Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: o Nuova ricerca

Numero di risultati: 419681

vol. XVI Pag.84 - Da RICEVITURA a RICEVUTO (25 risultati)

di un plico, di un pacco o di un altro oggetto che è stato

un altro oggetto che è stato trasmesso o spedito; ricevimento; -anche il ricevere

-accusare, avvisare ricevuta: dichiarare o confermare l'awenuta ricezione di ciò che

prestito, versamento, pagamento (parziale o totale) di un debito, consegna

totale) di un debito, consegna o deposito di un oggetto fornendone spesso una

di un oggetto fornendone spesso una descrizione o una distinta (anche nell'espressione disus

quella che l'amministrazione di un deposito o di un magazzino (pubblico o privato

deposito o di un magazzino (pubblico o privato) rilascia al depositario all'atto della

depositario all'atto della consegna della merce o di un oggetto. -ricevuta di carico

raccomandata, che, firmato dal destinatario o da chi per esso, ritorna al mittente

qui). soldati, 2-184: stinatario o da chi ne fa le veci.

... riconoscenza per il dono o l'omaggio ricevuto. per le lettere

sì 3. ant. modo o manifestazione di accoglienza manefesto che la predita conpara

òne promi- ospita, le dà udienza o la ammette fra i suoi amici. xione

fatto onore ne buona gati per salario ricevuto o promesso loro. pallavicino, ricevuta

pagamento dal favore: che vai. o lieto dì! o ricevuta festevole! sercambi

che vai. o lieto dì! o ricevuta festevole! sercambi, 2-i-43: lo

comandano che i t. ammissione o accoglimento in un ordine. pagamenti si

da quelli a 5. atteggiamento o espressione con cui si tollecui si paga

ricevuto agli altri, conforme dal rano o si affrontano le azioni e le parole altrui

6. l'atto del ricevere un sacramento o la grazia. 2. per estens.

si cominciò a scambiando con essa saluti o convenevoli. spandere.

. -acquisito da altri, nel tempo o con l'espe -accettare gli

la ricevuta a due grossissime febbri. onori o cerimonie ufficiali (un ospite, un'autorità

a prenderle la mano qualcuno per una visita o per un incontro; ospitato e,

vol. XVI Pag.85 - Da RICEZIONE a RICEZIONE (23 risultati)

sfami, / tosto senza aspettar desco o tovaglia / assalgon tuttadue la vettovaglia. stampa

ammesso a far parte di una famiglia o di una comunità. ammirato, 523

4. figur. ottenuto per grazia o per concessione da parte di qualcuno (

dell'opinioni più ricevute. -restare o stare ricevuto: risultare comunemente accettato,

ricevuto: risultare comunemente accettato, adottato o stabilito. de luca, 1-13-2-43:

qualunque volta sarà assistito da un medico o da un chirurgo legittimamente ricevuto.

del ricevuto contagio. -adottato o ammesso (un elemento o un uso

-adottato o ammesso (un elemento o un uso linguistico o stilistico).

(un elemento o un uso linguistico o stilistico). ruscelli, 2-122:

.. vocativo lo diremo ancor noi o quinto caso di chiamare. chiamativo si direbbe

si direbbe, in quanto alla analogia o proporzione, ma saria voce poco ricevuta

giudizioso non si farà schiavo degli esempi o dell'uso più comune d'un qualche

lingua sceglierà quello che colla sua struttura o colla terminazione corrisponda meglio all'effetto che

vuol destarsi e s'adatti al colore o alrintonazione generai dello stile. bonghi, 1-206

. si sono mossi da qualche sdegno o da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno

da qualche ingiuria ricevuta dal tiranno o da altri, ma non vendicata da lui

ricevuto. -con riferimento a sconfitte militari o a danni materiali. nardi,

, 76: ricordatevi di quegli animi, o quiriti, i quali voi avevate in

ant. confluito, raccolto in un luogo o in un contenitore (un liquido o

o in un contenitore (un liquido o un gas). simintendi, 1-5

il ritirare ciò che viene trasmesso, consegnato o riscosso (per lo più nelle espressioni

riscosso (per lo più nelle espressioni avvisare o dare avviso di ricevuto); ricevimento

viene dato, consegnato, recapitato o trasmesso (ed è espressione frequente nel linguaggio

vol. XVI Pag.86 - Da RICHARDIA a RICHIAMARE (25 risultati)

anche il ricevere la consegna dei materiali o generi spettanti all'amministrazione militare. migliorini

uso commerciale. -figur. acquisizione o diffusione di un elemento culturale, di

un complesso di correzioni, di restituzioni o restaurazioni, di migliori avviamenti, di

la ricezzion delle spezie d'essi sensibili o intelligibili, potrebbe parere a qualcuno che

veruna col senso. 2. accoglienza o accettazione di una persona da parte di

una persona da parte di un ente o di un organismo assistenziale o di una

di un ente o di un organismo assistenziale o di una struttura alberghiera. -anche:

(consistente per lo più in radiazioni o impulsi elettrici o elettromagnetici) e trasformarla

lo più in radiazioni o impulsi elettrici o elettromagnetici) e trasformarla in segnali acustici

elettromagnetici) e trasformarla in segnali acustici o video. -anche: la qualità del

america tropicale; sono annue, erette o prostrate, dotate di foglie scabre con

richiàc- chiero). ricominciare a conversare o protrarre la conversazione in modo ozioso su

in modo ozioso su argomenti futili o già ampiamente trattati. -anche: riprendere a

: riprendere a parlare nel modo abituale o familiare. baretti, i-27: mi

lat. re-, con valore iter, o intens., e da chiacchierare (

richiamaménto, sm. ant. invito o richiamo sollecito e deciso al ravvedimento,

ordine a una formazione militare di rientrare o di rioccupare una posizione. siri,

pretendendo il risarcimento di una perdita subita o il rispetto di un diritto violato.

-anche: chiamare indietro chi sta andandosene o si è allontanato da poco.

ho risposto cosa / utile e tempestiva o se molesta / e in danno del

distante, usando un mezzo di comunicazione o affidando il messaggio a un intermediario,

a un intermediario, affinché rientri subito o ritorni; richiederne con insistenza il ritorno

venezia. -richiedere a viva voce o con l'applauso, anche più volte

più volte, il ritorno sulla scena o un'ulteriore esibizione di un attore,

dieci giorni non erano richiamati ai genitori o parenti. -fare accedere nuovamente

vol. XVI Pag.87 - Da RICHIAMARE a RICHIAMARE (25 risultati)

ritornare una persona, tramite un ordine o una richiesta, dal luogo dove era stato

era stato inviato per esercitare una carica o per compiere una missione, rilevandola per

compiere una missione, rilevandola per incapacità o insubordinazione o per affidarle nuove mansioni.

, rilevandola per incapacità o insubordinazione o per affidarle nuove mansioni. -per estens.

contenti che io tiri el medesimo salario o veramente richiamarmi perché io impoverirei. g

v.]: 'richiamare un ambasciatore'o simile: ritirarlo dal luogo ov'egli

mandato. -far rientrare un corpo militare o una squadra navale da un'azione bellica

una squadra navale da un'azione bellica o da una sede stanziale lontana.

arrendersi. -con riferimento a spostamenti o migrazioni di popoli. p.

chiamare nuovamente in servizio militari in congedo o in licenza per un nuovo periodo di

periodo di istruzione, per esigenze belliche o per carenza di effettivi. foscolo

a una dignità; rimettere in carica o incaricare nuovamente chi era stato esonerato o

o incaricare nuovamente chi era stato esonerato o estromesso. conti di antichi cavalieri,

di nuovo i partecipanti a un incontro o a un concilio che si erano sciolti.

assegno postale: farli rispedire al mittente o al destinatario che ha cambiato indirizzo.

creditore. 8. chiamare di nuovo o ripetutamente (anche nell'espressione chiamare e

della persona amata, invocandone la presenza o la corrispondenza nell'amore o lamentandone la

la presenza o la corrispondenza nell'amore o lamentandone la lontananza, la perdita.

pura / forse ho amato te sola, o creatura! / forse ho amato te

invocare dio, la madonna, un santo o una divinità affinché esaudisca una preghiera;

. -pronunciare il nome di dio o di una divinità in un giuramento.

. 10. figur. riportare o far ritornare una determinata condizione; ripristinarla

decida, che richiami / il principio o la fine; uguale sorte, /

11. riassumere uno stato, un atteggiamento o un'espressione abituale o precedente.

, un atteggiamento o un'espressione abituale o precedente. bianchi, 36: rasciugaste

vol. XVI Pag.88 - Da RICHIAMARE a RICHIAMARE (23 risultati)

lo più nelle espressioni richiamare alla memoria o a mente). - per estens.

. -far rivivere psicologicamente un momento o una situazione del passato; farvi ritornare

l'animo, indurre a rimeditarvi sopra o a ripeterne le manifestazioni interiori.

elemento, un particolare aspetto già presentato o conosciuto. -anche: citare in uno

. -anche: citare in uno scritto o in un discorso testimonianze, fonti autorevoli

, fonti autorevoli, argomenti, passi o scritti precedenti o di altri autori per

, argomenti, passi o scritti precedenti o di altri autori per sostenere un assunto;

carducci, iii-4-70: molosso ringhia, o antichi versi italici, / ch'io

ch'io co 'l batter del dito seguo o richiamo i numeri / vostri dispersi,

qualcuno si senta attratto verso un oggetto o indotto ad agire, a pensare o a

oggetto o indotto ad agire, a pensare o a comportarsi in un dato modo;

f f 245: o nice mia vezzosa, / se ad amar

l'alma altera, disdegnosa / ammollisci, o nice, ed ama. cesarotti,

iy indurre una persona a recarsi o a venire in un luogo (una

, suscitare, attirare un particolare interesse o l'attenzione su un determinato oggetto.

richiamano di diritto non dico la severità o l'indulgenza della critica, ma l'

esortare a mantenere un comportamento integerrimo o conforme al proprio dovere. meditazione sopra

alta voce nel diritto cammino tanti che o follemente o incautamente son traviati. costituzioni

nel diritto cammino tanti che o follemente o incautamente son traviati. costituzioni dellaccademia della

. 19. incitare all'azione o spronare a reagire, a superare una

reagire, a superare una situazione diffìcile o angosciosa. bianchi, 23: son

vapori accolti, / non già mostri o giganti, / e voi, timida ancora

da richiamar la sentenza già data indietro o almeno in dubbio, si soggiu- gne

vol. XVI Pag.902 - Da RISTUCCAMENTO a RISTUCCO (21 risultati)

truccare il viso, celandone le imperfezioni o i segni dell'invecchiamento (e ha valore

frugoni, 4-66: -o moglie indegna, o perfida, o sleale! / ma

: -o moglie indegna, o perfida, o sleale! / ma chi è colui

tanto sei gentile e da bene [o porco], che tu non fai come

carni, che chi ne mangia troppo o la gli fa dolere il corpo o lo

troppo o la gli fa dolere il corpo o lo ristucca o lo fa, con

gli fa dolere il corpo o lo ristucca o lo fa, con riverenza, recere

dolcezza... e se ti ristucca o ti viene a noia, puoi partirti

viene a noia, puoi partirti tu o dar un calcio a lei, dove queste

se bene pare dismesso oggi questo uso o pure come che la troppa dolcezza e così

, 7-130: migliaia di cose interessanti o belle o ricche o curiose,..

: migliaia di cose interessanti o belle o ricche o curiose,... perché

di cose interessanti o belle o ricche o curiose,... perché son disposte

), agg. chiuso con stucco o altro materiale; stuccato (una fessura

tutte le commissure con terra molle o altro stucco ben ripiene e ben ristuccate.

lasciai cogliere in vita mia più di due o tre volte. ristuccatura, sf.

), agg. nauseante al palato o all'olfatto. soderini, i-491:

320: non avete / d'ambizione o d'avarizia sete: / e delle glorie

assarino, 2-ii-5: il santa croce, o già ristucco delle di lui richieste o

o già ristucco delle di lui richieste o dubbioso, concedendogli soldatesche, di rimaner

sono stucco e ristucco di trovarlo sempre occupato o poco disposto a darmi quello che mi

vol. XVI Pag.903 - Da RISTUDIARE a RISUCCHIATO (15 risultati)

{ ristudiò). studiare nuovamente o con maggiore attenzione; riprendere lo studio di

a ristudiare gli scritti in cui le dottrine o le ragioni del 'novo vocabolario'sono esposte

formazione di un'autonoma scienza della poesia o estetica, si era ripreso a lavorare,

era ripreso a lavorare, con maggiore o minore consapevolezza, sin dai primi del

. mi riviene, mi ritorna, o pure mi si ristuzzica. 4

, in modo polemico, un ambiente o un gruppo di persone suscitando reazioni irritate

firmato, ha finnato., firmato, o gente! e chi si pente dice

2. far rientrare nella bocca la saliva o un altro liquido organico con una contrazione

? -succhiare, aspirare l'acqua o un cibo. pratesi, i-383:

la sua volontà; coinvolgere in un gruppo o nella compagnia di un'altra persona;

. figur. coinvolgere qualcuno in un'attività o in una condizione spirituale, assorbendone le

come risucchiati da un turbine di attività o da una specie di caccia alla gioia,

scialba. -confondere fra altri suoni o rumori. brancati, 4-71: questa

carpire a proprio vantaggio, in modo più o meno ingannevole, denaro o altro bene

modo più o meno ingannevole, denaro o altro bene alla collettività. guerrazzi,

vol. XVI Pag.904 - Da RISUCCHIO a RISUGGELLARE (17 risultati)

ristrette, dalla scia di una nave o dal rapido affondare di un corpo pesante;

urto, dal passaggio di una nave o da qualche disposizione del fondo, delle rocce

da qualche disposizione del fondo, delle rocce o delle correnti. pascoli, 715:

precauzione, ci possono essere sabbie più o meno mobili, ne avverto il nsucchio

si sono infrante sugli scogli, sulla rena o sullo scafo di una nave.

dell'onda che ha percosso su uno scoglio o che ripassa con forza sotto un grosso

del risucco, il rimbalzare dei flutti, o lontano lontano nel fitto tenebroso dell'orizzonte

le labbra contratte per sorbire un liquido o un cibo poco denso o per far

sorbire un liquido o un cibo poco denso o per far rientrare nella bocca la saliva

per far rientrare nella bocca la saliva o le lacrime. tornasi di lampedusa,

colla forza del fiato il liquore, o risucciandone, se fosse troppo.

un liquido organico (un vaso sanguigno o un vaso vegetale). r.

. stillare a goccia a goccia o in filo sottilissimo da un tessuto vegetale

per resudazióne da le vene del polmone o aa l'arterie o dal pecto, per

vene del polmone o aa l'arterie o dal pecto, per l'agitazione e la

una lettera apponendo di nuovo il sigillo o, per estens., in altro modo

fabbri, 15: quando s'aprisse o disuggellasse, di subito si debba risuggellare.

vol. XVI Pag.905 - Da RISUGGELLATO a RISULTANZA (23 risultati)

iii-1-722: mio mio mio ti sento, o bello / e dolce figlio, mio

. let- ter. succhiare di nuovo o continuamente. mazza, iii-86: qual

che possono venire usati per altri scopi o, anche, materiali provenienti da uno

da uno scavo, da una demolizione o dalla depurazione delle acque. p

libera in seguito alla demolizione di fabbricati o di impianti preesistenti. = deverb.

un'iniziativa; effetto di una situazione o da un avvenimento. siri,

incertezza. poerio, 1-84: camerale o no, mi ha fruttato [questo

la istruzione privata, impartita per lo più o diretta aa chierici, dà pessimi risultamenti

diretta aa chierici, dà pessimi risultamenti o almeno frutti così stenti che colti appena

sono le sognate utopie sanguinarie, sacrileghe o contro natura, potrà compararsi a tali

riflessione, di una pratica intellettuale, o di una ricerca scientifica. spallanzani,

2. prodotto di un processo naturale o della combinazione di più elementi.

mitivi e tre secondari... secondari o composti chiamiamo... gli altri

resultante). che deriva come conseguenza o esito di un fatto, di un'

ardirei supplicare che se, per sistema o per circostanze risultanti dall'ingrandi- mento del

-che è prodotto da un fenomeno fisico o da uno strumento (il suono)

che deriva dall'unione di differenti elementi o cause anche fisiche; che risulta dalla

di più condizioni, circostanze, comportamenti o pratiche. firenzuola, 577: un'

dal confronto dei mesi di ventiquattro città o castella d'italia e di qualche

4. sf. esito complessivo o risultato conclusivo di più azioni, procedimenti

, procedimenti, iniziative, condizioni materiali o psicologiche, pensieri, ecc. in relazione

. in un sistema di vettori, liberi o applicati, il vettore ottenuto come risultato

una condotta; conseguenza di un evento o di una situazione. p.

vol. XVI Pag.906 - Da RISULTARE a RISULTARE (12 risultati)

dove cognoscesse che gli risultasse vergogna o mancamento di sé. g. rucellai il

pensiero, trovava che implicasse una contorsione o distrazione qualunque. capuana, 15-262: il

esser questo diritto naturale dei soli municipali o provinciali di quel dialetto, ne risulterà che

per validi argomenti, per possibili congetture o per semplice constatazione. caro, 5-180

insieme. 3. essere composto o essere formato o procedere da più elementi

3. essere composto o essere formato o procedere da più elementi. dante

natura. 4. essere o apparire in un determinato modo; dimostrare

in base alla riflessione, al giudizio o all'impressione che se ne ha o

o all'impressione che se ne ha o al criterio di valutazione che viene applicato

risultato di un * at- tività intellettuale o pratica o, anche, un oggetto)

un * at- tività intellettuale o pratica o, anche, un oggetto);

maffei, 5-5-170: le arcate dell'arena o sia gl'ingressi attorno erano settantadue;

vol. XVI Pag.907 - Da RISULTARE a RISULTATO (15 risultati)

cattiva azione commessa, magari per aver creduto o sostenuto un'idea che risulta falsa.

risolversi in una determinata conseguenza, risultato o esito (in partic. a lode,

vero lesinante, senza tante linee visuali o matematiche, con l'aiuto della sua

11. tr. letter. emettere o anche rimandare un suono. bibbia

risultativo, agg. che esprime o indica un risultato. 2

altri verbi che esprimono un'azione momentanea o in via di compimento come apprendere,

risultato2 (resultato), sm. esito o conseguenza di un'attività, di un'

una consuetudine; effetto di una causa o di una situazione (in partic.

parlamentaria poteva suggerire cangiamenti d'espressioni o altro. nievo, 877: il resultato

, di un'attività intellettuale, letteraria o artistica. milizia, ix-7: costruirono

2. esito complessivo di più elementi o cause. algarotti, 7-231: il

algarotti, 7-231: il genio, o vogliam dire la forma di ciascun linguaggio

in una cifra, in un punteggio o in una graduatoria conseguito in una gara

in una gara sportiva dai singoli atleti o dalle squadre che vi partecipano, in

ottenuto prima del termine della competizione sportiva o elettorale. -anche: valutazione, espressa

vol. XVI Pag.908 - Da RISULTATONE a RISURREZIONE (8 risultati)

4. matem. numero, formula o figura che si ottiene eseguendo un'operazione

eseguendo un'operazione aritmetica, algebrica o geometrica. -in partic., in aritmetica

. suono che si diffonde nell'aria o che vi riecheggia a lungo. campailla

-per simil. il diffondersi di notizie o della fama; eco immaginata di un

risurrezione del redentore, della sua nascita o manifestazione a'gentili, del suo glorioso

riferimento a miracoli compiuti da gesù cristo o anche a pratiche magiche). g

e proclamata come articolo mio della beatitudine o al castigo eterno (anche nelle espressioni

dice: « arrivederci, in questo mondo o nell'altro ». « nell'altro

vol. XVI Pag.909 - Da RISURREZIONISTA a RISUSCITARE (8 risultati)

. rinnovamento culturale, artistico, economico o politico, dopo un periodo di decadenza e

ogni altro. 5. rinascita culturale o artistica, riscatto dalla decadenza.

. che si riprende da una grave crisi o dalla decadenza. donato degli albanzani

operato da dio, da gesù cristo o da un santo taumaturgo; fare risorgere

da un santo taumaturgo; fare risorgere o rivivere. diatessaron volgar.,

a chi si pente di aver desiderato o progettato di uccidere qualcuno. manzoni,

gran quistione... sopra tessersi o no mai trovate lucerne vive e ardenti nelle

. 4. figur. salvare o redimere dal peccato, emendare, purificare

vol. XVI Pag.910 - Da RISUSCITARE a RISUSCITARE (18 risultati)

, che per essa lo risuscita, o lo risana. stampa periodica milanese,

resuscitasse. -restaurare un'istituzione decaduta o superata dai tempi. panigarola,

è tornata ad essere, finché od egli o il suo predecessore non è venuto a

8. riportare un'arte, la letteratura o la cultura a un alto grado di

. pallavicino, 1-386: quando mai o mecenate tra gli antichi o lorenzo de'medici

quando mai o mecenate tra gli antichi o lorenzo de'medici tra i moderni arebbono

sostenere con nuovi argomenti una teoria precedente o dimenticata. ottimo, i-194: in

più viva oggidì e che uopo è ristorarla o meglio risuscitarla rintracciandone il supremo principio e

suscitare di nuovo un sentimento venuto meno o attenuato, renderlo di nuovo vivo e intenso

. -richiamare alla memoria il passato o un ricordo lontano. i.

un'opera letteraria, in una descrizione o anche in una pittura. tenca,

s. agostino volgar., 4-143: o gesù cristo, salute dell'a- nime

dopo la morte, in modo prodigioso o miracoloso (anche in espressioni iperb.

?? c. ghiberti o amorozzo da firenze, 44. 5:

visconti, ii-5-4: novelle bone, o chiysal, te repporto / che 'l tuo

pirandello, 8-317: per volere di dio o per mano del diavolo, la piccola

. « un po'di tisi o un po'di malaria? ». «

resuscitò! ». -riprendere i sensi o le forze dopo uno svenimento; superare

vol. XVI Pag.911 - Da RISUSCITATO a RISUSCITATORE (18 risultati)

dalla disperazione, da una grave preoccupazione o dal dolore. aretino, v-1-315:

morto. buonarroti il giovane, 9-881: o se cecco sapesse ciarlar tanto, /

altre republiche greche. -essere ristabilito o restaurato. b. gradenigo, 1-270

il caso, non s'intendono ritornare o resuscitare, ma più tosto risvegliarsi,

19. manifestarsi con rinnovata intensità o anche con nuova violenza (un sentimento

mi avedevo se io avevo più febbre o più paura di morte. = voce

da gesù cristo, da un santo, o anche per un prodigio; ritornato a

., per indicare l'aspetto emaciato o pallido di una persona o, anche,

aspetto emaciato o pallido di una persona o, anche, una persona che si

, viii-1-239: « lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate » dentro di me

però em prima a la nodrice / apari o resuscitato. nappi, xxxvtii-268: quanta

novello non so s'io mi dica archimede o euclide. goldoni, x-686: voi

lunga assenza, che si rifà vivo o dà notizie di sé dopo molto tempo.

...? aretino, 9-395: o resuscitatore di lazzaro, é non risaldi

. -figur. che infonde coraggio o speranza. panigarola, 2-194: tu

che voi allunghiate vita a'vivi, o vero che i mal vivi furiate per infinito

. 4. che ha ristabilito o ripreso un'usanza desueta. salvini,

di esse letture. -che riprende o toma a sostenere una teoria superata.

vol. XVI Pag.912 - Da RISUSCITATONE a RISVEGLIARE (17 risultati)

2. figur. emendazione dal peccato o dal vizio. fra giordano, 7-295

3. il riproporre all'attenzione un'opera o una teoria, il renderla attuale.

.]: 'risusurrare': susurrare di nuovo o rispondere susurrando. = comp.

seguente panico, dipoi nel novembre mescura o segalato, cioè vecce, segale e grano

. 2. figur. ravvivamento o rinvigorimento delle facoltà intellettuali. bembo

in rimirarlo. -rinascita politica o culturale di un paese o una città

-rinascita politica o culturale di un paese o una città o anche delle scienze.

culturale di un paese o una città o anche delle scienze.

fervore, di uno stato d'animo o di idee. f f

non si ripeta nel cerebro quella impressione o quel movimento da cui la prima volta

milite obdurò... a essere o almeno a figurare il più legalmente-militarmente agnostico

« dormì-vu, madona mare, o vegia? ». eia disse: «

. -ant. non lasciare dormire o lasciare dormire poco, far soffrire d'

milza e che hanno indigesto lo stomaco o che le podagre lor danno fastidio, o

o che le podagre lor danno fastidio, o che la scia tica gli

intellettuale, morale, spirituale una persona o, anche, una facoltà; rianimare

decembre. tarchetti, 6-i-382: quattro o sei di questi drammi della vita militare

vol. XVI Pag.913 - Da RISVEGLIARE a RISVEGLIARE (18 risultati)

, pensieri, stati d'animo sopiti o latenti; suscitare, far sorgere,

, un'impressione; destare l'attenzione o ridestare la memoria. tasso, 6-60

aveva dormito alcuni mesi. -favorire o favorire di nuovo lo sviluppo o la

-favorire o favorire di nuovo lo sviluppo o la continuazione di una disputa, di

/ il mormorio delle tue onde, o lora, / mi risveglia nell'alma.

un autore. leopardi, 3-176: o scopritor famoso [angelo mai], /

del cielo? 5. trarre o trarre nuovamente il suono da uno strumento

cantando intessa / corbe e fiscelle, o con soavi e chiare / note dalla

tromba. -provocare un fenomeno acustico o, genericamente, fìsico. spallanzani

-risuscitare (anche in un contesto iperb. o in espressione negativa). b

uno stato di apatia morale, intellettuale o spirituale, di inerzia, di ozio

da indi innanzi. cicerchia, xliii-441: o anima divota, or ti risviglia:

morgagni, 98: conosciuta questa cagione o si risvegli l'ingegno di qualche cerusico

nuovo che adoprar si possa con frutto o ciò conosciuto impossibile, si lasci per

9. ritornare a manifestarsi nella mente o nell'a- nimo (un'idea,

, un sentimento, un ricordo latente o sopito da tempo, ecc.).

che un'idea confusa, di corpo triplice o di sfera con due anse.

fazionari. -riprendere vigore, ripresentarsi o manifestarsi di nuovo con improvvisa efficacia e

vol. XVI Pag.914 - Da RISVEGLIAROLO a RISVEGLIO (26 risultati)

mentre che sia durata la qualità ereditaria o pure per cessare il vincolo restino disciolte.

disciolte. 10. manifestarsi o manifestarsi di nuovo naturalmente o con il

. manifestarsi o manifestarsi di nuovo naturalmente o con il naturale vigore (una qualità biologica

il naturale vigore (una qualità biologica o fisiologica). bandello, 1-15 (

com'ognun sa, risvegliasi per delicato o per valido strofinamento in tutti que'corpi

accettò subito l'invito. -riacuirsi o aggravarsi (una malattia o un dolore

-riacuirsi o aggravarsi (una malattia o un dolore fisico). giuliani

, ii-228: quando mi si dissonna (o si scionna, mi si risveglia)

resoellato, resvigliato). ridestato dal sonno o dal letargo. - anche: sveglio

dal letargo. - anche: sveglio o tenuto sveglio. boccaccio, v-263:

il tuo torpore / di sonnambulo, o tardi risvegliato. 2. figur

ridestato da una condizione di torpore morale o di inerzia intellettuale o spirituale (una

di torpore morale o di inerzia intellettuale o spirituale (una persona); rianimato

persona); rianimato, ravvivato spiritualmente o intellettualmente (l'animo, l'ingegno

sparirebbe l'ultimo vestigio sociale del teologo o metafisico, e del buddho o risvegliato

teologo o metafisico, e del buddho o risvegliato. -scaltro, avveduto (una

3. che si è destato o che è stato suscitato nuovamente nell'animo

, possa esservi un solo discorso interessante o un solo sentimento di simpatia risvegliato.

(femm. -trice). che contribuisce o serve a scuotere dall'apatia spirituale,

dall'apatia spirituale, dall'inerzia morale o intellettuale. tesauro, 2-338:

risvegliatrice. 2. che suscita o fa rinascere nell'animo sentimenti, virtù

, virtù, stati d'animo latenti o sopiti da tempo. m.

bertola, 3-74: in cima all'uno o all'altro di essi [monti]

bemoulli ha poi accettato, -di un raccomandatore o risvegliatore del senso del remoto e barbarico

del senso del remoto e barbarico, o, come si dice, del primitivo

il passaggio da uno stato di torpore o di incoscienza a uno stato di veglia,

vol. XVI Pag.915 - Da RISVEGLIO a RISVOLTO (20 risultati)

! 3. il risorgere nell'anima o nella coscienza di un sentimento, di

, di uno stato d'animo sopito o latente. dannunzio, iii-1-140: fu

quali 'amore'rimava con 'cuore ^ o 'trovatore'; e 'luna'con 'bruna'

'trovatore'; e 'luna'con 'bruna'o 'laguna'. -il ripresentarsi con rigore e

alle sue scappate notturne. -ripresa primaverile o con la luce del giorno della vita

. (ri$vélo). letter. svelare o far conoscere di nuovo. tommaseo

. v.]: 'risvellere': iterativo o intensivo di svellere. potrebbe cadere nel

lat. re-, con valore iter, o intens., e da svellere (

di nuovo. fagiuoli, 1-3-144: o pover'a me, s'è risvenuto.

letter. compulsare, sfogliare di nuovo o più volte un libro.

'risvoltare': andando, volgersi a diritta o a manca, senza seguitare nel diritto verso

la prima svoltata, fame un'altra o più. de amicis, ii-326: 1

. svolgere, stendere ciò che è arrotolato o ripiegato. 4. estendere un

ripiegato. 4. estendere un rivestimento o un elemento costruttivo a una superficie curva

; e tanto essa averà d'aggetto o sporto fuori delle zanche o risvolte.

d'aggetto o sporto fuori delle zanche o risvolte. = deverb. da risvoltare

islanda]. 2. striscia o lembo di un indumento o di un

2. striscia o lembo di un indumento o di un copricapo ripiegato verso l'esterno

, di un fenomeno storico, politico o sociale; la conseguenza, l'implicazione

, che dà loro un valore allusivo o una migliore efficacia. e. cecchi

vol. XVI Pag.916 - Da RISVOLTO a RITAGLIARE (13 risultati)

6. archit. motivo strutturale o ornamentale che prosegue su una superficie contigua

di solito contiene una presentazione dell'opera o notizie sull'autore (anche nell'espressione

quello che sta a canto all'orecchione o nsvolto della spalla. =

.: il dittongo non può isvilupparsi, o anche ritacere, in qualche esemplare

ritacere, in qualche esemplare toscano o italiano, come è per esempio

-anche, in senso generico: tagliare o far tagliare. giamboni, 8-ii-141

alla corona della tagliatura e dopo sette o otto anni si ritagliano di bel nuovo.

da una pelle, ecc. un oggetto o una figura determinata tagliandone i contorni.

in mano, a tagliuzzare modelli vecchi o a ritagliare i figurini dell'al- tr'

, i-io: sogliono fare una vescichina o schiuma bianca avanti il loro pertugio,

8. intagliare di nuovo o incidere su lastra un disegno da riprodurre

figur. distinguere e isolare in una massa o in un gruppo. - anche:

del tempo. -circoscrivere, limitare concettualmente o mentalmente. genovesi, 467:

vol. XVI Pag.917 - Da RITAGLIATO a RITAGLIO (19 risultati)

cinematografica'... non c'è; o è infinita; e l'autore deve

, / ritagliati nella pietra dura o nell'alabastro - cammei di / corniola o

o nell'alabastro - cammei di / corniola o di lava. 2. tagliato

ritagliato. 5. che risalta o si staglia nettamente su uno sfondo.

che vediamo ritagliata sullo sfondo del fumo o del cielo, sembra l'orlo di

come quei castelli di frutta e fiori o rombi o disegni araldici usciti dal traforo

quei castelli di frutta e fiori o rombi o disegni araldici usciti dal traforo sulle pareti

nostro tempo migliore. -esemplificato o imitato da un modello, anche in

ricavato all'intemo di un determinato spazio o territorio. linati, 30-53: dopo

. arald. che presenta una delle due o più sezioni ulteriormente divisa (uno scudo

sm. che ritaglia con le forbici o con uno strumento affilato. -in partic.

tagli sufficienti alla confezione di un abito o di un arredo. sacchetti, 92-45

, se e'non avesse avuto il titolo o di ritagliatore o di lanaiuolo.

avesse avuto il titolo o di ritagliatore o di lanaiuolo. = nome d'

sotto- orre a una nuova taglia o ad altre esose contri- uzioni.

scampolo; scarto della lavorazione del cuoio o della pelle (talora usato come concime

della pelle (talora usato come concime o nella produzione di colla).

ritagli dei calzolai e ciabattini ogni quattro o cinque anni almeno. magri, 41

ed applicavi sopra le foglie di stagno o d'argento. pratesi, 5-195: vide

vol. XVI Pag.918 - Da RITAGLIUME a RITAGLIUZZARE (30 risultati)

mani rosse e nude, una sartina o una modista, certo di quelle che si

-residuo tranciato nella lavorazione di metalli o di lamiere, sfrido. zonca,

di stagno. -avanzo della mensa o della preparazione dei cibi. aretino

nel forno, con un po'di olio o burro, ossa spezzettate, ritagli di

rosolano, in un po'di burro o olio, cipolle, carote, sedano,

, 14-2-48: fossero materie di spirito o di lettere, quanto gli conveniva notare

, lo scrivere in ritagli di carte o in rovesci di lettere. s. maffei

interessi per mezzo dei così detti 'ritagli'o 'coupons'. -parte minore o residua

'ritagli'o 'coupons'. -parte minore o residua di un guadagno, di una

lavorar le campagne. foscolo, vi-53: o voi che il governo ha incaricato di

umanità! -figur. particolare minuto o secondario di una questione, argomento limitato

dell'animale. 2. articolo o fotografìa ritagliata da un giornale o da

articolo o fotografìa ritagliata da un giornale o da una rivista e conservato per l'argomento

rivista e conservato per l'argomento trattato o per l'interesse che presenta. b

iii-320: non lunghi distesi brani di questo o di quello scrittor del trecento gli intendo

altri, e massimamente d'altre persone o famiglie abitanti sotto il medesimo tetto e

): non impegnato dalle occupazioni usuali o da altri lavori. p. verri

un'altra rinascere. -zona ristretta o remota. siri, viii-476: quella

, vi-i-157: non si potrà vendere o comperare un ritaglio minore d'un''

5. operazione di tagliare con le forbici o con altro strumento. b.

taglio per darle una forma più moderna o per eliminare la parte rovinata. 6

7. ant. vendita di panno o di tessuto nella misura desiderata dall'acquirente

modo ad alcuna persona per alcuna vendita o compera di panni a ritaglio. capitolare

panni fiorentini. -per estens. misura o quantità limitata con cui si vendono merci

quantità limitata con cui si vendono merci o si cedono servizi; minuto, dettaglio.

e ne rivende in ritaglio il servigio o li cede in massa ad un altro.

: trattandosi di qualsivoglia arte, scienza o libro, ella gli assegnerà il cementatore più

1-397: questa sorte di critica minuta, o critica di ritaglio, come la vogliam

ritagliuzzare, tr. tagliare ripetutamente o in pezzi ancora più piccoli.

tagliuzzare si possa e ridividere in pezzetti o striscioline. = comp. dal pref

vol. XVI Pag.919 - Da RITALIAZIONE a RITARDARE (30 risultati)

stessa forma e misura del male (o anche del bene) compiuto da una

tasso, ii-64: la giustizia o è universale o particolare...

, ii-64: la giustizia o è universale o particolare... la particolar poi

. in casa propria, rifiutando di uscirne o di ammettervi ospiti. pratesi,

. ritarare, tr. tarare nuovamente o con maggior precisione uno strumento di misurazione

retardaménto), sm. il procrastinare o rimandare al futuro; ritardo, indugio

, mora derivante da mancanza di volontà o da negligenza. giov. cavalcanti

. 4. che provoca ritardi o incertezza nell'agire, che fa indugiare

tempo narrativo può essere anche ritardante, o ciclico, o immobile. 5

essere anche ritardante, o ciclico, o immobile. 5. chim.

negativo, adatto a rallentare una reazione o un processo produttivo, come la presa

produttivo, come la presa dei cementi o del gesso, la vulcanizzazione della gomma

2. rallentamento della velocità di un moto o di una corrente, decelerazione.

potrà trovarsi in esso, né maggior velocità o riformamento di mutazione, né maggior ritardanza

, per non esser quivi infermità, stanchezza o la gran- ezza, né maggiore o

o la gran- ezza, né maggiore o minor vigore in un tempo che sia

[pianeti] più da tale impedimento o ritardanza da quel primo causata si allontanano,

moto, renderlo meno celere, rapido o spedito. restoro, 5-3: fuoron

. galileo, 4-3-92: la maggior o minor gravità non abbia azione nell'accellerare

minor gravità non abbia azione nell'accellerare o ritardare il moto. c. i.

c. i. frugoni, i-1-01: o donna, o grande / sostegno nostro

. frugoni, i-1-01: o donna, o grande / sostegno nostro, a i

esse [le gambe] si tenessero aperte o slargate,... impedirebbero il

... impedirebbero il cammino, o almeno lo ritarderebbero. alfieri, 4-154

: il ritirarsi a difender un passo, o di un fiume o d'una

passo, o di un fiume o d'una valle o d'un monte,

un fiume o d'una valle o d'un monte, può ritardare un esercito

acqua, ritardano grandemente il vascello, o vada a vela o vada a remi:

il vascello, o vada a vela o vada a remi: e molto più

: e molto più quando si proeggia o si naviga contra il vento.

vol. XVI Pag.920 - Da RITARDARE a RITARDARE (20 risultati)

. -pronunciare adagio, con lentezza o con esitazione. biondo, xlv-205:

ciò che potrebbe essere fatto, detto o concluso subito; differire, procrastinare,

accade dipoi che con repentino rimedio cerca o ritardare la morte o fuggirla, onde

con repentino rimedio cerca o ritardare la morte o fuggirla, onde sente rinforzar'i vitali

i vitali spirti. -rendere difficoltoso o più lento il progresso di una scienza

. 3. provocare un rinvio o un ritardo (una situazione, una

e levi loro dinanzi qualunque cosa pare impedire o ritardare loro volere. c. campana

, per quali egli te ritraga o te ritarde de lo tuo santo viagio.

in man d'orlando, unico al mondo o raro, / taglia lo scudo;

sì fiero, cui non più l'acqua o l'arena impaccia o ritarda il piede

più l'acqua o l'arena impaccia o ritarda il piede? -ostacolare l'

de le vittorie? e chi 'l ritarda o 'l vieta? g. bentivoglio,

dei lavori. -rendere più lontano o più diffìcilmente raggiungibile. savinio, 27-308

meta. 5. fare giungere o consegnare più tardi una lettera o una

giungere o consegnare più tardi una lettera o una notizia. - anche assol.

. mus. mantenere immutato il suono (o più suoni) di un accordo senza

oltre. 9. indugiare per incertezza o per timore, non fare subito ciò

non fare subito ciò che si vorrebbe o si dovrebbe; esitare. francesco da

volgar., 4-5: non ritardare [o vergine maria] per il tuo nome

-non essere in grado di fare o percepire qualcosa. cancogni, 224:

vol. XVI Pag.921 - Da RITARDATARIAMENTE a RITARDATO (18 risultati)

dopo l'orario fissato per un appuntamento o per una partenza, ecc.;

l'orecchio ai passi radi di un prete o di un ritardatario. -di

sua ruota. 4. che professa o sostiene idee superate e inattuali; chiuso

. -anche: che segue criteri artistici o letterari non più validi. fil.

argomenti dalla realtà della comune vita borghese o cittadinesca. 5. che prosegue modelli

. 5. che prosegue modelli superati o anacronistici, antiquato. savinio,

r. quacquarim e poi coi giovani o. de giggi, g. rocchetti,

scolastica. 6. che giunge o è compiuto tardi, tardivo. rebora

agg. ant. che ha la funzione o la capacità di rallentare un movimento

accelerato, come ne'piani declivi, o di successivamente ritardato, come negli acclivi

. guglielmini, 2-45: 'velocità ritardata'o 'residua'è quella che ha realmente l'

2. differito rispetto al termine abituale o conforme alle aspettative o anche a quello

al termine abituale o conforme alle aspettative o anche a quello dovuto perché prescritto da

dovuto perché prescritto da legge, ordine o contratto o richiesto da esigenze tecniche.

perché prescritto da legge, ordine o contratto o richiesto da esigenze tecniche. pallavicino

alle autorità superiori nei casi di gravame o di denegata o ritardata provvidenza per parte

nei casi di gravame o di denegata o ritardata provvidenza per parte dei prefetti.

dirigermi. 4. indotto a muoversi o ad agire con maggior lentezza, cautela

vol. XVI Pag.922 - Da RITARDATORE a RITARDO (25 risultati)

ritardate della società. -che appare superato o fuori moda. r. longhi,

, che rende più lento il moto o il cammino di una persona.

2. che cerca di impedire o di rimandare al futuro; che allontana

. -che ostacola il progresso sociale o culturale: retrivo. tommaseo [

soldati, donne nude di bronzo argentato o dorato. la provincia francese qui dimostra

andare in cielo dritta, senza neuna ritardazióne o impedimento. g. brancati [plinio

presentarsi, l'arrivare, il partire o il fare qualcosa dopo l'orario fissato.

. j j -arrivo o consegna posticipata della corrispondenza. orsi,

di dall'ongaro che ritengo da 6 o 7 giorni. -mancata comparsa nel tempo

hai per caso? -ritenzione o mancato deflusso di umori in un organo

importanti non restino occupate da simile ritardo o stagnamento d'umori. -posticipazione di

di tal pezzo, che deve seguire o precedere ordinatamente la mossa di un altro

rispetto al termine dovuto in quanto direttamente o indirettamente stabilito dalla legge, dal contratto

indirettamente stabilito dalla legge, dal contratto o dall'ordine della pubblica autorità (e

considera come una forma particolare di inadempimento o equipara a esso o contempla in parallelo

particolare di inadempimento o equipara a esso o contempla in parallelo con esso).

con esso). -ritardo nell'adempimento o nell'esecuzione di un'obbligazione: mora

più assieme a quelle alternative di rifiuto o omissione di obbedienza) consistente nel comportamento

comportamento del soggetto sottoposto a disciplina militare o affine che indebitamente omette di eseguire immediatamente

omette di eseguire immediatamente l'ordine impartitogli o comunque lo esegue soltanto dopo la scadenza

, ove non provi che l'inadempimento o il ritardo sia derivato da una causa

. codice penale, 329: 'rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare

ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica'. -il

agente della forza pubblica'. -il militare o l'agente della forza pubblica, il quale

agente della forza pubblica, il quale rifiuta o ritarda indebitamente di eseguire una richiesta fattagli

vol. XVI Pag.923 - Da RITARGIRIO a RITEGNO (26 risultati)

del danno se non prova che 1'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità

un ferroviere, dal sapore d'un tè o dal ritardo d'un orologio.

orologio. 5. arretratezza politica o culturale; adesione a teorie ormai superate

senso concreto: il periodo di tempo reale o ideale che intercorre fra la nascita e

i tempi andati potessero tradursi, svanire o riprodursi. c. carrà, 160:

del gusto sulle capacità tecniche e pratiche, o addirittura con il complesso di colpa del

, si chiama lo stabilimento del porto o del luogo. dipende da circostanze locali,

cui si ritarda la risoluzione di uno o più accordi su una consonanza. g

: il 'ritardo'dicesi 'semplice', 'doppio'o 'triplo', secondoché le note ritardate ad

note ritardate ad un tempo sono una o due o tre. in oltre il

ritardate ad un tempo sono una o due o tre. in oltre il ritardo dicesi

. farmac. preparato ritardo: confezione o tecnica di somministrazione di un medicamento che

. -in ritardo: dopo l'ora prevista o fissata. bacchetti, 1-iii-331:

. -più tardi rispetto ad altri o alla norma stagionale. bettini, 1-350

-in attesa da tempo di essere considerato o trattato. stamfa periodica milanese,

: che si presenta a un incontro o al lavoro dopo l'ora convenuta.

di trenta minuti. -che segue teorie o criteri validi in passato e ormai superati

ritartassare, tr. ant. tormentare o strapazzare di nuovo dopo una tregua.

con la mano, tastare di nuovo o più volte. - anche assol.

a capo di fare dei ritratti di terra o di cera assai somiglianti al naturale.

asciugarsi, almeno parzialmente, dalla pioggia o dall'acqua. giuliani, i-250:

in falterona / presso a umiliato: o enne o esse, / quando fu ritediosa

/ presso a umiliato: o enne o esse, / quando fu ritediosa tal persona

, sf. ant. ciò che trattiene o sostiene. a. pucci,

corre dall'altra parte sanza alcuna ostaculità o sanza alcun altro ritegno o impedimento nessuno,

alcuna ostaculità o sanza alcun altro ritegno o impedimento nessuno, corre da l'una

vol. XVI Pag.924 - Da RITEGNO a RITEGNO (29 risultati)

di punizione men aspra che il carcere o la prigione. -luogo di prigionia

le acque, per farle defluire più lentamente o per contenere la piena; argine,

raccomandati a'vericelli, tutti i pali o altra cosa scoperta nel fosso che dessi

bisognano. santi, iii-47: questo ritegno o pescaia portò necessariamente un incaglio al libero

. -chiusura che impedisce la fuoruscita o l'espansione di un liquido o di

fuoruscita o l'espansione di un liquido o di un gas. lupicini, 2-8

mezzo per tenere ferma una nave a riva o in mare. -in partic.:

mare. -in partic.: àncora o masso a cui è legato un capo

ingegno, / non che stil grave o lingua, ove natura / volò tessendo il

come accade ne'gravi che si sostentano o si reggono sospesi con qualche ritegno.

-arresto di una parte mobile, girevole o scorrevole. g. cattaneo, 39

. v.]: alzare i ritegni o fermagli. -filetto della vite.

fatai ritegno. 8. punto o base di appoggio; sostegno, supporto.

la gente overo apresso a qualche retegno o sustentaculo e aiuto de lo avversario,

gna, lo inimico apogiando lì la spalla o la schina potè pigliare e premere il

vicino alle sue estremità, alcuni ritegni o gateui accomodati acciocché nel girare non esca

sogliono col piede posare sopra una tavola o sul pavimento o sopra le sue mensole o

posare sopra una tavola o sul pavimento o sopra le sue mensole o altri ritegni,

o sul pavimento o sopra le sue mensole o altri ritegni, e di sopra fermarsi

ci si può afferrare per non cadere o sprofondare. landino [plinio],

. bonarelli, xxxii-388: se cespuglio o sterpo / fésse ritegno a la mortai

altro ritegno. -figur. aiuto morale o materiale, mezzo su cui fare assegnamento

infermi. g. stampa, 45: o de le mie fatiche alto ritegno,

umano ingegno / trovar al viver mio scampo o ritegno. -figur. sede

. / se ven da li occhi o da valor de core, / e qual

9. impaccio, intralcio di aspirazioni o desideri o operazioni o macchinazioni. -in

. impaccio, intralcio di aspirazioni o desideri o operazioni o macchinazioni. -in partic.

intralcio di aspirazioni o desideri o operazioni o macchinazioni. -in partic.: l'impaccio

tale. -resistenza armata al nemico o a una potenza conquistatrice (e anche

vol. XVI Pag.925 - Da RITEGNOSO a RITELEGRAFARE (17 risultati)

e passioni, impedendo un comportamento disdicevole o una reazione violenta. boccaccio

corre, e non ha d'onor cura o ritegno. g. graziarti,

taae / d'adorar qual le aggrada o cristo o amida. goldoni, x-1184

/ d'adorar qual le aggrada o cristo o amida. goldoni, x-1184: ha

il ritegno è come la forza ripulsiva o come la riazione che tende a contenere entro

letto del padrone. -riserbo, discrezione o anche reticenza nel parlare. caro

. caro, 12-i-205: quando, o per improntitudine o per impazienza, avessi

, 12-i-205: quando, o per improntitudine o per impazienza, avessi anco deliberato d'

. -in senso concreto: contegno riservato o anche altezzoso, che non dà confidenza

un'arte quando non è calcolo o freddezza. pirandello, 7-380: cominciò ad

..., senza alcun freno o ritegno cominciarono a spendere. sacchetti,

g. villani, 11-134: sanza ordine o ritegno alcuno fedirono tra loro.

fedirono tra loro. -norma stilistica o metrica. tasso, n-iii-660: se

esitazione, riluttanza a compiere un'azione o a eseguire un ordine; incertezza. -senza

un atto ritenuto biasimevole, da evitare o da vergognarsene. sacchetti, 64:

, 64: or pensi chi tien signoria o regno, / e chi sanza ritegno

di nuovo, per la seconda volta o a breve distanza dalla prima comunicazione.

vol. XVI Pag.926 - Da RITEMENZA a RITEMPRATONE (15 risultati)

.). provare soggezione, timore o paura. -anche: essere in ansia

4. trattenersi da un atto o da un comportamento; avere ritegno (

detta acqua così mescolata ritempera quello ferro o ferri che mettesti a temperare tre volte

musicale. -al figur.: comporre o recitare versi. a. f.

la particella pronom. rimettersi in forze o in salute, in partic. col riposo

3. riempire, inzeppare un discorso o un testo. dossi, 2-t48:

in partic. per mezzo di prove difficili o del dolore; infondere nuove energie morali

e correggendolo in base a criteri più corretti o raffinati. tommaseo, 10-ii-304:

fare progredire. gozzano, ii-244: o benedetti siate voi, ribelli, / che

in camargue'per scrivere qualche racconto strapaesano o per assistere alla timbratura dei tori o

o per assistere alla timbratura dei tori o per inforcare qualche discendente degli antichi cavalli

8. rinsaldarsi, apparire più sicuro o persuasivo (un'opinione).

/ a dir di quel qual cosa o buona o ria, / se mi riesce

dir di quel qual cosa o buona o ria, / se mi riesce il far

di rigenerare, di sollevare dalla crisi o dalla decadenza. mazzini, 62-21

vol. XVI Pag.927 - Da RITENACULO a RITENERE (27 risultati)

quando il fuoco è rinchiuso nelle nubi o dentro la terra..., egli

4. che mantiene in vigore usi o istituzioni per lungo tempo; conservatore.

maniere. 5. restio o lento a compiere un'azione. guido

, / stimando che l'indugio tanto o quanto / sia sempre ben per ogni buon

diverse. uniti insieme aal- l'attrazione o ritenenza loro propria formeranno vari poliedri secondo

anche retènto, ritenuttó). fermare o tentare di fermare, di ostacolare qualcuno

partic. in un'azione bellica) o fuggire, per lo più con forza,

faraone. laude cortonesi, 1-i-138: o maria, virgene pura, / porta se'

il freno per le redini, senza batterlo o tirare, lo ritenne. bellori,

coloro che avessero lasciato vagare dei pazzi o dei furiosi posti sotto la loro custodia,

dei furiosi posti sotto la loro custodia, o degli animali malefici o feroci; quelli

loro custodia, o degli animali malefici o feroci; quelli che avranno aizzati o non

malefici o feroci; quelli che avranno aizzati o non ritenuti i loro cani, allorché

quand'anche non ne fosse risultato alcun male o danno. -con riferimento al morso

ritiene il morso. -indurre, costringere o invitare qualcuno a rimanere lontano o discosto

costringere o invitare qualcuno a rimanere lontano o discosto da una persona o da un

rimanere lontano o discosto da una persona o da un luogo (anche in relazione

in relazione con un compì, pred. o con un compì, di modo)

buone. -con riferimento a soggetti astratti o inanimati. torini, 345: dì

cigno. -interrompere, bloccare o impedire i movimenti, un'azione o

o impedire i movimenti, un'azione o un'attività di qualcuno o, anche,

un'azione o un'attività di qualcuno o, anche, di un animale.

alcuna. -con riferimento a soggetti astratti o inanimati. nardi, 21: il

, i-22-126: non potean ritener cancelli o sbarre / lor dolci baci. -sostenere

appressare, che non abbattesse in terra o morto o guasto, e per lui era

che non abbattesse in terra o morto o guasto, e per lui era quasi

. ovidio volgar., 6-344: o disaventurato, che fai tu? ella

vol. XVI Pag.928 - Da RITENERE a RITENERE (22 risultati)

-reggere, afferrare o stringere (con le mani, con

con le mani, con le braccia o, anche, con i denti) qualcuno

, anche, con i denti) qualcuno o qualcosa, per lo più saldamente;

al peso sia ritenuto da una mano o scaricatore come quella che s'a- dopra

materia. -fermare, far rallentare o tenere fermo un materiale in movimento (

un terreno fangoso, ecc.) o anche un'arma da lancio, un

luce dal cielo. vi si pongono o vetri o tele incerate perché ritenghino la

dal cielo. vi si pongono o vetri o tele incerate perché ritenghino la pioggia.

fare la camiscia sottile e di sassi o di ciottoli di torrenti posti leggiermente in

] l'uso di colatoi di rame o di latta, i quali non ritengono bene

ed altre immondizie. -bloccare o rendere meno rapido il moto di un

aranci], conguagliando con il pennato o cuoio, come più paia a proposito;

, / non si può ritener tempo, o saetta, / volano irreparabili omicidi.

essa. 2. tenere prigioniero o continuare a detenere qualcuno (anche in

, che lo avranno ritenuto prigioniero, o avranno ricusato di presentarlo altuffiziale di polizia o

o avranno ricusato di presentarlo altuffiziale di polizia o al latore de'suoi ordini, senza

senza giustificare il divieto del regio procuratore o del giudice, saranno, come colpevoli

di sé qualcuno, concedendogli amichevole ospitalità o anche offrendogli un incarico, tenendolo alle

che si avesse per nimica ogni città o castello che ntenesse alcuno sbandito nimico del

dante, xxxviii-87: se cavalier t'invita o ti ritene [can- zon mia bella

buon sempre camera tene. -mantenere o continuare a tenere legata a sé una

persona per cui si nutrono sentimenti affettuosi o con cui si hanno determinati rapporti (

vol. XVI Pag.929 - Da RITENERE a RITENERE (31 risultati)

l'ora piango e 'l ai, ch'o fui rimossa / da la mia patria

4. fare rimanere, convincere o indurre qualcuno (anche un contingente di

in un luogo per un determinato scopo o motivo, talvolta in modo coercitivo o

o motivo, talvolta in modo coercitivo o con provvedimenti autoritari. latini,

ritenerci in india per quello anno, o ritenerci insino che arrivassino le nove nave

reggimento. -con riferimento a soggetti astratti o inanimati. machiavelli, 1-i-161: quelli

mi ritenevano a ginevra sventuratamente sono cessate, o almeno lo temo. soffici, v-2-100

suoi pastori. 5. tenere o continuare a tenere qualcosa per sé o

o continuare a tenere qualcosa per sé o presso di sé, a propria disposizione,

a propria disposizione, per proprio uso o in custodia, in deposito; riservare a

a sé. -anche: non restituire o non consegnare a qualcuno ciò che è

consegnare a qualcuno ciò che è dovuto o che è stato promesso o ricevuto in

che è dovuto o che è stato promesso o ricevuto in prestito. iacopone,

carta del detto castello di montagutolo, o vero de la sua corte, poscia che

-ricevere, accettare, accogliere un dono o, anche, un invito, una

l'ore. laude cortonesi, 1-i-140: o beata [madonna], ke credesti

di imposta fiscale, di pena pecuniaria o, anche, come prestito forzoso,

, anche, come prestito forzoso, o a favore di un privato come risarcimento

un privato come risarcimento, come rimborso o come corrispettivo per un acquisto o per

rimborso o come corrispettivo per un acquisto o per un servizio. bellebuoni, 1-14

merce, un documento, talvolta provvisoriamente o arbitrariamente. nardi, 28: essendosi

se non ci sarà il tutto saccheggiato o ritenuto sotto qualche pretesto dal popol re

non versare una somma dovuta a qualcuno o non rimborsare una spesa sostenuta da altri

né dare per alcuno modo, ragione o cagione. bandi lucchesi, 66

ad altri dato, ad agricola ritenne, o per isdegno, ch'ei noi chiedesse

isdegno, ch'ei noi chiedesse, o per non parere d'aver da lui comperato

prezzo insoluto per garanzia di ogni danno o spesa che egli potesse risentire in caso

egli potesse risentire in caso di evizione o molestia nel pieno e libero godimento di

nel pieno e libero godimento di tutti o parte dei beni vendutigli ». 7

. 7. possedere un bene (o, anche, un oggetto) per

sui regolari, rispetto alla facoltà di acquistare o ritenere beni specialmente immobili...

vol. XVI Pag.930 - Da RITENERE a RITENERE (39 risultati)

casa. -risparmiare, non spendere o spendere poco denaro per metterlo in serbo

poi ne'testamenti erede di parte di essi o di tutto. -acquistare qualcosa per

comune. 8. non espellere o non riuscire a espellere l'orina o

o non riuscire a espellere l'orina o, anche, le feci o altri liquidi

orina o, anche, le feci o altri liquidi fisiologici (volontariamente o per

feci o altri liquidi fisiologici (volontariamente o per cause patologiche). -in par-

.]: l'uomo deliberatamente la 'ritiene'o 'rattiene', per riguardo o per altro

la 'ritiene'o 'rattiene', per riguardo o per altro. -impedire 1'emissione dell'

urina (con riferimento a particolari patologie o all'assunzione di determinate sostanze).

v.]: la cosa bevuta o l'infermità ritiene'o 'rattiene l'orina'.

la cosa bevuta o l'infermità ritiene'o 'rattiene l'orina'. -intr.

cappari. -tenere nello stomaco un cibo o una bevanda (e in frase negativa

in frase negativa indica lo stimolo a vomitare o, anche, l'incapacità di deglutire

, anche, l'incapacità di deglutire o di digerire, per cause patologiche o

o di digerire, per cause patologiche o fisiologiche). - anche assol.

belo: / ch'i'deventasse greco o muscatelo, /... / possa

soperglo ch'averebe bevuto: / di sota o di sopra mi rendresse; / e

. -con riferimento a ciò che consente o favorisce la gravidanza. anonimo [

pure in arcadia. -far cessare o ritardare un fenomeno fisiologico (una sostanza

-trattenere nell'organismo una sostanza endogena o assunta dall'atmosfera (con riferimento sia

riferimento sia ad animali sia a piante o a organi vegetali). crescenzi volgar

. targioni tozzetti, i-145: il 'vasetto'o 'vescichetta'o 'ghiandina'...

tozzetti, i-145: il 'vasetto'o 'vescichetta'o 'ghiandina'... differisce dalla

e conserva l'umore aromatico, oleoso o balsamico. 9. non lasciare disperdere

balsamico. 9. non lasciare disperdere o non avere ancora perduto completamente un aroma

non avere ancora perduto completamente un aroma o un odore. aretino, 25-52:

se stessa in tanti paesi, ma o vi ripullula talvolta da panni che ritengono

ritengono il veleno della peste antecedente, o vi entra, portatavi da altri paesi

... col mezzo di persone, o di merci o d'altre robe infette

col mezzo di persone, o di merci o d'altre robe infette e senza che

tondo di diametro di mezzo braccio, o più, fatto di un terzo di terra

certi tumori di una quasi erba rosa o mosco, che come spugne imbevute di

10. assorbire una luce, non disperderla o rifrangerla. galileo, 3-3-124: io

far desistere, fare astenere qualcuno (o anche dio, con la preghiera)

da un'impresa; indurlo a moderare o a cessare determinati comportamenti ed eccessi,

anche in relazione con un compì, o con una prop. subord. talvolta negativa

verbi di impedimento, indicante l'azione o il comportamento che si vuole sconsigliare o

o il comportamento che si vuole sconsigliare o evitare a qualcuno). dante,

dalla febbre che io ebbi in roma, o forse dalla vecchiezza, che m'ingombra

vol. XVI Pag.931 - Da RITENERE a RITENERE (14 risultati)

. -con riferimento a soggetti astratti o personificati o, anche, alla pietà

-con riferimento a soggetti astratti o personificati o, anche, alla pietà divina. -

chi per tempo, secondo che la caldezza o la freddezza dell'animo li spronava o

o la freddezza dell'animo li spronava o riteneva. guicciardini, ii-1: arebbe

-non affaticare eccessivamente il proprio corpo (o una parte), dosandone oculatamente gli

ordinata siccome avessi a studiare in teologia o filosofìa o altre scienze, cioè del

siccome avessi a studiare in teologia o filosofìa o altre scienze, cioè del mangiare e

riso, un grido, una parola o un atto che riveli un sentimento,

. reputare, credere, giudicare, pensare o supporre, presumere in un certo modo

da come, per, ecc. o con una prop. subord.).

): tutto ciò che si faceva o si diceva in onore del conte duca,

il pensiero del foscolo, e di cose o lettere inedite che potessero trovarsi. nievo

l'importanza, il valore di un'affermazione o di un fatto; fare propria un'

. 14. imprimere nella mente o nell'immaginazione; ricordare con minuziosa precisione

vol. XVI Pag.932 - Da RITENERE a RITENERE (18 risultati)

nelle locuz. ritenere a, in o nella mente, nel cuore).

-anche assol. -ritenere a, alla o in memoria: v. memoria

se più disse s s o s'ei si tacque, / tant'era

forse nelrorgasmo, forse per aver mal compreso o mal ritenuto indicazioni di terzi.

-in espressione esortativa, formulando un avvertimento o una minaccia: tenere bene a mente.

sentimento, una passione, un desiderio o anche una dote, una facoltà,

, 6-i-632: se il dolore crea o modifica i grandi ingegni... la

i sentimenti. -con riferimento a dio o alla madonna. laude cortonesi, 1-iii-308

ragion, aa fèra. -mantenere o presentare una caratteristica fisica o una particolare

-mantenere o presentare una caratteristica fisica o una particolare espressione del volto. dante

pupa e di volatile. -avere o conservare inalterate, lasciare ben visibili determinate

inalterate, lasciare ben visibili determinate peculiarità o aspetti o caratteristiche (con riferimento a

lasciare ben visibili determinate peculiarità o aspetti o caratteristiche (con riferimento a soggetti inanimati

con riferimento a soggetti inanimati, astratti o personificati). - anche assol.

che si dicano che non sono, o che sono impossibili. b. segni,

campana, iv-6: habido fu figliuolo o nipote di cargore, i cui fortunosi accidenti

come un ricordo. 16. tenere o mantenere, conservare un determinato comportamento,

ecc., anche assumendo a modello usi o maniere altrui. f f

vol. XVI Pag.933 - Da RITENERE a RITENERE (30 risultati)

realizzare le sue aspirazioni. -avere o continuare ad avere un determinato rapporto (

avere un determinato rapporto (di amicizia o di parentela) con qualcuno. giamboni

e e -usare o continuare a usare una lingua, una

usare una lingua, una forma linguistica o un vocabolo. ruscelli, 2-67:

-riprendere da altri un determinato tema o argomento. pallavicino, 8-126: quella

primo luogo. 17. avere o conservare un potere, una carica, un

, un diritto (anche naturale) o l'attribuzione di un merito. g

sia noto che piace la morte agli uni o il furto all'altro, con tutto

detto cadi emiro ». -avere o continuare ad avere in proprio potere,

ad avere in proprio potere, tenere o continuare a tenere sotto la propria autorità

la propria autorità e dominio un luogo o un territorio. g. villani,

l'acquistato sin all'ora. -mantenere o prendere, derivare da altro o da

-mantenere o prendere, derivare da altro o da altri un nome, una denominazione

da altri un nome, una denominazione o un epiteto. ovidio volgar.,

d'un saltimbanco, qualche animale, o poco noto o istruito in qualche maneggio

saltimbanco, qualche animale, o poco noto o istruito in qualche maneggio straordinario, attraggono

che amor di donna ti avesse preso o ritenuto. -dominare sentimentalmente qualcuno.

il ritiene! groto, 4-39: o capei, che sì mal ritenutomi / avete

baci. 19. far rimanere o costringere qualcuno (o, anche,

19. far rimanere o costringere qualcuno (o, anche, se stessi, un

anche, se stessi, un animale o qualcosa) a rimanere in una determinata

rimanere in una determinata condizione, situazione o posizione, a comportarsi in un dato

(indicato dal compì, pred. o dal compì, di modo o di stato

pred. o dal compì, di modo o di stato in luogo figurato; con

sia a persone sia a soggetti astratti o personificati). q q

l'animo dell'uditore sì che sia benevolo o docile o intento, sì come disse

uditore sì che sia benevolo o docile o intento, sì come disse sino parlando a

>ante, pure., 24-56: « o frate, issa vegg'io » diss'elli

un freno, / contra cui nullo ingegno o forza valme. / che giova dunque

queste son ritenute chiuse da una fune, o catena, qual s'awolge di sopra

vol. XVI Pag.934 - Da RITENIMENTO a RITENIMENTO (23 risultati)

non ha alcuno svagamento e distrazione, o solamente lo studio, il quale perché

comandanti che avranno ritenuta la loro armata o truppa riunita, dopo l'ordine avuto

, dopo l'ordine avuto di licenziarla o di separarla, saranno puniti colla pena

, / se quivi morto mi rimasi o vivo. / morto credo io, poi

che ero di te privo, / o dolce luce mia, ma vivo forse,

poteo / l'estinta figlia. -servire o contribuire a mantenere qualcosa in una determinata

, soffermarsi, fermarsi, anche bruscamente o improvvisamente; smettere di andare, non

2-3 (i-iv-iio): senza commiato chiedere o fare alcuna pompa di firenze usciti,

quanto convenne. 21. fissare o avere la propria dimora, la propria

; trattenersi, starsene in un luogo o presso qualcuno temporaneamente, farvi tappa (

quello avesse potuto. 22. cessare o diminuire di intensità (un fenomeno atmosferico

taglia il camino. -ritenere memoria o la memoria di qualcuno o di qualcosa

-ritenere memoria o la memoria di qualcuno o di qualcosa: tenerlo ben presente nella

molto caro. bellincioni, ii-209: o grato apollo mio, non ti dolere,

pref. re-, con valore iter, o intens. o che indica movimento contrario

con valore iter, o intens. o che indica movimento contrario, e tenére (

d'oro, senza ritenimento di gabella o dirictura. -possesso o conservazione di

di gabella o dirictura. -possesso o conservazione di un bene. pallavicino,

2. il rimandare la partenza o l'invio di qualcuno. p.

luogo in cui alcune persone s'intrattengono o svolgono un'attività. buti, 2-134

. remora, ritegno morale che impedisce o trattiene dall'agire o dal comportarsi in un

morale che impedisce o trattiene dall'agire o dal comportarsi in un dato modo.

. medie. ant. ritenzione, mancata o ritardata eliminazione di umori che di solito

vol. XVI Pag.935 - Da RITENIRE a RITENTARE (18 risultati)

. fiorio, 253: ne la mola o macina è serrato e fitto il ritenitoio

il ritenitoio de la cavicchia di ferro o de la colonnetta, come vogliam dire

che è custode di un patrimonio spirituale o dei beni morali di un popolo, di

anima] diventi generatrice di spirituali sentimenti o ritenitrice delle sante lezioni. belo,

altri cronisti che i 'rawì', (raccontatori o direbbesi più litteralmente ritenitori), ai

che tiene mano e favorisce azioni illecite o disoneste. g. villani, 11-121

riporta automaticamente una fascia, una catena o altri elementi simili alla giusta tensione stringendoli

altri elementi simili alla giusta tensione stringendoli o registrandoli. la repubblica [

ritentaménto, sm. disus. nuovo o ulteriore tentativo. tommaseo [

. (ritènto). ripetere un tentativo o un'esperienza, provare di nuovo a

, un'azione in precedenza non riuscita o non portata a termine (anche nell'espressione

applauso e le chiamate con furore cinque o sei volte. -assol.

. riprendere una vecchia abitudine ormai abbandonata o un vizio. tarchetti, 6-ii-584:

samuele bergamasco. 3. rielaborare o riesaminare più volte, con grande cura

di tutti. -assumere a modello o a esempio un particolare stile o modo

modello o a esempio un particolare stile o modo espressivo; fare nuovamente oggetto della

. 5. cercare di nuovo o ripetutamente di convincere qualcuno a compiere un'

impresa; riprovare a piegare all'amore o a sedurre la persona amata. boccaccio

vol. XVI Pag.936 - Da RITENTATO a RITENUTA (19 risultati)

sfidare, affrontare nuovamente una situazione pericolosa o difficile, il danno o lo svantaggio

situazione pericolosa o difficile, il danno o lo svantaggio che ne può derivare.

ferita. -stimolare lo spirito proprio o altrui per farlo uscire dall'inerzia.

nuovo tentativo per migliorare la propria condizione o situazione, anche rischiando di peggiorarla.

de'venti cavalieri che si sdegnino, o che si maraviglin d'essere stati vinti

d'essere stati vinti da lui, o che voglian di sua voglia la fortuna

), agg. tentato di nuovo o più volte (un'azione, un'impresa

di nuovo. pascoli, i-424: o giornata degli eroi, 3 di giugno,

giugno, e più eroica notte! o villa tre volte presa e tre ripresa;

meglio di quello che leggemmo, vedemmo o imparammo in non meno di 50 gran

carducci, ii-2-124: se ha memoria o ritentiva che si voglia dire, dovrebbe ricordarsi

capacità di ritenere nello stomaco una bevanda o un cibo ingerito, o le feci nell'

una bevanda o un cibo ingerito, o le feci nell'intestino (per indicare

cavalli. 4. capacità di frenare o moderare gli impulsi, di trattenersi dal

biringuccio, 2-139: di quel stagno o di quel piombo fuso empite quanto credete

proprietà di una sostanza di assorbire gas o vapori, espressa dal rapporto fra la massa

espulsione di cibi e bevande col rigurgito o col vomito o con manifestazioni diarroiche.

cibi e bevande col rigurgito o col vomito o con manifestazioni diarroiche. latini volgar

sf. sbarramento, contenimento di acqua o di altri materiali. -in senso concreto:

vol. XVI Pag.937 - Da RITENUTAMENTE a RITENUTO (25 risultati)

non si rompano le ritenute infermate, ripari o roste), per la forza dell'

modo antico. 2. cavo o sostegno che serve a mantenere nella posizione

ad uno sforzo considerevole e che serve o ad arrestare in un dato punto un

un dato punto un corpo in movimento o a prevenire che il medesimo potesse cadere

in par- tic. a un dipendente o a un collaboratore) detrae da essa

legge, al pagamento di tributi fiscali o di contribauti previdenziali dovuti dal creditore sulla

mente se il debitore è lo stato o un altro ente pubblico) per provvedere

a sua volta verso l'ente pagatore o verso un terzo. -anche: la somma

riscuote mediante ritenuta diretta operata dallo stato o mediante ruoli nominativi. serao, i-607

a titolo di sanzione pecuniaria per ritardi o altre infrazioni del lavoratore stesso.

, 564: il quartiermastro, o chi lo rappresenta, deve all'atto

della riconsegna degli effetti tener nota delle compagnie o camerate, a fine di far sostenere

utilizzata durante la magra a scopo potabile o irriguo o per la produzione di forza

la magra a scopo potabile o irriguo o per la produzione di forza motrice.

10. marin. ciascuno dei cavi o delle catene che, durante le manovre

-anche: sistema di paranchi, gomene o catene che, sulla nave, serve

circostanza). -ritenuta del bontà o della bontà: manovra corrente agganciata all'

puntelli. -ritenute del timone: cavi o catene agganciati da un'estremità al bastimento

: 'ritenute del timone': forti cavi o catene, fissati da una parte al timone

della misura nel modo di comportarsi o di esprimersi, modestia, umiltà.

qualcuno. -in senso concreto: atto o atteggiamento che denota riservatezza, timidezza.

. -prudenza nel formulare un'affermazione o un'ipotesi o nell'ammetterla.

nel formulare un'affermazione o un'ipotesi o nell'ammetterla. p. verri,

] la prima cosa delle carcere qualunche o per publica o per privata cagione vi

cosa delle carcere qualunche o per publica o per privata cagione vi era ritenuto.

vol. XVI Pag.938 - Da RITENUTO a RITENUTO (16 risultati)

un luogo a causa di particolari circostanze o in quanto trattenuto da un lavoro,

, per ciò che essi, il più o da speranza o da povertà ritenuti nelle

essi, il più o da speranza o da povertà ritenuti nelle lor case, nelle

, anzi ne fa'solamente dove colle mani o colle braccia sono retenute, e 'l

cauto, circospetto nel modo di agire o di esprimersi, nel prendere decisioni o iniziative

agire o di esprimersi, nel prendere decisioni o iniziative. fontano, 1-52

, riluttante a tenere un determinato comportamento o a compiere una data scelta (per

-che rivela, che denota prudenza, cautela o discrezione (una frase, un modo

6. trattenuto in un'azione o nel modo di esprimersi da un sentimento

, di ritegno, di onestà intellettuale o, anche, da una minaccia,

naturale onestà. -condizionato in una scelta o in una decisione da determinate situazioni,

una decisione da determinate situazioni, circostanze o stati d'animo. getti, 13-i-41

riservatezza, timidezza, modestia, compitezza o, anche, verecondia (il carattere di

dolfin, lii-10-503: per ogni barca ritenuta o per qualche impedimento di sali domandano ristori

[la somma] e che ti avanzarà o una o più decine ritenute nella mente

somma] e che ti avanzarà o una o più decine ritenute nella mente mediante la

vol. XVI Pag.939 - Da RITENZA a RITERGERE (23 risultati)

in un certo modo (una persona o un'opinione; in relazione con il

essendo. 12. mus. eseguito o da eseguire rallentando la velocità di esecuzione

nel tempo. iacopone, 38-1: o megio vertuoso, retenuto a battaglia!

medie. stato patologico dovuto alla mancata o alla ritardata espulsione dall'organismo di umori

alla ritardata espulsione dall'organismo di umori o di altre sostanze organiche o, anche

di umori o di altre sostanze organiche o, anche, di organi destinati a essere

essere eliminati naturalmente e al conseguente accumulo o permanenza neh'orgaiio che li contiene;

zioè la dona passa il termene suo dui o tri mexi che non vede alcuna cossa

prepuzi così rilasciati ch'è d'uopo o col fuoco o col ferro restringerli e risecarli

ch'è d'uopo o col fuoco o col ferro restringerli e risecarli, poiché

dice esservi 'ritenzione'quando una sostanza liquida o solida, destinata ad essere espulsa dall'

la contengono e per il suo accumularsi o per la sua presenza diviene cagione di

detrazione da una somma che viene pagata o in quanto somma di denaro così detratta

nel monferrato. -proprietà, possesso o detenzione di un bene o di un

-proprietà, possesso o detenzione di un bene o di un oggetto. de luca

quali risguardino l'impressione overo la lettura o la retenzióne de'libri li quali siano

ritenzione. -mantenimento di un titolo o di una carica anche dopo l'assegnazione

dopo l'assegnazione di un altro ufficio o dopo l'entrata in quiescenza.

e indebitamente qualcuno (soprattutto un ambasciatore o un cittadino straniero); custodia coatta

: se il padrone sarà ritenuto per signoria o per corsali o nemici in alcun

ritenuto per signoria o per corsali o nemici in alcun luogo ove possa dar licenza

corsari..., retenzióne di signori o signorie. documenti diplomatici milanesi, ffl-571

); è calcolabile col rapporto v / o, dove v è il volume del

vol. XVI Pag.940 - Da RITERMINARE a RITIDOSI (13 risultati)

una volta riterminare; e gl'imperadori o per mantenere le cose nel suo stato

mantenere le cose nel suo stato, o per riordinare le già confuse, lo fecero

di prima sensazioni e sentimenti venuti meno o affievoliti. -anche: affrontare o usare

venuti meno o affievoliti. -anche: affrontare o usare nuovamente un tema letterario in un

. figur. compiere un tragitto di nuovo o più volte; ripercorrere la stessa strada

considerazione una storia, una vicenda rinarrandone o passandone di nuovo in rassegna, oralmente

passandone di nuovo in rassegna, oralmente o per scritto, i fatti, i ricordi

per scritto, i fatti, i ricordi o gli eventi in modo ordinato e chiaro

, e che l'incostanza sìa avvenuta o da errore dello sperimentatore o dall'uso del

sìa avvenuta o da errore dello sperimentatore o dall'uso del metodo improprio. ritesse

canzoni: ripetere sempre gli stessi discorsi o ragionamenti; ridare sempre le stesse spiegazioni

si compara con altra, né grande o piccola si dice; onde il moto,

seconda delle specie, può essere persistente o desquamare. = voce dotta, lat

vol. XVI Pag.941 - Da RITIENO a RITIRAMENTO (13 risultati)

, trasversalmente rugosa e fruttificazione a caselle o silique che si rompono all'epoca della

ritìgnere), tr. tingere di nuovo o di un colore diverso un indumento,

un colore diverso un indumento, una stoffa o, anche, una parete, un

s'un tavolo: e roba da disinfettare o da ritingere, in due sacchi addoss'

misto, più de'primi colori opaco o scuro. 8. locuz. -ritingere

da vecchi mobili verniciati a lucido di coppale o da certe gale che la povera gente

espressione comparativa, per indicare un edificio o una città ravvivata nei colori dalla luce

3. che è imbellettato (una persona o una parte del corpo) o ha

persona o una parte del corpo) o ha i capelli tinti. tenca,

ritingere. ritintura, sf. nuova o ulteriore tintura di indumenti.

, in prossimità delle foci dei fiumi, o che si produce per effetto di un

che si produce per effetto di un maremoto o in seguito a mutamenti geologici.

menti di miserabile morte vicina in azione vera o imitata, così muove compassione quanto l'

vol. XVI Pag.942 - Da RITIRANTIBUS a RITIRARE (22 risultati)

2. il rapprendersi, il raddensarsi o il diminuire del volume di una materia

aria in terra, ciò segua per rottura o ritiramento d'aria, ricevendo il luogo

vetro, fuso in altre forme di metallo o in altri vasi a'quali infuocato s'

quale sarà sempre inevitabile. -contrazione muscolare o nervosa; crampo. -anche: paralisi

quello che, per ritiramento di nervi o muscoli, guastamente di muscoli o altro,

di nervi o muscoli, guastamente di muscoli o altro, non può adoperar le membra

, non può adoperar le membra tutte o alcun membro in particulare, e dicesi

particulare, e dicesi attrappato de'piedi o delle mani o rattratto, e così

e dicesi attrappato de'piedi o delle mani o rattratto, e così del resto.

il ritiramento di muscoli in qualche membro o altra parte del corpo. stampa periodica

esercito in seguito a una sconfitta, o anche come mossa strategica. bembo,

-il venir meno di una funzione fisiologica o di una facoltà. tassoni,

. ma se l'acqua manca, o per veemente traspirazione o per seccore cagionato

l'acqua manca, o per veemente traspirazione o per seccore cagionato da infermità, onde

è la languidezza. pura mancanza, o sia libramento di spirib d'intorno alla fede

. scaramuccia, 201: della solitudine o libramento. sempre fu lauda- bil cosa

gozzi, i-i 1-187: non modestia o libramento di vita possono così fra le domestiche

posso senza stringermi a carriera d'impieghi o d'altro che fl mio bisogno d'

il libramento di ambrogio. -luogo solitario o appartato in cui si può vivere in

si può vivere in solitudine e quiete o, anche, restare nascosti. -

spostarlo indietro rispetto a un dato luogo o alla posizione occupata. ramelli, 140

-per simil. togliere, rimuovere un oggetto o una struttura dal luogo in cui erano

vol. XVI Pag.943 - Da RITIRARE a RITIRARE (29 risultati)

tirare fuori un oggetto, uno strumento o un materiale dalla sostanza in cui erano

dalla sostanza in cui erano stati immersi o fatti penetrare. arti e mestieri,

e benevolenza. foscolo, iv-32q: o sole, aiss'io, tutto cangia quaggiù

, anche facendola ritornare in un luogo o nella posizione precedentemente occupata. lana

ritirava. -tirare su una rete o una tenda sospesa raccogliendola in alto.

-trascinare qualcuno, tirarlo per condurlo o ricondurlo in un dato luogo, per

verso di sé un oggetto; avvicinarselo o riavvicinarselo; trarlo a sé. f

grembo, nel proprio seno: prenderlo o riprenderlo nelle proprie braccia. -al figur

grembo, quasi piagnendo disse: « o signor mio dolce, o che ti senti

disse: « o signor mio dolce, o che ti senti tu? ».

di cui si è destinatari, che spetta o che si ha l'incarico di prelevare

abito depositato nell'atrio d'un teatro o simili. borgese, 1-12: altre volte

a ritirarlo. -riscuotere un compenso o un credito; incassare una somma di

, il proprio personale militare, diplomatico o tecnico che si trova nel territorio di

tratta di ritirare le proprie truppe, o può invece avere il significato di una

invece avere il significato di una pressione o ritorsione o, anche, nel caso che

il significato di una pressione o ritorsione o, anche, nel caso che si

ritirare il proprio ambasciatore, di soppressione o rottura delle relazioni diplomatiche). g

delle regole. 7. revocare o annullare una legge, un ordine.

confortandolo a ritirar quell'editto che proteggeva o fomentava l'errore. mazzini, 42-

più di niente. -revocare, sospendere o annullare un permesso, un'autorizzazione;

il documento che attesta un tale permesso o autorizzazione (ritirare il passaporto, ritirare

di modificazione. -non concedere più o sospendere o annullare un beneficio, un'

. -non concedere più o sospendere o annullare un beneficio, un'offerta,

ritirare una parola: ritrattare un vocabolo o un'espressione offensiva per il destinatario.

in partic. una moneta in corso o un prodotto commerciale. boccardo, 2-374

popolari. io. porre al riparo o al sicuro qualcosa in un dato luogo

vostre povere corde da sonare di metallo o di minugia ch'elle si siano, quando

da un'impresa, da una consuetudine o da un modo di vita; farlo

vol. XVI Pag.944 - Da RITIRARE a RITIRARE (19 risultati)

150: mostra l'auttore che o i demoni o i falsi fratelli o gli

: mostra l'auttore che o i demoni o i falsi fratelli o gli uni e

che o i demoni o i falsi fratelli o gli uni e gli altri insieme cercavano

da una fede, da un'ideologia o dalla persona che la propugna. d

. 15. porre qualcuno al riparo o al sicuro in un luogo; ricoverare

di sé, in un dato luogo o, anche, in una data istituzione.

. -indurre a compiere una determinata scelta o ad abbracciare una religione. bernardo

pittura. 17. condurre o ricondurre un'istituzione, un'ideologia,

istituzione, un'ideologia, una disciplina o un'attività artistica a un momento ideale

1-i-379: a volere che una setta o una repubblica viva lungamente, è necessario

fatto inconveniente trovar potrebbesi più compensi, o col fare il dorico senza base,.

il dorico senza base,... o col ritirare di molto gli aggetti della

qualcuno, lisciarne la pelle con cosmetici o con altri artifici. - anche riti.

: quel paese ritira da quell'altro tali o tali materie prime, tale o tal

tali o tali materie prime, tale o tal merce. a. leone [in

. trarre da un ascendente tratti fisici o del carattere. de amicis, xiii-188

la particella pronom. ridursi in una o in entrambe le dimensioni (una pezza

per tenere la troppo grassa di fango o loto, nel diseccarsi il suo lavoro

... vale quando per freddo o per paura si ritirano i nervi delle