2. che appartiene all'isola di rodi o vi è stanziato. sanudo, lvii-281
antica rodi (una varietà di fico o, anche, un tipo di mela ottenuto
antichi, attraverso un innesto di cedro o di pero in un gelso).
: se s'annesterà una mazza di cedro o di pero in un moro nero,
4. sm. ducato d'oro o grosso d'argento da 12 denari e
larva, in partic. un tarlo, o anche un animale appartenente all'ordine roditori
: per i vermi roditori del frumento o sue radici non v'è rimedio. mazza
hai sofferto i duri stenti / della miseria o l'ira / di villani parenti,
l'ira / di villani parenti, / o il tarlo roditore / di lento morbo
abbandonano. -che porta alla fine o distrugge ogni cosa (il tempo,
comuni abbiano adoperato, e nondimeno, o che il continuo uso di sì fatte
di sì fatte opere,... o la forza di pochi anni roditori di
arboricoli, acquatici e terragnoli, solitari o gregari, notturni e diurni, la
assetto molto vario, elame più o meno abbondante (in diversi casi sof-
particolarmente pregiato), coda rudimentale o molto lunga (ed è considerato numericamente
in cui si muovono per celarsi o per aggredire si restringono. bacchelli, 13-76
usata dai latto- nieri per praticare aperture o feritoie nella lamiera. =
la tino. chiamonlo rododafne o nerio. maraviglia è che le sue
che essi dal nome il paese o isola chiamavano rodadafne = voce dotta
ericacee comprendente un migliaio di specie arbustive o più raramente arboree, diffuse nelle regioni
raramente arboree, diffuse nelle regioni temperate o temperato-fredde dell'emisfero boreale, con foglie
dell'emisfero boreale, con foglie decidue o sempreverdi e fiori solitamente grandi e vistosi
, spesso assai ridotto, è pentalobato o pentapartito; la corolla è subrotata,
; la corolla è subrotata, campanulata o imbutiforme, con lembo a cinque lobi
polisifonico, a simmetria raggiata 0 bilaterale o dorsoventrale. = voce dotta,
), sf. comportamento, azione o affermazione spavalda, insolente e provocatoria,
in modo poco credibile coraggio, temerarietà o particolari abilità; smargiassata, spacconata.
li conosco a qualche segnale per istolidi o per pazzi. garibaldi, 2-476:
e prepotente, vantandosi di imprese straordinarie o cimentandosi in azioni temerarie solo per ostentare
montate la testa, che un giorno o l'altro non si metta a fare
arrogante e minaccioso, vantando azioni strabilianti o ostentando presunte doti di coraggio e temerarietà
. proprio di chi si comporta, o di chi si esprime in modo spavaldo,
si esprime in modo spavaldo, arrogante o tracotante. -anche: fragoroso, altisonante
cuoio. visione in luce debole o notturna; esso assorbe a 485 nm e
. magri, 210: 'roga': stipendio o donativo militare. tramater [s.
parte che richiede a un notaio (o ad altro pubblico ufficiale a ciò abilitato)
5-13: giudicarono che nella parte di balocco o di buffonello egli dovesse essere non
4. ant. richiedere un notaio (o un altro pubblico ufficiale a ciò abilitato
un testamento, una deliberazione dell'autorità o un altro negozio giuridico; incaricarlo dell'
mondo notarile, reaigere un atto pubblico o uno strumento dotato di pubblica fede,
si riceve e consacra la volontà della o delle parti interessate alla confezione di un
deliberazione da parte di un organo collegiale o il compimento di qualunque atto giuridico a
sia di pubblici poteri (un notaio o un altro pubblico ufficiale a ciò abilitato
il principe d'aragona] senza esame o giudizio cinque notai che avevano rogato l'
; e dipoi parecchi, sol perché impiegati o partigiani della repubblica. dazeglio, 1-555
, uno strumento ufficiale (un notaio o un altro pubblico ufficiale a ciò abilitato
in diligenza / un scriba, un sere o un procuratore, / di quei che
, sm. in diplomatica, il notaio o altro pubblico ufficiale che, su richiesta
ufficiale che, su richiesta di un privato o di una pubblica autorità, redige un
ant. richiesto di redigere un atto pubblico o uno strumento facente pubblica fede (un
uno strumento facente pubblica fede (un notaio o un altro pubblico ufficiale a ciò abilitato
pubblico, a opera di un notaio o di un altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato
un contratto, a una deliberazione assembleare o a qualsiasi altro negozio giuridico di un
altro negozio giuridico di un soggetto privato o di una pubblica autorità).
un atto pubblico, uno strumento legale o un documento dotato di pubblica fede (
dotato di pubblica fede (un notaio o un altro pubblico ufficiale a ciò abilitato
la votazione di una proposta di legge o di un'altra deliberazione (elezione di
una sentenza) sotto forma di domanda o interpella- zione rivolta all'assemblea stessa.
corso dell'assemblea raccoglievano per ciascuna centuria o tribù i voti espressi dai cittadini che
a cui si svolge un processo civile o penale, a un'altra autorità giudiziaria
delegante anziché far comparire il teste lontano o il ministro a deporre in giudizio.
giudice da lui non dipendente acciò faccia o permetta che si faccia qualche atto giuridico
fu 'l primo che ordinò le preci o vogliamo dire le rogazioni, le quali son
sia da operare che uno di loro o più la rogazione facciano alla plebe,
quale il rogatario (cioè il notaio o un altro pubblico ufficiale) attesta di
parte dellttalia, propriamente sinonimo di rivo o di canale. codice dei podestà e
e incantevoli, secondo l'ora della notte o del giorno, fra un intrico di
, fra un intrico di rogge correnti apparendo o sparendo da fogne o in ritrecini di
rogge correnti apparendo o sparendo da fogne o in ritrecini di mulini. piovene, 14-67
effetti cromatici intensi e luminosi del fuoco o della luce). f
2. che ha colorazione rossa o rossastra, rosso scura, mattone o
o rossastra, rosso scura, mattone o ruggine. b. corsini, 13-39
.!... fresca faccia o roggia, chiara e sana / esser nel
pero sta sempre meglio tra i tavolati o scrigni dello stesso castagno che ne'roggi
. milit. piccolo sacco riempito di terra o di sabbia, usato per innalzare o
o di sabbia, usato per innalzare o rafforzare ripari, ricoveri e trincee.
un'imbarcazione, a un galleggiante, o a terra. -sacchetto di canapa
a terra. -sacchetto di canapa o di garza o di carta atto a
-sacchetto di canapa o di garza o di carta atto a contenere polvere da
disegnando di voler far volare in aere o tutto 0 parte del rivellino...
assalti per far più presto usar i sacchetti o scartocci, che prima si facevano di
ma a'tempi nostri di carta reale o pecorina. davila, 759: sono le
tasca di forma cilindrica, di tela o di lana, nella quale si racchiude la
de denare per ciascuno om solo contrafacente o vero negligente; ma del notario a
sacchetto de'consoli. 5. plico o involucro di una lettera. 5.
diretto. 6. nel corpo umano o animale, membrana a forma di sacco
di sacco in cui si raccoglie la bile o che avvolge l'adipe o i polmoni
la bile o che avvolge l'adipe o i polmoni, reat, 16-iii-224:
, erano internamente tempestati di vari sacchetti o vescichette di color nericcio di diverse grandezze
: i polmoni della salamandra sono due sacchetti o dir vogliamo otricelli membranosi stesi alla lunga
i-13-243: andate a inginocchiarvi, / o cara, e a confessarvi / e a
dirgli tutte tutte / le cose belle o brutte, / le cose più secrete /
al bagno vuol mandar la moglie / o per difetto o per farla impregnare / mandi
mandar la moglie / o per difetto o per farla impregnare / mandi con lei
5-364: non rinvoltava oncia di cremore o di sale amaro se non in sacchettini
d'avere sacchilato, con battere tre o quattro volte le mani palma a palma,
sf. involucro, sacchetto per corrispondenza o oggetti di piccole dimensioni. spallanzani,
avendo prima dato saggio di forte, o fosse per sacciutéza, temendo il male
voler fare il sacciuto, perdere / quello o più ed aver come vantaggio / il
, avesse una gran voglia di vederla o udirla [la commedia], cavisi
sacciuti. menzini, 5-110: gite, o fanciulli, e là dalle foreste /
gata e approssimatamente cilindrica di tela o di altro tessuto grezzo, di
altro tessuto grezzo, di carta o di plastica, aperto in alto
, atto a contenere, per la conservazione o per il trasporto, sostanze solide
dei giannizzeri. guarini, 371: o burattino mio gentilissimo, vuo'mi tu
, l'assenza di armonia delle forme o, anche, la gonfiezza e l'eccessiva
eccessiva pienezza del corpo di una persona o di una parte di esso o,
una persona o di una parte di esso o, anche, di un cadavere.
. in partic.: involucro di tela o di altro materiale pieno di terra,
una trincea, per innalzare una protezione o per riparare provvisoriamente una breccia (anche
per essere uno fatto in fretta di gabbioni o di sacchi. brusoni, 885:
-sporta, grande borsa di pelle o di stoffa e fornita di due manici
della spesa. -sacco dei marinai o del vestiario: recipiente cilindrico di tela
gite in bicicletta. -pranzo o colazione al o nel sacco: quello trasportato
. -pranzo o colazione al o nel sacco: quello trasportato nello zaino
nel sacco: quello trasportato nello zaino o in altri appositi contenitori e consumato per
il pranzo nel sacco. -borsello o custodia usato per portare con sé denaro
il fondo, generalmente protetta da uno o più strati sussidiari di reti a maglia
involucro di tela impermeabile imbottito di piumino o di altre fibre sintetiche (e in
. durante le soste notturne all'aperto o in tenda per ripararsi dal freddo. -sacco
lunghe ascensioni per il bivacco in parete o in luoghi privi di rifugio. marinetti
penitenza, di mortificazione, di umiltà o di lutto (ed è tuttora usata dai
dai monaci di alcuni ordini religiosi pauperistici o, durante processioni e cerimonie religiose,
estens.: indumento di taglio inelegante o di foggia semplice e disadorna, confezionato
, confezionato con tessuto grossolano e ruvido o, comunque, di scarso pregio.
. sotto il mento le faceva sacco o giogaia. 5. stomaco,
per lo più con connotazione spreg. o scherz.). - empiere, riempire
sacco... significa sempre tela o pannacelo grosso. -in partic.
in relazione con un compì, di specificazione o con un agg. che designa qualcosa
oscura carne. -sacco di pelle o vuoto: per indicare una persona scarna
. stor. saccheggio. -mettere, dare o porre a sacco, dare o fare
dare o porre a sacco, dare o fare il sacco: saccheggiare. - concedere
estens. furto compiuto in un'abitazione o in una proprietà altrui (e ha valore
moneta. -incetta di un prodotto o di una merce. consiglio de'cerchi
, con pareti sottili, che racchiudono organi o sono deputate alla raccolta di secreti o
o sono deputate alla raccolta di secreti o di materiali nutritivi o di rifiuto.
raccolta di secreti o di materiali nutritivi o di rifiuto. -sacco aereo: parte alveolare
della sottilissima parete alveolare. -sacco allantoideo o urinario: allantoide. -sacco amniotico:
. cocchi, 8-250: cagione che offenda o tolga l'azione del sacco membranoso dello
aggett.): riempito di pietrame o frantumi mescolati con malta cementizia (un
. 20. marin. vela quadra o rettangolare issata su iccole navi quando il
2-309: 'sacchi delle cubie': sono sacchi o fagotti di stoppia per turare le cubie
involucro impermeabile che, riempito con aria o altro gas, permette la sostentazione idrostatica
, permette la sostentazione idrostatica di cose o persone. -abbassamento temporaneo della traiettoria di
; trarre qualcuno dal sacco; per via o per modo di sacco). -
e sia radigato. -cavità più o meno profonda provocata in un tessuto da
scuotere, vuotare il sacco: dire o confessare apertamente e senza mezzi termini
detto e fatto a chi ne gli dimanda o nel potere della giustizia o altrove che
gli dimanda o nel potere della giustizia o altrove che sieno, s'usano questi
cantonate. -parlare male di qualcuno o imprecare contro di lui oltre ogni limite
, per indicarne la foggia alquanto semplice o, anche, inelegante). jahier
si vedevano... calzoni più stretti o più larghi di quello che si usava
quello che si usava secondo la moda o giacche segnatissime alla vita o larghissime a
la moda o giacche segnatissime alla vita o larghissime a sacco. pratolini, 6-183:
sacca, a sacchi: in gran quantità o con grande intensità (e ha valore
-avere colmo, pieno il sacco o pieni i sacchi di qualcosa: pervenire
mani nel sacco: sorprenderlo in flagrante o nell'atto di compiere un'azione riprovevole
la testa nel sacco. -senza avere o in modo da non avere una visione
una visione chiara e obiettiva della realtà o della propria condizione. giuglaris,
testa in un sacco. -comprare o vendere gatta in sacco: v. gatta1
piva, n. 5. -comprare o vendere gatto in sacco: v. gatto1
in sacco rotto: affannarsi in un'impresa o in un'attività senza trame vantaggio,
. -essere, trovarsi in sacco o in un sacco: trovarsi in una
-essere una cosa farina di uno o farina del suo sacco: v.
ii. -essere, venire alla peggio o alle peggiori del sacco: essere in
del sacco: essere in grande collera o nel colmo del litigio con qualcuno.
per indicare lo scherzo diffuso in caserme o collegi consistente nel ripiegare le lenzuola di
accumular nell'interno ira sopra ira, o sdegno sopra sdegno. -ostinarsi in
. citolini, 255: le ferite o picciole o grandi, non risanate,
citolini, 255: le ferite o picciole o grandi, non risanate, che fanno
difese. -mettere, cacciare in o nel sacco qualcuno: indurlo a credere
indurlo a credere una cosa non vera o ad agire in modo contrario ai propri
sapeva lunga. -mettere, riporre o tornare con le pive nel sacco:
ei diede, / che per sette o per nove il conto toma, / e
-tenere il sacco a qualcuno: essergli complice o connivente in un'azione criminosa (o
o connivente in un'azione criminosa (o, in genere, riprovevole),
, anche senza prendervi parte diretta- mente o personalmente. ottimo, i-452: diomedes
i-vhl-8: tiengli tu il sacco o no? caro, i-203: avemo fatte
carducci, iii-24-233: non vedrebbe intanto, o mostrerebbe di non vedere, quelli che
senza avere portato a compimento un'impresa o un progetto. lalli, 1-113:
un progetto. lalli, 1-113: o se il pietoso enea sia mal condotto,
-un sacco di gatti e di topi o come un sacco di gatti o di
topi o come un sacco di gatti o di topi: per indicare il movimento confuso
dritto. serdonati [tommaseo]: o di paglia o di fieno, purché il
[tommaseo]: o di paglia o di fieno, purché il sacco sia pieno
12-3-98]: se si riempiono di gioglio o vecce, aborrisce la maggior parte de'
non si può rappezzare [di persone o di cose non correggibili. tommaseo].
donne gravide a chi promette loro maschio o femmina. ibidem, 340: 'la capra
mano va la gatta in sacco: presto o tardi anche le persone accorte e astute
n. 14. -non dire gatto o quattro se non vhai nel sacco:
i marzolini], si vogliono tenere o veramente in un saccaccio unto d'olio
veramente in un saccaccio unto d'olio o vero in un vaso dove ne sia istato
farnese et ora del re di napoli o della madre, trovarono molta quantità di
di denaro che si porta con sé o che si ha a disposizione. periodici
: talor vai alla staffa con cesto o saccozze in spalla. b. corsini,
argento, / tutti ripieni di galanterie / o di qualche vital contraveleno. seriman,
per contenere e custodire materiali in pezzi o in polvere o oggetti di piccole dimensioni
custodire materiali in pezzi o in polvere o oggetti di piccole dimensioni o anche monete
in polvere o oggetti di piccole dimensioni o anche monete. vocabolario nautico [s
dirigibile..., munito di una o più saccocce ampie
disponibilità economica; non disporre di denaro o averne in misura insufficiente. goldoni
-conoscere, padroneggiare con sicurezza un testo o una disciplina. d. dolfin,
'campo della morte', 'calle degli strozzati'o giù di lì. -mettere del
, cominciano con una baracca, tre o quattro bottiglie d'assenzio, poche carte
-prenderla in saccoccia: restare ingannato o danneggiato (come eufemismo).
ventimila lire nell'acquisto di un quadro o una sacocciata di napoleoni d'oro nella
piccolomini, iii-64: una saccola di 50 o 100 libri con più impeto per l'
cee con fusto corto, foglie coriacee o carnose,) iane o cilindriche,
foglie coriacee o carnose,) iane o cilindriche, disposte in due file, fiori
con abelli a sacco raggruppati in grappoli o in dense spighe, frutti ovoidali e
se nessun segreto, se cosa buona o dolce si trova fra noi, subito te
superiore della poppa; vela a tarchia o a sacco. stratico, 1-i-453
, di un trinchetto e di uno o più fiocchi; brigantino. guglielmotti,
se en quillo saccolo se retrovasse esso o vero el sostenuto. 3.
fosse necessario non ce. nde lassare o poco o nullo, ché conoscerla se fa
non ce. nde lassare o poco o nullo, ché conoscerla se fa per
, e non dar licenza aperta a'soldati o a'saccomanni a del tutto saccomannarle.
di manipolari, gli quali oggi chiamiamo saccardi o saccomanni o veramente uomeni che faceano erbe
gli quali oggi chiamiamo saccardi o saccomanni o veramente uomeni che faceano erbe con le
soldato dedito al saccheggio dei territori invasi o occupati. de bonis, 31:
cose che potessono giugnere senza fare gualdane o saccomanno. poesie musicali del trecento,
paglia, di cartocci di granoturco o di altre materie vegetali, posto, soprattutto
rete fra il telaio e il materasso o usato come semplice giaciglio steso per terra
usato come semplice giaciglio steso per terra o su assi di legno; pagliericcio.
la notte è in su l'asse o in saccone di paglia pure cosi vestita.
, come dormir su 'l suolo / o su gli stecchi dei saccon malvagi. inventari
e chi gli pone / sul materazzo o coltrice o saccone. g. gozzi,
gli pone / sul materazzo o coltrice o saccone. g. gozzi, 1-238:
e lo collocherai sopra il saccone di paglia o anche sopra le asse del letto solamente
punti di spago, per impedire alle foglie o alla paglia, lo scorrere disordinatamente.
telaio di legno e inframmezzate a paglia o ad altri materiali. carena, 1-322
forma di doppio cono, le basi altinfuori o disposte in altro equivalente modo. pirandello
al petto. le maniche loro, o sacconi più tosto si potrebbono chiamare,
a. f. doni, 3-21: o che valente uomo da galline bravo intorno
dormìa solamente su uno sacconcino di palma o di altra foglia. cicognani, v-2-14:
trassene un cotal sac- concello di lana o di borra che sia e poselo allato alla
tuose, le quali, o che non avessero di più o mandati aves
quali, o che non avessero di più o mandati aves sero i capitali
g. sacconi (1854-1905) o che si ispira al suo stile classicistico
. sacchetto di tela di pelle o di altro materiale. -anche: borsa,
. sannazaro, iv-46: d'oltraggio o di vergogna oggi non curano / questi
, essere annesso a una casa privata o presentarsi come un organismo autonomo).
che chiudeva il vicolo alla distanza di cinquanta o sessanta metri... nel libro
una minione, ecc.); detenuto o esercitato dal sacerdote; a lui conferito
le vesti. -officiato da uno o più sacerdoti (un rito religioso).
cohazione degli ordini che fa il vescovo, o la celebrazione d'un matrimonio fatta dal
sia la città sacerdotale di hebron; o luto, altra città levitica deha giudea
: per quanto hai tu di caro, o figli, o templi, o numi
hai tu di caro, o figli, o templi, o numi, / sien
, o figli, o templi, o numi, / sien più sacerdotali, ministro
è legge di dio, né tirannide civile o sacerdotale può romperla. garibaldi, 2-401
5-214: quanto nella antica cultura mediterranea o nella cultura nel medioevo fu detto periodo sacerdotale
cultura nel medioevo fu detto periodo sacerdotale o clericale. -mosso a sostegno del potere
spreg. con riferimento ad azioni ipocrite o subdole, generalmente attribuite al clero)
); ieratico. -anche: proprio o tipico di una tale persona; che
; che rivela tali atteggiamenti, comportamenti o mentalità. c. i. frugoni
un lembo d'esso in testa, o qualche altro panno avvolto a la sacerdotale
li iddii, né li uomini difesono o lei o li figliuoli dalla crudeltà del re
, né li uomini difesono o lei o li figliuoli dalla crudeltà del re amulio:
per lo più organizzate in collegi, corporazioni o altri organismi) addette al compimento di
l'antica sacerdote brievemente così disse: o figliuolo d'anchise, certissima schiatta delli dii
capo di tutti i sacerdoti di una religione o di un culto o di una determinata
di una religione o di un culto o di una determinata corporazione di sacerdoti,
nell'ambito di una singola comunità politica o anche soltanto di un singolo tempio o
o anche soltanto di un singolo tempio o altro luogo di culto. catzelu [
che ha ricevuto l'ordine del presbiterato o dell'episcopato ed è quindi investito del
loro peccati. boccaccio, vii-144: o crudel patre, o sacerdote iniquo! /
, vii-144: o crudel patre, o sacerdote iniquo! / poi, do-
cristo crocifisso. savonarola, i-15: o sacerdoti, udite le mie parole; o
o sacerdoti, udite le mie parole; o preti, o prelati della chiesa
mie parole; o preti, o prelati della chiesa di cristo, lasciate e
figur. chi si dedica a un'arte o a una scienza con profonde dedizione e
pitoletti, fatta dai sacerdoti del positivismo o dell'idea lismo positivistico o
o dell'idea lismo positivistico o del neo-kantismo all'alunno scioc
, all'ara vostra / sacerdotesse, o care grazie, io guido.
-donna che presiede alla vita della famiglia o ad attività che vi si svolgono.
la quale una persona diviene sacerdote (o sacerdotessa) e assume la funzione di
di ministro del culto della divinità (o di una delle divinità, per le
la carica, l'ufficio del sacerdote o della sacerdotessa; la condizione, la
era, diero per moglie ad acerba o sicheo che si chiamasse, o vero
ad acerba o sicheo che si chiamasse, o vero sicarba, il quale era sacerdote
s'appartiene di considerare la religione cristiana o l'ebrea, o 'l cristiano o
considerare la religione cristiana o l'ebrea, o 'l cristiano o l'ebreo sacerdozio,
o l'ebrea, o 'l cristiano o l'ebreo sacerdozio, ma universalmente ogni sacerdozio
comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non
comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non
sacerdotale (e anche una particolare carica o onore o vantaggio che vi sia connesso
(e anche una particolare carica o onore o vantaggio che vi sia connesso).
dante, par., 11-5: o insensata cura de'mortali, / quanto
sacerdozio, / e chi regnar per forza o per sofismi. ottimo, iii-170:
-per estens. culto tributato a una divinità o ai defunti divinizzati. cattaneo,
i rapporti dell'intellettuale col popolo-nazione sono o si riducono a rapporti di ordine puramente
formale; gli intellettuali diventano una casta o un sacerdozio (così detto centralismo organico
aver commesso un delitto contro gli dei o lo stato, era dichiarato 'homo sacer'
sociale e passibile di essere impunemente ucciso o fatto schiavo). -per simil.
preonunziano 'socereth'giacinto pietra, e 'tahhasc'o 'tacasc'giacinto fiore), specie d'ama-
(maestri della gioventù), i 'bardi'o poeti, gli 'eubagi'o siderare
, i 'bardi'o poeti, gli 'eubagi'o siderare sacrale. indovini
ignaro che era invece arte del passato o, meglio, del primitivo ed originario,
come un'adescatrice di memling, semivestita o seminuda (stando all'inquietudine dell'occhio
la condizione di ciò che è sacro o in qualche modo connesso con la divinità
: la storia delle grandi opere sintetiche o totalitarie, sacralmente unificate, fino alla dissoluzione
, agg. che si riferisce ai sacramenti o a un dato sacramento; che ne
dato sacramento; che ne ha il valore o ne deriva. -confessione sacramentale: quella
punto di fede maritale e sacramentale, o che sentono accendersi nel cuore e forse
da molti in più altro senso, o del pane sacramentale o del cibo intenor della
altro senso, o del pane sacramentale o del cibo intenor della grazia. bellori
viene pronunciato nell'amministrazione di un sacramento o nella celebrazione di un rito sacro in
rispettoso di un uso, di una consuetudine o di una tradizione; di prammatica,
d'azeglio, 7-ii-363: se lì o qui posso mostrarvi in qualche modo la
istituiti dalla chiesa e costituiti da oggetti o da azioni, mediante i quali,
sagramentalménte), aw. con valore o sotto forma di sacramento. passavanti
, in qualunque modo el piglia, o sacramentalmente o virtualmente. savonarola, 8-ii-332
qualunque modo el piglia, o sacramentalmente o virtualmente. savonarola, 8-ii-332: andando
, fare oggetto deu'amministrazione di uno o più sacramenti. -in partic.:
sacramentato. -rifl. ricevere uno o più sacramenti. -in partic.:
sacramenti. -in partic.: comunicarsi o assumere il viatico in punto di morte
: pochi sanno che lo stato, o meglio il governo, da quando esiste la
. giurare che si manterrà un impegno o che quanto si dichiara è la verità (
. baldi, 595: tribaldetto, o tibaldello, contestabile d'una porta di
proverbiandolo di traditore, li diede tre o quattro palmate su 'l collo, con
impallidiscono. -giurare fedeltà a una persona o a un'istituzione. bresciani
. obbligare qualcuno a qualcosa mediante giuramento o a una dichiarazione giurata; fargli prestare
. -con valore attenuato: pronunciare parole o frasi rabbiose, lanciare insulti.
agg. che si riferisce ai sacramenti o, in senso generico, ai riti
contenente le orazioni da recitarsi dal vescovo o dal sacerdote nella celebrazione della messa e
giunti a noi si annoverano il leoniano o veronese, il gelasiano, il gregoriano,
come qualificazione ingiuriosa e spregiativa di persona o di cosa: maledetto, dannato.
sacramentata a persona, si rivela per uno o più princìpi che vorrebbe vedere applicati.
, precisamente, il battesimo, la cresima o confermazione, l'eucaristia, la penitenza
la penitenza, l'unzióne degli infermi o estrema unzione, l'ordine sacro e il
le sagramenta e sapea n'erano degni o indegni. boccaccio, dee., 1-1
che scomunicasse tutti coloro i quali, o con malìe o con veleni o con
tutti coloro i quali, o con malìe o con veleni o con altra cosa nociva
quali, o con malìe o con veleni o con altra cosa nociva, cercano d'
ii-10-234: il matrimonio è un sacramento o un contratto civile abominevole, usuraio, materialmente
sua lingua non proffera mai sanza sacramento o con villana locuzione e vitoperosa. canti
: persona che per il carattere pedante o borioso e aggressivo o anche per la
il carattere pedante o borioso e aggressivo o anche per la corporatura eccessiva risulta sgradevole
sgradevolmente l'occhio per le dimensioni eccessive o per l'aspetto assurdo e sciocco.
. v.]: 'sacramento': velazione o velamento delle monache in occasione della loro
di un'istituzione (e anche tradizione o principio di valore eccelso).
solenne con la quale si afferma qualcosa o si assume un impegno nei confronti di
nei confronti di qualcuno chiamando dio (o altri valori considerati fondamentali in una data
testimone e garante della verità dell'affermazione o della sincerità dell'impegno; giuramento (in
cosa ch'ella sia membro del marito o più tosto un corpo con lui, non
conservare e a difendere le istituzioni comunali o il governo popolare (anche nell'espressione
lo populo. rezasco, 247: 'giuramento o sacramento del comune': giuramento di osservare
. -giuramento di fedeltà alla patria o a una data milizia prestato dai militari
niuno cittadino romano che passasse venti anni o che per dieci anni ancora non aggiugnesse
di dar loro tanto di paga il dì o il mese, e cotal patto reciproco
cose... e questo se provasse o per sacramento del patrono o per testimonio
se provasse o per sacramento del patrono o per testimonio..., lo predicto
10. giuramento che sancisce un patto o che consacra un'alleanza militare, una
consacra un'alleanza militare, una lega o una congiura. -anche: l'alleanza
, se sono a tempo lungo, o con sacramenti reciprochi o vicendevole consi- gnazione
tempo lungo, o con sacramenti reciprochi o vicendevole consi- gnazione di statichi, se
negli eserciti franzesi se non vi tesse o il re proprio o egli superiore a tetti
non vi tesse o il re proprio o egli superiore a tetti. monti,
condizionata al mancato avverarsi di una previsione o alla falsità di una promessa (e
convincere qualcuno della verità di un'affermazione o della serietà di un'intenzione con assicurazioni
vero dio. -dedicare solennemente un tempio o un altare al culto di una divinità
accosta l'intelletto / vi sacro, o donna, un tempio ricco e saldo:
vincon di puritate e di colore, / o vaga madre del possente amore, /
atleti, sacravan le offerte / per vincere o per avere vinto / nello stadio o
o per avere vinto / nello stadio o in pugna campale. -formulare un
allora e poscia ogn'anno, / vergine o donna a la sdegnata dea, /
egli s'era fatto coronare ed ungere o, come essi dicono, sacrare. siri
eccles. conferire con rito solenne l'ordine o una dignità ecclesiastica o anche la monacazione
solenne l'ordine o una dignità ecclesiastica o anche la monacazione. ritmo laurenziano,
-rifl. prendere gli ordini sacri o i voti monacali (in relazione col
in esso monistero. savonarola, i-16: o monache, lasciate ancora voi le vostre
6. dedicare il cuore, l'anima o l'intelletto a qualcuno; rivolgere a
il petto. fusinato, i-136: o donne mie, voi mi piacete tanto,
x-3-65: tu non sprezzarmi intanto, o ninfa, o dea, / per supremo
non sprezzarmi intanto, o ninfa, o dea, / per supremo favor del
-dedicare i propri pensieri, i propri sforzi o il proprio impegno a un ideale,
. martello, 6-iii-432: mia brama, o re, fu di sacrarmi ancella /
7. dedicare un'opera poetica, artistica o archi- tettonica a una persona o a
artistica o archi- tettonica a una persona o a una divinità. aretino, v-1-4
voi sacrar. 8. tributare omaggio o ossequio o gratitudine o reverente onore di
. 8. tributare omaggio o ossequio o gratitudine o reverente onore di memoria.
8. tributare omaggio o ossequio o gratitudine o reverente onore di memoria. bassani
possenti affetti. -attribuire una caratteristica o un simbolo a qualcuno. lomazzi
allor che alcuna / non usavasi ancor lettera o segno, / a dipinger la voce
con affetto. filicaia, 2-1-104: o quante volte con pietoso affetto: /
ed empio. 10. dedicare o impegnare un certo spazio di tempo o
o impegnare un certo spazio di tempo o la vita intera a un'attività, a
non produsse di te mai de- o fiore, / ond'ora il maggio m'
su da la tua fossa, / o leon di romagna, / per rivederla
di qualcuno. aretino, v-1-437: o beato uomo che per dono celeste vi
quando spezialmente si leggevano li santi vangeli o vero quando si sacrava l'ostia
pietra filosofale il potere di rendere invisibili o quello di predire il futuro per mezzo
roma antica, luogo di un tempio o di un'abitazione in cui si custodivano
in cui si custodivano le suppellettili sacre o i simulacri delle divinità protettrici della famiglia
piu con la parte più interna del tempio o della casa stessa; penetrale.
condutture in cui si buttano l'acqua o le ceneri di oggetti impiegati in usi
tratta per lo più di una piscina o di un canale nel pavimento, all'
nel pavimento, all'esterno della chiesa o nella sagrestia). -anche: luogo
buttano le lavature de'vasi, panni o simili che servono immediatamente al sacrifizio.
, cappella, edicola a sé stante o annessa a un edificio maggiore, adibiti
. -località consacrata a una divinità o a un culto. foscolo,
pacichelli, 5-151: vi è un sagrario o tesoro particolare con le reliquie di san
in cui se ne conservano i resti o i ricordi. il popolo d'italia
luogo in cui si conservano oggetti preziosissimi o supposti tali (e può avere valore iron
, 4-192: scendevano fino a otto o dieci giovinotti che remo faceva entrare nel
in cui si coltivano arti e scienze o si trattano importanti affari politici.
-località che conserva un'alta tradizione culturale o artistica. carducci, ii-2-214: quella
. 10. repertorio degli elementi o delle produzioni che meglio caratterizzano un linguaggio
delle produzioni che meglio caratterizzano un linguaggio o una tradizione artistica o culturale.
caratterizzano un linguaggio o una tradizione artistica o culturale. calzabigi, 73: lullo
coltiva con dedizione i propri interessi prediletti o vi conserva gli oggetti più cari.
, i-745: da me udite, o vergini divine / dell'arcano custodi,
e di religiosa pietà. -aspetto o insieme degli aspetti più reconditi o esoterici
-aspetto o insieme degli aspetti più reconditi o esoterici di un'attività o iniziatici di
più reconditi o esoterici di un'attività o iniziatici di un'esperienza. muratori,
bruno, 3-602: de l'altare, o turribulo o fano o sacrario come vogliam
: de l'altare, o turribulo o fano o sacrario come vogliam dire, io
l'altare, o turribulo o fano o sacrario come vogliam dire, io non
dedicato solennemente al culto di un dio o di un eroe (un tempio,
luogo per varie ragioni legato al sacro o consacrato al culto divino. dante,
, si farebber coscienza di metter dentro o trar fuori alcune cose pur necessarie all'
dante, conv., iv-v-16: o sacratissimo petto di catone, chi presummerà
. che ha ricevuto il sacramento dell'ordine o è stato investito di dignità ecclesiastiche;
malvoglienza / vèr cristo ti crucciasti / o se lo biastemmiasti / o se battesti
ti crucciasti / o se lo biastemmiasti / o se battesti padre / od ofendesti a
battesti padre / od ofendesti a madre / o cherico sagrato / o segnore o parlato
a madre / o cherico sagrato / o segnore o parlato. malispini, 88:
/ o cherico sagrato / o segnore o parlato. malispini, 88: questo federigo
chiamato antonino. arrighetto, 242: o sacrate compagnie le quali maculano le sante
le quali maculano le sante sedie! o santi templi celesti, i quali fanno
over di gaddi l'immensa bontade, / o la grande onestade / ch'usa ridolfi
-con riferimento al collegio delle vestali o al sacerdozio pagano. seneca volgar
ha furato d'una chiesa uno cavallo o altra cosa che non sia sagrata. dice
s. bernardino da siena, 808: o genti indiavolate, che avete tolte le
come se uno rubbasse un calice sacrato o una patena d'un luogo che non
campi dell'etra tranquillo / apparisti, o sagrato vessillo. caraucci, iii-i-
. 7. ispirato da dio o rivolto a dio (una preghiera,
che, di lungi da ogni plebeio o publico stilo di parlare, si trovassero
sagrate. s s -consacrato o offerto come dono votivo a una divinità
offerto come dono votivo a una divinità o alle muse. canteo, 201:
a persona, e gli stimavano protettori o conservatori familiari delle case. baldelli,
3. che comporta la morte di una o più persone per il raggiungimento di uno
, sì grande che vi cappia cento uomini o più. b. fioretti, 2-3-132
compie un sacrificio, che offre una vittima o un dono votivo a una divinità.
3. che costringe a privazioni, disagi o rinunce. e. cecchi, cxxi-ii-200
1 greci sacrificavano ai loro numi o agnelli o tori. monelli, 2-438:
greci sacrificavano ai loro numi o agnelli o tori. monelli, 2-438: quando l'
non fussero stati consenzienti a simile bruttura o meno presti a sì fatte scelleratezze,
, d'eleggere le più cattive biade o che avessero le spighe vote o che fossero
biade o che avessero le spighe vote o che fossero per altro accidente guaste,
la vita per il vantaggio della società o della patria, per un ideale,
ideale, per l'affermazione di una fede o di un'idea, per la difesa
idea, per la difesa del proprio onore o anche come testimonianza d'amore alla persona
lui una parte decente dehe sue rendite o guadagni fa ben vedere con un'autentica
. possibile che non si trovino due o tre uomini che sacrifichino qualche somma un
condizione. -rinunciare a un'azione o a un privilegio per il bene della
un privilegio per il bene della patria o di una comunità, o a una prerogativa
bene della patria o di una comunità, o a una prerogativa, a un bene
rispetto, obbedienza, amore verso una persona o per avvantaggiarla. f. m
ingiune private. salvini, 30-2-125: ogni o disgenio o avversione privata deporre, ogni
. salvini, 30-2-125: ogni o disgenio o avversione privata deporre, ogni genio o
o avversione privata deporre, ogni genio o amistà raffrenare: in somma tutto al
vizio. -lasciar dipendere la propria volontà o la propria tranquillità dall'arbitrio altrui.
tua volontà alla mia. -assoggettare o comunque subordinare un aspetto, un valore
aspetto, un valore, un bene spirituale o un sentimento, a un desiderio,
ma talora farà gran senno a sacrificarla o alla convenienza del numero o all'agilità o
a sacrificarla o alla convenienza del numero o all'agilità o all'energia o alle
o alla convenienza del numero o all'agilità o all'energia o alle altre qualità dello
numero o all'agilità o all'energia o alle altre qualità dello stile, e talora
luoghi ove si tratta più di dipingere o muovere che d'istruire. mazzini,
intera vita, impegnandosi in un'attività faticosa o mediocre, in mansioni gravose, ecc
e sagnficati i più begli anni della vita o delirando fra 'deliri de'celebri antichi
delirando fra 'deliri de'celebri antichi pazzi o schiccherando inutili fogli per servire e di
el cremonese sema sacrificato. -impiegare o usare un oggetto in modo inadeguato al
un oggetto in modo inadeguato al valore o alla funzione. -eliminare una parte di
attenzione sull'opera. 7. sottoporre o esporre una persona a una calunnia,
, a un'oppressione, per egoismo o per difesa o per ragioni politiche.
oppressione, per egoismo o per difesa o per ragioni politiche. cesarotti, 1-xxi-12
: non vogliate..., o giudici, esporvi al pericolo di apprenderle
. pellico, 2-442: chi siete, o spregevoli nipoti di schiavi, perch'io
non consiste in niuna forma di governo, o di tutti o di più o di
niuna forma di governo, o di tutti o di più o di uno, ché
, o di tutti o di più o di uno, ché un solo e i
, se stesso, di far melodrammi o tragedie. moravia, ix-71: lei
-impiegare una persona in una funzione o in una mansione inadeguata, inferiore alle
mansione inadeguata, inferiore alle sue possibilità o aspirazioni. v bellini, 83:
-esporre a pericolo di vita o lasciar morire una persona per il conseguimento
: vorrei sapere qual sia il precetto o di filosofia o di morale che comandi
sapere qual sia il precetto o di filosofia o di morale che comandi che si sacrifichino
un'intera generazione sul campo delle battaglie o nel più lento e meno splendido martirio
in matrimonio a una persona non amata o deforme, vecchia, ma ricca.
quella smorfia?.. / comprendo, o vecchio avaro.. / a qualche
una persona all'arbitrio, all'ambizione o al piacere altrui; subordinare a una bassa
un pezzo per ottenere un vantaggio tattico o strategico anche non immediato. 10
rifl. sottoporsi volontariamente a un disagio o a una privazione con l'obiettivo di raggiungere
altra persona, di perseguire un ideale o di esercitare una virtù morale. scalvini
senza maledire e si sagrificano senza sdegno o disperazione. tarchetti, 6-ii-198: doveva
modo esclusivo a un'attività considerata faticosa o inferiore alle proprie possibilità 0 aspirazioni.
-dedicarsi con devozione esclusiva a una persona o al prossimo. foscolo, xiv-247:
poeta che sacrifica all'altare della lussuria o all'idolo dell'empietà è un furfante
onore di una divinità (un animale o anche una persona).
sembrò che ciò che chiamavano forza nucleare o forza gravitazionale non fosse che un senso
che un senso, come l'udito o il tatto, sacrificato in chissà quale
4. consumato in occupazioni gravose o in situazioni difficili; pieno di rinunce
privazione; costretto a una scelta forzata o svantaggiosa, a un lavoro faticoso o
o svantaggiosa, a un lavoro faticoso o inferiore alle proprie capacità (una persona
persona). -anche: subordinato al volere o all'ambizione di altri; esposto all'
sotto il vocabolo d'un eroe sacrificato o d'un campo di battaglia o d'
sacrificato o d'un campo di battaglia o d'un luogo di vittoria.
sacrificale, che immola una vittima umana o animale. g. villani,
mentre il sacrificio si facea dinanzi o dintorno all'altare, o misticamente si borbottava
dinanzi o dintorno all'altare, o misticamente si borbottava. = voce dotta
, ecc. { sacrificio incruento) o di una vittima, animale o umana,
) o di una vittima, animale o umana, che viene immolata dall'officiante
cui sangue viene spesso raccolto, bevuto o usato per cospargere oggetti o persone {
, bevuto o usato per cospargere oggetti o persone { sacrificio cruento), o,
o persone { sacrificio cruento), o, più rar., di entrambi,
, talvolta, dei fedeli, l'abbandono o la distruzione (per lo più attraverso
o totale (e in questo secondo caso la
quotidiana; con tale offerta il sacrificante o il gruppo dei sacrificanti si propone
rio), di esprimere riconoscenza o ringraziamento { sacrificio gratulatorio),
{ sacrificio di comunione), o di manifestare la propria sottomis
conoscere la volontà, le intenzioni o i suggerimenti della divinità. -anche
sacrificio. ariosto, 20-35: se dieci o venti o più persone a un tratto
ariosto, 20-35: se dieci o venti o più persone a un tratto / vi
, del pane e del vino, divino o santo o santissimo sacrificio, sacrificio incruento
e del vino, divino o santo o santissimo sacrificio, sacrificio incruento). -per
sì povero che non conviti colla famiglia o coltamico, che non si apparecchi una
, clienti che elle si fossero, o a'sacrifici o a'benefici appartenenti, a
elle si fossero, o a'sacrifici o a'benefici appartenenti, a denari e
contiene. -piccola forma di pane o ostia che anticamente i fedeli, che
della vita per il bene della patria o della società, per testimoniare le proprie
società, per testimoniare le proprie idee o la propria fede, per salvare qualcuno,
da qualunque visione provvidenziale o valutazione morale. g.
uno spirito contribuiate; non disprezzerai, o dio, lo spirito contrito ed umiliato
figur. grave privazione, rinuncia (morale o materiale) o scelta di un proprio
, rinuncia (morale o materiale) o scelta di un proprio danno compiuta volontariamente
valore morale anche indipendentemente dal fine perseguito o in quanto esercizio alla virtù e all'
). -anche in contesti iron. o iperb., con riferimento a rinunce di
a rinunce di lieve entità a interessi o comodità o a qualcosa di gradito o
di lieve entità a interessi o comodità o a qualcosa di gradito o di desiderato
o comodità o a qualcosa di gradito o di desiderato. cesarotti, 1-xxxiv-225:
[s. v.]: familiare o di celia o d'ironia 'fate questo
v.]: familiare o di celia o d'ironia 'fate questo sacrifizio; venite
del sacrificio: sono ipocrisie, vanità o nude parole. il sacrificio solo è
sue montagne di sommerberg ove morì quattro o cinque anni dopo. b. croce,
dovrebbe fare almeno il sacrificio di venti o trent'anni di vita: morire cioè
somma di denaro per il bene comune o per uno scopo ideale. cesarotti,
e incondizionata verso un'altra persona, o anche, per la totale dedizione a un
per la totale dedizione a un ideale o a una causa. mazzini, 46-10
4-179: non vorrei che la riverenza o l'affezione che quel buon ragazzo mi
di se stessa. -situazione disagevole o spiacevole. cassola, 2-264: per
per tema che mi faccia male, o per debito d'usare risparmio).
nello svolgimento della partita un vantaggio tattico o strategico. -sacrificio di qualità: scambio
potuto se lucrina, / perfida ninfa, o vero altri per lei / di nostra
(per lo più in contesti iperb. o scherz.). nievo, 1-vi-191
di illecito religioso consistenti nella profanazione violenta o comunque volontaria di una persona o di
violenta o comunque volontaria di una persona o di una cosa o di un luogo sacro
di una persona o di una cosa o di un luogo sacro o consacrato (
di una cosa o di un luogo sacro o consacrato (e il diritto canonico prevede
violenza fisica nella persona di un ecclesiastico o di un religioso, come sacrilegio reale
tale natura la violazione del celibato ecclesiastico o del voto pubblico perpetuo di castità.
consistente in qualsiasi comportamento lesivo dell'intangibilità o del prestigio della religione cristiana come religione
di stato (quale l'eresia) o dell'autorità imperiale (quale la critica
di verginità; sacrilegio è di persone consacrate o pur che l'una sia consecrata.
nelle persone... consacrate a dio o pure in luogo sacro della chiesa o
o pure in luogo sacro della chiesa o del cimitero, essendo il sacrilegio una
essendo il sacrilegio una violazione di cosa o di persona sacra. muratori, 7-v-109:
paradiso. -persona che compie un sacrilegio o che tiene un comportamento sacrilego.
giovan matteo di meglio, lxxxviii-ii-147: o specchio d'ogni rubald'uom vizioso,
d'ogni rubald'uom vizioso, / o seismo sacerdote, o sacrilegio / femminin
uom vizioso, / o seismo sacerdote, o sacrilegio / femminin masculin e ladro egregio
2. per estens. azione o comportamento che offende gravemente la divinità;
sozzasse la mia coscienza per sacrilegio (o per parlamento de'mali spiriti) »
. muratori, 7-v-110: del sacrilegio o superstizione suddetta [il venerare gli alberi
uomo in conto uguale di statua enea o lapidea; tra me e lui non pace
dalla riverenza comune e dalla generale venerazione o verso i quali si è tenuti a
offesa imperdonabile (spesso con uso enfatico o scherz., anche con riferimento ad azioni
, che è un sacrilegio buttarlo via o sprecarlo. -violazione di una legge
m. -ght). che ha compiuto o compie un sacrilegio.
essere giudicato furo o sacrilego. boccaccio, viii-3-106: disse
, / non so se fu tedesco o pur spagnuolo, / ch'avendo un tabernacolo
di ricever alcuna cosa per donazione o per testamento da diverse sorti di pubblici peccatori
privo dell'investitura e dell'autorità richieste o accolto senza la necessaria sincerità di fede
. per estens. colpevole di un'azione o di un comportamento offensivo o irriverente verso
un'azione o di un comportamento offensivo o irriverente verso la divinità o la religione
comportamento offensivo o irriverente verso la divinità o la religione; che ha violato un precetto
, i precetti e i culti cristiani o si è allontanato dal cristianesimo. panigarola
muratori, 6-201: fu sacrilego insieme o privo di senno chi pensò..
disgraziato, 7 qual mal commise, o dio? parini, 426: o iberna
, o dio? parini, 426: o iberna, iberia, hai tu forse
. casti, 1-24-15: fin quando, o ignavi abitator del mondo, / cui
a tanta pena il cattivel conduce: / o se bestemmiando alzò la voce / in
la voce / in contro al nume, o se per danno altrui / osò evocare
con uso enfatico: che ha tenuto o mantiene un atteggiamento o un comportamento irrispettoso
che ha tenuto o mantiene un atteggiamento o un comportamento irrispettoso verso persone, cose
sacripante. -scherz. bambino o ragazzo, vivace e impertinente; bricconcello
che esprime stupore, sorpresa, meraviglia o disappunto, corruccio, risentimento (e
(e talvolta ha semplice valore asseverativo o rafforzativo). borgese, 1-393:
mia. -sacrista di sua santità o dei palazzi apostolici: nella curia romana
passi il sacrista a smoccolare un cero o ad aggiungere l'offerta di una candela
che esprime stupore, sorpresa, meraviglia o disappunto, corruccio, risentimento (e
che esprime stupore, sorpresa, meraviglia o disappunto, corruccio, risentimento.
, consacrato', usato per rafforzare ingiurie o esprimere stupore o disappunto.
usato per rafforzare ingiurie o esprimere stupore o disappunto. sacristìa, v
; che ha attinenza con la religione o con ciò che a essa per- tiene
tiene; che è connesso con la presenza o con le manifestazioni della divinità e con
seconda della natura di essa, profanazione o sacrilegio). fazio, v-19-20
bosco sacro, ed a'poeti o va congiunto con l'altare di diana.
può avvicinare a intendere il 'sacro'o 'numinoso'. vittorini, 5-257: come mai
del 'gratuito', sia nel senso del nero o del terrore che nel senso del rosa
del terrore che nel senso del rosa o dell'edificante, prende tanta voga nel settecento
sede di importanti eventi della storia religiosa o ne ospita le memorie (una città)
-che regola la disciplina del culto o le questioni connesse con la religione (
. -concessa a persone, istituzioni o luoghi consacrati (un'immunità).
tregue religiose. -che è causato o giustificato da motivi religiosi (una guerra
anfizionia di delfi per salvaguardare l'incolumità o punire la violazione del
si riferisce a dio, a cristo o anche, per estens., a un
: onnipotente padre dio eterno, / o sapiente figlio e sacra luce, / o
o sapiente figlio e sacra luce, / o spirito perfetto. savonarola, 13-10:
ricorda un episodio della vita di cristo o anche, a partire dalla fine del cinquecento
. idem, purg., 31-1: o tu che se'di là dal fiume
, / che la figlia di leda, o sacro achille, / poi che 'l
ai boschi. -che è proprio o che si riferisce a una divinità pagana
amar perdona, / ma non astio o dispetto od ira o orgoglio / tragge
/ ma non astio o dispetto od ira o orgoglio / tragge al tuo sacro soglio
domandar ragione. varano, 1-354: o tu, che in dafne, / tua
una divinità; che ne costituisce la dimora o è la sede di un culto privilegiato
); che ne è un attributo essenziale o è intimamente connesso al culto (un
al coro. d'annunzio, i-45: o splendida figlia di venere, i.
né solo el vago crino / d'opobalsamo o nardo / o di mirra l'
vago crino / d'opobalsamo o nardo / o di mirra l'odore / 0
. casaregi, 49: ecco, o paoli, l'altare: or tu qui
la propria vita a dio come sacerdote o come religioso. m. cerrono
, niun si puote vantar per suo ingegno o fatiche acquistarla, perché sono doni del
dal papa per mezzo di un segretario o da un cardinde, detto prefetto.
assistenze. 9. che si è o è stato consacrato a dio attraverso l'
consacrato a dio attraverso l'ordinazione sacerdotde o la professione pubblica dei voti o è
sacerdotde o la professione pubblica dei voti o è stato investito di poteri e autorità religiosa
tra uomo non sacro e femmina sacra o tra uomo sacro e femmina sacra o
o tra uomo sacro e femmina sacra o tra uomo sacro e femmina non sacra:
si è venduta separatamente a qualche 'profano'o si è conservata presso del re.
che un seminarista più grande, un sacro o un mezzano, o anche un mezzanello
, un sacro o un mezzano, o anche un mezzanello, che ha sotto di
in modo vincolante a una missione civile o sociale. mazzini, i-123: la
. fecero la lingua sagra per geroglifici o caratteri muti appo tutte le prime nazioni
11. tratto da vicende della storia biblica o ecclesiastica (il soggetto di un'opera
ecclesiastica (il soggetto di un'opera o di un quadro); che ha
un quadro); che ha argomento o soggetto religioso (un'opera letteraria,
che si occupa della produzione di opere o di edifici religiosi (l'arte,
generai nome di letteratura di erudizione, o sacra o profana. calepio, 1-41
nome di letteratura di erudizione, o sacra o profana. calepio, 1-41: per
a bellici strumenti destansi / qui gli echi o a nenie sacre. ferd. martini
del manzoni. -che tratta argomenti o soggetti religiosi o teologici (uno scrittore
-che tratta argomenti o soggetti religiosi o teologici (uno scrittore); dedito
22-40: per che non reggi tu, o sacra fame / de l'oro,
'o sacra fame dell'oro': cioè o santo desiderio dell'oro; allora è santo
sanzioni, a costrizioni, a imposizioni o a limitazioni di libertà di qualsivoglia specie
al re, come persona che hanno ricevuto o che si presume abbiano ricevuto la sacra
casa. -con riferimento alle spoglie o al sepolcro di uomini illustri o valorosi
spoglie o al sepolcro di uomini illustri o valorosi. bellincioni, ii-118: qui
; eppure alle sacre reliquie manca, o italiani,... l'onore del
assoluto; che non può essere offeso o contaminato con azioni, atteggiamenti, affermazioni
, atteggiamenti, affermazioni immorali, disoneste o superficiali; degno di grande considerazione,
morale e il valore etico che ha o può assumere in particolari contesti il termine
: i nostri corpi (vogliamo, o no) son cosa sacra. leopardi,
, come schiavi. corazzini, 4-48: o solchi, il seme è sacro ora
quando si proferiscono le parole sacre classico o romantico. o gli uni o gli altri
le parole sacre classico o romantico. o gli uni o gli altri ti scomunicano,
classico o romantico. o gli uni o gli altri ti scomunicano, e nessuno
pellegrine! -che non si può o non si deve violare o trasgredire;
non si può o non si deve violare o trasgredire; che deve essere rigorosamente osservato
inviolabile tutto quello che viene dalle mani o dal volere d'alessandro. c. i
. alfieri, 5-16: chiunque, o italia, t'insegnerà a ben odiare i
e viene di conseguenza conservato con cura o mantenuto vivo nel ricordo).
, i'senza cor un sasso, / o sacro, aventuroso e dolce loco!
persona amata. serdini, 1-130: o poco albergo u'so'le sacre membra
. i. frugoni, i-8-174: o riposte spelonche, o valli, o monti
, i-8-174: o riposte spelonche, o valli, o monti / di dafni al
o riposte spelonche, o valli, o monti / di dafni al sagro nome
nome rispondete / ed imparate a memorarlo o fonti. 17. che costituisce
17. che costituisce il simbolo dell'attività o della gloria poetica, in quanto divinamente
gloria poetica, in quanto divinamente ispirata o concessa. -sacra fronda: l'alloro (
d'oro. caro, 16-77: o vituperio de l'umana gente, / i
un profano. allegri, 126: o felici coloro i quali nacquono e vissono
maraviglia e di diletto / m'empie, o di mille fregi anima ornata, /
parnaso. serdini, 1-141: « o alta fiamma di quel sacro monte,
peroismo. -ispirato da dio o dalle muse. serdini, 1-24:
religiosa per la straordinaria maestosità e bellezza o per il senso di mistero che produce
che nasce da un moto profondo e intenso o anche misterioso dell'animo e ha un'
un ideale; destinato inesorabilmente alla fine o alla dimenticanza. carducci, iii-4-184:
sacer fu detta in antico l'epilessia o mal caduco (gr. lepà vó col nome di sacro impero romano germanico o sacro romano impero della nazione germanica ( legati fra di loro dal giuramento di vincere o morire insieme. trionfatore al il sedere (e ha valore eufem. o scherz.). m. una struttura anatomica caratteristica di tale osso o della regione in cui è situato). 'sacro': dicesi di ogni cosa che appartiene o è relativa al sacro, onde arterie in numero di tre, l'anteriore o media, nata dall'aorta avanti alla quarta sono rami dell'ipogastrica, dell'ileo-lombare o della gluzia; 'canale sacro', cavità re. lessona, 1284: 'sacro'o 'sagra': altre volte si dava questo nome andare, / quanto a trovar duo sagri o un girifalco / ne le case del una libra;... falcone o mezzo sagro, da libre 5, 6 libre 5, 6 a 7; sagro o quarto di colubrine, da libre 8 12. = dall'ar. sagr o $aqr 'falco', accostato al lat. sacer . medie. infiammazione localizzata in una o in entrambe le articolazioni sacroiliache (e ma dicesi in particolare dell'articolazione o sinfisi che unisce insieme gli ossi sacro e ossi. lessona, 1285: 'articolazione'o 'sinfisi sacro-iliaca': quella di ogni faccia laterale
e che si distinguono in due: 'maggiore'o 'posteriore', che si estende dall'estremità
hlium'e da tutte le spine o processi trasversi delle vertebre dei lombi.
riguarda l'osso sacro e il perineo o le regioni relative. = comp.
anche sacre sante). degno di adorazione o di venerazione (dio, la vergine
ha scurato il vostro sole? / o sacrosanto, glorioso aspetto, / dolce,
sciolse vèr queste parole: / « o sacrosanto messaggier del cielo / che mai
quella impresa / senza tema di morte o di disturbo, / avendo meco sì
. lorenzo de'medici, ii-no: o gesù dolce misericordioso, / che insanguinasti
poliziano, st., 2-41: o sacrosanta dea, figlia di giove, /
nega, ma, fatti alcuni presupposti o ipotesi, familiarmente ragiona. metastasio, i-iv-
. -con riferimento all'istituzione ecclesiastica o a un ordine religioso. antonio
fa l'uom divo, più che giove o marte, / mal può gustare o
o marte, / mal può gustare o scioglier le sue sarte / chi vive secolar
dante, purg., 29-37: o sacrosante vergini, se fami, /
vergini, se fami, / freddi o vigilie mai per voi soffersi, / cagion
chiami. -dedicato al culto divino o a una divinità pagana (un edificio
a una divinità pagana (un edificio o un oggetto sacro, una reliquia).
, ai sacrosanti tuoi / tabernacoli, o madre alma, scendiamo. -sacrosanto alloro
alloro. -con riferimento al giorno o al periodo dell'anno dedicato a un
giustizia, quindi inviolabile da ogni offesa o ingiuria (un'istituzione giuridica, sociale
ingiuria (un'istituzione giuridica, sociale o politica e una persona in quanto vi
i luoghi. -che deve essere osservato o seguito in modo assoluto, senza riserve
sacrosanti diritti. pascoli, i-454: o san marino, tu ben avevi il
4. che non deve essere mai violato o fatto oggetto di transazioni e compromessi o
o fatto oggetto di transazioni e compromessi o tradito (un vincolo, un sentimento
, per rilevare un moto di stizzo o di insofferenza. cicognani, 6-188:
, ammirevole. cornar0, 88: o sacrosanta vita sobria, tanto giovevole agli
venerabile e sacrosanto. gozzano, lf-348: o tu, che d'odio sacrosanto avvampi
. -con uso enfatico: legittimamente posseduto o dovuto. chiesa, 5-5:
l'affitto sacrosanto ». -dato o inflitto con giusta ragione e al momento
riferisce all'osso sacro e all'ischiatico o alle zone limitrofe; sacroischiatico. -legamento
due legamenti. chiamasi l'uno posteriore o gran legamento sacrosciatico, ed è situato
del bacino; l'altro dicesi anteriore o piccolo legamento, ed è situato avanti
sacro all'ultima vertebra lombare; angolo o promontorio sacrovertebrale, quello che il sacro
a causa della ritenzione di sangue, pus o secrezioni. = voce dotta
sadduceismo, sm. stor. corrente o fazione politico- religiosa dei sadducei.
chiesa vi contribuì (sempre fari- sea o sadducea). / tuttavia, 'sia pure
;, dall'ebr. saddiq 'giusto'o dal nome del capostipite saddùq di un'antica
trattato del governo degli uccelli, 25: o tu prendi del fegato d'uno uccello
pratolini, 10-115: una vendetta dell'ambiente o un sadico scatenato dapprima la strangolò e
sofferenza e umiliazione. -che manifesta o rivela il piacere provato nel- l'infierire
, che è proprio di manifestazioni psichiche o di comportamenti caratterizzati da sadismo.
esasperata e crudele ricerca del realismo situazioni o avvenimenti particolarmente cruenti. calvino
trarre piacere erotico dall'infliggere al compagno o alla compagna sofferenze fisiche, maltrattamenti,
si parla di sadismo orale, anale o fallico). v pica,
e con valore attenuato: crudeltà inutile o fine a se stessa; piacere di tormentare
fine a se stessa; piacere di tormentare o di umiliare altri o se stessi con
piacere di tormentare o di umiliare altri o se stessi con parole o atti che causino
umiliare altri o se stessi con parole o atti che causino sofferenze o mortificazioni o
con parole o atti che causino sofferenze o mortificazioni o anche solo con dure fatiche
o atti che causino sofferenze o mortificazioni o anche solo con dure fatiche.
queste inconscienti sorridono, ignoranti anch'esse o indifferenti. il pubblico applaude, e il
quello più lirico del fiorentino clemente susini o da quello più stregonesco del napoletano raimondo
l'infliggere ad altri il dolore fisico o morale. sadista, sm.
bisogna bastonarlo finché una delle due: o smette o diventa un grande poeta.
finché una delle due: o smette o diventa un grande poeta. = deriv
al sadismo e ai sadici; che esprime o rivela tale perversione. =
. psicol. perversione sessuale che associa o alterna manifestazioni di sadismo e di masochismo
deriva da sadomasochismo; che rivela o esprime tale tendenza. moravia,
saéppola, sf. ant. arco o balestra per cacciare gli uccelli.
). - anche alplur. o. targioni tozzetti, 3-i-239: 'saeppole',
una saéppola: non ottenere nessuna gioia o nessun giovamento. p. petrocchi [
potatore... ad una gemma o due il vi tondi per cagione di riparar
agli uccelli (e lanciava un sasso o una pallottola). ottimo, ii-432
: colui che vuol saettar con saeppolo o arco da pallottole dèe aver le pallottole
ardisca over presumma ucidere, pigliare o far pigliare colombi di veruna persona nella decta
cum saeppolo, balestro, rete, cesta o in veruno altro modo. pulci,
bellincioni, ii-98: non tornò mai saeppolo o sparviere / a te come ritorna el
non ci aggiugne. 2. pollone o tralcio novello della vite. p.
), si. freccia da arco o da balestra (di cui è voce più
, / che li quareli pertursavam! / o corno è lairo subitam / per strepa
volgare, 13: se una saeta o verettone sarà fisso nel piede e non
paleotti, l-ii-380: il dipingere li martiri o confessori senza le sue insegne solite et
di tale arma in un'insegna militare o in uno stemma araldico. tasso,
piombo per far disamorare, scagliata da cupido o anche da venere o dagli amorini (
scagliata da cupido o anche da venere o dagli amorini (anche in una raffigurazione
-in espressioni comparat. allusive alla velocità o alla linearità di un movimento. petrarca
-in espressioni comparat. allusive all'acutezza o all'intensità di una pena interiore o degli
o all'intensità di una pena interiore o degli effetti della maldicenza e dell'adulazione
vento /... / o scuoter pungentissima saetta / altamente confitta. loredano
-in espressioni comparat. allusive all'esattezza o alla precisione di un discorso. fioretti
lo dimostra regolarmente... di fuori o con la saetta e col suono.
oriuolo che con poca fune durerà otto o dieci giorni senza mai alzar contrapeso, la
mai alzar contrapeso, la mostra, o saetta, del quale sarà connessa all'asse
. 2. figur. sguardo o espressione che fa innamorare; capacità di
: la mia bella angioletta, o parli o miri, / porge sempr'esca
mia bella angioletta, o parli o miri, / porge sempr'esca a le
mistico (e ciò che ne è causa o fomite). iacopone, 27-43:
scarlatti, lxxxvtii-ii-516: ti priego, o signor mio elletta, / che tu
e fere e fugge. -causa o motivo di dolore, di preoccupazione,
panigarola, 1-193: ad un re, o principe altero, le rotte de'suoi
saetta dello star lontani. -sciagura o minaccia di sventura. fausto aa longiano
io n'avrei perduto questa misera vita o fatto qualche notabil pazzia. conti,
aspra mina, / roma sottraggi, o vergin pellegrina. fiamma, 140: s'
non mi fan schermo, / qual arte o qual ingegno / potrà le piaghe sanguinose
si addnzzavano. -tentazione del demonio o sentimento peccaminoso da lui ispirato.
s'ardisce d'acostare. -incentivo o causa di un comportamento disonesto. donato
nodi di parole. -artifìcio poetico o retorico. castelvetro, 8-1-519: toccano
scopo. -verso che esprime risentimento o indignazione. casti, 266: ancor
. 6. mezzo per vincere o superare un avversario. bisaccioni, 1-184
chiamerò cradel vendeta, / che con fulgure o saeta, / ter- ramoto, morbo
., per indicare un moto rapidissimo o che segue un percorso non rettilineo,
inattesa e distruttrice, un fatto doloroso o pericoloso, uno sguardo acuto e indagatore.
che e'sogni più ligier non sono o e'venti: / alor fugendo sembro una
scagliarla contro chi gli avesse recato torti o offese. simintendi, 1-17: già
8. figur. persona molto veloce o irrequieta nel muoversi, nel compiere qualcosa
nel muoversi, nel compiere qualcosa, o anche bisbetica, pettegola, arrogante (
, sono saette. zannoni, 4-358: o, sta'fermo, saetta macinata.
un bambino è troppo vivace e fiero o troppo tristo si suol dire che è
ti pigli, ti venga una saetta, o nell'espressione mandare peste e saette)
; 'che ti pigli una saetta', o simili. carducci, ii-1-4: suonan le
, xxx-1-38: né già negletta la bipenne o quello / a dietro resti lungo arnese
contadini ah'ultima parte del tralcio, o sia perché più lungi si discosto dalla
balzò quasi fuori e lan- ciossi, o sia perché, assottigliata in cima, rassomigliasi
oppure fi in quadro colla corda o alzata (iella metà di essa dicesi seno
di essa dicesi seno verso o saetta. manfredi, 2-149: la corda
conviene al complemento d'un arco o d'un angolo, dicesi 'corda seconda',
se conda'di quell'arco o angolo al cui complemento con
. tecnol. punta del trapano per alesare o eseguire grandi fori nel legno o nei
alesare o eseguire grandi fori nel legno o nei muri. stampa periodica milanese,
. v.]: chiamasi ^ saetta'o 'saettuzza da trapano'l'utensile d'acciaio
d'acciaio che serve per forare i muri o fare nel legno altri fori alquanto maggiori
con punta piramidale per lavori di scultura o d'intaglio. -in partic.: tipo
rifinirne l'interno { saetta lisciatoio) o per praticare un foro nella parte anteriore
-menare, rifare, spargere la saetta o saette: emettere una fierissima puzza.
-minacciare turbini e saette: mostrarsi ostile o sdegnoso nei confronti di qualcuno.
il gr. ivx ^ okoc, o éxatr; \ 3óxos. saétta-lucèrtola,
. lucertola (per indicarne la velocità o i movimenti guizzanti). d'
tutti morire se non gliele ren- dessono o cacciassono fuori. e quegli rispondevano loro
saettarne e l'altre armi da tirare o da lanciare di esso nemico non possono pervenir
. perché i cittadini cessassero il saettarne o, continuando, prima di arrivare ai
né pennati appesi / alle pareti o flessili crinelle: / sì lande e scudi
-anche: tiro continuato di frecce (o anche di altri proiettili).
2. rifornimento, provvista di frecce (o, anche, di altri proiettili)
argomento / per arder castel di legname o gatto. g. villani, iv-8-5
. che scaglia frecce con l'arco o con la balestra (ed è, in
treccie, che talvolta sarà di ferro o di pietra aguzza, e la forano
5. per estens. molto luminoso o rovente (il sole). comisso
ant. e letter. colpire, ferire o uccidere con frecce scagliate con un arco
uccidere con frecce scagliate con un arco o con una balestra una persona o,
arco o con una balestra una persona o, anche, un animale durante la
tradizione poetica, trafiggere una persona (o il suo cuore), per farla innamorare
farla innamorare con frecce d'oro, o disamorare con frecce di piombo (cupido
disamorare con frecce di piombo (cupido o gli amorini). e e
? -per estens. bersagliare (o averne l'agio) un baluardo o
o averne l'agio) un baluardo o un edificio nemico con proiettili. capponi
domini e la saetti. -colpire o bersagliare con una violenta eruzione di lapilli
2-91: quando li era lanciato o saetato le lance e li quadrelli l'uno
l'ultimo dì percosso fui; / o s'elli stanchi li altri a muta a
pria ch'io parli, ahi lasso! o 'l ciel co'suoi / folgori mi
saetti, arda e disfaccia, / o m'inghiotta la terra, o 'l mar
, / o m'inghiotta la terra, o 'l mar m'ingoi. g.
4. per estens. lanciare oggetti intorno o lontano da sé. - anche di
g. gozzi, i-26-143: o apollo, guida e lume degli scrittori,
tu mirassi altrove. -impressionare l'udito o l'animo, destando ammirazione e meraviglia
, 1-214: l'aurea cetera vostra [o grazie] /... /
gravissima pena e noia a sostenere, o a ricevere che dir vogliamo, nondimeno
6. figur. impressionare vivamente l'udito o l'animo di qualcuno, suscitandogli dolore
disse, « a darti omaggio, o nume: / clamori saettaron me diversi
t. valperga di caluso, 269: o di lampi e beltà pupille nere,
, ingiurie, malignità, parole ostili o, anche, rimproveri per lo più
. ciò che io vi scrivo o dico, si è consiglio e pero obbedite
1-218: oggi parlo per dispetto, / o despotica reina, / e in maniera
, 1-107: dall'alto / tu [o dante] saettasti il vaticano e i
gli antichi romani] i difetti personali o i costumi domestici o i princìpi politici
] i difetti personali o i costumi domestici o i princìpi politici del loro avversario,
-dedicare considerazioni severe a un tema o un argomento. foscolo, ii-353
ardenti rai saette, / né fosca notte o lungo aspro cammino / ritien maria,
. -illuminare, rischiarare (un astro o anche, improvvisamente o a intermittenza,
(un astro o anche, improvvisamente o a intermittenza, un apparecchio di illuminazione
far risplendere di vivi sprazzi una goccia o una distesa aacqua. murtola, 1-40
gnoli, 1-321: né te ringrazio, o divo sol, che i miti /
sguardi provocanti di seduzione (una donna o gli occhi stessi). i andreini
... che gli occhi vostri saettino o feriscano per alcun tempo altro amante,
». ciro di pers, 3-13: o raggi del mio sol chiome lucenti,
del mio sol chiome lucenti, / o soli del mio cielo occhi divini, i
lucidi e pungenti, / non siate, o lumi, in saettarmi lenti. c
. -fissare qualcuno con sguardo minaccioso o diretto a incutere timore. nievo
su una persona improvvi samente o insistentemente. bersezio, 4-25:
sguardo / sul disteso prospetto! -manifestare o far capire uno stato d'animo, un
4-44: c'erano il maestro, tre o quattro amici suoi e un cane bareone
12. volgere a un fine determinato o prestabilito (con riferimento a dio)
opporre un antidoto morale a una tentazione o a una tendenza peccaminosa. cassiano volgar
esporre a gravi rischi una dote morale o spirituale. bandello, 1-49 (1-589
: non dèe temer del mondo affanni o guerra / colui ch'have col ciel tranquilla
.. / non giova saettar presso o lontano / torre fondata in quella viva
: a me capita talvolta di saettare cinque o sei lettere al giorno, 'perché conosco
17. intr. tirare con l'arco o con la balestra; mirare contro un
la balestra; mirare contro un bersaglio o un nemico con frecce o proiettili analoghi
contro un bersaglio o un nemico con frecce o proiettili analoghi. - anche sostant.
frecce, d'oro per far innamorare o di piombo per far disamorare qualcuno (
». 18. scaricarsi nell'atmosfera o a terra (il fulmine).
'surfeitedly'le notizie. -camminare, spostarsi o correre rapidamente o con agilità.
-camminare, spostarsi o correre rapidamente o con agilità. govom, 547:
: se voi non vi convertirete, o peccatori..., io cavarò fuore
i pennuti / rete si spiega indarno o si saetta. = dal lat.
fammi di questo globo mondiale / monarca o fammi in carcere penare: / di
da una freccia scoccata da un arco o da una balestra; distanza che può
). colpito, ferito da una o più frecce. -anche sostant.
-in una raffigurazione pittorica o scultorea. caro, 12-iii-216:
: sedotto dalla bellezza, dallo sguardo o dalle virtù della persona amata.
miglior ventura / vogliami noi, sciocchi, o in mar vano tesoro, / se
affetto? / e pur saetti, o saettato amore [gesù]: / ma
: erano quasi tutti i figli di ladri o di teppisti. avevano occhi ardenti sotto
3. scagliato con l'arco o con la balestra. boccaccio, 5-2
consentimenti. illuminato dalla luce dell'alba o dai raggi del sole.
. foglia]: 'foglie saetti- formi'o 'saettate': quelle fatte a forma di freccia
: quelle fatte a forma di freccia, o sia triangolari e incavate nella base,
(anche nell'atto di lanciare frecce o per rilevarne l'abilità nel saettare)
ché non è degno un cor villano, o bella / saettatrice, che tuo colpo
). si servivano de'loro saettatori o vogliam dire della loro moravia,
minuta artiglieria per difendere un passo o per proteggere le ritirate, disponendola ne'
divinità pagane (come apollo e artemide o diana) o alla costellazione del sa
come apollo e artemide o diana) o alla costellazione del sa gittario
saettatrice e casta / alta in deio passeggia o -pronunciato ad arte, con sapienti
saettatagli dalla mod'oro per far innamorare o di piombo per far diglie.
2-6: all'arme, all'arme, o cavalieri trivigiani! chiabrera, 1-i-66:
). martello, 6-iii-141: o te, più che per fiegra, per
amore mistico. crudeli, 1-80: o sommo re del cielo, /..
lavorare finemente la pietra, il metallo o il legno. biringuccio, 2-112:
agg. ant. che riguarda l'abilità o l'attività di scagliare frecce.
sf. ant. spazio fra i merli o ricavato nei parapetti di mura, castelli
ricavato nei parapetti di mura, castelli o fortificazioni antiche dal quale i difensori,
: quelle fatte a forma di freccia, o sia triangolari e incavate nella base,
. letter. rapido succedersi di immagini o di oggetti visti in corsa. faldella
saéttolo, sm. bot. pollone o tralcio novello della vite; saeppolo.
altro anno, e ogni cosa vecchia o scabra ne ridderai in terra. b.
appartenente alla famiglia óolubridi (elaphe longissima o coluber longissimus), comunemente detto colubro
squame romboidali e macchie giallastre disposte irregolarmente o longitudinalmente. lippi, 5-16: vedrai
, ipocrita. marino, xi-69: o cagnacci arrabbiati, dunque voi osate di
all'indentro. zabaglia, 1-10: puntelli o saettoni in differenti positure, che assicurano
ponte. milizia, viii-191: le 'razze'o 'saettoni', m latino xapreoli',
archibusate. 2. provvista di frecce o, anche, di proiettili di qualsiasi
, né tempo a mandar per mangani o saettume. salvini, 22-ii- 80
80: sedendo mangiate quetamente, / o fuor piangete, uscendo, qui lassando
salasso, per aprire gli ascessi o le suppurazioni, per fare inoculazioni.
.. mazza di legno vuota dentro, o sottil tubo di ferro lungo intorno a
passatoi. 3. piccolo scalpello o punta di trapano usato per forare la
per forare la pietra, il metallo o il legno. celimi, 764:
'saettuzza': ferrino d'acciaio, triangolarmente o altramente appuntato, che s'incastra nell'ingor-
p p iù a scopo turistico o partita di caccia grossa nel- africa
mai capito se dal fucile di alina o da quello di danilo. -film-safari
equipaggiamento necessari a una tale spedizione o escursione. migliorini [s. v
.]: 'safari': spedizione di caccia o di tu rismo nell'africa
tu rismo nell'africa orientale o centrale,... gli uomini,
alcanna de meca, mandole amare arse o miste con cortece loro, sterco di
inferiori: si distinguono la safena grande o interna, che, dalla vena dorsale
nella coscia), e la safena piccola o esterna, che raccoglie il sangue della
presso al tallone ch'è vocata safena, o vero poste ventose nelle natiche. pietro
cura si è il salasso de le saffene o di sotto il zenocchio. guglielmo
sdfìn 'vena profonda del braccio'o, secondo altri, dal gr. cratprr
safèno, agg. anat. nervo safeno o nervo safeno interno: il ramo
100: in questo paese se trova vili o ex sorte de specie minute,
e il vi a. c.) o della sua poesia, informata ai caratteri
, il pentametro; l'iambico, o senario o comico o dimetro 0 tetrametro
il pentametro; l'iambico, o senario o comico o dimetro 0 tetrametro o claudo
; l'iambico, o senario o comico o dimetro 0 tetrametro o claudo; il
senario o comico o dimetro 0 tetrametro o claudo; il trocaico; l'endecasillabo,
claudo; il trocaico; l'endecasillabo, o salico o falecio. bontempi, 1-2-140
trocaico; l'endecasillabo, o salico o falecio. bontempi, 1-2-140: il suo
artificio tropp'oltre valendosi del verso saffico o di metri affatto lirici. carducci,
minore con tre endecasillabi e un settenario o un quinario piano con o senza rima)
un settenario o un quinario piano con o senza rima). tommaseo [s
tre endecasillabi e per quarto un settenario o un quinario... poi nella
cantici, / co'tuoi carmi, o sian saffici o scazontici, / se del
co'tuoi carmi, o sian saffici o scazontici, / se del poeta più mi
la morte di cesare, erano tutti o quasi tutti... morti dopo aver
.. morti dopo aver composto epigrammata o poemata, epylia, epithalamia: brevi
epithalamia: brevi poesie ispirate dall'amore o dall'amicizia,... imenei sap-
... imenei sap- phici, o in gliconei conclusi da ferecratei o in esametri
phici, o in gliconei conclusi da ferecratei o in esametri. b. croce,
come le effondi e le moduli tu, o anima saffica, fanno 'montar la testa'
luminio, di colore azzurro o verdastro e lucentezza vitrea; infusibile
bel color cele ste, o verdognolo, dicroici, di forma cristallina indetermi
. marin. ciascuno dei due buttafuori o delle due gru di mura a prua di
: 'safone': i due buttafuori o le due grue di mura a prora.
seta e il cotone trattato con tannino o, talvolta, anche come indicatore di
. = dal fr. safrol o safrole, deriv. da safran 'zafferano';
saga. cattaneo, iii-1-81: le saghe o leggende scandinave gli attribuirono un canto di
cui vengono aggiunti elementi romanzeschi, fantastici o avventurosi, relativa alle tradizioni e alla
di un popolo, di una famiglia o di un personaggio. zena, 3-23
e contiene il racconto di particolari fatti o eventi riguardanti un personaggio. pascoli
, senza che mande / a'massili o per erbe o donna saga. bruno,
mande / a'massili o per erbe o donna saga. bruno, 3-1167:
in quell'epoca remota tutte le città o luoghi abitati ebbero i loro re. monti
. brucioli [valdés], 92: o che buono e sagace consiglio! vedete
occhio scorgesse, che per velocita di corso o per volgimenti sagaci... che
: tornate a questo cuore, / o spiriti smarriti, / assistete quest'alma
e sì percettibili d'ogni ancorché minimo afflato o vibrazione odorosa, donde avviene che tanto
i popoli avrebbono voluto con gran fermezza o conservar quella sorte di libertà che godevano o
o conservar quella sorte di libertà che godevano o, perdutala, tentar per ogni via
compiere un'azione; impegno nella preparazione o nell'attuazione di un progetto. carducci