figur. improvviso e radicale dissesto economico o mutamento politico o sociale causato da una
e radicale dissesto economico o mutamento politico o sociale causato da una situazione di squilibrio
di instabilità (anche nelle espressioni dare o fare un ribaltone). -con valore
: mutamento imprevisto di una situazione politica o economica. tommaseo [s. v
sociale e economica, come di mercante o di re, rovesciato o che si
come di mercante o di re, rovesciato o che si rovescia. 'dare '
di forza. -repentino e drastico ripensamento o mutamento di opinione o di posizione ideologica
e drastico ripensamento o mutamento di opinione o di posizione ideologica. e. biagi
(una palla, un oggetto che cade o è scagliato con forza a terra o
o è scagliato con forza a terra o contro una superficie, l'acqua deviata
guisa di ripercossa palla s'inalzi in suso o ribalzi in dietro. galileo, 4-4-304
estrinseco riverberante, che è la terra o altro tale. campailla, 9-19:
ognuna ammette / un moto di vertigine o vibrato. milizia, vi-191: se
2. per simil. riflessione della luce o dell'immagine. salvini, 41-283:
fare un nuovo banchetto; invitare nuovamente o ripetuta- mente a convito; ricambiare il
). richiamare dall'esilio un suddito o un cittadino allontanato per reati politici o
o un cittadino allontanato per reati politici o comuni. breve di montieri
. annunciare, proclamare, pubblicare nuovamente o ripetutamente. leggi e bandi, xxxviii-4
parola la verità che egli bandiva o ribandiva alle anime cristiane. = comp
. ribarattare, tr. effettuare nuovi o continui scambi. -in partic.:
ribarbare, intr. mettere nuove radichette o filamenti di radici; attecchire dopo il
di radici; attecchire dopo il trapianto o l'innesto. b.
1-115: il sangue aspetta il ribassaménto, o la diastole, del cuore, ed
tr. ridurre, svalutare il potere o l'importanza di una persona o di un'
il potere o l'importanza di una persona o di un'istituzione. niccolò del rosso
tesauro, 3-83: egli è pericolosa cosa o portar tropp'alto un uom privato o
o portar tropp'alto un uom privato o volerlo ribassare dapoi di averlo inalzato.
l'autore del nuovo progetto ha rilegato o ribassato queste accademie alla classe dell'istruzione
-per estens. perdonare una colpa o un errore, sminuendone l'importanza.
chi, per mezzo di speculazioni commerciali o finanziarie, favorisce o approfitta dei prezzi
di speculazioni commerciali o finanziarie, favorisce o approfitta dei prezzi bassi per trame utili
fini della loro attuazione; che tende o mira al ribasso dei prezzi.
un lavoro; sconto. -a ribasso o fare di ribasso o ribasso: concedere
sconto. -a ribasso o fare di ribasso o ribasso: concedere un abbuono sul prezzo
concedere un abbuono sul prezzo pattuito o la rinuncia a una parte del credito.
, non occorre sperar ribasso un soldo o per dir meglio risparmio. bergantini [
voluttuose... penserà al rialzo o al ribasso dei fondi pubblici. nievo
: in borsa, i titoli salgono o precipitano da un'ora all'altra; il
fece d'alessandria un 'ribat ', o, a modo nostro di dire,
dei volontari spesati su le limosine legali o su lasciti pii, per uscire in
cfr. battere). battere di nuovo o ripetutamente (un chiodo, una borchia
fiorio, 121: questi serramenti più o meno maggiori e minori si fanno secondo
. -battere ripetutamente con il battipanni o lo scamato (un tappeto, un
ribattuto '. -pressare una piega o una cucitura con il ferro per stiro
-in contesto figur.: occuparsi nuovamente o ripetutamente di una questione, di un
di un affare; insistere nel dire o nel fare sempre le stesse cose; perseverare
, per indicare l'atto di confutare o di ricusare le ragioni o le affermazioni di
di confutare o di ricusare le ragioni o le affermazioni di un'altra persona.
. 4. colpire la palla o il pallone rimandandola all'avversario; rinviare
.. essere musica 'sistaltica 'o contratta quella che non ribatteva le note
contratta quella che non ribatteva le note o minor numero di volte le ribatteva, e
macchina un testo (per presentarlo meglio o per correggere gli errori di una precedente
le ombre causate dal sole e dalle torri o altri edifici, ne'quali battendo il
per irrobustirle e per proteggerne le radici o ricoprendo un solco). tanaglia,
[vite] due giumelle di vecciuole o mochi mescolati o qualche lupino cotto e
due giumelle di vecciuole o mochi mescolati o qualche lupino cotto e ricuoprisi la buca
ond'è l'asia oggi trapunta, / o levò il filo o ribattè la punta
oggi trapunta, / o levò il filo o ribattè la punta? 12
12. venat. far alzare in volo o cercare di stanare la selvaggina rimasta acquattata
da'cani avanti d'andare a cercare o, come suol dirsi, a ribattere
]: dicesi 'ribatter le pareti 'o 'aiuoli da uccellare 'e vale
14. eseguire nuovamente una misurazione o un rilevamento topografico, allo scopo di
ij>. detrarre da una quantità o da un numero. casti,
. 16. figur. respingere o ricusare le asserzioni, le opinioni,
le lodi altrui, non prestandovi orecchio o adoperandosi con opportune argomentazioni per convincere del
1-33: se ti pensi di ribattere o di protestare, può accadenti (è accaduto
17. dire, affermare di nuovo o ripetutamente qualcosa. memmo, 30
con la particella pronom. bussare nuovamente o ripetutamente. aretino, 20-106: il
cassa. 22. urtare di nuovo o di rimando. manfredi, 4-337:
xcii-ii-343: se il pallone ha battuto o ribattuto sopra qualche tetto e che non si
corrispondere (con riferimento a elementi architettonici o pittorici). vasari, 4-ii-369
assegnare un nome nuovo a una persona o a una cosa (spesso scherz.)
2. figur. acquisto di una nuova o diversa identità spirituale, morale, politica
coste di tenasserim due missionari dei ribattezzanti o anabattisti fondarono una loro cappella.
. 10. addobbo, decorazione o fregio ripetuto sulle pareti di una stanza
fregio ripetuto sulle pareti di una stanza o sui muri di un edificio. festa
11. edil. fila di mattoni o di blocchetti di materiale da costruzione (
che l'aveva così battezzata: 'barbarie seconda'o 'ritornata'o 'ricorsa'. 3
così battezzata: 'barbarie seconda'o 'ritornata'o 'ricorsa'. 3. rifugiato in
avversari. -che ha chiesto aiuto o appoggio. g. b. nani
di un tempo, il secondo corteo nuziale o quello del ritorno della sposa alla casa
. letter. che deve essere riorganizzato o rifondato, rinnovato, rinsaldato.
corroborante, rinforzante (una cura, o una medicina o una dieta).
(una cura, o una medicina o una dieta). carducci,
'consalvo'un ideale, io, suo padre o fratello, non lo schiaffeggerei, forse
a rinnovare un'istituzione, una civiltà o un'attività esaurita o a risollevare spiritualmente
, una civiltà o un'attività esaurita o a risollevare spiritualmente, a dare forza
a dare forza a una persona debole o depressa. - anche sostant. capuana
invece di parlargli di ricostituenti 'idealisti'o 'neo-cattolici', di sciroppi 'simbolistico-lirici', ci
agg. che può essere ricostituito o riorganizzato. = agg. verb.
. letter. rinnovamento di una società o di uno stato. carducci, iii-7-447
(ricostituisco, ricostituisci). riorganizzare o fondare di nuovo o rinnovare una struttura
). riorganizzare o fondare di nuovo o rinnovare una struttura sociale o politica,
di nuovo o rinnovare una struttura sociale o politica, semplice o complessa.
una struttura sociale o politica, semplice o complessa. ferd. martini,
moretti, i-993: un paese di due o tremila abitanti, su cui eran piovute
e su un terreno dei quali tra dieci o quindici anni questi mezzadri saranno i padroni
). che si propone di rifondare o di rinnovare un sistema di valori e
(riconstituzióne), sf. rifondazione o rafforzamento di un'entità sociale, politica
di un'entità sociale, politica o militare che era disunita, indebolita, disgregata
b. croce, iii-27-76: prosecuzioni o tentate ricostituzioni di sette, congiure,
esso prende a prestito dal futuro (storico o logico) la riparazione o ricostituzione,
(storico o logico) la riparazione o ricostituzione, il riavvicinamento al reale.
dei vari tipi di procedura, amministrativa o giudiziaria, attraverso cui si ripristina nel
contenuto un documento che è stato smarrito o è andato distrutto o risulta comunque mancante
è stato smarrito o è andato distrutto o risulta comunque mancante; il risultato di
forze e in salute un organismo debilitato o deperito. ranieri, 90: i
può essere ricostruito sulla base di documenti o illazioni o informazioni (una vicenda storica
ricostruito sulla base di documenti o illazioni o informazioni (una vicenda storica, un
cfr. costruire). fare, erigere o costruire nuovamente un edificio demolito o distrutto
erigere o costruire nuovamente un edificio demolito o distrutto. stampa periodica milanese,
da giuliano. 3. riorganizzare o ricostituire un'istituzione. b. croce
iv-11-86: la gente si agita a ideare o a ricostruire i partiti. ojetti,
tradizione. 5. ling. ricavato o ipotizzato per mezzo della comparazione di lingue
croce, iv-1-155: se della critica espositiva o ricostruttiva che si dica non si hanno
chirurgo specializzato in interventi ricostruttivi di tessuti o di interi organi. g. mangeri
ricostruzióne, sf. riedificazione parziale o completa di un edificio, di un
di là delle possibilità esistenti nel disegno o di quelle viste in esso dai suoi
3. figur. narrazione storico-letterario o rappresentazione drammatica del passato attraverso dati
drammatica del passato attraverso dati noti o anche attraverso ipotesi scientifiche o fantasiose.
dati noti o anche attraverso ipotesi scientifiche o fantasiose. b. croce,
finto frenetico, miste a ricostruzioni settecentesche o romantiche. -rappresentazione grafica di un monumento
romantiche. -rappresentazione grafica di un monumento o di un complesso architettonico distrutto.
passaggi da un settore organizzativo all'altro o ai nuove norme legali o contrattuali o
all'altro o ai nuove norme legali o contrattuali o di sentenze giudiziarie con efficacia
o ai nuove norme legali o contrattuali o di sentenze giudiziarie con efficacia retroattiva,
sua carriera in precedenza non tenuti presenti o valutati in modo non corretto o comunque
presenti o valutati in modo non corretto o comunque difforme rispetto a quanto richiesto dalla
) per costituire di nuovo una fortuna o difenderne il valore reale dall'inflazione.
: correzione sbagliata di una forma foneticamente o graficamente ineccepibile, seguendo lo stesso criterio
avalle, 1-i-92: falsa ricostruzione (o ipercorrettismo, iperurbanismo, superadeguamento).
di riorganizzazione politica negli stati sconvolti o danneggiati dalla guerra. gobetti,
si consuma anche con aggiunta di sale o zucchero e serve per la preparazione di
via, evevano bicchieri di latte freschissimo o mangiavano ricotte e giuncate distese sul pane
indicare candore (anche dell'anima) o morbidezza. pigafetta, 4-50: fano
3. figur. opera insulsa o banale. carducci, iii-27-107: è
donna... un rozo contadino o un vii pastore le chiamerà carni di ricotta
pastore le chiamerà carni di ricotta o di cacio o di calcina. -debole
carni di ricotta o di cacio o di calcina. -debole, che non
di vedere un altro ponte.. o com'era fatto, di ricotta?
: riuscire bene una faccenda senza impegno o fatica dell'interessato. buonarroti il giovane
, qual è, rappreso e tremulo / o in ricottelle avidamente ingoiasi.
arti vale in generale seconda cotta o cocitura; ma vale anche cotta semplice-
(ricottaro), sm. chi produce o vende al minuto la ricotta.
vói mette anna a pija un caffè o annà a un cinema co'questi o
o annà a un cinema co'questi o co'quei ricottali? 4.
5. adusto, rinsecchito dalle intemperie o dall'età. caro, 15-iii-134:
. ricottóso, agg. che è o appare simile alla ricotta; molle,
le tensioni interne che provocherebbero la rottura o comunque una fragilità eccessiva. =
sus. ricupero di una persona rapita o di un territorio perduto o di uno
persona rapita o di un territorio perduto o di uno stato di quiete e di prosperità
ricoprimento d'alcuno scorno fatto a sé o a persone care o nel cessamento d'alcuna
fatto a sé o a persone care o nel cessamento d'alcuna vergogna che altri
vergogna che altri non credeva potere cessare o nel ricovera- mento di persona o di
cessare o nel ricovera- mento di persona o di cosa cara perduta o nell'adempimento
mento di persona o di cosa cara perduta o nell'adempimento di disiderio amoroso.
prestato, di un oggetto lasciato in disparte o in pegno; riavere. -anche:
. -riconquistare un territorio, una città o uno stato con un'azione militare o
o uno stato con un'azione militare o anche con una trattativa diplomatica.
buono stato. -procurare ciò che manca o è necessario. rainardo e lesengrino,
antichità può esser fortuna; perderne oggigiorno o lasciarne disperdere i monumenti sarebbe vergogna.
pianta] perde e ricovera i rami o tutti o alquanti o parte. boterò,
perde e ricovera i rami o tutti o alquanti o parte. boterò, 11-24:
e ricovera i rami o tutti o alquanti o parte. boterò, 11-24: le
casa una persona che è stata sottratta o si è allontanata; riguadagnarsene l'affetto
sua donzella. petrarca, 291-6: o felice titon, tu sai ben l'ora
i danni. 4. procurare o restituire ad altri un possesso, un
leggi ordinanti che niuno ricoverasse, occultasse o traghettasse i servi fuggitivi. temanza, 144
infiamata. -dare aiuto, appoggio o sostegno a un alleato. sercambi,
marchetti, 5-225: con le pelli o con le spoglie / delle fere coprian
e nelle selve / ricovravan lor stessi o nelle cave / grotte. 6
animali domestici nella stalla, al riparo o all'ombra. graziani, 78:
prestazioni assistenziali che talora comportano forme più o meno intense di controllo sociale (come
mentale, quando siano pencolose a sé o agli altri o riescano di pubblico scandalo
quando siano pencolose a sé o agli altri o riescano di pubblico scandalo e non siano
diritto d'asilo (rifugiandosi in chiesa o in altro luogo consacrato). poesie
i lenti passi cominciava a movere / o per se stesso o col materno lembo:
a movere / o per se stesso o col materno lembo: / ma spesso pur
ricovere / de la nutrice cara in braccio o in grembo. bembo, 10-iii-132:
a riposarsi su qualche rifiuto di letto o sul nudo terreno. de luca, 1-14-4-42
. -ritornare a una condizione serena o a un'attività lodevole o a una
condizione serena o a un'attività lodevole o a una protezione potente. cassiano volgar
'l compianto de'templi àcherontei, / o ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono
una positiva. guittone, i-13-44: o signori miei e padri, signor'pisani,
è una spiaggia piena di sirti o di secche. galileo, 4-1-201: nel
, esser battaglia di ricoverata libertà o sempiterna servitù. bruno, 3-1173: come
4. rifugiato, ospitato in un luogo o presso una persona. conti di
ricoverati. -posto in salvo o sotto la protezione di qualcuno. -
. 5. sistemato al sicuro o al riparo. d'annunzio, iv-2-892
certe prestazioni assistenziali talora comportanti forme più o meno rigorose di controllo sociale (come
ricon quista di un territorio o di una città. rinaldo degli
, sm. luogo che offre o in cui si spera di trovare rifugio,
d'un faggio, d'un abete o ver d'un sovero. loredano, 38
gozzano, 915: io ti ringrazio, o morte! infine il povero / figliolo
lieto mi fea vivere e contento? o dolce aura mia, dolce ricovero, /
prestazioni che possono comportare anche forme più o meno rigorose di controllo sociale, specialmente
manicomi deve essere chiesta dai parenti, tutori o protutori, e può esserlo da chiunque
previsti dalla legge penale (in aggiunta o in sostituzione della pena) per chi
giudicato persona socialmente pericolosa e sia semi-infermo o, rispettivamente, totalmente infermo di mente
restrittiva della libertà personale sia stata scontata o sia altrimenti estinta. ibidem, 222
, ovvero per intossicazione cronica da alcool o da sostanze stupefacenti, ovvero per sordomutismo
mendicante mi seggo, umilicorde: / o casa, perché sbarri con le corde /
riparo provvisorio ricavato in anfratti di roccia o nel ghiaccio, protetto all'imboccatura da
protetto all'imboccatura da muretti di pietraia o lastre di ghiaccio. stuparich, 3-89
nessun ricovero, nessuna baita visibile o vicina dove rifugiarsi. per far ritorno al
di ricovero. -milit. scavo o costruzione atto a fornire ai combattenti riparo
? fia l'ombra d'un acero / o d'un albero, un faggio,
albero, un faggio, un mirto o un rovero? boiardo, cvi-514: chi
, ciascuno col suo ricovero assegnato, più o meno agiatamente secondo l'ufficio e 'l
già stanco / d'andar più rifrustando o macchia o vepre, / >e,
stanco / d'andar più rifrustando o macchia o vepre, / >e, allor che
appartato, in cui si può stare o fare qualcosa al riparo da disturbi e indiscrezioni
per essere il ricovero di ogni convegno più o meno furtivo, hanno un carattere quasi
finire, se fosse mai stata animata o se almeno dato avesse ricovero a qualche
assistenza a persone indigenti, malate, vecchie o, anche, ai fanciulli abbandonati;
e- rano, la licenza delle taverne o degli alberghi degli osti alla disciplina degli
mercantili d'ogni nazione disoccupati, derelitti o ammalati. 12. ant.
(del potere, di un territorio o di beni perduti). g.
, pretendendo di averne trovato il capo o il fonte verace. 14.
luogo, la compagnia che lo consente o che lo produce. m.
di dottrina, secondo che suo pasto o ricreamento. 2. compiacimento;
animo un ricreamento, l'innalza o l'intenerisce. 3. ristoro fisico
. 3. ristoro fisico dal caldo o dal freddo eccessivi; riposo dalla fatica
, artistico, a secoli più oziosi o più aristocraticamente foggiati, il decimoquinto e
terrestre soma. cesarotti, i-xxxu-294: o della notte soporoso figlio, / soave
da lui. sacchetti, vt-21: o venus..., / tu alta
, 203: nessuna cosa ci affligge o ricrea, se non in quanto è presente
annaffiature, la terra con la pioggia o le irrigazioni. -anche: rinfrescare,
terra arida et essiccata e che dopo o nulla traspira. idem, ii-270: seminasi
-rendere ameno, ridente, delizioso o, anche, divertente, allegro un
fagli dare, ti prego, quelle 15 o 16 migliaia di lire. ricrei per
graditi, i sensi, anche allontanando o cancellando impressioni sgradevoli. oliva,
: recreate me inanzi che io muoia o che manchi in voi lo splendore de la
piacevolmente. -anche: divagare gli uditori o i lettori durante un discorso molto serio
fermarsi a riposare per un periodo più o meno lungo; sostare a riprendere fiato
verde e si affliggono a mirar nel sole o nel fuoco. oliva, i-1-290:
poi che gioia è canto, / o perch'averla crea, / ma perché si
mesi di sollecitudine ho gran biso- o e voglia di recrearmi in dolcissima conversazione.
a ricrearti cogli studi, dimmi che leggi o che scrivi e che mediti di scrivere
edificante ricreazione dal discorrere di cose devote o soprannaturali. leggenda aurea volgar.,
. ant. e letter. creare nuovamente o incessantemente, in nuove forme. -per
. longhi, 1-i-56: michelangelo è spinto o verso soggetti plastici di per sé (
di per sé (l'antico), o a ricreare miticamente anche la religione cristiana
18. creare fittiziamente, dando l'illusione o la sensazione di qualcosa che è altrove
la sensazione di qualcosa che è altrove o che non c'è più (anche
, alle cose cui la consuetudine o il tempo avevano tolto attrattiva, ricrea una
in quanto costituisce una pausa di riposo o di svago. g. a
stanno stampati dei pensieri eleganti, teneri o di ammonizione per la signorina che ne usa
usa. 2. totalmente volto o unicamente adatto al divertimento; deputato al
però libri ricreativi, romanzi, racconti o poesie nemmeno edificanti. vittorini, 7-182
cristo). rinaldeschi, 1-161: o re cristo, nato di giudea,.
boine, cxxi-iii-169: mi pare, o meglio mi pareva,...
, fondato e condotto per iniziativa laica o ecclesiastica; l'edificio in cui ha
di far tagliare la testa a qualche barone o personaggio principale per ingrassarsi delle sue ricchezze
e di svago fra due lezioni scolastiche o fra due periodi di studio nell'ambito
studio nell'ambito di una giornata (o del mattino e del pomeriggio).
-anche: le ore che, nei collegi o negli istituti e nelle scuole in cui
al gioco, alla libera attività fisica o intellettuale. serao, i-969: per
e, in partic., momento o occasione di intrattenimento; ciò che si
tolta per una sera alle sue occupazioni mediocri o alle sue predilette ricreazioni, viene ad
nostri, e, come fussimo tanti guffi o barbagianni, do- ventiamo le loro ricreazioni
amato fanciullo avesse dalle mani dell'amante o dalle proprie del putto ricreazione a tempo
e veneree. 6. intrattenimento mondano o di corte (ballo, giochi di
non ho mai avuto sfoggio di panni o di gioie. g. bentivoglio, i-118
questa in tutte le occorrenze che nascono o di tornei o di feste o di caccie
le occorrenze che nascono o di tornei o di feste o di caccie o d'
che nascono o di tornei o di feste o di caccie o d'altre ricreazioni che
di tornei o di feste o di caccie o d'altre ricreazioni che si sogliano goder
.. in venezia festa, giuoco o ricreazione publica alla quale egli non volesse intervenire
. -l'insieme delle persone che partecipano o assistono a una festa. c
, banchetto, festino, convito festivo o celebrativo. -anche: libagione, bevuta
all'animo. casoni, 252: o solitudine, ricreazione dell'animo, custode
di riposo, nel corso di un'attività o di un'azione faticosa, per consentire
. sant anseimo volgar., xxi-060: o madonna, porta di vita e di
di reinvenzione della poesia nell'esercizio critico o della realtà nell'attività artistica o anche
critico o della realtà nell'attività artistica o anche di un testo nella traduzione.
casa per diporto, andare a spasso o in gita. bandello, 1-53 (
.: propenso ad arrendersi senza combattere o senza resistere con tutte le proprie forze
dicesse ad alcuno del decto comune bozza o vero recridente, in qualunque luogo, sia
; indurre con le armi, in duello o in battaglia a ritirare un'accusa,
créance'), contrario di lettere di credenza o credenziali. = dal fr. recréance
avere sbagliato, di avere nutrito convinzioni o tenuto comportamenti errati o riprovevoli; cambiare
avere nutrito convinzioni o tenuto comportamenti errati o riprovevoli; cambiare opinione e atteggiamento in
, i-si7: di malissimo grado s'induce o a pentirsi di ciò ch'ei volle
a pentirsi di ciò ch'ei volle o a ricredersi di ciò ch'ei credette,
ch'ei credette, per non condannare o come rea la sua preterita voglia o
o come rea la sua preterita voglia o come falsa la sua preterita credenza. siri
tanti putridi umori restavano ancora a smaltirsi, o più tosto troppo perniciosi disegni covavansi ancora
4. ant. rinunciare alla propria opinione o pretesa dopo la sconfitta o, anche
propria opinione o pretesa dopo la sconfitta o, anche, prima di affrontare la
di ciò che prima si credeva, affermava o pretendeva, dopo la prova deu'armi
deu'armi e tessersi arreso al nemico o senza quella prova, per viltà di cuore
senza quella prova, per viltà di cuore o per nequizia. -farsi mansueto
: tutti 1 fiorentini che v'eran o e bolognesi non si poteano ricredere di questo
sublime cantica era già, poco o molto, nota altrui, egli certo non
degli stati, suspicando che per colpa o per virtù loro ei prosperassero o intristissero
colpa o per virtù loro ei prosperassero o intristissero; adesso, ricreduta, alle
ricreduta, alle forme politiche non bada o poco. de roberto, 16-149: tornai
l'agricoltura, affetto degli animi tranquilli o degli stanchi e d'ogni altra fantasia
fra loro mortalità grandissima e neuno piegandosi o lasciandosi vincere, fue bisogno che come
cesarotti, ixxxn-52: no, lampo o larva / pace più non sarà: verace
-guerra ricreduta: simulata (per tradimento o viltà). muratori, 7-iv-402
gioia; godimento, anche intellettuale o morale. guittone, 1-69-8:
conforto. 3. conforto o protezione divina. sacchetti, vi-21:
spaccarsi di nuovo, presentare altre fessure o crepe. tommaseo [s. v
), agg. che cresce o si riforma in continuazione. boccaccio
gran parte il loro pane con i tralci o sarmenti secchi e pestati di vite e
mercanzia. -rendere più cospicuo o ingente. a. m. bandim
7. intr. aumentare di volume o di peso, ingrossarsi, gonfiare,
ricresce e gonna e d'una menata o di due si fa pieno il vaso a
certa sostanza, nel ribollire, rientra o ricresce. -agglomerarsi. algarotti,
cosa è questa materia? la scoria o la feccia della sottile: e per essere
avesse a far ivi un altro colmo o rialto nel mare. 8.
-crescere di nuovo dopo essere stato tagliato o reciso (i capelli, la barba
-svilupparsi di nuovo dopo il taglio o la distruzione; rigermogliare (la vegetazione
riposo, a chi può sembrar lodevole o imitabile? 10. apparire maggiore
nel suo primo apparire, e indi poco o nulla, e per brevissimo tempo ricresce
ti rende. -acquistare maggiore importanza o rilievo. salvini [tommaseo]:
ricrescimenti che operano differenti gradi di calore o nell'istesso o in diversi anelli conici
differenti gradi di calore o nell'istesso o in diversi anelli conici di metallo.
in un bacino, in un canale o nel mare. -in partic.: alta
ma dalla trufferia ricrescimento, / truffativo o rattivo o usurario, / del danaio
trufferia ricrescimento, / truffativo o rattivo o usurario, / del danaio, che
le merci / hanno del pregio lor norma o matrice. g. f. pagnini
,... senza altre pene o ricrescimenti. cantini, 1-2-19: paghinsi
lire quattro. 7. allungamento o dittongazione di una vocale. lanzi,
il crescere nuovamente dopo essere stato tagliato o reciso (con riferimento alla vegetazione o
o reciso (con riferimento alla vegetazione o, anche, ai capelli, alla barba
tutta enfiagione. -reso più cospicuo o ingente. f. corsini, 2-597
chim. sottoporre di nuovo o per più volte una sostanza al processo di
, che avviene a causa del riscaldamento o del raffreddamento al raggiungimento di una temperatura
rifiuto e l'opposizione alla fede cristiana o una condotta malvagia e peccaminosa).
. / egli è il cristo! o zar, il cristo! / tu,
ter. far godere nuovamente di una condizione o di uno stato piacevole.
rictus che non si sapeva s'era pianto o sorriso. g. manganelli, 16-136
questa veste parmi che se la faccia due o tre altri grandi sdruciti.
figur.: agitare nella mente pensieri o propositi, esasperando le passioni connesse.
diavoli. 2. figur. riproporre o rielaborare, senza originalità e in modo
. riparare con una rammendatura un tessuto o una pelle strappati; cucire di nuovo un
strappati; cucire di nuovo un indumento o un manufatto di cuoio scuciti. -anche:
s. bernardino da siena, 587: o donna, hai il tuo marito?
in modo che coprano le parti strappate o lise del tessuto di un abito.
rompeva [il tessuto] ai ginocchi o ai gomiti, e già le donne
, che geme ognora, / ricucia o che da quella il auol rimova. zambeccari
, lxvi-1-32: taglia la gola al paparo o oca, pelalo bene e bruscia;
la ferita poi che è ricucita; o volliamo dire che ricucia si pogna qui
mettere disordinatamente insieme in un testo parti o elementi differenti; comporre alla meno peggio
verseggiatori appena incominciano a ricucire un sonettuzzo o un madrigale. carducci, iii-18-235:
testo antico, ammodernandolo stilisticamente e lessicalmente o apportandovi modifiche e integrazioni, al fine
; ricreare l'unità di un partito o di una comunità; ristabilire una situazione
raggi, un'occasione durante la messa o allo spaccio della rocca, che ne pensava
(region. ricuscitó). rammendato o cucito nuovamente (un indumento strappato,
nuovamente (un indumento strappato, consunto o scucito, un oggetto, una busta
... ricucita di filo (o refe che sia) bianco. pratesi,
entrambi i lembi accostati di un tessuto o di una pelle; cucito.
vi-68: chi vi campa toma rifinito / o con un piè di legno o manco
/ o con un piè di legno o manco un occhio, / col capo in
awicina- mento di lembi staccati di cute o di organi interni per permetterne la cicatrizzazione
anzi le accrescevano il credito. -produzione o rifacimento di un testo letterario per mezzo
un romanzo solo, ho fatto la fusione o, meglio, la ricomposizione e ricucitura
non mi si imputi di rifacimento arbitrario o di furfanteria letteraria,... perché
, risoluzione di un contrasto fra persone o gruppi. a. flores d'arcais
partigiane di quella corona, con incularsi o deprimersi tutti gli affezionati alla francia.
giungavisi un poco di brodo magro di cappone o di vitella, non fate la passatura
l'operazione di ricottura di un metallo o del vetro. - anche assol.
pegolotti, i-340: mettivi l'acqua io o 12 volte, tanto che la fortezza
secche, mettile a ricuocere tra 'carboni o in uno rovente fornello tanto che siano
t'awemsse avere a far figurette piccole o arme o divise sì picciole ch'e'vetri
avere a far figurette piccole o arme o divise sì picciole ch'e'vetri non
inaridire (per l'azione del sole o del gelo). anonimo [de
[plinio], 367: nel seminario o nella vigna si svella il terreno posto
possesso di ciò che era andato smarrito o era stato sottratto. c. gozzi
lui ricupera. 4. liberazione o riscatto di uno schiavo. zucchelli,
5. riacquisizione del possesso di un bene o di un diritto da parte di chi
, agg. che può essere ricuperato o ripreso in possesso. equicola, 316
corretto nei difetti e negli atteggiamenti irregolari o ribelli con un'opera di rieducazione;
possesso di ciò che si è perso o è stato sottratto. s
mondiale, chi ricercava residuati bellici sepolti o abbandonati, per ricavarne metalli, esplosivi
abbandonati, per ricavarne metalli, esplosivi o cimeli da rivendere. m.
materiale che è stato in precedenza smarrito o sottratto con la forza e si trova
forza e si trova in mano di altri o che è stato portato via dalla furia
stato portato via dalla furia degli elementi o danneggiato da un incidente; ritrovare dopo
-in partic.: riportare su un'imbarcazione o a riva persone o cose cadute in
su un'imbarcazione o a riva persone o cose cadute in acqua; salvare un
che ne tiene il figliuolo del molza o almeno fermarla che più non si divulghi.
dalle quali, come avete inteso, lavandole o con staccio fitto stacciandolo, tutto si
-scegliere fra rifiuti o oggetti inservibili ciò che può essere riutilizzato
oggetti inservibili ciò che può essere riutilizzato o fornire materia prima. jahier, 2-127
di un'azione legale, nel possesso o nella proprietà di un bene economico (
di una somma di denaro) prestato o passato ad altri, di un credito,
un furto, di un bene confiscato o pignorato. e e modesti
lotta armata; riaffermare la propria sovranità o giurisdizione. machiavelli, i-vn-204: firenze
viii-234: chi, venendo in servitù, o lui o la patria, sperassi che
chi, venendo in servitù, o lui o la patria, sperassi che la libertà
riportare sotto il dominio di un sovrano o di uno stato. -anche: riavere
. 5. riprendere con sé o riportare a casa una persona rapita o
o riportare a casa una persona rapita o che si è allontanata o è fuggita.
persona rapita o che si è allontanata o è fuggita. -anche: mettere in
/ dal padre per poter ricuperare / esiona o vendicar suo enorme stato, / puoscia
leggi ordinanti che niuno ricoverasse, occultasse o traghettasse i servi fuggitivi. arici, iv-389
, iv-389: per portar con noi o pippo o isidoro o giuseppino e tenerli
: per portar con noi o pippo o isidoro o giuseppino e tenerli con noi
per portar con noi o pippo o isidoro o giuseppino e tenerli con noi finché voi
accostate quasi a recuperare i figlioli, o una gallina più pericolante.
umana. 7. riscattare dalla prigionia o dalla schiavitù. sanudo, iii-1586:
dominio che mi domandavano aiuto ai quindici o venti ducati per la loro liberazione, per
natura umana. 9. ovviare o porre rimedio a un inconveniente, un
alle miserie sue qualche fin dare / o renovare el mondo e chi quel regge
un bene morale, il proprio onore o la fama; ottenere nuovamente l'affetto
la fama; ottenere nuovamente l'affetto o il favore di altri o anche la grazia
l'affetto o il favore di altri o anche la grazia divina. s.
non spedite: trattenute non per convenienza o generosità; ma perché, una volta smaltito
11. riprendere la funzionalità di un organo o una facoltà fìsica o, in genere
di un organo o una facoltà fìsica o, in genere, i sensi, le
12. presentare di nuovo una proprietà o una caratteristica (o anche il vero
nuovo una proprietà o una caratteristica (o anche il vero nome) dopo averla
perduta temporaneamente. leonardo, 2-261: o mirabile giustizia di te, primo motore!
stato tolto. 13. restituire o procurare ad altri un bene morale (
libertà, onore, fama) altrimenti perduto o non ottenibile. anonimo romano,
... per la perdita d'inghilterra o, sotto leone, d'alcuna parte
16. giudicare in modo più favorevole o più positivo rispetto all'opinione corrente.
tirare a sé l'estremità di una corda o di una catena; tenderla.
l'imbando di una corda, manovra o catena fino a metterla in forza.
una partita, non giocata per maltempo o altro motivo. im. recipr
essere stato smarrito; sottratto alla perdita o alla distruzione. statuto deir
, 6-288: del recuperato e del trovato o non trovato, doveva render conto al
vibrazione. 5. liberato dalla prigionia o dalla schiavitù. frusoni, 4-i-278:
appropriata azione legale, un diritto usurpato o negato; che restituisce ad altri un
del dubbio. -che riscatta dalla prigionia o dalla schiavitù. crusca, i impress
2. che ha riconquistato una città o un territorio con un'azione militare.
ripristinare e a rimettere in vigore tradizioni o valori del passato. c. e
, 20-60: a distanza d'un secolo o più si rinnova in lui lo stato
caio che si soleva andare dal giudice o dai recuperatori ed ivi...
l'acqua di alimentazione di una caldaia o l'aria comburente di un forno,
l'aria comburente di un forno, o anche il calore del vapore di scarico
periodo di dimenticanza, tradizioni del passato o che appaiono desuete. arbasino, 19-308
ricuperare un oggetto che è stato sottratto o smarrito, la refurtiva, un bene economico
, anche per mezzo di azioni legali o giudiziarie; riacquisto. pontano,
3. riconquista militare di una città o di un territorio; rioccupazione di quanto
ogni altro stato che si fussi ribellato o che si ribellassi. gualdo priorato,
di un prigioniero, di uno schiavo o di un ostaggio, in partic. per
in italia. -salvataggio di una o più persone. n. agostini,
gente. -ripresa di una persona fuggita o rapita. beni, 1-120: l'
5. caterina de'ricci, 169: o felice anima, che potessi in quelli
sbandita e spacciata. 6. rimedio o espediente per evitare un danno. p
il riavere un bene morale, una virtù o un vantaggio dopo averlo perduto.
, i-2-272: perpetue inabilità a qualsiasi o risorgimento da pene o ricuperazione d'onori.
inabilità a qualsiasi o risorgimento da pene o ricuperazione d'onori. -ritorno in un
...: lo stesso che 'corpo'o 'schiera di riserva', cioè corpo di
ultimi in serbo per terminar la battaglia o ricuperar la vittoria, sottentrando alle prime
sm. il riprendere un oggetto smarrito o anche sepolto sotto terra, rendendolo di
partic.: il riportare in superficie o a terra relitti sommersi, il rimettere in
: atto di salvare uomini od oggetti o la nave istessa perduta in mare e dicesi
di apposite iniziative legali (stragiudi- ziali o giudiziali) specie a opera di un apposito
di un apposito ufficio dell'impresa interessata o di un professionista legale o di un'
impresa interessata o di un professionista legale o di un'agenzia specializzata. la stampa
concreto: materiale che può essere riutilizzato o riciclato. -tecnica che consente di ricuperare
con apposite apparecchiature, quantità di calore o di energia elettrica evitandone la dispersione (
. <. riacquisto della funzionalità fisica o psichica, delle forze, della salute
. 7. conservazione di ricordi o di tradizioni del passato per impedire che
del passato per impedire che siano perduti o dimenticati. c. carrà, 553
dialetto. -concessione di nuovo spazio o importanza a una notizia già precedentemente data
rapporto fra la quantità totale di metallo o di carbone contenuta nel prodotto mercantile e
biol. fenomeno per cui una specie animale o vegetale soggetta a improvvisa rarefazione presenta
, che si verifica dopo una flessione o un ribasso e tende a riportarli ai
consente ad allievi respinti di ricuperare uno o più anni per conseguire un diploma.
che accolgono ragazzi in ritardo per malattia o per la frequenza irregolare. 13.
13. sport. partita (di calcio o di altro sport di squadra) o
o di altro sport di squadra) o gara (di tennis, di pallone elastico
sostituire una partita non giocata per maltempo o altro motivo. la stampa [26-iv-1q90
prosegue, in considerazione di precedenti fermate o sospensioni. -prova prevista in alcune gare
. -prova prevista in alcune gare individuali o di squadra, per riammettere alla fase
per riammettere alla fase successiva un concorrente o una squadra già eliminata. -nel nuoto
dei pettini di corno, di osso o di avorio, lima usata per rifinire
. cattaneo, cxx-376: un altro chiodo o stiletto si fisserà dentro al detto regolo
cominciare a diminuire detta colonna, piegando o ricurvando dipoi il regolo da capo all'
termine di tal diminuzione. -rivolgere o deviare altindietro. marino, 1-13-4:
. ripie gato ad arco o in una voluta; curvo.
, cxx-376: si fermerà il terzo chiodo o stile di ferro al regolo dalla
scapo, e così serà con tre chiodi o stiletti fermo e ricurvato il regolo
ricurvo, agg. che descrive un arco o forma una linea curva; che presenta
1-13-93: più groppi ha che le viti o che le canne / ed ha corpo
di cortesia (per modestia e umiltà o, anche, per indisciplina, con
in falli e commettesse colpe e ricuse o non compiesse le penitente imposte, si
imposte, si sia dinunziata al vicaro o al visitatore. b. davanzali,
nominò per viceconsolo in affnca marco lepido o grimo bleso... bleso fece
: 'ricusa de'giurati': che l'una o l'altra parte non accetta per giudici
recusàbilè), agg. che si può o si deve rifiutare. -in partic.
oliva, i-2-469: si rifletta da voi o alla mala fama di chi è lacerato
mala fama di chi è lacerato, o agii sconcerti che in alcune chiese e si
). che rifiuta, che si oppone o rilutta a fare qualcosa, a comportarsi
modo, a sostenere una determinata situazione o condizione. - anche sostant.
dato modo, di sostenere particolari situazioni o condizioni materiali, morali o psicologiche,
particolari situazioni o condizioni materiali, morali o psicologiche, per lo più opponendosi a
, per lo più opponendosi a richieste o imposizioni, manifestando sdegno, disprezzo o
o imposizioni, manifestando sdegno, disprezzo o riluttanza, anche a prezzo della rinuncia
i-iv-159): non recusando alcuna fatica o pericolo, d'acquistarle [le ricchezze]
morrò sciolto / pria che man porga o piede a laccio indegno: / usa a
è da giurare, si giuri soltanto o per trarre l'amico di manifesto pericolo
per trarre l'amico di manifesto pericolo o per i parenti e la patria. mazzini
dispetto e ricusa di fargli l'onore o 'l servigio che gli è tenuto di fare
proprio capriccio. -rifiutare il cibo o un cibo o una bevanda specifici (
. -rifiutare il cibo o un cibo o una bevanda specifici (perché sgradevoli o
o una bevanda specifici (perché sgradevoli o considerati tali o, anche, per
specifici (perché sgradevoli o considerati tali o, anche, per inappetenza).
, i-309: per non mancare dell'usato o non chiarire il veleno, morendo ambi
brodo. -non trovare adeguato un terreno o un clima per il proprio sviluppo;
; non poter più assorbire un liquido o raggiungere il grado di cristallizzazione. -anche
-non riuscire a compiere un determinato movimento o sforzo; non rispondere agli stimoli nervosi
non concedere, non voler dare, accordare o dispensare qualcosa (nell'ambito materiale o
o dispensare qualcosa (nell'ambito materiale o in quello spirituale); non consentire
); non consentire una determinata azione o comportamento a qualcuno, opponendoci o contrastandolo
azione o comportamento a qualcuno, opponendoci o contrastandolo (anche in relazione con una
bucintoro in patriarcato, con promissione di o rappacificarlo con l'imperator federigo o pur
di o rappacificarlo con l'imperator federigo o pur, quando l'imperatore la pacificazione
il passaporto. aleardi, 1-197: o sciolga il tenero / cinto di venere
tenero / cinto di venere, / o inesorabile / ricusi amore, / sereno gelido
, un invito, un aiuto morale o materiale, un comando, una carica
materiale, un comando, una carica o, anche, un'imposizione (sia che
che la rinuncia sia fatta con riluttanza o con modestia e umiltà, per generosità
per generosità, in modo cerimonioso e affettato o, al contrario, con disprezzo,
al contrario, con disprezzo, sdegnosamente o manifestando indifferenza). benvenuto da
sa qual fosse maggiore laude a costui, o avere ricevuti li doni e li premi
avere ricevuti li doni e li premi o avere recusati quelli. guicciardini, 2-1-
fagiuoli, xii-38: pronto recuso, o re, toro e l'argento, /
, un dato in quanto considerato erroneo o falso. leonardo, 2-220: certamente
elli è gobbo e ha una spalla alta o bassa o s'elli ha gran bocca
gobbo e ha una spalla alta o bassa o s'elli ha gran bocca o naso
bassa o s'elli ha gran bocca o naso o altri mancamenti. imitazione di cristo
s'elli ha gran bocca o naso o altri mancamenti. imitazione di cristo volgar
concetto di causa. -non riconoscere o non considerare necessario o rispondente a determinate
-non riconoscere o non considerare necessario o rispondente a determinate esigenze pratiche, morali
rispondente a determinate esigenze pratiche, morali o intellettuali; non apprezzare nel giusto valore
ordinario per l'esecuzione della medesima, o dentro la mora che si fosse nel
mora che si fosse nel compromesso pattuita o fra un determinato tempo dalla legge prescritto
qualcuno per una determinata carica, funzione o lavoro; non ammetterlo in un dato
dato ambiente; non riconoscerlo come amico o come persona fidata o degna o capace
riconoscerlo come amico o come persona fidata o degna o capace di compiere determinate azioni
amico o come persona fidata o degna o capace di compiere determinate azioni, di
determinate azioni, di svolgere particolari attività o di esprimere giudizi (anche in relazione con
leone ebreo, 172: già veggo, o filone, che non trovi altro espediente
rifiutare, non volere qualcuno come coniuge o come amante. a. f.
ricusazione (un giudice, un perito o altro soggetto chiamato a svolgere attività giudiziarie
in tutto ventiquattro, sia recusato o meno (che di più non sarà mai
interesse nella controversia; 20 se sia parente o affine, sino al quarto grado inclusivamente
il presidente, il giudice della corte o del tribunale, o il pretore, può
il giudice della corte o del tribunale, o il pretore, può esser ricusato:
: i° se abbia interesse nel procedimento, o se una delle parti sia debitrice o
o se una delle parti sia debitrice o creditrice di lui, della moglie, o
o creditrice di lui, della moglie, o dei figli. v. zambardino [
ricusa quando egli si rangia sul davanti o soffia per una direzione che fa un angolo
ad allontanarsene della stessa quantità, o per un angolo eguale a quello con cui
per virare di bordo col vento davanti o per virare dalla parte di sopravvento
innanzi. questo accade per due cagioni: o per errore ai quello che comanda la
errore ai quello che comanda la manovra, o per lo stato
;... chiamativi: elà, o. = agg. verb. da
rezasco], 484: delle petizioni rigettate o vero ricusate. de'mori, 1-188
(un dono, un vantaggio morale o materiale, un gesto affettuoso). -anche
non corrisposte nel giusto esborso, di poco o niun profitto sono alr imperatore per riuscire
ricusata. 3. rifiutato come coniuge o come amante. g. michiel,
donna, come si sa, ai 46 o < 17 anni e perciò ricusata.
quale fa in tutto ventiquattro, sia recusato o meno (ché di più non sarà
che rifiuta, che non accetta qualcosa o non ne riconosce la validità o il
qualcosa o non ne riconosce la validità o il valore. bergantini [s
personali rapporti con la materia del contendere o con talune delle parti in causa)
del 1913, 42: il tribunale o la corte competente a decidere sull'astensione
iudicio, à in sé accusazione e difensione o petizione e recusazione. statuti e ordini
così si possono chiamare quelle simulate ricusazioni o disdette che usano le temine in mostrarsi
temine in mostrarsi schife di lasciarsi toccare o favellare o fare altro tale dagli amanti
mostrarsi schife di lasciarsi toccare o favellare o fare altro tale dagli amanti loro.
ant. aspetto nascosto, non noto o misterioso dell'universo. cino,
a più riprese, in tono sommesso o, anche, sguaiato, talvolta fra
più, con l'intento di schernire o di rivolgersi a qualcuno in modo sarcastico
a ridere per lo più in modo beffardo o spensierato. - anche sostant.
nel quale si mettono, mediante paranchi o arridatoi a vite, le manovre fisse
albero in maniera che questo rimanga verticale o abbia la dovuta inclinazione e le manovre
ridanciano, agg. che abitualmente ride o sorride o che ride spesso e in
agg. che abitualmente ride o sorride o che ride spesso e in modo compiaciuto,
zimbello dei ridanciani. -atteggiato spesso o abitualmente al riso (il volto)
bianca. -per estens. proprio o tipico di chi è facile al riso
tipico di chi è facile al riso o suscita il riso, il buonumore negli altri
2. che suscita ilarità, che muove o vuole muovere al riso, in modo
di far ridere (un'opera letteraria o teatrale). d. martelli,
mai pretermettere di farmi vedere alle operette o alle più ridanciane birichinate francesi, perche si
qualcuno in una condizione precedente, favorevole o sfavorevole. p. leopardi, 54
per estens. far riavere, far riottenere o concedere di nuovo a qualcuno un bene
di nuovo a qualcuno un bene morale o spirituale, una condizione, uno stato
una condizione, uno stato d'animo o un dominio (anche con riferimento a
dominio (anche con riferimento a dio o a una divinità o a soggetto astratto
riferimento a dio o a una divinità o a soggetto astratto o personificato). -anche
a una divinità o a soggetto astratto o personificato). -anche assol.
-conferire di nuovo determinate caratteristiche o peculiarità a qualcosa. c. carrà
5. dare una seconda volta o ancora una volta qualcosa a qualcuno.
di nuovo in una determinata condizione psicologica o intellettuale o ritornarvi. cornoldi caminer,
in una determinata condizione psicologica o intellettuale o ritornarvi. cornoldi caminer, 155:
giorno: e quando si fermerà egli o lo cangerò io per poter ridarmi ad
: esclamazione che incita a percuotere nuovamente o ripetutamente. p. del rosso,
in un'azione, in un comportamento o, anche, ripetizione monotona, fastidiosa
e ridarla: concedersi carnalmente di nuovo o più volte (una donna).
. -ridare giù: ammalarsi, infiacchirsi o sentirsi di nuovo debole; avere una
riderèlla), sf. region. impulso o accesso o insieme di accessi incontenibili di
sf. region. impulso o accesso o insieme di accessi incontenibili di riso.
region. incline al riso, spesso o abitualmente sorridente, gioviale, di buonumore
buonumore. pascoli, 25: o vecchio bosco pieno d'albatrelli, / che
.. sì, dici bene, / o mio savio gianduia ridarello! bigfaretti,
, lo sguardo); atteggiato spesso o abitualmente al riso (la bocca,
appena repressi da un morder di labbra o da un rapido nascondersi del volto infiammato
ridaruòla, sf. ant. impulso o accesso incontenibile di riso.
. simone da cascina, 152: o serafini igniti,... trasformate li
-con riferimento a danze di esseri fantastici o demoniaci. aleardi, 1-195:
2. per simil. trambusto o movimento per lo più convulso, esagitato
circolare, di un gruppo di persone o di una singola persona. guerrazzi
quelle ridde [di temi eterogenei] o vide alla fonte la contadinella phidyle, tutta
. -il susseguirsi continuo di incontri o di riunioni o di persone in una
susseguirsi continuo di incontri o di riunioni o di persone in una determinata funzione o
o di persone in una determinata funzione o di azioni poco sensate o confuse.
determinata funzione o di azioni poco sensate o confuse. carducci, iii-7-431: tra
ballerini] s'intreccian colle braccia sopraccapo o le palleggiano e e
le palleggiano e e o le tragittano..., riddano e
più esagitato, scomposto (una persona o un gruppo di persone o anche di immagini
una persona o un gruppo di persone o anche di immagini). dante,
mente in gran numero e in più o meno rapida successione, in modo confuso
, ridèdichi). dedicare di nuovo o una seconda o un'ulteriore volta, in
. dedicare di nuovo o una seconda o un'ulteriore volta, in segno di
ulteriore volta, in segno di omaggio o di affetto, il risultato della propria
, ridefinisci). determinare un concetto o la natura di una cosa con una
, sf. determinazione di un concetto o della natura di una cosa con una nuova
, ridentissimo). òhe sta ridendo o sorridendo, che ama ridere, che
, che ama ridere, che ride o sorride spesso o abitualmente (una persona
ridere, che ride o sorride spesso o abitualmente (una persona, per manifestare
allegria, serenità d'animo, soddisfazione o, anche, in modo ammiccante,
, in modo ammiccante, per frivolezza o incoscienza o per opportunismo). -
modo ammiccante, per frivolezza o incoscienza o per opportunismo). - anche con
, par., 27-96: se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi
la mente, / in carne umana o ne le sue pitture, / tutte adunate
rispose: in un gran laberinto, o regina, howi dianzi veduta. c
carducci, iii-3-272: com'eri bella, o giovinetta, quando / tra l'ondeggiar
i muri, / e l'ostessa baffuta o la ridente / ragazzotta che reca la
ridente ricorda molto quello di un'anatra o di una papera. -con partic
. riferimento agli occhi, allo sguardo o agli sguardi che esprimono (o, talvolta
sguardo o agli sguardi che esprimono (o, talvolta, infondono) gioia,
allegria, letizia, sincerità, grazia o, anche, spigliatezza, vivacità, sottile
malizia e astuzia. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405: non agio
provocatore. -in una rappresentazione iconografica o plastica. lauro, 2-103: la
per estens. proprio di chi sta ridendo o sorridendo (un atto, un atteggiamento
-libero da ogni preoccupazione, turbamento o passione (il cuore, ranima)
mal rimiro fiso. -pronunciato sorridendo o accompagnato da un sorriso. faldella
modo spiritoso e arguto; che è ispirato o suscita gioia, serenità, allegria;
una composizione poetica, un brano musicale o, anche, il tema trattato, lo
disposizione e la tipicità degli elementi naturali o architettonici (un paesaggio, uno scorcio
che ne indica i tipici elementi paesaggistici o architettonici); ameno, piacevolmente e serenamente
-che è nel pieno rigoglio della fioritura o della maturazione (una pianta, un
maturazione (una pianta, un fiore o un frutto; e vi è anche
a cui si accompagnano un ininterrotto rigoglio o il pieno sviluppo della vegetazione e una
corsini, 7: bella rosa, o fiore eletto / del ridente aprii tu sei
-che procura una sensazione di piacevole freschezza o, anche, di benessere (l'aria
ognun sente morire / sé stesso, o almen di sé la più ridente / memoria
. 8. accogliente, confortevole o, anche, arredato con gusto,
milanese, i-313: la pittura miseranda o ridente dei vizi e della virtù si
seconde più umane. -che rivela o deriva da scherno e disprezzo; derisorio
] emulo, a cui concedeva poco o nonnulla, ella [la società granellesca
: cfr. porre). posare o deporre di nuovo. tommaseo [s
piena felicità e allegria del cuore, o, anche, scherno o beffa con una
cuore, o, anche, scherno o beffa con una serie di caratteristiche contrazioni
dei muscoli facciali accompagnate da scoppi più o meno sonori di voce inarticolata (ma
può anche presentarsi come una reazione isterica o come un riflesso involontario provocato dal solletico
aixe xanto: 'gros- sero, ride o vero te fai de me beffa? '
, 9-310: chi non ride ora, o certo e'non ha milza / o
o certo e'non ha milza / o ch'egli ha chiuse a chiave le mascelle
corago, 94: se bene rappresenterà o di ridire o di piangere o d'
94: se bene rappresenterà o di ridire o di piangere o d'adirarsi, deve
bene rappresenterà o di ridire o di piangere o d'adirarsi, deve sempre fare che
-no, non ti credo, o barbaro! / - ah, credimi,
barbaro! / - ah, credimi, o m'uccido! / -se seguitate,
97: quand'ella rise; rise, o rondinelle / nere, improvvisa: ma
riferimento a persone, fatti, comportamenti o situazioni tali da suscitare un'irresistibile ilarità
giovane, 1-8: qual più leggiadra vista o grato aspetto / che, per l'
, nutrire il guardo / là dove rivo o fonte / per dolce corso mormorando rida
corpo all'acuta carezza / della mano o dell'aria. 2. avere
segno di gioia, di serenità, o per dimostrare affetto, benevolenza, simpatia
sarcasmo; prendersi gioco, burlarsi più o meno apertamente di persone, opinioni,
! pretendo che mi si rispetti, o me ne vado! -in relazione
». -esprimersi con modi dilettosamente faceti o anche satirici, burleschi (un autore
, con ogni sorte di libro coperto o di tavole o di pecora, signor mastro
sorte di libro coperto o di tavole o di pecora, signor mastro, e con
gli atridi. d'annunzio, i-122: o forti pitiambici / che da 'l cuor
superiorità nei confronti di persone, cose o situazioni; infischiarsi (per lo più
lo mi chiamo arrigo heine: giudeo o protestante, come vorrete: ma mi rido
ride pur anco nel pianto. -esprimersi o manifestarsi gioiosamente, vivacemente (un sentimento
ride!: detto con tono di rimprovero o di minaccia a chi ha commesso una
minaccia a chi ha commesso una malefatta o uno sproposito e non si fa scrupolo
]: a chi ride fuor di luogo o maliziosamente, con rimpovero e quasi con
voglio ridere, perché già, voglia o non voglia, ha da tornare supplichevole a
. -spiccare per il colore chiaro o la limpidezza. lueini, 5-126:
, / aspetta de doe xorte / o veieza o marotìa. zanobi da strata [
aspetta de doe xorte / o veieza o marotìa. zanobi da strata [s.
15. apparire bucato, strappato o scucito (un tessuto, un indumento
.]: di un par di stivali o di scarpe rotte sul tomaio il popolo
ironia, con scherno, con noncuranza o con disprezzo. g. cavalcanti,
del mari'e avir riso le man dure o per lo fuogo o per l'arte
le man dure o per lo fuogo o per l'arte. bruno, 3-71:
reazione spontanea di fronte a un fatto o a un discorso che suscita ilarità.
a una persona che per le parole o il comportamento risulta particolarmente irritante.
altro, rispondesi con aria d'impazienza o di ripiglio: 'vo'avete voglia di ridere'
20. locuz. - da ridere o ridersi, da far ridere (con
che provoca ilarità, in quanto assurdo o strampalato o buffo; ridicolo, ridevole.
ilarità, in quanto assurdo o strampalato o buffo; ridicolo, ridevole. boccaccio
interlocutori ad assumere atteggiamenti meno spensierati o superficiali di fronte all'effettiva gravità di
è cosa più che seria, lacrimevole o tremenda. 'c'è poco da ridere':
qualunque cosa non sia da menare vanto o da porvi speranza ferma. moravia, vii-34
si vuol dare importanza a cosa detta o fatta, segnatamente se altri la piglia troppo
ridere qualcuno: suscitare, con i discorsi o le azioni, l'altrui spezzante disapprovazione
le azioni, l'altrui spezzante disapprovazione o, anche, lo scherno, l'
fatto, anche di una certa importanza o gravità, negli aspetti più ridicoli,
. v.]: 'ridere agli agnoli'o simili vale ridere e non saper di
.]: 'ridere alle spalle'o 'alle spese altrui'vale ridere in ischemo,
baffi': sorridere di nascosto con più o meno malizia, di cosa che ad
ride sotto i baffi anche un amico o chi non abbia cagione ne'd'affetto ne'
: mostrare un'espressione ilare, divertita o, più spesso, beffarda, sfottente.
-infischiarsi nel modo più assoluto di qualcuno o di qualcosa; non farsi preoccupazioni di sorta
se ne ride? casoni, 123: o ben dotto ignorante, / ch'a
si trova a delle perdite imprevedute per malattie o altri casi cui van soggette le bestie
: 'riderà meglio quand'è sposa'o 'sposo'. dicon le mamme dei ragazzi
dei ragazzi quando piangono perché li lavano o per altre cose simili...
.. chi ride in sabato (o in venerdì) piange in domenica e chi
'zig-zag',... 'o di riffa o di raffa', 'fra ninnoli e nannoli'
, 'fra ninnoli e nannoli', 'ridere o rodere'. -non ride sempre la
. desiderare qualcosa che si è perduto o da cui ci si è allontanati.
codeste dotte composizioni a dodici, ventiquattro o cento mani è tanta che accade a
]: ^ ridestàbile': da potersi più o men facilmente ridestare. =
anche, benigna ai mesti, / o primavera, ridi? 2.
del cembalo tu traggi itale note, / o nibelunghi e sigfridèi furori / ridestan gli
paesello intanto incominciava a ridestarsi; due o tre porte si erano schiuse ed era
/ amor, nasce il coraggio / o si ridesta. bettini, 154: si
lat. re-, con valore iter, o intens., e da destare (
. suscitato nuovamente dopo una sospensione più o meno lunga (un fenomeno naturale).
, sf. nuovo accertamento di dati o fissazione di termini di riferimento.
, ulteriore determinazione morfologica operata usando due o più morfemi appartenenti alla medesima classe funzionale
, ripetuto più volte, a voce o per scritto (per lo più nell'
'nella ridetta città', per dire 'predetta'o 'suddetta'. dizionario politico, 365:
così ridevole veste / che tore vuote o meste mi rallegra, come un giullare.
, lo isto- rico, lo scherzevole o beffardo e ridevole, che con greco
dio. -che ha un aspetto o un comportamento assai singolare, strano,
oggi raffaello franceschi meglio e più ingegnosamente o almeno meno ridevolmente di loro. f
coscienza e una volta per tutte dichiaro o, meglio, ridichiaro il mio modo di
cioè, che non è ridicibile d'uomo o da uom che ci viva; ed
infamia pare che egli sia il trovatore o l'attizzatore o ridicitore, èusone da gubbio
egli sia il trovatore o l'attizzatore o ridicitore, èusone da gubbio, 1-38:
scempiaggine, stoltezza che suscitano il riso o la beffa o anche il disprezzo.
che suscitano il riso o la beffa o anche il disprezzo. -anche in senso concreto
. -anche in senso concreto: carattere o comportamento o azione o serie di azioni
in senso concreto: carattere o comportamento o azione o serie di azioni e di
concreto: carattere o comportamento o azione o serie di azioni e di comportamenti sciocchi
, balordaggine. -anche: elemento stilistico o forma retorica così artificiosa da destare il
un atto e da un comportamento maldestro o fuori luogo. sbarbaro, 5-21:
di uno stato d'animo; azione o discorso piccino, gretto. nievo
sf. l'essere ridicolo perché sciocco o insensato; scempiaggine, stoltezza. papi
concreto: atteggiamento, comportamento, azione o complesso di azioni, criterio linguistico,
di azioni, criterio linguistico, affermazione o concetto o pensiero insulso, futile,
, criterio linguistico, affermazione o concetto o pensiero insulso, futile, insensato,
fondamento del teatro medesimo. -scritto o battuta scherzosa, spiritosa, arguta.
.. e facilmente ridicolizzabili mediante la beffa o la satira. = agg
2. sminuire, annullare il valore o l'importanza di una teoria, di
se ne l'uomo come tu dici, o calvino, non è libero arbitrio,
, unito con aggettivi che indicano accesso o insufficienza. verga, 2-334: allora
2. con aspetto, figura o apparenza goffa e ridicola; buffamente.
manca di ragionevolezza, di buon senso o di giudizio (una situazione, un
dileggio chi lo compie, lo mantiene o lo prova in quanto provocato da assurde
prova in quanto provocato da assurde convinzioni o privo di ragionevoli motivazioni (un atteggiamento
e impie, sì come fare loro idoli o vero immagini e simili. sarfi,
dalle buone, ci date mescolata la crusca o piuttosto le reste e la paglia istessa
: ben t'awisasti..., o sapientissimo imperatore, che tra i gastighi
sapeva come considerarlo, se più vergognoso o più ridicolo. -sostant.
ficino, 5-217: stimate forse, o ridicoli giudei, noi essere degni ai
, xxxviii-226: non so se fato o ver fortuna instabile /... /
ver fortuna instabile /... / o el quadrato de marte p
de marte p p o a chi el testucolo / el figlio incise
a chi el testucolo / el figlio incise o cosa più execrabile / determini che ommino
sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che non sono. pirandello
negativo nei confronti di un'opera letteraria o artistica. casini, lvti-65: quantunque
: ridicola e strana è l'opinione o superstizione de'moscoviti in un particolare.
un particolare. non direbbero 'io vendo'o 'compro l'immagine di un tal santo'
se non per palesar crassa ignoranza / o cosa dir sì strampalata e sciocca /
-che si muove in modo maldestro o sgraziato; che si atteggia o si
maldestro o sgraziato; che si atteggia o si comporta in modo impacciato o sconveniente
si atteggia o si comporta in modo impacciato o sconveniente; che si veste in modo
-con riferimento a un capo di vestiario o a un modo di abbigliarsi.
e demoliscono una casuccia e ammazzano due o tre persone in una zona ove ne
in una zona ove ne vivono tre o quattrocentomila. -indegno di rispetto o
o quattrocentomila. -indegno di rispetto o di considerazione; di- sprezzabile, spregevole
genio, e la ciurmaglia dei critici o dei pedanti scolastici, cornacchie che hanno giurato
anteriore restano, per così dire, vuote o appena occupate da qualche ridicolo prosatore.
-con riferimento a opere letterarie o artistiche: di genere comico (secondo
anche ridicoli 7 non è far cialde o infarinar testicoli. vita di ferdinando di
generi urr opera lettera ria o artistica o musicale, ecc.
opera lettera ria o artistica o musicale, ecc. b.
: d'essa bruttezza è una certa spezie o ver parte di ridicolo, conciosiaché la
ridicolo, che quel che si dice o fa abbia seco una certa novità, la
ivi esso ci si presenta come un'invenzione o un'intuizione ingegnosa. gioberti, iii-35
quasi tre secoli, prevalga l'eroico o il ridicolo. -con signif. concreto
sali. dotti, 1-45: o superbo mortai, prendi gli essempi /
si accostumano a venezia per i matrimoni o per le monacazioni, i due poeti
. condizione di chi è colpito da dileggio o scherno o di ciò che è oggetto
chi è colpito da dileggio o scherno o di ciò che è oggetto di derisione;
, cesco si arrabbiasse fino a sgridarlo o a prenderlo in ridicolo. -ironia beffarda
canzonatura. 8. aspetto comico o assurdo di una situazione, di una
frequenteranno i teatri, non per ozio o per comodo, ma solamente per divertirsi e
contraddizioni tra la mobilità dello spirito appassionato o accaldato e la immobilità seria delle cose
in ciò. 9. difetto più o meno grande che fa ridere; vezzo
ridicolosàggine, sf. discorso o modo di parlare sciocco, strampalato;
alcuni anni in qua, con poco o niun fondamento, redicolosamente pretendono. redi
estranei. 2. con aspetto o apparenza buffa e goffa; ridicolmente.
abitudini, a istituti di popoli esotici o anche di tempi trascorsi. catzeìu [
i bonerù. -buffo perché equivoco o onomatopeico (un nome).
e vi davamo fondo per dormire due o tre ore. idem, i-431:
goffo 0 sconveniente (una persona) o è sgraziato o caricaturale (un gesto
sconveniente (una persona) o è sgraziato o caricaturale (un gesto) oppure perché
[il sacerdote] faceva loro una predica o esortazione con certe vociacce accompagnate da gesti
può chiedere di farsi tagliare qualche dito o di fare un analogo sacrificio...
intr. (ridilùvio; aus. essere o avere). letter. ricadere trasformandosi
ridimensionaménto, sm. riorganizzazione o ristrutturazione dell'apparato produttivo di un'azienda
un'azienda per adeguarlo a nuove esigenze o a mutate condizioni di mercato (e
un programma, di un progetto politico o di criteri di valutazione storica, riconosciuti
storica, riconosciuti inadeguati, incongruenti o, anche, errati rispetto all'eftettiva realtà
tr. (ridimensiono). riorganizzare o ristrutturare l'apparato produttivo di un'azienda
un'azienda per adeguarlo a nuove esigenze o mutate condizioni di mercato, ecc.
l'incisività dell'azione esercitata su una o più persone. balestrini, 2-44:
4. ridurre la portata di un giudizio o di un'accusa o l'importanza di
di un giudizio o di un'accusa o l'importanza di un'ideologia. bressi
). letter. dimenticare di nuovo o completamente. svevo, 2-510: si
che sono sempre viziosi, onde è che o lascierà andare male le pitture e consumare
andare male le pitture e consumare dall'umidità o dall'in- temperie, dal salnistro o
o dall'in- temperie, dal salnistro o da'raggi del sole o dalla polvere
, dal salnistro o da'raggi del sole o dalla polvere o da'tuorli o
raggi del sole o dalla polvere o da'tuorli o da qualche altro malanno,
o dalla polvere o da'tuorli o da qualche altro malanno, o al contrario
da'tuorli o da qualche altro malanno, o al contrario le farà lavare con mule
farà lavare con mule segreti perniciosissimi, o ritoccare e anche ridipingere in gran parte
maestà, tanta pompa? -reimmaginare o ripetere mentalmente le operazioni compiute per la
animo... bisogna ch'io ridipinga o riscolpisca con la mente il pennelleggiato o
o riscolpisca con la mente il pennelleggiato o l'intagliato dall'artefice. 4
, omero, omero e alle volte tre o quattro latini e quattro italiani, tutti
, sf. il restituire con restauri o ritocchi la primitiva freschezza a un dipinto.
un dipinto preesistente per modificarne la luminosità o l'ombreggiamento o per ammorbidirne il tono
per modificarne la luminosità o l'ombreggiamento o per ammorbidirne il tono. r
, ciò che è già stato detto o scritto. -in partic.: ribadire
: ribadire un'opinione, una convinzione o, anche, un concetto o un
convinzione o, anche, un concetto o un ragionamento per conferirgli maggiore credibilità,
credibilità, evidenza e forza di persuasione o per suscitare un'impressione più viva e
impressione più viva e radicata nell'ascoltatore o lettore (anche nell'espressione dire e
si fa in quattro modi, cioè o dicendo più o dicendo oscuro, cioè favellando
quattro modi, cioè o dicendo più o dicendo oscuro, cioè favellando doppio,
dicendo oscuro, cioè favellando doppio, o dicendo pur quello che si segue o ij
o dicendo pur quello che si segue o ij detto suo ridicendo, cioè non
tasso, 16-58: quali cose tralascio o quai ridico? / s'offre per mio
formata la ridice mentalmente a se stesso o la rilegge nella scrittura, qualche anno
riportare notizie, opinioni, discorsi altrui o, anche, un messaggio, un'
giurare che non ridìrebbono cosa che vedessono o sentis- sono. a. f.
, fuor del mo- nestero, avrà o veduto o udito, perciò che grande distruzione
del mo- nestero, avrà o veduto o udito, perciò che grande distruzione è
4. raccontare ad altri, a voce o per scritto, fatti, vicende,
e quel d'inferno / gridava: « o tu del ciel, >erché mi privi
dio, che si ridica / in francia o dove in pregio è cortesia, /
/ che si fugga da noi rischio o fatica / per cagion così giusta e
-con riferimento a soggetti inanimati: richiamare o riportare alla memoria o alla mente.
inanimati: richiamare o riportare alla memoria o alla mente. dante, vita nuova
, esprimere una sensazione, un sentimento o, anche, ciò che lo suscita
d'uom, un cor di tigre o d'orso. filicaia, 2-2-222: occhi
. filicaia, 2-2-222: occhi piangete, o almen ridite al core / chi stagna
ridite al core / chi stagna il pianto o chi da voi 'l devia.
riserve rispetto a ciò che è stato detto o scritto o biasimando il comportamento d'altri
ciò che è stato detto o scritto o biasimando il comportamento d'altri. 0
ncercatissimo è il disegno e tale poco o nulla ci avrebbe trovato da ridire lo stesso
di un'opinione, di una convinzione o, anche, di un modo di
succederà il contrano di quello che ha detto o nel principio o innanzi al fine,
quello che ha detto o nel principio o innanzi al fine, dove, stando in
può ancora succedere. getti, 17-78: o pensa se tu udissi le ragioni che
avrò detto cosa non conforme a la ragione o a la natura de l'allegoria e
ha lasciati del suo passaggio nelle cose o nelle menti degli uomini? nessuno.
: modo risoluto di confermare il proprio o l'altrui detto: 'qui non c'è
è da ridire, è idealissimo: creare o rifare quell'aristocrazia dell'intelligenza che operi
: per arricchire ci voglio tre r: o redare o rubare o ridire.
ci voglio tre r: o redare o rubare o ridire. = dal lat
tre r: o redare o rubare o ridire. = dal lat. tardo
i-io: lassino il vassello assicurato di falle o comenti o rombi; sia ancora ridiritto
il vassello assicurato di falle o comenti o rombi; sia ancora ridiritto il vassello,
e corre pericolo di riempirsi il vassello o abboccarsi e andarsene a fondo. =
scendere dal luogo in cui si era saliti o, anche, dirigersi verso un luogo
figur. decadere da un alto livello culturale o da un elevato stato di dignità morale
cui è da sperare di non ridiscendere o, piuttosto, di non riprecipitare.
riprecipitare. 5. riprendere a trattare o trattare di nuovo un determinato argomento.
: discemere di nuovo, coll'occhio o coll'intelletto. le voci 'rivedere, rimirare
letter. regressione, decadenza (morale o intellettuale). f
della decadenza: è il salire della vitalità o animalità alla >iù alta umanità, ma
: l'indistinto soltanto, l'abisso, o tenebra, può ridischiudere alla catena delle
di ridisciògliere), agg. sciolto o dissolto nella materia. salvini, 15-4
'balloons', che venivano sostituiti da due o quattro versi rimasti sotto ogni 'cartoon'.
ora svilupparsi non sul terreno delle maggioranze o dei governi comuni, ma su quello
grafi 5-1174: levate l'ancora, o prodi, / ridispiegate le vele!
; riaprirsi. grafi 5-1048: ridiserratevi o cieli, / o ben guardati riposi,
grafi 5-1048: ridiserratevi o cieli, / o ben guardati riposi, / delle memorie
guere). distinguere nuovamente o ulteriormente; ritornare a separare o
o ulteriormente; ritornare a separare o a differenziare. guicciardini,
. ridistinzióne, sf. nuova o ulteriore distinzione. b.
volta somma sapienza e somma stoltizia, o, piuttosto, somma sapienza che è per
dinami, unità immobile e non unità mobile o dialettica, che importa distinzione, contrasto
, sf. nuova distribuzione; rifacimento o modificazione di una distribuzione precedente (per
classi e componenti sociali di una popolazione o di una nazione. piovene,
. distruggere). distruggere di nuovo o del tutto. tommaseo [s.
v.]: 'ridistruggere': distruggere ancora o più che mai. = comp
lat. re-, con valore iter, o intens., e da distruggere (
si era prima di un cambiamento o di una trasformazione. 0. rucellai
come si era prima di un cambiamento o di una trasformazione. o.
cambiamento o di una trasformazione. o. rucellai, 2-9-2-28: voi dite il
maggioranza, ridivenuta partito, parve resistere o barcollò e s'indugiò dinanzi al fine
cfr. dividere). dividere nuovamente o ulteriormente; operare ulteriori suddivisioni su parti
salvini, 41-128: come un serpente, o più tosto, direi io, aggregato
ridivisìbile, agg. che può essere nuovamente o ulteriormente diviso. 0.
di ridividere), agg. nuovamente o ulteriormente diviso. a. boni
]: 'ridivorare': rimettersi a divorare, o a mangiare in copia e con
che rimaneva del rimo pasto, o che è sopraggiunto nuova pastura. voca-
ridolcézza, sf. ant. dolcezza eccessiva o esagerata. fu. degli
a pentirsi con dolore del proprio comportamento o di un'azione commessa. iacopone
si ridolga ed intenerisca de'suoi danni o ai morte di sua cara cosa,
lat. re-, con valore iter, o intens., e da dolere (
per trasportar attrezzi, così chiamato dai ridoli o pinoli di legno, che, disposti
ant. che chiede la restituzione di qualcuno o qualcosa. groto, 1-143
può introdurre anche una prop. subord. o il discorso diretto).
se l'avevano a fabbricare di bronzo o di marmo. alfieri, xiv-2-23:
2. chiedere nuovamente (per ottenere o riottenere qualcosa); richiedere.
ormai molti coloro che prendono a ridomandare o a risospirare una 'verità fissa', un
5. richiedere la restituzione di qualcosa o, anche, di qualcuno.
. ovidio volgar., 6-533: o ti, helena, la qual ti,
ti, helena, la qual ti, o menelao, redomandi non mattamente e ti
, redomandi non mattamente e ti, o troian raptor, sì la hai non mattamente
lat. re-, con valore iter, o intens., e da domandare (
), agg. che dona nuovamente o continuamente. batacchi, 3-65: abbondanza
ricevuto in dono; donare a propria volta o nuovamente. pulci, 4-73
tolto! -restituire la fiducia o l'affetto dopo che erano stati sospesi
erano stati sospesi a causa di incomprensioni o di contrasti. chiaro davanzali, 94-13
sì tosto sono usciti di roma, o lo gittano fuori di nave, come so
, come so di uno, o lo ridonano umanamente alla madre terra.
. -ricambiare un segno d'affetto o d'amore. parini, 468:
s'era perso, che era andato distrutto o rovinato o che era stato tolto.
perso, che era andato distrutto o rovinato o che era stato tolto. livio
sommersi. 7. riportare qualcuno o qualcosa in un luogo, in uno
sarebbe ridonata a me, così, o prima o poi, con un solo
ridonata a me, così, o prima o poi, con un solo semplice atto
ridonare la parola: annullare un patto o una promessa. svevo, 2-452:
lat. re-, con valore iter, o intens., e da donare1 (
il contratto veleno per mezzo di abscessi o sudori, effetti tutti della lor benefica natura
, ecco che 'l sogno, / o del sonno seguace o di lui figlio,
sogno, / o del sonno seguace o di lui figlio, / ridonator dei
anni io sette ne fossero intercalari o embolismici, cioè di giorni 384, i
: obeso, cascante (il corpo umano o una sua parte). moravia
più in modo tale da diffonderli intorno o da riversarli su altri).
la misura normale fino a essere eccessivo o eccezionale (una qualità dello spirito o
eccessivo o eccezionale (una qualità dello spirito o dell'animo, un sentimento, un
scarso loro necessario al fasto del governo o alla ridondante felicità dei pingui abitanti del
che esprime con forte evidenza un sentimento o una disposizione d'animo o ne contiene
un sentimento o una disposizione d'animo o ne contiene esempi particolarmente vistosi (uno
10. che presenta un'eccessiva o troppo accentuata abbondanza di materia, di
ornamenti; ampolloso (un'opera letteraria o d'arte, un discorso, uno
scrittore italiano, u quale, con poca o nessuna voglia di periodare e senza inversioni
, una parola); artisticamente eccessivo o inutile. tesauro, 2-399: la
che contiene la ripetizione di indicatori semantici o sintattici, rappresentando più volte lo stesso
volte lo stesso significato; ricco di suoni o fonemi non significanti (una lingua,
conseguenze che si riversano su chi agisce o sulla comunità di cui egli fa parte o
o sulla comunità di cui egli fa parte o su una determinata categoria di persone (
, ridondànzia), sf. grande o eccessiva quantità (di cose, di
é 3. pinguedine, pienezza o, anche, rilassatezza di una parte
ecc. (in un'opera letteraria o artistica, in uno stile); verbosità
. -in senso positivo: ricchezza verbale o artistica, fertile eloquenza. salvini
. ling. presenza, in una lingua o in un messaggio, di segni che
segni che ripetono (per correlazione sintattica o semantica) significati o informazioni grammaticali già
per correlazione sintattica o semantica) significati o informazioni grammaticali già recate da altri segni
d'informazione dovute a disturbi, rumori o altri fattori che possono intervenire nell'attuarsi
v-280: il vizio consiste nell'eccesso o nel difetto: perciò molti libri son
certa ridondanza prorompe di fuora ne'cenni o nelle parole. cesarotti, i-xvu-44: fu
: più penso al nostro caro antonio, o tugnaz, più mi sembra ch'egli
antonino, 2-46: non riceveva alcuna consolazione o refrigerio per redundanzia della parte intellettiva.
idem, 2-104: questa tale redundanzia o derivazione non fu in cristo nella sua
[tommaseo]: per una derivazione o redundanza dalle potenze superiori alle inferiori.
. abbondare, sovrabbondare (di oggetti o, anche, di persone);
carnosità intrise di muscoli ridondano essere gonfio o tumefatto c. e. gadda,
chiarezza che ridonda dal riflesso dello splendore o lume sopra la cosa illuminata. bacchelli
, ecc. (un'opera artistica o letteraria, uno stile, anche un
gentilezza. -contenere in abbondanza errori o difetti. monti, xii-3-83: la
. 7. avere conseguenze più o meno dirette; ripercuotersi, ricadere;
. facessero dampno alli posses- siuni, o per altro modo che redundasse contra lo custodio
alquno tenporale l'aministrazione sanza la posessione o. lla sin- gnoria o. ll'
la posessione o. lla sin- gnoria o. ll'auttorità di vendiser la qura ricievettono
. se la dote sia ragione particolare o universale e se, essendo universale, quale
università sia, se di fatto solamente o di legge sola, overo dell'uno
12. abbondare di una qualità dello spirito o dell'animo; essere pervaso profondamente da
musso, 141: quando il giudeo o 'l turco viene a battezarsi, non si
. cattaneo, cxx-190: in essi stagni o paludi, per le molte tempeste il
. rifare il doppiaggio di un film o di una parte. m.
, toccando eziandio qualche punta di sottomano o qualche scrignata di mandritto ridoppio, da por
ridòro). dorare nuovamente; rifare o ritoccare una doratura. tommaseo [s