imperialismo che voi ammirate e consigliate, o è durevole, e allora è opera
allora è opera di supremo altruismo, o è una egoistica bramosia di dominio,
stesso vendicarsi de le ricevute ingiurie, o vero quelle con animo magnifico e cesareo
v.]: * parto cesareo 'o più comunemente 'operazione cesarea ',
donna è morta prima di partorire, o quando c'è un vizio di conformazione
tale che l'uscita sia impossibile, o quando il feto è caduto nella cavità del
dono poetico invece d'un vaso corinthio o di una patera cesellata, noi ammiriamo
la chiesa completamente a sè sottomessa o addirittura come un proprio organo, estendendo
cui seppelli- sconsi l'erbe spontanee, o quelle seminate a bella posta per
tesoro vólgar., 5-29: delle rondini o ver ceselle. = voce di area
il far di terra, di cera, o di stucco, di legno, d'
che si dee empiere le tue medaglie, o altre cose simili, che s'hanno
i lavori in metallo con disegni o sculture in bassorilievo o in incavo, il
con disegni o sculture in bassorilievo o in incavo, il che si fa col
, è improntare col cesello figure, o altri ornamenti, su piastra di metallo.
: il poeta è poeta, non oratore o predicatore,... e nemmeno
a mezza sfera; ferri a pelle o pianatori scabri, zigrini o pianatori con
a pelle o pianatori scabri, zigrini o pianatori con incisioni a reticolo).
404: il cisello, gli scalpelli o da taglio o mezzi tondi, i
il cisello, gli scalpelli o da taglio o mezzi tondi, i puntaruoli o quadri
taglio o mezzi tondi, i puntaruoli o quadri o tondi, le spine. garzoni
mezzi tondi, i puntaruoli o quadri o tondi, le spine. garzoni, 1-484
, ma per lo più di ferro o di acciaio; ve ne ha di varie
alla mia sottilità palpitante è cesello grosso o mezzano o piccolo, è ciappola o
sottilità palpitante è cesello grosso o mezzano o piccolo, è ciappola o tonda o
o mezzano o piccolo, è ciappola o tonda o quadra, è punta di smeriglio
o piccolo, è ciappola o tonda o quadra, è punta di smeriglio, unghia
ali cenerine-bluastre, gola e petto giallo o aranciato (in italia è di passo
i lazzeri, ceseni, ribaldi, lardaiuoli o lardelli, delicatissimi e secchi e freschi
: seil color dell'occhio sarà glauco o cesio, e sarà d'onesta grandezza
milizia, ii-254: 'cesio'. color celeste o azzurrognolo. non vedesi questa voce applicata
... le cesore al collo o simil cose. piovano arlotto, 81:
ferri all'incrociarsi de'tagli, più o meno acuto, secondo la grandezza delle cesoie
tagliar via il corpo del defitto, o d'accorciarlo almeno. de roberto, 168
in quest'arte il mastro ramario, o calderaro e i suoi incudini, cioè il
della quale è fissata ad un ceppo o banco, e la * cesoia a macchina
quando cominciano a caminar senza carriolo o altro sostentacelo, vanno cespitando. bruno
che, innamorato del proprio nome, o tace parlando o parla tacendo.
innamorato del proprio nome, o tace parlando o parla tacendo. = lat
è cespitoso, e fa molti figliofini, o steli. carena, 2-216: pianta
, fiori (a forma di ciuffo o viluppo più o meno espanso),
(a forma di ciuffo o viluppo più o meno espanso), cresciuto dalla stessa
l'erba / quasi un fior siede, o ver quand'ella preme / col suo
6-ii-108: se premeva un cespo, o i membri lassi / posava in grembo
, sm. l'insieme di rami o di pianticelle (erbe, arbusti, piccoli
nella sua figura ad un corbezzolo, o ad un cespuglio di nocciuoli giovani.
dovunque era un povero brano, / o madri italiche, de i cuor vostri,
tuoi, se t'hanno fracido o eglino o io. = deriv
tuoi, se t'hanno fracido o eglino o io. = deriv. da
, 38: allorché per la fatica, o pel comune consumo della vita, sono
maniere. l'una che s'ingenera, o vero dall'ira cessante o vero
, o vero dall'ira cessante o vero dal danno dato e del desiderio impedito
vero dal danno dato e del desiderio impedito o casso. l'altra che nasce da
altra che nasce da non ragionevole angoscia, o disperazione della mente. carducci, 33
. lucro cessante (locuzione generalmente coordinata o contrapposta a quella di danno emergente)
e diretta di un atto illecito contrattuale o extracontrattuale, determina nell'autore dell'illecito
in alcuno mercatante pronunciato per cessante, o fugitio con l'altrui pecunia. gregorio
. marino, 291: fermati o mare, / cessate o venti, /
291: fermati o mare, / cessate o venti, / non sia chi svegli
assai la mia ammirazione che l'amicizia o la confidenza; e che per quanto ristretto
d'obbedire agli comandamenti di dio, o non operano la volontà divina, ma
2-395: ma non perché questo o quell'affetto in noi venga meno, cessiam
séte stanche / per breve assalto, o franchi no, ma franche? alfieri
dell'arte di calemala averà cessato, o cesserà colle pecunia e cose de'creditori
... appartegnenti a cotale cessato o che cesserà. 7. tr.
mio. tommaseo, i-103: cessa, o fratello, il piangere; / e
soperbo nemico. guittone, 171-3: o quanto fiedi me forte sanando, /
la forza non porrai cessare, / donna o donzella, per disavventura, / almen
quando sanza ragionare di sé grande infamia o pericolo non si può cessare. idem,
, che mai gli venga in cuore o in mente desiderio né pensiero d'una
. cessasse,... e'figliuoli o nepoti... dicessero sé essere
927: la cessazione di qualunque dolore o disagio, è piacere per se medesima
per lo meno di cessino, o siano materie grosse, che si cavano dalle
, 1-84: il nome di debitore girato o ceduto si trova ancora esistente, purché
non sia stato innanzi riscosso dal cessionario o giratario. cattaneo, ii-1-223: s'introdusse
cedente) trasferisce, a titolo oneroso o gratuito, il suo credito, anche senza
il credito non abbia carattere strettamente personale o il trasferimento non sia vietato dalla legge
. boccardo, 1-448: la vendita o cessione di un credito, di un
di un credito, di un diritto o di un'azione è perfetta, e la
se ne acquista di diritto dal compratore o cessionario, al momento che siasi convenuto
al momento che siasi convenuto sul credito o sul diritto da cedersi, e sul
quale il debitore incarica i suoi creditori o alcuni di essi di liquidare tutte o
o alcuni di essi di liquidare tutte o alcune sue attività e di ripartirne tra
estinzione di mutui, contratti da impiegati o salariati dipendenti dallo stato o da altri
da impiegati o salariati dipendenti dallo stato o da altri enti pubblici, consistente nel
anni, di una quota dello stipendio o salario che non può superare la quinta
città] ritornarono allo stato per vendita o per semplice cessione di quelli che le avevano
anco far scorticare vivi i rei, o impalarli per il cesso. = dal
botto affigurati. giusti, iii-27: o secol nostro, che di alacre e
, sf. grosso paniere di vimini (o di stecche di castagno o di salice
vimini (o di stecche di castagno o di salice), di forma varia,
aveva in mano qualcosa di fragile, o sulle braccia la cesta del bucato.
a forma di imbuto usato per pescare o per conservare vivo in acqua il pesce
, oggetti (in luoghi scoscesi, o dalle mura di una città o di
scoscesi, o dalle mura di una città o di un palazzo). parini
cestino da viaggio: borsa di carta oleata o sacchetto di materia plastica che contiene cibi
(e viene venduto alle stazioni ferroviarie o marittime). panzini, iv-126:
insanabile affatto nella sua corruzione, o si trova lontanissimo dalla norma del
. sport. gio catore o giocatrice di pallacanestro. = deriv
césto1, sm. grosso paniere di vimini o di strisce di castagno: cesta.
, in qualche cestaccia fatta perciò di vitalbe o altro. buonarroti il giovane, 9-570
canestro) che circonda certe cellule cerebrali o i coni e i bastoncelli della retina.
[cestaro), sm. chi fabbrica o vende ceste. due colombe li guata sì
garzoni, 1-752: i cestari o canestrari fanno cesti,...
sembianti ti s'appre- sentano innanzi quattro o sei cestaroli, i quali sono al
. 2. piccolo paniere di vimini o rete (a forma di imbuto:
forma di imbuto: per la pesca o l'uccellagione). marino, 9-47
guisa di quell'imboccatura strettissima della rete o cestella, per la quale entrati gli
, per la quale entrati gli uccelli o i pesci, non trovan la via
. una piccola cesterella all'arbore, o al pergolato, al quale la vite
., 3-10: togliesi uno cestello, o vasello alto e grande a misura d'
e grande a misura d'un piede, o poco più. vasari, iv-54:
non so / se pien di spine o rose, / per rompermi la pace,
prendono il latte, cioè fino ai tre o quattro anni, sono invece tenuti in
, sono invece tenuti in piccole culle o cestelli di vimini, appesi semplicità
per firenze verso trattorie e alberghi più o meno rinomati. 2. «
(femm. -a). chi fabbrica o vende ceste, cestini.
il che s'intende delle carte inutili o giudicate tali, e specialmente dei manoscritti
, e si tramuta / con le pale o valletti e cestinelle. idem, 609
609: 'cestinèlla'. cesta di 'bacchi'o * bacchietti ', cioè 'torchi '
.). piccolo cesto di vimini o di paglia. mattio franzesi, xxvi-2-168
3. piccolo cesto di forma cilindrica o a tronco di cono, in cui
direttive, si diramano inviti [circolare-invito o d'invito). -in partic.:
dei doveri d'ufficio: per imporre o chiarire un programma, per raccomandare l'
nell'applicazione di una norma di legge o regolamentare, per dare suggerimenti sull'esercizio
si adoperano seghe circolari con sottilissima lama o dentiera. linati, 30-160: stacca
si svolge circolarmente intorno alla città intera o al solo centro cittadino. manzini,
più tenue e più rara che la nebbia o il fumo. buonarroti il giovane,
ant. circulato). che ha forma o figura circolare, disposta a cerchio;
cerchiello di certi peli ritorti e circolati più o meno d'un quatrino, con la
che la lunghezza di quei crini più o meno d'una penna, sarà fortunato.
chim. ant. estratto di un liquido o di una sostanza, ottenuto mediante un
suo tempo la bibita del latte, o un circolato di vipera, e poi d'
chim. ant. recipiente di vetro o storta usata in passato dai chimici per
tenendo ch'egli averebbe tenuto d'un cireolatore o cere- tano. bruno, 3-202:
per lo più alla circolazione del sangue o a quella linfatica dei vegetali, e
che non solamente il moto locale, o circolatorio, ma l'agitativo e intestino
. segni, 7-19: tu di', o platone, che l'intelletto è cerchio,
. funzione per la quale il sangue (o anche la linfa) attraverso l'apparato
dell'aria, movimento vorticoso dell'aria o dell'acqua; lo spostarsi ciclico e
spostarsi ciclico e periodico di correnti aeree o marine. leonardo, 4-352: il
7. flusso di moneta (o di altro mezzo di scambio equivalente)
cambia le proprie facoltà fisiche e morali, o il loro valore assoluto o relativo,
morali, o il loro valore assoluto o relativo, col valore delle merci possedute dagli
e venire delle persone in un edifìcio o in un complesso di edifici. -
tra una stazione e l'altra, o all'interno di una stessa stazione.
alla guerra quando passavamo pei due macelli o per piazza venezia nelle ore di circolazione fitta
. -anche: diffondere, divulgare notizie o voci già conosciute da tutti; far
, far sparire, togliere di circolazione o dalla circolazione: togliere dal corso legale
ant. e letter. assumere figura o forma circolare o simile a un cerchio
letter. assumere figura o forma circolare o simile a un cerchio.
'l geometra può sempre descrivere il circolo o imaginarlo, il centro del quale sia egualmente
sia egualmente lontano da la circonferenza, o 'l triangolo da tre linee rette esser
2. per estens. qualsiasi figura o forma circolare; spazio limitato circolarmente.
, conversazione (per lo più letteraria o filosofica). piovano arlotto, 208
. carducci, i-58ì2: queste frasi o complimenti per un dato tempo fanno il
accompagnata da una figlia di dieci o dodici anni. nessuno aveva voluto ospitarla nei
comuni, appartengono spesso alla stessa condizione o ceto sociale e si riuniscono nello stesso
stesso luogo. -anche: il locale o i locali in cui ha sede l'
di persone che costituiscono un ambiente più o meno qualificato per accogliere, discutere,
ed opinioni di carattere politico, culturale o di interesse comune (circoli politici,
laudi gli uffiziali più caldi a'voti, o più arditi ai disegni.
. ambito, cerchia; campo d'azione o d'applicazione, sfera d'attività.
i-158: questo cammino, dalla materia o dal peccato sino allo spirito o al
materia o dal peccato sino allo spirito o al bene, comprende tutto il circolo della
bene, comprende tutto il circolo della morale o etica. montale, 52: questi
10. ant. movimento circolare; giro o cerchio descritto volando (uccelli, insetti
territorio. -anche: circonferenza del capo o d'altra parte del corpo. campanella
capo girando per la riga del melone o diciamo per lo ciuffetto, e per la
orizzonte si chiama quella parte, o circulo, del cielo che sta in mezzo
scansare, potrebbonsi lasciar queste voci, o dichiararle in un significato larghissimo, ii
. 20. fisiol. circolazione sanguigna o linfatica nel sistema circolatorio. a
questi futili bersagli, vedevo figure bizzarre o spaventose. sagome di corpi umani,
anatomie che dimostrano il circolo del sangue o le diramazioni dei nervi. c. e
. -circolo tattile: ciascuna zona cutanea o mucosa, delimitata circolarmente, in cui
. e letter. gradinata di un circo o di un anfiteatro. parini,
atroci. 23. circoscrizione giudiziaria o amministrativa ((circolo di corte d'
commentare un fatto, un avvenimento improvviso o per discutere problemi culturali 0 politici.
lettore: dapprima alcune donne e due o tre operai, poi il capannello crebbe,
spirito brillante, per la simpatia ispirata o per il modo bizzarro e inconsueto di
. fagiuoli, 3-5-220: sappi [o ciambellaia] che quando fai, / bella
: se la noce sia dura, o nodorosa, vuoisi la radice d'intorno circuncìdere
alla fimosi congenita e consistente nell'incisione o asportazione del prepuzio in modo che il
tutt'intorno, cingere; disporre o essere disposto intorno; contenere in sé.
dee circondar la corte di muro, o vero di convenevole steccato. boiardo,
costrette a nascere e morire in uno o più tempi armonici, li quali tempi
bellezza umana. tasso, 1-32: o musa, tu che di caduchi allori
, ecc.); attorniare una o più persone per assalirle o impedir loro
attorniare una o più persone per assalirle o impedir loro di fuggire. - anche
attorniare, far cerchio intorno a qualcuno o qualcosa; accalcarsi, stringersi intorno. -
e circonda. nievo, 237: passando o ripassando, trovava modo d'inondare tutta
coprire tutt'intorno (riferito ad affreschi o dipinti situati sulle pareti di una stanza
per veder se trova chi robba o porti arme senza licenza. marino, 20-95
. 11. cingere la vita o le spalle di qualcuno per sorreggerlo.
limitare il proprio esame critico a pochi o a un unico argomento. dante,
distretto, a provincia, erano trasandate o provvedute per singolari arbitrarie ordinanze. cattaneo
di casa se non se un'ora o due cavalcando per quelle solitudini immense che
argini che delimitano un comprensorio di bonifica o un bacino salinare, usato per lo scolo
, se le operazioni loro riuscisser contrarie, o in qualche parte diverse da quelle ch'
dire, un piccolo mucchio di case o capanne di legno, coperte di foglie di
a tramontana e a ponente di poggi più o meno alti, ma tutti coltivati in
costruito un pollaio... modello o, come si dice, razionale,
2. a cui è stato fatto passare o scorrere qualcosa intorno; girato, avvolto
non però si muta l'altitudine, o rispetto, che il peso e la forza
. condurre intorno; far passare o scorrere un filo, una corda, un
) e ruotando la parte interessata lentamente o rapidamente fino a descrivere un cerchio completo
sia egualmente lontano da la circonferenza, o 'l triangolo da tre linee rette esser
perimetro, il circuito, la periferia o la circonferenza di quelle figure. milizia
altrui con la mia non so se vera o falsa opinione; e più in quella
lì pigiato: salamini e lenticchie, o uova sode e barbabietole, oppure polenta
per estens. linea che limita un luogo o uno spazio o il disco di un
che limita un luogo o uno spazio o il disco di un corpo celeste e ne
celeste e ne fa da confine, o che racchiude una superficie piana anche di
l'acqua tende verso il centro, o percosso dentro, l'acqua tende verso
, e che invano si cerca il centro o la circonferenza del mondo universale, come
dietro, e ricorrere alla circonferenza. quivi o percossi ad essa, o ripercossa da
. quivi o percossi ad essa, o ripercossa da essa, ritornare al centro;
un oggetto di forma circolare, cilindrica o sferica. -anche: linea che misura
4. per simil. parti o luoghi lontani dal centro; periferia.
varie aperture terminano in un seno, o vaso escretorio grande, che scorre per
, costrette a nascere e morire in uno o più tempi armonici, li quali tempi
ant. circunflèsso). piegato ad arco o in cerchio; arcuato.
4. gramm. accento circonflesso (o, semplice- mente, circonflesso, sm
(a) per indicare una vocale lunga o aperta (in italiano ha una funzione
per indicare la contrazione di una vocale o di una forma, come indizi per indizii
cervello con la teorica degli accenti, o sian tuoni, acuto, grave e
alla i che tien luogo della j o de'due ii: giudizi per giudizii.
il profferere, il quale facciamo alto o piano, acuto o grave, o circunflèsso
quale facciamo alto o piano, acuto o grave, o circunflèsso. marino,
alto o piano, acuto o grave, o circunflèsso. marino, vii-320: sette
due golfi ti minaccia il mare; / o se l'azzurro ti circonfonde, e
, e non sai qual sia il mare o sia il cielo, / isola della
adopera quando non vi sia la possibilità o non si sia in grado o si
possibilità o non si sia in grado o si voglia evitare di usare l'espressione
altra circonlocuzione, per sentenzia sono designati o nominati. ottimo [inf..,
e conferendo di periodo in periodo, o come volgarmente si dice, di clausula
algarotti, 1-383: quanti versi superflui o posticci, quante viziose circonlocuzioni, quante
quante espressioni improprie, quanti epiteti inutili o flosci,... che ci stanno
, dicesi anco di discorso che non osi o non voglia dire chiaro la verità o
o non voglia dire chiaro la verità o il sentimento di chi parla, e
la stampa clandestina e per predicare libertà o sotto metafora o per circonlocuzione. de
e per predicare libertà o sotto metafora o per circonlocuzione. de sanctis, iii-218:
soffia, spira da ogni direzione o tutt'intorno. maestro alberto,
una trincea; cingere di mura o d'altra opera di difesa.
, sf. milit. ant. trincea o fosso fortificato costruito intorno a un campo
soldatesche all'intorno ne'villaggi circonvicini, o si faccia una linea di circonvallazione.
grande traffico che si svolge all'esterno o all'interno dei nuclei urbani costituendone spesso
smistarlo su un anello, per eliminare o ridurre gli attraversamenti diametrali del nucleo urbano
raggiri e artifici per trarlo in inganno o per ottenerne qualcosa; circuire, raggirare,
con le arti politiche del quattrocento i signori o tiranni che avevano dovuto riconoscere vicari.
circuire una persona allo scopo di ingannarla o per condurla a fare o a concedere
scopo di ingannarla o per condurla a fare o a concedere qualcosa; raggiro.
nel fatto di chi per procurare a sé o ad altri un profitto, abusando dei
, abusando dei bisogni, delle passioni o della inesperienza di un minore, oppure
minore, oppure dello stato d'infermità o deficienza psichica di una persona, anche
una persona, anche se non interdetta o inabilitata, la induce a compiere un
che importi qualsiasi effetto giuridico per lei o per altri dannoso. codice penale,
[stelle] una volta si circumvolvono o rivoltano in lo giorno naturale.
dante, purg., 11-2: o padre nostro, che ne'cieli stai
pertanto che sono circoscritti, cioè deputati o terminati ad operare in alcun luogo,
circoscritta e strettissima. pulci, 6-1: o padre nostro che ne'cieli stai,
splende, / esser può circonscritta unqua o fornita? idem, n-ii-284: quelle creature
aere misto e caliginoso sì che nube o nebbia non può loro impedir l'aspetto
a cogliere un istante circoscrittissimo dell'azione o della passione,... non possono
, i-31: tutte le idee erano o circoscritte, o false, o confuse;
tutte le idee erano o circoscritte, o false, o confuse; nessuno scopo
idee erano o circoscritte, o false, o confuse; nessuno scopo in chi insegnava
di una cosa. -circoscrivere una circonferenza o una conica a un poligono:
un poligono: tracciare una circonferenza o una conica che passa per tutti i
. -circoscrivere un poligono a una circonferenza o a una conica: costruire un poligono
cui lati siano tutti tangenti alla circonferenza o alla conica data. marino,
tasso, 6-ii-5: s'alcun di mercede o di pietate / obbligo mai vi stringe
che fa la rima il sentimento ogni paio o due di versetti. baretti, 2-333
i-io: niuna autorità d'un individuo o d'un corpo può mai nemmeno in
corpo può mai nemmeno in progresso arrestare o circoscrivere la libertà della nazione in fatto
quanto l'altro non risguarda che la forma o fattezza delle cose corporee mediante la circoscrizione
fattezza delle cose corporee mediante la circoscrizione o sia d'intorno, e tesser bene
estende l'esercizio delle funzioni di un ufficio o autorità locale o decentrata, civile o
funzioni di un ufficio o autorità locale o decentrata, civile o ecclesiastica: circoscrizione
o autorità locale o decentrata, civile o ecclesiastica: circoscrizione amministrativa, giudiziaria,
non fussino spesso stati più presto precipitosi o impudenti che onesti o circospetti. caro
più presto precipitosi o impudenti che onesti o circospetti. caro, 3-1-51: e
grandissima cir- cunspezione innanzi entrate in imprese o faccende nuove, perché doppo el principio
volte ognuno tutta la circospezione conveniente, o non servando il decoro, è con
. segneri, iii-3-299: questi, o ragionano più di rado di simiglianti materie,
di rado di simiglianti materie, o ne ragionano con più circospezione e cautela.
udette un luscigniuolo, che cantando, o più tosto piangendo sovra i rami d'un
, l'« originalità », l'assoluta o astratta originalità? forse che il mondo
i-372: per sé non fu artista o inventore eccellentissimo, ma operò efficacemente su
di qualunque altra cosa che può dilettare o giovare il genere umano, ricco e dovizioso
. particolare condizione che accompagna un atto o un fatto, conferendogli natura, significato
furato colui? « sì ». o gastigalo. hai preso uno? « sì
cresce l'atrocità di un delitto, o l'inverisimiglianza delle circostanze. pananti,
il chiericato, ecco i moventi, o almeno le circostanze, di quella letteratura.
reato che determinano di regola una maggiore o minore gravità del reato stesso e in ogni
in ogni caso una modificazione, quantitativa o qualitativa della pena { circostanze aggravanti:
ovvero più circostanze attenuanti, l'aumento o la diminuzione di pena si opera sulla
quantità di essa risultante dall'aumento o dalla diminuzione precedente. 3. figur
essere in circostanze difficili (di danaro o d'altro), ma non è molto
quell'atteggiamento ironico come il più adatto o meglio, il più naturale e più tradizionale
che mi rispondiate se fare lo volete o no. v. borghini, 4-349:
lor silere me face gridare: / o profondato mare, altura del tuo
del tappo, 529: io, o delfii, profani e scelerati, eligerìa de
la linea del suo cammino diritto, o può produrne da sé altre oblique,
fredda), non aveva sorriso ma sogghigno o cachinno. quanti potessero della presenza loro
e circuiscano che, trovata la porta o le finestre della stanza contigua, entrin
o minore di tal circuito, ha da dividere
di tal circuito, ha da dividere maggiore o minor qualità d'acqua. marino,
perimetro, il circuito, la periferia o la circonferenza di quella figura, come
non fosse intesa la ragione de'circuiti o de'giri de l'animo, per
ciò sono certi non so ben se circuiti o di qual altro genere curvità e torcimenti
cronos, che vuol dire tempo determinato o ver circuito temporale: come è ancora l'
. sport. percorso chiuso (su pista o su strada) di una gara automobilistica
) di una gara automobilistica, motociclistica o ciclistica, in cui si ritorna al
rigutini-cappuccini, 183: 'circuito'è la strada o fatta apposta o resa adatta opportunamente,
'circuito'è la strada o fatta apposta o resa adatta opportunamente, per corrersi su
9. tecn. linea chiusa o successione di elementi in linea chiusa disposti
disposti in modo tale che lungo essi o internamente a essi sia possibile il movimento
dalla fonte stessa, tendono a sboccare o prorompere: cotesto si è il circuito
: cotesto si è il circuito compito o chiuso; che se in qualche sua
interrotto od aperto. -circuito primario o inducente: che serve per produrre una
di trasmissione. -circuito antirisonante o tampone: circuito composto di capacità e
porzione di spazio eventualmente occupata in tutto o in parte da sostanze magnetiche e predisposte
duttanza. -circuito virtuale o combinato: circuito telefonico ^ formato con
banche stesse. -circuito di capitali o monetario: espediente finanziario, che consiste
) che la riassorbe successivamente attraverso imposte o prestiti. -circuito cinematografico: serie di
descrivere per circuizione in principio l'aurora, o vero la stagione. b. cavalcanti
, un terreno (a fini apotropaici o augurali). = voce dotta,
leggi di toscana, 2-138: nessuno ardisca o presuma per l'avvenire infra le dieci
viaggio marittimo intorno a un continente o a un'isola. boccardo, 1-456
. gadda, 7-15: capelli all'americana o circumra- pati alla tedesca, come li
cirene (alla fine del secolo v o al principio del secolo iv):
. ciliegio e deriv. cirillico (o cirilliano), agg. (plur.
. -ci). alfabeto cirillico (o cirilliano): attribuito falsamente a s
alto 45-60 cm, con pelo fulvo o fulvo e bianco, raso sulla testa,
dicesi delle piante che tramandano dal tronco o dalle foglie filetti o viticci. =
tramandano dal tronco o dalle foglie filetti o viticci. = voce dotta, comp
forma di tralcio, di viticcio, o che ne fa le veci, come sono
allo stato adulto si fissano a rocce o corpi galleggianti con l'estremità anteriore,
e questo alcuna volta dà ornamento quando o con ferro o con altro istrumento con molta
volta dà ornamento quando o con ferro o con altro istrumento con molta arte si
attacco delle piante, filiforme, più o meno lungo, formato dalla trasformazione delle
lungo, formato dalla trasformazione delle foglie o del fusto, che si allunga con
, di struttura filamentosa, a ciuffo o fiocco o a forma di strette bande
struttura filamentosa, a ciuffo o fiocco o a forma di strette bande bianche,
organi tattili e trasformarsi in branchie arborescenti o in scaglie dorsali o in membrane foliacee
in branchie arborescenti o in scaglie dorsali o in membrane foliacee). -trasformazione delle
bianca, semitrasparente, a forma di fiocco o di massa globulare in gruppi o
o di massa globulare in gruppi o in linee parallele (e forma il
2. bot. che ha l'aspetto o la funzione di un cirro.
tomentose nella pagina inferiore, fiori purpurei o bianchi, pappo piumoso (e molte
garzoni, 1-188: fra l'erbe incerte o incognite a noi s'enumerano da scrittori
vene del cordone spermatico. ernia varicosa, o quantità di varici ai testicoli.
salvini, 23-447: le piccolette cirtidi o gobbette / a paniere son reti
malattia che consiste in un piegamento o curvità della schiena. cinigia e
, sm. ant. ciglione che chiude o divide un campo.
dicendosi dai vocabolari che era una sedia o panca con appoggiatoio mobile per servirsene da
un cimbalo, un pianoforte non buono o mezzo sciupato si dice ch'è una ciscranna
deforme, invalida (per la vecchiaia o per malattia); donna molesta, fastidiosa
con due ruote, tirato da'muli o da'cavalli; e che per lo più
= voce dotta, lat. cisium (o cissium), di origine celtica
: chaise longue, voce francese, poltrona o sedia a sdraio. sempre più raro
raro l'adattamento cislònga. popolarmente sdraio o sdraia. — alterazione della voce fr
c sol fa ut terza maggiore », o in « de la sol re terza
, malattia particolare delle palpebre, più o meno considerabile secondo la sua natura.
veruna alternativa fuori di quella della repubblica o della sommissione a carlo alberto.
essere un po'cispicosi per malattia o per altro, senz'essere però cisposi.
fiori disposti in grappoli ed a frutto o bacca globosa; una delle cui specie oriunde
africa meridionale hanno invece fusto carnoso con o senza viticci. domenichi [plinio]
riferisce alla cissoide; che ha proprietà o forma analoga alla cissoide.
esterno è membranoso, l'interno sugoso o carnoso, e l'intimo membranoso soltanto
vale zero (con dieci semi, o la somma di due carte di cinque
foglie semplici e indivise, opposte (o, raramente, alterne), fiori con
, fiori con cinque petali, tre o cinque sepali e numerosi stami; il
. v.]: 'cistalgia', dolore o spasmo de'nervi della vescica, il
della vescica, il quale può essere idiopatico o sintomatico. = voce dotta
fuori e trovando che in una tomba o vero citerna figliavano e albergavano colombi,
e mettilo al fondo di un pozzo o cisterna. garzoni, 1-846: molte
poterne cavar con minor fatica l'istessa o maggior quantità che con le secchie ordinarie
ove manca l'acqua di sorgente, o dove le acque di tutti i pozzi
dante, purg., 31-141: o isplendor di viva luce ettema, /
sotto l'ombra / sì di parnaso, o bevve in sua cisterna, / che
in alcuni porti questo nome a barche o scialuppe, le quali hanno nella loro
nella loro capacità una specie di cisterna o recinto ben chiuso e bene calafato,
trasporto di vino, di acqua potabile o di acqua per innaffiare le strade,
servizio antin- cendi, ecc., o per il trasporto di carburante liquido.
p. verri, i-62: sapere come o per qual mirabile meccanismo il cibo nel
. v.]: 4 cisterna pequetiana o di pequeto ', sacchetto membranoso e
membranoso e cellulare, che è il ricettacolo o serbatoio comune del chilo. -punto
forma di cavità riempita di sostanze amorfe o di tessuti particolari (e dà origine
in un sacchetto pieno di materia liquida o densa, crassa e carnosa, o
o densa, crassa e carnosa, o pure di altra natura. le ghiandole sono
sono formati di un nucleo di carne più o meno consistente rivestito dalla cute. de
de'cistici: corpo lungo e rotondato, o depresso, terminato in vescica caudale;
si riferisce alla cistifellea. -dotto (o condotto) cistico (anche cistico,
corso dell'arteria; * canale 'o * condotto cistico ', quello che dal
cistico ', collezione di liquidi più o meno densi, rinchiusa in un involucro
seconda specie d'idropisia è cistica, o vescicolare, o saccata, quando il siero
idropisia è cistica, o vescicolare, o saccata, quando il siero stravasato resta
e spesse volte infiammati. la cistifellea o vuota affatto, o con pochissima bile
infiammati. la cistifellea o vuota affatto, o con pochissima bile. tommaseo [s
ripiena. dicesi anche 'vescica 'o * borsa del fiele '. =
infiammazione della vescica. può attaccare una o più membrane di quest'organo; ma
caduca a cinque petali rosei, porporini o bianchi, frutto a capsula (alcune
fidente la pernice, / io percorsi, o sardegna, le tue strade.
dal gr. xto&o <; o xtoxo <; (plinio, 24-11)
ovale, con solchi ambulacrali più o meno evidenti, bocca centrale, 3-13
sannazaro, 12-215: i tuoi capelli, o filli, in una cistula / serbàti
10 la ragione, né essendo stato citato o esaminato da alcuna autorità costituita..
cosa è manifesta. firenzuola, 209: o letticciuolo mio carissimo, il quale hai
di un autore (in un discorso o in uno scritto: per suffragare autorevolmente
fonti, per istituire un confronto, o anche per esprimere un concetto che appare
redi, 16-vii-158: potrei citar qui due o tre testi d'ippocrate ad corroborationem di
dagli onnipotenti cementieri. -addurre per esemplificazione o come testimonianza in un dizionario (per
(per legittimare l'uso di voci o locuzioni). magalotti, 9-2-66:
, 9-2-66: il primo toccante il citare o non citare il tasso, il quale
lat. citare (frequentativo di dire o ciré) * mettere in movimento, incitare
. d'annunzio, v-2-587: l'auleta o il citaredo solitario nel trattare lo strumento
, anche quando era fisso coi piedi o accosciato o seduto nel suo luogo consueto
quando era fisso coi piedi o accosciato o seduto nel suo luogo consueto. panzini
). d'annunzio, ii-119: o citaredo primo, /... /
, 4-1-77: se corto canto o citareggio corto, / taccia il vulgo:
3-5-412: s'aggira cecco citarizzando, o va cantando bimbo. pindemonte, 8-352
, 2-66: occorrendo che tal citato o protestato non comparisse subito, se ne
che concediate una di queste tre cose, o che i libri citativi non sono in
i libri citativi non sono in prosa, o che gli autori di questi libri non
di questi libri non sono scrittori, o ch'e'sono scrittori, 'ma non
il colpevole, non preso sul fatto, o anche preso, è giudicato di lì
, è giudicato di lì a due o tre giorni o poco più. nievo,
di lì a due o tre giorni o poco più. nievo, 22: [
copiar senza errori una « citazione » o una « comparsa ». -figur.
di un autore introdotto in uno scritto o in un discorso, per ragioni filologiche
in un discorso, per ragioni filologiche o stilistiche, oppure anche per valersi (
concetto. -anche: indicazione dell'autore o del documento da cui si desume una notizia
filastrocche di citazioni dove non occorre, o in cose note e comuni, e poi
l'incontrare ad ogni pagine di montaigne uno o più passi latini, ed essere costretto
letter. appellativo di afrodite (o venere). guido da pisa
mostra, / come di selva o fuor d'ombroso speco / diana in scena
. tasso, 6-i-84: suole in selva o 'n scena / palla mostrarsi o
o 'n scena / palla mostrarsi o citerea succinta, / e segnar
, sm. bot. genere di frutici o suffrutici, della famiglia papilionacee, di
più comuni in italia è il cytisus laburnum o maggiociondolo. crescenti volgar.
spigonardo, il canugiolo, il citiso o avorniello. d'annunzio, ii-766:
respiratoria (e sono anche dette mioematina o isteomatina). = voce
zone molto lontane di un grande alloggio o di un ufficio, o serve a mettere
grande alloggio o di un ufficio, o serve a mettere in comunicazione vari appartamenti
della cellula (provocata con mezzi fisici o chimici in medicina nella cura di tumori
soderini, 11-77: la cetronella o citràggine è un'erba molto odorata che nasce
del concilio generale, se sia maggiore o minore di quella del papa. carducci
ben presto si divisero in due università o corporazioni, degli italiani e degli stranieri
messo in commercio sotto forma di polveri o grumi bianchi che vengono sciolti nell'acqua
; probabilmente errore di lettura per citreleon o ced ^ eleon.
. acido citrico: si trova libero o sotto forma di sali, in molti
ed è nota anche come vitamina p o vitamina della permeabilità). = voce
color limone, adoperato, se trasparente o lim pido, come pietra
quella iscrizione. lami, 2-87: o sia il citrullo e goffo lagomarsini:
sia il citrullo e goffo lagomarsini: o sia il maligno e finto orbilio. giusti
d'ingegno, per lo quale cittade, o castello si com batte,
castello si com batte, o si difende. compagni, 1-1: la
, città universitaria: zona urbana (o nucleo staccato dalla città propriamente detta)
olimpica: complesso di edifici (provvisori o permanenti) apprestati da una città per
città capitale. foscolo, iv-430: o legislatori, o giudici, punite: ma
foscolo, iv-430: o legislatori, o giudici, punite: ma talvolta aggiratevi
tale che onorerebbe una cittadùcola di terz'o quart'ordine. pascoli, i-955:
quella triste cittaduzza moribonda, fosse nato o cresciuto in una città viva, più
ninive, di menfi furono rettangoli, o quadrati. = dal lat.
la cittadella d'amiens non si spianava o non cambiava mano. montecuccoli, 1-180
: le cittadelle si fanno alle piazze conquistate o disobbedienti per ritener quelle in freno ed
e di doveri. - cittadinanza piena o optimo iure: comprende l'esercizio dei
conferita a titolo d'onore dallo stato o, per estensione, da un comune,
scacciato da la cittadinanza non di napoli o di ferrara, ma del mondo tutto
la cittadinanza. giusti, i-49: godi o mia patria! ognun di noi s'
i-321: in firenze, il comune, o, meglio, la cittadinanza popolaresca.
, da infrenare le due parti, o, all'occasione, abbatter l'una
il chiodo delle famiglie di villa cittadinizzata o cittadinata). cittadinescaménte, avv
abbiamo plebe; non già cittadini; o pochissimi. i medici, gli avvocati,
di bella presenza, di famiglia popolana o cittadinesca. 5. ant.
il chiodo delle famiglie di villa cittadinizzata o cittadinata. = deriv. da cittadino
itali prenci a farsi / non masnadieri, o partigiani, o sgherri / ma guerrieri
/ non masnadieri, o partigiani, o sgherri / ma guerrieri d'italia. carducci
abita un territorio e paga una capitazione: o presto o tardi si riempiranno le assemblee
e paga una capitazione: o presto o tardi si riempiranno le assemblee di sediziosi,
anche alla povera gente di campagna, o se faranno far la legge buona solamente
fa pietà; e teme che militare o cittadino, giovine o vecchio farà pietà
e teme che militare o cittadino, giovine o vecchio farà pietà sempre. de sanctis
9. cittadino alle porte (o semplicemente cittadino): impiegato del comune
incaricato di riscuotere la gabella alle porte o di controllare l'identità di chi entrava
di controllare l'identità di chi entrava o usciva dalla città. stratto delle
vento e la scampagnata finiva con idillii o ballonzoli, o mangiate. =
scampagnata finiva con idillii o ballonzoli, o mangiate. = etimo incerto.
per questi prati? -uh, uhi! o sur el ciuco, o a
! o sur el ciuco, o a piede / che, chene su quest'
, sopportazione, pazienza, tenacia, o anche per sottolineare la peno- sità di
polpe all'ombra dei cappelli cardinalizi, o a quella di certi re ciuchi che la
ercol s'agguagliò quel ciuffalmosto, / o cavalier di gatta, o qualche
/ o cavalier di gatta, o qualche araldo ». = comp.
menzini, 5-6: non ciuffan sottocoppa o candeliero, / dopo che stette in
del capo girando per la riga del melone o diciamo per lo ciuffétto...
, donde uscivano ciuffetti di fiori bianchi o porporini. collodi, 666: arrampicatevi su
vetta all'albero, ci troverete quasi sempre o una matassina di seta, o un
sempre o una matassina di seta, o un ciuffétto di lana. verga,
: su la faccia ella aveva due o tre piccoli ciuffi di peli crescenti dai nèi
un po'i ciuffi con una forcina o lo spillone. 4. per
: che legno non potea giovargli, o cina, / a fargli ritornar barba né
rossigni, i quali diconsi ricci capelluti o ciuffoli. nieri, 141: rimase
della persona che porta il ciuffo, o ha i capelli lunghi e arruffati:
dipintore fiorentino s'invogliò d'un monachino o ciuffolotto e non potè comprarlo e allora
dio se ce ne rimangono ancora tre, o, tutto al più, quattro;
), formato da schiavi, forzati o volontari pagati; oggi designa (piuttosto
. manzoni, 16: salve, o cigno divin, che acuti spiedi /
: s'ei pareva ignorante, o ciurmante, gli era data la pinta in
i nomi di tutti quelli che parlano o mugolano e poi dammi la nota, che
. tr. ant. assicurare contro pericoli o malori mediante pozioni, bevande, incantesimi
che fanno i ciurmadori, di vino o d'altro sopra di cui hanno detto
francamente lo negasse, e con mitridato, o con triaca, o con altro
mitridato, o con triaca, o con altro alessifarmaco. 6. rifl
2. immunizzato da qualsiasi danno o pericolo. caro, 12-i-280: e
. non conosceva i valorosi onesti, o se li conosceva li aveva sospetti per
v-37: ciurmatori che cantano in banca o dànno la pietra di san pagolo, i
, mostrano altrui la luna nel pozzo, o danno ad intendere lucciole per lanterne,
veduto ho i ciurmadori, / che feritisi o braccio o fianco o spalla /.
ciurmadori, / che feritisi o braccio o fianco o spalla /... /
/ che feritisi o braccio o fianco o spalla /... / per far
il primo diceva di essere il fatato o il ghiacciato; il secondo d'essere
non favellerò quivi dell'arti magne o mirabili o altre tali invenzioni, perchè la
quivi dell'arti magne o mirabili o altre tali invenzioni, perchè la qua
, 115: chi è in maneggi grandi o tende a grandezza, cuopri sempre le
dall'uso di manifestarlo con le fave o i fagiuoli). b. giambullari
fatto il capitano allora / senza consiglio o rendervi civaia. varchi, 18-2- 432
come dicevano essi, cioè la fava o 'l suffragio. 3. in senso
pyanepsia, cioè la favata, o la civaiata, ovvero la festa delle fave
civaiata, ovvero la festa delle fave, o civaie cotte. = deriv. da
goffissima, senza una grazia negli occhi o nel portamento... e tutto
. e tutto questo essendo puttana, o se non altro civetta. giusti,
che tu non sia / una civetta, o facci come l'asino / che ha
la prima guerra mondiale, nave militare o mercantile, che veniva camuffata in modo
vigne ci si legassero con le salsicce, o che pure le civette ci cacassero mantelli
quelle che troppo vanamente amoreggiano, o che semplicemente fanno atti di vanità e di
: tu ancor non sei stanco, o mio cuor vecchio, / o vecchio cuore
stanco, o mio cuor vecchio, / o vecchio cuore umano, / di civettar
5. figur. lusingare nemici o avversari, cercare di accattivarseli.
atto, modo, contegno, spesso artefatto o ap pena simulato, tra
piacevole (e indica altresì certi artifizi o accorgimenti di letterati, di artisti)
di stereoscopi, civettuolmente smaltati di rosa o d'azzurro a rifilature d'oro.
su determinate terre appartenenti a enti pubblici o a privati. 2. incivilito,
civica; molti fann'uso del loro ingegno o della loro eloquenza. cattaneo, ii-2-151
cittadino (in opposizione alla condizione ecclesiastica o militare). s. degli arienti
catedra beata? / tosto vorrà gli figli o li nepoti / levar da la civil
gli darà con ogni sicurezza una carica, o civile, o militare, nella quale
sicurezza una carica, o civile, o militare, nella quale egli potrà vivere onoratamente
, fra cittadini di una stessa città o nazione, fra appartenenti a una medesima
, fra appartenenti a una medesima corporazione o confraternita. dante, par.,
che ai leggenti non puote arrecare utile o piacere alcuno. guicciardini, 188: questo
virtude / certo nelle tue torri [o toscana] commise / e murò per la
legale; ammesso, riconosciuto per legge o consuetudine del gruppo sociale. tasso,
6. di pubblica utilità (un servizio o un istituto municipale). c
... una sagace broda: o lardo sfriggente, che si strugga nelle
carne nostra... si pasce o si sostenta con tre cose, una
e statura molto belli, ma poco o niente civili in rispetto a'loro vicini con
« galantuomini », erano quattro o cinque del ceto professionale, avvocati e medici
di massime civili, ma per ambizione o guadagno. carducci, 1-799: [
t'avvenisse che tu fossi giudice sopra malfattori o in piati civili,...
giusti, 2-34: se un consiglier civile o criminale / sbadiglierà sedendo in tribunale,
reai presenza / alza il civile, o abbassa giù le corna. note al malmantìle
... volessino [gli ungheri] o dovessino vivere sì civilmente mai tra i
in capo di panno nero scempia, o di rascia leggerissimamente soppannata con una piega
più fiate, che alla nostra umana o civile felicità, la quale io politica chiamar
. d'un funzionario statale, dogane o catasto o genio civile. pavese,
un funzionario statale, dogane o catasto o genio civile. pavese, 6-239:
dello stato (contrapposto a matrimonio religioso o canonico). -morte civile: istituto
consistente nella perdita della personalità giuridica o dei diritti civili, conseguente alla condanna
. el non essere obbligato per ambizione o faccenda alcuna; attendere quando vuole alle
che tali sono in rispetto de'filosofici o de'civili, qual'è l'alchimia in
aria piuttosto da frequentatori di un caffè o di un circolo che da ospiti clandestini
fa compenso dei popoli barbari coi civili o civilizzabili, è probabile che in cento anni
una nazione, quanto ella è più civile o si va civilizzando di mano in mano
, incapaci d'essere abbastanza civilizzate, o purgate dalla loro intrinseca ruggine. a.
ragiona anche di fronte alle cose sacre o reputate tali. civilizzatóre, agg.
femm. -trice). che porta o favorisce la civiltà. leopardi, ii-690
meridionale. pascoli, i-557: lontani o vicini alla loro patria, alla patria
potere agevolmente, dopo la guerra, o farli tornare al paese loro, o
o farli tornare al paese loro, o farli vivere sì civilmente che e'potesse averli
molto civilmente, senza menarsi dietro mazziere o donzello. tasso, 11-ii-356: virtù dunque
giudicii ed i magistrati che civilmente o criminalmente rendono ragione in quelle cittadi, non
non può nascere mai sentenza con carico o infamia del principe. beccaria, 1-196
differenzie che intra cittadini civilmente nascano, o nelle malattie nelle quali li uomini incorrono
, essersi sempre ricorso a quelli iudizii o a quelli remedii che dagli antichi sono stati
, spirituale di un popolo (o di più popoli tra loro affini),
/ io vengo. pascoli, i-883: o querce che deste un ramoscello al cittadino
so per qual destino / vaglion poco, o mio nerino. foscolo, xiv-304:
939: ed esso apparisca ricompensato, o per civiltà gli convenga far dimostrazione di
forma di governo civile, liberamente eletto o accettato. lorenzino, 207: alessandro
nuove. guicciardini, 71: bisogna o che pagandola [una gravezza] tu
[una gravezza] tu impoverisca, o che non la volendo pagare tu perda
cladòdio, sm. bot. caule, o tratto di caule, 0 ramo appiattito
bot. genere di alghe verdi (o cloroficee), dell'ordine sifonocladali; comprende
sono costituiti da un tallo eretto crateriforme o comiforme, più o meno ramificato.
tallo eretto crateriforme o comiforme, più o meno ramificato. una delle specie più
voce mia. negri, 1-461: o creatura che disio non chiama / più,
x-14: alcuni la chiamano [la clivia o divina] clamatoria. domenichi [plinio
specialmente per cavalcare: fermato sul petto o sulla spalla sinistra, lasciava libere
lasciava libere entrambe le braccia (o il braccio destro) e la parte
credo che v. s. eccellentissima o qua in toscana o a messina avrà veduti
s. eccellentissima o qua in toscana o a messina avrà veduti dei vitelli marini
, perché egli è giusto un manto o una clamide con due lunghissime code o
o una clamide con due lunghissime code o strascichi; uno de'quali dal lato destro
muscolo è quello per mezzo di cui nuota o si muove il pesce per l'acqua
famiglia di batteri acquatici, fissi o liberi, che costituiscono spesso bioccoli mucillaginosi
frastuono. iacopone, 87-27: o audito senza audito, che en te
/ nel gran mondo li guida, o tra 'l clamore / de'frequenti con
/ ove spande natura influssi blandi / o in colli o in rive. svevo,
natura influssi blandi / o in colli o in rive. svevo, 2-528: al
opinione pubblica stupore, curiosità, ammirazione o sdegno): chiasso, scalpore.
da governare un milione appena di sudditi o poco più, non poteano non immischiarsi ne'
d'augsburgo. collodi, 688: o sigaro da sette!... coi
non contratto davanti al proprio parroco, o ad altro sacerdote con licenza di questo
ad altro sacerdote con licenza di questo o dell'ordinario e ad almeno due testi
un ragazzo. « riunione in piazza, o clandestina. secondo. con questo governo
disputazione... sopra la podestà o la convenienza d'annullare i matrimoni clandestini
e con tuttociò ancor questo era permesso o tollerato. fu poi abolito nel sacro concilio
a violini, violoncelli, viole: o estraevano clarini egregi (oh! egregi
(oh! egregi!), o fagotti, dagli astucci, dalle custodie.
), vita strettamente claustrale, digiuno o almeno astinenza perpetua, silenzio, recita
maggior clartate / che color di cristallo o fior di grana. 3. figur
bella. d'annunzio, ii-861: o parola novissima d'amore, / trascorri in
. soderini, i-487: vini claretti o ciregiuoli fatti alla francese.
voce registr. dal tommaseo (« suonatore o suona- trice di clarinetto. non bello
usato, in la, in sol o clarinetto d'amore', clarinetto contralto',
scorta fida a cui / ti segue, o clara istella matutina. -figur.
presentarci in publico. bruno, 3-918: o scola onorata, studio egregio,
e comuni a tutti i terreni, o a tutti i generi di coltura di una
di uno stato è diviso (per legge o secondo la considerazione pubblica o di fatto
per legge o secondo la considerazione pubblica o di fatto) in base al censo
i-1070: poniamo che la classe possidente o benestante sia complessivamente alla classe povera o
o benestante sia complessivamente alla classe povera o laboriosa... come uno a
anche dell'uomo collettivo, come famiglia o classe. nella società non ci è
di carità. pascoli, i-351: o patria, tu saprai tra i tuoi figli
e integratrice delle classi economiche in lotta o in accordo che siano - si venne
solo tener fermo e reprimere, o con la saggezza lasciar disgregare, i moti
2. per estens. gruppo di persone o di oggetti contraddistinti dall'avere un carattere
di oggetti contraddistinti dall'avere un carattere o un gruppo di caratteri comuni.
distinti secondo quell'ordine, quelle classi o quei privilegi che a sua maestà paia conveniente
caratterizzare una poesia importa determinarne il contenuto o
motivo fondamentale, riferendolo a una classe o tipo psicologico, al tipo e alla
nella tecnica, gruppo di sostanze, o grandezze matematiche, o strumenti di misura
di sostanze, o grandezze matematiche, o strumenti di misura, ecc.,
gruppo subordinato al tipo (animali) o alla divisione (piante) e diviso
croce, i-3-169: la storia o racconto storico ha,... a
del sistema monometrico (classe esa- cisottaedrica o della fluorite) per quanto forse pertenga
forse pertenga alla classe successiva (esacistetraedrica o della blenda). -astron. classe
: gruppo di stelle che presentano eguali o affini caratteristiche spettrali. 7. nell'
tu non credi. -classe aggiunta o collaterale: istituita fuori dei corsi organici
di servizio prestato da un'impresa pubblica o privata, a cui corrisponde una particolare
(in relazione alle caratteristiche di maggior o minor lusso, comodità, ecc.,
differenti classi, contraddistinte dai maggiori o minori comodi che offrono alle persone; di
comodi che offrono alle persone; di carri o vagoni da merci e da bagagli,
... cercan di entrare, o mantenersi in riputazione di letterati della prima
: documento rilasciato dal competente ufficio statale o parastatale, che attesta l'appartenenza di
che attesta l'appartenenza di una nave o un aeromobile a una determinata classe (
elementi che presentano uguali modalità per uno o più caratteri. 16. ant.
), e ciascun 4 reparto 'o 4 ordine 'nella struttura dell'esercito,
buonarroti, 1-263: vedendosi [un vessillo o labaro] in oltre, in alcune
e intagli antichi, nelle triremi, o perché l'avessero anco i classiari, o
o perché l'avessero anco i classiari, o perché vi sia messo a caso,
italiana). pascoli, i-561: o non sono chiamati soldatini anche i classiarii
in effetto non pone nessuna determinazione contenutistica o astratta, perché significa semplicemente l'espressione
un'opera letteraria). o. rucellai, 2-1-2-56: cotesta è appunto
carattere umanistico (nel ginnasio inferiore, o scuola media, nel ginnasio superiore e
finiva più da presso, senza trascurar nulla o nessuno. 4. conforme ai
, a vestire all'antica, a descrivere o ad imitare gli avanzi di medaglie,
: i maggiori scrittori di una letteratura o di un genere letterario e le loro
necessariamente scelta da'nostri classici antichi, o necessariamente v'incorsero sen- z'awedersene.
. -per simil. opera (o autore) di fondamentale importanza, in
ai romantici, cioè quelli che con più o meno scienza o arte si vantavano
che con più o meno scienza o arte si vantavano d'intendere i classici e
classico si canta presente ltmperadore, o quando alcuno cavaliere capitalmente è punito, perché
ordine di merito, degli atleti (o delle squadre) concorrenti, al termine
gruppi di elementi che hanno uno o più caratteri comuni. milizia,
avessero ad esser classificati nel regno animale o vegetale. manzoni, no: in ogni
misura che si classificano più idee, diventa o pare necessario inventare de'termini per nominare
loro fisiologia, che li fa essere così o così. imbriani, 3-46: classificava
e tastiere. -cartoncino, staccato o rilegato con altri a formare un album
giudizio empirico del bello come un'estetica o una poetica empirica, composta di concetti
ripar tizione (di persone o oggetti) in cui sono rag
gruppati fra loro gli elementi affini per uno o più caratteri. cuoco
se mai, diranno bene e giusto? o credi che allora sarà cessata la mania
: non v'è libro di botanica o di storia naturale, che sia ricco di
dunque in immagini, ma in simboli o segni di concetti. questo esser suo
. raro. voto assegnato a uno studente o a un candidato, per esprimere il
b. croce, iii-27-39: ignari o inintelligenti della storia, presto [i
da detriti di origine diversa, cementati o sciolti. = voce dotta,
fra loro intralciati a guisa di cancello o di rete, e coperti nella loro
trentasei specie di susine cognite, nove o dieci sono le qualità più pregevoli, traile
le virtù, siccome da mura clauso, o sarà vinto o sarà espugnato, lo
siccome da mura clauso, o sarà vinto o sarà espugnato, lo quale dalla città
/ e mai non ha quiete alcuna o pausa, /... / fin
, sf. conclusione di una frase o di un periodo, costituita, nella prosa
successione di sillabe accentate e atone (o lunghe e brevi, negli oratori greci
), secondo particolari schemi ritmici (o metrici) che conferivano al periodo una
. firenzuola, 77: nello scrivere o prosa o versi... fa di
, 77: nello scrivere o prosa o versi... fa di bisogno avere
l'ecclissi, che suona difetto, o mancamento, e suole avvenire ogni volta,
fatti dal tutore, dal padre o dall'avo paterno quando agiscono come
.. come vi quadra meglio: bionda o bruna, pallida o colorita, svelta
meglio: bionda o bruna, pallida o colorita, svelta o maestosa; e,
bruna, pallida o colorita, svelta o maestosa; e, se avete i gusti
se avete i gusti di vittorio alfieri o di ludovico xiv, attribuitele anche lo
a differenza di lunghezza degli arti inferiori o a un'affezione dolorosa che abbia colpito
distinguono varie forme (claudicazione di caduta o di sosta, con appoggio più lungo
alterano la lunghezza de'membri inferiori o che si oppongono a'movimenti delle loro articolazioni
. anomalia di andatura che colpisce uno o più arti. 4. dir.
mai, e non senza storpiare o mutilare la frase e l'imagine e
. in alcune forme metriche, il verso o l'emistichio conclusivo di ima strofa,
a uno scritto per precisare, ampliandolo o restringendolo, il significato di ciò che
accademia, secondo le particolari forme o clausole che vengano stabilite. manzoni, 975
] contendevano sopra una clausola della risposta o della duplica. calvino, 1-447:
facendo prima le prove in roma, o veramente espedendo la dispensa sotto nome di
dispensa sotto nome di motu proprio, o con altre clausule delle quali la cancelleria
. ugolini, 86: 'clausolare, clausola'o 'clausula', nel senso in cui l'
la fucina di sterope e di bronte, o la spelonca de ciclopi, che un
opache. 2. ogni spazio chiuso o circoscritto. - in particolare: recinto
monache soggetto ad essi, rimettano o conservino diligentemente la clausura, con
subitaneità del caso obbligò i frati dei due o tre conventi a passar sopra alla
, 293: un monsignore violetto, / o tutto rosso forse, / un cardinale
un cardinale, / sarà tra voi ima o due volte all'anno, / lui
chiamato, era ammesso per un'ora o per un giorno nella clausura, lo
voi muovete quasi di furto / su prigione o espulsione vi chiudete / quasi con dispettoso
/ mendicante mi seggo, umilicorde: / o casa, perché sbarri con le corde
piatta, munita di un tubo più o meno lungo. = voce
un corpo fruttifero per lo più ramificato o dentellato, rivestito parzialmente all'esterno dall'
all'esterno dall'imenio, basidi a due o quattro spore. molte specie sono mangerecce
quelli volgarmente noti come manina, ditola o ditella). = voce dotta,
sf. clavicembalistica: arte del comporre (o mente dal pianoforte, era uno strumento
a guisa di chiave serrano la scapula o paletta della spalla, che dir vogliamo
. 2. clavicola di salomone (o, semplicemente, clacerti punti mettendo /
dirmi s'il danese / è vivo o morto, e in qual parte si trova
serragli di questo maledetto graticcio? o ad aprirlo con la clavicola di salomone?
dimin. di clavis 'chiave ', o per la sua forma simile a quella
simile a quella delle chiavi antiche, o perché si è creduto che ne facesse
adustione del sole s'ammalano di davi o funghi. = v. clavo1
, 11 * 1046: ma tu, o greculo, merca. / da tempo
, sf. medie. sezione di una o entrambe le clavicole del feto, per
un ampio e vistoso calice, bianco o colorato; i frutti ad achenio sono
/ sparge sul pingue clivo, / o pota il sacro olivo / sotto clementi stelle
dico che vostra clemenza / si turbi o si commova / contro del lor fallire a
. agostino volgar., 4-59: o fratelli santi, chi fu cagione, che
incerto ognuno / qual fia vittrice la clemenza o l'ira. foscolo, vii-124:
furto (dovuto a malattie mentali o a isteria). rigutini-cappuccini,
di prender furtivamente, e intascare o portar via, senza bisogno né
, in lasciare la tonsura, o la corona, o l'abito chericale.
la tonsura, o la corona, o l'abito chericale. pallavi
, specialmente dopo la presa di roma) o comunque del suo intervento, con funzione
iii-27-27: si finì col coniare, o col volgere a nuovo e più frequente uso
', per la duplice virtù, medicinale o tossica, delle sue specie.
), sf. orologio ad acqua o a sabbia, formato da un vaso da
un vaso da cui il liquido (o la sabbia) defluisce lentamente, attraverso
abbassamento di livello nel vaso superiore o dall'altezza raggiunta nel vaso inferiore dall'acqua
altezza raggiunta nel vaso inferiore dall'acqua o dalla sabbia si deduce la misura del
1-623: avevano anco certe clepsidre, o vasi di bronzo da acqua, e ancor
americane affini alle ericacee: sono arbusti o alberelli con foglie alterne e piccoli fiori
i beni che costituiscono oggetto di produzione o di scambio da parte di un'impresa
gettando le occhiate / a un cliente o cercandogli il piede, le piaccion le
ai servigi personali di un esercente arte o professione liberale. nievo, 236: se
, / se nel quarto s'osserva o quinto clima. boccaccio, i-415: vinti
del solstizio estivo differisce di un mese, o di mezz'ora in più o in
, o di mezz'ora in più o in meno, da quella del più lungo
che duoi, senz'essere / parenti, o nati in un clima medesimo, /
febbre... mi sopragiunse, causata o dall'inusitata fatica, o più tosto
, causata o dall'inusitata fatica, o più tosto dall'aria diversa e pestifera
diversa e pestifera di quel clima, o per dir meglio intemperie di quel paese
in una data regione, rendendola più o meno adatta a essere abitata dall'uomo
generalmente si vede che i principali caratteri o costumi nazionali, anche quando paiono non
aver niente a fare col clima, o ne derivano, o quando anche non ne
col clima, o ne derivano, o quando anche non ne derivino e vengano
ma la mia stufa marcia a due o a quattro passi e non ne posseggo altra
opera letteraria, di uno spettacolo teatrale o cinematografico). galileo, 358:
. ritrarre l'uomo nella storia, o, come si dice nell'ambiente,
i sentimenti, gli stati d'animo, o climi ancora più difficili, più ineffabili
-dtis (apuleio) * inclinazione o curvatura della superficie terrestre dall'equatore al
la superficie terrestre secondo la sua maggiore o minore prossimità a questi due punti ':
, ragguagliate coll'ara... clima o sescuncia are 3, 16.
f. f. frugoni, xxiv-948: o tempi climaterici, più assai per le
panciatichi, 99: secondo i giorni più o meno climaterici della settimana. fagiuoli,
umanità si sofferma per onorarti, o orazio. barilli, 6-164: l'europa
giorno a un altro il cielo si turba o rasserena, secondo che m'è toccato
retorica detta più comunemente gradazione ascendente (o, semplicemente, gradazione): consiste
l'ospedale, la casa di cura privata o l'istituto universitario specializzato in una particolare
tanti sintomi..., quando o il contagio ne era molto più raro,
contagio ne era molto più raro, o molto meno esatta era la scienza clinica.
si presenta in cristalli monoclini, prismatici o in aggregati fibroraggiati, di colore
aggregati fibroraggiati, di colore verde o verde-azzurro. = voce dotta, comp
delle cloriti, di colore verde più o meno scuro, con lucentezza vetrosa;
monoclino; si presenta in lamelle esagonali o in masse granulari compatte, terrose.
traslucido, trasparente, di colore rossiccio o giallastro o rosso rame, con
trasparente, di colore rossiccio o giallastro o rosso rame, con lucentezza vitrea
, e con incisure, lobi o fori presso il margine; gli aculei sono
la cavità interna è dotata di setti o pilastri calcarei più o meno sviluppati
di setti o pilastri calcarei più o meno sviluppati. = voce dotta,
). -anche: il disco di metallo o di marmo (con immagini di dei
di marmo (con immagini di dei o di eroi) che veniva appeso per
, così denominate dalla forma del loro frutto o siliquetta orbicolare ed appianata, il quale
un caffè... quando quattro o sei ufficiali lo assalgono d'improvviso,
opaco: clistere di sottonitrato di bismuto o di solfato di bario, praticato per
praticato per ottenere l'ombra del retto o del colon alla radiografia. tramater
liquido nel retto per asportarne le feci o per immettervi medicamenti da far assorbire dalla
immettervi medicamenti da far assorbire dalla mucosa o anche sostanze alimentari. guido
... fosse morto davvero o caduto in catalessi. chi mi tirava per
: si facevano chiamare « contessa * o « donna carla * dalla donna del
nel latte, era troppo lungo, o troppo corto, o troppo caldo,
era troppo lungo, o troppo corto, o troppo caldo, o troppo color clistere
troppo corto, o troppo caldo, o troppo color clistere. 2. strumento
messo per la bocca della verga, o clisterizzato. clistron, sm.
carnosa a foggia d'una ghianda più o meno allungata, situata nelle parti naturali ed
e riguarda più specialmente, il declivio, o l'acclività. è più rapido della
? / del fregiato giacinto? / o di clizia, a cui piace / volgersi
lorenzini, 65: gli uteri adunque o i sacchi degli ovi dutti
si osservano sul volto di donne incinte o sofferenti di malattie uterine (e sono
ipo- clorito di sodio e acido cloridrico o acido formico diluito, o con cloroamine
acido cloridrico o acido formico diluito, o con cloroamine aromatiche o con cloruro di
formico diluito, o con cloroamine aromatiche o con cloruro di solforile.
cloranzìa, sf. bot. trasformazione totale o parziale degli organi florali in foglie.
composta di una quantità di pagliuole, o di piccoli grani rilucenti, di un colore
: le mani degli uni sono gialle, o color terra, e, dentro,
chim. prodotti di sostituzione di uno o più atomi di cloro del tricloruro di
tricloruro di arsenico con altrettanti radicali alchilici o ardici: sostanze solide o liquide,
radicali alchilici o ardici: sostanze solide o liquide, molto tossiche (hanno forte
composto chimico che si ottiene sostituendo uno o più atomi di idrogeno del benzene con
derivato dall'acido per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno dell'anello benzoico
derivato dal fenolo per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno dell'anello benzenico
del carbonio (e possono essere unicellulari o pluricellulari; la membrana cellulare è cellulosica
clorofìcee. dalla naftalina per sostituzione di uno o più = voce dotta, lat
presente... in medicina come anestetico o stupefa-all'addome, ali lunghe, membranose,
sprofondare nell'insensibilità della morte, due o tre volte tentò di alzare le braccia verso
di giugno l'albergo, messi fuori (o nitrocloroformio): liquido oleoso, mobile,
: reso insensibile, ottuso; addormentato ovoidale o lenticolare, ma può anche avere profondamente
avere profondamente. l'aspetto di nastro o stella (e sono mobili nella
gioni pozzetti, 12-5-131: nella clorosi, o sia oppilazione = voce dotta,
generale, con iscoloramento della pelle, o con colore tendente all'ac
vano specialmente nelle fanciulle non ancora o non rego cemia (v
di mento grasso, una colorazione verde-erba o verdeclorosi, / fantasmi in tuba e
di ferro o eccesso di alcalinità nel terreno, alte
di adolescenti clorotiche. negri, 1-57: o grasso mondo di borghesi astuti / di
/ e di bimbe civette; / o mondo di clorotiche donnine / che vanno a
mediante la quale si introduce uno o più atomi di cloro in un composto
dell'acqua con piccole quantità di cloro o di composti di cloro. = deriv
vien tanto a dire quanto * pertrazione 'o vero 'sorte percioché quello che cloto
mai / fin che 'l sol gira, o il ciel non muta stilo. /
di far qualche cenno de'così detti clubs o società popolari, una volta tanto in
che convengono in certo luogo per conversare o per altro fine, e anche per
simili. carducci, i-858: direttori o presidenti di scuole normali, di società
di mettere insieme tante sillabe in ar o in or, o meglio in an,
sillabe in ar o in or, o meglio in an, quante bastino per
. clunes, di genere femm. o maschile: sinonimo di notes 4 natiche '
genere di piante della famiglia delle composte o sinanteree, e della singenesia eguale del
cnicus, dal gr. xv£xo <; o xv7) xo <; * cartamo
quasi tutti marini, a simmetria raggiata o raggiato-bilaterale, caratterizzati da cellule urticanti distribuite
(che può essere di forma polipoide o medusoide), con una cavità interna
, con una cavità interna (semplice o ripartita in logge da setti disposti radialmente
vivono in colonie, fisse sul fondo o libere e galleggianti. = voce dotta
, che si riproducono per divisione o per spore (che contengono 1-3 capsule in
natoral vostra bellezza. iacopone, 2-48: o maria, co faci vi, quanno
far vita in comune nella stessa casa o nello stesso luogo. fra giordano
convento. bruno, 3-800: -come, o sofia, la temperanza ottiene medesima sedia
. targioni tozzetti 8-156: alcuni, o coabitanti coi malati della corrente epidemia,
coabitanti coi malati della corrente epidemia, o trattenutisi,... sono ancor essi
casa in roma, se abbia venduti o donati i suoi monili, se suo fratello
illusioni virgiliane! illusioni dei libri; o illusioni dei cittadini lontani, i quali
chi contrae il vaiuolo per fortuito contatto, o per coabitazione, si espone all'azzardo
veleno si determini in una parte nobile o ignobile. alvaro, 7-20: la
uomo e di una donna, essendo o non marito e moglie. cavalca,
vietato. de luca, 1-3-1-149: o pure in pigliare provisioni circa la
, in seguito a guerre, cataclismi o altro, il numero delle abitazioni è
monete distinguibili tra loro; bisognava scegliere o il partito di giudicarle tutte della bontà
di giudicarle tutte della bontà maggiore, o quello di giudicarle tutte della bontà inferiore
di giudicarle tutte della bontà inferiore, o quello, che è stato prescelto, di
l'aderire insieme (riferito a corpi o a elementi formanti un tutto).
che coadiuva un'altra in un ufficio o ne fa le veci; cooperatore, aiutante
al magistrato della grascia di eleggere due o quattro coadiutori. baretti, 1-51: m'
scelta fra i notai dello stesso comune o tra coloro che hanno i requisiti necessari
veci, a un notaio divenuto cieco o sordo o impossibilitato a scrivere o che
a un notaio divenuto cieco o sordo o impossibilitato a scrivere o che abbia oltre
cieco o sordo o impossibilitato a scrivere o che abbia oltre quarant'anni di esercizio effettivo
santa sede, è destinato ad aiutare o a supplire (con o senza diritto di
ad aiutare o a supplire (con o senza diritto di successione) il titolare
ecclesiastico (un parroco, un vescovo o anche un canonico). -in particolare
diocesi. della casa, 2-3-193: o voi pensate a un altro coadiutor di
a un altro coadiutor di bergamo, o voi non fate il prioli cardinale. s
collabora al raggiungimento dei fini dell'ordine o congregazione a cui appartiene). -
ant. ufficiale alle dipendenze del cancelliere o del notaio della signoria di firenze.
collabora, contribuisce a un determinato scopo o effetto o risultato. segneri,
contribuisce a un determinato scopo o effetto o risultato. segneri, i-259:
eccitante, coadiuvante, e coronante, o in qualunque altro modo a te piacciati
. medie. attributo di un rimedio o di una cura, o il rimedio e
un rimedio o di una cura, o il rimedio e la cura stessi, che
, che si uniscono a un farmaco o a una terapia di base per rinforzarne
a una terapia di base per rinforzarne o completarne l'azione terapeutica. coadiuvare,
, favorire con la propria opera qualcuno o qualcosa. sarpi, i-227:
. letter. aiutato da un'altra o da altre persone (in un ufficio
, 3-243: coadiuvata da tre o guattro subalterne..., sorvegliava pentole
di persone, un esercito, o anche un liquido, un umore).
del ventre, fatto da freddo, o da grossa ventosità, e da flemma
2. zona del cielo o della terra, plaga, regione.
coagulàbile, agg. che può coagulare o essere coagulato; atto a coagularsi (
. che ha la proprietà di provocare o facilitare il processo di coagulazione.
. 2. sm. farmaco o altro mezzo atto a produrre o a
farmaco o altro mezzo atto a produrre o a stimolare la coagulazione. coagulare (
colloidale dallo stato liquido allo stato solido o gelatinoso; rendere denso (un umore
; rendere denso (un umore animale o vegetale e in particolare il sangue e
si fan passare a quello di spessezza o condensazione. e come in tale stato
coagulano i liquidi, quando parte di loro o il tutto diviene più denso. il
cruore dal siero; si rappiglia tra'capelli o alle mani di chi n'è brutto
albumina nel bianco dell'uovo, quando o spontaneamente o per opera di certi agenti
nel bianco dell'uovo, quando o spontaneamente o per opera di certi agenti si rappigliano
rappigliato (il sangue, il latte o altri umori vegetali o animali).
, il latte o altri umori vegetali o animali). lorenzo de'medici
dissipare qualche umore in qualche parte coagulato o stagnante. tramater [s. v
colloidali da soluzioni a masse gelatinose o incoerenti, provocato da agenti chimici
incoerenti, provocato da agenti chimici o fisici; condensazione, solidifica
un liquido, un umore vegetale o animale). buti, 2-601
varchi, 8-1-48: la coagulazione, o vero rappigliamelo, è una certa essiccazione
hanno facoltà d'accre- scerne la presa o coagulo. targioni tozzetti, 8-70: i
di peccati e di porcelli su verde o bruna terra, sposa al seme.
... la cotenna del sangue, o sia coagulo, si è assottigliata.
un fotomon- tage iridato di saette rosse o violette e gasolina usta, intronato di
cardo, latte di fico, o ventricino di bestiuole pieno di latte. tommaseo
tronco venoso patisca per qualche vicino tumore o coalescenza o coesione colle fibre che al di
patisca per qualche vicino tumore o coalescenza o coesione colle fibre che al di fuori
', dicesi d'una delle unioni o connessioni delle ossa... in chirurgia
com'è delle ferite, piaghe, o delle aderenze morbose. 2.
. attaccarsi, unirsi insieme (due o più corpi o parti di un organismo
unirsi insieme (due o più corpi o parti di un organismo vegetale o animale
corpi o parti di un organismo vegetale o animale); abbarbicarsi (riferito a
); abbarbicarsi (riferito a piante o radici). soderini, ii-286
unito, saldato, attaccato insieme (due o più corpi od organi).
targioni tozzetti, 5-61: colle loro fimbrie o lacinie muscolari erano appiccicate, e onninamente
di uomini politici, alleati, più o meno temporaneamente, per un interesse o
o meno temporaneamente, per un interesse o un fine comune; alleanza.
proposito di procurar danno a qualcuno, o a forze che concorrono a uno stesso
economica stipulata tra imprese concorrenti di uno o anche più paesi allo scopo di influenzare
e condotta da un gruppo di lavoratori o anche di imprenditori allo scopo di sostenere
anche di imprenditori allo scopo di sostenere o difendere un diritto o un interesse professionale
scopo di sostenere o difendere un diritto o un interesse professionale. 4. disus
vertebrati caratterizzati dalla presenza di narici interne o coane (secondo alcune classificazioni).
dica, che il tor via, o il coartare e moderare il lusso sarebbe
costringere, forzare, violentare la volontà o la coscienza di qualcuno. = voce
tristezza, una sofferenza, prima ignoti o duramente coartati. 2. disus
, coercizione, violenza rivolta alla volontà o alla coscienza di qualcuno.
i pertinaci a stare fuora non corsero danno o pericolo di sorta alcuna. bacchetti,
qualora la me desima assicurazione o l'assicurazione di rischi relativi alle
frammenti smossi d'una frattura, o le parti disunite d'un'articolazione lussata.
i-3-326: così le leggi giuridiche o politiche sono state distinte dalle meramente sociali
, essa può essere imposta con sentenza o, nei casi determinati dalla legge,
pericolose di risiedere in una colonia penale o in un comune e di non allontanarsene
domicilio coatto 'è una locuzione nuova, o meglio un latinismo spurio, introdotto da
al domicilio coatto, forse a lipari o a ponza. -figur.
prevenirne azioni che si ritiene possano nuocerle o per evitarle pericoli. lmbriani, 1-126
volontariamente, ma su istanza di parte o per ordine del giudice. -vendita coatta
nascosto. d'annunzio, ii-297: o quanto era bella / intorno all'imperatoria
ha già impegnate due dall'usuraio o dal vinaio e si alimenta con le altre
, coercizione, violenza esercitata sulla volontà o sulla coscienza di qualcuno allo scopo di
coscienza di qualcuno allo scopo di influenzarne o determinarne il pensiero o l'azione.
scopo di influenzarne o determinarne il pensiero o l'azione. cavalca, 9-287
e che le toglie la libertà di agire o di resistere; e però quando ha
2. dir. mezzo o procedimento di concretizzazione del potere giuridico coattivo
in azione quando si sia violato, o comunque non sia stato osservato, un
di cobalto su oggetti metallici per proteggerne o decorarne la superficie. = deriv.
(un composto chimico). cobaltina o cobaltite, sf. miner. minerale
che si rinviene in masse granulari o compatte, di tinta rosea e lucentezza metallica
vetrifica facilmente e forma il vetro, o lo smalto azzurro, detto volgarmente *
conoscessero e ne facessero la coperta, o la vernice delle loro statuette di porcellana
]: « i tedeschi dissero kobolt o kobelt uno spirito folletto, e propriamente
con vari ossidi metallici forma composti definiti o soluzioni solide, che costituiscono i pigmenti
lirica provenzale e spagnola); strofe o stanza di una canzone.
migliore dicitore di siena, quando tre o quattro volte avesse bevuto d'un buon
. / or con la pace vostra, o raganelle, / il suon lo chiese
, 16-1-163: il mettere in musica ariette o canzoni non è altro, che un
dar loro il tuono nella prima stanza o cobola. 3. dimin.
anche serpente dagli occhiali (naja naja o naja tripudians), di colore variabile
pure * naia dagli occhiali 'o 4 serpente dagli occhiali '(nome
indicarono col nome di cobra de capelo o cobra capelo un serpente dell'india per
parlavano della musica come se fosse cocaina o la prima sigaretta. = comp
quale è fissato il rivestimento di piume o di sottili lamine di metallo),
allo scopo di potervi adattare il nervo o la corda dell'arco. dante
. per estens. la parte della corda o del nervo di un arco da cui
agric. ant. mezzaluna di ferro o di legno situata al termine della gruccia,
'. 7. piccolo bottone o ingrossamento situato ai due capi del fuso
di legno di bossolo,... o altro simile, lavorati a foggia di
viviani, 2-5: congiungono le cocche o pur le punte o i lembi
le cocche o pur le punte o i lembi estremi della vela intera. salvini
papini, 79: presi pe'canti o cocche, o, come si dice,
79: presi pe'canti o cocche, o, come si dice, pe'pellicini,
sul punto, tenersi pronto a dire o a fare qualcosa. fiore, 51-14
beffe, come « far le cocche * o « coccare », battendo una mano
mano aperta sopra l'altra serrata; o pure, adattando il dito medio col
villani, 8-77: armò ottanta navi, o vero cocche, al modo di quel
a napoli, in occasione di feste civili o religiose. colletta, i-78: si
disus. cocarda), sf. ornamento o distintivo di nastro o altro,
. ornamento o distintivo di nastro o altro, in forma di rosa (
nobile e simili, portato all'occhiello o sul cappello (o anche dai cavalli
, portato all'occhiello o sul cappello (o anche dai cavalli da carrozza ai lati