. v. callegari, 265: 'sciagrafìa'o 'sciaterica'è l'arte che insegna a
seguito al travasamento in un altro contenitore o durante il trasporto (un liquido,
2. infrangersi regolarmente sulla riva o contro una barriera, producendo un caratteristico
in malo modo, sciupandole. tro, o vi sciaguattava entro colle braccia. moretti,
un tic., una botte) o il liquido che contiene. fascio
-camminare su un terreno fangoso o pieno di pozzanghere, producendo un caratteristico
tr. sciacquare i panni, le stoviglie o altri oggetti immergendoli ripetutamente ed energicamente
: sciaguattare frequentativodi sciacquare è dimenare un panno o altro simile nell'acqua. l.
23-190: se l'operazioni dell'anima vostra o della mia si rendessero solamente percettibili a
. rumore dell'acqua che viene smossa o agitata ripetutamente. viani, 13-343:
-sciacquio d'acqua che scorre o che cade. boine, i-42:
parroco del pistoieseperché espettorava in un modo poco o punto cristiano. per quanto scusasse e
fèra il suo ritorno / non gli impedisca o altra ria sciagura. patrizi, xxxvi-329
e ponendosi a centro dell'universo, bestemmia o deride.
lo scudo! 2. vicenda o situazione fortemente negativa e dannosa che investe
.. che non accaggia qualche isciaùra o di legno o di pietra o di caduta
non accaggia qualche isciaùra o di legno o di pietra o di caduta da non
qualche isciaùra o di legno o di pietra o di caduta da non esser mai contento
in senso concreto: azione o comportamento deplo ch'io non
fallire in tutto ciò che tenta o compie; sfortunato, lui e
. cassola, piu sagurato fra gli altri o reo, / che sol un'ora bene
vittorini, 5-14: nel modo peggiore o più sconsiderato. i protagonisti finiscono, sciagurati
volte fra se istessa diceva: / « o più del- disgraziati che mi credono
a. f. doni, 2-170: o sciagurato a me, io non tantalo
fallo, non dèe da voi aspettarsi scampo o pietà, ma bensì mio copista
: perdóno ti chiedo, perla morte o l'infamia; se un ricco commette qualunque
in italia la liber2. che costituisce o è causa di disgrazia, di sventà.
con questi annunzi tuoi sciaurati e rii / o cilmente fanatizzato e lo mostrano le macerie
le macerie della sina poeta o stregon che tu ti sii. foscolo,
, nefandezza. -in senso concreto: atto o comaltro cne ad incrudire la piaga:
periodo di tempo); che è o è stato teatro di avvenimenti funesti,
moretti, ii-845: se è taccagneria o povertà, è anche a mio avviso
. -che è frutto di disgrazia o di colpa o di una decisione inconsulta
-che è frutto di disgrazia o di colpa o di una decisione inconsulta; degno di
tanici, di barbe tagliatori, / parabolani o esposti forma e maghi / che cercano
bacchetti, 1-ii-465: che un giorno o l'altro potesse anche finire di sciagurata morte
attenuato: che comporta complicazioni, disagi o determina effetti negativi su qualcuno o rispetto
disagi o determina effetti negativi su qualcuno o rispetto a una data situazione anche storico-politica
senso vuovolta, una connotazione di indulgenza o di com ser macheruffo da
rimprovero nei confronti di chi ha commesso o sta per commettere un'azione riprovevole,
per commettere un'azione riprovevole, malvagia o disonesta. cavalca, 20-122: o
o disonesta. cavalca, 20-122: o isciagurato e pieno d'ogni impuritàe miseria,
'nferno con dolore / sarete portate, / o misere sciagurate / anime tapinelle / che
sciagurati! -che induce ad azioni o a comportamenti immorali, malvagi; moralmente
. con valore attenuato: che si comporta o agisce in modo odioso o irresponsabile,
si comporta o agisce in modo odioso o irresponsabile, sconsiderato, avventato; che
. che presenta imperfezioni e deformità fìsiche o è menomato nelle facoltà mentali. -con valore
-che non ha alcun valore artistico o letterario (un testo, una composizione
s. bernardino da siena, 885: o sciaguratelli, che voi non v'avedete
voi non v'avedete di nulla! o non vedi tu che tu fai contra al
. sperpero, spreco, spesa o impiego eccessivo di denaro e beni materiali.
nostra. -profusione inutile di parole o di immagini grandiose. zanobi da
sciallaquare, scilacquare), tr. sperperare o impiegare inutilmente o in modo poco accorto
, tr. sperperare o impiegare inutilmente o in modo poco accorto denaro, ricchezze
in modo poco accorto denaro, ricchezze o beni materiali; dilapidare. giamboni
essendo un vizio lo scilacquar la roba o sia l'asser prodigo, per conseguente il
, scialacqua i denari in imprese inutili o per proprio capriccio; è una disgrazia,
lascia i sudditi in pace, sarà avaro o prodigo, ma non tiranno. guerrazzi
2. per estens. sprecare o impiegare vanamente il tempo a propria disposizione
impiegare vanamente il tempo a propria disposizione o la vita. fra giordano, 7-325
studio non è, particolarmente ne'giovani, o marcirà in ozio vile ed ignobile o
o marcirà in ozio vile ed ignobile o sarà in laide e biasimevoli cose scialacquata
, il tempo, che ora / o nel gioco si scialacqua / o nel bere
ora / o nel gioco si scialacqua / o nel bere il vin senz'acqua /
-perdere l'occasione di acquistare un vantaggio o di godere di un bene. battista
vergognosamente nelle catene? -ostentare o usare a sproposito le proprie conoscenze,
venisse scialacquato. -distribuire saluti o fare promesse in grande e anche eccessiva
a miccino. -versare lacrime in abbondanza o, anche, eccessivamente rispetto alla circostanza
qualità a chi non ne è meritevole o non sa farla valere. passeroni,
cosa, di fuori cioè tentazione, o altra battaglia, non si scialacqua,
tempo a cicalare in sugli usci o distendersi e scialacquarsi per le vie del villaggio
oziosi delle brigate. -disperdersi in pensieri o immaginazioni vane. bresciani, 1-ii-535:
inobbedienza ovvero per non potere credere, o a scialacquarsi o ad incendio rimasero.
per non potere credere, o a scialacquarsi o ad incendio rimasero. 5
da cessole volgar., 1-101: o scialacquata lussuriadolo per la salvezza dell'anima.
contra gl'infiniti scialacquatori del -ostentato o usato a sproposito, senza alcuna tempo.
. cattaneo, i-220: avete udito, o ciechi scialacquanecessità (una conoscenza, una
dismisurata trascorsi. alfieri, 12-186: o mio menedemo, mi dolse / in
conseguenze che derivano dall'ozio degli ecclesiastici o dallo scialacquo che alcuni di essi fanno
rovani, 1-65: della daga due o tre o dieci volte il trafisse e
, 1-65: della daga due o tre o dieci volte il trafisse e ne fece
5. uso eccessivo e indiscriminato o, anche, sfoggio e ostentazione di
, sfoggio e ostentazione di espressioni enfatiche o ricercate o colorite, o di ornamenti
e ostentazione di espressioni enfatiche o ricercate o colorite, o di ornamenti del discorso,
espressioni enfatiche o ricercate o colorite, o di ornamenti del discorso, di figure
, i-xlii: ò io fatto bene o male ad entrare con questo idillio nel
: gregorio li rimbrotta di poca fede o li sovviene di lettere commendatizie pei baroni
picciol... o scommesso o puntellato o caduto. a. campana, 12
5. non conforme alle norme stilistiche o metriche (un componimento, un verso
stile scommesso e gonfio di quel che leggono o sentono, non divengon forse scostumati,
2. sconnettere una costruzione muraria o i suoi elementi, compromettendone la stabilità
, / morfeo si tira su, quattro o sei braccia, / da quei diavoli
varchi, v-50: - mettere su uno o metterlo al punto,...
pronom. scollegarsi, sconnettersi (parti o elementi uniti fra loro). biringuccio
olmo, li razzi e tasse di leccio o di quercia... benissimo
stagionato e secco; altrimenti in poco tempo o in poco viaggio ogni cosa si scommette
e guasta. scamozzi, 1-343-17: o sia che le canne siano poco sotterranee alla
canne siano poco sotterranee alla strada, o dal moto de'cavalli e carri che vi
carri che vi passano sopra, o perché il terreno ghiaroso vadi calando giù dalla
ghiaroso vadi calando giù dalla costa, o per la radice degli alberi, però si
10. disgregarsi, sgretolarsi, perdere stabilità o compattezza (una costruzione, una pietra
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da commettere1 (v
: cfr. mettere). convenire o pattuire con altri la posta in palio
pattuire con altri la posta in palio o il premio (una somma di denaro,
un bene, l'impegno a offrire o fare qualcosa, ecc.) di una
di denaro in un gioco d'azzardo o sul risultato di una gara o di un
d'azzardo o sul risultato di una gara o di un incontro sportivo. monelli
in relazione con una prop. subord. o in espressioni iperb. o enfatiche come
subord. o in espressioni iperb. o enfatiche come scommettere la vita, la
difficoltà e l'incerto esito dell'impresa o dell'iniziativa tentata. borgese, 1-336
un personale puntiglio, i propri limiti o le proprie capacità = forse da
sm. ant. sconnessione di elementi o parti unite. l. bellini
bellini, 5-2-94: perché questo foro andante o continuato, o queste fila di fori
perché questo foro andante o continuato, o queste fila di fori comunicanti non è altro
referendario, e anco gli scommettitori o seminatori di discordie. = nome d'
). che ha fatto una scommessa o che è solito fare scommesse.
scommettitura, sf. sconnessione di parti o elementi uniti fra loro. -anche:
uniti fra loro. -anche: la fenditura o apertura che si determina e, in
lungo le linee di giunzione delle tavole o delle lamiere che costituiscono lo scafo.
scommettitura e insinuazione sarà ella un foro o un taglio? g. m. casaregi
una nave carica qualche sventura, cioè o distoppamento o scommettitura o perdita di esarcia
nave carica qualche sventura, cioè o distoppamento o scommettitura o perdita di esarcia. pratesi
sventura, cioè o distoppamento o scommettitura o perdita di esarcia. pratesi, 5-433:
, i-512: allora la madre scommossa, o che il dolore facesse questo o la
, o che il dolore facesse questo o la cagione dello sparto veleno, urla epazza
5. che è in tumulto o si è levato in guerra. testi
prima ogni po'di scossa di vento o alterazione d'aere gli scommuove e di là
palmo, affinché la chioccia non scommuova o spezzi uova. d. bartoli, 9-31-1-112
figur. porre in uno stato di agitazione o di turbamento una persona, il suo
altro appresenta infinite memorie da informarne o stile ad originalità, da scommuovere gli animi
brucar scomodaménte, avv. in condizioni o in una serio e lento seguitò. a
, incomodo col distoglierlo dai propri impegni o dal riposo o dalle proprie abitudini o,
distoglierlo dai propri impegni o dal riposo o dalle proprie abitudini o, più generalmente
impegni o dal riposo o dalle proprie abitudini o, più generalmente, dai propri comodi
, si peritava di scomodare un usciere o di dare un ordine a un fattorino.
. scussa, specie del passato, o portare come riferimento princìpi generali per risolvere
princìpi generali per risolvere questioni banali o per avvalorare opinioni o comportamenti; tirare
risolvere questioni banali o per avvalorare opinioni o comportamenti; tirare in ballo (e
, 8-44: per comporre una novella o una serata, non occorre scomodare cielo
-impiegare, adoperare (e ha valore enfatico o scherz.). borgese,
4. mettere fuori posto qualcosa o costringere qualcuno ad assumere una posizione scomoda
. 5. rifl. cambiare posto o assumere una posiziotarmi sull'erba e appena
affrontare uno spostamento per lo più disagevole o non desiderato. fagiuoli, xii-15
fatica (talvolta in espressioni di cortesia o con connotazione iron.). documenti
un giovane fanatico e una sempliciotta innamorata o pronta a vendersi non han bisogno che si
de luca, 1-11-3-37: al padre o alla madre s'offerisce un buon partito
ant. scommodità), sf. situazione o condizione che comporta disagio o difficoltà o
. situazione o condizione che comporta disagio o difficoltà o risulta gravosa da sostenere o
o condizione che comporta disagio o difficoltà o risulta gravosa da sostenere o anche dannosa
o difficoltà o risulta gravosa da sostenere o anche dannosa, svantaggiosa.
rovinare tutti da'fondamenti- che potessero recare o comodità alcuna a quei di fuori o
recare o comodità alcuna a quei di fuori o scomodità a quei di dentro. della
stracchi. 3. scarsa praticabilità o accessibilità di un luogo. v
distraerle in diverse parti, si pensò o di trattenerle i pagamenti o darle scommodi
, si pensò o di trattenerle i pagamenti o darle scommodi quartieri. carducci, ii-3-210
. cecchi, 1-2-94: senza pericolo / o senza b. galiani, 3-3
sole, / che le mi diventassin cinque o sei: / e dov'i'sto
po'scomodo, ma la posizione che quattro o sei giorni doverò mettermi in camino. veramenaveva
mancanza di agio; scomodità fisica; più o meletto, una sedia); che
si trova sur un letto scomodo più o meno. e. cecchi, 8-101:
5. figur. che arreca disturbo o incomodo o comporta difficoltà, disagio o
. figur. che arreca disturbo o incomodo o comporta difficoltà, disagio o fastidio (
o incomodo o comporta difficoltà, disagio o fastidio (una situazione, un impegno
dà fastidio, all'intemo di una società o di un'istituzione, per le idee
audaci, non conformiste, originali, o per i comportamenti vivacemente liberi dalle convenzioni
che comporta disagio, disturbo, incomodo o che risulta fastidiosa o svantaggiosa. -
disturbo, incomodo o che risulta fastidiosa o svantaggiosa. - anche in formule di
f. giambullari, 5-143: che scomodo o impaccio,... mipuò essere una
impossibile dormire. 4. svantaggio o danno economico o condizione di ristrettezza;
4. svantaggio o danno economico o condizione di ristrettezza; difficoltà finanziaria.
scomodarsi, gravarsi di un'incombenza fastidiosa o faticosa. ghirardacci, 3-345: volesse
, tr. (scompàgino). frantumare o sgretolare un corpo solido compatto. -in
scompaginazione ha anche il significato di teore o dall'artifizio umano. algarotti, 1-viii-161:
alla paura e come un provvedimento atrori o per impaginarle in modo diverso.
impaginarle in modo diverso. ziale o centrifuga, sarebbe già ito ogni cosa per
dimostrazioni quaderno scritto, fogli di stampa o manoscritti. con grappe e paragonaggi
lor sovra 6. alterare o turbare profondamente qualcuno; ste. targioni tozzetti
depositata ed unita e come si distrugga o scompagini. idem, 12-3-444: è
coesione; disgregarsi (una struttura politica o sociale, uno stato). monti
: scomporre la pagina per correggere errori o per impaginarla diversamente. carducci
di impaginare e meglio direbbesi disimpaginare o spaginare: ridurre di nuovo in 'pacchetti'le
amorosa. -sconvolto nell'equilibrio fisico o psichico. muratori, 6-300: tant'
confonde la mente con idee audaci e assurde o, positivamente, la libera da supini
: scomposizione della pagina per correggere errori o per procedere a una diversa impaginazione.
scompagnare, tr. separare due o più persone; allontanare da sé o
o più persone; allontanare da sé o da altri qualcuno, in partic. la
medesima. 4. rendere incompleto o disomogeneo quanto costituisce un unico complesso o
o disomogeneo quanto costituisce un unico complesso o un'unica serie. -in partic.
partic.: privare un volume di fascicoli o parti. tassoni, xii-1-275: quel
. 5. tenere distinto un comportamento o un atteggiamento da un altro.
particella pronom. allontanarsi da una persona o da un gruppo di persone; separarsene
un gruppo di persone; separarsene temporaneamente o per sempre; cessarne la frequentazione,
al distacco fìsico si accompagna quello affettivo o alla morte). mazzeo di ricco
il fido lazarino. tebaldeo, xxx-7-34: o parca dura, / per cui da
scompagnava e ne usciva a destra, o a sinistra: chi per andarsene a casa
a sinistra: chi per andarsene a casa o ai fatti suoi per la più breve
8. discostarsi da un determinato atteggiamento o costume. del carretto, cvi-572:
tansillo, xxx-10-259: questo pensier, o scende il sole o monte, / mai
questo pensier, o scende il sole o monte, / mai da l'anima mia
tutto il corpo insieme, d'accompagnarsi o ai scompagnarsi... dal sostantivo
profano orecchio / quasi comica voce, o come un suono / di lingua che dal
), agg. separato da una o più persone; diviso da qualcuno,
partic. dalla persona amata, temporaneamente o per sempre; abbandonato solo.
bravi, di aspettarlo dietro una macchia o un muricciuolo. nievo, 520
: che è senza un legame affettivo o matrimoniale, che non ha amici,
compagni; che rifugge dall'altrui compagnia o vicinanza, solitario. ovidio volgar
sotto l'impero d'una irresistibile suggestione o d'un sortilegio. -privo di
noi le potremmo per avventura chiamare spicciolate o scompagnate, non si truova propriamente né
se egli avesse postoper questo che l'accompagnatura o scompagnatura delle l'essempio della lettera
perder le tracce della loro derivazione, o perché passaronoda una lingua all'altra scompagnati dal
scompagnati dal primitivo da cui derivano, o perché la cattiva pronunzia alterò in essi
in quanto parte di un'altra serie o gruppo unitario. -per estens.:
un angolo con la faccia tra le mani o comportamento o di un precetto rispetto alla norgiocherellare
con la faccia tra le mani o comportamento o di un precetto rispetto alla norgiocherellare con
-spaiato. dossi, iii-48: moralmente ballano o fanno ballare in un d'annunzio,
tutto il corpo insieme, d'accompagnarsi o di scompagnarsi, come voi dite
disomogeneità di elementi che appartengono a serie o gruppi diversi. lami [tramater]
, 26]: 'scompannare': levare o smuovere a chi è nel letto i
è avvezzofuori alla campagna di non si scompannare o scaldar troppo al sole, che muove
vista nascondendosi, mettendosi dietro un riparo o cambiando posizione (una persona)
era scomparsa in cucina. -non essere o non essere più visibile (per la
essere più visibile (per la mancanza o la riduzione della luce o la lontananza)
la mancanza o la riduzione della luce o la lontananza). - in partic
. lazione, non farsi più vedere o trovare (una perso- venire ritirato,
istanza per la dichiarazione d'assenza o per la provvi sionale immissione
anni dieci compiti dal giorno in cui scomparve o da quello delle ultime di lui notizie
-non avere più rinomanza, celebrità o importanza in un determinato settore o ambiente
celebrità o importanza in un determinato settore o ambiente; essere destinato a una posizione
nelle sabbie mobili. -perdere consistenza o volume. giuliani, ii-343: se
si capiva bene se per l'ambascia o perché la parola fosse scomparsa da un essere
. 6. figur. risultare o essere giudicato di gran lunga inferiore o
o essere giudicato di gran lunga inferiore o peggiore; non reggere al paragone,
una cattiva impressione in confronto ad altri o ad altro (o, comunque,
confronto ad altri o ad altro (o, comunque, rispetto alle attese o alle
(o, comunque, rispetto alle attese o alle possibilità). stigliani, 1-433
). -per estens.: cessazione o diminuzione di un valore, di un merito
dalla torre dei porti, senza scomparizione o ecclissi. = nome d'azione
sf. il togliersi dalla vista nascondendosi o allontanandosi; l'essere sottratto alla vista;
si è tolto dalla vista, nascondendosi o allontanandosi. -in partic.: che
comparsa nel luogo del suo ultimo domicilio o dell'ultima sua residenza...,
mascheroni, 8-59: 0 di pompeio, o d'èrcole già colte / città scomparse
a lui per meriti letterari... o per estrose qualità di carattere. g
spartire; modo, criterio di dividere o distribuire una quantità, uno spazio,
se non solamente uno quadro di dieci o di dodici braccia. m. adriani,
hanno le più numerose liste, o per ineguale scompartimento dei beni o per disordine
o per ineguale scompartimento dei beni o per disordine di soccorsi. gioberti,
scompartimento delle schiere sottoposto all'autorità più o meno estesa de'capi, ma il comando
-in senso concreto: ciascuna delle aiuole o delle colture così suddivise. soderini,
ponendoli in su le punte dei loro angoli o di quelle che formano le lor piazze
di quelle che formano le lor piazze o strade. c. pasini, 11:
s'usano fare ne'giardini, per seminarvi o piantarvi ciò che un vuole, distintamente
-suddivisione di un testo in parti o capitoli. -in senso concreto: parte
capitoli. -in senso concreto: parte o capitolo di un testo. foscolo,
-con riferimento alla disposizione delle parole o dei suoni. manni, i-192:
avvocato: in una borsa di cuoio o di pelle, con fibbie, passanti,
: ciascuno di questi tre pomi aveva ottocasellini o scompartimenti d'agro. pascoli, 1-163:
e mostrasse i suoi chicchi co'suoi 'godi'o 'forcelloni'o 'scompartimenti'...
i suoi chicchi co'suoi 'godi'o 'forcelloni'o 'scompartimenti'... sarebbe molto
-suddivisione di una decorazione parietale pittorica o plastica in spazi geometrici. -in senso
modanature, in cui è divisa una parete o una decorazione pittorica o plastica.
divisa una parete o una decorazione pittorica o plastica. vasari, iv-221: comprendo
a otto) di posti a sedere o (da quattro a sei) di cuccette
[s. vj: 'scompartimento': parte o divisionedel vuoto di nave, tra ponti e
tra ponti e stiva, fatta con tramezzi o paratie, per adibirla a vari usi
: 'scompartimento stagno': ciascuna diquelle divisioni cellulari o di guscio doppio, talmente chiuse che
bastimento, quando pur lo scafo esterno o le altre parti, fossero rotte e invase
scompartimento si cangia in sezioni, plotoni o manipoli, divisioni, battaglioni: il
scompartire, tr. (scompartisco o scomparto, scompartisci o scomparti).
. (scompartisco o scomparto, scompartisci o scomparti). ripartire, dividere uno spazio
dividere uno spazio secondo una determinata proporzione o criterio; suddividere in più
divisione che delle quattro sorta di manìe o ispirazioni è nel 'fedro'. -in
aiuole, le colture, ecc., o un edificio in diversi ambienti.
. -suddividere un testo in capitoli o un'opera in volumi o una rappresentazione
in capitoli o un'opera in volumi o una rappresentazione teatrale in atti. carducci
stender sul volto ed in ritorte anella / o 'n vaghe treccie scompartir la chioma.
[le viti], ma con sassi o terra buona, spic- cinandola con le
. 2. separare più persone o animali, anche in raggruppamenti, secondo
anche in raggruppamenti, secondo certe caratteristiche o dislocandoli in vari luoghi o per determinate
certe caratteristiche o dislocandoli in vari luoghi o per determinate funzioni. -in partic.
cura d'allevare i figliuoli a servi comprati o maestri prezzolati: né poteva il padre
secondo le nazioni, secondo le chiome o lisce o ricciute. de amicis,
le nazioni, secondo le chiome o lisce o ricciute. de amicis, i-223:
cagliaritani a scompartirci. -dividere merci o materiali secondo determinati criteri, in partic
nuovi frutti della terra, ma solo o gli raccoglie o gli trasporta o gli
della terra, ma solo o gli raccoglie o gli trasporta o gli scomparte ed espone
ma solo o gli raccoglie o gli trasporta o gli scomparte ed espone in vendita.
. distribuire qualcosa dividendolo in parti uguali o assegnando a ciascuno la propria parte o
uguali o assegnando a ciascuno la propria parte o quella che si ritiene spettante, adeguata
tutta la gente, quasi che cosa santa o reliquia buona. ulloa [zarate]
di un periodo di tempo a occupazioni o a scopi diversi. crescenzio, 2-3-350
vigilie overo guardie e le guardie in più o manco ore, secondo che le notti
ore, secondo che le notti sono lunghe o corte. opuscoliscelti sulle scienze e sulle arti
. d'annunzio, v-1-109: abolisce o riduce la centralità soverchiante dei poteri costituiti;
4. spartire fra più persone un potere o un'autorità. magalotti, 26-225:
'l suddito, è stato sempre considerato o per affatto impraticabile o per seme di
stato sempre considerato o per affatto impraticabile o per seme di ribellioni e di tirannide
6. suddividersi in più distretti o circoscrizioni territoriali (uno stato).
in modo da ottenere una certa distribuzione o suddivisione. tommaseo [s. v
in più parti e secondo determinati criteri o proporzioni (uno spazio, un oggetto
dove puresi vegga il bisogno evidente di avervi o palazzo o altro luogo forte, quella
vegga il bisogno evidente di avervi o palazzo o altro luogo forte, quella parte farei
di paracarri. -che è di due o più colori (un abito); screziato
distribuito secondo un certo criterio, proporzione o concezione. badoer, li-3-117: le
sm. chi divide secondo determinati criteri o distribuisce qualcosa in parti uguali o secondo
criteri o distribuisce qualcosa in parti uguali o secondo proporzioni adeguate. tommaseo [
edificio, ecc. secondo determinate proporzioni o criteri. filarete, 1-i-375:
. 3. suddivisione di una parete o di un soffitto definita da modanature.
in cui è suddivisa una decorazione pittorica o plastica, un polittico, ecc.;
bocchelli, 2-xxiv-1008: in lucidi scompartì o sopra cuoi dorati e di cupa dovizia
, agg. ant. diviso fra due o più persone (e quindi a loro
] resiste al mare in esserein stiva appopato o pruato raso di opere morte, scompassato
. (scompènso). patol. turbare o annullare l'equilibrio funzionale di un organo
di un organo, di un apparato o di un meccanismo omeostatico. =
di scompensare1), agg. difettoso o privo di compensazione, di equilibrio (
di un organo, di un apparato o di un meccanismo omeostatico a svolgere interamente
corrispondenza fra valori, mentalità, situazioni o, anche, fra generazioni o ambienti sociali
situazioni o, anche, fra generazioni o ambienti sociali diversi e fra loro estranei
. peregrini, 3-178: il compiacersi o scompiacersi tortamente è la domestica origine:
la domestica origine: l'essere lodati o biasimati contro il dovere è la straniera
di regger sua famiglia / sanza gara o scompiglia, / la qual, chi con
] scompigliabili; e se noi ci immergemmo o rivolgemmo dentro, iddio vel dica
verità ne'cristiani. -inversione o modificazione dell'ordine regolare delle parole.
-stato di confusione, di disordine sociale o mentale. g. gozzi,
). disperdere, mettere in confusione o in fuga, far allontanare in diverse direzioni
in diverse direzioni, sbandare, sciogliere o separare un gruppo di persone (o
o separare un gruppo di persone (o, anche, di animali), in
in partic., con un ordine o con un'azione di guerra, una formazione
vitelliani senza capo, ciascuno da suo impeto o pauraspinti o ritirati. quando antonio li vide
capo, ciascuno da suo impeto o pauraspinti o ritirati. quando antonio li vide piegati,
, alla rinfusa un insieme di oggetti o a soqquadro una stanza, un mobile
, corri; / non basta serrar usci o paraventi: / all'aria manda bussole
guance. d'annunzio, i-914: o dame che le folgori degli occhi / nell'
in pericolo l'attuazione di un progetto o di un accordo, un'iniziativa o
o di un accordo, un'iniziativa o una situazione positiva, un'abitudine consolidata
progettato avvenire. -rendere instabile o meno stabile l'assetto o l'equilibrio
-rendere instabile o meno stabile l'assetto o l'equilibrio di uno stato, di
iscompigliare. -rendere confusa un'azione o una situazione. berni, 33-78 (
pronom. disperdersi, mettersi in confusione o in fuga, allontanarsi in direzioni diverse
, 15-392: qual di bovi un armento o un ieno ovile / incustodito all'
molti spari, si e no due barche o tre della flottiglia. b.
rombazzo. 10. divenire instabile o meno stabile (l'assetto o l'
divenire instabile o meno stabile (l'assetto o l'equilibrio di uno stato o di
assetto o l'equilibrio di uno stato o di una regione); disgregarsi (
speranza. 11. locuz. scompigliare o scompigliarsi la matassa: v. matassa
che in ogni minimo aggiramento, volteggiamento o ritirata, l'una squadra, nell'altra
scompigliatìssimó). messo in confusione o in fuga, disperso, sparpagliato (un
xv-551: mentre l'ospite m'ascolta o parla, io vo riordinando i libri scompigliati
la successione delle parole in una frase o degli eventi in un racconto).
, arruffato, spettinato (una persona o i capelli, i baffi; anche con
i mariti briachi di rabbioso dolore spingere o tirare con iscompigliata fretta le consorti.
accoglie e accarezza dottrine scompigliate e più o meno intinte di socialismo. -dissonante
parvero più tosto un maneggiar di bidenti o un ragghiar di somari che un cantar
in uno stato di grande disordine politico o organizzativo, in una condizione di debolezza.
lieve da non rimanerne vestigia negli annali suoi o della sicilia. 7. non
ordine logico di parole in una frase o degli eventi in un racconto. aprosio
-confusione logica e cronologica; mancanza o perdita di coordinamento delle idee nella mente
perdita di coordinamento delle idee nella mente o di un ragionamento; sconcerto di uno
interno di uno stato per fermenti sociali o tumulti; preoccupante pericolo di danno e
detta natività di cristo, xxxiv-168: o sacra maestà, questo è il migliore /
parte della proprietà fondiaria, forse un terzo o più, era posseduta dalle chiese.
con lui! -confusione, incertezza o difficoltà che si determinano in un progetto
scompiglio / sei de tettorea stirpe, o crudo achille. -mutabilità della sorte
delle sorti, era una carne di goditore o una volontà di asceta, una bassa
volontà di asceta, una bassa cupidigia o una fatalità eroica? -composizione
non abbi scompisciato. aretino, 20-205: o perché si ha cosìgran paura di questo perder
non c'abbia a far l'inchino / o scompisciar la gabbia. 2.
particella pronom. non riuscire a controllare o a trattenere l'emissione di orina per
domandolle, se comandava il coteghino affettato o tutto in un pezzo; ed illustrava
, 6-191: la scolastica, senza turbarsi o pur mostrar d'intendere, gli rispuose
2. figur. composizione poetica o letteraria noiosa, ridondante; sbrodolatura.
nostro paese accolta ogni scompisciatura in prosa o in rima che colasse dal robinetto nazionale
). non avere più una collezione o un'opera completa (per una mancata
un'opera: perderne un volume opiù; o non esserti restituito dopo averlo prestato. 'mi
), agg. disus. reso o divenuto incompleto. tommaseo [s.
suo. scompletazióne, sf. fascicolo o volume isolato dagli altri che compongono un'
panzini, iv-619: 'scompletazione': volume o volumi staccati di una piu vasta opera
volumi staccati di una piu vasta opera o pubblicazione periodica. voce dei librai antiquari
-in partic.: privo di uno o più fascicoli o fogli (un libro)
: privo di uno o più fascicoli o fogli (un libro) o di un
più fascicoli o fogli (un libro) o di un volume (un'opera)
quel libro a cui manca qualche pagina o di quell'opera a cui manca qualche
che io gli ho tutti, salvo due o tre; e ce ne sono degli
proprietà di scomporre (un elemento chimico o fisico, una forza).
possibilisti, vestono completi 'fumo di londra'o 'principe di galles', hanno in casa
particolarmente versatile, adattabile a diverse circostanze o attività. fantasie de'suoi predecessori,
situazione di discordia, d'instabilità politica o sociale. gualdo priorato, 10-ix-7:
le diverse parti del sangue possono più o meno e in tempo determinato ricever questo scomponimento
, non può stridularsi, scomporsi o dividersi in pezzi, siccome gli altri corpi
serio sono di questo schisto micaceo, o per meglio dice di 'gneis'investito di
, e guai se scomponfono il vestito o i capelli. nievo, 409: ogni
. -abolire, revocare quanto già stabilito o istituito. g. b. nani
eprima di tutto i parlamenti. -alterare o stravolgere una disposizione, una successione.
. pancrazi, 1-218: il veneziano saluta o rende il saluto a chi passa,
saluto a chi passa, con grazia giuliva o cerimoniosa, ma senza scomporre la sua
processo produttivo in una serie di operazioni o mansioni differenziate. cavour, ii-q3
attuare la scomposizione di righe, colonne o pagine intere di testo, per lo più
fiore agitato dal vento, senza scomporsi o cadere. esposizioni futuriste, i- [
spedito corre / per l'olimpica polve o per l'elea, / tra via carro
di sorella, un bacio d'amante o la stretta di mano d'un amico.
, scompaginarsi (un gruppo di persone o di animali). cantù, 2-608
semicerchio come per assistere a una cerimonia o a una rappresentazione. pavese, 4-217
, qualcuno gridava: « fate largo o vi ammazzo ». -per estens
il controllo di sé mostrando ansia, sorpresa o turbamento (per lo più in espressioni
meno; disgregarsi (un ordinamento politico o economico); rompersi (un accordo)
.. presa in quante diverse misure o quantità o quante diverse partite abbisogni, e
presa in quante diverse misure o quantità o quante diverse partite abbisogni, e tutte
senso concreto: discorso eccessivo, intemperante o sconveniente. b. croce, ii-i
baudeleriano 'recueillement': 'sois sa- ge, o ma douleur, et tiens-toi plus tranquille'.
accetti senza riserve. non si tradiscecon gridi o scompostezze. pasolini, 18-94: la lontananza
inaspettati malanni per tutto. -smontato o mancante di alcuni elementi. assarino,
come archibugio, pistola, diconsi 'scomposte'o 'sfornite', quando mancano di alcuna delle
mancano di alcuna delle loro parti, o che queste non sono debitamente congegnate a'
, sbandato (un gruppo di persone o di animali). b. davanzati
, iii-23-206: allora corrimi incontro, o delia, comunque tu sarai, co'lunghi
-non ben sistemato volontariamente, per vezzo o casualmente sul corpo, in disordine (e
ottocento trovava illeggibili i dipinti d'un manet o d'un monet, perché eseguiti con
scadimento reale e durevole essere una scomposizione o lenta o rapida dicerta progressiva forma del viver
e durevole essere una scomposizione o lenta o rapida dicerta progressiva forma del viver civile:
un numero intero, di una frazione o di un polinomio. stampa periodica milanese
. procedimento con cui si scompongono righe o colonne o pagine intere già composte,
con cui si scompongono righe o colonne o pagine intere già composte, per lo
saggi in modo da decidere la scomposizione o la modifica di essa o magari la conservazione
la scomposizione o la modifica di essa o magari la conservazione? la natura [
di 'disfacimento'delle composizioni tipografiche già stampate o inutili; lavoro delicato che richiede diligenza
al proprio posto, nella rispettiva cassa o casellario. = nome d'azione
. con un atteggiamento scomposto, trascurato o, anche, non conforme al decoro
: gugùll ascoltava il vento che vola o dorme nel cuore dei nicchi, e ne
ha le vesti discinte, in disordine, o è senza trucco. c.
alterato, sconvolto (una persona) o che appare tale (il volto).
, eccessivo, sfrenato (un sentimento o la sua manifestazione, la fantasia)
-insofferente di ogni disciplina, autorità o convenzione. oriani, x-4-22:
, ii-683: erano immagini e pensieri spessosovrapposti o scomposti. 10. radicalmente alterato
che cava delle castiglie ora restano scomposte o sregolate, perché quelli erano effetti della
sostanza). i polmoni, o per meglio dire le vescichette polmonari, sono
quale a lui medesimo, se volesse o potesse fare l'analisi degli elementi semplici
in fattori primi (un numero intero o un polinomio). 13. tipogr
., la assignaranno al predictoillustro signor conte o suo comissario senza scomputarsela alli soldi loro
tirate, come sarebbe l'obligazione personale o che non si faccia scomputo alcuno di
uso. pirandello, 8-228: le tre o quattro mila (speriamoche siano quattro!)
rovistare, cercar minutamente tra ciascuna puzza o ciarpa o cosa minuta alcunché: 'per
cercar minutamente tra ciascuna puzza o ciarpa o cosa minuta alcunché: 'per trovar quel
degnità di appartenenza di una persona o di un 11 papa..
publicar fra que'popoli che chiunque andava o permetteva ch'andasse altri a servir contro
mezzo delle censure, cioè della scomunica o delle sospensioni o dell'interdetto. parini,
, cioè della scomunica o delle sospensioni o dell'interdetto. parini, 642
volesse tener conto delle tante scomuniche, che o per le bolle pontificie si scagliano da
le bolle pontificie si scagliano da roma o da'sinodi provinciali e diocesani da'vescovi
spirituali: dall'interdizione alla scomunica minore o maggiore. 2. per estens.
ecclesiastica, di un libro ritenuto blasfemo o eterodosso o licenzioso. foscolo,
di un libro ritenuto blasfemo o eterodosso o licenzioso. foscolo, ix-1-354:
determinato ambiente, a un consorzio artistico o ideologico, da cui automaticamente è esclusa
consiste nel discutere se sia meglio la candela o il lume a petrolio, con in
gruppo a un partito politico o a un organismo che riunisca i partiti
, con la conseguente condanna dell'operato o delle idee da essi espresse e sostenute
gergo politico e con senso ironico delfesclusione'o 'espulsione'di un individuo dal grembo di
operato in modo non conforme alla tattica o alle idee del partito. silone,
illudersiche il proprio dissenso sia limitato a questo o quel singolotema, e su di esso vuole
ma più tardi, dopo la scomunica o l'espulsione..., egli si
. 5. censura di libri o di altre forme di espressione artistica o
o di altre forme di espressione artistica o ideologica ritenute in disaccordo con la linea
6. severa condanna di un uso linguistico o di un'opera artistica in quanto scorretti
di un'opera artistica in quanto scorretti o esulanti dai canoni estetici. luna
a una casa colpita da disgrazie continue o a un oggetto vittima di ripetuti guasti)
una casa, una cosa: sfortunata, o che non rende il servigio dall'oratorio e
d'un oggetto che non si può adoprare o di persona piena di disgrazie.
scomunica, che ha natura di scomunica o vi è connesso. testi fiorentini,
, scomunichi). colpire una persona o una collettività con la sanzione ecclesiastica della
sercambi, i-18: perché il dicto tito o da un organismo che riunisca i movimenti
de è regui da spirito santo gli absolvan o scumi- nian, cusì è fermo in
-privare dei possedimenti un suddito contumace o ribelle (il sovrano). v
3. vietare qualcosa per comandamento divino o a opera dell'autorità religiosa.
quando si proferiscono le parole sacre classico o romantico. o gli uni o gli
proferiscono le parole sacre classico o romantico. o gli uni o gli altri ti scomunicano
classico o romantico. o gli uni o gli altri ti scomunicano, e nessuno permette
in disaccordo con la linea del partito o dell'organismo stesso. a.
7. condannare perentoriamente un uso linguistico o stilistico, una disciplina, una scienza,
familiare in quanto giudicato indegno di appartenervi o di idee o comportamenti troppo anticonformisti.
giudicato indegno di appartenervi o di idee o comportamenti troppo anticonformisti. manzoni, pr
vietato dall'autorità ecclesiastica in quanto blasfemo o eterodosso (uno scritto). -anche
-figur. fortemente disapprovato in quanto scorretto o non puro (un'opinione, un uso
scrivere, un'opera, perché estranei o opposti ai canoni estetici o morali comunemente
perché estranei o opposti ai canoni estetici o morali comunemente accettati). monti,
catzelu [guevara], ii-51: o tu fratello che leggi, overo ascolti
scomunicati tutti. -figur. vietato o biasimato in quanto nocivo o sconveniente in
-figur. vietato o biasimato in quanto nocivo o sconveniente in una determinata circostanza (anche
ta. -colpito da continui guai o sventure o guasti. macinghi strozzi,
-colpito da continui guai o sventure o guasti. macinghi strozzi, 61 (
come maledizione per quanto è particolarmente molesto o avverso o pericoloso. aretino, vi-57
per quanto è particolarmente molesto o avverso o pericoloso. aretino, vi-57: che
vi-57: che mi fa il colore? o sorte scomunicata, sorte imbriaca! baretti
sì come in terraiscomunicata, sanza alcuno onore o di preti o di candele.
terraiscomunicata, sanza alcuno onore o di preti o di candele. 6. che
comporta la scomunica per chi lo possiede o ne fa uso in quanto proveniente da un
7. che si pone contro o al di fuori della chiesa; che
fuori della chiesa; che non professa o combatte la fede cristiana; eretico,
': viene a dire 'scomunicati', o vero 'contro alla chiesa', però che fanno
rozze popolazioni. -con uso enfatico o scherz. aretino, vi-234: lascila
. bibbia volgar., x-323: o timoteo, guarda il deposito dalla grazia
secretariodi manicheo, di arrio... o di lutero... a scrivere le
. scomunica. iacopone, 57-4: o pastor, co non te esvigi / a
. figur. che condanna l'operato altrui o se ne erge a giudice.
de roma. iacopone, 56-2: o papa bonifazio, eo porto el tuo prefazio
, 4-2-43: da ogni scomunicazione, o maggiore o minore, data dalla raf'one
: da ogni scomunicazione, o maggiore o minore, data dalla raf'one,
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da comunione (v
, per effetto di un forte spavento o di un'altra intensa emozione (per lo
s'io sappia / sconcacarmi qual festi o far da bravo. monelli, 2-436
, 6-191: la scolastica, senza turbarsi o pur mostrar d'intendere, gli rispuose
1-371: 'sconcare': cavar fuori dalla conca o dal mastello i panni, dopo che
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
pianta per raccogliere l'acqua d'irrigazione o il concime. = comp.
. v.]: 'sconcatenare': sciogliere o rompere le catene. tommaseo [s
. v.]: 'sconcatenare': sciogliere o rompere le catene. 2
(la società umana). o. rucellai, 2-3-12-40: subito che da
pianta per raccogliere l'acqua di irrigazione o il concime. -anche: la fossa stessa
alle stoltediscussioni di holyoacke? giacomo, sydney o nessuno dei due? barilli, 9-105
apprensione, sorpresa, stupore, angoscia o eccitazione o, anche, facendo smarrire il
sorpresa, stupore, angoscia o eccitazione o, anche, facendo smarrire il pieno
. -per estens. che rivela o esprime angoscia, turbamento, stupore.
una situazione di grave crisi, difficoltà o alterazione (una situazione, un'istituzione,
-che è in una grave crisi economica o finanziaria. - anche: dissestato (
a quel segno anche la loro fortuna, o dato il tracollo a patrimoni già sconcertati
musicale). podiani, 22: o che canto sconcertato! orsù siamo sul
sconcertano: se poi abbiano ragion loro o le loro nonne, vattel'a pesca.
, turbare l'andamento di una situazione o lo svolgimento di un'azione, un
3. alterare la funzionalità di un organo o le facoltà del corpo; debilitare il
la morte. -mettere in posizione innaturale o scomoda il corpo, contorcendolo.
calzabigi, 154: molti intanto, o pentiti o traditori, / concorrono al
, 154: molti intanto, o pentiti o traditori, / concorrono al teatro e
. malpighi, 1-188: nella sincope o principio di febre, dove cessa o
o principio di febre, dove cessa o si sconcerta il moto intestino del sangue,
il molino, cercarei di reparar le rote o la loro composizione guasta. 9
del troppo apprendere) laridusse a non raziocinare o raziocinare così sconcertata- mente come apprendeva.
scosso, disorientato; messo in agitazione o in apprensione, eccita to
sconcertati fragori. 4. costruito o disposto senza alcun criterio di simmetria,
, fra le parti (un edificio o una sua parte, un elemento architettonico
sicome con la istessa materia un concertato o sconcertato palagio, così co'medesimi piedi
, così co'medesimi piedi una sonora o dissonante periodo poi tu comporre. magalotti
disfunzione, di malessere, di malattia o è afflitto da disturbi delle regolari funzioni
, un umore, l'intero organismo o, anche, la salute stessa).
ceffo. -cresciuto in modo asimmetrico o piegato dal vento, dalla neve,
ulivi] nei luoghi caldi al febbraio o al marzo e nei freddi all'aprile.
troppo lunghi, massime di mezzo, o doppi che s'urtano l'uno con lyaltro
, reso inservibile, ridotto allo sfascio o in rovina. boccalini, i-102:
. che confonde e disorienta con azioni o argomenti sorprendenti. manuzzi [
. v.]: 'sconcertatore': chi o che sconcerta. viani, 4-177:
di alterazione delle facoltà intellettuali, morali o psicologiche, di affanno, di agitazione
, eventi e sensazioni sconvolgenti, inquietanti o inattesi, o da comportamenti, da discorsi
sensazioni sconvolgenti, inquietanti o inattesi, o da comportamenti, da discorsi sconvenienti o
o da comportamenti, da discorsi sconvenienti o indecenti; perdita della capacità di controllare
-in senso concreto: evento, comportamento o discorso che provoca inquietudine, agitazione,
che provoca inquietudine, agitazione, indignazione o timore. giuglaris, 2-754: questi
-conseguenza molesta e nociva di una decisione o di un'azione inopportuna, di una circostanza
un'azione inopportuna, di una circostanza o di un evento imprevisto; complicazione, difficoltà
, difficoltà; guaio, danno morale o materiale. loredano, 2-202: il
ogni caso posso temere la sospensione diquel giornale o pure il suo avvilimento. vedete che sconcerto
vita, di un'abitudine; degenerazione o crisi profonda di un sistema politico, di
un sistema politico, di uno stato o delle istituzioni, di un'attività; situazione
: allora s'avvide d'aver tropf> o precipitata la sua marcia, poiché si trovava
: quando in una casa succede qualche sconcerto o discordia o divisione, al sentir la
una casa succede qualche sconcerto o discordia o divisione, al sentir la moglie tutta la
amicizia. -dissesto, crisi economica o finanziaria (e, in senso concreto
veduta il salviati. -difetto o improprietà nell'abbigliamento. f. fona
] la testa con beretta di velluto o damasco rosso, ornata di monete,
dei valori morali; inclinaziomalattia dell'anima o del corpo? ne al male, perversione
4. radicale e inaccettabile mutamento o capo- volgimento dei precetti, dei princìpi
quali si fonda una dottrina, un'ideologia o una disciplina; contraddizione logica.
del corso normale di un fenomeno fisico o astronomico. achillini, 1-87: i'
urto accidentale può produrre uno sconcerto più o meno grande nell'equilibrio virtuale del sistema
equilibrio e di proporzione di una struttura o di un elemento archi- tettonico.
di quelle. 7. alterazione o anomalia di una funzione fisiologica; disturbo
dipendedalla salute di giulia che ha avuto due o tre giorni di sconcerto. carducci,
, viluppo. martello, 6-i-215: o meno o più profondo quei vomeriaprian calle,
. martello, 6-i-215: o meno o più profondo quei vomeriaprian calle, / ma
tr. (sconcètto). privare qualcuno o qualcosa della stima o del credito di
. privare qualcuno o qualcosa della stima o del credito di cui gode.
, spontaneamente concepita. sconcezza o con dare scolo alle acque o con ammonticchiare
sconcezza o con dare scolo alle acque o con ammonticchiare la melma. borgese,
: quel cadavere davanti alla porta è o non è una sconcezza? -pessima
veneziana dell'antonelli chi vorrebbe leggere, o, lèttone, chi non gitte- rebbe
contrario a ogni senso morale; parola o discorso volgare, licenzioso. bartolomeo
vuoi. 4. comportamento o discorso assurdo, insensato; sproposito;
, insensato; sproposito; contraddizione logica o linguistica o estetica. vico,
sproposito; contraddizione logica o linguistica o estetica. vico, 147: condanna
se un determinato vocabolo suona spiccatamente toscano o fiorentino, io, napoletano, non
. congruenza, svarione. -movimento o gesto convulso o scoordinato, sconcettato (pari
svarione. -movimento o gesto convulso o scoordinato, sconcettato (pari. pass,
sembrarti sconcezza che l'altare sta disarmonico o sgraziato; scarto improvviso. — anvato
scarto improvviso. — anvato della stima o del credito di cui gode. sotto e
ad operare bene, con grazia e senza o che abbia perduto da sé il pregio per
5-46: anassagora, con eguali o anche più cognizioni di za,
.). da strumenti dissonanti o stonati. sconcézza, sf.
sconcézza, sf. bruttezza, aspetto repellente o oliva, i-1-422: non solamente
pre deformità di una persona o di una cosa. giudica alle
te che sia un sonator d'arpa o di cetera, se gli date uno
concetto terrore della presenza de'francesi, o pure dal- l'orribiie sconcerto di padelle
mancanza di cura nella lingua e nello stile o di valore estetico o artistico, di
e nello stile o di valore estetico o artistico, di armonia e di proporzione.
. -in senso concreto: oggetto o spettacolo ripugnante o squallido. massaia
senso concreto: oggetto o spettacolo ripugnante o squallido. massaia, xi-146: né
: fatto che averai la tua sconza, o leva- turo, pigliami di fiori di
. chi esercita un'attività con negligenza o senza esperienza e capacità; guastamestieri.
. in modo volgare, poco dignitoso o sgraziato, goffo; scompostamente, sguaiatamente
alle norme dell'onore, della morale o tale da suscitare sdegno e condanna;
. m. lecchi, 1-2-178: o signor del cielo, il quale / doni
], 174: 1 contadini o le comunità... fuori d'ogni
-con veemenza eccessiva e riprovevole; manifestando o suscitando profondo turbamento interiore, reazioni emotive
ed offese, dritto è che le difendiamo o vendichiamo col ferro contro gli amici medesimi
medesimi, ove questi a loro sconciamente o villanamente facciano ingiuria. buzzati, i-825
, tale da suscitare orrore, raccapriccio, o da determinare conseguenze rovinose. libro
. botta, 5-38: le altre, o rotte sconciamente nel corpo o lacerate negli
altre, o rotte sconciamente nel corpo o lacerate negli arredi, a stento potevano
confusamente; senza alcun criterio, regola o cura; a caso. b.
tiravano sassi, senza però alcun giudizio o riguardo, li quali molte volte furono
nell''ilia- de'si abbia eletta o più tosto sconciamente formata la materia et
. cesari, 1-2-191: conoscete voi, o cari, la voce e il giudizio
? -in modo inopportuno, non appropriato o improprio; fuori luogo. ruscelli
punto di vista estetico, linguistico, filologico o, anche, da quello della correttezza
norma estetica, lin guistica o filologica, da un canone di proporzione
2. rendere brutto, fisicamente deforme o meno attraente; deturpare; affliggere con
marino, 1-7-208: se pur volevi, o gran rettor del tuono, / sotto
/ non devevi così prima sconciarmi / o non devevi poi genero farmi. goldoni,
. 4. spezzare, fratturare o fratturarsi, lussarsi o ferirsi gravemente un
. spezzare, fratturare o fratturarsi, lussarsi o ferirsi gravemente un arto. m
le budella, piuttosto delle vostre guantiere o di un posto-macchina. -scerpare, strappare
buon esito di un progetto; scombinare o complicare una situazione; compromettere un accordo
pell'amico si sconcia / e nollo scorda o l'abbandona un'oncia. getti,
.., né voglio che 1 nababbi o altri si sconcino per me d'un
, l'integrità, l'equilibrio stilistico o compositivo di un'opera letteraria, pittorica
compositivo di un'opera letteraria, pittorica o architettonica o anche il valore espressivo di
un'opera letteraria, pittorica o architettonica o anche il valore espressivo di una parola
di una frase, di un ragionamento o la verità. monte, 1-ix-194:
. monte, 1-ix-194: se sentenza o rima alcuna ò guasta, /
rima alcuna ò guasta, / o c'aggia il vero in alcun loco sconcio
non si vorrebbe patire che la storia o sia il fatto (posto che sia pittorescamente
. carducci, iii-25-77: è vero o non è vero che gli accademici sbagliarono
fino ad accorciare gli endecasillabi in decasillabi o allungarli in dodecasillabi? boine, cxxi-iii-574
dodecasillabi? boine, cxxi-iii-574: due o tre errori tipografici sconciano il senso della
traviare, corrompere una persona; contaminare o degradare profondamente un sentimento. guidotto da
la via si sconciasse per sua factura o per sua cagione,... elli
, i-263: in un orologio una ruota o un contrapeso che si sconci guasta tutto
cio del motteggiare saviamente per irritar gli altri o metterli in derisione, senza sconciarsi ponto
così gliene 'ncrescerebbe d'ogni loro male o aversità, come m'increscerebbe di te.
, nell'aspetto, nella bellezza originaria o naturale. oriani, x-4-36: come
4. per estens. ritoccato o rimaneggiato in modo maldestro. bacchetti
sui quadri sconciati da un restauro, o incrostati, ammuffiti, interamente ricoperti da
turba e sconvolge una situazione di pace o il corso di un evento. siri
partorito tredici volte, senza contare sei o sette sconciature. gioberti, 4-2-152:
perché costor l'han fatta spiritare / o almen per questo ha dato in
ha dubbio alcuno che gli abortivi, o sconciature che dir vogliamo, non solion
. -per estens. formazione animale o vegetale anomala, irregolare. landino
un aneddoto storico, deformato di proposito o per equivoco, nella tradizione, ne
questo, le quali spesso spesso disperdono o divengono sconciature. g. bragaccia,
e miniati, che non sono, o sconciature sono nell'antichissima copia conservata in
conservata in modena. -rappresentazione fortemente alterata o deformata di una figura. vasari
occhi se abbia alcun neo nel volto o alcuna sconciatura ne'capelli o altro che
neo nel volto o alcuna sconciatura ne'capelli o altro che potesse offendere la sua bellezza
per gl'italiani tutti. -modifica o aggiunta deturpante a una costruzione. milizia
= deriv. dal lat. concinne o concinnlter 'elegantemente'meditazione sulla vita di
, poco dignitoso, sguaiato negli atteggiamenti o nei movimenti; trasandato, trascurato,
e biasimare altrui, abbino in loro o sappino fare alcuna cosa che sia nobile
sappino fare alcuna cosa che sia nobile o buona. intrichi a amore [tasso]
/ greci, indi, assiri o d'altro tal legnaggio, / ch'erano
4. privo di valore estetico o artistico, di armonia, di proporzione
di proporzione (un componimento, un verso o una struttura architettonica); sgradevole all'
questa qualunque lingua sia per esser buona o sconcia secondo che si rassomiglia o no
buona o sconcia secondo che si rassomiglia o no (ché del quanto non ci occu-
vedere se l'essenza delle lingue porti o comporti che sien buone per via d'una
buone per via d'una rassomiglianza, o di che che altro; come una lingua
potria forse dire che nell'altre persone o tempi der verbi fosse troppo sconcio e duro
scosceso; ripido, difficile a raggiungersi o a percorrersi; erto, scomodo al passaggio
, sconcio 11. comportamento o atto profondamente sbae vorticoso.
profondamente sbae vorticoso. gliato o poco adatto a una situazione, non confor
-scomodo, malagevole, che arreca disturbo o me alle regole correnti, alla norma
il più fier che tra spartani / o tra gli arcadi mai fusse veduto.
pubblici carichi. io. comportamento o atto poco dignitoso, riprovevole, indecoroso
, deformazione, stravolgimento di uno scritto o dell'uso corretto di una lingua; errore
non so se sappiano più di adulazione o di sconcio di lingua italiana gli atti del
in breve se siano stati 'colpiti i ricchi'o se non sia stato sconclusionatamente immiserito tutto
non si fanno per esso, o si fanno poco e male e sconclusionatamente.
2. mancante di fondamenti logici o di chiarezza espositiva; che non arriva
. non ti dirò se a me dispiacerà o noquesta sconclusione: sono ridotta ad un tale
fra parti reciprocamente connesse di una proposizione o di un periodo. marino,
questa sconcordanza politica. -situazione anomala o assurda. a. cattaneo, iii-129
con anche dell'uomo sconclusionato o del mettimale e del2. per estens
: qualcuno c'è sempre che inventa o sfigura giudizi per mettere la sconcordia.
f. frugoni, 3-ii-83: che fai o sonno, che fai? e perchénon vieni
mai nessuno aveva pensato fos o vulcan, denangi, elli lo fa più
scondito, agg. non condito o poco condito; insipido. allegri,
2. figur. privo di attrattiva morale o spirituale. mamiani, 9-191: se
di modestia. fagiuoli, xiv-104: o, gran pazienza ch'ebbe con le mie
con esso gli altri d'infinite sorte nuotavano o che in altri composti, avvegna che
a venire, a udire la conferma o sconferma della prima nuova. =
sconfesso). non condividere più o non riconoscere come proprio ciò che si era
ciò che si era fatto, detto o professato; rinnegare, ritrattare. boccaccio
di disapprovare, per lo più apertamente o ufficialmente, una determinata iniziativa o l'
o ufficialmente, una determinata iniziativa o l'operato o le affermazioni altrui (in
, una determinata iniziativa o l'operato o le affermazioni altrui (in partic.
altrui (in partic. di uno o di più aderenti di un partito, di
2. disapprovato, apertamente o ufficialmente, per quanto ha fatto o
o ufficialmente, per quanto ha fatto o dichiarato (con riferimento agli esponenti di
con riferimento agli esponenti di un partito o di un'istituzione). lucini,
sconfessióne, sf. ritrattazione pubblica o aperto rifiuto di quanto si era sostenuto
rifiuto di quanto si era sostenuto, fatto o professato in precedenza. imbriani
loro file. 2. atto o dichiarazione con cui si prendono pubblicamente le
le distanze dall'iniziativa, dall'operato o dalle affermazioni altrui (con riferimento a
a lui... a confessare o sconfessare la compagnia; e scrivasi la
compagnia; e scrivasi la sua confessione o sconfessione per lo detto notaio nel detto
tempo che ladri non possano aprir case o sconficcar botteghe. 3. estrarre
un chiodo, un punteruolo, un palo o una palizzata conficcata a fondo.
io morire sconfesso, s'io non teromperle o sconficarle. arici, iv-245: già si
sconficcàbile, agg. che può essere sconficcato o b. croce, iv-i 1-234
un'idea, di un'opinione, o l'esistenza di un diritto precedentemente sostenuti
l'esistenza di un diritto precedentemente sostenuti o comunemente accettati. mazzini, 69-169:
comunale, / che pur non tegna dono o cortesia: / ch'entrasti 'n corpo
farà a 'consoli d'ordinare a confessare o sconfessare la compagnia. 5.
pronom. decidere l'abbandono della poesia o di un modo di fare poesia.
(ciò che era stato detto, fatto o professato). bacchelli,
. 2. che si può rimuovere o spostare dal posto occupato (con uso
s. v.]: certi magistrati o professori, conficcatitinuando, insanguinata e calda /
maledirti in eterno. 2. staccare o divellere un'asse o anche una serratura
2. staccare o divellere un'asse o anche una serratura o un oggetto dal
divellere un'asse o anche una serratura o un oggetto dal luogo in cui è fissato
un oggetto dal luogo in cui è fissato o attaccato, per lo più rimuovendone i
giovinetto ogni dì soleva su una galleria o loggia una o due ore passeggiare, commu-
soleva su una galleria o loggia una o due ore passeggiare, commu- nicato il
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da conficcare (v
solo sconficcherà il catenaccio d'una porta o altra simil cosa molto facilmente e senza
sconficcato cristo. 2. staccato o divelto dal luogo in cui è fissato o
o divelto dal luogo in cui è fissato o attaccato. - in partic.:
lui. 2. sentimento di sfiducia o considerazione pessimistica intorno a una situazione,
. disus. perdere la fiducia in sé o in altri; diffidare di qualcuno.
. -non confidare in una qualità propria o altrui. pagano, iii-207: 1
-disperare della giustizia, della grazia o dell'aiuto divino. - anche sostant
sconfidiamo. della porta, 2-88: o dio, ringraziato sii tu! non
2. perdere la speranza in qualcosa o nella possibilità che un evento si verifichi
/ forse negli alti suoi decreti, o cara, / a te più lieto l'
tornare in signoria per le proprie forze o per favore delle sue parti, volse
amaestramento, sarà stato intestato di guerra o di qualch'altro capriccio bizzarro. =
amicizia. pirandello, 8-273: mutria o tristezza radicate in quel suo corpo deforme
tristezza radicate in quel suo corpo deforme o anche sconfidenza che nessuno potesse capire e apprezzare
2. mancanza di fiducia in qualcosa o nella possibilità di portare a compimento un'
iii-135: chi non sa quanto la fiducia o lasconfidenza dell'animo eserciti di forza secreta su
in competizioni elettorali, in lotte politiche o sociali. tenca, 1-94: gli
ci muove amore di carità ma piuttosto paura o vanagloria, sicché da ogni lato perdiamo
perdiamo e siamo iscon- fitti, cioè o se il ben non facciamo ovver se 'l
voi non passerestefin tanto che voi non aveste o rotti i ferrami o messo a lieva
che voi non aveste o rotti i ferrami o messo a lieva o spezzato l'uscio
rotti i ferrami o messo a lieva o spezzato l'uscio o sconfitte le bandelle o
messo a lieva o spezzato l'uscio o sconfitte le bandelle o sbarbati anco gli
o spezzato l'uscio o sconfitte le bandelle o sbarbati anco gli arpioni dagli stipiti.
nel territorio di un altro stato o illegale nella proprietà altrui. ferd.
una corrente artistica, di un genere letterario o, anche, dai canoni di
logica, che non elabora i concetti o il concetto della realtà, ma solo il
rappresentare tutte le regioni italiane, più o meno bene, per qualcuna sconfinando dalla
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da confinare (v
. sconfinataménte, aw. senza limite o termine. massaia, ix-78: a
ricevono vicendevolmente ne'campi dagli animali, o per rimozione di termini o sconfini ed
animali, o per rimozione di termini o sconfini ed usurpazioni di terreno.
subentrare di uno stato d'animo diverso o ancora più intenso. boine, i-94
, il rimanere sconfitti in uno scontro o in battaglia o anche in una guerra.
sconfitti in uno scontro o in battaglia o anche in una guerra. giamboni,
e memorami rotte / darà a'nimici o per acqua o per terra. brusoni
rotte / darà a'nimici o per acqua o per terra. brusoni, 509:
: una rivoluzione in albania e noi o la occupiamo o la abbandoniamo: o
rivoluzione in albania e noi o la occupiamo o la abbandoniamo: o s'ha una
o la occupiamo o la abbandoniamo: o s'ha una guerra o uno smacco politico
abbandoniamo: o s'ha una guerra o uno smacco politico che vale una sconfitta
, xlv- 4. forte delusione o fallimento subito nell'ambito professionale, umano
laudario detta compagnia di sangilio, 546: o amara pace! come m'ài dilieta!
9. locuz. mettere, volgere a o in sconfitta: avere il sopravvento sui
in una situazione, in una dialettica storica o politica o anche nella vita stessa.
, in una dialettica storica o politica o anche nella vita stessa. - anche sostant
tornarsene a casa. volponi, 8-190: o scopri il potere e accetti di servirlo
di servirlo e conquistarlo così com'è, o ti ritiri in quello smozzicato brontolume degli
e sconfitti. -superato dalla storia o da nuove scoperte. g. ferrari
potrebbe in vita guido dette colonne o anonimo, 429: eo non agio bailìa
assetto e nell'equilibrio di uno stato o di un sistema politico. gattini,
, 40-223: fate..., o gran fanciullo di paradiso, che siccome
sì che di loro non resti pur nome o memoria. 3. confondere, annichilare
terrena beltà non dura molto, / o dio, che 'n tuo servizio io me
dai tempi che corrono. -vanificare o affievolire una speranza, l'attensconfórme,
che d'ora in ora animavano violentemente o sconfortava ria di gatta melata
menzia grande sconfortare qualcuno da cosa dannosa o vergognosa. salvini, 39-v-114: in
(e, in senso concreto, fatto o -privare qualcuno del proprio conforto.
sarà mai ch'io mi sconforti, / o mai più del dover pigli baldanza /
del dover pigli baldanza / per casi o buoni o rei che sieno sorti.
dover pigli baldanza / per casi o buoni o rei che sieno sorti. tasso,
, non lascierò però di laudarti, o signor mio, eziandio della giustizia tua.
sconfortate. 2. che denota o provoca amarezza, scoramento, desolato sconforto
un credito abolendo precedenti provvedimenti di limitazione o divieti. scongelato (part. pass
. fatto scongelare (un alimento congelato o surgelato). - anche: liberato
. bellini, 5-2-3: la voce anatomia o notomia o anoto- mia è..
, 5-2-3: la voce anatomia o notomia o anoto- mia è... voce
ha scongelato i crediti d'imposta, stegno o a danno di altri. pubblicato sulla
dovesse mai compirsi. -invocare dio o gli dei richiedendo per sé o per
-invocare dio o gli dei richiedendo per sé o per altri aiuto, protezione, grazie
te dico, / si tu se'phantasma o nimico, / ke tu te
per lo più in nome di dio o di persone o di valori ritenuti sacri
più in nome di dio o di persone o di valori ritenuti sacri o particolarmente cari
di persone o di valori ritenuti sacri o particolarmente cari (spesso in costruzione con
una prop. subord. di valore finale o per introdurre il discorso diretto in espressioni
quando noi preghiamo alcuna persona per dio o per anima o per avere o per
preghiamo alcuna persona per dio o per anima o per avere o per parenti o per
dio o per anima o per avere o per parenti o per altro modo di scongiurare
anima o per avere o per parenti o per altro modo di scongiurare. giamboni,
gi... a stento per ottanta o novanta centesimi ti dànno uno gli
». -sottoporre a esorcismi persone o cose per liberarle degli spiriti maligni.
» 3. figur. impedire o cercare d'impedire il verificarsi di un
. muratori, 7-iv-39: si preparava o si sceglieva qualchelago d'acqua a cui veniva
signore. -mago che evoca spiriti o demoni. storia dei santi barlaam e
pratica magica con la quale si evocano o si scacciano forze occulte e malefiche,
. 2. formula di augurio o di maledizione che consiste in una supplica
che consiste in una supplica a dio o a un'altra forza sovrannaturale perché intervenga
altra forza sovrannaturale perché intervenga a favore o a danno di qualcuno. vita
se contegnia che, se alcuno re o tiranno o barone, overo altro quale vollesse
che, se alcuno re o tiranno o barone, overo altro quale vollesse fesse
e angeli, cercarono di muovergli orazioni o di costringergli con scongiurazioni. ammirato, i-214
di reticenze e di scongiuri raccontò, o meglio fece capire che... era
2. pratica magica con cui si evocano o si scacciano forze occulte o demoniache.
si evocano o si scacciano forze occulte o demoniache. passavanti, 244: quando
passavanti, 244: quando per invocazione o per lo scongiuro... il
mostra d'essere costretto per la invocazione o per lo scongiuro. guido dette colonne
scongiuro, disse il demonio: « o compare mio, voi avete il buontempo!
scongiuro, purgar soleano con l'elleboro o con altro medicamento la bile atra,
demonio. 3. formula di augurio o di maledizione, che consiste in un'
un'invocazione a dio per richiedere grazie o favori e allontanare pericoli o eventi negativi
richiedere grazie o favori e allontanare pericoli o eventi negativi che si temono.
e a mormorare non so che preghiere o scongiuri. silone, in: le
. 4. per estens. gesto o formula superstiziosa diretta ad annullare influenze nefaste
un cattivo augurio, da una iettatura o da malefici di ogni genere.
non quali libri ma quali esseri viventi o defunti io potrei rivedere fulmineamente e involontariamente
sconnessióne, sf. mancanza di unione o di aderenza fra le parti di un
aderenza fra le parti di un oggetto o di una costruzione. - in senso
. 2. assenza di collegamento logico o sintattico fra gli elementi del discorso o
o sintattico fra gli elementi del discorso o del ragionamento; mancanza di una coerente
di una coerente struttura argomentativa, sintattica o narrativa. -in senso concreto: frase,
di puerilità, di assurdità e sopratutto disconnessioni o di contradizioni, non si può mettere al
di parti che non sono ben unite o non aderiscono perfettamente fra loro; difettoso
non aderiscono perfettamente fra loro; difettoso o guasto per la rottura delle parti di collegamento
; reso irregolare dalla presenza di buche o rilievi (una strada).
latino e greco, si era ribellato: o la scuola ufficiali o la riforma
ribellato: o la scuola ufficiali o la riforma. -staccato dall'insieme di
2. che non ha, non implica o esclude relazioni con altri elementi, tanto
singolarmente, a sé; che non è o non può essere organizzato in un sistema
logico con gli altri elementi del discorso o del ragionamento (una parola, una
idea); non ben strutturato logicamente o sintatticamente (un discorso, un ragionamento,
bocca. -privo di coerenza artistica o concettuale; disorganico (un'opera letteraria
sillaba. 4. che pensa o agisce disordinatamente, senza un progetto preciso
., ci son vasi di terra rotti o fiaschi spagliati. fenoglio, 5-ii-277:
(sconnètto). danneggiare un oggetto o una costruzione provocando la separazio
ne delle parti che li compongono o facendo loro perdere compattezza e solidità.
di coscienza, sbadigliò a catena otto o nove volte, fino a sconnettere, o
o nove volte, fino a sconnettere, o quasi, le pur potenti mandibole.
c. gozzi, ii-14: otto o dieci giorni dopo egli mi restituì la
, riesca a sconnettere e sovvertire più o meno direttamente ogni assetto ed ogni patto
maneggi nelloscatolone del televisore quando sconnette l'audio o il vi * - deo, che
parti di un tutto); scomporsi o iniziare a scomporsi nelle diverse parti perdendo
precisizione, la crosta si sconnetteva in tre o più pezzi, e l'animale,
. gramsci, 1-192: è a caso o per una ragione tendenziosa che il croce
2. figur. danneggiare un oggetto o una costruzione provocando la separazione delle parti
la separazione delle parti che lo compongono o facendo loro perdere compattezza e solidità.
4. figur. abbattere, fiaccare fisicamente o moralmente. metastasio, 1-v-721: mille
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un deriv.
'parking5 in mezzo all'erba, cinquanta o sessanta automobili tutte sconnocchiate. banti,
che mostra ingratitudine; che non ricorda o non apprezza o non ricambia i benefici
; che non ricorda o non apprezza o non ricambia i benefici ricevuti; ingrato
(anche con riferimento a una singola persona o all'umanità immemore della bontà di dio
debitore e scanoscènti. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431:
22: sbadato era, non sconoscente o cattivo. -in relazione con un compì
si ricevono è cosa da animo ingrato o sconoscente. romei, 239:
. dottori, 3-51: animo sconoscente / o ch'è folle o ch'è reo
: animo sconoscente / o ch'è folle o ch'è reo. fusinato, xc-327
alla patria. bonfadio, i-180: o beata quella terra la quale quest'uomo
319: ti meriteresti,... o sconoscente del- l'amor mio, che
chi t'adora. contile, 2-4-20: o amore ingrato e sconoscente, e chi
. baldi, i-20: ditemi, o sconoscenti, o figli ingrati, / frutti
i-20: ditemi, o sconoscenti, o figli ingrati, / frutti degni diboschi ed
elargito. -in espressioni interiettive o esclamative (anche con uso sostant.
. 2. che è segno o manifestazione di ingratitudine o ne nasce o
che è segno o manifestazione di ingratitudine o ne nasce o vi è improntato.
o manifestazione di ingratitudine o ne nasce o vi è improntato. segneri, iii-1-147
sleale; spietato, crudele. mostacci o rugieri d'amici, 422: disaventura /
immantenente. ponzela gaia, 13: o malvaxio iscognoscente, / di questa corte
gratitudine; tendenza a dimenticare i benefici o gli aiuti ricevuti, a disconoscerli,
riferimento all'atteggiamento di una singola persona o dell'intera umanità immersa nel peccato,
meriti, la grandezza di una persona o la nobiltà di un sentimento. orxani
mente è la accortezza delle opportunità volgari o la sconoscenza dell'amore. 2
2. in senso concreto: atto o comportamento che deriva da mancanza di gratitudine
comportamento che deriva da mancanza di gratitudine o che la manifesta (anche con riferimento
lo consegio vano, / e o profeta sì mal si falenza / e salamone
baruffateli, 1-217: nessuno ancora (o ingrata sconoscenza!), / nessuno
). -in senso concreto: atto o comportamento che manifesta l'ignoranza di un
bacchetti, 2-xxiii-51: sconoscenza, più o meno cieca o dolosa, di questo
2-xxiii-51: sconoscenza, più o meno cieca o dolosa, di questo fatto.
cfr. conoscere). non riconoscere o non riconoscere più o rifiutarsi di riconoscere
. non riconoscere o non riconoscere più o rifiutarsi di riconoscere nell'autentica natura,
una persona, i princìpi della religione o i doni di dio agli uomini; mettere
certe eterne verità che non possiamo sconoscere o riniegare e in conseguenza che non sono
iv-305: per impedirel'esportazione di qualche moneta o animale o altro oggetto vietato dalle leggi
per impedirel'esportazione di qualche moneta o animale o altro oggetto vietato dalle leggi, sconobbero
della vita. carducci, iii-23-70: o letteratura di voltaire e di rousseau,
considerazione e gratitudine; ricusare di avere o sostenere di non volere più avere rapporti
da vincoli di amicizia, di obbedienza o di parentela oppure con un'associazione nella
. il disconoscere, il non apprezzare o il non valutare adeguata- mente i benefici
ingratitudine. -in senso concreto: atto o comportamento che deriva da ingratitudine o da
atto o comportamento che deriva da ingratitudine o da manifesta tendenza a disconoscere i benefici
da nontrascurare tocca la storia del vario riconoscimento o sconoscimento che si è fatto della ragion
l'esistenza, non si sa nulla o non si è mai avuta notizia;
; che non si è mai visitato o percorso; inesplorato, ignoto.
pietoso altrui mostrarsi! chiabrera, 1-iii-52: o fortunato / tuoni saggio, al cui
vedere una edizione critica del cecchi in 3 o 4 volumi compiuta! e il vigo
tutti a me sconosciuti, sono stati imprigionati o mandati via. di giacomo, ii-877
. sbarbaro, 6-19: avventurata te, o sconosciuta, / che fosti salutata al
comprendere il carattere o l'intima personalità. - sconosciuto da
l'intima personalità. - sconosciuto da o a se medesimo: che ignora le proprie
. g. gozzi, 1-6-184: o saggia e virtuosa giovane, che per l'
sellato; / e in abito virile o sconosciuta, / con un cappello in testa
una connotazione negativa, implicando scarse capacità o poca professionalità). passavanti, 213
5. che non si verifica o non si è mai verificato; che
colà sconosciuti. 6. mai sentito o mai provato prima (una sensazione,
cuore non pago. -mai visto o udito prima; fuori dal comune,
, devastazione provocata da un urto violento o da una scossa. s
potendo un'armatura ferrea penetrare con spada o con pistola, sempre assaltano il nemico
4. sovvertire, turbare politicamente o socialmente. baretti, 1-333: l'
e sconnessioni; logorato dall'uso prolungato o dal tempo, usurato; sgangherato,
sconnettersi, scompaginarsi per effetto di colpi o di urti. forteguerri, 29-41:
signore, quandonon sa se si debbe tenerla o lasciarla 9. sovvertirsi, andare
, agg. gravemente danneggiato da urti o scosse; mal ri fine
disordine; rivolgimento, sconvolgimento politico o sociale. oliva, i-3-22: da
che... 'l minimoaccidente di guerra o la sorpresa d'una piazza erano capaci
la sacralità connessa con la propria funzione o dignità. d. bartoli, 1-3-15
. 3. mostrare una figura o un concetto ritenuto autorevole nella sua natura
diventano storici. non soltanto un gide o un claudel, ma anche un mauriac o
o un claudel, ma anche un mauriac o un cocteau sono classici che la volontà
sconsagrato). privato, con apposito decreto o decisione dell'autorità religiosa, del carattere
il banditore di un ritorno alla natura o di qualche altra panacea contro i mali
, per la propria natura intrinsecamente blasfema o ribelle alla legge divina, provoca tale
tale conseguenza (come un suicidio accadutovi o altro fatto analogo). fenoglio,
ant. mancanza di consenso; disaccordo o disapprovazione. guido delle colonne
decisione, a una richiesta precedentemente accettata o accolta. buti, 2-425: 's'
coll'ordine e col modo dovuto, o sconsentire e cessarli e levarsi da essi
. considerare, giudicare in termini negativi o poco lusinghieri. cattaneo, i-2-221:
valutare con attenzione ciò che si fa o si dice. citolini, 2-11
ponderazione; avventatezza, tendenza ad agire o a parlare d'impulso, senza riflettere
che fa. 2. atto o comportamento sconsiderato. monti, iv-367:
grandissimi eserciti. 2. che denota o rivela sconsideratezza. ma di farla,
conoscere di credere che taluno manchi d'onore o manchi all'onore suol riputarsi gravissima ed
cambiò. foscolo, v-35: vieni, o io me ne tornerò là donde mi
colosità, la nocività di un'azione o di un comporbelli occhi /..
, / sia pensier, sia rispetto o sia cordoglio, 7 consolar mesto,
notte! -come appellativo di ammonizione o di biasimo. f. f.
sregolato e insconsigliato, con che ragione o consiglio potete regolarvi con lui?
danno. ciro di pers, 3-307: o de'miei stolti e sconsigliati amori /
quale senza pur minimo segno di riverenza o di cortesia immantenente lasciolla ritirandosi soletta nelle
autorizzare in questa materia una indefinita licenza o uno sconsigliato capriccio. monti, 23-765
sm. consiglio di non fare, dire o intraprendere qualcosa; tentativo di dissuasione.
. -che provoca malinconia, tristezza o è fastidioso, tedioso (un paesaggio
. lapo gianni, xxxv-ii-594: o morte oscura di laida sembianza, /
morte oscura di laida sembianza, / o nave di turbanza, / che ciò che
mi vorrete sconsolare. leopardi, iii-270: o mio caro e doloroso amico, la
possessi legittimi. chiabrera, 1-iii-383: o te ben nato [papa urbano],
, con profondo sconforto; senza possibilità o speranza di conforto. bartolomeo
sue sconsolatezze di esule. to o per le condizioni di abbandono e trascuratez
riposo in una sconsolatezza onesta di gozzi o di goldoni. = deriv. da
, sconsolatissimo). privo di conforto o di motivi di fiducia, di speranza;
lungamente perdute rincominciarono a sollecitare lo o guardava, spesso s'apiccava la detta pistilenza
spesso fan gli sconsolati. confessassono o dessono sagramento alli infermi, e. lli
per estens. che esprime tristezza e afflizione o mancanza di speranza (un'espressione,
ben gli sta se n'è cacciato (o torna a casa sconsolato). =
femm. -trice). che provoca o induce sconforto, desolazione (anche con
ché non solamente che 'nfermita corporagli o sconsolazioni spirituagli non sieno a noi malagevoli
desinare, una commedia, un'illuminazione o altra allegria dal governo ordinata è una
/... / sacco e bottino o ruberia importante? = nome
cambiale). -anche: estinguine totalmente o ratealmente (un debito).
sconto). detrarre da un conto o da un importo una somma. testi
misera paga / un par di soldi o di gazzette il dì. g. m
1-217: prese in venezia il partito o sia appalto del tabacco...
. -estinguere con un unico saldo o ratealmente un debito, versando il denaro
, versando il denaro dovuto al creditore o risarcendolo con la cessione di beni o l'
o risarcendolo con la cessione di beni o l'esecuzione di prestazioni. m
parte di una quantità imposta per contribuzione o debito o di un numero di persone
una quantità imposta per contribuzione o debito o di un numero di persone che una
patire la conseguenza di un comportamento avventato o inopportuno o incongruo. cavalca, 21-22
conseguenza di un comportamento avventato o inopportuno o incongruo. cavalca, 21-22: gran
23-1: chi nuoce altrui, tardi o per tempo cade / il debito a scontar
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da contare (v
lungamente attesa e scontata, di un padre o di un familiare, fa sempre un
». 2. suscitare disapprovazione o malcontento in qualcuno. mazzini,
: io t'ho prima peccato o per celesti forze che 'l si facesse,
tutto si disposono di non darli alcuna roba o dono, se elli non trovasse modo
dal caldo letto per andare alla scuola o ad altri suoi impieghi. leopardi, i-61
4. stato di agitazione politica o di inquietudine sociale; moto di ribellione
imbecillità dei prìncipi tutti, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa,.
mia vita, / se ti parti, o car mio bene? / vìverò scontenta
: qualsiasi cosa facesse, girasse perla casa o leggesse, si vedeva che era scontenta e
2. che denota contrarietà e insoddisfazione o, anche, disagio, fastidio (
(un atteggiamento, un'espressione mimica o verbale). manzoni, pr.
4. non esaudito in una richiesta o nella preghiera. antonio da ferrara,
, / né son del mio lavor scontento o stracco. goldoni, x-1086: è