.. 'dàlie che le desti, o cesti e canestri'. mattio frantesi,
un cesto di lattuga [vendevasi] tre o quattro crazie. soderini, ii-37:
dante, inf., 13-142: o anime, che giunte / siete a
a cui erano uniti pezzetti di ferro o di piombo) che coprivano il dorso
. maffei, 5-5-68: sei o sette spettacoli fece, che o furono di
o sette spettacoli fece, che o furono di gladiatori, o di pugili
fece, che o furono di gladiatori, o di pugili armati di cesto. baretti
; * cintura trapunta, a ricamo o in rilievo ': che gli antichi tuttavia
grossa cesta che viene assicurata sul baroccio o sul carro agricolo (per trasportare maiali
, muli per il trasporto di persone o di cose. loco pone,
. orsù! piglia. alto! o dia voi! tu caschi. sta'forte
sono combinati qui in camera tre o quattro, tra il medico e la gente
serre per la bellezza de'loro fiori porporini o d'un bel giallo dorato.
una parola nell'interno di un piede o alla fine di un piede: maschile
, nel verso composto da membri uguali o disuguali, segna il distacco dal primo
bocca è armata di denti (odontoceti) o di fanoni (misticeti); sotto
: a chi non è nota, o signori miei, la novelletta d'eunomo ceteratore
di bestie maremmane, far cetine o tagliate di alcuni arbori jandiferi e da frutto
costituire per gran parte lo spermaceti o grasso di balena. = voce
dalle condizioni economiche, sociali e civili, o dall'attività svolta. -alto ceto
plebei sia utile in un governo, o necessaria nella monarchia; s'egli è
limiti gli eccessi dei due estremi, o non piuttosto formi un ceto, che,
nel duomo i tre « bracci * o ceti del parlamento (il baronale,
, e tutti i notabili per nobiltà o grado. 3. ant.
, 8-23: or sono io mare, o ceto, cioè pesce baleno, che
: se così fussin fatte le balene / o ceti, o lucci o buovi o
fatte le balene / o ceti, o lucci o buovi o liofanti, / so
balene / o ceti, o lucci o buovi o liofanti, / so che le
o ceti, o lucci o buovi o liofanti, / so che le cose passa-
ceto. bruno, 3-1104: del ceto o balena è cosa aperta, che per
morire lentamente una lucertola presa ne'campi o una bella cetonia dorata. gozzano
alla segala; la cetonia stictica o funeraria, di colore metallico lucente punteg —
(e venivano fatte vibrare col plettro o con le dita). ritmo
del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che muove e fa
e gittatelo in tuon di voce acuta, o grave, niente rilieva, solamente che
al mio amoroso canto: oliva o verde-grigio nella faccia rivolta verso /
rivolta in pianto. machiavelli, 800: o musa, questa mia la luce
mi spira i bei modi, o divo apollo. monti, x-3-273: deh
s'increspa al fruscio della toga professorale o allo spiegazzare della gazzetta, guai al
diss'ella, queste cose, o ver discorron nell'animo tuo? or se'
.. ovvero con sugo di cetrangoli, o di lumìe. soderini, iii-354:
cucumis sativus), con fusto prostrato o rampicante, che può raggiungere i 4 m
, frutto allungato, di colore giallo o verde o bianco o variegato, tubercolato
allungato, di colore giallo o verde o bianco o variegato, tubercolato o liscio
di colore giallo o verde o bianco o variegato, tubercolato o liscio, buccia
verde o bianco o variegato, tubercolato o liscio, buccia consistente, polpa incolore
(e si consuma fresco in insalata o sottaceto). bencivenni [crusca
per mezzo, come un nastro, / o come un citriolo, o come un
nastro, / o come un citriolo, o come un cardo. p. verri
c'è posto anche per i cocomeri o poponi o cetrioli, che siano: sono
posto anche per i cocomeri o poponi o cetrioli, che siano: sono appena
va come dal ciel cade saetta, / o fra le spine un porco riscaldato /
medici sul capo avea la cetta / o ne l'essilio avea lor sovenuto, /
essilio avea lor sovenuto, / o chi a riporlo in casa o chi a
o chi a riporlo in casa o chi a crearlo / leon d'umil agnel
, le quali (come soggetto o complemento oggetto: per lo più segue immediatamente
,... temono di partirsi, o in tutto o in parte, dagli
. temono di partirsi, o in tutto o in parte, dagli usati e amati
altri animali che sono in terra / o che vivon quieti e stanno in pace
quieti e stanno in pace, / o se vengono a rissa e si fan guerra
, e movi l'intelletto, / o, nata di dolor, giustissim'ira.
scivola / basso tra le foglie morte o risale / ai colori delle insegne straniere.
si può ricavare da un agg. o pron. possessivo. novella del grasso
dee., 3-10 (365): o figliuola mia,... questo è
e vien col dolce tuo tranquillo oblio [o sonno] / e col bel volto
ne campava testa che non fossono morti o presi. petrarca, 99-6: questa
verbo essere, e dopo un aggettivo o sostantivo preceduto da di o da (in
un aggettivo o sostantivo preceduto da di o da (in frasi che esprimono un
. c. croce, 215: o pazzo, matto, bismatto e senza cervello
ferme; e mentre che e'borbottava, o gli cadeva la mazza da poggiare o
o gli cadeva la mazza da poggiare o veramente i pennelli, che era una
del popolo, senza poterne mai impedire o attraversare l'esercizio; allora, invece
giudicarli. -preceduto da preposizione, semplice o articolata, nei complementi indiretti.
, alla carne, e la sua beatitudine o santificazione è sciogliersi da quella e star
di sei maniere d'erbette verdi, o d'altrettante di fiori, donde ch'ella
(scritte anche unite): un giorno o l'altro, in qualunque luogo,
, in qualunque luogo, in un modo o nell'altro, comunque. dante
un altro esercito / di qua, o di qua un altro forse; ed eccoci
da poterti di ciò che tu vorrai o domanderai dichiarire? machiavelli, 455:
segno distintivo dei partecipanti a un congresso o come fregio dalle donne sul cappello o
o come fregio dalle donne sul cappello o sulle vesti. monti, i-432
laudi gli uffiziali più caldi a'voti, o più arditi ai disegni; le dame
/ d'ogni burrasca / da dieci o dodici / coccarde in tasca. settembrini,
, i-263: 'cocarda', un fiocco o nodo di fettuccia, ed anche una rosa
al soldato che la porta sul cappello o sul casco... la cocarda
2. per estens. il partito politico o la fazione che ha come segno distintivo
qualcuno con gesti, atti, scritti o parole; canzonare, dileggiare; gabbare,
, come « far le cocche * o « coccare », battendo una mano
cocchétta1, sf. ant. piccolo ingrossamento o protuberanza. crescenzi volgar.
, in particolare di lusso, padronali o di piazza, e ne cura la manutenzione
-anche: chi guida in una corsa o per diporto un cocchio o un altro
una corsa o per diporto un cocchio o un altro veicolo a cavalli.
pretende di porsi a guida di altri o di assumersi responsabilità e uffici direttivi che
scherz. donna che guida il cocchio o altro veicolo a cavalli. salvini
sm. carrozza signorile trainata da due o quattro cavalli. cornaro, 43
: e'colli sono più di dieci o dodici, e non sono mica di quelli
sono mica di quelli che in cocchio o carretta possa salirvisi. tasso, n-iii-1124:
via larga il tram si scontrò con due o tre cocchi signorili lucidi. palazzeschi,
che servì per galea, per cocchio o tabernaculo al profeta di ninive. campanella
quale si facevano corse nel circo (o, in età rinascimentale, nella piazza cittadina
v-3-2-5: cocchiumare, aggiustare pel verso, o veramente corbellare, in lingua ionadattica.
un ferro tagliente terminato in ovale, o scendente parallelo a distanza variabile, regolata
. di sapere, se tutto, o parte, del vino gli si fosse aggelato
diametro massimo: e serve per vuotare o riempire il fusto, per prenderne campioni,
botte. pel cocchiume si versa il vino o altro liquido nella botte. nieri,
fu. ugolini, 87: 'cocciola'o 'coccia', in luogo di * guscio
de'bozzoli può darsi che richiegga più breve o più lunga l'esposizione alla canfora.
con questo nome quel fornimento di ferro o di ottone, col quale si guarnisce
., 9-65: due quasi cocce, o vero gangole, che son quivi [
. a. papini, 75: coccia o testa ripiena di pappa, si dice
, la parte calva del capo, o il 'capo calvo'. leopardi, i-48:
pesca a coda: pesca delle paranze o bilancelle, cioè fatta con due barche
(femm. -a). chi fabbrica o vende stoviglie di poco valore,
animali vari, compiendo un ciclo vitale più o meno complicato e provocando negli animali
; e chiamasi quell'osso coccige, o... codione; e le vertebre
vertebre di esso, vertebre del coccige o codione. leopardi, i-1041: gli ottentotti
bel nuovo l'osso sacro ogni volta, o coccige che dir si voglia, che
si riferisce al coccige. -vertebre coccigee o caudali: quelle che fuse insieme danno
da una depressione cutanea. -plesso coccigeo o sacro-coccigeo: intreccio delle branche anteriori dei
nome volgare di una specie di alloro o lauro (laurus culilaban), albero nativo
fatto all'estremità di un'altra corda o alla bugna di una vela.
cioè quelle funi che legate al calcese, o cima dell'albero, vengono a legarsi
, vengono a legarsi co'i suoi coccinelli o collatori, ed i collatori alle catene
a prima vista, han poi il margine o l'apotecio o l'ipotallo colorato;
, han poi il margine o l'apotecio o l'ipotallo colorato; oppure, grigi
gli antichi dal sangue del murice, o sia la porpora. redi, 16-iv-430:
] ponghiamo la cocciniglia, le cimici o cappe degli agrumi e de'fichi, e
, e come le piante producono i semi o frutta loro senza accoppiarsi con altri.
: 1 miei arnesi da cucina, o le suppellettili in generale. de roberto
, rottame di oggetti di terracotta (o di materiali affini). -scherz.:
: mettendo a ciascheduno una lastruccia o coccio sotto, acciò si faccian le radici
ghiacciano; con isverza di un sasso o coccio, versano liquore medicinale. lippi
abbia qualche secolo addosso, per informe o deforme che sia, innanzi al quale non
figurine che vengono su dagli scavi, o di quei pupazzi che si fanno ancora con
: nome popolare della leish- maniosi cutanea o bottone d'oriente. 6. locuz
4 per rompersi della stizza '; o forse para gonando lo stesso
lat. cocci, plur. di coccus o coccum 4 granello ': v.
enfiagione cutanea dovuta a punture di insetti o al contatto di erbe irritanti (come
lo più da morsicature di zanzare, o simili insetti. anche lo stropicciamento di
mette di subito in opera non bagnata o spenta a bisogno, ella ha certi
fare bottoni; l'albume esterno si mangia o si fa seccare per ricavarne l'olio
ancora di molti frutti, ciò è cocchi o noce ancora verdi, con il
maldiva ', chia mandosi o cocchi di maldiva, o 'maldive '
mandosi o cocchi di maldiva, o 'maldive 'assolutamente...
, lo stesso che uovo, crudo o cotto, e col guscio. pascoli,
in corpo, e quando senti, o vedi che la signora tullia o la signora
senti, o vedi che la signora tullia o la signora beatrice, sfoggi di razzi
pure intendiamo il * cocco ', o sia la 'grana de'tintori ',
di lana; perciocché le sue bacche o grani abbondano di piccioli insetti producenti quel
certa specie di grana da tintori, o cocco, o kermes, ma di color
di grana da tintori, o cocco, o kermes, ma di color nericcio,
. rettile appartenente all'ordine loricati o coccodrilli, con corpo allungato,
collirio mescola di sterco di coccodrillo o di ramarro. fazio, v-30-100: allor
che resiste ad ogni percossa d'asta o di saetta. caro, 12-i-29: ordinate
) del ginepro: formato di tre o più carpelli che diventano carnosi e dopo
que'fiori son prodotte altrettante coccole rosse o paonazze. panciatichi, 40: per
si dirà, ma non 'baccolina 'o * bacchetta '. leopardi, 958
: dicesi 'coccola orientale', 'coccola'o 'galla di levante ', il frutto
barbio, e non fa neve, o sdrucciola / e mette or drento, or
drento, or fuor la filistroccola / o vermenella, o bagattella, o coccola.
fuor la filistroccola / o vermenella, o bagattella, o coccola. ariosto,
filistroccola / o vermenella, o bagattella, o coccola. ariosto, 17-30: in
che mi tratta qualche volta bene. o come qualche volta, e non sempre
al loro posto di calìe, negli sgabuzzini o nei cantucci, nel retrobottega della vita
un oggetto, un bicchiere di vino o di liquore, ecc.).
la carica della polvere posta nella camera o nella campana dei pezzi incamerati ed
coccorézzi, sm. raro. carne (o trippa) di agnello allo spiedo
tenia né topo / sentir nel muro o coccoveggia ai tetti. betteioni, i-236:
al celabro quasi olio di spigo, o come la canfora. 3. figur
scerann'ei dopo la gran sentenza, / o fier minori, o saran sì cocenti
gran sentenza, / o fier minori, o saran sì cocenti? d. frescobaldi
aggio / nel petto acceso, si spenga o s'aliente; / anzi si fa
d'amore, se per un'ora o due per lo meno non l'ha prima
algarotti, 5-50: un principio di pietà o di cochetteria. c.
lo più intendesi dell'effetto del fuoco, o anche semplice- mente del caldo sull'animale
'quel prudore, pizzicore, mordicamento o cociore, che si risente alla cute
di troppo grattata colle ugne, o tenuta in contatto con materie acri e corrosive
ragione a'mercadanti di quella quantità di seta o orsoio o testoio, pelo o filugello
di quella quantità di seta o orsoio o testoio, pelo o filugello o altro lavoro
seta o orsoio o testoio, pelo o filugello o altro lavoro di seta che
orsoio o testoio, pelo o filugello o altro lavoro di seta che a loro
gli ha difetto di condimento niuno, o di sale, o della cocitura. gli
condimento niuno, o di sale, o della cocitura. gli ingannati, xxv-1-314:
. macchina rudimentale per il sol- levamento o il trasporto di materiali sciolti (sabbia
sabbia, ghiaia, cereali, farina) o di liquidi per piccoli dislivelli o per
) o di liquidi per piccoli dislivelli o per piccoli percorsi: costituita da un
che eleva un grave formato a palla o altro solido che entri nel suo canale,
, nell'architettura, è l'invenzione o l'artifizio delle scale a chiocciola.
dagli antichi alla porta della grotta, o cavea, d'onde si facevano uscire
è ovvio, in superficie di questa, o appena poco sotto il cutaneo..
) con foglie arro tondate o lobate, carnosette, concave o a forma
tondate o lobate, carnosette, concave o a forma di cucchiaio, fiori
fusto a baccellatura a spirale, o una fascia a spirale scolpita in rilievo intorno
e incantevoli albe, / io so, o cóco incatenato, / che un giorno
con essa esprimere il parlare in gola, o come dicono 'la gorgia', connaturale della
il capo; è di colore bianco o nero secondo le congregazioni). - anche
di repubblica non per privilegio di cesare o di pietro né per larghezza di altre
per larghezza di altre autorità in sago o in mitria o in cocolla. fogazzaro,
altre autorità in sago o in mitria o in cocolla. fogazzaro, 7-283:
i bachi da seta] il fulisello, o gaietta, o cocolla, o bocciolo
] il fulisello, o gaietta, o cocolla, o bocciolo, come vogliono dire
, o gaietta, o cocolla, o bocciolo, come vogliono dire, de'
imperciò non fa loro di mestiere sarchiargli o zappargli, avendo o facendo in modo che
di mestiere sarchiargli o zappargli, avendo o facendo in modo che in sul cocomeraio
in sul cocomeraio s'abbino de'roghi o delle ferule in luogo a solatìo,
della famiglia cucurbi- tacee (cucumis citrullus o cucumis vulgaris), i cui fusti
acqua macchiata con un po'di amarena o di fumetto. sbarbaro, 1-42: estate
, 855: maometto un giorno, o una notte che fosse, ti spartì
punto entrò un tipo 'cocomero asinino * o * salvàtico ', specie di pianta ap5
soderini, ii-84: la coloquintida, o, come si domanda, il cocomero
come si domanda, il cocomero salvatico o la zucca, ha le foglie intagliuzzate,
., 1-37: ogni seme di biada o da orto si crede che si conservi
« non trovo menzione di 'cocomero 'o * cucumis * prima che in vairone
dicesi ancora di popone, cocomero, o altra simile frutta, che riesca scipita.
. r. bracci, 2-204: o cocuzze! vo'ci avete avuto a
. la parte più alta del cappello (o dell'elmo), dell'acconciatura dei
coda; e chi la fiede nel capo o nel dosso, non ha male,
la pomposa coda del superbo pavone, o nel celestiale arco, quando a'mortali
degli scorpioni di barberia] ha sei vertebre o spondili, e l'ultimo d'essi
sacchetto. -anche: di animali o personaggi mitici o fantastici. dante
-anche: di animali o personaggi mitici o fantastici. dante, inf.
femminile dei capelli, che vengono stretti o annodati sulla sommità del capo o sulla
stretti o annodati sulla sommità del capo o sulla nuca (e possono essere lasciati
, è per la mala vita. o donne, aviate a mente le code,
giovine un congiurato; in ogni moda o foggia di vestimento un segno di congiura
piede,... certi nastri, o colori, o pendagli, erano colpe
.. certi nastri, o colori, o pendagli, erano colpe aspramente punite,
la chioma che gli scendeva giù liscia o a coda di cavallo sopra i
: neuna donna porti alcuno vestire o vesta nelle quali abia coda oltre due braccia
] della vita imbellettarsi la faccia, o portar pianelle, o vesti con le
imbellettarsi la faccia, o portar pianelle, o vesti con le code per coprir i
battute della rivista entrarono in iscena trenta o quaranta giovanotti in cilindro e coda di
da quella parte onde si leveranno, o verso dove libreranno le code o
o verso dove libreranno le code o razzi loro, avviseranno [ecc.]
ma pure amano le cose terrene, o per timore, o per amore di
le cose terrene, o per timore, o per amore di quello che desiderano,
dell'orivolo dello studioletto d'ebano, che o tira una cordicella, o mette in
, che o tira una cordicella, o mette in un buco la coda d'una
l. salviati, ii-1-199: l'o largo anch'egli non si lascia mai
egli non si lascia mai discacciare, o sia nella fronte, o sia nella coda
discacciare, o sia nella fronte, o sia nella coda della parola. buonarroti
suo modo di vedere al significato comune, o al valore etimologico, ne dubito assai
mischia, a farsi ammaccar tossa, o a risicar qualcosa di peggio; ma
, v-225: noi partiremo domani, o di conserva o alla coda. abbiamo saputo
noi partiremo domani, o di conserva o alla coda. abbiamo saputo del passo
rimaneva presso la nonna, e in coda o il piovano, o il cappellano.
e in coda o il piovano, o il cappellano. b. croce, ii-8-180
coda. rajberti, 2-99: ogni minuto o due arrivavano omnibus pieni di dentro e
gabinetti d'europa, come usa, o usava una volta in tempo di carestia
che uno non faccia solitaria vita d'eremita o di miliardario, nei luoghi e nei
giorni nostri, per poco che abbiam voglia o bisogno d'uscir di casa. silone
furono alla lesta ricamate in seta nera virgolette o code che dir si voglia.
paoletti, 1-2-225: quando la coda, o sia il picciuolo del grappolo, è
. cinem. ogni pezzo di film velato o nero che si attacca all'inizio o
o nero che si attacca all'inizio o alla fine dei rulli di pellicola o
o alla fine dei rulli di pellicola o dei pezzi di montaggio (e ha lo
messa in macchina della pellicola nel proiettore o nelle moviole senza perdere fotogrammi utili,
di poterlo legare a un punto fisso o ad altra corda. -coda di una
lirico. -coda del sonetto: una o più terzine, composta da un settenario
satanassi, in sentir una tirata d'archetto o un sonetto con la coda, si
; massime in porta di ferro larga, o porta di ferro stretta, o alta
, o porta di ferro stretta, o alta, e in coda lunga e alta
biringuccio, 1-114: si fan quattro o al più sei canali che stieno in
quella calettatura che si fa con intaccatura o incavo angolare, che è largo da
consisteva nel legare alla coda di uno o più animali il condannato e trascinarlo a
animali il condannato e trascinarlo a corsa o squartarlo. dante, purg.
(si parlava in dialetto), o se volete l'arzente, il pepe sotto
coda a tante vittorie, ed è maschera o preludio di tante misfatte.
alla coda di tutto, ora, volere o non volere, è saltato in capofila
in vece d'adulare, soiare, o dar la soia,... talvolta
gueffe / ho meritato già per questo o piue; / dove il capo non va
(i-1093): quando 11 conte o i suoi figliuoli vi fossero stati presenti,
curioso spettacolo, mentre a piccoli pinastri o a cipressetti di pietra rassomigliavano. tramater
v.]: 'coda cavallina 'o 'coda di cavallo ', specie
gruppo di canne, e i soliti equiseti o code di cavallo, di cui un
ligula è corta, la guaina è giallo-chiara o giallo-scura e bruna alla base; l'
: si chiama volgarmente coda di lione, o piscia- cane, ed è l'orobanche
erbe che le nascono intorno e vicine, o che per lo meno ella le faccia
, con rizomi corti, steli eretti o ascendenti, alti fino a 1 m
. altra denominazione comune del pesce bandiera o pesce volpe (alopias vulpinus, vulpecula
pellico, ii-42: quando il patibolo o qualunque altro martirio è inevitabile, il
un minimo punto si denigra per coardia o altro rimproccio, sempre resta vituperosa al
d'ogni stuol, d'ogni re forte o dappoco / ti chiarirai; ti chiarirai
n'è contesa dai numi, o dalla poca / nostr'arte in guerra e
che gli incombono per ragioni di servizio o di disciplina: può costituire circostanza aggravante
con lui, / sia da pigrizia o codardigia involto. marino, vii-
collo! io sarei stato abbastanza credulo o codardo per stringermela al cuore, e dimenticare
se codardo / livor mi spezza o punge, / provocando il destin passo
larimo prese, e de'tracuri / o codaspri le genti, saldamente / nassa tessendo
calco del gr. rpà / oupo? o xpaxoopo? (oppiano), comp
, per renderle onore, per ascoltarla o sollecitarla; anche per curiosità, per
. provveduto che... codazo o cerchio intorno a loro, uscenti in
calmare la tosse, in forma di pastiglie o di sciroppo). =
, 3-95: neuno nella cittade, o nel contado, o distretto di firenze,
nella cittade, o nel contado, o distretto di firenze, giuochi a giuoco
, giuochi a giuoco di zara, o d'aliossi, o di gherminella,
giuoco di zara, o d'aliossi, o di gherminella, 0 a coderone.
, quando si parla d'un uomo, o d'altra cosa sustantiva,..
dimostrat. indica un oggetto (persona o cosa) vicino a chi ascolta (
(e può riferirsi anche a persone o cose, idee già nominate nel discorso
con quella spettiva di guadagnare inoltre due o tremila ducati per tornarmene in coteste parti
venezia,... dovrò scrivere o dire 'cotesta città'. fagiuoli, 1-8-13:
cotanto fina e sottile, che poco o niuno impedimento facesse al moto della luna
9-20: bello il tuo manto, o divo cielo, e bella / sei tu
cuore *. panzini, 11-86: o adorna come un camposanto inglese, o abbandonata
o adorna come un camposanto inglese, o abbandonata come è pur codesta, in
da cui non è lecito fare san martino o san michele, non è allegra.
coloro, che nobiltà, ricchezza, o altro splendore esponeva a'pericoli. buonarroti
adulator, gli urge bisogno, / o finto o vero, ch'un poder vicino
gli urge bisogno, / o finto o vero, ch'un poder vicino / gli
due specie particolari; codibugnolo terrestre, o delle selve (parus caudatus sylvarum:
figura di una lunga borsa da danari, o di una pera molto allungata, ed
] per tenervi biada, crusca o simile; e ciò per allusione alla forma
medici, 188: e dissi: - o bartolin, deh! dimmi 'l vero
di mano dell'autore. -codice anonimo o adespota: senza l'indicazione del nome
: che deriva direttamente da un autografo o da un manoscritto originario. -codice opistografo
da quello del retto. -codice riscritto o palinsesto: in cui un testo primitivo
in cui un testo primitivo fu raschiato o lavato allo scopo di sovrapporvi un nuovo
canto, ove ne'codici sia discordanza o silenzio. carducci, 37: o a
discordanza o silenzio. carducci, 37: o a me di mutua fede costretto /
di legno e i fermagli di metallo, o ch'io m'inganno, o che
metallo, o ch'io m'inganno, o che è più dantesco del libro impresso
legislativo: legge speciale contenente tutte, o la maggior parte, 0 le fondamentali
raccolta, collezione di leggi, ufficiale o privata, più o meno rispondente a
leggi, ufficiale o privata, più o meno rispondente a carattere di organicità e
e di virtù, di buon cittadino o di reo, cangiarsi colle rivoluzioni dei secoli
, né di quel delle genti, o di quello della natura, non fanno
sulla pubblica istruzione, codice delle leggi testatore o codicillatore vive, si provvede che il notaio
possa né debba in alcun modo dar rapporto o copia di qualsivoglia testamento o codicillo.
dar rapporto o copia di qualsivoglia testamento o codicillo. 4. complesso di
, con la radio, con segnali luminosi o acustici, fra le navi in navigazione
acustici, fra le navi in navigazione o fra le navi e le stazioni a
, si debba sostenere come un codicillo, o veramente come una semplice ultima volontà.
. taria di carattere accessorio, o di data successiva rispetto alle disposizioni originarie
disposizioni originarie, alle quali reca integrazioni o modifiche: deve rispondere ai requisiti di
che lui parrà, in suo testamento o codicillo o sua ultima volun- tade,
parrà, in suo testamento o codicillo o sua ultima volun- tade, pecunia o
o sua ultima volun- tade, pecunia o altra cosa. velluti, 191: rimasemi
, si coltivarono soltanto gl'ingegni, torpidi o svegliati che fossero, delle famiglie nobili
onori e di facoltà; famiglie che o per la promessa di codicilli alle pie
la promessa di codicilli alle pie fondazioni o per la loro preponderanza nel governo erano
per dono, e non per testamento o per codicillo. d'annunzio, iv-2-1035:
consentire che mai vi presti a usura, o vuoi giudeo, o vuoi cristiano;
a usura, o vuoi giudeo, o vuoi cristiano; e se tu hai consentito
assereto / che, distolto da rògito o caparra / e posto sopra 11 cassero
giuocate all'ombre, / s'è riposto o s'è codiglio. a. casotti,
chi ha intrapreso il giuoco a profitto o con vincita di chi si è opposto.
corta e serrata, portata da donne o ragazze. negri, 2-889: il
portavano raccolta a nodo, a mazzo o a treccia. settembrini, 1-4:
2. scherz. treccina di donna o di ragazza. 3. ciuffo di
tetti delle case e nidifica nei buchi o fra le rovine. pulci,
: del codirosso. nelle ra- gniaie o boschetti, in compagnia de'rusignuoli o becca-
gniaie o boschetti, in compagnia de'rusignuoli o becca- fichi, si vuol trovare quest'
, detto in toscana 'ballerina 'o 4 cutrettola '(così detta dall'
detto anche in toscana * ballerina 'o * cutrettola '. linati, 25-138:
punte; le glume corolline rinchiuse nelle esterne o calieine (phleum). tra le
, e darmi qua sotto el codrione cinque o sei colpi de'maladetti. berni,
uccelli; e chiamasi quell'osso coccige, o uropigio e codione; e le vertebre
le vertebre di esso, vertebre del coccige o codione. g. gozzi, 3-5-399
duez, dal veneroni, dall'oudin; o vero coderone, registrato dallo spadafora:
qualche fiorentino, in vece di codirone o coderone, dice codrione per mal opportuna
. edizione fatta in comune da due o più editori. -contratto di coedizione: in
, 215: 'coefficiente ', ninnerò o quantità cognita che si pone avanti una
boccardo, 2-34: chiamasi rendimento, o coefficiente di effetto utile d'una macchina
-i). chim. sostanza inorganica o organica dializzabile e termostabile, avente la
di derrate fatta d'intesa fra due o più persone, al fine di rivenderle
, assoggettandosi alla potestà familiare di lui o di chi, in tale famiglia, deteneva
moltiplicato per la quantità fisica dei beni o delle monete, al fine di conoscere
... ma i successori della crusca o non do- veano pur notarla, o
o non do- veano pur notarla, o almeno doveano fare avvertiti li studiosi che
e trattenuto in un dato spazio, o rinchiuso in uno spazio minore di prima
a essere attuato anche con la forza o, in genere, con l'applicazione
di potestà che obbliga altri a fare o omettere un atto, accennando d'usare
viene ripristinato l'ordine giuridico violato, o direttamente, anche con l'uso della
anche con l'uso della forza, o indirettamente, mediante l'applicazione di sanzioni
i valori che andavano « a tutti » o per lo meno « al coerede!
galileo, 4-3-11: prendiamo il cilindro o prisma a b di legno o d'altra
cilindro o prisma a b di legno o d'altra materia solida e coerente,
6. figur. che presenta connessione o conformità con sé o con altre cose
che presenta connessione o conformità con sé o con altre cose; logico, costante
oggetti, azione degli oggetti, coerenza o differenza degli oggetti. d'annunzio,
proprii, livellarii, feudali, liberi o sottoposti. 4. figur.
testimoniano la piena osservanza dei princìpi morali o delle idee preposte alla propria condotta;
tutto in maniera che faccia altro sentimento, o per non riflettere alla setta di quel
non riflettere alla setta di quel tale, o al sistema suo, o alla
, o al sistema suo, o alla concatenazione e coerenza, e al filo
manzoni, 901: ammesso ciò, più o meno avvertitamente, un tal precetto non
sempre celebratissimo, più per l'ardire, o piuttosto la coerenza da me usata nello
l'uomo, come essere collettivo o individuo, non è degno di
dal rompere la coerenza estetica per un fine o comodo pratico, il suo concetto
esser attiguo, accosto, vicino ', o, come familiarmente si dice, 4
varie acque] e nel loro colore più o meno cupo, e nella maggiore o
o meno cupo, e nella maggiore o minore tenacità, o coesione. tommaseo
, e nella maggiore o minore tenacità, o coesione. tommaseo [s. v
, viscoso, con peli insieme porcini o ircini, formavano così una coesione di
possono essere affini, ma anche distinti o contrastanti). gioia, 1-i-343
gioia, 1-i-343: quando due o più cose sogliono coesistere o succedersi,
quando due o più cose sogliono coesistere o succedersi, dall'esistenza dell'una si deduce
dall'esistenza dell'una si deduce resistenza o l'arrivo delle altre. se la coesistenza
l'arrivo delle altre. se la coesistenza o la successione è costante, la deduzione
: situazione nella quale due stati, o gruppi di stati, limitano la loro
. coesistenza paragenetica: associazione di due o più minerali primari retta da particolari norme
. esistere). esistere insieme o contemporanea mente con altre cose
di affinità, ma anche di contrasto o di com promesso);
gioia, 1-i-343: quando due o più cose sogliono coe sistere
più cose sogliono coe sistere o succedersi, dall'esistenza dell'una si deduce
una si deduce resi stenza o l'arrivo delle altre. leopardi, i-1206
, esistere a un tempo due o più oggetti, con qualche relazione reale o
o più oggetti, con qualche relazione reale o ideale tra loro. parola opportuna
, v-39: sia dunque uno spirito confinato o coesteso a una mole di ghiaccio:
ghiaccio: a misura che riceverà più o meno vergine in sé l'assoluta disperata quiete
: nelle battaglie / forte ti mostri, o diomede, e vinci / di senno
, in certe notti d'aprile o d'ottobre dopo tanto parlare e ascoltare,
3. che vive nel medesimo tempo o secolo; contemporaneo. p.
l'una esser provenzale, l'altra francese o lombarda, oltre infinite latine. gioberti
, iii-181: -o cerva d'amore, o capriuola di grazia, vieni, vieni
vieni... vieni a me, o coetema a la venustà celeste. marino
s'io, seguendo te solo [o amore del vero], non potrò dir
cofanàio, sm. raro. chi fabbrica o vende cofani. statuti del tribunale
cennini, 118: volendo lavorare coffani, o vero forzieri, se gli vuogli fare
sono destinate a contenere munizioni, stranienti o robe di rispetto. pascoli, 395:
cofanuzzo piccolino di cuoio, a oro o ariento, l'uno soldi 3 denari 6
sul quale sta la veletta, o sia il marinaio che sta all'ascolta,
: tutti s'affollarono contro la murata o salirono ai ponti più alti e taluni
aguglione come sarebbe stato storpiato, arabicizzandolo o cofticizzandolo. = cfr. copto
2. dir. norme cogenti (o imperative, o assolute): quelle
dir. norme cogenti (o imperative, o assolute): quelle la cui osservanza
medesimo spezzato, in te conservante riacquisto. o. rucellai, 2-8-10-215: conchiude rettamente
ii-5-37: la sua sostanza cogitante, o, per meglio dire, il suo atto
da altra potenza che dal senso; o sia ella intelletto particolare e passivo, o
o sia ella intelletto particolare e passivo, o sia ella detta cogitativa. varchi,
fantasia stessa, ovvero anima fantastica, o cogitativa che si chiami, come ricevitrice delli
, che è la semplice storia, o raccolta di nozioni e di fatti non
, progetto. iacopone, 81-n: o amor amabele, amore delettabele, /
tommaseo, i-220: qui non rabbiose tigri o de'leoni / il tristo seme;
, staccare, svellere da una pianta o dal terreno (erbe, fiori,
2-124: come quando, cogliendo biada o loglio, / li colombi adunati alla
morte. d'annunzio, ii-578: o sorella, comandano gli eliòni / quando piantar
/ quando piantar vuoisi l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli
, se ne coglie / per triunfar o cesare o poeta, / colpa e vergogna
ne coglie / per triunfar o cesare o poeta, / colpa e vergogna del-
474: cogli la rosa, o ninfa, or che è il bel tempo
e comune e ampissimo è il campo, o donne, per 10 quale vanno spaziando
e vermigli, / fia che tempo o morte spogli / il bel sen di rose
infami avoli tuoi di tabe / marcenti o arsi di regai furore; / io te
morte! ungaretti, i-39: sono cresciu'o / come un crespo / sullo stelo
quai col calpestìo di poco armento, / o a * colpi pur di coreggiati.
: entrambi / miei figli sono. o tu, qual sii, che palma
: fare si dee il campo quadrato, o a tre canti, o ritondo o
quadrato, o a tre canti, o ritondo o vero lungo, secondo che al
o a tre canti, o ritondo o vero lungo, secondo che al luogo
e delle cose e in un sol gesto o in un sol motto rappresentarlo, che
), a sorprendere con lo sguardo (o anche con l'obiettivo fotografico).
, iii-217: né fra l'intime stanze o fra le chiuse / gemine porte il
improvviso, scoprirlo colpevole di qualche colpa o mentre sta compiendo una data azione.
». i * coglia (disse) o non coglia, o salvi, o uccida
coglia (disse) o non coglia, o salvi, o uccida / che miserrimo
) o non coglia, o salvi, o uccida / che miserrimo i'sia non
quand'uno per la via è stanco o non ha voglia di andare avanti o lo
stanco o non ha voglia di andare avanti o lo coglie la notte, che egli
di infliggergli, bacchettate, calci, o consimili villanie. giusti, ii-141:
. trovare, scoprire qualcosa inaspettatamente, o all'improvviso dopo varie ricerche. dante
diaspro / tal che per lui, o perch'ella s'arretra, / non esce
sopra,... poche volte o non mai coglievano indarno. magno, ix-217
intr. accadere, incogliere (un bene o un male, una fortuna o una
bene o un male, una fortuna o una sfortuna). bartolomeo da s
, v-21: in qualche momento di malinconia o di coglionaggine mi sono lasciati fuggir di
le nuove tresche, che si udisse o che si leggesse mai, ed è cosa
ho detto. fagiuoli, 1-1-305: o ecco qua il maestro; ci mancava
, colga. lippi, 2-39: o per tutt'oggi beccomi su moglie /
/ nobile, ricca e bella, o veramente / vi lascio fossa. s'ella
coglie, coglie; / se no, o patire: o cesare, o niente.
; / se no, o patire: o cesare, o niente. salvini,
no, o patire: o cesare, o niente. salvini, v-541: questo
la raccoglie, e con madonna, o madonna, mi fa voltare. p.
. dio vel perdoni, che credete o mostrate di credere simili coglionerie. sassetti
e sm. (femm. -tóra o -trice). che coglie, raccoglie (
nell'uso. e in italiano cògnàc o cògnacì... d'annunzio propose
le ditte produttrici italiane lo chiamano arzente o, per inguaribile mania di esotismo,
un liquore? e una pasta, una o due paste. per me un cognacchino
(femm. -a). fratello (o sorella) del coniuge, coniuge del
del coniuge, coniuge del fratello (o della sorella): e, per
intendiamo un fratello di nostra moglie, o un marito d'una sorella di nostra
d'una sorella di nostra moglie, o un marito di nostra sorella: e nello
vedere se io mi presenterei a corte, o no. monti, x-2-273: cognato
delle donne in concorso de'maschi, o degli agnati in concorso de'cognati,
v-2-83: quanti assisteva gente cognata o consanguinea, l'hanno respinta come han respinto
. agg. letter. congiunto per origine o per somiglianza (ima cosa della natura
bruna valle asconde. carducci, 651: o de'cognati e de i dispersi miti
discendenti da un capostipite comune, maschio o femmina (cognazione legittima: limitata alla
comparatico, tra lui e 'l battezzato o 'l cresimato. = voce dotta
tanto men vera, benché non apparisca, o per maggior lontananza de'tempi..
maggior lontananza de'tempi... o poca cognitézza di monumenti. =
informe, superfluità rossa ed inane, o anzi beffa d'un pupazzo sventrato senza
animo suo e l'indole sono, più o meno, sperimentati, e si ha
meno, sperimentati, e si ha o si crede avere di lui opinione sicura
sf.): quantità data, o indipendente dall'incognita. agnesi, 1-1-134
le cose buone e belle, sono o di quelle de le quali l'amore o
o di quelle de le quali l'amore o il desiderio è i fin loro,
se ne bisogna gli succede il desiderio, o di quelle che sono fine di desiderio
chiamasse, e io vi rispondessi albero, o frutto; questa si chiamerebbe cognizione generica
ch'ei porge alla cognizione degli occhi, o dell'intelletto. c. e
particolare disciplina) ottenute grazie allo studio o procurate a fine di studio (e
. rinuccini, 1-125: questi signori feciono o rinnovo- rono legge contro al giuoco e
facilmente a me verrebbe compero stoppa o capecchio in quel cambio [del lino]
uomini si sciabolavano n'erano a cognizione o ne avevano il presentimento.
il quale non sono conosciuto da lui, o solamente per vostro mezzo gli son venuto
, per una sorta di cassa, o piuttosto cesta intessuta di striscie d'albero
il padrone doveva dare al contadino (o viceversa) come sgravio dell'uva mangiata
) come sgravio dell'uva mangiata, o di olio che doveva corrispondere per l'
situati nel tempo, sì e no due o tre fatti galleggiano -di licheni ho,
: quando poi diventano valenti nell'arte loro o fanno qualche prova in guerra, s'
uso di que'tempi, l'ultimo nome o cognome era quello che soleva distinguere le
una critica, non ben si ricorda, o apologia di un epigramma di un valentuomo
lo stesso grado (una quantità o un'intensità: in due gra
numero di termini e ambedue crescenti o decrescenti). = comp.
fra i posti occupati da quantità o intensità di due graduatorie d'ugual
che serve per il piantamento di alberi o nel giardinaggio. targioni tozzetti,
con intorno terra ricotta, terriccio, o concio spento, dei comi, dei
. v.]: 'coibenza', qualità o cagione che rende coibenti le sostanze materiali
che coincide, che accade contemporaneamente o concomitantemente. tommaseo [s. v
il coincidere; il verificarsi contemporaneo o concomitante di due o più circostanze
verificarsi contemporaneo o concomitante di due o più circostanze o avvenimenti; incontro
concomitante di due o più circostanze o avvenimenti; incontro simultaneo (e
(e spesso inatteso) di due o più cose. scala del paradiso
2. partenza di un treno, o di un qualsiasi mezzo pubblico di trasporto
e ciò non in un punto, o nella coincidenza de'raggi, ma in
, scarica presso che simultanea di due o più contatori di geiger- muller.
meno illuminato scopra in qual anno, o in qual corso d'anni, o
, o in qual corso d'anni, o in qual parte dell'epoca insomma,
dell'epoca insomma, coincidano diversi avvenimenti o diversi personaggi. alfieri, i-23: la
a far coincidere con ritardi dei superiori o dell'organizzazione delle cerimonie. 2
(due figure), nel piano o nello spazio, in modo che a
.]: 'coinsulano '. nativo o abitatore della stessa isola. =
qualcuno partecipe degli utili e delle perdite o anche soltanto degli utili, che derivano
partecipa agli utili e alle perdite o anche soltanto agli utili di un'impresa o
o anche soltanto agli utili di un'impresa o di un affare. cicognani,
per cui un soggetto trae vantaggio o svantaggio dalla sorte patrimoniale (profitti o
o svantaggio dalla sorte patrimoniale (profitti o perdite) di un altro soggetto. -in
vallisneri, ii-168: i primi segni, o vestigia, o princìpi della concezione.
: i primi segni, o vestigia, o princìpi della concezione... nelle
: temendo la natura che la negligenzia o la fatica che è in nutrire e allevare
, sm. forma tronca di colle (o anche di collo * colle '
setaccio usato per colare la calce o la rena. baldinucci, 142
carena, 1-225 '* cola * (o stretto), grosso telaio quadrangolare,
calcina, ovvero separarne le pietruzze, o altra mondiglia. 2. sacchetto
non sarà mai raccomandato abbastanza la culla o cola. quando si renderà generale l'
. carena, 1-358: 'cola'(o 'stretto'), cassetta di rame stagnato
assai simile alla melagrana, con più o meno granelli, secondo il vigor della pianta
onde va catuno pelegrino / che vada o vegna d'oltremare. sacchetti, 87-141
. guarini, 196: veggio, o veder panni, / colà, posando
: con valore di moto da luogo o per luogo; oppure con l'indicazione
appartenenza (alludendo a una data città o provincia o nazione). boccaccio,
alludendo a una data città o provincia o nazione). boccaccio, dee.
, 1-46: errore il trasse, o pur destin celeste, / da la terra
a lisbona tornate. -colà onde o donde: in quel luogo, da quel
precisare a chi sono rivolte le ingiurie o le bestemmie.
in un colino, generalmente di metallo o anche di materia plastica, a fondo bucherellato
colino', vaso di rame stagnato, o di latta, a fondo bucherato, ovvero
fatto di reticella di filo di ferro o d'ottone, o anche di tela
di filo di ferro o d'ottone, o anche di tela metallica. serve a
tela metallica. serve a colare brodo o sugo per separarne ossicini, ciccioli,
sugo per separarne ossicini, ciccioli, o altre cose simili da buttarsi.
per indicarne l'usura e il cattivo stato o al corpo di persone che siano state
causa di un'imperfetta chiusura dei recipienti o delle cisterne. 2. metodo
colaggiù (ant. colaggiuso e colà giù o colà giuso), avv. letter
. marino, 10-175: di quante cose o buone o ree / passate ha il
, 10-175: di quante cose o buone o ree / passate ha il mondo in
e ingoiarlisi vivi. magalotti, 9-1-195: o vedete in quante combriccole vi vorranno colaggiù
colagogo; senza però disciogliere, stimolare o muovere con violenza e con eccesso il sangue
. medie. eliminazione di sali biliari o anche di pigmenti biliari, mediante le
filtrazione. 2. sostanza colata o che cola. crescenzi volgar.,
volgar., 3-19: poiché due volte o tre [il panico] avrà bollito
di scoprirne le occlusioni e le stenosi o di individuarne una fìstola. =
vie biliari, provocata generalmente da calcolosi o da epatite. = voce
infangati, col sangue raggrumato sulle vesti o ancora colante dalle ferite, venivano dileggiati
[geneta] inferisce certo colamento, o generazione, o vero colante generazione.
inferisce certo colamento, o generazione, o vero colante generazione. carducci, i-846
dal fr. coulant 4 anello di ferro o d'acciaio, trave per le manovre
{ cólo). filtrare un liquido (o una sostanza fluida, incoerente: calcina
, ecc.) attraverso un setaccio o un filtro allo scopo di depurarlo da
, allora è buona. colala due o tre volte. crescenzi volgar., 1-4
merendon cresciuto all'uggia, come la zucca o 'l melon per superchio omore,.
capocchia; ma li manca il cavolo o la foglia della zucca da colare il
si accorgeno che pute loro el fiato o che han gli occhi guasti e di
come in tanti conservatori e vivai, o come in tante spugne rilevate sopra il piano
, x-3-275: rattien la neve, o borea, / che giù dal crin ti
fuori della pelle; essere tanto grasso o unto da trasudarne (con riferimento alle
, dei capponi, dei tacchini, o ad altra carne commestibile). -per
.: anche riferito ai capelli troppo unti o impomatati o a persona troppo pingue.
riferito ai capelli troppo unti o impomatati o a persona troppo pingue. ariosto,
sempre più languida che nelle nazioni manifatturiere o commercianti; ed il danaro, o presto
o commercianti; ed il danaro, o presto o tardi, va a colare
commercianti; ed il danaro, o presto o tardi, va a colare, senza
colo. 11. divenir liquido o fluido per liquefazione (metalli, argille
allorché la sommersione è conseguenza di naufragio o di combattimento. abba, 1-136:
ant. suonare il colascione (o altro strumento a corda).
, di sonorità aspra, provvisto di tre o quattro corde e di sedici tasti sul
cola, par che voglia, che colascione o, come esso dice, colazone,
sonare. ma a napoli non colazone, o colascione, ma calascione lo chiamano.
chiasso, si suonava una chitarra, o colascione, tanto da ballare il saltarello,
. pizzicavansi le corde colle dita, o con un pezzetto di legno, o con
, o con un pezzetto di legno, o con una penna; rendeva un suono
liuti e cetre e colascioni / vernice o muffa. carducci, 522: un tropo
, come la cetra / la lira o il colascione / su'cui si può
può mandar fillide a l'etra / o la « riparazione ». 2.
del signor colassuso alto elevato, / o non giungono i casi, o
o non giungono i casi, o zoppicando / vi giungon molto stanchi, e
già saliti sui tegoli: non fate, o io non mi partirò di qua,
liquida di un metallo, di una lega o di un minerale, fusa in un
da un cratere eruttivo allo stato più o meno fluido che scorre lungo un pendio
e le colate basaltiche sieno finite ieri o un anno fa. -per simil
scorrimento di fanghiglia emessa dai crateri vulcanici o prodottasi sui fianchi dei conetti quando le
di vecchie acque piovane e colaticce, o tratte a forza di braccia da pozzi profondi
colata e in seguito consolidatasi per raffreddamento o per evaporazione (la cera colata dalle
evaporazione (la cera colata dalle candele o la materia che, nelle fornaci o
o la materia che, nelle fornaci o nelle fucine, si è staccata dalla
targioni tozzetti, 12-5-380: in alcuni scavi o rosure di esse colline, sono grandi
crostoni e colaticci di tartaro, o stalattite bianca marmorosa. idem, 12-7-336:
parte, accagliata in forma di cerume o di gomma bianca, assodata in fondo
che scorre fuori del proprio luogo, o si mescola con altre materie. d'
, 114: come i legnami intarlano, o come le pelli intignano, o come
, o come le pelli intignano, o come le fave intonchiano, o come le
intignano, o come le fave intonchiano, o come le mele infracidano, o come
, o come le mele infracidano, o come le colatìe muffano. magazzini, 66
, agg. passato attraverso un filtro o un setaccio per essere depurato da corpi
colato2, sm. chim. sale o estere dell'acido colico. =
/ han più buchi ch'un vaglio o colatoio. 2. ant.
ne scioglie i sali e diventa ranno o lisciva. 3. paletn. vaso
e vasche e baratri, come tanti ricettacoli o riserbatoi e colatoi fedeli.
anat. canale di spurgo della saliva o del catarro. - anche: osso del
alberti, 217: 'colatoio', piccolo passaggio o canale che vedesi attorno i ponti ne'
un colatoio: avere un buon motivo o cogliere l'occasione per dissipare il denaro
opportuni ordini affinché il colatore sia portato o più a destra, o più a
colatore sia portato o più a destra, o più a sinistra secondo il bisogno.
cenere, le smoglie, il ranno o dolce, o forte, le tavole da
smoglie, il ranno o dolce, o forte, le tavole da lavare, i
, sf. il far passare un liquido o una sostanza fluida attraverso un filtro (
una sostanza fluida attraverso un filtro (o un altro strumento per colare);
del vetro sottoposti a fusione in fornaci o in fucine. bencivenni, 5-31:
2. ant. concrezione di pietra o d'altro minerale; stalattite, stalagmite
». una certa gruma, tartaro, o pietra, che vogliamo dire,
, le arterie, i nervi, o da purgar le superflue colature. cavour,
/ se v'è reliquia, arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o
reliquia, arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o capi di cappone, /
arcarne o catriosso / rimaso, o piedi o capi di cappone, / e dà
quivi portar un po'di sciacquadenti, / o volete chiamarla colazione. note al malmantile
, ii-87: quando que'fanciulli faceano colezione o merenda, mi diceano: « oh
insino a sera. ma di collezione o di bere, né in greco, né
i cibi in comune durante la refezione o merenda. nell'ambiente dei monasteri il
cono tronco, di pelo di foca o di feltro con tondino superiore di pelle
. qualsiasi politica economica tendente a instaurare o ad accentuare un regime economico a carattere
antigottoso, contro reumi e artriti, o come emetocatar- tico, ma soprattutto impiegato
tr. biol. sottoporre un tessuto o cellule a un trattamento a base di colchicina
, lento dolce piangi, / o mio piccolo sufolo! / sei tu che
vescichetta biliare. colecisti di ¦ porcellana o calcificata: forma morbosa provocante lieve dolore
stafilococchi, colibacillo, ecc.) o manifestantesi in seguito a malattie infettive (
contenuta negli alimenti, una sostanza terapeutica o anche stimoli fisici, psichici e nervosi
nella forma e nella posizione di essa o da infiammazione delle vie biliari, da
allo scopo di curare la calcolosi biliare o di liberare da ostruzioni le vie biliari
consistente nell'asportazione di tutto il colon o di parte di esso, seguita da
, allo scopo di asportare tumori maligni o in caso di tubercolosi, di cancrene,
. infiammazione del coledoco provocata da calcoli o da agenti microbici o tossici.
provocata da calcoli o da agenti microbici o tossici. = voce dotta,
forza di sostantivo. dicesi quel canale o dutto della bile, che è formato
scopo di curare una calcolosi del coledoco o una diatesi calcolosa. = voce
borato di calcio idrato) bianco o bianco-giallastro, con lucentezza vitrea adamantina
che si presenta in cristalli prismatici o romboedrici e a volte in masse
e a volte in masse lamellari o granulari (rinvenibili so prattutto
, 3-825: per farti piacere, o giove, voglio credere che una manica
piccoli fiori violacei, coltivata in vaso o in aiuole). = voce
apparato boccale masticatore, antenne di dieci o undici articoli, prototorace libero e metamorfosi
: insetti che hanno ali cartilaginose, o crostacee come gli scarafaggi, le locuste,
nel cavo peritoneale (di origine traumatica o infiammatoria). =
india, causata dal vibrione colerigeno (o bacillo virgola): è caratterizzata da
e varietà di materie, suol procedere o da intemperanza, o da forti insulti
, suol procedere o da intemperanza, o da forti insulti ipocondriaci o isterici, o
intemperanza, o da forti insulti ipocondriaci o isterici, o da improvvisi molesti moti
o da forti insulti ipocondriaci o isterici, o da improvvisi molesti moti dell'animo.
, e le febbri putride, sì gastriche o mesenteriche, che universali. dizionario di
volte, assalito fortemente dalle solite infermità o da infermità nuove, come coliche orrende
ariosto, sat., 1-8: o, tutti dotti ne la adulazione,
237: del colosso del sol tacete, o genti, / ch'il gran tempio
ecc.); il farmaco o la sostanza che possiede tale proprietà.
lo più a causa di traumi operatori o accidentali. = voce dotta,
. colesterato, sm. estere o sale dell'acido co- lesterico.
acido bibasico derivato dall'ossidazione del colesterolo o anche dell'acido colico.
contenuto nel sangue in misura maggiore o minore della norma (e aumenta nelle forme
, in seguito a malattie renali o a malattie in cui è forte la presenza
ultima costituita da un epitrito primo o da un antispasto. noi non
dotta, lat. scient. bacillus (o bacterium) coli * bacillo del
16-99: ciò che cuccoveggiava, era, o menzogna, / o covelle, o
, era, o menzogna, / o covelle, o cosaccie o collibeti / de
o menzogna, / o covelle, o cosaccie o collibeti / de le sue
menzogna, / o covelle, o cosaccie o collibeti / de le sue caccabaldole a
: hanno becco sottile e appuntito, o piegato in alto, o perfettamente diritto
appuntito, o piegato in alto, o perfettamente diritto, o piegato in basso
in alto, o perfettamente diritto, o piegato in basso, in accordo perfetto
da irritazioni nervose (colica epatica o biliare, colica intestinale, colica renale,
di marfisa avrai pensato / forse per armi o casi orrendi e fieri. / se
, non fu precisato se di colica naturale o procurata. 2. dimin.
. xcoxixóc deriv. da xóxov o xcòxov 4 colon '. còlico2
e immergendo- visi per procurarsi il cibo o per sfuggire ai pericoli; sono voracissimi
volgarmente detto in toscana 4 tuffetto 'o 4 tuffolino '; ed il nero
sono i gabbiani; dicono. o colimbi / forse. = voce
, il latte e simili (o anche a passare verdure cotte).
ha un velo detto staccio, o che è di stagno bucherellato fitto;
se ne servono per colare il brodo, o simili. tommaseo- rigutini, 1892
'colino', arnese da cucina, di latta o di rame, traforato, quasi
ché per lui sono come un impiastro, o pasta da manifesti.
: essere pieno di fori per l'usura o per i colpi ricevuti (un secchio
, 1892: 4 colio 'è continuo o frequente, e, per lo
in un processo infiam matorio o disfunzionale della mucosa del grosso intestino
sm. plur. dolci composti di grano o riso, uva passita, mandorle,
, vengono benedetti e distribuiti in chiesa o durante le commemorazioni dei defunti.
legno, di cuoio e d'altro materiale o le super- fici di due oggetti
super- fici di due oggetti solidi o di loro parti: si ricava
per lo più da sostanze animali (o anche vegetali, come la colla
, come la colla di farina o la colla di glutine) o
di farina o la colla di glutine) o da resine sintetiche, dalla lavorazione
scami, sottoposti a ebollizione più o meno pro lungata con acqua
4 colla di limbellucci ', o 4 di carnicci ', o 4 di
o 4 di carnicci ', o 4 di ritagli '. si fa con
le quali estremità diconsi volgarmente 4 limbellucci 'o 4 carniccio ': e per non
toscana chiamasi 4 pasta da attaccare', o semplicemente 'pasta'. serra, ii-275: bisogna
l'hanno detto sine fine due o tre mila dotti in commenti, in critiche
iodio libero. -colla di caseina o colla a freddo (ant. colla
dosi così el pezzuolo, o vero spicchio, in bocca tanto
, un poco fregandola a carte di pecora o altre carte, attacca insieme fortissimamente
colla di pesce. -colla forte o da falegname o caravella: si presenta
. -colla forte o da falegname o caravella: si presenta in masse irregolari
caravella: si presenta in masse irregolari o a mezza luna o anche in palline
presenta in masse irregolari o a mezza luna o anche in palline, è di colore
, è di colore bruno-grigiastro, opaca o quasi. cennini, 80: togli
per attaccare qualche foglio in un libro, o simili, bagnandola con un po'
5. per simil. vino (o altra bevanda) molto densa e torbida
. -mettere, porre alla colla o sulla colla: sottoporre qualcuno alla tortura
3. marin. fune usata per ammainare o spiegare le vele. -essere alle
colla: essere sul punto di caricare o scaricare un bastimento mediante le apposite funi
. 4. prov. la tavola o la mensa è una mezza colla:
ciascuna delle chiavette della lira (o di altro strumento a corda), desti
un'attività, di un lavoro continuativo o a termine (e per lo più
lavorare insieme con altri a opera letteraria o scientifica. carducci, i-1124: tornando
. chi coadiuva altri in un lavoro o in una qualsiasi attività; chi collabora
io non so se le sue occupazioni o i suoi gusti gli permetterebbero di entrare
, 1-532: ci sono quei due o tre collaboratori tecnici che non mancano mai
suo lavoro subordinato (con attività amministrativa o tecnica) concorre all'organizzazione dell'impresa
opera di chi collabora, l'aiuto pratico o morale offerto costantemente a qualcuno.
, di prestare il proprio lavoro manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione
concorrere, con la propria attività amministrativa o tecnica, all'organizzazione dell'impresa (e
3. la partecipazione al governo di gruppi o partiti politici, che sempre si sono
. collàggio, sm. operazione manuale o mec canica nella fabbricazione della
della carta (detta anche collatura o incollatura). piovene, 5-402
di catena da portare in uno o più giri al collo, composto
raffinati ed eleganti disegni, con o senza guarnizioni di pietre preziose,
senza guarnizioni di pietre preziose, o da perle o da elementi di
pietre preziose, o da perle o da elementi di vetro colorato,
con la croce. cardarelli, 1-109: o angelo nero, carica di collane d'
costituisce il simbolo di un'alta dignità o carica od onorificenza. -anche: segno
4. figur. collezione di opere letterarie o scientifiche raccolte secondo un criterio e un
: una traduzione tale... poco o nulla potrebbe servire alla sua stessa collana
* collanùccia ', collana di poco prezzo o apparenza, più conforme all'uso presente
e costituito da una striscia di celluloide o di cartone ricoperta di tela bianca inamidata
femminile composto da una striscia di velluto o d'altra stoffa o anche da vari fili
striscia di velluto o d'altra stoffa o anche da vari fili di perle,
e le parti sue sono i cassi, o davanti, o di dietro, i
sue sono i cassi, o davanti, o di dietro, i sottocassi, il
camicia nel modo che s'increspano le cotte o altre cose di religiosi, senza amido
[s. v.]: 'collare'o 'bavero alla spagnuola *: quel collare
. 4. anello di cuoio o di metallo, a cui spesso s'
, a cui spesso s'adattano borchie o aculei metallici, che si pone intorno
dei cani, per difesa, per ornamento o per attaccarvi la catena o il guinzaglio
per ornamento o per attaccarvi la catena o il guinzaglio. -anche: anello di
. -anche: anello di legno (o anche di metallo imbottito) che si
che si pone al collo dei bovini o dei cavalli da tiro nell'attaccarli al
cavallo, a uno a uno, o a due a due. varchi, 8-2-228
tua mano / (se ti sovviene, o madre) / testo d'oro e
gli viaggia. / non pare ordine o collare che il re doni al suo fedele
di ferro usato per imprigionare il collo o le caviglie di galeotti, prigionieri o
o le caviglie di galeotti, prigionieri o schiavi. - anche al figur.
8. zool. anello di piume o di peli di diverso colore da quello
posto in cima ai pali della luce o del telegrafo a sostegno di altri elementi
si indicano genericamente alcuni anelli di metallo o di corda; adibiti a usi diversi
v.]: 'collare di cappelletto * o 'di testa di moro ': è
uno collaretto a un suo guarnaccione, o vero collaraccio che era sì largo e spadaio
di corda, torturare mediante la colla o corda. - anche al figur.
, e trovando che in ima tomba o vero citema figliavano e albergavano colombi,
coltello appuntato e una fune, e o vivi o morti pensasse di legarli. giov
e una fune, e o vivi o morti pensasse di legarli. giov. cavalcanti
uno collaretto a un suo guarnaccione, o vero collaraccio che era sì largo e spa-
intorno al collo; talora è semplice o andante, cioè sta ritto, come nell'
posta sopra alla lista di cartone o di celluloide del collare dei preti
: e tirato l'orlo della detta benda o ver pezza, cucila al principio
posto all'estremo del fusto di colonne o pilastri, che ne costituisce la membranatura
una si dà a gli anelli o quadretti: i quali sono tre uguali:
colonna. baldinucci, 36: il fusto o fuso, o corpo, è il
36: il fusto o fuso, o corpo, è il restante della colonna fino
3. zool. collare di peli o piume che circonda il collo di alcuni
, mediante il metodo del pneumotorace o con altro inter vento chirurgico
vento chirurgico, il collasso o l'afflosciameli to del polmone;
estremità (e costituisce un episodio temporaneo o terminale di un processo morboso: emorragie
2. svuotamento di un organo o di una sua parte. -collasso polmonare
. -collasso polmonare: quello, spontaneo o provocato, che si produce nel pneumotorace.
è sottoposto, attraverso il collasso o afflosciamento del polmone per mezzo del pneumotorace
afflosciamento del polmone per mezzo del pneumotorace o di altri interventi chirurgici. =
collaterale, agg. che è o sta a lato; che sta vicino
il podestà, il capitano del popolo o altri magistrati dei comuni medievali, coadiuvandoli
numero di due; la superiore od esterna o bracciale profonda, data dalla bracciale,
resti occluso in seguito a processi patologici o durante un intervento chirurgico.
, che collateralmente ascende con esso segno o arco dell'ecclittica. = comp.
può essere sotto posto, o dar luogo a collazione. de luca
sm. chi conferisce un beneficio ecclesiastico o ha la facoltà di conferirlo.
. ant. e letter. fratello o sorella di latte. — 283
un lavoro '; e poiché chi loda o encomia approva la cosa fatta, così
; anche, la validità di un'idea o di una teoria, il valore o
o di una teoria, il valore o le virtù di una persona).
tornai nella sala più volte, in tre o quattro giorni consecutivi, a collaudare quest'
(un oggetto, un lavoro o anche una persona che abbia già offerto molte
incarico occasionale, esegue in pubblici uffici o in aziende private collaudi di macchine,
, attrezzi, materiali e simili, o anche di costruzioni. fu.
opera (costruzione, impianto, macchina) o un qualsiasi materiale corrispondano ai requisiti contrattuali
, riscontrare tra loro i diversi codici o manoscritti di una medesima opera per accertare
manoscritti di una medesima opera per accertare o ricostruire criticamente la lezione del testo originale
eventualmente, lo stemma delle varie copie o esemplari). viviani, 3-ii-1-195
. riscontrare una bozza con un'altra o col manoscritto al fine di controllare che
che il testo sia stato riprodotto fedelmente o che tutte le correzioni indicate siano state
. confrontato, riscontrato con altre copie o con l'originale (un libro,
manoscritto, di un atto pubblico, o di un testo stampato, riscontrando sia
sia copia con copia, sia una o più copie con l'originale. bruno
: le farò avere la collazione di una o due scene di seneca, fatta sul
fondamenti della sicurtà sua che da sé dependessino o tutti o parte de'baroni più potenti
sua che da sé dependessino o tutti o parte de'baroni più potenti del territorio romano
diretto ad aumentarne il valore e consistente o in un apporto reale ed effettivo di beni
dal defunto (collazione in natura) o in un apporto fittizio, ideale, attuato
'collazione tra figli legittimi'. -il figlio o altro discendente, che concorre alla successione,
inventario, insieme con i fratelli o con le sorelle o con i loro discendenti
i fratelli o con le sorelle o con i loro discendenti, deve conferire
ricevuto dal defunto per donazione, direttamente o indirettamente. ibidem, 738: '
era applicata a chiunque esercitava un mestiere o un'arte. = voce dotta,
di spazio per ciascun verso di mille passi o poco più, gli abitatori della quale
, e'colli sono più di dieci o dodici, e non sono mica di
sono mica di quelli che in cocchio o carretta possa salirvisi. tasso, 6iv-
autunno guasta il verde ai colli, / o miei dolci animali. piovene,
tasso, 6-ii-150: non sparisca, o tebro, al nostro cielo / tanto
, / ciò che voi sapevate, o catacombe. 2. per estens
, donde per l'alpe graia, o per il colle di tenda, sarà sceso
del suo antecessore. manzoni, 289: o mio re desiderio, e tu del
. chi coadiuva altri in un'impresa o nel conseguimento di un fine; collaboratore,
-anche: chi esercita la stessa attività o è nella stessa posizione sociale o professionale
attività o è nella stessa posizione sociale o professionale di altri, pur non avendo
di loro alle opere dei loro colleghi, o le biasimavano; ed al pubblico non
. cecchi, 6-310: capo- tamburi o trombetti, dinanzi alle file dei bandisti,
. tasso, n-iii-888: tu, o amicizia, fai vanirne nostre compagne e
; il collegarsi; legame tra due o più parti di un meccanismo o
o più parti di un meccanismo o di un oggetto; comunicazione che si stabilisce
e i corsi superiori a carattere professionale o umanistico. 2. milit.
le varie parti di un partito clandestino o di bande par- tigiane; il mezzo
di bande par- tigiane; il mezzo o la persona che permette di entrare in
entrare in contatto con un organismo politico o militare clandestino. d'annunzio, v-1-139
alleate. 3. complesso di impianti o di apparecchi che, soprattutto, in
, che receverà li beni di alcun, o ver in rogadia, o ver averà
alcun, o ver in rogadia, o ver averà in colliganza, esprima per
, che elio averà avuto in colleganza o ver in rogadia e secondo come elio averà
, stabilire un collegamento, un legame o una comunicazione tra due o più parti
un legame o una comunicazione tra due o più parti (per lo più con
, di un'industria, alle succursali o agenzie di banche, di compagnie d'
). unire tra loro più persone o più partiti; stringere in lega, alleare
tanta umanità, che 'l bene o male proprio di ciascun di loro è comune
in firenze, il comune, o, meglio, la cittadinanza popolaresca,
, da infrenare le due parti, o, all'occasione, abbatter l'una collegandosi
un po'romantiche e un po'hegeliane o antidar- winistiche, di « memorie inutili
diverse parti di cui si compone la natura o il mondo, ecc.).
libera in cui gli uomini singoli, o collegati in sodalizi, liberamente contrattano tra
scolpite nell'anima le prime nozioni, o contezze del vero, le quali non s'
, forse che la spagna ha mancato o manca a se medesima? botta,
concordanza delle volontà dei suoi singoli componenti o, secondo il sistema più diffuso, della
. sm. e f. ragazzo (o ragazza) che studia e sta in
luca, 1-1-182: se mancheranno alcuni canonici o collegiali, quelle porzioni de'mancanti si
collegialità, sf. avere struttura o natura collegiale; l'essere costituito da
con pari poteri (un organo giurisdizionale o politico); l'essere manifestazione della
monache, rogativa di cattedralità, o di collegialità. ed altre chiese
anche si dice * caricar a cassa 'o * a collegio '.
. eccles. capitolo collegiale; collegio o capitolo di canonici, che nelle chiese non
tratta di collegiate antiche da tempo immemorabile o centenario,... sempre si
applicata la prima prebenda vacante, o qualche semplice beneficio, o una
, o qualche semplice beneficio, o una contribuzione di tutti li benificiati per
panegirico di qualche santo della collegiata o di rammemorare e commemorare qualche fedele
: come occorre nelle masse capitolari o collegiative, delle quali debbano godere e partecipare
godere e partecipare tutti quelli del capitolo o del collegio. collegiate », agg
2. che è sede di un collegio o capitolo di canonici: chiesa collegiata (
, in base a una comune funzione o interesse. dante, conv.
in base alla volontà della maggioranza o della totalità dei suoi componenti.
funzione di dare pareri ad altri organi o autorità (il consiglio di stato
società commerciali, costituiti da tre o cinque membri, detti sindaci, avente
a'disordini della città. -collegio cardinalizio o sacro collegio (anche, per antonomasia
dello stato ai fini delle elezioni politiche o amministrative, tenendo conto della popolazione esistente
un collegio elettorale dipartimentale, che elegga o proponga que'magistrati che soprastano alla repubblica
carducci, i-796: io vi ringrazio, o elettori di lugo, e sono superbo
qualsiasi riunione di più persone aventi caratteristiche o qualità in comune. -anche: schiera
dante, inf., 23-91: o tosco, ch'ai collegio / dell'ipo-
corporazione di individui esercitanti la stessa arte o lo stesso mestiere. breve dell'ordine
sarà nato della città, contado, o distretto di firenze, paghi...
agli uffici della religione, del governo, o alle arti liberali, ma eziandio per
disciplina (medici, uomini di governo o di legge, eruditi) riuniti in
l'insieme dei consiglieri di un sovrano o di un eminente personaggio; consiglio.
volumi che si portano alla cancelleria, o al collegio di guerra; e questi si
6. ant. stato alleato o confederato. dante, par.,
e de'tristi, né perciò l'ordine o collegio, che santamente fu instituito,
membro e dcchiararmi dottore di qualche colleggio o academia. sarpi, i-271: fu
più giovani per ricevere un'educazione, o prepararsi a una determinata disciplina o carriera
, o prepararsi a una determinata disciplina o carriera. d'alberti, 218
un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati o seduti la maggior parte del giorno ed apprendono
istruzione preparatoria dei futuri padri della compagnia o per l'educazione dei giovani laici.
, ii-280: roma ha molti collegi, o sieno prigioni, e, quel ch'
muschi; hanno tallo frondoso, verde o azzurro scuro, gelatinoso. tramater
, apparato boccale masticatore, trachee mancanti o poco sviluppate; vivono di preferenza
colleppolandola con le labbra e saliva, o veramente tenen rabbia e la
uccidere in tanto potesse l'atride, / o se posasse la / e da far
a tratti diventava rauca di collera soffocata o tremava di cordoglio còllera (ant
la porzion prati, ii-85: o tigri della terra / noi concitate in
alveo biancastro che pur nella perseguita o fugge la còlerà, il sangue, la
che sia finito il contro persone o circostanze che si ritiene rechino ritornello
mano mandato a spiar l'opi- o nella fortuna o nella vita o nell'onore
spiar l'opi- o nella fortuna o nella vita o nell'onore. carletti,
o nella fortuna o nella vita o nell'onore. carletti, 149: nioni
facessero in collera. credere o parere quella come l'ottima e sola delle
all'altro un mazzetto di fiori, o dal fargli altro simile scherzo; vanno
è inamorato, dunque qualch'umore flemmatico o colerico o sanguigno o melancolico -non so
, dunque qualch'umore flemmatico o colerico o sanguigno o melancolico -non so qual sii
qualch'umore flemmatico o colerico o sanguigno o melancolico -non so qual sii questo umor
, più tardi, / s'ora, o pelide, agli argivi lo strazio ed
superfluo, perché dove non è abito o disposizione, l'astinenza non ha luogo
, ed essendo tutto colerico dice: « o ti venga il cancaro, porcaccio!
è stupido piangere sul proprio temperamento collerico o flemmatico. vi sono stati santi collerici
stomaco ben digerito, non consola o refocilla, ma altera e contrista la natura
4. sm. chi ha carattere o temperamento collerico. pietro ispano volgar.
congiungere le parti separate di una piaga o d'un'ulcera, e restituirle nella loro
ordine melanconiali: è causa della antracnosi o colle- totricosi. = voce
collètta), sf. raccolta di denaro o di oggetti per contributo volontario di più
(per venire incontro a bisogni privati o pubblici); offerta collettiva fatta dai
messi regi per fare giustizia nelle città o nel contado, uno dava loro l'
a cui dato è far colletta alcuna / o d'armi o d'altri arnesi;
è far colletta alcuna / o d'armi o d'altri arnesi; robe e cose
? de luca, 1-2-65: il nome o vocabolo di colletta propriamente, ed in
, suol convenire a quei pesi reali o misti che si paghino a proporzione del
: or non sai tu che nulla colletta o ragunamento di frati si fa, che
collettame: di pacchi, di mobili o altre cose su un unico mezzo di
. fosse data alcuna difficultà a'camarlinghi o altri amministratori nel collcttare e riscuotere le
pregiudica all'immunità, che quei lavoratori o serventi, li quali ad uso del popolo
secolare vivono nelle proprie case, siano più o meno collettati o gravati.
case, siano più o meno collettati o gravati. = deriv. da
contenente preghiere, collette, letture brevi o capitoli. garzoni, 1-165
platea, che individualmente possono essere più o meno giuste, più o meno diritte
possono essere più o meno giuste, più o meno diritte, diventano collettivamente un tribunale
un governo collettivista che promette di vendere o di comprare certe fisse quantità di merci,
, dei membri di un corpo politico o sociale. svevo, 3-807:
che è comune a più persone o cose; costituito da più cose o persone
o cose; costituito da più cose o persone; fatto da più persone a
i-230: ogniqualvolta si troveranno riuniti dodici o quindici individui, misti come dissi, lo
i-190: il fato talora è il caso o l'espressione collettiva di tutti gli ostacoli
a'popoli che non avranno allora riacquistato o conquistato il loro diritto collettivo, supremo
cecchi, 6-321: tutti lavorano, o dovrebbero lavorare, una proprietà collettiva,
di lavoro, in rappresentanza degli aderenti o appartenenti alle rispettive categorie professionali.
odi od amori diversi per gl'individui o per i corpi collettizi, o per
individui o per i corpi collettizi, o per i diversi popoli, ritroverebbe forse nella
alla camicia, alla giacca, alla veste o ad altro capo di vestiario, sia
con quattro corsieri del reame di napoli o quattro gran frisoni, par che non
di pistoia] portare a collo gorgiere o colletti, né maniche da mano..
.. che sieno lavorate d'oro o d'argento. oriani, x-21-220: tutta
colletti alla robespierre. -colletto floscio o molle: non inamidato (della camicia
passai, non gli avendo tocco la carne o fattogli un male al mondo. grazzini
si giuoca, e 'l verno in colletto o in giubbone. allegri, 39
lasciare il colletto: versare un vino o un liquore in un bicchiere senza colmarlo
pietra e panchette di legno, sei o sette fanciulle, in grembiule nero e collettino
bianco d'uniforme, studiano, raccolte, o chiacchierano piano. baldini, i-604:
duca; / ch'egli, o suo oficial, mi riconduca, / quand'
femm. -trice). chi raccoglie o riscuote (la posta; quote o contributi
raccoglie o riscuote (la posta; quote o contributi in denaro per conto di partiti
passati agli esami di fattorino della posta o di collettore delle tasse, si buttano
buttano per disperazione a scrivere ima commedia o un dramma. silone, 51: dopo
decime (ed era detto collettore apostolico o collettore ufficiale). g.
, le nevi cadute durante le nevicate o depositatesi in seguito a valanghe. 6
che, negli impianti tecnici, raccoglie o distribuisce liquidi o fluidi di diversa natura
impianti tecnici, raccoglie o distribuisce liquidi o fluidi di diversa natura o provenienza.
distribuisce liquidi o fluidi di diversa natura o provenienza. -in particolare: ramo di
. 8. organo di apparecchi o macchine elettriche destinato a mantenere un contatto
stessa specie aventi un valore intrinseco, o che rivestono un interesse storico, artistico
interesse storico, artistico, scientifico o anche soltanto di curiosità, condotta sistematicamente
raccolta forma un corpo delle cose accozzate, o almeno le parti d'una raccolta sono
., e poi sapere che queste lezioni o si danno tardi e negli ultimi mesi
danno tardi e negli ultimi mesi, o bisogna procurarsele pagandole oltre la retta.
sanctis, i-144: -qual è il contenuto o la materia del mondo dantesco? -nella
? -nella critica antica questa parte o non vi aveva luogo, o vi era
o non vi aveva luogo, o vi era a curiosità, collezione di
il raccogliersi, il depositarsi di sostanze o cose. redi, 16-ix-353: la
. redi, 16-ix-353: la collezione o intasamento di materia nella parte convessa del
. per estens. collana di opere letterarie o scientifiche pubblicate da una casa editrice.
sm. la tendenza, fatta abitudine o bisogno, alla raccolta di oggetti da
particolare interesse artistico, scientifico, storico o soltanto di curiosità. 2
oggetti, presente negli affetti da schizofrenia o da ossessioni. = deriv. da