m'è in odio il marin ragno / o l'aspe ribollito dal sol tra fango
barili de vino del suo, bianco o nero vermellio, qual io vorrò bene rebollito
fermentate, ma non ispremute. -fermentato o fermentato più volte (talvolta fino alla
tali luoghi diconsi dai paesani ficcatoi o pollini o ribolliti. ribollitóre, sm
diconsi dai paesani ficcatoi o pollini o ribolliti. ribollitóre, sm. scambiatore
è comunemente indicato con la sigla arn o, più frequentemente, con il relativo
riborbòtto). recitare di nuovo o in continuazione, sottovoce e in modo confuso
a un'altra nell'attraccare al molo o nel muoversi in porto.
talvolta a un altro, mutando luogo o in un molo o in una rada
altro, mutando luogo o in un molo o in una rada. questo danno si
biol. particella microscopica presente nelle cellule o associata ai processi della sintesi proteica,
che si riferisce, che è proprio o che è contenuto nel ribosoma.
siano essi del tipo messaggero, transfer o ribosomiale). ribósto, v.
(siano essi del tipo messaggero, transfer o ribosomiale). = comp. da
ribàtto). fare baldoria, gozzovigliare o, in senso attenuato, fare festa.
ribramare, tr. letter. desiderare ancora o nuovamente. - anche: rimpiangere.
2. sentire brividi per il freddo o anche per l'emozione. dossi,
5. tose. ornarsi o abbigliarsi con ricercata eleganza. gargiolli,
, tremito anche violento provocato da freddo o da febbre. dante inf,
. dizionario di sanità, iii-35: 'ribrezzo o sia intirizzimento': tremore del corpo prodotto
disgusto, di repulsione, di ripugnanza o che provoca molestia o forte irritazione.
, di ripugnanza o che provoca molestia o forte irritazione. magalotti, 9-1-259:
e di sgomento, suscitata da spettacoli o da eventi nuovi e straordinari; sentimento
è bella. -moto, impulso o emozione improvvisa e violenta. brusoni,
spettacoli secondo la condizione della sua dignità o età e della sua natura, non però
figur. profondo turbamento morale, sbigottimento o scrupolo suscitato da ciò che è (o
o scrupolo suscitato da ciò che è (o che si teme o si suppone che
che è (o che si teme o si suppone che sia) contrario ai princìpi
della decenza e del vivere civile, o anche da chi si comporta in tale modo
» -insofferenza, stizza, irritazione (o anche ritegno) suscitata da un comportamento
-con metonimia: persona che suscita riprovazione o avversione. faldella, 4-139: quando
, e lo prego che sperda o per lo meno riduca di molto la schiera
, di profondo timore, di terrore o, anche, di raccapriccio suscitato da
anche, di raccapriccio suscitato da situazioni o fatti tragici, pericolosi, truculenti o
o fatti tragici, pericolosi, truculenti o misteriosi e angosciosi (e può avere
solo di notte in una camera tenebrosa o attraversare un appartamento oscuro, è quasi
prova ribrezzo per quelle cose che ci toccano o ci possono toccare e di fronte alle
. lat. re-, con valore iter o intens., e da brezza (
privo di umanità per esser vita od arte o che cosa si voglia. = comp
sm. letter. manifestazione rinnovata o ravvivamento (di un sentimento, di un'
saggezza sia allora / l'amore, o follia d'altri tempi. / saggezza non
. (ribrùcio). bruciare di nuovo o con continuità. -in partic.:
]: 'ribruciare': bruciare di nuovo, o, anche, intensivo. giuliani,
.]: 'ribrunire': brunire ai nuovo o brunire meglio. 2.
trovato lavorare overo lavorato nuovo overo ribrunito o rimbiancato ariento il quale fusse meno che
e raccogliere pezzetti di diversi materiali o piccoli oggetti. -in partic.: raccogliere
fanno i ragazzi, sulle viti o su altri alberi, l'uva o i
o su altri alberi, l'uva o i frutti che per avventura vi possano
quando si toglie su uno e fassegli dire o fare alcuna cosa che non vogliono fare
[s. v.]: 'ribuoi o ribuoia': voce che si adopera nella
agitato. lucini, 1-106: o cristalli di sodio, o sali di cristalli
, 1-106: o cristalli di sodio, o sali di cristalli,!..
necessità, di beni appartenenti al nemico o alla popolazione civile. dizionario marittimo militare
. lat. re-, con valore iter o intens., e da buscare (
, picchiare a un uscio di nuovo o ripetutamente. ferd. martini,
persona in risposta alle sue azioni colpevoli o alle sue idee sbagliate. e
s'avrebbe deliberato in ordine all'accettazione o ributta- mento de'quattro personaggi.
. che suscita un vivo disgusto morale o una forte repulsione fisica per l'aspetto o
o una forte repulsione fisica per l'aspetto o per il modo di fare (una
per il modo di fare (una persona o il viso, una parte del corpo
parte del corpo, ecc.) o, anche, per la bassezza, la
cenci, fasce marciose, strame ammorbato, o len- zoli buttati dalle finestre. rajberti
62: molti finalmente vedevansi deturpati o dalla lebbra o dalla rogna o dalla
: molti finalmente vedevansi deturpati o dalla lebbra o dalla rogna o dalla sifilide, malattie
deturpati o dalla lebbra o dalla rogna o dalla sifilide, malattie, quanto schifose e
avevano la faccia deturpata da bolle schifose o da uno strato di lordume ributtante.
disgustoso (un odore, un sapore o un cibo, una bevanda, un materiale
e sprona / la voglia di pisciare o di far cosa / più ributtante ancora e
. 5. che desta profonda impressione o, anche, spavento per la sua
fastidio, insofferenza, stizza, irritazione o, anche, angoscia, disagio, turbamento
tr. respingere militarmente il nemico (o i suoi assalti), ricacciandolo fuori dai
accampamento; costringerlo oltre un limite geografico o fisico, rigettandolo nel luogo di partenza
fisico, rigettandolo nel luogo di partenza o di origine o, comunque, facendogli
nel luogo di partenza o di origine o, comunque, facendogli perdere terreno fino
che fa forza contro l'altr'uomo o contro altra cosa ch'egli vuol ributtare,
di far poesia. agli oziosi che frignano o tignano le lor vigliaccherie in versi più
tignano le lor vigliaccherie in versi più o meno lunghi, calci. -dire
che morder vuole / rare volte abbaia o rigna. proverbi toscani, 171: mula
verso prolungato del cane che denota aggressività o rabbia. c. e.
segnale di minaccia e d'ira (o anche da esseri umani in condizioni di
idem, 2-362: le cresccntine d'olio o di burro... ti fanno
. 3. odore di stantio o di guasto; lezzo. giannini-nieri,
, 53: 'rigno': odore di sudiciume o di marcio, lezzo. viani,
, ecc. bracciolini, 1-8-38: o tu che vai / nel mio capo cercan-
/ nel mio capo cercan- d'uova o pippioni, 7 metti al petto le
/ che, qual per sogno fassi o malattia, / tragga de'righi suoi l'
. -linea di scrittura a mano o a stampa. -anche nelle espressioni un
dà notizia di sé, si inizia o continua una creazione letteraria, ecc.
guadagnata. 2. regolo, misura o modello. machiavelli, 1-ii-391: i
. 4. incavo, fessura o scanalatura sottile e diritta. lastri,
. lastri, iv-149: sono tavole o assai più larghe dell'imboccatura delle gabbie
forma della guida, con dei righi o scanellature che vanno a far cadere l'olio
specchio a rifarsi il rigo delle sopracciglia o a provarsi una nuova pettinatura. -fregio
nero, che è di minor spesa: o in foglio nero con rigo inargentato,
[manuzzi]: un piccolo rivo o rigo o rio diremmo rivolo o ruscello.
]: un piccolo rivo o rigo o rio diremmo rivolo o ruscello.
rivo o rigo o rio diremmo rivolo o ruscello. -solco per il deflusso
. godere). godere nuovamente o ripetutamente (uno stato lieto e sereno
di un bene politico come la libertà o, genericamente, di un piacere.
loro, / che non han rigodoni o minuette. marcello, 40: prima di
minuetto, / un rigolone insieme, o che so io / qual altra danza t'
rigoderé), agg. goduto nuovamente o ripetutamente. faldella, ii-2-374:
ingiurie; né saprei dire se per modestia o sapienza, dapoiche, spregiate, inaridiscono
. 5. ant. comportarsi o parlare con orgoglio, fieramente; insuperbire
pagarò lui e lo 'mpero ». / o quanto bianciardino aveva caro / il rigogliar
stato selvatico; copiosa produzione di fiori o di frutti da terreni sapientemente coltivati.
i magliuoli... quattro braccia o più discosto a dove hanno le viti a
piante (da parte di un terreno o di una regione). giuliani,
vitalità sana e vigorosa in una persona o in un animale (in partic.
per le nari. poerio, 3-67: o beato colui che non disperde / il
3. figur. forza vitale (o anche intellettuale) dirompente (e l'
-manifestazione splendida e vivace d'arte o di poesia. carducci, iii-28-279
oggimai perché voglio io fare peni- tenzia o cotali cose? serventese dei lambertazzi e geremei
forza toa. pulci, 16-m: o chiaramente, il tuo rigoglio è spento!
grafi 5-483: già molte fiate (o segni infidi!) / credei che fosse
giunto / che tu sia madre, o tenera blandella, / e che nitore,
. archit. altezza massima di un arco o di una volta rispetto alla saetta.
viviani, 1-16: così lo sfogo o rigoglio di tal arco segnatovi, che
pre poco men della terza parte della corda o base dell'arco descritto. temanza,
[tommaseo]: si dirizza quell'orlo o rigoglio, che fa la proporzione del
noi diciamo, come gli antichi, 'orlo'o 'rigoglio'del vaso, ch'è quel
vaso, oltre alla modanatura stabilita nel disegno o nel modello. =
neri alberi radi,... giovani o appena adulti, rigogliosamente antichi formavano attorno
-rapido e ricco (la crescita o la fioritura di una pianta).
latte succhiava, e non rade volte due o tre giorni senza poppare si manteneva.
pochissimo cibo, quale talora per tre o quattro giorni affatto tralasciava: e nulladimeno
vanto della bellezza è al maschio, o per vivace colorito di piume o per
, o per vivace colorito di piume o per ricchezza di pelo o per pienezza di
di piume o per ricchezza di pelo o per pienezza di forme o per coma
ricchezza di pelo o per pienezza di forme o per coma piu rigogliose.
dissonanza oppone. 9. ricco (o anche ridondante) di figure, di immagini
di ornamenti (lo stile di uno scrittore o di un artista), di costrutti
spesso non segue una regola fissa, o, meglio, cambia regola col flusso
, 3: per rivolgimento delle ritrose acque o per abbattimento de'rigogliosi marosi. cesari
pascoli, i-970: nel linguaggio comune o aulico anche 'amo'esiste e vive
e parte delle ali di colore nero o bruno; è diffuso nei giardini,
i rigogoli, quando a'fichi vengono o all'uve. soderini, iv-366: i
espressioni comparative, con riferimento all'aspetto o al colorito giallastro di una persona.
. 2. locuz. pigliare due o più rigogoli a un fico: ottenere
rigogoli a un fico: ottenere due o più risultati utili con un unico mezzo
più risultati utili con un unico mezzo o espediente. luca pulci, i-7-58:
necessaria la preparazione del terreno smussando crestine o creando dei gradini per superare le rigole (
munito di un orlo sporgente o di una scanalatura. targioni tozzetti,
paral- lelogramme, lustranti, sottilmente scanalate o rigolate per 10 lungo.
qualcuno che sta al centro e canta o suona; ridda. sacchetti,
per lo più accalcandosi intorno a qualcuno o a qualcosa. pulci, 7-38:
, se vi sia qualche gora d'acqua o rigoletto corrente. = dimin.
, sm. ant. assicella di legno o d'altro materiale, impiegata per usi
rigolo, agg. invar. maliziosamente divertente o stuzzicante (un fatto, una situazione
piccolino. soderini, iii-132: i dirupati o scoscesi canali o rigoli con la loro
iii-132: i dirupati o scoscesi canali o rigoli con la loro profondità portano via l'
sul gomito per tirare il suo rigolo o boccia o spallino. = dimin.
gomito per tirare il suo rigolo o boccia o spallino. = dimin. di rigo2
, sm. ant. asticciola di legno o di altro materiale; regolo (cfr
. baldi, 6-23: le punte o maschietti g, h sono cacciati in
. da regolor, con sovrapposizione di riga o rigo1. rigolóne, v.
; forte, libera, muscolare, o rovente o putrida: l'arte che
forte, libera, muscolare, o rovente o putrida: l'arte che cammina a
; contiene una breve informazione che integra o amplia l'enunciato del titolo.
. 2. ant. regolo o righello di grandi dimensioni. montanari,
. spostamento e incurvatura di una superficie o di una parte di essa, causato da
, causato da schiacciamento, da lesioni o da infiltrazioni d'acqua. 6.
che si verifica negli stati altamenti febbrili o tossici). 8. metall.
sostanza che viene introdotta in un lattice o in una mescolanza di gomma affinché,
{ rigónfio). far gonfiare nuovamente o ulteriormente una sostanza o la materia.
far gonfiare nuovamente o ulteriormente una sostanza o la materia. c. bartoli
il veleno. -riempire d'aria o di altro gas un involucro elastico in
. ungaretti, 9-89: rigonfiamo, o ninfe, ricordi / diversi. -pervadere
percossi dall'onde che senza vento rigonfiano o percuotono. porcacchia i-375: non però
, i-x-280: quando la luna è nuova o piena o pe- rigea od apogea,
: quando la luna è nuova o piena o pe- rigea od apogea, il mare
: oh come / devi tu [o barca] invocare che questo fiume si rigonfi
lat. re-, con valore iter, o intens., e da gonfiare (
. 3. figur. riferito o narrato come maggiore di quanto realmente sia
figur. ingrandimento eccessivo di una notizia o di un fatto; ampollosità di stile.
19-95: pervenimmo così a un piccolo corridoio o antica mera, sontuosamente affrescato
di arricciature e sbuffi (un indumento o una sua parte). verga,
(per lo sporgere di un organo o per il contenuto delle tasche).
. severità intransigente e precisa nell'applicare o nel seguire una regola, una legge,
-in senso concreto: intervento punitivo o correttivo drastico e severo; provvedimento o
o correttivo drastico e severo; provvedimento o procedimento duro e rigido imposto dall'applicazione
rigido imposto dall'applicazione di una legge o di una regola. fontano, 159
. croce, iii-27-181: seguirono espresse o tacite abolizioni delle costituzioni giurate, giudizi
vendette. 2. rigidezza formale o durezza, severità di contenuto di una
di una legge (anche divina) o del modo di applicarla. esposizione
. 4. severità di una valutazione o di un giudizio. zanon, 2-xviii-184
dottorato... e perché la povertà o la lontananza dalla corte non impedisca ad
rigori che non vi è pericolo che o favore o protezione faccia si che ne
non vi è pericolo che o favore o protezione faccia si che ne venga ammesso
variando per gradi, consiste la loro maggiore o minor grandezza nella ^ intensione'e 'remissione'
che il rigore delle prove è utile o necessario, io intendo di un rigore
parte, chi niente, secondo che più o meno saprà maneggiarsi e porgere il proprietario
. 10. asprezza di carattere o di comportamento, durezza di cuore;
comportamento, durezza di cuore; insensibilità o indifferenza alle suppliche, alle offerte,
molto bassa, difficilmente sopportabile dah'uomo o da altri esseri viventi. f
freddo, da una sensazione di terrore o da una condizione patologica (e in
un rigore di febbre. -irrigidimento o contrazione patologica di una parte del corpo
1 greci chiamaronli 'spasmi'ed i latini o 'distensioni'o 'rigori'o 'contrazioni'.
'spasmi'ed i latini o 'distensioni'o 'rigori'o 'contrazioni'. 13. rigidità
i latini o 'distensioni'o 'rigori'o 'contrazioni'. 13. rigidità e freddezza
1, 16]: 'calcio di rigore'o semplicemente 'rigore'. e la punizione
di rigore: pena inflitta a un ufficiale o a un maresciallo. -sala di punizione
rigore: pena inflitta a un sergente o sergente maggiore. -camera di punizione ai
, in rigore: secondo un'interpretazione o un metodo particolarmente rigido; rigorosamente.
-con valore aggett.: rigorosamente necessario o prescritto; indispensabile, obbligatorio. codice
3. figur. affluire alla mente o allo spirito. de sanctis, 12-15
amante da andare ero, vero o no che fosse. vergognoso di questo pensiero
. rigorismo, sm. rigidezza formale o severità sostanziale (per lo più eccessiva
quando non si tratta del 'teatro milanese'o delle rappresentazioni del 'buon genere'. b
dal suo stesso rigorismo, dopo cinque o sei anni, la riforma stenografica della macchia
della legge e dei princìpi etici, o anche l'obbligatorietà
di questi in contrapposizione agli interessi o agli affetti personali. -in partic.:
come oggidì si dice di certi, o l'essere probabilista, cioè troppo indulgente
: parimente i rigoristi escludevano ogni parola o risposta ambigua o simulata. saccenti,
rigoristi escludevano ogni parola o risposta ambigua o simulata. saccenti, 1-1-104: lo
2. per simil. che giudica o critica con eccessiva severità nell'ambito artistico
critica con eccessiva severità nell'ambito artistico o letterario. -in par- tic.:
purista; che affetta correttezza di linguaggio o di stile. metastasio, i-rv-114:
per un ypsilonne e per un zita o due si mette in tante arme come
, per loro conto, non vedono o non sospettano se non appunto lacune,
specializzato nel tiro dei calci di rigore o che è di solito incaricato di batterli
m. -ci). che è proprio o caratteristico del rigorismo morale, che ne
nasce l'altra falsa idea dell'etica rigoristica o ascetica, la quale indice guerra al
transigenza e inflessibilità nel perseguire abusi o tragressioni della legge.
e asprezza nel punire le colpe altrui o anche le proprie o nel perseguire i propri
le colpe altrui o anche le proprie o nel perseguire i propri scopi, senza
perseguire i propri scopi, senza transigere o indulgere, senza remissione, senza compromessi
ii-56: quand'io avessi a lamentarmi o di quei prìncipi che cosi rigorosamente mi castigano
quei prìncipi che cosi rigorosamente mi castigano o di quelli che così freddamente e scarsamente mi
. cesarotti, i-xxv-354: posciaché, o eschine, così rigorosamente chiami a sindacato
, i-623: erano imputati 0 parenti o amici d'imputati. costoro erano rigorosamente
grandezza si conviene di lasciar perire ingiustamente o almeno rigorosamente chi sotto l'ombra del
uomo non v'ha che il panno pulce o verde, dai quali abiti d'ora
4. in maniera che denota o ostenta serietà; in modo compassato.
arrivi a giustificare questa qualità d'immemorabile o di centenaria rigorosamente, ma che sia
propri e altrui; mancanza di indulgenza o di comprensione. p.
posarvi su il capo nella quiete del sonno o nel nstoro delle fatiche del corpo.
con i subordinati; severo; che applica o interpreta in modo severo, senza deroghe
cose? -con riferimento a dio o alla sua giustizia. brusoni, 729
miriamo a puntino se taluno è scarso o difettoso in amarci. -severo con
rigida disciplina nell'esercizio di un'attività o di una professione. salvini, 39-v-216
-coerente con determinati princìpi estetici, artistici o letterari. c. carrà, 553
rigorosa. 4. compiuto con severità o anche in modo spietato; esercitato con
, / deh volgi gli occhi, o sinagoga ebrea. milizia, i-58: orfeo
ch'erano mal trattati da'giudici ordinari o da altri superiori trovassero rigorosa giustizia,
6. inspirato a criteri di rigidezza formale o di durezza di contenuto (una legge
legge, un ordine, un divieto o il modo di applicarla o di interpretarla)
un divieto o il modo di applicarla o di interpretarla). catzelu [guevara
. 8. ispirato al rigorismo morale o teologico. de luca, 1-5-1-81:
sue troppo indulgenti sì facilmente gli apre o per dir meglio crede di aprirgli le
non recar dispiacere a chichessia. o. che denota austerità. magalotti,
per anno, né già per uso o per indolenza o per grazia, com'altre
né già per uso o per indolenza o per grazia, com'altre volte, ma
vino dal bicchiere. 11. inteso o applicato a un ambito ristretto; usato
sorpresa, per vie imprevedibili, aeree o sotterranee. forse tutto ciò esclude una
più rigoroso. -che non tollera eccezioni o libertà (la clausura, la segregazione
. 15. superiore al normale o all'equo, esorbitante, esagerato,
per esserne pagato alla morte del padre o madre o alla prima eredita o a
esserne pagato alla morte del padre o madre o alla prima eredita o a tempo o
padre o madre o alla prima eredita o a tempo o a moglie, religione o
o alla prima eredita o a tempo o a moglie, religione o morte.
o a tempo o a moglie, religione o morte. b. corsini,
aiuto a v. s. eccellentissima o per chiarir questo mio dubbio, o
o per chiarir questo mio dubbio, o per far venir sollecitamente questo volumetto di
). ripulire dai resti di cibo o di grasso le stoviglie, le posate,
detersivi, risciacquandoli, ponendoli a sgocciolare o asciugandoli con un panno. b
le scodelle. fagiuoli, i-154: o sì pulito [il piatto] rimaner lo
rame da rigovernare. forteguerri, iv-177: o sciocco, che ti pensi / d'
2. rimettere in ordine oggetti o arredi; riassettare una stanza.
malati. -disporre meglio le braci o la legna per attizzare il fuoco.
, pollame) fornendo loro il foraggio o il becchime, l'acqua da
da bere, la paglia per la lettiera o, anche, ripulendone il mantello o
o, anche, ripulendone il mantello o asportando il sudiciume dai ricoveri.
, vale nettar loro la stia o la gabbia e dare ad essi il cibo
stalla..., portare zolfo o verderame in fondo alla vigna. -per
7. ant. riporre in serbo uno o più oggetti, depositarli in luogo sicuro
tino n'uscisse; e'convenne, o per forza o per amore, ch'
uscisse; e'convenne, o per forza o per amore, ch'ella mettesse le
8. preparare per la conservazione o per la cottura le parti di un
saresti favorito in qualche loco; / o, alle volte, dal guataro un
così rigovernato in la canestra, / o sopra la pignatta a presso al foco
figur. opera letteraria raffazzonata con concetti o motivi presi da altri autori e sminuiti,
da altri autori e sminuiti, travisati o banalizzati; ripetizione stanca. thovez,
vecchie rigovernature vittorhughiane, dannunziane, zoliane o magari barziniane. papini [in cacerba
. parlare di nuovo con voce rauca o alterata o stridula; rispondere a chi
di nuovo con voce rauca o alterata o stridula; rispondere a chi critica o
o stridula; rispondere a chi critica o sparla. tommaseo [s.
. (rigràffio). graffiare di nuovo o a propria volta. tommaseo [
.]: 'rigraffiare': graffiare di nuovo o graffiare chi graffia. = comp
. apparire nuovamente grande, sublime (o darsene l'aria). - anche
che è incinta per la seconda volta o a breve distanza di tempo da una precedente
regraziato. anonimo genovese, 1-1-199: o regraciemo de / e
, intr. gridare, urlare di nuovo o ripetutamente. g. villani
, rigrugnisci). emettere altri grugniti o suoni gutturali, indistinti, biascicati.
.]: 'rigrugnire': grugnire di nuovo o rispondere col grugnito al grugnito..
giorno, rigru- mando come le pecore o come 1 buoi continuamente. 2
mettere infra loro tanto scandolo che facessino, o qui o in altri luoghi, alle
tanto scandolo che facessino, o qui o in altri luoghi, alle zoccolate.
guadagnare di nuovo, procurarsi col lavoro o con un'attività economica il denaro perduto
con un'attività economica il denaro perduto o speso in precedenza. fra giordano [
riguadagnare. r. borghini, 2-34: o povero a me! la mia catena
lo svantaggio conseguente in una situazione pratica o sentimentale). novellino, xxvui-851:
-riottenere la fiducia, la stima o il favore altrui dopo averlo perduto.
essi hanno una sola via per riguadagnare o guadagnare la nostra stima: tornare in
ri ottenendone l'amicizia, l'affetto o il favore dopo un dissidio o un
l'affetto o il favore dopo un dissidio o un contrasto; riconciliare a sé (
io ordinata l'avessi per obbligar la nipote o per riguadagnare la zia. alfieri,
lusingato. -convertire al bene o alla propria religione. fra giordano,
4. riconquistare una posizione strategica o un territorio. tortora, ii-95
5. raggiungere la propria meta o un luogo dopo essersene allontanati; ritornarvi
toscana, sperando di colà riguadagnare venezia o il piemonte e la svizzera. carducci,
, n. 5. -riguadagnare uno o più punti; migliorare la propria posizione
appianato, di cui servonsi per ricalcare o battere la carica del cannone.
. ant. degno di essere guardato o osservato con ammirazione. g.
riguardaménto). giacomo da lentini o monaldo d aquino o anonimo,
giacomo da lentini o monaldo d aquino o anonimo, 455: la paon
45-10: se per ventura altre fanciulle o donne vedesse in lui riguardanti...
-arald. che guarda la propria coda o un astro (un animale simbolico)
... significa deliberazione e ubbligazione o potenzia cominciata già nel passato e riguardante
. sm. e f. chi guarda o vede casualmente una persona, un oggetto
casualmente una persona, un oggetto materiale o lo svolgimento di un fatto; chi
nell'aria, ne ingegnavamo di avere duo o tre di quelli. ariosto, 19-93
, 19-93: trar fiato, bocca aprir o battere occhi / non si vedea de1
gratissimo a'riguardanti. -chi osserva o esamina un quadro, un dipinto.
persona (anche per conoscerne l'identità o per cogliere, attraverso l'aspetto,
cadente / marte sia riguardato da saturno / o da mercurio, muovono al mortale /
da mercurio, muovono al mortale / o mania o sacrata infermitade. g
, muovono al mortale / o mania o sacrata infermitade. g. gozzi
ennesima volta; fare oggetto di un ultimo o estremo sguardo, in partic. mentre
in partic. mentre ci si allontana o, anche, si muore; guardare chi
si muore; guardare chi sta andando via o chi sta dietro, chi segue,
alle spalle, volgendo indietro il capo o la persona. -in partic. in
in sé. tommaseo, 2-i-77: o capo d'oro e fronte di cristallo,
avorio e labbro di corallo: / o bianco petto, delicato viso.
conoscere e riguardare. -contemplare misticamente (o anche soltanto intellettualmente). iacopone
i-iv-14): quegli cotanti erano uomini o temine di grosso ingegno,...
di porgere alcune cose dagl'infermi adomandate o di riguardare quando morieno. c
avere occasione di vedere; andare a vedere o a controllare più volte. -anche in
-tenere come punto di riferimento nella navigazione o nel cammino (un astro).
salvini, 13-126: giammai la fame / o la calamità segue quegli uomini / che
, per sapere se non manchi nulla o se non sia deteriorato dopo che è
manipolazioni; accertarsi che sia come prima o come deve venire a trovarsi. -anche
22-90: a voi ripenso, o mie speranze antiche, / ed a quel
e approfondito esame per giungere a chiarire o a risolvere un problema. tolomei
ben riguardiamo, non una sola lingua o una sola pronunzia è in toscana, ma
colui che riguardava i segni de la mano o del volto. pallavicino, 11-137:
quello che veramente è, senza schermi o finzioni (in partic., i propri
la disposizione d'animo di chi valuta o con un compì, predicativo che precisa di
divisione tutte le ore sono sensibilmente eguali o come tali vengono riguardate, e così
dato conto, averne una precisa considerazione o aspettativa; farlo oggetto di una determinata
oggetto di una determinata disposizione d'animo o di un giudizio, in partic.
rispetto a sé in una determinata posizione o funzione (in unione con un compì
età, alla condizione, al sesso o, anche, allo stato di salute;
lontana una persona dai pericoli, fìsici o spirituali, non sottoponendola a prove o
o spirituali, non sottoponendola a prove o a esperienze dolorose, ma trattandola con
: colpire l'avversario con scarsa violenza o in punti non vitali, per non
, 22-221: deh! riguardate me, o padri venerabili, e, riguardandomi,
nella stessa reggia; si veggono perpetuamente e o si amano e si accarezzano o,
e o si amano e si accarezzano o, almeno, si riguardano. -difendere
del capo a chi di notte bacchiasse o segasse le biade loro. 1
16. essere volto a instaurare un ordinamento o a tutelarlo, garantirlo o regolamentarlo (
un ordinamento o a tutelarlo, garantirlo o regolamentarlo (con riferimento a leggi,
aspettava dichiarare se i contratti erano simulati o fittizi e frastornargli. tommaseo [s
17. avere di fronte a sé o dritto dinanzi a sé un luogo,
vi comparisce talvolta un popolo di figure o superflue o male aggruppate e...
talvolta un popolo di figure o superflue o male aggruppate e... tutte in
speranze, aspettative; avere di mira o per scopo. -anche: essere indirizzato
luciano], iii-3-25: noi, o amico mio, non riguardiamo alla picciolezza
per istabilire la possibilità, alla verisimilitudine o alla necessità, poiché non può riguardare
altissimi regni, / non riguardi a tesori o nobiltà. lauro, 2-141: ermete
senza riguardare che la tucia sia bianca o rossa, lo muta in color d'oro
di quegli ordini che alla religione o alla milizia riguardassero. castelvetro, 8-1-13:
a qualcuno; essere di sua pertinenza o interesse. metastasio, i-v-741: dopo
sociale. 25. essere volto o orientato (topograficamente o geograficamente) in
25. essere volto o orientato (topograficamente o geograficamente) in una direzione; essere
vista, aprirsi su un determinato luogo o paesaggio. -in partic.: stare dirimpetto
. cattaneo, cxx-202: nessuna delle porte o
riguardi: invito a fare liberamente qualcosa o, anche, a mettersi a proprio
azioni, di astenersi da precisi atteggiamenti o comportamenti. -in partic.: non
-in partic.: non prendere cibo o bevanda (o, anche, determinati
: non prendere cibo o bevanda (o, anche, determinati cibi o bevande)
(o, anche, determinati cibi o bevande). machiavelli, i-vm-191:
l'obbligo di rispetto che si ha o che generalmente è tributato a taluno.
non riguardando reverenza a signoria del bavaro o della moglie. -per quanto riguarda:
[la legge agraria]: la quale o non fusse fatta nel principio in modo
si avesse ogni dì a ritrarre, o che si differisse tanto in farla che fusse
farla che fusse scandaloso il riguardarsi indietro o, sendo ordinata bene da prima,
s. v.]: decime regie o dominicali riguardate come canoni enfiteutici.
vivere sollecito e riguardato è punto malinconica o angustiata. 6. locuz. -andare
: adottare cautele per la propria salute o, anche, per la propria sicurezza
che guarda un oggetto, un avvenimento o assiste all'agire altrui in modo passivo
il meno 20 volte la maggiore altezza o larghezza della tua opera; e questa farà
), se a prato naturale o ad erbaio; se invece trattasi di prato
la 'riguardatura'ha inizio verso la metà o la fine di febbraio.
attribuisce grande prestigio a chi lo compie o se ne assume l'onere (un
molto manifeste, ma per questa poca famigliarità o novità ci paiono riguardevoli e da stimare
di esaminare e di studiare a fondo o di descrivere minutamente; che merita di
lago sono poco riguardevoli, perché piccole o sterili. muratori, 7-v-461: più riguardevole
-che s'impone all'attenzione degli ascoltatori o dei lettori (un discorso, uno
si trova nella parte di un luogo o, di un edificio immediatamente visibile o
o, di un edificio immediatamente visibile o che si vede da ogni posizione e
-che spicca fra le altre qualità o le altre componenti della bellezza. -anche
degli occhi con la quale si guarda qualcosa o qualcuno; la forza, il potere
, guardare. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405: non agio
/ noi fece alla sua impresa, o men costante. s. gregorio magno volgar
cimieri. 2. modo di percepire o di considerare qualcosa; punto di vista
ecc.; considerazione, attenzione; esigenza o rispetto di un'esigenza. -anche:
esigenza. -anche: l'avere di mira o come scopo e fine. -senza
al- cune sillabe per più riguardi, o per aumentargli o per isce- margli.
sillabe per più riguardi, o per aumentargli o per isce- margli... di
di significato, ovvero per dar loro dispregio o per accrescer loro vezzo e tenerezza.
ai volgari istinti, non cada, ora o poi, nei bassi riguardi della utilità
remora, timore; il sentirsi trattenuto o distolto (anche per timore) dal fare
: 'aver riguardo di taluno': temere o vergognarsi o contenersi dinanzi a lui,
riguardo di taluno': temere o vergognarsi o contenersi dinanzi a lui, o facendo
vergognarsi o contenersi dinanzi a lui, o facendo o dicendo cose ch'egli poi debba
contenersi dinanzi a lui, o facendo o dicendo cose ch'egli poi debba sapere
conservare e a difendere un bene materiale o spirituale. -anche: attività, comportamento
un risultato, a conseguire uno scopo o a evitare il verificarsi un evento.
: non erano i miei don di gemme o d'oro, / ma nel donarvi
danno, per non recare dolore fisico o morale; cautela intesa a non turbare
morale; cautela intesa a non turbare o spaventare, a non offendere o ferire con
turbare o spaventare, a non offendere o ferire con parole o atti.
, a non offendere o ferire con parole o atti. fazio, vi-2-60:
aiutare qulcuno; attenzione a non dar noia o disturbo, a non recare offesa o
o disturbo, a non recare offesa o, anche, a procurare ciò che
stare bene; premura; trattamento migliore o meno duro di quello riservato ad altri
ma si credet- tono fermamente che albertaccio o altri a sua posta aves- sono voluto
ì figlio alla madre han avuto riguardo o riverenza. sassetti, 77: questi che
avrebbe voluto che il « corriere » o la « lettura » mi desse quel poco
ciò che si ritiene un valore morale o per i sentimenti altrui. boccaccio,
: soverchia attenzione per le convenzioni sociali o per le convenienze politiche. amari
consueti a farsi in luoghi d'aria aperta o di bel riguardo. magalotti, 4-224
aver de'riguardi, specie di pozzi o di cammini per i quali si scuoprono i
in grande riguardo: viaggiare in gruppo o scortati per precauzione contro assalti, aggressioni
in riguardo, con cura della propria o altrui salute e con avvertenza.
delle imagini in una concreta forma oratoria o lirica, quasi a riguardo d'un imaginario
non recava lettere ministeriali o del maresciallo a mio riguardo, io
. di non essere aggravato dalla sorte o di non s'imbrattare del sangue di colui
, anzi, avuto riguardo ai luoghi più o meno impervi che frequentavo, del brigante
comandato respettivamente / che qualsiasi mercante, o stanziato / o forestiero, la sua merce
che qualsiasi mercante, o stanziato / o forestiero, la sua merce esponga.
e di ossequio per le qualità personali o la posizione sociale (una persona,
uso. -che richiede qualche formalità o cerimonia (un'occasione sociale, una
v.]: 'visite di riguardo': o per le persone visitate o visitanti,
riguardo': o per le persone visitate o visitanti, o perché richieggono cerimonie o dispendio
per le persone visitate o visitanti, o perché richieggono cerimonie o dispendio così 'inviti'
visitate o visitanti, o perché richieggono cerimonie o dispendio così 'inviti'e simili.
i patti. -per riguardo a o di qualcosa: per quanto la concerne
paesi nelli quali le donne senza riguardo o distinzione alcuna... si lasciano
senza riguardo che dalle rime del petrarca o di dante o dalle mie si prendano.
dalle rime del petrarca o di dante o dalle mie si prendano. f. m
senza riguardi: agendo senza la riverenza o il rispetto che si dovrebbero avere;
che si dovrebbero avere; senza freno o ritegno. a. pucci, cent
a vista lo schieramento nemico (terrestre o navale) o anche da una posizione sopraelevata
schieramento nemico (terrestre o navale) o anche da una posizione sopraelevata o di
) o anche da una posizione sopraelevata o di vantaggio. fatti di spagna,
le molte percosse, quasi lui poco o niente ferendo; ma, stando sempre a
propria salute e in generale per evitare pericoli o danni e per respingerli a tempo;
a fare e a dire, impedire o mostrare di voler proibire anche le cose
in riguardo. -stare in o con riguardo, in buono, sicuro,
, grande riguardo: stare di vedetta o appostato per la caccia. livio
attenti se a nessuno fusse fatto ingiuria o villania o forza,... e
a nessuno fusse fatto ingiuria o villania o forza,... e si stavano
del non badare a quegli avvertimenti di verecondia o di cautela che consiglierebbero fare e dire
2. scrupolosamente attento al proprio dovere o ai diritti altrui. bembo,
: che ha cura di non turbare o offendere altri. laude di assisi,
occhi). iacopone, 22-49: o casa tribulata, che deo l'ha abando-
peccato. iacopone, 7-1: o frate, guarda 'l viso, si voi
diede tre pennellate e disse: sì o no? e riesci. intr.
recipr. ritornare a inimicarsi (due o più persone). tommaseo [s
di un sacrificio, di una sofferenza o di un'ingiustizia subita (con partic
con partic. riferimento a ricompense spirituali o morali e, anche, ultraterrene).
2. rigurgito di un cibo non digerito o mal digerito che ha provocato acidità gastrica
(regurgitante). traboccante di un liquido o di una sostanza semiliquida (la bocca
? uomini umili, vestiti di stracci o di abiti fatti in serie, miseri,
di pioggia. 5. molto o eccessivamente provvisto di agi, beni,
un corso d'acqua, un liquido o una sostanza semiliquida). patrizi
. per estens. affollarsi in una città o in una piazza, accalcarvisi (una
massa al di là dei propri confini o in un territorio vicino. siri,
del mare. 4. essere occupato o frequentato, anche occasionalmente, da una
; essere densamente abitato, alquanto popoloso o sovraf- follato (una città, una
una città, una regione, uno stato o, anche, una strada).
: ogni giorno arrivavano soldati, feriti o ammalati, dagli ospedali delle città più vicine
quantità di oggetti, anche in vendita o in esposizione (un mobile, un
di termini, esempi, massime, o, anche, di errori. spallanzani
8. presentarsi alla coscienza, alla mente o alla memoria in modo incontrollato, intenso
in modo incontrollato, intenso, violento o, anche, improvviso o frequente (un
, violento o, anche, improvviso o frequente (un pensiero, un ricordo
erano sul punto di rigurgitare, per amore o per forza, quei possedimenti da noi
invidiati. 12. esprimere opinioni o argomentazioni in modo pedantesco, noioso,
per poi rigurgitarle innanzi al consiglio dei dieci o a qualche individuo che v'appartenesse.
re-, con valore intens. iter, o che indica movimento inverso, e da
di un cibo, di un liquido o di un gas alla bocca.
sm. riflusso, ritorno più o meno vorticoso e con rigonfiamento e fuoruscite
fuoruscite di acque (fluviali, fognarie o, anche, di un impianto idrico
ostacoli che ne impediscono il corso, o, anche, di acque marine per effetto
di acque marine per effetto delle maree o di una burrasca; vortice, mulinello
il rigurgito del recipiente per l'influente o dell'influente nel recipiente. romagnosi,
moltitudine, anche tumultuosa, di persone o la ricomparsa o una nuova manifestazione di
anche tumultuosa, di persone o la ricomparsa o una nuova manifestazione di sentimenti, di
qua e là, un moto, o piuttosto uno stiparsi dei corpi più strettamente
2. ritorno in bocca dall'esofago o dallo stomaco di cibo non digerito,
a un ostacolo, a una disfunzione o a una manifestazione patologica. -anche:
alla bocca di un'espressione verbale cruda o amara, che ci si trattiene a
eccesso di alimento introdotto, ad aerofagia o a ipersensibilità della mucosa gastrica.
gastrica. -traboccamento di sangue, bile o di altri liquidi organici ah'interno dell'
, di emozioni che si credevano superati o dimenticati. d'annunzio, iv-2-1238:
7. improvviso e accentuato ripensamento culturale o artistico che consiste in un ritorno a movimenti
che consiste in un ritorno a movimenti o a scuole già conosciuti o sperimentati e,
a movimenti o a scuole già conosciuti o sperimentati e, talvolta, valutati in
9. sensazione di ripugnanza morale o fisica provocata da determinati fatti e circostanze
pensa agli atroci spasimi della sua vittima o, se vi pensa, si è per
per estens. godere nuovamente una condizione o un'esperienza di vita piacevole o frutto,
condizione o un'esperienza di vita piacevole o frutto, comunque, di compiacimento interiore
se è, nella sostanza, amara o peccaminosa. g. p. maffei
dopo che è stato a lungo dimenticato o rileggendolo per una seconda o ulteriore volta
lungo dimenticato o rileggendolo per una seconda o ulteriore volta. salvini, 41-258:
. { rilàcero). lacerare di nuovo o con maggiore forza tommaseo
lat. re-, con valore iter, o intens., e da lacerare
senso corporeo, dell'occhio lagrimante per malattia o di corpi che gemono umore a
avanzi, / se con cenno o con cibo l'assecura / la bella man
n giorno. -emettere a intervelli più o meno regolari bagliori riflessi. roccatagliata
/ ed ogni foglia che oscilla / o rilampeggia nel folto / in ogni fibra s'
, con valore iter., intens. o che indica movimento contrario, e da
3. mirabile ridondamento delle doti o delle nobili azioni di una persona su
azioni di una persona su un'altra o su un luogo. pindemonte,
). lanciare, scagliare di nuovo o lanciare a propria volta, di rimando,
un'arma, un proiettile contro il nemico o un attrezzo sportivo, una palla a
a propria volta a qualcuno una frase o un'espressione (di cortesia, o,
frase o un'espressione (di cortesia, o, anche, polemica, diretta a
anche, polemica, diretta a controbattere o a riproporre un argomento, una discussione
4. rivolgere, per la seconda o per l'ennesima volta, lo sguardo
volta, lo sguardo a un oggetto o a un luogo. bernari, 5-62
in mano solo una coppia di fanti o di donne. -nelle aste pubbliche
corpo. 8. ricondurre (o tentare di ricondurre) un'azienda ai
, produttivi ed economici di un tempo o, anche, a livelli di gran lunga
della volta precedente, un prodotto commerciale o, anche, uno spettacolo. volponi
, con valore iter., intens. o che indica movimento contrario, e da
del pubblico dopo un periodo di oblio o di scarsa considerazione. montale,
della volta precedente, un prodotto commerciale o, anche, uno spettacolo.
di un partito, di un governo o di una coalizione dopo un precedente fallimento
di una coalizione dopo un precedente fallimento o uno scarso successo. p. togliatti
interesse nei confronti di determinati movimenti o concezioni culturali e artistiche. piovene,
disposizione ch'elle hanno, percioché il cubo o il f f ùramidale egli
muover lo sferico a cunei e a passi o rilanci. 8. locuz.
e degli imprigionati... l'oferta o vero lo rilasciamento fare non si possa
2. restituzione di una città o di un territorio da parte di chi
parte di chi l'aveva precedentemente occupato o conquistato. siri, ix-83:
). scarcerare, liberare, rimettere o lasciare in libertà. statuto dell'
di siena, 211; neuno esbandito o vero devetato possa o vero debbia es-
; neuno esbandito o vero devetato possa o vero debbia es- sarte ribandito o vero
possa o vero debbia es- sarte ribandito o vero relassato, passato el termine de la
si riappiccicano. -far ritornare o lasciare di nuovo qualcuno in una determinata
turchi,... fu quasi dismessa o almeno in tal maniera rilassata senza capo
bene da parte di chi ne aveva acquistato o conservato il possesso in modo indebito o
o conservato il possesso in modo indebito o comunque in forza di un titolo soltanto
; restituire un oggetto dato in deposito o in affitto. documenti perugini [1410
pe- gnora senza alcuno pagamento de execuzione o de pe- gnora. ibidem [1386
che il suo podere. -abbandonare o cessare di occupare un territorio occupato o
o cessare di occupare un territorio occupato o un paese conquistato, riconsegnandolo al suo
ne ha diritto una somma di denaro o un bene prezioso. 5. bernardino
possessore coll'in- tim azione di pagare o rilasciare l'immobile. codice civile,
interessato un documento legale di natura civile o amministrativa. magalotti, 9-1-163: vedi
(1811), 692: i podestà o sindaci... mandano al commissario
colpe commesse (con riferimento a dio o ai sacerdoti). cavalca, ii-55
saranno ritenuti. -condonare un tributo o, in genere, una somma dovuta
(un argomento, un tema parlato o scritto). francesco da barberino [
. 10. perdere una qualità o una peculiarità a causa di un fenomeno
12. marin. lasciar scorrere, allentare o sciogliere un cavo o le manovre che
scorrere, allentare o sciogliere un cavo o le manovre che servono al governo di
che servono al governo di una nave o che tengono ormeggiata un'imbarcazione.
porto a causa delle cattive condizioni atmosferiche o di avarie o per altri gravi motivi
delle cattive condizioni atmosferiche o di avarie o per altri gravi motivi (una nave
, 305: 'rilasciare': una nave rilascia o meglio si rifugia in un porto quando
. f. corazzini, 1-vi-59: 'rilassare o rilasciare': star fermo, fermarsi in
star fermo, fermarsi in un posto o stazione navale. 14. intr.
da parte di chi ne era indicamente o solo temporaneamente in possesso (un bene
consegnato all'interessato (un documento legale o un mandato politico). mazzini,
di residui inquinanti da una centrale termica o nudare o da uno stabilimento chimico.
inquinanti da una centrale termica o nudare o da uno stabilimento chimico.
credo che in europa e nell'area o. c. s. e. vi
doppo nelle mani del re la verificazione o attestato del marchese di mortara dell'osservanza
ha acquisito il possesso in modo indebito o per un titolo solo temporaneo e precario
4. liberazione di una città o di un territorio che era stato conquistato
di un territorio che era stato conquistato o comunque militarmente occupato da una potenza estranea
sazione. giannone, ii-407: queste commutazioni o relas- sazioni di penitenze per via di
5. condono di un tributo o, in genere, di una somma
questo m'impetri da vostra signoria reverendissima o la relassazióne in tutto, o la
reverendissima o la relassazióne in tutto, o la dilazione almeno di questo debito.
di maggior momento tale dispensa, relassazióne o commutazione di giuramenti è riservata al papa
di rilascio, non li possano il capitano o guardiano ritenere. 2. restituzione
da parte di chi ne aveva acquistato o conservato il possesso in modo indebito o
o conservato il possesso in modo indebito o comunque in forza di un titolo soltanto
giudiziaria volta a ottenere la consegna (o la riconsegna) di un immobile, in
favore del proprietario. -esecuzione per consegna o rilascio: procedura esecutiva volta a ottenere
ottenere in via coattiva la consegna (o la riconsegna) di un bene mobile o
o la riconsegna) di un bene mobile o, rispettivamente, di un bene immobile
ini. ili: dell'esecuzione per consegna o rilascio. codice di procedura civile,
procedura civile, 605: 'precetto per consegna o rilascio'. il precetto per consegna di
il precetto per consegna di beni mobili o nlascio di beni immobili deve contenere.
rilascio: documento ufficiale attestante la rinuncia o l'abbandono di un bene da parte
di un bene da parte del proprietario o, più spesso, la cessione e
al legittimo sovrano di un territorio conquistato o, comunque, militarmente occupato.
debito ed abbia la capacità di alienare o sia debitamente autorizzato a farlo. questo
. -in partic.: condono (totale o parziale) di un tributo o di
totale o parziale) di un tributo o di altra somma dovuta (anche sotto
. gianni, xvtii-3-1004: anche certe tasse o rilasci si trovano sul noleggio o altri
tasse o rilasci si trovano sul noleggio o altri capitali delli armatori. 6.
di residui inquinanti da una centrale termica o nucleare o da uno stabilimento chimico.
inquinanti da una centrale termica o nucleare o da uno stabilimento chimico. d
della fabrica non lasceranno che 'l muro caschi o si muova. il relascio che sarà
di fuori si coprirà con un procinto o fascia e cornice che circondi tutto l'edificio
piccolo spazio fra il piede del recinto o cu altra opera ed il fosso,
assottigliamento, che volgarmente si chiama risega o rilascio, non deve essere..
delle cattive condizioni atmosferiche, di avarie o di altri gravi motivi (anche nell'
si dice anche del luogo dove si rilascia o si cerca rifugio a motivo di circostanze
, sm. decontrazione di un muscolo o allentamento del tono o della tensione muscolare
di un muscolo o allentamento del tono o della tensione muscolare di un organo,
che può corrispondere a determinate esigenze fisiologiche o alla volontà di ottenere maggiore agilità e
, come trattamento terapeutico per gli ipertesi o per coloro che presentano disturbi psicosomatici;
propensione a distendersi di particolari strutture istologiche o articolazioni e indica una condizione patologica
articolazioni e indica una condizione patologica più o meno grave a seconda della diminuzione della
8-464: ora serrando il pugno, o per un fitto spasimo improvviso o per un
pugno, o per un fitto spasimo improvviso o per un moto d'ira e d'
fuoco. 2. condizione psicologica o sensazione di tranquillità, di serenità,
, di distensione, di piacevole abbandono o, anche, di svago, di divertimento
un convenevol riposo alle fatiche del corpo o qualche rilassamento e ricreazione alle gravi applicazioni
rilasciamento. -in senso concreto: attività o circostanza che procura tale condizione psicologica.
cure. -alleviamento di un incarico o delle fatiche. c. campana,
diminuzione, anche temporanea, dell'impegno o della tensione creativa o intellettuale. siri
, dell'impegno o della tensione creativa o intellettuale. siri, i-vn-412: le
anni burrascosi. fu rilassamento di coraggio o mancanza di volontà. -parziale rinuncia
distensione e di rappacificazione fra due stati o fra parti avversarie o ostili; maggiore
fra due stati o fra parti avversarie o ostili; maggiore disponibilità a trattare con
4. decadimento, diminuzione, anche parziale o progressiva, della tensione morale, della
del rigore nell'osservanza di una pratica o di una norma religiosa o di una
di una pratica o di una norma religiosa o di una disciplina o, anche,
una norma religiosa o di una disciplina o, anche, di norme sociali e civili
scala del paradiso, 408: questo adiviene o per la molta infermità o per lo
questo adiviene o per la molta infermità o per lo profondo relassamento, o cne l'
infermità o per lo profondo relassamento, o cne l'uomo è molto abbandonato da
consiste in ra- piae variazioni di pressione o di temperatura che alterano l'equilibrio di
materiali di costruzione (rilassamento elastico), o da deformazioni plastiche, caratteristiche dei metalli
8. fond. imperfezione di un metallo o di una lega prodotta durante la fusione
durante la fusione e costituita da una o più falle che assumono diverse colorazioni a
/ i farmachi ai moltiplici malori: / o sono diluenti e rilassanti, / che
acre sale e il traggon fuori, / o sono spiritosi ed irritanti. a.
propri umori, il che chiamasi virtù lassativa o rilassante. 2. che esercita
e troppo rilassanti licenze? -che induce o è eccessivamente accondiscente nei confronti della dissolutezza
di un organo (di una persona o di un animale) anche eccessivamente,
irrimediabili effetti. -allentare la tensione nervosa o muscolare per esercizio o per riposo o
la tensione nervosa o muscolare per esercizio o per riposo o, anche, in seguito
o muscolare per esercizio o per riposo o, anche, in seguito a determinate
a determinate condizioni ambientali (una persona o un animale) - lasciar riposare il
l'animo; mitigare la tensione nervosa o spirituale propria o altrui. equicola
mitigare la tensione nervosa o spirituale propria o altrui. equicola, 271: la
dei detrattori contra i suoi eletti, acciocché o gli urghino o gl'impediscano da vanagloria
suoi eletti, acciocché o gli urghino o gl'impediscano da vanagloria. boccalini, 11-88
plebe. d'annunzio, i-403: o sole, i tuoi corsieri / van con
letter. rendere meno rigorosa la disciplina o l'osservanza di una pratica religiosa o della
o l'osservanza di una pratica religiosa o della morale. cavalca, 20-155
. malvezzi, 5-18: colui che o troppo rilassa o che troppo innalza la
, 5-18: colui che o troppo rilassa o che troppo innalza la sua possanza,
, abbandonando il grado di principe, o serve al populo vilmente od arrogantemente comanda
più con la particella pronom. perdere o avere, per lo più progressivamente, allentato
muscolare, in partic. nel sonno, o la robustezza di un organo o di
, o la robustezza di un organo o di un tessuto, anche per cause
un tessuto, anche per cause patologiche o traumatiche. anonimo [agricola],
: molti cuciono simil ferite con zollaglie o fibule, a quel modo medesimo che si
d'animo di raccoglimento, di riflessione o, anche, di molle abbandono, trovando
. -distendersi (la tensione psicofisica o nervosa, anche in una condizione patologica
, diminuire il proprio impegno nell'ottemperamento o nell'osservanza di norme sociali, morali
nell'osservanza di norme sociali, morali o religiose; abbandonarsi, cedere senza alcun
nell'esigere l'osservanza di determinate condizioni o norme. siri,
. 10. venire attuato (o considerato) con scarso rigore o senza
(o considerato) con scarso rigore o senza alcun rigore rispetto a prima (un
lo zelo, l'entusiasmo di un atteggiamento o di un comportamento, l'intensità di
timore ci piglia che tu ci abbandoni o che i tuoi legami con noi e con
1-114: regno, che troppo si ristringa o di soverchio si rilassi, purché il
rigore nell'osservanza di una pratica religiosa o di una disciplina o, anche,
una pratica religiosa o di una disciplina o, anche, di norme sociali e
. -in senso concreto: comportamento o atteggiamento che rivela corruzione morale o tendenza
comportamento o atteggiamento che rivela corruzione morale o tendenza a vivere senza alcuna tensione etica
i generi di rilasciatezza. -tendenza o sistema di vita improntato unicamente alla ricerca
, di autorità, di rigore morale o eccessiva indulgenza nell'applicazione di una legge
eccessiva indulgenza nell'applicazione di una legge o di una norma, nel far osservare una
norma, nel far osservare una disciplina o un principio morale, nell'esercizio di
un'attività. -in senso concreto: atto o comportamento che denota tale tendenza.
colletta, iii-76: sembrerebbero eccedenti le regole o legami imposti ai commercianti, ma il
carattere, di entusiasmo, di interessi o, anche, di iniziativa. algarotti
sciocca vita provinciale. -mancanza o diminuzione (anche temporanea) dell'impegno
diminuzione (anche temporanea) dell'impegno o della tensione creativa. carducci, iii-6-481
soluzione, ma una malattia. -momento o aspetto stilistico di un componimento poetico che
di un componimento poetico che rivela mancanza o debolezza di capacità espressiva. carducci
oriani, x-14-236: non una rilassatezza o una contorsione nel verso: la sorgente
, che consente di distrarre l'animo o il pensiero; svago, ricreazione,
pasta, 2-81: se la cassia refrigeri o no il sangue, qui non è
ant. relassato, relaxato). allentato o reso molle, flaccido, infiacchito,
flaccido, infiacchito, indebolito (il corpo o una parte, un organo, o
o una parte, un organo, o il tono muscolare, una struttura istologica
il tono muscolare, una struttura istologica o un'articolazione, anche per cause patologiche
, 17-98: chi rilassato ha l'utero o scirroso, / chi le due ostrutte
mollemente. -anche in una rappresentazione pittorica o plastica. bellori, 2-607: espose
, la posizione più protesa in avanti o rilassata contro lo schienale, la concentrazione
rilassata contro lo schienale, la concentrazione o la distensione del viso. -malfermo
le gengive. -che non risponde o risponde debolmente agli stimoli luminosi (l'
). campailla, 13-25: funi o contratte o rilassate. -slacciato o allacciato
campailla, 13-25: funi o contratte o rilassate. -slacciato o allacciato mollemente (
funi o contratte o rilassate. -slacciato o allacciato mollemente (una cintura);
vento beatamente. 3. tranquillo o tranquillato, disteso, calmo; che
, calmo; che non è gravato o non si lascia gravare da tensione nervosa
gravare da tensione nervosa, da preoccupazioni o problemi (e anche patteggiamento che dimostra
e indifesa che è propria del sonno o della morte.
4. che vive o opera in uno stato di allentamento della
uno stato di allentamento della tensione morale o spirituale, di diminuzione del fervore e
di norme sociali, morali, religiose o di una disciplina (o ne è
morali, religiose o di una disciplina (o ne è conseguenza). -anche:
sottosopra la mensa. -poco interessato o poco impegnato in una attività o in
interessato o poco impegnato in una attività o in progetto o nel perseguire un fine.
impegnato in una attività o in progetto o nel perseguire un fine. guarini,
paruto di fare. -che spende o dona più di quanto sia opportuno.
carattere; poco saldo nelle proprie convinzioni o privo affatto di convinzioni; cedevole,
; non miglion per questo riguardo, o forse peggiori, perché rilassati a un'indifferenza
5. attuato, applicato, osservato (o considerato) con scarso rigore o senza
(o considerato) con scarso rigore o senza alcun rigore rispetto a prima o
o senza alcun rigore rispetto a prima o rispetto a un'altra situazione (una pratica
tempo ripigliando per ragione la consuetudine abbandonata o rilasciata. ferd. martini, 1-ii-193
alla ricerca del piacere e del lusso o ne è il segno (un modo
. -improntato a un eccesso di tolleranza o di indulgenza, soprattutto in ambito morale
essere sempre quello che sempre fu » o che, proponendo loro di seguire topinion
le espressioni fiacche, le rime povere o stente, i ritmi rilassati.
berto, 5-12: con quel suo lettino o divanetto rilassa- torio non l'ha,
certo che alle qualità rilassatorie del lettino o divanetto lui ci credeva. =
sf. disus. rilassamento del tono o della tensione muscolare o della struttura istologica
rilassamento del tono o della tensione muscolare o della struttura istologica di un organo;
costituire l'effetto di determinati interventi terapeutici o, anche, indicare una condizione patologica
; svago. -in senso concreto: attività o circostanza che procura tale stato d'animo
mente, che perché vi abbia umore o piacere estraordinario. bruno, 3-572:
rigore nell'osservanza di una pratica religiosa o di norme sociali e civili. a
proscritti. -in senso concreto: comportamento o atteggiamento vizioso disonesto, privo di fini
alle ville ed ivi chiaritevi se sono minori o le ingordigie nelle crapole o le rilassazioni
sono minori o le ingordigie nelle crapole o le rilassazioni ne'giuochi. zucchetti, 271
. 4. diminuzione della tensione morale o di una passione, in partic.
passione, in partic. del fervore religioso o del rigore
nell'osservanza di una pratica o di una norma religiosa.
, sollievo dalle fatiche, dalle tensioni o, anche, dalle preoccupazioni. -
dodici anni in qua sono state rilastricate o risarcite... abbino fatto rassettare
rilavare, tr. lavare di nuovo o ripetutamente aualcosa con acqua o altri liquidi
di nuovo o ripetutamente aualcosa con acqua o altri liquidi detergenti al fine ai migliorare
acqua, si bisogna smorzandola, o lavandola e rilavandola si facci, più che
: per cagione della polvere, terra o brutture, serà utile rima lassare rilavare
serà utile rima lassare rilavare il tetto o la piazza. b. corsini, 7-18
il mescuglio sopra un feltro di tela o di lana; e quando il liquore sarà
di altezza sopravanzeranno, et al settentrione o vero tra settentrione et oriente riguarderanno,
d'infermità, però che in essi stagni o paludi, per le molte tempeste il
, sf. nuovo lavaggio di una sostanza o di un oggetto; il risultato o
o di un oggetto; il risultato o gli scarti di tale operazione. -
eseguire un lavoro per la seconda volta o rifare un lavoro già svolto da altri
un periodo di cessazione dell'attività o dopo il pensionamento. -anche nell'espressione
in quegli luoghi due lui à lavorato, o sì o no. l. pascoli
luoghi due lui à lavorato, o sì o no. l. pascoli, iv-2-52
lavino, fra il spazio di cinque o sei anni si possono di nuovo rilavorare,
. 5. compiere di nuovo o ulteriormente le operazioni agricole (arare,
necessarie e nel rilavorare le ultime io o 15 pagine del quinto. ungaretti, ix-27
). -riprendere e imitare un argomento o un genere letterario mutuato da altri.
... ripeterono le epopee francesi o rilavorarono sul tenore delle francesi le epopee
, agg. sottoposto a un nuovo o ulteriore processo di lavorazione (un materiale
). leccare di nuovo o ripetutamente. -anche nell'espressioneleccare e rileccare con
-immobilizzare una persona con una cinghia o con una fune o in altro modo
con una cinghia o con una fune o in altro modo. ottimo, ii-134
-attaccare di nuovo un animale con funi o catene a un palo. lisi
2. figur. instaurare di nuovo o più profondamente un legame amoroso con un'
cari. -mettere in relazione due o più persone. mazzini, 30-146:
: stabilire un profondo legame fra due o più persone o fra l'uomo e dio
profondo legame fra due o più persone o fra l'uomo e dio. bianco
siena, 2-72: d'ogni legame [o gesù] discioglimi al tutto, /
: legare a sé qualcuno tramite favori o benefici. g. m. cecchi
confezionare un libro cucendone insieme i fogli o, anche, i fascicoli e applicandovi una
i fascicoli e applicandovi una copertina più o meno rigida. -anche: legarlo di nuovo
-anche: legarlo di nuovo perché sfascicolato o al fine di applicarvi una copertina più
escono, ma alla fine del semestre o dell'anno, quando le rilegano.
agric. fissare con giunchi, con salici o con vimini un ramo o un tralcio
con salici o con vimini un ramo o un tralcio a pali o ad altri rami
vimini un ramo o un tralcio a pali o ad altri rami per assicurarli dall'azione
di rinforzo di ferro una struttura muraria o un edifizio che dia segni di cedimento
di cedimento a causa dell'estrema antichità o che sia stato danneggiato durante un terremoto
che sia stato danneggiato durante un terremoto o una guerra. vasari, iii-494:
preziosa, incastonarla in una montatura (o legarla di nuovo). firenzuola
. 13. rifl. sottomettersi o sottomettersi di nuovo a qualcuno per riconoscenza
dipendenza nei confronti di persone, situazioni o circostanze. n. martelli, 80
strettamente e più volte con una corda o con una catena (una persona).
. che esegue la rilegatura del libro o provvede a sostituirne la copertina rigida perché
, in tal caso le filtrazioni rilegatrici o cementatrici penetrarono e restarono in vista come
solida. -in senso concreto: copertina più o meno rigida e preziosa, con cui
e preziosa, con cui il rilegatore tipografico o l'artigiano specializzato racchiude un libro.
2-254: cara figliola, ti manderò domani o dopodomani la prima parte dell''ibsen'
. -con la determinazione della tecnica o del materiale usato. gozzano,
pergamena. 2. formazione di spato o di minerali metallici che si ha nella
e sembrano essere state una volta fessure o crepature del masso, che da ambedue
... per essersi screpolate più o men fittamente, dando adito al prodursi
3. l'operazione del legare i fusti o i tralci delle viti a pali o
o i tralci delle viti a pali o tronchi per proteggerli dall'azione del vento
te, quande tu hai tempo, o a rileggerle o a notarle bene, percmelle
tu hai tempo, o a rileggerle o a notarle bene, percmelle sono di
m'accorgo, dissi, d'esser desto o almeno vicino al destarmi e d'aver
oscurità che nasce non da veruna affettazione o da negligenza o da vizio nessuno, anzi
non da veruna affettazione o da negligenza o da vizio nessuno, anzi dalle virtù
ha formata la ridice mentalmente a se stesso o la rilegge nella scrittura, qualche anno
dei tempi, ossia per le condizioni più o meno cangiate, si trova sempre ad
rilegìttimó). polit. restituire legittimità o legittimazione a un'istituzione. -per estens
agg. polit. reinvestito di legittimità o legittimazione etico-politica (un'istituzione).
rilegittimazióne, sf. polit. restituzione o riacquisto di legittimità o legittimazione etico-politica,
polit. restituzione o riacquisto di legittimità o legittimazione etico-politica, di autorevolezza o prestigio
legittimità o legittimazione etico-politica, di autorevolezza o prestigio sociale (un'istituzione, un'
3: non è questo il solo o principale terreno di lavoro del sindacato e della
{ rilènto). rendere meno teso o stretto, allentare. campofregoso, 5-27
. { rilènto). letter. procedere o operare in modo meno spedito; andare
tose, rilènte), agg. circospetto o esitante o lento nell'agire; che
), agg. circospetto o esitante o lento nell'agire; che prende tempo,
ant. che si spappola, poco sodo o compatto. baldncci pegolotti, i-363:
sfilata di gerarchi. -senza la necessaria o desiderabile prestezza e prontezza, con indugio
manco / ribrezzo. -senza fretta o precipitazione nell'agire; con circospezione e
morto. passeroni, 1-46: bevi, o cane, a tuo bell'agio,
. (rilésso). ricuocere in acqua o in brodo bollente. manuzzi [
ant. fatto nuovamente lessare in acqua o in brodo. - al figur.
errore un arrosto con fuoco troppo basso o con una quantità eccessiva di sugo,
le vivande con fuoco troppo lento, o con tropp'umido, onde non prendono
umido, onde non prendono quel rósolo o crosta che tende al rosso, e vengono
ricomincia la pagina, perché rispetta, o intende, un ritmo, una misura.
errori materiali, per migliorarne lo stile o per verificarne la validità artistica.
occasione..., per una rivalutazione o per una rilettura di quello che,
essere oggetto di verifica con mezzi scientifici o, comunque, in sede scientifica.
oggetto di conseguenti pronunce (una situazione o una questione giuridica, come il vizio
come il vizio di un atto negoziale o processuale, la sussistenza di un evento
di un evento che estingue un diritto o paralizza un'azione, ecc.)
, in partic. un * azienda o un lotto di merci).
rilevabilità, sf. possibilità di essere osservato o verificato con mezzi scientifici o comunque
osservato o verificato con mezzi scientifici o comunque in sede scientifica.
pronunce giudiziarie (una situazione di fatto o una questione giuridica. codice di
bene, in partic. un'azienda o un lotto di merci). rilevàggio
, legandoli ad appositi sostegni, rami o tralci pendenti. crescenzi volgar.,
-il rimettere in verticale ciò che è caduto o è inclinato; raddrizzamento. - anche
... consiste in ventiquattro vertebre o vero ossi della spina congiunti insieme,
poi ne assegnarono all'altezza della pianta o del rilievamento da terra. -rialzo o
o del rilievamento da terra. -rialzo o rilievo del suolo. soderini, i-255
in piano ma in cominciar di monte o colle o collina o spiaggia, così a
ma in cominciar di monte o colle o collina o spiaggia, così a mezza
in cominciar di monte o colle o collina o spiaggia, così a mezza costa nel
dei commercianti, acquisto di un'azienda o di uno stabilimento, subentrando al precedente
di operazioni volte a determinare il numero o l'intensità dei fenomeni individuali che compongono
metodi usati può essere celerimetrico, fotogrammetrico o tacheometrico, e nell'esecuzione può essere
radiogoniometrico: quello misurato rispettivamente col radar o col radiogoniometro. dizionario di marina [
bussola provvista al centro d'un cannocchiale o d'un'asta a mirini per traguardare
bussola in corrispondenza alla posizione del cannocchiale o del traguardo puntato sull'oggetto. -'
del ferro di bordo. -'rilevamento ortodromico'o 'radiogoniometrico'l'angolo tra il meridiano
grande considerazione, importante; che è o appare fondamentale. panigarola, 1-174
noi ed esse in una incredibile quiete o vero negligenza. galileo, 3-1-232:
2. che spicca per le proprie capacità o per i propri meriti; distinto,
.. sì che si potevano fare più o meno rilevanti e ricche le prede,
ricche le prede, sì come più o meno era il denaro con che se
paragone del delitto, al massimo cinque o sei anni. -che comporta grande
ai fini della risoluzione di una questione o della decisione da prendere su un punto
un argomento, un problema di fatto o di diritto). 6. ling
specialmente per il raggiungimento di uno scopo o nell'ambito ai una valutazione generale;
tessere degno di essere preso in considerazione o tenuto nel debito conto. siri
ai fini della risoluzione di una questione o della decisione da prendere su un punto
in partic. in seguito a una caduta o a un infortunio, o si è
una caduta o a un infortunio, o si è inginocchiato o prostrato in atteggiamento
un infortunio, o si è inginocchiato o prostrato in atteggiamento di umiltà; aiutare
su, tornate a'patemi recinti, / o calati ne'piani lombardi! / su
sdegni e gli aviti stendardi / rilevate, o fraterne città! capuana, 1-i-137:
alto. -fare apparire più gonfio o ampio. ariosto, i-rv-181: li
rilievano. -legare a sostegni rami o tralci pendenti. crescenzi volgar.,
in condizione di galleggiare un'imbarcazione incagliata o affondata. stratico, 1-i-391: rilevare
rimettere a galla un vascello quando è arenato o che ha toccato il fondo; ed
-ricuperare ciò che è stato tolto o perduto. b. giambullari, ii-605
ricuperare un'ancora che si era perduta o che fu abbandonata. -assegnare la terra
e balìa di rilevar terre dal fiume o dalla magra già occupate. -ricavare
6. nei lavori di scultura o di sbalzo, fare aggettare maggiormente una
. cennini, 3-7: sapere tritare o ver macinare, inconiare, impannare,
tu poi la vieni rilevando col bianco o con altro colore che si confaccia a
con argento, con tinte molto delicate o con poderose e vivaci? -far
nella giusta grandezza, partendo dal modello o da uno schizzo preparatorio. vasari,
dante, par., 18-85: o diva pegasea che li 'ngegni / fai
ducati. io. ricevere uno o più colpi di un'arma, ferite o
o più colpi di un'arma, ferite o percosse; buscare. schioppi,
; consolare. simintendi, 3-154: o iddia, io ti priego che tu abbi
cangi il pelo. tansillo, 2-220: o cibo, o nudrimento, / che
. tansillo, 2-220: o cibo, o nudrimento, / che i lassi spirti
(anche nelle espressioni rilevare dal danno o senza danno, rilevare indenne);
non veggo di che la altrui auttorità o le altrui scritture lo possano rilevare. caro
quindici giorni lo tragga di tale obbligazione o (avendo pagato) lo rilevi senza danno
bandi lucchesi, 20: il comune arso o distrutto... s'intenda essere
non volendo supporre in plinio tanta inavvedutezza o negligenza, mi parve dover prendere con
fallo. 15. riportare una o più persone o una comunità in una
15. riportare una o più persone o una comunità in una condizione onorevole o
o una comunità in una condizione onorevole o di prestigio; restituire alla dignità,
di nuovo a una posizione di decoro o di potere o di grandezza. latini
una posizione di decoro o di potere o di grandezza. latini, 3-9:
di virtù. 17. rendere autorevole o importante; dare lustro. fatti di
porto tedio a vostra eccellenza, perché o il posto non li rileva o l'inabilità
, perché o il posto non li rileva o l'inabilità li trascura. marco foscanni
rilevò fabio. -ripristinare la virtù o la moralità perdute. boccaccio, 1-ii-151
giammai rilevate / per iscusa sarieno, o per virtute / ch'io potessi operar
d'in sul cartoncino quei caratteri, o almeno vi apparivano in campo azzurro così
è un suono spiccato e quando una o più lettere arrivano a rilevarsi.
desumere con un ragionamento da elementi o aa circostanze particolari; arguire, dedurre.
, un difetto, un comportamento biasimevole o anche una qualità positiva o un pregio
comportamento biasimevole o anche una qualità positiva o un pregio, talora portandolo a conoscenza
, talora portandolo a conoscenza di altri o mettendolo in evidenza in un discorso.
penetrazione per rilevare i nostri pregi veri o immaginari che sieno. amari, 1-2-337:
un fatto fisiologico, una struttura anatomica o un fenomeno fisico; ricavare dati per
ricavare dati per mezzo di strumenti indicatori o di misurazione. stratico, 1-i-390
un astro, una punta, un capo o tal altro oggetto'è fame il rilievo
determinata circostanza (una situazione di fatto o una questione giuridica e fame oggetto di
giudice ordinario nei confronti della pubblica amministrazione o dei giudici speciali è rilevato, anche
da vizi relativi alla costituzione del giudice o all'intervento del pubblico ministero è insanabile
un bene (in partic. un'azienda o una partita di merci) subentrando,
sono sposato, lo debbo disdire. o lo rilevi te? ».
nlevato. 24. sostituire una persona o un reparto militare in una posizione o
o un reparto militare in una posizione o in un servizio; dare il cambio.
. stratico, 1-i-391: rilevare il quarto o la guardia... significa dare
prendere con sé una persona per accompagnarla o condurla in un altro luogo. ghislanzoni
26. intr. avere importanza, valore o peso, sia in sé sia per
2-i-736: che rileva il zero, o albachista? f. vettori, i-vi-209:
. orsù, pochi giorni di più o di meno nel corso della vita poco
darsi cura dei mezzi di averla, o adoperando e proponendo mezzi inetti, anzi
impossibile affatto. carducci, iii-8-261: o vero o imaginato che sia il personaggio
affatto. carducci, iii-8-261: o vero o imaginato che sia il personaggio ed il
nelle figure della locuzione poco rileva quali o parole o cose si dicano, ma la
della locuzione poco rileva quali o parole o cose si dicano, ma la struttura
, giovare. -anche: avere influenza o pertinenza sotto il profilo della correttezza logica
di un'argomentazione, di una dimostrazione o della risoluzione di una questione giudiziaria (
partic.: dipendere da un potere politico o ecclèsiastico superiore. leti, 9-1-256
: quasi tutti i prìncipi d'italia rilevano o dal papa o daltimperadore. anonimo,
prìncipi d'italia rilevano o dal papa o daltimperadore. anonimo, lxxx-3-1038: proponevano
terra dopo essere caduto, essersi prostrato o esservi stato gettato; rimettersi in piedi.
, pregò gli iddìi che gli concedessero vittoria o morte senza dolore innanzi che russe vinto
. figur. emendarsi da colpe, peccati o vizi; correggersi da un errore.
la giustizia perché sii emulo d'innocenti o carnefice di peccatori, ma accioché con
31. riprendersi dopo essere stato abbattuto o sconfitto o ridotto in condizione di disagio
riprendersi dopo essere stato abbattuto o sconfitto o ridotto in condizione di disagio, di depressione
, ai gravissima pena e noia a sostenere o a ricevere che dir vogliamo, nondimeno
volta, pare che non si rilievi o resusciti di niente. giannone, i-iv-137:
sollevarsi in armi, ribellarsi a un'autorità o a una potenza egemone. a
sopraelevato rispetto a una superficie di riferimento o al piano di campagna; innalzarsi a
sino, scolandosi, raccorsi nelle citeme o nelle fogne. g. b.
] dove è la piazza per tre o quattro stature d'uomo, il che la
ferro. - presentare rilievi montuosi o collinari. sagredo, lxxx-4-142: questa
regno, vasta, florida, ubertosa: o si distende m fertili pianure o si
: o si distende m fertili pianure o si rileva in amene colline.
sodo e ben curato (il fianco) o turgido (1 muscoli, le mammelle
un braccio nudo giacente... o qualche candido seno di donna rilevantesi come
nel mordere che cagionano lo stesso dolore o fanno rilevare la carne lesa come fanno
subentra al titolare di un esercizio commerciale o di un'impresa; chi è disposto
rilevatissimo). elevato su una superficie o sul suolo; che ha un'altezza
rispetto al luogo circostante su un basamento o su una pedana. g. villani
, 258: dipoi è la fronte, o picciola o ritonda, piana o spaziosa
: dipoi è la fronte, o picciola o ritonda, piana o spaziosa, rilevata
, o picciola o ritonda, piana o spaziosa, rilevata, rugosa. de mori
l'ostensione delle gambe. -rivolto o piegato o rialzato verso l'alto.
delle gambe. -rivolto o piegato o rialzato verso l'alto. cornoldi camtner
all'infuori rispetto alla superficie del corpo o di una parte di essa (un organo
bianche, / da fidia a tomo, o da più dotta mano. bandello,
un lato e dall'altro rilevata alquanto o convessa. 5. aumentato di
tecnica della scultura; ornato da rilievi o da figure modellate. novelle adespote,
documenti perugini, ii-17: cofanette relevate o 'nargentante piccoglie per ciascuno soldi ii.
in superficie di muro, di tavola o di tela, il quale, per
di fare, vi chiamate per conquiso o a nuova guerra m'apparecchio »?
raffina d'acqua portando rilevata senza timidità o pusillanimità. boterò, 9-31: quando
figur. che si è ripreso dall'abbattimento o dopo una sventura. boccaccio,
indiscreta. -guarito da una malattia o dalle sue manifestazioni più appariscenti.
uomo è da fresco relevato da febra o d'altro male, dicto convalescente. carducci
10. asceso a una posizione sociale o politica eminente, di prestigio.
-dominante, preminente (una posizione politica o sociale). m. villani,
città non sarebbe più cosa alcuna rilevata o che l'altre avanzasse, onde ne seguirebbe
rilevato. 13. che opera o può avere conseguenze decisive; importante (
magnificenza vostra potesse farmi avere qualche soldi o marchetti o bagarini, la mi faria un
potesse farmi avere qualche soldi o marchetti o bagarini, la mi faria un relevatis-
ch'è a un prelato una parola o il non esser sì tosto servito che ad
la patria, le cose sacre, o e'nati suoi. 16.
del prologo. -incisivo, icastico o anche elevato, sublime (uno stile
dei giudici ad esaminare se si verificasse o no che l'imputata abbia agito tratta
verificato legalmente dal giudice (d'ufficio o su eccezione o istanza di parte) e
giudice (d'ufficio o su eccezione o istanza di parte) e fatto oggetto
pronuncia giudiziaria (una situazione di fatto o una questione giuridica che
incide sulla decisione della controversia o su un suo punto).
. v.]: dicesi 'passo rilevato'o 'di scuola'quello in cui il cavallo
ed è limitato ai lati da scarpate o da muri di sostegno (e si dice
terra, il quale a guisa di muraglia o di termine divida o campi o fosse
guisa di muraglia o di termine divida o campi o fosse o strade. brusoni,
muraglia o di termine divida o campi o fosse o strade. brusoni, 142:
di termine divida o campi o fosse o strade. brusoni, 142: don
che aiuta a risollevarsi chi è decaduto o è caduta in colpa. storia di
. 2. che compie rilevamenti o misurazioni scientifiche con appositi strumenti. -nell'
vede alcuna rilevatura sconcia di grosse mamelle o alcun tremore di ondeggianti, ma oltre
la fama di una persona accusata a torto o ingiustamente dimenticata. boccaccio,
-analisi di un fenomeno sociale, politico o economico. gramsci, 1-98: rilevazione
. disus. liberazione da una responsabilità o aa un obbligo. -in partic.: