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vol. XVIII Pag.27 - Da SCIATTERIA a SCIATTO (14 risultati)

rugini, ii-220: se le predicte bestie o veruna d'esse bestie spensierataggine,

di stile nel muoversi, nell'atteggiarsi o nel comportarsi; sguaiataggine. cagna

, di forza creativa in uno scritto o in un'opera letteraria. capuana,

di frasi mozze, dall'arzigogolo arroncigliolato o dalla pedestre sciatteria giornalistica. bacchelli,

pedagogo fiacco / -malridotto, vecchio, sporco o anche stazzona m'impose la

e negligente nell'aspetto, nell'abbigliamento o nel comportamento. tommaseo [s

che si macellano e li altri animali che o vivi o morti si portano a vendere

macellano e li altri animali che o vivi o morti si portano a vendere!

sciatto1, agg. che veste abiti logori o stazzonati; trasandato, trascurato, negligente

, 8-951: sfavasene quasi sempre appartata aleggere o a ricamare. sentiva e spesso non riusciva

sciatto, che si ha dal frullino o dai pozzi ad acqua bollente.

, in prosa e in versi, insulse o sciatte o spropositate. ojetti, 2-206

prosa e in versi, insulse o sciatte o spropositate. ojetti, 2-206: tra

. 4. che esegue negligentemente o in modo poco accurato il proprio lavoro

vol. XVIII Pag.28 - Da SCIATTO a SCIC (20 risultati)

. non gli piacevano neppure. due o tre fra quelle anziane erano state sue

. che manca di diligenza, di attenzione o, anche, di stile e di

cone che la sega recide da un toppo o anche da una trave non dirittamente squadrata

. ritaglio prodotto nella lavorazione del cuoio o della pelle o nella confezione di un abito

nella lavorazione del cuoio o della pelle o nella confezione di un abito.

che si ottengono segando lungitudinalmente un tronco o una trave tonda. -anche: qualsiasi

'sciavero': la prima e l'ultima asse o pan fanfani, uso tose

allegri, 35: becco in erba o maturo, / becco sciavero o indiano

in erba o maturo, / becco sciavero o indiano, / becco agevole, grasso

indiano, / becco agevole, grasso o becco zucco / non rifiutava questo;

. minate caratteristiche morali, psicologiche o dell'appartenenza sociale di un individuo.

per estensione, 'scibboleth'vale segnodistintivo di persona o casta: « vi sono certi modi di

che può essere conosciuto e compreso intellettualmente o che può essere oggetto di studio,

oggetto di studio, d'indagine scientifica o di speculazione filosofica. -in partic.

un periodo storico, di una società o di un determinato individuo. dante

oggetto di studio, di indagine scientifica o filosofica. passavanti, 237: cognosce

quelle non ha luogo alcuno la dubitazione o l'errore, e per conseguenza ne

relazione ad una mente e costituisce lo scibile o il saputo. gioberti, 14-4:

filosofia. questo tale elemento è lo 'scibile'o il 'co3. che svolge un'analisi

analizzarlo da un punto di vista scientifico o filosofico. i. mazzoni,

vol. XVIII Pag.29 - Da SCICALARE a SCIENTE (14 risultati)

estens. atteggiamento intellettuale originale e ricercato o, con connotazione negativa, artificioso e

hanno dimensioni molto piccole, colore bruno o nero, e vivono fra i detriti

23: comandianno che nulla monaca dia o mandi sanza licenza della badessa scriptum o

o mandi sanza licenza della badessa scriptum o doni, sciecto cose manicatoie o bevitoie.

scriptum o doni, sciecto cose manicatoie o bevitoie. da la gente.

sono cucite con semplice filo fatto di cocco o di stoppa di nocciuoli di palma.

quali è la sciaena umbra, ombra o aquila di mare, lunga sino a

da oxia 'ombra'. tade dell'ignoranza? o ver cognoscono i beni che son da

e caldi; hanno il corpo allungato o ovale, due pinne dorsali contigue,

sciaena umbra (bocca gialla, ombra o aquila di mare), corvina nigra (

di mare), corvina nigra (corvina o corvo), umbrina cirrosa (ombrina

, che possiede profonde conoscenze in uno o più campi del sapere; colto,

che contrastare al vizio non possono. o vero scienti e volontari abbandonano il bene ea'

x. esperto nell'esercizio di una professione o nella pratica di un'attività; abile

vol. XVIII Pag.30 - Da SCIENTECO a SCIENTIFICO (22 risultati)

* vizi e delle virtù, 5: o per avventura, ciò che peggio era

fatto scientemente, e non per errore o ignoranza, perché sapesse il pagatore di

dir sempre, dove e quando, o a diritto o a torto, ma scientemente

dove e quando, o a diritto o a torto, ma scientemente e ad

come complici di una azione qualificata crimine o delitto coloro che avranno scientemente aiutato od

avranno scientemente aiutato od assistito l'autore o gli autori dell'azionenei fatti che l'avranno

autori dell'azionenei fatti che l'avranno preparata o facilitata. carducci, ii2- 327:

. biundi, 397: 'di causa o di scienza': indubitamente, scientissimamente.

scienza, i metodi operativi delle scienze o, per estens., in base ai

., in base ai modelli intellettuali o mentali di rigore, esattezza e sistematicità

2. ant. in forma speculativa o rigorosamente logica dal punto di vista argomentativo

commandare a'popoli, hanno scientificamente scritto o possono scrivere delle repubbliche.

scientificismo. scientificità, sf. carattere o qualità propria di una disciplina

di una ricerca, di un metodo o di un modello culturale scientifico o, per

metodo o di un modello culturale scientifico o, per estens., di altre

si ispirano alle forme intellettuali o vengono condotti con il rigore metodologico proprio

, i modelli cognitivi da essa formalizzati o le forme culturali e intellettuali di rigore

, precisione e sistematicità che ne derivano o che vi si ispirano; che è

che vi si ispirano; che è relativo o che ha come argomento le singole scienze

cose filosofiche in prosa per insegnarle, o se ne parla con dottrina demostrativa e scientifica

ne parla con dottrina demostrativa e scientifica o persuasivamente. a. cocchi, 5-1-8:

le sparse verità si riducono a scienza o in catena di proposizioni generiche e ben dimostrate

vol. XVIII Pag.31 - Da SCIENTIFICOIDE a SCIENTISTA (16 risultati)

come fine l'insegnamento, la diffusione o la promozione delle scienze. p.

scientifica e una che si chiama ragionativa o vero consigliativa. b. segni, 7-175

ordinario. 2. che segue o che si ispira ai modelli sistematici propri

... tanto vale quanto antivedere o profetare; e il naturalista sarebbe in questo

quando si fa un elenco di concetti o elementi o fattori perché non li si numera

fa un elenco di concetti o elementi o fattori perché non li si numera: uno

6. per estens. svolto o eseguito seguendo criteri precisi e rigorosi (

che è volto allo studio e alla ricerca o che ne è il risultato (l'

vocazioni di natura e spinte dell'indole o per dir meglio del chiribizzo non hanno

di cui egli n'era capo o ne faceva parte. u. bottazzini [

lodoli, che qualche dotto e sciennulla o quasi della germania classica, che a ragione

dottrina, erudizione, cultura in uno o più campi del sapere. -anche so-

per il contrario, il parlar scientifico o ver artifizioso. -che dimostra

2. agg. che si riferisce o che è proprio dello scientismo.

della filosofia ai avere oggetti privilegiati, o livelli della realtà suoi propri, non

2. agg. che si riferisce o che si ispira allo scientismo. gramsci

vol. XVIII Pag.332 - Da SCUFFIA a SCULACCIARE (5 risultati)

io uncinegli o maglietti o bottoni? / o pel tuo camiciotto una scarsella? /

pel tuo camiciotto una scarsella? / o cintolin per legar gli scuffini? del

scuffonarìa, sf. ant. comportamento o vita da ariosto, viii-372

. montale, 7-288: questi scugnizzi o 'meninos'... chiedono l'elemosina

la sua caduta intralciava un passaggio o una discesa degli scarmigliati scugnizzoni già in età

vol. XVIII Pag.333 - Da SCULACCIATA a SCULTETO (11 risultati)

ant. scularciata), si. colpo o serie di colpi dati con la mano

hai paura della mamma, neh? o della barberina che ti tratta a sculacciate,

compagna. -per estens. colpo o serie di colpi dati a un vestito

, agg. che ha ricevuto una o più sculacciate. saba, 5-172:

de'franchi usarono di preferenzail nome di 'scabini'o 'schòppen', e i re longobardi quello

luogo dove naturalmente dèe stare nel movimento o nel corso del cavallo, quando il piede

il piede scorre più che non vorrebbe o quando verso la terra non dritto si

. sculmatus, forse deriv. da culmus o culmen (v. colmo) a

[s. v.]: 'sculmato o sculmanato': dicesi del cavallo, che

dicesi che va ancaione, oppure zoppica più o meno fortemente. = cfr. sculmato1

subito scultallo, / non di marmo o di bronzo, anzi sia d'oro

vol. XVIII Pag.334 - Da SCULTILE a SCULTORE (20 risultati)

dal lat. mediev. sculthetus, (o scultetus, scoltetus): v.

quell'uomo, lo quale fa scùltile o conflatile, cioè idolo sculto per arte o

o conflatile, cioè idolo sculto per arte o fuso a fuoco, e ponelo in

la tecnica della scultura in tutto tondo o in rilievo; scolpito (e anche plasmato

medici, 10-ii-581: non pitta o scuita o scritta in atri inchiostri. caporali

10-ii-581: non pitta o scuita o scritta in atri inchiostri. caporali, ii-42

tra 'novelli: « narra dunque, o padre ». -sostant.

ornato di sculture; decorato con bassorilievi o con intagli, con motivi di sbalzo o

o con intagli, con motivi di sbalzo o di cesello. cesariano, 1-16:

il metallo, ecc.); lavorato o foggiato in forme plastiche, scultoree.

tua sembianza / più che 'n tela dipinto o sculto temo. dotti, 1-205:

quella / fia 'l tuo nome, o donna, scolto. varano, 1-325:

evidenza, icasticamente manifestato; apertamente rivelato o riportato alla memoria. venuti, lxxxviii-ii-697

miracoli e diversi? groto, 8-23: o miserabil vecchio, nel cui volto /

per modo disegnata / che sculto noi farebbe o dipintura ». n. agostini,

pietra, legno, plasmando materiali fittili o gettando metalli in forme plastiche.

, con alta voce gridarono: « o pero! ove vai tu? ».

e nell'argento furon gloriosi i statuari o scultori, quanto nel marmo. tassoni,

de la germania, intagliano te arme o te insegne... de te famiglie

e la rifinitura di opere scultoree monumentali o ornamentali. 2. per estens.

vol. XVIII Pag.335 - Da SCULTORE a SCULTURA (23 risultati)

delle immagini mentali (l'occhio) o fantastiche (l'immaginazione). casoni

). che è proprio della scultura o degli scultori. cesariano, 1-13:

scultura. nell'arte scultoria o pintoria. c. arrighi, 4-75:

, ii-93]: mille episodi piacevoli o tristi della nostra vita finiscono col legarsi

valore plastico del capolavoro scultorio, pittorico o architettonico. -compiuto con le tecniche

: osservarono, una quantità di critici, o dipintura e, richiesti da'gentili, scolpivano

dipintura e, richiesti da'gentili, scolpivano o dipinge- g. bassani, 4-36:

.. nell'arte del sonare il liuto o legno, metalli, ecc.,

legno, metalli, ecc., o gettando in una forma me

. scoltura), sf. arte o tecnica con cui si rappresentano plasticamente figure

plasticamente figure, immagini a tutto tondo o in rilievo, modellando o incidendo marmo

tutto tondo o in rilievo, modellando o incidendo marmo, pietra, tallo

(anche in relazione con un compì, o con un attributo che indicano lo stile

; l'azione che compie per scolpire o per incidere; la forma d'arte

la scultura nella materia dell'anello, o che fusse di ferro o veramente d'

dell'anello, o che fusse di ferro o veramente d'oro. tassoni, 9-7

scultorea; immagine scolpita a tutto tondo o motivo ornamentale, fregio scolpito, incisione

1034: io vorei sapere quai note o quai figure son queste dele quali è impresso

egizi, che da'greci furon dette 'ieroglifica'o 'iero- grammata'. a. verri,

(con valore aggett.): scolpito o inciso. francesco da barberino,

'l corintio. -produzione scultorea (o anche insieme degli scultori) di un

scultori) di un determinato periodo, scuola o luogo (anche al plur.)

anche in figura umana) e più o meno rilevato, posto sulla poppa di

vol. XVIII Pag.336 - Da SCULTURALE a SCUOLA (21 risultati)

, figure con di scarso o di nessun valore. terminare una cottura

cui si decora la poppa e la polena o il davanti del basti bacchelli

che è proprio, che riguarda gli scultori o la ciardi, 4-204: alla seconda

ciardi, 4-204: alla seconda bussata o alla terza, debbo sinisgalli [

4. espressione letteraria (o anche verbale) o tearata dall'autorità

. espressione letteraria (o anche verbale) o tearata dall'autorità ecclesiastica e infine organizzata

to che i tramontani dicono 'skooner5 o 'schooner', e noi versitario)

8. dimin. sculturétta. o luna, / che le rande e i

117: giraldo nacque negli anni domini 1199 o circa: -spreg. sculturàccia.

ed essi pari'truovo che nel centocmque o circa isterie alla scuola, il posito

a qualcuno perché è da credere avesse cinque o sei anni o poco più. =

è da credere avesse cinque o sei anni o poco più. = voce dotta,

che si riferisce alla scultura, a una o più ope = voce napol.,

per scuole, dove re scultoree o allo stile di uno scultore.

, ii-13-119: una creazione poetica di omero o conchylìum (v. conchiglia).

'schooner5, diraial mio duca che volentieri, o di marmo o di bronzo, io gli

mio duca che volentieri, o di marmo o di bronzo, io gli boine,

insieme dei valori plastici di un dipinto o di una scuole, potrebbero anch'essi

giovanni crisostomo volgar., 3-107: si o gran tema cui tutti 1 figli della patria

-con l'indicazione della disciplina insegnata o che pittoriche. verrà, sì

figlia grassottella di francesco caruso, aratro o tratti dalla calzoleria, che dalle scuole delle

vol. XVIII Pag.337 - Da SCUOLA a SCUOLA (19 risultati)

popolo di milano, sonoquelle botteghe di sarta o di- modista, dovè entrano più ragazze

arme i giovanetti subito che escon di paggi o della scuola. bisaccioni, 1-99:

lo e restituirlo alla società fabbricante di cotone o fabbricante di panni o fabbricante di macchine

fabbricante di cotone o fabbricante di panni o fabbricante di macchine. cicognani, v-i-

]: 'scuola di spirito': dove una o più persone esercitano le anime alle osservanze

-apprendimento ed esercizio della tecnica musicale o del canto (e anche la tecnica appresa

: composizione che nasce come esercizio scolastico o ne risente i modi. g.

quella relativa a esercizi di notevole difficoltà o arie. -per simil.: eleganza nell'

uno nelle acque sotto l'accademia o sotto al collegio di marina, col

): che costituisce un esercizio retorico o ripetitivo, con scarsa attinenza con la

-come apposizione, per indicare il luogo o il mezzo usati per la preparazione tecnica

1-29: 'apparecchio scuola': tipo a due o più posti ed a doppio comando,

che permette al pilota istruttore di bloccare o 'rendere folli i comandi'dell'allievo

sommerso. -luogo di esclusiva frequentazione o di raduno; ricetto, ritrovo.

mezzi tecnici. -scuola pubblica o statale, aperta a tutti gli allievi

, in partic. da associazioni culturali o religiose. giuglaris, 1-470: parlo

numero dei comuni dotati di pubbliche scuo- fe o d'esse mancanti. cicognani, v-1-239:

vi farò compagnia di bonissima / voglia: o alle scuole il trovaremo, o al

: o alle scuole il trovaremo, o al circulo / in vescovato. tasso,

vol. XVIII Pag.338 - Da SCUOLA a SCUOLA (28 risultati)

5. lezione di una disciplina o materia. magalotti, 9-2-65: con

8-ii-68: egli [il filosofo] fa o segretamente o palesemente una perpetua scuola a

egli [il filosofo] fa o segretamente o palesemente una perpetua scuola a se stesso

, riferendo a orecchio una parola letta o udita, magari durante la 'scuola morale'

interna'. -per simil. disegno o dipinto o raccolta di disegni o dipinti

-per simil. disegno o dipinto o raccolta di disegni o dipinti studiati come

disegno o dipinto o raccolta di disegni o dipinti studiati come modello. scaramuccia,

, amanti e sposi, / rapite? o ne la guerra anco motezuma,

scuola. laude cortonesi, 1-ii-226: o lume, magisterio de vita, /

ogni vizio scuola, / tanto apprezza costumi o virtùammira, / quanto l'asino fa il

che forma e segna profondamente la personalità o affina le capacità professionali; avvenimento o

o affina le capacità professionali; avvenimento o fatto da cui si possono trarre utili

; mezzo per promuovere lo sviluppo culturale o morale. aretino, v-1-57: ditemi

-con uso spreg.: luogo o ambiente in cui si aprendono il vizio

aprendono il vizio e la corruzione morale o dove si anno pessimi esempi.

manganello, 12. tradizione letteraria o artistica o musicale 49: poi a

12. tradizione letteraria o artistica o musicale 49: poi a lor e

qualunque altro nascondiglio, nel quale con giuochi o dalle leggi vietati o riprovati da'buoni

quale con giuochi o dalle leggi vietati o riprovati da'buoni costumi, si arrischiano

di senarica, dopo matura considerazione, o si appiglia al partito dell'omnibus, se

concessione ai princìpi della scuola moderna, o si appiglia a quello di una carrozza

11. corrente di pensiero filosofico o anche scientifico, iniziata da una personalità

non contengono ammonizione e consiglio più prudente o più profittevole di quello che nelle poche righe

in qua, che i medicamenti giovano o nuocono al corpo umano secondo l'uso

al corpo umano secondo l'uso buono o cattivo che se ne fa. gioberti,

essere accolte in due modi, servilmente o liberamente. la prima specie di accoglienza

cavour, vii-625: voi sapete, o signori, che in fatto di banca vi

no maeche si richiama a un autore o anche a un'area geografica, a

vol. XVIII Pag.339 - Da SCUOLA a SCUOLA (12 risultati)

, corporazione di me zio o quai più pregi / ben cantando acquistar nella

lor scola, / né il bembo o il casa mai mi piacquer tanto. g

sultan solimano. bruno, 3-917: o scola onorata, studio egregio, setta formosa

bellico. -risma di persone biasimevoli o spregevoli. segneri, ii-32: dove

corso di studi prima dell'età consueta o saltando vechia contra alcuni zudei,

[s. v.]: mandare o rimandare a scuola uno; tutte

, 264: l'altro era una fossa o vaso capacissimo, dentro il quale era

carducci, iii-3-106: voi siete cristiane, o maddalene! / foste da'preti a

. -imporsi come esempio da imitare o come teoria autorevole, trovando seguaci e

fatta proprio di scuola: conmaestria, malizia o simili. -mandare, rimandare a scuola

scuola qualcuno: per rilevarne l'ignoranza o l'impreparazione. che non sa.

scuola da qualcuno-, accettarne i rimproveri o i consigli. goldoni, v-907:

vol. XVIII Pag.340 - Da SCUOLA a SCUOTERE (15 risultati)

scuola, / ma giunto in palco (o gran disavventura!) / perdeva in

, sul modello di milite o per fame cadere i fmtti maturi.

lo scuoto e lo sbarbo (il dico o 'l taccio?), / un

per fare cadere quanto non aderisce perfettamente o per mutare a caso la disposizione di

e violenti, scrollare, sbattere ripetutamente o sfasciare qualcosa. statuto dell'

, né scarnare, né fare scuòtare o vero scarnare alcuna pelle, né fare

fa d'ossa e d'umido, o di farle scuòtare tre volte e percuotare.

giambullari, 332: la grassezza o fertilità sua è sì fatta cheuna sola sementa

/ le molli gote. -battere o sbattere gli abiti per liberarli dalla polvere

al vento, i... i o scuoter pungentissima saetta / altamente confitta,

: se voi non vi convertirete, o peccatori,... io cavarò fuore

/ vibri, se sa, la spada o l'asta scota, / ch'a placar

5. far tremare e sconvolgere la terra o il mare (il terremoto e le

terremoto e le cause che lo determinano o si credeva che lo determinassero, il

che lo determinassero, il maremoto, o, anche, le divinità pagane a

vol. XVIII Pag.341 - Da SCUOTERE a SCUOTERE (23 risultati)

scrollare con energia e ripetutamente una persona o una parte del corpo, anche del proprio

tanto empito lo smuove che, voglia o no, danain incontinente senza cavallo si truova

-sottoporre una parte del corpo a pressioni o a stimolazioni ripetute. targioni pozzetti

in sé da uno stato d'incoscienza o di torpore. porcacchi, i-215:

. porcacchi, i-215: egli, o fosse per sicurezza d'animo o per

egli, o fosse per sicurezza d'animo o per istanchezza, dormiva molto forte,

, il198: quel dì che, o fillide, / tua bianca destra, /

sua vena scherzosa. -costituire causa o motivo di risveglio; trarre da una

risveglio; trarre da una profonda meditazione o dal torpore interiore. mazzini, 58

-liberare da stati d'animo negativi o colpevoli o dall'intontimento. pallavicino

da stati d'animo negativi o colpevoli o dall'intontimento. pallavicino, 1-483:

-avere ragione di un atteggiamento ostile o scostante o indifferente. loria,

ragione di un atteggiamento ostile o scostante o indifferente. loria, 1-77: s'

egli uscirà di casa sua, ritroverà amici o conoscenti che, ragionando ora di questa

umana che, s'ella non è scossa o dal bisogno o dal piacere intellettuale,

ella non è scossa o dal bisogno o dal piacere intellettuale, gli uomini s'appagano

a divinità alate, come amore, o agli angeli. ovidio volgar.,

volgar., 6-234: la cupidine (o bacco) certo velocemente scuote le molli

sareb- bono state bastanti a fargli comprendere o credere che i grilli, giacché non

. 12. scrollare il collo o la groppa scalpitando d'impazienza (un

muovere le orecchie; agitare la coda o la criniera (un cavallo, un leone

fortemente l'immaginazione, commuovere; toccare o turbare profondamente l'animo; stimolare l'

l'intelletto, la fantasia; ravvivare o risvegliare il ricordo, riaccendere un sentimento

vol. XVIII Pag.342 - Da SCUOTERE a SCUOTERE (23 risultati)

ogni sospiro che gli esce di bocca o del petto ci scuoteno l'anima.

, 1-316: è maggior impresa vincere o scuotere gli intelletti che solleticare gli orecchi

era; porre in dubbio una convinzione o una fede. mascardi, 3-26:

una classe sociale, un'istituzione politica o religiosa, metterla in crisi, minandone la

questo stato, né per alterare o innovare cosa alcuna nelle sue leggi o polizia

o innovare cosa alcuna nelle sue leggi o polizia, ma ben per aiutare a

-danneggiare un'attività economica. esame o un testo letterario a un accurato spoglio

mezzogiorno. 17. far cadere o strappare qualcosa dal posto in cui si

qualcosa dal posto in cui si trova o a cui è attaccato o infisso con

cui si trova o a cui è attaccato o infisso con un'energica azione di scrollamento

di scrollamento; buttare a terra briciole o cenere o faville, anche togliendosele di

; buttare a terra briciole o cenere o faville, anche togliendosele di dosso o

o faville, anche togliendosele di dosso o facendole cadere in un recipiente. -in

la rugiada dalle erbe (la brezza) o le foglie dagli alberi o abbattere al

brezza) o le foglie dagli alberi o abbattere al suolo i fiori (il

al suolo i fiori (il vento o il gelo invernale). guidiccioni,

con opportuni scrolloni da ciò che ricopre o incrosta. -ài figur.: sbarazzare dalla

la mano; allontanare con uno scotimento o con una scrollata un insetto molesto.

. respingere dall'anima una disposizione peccaminosa o riprovevole o inopportuna o, anche,

dall'anima una disposizione peccaminosa o riprovevole o inopportuna o, anche, spiacevole,

una disposizione peccaminosa o riprovevole o inopportuna o, anche, spiacevole, dolorosa;

impressione, mettere da parte un preconcetto o un difetto letterario; dissipare un presagio

. salvini, 41-240: il tralasciato o più tosto intermesso usodegli toscani studi ripiglio,

vol. XVIII Pag.343 - Da SCUOTERE a SCUOTERE (10 risultati)

. carducci, iii-3-72: mescete, o amici, il vino. il vin fremente

cui si possa sopportar la tirannide volendola o, non volendola, scuoterla. g.

un lavoro; ricevere denari in restituzione o come rendita di un capitale; riscuotere

or no vojo e'tanto dir / c'o ve dejai de zo scoir.

forza dal proprio paese, come prigioniero o come ostaggio. fazio, ii-3-61:

che mai si trovò esser persa piadena o bazzil alcuno d'argento. 34

l'erculee / membra di licida tu lodi o tumide / labbra, ahi! che

quotidiana, cercandosi nuovi interessi e divertimenti o facendo gite e passeggiate. pananti,

carne si votava scuotere contro all'ubidienza o altro peso, rinnovellavasi coll'arme del

37. affrancarsi da una dipendenza psicologica o emotiva. f. cornaro,

vol. XVIII Pag.344 - Da SCUOTERE a SCUOTERE (18 risultati)

torpore; ritornare in sé da uno svenimento o, anche, da un rapimento estatico

un rapimento estatico; distogliersi dai pensieri o dalla meditazione in cui si è assorti,

dall'apatia per un nuovo slancio di azione o di interessi, riscattandosi da uno stato

riscattandosi da uno stato di rilassatezza morale o intellettuale. dante, purg.,

mi scossi. manzoni, 41: o stranieri, nel proprio retaggio / torna

, e il suo suolo riprende; / o stranieri, strappate le tende / da

la faledra si scuote come dal sonno o dalla morte; scrolla il capo per

all'improvviso da uno stato di coma o di morte apparente. s. dalla

la non temè e non si scosse o spaurì in cosa nessuna. costantino da

siti sopra 20 palchetti formati da tre o quattro bastoni appoggiati alle coste dei monti

scuota. 40. sentirsi toccato o danneggiato da qualcosa; protestare per la

. -poter scuotere, poter fare o dire ciò che si vuo

scuotonsi e voltandosi intorno si purificano, o veramente con una festuca purgano se e

s. v.]: a pigliarlo o scuoterlo non gli cascherebbe nulla [di

oppressivi; liberarsi da una soggezione spirituale o sentimentale; ribellarvisi. prose e rime

il petto aver men caldo, / o pur da l'alma il grave giogo scosso

, degli affanni, / possiam din « o graditi e felici anni, / o

o graditi e felici anni, / o fortunata libertà soave! » cesarotti, i-xl2-

vol. XVIII Pag.345 - Da SCUOTIMENTO a SCURAMENTE (19 risultati)

è come goethe e pushkin, timidissimo o platonico o 'volage'con le damine del suo

goethe e pushkin, timidissimo o platonico o 'volage'con le damine del suo stesso

: dire tutto ciò che si pensa o si sa. g. m.

agitarlo nell'uno e nell'altro senso o dall'alto al basso, come segno

insofferenza, di disappunto, di disaccordo o, anche, di sconcerto, di sgomento

di sgomento, di perdita di speranza o di negazione e di ri-

negazione e di ri- fiuto o di affermazione e di accettazione o anche

fiuto o di affermazione e di accettazione o anche di benevola comprensione, di compatimento

anche di benevola comprensione, di compatimento o di approvazione. leonardo,

ellissi 'le scuote', dice noncuranza stupida o invereconda. -scuotere le catene del

fra la gente innamorata / pigro garzone o vergine infingarda, / che dagli abiti pregni

se alcuno chiama un altro e il chiamato o non ode, o non vuole udire

e il chiamato o non ode, o non vuole udire..., si

banc. privato della cedola dell'interesse o del dividendo (un titolo di credito)

operazione di stacco della cedola dell'interesse o del dividendo da un titolo di credito

, sf. ant. in un dipinto o in un disegno, tonalità che rappresenta

, tonalità che rappresenta, col colore o col tratteggio, zone più o meno

colore o col tratteggio, zone più o meno ombreggiate, tenebrose, tendenti al

ombreggiate, tenebrose, tendenti al nero o al bruno; particolare in cui viene

vol. XVIII Pag.346 - Da SCURAMENTO a SCURATO (12 risultati)

ant. e letter. eclissi del sole o della luna (e l'effetto di

secondo il suo volere tutte le cose o celebra o scura più che secondo verità

il suo volere tutte le cose o celebra o scura più che secondo verità o ragione

celebra o scura più che secondo verità o ragione. b. pulci, lxxxviii-ii-358:

: similemente i tua diletti figli [o roma], / degenerati e colmi

governo di uno, non per sua volontà o elezione, ma violentata, e così

fiammeggianti affezioni. 4. confondere o ottenebrare l'intelletto, le facoltà conoscitive

esercito, se egli scurava il sole o la luna, se veniva un tremuoto

un tremuoto, se il capitano, o nel montare o nello scendere da cavallo

, se il capitano, o nel montare o nello scendere da cavallo, cadeva,

che sian sue macchie e qual si ecclissa o scura. algarotti, 6-106: talete

. 4. offuscato dalla miopia o dalla cecità; impedito nella funzione visiva

vol. XVIII Pag.347 - Da SCURAZIONE a SCURIARE (16 risultati)

segnoinvece ad un taglio solo e differiva poco o nulla dalle che gordiano non dovesse

: 'scrùcido': per rozzo, ritroso o simile, dicesi comunemente a siena.

aretina, da connettere forse con scuro o croio (v.).

costituito da un ferro con taglio rettilineo o curvilineo infisso su un lungo e robusto

. -anche nell'espressione scure d'arme o d'armi. guido da pisa,

avrebbe commesso crimini da meritargli la scure o la forca? 3. figur

. mezzo drastico per eliminare i peccati o un vizio o per correggere un difetto morale

per eliminare i peccati o un vizio o per correggere un difetto morale. cavalca

. accadimento, notizia che provoca sconvolgimento o sconcerto nella vita di una persona.

forti economie di spese, specie per aziende o enti pubblici, o che costringe a

specie per aziende o enti pubblici, o che costringe a una drastica riduzione dei

scurétto, sm. imposta di finestre o di porte a vetri che si chiude

effetto si deve a una piccola scanalatura o scuretto (di 5x5cm) tra la copertura

] della rivolta faziosa contro la scarsezza o la grossezza o la scurezza del

contro la scarsezza o la grossezza o la scurezza del corredo. 3.

so fiior bon corpi dar / de scoria o de baston. s. gregorio magno

vol. XVIII Pag.348 - Da SCURIATA a SCURITÀ (17 risultati)

3-15: se goca soto a la rogga o anche a me, e sì

scutica e scuriata, con la qual battiamo o uomo o animale. agostino giustiniani,

scuriata, con la qual battiamo o uomo o animale. agostino giustiniani, 96:

sferzata. laude cortonesi, 1-i-418: o figliuol, veggio che m'ài de-

veggio che m'ài de- relicta / o righi el sangue de le scoriate. bibbia

i podestà, i nobili, spontanei o no, col publico confalone davanti e la

'battuti, scuriati, scopati', dalla scopa o flagello. scurìccio, agg. alquanto

targioni tozzetti, 12-1-74: hanno certe linee o macchie scuricce e rade che fanno apparire

mistio di fondo bianco con piccole macchie o vene di color di tufo. idem

sono framischiate alcune falde d'ocra ranciata o scuriccia. opuscoli scelti sulle scienze e sulle

, da ciascun, portata / o spada o scudo o mazza o scuricèlla /

ciascun, portata / o spada o scudo o mazza o scuricèlla / bipenne,

portata / o spada o scudo o mazza o scuricèlla / bipenne, tolta en

o spada o scudo o mazza o scuricèlla / bipenne, tolta en labattaglia fella

scurino, sm. imposta di finestre o di porte a vetri che si chiude

scurìa. 8. diventare scuro o più scuro, bruno. magalotti [

. ant. e letter. mancanza o scarsità di luce; buio, tenebra

vol. XVIII Pag.349 - Da SCURITO a SCURO (14 risultati)

sani ciascun occhio mio / dov'io o tanta amara scuri tate. fiori di

e uando meno, secondo che più o meno è così la scurità el

, ovvie e irrepugnabili. -passo o concetto complesso, di difficile interpretazione.

se io avessi in questo trattato alcunacosa reprensibile o reprensibilmente detta, sia questo difetto alla

, avvenimento che provoca raccapriccio, disgusto o anche pena, grande compassione; disgrazia

, johnny ed ettore si sparsero sulla riva o in punta ai promontori, tendendo lo

superi, scurissimo). non illuminato o scarsamente illuminato, senza luce, buio

anche con riferimento alle viscere della terra o alla rappresentazione tradizionale deh'infemo, in

d'ombra, al riparo della luce, o di penombra, di semioscurità (anche

-in costrutti impers. come essere o fare, farsi scuro-, essere,

farsi scuro-, essere, esservi buio o annottare. l. giustinian, 1-50

è di colore cupo, tendente al nero o al bruno o nero (anche come

, tendente al nero o al bruno o nero (anche come segno di lutto)

ha tonalità cupe, tendenti al nero o al bruno (un colore);

vol. XVIII Pag.350 - Da SCURO a SCURO (14 risultati)

un misto, più de'primi colori opaco o scuro. g. b. casaregi

7-49: era una ragazza di sedici o diciassett'anni, non credo di più

. si cava e si divide in corteccie o lastre sottili di eguali grossezze, come

lapialla, le quali servon eccellentemente a coprire o lastricare i tetti; e se ne

madonna). laude, v-516-7: o sorella della scura, / or me date

dell'uomo. iacopone, 91-10: o infigurabil luce, chi te pò figurare,

trova, / non al mestieri o dice scuro. dante, pure.,

frutto io colgo. -che scrive o si esprime in modo oscuro, am-

am- andato completamente perduto. biguo o enigmatico (un autore).

la verità. -che nasce dall'inconscio o, comunque, da un animo chiuso

né belle donne ch'amor punga o deste, /... / né

dante, purg., 14-123: o ugolin de'fantolin, sicuro / è tnome

colui è scura. -che trascorre o è trascorso o è vissuto in solitudine,

. -che trascorre o è trascorso o è vissuto in solitudine, in disparte

vol. XVIII Pag.351 - Da SCURO a SCURO (22 risultati)

notte dendo quella de'dannati, sarà aperta o nuda a tutto il no al terzo

natura al sol l'aurata chioma / o all'anno ritogliesse il antonio da ferrara,

loro paese venne a morte qualche romito o pellegrino straniero con odore di santità e

sì fattistranieri discendevano dalla prosapia di qualche re o principe. 7. che

principe. 7. che manifesta o rivela turbamento, tristezza, timore,

tristezza, timore, irrequietezza, insoddisfazione o, anche, ira, stizza,

fazza, / se duolse del mio male o se sia dura. b. corsini

casa, era brontolone con la servitù o scuro nel viso, per ragioni derivanti

paura, / sospetti, dubbi, incendi o morte scura, / che 'n un

sparito il sol de le mie luci: o sera / scurissima infelice, / che,

-che suscita raccapriccio, orrore, ribrezzo o anche terrore. cavalca, 20-390

scura. antonio da ferrara, 47: o madre de vertude, luce eterna,

crudeltà, disonestà, depravazione, lascivia o un intento comunque peccaminoso, o ne

lascivia o un intento comunque peccaminoso, o ne nasce e deriva. canigiani,

. -duro, doloroso, gravoso o, con valore attenuato, fastidioso a

: tenete per fermo che ci si muore o santo o disperato; né ermo né

per fermo che ci si muore o santo o disperato; né ermo né bosco né

en cui 8. che provoca o suscita o nasce da dolore, da (

8. che provoca o suscita o nasce da dolore, da (voci scure

didizione spirituale, uno stato d'animo) o ne è acsiena, no: l'

al mio cor intendendo quella de'salvi, o fosca, cioè, o scura, intenche

de'salvi, o fosca, cioè, o scura, intenche, quantunque in alcuni

vol. XVIII Pag.352 - Da SCURO a SCURORE (23 risultati)

tutto il corpo circonscritto in varie parti o superficie, che è la seconda parte

lentini, 48: a l'aire darò o vista plogia dare / ed a lo scuro

-per estens. raggruppamento di alberi o di persone che non permette alla luce

15. colore cupo, tendente al bruno o al nero. - con meton.

con meton.: abito, oggetto (o parte di un oggetto) bruno o

o parte di un oggetto) bruno o nero. anonimo romano, 1-190:

1-28: gli uomini vestivano di scuro o di blu. -ombra, ombreggiatura

, tonalità che rappresenta, col colore o col tratteggio, zone più o meno

col colore o col tratteggio, zone più o meno ombreggiate, tenebrose, tendenti al

meno ombreggiate, tenebrose, tendenti al nero o al bruno; particolare di un dipinto

tale tecnica. -anche: ombreggiatura più o meno marcata di un'opera plastica o

o meno marcata di un'opera plastica o architettonica. -chiaro scuro, chiaro e

cioè mescolati insieme questi colori, volendo lavorare o aolio o a tempera o in fresco,

insieme questi colori, volendo lavorare o aolio o a tempera o in fresco, si va

, volendo lavorare o aolio o a tempera o in fresco, si va coprendo il lineamento

, avere una visione pessimistica della vita o di una situazione. d'azeglio,

che per contrasto rileva meglio un concetto o un'immagine. oliva, 493:

sacrificante e di riprendere la freddura di chi o mal sacrifica o non sacrifica. e

la freddura di chi o mal sacrifica o non sacrifica. e... con

aggett.: che non è a conoscenza o non ha nozione di qualcosa; poco

nozione di qualcosa; poco edotto, poco o per nulla informato. magalotti,

all'interno (soprattutto un tempo) o fissati sui cardini all'esterno di una

è stato rimosso dal primo luogo della confessione o scurolo, sendo favolose tutte le transazioni

vol. XVIII Pag.353 - Da SCUROTTO a SCUSA (32 risultati)

. l. dati, lxxxviii-i-403: o dea plebea [falsità] animosa troppo

quali altri si può servire, volendo essere o scurra o faceto? = voce

si può servire, volendo essere o scurra o faceto? = voce dotta,

), agg. letter che rivela o denota volgarità, licenziosità, trivialità e,

cioèle contadine, le plebee, le scurrili o oscene e le poetiche. buonarroti il

col muto gesto rappresentavano ogni atto eroico o scurrile. p verri, i-315: le

argomenti licenziosi, triviali (un autore o un'opera, uno stile letterario).

né pur mi avanza / d'inutil fama o di sognati onori, / se de'

non sia per avventura qualche bassa, giocosa o scurrile imitazione) elegge ed adopera sempre

5. di basso livello linguistico o intellettuale. - anche sostant.

molta destrezza per non dare nello scorrile o nell'insipido. galileo, 3-1-389: ogni

nega, ma, fatti alcuni presupposti o ipotesi, familiarmente ragiona. b

concreto: atteggiamento, comportamento, gesto o espressione volgare, licenziosa, triviale o

o espressione volgare, licenziosa, triviale o, anche, sguaiata, grossolana.

grossolana. cavalca, ii-272: turpiloquio o scurrilità, cioè detti e canzone di

? dea lubini ». -come personificazione o come tema iconografico. bruno, 3-568

a lui. 2. carattere o battuta o passo superficialmente comico e buffonesco

. 2. carattere o battuta o passo superficialmente comico e buffonesco o,

battuta o passo superficialmente comico e buffonesco o, peggio, scurrile, triviale, licenzioso

triviale, licenzioso di un'opera letteraria o teatrale (o, anche, di

di un'opera letteraria o teatrale (o, anche, di un genere)

, lasciando la semplicità di chi comperò o la scurrilità di chi disse questa novella,

. un accozzamento di concetti senza nobiltà o di scurrilità senza spirito. carducci,

rivista dei conti, ma con numeri berneschi o collo spirito di quella che da'francesi

sf. richiesta (orale, scritta o espressa con un gesto) volta a ottenere

a ottenere il perdono, per sé o per altri, per una mancanza, per

un errore, per una colpa più o meno grave (anche in espressioni enfatiche

meno grave (anche in espressioni enfatiche o di cortesia come sentite o sincere

enfatiche o di cortesia come sentite o sincere scuse o nelle locuz. fare,

cortesia come sentite o sincere scuse o nelle locuz. fare, presentare o portare

scuse o nelle locuz. fare, presentare o portare la scusa, le scuse,

una pazza vaniosa / e dice: « o bella cosa! e loco cache?

vol. XVIII Pag.354 - Da SCUSABILE a SCUSABILE (27 risultati)

potuto accettare. 2. perdono o comprensione o indulgenza che si è soliti

. 2. perdono o comprensione o indulgenza che si è soliti chiedere o

o indulgenza che si è soliti chiedere o che viene concessa per un comportamento deprecabile

che viene concessa per un comportamento deprecabile o irragionevole, per un'offesa, per

per una mancanza, per una colpa più o meno grave, per un comportamento scorretto

involontario (in locuz. come chiedere o domandare scusa o in espressioni enfatiche o

locuz. come chiedere o domandare scusa o in espressioni enfatiche o di cortesia).

o domandare scusa o in espressioni enfatiche o di cortesia). fiori di filosafi

invitatoda autorevole voce né allettato da amichevoli carezze o indotto da liete speranze, non avrebbe

giustificazione, ragione, motivazione, elemento o fatto addotto per dimostrare la ragionevolezza,

ragionevolezza, la falsità, l'opportunità o l'utilità di un comportamento o come

opportunità o l'utilità di un comportamento o come scusante di una condizione; difesa

del proprio operato, delle proprie azioni o, anche, di quelle altrui,

, anche, di quelle altrui, o ad attenuarne la gravità. latini,

alcuna scusa, come la possa indebolire o instomare in tutto. giamboni, 48:

amolunque religione che vi si voglia introdurre o difendere re / e con lui

avanza, / né giova al provedere arte o pensiero, g. stampa,

la bocca chiusa, / come muto o fanciul picciolo in cuna. tasso,

, / io vuo'far la vendetta o qui morire. panigarola, 1-54: chi

laudario di borgo san sepolcro, i-22-3: o dolce madre dello eterno dio, /

, motivazione speciosa, solo apparentemente giusta o valida, intesa a nascondere, a

nascondere, a giustificare, a ricusare o a ottenere a ogni costo qualcosa;

mascherare lo scopo reale di un'azione o di un comportamento; ragione debole e

dicitori; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la

: non possa in pacare avere alcuna iscusa o alcuna eccezione opponare, se s'alleva

ritenu to scorretto, inopportuno o improprio). -anche: voler

-dare scusa ad alcuno: fornirgli pretesti o giustificazioni. nannini [petrarca],

vol. XVIII Pag.355 - Da SCUSABILITÀ a SCUSARE (36 risultati)

non grave, facilmente rimediabile o perdonabile (una colpa, un errore

guerra civile, non guardava ne'giudizi o torto o diritto, ma a chi più

, non guardava ne'giudizi o torto o diritto, ma a chi più ne dava

sono scusabili quei vizi che per fragilità o per necessità si commettono, ma la

può ben essere, rivolgendo la colpa o a l'uso de'tempi o al

la colpa o a l'uso de'tempi o al comandamento di principe o a preghiera

de'tempi o al comandamento di principe o a preghiera di dama o ad altra

comandamento di principe o a preghiera di dama o ad altra cagione; ma lodevole non

la comprensione, l'indulgenza altrui, o anche quella di dio, per errori,

di dio, per errori, fatti o peccati commessi o per atti o comportamenti

per errori, fatti o peccati commessi o per atti o comportamenti ritenuti più o

fatti o peccati commessi o per atti o comportamenti ritenuti più o meno scorretti,

o per atti o comportamenti ritenuti più o meno scorretti, sgradevoli o fastidiosi.

ritenuti più o meno scorretti, sgradevoli o fastidiosi. roseo, y-proem:

con maraviglia, veduto anche lei nella camerettacazione o, anche, per la spregiudicatezza di un'

una sanzione. donare per un'azione malvagia o dannosa. de luca, 1-15-2-147:

, / eo saccio l'associazione o l'aiuto, sia scusabile dalla pena ordinaria

, sf. disus. l'essere scusabile o giustificabile (un errore, un'opera

opera compiuta in modo scorretto, improprio o ritenuto tale). dei delitti

e delle pene, 65: niun crimine o delitto può essere piccolomini, 10-349: tutta

casi e mordono e senz'alcuna discretta equità o scusabilità rinelle circostanze nelle quali la legge

esser 2. l'essere perdonabile o giustificabile (una percagione di mende tipografiche

scusato e tollerato per colpe, errori o imperfezioni. f. corsini, 2-7

, a giustificare, a rendere tollerabile o condonabile un comportamento di per sé illecito

condonabile un comportamento di per sé illecito o scorretto o che si ritiene degno di

comportamento di per sé illecito o scorretto o che si ritiene degno di biasimo;

. morselli, 5-210: per quattro o cinque secoli il colonialismopuò avere contato su qualche

accettabile per un'azione che provoca remore o rimorsi. pasolini, 18-139: l'

, discolpare; giustificare per una mancanza o per una prevari de l'

di te, creatore, come che (o pazzia mia grande!) tu mi fossi

) tu mi fossi ubbligato per instrumenti o ad iscusarmi o ad aiutarmi. sarpi,

fossi ubbligato per instrumenti o ad iscusarmi o ad aiutarmi. sarpi, vl-3-249: è

attenuanti giuridicamente valide per un comportamento delittuoso o per un'illecita omissione. bresciani

colui che avrà avuto cognizione dei detti crimini o cospirazioni non rivelate, non potrà essere

mia chesta fallare / vostro difetto, o ver la mia sciagura, / che più

8-7 (1-iv-717): io o avuta la piggior notte che io avessi mai

vol. XVIII Pag.356 - Da SCUSARE a SCUSARE (34 risultati)

ne nominò, -in formule di cortesia o di modestia o di iroscusò, scambiò

-in formule di cortesia o di modestia o di iroscusò, scambiò secondo che si

scambiò secondo che si raccomandavano. nia o di valore antifrastico. -mandare immune da pena

.]: modi di modestia sincera o di cortesia riverente o di cerimonia usuale,

di modestia sincera o di cortesia riverente o di cerimonia usuale, e talvolta di

un obbiezione all'altrui detto, o per interrompere garbatamente, e poter dire qualcosa

xi-321: fabbricare dei cannoni, per lucro o per., alleviarela disoccupazione - scusatemi se

far apparire meno riprovevole per una leggerezza o per una trascuratezza. dante, liii-8

scusi con dire che sia stata scritta o rimessa da altri. beni, 40:

. capire una persona, le sue mgioni o pretese. guittone, i-n-26: se

guittone, i-n-26: se de minore o ver de pare / me confortaste,

4. esentare da un'esperienza dolorosa o rischiosa; esonerare da un'incombenza faticosa

rischiosa; esonerare da un'incombenza faticosa o non piacevole o fastidiosa. 5

da un'incombenza faticosa o non piacevole o fastidiosa. 5. ant. trascurare

6. giustificare un'azione scorretta o un comportamento malvagio o peccaminoso o un

un'azione scorretta o un comportamento malvagio o peccaminoso o un delitto o anche una

scorretta o un comportamento malvagio o peccaminoso o un delitto o anche una pena ingiustamente

comportamento malvagio o peccaminoso o un delitto o anche una pena ingiustamente subita, trovandovi

una pena ingiustamente subita, trovandovi attenuanti o avanzando pretesti. cavalca, ii-59:

mille segni apparse, / né disciplina tanto o ragion potè / ch'osin di gire

potè / ch'osin di gire inanzi o di fermarse. /... /

9. non giudicare severamente una caduta o un'imperfezione di stile. -in partic

si ha da badare ad alcune voci o frasi isolate, ma al generale impasto della

poco di non inutile digressione per iscusare o vero per allegare, mediante quella poca

11. evitare una situazione negativa o che comporti un pericolo morale o fisico

negativa o che comporti un pericolo morale o fisico o un danno. chiaro davanzati

che comporti un pericolo morale o fisico o un danno. chiaro davanzati, 38-11

carni, e que'gridando: / « o sire sannazaro, iv-20: avendo

e delle pene, 65: niun crimine o delitto può essere scusato, né

, il fuoco esser stato di tristo carbone o di troppo forte, di modo che

scusar 12. costituire valida scusante o giustificazione per un comportamento in vario modo

modo colpevole; essere motivo di indulgenza o di scagionamento o di discolpa da un'

essere motivo di indulgenza o di scagionamento o di discolpa da un'accusa.

non iscusa debo- le? a / o appetito inordinato lui, / così possian dir

vol. XVIII Pag.357 - Da SCUSARE a SCUSARE (14 risultati)

quelle libertà che scusano l'ignoranza l'impotenza o la trascuratine, no. d'annunzio

per un'inadeguatezza, per un'inadempienza o, anche, per la trasgressione delle

che alle genti primitive scusavan le tende o le capanne, riuscirono utili, coll'andare

non esser sollecito a scusarti quandotu sei ripreso o accusato. ottimo, i-40: la mattina

quando il facessi per onor di dio o carità del prossimo. landino, 279:

14. valere a esentare una persona o anche un animale dal fare qualcosa;

spica, / tardi vi scuserà spesa o fatica. 17. rifl.

colpa, un delitto; addurre giustificazioni o attenuanti; trovare scuse a discarico; chiedere

perdono per quanto si è fatto di biasimevole o per la colpa commessa ai danni di

pòe scuzandose: « io non posso o non voglio a femina astenere, ché mo-

92: quando sia qui gli intimerò o di rimediare al mal fattoe scusarsene o di

intimerò o di rimediare al mal fattoe scusarsene o di rimpatriare. jahier, 212: dicono

per un'omissione, per un'imprecisione o, anche, per l'inadeguatezza rispetto

a un compito; giustificarsi adducendo scuse o, anche, accampando pretesti. guittone

vol. XVIII Pag.358 - Da SCUSATO a SCUSEVOLE (30 risultati)

20. prendere o chiedere commiato; assentarsi to scusati. bisaccioni

. intr. ant. trovare valide scuse o attenuanti domenedio, come che picciolo e

preti non punto uomini di che che stato o condizione tando, / lo sanctissimo

causa prevista dalla legge, da un obbligo o se / d'aprir lo core

[tommaseo]: mandò il serdovere o da un ufficio (come quello di tutore

per introdurre una domanda, una richiesta o, anche, come formula di obiezione

, ma sospettando di venire importuno, o facendone, per modo di dire, leviste

in piazza della signoria? '. facendo o dicendo cosa chenon ha punto bisogno di scusa

è poco: per indicare grande abbondanza o eccesso di qualcosa. pronto e parato

. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom. da

alcuna delle qualità sopra espresse si trovasse o nei casi di esclusione... o

o nei casi di esclusione... o legittimamente scusato, si procederà dal consiglio

tenere per scusato: accettare come plausibile o degno di comprensione; giustificare una persona

degno di comprensione; giustificare una persona o un comportamento, anche non veramente grave

1iv- 513): se figliuoli avessi o avessi avuti, per li quali potessi

per un comportamento in apparenza non corretto o poco cortese; scusare un modo di

e'si vedrà la sua volontà, o lui ci farà male o lui ci farà

sua volontà, o lui ci farà male o lui ci farà stri grandi adulatori, scusatoli

lui ci farà stri grandi adulatori, scusatoli o copritori, allora solabene; facendoci male

-tricé). ant. che scusa o prende le difese di qualcuno,

prende le difese di qualcuno, o giustifica un comportamento, giudicandolo favorevolmente o

o giustifica un comportamento, giudicandolo favorevolmente o con eccessiva benevolenza non rilevando colpe o

o con eccessiva benevolenza non rilevando colpe o difetti; che giustifica fatti storici o

colpe o difetti; che giustifica fatti storici o comportamenti pubblici e diffusi. guido

letter. discolpa, difesa di sé o di altri; giustificazione del proprio comportamento

comportamento, di ciò che si è fatto o si farà; motivo, ragione,

; tentativo di farlo apparire meno grave o di negarlo. bartolomeo da s.

che io non credo che essi medesimi o l'abbiano detto o l'intendano così

credo che essi medesimi o l'abbiano detto o l'intendano così. bonfadio [in

motivo pretestuoso per non compiere un'azione o sottrarsi a un dovere. leonardo,

vol. XVIII Pag.359 - Da SCUSO a SCUTICA (20 risultati)

, giustificato, perdonato di una colpa o di un peccato (anche nelle locuz.

ragionare... vi fosse noioso o che passasse di onestà il ter

. ant. discolpa, difesa di sé o del proprio comportamento. novelle

da scusare. scuso3 (scu? o), sm. ant. scarto del

, trista e smarrita! -privato o mancante di beni spirituali o economici,

-privato o mancante di beni spirituali o economici, di denaro, di mezzi

magro, quasi scheletrico (un corpo o una parte di esso). pirandello

ricordare a tutto pasto il suo amico barone o conte o marchese od anco cavaliere scusso

pasto il suo amico barone o conte o marchese od anco cavaliere scusso. -per

-per simil. che ha scarsa dottrina o preparazione. carducci, ii-2-66: che

te formidabile erudito, alcun libro antico o moderno, raro, sul 'decamerone'?

anche a quello che è senza sella o altri arnesi. fucini, 597: lola

. ('scutellera signata'), o cimice siamese,... è rossa

del sacrilego imperador siando a elio comandado o vero lu sacrificasse ali idole o vero

elio comandado o vero lu sacrificasse ali idole o vero refutasse la cavalaria, e de

metazoi, più comunemente detti tardigradi corazzati o eterotardigradi, che presentano piastre dorsali,

il calabr. culèrcia, culìrcia (o, anche, cudìrcia, culèrcina, culirta

scutica e scuriata con la qual battiamo o uomo o animale. rime adespote [inscroffa

scuriata con la qual battiamo o uomo o animale. rime adespote [inscroffa, 1-102

i figliuolinon lasciassero la pelle sotto la scutica o baculo che suole adoperare per batterli il

vol. XVIII Pag.360 - Da SCUTICATORE a SDARE (17 risultati)

2. figur. azione costrittiva, coercitiva o censoria; critica aspra e severa.

muscoli della laringe, la cartilagine scutiforme o cricoide, il corpo membranoso, il

podi, a cui appartiene la fortuna o centopiedi { scutigera coleoptrata).

la notte; corrono velocemente sul terreno o sui muri per cercarvi gli insettini di

= cfr. scutigera. o schiavo che portava lo scudo del padrone,

416: 'scuto': picciolo schifo, o copano, che s'impiega in servigio del

servigio del vascello. le profondità o incavo. = deriv. dall'ingl

= deriv. dall'ingl. skute o scut. scuto2, v. scudo

dimenare la coda come l'uccello ballerina o cutrettola. tommaseo [s.

2. per estens. camminare o muoversi agitando le anche e il sedere

3. figur. comportarsi con vanità o leggerezza, con fatuo compiacimento.

che si affige, si chiama camillum o, secondo alcuni, locullamento con i

scuterne a lungo. -anche: citare espressioni o ver di legno'.

'scutulata': ag giunto di veste o toga fatta d'una stoffa tessuta a modo

dial. ripulire le cozze o mitili. - anche assol. dizionario

perdere a poco a poco coerenza logica o credibilità. papini, v-31: in

al giuoco di dama dello smuovere una o più pedine dalla fila che resta più

vol. XVIII Pag.361 - Da SDATATO a SDEGNARE (17 risultati)

-lasciarsi andare a un comportamento biasimevole o volgare. arbasino, 9-08: teneva

di sublime delicatezza di cui tu zo o in perdita. sola sai improntare 1 sacrifizi

essere stato a napoli senza cercar di lui o bra g. p.

sdato. 4. che veste o si comporta o parla banalmente. c

4. che veste o si comporta o parla banalmente. c. cederna [

. figur. liberare da un dovere morale o da uno scrupolo. nievo,

la propria riconoscenza; contraccambiare un favore o una cortesia. foscolo, xiv-203

e si sdebitava coi suoi discorsi buffoneschi o velatamente lascivi. -con uso antifrastico

scrivere. -disobbligarsi da una promessa o da un impegno adempiendolo con sollecitudine.

), agg. liberato dai debiti o da un debito determinato. cantù,

sdecòro). letter. privare di un'o il bonaroti, nel quale

d. bartoli, 7-4-56: famiglie intere o lor capi..., già im2

disprezzo una persona ritenuta indegna, molesta o immorale; respingerla (anche nelle profferte

: di par terrò che mi gradisca o sdegni / il finto sguardo onde il mio

: non mi sdegnare,... o dio mio: ma più tosto.

come indegno, irrilevante, moralmente condannabile o disonorevole. -con valore attenuato: trascurare

. 3. rifiutare un cibo o una bevanda, respingerli con disgusto.

vol. XVIII Pag.362 - Da SDEGNATAMENTE a SDEGNATO (16 risultati)

consentire di essere attraversato da un ponte o incanalato in un alveo (un fiume)

: io sdegno generalmente rispondere ad accuse o dubbi sulle mie intenzioni, pago della

sia il minimo rumore... o qualunque altra cosa che possa sdegnare le apie

uccelli viha l'uso di lasciare un uovo o due. -intr. con la

l'oricchio... s'innestino o innanzi che lo faccino o dopo che finito

s'innestino o innanzi che lo faccino o dopo che finito abbino di mandarlo fuora

a un comportamento ritenuto ingiusto, offensivo o dannoso; indignarsi, adontarsi, offendersi

, i-6: non ti sdegnar, o bellicoso marte, / né tu, ciprigna

brusoni, 61: della sdegnati o scontentati? pampini, x-2-216: tali forme

lascia molte volte vituperosamente -provocare dio o una divinità col peccato o cadere in errori

-provocare dio o una divinità col peccato o cadere in errori e miserie infinite. giuglaris

fame sde 6. turbare o spaventare un animale. gnare.

tanto vicina, la quale sempre cresce o scema. io. ant.

sdegno in seguito a un torto ricevuto o a un'offesa inferta alla propria sensibilità

a un'offesa inferta alla propria sensibilità o al proprio onore. cino,

temo a ragion, poiché sdegnate, o dive, / vi ritrovo in salir quest'

vol. XVIII Pag.363 - Da SDEGNATORE a SDEGNO (16 risultati)

tommaseo]: se per alcuna cagionesarà ismesso o sdegnato l'osso del pasturale il quale si

6. locuz. fare lo o dello sdegnato: ostentare indignazione, simulare

: ostentare indignazione, simulare l'ira o l'irritazione. b. davanzati,

senso morale, la propria dignità o il proprio orgoglio; riprovazione, senso di

, vi-345: noi non saremo, o niccolini, mai né accademici né mercatanti

par verisimile. -sentimento di ripulsa o di ritrosia istintiva o anche simulata per

-sentimento di ripulsa o di ritrosia istintiva o anche simulata per un'altra persona,

non è sì gran guerra, sdegni o coruze che in su le piume non retomeno

: se qualche téma talor non turbasse / o qualche sdegno il mio felice stato,

a bruciar nell'altare qualche cosa che o in dono o in altro modo tenea più

altare qualche cosa che o in dono o in altro modo tenea più cara della sua

che prorompe con impeto minaccioso in parole o gesti, o che è dissimulata e trattenuta

impeto minaccioso in parole o gesti, o che è dissimulata e trattenuta nell'animo

. animosità, disaccordo, inimicizia fra due o più persone; contesa, lite.

fatica in trattar paci, dove guerre o sdegni tra gentili uomini fosser nati. alberti

torvi e vomitando sdegno: / « o composto d'inganni e d'insolenza »,

vol. XVIII Pag.364 - Da SDEGNOSAGGINE a SDEGNOSO (22 risultati)

a sdegna nutrire un sentimento di indignazione o di avversione nei confronti di qualcuno o

o di avversione nei confronti di qualcuno o di qualcosa; farlo oggetto del proprio

lo ebbe giustamente a sdegno, stimandolo o codardo o traditore. fogazzaro, 10-47:

giustamente a sdegno, stimandolo o codardo o traditore. fogazzaro, 10-47: nel

: alto signor, di cui più saggio o degno / non è quanto d'intorno il

che contrasta con i propri princìpi morali o non sé, perché 'l servir

in modo che esprime indignazione, ira o disprezzo; sprezzantemente, con rabbia.

illustrissima, la quale confido non isdegnosa o di porgerla o di farla capitare con

quale confido non isdegnosa o di porgerla o di farla capitare con mezzo favorevole in

fortemente ciò che appare ingiusto, vile o immorale. dante, inf, 8-44

diavolerie...; i moralisti o tacciono sdegnosi o condannano severamente.

..; i moralisti o tacciono sdegnosi o condannano severamente. -in relazione

compiere un'azione, tanto da rifiutarla o da astenersene. dante, xxiii-5:

iv-155: dal breve canto ti riposa, o lira, / non stanca ma

signore. 2. che esprime indignazione o risentita e sprezzante protesta contro ciò che

moralmente condannabile, contrario ai propri gusti o alle proprie aspirazioni, o contro il

propri gusti o alle proprie aspirazioni, o contro il destino avverso (o che

, o contro il destino avverso (o che da tale stato d'animo nasce)

come potevi tu essere coi dotti, o pretesi tali, cotanto modesto? foscolo

spalle, si ritirò. -alteramente scontroso o superbamente ostile verso un corteggiatore o verso

scontroso o superbamente ostile verso un corteggiatore o verso la persona amata; ritroso.

. frugoni, i-9-59: dove, o dea sdegnosa, / drizzi le argenteerote /

vol. XVIII Pag.365 - Da SDELINQUITO a SDENTATO (20 risultati)

la mano... le amiche bonifiche o da altri fatti artificiali indotti dall'attività an

artificiali indotti dall'attività an o le anime affettuose te la porgono nuda;

ogni caso è esclusa la sdemanializzazióne tanoscenti o sdegnose, col guanto. nievo, 599

to, le rendevano di suono più o meno dolce, davano al eoni

4. che ha natura selvatica o anche feroce; diffionofri, 12-84:

anche feroce; diffionofri, 12-84: o musica di limpidi pianeti, / che nel

, / che nel cile da ammaestrare o da domare (un animale, ansangue

dei denti con una superficie. percossa o con un'estrazione chirurgica. cennini,

-intr. con la particella pronom. perdere o rommagalotti, 9-1-257: vostra signoria sa

comune di martina non compirà loscempio di pescasseroli o degli altri comuni del parco nazionale di

da 2. per simil. rompere o usurare i denti di un congegno,

: rompere qualche dente d'un istrumento o ordegno come sega ruota o simile.

un istrumento o ordegno come sega ruota o simile. rigutini-fanfani [s. v.

indentare, cioè sciogliere i ritegni delle ruote o catene dentate o di altra macchina che

i ritegni delle ruote o catene dentate o di altra macchina che abbia denti. è

dai denti dell'argano, le ruote o l'elice dall'albero rotatorio. que-

non s'incontrano traccie di sdentati miocenici o eocenici. airone [giugno 1982]

sdentato, agg. che ha perso alcuni o tutti i denti, in partic.

vecchia ed isdentata / mette più lattaiuoli o men di un bue? pea,

: 'sdentato': levato, sciolto dai denti o ritegni. = comp. dal

vol. XVIII Pag.366 - Da SDENTATURA a SDILINQUIMENTO (25 risultati)

sdentello). perdere, per rottura o per usura, uno o più denti

, per rottura o per usura, uno o più denti (una ruota dentata)

vostro tavolino; potevaessersi rotta la cordicella, o uscita la lancetta dal perno, o

, o uscita la lancetta dal perno, o chi sa, sdentellata fors'anco la

di onori e lodi che altri ti fa o ti dà. = deriv.

riscaldare un poco quanto è troppo freddo o gelato. viani, 19-105: nettava

, sdiacci). spostare un esercito o un gregge dopo un pernottamento all'aperto.

convengono mai fredde del tutto, ma o calde attualmente o almeno sdiacciate alquanto.

fredde del tutto, ma o calde attualmente o almeno sdiacciate alquanto. sdiacciatola,

con la correttezza, con la decenza o con la morale. passavanti, 160

. frugoni, vi-524: ditemi, o facondo, perché i criminosi lassù.

.. fuggono dalle dicerie di quei che o stringono lor adosso i panni con l'

lor adosso i panni con l'increpazione arguitrice o lor non aggradano per la stomachevole sdicevolezza

perdita, da parte di una cellula o di un tessuto animale, delle caratteristiche

cellule di origine, ossia un più o meno netto grado di sdifferenziazione. =

oh questo è il buon pesce! o quanto ben facesti a recarcelo! »,

po'di soldi per rinfrescarsi la gola o per isdigiunarsi. pea, 8-116: la

iii-25-88: il signor mammoli scrive, o a digiuno o sdigiunato, delle brutte metafore

signor mammoli scrive, o a digiuno o sdigiunato, delle brutte metafore e dei

slacciare, togliere, sfilare una veste o un copricapo sciogliendone i lacci.

ora, / m'aiuta a sostenerla o la sdilaccia. -rifl.

ant. che ha gli abiti slacciati o scomposti, senza lacci o cintura,

gli abiti slacciati o scomposti, senza lacci o cintura, anche per agevolare i movimenti

. sdilinquiménto, sm. comportamento o discorso improntato a svenevolezza, a smanceria

discorso improntato a svenevolezza, a smanceria o, anche, eccessivamente complimentoso, cerimonioso

vol. XVIII Pag.367 - Da SDILINQUIRE a SDIMENTICATO (11 risultati)

certi sdilinquimenti davanti ad opere della classicità o del pompierismo da parte del buon pubblico

a smancerie; profondersi in espressioni sdolcinate o stucchevolmente complimentose nei confronti di un'

confondersi per l'emozione, la gioia o l'imbarazzo. mattio franzesi, xxvi-2-122

, e che la vada a sdilinquire o a morire altrove. -con valore

ha comportamenti improntati a un sentimentalismo lezioso o a una stucchevole complimentosità.

: quelle [le crescentine] di burro o le sanno di vieto o le sono

di burro o le sanno di vieto o le sono sdilinquite, e lastricano altrui la

-omettere inconsapevolmente di compiere un'azione abituale o dovuta. grazzini, 9-497: la

, spiacevole) fino a renderlo insignificante o a cancellarlo. machiavelli, 1-vi-304:

-rimuovere volontariamente dai propri pensieri o discorsi. f. d'ambra,

di qualcosa; cessare di giudicare importante o valido. vita di un santo giovane

vol. XVIII Pag.368 - Da SDIMENTICATOIO a SDIRICCIARE (8 risultati)

l. bellini, 6-150: ten dolga o tei soffra, nulla vale, / chégià

rinnegare, ritrattare quanto precedentemente affermato o promesso. - anche assol.

delle città, se un autore negligente o come dà la natura nostra talora sdimentico.

montale, 4-101: anche un quadro o una statua contengono un tempo - non

con scioltezza e fluidità, senza esitazioni o impacci (un discorso, uno scritto)

si son potute sdipingere l'insegne o col bianco di sopra o con lo scarpello

insegne o col bianco di sopra o con lo scarpello tor via, non ci

stravolgitore / ciò che ha a fare o non far t'appiglierai, / tal egli

vol. XVIII Pag.369 - Da SDIRICCIATURA a SDOLCINATO (12 risultati)

in dogana, effettuando la procedura necessaria o pagando le relative tasse daziarie.

piovene, 7-60: la polemica per riabilitare o, come si usadire, per 'sdoganare'gli

una partita di kodak sdoganata in ritardo o giunta deteriorata, il finale della sceneggiatura,

. v.]: 'sdogare': allentarsi o perdersi didoghe. = comp. dal

. che ha le doghe sconnesse o rotte (una botte). caro

la morte è il pigliare il legno due o tre volte l'anno, e non

. lamentazioni troiane [tommaseo]: o lo mio paris tornerà in vita,

e fia finita allor ogni mia doglia / o io a lui discender spedita, /

). sdolciatura, sf. atto o comportamento svenevole; smanceria.

se molti scrittori e molti poeti volessero o piuttosto potessero scrivere con quella dignità e

2. figur. che si comporta o si atteggia in modo svenevole o smanceroso

comporta o si atteggia in modo svenevole o smanceroso. - anche sostant. fagiuoli

vol. XVIII Pag.370 - Da SDOLCINATURA a SDOPPIAMENTO (25 risultati)

3. che rivela un sentimentalismo svenevole o una benignità ipocrita; che appare affettato

dolce egli ha 'n buondato, / o per dir meglio dello sdolcinato.

nel viso adunco e orgoglioso della contessa o nella faccia nebbiosa slavata aristocratica del conte

faccia nebbiosa slavata aristocratica del conte rinaldo o in quei visetti mobili graziosi sdolcinati di

). sdolcinatura, sf. atto o comportamento lezioso e smanceroso; scritto o

o comportamento lezioso e smanceroso; scritto o discorso caratterizzato da un sentimentalismo svenevole e

, da una visione edulcorata della realtà o, anche, da una benignità affettata

da un dolore, da un malessere fisico o da un'afflizione morale. - anche

di pigrizia, di svogliatezza. sindone o tomba di zaddik... o luogo

sindone o tomba di zaddik... o luogo di apparizione mariana, di responso

. per estens. passare il tempo oziosamente o in trastulli (anche nell'espressione sdondolarsela

. che trascorre il tempo in ozio o in trastulli. tommaseo [s.

diporto e passatempo, senza proposito deliberato o senza un pensiero al mondo.

: attorno al re andavano servendo sei o sette altri eunuchi, ed appresso veniva,

allevano donzelle in palazzo ed il re poi o le tiene se gli piacciono per sue

..., e le dà loro o donzelle, come alle volte avviene,

donzelle, come alle volte avviene, o, come per lo più, già sdonzellate

.: suddivisione di quanto era unico o unito (o ritenuto tale) in due

di quanto era unico o unito (o ritenuto tale) in due diversi e

individuo, per periodi di tempo più o meno lunghi, ha una modalità di comportamento

stato di profonda contraddizione, indecisione o incoerenza nel pensare e nell'agire o,

o incoerenza nel pensare e nell'agire o, anche, di squilibrio momentaneo.

ambito [la coscienza], e due o più coscienze coesistono nelmedesimo soggetto empirico, nei

. 3. assunzione di comportamenti o atteggiamenti differenti da quelli abituali per nascondere

abituali per nascondere la propria vera condizione o natura. montale, 13-41: risulta

vol. XVIII Pag.371 - Da SDOPPIANTE a SDORATURA (27 risultati)

4. letter. identificazione dell'autore o anche del lettore (del loro modo

agire, ecc.) nei personaggi o nella vicenda di un'opera letteraria o

personaggi o nella vicenda di un'opera letteraria o artistica. carducci, iii-17-375:

un campo molto vasto: lo sdoppiamento o moltiplicazione del soggetto dello scrivere, ed

, dal mondo rappresentato nella creazione letteraria o artistica. bacchelli, 2-xxii-17:

un personaggio letterario di due diverse personalità o funzioni; presenza in un'opera letteraria

con minime variazioni di tema, stile o lessico. g. contini, 22-280

aumento della pressione nel piccolo circolo) o fisiologiche (specie nel caso dei bambini

separare in due ciò che è unito o costituisce un tut- t'uno.

2. analizzare separatamente due elementi o aspetti costitutivi di un avvenimento, di

una dissociazione tra l'uomo singolo, o eroe, colombo, e il potere

sdoppiato: il doppio è un cortile o aia, la cui descrizione è presa in

interiore, di indecisione, di incoerenza o, anche, di squilibrio temporaneo;

, di squilibrio temporaneo; assumere comportamenti o atteggiamenti diversi da quelli abituali, per

più diretti a nascondere la propria natura o mentalità. -anche sostant. nefattore

sostant. nefattore, messaggero; o che una parte sia sdoppiata, mol

così come la cosa naturale, pietra o vegetale o animale, nei lapidari ed erbari

la cosa naturale, pietra o vegetale o animale, nei lapidari ed erbari e

diminuire una sofferenza, un dolore fisico o morale. carini, xxxix-i-130: qualor

. diviso in clue parti, gruppi o elementi. -anche: separato, staccato

, ma la distanza essendo minore di 50 o 6° il telescopio non arriva più a

che un solo dialogantesostenga nello stesso tempo due o più parti: tiranno, be

da ciò con cui costituiva un'unità o dalla sua immagine reale. -anche:

immagine reale. -anche: che ha o che presenta due aspetti, due valenze.

contraddittoria; che vive un forte dissidio o contrasto interiore. b. croce

. (sdoro). privare un oggetto o un metallo della doratura, asportandola.

argento et ogni altro metallo che fusse conpannella o con malgama dorato. -sostant.

vol. XVIII Pag.372 - Da SDORMENTARE a SDRAIARE (20 risultati)

figur. stimolare, incitare qualcuno ad agire o verso il largo. ad assumere

. allontanare da sé una persona importuna o sgradita. d. bartoli, 2-3-239

da sé la gravezza di un impegno o di un'incombenza o la responsabilità di

di un impegno o di un'incombenza o la responsabilità di un evento.

. -allontanare dall'animo il rancore o il desiderio di vendetta, sfogandolo o

o il desiderio di vendetta, sfogandolo o soddisfacendolo. l. bellini, 6-232

figur.: sfornito di qualità intellettuali o morali. martello, 6-ii-230:

importate dal baltico a guisa di aringhe o dal caspio come pelli secche.

, sdottoreggi). parlare, discutere o, anche, scrivere ostentando erudizione,

scrivere ostentando erudizione, presuntuosa saccenteria, o assumendo toni sentenziosi, moralistici.

, sdottrinéggi). parlare, discutere o scrivere ostentando erudizione in modo saccente o

o scrivere ostentando erudizione in modo saccente o assumendo toni sentenziosi, predicatori.

uomini, che salivano repentinamente al potere o riempivano le assemblee o tumultuavano in piazza

repentinamente al potere o riempivano le assemblee o tumultuavano in piazza o sdottrineggiavano su pe'

riempivano le assemblee o tumultuavano in piazza o sdottrineggiavano su pe'giornali o capitaneggiavano schiere

in piazza o sdottrineggiavano su pe'giornali o capitaneggiavano schiere, erano per lo più

carnaio dei bagnanti. -sdraia portatile o arrotolatile-. materassino per riposo, di

materassino per riposo, di materiale gonfiabile o di gomma piuma, facilmente arrotolabile e

in un periodo di sdraiaménto obliava tutto o almeno sbadigliava di tutto. = nome

una sedia comoda, su una poltrona o, anche, sul terreno (ed è

vol. XVIII Pag.373 - Da SDRAIATA a SDRAMMATIZZARE (27 risultati)

già nello sdraiarle l'una lungo l'altra o nel prenderne alcuni squarci a caso o

o nel prenderne alcuni squarci a caso o a capriccio, fa consistere l'unità

rebora, 45: forse altrove sei bella o primavera: / nonqui, dove uno sdraia

8. lasciarsi andare a determinati comportamenti o pensieri; abbandonarsi a uno stato d'animo

, e gli dà noia ogni monito o invito a levarsi, a salire, fino

1-66: gli edifici di napoli sono gobbi o zoppie si sdraiano o balzano senza identificabili motivi

di napoli sono gobbi o zoppie si sdraiano o balzano senza identificabili motivi. -addensarsi

senso di 'allungare, stendere le gambe o le braccia a raggio'. sdraiata,

. disteso, coricato su un giaciglio o sul terreno (una persona)

sul terreno (una persona) o anche comodamente seduto. buonarroti il giovane

, / nonquando l'alma è già partita o parte. / di bontà vera in

ilporco, / che fin allor avea dormito o in piè, / o sovra il suosedil

allor avea dormito o in piè, / o sovra il suosedil sdraiato e corco. deledda

. giusti, i-160: da tre o quattro mesi a questa parte vivoin una sdraiata

cose quiete, la riforma in carrozza o in portantina o sdraiata. 5

la riforma in carrozza o in portantina o sdraiata. 5. edil.

lo più nelle espressioni avverb. a o allo sdraio). fa.

. v.]: 'stare a sdraio'o 'buttarsi a sdraio': si dice nell'uso

uso comune per stare poltrendo nel letto o del coricarsi su checchessia per troppa stanchezza

quanto costituita da un telaio di legno o metallo di inclinazione regolabile, a cui

[s. v.]: 'seggiola'o 'poltrona a sdraio': dicesi quella seggiola

'poltrona a sdraio': dicesi quella seggiola o poltrona fatta in modo da starvi disteso

iii-92: noi siamo tirati a far male o piuttostoallo sdraio, a far nulla. fenoglio

fece questo, « micaè l'ora d'o 'o sdraio! » « e che me

ai cuscini, non so se dormente o cogitante. tommaseo, 6-85: si

, con preoccupazione in fondo sdrammatizzante, o colpevolizzando, secondo uno schema troppo classico

-che cerca di tranquillare l'interlocutore o di damali l'impressione che tutto vada

vol. XVIII Pag.374 - Da SDRAMMATIZZATO a SDRUCCIOLANTE (16 risultati)

sinistra) sull'orlo dell'abisso', o comunque di sdrammatizzarli e renderli presentabili,

, 16-75: tutti si sono adattati o attraverso il non voler accorgersi di niente

il non voler accorgersi di niente o attraverso la più inerte sdrammatizzazióne. arbasino,

adattamento della voce serbocroata zdravice 'tazza'o 'recipiente da cui si beve a turno',

nemico lontano non arrecare tanto nocumento, o se sdrizzarà i suoi strali, e

sgrossare, levigare un pezzo di legno o di altro materiale. testi spellani,

.. pretendeva e supplicava che inun modo o in un altro la calassero giù [dalla

.: che non può essere compreso o apprezzato. lomazzi, 137:

piede d'appoggio su una superficie viscida o in pendenza (e la conseguente perdita

sdrucciolamento piano e con tanta egualità cadente o salente che e'pare che non vi si

4. figur. cedimento graduale all'errore o al vizio; caduta morale; decadenza

vita intesa come un cammino da percorrere o di un comportamento rischioso e difficile o

o di un comportamento rischioso e difficile o l'insicurezza o la pericolosità di un

comportamento rischioso e difficile o l'insicurezza o la pericolosità di un modo di agire

. sdrucciolante biscia col veleno l'infettasse o lo guastasse il tempo. -scherz

3. figur. che tende al male o al peccato, instabile, incostante (

vol. XVIII Pag.375 - Da SDRUCCIOLARE a SDRUCCIOLARE (18 risultati)

5. che scorre piacevolmente alla lettura o all'ascolto (un verso, una

biffoli, lxxxviii-i-276: 0 alto, o sommo sire, or grazia dona /

sì tosto corona / solo sonetto o rima isdrucciolente, / né moral canto,

). scorrere su una superfìcie levigata o in pendenza, per lo più mantenendo

che notava in un mare di brodo grasso o che ad ogni bracciata incontrava ravioli e

lacrime); defluire verso il basso o nel piano (un corso d'acqua)

declive per cui sdrucioli l'acqua, o che dalla detta sommità liberamente precipiti formando

per capitare addosso (un evento sgradevole o dannoso). tommaseo [s.

posarsi volutamente scorrendo su un'immagine piacevole o allettante (uno sguardo). bonghi

3. spostarsi scivolando velocemente sul ghiaccio o sulla neve. - in partic.:

4. scendere lungo una superficie in declivio o una scala con movimenti rapidi, quasi

l'equilibrio scivolando su una superficie viscida o eccessivamente levigata, che offra scarsa presa

fanciul vago di lucciola / odi pigliar farfalle o girar trottola i... i o

o girar trottola i... i o di veder quando una pazza sdrucciola /

. accasciarsi in seguito a un forte dolore o anche a una sofferenza morale; cadere

anche a una sofferenza morale; cadere o lasciarsi cadere a terra. verga

7. sfuggire alla presa per distrazione o per rallentarsi di essa (un oggetto

in una tasca, in una borsa o nella mano altrui (il denaro).

vol. XVIII Pag.376 - Da SDRUCCIOLATA a SDRUCCIOLEVOLE (11 risultati)

liburnio, 71: sdrucciolano gli anni, o postumo, lascieremo la terra. baretti

una condizione di degradazione fisica, economica o spirituale; incorrere in qualcosa di sconveniente

-anche con uso impers. liscia o in pendenza dovuta a un'improvvisa per

16. locuz. - sdrucciolare dalla penna o sulla carta: essere scritto inavvertitamente o

o sulla carta: essere scritto inavvertitamente o per sbaglio o per caso.

: essere scritto inavvertitamente o per sbaglio o per caso. c. i

s'offendano e dita di equilibrio, sbandamento o caduta (una suseveri orecchi. de

mentre dice che non perficie liscia, viscida o in pendenza). vuol cantare,

che è scivolato lungo una superficie liscia o in pendenza. imperiali,

2. figur. inserito senza troppo pensare o imprufogazzaro, 2-19: la sapea pure

3. che scorre piacevolmente alla lettura o all'ascolto (un verso, una

vol. XVIII Pag.377 - Da SDRUCCIOLEVOLEZZA a SDRUCCIOLO (10 risultati)

che aristotele sdrucciolasse in questa confusione, o che per lo meno mettesse il piede sulla

sdrucciolina, sf. letter. comportamento o abitudine che attrae irresistibilmente (anche nell'

progressivo e ineluttabile scivolamento nel l'errore o nel peccato. tecchi, 12-68:

volgare alla comedia: il verso sciolto o la prosa, et overo lo sdrùciolo

la prosa, et overo lo sdrùciolo o quel d'undici sillabe? n. franco

sponde. 6. lesto, rapido o anche avventato nell'agire. f.

piano ma a guisa di tetto, o, come si dice, a schiena d'

fatte a sdrucciolo e a pendìo, / o vi si va pian piano o vi

, / o vi si va pian piano o vi si cade. castri, vi-211

delle impostature. -scala a sdrucciolo o a sdruccioli: piano inclinato. c

vol. XVIII Pag.378 - Da SDRUCCIOLONE a SDRUCCIOLOSO (29 risultati)

. -a sdrucciolo: che scorre di lato o dall'alto in basso (una porta

detto di porta, finestra, sportello o pezzo di macchina e simili, che non

né sui perni, ma scorre dai lati o sottonsù, come i cristalli delle carrozze

scarsa presa. per un subito caso o per delicatezza di marmo o perisdrucciolo del delicato

un subito caso o per delicatezza di marmo o perisdrucciolo del delicato spazzo si contorce, isvolgendosi

3. l'avanzare scivolando sulla neve o sul ghiaccio. - anche in un

di equilibrio, su una superficie liscia o viscida o su una scala; scivolone

, su una superficie liscia o viscida o su una scala; scivolone.

vizio, al peccato, alla degradazione o già vi ha condotto; situazione di rischio

; situazione di rischio politico per instabilità o per il presentarsi di minacce all'ordine

il fondo. nelle elezioni io spero poco o niente. la camera che verrà sarà

agevolmente, senza incontrare ostacolo. umiliazioni o a persuadere nel paese la necessità di una

riguardo della tua persona. -avvio o accelerazione di un processo storico negativo.

francese. 6. argomento equivoco o scabroso. emiliani-giudici, 1-217: l'

di equilibrio improvvisa su un terreno liscio o in pendenza, che comporta generalmente una

tutte in sala / alcuna parola tronca o in parola piena. le parole piene e

3. figur. errore madornale di valutazione o di opere. d. bartoli,

2. scivolata su una superficie liscia o sul ghiaccio per divertimento, mantenendo l'

equilibrio (una superficie liscia, viscida o in pendenza). bembo,

il verso... si chiama sdruccioloso o vero a sdrucciolo. giraldi cinzio,

daniello, 1-121: le voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute.

1-121: le voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute. sdrucciole quelle sono

voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute. sdrucciole quelle sono che hanno sempre

: ogni sentenza... può finire o in compiute o sono sdrucciolose e

. può finire o in compiute o sono sdrucciolose e volubili, o salde o

compiute o sono sdrucciolose e volubili, o salde o ferme. 3.

o sono sdrucciolose e volubili, o salde o ferme. 3. figur.

perseguiti. -che può provocare equivoci o scandali (un argomento, un discorso

bacchelli, 2-xxiii-127: non ha davvero temuto o evitato il terreno sdruccioloso e per tanti

vol. XVIII Pag.379 - Da SDRUCELLARE a SDRUCIRE (9 risultati)

imbriani, 4-84: giunto ne'grigioni, o che gli girasse il capo o che

, o che gli girasse il capo o che gli si sdruciacchiassero le tasche, fatto

. letter. che può essere corrotto o compromesso (una virtù).

forse con sospetto. -squarcio di luminosità o di visibilità in mezzo alle nubi,

in mezzo alle nubi, alla nebbia o alle tenebre. carducci, iii-4-233:

breccia, spacco provocato in un muro o, in partic., in una pendice

., in una pendice da una frana o da uno smottamento. - anche:

acqua... annida in un seno o sdrucio fatto nella ripa di una corrente

: amedeo tagliava; le donne facevan fascine o bracedella ramaglia e del sottobosco. le grandi