inferto con una sciabola; la ferita o il taglio prodotti da tale colpo (
pa. ve con tre o quattro sciabolate di armigeri che si rincor
la sciabola usata di taglio. o scimitarra. in te mi tuffo,
. in te mi tuffo, / o mare che sciabordi e che scintilli. man
e le due figure re sciabietta o coltello. verga, 8-65: don liccio
sciabola. -muoversi battendo o spostando ripetutamendizionario dello sport e dei giochi
. 4. figur. giudizio o affermazione drastica e perentoria, per lo
.: che tira bene di sciabola o pratica lo sport della scherma nella specialità
2. traboccante, tracimante (un liquido o, con metonimia, il contenitore di
terra nel truogolo, con palo, marra o altro. pascoli, 1314: il
panni nell'acqua pulita, per risciacquarli o detergerli. d'alberti [s.
termine de'lanaiuoli. sciaguattare, diguazzare o battere con forza un panno o simile
, diguazzare o battere con forza un panno o simile in un truogolo, rigagnolo o
o simile in un truogolo, rigagnolo o altro per levargli il ranno o il
rigagnolo o altro per levargli il ranno o il soverchio colore che avesse contratto. sciabordare
danno rechi all'olio il continuo ripercuotersi o sciabordarsi. pirandello, 7-1263: il
4. infrangersi ripetutamente sulla riva o contro una barriera o un ostacolo,
ripetutamente sulla riva o contro una barriera o un ostacolo, producendo un caratteristico rumore
/ la nave! cavacchioli, lxxv-193: o delfino, saettante con le tue pinne
un'imbarcazione. -produrre un movimento o una caduta continuata di acqua (una
di onde che si infrangono sulla riva o contro un ostacolo o una barriera o
si infrangono sulla riva o contro un ostacolo o una barriera o di un'imbarcazione che
o contro un ostacolo o una barriera o di un'imbarcazione che si muove sull'
estens. rumore prodotto dall'acqua agitata o calpestata ripetutamente (e il movimento che
, balordo. -anche so- stant. o come epiteto. palazzeschi, 5-176:
to. idem, 17-222: o sciabordito, se ti pesa in capo quel
scuotere un liquido in un contenitore (o, anche, il contenitore stesso)
]: 'sciabottare': scuotere acqua o altro liquido in un recipiente o il
acqua o altro liquido in un recipiente o il recipiente stesso: 'sciabottala bene 'odesta bottiglia
sbattere (di liquido in un recipiente o contro un ostacolo). = voce
. lessona, 1313: 'sciabuti'o 'testuggine silvana'('testudo tabulata'):
convessa, molto forte e notevolmente allungata o compressa lateralmente... tutte le
tutte le piastre hanno color giallo sporco o bruniccio grigio, più scuro sui margini
il pelame rossastro, -aprire deformando o sfondando. -anche fitto e morbido, che
pist., ricollegabile ad alcune dicare avidità o mancanza di scrupoli nello speforme, forse
barbare, annidati come aquile su monti nevosi o persone sia a cose). vaganti
e, in partic., di abitazioni o negozi abbandonati a causa di calamità naturale
negozi abbandonati a causa di calamità naturale o di guerra. fenoglio,
2. sfruttamento di notizie, più o meno autentiche, della vita pubblica e
babbuini e gli scimpanzé sono consumatori più o meno abituali di carne, che si
al genere canis; hanno statura media o piccola, coda lunga, pelo folto
diffusi soprattutto in africa, vivono isolati o in branchi nutrendosi di vegetali, di
, pelame di media lunghezza bigio giallo o fulvo sucido, lunghezza del corpo 60
notte conviene agitarsi per allontanarsi i sciacalli o le iene che vi girano intorno. pascoli
nello sfruttare a proprio vantaggio le difficoltà o le disgrazie altrui. bacchetti,
, 15-210: non credeva più al segreto o non volle vederlo sfruttato da quei due
-chi approfitta di calamità naturali o di eventi bellici per saccheggiare abitazioni o
o di eventi bellici per saccheggiare abitazioni o negozi abbandonati. migliorini [s.
che si trovi in una situazione difficile o già compromessa. beltrametti, ii-178:
'sciacallo': detto del pub- lico o dei critici che si accaniscono contro un autore
dei critici che si accaniscono contro un autore o un'opera. 4.
». idem, 1-ii-679: « jakal o sciacal: animai fiero e vorace somigliante
invar. disus. bicchiere di vetro o ai altro materiale, usato per contenere acqua
altro materiale, usato per contenere acqua o soluzioni medicamentose per sciacquare il cavo orale
i residui di sudiciume, di sapone o di detersivo usato nel lavaggio; risciacquare
cacciagione. caproni, 157: prosèrpina / o una scialba ragazza... sciacqua
leggiero (perché ancora in fase di fermentazione o perché di qualità scadente); vinello
comunemente per bere del vino a digiuno o senza prendere nel tempo stesso cibo alcuno
/ quivi portare un po'disciacquadenti, / o volete chiamarla colazione. carena, 2-258
coppa, di metallo, di cristallo o di vetro lavorato che viene posta in
acqua e di scorze di limone o di petali profumati per permettere ai commensali
mucchi brulicanti di piccole creature sudicie, o un'enorme tinoz polvere alta
-gorgogliante (l'acqua in un contenitore o, con metonimia, il contenitore stesso
immergere più volte nell'acqua pulita (o porre sotto un getto di acqua corrente
la bambina. -detergere il corpo o una parte di esso (l'acqua
l'acqua, con un liquido medicamentoso o con un collutorio (che poi si
tua pur lavie sciacque. -cancellare o affievolire un sentimento. cantico dei cantici
regolare; al contrario le uova più o meno vecchie 'sciacquano', per così dire
6. tose. risultare di misura o taglia assai inferiore al vestito o alla
misura o taglia assai inferiore al vestito o alla calzatura indossata. nieri, 406
'sciacquarsi lo stomaco': bever a digiuno o bever senza mangiare. 9
.. egli dà dello 'sciacquarone'o acqua bollita. 2. breve
con passaggi sotto un getto d'acqua o mediante ripetute immersioni. -per estens
l. pascoli, ii-559: gli acquai o versatoi o, come dicono in roma
, ii-559: gli acquai o versatoi o, come dicono in roma, sciacquatoi.
, sciacquatoi. nievo, 1-115: due o tre laveggi, qualche piattello ed una
che raccoglie l'acqua proveniente dalla doccia o dal condotto quando viene convogliata contro le
: passavano carrelli fumanti, carichi di filati o di stoffe tinte, diretti verso le
acqua usata per sciacquare stoviglie, panni o altri oggetti, che appare sporca o lievemente
panni o altri oggetti, che appare sporca o lievemente saponosa. t.
2. sciacquatura di bicchieri: vino annacquato o molto leggero e di scarsa qualità.
senso enfatico chiamasi così un vino scipito o anacquatissimo. cantù, 3-120: qua
, 3-117: altre vanno rattizzando la vampa o sciacquattando la bacaccia o levando il seggio
rattizzando la vampa o sciacquattando la bacaccia o levando il seggio col provino.
era un applauso, uno sciacquettio breve o prolungato, talvolta tanto regolare da potersi
scorre, che sgorga, che cade o che viene mossa o schizzata in maniera
sgorga, che cade o che viene mossa o schizzata in maniera continua.
, battuta, calpestata ripetutamente; movimento o moto che produce tale rumore; sciaguattio
. 2. risciacquo di stoviglie o di altri oggetti. calvino, 19-89
e dai petali al numero di cinque o sette, riuniti nell'apice a foggia
riuniti nell'apice a foggia d'ombrella o parasole; il frutto è carnoso sormontato dai
carnoso sormontato dai stili persistenti con cinque o sette cellette ciascuna con un seme.
, 3-54: se fa ciò per vilipendere o pigliarsigiuoco, ridendosi d'alcuno, s'usa
tr. (scodo). privare parzialmente o totalmente un animale della coda.
termine della cavallerizza: tagliar la coda o le orecchie a un cavallo.
svasata, per lo più di terracotta o di porcellana (ma anche di legno
ma anche di legno, di metallo o di altri materiali), in cui si
-con metonimia: la quantità di cibo o di bevanda o di altra sostanza che
la quantità di cibo o di bevanda o di altra sostanza che vi è contenuta.
lanci, 5-51: la faldiglia, o verducata che ella si chiami qui,
, di scodare1), agg. privo o prito e rompi quele in una scudela
5. archit. volta della cupola o dell'abside di una chiesa. »
]: 'scodella': il talamo o apotecio circolare sessile e circondato da un
qualcosa-, usarla come contenitore di cibi o bevande. a. monti, 129
è ancor chi vuol fare / merli o trovar lo fondo a la scodella. monosini
*. il pane rinvenuto nella minestra satolla o cheta l'appetito. verga, 7-832
i-349: le scodelline e altre scodelle o piattelletti ebbi da barzone. inventario di
scutelaró), sm. chi fabbrica o vende scodelle. -in senso generico:
trovammo gran quantità di biscie scudelìare, o sian gaiandre a nostro modo, delle
muraglia, prese nelle boscaglie delle maremme o altrove dove ne sia, si mantengono
ma5. rivelare un fatto, riferire o esporre un'opiniodre, dell'aver lasciato
opiniodre, dell'aver lasciato sul carso o appiè l'altipiano la rane, un
creda socdiretto e perentorio, senza esitazioni o riflessione; correre a tanta solitudine con
. { scodello). versare una minestra o un'altra vivanda cucinata da una pentola
un'altra vivanda cucinata da una pentola o da un piatto di portata, distribuendola
piatto di portata, distribuendola in scodelle o in piatti. bracciolini,
., 6 (99): tre o quattro ragazzetti, ritti accanto al babbo
, messe nel tegamino, invece d'olio o di burro, un po'd'acqua
. figur. far cadere a terra (o, comunque, in un luogo sottostante
, in un luogo sottostante) persone o animali. buonarroti il giovane, 9-116
scodella / in bocca a una balena o un delfino. b. corsini,
persona in un luogo che la ospiti o che le dia rifugio. arpino,
troppi e li fa con soverchia facilità; o, anche facendone un solo, si
che lo seguiva dappertutto scodellandogli un figlio o una figlia ogni anno fra le tende e
per lo più in modo sbrigativo, superficiale o acritico, senza operare scelte.
egli andò di tempo in tempo scodellando o in opuscoli o in riviste. papini,
tempo in tempo scodellando o in opuscoli o in riviste. papini, ii-993: l'
. trasporre in una propria opera passi più o meno lunghi desunti da opere altrui.
calcio, tirare in porta la palla o passarla a un compagno colpendola con il
/... / poi sopra tela o paglia o giunchiporre, / stese a pendio
.. / poi sopra tela o paglia o giunchiporre, / stese a pendio le scodellate
: voler le cose bell'e fatte o condotte a tal punto da doverci durare
a tal punto da doverci durare poca o nessuna fatica. moretti, ii-812: io
ciascuno ne può beccare un pezzuolo o assorbirne un ciantellino. manzoni, pr.
: togli in mano destra una scodella o scodellino di legno. bartolomeo del corazza,
. -figur. scodellino di salsa o di sugo: per lo più in
-piccolo recipiente usato dai pittori per mescolare o diluire i colori. cellini, 572
donne per le doglie del parto o per il mal della madre. parini,
in egitto accompagnano il canto col suono o, per dir meglio, collo strepito di
ridere dolcemente vengono a farsi due fossette o scodellini e che paiono sigilli del dito
meton.: la quantità di cibo o di altra sostanza che vi può essere
rettilineo, ma, arrivato a una curva o ad un angolo, si pianta,
rettilineo, ma, arrivato a una curva o ad un angolo, si pianta,
partic. un cane) manifesta gioia o eccitazione. pirandello, 12-84:
coda per lo più in segno di gioia o di eccitazione (un cane, più
un cane, più rar. un cavallo o anche uccelli o pesci).
rar. un cavallo o anche uccelli o pesci). ualberti [s
... / sui molli arbusti o per la macchierella / vedi venir giù giù
nell'incontrar il padrone, nel ricever carezze o ^ uando al fiuto riconosce vicinissimo
, 10-80: qualcuno favoleggiava addiritturadi un pesce-spada o pesce-spilla... ch'egli avrebbe deglutito
e tra di loro si dimenano frizzano o scondinzolano sculettando effeminatamente i loro fianchi ipercritici
arrivi / e lor scofacci la testa o la schiena, / son tante l'
toma, / convien che 'l saxo o ruota lo disfaccia. -afflosciarsi, appiattirsi
sopracalza, per lo più di panno o di lana. regola di s.
pulci, 1-83: se ci è armadura o cosa che tu voglia, / vattene
. -tegumento esterno di un organo o di un tessuto anatomico. c
che protegge una persona da eventuali pericoli o danni. r. roselli, lxxxviii-ii-430
proprio una scala di spine. mo o stretto: senza coglioni. 3. per
lo più adiacenti alle rive del mare o di un lago. -per estens.
scogliere che s'inabissano a profondità immensurabili o spaccata in anguste fenditure, simili ai
in anguste fenditure, simili ai freti o fiordi del mare del nord. stampa periodica
gettata (anche nelle espressioni scogliera artificiale o diga di scogliera). d
costituito da rocce (per lo più porose o naturalmente cavernose) collocate senza ordine le
-formazione organogena marina costituita da colonie o resti di coralli o madrepore o polipi costruttori
costituita da colonie o resti di coralli o madrepore o polipi costruttori (a cui
colonie o resti di coralli o madrepore o polipi costruttori (a cui si uniscono
si uniscono spesso materiali portati dal vento o altri organismi) che si sviluppa a cintura
alte e scoscese che costeggiano un torrente o configurano una cascata. d'alberti [
'scogliere': chiamansi dagl'idraulici le cascate o cateratte naturali de'fiumi. pratesi, 5-15
. 2. successione di rupi o di grandi rocce nude e scoscese in
. massa di roccia nuda che affiora o emerge parzialmente (e
a solver l'àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è
l'àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso,
tri quisto di poche glebe o di qualche scoglio disabitato nelle stano
né legno / se non gliel tolse o tempestate o scogli. boccaccio, dee
legno / se non gliel tolse o tempestate o scogli. boccaccio, dee.,
, cxx-233: qualche secca di mare o scoglio dentro a qualche lago d'acqua
a ogni passo con scogli, frane o dighe, tortuosi ancora e vorticosi. montale
, a pericoli, a gravi impedimenti o anche a un'inconcussa fermezza d'animo
? poliziano, st., 2-37: o felice colui che lei [fortuna]
come scoglio che incontro al mar dura / o torre che da borea si difende,
venghino a farpericolare e'nemici che con galee o altri legni cercheranno di passar dentro.
prima in candia, poi nell'isola o sia scoglio di serifo, una delle
frappone al regolare svolgersi di un'azione o che impedisce un'iniziativa; situazione problematica
i-64: colui ch'eccede nello spendere o per sé o per altri non può
colui ch'eccede nello spendere o per sé o per altri non può schivar alla fine
grandezza che rappresenta. 5. fattore o condizione verso cui si mostra un ostinato
persona che, per la funzione che riveste o per il proprio comportamento, può seriamente
comportamento, può seriamente intralciare la vita o le iniziative altrui. nannini [petrarca
conven mia vita. ariosto, 44-01: o siami amor benigno o m'usi orgoglio
, 44-01: o siami amor benigno o m'usi orgoglio, / o me fortuna
amor benigno o m'usi orgoglio, / o me fortuna in alto o in basso
, / o me fortuna in alto o in basso ruote, / immobil son di
, di commuoversi, di provare timore o pietà. epicuro, 48: deh
mio signor sì sodo / ch'altrur pregare o strazio anco non franse. erizzo,
forte a un luogo, a un partito o simili. -dare in scoglio
a me istesso? savonarola, 8-i-171: o firenze,... fa'
iscoglio. b. pino, 3-17: o povero lucio, che, quando esser
: procedere in mezzo a notevoli difficoltà o rischi. tommaseo [s. v
senza timone, onde convien per necessità o passare di scoglio inscoglio o dare in secco
convien per necessità o passare di scoglio inscoglio o dare in secco o navigar sempre per perduti
passare di scoglio inscoglio o dare in secco o navigar sempre per perduti. -persuadere
indicare iperbolicamente la capacità di commuovere (o di innamorare) gli animi più inflessibili
v.]: 'scogliaccio': per dispregio o per enfasi, isola scogliosa o riva
dispregio o per enfasi, isola scogliosa o riva sterile. -scogliuzzo.
un bel mare acuto scoglio, / o ver tra 'fiori un giovincel serpente
s. bernardino da siena, 2-ii-1209: o tu che hai tanti scogli più che
scoglionatura, sf. colpo inferto o ricevuto sui testicoli; stiramento inguinale.
produca degli stiramenti alle fasce muscolari del torace o scognominato, agg. ant. soprannominato.
, agg. che presenta scogli affioranti o anche sommersi (un tratto di mare)
1-232: se 'l porto averà gran fondo o sarà scoglioso, si do- pelle
pelle dal corpo di un animale macellato o cac verà adoprar, oltra
in alto mare, ciato. o se procelle temi / pavido troppo, mio
negli scniumosi marosi. gualterio, xxxvi-91: o sibari, o sibari, qual pensier
. gualterio, xxxvi-91: o sibari, o sibari, qual pensier folle ti muove
preda d'una rapace mano? / o sibari, o sibari, qual pensier folle
rapace mano? / o sibari, o sibari, qual pensier folle ti muove
rescritto. 2. formato da roccia o da pietra; irto di rupi.
su quel sasso scogliuto e sdrucciolato, / o da queiraltro con la forza imbelle /
isquatra. idem, infi, 22-41: o rubicante, fa che tu li metti
legollo ad un pino: e col comando o (come alcunidicono) colle mani proprie,
prima, come del resto qualsiasi piemontese o lombardo si farebbe scuoiare vivo prima di
brano, / più fo bucato, o ciacco, entro d'un secchio: /
. 3. rifl. procurarsi escoriazioni o ferite. sermini, 261: io
-chi). che ha la vivacità o l'andatura saltellante di uno scoiattolo.
, tenuta eretta, pelame bruno rossastro o anche grigio o nero sul dorso, orecchie
, pelame bruno rossastro o anche grigio o nero sul dorso, orecchie sormontate da
cellene? -che ha la pelle lacerata o del tutto strappata via. dottori
, 210: di speti e di martole o di faine e ancora di furetto chiamato
che l'acqua non ha la sua calata o sito re li animi de li audituri
. lle voice re smaltitoio o scolamento, fognisi con muro a secco nel
seta, 82: se vedessi nel velluto o in qualunque altro drappo una via vuota
com'ho tirata una scola (spola) o due, è una miseria; bisogna
lievito di birra), le scole (o spole, così dette per la forma
sm. invar. dispositivo di metallo o di materiale plastico fornito di punte rivolte
, sm. invar. mobile di cucina o sostegno su cui si appoggiano verticalmente i
verso il basso, colare (l'acqua o un 2. locuz. -come
. moravia, 14-164: fermo o ti faccio la pancia come uno scolabrodo
scolaro. scolaménto, sm. scolo o deflusso delle acque; -limo asportato
, agg. grondante di un liquido o di umidità; bagnato abbondantemente.
i-490: avanti che l'uve si pigino o pestino, quello che si scola da
, 3-153: si uccidono gli agnelli o dal cuoco o da altra simil persona a
si uccidono gli agnelli o dal cuoco o da altra simil persona a chi tocca
: ha la cina una sua propria gomma o vernice che chiamano cié, la quale
vernice che chiamano cié, la quale o lagrima da se stessa o scola giù
, la quale o lagrima da se stessa o scola giù dalla intaccature che si fanno
. pratesi, 5-496: due tubi, o 'drenaggi'capillari, pei quali scolava il
, 6-5-107: fu condotto alla prigione diportanuova o, come ivi dicono, newgate, che
. un attento padrone d'un fondo o il suo fattore muovere i suoi rustici a
7. perdere l'acqua di lavaggio o di cottura, rimanendo asciutto.
un canto. -grondare di condimenti o di salse. f. f.
-figur. struggersi per la passione amorosa o per il dolore dei peccati commessi.
bene, 2-315: ogni tre giorni o quattro, scolar tutta la inondarono
. versare un liquido a poco a poco o fino all'ultima goccia. esopo
12. far defluire; facilitare lo smaltimento o il deflusso di acque piovane o stagnanti
smaltimento o il deflusso di acque piovane o stagnanti. p. cattaneo, 1-2
13. far asciugare stendendo all'aria o strizzando. sacchetti 92-32: la mattina
, 20-110: avendo io stangheggiato un dieci o do- deci amici che non potevano più
liberare una vivanda dall'acqua di lavaggio o di cottura (o dall'olio in cui
acqua di lavaggio o di cottura (o dall'olio in cui è stata fritta)
a tritare erbe, a condire insalata o a lavarla o a scolarla.
erbe, a condire insalata o a lavarla o a scolarla. 15. gettare
; classe di allievi delle scuole elementari o medie. ojetti, ii-275:
per quattro toma da non so che gita o festa. einaudi, 527: un
, avv. alla maniera degli scolari o di un'intera scolaresca. nievo,
medesima panca, ora da vario talento o da forza di fortuna sbalestrati per le quattro
riferisce, che è proprio degli scolari o degli studenti o della scuola.
che è proprio degli scolari o degli studenti o della scuola. san bernardo
-con uso spreg.: che riprende temi o concetti scolastici; privo di originalità,
scolastici frequentati in media da una popolazione o da una determinata classe di età.
. scolarizzare, tr. indurre o condurre a frequen tare la
, agg. che frequenta la scuola o ha avuto la possibilità di frequentarla per
.: alunno iscritto alla scuola elementare o primaria. guittone, i-39-108: o
o primaria. guittone, i-39-108: o scolaro e mal discepulo, che ora è
. campófregoso, ii-19: vedestù mai, o accorto mio lettore, / componere scolari
che non sarà una meza di livio o di salustio. lippi, 9-61: non
letter. studente di un corso universitario o di istruzione superiore (talora rilevandone la
a far lo scolare in questa università o a trovare verso la metà di gennaio gli
3. seguace di un filosofo o di uno scrittore caposcuola; chi ne
chi ne assimila e ne riprende le teorie o i modi. boccaccio, viii-1-24
4. allievo nelfapprendimento di una professione o di un'arte, in partic. figurativa
in quanto riconosce la propria inferiorità culturale o ammette la propria inesperienza. ovidio
, i-519: vi siete rifatti [o medici condotti], con umiltà che
6. chi imita un comportamento o un modello religioso o anche politico e
imita un comportamento o un modello religioso o anche politico e militare. s.
mio corso. firenzuola, 226: scossadogmatico o anche troppo schematico. un pochette la
nicocchi ladri, mi disse: « o scolaretto, tu ti pasci d'una dolce
ha in capo il suo reremo in aristotele o in hegel, in quanto metodo? no
vescovi costrignesser coloro i quali possedevano scolasteria o beneficio a cui ella fosse congiunta,
accedere, per mezzo dell'attività razionale o di un sistema già esistente (come
fondamento di scolastica e che sdegna o si ride de'scolastici, state sopra di
lo spogliarle di queste come di maschere o sopravvesti che l'ignoranza o la scolastica
di maschere o sopravvesti che l'ignoranza o la scolastica forense ad esse impose erestituirle agli
. 2. scherz. attività o impegno nella scuola, nell'insegnamento.
originalità. -in senso concreto: espressione o concetto banale. 'borsiade'di
che si riferisce, che è proprio o si ispira alle dottrine della scolastica.
proposti, potresti tu far divenire oratori o poetici proponendogli in questa guisa. desideri
, diligente e meccanico; senza originalità o passione di arte, in modo ripetitivo
quelle figure antiche, e nulla, o quasi, portarono di proprio pastorale, se
a disputare scolasticamente se il 'cogito'sia o non sia un sillogismo, e se
sillogismo, e se come sillogismo sia o no difettoso. = comp. di
. -in senso concreto: componimento letterario o concetto e ragionamento che ripetono i modi
scolastico, carattere derivato dalla scuola o dall'insegnamento (con riferimento spreg. alla
carducci, iii-14-61: sarebbe stata una 'sforziade'o una
minuziosamente no per mettere insieme quello che sanno o che saper doe la troppa brevità darebbe
opera l'arida, noiosa e scovrebbero o che si figurano di sapere. e.
filosofia come storia e metodologia stemmi scolastici o d'associazioni sportive, si sarebberotro che in
un istituto tipo mente il metodo o il fare e le dottrine de'filosofi e
7-62: si può chiamare 'bizantinismo'o 'scolasticismo'la tendenza degenerativa a trattare le
. croce, iii-25-96: gli estremi psicologisti o espressionisti (i futuristi italiani).
scuola; che attiene all'istruzione pubblica o privata; che riguarda o regola l'
istruzione pubblica o privata; che riguarda o regola l'attività dell'insegnamento e gli
raccolgo eotuti credere studenti inglesi o americani. piovene, 7-196: perché scolastici
cm per 108 (scolastica piccola) o 88 per 112 (scolastica grande).
grande). -che riguarda l'istruzione o la cultura personale. lippi, 8-58
per il sunto apprende. -fruito o goduto dagli studenti. z. contarmi
uso degli studenti. -anche: trattato o svolto come esercizio di scuola. -libro
-scherz. derivato da puntigli di scuola o di corrente filosofica. g.
: la questione se l'alfieri abbia o no creato la tragedia nazionale a me
da princìpi rigidi, astratti, schematici o applicati in modo meccanico; privo di
1-52: quella terza diffinizione medesimamente o sia d'aristotele, ch'io difficilmente m'
induco a crederlo per avere dello scolastico o forse più tosto del pedantesco, o
o forse più tosto del pedantesco, o sia d'altro autore, riferisce l'onore
e nello scolastico. 3. insegnato o appreso nella scuola; che costituisce l'
scuola; che è oggetto di insegnamento o di apprendimento (con partic. riferimento
. -che ripete in modo più o meno ligio quanto si insegna nella scuola
a un sistema cristallizzato, troppo sottile o capzioso. b. croce, i-4-308
sovrapposero, confondendole, quelle dello scolastico o insegnante e dell'oratore, predicatore o
o insegnante e dell'oratore, predicatore o avvocato. scolastici del sec.
alla scolastica; proprio dei suoi princìpi o dei suoi metodi; che si può
in quanto è scolastico. -studioso o resuscitatore di tale filosofia. g.
la forza nella significazione grammaticale delle parole o nell'induzioni et argomenti, da senso
. scolasticume, sm. idea o teoria di derivazione scolastica, pedantesca,
, denota la scolasticheria esercitata in tale o tal caso più uggiosamente; e nel
deriv. da scolare1. 2. sistemato o manipolato in modo da perdere scolatìccia,
lasciata dalla maggior parte del liquido contenuto o dell'ac l'acqua di
l'acqua di scolo. qua di lavaggio o di cottura. linati, 30-105
e in piccola quantità, per gocciolamento o per infiltrazione, dopo aver impregnato
4. agg. disus. che scola o defluisce lentamente dal terreno (l'acqua
son lochi over ricetti d'acque scolative o piovane, che, per essere i lor
agg. lasciato colare lentamente; fuoruscito o colato a goccia a goccia. palladio
condotto per lo smaltimento di acque piovane o di uso domestico. -in partic.:
immonda e fetida cloaca, / quanta, o buon giove, esti sodali tuoi.
cesari, iii-621: lacuna, per ricettacolo o scolatoio d'acque morte, porse a
che infatti quello è lo scolatoio delle ribalderie o fecce del mondo. 2
molte persone, come punto di incontro o di riunione. magalotti, 26-212:
fuoco due litri di buon sugo, o consumato fatto di fresco; feriate nell'
, scimmie, pappagalli, né altri uccelli o animali che non si guadagnin le spese
6. organo da cui fuoriesce o cola un liquido. -anche: apertura
. agg. che consente il lento deflusso o lo scolo delle acque. baruffaldi
infìn che truovi / il maggior solco o la maestra fossa / dove la neve
. scolatóre, sm. fosso o canale che consente il deflusso o il
fosso o canale che consente il deflusso o il passaggio delle acque per impedire che
.. gli lasciavano certe cataratte, archi o scolatori fatti in maniera che l'acqua
2. apertura da cui gocciola un liquido o un umore. boccamazza, i-1-395
. canale in pendenza in cui scorre o defluisce un liquido. biringuccio,
paludosi e pantanosi e soggetti a gemitìi o a acquitrini di scolature d'acqua. f
. 2. liquido che cola o fuoriesce per gocciolamento. soderini, iv-51
1-5: si metta il sale in mastelli o vero conchette di pera e si
marino, v-9: se manda fuori o se compone [il murtola]
nequizia. -quanto viene da un insegnamento o da una tradizione culturale nella forma più
masse bianche, aciculari, reniformi, o cristallizzate in prismi diritti a base quadrata
sf. scuola per l'istruzione elementare o primaria. -anche: piccola scuola,
2. corrente letteraria, filosofica o artistica di scarsa importanza. b
è grosso un bertoccio, lunghi due o tre volte tanto, cioè quanto è larga
tutta d'un pezzo, infilata nelle corde o fila della trozza, le tiene in
asse intorno a cui gira il cannello o rocchetto del filo. carena,
scòlia1, sf. ant. nota critica o esplicativa a un testo; chiosa.
l'interpretazione di quei luoghi che sono oscuri o dubbi. lettere al bembo, cxvii-150
, per lo più anonimo, di glosse o di brevi note nel margine di
canali escretori e gli organi (ventose o uncini) che consentono l'ancoraggio del
differiscono molto di stoidi), o forse anche per genesi (distomi).
altra forma che formeranno l'individuo perfetto o piuto; a terminare il secondo, che
filologia classica, nota marginale, glossa o breve indicazione critica o esegetica al testo
marginale, glossa o breve indicazione critica o esegetica al testo manoscritto di un autore
splendere, / or si veggiono - o facinus! - offendere / da i topi
di poesia melica in esaltazione di eroi o personaggi illustri, cantato con accompagnamento della
per rachitismo, per cause patologiche o per posizioni viziose assunte durante lo sviluppo
. medie. che presenta i segni o le caratteristiche della scoliosi. scolìtidi
corta col corsaletto trapezoide traversale e sinuoso o lobato al bordo posteriore. lessona,
ti scollacci). scoprirsi il collo o la parte superiore del petto; portare
: 'scollacciare': scoprirsi il collo; levarsifazzoletto o simili dal collo. toma a casa sudato
che por ta la camicia o la giubba sbottonata, per avere maggiore
intesa come elemento del fascino femminile (o anche esponendosi al biasimo di chi considera
. -che usa un linguaggio triviale o pesantemente allusivo, sboccato. s
3. separazione di due strati anatomici o di tessuti vegetali. 0.
si distacca facilmente per una estensione maggiore o minore della zona di legno sottostante. neiteneri
). separare su- perfici, pezzi o oggetti incollati. - anche: staccare
provocare il distacco di ciò che aderisce più o meno tenacemente. baldinucci,
. staccarsi, separarsi bruscamente per rottura o per allentamento dell'elemento o della sostanza
per rottura o per allentamento dell'elemento o della sostanza che teneva unito l'oggetto
con diligenzia, a ciò non si scolasse o rompesse di novo. buonarroti il giovane
bandi lucchesi, 81: neuna fante o servente possa o debbia portare panni scollati,
81: neuna fante o servente possa o debbia portare panni scollati, ultra lo
ne appariva con la gonna più corta o la camicetta più scollata, egli la
), sf. apertura dell'abito o di un indumento che lascia scoperti il
collo e la parte superiore del petto o anche della schiena (e specialmente nell'
può essere di varia forma e più o meno ampia secondo la moda o anche
più o meno ampia secondo la moda o anche la spregiudicatezza della persona, essendo
prime file di poltrone,... o a un tavolino del 'restaurant'in terrazza
scollatura2, sf. distacco di due o più pezzi incollati (e anche la
]: 'scollegamento': disunione, separazionedi due o più cose che dovrebbero esser collegate insieme;
). tose. superare un monte o un'altura. - anche assol.
i-2q0: voi, alcuni di voi, o cittadini, lo vedeste bensì, dopo
e delle foglie le barbabietole da zucchero o, anche, altre radici commestibili o
o, anche, altre radici commestibili o ortaggi. industrie alimentari [settembre
professioni. scollettatrice, sf. macchina o congegno che, applicato anteriormente all'estirpatrice
da zucchero per mezzo della macchina scollettatrice o anche manualmente dopo l'estirpazione.
sull'altro versante; superare una o più creste collinari. -in senso generico:
illasi, sedea la sera leggendo lungamente o scrivendo. botta, 6-i-458: tutta la
2. tr. percorrere un passo o un valico montano. govoni, 3-162:
). scollino, sm. fazzoletto o piccolo scialle che un tempo le donne
collo come complemento di un abito scollato o per ripararsi dal freddo.
. apertura superiore di una camicia o di un indumento. -in partic.:
'scollo', voce dell'uso: lo sparo o apertura da collo delle camice da donna
: 'scollo, scollato': quel taglio o apertura nel vestito, destinata a cignere
vestito, destinata a cignere il collo o parte del petto. scollo dicesi anche della
desinenza scolmo). rendere meno colmo o pieno; diminuire quanto è posto in
cesso che siano stati alleggeriti bacini montani o attivati risorse in uno stato.
un unico 4. canale, fosso o solco che consente di allontadar riparo allo
e smaltimento di acque piovane, meteoriche o adibite a usi domestici per mezzo della
domestici per mezzo della pendenza del terreno o di un canale. soderini,
, 2-114: nare le acque o che riceve gli scarichi. v
lo scarico... è naturale o artificiale. questo riceve comunemente il nome
, a cui non basta neve disciolta o pioggia, / né il divisor del mondo
, / né quanti ha tributari pii fonticelli o scoli / onde in mar senza guida
dal fiume minor ed avere lo sbocco o nel medesimo o nel fiume maggiore
avere lo sbocco o nel medesimo o nel fiume maggiore..., altrimenti
'scolo': l'uscita del sangue mestruo o di diversi umori, i =
i-496: il pro giallastro o bruno oliva; è predatrice di insetti che
g. berto, 5-311: bene o male arriviamo in camera dove mi attardo
di una nave che raccoglie l'acqua piovana o di lavaggio e la scarica in mare
, 804: 'scolo': altresì qualunque tubo o canale che serve di guida e passaggio
li caradriformi che vivono nei luoghi umidi o paludosi; vi appartengono la beccaccia,
spagnuo- la sono molte maniere di scolopendrie o cento piedi. domenichi [plinio]
si genera e vive ne'tronchi degli alberi o ne'legni posti sopra terra o ne'
alberi o ne'legni posti sopra terra o ne'pali in terra fitti quando marciscono.
massi per vedervi spulezzar via la scolopendra o appallottolarsi l'onisco. baritli, 5-218:
pescatori sotto la generale denominazione di glistine o sia vermi. = voce dotta,
. felce più nota come lingua cervina o fillite (phillitis scolopendrium). fallamonica
e ombrosi, sui muri dei pozzi o nei fessi delle roccie. ha odore
distinte da un calice diviso in tre o quattro parti. = voce dotta
mantello corto, non so se scolopio o della madre di dio o d'altra
so se scolopio o della madre di dio o d'altra congregazione. baldasseroni, 138
nàxaiqa 'spada'. -avvolgere nelle ombre del crepuscolo o nelle scoloraménto, sm. perdita del
integrità e non ne accada veruno scoloramento o detrimento alle altre parti a cui la
agente chimico usato per attenuare la colorazione o per decolorare. b.
. rendere meno vivace, più opaco o tenue il colore; far perdere la vivezza
. 2. alterare il colorito o l'incarnato del volto facendolo impallidire e
emozione, di paura, di malessere o anche della morte). dante,
bronzino, i-29: poco t'era, o ria morte, il primo germe,
4. figur. far apparire meno importante o grande, sminuire, svilire.
d'unacorona aurea, non so se merlata o rostrata, dal gran partitoche si credè scolorare
particella pronom. perdere il colore originario o la vivezza dei colori; stingersi,
, visto il sole, si xiv-227: o mia filosofessa! tu mi hai tanto commosso
per un'emozione, per il timore o per lo smarrimento. cecco d'ascoli
7. per estens. perdere luminosità o chiarore; offuscarsi, apparire tenue e
-apparire indistinto nelle ombre del crepuscolo o nelle tenebre. leopardi, 33-12:
8. figur. perdere importanza o valore; sminuirsi, svanire a poco
sull'ali, /... / o tra 'cespugli del giardin s'impigliano
la luce). graf 5-935: o scolorata luce, / tu le fumane lievi
parte nella quale direttamente il corpo luminoso o scolorato si rappresenta. 2.
di pallore, impallidito per un'emozione o per la sofferenza; sbiancato. -
mortale affanno. pascoli, 315: o rosa! / rosa, avete le guance
, ii-13-181: in mezzo a disegni scolorati o abbozzati giganteggiano le rovine di roma,
aver un'intimità più durevole avrebbe scolorite o distrutte. aggiunto altri 50 cmc
sia dovuta a uno scolorimento dell'inchiostro o alla carta deteriorata. 2.
loro bel verde, si scoloriscono biancheggiando o ingiallendo e diventano alquanto molli; grecamente
invisibili macchie di inchiostro sulla carta o sui tessuti o anche per eliminare scritture
macchie di inchiostro sulla carta o sui tessuti o anche per eliminare scritture a mano senza
vivace; fare apparire tenue, scialbo o stinto. capuana, 15-138:
illusioni che -rendere più vago e incerto o banale. bontempelli, i-732: le
-rendere più dimesso, meno vivace o espressivo. b. croce, ii-12-135
anche con la particella pronom. attenuare o perdere il proprio colore; sbiadire, stinguarini
7. impallidire per un malessere fìsico o per una forte emozione, sbiancarsi.
de'medici, 11-138: perché se, o per infermità o per età o altra
: perché se, o per infermità o per età o altra cagione, si scolorissi
, o per infermità o per età o altra cagione, si scolorissi il viso e
scolorissi il viso e mancassi in tutto o in parte la bellezza, restino tutte quel-
tornando nel viso quale è la secca terra o la scolorita cenere. soderini, iv-372
di strapazzi fisici, di insufficiente alimentazione o per effetto della vecchiaia o della morte
insufficiente alimentazione o per effetto della vecchiaia o della morte. rustico, vi-i-i74- (
impallidito repentinamente, per una forte emozione o per la paura o per il dolore;
una forte emozione o per la paura o per il dolore; sbiancato.
della luce solare; avvolto dalle tenebre o dal buio. cantelli, xxxiv-i-174:
giordani, xi-87: ti dorrai giustamente, o carissimo, che troppo debole e spunto
. tommaseo, 3-i-152: lingua attinta o da libri o da pochi parlanti,
, 3-i-152: lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che la perderebbero
, sufficiente alle necessità del pensiero? o non piuttosto povera, scolorita, impotente?
e difficile impresa intentata fin qui in italia o tentata pessimamente: ma quanto è scolorito
di slanci; indifferente, senza partecipazione o simpatia, freddo. gobetti, 1-i-31
fra incombenze comuni; privo di interessi o di scopi, monotono (il tempo
/ invèr la di vostra reità scolpa o difesa. valle ove mai non si scolpa
stra l'infondatezza di un'accusa o ne attenua la scolpato (pari. pass
forza / t'è laudarla, tacerla o perir meco. manzoni, fermo e lucia
le gran soglie / qual mai fé donna o qual degn'uom mortale.
a tutto tondo, effigiarle in altorilievo o in bassorilievo, inciderle sulla pietra,
né prassitele, con quanti altri già scolpirono o dipinsero imagini o statue di qualsivoglia principe
quanti altri già scolpirono o dipinsero imagini o statue di qualsivoglia principe o re, si
dipinsero imagini o statue di qualsivoglia principe o re, si può vantare d'aver
; / e sculse un vaso, ove o narciso alligna / o d'apolline il
vaso, ove o narciso alligna / o d'apolline il fiore o di ciprigna.
alligna / o d'apolline il fiore o di ciprigna. lemene, i-271:
marmo antico, taccia di violentissima o passione o potenza? crusca, iii scolpazióne
, taccia di violentissima o passione o potenza? crusca, iii scolpazióne, sf
dell'averattico... con tal confessione o bugia opportuna scolpato disì gran fallo i vitelliani
, 117: ah non scolpate, o madre, / l'empio. giordani,
una circostanza). mazzeo di ricco o riniero da palermo, 432: da poi
-in senso concreto: elemento decorativo scolpito o intagliato. restoro, ii-200:
alcuno de questi pecci venia amano a scolpitori o a desegnatori o ad altri conoscenti,
pecci venia amano a scolpitori o a desegnatori o ad altri conoscenti, tenielli en modo
pietra, il marmo, il legno o altri materiali duri con lo scalpello
altri materiali duri con lo scalpello o con strumenti affini per ricavarne figure a tuttotondo
strumenti affini per ricavarne figure a tuttotondo o per effigiarvele in bassorilievo o in altorilievo,
a tuttotondo o per effigiarvele in bassorilievo o in altorilievo, per incidervi segni,
33-2: quei che furo a'nostri dì o sono ora, / leonardo, figure.
-incidere segni, parole, frasi nella pietra o nel metallo; intagliarli nel legno.
scolpiscano tutte le lettere inuna lamina di rame o altro duro metallo. martello, 6-i-93:
cose, si dice: 'e's'affolta'o 'e'fa una affollata'o 'e's'abborraccia'
'e's'affolta'o 'e'fa una affollata'o 'e's'abborraccia'. d. bartoli
. imprimere fortemente nell'animo un sentimento o l'immagine di una persona; fissare
stile incisivo; descrivere fatti, luoghi o persone con forza e vivezza di rappresentazione
/ e d'ogni affetto tuo mesto o giocondo / si scolpì l'alma dentro,
non sia scolpito / e che non sia o percosso o ferito. = comp
scolpito / e che non sia o percosso o ferito. = comp. dal
quando tu il parti per qualunque modo o vogli per lo lungo o vogli per lo
qualunque modo o vogli per lo lungo o vogli per lo traverso, per qualunque
scolpitissimo). lavorato con lo scalpello o con strumenti affini in modo da rappresentare
decorato, ornato di figure in altorilievo o in bassorilievo, inciso (un blocco
liscio. -rappresentato a tutto tondo o con la tecnica dell'altorilievo o del
tondo o con la tecnica dell'altorilievo o del bassorilievo o, anche, inciso
la tecnica dell'altorilievo o del bassorilievo o, anche, inciso nel marmo,
quattro angoli delcapitello scolpiti quattro uccelli come aquile o griffi. vandelli [in muratori,
tutte le ascie da mevedute sopra marmi sculpite o ne'libri delineate, sono sempre in
sempre in forma di uno stromento tagliente o di manari- no o di zapetto.
uno stromento tagliente o di manari- no o di zapetto. d'annunzio, iv-1-70:
-rilevato, marcato (le linee del corpo o di una sua parte, i lineamenti
di quella nave. alfieri, 12-72: o miside, o miside, / scolpite
. alfieri, 12-72: o miside, o miside, / scolpite ancora nel cor
soldato preposto al servizio di vigilanza o di protezione di un luogo o alla difesa
o di protezione di un luogo o alla difesa di una persona; sentinella
2-ii-141: dapoi, dopo sentito sue spie o scocche, elli, a cavallo montato
a nissun'ora / lassassino uomo entrar o venir fuora. saraceni, i-29: andato
. -in contesti poetici, albero o gruppo di alberi che si staglia lungo
. l'attività, il servizio di sentinella o di custodia svolto da soldati (anche
ìomasso da orzalo da quilli da re enzo o guittone, 456 [var.]:
di vedetta per segnalare parrivo di nemici o pirati. bacchelli, 9-14: sul
vallette montane. -figur. funzione o compito nella vita. fanzini, i-23
più il suo volto di serva fedele o di domestica scolta. 5.
/ disseme: « cavalca sallo, / o tu, om, agi el bon
con pochi. -dare ascolto o udienza. anonimo romano, 1-140:
piacerà mandare, / piaccialeche di stare / o dovesse di gire! = forma aferetica
nocive e infestanti le colture di frumento o di alcune specie erbacee o di ortaggi
di frumento o di alcune specie erbacee o di ortaggi. magazzini, 4-31
un taglio di carne delle parti grasse o di quelle dure a masticarsi. jahier
scoltellare il prossimo e poibuttarsi in una chiesa o in una cappella. fucini, 787:
letter. interrogare qualcuno per ottenerne informazioni o per conoscerne il pensiero.
= comp. da sc [acc] o e matto (v.), con
, scombaci). separare due parti o due elementi che aderiscono perfettamente l'uno
-per estens. avversare una legge naturale o la volontà di dio. maestro
al re achis, infinsesi d'essere pazzo o furibondo e cambiò la bocca dinanzi a
comprendente dieci specie viventi nei mari caldi o temperati di tutto il mondo.
ridere. 2. scrivere o disegnare o dipingere in fretta, senza
. 2. scrivere o disegnare o dipingere in fretta, senza impegno e
a noia. -scrivere a stento o in modo scorretto. imbriani, 6-60
per estens. deturpare un ambiente architettonico o urbanistico. che oggi vediamo non e
con scarsa convinzione e con risultati mediocri o riempito di scritte scarsamente leggibili, scarabocchi
, anche in espressioni di modestia) o con disegni o dipinti di scarso valore
in espressioni di modestia) o con disegni o dipinti di scarso valore (una tela
molte correzioni, con una brutta grafia o con scarso impegno e capacità e con
di ferro del dottor cassia. -disegnato o dipinto in modo maldestro. soffici,
senza traccia di qualche santo, paesaggio o ritratto da me scombiccherato come sapevo.
femm. -trice). che scrive o dipinge con pessimi risultati, senza avere
2. testo letterario di scarso valore o ritocco maldestro di un dipinto.
.. gli uomini non poterono distruggerla o perderla,... ma parve che
rompere l'equilibrio di una condizione di vita o anche ambientale. - anche assol.
, 6-iii-561: mi sembra strano come una o storia o favola sì felice per
sembra strano come una o storia o favola sì felice per un poeta sia stata
dopodomani! ». « voi scherzate: o domani, o l'affare si scombinerà
. « voi scherzate: o domani, o l'affare si scombinerà ».
mi sembra saltino all'occhio come scombinate o retoriche. -confuso, caotico per
secoli più scombinati della storia mondiale, o sul palazzo dei tetrarchi, sulla zoologia dei
che, a idea, nessun tornado o ciclone riescirà mai a debellare.
. 4. che si comporta o pensa in modo poco razionale, imprevedibile
v. scombro) e esox -ócis 'luccio o salmone'. scombresòcidi (scomberesòcidi),
grandi; la colorazione del corpo è bluastra o verdastra sulle parti dorsali e bianco-argentea su
questa famiglia si può considerare l'aguglia o 'belone', diffusa nei mari d'europa.
lati, peduncolo caudale lungo e più o meno sottile e linea laterale ondulata;
nell'atlantico settentrionale, lo scombro comune o maccarello (scomber scombrus) e il
specie più nota, lo scombro comune o maccarello {. scomber scombrus),
sgombero. lessona, 1320: 'scombro'o 'maccarello': genere di pesci acantotteri squamodermi
resto del corpo è di un bianco argentino o madreperlaceo. d'annunzio, ii-711:
degli sgombri, / tutto che vola o che si caccia o pesca / nell'estate
tutto che vola o che si caccia o pesca / nell'estate infinita, ciò che
infinita, ciò che fu concepito / o nato o morto dentro la musica dei sensi
ciò che fu concepito / o nato o morto dentro la musica dei sensi /
scombro, che i nostri pesciaioli chiamano lucertola o lucertolone. = lat.
da una folla di persone atterrite, agitate o in fuga o, anche, dal
persone atterrite, agitate o in fuga o, anche, dal traffico caotico; scompiglio
. 2. situazione politica, sociale o ideologica instabile, confusa. d
creato? » insieme di mercanzie o di oggetti ammucchiati alla rinfusa.
- in partic.: disordine politico o sociale; sommossa; situazione conflittuale
onde cadevano e di ripigliarsi il dominio antico o per effetto dell'universale scombuiaménto e delle
, disperdere in direzioni diverse il nemico o una folla provocando spavento, terrore.
. mettere a soqquadro un ambiente rovistandolo o in disordine oggetti, vestiti. fr
. annullare, rendere inattuabile, far fallire o compromettere un progetto o un proposito;
, far fallire o compromettere un progetto o un proposito; rendere incomprensibile o confusa
progetto o un proposito; rendere incomprensibile o confusa una situazione. rime anonime napoletane
tanti invidiosi. -turbare un periodo o una condizione di pace, di tranquillità
x-5-193: un altro pensiero lo scombuiò ansiosa o incollerita (il volto). improvvisamente
battaglia contro i galati, dillo tu, o chenida, come io uscii innanzi a
, a un'intensa inquietudine, emozione o agitazione (una persona, la mente
. scombussolaménto, sm. sconvolgimento o situazione di disordine politico o sociale che
. sconvolgimento o situazione di disordine politico o sociale che mina la stabilità delle istituzioni
. 2. insieme di circostanze o di eventi ingarbugliati, intricati, confusi
i-376: stiedi per lo spazio di due o tresettimane in questo scombussolamento d'interno senza diconferirlo
. (scombussolo). rendere instabile o meno stabile l'assetto o l'equilibrio di
rendere instabile o meno stabile l'assetto o l'equilibrio di un'istituzione, di
sovvertire, mettere in discussione una mentalità o un sistema di comportamenti, di opinioni
quest'animale che si metteva in casa o se avrebbe scombussolato le sue abitudini,
che fare con un'austria scombussolata o anche non sapessero più dove trovarla
. sconcertato, disorientato, fortemente turbato o confuso per lo più a causa di un
. 2. sconvolgimento, disordine politico o sociale. faldella, i-4-126: riteneva
con la prep. a § l'infinito o con l'infinito). fatti
ant. e letter. espressione, motto o detto arguto e pungente.
marin. sconnettere, disgiungere le tavole o le lamiere che costituiscono lo scafo lungo
1-270: 'scommentato': dicesi del legname dellebarche o simili, disseccato dal sole o da'venti
legname dellebarche o simili, disseccato dal sole o da'venti. guglielmotti, 1607:
), sf. convenzione fra due o più soggetti, in base alla quale il
soggetti, in base alla quale il premio o la posta (per lo più una
risulterà avere fatto un'affermazione (previsione o pronostico) esatta intorno a un fatto
un fatto incerto nella sua consistenza attuale o nel suo futuro esito su cui vi
a seconda dei casi, essere vietata o essere riconosciuta legittima e dare quindi luogo
di quell'avvenimento sul quale si scommette o al finire della partita di giuoco.
pel pagamento di un debito di giuoco o di scommessa. pirandello, 8-1071: voi
in far partiti e scommesse a mastio o femmina. -in relazione con un
3. figur. impresa o iniziativa difficile e, anche, caro,
tanto scommesso e innovativa, tentata o affrontata nonostante posalterato che sono poi stato
, la 'scommessa'poetica del 'corvo'o delle 'campane', costruite come un giuoco di
se stesso: prova dei propri limiti o delle proprie capacità. tecchi, 13-28
scommessa: per dimostrare la propria abilità o per provare i propri limiti, specie
... s'intende... o picciol... o scommesso o puntellato
... o picciol... o scommesso o puntellato o caduto. a
. o picciol... o scommesso o puntellato o caduto. a. campana
sentimento, ecc., per similitudine o allegoria, o con un oggetto concreto,
., per similitudine o allegoria, o con un oggetto concreto, un disegno
simbolo. -anche con riferimento all'allegoria o al simbolo stesso. iacopone, 82-10
si pone, / che mosse di valore o di bieltate, / imagina l'amica
colonna di pietra che culmina in un cono o piramide, a significare il fuoco.
spesso in- terrog., di meraviglia o di rimprovero o volte a sollecitare un
terrog., di meraviglia o di rimprovero o volte a sollecitare un chiarimento o una
rimprovero o volte a sollecitare un chiarimento o una giustificazione. 4. manifestare,
rivelare, far capire chiaramente a voce o per scritto (anche in forma artistica o
o per scritto (anche in forma artistica o con gesti, con espressioni del volto
-in relazione con una prop. subord. o per introdurre il discorso diretto.
più tosto. -denotare il temperamento o un'inclinazione (un tratto somatico,
/ un marte, ed di un discorso o di una situazione o da rimandare io
ed di un discorso o di una situazione o da rimandare io vò marte esser chiamato
il fatai destin propia un senso ulteriore o riposto. zio dura. moravia,
6. avere una determinata importanza o rilevanza, morale o materiale, per
una determinata importanza o rilevanza, morale o materiale, per il raggiungimento di uno
, per il raggiungimento di uno scopo o nell'ambito di una valutazione; suscitare
di una valutazione; suscitare particolare interesse o curiosità. -anche assol. baretti,
lo spettacolo. per aver luogo in questo o in quello si paga una monetina che
7. ant. costituire un presagio o essere indizio del futuro svolgersi o accadere
presagio o essere indizio del futuro svolgersi o accadere di un avvenimento, o,
svolgersi o accadere di un avvenimento, o, anche, di un fenomeno naturale.
ogni anno con il parto loro la bontà o malizia dell'anno futuro, percioché,
era di età maggiore e forse non sapeva o non credeva pienamente ciò che dal cielo
da rivelare l'effettivo valore di un concetto o è al livello delle sovrastrutture.
, adeguato dal punto di vista espressivo o stilistico. bibbia volgar. [tommaseo
noto a priori sia dovuta al caso o esprima un'effettiva proprietà del fenomeno studiato
parte finisce in 'aio'maschile nel meno, o in 'aia'femminile nel più; e
trovato da lui essere più significativo del vizio o della virtù della persona cui egli si
della persona cui egli si prende a vituperare o a commendare, che non è il
oltre a ciò non dicea le parole interrotte o non significative di qualche cosa, ma
. -che ha un significato simbolico o allegorico. caviceo, i-161: il
; atto a suggerire, a dimostrare o a spiegare in modo appropriato e convincente
ha un significato nella considerazione la gente o di determinate persone o nel concatenarsi dei
considerazione la gente o di determinate persone o nel concatenarsi dei fatti della storia,
-che rimanda a un senso ulteriore o riposto. g. ferrari, ii-67
questa figura, cioè modo di -significato proprio o stretto: quello letterale. teggiamento,
8. fonol. accento significativo o libero: accento la cui posizione nella
futuro vero sopra il quale sogno, o vogli visione, egli fonda il suo trattato
i-505: i quali [esempi], o causati o permessi che sieno dalla divina
i quali [esempi], o causati o permessi che sieno dalla divina provvidenza,
quelle, quantunque la cristiana filosofia poco o più tosto nulla ne faccia stima.
3. espresso in forma allegorica o simbolica. dante, conv.,
1034: tre erano le spezie, o le maniere che vogliamo dirle, de
. sm. concetto espresso da una parola o da una frase; contenuto concettuale di
si esplica in un sistema di riferimenti o di nozioni o di idee (e
in un sistema di riferimenti o di nozioni o di idee (e nelle diverse definizioni
legato da una relazione necessaria e naturale o convenzionale e volontaria con l'elemento formale
convenzionale e volontaria con l'elemento formale o significante). gidino da sommacampagna,
impenetrabilità della 'turris eburnea'? -contenuto o messaggio di un'opera d'arte; insieme
vuole comunicare, anche in forma indiretta o implicita, con la sua opera.
pittorica e stilistica. -significato ideale o morale-, senso ideale o morale ricavato
-significato ideale o morale-, senso ideale o morale ricavato da uno scritto o attribuito
ideale o morale ricavato da uno scritto o attribuito a un'immagine, a un'
tale figura ci piacesse trovare un simbolo o significato morale, ciò che non fu insolito
per l'uno e l'altro popolo o città che tal simbolo avessero adottato. beltramelli
soldati. 7. senso simbolico o premonitorio attribuito a un sogno, a
messaggio implicito, scopo di un atto o di un gesto. -in partic.:
un'azione assume nella considerazione di qualcuno o nel concatenarsi degli eventi. rosmini,
di novembre sia significatrice della diligenza vostra o pur accusatrice della mia negligenza.
doi cose propria significatrice. imperò che o vero significa passione di fegato e delle
passione di fegato e delle vene, o vero della vesica e reni.
3. che indica qualcosa in modo simbolico o figurato; che costituisce la prefigurazione di
costituisce la prefigurazione di un evento futuro o che lo annuncia. ottimo, ii-124
mali. -che riferisce, illustra o anche divulga qualcosa (una lettera,
universalissimo di manifestarsi alle intelligenze create, o per 10 manco alle umane.
viene fatto dirigere verso un altro pianeta o un punto sensibile e rileva per la formulazione
trovi esser nella casa di venere in tauro o in libra, e trovisi esser signifìcatóre
, sf. significato di una parola o di un insieme di parole collegate da
, rettor., 88-5: è sacrilegio o furto?... per sapere lanon
-senso di un'immagine poetica o figurativa; accezione poetica di una parola
lo puoi. -interpretazione di un passo o di una legge. firenzuola, 2-195
significazione. 2. comunicazione o manifestazione di un pensiero o di una
. comunicazione o manifestazione di un pensiero o di una volontà; espressione di un sentimento
estens.: importanza che un'azione o un evento assumono nella considerazione di qualcuno
un evento assumono nella considerazione di qualcuno o nel concatenarsi dei fatti. fra giordano
significazione. 3. senso simbolico o allegorico attribuito a un'immagine o a
simbolico o allegorico attribuito a un'immagine o a un oggetto o a un colore;
a un'immagine o a un oggetto o a un colore; rappresentazione o immagine
oggetto o a un colore; rappresentazione o immagine simbolica; prefigurazione. s.
creature. 4. significato simbolico o premonitorio di un sogno o di una
significato simbolico o premonitorio di un sogno o di una visione; segno augurale o premonitorio
sogno o di una visione; segno augurale o premonitorio. cavalca, 20-562: intendendo
sentimento, di un senso di amicizia o di gratitudine; dimostrazione pubblica di stima
significazioni della sua stima, nobili veramente o onorevoli anche a lei. 6
6. intonazione e modo più o meno allusivo con cui si pronuncia un
signore? » 7. importanza o alto rango sociale di un casato o
o alto rango sociale di un casato o ai una persona. p. verri
. -in un'opera letteraria, profondità o complessità espressiva. de sanctis,
autore nostro, seguendo la sua invettiva o vero esclamazione, dirissa lo suo parlare
(ant. segno), sm. o f. region. signore o signora
sm. o f. region. signore o signora. 5. gregorio
., forma apoco- pata di signore o di signora. signóra (ant.
. segnóra), si. donna sposata o di to che si rivolge a
», le dis3. donna nobile o benestante o che mostra gusti si
le dis3. donna nobile o benestante o che mostra gusti si io,
sóppiattona. -in unione col cognome o col nome di battesimo. orsi,
33: 'cara signora madre'., o gran rosmini, / così scrivevi tu
? -in unione con un titolo professionale o nobiliare. fogazzaro, 2-67: non
persona, assume un tono di affettazione o un senso iron., e viene
segno dell'appartenenza a un ceto sociale o culturale modesto ma di molte pretese)
uso ditale parola, specie fra persone amiche o di umile stato, mi ha sapore
la guastava la doreria colle sue scappatelle o co'suoi grilli da gran signora.
che fan di tutte un mazzo, / o non le sanno, o le san
, / o non le sanno, o le san poco o male, / son
non le sanno, o le san poco o male, / son pari a quei che
rime molto ladre,... o mi è forza sconciar il mio libro con
mio libro con istamparle pur esse, o rendermeli nemici non le stampando.
. la condizione del signore come sovrano o persona di grande potere politico ed economico
core. -potere di un'inclinazione o di un vizio sull'animo di una
, per aver la moglie ricca, poco o nientesi cura dell'educazione o d'altra buona
ricca, poco o nientesi cura dell'educazione o d'altra buona qualità. e così viene
sesso femminile (in contrapposizione a uomo o signore, in espressioni che indicano l'
servizio, della frequentazione di un luogo o di un negozio, ecc.)
7. nel linguaggio giornalistico o pubblicitario, attrice, cantante, ecc
attrice, cantante, ecc. nota o eccellente nel campo cinematografico o musicale (
. nota o eccellente nel campo cinematografico o musicale (nelle espressioni signora della canzone
questionar meco l'assunto / non prendi, o non mi dài quella signora, /
che detiene il potere in una comunità o in uno stato, che ha responsabilità
mente a favellare. -padrona di servi o schiavi. oddi, 1-56: oggi
dea loro. 13. nazione o potenza militare dominante dal punto di vista
militare dominante dal punto di vista politico o strategico in un determinato contesto geografico (
. fausto da longiano, iv-192: o roma maladetta,... vedranno
opinione, moda, comportamento ampiamente diffuso o dominante. alfieri, iii-1-247: l'
l'altra, la 'signora storia'o 'signora necessità storica', quando dal campo
la bellezza, il valore di qualcosa o di qualcuno. cicognani, 3-95:
piazza signora. 15. scienza o virtù che ha la supremazia sulle altre
, / che vi volenu portà, / o signoruccia, in bastia.
donna amata ha sul cuore dell'amante o il potere esercitato da amore.
mal fare, mal fa segnoragio. galliziani o rinaldo d'aquino, 438: eo
qualunque diritto di signoraggio così detto, o sia rimedio o scarsigia, si
così detto, o sia rimedio o scarsigia, si è detto che alle zecche
, nel 'signorato', nel 'vescovato'o 'abbazia'. ma la rivoluzione dell'ottantanove
fossero i sud- come personificazione di vizi o di virtù. diti suoi. storie
del primier domino / che a lui natura o altrui piacer donava, / vie più
nuovo dominatore. -signore a dominio o di terre: titolare di un effettivo
effettivo potere di governo su una comunità o su un territorio. f.
-non è chi te distragga; / o ch'ei sua man contragga, -non volendo
alcuno signore di castella, e nessuno o pochissimi gentiluomini. b. davanzati,
di fare e disfare le leggi comuni o le proprie del principato, come sono
al padrone diretto. -signore supremo o sovrano: nel regime feudale o in
supremo o sovrano: nel regime feudale o in quelli a esso equiparabili, il vertice
apparisce... segno alcuno d'imperio o di altro soprano signore. b.
conquista militarmente un luogo, una regione o si fa padrone del mare imponendo la
tativa in rappresentare la passione di nostro signore o altre istorie. viaggio di i.
di particolare rispetto e devozione, precede o segue il nome di dio e di cristo
di privilegio e di autorità nella società o in un particolare ambiente er rango,
per la maggiore età, saggezza cultura o preminenza in una gerarchia. dre ieronimo
1763], 1: giovin signore, o a te scenda perlungo / di magnanimi lombi
ordine il sangue / purissimo celeste, o in te del sangue / emendino il difetto
7. chi ha alle proprie dipendenze una o più persone addette al servizio domestico o
o più persone addette al servizio domestico o ad altre mansioni servili. rustico
signore di quelli, provengono per testamento o altro in cornoldi caminer, 3: signor
uomo va davante a messer lo papa o davante ad imperadore o altro segnore ecclesiastico
messer lo papa o davante ad imperadore o altro segnore ecclesiastico, certo elli va
tu il chiami per lo suo nome o che tu gli di''messere'o gli
suo nome o che tu gli di''messere'o gli dài del voi per lo capo
ripetono quattro volte, cinque volte o anche sei, finché alle signore guardie sembri
guardie sembri sufficiente. -preposto al cognome o al nome di battesimo di un uomo
di un uomo, in indirizzi di missive o nell'intesta- zioni di lettere, per
di ossequio rivolto a un proprio familiare o al familiare di un corrispondente. ramberto
il suo parere. -preceduto o seguito da un agg., in formule
longitudine. -come omaggio al destinatario o al dedicatario di un'opera letteraria.
segue i tuoi passi la mia musa, o dolce / signor, onde mia
: quando i suoi compagni con l'inganno o -signor sì: v. signorsì
persone di cui non si conosca il nome o il cui mio propio signore.
donna, siatene signore / a dir o no o sì ben fermamente, / ch'
siatene signore / a dir o no o sì ben fermamente, / ch'eo nome
citato). parta en tutto, o ve stia servidore! chiaro davanzati, dante
non fusti piena / di fredda pioggia o di gelata neve, /...
una dichiarazione d'umiltà e di devozione o con valore scherz.). boccaccio
mieie, se la reina de francia o d'engletterra guardare dea non laidire el suo
me quello che tu crediche più tuo onore o consolazion sia. conto di cordano e di
dieci signori invece col mazzolino dei mughetti o con i mughetti all'occhiello.
-come appellativo generico rivolto alla singola persona o all'auditorio a cui si parla, per
. -nazione che detiene un monopolio o una posizione di preminenza in un determinato
, 3-389: voi avete due figliuoli, o impe- radore, e questi (per
non partela preda e 'l furto igualmente, o è morto o è lasciato da'suoi
e 'l furto igualmente, o è morto o è lasciato da'suoi.
suoi. -in un gioco o in una festa, chi ha funzioni di
. pianeta governatore di un segno zodiacale o di una casa. oroscopo di guicciardini
sapesse in italia. sacchetti, 262: o vuol re o signore o vuol comune
. sacchetti, 262: o vuol re o signore o vuol comune. s.
, 262: o vuol re o signore o vuol comune. s. bernardino da
carducci, iii-7-114: nelle città di palestina o d'egitto, g. gozzi
can- nel tempio ebraico, nel pretorio o nell'anfiteatro romano, grande ghibellino
signoria, che si compone di otto priori o signori. guicciardini, 2-2-294: il
giustizia e gli otto priori delle arti o della libertà formavano, uniti insieme, la
, capo di una corporazione d'arte o di mestiere. lettera senese, v-201-107
v. via. -signori del sale o al sale: v. sale, n
: come potevi tu essere coi dotti, o pretesi tali, cotanto modesto; cogli
è libero di compiere una determinata azione o ne ha le capacità giuridica. g
divertimenti. -con riferimento a dio o a esseri soprannaturali. fra giordano,
la morte. -indica un sentimento o un vizio che domina completamente una persona
un popolo non soggetto a dominazione straniera o a sovrani non nazionali. messer bernabò
eccellenza e il pregio di un cibo o di un vino. tommaseo [s
come signori. e ci stemmo da otto o dieci giorni con lui. tocci,
, che il possesso di un bene o di un'amante sia di una sola persona
sola persona. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: a ciò
della libertà, il regno dello spirito o quel 'regnum hominis', in cui consiste
). che esercita il otere o un'autorità decisiva e importante in uno
: alla certosa si suol tato o in una comunità politica. - anche sostant
lo 'mperadore, signoreggiante giamboni, 10-94: o misera gente, non vi vergognate
2. che occupa l'animo o la mente, prevalendo sugli altri istinti
la mente, prevalendo sugli altri istinti o sentimenti (una passione, un atteggiamento
dapertutto l'attenzione convenevole, addormentandosi talvolta o non ben badando alle loro passioni signoreggianti.
diversi. 4. ampiamente diffuso o divulgato; dominante. tassoni, xvi-674
, cotesta poesia, signoreggiante un quindici o vent'anni fa, non approda più
anzi alcune città, 1'una più o meno dell'altra, sogliono produrre uomini acuti
). tenere sotto la propria autorità o potere un impero, uno stato,
tuo marito / è da segnoregar villa o citade / o di'star portatore over man-
è da segnoregar villa o citade / o di'star portatore over man- cito /
di'star portatore over man- cito / o regever maritai reverenga. buccio di ranallo,
governatori delle repubbliche per signoreggiare gli altri o crudelmente tormentargli e privargli delle dignità,
, ti dichiari con ciò un altro nembrot o alessandro, e ti qualifichi per un
sotto il proprio comando un corpo militare o sotto il proprio controllo una comunità monastica
/ a ogni animai che voli o corra o nuoti. -esercitare il potere
ogni animai che voli o corra o nuoti. -esercitare il potere politico su
di soggezione, determinata dalla minore competenza o dall'inferiore posizione gerarchica o dalla dipendenza
minore competenza o dall'inferiore posizione gerarchica o dalla dipendenza in ambito professionale o pedagogico
gerarchica o dalla dipendenza in ambito professionale o pedagogico. -in partic.: esercitare
. occupare totalmente e dominare una persona o il suo animo, ispirandone il comportamento (
341: di quanti tu ti fai capo o in parole o in operazione o in
quanti tu ti fai capo o in parole o in operazione o in cuore, tanti
fai capo o in parole o in operazione o in cuore, tanti diavoli ti signoreggiano
famose / surser di poi cittadi antiche o nove, / e seggio fur de'più
9. superare per eccellenza o intensità o grandiosità. saladino, v-240-22
9. superare per eccellenza o intensità o grandiosità. saladino, v-240-22: siccome
donne! -padroneggiare una materia letteraria o uno stile o la forza del proprio
-padroneggiare una materia letteraria o uno stile o la forza del proprio ingegno. salvini
10. costituire la caratteristica o l'aspetto dominante; contraddistinguere.
camino. -figur. dominare il mondo o un'età della storia, diffondendovisi.
11. ant. domare un toro o una cavalcatura, guidandola e governandola.
intr. avere autorità e potestà di sovrano o di signore sopra uno stato o un
sovrano o di signore sopra uno stato o un popolo; esercitare il potere,
pisa molto più amica essere della repubblica o più esti paura: /
marla che la benivolenza di lui o la fede non era, di farsi lo
porre il freno a un o più anni dopo, e quando da più
quale io non so se sarà savio o matto e signoreggerà nelle fatiche mie,
. -comportarsi da signore, generosamente o conducendo una vita sfarzosa. - anche
dominare completamente nell'animo di una persona o, in genere, gli uomini, prevalendo
gli uomini, prevalendo sugli altri impulsi o istinti (una passione, uno stato
. -con riferimento alla persona amata o ad amore personificato come signore.
esercitare un'influenza astrale su una persona o su un luogo; avere una potestà dominante
, eccellere per le doti, la virtù o la santità (una persona).
del boristene. -essere ampiamente diffuso o divulgato (un atteggiamento, un comportamento
maggiore risalto sugli altri (un sapore o una sostanza, anche una voce).
, guardatevi di prendere cose molto dolci o molto salse o molto acetose o molto
di prendere cose molto dolci o molto salse o molto acetose o molto acute, però
dolci o molto salse o molto acetose o molto acute, però che 'sapori,
con disinvoltura e abilità (un rità o il potere di un signore (una città
un popolo, ecc.), o di uno stato (un territorio).
innanzi. -influenzato da un'idea o da un pregiudizio (una persona,
, sormontato dal punto di vista geografico o visivo. magi, 11: si
parte che sarà signoreggiata da qualche monte o colle soprastante si volterà la punta di
). che regge uno stato femme'o altrove avremo compagnie signoresche. roberti,
come era creta signoreggiata da ido- o una città; sovrano. vi-2-75:
di stabilir in detta summa unutile al re o sia un dritto di signoreggio di più di
(1450 c. - 1523) o alla sua opera. r.
letter. signore di un piccolo stato o di una città o di un feudo.
un piccolo stato o di una città o di un feudo. sacchetti, 182-5
. latti, 11-55: né con doni o preghiere al signorèllo, / han
v.]: 'signorétta': donna sufficientementericca o civile. guglielminetti, 2-103: la signorétta
sm. signore di un piccolo dominio o stato. -per estens.: nobile
sf. dominio politico su una città o su uno stato esercitato da un sovrano
uno stato esercitato da un sovrano o da un partito in forma assoluta.
ii-213: signoria prestatasono le signorie delle cittadi o altre signorie temporali, le quali sono
fine delle signorie del rica un signore o anche un'altra autorità. ponente.
condizione di chi esercita un potere sovrano o gode di un'autorità assoluta o, comunque
sovrano o gode di un'autorità assoluta o, comunque, vasta e riconosciuta.
.. facessero osservare nelle lor signorie o chiese le cose fin a quell'ora decretate
anco temporale posseduti da chiese, cattedrali o monasteri regolari; e di questi alcuni sono
pigliata e divisa in quasi innumerabili sovranità o feudi o signorie. parini, 643
e divisa in quasi innumerabili sovranità o feudi o signorie. parini, 643: s'
con podestà assoluta, ma indifferentemente assoluto o condizionato che sia. manzoni, iv-592
, che si compone di otto priori o signori. guicciardini, 2-2-60: da imbasciado-
giustizia e gli otto priori delle arti o della libertà formavano, uniti insieme,
martini, i-364: el palazzo del signore o signoria, siasopra alli altri elevato et espedito
poter della signoria, ma etiam morto, o ammazzandolo -dove si sia -hanno tagia
giurisdizionali, come in firenze il podestà o il capitano del popolo, sia di
: maraviglia è come questo male si patisce o permette fra i cristiani e come non
[agli inquisitori] famiglia, licenza o messo per fare pigliare nullo cittadino.
electo... ad alcune podesterie o vero segnorie del contado overo destrecto de peroscia
pegnoramento, el quale facessero per comune o per signoria de la detta arte.
salario. 6. supremazia o egemonia economica e anche militare e politica
militare e politica detenuta da uno stato o da un popolo in un territorio o
o da un popolo in un territorio o sul mare o su un altro popolo
popolo in un territorio o sul mare o su un altro popolo, anche in
vuole vedere che alcuno ardisca di turbarla o dividerla. muratori, 7-iii-68: quanto
quando firenze... ebbe la signoria o supremazia di tutta toscana. d'annunzio
/ che tra 'f'astori forse o tra 'bifolci / avrò l'ore più
i-274: che dici, / o donna del mio cor, tu che sei
-l'autorità maritale nell'ambito della famiglia o, nel rapporto d'amore, dell'uomo
d'amore, dell'uomo sulla donna o viceversa. francesco da barberino, ii-369
deferenza attribuito un tempo a persone nobili o investite di alte cariche civili ed ecclesiastiche
più nell'abbreviazione s. v. o v. s. g.
s'interpone il 'v. s. 'o la 's. v', ché allora,
». d'annunzio, iii-1-941: o signoria, / tutto inselvatichito è il tuogiardino
, aspettato più del messia, venga o non venga? leopardi, 842:
imbecilli, i quali, per ubbìe igieniche o per ostentazioni di signoria, nnunciano a
, furono giudicati sospetti 'd'avere o celato o distrutto le scritture riconosciute anticamente
giudicati sospetti 'd'avere o celato o distrutto le scritture riconosciute anticamente di mano
15. dominio dei sensi, degli istinti o di una passione, di una virtù
di una passione, di una virtù o di un vizio sull'uomo, sull'animo
l'animo nostro che lo fanno giudicare o bene o male d'un uomo secondo che
nostro che lo fanno giudicare o bene o male d'un uomo secondo che lo veggono
un uomo secondo che lo veggono o bene o male fornito di panni. cesari
secondo che lo veggono o bene o male fornito di panni. cesari [imitazione
partiene a una persona investita di un potere o di 17. locuz. -essere
in partic., a un signore feudale o riper fiore: / se fior non
signorili in italia. carducci, iii-22-339: o questo distrettofu il primo possesso della gente aleramica
primo possesso della gente aleramica in italia, o in questo distretto il ramo di oddone
.. / qual tu mi sei, o donna mia possente, / sacchetti
-composto di persone nobili, benestanti o di signoril costume? piovene, 3-58:
costoro, meno una stirpe nobile o agiata da lungo tempo); raffi
. tane del quattrocento, lxiv-62: avolio o armellino / pare el tuo
3. tipico di una persona nobile o benestante (un sta il capitano,
. giuoca di cis, xii-123: o miseranda pitoccheria signorile, che per scrima,
libro, è di persona destra vanità o per piacere butta via lo scudo da una
trasecolare. tr'uomo non come uguale o minore suo, ma sibbene come oriani,
formato (un quartiere, una città) o fianchegtile, / leggiadra e signorile /
tuoi: / tu non ti vedi, o veder non ti vuoi. sonetti anonimi
donna tanto signorile / persone di rango elevato o, comunque, di condiavesse a sdegno
, vaga e segnorile, / però, o chiara stella, / non è servizi di
il tuo vestire non altrimente che nero; o vogli panni fini o drappi di seta
che nero; o vogli panni fini o drappi di seta, che ciò non ti
, qualche suppellettile più signorile... o credesserodi farsi alla lunga ben volere con ciò
farsi alla lunga ben volere con ciò, o fossero mossi da quella svisceratezza servile che
discorso, un linguaggio, uno stile o un testo). - anche sostant.
11. ant. di particolare importanza o rilievo nell'affetto di qualcuno.
dal mare. leandreide, iii-2-88: o bon leandro, che da lungi vedi /
, aw. in qualità di signore o sovrano. berni, 19-29 (
tutti quanti. varchi, 8-2-240: o apollo sminteo, che porti l'arco d'
estens. in modo conforme all'educazione o all'origine nobiliare o agiata; con raffinatezza
conforme all'educazione o all'origine nobiliare o agiata; con raffinatezza di modi e
era ve- in unione con il nome o il cognome o con nuto prontissimo a
in unione con il nome o il cognome o con nuto prontissimo a farsi conoscere buon
, siede regnando: vennero da lucca quattro o cinque signori di quel paese. manzoni
anche senile; ma non di serva o a serva, nemmeno sulle lettere. borgese
ovvero la felicità. -ragazza o giovane donna di città. landolfi,
un lavoro); che non prevede o non presenta un notevole agonismo o sforzo
prevede o non presenta un notevole agonismo o sforzo o violenti scontri fisici (uno
non presenta un notevole agonismo o sforzo o violenti scontri fisici (uno sport)
di chi per primo sbagliasse infilando la rete o getdo che la sua presenza non i
con ironia. di una via o di un quartiere'. svevo, 8-704
3. uomo debole, fiacco o anche effeminato. 4. bot.
, massime se allo studio di due o tre lingue e di due o tre
di due o tre lingue e di due o tre scienze capitali aggiungerete l'industria d'
qualche signorina che ve le traducesse, o qualche signorino! guerrazzi, 16-292:
). iacopone, 55-59: o mirabile odio mio, -d'onne pena
, quel commovimento di plausi, o veri o finti, insomma quell'universal signorio
commovimento di plausi, o veri o finti, insomma quell'universal signorio possono
suo dominio un territorio di piccole dimensioni o è titolare di un piccolo feudo.
estens. chi appartiene alla piccola nobiltà o a una classe agiata, godendo di non
'signorsì', sendo avvezzi a parlare col prete o col notaio. muratori, cxiv-45-144: