sciapitura, sf. tose. azione o discorso insipiente, sventato, insulso.
espressiva; banale, frivolo (un'opera o un genere letterario); monotono,
faticoso nella resa artistica (un verso o un insieme di versi). giraud
che non giuoca, ma canta un verso o dui. 7. smorto (
immaginario che si riteneva vivesse in africa o in india e avesse una sola gamba
io non istimo già che appo gl'indiani o pure inalcun altro luogo della terra si trovino
vulcanici solidificati che si depositano ai lati o sulla superficie di una colata lavica; il
targioni pozzetti, 12-10-12: lava o, come dicono i siciliani, sciarra
del vesuvio racchiuse sono fra le schiarre o lave ed in quei luoghi ove di
, senza un grillo che vi trillasse, o un uccello che vi volasse su.
al pubblico i suoi levigati ma tenete o tramite una persona che se la sia lasciata
[s. v.]: 'sapere o intendere alcuna cosa moderno charrado 'chiacchiera
da per sciarabottana'vale saperla indirettamente, o inten charra 'chiacchierare', di
abile nella loro soluzione. o più che abbiano ciascuna un significato loro proprio
sarà più lesto / nel sciorre il monoverbo o la sciarada. cagna, 3-348:
pagineenigmistiche dei settimanali. -sciarada a frase o a pompa: costituita da una parola
dotato di significato autonomo inizia con una o più lettere finali del primo, il terzo
del primo, il terzo con una o più lettere finali del secondo, e così
19-219: né disacerbava [la schiava] o attenuava la superbia del suo contegno.
cioè se l'aveva comprata per tenerla o per rivenderla. -per estens.
sia un uomo malvagio. due o più termini dotati di significato autonomo,
vogare a ritroso per rallentare, arrestare o invertire il corso di un'imbarcazione oppure
comando per ordinare l'inizio di tale manovra o indicare il modo in cui essa deve
del navigare, come navigare a remi o a vela..., vogare in
414: si dice 'mettere a sciare'o 'mettere a calare', allorché si mette il
ultimo banco della prora iacopone, 66-23: o deo, ed o'me lasse fra i
fare la scia, imprimere sulsona che arecarà o verrà a vendere veruna soma de lena,
al naviglio la palglia, tiene, ferragene o altra erba, sciarménta o canne traccia
tiene, ferragene o altra erba, sciarménta o canne traccia del solco. pascoli,
speranza da fuoco en la cità, borghe o soborghe de peroscia, paghe / che
). palglia, fieno, sciarmente o canne da fuoco. viani, 4-98
sf. fascia di lana, di seta o di altro tes carducci,
di rumori eseguiti in segno di disapprovazione o di derisione nei confronti di qualcuno.
6-190: troppo mi dilungherei, se narrassi o solo enumerassi le fischiate, gli sciarivari
si porta intorno alla vita, sulle spalle o avvolta al collo per ornamento o
o avvolta al collo per ornamento o per ripararsi dal freddo.
dirmi se ricevesti quella sciarpa, fascia o cravatta che rinviai per la posta.
-fascia di pelliccia che si porta sulle spalle o avvolta al collo. alvaro,
portata per ornamento, come insegna onorifica o per indicare una determinata funzione, alla
indicare una determinata funzione, alla cintola o ad armacollo (e, in partic.
italia, quella tricolore dei sindaci delle città o dei funzionari di polizia in occasioni ufficiali
dei funzionari di polizia in occasioni ufficiali o quella azzurra degli ufficiali di picchetto o
o quella azzurra degli ufficiali di picchetto o in grande uniforme). magalotti,
magalotti, 9-2-302: guarda che l'interesse o la vanità gli facesse mai toccare una
tessuta, e talvolta contesta d'oro o d'argento, portata in alcuni esercizi
alcuni esercizi per distintivo intorno ai fianchi o in traverso del petto e della schiena
della loro divozione, presero la banda o sciarpa bianca al braccio, e su 'l
non amava la vita. rimase troppo presto o troppo tardi orfano di madre per il
per sorreggere al collo un braccio fratturato o lussato. 4. marin. elemento
4. marin. elemento di metallo o di legno che sostiene una puleggia o
o di legno che sostiene una puleggia o una carrucola. dizionario di marina (
: 'sciarpa': pezzo di legno o di ferro che sostiene la rotella d'una
significa circondare con una corda un fardello o fagotto che vuoisi alzare. =
esso luogo sacro, come spezzando uscio o muro o spargendovi il sangue per isciarra
sacro, come spezzando uscio o muro o spargendovi il sangue per isciarra, o
o spargendovi il sangue per isciarra, o facendovi ribalderie. pulci, 18-119: un
controversia; alterco, litigio, discussione o polemica accesa e violenta. esopo volgar
mediterraneo sono diffusi lo sciarrano comune o sciarrano cabrilla o sciarrano listato e lo sciarrano
lo sciarrano comune o sciarrano cabrilla o sciarrano listato e lo sciarrano scrittura o
o sciarrano listato e lo sciarrano scrittura o sciarrano variegato. lessona, 1314:
seghettato, opercolo armato di due o tre aculei, con lunghi denti affilati
mento della voce, che è generalmente cruccio o confusio sciassa, sf.
nella zona glutea per interessare successivamente tutto o parte del territorio di distribuzione del nervo
- n senso generico: nevralgia o dolore osseo o articolare che colpisce gli
n senso generico: nevralgia o dolore osseo o articolare che colpisce gli arti inferiori.
piedi, nella giuntura dell'anca o della coscia. c. i. frugoni
è un principio di ernia del disco o comunque schiacciamento di cartilagini che premono sul
agg. che è relativo, proprio o caratteristico dello sport dello sci o
o caratteristico dello sport dello sci o di coloro che lo praticano. chiudevasi
del nord avevano tutti un aspetto operaio o contadino, quanto ne traspariva dal loro
roba dogmatica, sentimentale, sciattamente scolastica o fatuamente leggiera,... confesso
che ha prodotti alla toscana l'avere sciattato o estirpato i boschi in alcune sue parti
anche in modo irreparabile, una suppellettile o un'opera d'arte. saccenti,
2. danneggiare irreparabilmente qualcuno nella salute o nell'integrità fìsica; straziarne il corpo;
/ storpia un braccio, una gamba, o sciatta un occhio? -sfiancare
peroscia possa né debbia per veruno modo o quesito colore sciattare niuna bestia né comperare
3. figur. che è incapace o non ha il coraggio di compiere una
: costui, se, ricevendo un'ingiuria o chiamato in campo a duello, o
o chiamato in campo a duello, o non si risente o non accetta la
campo a duello, o non si risente o non accetta la sfida, vien motteggiato
stando dentro a piccoli barchetti chiamati gusci o sciat castagneta for del fleto
donno a col- genza nel vestire o nel comportarsi. gliare, che
le vie con in mano un libro russo o inglese o ebraico. mente,
con in mano un libro russo o inglese o ebraico. mente, aveva un
. con stile piatto, privo di brio o di vigore. 2. ant. guasto
e nero / il fegato dell'oca o lo sciattato / agnel mente.
del pnmi rudimenti di una scienza o di un'arte. generale si
il cliente seduto al suo tavolino, giovane o vecchio che sia, vede avvicinarglisi la
sm. domatore e addestratore di cavalli o di altri animali. f.
bravo scozzonatore, senza che mai ricalcitri o più s'impini a romper il freno.
, sf. primo e sommario ammaestramento o dirozzamento in una disciplina. magalotti,
domatore e addestratore di cavalli da sella o da tiro. sergardi, 1-365
, / di dar mancia al cocchiero o allo scozzone, / a quel che l'
possono solo addomesticarlo [un caval- o] in altra guisa più profittevole, perché
nelle sole mani d'un ignorante scozzone o d'un rabbioso domatore. nievo,
impartisce i primi insegnamenti in una disciplina o in un mestiere. fanfani, i-166
giovani ne'primi elementi di un'arte o disciplina.
. locuz. -sedere a scranna: giudicare o esprimersi in modo e con tono cattedratico
con la parti- cella pronom. togliersi o allentarsi la cravatta. - al figur
al figur.: liberarsi da obblighi o vincoli. faldella, 9-566: che
che a scranna siedi / rafael giudicando, o l'alscraza, sf. dial.
.]: 'scrafo': per disprezzo altero o sprezzante1-20: parleremo con i soliti politici,
/ e che colui, che persone o cose con aria di disprezzo o disgusto.
persone o cose con aria di disprezzo o disgusto. per esso traguarda, / il
esponenti della cultura e dell'amministrazione pubblica o a maestri di una disciplina (anche
(anche come simbolo di eminenza o del luogo in cui è posta o della
o del luogo in cui è posta o della funzione che vi si esercita)
-cattedra pontifìcia. casti, i-2-106: o ciel che veggio! / sei tu.
veggio! / sei tu... o non sei tu, giovanna? /
pretendere di porsi allo stesso livello sociale o culturale di un'altra persona, pur
(anche come simbolo del potere politico o di una carica). -in
, sgabello. cino, cxxxviii-165-20: o sommo vate, quanto mal facesti /
senza lingua / la qual distingua -pregio o ben alcuno. messisburgo, lxvi-1-265:
da terra, dell'arbitro di tennis o di pallavolo (e ha valore scherz.
in modo villano, scortese, sgarbato o indisponente. tommaseo [s. v
nostri occhi! 2. che rivela o è dettato da maleducazione, scortesia,
. boccaccio, 1-ii-78: « o me », seco dicea / « s'
tirar su ed espellere con forza catarro o altri umori dal petto o dal gorgozzule
con forza catarro o altri umori dal petto o dal gorgozzule. 2. tr
che vive nell'incredulità, nell'indifferenza o nel dubbio religioso; ateo, miscredente
.: che non crede nel cristianesimo o nei suoi dogmi, non osservandone le
e scriato, credendo -privo di valori religiosi o, anche, morali e non
del difetto, cioè la limitazione o sospensione parziale dell'atto creativo. settembrini
usata a vendere la perte spesse volte o per vecchiezza o per pienare di fiumi
la perte spesse volte o per vecchiezza o per pienare di fiumi sua serqua
di dodici once, vedendolsi in o per altri vari casi convincono li scredenti.
persona per chi voleva sere, o voi mi date un asse di dodici once
mi date un asse di dodici once, o voi me ne date comporre dialoghi
dodici di questi scriati d'un'oncia, o io vi darò un uovo pagare
usato soprattutto nella locuzione screcciare un disco o un nastro magnetico in luogo di cancellarlo
. che non presta fede alle affermazioni altrui o non crede in una teoria o in
altrui o non crede in una teoria o in una dottrina; scettico, dubbioso
dubbioso anche sulla realtà di un fatto o di una circostanza; incredulo, sospettoso
, / non una volta, ma diciotto o venti, / che l'orco ti
[s. v.]: 'scredente'o 'scrediente': usasi a pistoia e nella
, contumace, che non ascolta i precetti o consigli altrui. -che manifesta
consigli altrui. -che manifesta o è ispirato da incredulità, da scetticismo
a levare in 2. rendere o dimostrare vano, inefficace un mocapo;
.; dichiarare fal sa o infondata un'affermazione, un racconto; smi
fare scredente qualcosa: dimostrarne la nuire o fare in modo che appaia priva di valore
ant. e letter. mancanza di fede o parino pretesti e scuse a chi opera male
scetticismo. operi così perché diversamente non possa o non sappia. tommaso da faenza,
e letter. non credere, non ritenere o non ritenere più qualcosa come vero (
essere incredulo, scettico; non aver fiducia o avere perso ogni speranza in qualcosa.
beati sogni! ed io se l'ansia o l'ira / o il dolor sento
io se l'ansia o l'ira / o il dolor sento del pensier che screde
far perdere credito; diminuzione di prestigio o di autorità. leti, 5-ii-400:
(scredito). privare una persona (o, anche, un'istituzione, un'
anche, un'istituzione, un'impresa o una manifestazione commerciale, ecc.)
requisiti necessari per mantenere una buona reputazione o per ottenere fama o consenso; diminuire
una buona reputazione o per ottenere fama o consenso; diminuire nella considerazione, nell'
anche arbitrariamente un'opera, l'autore o un movimento culturale, un principio morale
un movimento culturale, un principio morale o dottrinale, cercando di alienargli la credibilità
cioè proprio nella -sminuire il pregio o l'attendibilità di un'opefigura geometrica più
. 3. deprezzare, svalutare o considerare meno pregiata una merce che presenti
meno pregiata una merce che presenti alterazioni o difetti. galileo, 3-4-138: somiglia
ricercando se vi è una minima macchiolina o un piccolissimo tagliuzzo: sopra il qual minimo
di... bacchelli come di leopardi o di do- stoiewski. alvaro, n-10
). che non gode della stima altrui o l'ha perduta; che è ritenuto
l'ha perduta; che è ritenuto privo o non più dotato di determinate facoltà
dotato di determinate facoltà, capacità o virtù o è considerato indegno di fiducia
di determinate facoltà, capacità o virtù o è considerato indegno di fiducia e di
i confini dei campi sotterrati dal tempo o alterati dalla frode. screditévole,
. scrédito, sm. diminuzione o perdita del credi to,
ambito del la propria attività o nelle relazioni sociali (anche da
iv-147: ahi che senno non vale o ingegno predito, / qualor nel volgo
colpevoli condiscendenze. bacchelli, 1-iii-361: o la dimostrazione promessa dal macchiavelli non si
a scredito del ciarlatano, una pagliacciata; o si faceva, e allora: vetri
, eh, eh! -mancanza o perdita del credito finanziario (e la
ha negozi d'importanza per le mani dipende o 'l buon esito o 'l precipizio de'
le mani dipende o 'l buon esito o 'l precipizio de'medesimi. marco foscarini,
deprezzamento di una merce che presenti difetti o alterazioni. tommaseo [s. v
venga da morali difetti di chi la fabbrica o vende. -svalutazione di una moneta
non disse verbo, accagionandone una scremenzia o infiammazione di fau ci.
latte della componente grassa affiorante asportandola (o, anche, trattamento tore
[31-viii-1943], 2: le sei o sette vaccine della stalla diedero tutte un
: parliamo piuttosto un poco dei pittorisintetisti, o meglio dei loro capi riconosciuti, ora che
poetici, non importa se in verso o in prosa, che noi leggiamo imprecando
e conturbansi le facoltà sue in questo membro o in quell'altro, o per l'
questo membro o in quell'altro, o per l'abbondanza soperchia della moltitudine e
della moltitudine e de'torbidi cervelli, o per lo turbolento accendi- mento di fuoco
e sregoli il moto che sana quella parte o queiraltra mantiene, saggio consiglio di provido
scrementi e vilissime superfluità in qualche uso o utile o necessario. narrazione dell'
e vilissime superfluità in qualche uso o utile o necessario. narrazione dell'inondazione dell'
letter. profondamente se gnato o dissestato da crepe. moravia,
]: 'scre sima conclusione o trasformazione o dissoluzione. pante':
'scre sima conclusione o trasformazione o dissoluzione. pante': forse corrotto
incubo dello sguardo serpentino il dormiente, o volgendosi la vittima nel suo inconscio orrore
screpolabilità, sf. tendenza di un materiale o di un terreno a fendersi, incrinarsi
di un terreno a fendersi, incrinarsi o sgretolarsi. = deriv. da
, il terreno, il legno, rintonaco o anche il belletto sul volto).
vortici. baldinucci, i-149: 'screpolare o crepolare. si dice fra 'nostri
fanno intonachi per dipignere a fresco, o per coprire faccee mura d'edifizi, poiché
palma dell'età sua di tre0 di quattro o di cinque anni infino al centesimo produce
argomentasi non essere stata ben cotta, o contenere delle materie non calcari. tommaseo
prolungata esposizione al freddo, all'aria o al sole (la pelle, in
: la pelle si screpola, per freddo o peraltro. -figur. apparire illuminato
. tr. raggrinzire e spaccare la pelle o fendere una superficie, provocando screpolature (
anche screpulató). che presenta fenditure o spaccature; che tende a sgretolarsi (
bertola, 3-88: 1 monti, o screpolati spaventevolmente o tagliati quasi a piombo
: 1 monti, o screpolati spaventevolmente o tagliati quasi a piombo e pendenti sopra
la borsetta screpolata. -raggrinzito e spaccato o lacerato (la pelle del corpo)
screpolatura, sf. fenditura più o meno profonda o spaccatura formatasi in un
sf. fenditura più o meno profonda o spaccatura formatasi in un terreno, in una
del terreno arido. -fessura o lacerazione della pelle per la cottura.
screpolìo, sm. letter. ferita o lacerazione della pelle. alfieri,
mare, provocando la comparsa di schiuma o di creste di colore bianco.
e ornamenti, per lo più leziosi o inutili, lo stile di un'opera
inutili, lo stile di un'opera o il modo di parlare. - anche sostant
che metton fuori ogni tanto una parola o una frase francese... e screziano
la terra. 3. presentare o assumere stilature di vari colori (il
una crisi, di una maggiore complessità o del passaggio a una realtà differente o
o del passaggio a una realtà differente o a una condizione psicologica più complessa e
; superi, screziatissimo). segnato o cosparso di macchie di colore, sprazzi
di colore, sprazzi di luce, venature o stilature variopinte o comunque diverse dallo
di luce, venature o stilature variopinte o comunque diverse dallo sfondo (un abito
screziate e panni screziati, fatti con fregi o di pezzi e liste di più colori
: la foglia..., colorata o screziata o dipinta o macchiata, quando
foglia..., colorata o screziata o dipinta o macchiata, quando ha altri
.., colorata o screziata o dipinta o macchiata, quando ha altri colori fuori
arti e mestieri, i-214: bastano due o tre strati di colore pel marmo e
screziato: per questo bisogna disegnarea fantasia tre o quattro strati d'ogni sorta di colore.
uomo possegga il linguaggio, né come o perché il linguaggio umano sia scisso e
, sf. serie di macchie di colore o di venature che risaltano rispetto allo sfondo
di venature che risaltano rispetto allo sfondo o conferiscono a oggetti e superfici un aspetto
principio di guerra e furono chiamati tanchi o crema di menta per le loro screziature.
rendono variegata la superficie di una foglia o di un petalo o il manto di un
di una foglia o di un petalo o il manto di un animale nato da
manto di un animale nato da ibridazione o la pelle umana, e sono dovute
sono dovute a fattori ereditari, ambientali o patologici. bocchelli, ii-411: anche
. figur. varietà formale, anche discutibile o eccessiva; molteplicità delle scelte stilistiche di
suoi romanzi! -sfumatura di significato o di forma di una parola; variazione
analoghe, né la troncatura degli infiniti o dei participi dà al veneto sufficienti screziature
. tecn. produzione di macchie di colore o di venature ornamentali su una superficie di
venature ornamentali su una superficie di carta o su un intonaco. lessona,
con più colori ad imitazione del diaspro o del granito; si usa nelle legature
colore della carta. le screziature a granito o a marmo si usano pure per ornare
usano pure per ornare gli abbassamenti delle stanze o le parti inferiori dell'estemo delle case
. le screzia). contrasto che incrina o può compromettere un rapporto di amicizia e
un rapporto di amicizia e di collaborazione o un'alleanza. -anche con meton.:
3. per estens. macchia o venatura di colore; sprazzo di luce
, alterazione del colore di una foglia o di un fiore, per lo più di
mescolanza di elementi diversi in un'opera o in una corrente letteraria anche contraddittoria e
antichi ebrei, alto funzionario del palazzo o del tempio, incaricato anzitutto della trasmissione
sempre ne ciba, / qual fariseo o scriba - non gusta per sapore.
/ come s'io fussi qualche fariseo / o rabbi o scriba o archisinagoga, /
s'io fussi qualche fariseo / o rabbi o scriba o archisinagoga, / non lo
fussi qualche fariseo / o rabbi o scriba o archisinagoga, / non lo pensar ch'
legge, se dovesse prevalere la letterasullo spirito o viceversa, o una prudente mescolanza.
dovesse prevalere la letterasullo spirito o viceversa, o una prudente mescolanza. -profondo conoscitore e
individuo più debole di una nidiata (o anche di un gruppo di persone,
estens. personaggio investito di particolari poteri o cariche (con una connotazione spreg.)
romani, sia all'attività di trascrittore o copista comune nel medioevo e, dopo
medioevo e, dopo, di segretario o notaio). breve del popolo e
differenza de'notari che sono detti scribi o scrivani volgarmente, ancora che ilsegretario sia propriamente
in diligenza / un scriba, un sere o un procuratore, / di quei che
scribacchiando libelli e prete di realtà metafisiche o portavoce di un'en nominarli
non saprei dire se pazzia letteraria o speculazione mer dante, par
lo scriba. 4. scrittore o giornalista improvvisato, privo di originalità,
scribi ch'egli è sicuro di comprarci o di farci tremare. montale, 13-121:
falso-borghese. -scritto pieno di affermazioni o notizie infondate, inattendibili, risibili.
(scrivacchiante). che sta scrivendo o scarabocchiando, senza disporre di particolari capacità
scarabocchiando, senza disporre di particolari capacità o con scarso impegno (per lo più
, con impegno prolungato ma inefficace, o in modo ozioso e dilettantesco o su argomenti
, o in modo ozioso e dilettantesco o su argomenti irrilevanti (talvolta in espressioni
se, a pena per grazia o degli uomini o del destino dovrò occupare
, a pena per grazia o degli uomini o del destino dovrò occupare le ore mie
. imbriani, 4-187: invece di leggicchiare o scrivacchiare e poemetti e romanzucoli e drammonzoli
giuliani, ii-40: una lettera o tre ragazzini scribacchiano appunti sul loro quademuc-
bottega. = sovrapposizione di scriba o del lat. scriblre a scrivere,
. lo scrivere in forma di appunto o in modo letterariamente non rifinito.
tuo bel nome, italia, / o il tuo bel nome, donati.
scrive opere letterarie, articoli di giornale o appunti di scarso interesse e di poco
vile, non avendo nulla di vero o di buono o di grande da dire,
non avendo nulla di vero o di buono o di grande da dire,..
lo scrivere opere di scarso valore, o anche legate più all'occasione, al committente
scribacchino (scribaccino), sm. scrittore o giornalista di poca abilità, che scrive
che va scrivendo cose di pòco o niun pregio. mazzini, 52-248: cara
; connesso con il lavoro dello studioso o dello scrivano. bacchetti, 1-iii-422:
cancelleria che ricopriva la funzione di notaio o di segretario del senato romano.
. scribivéndolo, sm. scrittore o giornalista prezzolato, venale; pennivendolo.
venale; pennivendolo. scribivendoli liberi o pagati assalgono con un torrente di contumelie
asportare il materiale adiacente a una screpolatura o a un'irregolarità della superficie di un
sm. metall. addetto all'asportazione o alla saldatura di parti di metallo adiacenti a
macchina (in partic. scalpello pneumatico o molatrice) usata per l'operazione della
sf. metall. eliminazione delle screpolature o cricche da un lingotto di metallo.
, dovuto allo sfregamento di un materiale o di un oggetto su una superficie (
. una scarpa per lo più nuova) o al processo di disseccamento o allo spezzarsi
nuova) o al processo di disseccamento o allo spezzarsi del legno; scricchiolare,
, 1-115: allor s'un asse scricchia o senti mosso / dal vento un uscio
senti mosso / dal vento un uscio o qualch'altro rumore / in quel silenzio
, 1-127: il verbo 'scricchiare'o 'scricchiolare'nato da quel 'cricch'manifestamente si
producono i legni che rompere alcuna fiata o spezzare si sentono. dossi, i-28
scricchiar dei coltelli che scannavano i francesi sperduti o prigionieri ed infermi. -crocchiare
come fa, sotto i denti? crocea o crocchia? scroscia o scricchia? scrìcciola
denti? crocea o crocchia? scroscia o scricchia? scrìcciola o scrìgliola o scrìgiola o
crocchia? scroscia o scricchia? scrìcciola o scrìgliola o scrìgiola o stride?
scroscia o scricchia? scrìcciola o scrìgliola o scrìgiola o stride? -scoppiettare
o scricchia? scrìcciola o scrìgliola o scrìgiola o stride? -scoppiettare fra le
. perdere lucidità e capacità di concentrazione o di analisi, dare segni di cedimento (
ii-186: è la quantità della seta più o menogrande che deve in ciò servire di regola
, sgrigiolante). che cigola, scricchiola o crepita (un oggetto per lo più
-per estens. che sta per sgretolarsi o minaccia di crollare; fatiscente, cadente
dalla superficie con cui è a contatto) o dal cedimento di un materiale.
il suono acuto di roba che batta o si franga. alfieri, xiv-2-
lo più ripetuto prodotto da un attrito (o an inamidata. caproni,
senti -rumore secco delle ossa compresse o róse, dei scricchiolare come fa la
polvere, allora è probabilmente denti o di un'articolazione. triturato abbastanza
a galla starsi. pascoli, 217: o fiamma sulla poltroncina dorata si siede
insistito e stripartic. di un cane o di un uccello). dulo.
. evidente segno di crisi, di difficoltà o di sofpareva scricchiolare sotto la furia del
vento. ferenza, determinato da intime contraddizioni o, in ambito economico,
i-646: le giunture delle tante facoltà o coscienze trario, il solo provare, ci
. letter. che emette scric- tuto o prolungato. chiolii, perché friabile, soggetto
e nidifica per lo più fra siepi o arbusti; forafratte, forasiepi, redimac-
2. figur. persona minuta o gracile, per lo più di giovane
. 4. brivido di paura o di turbamento. faldella, 9-417:
/ brozolo, bonso d'amo, o voi dir bonsolo, / piccolo scricciolin,
femminile). salomoni, i-270: o di doppio tesor scrigno natio, / bocca
, quello scrigno che spalancava quando piangeva o quando rideva o quando mi faceva le
che spalancava quando piangeva o quando rideva o quando mi faceva le boccacce, mi pareva
: ne la dieta cita è uno scrineo o ver cassóne dove sono riposte algune reliquie
il suo testamento sia contenuto in uno o più fogli, li quali...
. si ritroveranno nel tale suo scrigno o studiolo. -scatola musicale.
, e uscì in uno scrigno alle spalle o al petto in isconceprotuberanze. valperga di caluso
specialmente se siamo parecchie in famiglia, o brut- terelle, e con un po'
sciolse; / trassevi pane, cacio o molte frutta, / e l'umile sua
nati e sogliono nascere zoppi, deboli o scrignuti. s. gregorio magno volgar
tirarsi in su, onde divengono o scrignute o rilevate soverchiamente. -come epiteto
su, onde divengono o scrignute o rilevate soverchiamente. -come epiteto ingiurioso.
gran cose inaspettate / e non previste o forse non temute / al filosofo nostro son
di allora si usava la parola 'scrima'o 'scrimia'. -per estens. difesa
, in una sede, in una tavola o nello spazzo voglia cavalcarle. f.
confondersi, perdere il controllo della situazione o di sé. b. taccone,
schiuma. scrima3, sm. o f. invar. gelato. pascoli
foco contrastar conviene; / forza non giova o arte di scrimaglia, / perché gran
le quali affioravano strati di argilla o di pietrisco, o se
affioravano strati di argilla o di pietrisco, o se condo lo scrimine di
mente il capo sui guanciali o sul capezzale. ciò fa la donna
pietà qual più crudel core avesse orso o tigre giammai. 2. tosare
aria, scrina l'inganno, / o ragnatela inerte, / e acquista l'inutile
serio') non però mai parlando del vino o d'altro simile, ma sì di
probabilmente deriv. da scri [at \ o, per screato, che è dal
iii-236: spesse volte ancora gli arbori, o per essere in terra sassosa crudele ghiaiosa
per essere in terra sassosa crudele ghiaiosa o arena scriva e secca, fanno i
tosto si marciscono e s'aprono, o sono dentro sodi per inopia della nutrizione.
impressa da alcuna percossa nel vetro, metallo o pietra. = comp. dal
v.]: 'scristianare': privare altri o sé dellafede e del carattere di cristiano.
per la missione tra i selvaggi finti cristiani o scristianati. 2. sconsacrato (un
i valori formali che l'antico simboleggia o contiene, ma per il suo esempio
, non ponesse sull''albero'semicristiano o scristianizzato... un che di
all'etrusco. -documento, foglio o altro recante una frase, uno scritto
gramsci, 7-191: 'il male minore o il meno peggio'(da appaiare con
bacchelli, 2-xxiii-850: con quali criteri, o piuttosto scriteri, essa [la rete
parola, frase, breve messaggio tracciato o dipinto sulla parete di un muro,
su una porta, sull'insegna di locali o su cartelli e oggetti vari.
cotale colpevole e il modo del male contratto o vero guadagno. s. bernardino da
. in senso generico: testo scritto più o meno lungo (e il foglio in
fosse ricevuto benignamente cheunque vi fosse fatto o poco o assai. capponi, 2-362:
benignamente cheunque vi fosse fatto o poco o assai. capponi, 2-362: mandossi
registra un contratto, un'obbli- gazione o un altro atto o negozio giuridico.
un'obbli- gazione o un altro atto o negozio giuridico. testi veneziani, 122
4. scrittura teatrale, cinematografica o televisiva. rovani, i-145: un
. registrazione scritta di un'operazione economica o finanziaria su un libro contabile. -anche
come volete qued io hao ricie- vuti o ricevesse o pagasse per la compagnia..
qued io hao ricie- vuti o ricevesse o pagasse per la compagnia... ne
a richiesta del creditore... scrivere o promettere a quella... persona
persona che contenta fosse della sua scritta o promessione. p. fortini, 1-21
offerto per una merce messa all'incanto o quello domandato per un lavoro da appaltarsi
teraria di non grande rilevanza o di scarso valore, titamele di
in lingua nostra importerebbe scrit- tibile o fatta per scriverla perché sia letta.
si trovano di due sorti: cioè o espressamente scritte, overo da quelche v'è
mare senza confini, le parole scritte o stampate dagli uomini. -composto,
uno savio cittadino disse già: « o firenze disfarà il monte, o il
: « o firenze disfarà il monte, o il monte disfarà firenze ». g
regina la farò e gran madonavete, o tradeturi. / i biene e i magli
di detta città, quando venderà detti frutti o le- gne, debbia avere licenzia.
tramite la scrittura (una fonte storica o artistica, ecc.). dante
3. registrato (una merce) o documentato su apposito libro o documento (
merce) o documentato su apposito libro o documento (una proprietà). libri
criatura / offeso che operaste, o amaledicte. 4. inciso su
cuoio azzurro. -che presenta una o più incisioni o iscrizioni (un oggetto
-che presenta una o più incisioni o iscrizioni (un oggetto).
naturale; per ragione scritta, cioè o per legge romana o peristatuto. dante,
ragione scritta, cioè o per legge romana o peristatuto. dante, conv., iv-ix-5
descritti in un atto con valore giuridico o in un documento amministrativo. documenti
: rivelato chiaramente dall'espressione del viso o degli occhi (uno stato d'animo
7. stabilito, predestinato dal fato o dalla provvidenza (quindi ineluttabile: una
13. ant. iscritto a una corporazione o a una confraternita. boccaccio,
alfieri, iii-1-122: vuole il letterato o dèe volere che i suoi scritti arrechino al
resisti e dura / insino al quarto o insino al giorno quinto, / ch'io
unqua non debbe esser corrotta, / o data a un solo, o data insieme
/ o data a un solo, o data insieme a mille; / e così
e di postille, / senza giurare o segno altro più espresso, / basti
citolini, 450: le azzioni sono o de'privati o de'publi- chi:
450: le azzioni sono o de'privati o de'publi- chi: quelle de'privati
, per scritto: scrivere; porre o essere posto in una relazione, in una
queste predige questioferma a leggere, scrivere o tenervi registri e altre scritture. ne
pregio di quella, l'altezza d'uomo o poco più e chiamanlo pure scrittoio.
in iscritto il loro parere sovra il tentare o sortita o altra azione di vaglia
parere sovra il tentare o sortita o altra azione di vaglia per sollievo dell'angustiata
oggetto della seconda prova scritta, grafica o scrittografica dell'esame di maturità professionale per
. stanza appartata, riservata alla redazione o alla copiatura di testi, alla lettura
.. tutti ancora libri per ragione o per forza, o per dono o per
libri per ragione o per forza, o per dono o per prezzo o per
ragione o per forza, o per dono o per prezzo o per rapina aggregare,
forza, o per dono o per prezzo o per rapina aggregare, comporre nello scrittoio
si tiene l'amministrazione di una fattoria o di un fondaco (e il locale in
pubblici incaricati dell'amministrazione di determinati beni o della riscossione di imposte (e il
regie. -disus. scrittoio d'avvisi o d'indicazione, agenzia che forniva a
pagamento a terzi informazioni di tipo commerciale o finanziario. carena, i-219: 'scrittoio
'scrittoio d'avvisi': dicesi a botteguccia o altro luogo, dove a prezzo altri
di negozi e faccende, come comperare o vendere stabili, dare o torre danaro a
come comperare o vendere stabili, dare o torre danaro a frutto, casa o
o torre danaro a frutto, casa o quartiere a pigione, allogare servitori.
colorire né condurre a fine in italia o, coloriti e finiti che fossero, dovrebbero
han lor debiti onori / l'invidia o il non saper degli scrittori. brusoni
documenti riguardanti la 2. ufficiale o segretario amministrativo investito del compito di registrare
registrare per scritto i movimenti di denaro o di merci presso varie istituzioni comunali,
, enti religiosi, corporazioni di artigiani o di commercianti. latini, rettor
-in relazione con un agg. o con un compì, che malavolti [
specifica il genere letterario di un autore o gli ar tori del vino
dei bucolici -chi scrive sotto dettatura, redige o copia docarmi. piccolomini, 10-197:
spiritualità dell'anima levava al documenti, lettere o rescritti; attualmente è dato cielo.
la segnatura posta sul foglio delle suppliche o minute di proprio pugno del papa,
questo indi si deve esibire agli officiali revisori o scrittori che conservandolo ne fanno poi una
fede da loro soscritta che chiamasi bolle o siano lettere apostoliche. manni, 2-244
altri in prosa, altri in verso epico o lirico / dei scrittorelli la turba avvilita
: una volta per tutte ho deciso che o capisco subito nelle comici che si trovano bell'
come atto quello che hanno da dirmi o li lascio cuocere nella loro l'arte scrittoria
il linguaggio. - con più dispregio o commiserazione che scrittoruccio, ma bestie
qualsiasi supporto fisico (sia esso carta o pergamena o papiro o tessuto o metallo
fisico (sia esso carta o pergamena o papiro o tessuto o metallo o altro
(sia esso carta o pergamena o papiro o tessuto o metallo o altro) usato
carta o pergamena o papiro o tessuto o metallo o altro) usato, a seconda
pergamena o papiro o tessuto o metallo o altro) usato, a seconda dei luoghi
) usato, a seconda dei luoghi o dei tempi, per scrivervi testi.
guardarlo bene somiglia a uno stilo o calamo o matita ben temperata o penna a
somiglia a uno stilo o calamo o matita ben temperata o penna a sfera e
o calamo o matita ben temperata o penna a sfera e se appare di
che riguarda un particolare tipo di scrittura o l'attività di trascrizione dei copisti medievali.
scrittorio: luogo (come un convento o un'università) di produzione e di diffusione
), sf. rappresentazione del linguaggio (o, in senso concreto, di determinate
bandi...: libbre o, soldi 7. manzoni, pr.
filarete, 1-ii-687: di qualunque facultà o in latino o ingreco o in vulgare,
1-ii-687: di qualunque facultà o in latino o ingreco o in vulgare, pure che degno
di qualunque facultà o in latino o ingreco o in vulgare, pure che degno sia,
(pittogrammi) aventi valore significativo immediato o simbolico ma comunque privi di valore puramente
e il suo nome, altre una o più consonanti all'interno di una parola
altre, fuso della scrittura alfabetica, o non adottarono però l'alfabeto straniero o
o non adottarono però l'alfabeto straniero o, adottatolo, lo vennero appoco appoco perfezionando
la scrittura... è alfabetica o ideografica e questa può esseresemplicemente simbolica o ieroglifica
alfabetica o ideografica e questa può esseresemplicemente simbolica o ieroglifica. b. croce, i-i-iio:
, fenicia, semita, ecc.) o su alfabeti di età posteriori (scrittura
fondato sull'uso di segni dell'alfabeto o di altri segni grafici con valore e
hoepii, i-iii- 4213: 'scrittura speculare'o 'scrittura a specchio': quella che va
, se la divisione dellesette note dell'ottava o la scrittura di esse che servì d'al-
che servì d'al- lora in poi o se solamente i loro nomi.
procedimenti che caratterizzano una composizione musicale o sono riconducibili a un determinato compositore.
più rarefatta. -stile pittorico o plastico. soffici, v-5-237: senza
tommaseo]: quanti semplici e senderni o singoli fogli) di movimenti di denaro o
o singoli fogli) di movimenti di denaro o di za scrittura saranno posti sopra cicerone
in quel dì? merci, di debiti o crediti o altri fatti di rilevanza 6
dì? merci, di debiti o crediti o altri fatti di rilevanza 6. in
. -in partic.: testo (o, anche, insieme di testi) assunto
prestazioni in una produzione teatrale, televisiva o cinematografica, in un concerto, ecc
. contab. registrazione scritta (su libri o quasenso concreto: il documento in cui
mutamento di termine, sodisfacimento di tutto o di parte, escomputo o compensamento o vero
di tutto o di parte, escomputo o compensamento o vero al- cun'altra escepzione
tutto o di parte, escomputo o compensamento o vero al- cun'altra escepzione opponere o
o vero al- cun'altra escepzione opponere o vero protestare non si possa, se
possa, se non solamente per scriptum damnata o vero cancellata, la quale scriptum damnata
vero cancellata, la quale scriptum damnata o vero cancellata sia prova del pagamento del
poi lascia fare a me: che una o due scritture di debitori mi ritrarranno di
registrazione; conto; può essere 'cronologica'o 'sistematica'. -scrittura di banco:
una certificazione di fatti, un atto o un negozio giuridico, pubblico o privato (
atto o un negozio giuridico, pubblico o privato (e
redatta senza l'assistenza di un notaio o di altro funzionario autorizzato; in scrittura
la sottoscrizione è autenticata da un notaio o da altro funzionario autorizzato; e in scrit
sua specialità a suo nome per carta o per scrittura di sua mano secondo che
di sua mano secondo che è principale o per mallevadore..., sia costretto
senza più indugio e senza alcuna confessione o scriptum, li fé taglare il capo.
. -stor. ufficio delle scritture o sulle scritture-, magistratura istituita a lucca
. io. relig. sacra o santa scrittura (o, semplice- mente
. relig. sacra o santa scrittura (o, semplice- mente, scrittura, spesso
le scripture. iacofone, 2-3: o vergen più che femena, santa maria beata
-con meton.: esemplare manoscritto o a stampa del testo biblico.
un asino di natura. -matto o pazzo per natura, savio per scrittura:
, veggendo prevalere adogn'altro certo stile tuonante o da scritturacce di piatitoli,..
ne farei un'altra se avessi tempo o la ricopierei per preservarti gli occhi da
dal lat. scriptum (eccles. scriptum o scripturae, per il n.
, sm. impiegato addetto alla stesura o alla copiatura di atti d'ufficio.
soldato addetto alla fureria di un reparto o all'ufficio di un comando. piovene
ant. funzionario incaricato presso una corte o un ufficio pubblico di redigere atti e documenti
scritturale2, agg. che è proprio o che concerne la sacra scrittura; che
del complesso delle opere che la costituiscono o che vi è contenuto. panigarola
scritture hanno risposto i loro autori, o in altra maniera di cose dottrinali, ma
poco di lezzione scritturale, dop- o la quale si terminava il capitolo. milizia
-che si ispira alla sacra scrittura o che ne richiama i moduli stilistici ed
dello spettacolo per produzioni teatrali, cinematografiche o televisive, per concerti, ecc.
: orsù, torniamo a noi, / o signor impresario. / per rinforzo dell'
diplomatica per scritto; mettere per scritto o regolare con documenti, atti, notazioni
, i propri rapporti con una persona o l'amministrazione dei propri affari o dello
persona o l'amministrazione dei propri affari o dello stato. - anche assol.
), agg. impegnato per uno o più spettacoli con una scrittura (un
una scrittura contabile. ne'suoi libri o a credito o a debito di qualche corrispondente
. ne'suoi libri o a credito o a debito di qualche corrispondente con qualche
ma sembrava sparsa nelle classi più colte o meno incolte. = deriv. da
, sm. impiegato addetto alla stesura o alla copiatura di atti e documenti d'ufficio
città? fagiuoli, 1-1-204: - o sicuro, ch'i'mi studiavo. -
dimensioni, costituito da un piano orizzontale o leggermente inclinato adatto alla scrittura e solitamente
qualche volta per qualche scrivanatico... o simili uffici deriv. da scrivano-
. chi esercita l'attività di copiare o di scrivere sotto dettatura testi, lettere
parevano potersi recare a mancamento di scrivani o di stampatori. manzoni, pr.
2. impiegato addetto alla stesura o alla copiatura di atti e documenti d'
disus. funzionario incaricato presso una corte o un ufficio pubblico della redazione di atti e
persona che possa sospettarsi d'essere o uffizial 'marinier'o sopraccarico o scrivano.
sospettarsi d'essere o uffizial 'marinier'o sopraccarico o scrivano. -capitano marittimo che
essere o uffizial 'marinier'o sopraccarico o scrivano. -capitano marittimo che, dopo
). chi è in atto di scrivere o è autore di uno scritto.
scribente, scrivante). che scrive o che è autore di testi, in
scrivente e, sì come tu fai, o apollo medico salutifero, sii presente a'
, 1-8-44: nel primo caso, o li libri siano publici o siano privati,
caso, o li libri siano publici o siano privati, la regola generale dispone
di un messaggio, di una lettera o di un testo letterario per alludere a se
]: chi scrive una lettera nel principio o nel mezzo o nellafine, dice 'lo scrivente'
scrive una lettera nel principio o nel mezzo o nellafine, dice 'lo scrivente', 'la scrivente'
esprime per scritto in una determinata lingua o dialetto (in contrapposizione a chi lo
sempre il dialetto in una mimesi più o meno esplicita e significativa del dialetto così
è quello che vorrebbe ogni apparecchio scrivente o parlante. la registrazione automatica facilita la
di scrittura che esprimono suoni, concetti o numeri, in modo che possano essere
apreso abaco, né tampoco sapeva leggere o scrivere. d'annunzio, v-1-171:
. -in relazione con un compì, o con un agg. che indica il
che indica il sistema di segni alfabetici o ideografici adottato per la scrittura.
-carta da scrivere-, il foglio di carta o di altro materiale usato per tale scopo
, 3-16: pigliansi ritagli di libri o, comunque, si abbiano i ritagli
arte. -in relazione con una personificazione o con una meton. g.
a voi dilet di bambagia o vero di carte di pecora tucti gli ordini
2. esporre, riferire o annotare mediante la scritgua latina; il
frasi, pensieri, sentimenti, discorsi propri o andò a lavorare, non si
altrui; narrare, raccontare le proprie o le altrui se pel giorno seguente
i giudici proto argomento, comunicare notizie o menzionare nunziano. una o più persone
comunicare notizie o menzionare nunziano. una o più persone in uno scritto. -anche in
. -per estens. assol. o in relazione con una prop. subord
papa ha da venire.. » « o gente! » / « e voi
. 3. comunicare notizie o messaggi o anche disposizioni a un destinatario
3. comunicare notizie o messaggi o anche disposizioni a un destinatario mediante la
destinatario mediante la stesura e l'invio o la consegna di corrispondenza (anche in
a voi in una epistola chenon vi mischiate o che non abbiate commistione coi fornicatori.
avevo scritto a rossari che, mercoledì o giovedì di questa settimana, giovanni sarebbe
concluderne che lo scrittore era anche lui o anche lei un essere umano.
prop., con un avv. o con un agg. anche con uso avverb
che indica la lingua, la maniera o il modo usati in uno scritto o
o il modo usati in uno scritto o l'argomento che viene trattato. fra
se vi piace, per quali autorità o per quali ragioni sapete voi che gli
bene. -scrivere in, su o per un giornale, una rivista:
, a indicare che l'autore accenna o parla di se stesso. carducci,
scordare. dante, inf, 2-8: o muse, o alto ingegno, idem
, inf, 2-8: o muse, o alto ingegno, idem, vita nuova
volesse me riprenor m'aiutate; / o mente che scrivesti ciò ch'io vidi,
7. adottare una determinata lingua o usare certe parole, modi di dire
. - anche: conoscere una lingua o i suoi caratteri in modo da poterli
a un'associazione, a un partito o a un corso scolastico. -anche rifl
9-ii-101]: ordiniamo ke tutti quellike vengono o verranno a scriversi a questa compagnia,
a scriversi a questa compagnia, uomini o donne, sieno contriti e confessi de'loro
vanno a scrivere le immagini, idee o specie delle cose sensibili, e s'imprimono
offesa, uno sgarbo subito per ricambiarlo o vendicarlo nel futuro. tommaseo [s
che si è visto, udito, fatto o letto. fenoglio, 1-i-1598: mio
12. fissare, prevenendoli e preannunciandoli o anche determinandoli, il destino di una
farina, come fu scripto il grano o vero biado che portò o mandò a
scripto il grano o vero biado che portò o mandò a macenare. machiavelli, 1-ii-105
grazzini, 4-345: volete voi darmi danari o far scrivere? fagiuoli, vii-67:
apposito documento (nell'espressione scrivere a o in qualcuno). boccaccio, dee
. -figur. imputare a sé o ad altri una colpa, un danno
. serdini, 1-4: qual ninfa o dea fìa mai che tante scriva /
. e letter. raffigurare con il disegno o con la pittura. -in partic.
sulle righe storte, con le penne spuntate o anche senza penna. -scrivere (
. -scrivere una pagina di storia o nella storia: compiere un'
compiere un'impresa particolarmente gloriosa, eroica o tanto rilevante da rimanere nella memoria collettiva
in iscritto; ma qui ha un senso o ai biasimo o almeno di celia;
ma qui ha un senso o ai biasimo o almeno di celia; senso in cui
valore, che subordina a fini opportunistici o venali la propria attività. mille
stare in casa, ho scrivucchiato tre o quattro cosarelle. tapini, 40-
ant. imbuto di stoffa o di carta o tasca con la punta rigida
di stoffa o di carta o tasca con la punta rigida, usata in
, usata in cucina per spremere filamenti o nastri di burro o di altro impasto
cucina per spremere filamenti o nastri di burro o di altro impasto morbido. messisburgo
, in partic. per piantare arbusti o alberelli. palladio volgar., 2-10
la vite. della porta, 2-56: o mi deus, ché per aver
la superficie del nocciolo, del seme o, anche, della corteccia di talune
a. pascoli, 8: per 'ipocondri'o 'precordi'si denota quello spazio che nel
), sf. tose. lunga canna o pertica, spaccata o naturalmente biforcuta a
. lunga canna o pertica, spaccata o naturalmente biforcuta a un'estremità, usata
cannafessa in cina per cogliere fichi, mele o altri frutti dall'albero. anche lucchese
di rimediare. -attribuirsi un compito o una funzione di cui non si è
colleghi. -usurpare un titolo accademico o professionale. giusti, 4-ii-621: il
3. conseguire un diploma scolastico o accademico profondendo scarsissimo impegno, riportando
impegno, riportando il minimo dei voti o, anche, valendosi d'illeciti appoggi
scròcchi). procurarsi qualcosa senza pagare o senza averne diritto o, anche,
qualcosa senza pagare o senza averne diritto o, anche, con mezzi non onesti e
e cene); ottenere come dono o omaggio; prendere a prestito con l'intenzione
chi mangia a spese d'altri o chi gode cose d'altri senza pagarle.
nethy. 2. ottenere un apprezzamento o un riconoscimento superiore ai meriti reali;
c'è altro pane che la guerra. o la guerra o morire...
pane che la guerra. o la guerra o morire... almeno allora avrete
abbracciamenti / della figliuola tua col vero o forse / col falso smerdi?
region. far scattare una balestra o un archibugio, rilasciando la molla del
senza impugnar spada, senza sfoderar pugnale o scroccar archibuso s'era novellamente fatto signore
: per lo scappare chefanno le cose tese o ritenute, come archi, strali e simili
: tutti gli strumenti da chiappare uccelli o topi hanno qualche ordigno che, toc
dialetti dicesi del fucile che non piglia o, come familiarmente i toscani, 'fa
, 3-196: scroccare un fiammifero al muro o scroccarselo sulla coscia. pea, 1-222
signori. un vasetto di una librra o due non è poi una gran scroccheria
alle spalle altrui e in modo più o meno lecito. mazzini, 24-332:
mazzini, 24-332: vi sono qui dieci o dodici italiani cheda più anni vivono di scroccherie
crocchia sotto i denti perché è ben sodo o, anche, duro.
articolazione. -fare schiocchi di lingua o di labbra masti- denaro preso a usura
-emettere crepitìi (una radio mal sintonizzata o disturbata da interferenze). bacchetti,
2. rumore caratteristico delle scarpe nuove o poco usate (scarpe con lo scrocchio
scrocchio e pigliar uno scrocchio chi compera o vende robe o mercanzie a tempo per
uno scrocchio chi compera o vende robe o mercanzie a tempo per più prezzo che
e da un denom. da crocciai o crocco (v.).
: io pingerei quella giovinetta snella efarei una o due coppie di vecchiarelle afflitte in volto,
re per la loro prontitudine son fatti dispenzatori o gli anno qualche uficio da mangiare a
avrebbe acconsentito, l'atto si dice 'truffa'o 'scrocco'. bacchelli, 2-37:
] a scrocco, cioè senatori o fermi a talento. d'annunzio, v-2-181
cose senza pagarle, approfittando della generosità o dell'ingenuità altrui; chi mangia a
ingenuità altrui; chi mangia a sbafo o campa di espedienti; chi prende a
non vuole sanno ricavar danari, vitto o altre cose, come coll'uncino delle
scroccona': qualità d'uva che scrocca o schiocca fra i denti. = deriv
dicesi maiale; la femmina, scrofa o troia, abbia le qualità del verro,
loro scrofa. -in insegne militari o come simbolo araldico (in partic.
e peccaminosa. iacopone, 46-28: o vita mia maledetta, mondana, lussuriosa,
andasse carpone / parrebbe una scro- faccia o una miccia. n. secchi, 21
.. può vecchie e sudate o raggrinzite, scrofolose. tro agli
, agg. ant. che è simile o ricorda cjuella della scrofa (una voce
domenico da prato, lxxxviii-i-532: movete, o manes, le infernali strida / con
e contenuta dentro a una propria membrana o follicolo, come una pasta chiusa dentro
adenosi, in alcune delle glandule conglobate o linfatiche esterne ed ordinarie. ghislanzoni,
che ha nove figliuoli afflitti dalla scrofola o dalla rachitide. -con riferimento a
patiranno [i maiali] di scrofole o bottacciuoli emfiati, diasi loro a bere tre
. 2. figur. atteggiamento o tendenza (anche culturale o artistica)
. atteggiamento o tendenza (anche culturale o artistica) negativa, deprecabile (o considerata
o artistica) negativa, deprecabile (o considerata tale). carducci,
: 'scrofola', traslato: donna sporca o di cattivi costumi. 2.
8-260: questo male ben si potrebbe chiamarescrofulare o strumoso o anco glandulare, poiché si manifesta
questo male ben si potrebbe chiamarescrofulare o strumoso o anco glandulare, poiché si manifesta principalmente
, ogni nascenza / che sia ne lapersona o su la faccia ». fasciculo di medicina
237: ha una proprietà, o ver dono di dio, come han tutti
ha dubbio salivari provocata soprattutto dal freddo o da una flogosi, simile alle tumefazioni
tumori risultanti dalla infiammazione delle glandule salivari o del tessuto cellulare vicino, svoltisi per la
e. gadda, 16-40: sulla sedia o sella curule sedeva lo scrofoloso nonio.
bocca. 2. che si riferisce o è caratteristico della scrofola; causato dalla
della scrofola; causato dalla scrofola (o, anche, da una malattia che
, sia celtica sia scorbutica, scrofolosa o cancerosa. ibidem, iii-81: quando
per simil. che presenta escrescenze, ruvidità o rigonfiamenti (un frutto, un oggetto
e tropicale; * sono piante erbacee o suffruticose, annue, bienni o perenni,
erbacee o suffruticose, annue, bienni o perenni, con foglie da intere a
in targionipozzetti, 12-8-49]: 'chelidonia minore'o 'scrofolaria minore': le contadine insalataie la
personati, talora ascellari, talora a spiga o a grappolo ter
piante per lo più erbacee, suffruticose o, anche arboree (come il genere
(fra cui le scrofu- lariacee) o di arbusti = voce dotta, lat
cosa. 2. produrre rumore incrinandosi o infrangendosi (un oggetto di terracotta,
un albero, di un oggetto, o, anche, dimenamento del corpo o
o, anche, dimenamento del corpo o di una parte del corpo.
dell'impermeabile. -agitare più o meno energicamente i capelli o, anche
-agitare più o meno energicamente i capelli o, anche, ravviarli con le dita
-far oscillare anche con veemenza un albero o mente, per lo più per manifestare noncuranza
per manifestare noncuranza, inle sue fronde o rendere mosso il mare (il vento)
il vento). differenza, dispetto o insofferenza. ovidio volgar., 2-16
. bettini, no: ammucchia neve, o vento, / e scrolla pure i
-squassare, scardinare dalle fondamenta una costruzione o sconvolgere la terra, una regione (un
, scotendo un albero, i frutti o altro che vi sia sopra);
scuotere via la polvere da un abito o l'acqua o la neve da una
polvere da un abito o l'acqua o la neve da una superficie o il sudore
acqua o la neve da una superficie o il sudore dalla fronte, per lo
citolini, 320: scrollar giù la piova o neve, giucar a la neve.
due suore insembre non le arebbero potuto muovere o vero un poco scorlare.
diniego, di rassegnazione, di disapprovazione o, anche, di compassione. bibbia
: la faledra si scuote come dal sonno o dalla morte; scrolla il capo per
nessuna delle sue amiche gli ha mai espresso o ha finto di esprimere sdegno: molte
lo più in un moto di collera o di disperazione o, anche, per
in un moto di collera o di disperazione o, anche, per svegliarlo o stringendogli
disperazione o, anche, per svegliarlo o stringendogli vigorosamente la mano. vito
5. figur. eliminare o allontanare da sé con energia una condizione
con energia una condizione gravosa, sgradita o sfavorevole; rimuovere un'idea, un
6-42: guerra mortale, eterna, o fato indegno, / teco il prode guerreggia
-cercare di rimuovere dalla mente le esperienze o i ricordi del passato. fenoglio,
carducci, iii-7-399: il popolo italiano giaceva o, se svefliato, infuriava e stizzavasi
avete costruito in voi. -sconvolgere o screditare o delegittimare un'istituzione, un
in voi. -sconvolgere o screditare o delegittimare un'istituzione, un regime politico
poco gradita, sottraendosi alla sua invadenza o ingerenza. sciascia, 11-28: tanto
corpo del zione, disapprovazione o indifferenza, dispetto, in
altra. -ondeggiare, oscillare più o meno fortemente per effetto del vento (
. 12. scuotersi, agitarsi più o meno energicamente. p. fortini,
di torpore, di indifferenza; riprendersi o distogliersi da un forte turbamento, da
lo più energico e reiterato di un oggetto o, anche, della persona o di
oggetto o, anche, della persona o di una parte del corpo; strattone,
lo più brusco e improvviso del corpo o di una parte di esso, volto a
peso opprimente, da un contatto fastidioso o da ciò che si ha indosso (e
indosso (e il movimento del capo o delle spalle può indicare diniego, rassegnasofferenza)
, iii-23-354: di quando inquando uno scatto o una scrollata di spalle, poetica, ghibellina
. 4. tentativo di rimuovere o rimozione di un pensiero o di un
di rimuovere o rimozione di un pensiero o di un sentimento sgradevole, doloroso.
violenza, ripetutamente; agitato, mosso più o meno convulsamente; strattonato, strapazzato.
2. figur. vivamente turbato o agitato da un'emozione o da un
vivamente turbato o agitato da un'emozione o da un sentimento. abate isaac volgar
me, o formi-vario, e dona / sanità senza taccia
benevolo di ricordo e riconoscimento e forse lode o forse pietà. = deriv.
region. scrulló), sm. scotimento o strattonamelo per lo più brusco e prolungato
(anche provocato da un fenomeno atmosferico o fisico); colpo vibrato con forza
colpo vibrato con forza (e la vibrazione o l'ondeggiamento che ne deriva).
. 2. movimento del corpo o di una parte di esso, per
cadeva sulla fronte. -spasimo o sussulto convulso di un moribondo. nieri
per lo più in segno di saluto o delle spalle per indicare diniego o indifferenza.
saluto o delle spalle per indicare diniego o indifferenza. onofri, 3-119: l'
-tentativo di sottrarsi a una condizione sgradevole o dolorosa. borsi, 1-186: qual
scrollare. scrollóne, sm. scotimento o strattonamento alquanto energico di un oggetto o
o strattonamento alquanto energico di un oggetto o di una persona. pirandello, 8-177
. 5. figur. evento o esperienza particolarmente intensa tanto da sollecitare profondi
3. che produce rumori secchi e ripetuti o un forte fruscio. d'acqua
stesso scrosciar delle foglie secche che calpestava o moveva camminando, aveva per il suo
della natura, 1-vii-212: il fuoco scroscia o scoppietta, quando scaglia con violenza delle
forte e cupo per il movimento impetuoso o cadendo o infrangendosi con violenza (una
cupo per il movimento impetuoso o cadendo o infrangendosi con violenza (una massa o
o infrangendosi con violenza (una massa o un corso d'acqua, la pioggia
ora ad ora / lo scrosciar dei torrenti o l'improvviso / stridir del falco.
dal fuoriuscire dell'acqua da una fontana o da un rubinetto. - anche sostant
non forse sia il trono che scrosci o la moschea. pellico, f
acclamazioni il concerto finiva. -erompere o essere emesso seccamente e con tono di
sulla guancia della ragazza. -ridere o applaudire fragorosamente e, talvolta, sguaiatamente
tanto cacciava un libretto, scarabocchiava due o tre note e tornava a guardar fisso alla
3-118: brevi son le tue gioie, o sciagurata: il trono / empiogià scroscia.
tose, stroscio), sm. caduta o urto violento e impetuoso della pioggia o
o urto violento e impetuoso della pioggia o di una massa o di un corso
e impetuoso della pioggia o di una massa o di un corso d'acqua che provoca
oggetti pesanti, da uno strumento stonato o anche da macchinari in funzione. monte
erano tra quelle mura, oppressi dalle rovine o lanciati in aria o percossi da sassi
oppressi dalle rovine o lanciati in aria o percossi da sassi. èreme, 1-24:
non forse sia il trono che scrosci o la moschea. graf 4-83: aspro uno
case colpite. -rimbombo del tuono o di un fulmine che si abbatte a
sensazioneprodotta sotto ai denti dalia rena, terra o altro simile, nelle cose che si
4. risata fragorosa di una o più persone. redi, 16-v-157:
, da colpi, da movimenti agitati o concitati, da un calpestio o,
agitati o concitati, da un calpestio o, anche, dalla masticazione; scricchiolio.
: non va già cosi se le gocciole o fili si bollano a scroscio per otto
fili si bollano a scroscio per otto o dieci ore continue nell'acqua. targioni
). rimuovere la parte esterna o il rivestimento (o parte di esso)
la parte esterna o il rivestimento (o parte di esso) di una superficie,
(per lo più con strumenti adatti) o un dipinto del colore.
il giorno seguente a salire e trovano o piene o quasi piene le pignatte d'
giorno seguente a salire e trovano o piene o quasi piene le pignatte d'un certo
. - privare il pane o un dolce della crosta. a.
2. asportare un coagulo di sangue o particelle di cute. pavese,
. - sgusciare crostacei o molluschi. g. violar di,
che pare superfluo, incongruo, estraneo o che ne impedisce un'esatta valutazione o
o che ne impedisce un'esatta valutazione o apprezzamento. b. croce, ii-8-99
non esiste se non a 'tratti'o a 'frammenti', e che tutto il resto
salde, che non crepino nella superficie o si scrostino. vasari, ii-448:
vecchio al ma solamente ai corruzione o vogliamo dire distruzione, che erano in
v.). in parte o totalmente, dell'intonaco, del colore,
parte di esso). -anche: rimosso o sgretolato (l'intonaco, la vernice
a frutto costituito da due semi tondeggianti o a una radice che presenta due ingrossamenti
esporre alcun filo alla tintura, scaldarlo o liscivarlo con buona cenere, torcerlo dopo
torcerlo dopo e lavarlo nell'acqua di fiume o di = comp. dal pref
acqua. gargiolli, 130: 'scrudolire'o 'scrudelire': è come dire stiepidire dell'
gemme globose... cum inacquale o vero rude deformatura, lepidissimamente il monticulo
, a cui sono sottoposti la seta o altri filati per rimuovere le sostanze che
tess. sottoporre a scrudiménto la seta o un filato, in partic. di
. rendere più sopportabile un male fisico o morale, una situazione difficile o dolorosa.
fisico o morale, una situazione difficile o dolorosa. onofri, 11-143: scrudisci
baldelli, 5-2-105: questi pezzi o scrupi o forunculi, con i quali
baldelli, 5-2-105: questi pezzi o scrupi o forunculi, con i quali si giuoca
sonovi delle isole formate da terra, o di sabbia deposta dalle torbide acque fiumane
scrupoleggi). avere molti scrupoli o remore; farsi degli scrupoli, provare
; farsi degli scrupoli, provare timori o esitazioni. fra giordano [crusca
. farsi molti scrupoli, avere esitazioni o remore eccessive. magalotti, 7-182:
in sottigliezze eccessive e in giudizi pedanti o intransigenti. baldinucci, 9-xxi-114: se
per fermare se veramente elle furono belle o fossero parute tali agli occhi loro ed
animo di disagio interiore, di rovello o, con valore attenuato, di esitazione
e dal timore di compiere un'azione o di tenere un comportamento disonesto, immorale
di tenere un comportamento disonesto, immorale o scorretto, ingiusto, sconveniente, inopportuno
, inopportuno (spesso nelle espressioni fare o farsi scrupolo). elucidano volgar
grazia de'grandi e per simili altri o vili o peccaminosi motivi, non si fan
grandi e per simili altri o vili o peccaminosi motivi, non si fan costoro
scrupolo alcuno di mentire, di fingere o libri o cognizioni o segreti.
alcuno di mentire, di fingere o libri o cognizioni o segreti. manzoni,
di fingere o libri o cognizioni o segreti. manzoni, fermo e lucia,
valore aggett.): che si comporta o opera in modo contrario ai princìpi morali
. -rimorso per il male fatto o per il bene non compiuto.
cristiani, i quali non cercano mai o non si fanno mai scrupolo se mancano
, che rende impossibile un'interpretazione o un giudizio sicuro, un'opinione precisa,
, un'opinione precisa, una decisione o una scelta convinta, e non pone in
e non pone in grado di vedere o conoscere con sicurezza. ariosto, 1-iv-214
ha recato non picciolo impedimento alla conversione o tenuto in scropolo e in perplessità inestricabile
casini, lvii-71: se qualcuno inchinalo o in altro luogo voltasi / o se
inchinalo o in altro luogo voltasi / o se il saluto rendegli, / lo fa
osservazione. -ant. difficoltà morale o materiale, traversia; impedimento.
riguardo, delicatezza, premura nel rivolgersi o nel trattare con qualcuno o nel menzionarlo,
nel rivolgersi o nel trattare con qualcuno o nel menzionarlo, anche in considerazione delle
menzionarlo, anche in considerazione delle qualità o dei meriti che ha. carducci
messo fuori il proprio nome innanzi a cose o in cose che uno non ha ne
scropolo. anonimo [agricola], -recarsi o reputarsi a scrupolo. sentire rimorso.
scrupoli, lo scrupolo di 20 acini o siano granelli di grano. -unità
se gli ammazzano facendo pigliar al cane o per amore o per forza, a
ammazzano facendo pigliar al cane o per amore o per forza, a digiuno, uno
forte in acqua chiara un poco calda o rosata o in brodo di pollo temperato la
acqua chiara un poco calda o rosata o in brodo di pollo temperato la mattina a
ottantotto scrupoli. -frazione dell'ora o del minuto (secondo taluni corrispondente a
ventesimo, secondo altri a un diciottesimo o a un ventiquattresimo). soderini,
uno scrupol solo di senno) non debbono o cercare o invanirsi di somiglievoli onori.
di senno) non debbono o cercare o invanirsi di somiglievoli onori. gioberti, 1-iv-270
di qualcosa: correre un determinato pericolo o rischio. giannone, 1-v-61: pregava
: ridicola e strana è l'opinione o superstizione de'moscoviti in un particolare.
particolare. non direbbero: « io vendo o comprol'immagine di un tal santo »:
. 3. eccesso di zelo o di cautela; pedanteria. salvini,
, incagliato per colpa della soverchia delicatezza o scrupolosità de'revisori. lanzi, 1-1-331:
esempio, dicami se altrove leggesse 'dist di'o 'si cum'o 'vel'in tal senso
altrove leggesse 'dist di'o 'si cum'o 'vel'in tal senso? pilati, 1-22
2. trattenuto da remore nel fare o dire qualcosa; pieno di cautele,
onde ottenerlo, non si sarebbero mostrati più o meno scrupolosi nei mezzi opportuni; e
, pignolo nel seguire regole di costume o di lingua o nel compiere correzioni e
nel seguire regole di costume o di lingua o nel compiere correzioni e revisioni di testi
potendo ir per la il proprio compito o lavoro con assidua diligenza; piana con dolcezza
da quel primo indizio, erano state o stavano per essere scoperte: contatti, interferenze
più scrupulosa. 5. svolto o condotto accuratamente, con diligenza e minuzia
con rigore e fedeltà, senza nulla omettere o trascurare; approfondito, esauriente; compiuto
in abuso, eccedendosi nello scrupoloso ricercamento o nella smoderata pratica delle medesime cerimonie.
utilissimo di cominciare dal mettere in cam> o un bel motto e sottoporlo ad una diligente
vigile e penetrante, con fare interrogativo o anche inquisitorio, per cogliere quello che
, sia cattiva sia buona, di storica o sociale per individuare le leggi che ne
due uditori, sorvolando sui punti deboli o scabrosi, si mise a spiegare in
la lente la graffiatura d'un codice o scruta al microscopio l'intestino d'una zanzara
quanto è al di là della ragione umana o il mistero che circonda la vita e
del loro collegamento. -esaminare documenti o opere letterarie con intento critico.
sottoposto a un'accurata e attenta valutazione o analisi. d'annunzio, v-3-263
femm. -trice). che esamina o studia un fatto, una circostanza,
scoprirne e conoscerne le ragioni più segrete o meno evidenti. cavalca, 6-1-239
alcuni nomati accademici e più propriamente sceptici o ver efettici, li quali dubita- vanq
bandito ogni enunciazione, non osavano affirmare o negare, ma si faceano chiamare inquisitori
indaga, che sottopone a minuziosa analisi o comprende, penetra e sa rappresentare i più
ad un 2. che osserva o è intento a osservare con cuesercito di
e sempre riosità, con attenzione o, anche, con ansia e so
ansia e so all'erta o prodigo sempre d'anatemi. spetto (
c. e. gadda, 6-202: o per abbadare dietro a lebelle, o per
: o per abbadare dietro a lebelle, o per involarsi a le belle: a certe
, da un marciapiede all'altro, o lungo il marciapiede gremito di tavolini e di
chi osserva con curiosità, con attenzione o, anche, con prudenza. de
accertano la regolarità, e ne deducono o aiutano a dedurre la validità delle deliberazioni,
più anziano assume le funzioni di vice- dizi o ipotesi. - anche: riflettere, meditare
. ant. e letter. che esplora o perlustra luoghi, anche sotterranei, in
da un candidato a una carica elettiva o da una lista in una competizione elettorale
fazando fino el primo che arrivia ballotte 25 o da lì in suso, el qual se
. 2. scolasi valutare periodicamente o alla fine dell'anno scolastico il rendimento
proporre a una carica pubblica, politica o ecclesiastica. velluti, 244: questo
ant. e letter. esaminare, indagare o studiare profondamente e con scrupolo un fatto
una cirrimentati. carducci, iii-2-306: o scrutator [un geologo] del239: si
con curiosità e attenzione. nato troppo tardi o troppo presto. fetto, dopo
trattava che di scrutinare chi avesse ragione o torto tra jacopo nardi e francesco guicciardini.
partic.: sottoporre a un esame o a una consultazione rigorosa e minuziosa scritti
a una consultazione rigorosa e minuziosa scritti o documenti, anche per criticarne o censurarne
scritti o documenti, anche per criticarne o censurarne la forma e i contenuti.
che non trattano di religione, ma legge o vero istoria. -censurare.
curiosità, con vivo desiderio di vedere o di venire a conoscenza di qualcuno o
o di venire a conoscenza di qualcuno o di qualcosa. f. f.
da un candidato a una carica elettiva o da una lista in una competizione elettorale
, 11-65: qualche presidente di seggio, o gli scru- tinatori comunisti, a volte
sollevano che il vecchio accompagnato dalla suora o dal giovane attivista non sia in condizioni d'
proposta, in partic. politica, o di un candidato per mezzo di una scheda
un candidato per mezzo di una scheda o anche di altri sistemi (come palline diversa-
un'assemblea, di un organo collegiale o di un gruppo di persone.
fino el primo che arrivi a ballotte 25 o da lì in suso, el qual
, / in cui possa giovar fraude o prudenza, / che con pratiche varie e
zioni / cerchi di superar la concorrenza / o tenti altrui di suburnar con doni /
quello che vinto sarà per le due parti o più de'consiglieri a segreto scrutinio a
quando si tratta dell'elezione del vescovo o di un altro prelato al quale convenga
frazioni di 5. analisi filologica o indagine critica di un'opequesta assemblea siano
carducci, iii-4-296: ra letteraria o del significato di un termine, con
lo 'scrutinio di lista a voto limitato'o, come si dice anche, 'con rappresentanza
ad pal- locte, si die pagare o no. 2. scolast.
voto finale in ciascuna disciplina agli alunni o ai candidati da parte del consiglio di
da parte del consiglio di classe dei professori o della commissione esaminatrice. pavese,
, destinata a una carica ecclesiastica, o sulla formazione religiosa degli aspiranti al battesimo
di loro se quelle cose possono stare o non stare, oltre il dar segno di
non è già se contengano eresia o altra cosa contraria alla nostra santa fede e
arte. -saggio di una moneta o del contenuto di metallo fino di una
roman. scrùcchia 'grosso cucchiaio, mestolo', o dal lat. scutùla, dimin.
co per l'urto (un cucchiaio o una posata). -anche sostant.
, facendolo risonare, in un cibo o in un recipiente. banti, 11-73
che tiene uniti due pezzi di tessuto o di cuoio. - anche assol.
]: 'scucire': schiodare alcuni pezzi dellabordatura o alcuni de'madieri del naviglio, per vedere
. arpino, 11-109: li cambiate o no, i cuori? la scucite o
o no, i cuori? la scucite o no la gente, appena vi salta
per ottenere un servizio, un oggetto o una merce o per saldare un debito;
servizio, un oggetto o una merce o per saldare un debito; pagare.
somma di denaro a qualcuno con minacce o inganno. govoni, 9-385: disincarnatevi
: io veggio un loro telo, / o cara zia, scucito, / e
, non organizzato in una sequenza logica o narrativa, privo di nessi (frasi,
avanti. fa'la tua parte. morta o viva. cosa importa se con odio
viva. cosa importa se con odio o amore. potrai finalmente vivere ».
ha dato in lettura il copione a quattro o cinque critici che ora ci guardano desolati
scucito: persona che è solita criticare o giudicare con intenzione malevola e ostile o
o giudicare con intenzione malevola e ostile o si abbandona senza freni a chiacchiere e
concreto: fenditura, in un indumento o in un sacco, provocata dal disfarsi
degli stiramenti alle fasce muscolari del torace o delle scoglionature, tali da impacciarlo per
è grasso, qualche scucitura alle maniche o peggio ancora ai pantaloni. morante,
detta 'mucronata cartilago'e da altri scutale o scuto della bocca dello stomaco.
dopo alcune file di picche, due o tre d'alabarde scudate non solo farebberol'appoggio
indicata verrò alla portadella scuderia: il vecchietto o la teresina mi aprirà, entrerò per
tirato a bordo, messo sul ponte o calato nei sottoposti corridoi, trova colà il
della vecchia vienna e a cercarsi due o tre cavalli addirittura per la sua scuderia
5-9: come anche oggi, poco o nulla m'importa di genealogie ippiche,
tenere in merito a una determinata industriali o di organizzazioni politiche: 'l'ordine di scuderia
1934 almeno. anche di squadre ciclistiche o di calcio, di imbarcazioni da regata
. disus. ricoperto di piccole squame o scudetti (la zampa degli uccelli).
araldica, in un emblema (da solo o in più esemplari). -anche:
sulle copertine degli antichi libri per ornamento o rinforzo. gherardini [s. v
1-189: 'scudetto': specie di borchia o pezzo di lamina metallica, con traforo per
leva una porzione di scorza in forma triangolare o di scudo antico, e però si
la scorza del medesimo con un osso o ferro fatto a lancetta col taglio ottuso,
, in partic. con funzioni ornamentali o votive. boccaccio, v-225: estimano
vogliono essere fatti come quelli a scudicciuolo o scudetto che vogliamo dire, ma che
a questa norma ma dagli anni loro / o senno di costoro / fanne scudieri o
o senno di costoro / fanne scudieri o più su, come dèi. palamedès,
(ditta questo, niuno scudiere, o famigliare che dir vogliamo, diceva trovarsi,
ogni tanto qualcuno faceva cenno ad uno schiavo o scudiero che fosse, che attingeva da
: risuonar ci fea [eschilo] / o scamandri o burroni o scudinsegne / bronzoscolpiti
ci fea [eschilo] / o scamandri o burroni o scudinsegne / bronzoscolpiti aquilogrifi:
eschilo] / o scamandri o burroni o scudinsegne / bronzoscolpiti aquilogrifi: tutte /
io ne ripiglio alcune) di questa figura o figure, nella cui presenza dante arringò
scudisciate dello stil comico. -comportamento o parola gravemente offensiva e oltraggiosa negli altrui
scudisciatura: è costituita da una piattaforma o griglia sulla quale sono caricati i bozzoli
griglia sulla quale sono caricati i bozzoli o la massa fibrosa e che, ruotando
scopo di eliminare i frammenti di crisalide o altre impurità. = nome d'
), sm. frustino di cuoio o di legno flessibile usato per incitare o
cuoio o di legno flessibile usato per incitare o correggere il cavallo. -in senso generico
nella scuola ov'io era gli ammaestramenti o qualunque sorta di ammonizioni, per instituto
la parola,... ma o con pugni, calci, schiaffi,.
, calci, schiaffi,... o veramente con certi scurisci o sferze che
.. o veramente con certi scurisci o sferze che le suore avevano sempre in pronto
[s. v.]: giovanetto o donna che 'pare uno scu- schermo protettivo
e quindi si infilzano in un fruscolo o scudiscio d'olivo, e i due capi
persona che infligge ad altri dure punizioni o tormenti e sofferenze. dante, 46-67
ant. anche sf. le scuda o scùdora o scùdura o scuta).
. anche sf. le scuda o scùdora o scùdura o scuta). arma difensiva
sf. le scuda o scùdora o scùdura o scuta). arma difensiva in uso
ecc.) e materiale (metallo o legno o cuoio rinforzato, ecc.)
) e materiale (metallo o legno o cuoio rinforzato, ecc.);
.); sorretta col braccio sinistro o impugnata con la mano sinistra, aveva
, xxxv-ii-600: come campion ti sfido [o amore] amazza e scudo. bartolomeo da
1325: adoperano ancora scudi di cuoio o di pelle di rinoceronte certe tribù selvag-
per la difesa dal lancio a mano o con fionde di oggetti contundenti. balestrini
: scudo ancora s'è detto alla scorza o casa d'osso in che si rinchiude
esterni, intemperie, fattori nocivi, o nasconde alla vista. dante,
nimico non se ne possa fare scudo o riparo. marini, io: l'appassionato
proprio corpo, da aggressioni, colpi o altri possibili pericoli (per lo più neltespressione
verrò teco, e non che offesa o danno / abbi a temerne, se fia
negativo, a preservare da possibili pericoli o danni o ad arrecare conforto o consolazione
a preservare da possibili pericoli o danni o ad arrecare conforto o consolazione in una
pericoli o danni o ad arrecare conforto o consolazione in una situazione avversa.
re di spagna. cesarotti, 1-xxxii-82: o contro l'alpi scudo, / o
o contro l'alpi scudo, / o sponda contro il mar, d'italia afflitta
scudo. 7. scudo aereo o missilistico: nel linguaggio della ta.
difesa fornita rispettivamente dalle forze aeree o dalle unità missilistiche a una oggetti.
ripararsi con le mani, con le braccia o con nazione o a un esercito impegnato
, con le braccia o con nazione o a un esercito impegnato in un'operaziomanzoni,
ne di terra. -scudo spaziale o stellare: nome dato al progetto di
di un principe, di uno stato o, anche, di un'associazione,
un sovrano, della potenza di una casata o di uno stato. dante,
piena sezione di gallerie in terreni poco compatti o impregnati d'acqua: è costituita essenzialmente
dei due coperchi trasversali, di ghisa o lamiere di acciaio, destinati a sorreggere le
la parte di esso cne recava inciso o dipinto il nome dell'imbarcazione e lo stemma
nome dell'imbarcazione e lo stemma delparmatore o dello stato o del sovrano).
e lo stemma delparmatore o dello stato o del sovrano). stratico, 1-i-418
, tra queste e la gran volta o forno di poppa. così in generale si
così in generale si chiamano le sculture o gl'intagli che portano gli stemmi della nazione
nazione, della città, delle province o del proprietario del ba stimento
si mette alla polena. alcune corvette o fregate hanno in luogo di figura,
, iii-71: 'scudo'; detto anche specchio o quadro di poppa, è uno spazio
gli stemmi del sovrano, della nazione o del proprietario del bastimento. 21
. medie. disus. supporto di tela o di pelle di varia forma e dimensione
: 'scudo': piastra di corazza leggera o lamiera situata in taluni affusti trasversalmente alla
. denominazione di varie monete d'oro o d'argento che in origine recavano su una
delle due facce lo stemma del principe o dello stato che le aveva emesse:
mette nel luoco uno scutto d'oro o l'altra cosa simile. davila, 128
implicitamente am berretto senza tesa o visiera. anonimo romano, 1-8
asini': detto per ischerzo, gabbia o musoliera, arnese che si adatta al
di ferro che, riempito di schegge o di sassi, era usato per caricare i
purché si tenghin ferme; maa ballare / o far di scherma, v'è da andar
.., uno strascino... o un altro qualunquecanchero locomotivo vi depositerà a'piedi
la qual lima si domanda lima raspa o altrimenti scuffina. vasari, i-134:
.., non si avvedesse deh'una o dell'altra scuola. d'annunzio,
[legno guaiaco] poiché è tagliato o scuffinato, stretto con mano si attiene
-sostant. gne l'agarico scoffinato o fregato sopra lo staccio. linati,
scrittore... anche quando faceva poco o nulla non scuffiò pagnotta che non fosse
scuffiare1), agg. mangiato voracemente o anche a scrocco. faldella, iii-121
, sm. cuffia di grandi dimensioni o ornata da ampie ali o da nastri.
grandi dimensioni o ornata da ampie ali o da nastri. pataffio, 8:
per la tua gonnella? io uncinegli o maglietti o bottoni? / o pel
tua gonnella? io uncinegli o maglietti o bottoni? / o pel tuo camiciotto