sicuro ricetto era ancona. -ricovero o tana di animali. leonardo, 2-104
ospita l'uomo nella sua vita terrena, o al regno dei cieli, quale luogo
uopo non ha di miglior guida, o duce. -al figur.,
uomo considerata sede di una funzione fisica o intellettuale oppure delle funzioni vitali stesse.
2. posto nel quale si raccolgono o trovano rifugio gruppi o categorie di persone
quale si raccolgono o trovano rifugio gruppi o categorie di persone unite da caratteristiche comuni
persone unite da caratteristiche comuni (positive o negative). g. villani,
. s. maffei, 231: o ricetto d'infelici, / scoglio infausto,
3. posto nel quale vengono depositati oggetti o materiali (per lo più scarti,
.: parte cava di un organo o di un apparato (come la cavità
i-6-67: tal ricetto / del cuore ventaglio o pur polmone è detto. nomi,
. nomi, 3-11: al destro ricetto o sen del core, / scorso il
nostro corpo, i creatori. -vasca o cavità naturale o artificiale in cui si
i creatori. -vasca o cavità naturale o artificiale in cui si raccoglie acqua.
l'uno e l'altro ricetto dell'acqua o di marmo o di pietra o di
altro ricetto dell'acqua o di marmo o di pietra o di calcina o di smalto
acqua o di marmo o di pietra o di calcina o di smalto edificare. caro
marmo o di pietra o di calcina o di smalto edificare. caro, 12-i-106
attimi respirare di là dalla musica, o forse in fondo alla musica che mi
l'alma vite / di porporino ammanto o d'ambra e d'oro / veste i
persona che possiede in alto grado una o più virtù o coltiva sentimenti e passioni (
in alto grado una o più virtù o coltiva sentimenti e passioni (e anche
. 8. luogo, istituzione o periodo di tempo che presenta numerose caratteristiche
periodo di tempo che presenta numerose caratteristiche o condizioni positive o, all'opposto,
presenta numerose caratteristiche o condizioni positive o, all'opposto, è ricettacolo di brutture
, 7-42: ecco la casa, o soave ricetto di ogni mio bene.
una sensazione. iacopone, 87-23: o amor, ch'èi tempestato, / che
agli abitanti delle campagne minacciati da scorrerie o da altri pericoli bellici. 12.
fare, trovare ricetto', essere ospitato o alloggiato in un certo luogo; soggiornarvi,
, trovare posto nell'animo di qualcuno o in un luogo (un sentimento, un
pensiero, un desiderio, una virtù o un difetto). b. tasso
piaccia a piero del conte guido da bagno o a sua brigata... non
... non dar passo, ricetto o vittuaglia. documenti deltamiatino tre-quattrocentesco, ciii-158
, i grandi tutti si mostrano a gara o coltivatori o almeno mecenati e promotori delle
tutti si mostrano a gara o coltivatori o almeno mecenati e promotori delle scienze,
il rifugio, il luogo di residenza o di soggiorno di qualcuno (un riparo naturale
soggiorno di qualcuno (un riparo naturale o artificiale, un edificio, una città)
le prigioni. algarotti, 1-ix-308: o casa, che a colei ricetto dài /
fin a memoria nostra si dava ricetto o nelle stesse muraglie scavate del circondario villesco
nelle stesse muraglie scavate del circondario villesco o in portici coperti e dentro a'ponderi.
cui vivono determinati animali oppure l'edificio o il riparo in cui vengono ricoverati o
o il riparo in cui vengono ricoverati o trovano rifugio. sfallanzani, 4-x-110:
, sentimenti, desideri nel proprio animo o nella propria mente; avere in sé
propria mente; avere in sé virtù o difetti. f f corfino
da esse mendicarle, tenendole a fianco o anche dandole ricetto dentro di sé. spallanzani
, se non che dalla rispettiva intendenza o ricettoria si debbono costantemente trasmettere li ritorni
antichi, che incassa una somma di denaro o acquisisce un bene, o che ne
di denaro o acquisisce un bene, o che ne raccoglie l'impegno, a
raccoglie l'impegno, a nome proprio o altrui. bonavia, in: giovanni
arte, ii-441: e predetti recttori o vero uficciali nel detto modo allogorono al
. chi subisce un trapianto di organo o di tessuto. -disus. chi è
a quale titolo si ottiene tale oggetto o bene, in espressioni del tipo ricevere
qui. -prendere quanto viene porto o quanto viene offerto in dono oppure viene
non dirsi da me per alcun livore o malevolenza né per alcuna vaghezza di contradire
a titolo di ricompensa, di premio o di retribuzione (anche con riferimento a
pagamento, come restituzione di un prestito o ad altro titolo; riscuoterla, incassarla
d'ogni moneta e beni che perverrà o che pervenire dèe o debba a nostra compagnia
beni che perverrà o che pervenire dèe o debba a nostra compagnia...
s. v.]: di danaro o altro valore simile, dicesi ricevere e
che attesta una transazione; ritirarlo per sé o per altri. libro del dare
, que'vescovi che ricevevano una chiesa o vogliam dire diocesi da governare stabilmente,
. secondo l'inclinazione ch'egli ha o l'educazione che riceve. -prendere ordini
sacramento. 4. raccogliere come signore o come autorità pubblica o sovrana un giuramento
raccogliere come signore o come autorità pubblica o sovrana un giuramento, una dichiarazione,
che [la fede cristiana] riceva promessione o fedeltà da neuno, ne fa gran
spirituali; essere fatto oggetto di benefici o di quan- t'altro si compie o
o di quan- t'altro si compie o si presta a favore di qualcuno (
dato. -ottenere da dio grazie o la grazia stessa. fra giordano,
dell'ioliba, nel tempo che i caffr o gli stranieri ricevono trattamenti inumani là ove
, 19: se alcuno frate o suora o vero familiare o vero femina contra
: se alcuno frate o suora o vero familiare o vero femina contra facesse nelle
frate o suora o vero familiare o vero femina contra facesse nelle predette cose
con pari pena chi peccò per ignoranza o per affetto e chi pensatamente e per
7. essere sottoposto a interpretazioni o trattazioni specifiche. de luca,
consenso, essere fatto oggetto di elogi o di lodi. tortora, iii-383:
cagioni ch'in generale abbia mossi alcuni o tutt'i prencipi cristiani o perché più
mossi alcuni o tutt'i prencipi cristiani o perché più l'uno che l'altro a
. -in partic.: ottenerne benefici o utilità oppure averne danni, svantaggi,
piacere, gioia, soddisfazione da qualcosa o da qualcuno oppure averne dolore, fastidio
. -trarre motivo di benessere spirituale o di ispirazione artistica. petrarca,
ella porta il titolo in fronte, o un'istoria, un'orazione e componimenti simili
riposo. -ricevere inganno: ingannarsi o essere ingannato. latini, ii-39:
inganno. -ricevere morte-, morire o essere ucciso. fra giordano, 5-423
di agenti fisici, modificandosi di conseguenza o mutando in qualche parte, aspetto o
o mutando in qualche parte, aspetto o condizione. giamboni, 10-127:
danno per furia di fuoco gitta- tovi o per fraudi di alcuno malvagio ribaldo overo per
, una trattativa, una ricerca storica o letteraria). sarpi, vi-1-171:
i-xxxvi-29: né da questa ineguaglianza la poesia o il sentimento ha ricevuto maggior vantaggio,
per la stessa natura sua trovandosi atta o apparecchiata a ricevere tutte le forme e
e prezioso ornamento (un'opera letteraria o artistica). pallavicino, 10-i-47:
all'esposizione di una parte del corpo o di un oggetto a un vapore o a
corpo o di un oggetto a un vapore o a un fumo. boccaccio, dee
i dubbi, di conoscere il bene o il vero; essere spiegato, reso evidente
che io { { o pubblicato e che serviranno a meglio comprovare la
azione creatrice e ordinatrice di dio (o anche l'influsso degli astri).
spingendo e ricevendo qualche gomito ne'fianchi o nello stomaco. pananti, iii-31: il
. lana, 51: ali di penne o di altra materia atta per ricevere il
respiro. -figur. accogliere impulsi intellettuali o sentimenti. rocco, 1-86: questo
13. apprendere quanto viene comunicato o trasmesso per scritto o a voce;
quanto viene comunicato o trasmesso per scritto o a voce; raccogliere notizie, informazioni
.; captarli (un apparecchio ricevente o la persona che lo fa funzionare,
propagandosi in acqua e giungendo al disco o al gruppo di eguale apparecchio della nave
e nessun uomo e più lì a trasmettere o a ricevere, a rifornire o a
trasmettere o a ricevere, a rifornire o a scaricare. -nel linguaggio della
colpita dagli stimoli indotti da altra persona o da uno spettacolo. vittorini,
ciascuno si trova. calvino, 17-82: o immaginazione, che hai il potere d'
: supponiamo primieramente un cervello il quale o non riceva o non ritenga sufficiente- mente
un cervello il quale o non riceva o non ritenga sufficiente- mente...
fosse toccato in partaggio un tal cervello o sarebbe più stupido delle bestie o un
cervello o sarebbe più stupido delle bestie o un pazzo balordo. 15.
usanza a vinegia, ogni volta che navi o galee tornano dai lor lunghi viaggi.
uomo s'egli è degno d'amore o d'odio; ma tutte le cose si
se bene pare dismesso oggi questo uso o pure come che la troppa dolcezza e così
riservatàrio (reservatàrio), sm. titolare o bene ficiario di un diritto
un'apposita riserva stabilita dalla legge o da un atto amministrativo. -in
del diritto all'assunzione in impieghi pubblici o privati a causa delle sue particolari condizioni
condizioni (mutilato, invalido di guerra o civile, vedova, orfano, ecc
, che nasce da profonda convinzione morale o dall'osservanza rigorosa delle convenienze sociali,
, di indifferenza nei confronti di altri o di eccessiva prudenza nell'agire.
operatori economici, giornalisti, ecc. o pubbliche autorità) non si intromettano nella
agg. che stabilisce in senso restrittivo o ampliativo, favorevole o sfavorevole, una
in senso restrittivo o ampliativo, favorevole o sfavorevole, una riserva, una salvaguardia
destinato, rivolto, serbato a disposizione o a conoscenza di un'unica persona o di
o a conoscenza di un'unica persona o di un determinato gruppo o categoria di
unica persona o di un determinato gruppo o categoria di persone che è loro esclusivo
che è loro esclusivo; che riguarda o si rivolge a un unico e preciso
accade di dirlo, trovo infallibilmente due o tre persone in gara fra loro che mi
-che è competenza esclusiva di un'autorità o, anche, di dio.
, ii-218: quali si abbino a salvare o quali condannare... è un
essere esercitata solo dal proprietario del terreno o del bacino o corso d'acqua sul
dal proprietario del terreno o del bacino o corso d'acqua sul quale viene fatto valere
sul quale viene fatto valere tale diritto o dalle persone da questo autorizzate. de
, chiamasi quella che l'intenzione espressa o implicita dello scrivente o il dovere o la
l'intenzione espressa o implicita dello scrivente o il dovere o la prudenza di chi
espressa o implicita dello scrivente o il dovere o la prudenza di chi la riceve vietano
stata pubblicata, non so se intera o in parte, una lettera riservata, che
si astiene dal formulare previsioni sull'esito o sul decorso della malattia. saba,
e clamorosi; pudico per consueta discrezione o per gelosa protezione dei propri pensieri o
o per gelosa protezione dei propri pensieri o sentimenti, sobrio nel gestire e nel
ho ancora capito: è perché sei timido o perché sei riservato per natura? l'
raccontava. -che nasce da riservatezza, o ne è manifestazione (un contegno)
che non sapevo mai se gli facevo piacere o no. -appartato, ritirato tanto da
-appartato, ritirato tanto da non comparire o da comparire molto poco in pubblico.
rendere di pubblico dominio i fatti privati o segreti propri o altrui, a non
pubblico dominio i fatti privati o segreti propri o altrui, a non esprimere di primo
esprimere di primo acchito le proprie idee o le proprie intenzioni o a esprimerle con
le proprie idee o le proprie intenzioni o a esprimerle con molta cautela, a
problemi individuali. -che nasce da circospezione o ne è segno. m zane,
affrontare una situazione, nel prendere decisioni o iniziative o nell'e- sprimere giudici o
situazione, nel prendere decisioni o iniziative o nell'e- sprimere giudici o pareri.
o iniziative o nell'e- sprimere giudici o pareri. a. brucioli [valdésj
(lo stile di un'opera pittorica o letteraria). r. longhi,
11. dir. fatto oggetto di salvaguardia o di conferma mediante umapposita clausola (un
) a favore di un determinato soggetto o autorità, in partic. a favore
della sua creazione. -beneficiario (o candidato o aspirante a essere beneficiario)
creazione. -beneficiario (o candidato o aspirante a essere beneficiario) della nomina
tra i riservati. -caso o peccato riservato: ciascuno di quelli, di
in sede di confessione non può (o non poteva) essere impartita da un
si guardi il confessore che per piacevolezza o per indiscreta cortesia non prosciolga la persona di
dove, per introdurre una proposizione limitativa o eccettuativa. documenti della milizia italiana,
comectesero deli eto, mancamento o errore alcuno, in punirli e fare iusticia
, ma esso solo signor constanzo o chi lui ordinasse, né abbia,
miei eredi non debbano né possano vendere o in altra maniera alienare e impegnare
. v.]: 'riservatóre': chi o che riserva. = nome d'agente
avrebbe bisogniate venire alla distinzione d'edifizio o privato o pubblico di fortificazioni, e
bisogniate venire alla distinzione d'edifizio o privato o pubblico di fortificazioni, e con questa
l'altezza dell'acqua d'un lago o nservatorio e dati gli angoli d'inclinazione di
spedale di siena, 76: neuno possa o degga essere ricevuto in frate del detto
li soi beni, senza alcuna excezione o vero reservazione. sanudo, ii-893: pendente
di una posizione giuridica; l'atto o la clausola che la esprime. marsilio
. cchi à in comune con alquno o alquna singnoria o riservazióne di ten- porale
in comune con alquno o alquna singnoria o riservazióne di ten- porale fuori della detta
qualunque persona, così ecclesiastica come secolare o regolare, fonderà una o più commende
come secolare o regolare, fonderà una o più commende alla religione con riservazióne delle
natura patrimoniale), di un potere o di una facoltà in via esclusiva a
ragionerebbe a bell'agio, come sarebbe o di riservazióne di frutti. -diritto di
riservétta, sf. deposito di munizioni o esplosivi. marinetti, 3-100: cammino
m'io riserva lui / d'altretanto o de plui. francesco da barberino,
chi è socio di una riserva di caccia o pesca. 4. burocr. chi
condizioni (mutilato, invalido di guerra o civile, orfano, vedova, ecc.
, impiegato quando i titolari siano assenti o infortunati. = deriv. da riserva
i ropri pensieri, le proprie opinioni o, anche, nel- intraprendere un'attività
-riguardo, rispetto verso gli altri o verso le opinioni altrui. machiavelli
che limita la portata di un'azione o che viene posta all'accettazione di qualcosa;
uno appello a uno consiglio di ottanta o di cento, cavato del consiglio generale
quantità di beni per disporne all'occorrenza o in caso di necessità. -avere di
di un diritto, di un potere o di una facoltà (e la clausola che
di un diritto, di un potere o di una facoltà a un determinato soggetto
facoltà a un determinato soggetto, ufficio o ente. cellim, 2-110 (494
buondel- monti... col riservo o di una pensione di 500 fiorini d'oro
di una pensione di 500 fiorini d'oro o dell'equivalente in uno o piu benefizi
d'oro o dell'equivalente in uno o piu benefizi nel dominio fiorentino. gianni
della legge somministra al ministero ogni titolo o pretesto di riassumere l'antico sistema.
-in partic.: attribuzione di un beneficio o di un ufficio ecclesiastico, da parte
i-38: lidia gentil, se ride o se sorride, / non ha pari beltà
. riso artificioso, caricato, marcato, o ostentato e ipocrita; sogghigno di sarcasmo
ostentato e ipocrita; sogghigno di sarcasmo o di canzonatura. aretino
sana de la persona? avete voi rogna o altro difetto? 'bruno, 3-85
, intr. letter. sfavillare di nuovo o più intensamente; rifulgere.
, / in pieno scintillìo di sole o di luna. bacchetti, 2-i-606: l'
, 6-186: questo ricordare i capitani o i colonnelli corteg
di nuovo le pagine cu un libro o di una rivista, rileggendole o riconsiderandole
un libro o di una rivista, rileggendole o riconsiderandole. c. e
. gadda, 7-83: talune lettere tecniche o contratti di cessione di terreni o d'
tecniche o contratti di cessione di terreni o d'ipoteche... o atti statutari
di terreni o d'ipoteche... o atti statutari di enti e di società
atti statutari di enti e di società o stesure di sentenze de'tribunali...
2. rifl. sforzarsi di nuovo o ripetutamente. ariosto, 41-70: percosse
. (risgócciolo). sgocciolare ancora o di nuovo. tommaseo [s.
v.]: 'risgocciolare': sgocciolare ancora o di nuovo. = comp.
sm. (re§guardante). che vede o assiste a un evento o a uno
che vede o assiste a un evento o a uno spettacolo; spettatore.
2. che considera le azioni altrui o le caratteristiche di una cosa.
: maria allora sì gridava: / o me, gente despietata! / al suo
suo figliuol. idem, xxxiv-122: o pier, primo pastor di santa chiesa,
sinistra mano. savonarola, 7-ii-284: o dio, protettor nostro, risguardaci e aiutaci
se uno ti volesse ferire nel fianco o ne lo stomaco, sempre ti faresti innanzi
contra el gran pluton vittoriosa, / o advocata nostra alta e piatosa, /
, che mai raffrena / né trova giorno o notte alcuna posa. flaminio, 17
4. giudicare, stimare, prendere o tenere in considerazione, valutare uno stato
i fiorentini nel fatto della lingua aiuto o consiglio da'forestieri, voi non ce
recar fastidio che non vantaggio all'imperadore, o risguar- dino essi la germania oppure l'
da buon cavalliero / e non risguarda grande o picciolino, / ché quanti tocca manda
, dirimpetto, in corrispondenza (topografica o geografica), avere un particolare orientamento
algarotti, 1-i-21: ahi lassa me! o nume, che per noi altre donne
. porre in una persona fiducia e speranza o tributarle obbedienza. savonarola, 9-10
parte, ma tutti si costringono nell'amore o nel timore di quello. della casa
ora risguardo. -in, per ciò o quel che risguarda: relativamente a.
una persona); onorevole (uno stato o un titolo sociale, un'attitudine)
io meritai di te risguardo lieto / o se mai ti fur grati li miei versi
fosse coperto! ceresa, 1-1258: o de'risguardi miei furace artiglio, / mammillu-
.. (essi li chiamano rispetti o risguardi) sono cinque, antichi fin da
una persona, per uno stato sociale o anche per un'opera d'arte, per
/ ragion e amor, più che risguardo o tema / di te, forte signor
europa, in cui l'uomo nasce o libero o meno oppresso, sforza anche i
in cui l'uomo nasce o libero o meno oppresso, sforza anche i più risoluti
, prestarle attenzione, orientare un giudizio o un'azione su di essa.
. scrupolo, remora, timore che rallenta o impedisce un'azione o una decisione.
timore che rallenta o impedisce un'azione o una decisione. guiniforto, 431:
. che, senza risguardo di vero o di falso,... ogni loro
spesso senza risguardo alla persona, al tempo o al luogo. -vigilanza della
in bono segno, nientedimeno può essere conionta o resguardata da cativo aspecto overo resguardo da
cativo aspecto overo resguardo da saturno o da marte. 11. in legatoria
, 1-59: qualunque bisogno è in risguardo o a conservarsi nell'essere o a torsi
in risguardo o a conservarsi nell'essere o a torsi da qualche stato cattivo o
essere o a torsi da qualche stato cattivo o ad acquistar nuova perfezione mancante e dovuta
. marco foscarini, lxxx-4-697: poco o nulla avrò da dire in risguardo ai
-a risguardo di qualcuno: o nei confronti di qualcuno. fed
, agg. che fa ridere (o sorridere) a suo malgrado; ridicolo,
, tanto da non doverne tenere conto o da meritare disprezzo. e
se vuol vedere cose mostruose che spaventino o che sieno buffonesche e risibili o veramente compassionevoli
spaventino o che sieno buffonesche e risibili o veramente compassionevoli, ei n'è signore
infingersi presso il volgo indotto d'essere scienziati o per essere dalla varia e lusinghevole fortuna
voi solo all'età mia quasi canuta o imparato come alle volte si stima l'uomo
né gagliardo, / e di splendida vita o di valente / persona infra la gente
, 16- 231: l'artista corrotto o pur semplicemente sedotto piglia sovente i difetti
pregi loro stessi con- traffà in modo o riprensibile o risibile. carducci, ii-2-297:
stessi con- traffà in modo o riprensibile o risibile. carducci, ii-2-297: ecco
dall'alto ci è dato speranza, / o tu c'hai efigia d'animal resibile
l'uomo è definito per animale intellettivo o razionale, potesse non meno sufficientemente essere
sudditi citrulli, / e risibili fanciulli / o iracondi villanzoni. -faceto.
in modo da suscitare il riso o anche il disprezzo perché ingenuo o stolto.
o anche il disprezzo perché ingenuo o stolto. alfieri, iii-1-253: col
nella condizione di incorrere in un pericolo o in un errore (per lo più in
, sue smoderate voglie / calmate, o padre, o che altrimenti io risico /
voglie / calmate, o padre, o che altrimenti io risico / di resto
della mischia, a farsi ammaccar tossa, o a risicar qualcosa di peggio. tommaseo
: rischiare di sortire un effetto spiacevole o indesiderato o di presentare caratteristiche negative.
di sortire un effetto spiacevole o indesiderato o di presentare caratteristiche negative. manzoni
il poco g g o non è altro che ciò che tutti sanno
è altro che ciò che tutti sanno, o risica molto d'esser cose in aria
: se si pensasse ch'ogni invenzione o pittura la qual risica di generare o di
invenzione o pittura la qual risica di generare o di confermare nelle menti degl'indotti o
o di confermare nelle menti degl'indotti o degli stranieri un pregiudizio o un errore
degl'indotti o degli stranieri un pregiudizio o un errore, non può essere bella,
compiere un'azione che si teme sgradita o è ritenuta sconveniente o riprovevole. corcano
si teme sgradita o è ritenuta sconveniente o riprovevole. corcano, 55: il
proprio tempo senza avere garanzie di profitto o di successo. pratolini, 9-1221:
mele e pere sui barroccini. di città o di campagna, non c'è differenza
, avventurarsi a compiere un'azione difficile o pericolosa. casti, i-1-362: la
favellar si risica / di cosa astratta o sia scherzosa o seria. abba, 257
risica / di cosa astratta o sia scherzosa o seria. abba, 257: donna
di subire un danno, un inconveniente o una perdita, specialmente nei propri beni
specialmente nei propri beni, nell'integrità fisica o nella vita. -anche: circostanza o
o nella vita. -anche: circostanza o evento con cui è connessa tale possibilità
tal volta a gran risico della vita, o svisarli e infrangerli o recarli a strascinare
della vita, o svisarli e infrangerli o recarli a strascinare per la città con
seco un qualche risico, ci vuole o l'autorità del prencipe o un certo valore
ci vuole o l'autorità del prencipe o un certo valore nel popolo stesso.
. -possibilità di rottura di un oggetto o di morte di una pianta.
. -fungo di risico: cosa o persona di cui non ci si può
d'incertezza e pericolo di subire dissesti o perdite, insito in un'attività commerciale.
3. pericolo di contrarre una malattia o di ricevere un danno fisico.
: io mi risolverò di venirmene per due o tre giorni a roma, ancoraché sia
5. con uso antifr.: eventualità o occasione favorevole. anonimo genovese, 1-1-248
risico di qualcosa: con l'eventualità o la possibilità di subire un danno o di
o la possibilità di subire un danno o di provocare conseguenze negative o indesiderate.
un danno o di provocare conseguenze negative o indesiderate. l. del riccio [
che il proprio comportamento posso provocare danni o conseguenze indesiderate. gorani, xviii-3-517
, trovarsi a risico: essere soggetto o esposto a un'eventualità deprecabile, a
vuoi morto. -correre risico, il o un risico: essere esposto a un'
un'eventualità deprecabile, a un possibile danno o affrontarlo deliberatamente. varchi, 18-2-164
/ e questi alfine corrono gran risichi / o d'impazzare affatto o morir tisichi.
gran risichi / o d'impazzare affatto o morir tisichi. carducci, iii-15-151: a
sul punto di subire un danno grave o irreparabile. monosini, 68: corse
l'eventualità di provocare col proprio comportamento o con le proprie scelte una conseguenza negativa
scelte una conseguenza negativa, un danno o un inconveniente; esporsi a un pericolo
porre a risico: esporre la vita propria o di altri, la salute, i
, conosciuto comunemente sotto nome di risaia o risiera. 2. stabilimento per
», cioè la borghesia israeliana, o « risiera » un forno crematorio nazista
. da riso1, con probabile equivoco o sovrapposizione di riso2. risìfico,
. documenti perugini, ii-35: risalgaro o arseneco, per soma libbra i soldi
] con nsagallo trito mescolato con farina o con cacio grattug- giato. cennini,
= dal lat. mediev. risigallum o rosagallum, adattamento del ted. ant
: ti risigilli nella tua bivalva, / o memoria dei mondi, urto di sangue
sm. chicco di riso di grana piccola o macinato grossolanamente. tommaseo [s
risino2, sm. risolino ironico, canzonatorio o sarcastico. finiguerri, 147:
-in relazione con un agg. o un compì, che rivela lo stato
, che rivela lo stato d'animo o chiarisce la disposizione psicologica di chi ride
2. figur. riorganizzare la propria esistenza o un partito, un'istituzione.
partito squassato. -rielaborare scritti o pensieri altrui. bevilacqua, i-200:
2. figur. riorganizzazione di un metodo o di una struttura. pasolini,
: vorrei sapere quanto importa la risma o il quinterno per poterne far venire delle
in senso generico: grande quantità di fogli o di pagine. bisticci, 1-ii-231
nievo, 1-vi-81: guai, o matilde, se avessi dell'altra carta!
(e ha una forte connotazione spreg. o è usato in contesti iron.,
. rismare, tr. contare manualmente o con l'ausilio di strumenti i fogli
ancora al mondo el vien aricordato. / o quanto da tufi costui fo ben voluto
, 31: questa [donzella], o da finestra o per via andando,
[donzella], o da finestra o per via andando, volge in più luoghi
voryza sativa, con semina in aprile o in maggio e raccolta in settembreottobre;
e dal peri- carpo (riso grezzo o vestito) vengono sottoposte a lavorazione prima
comparative, per indicare bianchezza e brillantezza o, anche, piccolezza. gallo da
zione umana, variamente cucinato, da solo o come ingrediente nella preparazione di numerose vivande
piuttosto. -che cosa vuoi? riso o pastine? d annunzio, 3-368: vide
-in relazione con un agg. o in una locuz. che indica il
messisburgo, lxvt-1-272: catino da mangiare bianco o riso turchesco e altro. romoli
dei cavoli trascinati, del manzo soffocato, o un mezzo pollame spezzato? fanzini [
è usata come bevanda rinfrescante e astringente o come detersivo nel lavaggio di tessuti colorati
(e un tempo anche come cicatrizzante o dopobarba). tommaseo [s.
'farina di riso': per le reciditure, o per dopo fattasi la barba.
arachico e stearico, estratto per pressione o con l'uso di solventi da sottoprodotti
-figur. struttura retorica troppo ricercata o svenevole. carducci, iii-23-449:
di euforia, di gioia, di piacere o, anche, di scherno e di
; / non t'appressare ove sia riso o canto /, canzon mia, no
rispetto all'anima una specie di follia o pazzia passeggierà. pascoli, 1229: tra
rivela e chiarisce lo stato d'animo o la disposizione psicologica di chi ride.
e odiato, s'elli è soperbio o maligno o furtivo o ismosso per male
odiato, s'elli è soperbio o maligno o furtivo o ismosso per male altrui.
s'elli è soperbio o maligno o furtivo o ismosso per male altrui. loredano,
, celando il manifesto dolore dell'animo o il dispetto. ne'auali casi si
-per estens. espressione del volto o dello sguardo che manifesta gioia, allegria
, 34-201: non so se il riso o la pietà prevale. idem, iii-213
affetto, amore, gioia, serenità o, anche, benevolenza e simpatia nei
e simpatia nei confronti di qualcuno, o come mezzo di seduzione femminile o come
, o come mezzo di seduzione femminile o come manifestazione della bellezza della donna amata
fiso; / femmi un certo ghigno o riso, / che dicea, sanza dir
leopardi, 20-106: forse la speme, o povero / mio cor, ti volse
tutto tremante. gherardi, lxxxviii-i-630: o dolci baci santi, / o tremoli sospiri
lxxxviii-i-630: o dolci baci santi, / o tremoli sospiri, / o dolce mormorare
, / o tremoli sospiri, / o dolce mormorare, / amoroso abbracciare, /
bellezza e perfezione sembra costituire una manifestazione o un'espressione di gioia e di letizia
l'ho invocata. leopardi, 18-6: o nei campi ove splenda / più vago
m'era degli astri 11 riso, o dell'aurora / queta il silenzio, o
o dell'aurora / queta il silenzio, o il verdeggiar del prato. graf,
. -cogliere, porre a riso o a risi: deridere, prendere in
-crepare, morire, scoppiare dalle risa o delle o di risa: ridere a
, morire, scoppiare dalle risa o delle o di risa: ridere a crepapelle.
ironizzando su pregiudizi, opinioni, atteggiamenti o comportamenti sciocchi o meschini. carducci,
, opinioni, atteggiamenti o comportamenti sciocchi o meschini. carducci, iii-17-124: la
-degno di riso: meritevole di essere schernito o fatto oggetto di sarcasmo. piccolomini
me fa fare. -farsi risa o le risa di qualcuno: farsene beffe,
nso. -mettere in riso qualcosa o qualcuno: scherzarvi sopra; canzonarlo,
si saprebbe, se più a riso o a sdegno. -muovere il riso:
in sala. -scappare il riso o le risa a qualcuno: riuscirgli impossibile
: riuscirgli impossibile conservare un atteggiamento serio o compunto. batacchi, 2-289:
, trattenere, contenere, ritenere il riso o le risa: sforzarsi di non manifestare
: sforzarsi di non manifestare esteriormente ilarità o euforia. -spesso con litote o in espressioni
ilarità o euforia. -spesso con litote o in espressioni esclamative o interrogative, per
-spesso con litote o in espressioni esclamative o interrogative, per indicare estrema difficoltà o
o interrogative, per indicare estrema difficoltà o impossibilità di mantenere un atteggiamento serio,
di mantenere un atteggiamento serio, severo o compunto. bisticci, 1-i-102: a
soggiugneter -tenersi i fianchi dalle risa o dal riso: ridere a crepapelle.
è ricco e potente è anche felice o ben disposto verso gli altri. proverbi
sociale una persona che è diventata asociale o si è comunque emarginata dalla società a
della condotta delittuosa e della conseguente carcerazione o di malattie mentali o
della conseguente carcerazione o di malattie mentali o
della conseguente carcerazione, di malattie mentali o perché dedita agli stupefacenti, ecc.
ecc.) è diventata asociale o si è comunque emarginata dalla società;
nella vita civile di una persona asociale o socialmente emarginata. g.
risòdo). dir. ant. confermare o rinnovare in sodo. - anche assol
e risoffiava le sue speranze nella viadana o nell'olona insensibile, poi respingeva lo
sofferenza già sperimentata; rivivere nella mente o con l'immaginazione sofferenze, do
lori, sciagure patiti da sé o da altri. pascoli, i-430
potere una città ribelle, una regione o uno stato perduto. lami,
. sottoporre nuovamente a una regola di vita o a obblighi che comportano sacrifìci e difficoltà
... per risoggettargli al giogo o delle dottrine o delle pene con più proposito
per risoggettargli al giogo o delle dottrine o delle pene con più proposito.
agg. letter. rivissuto nell'immaginazione o nella memoria. pascoli, ii-1070:
i quali poteva confezionarsi una bluse nuova o comperare un paio di calze, risuolare
risolati, vecchi, coi bottoni di due o tre qualità. g. raimondi
risólco, risólchi). arare nuovamente o ripetutamente. oliva, i-1-620: si
oscuri campi. 2. riattraversare o ripercorrere un tratto di mare, anche
opposta a quella di un primo viaggio o più volte, ripetutamente. latti,
non ha ritorno, / lascia, o nato a le muse ardente ingegno, /
figur. ripercorrere mentalmente le proprie giornate o le esperienze vissute. quaglino, 3-35
neri, 5-6: chi si rassetta sopravveste o manto, / chi celate racconcia e
lo più impertinente, ironico, canzonatorio o sarcastico o malizioso o astuto; sorriso.
impertinente, ironico, canzonatorio o sarcastico o malizioso o astuto; sorriso.
ironico, canzonatorio o sarcastico o malizioso o astuto; sorriso. poliziano,
/ d'uno sguardo mansueto, / o di un risolino discreto. g. gozzi
. -in relazione con un aggettivo o con un complemento che rivela lo stato
complemento che rivela lo stato d'animo o chiarisce la disposizione psicologica di chi ride
. -con meton.: atteggiamento o disposizione interiore di serenità, di soddisfazione
allora vanno giudicate ognuna per sé, o sono uguali, e allora non vale appellarsi
fede a un impegno preso in precedenza o a soddisfare una richiesta; sollecitare di
). sollevare nuovamente un oggetto (o una parte del corpo prima abbassata)
se si vuol risollevare un sasso nuovo o se si volesse rimandare in giù il medesimo
-riproporre un testo musicale da tempo dimenticato o trascurato dal pubblico. d'annunzio,
piedi dopo essere stati seduti, chinati o inginocchiati; rialzarsi da una caduta.
6. riprendersi da una condizione di afflizione o di angoscia; ritrovare la serenità.
risollevarsi. -superare una grave crisi economica o politica. b. croce, iv-12-251
una persona che versa in estrema miseria o in difficoltà gravissime a una condizione di
letter. movimento di un corpo o di una materia che si rialza e tende
la posizione originaria dopo essere stato schiacciato o calpestato. fenoglio, 5-i-516: la
bosco folto, / dove da tigri o altri animai protervi / ingiotito serò,
. è di limitare soverchiamente l'indagine o di ostinarla intorno a singole e minute difficoltà
. bellini, 5-2-324: le materie resolubili o disfacibili sono innumerabili altresì, ed ogni
infiammazione..., essendo più o meno risolubile, costituisce il minore o
o meno risolubile, costituisce il minore o maggior pericolo. 4. figur.
con un numero determinato di operazioni razionali o di estrazioni radicali (un'equazione)
; con decisione che non ammette obiezioni o repliche; recisamente. nardi, ii-269
e si dimanda quale è migliore governo o quello che è nella tale città o quello
governo o quello che è nella tale città o quello che è nella tale,.
aristotele, d'esser omero stato solo o primo a fare le imitazioni drammatiche.
atteggiamento fermo e sicuro; senza tentennamenti o esitazioni o ripensamenti. leopardi, i-328
e sicuro; senza tentennamenti o esitazioni o ripensamenti. leopardi, i-328: l'
, risolutamente e certamente dell'uomo istruito o saggio. mazzini, 50-49: bisogna
mente pesi l'aria rispetto all'acqua o ad altra materia grave non per ancora
rissolutivó), agg. che ha proprietà o effetti rinfrescanti o diuretici o purgativi.
. che ha proprietà o effetti rinfrescanti o diuretici o purgativi. bencivenni,
ha proprietà o effetti rinfrescanti o diuretici o purgativi. bencivenni, 7-22:
per la sua feccia novamente bruciata e calcinata o valla far passare pel tartero calcinato;
resolutiva. -che scioglie la neve o il ghiaccio (un vento).
fausto da longiano, 16: la nebbia o caligo,... quando s'
. che procede all'elaborazione di un concetto o alla soluzione di una questione mediante un
, percioché è manifesto che si risolve o dimostrando o facendo l'instanza. simone della
è manifesto che si risolve o dimostrando o facendo l'instanza. simone della barba
-per via risolutiva: con metodo o procedimento analitico. musso, iii-205
20. 7. che ha capacità o efficacia di risolvere, di decidere una
che attiene allo scioglimento di un contratto o di un rapporto giuridico; che prevede
rapporto giuridico; che prevede, stabilisce o determina tale risoluzione: clausola risolutiva.
che toglie l'adito a altre liti o richiami. codice napoleonico [principato lucchese]
può essere fatta puramente e semplicemente, o sotto condizione sospensiva o risolutiva. codice
e semplicemente, o sotto condizione sospensiva o risolutiva. codice civile del 1865,
-disus. patto risolutivo: patto di recesso o di riscatto (in partic. in
le questioni sopra i patti di ritrovendere o di ricomprare respet- tivamente, overamente sopra
tivamente, overamente sopra i patti resolutivi, o commis- sori. redi, 16-vi-98:
condotti a livello, presi in tenuta o comprati con patto risolutivo e goduti da
decisione; non più frenato da dubbi o remore. -anche con uso awerb.:
perentorio. -anche con uso awerb. o con sineddoche. michelangelo, 1-i-55:
2. in relazione con un verbo o con un compì.: fermamente deciso
con un compì.: fermamente deciso o pronto a compiere un'azione o una
deciso o pronto a compiere un'azione o una scelta, a fare in modo che
. cecchi, 19-27: fermarvi qui? o ritornar a siena? / i'non
altro mai se non un dei due: o il soglio o la sepoltura. goldoni
un dei due: o il soglio o la sepoltura. goldoni, ii-292: è
3. che ha una conoscenza precisa o, anche, un'opinione ben definita
maggiore in lei [venere], grazia o vir- tute. ruscelli, 2-350:
cader in qual si voglia dubbio di poca o di molta importanza, non vogliamo restare
quanto agl'iddii, se vi sieno o non vi sieno, io non son ben
risoluti dei princìpi del cristiano, divina o poco meno apparisce la prima natività delle cose
una tecnica; bene esperto del mondo o di una specifica attività e di ciò
la lingua spesso 'nciampa / mal risoluta o mal dall'intelletto / informata o dal senno
mal risoluta o mal dall'intelletto / informata o dal senno. -caratterizzato da immediatezza
tratto (un'opera, un particolare o una maniera pittorica o scultorea).
, un particolare o una maniera pittorica o scultorea). scamozzi, 2-149-39:
a guazzo. né bramar si poteva o fresco più risoluto o massa di colori più
bramar si poteva o fresco più risoluto o massa di colori più ben disposta.
con energia, inequivocabilmente, senza incertezze o ambiguità (un giudizio, un concetto
felice che gli uomini savi lo governeranno o quando quelli che lo governano cominceranno ad
si trovò mai chi desse gli ordini o più chiari o più spediti o più risoluti
chi desse gli ordini o più chiari o più spediti o più risoluti. brusoni
gli ordini o più chiari o più spediti o più risoluti. brusoni, 6-209:
diverse rapine / de teseo, perseo o del pastor troiano, / over ersilia cum
risoluta bellezza. -che ha solidi presupposti o fondamenti (una conoscenza).
consiglia s'egli a ad esser felice o no, posciaché questo presuppone come
per lo più nelle espressioni tenere risoluto o per risoluto). guidiccioni, 4-64
l'essere in generale e le sue forme o determinazioni. -soddisfatto, appagato
crescenzi volgar., 9-68: nel verno o nella primavera non deono [le pecore
raffredda. 16. ridotto in putridume o in frammenti minuti o in polvere;
ridotto in putridume o in frammenti minuti o in polvere; sminuzzato, disgregato.
desidera terra alla qual sia mischiata ghiaia o creta risoluta per mischiamento di sabbione.
giobbe] la carne di dosso, o squarciata a brani o risoluta in fracidume.
di dosso, o squarciata a brani o risoluta in fracidume. seriman, i-243
, cioè quella valle d'inferno, o per li molti pianti che in quella si
che in quella si fanno, o per l'umidità, la quale è nella
. cocchi, 8-218]: questa paralisìa o emiplegia non gli cagionò un totale abolimento
diminuzione, a segno tale che poco o niente poteva egli servirsi della parte resoluta
la propria risoluzione su un altro accordo o intervallo. bontempi, 3-2-229: vi
: in modo da non ammettere dubbi o esitazioni; categoricamente. caro, 12-i-150
dire, né voglio dire di sì o di no risoluto. l. f.
bellini, 5-2-328: risolva ella i composti o con acque forti o con qualsiasi altro
ella i composti o con acque forti o con qualsiasi altro strumento risolutore di essi
che è considerato in grado di portare o porta spesso a conclusione con successo un'
decisione, scelta di un modo di agire o di comportarsi attuata sia individualmente sia in
moschetti a quelle de'turchi, questi, o sorpresi da così ardita risoluzione o che
, o sorpresi da così ardita risoluzione o che non volessero rompere il trattato di
di un dibattito su un determinato argomento o problema. -in partic.: enunciato
(un parlamento, una sua camera o commissione, ecc.) o intemazionale
sua camera o commissione, ecc.) o intemazionale (come l'assemblea generale delle
tendenzialmente vincolanti per la propria condotta futura o, anche, per quella di altri
, per quella di altri organi, enti o soggetti sottoposti alla sua autorità, influenza
soggetti sottoposti alla sua autorità, influenza o controllo. nardi, i-486: molto
d'occhio detti il tracollo a 25 o 30 mortadelle, a due stame,
venti] passano molto sopra tacque congelate o vero sopra deserti. domenichi [plinio]
umore, alcune nel rassodarlo in brine o restringerlo in neve. nannini [olao
volgare, 3: ancora la urina rufa o quasi rufa la quale ha disotto certe
in par- tic. di natura filosofica o scientifica, sottoposta a esame, a
stato il primo autore che abbia scritto o in prosa o in versi, dunque l'
autore che abbia scritto o in prosa o in versi, dunque l'orazione sciolta
-individuazione dei fondamenti logici di un concetto o di un'affermazione compiuta con la scomposizione
'risoluzioni'. -inglobamento di un concetto o di un ente in uno più generale
del concetto della storia astratta, analogica o naturalizzante al campo che empiricamente si designa
scrittori. -nell'enigmistica, parola o frase che il componimento in vario modo
si può nella nostra lingua domandar uscita o vero apritura, come ch'in essa
. -risultato di un'attività intellettuale o artistica, di una ricerca formale,
a un insieme di problemi, inconvenienti o carenze. c. carrà,
un rapporto giuridico instaurato mediante un contratto o un altro negozio: può essere determinato
le parti contraenti (risoluzione consensuale) o da una pronuncia giudiziale data su richiesta
interessata e giustificata dall'inadempimento della controparte o dal verificarsi di particolari circostanze come la
particolari circostanze come la sopravvenuta impossibilità o l'eccessiva onerosità della prestazione dovuta o
o l'eccessiva onerosità della prestazione dovuta o il verificarsi di una condizione risolutiva {
: le parti possono subordinare l'efficacia o la risoluzione del contratto o di un
l'efficacia o la risoluzione del contratto o di un singolo patto a un avvenimento futuro
: cessazione dell'efficacia di un contratto o di un altro negozio giuridico (in
risoluzione d'un'equazione': la quantità numenca o algebrica che può sostituirsi all'incognita.
stato fisiologico; scomparsa di un gonfiore o di un edema. dalla croce,
tal risoluzione entra nella sostanza de'nervi o tendoni nel dorso, causa delle convulsioni
quanto essi, per gradi congiunti discendenti o ascendenti, risolvono sui suoni consonanti da
una tendenza decisa a voler passare su tale o tal altra nota dell'accordo che vien
.. in musica, movimento di una o più note verso altre note secondo le
conviene. 20. patol. attenuazione o scomparsa della contrattura tonica muscolare, quale
, nelle malattie gravi, dell'annullamento o della cessazione permanente o momentanea delle contrazioni
gravi, dell'annullamento o della cessazione permanente o momentanea delle contrazioni muscolari, che non
forze': abbassamento pronunciato della contrattilità muscolare o della nevrilità motrice. -in
forze': abbattimento pronunciato dell'incitamento motore o indebolimento accidentale dell'uso delle facoltà intellettuali
varia, quando la dura membrana è oppressa o punta da osso o altra cosa istrana
membrana è oppressa o punta da osso o altra cosa istrana, appare una modificazione in
proprietà di un sistema ottico di misurazione o di osservazione, di un obiettivo fotografico,
, ecc. di riprodurre con maggiore o minore precisione i dettagli di oggetti anche
lo più in espressioni come a grande o a piccola risoluzione). -carta di
di apprezzare tale propeità in un obiettivo o in un'emulsione fotografica. -anche:
degli effetti così istantanei?.. o forse che le dita del mio interlocutore.
: risòlvo; pass. rem. risolvéi o risolvétti o risòlsi, risolvesti, risolvè
; pass. rem. risolvéi o risolvétti o risòlsi, risolvesti, risolvè o risolvétte
risolvétti o risòlsi, risolvesti, risolvè o risolvétte o risolse, risolvérono o risolvettero
risòlsi, risolvesti, risolvè o risolvétte o risolse, risolvérono o risolvettero 0 risolsero-
, risolvè o risolvétte o risolse, risolvérono o risolvettero 0 risolsero-, part. pass
e risoluto). dissolvere un elemento o una sostanza, scindere un composto negli
l'orecchia, e non per cose reali o coipuscoli che dall'odorifero si partano,
distanza, che quando avesse a uscir fumo o altro dall'odorifero, questi dovrebbe tutto
dante, purg., 13-88: « o gente sicura », / incominciai, «
sole. -far finire una stagione o un fenomeno naturale. soderini, i-69
andata a risolversi. -cambiare o mettersi al peggio (il tempo atmosferico)
le vene quando verranno resoluti in acqua o in latte e senne infonda il pasto
. lorenzo de'medici, i-303: o borea algente, che gelato stagni, /
doverà pastinare ower vangare... o si risolva con gli aratri. benvenuto da
risoluto in polvere per tal modo che o niente o pochissimo richieda d'esser erpicato
polvere per tal modo che o niente o pochissimo richieda d'esser erpicato al tempo
3. eliminare una formazione patologica o gli umori nocivi del corpo; sanare
umori nocivi del corpo; sanare un malessere o un inconveniente fisico, guarire una malattia
di orecchie e è ottimo al tremore o paraletico, al mal caduco, al
fatti tubercoli nelle mammelle..., o si risolvono spontaneamente, tornando a circolare
i propri canali la materia stagnante, o al più al più si dispongono ad
ricevute l'avesse renderia il tributo due o tre volte a la contessa di laterino in
democratico e repubblicano, dall'utopismo anarchico o di altra fattura, dal riformismo umanitario.
naturali. -avere un determinato esito o sviluppo (anche con valore iron.
scorgere che siino per terminare tranquillamente, o risolversi in una tempesta che passi anco
-esprimere con una diversa costruzione grammaticale o con un'altra soluzione stilistica. castelvetro
ho rifiutato come plebeo ancora 'essa'o 'esso'e simili, quando in un memoro
al sostantivo e appresso al gerondio o ad altro che avesse forza tacita di constituire
l'attitudine con la bella invenzione, o vestita o ignuda che l'abbi da essere
con la bella invenzione, o vestita o ignuda che l'abbi da essere.
, iii-26-142: la storia morale e religiosa o 'etico- politica'... è bensì
... è bensì storia della cultura o della vita morale e religiosa, ma
-dividere in parti una grandezza matematica o fisica. - anche assol.
particella pronom. essere divisibile in parti o in minori entità. leonardo, 2-392
9. scomporre e analizzare una realtà naturale o concettuale complessa, riportandola ai primi princìpi
soluzione di un problema matematico, geometrico o fisico; trovare un risultato che soddisfaccia
che soddisfaccia determinate condizioni; determinare una o più grandezze incognite partendo dai- dati conosciuti
equazione. -superare una difficoltà tecnica o costruttiva con l'applicazione di un'adeguata
. affrontare e superare una situazione politica o sociale che presenta serie difficoltà e richiede
senso generico: appianare una difficoltà pratica o esistenziale, provvedervi nel modo più soddisfacente
leopardi, 1007: il qual dubbio, o platone, ben fu a te agevole
. 12. concludere una faccenda o una trattativa con una decisione definitiva.
dal minor consiglio, cioè di credenza o segreto, in cui si trattavano e risolvevano
fosse meglio legger le scienze in spagnuolo o in latino; e fu concluso ch'era
obbligati a prestar obbedienza ad una legge o provvisione qualsivogliano..., salve solo
.., salve solo quelle leggi o provvisioni che da quella generale assemblea state
ultimo, che ad ascanio della comia o al marchese di pescara, a cui
. 15. scegliere fra due o più possibilità (in relazione con una
, per risolvere qual fosse meglio, o la guerra, qualunque desse la sorte,
la guerra, qualunque desse la sorte, o la pace con un nimico. marini
: affacciati, e risolvi s'io viva o muoia: / ché m'è venuta
di profumi, / s'ell'è acqua o s'ell'è polve.
. 16. concludere una dimostrazione o un ragionamento (in relazione con una
rendere edotta una persona, fornendole delucidazioni o chiarimenti. calmeta, 20: soleva
risolverci se povero fusse il nostro, o pur ricco fusse. firenzuola, 2-10:
scambievole affetto io possa per verità, o desideri per mia gloria, pro- fessarmegli
per mia gloria, pro- fessarmegli superiore o ver superato. -fare sapere (
18. indurre una persona a un comportamento o a una scelta: persuadere.
. dir. civ. sciogliere un contratto o un altro rapporto giuridico mediante risoluzione.
il caso delle robbe renunziate a'parenti o ad altri, se la renunzia si
cento moggia, dica di venderne diece o venti, senza distinguere da qual parte
21. mus. concludere una nota o un accordo dissonante con uno consonante o
o un accordo dissonante con uno consonante o richiesto dalla tendenza. - anche assol
: oggi è far passare la nota dissonante o ritardata od alterata alla nota richiesta dalla
28. ant. ritornare a casa o in patria. erizzo, 1-46:
particella pronom. assumere una posizione politica o diplomatica netta; prendere una decisione;
in fantasie di restaurazione, un giorno o l'altro dispera e si risolve all'
la fortuna e la fama di cesare o di alessandro netta da ogni macchia, dall'
: -vuoi partire con me? sì o no? risolviti. cassola, 2-203:
essendo altri che un suo schiavo, o se pure e'si taceva e lasciava col
che ne sia fatta apertura nell'assemblea o pure a parte con quei ministri che
, che fermano la dimora loro in moscovia o entrano al servigio del zar, conviene
partì e resolvette per spazio de dui anni o circa. 34. prov.
risolvìbile, agg. che può essere dissolto o distrutto o anche trasformato in un'altra
. che può essere dissolto o distrutto o anche trasformato in un'altra entità materiale.
1-22: che follia è mai codesta, o mondani, de innamorarsi di cose già
la terra transitori, il mondo risolvibile o, diciamo così, svaporabile in quest'i-
5. che si può accomodare o appianare con mezzi pacifici (un contrasto
che si fondono scoppiano in una o più vescichette d'aria, le quali dovendo
4. l'avere un determinato sviluppo o esito (con riferimento a un fenomeno
dramma. 7. rimescolamento o fusione di caratteristiche diverse. e
llo monarcia elletto con tutta sua posterità o. succiessione vai melglio e. ppiù è
, in partic. nell'aspetto fisico o nelle fattezze del volto; presentare simiglianza
nelle fattezze del volto; presentare simiglianza o affinità con un'altra persona. -anche:
altra persona nell'aspetto, nella fisionomia o nelle caratteristiche fisiche o morali.
, nella fisionomia o nelle caratteristiche fisiche o morali. dante, vita nuova
). calcolare la somma di due o più quantità. l. bellini
-al figur.: ritornare alla mente o alla memoria. frateili, 1-248
riportare in una condizione indistinta, caotica o negativa. delfico, iv-27: maledetto
. 2. che emette un suono o un rumore, in partic. con
con la percussione; che produce un frastuono o anche un mormorio incessante. bibbia
piante / risuonante / guizzi l'onda o l'aura sibili, / dàn spavento
-che dà un suono chiaro e armonioso o anche metallico e di tono alto;
amante / è piccol vanto, o scaltre, io ve lo dono.
di suoni, di rumori, di grida o di acclamazioni, o li riflette col
, di grida o di acclamazioni, o li riflette col fenomeno dell'eco;
ne le dotte / armonie de'teatri o ne'convegni / di plauso risonanti.
ne sa, in pitagora, lo è o per rendere più sereno e meno illuso
sereno e meno illuso il nostro passaggio, o per rendere più intense e risuonanti nella
. 5. degno di fama o di notorietà, importante. pananti,
) tende a esaltare le proprie oscillazioni o a vibrare spontaneamente. -anche: amplificazione
gianelli, iii-76: 'risonanza': prolungamento o riflessione di un suono; questa si fa
2. intonazione particolare, inflessione o cadenza nella pronuncia delle parole (anche
emozione, a uno stato d'animo o alla volontà di sottolineare un concetto)
oratorio e l'ampiezza. -sonorità o musicalità o armoniosità di una
l'ampiezza. -sonorità o musicalità o armoniosità di una
né la latina, ancora la conobbero o la gustarono mai: anzi viziosi e
. le loro avventure: l'apertura o la chiusura della glottide; le opposizioni di
risonanza; le correlazioni di tensione o di nasalità; i conflitti fra occlusive
. 3. corrispondenza fra due o più parti. lomazzi, 4-ii-105:
le altre. 4. reminiscenza o suggestione che rimane nell'animo e si
e si rifà viva a contatto con eventi o situazioni analoghi a quelli che ne determinarono
. -elemento che richiama in un'opera o in un autore forme o modi di
un'opera o in un autore forme o modi di una tradizione. montale,
processi psichici, cioè dire al più o meno lungo perdurare degli effetti fisiologici delle
anima, e in conseguenza al più o meno lungo tempo che è necessario a
5. diffusione della fama di una persona o delle opere che la esaltano.
? 6. notorietà di un avvenimento o di un'opera, in quanto considerata
in quanto considerata di importanza fondamentale o ampiamente discussa; rinomanza. c.
, quando si trovi in una molecola o in un ione collocati in un campo magnetico
facean l'incudi. groto, 1-19: o quel che avien nelle volte, dove
ei nsuona / placido e molle, o quando irato ei tuona / gravido il sen
diffondersi in un luogo, in un ambiente o nelfaria, propagarsi, levarsi (un
ad alta voce; essere proclamato pubblicamente o declamato. dante, par.,
una gran tenerezza. -essere menzionato o proferito più volte, soprattutto in tono
e s'al guardo m'apparve, o s'all'udito / risonò dolce 'nvito.
. 5. echeggiare di suoni o di rumori, di canti, di
rumori, di canti, di lamenti o di pianti, di risa, di parole
da certi torracchioni / come fanno gli allocchi o barbagianni, / e tutta la città
che hanno. -avere come soggetto o argomento un personaggio più volte citato o
o argomento un personaggio più volte citato o elogiato. dottori, 3-84: sarà
. 6. avere acquistato rinomanza o notorietà o avuto diffusione; essere conosciuto
6. avere acquistato rinomanza o notorietà o avuto diffusione; essere conosciuto da molti
essere oggetto di discorsi, di commenti o di chiacchiere. guittone, i-13-107:
impressione fa il vederle che 'l leggerle o udirle. brusoni, 636: risuonarono quest'
7. figur. essere vivo nel ricordo o nell'animo di una persona; suscitarvi
risuonavano nel cuore. -essere presente o manifestato in un'opera. chiabrera,
una fiamma che 0 consuma l'esistenza, o dèe farsi via. bacchelli,
8. ant. essere in corrispondenza o in proporzione con un termine di confronto
leggenda aurea volgar., 442: o giudei, voi siete pietre, ma
10. far echeggiare un luogo di suoni o di voci. giov. cavalcanti,
ripetere ad alta voce, anche nel canto o nella poesia, una preghiera, un
i pregi. lacopone, 64-6: o novo canto c'hai morto el pianto /
, 23-65: né mai in sì dolci o in sì soavi tempre / risonar seppi
14. sonare ripetutamente uno strumento musicale o un congegno sonoro (nella forma iter,
elettro- magnetiche, e scelse il 'coherer'o 'risuonatore elettrico', parte essenziale della telegrafia
: avrà pure la capacità di tracciare o seguire certe figure. ciò sara consentito da
di un suono, che lo diffonde o lo amplifica. onofri, 14-36:
chicchi avvolti nelle glumette; riso greggio o vestito. castri, 1-iii-213: noi
aria. simintendi, 1-132: « o me! o me! »: questa
simintendi, 1-132: « o me! o me! »: questa con risonevoli
risopiré), agg. assopito o addormentato di nuovo. gozzano, i-62
bellini, 6-133: chi è costui, o qual s'allaccia i vanni, /
idraul. apertura regolabile con uno sportello o con una saracinesca, che consente lo
n: considerandosi poi l'effetto della travata o del sostegno, egli è certo che
rialzare il fondo del canale, più o meno in proporzione dell'altezza della pescaia.
. 5. che sta per iniziare o rinnovarsi (un'età, il giorno
nuovamente nell'animo (un sentimento) o nella mente (un'idea); che
verso l'alto dopo un tratto pendente o orizzontale (uno stelo). 0
dicesi [il ramo]: eretto o diritto..., risorgente..
: quello che nel principio è giacente o pendente, indi si dirizza e si alza
letter. possibilità di rivivere nella mente o nell'animo. bacchelli, 2-xxi-43
: ma qui la morta poesì resurga / o sante muse, poi che vostro sono
afflizzioni non fecero giamai aprire i sepolcri o risorgere i cadaveri: non v'è dolore
-per estens. rivivere nei discendenti o nel ricordo. - anche sostant.
la continuità ideale di personaggi ritenuti precursori o anche lo stupore per la comparsa di
una grave malattia, dopo aver temuto o suscitato apprensioni per la propria vita;
una lunga convalescenza. leopardi, i1i-271: o mio caro e doloroso amico. la
. cormani, i-208: godete [o luci amorose], chiuse, pur
affondare per risorgere eguali / da secoli, o da istanti, d'incubi che non
4. per simil. essere riedificato o ricostruito dopo la distruzione (una città
. lemene, i-281: se farse, o lodi mia, nemicaplebe, / se
boccaccio, i-246: e tu, o eolo, leva co'tuoi venti le triste
dopo essere caduto, rialzarsi da terra o da giacere. girone il cortese volgar
delfino, 1-392: già un'ora, o poco meno, / entrando nella loggia
silenzio; insorgere protestando contro un inganno o un'offesa. s. cattaneo,
nelle piazze, temo che il danno o il colpo nella transilvania sara grande.
visibile. malatesta malatesti, 1-178: o tu chi se', che vói festuca
risorge? -essere di nuovo avanzato o rimesso in discussione dopo la conclusione o
o rimesso in discussione dopo la conclusione o dopo una soluzione provvisoria (una pretesa
peccato, dal vizio, dall'abbattimento o dall'afflizione, anche per l'intervento
. agostini, 40: talvolta poi (o imbecillità dell'umana natura!) non
]: per enfasi d'ogni riaversi o riconsolarsi...: a quell'annunzio
abbiamo, per non cadere in certi falli o per risorgerne poi, questa vergogna,
15. risollevarsi da una condizione negativa o da una sconfitta; riacquistare il potere
da una sconfitta; riacquistare il potere o l'autorità perduta. cecco d
depresso; et abbandonato quando s'aggrandisce o rissorge. varano, 1-169: qual fra
prestigio dopo un periodo di decadenza politica o dopo una sconfitta militare (uno stato
militare). carducci, iii-2-234: o milano, a la terza riscossa / gitta
maestà risorse, / né più natura vinse o mai più bella / spiegò luce,
. 18. ripresentarsi alla mente o ah'immagina- zione (un ricordo,
proverbi toscani, 35: chi ha prete o parente in corte, fontana gli risorge
che si riferisce, che è proprio o tipico del periodo storico del risorgimento italiano
4-vi-517: i rotiferi, risorti nel voto o trasportativi appresso il risorgimento, lascian tutti
. per simil. ricostruzione di un edifìcio o di una città. f
7. nuova esplosione di un conflitto o di un contrasto. gualdo priorato,
potenza e prestigio dopo una sconfitta militare o politica o dopo un periodo oscuro;
prestigio dopo una sconfitta militare o politica o dopo un periodo oscuro; rinascita di
-ripresa dello sviluppo economico di un paese o di un territorio o di un'attività produttiva
di un paese o di un territorio o di un'attività produttiva. g.
. -ritorno in vigore di una legge o di una forma istituzionale. muratori
delle lettere, della poesia, della lingua o di una scienza dopo un periodo di
esso vediamo già reale e presente il risorgimento o piuttosto il nascimento dell'eloquenza italiana.
di un mondo nuovo, di un nnnovamento o risorgimento, di un mondo dell'arte
moderata e quelli di una repubblica democratica o federale. -anche: periodo storico in
la terza guerra d'indipendenza nel 1866 o, secondo altri, con la conquista di
la conquista di roma nel 1870, o, ancora, con la prima guerra mondiale
ne serbavano il colore: grigio, o forse azzurro. le piu, da resorgive
tra le arse valli / delle bonifiche, o sulle risorgive / lattee di magri fusti
; / ne i bicchier nostri, o libero, / fuma, gorgoglia e splendi
d'annunzio, ii-87: risolleva [o zeus] l'olimpo / e poi
vista con un aspetto ameno e piacevole o, anche, nitido e terso (un
può avvalersi per affrontare adeguatamente situazioni difficili o necessità impellenti; sbocco, via d'
: la sola, l'ultima possibilità o soluzione che risulta praticabile in una situazione
e ultima rissórsa per tenerci deboli e riguadagnarci o farci scannare l'un l'altro.
in questo momento. -mezzo o occasione di svago e di evasione, passatempo
mio libretto / non vi offrisse, o mie care, altra risorsa, / dell'
miniato al tedesco. -sostanza o rimedio che permette la conservazione o il
-sostanza o rimedio che permette la conservazione o il ricupero della salute e della bellezza.
3. mezzo di sussistenza (in natura o in denaro); fonte di guadagno
che vivere una persona, una famiglia o una comunità. -anche, con metonimia
, giacché di questi tempi gli utilisti o non penseranno più alla redenzione o non la
gli utilisti o non penseranno più alla redenzione o non la vorranno che a condizioni inaccettabili
risorsa, perché potrebbe portarmi una quindicina o ventina di lire ad ogni trimestre.
una zona; patrimonio naturale, ambientale o industriale di una determinata comunità insediata in
. -disponibilità finanziarie di un individuo o di uno stato. c.
5. dote, qualità morale o intellettuale propria di una persona; abilità
, 2-11 -rifl.: tu vedi, o signore, la fralezza e l'abbattimento
che shakespeare gli prestava. -innovazione o caratteristica espressiva. vittorini, 5-9:
nuovo che fanno i numeri al lotto o altra estrazione a sorte. il tre è
lat. re-, con valore iter, o intens., e da sortire1 (
(con partic. riferimento a cristo o alle anime dopo il giudizio universale)
riconfortato, risollevato da una situazione difficile o disperata (anche nella locuz. rafforz
. che si è rialzato dopo una caduta o si è levato nuovamente in piedi dopo
nuovamente in piedi dopo un periodo di riposo o di sonno. gir aldi cinzio
una malattia, da un intervento chirurgico o, anche, da uno stato di ubriachezza
politica, economica, sociale, culturale o morale (uno stato, una città
popolo). atanagi, xxxvi-182: o come l'alma roma, da le prische
. minacciavano d'avventarsi a cimenti immaturi o a sfoghi. carducci, iii2- 103
secoli in varie parti del globo più o meno radicata, non mai, o rarissimamente
più o meno radicata, non mai, o rarissimamente o passeggeramente, ricevea danni dalla
radicata, non mai, o rarissimamente o passeggeramente, ricevea danni dalla risorta libertà.
qualcuno in modo temporaneo da una funzione o da un incarico, per lo più
-con riferimento all'azione ostile della sfortuna o alla forza necessitante del destino. b
forza contraria rispetto alla direzione di movimento o alla resistenza di un altro corpo.
far questo gli bisognarebbe virtù trat- tiva o impulsiva ed altre simili, che non si
indurre qualcuno a ritornare in un luogo o a recarvisi. petrarca, 259-10:
: deh, s'egli è vero, o filena, che amore ti risospinga in
. 3. riportare una persona o l'animo a una condizione di dolore
appena superata; indurla nuovamente a sentimenti o a comportamenti per lo più riprovevoli moralmente
a comportamenti per lo più riprovevoli moralmente o indegni di un uomo civile. petrarca
.. tutti, per una via o per un'altra, risospingono nella bassura sensuale
una nazione verso una condizione di barbarie o di decadenza. mazzini, 86-320:
materia saranno da poter allettare l'animo o risospingere, come da quelli onde derivano
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento contrario, e da
han fatta figlia di zulfuree nubi / o di gelate nevi e ghiacci artoi, /
-ridotto nuovamente in una condizione di inerzia o di degradazione morale e politica.
sia ben custodita / dalle cose mortifere, o perché / tutto quel che l'incontra
risospirare, intr. sospirare di nuovo o ripetutamente. attribuito a petrarca, xlvii-242
. attribuito a petrarca, xlvii-242: o sol, per cui languendo risospiro.
sostant. roccatagliata ceccardi, 2-194: o solitari / dialoghi di amanti / tra
eticopolitica'], per i buoni intenditori o per i già persuasi, si può
per i già persuasi, si può o si potrà risostituire con quella semplice di 'storia
risostituire con quella semplice di 'storia etica'o di alcuno dei suoi vari sinonimi.
ingredienti e con l'aggiunta di brodo o di vino fino a cottura completa.
a man 'are maccheroni o risotto o mortadella e a ber chianti o
'are maccheroni o risotto o mortadella e a ber chianti o garolo o
o risotto o mortadella e a ber chianti o garolo o genzano. tarchetti, 6-ii-539
o mortadella e a ber chianti o garolo o genzano. tarchetti, 6-ii-539: i
che ne specifica l'ingrediente più caratteristico o il modo di preparazione. artusi,
abili cuochi ne formano certe une sceme o mezze lune, fumanti e appetitosissime. soldati
zone, regioni vicine, e anche lontane o lontanissime: spaghetti col basilico e al
delle langhe, risotto al salto a palermo o bagheria. 2. figur.
classe in una condizione di subordinazione politica o sociale. m. adriani,
awenir; di voi per certo [o speranze] / risowerrammi. 2
la particella pronom. ricordarsi di qualcosa o di qualcuno. 5. maffei,
era stato de oppenione de respacciare mdrieto o iacomo o altri. guicciardini, 13-vi-70:
de oppenione de respacciare mdrieto o iacomo o altri. guicciardini, 13-vi-70: vostra
bottino, / quasi che, per incanto o per destino, / il gracchiare in
. figur. propagarsi, diffondersi nello spazio o nel tempo (un sentimento, una
lat. re-, con valore iter, o di movimento inverso, e da spandere
. risparmiare, evitare di spendere denaro o di consumare beni o risorse.
di spendere denaro o di consumare beni o risorse. tommaso di silvestro,
. non affaticare, non sottoporre a sforzi o fatiche (per lo più con litote
, chi monta e sale. / o gloria de la italia unica al mondo /
3. non uccidere una persona per pietà o clemenza; non toglierle la vita.
persone di tutti quelli che daranno diretta- o indirettamente soccorso o assistenza a coloro che
quelli che daranno diretta- o indirettamente soccorso o assistenza a coloro che terranno mano a sostener
tempo dibbi presumere de persuadere, pregare o forzare altrui che te debbia leggere,
intr. sparare nuovamente contro una persona o un bersaglio. fenoglio, 3-136:
tr. { rispàrmio). consumare o usare con grande moderazione alimenti, beni
, ecc., per scarsa disponibilità o per far fronte a esigenze future; ridurne
a esigenze future; ridurne all'indispensabile o anche evitarne del tutto l'uso o
o anche evitarne del tutto l'uso o il consumo. - anche assol.
la scolaresca, appartenente a famiglie terriere o di commercianti agiati, avvezza a risparmiare
tutti lo svergognerò e gli trarrò nel capo o mes sale o breviario che
nel capo o mes sale o breviario che in mano averò. non risparmierò
, quando di amore non era ebbro o di vino, che nulla risparmiava per
-con litote: consumare con abbondanza cibi o bevande. d'annunzio, i-156
netta. 2. non spendere o spendere con grande parsimonia il denaro;
musici, né risparmiò baiamone a tesori o ricchezze, ornandola di tavole di cedro indorate
parte il denaro in vista di future o improvvise necessità. fiore [dante]
che si possa agevolmente vendere, impegnare o barattare, se non ti puoi fidare
-evitare di perdere tempo in attività inutili o in discussioni futili. s.
. s. maffei, 6-5: o marcello, prese a dire sulpizio, se
di spendere una certa somma di denaro o spendere di meno in confronto al passato o
o spendere di meno in confronto al passato o a quanto preventivato, attraverso un'organizzazione
. 5. evitare a qualcuno o a se stessi il compimento di un'
stessi il compimento di un'azione faticosa o incresciosa, la sopportazione di una situazione
, la sopportazione di una situazione sgradevole o imbarazzante, una pena, un'afflizione
, una pena, un'afflizione fisica o morale. intelligenza, 274: tutto
che risparmiarti d ^ ingoiare una decozionaccia o un clistero. gozzano, i-1374:
conseguenze dolorose della propria azione sugli altri o, anche, la deliberata volontà di far
a tutti senza discriminazioni un provvedimento punitivo o disciplinare. a. f. doni
attribuire epiteti offensivi, dal rivolgere insulti o giudizi denigratori contro qualcuno (per lo
: veramente che l'attributo di mago o di negromante non gli sarebbe da voi
mia. -omettere la narrazione, scritta o orale, di taluni fatti o notizie
scritta o orale, di taluni fatti o notizie. - anche con litote.
, per il conseguimento di uno scopo o il compimento di un progetto. -
azione per lo più inutile, noiosa o spiacevole. orsi, cxiv-32-55: mi
questo boccone. -evitare una conseguenza dannosa o negativa. borsieri, conc.,
alcuna. -non violentare una donna o rinunciare a possederla o a sedurla.
violentare una donna o rinunciare a possederla o a sedurla. boccaccio, dee.
., 7-10 (1-iv-661): « o, diss'io, amico mio,
. -esimere, esentare da critiche o rimproveri. salvini, 25-16: né
. -sottrarre qualcuno a una condanna o a una pena. f.
compiti gravosi; non esporla a pericoli o rischi; non importunarla con incombenze eccessive
rischi; non importunarla con incombenze eccessive o pesanti. -per lo più con litote
. fate di non mi risparmiare mai o per voi o per li amici vostri che
non mi risparmiare mai o per voi o per li amici vostri che saranno sempre
10. non sottoporre a un'azione disgregatrice o distruttrice; non danneggiare o ferire o
azione disgregatrice o distruttrice; non danneggiare o ferire o colpire; lasciare incolume,
o distruttrice; non danneggiare o ferire o colpire; lasciare incolume, integro,
il simile non avenga a noi, o ancora peggio. magalotti, 2-11: dimmi
magalotti, 2-11: dimmi un poco [o farfal- letta], / così 'l
12. intr. contenersi nei consumi o nelle spese, limitando all'indispensabile l'
spese, limitando all'indispensabile l'impiego o l'acquisto di beni, per sopperire
di beni, per sopperire a difficoltà economiche o per accumulare denaro o, anche,
a difficoltà economiche o per accumulare denaro o, anche, alimenti, materiali,
., in previsione di eventuali necessità future o in vista di un successivo uso.
via [la cioccolata]. / poco o nulla m'importa / di ber la
capitale la maggior quantità possibile di plusvalore o di prodotto netto; accumulareper accumulare;
, ma senza grandi esigenze di completezza o di raffinatezza culturale. ed avendo fretta
reticenza, evitando di rendere noti fatti o opinioni che possano nuocere alla propria reputazione
opinioni che possano nuocere alla propria reputazione o impedire il conseguimento di un obiettivo.
il più lontano segnale di nuvole o di vento, attaccatevi alle corde e non
risparmiarla a nessuno: non avere rispetto o pietà di nessuno. s. bernardino
vista: non sottoporli a sforzi eccessivi o ripetuti. leopardi, iii-743: le
di casa e logorare quel di fuori o dell'altrui: tradire ripetutamente la moglie
dell'altrui: tradire ripetutamente la moglie o il marito. boccaccio, dee.
: evitare di compiere un'azione inutile o spiacevole. buonarroti il giovane, 9-325
persona, per lo più per generosità o pietà); non versato (il sangue
cagione della neve che in alcuni luoghi o non battuti dal sole o risparmiati dal fuoco
alcuni luoghi o non battuti dal sole o risparmiati dal fuoco, vi sta tutto
corpo. -lasciato intatto, non alterato o intaccato. brancati, ii-137: nell'
parte denaro in vista di necessità future o di un successivo impiego. -in partic
: in economia, che impresta direttamente o indirettamente il denaro risparmiato alle strutture produttive
gramsci, 7-95: così detta iniziativa privata o assente o 'diffidata'dai risparmiatori.
7-95: così detta iniziativa privata o assente o 'diffidata'dai risparmiatori. gobetti,
limitazione del consumo di denaro ottenuta moderando o eliminando le spese non indispensabili o troppo
moderando o eliminando le spese non indispensabili o troppo onerose (o considerate tali);
spese non indispensabili o troppo onerose (o considerate tali); uso parsimonioso e
con aggettivi che ne specificano la natura o la forma, si distingue il risparmio
, si distingue il risparmio in natura o reale, come accantonamento o riserva
natura o reale, come accantonamento o riserva di beni; il risparmio di energia
dallo stato attraverso un sistema di prefinanziamento o mediante l'applicazione di tributi o di
prefinanziamento o mediante l'applicazione di tributi o di assicurazioni obbligatorie; il risparmio libero
reddito sottratto al consumo immediato, tesaurizzato o impiegato in forma di investimento finanziario.
per le spese correnti. -risparmio attivo o investito-, quello impiegato direttamente o indirettamente
attivo o investito-, quello impiegato direttamente o indirettamente nella produzione di altre ricchezze.
della pubblica amministrazione. -risparmio collettivo o globale: parte del risparmio nazionale convertito
piccolo fondo primitivo un aiuto in danaro o un po'di materiale o un qualche stromento
in danaro o un po'di materiale o un qualche stromento da lavoro. b
l'astensione totale dall'uso di tali oggetti o materiali). buonarroti il giovane,
buonarroti il giovane, 9-144: avvenga ch'o gran parte della
della gente / passata sia stanotte o non passata, / sia volta verso
della navigazione. -riduzione del tempo dedicato o che si deve dedicare a un'attività
tempo lavorata. 4. riduzione o limitazione di un'attività nella misura strettamente
: avere una corporatura robusta, prestante o anche sproporzionata. firenzuola, 591:
distraerle in diverse parti, si pensò o di trattenerle i pagamenti o darle scommodi
si pensò o di trattenerle i pagamenti o darle scommodi quartieri o non fame risparmio
trattenerle i pagamenti o darle scommodi quartieri o non fame risparmio nelle fonzioni.
-senza risparmio, senza risparmio di denaro o di spesa: con grande disponibilità di
se stesso a guisa d'un labirinto o in un zibaldoncello di rancide voci e di
in ogni capitolo d'un'opera scritta o in ogni pagina d'un'orazione.
avventurata la vita. -senza alcuno scrupolo o ritegno; senza remore. goldoni,
della cupola, in alcune parti troppo abbondanti o dispiegati con alquanto minor genio.
pronom. provare nuovamente apprensione, sgomento o paura. manzoni, pr. sp
ispirazione discesa da non so quali altezze o sgorgante da non so quali profondità..
non so quali profondità... o un rispecchiamento delle strutture sociali che non
quale fenomeno ottico si riflette sulla pagina o una presa diretta della psicologia del profondo che
espressione e parola non sono già manifestazione o rispecchiamento del sentire (espressione in senso
rispecchia anche fedelmente le parole magiche, o puri verbalismi, cui sono attaccati riducendovi
in te rispecchiarsi. trovare corrispondenza o riscontro in un'altra realtà, concreta
riscontro in un'altra realtà, concreta o astratta; riproporsi con caratteristiche analoghe in
-presentare punti di contatto, essere simile o almeno confrontabile (la vita di due
individua un'affinità e una rispondenza ideologica o morale in altre persone. lucini,
-inviare un'altra volta una lettera o una merce al medesimo destinatario o farla
lettera o una merce al medesimo destinatario o farla pervenire a una nuova destinazione.
gadda, 6-333: trasvolava sopra i frumenti o i prativi appena erbiti la nuvola:
lat. re-, con valore iter, o intens., e da spendere (
la cagion non sia / per colpa o fallo di lei. leandreide, lxxviii-ii-377:
. 2. proferire di nuovo o con maggiore enfasi una parola, una
-come attributo di cortesia formale o in segno di ossequio verso un individuo
verso un individuo, un gruppo dipersone o un casato (anche scherz.).
giornalisti. carducci, ii-19-12: il 27 o 28 di luglio deve essere pervenuto al
dirò nulla. -che induce rispetto o soggezione. fanzini, il-n: mi
di forte prestigio (un organismo politico o un gruppo di potere). delfico
particolarmente importante in ambito politico, sociale o militare. alearotti, 1-v-70: rispettabilissime
. che è di notevole grandezza, entità o quantità (un oggetto, un capitale
posizione sociale, per la carica ricoperta o anche conseguenti all'adeguamento a valori e
forse per calco sull'ingl. respectability o sul fr. respectabilité. rispettando
al sesso, alla posizione sociale o politica, ai meriti, ecc.;
, 46: la principessa maria, o che non fosse a tempo o che stimasse
maria, o che non fosse a tempo o che stimasse di essere per la sua
preda. -risparmiare qualcuno da ingiurie o da violenze (e anche salvarne la
sua esistenza. pascoli, i-455: o san marino,... quel giorno
evitare di ledere i diritti di qualcuno o di turbarne o offenderne i sentimenti.
i diritti di qualcuno o di turbarne o offenderne i sentimenti. monti, x-4-673
: se il favellar d'amore, / o fille mia, ti spiace, /
con riguardo e cautela; non sciuparlo o deteriorarlo. giuliani, i-508: la
, sempre quando si viene in concorrenza o in comparazione di chi è più potente
in comparazione di chi è più potente o più rispettato succumbe il più debole. buonarroti
ufiziali il freno, / mal rispettati o poco accorti o forse, / s'io
freno, / mal rispettati o poco accorti o forse, / s'io 'l debbo
indenne da devastazioni (un edificio) o da perdite (un patrimonio).
, aw. per quanto concerne uno o più elementi di una serie, una
più elementi di una serie, una o più persone di un gruppo, visti
vi concorra il tacito consenso del vescovo o, rispettivamente, del papa, con
ho comandato respettivamente / che qualsisia mercante o stanziato / o forestiero, la sua merce
/ che qualsisia mercante o stanziato / o forestiero, la sua merce esponga /
, antichi, come sei tu, o senofonte, e moderni, come son io
e moderni, come son io, hanno o dato precetti espressamente così di governare e
agg. che si riferisce a uno o a ogni elemento di una serie,
elemento di una serie, a uno o a ogni individuo di un gruppo secondo
di una sequenza prestabi lita o enunciata; che gli è proprio o gli
lita o enunciata; che gli è proprio o gli corrisponde (e può avere una
di circostanze sono reciprocamente come 1 volumi o grandezze delle palle e reciprocamente pure come
. sparsi sulla groppa tigrata delle dune o dinanzi alle rispettive catapecchie su delle barelle
l'hudson descrive una folla di quattro o cinquecento, in abito nero, tuba a
, 2-107: rafrena il tuo ciurmare, o zucca vuota, / ponendo te su
dalla qualità de'tempi che si conformano o no col procedere loro. guicciardini, 2-1-163
.. [i bolognesi] sono discordi o respectivi, non debbono volere dare la
esprime una relazione di interdipendenza fra due o più termini; correlativo (due o più
due o più termini; correlativo (due o più parti del discorso).
. 6. che assume valore o forma diversi a seconda del soggetto con