que', ch'erano stati battezzati da'preti o parocchi oriondi 'ab antiquo 'da
per estens. chiamare con un nome nuovo o diverso da quello ricevuto alla nascita.
sanctis, ii-7-7: voi m'intendete, o giovani, voi; ne'quali l'
si ribattezzano libere. -rinnovare esteriormente o formalmente, senza incidere nella sostanza o
o formalmente, senza incidere nella sostanza o nella natura dell'oggetto. breme,
breme, cono., 1-686: trenta o quaranta zucche di pedanti hanno un bel
trovare ne'suoi libri forme, immagini o metri, ma per ribattezzare la musa nell'
que'cristiani che, ribattezzati, presero o si sottoposero al rito ruteno de'moscoviti
per estens. chiamato con un nome nuovo o diverso da quello precedente; ripreso con
. -moto continuo e alterno (o il rumore che ne deriva).
in una parte più ch'in altra, o per fandare con le forze unite o
o per fandare con le forze unite o per ribattimento della ripa, soglia spiegare
. 3. riflessione di suoni o di raggi luminosi. c. bartoli
cavallo, che denota difficoltà di respirazione o bolsaggine. tommaseo [s. v
e volgarmente soprasalto, colpo di frusta o contracolpo, allorquando il movimento della espirazione,
, confutazione (e anche la frase o l'argomentazione a cui dà origine).
il gambo di chiodi per congiungere lamiere o profilati metallici. -nell'industria delle calzature
fodera alle pellicce mediante la cucitura manuale o a macchina. = nome d'agente
operazione con cui si orla una stoffa o si uniscono due strisce di stoffa sovrapposte;
, ori a trivello, ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o
a trivello, ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate.
ori bassi o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate. 3
o schietti o ingasiati, ribattiture o schiette o ingasiate. 3. lavoro
l'altre di sotto. -irraggiamento o riflessione della luce. 0. ruceìlai
. idem, 2-14-2-289: questi riflessi o rifrazioni in più e (fiversi modi
fiversi modi si fanno e per più o per meno riverberamento e ribattute.
che sia il fare una lunga battuta o ribattuta, onde molti nella retroguardia sono
. 3. rilancio della palla o del pallone (nella pal- lacorda,
ribattute. -con metonimia: parte o lato del campo da gioco in cui
6. tipogr. ricomposizione di un giornale o di una pagina di esso per apportarvi
modifiche in seguito alla scoperta di errori o all'arrivo in redazione di notizie dell'
. 7. venat. battuta o nuova battuta per stanare la selvaggina.
come i nostri cacciatori nelle loro ribattute o scacce. 8. figur.
concetto. salvini, vti-i-2: 'o cecco cecco i'ti vo dar la mancia
ribattere), agg. battuto nuovamente o più volte (in partic. il ferro
, secondo la foggia trasmutata in colletto o in un tabarro, ma d'una ribattuta
accorso. 11. ripetuto più o meno rapidamente (una nota, un
bassi, dovranno questi formarsi di due o tre note, al più ribattute o
o tre note, al più ribattute o legate in guisa di pedale. savinio,
insegna. e questa fede non l'acquisterà o conserverà con le solite ragioni così facilmente
sartori, quando hanno cucito un rimendo o un ribattuto, perché non si vegga o
o un ribattuto, perché non si vegga o venga bene spianato,...
ribazzare, tr. marin. ribadire chiodi o pernimetallici. m. d'ayala
. strumento per cacciar via le bronzine o altro che fosse bene incastrato o imboccato
le bronzine o altro che fosse bene incastrato o imboccato. = var. di
tanto a lei se rasomiglia, / o trebbian marchigiani o grechi fini, /
lei se rasomiglia, / o trebbian marchigiani o grechi fini, / ribbona cotta e
moscatei marini / de l'isola de greti o de ciciglia. = var
, 744: le misure capite sono o di grani o di licori,..
le misure capite sono o di grani o di licori,... e secondo
guitarre e rubeche e similglie che venissero o gissero per ciascuno. rappresentazione dell'ortolano
foscolo, xv-470: prendi un chittarrino o un piffero, e se non hai piffero
. cesareo, 1: altri raschi ribeca o colascione / con ansia vile in popolosi
: bastava che sentisse accordo di ribeca o crarpa o che un amico lo chiamasse,
che sentisse accordo di ribeca o crarpa o che un amico lo chiamasse, e lo
-per indicare fattività di comporre versi o come simbolo della poesia. g
aiuta / la fantasia, l'ingegno o la ribeca / e nel palato sta la
nuovo orazio, / se cantai diceria o tinaaro; / né la greca / mia
, una cosa per duta o di cui si era stati privati; riprendere
brescia, non so se in sua difesa o in istigamento del- tavversario olandese..
protesta. -anche nelle espressioni fare ribecco o stare a ribecco: fare opposizione,
pur dicendo: « siamo alle prove, o ribe- chetto mio. / è necessario
tenti / il liuto od il violino / o che accordi il ribechino. bresciani,
l'ottava tua m'alletta, / o grande messer agnolo ambrogini. lucini,
quell'azione ed avea vigoreggiato negl'intervalli o nella sosta di essa, dovea finire e
, che si solleva contro tautorità politica o militare costituita (anche con riferimento a
la ragione e le altre facoltà dello spirito o i sentimenti, le passioni, il
che si ribella a una condizione gravosa o dolorosa; che non intende sottostare alla
-sm. chi rifiuta una tradizione letteraria o artistica. soffici, v-6-416: si
poeti, facenti capo, per un verso o per l'altro, alla stessa rivista
). sollevarsi contro l'autorità politica o militare costituita, rifiutandole obbedienza e intraprendendo
essa per indurla a mutare forme istituzionali o comportamenti oppressivi, per respingerla o per
istituzionali o comportamenti oppressivi, per respingerla o per sopprimerla, allo scopo di liberarsi
di liberarsi da uno stato di oppressione o di costituirsi in entità politica indipendente (
prep. a, da, contro o da un compì, di termine; l'
stefano, 13-4: quando a roma provinzia o tera alguna / volea rebelar, qui
dominio parte scontente ed inquiete, parte ribellate o che di ribellar minacciavano. bresciani,
-per estens. uscire da un'alleanza politica o militare. giamboni, 4-383:
quella casa. -venire meno fraudolentemente o segreta- mente a un accordo, a
fermo. 2. rifiutare obbedienza o sottomissione a un superiore, a un
audace, / non s'inquieti punto o si disturbi. / un'arte questa
case patrizie, dorate dall'oro antico o ridorata dall'oro moderno. r. bonghi
ripristino di una doratura; doratura rifatta o restaurata. archivio dell'opera del duomo
: questi monumenti sono tutti ben restaurati o rifatti in un gotico ricco e tardivo
, dosso che forma un riparo naturale o una conca. tozzi, iv-243:
accostandosi a un monte, a un'isola o entrando in un golfo. viani
. -per estens. proteggersi accostandosi o appoggiandosi a una parete o a un
proteggersi accostandosi o appoggiandosi a una parete o a un altro riparo. viani,
mare, come il sottovento di un'isola o di una punta o di un capo
di un'isola o di una punta o di un capo o di altro bastimento.
di una punta o di un capo o di altro bastimento. 2. per
2. per estens. riparo (naturale o artificiale) che protegge un luogo da
) che protegge un luogo da uno o più lati. -anche: luogo riparato
in altro modo, per via di muri o d'alte siepi o ripari e ridossi
via di muri o d'alte siepi o ripari e ridossi di salvatichi arbori posti un
del muratori nella lombardia si chiamano dorsi o dossi. 4. locuz. -
ridosso'è stare dietro ad una punta o promontorio o isola o altro luoco che
è stare dietro ad una punta o promontorio o isola o altro luoco che cuopra e
dietro ad una punta o promontorio o isola o altro luoco che cuopra e difenda i
. contro, addosso; strettamente vicino o di fianco; presso. temanza,
-in condizione di stretta vicinanza temporale o psicologica. montale, 12-479:
solito anche fra intrinseci. -a più o meno stretto contatto fisico. buzzati,
f f -prossimo nel tempo o nello spazio; incombente, imminente,
oggetto di un'insistenza fastidiosa e assidua o di un'oppressione immediata, diretta.
: cavalcare e sue maniere, ciò è o senza briglia o a ridosso o in
maniere, ciò è o senza briglia o a ridosso o in basto o in sella
è o senza briglia o a ridosso o in basto o in sella.
briglia o a ridosso o in basto o in sella. -avere una conoscenza
2. letter. riattribuire una prerogativa o una qualità. cucini, 4-229
2. per estens. piccola costruzione o incastellatura; mucchio elevata. linati
mansuefatte, cosa avevano più da apprendere o alcun pericolo ridottavano? -intr.
, 26: quel che bastimia o fa magiur follia, / è il più
più ridoctato / che se debito oserva o cortesia. giov. cavalcanti, 400:
ridotto (in partic. di 8 o di 16 mm). p
sorte avversa, dall'azione di nemici o anche dalle proprie colpe. iacopone,
proprie colpe. iacopone, 14-49: o superbia de l'altura, vide ove si
corone, è ridotta in tant'abiezione che o non si conosce, o, conosciuta
abiezione che o non si conosce, o, conosciuta, si sprezza. forteguerri,
ridotti ormai ad aggiunti di delegazione, o vanno in carica per vanità o, ch'
, o vanno in carica per vanità o, ch'e peggio e più frequente
pace, di libertà, di ordine o delle proprie capacità; che gode nuovamente
; che gode nuovamente delle forze fìsiche o intellettuali; restituito alle condizioni migliori.
a quella purità che dico ridotto sei o no, prenderai una bellissima vergine e
costretto dalle circostanze esterne, dalle avversità o dalla necessità ad agire in un certo modo
necessità ad agire in un certo modo o a subire un determinato trattamento. f
stessa vita, messa all'estremo da'criati o schiavi d'ottavia. tortora, ii-279
tiflis una insospettata bellezza. -indotto o persuaso a un'azione o a un comportamento
-indotto o persuaso a un'azione o a un comportamento. bartolomeo da s
soli auspici si produceva il connubio o nozze solenni, dalle quali derivava il carattere
gli altri, ridotti al matrimonio civile o naturale, senza previ auspici, non
processo di trasformazione, a una condizione o a uno stato diverso da quello originario
stato diverso da quello originario, migliore o, più spesso, peggiore.
si debba [la chiesa] dire diruta o no, volendo i scrittori che si
-per indicare lo sfacelo del corpo o di un organo. magno, 4
5. organizzato in un sistema ordinato o secondo un metodo; disciplinato da regole
da regole. iacopone, 33-29: o caritate, vita, c'onn'altro amor
tra loro, comunque sia, un lombardo o un calabrese volesse parlar toscano, ché
riso da ciascheduno. piccolomini, 8-234: o nipote, mio carissimo, io son
6. trasformato con un processo di lavorazione o di raffinazione. crescenzi volgar.
, ridotto con la pialla in brucioli o col tornio in tritume, posto nel vino
7. riattato con lavori di restauro o sistemato con opportuni perfezionamenti. -anche:
effetto. 9. esposto o redatto in una forma determinata, per
, per lo più sintetica, abbreviata o schematica; sunteggiato. -anche: rielaborato
zioni tosche, opera non di grammatica o di rimario, ma d'un vocabulano
insegni nella sua purità onde l'ignoranza o l'errore non abbiano ad offuscarlo o
o l'errore non abbiano ad offuscarlo o corromperlo. -richiamato alla memoria.
. espresso in un'equivalente unità di misura o ridotto a essa. magi,
, db, ridotti in due dadi o in due palle o in due qual altre
in due dadi o in due palle o in due qual altre si siano figure.
in partic. in un ambiente solitario o nascosto; rifugiato. g. morelli
15. che ha dimensioni minori del normale o del solito; diminuito di volume,
solito; diminuito di volume, di superficie o di lunghezza. f f
sardi, 70: queste acque di una o più caldare, bollite e ridotte a
16. che ha un valore numerico inferiore o comunque basso (una grandezza).
minore sonorità e durata, riuscendo indistinta o mormorata. 22. matem. semplificato
dei giovani di leva con menomazioni fisiche o psichiche tali da limitarne le capacità militari
alle conversazioni, alla trattazione di affari o anche al gioco e alle occupazioni del
aperto ai cittadini e costituito da logge o da portici di edifici pubblici, oppure
d'acque. della porta, 2-93: o felici occhi miei, e quando vedeste
ritrovarono nella bottega del suo barbiere, andativi o per lavarsi o per trattenersi, secondo
suo barbiere, andativi o per lavarsi o per trattenersi, secondo ch'è usanza di
spalle e s'avviano a un lupanare o a ridotto di giuoco. -in
1-149: per godere d'uno spettacolo teatrale o per trovarlo nella sua massima perfezione basterebbe
basterebbe metterci in un canto di ridotto o di caffè, di sala o di piazza
di ridotto o di caffè, di sala o di piazza, per vedere miei che
, per vedere miei che si passa o udire quel che vi si ragiona.
a scopo di conversazione, di divertimento o anche di gioco (anche nelle espressioni
ridotto. 3. luogo di adunanza o riunione di un organo collegiale, di
sala. -consiglio di amministratori pubblici o di magistrati. leonardo mocenigo, lxxx-3-225
lombarda in questo nostro paese, che o ridotto o villa o corte vuol dire,
questo nostro paese, che o ridotto o villa o corte vuol dire, mostra che
paese, che o ridotto o villa o corte vuol dire, mostra che pure
5. edifìcio che ospita una categoria o un gruppo di persone o una particolare
una categoria o un gruppo di persone o una particolare attività; ambiente riservato a
francia. 6. casa (o luogo) di abitazione, edificio in cui
cui si risiede, anche temporaneamente, o ci si può ritirare per periodi di
, in alto grado, qualità positive o negative. f. f. frugoni
delle api] una gran palma / o l'ulivo selvaggio, acciò che..
le vicine frondi. 8. anfratto o caverna che offre riparo dalle intemperie;
ivi ne riducemmo. landò, 1-12: o che abitar magnifico e reale vi si
qual sarà trattenersi su rancore in alcun ridotto o luoco disabitato. bresciani, 6-x-260:
. sol ne va esente un seno o ridotto che chiamano fansem, dove mai
di casa, dove, trovato qualche ridotto o pelaghetto d'acqua lorda e fangosa,
come... in rialto di vinegia o in mercato nuovo. m.
13. milit. castello, torre o fortilizio usato come rifugio di armati in
rifugio di armati in caso di guerra o di lotte civili o come base per
caso di guerra o di lotte civili o come base per operazioni offensive o per la
civili o come base per operazioni offensive o per la resistenza al nemico; cinta
che serve a proteggere linee difensive, trincee o altre opere; ridotta. giamboni
tutto / sonar, come per guerra o ver per foco. / e molti vecchi
come a suo redutto. -mezzo o espediente per conseguire il proprio fine.
viagio. 2. rendere diritto o rettilineo o regolare. aretino, 13-53
2. rendere diritto o rettilineo o regolare. aretino, 13-53: la
: se si vederà che anco lo stile o ago, ove si sostiene e aggira
sostiene e aggira la rosa, si rintuzzi o spunti, si assottigli e s'aguzzi
. 4. ricondurre alla virtù o al bene chi se ne è allontanato
della costanzia. -indirizzare alla verità o al bene. muzio, 5-33:
.. non pur gli occhi / o l'alma non mi tranno, ma più
riordinare un'istituzione, riformare uno stato o un altro organismo. boccaccio, vili-1-40
pericoli imminenti. -anche: rimedio suggerito o messo in opera. sanudo,
e l'aumento della sua fortuna, o più tosto il ridrizzo di quella. gualdo
intr. { ridùbitó). dubitare ancora o nuovamente, riprendere a esprimere dubbi (
. -in partic.: che opera o provoca una reazione chimica di riduzione,
, a un principio comune; riconoscibile o ascrivibile a una categoria determinata.
2. che può essere ridotto o trasformato in una figura geometrica equivalente.
può essere scomposto nel prodotto di due o più polinomi di grado diverso da zero
. riconducibilità di un concetto o di una trattazione a una determinata forma.
4. matem. suscettibilità di un'equazione o di un polinomio alla riduzione o alla
equazione o di un polinomio alla riduzione o alla scomposizione. - riducibilità a zero
peccatori in modo da ricondurli alla fede o all'ortodossia o all'obbedienza. buti
da ricondurli alla fede o all'ortodossia o all'obbedienza. buti, 2-682:
riduzione secondo una diversa unità di misura o di calcolo. v borghini, 6-iv-436
condurre, guidare, accompagnare; far andare o far venire; ricondurre, riaccompagnare indietro
, a casa, in patria (o, con riferimento a un esercito,
scorta (anche con riferimento a dio o a creature soprannaturali). anonimo
salvo dagli stranieri / lo riducesti [o angelo custode] a'sui.
. antonio di meglio, lxxxviii-ii-123: o fonte di pietà, non mi far
5. far spostare da un luogo o da una postazione l'esercito o un
luogo o da una postazione l'esercito o un corpo di truppe per farli attestare in
più sicuro. -spingere a ritirarsi o verso un luogo determinato; incalzare;
. ammirato, 1-ii-142: i fanciulli o da'padri o da'fratelli maggiori che
, 1-ii-142: i fanciulli o da'padri o da'fratelli maggiori che tornavano dagli eserciti
eserciti intendevano ne'continui ragionamenti a tavola o la sera al fuoco, come eran
[le api] sta in luogo sozzo o puzzolente. e se alcuna volta nell'
gli archetti adattati nella sommità dei cespugli o degli arbusti; pigliasi con la civetta,
uccelli. 7. volgere o rivolgere lo sguardo; appuntare gli occhi
fine. pavese, 10-193: farò o non farò altri tentativi di poesia,
tentativi di poesia, mi occuperò craltro o ridurrò ancora ogni esperienza a questo fine
far ritornare in mente (a sé o ad altri); ricordare, fare
de. campofregoso, 6-3: redummi, o sancta ninfa, a la memoria /
-menzionare brevemente, accennare quanto già detto o esposto più ampiamente; richiamare in margine
; richiamare in margine alla presente esposizione o argomentazione esempi, fatti che la illustrano
argomentazione esempi, fatti che la illustrano o la motivano. -anche in relazione con
voce né in scritto ad anima nata senza o una precisa necessità o un indispensabile convenienza
anima nata senza o una precisa necessità o un indispensabile convenienza. -intr.
9. ricondurre a una condizione spirituale o morale di ragionevolezza, di misura,
di misura, che si è alterata o perduta; ristabilire nell'equilibrio intettuale o
o perduta; ristabilire nell'equilibrio intettuale o psichico (anche nelle espressioni ridurre a
cristiana. panigarola, 2-447: resta, o signore, che tu finisca di convertire
cattolica religione. -indurre all'idolatria o all'adesione a una chiesa riformata.
per non v'esser guadagno... o per amore di tommaso urilseo, potente
in uno stato sociale perduto per colpa o per disgrazia; rimettere nel grado,
nell'antico splendore. alfieri, 1-305: o in libertade questa oppressa gente / clefi
, come ei dicea, volesse, / o per se regno. -attribuire
. riportare allo stato precedente dopo modificazioni o alterazioni; far ritornare com'era prima
alterazioni; far ritornare com'era prima o una volta o, anche, nella condizione
ritornare com'era prima o una volta o, anche, nella condizione normale.
soderini, i-514: ancora infilzare otto o dieci aranci forti che sien senza scorza
. 12. indurre a un comportamento o a un atteggiamento con il consiglio,
, con la forza delle proprie ragioni o, anche, servendosi di particolari situazioni
di ridurre alcuno a operar di presente o a risolversi di operare in altrui beneficio
. protestando di volergli veder prendere due o tre di quei mostri di cavedini.
-con riferimento a soggetti inanimati, astratti o personificati. algarotti, 1-ii-15: quivi
benvoglienza. -far giungere l'interlocutore o il contendente a una conclusione obbligata,
14. costringere a un comportamento o a un uso non voluti con argomenti
un uso non voluti con argomenti inoppugnabili o con mezzi coercitivi fisici o psicologici o
argomenti inoppugnabili o con mezzi coercitivi fisici o psicologici o con raggiri, facendo leva
o con mezzi coercitivi fisici o psicologici o con raggiri, facendo leva sulle debolezze
raggiri, facendo leva sulle debolezze altrui o sulla propria posizione di vantaggio, di
, vi-1-154: il conte di fuentes, o perché così sentisse in verità o per
, o perché così sentisse in verità o per ridur le cose allo scopo suo,
comportamenti non spontanei, non liberamente scelti o non voluti. g. b.
15. riportare con le armi o con l'azione politica sotto la signoria
la signoria, la sovranità, l'autorità o l'egemonia di qualcuno; sottomettere,
egemonia di qualcuno; sottomettere, conquistare o riconquistare; ricomporre una secessione, domare
. -sottoporre a rigorosa disciplina (o anche al proprio potere vizioso).
per qual motivo in elio, / o superbia folle, entrasti, / che non
16. rendere diverso da com'era o da come appariva prima o, anche
com'era o da come appariva prima o, anche, da come si presentava allo
con un compì, pred. dell'oggetto o, anche, in relazione con una
alcuni muri imbrattati di varie macchie, o pietre di vari misti: se arai a
di luigi -far evolvere una malattia o una condizione patologica attraverso l'intervento terapeutico
senza la menoma violenza... introdurre o verghetta di piombo o candeletta di quel
.. introdurre o verghetta di piombo o candeletta di quel diametro che nel passaggio
di quel diametro che nel passaggio pochissima o nissuna molestia arrechi. -dare forma
molestia arrechi. -dare forma corretta o una particolare forma a una pianta con
corso d'acqua; trasformare in meglio o dare un assetto più adatto. -con riferimento
si può a queste cose dirizzare per aramenti o per fosse..., ed
18. sistemare architettonicamente in modo diverso o migliore o, anche, per un uso
sistemare architettonicamente in modo diverso o migliore o, anche, per un uso diverso.
sarebbe il caso forse di praticar mine o trovar mezzi di sbarramento dentro alla valle
sbarramento dentro alla valle del togolel; o forse meglio, in caso d'invasione
la condizione e la qualità di cose o di persone attraverso le opportune modificazioni,
consuetudine. -anche: attribuire diverso fondamento o forma istituzionale a un governo.
, male informato, pronunzia ingiuste sentenzie o per se stesso o per mezzo de'
pronunzia ingiuste sentenzie o per se stesso o per mezzo de'suoi ministri, acciò desista
'forse le voluttà fanno la persona migliore o più lodevole? mazzini, iv-6-490: ho
correggere un'opera letteraria secondo nuove esigenze o per perfezionarla; dare nuova, diversa
. muse padovane, lxv-310: due o tre volte quei medesimi metri / iterar per
uno di quei favolosi romanzi 'unifamiliari'(o al massimo bi-familiari) di ivy compton-bumett
, andrà sempre conietturando in che modo o ei non dispiaccia o come insieme e'
conietturando in che modo o ei non dispiaccia o come insieme e'porga diletto.
diletto. -esporre in una particolare forma o genere letterario. fasciculo di medicina volgare
figurativa diversa; riprodurre col disegno edifici o opere di scultura; sviluppare uno schizzo
i modelli buoni di cera, di terra o d'altro, come a questi i
questi i loro disegni in simili materie pure o ne'cartoni; e che finalmente quella
le dimensioni di un oggetto rappresentato ingrandendole o rimpicciolendole secondo una scala di proporzioni.
poi questo modine in un altro minor o maggiore, si pigliarà il medesimo numero
ma non quelle stesse, anzi maggiori o minori conforme che s'è ordinato il modine
-riportare a una certa dimensione o figura. n. franco, 3-43
tutte le superficie irregolari, ma di ridurle o in cerchio o in qualsivoglia altra figura
, ma di ridurle o in cerchio o in qualsivoglia altra figura regolare. 25
un organico diverso, generalmente meno numeroso o, anche, all'esecuzione di uno
adattare un componimento in cui entrino uno o più strumenti od uno 0 più strumenti
sinfonia a grand'orchestra ridotta in sestetto o quartetto ecc. ovvero per pianoforte o chitarra
sestetto o quartetto ecc. ovvero per pianoforte o chitarra ecc. 26.
in una cassettina d'argento, d'oro o d'altro metallo e dividerle anche in
secondi. -privare di una parte o della parte in eccedenza; accorciare.
. un bicchiere di vino ma- ja o vino bianco; fatelo bollire al fornello in
d'ora, poi aggiungete il madera o il marsala e lasciate ridurre la salsa sul
31. fissare di norma in un numero o in una quantità inferiore. bontempi
assai piccolo, cioè forse ad uno o talvolta a due per ciascuno di suddetti
minore di soldati (un esercito) o, anche, di componenti (un organico
atene. 33. far consistere unicamente o essenzialmente in qualcosa; far risalire,
ad uno che può apparirci il più impellente o concreto e lottiamo per questo presumendo che
poeti. d'annunzio, v-1-109: abolisce o riduce la centralità soverchiarle dei poteri costituiti
, misera e, anche, disperata o a uno stato infelice e doloroso;
che normalmente non si accetterebbe di essere o di compiere. -anche con la specificazione
introdotto dalla prep. a, in o, anche, da un compì, pred
dell'oggetto. iacopone, 3-17: o impia, crudele, ed a che m'
-portare a uno stato di estrema debilitazione o a una condizione patologica. baldelli
della crisalide. -portare uno stato o una società verso la rovina. m
oggetto di un giudizio che svilisce, offende o, anche, immiserisce; rapportare a
, banalizzare. -anche: far apparire o rappresentare come triste, spiacevole, meschino
-anche: consacrare a un culto idolatrico o non cristiano. b. segni,
in qualcosa di troppo angusto e riduttivo o addirittura di negativo. boterò, 9-39
fanno da una certa onesta ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli questo
eresie. 37. ammassare insieme o conferire a chi di dovere oggetti,
derrate; depositare in un unico archivio o fondo (documenti). statuto dell'
solo luogo invece che in luoghi distanti o dispersi; far svolgere nei confini di
la usanza di fare nozze, conviti o cene ed ogni altra spezie di ragunate fuori
, i-186: riguardando che le opinioni o le autorità de'giurisperiti erano il supplemento
quindi le mie preghiere intorno alle liriche o, meglio, poesie minori di vincenzo
. collegare idealmente al fondamento teoretico universale o alla legge fisica generale un fenomeno,
, ecc.; assegnare al tipo o alla categoria che si addice in modo da
stesso e la riduceva a certi luoghi comuni o la vestiva di ben contornati periodi.
effetto vedere fra quelli di samo chi bene o male facesse. -far derivare. -anche
); ordinare ciò che è incondito o scomposto o confuso secondo le regole di
ordinare ciò che è incondito o scomposto o confuso secondo le regole di un'arte
un'arte; sottoporre a un procedimento logico o a un metodo ordinatore. citolini
per ridurre gli anni giuliani in anni avanti o dopo l'epoca di cristo. belloni
altro. -in partic.: andare presso o verso una persona o a casa di
: andare presso o verso una persona o a casa di qualcuno o a fargli visita
una persona o a casa di qualcuno o a fargli visita; frequentare un luogo
chiamato cariddi, ch'è un enfiagione o giro d'acque di trenta passi,
del mare. 45. trovare o prendere dimora stabile, accasarsi; andare
le curve navi / vi riduciate, o duce. -ritornare al proprio posto
: ritirarsi dal mondo in un eremo o, anche, in un cenobio.
dilesa, per resistere a un attacco o in vista di un contrattacco.
, li quali, per dissegno di rooba o di favore, se riducono sotto pali
52. giungere, per opera propria o altrui o per forza di cose,
. giungere, per opera propria o altrui o per forza di cose, a una
forza di cose, a una data situazione o condizione; diventare. - anche:
, 1-97: perché non mi soccorri, o mio buon duca, / o mia
, o mio buon duca, / o mia donna sofia, o mio don pietro
duca, / o mia donna sofia, o mio don pietro, / sì che
53. assumere un determinato stato: o conformazione o andamento o regime; venirsi
assumere un determinato stato: o conformazione o andamento o regime; venirsi configurando in
determinato stato: o conformazione o andamento o regime; venirsi configurando in una parte
altro in seguito a una reazione chimica o a un processo fisico. -anche:
ritornare allo stato fisiologico dopo un mutamento o un'alterazione (una funzione o un
mutamento o un'alterazione (una funzione o un organo del corpo umano).
l'azione, le opere); prodursi o evolversi o andare a finire secondo precise
, le opere); prodursi o evolversi o andare a finire secondo precise modalità (
p. cattaneo, cxx-449: le grandezze o corpi quadrati in distanzia grande appariscano tuttavia
. castelvetro, 8-1-218: l'uomo dipinto o rappresentato in idolo di qualunque grandezza o
o rappresentato in idolo di qualunque grandezza o piccio- lezza si diminuisce o s'accresce
qualunque grandezza o piccio- lezza si diminuisce o s'accresce dal giudicio de'riguardanti tanto
-passare a una diversa configurazione giuridica o istituzionale. de luca, 1-14-1-213:
della mensa capitolare, per qualche convenzione o consuetudine, degna però di molta lode
a commentare ogni menomo pettegolezzo di londra o di parigi. cassola, 2-111:
56. passare nelle mani di uno solo o di pochi (la sovranità, il
per questo non potendo ritrovarsi agli squittinì o non essendo creati legittimamente, si riduceva
a roma, che, secondo l'universale o da secoli tramandata osservazione e credenza,
rimpicciolirsi, contrarsi; diminuire di massa o di superficieporcacchi, i-ig8: gonfia [il
-attenuarsi, farsi impercettibile (un rumore o una luce). brancati,
una sola sede (una facoltà fisica o spirituale). p. cattaneo,
la vista in qual si voglia cosa o parte sua si serrerà un occhio, si
estens.: dover essere ricercato e individuato o spiegato secondo un preciso ordine di motivi
sia qualche cosa che non si riduca o a interesse o a inganno o a superstizione
che non si riduca o a interesse o a inganno o a superstizione. chiari
si riduca o a interesse o a inganno o a superstizione. chiari, ii-99:
mente del palladio fosse di coprire o non coprire il pulpito del suo teatro ch'
un'attività vile, spregevole, disonesta o, anche, a fare qualcosa di
costretto a fare qualcosa di non voluto o di indegno; giungere al punto di
indegno; giungere al punto di fare o subire qualcosa; adattarsi a un provvedimento
361: fatevi mediar da quegli altri sgraziati o date una causa in mano a le
. -adattarsi a usare oggetti umili o ad amoreggiare con persone di umile condizione
e tutti zurono prima morire che abandonarsi o redurse soto fiorentini. guicciardini, 2-2-71
, di pena, anche di abiezione o di estrema disperazione; arrivare a commettere
questo punto io mi riduco: / o ch'egli parta o che si faccia eunuco
riduco: / o ch'egli parta o che si faccia eunuco. 63.
decidersi ad agire per tempo, indugiare o essere costretto a fare qualcosa alfultimo momento
essere costretto a fare qualcosa alfultimo momento o ad affrettarsi affannosamente. e
una modificazione in peggio fino a corrompersi o guastarsi o decomporsi; logorarsi. andrea
in peggio fino a corrompersi o guastarsi o decomporsi; logorarsi. andrea del basso
è reducto. mascardi, 2-78: o fratello, qui ti riveggio? in così
cioè, di perdere la sua fecondità o forza di germogliare; l'altra di ridursi
per fare festa; giungere a incontrarsi o a radunarsi in un luogo; confluire
con qualche cittadino tra ragionamenti onorevoli o ei si ritirava in casa nello scrittoio,
, quel giorno, a villa- stare o trovarsi in compagnia di qualcuno. fiorio
l'autunno il ridursi in qualche boschetto o macchia circa il tramontar del sole,
molto si riduceva, quasi una balestrata o poco più di longa da la casa sua
metastasio, 1-ii-39: troppo presto, o signora, / riducete ah'estremo il
termini: mettere nell'impossibilità, totale o parziale, di svolgere la propria azione
sviluppare compiutamente; dare piena attuazione o perfezionamento. landino [plinio],
pericolo: condurre in un rischio più o meno grave. metastasio, 1-i-169:
luntà di dio, e non a pigrizia o poco valor suo. -ridurre al
-ridurre in camicia: in totale miseria o rovina. duodo, lii-15-136: oggi
d'orgia, 98: li rectori o vero li signori del padule sieno tenuti
signori del padule sieno tenuti di cercare o di far cercare... per tutti
dare attuazione a ciò che si promette o che si minaccia. cantù, 516
dato mano a vendere... ciocché o suo o del morto cognato aveva in
vendere... ciocché o suo o del morto cognato aveva in alessandria, ridottosi
essere sottoposto a una reazione di riduzione o privato dell'ossigeno; riducibile. tramater
distinzione degli ossidi metallici in re- ducibili o reduttibili e irreducibili o irreduttibili.
in re- ducibili o reduttibili e irreducibili o irreduttibili. = agg. verb
che riduce tutto alle proprie modeste vedute o alla propria limitata capacità intellettuale. pasolini
messo in opera con lo scopo di provocare o di ottenere una diminuzione. 4
altra equivalente con operazioni di calcolo aritmetico o geometrico. viviani, 2-6:
un'altra lingua, modificandole, abbreviandole o traducendole (e può avere una connotazione
adatta un testo per la rappresentazione teatrale o per la trasposizione filmica o televisiva.
rappresentazione teatrale o per la trasposizione filmica o televisiva. tronconi, 5-121: fate
sotto il nome di 'romulus', dal nome o pseudonimo del raccoglitore o riduttore. m
, dal nome o pseudonimo del raccoglitore o riduttore. m. morasso [« l'
. -che riassume una teoria filosofica o la semplifica, anche a scopo divulgativo
al primo (e può utilizzare una o più coppie di ruote
rotismo epicicloidale, una trasmissione con cinghie o con catene). marinetti
che riduce l'intensità di una corrente o una tensione (e di solito è un
fotogr. telaio di legno, di cartone o di metallo che consente l'uso di
la lunghezza del rinculo interferendo sul freno o su una valvola del ricuperatore. -riduttore
. -il riportare allo stato originario o precedente. bono da ferrara volgar.
2. il riportare nel seno della chiesa o a una vita moralmente buona.
opera di pietà sia presso dio più gradita o più meritoria della riduzione di un reo
3. il ridurre all'obbedienza una città o un territorio, anche con l'impiego
adunanza di un organo collegiale, consultivo o legislativo. caro, 3-1-5: vedendo
xviii-7-385: il paese sarebbe molto più colto o almeno molto più srugginito se, invece
fabbricare una città, castello, terra o borgo o altra reduzione di case per
una città, castello, terra o borgo o altra reduzione di case per abitare che
forma 'neun'. 7. copia o riproduzione di un disegno, di una
si mutano le medesime dal solito prezzo o pure si mutano dal solito peso e bontà
generale di tutti i censi in quel regno o principato, in questo caso i scrittori
i proventi banco-romani. -diminuzione dell'organico o dei dipendenti di un'azienda o di
organico o dei dipendenti di un'azienda o di un corpo militare per mezzo di
un corpo militare per mezzo di licenziamenti o del collocamento a riposo. carducci,
correzione che si fa ad un calcolo o ad un'osservazione. in questo senso si
peso di marca, sia d'oro o d'argento fino, e per l'esame
categoria oppure è attribuito a un genere o a una specie; identificazione di un'
attività intellettuale con un'altra più comprensiva o più rigorosa. cesarotti, 1-xl-2-23:
metodi fa che la scienza stessa poco o nulla s'avanza. rosmini, x-58:
originali. -trasposizione teatrale, cinematografica o televisiva di un'opera letteraria, in
..., persegue il plagio o il furto d'un titolo da parte d'
queste per la riduzione a'un romanzo o d'una 'a grande novella'. bacchelli,
adducano princìpi certi, se vi sono, o in lor mancanza i verisimili.
. 15. elemento di tubo tronco-conico o di forma speciale, usato per collegare
con cui si riduce, si diminuisce o si limita il contenuto o la portata di
si diminuisce o si limita il contenuto o la portata di un atto o di
contenuto o la portata di un atto o di un rapporto giuridico; l'effetto,
risultato di un tale tipo di atto o procedura. -riduzione delle disposizioni testamentarie:
si sia presupposto non cagiona l'annullazione o la riduzzione legàie della pensione, ma
le condizioni economiche di chi li somministra o di chi li riceve, l'autorità giudiziaria
provvede per la cessazione, la riduzione o l'aumento, secondo le circostanze.
mediante rimborso ai soci delle quote pagate o mediante liberazione di essi dall'obbligo di
del pignoramento'. su istanza del debitore o anche d'ufficio, quando il valore
. 25. ling. riduzione apofonica o quantitativa: diminuzione quantitativa di un fonema
fonema, con passaggio alla quantità breve o anche con la sua scomparsa. 26
di un'espressione, di una frazione o di un'equazione, o anche di avvicinarsi
una frazione o di un'equazione, o anche di avvicinarsi alla soluzione.
è cosa facile il raccorli scambievolmente insieme o scambievolmente trarli o mettere compitamente ad effetto
il raccorli scambievolmente insieme o scambievolmente trarli o mettere compitamente ad effetto le altre loro
27. medie. operazione, cruenta o incruenta, eseguita per riporre nella sua
per riporre nella sua sede un osso lussato o fratturato o anche un organo emiato.
sua sede un osso lussato o fratturato o anche un organo emiato. m.
dall'autore, a un solo strumento o a una sola voce. v
nel paraguay...; le riduzioni o villaggi erano 33 e ciascuna aveva la
di un evento a un unico principio o causa generale o di poter ricondurre i
a un unico principio o causa generale o di poter ricondurre i princìpi di una
a causa di un certo 'riduzionismo orizzontale o celebralismo moralizzante'. crisi del sacramento della
. -ci). che si riferisce o che deriva dal riduzionismo; che tende a
in modo arbitrario la complessità dei fenomeni o della realtà. e. minetto
che può essere ridestato con maggiore intensità o potenziato (una sensazione, un sentimento
rieccitaménto, sm. l'eccitare di nuovo o con maggiore intensità. tommaseo
non è altro che una sensazione visibile o auditiva che, essendo associata colla sensazione
, essendo associata colla sensazione dell'oggetto o dell'idea..., la rieccita
dell'idea..., la rieccita o da quella è reciprocamente rieccitata. foscolo
-fornire il soggetto, l'argomento o l'occasione alla produzione di opere letterarie
già parecchi anni or sono aveva fatto parlare o meglio sparlare di sé, ed aveva
che prima erano suddite inerti di governi più o meno militari. carducci, iii-10-179:
ridècco), aw. ecco di nuovo o ancora: per indicare il ripetersi di
di un fenomeno già sperimentato in precedenza o anche la ricomparsa di un luogo già noto
2. per indicare la ricomparsa di una o più persone dopo un'assenza, il
. 3. esprime il trovarsi o il sentirsi di nuovo in una particolare
di nuovo in una particolare situazione esteriore o psicologica. tommaseo, 2-ii-347: rideccoci
4. per indicare la restituzione di oggetti o di denaro al proprietario. carducci
e imitazione di temi letterari, figurativi o musicali propri di un altro autore.
-per simil. suscitare nell'intimo ricordi o impressioni durevoli; restare nella memoria.
estens.: ripetere frasi, idee o concetti altrui. mazzini, 51-44:
questi eruditi non erano affatto dei visionari o degli incompetenti. non fosse altro,
, temi, motivi, spunti letterari o figurativi caratteristici di altri autori o movimenti
letterari o figurativi caratteristici di altri autori o movimenti artistici. de roberto,
2. ripetuto a voce, detto o scritto più volte. mazzini, 66-10
: niuna cosa mai tu veda, o sole, / maggior di roma! il
, sarà in vece una riecheggiata ripetizione o del byron o del lamartine o del manzoni
vece una riecheggiata ripetizione o del byron o del lamartine o del manzoni o del
ripetizione o del byron o del lamartine o del manzoni o del leopardi.
byron o del lamartine o del manzoni o del leopardi. riecheggiatóre (rieccheggiatóre
concetti altrui; che imita liberamente motivi o spunti artistici di altri. b
poeti veri, non già riecheggiatori più o meno fortunati di toni e di motivi ormai
), agg. che ri toma o rientra in un luogo. lucini,
sm. ricostruzione di un edificio abbattuto o crollato. bergantini [s. v
riedifichi). ricostruire un edificio abbattuto o cadente nello stesso luogo o a breve distanza
edificio abbattuto o cadente nello stesso luogo o a breve distanza, talora mantenendo in
breve distanza, talora mantenendo in tutto o in parte le strutture originarie, restaurandole
ricostruire una città devastata da eventi naturali o bellici; ampliarla con nuove costruzioni.
vasi rotti. 2. ricostituire o restaurare un'istituzione; rimetterla in funzione
restaurare un'istituzione; rimetterla in funzione o darle nuovo peso politico. savonarola,
col rifacimento delle parti abbattute, crollate o pericolanti; edificato su fondamenta precedenti (
ricostruito dopo la distruzione per eventi naturali o di guerra (una città).
(femm. -tricé). che ricostruisce o provvede alla ri- costruzione di una città
ii-321: usa..., o felicissimo imperatore, la occasione...
rie- dificatrice: preposta alla buona edificazione o a ragguardevole risarcimento di mura e edifizi
un edificio, di una struttura muraria o anche di una città distrutta per cause
. 3. nuova sistemazione teorica o pratica; riordino, ristrutturazione. -in
rièdito, agg. pubblicato una seconda volta o in numerose successive edizioni. pascoli
riedizióne, sf. edizione di un'opera o di un testo successiva alla prima;
mento maschile, si putimme chiamarlo ragionamento, o addirittura in una riedizione ecolalica delle parole
che ha molte analogie, anche fìsiche o fisionomiche, con un'altra. l
di successo, con una rielaborazione più o meno libera. = comp. dal
rieducàbile, agg. che può essere rieducato o, anche, riportato alla normale funzionalità
una persona, il correggerne il comportamento o le opinioni che appaiano erronee o distorte
comportamento o le opinioni che appaiano erronee o distorte. tommaseo [s.
(in partic., in un detenuto o comunque in un condannato), di
: educare e educarsi daccapo, compensando o correggendo i difetti della educazione prima.
nuovamente una persona a comportamenti considerati lodevoli o a esercitare determinate virtù. - anche
alla funzionalità con opportuni esercizi un arto o un organo leso. -anche: sottoporre
proprie facoltà; addestrare un minorato fisico o psichico per adattarne le capacità residue.
la prosperità di quelle terre bonificate, o meglio, di terre rieducate alle regolari rotazioni
(in partic., in un detenuto o
ogni tempo, è problema di educazione o rieducazione morale, religiosamente morale. bernari
spento in noi ogni desiderio polemico, o almeno il desiderio di certe polemiche bambine
2. addestramento di un minorato fisico o psichico, allo scopo di riadattarne le
, diffondere ad altri il pensiero o il sapere dopo averlo elaborato. caraucci
farlo ristampare così com'è, o prima rielaborarlo nel modo che si era detto
sf. diversa e più approfondita formulazione o ripensamento di idee e concetti, propri
ripensamento di idee e concetti, propri o altrui, alio scopo di correggerli di perfezionarli
, alio scopo di correggerli di perfezionarli o di adeguarli alla realtà. b
esigenze di fantasia. 2. trasposizione o riduzione cinematografica o teatrale di un'opera
. 2. trasposizione o riduzione cinematografica o teatrale di un'opera letteraria.
3. adattamento di un brano o di un'opera musicale. savinio,
). eleggere nuovamente alla stessa carica o ufficio già ricoperto in precedenza. -in
, ii-1-18: eccovi spiegato al nudo, o signore, il concetto della nostra stima
che si riferisce, che è proprio o attiene agli studi innovativi del matematico tedesco
complessi di una curva algebrica. o. bertoli [« sapere », 31-vii-1946
gli no promesso che per paragone lo rimanderete o rifatto o riemendato. riemergènte
per paragone lo rimanderete o rifatto o riemendato. riemergènte (part. pres
riemergere), agg. che riemerge o spunta da una superficie; svettante sul
, ritornare a galla dopo essersi immerso o tuffato. tommaseo [s. v
-riapparire, dopo essere stato nascosto o smarrito. comisso, 7-151:
traversare. 5. uscire dal torpore o dall'assorbimento totale in un pensiero.
. -liberarsi da una situazione sgradevole o angosciosa. cassieri, 11-38: accade
un pochino si muova, per rabbia o pietà di chi gli riconosce un minimo
. ritorno a galla dopo un'immersione o un tuffo in acqua. la repubblica
quasi luce riemersa, un ricorso di gesù o di maria, terrasanta ormai non respira
riempìbile, agg. che può essere riempito o col mato. - al
: operazione di riempire di un liquido o di una sostanza solida un recipiente,
2. completamento di ciò che manca o che è insufficiente; eliminazione di una
di legamento d'uno in altro passo o, per meglio dire, di riempimento di
svario con lo spirito... o senza spirito. -completamento di un periodo
del bere sia un riempimento d'alcun difetto o un ritorno ne lo stato naturale?
di nuovi titolari per compensare le perdite o le defezioni. g. bentivoglio [
. 5. compilazione di un modulo o di uno schema già predisposto, nelle
. v.]: riempimento delle schede o cedole, dove scrivonsi ne'vuoti i
dove scrivonsi ne'vuoti i nomi delle persone o le particolarità richieste. 6
: materiale solido che occupa una cavità o che si è depositato naturalmente in un
si è depositato naturalmente in un luogo o che ostruisce un passaggio, un canale.
camar- lengo sieno tenuti di fare rimuovare o levare. targioni tozzetti, 12-6-290:
reagire. 11. fis. coefficiente o fattore di riempimento: in alcune macchine
un tutto dello sperone delle navi. 'riempimenti'o 'riempitori': così chiamansi generalmente nella
, una buca con materiale di riporto o di costruzione; introdurre oggetti o
o di costruzione; introdurre oggetti o merci sciolte in un contenitore. giuseppe
vani di quelle linee, nomi 0 sfregi o altro. -con riferimento a un
desio disciolto di riempir ogni buco, o con mano o con lingua. baruffaldi,
riempir ogni buco, o con mano o con lingua. baruffaldi, iii-17:
, iii-17: ben vi stava, o scrocconacci, / che nudrite 'l gran
. 2. occupare un recipiente o una cavità fino al margine superiore;
egualmente sino alla fine a uno dua o tre capi secondo che saranno principiati.
. 4. saziare di cibo o di bevande persone o animali. cavalca
. saziare di cibo o di bevande persone o animali. cavalca, 20-138: non
cavalca, 20-138: non subitamente digiunare quattro o cinque dì continovi e poi per moltitudine
6. occupare interamente uno spazio o un territorio. - anche assol.
ogni paio [di colombi] due o tre nidi almeno vuole avere, avvegnaché alcuna
7. figur. colmare un luogo o una nazione o un periodo di calamità
figur. colmare un luogo o una nazione o un periodo di calamità, di lutti
8. ripopolare un luogo, una città o la terra inviandovi nuovi abitanti e coloni
la terra inviandovi nuovi abitanti e coloni o moltiplicando le nascite. giovanni dalle
-richiamare molte persone di determinate professioni o categorie in un luogo (per lo più
di muratori. -fare in modo o essere la causa perché un gran numero
. fare echeggiare di suoni, di rumori o di voci un luogo, un ambiente
di voci un luogo, un ambiente o l'atmosfera. donato degli albanzani,
. 10. rifornire in abbondanza o anche in modo eccessivo di merci,
vorranno permettere che al presente s'oscurino o si machinino azzioni così celebri, trionfi così
che una delle mie manie è di riempiere o di veder riempiere certi vuoti che mi
. -formare, costituire una grandezza o una misura determinata. piccolomini,
di cosa ch'a guisa di vincolo o di legame le congiunga e le tenga insieme
intenso, di gioia, di piacere o anche di tristezza, di sospetto,
speranza, talmente che fondandoti in su quella o tu fai una spesa in vano o
o tu fai una spesa in vano o tu fai una impresa dove tu rovini.
: in veder ben imitato qualche ammazzamento o ferimento o altro sfortunato accidente di qualche
veder ben imitato qualche ammazzamento o ferimento o altro sfortunato accidente di qualche persona a
1-91: orsù, rallegrati e godi, o milano, dell'a- bondanza spirituale;
ma anche frastornarla, quando siano eccessive o disordinate). aretino, v-1-698:
chiameresti tu meglio da noi servito, o marcello -prese a dire sulpizio -se in vece
colpire con violenza una persona infliggendole percosse o anche pesanti ingiurie. s. bonaventura
-guastare moralmente, col cattivo esempio o comunicando i propri vizi. machiavelli
compagni. idem, 1-i-337: simili città o provincie si vendicano contro al vincitore
capitani nuovi e... riempierono o accrebbero le compagnie. g. bentivoglio,
scrittura una pagina intera, un libro o una sua parte per trattare un argomento.
, di tratti di matita un foglio o una superficie. bellori, 2-436:
altri fogli. -costituire l'argomento o il contenuto di un libro, di
negli spazi lasciati in bianco un modulo o un registro con i dati richiesti.
18. esercitare una carica politica o amministrativa; svolgere una mansione, un
bambini abbandonati dalle madri snaturate dai vizi o dalla miseria, infiammate ne'loro cuori
scopo e dare nel vero senza offendere o più o meno l'autorità assoluta.
dare nel vero senza offendere o più o meno l'autorità assoluta. 19
il proprio tempo con un'attività specifica o in molte attività incessanti. de pisis
sf. il riempire una cavità o un recipiente. trinci, ji:
di dispregio da chi è adirato o per maraviglia. = comp.
la funzione di am pliare o di completare, anche pleonasticamente, un
le riempitive [legature], aggiunte o levate al ragionamento, non mutano punto il
. sm. ciò che serve a completare o ad accrescere, senza essere strettamente necessario
non fa soltanto da riempitivo! -frase o espressione superflua e banale o semplicemente non
! -frase o espressione superflua e banale o semplicemente non poetica, che in un
non poetica, che in un discorso o in un testo viene inserita per completare
testo viene inserita per completare una battuta o un verso o il disegno di un'
per completare una battuta o un verso o il disegno di un'opera; zeppa.
acquistano maggior vezzo. -scena o forma di spettacolo che non ha rapporto
, subentra una squadra delle solite ballerinucce o una 'fine dicitrice'o una copia di lillipuziani
delle solite ballerinucce o una 'fine dicitrice'o una copia di lillipuziani. riempitivi.
5. persona priva di meriti propri o di autorità, inserita in un gruppo
. colmato fino all'orlo di materiale o di oggetti, tanto da non poterne contenere
modo che dal terzo in giù i canali o siano strie erano riempiuti di un bastone
2. arricchito da abbondanti beni materiali o morali. bibbia volgar.,
vacuo. ma poi e riempito di dodici o quattordici corpi sferici, che sono le
costruito con due facciate sottili di mattoni o di pietre e riempiendo lo spazio interno
si possono costruire in due modi, riempiuti o massicci. i riempiuti sono quando,
femm. -tricé). che riempie o colma un recipiente. leonardo, 2-99
delle calzature, chi riempie di ritagli o di sughero il cavo fra il sottopiede e
, 2-350: si chiamano in generale riempimenti o riempitori, nella costruzione delle navi,
-in senso concreto: materiale riportato o usato per riempire. c.
con riempitura di rena pura di fiume o di mare. -rabbocco di una botte
per completare una frase, un verso o un componimento; riempitivo, zeppa (
libro soltanto per farlo più consistente; testo o insieme di testi che non valgono ad
attaccandoli collo sputo per finire il sonetto o quello che sia. salvini, 41-145
algarotti, i-iv-72: quanti versi superflui o posticci, quante viziose circonlocuzioni, quante
quante espressioni improprie, quanti epiteti inutili o flosci, quante parabole bolse..
cinquecentisti... non si trova o più rara assai in dante e nel petrarca
. -con riferimento a un componimento o a un'esecuzione vocale. g
. ant. gonfiare di nuovo o ulteriormente. - anche assol. bencivenni
più per lo corpo e cresce, o vero ch'ella medicina è in se debele
, 16-ix-367: se sta qualche giorno o qualche notte nel letto in riposo, le
moto, rienfiano, perché le valvule o sostegni del vasi linfatici sono indebolite.
2. figur. ripresa di discorsi o conversazioni. bembo, iii-171: il
3. la parte, il tratto o il punto di una linea, di
di una linea, di una superficie o di un corpo che presenta una rientranza.
corpo la quale rientra in rispetto a una o più altre che escono alla vista e
. -marin. rientramento delle murate o del bordo: particolare struttura concava che
che presenta una concavità, una rientranza o che ha il vertice verso l'interno
s. v.]: foglia rientrante o rientrata dicesi quella che nell'apice o
o rientrata dicesi quella che nell'apice o estremità superiore termina con un seno ottuso
mezzo al quale spunta ordinariamente un pelo o una puntina. tommaseo [s. v
. -milit. in una fortificazione o in una linea difensiva, angolo rientrante
corrispondenze metriche e di rima (due o più versi o strofe). carducci
di rima (due o più versi o strofe). carducci, iii-12-291:
distico. rientranza, sf. parte o tratto di una superficie, di un
di un piano, di una linea o di un corpo che presenta una concavità
di un corpo che presenta una concavità o una piega verso l'interno o che
una concavità o una piega verso l'interno o che è situata in posizione arretrata rispetto
posizione arretrata rispetto a quelle in rilievo o assunte come riferimento (ed è contrapposto
-riaffluire, riversarsi (un corso o una massa d'acqua, il sangue
, cxx- 190: alora tali stagni o paludi seranno pestilenti quando, per esser
alla propria abitazione, dimora, sede o residenza abituale dopo esserne usciti e essersi
facile che di lì a una settimana o due la vedessimo « rientrare alla base con
. -fare ritorno al luogo di partenza o di sosta (un veicolo, una
segnali di fischietto. -ricuperare o ritornare a occupare la propria posizione in
un periodo di lontananza, di esilio o di assenza nella propria patria, nella propria
nella propria patria, nella propria città o nel luogo dove si è soggiornato o risieduto
città o nel luogo dove si è soggiornato o risieduto. g. villani, 7-15
di lavoro dopo un periodo di assenza o di inattività. -anche: ritornare a
-per estens. riassumere il governo o il controllo di uno stato, di
. -essere riammesso nella formazione titolare o ritornare a fame parte dopo un infortunio
ritornare a fame parte dopo un infortunio o una squalifica (un giocatore).
di cui l'uomo s'era allontanato o era escluso. 5. figur
in una determinata condizione materiale, morale o spirituale o, anche nella situazione precedente
determinata condizione materiale, morale o spirituale o, anche nella situazione precedente o abituale
spirituale o, anche nella situazione precedente o abituale. petrarca, 37-77: corro
. -assumere nuovamente una particolare qualità o carattere (un ambiente, una stagione)
in una spesa, in un prestito o nel gioco d'azzardo (per lo
: 'rientrare ne'suoi', sottinteso 'quattrini'o simili, al giuoco: né vincere da
-rientrarci: ricavare un modesto utile o non subire perdite in relazione con 1'
rientra. -avere disponibilità finanziarie sufficienti o adeguate ad affrontare un'iniziativa o un
sufficienti o adeguate ad affrontare un'iniziativa o un progetto che comporta spese.
giochi di carte, riprendere a giocare o essere riammessi nella partita. buonarroti il
trattare un argomento che si era accennato o affrontato in precedenza; riportare il discorso
discorso su temi e questioni già esposti o noti. b. machiavelli, 30
2-534: per rientrar... o seguire il nostro proposito in quanto al sentimento
un colpo. 11. essere contenuto o inserito in un determinato ambito o contesto
contenuto o inserito in un determinato ambito o contesto; conformarvisi, adeguarvisi. -anche
naturale delle cose. -essere compreso o svolto in un determinato periodo di tempo
evitare sgradevoli incontri di suoni (due o più parole). carducci, ii-4-144
13. presentare una concavità, una piega o un angolo verso l'interno.
. 16. tirarsi in dentro o spostarsi indietro, collocandosi nella propria sede
spostarsi indietro, collocandosi nella propria sede o in quella occupata in precedenza o assumendo
sede o in quella occupata in precedenza o assumendo la posizione abituale. barilli,
linea assunta come riferimento (una sezione o le linee architettoniche di una costruzione)
umido ed al secco, e rientrando o crescendo o piegandosi, verrà a dilocare le
al secco, e rientrando o crescendo o piegandosi, verrà a dilocare le linee
. romoli, 327: la sapa o mosto cotto, come altri lo chiamano,
, anche senza aver presentato una grave o evidente sintomatologia (una malattia). -
. (d'una malattia, eruzioni o simili): scomparire senz'aver avuto il
riporre, ricollocare qualcosa nel posto indicato o dal quale è stato tratto fuori; ritirare
tratto fuori; ritirare, portare via o dentro. -marin.: rimettere o
o dentro. -marin.: rimettere o riportare a bordo. marinetti
uno spazio bianco prima di un capoverso o, nella composizione a piombo, per
a piombo, per inserire un bianco o un quadratone. - per lo più
dei diseredati, all'appetito specifico rientrato o da rientrare dei disoccupati. 24
, il rapporto figurativo, con le buone o le cattive, rientra in pieno dalla
. -riprendere un'attività; reinserirsi o ritornare a influire in un'affare,
v. santo. -rientrare in sé o a sé: ritornare ad agire o a
sé o a sé: ritornare ad agire o a valutare con equità e raziocinio;
iacopone [crusca): aggi, o anima, per bene, / di star
coscienza, ridestarsi, distogliendo la mente o lo sguardo da un pensiero o da una
la mente o lo sguardo da un pensiero o da una visione assorbente. foscolo
me a me. -riassumere la conformazione o le dimensioni normali o originali.
-riassumere la conformazione o le dimensioni normali o originali. tasso, 15-48: esce
stesse in se stesse, cioè scorciarsi o contraersi. -rinfrancarsi, risollevarsi nel
mese mariano. -riprendere le forze o i sensi; rinvenire. vicini,
animo di qualcuno: riconquistarne il favore o l'amore. boccaccio, dee.
. rientrata, sf. il rientrare o il fare ritorno in un luogo (
, la patria) dopo esserne usciti o esserne stati allontanati o esiliati; rientro.
dopo esserne usciti o esserne stati allontanati o esiliati; rientro. l.
2. per estens. nuova riunione o convocazione di un'assemblea o di un
nuova riunione o convocazione di un'assemblea o di un organo ufficiale dopo un periodo
5. marin. rientrata delle murate o del bordo: rientr amento.
carena, 2-348: 'rientrata del bordo o delle opere morte di una nave'è
ritornato nel luogo dal quale era uscito o partito o era stato allontanato.
nel luogo dal quale era uscito o partito o era stato allontanato. g
dove tu fossi, né se rientrato o in germania. pavese, 5-98: un
pena. 2. situato o inserito indietro o all'intemo rispetto a
2. situato o inserito indietro o all'intemo rispetto a una linea di
7. che non si è verificato o non s'è potuto o voluto attuare
si è verificato o non s'è potuto o voluto attuare (un evento, un'
); che non ha avuto compimento o soddisfazione (un'aspettativa, un progetto
sperava e e o voleva. soffici, iv-278: checché ne
avuto seguito; che ha perso vigore o si è esaurito nel tempo. moretti
toma dentro il maschietto. -non pronunciato o non tenuto (un discorso, una
a una determinata condizione per incapacità personale o per avervi rinunciato. betteioni, iii-294
da lui. -ridestato da un pensiero o una visione assorbente. bacchetti, 1-ii-62
nella sede abituale, nella propria città o patria, dopo esserne, partiti o esserne
città o patria, dopo esserne, partiti o esserne stati allontanati. c
di tempo ristretto, di una più o meno numerosa massa di persone (turisti
rientro, al termine delle vacanze estive o di un lungo ponte). -in
. -riassunzione nell'organico di un'azienda o nuova immissione in un settore o in
azienda o nuova immissione in un settore o in un ciclo produttivo di un lavoratore
lavoratore che era stato licenziato, trasferito o posto in cassa-integrazione. p. griseri
per 400 rientri. -figur. riflusso o ritorno verso una precedente condizione materiale,
verso una precedente condizione materiale, morale o sociale. comisso, 17-56: il
abominevole. 2. restringimento o accorciamento subito da un tessuto, quando
da un tessuto, quando si secca o asciuga dopo essere stato bagnato o lavato
secca o asciuga dopo essere stato bagnato o lavato. tommaseo [s. v
'rientro': quel tanto che il panno, o simile ritira, bagnandolo. 'quattro braccia
4. ricupero di somme investite, spese o prestate. tommaseo [s. v
'rientro': entrata, rinsacco di denari o d'altro. nieri, 458: guadagnucci
la malattia] si fa chiamare rientro o ruggine. i bachi che ne sono infetti
i nostri contadini chiamano questi bachi rugginosi o rocciosi. vocabolario di agricoltura [s.
ripetere sinteticamente e brevemente, a parole o per scritto, i temi fonda- mentali
mentali, i punti salienti, la sostanza o la trama di precedenti discorsi, scritti
innanzi. brusoni, 4-ii-194: per valore o per dignità di passare alla notizia de'
caviceo, 1-189: non existimo, o unica mia signora (conforto e salute
-richiamare succintamente alla memoria nozioni o reminiscenze. firenzuola, 2-297: avendo
la fantasia, stette una mezza ora o più sospeso. savtnio, 255: repilogò
comprendere, incarnare in sé determinate caratteristiche o un complesso di facoltà. fr.
lo primo verso de la represa, o sia de la prima parte de lo rotondello
lat. re-, con valore intens. o iter., e da epilogare (
, le linee principali di una trattazione o di riassumere i tratti salienti, di
sf. ricapitolazione, concisa, riassuntiva o schematica, degli argomenti o dei punti
, riassuntiva o schematica, degli argomenti o dei punti essenziali di cui si è discorso
essenziali di cui si è discorso o trattato. trattato di uccellagione [tommaseo
: nota che la ditta repeticione, o sia repilogacione, sempre se dèe concordare
tiva, in genere concisa o schematica, che ripropone prima della conclusione
ripropone prima della conclusione i singoli argomenti o 1 punti principali di un discorso o
o 1 punti principali di un discorso o di uno scritto; ricapitolazione. -anche
sintesi, sunto di un'opera o di un discorso altrui. -per estens.
: semplificazione di una serie di conti o di operazioni. bergantini [s.
il riassunto in fondo a un libro o a un discorso delle cose trattate.
un discorso d'altri. -elenco o enumerazione di una serie di eventi o
o enumerazione di una serie di eventi o circostanze. balestrini, 2-25: l'
raccoglie e unifica un insieme di concetti o elementi. gentile, 1-178: hegel
, nuovo ottenimento di un medesimo livello o valore (con riferimento a condizioni politiche
con riferimento a condizioni politiche e sociali o a fattori economici).
a questa vicenda con un riequilibramento definitivo o una pace perpetua. e. vanont
riequilìbro). rimettere nella posizione corretta o in ordine; riportare in una condizione
4. rifl. ristabilirsi, riprendersi fisicamente o psichicamente dopo un periodo di eccessivo impegno
condizione di equilibrio, di armonia (due o più parti, forze, tendenze)
compongono in armonia. 6. disporsi o distribuirsi in modo equo e adeguato.
de'prìncipi a norma di progetti individuali o di
7. ritornare in una situazione di stabilità o normalità. l'illustrazione italiana [n
. -acquietarsi dopo manifestazioni di protesta o ribellione; ritornare alla calma.
e, in partic., della stabilità o del corretto assetto di un edificio.
. riequilìbrio, sm. ristabilimento o riproposizione ai una condizione di equilibrio,
una condizione di equilibrio, di eguaglianza o, anche, di armonia, di pace
le forze, le tendenze, gli individui o i gruppi sociali.
situazione di pareggio, anche approssimato, o di compatibilità fra gli investimenti, le
. ergere). risollevare, protendere o volgere nuovamente verso l'alto. -al
barchette. 3. rialzarsi, levarsi o stare di nuovo in piedi. d
gambe. 4. figur. riportarsi o ritornare in una condizione positiva.
p. cuppari, 1-i-103: estirpato o arato che sia il campo, conviene
, rièrzi). richiamare, riferire o citare nuovamente un passo, un concetto
). inasprire, aggravare di nuovo o ulteriormente. tommaseo [s. v
con la particella pronom. accrescersi ulteriormente o inasprirsi di nuovo. tommaseo [s
riesaltare, tr. esaltare di nuovo o ulteriormente. - anche riti.
. v.]: 'riesaltare': esaltare o esaltarsi di nuovo. = comp
alla luce di nuovi elementi di fatto o sulla base di metodi e criteri diversi
le qualità, le condizioni dell'oggetto o della situazione esaminati. -anche con riferimento
riesame degli ideali che sono oggi accettati o proposti o tentati. piovene, 7-437:
ideali che sono oggi accettati o proposti o tentati. piovene, 7-437: la
molari. 3. nuova indagine o analisi critica di un testo o di
nuova indagine o analisi critica di un testo o di un'opera, attuata al fine
al fine di stabilirne l'esatto valore o di chiarirne il contenuto o il significato.
esatto valore o di chiarirne il contenuto o il significato. rebora, 3-i-483:
lat. re-, con valore iter, o intens., e da esame1 (
(rie$àmino). ricontrollare un testo o un'opera per stabilirne l'esattezza, raggiungere
stabilirne l'esattezza, raggiungere la perfezione o per correggerlo e integrarlo. d
alla luce di nuovi dati di fatto o sotto un diverso punto di vista o criterio
fatto o sotto un diverso punto di vista o criterio di valutazione, una situazione,
. riesclamare, intr. esclamare nuovamente o rispondere esclamando a un'esclamazione altrui.
.]: 'riesclamare': esclamare di nuovo o esclamando rispondere a esclamazione. =
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
: cfr. escludere). escludere o non ammettere di nuovo. = comp
, tr. (rieseguisco, rieseguisci, o rieséguo). eseguire o interpretare di
rieseguisci, o rieséguo). eseguire o interpretare di nuovo. tommaseo [s
di nuovo un'attività, una professione o, anche, un'influenza.
, a tenere in funzione il corpo o l'intelletto. tommaseo [s.
applicarsi, dedicarsi nuovamente a un'attività o ritornare ad addestrarsi, ad allenarsi.
, manifestando di nuovo il proprio animo o dando libera espressione ai propri sentimenti.
mittente di una missiva, di un messaggio o di un'ambasciata. alvise contarmi
conseguirono in agosto la lega di sicurtà o sia garenzia. -assol.
. re-, con valore iter., o che indica movimento inverso, e
esplodere. può cadere, giacché risparare o simili non bene suonerebbe.
. riesplosióne, sf. nuova esplosione o sparo. tommaseo [s. v
esplodere. può cadere, giacché 'risparare'o simili non bene suonerebbe...
: cfr. porre). trattare o illustrare, a voce o per scritto,
. trattare o illustrare, a voce o per scritto, temi, questioni,
porre nuovamente qualcuno in condizioni di pericolo o causargli ulteriori perdite, danni, sofferenze.
, importate allo stato di materie prime o di semilavorati. = comp.
lat. re-, con valore iter, o che indica movimento inverso, e da
merci importate allo stato di materie prime o di semilavorati. stampa periodica milanese
ossia che esse trovinsi a bordo di bastimenti o nei magazzini della dogana, sono assoggettate
nuova esposizione di un argomento già trattato o analizzato. b. croce,
esprimere). formulare, per scritto o a voce, un concetto, un'
quando uno esprime una cosa, parlando o scrivendo,... costui crede
. riespugnare, tr. espugnare o conquistare di nuovo una città, una
tutto quello che fu! -rivivere o ritrovarsi a vivere un periodo della ria
questa gioia. 2. ritornare o venire a trovarsi di nuovo nel luogo
nel punto dal quale si era partiti o ci si era allontanati, nella posizione
allontanati, nella posizione occupata in precedenza o abitualmente. tommaseo [s. v
ai luoghi in cui si è soggiornato o si è vissuto. moretti, i-627
. 3. ritornare a possedere o a dimostrare certe qualità o caratteristiche (
a possedere o a dimostrare certe qualità o caratteristiche (con il predicato nominale costituito
riè capace di concentrarsi in un pensiero o in qualche fantasia. pasolini, 88
, il mutamento dal modo di essere o di comportarsi attuale a uno precedente)
nuovo in una situazione che presenta difficoltà o che provoca imbarazzo o noia o,
che presenta difficoltà o che provoca imbarazzo o noia o, anche, di fronte a
difficoltà o che provoca imbarazzo o noia o, anche, di fronte a chi
i suoi limiti e manchevolezze; incontrare o risentire una persona fastidiosa o insistente;
; incontrare o risentire una persona fastidiosa o insistente; ascoltare un discorso che si
; ascoltare un discorso che si ripete o che non si condivide; assistere a
. stendere). estendere di nuovo o ulteriormente. -anche intr. con la
riestirpare, tr. sradicare di nuovo o ulteriormente. = comp. dal pref
. dir. estradizione di un imputato o di un condannato verso un terzo stato da
estradizione per essere sottoposta a procedimento penale o alla esecuzione di una pena, viene richiesto
. trarre). estrarre di nuovo o ulteriormente. -al figur.: desumere
. riesumare, tr. (riè$umo o riesùmo). disseppellire, dissotterrare,
. praticare di nuovo un'attività desueta o trascurata per un lungo periodo. gozzano
oriente, qualche maha- rajah indiano, o è riesumata da qualche caro buongustaio inglese
è riesumata da qualche caro buongustaio inglese o danese. -impiegare una persona,
attore, dopo un periodo di inattività o di oblio. piovene, 7-138:
un capo di vestiario smesso da tempo o passato di moda o, anche, riproporlo
smesso da tempo o passato di moda o, anche, riproporlo al pubblico.
ripresentare, riportare alla luce una concezione o un'opinione caduta in disuso o superata;
concezione o un'opinione caduta in disuso o superata; riproporre un testo o forme
disuso o superata; riproporre un testo o forme letterarie del passato. e.
e sm. che ripropone, ripresenta o fa rivivere, per lo più uniformandosi a
rievocazione di fatti, personaggi, situazioni o ambienti del passato storico o personale.
, situazioni o ambienti del passato storico o personale. gramsci, 4-184: in
'belle époque'. 3. riuso o riattualizzazione di attività o discipline antiche o
3. riuso o riattualizzazione di attività o discipline antiche o desuete. comisso
o riattualizzazione di attività o discipline antiche o desuete. comisso, 7-218: una
4. riproposizione di un'opera teatrale o cinematografica antica o dimenticata o non più
di un'opera teatrale o cinematografica antica o dimenticata o non più interpretata, proiettata
opera teatrale o cinematografica antica o dimenticata o non più interpretata, proiettata o trasmessa
dimenticata o non più interpretata, proiettata o trasmessa da diverso tempo. e.
come tutti quelli della categoria cui più o meno appartengo, ho assistito a numerose
l'arte di un attore. -ripubblicazione o ristampa di un testo. v bompiani
bompiani, 1-303: in attesa di pubblicare o il romanzetto... cui stai
stai lavorando, possiamo ripubblicare 'cronaca (o fantasia) '. poi uno o due
(o fantasia) '. poi uno o due romanzi inediti, poi un'ampia,
partic.: liberare il corpo da escrementi o scorie mediante l'assunzione di purganti o
o scorie mediante l'assunzione di purganti o farmaci. redi, 16-ix-147: evacuato
il messaggio del vangelo. -anche: riconvertire o riconquistare alla fede e alla pratica cristiana
ripresentato, anche sotto una diversa prospettiva o cogliendo nuovi elementi e significati.
, rievochi). richiamare alla mente o ricordare in una conversazione o in un'
alla mente o ricordare in una conversazione o in un'esposizione, anche con toni
un'esposizione, anche con toni affettivi o nostalgici, momenti, luoghi o persone
affettivi o nostalgici, momenti, luoghi o persone del passato. tommaseo [
le partite di calcio all''arena'o a san siro, le gite invernali in
-rammentare, riferendoli con precisione, fatti o episodi che si sono vissuti o a cui
fatti o episodi che si sono vissuti o a cui si è assistito. pea
nesso con quello che avvenne subito prima o subito dopo, tanto che rievocandoli non
nuovamente con la medesima intensità un'emozione o un sentimento già provato. sinisgalli,
3. ripresentare in un'opera artistica o letteraria forme, elementi, concezioni tipiche
elementi, concezioni tipiche di altri autori o di altre età. mazzini, 8-172
mondo? -riproporre per affinità, simiglianza o imitazione un esemplare o un elemento antico
affinità, simiglianza o imitazione un esemplare o un elemento antico. gozzano, i-484
. 5. presentare una figura o una personalità del mondo storico, politico
una personalità del mondo storico, politico o artistico, ripercorrendone la vita o l'
politico o artistico, ripercorrendone la vita o l'attività, anche con intento celebrativo
l'attività, anche con intento celebrativo o commemorativo. e. cecchi, 9-201
un luogo dopo un periodo di esilio o di lontananza. leoni, 244:
lat. re-, con valore iter, o intens., e da evocare (
rievocativo, agg. che tende a riproporre o ha 10 scopo di riesumare, anche
sentimentali e nostalgici, ambienti, aspetti o eventi del passato; che ripresenta,
anche con intento celebrativo, l'opera o la vita di personaggi insigni.
. che riesumo caratteri ed elementi trascurati o scomparsi; che richiama alla memoria eventi
scomparsi; che richiama alla memoria eventi o persone del passato. carducci,
2. che ripropone, per analogia o imitazione, un modello artistico o letterario
analogia o imitazione, un modello artistico o letterario precedente (un'opera, la
rievocazióne, sf. il richiamare alla mente o il riesumare in una conversazione o in
mente o il riesumare in una conversazione o in uno scritto, anche con intento
uno scritto, anche con intento celebrativo o commerativo e con partecipazione affettiva, eventi
luoghi, persone appartenenti al passato personale o storico (e anche, in senso
la gastronomia dell'occhio d'un artista o per le rievocazioni del vecchio tempo e
-il ricreare, il far rivivere atmosfere o situazioni di un tempo. jahier
eternamente deliziosi. -il ridestare o il vagheggiare sensazioni o emozioni provate in
-il ridestare o il vagheggiare sensazioni o emozioni provate in passato. monelli
partecipazione fisica. 2. riproposizione o ripresa in un'opera letteraria di argomenti
ripresa in un'opera letteraria di argomenti o testi antichi o appartenenti alla tradizione e
opera letteraria di argomenti o testi antichi o appartenenti alla tradizione e al folklore.
fra spartani e messeni. -ricostruzione pittorica o scenografica di un ambiente o di un
-ricostruzione pittorica o scenografica di un ambiente o di un luogo nell'aspetto originale o che
ambiente o di un luogo nell'aspetto originale o che aveva in un determinato periodo.
se ormai è soltanto una rievocazione scenica o un fantasma teatrale. 3.
3. riattualizzazione di un'opera letteraria o artistica che si compie nella lettura critica
, sf. ricostruzione di un edificio o di un fabbricato, anche limitatamente alle
un fabbricato, anche limitatamente alle parti o agli elementi strutturali demoliti o caduti;
alle parti o agli elementi strutturali demoliti o caduti; riedificazione. siri,
.]: 'rifabbricabile': da potersi più o meno convenientemente rifabbricare. = agg
rifàbbrichi). ricostruire un edificio abbattuto o cadente nello stesso luogo o a breve distanza
edificio abbattuto o cadente nello stesso luogo o a breve distanza, talora mantenendo alcune
devastata da calamità naturali, eventi bellici o incuria: ampliarla con nuove costruzioni.
convien ritornare a refabricare. -erigere nuovamente o rialzare le mura. amari, 1-i-156
. fabbricare in sostituzione di un mezzo o di un veicolo distrutto. m.
di pensare, di agire comunemente accettato o di riuscire a sovvertire l'ordine istituito.
genere letterario, adeguandolo a nuove esigenze o impostandolo su diversi criteri estetici.
, ristrutturato e consolidato nello stesso luogo o nei pressi di questo (un edificio
; che si presta a un rifacimento o al ricupero dell'integrità, della funzionalità
al ricupero dell'integrità, della funzionalità o delle caratteristiche originali. l.
, sm. rcostruzione di un edificio o di una struttura architettonica abbattuta, caduta
di una struttura architettonica abbattuta, caduta o fatiscente, nello stesso luogo o nei
caduta o fatiscente, nello stesso luogo o nei pressi; riedificazione di una città
di una città colpita da calamita naturali o da eventi bellici. malispini,
rifacimento per leggersi correntemente. -rfabbricazione o consistente riparazione. d. bartoli,
7-243: 1 danni dati dagli animali o doveano supplirsi coll'intero rifacimento o consegnando
animali o doveano supplirsi coll'intero rifacimento o consegnando l'animale al danneggiato. papi
cavalli magagnati nel viaggio. -concessione o riconoscimento di ciò che viene richiesto.
con l'autorità di alcun grave uomo o col rifacciméntó a'turbatori in quella cosa
4. assistenza religiosa volta al miglioramento o al perfezionamento spirituale e morale.
una nuova ripresa di scene o un nuovo lavoro di edizione che si
9. riscrittura fedele all'originale o nuova redazione di un testo o di
originale o nuova redazione di un testo o di un'opera letteraria compiuta dall'autore
opera letteraria compiuta dall'autore; revisione o rielaborazione di uno scritto o di una
; revisione o rielaborazione di uno scritto o di una parte di esso. salvini
valerio, nome non so se vero o supposto; è mutato qual si legge nelle
cambia ogni volta. -opera letteraria o composizione che imita o riproduce, in
-opera letteraria o composizione che imita o riproduce, in modo più o meno
imita o riproduce, in modo più o meno evidente, una precedente o antica
più o meno evidente, una precedente o antica, o vi si ispira (per
evidente, una precedente o antica, o vi si ispira (per lo più con
,... sia una auasi variante o rifacimento del 'coro delle baccanti'(aalt'
e del pubblico. -opera architettonica o artistica che ripropone uno stile o una
architettonica o artistica che ripropone uno stile o una tendenza del passato. piovene,
. sospettosissimo d'apparire un mediocre rifacimento o storpiatura dei mille e uno 'amiel'oggidiani
una creazione reale. -diversa formulazione o elaborazione di un'idea di un concetto
attività stessa della corteccia, int''o cervello d''a femmena, si manifesta in
femm. -trice). che rielabora o riscrive un'opera letteraria, rimanendo più
un'opera letteraria, rimanendo più o meno aderente all'originale. tommaseo [
. -che imita nella propria produzione o attività artistica, per lo più in
modo convenzionale e pedestre, lo stile o le opere di altri. marinetti,
ed importanza. 2. che ricrea o ricostituisce la vita umana o biologica (
. che ricrea o ricostituisce la vita umana o biologica (con riferimento all'opera di
(con riferimento all'opera di dio o di una divinità). l