si fa durante il carnevale, / o la stagione, / a non aprire mai
ceruleo. monti, x-3-446: o del nemboso egioco / armipotente figlia
sfinimento, ne fe'tal presagio che egli o ne morrebbe o ne arebbe soprawivuto stolido
tal presagio che egli o ne morrebbe o ne arebbe soprawivuto stolido. g. gozzi
dipignessono il viso con cerasa, brasile o simile liscio alcuno. mattioli [dioscoride
sistema rombico, in cristalli geminati, o in masse granulari. = voce
pur assai. aretino, xxvi-3-13: o fra porro, poeta da scazzate, /
come... i cervellati, o ducali, o francesi, o bianchi,
.. i cervellati, o ducali, o francesi, o bianchi, o rossi.
cervellati, o ducali, o francesi, o bianchi, o rossi. franceschi,
ducali, o francesi, o bianchi, o rossi. franceschi, iii-2-38: polpette
7-57: che la panziera sua, o la catafratta, cervelliera, od elmo sia
una cervelliera. anonimo, ix-522: o tu della campana, / suona!
. vien chiamata 'cir- veleria ', o sia 'cervelliera ', era un ordigno
sotto l'elmo per difendere il capo, o sia il cervello; e forse lo
machiavelli, 708: è seguito che, o per straccuratag- gine delle monache o per
, o per straccuratag- gine delle monache o per cervellinàggine della fanciulla, la si
di buon parentado e ricco, o per sua cervellinàggine, o per poca avvertenza
, o per sua cervellinàggine, o per poca avvertenza della madre, si
, a uno scarso giudizio, o anche a una mente capric
avessi / meco michel di giorgio, o 'l rannuccino, / attenderesti ad altro,
tu aresti il latte in bocca, o tu saresti un cervellino, o un
bocca, o tu saresti un cervellino, o un presso ch'io non dissi.
e quella più interna dalla sostanza bianca o massa midollare) e in diencefalo,
i-449: le bombe... o si spegneranno stridenti nel- l'onde,
si spegneranno stridenti nel- l'onde, o si conficcheranno ne'anchi d'antica fortezza
ne'anchi d'antica fortezza americana, o porteranno volando nel vano le cervella d'
in cui * cervello 'vale * senno o ingegno ', vengono dall'osservazione fisiologica
quercina, cresciuta lentamente prima di germogliare o di dar frutto. carducci, 679:
1-460: questo monte gira intorno, / o 'l cervello a cerchio va. bandello
cervello con la teorica degli accenti, o sian tuoni, acuto, grave e circonflesso
: di fronte a un evento strano o inatteso, che turbi o confonda profondamente
evento strano o inatteso, che turbi o confonda profondamente le idee e il comportamento
le idee e il comportamento consueto, o susciti irritazione, nervosismo. -dare al
in casa, in piazza, in mercato o in bordello, / e quivi dar
tu non vuoi che si sappia, o afferma quello che tu vuoi che si
creda, perché... lo affermare o negare gagliardamente mette spesso a partito el
stizza diventa propio rabbia, e rabbia canina o viperina, quando trovo citati que'suoi
tramutato che tu l'hai, due o tre piene giumelle di uve secche spicciolate,
officina / d'un fabbro a coricarti, o in vii taverna, / qui tra
credo che la ci sia morta, o almeno almeno uscita di cervello!
, 1-262: non usare le affettate conciature o capellature di teste, dov'appresso de
: ei parla e dice che dorme. o questo sì, che è un cervel
be'cervelloni del tempo andato avevano, o le medaglie son false, que'traversi mostacci
: ma che è? il sole nefasto o il vizio forse le fermentano nel cervellucciàccio
istesso del collo le due cervici, o coppe, fatte una da man destra l'
qualor furioso / scote l'ampia cervice o cangia fianco / sotto il gran peso
peso stanco / e dal destro si volge o dal sinistro. baldinucci, 146:
alti, stanno, / per assaltare o lepretta o cervieri. marsilio ficino,
stanno, / per assaltare o lepretta o cervieri. marsilio ficino, 2-125:
mie sorelle alcuna / vista errar quinci, o ch'aggia l'arco al fianco /
ch'aggia l'arco al fianco / o che gli omeri vesta d'una pelle
una pelle / di cervier maculato, o che gridando / d'un zannuto cignal
un lago. tasso, 6-1-81: o mio gemino sol, ch'in terra adoro
amabilissima donzella, / che per forza o per froda altrui non ruba, i
e la volge e rivolge, or due o tre passi / sciolta la lascia e
di peli di bestie vaccine, o vero caprine, domestiche o salvaticbe,
bestie vaccine, o vero caprine, domestiche o salvaticbe, né di bestie cervine
salvaticbe, né di bestie cervine o asinine. garzoni, 1-829: le pelli
erba fresca mescolata colla secca di due o tre anni, per non essere stata né
lunghezza e recare più di dieci punte o pugnali); vive in branchi;
l'anima mia agogna te, o dio. marini, xxiv-773: il cavaliere
battaglie / dar dentro colla turba, o negli agguati / perigliarti co'primi infra gli
sempre *. aretino, iii-181: o cerva d'amore, o capriuola di grazia
, iii-181: o cerva d'amore, o capriuola di grazia, vieni, vieni
gentilezza vi vaglia. vieni a me, o coeterna a la venustà celeste. diodati
alle labbra sue congiugne / presto muore, o rado giugne / all'età vecchia e
note al malmantile, 1-85: birra o cervogia, bevanda... composta di
come un savore con colla cervona, o sì veramente colla dipesce, che sarebbe
a varazze, che non ne discendesse o non ne uscisse greve di testimonianze geologiche
non ne uscisse greve di testimonianze geologiche o tassologiche, di conchiglie, ricci, cavallucci
cavallucci duri, secchi... o con il brusìo o il ronzìo, in
secchi... o con il brusìo o il ronzìo, in una qualche tasca
tasca, d'un qualche notturno silfoide. o d'un cervo re- luttante, d'
due piccole zanne (e vive isolato o a coppie, nelle foreste della malesia)
de'mal parlanti per * accertare 'o 'assicurare 'uno. specialmente nel
82: * cerziorazione ', o usi per * notificazione, avviso ',
per * notificazione, avviso ', o per * certificazione ', è sempre barbarismo
, se ne coglie / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e vergogna
ne coglie / per triunfare o cesare o poeta, / colpa e vergogna delle
tutto il mondo, se tutto fosse o potesse esser suo, non gli facean maggiore
censo a cesare, e se è lecito o non. e iesù, conoscendo loro
, conoscendo loro iniquità, disse: o ipocriti, perché mi tentate? mostratemi
0 niente, 0 cesare 0 niccolò: o tutto o niente. = voce
0 cesare 0 niccolò: o tutto o niente. = voce dotta, lat
le affezioni in cui i disturbi circolatori o respiratori producono un ostacolo più o meno
circolatori o respiratori producono un ostacolo più o meno rilevante allumatosi. d'
). che si riferisce alla cianotipia o cianografia. cianòtipo, sm. copia
copia di un disegno ottenuta per cianotipia o cianografia. cianta, sf.
con le calze a bracaloni / cinque o sei son venuti a capo scala.
, iv-134: 4 ciao! '(o 4 schiavo! ') è anche voce
neta sc'ia [v] o 4 schiavo ', come forma di saluto
dei finimenti dei cavalli per passarvi o fermarvi anelli o fibbie.
cavalli per passarvi o fermarvi anelli o fibbie. carena, 1-351:
passarvi e stabilirvi una fibbia, una cintura o altro. d'annunzio, v-1-377:
dallo spagn. chapa 'foglia di metallo o di legno'(per coprire una superficie
serve per tener fermi ed affibbiare vestimenti o altro. landolfi, i-201: quegli
piccolo strumento di fil di ferro, o di altro metallo, adunco, con due
] sono... il brunitoio o a lanzetta, o a calcagno, i
. il brunitoio o a lanzetta, o a calcagno, i bulini, la ciappola
calcagno, i bulini, la ciappola o tonda, o quadra. baldinucci, 2-16
bulini, la ciappola o tonda, o quadra. baldinucci, 2-16: 'ciappola',
di scarpelletto quadrato, con punta, o tonda, o mezza tonda, o quadra
, con punta, o tonda, o mezza tonda, o quadra; il
, o tonda, o mezza tonda, o quadra; il quale serve per lavorar
alla mia sottilità palpitante è cesello grosso o mezzano o piccolo, è ciappola o tonda
sottilità palpitante è cesello grosso o mezzano o piccolo, è ciappola o tonda o quadra
grosso o mezzano o piccolo, è ciappola o tonda o quadra, è punta di
mezzano o piccolo, è ciappola o tonda o quadra, è punta di smeriglio,
quello che l'uomo vuole intagliare, o figura o animale o storia di più
che l'uomo vuole intagliare, o figura o animale o storia di più figure,
uomo vuole intagliare, o figura o animale o storia di più figure, e poi
collettivo di vestimenta logore e smesse, o di masseriziuole di poco pregio. talora
case sul mezzodì suonando la novena delltmmacolata o del natale. = dal ir
. persona che ciancia a vanvera, o per trarre in inganno. varchi
non si perdeva a ciaramellare di donnicciuole o di tresche muoveva sempre lunghissime lamentazioni sulla
di ciaramella. pascoli, i-212: o povero ciaramellaro dei monti, perché hai
ber tini, 7-22: o dormite mai più, e finitela, e
975: * ciarlata discorso di niuna o poca importanza, fatto da uno o
o poca importanza, fatto da uno o da più, e alquanto prolungato.
v-138: non mi tacciate di boria o di ciarlataneria se questa volta n'ha
/ veggo l'antitesi / di quattro o sei / eterogenei / grugni plebei.
ciarlataneschi, sostitutori della loro propria semipoesia o delle loro esibizioni di finta poesia alla
consuetudine una piega sola della pedanteria scolastica o del ciarlatanismo giornalistico. ciarlatano,
era il corpo del giocolier del cane o pur del ciarlatano amante...
i ciarlatani sono da colà espulsi, o vengono racchiusi ne'reclusori per attendere al
nemmeno un verazzi, un roccaforte, o altro simile ciarlatano del parnaso. cuoco
piovano arlotto. burchiello, 143: o ciarlatori al vento, o femminelle.
, 143: o ciarlatori al vento, o femminelle. del tuppo, 468:
ii-286: non essendo da filatessa d'argomenti o belle sentenze o descrizione vaghe invitato e
da filatessa d'argomenti o belle sentenze o descrizione vaghe invitato e guasto, si sdegna
e loquacissimi di mezzo ai tormenti, o alla beatitudine, e non mai stanchi
di chi lo perde in ciarle noiose o dannose. parecchie donne sono ciarliere; di
alla fiamma della discordia; sarà raccolta o per curiosità indiscreta e ciarliera, o
o per curiosità indiscreta e ciarliera, o per aprirsi una via al vostro cuore medesimo
lunga,... né fìbbia, o scarpino o cappa o guamacca, o
.. né fìbbia, o scarpino o cappa o guamacca, o ciarpa, da
né fìbbia, o scarpino o cappa o guamacca, o ciarpa, da figurare cose
o scarpino o cappa o guamacca, o ciarpa, da figurare cose di spagna
ciarpa, da figurare cose di spagna o le sagre del tirolo. 2.
rintoppi / da più vecchie giornèe farsetto o saio. g. gozzi, 1-20
baldinucci, 34: ciarpone o impigliatore dicesi quell'artefice che impiglia molto
potea. marsilio ficino, 2-39: o inestimabile guadagno, quando duoi in tal
, et in ciascheduna vi vanno quattro o cinque indiani tutti nudi, e di persona
trovava per ciascheduno dei visitatori, uomo o donna, una parola che li facesse
la totalità indeterminata, con valore distributivo o partitivo: tutti a uno a uno,
[l'essodio] fu così detto, o perché si soggiugneva alla fine di ciascuni
si soggiugneva alla fine di ciascuni diverbii o parlate in due, o perché in
di ciascuni diverbii o parlate in due, o perché in ultimo della favola una volta
2-79: alcuni son rossi, altri ranciati o dorè, altri gialli, altri verdi
insieme ne vien formato un eterogeneo, o composto, come è un raggio del
l'altra vegna l'una, / o d'un terzo ciascuna. boccaccio, dee
che hanno l'aspetto di un bicchiere o coppa, come sono alcune corolle,
forma di tazza profonda (di bronzo o di metalli preziosi), con un
, usata per pescare le mende (o ciaule). ciaùscolo » v.
bianchi, in corimbi composti, frutto obovato o ellittico, di sapore dolce-acidulo (e
licheni, destinata a contenere le propaggini o gemme, che per lo più ha
mele, susine, castagne, pesche, o simili altre cibaccole. idem, 5-23
per molti mesi, sanza altro lume accidentale o naturale. della robbia, 1-286
forteguerri, 24-87: non fia bevanda o cibo / che tu tocchi, se
. idem, par., 24-2: o sodalizio eletto alla gran cena / del
nel- l'arie freddissime che nelle tiepide o calde. marino, 1-166: adon
cacio. alfieri, i-267: avrei finito o col delirar d'intelletto, o col
finito o col delirar d'intelletto, o col soccombere delle forze fisiche, sendomi
. cosa di che uno si ciba, o che è attinente al cibo.
sentenze le spùtan dall'alto delle càttedre o di que'mucchi di residui cibari che hanno
residui cibari che hanno nome « riviste o rassegne » mensili o quindicinali.
nome « riviste o rassegne » mensili o quindicinali. 2. canale cibario
termali] rimanga nel medesimo canale cibario o intestinale. = dal lat. cibarius
mani dei medesimi [stampatori] o simili cibattoni,... ho voluto
13: oimè dolente! s'i'desin'o ceno, / puot'uom pensar son
è in prigione, il troppo dormire, o vero dilatarsi in pigliare del cibo corporale
stessa maniera di cibo, per dolce o amara che di sua natura ella si sia
cibi. marino, 1-148: non cibo o pasto prezioso e lauto / il mio
, che quel poco e vile di legumi o d'erbe che desinando solo usava.
e licor lieti di francesi colli, / o d'ispani, o di toschi.
francesi colli, / o d'ispani, o di toschi. cuoco, 1-194:
varie in vari tempi / formano, o se fra lor pe 'l cibo han guerra
d'animo. tansillo, 622: o cibo, o nudrimento, / che i
tansillo, 622: o cibo, o nudrimento, / che i lassi spirti
? parini, giorno, i-601: o de la francia proteo multiforme, / voltaire
... non fu giammai vietata o interdetta, / come molt'altri cibacci
cui, per la forma, 1 vaso o coppa a due anse '.
vincere dalla golosità volgare di una bistecca o di un cibreo di rigaglie, la leggenda
morta risponde: o qui c'è il cibreo! idem,
, 2-291: chicchi [della melagrana] o granelli rossi, addetti, disposti a
, un nonnulla, un fico ', o come dissero i latini, * una
; per dire una cosa di pochissimo o niun pregio. = della stessa
e sono proprie dei paesi caldi o tropicali). = voce dotta
mai fanciul vago di lucciola, / o di pigliar farfalle o girar trottola /
di lucciola, / o di pigliar farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'
di pigliar farfalle o girar trottola / o farsi lieto d'una bella frottola, /
, / di far cantar cicale o poppar succiola. ceccoli, vii-680 (18-14
imago il sol dipinge, / ed erba o foglia non si crolla al vento,
/ né farfalla ronzar, né voce o moto / da presso né da lunge odi
vedi. prati, ii-322: semina o mieti, / quando la gru che
/ con suo fil te ne avverte, o la cicala / che con la pancia
concetto di cicala. -grattare la pancia o il corpo della cicala: provocare qualcuno
. buonarroti il giovane, 9-465: o va', gratta un po''l corpo
in su i capelli a cupola, o a pina, gli fermavano con certe cicalette
, 5-115: e perocché anco i granchi o di mare o d'acqua dolce nella
perocché anco i granchi o di mare o d'acqua dolce nella medesima parte del corpo
ordinario altro non importi che sola chiacchera o cicalaménto. segneri, i-427: né
in una mossa sì strana i cicalamenti o le chiaccare delle genti. panciatichi, 47
discorso di margutte sopra i fegatelli; o, secondo altri, un cicalaménto sopra le
mi volesser metter la casa a romore o arricchirmi d'uova. 2.
cicala1. cicalata, sf. discorso o scritto lungo e inconcludente, spesso su
qualche insulsa tiritera al modo fiorentino antico o moderno. c. gozzi, i-192:
... recitano le loro dicerie o, come dicevano, « cicalate »
cicalaturo, agg. ant. che pronuncierà o sta per pronunciare una cicalata.
3. mus. ant. organo o cembalo di scarsa sonorità. 4
imbastardire, e allora muta toga, o resta, e si conosce dal differente
a bassa voce, di una persona sola o di più persone. mattio franzesi
per far vedere che stava attenta, o per ravviare il cicalio, diceva: «
, 3-1-72: e adirato diceale: o cicalona, / che modo è questo tuo
[del petrarca] del secolo decimosesto o del presente, perché tutti sono cicaloni,
vogliono, che una certa cicatrice, o sia callosità, che egli ha nel
verun pericolo risanarono, senza veruna cicatrice o deformità rimasta sul volto. alfieri,
nocciuole] nel guscio un piccol callo, o porro, o eminenza, che è
guscio un piccol callo, o porro, o eminenza, che è forse la cicatrice
: tutti i tronchi hanno una cicatrice o una ferita. 4. disus
si deducevano in mente per laborioso raziocinio, o mi si configgevano in cuore per lento
, ma vorrebbe additarle in voi, o lavoratori. negri, 1-482: non io
cose, che più servono a ritardare o a peggiorare, che non a guerire i
... non credo che rincarili o cicatrizzi mai perfettamente, perché di marzo
un dolore, di una pena morale, o del ricordo di essi. -anche intr
vaiuolo né male alcuno, neppure dolore o infiammazione alle incisioni, le quali il
: dopo lo 'ncarnare e saldare, o vero cicatrizzazione della piaga...,
. redi, 16-ix-235: esternamente curato o tagliato, non si arriva mai alla cicatrizzazione
, sf. mozzicone, avanzo di sigaro o di sigaretta fumata. ojetti
3. pezzetto di tabacco compresso o mozzicone di sigaro: da masticare.
per le strade i mozziconi di sigari o sigarette buttati via dai passanti (e anche
, cicchi). masticare cicche o tabacco; masticare qualcosa senza deglutirla.
di schiaffi, di rumore dell'acqua o simili. b. corsini,
questo senso dicesi anche * pipa 'o 'girata '. cicchétto,
cicchétto, sm. bicchierino d'acquavite o d'altro liquore forte. panzini
, cred'io, dal colore della ciccia o carne lavata. = dimin.
e aromatizzato, viene servito come cibo o come condimento. soderini, iv-273:
, sm. ant. tipo di fignolo o foruncolo doloroso. bencivenni [crusca
questo senso dicesi di persona molto grassa o carnosa, ch'ha dimolta 'ciccia *
carnosa, ch'ha dimolta 'ciccia * o * cicciuto'. cicognani, 3-79:
vi sia sempre bollita della lattuga, o della zucca..., o della
, o della zucca..., o della cicerbita. pasta, 22:
legume breve, ovale, contenente tre o quattro semi, che servono per l'
24-32: cotestui doveva avere le traveggole, o mangiato cicerchie. buonarroti il giovane,
progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante,... cicero, testo
chi, dietro compenso, guida forestieri o turisti nella visita di città, di monumenti
]: 'cicerone da piazza ', o semplicemente * cicerone ', chi mostra
chi mostra ai forestieri le cose rare, o quelle ch'egli reputa rare, della
e si riferisce sia a un oratore o a uno scrittore, sia a uno stile
terreni sabbiosi lungo i litorali del mare o le banchine dei fiumi, in pianura
straccio di cicisbea, alla quale morendo o il micino o il canino o la passerina
, alla quale morendo o il micino o il canino o la passerina, non faccia
morendo o il micino o il canino o la passerina, non faccia subito tepinicio
tempo, in frivole conversazioni dimorante o cicisbeante. cicisbeare, intr. [
bearcisi; e cicisbei i galanti, o quei che fanno il galante e
x-3-121: ah! non fòra, o muse, stato / meglio assai..
donna amata. caporali, 1-116: o cicisbei, di quanto mal cagione /
di buon mattino per andar sulle mulattiere o per sentieri profumati di funghi e ciclami
sinante: sono erbe grandi 0 liane o alberi con infiorescenze a spadice, affine
un ciclo. -attributo di fenomeni, o serie di fenomeni, che si svolgono
3. bot. organi ciclici o verticillati: quelli (foglie, antofilli
brattee) disposti sull'asse a due o più per ogni nodo. 4.
che, nello svolgersi, compie uno o più cicli successivi. -trasformazione ciclica:
all'altro dei vari tempi, con o senza sensibili modifiche. = voce dotta
ciclismo per le signore, -disse, o meglio, gorgheggiò: -vinse anche
indica le malattie infiammatorie. cicliti o ciclòsi, sm. plur. chim.
tratti di anni bisestili. -ciclo pasquale o ciclo magno: giro di 532 anni
furono: un libro del magno ciclo, o vogliamo dire cerchio pasquale [ecc.
lunare, e da'nostri ciclo, o circolo decem novenale, è quello che
di anni, in capo a cui o rinnovasi qualche apparenza ne'corpi celesti,
rinnovasi qualche apparenza ne'corpi celesti, o si compie qualche serie arbitraria inventata per
svolgimento fino alla sua logica conclusione, o al suo completo esaurimento (di una
di pensiero, di un movimento politico o letterario, della vita di un individuo
letterario, della vita di un individuo o di una nazione). gioberti,
applicazione in tutte le sue scienze sociali o naturali, in italia si disputava ancora
ciò che si è potuto costruire in dieci o venti secoli; non più nazione,
). -anche: serie di romanzi o racconti di un solo autore, in cui
in cui si ritrovano gli stessi personaggi o i loro discendenti e si rappresenta una
. -pitt. serie di quadri o di affreschi, per lo più di
di conferenze, lezioni, rappresentazioni teatrali o cinematografiche, audizioni musicali, che si
riscontrano nell'attività di un settore economico o nell'insieme dell'economia di un paese
paese, in un periodo che coincida più o meno col secolo. 9.
porta alla trasformazione di rocce già esistenti o alla formazione di rocce nuove. -ciclo
14. tecn. ciclo di lavorazione o lavorativo: complesso delle successive operazioni che
materiale indefinito per trasformarlo in elemento greggio o in elemento finito. c.
ciclòdromo, sm. sport. stadio o pista per corse ciclistiche.
da ciclo1 e dal gr. 8póp. o <; 4 corsa ',
cicloesano, che si presenta in cristalli o come liquido incolore (ed è molto
presente all'interno delle cellule del fegato o del rene, che svolge una parte
nella sua vibrazione descriverà intera la cicloide o qualche parte di essa. milizia, viii-309
andamento centripeto (cicloni tropicali), o in un moto di masse d'aria sotto
, i-181: a te libo, o despota, di porpore cinto, che guardi
figur. individuo che rammenta nell'aspetto o nell'indole il ciclope polifemo; persona
io levai gli occhi al sole « o lume superbo del mondo, / tu
per li pesci tutti / giuro, o bellino, o ciclopino, o mio /
tutti / giuro, o bellino, o ciclopino, o mio / padroncino [ecc
giuro, o bellino, o ciclopino, o mio / padroncino [ecc.].
antichi, il cui soggetto era un ciclope o piuttosto un polifemo cieco ed ubbriaco
, per cui il neonato, o l'embrione, ha un unico occhio,
certo numero di copie testi dattilografici o anche disegni preparati su ap
. rigutini-cappuccini, 182: 'ciclostile'o 'ciclostilo', semplice strumento, con
del '55 sarei stato dimesso: per raggiunti o addi rittura superati i limiti
emulsionate con altre, le notizie o le ipotesi che gli paiono più opportune.
gasteropodi, così detti per aver l'apertura o bocca della loro conchiglia interamente circondata da
riva d'un fiume, oche o pur grue, / o cicni collilunghi.
oche o pur grue, / o cicni collilunghi. = voce dotta
. 6. archit. lama o staffa di fenro in piccole dimensioni,
il così detto 4 radicchio bianco 'o * radicchino ', che si vende
fatte unicamente di fiori a linguetta, o semifloscoli. sono di questo numero la lattuga
l'uomo avesse la bocca nelle orecchie o nella cicottola, forse; ma, stando
appartenente al genere ombrellifere. -cicuta virosa o acquatica: cresce lungo i fossi nell'
più rara di tutte. -cicuta minore o aglina: cresce qualche volta frammista al
[dioscoride], ii-52: mangiata o bevuta che si sia la cicuta,
1-188: sotto l'erbe che producono fiori o frutti, si comprendano l'origano,
cidoniato, sm. confettura di pere o mele cotogne con zucchero e miele;
zucchero e miele; cotognato. o. targioni tozzetti, 2-391: i frutti
si uniscono allo zucchero per farne il cotognato o cidoniato, proposto per le debolezze di
a budello, una mescita di birra o di cidro, col ramo d'
pregio di beltade. tasso, 6-i-81: o mio gemino sol, ch'in terra
luce della verità (per scarsa intelligenza, o in seguito a turbamenti, allettamenti,
lui saria non minimo biasimo essere stato o ceco a nollo scorgere, o pigro a
stato o ceco a nollo scorgere, o pigro a non averne avuto miglior cura
vorrei vedere. savonarola, iii-36: o ciechi, non sapete voi che la verità
foscolo, vii-202: così s'accresce o almeno si mantiene il numero della folla
disia! lorenzo de'medici, 521: o mia cieca speranza, ov'hai condutti
scrivere non è che un istinto cieco, o una pratica materiale. manzoni,
fr. della valle, i-41: o cieca notte, e quanto meno oscura /
rigliante il braccio reca / non rattien lassezza o raffica, / strada rotta o notte
lassezza o raffica, / strada rotta o notte cieca. e. cecchi, 1-66
leggiadria le veniva non dall'abito cieco o dalla vanità vigilante, ma dal continovo inconsapevole
: 'cieco '. dicesi di camera o altro luogo che non abbia finestre da
ant. improvvisa, condotta di notte o di nascosto (un'operazione bellica, una
circoscritto più particolarmente lì tra il cieco o il colon ascendente e l'ileo.
se in giro vanno ladri, o banditi alvaro, 9-65: andavo avanti con
cozzo / in cosa che 'l molesti o forse ancida, / m'andava io.
moglie che porta un bambino in collo o da un figlioletto cencioso, tutta la giornata
25. gioco del cieco o della cieca: gioco di ragazzi,
carta. -figur. senza discernimento o ponderazione; senza esame, senza discutere
una filastroccola lunga lunga, senza sugo o sapore alcuno. -chiaro anche ai
? -il cieco guida l'orbo o l'altro cieco: una persona ignorante
una cupola, di colore azzurro più o meno carico di giorno, e scuro,
et belle. iacopone, 35-58: o esmesuranza en breve re- dutta, /
alto e profondo, / cielo deserto. o patria delle stelle! d'annunzio,
, / che ti paresse, o bella, a quello eguale. 2
: al vostro dolce azzurro / ceda, o luci serene, / qual più bel
: son io che il cielo abbraccio, o da l'in- terao / mi riassorbe
4. figur. (con intento ironico o scherzoso). r. bracci,
. r. bracci, 2-100: o questa sì ch'è da pigliar colle
. -cielo stellato: il cielo ottavo o delle stelle fisse. -terzo cielo:
tasso, 6-ii-149: non sparisca, o tebro, al nostro cielo / tanto splendor
, come suole alta colonna, / o scoglio, o selce al più turbato
suole alta colonna, / o scoglio, o selce al più turbato cielo. marino
che queste straniere. parini, iv-44: o pianta di buon seme / al suolo
. idem, purg., 11-1: o padre nostro, che ne'cieli stai
, 4-3: disse la donna: o gloriosa madre, / o re del ciel
donna: o gloriosa madre, / o re del ciel, che cosa sarà questa
signore del deio. -regina del cielo o dei cieli: la madonna. dante
. bernardino da siena, 33: o reina del cielo, genitrice di dio,
par che tu mi nieghi, / o luce mia, espresso in alcun testo,
. leopardi, 1-39: dammi, o ciel, che sia foco / agl'italid
sopra i quali sono stati dipinti cieli sereni o nuvolosi, che servono a nascondere la
-cessi, tolga il cielo: per auspicare o deprecare il verificarsi di un avvenimento.
che mai gli venga in cuore o in mente desiderio né pensiero d'una sì
leggera stizza. fagiuoli, 1-1-178: o deio! se io mi vestirò da donna
la mia zia. metastasio, 1-6-258: o del! che tenti? quel
cosa dal cielo: esagerarne i meriti o i difetti; concederla dopo molti indugi
sollevarli, pregando, invocando iddio, o in segno di rassegnazione o di allegrezza
iddio, o in segno di rassegnazione o di allegrezza. cavalca, 17-i-62:
per rafforzare il proposito di fare (o di non fare) una data cosa.
pavia, facendole cangiar nome, o dichiarandola di terzo e quart'anno.
in cielo né in terra: agitare o discorrere senza costrutto, sventatamente. lippi
ora sia vostro officio di non palesare, o di scusare almeno la mia arroganza.
conversazione con irma. -scritto (o non scritto) in cielo: di avvenimento
in cielo: di avvenimento destinato (o non destinato) a verificarsi. -toccare
meglio si convien loro un ciffulotto in mano o cacapensiero in bocca. =
dei segni (detti anche cifre arabe o arabiche, perché diffusi dagli arabi)
: il numero, arrotondato nelle decine o nelle centinaia o nelle migliaia, ecc.
, arrotondato nelle decine o nelle centinaia o nelle migliaia, ecc., più
., più vicino, per difetto o per eccesso, a quello reale.
cifra tonda. gozzano, 53: o che l'eroe che non sa riposi /
inesplorati ed osi / tentar le stelle, o il nautilo rivibri / e s'inabissi
non suscettibili di veruna qualificazione di lode o di biasimo. 3. per
delle operazioni compiute da un'azienda (o da un suo ramo), in
, se fossero da noi bene intese o se potessimo avvederci se le popolari son
, sì come s'usa ne le cifre o in altro modo. allegri, 1
il proprio lor nome dimostri o 'l soprannome. buonarroti il giovane,
le cifre bianche e ci versò due o tre gocce di pao rosa. jahier,
più nell'usare le lettere dell'alfabeto o altri segni con un valore diverso dal
mediante l'uso di una combinazione di cifre o di numeri collegate col suo meccanismo.
convenuta serie alcuni dei molti segni alfabetici o aritmetici, che sono incisi sopra segmenti
. figur. segno convenzionale con cui due o più persone si riconoscono, o confermano
due o più persone si riconoscono, o confermano un precedente accordo (di nascosto
e personale, ne fa il segno o la cifra di un concetto a sé estrinseco
egizii, che essi chiamano lettere sacre, o figure d'animali, con le quali
. rappresentare un nome mediante le iniziali o un'abbreviazione convenzionale. 2.
contiene la chiave per interpretare uno scritto o un messaggio o un dispaccio in cifra
per interpretare uno scritto o un messaggio o un dispaccio in cifra. panzini
, agg. rappresentato mediante le iniziali o un'altra abbreviazione (un nome)
di cigàro: / uno ne accendi, o caro, / e poniti a fumar.
pronunzia sigarro) donde venne l'uso o abuso, che voglia dirsi, della foglia
voce, dicendo * zigaro 'o 'sigaro '. comunque sia la voce
due o più che servino di lieva, cigliate e
sm. mus. piccola lista d'ebano o d'avorio applicata trasversalmente tra l'impugnatura
stralunava. lorenzo de'medici, 565: o padre, io veggo in mezzo alle
, né cangia stile, / o mia diletta luna. carducci, 730:
traccia / amor ti chiami, innalza, o bella figlia, / innalza al padre
pensiero, / penso a che pensi, o mia bella pensosa. metastasio, 1-4-9
di temide impugnò l'util flagello? / o chi pudor sì bello / diede all'
diede all'augusta autorità consorte? / o con sì lene ciglio / fe'l'imperio
a secco, ower cigli di piallacci, o come altri dicono, piote di terra
per la locomozione in ambienti liquidi, o per attirare granuli alimentari, ecc.
v.]: 'ciglionare *. costruire o fare i ci glioni.
(e costituisce il margine del fosso o del dirupo che la fiancheggia); proda
. soderini, ii-77: la cetronella o citraggine è un'erba molto odorata che
osservai... non ritrovarsi mai polle o scaturigini fluenti sovra la terra su le
cime de'monti, ma gemere sempre o sotto i loro ciglioni, o nel
gemere sempre o sotto i loro ciglioni, o nel pendìo, o alle falde de'
loro ciglioni, o nel pendìo, o alle falde de'medesimi. algarotti, 2-269
una macchia, di un qualche ciglione o argine, di un luogo murato o d'
ciglione o argine, di un luogo murato o d'altro. lastri, i-223:
simili che formino una folta macchia, o di terra piotata e pillata con maglio,
facilmente addomesticabile); il cigno selvatico o canoro (cygnus cygnus), con
; e altri nel mezzo del fiume o accanto le verdi ripe, il sole,
riferimento generico all'ultima e notevole azione o impresa compiuta da una persona prima di
/ se posso aver di te notizia o lume, / io ti farò mutar
, / io ti farò mutar faccia o costume / con una trippa di sua merce
crocchia e fermati sulla sommità del capo o sulla nuca. bettinelli, i-85
attrito improvviso di due corpi di metallo o di legno, per congegni metallici mal
legno, per congegni metallici mal lubrificati o arrugginiti, per peso eccessivo o per
lubrificati o arrugginiti, per peso eccessivo o per cattiva connessione di strutture di legno
piante, / non canto di fanciulla o viandante; / ma il cigolar de'rami
sia stata messa legna non ben secca o versata acqua. dante, inf.
le passere insieme stridendo e cigolando predicono o pioggia o vento. faldella, 2-186:
insieme stridendo e cigolando predicono o pioggia o vento. faldella, 2-186: passò un
non si dee stridere, né per riso o per altro accidente cigolare, come le
: per ottenere da una persona aiuti o vantaggi, bisogna guadagnarsela con doni o
o vantaggi, bisogna guadagnarsela con doni o denaro. g. m.
870: costor vissuti sono un mese, o piue, / a noce, a
nella locuz. stare in cilema o in cileme: in ozio, perder tempo
. lorenzo de'medici, ii-280: o vuoi, per ammagliar la gammurrina /
con cotta bianca, e mantello cilestro o perso. boccaccio, dee.,
leghi in manica angusta a cui vermiglio / o cilestro velluto orni gli estremi. foscolo
marine, /... i o ermione, / t'accompagna nel viaggio /
protozoi, del sottotipo infusori: marini o d'acqua dolce, hanno il corpo
veniva usato come veste dei soldati romani o per proteggere dalle intemperie opere e macchine
carducci, 999: oggi ti canto, o re de'miei verd'anni, /
un lungo peduncolo, tondo oppure ovaleggiante o a forma di cuore, di colore giallo
che facciano di fichi, di ciriege o di poponi i villani. sacchetti,
, 17-12: passando una forese, o trecca, con un paniere di ciriege
non beveva vino per continenza, se non o di melagrane o di frutte, come
continenza, se non o di melagrane o di frutte, come di ciriegie o di
melagrane o di frutte, come di ciriegie o di mele. aretino, v-1-169:
lontano. pascoli, 787: tu [o tarda bacca selvatica] mentre urlano aspre
vivo. ojetti, ii-532: tre o quattro toreri spalancando e agitando le cappe
tu piacer di tenerlo impiccato? / o tu l'affoga o tu taglia il capresto
impiccato? / o tu l'affoga o tu taglia il capresto. / non più
dio: questa ciriègia abbocca: / o tu stendi ornai l'arco o
o tu stendi ornai l'arco o tu lo scocca. -essere come le
il prunus cerasus (detto volgarmente agriotto o visciolo amarasco), più basso (
; e li sua rami nascano a 4 o a cinque o 6, a
nascano a 4 o a cinque o 6, a riscontro l'un dell'altro
cerasus, è dell'istessa virtù appunto o qualità della gomma arabica. manzoni,
... qua e là, rimessiticci o getti di gelsi, di fichi,
agg. che ha il colore (o anche il sapore) della ciliegia:
, i-487: per far perfetti vini claretti o cire- giuoli fatti alla franzese, conviene
, e lo bee mero, / o bianco o verde o ciregiuolo e nero.
e lo bee mero, / o bianco o verde o ciregiuolo e nero.
bee mero, / o bianco o verde o ciregiuolo e nero. 2.
, sf. tecn. macina a cilindri o trituratore a cilindri per la rottura di
trituratore a cilindri per la rottura di grani o semi oleosi, oppure per la riduzione
, tr. premere sotto un cilindro o fra due cilindri stoffe, fogli di
, fogli di carta, di latta o di gomma (per spianarli o renderli
latta o di gomma (per spianarli o renderli lucidi). bandi lucchesi
cilindratìssimo). compresso con un cilindro o fra due cilindri (un foglio di carta
. tecn. macchina provvista di due o più coppie di cilindri, per l'ammorbi-
consiste nel passare sotto un cilindro o fra due cilindri un foglio di carta
gomma, una stoffa (per lucidarli o spianarli). foscolo, xv-493
risce al cilindro, che ha la forma o la figura del cilindro. galileo
gran fabricatore data non quadrata, piramidale o cilindrica, ma circolare, molte ragioni
all'altezza di circa due piedi un tronco o fusto cilindrico, liscio, consistente,
simile appunto ad un vetro colorato, o ad uno specchio mal costrutto, la
base di qual si voglia cilindrico, o conico, misurare la loro solidità.
fabbricano di verdi legni grandissime ruote, o vero cilindri tagliati di fortissimi legni,
catene a due cilindri avvolte, / o argani ch'io dica. d. battoli
composto di due cilindri, detti curri o rulli. monti, iii-74: tuttoché
: cilindro si dice il rotolo, o rullo, o spianatoio, il quale è
si dice il rotolo, o rullo, o spianatoio, il quale è uno strumento
intorno al lucignolo dei lumi a olio o a petrolio, per accrescerne la luminosità
abboccarsi, ora a scansarsi facendo così crescere o scemare di mezza voce quel dato suono
cilindri con appropriato vocabolo chiamansi i due o tre corti cilindri, onde sono muniti
. meccan. organo circolare, di ghisa o di acciaio o di alluminio foderato con
circolare, di ghisa o di acciaio o di alluminio foderato con un manicotto di
nelle macchine alternative a fluido, motrici o operatrici), entro cui avviene lo
corsa del pistone: costituito dall'anima o camicia (la parte interna dove scorre il
di un compressore, ad esempio: o la resistenza di un fondo di cilindro
un fondo di cilindro, a due o a quattro tempi: i consumi di carburante
la parte più elevata di uu sistema montuoso o collinare, il sistema stesso; sommità
... non ritrovarsi mai polle o scaturigini fluenti sovra la terra su le più
alte cime de'monti, ma gemere sempre o sotto i loro ciglioni, o nel
sempre o sotto i loro ciglioni, o nel pendìo, o alle falde de'medesimi
loro ciglioni, o nel pendìo, o alle falde de'medesimi. monti,
manzoni, 300: su questa, o re, che a noi / sembra di
escrescenza. monti, x-3-381: o tu che su le carte il senno leggi
de'numi dai tremendi seggi, / o la severa maestà sublime / di quei
alla base di questo fiore vi hanno due o più brattee, dall'ascella delle quali
dall'ascella delle quali spuntano degli altri assi o peduncoli pure terminati da un fiore,
anni], appellansi boschi da cima, o d'alto fusto, e somministrano il
iii-288: ritrarre l'uomo nella storia, o, come si dice nell'ambiente,
4-238: che volete voi ch'io dica o ch'io risponda altro, se non
cui si dà volta ad una barca, o addetta ad altro uso marinaresco. panzini
dei rami vegetali si hanno rami fioriferi o peduncoli fiorali. 11. cima alla
in cima al capo hanno due corna o antenne lunghissime fatte a nodi. forteguerri
-andare, avvilupparsi per le cime o per le cime degli alberi, dei
che 'l dovea por fortuna in cima o in fondo. pulci, 1-4: ché
cosa lo tolga dal suo proposito, o lo ritardi. 13. dimin
: questi [alberi] si cimano, o si scapitozzano. panzini, ii-176:
quanto le nuvole, risolvendosi in pioggia o in neve, rendevano l'immagine di
la cimasa da capo, la coperta o tetto della quale e'disegnava coprirla del
la seconda e per la terza, o per il fine. cimàtidi,
» e noi chiameriamo acqua da cimatori o nebbia distrutta. leggi di toscana,
: nessun cimatore possa... mostrare o far mostrare in bottega sua né altrove
cimare. 2. chi svetta o pota le piante. 3. scherz
formate da'rami più sottili degli alberi, o dagli arbusti spi nosi. -e
rasando il pelo formato da filamenti paralleli o no fra loro, ma sempre di
si fa lacca di cimatura di drappo, o ver di panno, ed è molto
baldinucci, 34: * cimazzio 'o * uovolo '. voce usata dagli
del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che muove e fa
campana, 166: luce, luce; o cimbalo risuona come un crotalo / e
4 in cimberli '; coi verbi essere o andare, è detto di chi è
c'era sempre qualcuno che glielo prestava: o i campagnoli conoscenti, o, quand'
prestava: o i campagnoli conoscenti, o, quand'era il tempo, gli stessi
quercia, e cadendo fa un tombolo, o vero un cimbottolo. carena, 2-59
che ha appartenuto a un personaggio illustre o a una persona cara. f
di corone, e di altri cimeli, o utensili, 1 quali erano fatti di
. (ciménto). saggiare l'oro o altri metalli e pietre preziose; purificarli
una tavola / grande di gioia, o un caston magnifico / ricco d'oro
d'altre materie che si tormentano a fuoco o cogli opportuni reagenti per farne analisi chimica
, 18-1-46: se colla bilancia delle leggi o pur col paragone de'filosofi si pesassono
pur col paragone de'filosofi si pesassono o cimentassero le cose del mondo, pochissime
cose del mondo, pochissime se ne trovarebbono o più tosto non niuna,! a
siccome 10 aveva paura di esser veduto o prevenuto da martino, o denunziato
veduto o prevenuto da martino, o denunziato da alcuno dei fanciulli, non mi
, riconosciuto per puro (oro, pietre o metalli preziosi); purificato per mezzo
senza provocazione alcuna venga subito ad atti o parole oltraggiose... io ho
mette i pez- zuoli dell'oro, o veramente scudi, e sopra detto oro,
veramente scudi, e sopra detto oro, o scudi, si mette altretanto della detta
volere fare cimento se tu puoi fare o no quello di che tu minacci. bandello
al cimento / d'esser crudele ad uno o ingiusta a cento. p. verri
suo animo al cimento di dovermi, o biasimare di ciò, e come contrario
il commercio sia guidato da vera speculazione o da capriccio inconsiderato. oriani, x-21-185
, dopo essere stati alquanto in forse o di combattere o di ritirarsi, finalmente non
stati alquanto in forse o di combattere o di ritirarsi, finalmente non vollero venire
a cimento ': a far prova più o meno arrisicata delle forze corporee o intellettuali
più o meno arrisicata delle forze corporee o intellettuali o morali, da poterne scapitare
meno arrisicata delle forze corporee o intellettuali o morali, da poterne scapitare o
o morali, da poterne scapitare o nel fatto o nell'opinione. -mettere
da poterne scapitare o nel fatto o nell'opinione. -mettere a dura prova
pericoloso, rischioso; che si espone o espone altri ai pericoli. l
, 1-307: * cimeria *, stanza o luogo dove si cimano i panni
, largo 3, di colore bruno-chiaro o rossiccio; emana, se toccata, un
altri sciagurati di que'bramani sono tutti o sensali o mercatanti, poltroni come le
di que'bramani sono tutti o sensali o mercatanti, poltroni come le cimici.
, duo cimicioni, e due mosche culaie o che fastidiosi pedanti, o che stomachevoli
mosche culaie o che fastidiosi pedanti, o che stomachevoli pedanti, o che noiosi
fastidiosi pedanti, o che stomachevoli pedanti, o che noiosi, insolenti furfanti pedanti.
1-73: l'uva volpola bianca, o come altri dicono cimiciattola, comincia maturare
... la malvagia, la volpola o cimiciattola, il navarrino.
con bel cimiere, costò fiorini sessanta o circa. pulci, 9-4: e minacciava
. tasso, 3-7: serico fregio o d'òr, piuma o cimiero / superbo
serico fregio o d'òr, piuma o cimiero / superbo, dal suo capo
ch'è posta per centro del brocchiero o per cimiero de la testa. marino
, porre in capo il cimiero delle corna o della città di corneto: ingannare il
493: uno sciàvero di tulle o di crepe georgette si dilungava nel vento
1-188: sotto l'erbe che producono fiori o frutti, si comprendano l'origano,
corbellerie che si ande- ranno stampando, o che si sono in questi ultimi anni
luogo consacrato, cintato da muri o compreso nei sagrati delle chiese (nei
suole rendere ogni anno circa di cinquanta o di sessanta lire, perché ogni anno vi
perché ogni anno vi soglio sotterrare sei o otto persone. pulci, 1-26: mentre
; e fosse l'ora del tramonto, o la solitudine e la mestizia del luogo
la solitudine e la mestizia del luogo o la lenta digestione, i grilli sentimentali gli
in attesa di essere passate alla cottura o alla torchiatura. 7. per simil
di desolazione, di sterilità intellettuale, o anche del passato, che l'uomo
passato, che l'uomo dimentica, o ricorda con indifferenza. carducci, 639
dall'antico / antro ti sveglia, o sonno, e 'n questi miei / occhi
questi miei / occhi t'annida o pur per poco toma. marino, 11-212
detta crisoberillo, crisolito opalizzante, gatteggiente, o anche orientale da'gioiellieri...
, con isplendore vetroso trasparente, semitrasparente o opaco, verde-olivo o bianco-verdiccio.
trasparente, semitrasparente o opaco, verde-olivo o bianco-verdiccio. = voce dotta,
cordone, ma con la semplice cordellina o cimossa del color della tela. carena
è come il vivagno del panno lano o serico. cimossa e vivagno non infrequentemente
sola sola. 3. cuscinetto o girella fatta di strisce di panno o
o girella fatta di strisce di panno o di cimosa, per cancellare le scritte di
: item che quando algun drapo o cavezo de drapo... vene do
cavezo de drapo... vene do o mandò ad algundi di membri de
un virus penetrante per la via respiratoria o per quella digerente, e si manifesta con
cimurro. burchiello, 223: o muso sgangherato d'arcibecco, / o
: o muso sgangherato d'arcibecco, / o cavallacci a vecchia cimurrosa.
, 9-432: che legno non potea giovarli o cina, / a fargli ritornar barba
firenze, ed è perfettissimo a incarnare, o ver fare incarnazioni di figure in muro
un certo colore di vero cinabrese, o sia rubrica fabrile. milizia, ii-261:
lo più si trova in masse terrose o granulari di colore rosso bruno (puro
cinàbero si falsifica con sangue di capra o con sorbe peste. mattioli [dioscoride]
udiro / nascer cinabri in cotal guisa o dove? baldinucci, 34: '
: dico a voi dunque volto, o gentildonne, / se apprezzate il cinabro
tutto ciò che 'n voi miro, / o bellissimi labri, / amo, lodo
dipinte a capriccio, o granite, gocciolate, moscate; altre
.. che tutti empio di pene, o cingo di catene, massimamente quando movo
bel labbro tinto di ci- nabbro, o che volgo l'una e l'altra stella
boschi (e depongono le uova bianche o con piccole macchie nei buchi degli alberi
con piccole macchie nei buchi degli alberi o in nidi abbandonati) e si nutrono di
v.), la cincia bigia o palustre (parus palustris), la cincia
nuovi gheppi la pedona; / o nuovo vipistrello, a cui si dona /
nessuno officiale quasi ha fatto officio, o datosene fatica; lasciando correre le ghirlande
proprio e pigliasi per bevitore e frappatore o cianciatore. lomazzi, 320: greci
solenni, come se egli fosse cinciglióne o alcuno altro di voi bevitori ebriachi e
cincillà (cinciglia), sf. o m. zool. mammifero roditore della
da pelliccia, una specie di furetto o donnola o cincillà. 2.
, una specie di furetto o donnola o cincillà. 2. pelliccia di
è naturalmente derivato da 'cincinno 'o * cincinnolo ', che è un ricciolino
* cincinnolo ', che è un ricciolino o anello di capelli. ma nel linguaggio
infatti rapidissimo nello scegliere, senza cincischiamenti o pentimenti di femmine, e avrebbe potuto
con l'ascia a darsi in vino o acqua per guarire il male di carlo vili
del bufalo a furia di spadate ammazzava o cincischiava coloro, che non gli lodavano
il che è proprio degli innamorati, o di coloro che temono). g.
elle si pongono a cincistiare una commedia, o novella, dove la minima parola fuori
, parlatore, artefice che bada a dire o a fare, ma non conclude poi
tempo ho potuto cincischiare colla penna otto o dieci corbellerie delle solite. cicognani,
, 1-141: il cominci ad usare, o dilettarsi negli dorati panni, cincischiati vestimenti
so se quello ripezzare fosse tenuto o povertà, o leggiadria; però che,
ripezzare fosse tenuto o povertà, o leggiadria; però che, non che i
calza sola dimezzata e attraversata di tre o quattro colori. baldinucci, 34: *
e diseguale, che si fa con forbici o altro strumento mal tagliente o male affilato
con forbici o altro strumento mal tagliente o male affilato. guerrazzi, i-161:
, d'un artefice che bada a dire o a fare, ma non conclude poi
sempreverdi, opposte, peduncolate, ovali o lanceolate o a stipole caduche, infiorescenza
opposte, peduncolate, ovali o lanceolate o a stipole caduche, infiorescenza terminale in
infiorescenza terminale in forma di pannocchia o di corimbo, con fiori ermafroditi,
con fiori ermafroditi, bianchi, rosa o carnicini, con la corolla in parte
la china gialla, la china regia o corteccia peruviana. = lat.
l'avventura, per la piccola emozione estetica o mnemonica. = forma abbreviata di
. dramma scritto per il cinematografo (o ridotto per il cinematografo). -anche
cui sfaldato a fette sottili un terreno erboso o cespuglioso, e disposte poi quelle fette
neologismo che significa l'arte del bracchiere o del cacciatore, ed equivale a caccia.
: ognuno dei protagonisti del piccolo dramma o della piccola commedia quotidiana recita una sua
qualche astro lontano da noi qualche centinaio o migliaio di anni-luce, si potrebbe fotografare
sm. chi lavora nell'industria cinematografica o fa parte del mondo del cinematografo (
numero di giri a una vite, o ad applicare un bullone in un foro
applicare un bullone in un foro, o ribadire una copiglia. bocchelli, ii-268:
dei film prodotti in quanto espressione estetica o mezzo di informazione, documento scientifico,
stile cinematografico: in un'opera narrativa o teatrale, un modo di rappresentazione della
storico, mettiamo la battaglia delle termopili o la navigazione di colombo, intercettate mentre
lo sciuperà in ciprie ed in belletti; o per andare al cinematografo. -pagare
, con colpi di scena, aspetti comici o grotteschi; confusione estrema di persone che
titolo d'un'uma di terra cotta, o pentola, ovvero olla cineraria. targioni
la differenza negli atomi di polvere, o negli atomi del fumo, ne'razzi solari
: scritture indecifrabili: a caratteri minuscoli o maiuscoli, immersi o in rilievo: lineari
a caratteri minuscoli o maiuscoli, immersi o in rilievo: lineari, forcuti,
mercé il movimento, sia esso attivo o passivo, come elettricità, massaggio,
per proiezioni cinematografiche e per spettacoli teatrali o di varietà. = comp.
francese e tedesco. non nelle cineteche o nelle sale per la proiezione di pellicole
sollecitazioni a cui un corpo in moto o in quiete è sottoposto a causa dei
, fate conto, un quindici anni o sedici, e non vorrebbe star più.
... e chi dice zanzaverata o cinforniata. — deriv. dal
/ di quante cinga mar, stagno o riviera. guicciardini, 349: essendo
36-81: adunque dove ella era aperta o mal sicura la cinse e fortificò con
infelice. carducci, 848: vederti, o lidia, / vorrei tra un candido
tutt'ardo. bembo, 1-245: o vecchiezza ostinata ed infelice, / a
/ entri, e i nobili affetti / o strozzi od assoggetti. tommaseo, 1-68
non cinge / ladra ricchezza immonda, o gloria infame. 2. porre
. che tutti empio di pene, o cingo di catene, massimamente quando movo
movo il bel labbro tinto di cinabbro, o che volgo l'una e l'altra
sii per le tue vesti aulenti, / o sera, e pel cinto che ti
e, salve, dice cantando, o inclita / a cui le grazie corona
, non strinse / cagion di fuori o estrinseco 'ngegno; / ma sola forma
cuoio, di pelle, di tela o d'altro tessuto robusto), fornita
sostenere la cassa delle carrozze, il saccone o il materasso del letto. -anche:
sgraviamei le spalle / di queste casse, o stipi, 0 scatoloni. parini,
, di pelo di cammello: piatto o a sezione trapezoidale) che serve a
fra due pulegge calettate su alberi paralleli o anche sghembi. d'annunzio, v-1-678
la corsa e si fermavano per un guasto o per la fine dell'orario.
sorelle alcuna / vista errar quinci, o ch'aggia l'arco al fianco / o
o ch'aggia l'arco al fianco / o che gli omeri vesta d'una pelle
d'una pelle / di cervier maculato, o che gridando / d'un zannuto cignal
... / d'atterrar orso o d'assalir cignale. tasso, 14-73:
lor terga. chiabrera, 68: orso o cinghiai feroce / non ritrovava aita /
non ha di lui chi più leggiero o forte / la destra mova o la persona
più leggiero o forte / la destra mova o la persona adatti. carletti, 121
come per fame / fieri leoni, o per vigor tremendi / arraffati cinghiali alla
morire lentamente una lucertola presa ne'campi o una bella cetonia dorata. quando i
più che il massaro mi menasse ima cinghiata o qualcuno mi dicesse bastardo. cinghiato
introdotto sino a metà in un cappio o gassa, che è in capo al
panzini, iv-137: i carri a cingoli o cingolati si usano in montagna o nei
cingoli o cingolati si usano in montagna o nei terreni molli. cingolétta, sf
— in particolare: cordone (di lino o di canapa) che serve a stringere
genii ed amorini diversi, portanti mazzi o corbelle di fiori, vasi di profumi
verso la metà di giugno, due o tre settimane dopo l'inizio delle ostilità,
talvolta da loro innanzi ch'ei possino o sappino esprimere interi i lor versi.
onesta sia se non colei che colla fante o colla lavandaia o colla sua fomaia favella
colei che colla fante o colla lavandaia o colla sua fomaia favella: il che se
di tanti predicatori eloquenti, quasi logore o spezzate si tacciono, ecco una cicaletta
e quindi cinguettare d'elementi grammaticali, o fabbricare sonettuzzi e madrigaietti da ventuno al
della casa, 2-3-345: chi è o scilinguato o reco, non voglia sempre
casa, 2-3-345: chi è o scilinguato o reco, non voglia sempre essere quegli
quel cinico mascalzone) manda qualche diretto o reflesso raggio dentro quella buca, che sapete
, fra'bisogni naturali, e sociali o fattizzi, e nonpertanto inevitabili nel nostro
gravi non costituendo che delle altrettante più o meno perdite di tempo.
/ né di me vo'che parli istoria o cronica. 3. agg.
ha alcun ritegno a compiere azioni riprovevoli o a farne pubblicamente l'apologià (e
a ritroso della moltitudine e comparir cinici o quacqueri impazzano co'pazzi, e non
impedire che non gli tremoli in cuore o speranza o spavento d'una vita futura
non gli tremoli in cuore o speranza o spavento d'una vita futura. d'
ritirato dagli uomini, senza broncio misantropico o cinica salvatichezza. giusti, 2-125: in
aveva a base la glorificazione della carne o del peccato, la voluttà,
tempi è la terra coperta di brina, o di maggio gli alberi di foglie.
e mettila in su le cinigie, o sì veramente in su un poco di
bragia. adoprasi nella cassetta da piedi, o altrove, dove occorra di avere un
: codesta * ciniglia * è un filo o cordoncino irsuto, che adoprasi in lavori
quando chiamarono * bruco * quell'attaccagnolo o portanastri dei segnali nel messale, e
lati, aprendo uno spiraglio sanguigno, o lasciando talvolta scorgere entro la testa un
che burla e sorride, quella die piange o che sanguina: dopo il cinismo,
cinnamato, sm. chim. sale o estere del l'acido cinnamico
pruno, detto anche rosa canina o spina canina. crescenzi volgar.
per la difesa, per la compagnia o altro. = voce dotta, comp
sessantina di specie; sono piante annue o bienni con fusti eretti, alti fino a
m, fiori a corolla rotata rossa o azzurra, foglie verdi biancastre lanceolate;
cinoglossa, al peso di quattro o cinque grani al più. tramater [s
squamine, e rassomiglia ad un fungo o propriamente ad una clavaria assai più che
rose spontanee, di forma ovale o tondeggiante, grosso come un'oliva di color
fu, che inventò il bastion triangolare o cinquangolare. = comp. da cinque
ogni cinquanta pertiche bisogna fare de'pozzetti o bottini di tre piedi di diametro, e
mezzo di due zeri / mettendo z et o innanzi al k. b. segni
6. sm. l'anno cinquanta, o cinquantesimo (riferito al secolo di cui
esagerare una cosa con molte parole, o parlare a lungo di una cosa: ed
forma assoluta * cinquantarla ', o nella frase 'stare a cinquantarla '.
: si dava al servigio del tempio o de'sacerdoti la cinquantesima parte o delle
tempio o de'sacerdoti la cinquantesima parte o delle biade o degli animali. bembo,
sacerdoti la cinquantesima parte o delle biade o degli animali. bembo, 1-217:
sf. somma di cinquanta unità (o che si approssima a cinquanta).
: essere prossimo ai cinquant'anni, o averli da poco superati; avere cinquant'anni
. disus. moneta da cinquanta centesimi, o la somma equivalente. palazzeschi,
sul serio al teatro, non per passatempo o a sbadigliare, non per farsi vedere
somma di cinque, la cifra (o la lettera) che rappresenta il cinque
dare e deb'avere... pongono o accendono... al credito altrui
da eleggersi. il tasso ne ha due o tre. de sanctis, ii-1-43:
, anzi attraverso le lenti de'quattrocentisti o de'cinquecentisti. baldini, i-337:
parolucce vapide e aeree quelle quattro o cinque idee anche forse importanti ma rancide di
numeri, forma le voci cinquecentouno (o cinquecentuno), cinquecentodue, cinquecentotre,
in altro modo non soggetto a tassa, o impiegare riproduttivamente, 3.
somma di cinquecento; la cifra (o la lettera) che rappresenta il numero
che contiene cinquecento volte mille, o che è formato da cinquecento migliaia.
anni d'età, che dura o è durato cinque anni. pavese,
della liguria): giallo-dorato, secco o dolce, aromatico. panzini, iv-138
del lotto, giocata di cinque numeri o i cinque numeri estratti su ogni ruota;
. dial. moneta da cinque centesimi o da cinque lire. guerrazzi, i-244
, recinto di mura, di fossi o di steccati, innalzato intorno a una
interno del quale si estendono una città o in genere un centro abitato. -cinta
destinate a vincolare la persona all'aereo o a permettergli di lanciarsi col paracadute.
baldinucci, 36: l'imoscapo, o vero ratta di sotto, nel quale
[base] toscana, oltre al zoccolo o dado, se non toro o bastone
zoccolo o dado, se non toro o bastone, e cinta o lista. milizia
se non toro o bastone, e cinta o lista. milizia, ii-270:
= dallo spagn. cintillo * cordone o nastro di cappello '.
i miei dolori, / vieni, o sogno, pietoso al mio lamento?
alle donne diserte de'vinti / il marito o l'amante rapì. tommaseo, i-153
per le tue vesti aulenti, / o sera, e pel cinto che ti cinge
di zinco che viene legata al tronco o sui rami degli alberi da frutto,
ant. cerchia di mura, di fossi o d'altro; recinto. andrea
, quando è coperta [la luna] o intorneata da le nebbie rade. tasso
. cintura per sostenere i pantaloni o per tenere i panni stretti alla vita.
di perle, a cui l'occaso o l'orto / non vede eguali, ha
capitelli delle colonne giugnessero loro alle spalle o alla cintola, dove venissero a toglier
, il fiume è deserto. i due o tre sabbiatori / sono scesi con l'
a cintola: appeso alla cintura, o a lato. bibbia volgar.,
[loro arme] portano a cintola due o tre, una più grande, l'
a cintola / tuttavia le tenessi, o nella manica. -stare con le
, nastro, cordicella (per stringere o legare qualcosa). varchi
avessero. lorenzo de'medici, ii-280: o pel tuo camiciotto una scarsella, /
pel tuo camiciotto una scarsella, / o cintolin per legar gli scuffioni. sassetti
qual fosse l'uffizio del cintraco, o sia precone della città di genova,
, sf. fascia di panno o di cuoio usata per sorreggere e stringere le
.. le metteremo in conventi laici! o forse le cinture di castità.
contenente pezzi di materiale leggero (sughero o altro) o camere d'aria, per
materiale leggero (sughero o altro) o camere d'aria, per mantenere a galla
serve a fissare al seggiolino l'aviatore o il passeggero in un aereo (e anche
costruzione e alla manutenzione delle linee elettriche o telefoniche, per assicurarsi in posizione di
2. la parte superiore dei calzoni o della gonna, che cinge la vita
subito che arrivano all'età di dodece o quatordece anni, e con un panno
recinto (di mura, di piante o d'altro); cerchia (di
e che è costituito da zone verdi o da quartieri di tipo industriale. d'
. archit. catena, cerchio di ferro o di legno (per rendere stabili colonne
di legno (per rendere stabili colonne o pilastri pericolanti). c. bartoli
bartoli, 1-182: io ho fatto fare o di legno o di ferro una cintura
: io ho fatto fare o di legno o di ferro una cintura gagliarda secondo la
cinto intorno in luogo accomodato la colonna o altra pietra. baldinucci, 7-93: fu
con le braccia in modo da immobilizzarlo o alzarlo da terra, con un rapido
: / ben doni borsa, guanciale o tovaglia, / o cinturetta che poco
borsa, guanciale o tovaglia, / o cinturetta che poco costasse. boccaccio,
lotta: afferrare l'avversario con uno o con ambedue le braccia alla cintura,
-cinturino dell'orologio: cinghietta di cuoio o di metallo, per tenere fermo l'
paletti fitti negli occhi delle catene, o cinturini, o cerchi, che dir vogliamo
occhi delle catene, o cinturini, o cerchi, che dir vogliamo,..
cintura di cuoio che portano i soldati o i cacciatori. algarotti, 3-57:
in tutto ciò nulla sarebbe di strano o degno da essere narrato, se la mia
69: che se v'ha del vago o del contraddittorio...; ciò
ancora tolse ciò avea un suo famiglio o sottoposto. storia di fra michele,
per questo appunto, in questo punto o argomento. dante, inf.,
dante, inf., 14-63: o capaneo, in ciò che non s'ammorza
proposizioni comparative, di quello che (o, semplicemente, che). berni
ritrovar cosa più de voi bella, o simile almeno; con ciò che scuoprir si
quando andasse di fuori a predicare, o per altra cagione, sì osservava la
gianni, ii-493: tu [o morte] non ti puoi maligna qui covrire
frutti raccolti insieme sul medesimo stelo o ramoscello. bencivenni [crtiscà \
2. mucchietto, ciuffetto di capelli o di peli annodati insieme. dante
. i. neri, 9-70: o dolcissima nina, io dissi allora, /
ciocchettina di neri capelli; cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola che prescriveva
capelli; cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola che prescriveva di tenerli
leggère come una ciocchétta di cedrina o di menta. = etimo incerto:
. di piedi, che per impedimento o per malattia si muovono con difficoltà.
di chi strascica male le gambe, o affine a 'cionco 'e a *
cionco 'e a * ciotto ', o suono imitativo del linguaggio fanciullesco.
esclamazione che esprime irritazione, meraviglia, o semplicemente rafforza quanto si afferma.
avv. ha funzione dichiarativa, esplicativa o correttiva, e vale: intendo dire
vale a dire, per meglio dire, o meglio, piuttosto. - anche:
navi] primieramente riguardano quale legno, o quale ferro, o quale fune, a
quale legno, o quale ferro, o quale fune, a quale legno o
o quale fune, a quale legno o ferro o fune compongano, ciò è con
fune, a quale legno o ferro o fune compongano, ciò è con quale ordine
si puole de'frammenti de'gusci, o col vaglio, o col capi- steio
frammenti de'gusci, o col vaglio, o col capi- steio, all'uso di
steio, all'uso di maremma, o col vassoio all'uso de'cioccolattieri.
(e può essere anche ripieno di liquore o di una pasta dolce).
bramerei che prendesse la mattina una chicchera o due di latte fresco di vacca,
affettazione bella e buona il dire cioccolatta o cioccolata-, si tolga una delle due
cioccolata farinosa, mangio con disgusto tre o quattro pasticcini. alvaro, 9-291:
femm. -a). chi fabbrica o vende cioccolato; chi prepara o mesce,
fabbrica o vende cioccolato; chi prepara o mesce, in appositi locali, il
; nell'industria dolciaria, l'operaio o l'operaia addetti alla preparazione, alla
forma di tavolette, pani, confetti o in polvere). redi,
16-i-73: il cioccolatte è una mistura, o confezione fatta di vari ingredienti, tra
2. bevanda ottenuta facendo sciogliere o bollire cioccolato in polvere o cacao.
facendo sciogliere o bollire cioccolato in polvere o cacao. carletti, 60: il
fagiuoli, 1-5-192: il cioccolato, o sia il cioccolatte, detto comunemente la
ciòcia, sf. (plur. -ce o -eie). antico tipo di calzatura,
fortuna di non aver democra- tizzatori o di averli avuti savi, si armarono contro
. arila, 93: cioè, o pure, come scrissero i nostri vecchi,
, e dee seguire immediatamente la parola, o la locuzione, o altra parte del
la parola, o la locuzione, o altra parte del discorso che si vuol dichiarare
2. figur. individuo di umile o bassa condizione; rozzo, rissoso,
padre, sia atto d'uomo libero, o licenza da ciompo o da sanculotto
libero, o licenza da ciompo o da sanculotto, giudichi lei. carducci,
mai di te fa pompa! / o superbia, se'ben ciompa, / fitta
, ne la quale sono le donne o gli uomini solamente. forteguerri, 25-44
faccenda, tantoché le parole del cionco o non fecero caso o le parvero mattie
parole del cionco o non fecero caso o le parvero mattie da ubbriacone. serao,
quadro col maglio si divide in tre o quattro cionconi. = deriv.
tatto, quando i suoi legamenti sien ciondolanti o rotti. pirandello, 7-164: tutti
sciugatoio spuntatosi / su la spalla (o buon!) le ciondola.
cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. e così la tirava innanzi
muoversi con difficoltà, con pena (o anche con abbandono). collodi,
qua e là senza una meta precisa o per ozio; perder tempo senza far
e. cecchi, 1-192: due o tre conoscenze interessanti ma assolutamente impresentabili che
5-120: tutto il giorno ciondolavano sul terrazzo o in giardino -non avevano un lavoro,
chi nelle mosse e nelle abitudini ha o affetta cascaggine. e traslato: di
poco da una crepa per un lembo o per un corno. palazzeschi, 3-29
, che anche chiamansi ciondolini, sono o pezzi variamente figurati, dello stesso metallo
gli orecchini, ovvero sono formati di una o più gemme, di pietre dure,
. figur. uomo sciocco, balordo (o anche pigro, fannullone).
, 94: non le dispiaceva di essere o angelica... od anche alcina
me la porrei sotto l'ascella o in tasca, o me l'attaccherei ciondolone
l'ascella o in tasca, o me l'attaccherei ciondolone a un pelo della
tutti gli altri che avevo veduto morti o agonizzanti ricordavo allora! quello a cui
veste lunga a modo di cappa o di sottana, che portavano anche gli
poi rimpiattato / sotto la cioppa, o sotto il gamurrino, / tu puoi pensar
e senza piede, di legno o di terracotta (e serve per
essa si servono in tavola i guazzi o conserve. 2. il liquido
, un'acquicella improvvisa dal masso, o una ciottola di latte puro.
il detto niello pesto in certi vasetti o ciotoline invetriate. redi, 16-iv-161: avendone
'essere, fare il sopracciò '. o suono imitativo di chi ciaccia e
pensiero bello e fatto, strambo, o no, poco monta, purché ci ciottoli
disegnava fini e nette sulla polvere candida o sul ciottolato lucente. valeri, 1-49
colte nei fiumi e fossati, come frombole o ciottoli, che spezzate dentro non han
lancellotti, xxiv-312: se sono in monti o boschi o paesi senz'abitazioni, manco
: se sono in monti o boschi o paesi senz'abitazioni, manco possono aver delle
massa incoerente di ciottoli, ghiaie o arene silicee e calcari. nievo, 1-55
d'animo, durezza di cuore, o anche tarda intelligenza. nieri, 266
comperatore, si venderia il giusto prezzo, o si mandassi a vinezia, o a
, o si mandassi a vinezia, o a roma, dove tal sorte di rubini
. baldinucci, 64: piccolo sasso o ciottolétto di diverse figure bistende, portato
letto di ciottoloni, dove scorre un rigagnolo o torren- taccio, secondo la stagione.
la puntata minima stabilita per l'apertura o l'invito, e il gettone che
la simiglianza delle foglie; ha due o tre gambi, e nasce ne'piani.
intera, fiori in spighe, ermafroditi o unisessuali; sono quasi tutte perenni e
perenni e proprie dei luoghi umidi o paludosi; concorrono alla formazione di prati
del quadrangolare), alto un braccio o più: ha le foglie di porro,
, cruccioso, pensieroso, grave (o anche arrogantemente presuntuoso).
tiberio sempre il guardava con cipiglio, o ghigno falso. menzini, 5-232: e
ed è una guardatura d'uno adirato, o d'uno estremamente superbo quasi 'piglio
. -avere cipiglio: avere un atteggiamento o un'indole seria, grave; darsi importanza
viene coltivata per il bulbo rotondo o schiacciato, composto di varie tuniche concentriche
varie tuniche concentriche carnose di colore bianco o rossiccio, di odore e sapore forte
ii-iio: le cipolle cotte nel forno o sotto la brace eccitano la venere, pro-
le cipolle. pascoli, 234: o primavera! con quel verde d'agli,
la sfoglia, con un viso tondo o con un viso schiacciato. pirandello,
ghirlande di cipolle. -cipolla d'inverno o cipolletta: erba simile alla cipolla comune
. per simil. recipiente di vetro, o d'altra materia simile, in forma
come le cipolle. 13. escrescenza o nodo del legno. 14. medie
con suo padre. -voler bene o piacere come le cipolle ai cani:
per fare colonne, pavimenti, tavoli o altro). vasari, i-92:
e comune ne'campi. la cipolla o bulbo si mangia, ed è conosciuta
stupidaggine, sciocchezza, insulsaggine, detta o compiuta (con riferimento particolare a lavori
tu finita? al quale io risposi: o monsignor reverendissimo, io la mia cipollata
l'una è simile alle zolle deu'alume o più tosto dell'alabastro, e lo
temperature invernali (e può essere parziale o estendersi tutt'in giro: semplice, doppia
giro: semplice, doppia, tripla o quadrupla). = deriv.
che viene mangiata fresca, sotto aceto o in umido. crescenzi volgar.,
, un mazzo di ravanelli, e quattro o cinque cipollini. 2. per
basette nascono al solito da'loro cipollini o bulbi,... e pel mezzo
cipollino2, agg. e sm. marmo o alabastro pre giato, dalle
pre giato, dalle vene o macchie di vario colore, di
, 1-408: si piantano le cipolle porraie o, come altri dicono, i
cipperimerli per fortuna, di luigi daliapiccola o di igor strawinski. = variazione eufemistica
confini di una proprietà. -cippo funerario o monumentale: sormontato qualche volta da un
v. borghini, 4-218: colonna, o pietra, o cippo, o come
, 4-218: colonna, o pietra, o cippo, o come e'se lo
colonna, o pietra, o cippo, o come e'se lo chiamavano, che
, e che servisse per cippo, o colonnetta sepolcrale, o pietra ache- runtica
servisse per cippo, o colonnetta sepolcrale, o pietra ache- runtica, che vogliamo dire
danno alla pianta una figura piramidale, o di cipresso... è
chioma ovale a rami patenti e più o meno orizzontali; il cipresso viene estesamente
umil virgulto / non mai da marra, o mai da vomer culto. mattioli
avvenuto d'abbruciare in una stanza molti fasci o di cipresso o d'abeto o di
una stanza molti fasci o di cipresso o d'abeto o di pino o d'alcun
fasci o di cipresso o d'abeto o di pino o d'alcun altro di così
cipresso o d'abeto o di pino o d'alcun altro di così fatti alberi
come simbolo di altezza (d'animo o di potere), di volontà di ascesa
scopo ornamentale. -cipresso della virginia o gaggia: albero della famiglia tassodiacee,
per spolverizzare i capelli. o. targioni tozzetti [gherardini]: ora
caro a le grazie or tu sonami, o lira, / carme toscano. /
infinita, / pieni di te, o grande cìpride, o anadiomène!
di te, o grande cìpride, o anadiomène! 2. zool.
di cipro. -la ciprigna dea (o, semplicemente, ciprigna): afrodite,
prive di spine, coda più o meno biloba, squame col margine liscio,
la tinca, il ciprino, o carassio dorato. landino [plinio]
lo più vivipari, di acqua dolce o salmastra, delle zone tropicali; hanno
striscia di panno ta gliata o strappata per il lungo ', irpino ciarlngolo
cavalcassi l'ippogrifo d'astolfo, o ti menasse il dromedario di madian, o
o ti menasse il dromedario di madian, o ti trottasse sotto una delle ciraffe degli
volante. d'annunzio, ii-817: o forse mi parrebbe, oltre il cespuglio
agente, e quello che è fatto, o circa il quale è l'azione e
filosofia della pratica si delinea il medesimo o l'analogo processo che abbiamo descritto per quello
del sonetto non essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di
essere inferiore al ternario o alla canzona o ad altra generazione di stile volgare,
, approssimatamente, grosso modo (preposto o posposto a un sostantivo, a un
da trenta anni addietro erano trecento botteghe o circa, e facevano per anno più
il quale nell'anno della grazia quattrocentodieci o circa fiorì. dominici, 1-80:
quale essendo d'età d'anni diciotto, o circa, ratta in spirito, non
tutto il dì insino alle 23 ore o circa. machiavelli, 168: lo mandò
bartoli, 33-270: di due nicchie, o cavemette fatte a mano; l'una
larga due, e profondo una canna o circa; l'altra assai minore nel lato
che erano di tenuta di lire 50 o 60 di metallo. guicciardini, 42:
di tre quarti di braccio l'uno o in circa, egli chiama talee. cellini
, 1-117: dassegli forma di mandorla, o rotonda, di peso di dramme due
ivi menata vita, per esempio, cavallina o porcina, verrà... disposto
circa un carcere conveniente a tal delitto o crime, organi ed instrumenti convenevoli a
organi ed instrumenti convenevoli a tale operario o artefice. galileo, 927: mercurio
ho detto, vel circa, cioè o in quel torno. e per comodità della
grammatica, io avessi veramente solecizzato, o barbarizzato, o smetrizzato. monti,
avessi veramente solecizzato, o barbarizzato, o smetrizzato. monti, iv-166: circa
, detta anche erba da incanti o dei maghi, che cresce nei boschi e
genere. è indigena dei boschi o luoghi ombrosi; fiorisce nella state, chiamata
olivo / di pino s'attendono, o erme, / i conduttori dei carri /
si tengono feste e spettacoli all'aperto o dove si svolgono corse di cavalli.
spettacoli equestri. carducci, 97: viva o prode corsiero! a te la palma
! 3. circo equestre (o, semplicemente, circo): baraccone
contenere vari ordini di gradinate e una o più piste sulle quali si svolgono spettacoli
fossero gli attendamenti dei soliti salta cavalli o circhi equestri, oppure la giostra. tozzi
il languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo / e guardo /
-circo glaciale: depressione a forma più o meno circolare, scavata nel fianco di
un nevaio. -circo di raccolta o alimentare: parte superiore 4. sm
, 7-152: e poi quel presagio o quel sospetto già circolante nella coscienza
atto di produzione (materie prime) o serve ad anticipare i salari.
assumere successivamente 11 carattere di capitale fisso o di capitale circolante, a seconda della
, in un sottinteso pieno d'impertinenza o d'una spavalda franchezza, alla sua
vero che la disuguaglianza sia inevitabile, o utile nelle società, sia vero altresì che
: vi può talora esistere in qualche luogo o nazione una grande abbondanza di danaro;
, 3-57: avrebbero potuto circolar nude o colle gambe in su, coperte col
su, coperte col manto di creso o di giornali vecchi...: non
; un oggetto, per essere esaminato o valutato). pellico, conc.
mio quadrante di circolar. / corcati, o cara, ché il tempo è giunto
/ dell'universo io scrissi? / o in più profondi abissi / qualch'un
d. battoli, 35-113: sianvi o no que'cerchi, e quelle spire
ant. sottoporre a ebollizione un liquido o una sostanza in un alambicco o in
un liquido o una sostanza in un alambicco o in altro recipiente, per estrarne,
, agg. che ha forma o figura di cerchio; che ha proprietà affini
gran fabricatore data non quadrata, piramidale o cilindrica, ma circolare, molte ragioni
, 32-154: ma ne'circoli, o per meglio dire, nelle fascie circolari
della pianta che forma un circolo, o porzione di un circolo. -funzioni
estens. che avviene descrivendo un cerchio o una figura simile, in cui il punto
. relativo alla circonferenza di un oggetto o di una parte del corpo (una