privo di gambo, di smalto rosso o d'argento; è il fiore più comune
croci, stelle, rose, spadini o collari che siano, mi paiono infinitamente
piana si locarà a perpendicolo il gnomone o sopra che ha da girare nel suo
il bastimento nelle quatt'ore del quarto o guardia, cominciando a segnare la prima
colla bussola era detta propriamente 'pisside'o 'compasso nautico'... 'rosa dei
rombo cardinale, mtercardi nale o intermedio a cui corrisponde. era riportata nelle
panzini [1905], iv-423: rose o anemoni di mare o ortiche di mare
iv-423: rose o anemoni di mare o ortiche di mare come sono dette a
, tutto era triste e devastato. due o tre botteghe, all'ingresso dei viali
, 1-147: eugenia fra venti o trent'anni sarà come la signora giselda
ha il diritto d'indossare una maglia rosa o una maglia gialla: « coppi,
legno tinto di rosa con le porte turchine o di verde con le porte vermiglie.
, 6-186: il rosso delle fragole o l'altro rosso dei lamponi, stemperato e
della panna, risulta un rosa-dentifricio più o meno carico. moravia, 23-180: prende
-il colore del cielo all'aurora o al tramonto. pasolini, 12-175:
-figur. aspettativa favorevole; aspetto o prospettiva o punto di vista positivo o
. aspettativa favorevole; aspetto o prospettiva o punto di vista positivo o almeno non
o prospettiva o punto di vista positivo o almeno non negativo di una situazione o
o almeno non negativo di una situazione o di un fatto. faldella, i-2-132
'gratuito', sia nel senso del nero o del terrore che nel senso del rosa o
o del terrore che nel senso del rosa o dell'edificante, prende tanta voga nel
targioni pozzetti, 12-3-135: la scagliuola o specchio d'asino altro non è che
sol- dano ». -cogliere o pigliare la rosa e lasciare o fuggire la
-cogliere o pigliare la rosa e lasciare o fuggire la spina: valersi di quanto
, 580: voi stati pur atenti, o bab- bioni, 7 ch'io
spiccare per bellezza fra quanto è brutto o mediocre. e. cecchi,
trafitti dall'onta di tante cose misere o men belle, uscite di mano all'artista
sembra un rosaio. tommaseo, 2-i-59: o bella g. m. cecchi,
rosali, con fion eteroclamidi, pentameri o actinomorfi, asse florale pianeggiante, convesso
actinomorfi, asse florale pianeggiante, convesso o scavato al cui margine stanno sepali, petali
, petali e stami, carpelli liberi o saldati con la parete interna della coppa
frutto vario; sono piante erbose o legnose, con foglie stipolate, diffuse in
, 8-66: la tintura non viene violacea o nereggiante come nell'acqua pura fontana o
o nereggiante come nell'acqua pura fontana o di fiume chiara o anco torbidissima
pura fontana o di fiume chiara o anco torbidissima, ma piuttosto di colore biancastro
anco torbidissima, ma piuttosto di colore biancastro o lattuginoso insieme e rosaceo. 2
1-233: quelli [fiori], che o in più numero ovvero anco / in
certi azzurrini della pianura lombarda, o verdirosa di venezia. q q
: se veggio rose in rosaio alcuno o porporini fioretti simili, ecco che veder mi
, i-818: sfrondate / ilari carolando, o ver- ginette, / il mirteto e
n. franco, 7-110: così, o filena, come il mio giardino gli
d'un tura. 2. pianta o mazzo di rose di stoffa, usato come
v-54: dicesi... 'dar paroline o buone parole', come fanno coloro che
per il colore tenue dei fiori o del piumaggio. rosali, sf.
agg. che appartiene a una confraternita o a un gruppo devozionale intitolato al rosario
a che vedere con le sette sataniche o coi gruppi esoterici, ma anzi è
, perché borbottano un monte de salmi o una infinità di rosari...,
si vestono d'azzuro, di rovano o leonato, di berettino e di naranciato
rosario, è stato in modena quattordici o quindici giorni, e tornato a scandiano ha
di pallottoline (di osso, di legno o di altra sostanza) con le quali
, / con la corona in mano o col rosario. a. briganti, 436
mi guardi da coloro che han rosario o corona fra le mani, ipocrisie tutte
. cappelli di paglia ornati di gardenie o di rosari di conchiglie, con gli
-enunciazione di una lunga serie di nomi o di dati, per lo più già
a rosario: quello di uno strato o di un filone che presenta alternamente restringimenti
di un organo tubolare. -rosario rachitico o costale: serie di nodosità sovrapposte che
sul torace dei bambini affetti da rachitismo o da scorbuto. 15. ant.
proprio un viale armato da le bande o d'arbori frondosi o di cancelli con
armato da le bande o d'arbori frondosi o di cancelli con rosari, che avanzerà
. esopo volgar., 6-67: o dio, sparge con la tua rosata queste
triterà saracenica con suglo di endivia oncia una o vero rosata novella. ricettario fiorentino,
da per sé il latte in cima, o panna che vogliamo dire,..
che le gradazioni della prima ne diventano o più rosate o più vive, secondo
gradazioni della prima ne diventano o più rosate o più vive, secondo che lo scioglimento
, secondo che lo scioglimento è stato bene o male diretto. tarchetti, 6-1-120:
-che è di colore rosa più o meno intenso (un oggetto, una
. -vino rosato: di colore rosa o rosso molto chiaro, limpido, di
2. soffuso del colore roseo o rosseggiante proprio dell'alba o del tramonto
colore roseo o rosseggiante proprio dell'alba o del tramonto (il cielo); che
/ né fa mestier ch'altri la schiari o forba. redi, 16-vii-t41: ieri
schiarita col riportarla alla ricerca del sorprendente o sbalordente. -impers. s.
'l mio turbato. guerrazzi, 5-45: o betta,... tutti i
chiarire idee e pensieri confusi a sé o ad altri, analizzandoli con maggiore lucidità;
dir per rima / ballatelle, canzone o ver sonette, / egli è bisogno che
poco più che palesargli il suo cuore, o egli ne schiarirà le ombre o elle
, o egli ne schiarirà le ombre o elle da se medesime si dilegueranno. settembrini
sua maestra le aveva schiarito le idee o le aveva porto l'occasione di schiarirsene.
trinci, 1-282: passati li suddetti quattro o cinque anni, deve il padrone allevarli
salvargli dalle ingiurie dei bestiami e raffittirli o schiarirgli secondo l'occorrenza. giuliani,
, cxx-388: faccisi... una o piu conserve o galazze, mettendovi dentro
faccisi... una o piu conserve o galazze, mettendovi dentro minutissima ghiara,
dentro minutissima ghiara, nelle quai galazze o conserve si venghi a purgare e schiarire tacque
avanti che entri nella fonte, pozzo o cisterna. mattioli [diosco- ridej,
incomodato dalla gotta, andate per due o tre giorni a firenze e schiaritevi.
. ant. chiaramente, senza fraintendimenti o equivoci. f. f.
scene si trasformarono, e di oscure o poco schiarite che erano, interamente si
intelletto è il senso stesso, schiarito, o il senso l'intelletto stesso confuso.
cacciati in una gabbia di giunchi minuti o fatta di tela grossa gli spremono al
, i-intr. (1-iv-19): o quante memorabili schiatte, quante ampissime eredità
possente, al secol nostro / patto alcuno o giomal. guerrazzi, 2-136: ecco
a'suoi occhi veggenti con qualche ragazzo o con qualche ribaldo e diragli villania,
: « non vi sarà più, o patroclo, schiatta-divina, alcun sostegno degli
la feroce schiatta degli ungari lacerava o avea pochi anni prima devastato il territorio di
mezzi di sussistenza uccida la specie umana o le sue schiatte diverse od altre nuove
. boiardo, cvi-494: quale orso o tigre o qual fiera più strana / non
, cvi-494: quale orso o tigre o qual fiera più strana / non ha de
i-2-488: ho insegnato di qual paese o almen di quale schiatta si dèe prendere
agli uffici, né vi si fa distinzione o per ricchezza o per schiatte.
si fa distinzione o per ricchezza o per schiatte. frachetta, 391: i
devono commettere... ad uomini o per schiatta o per valore di poco
... ad uomini o per schiatta o per valore di poco conto. desideri
continentali. 7. tipo, genere o sorta di persone che si distingue per
per determinate caratteristiche negative, vizi o difetti. boccaccio, dee.,
. 5. = dal got. o longob. * slahta, passato anche nel
traitoro e lo schiatar per me? o ogne cosa me cna che ama yesu cristo
resistenza, della sopportazione di un sentimento o di uno stato d'animo;
. magalotti, 28-82: con questi bisogna o parlare o schiattare, e anche parlare
, 28-82: con questi bisogna o parlare o schiattare, e anche parlare più cruna
. x. morire all'improvviso o in modo violento. - schiatta!
). guaire, emettere brevi mugolìi o versi striduli (un cane).
egloga rusticale di mecoccio, 8: o schiatton che vagheggiate, / imparat'alle
'schiavacciare': far rumore con chiavi o simili. 'quando è tardi si sente lo
schiavare1, tr. aprire scardinando o comunque forzando un chiavistello, un cardine
comunque forzando un chiavistello, un cardine o una serratura. boccaccio,
preda. -figur. eliminare impedimenti o costrizioni. mamtani, i-242: sapete
irruppe dentro. -liberare da un perno o da un'incemieratura, consentendo il movimento
. -figur. eliminare un sentimento o un dolore, anche con uno sforzo
217: i terreni coltivati a cereali o si affittano o si fanno coltivare ad
i terreni coltivati a cereali o si affittano o si fanno coltivare ad economia o a
affittano o si fanno coltivare ad economia o a schiavènza, cioè col mezzo di
che si riferisce, che è proprio o caratteristico degli schiavi. b.
, che la moneta trafugava in ripostigli o imbrogliava con potenti e alcuni in casa
iv-2-79: chi sa che od un dì o l'altro non faccia io pure sarpare
pendi incerto se avrai a definire il ministero o confusione divisa in nove capi o trattato
ministero o confusione divisa in nove capi o trattato delle servitù in nove volumi.
di autonomia, di libertà d'azione o di giudizio, supina accettazione o imitazione
d'azione o di giudizio, supina accettazione o imitazione di idee altrui. carducci
-che asservisce, che limita la libertà o impone una serie di obblighi (un'
2. per simil. scherz. domestico o cameriere di giovane età. -per estens
gozzi, i-8-t75: uno de'parenti o un parassito o uno schiavettino sozzo entrato
i-8-t75: uno de'parenti o un parassito o uno schiavettino sozzo entrato in grazia da
espediente per celare e mascherare un provvedimento o un atto ingiusto. giordani, ii-2-1
ch'io fui esiliato come una stuoia o una schiavina per coprire l'esilio di poerio
buono pagamento se gli faceste venire 200 o 300 di quelle schiavine da letto fine si
. non si possono vendere né impegnare o contrattare in modo alcuno che per via
affine adoperandoli per le attività più faticose o rischiose, come la ricerca del cibo
farsi servire dalle operaie di specie affini o differenti: le formiche schiaviste effettuano vere e
riassumere nel noto slogan: 'pan o palo', ossia: pane o bastone.
'pan o palo', ossia: pane o bastone. 2. sostenitore dello
esercizio su di esso di diritti eguali o simili a quello di proprietà (e
alle montagne per trovar quivi una morte o schiavitù vergognosa e crudele. genovesi,
si vuol distinguere tra la servitù precaria o imperfetta e la perfetta. galanti, 1-ii-47
, assoggettare alla condizione legale di schiavo o a una condizione di fatto simile.
riduce una persona in condizione di schiavo o analoga. g. gozzi, i-28-71
: chiunque riduce una persona in ischiavitù o in altra condizione analoga è punito con
. -chiunque riduce una persona in schiavitù o in una condizione analoga alla schiavitù è
selvatici in libertà, quando vengono rinchiusi o addomesticati, non prolificano più, dimenticatisi
. riferimento a popoli dominati dallo straniero o da un governo dispotico). -anche:
: non consiste la schiavitù nella più o meno larga libertà accordata alla nazione,
quella di far perdere ai giovani dieci o dodici anni per imparare delle coniugazioni o una
dieci o dodici anni per imparare delle coniugazioni o una sintassi? anche questa è una
dal volere d'un manto 'loro malgrado'o in onta delle prerogative naturali all'umanità
di poveri borghesi, ai quali la professione o la borsa vietano le dolcezze del 'silenzio
rabbiose contro torino, e contro la schiavitù o la pitoccheria coniugale o patema.
contro la schiavitù o la pitoccheria coniugale o patema. -regola precisa e inderogabile nell'
da eliminare; dipendenza da una passione o da un vizio. pindemonte, iii-531
. -subordinazione totale a un metodo o a una concezione filosofica o all'oggettiva
un metodo o a una concezione filosofica o all'oggettiva necessità della vita e della
2. mancanza di libertà politica o di autonomia, provocata da un dominio
autonomia, provocata da un dominio straniero o dal dispotismo dei governanti; il soggiacere
: liberarvi dalla schiavitùdine di questo o di quel particolare scrittore delle cose naturali.
che limita e ostacola l'indipendenza morale o impedisce l'elevazione dello spirito; incapacità
in schiavitù, privare della libertà personale o anche di quella politica. alvaro
potrà disporre della vita di un individuo, o d'un opolo, venderlo, trafficarlo
madre che si trova nella stessa condizione o per cattura in guerra o per condanna giudiziaria
stessa condizione o per cattura in guerra o per condanna giudiziaria, ecc.)
dominio di un'altra persona (detta proprietario o padrone) che ha il diritto (
padrone) che ha il diritto (eguale o analogo a quello della proprietà) di
sociali'come una volta erano gli 'schiavi'o, meglio, 'schiave bianche', cioè di
i sensuali incendi della carne per venti o trenta anni che morire con tanta compassione
/ stiavo, non so se 'n tunisi o biserta, / tien per via di
ebbe nelle varie età come lavoro schiavo o servo o libero,... è
varie età come lavoro schiavo o servo o libero,... è inclusa,
.. è inclusa, in più o meno larga misura, nelle trattazioni che si
indipendenza; sottomesso a un potere assoluto o dispotico o anche al dominio straniero.
sottomesso a un potere assoluto o dispotico o anche al dominio straniero. giov.
schiavi è pagato per istruire, rado o non mai si sacrifica al vero e al
s. v.]: per enfasi o iperbole: tiene la moglie schiava.
, da un desiderio, dall'istinto o anche dal male, dal peccato,
ei sempre è grande e non mai stanco o roco. poerio, 3-542: non
-che non può sottrarsi a regole o a doveri. pellico, 2-374:
giudizioso non si farà schiavo degli esempi o dell'uso più comune d'un qualche
. 7. che dipende strettamente o è subordinato a un entità, che
contraccambiarli; legato da un affetto profondo o da una viva amicizia; particolarmente devoto
e dico: « non plus ultra, o musa mia, ché gli uditori ne
. carducci, i1i-5-100: leggitori miei, o candis- simi o nerissimi che voi siate
: leggitori miei, o candis- simi o nerissimi che voi siate, io vi saluto
. quindi un titolo, un nastro o altra simile inezia appagano spesso l'ambizioncella
raccomanda a una servacela greca, e uno o due schiavacci. menzini, 5-13:
è proprio della costa orientale dell'adriatico o delle regioni circostanti della schiavonia o slavonia
adriatico o delle regioni circostanti della schiavonia o slavonia. niccolò da poggibonsi,
alla schiavóna. 3. diffuso o prodotto in tali regioni; tipico di
chiamano tutte quelle le quali da uno o più popoli naturalmente si favellano, come
, veneto, veneto-stradioto, vene- to-dalmatino o schiavone, pavano e bergamasco.
pulci, 24-93: suona una zampogna o zufolino, / ed accostassi a ques
e spesso toma come un babbuino / o come scimia fa la schiavone- sca
adriatico orientale; che vi viene fabbricato o prodotto o ne proviene. documenti
; che vi viene fabbricato o prodotto o ne proviene. documenti perugini,
nessche, urbinate, aquilane, da sassoferrato o simile per soma libbre ii soldi v
il mastro con quelle sue parole schiavonesche o albanese comprarà le cose più belle, più
spagna, anche la lingua schiavonica o scitica diviene oggetto della nostra attenzione.
dorati e colle vesti che strascinavano due o tre braccia, attiravano, come adesso e
lat. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e da un denom.
. dial. rapido movimento dell'indice o del medio che, liberatosi dalla pressione
v.]: 'schiccherafogli': che scrive o stampa cose di poco valore, e
partic. una parete, con scarabocchi o, con uso enfatico, ricoprirla di pitture
-per simil. insozzare con sputi o schizzi. g. b. andreini
tutto ti schicchero. 2. dipingere o disegnare sommariamente o in modo rozzo e
. 2. dipingere o disegnare sommariamente o in modo rozzo e maldestro.
lo più rapidamente, senza particolare cura o impegno o dimostrando scarse capacità. -
rapidamente, senza particolare cura o impegno o dimostrando scarse capacità. - anche in
tutto ciò che si sa di una faccenda o di una persona anche quando sarebbe
quelli che ti schiccherano una dichiarazione due o tre ore dopo averti conosciuta.
. ricoperto di scarabocchi, di segni o parole poco comprensibili o di pitture rozze
, di segni o parole poco comprensibili o di pitture rozze e maldestre.
careri, 2-ii-486: gl'inquisiti di bestemmia o di poligamia aveano in testa come una
di farfalloni, che costerà 300 lire o più, che se egli il volesse rivendere
somma gioia delle luci distintissimo un bell'uomo o un bel cavallo, ma, se
alla rinfusa. 4. disegnato o dipinto maldestramente. boffici, v-5-342:
insulsi, scadenti, di mediocre valore o di dipinti grossolani e maldestri.
le dipinture di apelle rispetto alle schiccherature o agli scarabocchi de'suoi garzoni più infimi
., ma tutte le sere! o schiccherona! -agg. c
immagine degli schizzi di liquore che imbrodola o dalle chiazze. = deriv.
per paura di qualche mia ricevuta schicchirillàbile o sul viso o su gli abiti loro
qualche mia ricevuta schicchirillàbile o sul viso o su gli abiti loro. = agg
viani, 19-23: lamentati, rospo, o ti 'schiccio * la testa nel calcio
ferro che tengano da piede legata la colonna o cose molli che sotto alla colonna si
cesariano, 1-122: li sarmenti o vero de le tede le schi- die
sf. la quantità di carne arrostita o da arrostire infilzata su uno schidione.
ricorrere a quel sistema della 'filza'o della schidionata che usavano i recensori dei
, quando ci vien donata qualche lepre o fagiano, per non vedergli straziare dal
il cuor piagato, / un tordo o un pippione, / da lei con le
dinanzi al di dreto tutto si chiama petto o torace e la parte di lui anteriore
lui anteriore dicesi sterno, la posteriore schiena o rene. parini, 313: il
la spada, per di dietro, o dargli una schioppettata nella schiena. codemo
sineddoche: persona degna di essere bastonata o abituata alle percosse (anche come espressione
il prologo? pascoli, 729: « o tristi capi! o solo voci!
729: « o tristi capi! o solo voci! o schiene / vaie così
tristi capi! o solo voci! o schiene / vaie così come la biscia d'
/ della prigione. -persona addetta o sottoposta a lavori particolarmente faticosi.
, 7-i-260: penso che se siamo arrivati o se arriveremo a dar quattro pennellate un
qualche gita in campagna a far tre o quattro studietti strapazzati. 2.
compresa fra le spalle e i lombi o fra la testa e la coda (
qualche gallina grassa, qualche morbida / o schiena o petto di vitella, tortore
gallina grassa, qualche morbida / o schiena o petto di vitella, tortore, /
, 2-265: ari sta o schiena di maiale. g. vialardi,
fino, sale, pepe, aceto o sugo di limone, prezzemolo, carote,
al cui mezzo cerchio di ferro, o vero manico, s'attacca un uncino legato
pendice, costa, salita di una collina o di un monte. ariosto,
nelle prode degli orti poste a solatìo o vero in arganetti fatti a posta nel
né traverse, né siepi, né schiene o dossi o valli. boterò, 9-6
, né siepi, né schiene o dossi o valli. boterò, 9-6: nell'
, volgarmente detti schiene, delle rose o corrosioni cagionate delle acque abbundante a loro
. superficie del mare, di un fiume o di un lago. anonimo fiorentino,
quando essi pittano sulla superficie del mare o di qualche nume, sassolmi larghi e sottili
7. lato posteriore di un edificio o di una costruzione, contrapposto alla facciata
ii-1: i capitani in occasione di combattere o marciando per luoghi sospetti, sogliono armarsi
sopra qualche uno dei lati alla sprovvista o alla schiena. gioacchino da coniano, 120
10. bot. disus. costola o nervatura di una fo- glia.
tozzetti, i-427: la stirpe detta dorso o co- stola o schiena...
la stirpe detta dorso o co- stola o schiena... è la contanovazione dello
delle imposte anche le somme non riscosse o inesigibili. lettera circolare del magistrato della
. 4. -a schiena di mulo o di pesce: con la parte centrale
di mulo e fatto di due tegole o di due quadrati fatti espressamente.
-essere vigoroso, incisivo, profondo o, anche, eccessivamente greve (un
più nerbo. -sopportare ingiustizie, offese o soprusi senza reagire. tommaseo [
la mano di qualcuno: essere incoraggiato o guidato nell'agire. pasolini, 7-77
pezzi da catene, / perdonateme, o voi, dico, francesi, / quanti
la sua persona si spostava di profilo o di schiena. -spingendo col dorso
egli fosse 0 un frappatore e parabolano o veramente un corrivo e tenero di schiena
difetto sulla schiena: non esserne consapevole o fingere di ignorarlo. giovannini, 5-134
col suo dire. -pugnalare alla o nella schiena: colpire a tradimento.
con la schiena rivolta verso una persona o un luogo (anche per esprimere indifferenza
un luogo (anche per esprimere indifferenza o disprezzo). lorenzo de'medici,
la schiena e sieno separate dalla timoniera o sito ove si pone il padrone della
dorso dello storione) essiccato e affumicato o conservato sotto sale. - anche:
: poi averai libbra una di schienale o tarantello o di meggia affumata, quasi
averai libbra una di schienale o tarantello o di meggia affumata, quasi
le due parti di dietro della giubba o altro simile vestimento, le quali coprono il
agg. che è proprio, che appartiene o si riferisce alla schiena, in partic
la schiena. -anche: colpo o percossa inferta sulla schiena o a tradimento
: colpo o percossa inferta sulla schiena o a tradimento (e, al figur.
senza... formelle, galle o schienelle. f. f. frugoni,
la cappa, / libero foste di schinella o rappa, / tra 'signor afrenando
, deritta e bella, / che matta o coppa o con altra sche- nella.
e bella, / che matta o coppa o con altra sche- nella. f.
parieti dell'ossa, quando sono ineguali o contengono alcuna schiènza, che fuori del
, 625: 'schiènza': scheggiola o scheggiuzza, minutissima parti- cella di legno
un sassolino, una schienzetta di legno o capelli o sangue coagulato o altra cosa e
, una schienzetta di legno o capelli o sangue coagulato o altra cosa e quella
di legno o capelli o sangue coagulato o altra cosa e quella cavi fuori.
tose, stièra), sf. esercito o unità di un esercito, anche formata
una formazione che dipende da speciali esigenze o scelte tattiche (e lo stesso schieramento
disposta in uno specifico schieramento di parata o di combattimento). giamboni, 7-189
più ordinato e numeroso di persone (o, anche, di creature angeliche o
o, anche, di creature angeliche o demoniache e di anime, con partic.
begli orti intanto / schiera d'amici, o buon strinati, attendi, 7
lo più disposti in un certo ordine o che si muovono ordinatamente e ben allineati
e ben allineati. -anche; la linea o l'ordine sul quale è disposto un
gli ordini ovvero schiere almanco venti piedi o quaranta le più. g. b.
di nuclei abitativi tutti uguali a uno o a due piani, affiancati in modo
interessi, mentalità, finalità, attività o caratteri comuni, appartengono ad una stessa
comuni, appartengono ad una stessa categoria o classe sociale; tipo, categoria di
di persone. iacopone, 34-14: o sommersa contrata, sodoma e gomorra,
a un altro in una determinata attività o iniziativa. corriere della sera [3-v-1970
la mente di una persona, di virtù o di vizi che la caratterizzano o possano
virtù o di vizi che la caratterizzano o possano provocarle un turbamento interiore.
p. ant. insieme di elementi grammaticali o linguistici dello stesso tipo (e la
in fuori, cioè manco, perciò che o tutti sono o mascolini o neutri latini
cioè manco, perciò che o tutti sono o mascolini o neutri latini, e per
perciò che o tutti sono o mascolini o neutri latini, e per fuggir ogni confusione
ruscelli, 2-151: in questa stessa schiera o ordine o declinazione si metteranno quei nomi
2-151: in questa stessa schiera o ordine o declinazione si metteranno quei nomi che di
con qualcosaltro: destinarlo allo stesso impiego o fine. angiolieri, 1-7-n: egli
. milit. disposizione di un esercito o di un'unità di un esercito sul campo
di un esercito sul campo di battaglia o di un reparto di polizia in operazioni di
operazioni di ordine pubblico secondo specifiche esigenze o scelte tattiche o strategiche. -in senso
pubblico secondo specifiche esigenze o scelte tattiche o strategiche. -in senso concreto: le
assegnata a una forza navale in combattimento o nelle esercitazioni. dizionario di marina [
divisione (schieramento di una divisione); o delle navi regolatrici divisionali (schieramento di
divisionali (schieramento di una squadra); o delle navi regolatrici di squadra (
arretrate. 3. insieme di oggetti o di edifici disposti ordinatamente, per lo
. 4. figur. ordinamento o posizione di partiti o di alleanze fra
. figur. ordinamento o posizione di partiti o di alleanze fra partiti rispetto a determinati
delle iniziative di tali partiti a difesa o contro una linea politica, un programma
in gran numero, -insieme di persone, o di forze culturali, sociali in sempre
, sociali in sempre maggiore quantità. o politiche che difendono una tesi, un'idea
sempre veloci e presti / stesso interesse materiale o morale. a'danni miei, che
. (schiero). disporre un esercito o l'unità di un esercito (o
o l'unità di un esercito (o, anche, una forza navale)
forza navale) sul campo di battaglia o per un'esercitazione in una formazione che
una formazione che risponde alle specifiche esigenze o scelte tattiche. giamboni, 10-46:
. -per estens. destinare o mandare qualcuno, dotato di caratteristiche specifiche
specifiche, a svolgere una determinata funzione o attività. oliva, 124: persuase
le doglienze de'soggetti. -raggruppare o presentare in fila un certo numero di
2. per estens. disporre oggetti o gruppi di oggetti dello stesso tipo in
ordinato, per lo più in una o più file. brusoni, 4-i-126:
gli occhi le lor monete di sei o sette secoli e veggasi qual diversità di
. addurre, elencare una serie di argomenti o di giudizi, per lo più coerenti
per lo più coerenti e diretti a sostenere o a contrastare una tesi o a giustificare
a sostenere o a contrastare una tesi o a giustificare o motivare un'iniziativa,
a contrastare una tesi o a giustificare o motivare un'iniziativa, un comportamento.
voce sua, se non la ragione o sia la mente nostra raziocinante, che
non farlo per guardarsi dall'ira di dio o dal gastigo o biasimo dei mortali.
dall'ira di dio o dal gastigo o biasimo dei mortali. gentile, 1-82:
campo di battaglia secondo le specifiche esigenze o scelte tattiche (le forze di un
ignude, gridando 'pace', senza fare violenzia o ruberia a alcuno. fatti di cesare
-per estens. disporsi in fila o in gruppo ordinato (un insieme di
neglette a studio, come usano al mare o in montagna. 5.
xix a un certo punto si schiera o crede di schierarsi col proletariato.
proletariato. 7. opporsi o cercare di opporsi a una situazione negativa
. 8. presentarsi alla mente o alla memoria con chiarezza. chiari
. disposto sul campo di battaglia (o, anche, per un'esercitazione,
in un modo e secondo specifiche esigenze o scelte tattiche (un esercito o l'
esigenze o scelte tattiche (un esercito o l'unità di un esercito).
estens. disposto, raggruppato ordinata- mente o presentato per lo più su una o più
mente o presentato per lo più su una o più file (un insieme di persone
allineato, collocato ordinata- mente su una o più file (un gruppo di oggetti esposti
per lo più dello stesso tipo, o di editici, di veicoli, una
, le tartane, le scorribiesse che arrivavano o parti vano da venezia.
4. figur. che prende o ha preso posizione a favore o contro
prende o ha preso posizione a favore o contro un'ideologia, un sistema politico,
un sistema politico, una teoria culturale o, anche, a favore o contro
teoria culturale o, anche, a favore o contro qualcuno. mazzini, 25-113
scarnificare con un taglio circolare una piaga o una parte del corpo infetta. tanaglia
« come vi stanno l'orche, o schermati? ». burchiello, lxxxviii-ii-453:
violenza / non ti faranno e pesci, o schericato, / perché non mangian di
tormento. anonimo genovese, 1-1-194: o dolce fiior, guay a mi / chi
(1886), 11]: o deo padre omnipoente, feme questa grazia vu
, chiaramente, nettamente; senza ambiguità o incertezza (con riferimento sia alle sensazioni
sia alle sensazioni sia a nozioni concettuali o spirituali). s. caterina da
-in forma semplice, senza artifici o elaborazioni. citolini, 2-16: gli
di storia, né di stile, o nemmeno di stampa. -genuinità di
. -genuinità di un aspetto culturale o storico. labriola, ii-56: un'
, che pare dipinto. -proprietà o purezza di linguaggio. -in senso concreto
: espressione linguistica propria, puristica (o considerata tale). faldella, i-5-231
vita, di un modo di abbigliarsi o di esprimersi o anche di un modo
un modo di abbigliarsi o di esprimersi o anche di un modo di scrivere o
o anche di un modo di scrivere o di parlare, di uno stile letterario.
genuino, non sofisticato, non deteriorato o non adulterato (un prodotto alimentare,
-che non presenta impurità, come macchie o intrusioni (un metallo, in partic
un metallo, in partic. l'oro o l'argento, un minerale, un
argento, un minerale, un marmo o, anche, l'avorio e, per
alla materia, di fino marmo schietto o venato. montanari, ii-285: oltre le
e nel lucido fondo i palagi di zaffiro o d'oro schietto o d'argento.
palagi di zaffiro o d'oro schietto o d'argento. alvaro, 18-119: egli
-rozzo, naturale, non lavorato o verniciato. giovannini, 5-10: per
necessarie, sendo che l'orzo schietto o la fava franta o la cicerchia è di
l'orzo schietto o la fava franta o la cicerchia è di tanta spesa da
: ne'più colori che sono riflessi o trasmessi dai corpi, non ce n'e
mia nemica in don ti dia? / o schietto uno, al cui color la
, 64: la saetta bieca o troppo grossa non è tanto veloce quanto
, uniforme, senza rilievi, scanalature o intagli (una superficie solida).
pura si scrive che in una tinta o segnata d'altri caratteri, e meglio
] sono, per lo più vasi, o schietti, cioè veduti ne la propria
canti, scocchi l'arco, sacrifichi o faccia cosa tale. relazione delvimpero ottomano
chiama nafta: ma più spesso è rossigna o nera e fin vischiosa, e allora
spaziosa, non ripassata da alcuna linea o ruga, ma schiettissima, sopra la quale
volto. 6. sano (o risanato); in perfetta salute (anche
vestire schietto / celi un uom vivo, o sotto un picciol velo. dominici,
. -in partic.: senza trucco o belletto (il volto). imperiali
mai fregio né liscio carca. -tessuto o ricamato con una trama semplice. citolini
tessere: e qui sarà la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile
e qui sarà la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta
la tela, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o
, o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o
fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata o
chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta
o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta, o
o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta, o a occhetti
o alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta, o a occhetti. garzoni
o grezza o biancheggiata o schietta, o a occhetti. garzoni, 7-546: le
, ori a trivello, ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette
a trivello, ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate
ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate. -privo
schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate. -privo di rivestimento,
vasi... sieno di terra cotta o di vetro, anzi numerosi che grandi
. algarotti, 1-ix-268: scrittore, o tu che d'ogni menda ischietto / i
ammesso liberamente alla festa. o. che muove da onestà, da nobiltà
. che muove da onestà, da nobiltà o da sincerità d'animo; privo di
secondi fini, di affettazione; ispirato o animato dalle facoltà più profonde e spontanee
altre volte. -esente da condizionamenti o da aspetti negativi; integro, pieno
un guardiano di pecore a un contadino o a un operaio, forse perché solo
. io. svolto, redatto o riferito con imparziale spirito critico, con
senza indulgere in digressioni, in aneddoti o in particolari superflui e in modo chiaro
, le quali innanzi che s'edificassi o che s'avessi ed edificare roma,
letterario, lo stile, l'opera o la vena espressiva d'un autore).
lingua, un dialetto, una parola o il modo di esprimersi); preservato
; preservato da ciò che può inquinare o alterare la purezza di un idioma.
è osservare le lapidi scritte in latino o schietto o semibarbaro, che gli etruschi
le lapidi scritte in latino o schietto o semibarbaro, che gli etruschi incidevano prima
composto di membri, l'altro scempio o schietto che lo vogliamo chiamare.
di un genere letterario; che ricorda o riproduce perfettamente un modello artistico.
in modo che ne risorga un terzo o vogliam dire un mezzo tra l'una e
. 13. che si manifesta o appare o è considerato in sé e
13. che si manifesta o appare o è considerato in sé e per sé
, autentico (con riferimento a persone o a concetti astratti o inanimati; e talvolta
riferimento a persone o a concetti astratti o inanimati; e talvolta ha valore enfatico
: qui v'ha di donne belle una o due schiere, / che potrian far
inquarta- menti, brisure, concessioni, o anche di un solo smalto senza figure
che de mi non te fidi, o rosa bella, / anzi prendi dileto /
. sansovino, 2-124: non usano riverenze o sbarret- tate, come si fa in
si faccino impedimenti con piantarvi alberi, gelsi o altro che impedisse né farvi cavalli,
pallavicino, 1-34: il procurare i magistrati o le cattedre... fu
schiffare, scifare), tr. evitare o cercare di evitare, di scampare,
pericolo, una pena, una condizione o una situazione fastidiosa, dolorosa, molesta
, molesta, dannosa, pericolosa (o considerata tale), le conseguenze di determinati
), le conseguenze di determinati comportamenti o una fatica, un impegno, una condizione
un doglio. -cercare di non incontrare o non incontrare o non frequentare qualcuno;
-cercare di non incontrare o non incontrare o non frequentare qualcuno; non passare o
o non frequentare qualcuno; non passare o cercare di non passare per un luogo
cose e da assai altre a queste simiglianti o maggiori nacquero diverse paure e imaginazioni in
3-139: se le bozze delle figure o d'altro fossero diventate troppo secche o
o d'altro fossero diventate troppo secche o asciutte, di maniera che le schiffassero i
passione, una tentazione, un'inclinazione o un comportamento eticamente condannabile; soffocare un
-evitare l'uso di argomenti letterari o di determinati vocaboli o modi linguistici in
di argomenti letterari o di determinati vocaboli o modi linguistici in quanto inusitati, impropri
modi linguistici in quanto inusitati, impropri o volgari, o di mezzi stilistici inopportuni,
quanto inusitati, impropri o volgari, o di mezzi stilistici inopportuni, inadeguati (
di mezzi stilistici inopportuni, inadeguati (o considerati tali). lorenzo de'medici
vocaboli che egli usò alcuna volta, o troppo sporchi e lordi 0 troppo impuri e
contadine, le plebee, le scurrili o oscene e le poetiche. salvini, 41-3
s'abbia a sottintendere il 'più delle volte'o altro simile. -non presentare determinati
. avere a schifo, respingere con disgusto o ripugnanza, trovare insopportabile un cibo,
odore, una bevanda, una sensazione sgradevole o, anche, una persona deforme o
o, anche, una persona deforme o malata o il contatto con quanto provoca
anche, una persona deforme o malata o il contatto con quanto provoca ribrezzo o
o il contatto con quanto provoca ribrezzo o disgusto. iacopone, 1, 65-50
fastidio, di insofferenza, di ripugnanza fìsica o morale o risultando sgradevole, tedioso,
insofferenza, di ripugnanza fìsica o morale o risultando sgradevole, tedioso, irritante,
, ricusare, rifiutare in modo categorico o con sdegno un'opinione, un comportamento,
, un princìpio, un bene spirituale o, anche, un bene materiale o
o, anche, un bene materiale o un piacere, per lo più in quanto
per lo più in quanto riprovevole moralmente o intellettualmente. -con valore attenuato: tralasciare
trascurare, ignorare, considerare con noncuranza o con indifferenza. guittone, i-3-18:
e non ne schifavano prezo per piccolo o grande che fusse. bartolomeo da s.
sì schifando. boccaccio, 1-i-81: o sommi iddìi, se i miseri meritano
loro confidenza e familiarità col mostrarsi singolare o disprezzando e schifando quegli atti e
, 3-85: so che anche il servo o l'idiota se conoscesse i suoi giorni
-giudicare negativamente, considerare di scarso o di nessun valore culturale o artistico.
di scarso o di nessun valore culturale o artistico. boccaccio, viii-1-126: prese
debbe guardar, aposta di tal defetto o peccato, di non schifare la sua
, di non schifare la sua messa o li altri sacramenti, ministrati da tal sacerdote
-detestare, disprezzare, avere in odio (o, con valore attenuato, in antipatia
stima, di considerazione una persona (o, anche, una sua qualità o attività
(o, anche, una sua qualità o attività); giudicare una persona indegna
; giudicare una persona indegna, incapace o inadatta a ricoprire una determinata funzione o
o inadatta a ricoprire una determinata funzione o carica. cavalca, vii-144: san
, ripugnanza per cibi e odori sgradevoli o altre cose schifose. cavalca, 20-121
credeva che di tal buco uscir ne dovesse o sangue o marza, ne uscì un
di tal buco uscir ne dovesse o sangue o marza, ne uscì un certo grosso
-manifestare, per lo più con gesti o con l'espressione del volto, ribrezzo
volto, ribrezzo, nausea, ripugnanza o, anche, irritazione, sdegno.
il colonnello schifava. -guardarsi dall'usare o dal toccare qualcosa di nocivo.
irritarsi, provare insofferenza, fastidio morale o intellettuale o disprezzo, antipatia, sdegno,
provare insofferenza, fastidio morale o intellettuale o disprezzo, antipatia, sdegno, indignazione
un vizio, per una persona corrotta o molesta, per uno scritto, per un
uno scritto, per un comportamento indecente o irriguardoso, per una situazione spiacevole,
situazione spiacevole, per un discorso sconveniente o offensivo, per un'attività sgradevole. -
presa. 7. ant. allontanarsi o tenersi discosto da un luogo o da
allontanarsi o tenersi discosto da un luogo o da una persona. duidio volgar.
comportamenti moralmente riprovevoli; salvarsi dal peccato o dalla dannazione. bibbia volgar. [
, tr. marin. disus. caricare o traspor tare in uno schifo
traspor tare in uno schifo o in un'imbarcazione da tra
guglielmotti, 797: 'schifare': mettere o portare nello schifo.
sf. marin. l'insieme delle merci o dei passeggeri trasportati in un'imbarcazione leggera
798: 'schifata': tanta quantità di gente o di carico, quanta ne cape nello
, agg. che si evita o si cerca di evitare, di sfuggire,
di scampare (una situazione molesta o fastidiosa, un pericolo, una
, ii-i-173: nel medesimo sito, tronca o non tronca la parola, schifato e
? 2. respinto con sdegno o irritazione (o, anche, con
2. respinto con sdegno o irritazione (o, anche, con disgusto o ripugnanza
(o, anche, con disgusto o ripugnanza), aborrito, detestato; indegno
considerato con disprezzo, giudicato di scarso o di nessun valore. lapo gianni,
, awengaché fosse piccola, essere dispregiata o schifata? g. morelli, 259:
prova nausea, disgusto per un cibo (o per eccesso di cibo), per
mi dilati troppo in così fatta schiera, o ditela pur setta, per essermi in
nell'espressione noia, disgusto, fastidio o irritazione. moravia, xi-277: «
ant. che rifugge da un vizio o evita una fatica. libro di
, di astenersi da un comportamento dissoluto o vergognoso (una virtù, una caratteristica
fisica). landò, i-io: o bruttezza adonque santa, amica di castità,
3. che trascura, disprezza o disdegna qualcosa (in partic. la
è ripugnante, disgustoso, schifoso (o anche, con uso enfatico, semplicemente
sgradevole) alla vista, all'odorato o al gusto. - anche: schifo,
qualità, prodotto con un lavoro approssimato o con materiale scadente. magalotti, 7-167
, dal comportamento e dall'indole perversa o viziosa, dedita ad atti riprovevoli,
, dedita ad atti riprovevoli, disonesti o empi. bacchelli, 2-ix-249: come
tare; che si può o si cerca di evitare. testamento
ripugnante, che suscita ribrezzo alla vista o ai sensi in genere. castelvetro,
e mosso dall'oggetto straniero, desiderevole o ischifevole. 3. che suscita sdegno
il senso estetico, il buon gusto o la virtù, la decenza, la
oscura agli uomini, né più schifevole o brutta che la morte. tomitano, 104
. -che ispira disprezzo, odio o forte antipatia; detestabile (una persona
in modo altero e sprezzante una persona o tutto ciò che non reputa degno di sé
aspetto, condizione di una persona (o di una sua caratteristica) ripugnante fisicamente
di una sua caratteristica) ripugnante fisicamente o sudicia o di modi rozzi, turpi
sua caratteristica) ripugnante fisicamente o sudicia o di modi rozzi, turpi, triviali
2. in senso concreto: materia o massa di materie repellenti, che provocano
non aveva niun membro che guasto fusse o mostrasse alcuna schifezza. soderini, i 462
fra gli acini et ogni altra bruttura o schifezza si dèe levar via, ché,
-istituzione, ente, organismo sociale, politico o militare male ordinato, allo sbando.
ribrezzo, di nausea, di repulsione o, anche, di fastidio, di irritazione
oscena, immorale e peccaminosa; azione o comportamento perverso, vile, disonesto,
disprezzo per un vizio, per umazione o per un comportamento vile, disonesto o
o per un comportamento vile, disonesto o peccaminoso, per una persona che ha
una persona che ha un comportamento perverso o indecente (anche da parte di dio
-con metonimia: atteggiamento, comportamento sprezzante o disdegnoso, altero. aretino,
di disgusto per un cibo nauseante o sgradevole, per la vista o il contatto
o sgradevole, per la vista o il contatto con oggetti, animali,
da fatti, comportamenti, qualità morali o spirituali che si ritengono fortemente negative,
spirituali che si ritengono fortemente negative, o da persone considerate spregevoli. -con valore
-con valore attenuato: stato d'animo o condizione psicologica provocata da una situazione
, impure, per soggetti, temi o argomenti letterari immorali o per modi stilistici
soggetti, temi o argomenti letterari immorali o per modi stilistici inadeguati e di scarso
. -in senso concreto: azione o comportamento oltraggioso, molesto o moralmente riprovevole
: azione o comportamento oltraggioso, molesto o moralmente riprovevole. seneca volgar.,
in partic. in fatto di cibo o di igiene): atteggiamento proprio di
): acciò che noi per ischifaltà o per traccutaggine non cadessimo in quello di
letter. disprezzare, considerare con disdegno o con sussiego. petruccelli della gattina,
. schifìltosàggine, sf. atteggiamento o comportamento schifiltoso, altezzoso, superbo.
, aw. mostrando disgusto, ribrezzo o, anche, sussiego altezzoso.
atteggiamento di schizzinosità in fatto di cibi o di igiene. bresciani, 6-x-46:
dove mi veniva voglia, in dentro o in fuori era lo stesso, le differenze
tempo dopo. 2. atteggiamento o atto sussiegoso, sprezzante, altezzoso.
schifiltosissimo). che rivela nel carattere o mostra nei gesti, nel comportamento,
gesti, nel comportamento, nei discorsi o, anche, in una scelta culturale,
verginitade. 2. che è dettato o caratterizzato da sussiego, da alterigia,
, da disdegno, da disprezzo, o, anche da pregiudizi morali o estetici
, o, anche da pregiudizi morali o estetici (un modo di comportarsi,
(in partic. in fatto di cibo o di igiene). -anche: che
disgusto, di nausea per cibi sgradevoli o, comunque, per determinati cibi.
), agg. che mostra o prova disgusto, sdegno, disprezzo o irritazione
o prova disgusto, sdegno, disprezzo o irritazione, delusione, fastidio per qualcosa
irritazione, delusione, fastidio per qualcosa o per qualcuno. c. e.
suscitata in partic. da un cibo o da una cosa particolarmente sporca, putrida,
2. figur. ripugnanza per una persona o per un comportamento immorale, per una
situazione degradata, particolarmente negativa; azione o impresa che ha avuto esiti pessimi.
da scegliere: puoi diventare come celestino o come marcoffo, e nessuno ti dirà niente
prova di sé in una data attività o in un determinato campo d'azione.
soldato. 4. scarsa considerazione o atteggiamento di rifiuto o disdegno per quanto
. scarsa considerazione o atteggiamento di rifiuto o disdegno per quanto si ritiene di scarso
dante, inf., 31-122: o tu che ne la fortunata valle /.
neera e si sarebbe contentata della mammola viola o deh'incamata rosa, uscite spontaneamente del
miglior che tu non sie, / o s'hai tenuto a schifo / la gente
a schifo / la gente, o torto 'l grifo / per tua gran mattesia
? cavalca, 18-75: al postutto, o buono iesù, per la mansuetudine e
donne,... se guardarete o tratterete quest'uomini, la comedia andarà
di schifo. -fare schifo ai cani o al cazzo: essere particolarmente ripugnante per
, e solamente per celare la calvezza o qualche schifo malore usate, ora chi
2. che provoca disgusto o repulsione per l'aspetto sgraziato, deforme
repulsione per l'aspetto sgraziato, deforme o sudicio (una persona, una parte
animale, in partic. un verme o un insetto). getti, 17-178
17-178: tu mangi poco altro che terra o qualche animai schifo. albergati, 1-305
-miserevole, vile; di nessun valore o importanza. leopardi, iii-60: gustato
mamiani, 3-277: che se presumi, o socialista, di possedere l'arte di
volte invece schifo. -avere qualcosa o qualcuno a schifo: ritenerlo indegno,
spirito punto schifo fu noioso a vedere o ad abitarvi, la nostra città mi
gelide matrone / chiaman modestia, alfine o a lor talento, / o da te
, alfine o a lor talento, / o da te congedati escan costoro. idem
ch'amor in cipro avessi, / o in altra riva sì soavi nidi ».
schifo poeta, non so chi debba o peritarsi o sdegnarsi d'u- sarla.
poeta, non so chi debba o peritarsi o sdegnarsi d'u- sarla.
6. che mostra profonda avversione, fastidio o disinteresse nei confronti di qualcuno o a
fastidio o disinteresse nei confronti di qualcuno o a riguardo di qualcosa; riluttante a
schifo, disgusto per un determinato cibo o sapore. -anche con riferimento al gusto
sapore noioso al gusto, come sarebbe o troppo salato o troppo acetoso..
al gusto, come sarebbe o troppo salato o troppo acetoso... o sapesse
salato o troppo acetoso... o sapesse di fumo o di fritto o di
acetoso... o sapesse di fumo o di fritto o di sapor simile,
. o sapesse di fumo o di fritto o di sapor simile, del quale il
di niuna mal acconcia mensa è scontento o schifo. 8. ant.
la forma de'mie'caratteri e lo stile o qualche altro membro della mia professione,
e più schifi quale vuole essere triato o ver macinato poco, quale assai: quale
accrescitivo di schifo. quella schifona. o schifóne! = dal fr. ant
. -anche: agile imbarcazione a vela o a remi usata per la pesca costiera.
.]: schifo è quella barchetta o battello che si porta nelle galee e negli
ma come partite? » « solo, o con un marinaro, nello schifo della
]: 'aguglia dello schifo': spina o agugliotto del timoncino. -anelli di
corpo ignudo. / tu cullami, o mare, nel tuo infinito respiro. gadda
palladio, 2-9: il volto si faceva o di mezo cerchio overo a schiffo,
che le volte s'abbiano a voltare o di mattoni o di tufi o di spugna
s'abbiano a voltare o di mattoni o di tufi o di spugna, bisogna sopra
voltare o di mattoni o di tufi o di spugna, bisogna sopra l'armadura
, bisogna sopra l'armadura de'correnti o piane voltare di tavole m cerchio serrato
, che commettano secondo la forma della volta o a schifo. viviani, i-579:
geometricamente con esattezza... i cieli o le superficie curve di queste due volte
recipiente per impastare e trasportare la calce o altri materiali. garimberto, 1-218:
raffaello da urbino, porto lo schifo o vogliam dire vassoio pieno di calce ai
gravi danni che non intendano i cattivi o gli spensierati. g. ferrari,
la reazione austriaca era quasi una rivoluzione o al certo un'accelerazione?
ignobilmente, vilmente; senza alcuna dignità o senso del dovere. c. e
4. in modo eccessivo, smodato o, anche, indecente, intollerabile (
un saion sporco d'ontume, / o pelle di capron schifosa e lorda,
-che è di pessima qualità, scadente o mal fatto, mal preparato o mal
scadente o mal fatto, mal preparato o mal confezionato. de marchi, ii-530
: la carrozza si scosse: tre o quattro fanciulli mezzi nudi s'accalcarono allo sportello
se di schifosa rogna / son ricoperte, o bruscolini o schianze / appariscono in lor
schifosa rogna / son ricoperte, o bruscolini o schianze / appariscono in lor. periodici
avevano la faccia deturpata da bolle schifose o da uno strato di lordume ributtante.
), anche perché vive nella sporcizia o nel putridume o se ne nutre.
perché vive nella sporcizia o nel putridume o se ne nutre. casalicchio, 84
: c'erano il maestro, tre o quattro amici suoi e un cane barbone;
perché se propagato, un po'tutti, o per amicizia o per solidarietà, ne
un po'tutti, o per amicizia o per solidarietà, ne rimarrebbero insudiciati.
3-15: per non sostenere il freddo saluto o la schifosa compassione dell'orgoglio beffardo,
1-xvi-1-412: tutto in omero potrebbe lodarsi o scusarsi o perdonarsi, se non fosse cotesta
tutto in omero potrebbe lodarsi o scusarsi o perdonarsi, se non fosse cotesta razza
schifosa. -che corrompe gravemente l'animo o deriva da un animo abietto e degradato
! ». -che è politicamente o sociologicamente da condannarsi in quanto incarna i
incarna i vizi tipici di una classe o è ciecamente reazionario. marinetti, 2-i-300
: vedi a proposito più che zola o hauptmann o dreiser, ecc. il nostro
a proposito più che zola o hauptmann o dreiser, ecc. il nostro schifosissimo
discorrendo; secondo il previsto. o. ant. e region. schifiltoso,
« le mie eroine », disse « o sono uccise o si uccidono per una
eroine », disse « o sono uccise o si uccidono per una necessità reclamata dal
ognuno solo perché egli schimbicchera in tela o in tavola un bel giovane o una
tela o in tavola un bel giovane o una bella giovane. = voce di
per mio bene /... / o spada di giustizia, che non trincia
ferro temprato, acciaio, bronzo) o di cuoio. livio volgar.
specie meridionale; fra queste, yalbero pepe o falso pepe (schinus molle), sempreverde
. la specie principale ('schinus'), o albero del pepe di america, e
staccandola di scatto con un rumore caratteristico o produrre un analogo rumore con le labbra
indicare golosità, gusto nell'assaporare un cibo o una bevanda, disappunto, o anche
cibo o una bevanda, disappunto, o anche per imitare il galoppo del cavallo
i -far scattare rumorosamente l'indice o il merequisiti per una compagnia di poveri
le dita chiamò il lontano coglienza o no. lo dicevano le schioccate di mano
, cantò e ballò. donna o all'amoroso, e i fischi al tiranno
un'arma da sta agitata nell'aria o scossa con movimento ra 4
-con riferimento alle dita e alle labbra, o al suono dei baci.
dalle labbra chiuse e riaperte di colpo o dalla lingua contro il palato (in partic
palato (in partic. nel bacio o per esprimere compiacimento o disapprovazione, per
. nel bacio o per esprimere compiacimento o disapprovazione, per attirare l'attenzione,
suono caratteristico, in segno di ammirazione o ruppe con uno schiocco violento.
il goloso gradimento di una bevanda o di un cibo (la lingua).
ogni tanto michele, e faceva tre o quattro piccoli schiocchi della lin- a
pensiero della polizia alzava le spalle, o faceva uno schiocco di disprezzo con la
-rumore provocato dallo scatto dell'indice o del medio contro il pollice.
schiocchi di pigne verdi fra la cenere / o il fumo d'un infuso di papaveri
nascer un rime di legno o di corteccia. scolìo.
). tose. emettere suoni striduli o fischi, chioccolare (un uccello).
. region. ant. ceppo di pietra o di granito, di forma circolare,
, staccare ciò che è confitto saldamente o è inchiodato. - in partic.
e forte. -aprire una cassa o un imballaggio estraendo i chiodi che vi
], 1-i-150: 'dischiodare'o 'schiodare le artiglierie': cavare il chiodo ficcato
.. di legno piegato, zoppe o schiodate. -per estens. scomporre
68: allora tu te ne starai, o sole, in faccia della porta
chi delle lor vite? avesse smosse o schiodate tossa et è ottimo per dolore di
con chiodi, estrazione di uno o più chiodi. basso e così
e fatto a chi ne gli dimanda o nel potere della giustizia o altrove che
ne gli dimanda o nel potere della giustizia o altrove che sieno, s'usano questi
sgorgare, spiattellare. cantù, 389: o avete qualcosa a darmi, e schiodo
, turlupinare qualcuno. -sgranare imprecazioni o bestemmie. ariosto, 1-iv-14: che
carsi per lo sconficcamento di uno o più chiodi. schiomare, tr
dal gr. crxià 'ombra'e spó ^ o; 'corso'. schiòffia,
, agg. che ha una chioma rada o ne è addirittura privo.
sacerdote imbelle. buzzi, 105: o schiomato sansone, / al primo nostro
vuoto di virtù, quando è punto o tocco da alcuna ingiuria che gli è fatta
della natura, 1-vii-212: il fuoco scroscia o schioppetta, quando scaglia con violenza delle
nostri fianchi alla maledetta, facendo poca o punta attenzione alla via che pigliavano le
), sf. colpo di schioppo o anche di un'altra arma da fuoco portatile
. region. prezzo esorbitante di una merce o di un servizio (anche nelle espressioni
, e letter. soldato fornito di schioppetto o di un'altra arma da fuoco portatile
rete né menare ad quilli con balestre o scuppetti, o altri offendiculi tanto intro la
ad quilli con balestre o scuppetti, o altri offendiculi tanto intro la cità quanto di
di fronte, a mo'di panoplia o di trofeo, ricordo della campagna del trentino
i briganti hanno tutti lo schioppo! o la spingarda! io li ho visti!
: interrompersi nel mezzo di un'azione o di un'impresa. fanfani, uso
gli aretini parlando delle ossa per slogare o lussare. il povero signor luigi cadde
s. v. strillozzo]: braviere o strillozzo...: dialetto bientinese
riferisce, che è proprio dell'albania o dei suoi abitanti; che è nato
sfuggito, sottratto al desiderio di una o più persone. b.
sue maggiori quattro vele, / garbo o schirazzo. 2. dimin.
infantile che consiste nel toccare la meta o la bomba senza farsi scorgere o acchiappare
meta o la bomba senza farsi scorgere o acchiappare da uno o più dei partecipanti,
senza farsi scorgere o acchiappare da uno o più dei partecipanti, designati a sorte
arzillo, vispo, bizzarro nell'abbigliamento o nel comportamento. p. petrocchi
e i giudizi dei giudicandi. schiribillosi o tediosi, roditori o tram- polieri,
dei giudicandi. schiribillosi o tediosi, roditori o tram- polieri, son tutti alloggiati alla
un'opera artistica; invenzione originale o stravagante. boschini, 578:
] lussureggiante. -discorso o componimento bizzarro, scherzoso o estemporaneo;
-discorso o componimento bizzarro, scherzoso o estemporaneo; battuta spiritosa. g.
agg. che colpisce per l'originalità o la stravaganza; bizzarro, strano, stravagante
. ridurre ai minimi termini una frazione o una serie di numeri frazionari; semplificare.
questa si fa tirando indietro, o spingendo innanzi ad ogni passo l'
passo l'uno dei piedi schizzandolo, o strascinando sì in nanzi come
: e da questo modo di strascinar, o schisciar di piedi, ha preso
perché nel fargli, sempre si schisciano o strascinano i piedi. schisi
stipite epigeo, foglie oblunghe spesso striate o maculate di bianco, spata cilindrica,
cilindrica, che sono coltivate in serra o a scopo ornamentale. = voce
schistocarpus, comp. dal gr. o ^ iorós 'diviso'e xap7ro <; 'fratto'
schistocèrca, comp. dal gr. o ^ iotói; 'diviso'e xépxoc 'coda'.
voce dotta, comp. dal gr. o ^ totó? 'scisso, diviso'e
, 5-v-1982], i: la schistosomiasi o bilhar- ziosi è una malattia endemica in
il sonatore è fornito d'arte, farà o quella o alcuna dell'altre ben concordi
fornito d'arte, farà o quella o alcuna dell'altre ben concordi sonate, le
, intr. suonare la chitarra (o anche la cetra) in modo monotono o
o anche la cetra) in modo monotono o insistente, con scarsa abilità.
. schitarrata, sf. esecuzione o composizione musicale per chitarra. -in senso
stempera nella brillante vacuità di guada- gnoli o nelle schitarrate di qualche altro poeta moderno.
-a). dial. che riporta o rivela informazioni confidenziali o segrete. -
. che riporta o rivela informazioni confidenziali o segrete. - anche sostant.
un moto di sorpresa, di stupore o di paura). ariosto,
intime fedi / onde una anima è paga o irrequieta. faldella, i-5-185: così
. 2. aprire in parte o con lentezza una porta, una finestra
^ ^ -aprire un pacco o una lettera; spiegare un foglio.
migliorare: non a trapiantare l'attività o i conforti d'una classe in un'
-spalancare le porte di un carcere o i serrami di un luogo di segregazione
grave il tuo mar procelloso; / o tu pietoso, o tu mi lascia
mar procelloso; / o tu pietoso, o tu mi lascia andare, / schiudendo
mill'altri fiori. graf, 5-1014: o tenero fiorellino, /...
aprire di colpo il foro di un'ampolla o di un tubo. g.
il giorno. leopardi, 17-120: o elvira, elvira, oh lui felice,
come spero, vorrei farmele a piedi o su uno di quei ciuchini, fratelli delle
fulgor si schiuda? carducci, iii-4-04: o bocca rosea / schiuditi: o fior
: o bocca rosea / schiuditi: o fior de l'anima / o fior del
: o fior de l'anima / o fior del desiderio, apri i tuoi
13. socchiudersi, aprirsi un poco o lentamente (una porta, una finestra
io veggio. / umil vi adoro, o nove / alme fighe di giove.
a ricevere un dono divino; riconoscere o accettare un sentimento; accogliere la speranza.
. ex-, con valore di separazione o allontanamento, e claudere (v. chiudere
schiudiménto, sm. apertura di un uovo o dell'involucro di una semente. -anche
un liquido per effetto dell'agitazione violenta o del gorgogliamento di aria o gas. -in
agitazione violenta o del gorgogliamento di aria o gas. -in par- tic.:
: formazione di bolle sulla superficie del mare o di un corso d'acqua.
ardenti suspir, qual cera al foco / o la schiuma ne l'acqua o al
/ o la schiuma ne l'acqua o al sole il giaccio. f. scarlatti
corrente. ariosto, io-no: uale o trota o scaglion va giù pel fiume /
ariosto, io-no: uale o trota o scaglion va giù pel fiume / c'ha
congiugnersi insieme il mastio e la femina o volete dire come sarebbe nelle piante il
. montale, 1-71: quando più sordo o meno il ribollio dell'acque / che
a lunghe secche mi raggiunge: / o è un bombo talvolta ed un ripiovere
generata. d'annunzio, v-2-105: o elihu, è questa l'effigie di una
del corso. -insieme vaporoso dei veli o dei pizzi di un abito.
2. dispersione superficiale di aria o di gas prodotta durante l'ebollizione da
da un cibo, da una bevanda o da una sostanza. guittone, 167-8
che piacerà torre, e altrettanto di sugna o di sevo, e si metta a
] aita / con ischiuma di mele o vin con rose. cellini, 517:
formazione di spuma per effetto della fermentazione o dell'agitazione del vino, della birra o
o dell'agitazione del vino, della birra o di un'altra bevanda. tavola
sbattetela bene con un mazzetto di vimini o frullino fin che sia montato in schiuma,
(anche mitico) a causa della fatica o della rabbia. guido delle colonne volgar
(come segno di una crisi epilettica o di altri stati morbosi, oppure d'
altri stati morbosi, oppure d'ira o di violenta indignazione). -avere
. 6. figur. persona o insieme di persone che rappresenta la parte
, infima, spregevole di una categoria o di un ambiente. poesie musicali del
soffioni; / non si congnose pidocchio o cicala: / eran proprio la schiuma de'
e la grazia per i bufali, o per le schiume de'viziosi. magalotti,
di buon garbo, non sia scherano o riottoso, ma un buon fanciullo.
di libraio non mi voglia stampare un libro o una schiuma di giornalista parlarne. cantù
civiltà della vecchia borghesia mercantile britannica, o magari al romanticismo dei primi mercanti-avventurieri,
doli, se generano dal putrescente limo o ver da la scuma qual longo tempo
che si dicono di spuma di mare o di schiuma, queste denominazioni essendo i
vedono in qua ed in là molte loppe o schiume d'argento, dalle quali,
dante, purg., 13-88: « o gente sicura », / incominciai, «
. pascoli, ii-583: questa macchia o cicatrice o caligine o schiuma, questo,
, ii-583: questa macchia o cicatrice o caligine o schiuma, questo, insomma,
: questa macchia o cicatrice o caligine o schiuma, questo, insomma, residuo
. -residuo di un sentimento malvagio o di un'incomprensione, di un
stella, anzi fulgente sole, 7 o viva pianta dell'antica prole / ch'
prole / ch'appassar non può caldo o stngner brume, / se d'eloquenza
proposito spogliando l'artista, sia dante o sia giotto, di tutto quello ch'essa
pesante. -prodotto illusorio della fantasia o dell'eccita- zine dei sensi.
di queste due è più crudele, o non sentire dolore dell'amico perduto o chiedere
, o non sentire dolore dell'amico perduto o chiedere diletto nel suo dolore?.
288: dipoi nella terza dicectione che fa o nel cuore o nel fegato con la
terza dicectione che fa o nel cuore o nel fegato con la virtù del cuore rimuove
, iii-24-418: voi tutto lavate, o lavandaie; e tutto esce bianco o almen
, o lavandaie; e tutto esce bianco o almen netto dalle acque schiumanti sotto i
che emette bava dalla bocca per la fatica o per la rabbia (un animale)
lo spirito impedito e inviluppato col sangue o col fuoco nerveo che stravaganze non fa nel
accanto un giovanottaccio sbarbato che faceva scattare o impennar la cavalla vanitosa della propria nervosità
. 3. che manifesta ira o rabbia incontrollabile. - anche: violentemente
dalla schiuma il brodo, il latte o l'acqua di un cibo fatto bollire.
... mentre la moglie tesse cantando o schiuma il paiolo dove fa bollire le
, si porteranno entro cestelli di vimini o entro sacchetti di tela ben pulita e
vi si possa por sotto dei vasi o catini verniciati e puliti atti a raccogliere
'vergine'. si schiumi dopo due o tre giorni e si conservi entro pentole o
o tre giorni e si conservi entro pentole o altri vasi ben verniciati in luogo fresco
2. mandare fuori dalla bocca sangue o bava. marino, 1-18-18: qual
. 4. liberare dal peccato o da un'inclinazione malvagia; purificare la
abomini! -eliminare gli aspetti deteriori o superati di una tendenza espressiva.
. 6. produrre effetti sorprendenti o un sentimento vivo e originale.
-produrre spuma per effetto della fermentazione o della pressione (il vino, la birra
. emettere bava dalla bocca per la fatica o la rabbia (un animale).
e regolare. -riempirsi di saliva o espellere bava (la bocca di una
bocca di una persona, per rabbia o in un accesso epilettico); uscire
incontrollabile, un violento senso di ribellione o di protesta. siri, v-1-525:
mestolo e schiumare: porsi alla guida o dedicarsi alla soluzione di una situazione problematica
dedicarsi alla soluzione di una situazione problematica o difficile. carducci, iii-19-209: l'
pigli il mestolo lei e schiumi, o, per parlare più diplomaticamente, si assetti
le proprie pignatte: sottrarre un bene o un merito a un'altra persona per
schiumaruòla), si. grosso cucchiaio o paletta bucherellata, usata in cucina per
residuo schiumoso prodotto in superficie dall'ebollizione o dall'agitazione (un cibo, il
una caldara che sia ben stagnata, o uno lavezo che preda purché non sapia de
trattato del governo degli uccelli, 26: o tu prendi seme di porro e di
pan bollito in cervogia leggiere con mel stiumató o zucchero. 2. ripulito dai residui
, direi. -esente da vizi o difetti. b. davanzali, ii-55
2. emettere bava per la fatica o la rabbia. d'annunzio, ii-173
di bolle formatesi sulla superficie del mare o di un corso d'acqua. pavese
, i-178: 'stiuminó': mestola di latta o di rame, bucherellata, che si
schiumóso, agg. che produce schiuma o ne è ricoperto superficialmente (il mare
più impediti e da più folta siepe o da sassi maggiori attraversati, più altresì
ebollizione, una sostanza, ecc.) o fuoruscendo dalle vene (il sangue)
: alzata sei per mordere, / o pantera schiumosa che strisciavi / ai miei
-che emette bava per la fatica o la rabbia o in una crisi epilettica
emette bava per la fatica o la rabbia o in una crisi epilettica (una persona
bavoso (la bocca di una persona o di un animale, il morso di un
al figur., con riferimento a persone o a classi di recentissima comparsa sulla scena
, praticabile (una possibilità di vita o di carriera). mazzini, 2-210
uccello). -al ngur.: nato o appena nato (una persona, anche
persona, anche per indicarne la giovinezza o l'inesperienza). fed. della
polli / schiusi a ore infelici, o ben felice / aquila di fortuna. d
dovremmo essere sospetti d'ambizioni personali, o d'invidie. 8.
felice da massa marittima, xliii-304: o anima fedele, da dio eletta, /
, / come mal tempo, serpi o brutte fiere. livio volgar., 4-62
consolo soccorse a te e a cavalieri o se mandò alcuno aiuto.
. evitare una persona fastidiosa e molesta o la cui presenza può suscitare imbarazzo o
o la cui presenza può suscitare imbarazzo o turbamento o, anche, una cattiva
cui presenza può suscitare imbarazzo o turbamento o, anche, una cattiva compagnia;
orni chi tu senti / esser xarer o malfacenti. p. zambeccari, xxxvii-67:
, con un veloce movimento del corpo o di una sua parte; evitare l'urto
evitare l'urto con un'altra persona o il cozzo con un altro veicolo in
evitare un luogo (in partic. accidentato o pericoloso) tagliandolo fuori da un percorso
un luogo, di un ambiente sgradito o sgradevole. pacichelli, 2-308: un
partic.: sottrarsi a danni fisici o morali o a eventi calamitosi; eludere
: sottrarsi a danni fisici o morali o a eventi calamitosi; eludere difficoltà;
calamitosi; eludere difficoltà; scansare rischi o fatiche; esimersi da incombenze, da
divina parola, da altri fu usata, o per timore dei potenti al fine di
di schivare la loro vendetta, o per isfoggio d'arte al fine di colpire
. -fuggire comportamenti colpevoli, disposizioni o azioni peccaminose; evitare di commettere errori
; evitare di commettere errori in attività o in àmbiti di vario genere. prose
-evitare l'uso di elementi linguistici o stilistici impropri, scorretti, ineleganti.
gl'infiniti: ma bene spesso alcuna languidezza o amfi- bologia e soprattutto l'uso de'
drammatici s'assomigliano. 6. preservare o salvaguardare qualcuno da danni; metterlo al
di fronte a situazioni spiacevoli, imbarazzanti o che suscitano sdegno; rifiutarsi di compiere
da questo scoglio che a qualche guisa o a qualche tempo non c'incappi. frusoni
consiste nello spostamento del tronco, accompagnato o no da un sincrono spostamento dei piedi
schivo1, agg. che rifugge o evita di compiere un'azione, di
un'azione, di tenere un comportamento o di trovarsi in una situazione o in
comportamento o di trovarsi in una situazione o in una condizione per lo più sgradita
con irati accenti / li rabbuffando: « o argivi', egli dicea, /
, egli dicea, / « o guerrier da balestra, o vituperi! /
, / « o guerrier da balestra, o vituperi! / non vi prende vergogna
italiani? -indifferente, disinteressato o anche sdegnoso riguardo a una richiesta,
che si mostra pudico, timido, riservato o anche ritroso e scostante; che rifugge
ii-6-222: essi certamente disdegnano me infedele o barbaro (secondo i gusti) e
, i-281: ahi dispietato amore, / o me costante o lei rendi men schiva
ahi dispietato amore, / o me costante o lei rendi men schiva. giraldi cinzio
i giovinetti figli. -che denota o esprime riserbo, discrezione, pudicizia,
, disprezzarlo. gherardi, 3-58: o iddie mie giulive, / sanza voi spirar
che si astiene da un determinato atteggiamento o comportamento; restio, ritroso.
neltamerica settentrionale con 10-12 specie arbustive lianose o rampicanti e con fiori rossi, gialli
rampicanti e con fiori rossi, gialli o bianchi, talvolta coltivate a scopo ornamentale
labbri, de'quali il superiore è diviso o fesso in cinque parti e l'inferiore
australe in una trentina di specie giunchiformi o graminiformi che presentano sporangi distribuiti su due
graminiformi che presentano sporangi distribuiti su due o quattro linee sugli apici delle foglie fertili
per l'estremità delle loro fronde spaccate o fesse. = voce dotta, lat
di una fenditura verticale in una palpebra o in entrambe. l. ferrio
l. ferrio, 1-230: 'schizoblefaria'o 'coloboma palpebrale': sorta di ablefaria parziale
fenditura longitudinale congenita a carico di uno o più dita. l. ferrio
piccola enciclopedia hoepli, 1-i-1093: 'cianoficee o schi- zoficee': alghe di colore verde-azzurro
che comprende le due classi schizoncee (o cianoficee) e schizomiceti (o batteri
(o cianoficee) e schizomiceti (o batteri): ne fanno parte le
paranoide; può presentarsi in maniera acuta o cronica e andare incontro a remissioni spontanee
cronica e andare incontro a remissioni spontanee o, infine, guarire in seguito a
2. per estens. esasperata contraddizione o dicotomia fra modi di essere, comportamenti
attenuato: atteggiamento, pensiero assai stravagante o incoerente, ai limiti aello squilibrio mentale
radio e la televisione, che frequentano poco o nulla il cinema, che sono ben
centrale e totale e invivibile, la caserma o la cattedrale o la fabbrica.
invivibile, la caserma o la cattedrale o la fabbrica. = comp.
tipici di essa, come la cronicizzazione o la remissione con difetto).
del corpo si completa in un nuovo individuo o in una serie di individui concatenati che
. per estens. che ha una personalità o, anche, un'attività intellettuale,
2. roccia filoniana differenziata in senso acido o basico (nell'espressione schizolite filoniana)
in conseguenza di uno stato tossico o di una situazione conflittuale. = voce
di origine congenita costituita da fessurazioni più o meno estese a carico delle parti distali
lo più disposte simmetricamente e che interessano o tutte le estremità o le parti distali
e che interessano o tutte le estremità o le parti distali (mani, piedi
più piccoli esseri viventi su organismi morti o in soluzioni organiche (sapro- fiti)
v. schisi) e ovuli -u ^ o; 'unghia'. schizónte,
), che segue allo stadio vegetativo o trofozoite ed è destinato a dar luogo,
animo', sul modello del ted. schizothymie o, secondo altri, dal fr.
fuoriesce all'improvviso, che si spande o è proiettato con violenza sotto forma di
4. che possiede in misura sovrabbondante o esprime con grande evidenza una qualità,
; sprizzare fuon (una sostanza liquida o semiliquida). balducci pegolotti,
ti bisogni presto risolverti a mandarlo giù o a sputarlo, userai questa accuratezza.
e balconi vi son certe picciole fontanelle o per dir meglio zampiletti di acqua che
l'olio schizza. -essere espulso o sputato dalla bocca. pulci, 4-62
detto niello e pestalo in su l'ancudine o in su il porfido, tenendolo in
su il porfido, tenendolo in una gorbia o cannone di rame, perché quando tu
da'tavoloni, si prende de'scarpelli o mazzuoli di legno ben cerchiati di ferro
il tuo lavoro sia spesso di intagli o pieghette o fioretti... e questa
lavoro sia spesso di intagli o pieghette o fioretti... e questa diligenzia si
via, sfilarsi, sfuggire a una presa o fuoriuscire da un contenitore. pananti
spappolato dalla testa (il cervello) o dal corpo (le viscere) in seguito
, 1-7: del capo gli occhi, o invidi, vi schizzi. machiavelli,
schizza fuor da le frasette viete, / o mezzo giornalista e mezzo prete, /
verso l'alto, spruzzi di sostanze liquide o semiliquide. - anche assol.
-spruzzare acqua addosso ad altri per gioco o per dispetto. - anche assol.
pingui olive / ammaccate si giacciono: o per terra / schizzano olio, a vili
mal temperata, che ha troppo lungo o troppo sottile e acuto uno dei baffi
: cuoci molto i piedi di pecore o di castrone ricente in acqua, e di
. allora lo lascia tanto che schizzi o vada a sella. ottimo, iii-79:
di lui. -aspergere, bagnare o imbrattare con spruzzi di sostanze liquide o
o imbrattare con spruzzi di sostanze liquide o semiliquide. leggenda aurea volgar.,
che doveva entrare per luogo più segreto o si fece schizzare di sotto quello che dovea
-far fuoriuscire da un corpo le ossa o gli organi spappolati con un colpo estremamente
via giorgio. 13. irradiare o riflettere un fascio di luce, in
ma alla fine s'accende e, bene o male, brucia. fanfani, uso
comunemente del carbone quando, nell'accendersi o soffiarci dentro, si schianta e getta
che, mirando io alcun fisso, o cade arso o si fa di fuoco e
io alcun fisso, o cade arso o si fa di fuoco e si consuma dal-
, non si sa se dalla gelosia o dal dispetto di vedersi tutto scombinato.
bronzino, xxvi-3-51: quando voi schizzate / o donna o uom per dipignerlopoi, /
xxvi-3-51: quando voi schizzate / o donna o uom per dipignerlopoi, / che cattiva
mobile. -abbozzare un testo scritto o anche un brano musicale. -anche:
7-43: « se avete qualcosa da dire o consigli da chiedere, domandateli..
mangiassero, / sempre digiunassero, / o mangiasser finocchi. / a dar, gli
forsi che saprei ancora cantare la solfa: o gentiluomo, sapete voi scrivere?
ma che tutti col panneggiamento e le carni o schizzate o arabescate d'oro, ond'
col panneggiamento e le carni o schizzate o arabescate d'oro, ond'eran bellissimi a
leocosticto: et è rosso, punteggiato o schizzato minutissimamente di bianco. 3
baldinucci, 148: 'schizzatóia': una gola o condotto, che è nelle fornaci da
, sf. ant. quantità di gas o di liquido contenuto in uno schizzatoio.
schizzatolo, sm. strumento di ottone o di altro metallo usato per aspirare o
o di altro metallo usato per aspirare o iniettare, spruzzare liquidi o gas.
per aspirare o iniettare, spruzzare liquidi o gas. leonardo, 2-46:
:... strumento d'ottone o, d'altro metallo, fatto a foggia
, come si fa a gonfiar palloni o pillotte. redi, 16-v-124: gonfiato l'
zampogna, col quale s'attrae l'acqua o il liquore tirando a sé lo stile
il medesimo si fa schizzare lontano l'acqua o il liquore. atti del primo vocabolario
argomento quello che si chiama comunalmente serviziale o cura, il quale è una sorte
medicina liquida la quale con uno schizzatoio o cannuccia, mettendosi per il forame, fa
: cioè quella grossa canna di stagno o d'altro metallo, colla quale si
). che esegue uno schizzo o, per estens., che dipinge in
tr. { schizzétto). bagnare o imbrattare con piccoli schizzi di un liquido
, in partic. usando uno spruzzatore o una siringa. 1. nelli
'schizzettino': direbbesi schizzettino di mota, o di qualsiasi liquore che schizza e lascia traccia
. piccolo spruzzatore per liquidi o gas; pompetta, schizzatoio. g
, preparata con qualche acqua oftalmica, o d'infusione di veronica, introducendole per
mons. anel nel punto lagrimale inferiore o con altro schizzetto per l'orifizio del
di analoghe caratteristiche, usato nella caccia o come arma giocattolo (anche nell'espressione
stretto di bocca; arma da giuoco o da fanciulli. -spreg. arma
di pittura qualche schizzetto di baccio bandinelli o del parmigiano 0 simili altre co- sette
che contiene; cocomero asinino. o. targioni pozzetti, 3-i-247: 'schizzetti':
, aw. manifestando schizzinosi, riluttanza o repulsione. libro delle segrete cose delle
schizzinosissimo). che rivela nel carattere o mostra nei gesti o nella riluttanza ad
che rivela nel carattere o mostra nei gesti o nella riluttanza ad agire fastidio, disprezzo
nella riluttanza ad agire fastidio, disprezzo o noncuranza per chi o per quanto non
fastidio, disprezzo o noncuranza per chi o per quanto non è di suo gusto o
o per quanto non è di suo gusto o che non ritiene confarsi alla propria condizione
partic., esageratamente attento alla forma o alla purezza della lingua; pedante.
mai lettore schizzinoso e giudice severo delle cose o giovanili o mediocri o postume degli scrittori
e giudice severo delle cose o giovanili o mediocri o postume degli scrittori di vaglia.
severo delle cose o giovanili o mediocri o postume degli scrittori di vaglia...
contro gli schizzinosi. -eccessivamente intransigente o zelante in fatto di morale o di
intransigente o zelante in fatto di morale o di religione; moralista, bacchettone.
hai capito? 4. ritroso o, anche, disdegnoso nei confronti di
, disdegnoso nei confronti di profferte amorose o del corteggiamento (specie una donna)
213: le femmine, in germania, o donne care, / non son come