. tracciare con l'ago e il filo o altri accessori un disegno ornamentale su una
coll'ago fiori, foglie, figure o altri ornamenti con fili di varia natura
, metallo, seta, lana, cotone o altro, di un solo o più
, cotone o altro, di un solo o più colori. cantù, 476:
. decorare una superficie dipingendola con soggetti o motivi ornamentali. algarotti, i-vn-51:
mazzettini di fiori. -combinare o formare, naturalmente o artificialmente, luci
. -combinare o formare, naturalmente o artificialmente, luci e ombre, effetti
canovai, la bontà dei quali lo ricama o trapugne di lebra e di mal francioso
. -provocare lividi e contusioni con colpi o ferite ripetuti. della porta,
, da sfreggiar qualche faccia, minuzzare o stropiar qualche inimico? saccenti, 1-2-80
4. figur. presentare in un testo o in un discorso abbellimenti puramente formali e
se stessa è fama. -inventare o falsare, travisando, particolari e dettagli
particolari e dettagli nel raccontare un fatto o nel riferire noti zie o
o nel riferire noti zie o parole altrui, anche con intento malevolo e
, anche con intento malevolo e ingannevole o con lo scopo di divagare.
'rosenkavalier'. -improvvisare un discorso più o meno superficiale su un argomento.
quali è di prammatica ricamare un motivetto più o meno dottorale ogni volta che ci si
gli aspetti formali, con affettata ricercatezza o artificiosità o, anche, insistendo su
formali, con affettata ricercatezza o artificiosità o, anche, insistendo su divagazioni inconcludenti
, anche, insistendo su divagazioni inconcludenti o su dettagli scarsamente importanti. genovesi,
fantasia, ricamando su dei fatti incogniti o mal definiti, elevò una babele di
era come candire un petonciano, / o ricamare un cencio unto e bisunto.
? -per estens. decorato con figure o motivi ornamentali ottenuti con la tessitura.
. per simil. ornato con rilievi scolpiti o, anche, con stucchi, intarsi
, anche, con stucchi, intarsi o lavori a sbalzo. luna, comm
spiedo). aretino, vi-122: o soave, o dolce, o divina musica
aretino, vi-122: o soave, o dolce, o divina musica che esce
vi-122: o soave, o dolce, o divina musica che esce dagli spedoni ricamati
di macchie di diverse tonalità di colori o di zone in cui si alternano luci,
. dando poca cura di basciare o di toccare con mano, sfoderò il suo
da'romanzieri. -che presenta fiorettature o che è eseguito con fiorettature (un
5. ant. vestito con abiti leziosamente o pomposamente ricamati; riccamente adorno di gioielli
onorevole decorata con smalti di diversi colori o a un padiglione o a un manto
di diversi colori o a un padiglione o a un manto decorato con ricami d'oro
zendado ianco, tagliato fuora le figure o altro che facessi: e falle
, ricamatrici petrarchesche, pastorelle d'arcadia o patriottiche vellede. 3. che inventa
patriottiche vellede. 3. che inventa o falsa particolari e dettagli nel riferire una
particolari e dettagli nel riferire una notizia o parole altrui, con intento malevolo.
insistite fiorettature. barilli, 8-97: o vaghe ricamatrici di inni sacri, la vostra
tavoloni e panche: sembrava un refettorio o un ricamatorio. = deriv.
. e letter. l'attività o il lavoro del ricamare. -in senso concreto
affettuoso, un moto d'affetto (o anche un comportamento scortese o ostile)
affetto (o anche un comportamento scortese o ostile). iacopone, 65-173:
di sé innamorare già mai, che o parimente ella non venga presa d'amore
parimente ella non venga presa d'amore o che ella non si resti almeno verso l'
amar sempre, poscia che voi ne siete o del pari o di poco men ricambiato
poscia che voi ne siete o del pari o di poco men ricambiato. g.
a qualcuno una cortesia, un favore o, anche, una raccomandazione, una
persona un sentimento, un gesto affettuoso (o anche un atto ostile, scortese)
, scortese), con atteggiamenti analoghi o contrari. patrizi, 2-138:
ha luogo dissegno né speranza di guiderdone o di ricambio. panigarola, 4-237: la
ricerca, di studio, di applicazione o, anche, fra differenti idee o
o, anche, fra differenti idee o teorie. b. croce, ii-7-221
e logico, nessuna possibilità di ricambio o di confronto tra cristianamente borghese e marxismo
. 3. scambio di parole o notizie in una conversazione. ghislanzoni,
, di una parte di un meccanismo o di un congegno guasto, consumato,
sostituirli a quelli che venissero a perdersi o guastarsi. 'ancora, albero,
sostituire i materiali di dotazione fissa logori o avariati, portandoli generalmente in arsenale,
che si tengono di riserva, per cambiarle o porle a un bisogno in luogo dell'
6. sostituzione di una persona o di una categoria di persone con un'
altri freschi. -l'insieme degli spostamenti o delle sostituzioni di personale ah'intemo di
8. banc. compenso per la vendita o la negoziazione di una tratta, calcolato
con cui si esprime il maggior cambio o prezzo che il traente o il girante
il maggior cambio o prezzo che il traente o il girante viene a pagare nella rivalsa
del trattario trae la cambiale sul traente o sovra un girante della lettera protestata,
ricamifìcio, sm. laboratorio artigianale o industriale in cui si eseguono lavori di
riprendere a camminare dopo una sosta obbligata o, anche, dopo un incidente che
per fortuna non grave: ricamminerò fra due o tre giorni. fenoglio, 3-135:
l'ago su tessuti di qualsiasi genere o, anche, sul cuoio; l'esecuzione
, altri ancora antichi, ma disusati o perduti, talvolta riesumati all'inizio del
ornamentali sia intere scene con figure umane o animali, talvolta su sfondi paesaggistici o
o animali, talvolta su sfondi paesaggistici o architettonici, e il ricamo in bianco (
quello ottenuto sfilando alcuni fili dalla trama o dall'ordito e raggruppando i
sono fissati con punti alla base superiore o inferiore; è usato a scopo ornamentale
; è usato a scopo ornamentale o per orlare lenzuola, federe, tovaglie,
disegno fatto... con ago o con uncino d'acciaio, sopra un tessuto
togliendo nella tela i fili dell'ordito o della trama e raggruppando fra di loro
orli di gonne, pantaloni, camicie o, anche, per ottenere effetti di
ricamata. -anche: l'oggetto da ricamare o che si sta ricamando. f
pavese, 5-133: andava con un libro o il ricamo a sedersi nella vigna.
4. per simil. dipinto più o meno fitto di immagini, eseguito con
decorativo che deriva dall'alternanza di macchie o di diverse tonalità di colori, di
di colori, di luci e di ombre o dalla disposizione di rami, fiori,
sul bianco ospizio. dannunzio, 1-827: o freschissime pioggie tripudianti / su le mie
un abito (e ha valore enfatico o scherz.). e. cecchi
ricamo di buchi e rammendi. -traccia o insieme di tracce lasciate su una superficie
delle immagini e delle figure retoriche (o, anche, ciascuna delle digressioni o
(o, anche, ciascuna delle digressioni o delle divagazioni non strettamente limitate all'ambito
uno scritto, in un componimento letterario o in un discorso assolvono a una funzione
cos'è... il trapunto o ricamo dello stile, se non quel colorito
di pittura aneddotica. -discorso, scritto o testo letterario costruito con l'abile intarsio
costruito con l'abile intarsio di motivi o di figure retoriche o di abili ed
abile intarsio di motivi o di figure retoriche o di abili ed eleganti mezzi stilistici;
. -ripresa di motivi letterari o di concetti filosofici con l'aggiunta di
vecchi canovacci. 6. virtuosismo strumentale o vocale, fioritura o gorgheggio su un
6. virtuosismo strumentale o vocale, fioritura o gorgheggio su un tema melodico di fondo
. 7. modo di comportarsi o attività svolta con particolare abilità o con
comportarsi o attività svolta con particolare abilità o con cui si ottengono risultati di rilievo
vero ricamo. 8. particolare o insieme di particolari inventati 0 falsati nel
falsati nel riferire una notizia, un fatto o parole altrui, anche con intento malevolo
. disus. coltivazione a ricamo: molto o eccessivamente fitta, folta. lastri
'ricamucchiare': ricamare non molto, o per passatempo o lavori di poco pregio.
non molto, o per passatempo o lavori di poco pregio. = frequenti
.. in senso generico di celebrazione o di disprezzo, sarebbe più chiaro 'rican-
raggio di luna la fuga di erminia o gli amori di rinaldo. carducci,
ancor del tuo gran nome, / o filodemo, celebrar le lodi / e ricantar
pegno, / se mi rendi, o nice, il cor, / quanto già
: se ci si riflette, narrare o rinarrare, come soggetto a sé, la
e la caduta di napoleone vale cantare o ricantare un'epopea. -celebrare un'
sui vertici / deh! scendi [o luna] a riposarti, / e se
insistenza e monotonia cose viete e risapute o luoghi comuni. siri, vii-191
, imposto qualtme soprannome ad un povero o ad una povera donna, si pigliano questo
e altri secondo quelle norme materialmente, o per troppa docilità o per inerzia,
norme materialmente, o per troppa docilità o per inerzia, opererà. proverbi toscani,
mente sfruttati. berchet, 1-189: o grave maestro, cui piacciono le centomila
che sta per fare ritorno in patria o anche, per estens., al
(rimpàtrio). fare ritorno in patria o anche, per estens., al
anche per disposizione di un'autorità politica o militare). machiavelli, 695
la mia convalescenza il consentirà, fra quindici o venti giorni. mi tratterrò in roma
giorni. mi tratterrò in roma altri dieci o dodici giorni e, rimpatriando, passerò
ritornare al proprio paese dirigine, espellendola o comunque allontanandola dal territorio dello stato o
o comunque allontanandola dal territorio dello stato o dal luogo in cui si trova (
cui si trova (come sanzione penale o misura di prevenzione). -in partic
conviviale, di un gruppo di amici o di persone legate da ricordi, da
persone legate da ricordi, da esperienze o da interessi comuni che si ritrovano dopo
, agg. che ha fatto ritorno o è stato fatto ritornare in patria.
lire) quei manoscritti ch'erano stati trafugati o che correvan pericoli in mano de'possessori
, con gli emigranti rimpatriati dopo quattro o cinque anni, gualcite, ingiallite, quasi
cittadini che non dispongano di mezzi propri o di reparti militari che operano fuori dal
uso. i puristi consigliano 'il rimpatriare'o 'rimpatria- mento'. codice della navigazione,
deh'arruolato'. quando il contratto cessa o si risolve in luogo diverso dal porto
di celestina. -provvedimento (foglio o licenza di rimpatrio) con cui la
) con cui la pubblica autorità autorizza o finanzia il ritorno in patria di una
paese d'origine, mediante l'espulsione o l'allontanamento dal territorio dello stato o
o l'allontanamento dal territorio dello stato o dal luogo in cui si trova (
cui si trova (come sanzione penale o misura di prevenzione). -in partic
precedente siano pericolose per la sicurezza pubblica o per la pubblica moralità e si trovino
il furor della mia. rammendare o sostituire i peduli. = comp
. tempo, in modo poco assennato o stravagante. -avere dato la tema a rimpedulare
: compongono e cantano, con incredibile mente o parzialmente un muro, senza demolirlo tutto a
0 le cervella a rimpefìcile da restaurare o per formare un intercapepre si mutino,
senza fanno le calze quando si rifà loro o rattoppano li peduli, liccia (anche con
il 2. rifoderare un capo o una parte di esso con proverbio delle
, rimpazzisci). 45: o compare, per caso avresti mandato a rimpedulare
di nuovo, - dare o mandare il cervello a rimpedulare: sforgiannini-
mandi a rimpedulare il cervello, un giorno o zire (v.).
, di rimpedulare), agg. scito o fuor di piombo. tramater [s.
valore scherz.). cospargere o cospargere ulteriormente di pece o di
cospargere o cospargere ulteriormente di pece o di m. franco, 1-63
netti? /... / o tu non vedi, o onorate frondi.
.. / o tu non vedi, o onorate frondi. / franco ne mattoni posti
n. franco, 7-385: o filena, già veggio il fiorito maggio,
lat. re-, con valore iter, o intens., e da impennare1 (
scintille arsegli l'ali, le cade o in seno o in grembo; ove et
l'ali, le cade o in seno o in grembo; ove et alla soavità del
l'operazione del rimpennare, segnatamente cimbolo o spinetta, e anco la spesa.
. pentirsi, rammaricarsi di una scelta o di un'azione compiuta in precedenza.
, 8-ii-180: quelli che rimproverano aspramente o leggermente o ch'egli si rimpentono di loro
: quelli che rimproverano aspramente o leggermente o ch'egli si rimpentono di loro dono
per lo più in segno di orgoglio o di alterigia). -per estens.:
in fuori (in segno di orgoglio o di alterigia); pieno di superbia
faccia, davanti; anteriormente a qualcuno o a qualcosa (per lo più nella locuz
. -nella formai, al (o, ant., da, di,
(per lo più seguito da a o di). restoro, ii-16:
a paragone di, in confronto a qualcosa o a qualcuno. pallavicino, 1-114
pazza realtà. -relativamente a qualcuno o a qualcosa, per quel che riguarda
qualcosa, per quel che riguarda qualcuno o qualcosa. f. cetti, 1-i-53
non s'aggiunga, neppure in apparenza o in voce, il mio esempio.
in relazione con un avverbio di luogo o nella forma a rimpetto).
il turbine s s o bufera è vento che non si sa da
fenonte ed focoso, nella stessa immagine o a rimpetto caminando, / fann'uomini
che fan gli avelli ai morti, / o nelle pire violente gli ardono. botta
lavoro di cucito a rimendo, cioè turare o accomodare peggio, si che apparisca la
disuguaglianza del lavoro, come cosa appiccicata o appiastricciata. 2. figur.
. 2. figur. rielaborare o riutilizzare motivi culturali e letterari senza alcuna
. ferire, colpire, trafiggere nuovamente o ripetuta- mente. -anche: far morire
nostalgia persone che non ci sono più o vicende concluse, passate per sempre;
per ciò che non si è fatto o disappunto per non aver approfittato di un'occasione
per non aver approfittato di un'occasione o per non aver tenuto un comportamento più
-si rimpiangano morti in presenza di sovrani o di prìncipi. pascoli, 1380:
partito preso atteggiamenti di rimpianto per cose o situazioni (e ha connotazione spreg.
che è tuttora vivo nel costume di alcuni o di alcune genti. volponi, 8-270
la perdita irrimediabile di qualcosa di caro o di prezioso; nostalgia per chi non
.]: 'rimpianto': atto del rimpiangere o in cuore o in parole. pratesi
: atto del rimpiangere o in cuore o in parole. pratesi, 5-99: per
.., ma in sostanza riappiccicato o rimpiastrato. 2. mischiato,
. ricoperto con successive mani di pittura o dvintonaco (una superfìcie muraria).
. di un pentimento del tiziano, o dell'opera di un tardo rim- piastricciatore
, ad acquattarsi per non essere visto o trovato o per sfuggire a chi insegue
acquattarsi per non essere visto o trovato o per sfuggire a chi insegue. -in
farsi piccolo, rannicchiarsi dietro, sotto o contro qualcosa. -anche: appostarsi per
, ma si burlava. -che burlava o non burlava, porco, vigliaccone? to'
, 1-4-171: si rimpiattavano in campagna o si fingevano ammalati,...
rifugiarsi idealmente nel proprio mondo interiore o fantastico, evadendo dalla realtà. bersezio
giallognola. 4. risultare scarsamente o per nulla visibile (un oggetto)
per nulla visibile (un oggetto) o di minore intensità sonora rispetto a un
raffigurate subito un ripostiglio, un nascondiglio o, come suol dirsi, uno scannatoio
quattro mura in fondo a una torre o nel più intimo d'una casa per riporvi
, rinvolte in tela incatramata, in caverne o fenditure del vivo macigno. pratesi,
in tasca per nasconderlo alla vista di altri o, anche, per trafugarlo.
corso di una frase, di un periodo o, anche, in una nota,
ed esagerando il detto del foscolo, avventa o, meglio, rimpiatta in una nota
imboscato. fucini, 870: o le gualdie? ti pare! 'un viensan
2. per estens. ingolfato, insaccato o avvolto in un indumento inadatto o mal
insaccato o avvolto in un indumento inadatto o mal confezionato. carducci, ii-1-138:
la conta, riesca a liberare sé o, anche, tutti gli altri.
e che l'hanno lasciata con la morte o ne sono ch'egli non guardi e
/ del rim stati rimossi o sono state inviate altrove. -anche:
rimpiazpuò disegnare / la tua figura, o il raggio che gioca a rim
alter, di rimpetto. bera o sguarnita da altri. rimpiazzabile,
]: senza differenza apprezzabile con altro o, anche, vanno marciando alla volta dell'
è intangibile. 2. il o una pianta non più fruttifera con una giovane
si associano al fisico bello delle forme o figure... se ne modello
in sostitu6. sostituire una disposizione abrogata o un'izione ai altre persone che avevano
centuriati. -sostituire uno stato d'animo o un atteggiamento con un altro analogo o
o un atteggiamento con un altro analogo o opposto. ortes, 1-174: possa
popolo, non so se per ostentazione o per verità, lo [il numero degli
ciò sia necessario qualche altro mio passo o la presentazione di qualche documento, la
: che serve a sostituire quello mancante o perduto. rovani, 2-ii-773: da
presta saltuariamente al posto di chi è assente o è esonerato dal lavoro per un determinato
un'altra nello svolgimento di un compito o di una mansione. 3. stor
. 3. intr. diventare o apparire piccino, meschino; immiserire,
dal terrore. -figur. intellettualmente o moralmente meschino; immiserito spiritualmente, interiormente
1-28: -dove tendi? al libano o al calvario? -povero pazzo, titano
proporzionate dall'emozione e dal capriccio favorenti o contrastanti gli effetti drammatici (esempio ingigantimento
cute. 3. il ridursi intellettualmente o moralmente più piccolo. barilli,
rimpicciolisco, rimpicciolisci). far diventare o far apparire più piccolo. capuana,
di funzioni sacre e paesaggi che opprimono o rimpiccioliscono, quando non giungono a nasconderla
rapporti fra le cose, a rimpicciolirle o a ingrandirle oltre misura. alvaro, 17-200
iii7- 145: non v'è personaggio o avvenimento grande che sotto lo sguardo acuto
di ammirazione. -spinto ad atteggiamenti o a comportamenti meschini. carducci,
carducci, iii-10-280: quando non traviati o rimpiccioliti dall'amor proprio, i poeti
della nostra adolescenza; fantasma di tribuno o d'antico savio trascorrente alto e con
materie, legandole con un glutine stalattitico o sia spattoso, che dentro d'essi
materie, legandole con un glutine stalattitico o sia spattoso. = comp. dal
a braccio teso l'anforetta della 'bavarese'o l'obelisco icolorato dei gelati assortiti
. far mangiare all'eccesso una persona o anche un animale; darle troppo da mangiare
fino all'orlo, stipando ben bene o eccessivamente il contenuto. tarchetti, 6-ii-145
. sovraccaricare di parole, di espressioni o, anche, di artifici retorici un testo
, argomenti, per lo più non adatti o banali, moltiplicandoli alla rinfusa.
fatto. borsi, 1- 234: o invitta, / non è colui che,
. dedicarsi avidamente a esperienze di vita o di pensiero. petruccelli della gattina,
si rimpinzano di amorazzi come di polenta o di maccheroni ovvero vi s'inaspano amori
l'idea del mangiare con avidità, o molto o soverchio: diluviare, digrumare
idea del mangiare con avidità, o molto o soverchio: diluviare, digrumare, dipanare
senza fondo, /... / o lor bisogni rimpizzare il sacco / e
si mettono sopra le linee dei contorni o come la carne di cui si rimpolpa e
i mereiai fiamminghi di van der weyden o di bouts rimpolpano... i
troppo smagrito dai tagli. -arricchire o completare un concetto, un'idea.
pareto, 223: l'economia applicata o, per dire meglio, le diverse
-rifl. assimilare nella propria mente o nell'animo; nutrirsi spiritualmente.
rimaneggiamento, raffazzonatura di un'opera artistica o letteraria, ottenuta riadoperando malamente, come
, come riempitivo, materiali, temi o stili del passato. stuparich,
3-59: se alcuno ha detto alcuna cosa o vera o falsa che ella sia e
se alcuno ha detto alcuna cosa o vera o falsa che ella sia e un altro
questi verbi: rifiorire, ribadire, rimettersela o rimandarsela l'un l'altro, rimbeccarsela
rimandarsela l'un l'altro, rimbeccarsela o rimpolpetarsela. nomi, 9-84: in
/ alla cara ai noi patria diletta / o delle donne la beltà natia / o
o delle donne la beltà natia / o ver la nobiltade. milizia, i-480:
3. ampliare un'opera letteraria o completarla con ulteriori episodi. arbasino
men faconda, / pria cinque volte o sei si rimpolpetta, / apre poscia con
i calzoni, per non ritrovarsela scemata o sbilanciata. = deverb. da
rimpoltronisco, rimpoltronisci). far diventare o ridiventare pigro, poltrone. tommaseo [
. v.]: 'rimpoltronire': fare o diventare poltrone di nuovo o più che
: fare o diventare poltrone di nuovo o più che mai. 'la povertà lo aveva
. v.]: 'rimporporare': colorire o colorirsi di nuovo in bel rosso.
in bel rosso. deltaria, della nube o simili. ojetti, 1-43: stamattina
, tr. (rimpossèsso). ripristinare o riconfermare a qualcuno il possesso (fi
; aus. essere). diventare o ridiventare povero; impoverire nuovamente o ulteriormente
o ridiventare povero; impoverire nuovamente o ulteriormente. machiavelli [manuzzi]
che io tiri il medesimo salario, o veramente richiamarmi, perché io rimpoverirei.
basso, formando una pozza (l'acqua o un altro liquido).
.]: 'rimpozzare': fermarsi tacque, o altri fluidi, in alcun luogo,
. far riprendere pratica di un lavoro o di un'attività; impratichire nuovamente o
o di un'attività; impratichire nuovamente o maggiormente. tommaseo [s.
: far prendere di nuovo pratica, o piuttosto addestrare più e più nella pratica.
; divenire più esperto. impratichirsi nuovamente o maggiormente. tommaseo [s. v
rimpreziosisco, rimpreziosisct). rendere nuovamente o maggiormente prezioso. - anche intr.
. che ha valore, senso o tono di rimprovero. s. caterina
parole rimproccevoli che abbiano a dare scandalo o turnazione. = agg. verb.
che consiste nel proporre all'interlocutore due o più alternative che però portano tutte alla
si è quando il parlatore divisa due o tre o più parti, delle quali se
quando il parlatore divisa due o tre o più parti, delle quali se suo
rimprocciato. sbarbaro, 1-121: apparia o sparìa senza posa la fanticella, occhiando
vendemmiatila ne'sereni colli di toscana improvisando o l'una l'altra per vezzo rimprocciandosi
-figur. mostrare uguali pecche o difetti (due o più oggetti vicini
. mostrare uguali pecche o difetti (due o più oggetti vicini). r
canti uno stramazzo fetente con suwi due o tre vesti talari, che pei fori frequenti
età. 3. censurare una persona o il suo operato (in ambito politico
il suo operato (in ambito politico o amministrativo). - anche assol.
.. di quello fattore della leggie o del principante di sua auttorità sentenza,
del principante di sua auttorità sentenza, o del giudeamente della 3 singnificazione, della
3 singnificazione, della persona aprovare rinprocciare o avanzare alli ordini ecle- siastichi e a
alli ordini ecle- siastichi e a instituire o. llevare della qura o presidenza maggiore
e a instituire o. llevare della qura o presidenza maggiore o minore. colletta,
. llevare della qura o presidenza maggiore o minore. colletta, ii-170: il re
goccia / ber voglia d'un liquore o d'un sciropo? / e s'una
. 6. ant. dire o scrivere in tono di rimbrotto. r
2. insulto feroce e violento o, anche, sarcastico; improperio,
lunca stato e condizione sia, amico o parente o stranio, nulla monaca né
stato e condizione sia, amico o parente o stranio, nulla monaca né eziandio la
monaca né eziandio la badessa, debbia dire o revelare... le brighe o
o revelare... le brighe o dissensioni o scandali o rinbrocci o di-
... le brighe o dissensioni o scandali o rinbrocci o di- snori,
. le brighe o dissensioni o scandali o rinbrocci o di- snori, o vero
le brighe o dissensioni o scandali o rinbrocci o di- snori, o vero li autri
scandali o rinbrocci o di- snori, o vero li autri secreti facti e decti del
firenze, quando era loro mostrata moneta o altra cosa, diceano: non la veggo
ginocchio. 6. azione, comportamento o situazione che costituisce un forte rimprovero o
o situazione che costituisce un forte rimprovero o un motivo di vergogna, come confronto
per qualcuno. guittone, i-24-18: o che gioioso e glorioso asempro ch'è
dolore grave allegra gioiyportare...! o rinproccio di noi mizeri sani! o
o rinproccio di noi mizeri sani! o vitopero di ricchi villani a bisognosi! arrigo
. difetto, fallo, mancanza che provoca o suscita rimprovero e biasimo. castiglione
un minimo punto se denigra per codardia o altro remprochio, sempre per l'
. (rimprónto). improntare nuovamente o ulteriormente; segnare con una nuova impronta
. iacopone, 58-60: o lengua macellaia a dicer villania, /
. questo non cura rimpropèrio, strazio o villania. andrea da barberino, 1-62
. andrea da barberino, 1-62: o re agolante, tu ci ài menati alla
2. motivo, causa di rimprovero o di vergogna. fatti di cesare,
, asciutto, rinsecchito (una persona o una parte del corpo).
a dio. 2. che riguarda o esprime rimprovero. delminio, 11-88:
rimpròvero). fare oggetto di disapprovazione o di riprovazione qualcosa (rivolgendosi a chi
(rivolgendosi a chi ne è responsabile o, anche, ad altri) in modo
anche, ad altri) in modo più o meno incisivo e severo, per lo
con l'intenzione di ottenere una correzione o un ravvedimento. angiolieri, xxxv-ii-386
l'altro di noi due: / sventura o poco senno ce 'l fa fare.
-con riferimento a soggetti astratti, inanimati o personificati. boccaccio, dee.,
.. desideriamo provvedere ad un nostro diletto o ad una nostra utilità, senza curarci
3. fare oggetto di riprovazione o di disapprovazione un proprio atteggiamento o azione
riprovazione o di disapprovazione un proprio atteggiamento o azione, provando rammarico o pentimento.
proprio atteggiamento o azione, provando rammarico o pentimento. marini, i-314: sì
più con scherno e derisione, favori o benefici fatti a qualcuno, oppure difetti
gratitudine. 2. che critica più o meno severamente una posizione teorica.
letter. che ha forma, tono o contenuto di rimprovero; che manifesta rimprovero
bocca a dante come rimprovèrio dell'arte o di alcuni artisti contemporanei.
sm. disapprovazione, biasimo più o meno aspro, mirato a mettere in evidenza
e può essere rivolto alla persona interessata o, anche, ad altri ritenuti in
-colpa su cui si esprime disapprovazione o biasimo (e il segno esteriore che
. realtà, fatto, situazione, condizione o persona che costituisce fattore o motivo di
, condizione o persona che costituisce fattore o motivo di vergogna e di biasimo per
, e non sentii nausea di veruna sorte o rimprovero di stomaco. 6
impedita dal raccogliersi ed appallarsi in uno o più punti. = comp. dal
rimputridisco, rimputridisci). imputridire nuovamente o ulteriormente. tommaseo [s. v
rimugghiaménto, sm. mugghio forte o ripetuto. mamiani, i-lviii
innumerevoli scrittori fomiscon l'esempio di esprimere o la replicazione o la maggior forza
l'esempio di esprimere o la replicazione o la maggior forza d'un atto
aus. avere). muggire nuovamente o fortemente, in modo lamentoso e prolungato
ripensamento; nmeditazione, rielaborazione di pensieri o di idee. b.
cava di tasca, rimugina l'acqua o il caffè, poi lo ripone. viani
19-96: la milla... o che rimuginasse le patate che bollivano per i
i porci in una gran caldaia, o che filasse alla rocca come una parca
filasse alla rocca come una parca stralevata o che rovesciasse i bolliti sopra la conca
arnesi: / volete, domandò, socco o coturno? cantù, 2-447: trovò
nella mente un pensiero, un discorso o un'argomento; avere sempre qualcosa in
: a voi non so scrivere cartoline; o vi scrivo con calma come desidero,
vi scrivo con calma come desidero, o rimugino fra me e me ciò che
perdan mai la foglia e faccino continuamente o il più delle volte il fiore,
anche durante i viaggi in auto o nel carrozzino. gadda conti, 1-648:
rimuginazióne, sf. lungo ripensamento o meditazione. cicognani, 13-295
3. figur. lungo ripensamento o meditazione; intensa considerazione di qualcosa nella
momenti uno temeva d'esser restato senza. o sentiva in corpo uno strano rimuginìo,
spiraglio. -anche in un contesto allegorico o simbolico. zanobi da strata [
altre parole, più presto che cervo o daino, mi conduco al desiato albergo
conciossia ogni fortuna sia buona... o sia remunerante. b. davanzati,
alberto, 171: ogni fortuna gioconda o aspra o per cagione di remunerare e d'
171: ogni fortuna gioconda o aspra o per cagione di remunerare e d'esercitare
di remunerare e d'esercitare i buoni o per cagione cu punire e di correggere i
, che specifica il motivo della ricompensa o del premio. cavalca, 20-261:
specifica ciò che viene dato in ricompensa o in premio. rinaldeschi, 1-107:
della virtù che determina la ricompensa o il premio. boccaccio, viii-1-3:
. -con l'oggetto del lavoro o della prestazione per cui si ottiene il
prestazione per cui si ottiene il pagamento o la retribuzione. carducci, ii-2-65:
, il vino, in un tempo più o meno vicino, dovesse scendere a un
male; ricompensare qualcuno in modo inadeguato o contrario ai meriti. leonardo,
. ripagare un nemico con un colpo uguale o maggiore di quello da lui ricevuto.
. region. ant. liberare, completamente o in parte, qualcuno da un'imposizione
in parte, qualcuno da un'imposizione o un debito. deliberazioni degli anziani di
remunerativo), agg. che favorisce o garantisce un guadagno, un profitto, un
, un profitto, un compenso elevato o, almeno, adeguato. ferd.
. levi, 5-201: risalire a piedi o in bicicletta una valle di montagna.
, virtù per cui si è premiati o ricompensati. cavalca, 20-418: o
o ricompensati. cavalca, 20-418: o istrettissima povertà altamente rimunerata! t.
: vi erano in moska da venti aromatari o speziali tutti forestieri e riccamente rimunerati.
affido. 2. che fornisce o garantisce un profitto o un guadagno elevato
2. che fornisce o garantisce un profitto o un guadagno elevato o adeguato; rimunerativo
garantisce un profitto o un guadagno elevato o adeguato; rimunerativo. cattaneo, vi-2-331
), agg. che ha carattere o qualità di ricompensa, premio. faldella
idea generosa, per una felicità di ingegno o per una bontà di carattere.
cioè pel privilegio de'dodici figli, o per privilegio oneroso, remu- neratorio o
o per privilegio oneroso, remu- neratorio o gratuito. botta, 4-851: tale privilegio
concreto: ciò che si dà in ricompensa o in premio. cavalca, 20-300
-per antifrasi: compenso di ingratitudine o, addirittura, di offesa, per
di offesa, per un'azione degna o per un servizio fedele. aretino
. retribuzione, pagamento di una prestazione o di un lavoro; salario, stipendio.
.. chiedere overo ricevere per sé o per altrui alcuna pecunia o alcuna altra
ricevere per sé o per altrui alcuna pecunia o alcuna altra cosa della pecunia della detta
, non pone soltanto problemi di equa o iniqua remunerazione del lavoro; pone.
4. region. ant. riduzione o abbuono di un debito o di un'
. riduzione o abbuono di un debito o di un'imposizione fiscale. bandi lucchesi
. v.]: 'rimunirsi': acconciarsi o assettarsi il capo. = etimo
... / e quando per spilunche o in sterpi molti, / o in
spilunche o in sterpi molti, / o in rimoniti poggi. lorenzo de'medici,
cfr. muovere). spostare, trasportare o trasferire un mobile o un oggetto da
spostare, trasportare o trasferire un mobile o un oggetto da un luogo a un altro
un oggetto da un luogo a un altro o in una posizione diversa, anche per
una posizione diversa, anche per eliminarlo o farlo scomparire (anche con riferimento alla
posizione in cui è posto, sistemato o, anche, conficcato. dante,
mare, a riserva della prevalenza delle cadute o verso l'una o verso l'
delle cadute o verso l'una o verso l'altra parte. -aprire davanti
piuma o cimiero / superbo dal suo capo ognun rimove
, distrutti. -eliminare irregolarità o ostacoli. d. bartoli, 2-3-101
restan prodotte. -rimestare qualcosa più volte o continua- mente. stampa periodica milanese
2. allontanare, far allontanare o indurre qualcuno ad allontanarsi da un luogo
con la forza, con un ordine o (riferito a una collettività) per
calimala, 2-212: qualunque persona fosse o si trovasse ammessa nelle dette case e
trovasse ammessa nelle dette case e magioni o in alcuna di quelle contro forma d'
di quelle contro forma d'alcuno statuto o ordine della detta arte insino a ora
necessario pigliare uno de'tre modi: o ammazzargli, come feciono costoro; o rimuoverli
: o ammazzargli, come feciono costoro; o rimuoverli della città; o fare loro
costoro; o rimuoverli della città; o fare loro fare pace insieme sotto obblighi
ha remoto. -non far avvicinare o fare in modo di tenere lontano qualcuno
fa adulterio. -indurre o costringere qualcuno ad allontanarsi da un luogo
, allontanare, far cessare da sé o da altri, cancellandolo daltanimo, uno
un ricordo, un modo di sentire o di pensare, una consuetudine, una condizione
, il vizio, un comportamento colpevole o comunque biasimevole; vanificare una facoltà (
35: non me 'l tolse la paura o 'l gielo / che pur tanta baldanza
che per alcuni scellerati movimenti di stelle o per influenza rea d'alcuno corpo di
al perdono che dio concede ai fedeli o all'ira nei confronti dei peccatori.
dio e dai santi, cioè, o che rimova e perdoni i mali, o
o che rimova e perdoni i mali, o che conceda e dia delle grazie e
noi... ti preghiamo, o signore: non ci lasciare a questo modo
un proposito, di una speranza, o la fine di un sentimento d'amore
la fine di un sentimento d'amore o di uno stato d'animo di felicità.
-far venire meno a qualcuno la forza o la bellezza o anche il senno;
a qualcuno la forza o la bellezza o anche il senno; cancellarne la fama.
, 1-11-3: in abito d'omo vivo o figura / sì novamente amor m'à
beltà rimote. -togliere difetti fisici o le manifestazioni esteriori di una malattia.
che ricopre per trasferirlo (di sede o ad altro ufficio) o anche,
(di sede o ad altro ufficio) o anche, nel caso di un ambasciatore
-licenziare, allontanare qualcuno da un servizio o da un impiego facendo cessare il rapporto di
impiego facendo cessare il rapporto di lavoro o di dipendenza (anche nella locuz. rimuovere
anche nella locuz. rimuovere dagli stipendi o dai soldi, con partic. riferimento
detta opera, che non gli piacesse o non gli satisfacesse a suo modo. machiavelli
a pier felipo che non voglia cariare o removare li lavoratori, che sonno tutti
se non per eresia, per tradimento o per aver abbandonata l'insegna. -esentare
venti anni. -rovesciare, rivoluzionare o formare di nuovo, con modifiche adeguate
adeguate a determinate esigenze, un governo o un sistema politico. s. bernardino
di guai. -indurre qualcuno (o, anche, dio) a desistere o
o, anche, dio) a desistere o a recedere da un comportamento, da
una consuetudine, da uno stato d'animo o a dissuadersi da una convinzione, da
. -distogliere la mente, l'animo o distrarre l'attenzione da un oggetto che
attenzione da un oggetto che dà pena o che è inferiore rispetto ad altro più
modi ciascuno ha forza di trarre, o in tutto o in parte, l'animo
ha forza di trarre, o in tutto o in parte, l'animo a sé
. martello, 6-iii-557: deh rimovete, o madama, cotesti occhi dolci da quelle
, da sofferenze, da angosce morali o spirituali o sollevare da esse; fare uscire
sofferenze, da angosce morali o spirituali o sollevare da esse; fare uscire da
sua maniera. 6. commuovere o turbare, suscitando sentimenti o reazioni intense
. commuovere o turbare, suscitando sentimenti o reazioni intense. lucano volgar.,
dimostrandone l'infondatezza, l'erroneità o l'assurdità. fra giordano, 3-257
punto rimosse. -giustificare una colpa o attribuirla ad altri. latini, rettor
di lui. 8. abrogare o, anche, non applicare o far cadere
. abrogare o, anche, non applicare o far cadere in desuetudine una legge,
revocare una concessione; abolire una tassa o un privilegio o un divieto legale.
; abolire una tassa o un privilegio o un divieto legale. compagni, 1-4
richiesta? -con riferimento a dio o a una divinità. gherardi, 2-ii-121
volgarità. muratori, 7-ii-410: niuna legge o pena ha potuto finora rimuovere le fiere
non accada, che non si verifichi o che cessi una situazione o un fatto o
si verifichi o che cessi una situazione o un fatto o un evento considerati pericolosi
o che cessi una situazione o un fatto o un evento considerati pericolosi, dannosi o
o un evento considerati pericolosi, dannosi o fastidiosi (anche in relazione con una
lampedusa, 322: coadiuvato da due o tre segretari del proprio paese si era
compreso il morir d'isabella augusta, o che rimovevano da la volontà di dio in
prieghi e dei voti sì fiero pronostico, o che sì atroce stella, svergognata da
essa. -interrompere, far interrompere o sospendere un'attività, un'occupazione,
un'attività, un'occupazione, un atto o il programma di un'azione; togliersi
. 10. trascurare, tralasciare o non tenere nel giusto conto.
la compassione procedono dalla constituzione della favola o del palco o della vista. vico,
dalla constituzione della favola o del palco o della vista. vico, 4-i-776: rimossi
persona del popolo, viene completamente rimosso o accettato a livello comico. -togliere
livello comico. -togliere un'espressione o una clausola da un documento, da
, un elemento stilistico, una parte o un passo di un'opera letteraria;
non inserire in uno scritto un argomento o un problema previsto o prevedibile.
scritto un argomento o un problema previsto o prevedibile. castelvetro, 8-2-198: componevano
, iii-70: la stretta necessità d'imitare o, meglio, di copiare e di
sillaba da un verso a quello successivo o una parola in una frase, modificandone
arezio fellino. 11. guarire o far regredire una malattia o una sindrome
11. guarire o far regredire una malattia o una sindrome; attenuare un dolore.
sua, che geme ognora, / ricucia o che da quella il duol rimova.
certamente sulla via per rimuoverne l'azione o per impedirne il progresso.
causa di malattia, anche molto grave o mortale, o gli effetti nocivi di un
, anche molto grave o mortale, o gli effetti nocivi di un eccesso di
effetti nocivi di un eccesso di vino o di cibi. crescenzi volgar.,
altra acqua con carne grassa di pecora o di porco e si dieno a mangiare con
porco e si dieno a mangiare con pepe o cornino o con olio. dominici,
si dieno a mangiare con pepe o cornino o con olio. dominici, 1-128:
un'opinione, un proposito, una mentalità o un'usanza, una situazione, anche
al popolo. -modificare sensibilmente un edificio o il progetto di esso. a
parte del corpo per compiere un gesto o del volto per esprimere uno stato d'
per conosciere s'egli è troppo grosso o troppo sottile, sì togliete una gocciola di
particella pronom. stare lontano, separarsi o allontanarsi da qualcuno. intelligenza, 181
chi 'l trovo. -compiere un movimento o più movimenti, un atto, un
allo albergo. 19. spostarsi o essere spostato o trasportato in un altro
19. spostarsi o essere spostato o trasportato in un altro luogo (un
, 3-39: fate rimuovere quella montagna o io v'ucciderò tutti, o voi vi
montagna o io v'ucciderò tutti, o voi vi farete saracini. savonarola,
ritmica] e si rimuove, agilissima o pigra, nel numero di giusta prestanza sonoradella
); venire a mancare, estinguersi o perdere intensità (una fede, un
ecc.). rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini,
rinaldo d aquino o rugieri d amici o giacomo da lentini, 408: dat'
una convinzione, da un modo di sentire o di pensare; rinunciare a un progetto
: non essendosi punto rimosso dalla sua risoluzione o dal suo posto l'arcourt, andarono
una infiammata e risoluta voglia e necessità o di esser primo fra gli ottimi o di
necessità o di esser primo fra gli ottimi o di non esser nulla. leopardi,
rimuove e ciò avviene per due cagioni: o per gioia o per paura.
avviene per due cagioni: o per gioia o per paura. 23.
distinguersi, apparire diverso; allontanarsi logicamente o dal punto di vista fisico da un determinato
è quando di notte sia una torcia o un fuoco acceso che par più grande di
. (ant. remurare). chiudere o chiudere di nuovo con un muro un'
-fissare di nuovo un quadro a una parete o a una parete diversa. vasari
solo parzialmente, un edificio di muratura o una struttura muraria distrutta. documenti
calcinarla [la ramina] non occorre smurare o rimurare li archi della fornace.
4. per estens. consolidare di nuovo o ulteriormente su fondamenti validi e indefettibili un
fondamenti validi e indefettibili un principio morale o spirituale. mamiani, 4-263: francescani
lat. re-, con valore intens. o iter., e da murare1 (
ne'fianchi certe finestrette remurate con spugna o pomice, affinché l'acqua non possa
agg. che si può, si deve o è necessario mutare. rosmini,
rimutabilità, sf. possibilità di mutare o di essere mutato. rosmini,
, sm. mutamento della disposizione psicologica o affettiva, della mentalità, del modo
del modo di comportarsi, di pensare o di esprimere opinioni o, anche,
, di pensare o di esprimere opinioni o, anche, della condizione esistenziale di
è cosa diversa l'allungamento dall'alteramento o ver rimutamento, posciaché nelle parole rimutate
, fatta totalmente di nuovo, o di pan sillabe o di più, che
nuovo, o di pan sillabe o di più, che non è quella che
, tr. mutare, modificare (o mutare di nuovo o ulteriormente, anche
, modificare (o mutare di nuovo o ulteriormente, anche nella locuz. mutare
per lo più profondamente il proprio atteggiamento o comportamento, un'opinione, un proposito,
d'animo, il modo di essere o di esprimersi, oralmente 0 per scritto
più profondo, radicale, sostanziale (o, se è formale, tuttavia significativo
-in partic.: riformare, rinnovare o trasformare radicalmente la società, un'istituzione
società, un'istituzione, un ordinamento o un sistema di governo. g
pruova per qualche accidente in parte dannoso o sconcio, essi lo nmutano e sempre
adattarlo a nuove esigenze estetiche, linguistiche o scientifiche e per apportarvi precisazioni, rettifiche
scientifiche e per apportarvi precisazioni, rettifiche o integrazioni. bisticci, 1-ii-552: dipoi
] et il cancelliere suo sanza mangiare o bere, e rimutò tutta l'orazione
concepisca, ad ogni frase, vocabolo o sillaba ch'ei raccolga, muti o rimuti
o sillaba ch'ei raccolga, muti o rimuti, esercita a un tratto le
da aristarco. -contraddire un'opinione o un'affermazione. fagiuoli, vi-186:
non rimuti. 4. modificare o contribuire a modificare una situazione, uno
, 200: se 'l lamentarsi o vivere in affanno / potessi rimutar l'antiqua
/ potessi rimutar l'antiqua legge / o ristorarti di sì grave danno. foscolo,
necessariamente il costume dell'uomo. -cambiare o avere la tendenza a cambiare le proprie
. 5. indurre, convincere o forzare qualcuno (o il suo animo
. indurre, convincere o forzare qualcuno (o il suo animo) a mutare il
, il contegno, la disposizione psicologica o affettiva, o a recedere da un'
, la disposizione psicologica o affettiva, o a recedere da un'opinione, da
paura di più furia di popolo, o che il tanto fervore di esso non rimutasse
: non si rimuta l'uomo imbiancandone o indorandone tabi tazione. r. sacchetti
-distogliere lo sguardo da una persona o la mente dal pensiero a cui si
qualcosa di analogo, dello stesso tipo o che ha lo stesso uso ciò che
che è ormai consunto, alterato, inservibile o non più funzionale o adatto. -
alterato, inservibile o non più funzionale o adatto. - anche assol. immanuel
non si rimuta, è sempre fracida o vero diventa fracida. cennini, 3-60:
. i... olio sisamino, o comune lib. il quoci in vaso
-destituire, rimuovere da una carica o da un ufficio qualcuno sostituendolo con un'
i loro prefetti. -vedersi assegnata o imposta un'autorità o un funzionario in
. -vedersi assegnata o imposta un'autorità o un funzionario in sostituzione di quello precedente
subentrare qualcuno ad altri in un incarico o alternarlo in un'azione. fusone da
subentrando in una mansione, in un incarico o in una sede. g.
abdenago. -mutare il proprio aspetto o periodicamente, per il succedersi delle stagioni
, per il succedersi delle stagioni, o per l'intervento dell'uomo (la
. disus. spostare qualcosa da un luogo o da una posizione a un'altra (
, e turan bene, dopo cinque o sei cu rimutandolo. paoletti, 1-2-110:
la disposizione d'animo, le inclinazioni o, anche, le opinioni, la
potuto fermarsi, meditare? udite: « o rimutarsi, o morire! » lo
? udite: « o rimutarsi, o morire! » lo gridò un giorno in
nini, 449: né ci nuoca, o magnalmo imperatore, / se contra noi
ostinato. 11. subire o essere sottoposto a un cambiamento per lo
alterarsi (con riferimento a soggetti astratti o inanimati). -anche: essere caratterizzato
. -deformarsi (un corpo elastico o molle). genovesi, 1-i-27:
. -muoversi, cambiare posizione (o esserne in grado, averne la capacità
stordito che non sapea s'era giorno o notte. e il cavaliere non si rimuta
14. ant. venire meno o affievolirsi (un dolore, un sentimento
. re-, con valore intens. o iter., e dal class, mutare
anche rimuttató). che ha subito (o pare aver subito) un cambiamento per
modo diverso alla considerazione, all'immaginazione o alla percezione (anche visiva).
3. che è, appare o si mostra mutato nell'atteggiamento, nella
mutato nell'atteggiamento, nella disposizione psicologica o spirituale, nella condizione esistenziale o,
psicologica o spirituale, nella condizione esistenziale o, anche, nell'espressione o nell'
esistenziale o, anche, nell'espressione o nell'aspetto esteriore (una persona o
o nell'aspetto esteriore (una persona o il volto, il modo di presentarsi)
nella sostanza infinita non ha luogo aumento o decremento, dilatazione o rimutazione d'alcuna
ha luogo aumento o decremento, dilatazione o rimutazione d'alcuna forma. lucini,
per me la mia città. fosse o lieta o alcuna ombra la oscurasse, ero
la mia città. fosse o lieta o alcuna ombra la oscurasse, ero abituato
macchine non più funzionali con altre nuove o più moderne. einaudij 3-24: se
fioretti, 2-5-146: può essere miglior giudizio o l'accusare gl'iniqui con la specialità
iniqui con la specialità di qualche vizio, o tassare un solo delle sue iniquità co'
un solo delle sue iniquità co'l tacimento o vero con la rimutazione del suo nome
appare tutto chiaramente, ché tutte le nature o elle sono permanevoli, cioè iddio,
elle sono permanevoli, cioè iddio, o ella è rimutevole, cioè la creatura.
, volubile, incline a mutare opinione o proposito. bartolomeo da s. c
abbian respiro. / così la rina o squatina ower lima / dona difesa a'
il manico) per fabbricare un coltello o un altro strumento da taglio.
lat. re-, con valore iter, o intens., e da inacciaiare (
. standosene costumatamente in casa a rinacciare o far conserve od insegnare a compitare a'figliuoli
). letter. inasprire, esacerbare o esacerbare di nuovo o ulteriormente una sofferenza
inasprire, esacerbare o esacerbare di nuovo o ulteriormente una sofferenza. salvini
. lat. re-, con valore iter o intens., e da inacerbire (
. allentare notevolmente il proprio impegno politico o morale. mazzini, 50-m: ogni
lat. re-, con valore iter, o intens., e da inanimire (
, con corolla irregolare, stimma semplice o bilobato e fusto erbaceo con foglie alterne
dicotiledoni monopetale, che hanno un calice più o meno profondamente diviso e d'ordinario tubuloso
di brattee, qualche volta solitari, ascellari o terminali, ma più spesso disposti in
, agg. che può, che deve o è degno di essere narrato, esposto
essere narrato, esposto, riferito di nuovo o a propria volta. vito
narrare, raccontare, riferire, esporre o esporre di nuovo o a propria volta
riferire, esporre o esporre di nuovo o a propria volta, oralmente o per
nuovo o a propria volta, oralmente o per scritto, lo svolgersi di vicende
fatti, anche in un'opera storica o letteraria o, talvolta, con il canto
anche in un'opera storica o letteraria o, talvolta, con il canto (anche
naturale, una scena, una circostanza o un luogo (o più scene,
scena, una circostanza o un luogo (o più scene, più luoghi, anche
; e l'italia non fa che ricantare o rinarrare balbettando quel che fu già cantato
iii-32-202: se ci si riflette, narrare o rinarrare, come soggetto a sé,
grandeggiare e la caduta di napoleone vale cantare o ricantare un'epopea. pirandello, 8-277
. re-, con valore iter, o intens., e narrare (v.
narrato, esposto, riferito di nuovo o a propria volta. speroni, 1-2-93
(l'acqua di una fonte) o si sprigiona (un vapore).
lucina amica / il lucido cammin. o. che si eleva a un livello superiore
amiamo! 10. che riprende o prende sempre più vigore, che ricomincia
un sentimento, una condizione del corpo o dell'animo, un'esigenza, un
. -che ritorna a costituirsi o a svilupparsi. delfico, i-45:
-che risorge dopo un tempo di assenza o privazione, che si ripropone via via
che si ripropone via via (una forma o un principio politico, una condizione economica
rinascenza. -palingenesi di una cultura o di una civiltà. marinetti, 2-i-159
francese 'renaissance'. in buon italiano rinascita o rinascimento. b. croce, ii-8-328
(con riferimento a esseri mitologici o in espressioni for temente enfatiche
in espressioni for temente enfatiche o ipotetiche). dante, infi
: sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. è
nei quali si rinnovano le caratteristiche fisiche o morali degli avi, o nei figli
caratteristiche fisiche o morali degli avi, o nei figli, generandoli. f
tirannide], avrà egli il coraggio o, per dir meglio, la crudeltà di
e peli e quali non vogliono che rinaschino o ugnendo quelle parti innanzi che i peli
6. riprendere le forze, fisiche o morali (una persona). forteguerri
e a vivere e operare nella mente o nell'animo. chiaro davanzati, 74-14
mi avea rasserenato; ma dopo tre o quattro giorni io sentiva rinascere e onfiarmisi
, / allor che ogni altra virtù langue o dorme. loria, 5-23: a
8. ricuperare con il battesimo o con la confessione la grazia perduta con
a svilupparsi dopo un periodo di decadenza o di oblio; risorgere dopo un periodo
i stramazzoni! non vi appartengono che matti o bricconi. ungaretti, ii-91: colla
. bacchetti, 1-ii-142: quando industria o commercio erano ben morti, il governo
riputazione d'italia. -intensificarsi nuovamente o ulteriormente. fenoglio, 1-i-1279: in
si riferisce al periodo storico del rinascimento o all'arte e, in genere,
del cinque e del seicento, plebee o diventate a poco a poco plebee, vivevano
: or in questo rinascimento di libertà o di repubbliche l'andamento politico procedeva diversamente
questo studio generalmente e tutti esser vollero o aristotelici o platonici. cesarotti, i-xvm-350
generalmente e tutti esser vollero o aristotelici o platonici. cesarotti, i-xvm-350: è
verità, laddove tutte da un secolo o poco più percorsero rapidamente cotanto spazio che
poco più percorsero rapidamente cotanto spazio che o già toccarono o veggono poco distante la meta
rapidamente cotanto spazio che o già toccarono o veggono poco distante la meta. delfico
origine da una rivivi- scenza di religione o dal ritorno all'adorazione della realtà naturale
figurativo proprio della cultura di tale periodo o che ne imita e ripropone i modelli soprattutto
nel mobilio e in campo architettonico, o, anche, a ciò che è
: la villa non ha nulla del castello o della casa colonica; non è una
svizzere, delle villette gotiche, rococò o rinascimento. gozzano, i-1162: l'
periodo storico, un ambito di studi o un'attività intellettuale, anche un movimento
troppo minutamente, in tre parti, o vogliamole chiamare età, da la rinascita
(con partic. riferimento a cristo o in un contesto ipotetico). cicognani
oggetto di studio. 5. nuova o ulteriore percezione di un'immagine. comisso
rendere più acuto un dolore, fisico o morale. segneri, iii-2-200:
lat. re-, con valore iter, o intens., e da inasprire (
del giardino pubblico. montale, 1-101: o mio tronco che additi, / in
infami avoli tuoi di tabe / marcenti o arsi di regai furore; / te io
religione, passasse alla vera, o di chi, lasciata la vita scostumata,
delle proprie convinzioni, delle facoltà fìsiche o mentali, della stima e della considerazione
(anche con riferimento a una nazione o a un popolo; talvolta nelle espressioni
sentirsi rinato, parere d'essere rinato o in espressioni comparate). cellini,
. loredano, 150: in grazia, o principessa, non mortificate il contento ch'
8-2-135: non si sa di quale rinavigaménto o ritorno si debba intendere.
ortigia. graf, 5-1175: oltre! o con vela o con remo / rinavighiamo
, 5-1175: oltre! o con vela o con remo / rinavighiamo il profondo.
dubita che il signor pirro è vivo o no, fu perché egli, men-
cane nelle fattezze a causa dell'ira o di una forte alterazione o per minaccia
causa dell'ira o di una forte alterazione o per minaccia e per incutere spavento (
. sassetti, 420: li etiopi o cafri, oltre al colore, hanno il
-che ha il naso schiacciato, poco pronunciato o il volto deforme. l.
g può terminare con un ricciolo tondeggiante o con un dente tagliente o con un
un ricciolo tondeggiante o con un dente tagliente o con un gancio rincagnato.
, rincagnato, che sa di macinato o di altro sì fatto balzello, è
rimembranza del linguaggio comico dei padri nobili o è un errore di sinonimia italiana.
s. bernardino da siena, 475: o vedova, guardati dalle vecchie rincagnate.
l'in su come i croati o i bull-dog. 2. incassato fra
andati a scavarli! antiquati di dieci o vent'anni fa: sbertucciati, ricalcati,
; ispessito (una parte del corpo o un'escrescenza). viani,
, supporto di ciò che si pensa o si asserisce. guerrazzi, 1-147:
al tronco di un albero appena innestato o ancora esile, al fine di proteggerlo
si dèe fare appresso alla terra, o un poco sotto essa, acciocché per lo
terra intorno allo stelo di una pianta o alle basi di un palo infisso nel
rinforzo e sostegno oppure protezione dalle intemperie o per favorire l'imbianchimento della parte commestibile
tosto cresciute le buone, si levino o sbarbando o con tagliente mar- retto;
le buone, si levino o sbarbando o con tagliente mar- retto; e le
pensarlo. -favorire una tendenza culturale o religiosa. amari, 1-i-181: in
in figlio continuarono a ingoiare vocali, o rincalzarle raddoppiando consonanti, l'accademia ideò
e le donne, quando l'ira o lo scherno acciecano loro il cuore, sono
altro che disputare, succedendo agli avversari, o convinti o stanchi, altri nuovi e
, succedendo agli avversari, o convinti o stanchi, altri nuovi e freschi, rincalzandosi
l'un l'altro per sostenersi, o rimettersi, quando si vedevano abbattuti.
sostenere per lo più con nuovi argomenti o artifici retorici un'affermazione, un argomento,
. 5. aggiungere di rincalzo o di rimando (in relazione con il
. 6. rimboccare le lenzuola o le coperte. carena, i-248:
di sotto, nel rifare il letto, o anche delle coperte, dopo che la
. -coprire col lembo del lenzuolo o della coperta. soldati, 2-19:
intorno allo stelo di una pianta esile o ancora giovane. vocabolario di agricoltura
: ha quasi un significato dispregiativo, o di lavoro fatto alla buona, tirato
; circondato da terriccio, da massi o da altri materiali, con la funzione
materiali, con la funzione di protezione o di sostegno. novelle adespote,
reso sicuro e fiducioso dalla presenza (o dalla semplice esistenza) di amici e familiari
ma con le spine, come pugnitopi o agrifogli, paliuri e pruni bianchi,
. che è addetto alla rincalzatura delle viti o di altre piante. 3.
colonna, quasi le servisse di base o di rincalzo. -in partic.
colletto ossia ceppaia del tronco un rialto o rincalzo di terra, la quale serva
. figur. conferma data a un'asserzione o una dottrina; rafforzamento di un'idea
una dottrina; rafforzamento di un'idea o di una convinzione con ulteriori e più
, udendo tal cosa, arrossì di vergogna o di sdegno. guerrazzi, 1-187:
4. ciò di cui una persona o un ceto sociale devono essere dotati in
. fanfani, i-153: 'rincalzo': guadagno o provento che si ha straordinariamente e che
a quelli che abbiano avuto gravi perdite o per sostenere un attacco o una difesa.
gravi perdite o per sostenere un attacco o una difesa. baldini, i-58:
il proprio sviluppo (un'attività commerciale o industriale). manzoni, pr.
riportare verso l'antico splendore un'arte o un movimento artistico o letterario. r
splendore un'arte o un movimento artistico o letterario. r. longhi, 1069
rincantino, e quello se ne perdesse o patisse si sopporti per tali pesi dei
(mi rincantóno). risultare disposto o inserito, in una raffigurazione pittorica in
, scaleno, asimmetrico; per nuove piante o costellazioni di figure a rincantonarsi sui piani
su se stesso nell'angolo di una stanza o di un veicolo o su un sedile
di una stanza o di un veicolo o su un sedile. tarchetti,
. 2. rifl. rifugiarsi o nascondersi in un luogo appartato, per
appartato, per lo più per paura o allo scopo di eludere un inseguitore ed
isolarsi, appartarsi in un luogo tranquillo o lontano dalla folla. g. gozzi
in una casettina a fitto di quindici o venti ducati il più, con un panno
, 705: gli antichi nobili governanti, o avviliti nell'inerzia o rincantucciati nei posti
nobili governanti, o avviliti nell'inerzia o rincantucciati nei posti più meschini dell'amministrazione
ch'egli scappò in capo a sei o otto mesi e, tornato al loco,
. ricostruire la sommità di una torre o di una fortezza. bresciani, 6-xi-32
rincaprìcció). incapricciarsi nuovamente di qualcosa o qualcuno. tommaseo [s.
neuno soctoposto de la decta arte possa o vero debbia rincarare o vero fare rincarare
la decta arte possa o vero debbia rincarare o vero fare rincarare, tollare o vero
rincarare o vero fare rincarare, tollare o vero fare tollare, per se né per
interposta persona, alcuna boctica, cella o vero cantina, la quale tenesse alcuno
1-151: 1 dazi così stabiliti rincareranno o le materie prime o i prodotti finiti
così stabiliti rincareranno o le materie prime o i prodotti finiti o le derrate alimentari desiderate
le materie prime o i prodotti finiti o le derrate alimentari desiderate e domandate dagli
5. intr. aumentare di prezzo o di valore, divenire più caro.
levarlo a suo beneplacito, e, o rincari o rinvilii, sia dell'oste.
a suo beneplacito, e, o rincari o rinvilii, sia dell'oste. g
.. essi scioperano riducendo il consumo o rinunciando del tutto al consumo della merce
più potente rincaratóre quando instituisce una tassa o aumenta le imposizioni ve- glianti.
può dare la stura all'acqua o rincarcerarla senza che abbia a disordinare i panni
che abbia a disordinare i panni allogati o conciare se stessa di ranno incenerato.
lat. re-, con valore intens. o iter., e da incarcerare (
rincarisco, rincarisci). rincarare o far rincarare un prezzo o il costo di
rincarare o far rincarare un prezzo o il costo di un bene. granucci
commerciante, non basta profittare delle occasioni o saper rincarire a tempo le proprie merci
a tre mesi. -far valere o pesare di più un favore. siri
), agg. rincarato, reso o divenuto più costoso. siri, vi-40
senso ha virtù di purgare, di riscaldare o rincarnare. 2. descrivere, rievocare
le nocca si fossero rincamate da ieri, o l'uscio reso morbido dalla luce.
'rincamirsi': tornar la carne sulla ferita o sulla piaga. = comp. dal
. aumento del prezzo di una merce o di un servizio o, in genere,
di una merce o di un servizio o, in genere, del costo della
in genere, del costo della vita o del denaro. g. f
rincartare, tr. incartare una seconda o un'ulteriore volta. 2
4. intr. tose. rimettere o ispessire la propria lana (una pecora
che la pecora è ben ac- cartata o che rincarta bene, quando ha piu feltro
lat. re-, con valore iter, o intens., e da incartare (
come si fa quando, per correzioni o per comodo, non si è stampato
lat. re-, con valore iter, o intens., e da incartocciare (
piccoletta, rincartocciata, pareva un cane o un ragazzino, sotto le scariche della pioggia
... / il fedele lampione (o poesia!) / accecato da zolle
rosa, l'arancio, il turchino / o se un altro colore iride perde /
. alla sera dopo la giornata lavorativa o per il riposo notturno. monti
-figur. cercare un ambiente protetto o favorevole, per evitare le critiche del
. per simil. ritornare al proprio nido o nella tana o nel luogo dove dimora
ritornare al proprio nido o nella tana o nel luogo dove dimora (un animale)
2. rifl. ritirarsi in un castello o in una fortezza. botta, 4-661
legare di nuovo alla catena un animale o, anche, un prigioniero. machiavelli
ricongiungere gli elementi staccati di una catena o di una serie. tommaseo [s
). diventare più malvagio, malizioso o corrotto. fagiuoli, 1-1-199: il
. fornire nuovamente di cavalcatura una persona o un corpo militare. g
vói rincavallare, / vedrai in uno stante o vivo o morto, / ricredente il
/ vedrai in uno stante o vivo o morto, / ricredente il farò, dàtti
ti chiami / con vergogna minor figlio o marito), / doppo aver diffamato
). ant. rimettere in centro o nella sua sede specifica. tassoni
intr. con la particella pronom. rifugiarsi o nascondersi al centro di un luogo.
fortemente. camerana, 45: o fulminate / dal sollion boscaglie, o
: o fulminate / dal sollion boscaglie, o arroventate / mille torture, io voi
, in partic. per la paura o per il dispetto (con riferimento scherz
, uno stacciatone simile a un rivenduglioro o a un rincettino di piazza...
con riferimento alla civetta usata come richiamo o anche a una persona).
loro a missere lo sindaco del comune o vero altri officiali et esso camarlengo non
ospitale, li quali demorano nella cità o vero di fuore, li quali vivono di
fermiamo che nessuno de la compagnia, o più, possa o debbia ricevere o acce-
de la compagnia, o più, possa o debbia ricevere o acce- ptare, pregare
, o più, possa o debbia ricevere o acce- ptare, pregare o arinzare per
debbia ricevere o acce- ptare, pregare o arinzare per alcuno, o alcuni, cacciati
ptare, pregare o arinzare per alcuno, o alcuni, cacciati di questa compagnia,
. 3. richiesta, sollecitazione o prescrizione da parte di un'autorità.
di siena, 264: neuna persona debbia o vero g g ossa
g g ossa fare o adoparare l'arte de la lana ne la
iena... il quale o quali facessero la decta arte e non giu
arte e non giu rasse o non avesse giurato a la rinchiesta e volontà
. 2. mutare l'animo o l'atteggiamento; indurre a un comportamento
. - per estens.: mostrare sottomissione o condiscendenza, riconoscere la propria inferioritàe dipendenza
), agg. piegato in avanti o di lato, reclinato. laude cortonesi
sé evitando i rapporti con l'esterno o con altri; condurre una vita ritirata
, accoccolarsi come la chioccia sulle uova o a protezione dei pulcini. = comp
infamerebbe egli così quanti oggi in palese o in segreto lavorano a disarmare rltalia,
agg. che contiene in sé uno o più elementi. bono da ferrara
cfr. chiudere). chiudere una o più persone in un luogo angusto,
un luogo angusto, in un edificio o in un ambiente, impedendo loro di
di uscire liberamente; obbligare a trattenersi o a vivere per un certo tempo in un
che alcun dentro non gli potesse rinchiudere o a loro l'uscita vietare. storia
nemico in modo da impedirgli la fuga o stringerlo d'assedio; circondare. guido
quando il trasponi co 'l fico o senza, rinchiudil dentro a due meze canne
una voragine. caro, 12-1436: o qual mi s'apre terra / che seco
, ecc., allo scopo di riparare o conservare nel tempo. crescenzi volgar
contrade... di rinchiuderle in casse o barili ripieni di sabbia. montale,
. 6. infondere una qualità o un vizio in una persona. chiabrera
una persona. chiabrera, 1-i-15: o reai giovane altero, / nel cui petto
7. ascrivere, assegnare a una categoria o a un gruppo determinato. ottimo
8. richiudere il battente di una porta o di una finestra, fissarlo in posizione
la bocca e le nari con tre o quattro feltri, accioché quel vapore non gli
possibilità di replicare vantaggiosamente in una discussione o la libertà dei sentimenti e dell'animo
così prese l'uscite che più non rimanesse o retirata o fuga per gli avversari miei
uscite che più non rimanesse o retirata o fuga per gli avversari miei. chiabrera,
. 11. reprimere un istinto o un sentimento, impedirgli di manifestarsi.
lamenti. 12. avere o nutrire in sé un sentimento o una
. avere o nutrire in sé un sentimento o una disposizione interiore. chiabrera,
tappezzati di pubblicità. -tenere prigioniero o segregato (un carcere). mazzini
petroni. 14. contenere esposto o espresso (un testo). n
ottomana. -riportare un'opera letteraria o una sua parte. pallavicino, i-126
. rifl. rifugiarsi in un luogo inaccessibile o in un edificio chiuso ad altre persone
un pericolo, per isolarsi dal mondo o per nascondersi; chiudersi in casa per
nascondersi; chiudersi in casa per lavorare o per ritirarsi dal mondo; serrarsi in
essolui. -ritirarsi in una città o in una fortezza per resistere al nemico
guerra. tortora, i-179: ecco, o miei roccelesi, fra voi e dentro
: debbo continuare la mia vita strategica o rinchiudermi nella meditazione e seguire i comandamenti
sarebbe stato se nata non fossi, o se dal tristo parto alla sepoltura fossi
asprezza di ciliccio né rinchiudiménto di cella o di spilonca né stare e sedere in luoghi
3. diminuzione dell'apertura di un foro o di un passaggio; restringimento.
diniego, di rifiuto verso una persona o le sue richieste. bembo, 8-105
, rinchiuzo). che si trova o si trattiene, anche contro la propria
, in partic. nella propria casa o nella propria camera; che non ne esce
nella propria camera; che non ne esce o e impedito di uscirne, che vive
si usa, / finché umano scegliesse o divin sposo. manzoni, pr. sp
di bottega, salvo che a podestà o capitano o ad altro signore o ufficiale del
, salvo che a podestà o capitano o ad altro signore o ufficiale del comune
podestà o capitano o ad altro signore o ufficiale del comune di firenze forestiere o
o ufficiale del comune di firenze forestiere o rinchiuso, a pena di soldi cento
vada ad alcuno luogo di donne rinchiuse o religiose, né co. lloro abbia
che sia più piena vittoria se i nemici o per istret- tezza di luogo 0 vero
minacciavano d'avventarsi a cimenti immaturi o a sfoghi da'quali null'altro potevasi aspettare
, 31-51: mai non t'appresentò natura o arte / piacer, quanto le belle
6. chiuso sottoterra (un minerale) o compreso in uno spazio ristretto (il
di pupilla. -contenuto fra argini o pareti o nelle cavità della terra tanto
. -contenuto fra argini o pareti o nelle cavità della terra tanto da non
salvo se in loro qualche cosa cada o di loro qualche parte si cavi fuori.
-arald. posto all'interno di una cinta o di un triangolo (una figura)
i ragnuoli, per conto della vecchiaia o della trascuraggine, non v'avessino fatte
fatte così spesse le ragnate e filaterie, o la polvere e la ruggine che avesse
re. temanza, 30: l'area o sia anello rinchiuso tra queste due siepi
sia anello rinchiuso tra queste due siepi o siano circoli era dappertutto coperta di selve
leonardi, i-629: si ha una sentenza o documento de'bardi britanni rinchiusa in certi
perduto, perseguitato. -insito o radunato in una persona (una o più
-insito o radunato in una persona (una o più qualità, doti, pregi)
allora si dimostra più viva che l'occasione o la necessità la costringe a far prova
13. ristretto entro limiti ben definiti o, anche, troppo angusti.
ci potremo confortare. -stanza o ambiente chiuso in cui l'aria, non
finestre per rinnovare l'aria, disperdere l'o dore di rinchiuso, rinfrescare
sgualcire, spiegazzare un foglio di carta o un tessuto. borri, 282:
specialmente lani, quando per disattenta portatura o per altro s'induce in essi delle
altro s'induce in essi delle grinze o piegacce. bechi, 2-163: vittorio
carraresi riprese la cicca, consumando due o tre fiammiferi per accenderla. e siccome non
non si capisce più se sia scema o ubriaca, come non si capisce piu
esacerbare di nuovo l'ira già sopita o un dolore ormai lenito.
rincitrullisco, rincitrullisci). divenire sciocco o stolto; indebolirsi nelle facoltà mentali o
o stolto; indebolirsi nelle facoltà mentali o nella capacità intellettuale, perdere la ragione
nella capacità intellettuale, perdere la ragione o l'equilibrio mentale. tommaseo [
. che ha perso le facoltà mentali o la capacità di ragionare e si comporta
comporta in modo dissennato; divenuto sciocco o stolto, anche per l'età avanzata;
particella pronom. acquisire maniere più raffinate o le forme esteriori della buona educazione liberandosi
evolversi verso forme più raffinate di linguaggio o di stile. gigli, 4-25:
di anel- lidi irudinei di acqua dolce o marina, che hanno una sorte di
proboscide. hanno corpo allungato cilindrico, o largo e appiattito, con ventosa anteriore
proverb. colombini, 50: o care suoro e madri, puoi che cristo
rivestimento di un pi lastro o di una trave con frammenti laterizi per
con frammenti laterizi per accrescerne le dimensioni o per facilitare l'intonacatura.
lessona, suppl., 135: 'rincocell o nemertini': sottordine di vermi platelminti terzo
ciliari fomiti di rostro succhiante, commensali o parassiti di pesci e di molluschi bivalvi
latreille, che corrisponde a quella de'rinoceri o rostri- comi di dumeril, dell'ordine
sono poste sopra una specie di rostro o naso prodotto dal prolungamento della fronte.
. lessona, 1259: 'rincofori': grappo o sottosezione di insetti coleotteri, distinti per
, sm. istupidimento, perdita o diminuzione delle facoltà mentali. papini
facoltà intellettuali, l'uso della ragione o la prontezza dei riflessi, in partic.
l'età avanzata; incapace di connettere o di pensare per la stanchezza, istupidito
vieusseux, cix-i-314: 1 nostri letterati o sedicenti letterati sono veramente rincoglioniti. papini
se deo t'allegri di becchina / o di quello che spesso sen rincoia, /
con la colla; riunire parti, pezzi o lembi staccati per mezzo di una sostanza
ancora qualche piede / di vaso rotto o di tavola antica, / come fra
, ricomporre, anche in modo superficiale o per breve tempo. giacosa, ii-394
rincòllo). ristagnare, non scorrere o defluire (una massa d'acqua).
. grandi, 162: il riempimento o rincollo suddetto non riesce sempre tale quale
assai più vasta che non l'aveva mille o duemila anni fa, deve per necessità
. carducci, iii-3-36: mirate, o morti: il sangue vostro...
. domenico da prato, lxxxvin-i-554: o mira nobiltà [della filosofia],
l'inf. preceduto dalla prep. a o anche sottinteso. boccaccio, dee.
{ rincóntro). incontrare casualmente una o più persone, camminando, viaggiando o
o più persone, camminando, viaggiando o in una determinata occasione.
strada una località, un particolare paesistico o architettonico; vedere di fronte a sé
dopoi rincontrarono sì fatti costumi, appellarono o 'cartaginese'o 'capuano'o 'tarantino'. tommaseo,
sì fatti costumi, appellarono o 'cartaginese'o 'capuano'o 'tarantino'. tommaseo, 15-250
costumi, appellarono o 'cartaginese'o 'capuano'o 'tarantino'. tommaseo, 15-250: l'
a chi sta arrivando per riceverlo degnamente o per accompagnarlo nell'ul- timo tratto di
noi raccolti insieme / saremo a rincontrarle o fuor di porta, / o qui,
a rincontrarle o fuor di porta, / o qui, dove da noi / trovate
serena. -avere un incontro o un colloquio con una persona, anche
a ritirarsi ed opportuni / a spingersi o dal destro e dal sinistro / lato,
/ lato, che si rincontri o che s'aspetti / nemica gente.
messer lodovico. -ogni cosa rincontra. o lucrezia, figliuola mia, io son tuo
, a un edifìcio, a un punto o a un termine di riferimento; dinnanzi
al cappellano. -in posizione simmetrica o opposta rispetto a un elemento geometrico.
. 3. contro un nemico o un avversario. guinizelli, xxxv-ii-470:
della terra. -per indicare opposizione o resistenza a pericoli concreti e ad avversità
confronto, rispetto a una determinata persona o cosa. b. giambullari, ii-350
battaglieri non abbiano il sole a rincontro o la polvere. sacchetti, 34-129:
per 10 più casuale, con una o più persone; il trovarsi loro di
il trovare sul proprio cammino un animale o un oggetto. giamboni, 4-176
latini occorre per gli scontri delle vocali o brevi o longhe, 11 medesimo avviene
occorre per gli scontri delle vocali o brevi o longhe, 11 medesimo avviene a noi
a noi per gli rincontri delle vocali, o più deboli o più gagliardi. gabr
rincontri delle vocali, o più deboli o più gagliardi. gabr. pepe, i-240
che risvegliano. x. scontro o breve combattimento fra reparti militari; scaramuccia
piano, dopo che ebbe in due o tre rincontri cacciati gli armeni che ardirono
7. conferma di un fatto o di una notizia, riprova di un'
una notizia, riprova di un'affermazione o di un'opinione; riscontro. caro
. 8. ciò che avviene o può succedere; caso, circostanza,
altra legatura l'estremità ad una canna o paletto, chiamati rincontri. =
rincoraggio). ant. rincuorare una o più persone, ridando loro coraggio.
. tose. rincuorare una persona timorosa o sfiduciata, ridandole coraggio.
da dimostrarsi negli atti esterni e in tale o tal fatto. = comp. dal
d'animo, di coraggio; atteggiamento o condizione spirituale di chi si sente confortato e
gli antichi dicevano incoraggiare, cioè inanimare o inanimire uno che sia sbigottito, quasi
una fastosa pompa. -ridare o darsi coraggio, risollevare gli animi (
è in relazione con un compì, o con una prop. che indica lo scopo
segneri, ii-352: così rincoravasi, o miei signori, un gentile a sprezzar
cuore e animo di far la tal cosa o la tale. lomazzi, 4-ii-15:
voglio ancor io... che fosse o mero disordine o marcia poltroneria, che
.. che fosse o mero disordine o marcia poltroneria, che dugento mila indiani,
-da rincorbellire: da rimanere strabiliato o, anche, disorientato. e
.. rimettere in cornice, quadro o simili. = comp. dal pref
dietro a una persona che si allontana più o meno velocemente, per poterle parlare o
o meno velocemente, per poterle parlare o per stare insieme, o anche con
poterle parlare o per stare insieme, o anche con atteggiamento minaccioso e con intenzioni
. correre dietro a un veicolo in moto o a un oggetto che rotola via.
musica); richiamarsi a vicenda rintoccando o sonando a distesa (le campane)
, 3-233: l'alito molle della gaggia o dell'acacia, il lento respiro dei
largo, comodo (in un abito o in un paio di scarpe).
di corsa (una persona che scappa o che è già molto lontana).
superflua; così denominate per la loro appendice o corona che porta il seme formato di
, incre- sciosità (di una situazione o di una condizione). metastasio,
risultare troppo gravoso, presentare troppi inconvenienti o pericoli; essere avvertito come insopportabile o
o pericoli; essere avvertito come insopportabile o inaccettabile. bonagiunta, xcv-65:
dazeguo, 4-218: stanotte avrà ballato troppo o avrà trovato qualche chiodo nuovo per cacciare
insofferenza, di disappunto, di rammarico o, anche, di pena, di dolore
dolore, di rimorso; apparire impossibile o sconveniente a farsi o ad attuarsi;
; apparire impossibile o sconveniente a farsi o ad attuarsi; suscitare contrarietà perché giudicato
attuarsi; suscitare contrarietà perché giudicato inopportuno o intempestivo.?? schiatta
apprezzabile per il ricorrere troppo di frequente o il protrarsi troppo a lungo; dare
, si mettevano a giocar a toccadiglio o a sbaraglino. sansovino, 177: la
atteggiamenti assunti e comportamenti messi in atto o per il perdurare in essi o anche
atto o per il perdurare in essi o anche per la prolungata imposizione della propria
5. importare di aualcuno o di qualcosa. de jennaro, 1-171
altre sue semplicità di pronostichi e profezie o, se vogliam dir più vero, sogni
volte il suo comune lo elesse consigliere o sindaco o conciliatore, e della camera di
suo comune lo elesse consigliere o sindaco o conciliatore, e della camera di commercio,
ter. che suscita rincrescimento, disappunto o, anche, dolore; spiacevole,
un'azione); che procura disagio o danno; duro a sopportarsi; che è
si avverte come insopportabile (una situazione o, anche, 1'esistenza stessa)
fanno da una certa onesta ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli questo
vita, a causa di malattie, o la morte). grillo, 64
a quelli che per loro signore, o a chi lui piacesse, andarvi, ché
-che suscita repulsione e disgusto fisico o morale. musso, ii-326: il
contrada. 2. che procura dolore o disagio grave (una malattia);
negli omeri, / non nel petto o ne'fianchi. -dove? spacciala. /
. 3. che procura disagi più o meno gravi (una condizione meteorologica)
a quello che si dice per essere stanco o fastidito dal lungo ragionare dello avversario o
o fastidito dal lungo ragionare dello avversario o dalla noia della materia rincrescevole. tasso
determina un effetto di repulsione nel lettore o nello spettatore. passavanti, 229: