendendo per le scale musicali. 17
più contraddistinta da una lettera dell'alfabeto o da un numero ordinale, che raggruppa
numero ordinale, che raggruppa le squadre o i singoli atleti in base al loro
nell'ambito dei vari sport vengono suddivisi atleti o squadre in base al loro valore:
inferiore ed esprimere così una diversa valutazione o una disparità di trattamento fra persone o
o una disparità di trattamento fra persone o cose (anche con uso aggett.,
lei dice. -gruppo di giocatori o di squadre in cui sono suddivisi i
quando vi si riuniscono atleti di maggiore o minore valore). -nel pugilato,
ancora... le 'progressioni'tativo o alla frequenza delle diverse modalità di
(e in ciascuno de'quali eccede o manca dal suo antecedente questo secondo caso è
19. tecn. insieme di oggetti (o di parti di oggetti) rispetto alla
categoria di imbarcazioni disciplinate dai regolamenti nazionali o internazionali. le imbarcazioni sono suddivise in
abitazioni monotonamente uguali gli uni agli altri o ad atteggiamenti ripetitivi e privi di spontaneità.
deve contenere [il procuratore] nella suasfera o professione, facendo le parti di fattista e
amari che dolci che deve inghiottire, niuno o ben pochi accetterebbero la vita. giannone
, ii-130: non dirò tanti prìncipi prigionieri o al- men fuggiaschi...,
casti, 77: che pensi, o creditor, che stai così / tacito,
compiuto con impegno e senso di responsabilità o che li richiede. mazzini, 33-203
di serifo, nel mare egeo; nativo o abitante di essa. m
a vetro vestite da tende in tessuto o serigrafate in noce nazionale o laccate.
in tessuto o serigrafate in noce nazionale o laccate. serigrafìa, sf. tecnica
della sericina. vedì, o li passava a casa o usciva con qualche
vedì, o li passava a casa o usciva con qualche amica; e
accetta, dei piccoli vasi di terra o meglio di latta e dei dogli o bidoni
terra o meglio di latta e dei dogli o bidoni. = adattamento del portogli
che dimostra negli atti, nelle parole o nell'esercizio di un'attività commerciale e
e frivolezze nel dedicarsi ad attività importanti o che richiedano una severa applicazione.
dell'umor di più d'uno (o che miserie) / a cui piaccion gli
-che ha un atteggiamento pensoso, severo o preoccupato o anche un'espressione cupa,
un atteggiamento pensoso, severo o preoccupato o anche un'espressione cupa, accigliata,
gravità; che richiede ponderazione, prudenza o un rimedio adeguato, potendo avere conseguenze
-vincolante, impegnativo (un legame affettivo o di collaborazione). mazzini, 83-311
, ed è privo di parti buffe o comiche (un'opera letteraria o
o comiche (un'opera letteraria o musicale, una rivista, un soggetto)
-parte seria: quella dei personaggi di tragedia o di melodramma tragico; l'attore scritturato
l'attore scritturato per interpretare tale parte o specializzato in tali interpretazioni. -opera seria
fatti ed impegnarsi a compiere in uno o due anni i lavori ancora da farsi,
rimprovero). di argomenti l'importanza o meno che può avere una data opera
. - fra il serio e il faceto o lo scherzoso: in un tono o
o lo scherzoso: in un tono o in modi né troppo gravi né troppo leggeri
leggeri, alternando gli uni agli altri o contemperandoli. salvini, 39-iii-89
varietà. bernari, parte buffa o parte seria. 4-188: meglio
, atteggiamento di preoccupata serietà; problema o questione di difficile soluzione, che richiede
ii-758: lei è una bambina di quindici o sedici anni che ha, lei davvero
situazione). -pigliare, prendere qualcosa o qualcuno sul serio: affrontare una situazione
: affrontare una situazione, un evento o un discorso con gravità e impegno;
e impegno; attribuire a un'affermazione o a un discorso valore di verità; dare
di verità; dare credito alle parole o al comportamento di una persona. monti
scherzosi; che presenta, in modo comico o giocoso, argomenti gravi e importanti (
, agg. che mescola elementi scherzosi o arguti con elementi seri e gravi.
di tre quarti di lega una seriola o ruscello d'acqua alla città da terra
samente per decenni se dare o non dare dei leoni ai film,
, quando in tutte le competizioni letterarie o musicali o sportive si dànno tranquillamente coppe
quando in tutte le competizioni letterarie o musicali o sportive si dànno tranquillamente coppe e targhe
fan ridicole, recandoti davanti alcuna proposizione o vulgare o vile, mentre tu ne aspettava
, recandoti davanti alcuna proposizione o vulgare o vile, mentre tu ne aspettava alcuna dogmatica
27-1208: tutti quei trastulli, comici o seriosi che fossero, stancavano, deludevano
. 2. che ha un comportamento o un atteggiamento ostentatamente serio, riflessivo,
sedurne, sm. letter. espressione o motivo ostentatamente serioso. g
e maiolica fa'le cime dei monti o sassi arsi dal sole. romagnoli,
: ivi veniva apposta una lastra di marmo o di saric- cio traforata secondo il bisogno
cio traforata secondo il bisogno di avere più o meno acqua. stoppani, 1-100:
doni, iii-1-35: il canto sermocinatorio o parlare- sco... è di
parli come a lei si conviene, o consigliando o esortando o lodando o biasimando
come a lei si conviene, o consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo
si conviene, o consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo severamente o
, o consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo severamente o dolendosi,
consigliando o esortando o lodando o biasimando o riprendendo severamente o dolendosi, scoprendo compassione
o lodando o biasimando o riprendendo severamente o dolendosi, scoprendo compassione, ira e simili
: forse quello che orasi dice 'recitativo'; o quello delle opere buffe, quando il
, / scarsapepe, persa e nepitella o altre erbe odorifere. n. vil
. 2. pronunciare una predica o un discorso. guido delle colonne volgar
trinci, 1-257: si pianta il sermollino o, come altri dicono, peporino e
. m. franco, 1-45: o sermollino, o buon sentimentuzzo, /
. franco, 1-45: o sermollino, o buon sentimentuzzo, / se dio m'
. letter. che pronuncia un discorso o è interlocutore di un dialogo in un'
sostenere una tesi, esprimere un'opinione o una volontà, incitare a com
-ant. raccontare, a voce o per scritto. -anche sostant.
-per estens. pronunciare un discorso morale o di ammonimento o anche di rimprovero.
pronunciare un discorso morale o di ammonimento o anche di rimprovero. settembrini, 1-14
sua bile. 3. scrivere o improvvisare in versi o in prosa.
3. scrivere o improvvisare in versi o in prosa. castelvetro, 8-1-97:
prosa. castelvetro, 8-1-97: poeterà o sermonerà molto megliocolui che avrà l'arte perfetta
vennono nella -scherz. breve discorso di ammonizione o di piazza. monti, 2-1067
. che pronuncia un discorso per ammonire o incitare a professare un'idea, a
. guittone, i-39 -89: o. sermonatrice, poi me di me sol
. sermoncèllo, sm. breve predica o discorso, in partic. di ammonizione
e può avere una connotazione spreg. o scherz.). seriman, i-495
in modo solenne davanti a un'assemblea o al popolo; arringa. m.
bostoniani a sopportare. -discorso sentenzioso o moraleggiante; ramanzina, rimprovero.
aspra riprensione. pellico, 2-398: amami o sgridami. anche i tuoi sermoni sono
madonna delltmpruneta, 1-24: per lo piovano o suo com vita per sermone
un linguaggio fiorito, pescato nei libri o nei discorsi e sermoni dei preti che
montagna, n. 15. -libro o passo della bibbia (anche nell'espressione
te tale e tanto / valor si chiuda o perché il pregio porti /
, 15-83: fiorio, dovunque senta o grido o voce / che 'l gotico ser-
: fiorio, dovunque senta o grido o voce / che 'l gotico ser- mon
scrive ne'suoi bei sermoni: / « o alberto todesco, ch'abandoni / costei
bene mostrar la bellezza di un sermone o d'una satira, come gli uomini di
, benché i versi miei / abbian poco o nulla in sé di buono.
convincere, di ammaestrare, di ammonire o di esortare; fare discorsi moralistici;
. tr. rimproverare, stigmatizzare; insultare o motteggiare qualcuno. carducci, iii-2-5
dal « popolo d'italia », sermoneggiati o sconfessati come 'falsi fascisti'. fenoglio
sermonesco. landolfi, 8-105: questo stile o costume, lagri- moso moraleggiante sermonesco e
. redi, 16-iii-348: merghi o marangoni, che... in toscana
3. che germoglia (una pianta) o matura (un frutto) in un
(un frutto) in un tempo o in una stagione più tarda rispetto alla
(e, talvolta, anche uno o due passeggeri). -per estens.:
annunzio, iv-2-1156: egli interrogò i due o tre vetturini che sonnecchiavano in serpe
sedere in serpa. -sedile del calesse o del biroccio. prati, 2-62:
sottoposta alla vigilanza di un bas- suffiziale o di un gabbiere, che toglie il nome
sottilissimo. = dal lat. scirpea o sirpèa 'cestone', femm. sostant. di
di scirpèus, deriv. da scirpus o sirpus 'giunco'. sèrpa3, v
non orticheti, serpai coperti di spini o di piante inutili ed anco nocive. de
, 'viperaio': un luogo pieno di serpi o di vipere. papini, 28-150:
liberamente evasivo dal lebbrosario della miseria o dal serpaio dello scàndolo. = deriv
e spaventate, / sanza sperar pertugio o elitropia: / con serpile man dietro avean
conosco, / né delle serpi ilfischio temo o il tosco, / né di cader tra
sole. -in una raffigurazione pittorica o plastica, anche simbolica. sanudo
-per indicare chi si torce per il dolore o per sottrarsi ad altri. massaia
pelle di una persona dopo una scottatura o dell'aspetto esteriore o dell'espressione del
dopo una scottatura o dell'aspetto esteriore o dell'espressione del volto. boccaccio
arcioni. 4. striscia luminosa o fiamma in movimento. graf 5-645:
: serpi sono! nongrue e la figura o polena. d'alberti [s. v
ciò che porta a conseguenze gravemente negative o costituisce un pericolo, una minaccia incombente
costituisce un pericolo, una minaccia incombente o un rischio nascosto, imprevedibile, dal
dal punto di vista materiale, morale o culturale. fausto da longiano, iv-188
: unito a modo di pare uno o più noccioli del tutto fuori del detto filare
suoi ser -essere, fare o mescolare, mettere la serpe o la
, fare o mescolare, mettere la serpe o la peggiamenti vari bei punti di vista
con riferimento al sistema vascolare. tere o mescolare la serpe tra l'anguille': dicesi
è il biacco [vicino a un pericolo o impaccio, un altro. allato a
d. martelli, 27: tante serpicciole o meglio viperelle di biacca frissano tutte le
delle sue bisacce / con le compagne, o serpicina livida, / portarti via con
serpeggiaménto, sm. percorso, andamento o tratto tortuoso di una strada, di
, oscillante e armonioso, del corpo o di una sua parte. de pisis
. ferrov. movimento anomalo di un vagone o di una locomotiva, consistente nell'oscillazione
da un lato all'altro della strada o della pista, per impedire agli avversari (
terreno (un animale privo di zampe o dotato di zampe molto corte, in
con un percorso tortuoso, con curve o anse molto accentuate (una strada,
accentuate (una strada, una valle o un corso d'acqua). leonardo
andamento sinuoso; che ha forma curvilinea o sinuosa; che è disposto o appare secondo
curvilinea o sinuosa; che è disposto o appare secondo una linea sinuosa.
leggermentepiù scure. -che si sviluppa o si espande, orizzontalmente o verticalmente,
si sviluppa o si espande, orizzontalmente o verticalmente, in modo non lineare, sinuoso
verticalmente, in modo non lineare, sinuoso o a spirale (una pianta).
secondo una traiettoria ellittica, sinuosa o zigzagante. -anche con riferimento alla traiettoria
l'aspetto, si distinguono in sinuose o serpeggianti, ramificate, di caldo e
in incendio. -che si trasmette o diffonde gradatamente e subdolamente (un contagio
si insinua e si manifesta nell'animo o nella mente di qualcuno, anche fino a
radicarsi (un sentimento, una passione o, anche, una malattia mentale)
. che si diffonde in un determinato ambiente o in una popolazione, acquistando gradatamente
, un'inclinazione, un fenomeno sociale o culturale, ecc.). f
8. che si esprime, oralmente o per scritto, con uno stile umile
uno stile umile, dimesso, poco elevato o, anche, di scarso valore.
le radici]... serpeggianti o striscianti (repentes) quelle che con i
v. radice]: 'radice serpeggiante o strisciante ^: quella che con le sue
s. v.]: 'fusto serpeggiante o strisciante': quelloche mentre si distende sopra la
: quelloche mentre si distende sopra la terra o si aggrappa sopra qualche muro, vi
s. v.]: 'foglie serpeggianti o tortuose': quelleche fra i seni ottusi e
direzione araldica (una fiamma, una cometa o un serpente). piccola enciclopedia
per terra (un animale privo di zampe o dotato di zampe molto corte, in
2. per estens. camminare, correre o procedere a scatti, zigzagando, con
a scatti, zigzagando, con continui o improvvisi cambiamenti di direzione (anche su
, con molte curve (una fila o un gruppo di persone o, anche
una fila o un gruppo di persone o, anche, di animali).
bissari, 1-34: cara lingua, o lingua cara, / che serpeggiae sì m'
già coronato. 3. svilupparsi o espandersi, orizzontalmente o verticalmente, in
3. svilupparsi o espandersi, orizzontalmente o verticalmente, in modo non lineare,
verticalmente, in modo non lineare, sinuoso o a spirale (una pianta).
di colore. -essere disposto o apparire secondo linee o una linea sinuosa
-essere disposto o apparire secondo linee o una linea sinuosa; avere forma sinuosa
un percorso sinuoso (una strada) o secondo una direzione non rettilinea, con
di orribili balzi serpeggiano non dirò già sentieri o viottole, ma angustissime gole tortuose.
proprio corso, avere un corso più o meno tortuoso (un fiume); scorrere
tenera ninfa. -scorrere nelle vene o nelle arterie (il sangue).
il falso sangue. 5. muoversi o agitarsi o venire agitato in modo da
sangue. 5. muoversi o agitarsi o venire agitato in modo da percorrere una
, or alta, or bassa, o s'alza, o scende. /.
, or bassa, o s'alza, o scende. /... / or
una piovra. -manifestarsi, essere avvertito o diffondersi a poco a poco nel corpo
diffondersi a poco a poco nel corpo o nell'organismo (un sintomo patologico,
fino a radicarsi sempre più nell'animo o nella mente di qualcuno (un sentimento
in uno scritto (un aspetto stilistico o un tema, un influsso, uno stato
8. diffondersi in un determinato ambiente o in una popolazione, acquistando gradatamente nuovi
. 9. infiltrarsi in un ambiente o in un gruppo di persone per raggiungere
scopi per lo più in modo subdolo o indebito o opportunistico. fagiuoli, x-29
lo più in modo subdolo o indebito o opportunistico. fagiuoli, x-29: colle
illimitata autorità. -evitare un discorso o un argomento imbarazzante per non essere costretto
), agg. ornato ai fregi o di ricami sinuosi, attorcigliati o fatti
ai fregi o di ricami sinuosi, attorcigliati o fatti a spirale. chiahrera
-ricoperto da un reticolo di rughe o di vasi sanguigni. spallanzani,
cercato io non abbia se sieno venosi o arteriosi. linati, 25-84: tutto
2. che si sviluppa, orizzontalmente o verticalmente, in modo sinuoso o a
orizzontalmente o verticalmente, in modo sinuoso o a spirale (una pianta).
lancellotti, 1-108: una buona natura, o gagliarda, forte, fante molto
suo corpo, ben complessionata, o pure ottusa, grossolana e serpente,
lo lasciano accostare. di poca o niuna apprensione, di poco o niun discorso
di poca o niuna apprensione, di poco o niun discorso per 13. pervadere
sue volte parti- cipano di curvità circulare o di concavità angulare. = nome
il laminato proveniente da un treno sbozzatore o da un treno di laminazione intermedio e
sm. ant. costellazione del serpentario o ofiuco. bruno, 3-599: chi
zool. rettile appartenente al sottoraine ofidi o serpenti, squamato, prevalente
, 12-4-250: i romani certamente condussero o finsero di condurre di schiavonia il famoso
aspido serpente. iacopone, 8-3: o femene, guardate a le mortai ferute
(con valore aggett.): freddo o an- con riferimento a quello bronzeo eretto
metallo e lo -serpente a sonagli o a sonaglio: crotalo. levasse in alto
quarzo luccicante di pagliuzze bionde; due o tre pistole a tamburo; pelli di serpenti
carducci, ii-8-36: bisognerebbe essere un tronco o unapietra o un serpente boa dopo che ha
ii-8-36: bisognerebbe essere un tronco o unapietra o un serpente boa dopo che ha mangiato,
uomo più robusto. -serpente marino o di mare-, denominazione comune di rettili
lunghezza e le sinuosità di una strada o di una fila di persone, o
o di una fila di persone, o anche l'andatura di una persona (assunta
-per estens.: rettile favoloso o mitologico; drago, idra.
, traccia sinuosa; colata di lava o strada tortuosa. faldella, ii-2-136:
di polvere. -fila di persone o di veicoli in marcia; processione,
il comportamento infido). pericolo o riconoscere la pericolosità di una per
solfocianuro di mercurio azotato di potassio, o azotato di mercurio cui si unisce una
13. econ. serpente monetano o valutario (o anche solo serpente)
. econ. serpente monetano o valutario (o anche solo serpente) -, fluttuazione
celare nel'intimo un peccato di pensiero o la consapevolezza di un'azione peccaminosa;
in seno-, trattare amichevolmente un ingrato o chi tale si dimostrerà. alv.
allora in rabbia / più che mai 'nvolto o forse dal gran duolo / vinto,
strisciando (un animale privo di zampe o con zampe molto corte, in partic
, in partic. un rettile, o, anche, un mostro fantastico).
2. per estens. che si sviluppa o si è sviluppato in rfiodo non lineare
-che si diffonde in un ambiente o fra la popolazione, acquistando gradatamente nuovi
in questo mondo una buona natura, o gagliarda, forte, ben complessionata,
gagliarda, forte, ben complessionata, o pure ottusa, grossolana e serpente, di
ottusa, grossolana e serpente, di poca o niunaapprensione, di poco o niun discorso per
, di poca o niunaapprensione, di poco o niun discorso per la materialità e serpentaggine
rampicone, se lor s'offerisce lombrico o lucertola, quello che neghitoso ristàin assalir la
la lingua, in quanto strumento ingannevole o calunniatore. tesauro, 2-390: esaggerando
tempo. carena, 1-128: 'serpentina'o 'ruota ultima': è una ruotella verticale,
in lungo molto larghe e di due o tre colori, e a righe violette e
rame nativo, nelle serpentine calcarifere, o di ferro nativo nelle masse già credute
7. chirurg. ant. forbice o pinza chirurgica. dalla croce, vii-14
reti, tessute con maglie fisse, o di bombace o di seta.
con maglie fisse, o di bombace o di seta. 9. milit
serpente (con riferimento a un movimento o a un atteggiamento del corpo).
il cortile. -voluta di vapore o di polvere sollevata dal vento.
, pronto al tradimento, persona maligna o malvagia. sacchetti, 212: fiorenza
, 1-xxxii-147: tu cerchi asconderti, / o serpentello / d'amor dolcissimo, /
, agg. letter. che è proprio o caratteristico del serpente. alfieri,
. m. -chi). che esprime o denota astuzia, volontà di nuocere
, volontà di nuocere, malignità eccessiva o freddezza crudele. carducci, iii-24-224
siano rie di finte, due o più avversari. i palinsesti!
serpentìgero, agg. letter. che regge o porta in mano una verga adorna di
che si riferisce, che è proprio o caratteristico del serpente. ariosto,
. linea serpeggiante; tracciato, percorso o movimento sinuoso, tortuoso; zig zag.
alterare una roccia con un processo metamorfico o metasomatico detto serpentinizzazione. -anche intr.
. che ricorda il corpo allungato del serpente o la forma sinuosa che assume nel moto
linee (uno stile scultoreo, architettonico o pittorico). e. cecchi,
essendo voi iniqui? frezzi, i-9-49: o mia regina, / per darmi infamia
lingua serpentina di maldicenti, fuggi, o serra, o tu contradici. s
di maldicenti, fuggi, o serra, o tu contradici. s. bernardino da
. urtando ne'denti della serpentino o verzino serpentino... questo legno di
. geol. granito verde maculato di bianco o di giallo. -anche: marmo grigio
serpentóne, sm. grosso serpente (o che sembra tale per la forma)
da un unico corpo di fabbrica (o da più corpi di fabbrica collegati)
solitamente ricoperto di cuoio, dotato di 6 o 9 fori digitali e di bocchino emisferico
e potente, serviva di rinforzo al fagotto o ai bassi delle famiglie delle bombarde e
vaggia. 3. che genera o abbonda di serpenti (un territorio).
avanzare echini e di altri fossili o cosparsa di granuli verdi, a tipo
gennaio 1892], 8: geostrisciando o trascinandosi per terra (un animale
singolare il nostro olderi- privo di zampe o dotato di zampe molto corte o,
di zampe o dotato di zampe molto corte o, anche, un mostro fantastico)
erizzo, 1-155: gli animali si muovono o volando o nuotando o caminando o seipendo
: gli animali si muovono o volando o nuotando o caminando o seipendo. tasso,
animali si muovono o volando o nuotando o caminando o seipendo. tasso, 15-
muovono o volando o nuotando o caminando o seipendo. tasso, 15- 47
inclinati sopra la sua faccia con quattro piedi o con tutto il corpo serpendo. tesauro
2. per estens. svilupparsi o espandersi, orizzontalmente o verticalmente, in
estens. svilupparsi o espandersi, orizzontalmente o verticalmente, in modo sinuoso o a
orizzontalmente o verticalmente, in modo sinuoso o a spirale (una pianta).
cala. -avere il margine ondulato o seghettato. bergantini, 1-193: la
, 1-193: la piana [foglia] o chiudesi in uguale / margine, o
o chiudesi in uguale / margine, o disuguale è negli estremi; / e quest'
petrarca, 318-8: qual per trunco o per muro edera serpe. caro
, non trovando, serpe per terra o s'attacca alle contigue erbe. mascardi,
proprio corso; avere un corso più o meno tortuoso (un fiume). -per
su la strada / di verdi zolle o di pesante sasso, / tenta ogni via
vene. s. ferrari, 135: o biancofiore, i tuoi riccioli d'oro /
accoppia, / e una folgore o un lampo ogni momento scoppia. -diffondersi
ii-23: io ti saziai, / o mia carne, ti saziai!..
sostanza tossica, l'alcool, una droga o, anche, l'agente patogeno di
a poco fino a radicarsi nell'animo o nella mente di qualcuno (un'inclinazione
tasso, ii-132: il tuo aiuto, o signore, /... / contra
sia in qualche tempo ritrovato un uomo o una donna che con uno sguardo solo uccidessequel
9. diffondersi in un determinato luogo o ambiente o in una popolazione, acquistando
diffondersi in un determinato luogo o ambiente o in una popolazione, acquistando gradatamente nuovi
una popolazione, acquistando gradatamente nuovi sostenitori o adepti o complici (un costume,
, acquistando gradatamente nuovi sostenitori o adepti o complici (un costume, per lo
opinione, anche religiosa, un fenomeno o un comportamento o un atteggiamento di massa
religiosa, un fenomeno o un comportamento o un atteggiamento di massa quanto mai biasimevole
spesso non apertamente (una voce infondata o calunniosa, un pettegolezzo); spargersi
non serpon già, per quindi ingigantire / o a danno o a prò del cortigian
, per quindi ingigantire / o a danno o a prò del cortigian che parla.
serpe, / non però vediam noi greci o latini / con allungare od accorciare i
dimesso, non adatto all'argomento trattato o al genere letterario, o, anche,
argomento trattato o al genere letterario, o, anche, di scarso valore e
quali [versificatori], privi e vedovi o più presto incapaci di quegli alti e
privilegiando i beni e i piaceri terreni o, anche, nell'ignoranza, nell'indifferenza
toro. 2. linea ondulata o serpentina tracciata su una scrittura o su
ondulata o serpentina tracciata su una scrittura o su una partita contabile per cancellarla e
torto, col quale si cancellano le partite o le scritture, onde dannare o cancellare
partite o le scritture, onde dannare o cancellare una partita e simili aserpicella.
ant. serpentina per cancellare una parola o una scrittura contabile. libri di commercio
ant. e letter. ripetutamente ripiegato o avvolto a elica o a spirale (un
. ripetutamente ripiegato o avvolto a elica o a spirale (un tubo refrigeratore)
dizionario di sanità, iii-224: 'volatica o serpigine': malattia della pelle. ve
che ha un disegno sinuoso e irregolare o molto ramificato, che si diffonde circolarmente
3. figur. che esprime o denota malignità o malizia; infido,
. figur. che esprime o denota malignità o malizia; infido, ingannevole.
56: qualche foglia / d'appio, o... un mazzuolo di serpillo
male. p fortini, iii-356: o non ti adirare, el mio serpellin bello
, / come fa de la menta o del serpollo / il villan che li coglie
pozzetti, 12-10-76: parecchi vermicciuoli marini o brume o serpule, tutte d'una stessa
12-10-76: parecchi vermicciuoli marini o brume o serpule, tutte d'una stessa famiglia e
. simili a lombrichi e privi di guaina o guscio testaceo. fortis, 1-107:
alla superficie delle pietre, delle conchiglie o altri corpi che stanno sotto acqua: per
acqua: per solito hanno forma più o meno contorta, secondo la posizione in cuisi
fomiti di opercolo e fissati a rocce o a corpi sommersi. = voce
partic. di uova, pani, frutti o di altri prodotti che si vendono o
o di altri prodotti che si vendono o il cui prezzo si suole calcolare a
pane della farina del granodel comune sanza aburattare o trame crusca, ch'era molto grosso
. pascoli, iv-1-171: portando in tasca o qualche fetta di salsicciotto o di presciutto
in tasca o qualche fetta di salsicciotto o di presciutto od una serqua d'acciughe,
). sèrra1, sf. locale o insieme di locali in forma di padiglioni
con pareti costituite da grandi vetrate o da fogli di materia plastica semirigida, per
. complesso di condizioni culturali e sociali o ambiente particolarmente favorevole allo sviluppo di una
-fiore, frutto di serra: persona fisicamente o emotivamente delicata. ungaretti, i-71
sèrra2, sf. sbarramento di pali o di tavole costruito attraverso l'alveo e
aggiustate distanze fra loro, più serre o chiuse o leghe o traverse che dir
distanze fra loro, più serre o chiuse o leghe o traverse che dir si vogliano
loro, più serre o chiuse o leghe o traverse che dir si vogliano, di
che chiuse, traverse, pescaie o sostegni e in toscana anche carta pisana di
leghe, serre e qualche volta steccaie o steccate, credo prinsoldi xv e denari
, soldi xxv sassaiole, le serre o steccaie, gli argini, le salciaie possono
sèrra4, sf. catena montuosa, giogaia o monte ragione / che riparar non
incalzamento accanito dei nemici in una rissa o zuffa; mischia a corpo a corpo;
si erra. sacchetti, 109: o che e'vegnan a sì fatta serra /
298: morì uno mammolecto de octo o nove dì, e morì de serra.
qui sembra striscia del giogo, schiena o serra della montagna. targioni tozzetti,
uniti insieme e fanne quasi una serra o giogana o catena di piccoli monti. bombicci
e fanne quasi una serra o giogana o catena di piccoli monti. bombicci porta
serrabbòzza), sm. invar. cavo o catena usata per sostenere l'àncora in
testate degli scarmi che spuntano dal parapetto o discolato della nave; egli fa vari
ultimo. -in partic.: ufficiale o sottufficiale che marcia in coda a un reparto
'l capo di fila piglia la testa o il fronte o il serra fila. siri
di fila piglia la testa o il fronte o il serra fila. siri, iii-725
parte dalla folta grandine delle palle feriti o morti ne'medesimi luoghi delle loro ordinanze
tal baccano addosso a quel povero maggiore o colonnello che fosse, che non ebbe
. fila]: 'serrafila': quell'ufficiale o sottufcxiv- 46-135]: vi è una
chiama latinamente 'ter- 3. catena o barriera montuosa che divide due giduttore'e
territori. cioè un uffiziale o sotto-uffìziale posto alla coda della donato
spirate e quello / che per legge o per sorte / dianzi poteva in voi
. v.]: 'serrature per forme o serrafórme': cunei dendo uno spazio
7. archi! chiave di un arco o di una volta, an2. operaio
delle forme prima che decorata con rilievi o con medaglioni. di colarvi il
v.]: 'serragliere': chi custodisce o tiene un serràglio di belve.
di una città nel corso di una guerra o di una sommossa popolare.
notte in palagio sanza suoni di trombe o altri onori. i serragli erano fatti
. 3. recinto delimitato da tavole o da pali di legno, graticci,
qualche numero di giorni volle che l'assito o serraglio, chela circondava [la statua]
a l'ultimo i serragli dei terreni, o siano graticci o siepi o canne o
serragli dei terreni, o siano graticci o siepi o canne o altra cosa.
terreni, o siano graticci o siepi o canne o altra cosa. -quartiere
o siano graticci o siepi o canne o altra cosa. -quartiere chiuso,
e serragli. 4. recinto o gabbia in cui sono custoditi animali feroci
cui sono custoditi animali feroci, rari o curiosi, anche appartenenti a un circo
odio municipale, non protetti da patti o consuetudini, morivano di fame e di
sto mio romitaggio, o piuttosto serraglio, dove mancano egualmente e
6. elemento di chiusura di una porta o di un mobile: sbarra, catenaccio
, 19-37: restar non può marmo o metallo inanti / al duro urtare,
me alcun conosciente, / per sembianti o per vista che 'l torta. aretino,
7. chiusa con saracinesche di fiume o canale. leonardo, 2-484: facciasi
8. archit. chiave dell'arco o della volta. g. altoviti,
, 1-223: 'serraglio': ultima pietra o mattone, in forma di bietta o conio
pietra o mattone, in forma di bietta o conio, la quale, cacciata nella
impostatura, cioè dai muri, pilastri o colonne su cui l'arco è fondato
a legare una cima a un'asta o a una trave. dizionario di marina
serraglio e mezzo collo': per issare o rimorchiare un'asta pennola e simili.
il passaggio finché non conceda un regalo o una mancia. firenzuola, 2-320:
, e tutte abitano dentro d'ungrande chiostro o serraglio, dove il re ha il suo
che sovrastano al suo serraglio, quattro o cinque stranieri cerimoniosi che la fanno da
suo serraglio. 2. edificio o appartamento vietato agli estranei e talora custodito
mie compagne il capo fuori della nunziata o dell'albergo de'poveri, ch'io
chiusura di un mobile, di una cassa o di serralibri, sm. invar.
cautamentelungo la terra, quando alla corrente impetuosa o secche pericolose giugnevano, come se avessero
se avessero trovato serrami posti dalla natura o da dio, di subito, quasi l'
-figur. impedimento posto all'accesso o all'uscita da un regno ultraterreno (
). laude cortonesi, 1-i-138: o maria, virgene pura, / portase'del
testi pratesi, 240: martello o altro qualunque serrarne. serraménto)
tetto, un serramento di porta, uscio o finestra che abbisognino d'essere per intiero
d'essere per intiero rifatti in nuovo o esigano per lo meno, rispetto alle
uomini / di questo luogo, tibetani o mongoli. 2. ant.
a pugno, in segno di rabbia o di minaccia. fucini, 203:
miracoli e grazie frequenti nelle persone inferme o storpie. 4. medie. disus
; restringimento, occlusione di un organo o di una parte del corpo umano.
le mura entrati dentro, aprirono, o con grimaldello o con altro artificio, il
dentro, aprirono, o con grimaldello o con altro artificio, il detto serrarne,
non bere il vino rinfrescato co 'l ghiaccio o con la neve overamente con acque frigidissime
saracinesca di una por ta o di una finestra esterna di una casa,
. -figur. mezzo di protezione o di salvezza. stuparich, 5-266:
le specie più note sono lo sciarrano o serrano (serranus cabrilla), il
circuito magnetico di una macchina elettrica statica o rotante. = comp. dall'
»; / non basta serrar usci o paraventi: / all'aria manda busole e
. -figur. precludere l'accesso o l'uscita dall'aldilà. uguccione da
? goldoni, dere una porta o una finestra, sbarrare un'apertuxiii- 743
ben veduto; / le porte ra o un passaggio, con l'uso di una
passaggio, con l'uso di una serratura o di in faccia mi fur poi serrate.
inferno. -rifiutare l'accoglienza o anche un aiuto, un consiglio,
chiesa, perché dire l'accesso o la fuga di qualcuno, per conservarvi
-interrompere il traffico commerciale con uno stato o una città. consulte e pratiche della
quella sua miseria. -sigillare una lettera o un documento. amabile di continenzia,
strada della morienna. -impedire l'accesso o l'uscita da un porto. donato
toglieva dinanzi. -figur. ostacolare o impedire un'azione o un progresso di
-figur. ostacolare o impedire un'azione o un progresso di azioni, di eventi
e sofismi per negar tutto questo, o almeno per mettere in dubbio anche le
. -asserragliarsi in una fortezza o dentro le mura di una città.
, in una prigione; tenervelo prigioniero o richiuso o confinato. sermini,
una prigione; tenervelo prigioniero o richiuso o confinato. sermini, 98: a
-stringere il collo di una persona o di un animale per soffocarli. -anche
fissar la vista in qual si voglia cosa o parte sua si serrerà un occhio,
vinti co la notte di lethe, o vinti colle cose di lethe. lorenzo de'
più dolce sonno o più quieto riposo non serrò occhio-incalzare il nemico
riposo non serrò occhio-incalzare il nemico in combattimento o anmortale. -morire.
... / della mia donna quattro o sei marmocchi. -chiudere gli
silenzio, non concedere possibilità di replica o di protesta, togliere la libertà di
, per lo più in modo insistente o fastidioso. machiavelli, 1-viii-123: nicomaco
l'avversario. -assediare una città o una fortezza. guicciardini, v-68:
confini (una cerchia di monti) o la linea di difesa (una cinta
intercorre fra i componenti di una fila o fra le file di un reparto, stringendosi
nell'atto stesso di aprire il giubileo o di serrarlo. -chiudere un processo
negozio. -concludere un discorso o un ragionamento. - anche in relazione
17. archit. completare un arco o una volta. c. bartoli,
chiuso e al sicuro un oggetto prezioso o un documento, riponendolo in un armadio,
il suo grano, dicendo: « o aronne tal pregio, o non si venderà
: « o aronne tal pregio, o non si venderà mai ».
-conservare un ricordo (la memoria) o un segreto. giamboni, 8-i-23:
. 19. tirare un calcio o uno schiaffo. boiardo, 2-4-54:
i-183): senza che carlo lo governi o guide, / volta la groppa [
, tenere legato (la persona amata o il suo ricordo). pier della
ad altri il favore di un sovrano o di un potente. - anche assol.
sempre tutte due ballando e mostrando quattro o cinque volte de dare con la lancia
-stringersi (la mano) alla mano o al braccio d'altri. frateili
gola). cicerchia, xliii-313: o reverenda madre mia, / dice 'l
28. stringersi addosso al nemico o a una persona odiata, incalzandoli.
, ii-2: combattendosi in battaglia formata o con buona parte della cvalleria, dopo
'spranga', con influsso di fermiti 'ferro'o di serra (v. serra3)
, affollamento caotico di persone, soldati o animali. aretino, 20-67:
-per estens. moto di protesta o sommossa. leoni, 159: ma
serrata1, sf. sospensione totale o parziale del lavoro disposta dal datore di
ai dipendenti una revisione dei patti stabiliti o, viceversa, di opporsi a modificazioni di
tali patti, ottenerne una diversa applicazione o influire sulfautorità politica (ed era considerato
sciopero e diritto di serrata sono due fattori o condizioni di un sistema economico improntato a
2. stor. serrata del maggior o del gran consiglio-. colpo di stato
fare una serrata, cioè una calla o, per dir meglio, un regolatore al
. 2. accanitamente. o andasse ad alcun luogo per le sopradette cagioni
, disegnante la mancanza della vocale soppressa o dittongo, come fkrfao|iai èyò al primo
scrivere serratamente e senza distinzioni di voci o di punti accade ne'nostri manoscritti.
una squadra conduce per raggiungere il pareggio o per ottenere la vittoria (nell'espressione
. ovidio volgar., 6-524: o musa, redente a le porte de la
che ha porte e finestre chiuse con chiavi o sbarre (un edificio, una stanza
vallata del panaro. -chiuso ermeticamente o in maniera definitiva (un sepolcro,
, 4-101: lo teneno in casa cinque o sei giorni con queste cerimonie (credo
serrato con carta e più doppi dieci o dodici bachi delle pere moscadelle, e
impraticabile, sbarrato con ostacoli e barriere o con un presidio militare (una strada
converta da quello, in tempo che erano o sminuite o al tutto serrate le
in tempo che erano o sminuite o al tutto serrate le bocche della traccia.
-precluso (la possibilità di agire o di ottenere qualcosa). guicciardini
città nuova forma di governo, se non o con le leggi o con le arme
governo, se non o con le leggi o con le arme, resterà serrata la
la voce, anche per l'emozione o il dolore. lorenzo de'medici,
-per estens. oppresso da dolore o paura, angosciato, angustiato da una
angosciato, angustiato da una passione ossessiva o esclusiva. fiore [dante]
. 6. circondato, racchiuso o protetto da mura, da edifici,
, da edifici, da una recinzione o anche da elementi naturali (un luogo
chiudere, sono terreni serrati di siepe o di muro, laonde anche serrati diconsi
uomo assicurarsi di nessunolasciando in suo potere robba o danari: bisogna tenere il tutto ben
mille chiavi. fagiuoli, vi-38: o broda eletta, o broda celestiale! /
, vi-38: o broda eletta, o broda celestiale! / perché in vasetti
e serrata / non se', qual elisire o cosa tale? betti, 14:
frutti,... disse: « o fico! quanto se'tu men di
in un ambiente chiuso per volontà propria o per ottemperare a un cerimoniale, quale
cerimoniale, quale è quello del conclave o, più frequentemente, è tenuto prigioniero
, più frequentemente, è tenuto prigioniero o segregato e gli è impedito di uscire
faccino tra loro pratiche e prieghi, o per sé o per gli amici?
loro pratiche e prieghi, o per sé o per gli amici? ulloa [
men'andrò più tosto / fuor solo, o starò in camera serrato, / come
disposto. / in ciaschedun di essi, o mio signore, / vi s'intarsia
i prigioni di lor son più felici / o le suore di ogni ordin claustrale.
un palanchino, la portavano al palazzo o alla tenda del principe nel più occulto
di casa. menechini, cvi-133: o sventurato me, chi me conforta?
direttorio. 10. compatto nell'avanzare o nello spostarsi per lo più contro il
corsa, composto di un numero più o meno grande di concorrenti (un gruppo
stretto (un rapporto fra due attività artistiche o fra parole e concetto, fra rappresentazione
masserizia / abbian poiin panni lini, / o vuo'grossi o vuo'de'fini, /
poiin panni lini, / o vuo'grossi o vuo'de'fini, / d'un serrato
); che ha le labbra o le mascelle fortemente accostate (la bocca
15. ben chiuso con lacci, bottoni o fibbie; molto aderente al corpo o
o fibbie; molto aderente al corpo o a una sua parte (un indumento,
altre piante. guerrini, 2-115: o fiorellin di siepe all'ombra nato,!
drammatica, un gioco, il passo o, al figur., un fenomeno
fenomeno spirituale). palla, o vada nel mezzo o dalle bande, ò
. palla, o vada nel mezzo o dalle bande, ò. gozzi, i-21-27
iii-284: tutt'i discorsi che qui sifanno o son d'interesse, perciò non ponno essere
perciò non ponno essere più serrati, o son di senso, quindi sono insensibilmente sensali
oscurità nasce non tanto dalle parole rimote o dal favellare del volgo o dallo scrivere dei
parole rimote o dal favellare del volgo o dallo scrivere dei dotti o da
volgo o dallo scrivere dei dotti o da certi modi di dire storti e stravaganti
serrata! / come sei smorto, o sole! p. petrocchi [s.
colore serratissimo, hanno differenza dagli etiopi o negri di guinea. 21.
. 22. inespresso, non rivelato o palesato ad altri, nascosto (un
/ troppo si converrìa cercare togliergli l'occasione o il motivo di parlare. / anzi
. insensibile alle sollecitazioni esterne, buone o ingannevoli che siano (la mente, l'
>reso. dominici, 4-92: o quanto stanno bene quelle mentife quali sono sì
chiuso, stretto (un suono vocalico, o consonantico, una parlata).
gozzano, i-624: si parla francese o un piemontese arcaico molto serrato nella erre,
25. marin. sospinto dal vento o dalla corrente troppo vicino alla costa in
, addossato. bastimento serrato alla costa o alla spiaggia significa, condotto dal vento
alla spiaggia significa, condotto dal vento o dal flutto, così presso, che non
serratóre. ni che il trombone serrato o la tromba ritorta. = nome d'agente
diverse forme intagliate e terminanti in denti o in punte. 2. anat
fusti eretti e foglie alterne dentate o seghettate e fiori tubolosi di colore bianco
seghettate e fiori tubolosi di colore bianco o violaceo. -in partic.: serretta (
. ant. che chiude una porta o impedisce il passaggio attraverso di essa.
l'estremità di un tubo di gomma o di plastica intorno a un rubinetto di
), sf. congegno meccanico (o, più raramente, elettromagnetico) che
secondo un certo codice, di bottoni o di una manopola; a leve,
nel principale albergo, dove senza chiavi o serrature lasciavano i forastieri la borsa e
: non so se per mia colpa o della serratura, quel palco stenta ad
spaccatura. -chiusura di un plico o di un sacco. ramusio, cii-ii-286
luogo viene [il colore verdebruno] grigiolato o bianticolata, fatta di sverze, talmente
e solida che vi si co o giallo, e similmente per un cappio istretto
: cum gram son tute -chiusura, restringimento o ostruzione di un donne portano i pantaloni
posti in corrispondenza delle curve dei ginocchi o dei fiori e delle cinte sotto ai dormienti
: controcinte. l'insieme di tre o più ordini di serrette di maggior grossezza.
signorsì, sendo avvezzi a parlare col prete o col notaio. =
non solo ae'numeri, delle proporzioni o del monocordo, ma della misura di alcuno
investitura poetica, il conseguimento della laurea o il riconoscimento di un'impresa di valore
lunghe trecce a coronar ti viene, / o di pallade figlia, / io,
carducci, iii-3-272: com'eri bella, o giovinetta, quando / tra l'ondeggiar
: / sul tuo serto di sposa, o norma, / questa spina - non
'primula veris'rità e di potere monarchico o con riferimento ico sono disposti
serto, il trono, / ripigliatevi, o numi, il vostro dono. goldoni
: alla patria mestici di una casa privata o al servizio personale infelice, o buon
privata o al servizio personale infelice, o buon garzone, / sopravviver ti doglia.
. / chiaro di un padrone o, più frequentemente, di una pa
che gran serto fanno a'tuoi colli, o roma. = voce dotta, lat
invoglio corneo; può rientrare nel tubo o nella cellula che forma l'invoglio corneo
oppressivo e privo di ogni riguardo, o essere peggio di una serva, per
se no si finisce in mano della serva o di qualche intrigante. arbasino, 212
fratelli. -come formula di cortesia o di deferenza, in partic. in
della serva: chi ha origini umilissime o non gode di nessuna considerazione. de
adrianesca, che impedì la polluzione, o almeno la coartò decurtandola): altri
in quanto costretta al servizio del corpo o perché si trova nella schiavitù dell'ignoranza
perché si trova nella schiavitù dell'ignoranza o del peccato. lacopone, 65-188:
. 5. persona particolarmente pettegola o ciarliera. 6. eccles. nella
maria santissima addolorata; serve di maria o mantellate; serve di maria ministre degli
sacro cuore; serve del sacro cuore o missionarie ca- techiste dei neri d'africa
santo e di maria immacolata; serve o vittime del sacro cuore di gesù.
. guido da pisa, 1-345: o chiara dea delli boschi vergine diana,
mento a popoli e stati dominati dallo straniero o cia, serva di povera e
ereditaria) alla signoria di un nobile o di un ente ecclesiastico, per i
gleba (anche nelle espressioni servaggio barbarico o della gleba). mamiani, 9-145
cui stato ne'peggiori tempi feudali poco o nulla differiva dall'essere di mancipio o
o nulla differiva dall'essere di mancipio o captivo. dizionario politico, 633: alla
strali ha negli occhi, e là 'veparli o rida / ivi è pianto, dolor,
6. asservimento al peccato, al vizio o ai desideri materiali. guittone,
pattavicino, 1-497: da una breve o astinenza o condescensione può depenaer un lungo
1-497: da una breve o astinenza o condescensione può depenaer un lungo corso di
depenaer un lungo corso di nostro bene o di nostro male, di nostra franchezza
di nostro male, di nostra franchezza o di nostro servaggio. -costrizione dell'
che a sua volta è dallo spagn. o portode'figliuoli de'gentili uomini; costui
). ant. che mantiene una promessa o rispetta un accordo; che osserva la
. che si attiene accuratamente a uno stile o a un modello oratorio. speroni
legge. graf 5-470: non premio o pena / che di giustizia o di
non premio o pena / che di giustizia o di ragion le sante / leggi servasse
osservare un'usanza, un costume; seguire o imitare una norma di comportamento, un'
, v-537: tutti coloro i quali o scrivono o favellano senza cotale arte, oltre
: tutti coloro i quali o scrivono o favellano senza cotale arte, oltre che
il quale, si non servasse accento o numero, ogni cosa sarìa prosa. casoni
, un patto, un accordo, o, anche, un proponimento; mantenere
tempo una condizione, un ordinamento politico o militare, una caratteristica, una disposizione
dice veramente il fatto com'è stato o com'è verisimile che stato sia, servando
ca manca uno simile modo, è necessario o, servando gli ordini, rovinare,
, servando gli ordini, rovinare, o, per non rovinare, rompergli. roseo
. -conservare il proprio stato originario o una qualità fisica. scala del
dì per -non infrangere il silenzio o il digiuno. m. cavalli,
morte (anche con riferimento a dio o a divinità pagane); mettere o
o a divinità pagane); mettere o portare in salvo. anonimo, i-569
, la fama, una virtù propria o altrui; impedire che venga meno o
o altrui; impedire che venga meno o che si estingua. latini, i-704
nostra condizione e virtù, bastiti, o uomo, lo naturale ornamento. s.
par- tic.: riservare alla beatitudine o alla dannazione (anche con riferimento alla
dannazione (anche con riferimento alla divinità o al destino). petrarca, 131-14
a stagione. -riservare per sé o per qualcuno. antonio da ferrara,
. 8. serbare, mettere o tenere da parte per un uso futuro
d'aveme um poco più tempo, o vero servare della somma. -conservare
de'medici, 11-231: quanto più furo o fortunati o saggi / che voi,
, 11-231: quanto più furo o fortunati o saggi / che voi, chiare acque
provido poi là 'n quella grotta / o cava o fogna, onde l'aveva 'l
là 'n quella grotta / o cava o fogna, onde l'aveva 'l mago /
. -restare immutato, non diminuire o variare. rocco, 208: nella
, una volon tà, o anche una consuetudine, un'usanza, l'
annullata per cagione di solemnità non servata o che non fusse proceduto secondo ordine di
non fusse proceduto secondo ordine di ragione o per alcuna substanzialità lassata. muzzarelli,
ressero nella quiete. -mantenuto costante o invariato (una proporzione). scarno
e, più generalmente, la giustizia o i princìpi di una reli
e non servatoli del giusto, / o se dell'ospite amici. -che
si guardano i savi di non contaminarla, o di fama trasmutarla in infamia. boccaccio
che è al servizio di un signore o di un padrone; che è in condizione
; che è in condizione di sudditanza o di dipendenza da un superiore (e
, in quanto soggetto alla passione amorosa o al dio amore. rinaldo d'
. felice da massa marittima, 32: o spiriti serventi al sommo sire, /
a'forestieri, ha di sopra di rascia o di panno un mezzo volto che la
fondi non può mai qualificarsi come servitù o attiva o passiva di acquedotto, imperocché
può mai qualificarsi come servitù o attiva o passiva di acquedotto, imperocché la nozione
, niu- no altro subsidio rimase che o la carità degli amici... o
o la carità degli amici... o l'avarizia de'serventi, li quali
, un casiere, un servente. o davvero il vecchio viveva del tutto solo
-fedele, devoto a dio o a maria vergine. iacopone, 50-12
divinità pagana. salvini, 7-7: o caro, o caro bacchio, / ove
salvini, 7-7: o caro, o caro bacchio, / ove solo t'aggiri
interessi mondani. iacopone, 58-3: o papa bonifazio molt'hai iocato al monno
promette affezione e fedeltà alla donna amata o ad amore. rinaldo d'aquino,
, li quali sonno stati de la cità o vero del contado de siena di buono
di buono nascimento e nazione e verrano o vero serano menati al detto ospitale..
rimandati da le gualchiere per gli gualcherai o per loro fanti o serventi. savonarola
gualchiere per gli gualcherai o per loro fanti o serventi. savonarola, 9-60: in
del cuore. 9. chierico o laico che presta servizio all'altare come
10. milit. ciascuno dei soldati (o, sulle navi da guerra, dei
alle dipendenze di un capo di pezzo o puntatore. dizionario di marina (saverien
i cavalli morti e i serventi morti o feriti, meno uno solo. dizionario
tutti i soldati d'artiglieria che ministrano o governano un pezzo, ponendolo in batteria
è alla battuta nel gioco del tennis o del ping-pong. 12. ant.
salario, ma se d'altra parte sei o otto denari venisser loro alle mani,
serventismo, sm. letter. pratica o funzione di cavaliere servente.
, per lo più in quanto graziosa o ingenua per l'età; ragazzina impiegata
me sembra che al ttaidloxriv propriamente risponda o 'pulcella'o'servetta'. manzoni, pr.
dalla servetta che vuole tradirlo col brillante o coll'amoroso. 3. dimin
sole le serve proprio; direbbe la piccolezza o la giovanezza, senza vezzeggiativo. la
re di roma servio tullio; che risale o è attribuito alla sua età (578-535
serviano2, agg. disus. originario o nativo della serbia, serbo.
in russa, polacca, boema e serbica o serviana. = deriv. da
servìbile, agg. che può servire o essere utile; che può essere adibito
iii-24-422: de'quali castelli aveva occupato o era su l'occupare ciò che restava
. dall'ammontare del fitto dell'edifizio o locale serviente all'esercizio della professione e
6. inserviente di una comunità o di un ospedale. statuti dell'università
giorno, essendo raro che moiano quattro o cinque soli. con- tuttociò, de'
altri minori servienti. -chierico o laico che assiste il sacerdote nella celebrazione
: mi volea affogare con una servietta o con una forca ammazzarmi. a
comparai, per indicare un'attività sussidiaria o preparatoria. g. b.
: niente unguenti, niente purghe di sangue o delle caligini, nessun iniettamento o servigiale
sangue o delle caligini, nessun iniettamento o servigiale. 5. sf.
471: molte fiate che pompeo o cicerone o cesare dubitarono a pigliare qualche
471: molte fiate che pompeo o cicerone o cesare dubitarono a pigliare qualche difesa,
sm. ant. e letter. rapporto o condi zione di sudditanza o
o condi zione di sudditanza o di vassallaggio e di fedeltà o,
sudditanza o di vassallaggio e di fedeltà o, anche, di subalternità o di subordinazione
fedeltà o, anche, di subalternità o di subordinazione, in partic. di
di un padrone, di un signore o di un superiore. a che
servitore. -condizione del soldato mercenario o del cattano di ventura al soldo di
di ventura al soldo di un signore o di uno tato (e anche le
. -in senso concreto: prestazione o insieme di prestazioni o compito, incarico
concreto: prestazione o insieme di prestazioni o compito, incarico, incombenza compiuta o
o compito, incarico, incombenza compiuta o da compiere al servizio o agli ordini di
incombenza compiuta o da compiere al servizio o agli ordini di un signore (anche
un superiore (anche in ambito militare) o di un padrone o svolto autonomamente.
ambito militare) o di un padrone o svolto autonomamente. parlamenti ed epistole,
ragione, sì come quando per licito o per illicito procaccio: licito dico,
licito dico, quando è per arte o per mercatantia o per servigio meritante.
, quando è per arte o per mercatantia o per servigio meritante. g. villani
condizione ai possessori il servigio personale, o come domestici del principe o come difensori
personale, o come domestici del principe o come difensori della corona e dello stato.
-per estens. l'insieme dei servi o dei domestici agli ordini di un signore
dei domestici agli ordini di un signore o di un padrone. pacichelli, 2-611
a notte. -con riferimento all'utilità o all'impiego degli animali in favore dell'
sono creati in servigio dell'uomo, o ne usi egli o no, o soglia
dell'uomo, o ne usi egli o no, o soglia o no pensarci,
, o ne usi egli o no, o soglia o no pensarci, possa
ne usi egli o no, o soglia o no pensarci, possa o no
soglia o no pensarci, possa o no pure avvedersene. 2. l'
. l'attività di appoggio materiale, morale o intellettuale, aiuto, sostegno, collaborazione
aiuto, sostegno, collaborazione accordata o opera o atto compiuto a favore di qualcuno
, sostegno, collaborazione accordata o opera o atto compiuto a favore di qualcuno o
o atto compiuto a favore di qualcuno o di una causa o di un'istituzione per
favore di qualcuno o di una causa o di un'istituzione per affetto, per
per solidarietà, per una particolare dedizione o, anche, per dovere diplomatico o
o, anche, per dovere diplomatico o di alleanza (spesso in espressioni enfatiche
comperare il latte. -azione o comportamento scorretto compiuto a danno di qualcuno
comportamento scorretto compiuto a danno di qualcuno o di qualcosa (e ha valore antifr
si posero a stare. -risultato o scopo a cui si tende con una determinata
cui si tende con una determinata attività o comportamento. dante, conv.,
.. necessario che questo colonnello abbiaun prete o due per far il servigio divino e per
senso concreto: l'insieme degli atti o atto, espressione, manifestazione di attaccamento
servigi. 5. apporto, contributo o influenza culturale, intellettuale o conoscitiva.
, contributo o influenza culturale, intellettuale o conoscitiva. romagnosi, 18-138: il
. 6. servizio di stoviglie o di posate. d. bartoli,
con sviluppo foneticod'imprestito dal provenz. servisi o da una forma dial. sett.
, che riguarda, che è tipico o è proprio di un servo o dei
tipico o è proprio di un servo o dei servi, degli schiavi o, comunque
servo o dei servi, degli schiavi o, comunque, di chi appartiene
alle classi subordinate. -anche: riservato o assegnato ai servi o agli schiavi; compiuto
-anche: riservato o assegnato ai servi o agli schiavi; compiuto da servi.
esercitato esclusivamente da servi, da schiavi o da appartenenti alle classi più umili, e
uomini liberi: altre eran dette manuali o servili, cioè da non esercitarsi se
io debbo fare il servizio a loro o il ruffiano de'loro gusti. p.
pio è vietato accendere manualmente il fuoco o i suoi moderni equivalenti; è un lavoro
di un guadagno, di un vantaggio o di un fine puramente materiale.
politica; sottomesso a un potere dispotico o, anche, al dominio straniero che
dominio straniero che per lo più accetta o a cui non ha la forza e la
piace di raffigurarsi e di rappresentare soltanto, o a preferenza, un'italia vinta,
vera è un'altra. -che denota o nasce da una condizione di asservimento politico
: costituito da servi, da schiavi o, comunque, da appartenenti alle classi
di tutte le creature umane, savie o pazze,... libere o servili
savie o pazze,... libere o servili, onde i caratteri che imprenderà
5. per estens. che è improntato o denota servilismo, intento adulatorio, grettezza
animo, acquiescenza incondizionata ai voleri altrui o, con valore attenuato, eccessiva remissività
suoi modi servili. -che rivela o è di indole incline al servilismo,
. che imita un determinato modello letterario o artistico senza alcuna variazione, originalità e
farsi tiranneggiare e strascinare dalla maniera, o spiritosa o arida, d'un solo
tiranneggiare e strascinare dalla maniera, o spiritosa o arida, d'un solo. algarotti
il boccaccio perché lo scorsero un fedele, o come direi io servile imitatore de'latini
di giudizio, accetta supinamente le idee o le teorie altrui. galileo, 3-1-125
pedissequa e pedantesca a un modello letterario o artistico senza alcuna originalità e inventiva (
. algarotti, 1-ix-268: scrittore, o tu, che d'ogni menda ischietto /
di meglio a quegli 'esemplari di lettere'o 'segretari', da cui sono derivate nel carteggio
sa più grammatica e logica d'aristotile o di questo o quello autore: al
grammatica e logica d'aristotile o di questo o quello autore: al che ci voi
, ma per paura di non essere dannato o vituperato o punito. s. caterina
paura di non essere dannato o vituperato o punito. s. caterina da siena,
-adesione rigida e acritica a una teoria o a un reni appartenenti all'agro
, ai voleri di chi è potente o autorevole, o a comportamenti eccessivamente cerimoniosi
di chi è potente o autorevole, o a comportamenti eccessivamente cerimoniosi e adulatori,
-in senso concreto: atto, gesto o comportamento che rivela tale inclinazione.
. inclinazione a imitare determinati modelli letterari o artistici in modo pedissequo, senza alcuna
2. inclinazione a seguire l'influenza culturale o a imitare un modello artistico o letterario
culturale o a imitare un modello artistico o letterario pedissequamente, senza alcuna originalità o
o letterario pedissequamente, senza alcuna originalità o inventiva. bettinelli, i-i 16:
disus. condizione di chi è in servitù o è assoggettato a una classe dominante.
. -chi). che è improntato o denota servilismo. servilità, sf.
. 3. letter. attitudine o capacità di servire in maniera adeguata propria
in modo che denota asservimento, sottomissione o subordinazione (politica, morale, culturale
subordinazione (politica, morale, culturale) o, anche, la mancanza di autonoma
, secondo che ciascuno di essi era dolente o mal contento, adulassero cesare o servilissimamente
dolente o mal contento, adulassero cesare o servilissimamente se gli dessero in preda,
e inventiva rispetto a un modello letterario o linguistico; con una traduzione piatta,
autonomia di giudizio, accettando supinamente idee o teorie altrui. redi, 16-iv-196:
giurar per vero tutto quello che hanno detto o scritto, come lo fa giornalmente la
servire qualcuno, attività compiuta agli ordini o alle dipendenze di altri. -in senso
qualcuno delle opere che gli sono necessarie o utili e che, per lo più,
durevole rapporto di subordinazione; essere servo o schiavo di qualcuno, lavorare alle sue
hanno continua cura. tasso, 13-i-433: o con le grazie eletta e con gli
un compagno meglio appostato per il proseguimento o la conclusione dell'azione, facendogli arrivare
siena, 99: questo tuo servire iddio o di carità i'nel prossimo, o
o di carità i'nel prossimo, o di limosine o di qualunque altra cosa
carità i'nel prossimo, o di limosine o di qualunque altra cosa si sia,
/ ogni offesa pativo / in silenzio, o signo / avea scampato, et or
essere alle personali dipendenze di un principe o di un potente in genere, agendo
5. militare agli ordini di un sovrano o di uno stato o anche ai un
di un sovrano o di uno stato o anche ai un capitano di ventura, prestandogli
di ventura, prestandogli opera di soldato o di condottiero mercenario; porsi al suo
decta v anni e sarà di siena o de la iurisdizione di siena, pagarà
politico, in partic. come funzionario o titolare di una carica pubblica; svolgere
carica pubblica; svolgere un compito ufficiale o istituzionale in tale ambito; lavorare in
307]: le tristissime vocidell'operaio giubilato o dell'operaia che da quarant'anni '
aiutare qualcuno a conseguire lo scopo desiderato o a compiere ciò che gli è utile o
o a compiere ciò che gli è utile o necessario o a chiarire idee, princìpi
ciò che gli è utile o necessario o a chiarire idee, princìpi, dottrine;
che mi volesse servire di fiorini iii cento o cuore il desiderio di servirvi. ii
le proprie risorse e competenze o la capacità professionale e tecnica.
omettesti di dirmi se volevi gli stivalini con o senza punte. ecco un altro intoppo
-in relazione con un compì, pred. o con una prop. complementare implicita,
indicano in che consiste l'aiuto prestato o lo scopo da raggiungere. bisticci,
i lini arresti e me conforti, / o che d'àncora serva il proprio strale
-in partic.: corrispondere quanto dovuto o promesso; remunerare per un servizio reso
lui fece per sé, non seppe o non volle, o onestamente non potette negare
, non seppe o non volle, o onestamente non potette negare alli amici;
. c. gozzi, 1-115: o generosa, / umana principessa! voi,
medici, 11-173: stimando che grandissima felicità o dolcezza fussi quella di colui el quale
dolcezza fussi quella di colui el quale o per ingegno o per fortuna avessi grazia
quella di colui el quale o per ingegno o per fortuna avessi grazia di servire una
dell'imbandigione di cibi e bevande (o di un particolare cibo e bevanda);
); soddisfare le richieste del cliente o del consumatore. bandini, 2-i-223
di casa, e lo servo di panno o per le livree della servitù. jahier
. 18. meritare una ricompensa o una punizione; guadagnare il compenso per
commensali; distribuirle, versarle nei piatti o nelle tazze. - anche assol.
si reputava chi più cose poteva recare o più sollecitamente servire. romoli, 5
la voce, le altre facoltà fisiche o intellettuali). bisticci, 1-ii-316:
fondamento e sostegno di un'altra attività o funzione. delfico, ii-27: se
era atta a servire la reminiscenza per istancnezza o turbamento. -fornire valida argomentazione
, agisce in certa qual temporale o ad anno. g. correr, lxxx-3-458
sapere che i polachi, per servir o per arar la terra, non
. fare il servo, lavorare come servo o schiavo alle dipendenze di un padrone;
ventura lo vide e, consideran- o la singolare bellezza del giovane, persuase ad
bellezza del giovane, persuase ad alcibiade o a cntone o, com'altri dissero,
, persuase ad alcibiade o a cntone o, com'altri dissero, a cebete di
: i maggiori d'età che servono o lavorano abitualmente in casa altrui, avranno
lo stesso domicilio delle persone a cui servono o in casa delle quali lavorano, allorquando
sono state a servire a torino, anizza o a marsiglia, tornan con le cuffie infronzolite
robusta. -svolgere servizio di mensa o di cucina. sercambi, 2-ii-86:
accenna, non rinviene / se chiami lui o chiami chi gli è allato. botta
essere asservito, essere assoggettato allo straniero o a tiranni domestici (anche con riferimento
genti, / per servir sempre, o vincitrice o vinta. casti, 1-14-51
, / per servir sempre, o vincitrice o vinta. casti, 1-14-51: qual
, qual dritto ornai ti resta, / o gregge vii? qual volontà conservi,
, / ma non servo alla fraude / o alla calunnia infame. alfieri, 4-59
servir servilmente, non dirò a busiri o a falaride o a dionigi, ma a
non dirò a busiri o a falaride o a dionigi, ma a la necessità
, 275: tu seguendo l'errore comune o la arrogan- zia d'altrui acquisti propria
nostro libretto. -fornire i prodotti o le merci richieste, venendo incontro alle
32. esercitare una determinata funzione o attività per conto di altri.
e serviva di trattenimento e trastul- o a quanti baroni e ragazzi passavano per quella
e dagli animali che alla caccia servivano o d'instrumento o d'oggetto. -essere
che alla caccia servivano o d'instrumento o d'oggetto. -essere oggetto di scherno
, / senza che mai vi badi o sen'avveggia. 33. mettersi
ospedali, vi dareste a'digiuni. cinque o sei anni continuamente, che un altro il
un l'altro aiuto, sostegno. dieci o dodici anni prima sia stato capitano, ed
te discrezione. -essere fedele (o anche sacerdote) di una divinità pagana
, sia nell'ambito della coscrizione obbligatoria o del volontariato nelle forze armate dello stato
stato di appartenenza, sia come mercenario o come capitano di ventura. malispini,
soggetti collettivi: prestare contributo di uomini o di denaro alle esigenze militari. f
alle norme dette. -farsi strumento o anche complice di situazioni o atteggiamenti negativi
-farsi strumento o anche complice di situazioni o atteggiamenti negativi. tasso, i-185:
: nel tennis, effettuare il servizio o battuta. -nel calcio (e
squadre), lanciare la palla al compagno o il como stesso verso la rete avversaria
indietro. 41. essere utile o necessario o funzionale per ottenere un determinato
41. essere utile o necessario o funzionale per ottenere un determinato risultato;
intellettuale, sia alfintemo di un ragionamento o di una co- struzione grammaticale
di una co- struzione grammaticale o sintattica; esservi preordinato o costituirne la
struzione grammaticale o sintattica; esservi preordinato o costituirne la premessa. abbracciavacca, xxix-22
terminata funzione (alimentare, architettonica o ha buona cognizione delle matematiche,
piangere. nitri, 2-236: 1 signori o quelli che la pretendono ala superficie della quarta
scalzatura si riempia di sabbia di fiume o veramente di cenere. r. borghini,
quanti farebbon di mestiere? - settanta o ottanta scudi credo servirebbono. -con uso
una conseguenza (in partic. indesiderata o negativa). g. p majfei
famulatorì, cioè servili, come sono essere o avere o fare. idem, 10-ii-20
cioè servili, come sono essere o avere o fare. idem, 10-ii-20: se
molte volte la mattina avanzano alcune cosette o regaglie, che così fredde posson servir per
-essere disponibile per un determinato uso o necessità. baldi, 585:
la sua stanza colle robe ivi poste o che abbiano servito a lui, possono
44. svolgere una funzione fisiologica o vegetativa. rocco, 1-52: la
45. funzionare al posto di altro o con un uso a cui originariamente non
a quella originaria; avere funzione accessoria o rimediata (ed è in relazione con
sarebber molt'atti / a servir per iscala o per uncino / o per altri strumenti
servir per iscala o per uncino / o per altri strumenti così fatti. / dicon