cavalieri si incontrano giostrando a campo aperto o pure quando due squadre intere o due
aperto o pure quando due squadre intere o due armate in mare si vanno ad investire
male, concludere negativamente un'esperienza morale o spirituale o anche l'intera esistenza;
concludere negativamente un'esperienza morale o spirituale o anche l'intera esistenza; rovinare materialmente
anche l'intera esistenza; rovinare materialmente o spiritualmente o capitare comunque in gravi difficoltà
intera esistenza; rovinare materialmente o spiritualmente o capitare comunque in gravi difficoltà nella propria
comunque in gravi difficoltà nella propria vita o nella propria attività. f f
dante, conv., lv-xxvm-7: o miseri e vili che con le vele
s'infracidano, la mercatanzia si guasta o la nave profonda o rompe. beicari
mercatanzia si guasta o la nave profonda o rompe. beicari, lxxxviii-i-227: io ti
56: lasso, ch'io ve'o che fra tanti scogli / romperò presto senza
praticabili e vere mille funeste utopie; o, per lo contrario, di non degnare
romani... per neuna voluttà o morbidezza si rompieno. 69
69. inimicarsi, venire a discordia o a contesa o a guerra aperta;
inimicarsi, venire a discordia o a contesa o a guerra aperta; troncare i rapporti
rapporti di alleanza, di collaborazione politica o economica, i legami commerciali con qualcuno
parte per ^ allegrezza, come ciascuna cittade o sperava aiutorio da pirro od avea paura
pirro od avea paura di lui, così o facevano compagnia con antigono, o intra
così o facevano compagnia con antigono, o intra sé per comuni odi rompevano a
con qualcuno; troncare una relazione amichevole o amorosa, un sodalizio intellettuale.
magalotti, 20-30: con esso seco o bisogna tornar ragazzo o perder il credito o
con esso seco o bisogna tornar ragazzo o perder il credito o tollerare strapazzi o
o bisogna tornar ragazzo o perder il credito o tollerare strapazzi o finalmente rompersi. documenti
o perder il credito o tollerare strapazzi o finalmente rompersi. documenti su margherita luisa
pericolo grosso: l'affogamento in mare o la prigione. silone, 9-115: tutti
70. disperdersi (una massa di persone o di insetti). calandra, 6-309
1-46: nelle crepe del suolo o su la veccia / spiar le file di
e così fa nel mezzo alcuno seno o vero piegatura, in quello luogo la
. irrompere e dilagare in un luogo (o in mezzo a un gruppo di persone
ancora perché i capi della famiglia erano o afflitti o prigioni, ruppero furiosamente i
i capi della famiglia erano o afflitti o prigioni, ruppero furiosamente i colonnesi verso
ridere, così (fisse: « o re, se voi per vedere solamente noi
martello, 6-ii-314: ti rammenti, o signore, quando dal lato manco /
. carducci, iii-2-379: tu spiri, o satana, / nel verso mio,
. -ribellarsi a una situazione costrittiva o ai condizionamenti del proprio passato.
1-37: un uomo, avendo letto due o tre libri di eforo, rompeva gli
: cambiare i piani di marcia o di attacco. f. badoer,
-rompere il cavezzone: comportarsi senza ritegno o disciplina. giuglaris, 359: seguitate
. giuglaris, 359: seguitate, o giovani, a rompere il cavezzone e
pignatte. -rompere il collo a qualcuno o a qualcosa: v. collo1,
la letteratura oggi ha un / del bemia o d'un di questi semidei / che rompon
, i verrei a star per quatro mesi o sei -rompere il cammino, il
sua attuale tensione affettiva che ne è tralciarla o impedirla. d'altri e far de'miei
i fratelli ucciso, i quali, o per la temenza del gastigo o perché,
quali, o per la temenza del gastigo o perché, rotto una volta dagli uomini
. martello, 6-ii-574: se lioni o tiranni fossero i morbi, a fronte
farmi di questi spasmi, o carino, ché noi romparemo l'accia.
clausura': entrar secolare ne'chiostri consacrati o uscirne il religioso. -rompere la
più pronti a rompere qualunche palla, o vada nel mezzo o dalle bande.
rompere qualunche palla, o vada nel mezzo o dalle bande. -rompere la pazienza:
pazienza e veder che la canova / o il granaio o la cassa m'aiutino.
che la canova / o il granaio o la cassa m'aiutino. -rompere la
s. bernardino da siena, 2-i-244: o donne, rompeste mai la quaresima?
che a posta delle ricchezze, fama o vero onori, i loro amatori digiunano
le mani e far pensiero di morire o vincere, attendendo sopra ogni cosa a
interrompere ogni vincolo che lega a cose o a persone e, in partic.,
in partic., una relazione amichevole o amorosa. caro, 4-142: così
signor tranquillo. -scontare duramente un errore o una colpa commessa; sopportarne le conseguenze
; / ma, se fie più o men, la romperai. ».
». -romperla con qualcosa: abbandonare o rifiutare concetti o atteggiamenti. fogazzaro
con qualcosa: abbandonare o rifiutare concetti o atteggiamenti. fogazzaro, 5-48: sali
del pensiero. -troncare un'esperienza o una consuetudine di vita. pea
'popolari'. -troncare i rapporti personali o professionali. algarotti, 1-v-5: egli
liberamente a bere un bicchier di vino o di sidro per non la rompere col signor
: scazzottarsi. carducci, iii-3-117: o numi, o eroi, che belli e
carducci, iii-3-117: o numi, o eroi, che belli e fieri un
: per deprecare che qualcuno abbia fatto o lasciato accadere qualcosa o che qualcosa accada
qualcuno abbia fatto o lasciato accadere qualcosa o che qualcosa accada. c.
se ne rompan tre [una disgrazia o inavvertenza pare ne chiami altre. tommaseo]
-come titolo di opere di devozione o di ascesi. scala dei claustrali,
tramite per il raggiungimento di un obiettivo o per agevolare il compimento di un'azione;
quelle istituzioni, ch'oggi alcuni, o ingannatori o ingannati, v'affacciano come
, ch'oggi alcuni, o ingannatori o ingannati, v'affacciano come scala a
-possibilità di accedere a un ufficio o a una carica; mezzo per acquisire
una carica; mezzo per acquisire autorità o potere o anche per elevare la propria
carica; mezzo per acquisire autorità o potere o anche per elevare la propria posizione sociale
d'avere ogni anno un ufficio drento o fuora di guadagno. garimberto, 1-26:
metodologico e conoscitivo in un processo gnoseologico o di elevazione a dio. petrarca,
perché serva alle donne, ai fanciulli o gioveni, alle nazioni straniere et a tutti
e sia loro come fondamento e principio o scala di pervenir leggiermente alla cognizione et
collegati e sussequen- tisi in una teoria o in un processo conoscitivo; passaggio logico
eventi, opere, teorie della stessa natura o che abbiano il medesimo oggetto di indagine
potersi rilevare che il modo dell'espressione o sia lo stile, uscendo dall'oscurità in
, considerandolo nelle generali qualità di buono o cattivo, nella scala progressiva o retrograda
di buono o cattivo, nella scala progressiva o retrograda della perfezione. colletta, iv-86
di continuo riproposto, di una graduazione o scala delle opere d'arte, lecchi
. processo evolutivo graduale delle specie biologiche o della civiltà. mazzini, 2-216:
), che può essere collocato in palo o in banda. dante, par
aziendali). -scala mobile dei salari o degli stipendi: sistema di adeguamento delle
le espressioni scala minima, media, massima o alvasso si indicano combinazioni di valore crescente
caffè. 20. marin. tavola o passerella per sbarcare. anonimo genovese,
sistema di ascisse { scala graduata) o che reca dall'altro lato i valori
è però detta anche 'scala dei logaritmi o proporzionale o di óun- ter', dal
detta anche 'scala dei logaritmi o proporzionale o di óun- ter', dal nome dell'
variabili lunghezze della colonna del liquido termometrico o di quella del mercurio nel barometro.
scala di fahrenheit. -scala kelvin o assoluta: misurazione termodinamica della temperatura che
allo zero assoluto. -scala réaumur o ottantigrada: sistema termo- metrico in disuso
23. miner. scala delle durezze o di mohs: classificazione dei minerali e
ordine e talvolta eptacordo, scala armonica o musica. periodici popolari, i1-102:
periodici popolari, i1-102: per tre o quattro minuti si tace; dopo, si
che consistono nella ripetizione su uno strumento o con la voce di tale successione ordinata
dei toni e alla padronanza dello strumento o della voce. robbio di san raffaele
1-2-1-n: gioverà il mettersi due o tre volte al giorno a fare scale di
per il 'boris ^ domani domenica o martedì veniente. -per simil.
-in scala: in ordine crescente o decrescente per altezza. baldini,
. -misurare, rotolare la scala o le scale: percorrerle ruzzolando.
qualcuno: per indicare l'inferiorità palese o riconosciuta nei suoi confronti. tommaseo
sociale. dicesi quasi sempre negativo. o di matrimonio o di società da non poter
quasi sempre negativo. o di matrimonio o di società da non poter convenire,
di società da non poter convenire, o di gara da non poter sostenere.
scala: cercare di ottenere un vantaggio o anche l'amore di una persona.
approdo per le navi, per rifornirsi o per scaricare merci; porto, centro di
tiepolo, lii-5-35: vanno ogni anno 60 o 70 navi... passano di
, superstiziosa. -scala franca: porto o altro luogo ove è consentito il commercio
il commercio immune da qualsiasi imposizione doganale o tributaria; la possibilità di esercitare un
s. bernardino da siena, 2-ii-1365: o fanciulli, sapete voi, quando voi
scalaménto, sm. conquista di una fortezza o di una città compiuta con la scalata
spesse volte per cagione delle sonnolenti custodie o proditrici le fortezze si perdano mediante li
condizione che obbliga l'agente di cambio o le società di intermediazione mobiliare ad acquistare
le società di intermediazione mobiliare ad acquistare o a vendere in varie riprese, in
giovan matteo di meglio, lxxxviii-ii-145: o scalan- drona, stregonizza errante, /
. parte dello scalo, fissa o mobile, che si protende in mare a
mare a pendio per facilitare il varo o la tratta in secca delle imbarcazioni.
, per facilitare il varamento dei navigli, o la tratta in terra. ve n'
discesa dei passeggeri. 3. ponticello o tavolato posto a prua e sporgente fuori
. ant. liberarsi da un impedimento o da una serie di impedimenti che precludono
che precludono il raggiungimento della beatitudine eterna o della perfezione spirituale. dante
un raggiro, a una lusinga ingannevole o, anche, agli effetti di un
. 3. che viene rimborsato o corrisposto in rate successive di valore progressivamente
: che il frutto della somma data o presa a prestito scema in ragione dello scemare
4. econ. che cresce per gradi o a scala (l'entità di uno
scala (l'entità di uno stipendio o, anche, una tassa o le tariffe
uno stipendio o, anche, una tassa o le tariffe dei servizi pubblici).
degli interessi da capitalizzare periodicamente a debito o a credito di un titolare di conto
7-21: io ho aspettato gli anni scalari o climaterici, che dicono questi ignoranti astrologi
tr. raggiungere, per mezzo di scale o appigli, la sommità o un varco
di scale o appigli, la sommità o un varco nelle mura di una città
di una città, di una fortezza o di un edificio per penetrarvi furtivamente o
o di un edificio per penetrarvi furtivamente o espugnarli. a. pucci,
allora quando avessono a scalare una terra o fare simili assalti dove gli uomini non
. -tentare di raggiungere il cielo o la sede delle divinità (con riferimento
per raggiungere la vetta di una montagna o la sommità di un rilievo, per
un canto / per la sua scurità o guanto tali / l'altezza lor farà
sparare in successione una serie di salve o di colpi d'artiglieria con angoli d'alzo
con angoli d'alzo via via crescenti o decrescenti, in modo da formare uno
contrassegnando le prime con la lettera a o il segno +, e le seconde con
e le seconde con la lettera d o il segno —, in modo tale da
poter ottenere, con operazioni di addizione o sottrazione, il saldo a ogni scrittura
restano tre. 7. radiare o escludere qualcuno dall'organico del personale o
o escludere qualcuno dall'organico del personale o dai ranghi di un reparto. pratolini
il basso dalla sommità di un muro o di un edificio. p.
, ove scalavano le diligenze da milano o da venezia. migliorini [s. v
sorpresa, alle mura di una città o di una fortificazione o ad altri obiettivi
di una città o di una fortificazione o ad altri obiettivi militari.
, 1-314: circa le sorprese improvise, o si fanno con le scalate o con
, o si fanno con le scalate o con i petardi. morando, 530:
di un edificio, servendosi di scale o appigli, per introdurvisi furtivamente o per
scale o appigli, per introdurvisi furtivamente o per eseguire opere di restauro e manutenzione
per eseguire opere di restauro e manutenzione o per mira esibizione sportiva. codice dei
eseguito sorpassando muri, porte, tetti o qualunque altra chiusura. nievo, 408:
era sbizzarrito nel darle la scalata al balcone o nel cantarle la serenata dalla gondola.
per raggiungere la sommità di una montagna o di un rilievo. fortis, 1-186
d'andar a vedere le 'lede- nizze'o conserve naturali di ghiaccio, che nell'ardente
cesareo, 80: vola, / o serenata: / ma il suono e la
chiusa. -movimento ascensionale delle nuvole o del vento. pea, 1-125
la maggioranza delle azioni di una società o comunque di assumerne il controllo.
18-ii-1987], 9: micheli ha guidato o suggerito le grandi scalate alla bi-invest o
o suggerito le grandi scalate alla bi-invest o alla fondiaria. r. petrini [
trasferimento dei pacchetti di controllo può avvenire o per trattativa privata oppure attraverso una scalata
8. progressiva intensificazione di un impegno o di uno sforzo militare. f
complessa, volta a spiegare concetti profondi o difficilmente comprensibili. popini, v-1045:
stringendosi, siché l'ultimo si sporgeva cinque o sei dita. = comp.
dial. scaladó). raggiunto furtivamente o assalito per mezzo di scale (l'
: non ardisca soldato alcuno di far bottino o di saccheggiare, sinché non si abbia
si abbia sicurezza che la terra o la fortezza o il luoco scalato non si
che la terra o la fortezza o il luoco scalato non si possa più difendere
. che è di statura via via crescente o decrescente. tommaseo [s. v
. v.]: 'scalato': figliuoli o altri segnata- mente di giovane età,
uguale. -disposto in ordine crescente o decrescente di altezza. c.
di difficoltà (una serie di letture o di esercizi). tommaseo [s
esercizi. 3. che cresce o si riduce progressivamente in base al reddito
laddove occorra, l'imposta progressiva o scalata. -decima scalata: v.
credito], e facessero poscia uno specchietto o tavola scalata della declinazione del credito di
12-2-446: amianto di colore zolfino più o meno carico e scalato fino al biancastro.
che si introduce furtivamente in un edificio o nella proprietà altrui per mezzo di scale
effettua ascensioni particolarmente impegnative su pareti rocciose o ghiacciai. c. e.
un campione del sesto grado superiore, o piuttosto del settimo grado, della cui
della maggioranza delle azioni di una società o comunque di assumerne il controllo.
1 manuali dello scalatore da ufficio (o da azienda) sono lì, in
. 2. calcare, premere pesantemente o ripetuta- mente col piede il terreno nel
pronom. battere i talloni a terra o fra di loro, anche in segno di
in segno di rabbia, di stizza o di disperazione. -anche so- stant.
2. malconcio, malridotto fisicamente o economicamente; che ha l'aspetto trascurato
economicamente; che ha l'aspetto trascurato o trasandato (una persona); lacero
, 2-i-143: come vedea partita la famiglia o chi fusse, el cane grattava una
3. figur. conculcare un vizio o una virtù. pannuccio dal bagno,
scalchi). trinciare carni già cotte o preparandole per la cottura. g
quadrupede, in partic. un asino o un cavallo). bibbia volgar.
non iscalcheggi allo spirito e alla ragione, o e'si fa per soddisfare e correggere
, ii-303: perché hai tu superbia, o tu, uomo, che se'ombra
, bistrattare, criticare aspramente una persona o un'istituzione. boccaccio, 9-62:
. { scàlcio, scalci). dimenarsi o dibattersi sferrando calci. -per estens.
quadrupede, in partic. un asino o un cavallo). -anche sostant.
in virata che sembra un colpo di delfino o di crawl. = deriv.
la calcina da un muro; raschiare o sbrecciare 1'intonaco o un affresco.
muro; raschiare o sbrecciare 1'intonaco o un affresco. sacchetti, 5-14:
. 2. separare l'acquafòrte o i metalli dalle calcine in essi contenute
non saprei dire se fosse più informato o sbalordito, e tra gli urtoni,
, stracchi e scalcinati avanzi e scarti o della guerra o delle leve, invalidi
scalcinati avanzi e scarti o della guerra o delle leve, invalidi dell'una o dell'
guerra o delle leve, invalidi dell'una o dell'altre. -sostant.
amiamo profondamente la nostra fanfara. / o quei dieci scalcinati che si dimenano in testa
-fatiscente, cadente, che va in rovina o si trova in condizioni di grave decadimento
condizioni di grave decadimento (un edificio o una parte di esso, un centro urbano
livello alquanto basso (un'istituzione scolastica o un locale pubblico). gramsci,
ha difetti di funzionamento (uno strumento o un congegno meccanico). f.
saltati denti / macinerà ai sobborghi 'o sole mio! '. palazzeschi, 1-468
sono sveglie, purtroppo, mezze rotte o scalcinate, di quelle che fan perdere
che non sa svolgere il proprio lavoro o il proprio compito; disorganizzato, raccogliticcio
], che sono tutti passati una o due volte alla tramoggia? scalcinatura
sf. scrostamento di un intonaco o di un affresco. -in senso concreto:
concreto: parte scrostata di un intonaco o di un affresco. manzoni, pr
. operazione consistente nel separare l'acquafòrte o i metalli dalle calcine in essi contenute
di direttore di mensa, di maggiordomo o di cameriere privato. -anche con uso
. lorenzo de'medici, ii-79: o scalco, su, da far colezion
. briganti, 375: questa salva, o credenza che vogliate dire, la fa
che vogliate dire, la fa il maggiordomo o scalco, il quale ha cura di
coppiera. -scalco segreto: ecclesiastico o laico, incaricato di presiedere alla mensa
. -scalco di galera: marinaio o forzato addetto alla distribuzione del rancio sulle
. invar. apparecchio, generalmente elettrico o a gas, impiegato negli impianti idraulici
gas, impiegato negli impianti idraulici domestici o industriali per riscaldare una certa quantità
a distanza in 4 modelli tutti in rame o rame nichelato, solidi, eleganti,
coltri e costituito da un recipiente di rame o di ferro, di forma per
costituito in genere da una sfera metallica o di terracotta resa tiepida da un piccolo
terracotta resa tiepida da un piccolo braciere o da un globo arroventato di rame
da un globo arroventato di rame o di ferro posti all'interno, oppure per
, oppure per mezzo di acqua bollente o di resistenze elettriche. dolce, 1-124
mani? -potrebbe inferir che colui o colei a cui fosse mandato fosse freddo
colei a cui fosse mandato fosse freddo o fredda in beneficare o in amare altrui.
mandato fosse freddo o fredda in beneficare o in amare altrui. alfieri, xxxix-50
talvolta per trastullo, posando il libro o l'uncinetto. 2. gioco infantile
giovane da'nocevoli scaldamenti da fare battaglia o per effetto di compassione t'ha voluto ammaestrare
e dai ginnasti nel corso degli esercizi o degli allenamenti. = comp
con l'enfasi, con la libertà o con la tirannia,... si
erano sacrificate a condurre le loro figliole o nipoti sin lassù...,
, sm. invar. piccolo forno o recipiente metallico a chiusura ermetica usato per
da un recipiente metallico, solitamente rettangolare o cilindrico, contenente brace o acqua
rettangolare o cilindrico, contenente brace o acqua bollente, oppure da una pedana riscaldata
. rotolo di carta imbevuto di paraffina o di cera, usato, nel corso
un aumento di temperatura; rendere caldo o più caldo. anonimo, i-487:
e scalda. petrarca, 146-8: o piacer onde tali al bel viso ergo,
sufficiente calore al corpo di una persona o a una parte di esso. passero
calore a un cibo, a un liquido o a una sostanza, mettendoli sul fuoco
(una bevanda alcoolica, un cibo o un'altra sostanza calorosa o, anche
un cibo o un'altra sostanza calorosa o, anche, uno sforzo fisico).
roba. -montare ad altri o montarsi la testa infatuandosi di una persona
montarsi la testa infatuandosi di una persona o di un'idea o provocando uno stato
di una persona o di un'idea o provocando uno stato di esaltazione o di
idea o provocando uno stato di esaltazione o di eccessivo entusiasmo. goldoni, v-496
ubbriaca la testa. -rendere furibondo o sdegnato. c. i. frugoni
dante, par., 4-120: « o amanza del primo amante, o diva
: « o amanza del primo amante, o diva », / diss'io appresso
scalda il petto. goldoni, xii-748: o l'amorosa face / non scaldò ancora
scaldò ancora di rosane il petto, / o la scaltra donzella ama altro oggetto.
i. frugoni, i-10-74: lungi, o profani: un dio m'agita e
9. rendere un discorso, uno scritto o un'opera letteraria più appassionati, più
: siate pur certi che, legato o sciolto il discorso, quel pensiero senza
odierni compositori: non muovere il cuore o scaldar l'immaginativa di chi ascolta. rezzonico
, sviscerare un aspetto di una questione o di un problema. g. bianchetti
un aumento di temperatura; divenire caldo o più caldo. dante, inf,
-acquistare calore per essere stato messo o esposto al fuoco (un cibo,
lento e poco / ecco si scalda o pur gorgoglia e bolle. cassola, 4-23
trenta passi lontano, quando si scaldava o da soverchia fatica sudava, il lezzo caprino
chiarini, 272: quando ti sento, o lidia, / lodare il roseo volto
, se tu non vuoi giocare? / o perché pur metti più legna al fuoco
appassionarsi, entusiasmarsi, infervorarsi; rendere o sentire in sé farsi più intenso un desiderio
; colmarsi di passione, di entusiasmo o di fervore spirituale. novellino,
impegnarsi fortemente nel compimento di un'impresa o nello svolgimento di un'attività. anonimo
che l'amico non mise la parte, o non si scaldò quanto averia potuto.
leopardi, 15-91: tu d'amore, o sfortunato, indarno / ti scaldi e
carità. iacotone, 76-2: o iubelo del core, che fai cantar d'
n. 15. -scaldare le reni o le spalle a qualcuno: picchiarlo violentemente
scaldata, sf. lo scaldare o, anche, lo scaldarsi in fretta
un aumento di temperatura, che diventa o è reso caldo dall'esposizione a una
archi uso così mal caricato o sì forte scaldato, over potrà esser
atto e nella state frigidi in atto o scaldati con leggiera calidità. marchetti,
porrai dell'uva buona sopra i graticci o asse nel forno tanto scaldato, che ella
di pigliare una pignatta di terra nuova o cucoma, e si metta con la bocca
217): egli era scaldato di vino o di vivanda. b. davanzati,
calde. si avrà una piccola stufa o scaldatoio di latta portatile, nell'istessa camera
sm. vaso di terracotta, di ceramica o, anche, di rame o altri
ceramica o, anche, di rame o altri metalli, foggiato a secchiello
altri metalli, foggiato a secchiello o a semisfera, che, riempito di braci
strato di cenere e tenuto in mano o vicino ai piedi, serviva a riscaldarsi in
a riscaldarsi in ambienti privi di riscaldamento o in cui il calore della stufa o
o in cui il calore della stufa o del caminetto non era sufficiente; veniva
impoverita in molte parti per le guerre o per altre cagioni oppressa, bramosa di
, agg. reso caldo dalla febbre o da una lunga permanenza a letto (
sedici remi ed ha a poppa un copertino o stanza ad uso delle persone che vi
quel caicco ch'è montato dal sovrano o da quelli della sua famiglia e simili
, in parchi, intorno a fontane o davanti all'ingresso principale di importanti edifici
e rinvenire se mai aveva detto o fatto cosa alcuna biasimevole. monosini, 415
..., giovenecto de xxi anno o circa, avendo giocato alle palle picole
ficca una spina ovvero pruno lungo due o tre dita. e questa scaletta s'appoggi
lati disuguali fra loro (un triangolo o anche un oggetto triangolare); che
, per ben capirlo: gli equilateri o triquetri;... l'ortogonia o
o triquetri;... l'ortogonia o lo scaleno. vittorelli, ii-ii:
privo di simmetria (un elemento architettonico o decorativo). r. longhi,
fare al collo i medesimi movimenti in avanti o lateralmente. ebbero tale denominazione dall'essere
inserzione dello scaleno anteriore sulla prima costa o su una costa soprannumeraria, che provoca
ad assi di simmetria composti binari-quaternari o temari-senari. lessona, 1305:
scalenóne, per li quali senza altro posamento o fondamento, calato che 'el ponte'serà
portatile; basso panchetto munito di due o tre scalini. bizoni, 53:
.]: 'scaleo': anche quel mobile o di legno o di ferro che riposa
'scaleo': anche quel mobile o di legno o di ferro che riposa sulla propria base
stretta. -anche: scala portatile o mobile; scala a pioli. dante
verticale munito di una serie di tacche o di denti. -anche: la serie di
. -anche: la serie di tacche o di denti di tale meccanismo. ramelli
il punto d'appoggio, nella vicinanza o distanza più convenevole, applicata la forza
più lungo, dal minore vien mosso o sollevato il peso da moversi.
degli argomenti da trattare in un discorso o in un testo. pratolini, 10-281
ecc., di una trasmissione radiofonica o televisiva. cassieri, 11-52: gli
periodico del calcolo degli interessi a debito o a credito del titolare di un conto
, anche di corda, per salire o scendere da un'imbarcazione. sarpi,
petrieri piccoli, nelle batterie, scalette o capre, carromatto o carrettone.
batterie, scalette o capre, carromatto o carrettone. 8. mus.
'scaletta': serie qualunque di note semplici o fioreggiate, aventi per base la scala.
scaletta: calcolato con gli interessi composti o sul capitale via via ridotto in seguito a
, pagandone il prezzo in rate mensili o annue col frutto, come suol dirsi,
appoggio a chi vuol scavalcare un ostacolo o salire su un albero, tenendo le
settimane metto giù uno scalettóne proprio sostanzioso o per meglio dire un mezzo 'treatment'con
2. figur. disporre in ordine crescente o decrescente. 3. scrivere la scaletta
figur. disposto in ordine cronologico crescente o decrescente. soffici, iv-340: stava
compila la scaletta di un programma radiofonico o televisivo. g. ceronetti [
che fan stizza, 7 margherita o pur la schizza, / saran donne
, / saran donne da piacere / o pur lyaltre che son pratiche / di far
: 'scalfire': lavorare leggermente con scalpello o altro ferro sulla superficie di legno o metallo
scalpello o altro ferro sulla superficie di legno o metallo. 2. per simil
persona, le caratteristiche di un'istituzione o di una nazione (il corso della
-mettere in discussione; cercare di confutare o di impugnare. carducci, iii-19-133
(ant. scalfitto). inciso o graffiato in superficie. tommaseo [s
il pesce. 2. ferito o lacerato superficialmente (una persona, una
l'operaio che irruvidisce, a mano o a macchina, le parti di pellame
: 'scalfitóre': rende ruvide a mano o a macchina superfici di elementi in pelle
l'operaio che prepara il guardolo alla cucitura o all incollatura, rifilandolo e irruvidendolo a
, rifilandolo e irruvidendolo a mano o a macchina. dizionario delle professioni [
cambio d'introdurre il nesto nella fissura o pur tra 'l legno e la scorza
grossi tronchi, si fa con un bulino o scalpello una calteritura alquanto profonda in sulla
e ciò si dice innestare a calteritura o a scalfitto. 3. popol
scalfittura! ». -incisione o taglio poco profondo. b.
concavità della sagomatura, che può essere più o meno profonda a seconda dei modelli.
, della superiorità di virgilio su omero; o di giuseppe giusto scaligero (1540-1609
(1540-1609), filologo classico; o che fa riferimento alla loro opera di
), agg. che appartiene o si riferisce alla famiglia della scala che esercitò
col bolognese nella corte scaligera. -edificato o coniato dai della scala. -in partic.
cinque scalligere; ma ognuna è di bartolomeo o di antonio. carducci, iii-24-418:
3. che è nativo di verona o vi risiede. -anche sostanti -che
. -anche sostanti -che è relativo o appartiene alla squadra calcistica del verona (
appartiene alla squadra calcistica del verona (o a squadre veronesi, anche di altri
. -sm. plur.: i giocatori o i tifosi di tale squadra.
tenebra di certe scale di casamenti popolari o magari signorili... sia estremamente
, 'scalinata a padiglione': certo sdrucciolo o pendìo, talora semicircolare, talora rettilineo,
, in partic. di vette più o meno alte, la cui disposizione su diversi
alla porta d'ingresso di una casa o di un edificio; soglia. leoni
porta. -gradino intagliato nella roccia o costruito con pietre per facilitare il passo
tacca praticata con la piccozza sul ghiaccio o sulla neve per dare un sicuro appoggio
rialzata, piedestallo di un elemento architettonico o, anche, di una loggia, di
, 23-92: ci affacciamo ad uno sperone o scalino di roccia e vediamo tutto il
questo, signori, è l'ultimo scalino o, dirò meglio, l'abisso della
è appunto quella della dro- ghiera polacca o del lavandaio rumeno al primo scalino della
magri, 74: 'climaterius': gradino o scalino... onde poi si
sognò mai di crescere importanza alla società o di farsene scalino per salire in riputazione.
-servire di scalino: essere l'occasione o costi tuire un punto di
scallare2, tr. tose. liberare o liberarsi dei calli. p.
. v.]: 'scallare': levare o levarsi i calli. = comp.
scannane, / il cimurro, l'assillo o il pizzicore. bresciani, 6-xv-109:
qualche rantolo. pensava: « una scalmana o una polmonite. c'è poca differenza
-improvviso e vivo interesse per un autore o per un'idea, in partic.
: un amico onesto ha detto loro o suppergiù, facendo una rude critica della
mai, correndo, scalmanarsi, / o rimanere alfin fuor della porta. redi
andarsene prima del suo tempo a babboriveggoli o, come dice il vecchio proverbio, a
correr risico / di diventarne tisico / o di pigliare in quelle furie estatiche,
cavallo quasi in sull'ora di vespro o incirca, benché fussino iscalmanati dal caldo
caratteri sui giornali più scalmanati di milano o di roma: 'i fasti dei latoni',
scalmare', significante il sentire un gran caldo o sete. 2. prendere un
ant. impavesata dotata di uno o più ordini di scalmiere. crescenzio
, 2-1-64: la pavesata... o scalmata, che son le sponde d'
materia bianca e chilosa da piaghe infette o dovute a parassitosi. trattato delle
, 1-152: non t'appestar più stranfiotti o canzoni, / o nencina, o
appestar più stranfiotti o canzoni, / o nencina, o nenciuzza, o nenciarella,
o canzoni, / o nencina, o nenciuzza, o nenciarella, / perché,
, / o nencina, o nenciuzza, o nenciarella, / perché, se ben
che genera nella suprema parte dell'aiere comete o subiti ignicoli; in la seconda per
sm. marin. caviglia di legno o di metallo fissata sul l'
e chi barili, / chi banchi o balestriere o remi o scarmi. cesariano,
barili, / chi banchi o balestriere o remi o scarmi. cesariano, 1-168
/ chi banchi o balestriere o remi o scarmi. cesariano, 1-168: scalmo
una pala simile alle pale de'forni o a quelle con le quali si spadola il
2. ciascuno dei pezzi più o meno ricurvi che, inchiodati l'uno
, sedere, stare agli, sugli scalmi o sullo scalmo: stare ai remi,
matera, avanzando sopra, fa'scannotto o dente alto un terzo di palmo in circa
è più all'indietro, cioè dagli stanti o piè dritti del gran forno sino al
vostri scali. bernardo, lii-13-397: cinquecento o seicen- timila zecchini all'anno..
sul quale poggia la nave in costruzione o in ripa razione e lungo
, e una parte mobile (scalo vivo o antiscalo) in mare.
.., intendendosi però della nave o bastimento che si faccia di nuovo nello scaro
si faccia di nuovo nello scaro o scalo, cioè non ancor messo in mare
del cantiere. 'scalo di raddobbo o di concia': sono cantieri ingraticolati in
all'acqua, quando si vogliono imbarcare o trasportare. 2. sosta
3. aeron. aeroporto (o anche idroscalo), in partic.
, posta, ecc., o anche solo per rifornirsi di carburante
'scalo': località adibita all'atterraggio o all'ammaraggio di aerei, specialmente riferito all'
4. ferrov. impianto nel quale sostano o sono smistati carri merci { scalo merci
, onde ne sia impedita la loro insalizione o scalo, e ne ordinano l'esecuzione
galere (anche nelle espressioni remo a scaloccio o di scaloccio). pantera
, onde si chiamava remo scaloccio, di o a scaloccio. le varianti fioccano:
veneziano, lxvi-1-94: torta de scalogne o de cepolle. landino [plinio],
ha bulbi ovoidali avvolti in tuniche violacee o bionde, divisi in vari spicchi di
che. ttu aggie sugo di cipolle / o di scalogni, e farànolti fare.
e talora un mazzuolo di cipolle malige o di scalogni. burchiello, 34:
7-14: altre piante ci somministrano alimenti o condimenti colle loro radiche, e sono
forte, un bicchiere di buon fondo o sugo, e quando sono cotti a fondo
scalogni: riconoscere la superiorità di qualcosa o di qualcuno. tassoni, vhi-2-23:
calcolo integrale, successione di parallelogrammi (o di parallelepipedi) aventi la base su
aventi la base su una retta (o su un piano) comune e i
piano) comune e i lati (o le facce) adiacenti sovrapposti a due
, a certa distanza, da due o tre robusti piuoli. serve colà per appianare
per condurre facilmente il pezzo in batteria o nella stiva, secondo bisogno. è
la 'talpa virginiana nigra'di seba o 'sorex aquaticus'di linneo, e la
è... vi brilla la meliga o vi rosolano scaloppe di mela.
vitello'e nel 1742 come 'fettina di carne o di pesce'), di origine incerta
partic., quella bassa con tre o quattro gradini). nievo, 3-159
lago dove sboccano passando sotto archivolti sonori o perdendosi su rocciami o su spiaggette pietrose
sotto archivolti sonori o perdendosi su rocciami o su spiaggette pietrose. =
asportare a colpi di scalpello un'iscrizione o un fregio celebrativo. vasari, i-337
violentemente una parte del corpo, graffiandosi o asportando piccoli brandelli di pelle. -
. 3. chirurg. incidere o asportare con lo scalpello una parte malata
capitasse un paio di tonsille da togliere o una mastoide da scalpellare. 4
persistere... ogni anima vivente, o uomini o donne o vecchi o fanciulli
.. ogni anima vivente, o uomini o donne o vecchi o fanciulli o infermi
ogni anima vivente, o uomini o donne o vecchi o fanciulli o infermi o sani
, o uomini o donne o vecchi o fanciulli o infermi o sani che si fossero
uomini o donne o vecchi o fanciulli o infermi o sani che si fossero stati,
donne o vecchi o fanciulli o infermi o sani che si fossero stati, sarebbero
falconi, 1-10: sogliono fare una vescichina o schiuma bianca avanti il loro pertugio,
lucida, silicea finitezza. -descritto o rappresentato con grande evidenza, con efficacia
lo conoscevo [pea] da trent'anni o più, come impresario / come scalpellatore
che provvede ad asportare mediante appositi scalpelli o martelli pneumatici le appendici metalliche (sbavature
piccolo scalpello usato per lavori di precisione o di rifinitura, costruito con la lama
arte senese, iii-78: condurre o mettarvi maestri a lavorare d'alcuna maniera,
, tanto a murare quanto a scarpellinare o altro esercizio. = denom. da
2. per estens. che presenta arrossamenti o lesioni cutanee superficiali alle palpebre (l'
la pietra e il marmo con lo scalpello o provvede a tagliare, a rifinire o
o provvede a tagliare, a rifinire o anche a demolire opere di pietra e
che esegue lavori di riquadratura di pietra o di marmo, capace di scolpire comici
una pietra che fussi difficile a lavorare o avessi qualche vena che facessi resistenza a lo
frantumare, squadrare, levigare, scolpire o incidere il materiale grezzo; in falegnameria
che si debbano praticare sgusci e intagli o si debbano fare cavità. g
smusso (indi lo chiamano semplicemente smusso o smussettino) che opera anco negli intagli
avviene altresì nella musica, nell'architettura, o sia la civile o la militare,
nell'architettura, o sia la civile o la militare, nel coltivamento de'campi,
anco / quassù tuoi divin mastri, o prisca atene? foscolo, i-82: inclito
. figur. l'azione di un'emozione o di un sentimento o di uno stato
di un'emozione o di un sentimento o di uno stato d'animo che determina l'
anche talento. -azione del tempo o del trascorrere dell'età. svevo,
di cancellare il ricordo della persona amata o sentimenti e atteggiamenti. intrichi d'amore
e molle, / e tra vezzi o lusinghe, / ma da nobil pietade
6. ant. sorta di tagliola o trappola per uccelli. crescenzi volgar.
che scalpiccia, che pesta il terreno o una superficie. pascoli, i-741:
, scrosciante. govoni, 9-179: o benedetto / nido, sei tu che mi
di bestie cornute, volete fauni o silvani, volete capretti o caproni, lo
fauni o silvani, volete capretti o caproni, lo strame de'serbatoi di
: li piedi delle femmine rade volte o non mai iscalpicciano il tuo alberghetto.
rapidi e frequenti, battendo i piedi o strascicandoli rumorosamente sul terreno. pascoli
partic. riferimento al battere di un martello o al calpestìo ritmato di danzatori).
agg. calpestato a lungo; schiacciato o compresso rumorosamente con i piedi.
; rumore prolungato dei passi di persone o di animali. boccaccio, dee.
modo che non si senta scalpiccio / o stropiccìo alcuno. baretti, 6-37: il
creativa. ceresa, 1-879: o depurato col, schietto e sinciero / non
lo più a passo di corsa, o di cavalli lanciati al galoppo.
-con meton.: ciò che è calpestato o distrutto. bibbia volgar. [tommaseo
con fremiti di stizza, di inquietudine o di impazienza. fucini, 515:
e di ardore, una pariglia di morelli o di bai impettiti. 2
frenesia, a scatti, con impazienza o agitazione (il piede). poerio
rumorosamente il suolo con gli zoccoli, o durante il galoppo o da fermi,
gli zoccoli, o durante il galoppo o da fermi, scalciando con le zampe in
una bestia che quando va per imbolare o per rapire alcuna bestia, se con lo
con lo suo piede fa troppo busso o scalpitare, lo si piglia co'denti e
, in modo convulso e disordinato, o anche camminare con passo cadenzato, calcando
maggiore frequenza per effetto di un'emozione o per angoscia (il cuore).
. -anche: schiacciare sotto gli zoccoli o sotto le zampe (cavalli o altri animali
zoccoli o sotto le zampe (cavalli o altri animali). giamboni, 10-06
, schiacciato dal ripetuto passaggio di uomini o animali (un terreno, una via
di un cavallo lanciato al galoppo o di un altro animale che procede calcando il
l'impazienza dell'animale a rimanere fermo o a essere trattenuto a forza. -con
, rallentando e affrettando con svenevolezze grottesche o scalpiti da puledro. 3.
nord-americane, ma anche di popolazioni antiche o indigene della siberia orientale, dei caraibi
risentimento, di rammarico, di biasimo o di indignazione, per lo più manifestata
risonanza particolare e clamorosa che un avvenimento o una notizia desta nell'opinione pubblica o
o una notizia desta nell'opinione pubblica o in un determinato ambiente, suscitando interesse
, suscitando interesse, stupore, curiosità o sollevando commenti, pettegolezzi, critiche e
/ come tu hai lo scalpro, o franchi, / che con colpi arditi e
diligentemente tessellati depi- cto et coaequatissimamente perfricati o vero scalpturati. = deriv. da
per suo detto / fosse alcun destinato o spinto a morte. f. f.
diplomazia, dell'intelligenza, della sagacia, o nascondendo i propri limiti con la dissimulazione
-particolare avvedutezza nell'analizzare situazioni o eventi, nel guidare le proprie azioni o
o eventi, nel guidare le proprie azioni o nel formulare giudizi e opinioni.
espediente, stratagemma, scappatoia; comportamento o atteggiamento scaltro. cesarotti, 1-vii-335
scaltrezze e le fatagioni, egli non potè o non seppe resistere. =
usata per 10 più in modo subdolo o con intenti maligni e perversi; furbizia
per tutte le cose, cioè che o che paulo per umano scaltriménto s'infi-
gnesse di sapere comporre cotali maestrie, o che la sentenzia del giovane stesse sospesa
2. in senso concreto: azione o comportamento scaltro; stratagemma, espediente.
in mercanzia fali- mento / faucitae, o scautriménto. idem, 1-1-222: d'onde
fu stratagemma, ma artificio e accortezza o scaltriménto. f f
a nuovo, di metri felicemente scelti o felicemente rinnovati, di spezzature sintattiche, di
e opinioni, nell'affrontare situazioni incerte o pericolose; smaliziare. dante,
ariosto, 32-57: sia il cavalliero o suo vasallo o d'altri, / il
: sia il cavalliero o suo vasallo o d'altri, / il parer di quel
certo argomento e a una determinata materia o più padrone della tecnica di una professione
più padrone della tecnica di una professione o dei mezzi espressivi di un'arte.
sgombra / aven che 'n pianto o in lamentar trabocchi, / l'un a
particella pronom. diventare scaltro e astuto o prudente e avveduto specie nel modo di
esperienze; acquisire esperienza in un campo o in una materia o perizia tecnica in
in un campo o in una materia o perizia tecnica in una disciplina artistica o
o perizia tecnica in una disciplina artistica o in una professione. attribuito a petrarca
staccarsi, cadere da un muro scalfito o crepato. petruccelli della gattina,
scaltriamo, sm. letter. accorgimento o artificio tecnico o espressivo impiegato nell'esecuzione
. letter. accorgimento o artificio tecnico o espressivo impiegato nell'esecuzione di un'opera
. arrighetto, 230: più scalteritamente, o nemica degli iddìi, mescola le tue
guadagno. 2. in modo avveduto o accorto e prudente. giamboni, 7-149
2. in senso concreto: atto o comportamento astuto; espediente, furberia.
chi lodasse alcuna persona che fosse scaltrito o ladro o vergognoso puttaniere. jacopone,
lodasse alcuna persona che fosse scaltrito o ladro o vergognoso puttaniere. jacopone, 43-139:
. k k -dettato o ispirato dall'astuzia, dalla propensione ah'
dall'astuzia, dalla propensione ah'inganno o alla dissimulazione. guido delle colonne volgar
della vita, dagli studi, dalle esperienze o dal lungo esercizio di una determinata attività
: chi intendeva l'andar del senato o de'grandi si diceva saputo e scaltrito
un'arte, per l'esercizio fattone o l'esperienza acquisita. boccaccio, i-446
modo da prendere le decisioni più vantaggiose o da riconoscere quanto può ritornare a proprio
gine si corresse pericolo. -ispirato o caratterizzato da accortezza, sagacia o convenienza
-ispirato o caratterizzato da accortezza, sagacia o convenienza (una decisione, un comportamento,
[psiche], / con modi onesti o scaltri, / innamorò colui / che
altro. 2. che è o si rivela, nel carattere o nell'agire
che è o si rivela, nel carattere o nell'agire, portato agli inganni,
, portato agli inganni, alla dissimulazione o a tessere trame e macchinazioni subdole,
e scaltro. -fatto, detto o concepito con intenzioni subdole, ingannatrici e
ingannatrici e fraudolente; ispirato da dissimulazione o slealtà (un'azione, un espediente,
. -che rivela un carattere astuto o intenzioni ingannatrici e fraudolente (lo sguardo
baruffaldi, xxx-1-15: tu puoi farlo, o agricoltor, su queste / piante,
/ nel tuo campo la canape: o se almeno / a l'interesse tuo nuoce
, 48: maravi- gliomi molto, o buono imperadore, che tu sì ti lasci
e di aspetto misero, dimesso, o di poco conto, di scarse capacità,
tanti scalzacani / chiamar si faccian prìncipi o sovrani? manzoni, pr. sp.
vi-130: hocci avuto notizia di due scalzanibbi o più tosto scalzafatappi di studianti pratesi:
condizioni e di aspetto misero e dimesso o di poco conto, di scarse capacità tanto
altro ei fosse / un qualche scalzagatti o uno sgraziato. passeroni, 3-123:
da siena, 2-i-618: vi dico, o donnesche eziandio de li scalzamenti voi vi
tentativo insistente per ottenere da qualcuno risposte o rivelazioni. libro delle segrete cose delle
vi-130: hocci avuto notizia di due scalzanibbi o più tosto scalzafatappi di studianti pratesi.
), tr. privare qualcuno (o se stessi o i piedi) delle calzature
. privare qualcuno (o se stessi o i piedi) delle calzature o aiutarlo
se stessi o i piedi) delle calzature o aiutarlo a togliersele. canzone
mortori, 2-433: niuna donna sposa o altra persona per lei il dì che ne
. -togliere le scarpe a qualcuno o a se stessi (anche involontariamente,
. aleandri, 1-181: nota qui o stigliani una contradizzione, eh'essendosi dianzi detto
estens. togliere un indumento a qualcuno o, anche, a se stessi.
vuol toccar con mano se sia lemina o maschio, le scalzi le brache e lo
. rimuovere il terreno intorno al pedale o alle radici di una pianta, affinché possa
affinché possa assorbire facilmente l'acqua piovana o i concimi. palladio volgar.,
gli ulivi, e se sono poco fruttiferi o di foglie ristecchite alle cime, sparger
mandorli, lavorati intorno co 'l zappare o vangare o scalzare, perdono il fiore.
lavorati intorno co 'l zappare o vangare o scalzare, perdono il fiore.
, perdono il fiore. -abbattere o principiare ad abbattere o a sradicare un
. -abbattere o principiare ad abbattere o a sradicare un albero (mettendone a
. 3. rimuovere il terreno o altri materiali di rincalzo dalla parte inferiore
di un edificio, di un portale o di un altro elemento architettonico in modo
da indebolirne le basi, per farlo crollare o, anche, per penetrare nell'edificio
lavoro, terminato il quale abbruciavano i puntelli o li tiravano a terra, ed il
cuccia di calce. -asportare terra o sassi della riva; erodere una roccia
dall'acqua voltati, perché essa acqua o li circunda o li supera; se
voltati, perché essa acqua o li circunda o li supera; se li circunda,
e cava dinanzi al sasso l'opposto terreno o sabbione e scalzato che l'ha,
. scoprire parte della radice di un dente o liberare l'orlo della matrice di un'
della radice a causa di un'infiammazione o del restringimento del tessuto gengivale (un
lo più controvoglia, chi essa sia o che cosa pensi, o a parlare di
chi essa sia o che cosa pensi, o a parlare di argomenti che si vorrebbero
argomenti che si vorrebbero tenere per sé o non divulgare troppo o a fare azioni
tenere per sé o non divulgare troppo o a fare azioni sconvenienti. novellino,
bartoli, 2-3-226: non era che bisognasse o rinnovar le domande o chiarirle o andare
era che bisognasse o rinnovar le domande o chiarirle o andare a poco a poco scalzando
bisognasse o rinnovar le domande o chiarirle o andare a poco a poco scalzando e
carica, per lo più politica, o da una posizione di preminenza (anche
posizione di preminenza (anche nella considerazione o nell'affetto) per subentrargli; esautorare
: si disse poi che il vitello, o per iscalzarlo, come si dice,
per iscalzarlo, come si dice, o per altra cagione, aveva ragionato con
sovrani legittimi. -diminuire il prestigio o le prerogative o la fama di una
-diminuire il prestigio o le prerogative o la fama di una persona.
d'un ordine di persone': indebolirla o tentare di renderla men ferma nel fatto
tentare di renderla men ferma nel fatto o nell'opinione altrui. piovene, 14-106:
8. indebolire, diminuire di efficacia o, anche, mutare radicalmente uno stato
una dottrina (anche religiosa), o nei princìpi di una disciplina; rendere
9. vincere e annullare un atteggiamento o una condizione di vita negativa; eliminare
mal ò » / cu'ella spoglia o scalza: / ché d'ogne ben lo
mal ò » / cu'ella spoglia o scalza: / ché d'ogne ben lo
12. rifl. togliersi le scarpe o le calze. sconfitta di monteaperto,
tutti si scalzano, lasciando le scarpe o sandaglie nell'atrio. g. gozzi
era impossibile proporre a nino dì scalzarsi o di giocare con gli altri. -con
15. locuz. non essere atto o degno di scalzare qualcuno o qualcosa:
essere atto o degno di scalzare qualcuno o qualcosa: essergli assolutamente inferiore, avere
, avere di gran lunga minore importanza o pregio di qualcuno o di qualcosa.
lunga minore importanza o pregio di qualcuno o di qualcosa. dominici, 4-130:
. ripulito del terreno intorno al pedale o alle radici (un albero). -anche
d'acqua piovana. 4. eroso o asportato dall'azione dell'acqua (un
che stanno intorno (un'unghia) o dalle escrescenze cutanee (un callo,
queste larghe e facili spennellature di rosso o di ruggine le unghie sono meno curate,
che scalza il terreno intorno al pedale o alle radici di una pianta o,
pedale o alle radici di una pianta o, anche, alla base di un muro
e ripulitura del terreno intorno alle radici o al pedale di una pianta per favorire
del concime. -con metonimia: cavità o fossetta aperta al piede di una pianta.
scalzatura si riempia di sabbia di fiume o veramente di cenere. trinci, 1-138
2. stor. somma di denaro o dono che, anticamente, le spose
è a piedi nudi (una persona) o senza scarpe o calze (i piedi
(una persona) o senza scarpe o calze (i piedi: con partic.
, come faceva il muzio iustìnopolitano, o pur, co'piedi scalzi e cinto
felice da massa marittima, xliii-288: o buon iesù tu va'povero e scalzo
per regola, andavano con i piedi nudi o, più recentemente, calzati da semplici
totale mancanza di sonorità di un passo o di un rumore. tornò ari,
prigione, senza niuno bene di dio o di mondo. burchiello, 2-15:
/ scovar s'io l'abbia caro: o vacci scalza! redi, 16-vti-214:
che sta fra le due basi, circolari o poligonali, di una forma di formaggio
scamastrando ma scarricando robba alla dieta terra o carricando, sia tenuto allo dicto pagamento
, tr. battere la lana o anche un tappeto o i panni per liberarli
la lana o anche un tappeto o i panni per liberarli dalla polvere.
assol. sacchetti, 64-109: « o son io il primo, a cui venga
a una scarpa, là accozzolando babbuccie o scamatando tappeti. -sostant.
abbondanza, e bacchettandola ogni giorno o scamatandola in su la pelle da mattina,
come gli scalpellini che lavorano alle cave o che scalpellano le strade...,
che scalpellano le strade..., o scama- tini o maniscalchi o simili
.., o scama- tini o maniscalchi o simili. g. m.
, o scama- tini o maniscalchi o simili. g. m. cecchi,
, 30-64: è tratto dagli scamatini o diveltini dell'arte della lana che nel dar
con cui si battono filati e tessuti o pelli di animali. soderini, iii-516
epsa cita ma quella debia portare o mandare con le barche in le diete cale
scambiare con qualcosa che presenta caratteristiche simili o che può ricoprire la medesima funzione (
e camuffamenti per sfuggire a situazioni sgradevoli o a pericoli o per ottenere qualcosa.
sfuggire a situazioni sgradevoli o a pericoli o per ottenere qualcosa. bibbiena,
altra all'in- temo di una parola o di una parola con un sinonimo alfintemo
con guadagno, se del proprio signore o principale o interposto non vi fosse stato il
, se del proprio signore o principale o interposto non vi fosse stato il consenso.
6. cambio degli abiti (o delle armi) di una persona volto
scambiamento di luoghi ci apporti alcuna mutazione o di avere alcuna cosa più oggi che
oggetto al- l'intemo di un gruppo o di una serie; variante dell'ordinamento
dell'ordinamento dei testi di una raccolta o delle parti di un singolo testo.
9. alterazione, mutamento grafico o semantico di una parola. p
me ella non può attendere che preghiere o dimande più o meno importune, ma
può attendere che preghiere o dimande più o meno importune, ma sempre per il
. -interpretazione errata di una parola o di un discorso; alterazione di un
?? -cambiamento di stile o di struttura metrica in un'opera letteraria
arebb'egli un prologo del davo terentiano o del plautino ranione, usciti dalle stoviglie
del plautino ranione, usciti dalle stoviglie o dal macinìo? e pur tu vedi
. 11. cambio di titolo o valore convenzionale del denaro corrente, o
o valore convenzionale del denaro corrente, o di un'unità monetaria. giannone,
errore di calcolo di un fenomeno astronomico o della datazione di un evento. -con metonimia
s. maffei, 5-1-51: pergamo o bergamo, pel solito scambiamento di pronunzia
.., e per non ismarrirle o scambiarle fece lor fare un certo segna-
in buona fede scambiarti per istorico, economista o il diavol che ti porti, leggicchiando
ti porti, leggicchiando nelle ore del chilo o della libertà le tue pagine, non
sappiamo qual più tra vaporose, stoppose o fangose e che ciò nonostante gli costano
potrebbe anche scambiare per un feroce moralista o per un misantropo che rifugge la vita
atteggiamenti, avvenimenti con altri molto affini o simili. annotazioni sopra il decameron,
e detto che il poeta la scambiasse o la pigliasse per una sua vicina.
parecchi fatti assai importanti 0 scambia plutarco o gli confonde gli uni cogli altri. carducci
rossini. farei di quelle solite frasi più o meno colorite, che troppo spesso in
-confondere l'effetto con la causa o lo scopo finale di un procedere con
. -equivocare il significato di un vocabolo o il sintomo di una malattia; interpretare
per malizioso. -confondere un nome o una lettera con altri. -anche con
avere prigione il maliscalco del detto re o altro barone per camparlo, cioè per scambiarlo
-recipr. alternarsi con altri in una gara o nel compimento di un ufficio.
in luogo di quella che fusse stracca o che cominciasse a ritirarsi, scambiarne un'
altro per concedergli riposo durante un viaggio o in battaglia. ser gorello, 872
che muna cosa gli potesse esser tocca o tramutata o scambiata. sacchetti, 177-tit:
cosa gli potesse esser tocca o tramutata o scambiata. sacchetti, 177-tit: il
. -sostituire una condizione di vita o uno stato con un altro (o
o uno stato con un altro (o la pena eterna con quella temporanea del
registro linguistico con un altro più adatto o comprensibile. annotazioni sopra il decameron,
signori non credono di dover abbandonare o scambiare in certe occasioni più o meno solenni
o scambiare in certe occasioni più o meno solenni. -rimpiazzare una persona in
, secondo che si raccomandavano d'andare o rimanere per timore o speranza. botta,
raccomandavano d'andare o rimanere per timore o speranza. botta, 5-263: variarono
scambiavano ad un primo capriccio del generale o del commissario di francia. 4
per l'eccessiva inclinazione laterale dell'apparecchio o durante il volo rovesciato. 5
-dare in potere ad altri un territorio o una piazzaforte in cambio di altri vantaggi
piazzaforte in cambio di altri vantaggi territoriali o politici. siri, 1-vii-501:
l duca di savoia gli scambiasse pinarolo o altra delle sue piazze, frontiera alla
noi non siamo forzati a usare traslazioni o giri di parole e che, se una
e che, se una parola ci pare o dura o aspra, la possiamo scambiare
, se una parola ci pare o dura o aspra, la possiamo scambiare e pigliarne
pigliarne una, la quale sia o molle o dolce. algarotti, 1-ix-156:
, la quale sia o molle o dolce. algarotti, 1-ix-156: una tal
, di simpatia, d'intesa, o una promessa d'amore. -anche con
sapevano tenersi calmi, senza scambiarsi accuse o elogi, ma, quasi ne fossero entrambi
ma, quasi ne fossero entrambi responsabili o meritevoli, si scambiavano un sorriso.
8. dialogare; conversare più o meno a lungo. ghislanzoni, 1-73
ballavano fra loro, scambiavano le confidenze o si tiravano pugni, per chiasso. d'
?. rispondere al fuoco della fucileria o dell'ar- v ieria nemica.
dessi, il bagno gli ha scambiati / o e'gli ha barattati in alberelli »
paia al di fuori che sieno uomini o donne quali erano prima, scambiano intrinsecamente
cibo scambiare. -modificare un disegno o l'interpretazione di un testo.
mane...: percotera'lo tre o quattro volte il più, scambiando ogni
di amicizia, come pegno d'amore o al fine di completare una collezione.
14. fis. esercitare un'azione o un'influenza reciproca, interagire (con
, errare nella valutazione di una situazione o di un fatto. lorenzino,
, e quasi interpreta a rovescio, o almeno in un altro modo, se medesimo
caroso, i-13: il cambio, o scambiata che vogliamo dirlo, si fa
pretendenze / sopra le mercanzie, / o mal condizionate o fuor di tempo / o
le mercanzie, / o mal condizionate o fuor di tempo / o tardi consegnate
o mal condizionate o fuor di tempo / o tardi consegnate, / scambiate, menomate
nomi spesso scambiati uno con l'altro o convergenti su un'unica, ipotetica persona.
bozze i trascorsi errori di stampa o certi altri difetti, come sarebbero caratteri guasti
certi altri difetti, come sarebbero caratteri guasti o rovesciati o scambiati. -attribuito per
, come sarebbero caratteri guasti o rovesciati o scambiati. -attribuito per errore a un
e le vite degli uomini incredibilmente accorciate o allungate e la serie de'tempi alterata e
rimandati da le gualchiere per gli gualcherai o per loro fanti o serventi, e nmandenli
per gli gualcherai o per loro fanti o serventi, e nmandenli scambiati l'uno
, 211: la carta-moneta scambiata con oro o argento perde il sette o otto per
con oro o argento perde il sette o otto per cento. 5.
battuta di un dialogo; comunicato reciprocamente o inviato vicendevolmente (un messaggio orale o
o inviato vicendevolmente (un messaggio orale o scritto). carducci, ii-19-194:
. che opera, con un altro o altri soggetti, uno scambio di beni
altri soggetti, uno scambio di beni o servizi. einaudi, 616:
anche basato su doppi sensi; concetto o ragionamento lambiccato o astruso. aretino,
doppi sensi; concetto o ragionamento lambiccato o astruso. aretino, 10-17: di
ostacolo che si crea appositamente per intralciare o ritardare un'attività o il comportamento di
appositamente per intralciare o ritardare un'attività o il comportamento di una persona (anche
posseggono nel dar lo scambietto al collega o l'aire a uno scandalo! landolfi,
. -in partic.: provato o manifestato nei confronti di un'altra persona
. -con riferimento a un'azione o a una reazione fra elementi fisici.
doveri ed ogn'uno ha la sorte o il talento di trovarsi creditore. chiari
4. che si stabilisce fra due o più persone o cose (una relazione
che si stabilisce fra due o più persone o cose (una relazione, un legame
parentadi. -comune a più cose o persone (una caratteristica). giusti
). marsilio ficino, 5-54: o dionisio, queste sono scambievoli commutazioni di
. reciprocità di sentimenti corrisposti fra due o più persone. -in senso concreto:
-reciprocità di un dovere da compiere o di un comportamento concordato. salvini
; alternanza del giorno e della notte o dei diversi climi. morone, 28
, contraccambiando amore, amicizia, stima o simpatia; con aiuto o appoggio reciproco.
, stima o simpatia; con aiuto o appoggio reciproco. mercati,
è questa certamente) che per due o tre ore potessino amorosamente riguardarsi e pascersi
xiv-271: la società non fa che o tradirsi o infamarsi scambievolmente. manzoni,
: la società non fa che o tradirsi o infamarsi scambievolmente. manzoni, pr.
entrambe le parti contraenti di un trattato o di un patto; con un contratto che
suo bell'agio di cercarmi un giovinotto o per meglio dire ammannirmi un servitore.
un'altra; confusione di una cosa o di un luogo con un altro che
ariosto, 1-iv-239: sei tu dulippo, o t'ho preso in scambio? l
istromento da fiato per uno da corde o di percossa? berchet, 1-17:
di manifestazioni di amicizia, di affetto o, anche, di favori. bembo
lo scambio suo. -offerta o invio di qualcosa in cambio di ciò
che si è ricevuto, fra amici o conoscenti; baratto di oggetti; corrispondenza
di scambio: procacciamento di voti elettorali o di preferenze per un candidato che, in
in compenso, offre favori illeciti, o, anche, l'impegno a convogliare
a napoli. -alternanza di battute o parole in un dialogo; manifestazione vicendevole
un dialogo; manifestazione vicendevole di opinioni o idee. de amicis, i-578:
appartenenti a tradizioni e a ideologie diverse o fra lingue differenti.
un'altra che ne fa le veci o che ne svolge le funzioni. novellino
rischio fare lo scambio dei nostri portafogli o quello delle nostre donne. -di
gli scambi. -consegna di uno o più prigionieri alla parte avversaria in un
loro che fossero uomini da taglia o da scambio. ferrucci, 64: appresso
chi sostituisce qualcuno in una carica politica o in una missione o in un posto di
una carica politica o in una missione o in un posto di comando o gli
missione o in un posto di comando o gli subentra in caso di necessità.
, che tutti i magistrati che sono o fusseno dentro e fuori della città mai
-stor. chi rimpiazzava un soldato deceduto o una persona che, chiamata alle armi
. machiavelli, 1-ii-121: essendo sbandito o confinato in modo che non possa più servire
de'nove costringere... gli eredi o successori suoi... alla restituzione
carena, 1-6: servitore di scambio o anche assoluta- mente scambio chiamano quella persona
si trovi sprovvisto di servitore stabile, o fin che questo continui a essere assente
che questo continui a essere assente o malato. « o che avete cambiato servitore
essere assente o malato. « o che avete cambiato servitore? » « no
». 5. sostituzione, uso o presenza di un oggetto o di una
sostituzione, uso o presenza di un oggetto o di una situazione o di un elemento
di un oggetto o di una situazione o di un elemento del paesaggio in luogo
! ». -uso di una parola o di un'espressione invece di quella più
un'espressione invece di quella più corretta o di quella corrente. castelvetro, 10-xi-259
. leopardi, iii-887: il 'ne'(o piuttosto il 'n'è') interrogativo,
scambio della negativa non in una semplice 'n o n'. -adozione di un atteggiamento
n'. -adozione di un atteggiamento o di un modo d'agire o della
atteggiamento o di un modo d'agire o della meta di un viaggio invece di
invidie, in polemiche infruttuose e villane, o in cercare la gloriuzza della provincia nativa
bivio del percorso (scambio semplice) o il passaggio dall'uno all'altro di due
aghi, che può essere manovrato manualmente o automaticamente. -scambio aereo: nella linea
; cessione di beni, di merci o di servizi in cambio di denaro o di
merci o di servizi in cambio di denaro o di altri beni. -libero scambio:
passaggio di carica da un ione positivo o un atomo neutro. -integrale di scambio
grazie a un cambio metatetico di vocali o consonanti. -anche come gioco enigmistico.
'scambio'amichevole che precede la partita o si svolge negli allenamenti, fuori dalle
del pallone fra due giocatori per superare uno o più avversari. -nel pugilato azione
scambio di fermarci sulla soglia della chiesa o nella bussola d'entrata,...
di merci e di servizi contro denaro o altri beni. -libero scambista: v.
in detto vino dogliente, scambuzzali così tre o quattro volte. = voce di
ant. il togliere dal sequestro o dah'incameramento un bene economico. leti
macellerie aperte, con prosciutto, scamenta, o in cetta di scatolame, o pasta
, o in cetta di scatolame, o pasta bianca. = etimo incerto:
scamiciaménto, sm. il togliersi la camicia o la giacca. marinetti, 2-i-406
scamiciaménto audace per meglio fare ai pugni o per gettarsi in acqua al salvataggio dain
2. milit. perdita della parte esterna o camicia di un proiettile nell'attraversare un
. (scamicio). togliersi la giacca o la maglia rimanendo in camicia. -anche
a contenere quelle migliaia cn operai e o; ai che quella sera scamiciano la loro
al quale spunta modestamente una candida scamiciata o 'jabot'. = femm. sostant.
tutte le nostre battaglie, fossero bruni o rossi, o scamiciati, tutti a
nostre battaglie, fossero bruni o rossi, o scamiciati, tutti a una voce conclamano
3. che professa idee estremiste o radicali in politica o anche innovative e
professa idee estremiste o radicali in politica o anche innovative e di avanguardia nell'arte;
curante delle distinzioni sociali, della formalità o della correttezza; alla mano, dimesso.
, dimesso. buzzi, 171: o pandemonio degli ideali e delle idee, /
pandemonio degli ideali e delle idee, / o culto dell'uguaglianze piatte in giacca /
ne vedo [di punti esclamativi] due o tre in fila sul finir d'un
lat. ex-, con valore di separazione o di allontanamento, e da un deriv
.]: 'scamma': spazio nell'arena o nello stadio, chiuso da una fossa
nello stadio, chiuso da una fossa o da una linea, oltre la quale
di scantinerò: focaccia riempita di scarola o pesce senza grassi animali. a
, / no'le fazza scamofie o chipolate, / come qualc'un pur tropo
. bencivenni, 7-2: la scamonea varia o alquanto bianca è buona, la nera
debba infra sei mesi, con scamonea o altri simili rimedi, levarsela dinanzi.
astringenti dànno un latte di sapore acerbo o aspro e che bevuto ristecchisce il corpo;
-in par- tic.: ragazzo birichino o troppo vivace. giusti, 4-i-304:
in sul fiorir de l'olmo 7 o del verde titimalo, che solve /
veratro, il peplio, il laterio o il scammonio. malpighi, 74: li
fermentato, che si prepara con latte vaccino o con latte misto di vacca e di
, di solito, forma di pera o di fiaschetta. piccola enciclopedia hoepli,
che ha scarse attitudini a una professione o a un'attività, in partic. allo
le pelli, raschiandone lo strato superficiale o conciandole con oli di pesce, in
gabella di siena [tommaseo]: borsegli o guanti o asdieri o aghetti di coiame
[tommaseo]: borsegli o guanti o asdieri o aghetti di coiame scamosciato del cen-
]: borsegli o guanti o asdieri o aghetti di coiame scamosciato del cen- tonaio
. per lucidare cristalli e superfici metalliche o verniciate. l'illustrazione italiana [8-iv-1945
bazzana si utilizza solitamente per foderare calzature o per rivestire certi mobili, o,
calzature o per rivestire certi mobili, o, anche, per la fabbricazione dello scamosciato
fanfani, i-162: pelli scamoscio o scamosce solamente è per i conciatori quel medesimo
. -al figur.: comportamento elusivo o espediente per evitare qualcosa di sgradevole o
o espediente per evitare qualcosa di sgradevole o per fingere di risolvere un problema.
recidere tutti i rami di un albero o quelli che non fruttificano più; scapitozzare
e gli pigliano l'umore: allora o si taglia a piana terra o si scamozza
: allora o si taglia a piana terra o si scamozza. -per simil.
tribolati, perseguitati, spogliati, scamozzati o squartati per ordine di sua maestà il
, sf. tose. taglio di alcuni o di tutti i rami di un albero
. scamozzi (1552-1616); progettato o ideato secondo i suoi modi compositivi.
al coperto le volute ed un fiore o qualche foglia per nascondere il vuoto che
: andare in campagna a passare uno o più giorni, per diporto. più comune
se arrivano a ostia per i bagni o a bracciano per le scampagnate d'ottobre
un rischio, da un grave danno fisico o morale o anche dalla morte.
, da un grave danno fisico o morale o anche dalla morte. anonimo
fa in segno di scherno a vecchi o vedovi che si sposano. = comp
. versi, di prosaica arguzia francese o irugonianamente scampananti. scampanare, intr.
campane in maniera prolungata (un campanaro o, per metonimia, un campanile,
-scampanare a doppio: sonare contemporaneamente due o più campane oppure sonare una campana a
un suono lento e lugubre il trapasso o i funerali di qualcuno. foscolo
sul monte. -far sonare la campanella o il campanello che fungono da avvisatori acustici
strumenti improvvisati davanti all'abitazione di vedovi o vecchi che stanno per sposarsi.
, che si dà a qualunque vedovo o vedova che viene a marito, sì
, per protestare nei confronti di qualcuno o per tributargli lodi. fagiuoli, x-21
proverbiare senza riguardo, di scampanare difetti o non saputi o non veri, di farsi
, di scampanare difetti o non saputi o non veri, di farsi belli a chiacchiere
veniva fatta dinanzi all'abitazione di vedovi o di persone anziane che stavano per sposarsi
senesi dicono scampanata lo strepito di campanacci o d'altri strumenti che fanno i contadini
, agg. che suona a lungo o ripetutamente un campanello; che scampanella (
scampanellano, suonano a guisa di campanelli o squille. borgese, 1-217: quando
2. sonare un campanello a lungo o ripetuta- mente. carena, 2-111
-con riferimento allo scampanellio di tram o biciclette. - anche sostant.
al cortile. -far sonare campanelli o bubboli attaccati al collo o ai finimenti
sonare campanelli o bubboli attaccati al collo o ai finimenti (un animale). -
sonagli, di bubboli attaccati al collo o ai finimenti di animali. verga,
poghi bolognesi scamparono che non fussero presi o morti. leggenda aurea volgar., 1470
, ii-354: vere cose parlavi, o prometeo; / ma il tuo fato immortale
salvarsi, sopravvivere. rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini,
rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini, 409: come
-rimanere intatto sfuggendo alla distruzione del fuoco o a gravi danni bellici. giorgio dati
in 655581 tonnellate di naviglio un servizio o in costruzione al io giugno 1940, solo
potestà, al dominio, alla violenza o alle insidie di qualcuno; sfuggirgli dalle
; sfuggirgli dalle mani evitando la cattura o eludendone la sorveglianza (in partic.
6. tr. salvare una persona o anche una collettività da un pericolo o
o anche una collettività da un pericolo o, genericamente, dal rischio di morte
morte; sottrarla a un grave danno fisico o morale. -in partic.: salvare
sue dolci femmine. -costituire la causa o l'occasione della salvezza di una persona
. fausto da longiano, iv-188: o disgraziati i prosperi e miseri i grandi
i-323: allora la terra parlò: « o sommo delli dei, scampa dalle fiamme
ti, ecc. scampino da qualcosa o da qualcuno, spesso con uso scherz.
indegne del vocabolario, sian esse antiche o moderne. leopardi, iii-94: certo non
accentuare l'orrore nei confronti di qualcosa o di qualcuno. fagiuoli, 1-2-110:
della rosura delle bestie, per due o tre anni passati si deono trasporre con tutte
, scamparsi la pelle, la vita o, anche, la persona).
, a 90 che la tua malicia [o quaresima] scia cono- scoda, dònote
: questa è la via della superbia o vuoi presunzione, chiamata propria volontà.
. davila, 199: gli ugonotti o erano di già morti o, spaventati
: gli ugonotti o erano di già morti o, spaventati, avevano preso il contrassegno
guaio, un profondo dolore, fisico o morale; sfuggire un pericolo, anche
; sfuggire un pericolo, anche mortale o dell'anima. s. gregorio magno
felice da massa marittima, xliii-199: o tu, lettor, se dio ti doni
ti doni frutto / di questo studio o d'altro tuo mestiero, / brigati di
-risparmiare ad altri qualcosa di spiacevole o dannoso. g. villani,
grave pericolo; superare una situazione rischiosa o difficoltosa; evitare un grosso guaio.
lat. ex-, con valore di allontamento o separazione, e da un denom.
in kaki a dar la buona sera o la buona notte alla compagnia e gettava
e gettava là una scatola di 'sliced bacon'o di 'comed beef'per avere il pretesto
a veglia e tentare il discorso o farsi anche un'idea, come liberatore,
]: 'scampatóre e scampatrice': chi o che scampa. 2. sm
scampo1, sm. salvezza della vita o di una persona da un pericolo che
: a modo di granchio, grilli o simili animali, trovate salute e vostro
-di animali: salvezza da predatori o cacciatori o dalle intemperie. boccaccio
animali: salvezza da predatori o cacciatori o dalle intemperie. boccaccio, vtii-2-116:
. -via di scampo: possibilità o mezzo che si può mettere in atto
mettere in atto per salvarsi da un pericolo o per impedire il verificarsi di eventi spiacevoli
per impedire il verificarsi di eventi spiacevoli o per sottrarvisi. manzoni, pr
nella fuga. -liberazione dalla prigionia o dal carcere. sercambi. i-310:
, non dèe da voi aspettarsi scampo o pietà. 4. liberazione da
amorosi; sollievo dai tormenti dell'amore o della gelosia (e anche il mezzo
2-142: non spero che virtù d'erbe o di pietre / o forza di parole
che virtù d'erbe o di pietre / o forza di parole o man d'uom
di pietre / o forza di parole o man d'uom marso / mi sani,
man d'uom marso / mi sani, o priego altrui scampo m'impetre. g
-in un contesto iperb.: appagamento o conforto amoroso. boccaccio, dee
scampo. -possibilità di evitare quanto dispiace o danneggia, di sfuggire a conseguenze dannose
danneggia, di sfuggire a conseguenze dannose o dolorose delle proprie azioni; rimedio a
mezzo per sfuggire a un pericolo; modo o causa di salvamento; luogo in cui
e scampo siete. -allontanamento o partenza da un luogo o da una
-allontanamento o partenza da un luogo o da una situazione spiacevole; fuga da
-modo per porre riparo ai rovesci di fortuna o per sottrarsi ai soprusi di potenti
. -riparo da un colpo di lancia o di arma da fuoco; parata di
trovando altro scampo. -sollievo o riparo da condizioni climatiche avverse.
/ ch'ai mio scampo alcun corra o mi risponda. tasso, 2-47: or
/ scampo alcun non aspetti. -scagionamento o difesa da un'accusa. a
16-iv-196: non sapendo trovare altro scampo o sotterfus s 'o, ricorrono
altro scampo o sotterfus s 'o, ricorrono alle cavillazioni, a'sofismi ed
scampo / ne l'arcadiche selve / o le feroci o le veloci belve.
l'arcadiche selve / o le feroci o le veloci belve. -riparare al
, i-31: di lì a tre o quattro giorni qualcuno portava la nuova d'
speranza di vittoria (una lotta) o di sopravvivenza (una malattia).
avanzo di una pezza di stoffa, insufficiente o appena sufficiente per confezionare un abito.
fussino sgabellati per la città, contado o che non russino in tempo di poterli
brandello, anche di una concezione religiosa o letteraria, che abbia perduto la maggior
bufalino, 1-21: scampoli di meccano o catturati pedoni disposti ai lati di una scacchiera
un sentimento, di un atteggiamento spirituale o emotivo. guerrazzi, 9-i-113: uno
donne che vogliono essere 0 da più o altra cosa di quanto permette il lor
prima della fine di un periodo determinato o della vita, o che avanza dalle
un periodo determinato o della vita, o che avanza dalle occupazioni principali; ritaglio
; ritaglio di tempo; quanto resta o è possibile fare durante tale tempo.
. 13. esercito superstite dopo una o più sconfitte. livio volgar. [
, e quando m'avesse a toccare, o per fas o per nefas, uno
m'avesse a toccare, o per fas o per nefas, uno scampolino anco di
i-808: allora arrivava a raccogliere due centesimi o una fetta di pane o un osso
due centesimi o una fetta di pane o un osso di costoletta o uno scampoletto di
fetta di pane o un osso di costoletta o uno scampoletto di trippa, e scappava
97: se le vene son di ferro o di rame o d'altro simigliante metallo
le vene son di ferro o di rame o d'altro simigliante metallo, gli acetosi
'l bucciuolo conviene ben aprir di cera o altra materia che lo difendi dal sole
tuomo] non li doni siroppo, erba o radice, / ma cum tri cosse
al modo che la canaglia fa, o peggio di quel che fa il canagliume.
, tr. scavare superficialmente determinando uno o più incavi longitudinali. baldinucci, 143
baldinucci, 143: 'scanalare': incavare legno o pietra o simil cosa e ridurla a
143: 'scanalare': incavare legno o pietra o simil cosa e ridurla a guisa di
dalle vie consuete) nel trattar affari, o nel domandare qualche grazia a superiori.
lat. ex-, con valore di separazione o di allontanamento, e da un denom
presenta sulla superficie una serie di solchi o di rigature parallele che si sviluppano per
nel senso della lunghezza con andamento rettilineo o a spirale, e hanno funzione ornamentale
. su elementi architettonici, quali colonne o lesene. c. bartoli,
veduta, sieno alquanto più grosse, o veramente accrescasi il numero de * canali
marmo giallo. balainucci, 2: 'accanalato'o 'scanalato'dicesi quel lavoro o colonna che
: 'accanalato'o 'scanalato'dicesi quel lavoro o colonna che è intagliato a canali, i
natura, 1-x-30: la ruota, o di legno o di metallo, è scanalata
1-x-30: la ruota, o di legno o di metallo, è scanalata per ordinario
tal cavità. -che presenta solchi o incavi legati alla funzione anatomica (un
zampe dei ncci] corredate di unghie scanalate o solcate per la parte di sotto.
4 e di 12 faccie, talvolta scanalati o striati longitudinalmente. idem, 381:
macchina utensile che esegue scanalature su legno o su metallo. = nome
, sf. incavo di andamento rettilineo o incurvato a spirale, scarsamente profondo,
. galiani, 3-3: le strie, o sieno canali delle colonne, hanno ad
la parola. 2. solco o insieme di solchi paralleli che segnano la
. vallisneri, i-240: tutte queste scanalature o solchi si accostavano bellamente in fine,
della memoria non è scancellamento d'immagini o d'impressioni..., ma inabili-
cestino. -far sparire una lettera o una parola (un agente atmosferico,
2. far sparire per abrasione o per sovrapposizione di uno strato di colore
strato di colore un segno, una figura o un dipinto; privare delle immagini dipinte
... al ventisette erano state o dipinte o scolpite o nelle chiese o per
. al ventisette erano state o dipinte o scolpite o nelle chiese o per le case
ventisette erano state o dipinte o scolpite o nelle chiese o per le case, così
state o dipinte o scolpite o nelle chiese o per le case, così dentro come
come inesistente, come non mai avvenuto o non mai ricevuto; abbandonare un'usanza;
abrogare una legge, annullare un trattato o anche una distinzione sociale. savonarola
guicciardini, iv-290: chi non può o non vuole scancellargli [i benefizi] con
la remunerazione, cerca spesso di scancellargli o col dimenticategli o col persuadere a
spesso di scancellargli o col dimenticategli o col persuadere a se medesimo che e'non
-rinnegare ciò che si è detto o fatto; fare come se non fosse
7. far scomparire dalla mente o dalla memoria individuale o collettiva il pensiero
scomparire dalla mente o dalla memoria individuale o collettiva il pensiero o, più spesso,
dalla memoria individuale o collettiva il pensiero o, più spesso, il ricordo di
più spesso, il ricordo di fatti o persone; far dileguare dall'animo un
0 una viltà con un atto di eroismo o un atteggiamento ingiusto e deplorevole con uno
uno degno di lode e positivo (o comunque creduto capace di stargli a paro
creduto capace di stargli a paro) o un difetto con un pregio. guicciardini
il peccato originale (il battesimo) o il peccato attuale (il sacramento della penitenza