attento se si vedessero ronzare faccie sconosciute dentro o fuori paese. verga, 3-84:
i propri pensieri e fantasie su qualcosa o qualcuno. manzoni, pr. sp
-rivolgere ripetutamente lo sguardo verso qualcuno o qualcosa per desiderio o interesse. brancati
sguardo verso qualcuno o qualcosa per desiderio o interesse. brancati, ii-239: non
diffondere una notizia, non ancora ufficiale o sicura, mediante accenni o allusioni.
ancora ufficiale o sicura, mediante accenni o allusioni. mazzini, 39-268: gli
figur. che si aggira intorno a qualcosa o qualcuno in modo insistente e destando sospetto
irrita, importuna con la presenza assillante o con le chiacchiere insistenti o con le
presenza assillante o con le chiacchiere insistenti o con le continue richieste. petruccelli
e si pongono da traverso dall'una o dall'altra parte e, saltando, vanno
), sm. cavallo di medie o piccole dimensioni, magro o tozzo,
cavallo di medie o piccole dimensioni, magro o tozzo, spesso vecchio e mansueto,
ecc.) che accompagnavano il nobile o il cavaliere e da persone non abituate a
e da persone non abituate a cavalcare o impiegato per il trasporto delle merci
impiegato per il trasporto delle merci o il tiro delle carrozze. -con uso spreg
tiro delle carrozze. -con uso spreg. o scherz.: cavallo non di razza
cavallo non di razza, di conformazione sgraziata o di scarsa attitudine alla corsa o ridotto
sgraziata o di scarsa attitudine alla corsa o ridotto dalla vecchiaia o dalle fatiche in
attitudine alla corsa o ridotto dalla vecchiaia o dalle fatiche in cattive condizioni. ugo
soni mai cimbalino / over altro strumento o gambana: / cusì grande folla no
: lui rispondendo: « verrò a cavallo o a piedi? », rispuose:
dell'angoscia, / venian due cavalier o paladini. foscolo, xvti-406: se il
lavorare accanitamente. carducci, iii-25-219: o classiche brenne, o romantiche rozze,
carducci, iii-25-219: o classiche brenne, o romantiche rozze, o filosofici ronzini attaccati
classiche brenne, o romantiche rozze, o filosofici ronzini attaccati al tramway della lette
segretamente all'orecchio. govoni, 7-46: o cattivo uccellino delle belle nuove, /
3. fruscio di fronde, foglie o canne agitate dal vento. térésah
dalla corrente elettrica, da un motore o da un apparecchio in funzione, da
funzione, da un veicolo in movimento o da un aereo in volo, ecc.
della lucidatrice. 5. vibrazione persistente o continua prodotta da uno strumento musicale.
landolfi, i-658: con uno sfrigolio o ronzio continuo la candela illuminava in pieno
fastidiosa vibrazione provata all'intemo dell'orecchio o nella testa. -in otoiatria, percezione
. -in otoiatria, percezione soggettiva continua o intermittente di un fischio o di una
soggettiva continua o intermittente di un fischio o di una vibrazione (e ha importanza
8. brusio insistente di voci umane o di rumori di sottofondo che si percepiscono
per quanto si spregino gl'insetti umani o si chiuda l'orecchio al loro ronzio,
potremo fare che non ci turbino o che, se non altro, non ci
tutti. 10. l'aggirarsi ripetutamente o a lungo in un luogo o intorno
ripetutamente o a lungo in un luogo o intorno a una persona per indagini.
caso magari un po'intensificato dei grigioverdi o rossoneri stangoni non era quella volta ascrivibile
2-31: certi suoni... provengono o dagli animali 0 dalle parti degli elementi
tutt'oro! 2. sibilo o rumore di vibrazioni causati da colpi sferrati
), agg. che è progrio o si riferisce al presidente americano f. d
. d. loosevelt (1882-1945) o che si ispira alle sue idee politiche
che si ispira alle sue idee politiche o alle sue teorie economiche. -anche:
sue teorie economiche. -anche: sostenitore o seguace di roosevelt e della sua politica.
stati uniti, non sta nella socializzazione o nazionalizzazione od assunzione dei pubblici servizi da
distomi, la cui coda può eguagliare o superare la larghezza del corno.
a didima pel mondo fan l'agirta / o 'y ciarla- tan, per le città
pace ornai, sospiri ardenti, / o pensier sempre nel bel viso fissi, /
ordine sparso sul fronte dello schieramento o negli spazi che in tercorrevano
tercorrevano fra le diverse coorti o centurie ed era fra i primi
, 2-248: il primo vessillo ovvero bandiera o insegna era seguitata da'triari, cavalieri
2. per estens. diluito con acqua o altri liquidi (un preparato medicinale)
. rorato al fonte santo: trattato o celebrato nella poesia. boccaccio,
ctione rara mutata la poma a in o, e la seconda in e, fit
: la ruggiada del sole e la ruggiadella o rorella, la quale sotto 1 raggi
di vapori rondi per reflesso del sole o della luna. marchetti, 5-292: se
sul mare. 3. cosparso o impregnato di rugiada (la terra, la
, 9-20: bello il tuo manto, o divo cielo, e bella / sei
4. per estens. cosparso di gocce o goccioline di sudore, di acqua o
o goccioline di sudore, di acqua o di altri liquidi (il corpo, i
pinti. d'annunzio, 1-221: o tu che mi tieni con tanta gentilezza
come un fiore dell'alba, o creatrice. -pervaso dal freddo, intirizzito
. figur. dominato da un vivo sentimento o stato d'animo d'euforia.
. 8. che lascia trasparire o che manifesta con evidenza uno stato d'
uno stato d'animo, un sentimento o una condizione di vitalità, di candore
la linfa (un vaso linfatico) o ne è imbevuto (un tessuto).
causata l'azione delle acque; zona o terreno eroso o derivato dall'erosione delle
azione delle acque; zona o terreno eroso o derivato dall'erosione delle acque.
e più stabili, purché tutti questi o altri sì fatti lavori sien posti sotto
che soprastassero e de'disordini di róse o di rotture di lavori o d'argini che
disordini di róse o di rotture di lavori o d'argini che fossero seguite o che
lavori o d'argini che fossero seguite o che si potessero temere per colpa d'arno
in toscana denominarsi col vocabolo di 'róse'o uunate'. a. l. cecina
: a chi à voglia di liticare o simili. = femm. sostant.
varietà ornamentali; sono arbusti eretti o rampicanti, muniti di aculei sugli organi
, e fiori disposti in racemi semplici o composti, con ricettacolo florale a orciolo,
petali obcordati (bianchi, rosei, rossi o gialli) e numerosi stami e,
sono nei suoi colori di due sorte: o rosse, o bianche; e nelle
colori di due sorte: o rosse, o bianche; e nelle rosse sono alcune
spine floride / ancor non spunti, o rosa. leopardi, 25-4: la donzelletta
rose delle siepi... gettavano qua o là, attraverso i precipizi e i
pillole], sì ne distemperate una o due d'acqua di fiori di nepitella
due d'acqua di fiori di nepitella o d'acqua rosa. boccaccio, dee.
panni bagnati d'aceto, d'acetella o d'acqua rosa. a. tabacchi,
carezzevoli, circoscritti negli ausiliari della dolcezza o in quelli della melanconia generica. piovene,
la biancheria. -altro genere o specie della famiglia rosacee o, anche
-altro genere o specie della famiglia rosacee o, anche, di altre famiglie: rosa
foglioline ovali dentellate, fiori tenuemente rosati o bianchi, solitari o riuniti in corimbo
fiori tenuemente rosati o bianchi, solitari o riuniti in corimbo, frutti rossi ovoidali;
s. v.]: 'rosa canina'o 'rosa del cane': specie di rosa sal-
composte con foglioline cordiformi, fiori solitari o in coppia, frutti
. v.]: rose della china o roselline. -rosa tea:
che si ottiene per mezzo di solventi o per distillazione da diverse varietà; prodotto
, applicata, ricamata su un tessuto o su un abito. poliziano, st
rose turchine. -fiore di stoffa o di carta per ornamento. -anche in
trista e dolorosa. guido delle colonne o mazzeo di ricco, p
la più amorosa / che non fue tisbia o morgana la fata, / che la
e / dicendo: -or bascia me, o fresca rosa, / assicurati meco,
anonime napoletane del quattrocento, lxiv-56: o rosa bella, / o dolce anima mia
, lxiv-56: o rosa bella, / o dolce anima mia, / non me
, 12-871: cogli la rosa, o ninfa, or ch'è bel tempo.
studente a leida, e non a bologna o.. a camerino.
tu, rosa di paradiso, / o gloriosa donna. laude dei bianchi toscani
cuore. lemene, ii-339: apri, o mistica rosa, / le foglie virginali
, in partic. imporporato da vergogna o da timidezza; colore rosso delle labbra
viso, le labbra quando sono rosee o rosse. bonagiunta, lxiii-74: gigli
architettonica particolarmente suggestiva per grandiosità, imponenza o spettacolarità. fracchia, 1028: il
edificio, ed anco di qualunque cosa o superficie o corpo. cesariano, 1-14
ed anco di qualunque cosa o superficie o corpo. cesariano, 1-14: la
ancora molto bene e delicatamente la scenografia o prospetto della città di firenze dalla parte
notevole all'esterno, nulla di scenografico o di romantico. -sontuoso, sfarzoso
). chi progetta e talvolta compie o cura l'allestimento scenico di una rappresentazione
scenico di una rappresentazione teatrale, cinematografica o tele visiva.
antonio, che faceva lo scenografo? o alludeva genericamente alla categoria sociale, come
dotta, gr. crx ^ voypà ^ o? (v. scenografia).
a vivere per alcuni giorni in tende o capanne: festa delle capanne o dei
tende o capanne: festa delle capanne o dei tabernacoli. bibbia volgar.
na porgono qualche ramo, o agli ebrei per celebrare la enopegia
agli ebrei per celebrare la enopegia o a'cristiani per solennizzare la domenica dell'
e nelle immondizie, cibandosi di tarme o acari. tramater [s.
scenico di uno spettacolo teatrale, cinematografico o televisivo (e concerne in partic.
si dice, della scenotecnica, tolgono o falsano o deviano quello che la musica
, della scenotecnica, tolgono o falsano o deviano quello che la musica dell'orchestra
ottici e non in una rappresentazione teatrale o che è addetto alla manovra e sorveglianza
. scentraménto, sm. decentramento politico o amministrativo. carducci, iii-23-432:
modo che cadeva di preferenza sull'uno o sul due. 2. che non
7-39: le stoppie di quasi sole felci o calcateppole o scepite o spighi o tignamiche
stoppie di quasi sole felci o calcateppole o scepite o spighi o tignamiche o ginestre.
quasi sole felci o calcateppole o scepite o spighi o tignamiche o ginestre. =
felci o calcateppole o scepite o spighi o tignamiche o ginestre. = var.
calcateppole o scepite o spighi o tignamiche o ginestre. = var. metatetica di
caso formulare se non due sole istanze: o negare il conoscere in genere, o
o negare il conoscere in genere, o negare quella forma di conoscere, che è
dei favi per mezzo del calore solare o del vapore dell'acqua calda. =
i più scerbano [il frumento] una o due volte. pascoli, 482:
anche quando non c'era da scerbare o zappare il grano, per far la guardia
stati uniti d'america, che è relativo o che è di competenza dello sceriffo.
. nel mondo musulmano, che appartiene o compete allo sceriffo. l'illustrazione italiana
3. per estens. persona che ha o si assume compiti di guida o di
ha o si assume compiti di guida o di comando e li esercita in modo
nel cairo, ove battono li scheriffi o siano sultanini. = v. sceriffo2
un oggetto, ecc. da uno o più altri; individuarlo, riconoscendone i
altri; individuarlo, riconoscendone i caratteri o le qualità proprie. -anche in relazione
, imprima illustri forme e belle / o la muta pittura o la loquace.
forme e belle / o la muta pittura o la loquace. caraccio, 14-94:
aquilano, 64: a che stimarci, o gente umana indegna, / e de
verso che si taglia lo detto pome, o per lungo o per traverso o per
taglia lo detto pome, o per lungo o per traverso o per lato, si
, o per lungo o per traverso o per lato, si è in croce come
né si scema più in rosa o in amaranto / quel bel viso leggiadro almo
-assol. baruffateli, i-190: o qual mai scopro vasto spazio intorno!
mai scopro vasto spazio intorno! / o fin mai dove con questi occhi io scemo
-distinguere con la vista da un'altra cosa o da un'altra persona; riconoscere qualcuno
, 26-115 [var.]: « o frate », disse, « questi
. tose. vagliare, cernere un cereale o altri semi. bacchelli, 19-75
chie, gli uomini versavano nei granai o stivavano nelle fonde e capaci e pulitissime
le varie parti della lana per formarne tre o quattro diverse qualità. ciò si fa
/ far tra lor differenza e questa o quella / dichiarar, parzial, meno o
o quella / dichiarar, parzial, meno o più bella. 3. letter
sherpa), sm. invar. guida o portatore indigeno nelle spedizioni alpinistiche sui monti
. v.]: 'scerpa': guida o portatore indigeno nelle spedizioni imalaiane. dal
l'omero manco? -strappare la lingua o i capelli a qualcuno; cavargli gli
, 5-202: taci, rubelle, / o ti scerpo la lingua. bacchelli,
. bacchelli, 14-120: ora, o lo sviava, o gli avrebbero rotti i
14-120: ora, o lo sviava, o gli avrebbero rotti i denti e scerpati
/ dove in andando il piè si punga o intoppi, / e la vesta si
i rami degli alberi per procurarsi legname o per aprire un passaggio nefl'intrico della
bisogna mandare innanzi una schiera di scerpatori o sfrondatoli, i quali si adoperino a
: io mi sono scerpellato, o padrone, sguaraguardando di qua e di là
scerpellini, sì che e'vedevan poco o niente di lume. g. m.
sm. errore grossolano commesso nel parlare o nello scrivere; strafalcione. -anche:
scrivere; strafalcione. -anche: affermazione o dichiarazione sciocca e insensata; scempiaggine.
dicessi qualche sciarpellone. allegri, 5-32: o soido si dice o craiza o altro
, 5-32: o soido si dice o craiza o altro cosi fatto scerpellone. redi
: o soido si dice o craiza o altro cosi fatto scerpellone. redi,
. -per estens. raffigurazione pittorica o opera architettonica stravagante e bizzarra.
ai piedi, di maniglie d'ottone o di rame, e chi può arrivare all'
, e chi può arrivare all'argento o a qualche scerperìa d'ambra o di vetri
argento o a qualche scerperìa d'ambra o di vetri colorati, e delle buone
risolvere questioni e problemi particolarmente complessi o intricati. tommaseo [s.
: 'scervellarsi'non si dice ma 'lambiccarsi'o 'stillarsi il cervello'. es.: mi
.. a rintracciare, fra trenta o quaranta significati di una parola, quale sia
. -applicarsi a fondo nello studio o in un'attività intellettuale. c
solo metaforicamente per noiare col troppo ciarlare o simili; rompere il capo. calandra
... chi ricusasse ora di adoperarla o chi si mettesse au'impresa di sbarbarla
di sbarbarla e di toglierla dal colloquio o dal corteggio, non ci guadagnerebbe che del
scervellata dai suoi, è costretta presto o tardi a dare un mal passo. stuparich
un maturo dongiovanni, lei è un'adultera o una scervellata, la vostra storia è
di commuovere e divertire, tra deliquii veri o ingegnose astuzie, le infermiere e i
. -figur. perdita di fortuna o di potere. aretino, v-1-123:
boccaccio, vtii-3-68: 'ripa'è, o artificiale o naturale ch'ella sia o
, vtii-3-68: 'ripa'è, o artificiale o naturale ch'ella sia o terreno o
o artificiale o naturale ch'ella sia o terreno o pietre, la quale da alcuna
o naturale ch'ella sia o terreno o pietre, la quale da alcuna altezza
discenda al basso, sì diritta che o non presti o presti con difficultà la
basso, sì diritta che o non presti o presti con difficultà la scesa per sé
: invasione di un esercito da nord o da un valico montano. f
fiamminghi... scesono del pog'o di cassella e assalirono il campo e l'
italia? 5. sbarco da una o più navi, in partic. di un
avessero potuto fare una scesa in provenza o almeno nelle isole di eres per fortifi-
: sarà la scesa del peso messo in o più da presso al movimento naturale di
al movimento naturale di esso peso sciolto in o, che in altro sito della circonferenza
io. disus. afflusso di umori o di catarro in una parte del corpo
, se tu hai la scesa / o sei infreddato o senti di catarro / stilla
hai la scesa / o sei infreddato o senti di catarro / stilla un pertugio d'
mio nome a un guazzabuglio di versi o bastardi o storpiati io non lo so.
a un guazzabuglio di versi o bastardi o storpiati io non lo so. idem
di venire a vedere se io faccio o non faccio la ronda? palazzeschi, 6-188
verso il basso superando un dislivello più o meno ampio con un passo o con un
più o meno ampio con un passo o con un balzo, percorrendo una strada
un compì, di moto da luogo o di moto a luogo).
una tradizione, da un modello artistico o culturale, ecc. mazzini, 8-379
. ant. provocato da un'infiammazione o da mvinfezione (un umore).
, onde la lingua gli diventa arida, o che umore scesono l'abbia toppo umettata
di strenui pifferi e di strumenti che o si chiamano per onomatopeia 'putipù'e 'triccaballacche'
chiamano per onomatopeia 'putipù'e 'triccaballacche', o con una felice immagine vengono definiti 'scetavaiasse'
ke 'l dovesse essar tenuto per seramento o per ricolta o per promissione o per
essar tenuto per seramento o per ricolta o per promissione o per neuna sometente cosa
per seramento o per ricolta o per promissione o per neuna sometente cosa o soffismo per
per promissione o per neuna sometente cosa o soffismo per ke 'l debia aiutare l'
denza, sospettando un inganno o una delusione. - con connotazione positiva
. atteggiamento filosofico che implica la diffidenza o la negazione della possibilità della conoscenza e
tanto da impedire di prendere partito per o contro un'affermazione qualsiasi, e di
partorito ch'altri abbiano, sia per giustizia o per poltroneria, avidamente abbracciato lo scetticismo
com'è stato sempre lo scetticismo teorico o astratto, che s'è fatto tante volte
. per estens. atteggiamento, anche mentale o psicologico, proprio di. chi dubita
chi dubita per principio di ogni affermazione o valore genericamente accettato; incredulità, diffidenza
valore genericamente accettato; incredulità, diffidenza o, anche, distacco, indifferenza nei
comportamento, di determinate condizioni, situazioni o stati d'animo, di una teoria
fece con garbato scetticismo edmondo, « o la gelosia? ». moravia, ii-41
-ci). seguace, assertore o teorizzatore dello scetticismo (sia an
generalmente academici e più propriamente sceptici o ver efettici, li quali dubitavano determinar di
come zenone e fino se vegliamo, o se vaneggiamo,... come gli
non può affermare il non pensiero o il mistero. -dubbio scettico: v
per principio, che si mostra diffidente o anche distaccato nei confronti di affermazioni,
confronti di affermazioni, valori, realtà o di un comportamento, di una situazione
, 18: che gli scettici il vogliano o no, l'infinito circonda ed occupa
questo periodo di giuramenti falsati per calcolo o leggerezza di scettici, io, credente in
scettici blu. -che manifesta o denota o esprime incredulità, mancanza di
blu. -che manifesta o denota o esprime incredulità, mancanza di convinzione,
mancanza di convinzione, diffidenza, pessimismo o distacco, indifferenza (un'espressione del volto
5-i-563: gli altri mostrarono le dilapidate giberne o il viso stanco e scettico.
cui le attossica l'opinione che noi abbiamo o di qualche altra loro malizia presente
altra loro malizia presente non esperimentata dal senso o de'nocumenti che sieno per apportarci in
esaurita. 5. che rivela o denota diffidenza, sfiducia, incertezza o
o denota diffidenza, sfiducia, incertezza o, anche, pessimismo, distacco, indifferenza
anche, pessimismo, distacco, indifferenza o ne deriva (un atteggiamento, un comportamento
deriva (un atteggiamento, un comportamento o il carattere di una persona, uno stato
quella calamità d'aver qualcosa al sole o, comunque, da vivacchiare, incline alla
suddita ad intelletto, ovvero a speculazione o a sensualità, e'sono una nube tenebrosa
riferimento all'intervento di vino o a un principio morale). - anche
ci toccava aspettare ogni mattina la cresima o il viatico; bensì, nelle ricorrenze dell'
simbolo del l'autorità regia o imperiale (o, anche, di un'
l'autorità regia o imperiale (o, anche, di un'au
? -con riferimento a una divinità o a un personaggio mitologico. dannunzio
monarchia; autorità, dignità, titolo o insieme delle prerogative di un monarca. -
chiedesi per terza condizione il nascer principe legittimo o divenir tale con buona voglia dei sudditi
, perché ogni altra maniera d'acquisto o è tirannia o almeno porge uno scettro
altra maniera d'acquisto o è tirannia o almeno porge uno scettro di vetro.
. -stato retto con regime monarchico o sottomesso a un monarca. g
di popolo. 3. primato o superiorità che una persona o un popolo
3. primato o superiorità che una persona o un popolo o una nazione detiene in
superiorità che una persona o un popolo o una nazione detiene in un'attività o in
popolo o una nazione detiene in un'attività o in un'arte o che una virtù
in un'attività o in un'arte o che una virtù ha sopra le altre;
virtù ha sopra le altre; prestigio o considerazione di cui una persona gode per le
albione. -preminenza, suprema importanza o considerazione o rilevanza rispetto ad altro.
-preminenza, suprema importanza o considerazione o rilevanza rispetto ad altro. lancellotti,
... acciò che non s'innalzino o non s'innalzassero sopra la ragione,
quelli, risulta poi finalmente la virtù o il vizio. loredano, 2-ii-154: l'
per te sia / converso in pietra o in onda, o fatto tale; /
/ converso in pietra o in onda, o fatto tale; / avrai d'alcina
di giunger tosto al passo / d'entrar o in fiera o in fonte o in
al passo / d'entrar o in fiera o in fonte o in legno o in
entrar o in fiera o in fonte o in legno o in sasso.
fiera o in fonte o in legno o in sasso. -fama che resiste
merto: / che benché sculti in marmo o in fino elettro / roderà pur que'
scettro. -predominio di un sentimento o di una condizione spirituale nell'animo di
condizione spirituale nell'animo di una persona o, più ampiamente, nella psicologia o
o, più ampiamente, nella psicologia o nel costume collettivo. pellegrino da castiglion
e la stima. -capacità o attitudine predominante in una persona.
su un luogo: estendervi il proprio regno o dominio. f. f. frugoni
il grafema stesso { scevà quiescente) o la presenza di una vocale ultrabreve {
di una vocale ultrabreve { scevà mobile o semplice). leopardi, i-46
ponendo sempre un riposo dopo ogni consonante o espresso o sottinteso, quando manca la
un riposo dopo ogni consonante o espresso o sottinteso, quando manca la vocale,
quando manca la vocale, ci mettono o ci suppongono lo scevà tanto in mezzo
idem, i-901: gli ebrei pongono o soppongono uno scevà semplice (cioè una
'e'muta che non fa sillaba) espresso o sottinteso sotto, cioè dopo, tutte
distinzione, percezione della differenza fra due o più oggetti (e anche il giudizio
per effettuare su di essi, singolarmente o globalmente, ulteriori approfondimenti. guidotto da
certe cose dette di sopra, quelle, o ciascuna per sé ovvero tutte insieme,
. letter. allontanare, tenere lontana o separata una persona da un'altra o
o separata una persona da un'altra o da un gruppo, da una categoria,
. -per estens. mettere in disaccordo o in contrasto due o più persone.
mettere in disaccordo o in contrasto due o più persone. diatessaron volgar.,
partic.: ripulire, mondare dalle scorie o dalle parti inutili.
: il non esser un libro dalla sinagoga o dalla chiesa annoverato fra quei che canonici
necessita che sia dannato per empio o per falso, potendo stare insieme che lo
. -liberare una disciplina, un'opera o uno scritto da parti o da elementi
un'opera o uno scritto da parti o da elementi che sono (o sono
da parti o da elementi che sono (o sono considerati) inutili, ridondanti,
, sceverandola anco di vari nomi che o per le smarrite opere o per altro rispetto
nomi che o per le smarrite opere o per altro rispetto non impegnano gran fatto
gli uomini. 4. distinguere o percepire (con i sensi o con
. distinguere o percepire (con i sensi o con l'intelletto) la differenza fra
l'intelletto) la differenza fra due o più persone, cose, concetti,
rumore del vento. -costituire l'elemento o la causa discriminante fra persone.
diversamente; differenziare in categorie separate persone o cose diverse per qualità o valore.
separate persone o cose diverse per qualità o valore. -in partic.: discernere il
-enucleare dal contesto, analizzare eventi o moventi interiori o eventualità d'azione.
contesto, analizzare eventi o moventi interiori o eventualità d'azione. -anche assol.
la particella pronom. allontanarsi, separarsi o tenersi lontano da una persona anche per
comune dell'arte de'lanaiuoli di siena o si sciavarò dal tempo di messere ubaldo podestà
messere ubaldo podestà di siena infino ora o vero innanzi con avere delli uomini di
possa avere alcuno ristoro d'alcuno damno o vero spese facte dal comune de la
facte dal comune de la decta arte o vero d'alcuno di noi.
, essere, apparire, venire considerato o diventare diverso da altro o da altri
venire considerato o diventare diverso da altro o da altri (per qualità fisiche,
per qualità fisiche, materiali, intellettuali o astratte). l. salviati,
). letter. allontanato, tenuto o costretto a stare lontano da un luogo o
o costretto a stare lontano da un luogo o da determinate persone; separato, isolato
da elementi negativi (una dottrina) o considerati superflui (un testo).
scevrata la serbassi / per un amico o un bottega'vecchio. ant.
, i-388: questo ordinario (il sasso o la pietra che tien meno argento)
. ant. e letter. separato o discosto o costretto a stare separato da
. e letter. separato o discosto o costretto a stare separato da una persona
costretto a stare separato da una persona o lontano da un luogo. fra giordano
di ginevra. trissino, 2-3-62: o valorosi cavalieri e fanti, / non state
estens. diviso dal corpo con la morte o astratto dai sensi (l'anima)
nettamente diverse (con riferimento a persone o a concetti astratti). monachi,
in quanto si oppone agli episodi, o almeno in quanto da questi è scevra e
. 2. libero, esente o non sottoposto, non soggetto a vincoli
a regole, preoccupazioni, a pregiudizi o a un condizionante atteggiamento psicologico o culturale
pregiudizi o a un condizionante atteggiamento psicologico o culturale, a una passione, a un
a una passione, a un sentimento o a una situazione sgradevole o dolorosa (
un sentimento o a una situazione sgradevole o dolorosa (una persona, la mente
(una persona, la mente, lamina o la vita stessa: in relazione con
credo i dipendenti scevri di coscienza morale o lasciar andare le cose al punto di mettermi
da vivo insegnai che quanti sono / o mai saranno in avvenir sepolti, /.
di colpa, intatti. -libero o liberato dalla presenza di determinate persone,
determinate persone, considerate estrànee, sgradite o pericolose. garibaldi, 2-129: l'
della popolazione già scevra dai pochi traditori o codardi. fenoglio, 5-i-724: gli
altri uomini. 3. privo o privato della libertà politica o di una
3. privo o privato della libertà politica o di una comodità della vita o anche
politica o di una comodità della vita o anche di un sentimento prezioso e gradevole
esistenza scevra di giaciglio. -che difetta o manca di una determinata facoltà o capacità
difetta o manca di una determinata facoltà o capacità morale o intellettuale. carducci,
di una determinata facoltà o capacità morale o intellettuale. carducci, ii-19-170: zanichelli
artistiche 0 stilistiche (un'opera) o di un determinato aspetto speculativo (un
in cui sono eglino aridi e secchi o almeno presso che sceveri d'ogni umore
. non sminuito, non svilito nel valore o nell'importanza da aspetti negativi, da
non debbe speme / che fin non abbia o termine prefisso. g. averani,
ira. -libero da ogni sovrastruttura culturale o da ogni contatto impuro. mascheroni
. -che non presenta difetti strutturali o formali o stilistici (una dottrina o
-che non presenta difetti strutturali o formali o stilistici (una dottrina o un'opera letteraria
o formali o stilistici (una dottrina o un'opera letteraria o artistica).
stilistici (una dottrina o un'opera letteraria o artistica). lanzi, i-180:
di logica pura. -che non contiene o non costituisce un elemento contrario alla purezza
una lingua; libero da inflessioni dialettali o da caratteristiche regionali (uno stile o
o da caratteristiche regionali (uno stile o una parlata). monti, xii-2-162
schèda, sf. foglio di carta o cartoncino usato per raccogliere e trascrivere appunti
rapida la consultazione in un archivio privato o nei registri di un pubblico ufficio.
alla residenza ecc. di un individuo o di un nucleo familiare. -scheda del
una persona identificata, di un ricercato o di un pregiudicato. muratori, cxiv-45-69
il documento che costituisce il testamento olografo o quello segreto. sentenza di corte di
, per lo più già stampato su carta o cartoncino e appositamente predisposto per svolgere
per svolgere determinate pratiche burocratiche, legali o amministrative, per raccogliere e registrare dati
la propria adesione a un'iniziativa o a una sottoscrizione (anche nelle espressioni
collocazione di un'opera chiesta in prestito o in lettura, che deve essere consegnata
del quale un elettore esprime il proprio voto o con un segno convenzionale o scrivendo il
proprio voto o con un segno convenzionale o scrivendo il nome del candidato prescelto (
quella priva di valore perché non autentica o che porta un voto nullo a causa
un voto nullo a causa di errori o irregolarità nella compilazione. - scheda segreta
si concreta nel possesso di capitali liquidi o azionari, o di un numero ragguardevole
nel possesso di capitali liquidi o azionari, o di un numero ragguardevole di schede elettorali
scritto sull'appendice che uno degli scrutatori o il segretario segna sulla lista elettorale autentica
contrassegno corrispondente alla lista da lui prescenta o comunque sul rettangolo che lo contiene.
sopraindicata. le schede mancanti dell'appendice o prive di numero, di bollo o
o prive di numero, di bollo o della firma dello scrutatore non sono poste
approfondimento di un determinato argomento, sviluppo o integrazione di nozioni particolari e circoscritte,
che consiste generalmente in schede perforate, o in nastri, o in fili magnetizzati.
in schede perforate, o in nastri, o in fili magnetizzati. calvino, 8-99
che indica le quantità di un bene domandate o offerte a diversi livelli di prezzo da
a diversi livelli di prezzo da un individuo o da una collettività. 6.
del rumore di fondo, schede con due o tre cancelli di memoria.
è solito preparare scrupolosamente schede su libri o su vari argomenti di studio, chi
economico, contabile, linguistico, annotazioni o passi di un'opera letteraria che interessino
opera letteraria che interessino una ricerca storica o filologica, per renderne più agevole il
che passano la vita a schedare tutto o che leggono e pensano e, sicuri d'
dati e informazioni relative a una persona o a una categoria di persone (in
per precedenti penali, per ragioni politiche o di ordine pubblico). bernari
ingegnere si facesse schedare come meccanico, o un giornalista come tipografo. g.
schede raccolte intorno a un determinato argomento o a una categoria di persone e disposte
ordine prestabilito, in un archivio privato o in un ufficio pubblico.
a rosmini, gioberti e spaventa, o, se si vuole, ai più moderni
-raccolta di dati su un supporto elettronico o informatico. montale, 4-275:
conservazione delle schede, raccolte in cassetti o in volumi raccoglitori, fabbricato in modo
schedari d'ufficio. -ufficio pubblico o privato addetto a registrare e a ordinare
la documentazione sistematica su un determinato argomento o per un determinato fine. -schedario tributario
razionale ma convenzionale e astratto della realtà o della vita. comisso, 17-136:
per ricerche di carattere letterario, scientifico o erudito. -anche: che è addetto
: che è addetto, in un ufficio o in un archivio, alla compilazione e
. programmato per eseguire lavori di schedatura o archiviazione di dati (un elaboratore elettronico)
persona (un pregiudicato, una prostituta o, nei regimi autoritari, una persona
gr. a ^ estacriaót;, da o ^ esta ^ o) 'improvviso'
estacriaót;, da o ^ esta ^ o) 'improvviso'(v. scheda
i pronostici sui risultati di alcune gare o sulle estrazioni del lotto, che consente
di vignette. -scheda d'archivio o bibliografica. c. e. gadda
, che li dottori esplicano col nome o vocabolo di schèdola, tuttavia aperti, ordini
presenta in cristalli tetragonali di colore giallo o bruno. lessona, 1310:
nata naturale. questo minerale si trova amorfo o in ottaedri a base romboidale più o
o in ottaedri a base romboidale più o meno modificati. è bianco o giallastro
romboidale più o meno modificati. è bianco o giallastro, possiede la lucentezza grassa e
tagliente, staccato da un corpo solido o da un og getto che
getto che si è spezzato o che è in stato di disfaci
scheggia, là una manciata di sterpi o una fronda risecca. -frammento osseo
quella quantità di pezzetti di ferro o di pietra rotta che, stretti in un
un'opera letteraria antica andata perduta (o anche di una conversazione); brano citato
e non può essere mai un pezzo o una scheggia di concetto, ma è tutto
dei loro movimenti. y gruppuscolo o fazione di un movimento politico che,
ecc., ricavato con la pressione o per la percussione e reso tagliente per
e reso tagliente per essere usato come utensile o come arma, talora dopo essere stato
mezzi abbondanti può permettersi lo sfarzo o anche lo spreco. a. politi
schezzalé), sm. cintura di cuoio o di tessuto pregiato, chiusa davanti da
davanti da una fibbia ornata di smalti o di gioielli, in uso nel medioevo e
la spada e dalle donne la borsa o oggetti personali. testi sangimignanesi
gonnella assai stretta di grosso scarlatto dtpro o di camo, cinta ivi su d'uno
del mondo a strignersi punto punto lo scheggiale o le stringhe della gonnella. petruccelli della
sm. operazione di dividere in schegge o di staccare una scheggia da un materiale.
nel fendimento e nello scheggiamelo il coltello o ascia che scheggia o fende, solo s'
scheggiamelo il coltello o ascia che scheggia o fende, solo s'adatta alla sommità
alla sommità della materia che vuol fendersi o scheggiarsi. = nome d'azione da
, in frazioni minori dei dieci o dei cinque centesimi. -indebolirsi, farsi
dello scoglio che scheggiava dalla ripa, o vero dalla banda ritta del ponte.
ponte. 4. andare o muoversi con grandissima velocità, schizzare (
0 più scheggiature, intacchi, crepe o scalfitture; sbrecciato. fr
una prolungata esposizione a determinati agenti atmosferici o in ambienti malsani. viani,
eseguito con lo scalpello, praticando incisioni o esportando schegge di materiale. -in partic
nelle tregende notturne. -figur. principio o teoria che sembra fornire un saldo appoggio
teoria che sembra fornire un saldo appoggio o un appiglio di salvezza. maestro alberto
inefficace, inefficiente, sminuirne l'autorità o il prestigio. a. pucci,
sm. grande macigno; frammento o spuntone di roccia, scoglio di notevoli proporzioni
. dante, inf, 21-89: o tu che siedi / tra li scheggion del
. ammasso di carcasse di imbarcazioni naufragate o in demolizione. guglielmotti, 1592:
, ii-9-38: le mie lezioni sui testi o del petrarca o di dante,
lezioni sui testi o del petrarca o di dante, sarebbero, se raccolte,
son tutti pensieri che vanno perduti, o sono soltanto raccolti negli appunti, degli
e strutture esili, allungate e sottili o anche lugubri (un edificio).
estrema magrezza e grave deperimento nella corporatura o in un arto; ossuto, emaciato
. 3. che ha una sagoma o una struttura diritta e molto sottile,
3. ridursi in forma stilizzata o schematica, impoverirsi. e. cecchi
funzione, si distinguono uno scheletro superficiale o esoscheletro e uno scheletro profondo o endoscheletro
superficiale o esoscheletro e uno scheletro profondo o endoscheletro: il primo si forma per
squame per i pesci, gli scudi o le placche osse per alcuni rettili,
ossei scarnificati del corpo di un uomo o di un animale. v.
non sono, e parimente tutti i cadaveri o vero schelati d'ossa. buonarroti il
scheletro, cui di terra / avarizia o pietà rende all'aperto. leoni,
derisione. 3. opera muraria o edificio ridotto agli elementi portanti; rudere
: 'scheletro': carcassa di bastimento naufragato o demolito. ghislanzoni, 18-99: sì l'
. 4. struttura di sostegno o di rinforzo costituita da più elementi connessi
5. sagoma, intreccio di rami secchi o senza fo- glie. pascoli,
eugenio di savoia, non d'oro o di favore, ma degli scheletri delle piante
, nucleo fondamentale di un'opera letteraria o storica, di una disciplina artistica o
o storica, di una disciplina artistica o scientifica, di una dottrina, di
poi ho ricavato dalla commedia lo scheletro o sia il soggetto, e l'ho dato
questa è piuttosto uno scheletro di storia o sinopsi. tommaseo, 11-140: al
8. assetto politico, sociale, culturale o organizzazione di una comunità, di un
-struttura fondamentale di un fenomeno storico o sociale, risultante da un'analisi filosofica,
marmi codardi. / vendicativo il caso o presto o tardi / ogni altezza mortai conduce
. / vendicativo il caso o presto o tardi / ogni altezza mortai conduce
dottrina elaborata senza un sostegno scientifico o filologico. foscolo, xviii-267: io
compiango moltissimo. mazzini, iv-110: o giovani svizzeri, fratelli miei! speranza
foglie, fiori, costituiti da pareti lignificate o da fibre legnose, capaci di resistere
di resistere all'azione di elementi disgregatori o alla macerazione in acqua e in altri
anche in guerra da corpi di fanteria o dagli alfieri come sostegno per insegne o
o dagli alfieri come sostegno per insegne o bandiere. della porta, 8-124:
documentazione compromettente su fatti e azioni vergognose o illegali riferibili al passato di un in
proposte di qualcuno poco attuali, superati o inattuabili. mazzini, 52-82:
che si riferisce, che è proprio o conforme alle dottrine del filosofo tedesco f
1'affermarsi (schellinghiano) d'un io o sistema. 2. seguace, sostenitore
modello convenzionalmente semplificato di un fenomeno complesso o variabile secondo modalità che si ripetono,
è gente che ha già percorso più o meno celeremente lo schema stesso del vostro
ed impietrendosi, forma un tufo, o poro acqueo, di colore rugginoso-pallido,
in toscana, 14-1-330: cento oroscopi o schemi natalizi di vari uomini resisi famosi
uomini resisi famosi per qualche grande azione o per disgrazie o per gradi onorifici
per qualche grande azione o per disgrazie o per gradi onorifici o per lettere
per disgrazie o per gradi onorifici o per lettere o per belle arti.
per gradi onorifici o per lettere o per belle arti. 3.
sarebbero stati creati almeno quattro livelli o fasce; c, secondo uno schema organizzativo
per quelle della qualità, la permanenza o la successione per quelle della relazione,
: lo schema rappresenta una cosa (sostanza o qualità), un'azione (causa
qualità), un'azione (causa o effetto): che è quanto dire,
degli enciclopedisti e degli spiritualisti, compagni o discepoli di cousin. 6.
dei corpi, e a schemi microscopici o particellari se si ha interesse all'intima
consonantica delle parole; può essere bilittero o biconsonantico, quando la parola è formata
è formata da due consonanti, trilittero o triconsonantico quando la parola è formata da
, disposizione reciproca delle rime nella strofa o nell'intero componimento; struttura strofica di
dopo gli schemi degl'inviti a pranzo o alla villa o a veglia che nella
schemi degl'inviti a pranzo o alla villa o a veglia che nella poesia giocosa incominciano
propri di una particolare scuola, corrente o tradizione artistica, in partic. pittorica e
, questa partecipazione contemplativa fu sempre languidissima o, per meglio dire, fu data
in quanto è sentito come non trasgredirle o modificabile; modo tipico e dominante di
; modo tipico e dominante di pensare o di vedere la concatenazione di cause ed
circostanze; forma mentale, autonomamente fonnata o accettata, che si usa come orientamento
miliardi per lo stato come in migliaia o in centinaia di lire per dei semplici privati
schemi e le loro stiracchiate trame più o meno dostoieschiane. vittorini, 5-95:
remote: il bambino abbandonato nel bosco o il cavaliere che deve superare incontri con
modello della disposizione in campo dei giocatori o delle rispettive funzioni durante la partita o
o delle rispettive funzioni durante la partita o una singola azione. arpino [«
accorso... /... o forse... /...
lat. schema -àtis, dal gr. o ^ rjixa-roi; 'forma, configurazione'
e nel dreiser era schematicamente moralista, o romanticamente sfocata. pasolini, 13-153:
2. ridotto all'essenziale, alla comunicazione o ah'informazione più semplice e immediata.
vita, della società, della storia o dell'arte a schemi generali e astratti
non ha se non due vie dinanzi: o rassegnarsi a essere semplicemente metrica, cioè
semplicemente metrica, cioè schematismo mnemonico, o trasformarsi in estetica, cioè annullarsi in quanto
piovene, 7-248: in forma ortodossa o eretica, o conformista o ribelle,
7-248: in forma ortodossa o eretica, o conformista o ribelle, parte del teatro
forma ortodossa o eretica, o conformista o ribelle, parte del teatro imita la sacra
contraddirsi? può essa creare le idee o i generi senza trarli dal nulla?
astratti dalla forma e schematizzati in pescaie o in blocchi regolari. schematizzatóre, agg
elaborazione che queste eseguono del materiale percettivo o dei dati storici ha valore non già teoretico
questo riguardo ma derivante da una astrazione o schematizzazione, e perciò fittizio, è
. dal gr. 7yf] [xa o ^ rjixa-ros (v. schema).
se non in quanto credessi poterle schencire o schifare, perché i miseri pensieri fanno misera
: senese squinciré, andare a schencio o a squincio. = denom. da
vengano tocche da taluna delle inique veneri o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o '
da taluna delle inique veneri o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o 'etaira',
delle inique veneri o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o 'etaira', perdono le
inique veneri o 'pomea'o 'schenide'o 'pandemia'o 'etaira', perdono le foglie.
. = voce dotta, gr. o ^ omcov -covo <;.
, siccome la lega svedese collo scheno o lega egizia. = voce dotta,
del dogmatismo, quando nega ogni certezza o verità perché ha scoperto che il macellaio
: uscito era uno sciame / di zingani o di tali altri scherani / che,
di paese che li condannava a pene più o meno atroci per misfatti atroci altrettanto.
valore attenuato: uomo malvagio, crudele o violento. giraldi cinzio, 5-93:
gradi. g. gozzi, 5-45: o me lasso infelice, o amor isnello
5-45: o me lasso infelice, o amor isnello, / salvami un tratto da
donna amata in quanto sdegnosa, impietosa o, anche, ostile. dante,
. imbriani, 6-101: con puochi soldi o baiocchi o crazie o grana o palanche
, 6-101: con puochi soldi o baiocchi o crazie o grana o palanche truori sempre
con puochi soldi o baiocchi o crazie o grana o palanche truori sempre da comperar
soldi o baiocchi o crazie o grana o palanche truori sempre da comperar quanti patatucchi
, non esitando a compiere azioni indegne o riprovevoli; chi agisce perché si attui
velenosa, calda e viscerale dei loro subalterni o scherani? 4. agg
serrate, li marinai, come gente scherana o sbandita, giungono, percotendo le porte
di buon garbo, non sia scherano o riottoso, ma un buon fanciullo.
323: 'scherlo': dicesi da alcuni scherlo o schorl la tormalina cu haiiy; diconsi
altenberg; scherli neri le tormaline nere o tormaline scherli; scherli neri vulcanici le
100: ciascuno sappia notare ed abbia imparato o debba imparare l'arte della scherma,
spettacoli son piacevol i giuochi de'gladiatori o maestri ai scherma, i quali si provocano
si provocano nelle sale per 30 giacobi o più con battersi e lasciarsi al primo sangue
palestra in cui si pratica tale sport o circolo che riunisce gli schermitori. de
assalti, fatti col fioretto da maestri o da abili dilettanti. -sala di scherma
maestri miei, non v'ha scherma o casistica che tenga! carducci, ii-10-211:
parroco. < $. schermaglia amorosa o, anche, di convenevoli.
perdere il filo di ciò che fa o dice; distoglierlo da un proposito.
f) iù in esercizio di tale o tale atto d'abito, sia facoltà intel-
ch'altri dia del suo senza poterlo o volerlo tu rendere. di arguzie che forse
arguzie che forse si riferiscono a qualche lezione o let- vincere la scherma, di scherma
ora vedrem se i tui / disegni, o duca, io torno al tabacco
. gartista per diminuire il compenso o ritardarne il paga = deverb
delle sue scivolate lo trafisse. lazione o di un rapporto amoroso. rapini
non abbiamo tempo da spendere in vani pudori o schermaglie erotiche. jovine, 5-51:
. v.]: 'schermaglia': bertesca o altra qualsi- sia macchina di legno,
difesa intorno alle mura d'una città o lungo la fronte d'un campo.
; contrasto d'interessi; rivalità ideologica o politica; polemica cul schermagliare
in italia fu politica: ogni studio o saggio era una schermaglia di preparazione.
schermaglie con quelle armi cortesi che sfiorano o pungono tutt'al più, non lacerano
, 1-474: io avea trovato un parafoco o schermali ©, per dirlo alla lombarda
in partic. luminosa, per attenuarla o limitarla. moravia, 18-6: adesso
ii-13-203: il mago cosiddetto redentore, o 'cristo magico', è nello stesso piano del
6. elettrotecn. proteggere un dispositivo o un circuito dairinflusso di campi elettrici,
circuito dairinflusso di campi elettrici, magnetici o elettrostatici, per mezzo di uno schermo elettro-
per mezzo di uno schermo elettro- statico o magnetico. 7. mus. abbassare
motti che pertengono alla ragione per la guerra o per la pace, come schermare,
. ri coperto di schermi o velami che attenuano la luce; fornito
; fornito di paralume (una lampada o una lampadina). c
l'alberatura delle antenne televisive, dritte o storte, smaltate o arrugginite, in
antenne televisive, dritte o storte, smaltate o arrugginite, in modelli di generazioni successive
. difeso dall'eccesso di luce da tende o da imposte (una finestra).
. -schermatura passiva: lo schermo elettrico o magnetico che circonda l'oggetto da proteggere
sole schermeggia per le spade dell'erbe o si destreggia, / tenue ciarpa d'oro
balaustri adatti a sorseggiare delizie visive la villa o alcova schermeggia col ciuffo inselvaggito di un
, maestri miei, non v'ha scherma o casuistica che tenga! idem, 1-325
riferisce alla tecnica cinematografica; che vale o sussiste nel mondo della cinematografia.
alle scuole del sonare, del cantare o danzare, dello schermire, e 'n
apparar solo in qual modo il diritto o la stoccata o qual si voglia altro colpo
qual modo il diritto o la stoccata o qual si voglia altro colpo s'abbia a
, tenere al riparo da esperienze spiacevoli o dolorose di natura fìsica o spirituale;
esperienze spiacevoli o dolorose di natura fìsica o spirituale; salvaguardare da insidie e tranelli
di uomini che non sa trovar modo, o non vuole, di schermire dalle necessità
. gualengo, lvi-290: prender, o gesù mio, l'arme d'inganno,
dare sussidio a certi generi d'industria o più diffusi o più necessari, schermendoli
certi generi d'industria o più diffusi o più necessari, schermendoli della concorrenza degli
pararli, deviarli; difendersi da assedi o da mine. -anche: porsi in
per sottrarsi a insidie e a violenze o per non rimanere vittima di tranelli e raggiri
per non rimanere vittima di tranelli e raggiri o di tradimenti; mandare a vuoto intrighi
nemico, che ce ne diventa amico, o tu l'aliassi e non può più
14. sottrarsi a un'esperienza spiacevole o dolorosa; resistere a dispiaceri, affanni
tarchetti, 6-i-632: se il dolore crea o modifica i grandi ingegni...
dignità e serenità nelle circostanze, favorevoli o avverse che siano. foscolo, xvii-75
intemperie, da tempeste, da freddo o caldo eccessivi, da calamità naturali, dall'
-ripararsi dalla luce troppo forte coprendo o proteggendo gli occhi. d'annunzio
di fronte. -difendersi dai parassiti o da insetti molesti, tentando di scrollarseli
un'accusa, giustificarsi da un'imputazione o da un'osservazione polemica o ironica.
un'imputazione o da un'osservazione polemica o ironica. foscolo, viii-21 ^
recisamente. -sfuggire al giusto castigo o a un rimprovero. lomazzi, 4-ii-112
esente da un difetto, da un vizio o, anche, da un pregiudizio.
egli fu sempre lontano da ogni ambizione o servitù; ed è per questo che
20. respingere lodi, encomi, o, anche, manifestazioni di deferenza,
naturalmente si sarebbe schermita, per modestia o mentita o sincera, ed egli si
sarebbe schermita, per modestia o mentita o sincera, ed egli si sarebbe potuto
compiuto, dei risultati raggiunti la lusingava o le piaceva troppo perché avesse il coraggio
durare nel tempo, non essere danneggiato o distrutto. tasso, 18-43: costui
6-i-472: nella baia del chersoneso dieci o dodici navi sono spinte dalle onde in
, un aquilotto, si direbbe, o qualche ibis favolosa, gira, rotea,
forme mitiche, gesta guerresche di popoli o bande, personificate special- mente in ercole
l'arte della scherma; maestro di scherma o del duello. -in partic.:
sempre, quando i duellanti sono schermitori o più o meno che mediocri ». calvino
quando i duellanti sono schermitori o più o meno che mediocri ». calvino,
delle lame, le varie pose incomposte o eleganti degli schermitori, lo scatto rapido
: ogni volta che odo uno schermidore o un corridore o un pugilatore sull'arte sua
che odo uno schermidore o un corridore o un pugilatore sull'arte sua e sul
e attaccare nei rapporti con gli altri o, anche, nelle contingenze dell'esistenza
vale a coprire, a riparare qualcuno o qualcosa da agenti esterni, intemperie,
-in partic.: barriera naturale o artificiale che preserva un luogo da aggressioni
fresch'acque, e non ha schermi o inciampi. assarino, 2-1- 46
allo sguardo, impedendo di vedere persone o cose. n. villani, i-7-14
della città, nelle anse sabbiose dell'ebro o dei suoi iccoli affluenti, dietro schermi
finestre. -elemento divisorio, pannello o parete posta a separare singoli ambienti
, ma forse senza un sentimento profondo o quasi infrenabile. -parabrezza.
parzialmente) il corpo di una persona o di un animale da fattori nocivi esterni
termine può più specificamente indicare uno scudo o un'armatura o un indumento di foggia e
specificamente indicare uno scudo o un'armatura o un indumento di foggia e dimensioni varie
, con indosso qualcosa più dello slip o perizoma, anzi uno schermo a maglia
: pochi di lor furon presi o morti, / e puossi ben dir che
, / schermo non troverà, forza o ristoro / contra i colpi del tempo acerbi
'l cor costretto. bonarelli, xxx-5-80: o ossanza infinita, / contro di cui
3. protezione, tutela da possibili pericoli o danni. monte, 1-vtii-64
in partic. nelle espressioni donna schermo o dello schermo, che alludono alla donna
schermo. -comportamento esteriore, discorso o contegno ufficiale che spesso dissimula fatti,
ufficiale che spesso dissimula fatti, realtà o sentimenti assai diversi.
[per leonora d'este] o poterne pur poetare, amò [il tasso
pur poetare, amò [il tasso] o finse amare una seconda o forse una
tasso] o finse amare una seconda o forse una terza leonora. questi amori principeschi
questi amori principeschi e queste finte, o, come si dicevano, schermi, eran
lo schermo dietro il quale ella freme o soffre o s'assonna. fratelli,
schermo dietro il quale ella freme o soffre o s'assonna. fratelli, 5-229:
parata eseguita con la spada per frenare o deviare un colpo dell'awersario.
. -atteggiamento scontroso, di ripulsa o, semplicemente, di riluttanza nei confronti
nel mur de la cittade, / o in quel de'petti valorosi e fermi /
diffusa l'immagine impressa sulla pellicola cinematografica o sulla diapositiva, proiettata dal fascio di
cinematografiche sono montati schermi panoramici, o giganti, la cui superficie, di dimensioni
. sfondo su cui si staglia un'immagine o si proietta un'ombra. sinisgalli
adattare a spettacolo cinematografico un'opera letteraria o teatrale. pirandello, 10-106:
di 'entrata') e lo schermo o la stampante (organi di 'uscita').
). 10. acust. intercapedine o pannello di materiale assorbente o, anche
. intercapedine o pannello di materiale assorbente o, anche, riflettente che viene applicato
12. fis. schermo fluorescente o luminescente: superficie di vetro o di
fluorescente o luminescente: superficie di vetro o di celluloide ricoperta da uno strato di
x, gli ultravioletti, ecc.) o corpuscolari (elettroni, ecc.)
varie forme e dimensioni usato per diffondere o attenuare la luce emessa dalle lampade fotografiche
, con una serie di rilievi concentrici o radiali) che viene posto davanti all'
. 15. milit. formazione aerea o navale che ha il compito di intercettare
riparo di qualcosa; in posizione adiacente o sottostante a qualcosa. stoppani,
nome il venerando onore. -fare o farsi schermo con, di qualcosa: servirsene
so fare schermi / di luoghi tenebrosi o d'ore tarde. gosellino, 1-306:
schermo con la mano. -fare schermo o da schermo a qualcosa: contrastare efficacemente
efficacemente un pericolo, una situazione dannosa o spiacevole. beccuti, i-187: passato
. giov. soranzo, 122: o cara piuma, o cari fogli, o
soranzo, 122: o cara piuma, o cari fogli, o caro / desir
o cara piuma, o cari fogli, o caro / desir d'onor che l'
schermo e difesa. -restare immune o preservarsi da un vizio; evitare un
dante, inf, 13-134: « o iacopo », dicea, « da santo
fluorescente dopo il passaggio attraverso un corpo o una parte di esso. -in senso
. ant. e letter. espressione o atto di dileggio, derisione, beffa
espressioni fare, farsi schema di qualcuno o di qualcosa). - anche: oltraggio
. ffecesi beffe delle mani di colui dure o per lo fuoco o per l'arte
di colui dure o per lo fuoco o per l'arte de la fabrica. sacchetti
di cesare. -tenere qualcuno schema o a schema: disprezzarlo, irriderlo.
dispregio che si fa torcendo il viso o cacciando fuori la lingua con voce balbettante
cacciando fuori la lingua con voce balbettante o scioccamente ridendo o ruzzando o sibilando o
lingua con voce balbettante o scioccamente ridendo o ruzzando o sibilando o con qualche altro
voce balbettante o scioccamente ridendo o ruzzando o sibilando o con qualche altro atto schernevole
o scioccamente ridendo o ruzzando o sibilando o con qualche altro atto schernevole e bratto
di gente dalle facce schernevoli, ostili o provocanti lo attorniava. fenoglio, 5-iii-638:
manzoni, v-1-189: lo spirito feroce o schernevole d'irreligione era se non del
), sm. ant. discorso o comportamento che esprime derisione, scherno,
fare cavaliere glorioso. boccaccio, 21-29-50: o somma dea, io ti prego per
ei mi disprezzi e schema! / o mia gran colpa! o mia vergogna
schema! / o mia gran colpa! o mia vergogna eternai ». ciro di
». ciro di pers, 2-47: o come andran fastosi / quei che soglion
propietà di parole, si sono spesso o felicemente delusi i vincitori o miseramente scherniti
sono spesso o felicemente delusi i vincitori o miseramente scherniti i vinti. v.
/ magnanimo colui / che sé schernendo o gli altri, astuto o folle, /
sé schernendo o gli altri, astuto o folle, / fin sopra gli astri il
comuno. scala del paradiso, 325: o egli non è isperto di quello che
non è isperto di quello che narra o egli agutamente è gabbato e schernito dalla
e derisorie opinioni, affermazioni, comportamenti o qualità altrui o, anche, il
, affermazioni, comportamenti o qualità altrui o, anche, il prodotto di un'
, il prodotto di un'attività intellettuale o artistica. leggenda aurea volgar.,
sviluppando altre passioni umane che amore, o tutto o in parte, da qualche principe
passioni umane che amore, o tutto o in parte, da qualche principe o in
tutto o in parte, da qualche principe o in qualche tempo, non sia stato
qualche tempo, non sia stato proibito o screditato o schernito o calunniato o perseguitato
tempo, non sia stato proibito o screditato o schernito o calunniato o perseguitato? leopardi
sia stato proibito o screditato o schernito o calunniato o perseguitato? leopardi, i-236:
proibito o screditato o schernito o calunniato o perseguitato? leopardi, i-236: non è
spirito, pronto a schernire lo stesso o altro male o difetto in altrui, il
a schernire lo stesso o altro male o difetto in altrui, il cattivo umore
dottor fumi abbacchiatissimo, come chi oda o veda silurare o schernire...
, come chi oda o veda silurare o schernire... le più sante
da la cittadinanza, non di napoli o di ferrara, ma del mondo tutto;
voltano in obbrobri. zeno, xxx-6-203: o tu sposar dovrai / l'amante altifidora
, / da te finor schernita, / o alcun di noi qui lascerà la vita
verri, i-175: io ti prego, o eutichio, di non più rammentare un
nell'uso linguistico, in quanto desueto o antiquato. beni, 92: non
femm. -trice). che è incline o è pronto allo scherno, alla beffa
all'irrisione; che assume un atteggiamento o un tono derisorio e denigratorio nei confronti
derisorio e denigratorio nei confronti di qualcuno o di qualcosa. bartolomeo da s
presso a questi vengono i beffatori, o schernitori, i quali sfacciatamente e senza
, l'odio e perciò, presto o tardi, portavano al troncamento di vite
, non si sa se compiangenti o schernitrici. 2. che esprime o
o schernitrici. 2. che esprime o manifesta scherno; che rivela una volontà
pers, 3-198: questo diadema, o gran monarca eterno / a te l'umana
codardo; che mi premano a dispetto o mi respingano. tenca, 1-149: egli
e'chiegghi perdonanza. boccaccio, iv-66: o iddìi ove siete? ove ora mirano
schernitore della vostra potenza non cade? o spergiurato giove, che fanno le folgori
4. che vince la morte o l'oblio del tempo. mazza,
irrisione per ciò che è privo di valore o appare falso. donato degli
che facevano minori peccati cavava gli occhi o tagliava le orecchie e gli lasciava in vita
proposte riduce in riso, schernendo sempre o il dicitore o la cosa. domenichi,
riso, schernendo sempre o il dicitore o la cosa. domenichi, 2-78:
nella satira aveva gran luogo l'irrisione o lo scherno. loredano, 1-160:
manifestazione imprevedibile e, talvolta, beffarda o dolorosa della sorte. stigliani, 2-450
bellori, 2-296: contuttociò francesco, o fosse scherno o compassione della sua fortuna
: contuttociò francesco, o fosse scherno o compassione della sua fortuna, ella gli
. parola, frase, gesto, azione o comportamento che manifesta derisione e disprezzo;
è oggetto di derisione aspra e umiliante o bersaglio di offese, di ingiurie.
-a, per scherno: con tono o con intento derisorio e sprezzante.
gli parve come fosse di sfida, o addirittura di scherno. landolfi, 2-168
sorprendere con stupore qualche sguardo di scherno o di raccapriccio per la via. g
scherno di qualcosa: considerarlo con leggerezza o noncuranza. pallavicino, 1-463: niuna
, 2-7 (i- 715): o caro padre, tu col tuo coltello che
scherzaménto, sm. ant. detto o atto spiritoso o anche salace,
ant. detto o atto spiritoso o anche salace, licenzioso e scurrile; scherzo
allegria e gioia, che dice arguzie o si prende gioco di qualcuno.
. alvaro, 20-69: le fanciulle, o in gruppo, o appoggiate l'una
le fanciulle, o in gruppo, o appoggiate l'una all'altra, e scherzanti
grottesco (uno scritto, un'opera o un genere letterario). minturno,
. firenzuola, 2-76: e quinci o dolce loco / con caldo e vivo
rappresentato con grande vivacità di movimento, o con estrema ricchezza e varietà nella disposizione
, 2-58: argutamente alludenti a qualche faceto o severo concerto di scherzante natura. serpetro
feste, e festeggiar nel giuoco, / o nelle mense, o nel danzar più
nel giuoco, / o nelle mense, o nel danzar più dotti / toipor all'
amici, e ber del vino; / o su le piume colla donna mia /
lomazzi, 4-ii-313: benissimo starebbe, o prima o doppo il fatto, mostrar
4-ii-313: benissimo starebbe, o prima o doppo il fatto, mostrar...
e arguzie, prendendosi gioco di qualcuno o di qualcosa, nascondendo e dissimulando le
-mostrare volubilità, incostanza, scarso interesse o frivolezza nello scegliere fra due circostanze alternative
frivolezza nello scegliere fra due circostanze alternative o nell'affrontare esperienze e stati d'animo
esortare qualcuno a un comportamento più serio o a discorsi e ragionamenti più sensati.
dice che anche a me, volente o nolente, ha da toccare la pietrificazione,
contro un giudizio formulato con troppa superficialità o contro chi si comporta con eccessiva leggerezza
fa a giudicare se è meglio o peggio del nostro? vedere il mondo naturalmente
, infuriare; mostrare crudeltà, ferocia o rigore punitivo. pulci, 25-180
leoni, 520: ora attendiamo il memorandum o protesta di cavour. napoleone sembra non
ischerza. -infuriare, essere violento o eccessivo (un fenomeno atmosferico).
senza un reale approfondimento scientifico, improvvisando o trascurando un'analisi attenta della materia;
, con ironia in un'opera letteraria o filosofica. castelvetro, 8-1-93: platone
impresa pericolosa, che rappresenti una minaccia o un atto di insubordinazione contro qualcuno.
, / che veste umana carne, o vestir mostra: /... /
il dolce riso. foscolo, iv-352: o bellezza, genio benefico della natura!
; apparire tremulo alla vista; emettere o riflettere luce con discontinuità, oscillare.
uno, nel senso di farsi giuoco o beffe di qualcuno, minchionare, canzonare,
-trascurare, prendere alla leggera un compito o un impegno. fenoglio, 1-i-1640:
16. locuz. non scherzare con qualcuno o con qualcosa: agire con prudenza;
s'intrattiene allegramente; che ama scherzare o divertirsi con scherzi, burle, beffe;
gioco. salvini, 6-26: 'satan'o 'saten'nel loro [dei dorici] dialetto
nel loro [dei dorici] dialetto o linguaggio significava scherzare, onde ancora 'dia-
qualche scurrilitade, purché non senza velo o grazia, co'licenziosi operando, sa
. casti, i-1-239: benché, o scherzevol musa, io ti proponga /
sconti. 2. detto, fatto o concepito per scherzo, con ironia,
scherzo, con ironia, con derisione o per gioco, per produrre una comicità
; che ha come fine la satira o una comicità pungente e mordace.
2-40 (ii-41): se tu o altri m'avete veduta domestica con giulio
scrizzo), sm. atto compiuto o comportamento tenuto per burla, per prendersi
6-215: ma s'è interrotto, o è uno scherzo? -motto o
o è uno scherzo? -motto o detto burlesco, derisorio o, anche,
-motto o detto burlesco, derisorio o, anche, arguto e salace.
: tono, contenuto scherzoso, faceto o ironico di un'affermazione, di un ragionamento
/ e di volanti augei scherzi amorosi / o da i liti arenosi / spiar ne'
c. i. frugoni, i-2-278: o di blandusia fonte, / degno
3. impresa, lavoro, azione o problema che non presenta particolari difficoltà o
o problema che non presenta particolari difficoltà o insidie, agevole e di rapida risoluzione
fusto era diventato uno scherzo. -entità o cifra esigua, molto modesta. bacchelli
4. azione malvagia, offensiva o dannosa che colpisce, per lo più
, 3-391: se un amico, o uno che io considero tale, mi facesse
brucerei la pianta dei piedi, prima o poi. balestrini, 2-120: penso che
,... la guerra fredda? o, fosse stato uno scherzo, che
e bella. 8. persona o cosa agitata, sballottata, dispersa dalle
, dispersa dalle onde, dal vento o in preda ad altri elementi naturali (
guardo intendi, / quinci curi cartago, o nulla, o poco.
cartago, o nulla, o poco. brusoni, 413: per tre
vele, e senza sarte; / rotti o smossi gli arbor tutti, / scherzo
de'venti. 9. idea o concezione stravagante, curiosa, insensata,
ricordo. 10. scherzo di o della natura: persona o animale deforme
. scherzo di o della natura: persona o animale deforme, di particolare bruttezza o
o animale deforme, di particolare bruttezza o, anche, di aspetto singolare,
. 11. combinazione, naturale o artificiale, di luci, di ombre
elementi naturali che creano forme, immagini o effetti visivi spettacolari, singolari o stravaganti
immagini o effetti visivi spettacolari, singolari o stravaganti. -scherzi di luce: combinazioni
luce: combinazioni luminose determinate dalla riflessione o dalla rifrazione dei raggi solari o ottenute
riflessione o dalla rifrazione dei raggi solari o ottenute artificialmente disponendo opportunamente fonti irradianti o
o ottenute artificialmente disponendo opportunamente fonti irradianti o riflettenti. a. neri, 1-68
neri, 1-68: il colore della calcidonia o, per dir meglio, il suo
spargendosi con un tale artificio sopra tavola o parete diversi colori che vi paiono gettati
in più minuti scherzi di sottilissimi veli o di spruzzi gentili avrebbe con maggiore economia
12. ghirigoro, arabesco disegnato, dipinto o ricamato. chiabrera, 1-iii-224: indi
. martello, 6-i-73: eccovi, o gentilissime, uno scherzo pastorale seguito fra
15. mus. composizione autonoma vocale o strumentale, di carattere popolaresco, affine
è quasi sempre ad effetti di temporale o cannoneggiamento. -episodio di carattere improwisatorio e
all'intemo di un brano strumentale (o, più raramente, vocale).
qualunque passo, in cui l'autore o l'esecutore assume un fare leggiero,
scherzo: cercare di attenuare la gravità o l'imbarazzo di una discussione, di
, fintamente; senza una reale intenzione o adesione (e talvolta si contrappone a
in ultimo el papa mi disse: « o che questi signori dicono da dovero o
o che questi signori dicono da dovero o da scrizzo ». l. alberti
leopardi, 976: queste cose, o seriamente o da scherzo, sieno dette circa
976: queste cose, o seriamente o da scherzo, sieno dette circa afl'
(con valore aggett.): rivolto o compiuto per burla (un insulto o
o compiuto per burla (un insulto o un atto oltraggioso); benevolmente canzonatorio
di scherzo, risposegli: « burlate, o dite davvero? ». -usato
: per indicare che sì intende parlare o agire seriamente o passare da argomenti di
che sì intende parlare o agire seriamente o passare da argomenti di poco conto o piacevoli
o passare da argomenti di poco conto o piacevoli ad altri più importanti o delicati
conto o piacevoli ad altri più importanti o delicati. galileo, 3-1-2 io:
, i-41: i delitti nei film americani o inglesi diventano uno scherzùccio da quattro soldi
suoi rapporti attuali con questo franco o marcello o maurizio o come si chiama
rapporti attuali con questo franco o marcello o maurizio o come si chiama, a
con questo franco o marcello o maurizio o come si chiama, a parte l'
. in modo scherzoso, benevolmente canzonatorio o ironico; per burla o per gioco
benevolmente canzonatorio o ironico; per burla o per gioco, senza intenzioni serie.
sf. inclinazione a considerare un argomento o una situazione in modo scherzoso, senza
, viii-13: non v'è scrittore amico o nemico del machiavelli il quale non lo
. 2. detto, compiuto o concepito per scherzo; che manifesta intenzioni
scherzo; che manifesta intenzioni benevolmente canzonatorie o ironiche. casti, ii-10-68:
di tono lieve, di contenuto giocoso o faceto (una composizione letteraria, uno
favellar si risica / di cosa astratta o sia scherzosa o seria. tenca, 1-151
/ di cosa astratta o sia scherzosa o seria. tenca, 1-151: chi non
. 5. che ha aspetto o forma aggraziata, vezzosa. tommaseo [
un rametto / d'aausto ramerino / o di scherzoso alloro. 6.
, e sopr'esso prevalse lo scherzoso o giocoso, che può essere bensì divertente e
correre sopra un levigatissimo pavimento di cemento o asfalto, calzati i piedi con degli
, 'scatinaggio', 'scatinatore'e 'scatinatora'o 'scatinatrice', 'scatmo- mania', e bada
potrebbe avere, se non quello di 'torre'o 'buttare dal'o 'col catino'.
quello di 'torre'o 'buttare dal'o 'col catino'. a. jacono, 1-353
che allo schettinaggio delle donne siano addetti o prestino servizio dei giovanotti ».
correre sopra un levigatissimo pavimento di cemento o asfalto, calzati i piedi con degli
, 'scatinaggio', 'scatinatore'e 'scatinatora'o 'scarnatrice', 'scatmo- mania'. a.
, 'scatinaggio', 'scatinatore'e 'scatinatora'o 'scatinatrice'. a. jacono, 1-353:
, 'scatinaggio', 'scatinatore'e 'scatinatora'o 'scatinatrice', 'scatinomania'. a.
, 'scatinaggio', 'scatinatore'e 'scatinatora'o 'scatinatrice', 'scatinomania'. =
). trappola costituita da una pietra o da un asse di legno tenuti sollevati
invece di gamba a coloro che rhanno manca o stroppiata. 6. tose
pasta per far brigidini e simili dolci o cialdoni, e anche ostie. cicognani,
, si pongono i capelli per stirarli o arricciarli. cicognani, 2-204: al
dolce stiaccia. -fare, scoccare o tendere una schiaccia a qualcuno: preparargli
tende / una stiaccia al suo rivale / o una trappola alla quale / se medesimo
che alcuno, quando ti favella, o tu a lui, non ti possa appuntare
(come si dice) a mazzacchera o giugnerti alla schiaccia. b. corsini,
; trovarsi in una situazione di difficoltà o pericolo. a. f. doni
ii-1017: l'alternativa era semplicissima: o vincere rapidamente, o rimaner tutti quanti
era semplicissima: o vincere rapidamente, o rimaner tutti quanti alla schiaccia.
: se non si lavora di straforo, o io o il padrone rimanghiamo alla stiaccia
non si lavora di straforo, o io o il padrone rimanghiamo alla stiaccia.
». -rimanere sotto la schiaccia o alla schiaccia: venire schiacciati.
. 3. riduzione di spessore o deformazione di un tessuto muscolare, osseo
. in seguito a una lunga pressione o a un trauma violento. g.
è un principio di ernia del disco o comunque schiacciamento di cartilagini che premono sul
: quella atta a verificare la deformabilità o la resistenza dei materiali di costruzione.
, 6-365: le fornirono prove; o quelle che, all'ingelosita e furibonda,
2. nettissimo (una condizione di superiorità o inferiorità). bilenchi, 14-241
. -che non permette alcuna reazione o opposizione (il destino).
con immagini schiaccianti quali presse di laminatoi o colate d'acciaio. -incombente (
.: pestare fino a ridurre in polvere o in pasta; macinare. lippi
3. premere qualcosa perché aderisca o s'incolli. calvino, 1-47:
-investire con un autoveicolo una persona o un animale arrecandogli gravi danni o uccidendolo
persona o un animale arrecandogli gravi danni o uccidendolo. barilli, 7-33: saltò
di un uccello (nell'uccellagione) o di un rettile. caro, i-305
, costringendolo a occupare uno spazio ristretto o immobilizzandolo. visconti venosta, 189:
7. annientare in guerra (uno stato o anche un intero popolo). -per
mente; rintuzzare nelle pretese di opposizione o nella ribellione, nella trasgressione della legge
un castigo, suscitandogli un profondo scoramento o un senso di inferiorità, facendolo oggetto di
donne erano spietate. anche se belle o carine, un difettacelo glielo volevano trovare
qualcuno suscitandogli uno stato di profonda angoscia o di affanno, di agitazione, anche fino
, anche fino ad annullarne la personalità o a limitarne la libertà (un impegno
testa. 10. dire qualcosa o, in partic., lanciare un'imprecazione
. v.]: 'schiacciare il pallone o la palla': mandarla bassa perché l'
. 16. appiattirsi a terra o contro qualcosa. machiavelli, 1-viii-160:
-schiacciare le costole: pestare, picchiare o comprimere per la calca. nomi
-schiacciare un pisolino, un sonnellino o un sonno, una dormita: dormire
da stlatta 'nave, chiatta') o da una base germ., pare più
saldo e sicuro che ti traversa anco due o tre statine! « é un vino
impiegata per costipare lo strato di pietrisco o di asfalto in una strada. -anche,
/ la nera torva schiacciasassi ansante, / o stanno tutto il giorno a sorvegliare /
figur. che procede in modo oppressivo o autoritario senza tenere conto della libera iniziativa
tenere conto della libera iniziativa dell'individuo o delle sue esigenze. a. porta
e sale, talvolta insaporita con spezie o arricchita con altri ingredienti.
appositamente per essi enormi fette di pizza o schiacciata, con prosciutto.
e, a volte, la schiacciata o il panforte, secondo se s'era di
panforte, secondo se s'era di pasqua o di natale. a. tabucchi,
composto da farina, zucchero, burro o strutto, uova, scorza di limone
strutto, uova, scorza di limone o arancia, cotto in forno e poi spolverizzato
di fame in un forno di schiacciate o di schiacciatine cotte': dicesi d'un dappoco
pane per schiacciata: compensare un'offesa o il disinteresse altrui comportandosi nel medesimo modo
gono in foglie di fico legate con giunchi o altro. -schiacciatina (v.
]: 'smash': 'colpo schiacciato'o semplicemente 'schiacciata'è un colpo violento eseguito
desta, / morbida scniac- ciatina / o abbruciaticcia mandorla era presta. giuliani,
le schiacciatine, se le mangio schiette o no, per poi rifischiar tutto al
8. -tornare a casa alle schiacciatine o tornare alle sue schiacciatine: tornare alla
v.]: 'tornare alle sue, o simile, schiacciatine o stiacciatine': tornare
alle sue, o simile, schiacciatine o stiacciatine': tornare a godere i commodi della
., un'erba piatta con quattro o cinque foglie schiacciate sul suolo, pelose,
. compresso, premuto fino a essere appiattito o deformato (un oggetto).
sembra schiacciata. 4. premuto o avvicinato con forza contro qualcosa. cicognani
un ambiente ristretto (una persona) o stipato uno contro l'altro (una folla
, perché un suo moto non venga o schiacciato da napoli o confiscato a suo
moto non venga o schiacciato da napoli o confiscato a suo profitto dallo straniero.
s. v.]: 'basso schiacciato'o 'stiacciato rilievo': sorta di basso rilievo
perciocché il 'eh'schiacciato è una lettera o diciamo un suono da per sé, che
90]: 'smash': colpo schiacciato o semplicemente schiacciata. e un colpo violento
. locuz. schiacciato a moglie: ammogliato o disposto a prendere moglie (con uso
tose. focaccia condita con olio o grassi animali. settembrini [luciano
reverendi colleghi. 2. appiattimento o incavo prodotto da una compressione, da
qualcuno, in un moto di rabbia o di sdegno; scagliare lontano, sbattere
, verità sgradevoli; dichiarare senza reticenze o eufemismi, spiattellare (nelle espressioni schiaffare
4. spedire in un luogo lontano o disagiato, per punire o togliersi d'
luogo lontano o disagiato, per punire o togliersi d'intorno qualcuno; adibire a un
intorno qualcuno; adibire a un compito o a un lavoro ingrato o umiliante, a
un compito o a un lavoro ingrato o umiliante, a un'incombenza punitiva.
schiaffata, sf. colpo più o meno violento e rumoroso dell'onda contro
, schiafféggi). colpire con uno o più schiaffi una persona, il volto.
anche si trattasse di andare a torino o a roma a schiaffeggiar farabutti.
abbattendosi sulla riva (un'onda) o scrosciando (la pioggia) o soffiando
onda) o scrosciando (la pioggia) o soffiando con forti folate o raffiche (
pioggia) o soffiando con forti folate o raffiche (il vento) o urtando (
forti folate o raffiche (il vento) o urtando (un oggetto).
diviso per 70 intieri anni fra due o tre contendenti, schiaffeggiato da tutti i prìncipi
. offeso, ferito da parole o atteggiamenti. misasi, 5-103:
7-368: esiste un'arte dell'insulto, o meglio, un'arte dell'insulto che
uomo forzuto e rabbioso conosciuto come spadaccino o cazzottatore, non è bene stuzzicarlo ché
bene stuzzicarlo ché potrebbe succedere un duello o una schiaffeggiatura in mezzo di una strada
dato più per ammonire che per punire o offendere; colpetto dato sul viso per
, 6-x-332: costì ci andava uno schiaffétto o un buon scappellotto... affinché
mano distesa, allo scopo di punire o di offendere. bartolomeo da s.
ancora di dare uno schiaffo al nuovo cavaliere o nel collo o nella guancia.
schiaffo al nuovo cavaliere o nel collo o nella guancia.
un leggero colpo con la mano aperta o con il guanto. tasso, i-216
, mulinello di polvere; violenta ondata o caduta di acque. tronconi, 2-56
cibo, a una bevanda: berne o mangiarne un bel po', darvi fondo.
[s. v.]: 'prendere o pigliare a schiaffo': roba in credenza
tutti mi metto a raccontare, / o che schiaffoni veggo fulminare! bonsanti,
(in partic. per il terrore o nel grido di guerra). salvini
voce, anche propalando i fatti propri o parlando a sproposito. sacchetti, 206-24
, i-3-100: niuno schiamazzerà... o si opporrà a'vostri rigori, se
. manzoni, iv-409: per parlare o schiamazzare sugli affari pubblici. -fare
ballavano fra loro, scambiavano le confidenze o si tiravano pugni, per chiasso.
là schiamazza, / senza travagli dietro o pur con pene. chiari, 6:
, 302: 'la gallina che canta (o che schiamazza), ha fatto l'
.]: 'schiamazzatore, schiamazzatrice': chi o che schiamazza. tramater [s.
cavillo dialettico; che alimenta polemiche pretestuose o casi inesistenti. settembrini, v-275:
veder la vampa delle fiamme attizzate per incenerirli o carbonizzarli e sentire il ronzio, lo
; critica aspra, troppo puntigliosa, o anche clamorosa, scandalizzata; vociferazione malevola
quando il sento, / senza gridar o far alcun schiamazzo, / caccio la testa
in massa con grida, insulti, minacce o anche applausi; disordine di popolo urlante
grida, di invettive, volto a intimorire o a schernire.
disordinati e sgradevoli fatti con la voce o eventualmente con strumenti improvvisati (e si
, 659: chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori
rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o
o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba
strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli
, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con
con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a lire sei-
7. ostentazione di una presa di posizione o di un vantaggio. l.
. suono di strumenti musicali alto, lacerante o, anche, disarmonico. nomi
siena, 2-ii-1134 [var.]: o cittadino, che tanto se'involto nella
: chi vuol l'uovo, dee sera o mattina / lo schiamazzo sentir della gallina
ritratto / di man di monsù giusto o di carlino / si custodisse in un
un involto fatto / di rozza stianza o di giunco marino / e che venisse
vicino. d annunzio, i-831: o voi ne 'l meriggio tranquille verdissime linfe
.. non solo non prova schiantamenti o foramenti di lingua..., ma
per la nevosa selva / di pelio o d'emo va feroce in caccia, /
/ gli arbori abbatte 0 sveglie o rami schianta. molza, lxv-28: non
marino, 117- 5: schiantar ramo o sveller chiodo / non si può senza
e maneggiare con ogni strumento senza romperla o schiantarla. d. bartoli, 1-6-5